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“Le attività di promozione della salute svolte
all’interno di Roma Capitale: dati e riflessione
sull’attività di ricerca”
Roma, 30 Maggio 2017
Dott.ssa Tiziana Paola Baccolo
Dott.ssa Maria Rosaria Marchetti
INAIL - Dipartimento di Medicina,
Epidemiologia, Igiene del lavoro
ed Ambientale
Collaborazione per ricerche/intervento in
tema di promozione della salute per
l’adozione di comportamenti e stili di vita
salutari e per il contrasto alle malattie
croniche non trasmissibili (app. respiratorio,
cardiovascolare, tumori, …)
Fumo di tabacco e alimentazione
Ricerche nell’ambito dei
Piani triennali di ricerca
dell’INAIL
Acquisizione dati
Informazione ai
Lavoratori
Consigli per l’Azienda
Strumenti per il Medico
Competente
Fattori di rischio modificabili
Fumo di tabacco (principale causa di morte
evitabile)
Sovrappeso/obesità (patologie acute e
croniche invalidanti)
Con corretti comportamenti/stili di vita
Perché il “problema” fumo di tabacco in azienda
Perché è in vigore il divieto di fumo
nei luoghi chiusi
Perché è un agente
chimico/cancerogeno pericoloso
Perché è un’occasione per fare
promozione della salute
Perché il “problema” fumo di tabacco
…… patologie da fumo di tabacco a carico di vari
organi e apparati ……
Rispetto alle non fumatrici, le fumatrici hanno
maggiore rischio di:
malattie polmonari
vari tumori (la mortalità per tumore del polmone
supera quella per tumore alla mammella)
malattie cardiovascolari (il rischio di malattia
coronarica è maggiore rispetto agli uomini
fumatori e nelle giovani fumatrici rispetto alle più
anziane)
Perché il “problema” fumo di tabacco per
le donne
anticipo di 2-3 anni della menopausa
fisiologica
osteoporosi (il rischio di frattura dell'anca è
stimato essere superiore del 17% a 60 anni,
del 41% a 70, del 71% a 80, del 108% a 90)
Anche le esposte a fumo passivo hanno
maggior rischio di patologie tumorali e
cardiovascolari
INAIL - Piani
Attività ricerca
(stili di vita/
comportamenti
salutari)
D.Lgs.81/08 e
s.m.i.
(promozione della
salute
negli ambienti di
lavoro)
Progetto
…….
Promuovere rispetto norme anti fumo di
tabaccoSostenere quanti
siano intenzionati
a smettere
Progetto: fasi con supporto ricerca
Costituiti Gruppi di Lavoro in ogni struttura
partecipante
Valutata la situazione (divieto fumo, nomina addetti,
aree esterne per fumare, ...)
Definiti obiettivi (campagne informative, percorsi
disassuefazione, incontri con esperti) e piano
d’azione
Attuati i progetti (questionari, seminari informativi,
percorsi per smettere di fumare svolti al lavoro)
Monitorata l’attuazione dei progetti (punti critici)
Valutati i risultati a breve e lungo termine
2013-2016 Dipartimento Cultura
Dipartimento Partecipazioni
Dipartimento Politiche Sociali
Dipartimento Risorse Economiche
Municipio V (parte)
Municipio XII (parte)
Ufficio dell’Assemblea Capitolina
Steps 1 e 2Indagine diretta a fotografare
la situazione all’interno dell’ Azienda con un questionario anonimo sul fumo
Restituzione dei risultati dei questionari e informazione attiva a tutti i dipendenti della sede tramite seminario informativo sulle problematiche del tabagismo e sulla disassuefazione
Questionario anonimo
Indagine
Atteggiamento
verso il fumo di
tabacco
Tabagismo al lavoro
Conoscenza danni
fumo passivo
Esposizione a
fumo passivo
AZIENDA
QUESTIONARIO SULL’ATTEGGIAMENTO VERSO IL
FUMO DI TABACCO
L’Azienda intende attuare un progetto per promuovere tra i
dipendenti sia il rispetto delle norme anti fumo di tabacco,
sia il sostegno a quanti siano eventualmente motivati a
smettere di fumare.
Attraverso il presente questionario saranno raccolte alcune
informazioni che consentiranno di fotografare l’attuale
situazione, rispetto al fumo di tabacco, all’interno
dell’azienda.
Nel ringraziare sin d’ora per la collaborazione, si precisa
che:
• non ci sono risposte giuste o sbagliate, la risposta
migliore è la spontaneità;
• le domande sono stampate su entrambi i lati del foglio;
• la compilazione richiede pochissimo tempo, vi
chiediamo di farlo subito;
• è necessario rispondere in modo completo a tutte le
domande;
IL QUESTIONARIO E’ ANONIMO e una volta compilato
potrà essere lasciato in portineria nella scatola predisposta
o consegnato nella stanza, o ……….
Elaborati 974 (96% dei restituiti)
Età media di 50 anni (range 23-66)
Maggioranza amministrativi (82%)
CAMPIONE ANALIZZATO
1973 lavoratori
Maggioranza non fumatori, inferiore alla media nazionale
2016 (64,5%)
Fumatori superiore m.n. (22,8%);
Ex fumatori superiore m.n. (13,5%)
Abitudine al fumo
Mansioni e fumo
22% 24%
100%
0% 0%
24%
39%
20%
36%32%30% 28%
0%
50%
33% 27% 35%
60%
27%
32%49% 48%
0%
50%
67%
49%
26%20%
36% 36%
fumatori ex fumatori non fumatori
Il FP è dannoso per la salute?
I fumatori sono meno consapevoli
Rispetto divieto di fumo
Fuma durante l'orario di lavoro
Solo per il 20% è un momento di socializzazione
Fuma in compagnia?
Dove fuma durante il lavoro
Il 30% fuma all’interno; media 6 sigarette/die
Esposizione a fumo passivo
Circa il 32% dichiara di essere esposto a fumo passivo
68%
6% 4%10%
1%10%
Un operatore sanitario le ha mai suggerito
di smettere?
Perché ho smesso
C’è desiderio di smettere e circa il 26% è indeciso
Desiderio di smettere
Conclusioni
L’analisi dei dati relativi al desiderio di
smettere di fumare rafforzano l’ipotesi che
sia campagne informative sia percorsi di
disassuefazione proposti dall’azienda
possono motivare a smettere, se
incontrano i fumatori nel momento della
disponibilità al cambiamento.
PERCORSI in ambiente di lavoro PER
SMETTERE DI FUMARE (57%)
Dipartimento Partecipazioni
Assemblea Capitolina
Risorse Economiche
Politiche sociali
Risultati LILT(a fine percorso)
STRUTTURA SMESSO DIMINUITE SIGARETTE
LILT in azienda 16% 42%
Risultati
La numerosità di quanti sono riusciti a
smettere, pur se importantissima per la salute
del singolo, è meno rilevante per valutare a
breve l’efficacia dell’iniziativa aziendale in
quanto la maggioranza degli abbandoni del
fumo avviene “da solo” e con tempistica
diversa, ma è fondamentale avere avuto la
possibilità di sfruttare il momento della
disponibilità al cambiamento
In alcune strutture (Partecip., Ris
economiche, Politiche sociali)
Svolta seconda indagine di follow
up (a 12 mesi) per valutare
l’impatto dell’ iniziativa sui
lavoratori
Follow up a un anno
I dati emersi hannocontribuito a identificare ipunti di forza e didebolezza del progetto
I INDAGINE 406
II INDAGINE 419
Compilazione questionario
precedente
Conoscenza iniziativa
aziendale
I questionario Questionario Follow up
L’iniziativa aziendale
66% MODIFICATO ATTEGGIAMENTO VERSO IL FUMO
Dove fuma al lavoroI questionario
Follow up
Tentativo di smettere dopo l'iniziativa aziendale
Altre azioni di promozione
85%
5%10%
Favorevoli ad azioni di promozione
si no non so
23%
37%
35%
5%
Quali azioni di promozione
fumo
alimentazione
att.fisica
altro
Risultati Confermata l’efficacia dell’informazione capillare
sul progetto aziendale di gestione del fumo di
tabacco e della distribuzione/raccolta “porta a
porta” dei questionari.
Non solo chi ha riempito il questionario ha chiesto il
counselling individuale per iniziare il percorso di
cessazione, ma anche chi è stato informato dai
colleghi.
Alcuni hanno smesso per qualche giorno/mese,
dimostrando l’efficacia dell’azione svolta ma
l’ulteriore bisogno di supporto
I progetti aziendali di
promozione della salute, se
svolti periodicamente, possono
contribuire all’educazione alla
salute e ad aiutare i fumatori a
smettere di fumare con l’offerta
di percorsi di disassuefazione
in ambiente di lavoro
Questionario anonimo Sesso, dati antropometrici, peso
Condizioni di salute
Condizione lavorativa
Attività fisica, fumo
Abitudini alimentari nell’ambiente di vita e di
lavoro
Conoscenza corretta alimentazione
Follow up a 6 e 12 mesi
ALIMENTOVolte al
giorno
Volte a
settimana
Volte
al
mese
Volte
all’annoMai
Latte/yogurt(1 bicchiere di latte o un vasettodi yogurt da 125 g)
2
Verdura/ortaggi insalate 50 g e ortaggi 250 g ( 1 finocchio, 2 cetrioli, 2 carciofi..)
2
Frutta (un frutto medio/150 g) 3
Pasta/Riso (80 g) 1
Pizza (un trancio) 2
Pane (50 g - 1 rosetta piccola – 1fetta media di pane) 1
Patate (200 g) 1
Salumi/Insaccati (50 g/ 3 fette medie di prosciutto)
2
FINDRISC
Valutazione della percentuale di
rischio di ammalarsi di diabete