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APPARATO TEGUMENTARIO
• MODULO DIDATTICO: • Gli apparati della vita di relazione e quelli della vita vegetativa dei vertebrati e
dell’uomo in particolare
• UNITA’ DIDATTICA: • Apparato tegumentario: epidermide, derma e derivati nell’uomo e negli altri
vertebrati.
• PREREQUISITI• Teoria evolutiva e tassonomia• Principi di embriologia: dalla fecondazione alla gastrulazione (ectoderma,
mesoderma, entoderma).• Posizione sistematica dei Vertebrati nel phylum dei Cordati e caratteristiche• La filogenesi dei Vertebrati • I tessuti
Obiettivi:
• evidenziare le molteplici funzioni del tegumento
• riconoscere le strutture derivate dal tegumento
• dedurre le uniformità del tegumento presenti nelle classi di Vertebrati
• dedurre la plasticità dell’apparato tegumentario in relazione alle diverse condizioni ambientali
Apparato tegumentarioL’apparato tegumentario è costituito:
• dalla cute o pelle, che ricopre completamente la superficie del corpo, e a livello delle labbra e degli orifizi naturali del corpo continua con le mucose,• dagli annessi cutanei, varietà di strutture annesse e caratteristiche delle diverse classi di Vertebrati.Nell’uomo:
La pelle ha uno spessore variabile da 0,5 mm sulle palpebre a 4 mm o più sulle palme delle mani e sulle piante dei piedi
Gli annessi cutanei sono: peli, unghie, ghiandole sudoripare, sebacee, mammarie
FUNZIONI• 1. Difesa dagli insulti fisici, chimici e biologici, per mezzo del
film idrolipidico che la ricopre, per l’attività dei melanociti e per la corneificazione degli strati superficiali .
• 2. Assorbimento, in quanto attraverso la pelle possono penetrare selettivamente sostanze diverse. Tale proprietà è sfruttata in campo farmacologico.
• 3. Escrezione e secrezione: per mezzo delle ghiandole sudoripare, sebacee e mammarie (nutrimento) di cui è provvista la pelle
• 4. Regolazione:traspirazione e temperatura: con l'attività delle ghiandole sudoripare (e gli annessi cutanei peli e penne negli omeotermi)
• 5. Percezione sensoriale: terminazioni nervose e organi sensoriali
LA CUTE•Costituita da due strati sovrapposti, l’epidermide all’esterno di origine ectodermica e il derma sottostante di origine mesodermica.
•L’epidermide
•con funzione di: - formare una barriera fisica agli agenti esterni; - impedire la disidratazione del corpo; - impedire la penetrazione di batteri o altri agenti patogeni; - proteggersi da eventuali scottature solari per mezzo di cellule, chiamate melanociti, che producono pigmento melanina;
•Il derma
• Con funzione trofica e di sostegno della cute. Nel suo interno si trovano: i vasi sanguigni che danno nutrimento alla cute stessa; i terminali nervosi che servono a ricevere gli impulsi che passano attraverso l’epidermide; gli annessi cutanei ossia le ghiandole sudoripare e sebacee (mammarie) e i bulbi dei peli.
AL MICROSCOPIO…• L’epidermide• Costituita da epitelio
pluristratificato corneificato• strato corneo lo strato più
superficiale dell'epitelio, comprende cellule morte fortemente cheratinizzate
• strato germinativo: le cellule si riproducono continuamente per sostituire quelle sopra che muoiono e si staccano (causando ad esempio, la forfora).
• Il derma• Di tessuto connettivo,• L'interfaccia tra epidermide e
derma è costituita da centinaia di estroflessioni il cui scopo è quello di aumentare esponenzialmente l'area di contatto in modo da ottimizzare l'adesione e gli scambi
ANNESSI CUTANEI• Formazioni accessorie della pelle che contribuiscono alle sue funzioni
generali.• Sono si origine ectodermica e si affondano nel derma
– peli con i follicoli piliferi (pilo-sebacei)– ghiandole sebacee, sudoripare e mammarie.– unghie.
• Peli con i follicoli piliferi si trovano su tutta la superficie corporea ad eccezione delle aree di pelle glabra: il palmo della mano, la pianta del piede e limitate aree genitali.
• Ghiandole sebacee, sempre annesse ai follicoli piliferi, • Ghiandole sudoripare, con variazioni di densità, sono ubiquitarie, • Ghiandole mammarie, presenti complete e attive solo nel sesso femminile e
limitate alla regione pettorale.• Unghie, esclusivamente a livello della superficie dorsale della falange distale delle
dita,
PELI• Tutti i mammiferi sono dotati di pelo= annesso epidermico atto al mantenimento del calore corporeo, privo di vasi sanguigni e terminazioni nervose. • Molti mammiferi (ma non l'uomo) possiedono peli tattili, che generalmente crescono sul labbro superiore e sulle sopracciglia• Nella specie umana, il colore e la forma del capello, insieme a quella del follicolo alla sua base, sono caratteristici delle diverse razze.
• Costituiti da una proteina detta cheratina: il fusto del pelo è formato da cellule epiteliali modificate, impilate le une sulle altre, piatte e sottili, disposte attorno a una midollare centrale.
• Ogni pelo affonda la sua radice in una piccola tasca dell’epidermide detta follicolo pilifero o pilo sebaceo
• Il bulbo rappresenta la parte viva del pelo, è un rigonfiamento bianco della radice. • Il pelo cresce dalla base del follicolo e viene nutrito dai vasi sanguigni posti in una
papilla dermica. • A ogni follicolo pilifero è associato il muscolo erettore del pelo.
il ciclo del follicolo pilifero
• I peli sono caratterizzati da un’alternanza di fasi di accrescimento e di quiescenza di durata diversa a seconda del tipo di pelo, che portano alla loro caduta fisiologica e alla loro sostituzione. La fase di accrescimento è in genere la più lunga.– Il ciclo più studiato e conosciuto è quello dei capelli, che prevede una fase di
accrescimento della durata di 3-7 anni (più lunga nella donna rispetto all’uomo), una fase di quiescenza e degenerazione della loro porzione più più profonda, della durata di 3-4 settimane, e una fase di riposo e caduta.
– I capelli si accrescono al ritmo di circa 0,3 mm al giorno, cioè circa 10-12 cm all’anno e in media possono raggiungere una lunghezza di 40-85 cm.
• I peli umani non sono sincronizzati, come avviene invece in molti animali dove si assiste a cadute stagionali massicce di peli (il cambio della pelliccia): questo significa che si ha una perdita fisiologica giornaliera di circa un centinaio di capelli.– Nello stesso follicolo durante la fase di riposo e caduta del vecchio pelo inizia
l’accrescimento del nuovo, che andrà ad occupare il vecchio follicolo.
Le ghiandole del tegumento
• Le ghiandole del sistema tegumentario sono esocrine
• Le ghiandole sudoripare si distinguono due tipi:• Le ghiandole sudoripare èccrine, le più diffuse si aprono
indipendenti alla superficie epidermica, producono un secreto prevalentemente acquoso (99%) e partecipano attivamente ai processi di termoregolazione e all’omeostasi idrica e salina.
• Le ghiandole sudoripare apòcrine, spesso sboccano in un follicolo pilifero limitate alle regioni ascellare e ano-genitale, hanno un secreto più ricco di materiali organici, facilmente aggredibile da parte dei microrganismi della pelle e più "odorifero".
• Le ghiandole apocrine sono filogeneticamente antiche. • Le ghiandole eccrine sono filogeneticamente recenti, in quanto
possedute dai soli Primati: un sudore acquoso come quello dell’uomo è raro negli altri Mammiferi dove prevalgono le ghiandole apocrine e dove all'odore del sudore apocrino concorrono i feromoni, sostanze volatili particolarmente importanti quali richiami sessuali.
• Le ghiandole sebacee, • Producono un secreto denso, atto a mantenere morbidi ed elastici
cute e peli: il sebo (miscela di lipidi in prevalenza, detriti cellulari e residui di cheratine: sono ghiandole olòcrine di tipo tubulo-alveolare composto).
• Le ghiandole mammarie,• tipiche dei Mammiferi (portatori di mammelle) per l'alimentazione
del neonato con la secrezione del latte• Sboccano all'esterno per mezzo di condotti lattiferi. • Si sviluppano a partire dalla pubertà,
ma diventano funzionanti solo al termine di una gravidanza e si mantengono tali per tutto il periodo dell’allattamento del bambino, per stimolazione congiunta ormonale e meccanica.
• Ogni mammella è composta da una ghiandola formata da una ventina di lobi disposti a raggiera attorno al capezzolo, sostenuti da una robusta trama connettivale e immersi in tessuto adiposo.
• Le ghiandole mammarie sono sudoripare apocrine modificate
le unghie
• Formazioni cornee presenti alla superficie dorsale della falange distale delle dita.
• Le unghie a tegola, piatte, sono caratteristiche dei Primati, uomo compreso.• Ogni unghia è formata da tre parti: la radice, nascosta al di sotto della pelle, la lamina, esposta e attaccata alla superficie della pelle, e il margine, formato dall'estremità anteriore libera
• Gli altri tre lati sono inseriti sotto una piega cutanea (vallo ungueale), • Sono costituite da un ispessimento dello strato corneo dell’epidermide,
di forma quadrangolare, con il lato distale libero e in accrescimento continuo (la crescita delle unghie è dovuta alla spinta delle nuove cellule, prodotte dalla radice)
• Le lamelle cornee che costituiscono l’unghia sono strettamente aderenti e non si sfaldano come nelle altre regioni cutanee. Spesso sono presenti tra le lamelle microscopiche bollicine d’aria che formano macchioline biancastre.
• In prossimità della radice vi è una parte a forma di mezzaluna, chiamata lunula, che appare più bianca in quanto possiede papille più piccole e meno vascolarizzate.