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INDICE
Sommario 1. Riferimenti normativi ..................................................................................... 4
2. Organigramma ............................................................................................. 5
3. Scuola e territorio nella storia della città ....................................................... 5
4. Risorse umane ............................................................................................. 7
5. Enti, Associazioni e Reti di Scuole ............................................................... 8
6. Organizzazione didattica .............................................................................. 8
7. Attribuzione Cattedre .................................................................................. 13
8. Criteri di formazione delle classi prime ....................................................... 14
9. Esami integrativi ......................................................................................... 15
10. Esami di idoneità ...................................................................................... 15
11. Criteri di formazione delle Classi Terze .................................................... 15
12. Indirizzi di studio dal triennio .................................................................... 17
13. Recupero e sportello ................................................................................ 18
14. Credito scolastico e Credito formativo ...................................................... 20
15. Alternanza scuola-lavoro .......................................................................... 27
16. Piano Annuale dell’Inclusione .................................................................. 30
17. Piano Nazionale Scuola Digitale .............................................................. 31
18. Orientamento............................................................................................ 32
19. Prospettive universitarie ........................................................................... 32
20. Prospettive occupazionali ......................................................................... 33
21. Progetti ..................................................................................................... 33
22. Indicazioni regolamentari ......................................................................... 34
23. Divieto di fumo.......................................................................................... 37
24. Uso dei telefoni cellulari ........................................................................... 37
25. Piano di formazione del personale ........................................................... 38
27. Piano di Miglioramento ............................................................................. 43
SEZIONE 1 – GLI OBIETTIVI DI PROCESSO ............................................. 44
Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio ...................................................... 46
SEZIONE 2 – LE AZIONI ............................................................................... 48
2.1–INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN
OBIETTIVO DI PROCESSO .......................................................................... 48
Tabella 4 – valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni ................. 48
Tabella 5 – Caratteri innovativi ....................................................................... 50
SEZIONE 3 – PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI .......................................... 51
3.1 – IMPEGNO DELLE RISORSE UMANE E STRUTTURALI .................... 51
3.2 – TEMPI DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ ......................................... 53
3.3 – PROGRAMMAZIONE DEL MONITORAGGIO PERIODICO DELLO
STATO DI AVANZAMENTO DEL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO ................................................................................................... 56
SEZIONE 4 – VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI
RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO ............................................. 60
4.1 – VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI ..................................... 60
3
Priorità 1 ........................................................................................................ 60
Priorità 2 ........................................................................................................ 61
4.2 – PROCESSI DI CONDIVISIONE DEL PIANO ALL’INTERNO DELLA
SCUOLA ........................................................................................................ 62
4.3 – MODALITÀ DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM SIA
ALL’INTERNO CHE ALL’ESTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA ................................................................................................ 62
Tabella 13 – Le azioni di diffusione dei risultati esterni alla scuola ................ 62
4.4 – MODALITÀ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE ............... 62
X Sì o No ........................................................................................................ 63
APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell'Offerta formativa della
legge 107/2015 .............................................................................................. 64
APPENDICE B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le
Avanguardie Educative. ............................................................................... 64
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1. Riferimenti normativi
Il presente documento è stato elaborato dal Collegio dei Docenti del
26/10/2016 e approvato dal Consiglio di Istituto del 27/10/2016 tenendo conto
dei seguenti riferimenti:
Legge 107/2015, art. 1, comma 12 Articolo 1, commi 12 e 14
D. lgs. 226/2005 e successive modificazioni
DPR 89/2010, art. 4 Atto di indirizzo per le attività della scuola (Art. 3, comma 4, del DPR
275/99) R.A.V. (Rapporto Annuale di Autovalutazione), Collegio dei Docenti del 2
ottobre 2015 P.D.M. (Piano di Miglioramento), Collegio dei Docenti del 2 ottobre 2015 Proposte dei docenti, degli studenti, dei genitori, degli enti locali e delle
diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio. C.M. del 06-10-2017 – Orientamenti concernenti il PTOF.
Decreti legislativi alla luce del comma 181 della L. 107/2015.
Decreto legislativo del 13 aprile 2017 n. 60.
Decreto legislativo del 13 aprile 2017 n. 62.
Decreto legislativo del 13 aprile 2017 n. 66.
L. 107/2015, commi 12, 14, 28, 33, 56, 57.
Goals per l’agenda 2030 e Piano per l’Educazione alla Sostenibilità –
Obiettivo n. 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e
opportunità di apprendimento per tutti - 4.1 Entro il 2030, assicurarsi che
tutti i ragazzi e le ragazze completino una istruzione primaria e secondaria
libera, equa e di qualità che porti a rilevanti ed efficaci risultati di
apprendimento.
4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di
giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse
le competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, per
lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale.
4.5 Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell'istruzione e
garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e
formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le
persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in
situazioni vulnerabili.
4.7 Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le
conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo
sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo
sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani,
l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e
di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della
diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo
sostenibile.
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2. Organigramma
Dirigente scolastico prof. W. Marra
Collaboratori prof.ssa T. Gervasio
prof. A. Polzonetti
Responsabile delle Relazioni Esterne prof. P. Cardoni
Referente GLI/BES prof.ssa M.R. Napolitano
Referente PON prof. A.Polzonetti
Animatore digitale – sito web prof. F. Testa
Team digitale proff. C. De Meo
A. Petrocchi
A. Polzonetti
Funzioni strumentali
Area 1 – PTOF prof.ssa A. De Luca
Area 2 – Servizi agli alunni prof.ssa E. Lavecchia
di Tocco
Area 3 – Servizi ai docenti prof.ssa A. Petrocchi
Area 4 – Orientamento prof.ssa A. Iori
Dirigente dei Servizi
Generali Amministrativi dott. Baratta
3. Scuola e territorio nella storia della città
Il Liceo Artistico di Latina è nato nell'anno scolastico 1968 come succursale
dell’artistico romano di via di Ripetta e nel 1969 ha acquisito la sua identità.
Dal 1977 al 1996 la sede
della scuola è stata in via
F. Filzi, poi in via Giulio
Cesare n.20, dove è stata
collocata definitivamente,
in una posizione centrale e
strategica soprattutto per i
numerosi studenti fuori
sede, per via della
prossimità alle autolinee: la
migliore sistemazione che
l’istituto abbia avuto dalla sua nascita. Sono allo studio progetti per la
costruzione di un nuovo edificio e sono in programma interventi di
ristrutturazione ai quali sono già stati destinati dei fondi dalla Provincia.
Il Liceo Artistico Latina presiede all’istruzione secondaria delle discipline
artistiche sull’intero ambito provinciale che va inteso, non come mera
circoscrizione territoriale, ma come insieme di un patrimonio culturale ed
ambientale in cui proiettare l’offerta formativa.
Il territorio cui il Liceo si riferisce include aree di primaria importanza storica,
per essere state teatro di antichissimi insediamenti umani e per le notevoli
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tracce delle civiltà che vi si sono sviluppate dall’epoca preromana in poi. Le
fasce collinari, la piana pontina e le zone costiere costituiscono un sistema
paesaggistico integrato, capace di rappresentare gli usi, i costumi, le merci e
quindi i pensieri di etnie anticamente radicate e portatrici di valori: tali
caratteristiche informano da sempre le dinamiche territoriali e ne stabiliscono
l’assetto in termini di interdipendenza economica e produttiva.
In questo contesto va collocata la realtà urbana di Latina, una delle città di
fondazione che, insieme a Pomezia, Aprilia, Sabaudia e Pontinia, hanno
rappresentato la cultura urbanistica italiana tra le due guerre, nel più vasto
programma di bonifica dell’Agro Pontino.
Il centro conserva ancora oggi, pur con le innumerevoli trasformazioni edilizie
degli anni‘60, il carattere delle due anime: quella agreste del borgo agrario
originario (1932) e quella aulica, con la quale l’architettura del periodo fascista
intendeva rappresentare l’auctoritas di una città divenuta in soli due anni
capoluogo di provincia (1934).
La popolazione è sempre stata in crescita fino a raggiungere i 125.985 abitanti
attuali (dato Istat al 01/01/2016). La crescita, avvenuta per i forti fenomeni
immigratori che si sono succeduti fin dalla fondazione, ha scandito i processi
di industrializzazione che hanno interessato il territorio pontino negli anni ’60 e
‘70.
La forte immigrazione – circa il 50% della popolazione attuale – ha
determinato una composizione eterogenea del tessuto sociale, con la
conseguente difficoltà a costruire e a condividere una identità culturale.
La peculiarità dell’attività didattica del Liceo Artistico consiste nel guidare gli
allievi nella disamina e nella sperimentazione più varia dei linguaggi dell’arte i
quali consentono di orientare il sapere tra discipline umanistiche e scientifiche
in una prospettiva globale.
Le competenze che si formano attraverso le tecniche specifiche dell’arte –
dalle più semplici alle più sofisticate – possono contribuire a mettere in luce le
valenze culturali del territorio, consentendo di impostare la professionalità di
operatori capaci, sia di dare risposta alla vocazione di conservazione del
patrimonio artistico di cui sono eredi, sia di leggere e di interpretare gli eventi
globali su cui proiettare in divenire l’intervento e l’applicazione delle tecniche
sviluppate nella ricerca artistica in tutti i comparti produttivi, da quello primario
a quello terziario di qualità.
La vocazione localistica, tuttavia, non è la sola aspirazione del liceo artistico
che, a livello nazionale, come sancito dall’art. 4 del DPR 89/2010:
a. […] e' indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l'acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell'ambito delle arti. b. […] si articola, a partire dal secondo biennio, nei seguenti indirizzi: a. arti figurative; b. architettura e ambiente; c. design; d. audiovisivo e multimediale; e. grafica; f. scenografia.
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c. Gli indirizzi si caratterizzano rispettivamente per la presenza dei seguenti laboratori, nei quali lo studente sviluppa la propria capacità progettuale:
laboratorio della figurazione, nel quale lo studente acquisisce e sviluppa la padronanza dei linguaggi delle arti figurative;
laboratorio di architettura, nel quale lo studente acquisisce la padronanza di metodi di rappresentazione specifici dell'architettura e delle problematiche urbanistiche;
laboratorio del design, articolato nei distinti settori della produzione artistica, nel quale lo studente acquisisce le metodologie proprie della progettazione di oggetti;
laboratorio di grafica, nel quale lo studente acquisisce la padronanza delle metodologie proprie di tale disciplina;
laboratorio di scenografia, nel quale lo studente acquisisce la padronanza delle metodologie proprie della progettazione scenografica.
d. Le discipline e i laboratori sono organizzati dalle istituzioni scolastiche mediante il piano dell'offerta formativa nel rispetto delle proprie specificità al fine di potenziarne e arricchirne le caratteristiche. e. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e' di 1122 ore nel primo biennio, corrispondenti a 34 ore medie settimanali; di 759 ore, corrispondenti a 23 ore medie settimanali nel secondo biennio, e di 693 ore, corrispondenti a 21 ore medie settimanali nel quinto anno. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti di indirizzo e' di 396 ore nel secondo biennio, corrispondenti a 12 ore medie settimanali e di 462 ore, corrispondenti a 14 ore medie settimanali nel quinto anno. f. Al fine di corrispondere alle esigenze e alle vocazioni delle realtà territoriali il potenziamento e l'articolazione dell'offerta formativa dei licei artistici possono essere assicurati mediante specifiche intese con le Regioni, con particolare riferimento alle attività laboratoriali ed alle interazioni con il mondo del lavoro.
4. Risorse umane
Personale docente n. 76 unità di cui:
n. 60 posti comuni n. 16 posti di sostegno n. 3 posti di potenziamento:
discipline geometriche
discipline pittoriche
diritto e economia
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Al 2015/2016 l’81,8% degli insegnanti è a tempo indeterminato, il 18,2% è a
tempo determinato.
Personale amministrativo:
n. 1 posto da direttore dei servizi generali e amministrativi n. 2 posti da assistente tecnico n. 5 posti da assistente amministrativo n. 10 posti da collaboratore scolastico
Il Liceo Artistico di Latina è dotato di:
tre aule speciali modellato
un laboratorio di disegno automatico
un laboratorio di grafica
un’aula magna corredata di impianti audio-video
spazi per esposizioni ed eventi culturali
una biblioteca
due palestre
Al 2015/2016 l’81,8% degli insegnanti è a tempo indeterminato, il 18,2% è a tempo determinato.
5. Enti, Associazioni e Reti di Scuole
Ospedale di Latina Associazione Produttori Poste Italiane S.p.A. Comune di Latina Associazione Rinascita Civile Centro DonnaLilith Casa Editrice Tunué Movimento Federalista Europeo Osservatorio Giovani Editori – Corriere della Sera e Il sole 24 ore Museo della Terra Pontina Aeronautica militare Spazio Moda 7/9 Comune di Bassiano - Museo della Stampa Associazione Leonardo da Vinci Istituto Comprensivo Pollione di Formia (formazione docenti) Liceo pedagogico Manzoni di Latina (sostegno) Licei artistici del Lazio
6. Organizzazione didattica
Il Liceo Artistico è un istituto nel quale si coltiva una cultura di base
umanistico-scientifica. Le discipline pittoriche, plastiche, architettoniche, della
comunicazione visiva e del design costituiscono l’area della specificità che è
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sostanziata e sostenuta dagli studi nelle aree generali del sapere,
indispensabili come presupposto dell’attività umana prima che artistica.
L'obiettivo che la scuola si propone è quello di formare degli operatori nel
campo delle arti visive che, oltre a possedere conoscenze e competenze tali
da consentire loro la prosecuzione degli studi in campo universitario, siano
opportunamente orientati nei campi connessi con il fare artistico:
comunicazione pubblicità pittura e decorazione architettura design scenografia
Il Liceo Artistico di Latina si propone in particolare, la realizzazione dei
seguenti obiettivi:
lo sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità l’innalzamento del successo formativo e del livello culturale
degli studenti l’aumento delle possibilità di successo all’università l’incremento delleopportunitàoccupazionali l’aumento della qualità e dell’innovazione della formazione la promozione di percorsi formativi aderenti alle esigenze del
territorio l’autonomia della produzione lo sviluppo di un elevato grado di rielaborazione personale l’originalità
Per questo pianifica strategie di intervento mirato come:
verifica dei livelli e dei processi di apprendimento corsi di recupero sportello didattico attività di approfondimento
Il Liceo Artistico riconosce il valore fondamentale della tradizione storica e
artistica, conservando nell'attuale società i saperi millenari delle tecniche
pittoriche, scultoree ed architettoniche.
Si basa su una formazione culturale di ampio respiro, aperta in modo dinamico
e problematico alle sollecitazioni artistiche e all'ambiente esterno, favorendo
l'esperienza estetica nella realtà e la partecipazione attiva de gli allievi alla
società civile.
I valori portanti dell’azione educativa del nostro Istituto sono:
lo sviluppo della creatività e della facoltà immaginativa la maturazione del senso critico l’abitudine alla riflessione l’esercizio all’analisi e alla sintesi come approccio
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all’osservazione della realtà
Il Liceo Artistico è orientato a formare personalità creative e flessibili, capaci di
utilizzare i propri strumenti pratici e concettuali per affrontare un contesto
sociale e professionale complesso, che richiede sempre maggiori capacità di
adattamento e di comprensione di una realtà in continuo cambiamento.
Metodologicamente si predilige l’approccio esperienziale alla conoscenza di
matrice deweyana: muoversi e sperimentare la concretezza del processo
creativo in tutte le discipline significa essere protagonisti della propria crescita
personale e culturale insieme agli altri, in una logica propositiva di
partecipazione e di sana, serena ed equilibrata interazione sociale.
L’organizzazione didattica prevede:
lezioni dialogate didattica laboratoriale team-work e cooperative learning lezioni frontali momenti di confronto e di dibattito attività di osservazione, di analisi e di riflessione attività metacognitive (imparare a imparare) attività di laboratorio momenti di approfondimento individuale e di gruppo visite guidate a musei e mostre promozione e organizzazione di eventi di interesse
artistico-culturale.
Il Liceo Artistico, inoltre, promuove l’interazione con il territorio attraverso la
collaborazione con associazioni, enti con fini sociali, aziende, e partner vari,
tutti accomunati dal desiderio di valorizzare l’enorme potenziale creativo degli
studenti.
Ideazione di campagne di sensibilizzazione, realizzazione di manifesti e spot
pubblicitari, mostre e attività teatrali sono solo alcune delle tante iniziative che
hanno contraddistinto il Liceo negli ultimi anni. Qui, infatti, si impara a:
riconoscere e ad amare la bellezza creare attraverso la parola come espressione artistica familiarizzare con la creatività dei numeri valorizzare il contributo di fantasia della scienza e
della ricerca scientifica sperimentare l’estetica della musica, del cinema e
del teatro riflettere su se stessi e sulla società essere cittadini attivi e consapevoli saper dialogare costruttivamente partecipare ai processi democratici disegnare e dipingere modellare e scolpire lavorare con gli strumenti digitali progettare al computer progettare un edificio o un oggetto
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organizzare e prendersi cura degli spazi e degli edifici dare forma alla comunicazione comunicare con la parola, con il corpo e con le immagini conoscere, apprezzare, difendere i beni culturali e
ambientali fare ricerca sui temi cari alla tutela del patrimonio e dei
beni culturali
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E tutto questo attraverso un ricco e articolato quadro orario:
* con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra *** il laboratorio artistico ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, tra cui le tecniche audiovisive e multimediali. N.B. É previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
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Come recita l’art.10 del DPR 89 del 2010: I percorsi dei licei sono riordinati secondo i seguenti criteri: a. i risultati di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF), anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell'Unione europea b. l'orario annuale, […], e' articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano dell'offerta formativa di cui ai commi 2, lettera c), e 3 2. Ai fini della realizzazione dei principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e per il conseguimento degli obiettivi formativi di cui al presente regolamento, nell'esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, le istituzioni scolastiche: a. possono costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica b. possono dotarsi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un comitato scientifico composto di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, con funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi a nessun titolo c. possono organizzare, attraverso il piano dell'offerta formativa, nei limiti delle loro disponibilità di bilancio, attività ed insegnamenti facoltativi coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente previsto per il relativo percorso liceale. La scelta di tali attività e insegnamenti è facoltativa per gli studenti. Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi prescelti. Le materie facoltative concorrono alla valutazione complessiva. Al fine di ampliare e razionalizzare tale scelta, gli istituti possono organizzarsi anche in rete e stipulare contratti d'opera con esperti, nei limiti delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica. […] 3. Le attività e gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti sono finalizzati al conseguimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze essenziali ed irrinunciabili in rapporto allo specifico percorso liceale. […]. 6. Attraverso apposito decreto emanato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono definite le linee guida per l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica e gli specifici requisiti richiesti per impartire il predetto insegnamento. […]. 7. Le attività e gli insegnamenti relativi a «Cittadinanza e Costituzione», […], si sviluppano nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto, con riferimento all'insegnamento di «Diritto ed economia» o, in mancanza di quest'ultimo, all'insegnamento di «Storia e Geografia» e «Storia».
7. Attribuzione Cattedre
Ferme restando le prerogative che la legge 107/2015 gli attribuisce nella sua
piena autonomia e responsabilità dei risultati del servizio che la scuola
fornisce, il dirigente scolastico assegnerà i docenti alle classi in
considerazione delle attività progettuali di arricchimento dell’offerta formativa
coerenti con le loro competenze professionali, così come previsto
dall’organico dell’autonomia (Circolare MIUR - Dipartimento per il sistema
educativo di istruzione e di formazione - n. 2852 del 5/9/2016), avendo cura di
garantire, nei limiti del possibile, le condizioni per la continuità didattica,
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nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze
professionali, assicurando, ove possibile, un’opportuna rotazione nel tempo ed
un numero equo di classi ai singoli docenti.
8. Criteri di formazione delle classi prime
Per le classi prime è in atto da anni il principio di distribuzione equilibrata degli
allievi nelle classi in base al giudizio di uscita espresso dalla Scuola Media.
Vista l'ampiezza dell'area di provenienza degli alunni, viene presa in
considerazione anche la richiesta dei genitori di mantenere all'interno delle
classi piccoli gruppi (due o tre al massimo) di ragazzi provenienti dallo stesso
comune, pertanto i parametri a cui si attiene la commissione preposta alla
formazione delle classi prime sono i seguenti:
equi-eterogeneità in base al giudizio in uscita dalla scuola
media provenienza territoriale bilanciata
L'inserimento di un allievo diversamente abile riduce, in base alla normativa
vigente, il numero degli allievi per classe.
Gli studenti stranieri neoiscritti e gli studenti con DSA saranno ripartiti in modo
equilibrato. La commissione che cura la formazione delle classi prime è
costituita da almeno due docenti.
Gli studenti provenienti da altre scuole nel corso dell’anno, nel primo biennio
possono chiedere l’iscrizione d’ufficio, nei limiti dei posti disponibili nelle classi
già attivate, ma solo se:
frequentano il primo o il secondo anno di un Liceo Artistico e
presentano domanda a causa del cambiamento di residenza provenendo da altra città o da zona fuori bacino
frequentano il primo o il secondo anno di un Liceo Artistico della città a causa di motivi personali della famiglia previa valutazione insindacabile delle motivazioni da parte della presidenza.
Nel secondo biennio e nel monoennio, è possibile l’iscrizione d’ufficio ad
uno degli indirizzi, nei limiti dei posti disponibili nelle classi attivate, ma solo
se:
il richiedente frequenta il primo o il secondo anno di un Liceo Artistico e presenta domanda a causa del cambiamento di residenza provenendo da altra città o da zona fuori bacino
il richiedente frequenta il primo o il secondo anno di un Liceo Artistico della città per motivi di famiglia previa valutazione insindacabile delle motivazioni da parte della presidenza
si accede alle classi di indirizzo con esami integrativi o di idoneità.
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9. Esami integrativi
Per gli studenti promossi a giugno provenienti da istituti di altro indirizzo è possibile l’iscrizione ad una classe del secondo biennio (terza o quarta) o alla quinta, dopo aver superato esami integrativi per le materie del piano di studio del liceo artistico non presenti tra le discipline della scuola di provenienza. Gli esami integrativi si svolgono secondo la disciplina contenuta nel Regolamento d’Istituto 2018/2019.
10. Esami di idoneità
Gli studenti non in possesso di promozione possono iscriversi ad una classe del secondo biennio (terza o quarta) o alla quinta dopo aver superato gli esami di idoneità su tutte le materie e i programmi previsti negli anni scolastici per i quali non si è in possesso di certificato di promozione. Gli esami integrativi e di idoneità si svolgono nel mese di settembre prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico. Gli studenti che intendono partecipare agli esami integrativi o di idoneità devono presentare domanda in segreteria dal giorno successivo al termine delle lezioni fino alla fine di giugno. Le domande saranno graduate in ordine di ricevimento. La domanda per sostenere gli esami non dà diritto all’iscrizione alla classe. Nel mese di luglio verranno resi pubblici i posti disponibili per l’anno scolastico successivo e il calendario degli esami. Saranno ammessi alle prove con diritto all’iscrizione solo gli studenti che avranno fatto domanda fino al raggiungimento del numero di posti disponibili.
11. Criteri di formazione delle Classi Terze
Per la formazione delle classi terze si fa riferimento alla normativa vigente, in particolare per il numero degli alunni per classe. La formazione delle classi terze è sostenuta da un'attività di orientamento che mira a favorire una scelta consapevole degli indirizzi da parte degli allievi di seconda. Le domande di iscrizione dovranno recare l’indicazione di tre opzioni tra i cinque indirizzi che costituiscono l’offerta formativa dell’istituto:
scenografia design arti figurative (curvatura pittorica e curvatura plastico-pittorica) architettura e ambiente grafica
Le attività di orientamento dal biennio al triennio saranno programmate al fine di:
fornire agli allievi materiale informativo sulla struttura oraria degli indirizzi coordinarele attività di laboratorio artistico, affinché i ragazzi
abbiano le necessarie indicazioni teorico/applicative su tutti gli indirizzi attivati nell'Istituto
organizzare il calendario di incontri con i docenti delle
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discipline specifiche per la presentazione di percorsi didattici esplicativi caratterizzanti i diversi indirizzi.
La formazione delle classi terze è affidata a una commissione composta dal
dirigente scolastico o da un docente da lui delegato, dal docente curatore
dell’orientamento biennio-triennio e dai docenti rappresentanti i diversi
indirizzi.
A conclusione del percorso di orientamento, gli alunni segnalano su apposite
schede l’ordine di priorità degli indirizzi attivati. I criteri con cui si assegnano gli
alunni agli indirizzi sono i seguenti:
nel caso in cui la domanda non contenesse l'indicazione delle
tre opzioni, la famiglia sarà ricontattata per integrare con tali dati il documento. Qualora non fosse possibile completare la compilazione della domanda da parte della famiglia, la scuola procederà d'ufficio a formulare le opzioni mancanti
relativamente alle domande di iscrizione non soddisfatte in questa fase perché non sufficienti a formare una classe o un gruppo di una classe articolata, si procederà a comunicare tempestivamente la situazione alle famiglie interessate, perché riformulino la domanda con le scelte rimaste esprimibili, anche a seguito, se richiesto, di uno specifico incontro di riorientamento con i docenti di progettazione e di laboratorio delle specializzazioni richiedibili
nel caso in cui due o più allievi abbiano indicato la medesima preferenza, qualora i posti fossero insufficienti e a parità di condizioni, si procederà a sorteggio
formazione di almeno una classe o gruppo di classe articolata per ogni indirizzo e curvatura prima di formare una seconda classe per lo stesso indirizzo
precedenza alla collocazione degli studenti disabili e, in base alla loro presenza, determinare il numero massimo degli studenti per classe secondo la normativa vigente.
In caso di numero sovrabbondante di richieste per uno stesso indirizzo si tiene
conto della:
priorità di scelta per gli alunni che presentino una valutazione
media positiva nell’ambito delle materie di indirizzo al termine del primo quadrimestre del secondo anno scolastico
media positiva nell’ambito di tutte le materie al termine del primo quadrimestre del secondo anno di studi.
A parità di punteggio tra due studenti si procederà a sorteggio.
Sarà possibile attivare altro indirizzo di studi, oltre ai cinque già presenti in Istituto, quando risulteranno sature, in termini di iscrizioni, le sezioni già esistenti e saranno disponibili risorse idonee.
Le scelte indicate dagli studenti ammessi a settembre,
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relativamente al numero delle materie recuperate, saranno prese in considerazione sulla base dei precedenti criteri, dopo l’assegnazione ai diversi indirizzi degli studenti ammessi a giugno.
I criteri di cui sopra sono adottati a tutela dell'offerta formativa complessiva dell'Istituto e in particolare degli indirizzi unici sul territorio derivanti dalla confluenza dei corsi tradizionali presenti nella scuola prima della Riforma di riordino dei Licei.
Per gli studenti con DSA non si terrà conto del criterio del
merito scolastico. Per gli studenti diversamente abili l’orientamento al triennio è
curato dai docenti di sostegno che, di concerto con la famiglia e i docenti delle discipline di indirizzo, valuteranno la migliore opzione, in relazione anche al numero degli inserimenti nelle diverse classi.
Al termine del terzo anno, con adeguate motivazioni, gli alunni potranno chiedere il passaggio ad altro corso, previa disponibilità di posti e a seguito di superamento di esame integrativo scritto/grafico, pratico e orale. Soddisfatti i precedenti criteri, pur nella tutela degli indirizzi e del corpo docente, non è previsto alcun numero massimo di classi per indirizzo così da rispondere ad eventuali richieste dell’utenza sul territorio ed evitare che la stessa si rivolga ad altre Istituzioni scolastiche con offerta formativa affine.
12. Indirizzi di studio dal triennio
Il liceo artistico, nella nuova definizione successiva alla recente riforma dei licei, articola la propria offerta formativa in sei diversi indirizzi di studio: arti figurative, architettura e ambiente, design, grafica, audiovisivo, multimedia, scenografia. La struttura del corso degli studi del nuovo liceo è articolata in cinque anni, ripartiti in due bienni e un monoennio. Il primo biennio è comune a tutti gli indirizzi. La scelta dell’indirizzo di studi e delle eventuali sezioni si attiva ed è operativa a partire dal terzo anno. Gli indirizzi attualmente disponibili presso il nostro Liceo sono i seguenti:
arti figurative (curvatura pittorica e plastico-pittorica) architettura e ambiente grafica design (curvatura industria) scenografia
Ogni indirizzo si caratterizza, a partire dal terzo anno, per la presenza di ore di Laboratorio specifiche:
nel laboratorio di figurazione dell’indirizzo arti figurative, lo
studente acquisisce e sviluppa la padronanza dei linguaggi delle belle arti: disegno, pittura, decorazione, modellazione plastica;
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nel laboratorio di progettazione dell’indirizzo architettura e ambiente, lo studente acquisisce la padronanza dei metodi di rappresentazione specifici dell’architettura e delle problematiche urbanistiche e ambientali;
nel laboratorio di progettazione dell’indirizzo di grafica, lo studente acquisisce e sviluppa la padronanza dei linguaggi e delle tecniche della comunicazione visiva e pubblicitaria;
nel laboratorio di progettazione dell’indirizzo design, lo studente acquisisce la padronanza dei metodi di rappresentazione specifici del design d’interni, industriale e dell’arredo;
nel laboratorio di progettazione dell’indirizzo scenografia lo studente acquisisce i metodi, le tecnologie e i processi di lavorazione della scenografia realizzativa (elementi pittorici, scultorei, costruzioni plastiche, architettoniche e strutturali, multimedialità, tutti funzionali alla scenografia e all’allestimento espositivo).
I contenuti delle singole discipline sono disponibili sul sito del Liceo Artistico
alla voce Programmazione Didattica.
13. Recupero e sportello
Il successo scolastico degli alunni deve essere perseguito dalla scuola, non
solo attraverso la tradizionale didattica frontale e generalizzata, ma anche con
specifici interventi mirati a soddisfare esigenze e necessità di singoli alunni (o
gruppi di alunni) che abbiano evidenziato particolari lacune nell'acquisizione
dei contenuti disciplinari (dell’anno in corso e/o di quelli precedenti) ovvero
abbiano manifestato la necessità di comprendere o approfondire particolari
argomenti o tematiche: nel primo caso saranno organizzati corsi di recupero
con adeguato respiro orario, nel secondo caso il docente interverrà sull'alunno
offrendogli il necessario spazio nella forma dello sportello, cioè su
appuntamento.
Lo sportello didattico èrivolto innanzitutto a:
studenti con insufficienze dopo lo scrutinio del primo quadrimestre; studenti o gruppi di studenti che presentino particolari carenze.
I consigli di classe possono anche prevedere specifiche modalità per il
recupero delle situazioni difficili e azioni di potenziamento per gli alunni
meritevoli e interessati.
Studenti stranieri
La presenza sempre maggiore di studenti stranieri comporta la necessità di
adeguare l’offerta formativa a questi nuovi iscritti. Per lo studente con una
conoscenza limitata o nulla della lingua italiana, deve essere predisposto un
percorso individualizzato volto a fargli conseguire le conoscenzee abilità di
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base. Al termine dell’anno, lo studente verrà ammesso alla classe successiva,
se, in base alle osservazioni fatte e alle valutazioni conseguite, si ritiene abbia
evidenziato le potenzialità necessarie a raggiungere, nell’anno seguente, gli
obiettivi minimi previsti perla successiva classe del corso.
Didattica e contenuti
Il successo scolastico degli alunni deve essere perseguito attraverso due
direttrici: l’efficacia dell'attività didattica curricolare e l’articolazione dell'offerta
formativa. Il Liceo Artistico adotta tutti gli strumenti che le scienze
dell’educazione e le pratiche più avanzate dell’insegnamento mettono a
disposizione dei docenti allo scopo di rendere più efficace e trasparente la loro
azione didattico - educativa, nel pieno rispetto, tanto della libertà
d’insegnamento sancita dall’art. 33 della Costituzione, quanto di quella degli
studenti e delle famiglie di essere informati correttamente sull’andamento del
processo di formazione.
Articolazione flessibile del gruppo-classe
É previsto che, ove i Docenti interessati lo ritengano opportuno nell'ambito
comunque della programmazione annuale approvata dal rispettivo consiglio di
classe, sia possibile articolare diversamente il gruppo-classe, lavorando a
classi aperte, per limitati periodi e con specifiche finalità, adeguatamente
verificabili.
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della
funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale.
Il processo di valutazione è fondamentale per il suo rilevante valore formativo
nell’ambito del percorso educativo-didattico, ha per oggetto il processo di
apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli
alunni.
Le verifiche quantificano le conoscenze e le competenze acquisite. I diversi tipi
di verifica sono scelti dal docente, in modo coerente con gli obiettivi fissati e le
metodologie seguite.
Le modalità di verifica prevedono per la produzione scritta:
analisi del testo tema espositivo saggi e articoli risoluzione di problemi quesiti a risposta aperta o multipla esercizi tavole grafiche, pittoriche ed elaborati plastici elaborati progettuali elaborati di modellistica elaborati digitali bidimensionali e tridimensionali
per le provepratiche:
attività in laboratorio attività sportiva
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elaborati progettuali elaborati di modellistica elaborati digitali bidimensionali e tridimensionali
e prove orali.
Per quanto riguarda la valutazione, ai sensi dell’art.11 del DPR 89/2010:
1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata secondo quanto
previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive
modificazioni, dall'articolo 2 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal decreto del Presidente
della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.
2. I percorsi dei licei si concludono con un esame di Stato, secondo le vigenti
disposizioni sugli esami conclusivi dell'istruzione secondaria superiore.
3. Al superamento dell'esame di Stato conclusivo dei percorsi liceali è rilasciato il titolo
di diploma liceale, indicante la tipologia di liceo e l'eventuale indirizzo, opzione o
sezione seguita dallo studente. Il diploma consente l'accesso all'università ed agli
istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori e
ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore di cui ai capi II e III del
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2008, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 86 dell'11 aprile 2008, fermo restando il valore del diploma
medesimo a tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico. Il diploma e'
integrato dalla certificazione delle competenze acquisite dallo studente al termine del
percorso liceale.
14. Credito scolastico e Credito formativo
Ogni Consiglio di classe, attribuisce, ad ogni alunno del secondo biennio e
dell’ultimo anno, al momento dello scrutinio finale, giugno o settembre, un
apposito punteggio calcolato in relazione alla media dei voti conseguita,
denominato credito scolastico.
Il Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 stabilisce nuovi Criteri per
l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e
una nuova tabella A di attribuzione del credito scolastico.
Al fine dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore
a sei decimi.
Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti
relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate
con l’attribuzione di un unico voto, secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media «M» dei voti
21
conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle
bande di oscillazione indicate dalla seguente tabella, va
espresso in numero intero e deve tenere in considerazione,
oltre la media «M» dei voti, anche l'assiduità della frequenza
scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative
ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali
crediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione. Il credito scolastico
(...) deve tenere in considerazione (...) anche il profitto
raggiunto nell'insegnamento della religione cattolica o
dell'attività alternativa (fino a un massimo di 0,15), nonché
l'assiduità nella frequenza.
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ATTRIBUZIONE DEI CREDITI
CREDITO SCOLASTICO
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali credi- ti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
LIVELLI DELLE PRESTAZIONI
1° LIVELLO
(voto 1 - 2)
Lo studente rifiuta le interrogazioni, non rispetta mai gli
impegni, non partecipa alle attività ed evidenzia
un'assoluta mancanza di applicazione individuale
2° LIVELLO
(voto 3 - 4)
Lo studente non rispetta quasi mai gli impegni, non
partecipa all'attività scolastica, conosce argomenti e
tecniche in modo frammentario e superficiale; commette
gravi errori anche nell'esecuzione di compiti semplici; non
mostra capacità creativa, operativa e rielaborativi e di
conseguenza non progredisce nella conoscenza
3° LIVELLO
(voto 5)
Lo studente non rispetta sempre gli impegni; partecipa
saltuariamente all'attività scolastica; ha conoscenze
frammentarie o superficiali; usa solo sporadicamente un
linguaggio appropriato; non ha autonomia nella
rielaborazione dei contenuti né nell'utilizzo degli strumenti;
coglie solo parzialmente gli aspetti essenziali
MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO - PUNTI
I anno II anno III anno
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6 < M d 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7 < M d 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8 < M d 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < M d 10 7 - 8 7 - 8 8 – 9
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4° LIVELLO
(voto 6)
Lo studente partecipa all'attività scolastica impegnandosi
in modo continuo; ha conoscenze non molto approfondite,
ma non commette errori nello svolgimento di compiti
semplici; sa applicare le conoscenze nella pratica senza
rielaborazione personale; non sempre utilizza linguaggi e
strumenti in modo appropriato
5° LIVELLO
(voto 7)
Lo studente partecipa all'attività scolastica e si impegna in
modo continuo; le conoscenze acquisite gli permettono di
non commettere errori gravi in elaborati complessi; non
sempre riesce a elaborare in modo autonomo i contenuti e
a svolgere con dimestichezza le attività progettuali,
utilizzando le tecniche acquisite; si esprime con linguaggi
specifici corretti
6° LIVELLO
(voto 8)
Lo studente partecipa all'attività scolastica e si impegna in
modo costante; le conoscenze acquisite gli permettono di
non commettere gravi errori in elaborati complessi; spesso
riesce a rielaborare in modo autonomo i contenuti e a
svolgere con dimestichezza le attività progettuali,
utilizzando le tecniche acquisite; si esprime con linguaggi
specifici, chiari e appropriati
7° LIVELLO
(voto 9-10)
Lo studente mostra impegno e partecipazione buoni; ha
conoscenze complete e approfondite che riesce a
rielaborare in forma autonoma e critica; nelle attività
progettuali evidenzia spiccate doti creative; si esprime con
linguaggi specifici chiari e appropriati
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TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323,
così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO Candidatiesterni Esamidiidoneità
MEDIA DEI VOTI INSEGUITI IN
ESAMI DI IDONEITÀ
CREDITO SCOLASTICO- PUNTI
M=6 3
6≤M<7 4 – 5
7≤M<8 5 – 6
8≤M<9 6 – 7
9≤M<10 7 – 8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un’unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni
Prove preliminari
MEDIA DEI VOTI DELLE PROVE PRELIMINARI
CREDITO SCOLASTICO - PUNTI
M = 6 3
6 ≤ M < 7 7 4 - 5
7 ≤ M < 8 8 5 - 6
8 ≤ M < 9 6 - 7
9 ≤ M < 10 10 7 - 8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero. In sintonia con quanto disposto dall'art. 11, comma 2 del Regolamento, relativamente all’assiduità della frequenza, dell’impegno e della partecipazione al dialogo educativo, si stabiliscono i seguenti criteri per l’incremento del credito:
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FREQUENZA INTERESSE IMPEGNO
PARTECIPAZIONE
GIORNI DI ASSENZE
A ³40 g 40g> A>20g
A≥ 20g
SC
AR
SO
CC
OS
TA
NT
E
PR
OD
UT
TIV
O
SC
AR
SA
AD
EG
UA
TA
A
TT
IVA
INCREMENTO DEL CREDITO
0
0,05
0,15
0
0,10
0,15
0
0,10
0,15
Credito formativo (Regolamento, art.12)
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente
documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui
si riferisce l’Esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata
nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento,
nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i
candidati esterni, rispettivamente, dai Consigli di Classe e dalle Commissioni
d’esame. Le esperienze che danno luogo all’attribuzione dei crediti formativi
devono risultare acquisite in ambiti e settori della vita civile legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali quelle
relative ad attività culturali, artistiche, alla tutela dell’ambiente, al volontariato,
alla cooperazione (O.M. 35 del 4/4/2003 sugli esami di Stato e D.M. 49/2000).
Documentazione dell'attività svolta:
1. La documentazione relativa alle esperienze valutabili come crediti
formativi deve consistere in un’attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni presso i quali l’alunno ha realizzato le esperienze.
2. Dalla documentazione si deve evincere con chiarezza l’indicazione dell’ente, associazione, istituzione.
3. Ogni documentazione deve contenere una sintetica descrizione dell’esperienza del candidato e specificare il numero di ore effettivamente impegnate, che deve essere congruo in relazione al monte ore previsto per l'attività stessa.
4. La documentazione relativa a eventuali crediti formativi va presentata alla segreteria della scuola e, in copia, al coordinatore di classe entro il 15 maggio di ciascun anno. La partecipazione alle attività integrative (es. progetti della scuola) non dà luogo all’attribuzione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola e, pertanto, concorre alla definizione del credito scolastico. Il collegio delibera, all’inizio di ogni an- no scolastico, quali siano i progetti che danno accesso al credito e la loro valutazione (genericamente indicata con 0,2 punti di credito per ogni attività, di durata non inferiore
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a 20 ore, che l’alunno abbia frequentato almeno per l’80% delle ore previste). Non danno diritto ad accedere al credito tutte le iniziative complementari (es. visite guidate, viaggi d’istruzione, spettacoli teatrali, manifestazioni varie in orario di lezione).
Per l’a.s. 2015-2016 sarà definita una tabella unica per l’attribuzione del
credito formativo, in cui saranno indicati, in maniera dettagliata, le attività e il
relativo punteggio sia per il credito scolastico, sia per il credito formativo, in
funzione dei progetti realizzati
CREDITO SCOLASTICO I.R.C / ATTIVITA’ ALTERNATIVA
D.M. n.99 16 dicembre 2009
GIUDIZIO CREDITO
Ottimo/Distinto 0,30
Buono 0,25
Discreto 0,20 Sufficiente 0,10
Ottimo/Distinto 0,30
TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Indicatori: partecipazione, frequenza, rapporti interpersonali, rispetto dei doveri scolastici, rispetto del regolamento
d’Istituto, comportamento durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto, note disciplinari. * Voto
Descrittori
10 È attribuito a studenti ritenuti, dall’intero Consiglio di Classe, meritevoli di lode per aver contribuito con il loro comportamento e la loro attività alla crescita dell’intera classe.
9 Corretta, assidua e attiva partecipazione alle lezioni. Equilibrio nei rapporti interpersonali e responsabilità nell’espletamento degli impegni scolastici. Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche e gli interventi educativi, svolti anche al di fuori dell’Istituto.
8 Corretta e assidua partecipazione alle lezioni. Puntualità nel rispetto dell’orario (non più di 9 ritardi a quadrimestre e/o non più di 9 ingressi a quadrimestre nelle ore successive alla prima e/o uscite anticipate) Costante correttezza nei rapporti interpersonali. Costante adempimento dei doveri scolastici. Atteggiamento responsabile durante le attività didattiche e gli interventi educativi, svolti anche al di fuori dell’Istituto.
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7 Sufficiente interesse e sufficiente partecipazione alle lezioni **
Poca puntualità nel rispetto dell’orario (più di 9 ritardi a quadrimestre e/o più di 9 ingressi nelle ore successi- ve alla prima e/o uscite anticipate a quadrimestre). Correttezza nei rapporti interpersonali.
Sufficiente adempimento dei doveri scolastici.
Atteggiamento sufficientemente responsabile durante le attività didattiche e gli interventi educativi. svolti anche al di fuori dell’Istituto.
Infrazioni non gravi soggette a richiamo verbale o una nota scritta sul registro di classe. Nota scritta sul registro di classe per assenze collettive.
6 Mediocre interesse e incostante partecipazione alle lezioni.
Scarsa puntualità nel rispetto dell’orario (numerosi ritardi a quadrimestre e/o numerosi ingressi alle ore successive alla prima e/o uscite anticipate a quadrimestre)
Scarsa correttezza nei rapporti interpersonali anche durante le attività didattiche e gli interventi educativi svolti al di fuori dell’Istituto.
Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare più note scritte sul registro di classe
Comportamento incostante per responsabilità nell’espletamento dei doveri scolastici. Disinteresse per alcune discipline.
5 È attribuito a studenti che per gravi e/o frequenti episodi di violazione del regolamento di disciplina dell’Istituto siano incorsi in sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica.
La griglia di valutazione del comportamento vuole ribadire i principi fondanti del nostro Liceo che mira al massimo sviluppo possibile delle potenzialità di tutti gli studenti nel processo continuo e complesso della loro formazione.
15. Alternanza scuola-lavoro
Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77
Legge 107/2015, art. 1, commi 33/35
Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. […].
All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le
parole: «ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli
ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati
operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali,
nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con
enti di promozione sportiva
riconosciuti dal CONI».
L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle
attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi
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stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di
alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero.
L’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole con l’introduzione della
metodologia dell’alternanza scuola-lavoro trova puntuale riscontro nella legge
13 luglio 2015, n.107, commi da 33 a 43, che ha inserito organicamente
questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della
scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di
istruzione. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce un
monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dal
corrente anno scolastico 2015/16 coinvolgeranno le classi terze (tutti gli
studenti che abbiano compiuto il 15° anno di età).
Per i licei la durata complessiva di tali percorsi ammonta a 200 ore da svolgere
nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.
È opportuno chiarire che l’alternanza scuola lavoro è una metodologia
didattica; si svolge sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa;
il giovane che sviluppa l’esperienza rimane giuridicamente uno studente;
l’inserimento in azienda non costituisce un rapporto lavorativo; le competenze
apprese nei contesti operativi integrano quelle scolastiche al fine di realizzare
il profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi.
Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro
Legge 107/2015, art. 37
All'articolo 5, comma 4-ter, del decreto-legge 12 settembre 2013, n.104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, il primo periodo è sostituito dal seguente: «Ai fini dell'attuazione del sistema di alternanza scuola-lavoro, delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione nel caso di coinvolgimento di enti pubblici, sentito il Forum nazionale delle associazioni studentesche di cui all'articolo 5-bis del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni, è adottato un regolamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con cui è definita la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di cui all'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, con particolare riguardo alla possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio».
Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro, il Liceo Artistico si propone di
vagliare annualmente le migliori collaborazioni con soggetti esterni in grado di
offrire agli studenti un’esperienza professionalizzante significativa.
Convenzioni e progetti relativi a questo rapporto di collaborazione tengono al
centro l’interesse degli allievi e ribadiscono la scelta metodologica del learnig-
by-doing nella prospettiva della valutazione e della certificazione delle
competenze che coniugano il sapere al saper fare.
Le proposte avviate nel corso dell’anno scolastico 2015-2016 sono:
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progetto di alternanza scuola lavoro degli alunni della classe III B indirizzo “Design” presso il Museo della Terra Pontina, di 70 ore curricolari
progetto di alternanza scuola lavoro degli alunni della classe III B indirizzo “Scenografia” presso il Museo della Terra Pontina, di 70 ore curricolari
progetto di alternanza scuola lavoro degli alunni della classe III D indirizzo “Architettura e ambiente” presso il Museo della Terra Pontina, di 70 ore curricolari
progetto di alternanza scuola lavoro degli alunni della classe III D indirizzo “GRAFICA” presso il Museo della Terra Pontina di 70 ore curricolari
progetto di alternanza scuola lavoro degli alunni della classe III A indirizzo
“SCENOGRAFIA” inerente l’allestimento dello spazio moda STUDIO 7/9 a Latina Via A. Diaz di 70 ore curricolari
progetto di alternanza scuola lavoro, rivolto a 21 alunni/e della classe III E indirizzo
“GRAFICA”, da attuarsi presso l’Associazione Centro Donna Lilith di Latina onlus, di 70 ore curricolari
Concorso a premi Addis Pugliese best painter 2015-2016 III F e III C
Progetto di laboratorio presso il La Sapienza polo di Latina – Centro di ricerca e servizi per l’innovazione tecnologica sostenibile – CERSITES di Latina – Laboratorio di ingegneria delle materie prime.
Progetto con il Museo di Arte e Giacimenti minerari, centro ricerche e servizi per l’innovazione tecnologica sostenibile - CERSITES di Latina de La Sapienza di Roma.
Le proposte predisposte per l’anno scolastico 2016-2017 – tutte da porre
all’attenzione della Commissione per l’Alternanza Scuola-Lavoro – sono le
seguenti:
progetti al Comune di Latina e nei musei locali progetti in Comuni e musei dell’ambito territoriale progetti presso i musei del Polo museale del Lazio progetti al MAXXI di Roma progetti in convenzione con:
Poste Italiane S.p.A.
Protezione Civile
Ordini professionali
Agenzie Editoriali
Università
FAI
In questa prospettiva, sulla base delle esperienze di stage realizzate nell’anno
scolastico 2014/15 finanziate dai Fondi della Comunità Europea, ha attivato
per l’anno scolastico 2015/2016, due diversi percorsi di alternanza scuola-
lavoro che sono indirizzati agli alunni delle classi terze e che prevedono un
impegno nel triennio per un numero complessivo di 200 ore. I percorsi attivati
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hanno tenuto conto, innanzitutto, delle indicazioni nazionali riguardanti gli
obiettivi specifici di apprendimento del liceo Classico, Scientifico e delle
finalità perseguite dalla riforma attuata dalla legge 107.
Quanto ai criteri, sarà attivato un progetto per ogni indirizzo e sarà articolato
sul terzo e sul quarto anno. Le quote orarie saranno distribuite anche nel
pomeriggio e nei momenti di sospensione delle attività didattiche. Sarà
accordata la priorità alle strutture disponibili in ambito locale.
Le proposte per l’a.s. 2017/2018 sono le seguenti:
FAI- Apprendisti Ciceroni
Anzio, Museo civico archeologico
Etnomuseo, Roccagorga
Bassiano, Museo delle scritture “A.Manuzio”
Comune di Latina
ARCHIVIO DI STATO
CONSORZIO DI BONIFICA
LA SAPIENZA ROMA:
Guardia di Finanza, Gruppi Sportivi – Sabaudia
Prefettura:
Comune di Latina, Biblioteca
Latina Film Commission
CCIA
CNA
Rete degli Spettatori
Istituto comprensivo da Vinci/Rodari
Palco 19
Arte su Porta
16. Piano Annuale dell’Inclusione
Il Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.), previsto dalla Direttiva del 27
dicembre 2012 e dalla C.M. n. 8/2013 a firma del Capo Dipartimento per
l'Istruzione, intende fornire un elemento di riflessione nella predisposizione
del PTOF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, va inteso come
uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza
dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi
inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi, per creare un contesto
educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno.
Il Liceo Artistico si propone di attuare la cultura dell’inclusione attraverso una
didattica mirata che valorizzi gli stili di apprendimento di ciascun alunno e
riduca le barriere che limitano il successo scolastico e la partecipazione
sociale. A tal fine intende:
creare un ambiente accogliente e di supporto sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo,
sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola
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promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento
centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno favorire l’acquisizione di competenze collaborative promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una
più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e
la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori
contestuali, sia ambientali che personali. In particolare, sono destinatari
dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti:
disabilità (ai sensi della Legge 104/92) disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003) alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico
e/o culturale
Per il conseguimento di tale obiettivo nella scuola sono presenti un docente
referente per i GLHO e BES:
cura, coordina e promuove i rapporti con le famiglie di tutti gli
alunni con disagio scolastico, siano essi DSA, siano essi in situazione di disagio senza certificazione (C.M. n°8 del 06/03/13) per un’analisi condivisa delle problematiche
coordina le attività di rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola
supporta i colleghi curricolari nella predisposizione dei Piani Didattici Personalizzati e, su richiesta dei consigli di classe, partecipa ai lavori limitatamente alle problematiche degli alunni in difficoltà
propone e partecipa a corsi di informazione e formazione dei docenti su tematiche riguardanti gli alunni con DSA o comunque con BES, alla luce delle recenti indicazioni ministeriali (C.M. n°8 del 06/03/2013)
propone e fa richiesta degli appositi strumenti ed ausili didattici specifici per supportare le attività di apprendi- mento utili agli alunni con DSA-BES
interagisce con il CTS (Centro Territoriale di Supporto) e partecipa a tutte le azioni intraprese dallo stesso per favorire il successo formativo degli alunni con BES.
17. Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Liceo Artistico partecipa al Piano Nazionale Scuola Digitale per l’innovazione
digitale e didattica laboratoriale per favorire lo sviluppo delle competenze
digitali degli studenti, anche attraverso lacollaborazione con:
le università le associazioni gli organismi del terzo settore
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le imprese il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione
della istituzione scolastica la formazione dei docenti per l’innovazione didattica la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi la formazione degli assistenti amministrativi la formazione degli assistenti tecnici
18. Orientamento
Le attività di orientamento sono finalizzate a illustrare la didattica del primo
biennio e del triennio nelle specificità dei diversi indirizzi per supportare gli
studenti nella difficile operazione di scegliere il proprio futuro.
Decidere con consapevolezza significa disporre di tutte le informazioni
necessarie, analizzarle, comprenderle, misurarle su se stessi: sulle proprie
inclinazioni e aspirazioni, affinché, proprio come un abito di alta moda, il
percorso di studi possa essere indossato alla perfezione e valorizzare la
personalità di chi sceglie, diventando al contempo stimolo della propria
motivazione e ragione di orgoglio.
I docenti del Liceo Artistico concentrano le proprie energie su questo aspetto
anche per il successo della scuola, una scuola che sia luogo di soddisfazioni
per tutta la comunità: per questo, il lavoro si suddivide in tre parti:
orientamento in entrata: per informare sulle caratteristiche del corso di studi e sulle prospettive che può aprire attraverso incontri di accoglienza degli allievi della scuola media completi di momenti laboratoriali
orientamento interno: per informare e guidare gli allievi del biennio nella scelta dell’indirizzo da intraprendere al triennio
orientamentoin uscita: per informare e supportare gli studenti sulle opportunità che il mondo dell’universitario, della formazione post-diploma e del lavoro offrono ai diplomati del Liceo Artistico.
19. Prospettive universitarie
Grazie alla realizzazione degli obiettivi specifici del liceo artistico, come:
la conoscenza delle attività creative professionalizzanti la capacità di impostare un progetto produttivo l’abilità di identificare gli elementi costitutivi di vari tipi di prodotti
che caratterizzano particolari attività artigianali e industriali la competenza nella realizzazione di elementi plastici, pittorici,
architettonici, grafici e scenografici
i diplomati potranno accedere ai corsi post-diploma in ambito artistico come a
qualsiasi facoltà universitaria. Particolarmente attinenti al percorso di studi
risultano:
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Accademia di Belle Arti ISIA Architettura Disegno industriale Beni Culturali Istituti superiori per il Design Scuole e Accademie del fumetto
Scuoladell’ArtedellaMedagliadell’Istituto Poligrafico e Zecca delloStato UniversitàChimicadeimaterialietecnologie ceramiche Scuole di alta formazione artistica di Cinema e Animazione Scienzedellacomunicazione Scienze multimediali
20. Prospettive occupazionali
Tra i profili più accessibili con la preparazione certificata da questo diploma,
vanno annoverati quelli di:
operatore di arredamento, design e alta decorazione space planner grafico pubblicitario operatore nell’ambito del restauro e della conservazione dei
beni culturali e ambientali
Sono tuttavia praticabili collaborazioni con:
studi grafici fotografici tipografie serigrafie agenziedi pubblicità dicomunicazione dimarketingepubblicherelazioni cinemad’animazione installazionied interventidecorativi restauro dei beni culturali agenzie di design
21. Progetti
Il liceo artistico è una fucina di idee sempre in evoluzione. Le proposte e le
metodologie si incrementano e arricchiscono ogni anno di nuovi contributi
provenienti dall’interno e dall’esterno dell’istituto. Questi sono solo alcuni dei
percorsi maggiormente consolidati:
Accoglienza
Attività alternativa alla religione
BiblioTour
Certificazione Nuova ECDL Full Standard
Ecoschools
Educare alla cultura del rispetto e della non violenza
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Io leggo perché
I sogni son desideri
Potenziamento Lingua Inglese
Progetto contro il bullismo
Progetto Merisiana
Scrittura creativa – L’arte della parola
Sogno di una notte di mezza estate
Sportello didattico discipline geometriche
22. Indicazioni regolamentari
Il Regolamento d’Istituto e il Manuale dello Studente sono due strumenti
fondamentali per inserirsi correttamente e serenamente nella vita della
comunità scolastica, sono i punti di riferimento dell’azione studentesca
Formulazione orario
Relativamente alla formulazione dell'orario delle lezioni, si terrà principalmente
conto delle esigenze didattiche degli alunni e delle esigenze organizzative
della scuola.
Si terrà conto delle classi con alunni che non si avvalgono dell'insegnamento
IRC e che hanno optato per l'uscita da scuola alla prima o all'ultima ora del
quadro orario.
Si distribuiranno le discipline per ogni classe nell'arco della giornata tenendo
conto del livello di pesantezza delle materie e dei tempi di attenzione degli
alunni; si cercherà di distribuire equamente le ultime tre ore tra le diverse
discipline; si farà in modo di non creare sovrapposizioni o ore di non utilizzo
dei laboratori e delle palestre.
L’orario si articola in modo da consentire agli studenti l’ingresso alle 08.15 e
l’uscita alle 13.55. Questi orari sono determinati da esigenze organizzative e
ambientali in ordine ai trasporti e, come da C.M. 243/79, C.M. 192/88 e art. 28
comma 8 del CCNL del Personale Docente e ATA in vigore, non prevedono
alcuna forma di recupero da parte del personale.
Flessibilità oraria - La provenienza degli alunni (per la maggior parte
pendolari) e il carico orario previsto dagli attuali ordinamenti (34/35 ore
settimanali) hanno reso necessaria la riduzione della durata oraria delle lezioni
di cinque minuti per ciascuna delle sei ore di lezione giornaliere come indicato
in tabella, per ragioni di assoluta necessità (senza obbligo di recupero, né da
parte dei docenti né da parte degli alunni, secondo quanto previsto dalle
circolari ministeriali 243/79 e 192/80 così come dall’art. 28 Attività di
insegnamento, co. 8 del CCNL 2006-2009).
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L’orario d’inizio delle lezioni è alle 8.15’.
Totale ore settimanali
I BIENNIO 34 ore
II BIENNIO
TUTTI GLI INDIRIZZI 35 ore
MONOENNIO
TUTTI GLI INDIRIZZI 35 ore
Si ricordano alcune regole relative all’organizzazione delle attività scolastiche:
gli studenti devono trovarsi in classenon oltre le ore 8.15 l’ingresso nell’istituto è consentito non oltre le h.8.30 in caso di ritardo, e comunque non oltre le h.9.10, lo studente
riceve l’autorizzazione all’ingresso alla seconda ora dalla vicepresidenza
il ritardo viene annotato sul registro di classe e deve essere giustificato sul libretto delle giustificazioni il giorno stesso o il giorno seguente dai genitori o dallo stesso studente, se maggiorenne
non sono consentite uscite anticipate prima delle h.11,00 […]; per gli studenti minorenni tali uscite sono autorizzate solo in presenza di un genitore o di un maggiorenne
appositamente delegato se la delega non è stata depositata in segreteria all’inizio
dell’anno scolastico, la scuola riconosce come delegato della famiglia altro adulto che esibisca delega scritta del genitore con allegata foto- copia di un documento di riconoscimento del genitore depositario della firma sul libretto di giustificazioni;
nel corso delle ore di lezione gli studenti possono lasciare l’aula solo previa autorizzazione dell’insegnante uno per volta;
durante l’intervallo, per ragioni di sicurezza e per consentire il regolare deflusso delle persone, gli studenti non devono sostare sui pianerottoli delle scale; è comunque consentito l’uso del cortile, a condizione che:
possa aver luogo un deflusso regolare nel cortile
possa aver luogo un tempestivo rientro nelle classi
l’area esterna sia mantenuta pulita,
sia rispettato il divieto di fumo anche nel cortile
che gli studenti collaborino nel diffondere il rispetto di tali comportamenti.
Per quanto riguarda le assenze, ai sensi dell’art. 2, comma 10 e dell’art. 14,
comma 7, del d.P.R. 122/2009, che ha imposto un limite minimo di giornate di
frequenza, per poter essere ammessi alla valutazione nello scrutinio finale, è
necessaria la presenza nel 75% del monte ore complessivo di lezioni. Il
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numero delle ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno
scolastico non deve superare il 25% dell’orario complessivo annuale. Il
mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dello scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame finale.
La frequenza, pertanto, deve essere di almeno tre quarti dell’orario
annuale, comprensivo di tutte le attività didattiche che rientrano nel
curricolo individuale di ciascun allievo.
MONTE ORE ANNUO DELLE CLASSI PRIME E SECONDE
34 ore settimanali x 33 settimane = 1122 ore annuali
¾ di 1122 = 841,5 ore totali necessarie per essere scrutinati
1122 – 841,5=280,5 ore, la soglia da non superare.
Fatte salve le deroghe
MONTE ORE ANNUO DELLE CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE
35 ore settimanali x 33 settimane = 1155 ore annuali
¾ di 1155 = 866,25 ore totali necessarie per essere scrutinati
1155 – 866,25=288,75 ore, la soglia da non superare. Fatte salve le deroghe
La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione che
tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità
di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le tipologie di assenze
ammesse alla deroga riguardano:
motivi di salute adeguatamente documentati; terapie e/o cure dei genitori dei genitori in coincidenza con
l’assenza; gravi patologie e lutti dei componenti del nucleo familiare entro il II
grado; trasferimento della famiglia uscite anticipate per attività sportive debitamente richieste e
certificate dall’associazione sportiva di appartenenza donazioni di sangue.
Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque
tempestivamente, documentate.
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23. Divieto di fumo
Regio decreto 24 dicembre 1934, n. 2316, art. 25 – divieto di fumo in luoghi pubblici ai minori di 16 anni
Legge n. 584/1975 – divieto di fumo nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado
DPCM 14/12/1995 – divieto di fumo in tutti i locali utilizzati La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del
14.12.1995 ampliava l’applicazione del divieto a tutti i locali utilizzati, a qualunque titolo, dalla Pubblica Amministrazione ed alle Aziende Pubbliche per l’esercizio di proprie funzioni istituzionali, nonché dai privati esercenti servizi pubblici per l’esercizio delle relative attività purché si tratti di locali aperti al pubblico
Circolare del Ministero della Sanità n.4 del 28.3.2001 – modalità per applicare il divieto di fumo
Legge n. 3/2003 – divieto di fumo nei locali chiusi tranne quelli privati non aperti al pubblico e quelli riservati ai fumatori e contrassegnati come tali.
Legge n.104/2013, art. 4 – estensione del divieto di fumo nei locali esterni all’edificio scolastico
24. Uso dei telefoni cellulari Direttiva MIUR n.104/2007, art. 3 – cellulari e privacy –
[…], la diffusione o la comunicazione in via sistematica di dati personali, […] , può avvenire soltanto dopo che la persona interessata sia stata debitamente informata in ordine alle successive modalità di utilizzo dei dati, […], ed abbia manifestato il suo consenso (ai sensi degli artt. 13 e 23 del predetto Codice ). […] gli studenti, i docenti o altri soggetti della comunità scolastica che vorranno scattare delle fotografie o effettuare registrazioni audio o video all’interno delle istituzioni scolastiche, con il proprio telefono cellulare o altri dispositivi, e successivamente utilizzare, divulgare, inviare i dati personali acquisiti sono obbligati a porre in essere due adempimenti:
A – si deve informare la persona interessata circa:
le finalità e le modalità del trattamento che si intende effettuare in relazione a tali dati;
i diritti di cui è titolare in base all’art. 7 del Codice, quali, ad esempio, il diritto di ottenere la cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei dati personali;
gli estremi identificativi di colui che usa il telefono cellulare o altri dispositivi per raccogliere i dati.
B – deve acquisire il consenso espresso dell’interessato.
Nel caso in cui il trattamento riguardi dati di tipo sensibile, occorre acquisire il
consenso in forma scritta, fermo restando il predetto divieto di divulgare i dati
sulla salute.
L’inosservanza dell’obbligo di preventiva informativa all’interessato comporta il
pagamento di una sanzione amministrativa che va da un importo minimo di
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3.000 euro sino ad un massimo di 18.000 euro ovvero, in caso di dati sensibili
o di trattamenti che comportino situazioni di pregiudizio, di grave detrimento
anche con eventuale danno, la sanzione va da un minimo di 5.000 euro sino
ad un massimo di 30.000 euro (cfr. art. 161 del Codice).
Regolamento d’istituto art.3, comma 4 – É severamente vietato
l’uso dei telefoni cellulari durante lo svolgimento delle lezioni. Il docente che sorprende un alunno che sta usando il telefonino cellulare lo requisisce e lo consegna al Dirigente Scolastico. Chiamate telefoniche di genitori ad alunni devono essere riservate a comunicazioni urgenti e gravi e potrà essere utilizzato il telefono dell’Istituto.
Manuale dello Studente p. 11.
25. Piano di formazione del personale
Il valore della formazione in servizio è fondamentale in un’epoca esposta a
cambiamenti così rapidi. Il liceo artistico, riconoscendosi nei valori democratici
e pluralisti propri della Carta Costituzionale, garantisce ai docenti la libertà di
formarsi secondo le necessità che rilevano nel corso della propria esperienza
sul campo, con particolare attenzione alle tematiche implicate dall’art. 9 della
Costituzione.
Le attività di autoaggiornamento rappresentano quindi la voce più importante
proprio per garantire la massima ricchezza nel confronto finalizzato
all’elaborazione di proposte didattiche sempre più innovative, interessanti e
sostanziali.
A partire dall’analisi e dalla rilevazione dei bisogni, l’aggiornamento avrà luogo
mediante la libera scelta di attività formative – in presenza e on line – inerenti
tutti gli aspetti della professionalità docente come:
letture di libri e/o audiolibri in formato cartaceo e digitale seminari conferenze e videoconferenze convegni corsi universitari corsi dell’Alta Formazione Coreutica e Musicale corsi per l’acquisizione delle competenze linguistiche corsi per l’acquisizione delle competenze informatiche spettacoli teatrali proiezioni cinematografiche documentari, inchieste e fonti di informazione nazionale e
internazionale ascolto di cd musicali di vario genere materiali audio-video disponibili in rete e/o su canali tv digitali riviste specializzate in pedagogia e educazione riviste specializzate correlate alle discipline di cattedra visite a musei e mostre
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corsi tenuti da ordini professionali corso nell'ambito del progetto nazionale Dislessia Amica realizzato
d'intesa con il Miur dall'Associazione Italiana Dislessia con la partnership
DPR 275/99, art. 6 – 1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro: a. la progettazione formativa e la ricerca valutativa; b. la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; c. l'innovazione metodologica e disciplinare; d. la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; e. la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola; f. gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; g. l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. 2. Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista dall'articolo 8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative finalizzate alle innovazioni con le modalità di cui all'articolo 11. 3. Ai fini di cui al presente articolo le istituzioni scolastiche sviluppano e potenziano lo scambio di documentazione e di informazioni attivando collegamenti reciproci, nonché con il Centro europeo dell'educazione, la Biblioteca di documentazione pedagogica e gli Istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento ducativi; tali collegamenti possono estendersi a università e ad altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca.
26. Bilancio sociale
Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 17 febbraio 2006
– rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche e utilizzo del Bilancio Sociale in ambito scolastico.
Nota MIUR n. 3214 del 22.11.2012 – Linee di indirizzo “Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa.
Il Bilancio sociale è uno strumento pensato per raggiungere i seguenti obiettivi:
esplicitare
le modalità organizzative della scuola
le modalità di gestione della scuola
Customer satisfaction– mediante moduli, questionari e/o interviste tesi a migliorare le modalità di erogazione del servizio.
Demanddriver– rilevazione dei bisogni dell’utenza mediante moduli, questionari e/o interviste tesi a migliorare le modalità di erogazione del servizio.
condividere
le informazioni
i valori di riferimento
la visione
le priorità di intervento
i risultati
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la pianificazione coinvolgere gli organi collegiali e la struttura amministrativa sviluppare e integrare la modulistica.
L’adozione del bilancio sociale consente di:
ampliare la partecipazione favorire le relazioni interne e esterne alla scuola promuovere il dibattito e il confronto condividere le scelte di indirizzo e di politica scolastica della
dirigenza verificare sistematicamente la congruenza tra i principi, gli impegni
dichiarati nei vari documenti e quanto realizzato nella concertazione professionale ed organizzativa della scuola.
Tutta la documentazione relativa al bilancio sociale sarà pubblicata sul sito
della scuola con l’indicazione delle finalità del progetto, degli obiettivi dichiarati
e dei risultati conseguiti nel rispetto del diritto alla privacy degli alunni
partecipanti.
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ASSE DEL BILANCIO SOCIALE
SARÀ L’IMPEGNO DELLA SCUOLA NELLO SVILUPPO DELLE
CONOSCENZE, DELLE ABILITÀ E DELLE COMPETENZE DI BASE,
TECNICO-PROFESSIONALI E TRASVERSALI:
OBIETTIVI SOGGETTI COINVOLTI
INIZIATIVE E
PROGETTI
RISORSE IMPIEGATE
INDICATORI/ RISULTATI DA
RAGGIUNGERE
- fornire le conoscenze essenziali nelle diverse discipline - fornire gli strumenti per raggiungere i livelli di conoscenza - preparare gli studenti all’inserimento nel mondo del lavoro o all’università
- studenti - famiglie - Ente locale - esperti esterni - Associazioni culturali - Museo - aziende - Università
- attività di recupero - stage -orientamento in uscita, in ingresso -laboratorio teatrale -Istruzione degli adulti pro- getto competenze strategiche -Laboratorio Teatrale - Cineforum -Educazione alla legalità -Certificazioni linguistiche
a) umane -
Docenti-
ATA-Esperti
esterni
b)finanziarie
-fondo di
istituto -
finanziamenti
esterni
1) Ottenere nelle classi terze dell’Istituto un numero di non ammessi inferiore al 10%degli iscritti; 2) Il 30% dei diplomati che sono entrati nel mondo del lavoro ha trovato un impiego attinente al titolo di studio conseguito; 3) Il 70% dei diplomati che intende iscriversi all’università supera il test d’ingresso e/o è in regola con gli esami
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BILANCIO-SOCIALE: ASSE LA PROMOZIONE DELLE ABILITÀ TECNICO-
APPLICATIVE
OBIETTIVI SOGGETTI COINVOLTI
INIZIATIVE E PROGETTI
RISORSE IMPIEGATE
INDICATORI/ RISULTATI DA RAGGIUNGERE
Applicare le conoscenze acquisite in contesti diversi da quello stretta- mente scolastico
Studenti Famiglie Enti esterni Aziende Territorio
Stages presso aziende Tirocini formativi in aula Esperienze di studio attraverso seminari e convegni Mostre dei lavori realizzati
a) umane Dirigenza Docenti ATA Esperti esterni
b) finanziarie fondo di istituto finanziamenti esterni
Conseguimento alme- no da parte del 90% dei partecipanti di una valutazione positiva per l’attività di stage Conseguimento piazzamento positivo alle Olimpiadi) Conseguimento positivo piazzamento a concorsi
LA FORMAZIONE A TUTTO CAMPO (STUDENTE-UOMO-CITTADINO)
ATTIVARE E VALORIZZARE LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ TECNICO-
APPLICATIVE NELLA VITA QUOTIDIANA (AUTONOMIA, RESPONSABILITÀ,
CAPACITÀ RELAZIONALI, ETICA, LEGALITÀ, RISPETTO PER L’AMBIENTE,
ECC.)
OBIETTIVI SOGGETTI COINVOLTI
INIZIATIVE E
PROGETTI
RISORSE IMPIEGATE
RISULTATI RAGGIUNTI
Favorire
l’attitudine al
lavoro in
équipe
Promuovere
sensibilità a
tematiche
importanti Promuover
e cultura
dell’integra
zione Promuovere
la cultura
della legalità.
Studenti Famiglie Associazioni EE.LL. Aziende Territorio
Visite di istruzione Attività laboratoriale Stage Conferenze Progetti Progetto
laboratorio
teatrale
a)umane Docenti ATA Esperti esterni b) finanziarie
fondo di istituto finanziamenti
esterni
Partecipazione ad iniziative di solidarietà Partecipazione a eventi significativi (concorsi, iniziative, ecc.) di cittadinanza attiva.
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27. Piano di Miglioramento
Le criticità rilevate nel RAV pubblicato nell’ Anno Scolastico 2015-2016 e i
risultati delle rilevazioni avviate al termine dell’Anno Scolastico 2015-2016
(Questionari di gradimento Alunni, Genitori, Docenti, Prova Standardizzate
Nazionali) hanno costituito il punto di partenza per stilare il presente Piano di
Miglioramento e la base per qualificare e indirizzare al meglio i punti di forza
identificati promuovendo il coinvolgimento dei portatori d’interesse e
migliorando la misurazione dei processi.
I momenti di ricerca dedicati al confronto dei dati significativi emersi, sono stati
argomentati e ricollegati all’interno di una visione unitaria e sistemica della
complessa organizzazione scolastica.
Gli interventi individuati nel Piano Di Miglioramento (PDM) corrispondono alle
analisi fatte e sono tra loro coerenti e correlati per il raggiungimento degli
obiettivi strategici dell’Istituto.
Il grado di priorità delle aree di miglioramento è stato individuato non solo sulla
base delle criticità emerse, ma anche tenendo conto dell’impatto delle stesse
e della capacità della scuola di poter realizzare le azioni programmate nei
tempi richiesti.
Il presente PdM è finalizzato a:
innalzare la qualità dell’offerta formativa della nostra scuola, il che
significa ricercare e sperimentare un modello di progettazione integrata per competenze;
gestire il controllo in funzione di chiari obiettivi formativi individuando come indicatori la verifica e la valutazione delle competenze acquisite dagli allievi, delle attività e delle scelte strategiche e organizzative.
valorizzare la multimedialità nella relazione educativa per superare il gap generazionale nelle modalità di comunicazione;
prevenire e recuperare situazioni di insuccesso scolastico che potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza.
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SEZIONE 1 – GLI OBIETTIVI DI PROCESSO
1.1 – CONGRUENZA TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’-
TRAGUARDI
Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche individuate nel
RAV
Area di processo Obiettivi di processo Connessioni col le sezioni del
RAV
1 2
Curricolo, progettazione e valutazione
1. Progettazione e condivisione, per classi parallele delle competenze disciplinari e trasversali.
2.3 3.1
2. Interventi di allineamento destinati nello specifico agli studenti in ingresso (primo e terzo anno), da programmare in sede dipartimentale.
2.2
3.1
3. Effettuazione di prove strutturate per classi parallele, in entrata, intermedie e finali.
Ambiente di apprendimento
1. Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
3.2 3.5
2. Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
3.5 3.6
Inclusione e differenziazione
1. Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
2.2 3.6
2. Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità
3.3 3.7
Continuità e orientamento
1. Potenziare le attività di orientamento universitario
3.4 3.5
2. Introdurre in maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro"
3.4 3.7
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
1. Istituire i sistemi di controllo che consentano di monitorare lo stato di avanzamento delle azioni pianificate e il raggiungimento degli obiettivi
2.1 3.1
2. Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori alunni
3.5 3.2
45
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
1. Avviare percorsi formativi mirati, anche su metodologie innovative di apprendimento-insegnamento
3.6 3.5
2. Favorire la comunicazione e lo scambio di risorse ed esperienze tra docenti.
3.5 3.2
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
1. Promuovere la partecipazione a reti finalizzata alla ricerca e alla sperimentazione didattica in cui coinvolgere quanto più possibile i docenti, le famiglie e gli studenti.
3.7 2.1
2. Incrementare le occasioni di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione e realizzazione del progetto educativo.
2.3 3.7
1.2– RILEVANZE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO
Tabella 2 – Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo elencati
Fattibilità (da 1 a 5)
Impatto (da 1 a 5)
Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento
1 Progettazione e condivisione, per classi parallele delle competenze disciplinari e trasversali.
2 4 8
2 Interventi di allineamento destinati nello specifico agli studenti in ingresso (primo e terzo anno), da programmare in sede dipartimentale.
4
2
8
3 Effettuazione di prove strutturate per classi parallele, in entrata, intermedie e finali.
4 2 8
4 Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
2 5 10
5 Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
3 4 12
6 Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
4 3 12
7 Individuare criteri di formazione delle classi che
2 4 8
46
garantiscano equi-eterogeneità
8 Potenziare le attività di orientamento universitario
2 4 8
9 Introdurre in maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro"
3 4 12
1
0
Istituire i sistemi di controllo che consentano di monitorare lo stato di avanzamento delle azioni pianificate e il raggiungimento degli obiettivi
2 4 8
1
1
Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori alunni
3 3 9
1
2
Avviare percorsi formativi mirati, anche su metodologie innovative di apprendimento-insegnamento
2 4 8
1
3
Favorire la comunicazione e lo scambio di risorse ed esperienze tra docenti.
4 2 8
14 Promuovere la partecipazione a reti finalizzata alla ricerca e alla sperimentazione didattica in cui coinvolgere quanto più possibile i docenti, le famiglie e gli studenti.
1 4 4
15 Incrementare le occasioni di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione e realizzazione del progetto educativo.
2 5 10
1.3– RIDEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO E INDICAZIONE DEI RISULTATI ATTESI, DEGLI INDICATORI DI MONITORAGGIO E DELLE MODALITA’ DI MISURAZIONE DEI RISULTATI
Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio
Sono stati individuati come prioritari gli obiettivi il cui prodotto della tabella 2 è compreso tra 9 e 12
Obiettivo di processo in via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di monitoraggi
o
Modalità di rilevazione
1 Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di
Creare un clima di collaborazione tra docenti che devono poter
(Da 1 a 5 ) Rilevazione dei dati
47
pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
condividere obiettivi e finalità da raggiungere in un’ottica di valorizzazione delle Competenze.
2 Introdurre in maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro".
Implementare la collaborazione con il territorio attraverso attività progettuali che promuovano la validità del Curriculum del “Liceo Artistico Statale” di Latina e che rendano gli Alunni della scuola protagonisti del proprio Sapere, Saper Fare e Saper Essere.
(Da 1 a 5 ) Rilevazione dei dati
3 Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
Coinvolgere attivamente le risorse umane nel processo educativo in attività che implicano coordinamento e messa in pratica di quanto ciascuno sa fare, sa e sa essere.
(Da 1 a 5 ) Rilevazione dei dati
4 Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
Mettere a disposizione degli studenti laboratori e spazi per lo svolgimento delle attività previste dalle materie d’indirizzo
(Da 1 a 5 ) Rilevazione dei dati
5 Incrementare le occasioni di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione
Coinvolgere le famiglie attivamente nel processo educativo dei propri figli valorizzando il
(Da 1 a 5 ) Rilevazione dei dati
48
e realizzazione del progetto educativo.
rapporto scuola - famiglia per promuovere uno sviluppo integrale delle competenze chiave e di cittadinanza.
6 Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori, alunni
Sviluppare i canali della comunicazione istituzionale attraverso un costante aggiornamento del sito web.
(Da 1 a 5 ) Rilevazione dei dati
SEZIONE 2 – LE AZIONI 2.1–INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO
Tabella 4 – valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Obiettivo di processo
Azione prevista
Effetti positivi all’interno della scuola
a medio termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi all’interno della
scuola a lungo
termine
1.Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
Sviluppo delle competenze digitali
Migliorare le competenze digitali
Partecipazione limitata
Numero certificazioni pari al numero dei docenti partecipanti
Numero certificazioni molto inferiore al numero dei docenti partecipanti
Organizzare incontri non formalizzati tra docenti finalizzati al migliorame
Adeguato coinvolgimento dei docenti
Partecipazione non adeguata
Miglioramento clima scolastico
Assenza di benefici sul clima scolastico
49
nto del clima scolastico
2. Introdurre in maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro".
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
Sostenere e orientare le situazioni di disagio
Non adeguata partecipazione
Diminuzione della dispersione scolastica
Nessuna diminuzione del numero degli abbandoni
Valorizzazione delle eccellenze
Promuovere il senso di appartenenza alla scuola
Scarsa valorizzazione delle esperienze
Promuovere all’esterno l'immagine della scuola
Scarsi risultati ottenuti
3. Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
Positivi risultati di recupero
Risultati di recupero deludenti
Miglioramento dei percorsi di apprendimento
Assenza di benefici nell’apprendimento
4. Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
Valorizzazione degli spazi interni ed esterni.
Miglioramento della didattica disciplinare
Scarsi fondi destinati all’attività
Miglioramento dei percorsi di apprendimento
Assenza di benefici nei percorsi di apprendimento
5. Incrementare le occasioni
Sviluppo di comportamenti responsabi
Promuovere il rispetto della
Scarsa sensibilità alle tematiche
Acquisizioni comportamenti condivisi nel rispetto
Adozione di comportamento
50
di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione e realizzazione del progetto educativo.
li rivolti al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici
legalità proposte delle regole non idonei
Sviluppo delle competenze nella cittadinanza attiva e valorizzazione dell’educazione interculturale
Favorire la partecipazione attiva alla vita collettiva sociale del territorio
Inadeguata partecipazione alla vita collettiva sociale del territorio
Accrescere le relazioni tra la comunità scolastica e gli enti locali.
Non si realizzano le azioni di rete con gli enti territoriali
6.Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori alunni
Realizzazione di una nuova piattaforma Web
Miglioramento della comunicazione tra i vari componenti della comunità scolastica.
Comunicazione limitata tra i vari componenti della comunità scolastica.
Coinvolgimento dell’intera comunità scolastica al processo educativo.
Mancato coinvolgimento dell’intera comunità scolastica al processo educativo.
2.2 – RAPPORTARE GLI EFFETTI DELLE AZIONI A UN QUADRO DI RIFERIMENTO INNOVATIVO
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Sviluppo delle competenze digitali
Connessione Appendice A lettera H, N, O Connessione Appendice B numero 2, 3
51
Organizzare incontri non formalizzati tra docenti finalizzati al miglioramento del clima scolastico
Connessione Appendice A lettera j, K Connessione Appendice B numero 4,6
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
Connessione Appendice A lettera J, N Connessione Appendice Bnumero 5
Valorizzazione delle eccellenze Connessione Appendice A lettera M, N, O Connessione Appendice B numero 3, 4, 6
Valorizzazione degli spazi interni ed esterni.
Connessione Appendice A lettera I,K Connessione Appendice B numero 3
Sviluppo di comportamenti responsabili rivolti al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici
Connessione Appendice A lettera D, E, J, K Connessione Appendice B numero 6
Valorizzazione del ruolo della comunità scolastica
Connessione Appendice A lettera K Connessione Appendice B numero 6
Sviluppo delle competenze nella cittadinanza attiva e valorizzazione dell’educazione interculturale
Connessione Appendice A lettera D, E, K Connessione Appendice B numero 3, 5, 6
Realizzazione di una nuova piattaforma Web
Connessione Appendice A lettera H, I Connessione Appendice B numero 2, 3, 7
SEZIONE 3 – PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI
3.1 – IMPEGNO DELLE RISORSE UMANE E STRUTTURALI Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
Tabella 6 – Impegno delle risorse umane interne alla scuola Obiettivi di processo
Figure professionali
Tipologia di attività Fonte finanziaria
1.Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
Dirigente Coordinatore Fis Docenti Coordinatori di classe
Responsabile progetti
Funzione strumentale
Persnale Ata Segreteria amministrativa
2. Introdurre in Dirigente Coordinatore Miur
52
maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro"
Docenti Coordinatori di classe Responsabile progetti
Enti committenti
Tutor esterno Coadiutore
Organi competenti
3. Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
Dirigente
Coordinatore Fis
Docenti
Coordinatori di classe
Responsabile progetti
Funzione strumentale
Personale Ata
Segreteria amministrativa
4. Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
Dirigente Coordinatore Fis Pon Fondazione Roma Enti esterni
Docenti Coordinatori di classe
Responsabile progetti
Funzione strumentale
Personale Ata Segreteria amministrativa
5. Incrementare le occasioni di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione e realizzazione del progetto educativo.
Dirigente Coordinatore
Docenti Coordinatori di classe
Responsabile progetti
Funzione strumentale
Personale Ata Segreteria amministrativa
6.Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori alunni
Dirigente Coordinatore Fis
Docenti Coordinatori di classe
Responsabile progetti
Funzione strumentale
Personale Ata Segreteria
amministrativa
53
3.2 – TEMPI DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ Tabella 8 – Tempistica delle attività
Attività
Pianificazione delle attività
Se
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Ott
ob
re
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Dic
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o
1.Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
Sviluppo delle competenze digitali
X X X X X X X
Organizzare incontri non formalizzati tra docenti finalizzati al miglioramento del clima scolastico
X X X X X X X X X
2. Introdurre in maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro"
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
X X X X X X X X X
Valorizzazione delle eccellenze
X X X X X X
3. Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
54
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
X X X X
4. Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
Valorizzazione degli spazi interni ed esterni.
X X X X X X X
5. Incrementare le occasioni di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione e realizzazione del progetto educativo.
Sviluppo di comportamenti responsabili rivolti al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici
X X X X X X X X X X
Sviluppo delle competenze nella cittadinanza attiva e valorizzazione dell’educazione
X X X X X X X X X X
55
interculturale
6.Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori alunni
Realizzazione di una nuova piattaforma Web
X X X X X X X X X
56
3.3 – PROGRAMMAZIONE DEL MONITORAGGIO PERIODICO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO
Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni
Ob
iett
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di
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ce
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giu
sta
men
ti
1. Favorire la collaborazione tra docenti alla realizzazione di pratiche didattiche innovative, anche attraverso l’utilizzo consapevole delle TIC.
Sviluppo delle competenze digitali
Esami ECDL CAD
ECDL CAD
Numero di certificazioni
Mancanza di adeguata strumentazione hardware e software
Sensibilizzazione dei docenti
Proporre formazione specifica su software didattici e/o piattaforme per la formazione a distanza.
Organizzare incontri non formalizzati tra docenti finalizzati al miglioramento del clima scolastico
Collegio docenti di fine A.S.
Da 1 a 5
N. di partecipanti agli incontri
N. di inco
Disponibilità enti formatori ad attuare incontri in sede
Coinvolgimento attivo di un adeguato numero di docenti
Proporre formazione specifica su software didattici e/o piattaforme per la formazione a distanza.
57
ntri
2. Introdurre in maniera sistematica "l'alternanza scuola-lavoro"
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e affermazione del successo scolastico
Scrutini II quadrimestre
Collegio docenti di fine A.S.
Da 1 a 5
N. attività
N. di partecipanti
Difficoltà a programmare con largo anticipo le attività
Motivazione allo studio.
Autocoscienza
Ridurre la frammentazione delle attività proposte
Valorizzazione delle eccellenze
Scrutini II quadrimestre
Da 1 a 5
N. di alunni partecipanti ai Progetti promossi dalla scuola
Coinvolgimento di un numero limitato di studenti
Visibilità sul territorio e comunicazione della mission dell’Istituto
Ridurre la frammentazione delle attività proposte
3. Potenziare lo sportello didattico e avviare sportelli di peer tutoring.
Prevenzione e controllo del disagio, della dispersione scolastica e
Scrutini Quadrimestrali intermedi e finali
Da 1 a 5
N. di sportelli attivati N. di partecipanti
Distanza fra attivazione dei corsi e segnalazione delle carenze
Coinvolgimento attivo degli studenti; Promozione di
Snellimento procedure attivazione corsi
58
affermazione del successo scolastico
modelli di apprendimento collaborativo
4. Implementare gli spazi e le dotazioni dei laboratori (informatiche e artistiche).
Valorizzazione degli spazi interni ed esterni.
Collegio docenti di fine anno
Da 1 a 5
N. e tipologia di spazi interni ed esterni utilizzati N. e tipologia di dotazioni
Reperimento fondi pubblici e privati
Partecipazione attiva degli studenti
Pianificazione di interventi integrati a breve medio e lungo termine
5. Incrementare le occasioni di dialogo con le famiglie, favorire la loro partecipazione alla definizione e realizzazione del progetto educativo
Sviluppo di comportamenti responsabili rivolti al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici
Collegio docenti di fine A.S.
Da 1 a 5
N. partecipanti incontri scuola-famiglia N. partecipanti Progetti promossi dalla Scuola
Difficoltà nell’attuazione di un coinvolgimento capillare degli studenti
Collaborazione fra docenti e alunni
Modalità di comunicazione scuola/famiglia
Valorizzazione del ruolo della comunità scolast
Collegio di fine A.S.
Da 1 a 5
N. di attività svolte
Presenza di alto numero di famiglie non residenti nel comune sede dell’istituto
Disponibilità di un buon numero di doce
Visibilità delle iniziative attuate
59
ica nti, alunni e famiglie a mettere in atto progetti e/o iniziative
6. Progettazione e condivisione, per classi parallele delle competenze disciplinari e trasversali.
Sviluppo delle competenze nella cittadinanza attiva e valorizzazione dell’educazione interculturale
Collegio di fine A.S
Da 1 a 5
Sondaggio di gradimento
Eterogeneità livelli di entrata nel primo e terzo anno
Apertura a una didattica per competenze
Migliorare il coordinamento all’interno e fra i dipartimenti
7.Elaborazione e condivisione (sito della scuola) di modulistica utile alle varie componenti dell'Istituzione scolastica: docenti, ata, genitori alunni
Realizzazione di una nuova piattaforma Web
Collegio di fine A.S
Da 1 a 5
Messa on line del sito web Questionario docenti
Tempistica di elaborazione e condivisione dei documenti.
Facilitazione nella comunicazione fra le diverse componenti dell’istituzione scolastica
Semplificazione della fruizione del sito
60
SEZIONE 4 – VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
4.1 – VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI Tabella 10 – La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Es
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Ridurre il numero di alunni non ammessi alla classe successiva e di alunni che abbandonano il percorso di studi intrapreso, al fine di evitare la dispersione scolastica e di assicurare agli alunni il successo formativo. S
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Esiti S
cru
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io
Numero di non ammessi alla Classe successiva inferiore del 10% rispetto all’A.S. precedente
Numero di non ammessi alla Classe successiva inferiore del 10% rispetto all’A.S. precedente nelle classi del Triennio.
Numero di non ammessi alla Classe successiva leggermente al di sopra della media Nazionale nelle classi del primo biennio.
Migliorare la valorizzazione delle Competenze.
Consolidare il rapporto tra il “Liceo Artistico Statale”di Latina e le Scuole Secondarie di I grado da cui provengono gli alunni del primo biennio per favorire la continuità.
61
Priorità 2
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Competenze chiave e di cittadinanza e risultati nelle prove standardizzate nazionali.
Raggiungimento da parte degli alunni delle Competenze Chiave individuate dal Parlamento Europeo e dal Consiglio nel 2006.
Sviluppo di comportamenti virtuosi presso gli studenti
Rafforzare nelle risorse umane la responsabilità operativa e la condivisione delle iniziative
Calendario Somministrazione Prove Invalsi
Scrutini
Questionari Studenti sulla soddisfazione delle attività di sportello.
Prove Invalsi
Griglia di valutazione per l’attribuzione del voto di condotta
Attività di Peer Tutoring e di Sportello.
Grafici elaborati dalle Funzioni Strumentali sugli esiti delle attività previste.
Esiti delle Prove Invalsi in linea con la media nazionale
Soddisfacente partecipazione alle attività di Sportello didattico e alle attività di Peer Tutoring
Promozione di modelli di apprendimento collaborativo
Dati non ancora restituiti da Invalsi
Nessun alunno non ammesso per insufficiente voto di comportamento.
Partecipazione attiva agli Sportelli didattici e alle attività di Peer Tutoring
Gli sportelli didattici dovrebbero essere attivati prevedendo un numero più consistente di ore.
Supporto all’attività di Peer Tutoring anche attraverso la disponibilità di spazi e strumenti adeguati.
62
4.2 – PROCESSI DI CONDIVISIONE DEL PIANO ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Tabella 11 – Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione
Collegio dei docenti Riunioni Funzioni Strumentali
Docenti dell’Istituto
Videoproiettore e sito web
Pubblicazione sul sito web
Consiglio d’Istituto Docenti dell’Istituto
Esposizioni in presenza Videoproiettore e sito web
4.3 – MODALITÀ DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM SIA ALL’INTERNO CHE ALL’ESTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Tabella 12 – Le azioni di diffusione dei risultati interne alla scuola Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Presentazione Sito web
Collegio dei docenti 26/10/2016
Sito web Studenti
26/10/2016
Tabella 13 – Le azioni di diffusione dei risultati esterni alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola
Metodi / Strumenti
Destinatari Tempi
Sito web Genitori Enti esterni
26/10/2016
4.4 – MODALITÀ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tabella 14 – Composizione del Nucleo di valutazione
Nome Ruolo
Marra Walter Dirigente - Coordinatore
De Luca Antonietta Funzione Strumentale Area 1
Bettoliere Giuseppe Docente Commissione Rav
Di Lorenzo Raffaella Docente Commissione Rav
Mastroianni Pasqualina Docente Commissione Rav
Atardo Rosaria Docente Commissione Invalsi
Lombi Laura Docente Commissione Invalsi
Melillo Stefania Docente Commissione Invalsi
Modalità di compilazione del Piano di Miglioramento
63
15.1. Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento? (collegata a 15.2) o Sì X No 15.2 Se sì chi è stato coinvolto? o Genitori o Studenti (di che classi): ..................................... o Altri membri della comunità scolastica (specificare quale): ..................................... 15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4) o Sì X No 15.4 Se sì da parte di chi? o INDIRE o Università (specificare quale): ........................... .......... o Enti di Ricerca (specificare quale): ..................................... o Associazioni culturali e professionali (specificare quale): ..................................... o Altro (specificare): ..................................... . 15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento? X Sì o No 15.6. Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Miglioramento? X Sì o No
64
APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell'Offerta formativa della legge 107/2015
La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti in base alle esigenze formative prioritarie individuate. Infatti, in base al comma 7 dell'art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro Piano triennale dell'offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi: a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL; b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c. potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema; d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità, l'educazione all'autoimprenditorialità; e. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale; f. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g. potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario; m. incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; o. individuazione di percorsi funzionali alla primalità e alla valorizzazione del merito degli alunni; p. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda; q. definizione di un sistema di orientamento. APPENDICE B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative.
1) Trasformare il modello trasmissivo della scuola: il modello basato solo sulla trasmissione delle conoscenze “dalla cattedra” è ormai anacronistico. Oggi gli studenti imparano più efficacemente attraverso l’apprendimento attivo che sfrutta materiali aperti e riutilizzabili, simulazioni, attività laboratoriali, esperimenti hands-on, giochi didattici, ecc. 2) Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare: le ICT riducono
65
le distanze aprendo nuovi spazi di comunicazione (cloud, mondi virtuali, Internet of Things) riconnettendo luoghi, geograficamente isolati, e attori del sistema scuola: dalle imprese agli enti locali, dalle associazioni alle fondazioni. Le nuove tecnologie, per le Avanguardie educative, non sono ospiti sgraditi né protagonisti, sono solo mezzi con cui è possibile personalizzare i percorsi di apprendimento e rappresentare la conoscenza. 3) Creare nuovi spazi per l’apprendimento: la fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si scontra con ambienti fisici non più in grado di rispondere a contesti educativi in continua evoluzione. Una scuola d’avanguardia ripensa gradualmente gli spazi e i luoghi con soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta e per usi anche di tipo informale. 4) Riorganizzare il tempo del fare scuola: il ripensamento del modello didattico riguarda sia la configurazione sia la gestione del tempo dell’apprendimento. Ciò presuppone il superamento di alcune rigidità organizzative, come il calendario scolastico, l’orario delle lezioni e la parcellizzazione delle discipline in unità temporali minime. Questo cambiamento deve avvenire tenendo conto della necessità di una razionalizzazione delle risorse, di una programmazione didattica articolata in unità e moduli, dell’affermarsi delle ICT e delle loro applicazioni in ambito formativo. 5) Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza: la società contemporanea, grazie anche alla diffusione della Rete, valorizza nuove competenze che spesso non riguardano una disciplina in particolare e il cui sviluppo è legato a una modalità di apprendere e operare in stretta connessione con la realtà circostante. Una scuola aperta all’evoluzione dei saperi è in grado di comprendere il cambiamento e migliorare il servizio offerto in sinergia con le richieste del territorio. 6) Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti: la valorizzazione del capitale umano consente agli insegnanti di sentirsi sempre più registi di modelli di didattica attiva e vedere nel cambiamento una risorsa. Una scuola d’avanguardia è in grado di individuare le risorse – nel territorio, nell’associazionismo, nelle imprese e nei luoghi informali – per arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione continua che garantisca la qualità del sistema educativo. 7) Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile: obiettivo delle scuole d’avanguardia è individuare l’innovazione e renderla concretamente praticabile, sostenibile e riproducibile in altre realtà. In tal senso, è necessario trovare quegli elementi chiave che consentano il passaggio dall’esperienza al modello, affinché possa essere trasferibile e sostenibile in un contesto che abbia i presupposti adeguati, producendo risultati analoghi.
66