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1 La lotta agli avvelenamenti degli animali Giuseppe Diegoli Servizio Veterinario ed Igiene degli alimenti Regione Emilia Romagna Applicazione delle norme nazionali e regionali per la lotta agli avvelenamenti degli animali in Emilia- Romagna Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna della Regione Emilia Romagna 31 maggio 2012 Provincia di Piacenza

Applicazione delle norme nazionali e regionali per la ... · Applicazione delle norme nazionali e regionali per la lotta agli avvelenamenti degli animali in Emilia-Romagna Direzione

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La lotta agli avvelenamenti degli animali

Giuseppe DiegoliServizio Veterinario ed Igiene degli alimentiRegione Emilia Romagna

Applicazione delle norme nazionali e regionali per la lotta agli

avvelenamenti degli animali in Emilia-Romagna

Direzione Generale Sanità e Politiche SocialiDirezione Generale Sanità e Politiche Socialidella Regione Emilia Romagnadella Regione Emilia Romagna

31 maggio 2012Provincia di Piacenza

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Delibera Giunta Regionale n. 469/2009 “Approvazione linee guida per la lotta agli avvelenamenti degli animali”

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ORDINANZA 18 dicembre 2008Pubbl.G.U. n.13 del 17 gennaio 2009

MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi

avvelenati

O.M.10/2/2012 Aggiornamento, con validità di 24 mesi

Gazzetta Ufficiale N. 58 del 9 marzo 2012

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ORDINANZA 18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di

bocconi avvelenati.IL MINISTRO DELLA SALUTE

Art. 1.1 (Om.). E’ vietato a chiunque utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare

e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente; e‘ vietato, altresì, la detenzione, l'utilizzo e l'abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce .

.2 Il proprietario o il responsabile dell' animale deceduto a causa di esche o bocconi avvelenati deve segnalare alle Autorita' competenti. (tramite il veterinario)

.3 Le operazioni di derattizzazione e disinfestazione(om.) sono effettuate con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone e alle altre specie animali non

bersaglio. Devono essere esposti avvisi contenenti l’indicazione di pericolo e della sostanza utilizzata, l’identificazione del responsabile e la durata del trattamento.

.4 Alla scadenza della durata, il responsabile deve provvedere alla bonifica recuperando le esche rimaste e i corpi degli animali infestanti.

5. A protezione di specie selvatiche d’importanza internazionale nelle speciali aree protette, in caso siano particolarmente minacciate da Ratti, é’ possibile effettuare derattizzazione mediante rodenticidi senza l’utilizzo degli appositi contenitori purché con principio attivo a bassa persistenza ambientale, previa comunicazione al Ministero e stesura di Verbale con l’indicazione dell’area interessata, il nr. esche immesse e rimosse al termine, la durata massima dell’operazione. Copia del Verbale è da inviare anche all’Ausl.

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ORDINANZA 18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di

bocconi avvelenati.IL MINISTRO DELLA SALUTE

Art. 2.(Compiti del Medico Veterinario) Il medico veterinario che emette diagnosi di sospetto

di avvelenamento o viene a conoscenza di un caso di avvelenamento, deve darne immediata comunicazione al sindaco e al Servizio veterinario della Azienda sanitaria locale territorialmente competente.

In caso di decesso dell'animale il medico veterinario deve inviare le spoglie all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio, accompagnati da referto anamnestico, al fine di indirizzare la ricerca analitica.

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ORDINANZA 18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di

bocconi avvelenati.IL MINISTRO DELLA SALUTE

Art. 3.Istituti Zoooprofilattici Sperimentali1. Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali devono

sottoporre ad autopsia l'animale (entro 48 ore) ed effettuare le opportune analisi sui campioni pervenuti o prelevati in sede autoptica.

2. L'Istituto di cui al comma 1, deve eseguire le analisi entro trenta giorni dall'arrivo del campione e comunicarne gli esiti al medico veterinario che ha inviato i campioni, al Servizio Veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente e, qualora positivo, all'Autorita' giudiziaria.

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ORDINANZA 18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di

bocconi avvelenati.IL MINISTRO DELLA SALUTE

Art. 4. ????Compiti del Sindaco ????1. Il Sindaco, a seguito di pervenuta segnalazione

(art.2 p.1) deve dare immediate disposizioni per l'apertura di una indagine, da effettuare in collaborazione con le altre Autorita' competenti.

2. Il Sindaco, entro 48 ore dall'accertamento della violazione dell' art. 1, provvede ad individuare le modalita' di bonifica del terreno e del luogo interessato dall'avvelenamento nonché a segnalarlo con apposita cartellonistica, e ad intensificare i controlli da parte delle Autorita' preposte.

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ORDINANZA 18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di

bocconi avvelenati.IL MINISTRO DELLA SALUTE

Art. 4..3 Per garantire una uniforme applicazione delle attivita', e'

attivato, presso ciascuna Prefettura, un «Tavolo di coordinamento» per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno.

.4 Il Tavolo coordinato C/O la Prefettura e' composto da un rappresentante :

della provincia, dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, del Corpo forestale dello Stato, degli Istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio, delle Guardie zoofile, delle Forze di Polizia locali, oltre ai Sindaci dei comuni delle aree interessate ed un Vet. L.P. nominato dall’ Ordine dei Medici Veterinari.

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ORDINANZA 18 dicembre 2008 (proroga 14 gennaio 2010)

Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o dibocconi avvelenati.

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Art. 5. Per i produttori (modificato dalla proroga 14

gennaio 2010)

1. I produttori di presidi medico-chirurgici, di prodotti fitosanitari e di sostanze pericolose appartenenti alle categorie dei topicidi, ratticidi, lumachicidi e nematocidi ad uso domestico, civile ed agricolo aggiungono al prodotto una sostanza amaricante o repellente che lo renda sgradevole ai bambini e agli animali non bersaglio. Nel caso in cui la forma commerciale sia «un'esca», deve essere previsto un contenitore con accesso solo all'animale bersaglio.

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Nota esplicativa ORDINANZA Ministeriale18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di

bocconi avvelenati.

IL MINISTRO DELLA SALUTE 16 novembre 2011

Obiettivi della NOTA

• In alcune realtà non è stata applicata l’Ordinanza• Difforme applicazione• Richiami a Servizi Veterinari, Comuni, Prefetture• Vengono individuati percorsi per la segnalazione dei casi• Viene proposta una scheda di accompagnamento campioni

Tutto questo in Emilia Romagna è già definito nelle “Linee Guida”

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Delibera della Giunta regionale 469/ 2009

“Approvazione linee guida regionali per la lotta agli

avvelenamenti degli animali”. Linee guida regionali per la lotta agli

avvelenamenti degli animali• Individua i percorsi operativi in presenza di

bocconi avvelenati e/o di animali deceduti per sospetto avvelenamento.

• Uniforma le modalità di raccolta dei dati.• Identifica specifiche procedure.

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Procedura Bocconi presumibilmente avvelenati

• I bocconi presumibilmente avvelenati ritrovati da cittadini, personale dei comuni, personale dei corpi di polizia, volontari vanno consegnati all’Ufficio Veterinario dell’AUSL;

• Il Servizio Veterinario, valutato il materiale ritrovato, si fa carico di inviare i campioni all’ IZS accompagnato dalla scheda

• L’Istituto Zooprofilattico invia copia del referto delle analisi e copia della scheda al:

1. Servizio Veterinario 2. Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato

per la successiva mappatura e censimento degli avvelenamenti.

Il Servizio Veterinario in ogni caso informa il conferente.

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BOCCONI

SERVIZIO VETERINARIO AUSL

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO

SERVIZIO VETERINARIOAUSL

CORPO FORESTALEDELLO STATO

SCHEDASCHEDA

ESITO

ESITO

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Animali da compagnia con sintomatologia o deceduti per sospetto avvelenamento

• I Veterinari Liberi Professionisti che soccorrono animali da compagnia con sintomatologia da sospetto avvelenamento compilano la scheda e ne inviano copia al Servizio Veterinario ed al Corpo Forestale dello Stato (Comando Provinciale).

• Le carcasse di animali da compagnia deceduti per sospetto avvelenamento sono consegnate al Veterinario Libero Professionista o all’Ufficio Veterinario dell’AUSL

• Il Veterinario Libero Professionista o il Veterinario Ufficiale in funzione dei dati anamnestici indirizzano le analisi laboratoristiche compilando la scheda. La carcassa viene inviata all’ IZS per le successive analisi.

GLI ESAMI SONO GRATUITI

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Possibili esami a pagamento• E’ stata prevista una valutazione preliminare sia

per il materiale pervenuto come esca/boccone sia per i corpi deceduti o materiali biologici da animali con sintomi clinici riferibili a sospetto avvelenamento.

• In caso d’esito SFAVOREVOLE, gli esami possono proseguire su richiesta, ma in caso d’esito negativo, viene addebitato il costo al richiedente.

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PIANO DI CONTROLLO AVVELENAMENTI Scheda di rilevazione Data di segnalazione ___________________________

N. Protocollo ____________________________

Cognome e Nome (segnalante, proprietario) __________________________________________

Codice Fiscale__________________________________________________________________

Indirizzo_______________________________________________________________________

Telefono____________________________________________________________________

Materiale recapitato Esca/boccone

Carcassa animale

Altro (specificare es.:contenuto gastrico, prelievi autoptici, ecc)

Esca /boccone

Caratteristiche del boccone _______________________________________________________

______________________________________________________________________________

Modalità di conservazione sino alla consegna al Servizio Veterinario _______________________

______________________________________________________________________________

ANIMALE COLPITO SPECIE ______________________________________________

RAZZA _______________________________________________

SESSO _______________________________________________

ETA’ _________________________________________________

PESO ________________________________________________

TATUAGGIO ___________________________________________

MICROCHIP____________________________________________

SEGNI PARTICOLARI ____________________________________

SINTOMI RILEVATI nell’animale in vita /Esame carcassa ___________________________________________________

___________________________________________________

Sostanze di cui si sospetta utilizzo ______________________

__________________________________________________

Soccorso Veterinario Effettuato Non effettuato

Avvelenamento Accertato Sospetto

Terapia Effettuata non effettuata

Esito clinico Guarigione Decesso

LUOGO DI RITROVAMENTO DELL’ESCA/BOCCONE O IN CUI L’ANIMALE SI SOSPETTA SIA RIMASTO INTOSSICATO

Comune e Provincia _____________________________________

Località _______________________________________________

Indirizzo _______________________________________________

Altre indicazioni per l’identificazione del luogo __________________

______________________________________________________

______________________________________________________

Istituto faunistico (Zona di ripopolamento e cattura, oasi,

ATC)_________________________________________________

Tipologia ambientale Zona agricola

Area boschiva o incolta

Area Urbana

Giardino o area recintata privati

Altro (specificare)…………………………….

E’ stata presentata denuncia? SI NO A quale Autorità? ____________________________________

E’ a conoscenza di altri episodi di avvelenamento nella zona? SI NO

Note _______________________________________________________________________________________________________

Firma Il segnalante ____________________________________________________________________

Il pubblico ufficiale ________________________________________________________________

Il Veterinario Libero Professionista ___________________________________________________

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Animali da compagnia con sintomatologia o deceduti per sospetto avvelenamento

L’istituto Zooprofilattico invia copia del referto delle analisi e copia della scheda al:

1. Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato 2. Veterinario che ha effettuato la richiesta, 3. Servizio Veterinario dell’AUSL

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Animali da compagniacon sintomatologia sospetta

VETERINARI L.P.

Corpo Forestale dello Stato (Comando Provinciale).

SCHEDASCHEDA

SCHEDA

SCHEDA

Animali da compagnia deceduti per sospetto avvelenamento

SERVIZI VETERINARIAUSL

VETERINARI L.P.

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO

ESITO

ESITO

SERVIZI VETERINARIAUSL

Corpo Forestale dello Stato (Comando Provinciale).

VETERINARI L.P.

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Procedure animali appartenenti alla fauna selvatica deceduti per sospetto avvelenamento

Le carcasse d’animali di fauna selvatica sospette d’avvelenamentosono consegnate dal Corpo Forestale dello Stato, dalla PoliziaProvinciale o altre Forze dell’Ordine all’IZS sentito l’UfficioVeterinario dell’AUSL, coerentemente con quanto previsto dal PianoRegionale di Monitoraggio sanitario della Fauna Selvaticaaccompagnati dalla scheda per le successive analisi. L’IZS invia copia del referto delle analisi e la scheda al

1. Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato 2. alla Forza dell’Ordine che ha inviato il campione3. Servizio Veterinario dell’AUSL

Il Servizio Veterinario territorialmente competente svolge la funzione di filtro e tiene in ogni caso traccia delle segnalazioni.

Per il trasporto delle carcasse o dei bocconi, il Servizio Veterinario si coordina con le Amministrazioni provinciali per i selvatici e con le Amministrazioni Comunali ed i proprietari per gli animali da compagnia.

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FAUNA SELVATICA

Corpo Forestale dello Stato, PoliziaProvinciale o altre Forze dell’Ordine

ISTITUTO ZOOPROFILATICO

ESITO

ESITO

Comando Regionaledel Corpo Forestale dello Stato

Altre Forze dell’Ordine che ha inviato il campione

SERVIZI VETERINARIAUSL

SCHEDA

SCHEDA

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Ulteriori indicazioni

In caso di ritrovamento di bocconi palesemente sospetti o quando più di un animale manifesta evidenti sintomi d’avvelenamento all’interno della stessa area, il Servizio Veterinario e l’IZO, contestualmente alla consegna dei bocconi o delle carcasse, segnala gli episodi Corpo Forestale dello Stato o ad altre Forze dell’Ordine per attivare le indagini.

Solo in caso d'esito positivo l’IZS conserva, a disposizione dell’autorità giudiziaria, le esche e gli organi bersaglio dei tossici ritrovati.

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Definizione delle modalità di coordinamento nelle attività di vigilanza, indagine e repressione del fenomeno ai fini della mappatura delle aree interessate

A livello regionale il Corpo Forestale dello Stato , è la struttura più idonea per la raccolta dei dati relativi agli avvelenamenti sia di animali domestici che selvatici e per il monitoraggio del fenomeno.

Coordinamento delle Forze dell’Ordine attraverso il “Tavolo della Prefettura”

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Riassunto dei principali passaggi per il monitoraggio:• I Veterinari Liberi Professionisti inviano al Corpo

Forestale direttamente o tramite l’Ausl le schede anamnestiche di sospetti casi di avvelenamento

• l’Istituto Zooprofilattico invia sempre al Corpo Forestale gli esiti di avvelenamenti,

• le altre Forze di Polizia, nel rispetto di eventuali specifiche indagini, informano il Corpo Forestale dello Stato di tutte le denunce e segnalazioni di sospetti avvelenamenti

Per la registrazione completa dei casi i dati devono sempre arrivare al Corpo Forestale dello Stato

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Mappatura Avvelenamenti

A livello regionale la mappatura e valutazionedei dati è svolta in collaborazione fra:Servizio Veterinario RegionaleOsservatorio Faunistico Venatorio RegionaleAmministrazioni ProvincialiCorpo Forestale dello Stato Altre Forze dell’Ordine coinvolte nelle indagini.

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Segnalazioni e bonifica delle aree dove sono stati ritrovate esche avvelenate

Nelle aree interessate dal ritrovamento di bocconi avvelenati o dalla morte per sospetto avvelenamento di animali su parere espresso dal Servizio Veterinario dell' AUSL territorialmente competente o dalle forze di polizia, i Sindaci in collaborazione con volontari , i Servizi Veterinari delle AUSL, Polizia Provinciale, Corpo Forestale dello Stato, altre Forze dell’Ordine identificano le aree a rischio e tabellano le aree

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ATTENZIONE!A (Comune…… Località………)

Sono stati rinvenuti (cani/gatti/fauna selvatica)morti per

sospetto avvelenamentooppure :esche avvelenate

Si consiglia di prestare la massima attenzione E’ opportuno che i cani siano provvisti di museruola.

Numeri utili: Polizia Municipale Tel…………….. Servizio Veterinario Tel…………..Polizia Provinciale Tel……………..Corpo Forestale dello Stato Tel……

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Segnalazioni e bonifica delle aree dove sono stati ritrovate esche avvelenate

I Comuni nell’effettuare la bonifica delle aree inquinate da bocconi avvelenati possono avvalersi di squadre d'operatori addestrate. Tali squadre utilizzano cani specificamente preparati e sotto il controllo dell'addestratore che ne tutela l'incolumità.

In un fattivo rapporto di collaborazione con la Protezione Civile, si auspica che le Associazioni di Volontariato (Associazioni Cinofile, Associazioni Venatorie, Associazioni Tartufai, Associazioni Animaliste) diano la disponibilità a formare coppie conduttore/cane per la ricerca dei bocconi avvelenati nelle aree interessate dal ritrovamento di bocconi avvelenati.

Saranno quindi individuate delle specifiche procedure per l’utilizzo di cani nella bonifica di aree inquinate da bocconi avvelenati.

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Riesame della proposta Il percorso proposto viene attivato per

un periodo di 3 anni alla fine dei quali il Servizio Veterinario e

Igiene degli Alimenti della Direzione Generale Sanità e delle Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna effettua una valutazione dei risultati ottenuti ed in base a questi valuta l’opportunità di intervenire eventualmente con modifiche normative per la lotta agli avvelenamenti

(2012 terzo anno)

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Dati raccolti in Emilia Romagna nei tre anni di attivazione della procedura (Delibera Regionale

n. 469/2009 “Approvazione linee guida per la lotta agli avvelenamenti degli animali”)

2009 – n. 163 casi datati.2010 - n. 144 casi datati.2011 - n. 147 casi datati.

In media: n. 151 casi di avvelenamento o di tentativo di avvelenamento mediante bocconi

all’anno.Valore del 2011 prossimo alla media del triennio

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

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EscheProvincia 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

BO 42 45 61 70 55 40 36 37 43 40 25

FC 13 10 14 17 12 7 9 6 8 7 7

FE 6 9 9 10 8 5 3 2 1 6 6

MO 8 9 15 8 22 18 18 15 16 10 8

PC 18 7 14 14 13 7 2 5 13 4 3

PR 18 36 27 25 42 42 36 35 27 28 19

RA 2 7 6 6 6 8 5 14 13 16 10

RE 8 6 7 9 20 10 7 17 11 18 10

RN 0 1 3 2 1 2 4 4 0 0 2

Totale 115 130 156 161 179 139 120 135 132 129 90

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

COLLAZIONE DEI DATI .

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

COLLAZIONE DEI DATI .

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

COLLAZIONE DEI DATI .

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

n. 363 Carcasse: 251 CANI 49 GATTI 8 volpi 5 LUPI 5 cinghiali 1 faina 1 tasso 1 riccio 1 scoiattolo 1 gazza 1 lepre 38 uccelli (1 cicogna - preval. passeriformi) 1 suino

TIPI DI RITROVAMENTO NEL TRIENNIO

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

n. 363 Carcasse: 301 animali domestici 62 animali selvatici

Solo il 17% dei ritrovamenti è relativo a carcasse di animali selvatici.

TIPI DI RITROVAMENTO NEL TRIENNIO

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

n. 127 Esche/Bocconi carne /granaglia / pane /

polpetta / pasta-tortellini / polvere / spugna / etc.

Su 490 elementi avvelenati trovati (carcasse + esche):

il 26% è costituito da esche.

TIPI DI RITROVAMENTO NEL TRIENNIO

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Comuni più gravemente colpiti nel triennio (somma dei casi rilevati nel triennio > 6 )

18 casi - RAVENNA 15 casi – Santa Sofia – Tredozio

16 casi – FORLÌ15 casi - Castel San Pietro Terme

14 casi – Imola13 casi - BOLOGNA

12 casi - Rocca San Casciano11 casi - Salsomaggiore Terme

9 casi – Faenza – REGGIO EMILIA8 casi – Bagno di Romagna

7 casi – FERRARA - Lama Mocogno - Lugo - PARMA – RIMINI6 casi – Casalfiumanese - Corniglio – Lizzano in Belvedere – Mesola -

Noceto

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

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SELEZIONE DEI DATI (SELEZIONE DEI DATI (COLLAZIONECOLLAZIONE) (1)) (1)

COLLAZIONE DEI DATI SUI BOCCONI AVVELENATICOLLAZIONE DEI DATI SUI BOCCONI AVVELENATI

Corpo Forestale dello Stato - Comandi Regionali Emilia-Romagna – Marche – Veneto - Sezioni Regionali di Analisi

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Province con i casi più gravi nel triennio (somma dei Comuni con casi nel triennio > 6 )

PROVINCIA DI FC: FORLì (16) - Santa Sofia (15) – Tredozio (15) –– Rocca San Casciano (12) - Bagno di Romagna (8) – (66)

Provincia di BO: Castel San Pietro Terme (15) - Imola (14) – BOLOGNA (13) – Lizzano in Belvedere (6) - Casalfiumanese (6) (54)

Provincia di RA: RAVENNA (18) - Faenza (9) - Lugo (7) – (34)Provincia di PR: Parma (7) - Salsomaggiore Terme (11) - Corniglio (6) – Noceto (6) -–

(30)Provincia di FE: Ferrara (7) - Mesola (7) – (14)

Provincia di RE: Reggio Emilia (9)Provincia di RN: Rimini (7)

Provincia di MO: Lama Mocogno (7)

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

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Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale Emilia-Romagna – V.Q.A.F. Dott. Crescenzi

Province con i casi più gravi – situazione 2011 (n. casi nel 2011, per i Comuni con casi nel

triennio > 6 )Provincia di BO: Castel San Pietro Terme (7) - BOLOGNA (5) -Imola (3) – Lizzano

in Belvedere (2) - Casalfiumanese (3) (20) PROVINCIA DI RA: RAVENNA (6) - Faenza (5) - Lugo (1) – (12)

Provincia di MO: Lama Mocogno (7)Provincia di PR: Parma (5) - Salsomaggiore Terme (0) - Corniglio (1) – Noceto (0)

-– (6)PROVINCIA DI FC: FORLì (3) - Santa Sofia (0) – Tredozio (0) –– Rocca

San Casciano (1) - Bagno di Romagna (1) – (5)Provincia di RE: Reggio Emilia (4)

Provincia di FE: Ferrara (3) - Mesola (1) – (4)Provincia di RN: Rimini (1)

Incontro tecnico in tema di lotta agli avvelenamenti degli animali

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Conclusioni• Le linee guida regionali attraverso l’identificazione di

percorso e registrazione casi sospetti consentono valutazione reale del fenomeno degli avvelenamenti

• L’ ordinanza ministeriale attraverso il Tavolo Prefettizio consente il coordinamento delle Forze dell’Ordine,

• I Sindaci dei Comuni anche piccoli trovano nel percorso regionale chiare indicazioni

• L’IZS viene formalmente incaricato dall’Ordinanza Ministeriale delle indagini di laboratorio.

• Il problema della bonifica deve essere risolto per garantire il reale rintraccio di tossici presenti sul territorio

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Conclusioni

Un piano integrato come quello realizzato ritengo possa a breve garantire un forte

ridimensionamento del fenomeno soprattutto se abbinato ad una efficace attività

repressiva.

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L’avvelenatore