92
CORSO FORMAZIONE ERICKSON ISTITUTO COMPRENSIVO "ELIO VITTORINI" - SCICLI MAGGIO 2016 APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE A cura della Dott.ssa Giusy Castriciano

APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE · •Aiuto e incoraggiamento reciproco per eseguire il compito affidato al gruppo •Condivisione •Correggersi a vicenda •Spiegazioni attraverso

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

CORSO FORMAZIONE ERICKSON ISTITUTO COMPRENSIVO "ELIO VITTORINI" - SCICLI

MAGGIO 2016

APPRENDIMENTO

COOPERATIVO IN CLASSE

A cura della Dott.ssa Giusy Castriciano

Apprendimento cooperativo

Metodo d’insegnamento nato negli anni settanta negli

Stati Uniti.

CONCETTI BASE

Il gruppo universo di

risorse

Apprendimento non più

trasmissione da insegnante

ad alunno ma partecipazione e

scambio.

Il gruppo come risorsa…per sè

Sentirsi protagonisti, competenti, utili.

• Sperimentarsi

• Riconoscersi perché si è riconosciuti

• Potenziare le capacità individuali

Costruire una buona immagine di sé .

Il gruppo come risorsa…per tutti

• Recupero allievi con difficoltà

• Valorizzazione degli allievi bravi

• Sviluppo competenze sociali: rispetto, socialità, responsabilità, interdipendenza…

Metodo e obiettivi

Lavoro a coppie o piccoli

gruppi

Obiettivi: Apprendere efficacemente

Migliorare le relazioni sociali

A. C. per una scuola inclusiva

• Nei gruppi ciascuno ha un ruolo calibrato alle

proprie capacità personali.

• L’obiettivo comune viene raggiunto solo se ciascuno

fa la sua parte, ognuno può dare il suo contributo

• Nel piccolo gruppo ciascuno è esposto perché non

può non fare la sua parte ma allo stesso tempo è

protetto perché è esposto solo con 3 o 4 compagni e

non con tutti e questo abbassa i livelli d’ansia da

prestazione.

CARATTERISTICHE

• Aiuto e incoraggiamento reciproco per eseguire il compito

affidato al gruppo

• Condivisione

• Correggersi a vicenda

• Spiegazioni attraverso il linguaggio tra pari, chiaro ed

efficace

• Partecipazione collettiva ai processi decisionali

• Autovalutazione, co-valutazione, eterovalutazione

Diminuiscono i conflitti Aumenta l’impegno

“Il gruppo è un insieme dinamico costituito da individui che si

percepiscono vicendevolmente come più o meno interdipendenti per

qualche aspetto.” (Kurt Lewin)

APPRENDIMENTO COOPERATIVO

PRINCIPI FONDAMENTALI

Interdipendenza Positiva

• Obiettivo comune il cui raggiungimento dipende da tutto il gruppo.

• Tutti i membri del gruppo si impegnano affinché ognuno svolga al meglio il proprio lavoro e collaborano per eseguire il compito affidato.

• Il successo del gruppo è il successo del singolo.

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO!!!

Responsabilità individuale e di gruppo

• Ogni componente percepisce di essere

responsabile per sé e per gli altri

• Ogni componente contribuisce con le proprie

competenze

• Monitoraggio del lavoro nel gruppo

• Valutazione delle prestazioni individuali e di

gruppo

Interazione promozionale faccia a faccia

• Incoraggiarsi a vicenda

• Condivisione delle proprie conoscenze con i

compagni

• Spiegazione di strategie di soluzione di problemi

• Faccia a faccia (piccoli gruppi)

Cooperative Learning e Leadership

Nell’apprendimento cooperativo il gruppo assicura la

distribuzione e la rotazione degli incarichi di leadership

tra i vari componenti perché ogni situazione può richiedere

di volta in volta abilità di diverse.

Tutti i membri di un gruppo dunque possono essere

leader che stimolano il gruppo alla realizzazione del

compito che si propone di realizzare e mantengono un

buon clima relazionale.

Leadership Distribuita

“Alla base della costruzione di un gruppo vi sono gli affetti e le motivazioni psicologiche dei

singoli membri”

(Bion)

I TEMPI… DI UN GRUPPO

CONFUSIONE: orientamento, conoscenza, mettere insieme singole unità.

CONFLITTO: (condizione necessaria affinchè un insieme di individui diventi gruppo) espressione di pareri anche contrastanti, espressione di emozioni, alla ricerca di…

ORDINE: la quiete dopo la tempesta! riorganizzazione delle regole, assimilazione del “sentire” del gruppo.

COESIONE: finalmente un gruppo! Una totalità in cui le relazioni sono più importanti della singola parte.

PRONTI A PARTIRE???

PRIMO ESERCIZIO

L’INTRECCIO DEI FATTORI EMOTIVI

DALL’INDIVIDUO AL GRUPPO

DAL GRUPPO ALL’INDIVIDUO

Chi si mette in atteggiamento di ascolto è

aperto in modo fondamentale. Senza questa radicale apertura reciproca non sussiste alcun legame umano. L’essere legati gli uni agli altri, significa sempre, insieme, sapersi

ascoltare reciprocamente.

(H. G. Gadamer)

Comunicazione

Leadership

distribuita

Gestione dei

conflitti Soluzione di

problemi

Presa di

decisione

EFFICACIA COMUNICATIVA

Ascoltare la diversità dell’altro

Avere chiaro l’obiettivo da raggiungere

Attivare flessibilità relazionale

PROCESSO COMUNICATIVO

CONTENUTO RELAZIONE

Cosa si dice

Uso di informazioni

verbali (parole)

Sorgente mentale

Obiettivo del capire

Concettualizzazione

Come si dice

Uso di informazioni

non verbali (corpo)

Sorgente emozionale

Obiettivo del sentire

Espressione

Nella relazione con gli altri comunichiamo

attraverso sistemi verbali e non verbali.

Quanto incidono le parole?

• 7% verbale (parole)

• 38% paraverbale (voce, volume ed espressività

della voce,velocità dell'eloquio,pause, sospiri…)

• 55% movimenti del corpo

Quando tutti i sistemi sono congruenti

la comunicazione risulta efficace.

Il bambino capisce quando un no vuol dire no

o quando un no vuol dire forse, vediamo, non so.

RAPPORTO INTERPERSONALE EFFICACE FATTORI FACILITANTI

• GENUINITA’/AUTENTICITA’: essere se stessi, esprimere i propri sentimenti,positivi e negativi, non recitare un ruolo;

• ACCETTAZIONE: “considerazione positiva”, rispettare e dare valore all’altro, per ciò che pensa, sente o dice, senza giudizi, fiducia nelle sue potenzialità;

• COMPRENSIONE EMPATICA: capacità di capire ciò che prova l’altro, sentire come sente l’altra persona “come se fossi l’altro”, senza giudicare emozioni e sentimenti ( le critiche continue producono reazioni difensive che bloccano la creatività e quindi l’apprendimento);

METODOLOGIE DI…GRUPPO

ESERCIZIO - Brainstorming

Situazione

problema

Problem Solving 1. Identificare/definire il problema: esporre con chiarezza

i termini del problema: cause,conseguenze, bisogni disattesi;

2. Definire l’obiettivo: proporre le varie soluzioni, senza giudicare le proposte;

3. Raccogliere dati – Osservare: considerare gli aspetti positivi e negativi di ogni proposta;

4. Elaborare ipotesi e soluzioni alternative: eliminare le soluzioni non idonee e scegliere le più adatte alla situazione;

5. Valutare – Agire: predisporre i mezzi di attuazione della soluzione scelta e agire;

6. Verificare i risultati ottenuti.

LA GESTIONE DEI CONFLITTI

Il Cooperative Learning allena la capacità di risolvere i

conflitti attraverso la negoziazione.

Comunicazione efficace: manifestano chiaramente i

propri bisogni.

Discussione sulla causa del conflitto

Ricerca creativa delle soluzioni che possano soddisfare

tutti.

Per saperne di più…

CIRCLE TIME

OBIETTIVI

• Favorire la conoscenza reciproca, la comunicazione e la cooperazione fra tutti i membri del gruppo;

• Creare un clima sereno, di reciproco rispetto in cui ognuno soddisfi il proprio bisogno di appartenenza e di individualità;

• Risolvere eventuali conflitti attraverso l’analisi del problema.

CIRCLE TIME MODALITA’

• disposizione sedie in circolo; • 1 o 2 incontri a settimana più eventuali riunioni straordinarie;

• durata: 20/30 minuti; • scelta dell’argomento: mettere ai voti le varie proposte e trattarli tutti secondo la priorità decisa.

REGOLE

• Non interrompere chi parla; • Accettare qualsiasi punto di vista; • Non deridere o criticare nessuno.

COMPITI DEL FACILITATORE

OSSERVARE

• come si dispongono di volta in volta • se tutti sono coinvolti nella discussione • se tutti si sentono a proprio agio • a chi si rivolgono mentre parlano • come si svolgono gli interventi

FACILITARE

• offrire sostegno e incoraggiamento ai più timidi • cercare di “neutralizzare” quelli più aggressivi • chiedere chiarificazioni in caso di interventi confusi • riassumere tutti i pareri emersi senza trascurarne alcuno. Consiglio: concludere, specie dopo i primi incontri,

esprimendo un parere su come si è svolta la discussione evidenziando soprattutto gli aspetti positivi.

E NELL’APPRENDIMENTO

COOPERATIVO ???

Definisce gli

obiettivi e i criteri

con i quali si

propone di valutare

il loro

conseguimento

Decide quanti e

chi saranno i

componenti del

gruppo

Assegna i

ruoli

Spiega il

compito e

l’approccio

educativo Educa alla

interdipendenza

Interviene per

migliorare il lavoro

del gruppo

Predispone

delle prove che

permettano di

valutare la

prestazione.

Verifica del livello quantitativo e

qualitativo dell’apprendimento

compreso il controllo del

miglioramento delle

competenze sociali.

DOCENTE

METODOLOGIA

Formare gruppi di lavoro eterogenei di 2 - 4 componenti con diverse risorse individuali.

FATTORI DETERMINANTI

• Condividere con gli altri lo stesso impegno.

• Collaborare e correggersi a vicenda.

• Decisione collettiva:non è necessario essere d’accordo su tutto.

OBIETTIVI

• Incentivare lo spirito di appartenenza

• Favorire l’incoraggiamento reciproco

• Sviluppare lo spirito di squadra

• Migliorare l’immagine di sé

• Facilitare l’apprendimento

Approccio positivo al gruppo classe

• Atteggiamenti positivi: I problemi sono cose che si possono risolvere.

• Focalizzare e valorizzare i punti di forza

• Accogliere come ricchezza le diversità

• Favorire atteggiamenti cooperativi

• Stabilire relazioni chiare

• Essere modelli positivi

E non dimentichiamo…il MODELING

Se il modello proposto è apprezzato è più probabile che venga imitato!

Se manifesta atteggiamenti negativi perde ogni potere educativo oltre a produrre conseguenze

negative (nei casi di disagi specifici).

FORMARE I GRUPPI

COOPERATIVI

Tipologie di gruppi

• Casuale: per favorire la conoscenza tra alunni, il lavoro è

semplice e con intervento dell’insegnante.

• Eterogeneo: in relazione ad abilità cognitive e sociali..

studenti sufficientemente autonomi.

• Omogeneo: per gruppi di livello, studenti con stesse

capacità, compiti con diversi livelli di difficoltà. (Rischio di

gerarchie di status, più bravi…)

FORMARE UN GRUPPO ETEROGENEO

Osservare un gruppo… in relazione

• Livelli di partecipazione: chi ha partecipato?..

• Stili comportamentali: rigidi, flessibili, creativi, lassisti, empatici, pacifisti….

• Le emozioni: espresse o mascherate? Come? Da chi?

• Clima generale: chi incoraggia? Chi parla? Chi interrompe? Rispetto delle regole? Ci sono esclusi? Si respira apertura, appartenenza, condivisione…?

Conoscere le relazioni in classe..

Sociogramma

• Chi sceglieresti per lavorare assieme a scuola?

• Chi inviteresti a casa tua per una festa?

• Quali sono i tre compagni con i quali mi sento più in

amicizia?

• Quali sono i tre compagni con i quali mi sento poco o per

niente in amicizia?

Tabella raccolta dati sociogramma

NOMI

ALUNNI

SCELTE

POSITIVE

SCELTE

NEGATIVE

NESSUNA

SCELTA

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

SINTESI SOCIOGRAMMA

1

Alunni rifiutati

Scelte negative

Alunni più rifiutati

che desiderati

Più scelte negative

Alunni più

desiderati che

rifiutati

Più scelte positive

Alunni più

desiderati

Solo scelte positive

Alunni

isolati

Nessuna

scelta

PROGETTARE UNITA’

DIDATTICHE

COOPERATIVE

SCHEDA DI PROGETTAZIONE

• Obiettivi di apprendimento: Quali abilità voglio che sviluppino?

• Obiettivi relazionali: Quali comportamenti sociali voglio che

mettano in atto?

• Obiettivi di inclusione: Come include bambini con BES?

• Contenuto: Quale per raggiungere l’obiettivo?

• Tipo di attività: Qual è più funzionale?

• Descrizione dell’attività: Come si svolge?

• Formazione dei gruppi: Come?

• Strutture di interdipendenza: come creo interdipendenza?

• Materiali: Quali?

• Tempi: Quanto?

• Valutazione: come verifico il raggiungimento dell’obiettivo?

Prima della lezione...

Decidere

• Gli obiettivi che vogliamo far raggiungere ai nostri studenti

• La formazione dei gruppi

• La tipologia di attività più adatta al raggiungimento degli

obiettivi ipotizzati

L’AC è da utilizzare per compiti

complessi che ha senso fare in gruppo.

All’inizio della lezione…

Comunicare

• Le attività, i compiti da svolgere, la composizione dei

gruppi e l’organizzazione necessaria (disposizione

banchi, attribuzione ruoli…)

Durante la lezione…

• Monitorare il lavoro dei gruppi, rispondere ad

eventuali richieste di aiuto o chiarimenti per lo

svolgimento del compito

• Monitorare le abilità sociali emergenti

registrandone presenza o assenza (griglie)

Alla fine della lezione…

Valutare il lavoro svolto così come stabilito

con gli studenti: interrogazione casuale,

questionario individuale…

Apprendimento di abilità sociali

Caratteristiche fondamentali

Le persone socialmente abili

• Capacità in contesti specifici di riconoscere i

bisogni propri e altrui e saper assumere

comportamenti adeguati.

• Abilità di scegliere i comportamenti sociali

più funzionali per il raggiungimento di un

obiettivo specifico.

Favorire il clima cooperativo

COMPAGNO DI CLASSE COMPAGNO DI VIAGGIO

• Conoscenza reciproca

• Fiducia reciproca

• Aiuto reciproco

Superamento dei pregiudizi sugli altri.

ATTIVITA’…Sviluppare abilità sociali

LA CONOSCENZA

Esercizio: Mix Freeze, Pair

Gli studenti si muovono liberamente in uno spazio.

• Quando l’insegnante dice freeze gli studenti si bloccano, quando dice “coppie”, gli alunni formano delle coppie girandosi verso la persona fisicamente più vicina. A questo punto l’insegnante pone una domanda (come ti chiami? Qual è il piatto preferito, materia preferita…) e gli studenti discutono per un tempo determinato dall’insegnante (anche con la musica).

• Il processo viene ripetuto parecchie volte in modo che gli studenti abbiano l’opportunità di chiacchierare con numerosi compagni.

• Al termine si forma un unico cerchio di persone in piedi e si chiede agli alunni se qualcuno vuole condividere con l’intera assemblea qualcosa di quello che ha comunicato o di quello che ha ascoltato che ritiene particolarmente significativo per tutto il gruppo.

Cosa abbiamo raggiunto?

• Conoscenza

• Appropriarsi dello spazio

• Condividerlo con i compagni

• Condividere idee, muoversi in modo organizzato,

socializzare…

A PROPOSITO DI ME…TE…ALTRI

Attività

• Discussioni aperte a gruppi

• Composizione scritta (a cura di un relatore a

turno)

Vorrei che la mia classe fosse…

Giovanni mi piace perché…

Oggi mi sento…

Costruire riferimenti: Carta T

Individuare insieme agli alunni le abilità (Ascolto, Collaborazione, comunicazione, incoraggiamento…) e su queste costruire una carta T ovvero una scheda in cui si elencheranno quali comportamenti bisogna tenere per il raggiungimento di quell’abilità sociale specifica.

Da cosa vi accorgete che una persona vi sta ascoltando?

Da cosa capite se i vostri compagni di gruppo stanno collaborando?.....

LE CARTE T

ASCOLTARE

COMPORTAMENTI VERBALI COMPORTAMENTI NON VERBALI

Aspettare il proprio turno

Mantenere un tono di voce basso

Dimostrare che si sta ascoltando: Si,

ti capisco…

Parafrasare quanto l’altro sta dicendo

Fare domande per capire bene

Guardare la persona che sta parlando

Stare davanti alla persona

Segnalare con la testa o con gli occhi

che si sta ascoltando

Restare serenamente fermi in ascolto

ESEMPI AUTOVALUTAZIONE

• Saper Ascoltare

• Collaborare

• Rispettare i ruoli….

• Registrare su una tabella se e quante volte ogni

componente del gruppo utilizza o meno l’abilità in

questione.

Gioco dei gettoni colorati

Il gruppo riceve dall’insegnante:

• un gettone verde per ogni comportamento

positivo messo in atto

• uno giallo per i comportamenti non

rispettati

• uno rosso per ogni comportamento

contrario.

…E IL VIAGGIO CONTINUA…

Comprendere abilità sociali

ESERCIZIO ROLE PLAIYNG

Effetti Role plaiyng

Suscitare una riflessione sugli effetti dei comportamenti.

Ti capita mai di parlare con un tuo amico e accorgerti che non ti

sta ascoltando? Come ti senti?....

Ti è mai capitato di parlare con qualcuno che guardava da

un’altra parte mentre tu parlavi? Come ti sei sentito?

Ti è mai capitato di raccontare qualcosa di importante a una

persona che poi ha sminuito quello che gli hai detto o peggio ha

mostrato ironia? Come ti sei sentito?

METODOLOGIA ATTIVA

Un’oncia di esperienza è

meglio che una tonnellata di

teoria.

(J. Dewey)

ATTIVITA’…Sviluppare abilità sociali

Il Jigsaw

(gioco a incastro, puzzle)

PRIMA DELLA LEZIONE

L’insegnante prende decisioni su obiettivi cognitivi e abilità che si sviluppano attraverso il contenuto. (Ascoltare, comunicare,collaborare, incoraggiare…)

Composizione:

• dei gruppi-casa o base di 4 persone 1 per ciascuna abilità presa in esame. A ciascuno verrà assegnata un’abilità sociale diversa.

• gli studenti con assegnate le stesse abilità si dividono in gruppi-esperti che hanno il compito di definire i comportamenti legati a quella specifica abilità affidata loro e costruire una carta T.

Assegnazione dei compiti…

Nei gruppi-esperti :

Un alunno pone la domanda: Come si dovrebbe

comportare una persona che

ascolta/comunica/collabora/incoraggia? Che cosa

dovrebbero dire o fare?

Uno risponde alla domanda;

Uno riassume la risposta del compagno chiedendo a tutti

se sono d’accordo

Uno trascrive sulla carta T.

A conclusione ogni alunno torna nei gruppi casa

illustrando ai compagni le caratteristiche della carta T

relativa all’abilità a ciascuno assegnata.

Durante la lezione…

• Monitorare il lavoro dei gruppi, rispondere ad

eventuali richieste di aiuto o chiarimenti per lo

svolgimento del compito

• Monitorare le abilità sociali emergenti

registrandone presenza o assenza (griglie)

Alla fine della lezione…

Valutare il lavoro svolto così come stabilito

con gli studenti: discussione aperta,

interrogazione casuale, questionario

individuale..

Verificare le abilità sociali

• Si può annotare su una scheda precostruita insieme

alla classe ogni volta che i comportamenti sociali stabiliti

vengono messi in atto.

• Si può registrare come andamento di classe o del singolo

alunno.

COSA ABBIAMO RAGGIUNTO?

• Aiutare gli alunni a collaborare, a parlare uno alla

volta e con voce moderata, a rispettare la

divisione dei ruoli.

• Partecipare a discussioni di gruppo individuando

il problema e le principali opinioni espresse.

• Comprendere le idee e la sensibilità altrui.

• Organizzare un discorso orale….

Altre Attività Jigsaw

Scelta di un’unità di studio sulla geografia.

Uno studente per ogni gruppo casa diverrà esperto sulla storia di quella regione, un altro sull’economia, un terzo sulla cultura, il quarto sugli aspetti fisici.

Dopo la lettura individuale del materiale fornito, i membri dei gruppi che hanno lo stesso argomento, si ritrovano insieme (gruppo-esperti) per discutere i loro argomenti, confrontare le opinioni, operare degli approfondimenti su quanto letto e verificare la comprensione.

I membri esperti ritornano nel loro gruppo casa, presentando e condividendo quanto realizzato. Ogni membro esperto deve trasmettere la propria specifica competenza.

All’inizio della lezione…

L’insegnante comunica i contenuti dell’attività, la

composizione dei gruppi “casa”, la sistemazione

dell’aula, il compito da svolgere e i criteri di

valutazione del lavoro, la definizione e

l’attribuzione di ruoli individuali, fornisce ai

componenti dei gruppi casa materiali,

dispense, di approfondimento, scheda di

domande guida…

Durante la lezione…

L’ insegnante

Aiuta ad analizzare i contenuti, controlla e interviene sul lavoro dei gruppi.

Lo studente

Studia individualmente il materiale, ogni membro comprende il materiale a lui assegnato;

Prepara insieme agli altri nel gruppo esperti gli schemi per una presentazione efficace dei contenuti al suo gruppo “casa”.

Prepara insieme agli altri nel gruppo esperti domande o altre modalità anche per la verifica della comprensione dei compagni nel gruppo “casa”.

Insegna ai compagni dei gruppi casa le parti studiate. Si accerta della loro comprensione attraverso le modalità create nel gruppo esperti.

Alla fine della lezione…

Valuta il lavoro svolto così come stabilito con gli studenti:

interrogazione casuale, questionario individuale…

DOPO LA LEZIONE

Ascolta la presentazione dei lavori; somministra la prove di

valutazione individuale; corregge le prove e compila le

schede dei punteggi ottenuti dai gruppi in miglioramento;

Favorisce l’autovalutazione del lavoro svolto, pubblica sul

cartellone di classe i risultati individuali e la classifica dei

gruppi, se si è precedentemente deciso, (che sarà

aggiornata dopo ogni prova).

Reporter di coppia

Suddivisione in coppie.

Comunicazione

• Immaginatevi giornalisti di un quotidiano a tiratura nazionale.

Intervistate, per un servizio speciale, un esperto che sta

partecipando a un seminario di studio…

• Decidete chi di voi, nella coppia, farà in questa prima fase il

giornalista e chi l’esperto.

• Tempo a disposizione 15 minuti per la prima intervista.

• Prima domanda di aggancio (argomento, può essere anche più

di uno), le altre in base alle curiosità suscitate dalle risposte,

senza perdere di vista l’argomento principale dell’intervista.

• Annotate quanto ascoltate e ritenete utile per rielaborare le

risposte che riceverete.

Scambio di ruoli..

Finito il tempo a disposizione.

• Chi prima era giornalista diviene esperto e viceversa.

• Stessa procedura.

• Concluso il tempo rientrate in redazione.

• Rielaborazione individuale del pezzo

(30 minuti).

RIELABORAZIONE

Il direttore lascia libera espressione di riproduzione del

pezzo sul giornale: forma classica, forma poetica, un

fumetto…)

• Eseguita la rielaborazione chiedete ai “giornalisti” di

invitare l’esperto a leggere il pezzo realizzato.

• Ogni esperto potrà esprimere il proprio feedback.

• Il ragazzo “giornalista” di turno, annoterà nel proprio

quaderno il feedback che servirà, se vorrà, per modificare

il proprio elaborato

Se gli argomenti fossero diversi per coppie…

Successivamente formare gruppi da 4.

Ogni gruppo sarà composto da “giornalisti” che hanno

realizzato l’intervista sulla stessa tematica.

• Presentazione a turno dei loro “pezzi” agli altri.

• Definizione idee “chiave” per un unico inserto speciale del

giornale.

• Impaginare su un poster tutte le interviste…ed ecco il

nostro giornale!

Si può prevedere l’uso delle tecnologie digitali per

questa fase…

Cosa abbiamo raggiunto?

• Attivare le informazioni di pre-conoscenza individuale ed elaborarle.

• Esprimere in modo chiaro le proprie idee;

• Ascoltare le idee degli altri senza stravolgerle o assegnare valore diverso a quello che l’altro dice;

• Selezionare le informazioni;

• Sostenere una discussione;

• Condividere delle informazioni;

• Scrivere in modo chiaro il pensiero;

• Fare sintesi di un insieme di pensieri;

• Creare connessioni;

• Ricevere feedback sul proprio lavoro;

• Dare feedback sul lavoro di altri;

• Distinguere i commenti sulle idee rispetto a quelli sulle persone;

• Fare delle scelte.

FAVORIRE LA LEZIONE FRONTALE

LEZIONE INTERMITTENTE

Suddivisione in coppie.

L’insegnante spiega la lezione dividendola in 3-4 parti di 10-15

minuti ciascuna. Durante la spiegazione tutti gli alunni devono

prendere appunti.

A ogni interruzione le coppie di alunni hanno 5 minuti per

pensare a 2-3 domande da porre ai compagni di classe per

valutare la comprensione dell’argomento spiegato. E iniziano a

porre una domanda a un’altra coppia di compagni lasciando 5

minuti per l’elaborazione delle risposte.

Allo scadere del tempo l’insegnante chiede di esporre le

risposte.

Alla successiva interruzione le coppie si scambiano i ruoli e chi

ha posto le domande prima diventa chi dovrà rispondere.

COSA ABBIAMO RAGGIUNTO?

• Mantenere l’attenzione durante la spiegazione

frontale

• Elaborare i concetti in modo critico attraverso

riflessione individuale e confronto con il

compagno

• Memorizzare una maggiore quantità di

informazioni

• Facilitare apprendimento permanente.

ATTIVITA’ COOPERATIVE

COMPLESSE E VALUTAZIONE

FUMETTI

• Fine quadrimestre si propone agli alunni di fare un elenco

degli argomenti studiati, sceglierne uno per trsaformarlo in

fumetto.

• Divisione in gruppi da 4 ogni gruppo sceglierà un

argomento diverso.

• I ruoli: uno studente propone la storia da rappresentare

• Uno stabilisce la prima scena da rappresentare e propone

i dialoghi

• Uno disegna la scena

• Uno colora la scena e completa i fumetti con i dialoghi.

Questo tipo di lavoro può durare anche settimane.

COSA ABBIAMO OTTENUTO?

• Approfondire ed elaborare in modo creativo un argomento

complesso.

• Sperimentare responsabilità individuale

• Interdipendenza positiva

• Apprendimento facilitato per tutti

VALUTAZIONE

Voto unico a tutti i componenti del gruppo.

I criteri:

• 50% riguarderà i contenuti della rappresentazione (

correttezza delle informazioni, pertinenza…)

• 50% la capacità collaborativa dimostrata dal gruppo.

LA TOMBOLA

Voto di gruppo.

Divisi in gruppi.

L’insegnante prepara un sacchetto con i numeri tanti quanti sono gli alunni della classe. Assegna poi a ciascun alunno un numero a caso.

• Fa una domanda

• Lascia un tempo determinato al gruppo per discutere sulla risposta.

• Estrae un numero dal sacchetto

• Lo studente col numero corrispondente risponderà alla domanda

• Attribuisce un voto alla risposta che sarà il voto di gruppo.

Verifica del singolo

Media individuale e di gruppo Somministrazione individuale di un test di verifica, compito

in classe o interrogazione orale a cui l’insegnante

attribuisce un voto.

Tale voto confluisce in un voto di gruppo.

Calcolo

Si sommano i punteggi dei singoli componenti

Si divide per il numero dei componenti

Si decide quanto far pesare il punteggio del gruppo su

quello individuale (70% singolo , 30%individuale)

ESEMPIO

• Se Marco ha preso 6 e la media del punteggio di gruppo è 6,5 con media del gruppo del 30% e punteggio individuale del 70%

Sarà 6,5 x 30 : 100 = 1,95 (peso del punteggio di gruppo)

Poi moltiplichiamo il punteggio individuale di Marco

6 x 70 : 100 = 4,2 (peso del punteggio di Marco)

Sommiamo i punteggi individuali di gruppo e individuale

1,95 + 4,2 = 6,15 Punteggio definitivo che si potrà arrotondare per eccesso o per difetto.

E’ possibile attribuire un punteggio anche alle abilità sociali che è un voto individuale aggiuntivo per esempio 7.

Bisognerà attribuire una percentuale anche a questo valore. Si potrebbero così decidere: 60% individuale, 20% di gruppo, 20% abilità sociali. Sommando i tre punteggi avremmo un voto finale di 6,3.

I

Il genio altro non è che la capacità di osservare la

realtà da prospettive non ordinarie. (W. James)

Il genio altro non è che la capacità di

osservare la realtà da prospettive non

ordinarie. (W. James)