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Approccio farmaco economico alla medicina. Dalla pratica clinica alla salute pubblica: alcune evidenze su cui riflettere a cura della Prof.ssa Sabina Nuti Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Chianciano, 26 gennaio 2012

Approccio farmaco economico alla medicina. - webaisf.org · a cura della Prof.ssa Sabina Nuti Laboratorio Management e Sanità

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Approccio farmaco economico alla medicina.

Dalla pratica clinica alla salute pubblica: alcune evidenze su cui riflettere

a cura della Prof.ssa Sabina Nuti

Laboratorio Management e Sanità

Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Chianciano, 26 gennaio 2012

L’esperienza del MeS nei Sistemi di Valutazione:

Trasparenza e accountability per garantire i LEA a livello

nazionale

LIVELLO NAZIONALE LIVELLO REGIONALE

Supporto al sistema di governance regionale

Ministero della Salute

Progetto SIVeAS

Il sistema di valutazionedella performance

dei sistemi sanitari regionali

Ministero della Salute

Progetto SIVeAS

Il sistema di valutazionedella performance

dei sistemi sanitari regionali

Ad oggi sono calcolati i primi 34 indicatori di cui 23 di valutazione, scaricabili via web sul portale del Ministero della salute nella

sezione dedicata al Siveas www.salute.gov.it

Regione Toscana e Network delle regioni : Piemonte, Umbria, Liguria, Aosta, P.A. Trento, Bolzano, Marche, Basilicata

Il sistema di valutazionedella performance

regionale

Regione Toscana e Network delle regioni : Piemonte, Umbria, Liguria, Aosta, P.A. Trento, Bolzano, Marche, Basilicata

Il sistema di valutazionedella performance

regionale

Per Toscana sono calcolati circa 130 indicatori

www.valutazionesanitatoscana.sssup.it e per il Network Regioni circa 70 indicatori

Che cosa abbiamo imparato?

Quali evidenze abbiamo oggi a disposizione?

Governo della domanda

Appropriatezza chirurgica

Qualità clinica

Appropriatezza medica

Efficienza

Le relazioni tra gli indicatori:

L’analisi è stata condotta considerando gli indicatori di performance dell’assistenza ospedaliera.

Le evidenze emerse sottolineano che:

�Tutti gli indicatori sono significativamente correlati tra loro (p<0.001)

�Tutte le dimensioni dell’assistenza ospedaliera sono significativamente correlate tra loro (p<0.001)

Governo della domanda

Appropriatezza chirurgica

Qualità clinica

Appropriatezza medica

Efficienza

Quale relazione esiste tra la performance e la sua sostenibilità economica?

E’ possibile una prima riflessione per gli indicatori relativi all’assistenza ospedaliera a livello nazionale :

Piemonte

Valle D'Aosta

Lombardia

PA Bolzano

PA Trento

Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria Sicilia

Sardegna

600

700

800

900

1000

1100

1200

0 2 4 6 8 10 12

Cos

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Ass

sist

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Perfomance complessiva- Assistenza ospedaliera, 2007

L’associazione tra costo procapite standardizzato per età e sesso e la performance sia per l’ anno 2007 che per l’anno 2008 risulta

statisticamente significativa.

La qualità in sanità non è in antitesi con sostenibilità finanziaria ed efficienza ma…

Crisi economica… per la prima volta le risorse destinate alla sanità si riducono…

Quale strategia adottare?

Due quesiti:

Come garantire la sostenibilità finanziaria al sistema

Quale il ruolo dei professionisti sanitari

Qualità delle cure

Quale relazione tra pratica clinica e salute pubblica?

Relazione con il paziente

PRATICA CLINICA

protocolli clinici in linea con le più recenti evidenze

scientifiche

Appropriatezza

Outcome

Soddisfazione dei cittadini

Sostenibilità finanziaria

SALUTE PUBBLICA

Equità

Gestione delle priorità

460 need tonsillectomy1000 children

243 need tonsillectomy540 children

134 need tonsillectomy297 children

(Further reading: Bakwin, 1945)

Analisi della variabilità dei tassi di ospedalizzazione per

interventi programmati di tonsillectomia, Anno 2010

Variabilità tra

Aziende di

residenza

20,64

26,71

36,7139,37

54,66

60,8864,04

67,79

78,1280,13

85,05

90,68

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Usl 11 di

Empoli

Usl 4 di

Prato

Usl 12 di

Viareggio

Usl 5 di

Pisa

Usl 1 di

Massa e

Carrara

Usl 8 di

Arezzo

Usl 7 di

Siena

Usl 3 di

Pistoia

Usl 2 di

Lucca

Usl 6 di

Livorno

Usl 9 di

Grosseto

Usl 10 di

Firenze

Tasso standardizzato di ospedalizzazione per tonsillectomia per 100.000 ab

High/Low Ratio - Area Vasta

AV Sud Est 1.397

AV Nord Ovest 2.183

AV Centro 4.393

Paziente con un bisogno di salute

trattamento

Processo decisionale medico

• First studies in the 1930’s (Glover, 1938)

• John Wennberg started to document regional variation in the US in the 1970’s

• In the 1980’s interest was raised in Europe

Medical practice variation research

• “Residents of New Haven are about twice as likely to undergo a bypass operation for coronary artery disease as their counterparts in Boston, who are more likely to be treated by other means. On the other hand Bostonians are much more likely to have their hips and knees replaced by a surgical prosthesis than are New Havenites, whose physicians tend to prescribe medical treatment for these conditions. Bostonians are twice as likely to have a carotid endarterectomy…” (Wennberg, 1990).

La variabilità geografica

Postcode lottery medicine

Il miglioramento non basta…

Esiste una forte variabilità nelle performance aziendali

Ipotesi di esistenza di aree di inappropriatezza

Presenza di risorse che nel medio-lungo periodo possono

essere riallocate in altri servizi

Rischio di differenziali inaccettabili in un sistema sanitario

pubblico di qualità e equità per i cittadini

La qualità dei servizi

Qualche esempio di variabilità a livello nazionale

In caso di frattura di femore è importante essere operati tempestivamente per garantire un rapido e completo recupero ed

effetti positivi sull’esito della prestazione

% fratture di femore operate entro due giorni

Anno 2008

% fratture di femore operate entro due giorni:

l’esempio della regione Veneto

….non è solo un problema Nord Sud

Anno 2008

Analisi della variabilità dei tassi di ospedalizzazione

per interventi chirurgici programmati

Ricoveri Ordinari, Anno 2010 regione Toscana

Variabilità tra le

aziende di

residenza

High/Low Ratio - Area Vasta

AV Nord Ovest 1,103

AV Centro 1,200

AV Sud Est 1,201

2.649 2.663

2.8782.997 3.036 3.082 3.125 3.153 3.181 3.195 3.253

3.401

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

Usl 9 di

Grosseto

Usl 3 di

Pistoia

Usl 10 di

Firenze

Usl 7 di

Siena

Usl 4 di

Prato

Usl 6 di

Livorno

Usl 1 di

Massa e

Carrara

Usl 2 di

Lucca

Usl 8 di

Arezzo

Usl 11 di

Empoli

Usl 5 di Pisa Usl 12 di

Viareggio

Tasso std di ospedalizzazione RO interventi chirurgici programmati per 100.000 residenti

21.000 ricoveri

Analisi della variabilità dei tassi di ospedalizzazione

per interventi programmati di isterectomia, Anno

2010 regione Toscana

Variabilità tra le

aziende di

residenza

93,97

104,29

127,31 128,36

135,54

146,46

155,86158,19 159,21

166,20

173,44175,65

90

100

110

120

130

140

150

160

170

180

Usl 6 di

Livorno

Usl 11 di

Empoli

Usl 1 di

Massa e

Carrara

Usl 10 di

Firenze

Usl 4 di

Prato

Usl 8 di

Arezzo

Usl 3 di

Pistoia

Usl 7 di

Siena

Usl 12 di

Viareggio

Usl 9 di

Grosseto

Usl 2 di

Lucca

Usl 5 di

Pisa

Tasso di ospedalizzazione per isterectomia per 100.000 residenti femmine >18

High/Low Ratio Area Vasta

Sud Est 1.135

Centro 1.494

Nord Ovest 1.869

Analisi della variabilità dei tassi di ospedalizzazione

per interventi programmatidi isterectomia, Anno 2010

Variabilità tra le

zone di

residenza

High/Low ratio ASL di residenza

Usl 11 di Empoli 0.605Usl 6 di Livorno 0.760Usl 2 di Lucca 0.828Usl 8 di Arezzo 0.868Usl 5 di Pisa 0.942Usl 9 di Grosseto 1.006Usl 10 di Firenze 1.056Usl 7 di Siena 1.075Usl 3 di Pistoia 1.259Usl 1 di Massa e Carrara 1.414Usl 4 di Prato -Usl 12 di Viareggio -

66 71 72

94 94 97107

117119125128

136136138141141142146146153

159161162164165167168175175177

184186198

258

60708090

100110120130140150160170180190200210220230240250260

Va

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Tasso di ospedalizzazione per isterectomia per 100.000 residenti femmine >18 anni

Analisi della variabilità dei tassi di ospedalizzazione

per interventi programmatidi isterectomia, Anno 2010

DRG Descrizione DRG Tariffa Tariffa media

353 Eviscerazione pelvica, isterectomia radicale e vulvectomia radicale 69297135,5

354 Interventi su utero e su annessi per neoplasie maligne non dell'ovaio o degli annessi con CC 7342

Azienda N. ricoveri PopolTO

isterectomiaN. ricoveri

stimati

106 149 158559 94,0 149,0

111 108 103555 104,3 97,3

101 117 91900 127,3 86,36

110 472 367729 128,4 345,6

104 145 106981 135,5 100,5

108 224 152942 146,5 143,7

103 203 130241 155,9 122,4

107 192 121370 158,2 114,1

112 122 76628 159,2 72,0

109 171 102886 166,2 96,7

102 171 98592 173,4 92,6

105 263 149733 175,6 140,7

somma 2337 1561

Dei 2.337 ricoveri per isterectomia, 776 (ovvero un terzo) sono dovuti a differenti tassi di ospedalizzazione.

Valorizzando questi 776 ricoveri per la tariffa media dei DRG relativi all’isterectomia, si ottiene un valore di 5,5 milioni di euro.

Ricoveri stimati come se tutte le aziende avessero

il minore TO regionale

Ricoveri per epatopatie Distinzione tra ricoveri ordinari e day-hospital

Fonte SDO Calcolo per residenza

2008 2009 2010

Ausl residenza

Degenza

media

Degenza

media

Degenza

media

101 MASSA 8,35 8,60 8,78

102 LUCCA 10,19 8,87 8,68

103 PISTOIA 9,28 7,75 8,74

104 PRATO 9,95 10,15 9,14

105 PISA 7,57 7,81 10,63

106 LIVORNO 9,28 9,16 7,79

107 SIENA 10,44 11,36 9,39

108 AREZZO 7,86 8,60 12,11

109 GROSSETO 10,27 9,46 8,60

110 FIRENZE 8,16 8,11 9,45

111 EMPOLI 10,15 9,16 8,39

112 VIAREGGIO 7,04 6,73 8,97

090 TOSCANA 8,85 8,67 6,24

Ricoveri per epatopatie

Degenza mediaFonte SDO

Calcolo per residenza

Ausl residenza Ricoveri

N pazienti

ricoverati Ricoveri

N di pazienti

ricoverati Ricoveri

N di pazienti

ricoverati

N medio di

ricoveri per

paziente

101 MASSA 438 273 389 237 321 196 1,64

102 LUCCA 387 212 393 217 340 191 1,78

103 PISTOIA 344 215 324 209 291 206 1,41

104 PRATO 223 127 228 107 227 105 2,16

105 PISA 519 330 558 348 538 353 1,52

106 LIVORNO 463 293 419 270 441 300 1,47

107 SIENA 442 336 432 292 350 261 1,34

108 AREZZO 290 169 282 162 274 171 1,60

109 GROSSETO 389 217 329 214 251 145 1,73

110 FIRENZE 1.068 612 1.013 529 970 466 2,08

111 EMPOLI 282 164 278 152 327 173 1,89

112 VIAREGGIO 319 191 281 179 292 165 1,77

090 TOSCANA 5.164 3.139 4.926 2.916 4.622 2.732 1,69

2008 2009 2010

Ricoveri per epatopatie

Numero pazienti ricoveratiFonte SDO

Calcolo per residenza

Cause della variabilità

Le cause della variabilità sanitaria sono molteplici e interconnesse tra loro

(es. l’efficacia clinica è negativamente correlata con situazioni socio-economiche di deprivazione).

Per analisi accurate della variabilità è necessario utilizzare metodologie di misurazione ed elaborazione statistica appropriate

King’s Fund report, Variations in health care- the good, the bad and the inexplicable, 2011

Variabilità positiva (giustificata) e variabilità nociva (ingiustificata)

“Se tutta la variabilità fosse nociva, la soluzione sarebbe semplice.

Il problema sta nel ridurre la variabilità nociva, che riflette i limiti delle competenze cliniche e il fallimento della loro applicazione, e

allo stesso tempo mantenere e incentivare la variabilità positiva, centrata sui bisogni del singolo paziente.

L’errore sta nell’erogare ad alcuni pazienti servizi non necessari o non richiesti e negare ad altri servizi necessari o che avrebbero scelto. Tutto questo ha come conseguenza degli alti costi per l’abuso o il sottoutilizzo di determinate prestazioni.”

Al Mulley, 2010Director of the Dartmouth Center for Health Care

Delivery Science at Dartmouth Colllege

Variabilità per categorie di servizi sanitari*

Tipologia di servizi sanitari Impatto della variabilità

Servizi di provata efficacia clinica (es. test dell’emoglobina glicataper pazienti diabetici)

La variabilità in questo caso è nociva, in quanto riflette il fallimento del sistema sanitario nella risposta appropriata al bisogno di salute.

Servizi “elettivi”, da erogare in base ai bisogni, alle scelte e alla propensione al rischio deipazienti (es. intervento di bypass coronarico)

Parte di tale variabilità è positiva in quanto riflette i diversi bisogni e preferenze dei pazienti.Un’altra parte di tale variabilità è nociva

perché riflette le scelte discrezionali dei medici o dell’organizzazione, che a volte ricorrono a trattamenti o modalità di erogazione del servizio meno efficaci ed efficienti ( es. ricorso a ricovero ordinario per interventi eseguibili in day surgery)

Servizi influenzati dall’offerta, ossia la cui erogazione aumenta all’aumentare della disponibilità degli stessi (es. posti letto, disponibilità ambulatoriale dei

La variabilità è nociva, in quanto rifletteproblemi di equità e appropriatezza. Vi possono essere infatti problemi di abuso o sottoutilizzo di determinate prestazioni.

* Classificazione proposta da Wennberg et al. nel Dartmouth Atlas Project (2002).

Raccomandazioni per la gestione della variabilità

• Raccogliere e pubblicare in maniera sistematica i dati sulle variazioni sanitarie

• Individuare a livello locale le cause di tali variazioni e dare priorità a quelle variazioni e cause che hanno maggior impatto sull’equità di accesso, sull’efficacia delle cure, sugli outcome della popolazione e sull’efficienza del sistema sanitario.

• Far sì che ciascuna organizzazione locale sia responsabile dei propri risultati in termini di variabilità sanitaria. Ciò può essere ottenuto tramite l’introduzione di incentivi mirati per la gestione della variabilità “nociva” (non giustificata)

• Promuovere l’implementazione di processi decisionali condivisi tra professionisti e tra professionisti e pazienti al fine di individuare per ciascun intervento il giusto livello di variabilità, sulla base dei bisogni del paziente e della sua propensione al rischio.

Lavorando sulla gestione della

variabilità riducendo le prestazioni

inappropriate, migliorando la

qualità dei servizi in Toscana il 7%

del bilancio regionale poteva essere riallocato

nel medio periodo

La valutazione della

performance come

strumento di gestione

manageriale complessiva

Per misurare la capacità di attivare e guidare il

processo di miglioramento del sistema

regionale

Per misurare la capacità di ridurre la variabilità

interna regionale e garantire maggiore

equità ai propri cittadini

Nuti S., Seghieri C, Vainieri M. Assessing the effectiveness of a performance evaluation system in the public health care sector: some novel evidence from the Tuscany Region experience. Journal of Management and Governance forthcoming January 2012