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AresInforma Sicurezza sul lavoro, ambiente, qualità, formazione 01/14 Stress lavoro-correlato Proroga 2015 per il Sistri Circolazione carrelli elevatori su strada Modelli 231 per le PMI I nostri corsi in programmazione per marzo e aprile

Aresinforma gen feb mar2014

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Il numero di gennaio-febbraio-marzo 2014 della Newsletter di Studio ARES

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AresInformaSicurezza sul lavoro, ambiente, qualità, formazione

01/14

Stress lavoro-correlatoProroga 2015 per il Sistri

Circolazione carrelli elevatori su stradaModelli 231 per le PMI

I nostri corsi in programmazione per marzo e aprile

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prima di tutto

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a cura di Vittorio CampionePresidente Studio Ares

Tante novità in questo numero di Ares Informa.Innanzitutto, il nostro notiziario si è rinnovato graficamente, per una maggiore chiarezza e leggibilità. Poi, i contenuti: il nuovo decreto sui modelli organizzativi per le piccole e medie imprese, atteso da tempo è stato finalmente pubblicato. E’ uscita mentre concludevamo la redazione di questo numero l’ennesima proroga del sistema di rintracciabilità dei rifiuti, il SISTRI. Sfogliando il notiziario, poi, troverete tanti altri aggiornamenti normativi sui temi della sicurezza, dell’ambiente e dei sistemi di

gestione. Su questo numero, come sempre, trovate anche i prossimi corsi di formazione che si terranno presso la nostra sede (il calendario completo è sul nostro sito). I nostri collaboratori continuano ad inviarci dei contributi interessanti che mettiamo a vostra disposizione: questo mese è la volta di William Cazzaniga, un nostro docente e collaboratore sui temi del benessere organizzativo che ha preparato un’interessante articolo sulla valutazione dello stress lavoro-correlato.Ci siamo chiesti: questa valutazione è solo un adempimento o può diventare una risorsa?

Quali sono le leve organizzative che un’azienda ha a disposizione affinché lo stress diventi un elemento di attivazione invece che di disattivazione delle sue risorse?L’articolo affronta i metodi organizzativi per ridurre i fattori di stress; così facendo l’azienda creerà un ambiente di lavoro più vivibile e nel contempo aumenterà la produttività.E’ una sfida complessa, ma crediamo che vada affrontata, per il bene dei lavoratori e per la crescita delle aziende.

Riducendo lo stress sul lavoro, l’azienda creera' un ambiente

piu’ vivibile e nel contempo aumentera’ la produttivita’.

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punto di vista

VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

Adempimento o risorsa per l'azienda?

Quali leve organizzative un’azienda ha naturalmente a disposizione affinché lo stress diventi un elemento di attivazione invece che di dis-attivazione delle risorse esistenti?1_Una rilevazione dello stress che permetta di essere accolta e non strumentalizzata all’interno dell’azienda - dispositivo che risponde ai bisogni di rilevazione2_Una rilevazione dello stress che, oltre ad essere accolta e non strumentalizzata, permette anche la condivisione di azioni migliorative di promozione della salute, della sicurezza e del benessere professionale - dispositivo che genera maggiore sicurezza e responsabilizzazione3_Una rilevazione dello stress che, a partire dalla condivisione delle azioni migliorative, possa divenire, ed essere percepita, come un momento di bilancio/rilancio dell’azienda i cui effetti sono maggiore senso di appartenenza e di rispetto del sistema di gestione della sicurezza vigente - dispositivo che incide sul livello culturale e sullo sviluppo dell’azienda e delle personeOgni Azienda può incidere, positivamente o negativamente, sulla percezione di stress negativo (di-stress) dei suoi lavoratori. In ogni caso lo stress riguarda la persona, e non è possibile quindi generalizzare delle situazioni incriminandole come “stressanti” di per sé.E’ pur vero che l’ambiente, le relazioni, le aspettative possono giocare un ruolo scatenante rispetto alle risposte che le persone sono in grado di dare.Come consulenti a supporto del processo di rilevazione ci interessa comprendere quali siano le leve che l’azienda ha, naturalmente, a disposizione per mostrare di essersi presa cura delle possibili condizioni in cui si può generare una risposta di stress negativo.Non dobbiamo considerare il singolo elemento stressante, ma come la persona

viene accompagnata dall’azienda a gestirlo nel modo più equilibrato possibile, anche in riferimento agli effetti sulla sicurezza lavorativa. Il percorso della rilevazione del rischio stressa) check list di indicatori oggettiviIl DDL formalizza la costituzione del Gruppo di Progetto che si occupa di valutare il rischio stress a partire da elementi hardware (macchinari, strutture, ergonomia), software (ruoli, procedure, comunicazione, informazione) e liveware (le persone in rapporto con i primi due elementi). Laddove la rilevazione viene eseguita correttamente può trasformarsi in un’opportunità di sviluppo aziendale, evidenziando punti di forza ed aree di miglioramento.b) valutazione soggettivaIn caso di rischio non basso, si procede ad una fase di sensibilizzazione ed informazione dei lavoratori al fine di presidiare e preparare un clima adeguato ai processi di rilevazione soggettiva (dare la parola ai lavoratori), in modo da completare la rilevazione integrando la percezione dei lavoratori sulle aree di rischio. In questo caso possono essere utilizzati differenti strumenti quali questionari, focus group, interviste.c) progettazione ed erogazione interventi successivi alla rilevazione del rischioLe azioni che possono essere sviluppate come “dispositivi di intervento” sul rischio sress permettono di incidere tanto a livello di vissuto soggettivo (informazione e formazione per dirigenti, preposti e operatori), quanto a livello di veri e propri interventi atti a ridurre il rischio, fra cui citiamo:- Azioni di Comunicazione Internamappatura degli strumenti di comunicazione presenti e del loro utilizzo (es. lettere, newsletter, bacheche, giornalino aziendale etc.) al fine di svilupparne le potenzialità nella direzione di una maggiore diffusione

delle informazioni.- Azioni di Consulenza OrganizzativaAffiancamento al livello dirigenziale ed agli RSPP ai fini di un’analisi di come il software organizzativo impatta sul sistema di sicurezza e di stress percepito, anche attraverso la creazione di Gruppi di Miglioramento interni all’azienda (modalità che permette all’azienda di muoversi in maniera autonoma nei successivi interventi di riduzione del rischio stress)- Azioni di sensibilizzazioneLe azioni di sensibilizzazione ai temi della sicurezza prevede l’organizzazione di momenti di condivisione del processo di rilevazione dei rischi da stress lavoro correlato. In particolare:condividere con i livelli dirigenziali il processo e come tale processo risponde agli obblighi di legge;condividere il significato e il possibile impatto organizzativo dei dati raccolti trasformando la rilevazione obbligatoria in uno strumento di osservazione e controllo degli aspetti procedurali e organici della propria azienda;implementazione condivisa di un’azione di comunicazione interna che permetta la diffusione delle informazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro.- Azioni di tipo strutturale o gestionaleViene fornita consulenza specifica per interventi atti a ridurre il rischio stress-lavoro-correlato, come ad esempio interventi sulle procedure, sull’ergonomia, sull’organizzazione del lavoro e sul ri-disegno dei ruoli e delle competenze individuali.

Mandando una mail [email protected] potrete ricevere del materiale informativo ed essere supportati in ogni fase del processo di rilevazione del rischio stress-lavoro-correlato.

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a cura di William CazzanigaFormatore ed esperto nelle

tematiche della sicurezza comportamentale e del

benessere organizzativo

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CIRCOLAZIONE DI CARRELLI ELEVATORI SU STRADANOVITA' NORmATIVE

Il Decreto Legge 23 dicembre 2013, n. 145 ha ristabilito la possibilità di autorizzare la circolazione di carrelli elevatori su strade pubbliche anche se gli stessi non sono immatricolati, purché per brevi e saltuari spostamenti. L’articolo 13, comma 12 del Decreto Legge in esame prevede infatti l’esclusione dell’immatricolazione delle macchine operatrici qualora le stesse circolino su strada per brevi e saltuari spostamenti.il Decreto Dirigenziale del 14 gennaio 2014 stabilisce le modalità per

autorizzare nuovamente la circolazione di carrelli elevatori su strade pubbliche anche se gli stessi non sono immatricolati, purché per brevi e saltuari spostamenti.Il Decreto dispone la validità e la proroga delle vecchie autorizzazioni rilasciate in conformità al Decreto 28 dicembre 1989, con le medesime modalità in vigore all’atto delle precedenti autorizzazioni, purché non siano scadute prima del 31 dicembre 2007.

sicurezza

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sicurezza

ImpIANTI TERmICI IN LOmbARDIA : NOVITA’ SU

CONTROLLO, mANUTENZIONEE ISpEZIONE

La Giunta Regionale della Lombardia ha approvato la Delibera n. X/1118 “Aggiornamento delle disposizioni per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici”Le principali novità:Nuova definizione di impianto termico e del relativo ambito di applicazione, includendo gli impianti con potenza maggiore a 5 kW; Inserimento nella regolamentazione di tipologie di impianti precedentemente escluse, come gli apparecchi a biomassa installati in modo fisso e gli impianti per la climatizzazione estiva di potenza superiore a 12 kW. Per questi ultimi viene inoltre determinata la temperatura minima di esercizio; Esclusione dalla disciplina regionale sugli impianti termici di: - Radiatori individuali, termocucine, cucine economiche, caminetti aperti- Impianti per la climatizzazione estiva o invernale costituiti da macchine frigorifere, collettori solari o pompe di calore con potenza inferiore a 12 kW- Impianti coinvolti nei processi produttivi;Trasmissione dei modelli dichiarativi esclusivamente attraverso la piattaforma informatica del Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT); Identificazione in modo univoco di ciascun impianto termico

mediante “Targatura”. A partire dal 1° agosto 2014 un codice univoco consentirà l’identificazione dell’impianto;Conferma delle tempistiche di manutenzione già in vigore in Lombardia. Frequenze maggiori sono ammesse solo per motivi di sicurezza, riportati dall’installatore o dal manutentore sul libretto di uso e manutenzione; I nuovi impianti a biomassa devono essere installati secondo quanto previsto dal DM 37/08 e dall’ 1 agosto 2014 dovranno rispettare i rendimenti minimi determinati. Gli stessi dovranno inoltre essere dotati di “Libretto di impianto”; Dall’ 1 agosto 2014 gli impianti a biomassa dovranno essere manutenuti, in relazione alla loro potenzialità, con la seguente cadenza minima: - Minore di 15 kW ogni 2 anni- Uguale o maggiore di 15 kW ogni anno;Dall’1 agosto 2014 tutte le Autorità competenti (Regione, Province e Comuni con più di 40.000 ab.) utilizzeranno esclusivamente lo strumento del Portafoglio Digitale per l’incasso dei contributi a loro dovutiSono esentati dal pagamento dei contributi: gli impianti di climatizzazione estiva, gli impianti alimentati da biomassa legnosa, le pompe di calore e gli scambiatori delle reti di teleriscaldamento.

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pUbbLICATA LA NUOVAISO/TS 22003: UNA SpINTA

ALLA CERTIfICAZIONE IN TEmA DI SICUREZZA

ALImENTARE

Secondo le tempistiche annunciate, nel dicembre scorso è stata pubblicata la nuova edizione della specifica tecnica ISO/TS 22003 (“Food safety management systems - Requirements for bodies providing audit and certification of food safety management systems”).Il documento tratta dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare e si pone l’ambizioso obiettivo di migliorare il modo in cui gli organismi che effettuano audit e certificazioni operano in

questo delicato ambito.La sicurezza alimentare è infatti un elemento unanimemente considerato di particolare importanza per la salute pubblica. Le conseguenze di una sua non corretta gestione possono essere gravi e le norme della serie ISO 22000 – che data la sua crescente diffusione si accinge a diventare il principale riferimento internazionale in tema di sicurezza alimentare - aiutano le organizzazioni a identificare e controllare questi pericoli potenziali.

sicurezza

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fIRmATO IL DECRETOpER L' ALLESTImENTO

DI pALChI E fIERE

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato un decreto che colma un vuoto normativo in materia di salute e sicurezza durante l’allestimento e il disallestimento di palchi per spettacoli musicali, teatrali e cinematografici e di strutture per manifestazioni fieristiche.Il decreto finalmente chiarisce i casi in cui è necessario attivare l’organizzazione prevista per i cantieri temporanei o mobili e di conseguenza quando è necessario l’ausilio del coordinatore della

sicurezza, sia in fase di progettazione che di esecuzione di lavori, per la tutela della salute e della sicurezza degli operatori che svolgono la loro attività nei settori degli spettacoli e delle fiere.

sicurezza

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speciale 231

mODELLI DI gESTIONE pER LE pmI: ECCO LE pROCEDURE

SEmpLIfICATE

Sulla Gazzetta Ufficiale del 24/02/2014 è stato pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul “Recepimento delle procedure semplificate per l’adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese (MOG)”. Si fa riferimento alle procedure semplificate per l’adozione dei modelli di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 81/2008 (Testo unico Sicurezza).

Il documento ha lo scopo di fornire alle piccole e medie imprese, che decidano di adottare un modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza, indicazioni organizzative semplificate, di natura operativa, utili alla predisposizione e alla efficace attuazione di un sistema aziendale idoneo a prevenire le conseguenze dei reati previsti dall’art. 25-septies, del decreto legislativo n. 231/2001 (ovvero

quelli di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro).

Ai sensi dell’art. 30 del Testo Unico sulla Sicurezza, l’adozione e l’efficace attuazione di un idoneo modello di organizzazione e gestione della sicurezza ha efficacia esimente della responsabilità amministrativa di cui al d.lgs. n. 231/2001 e che le piccole e medie imprese potranno modificare ed integrare la modulistica, a seconda della complessità tecnico organizzativa della struttura aziendale.

Al Decreto è allegato il documento approvato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ed una ricca modulistica che sarà costantemente aggiornata dal Ministero del Lavoro.

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speciale 231

LE DImISSIONI DEL mANAgEmENT SONO

INSUffICIENTI SE NON CAmbIA ORgANIZZAZIONE

Le dimissioni degli amministratori non sono sufficienti a fare cessare le misure cautelari interdittive nei confronti della società responsabile ex Dlgs 231/2001 per reati del management, se l’Ente non dimostra di avere cambiato organizzazione per prevenire i reati.La Cassazione, con la sentenza 21 novembre 2013, n. 46369, conferma le misure interdittive (esclusione da agevolazioni e finanziamenti) nei confronti di una società responsabile ex Dlgs 231/2001 per reato commesso dal management (truffa, articolo 640, c.p.).Per i Giudici sussistono sia la rilevante entità del profitto sia il pericolo di reiterazione del reato da parte dell’Ente (condizioni per la misura interdittiva ex articolo 13, Dlgs 231/2001) e sono irrilevanti le dimissioni dei due amministratori.Infatti, tra i presupposti della misura cautelare interdittiva c’è anche quello della personalità dell’ente: va considerata la politica d’impresa attuata negli anni e soprattutto lo stato di organizzazione dell’Ente. Non basta che si dimettano gli amministratori, è necessario che l’Ente dimostri di essersi mosso verso un diverso tipo di organizzazione orientata nel senso della prevenzione dei reati.

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ambiente

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MUD: Pubblicato il nuovo Modello per il 2014

È stato pubblicato sulla gazzetta ufficiae il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2014. Il modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) consente di acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori indicate dall’articolo 189 del decreto legislativo n. 152/2006 (Codice dell’Ambiente).Il nuovo decreto si è reso necessario per via dello slittamento del termine di entrata in vigore del Sistri (Sistema di tracciabilità dei rifiuti), operativo dal 1° ottobre 2013.Il Mud 2014 sostituisce il precedente Mud allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 dicembre 2012 e per l’anno 2014 sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro il 30 aprile, con riferimento all’anno precedente e sino alla piena entrata in operatività del Sistri.Il Mud è articolato in comunicazioni che devono essere presentate dai soggetti tenuti all’adempimento. Il Dpcm 12 dicembre 2013 contiene sei allegati, il modello e le istruzioni per la presentazione delle seguenti comunicazioni: comunicazione rifiuti; comunicazione veicoli fuori uso; comunicazione imballaggi, composta dalla sezione consorzi e dalla sezione gestori rifiuti di imballaggio; comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche

ed elettroniche; comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione; comunicazione produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Tra le novità del MUD 2014 spicca la nuova Scheda Materiali della Comunicazione Rifiuti, e la nuova sezione “Gestori Rifiuti di imballaggio” della Comunicazione Imballaggi.La prima deve essere utilizzata dai soggetti che svolgono attività di recupero di rifiuti, per dichiarare le eventuali quantità di “materiali secondari” generati, mentre la nuova sezione della Comunicazione Imballaggi, che si affianca alla sezione “Consorzi”, riguarda gli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti di imballaggio. Novità si segnalano anche per la Sezione Anagrafica di inceneritori, coinceneritori e discariche, la Comunicazione Veicoli fuori uso (entrano i “materiali secondari”) e la Comunicazione Rifiuti Urbani. Resta ferma la “Comunicazione Semplificata” per i piccoli produttori iniziali di rifiuti.A seguito dell’entrata in vigore del Dl 101/2013, la presentazione del Mud è tornata ad essere obbligatoria anche per gli operatori del cosiddetto “comparto del benessere”, come gli estestisti e i tatuatori che producono rifiuti pericolosi a rischio effettivo (in precedenza esonerati dal Dl 201/2011).

Sistri, online i chiarimenti “pratici”

Sul sito del SISTRI, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il “Quadro sinottico Sistri – Aspetti tecnici”, che contiene i nuovi pareri in risposta alle richieste presentate dalle associazioni di settore.Le questioni affrontate nel documento spaziano dalle procedure da seguire nei casi di respingimento dei carichi dagli impianti di destinazione (allo studio nuove semplificazioni), alle procedure di riallineamento che non bloccano il Sistri e riguardano anche i delegati. Per i trasportatori, le indicazioni principali riguardano i casi di deviazioni del trasporto dal tragitto prefissato e le movimentazioni intermodali. Per la duplicazione della scheda movimentazione per i conferimenti periodici e l‘unificazione dei registri degli impianti di gestione, entrambe sollecitate da Confindustria, sono necessari ulteriori approfondimenti.Inoltre, sempre sul portale Sistri è stata pubblicata la nuova “Scheda segnalazioni”, che gli utenti e le associazioni devono utilizzare per comunicare “ogni tipologia di segnalazione”.

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ambiente

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SONO ApERTE LE ISCRIZIONIAL CORSO DI fORmAZIONE

IL SISTRI: mODALITA' OpERATIVE

Il corso si propone di chiarire il quadro degli adempimenti ed individuare le azioni da compiere in rispetto del sistema SISTRI.

lunedì 24 marzo 2014 dalle 14.00 alle 18.00Sede: aula di formazione di Via Baertsch 4 - Bergamo.

Costo: € 80,00 + IVA

per info [email protected]

Sistri, si parte dal 2015

Era stato annunciato da alcune settimane e alla fine è arrivata la conferma definitiva. Il Sistri – sistema di tracciabilità dei rifiuti – entrerà in vigore soltanto nel 2015. La disposizione è infatti contenuta nel decreto Milleproroghe, approvato in via definitiva dal Senato. Dunque, slitta di un anno l’entrata in vigore del nuovo sistema per conservare la memoria dei volumi di rifiuti prodotti, e, con esso, anche il dispositivo sanzionatorio, vero ambito prioritario per la riforma del meccanismo di tracciabilità.Nella fattispecie, all’interno del decreto 150/2013, ribattezzato “Milleproroghe”, viene rinviata di cinque mesi la moratoria sulle sanzioni, con la relativa applicazione che partirà dal prossimo primo gennaio anziché dall’inizio del 2014.Un altra novità sul Sistri, contenuta nel decreto Milleproroghe, riguarda l’utilizzo dei registri cartacei di tipo classico, i quali vengono anch’essi rinviati alla fine dell’anno, rimanendo, dunque, strumento valido e ufficialmente riconosciuto per l’utilizzo e l’archiviazione.La proroga in oggetto riguarda quindi la moratoria sulle sanzioni e la permanenza della validità delle registrazioni cartacee fino a inizio 2015. Pertanto, a slittare è il regime esclusivo di Sistri in formato elettronico, che, da lunedì 3 marzo, continuerà a

convivere con quello classico fino a fine anno. Ricordiamo che il Sistri è il sistema volto al monitoraggio, alla classificazione e alla memorizzazione della produzione dei rifiuti ritenuti pericolosi sul territorio. In sostanza, la sua attivazione sostituirà, in un colpo, tutti i vari formulari di tipo cartaceo esistenti, che verranno fatti migrare interamente in formato digitale all’interno del Sistri. Obbligati all’adesione saranno tutti i soggetti che, sul territorio nazionale, producono rifiuti pericolosi e non, e in particolare coloro che, in stato iniziale, provochino la creazione di materiali classificabili come rifiuti potenzialmente a rischio per al popolazione, sia da ambito artigianale che industriale, che gli stessi trasportatori.Sono ormai sette anni che il sistema deve entrare in vigore e viene puntualmente rinviato e avrebbe dovuto porre un freno deciso allo smaltimento illegale di rifiuti, in particolar modo di quelli pericolosi che proliferano nelle discariche a cielo aperto, con materiali potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo.Ancora, però, le vicissitudini del Sistri, non si sono chiuse, dopo rinvii e anche alcune inchieste, e si dovrà aspettare fino all’inizio del 2015 per il suo avvio completo.

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i nostri corsi

marzo 2014

Corso per RSPP - Modulo B Macro-settore Ateco 3Inizio 11 marzoDurata 60 ore + ESAMECosto 1.540 €

Corso per RSPP - Modulo B Macro-settore Ateco 4Inizio 11 marzoDurata 48 ore + ESAMECosto 1.100 €

Corso per RSPP - Modulo B Macro-settore Ateco 5Inizio 11 marzoDurata 68 ore + ESAMECosto 1.650 €

Corso per RSPP - Modulo B Macro-settore Ateco 6Inizio 11 marzoDurata 24 ore + ESAMECosto 550 €

Corso per RSPP - Modulo B Macro-settore Ateco 7Inizio 11 marzoDurata 60 ore + ESAMECosto 1.540 €

Corso per RSPP - Modulo B Macro-settore Ateco 9Inizio 27 marzoDurata 12 ore + ESAMECosto 330 €

aprile 2014

Corso per PREPOSTIInizio 4 aprileDurata 8 oreCosto 240 €

Corso per DIRIGENTIInizio 7 aprileDurata 16 oreCosto 440 €

Corso BASE per addetti al PRIMO SOCCORSO AZIENDALE per aziende appartenenti al Gruppo AInizio 28 aprileDurata 16 oreCosto 300 €

Corso BASE per addetti al PRIMO SOCCORSO AZIENDALE per aziende appartenenti al Gruppo B e CInizio 28 aprileDurata 12 oreCosto 250 €

Corso di AGGIORNAMENTO per addetti al PRIMO SOCCORSO AZIENDALE per aziende appartenenti al Gruppo B e CInizio 30 aprileDurata 4 oreCosto 110 €

Corso di AGGIORNAMENTO per addetti al PRIMO SOCCORSO AZIENDALE per aziende appartenenti al Gruppo AInizio 30 aprileDurata 6 oreCosto 150 €

Tutti i nostri corsi si svolgeranno presso la sede di via Baertsch 4, Bergamo.Ricordiamo che vengono erogati corsi anche in modalità e-learning (FAD).

Tutti i prezzi indicati si intendono IVA esclusa.Per ulteriori informazioni e per i calendari completi di tutte le giornate visitate il nostro sito www.studioares.net

oppure chiamate lo 035 363319 o scrivete un’email a [email protected].

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Fra i primi in Italia a progettare e realizzare sistemi di gestione integrata, contribuiamo allo sviluppo sostenibile e al miglioramento delle condizioni di lavoro, supportando aziende ed enti pubblici nella gestione ed integrazione dei

sistemi qualità, ambiente e sicurezza sul lavoro. Il nostro approccio nasce dall’esperienza pluriennale di

professionisti del settore.Un risultato garantito dalla certificazione della nostra

società in accordo con la norma ISO 9001.

SEDE DI LECCOvia palestro 16 23900

tel. 0341 283999 fax:0341 272359 e-mail [email protected]

SEDE DI BERGAMOvia baertsch 4 24124 bergamo

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