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Assistenza infermieristica
al paziente con ventilazione non invasiva
I P Pisani IleniaAzienda USL 6 Livorno
P.O. Cecina U.O. Medicina Interna
(2) BTS Guidelines,The Use of Non-Invasive Ventilation in the management of patients with chronic obstructive pulmonary disease admitted to hospital with acute type II
respiratory failure (With particular reference to Bilevel positive pressure ventilation) October 2008
(1) NICE 2004
(3) M. W. Elliott, Non-invasive ventilation for acute respiratory disease. British Medical Bulletin 2005 72(1):83-97
(4) PK Plant, MW Elliott Chronic obstructive pulmonary disease.9 Management of ventilatory failure in COPD. Thorax 2003;58:537-542
E’ necessario disporre di un protocollo scritto che contempli i criteri per la
selezione dei pazienti, l’appropriato trattamento ed il corretto setting di
applicazione della VMNI (A) (2)
Alcune
premesse…
Il servizio Il personale dedicato
Applicato in aree dedicate (1) Competente esperto ed addestrato (2)
Deve essere a disposizione
24h / 7gg (2)
in grado di fornire al paziente
un costante monitoraggio (3)
Valutato
e sottoposto ad audit
annualmente (2)
Di assicurare
la pronta disponibilità
dell’ intubazione endotracheale (4)
Prima di Iniziare
Ogni
paziente
Consenso INFORMATO:Di cosa si trattaGli obiettiviChe cosa ci si deve aspettare durante e dopoI tempi previstiI benefici per la sua patologiaI possibili effetti collaterali e complicanzeLe alternativeLe opzioni terapeutiche da considerare in caso di fallimento
Il paziente deve essere consapevole cheil suo consenso, accettazione,collaborazione e motivazione
sono fondamentali.Migliore sarà la comprensione di tutte queste informazioni
e migliore sarà la compliance nei confronti della nimv.
HILL N.S. Initiation of noninvasive positive pressure ventilation.Solunum 2002; 4; sup2: 269-274.www.Journarlagent.com/Z4/dounload-fulltex
Piano scrittochiaro e personalizzato
che indirizzi sulle azioni da compiere in caso di
potenziale fallimentodella VMNI.
Deve essere indicato:Se è appropriato procede
all’intubazione tracheale o se la VMNI rappresenta
il trattamento massimo applicabile
e se sono stati stabiliti dei provvedimenti di tipo palliativo
(BTS 2008)
Quando possibile queste opzioni di trattamento andrebbero discusse con il paziente o con chi è a lui più vicino in modo da poter
rispettare il più possibile le loro volontàdurante il processo decisionale e rivalutate da personale specializzato
in modo da concordare il limite massimo della terapia (Nice 2004)
L’infermiere non attua
e non partecipa a
interventi finalizzati a
provocare la morte,
anche se la richiesta
proviene dall’assistito
.Art.38
L’infermiere presta
assistenza qualunque sia la
condizione clinica e fino al
termine della vita
dell’assistito, riconoscendo
l’importanza della
palliazione e del conforto
ambientale, fisico,
psicologico, relazionale,
spirituale. Art. 35
L’infermiere aiuta e
sostiene l’assistito nelle
scelte, fornendo
informazioni di natura
assistenziale in
relazione ai progetti
diagnostico-terapeutici e
adeguando la
comunicazione alla sua
capacità di
comprendere. Art. 24
L’infermiere tutela la
volontà dell’assistito
di porre dei limiti agli
interventi che non
siano proporzionati
alla sua condizione
clinica e coerenti
con la concezione da
lui espressa della
qualità di vita.Art.36
Imposta- parametri ventilatori - livelli di allarmePrescrive-eventuale monitoraggio ECG-eventuale terapia sedativa
Prepara controlla ed assembla il materiale(circuito, filtro, sistema di umidificazione, collegamento alla fonte di O2,controlla il sistema di dispersione CO2)Predispone sistemi di aspirazione e monitor ECG (se necessari)Posiziona saturimetroPrepara il paziente:Informandolo ed istruendolo (es. su come chiedere
aiuto in caso di necessità e su come poter togliere la maschera)
Fornendo supporto psicologicoFacendolo familiarizzare con materiale ed allarmiPosizionandolo (45°)Rimuovendo gli ostacoliPrevenendo le lesioni da pressione
Rilevano EGA e parametri vitali basalie li annotazione sulla apposita scheda
Scelgono l’interfacciaControllano la corrispondenza tra parametri impostati e prescritti
Prima di Iniziare
L’atteggiamento
e l’approcciodell’operatore
determina l’atteggiamento,
il livello di motivazione
e la volontà di collaborazione
del paziente.
CALMA
LUCIDITA’
GRADUALITA’
1.HILL N.S. Initiation of noninvasive positive pressure ventilation.Solunum 2002; 4; sup2: 269-274. www.Journarlagent.com/Z4/dounload-fulltex
Pronti?…
Nella primissima fase, se possibile,è consigliabile silenziare momentaneamente gli allarmiper non indurre ulteriore timore ed agitazione e aiutare il paziente
a mantenere la maschera nella corretta posizione, sostenendola sul volto,senza assicurare completamente il sistema di fissaggio
Ha familiarizzato con la ventilazione?Ha raggiunto la sincronizzazioneed un accettabile livello di comfort?
Stabilire fin dall’inizio un adeguato fissaggiodella maschera è essenziale per ottenere e mantenere prima possibile, una adeguata
ventilazione, visto che i fallimenti, spesso, si verificano proprio nei casi di intolleranza e mancato
adattamento a questa tecnica ventilatoria(2)
Incoraggiatoa mantenere la coordinazione con il ventilatore
e l’interfaccia in corretta posizioneed osservato scrupolosamente
in modo da attuare prontamente tuttele modifiche necessarie per poter migliorare la sua
compliance alla ventilazione
1. HILL N.S. Initiation of noninvasive positive pressure ventilation.Solunum 2002; 4; sup2: 269-274. www.Journarlagent.com/Z4/dounload-fulltex
Fissare la mascheraportandola
al giusto livello di tensione.
PulsiossimetriaFR
PA, FC, DiuresiECGTC
Coordinamentocon il respiratore
Segni di fatica respiratoriarespiro paradosso
EGA
Monitoraggio degli allarmi
Clearancedelle vie aereeModificazioni caratteristichedell’escreato
Comfort eposizionamento
Controllo del sensorioStato psicologico
Comparsa di effetti collaterali
MONITORAGGIO
Complicanze Legate all’interfaccia
Incidenza InterventoProblema
Discomfort
Regolare la tensioneControllare il posizionamento
Valutare altra misura / tipo di maschera
Irritazionedella cute
Igiene della cute, valutazione dermatologica
Lesioni/ doloredel ponte nasale
Ridurre la tensione, usare spaziatori,rivalutare le protezioni,
rivalutare misura e tipo di maschera
ClaustrofobiaRassicurare il paziente,
valutare diverso tipo di maschera
VomitoDistacco rapido
della maschera, valutare sng
N.S. HILL Solunum 2002;4:279-291.
30-50%
10-20%
5-10%
10-20%
raro
Legate alle pressioni
Discomfort Valutare riduzione della pressione
inspiratoriaOtalgia/dolore nasale
Distensione gastrica
Valutare SNG, sonda rettale
riduzione delle pressioni
Congestione nasale Uso di decongestionanti
Secchezza della mucosaorale/nasale
Controllo delle perditeUso di soluzione salina
Rivalutare umidificazione
Irritazione congiuntivale
Uso di emollienti, ridurre le perdite rivalutare tensione e
tipo di maschera.
Complicanze
Incidenza InterventoProblema
20-50%
10-20%
30-40%
Legate al flusso
50%
30-50%
33 %
N.S. HILL Solunum 2002;4:279-291.
Scarsa tolleranza della
maschera Ottimizzare taglia, fissaggio e tipo di interfaccia
Intolleranza al ventilatore
Accurata taratura del ventilatore delle
pressioni,del trigger e dei tempi inspiratori
Asincronia paziente-ventilatore
Agitazione/ paziente poco collaborativo
e“compliante”
Rassicurare ed incoraggiare il paziente, assicurare il comfort,
far valutare per eventuale terapia sedativa
Presenza di perdite
!
!
!
N.S. HILL Solunum 2002;4:279-291.
Sono tra le principali cause di fallimento della ventilazione!
Ricordiamo che…
Tosse/espettorazione
Trasporto
Comunicazione
Sonno/riposo
Educazione
Alimentazione/idratazione
Assunzione della terapia
Informazione del paziente e dei caregiver
Comunicazione ed accordo tra il team che ha in cura il Paziente ed il team accettante (condizioni del Paziente, indagine e/o trattamento da eseguire)
-Possibilità di eseguire immediatamentequanto programmato-Disponibilità e funzionamento dei supporti tecnici e logistici essenziali ( O2, prese di corrente…)
Le condizione cliniche del paziente ed eventuale necessità della presenzadel medico durante il trasporto
Il corretto funzionamentodei sistemi di monitoraggio, ventilazione, allarme e delle pompe d’infusione.
-Lo stato di carica e delle batterie della strumentazione -Scorta di ossigeno( doppio del tempo massimo previsto)
Ventilatore portatilePallone ambu
Monitor compatto multiparametrico (satO2, Fc...)
Altri presidi per l’emergenza
Adattatori e connessioni di vari modelli (per O2 ed energia elettrica)
Assicurare Verificare
VerificareDisporre
A proposito del trasporto…
Alimentazione/idratazione
Sono previste pause per consentire l’alimentazione?
Il pazienteè in grado di alimentarsi
ed idratarsi?
Corretto posizionamentoMonitoraggio della saturimetria in continuo
Ossigenoterapia secondo prescrizioneSupporto durante l’alimentazione
Monitoraggio della dispneaMonitoraggio alimentare
SNG
NPT
PEG
SI
NO
NO
SI
Garantire un adeguato apporto idrico e nutrizionale minimizzando la desaturazione di ossigeno durante i pasti
Somministrazione della terapia
Sono previste pause durante la ventilazione?
SI
NO
Assicurare una corretta tecnica di somministrazioneDurante le pause
Abilità del pazienteCapacità inspiratoria
Capacità di coordinamentoProblemi di desaturazione
Necessità di educazione
SomministrazioneIn-line
Coordinamento con il pazienteCorretto posizionamento del
device nel circuitoPrevenzione delle
contaminazioni
Una delle principali vie di penetrazione dei farmaci nell’organismo è quella alveolare.
NebulizzatoriErogatori spray predosati MDIInalatori di polvere secca DPI
Ridurre al minimo
indispensabilele interruzioni
legate alla comunicazione,
in modo da garantire una
adeguata ventilazione
La comunicazione può non essere semplice: specialmente se si utilizza
una mascherafacciale, che impedisce un eloquio chiaro
e comprensibile.
Accordarsi preventivamente
conil paziente circa
eventuali metodi di comunicazione
alternativi da adottare.
Porre domande che implichino
una risposta affermativao negativa.
Accertarsi che il
paziente possa
facilmente chiamare in
caso di bisogno.
Cosa può aiutare…
Comunicazione
Assistenza alla tosse/espettorazione
Collaborazionedel paziente
- Sfruttare questo riflesso- Ottenere una tosse efficace
Mobilizzare le secrezioniEvitare l’indebolimento muscolare
Educare Ridurrei fattori
ostacolanti
Supportare Mobilizzare(Prima possibile)
Difficoltà a prendere
sonno
Frequenti risvegli
notturni
Ansia e agitazione
Alterazioni dell’umore
Sonnolenza e stanchezzadurante il
giorno
Supportopsicologico
Presenza del caregiver
(educato)
Posizionamentoe comfort
Comfortambientale
Terapia sedativa(se prescritta)
Pazienti e/o caregivers
Supporto nelle decisioni relative all’assistenza e alle decisioni terapeutiche
nello stadio terminale, compresi gli interventi palliativi.
National Guideline Clearinghouse – Registered Nurses Association of Ontario(RNAO)Nursing Care of dyspnea: marzo 2005
Strategie per
- la cessazione dell’abitudine tabagica
- la clearance delle secrezioni
- l’ottimizzazione nell’uso delle energie
Strategie nutrizionali
Tecniche di rilassamento per il controllo
della dispnea
Ruolo/razionale e aderenza all’ossigenoterapia/ NPPV
Ruolo/razionale e aderenza alle terapie farmacologiche prescritte
Tecniche di assunzione dei farmaci inalatori ed utilizzo dei devices
Ruolo / razionale della vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica
Ruolo razionale dei programmi riabilitativi
Promozione dell’ autogestione della malattia
Informazioni sulla malattia ,
sulle riacutizzazioni (e sulla
loro prevenzione)
Educazione
Modulata in base
allo stadio
di gravità
Ed alle abilità
cognitive
Leger P, et al. ERJ 2002; 20(6): 1573-8
In caso di NIV domiciliare…
Cosa fare in caso di riacutizzazione (piano di emergenza)
Razionale della NIV
Tempi e durata d’uso
Come riconoscere e
corregere i problemi
Quando e come far ricorso
alle cure ospedaliere
Cosa fare in caso di malfunzionamento del macchinario
Manutenzione di routine (cambio dei filtri, disinfezione della maschera…)
Pazienti e/o caregiversEducazione
PREPARAZIONE TEORICA ADDESTRAMENTO MOTIVAZIONE
Protocolli
ASSISTENZIALI
Programmi
educazionali rivolti
al paziente e/o
caregivers
Pianificazione personalizzata
multidisciplinare della dimissione
Personalizzabili
Necessità del paziente
Elaborazione eapplicazione
MULTIDISCIPLINARE di:
Personalizzabili
Necessità del paziente
Appropriato livello di servizi
Ottimale costruzione dei
"percorsi" assistenziali
Continuità assistenziale
The COPDX Plan:Australian and New Zealand Guidelinesfor the management ofChronic Obstructive Pulmonary Disease 2009
Piano di dimissione multidisciplinare
“Pacchetto di dimissione”
Medica
Relazione di dimissione
Infermieristica
Informazioni e dati raccolti,
Programmazione post-dimissione
Necessità socio assistenziali,
Verifica del piano educativo applicato durante
il ricovero
“Pacchetto di dimissione”
Presidi e materialedi consumo
Le azioni da compiere e chi contattare
in caso di peggioramento delle condizioni o
malfunzionamento della strumentazione
Follw-upPost dimissione(riabilitazione, visite
specialistiche…)
Farmaci
Assistenza/supporto
Post-dimissione
Supporti educativi(informazioni e
autogestione della patologiaUtilizzo, gestione e
manutenzione dei presidiModalità di assunzione
della terapia…)
Ilenia