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news n. 8 10 dicembre 2013 93° Congresso Nazionale SOI: grande partecipazione e commozione dei premiati ASMOOI 2013 Via libera alle cure all’estero: il Consiglio dei Ministri approva il decreto di recepimento della direttiva Ue ASSOCIAZIONE SINDACALE MEDICI OCULISTI ED ORTOTTISTI ITALIANI n. 8 - 10 dicembre 2013 news Vita Associativa Governo e Parlamento Via libera del CDM al Dlgs che attua la direttiva 24/2011 sulle cure all’estero: da oggi i cittadini comunitari che necessitano di cure oltrefrontiera potranno usufruirne, programmandole per tempo e con la certezza del rimborso. Il decreto rappresenta un importante passo avanti nella realizzazione della cd “Schengen sanitaria” anche se molti Paesi europei sono ancora in ritardo nell’attuazione della direttiva; inoltre il testo varato dal Cdm contiene una serie di indicazioni precise, che andranno tradotte in indicazioni e azioni pratiche. Il Punto di contatto nazionale messo a disposizione del pubblico sarà sul portale del Ministero della Salute, a cui faranno riferimento i singoli punti di contatto che le Regioni eventualmente decideranno di istituire. Qui convergeranno tutte le informazioni di cui i pazienti italiani ed esteri avranno bisogno per documentarsi su procedure e modalità di accesso alle prestazioni, che saranno rimborsate secondo un principio di reciprocità. La Sanità privata resta esclusa dal decreto. E se il testo sancisce il principio del “diritto al rimborso dei costi dell’assistenza sanitaria transfrontaliera”, questo avverrà soltanto in ambito Lea ossia i costi sostenuti da una persona assicurata in Italia “sono rimborsati se e nella misura in cui la prestazione erogata sia ricompresa nel Livelli essenziali di assistenza”, salvo diverse disposizioni delle Regioni, che potranno decidere anche di rimborsare spese di viaggio, alloggio e/o costi supplementari eventualmente sostenuti a causa di una o più disabilità da una persona disabile che riceve assistenza all’estero. Per la verifica dei costi da rimborsare andranno previsti “meccanismi trasparenti, fondati su criteri obiettivi, non discriminatori e preventivamente conosciuti”. In ogni caso, vale il principio del rimborso in base alle tariffe regionali vigenti, fatta salva la possibilità di interventi - adottati con decreto del ministero della Salute di concerto con Economia e Finanze - che deroghino a questo principio “per motivi di interesse generale” quali l’esigenza di garantire il controllo dei costi. Il rimborso - che andrà richiesto all’Asl è soggetto ad autorizzazione preventiva soltanto in determinati casi ma in ogni caso il via libera non può essere negato quando sul territorio nazionale l’assistenza non sia erogabile in tempi congrui alle necessità di cure. Entro 30 giorni dovrà arrivare la decisione dell’Asl sul “sì” o il “no” (debitamente motivato) alla cura transfrontaliera (anche via telemedicina), ma i tempi si dimezzano nei casi più urgenti. Il rimborso andrà richiesto entro 60 giorni sempre all’Asl, che nei successivi due mesi dovrà provvedere. Consegnato venerdì 29 novembre rispettivamente a Giustino Boccassini, Primario di Oculista presso l’Ospedale C.T.O. di Roma, e a Francesco Tita, responsabile provinciale servizi territoriali di Oculistica ASP 3 di Catania, il Premio ASMOOI 2013 “Una vita spesa per la professione di oculista”. Boccassini, che ha all’attivo più di 10.500 interventi, con particolare riguardo al segmento anteriore dell’occhio, ha dichiarato che la sua più grande soddisfazione negli anni è stata quella di aver contribuito a migliorare il funzionamento delle strutture pubbliche nelle quali ha lavorato come dirigente, sia pure con grandi sacrifici, ricompensati però dal grande affetto e dalla enorme riconoscenza dei tanti pazienti incontrati. Stessa grande commozione per Francesco Tita che ha affermato “la maggiore soddisfazione viene dai pazienti: essere per loro un punto di riferimento per tanti anni ripaga di eventuali sacrifici. Si può fare dell’ottima sanità anche dentro le strutture ambulatoriali delle ASP”. A Marcella Capasso Barbato è invece andato il riconoscimento “Una vita spesa per la professione di ortottista”. Insieme a Nancy Mary Capobianco, ha contribuito all’apertura e organizzazione della Prima Scuola Universitaria in Italia di tre A.A. con nuovo ordinamento e titolo di “Ortottista e Assistente di Oftalmologia” fortemente voluta dal Prof. Renato Frezzotti e, sempre con lui, ha lavorato intensamente alla stesura e approvazione del Profilo Professionale di Ortottista Assistente di Oftalmologia (D.M. 743 del 14/09/1994 in G.U. 09/01/1995 N° 6), “ la cosa di cui vado più orgogliosa…. un momento storico, una svolta per tutta la nostra categoria e sono felice di aver contribuito personalmente alla modifica degli ordinamenti universitari delle professioni sanitarie”.

ASSOCIAZIONE SINDACALE MEDICI OCULISTI ED … · Via libera del CDM al Dlgs che attua la direttiva 24/2011 sulle cure all’estero: ... disposizione del pubblico sarà sul portale

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newsn. 810 dicembre 2013

93° Congresso Nazionale SOI: grande partecipazione e commozione dei premiati ASMOOI 2013

Via libera alle cure all’estero: il Consiglio dei Ministri approva il decreto di recepimento della direttiva Ue

ASSOCIAZIONE SINDACALE MEDICI OCULISTI ED ORTOTTISTI ITALIANI

n. 8 - 10 dicembre 2013news

Vita Associativa

Governo e Parlamento

Via libera del CDM al Dlgs che attua la direttiva 24/2011 sulle cure all’estero: da oggi i cittadini comunitari che necessitano di cure oltrefrontiera potranno usufruirne, programmandole per tempo e con la certezza del rimborso. Il decreto rappresenta un importante passo avanti nella realizzazione della cd “Schengen sanitaria” anche se molti Paesi europei sono ancora in ritardo nell’attuazione della direttiva; inoltre il testo varato dal Cdm contiene una serie di indicazioni precise, che andranno tradotte in indicazioni e azioni pratiche. Il Punto di contatto nazionale messo a disposizione del pubblico sarà sul portale del Ministero della Salute, a cui faranno riferimento i singoli punti di contatto che le Regioni eventualmente decideranno di istituire. Qui convergeranno tutte le informazioni di cui i pazienti italiani ed esteri avranno bisogno per documentarsi su procedure e modalità di accesso alle prestazioni, che saranno rimborsate secondo

un principio di reciprocità. La Sanità privata resta esclusa dal decreto. E se il testo sancisce il principio del “diritto al rimborso dei costi dell’assistenza sanitaria transfrontaliera”, questo avverrà soltanto in ambito Lea ossia i costi sostenuti da una persona assicurata in Italia “sono rimborsati se e nella misura in cui la prestazione erogata sia ricompresa nel Livelli essenziali di assistenza”, salvo diverse disposizioni delle Regioni, che potranno decidere anche di rimborsare spese di viaggio, alloggio e/o costi supplementari eventualmente sostenuti a causa di una o più disabilità da una persona disabile che riceve assistenza all’estero. Per la verifi ca dei costi da rimborsare andranno previsti “meccanismi trasparenti, fondati su criteri obiettivi, non discriminatori e preventivamente conosciuti”. In ogni caso, vale il principio del rimborso in base alle tariffe regionali vigenti, fatta salva la possibilità di interventi - adottati con decreto del ministero della Salute di concerto con Economia e Finanze - che deroghino a questo principio “per motivi di interesse generale” quali l’esigenza di garantire il controllo dei costi. Il rimborso - che andrà richiesto all’Asl è soggetto ad autorizzazione preventiva soltanto in determinati casi ma in ogni caso il via libera non può essere negato quando sul territorio nazionale l’assistenza non sia erogabile in tempi congrui alle necessità di cure. Entro 30 giorni dovrà arrivare la decisione dell’Asl sul “sì” o il “no” (debitamente motivato) alla cura transfrontaliera (anche via telemedicina), ma i tempi si dimezzano nei casi più urgenti. Il rimborso andrà richiesto entro 60 giorni sempre all’Asl, che nei successivi due mesi dovrà provvedere.

Consegnato venerdì 29 novembre rispettivamente a Giustino Boccassini, Primario di Oculista presso l’Ospedale C.T.O. di Roma, e a Francesco Tita, responsabile provinciale servizi territoriali di Oculistica ASP 3 di Catania, il Premio ASMOOI 2013 “Una vita spesa per la professione di oculista”. Boccassini, che ha all’attivo più di 10.500 interventi, con particolare riguardo al segmento anteriore dell’occhio, ha dichiarato che la sua più grande soddisfazione negli anni è stata quella di aver contribuito a migliorare il funzionamento delle strutture pubbliche nelle quali ha lavorato come dirigente, sia pure con grandi sacrifi ci, ricompensati però dal grande affetto e dalla enorme riconoscenza dei tanti pazienti incontrati. Stessa grande commozione per Francesco Tita che ha affermato “la maggiore soddisfazione viene dai pazienti: essere per loro un punto di riferimento per tanti anni ripaga di eventuali sacrifi ci. Si può fare dell’ottima sanità anche dentro le strutture ambulatoriali delle ASP”. A Marcella Capasso Barbato è invece andato il riconoscimento “Una vita spesa per la professione di ortottista”. Insieme a Nancy Mary Capobianco, ha contribuito all’apertura e organizzazione della Prima Scuola Universitaria in Italia di tre A.A. con nuovo ordinamento e titolo di “Ortottista e Assistente di Oftalmologia” fortemente voluta dal Prof. Renato Frezzotti e, sempre con lui, ha lavorato intensamente alla stesura e approvazione del Profi lo Professionale di Ortottista Assistente di Oftalmologia (D.M. 743 del 14/09/1994 in G.U. 09/01/1995 N° 6), “ la cosa di cui vado più orgogliosa…. un momento storico, una svolta per tutta la nostra categoria e sono felice di aver contribuito personalmente alla modifi ca degli ordinamenti universitari delle professioni sanitarie”.

n. 8 - 10 dicembre 2013news

Agenas: Illegalità e corruzione in sanità costano 5-6 miliardi di euro l’annoStudi e Analisi

È la cifra rilevata da Agenas e resa nota in un convegno dedicato al tema della Trasparenza, Legalità ed Etica nel SSn. Nel governo della sanità esistono situazioni, dalla ricerca, alle liste d’attesa, agli accreditamenti, alle modalità di rimborso degli erogatori dei servizi in cui, inevitabilmente, proprio perché la normativa lascia ampio spazio alla discrezionalità degli interventi, si rende strategica e doverosa la massima trasparenza. È evidente che, al di là delle stime sui possibili risparmi, in un momento in cui il Servizio sanitario nazionale, quanto l’intera Pubblica Amministrazione, sono impegnati nella revisione della spesa, la rimozione di tutto ciò che contribuisce al cattivo uso delle risorse è una scelta doverosa per evitare di incidere sulla qualità dei servizi. Per il Presidente Agenas Bissoni “Ogni fatto corruttivo o anche solo il cattivo uso delle risorse, in sanità incide direttamente sul diritto essenziale di accesso alle cure. La mancanza di trasparenza favorisce fenomeni degenerativi di ineffi cienza e

ingiustizia, minando alle radici gli stessi valori fondati del Ssn”. Bissoni ha poi specifi cato come l’illegalità e la corruzione “rappresentano all’incirca il 5-6% della spesa sanitaria (circa 5-6 miliardi di euro). Un fenomeno preoccupante che incide seriamente su effi cienza ed equità dei servizi ma che soprattutto mina alla base il rapporto fi duciario con i cittadini”. Per questa ragione ha lanciato la sua proposta: “Inserire tra le aree di lavoro del Patto della Salute anche una parte che possa riguardare l’effi cienza, la trasparenza e la lotta alla corruzione”.

Come noto il legislatore, in considerazione della complessa e delicata materia della responsabilità medica, ha attuato una sorta di depenalizzazione con l’art. 3 comma 1 del decreto Balduzzi. A seguito dell’entrata in vigore della predetta norma da più parti fra gli operatori del diritto si era sollevata, in attesa di una presa di posizione della Giurisprudenza, la questione se in un qualche modo l’esimente, rappresentata dall’aver seguito le c.d. linee guide, potesse avere riverberi anche in ambito di responsabilità civile.Con la sentenza del 19/2/2013, n. 4030, la Cassazione esclude che l’esimente in parola possa trovare applicazione anche in ambito di responsabilità civile.Afferma invero la Cassazione che “l’esimente penale non elide l’illecito civile e che resta fermo l’obbligo di cui all’art. 2043, che è clausola generale del neminem laedere, sia del diritto positivo, sia con riguardo ai diritti umani inviolabili quale è la salute.” La novella contenuta nella legge n. 189 del 2012 (che ha convertito in legge il DL Balduzzi) si limita dunque ad intervenire solo sul piano della responsabilità penale, all’evidente fi ne di limitare pretestuose azioni penali privilegiando l’utile esercizio dell’arte medica, senza per converso modifi care i principi in materia di responsabilità civile che sembrano (per ora) continuare a seguire le regole ormai consolidate, e ciò non solo in ambito di responsabilità extra contrattuale del medico, ma anche per la cosiddetta responsabilità contrattuale del medico e della struttura sanitaria da contatto sociale.

Avv. R. La Placa e Avv. D. Teppati

Prime pronunce della Cassazione sulla portata dell’art. 3 del decreto Balduzzi. L’esimente del rispetto delle linee guide è limitata alla sola responsabilità penale

Giurisprudenza