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DIRIGENTE • 1-2|2007 27 ASSOCIAZIONI, CONTRATTO, FORMAZIONE, PREVIDENZA, SANITÁ, SERVIZI

ASSOCIAZIONI, CONTRATTO, FORMAZIONE, PREVIDENZA, … · FASDAC 28 DIRIGENTE • 1-2|2007 Un veloce sguardo a un primo dato: nel 2006 le pre-stazioni dirette(quelle cioè che sono

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DIRIGENTE • 1-2|2007 27

ASSOCIAZIONI, CONTRATTO, FORMAZIONE, PREVIDENZA, SANITÁ, SERVIZI

FASDAC

DIRIGENTE • 1-2|200728

Un veloce sguardo a un primo dato: nel 2006 le pre-stazioni dirette (quelle cioè che sono erogate dal Fon-do tramite la rete delle strutture convenzionate) han-no per la prima volta assorbito più di un terzo del to-tale delle prestazioni. In termini assoluti, circa 22,5milioni di euro su un totale di 61,9.Il dato, di per sé già importante, tende ad assumeremaggiore significato se letto in logica dinamica. Quelche più colpisce, infatti, è la forte impennata dellaspesa diretta avvenuta a partire dal 2005 (vedi grafi-co 1), a cui specularmente è corrisposta una forte di-scesa della spesa indiretta (quella, cioè, che vienerimborsata dal Fondo a fronte delle spese sostenutedagli assistiti nel “libero mercato” della salute).Circa 10,4 milioni di euro si sono spostati in due so-li anni da una forma di rimborso a un’altra!Ma il grafico fornisce un altro spunto. La forbice trai due sistemi di rimborso tendeva progressivamentead allargarsi, anche se lentamente con il passare de-gli anni, a favore del sistema indiretto. Nel 2005 si èverificata invece una brusca inversione di tendenzaconfermata dai dati del 2006. Inversione che sembraprefigurare per i prossimi anni un positivo ulteriore av-vicinamento dei due sistemi di spesa. Più avanti vedremo quale importanza ha questo tra-vaso sia per gli iscritti che per il nostro Fondo.Intanto una prima riflessione: la scelta delle conven-zioni dirette quale fulcro della manovra di riequilibriodel maggio del 2005 sembra al momento essere sta-

ta quanto mai opportuna. Il trend negativo che ave-va caratterizzato i risultati di esercizio dal 1998 finoal 2004 si è infatti arrestato ed è stato possibile, al-meno fino ad ora, mantenere inalterati i livelli di as-sistenza senza ricorrere all’aumento dei contributi.Dal punto di vista degli iscritti-utenti, la modalità diaccesso al sistema diretto sembra peraltro riscuotereun generale gradimento.

A cosa è dovuta l’inversione di tendenza?In che misura le diverse branche speciali-stiche convenzionate vi hanno concorso?La zoommata sui diversi settori (grafico 2) evidenziache negli ultimi due anni tutte le branche hanno con-tribuito, sebbene in misura differente, al fenomenorilevato. Innanzitutto i ricoveri (+4,1 mil./€). Ma nonsolo. È aumentata anche la spesa per le cure odo-notoiatriche (+2 mil./€), le prestazioni diagnostiche(+1,8 mil./€) e quelle fisioterapiche (+0,9 mil./€). A tutte queste si sono aggiunti, proprio a partire dal2005, due nuovi livelli di assistenza in forma diretta:il primo programma di prevenzione (+0,9 mil./€) e levisite mediche specialistiche (+0,7 mil./€).La lettura trasversale dei dati per singolo livello di as-sistenza evidenzia che la diagnostica fa la parte delleone poiché oltre il 70% di questo livello viene ero-gato in forma diretta. Ma il dato è ancor più significativo per quanto riguar-da la spesa per i ricoveri, che in assoluto costituiscono

Aumenta il ricorso alle prestazioni diretteUno sguardo sui diversi settori e qualche dato interessante

Grafico 1. Suddivisione della spesa per prestazioni (1996-2006)

60

mili

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50

40

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20

10

01996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

indirette

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200511 mesi

2006stima

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il secondo livello di assistenza subito dopo le cure den-tarie: oltre il 50% sono stati erogati nel 2006 in formadiretta. Meno significativi sono i dati relativi alle cureodontoiatriche (la diretta assorbe poco meno del 20%del totale della spesa di questa branca) e la specialisti-ca (che viaggia poco sopra il 10%). Ed è proprio sullecure odontoiatriche che abbiamo bisogno del vostroaiuto per meglio assistervi. Prospettate al vostro den-tista la nostra convenzione diretta, quasi 1.000 suoicolleghi l’hanno considerata accettabile. Sarà un mo-do per ridurre la vostra spesa e per mettere a dispo-sizione dei colleghi ulteriori ottimi professionisti.

La copertura capillare del territorioVa ricordato che in occasione del lancio della ma-novra di riequilibrio il Fondo aveva provveduto a po-tenziare la rete delle convenzioni sanitarie arruo-lando un maggior numero di strutture, di équipemedico-chirurgiche e singoli medici per le visite spe-cialistiche. Da allora la rete si è andata ancor piùestendendo con l’obiettivo di raggiungere il più pos-sibile i dirigenti al fine di portare - per così dire - “sot-to casa” almeno una struttura per ogni tipo di con-venzione. L’estensione della rete è ora capillare e co-pre in percentuale elevatissima il territorio naziona-le: il 98% delle province in cui risulta risiedere alme-no un iscritto è coperto, dato sicuramente impor-tante ma su cui è comunque ancora necessario la-vorare e questo il Fondo lo sta facendo in collega-mento con le Associazioni territoriali. Vale a dire che la quasi totalità dei dirigenti (e dei re-lativi nuclei familiari) è servita e il Fasdac può vanta-re oggi di una propria rete convenzionata compostada 3.005 punti di servizio, a cui aderiscono 18.151medici. Rete che il nostro Fondo provvede autono-mamente a gestire, far crescere e monitorare.

La semplicità di accessoGli associati rivelano inoltre l’elevato gradimento del-le modalità di accesso alle prestazioni in convenzio-ne, particolarmente semplificate e burocratiche“quanto basta”. Nei centri di maggiore affluenza gliassistiti sono spesso serviti anche in assenza dellaprevista (e sempre consigliata) prenotazione. Piùdell’80% degli accessi avviene ormai in tempo realecon un’apposita procedura online della quale lestrutture sanitarie sono state dotate.

L’importanza del “travaso” verso la forma direttaOltre a tutti questi motivi, il travaso della spesa regi-strato negli ultimi due anni verso il sistema diretto as-sume particolare importanza sia per il Fondo che peri dirigenti. Vediamo perché.� Per il Fondo. Perché attraverso la promozione delle

convenzioni si calmierano i costi e si contiene la spe-sa per erogazioni a salvaguardia dell’equilibrio di bi-lancio. Ciò vale in particolare per le cure odontoia-triche, che nel sistema indiretto, cosiddetto di “li-bero mercato”, vengono rimborsate in misura per-centuale (65%) sulla spesa effettivamente sostenu-ta. Quest’ultima svincolata da parametri e determi-nata di fatto dal singolo professionista.

� Per il dirigente. Perché, grazie al potenziamento delsistema diretto, si è evitato che l’introduzione dalmaggio del 2005 di limitazioni tariffarie sui rimborsiindiretti, in particolare sui ricoveri, finisse per gra-vare solo sull’assistito, aumentandone di fatto laquota a proprio carico. Nella forma diretta, invece,il dirigente può contare sempre sulla coperturadell’80% della spesa (visite specialistiche), del-l’85% (ricoveri) o, addirittura, sul 100% della stes-sa (diagnostica e fisioterapia). �

Grafico 2. Andamento della spesa “diretta” per livelli di assistenza (1996-2006)25

mili

oni

20

15

10

5

0

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Ricoveri

Diagnostica

Fisioterapia

Visite

Prevenzione

Odontoiatria

Totale dirette

200511 mesi

2006stima

FASDAC

DIRIGENTE • 1-2|200730

QUALI PRESTAZIONI IN CONVENZIONE?

� ricoveri di tipo medico o chirurgico;� prestazioni diagnostiche (di laboratorio, stru-

mentali e per immagini);� prestazioni fisioterapiche;� prestazioni odontoiatriche;� visite specialistiche;� programma di prevenzione 2007-2008.

COME VI SI ACCEDE?

� prenotazione: è necessario prendere contattodirettamente con la struttura prescelta (l’elencoè consultabile sul sito www.manageritalia.it) equalificarsi come assistito Fasdac;

� accettazione: al momento della prestazione ba-sta portare la prescrizione medica completa didiagnosi e autocertificare l’iscrizione al Fasdac;

� per il programma di prevenzione è sufficienteconsegnare alla struttura sanitaria aderente i coupon personalizzati inviati dal Fasdac diretta-mente agli interessati.

SI DEVE PAGARE?

� nulla per le prestazioni di diagnostica, di fisio-terapia e di prevenzione;

� 15% della spesa per i ricoveri;� 20% della spesa per le visite specialistiche;� 30% della spesa per le cure dentarie. Analoga-

mente alla forma di rimborso “indiretto”, è do-vuta una quota fissa di € 51,65 in ragione di ognisemestre di durata delle cure.

I VANTAGGI

� basta una telefonata di prenotazione per l’ac-cesso alle prestazioni desiderate;

� l’anticipazione finanziaria è ridotta al minimo(laddove prevista);

� niente burocrazia! Al contrario della forma “in-

diretta”, in convenzione non va istruita alcunapratica di rimborso (a tutto questo ci pensa lastruttura sanitaria).

RICOVERI: VERIFICARE CHE L’ÉQUIPE CHIRURGICA ADERISCA

La convenzione scatta solo se l’équipe chirurgica haaderito alla convenzione. In caso contrario tutte lespese (anche quelle relative ai servizi della casa di cu-ra) sono rimborsate in forma indiretta secondo im-porti predeterminati. L’adesione dei medici va per-tanto preventivamente verificata con la casa di curao con l’Associazione di appartenenza.

SE IL VOSTRO CHIRURGO È INTERESSATO AD ADERIRE...

Segnalate il nominativo all’ufficio convenzioni del Fa-sdac (fax 0680910236 - email [email protected]) specificando il nominativo del medico e il suo reca-pito telefonico. Sarà cura del Fasdac contattare di-rettamente l’interessato e perfezionare l’adesionedandone riscontro all’assistito.

AIUTACI A MIGLIORARE IL SERVIZIO

Eventuali disservizi riscontrati presso le struttureconvenzionate potranno essere segnalati alla pro-pria Associazione territoriale di Manageritalia o al-l’ufficio convenzioni del Fasdac.

LA RETE DELLE STRUTTURE CONVENZIONATE

Case di cura, ospedali e day hospital 247Centri diagnostici 567Centri medico-fisioterapici 371Studi odontoiatrici 981Medici aderenti 18.151Punti di servizio per:- visite specialistiche 162- programma di prevenzione medica 186- programma di prevenzione odontoiatrica 491

Le convenzioni dirette… in pilloleBreve guida all’utilizzo e ai vantaggi delle convenzioni dirette

DIRIGENTE • 1-2|2007 31

Con il 2007 il programma di prevenzione Fasdac en-tra nel suo secondo ciclo di vita.Nel presentare il primo programma abbiamo già avu-to modo di sottolineare il significato e l’importanzache la prevenzione ha conquistato nella politica as-sistenziale del Fasdac. E non abbiamo mancato di evi-denziare come un’iniziativa del genere scaturisse dauna felice intuizione della contrattazione collettiva,che ha messo a disposizione risorse da investire sul-la salute degli iscritti. Oggi, dopo circa due anni, pos-siamo registrare il discreto successo di quanto ab-biamo messo in campo in questo settore.Abbiamo di fronte altri due anni per consolidare erafforzare il cammino intrapreso. Come potete veri-ficare consultando il box qui sotto, sono confermatitutti e sette i moduli attivati nel 2005. Le modalità dipartecipazione sono le stesse. A ciascuno degli aven-ti diritto, secondo l’età e il sesso, viene inviato unnuovo set di coupon, validi per tutto il 2007 e 2008,con i quali si potrà accedere alle strutture apposita-

mente convenzionate fruendo gratuitamente dellevisite e degli accertamenti previsti.Qualcuno si chiederà: “Non si poteva fare di più?”.Forse sì. Ma non bisogna dimenticare che la preven-zione non è un blitz che si esaurisce nell’arco di unanno. È un’attenzione permanente ai fattori di ri-schio che insidiano la nostra salute. È una guerra con-tinua e preventiva contro certe malattie mortali. Se ilfronte è vasto, meglio concentrare le forze sui pochipunti di crisi piuttosto che disperderle in una miria-de di operazioni poco strategiche.Un’avvertenza non secondaria, infine. Non abbiatetroppa fretta di utilizzare i coupon del secondo pro-gramma. Ricordatevi che la ripetizione di alcuni accer-tamenti per essere veramente efficace deve rispettaredeterminati tempi di intervallo, ben noti al mondo me-dico, e variabili a seconda dei fattori di rischio individuali.Se avete già effettuato alcuni dei moduli previsti noncorrete a ripeterli. Consultate prima il vostro medico cu-rante e attenetevi ai suoi suggerimenti. �

Programma di prevenzione 2007-2008

I MODULI DELLA PREVENZIONE

N. MODULI SOGGETTI AMMESSI PRESTAZIONI INCLUSE NEL MODULO

1 Base Tutti Esame emocromocitometrico e morfologico, glicemia, azotemia, velocità di sedimentazione delle emazie (VES), uricemia, colesterolemia totale, colesterolemia HDL, colesterolemia LDL, trigliceridemia, transaminasi glutammico ossalacetica (GOT o AST), transaminasi glutammico ossalacetica (GPT o ALT), elettroforesi delle sieroproteine (protidogramma), protidemia totale, esame delle urine

2 Prevenzione Uomini/Donne Elettrocardiogramma (ECG) di base cardiovascolare > 40 anni Visita specialistica

3 Prevenzione oncologica Donne Mammografia bilaterale (2 proiezioni)del seno > 40 anni Visita specialistica

4 Prevenzione oncologica Donne Esame citologico cervico-vaginale (PAP test)dell’utero senza limite di età Visita specialistica

5 Prevenzione oncologica Uomini > 45 anni Antigene prostatico specifico (PSA)della prostata Visita specialistica

6 Prevenzione oncologica Uomini/Donne Sangue occulto nelle fecidel colon-retto > 45 anni Visita specialistica

7 Prevenzione Tutti Visita odontoiatricaodontoiatrica

La normativa di rimborso del Fondo pre-vede per determinate prestazioni dei li-miti quantitativi di fruibilità, annuali opluriennali. È il caso, ad esempio, dellepsicoterapie (rimborso di massimo 50 se-dute l’anno), oppure di numerose prote-si dentarie (rinnovabili dopo che sianotrascorsi 5 anni).

Il Fasdac ha di recente varato una sem-plificazione per il computo dell’“anno”(delibera del Consiglio di gestione del13/12/2006).L’“anno”, si ricorderà, era definito comeil periodo di 12 mesi decorrenti dalla datadel documento di spesa relativo alla primaprestazione. Regola di non facile applica-

zione pratica perché fondata sul presup-posto che ciascuno avesse memorizzato,appunto, la data in cui era stata effettua-ta la prima prestazione.

Con la nuova delibera l’“anno” èsemplicemente definito come “annosolare” (1° gennaio-31 dicembre).Pertanto i limiti quantitativi di fruibilità(che rimangono comunque confermati) fis-sati di volta in volta dalla normativa di rim-borso, saranno ora rapportati al periodo 1°gennaio-31 dicembre di ciascun anno.

Per maggiori informazioni rivolgiti al-la tua Associazione territoriale o con-sulta www.manageritalia.it.

DIRIGENTE • 1-2|200732

FASDAC

ASSIDIR

Nei numeri precedenti (10 e 11/2006) abbiamo esa-minato le principali definizioni relative alle polizze in-fortuni e malattia che rientrano nel ramo assicurati-vo danni alla persona. Proseguendo nell’analisi delledefinizioni indicate nelle polizze assicurative e con l’in-tento di mantenere una certa coerenza nella scelta de-gli argomenti, una volta trattato il ramo danni alla per-sona è ragionevole passare a illustrare le definizioni delramo danni alle cose. Il ramo danni alle cose prevedediversi tipi di coperture assicurative (ad esempio, po-lizza incendio, polizza furto ecc.), ma noi ci dediche-remo alla polizza che protegge i danni dell’abitazione.

COSA COPRE LA POLIZZA PER L’ABITAZIONE?Nel caso s’intenda assicurare la propria abitazione, sipossono scegliere diverse opzioni. In questo numeroapprofondiremo le definizioni relative alla polizza in-cendio. Prima di affrontare l’argomento nello speci-fico, bisogna chiarire che in questa tipologia di po-

lizze assicurative la voce “incendio” non ha a che fa-re solo con i danni provocati dal “fuoco” ma, anchese sembrerà un paradosso, con i danni provocatidall’“acqua” e da altri eventi naturali. Fatta questa debita premessa, precisiamo che in que-sto numero ci occuperemo solo degli eventi “da fuo-co”, contemplati nella “sezione incendio” delle po-lizze che tutelano l’abitazione.Prima di stipulare una polizza incendio privata occorreche il potenziale assicurato faccia alcuni controlli: unodi questi, se la propria abitazione si trova in un condo-minio e non è un’unità indipendente, è quello di veri-ficare se l’amministratore ha stipulato una polizza “glo-bale fabbricato” contro i rischi da incendio e respon-sabilità civile contro terzi del condominio. In questo ca-so per “fabbricato” s’intende l’intera costruzione edi-le, compresi fissi e infissi e relative opere di fondazioneo interrate, impianti e installazioni di pertinenza, con-siderati immobili per natura o destinazione.Queste polizze coprono i danni alle parti comuni pro-

La polizza incendioGli aspetti principali e alcune definizioni

Semplificazione normativa di rimborso dellePPRREESSTTAAZZIIOONNII SSOOGGGGEETTTTEE AA LLIIMMIITTAAZZIIOONNII QQUUAANNTTIITTAATTIIVVEE

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vocati da un incendio (scale, ascensori, vetrate, por-ta d’ingresso, porta secondaria ecc.). È importante segnalare che la polizza del fabbricatonon assicura il “contenuto” degli appartamenti,mentre assicura anche i danni causati a terzi, inclusii condomini, dalla responsabilità del fabbricato. Stipulare una polizza privata contro l’incendio è dun-que auspicabile per assicurare anche il contenuto delproprio appartamento, definito come “tutte le coseche nella casa sono rimovibili”, cioè il mobilio, i ve-stiti, gli arredi, gli effetti personali ecc., che in casodi incendio saranno perduti.Entrando nello specifico della polizza incendio,sappiamo tutti che un incendio può provocare non so-lo un danno parziale, ma anche un danno totale alla ca-sa e compromettere quindi la situazione economica delproprietario. In primis, analizziamo la definizione di in-cendio, che contiene, sotto il profilo assicurativo, que-gli elementi che servono all’impresa di assicurazione perdefinire i confini entro i quali delimitare il rischio che do-vrà pagare. L’“incendio” è quindi definito come una“combustione, con fiamma, di beni materiali che av-venga al di fuori di appropriato focolare, che può esten-dersi e propagarsi”. È fondamentale far notare che lafiamma di cui si parla deve essere effettiva, nel sensoche i danni causati da casi di fuoco senza fiamme, co-me per esempio la bruciatura di una sigaretta sul tap-peto persiano, sono in genere esclusi dal risarcimento.In generale le polizze contro l’incendio pagano i dannimateriali e diretti provocati dall’incendio. Se la fiammadeve essere diretta ne risulta che anche il danno deveesserne la diretta conseguenza e deve colpire un og-getto materialmente rilevabile. Il divano bruciato dallafiamma, ad esempio, è un danno diretto, la collezionedi candele che si sciolgono per il calore sono un dannoindiretto. Per quanto riguarda il concetto di immateriale si pos-sono prendere ad esempio le banconote che tenevoin un cassetto oppure il mobile antico. In quest’ulti-mo caso per la polizza incendio non ha importanzase il mobile è del ’700. Per assicurare il valore artisti-co occorre sottoscrivere un altro tipo di polizza.L’assicurato può scegliere fra tre forme di assicura-zione per i danni all’abitazione. Le formule sono: � a primo rischio assoluto; � a primo rischio relativo; � a valore intero.

La differenza è data dalla decisione di assicurare tut-to l’importo o solo una parte del valore dei beni. La spiegazione di queste tre formule verrà appro-fondita nell’articolo dedicato alla garanzia furto, cheapparirà in uno dei prossimi numeri. Tuttavia, va te-nuto presente che queste opzioni si applicano anchealla garanzia incendio e, in particolare, in questaesposizione non va tralasciata la definizione della re-

gola della “proporzionale”: secondo questo princi-pio resta a carico dell’assicurato la parte di danno,proporzionale alla differenza tra il valore risultante almomento del sinistro e quello assicurato, in quantol’assicurazione copre solo una parte del valore dellacosa assicurata (art. 1907 del codice civile).Il criterio per la determinazione della somma da as-sicurare per la garanzia incendio dell’abitazione è:� per il fabbricato secondo il “valore a nuovo”, os-

sia in base alla spesa necessaria per la ricostru-zione integrale dei fabbricati, senza tenere contodel degrado per vetustà, rendimento economicoe uso. Pertanto in caso di danno si farà riferimentoalle spese per la ricostruzione a nuovo del fabbri-cato con altri beni nuovi uguali o equivalenti, dacui si esclude il valore dell’area;

� per il contenuto in base al costo di sostituzionecon altre cose nuove uguali oppure equivalenti.

L’assicurazione contro l’incendio è raccomandabileanche per coloro che vivono in affitto. In questi casisi assicura solamente il “rischio locativo“: mediantequesta copertura l’assicurato è garantito quando, aseguito di incendio o di altro evento compreso in po-lizza, ricorra una sua responsabilità per i danni subitidai locali tenuti in locazione.Si ricorda che è sempre opportuno abbinare alla poliz-za incendio anche una copertura di Ricorso terzi da in-cendio, che tutela dai casi di risarcimento per i danni aibeni dei vicini a seguito dello sviluppo di un incendio. È pertanto consigliabile richiedere all’assicuratore ta-le garanzia. �

CONOSCERE IL CONTRATTO

DIRIGENTE • 1-2|200734

Il rapporto di lavoro dirigenziale di solito è un con-tratto a tempo indeterminato che in qualsiasi mo-mento può essere risolto da una delle due parti, da-tore di lavoro o dirigente, nel rispetto di determina-te regole, disposte dal contratto collettivo nazionaledi lavoro e che trovano il loro fondamento giuridiconell’art. 2118 e seguenti del codice civile.Le dimissioni sono la risoluzione del rapporto di la-voro da parte del dirigente e, per disposizione delcontratto collettivo1, devono essere comunicate aldatore di lavoro per iscritto.Le dimissioni possono essere:� volontarie;� qualificate, per disposizione di legge o di con-

tratto collettivo;� per giusta causa.

In questa nota esamineremo le dimissioni volontarie,cioè liberamente volute e decise dal dirigente, senzacostrizioni o pressioni aziendali ma anche senza ac-cordi con la società.Il caso più frequente è quello del dirigente che lascial’azienda perché ha trovato una posizione lavorativapiù interessante o meglio remunerata.Le dimissioni volontarie sono disciplinate dall’art. 33del ccnl 27/5/04 per i dirigenti del terziario e da nor-me analoghe per quelli degli altri settori2.Vediamole nel dettaglio.Il dirigente dimissionario deve dare al datore di lavoro un preavviso, la cui durata varia da contratto acontratto ed è correlata all’anzianità lavorativa inazienda, eventualmente anche con altre qualifiche, senominato dirigente nel corso del rapporto di lavoro.Per i dirigenti del terziario il preavviso di dimissionipuò durare 2 mesi (fino a 2 anni di anzianità), 3 me-si (da 2 anni compiuti fino a 5 anni di anzianità), 4mesi (per un’anzianità superiore ai 5 anni). I dirigenti d’albergo hanno uno scaglione in più ri-spetto ai colleghi del terziario: devono dare un preav-viso di 5 mesi se la loro anzianità aziendale supera i10 anni.I dirigenti dei trasporti e delle agenzie marittime,invece, devono dare un preavviso di dimissioni di du-rata pari alla metà rispetto al preavviso di licenzia-mento: pertanto i dirigenti dimissionari dei trasportie delle agenzie marittime sono tenuti a dare unpreavviso, oscillante tra un minimo di 3 mesi (per an-zianità aziendale fino a 4 anni) e un massimo di 6mesi, se hanno oltre 12 anni di servizio.

Infine, i dirigenti dei magazzini generali, in casodi dimissioni devono dare al proprio datore di lavoroun preavviso di 3 mesi fino a 4 anni di anzianità azien-dale e di 4 mesi per un’anzianità superiore ai 4 anni.Una volta che il dirigente abbia rassegnato le propriedimissioni possono verificarsi tre ipotesi:a) il dirigente dà il preavviso e rimane in servizio fi-

no al termine dello stesso e, di conseguenza, finoalla naturale scadenza del rapporto di lavoro;

b) il dirigente rifiuta di prestare in servizio, in tutto oin parte, il preavviso da lui dovuto. In questo ca-so, il datore di lavoro potrà trattenergli dalle spet-tanze di fine rapporto, a titolo di indennizzo, unimporto corrispondente alla retribuzione lorda delpreavviso non lavorato;

c) il datore di lavoro rinuncia alla prestazione lavo-rativa, in tutto o in parte, del preavviso. In questocaso, il datore di lavoro è tenuto a corrispondereal dirigente dimissionario le corrispondenti men-silità per il periodo non lavorato nei settori del ter-ziario e delle agenzie marittime.Negli altri settori (trasporti, alberghi e magazzinigenerali), invece, il datore di lavoro può rinuncia-re al preavviso in tutto o in parte senza dover cor-rispondere alcun indennizzo al dirigente.

Nelle ipotesi b e c, il rapporto di lavoro termineràalla data anticipata o dal dirigente che rifiuta ilpreavviso o dal datore di lavoro che rinuncia alpreavviso e che coincide con l’ultimo giorno pre-stato in servizio. �

1 Art. 32 ccnl 27/5/04 dirigenti terziario; art. 31 ccnl6/4/05 dirigenti trasporti; art. 33 ccnl 24/6/04 diri-genti alberghi Federalberghi; art. 29 ccnl 18/10/95dirigenti alberghi Aica; art. 25 ccnl 21/07/95 diri-genti magazzini generali (testo modificato dall’ac-cordo 29/6/04); art. 29 ccnl 15/10/99 dirigentiagenzie marittime (testo modificato dall’accordo3/8/04).

2 Art. 34 ccnl 6/4/05 dirigenti trasporti; art. 36 ccnl24/6/04 dirigenti alberghi Federalberghi; art. 32ccnl 18/10/95 dirigenti alberghi Aica; art. 27 ccnl21/7/95 dirigenti magazzini generali (testo modifi-cato dall’accordo 1/2/00); art. 30 ccnl 15/10/99 di-rigenti agenzie marittime.

Le dimissioni volontarieMaria Laura Rebora

DIRIGENTE • 1-2|2007 35

Tutti i lavoratori dipendenti possono fruire di permessie agevolazioni per esercitare il diritto allo studio. Il di-ritto allo studio del lavoratore è garantito e disciplina-to dall’art. 10 dello statuto dei lavoratori (legge300/70). Ai sensi dell’art. 10, comma 1, dello statuto,i lavoratori studenti hanno il diritto a turni di lavoro cheagevolino la frequenza dei corsi e la preparazione de-gli esami e non sono obbligati a prestazioni di lavorostraordinario o durante i riposi settimanali.Il comma 2 dello stesso articolo, inoltre, stabilisce cheil lavoratore studente ha diritto a fruire di permessigiornalieri retribuiti per sostenere le prove d’esame.La concessione del permesso non è subordinata alsuperamento dell’esame, bensì al fatto che venga so-stenuto. Il datore di lavoro, pertanto, potrà richiede-re la documentazione che attesti l’avvenuto esame.Il diritto ai permessi di cui all’art. 10 dello statuto ri-guarda i quadri iscritti e frequentanti corsi regolari distudio in scuole di istruzione primaria, secondaria edi qualificazione professionale, statali, parificate o le-galmente riconosciute o comunque abilitate al rila-scio di titoli di studio aventi valore legale. Il diritto al-lo studio, oltre che dallo statuto dei lavoratori, è di-sciplinato anche dalla contrattazione collettiva.I contratti collettivi del terziario e del turismo1 pre-vedono, per i lavoratori non in prova, permessi retri-buiti per frequentare corsi di studio compresi nel-l’ordinamento scolastico, per il conseguimento deldiploma di scuola secondaria superiore e di diplomiuniversitari o di laurea.

I quadri potranno chiedere, quindi, permessi retri-buiti per un massimo di 150 ore in un triennio, fruibi-li anche tutte in un solo anno. In ogni caso, i lavora-tori che potranno assentarsi contemporaneamentedall’unità produttiva non potranno superare il 2% del-la forza occupata. Nelle aziende che occupano da 30a 49 dipendenti il diritto allo studio è comunque rico-nosciuto a un solo lavoratore nel corso dell’anno.Il lavoratore ha l’obbligo di specificare il corso a cuiintende partecipare. Il corso dovrà comportare l’ef-fettiva frequenza, anche in ore non coincidenti conl’orario di lavoro, a un numero di ore doppio rispet-to a quello richiesto. È necessario inoltre fornire al-l’azienda un certificato di iscrizione al corso e suc-cessivi certificati mensili di effettiva frequenza.Sempre il contratto del terziario2 concede, previapresentazione della documentazione, altri 5 giorniretribuiti all’anno per la preparazione degli esami.

Per i dipendenti dei trasporti3 il contratto prevede 30ore annuali di permessi retribuiti. Inoltre, per garantireil diritto alla formazione continua nel corso dell’interavita lavorativa, sempre il contratto dei trasporti conce-de permessi retribuiti per un massimo di 200 ore trien-nali, fruibili anche in un anno, purché il corso al qua-le il lavoratore intende partecipare comporti la fre-quenza per un numero di ore pari o superiore a 300.I lavoratori che potranno assentarsi per frequentarei corsi non dovranno superare, nel triennio, il 5% del-la forza occupata alla data di inizio dell’anno solaree comunque non dovranno contemporaneamentesuperare il 3% della forza occupata, con il minimo diun lavoratore nelle imprese che occupano almeno 15dipendenti.

Del diritto allo studio si è anche occupata la leg-ge 53/00. L’art. 6 ha infatti riconosciuto ai lavorato-ri con almeno 5 anni di servizio presso lo stesso da-tore di lavoro un congedo non retribuito non supe-riore a 11 mesi, continuativo o frazionato, nell’arcodell’intera vita lavorativa.Il congedo per formazione deve essere finalizzato:� al completamento della scuola dell’obbligo;� al conseguimento del titolo di studio di secondo

grado, del diploma universitario o di laurea;

MANAGERITALIA QUADRI

Il diritto allo studioMariella Colavito

rie, la malattia e altri permessi. Solo una grave e do-cumentata infermità intervenuta durante la fruizio-ne e comunicata per iscritto al datore di lavoro po-trà interrompere il congedo. �

1 Art. 153 ccnl 2/7/2004 dipendenti del terziario; art.116 ccnl 4/7/2001 dipendenti del turismo.

2 Art. 148 ccnl 2/7/2004 dipendenti del terziario.3 Art. 25 ccnl 13/6/2000 dipendenti di aziende dei

trasporti.4 Art. 154 ccnl 2/7/2004 per i dipendenti del terziario.

DIRIGENTE • 1-2|200736

� alla partecipazione ad attività formative diverseda quelle poste in essere o finanziate dal datoredi lavoro.

Il contratto collettivo del terziario4 prevede un periododi preavviso per la richiesta di fruizione del congedo:� 30 giorni per i periodi non superiori a 5 giorni;� 60 giorni per i periodi di durata superiore a 5 giorni.

Durante il congedo è garantita la conservazione delposto di lavoro senza la maturazione dell’anzianitàdi servizio. Tale periodo non è cumulabile con le fe-

MANAGERITALIA QUADRI

PROFESSIONAL

Aliquote contributive e massimali per gli iscritti alla gestione separata Inps per i lavoratori parasubordinati

Per effetto delle disposizioni contenute nell’art. 1,comma 770, della legge finanziaria per il 2007(legge 27 dicembre 2006, n. 296), a decorrere dal2007 viene meno la distinzione delle aliquote trai soggetti titolari di pensione (diretta o indiretta) ogià assicurati in altre forme obbligatorie.Rimane tuttavia dovuta, per i soggetti privi di al-tra tutela previdenziale obbligatoria, l’ulteriorealiquota contributiva pari allo 0,50%, stabilitadall’art. 59, comma 16, della legge 449/97, peril finanziamento dell’onere derivante dall’esten-sione agli stessi della tutela relativa alla materni-tà, agli assegni per il nucleo familiare e alla ma-lattia, anche in caso di non degenza ospedalie-

ra, così come disposto dall’art. 1, comma 788,della citata legge finanziaria.Riportiamo di seguito un raffronto delle aliquo-te contributive in vigore per gli anni 2006 e 2007:si ricorda che la contribuzione alla Gestione se-parata è dovuta entro un massimale di retribu-zione imponibile annuo fissato per legge e riva-lutato annualmente. Riportiamo di seguito unatabella riepilogativa dei massimali in vigore dal1996 al 2007 (quest’ultimo comunicato dall’Inpscon circolare n. 3 del 4 gennaio 2007):

Anno Massimale1996 L. 132.000.0001997 L. 137.148.0001998 L. 139.480.0001999 L. 141.991.0002000 L. 144.263.0002001 L. 148.014.0002002 € 78.507,00 2003 € 80.391,00 2004 € 82.401,00 2005 € 84.049,00 2006 € 85.478,00 2007 € 87.188,00

Anno Collaboratori CON Collaboratori titolari Collaboratori SENZAaltra copertura di pensione diretta copertura previdenzialeprevidenziale1 (anzianità o vecchiaia) (comprensivo dello 0,50%

per altre tutele)

2006 10% 15% 18,2% fino a € 39.297 annui

19,2% oltre € 39.297 annui

2007 16% 23,5%

1 Ovvero, i beneficiari di trattamenti pensionistici diversi dal trattamento anticipato per anzianità odalla pensione di vecchiaia e coloro che risultano titolari di ulteriori rapporti assicurativi (ad esem-pio, collaboratori contestualmente impiegati in qualità di lavoratori dipendenti).

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(al netto del “prenota prima”) pari all’8%- buono di 100 euro (a cabina) come credito per

gli extra consumati a bordo;- esclusiva operazione soddisfatti o rimbor-

sati, ovvero la possibilità, per chi si sia preno-tato, di essere ospite del comandante, il 22 o il29 maggio, per una visita della nave. I visitato-ri, inoltre, saranno ospiti a bordo per la secon-da colazione (un’occasione eccezionale per unapiacevole gita e nel contempo un’occasione perpregustare la futura vacanza). Se al termine del-la visita la nave non risulta gradita, il giorno suc-cessivo i passeggeri prenotati potranno annul-lare la crociera, senza alcuna penale!!!

DIRIGENTE • 1-2|2007 37

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DIRIGENTE • 1-2|200738

PASQUA IN NAMIBIA

14 giorni /11 nottiPeriodo dall’1/4 al 14/4/2007

La Namibia è caratterizzata da una natura fra le piùselvagge del pianeta. Tra le meraviglie di questospettacolare paese l’Etosha National Park, il piùgrande dell’Africa dopo Serengeti e N’goro N’go-ro in Tanzania, habitat naturale di tutte le specieanimali presenti in Africa; il Kaokoland, una regio-ne quasi inaccessibile, abitata da tribù indigene no-madi e dagli elefanti del deserto; la Skeleton Co-ast, spettrale costa sull’Atlantico, a ridosso del de-serto, caratterizzata da nebbia perenne e costella-ta da relitti di navi naufragate nel corso dei secoli;il Namib Desert, il deserto più antico del mondo coni suoi panorami mozzafiato; infine, ad occidente,

l’altro famoso deserto, il Kalahari, che si estende ingran parte nel vicino Botswana.

Partenze: da Milano Malpensa e Roma Fiumicino

Quota individuale in doppia in pensione completa € 2.680- supplemento singola € 360;- 3° letto adulto nessuna riduzione (in letto ag-

giunto), su richiesta;- riduzione bambino 2-12 anni non compiuti in

camera con due adulti, su richiesta.

TourWindhoek/Omaruru/Etosha National Park/ZonaOvambo/Ondangwa/Ruacana/Opuwo/Hobatere/Twyfelfontein/Walwis Bay/Deserto del Namib/Windhoek

E ANCORA…

BRASILEFORTALEZA-BRIXIA CLUB OCEANIBrixia Club Oceani è situato direttamente sulla bian-chissima spiaggia di Porto Das Dunas, a circa mez-zora dal centro di Fortaleza e dall’aeroporto. A circa500 metri si trova il più grande parco acquatico del-l’America Latina, il Beach Park

Quota individuale settimanale in doppia standard, pensione completa più bevandedal 6/3 al 24/4/2007 € 1.250

Partenze: martedì: Verona; venerdì: Roma; domenica: Milano

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DIRIGENTE • 1-2|2007 39

KENYAJACARANDA BEACH RESORTIl resort è ubicato direttamente sulla spiaggia tra Watamu e Majungu, immerso in un meravigliosogiardino tropicale.Per chi desidera una vacanza rilassante a contatto con le cristalline acque del-l’Oceano Indiano.

Quote settimanali in camera standard, trattamento all inclusive� dall’1/4 all’8/4/2007 € 1.182� dal 25/2 al 31/3/2007 € 1.102

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CAPO VERDE - ISOLA DI SAL CRIUOLA BRIXIA CLUBResort immerso nel verde con grandi spazi per ga-rantire agli ospiti una vacanza con il massimo relax.Spiaggia con sabbia bianca e fine di fronte al villag-gio, attrezzata con lettini e zone d’ombra

Quota individuale settimanale in doppia, trattamento all inclusive� dall’1/2 all’1/4/2007 € 886� dal 4/4 all’8/4/2007 € 926� dall’8/4 al 18/4/2007 € 840� dal 20/4 al 29/4/2007 € 886

Partenzemercoledi: Milano Malpensa, Verona, Bologna e Roma Fiumicinovenerdì: Milano Malpensa, Verona e Roma Fiumicinodomenica: Bergamo

GRESSONEY (loc. Staffal)IGV CLUB LA TRINITÉL’IGV Club La Trinité è situato in località Staffal, a 4 kmda Gressoney La Trinité e a 40 km da Pont St. Martin.Gli impianti di risalita della Bettaforca e del Gabiet so-no a poche decine di metri, percorribili a piedi.

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DIRIGENTE • 1-2|200740

L’agenda marzo-aprile 2007MARKETING & ORGANIZZAZIONEFORZE DI VENDITA

� Customer satisfaction: misurare e gestire la sod-disfazione del cliente • Come fidelizzare veramen-te il cliente attraverso la reale soddisfazione della suarelazione con il fornitore. 8-9 marzo MILANO

� Branding: gestire e valorizzare la marca nelmercato Business to Business - 2a parte • Peraiutare i manager nelle decisioni di investimento dimarketing. 14 marzo MILANO

� La gestione di una rete di vendita - 2a parte •Un approfondimento del 1° modulo, teso a genera-re valore per il cliente attraverso il servizio. 14-15marzo MILANO

� Il marketing operativo • Come consolidare lecompetenze necessarie a presidiare le problemati-che di marketing management con una visionecompleta delle logiche, delle metodologie e deglistrumenti di supporto. 19-20 marzo MILANO

� Sviluppare il valore della relazione con il clien-te • 27-28 marzo MILANO

� Strategia di mercato per essere competitivi(ed. rinnovata) • Come definire una linea strate-gica dell’azienda che rende più efficaci le decisio-ni operative. 19-20 aprile GENOVA

GESTIONE RISORSE UMANE

� Decidere in situazioni complesse: il pensierosistemico in azione • Come affrontare situazionicomplesse, analizzarle e individuare le leve gestio-nali per migliorare i risultati. 6-7 marzo MILANO

� Learning lodge • Progettare l’equilibrio tra stresse benessere. 6-7 marzo MONTECATINI

� Fare squadra non basta • Un modo intenziona-le di guidare il gruppo verso il successo della per-formance. 6-7 marzo MILANO

� Time management • Come ottimizzare l’uso deltempo personale e dei propri collaboratori. 9 mar-zo BOLOGNA; 16 marzo MILANO; 23 marzoUDINE; 6 aprile ROMA

� Efficacia e skills nel lavoro di gruppo • Le abi-lità che facilitano l’integrazione e la sinergia di per-sone diverse in un team di lavoro. 12-13 marzoMILANO

� L’ascolto attivo • Come migliorare le proprie ca-pacità di leadership imparando ad ascoltare. 13-14 marzo MILANO

� Comunicazione e leadership nella gestione deicollaboratori - 1a parte • 13-14 marzo ROMA

� Lo sviluppo della self efficacy • Come sviluppa-re se stessi e apprendere a creare il proprio futuro.15-16 marzo MILANO

� La leadership nelle relazioni professionali - 1a

parte • Come sviluppare un’efficace abilità relazio-nale. 15-16 marzo FIRENZE; 20-21 marzo ALBA

� Leadership lab: come applicare la leadership •19-20 marzo MILANO

� International presentation • How to make bu-siness presentations able to persuade internatio-nal interlocutors. 20-21 marzo MILANO

� Wellness management • Come creare energiepositive per sé e i collaboratori affrontando lostress da ruolo manageriale. 22-23 marzo ROMA

� I viaggi di Penelope: donne e leadership • Co-me riscoprire e delineare uno stile di leadershipfemminile né contrapposto né imitativo del mo-dello maschile. 27-28 marzo MILANO

� Strategie di relazione (Client reading and lea-ding) • Come gestire al meglio le relazioni con iclienti interni ed esterni per ottenere risultati mi-gliori e migliorare la qualità della vita lavorativa.28-29 marzo ROMA

� Creatività delle persone e competitività del-l’impresa (ed. rinnovata) • Per aiutare i mana-ger nelle decisioni di investimento di marketing.29-30 marzo MILANO

� La leadership nelle relazioni professionali - 2a

parte • Per chi ha partecipato alla 1a parte. Comeperfezionare la propria credibilità relazionale e in-crementare le capacità di leadership. 29-30 mar-zo MILANO

� Chek-up manageriale: conoscere il proprio sti-le per dirigere meglio • Come scoprire i propripunti di forza e di debolezza comportamentali eaumentare la propria efficacia nella gestione deicollaboratori. 5 aprile NAPOLI

� Comunicazione e leadership nella gestionedei collaboratori - 2a parte • Per chi ha parteci-pato alla prima parte. 12-13 aprile ROMA

� Parlare in pubblico • Come influenzare positiva-mente gli ascoltatori, “prenderli per mano” e por-tarli dove si desidera in riunioni interne, attività divendita, incontri operativi. 17-18 aprile ROMA

CONTROLLO DI GESTIONE & FINANZA

� La lettura di bilancio per non addetti - 2a

parte (ed. rinnovata) • Come affrontare inchiave manageriale la lettura e l’interpretazione

menti di valutazionedella convenienza eco-nomica di operazionidi finanziamento tradi-zionale e “avanzato”.3 aprile MILANO

� Il bilancio consolida-to • Come affrontare ilbilancio consolidatonell’ottica dei nuoviprincipi contabili inter-nazionali (internationalaccounting standard). 20 aprile ROMA

ORGANIZZAZIONE E STRATEGIE

� Strategia d’impresa • Come individuare model-li, strumenti e idee per la formulazione di una stra-tegia competitiva. 15-16 marzo MILANO

� Il Sei sigma nelle aziende del terziario - 1a par-te • Come utilizzare una nuova metodologia perl’analisi e il miglioramento dei processi aziendali.15-16 marzo VERONA; 19-20 aprile MILANO

� Strategy dinamics: modelli di simulazione per lagestione d’impresa • Come progettare strategiecondivise e sostenibili. 21-22 marzo MILANO

� Change management in action - 1a parte • Me-todologie e strumenti per trasformare i processi dicambiamento in performance eccellenti. 22-23marzo ROMA

� Assessment dei sistemi informativi • 23 marzoMILANO; 3 aprile TORINO

� Trasformare la strategia in risultati: la strategyfocused organization - 1a parte • Come descri-vere e misurare la strategia. 29-30 marzo ROMA

� Gli strumenti del project management • Co-me definire, pianificare e monitorare un progettoper aumentare le possibilità di successo e control-lare i rischi. 17-18 aprile BOLOGNA

DIRIGENTE • 1-2|2007 41

del bilancio d’esercizio. 8-9 marzo MILANO� Cost management e decisioni strategiche (ed.

rinnovata) • Come utilizzare il costing per le mi-gliori decisioni aziendali nell’attuale contesto di-namico e competitivo. 9 marzo MILANO

� Balanced scorecard: un cruscotto per l’alta di-rezione • Come gestire al meglio la crescita del-l’azienda e raggiungere i suoi obiettivi strategici.13 marzo MILANO; 3 aprile ANCONA

� L’analisi dei costi per non addetti • Come com-prendere e classificare i costi. 14 marzo GENOVA

� IAS: i nuovi principi contabili • Per comprende-re le modalità di adeguamento al nuovo sistema,nell’ottica dell’armonizzazione dell’informazionefinanziaria delle società dell’U.E. 15 marzo MI-LANO

� L’Economic value added per misurare la crea-zione di valore dell’impresa • Come orientarel’azione strategica in modo che la gestione sia ingrado di creare valore per l’azienda. 19 marzoROMA; 19 aprile MILANO

� Indicatori di performance • Come costruire i piùrappresentativi indicatori sulle performance di ge-stione. 23 marzo MILANO

� Cash and risk management • Gestione e con-trollo per fare della finanza una leva di crescita del-l’azienda. 27-28 marzo MILANO

� La lettura di bilancio per non addetti - 1a par-te (ed. rinnovata) • Come affrontare in chiavemanageriale la lettura e l’interpretazione del bi-lancio d’esercizio. 27-28 marzo BIELLA; 11-12aprile ROMA

� Il budget come strumento di supporto strate-gico e guida gestionale • Come definire e uti-lizzare il budget come strumento per definire la mi-gliore “rotta” da seguire. 28-29 marzo PADOVA

� Simulazioni di bilancio - 3a parte • Valutare inmodo dinamico l’impatto di scelte gestionali sui ri-sultati di bilancio. 30 marzo MILANO

� Strumenti per il finanziamento dell’impresa(ed. rinnovata) • Per acquisire i principali ele-

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CFMT - Segreteria corsiElena Massaro - tel. 02 5406311 • Daniela Lignini - tel. 06 5043053

La partecipazione ai corsi è gratuita per tutte le aziende e i dirigenti che versano annualmente gli appositi contributi