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A.TOR.A.S. - ONLUS Associazione Torinese Anti-stalking
Dott.ssaTiziana Beraudi- Torino 31.03.2014 WWW.ATORAS.IT
E-MAIL: [email protected]
I CONFLITTI NEL LAVORO: DALLE MOLESTIE AL MOBBING E ALLO STALKING. PREVENZIONE E STRUMENTI RISOLUTIVI
PANORAMA EUROPEO
MOBBING • 1977 Norvegia • 1994 - 1997 Svezia • 1996 Germania • 1998 Austria • 2002 Francia • 2002 Belgio • 2001/2339 (INI) Risoluzione
Parlamento Europeo → 2005/600/CE Decisione del Consiglio Europeo
• 2014 Spagna
STALKING 1933→ 1964→2004 Danimarca 1989 →2004 Spagna 1997 Gran Bretagna e Irlanda 1998 Belgio 2000 Olanda 2005 Malta 2006 Slovenia 2006 Austria 2006 Svezia 2007 Germania 2009 Italia 2012 Francia
CONTESTO ITALIANO
MOBBING • Sentenza Tribunale Torino
16.11.1999 – 30.12.1999; • Cass.ne Civile 143/2000; • Trib.le Forlì sent. 15.03.01; • Cass. Civ. Lav. 22858/08; • Cass. Civ. Lav. 3785/09; • Trib. Ivrea 30.08.10; • Cass. Civ. Lav. 87/2012
STALKING OCCUPAZIONALE • Legge n. 38 del 23.04. 2009 → art. 612 bis c.p.;
• Legge n. 93 del 14.08.2013 → femminicidio
DEFINIZIONI
MOBBING
• S i t u a z i o n e l a v o r a t i v a d i
conf l i t tua l i t à s is temat ica ,
pers is tente e in costante
progressione, in cui una o più
persone divengono oggetto di
a z i o n i a d a l t o c o n t e n u t o
persecutorio da parte di uno o
più aggressori in posizione
superiore, inferiore o di parità,
con lo scopo di causare alla
vittima danni di vario tipo e
gravità
STALKING OCCUPAZIONALE
Forma di Stalking in cui
l’effettiva attività persecutoria
si esercita nella vita privata
del la vi t t ima, ma la cui
motivazione proviene invece
dall’ambiente di lavoro, dove
lo stalker ha realizzato, subito
o desiderato una situazione di
conflitto, persecuzione o
mobbing” (Harald EGE– Oltre il
Mobbing)
ELEMENTI ESSENZIALI
MOBBING LIPT-EGE 1. Attacchi ai contatti umani 2. Isolamento sistematico 3. Cambiamento mansioni 4. A t t a c c h i c o n t r o l a
reputazione e dignità; 5. Violenza e minacce di
violenza 6. Dislivello fra antagonisti 7. Controllo esasperato orario lavoro/pause/telefonate…; 8. Visite fiscali in maniera vessatoria;
STALKING OCCUPAZIONALE 1. Persecuzione continuativa
c o m e u n a s t r a t e g i a aggiuntiva al mobbing o d o p o e s a u r i m e n t o /inefficacia di una strategia di mobbing;
2. Atti intimidatori (Minacce e aggressioni verbali);
3. Andamento progressivo; 7. Appostamenti/pedinamenti; 8. Cyber stalking; 9. Telefonate moleste;
ELEMENTI ESSENZIALI
MOBBING LIPT-EGE 9. Sanzioni disciplinari 1 0 . D e l e g i t t i m a z i o n e d i
immagine; 11. Aggressione psicologica
STALKING OCCUPAZIONALE
10. Appostamenti e movimenti nei pressi del luogo lavoro e dell'abitazione della vittima
11. Lettere/ e-mail/sms/fax 12. Contatti tramite terze
persone messaggi lasciati sull’auto, sulla porta di casa, sulla scrivania, in ufficio…
13. Intrusioni in casa e sul posto di lavoro
PARAMETRI RICONOSCIMENTO MOBBING e STALKING
OCCUPAZIONALE
FASI A CONFRONTO
MOBBING 1) Conflitto mirato 1/a) Inizio del mobbing
STALKING OCCUPAZIONALE 1) Relazione conflittuale (attrazione-feeling-sentimentale –gelosia…)
…SEGUE…
MOBBING 2) Primi sintomi psico – somatici
STALKING OCCUPAZIONALE
2) Azioni persecutorie
…SEGUE…
MOBBING 3) Errori ed abusi nell’amministrazione del personale
STALKING OCCUPAZIONALE 3) Azioni persecutorie continuative e persistenti
…SEGUE…
MOBBING 4) Serio aggravamento della salute psico – fisica della vittima
STALKING OCCUPAZIONALE 4) Conseguenze psico fisiche della vittima
…SEGUE…
MOBBING 5) Esclusione dal mondo del
lavoro
STALKING OCCUPAZIONALE 5) Scontro finale
PARAMETRI RICONOSCIMENTO (Harald EGE)
MOBBING
1. Ambiente Lavorativo il conflitto nasce e si sviluppa sul posto di lavoro;
2. Frequenza → azioni ostili alcune volte al mese;
3. Durata → il conflitto in corso da almeno 6 mesi;
4. Tipo di azioni→ devono appartenere ad almeno due delle categorie LIPT-EGE
STALKING OCCUPAZIONALE
1. Ambiente il conflitto nasce sul lavoro e si protrae nella sfera privata
2. Frequenza → settimanale 3. Durata → conflitto in corso da
almeno 3 mesi 4. Tipo di azioni → persecuzioni,
appostamenti, pedinamenti, invio indesiderato di oggetti, sms, minacce, telefonate continue ed ossessionanti, richiesta di un ultimo incontro, diffamazione…
…SEGUE…
MOBBING 5.Dislivello fra antagonisti
vittima in costante posizione di inferiorità;
6.Andamento secondo fasi successive
7.Intento persecutorio disegno v e s s a t o r i o c o e r e n t e e f i n a l i z z a t o , o b i e t t i v o conflittuale e carica emotiva e soggettiva
STALKING OCCUPAZIONALE 5. Dislivello fra antagonisti → la
vittima è in posizione di costante inferiorità psicologica
6. Andamento secondo fasi successive → situazione conflittuale non fissa/stabile, man in costante evoluzione dinamica, tendente verso uno scopo
7. Intento persecutorio → Nella v i c e n d a d e v e e s s e r e r i scon t rab i l e uno scopo affettivo o distruttivo
VALUTAZIONE GRAVITA’ STALKING OCCUPAZIONALE
1. Ricerca della vittima all’interno o esterno luogo lavoro;
2. Esposizione costante alle azioni ostili;
3. Le azioni persecutorie oltre i giorni lavorativi;
4. Coinvolgimento della vita privata e familiare;
5. Tipologia di azioni: sul posto di lavoro lo stalker controlla la
propria violenza, agisce psicologicamente;
6. Lo stalker cerca di agire subdolamente e di non farsi vedere;
7. Le azioni persecutorie rilevano nella vita privata → gravi
problemi
psicosomatici o patologici;
…segue…
8. Durata delle persecuzioni almeno 3 mesi;
9. La vittima tende a isolarsi sia nella vita privata che lavorativa,
prova un senso di vergogna, chiede trasferimento o
licenziamento e a volte cambia la propria residenza;
10. Raramente chiede aiuto alle strutture interne all’azienda
preposte (CUG – SINDACATO – CONSIGLIERE FIDUCIA), ma
preferisce aiuti esterni (per senso vergogna, privacy, per paura
critica, per ripercussioni lavorative)
PREVENZIONE
MOBBING
1. Intervento mirato sulla formazione della classe dirigente;
2. F a r c o n o s c e r e a d e g u a t a m e n t e g l i strumenti interni preposti (CUG/Consigliere Fiducia/Ruolo Sindacato);
3. Autod i fesa verba le → imparare a rispondere in modo adeguato a prevenire i conflitti
STALKING OCCUPAZIONALE
1. Ev i ta re , se poss ib i l e , relazioni extraconiugali con colleghi di lavoro;
2. Se un collega dimostra attenzioni particolari evitare ogni tipo di incoraggiamento
INTERVENTO AZIENDALE UNICO PER MOBBING E STALKING
OCCUPAZIONALE La persona che si sente vittima sia di mobbing che di stalking deve rivolgersi ai servizi interni all’azienda, che sono tenuti a garantire un ascolto attivo ed eventuale supporto psicologico (Sindacato – CUG – Consigliere Fiducia)
1. Personale preposto deve essere altamente qualificato e motivato; 2. Deve essere garantita la privacy del dipendente 3. Protezione – non abbandono – fiducia – luce in fondo al tunnel; 4. Evitare perdita di valide risorse umane
STALKING OCCUPAZIONALE E LA VITA PRIVATA
Fenomeno prodromico a violenza fisica e omicidi ↓
Da non sottovalutare i sintomi manifestati dalla presunta vittima e tanto meno le prove che fornisce (importante ascoltare i parenti e/o amici)
↓ Somministrare alla presunta vittima linee guida
comportamentali → non rafforzare intento persecutorio
↓ Sostegno psicologico
…SEGUE…
A.TOR.A.S. ONLUS
COSA FARE? LINEE GUIDA
(Ascolto…)
CHI E’ LO STALKER E
CLASSIFICAZIO
NE
AMMONIMENTO
QUERELA
COSA FARE?
- Mantenere un atteggiamento professionale;
- Allertare i colleghi;
- Evitare ogni ulteriore contatto finalizzato a chiarimenti → rafforza l’atteggiamento persecutorio (se mi ascolta allora mi ama, gli interesso// ha timore di me, posso vendicarmi….)
- Inviare una sola comunicazione gentile, ma ferma di diffida → obiettivo: non irritare;
- Evitare di fornire troppi dettagli della propria vita (in particolare anagrafici);
- Far togliere il recapito telefonico di casa dall’elenco;
COSA FARE?
- Eliminare la pagina facebook o twitter….;
- Annotare accuratamente il tenore degli incontri e ogni singolo episodio di stalking;
- Conservare le prove;
- Non cercare di far ragionare lo stalker → rinforzo del proprio ruolo e la vittima vista sempre più debole e facile preda;
- Se si deve per forza ricevere lo stalker chiedere il supporto di un altro collega o di uno psicologo (potrebbe guidare il tenore della conversazione);
CHI E’ LO STALKER E COME VIENE CLASSIFICATO
A) Chiunque può essere uno/a stalker; B) Classificazione:
1. STALKER RISENTITO
2. STALKER RIFIUTATO;
3. STALKER PREDATORE;
4. STALKER INCOMPETENTE;
RISENTITO
STALKER → conoscente o ex partner, trae confortanti sensazioni di potere e di
controllo → rafforzamento delle sue convinzioni e legittimato a continuare; sentimenti di rabbia
VITTIMA → persona ritenuta responsabile per le offese/umiliazioni subite o per un corteggiamento/rapporto rifiutato/interrotto;
ATTEGGIAMENTO → controllo e potere, perseguire un piano punitivo, invio e-
mail anche a colleghi (diffamazione), sporgere continue querele; VIOLENZA → psicologica → umiliare e denigrare la vittima; SCOPO → vendetta per un torto subito → sentimento di paura ed apprensione → indurre licenziamento; PERICOLOSITA’ → bassa, solitamente interrompe le persecuzioni nel momento in cui raggiunge l’obiettivo tanto ambito;
STALKER RIFIUTATO
STALKER → ex patner; difficoltà a gestire la propria sfera emozionale,
insicurezza,ipersensibilità alle critiche, rabbia generalizzata, delusione, interruzione del rapporto percepita come ingiusta ed umiliante; incoerente, disturbi personalità, schizofrenico…;
VITTIMA → ex patner o futura fidanzata; ossessione patologica ATTEGGIAMENTO → intrusivo – persistente pedinamento, invio di regali, fiori, lettere, contattare amici e parenti per avere informazioni sull’amata, diventare amico dell’amico, molestie prive di minacce; si costruisce una sua realtà personale dove lui e la vittima hanno una relazione perfetta;
STALKER RIFIUTATO
VIOLENZA → maltrattamenti, verbale, minacce esplicite, diffamazione, abuso e violenza verso terzi, danneggiamento ai beni di proprietà della vittima, atteggiamenti sessuali (umiliare e disgustare); SCOPI → vendetta, ottenere affidamento figli in caso di separazione, minare
la sua autostima; concretizzare le proprie fantasie romantiche e
positive ottenere una relazione sessuale con la vittima sul presupposto che secondo lo stalker la vittima è interessata a lui, ma ancora non lo sa; PERICOLOSITA’ → elevata sia per incolumità della persona della vittima, sia per danni a beni di proprietà della stessa…
….”Ti devo vedere ancora una volta dobbiamo chiarire, ti devo parlare
un’ultima volta….”
PREDATORE
STALKER → chiunque; approccio in escalation, da benevolo a persecutorio; lascia in giro tracce del suo passaggio, VITTIMA → obiettivo ossessivo, viene vista come una preda e scelta per il fatto che è una persona felice e realizzata; VIOLENZA → perpetuata nei confronti di chi si frappone fra lui e la vittima, arrivando fino ad eliminarla fisicamente; psicologica e fisica nei confronti della vittima, minacce esplicite (se non puoi essere mia non sarai di nessun altro) o subdole (rose appassite, animali domestici morti…), gravi danneggiamenti ai beni di proprietà della vittima
PREDATORE SCOPI → introdursi nella vita della vittima per creare nervosismo,
vuole controllare ogni aspetto della vita quotidiana della sua vittima, creando in essa disorientamento, EMOZIONI → gratificazione deriva dall’evidente impotenza manifestata dalla vittima, presenta freddezza emotiva, comportamento deliberato, disturbo antisociale della condotta; non prova odio. Comunica con la vittima con frasi miste di amore e minacce con l’obbiettivo di destabilizzarla e confonderla; PERICOLOSITA’ → molto elevata.
PREDATORE
PARTICOLARITA’ → lo stalker è un pianificatore dei propri comportamenti e avvia uno studio molto approfondito della vittima; prova soddisfazione e senso di potere nell’osservarla di nascosto, nel pianificare ed attuare il tutto senza minacciare o lasciar trapelare ante tempo le proprie intenzioni. Potrebbe essere anche un pedofilo. MAI CREDERE alle sue giustificazioni, saranno basate solo su bugie,
atte a depistare ogni forma di intrusione nei suoi piani e per evitare di essere denunciato ed arrestato tende ad attuare le sue condotte in modo subdolo (ad es. attraverso amici, canali mediatici, tecnologia…)
CORTEGGIATORE INCOMPETENTE
STALKER → persona molto sola i isolata socialmente; percepisce la vittima affetta da un blocco emotivo nei suoi confronti e per questo si Nomina suo paladino; vive chiuso in un bozzolo, dove non entrano gli input esterni se non quelli da usare per il raggiungimento dei suoi scopi; VITTIMA → chiunque; ATTEGGIAMENTO → invio di regali, aiutare assiduamente la vittima prescelta, esagerato cameratismo e cordialità; persona grezza, rozza, approcci sono espliciti;
CORTEGGIATORE INCOMPETENTE
SCOPI → stabilire una relazione affettiva o di semplice amicizia con
un partner idealizzato; risolvere il problema centrale della sua vita: la solitudine e la mancanza di relazione affettiva stabile con un’altra persona; Sindrome di De Clèrambault: lei mi ama, l’amore tra noi due esiste, appena conosce i miei veri sentimenti non potrà fare altro che ricambiarli (telenovela Terra Nostra: la figlia del possidente terriero Argentino si innamora del bracciante italiano); caricatura del macho (convinto che tutte le donne debbano cadere ai propri piedi); deficit cognitivi e basso livello culturale; PERICOLOSITA’ E VIOLENZA → assente, persona innocua, ma molto
persistente;
AMMONIMENTO Art. 8 D.L. 11/2009, Convertito
senza modifiche dalla legge 38/2009
PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO DI COMPETENZA DEL QUESTORE
↓
potere- dovere di garantire rapido ed efficace intervento a fronte di condotte di stalking.
↓
dissuadere lo stalker dal perpetrare ulteriori condotte persecutorie ↓
natura preventiva dello strumento giuridico dell’Ammonimento
PROCEDURA AMMONIMENTO
QUESTORE
Ammonimento orale + invito a condotta conforme legis
Redazione processo verbale
Assume informazioni e
prove
CONTENUTO DELL’ AMMONIMENTO
A. ESPOSIZIONE DETTAGLIATA DEI FATTI COMMESSI
B. I FATTI DEVONO REALMENTE ESSERE STATI COMMESSI
C. DEVONO ESSERE PLURIMI E REITERATI
D. NON DEVONO ESSERE ISOLATI, MA CONNOTATI DA GRADO DI DELINEAZIONE SERIALE
E. NELL’ESPOSIZIONE NON SI DEVE COMPIERE UNA PREVENTIVA VALUTAZIONE CIRCA LA SUSSISTENZA DI UN NESSO EZIOLOGICO CAUSALE TALE DA RITENERE INTEGRATO IL DELITTO DI ATTI PERSECUTORI
QUANDO LA VITTIMA NON E’ VITTIMA
La persona che riporta all’Autorità di Pubblica Sicurezza circostanze non rispondenti al vero integra il reato di calunnia; Nel caso in cui la falsa vittima proceda con querela di parte, non è previsto un obbligo da parte dell’autorità amministrativa di riferire all’autorità giudiziaria. Ipotesi residuale è quella che prevede il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.). Nel caso di dichiarazione intenzionalmente non vera, potrebbe configurarsi il delitto di cui all’art. 483 c.p., conseguentemente potrebbe essere auspicabile un espresso avviso in questo senso all’atto della presentazione dell’istanza.
Cambiare opinione non è difficile
Cambiare partito è molto facile
Cambiare il mondo è quasi impossibile
Si può cambiare solo se stessi
Sembra poco ma se ci riuscissi
Faresti la rivoluzione (Vasco Rossi )