Autocostruire e Sperimentare Hi Fi - Fine Tuning Di a.R. MST by Alberto Bellino

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Fine Tuning di A.R. MST by Alberto Bellino

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Postato il Thursday, 22 October @ 21:08:00 CEST di admin

Inoltre _A. Bellino Master of the loudspeakers News by admin Articolo pi letto relativo a _A. Bellino Master of the loudspeakers: DIFFUSORI ACUSTICI STILNOVO

INTERVENTO SU ACOUSTIC RESEARCH MST Di Alberto Bellino 2009 [email protected] In questi giorni mi capitata loccasione di mettere le mani su di un diffusore molto interessante appartenente ad un passato non troppo distante, le AR MST. Erano diffusori bookshelf caratterizzati da un cabinet di forma assai particolare, in pratica i pannelli laterali risultavano disposti a 45 gradi rispetto al baffle frontale, creando due prolungamenti laterali su cui venivano posti ad irradiare due tweeter. La FIGURA 1 chiarisce meglio di mille parole linsolita costruzione di questi simpatici diffusori i quali risultavano maggiormente sviluppati in larghezza rispetto allaltezza e con una profondit assai ridotta. La loro collocazione era ovviamente a libreria ma volendo utilizzare un pi intelligente supporto da pavimento, si deve fare attenzione nel sceglierne un modello particolarmente largo, onde evitare di veder cadere a terra al primo scossone i diffusori. Di certo i supporti che oggi sono in commercio sono praticamente tutti adatti ai diffusori odierni, stretti e profondi, per cui occorre quasi sicuramente costruirne una coppia dedicata. Io mi sono arrangiato con quelli che avevo, larghi circa 25 cm e ponendo una tavola trasversale sul pannello di appoggio per garantire il supporto dellintero cabinet. Il sistema acustico MST composto da un midwoofer da 8 pollici (21 cm ) e da ben quattro tweeter a cupola, due posti sul frontale del diffusore e gli altri due sui rispettivi pannelli laterali. In questa maniera il fronte sonoro ha una dimensione orizzontale assai ampia, circa 180 gradi ammettendo che i tweeter irradino sufficientemente bene fino ad un angolo di 45 gradi. Per aumentare la profondit del suono, i tecnici AR del tempo devono aver pensato ad un giochetto fatto sul rapporto somma-differenza delle informazioni sonore in quanto i due tweeter frontali sono in fase elettrica opposta al midwoofer, mentre i tweeter laterali sono in fase con il

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FIGURA 1 :figura 1

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FIGURA 2

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midwoofer e, chiaramente, in controfase con quelli frontali. Devo dire che questo semplicissimo sistema funziona molto bene, i diffusori mostrano un palcoscenico sonoro molto ampio e il fatto che i tweeter laterali funzionino soprattutto in regime di campo riflesso contribuisce a dare allevento musicale una dimensione credibile e bene svincolata dalla posizione fisica dei cabinet mantenendo un buon centro sonoro. Nonostante la larghezza notevole, il cabinet ha una volumetria interna di appena 12 litri netti, il che sembrerebbero pochini per fare lavorare decentemente un woofer da otto pollici. Sappiamo per che la AR linventrice del sistema a sospensione pneumatica, per cui dobbiamo giocoforza aspettarci dei dati che smentiscano le perplessit appena avute, con parametri di progetto astutamente corretti. Inanzitutto, dallo smontaggio del midwoofer, possiamo notare in FIGURA 2 e FIGURA 3 come linterno del cabinet sia letteralmente stipato di assorbente acustico. Sono cascami di tessuto pressati tra loro, un materiale molto efficace nellassorbire la gamma mediobassa e media allinterno del box. Ho verificato che un tale riempimento del cabinet contribuisce a far vedere al woofer un volume quasi raddoppiato rispetto a quello fisicamente disponibile e a far crollare il picco di impedenza elettrica alla risonanza del driver. Una vera sospensione pneumatica questa simpatica AR, verificabile anche con una semplicissima misura elettrica. Il woofer ( FIGURA 4 ) risuona in aria libera a circa 25 Hz, un valore piuttosto basso, figlio di una cedevolezza molto elevata la quale restituisce un VAS di circa 86 litri, un valore molto elevato in relazione alla disponibilit del cabinet. Vediamo per che, una volta montato nel box stipato di assorbente, il woofer risuona a soli 56 Hz. Se ne deduce che lo Shift Factor ( fattore di slittamento ) ovvero Fc/Fs pari a : 56/25=2,24 Il rapporto Alfa ( coefficiente di permissibilit del sistema ) e pari a : (SF^2)-1 quindi (2,24x2,24)-1=4,02. Sapendo che la teoria della sospensione pneumatica dice che un sistema si pu ritenere a ragione operante in regime di sospensione quando il coefficiente Alfa pari a tre o superiore, qui abbiamo un valore perfettamente pertinente ai canoni che caratterizzano questo particolare sistema di carico acustico. A questo punto per mi pare interessante verificare quanto volume virtuale aggiunge effettivamente la presenza di cos tanto assorbente. Sapendo che Vb= circa 12 litri e Vas woofer pari a 86 litri troviamo che : Vab=Vas/Alfa quindi 86/4,02=21,4 litri di Vab, un incremento virtuale del

FIGURA 3

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78% della volumetria del cabinet ! Tale valore sicuramente di molto superiore a quello che normalmente viene computato nei programmi di simulazione presenti in commercio e meriterebbe una profonda riflessione sul fatto che lassorbente svolge una funzione molto pi importante e un intervento assai pi profondo nel sistema acustico rispetto a quanto finora supposto. Probabilmente i tecnici AR del tempo queste cose, peraltro verificabili mediante una semplice misura, le sapevano bene e agivano di conseguenza, mentre chi ha invece pontificato sui libri di testo e sulle riviste tecniche, probabilmente ha commesso qualche errore o qualche leggerezza di troppo nellaffermare che un riempimento del cabinet pu contribuire al massimo ad un incremento del 30-40% della volumetria interna del box. A voi trarne le dovute conclusioni se vi va.. FIGURA 6 Una volta tolto il malloppone di assorbente acustico, ci si trova davanti al un filtro crossover ( FIGURA 5 ) che pi semplice di cos non si pu : due resistenze in ceramica da tre ohm e un condensatore di filtro elettrolitico da sei ohm il quale opera su tutti e quattro i tweeter. Il midwoofer completamente libero, per cui ci dobbiamo assolutamente aspettare che la sua risposta sia stata ottimizzata in sede progettuale e che il risultato sia stato cos buono da poter omettere qualsiasi rete passabasso. Le resistenze funzionano in sequenza grazie ad un deviatore a levetta. Il selettore ha tre posizioni : NORMAL in cui agisce una sola resistenza, INCREASE in cui non agisce alcuna resistenza, DECREASE in cui agiscono entrambe le resistenze ( poste in serie tra loro ) ( FIGURA 6 ). Le resistenze sono poste stranamente dopo il condensatore di filtro. Va da s che inserendole tramite il deviatore si modifica anche la frequenza di taglio dei tweeter, oltre che la loro attenuazione in quanto le resistenze diventano parte integrante del carico visto dal condensatore. Credo ( e spero ) che tale fenomeno sia stato al tempo preso in considerazione e che non si tratti solamente di una leggerezza costruttiva dettata dai tempi in cui il sistema fu ingegnerizzato. I morsetti di collegamento posteriori sono la parte del diffusore che pi mostra lantichit del progetto. Non accettano le banane ma solo piccole forcelle e non hanno foro centrale per il cavo spelato. Se proprio non si vuole conservare il progetto assolutamente originale, consiglio di sostituirli subito con dei morsetti pi moderni e versatili come ho immediatamente fatto io. Ho pure sostituito i vecchi condensatori di filtro elettrolitici con dei pi moderni e pi opportuni componenti in polipropilene da 6,8uF ( la piccola variazione di capacit in questo caso perfettamente

FIGURA 7

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tollerata ), ottenendo un immediato miglioramento timbrico ( FIGURA 7 ). Inoltre sarebbe opportuno sostituire pure il cavo del midwoofer con uno caratterizzato da maggiore sezione. Per dovere di completezza ho pure rilevato lo schema del filtro che riporto in FIGURA 8. Alle misure i vecchi diffusori si sono bene comportati. Limpedenza elettrica del sistema ( FIGURA 9 ) non scende mai sotto ai 5 ohm, con punte massime fino a 10 ohm e valori di sfasamento limitati nel range +/- 36 gradi, il picco intorno ai 2 KHz denota un passaggio piuttosto lasco di consegna tra il woofer e i quattro tweeter. Il carico elettrico quindi di assoluto riposo per qualsiasi amplificazione ad esso associata. Abbiamo prima parlato della totale mancanza del filtro passabasso e della relativa necessit di ottimizzazione della risposta del woofer. Vediamo in FIGURA 10 come la risposta del componente sia ancora oggi molto valida, con una piegatura naturale della risposta di tutto rispetto e la mancanza di break-up oltre i mille Hertz. Un risultato che pu ancora fare impallidire molti degli odierni woofer a membrana metallica o plastica, assolutamente bisognosi di invasive reti di filtro atte a ripianare le risposte tormentate in gamma media. Brava AR. Anche la risposta dei tweeter non assolutamente malaccio come si pu evincere dalla FIGURA 11. La banda di trasmissione piuttosto lineare, vi solo un piccolo problema intorno ai 15 KHz e un poco di rigonfiamento intorno alla frequenza di risonanza, non controllata sufficientemente dal semplice filtro passa alto. FIGURA 10 La risposta MLS ( FIGURA 12 ) non certo esaltante ma quello che ci si pu aspettare da un siffatto sistema in cui si opera con il campo riflesso e in cui il crossover non compie quasi alcuna correzione. La risposta nel mio ambiente ( FIGURA 13 ) piuttosto buona, con i diffusori sistemati su supporti da 75 cm e distanziati tra loro di un paio di metri, a circa un metro dalla pareti di fondo e due da quelle laterali. Da notare che la rilevazione stata effettuata con il deviatore posteriore in posizione INCREASE, la pi corretta dal mio punto di vista, in quanto lemissione dei quattro tweeter piuttosto timida e non ha bisogno di ulteriori attenuazioni, almeno nel mio ambiente e con il mio impianto : giraCD TEAC VRDS7, ampli PROTON AM20, cavi di segnale e di potenza CORFAC2 prototipali. Concedetemi di spendere due parole sui cavi di potenza impiegati. Io non sono mai stato particolarmente interessato al discorso cavi, per cui per anni ho utilizzato componenti da me autocostruiti impiegando conduttori di buona qualit ed elevata sezione ( 10

FIGURA 9

FIGURA 11

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AWG ), intrecciati tra loro a doppino per eliminare linduttanza parassita e renderli insensibili ai campi magnetici. Da un po di tempo per mi sono stati prestati questi particolari cavi dotati di connettori ricoperti da metallo nobile e ho riscoperto lascolto della musica : semplicemente limpiego di tali connessioni ha fatto fare un balzo in avanti alla qualit del mio modesto impianto che sinceramente non avrei mai immaginato fosse fattibile, in particolare lultima release dei connettori utilizzati ha come per incanto fatto sparire i cavi dal suono : semplicemente essi non esistono pi ma la musica ora fluisce in una maniera che prima non ritenevo possibile. C sempre da imparare! Torniamo alle nostre MST e alle impressioni di ascolto avute. Come sapete non mi considero unascoltone ma un tecnico, anche se ne sono ormai passate di casse per il mio laboratorio e un poco di esperienza me la sono fatta. Ho visto che ci sono molte persone in grado di dare migliori giudizi sonori di me ma per stavolta vi dovrete accontentare del sottoscritto il quale cerca sempre di essere il pi possibile emotivamente separato nei suoi giudizi. Limpostazione timbrica dei diffusori molto sana e improntata ad una certa morbidezza timbrica, parte dovuta secondo me al tipo di caricamento acustico utilizzato e parte alle caratteristiche timbriche dei tweeter, i quali sono in numero di quattro ma lemissione del sistema sempre molto soft e tendente ad una minima eufonia. Per questo prima ho invitato a mantenere il controllo dei tweeter sulla posizione INCREASE, la quale non prevede attenuazioni ed evita che il condensatore operi su di una carico diverso da quello dei semplici trasduttori. Il registro basso proprio quello che ci si aspetta da una sospensione acustica, buona estensione, poca invadenza sul resto della gamma e soprattutto lintelligibilit ovvero la possibilit di notare cosa i musicisti stanno precisamente facendo con il contrabbasso od il basso elettrico e con gli strumenti ritmici. Quello che secondo me manca un poco di dettaglio e di definizione in gamma mediobassa, problema causato dalla sospensione e dal tipo di diaframma del woofer e dalla grande quantit di assorbente usato il quale abbassa drasticamente il Qmc del sistema e induce perdite molto consistenti per assorbimento. La gamma media sostanzialmente corretta anche se un filo arretrata, mai fastidiosa o sparata in avanti, il passaggio sonoro dalla grossa membrana del woofer alle quattro piccole cupole dei tweeter pare riuscito bene. FIGURA 14 La gamma acuta come detto, piuttosto timida anche se i piatti sono restituiti abbastanza fedelmente, si nota una generale morbidezza che con certe registrazioni pu risultare

FIGURA 12

FIGURA 13

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molto utile ma che con altre incisioni si viene a perdere un poco di dettaglio e di veridicit di alcuni strumenti. La sensazione di naturalezza comunque molto elevata, imputabile al fatto che, oltre al sistema di carico scelto, il quale produce essenzialmente distorsione di seconda armonica, al fatto che vi sono limitatissime rotazioni di fase introdotte dal filtro, il quale, come abbiamo visto, ridotto ai minimi termini. La posizione di ascolto che ho trovato migliore quella con i diffusori adeguatamente distanziati tra loro e paralleli alla parete posteriore, per una distanza di ascolto superiore alla distanza tra le casse. Visto che il sistema lavora anche in concomitanza con il campo riflesso sarebbe bene che le due pareti laterali verso cui i tweeter irradiano avessero un coefficiente di riflessione/assorbimento simile onde evitare che il campo riverberato prenda una direzione preferenziale generando lobi di risposta fastidiosi. In conclusione le AR MST si sono dimostrate diffusori molto interessanti e ancora oggi in grado di non sfigurare in un confronto con sistemi pi moderni, nonch un utile strumento per rispolverare un poco di teoria sulla sospensione pneumatica e sulle tecniche per risolvere alcuni limiti di emissione dei sistemi con i soli driver frontali. Visto che in commercio non vi pi nulla di simile a queste AR in questi giorni mi sta balenando nella testa lidea di proporre qualcosa di molto simile per lautocostruzione, non un clone vero e proprio ma qualche cosa che nella tecnica e nella sostanza si ispiri liberamente a questi diffusori. Restate sintonizzati e, soprattutto, buoni ascolti ! FIGURA 16 Alberto Bellino. Per dubbi, domande e qualsiasi altra informazione mi trovate qui :

FIGURA 15

[email protected] oppure al 347 7112201 Grazie per la vostra attenzione e buon divertimento a tutti. Alberto.

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