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INDICE
1 – PREME
2 – CENNI
2.1 – Venezia
2.2 – Il Porto.
2.2 – Il sistem
3 – ATTIVI
4 – RELAZ
A ANALIS
A.1 – SITUAZI
A.1.0 – Situ
A.1.1 – Situ
A.1.2 – Situ
A.1.3 – Situ
A.1.4 – Sist
A.1.5 – Situ
A.2 ‐ SITUAZIO
A.2.1 – SIT
A.2.2 – SIT
A.2.3 – SIT
A.2.4 – SIT
A.2.5 – SIT
B ANALIS
B.1 – SITUAZI
B.1.1 – SIT
B.1.2 – SIT
B.1.3 – SIT
B.1.4 – SIT
B.2 – SITUAZI
ESSE
STORICI.
: origini e sto
ma ferroviario
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1 – PREMESSE
Fulcro della portualità veneta e cuore del Centro Europa, Venezia rientra in un contesto
che vede l’Adriatico settentrionale diventare sempre più strategico nei vecchi e nuovi
collegamenti trasportistici tra l’Europa e il resto del mondo.
Il porto di Venezia, con il suo sistema ferroviario, si inserisce in questo quadro
registrando risultati operativi eccellenti grazie alla determinante crescita dei traffici
commerciali che hanno segnato un record rispetto agli anni precedenti.
Per questo nasce la necessità di un Masterplan del sistema ferroviario finalizzato
all’ottimizzazione gestionale ed infrastrutturale dei sistemi ferroviari interni al Porto di
Venezia e dei suoi collegamenti con la linea ferroviaria nazionale, i principali centri logistici
ed i porti dell’alto Adriatico.
Fig. 1: Planimetria generale del sistema fe r rov ia r io venez iano t ra t ta da l la Car ta Tecn ica Reg iona le o t tenuta da
r iduz ione fo tomeccan ica in sca la 1 :5000, ed iz ione 1994 .
direzione MI - TO
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Porto di Venezia
5 di 73
2 – CENNI STORICI.
2.1 – VENEZIA: ORIGINI E STORIA.
Venezia è una realtà marinara che vanta tradizioni storicamente consolidate in tutto
l'Adriatico che vanno dai traffici commerciali alla pesca, settori che hanno sempre avuto una
incidenza di primaria importanza non solo nell'ambito socio-economico cittadino ma anche in
quello nazionale.
Ma oltre a queste propensioni marittime la città vanta una posizione ideale in
riferimento alla rete fluviale più importante d’Italia che fa riferimento al Po, all'Adige, al
Brenta, corsi d'acqua che consentono di raggiungere anche le parti della Pianura Padana più
lontane dell'Adriatico.
La concomitanza di queste peculiarità comportò in Venezia, fin dal tempo della
Repubblica Cisalpina la convinzione che la città, per ottenere quella crescita socio-economica
indispensabile per ritornare a rivestire l'importante ruolo che aveva avuto nella storia della
Repubblica Veneta, dovesse dotarsi di una portualità fluvio-marittima efficiente ed
organizzata secondo le più moderne concezioni.
La storia di Venezia è indissolubilmente legata alla storia ed alla tradizione millenaria
del suo porto, radice del suo splendore artistico e della sua ricchezza, documentata dal VI
secolo d.C.
Già dal Medio Evo i traffici marittimi si espandono e trasformano in commercio
specializzato verso l'Oriente ed il Mediterraneo Occidentale.
È grazie a tale sviluppo che la città diviene un grande stabilimento portuale, con il cuore
nel bacino di San Marco, di fronte al magnifico Palazzo Ducale.
Nonostante una grave crisi all'inizio del secolo XIX seguita alla caduta della Repubblica
Serenissima, l'attività commerciale riprende il proprio sviluppo. È in questo periodo che
Venezia investe per sfruttare le potenzialità del suo naturale sbocco al mare per l'entroterra
padano. La nuova stazione Marittima è trasferita all'estremità della città storica e collegata
alla terraferma con il prolungamento della rete ferroviaria.
All'inizio del XX secolo, un traffico merci ormai raddoppiato richiede un ulteriore
potenziamento delle strutture portuali in terraferma, a Marghera, localizzazione che consente
anche la costruzione di stabilimenti industriali a ridosso delle banchine.
Nel secondo dopoguerra, come risposta alla ripresa dei traffici ed alle richieste di aree
attrezzate adiacenti agli approdi, da parte delle industrie, si rende necessaria un'ulteriore
espansione del porto.
6 di 73
L'attività portuale raggiunge l'apice all'inizio degli anni ‘80, grazie anche
all'approntamento del canale di Malamocco - Marghera ed alla creazione del Porto Petroli,
che garantiscono una maggior sicurezza e l'apertura del porto a navi più moderne e con
maggior pescaggio.
Fig . 2 : Corogra f ia de l la Laguna d i Venez ia .
Porto di Lido
Porto di Chioggia
Porto di Malamocco
Porto di Venezia
Stazione ferroviaria di Venezia
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2.2 – IL PORTO.
Nel cuore del Centro Europa, all'apice del Mar Adriatico, si colloca il Porto di Venezia.
Lo scalo gode di una posizione strategica di crocevia per i traffici che attraversano il
Vecchio Continente, lungo gli assi di trasporto paneuropei (Corridoio V Lisbona-Kiev e
Corridoio I Berlino-Palermo, inseriti nelle reti TEN) e le direttrici delle Autostrade del Mare
che percorrono il Mediterraneo, collegando l'Oceano Atlantico all'Oceano Indiano e al Mar
Nero. Tale collocazione rappresenta un'importante opportunità che il Porto di Venezia può
sfruttare per acquisire sempre maggior peso nel network dei trasporti internazionale,
presentandosi come nodo strategico dello sviluppato sistema logistico del Nord-Est Italia.
Infatti l'attuale crescita economica mondiale beneficia di un forte contributo da parte
delle economie emergenti asiatiche, prime fra tutte Cina e India, le quali hanno orientato i
propri flussi commerciali, indirizzati ai paesi UE e all'Europa Orientale, verso i porti del
Mediterraneo, attraverso lo stretto di Suez. È facile quindi comprendere che la collocazione
geografica del Porto di Venezia e la modernità delle sue infrastrutture e della logistica rende
lo scalo veneziano il logico sbocco dei traffici da e per il Nord Europa e l'Estremo Oriente.
Il Porto di Venezia si pone al centro del principale bacino economico-produttivo
italiano, dotato di un ampio sistema di infrastrutture articolato ed integrato in tutte le modalità
di trasporto. La rete viaria e ferroviaria collega direttamente Venezia ai grandi interporti di
Padova e Verona ed ai principali poli economici italiani ed europei.
Per valorizzare questa posizione strategica, lo scalo lagunare punta sulla realizzazione di
una nuova piattaforma logistica, dotata di vaste aree attrezzate nella zona industriale del porto,
insediamenti di attività ad alto valore aggiunto, collaterali a quelle portuali, che possono
avvalersi di nuove infrastrutture viarie, nonché di un parco ferroviario potenziato e di una
stazione merci inserita nell'area commerciale. Tab.1 : D is tanze s t rada l i e fe r rov ia r ie .
Padova 38 37Verona 114 120Bologna 158 160Tarvisio 219 231Milano 271 267Brennero 350 357Innsbruk 387 394Graz 440 525Monaco 529 513Zurigo 561 545Vienna 585 602Praga 877 1042
8 di 73
2.2 – IL SISTEMA FERROVIARIO.
Lo sviluppo delle ferrovie italiane dopo il 1839 è intimamente legato alle vicende
politiche della Nazione. Dopo il primo tratto da Napoli a Portici inaugurato nell'ottobre del
1839, si aggiungevano, meno di un anno dopo, il 18 agosto 1840, i 13 km della Milano-
Monza sulla quale la locomotiva Lombardia inaugurava la Imperial Regia Privilegiata Strada
di Ferro.
Venezia invece è sempre stata isolata dalla terraferma, finché nel 1841 cominciarono i
lavori per la costruzione del ponte ferroviario per raggiungere la stazione di Santa Lucia e nel
1845, veniva inaugurata nel Veneto il primo tronco Padova-Vicenza preludio del grande
progetto della Milano-Venezia, cui si diede inizio due anni più tardi con i 28 km del tratto
Padova-Mestre.
I treni cominciarono ad arrivare a Venezia a
partire dal gennaio 1846. Per poterla raggiungere in
auto si dovette aspettare il 1933, quando Mussolini
inaugurò il Ponte della Libertà, lungo 4 Km, che
collega Mestre a Piazzale Roma.
A partire dall'Unità d'Italia lo sviluppo della rete
ferroviaria ebbe in quel periodo un impulso
straordinario tanto che nei cinque anni successivi la
strada ferrata in Italia raddoppiò la sua estensione
raggiungendo circa i 5.000 km. Intanto le grandi opere
andavano moltiplicandosi permettendo notevoli
abbattimenti delle distanze e quindi dei tempi.
Attualmente la rete delle ferrovie italiane ammonta, secondo le statistiche relative
all’anno 2006, a 15.974 km di linee gestite dalle Ferrovie dello Stato mediante Rete
Ferroviaria Italiana, cui si sommano quasi 3.000 km gestiti da società regionali.
La linea Mestre - Venezia ad oggi è già a quattro binari, rimangono quindi soltanto da
realizzare lavori di adeguamento delle stazioni di Venezia e Mestre. Le novità riguardano il
collegamento veloce tra l'Aeroporto Marco Polo con Venezia attraverso la futura linea AV-
AC Venezia - Trieste e un nuovo raccordo per il collegamento con Mestre.
Fig .3 : La re te fer rov ia r ia ne l
9 di 73
Venezia è un importante snodo ferroviario per l'Italia nord-orientale in cui convergono
le linee provenienti da:
Padova: collegamenti in direzione Bologna e Milano con l'Italia centro-meridionale e nord-
occidentale
Trieste: collegamento con la Slovenia e l'Europa orientale e balcanica.
Treviso: collegamenti in direzione Belluno e Udine e, di qui, con l'Austria e l'Europa centrale e
settentrionale.
Lo smistamento dei treni avviene presso la stazione di Venezia Mestre, da dove la
ferrovia prosegue verso il lungo Ponte della Libertà fino ad arrivare alla stazione terminale di
Venezia Santa Lucia, posta all'estremità occidentale del Canal Grande e luogo di
interconnessione con i trasporti urbani lagunari.
Venezia è una delle mete servite dal famoso Venice-Simplon Orient Express.
10 di 73
3 – ATTIVITA’ PREVISTE.
La presente relazione denominata “Relazione di avanzamento lavori n.3” relativa allo
stato di fatto della situazione infrastrutturale dei sistemi ferroviari interni al Porto di Venezia,
è la terza di una serie di analisi che rivestono il seguente programma per il quale è stato
studiato un opportuno cronoprogramma riportato in allegato alla presente relazione:
A – Analisi dello stato attuale:
- Situazione infrastrutturale: tronchi, materiale rotabile, sistemi di manovra e
carico, sistemi di segnalazione, ITS ect;
- Situazione gestionale e della domanda: operatori, orari, convogli linee accordi
legislativi, relazioni con centri logistici e porti ecc.
B – Analisi delle necessità:
- Situazione infrastrutturale: tronchi, materiale rotabile, sistemi di manovra, e
carico, sistemi di segnalazione, ITS ect;
- Situazione gestionale e della domanda: operatori, orari, convogli linee accordi
legislativi, relazioni con centri logistici e porti ecc.
C – Scenari (per ogni scenario descrizione delle caratteristiche, interventi necessari,
risultati attesi:)
- Do nothing: solo interventi gestionali;
- Do minimum: interventi infrastrutturali minimi;
- Do maximun: interventi infrastrutturali massici.
D – Linee e relazioni con centri logistici e porti:
- Studio di nuove possibili relazione con i centri logistici più prossimi;
- Studi di nuove possibili relazioni con i porti dell’alto Adriatico.
11 di 73
4 – RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ PREVISTE.
A - ANALISI DELLO STATO ATTUALE.
A.1 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE.
A.1.0 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: INQUADRAMENTO
GENERALE.
Il Porto di Venezia e la zona portuale industriale di Marghera si estendono su una
superficie complessiva di circa 20 milioni di mq con 205 km di rete ferroviaria interna
raccordata alla rete nazionale tramite due stazioni specializzate per il traffico merci.
Nella prima fase era stato studiato lo stato attuale del sistema ferroviario interno al Porto
di Venezia mettendo in evidenza i tronchi di binario in cui è suddivisa l’intera area. Fig .4 : Suddiv is ione de i t ronch i fe r rov ia r i .
Come si evince in Tav. A.1.0.1.0 “Planimetria generale del sistema ferroviario del Porto
di Venezia” allegata alla presente relazione, 3 sono i principali tronchi in cui si suddividono le
strade ferrate del Porto di Venezia:
Z.I. Fusina Porto
Petroli
Porto Commerciale
Vecchio Porto Commerciale
MESTRE
12 di 73
- Z.I. Fusina (indicata in colore arancio);
- Il Porto Commerciale (indicata in colore rosa);
- Il Porto Petroli (indicata in colore celeste).
I raccordi ferroviari sono riportati in rosso: seguono la direttrice principale MI-VE
arrivando a quello che, ad oggi, è il vecchio Porto Commerciale di Venezia (area in colore
giallo).
Mestre risulta essere lo snodo principale verso Milano e Padova-Bologna (ad ovest),
Trieste e Treviso (a nord), Venezia (ad est). E proprio da Mestre si dipartono i tre tronconi
ferroviari verso la zona industriale e commerciale di Venezia.
La prima area, Zona Industriale Fusina, è delimitata da Via Fratelli Bandiera ad ovest, si
spinge a sud fino al Naviglio Brenta e ad est fino ai Canali Industriali Sud ed Ovest che
portano al Canale Malamocco – Marghera; serve le aree di Malcontenta, Moranzani,
Montedison, il Vecchio Petrolchimico e l’interminabile via dell’elettricità.
La seconda area, il Porto Commerciale, è delimitata ad ovest e a sud dal Canale
Industriale Ovest, a nord dal Canale Industriale Nord e ad est dalla Laguna di Venezia.
La terza area, il Porto Petroli, è delimitata a nord da Via della Libertà, ad est e a sud dal
Canale Industriale Nord e ad ovest dalla Laguna di Venezia.
In questa seconda fase, per analizzare meglio nel suo complesso il sistema trasporti
merce, è stato studiato il sistema ferroviario ed idrografico Padova-Venezia. Nella Tav.
A.1.0.3.0 “Planimetria generale del sistema ferroviario ed idrografico Padova-Venezia” è
stato riportato sul C.T.R. in rosso l’intero sviluppo del raccordo ferroviario e si è evidenziato
il canale navigabile e l’idrografia. Al fine di comprendere meglio lo sviluppo dell’area
oggetto di questa analisi è stato inoltre analizzato l’ortofoto dell’area attraversata dai raccordi
ferroviari del sistema ferroviario Padova-Venezia per confrontarlo con il CTR (vedi Tav.
A.1.0.4.0 “Ortofoto del sistema ferroviario ed idrografico Padova-Venezia”).
13 di 73
A.1.1 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: TRONCHI.
Nella prima fase era stata fatta un’individuazione cartografica dei tronchi di binario del
sistema ferroviario del Porto di Venezia. In seguito all’incontro con i rappresentanti di
Esercizio Raccordi Ferroviari S.p.A. è stato fatto un primo aggiornamento della cartografia
mentre con accurati sopralluoghi sul raccordo ferroviario ERF si è verificata l’effettiva
presenza dei vari tronchi.
Nella Tav. A.1.1.1.0 “Planimetria generale del sistema ferroviario della zona di
Marghera” è riportato in rosso il raccordo ferroviario ERF, in azzurro il raccordo ferroviario
privato ed in verde il raccordo ferroviario non più esistente.
A Porto Marghera sono insediati i termial di sette aziende private, autorizzate ad operare
per conto di quelle imprese importatrici ed esportatrici che per i loro traffici occasionali o con
volumi di carico troppo ridotti, non è conveniente possedere una struttura portuale propria, ma
preferiscono piuttosto usufruire di servizi aperti al pubblico.
Vi sono infine diverse imprese molto importanti che a causa dei loro elevati volumi di
movimentazione merci, dispongono di proprie banchine dedicate esclusivamente allo scalo di
navi con carichi provenienti o destinati ai loro stessi stabilimenti.
I terminal privati e pubblici presenti sono di seguito riportati con la discriminante della
presenza o meno di un loro collegamento ferroviario diretto della banchina.
A.1.1.1 - OPERATORI PRIVI DI COLLEGAMENTO FERROVIARIO.
CEREOL ITALIA
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Ovest di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di cereali alla rinfusa in genere.
DECAL
(Banchine Decal 1S e Decal 2S)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Sud di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di prodotti petroliferi e chimici liquidi.
Un imponente oleodotto lo collega direttamente alla raffineria di Mantova.
ENEL - FUSINA
(Banchine Enel 3S, 4S, 5S)
Il principale insediamento portuale dell'Enel è situato nella zona di Fusina nell'entroterra
a sud di Marghera con un grande terminal lungo il Canale Industriale Sud per lo sbarco dei
propri carichi solidi e liquidi di carbone, ceneri di carbone e olio combustibile.
14 di 73
ENEL - MARGHERA
(Banchine Enel 1W, Enel 2W)
Il principale insediamento portuale dell'Enel è situato nella zona di Fusina nell'entroterra
a sud di Marghera, tuttavia l'Enel gestisce per per i propri carichi anche un terminal
supplementare localizzato lungo il Canale Industriale Ovest di Porto Marghera per lo sbarco
di propri carichi solidi e liquidi di carbone e olio combustibile.
ENI REFINING
(Banchine Agip P. 2M, Agip P. 3M e Agip 4B, Agip S.Leonardo 1, Agip S.Leonardo 2)
ENI divisione Refining dispone di un terminal minore localizzato entro la Darsena
Petroli e lungo il Canale Brentelle di Porto Marghera dove svolge in proprio l'attività di
imbarco e sbarco di prodotti petroliferi liquidi e sostanze organiche e di un terminal principale
situato nell'isola di San Leonardo della laguna di Venezia dove attraccano navi cisterne
VLCC per la discarica di petrolio greggio, raggiungibile dalla terraferma solo con mezzi
nautici e collegato alla propria raffineria (con possibilità raccordo a diramazioni verso
raffinerie di altri enti petroliferi) tramite un oleodotto translagunare.
ERACLIT
(Banchina Eraclit W)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Ovest di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di magnesite alla rinfusa e derivati.
FINCANTIERI
(Banchine di allestimento 1N, colli pesanti, bacino costruzioni navali)
La Fincantieri è uno stabilimento di costruzioni navali che dispone di alcuni accessi al
mare privati per il varo e l'allestimento delle navi ultimate ed è localizzato all'estremità del
Canale Industriale Nord di Porto Marghera.
FINTITAN
(Banchina Fintitan B)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Brentelle di Porto Marghera e svolge in proprio
attività di imbarco e sbarco di cemento alla rinfusa.
GRANDI MOLINI
(Banchine Grandi Molini 1W, Grandi Molini 2W, Silos Granari del Veneto W)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Ovest di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di grano alla rinfusa e cereali in genere.
IDROMACCHINE
(Banchina Idromacchine W)
15 di 73
Lo stabilimento Idromacchine produce motori generalmente destinati a costruzioni
navali e pertanto usufruisce di un proprio accosto che si affaccia direttamente sul Canale
Industriale Ovest di Porto Marghera da dove sbarca materiali siderurgici per le proprie
lavorazioni ed imbarca i macchinari finiti che ha prodotto.
ILVA
(Banchine Ilva 1N, Ilva 2N, Ilva 3N)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Nord di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di prodotti siderurgici finiti, prevalentemente coils e
lamiere.
ITALCEMENTI
(Banchina Italcementi S)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Sud di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di cemento e di altre materie prime e prodotti semilavorati
dello stesso settore.
PAGNAN
(Banchine Pagnan 1S, Pagnan 2S)
Il terminal è localizzato nella darsena situata all'estremità più interna del Canale
Industriale Sud di Porto Marghera, in prossimità dell'abitato della frazione di Malcontenta, e
svolge in proprio attività di imbarco e sbarco di mais alla rinfusa.
PETROVEN
(Banchina Esso 3M)
Il terminal è localizzato entro il Porticciolo Petroli di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di prodotti petroliferi liquidi.
PYROS
(Banchine Pyros 1B, Pyros 2B, Pyros 3B)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Brentelle di Porto Marghera e svolge in proprio
attività di imbarco e sbarco di prodotti petroliferi liquidi.
SAN MARCO PETROLI
(Banchine San Marco 1S, San Marco 2S)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Sud di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di prodotti petroliferi liquidi.
SIRMA
(Banchina Sirma S)
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Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Sud di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di materiali refrattari alla rinfusa.
TREMOLADA
(Banchina Italchimica W)
Il terminal è localizzato lungo il Canale Industriale Ovest di Porto Marghera e svolge in
proprio attività di imbarco e sbarco di fertilizzanti e materie prime per fertilizzanti sia solidi
che liquidi.
A.1.1.2 - OPERATORI DOTATI DI COLLEGAMENTO FERROVIARIO.
Allo stato attuale i principali operatori e terminalisti presenti nel Porto di Venezia
risultano essere:
- Terminal Intermodale Venezia, TIV;
- Terminal Vecon;
- Terminal Multiservice;
- Terminal Rinfuse Italia;
- Terminal Rinfuse Marghera;
- Centro Intermodale Adriatico.
Rispetto alle merceologie di interesse del settore ferroviario, che dovrebbe divenire
maggiormente strategico nello sviluppo futuro, risultano così distribuiti:
Segmenti di interesse ferroviario Operatori
Minerali e rinfuse solide
Terminal Intermodale Venezia Terminal Rinfuse Italia
Multiservice Centro Intermodale Adriatico
Prodotti siderurgici Terminal Intermodale Venezia
Multiservice Centro Intermodale Adriatico
Rottame di ferro Multiservice
Centro Intermodale Adriatico Terminal Rinfuse Italia
Combustibili solidi Terminal Rinfuse Italia Terminal Rinfuse Marghera
Combinato (containers) Vecon – S. Marco
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A.1.2 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: MATERIALE ROTABILE.
Attraverso un rilievo fotografico si sono documentate le condizioni effettive in cui
versano le rotaie visitate durante i sopralluoghi.
Nelle Tav. A.1.2.1.1- A.1.2.1.5 “Rilievo fotografico del sistema ferroviario della zona di
Marghera - Fogli 1/5-5/5”si possono vedere in alcuni punti rotaie ricoperte da vegetazione,
interruzioni di tratte segnalate con opportuna segnaletica, uno dei due parchi di presa e
consegna ed i vari punti critici costituiti da interferenze con strade e con ingressi privati.
L’importanza di individuare questi punti critici per poterli poi analizzare
successivamente spiega la realizzazione della Tav. A.1.2.2.0 dove sono state segnalate con
opportuna simbologia le interferenze con ingressi privati, le interferenze con strade di grosso
traffico e con quelle di medio traffico.
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A.1.3 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: SISTEMI DI MANOVRA E
CARICO.
I soggetti interessati alla movimentazione delle merci sono:
• R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana): società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie
dello Stato.
Ha il compito di gestire le infrastrutture.
Dal 1/01/08 (attuazione del decreto legislativo 188/2003) compone o scompone i
treni e movimenta i carri dalla stazione ai parchi di presa e consegna di E.R.F. e
viceversa.
• CARGO (Trenitalia): impresa ferroviaria in possesso della prima Licenza – rila-
sciata dal Ministero dei Trasporti – e del Certificato di sicurezza – rilasciato da
R.F.I. – (articoli 6 e 10 del decreto legislativo 188/2003).
Coordina le attività di movimentazione dei treni all’interno della stazione di Venezia
Scalo Marghera e ne cura l’inoltro fino a destino (verifica l'integrità e l’idoneità di
ogni singolo carro prima della partenza).
Fino al 31/12/07 componeva o scomponeva i treni e movimentava i carri dalla
stazione ai parchi di presa e consegna e viceversa.
• S.f.l. (Servizi Ferroviari e Logistici): società all'interno della quale il 75% è
dell'Autorità Portuale di Venezia e il resto partecipato da gruppi industriali.
È titolare della concessione per la gestione dei binari del porto commerciale di
Venezia. Con effetto dal 01/01/2008 è stata interamente conferita in E.R.F..
Ha appaltato la parte operativa delle manovre a Esercizio Raccordi Ferroviari.
• E.R.F. (Esercizio Raccordi Ferroviari): società che ha in concessione fino al 2023
il 90% del raccordo base.
Movimenta i carri dai parchi di presa e consegna alle ditte raccordate/terminal e
viceversa (attraverso il "raccordo base" per la zona industriale ed attraverso i binari
del porto per i moli).
A.1.3.1 – RETE FERROVIARIA ITALIANA
La società Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.), nata dal processo di riorganizzazione del
Gruppo F.S. conclusosi il 1° luglio 2001, opera, in forza dell’Atto di Concessione rilasciato
dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione (D.M. 138/T del 31 ottobre 2000), in qualità
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di Gestore dell’Infrastruttura nazionale. R.F.I. è controllata al 100% dal Gruppo Ferrovie
dello Stato.
Dal 1/01/08 R.F.I. compone o scompone i treni e movimenta i carri dalla stazione ai
parchi di presa e consegna e viceversa.
Rilascia le autorizzazioni sui raccordi.
Venezia Scalo Marghera è una stazione di R.F.I. S.p.a. a tutti gli effetti di circolazione
ed è inserita come tale nel PIR (Prospetto Informativo della Rete), il documento che disciplina
i rapporti con le imprese di trasporto (previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo
188/2003, in attuazione dell'articolo 3 della direttiva 2001/14/CE). Il PIR contiene in maniera
dettagliata tutte le informazioni riguardanti le condizioni di accesso alla rete, i requisiti e le
modalità di utilizzo dell'infrastruttura da parte delle imprese ferroviarie in possesso di
Licenza, rilasciata dal Ministero dei Trasporti e, Certificato di sicurezza, rilasciato dalla stessa
R.F.I., (articoli 6 e 10 del decreto legislativo 188/2003).
La stazione è costituita da :
• un “Fascio Circolazione”composto da 7 binari centralizzati per arrivi e partenze
più 2 centralizzati solo per partenze (elettrificati per circa 150 metri dal lato Me-
stre);
• un “Fascio Riordino/Smistamento-Presa/Consegna”composto da 13 binari non
centralizzati;
• uno “Scalo Pubblico” composto da 4 binari tronchi.
Dei binari del Fascio Circolazione un binario, nello specifico il binario 9, deve essere
libero per consentire la circolazione dei locomotori elettrici.
Mentre nel Fascio Riordino/Smistamento-Presa/Consegna sono presenti una pesa
dinamica e una pesa statica. La pesa dinamica è posta sul binario 12 che quindi deve essere
sempre libero, mentre la pesa statica è sul binario 11 e funziona solo su richiesta di R.F.I. (non
molto frequente).
La maggior parte dei treni (circa l’80%) che arriva in stazione sono composti di 22-26
carri (treni blocco) che Cargo smista in base al programma di carico. Giornalmente arriva da
Cervignano un treno multicliente che deve essere suddiviso e smistato.
I treni che arrivano sono comunque in gran parte vuoti (80 ÷ 90 %).
I treni destinati ai 23 raccordati della zona industriale arrivano nel “Fascio
Circolazione” e sono da qui portati nei due parchi di E.R.F. (per la maggior parte nel Parco
Breda).
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I carri che invece devono andare al Porto Commerciale si collocano nel “Fascio
Riordino/Smistamento-Presa/Consegna” all’interno della stazione merci di Venezia Scalo
Marghera e da qui portati alle varie banchine.
Dalla stazione partono anche treni composti da cisterne private cariche di gasolio o
benzina; nello specifico il traffico è:
5 treni alla settimana per Brennero - Austria
5 treni alla settimana per Tarvisio - Austria
Ogni settimana, inoltre, c’è un treno (A/R) per Spineta e 2 (A/R) per Rho che
trasportano prodotti chimici.
Attualmente il traffico merci di Mestre, con origine e destinazione al Porto (arrivi +
partenze), alla zona industriale e allo scalo pubblico, è di circa 110 treni alla settimana, dei
quali 12 da e per Cervignano, un treno per Terni ed il restante nella direttrice Ovest (Milano,
Verona, Brescia, Rho, Cremona, Genova, ecc.).
Attualmente giacciono presso Trenitalia n. 300 richieste di tracce ferroviarie non
raddoppiate per problematicità inerenti la capacità del parco presa/consegna della Stazione di
Venezia Scalo Marghera.
A.1.3.2 – CARGO (TRENITALIA)
CARGO (Trenitalia) è l’impresa ferroviaria (operatore di un servizio e proprietaria dei
carri) che gestisce l’organizzazione della movimentazione, la verifica della circolabilità e
l’inoltro fino a destino dei treni.
Fino al 31/12/07 componeva (in partenza) o scomponeva (in arrivo) i treni nei binari
della stazione Venezia Scalo Marghera “Molo A”(dal 1/01/08 lo fa R.F.I.).
Visto che attualmente è in corso il passaggio di consegna di Cargo a R.F.I. delle
manovre l’analisi seguente riguarda lo stato di fatto fotografato al 31/12/07.
I carri destinati ai raccordati della zona industriale arrivano nel “Fascio Circolazione” e
da qui Cargo li porta nei due parchi di E.R.F. nell’arco delle 24 ore (i carri che arrivano prima
delle 12.00 vengono consegnati entro le ore 14.00, quelli che, invece, arrivano dopo tale
orario vengono consegnati entro le ore 8.00 del giorno dopo).
Attualmente, per accordi interni, alcuni carri li viene a prendere direttamente E.R.F. e
successivamente li consegna ai singoli raccordati.
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Una specifica tecnica prescrive che sui binari centralizzati del “Fascio Circolazione” il
piazzamento del materiale avvenga non prima di 3 ore dalla partenza ed il prelievo del
materiale avvenga entro 3 ore dall’arrivo.
I carri destinati ai terminal del Porto Commerciale vengono collocati nel “Fascio
Riordino/Smistamento-Presa/Consegna”. Da qui devono essere portati da E.R.F. (per conto di
S.f.l.) alle banchine e restituiti a Cargo nell’arco delle 72 ore.
I carri destinati ai terminal del Porto Commerciale sono collocati (facendo
esclusivamente manovre di trazione) nel “Fascio Riordino/Smistamento-Presa/Consegna”.
I carri destinati ai raccordati della zona industriale vengono trainati dal “Fascio
Circolazione” fino al raccordo Azotati, attraversando la linea dorsale Mestre - Venezia Scalo
Marghera.
Tale attraversamento è consentito da un deviatoio elettrico comandato dalla stazione di
Mestre.
L’utilizzo del raccordo Azotati (di proprietà di E.R.F.) è consentito da un accordo
interno con la stessa E.R.F..
Percorso dalla stazione Venezia Scalo Marghera al Parco Breda
Il locomotore diesel di manovra:
aggancia il treno composto da carri (materiali) destinati al Parco Breda;
traina i carri e, utilizzando un deviatoio elettrico comandato dalla stazione, passa
sul raccordo Azotati;
si ferma per le manovre manuali di chiusura della sbarra del passaggio a livello
di via delle Macchine;
attraversa l’incrocio;
si ferma per le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello;
continua a trainare i carri sul raccordo Azotati fino al passaggio a livello di via
delle Industrie ripetendo la procedura di prima;
riprende a trainare i carri lungo l’asta Porto fino a quando, previa autorizzazione
della “Cabina A” di Mestre e utilizzando un altro deviatoio elettrico comandato
dalla stazione, attraversa la dorsale Mestre - Venezia Scalo Marghera;
torna indietro spingendo i carri e passa sul raccordo di E.R.F.;
arriva al Parco Breda e colloca i carri in un binario libero, assicurando
l’immobilizzazione della colonna di carri (freno a mano).
Percorso dalla stazione Venezia Scalo Marghera al Parco Nuovo
Il locomotore diesel di manovra:
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aggancia il treno composto da carri (materiali) destinati al Parco Nuovo;
traina i carri e, utilizzando un deviatoio elettrico comandato dalla stazione, passa
sul raccordo Azotati;
si ferma per le manovre manuali di chiusura della sbarra del passaggio a livello
di via delle Macchine;
attraversa l’incrocio;
si ferma per le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello;
continua a trainare i carri sul raccordo Azotati fino al passaggio a livello di via
delle Industrie;
si ferma per le manovre manuali di chiusura della sbarra del passaggio a livello;
riprende a trainare i carri sul raccordo Azotati ed in taluni casi (quando la
tradotta è troppo lunga) impegna, previa autorizzazione della “Cabina A” di
Mestre, l’asta Porto;
torna indietro spingendo i carri;
sempre in spinta, colloca i carri in un binario libero del Parco Nuovo utilizzando
il deviatoio opportuno di E.R.F. ed assicura, infine, l’immobilizzazione della
colonna di carri (freno a mano).
si effettuano le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello.
A.1.3.3 – ESERCIZIO RACCORDI FERROVIARI (E.R.F.)
Con effetto dal 01/01/2008 Servizi Ferroviari e logistici S.r.l. (S.F.L.) è stata conferita
in Esercizio Raccordi Ferroviari di Porto Marghera S.p.A. (E.R.F.).
Il materiale ferroviario, arrivato a Marghera, viene consegnato da Cargo ad ERF nei
parchi di presa e consegna e portato da ERF ai singoli raccordati destinatari dei carri.
Successivamente ERF preleva i carri dai raccordati e li consegna a Cargo nei parchi di
presa e consegna per essere poi portati in stazione "Molo A" per la composizione dei treni.
E.R.F. svolge l’attività di trazione per la movimentazione deii carri dai parchi di presa e
consegna alle ditte raccordate della zona industriale (attraverso il "raccordo base") e, ai
terminal del porto commerciale (attraverso i binari del porto).
Per la movimentazione dei carri E.R.F. utilizza esclusivamente locomotori da manovra
diesel (di varia potenza) regolarmente controllati e verificati da personale FS.
Per le manovre interne ai raccordi o terminal, vengono utilizzati vari mezzi.
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Sia i binari del raccordo base che quelli del porto incrociano spesso la viabilità stradale,
con incroci senza barriere.
Sono tutti segnalati con l'opportuna segnaletica (croce di S. Andrea singola o doppia e
segnale di preavviso) e vengono impegnati dalle tradotte con segnalazione del personale di
manovra a terra (con bandire rosse o luce rossa).
Quando si devono raggiungere i raccordati Beltrame e Ilva si utilizza il raccordo Azotati
e il raccordo Ilva, attraversando 2 passaggi a livello con barriere (incrocio con via delle
Industrie e con via delle Macchine) gestiti direttamente da R.F.I. e incrociando la dorsale
Mestre - Venezia Scalo Marghera.
I 2 parchi di presa e consegna hanno un numero di binari sufficiente che in passato ha
consentito un traffico industriale fino a 26.000 carri all’anno lavorando con doppi turni.
Nel 2007 sono stati movimentati 18.152 carri senza riscontrare particolari difficoltà e
con una potenzialità notevolmente superiore.
Percorso dal Parco Nuovo ai raccordati Beltrame e Ilva
I maggiori problemi di movimentazione dei carri da parte di E.R.F. si riscontrano, come
è ovvio, quando la stessa è costretta ad attraversare la dorsale Mestre - Venezia Scalo
Marghera. Questa manovra richiede tempi di attesa a volte molto lunghi determinati dalle
necessarie autorizzazioni da parte della centrale operativa della stazione di Mestre.
I casi in cui E.R.F. è costretta a fare questa operazione sono essenzialmente due:
- quando movimenta i carri da un parco all’altro;
- quando impegna il raccordo Beltrame/Ilva per consegnare o ritirare carri.
Premesso che, nel 2007, la movimentazione di carri verso i raccordati Beltrame e Ilva
ha rappresentato circa l’1% della movimentazione nel raccordo base, si è ritenuto comunque
necessario descrivere in modo dettagliato tale manovra in quanto emblematica dei problemi di
E.R.F..
La descrizione del percorso fra i due parchi viene omessa in quanto già descritta nel
capitolo 4.3.
Il locomotore diesel di manovra:
aggancia i carri e li spinge fuori dal Parco Nuovo, il tutto con la barriera del
passaggio a livello abbassata;
spinge i carri fino ad impegnare il raccordo Azotati;
traina i carri sul raccordo Azotati superando l’incrocio con via delle Industrie;
si ferma per le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello;
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continua a trainare i carri sul raccordo Azotati fino all’incrocio di via delle
Macchine;
si ferma per le manovre manuali di chiusura della sbarra del passaggio a livello;
attraversa l’incrocio;
si ferma per le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello;
riprende a trainare i carri sul raccordo Azotati fino a quando, attraverso un
deviatoio elettrico comandato dalla stazione, attraversa il raccordo elettrificato
(dorsale Mestre - Venezia Scalo Marghera);
spinge i carri su un’asta di E.R.F.;
si ferma per le manovre manuali di chiusura della sbarra del passaggio a livello;
attraversa l’incrocio di via delle Macchine;
si ferma per le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello;
riprende a spingere i carri fino a quando attraverso un deviatoio passa sul
raccordo Ilva;
continua a trainare i carri sul raccordo Ilva fino all’incrocio di via delle
Macchine;
si ferma per le manovre manuali di chiusura della sbarra del passaggio a livello;
attraversa per la terza volta l’incrocio;
si ferma per le manovre manuali di apertura della sbarra del passaggio a livello;
riprende a trainare i carri fino a raggiungere i due raccordati;
le operazioni si ripetono per l’uscita del locomotore (a vuoto);
il tutto si ripete per il ritiro dei carri.
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A.1.4 – SISTEMI DI SEGNALAZIONE.
Sia i binari del raccordo base che quelli del porto incrociano spesso la viabilità stradale,
con passaggi a livello senza barriere. Sono tutti segnalati con l'opportuna segnaletica (croce di
S. Andrea singola o doppia e segnale di preavviso) e vengono impegnati dalle tradotte con
segnalazione del personale di manovra a terra (con bandire rosse o luce rossa). Ci sono 2
passaggi a livello con barriere (incrocio con via delle Industrie e con via delle Macchine)
automatizzati e gestiti direttamente da RFI.
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A.1.5 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: I.T.S.
Dalle ricerche svolte non risultano presenti particolari meccanismi per gestire la
congestione del traffico.
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A.2 - SITUAZIONE GESTIONALE E DELLA DOMANDA.
Cargo lavora con turni in terza (pomeriggio, mattina e notte) per 6 giorni alla settimana
(lo scalo è chiuso dalle 21.00 del sabato alle 21.00 della domenica) seguendo un programma
annuale a cui vengono apportate variazioni circa una volta al mese.
A questo si aggiunge una riprogrammazione settimanale con conferme e richieste di
effettuazioni straordinarie o soppressioni. Inoltre vi è una riprogrammazione giornaliera,
sempre con richieste di effettuazioni straordinarie o soppressioni, cui Cargo risponde in modo
favorevole o negativo in giornata.
Per gestire la movimentazione dei carri si utilizza il S.I.R. (Sistema Informativo
Rotabili).
La movimentazione dei carri è eseguita solo con manovre a trazione in avanti e in dietro
(la manovra a spinta è vietata in questo tipo di stazione) utilizzando esclusivamente
locomotori da manovra diesel (di varia potenza); tali mezzi sono regolarmente controllati e
verificati da personale FS.
E.R.F possiede dieci locomotori ed ha un organico di trentatre dipendenti che lavora da
lunedì al venerdì dalle ore otto alle diciassette.
C’è un solo organo di gestione rappresentato da Sistemi Territoriale per garantire una
maggiore fluidità del lavoro e della sicurezza.
L’area, nel suo insieme, presenta consistenti problemi legati alla bonifica ed alla
riconversione.
Ciononostante, nell’ultimo decennio l’area nel suo insieme è stata oggetto di interesse
imprenditoriale.
Inoltre, è ben lungi dall’essere considerabile nell’insieme un’area “dismessa”.
La presenza di Porto Marghera, con il suo patrimonio di ettari ed infrastrutture
strategiche, si inserisce pertanto in un nord est caratterizzato da un eccessivo consumo di
territorio, squilibrio ambientale, degrado paesaggistico e con evidenti disagi generati
dall’urgenza di affrontare con serietà e puntualità il tema del rischio industriale.
Allo stato attuale i collegamenti ferroviari sono stati parzialmente adeguati, pur in
mancanza di un strategia aziendale altrettanto adeguata da parte delle ferrovie.
Per contro, a questa condizione deficitaria del sistema infrastrutturale regionale, si
contrappone la crescita intensa e continua del volume complessivo di traffico, sia delle
persone che delle merci e, conseguentemente la maggior congestione e la crescita, con ritmi
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oramai insostenibili, dei tempi medi di percorrenza delle tratte urbane, soprattutto di quelle
dell’area veneziana.
Nella TAV. 2.1 “Planimetria generale del sistema ferroviario della zona di Marghera
con indicazione delle principali tipologie di merci trasportate” sono indicati i raccordi gestiti
da ERF.
Da rilevazioni effettuate da RFI nei mesi di Ottobre e Novembre del 2005, il traffico
merci interessante l’impianto di Mestre in una settimana tipo si presentava nel modo seguente:
Treni in arrivo 60 Carri in arrivo 1.165 Tonnellate in arrivo 37.352
Treni in partenza 69 Carri in partenza 1.278 Tonnellate in partenza 65.734
A Giugno del 2006, è stato inaugurato il nuovo scalo ferroviario al Molo A denominato
“Venezia Marghera Scalo”. Questo intervento, ormai concluso, rientra nel più ampio progetto
di potenziamento da parte di RFI, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello
Stato, del nodo di Venezia-Mestre che prevede investimenti per circa 115 milioni di euro.
L’obiettivo è di massimizzare l’accesso al porto minimizzando le inefficienze delle
strutture e infrastrutture marittime e terrestri.
Il nuovo scalo garantisce una potenzialità di 40 treni al giorno ottenendo maggiori
capacità di trasporto delle linee e delle stazioni sia per quel che riguarda la nuova linea Alta
Velocità/Alta Capacità Milano-Venezia che per il traffico regionale.
Il nuovo impianto ferroviario comprende la costruzione di un fascio di 15 binari lunghi
complessivamente 6.500 metri per la composizione e scomposizione dei treni, oltre alla
realizzazione del nuovo impianto ACEI a servizio del fascio binari di arrivo e partenza dei
treni. Dal nuovo terminal del Molo A i treni, già composti e completi di locomotore elettrico,
utilizzando un apposito impianto a terra, partono direttamente per le destinazioni previste,
senza alcuna scomposizione del carico.
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A.2.1 – SITUAZIONE GESTIONALE E DELLA DOMANDA: QUANTITÀ DI
MERCE TRASPORTATA
Le tavole dalla A.2.2.1 alla A.2.2.4 allegate alla presente relazione, riportano i dati
inerenti il numero di carri movimentati dal 1996 al 2007 da E.R.F. all’interno del raccordo
base.
Le tavole, con l’ausilio di linee di colore diverso, riportano, anno per anno, la quantità
di carri che hanno attraversato le varie zone del raccordo.
Con le lettere dalla A alla E si sono individuate le sezioni di entrata ai due parchi E.R.F.
(Parco Nuovo con le lettere A e B e Parco Breda con le lettere C e D) e al Fascio Riordino
Presa/Consegna della Stazione di Venezia Scalo Marghera (lettera E).
Di seguito viene riportata una tabella riepilogativa del traffico negli anni analizzati.
Tab. A .1 – Carr i mov imenta t i ne l raccordo base da l 1996 a l 2007
24.291 23.053
25.445
20.895
17.303
18.485
15.703 14.851
10.004
13.500 14.307
18.152
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
TOTALE CARRI ANNUITOTALE CARRI ANNUI
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A.2.2 – SITUAZIONE GESTIONALE E DELLA DOMANDA: TIPOLOGIA DI
MERCE TRASPORTATA
L’analisi della quantità di merce trasportata di cui al punto precedente, è stata ampliata
considerando le tipologie di materiale trasportate.
La tabella sottostante riporta la tipologia di materie trasportato anno per anno.
La tavola A.2.1 riporta anche i grafici inerente gli stessi dati.
TIPOLOGIA DI 1996 1997 1998 1999 2000 2001 MERCE TRASPORTATA n. carri n. carri n. carri n. carri n. carri n. carri
Acetoncianidrina 654 780 733 663 827 771 Argilla 283 169 72 132 129 151 Carbone 1404 1580 1350 412 167 113 Carta 534 709 399 168 360 163 Cereali/Farine 1718 2654 3518 991 960 3120 Cisterne 537 430 472 430 249 286 Containers 2565 357 542 648 332 168 Ferro-Ghisa/Rottame Ferroso 847 702 4607 6017 3933 3030
Laminati 6693 6927 5281 4491 5259 4843 Lastre vetro 43 16 11 0 0 0 Mat. Ferroviario 271 347 426 262 247 321 Prodotti chimici 3852 3124 2180 1873 1640 1179 Prodotti petroliferi 3598 3819 4543 3820 2443 3286 Tabacchi 728 751 633 292 240 444 Vino 167 249 307 257 257 172 Altro 397 439 371 439 260 438 TOTALE 24291 23053 25445 20895 17303 18485
TIPOLOGIA DI 2002 2003 2004 2005 2006 2007 MERCE TRASPORTATA n. carri n. carri n. carri n. carri n. carri n. carri
Acetoncianidrina 790 890 1128 1175 1206 1233 Argilla 72 79 5 1 0 0 Carbone 69 237 5 0 19 0 Carta 60 97 225 210 282 405 Cereali/Farine 2314 1118 1757 4003 1092 647 Cisterne 446 378 294 292 238 233 Containers 110 107 0 0 2181 2190 Ferro-Ghisa/Rottame Ferroso 1080 1702 1075 1160 2091 5758
Laminati 3238 2260 1293 1406 1223 302 Lastre vetro 0 0 0 30 0 0 Mat. Ferroviario 221 459 271 204 0 282 Prodotti chimici 885 857 717 659 970 2356 Prodotti petroliferi 6005 6538 3183 3629 4556 4727 Tabacchi 251 125 44 5 0 0 Vino 19 0 0 0 0 0 Altro 143 4 7 726 449 19 TOTALE 15703 14851 10004 13500 14307 18152
Tab. A .2 – T ipo log ia d i merc i t raspor ta ta ne l raccordo E.R.F .
A
PART
I
A.2.3.
mese.
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Margh
T
T
T
A.2.3 – SI
TENZE
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La quantità
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Totale Carri C
Totale Carri V
1.2.3.4.5.
Totale C. Caric
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Tab
Gennaio
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0000000000000000
Tota
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0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
Tota
NE GESTI
presente e n
ovimentazio
riferisce ai
dicati.
b. A .3 – Car r i c
Tab. A .4 –
Febbraio
Marzo
74 556
422 3.591
TOle Carri
Gennaio
Febbraio
M
5.539 496 4
TOTle Carri
IONALE
nelle succes
one di carri
carri arriva
car ich i e car r i v
Car r i to ta l l i a r r
Aprile Maggio
390 323
3.165 3.221
TALE ARCarichi
Marzo
Aprile
Mg
4.147 3.555 3.
TALE ARCarichi
E DELLA
ssive pagine
nell’arco de
ati e partiti
vuot i a r r iva t i a M
r iva t i a Mest re
Giugno
Luglio
355 678
3.367 3.165
RRIVI e Carr
Maggio
Giugno
Luo
.544 3.722 3.8
RRIVI + Carri
A DOMA
e e nelle tav
ello scorso
dalla Stazio
Mest re ne l 2007
nel 2007
oAgosto
Settembre
725 657
5 2.081 3.418
i Vuoti
uglio
Agosto
Setmb
843 2.806 4.0
i Vuoti
ANDA: AR
vole A.2.3.1
anno 2007
one di Vene
7
eeOttobre
Novembre
870 669
8 3.298 2.927
ttebre
Ottobre
Novmbr
75 4.168 3.59
31 di 73
RRIVI E
1, A.2.3.2,
divisi per
ezia Scalo
ee
Dicembre
9 456
7 2.416
vere
Dicembre
96 2.872
T
T
T
Totale Carri C
Totale Carri V
1.
2.
3.
4.
5.
Totale C. Caric
Tab
Gennaio
arichi 3.046
uoti 1.665
0
000
000
000
000
000
Tota
chi + C.Vuoti
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
Tota
b. A .5 – Car r i c
Tab. A .6 –
Febbraio
Marzo
474 3.233
94 908
TOTAle Carri
Gennaio
Febbraio
M
4.711 568 4
TOTAle Carri
car ich i e car r i v
Car r i to ta l i pa r
Aprile Maggio
3.075 3.037
542 614
ALE PARCarichi
Marzo
Aprile
Mg
4.141 3.617 3.
ALE PARCarichi
vuot i par t i t i da M
r t i t i da Mes t re n
Giugno
Luglio
2.904 3.082
856 798
RTENZE e Carri
Maggio
Giugno
Luo
.651 3.760 3.8
RTENZE + Carri
Mest re ne l 2007
nel 2007
oAgosto
Settembre
2.666 4.038
582 592
i Vuoti
uglio
Agosto
Setmb
880 3.248 4.6
i Vuoti
7
eeOttobre
Novembre
8 4.067 2.942
647 820
ttebre
Ottobre
Novmbr
30 4.714 3.76
32 di 73
ee
Dicembre
2 2.181
649
vere
Dicembre
62 2.830
T
T
T
Totale Carri C
Totale Carri V
1.2.3.4.5.6.7.
Totale C. Caric
Tab. A .7
Gennaio
arichi 4.238
uoti 6.012
0000000000000000000000
TTota
chi + C.Vuoti 1
02.0004.0006.0008.000
10.00012.000
TTota
7 – Car r i car ich
Tab. A .8 – Car r
Febbraio
Marzo
548 3.789
516 4.499
TOTALE Ale Carri
Gennaio
Febbraio
M
10.2501.064 8
TOTALE Ale Carri
hi e car r i vuo t i a
r i to ta l i a r r iva t
Aprile Maggio
3.465 3.360
3.707 3.835
ARRIVI‐Carichi
Marzo
Aprile
Mg
8.288 7.172 7.
ARRIVI‐Carichi
ar r iva t i e par t i t i
e par t i t i da Mes
Giugno
Luglio
3.259 3.760
4.223 3.963
‐PARTENi e Carr
Maggio
Giugno
Luo
.195 7.482 7.7
PARTEN + Carri
i da Mes t re ne l
s t re ne l 2007
oAgosto
Settembre
0 3.391 4.695
3 2.663 4.010
NZEi Vuoti
uglio
Agosto
Setmbe
723 6.054 8.7
NZEi Vuoti
2007
eeOttobre
Novembr
5 4.937 3.61
0 3.945 3.74
ttebre
Ottobre
Novmbe
05 8.882 7.35
33 di 73
ee
Dicembre
1 2.637
7 3.065
ver
Dicembre
58 5.702
34 di 73
A.2.4 – SITUAZIONE GESTIONALE E DELLA DOMANDA: DESTINAZIONI E
PROVENIENZE
Nelle tabelle sottostanti e nella tavola A.2.4 sono riportati il numero di treni in arrivo e
in partenza alla settimana suddivisi per le loro destinazioni.
Tab. A .9 – Tren i in par tenza da Venez ia Sca lo Marghera a l la se t t imana
10
566
2111
322
33
15
12
19
1
ADRIA
BRENNERO
CERVIGNANO SM.
DOMEGLIARA ‐ S.A.
LA SPEZIA MIGL.
MILANO CERTOSA
RHO
SPINETTA
TERNI
VERONA P. VESCOVO
VOGHERA
N. TRENI MERCI IN PARTENZA ALLA SETTIMANA PER:
N. TRENI MERCI IN PARTENZA ALLA SETTIMANA
35 di 73
Tab. A .10 – Tren i in a r r ivo a Venez ia Sca lo Marghera a l la se t t imana
11
20
67
111
322
33
02
111
91
ADRIA
BRENNERO
CERVIGNANO SM.
DOMEGLIARA ‐ S.A.
LA SPEZIA MIGL.
MILANO CERTOSA
RHO
SPINETTA
TERNI
VERONA P. VESCOVO
VOGHERA
N. TRENI MERCI IN ARRIVO ALLA SETTIMANA DA
N. TRENI MERCI IN ARRIVO ALLA SETTIMANA
36 di 73
Tab. A .11 – Tren i in par tenza e ar r i vo da Venez ia Sca lo Marghera a l la se t t imana
1
1
2
0
6
7
1
1
1
3
2
2
3
3
0
2
1
1
1
9
1
1
0
5
6
6
2
1
1
1
3
2
2
3
3
1
5
1
2
1
9
1
ADRIA
ALESSANDRIA SM.
BRENNERO
CAVA TIGOZZI
CERVIGNANO SM.
CREMONA
DOMEGLIARA ‐…
GENOVA VOLTRI …
LA SPEZIA MIGL.
LONATO
MILANO CERTOSA
MODENA
RHO
S. PIETRO IN Gù
SPINETTA
TARVISIO B.V.
TERNI
VERDELLO …
VERONA P. …
VERONA P.N. SC.
VOGHERA
N. TRENI MERCI IN ARRIVO E IN PARTENZA ALLA SETTIMANA :
N. TRENI MERCI IN ARRIVO ALLA SETTIMANA N. TRENI IN PARTENZA ALLA SETTIMANA
37 di 73
A.2.5 – SITUAZIONE GESTIONALE E DELLA DOMANDA: ORARI DI
PARTENZA E ARRIVO
Nelle tabelle sottostanti e nella tavola A.2.5 sono riportati il numero di treni in arrivo e
in partenza alla settimana suddivisi per le fasce orarie di arrivo e partenza.
Tab. A .11 – Tren i in a r r ivo a Venez ia Sca lo Marghera a l la se t t imana
0
0
6
4
3
0
1
0
1
5
8
0
0
0
0
5
2
1
4
2
3
3
0
0
0,00 ‐ 1,00
1,00 ‐ 2,00
2,00 ‐ 3,00
3,00 ‐ 4,00
4,00 ‐ 5,00
5,00 ‐ 6,00
6,00 ‐ 7,00
7,00 ‐ 8,00
8,00 ‐ 9,00
9,00 ‐ 10,00
10,00 ‐ 11,00
11,00 ‐12,00
12,00 ‐ 13,00
13,00 ‐ 14,00
14,00 ‐ 15,00
15,00 ‐ 16,00
16,00 ‐ 17,00
17,00 ‐ 18,00
18,00 ‐19,00
19,00 ‐ 20,00
20,00 ‐ 21,00
21,00 ‐ 22,00
22,00 ‐ 23,00
23,00 ‐ 24,00
N. TRENI MERCI IN ARRIVO ALLA SETTIMANA
NELLE FASCE ORARIE:
N. TRENI MERCI IN ARRIVO ALLA SETTIMANA
38 di 73
Tab. A .12 – Tren i in par tenza da Venez ia Sca lo Marghera a l la se t t imana
1
1
0
6
8
0
2
1
0
3
0
5
5
3
0
2
1
0
2
0
11
0
2
3
0,00 ‐ 1,00
1,00 ‐ 2,00
2,00 ‐ 3,00
3,00 ‐ 4,00
4,00 ‐ 5,00
5,00 ‐ 6,00
6,00 ‐ 7,00
7,00 ‐ 8,00
8,00 ‐ 9,00
9,00 ‐ 10,00
10,00 ‐ 11,00
11,00 ‐12,00
12,00 ‐ 13,00
13,00 ‐ 14,00
14,00 ‐ 15,00
15,00 ‐ 16,00
16,00 ‐ 17,00
17,00 ‐ 18,00
18,00 ‐19,00
19,00 ‐ 20,00
20,00 ‐ 21,00
21,00 ‐ 22,00
22,00 ‐ 23,00
23,00 ‐ 24,00
N. TRENI MERCI IN PARTENZAALLA SETTIMANA
NELLE FASCE ORARIE:
N. TRENI MERCI IN PARTENZA ALLA SETTIMANA
39 di 73
Tab. A .13 – Tren i in par tenza e ar r i vo a Venez ia Sca lo Marghera a l la set t imana
0
06
4
3
0
10
1
5
8
0
00
0
5
2
1
42
3
3
0
0
11
0
6
8
0
21
0
3
0
5
53
0
2
1
0
20
11
0
2
3
0,00 ‐ 1,00
1,00 ‐ 2,00
2,00 ‐ 3,00
3,00 ‐ 4,00
4,00 ‐ 5,00
5,00 ‐ 6,006,00 ‐ 7,00
7,00 ‐ 8,00
8,00 ‐ 9,00
9,00 ‐ 10,00
10,00 ‐ 11,00
11,00 ‐12,0012,00 ‐ 13,00
13,00 ‐ 14,00
14,00 ‐ 15,00
15,00 ‐ 16,00
16,00 ‐ 17,00
17,00 ‐ 18,0018,00 ‐19,00
19,00 ‐ 20,00
20,00 ‐ 21,00
21,00 ‐ 22,00
22,00 ‐ 23,00
23,00 ‐ 24,00
N. TRENI MERCI IN ARRIVO E IN PARTENZA
ALLA SETTIMANANELLE FASCE ORARIE:
N. TRENI MERCI IN ARRIVO ALLA SETTIMANA
N. TRENI MERCI IN PARTENZA ALLA SETTIMANA
40 di 73
B - ANALISI DELLE NECESSITÀ
B.1 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE.
B.1.1 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: TRONCHI.
L’analisi dello stato di fatto della situazione infrastrutturale della zona di Marghera ha
portato all’individuazione delle criticità nei vari ambiti.
Per quanto riguarda i tronchi, come si evince anche dalla tavola B.1, le maggiori
criticità alle quali si reputa necessario dare una riposta sono:
1. L’attraversamento di via delle Industrie del raccordo base, attraversamento a
raso non dotato di barriere per l’interruzione del traffico veicolare. La
movimentazione dei carri lungo il raccordo base viene fatta a vista e gli
attraversamenti vengono segnalati con personale a terra, quindi la presenza di un
attraversamento in una strada di grosso traffico comporta un disagio per la
viabilità stradale.
2. Altra grossa interferenza con una viabilità importante si riscontra in prossimità
della rotonda posta prima della rampa di salita al ponte strallato;
3. In corrispondenza del Centro Intermodale Adriatico e della San Marco Petroli la
mancanza di binari in cui far sostare i treni in assenza di essere caricati o
scaricati comporta una difficoltà per le manovre da parte di E.R.F.;
4. All’interno della Stazione di Venezia Scalo Marghera la predisposizione di una
pesa dinamica in corrispondenza del binario 12 comporta l’inutilizzabilità di
questo.
41 di 73
B.1.2 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: MATERIALE ROTABILE
Per quanto riguarda il materiale rotabile le principali necessità alle quali si ritiene
necessario dare una risposta sono legate alla manutenzione generale della rete ferroviaria e dei
parchi E.R.F. nel suo complesso.
Tale manutenzione deve comprendere, ove necessario, la sostituzione delle rimanenti
traversine in legno con traversine in c.a. e dove necessario il taglio delle piantumazioni
arboree piantate troppo in vicinanza alla rete, che creino problematiche per la presenza delle
foglie nel sedime ferroviario.
42 di 73
B.1.3 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: SISTEMI DI MANOVRA E
CARICO
Per quanto riguarda i sistemi di manovra e carico, come si evince anche dalla tavola
B.3, le maggiori criticità alle quali si reputa necessario dare una riposta sono:
1. Nel “Fascio Riordino/Smistamento-Presa/Consegna” molti binari risultano più
corti di quella che è la lunghezza standard dei treni (370 metri) ed in numero
insufficiente a garantire la buona funzionalità del sistema, infatti, a causa di
questa lacuna, si fa più lavoro componendo e scomponendo più volte carri pieni;
inoltre i binari lunghi meno di 370 metri riescono solo ad ospitare i carri che
risultano non idonei al trasporto.
2. Non è possibile entrare nei parchi E.R.F. senza interferire più volte con la
dorsale Mestre - Venezia Scalo Marghera e passare i due passaggi a livello di via
delle Macchine e via dell’industria con ovvi problemi di attesa di autorizzazioni
da parte della centrale di Mestre;
3. Particolari difficoltà E.R.F. le riscontra durante il percorso dal Parco Nuovo ai
raccordati Beltrame e Ilva per le stesse motivazioni descritte sopra.
43 di 73
B.1.4 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: SISTEMI DI SEGNALAZIONE
Per quanto riguarda i sistemi di manovra e carico, come si evince anche dalla tavola
B.4, il maggior problema al quale si ritiene necessario dare una risposta è l’automazione dei
due passaggi a livello di via delle Macchine e via delle Industrie.
Infatti, in corrispondenza di questi due incroci, la manovra dei passaggi a livello per
passare con i locomotori diesel, è fatta attivando il meccanismo da una colonnina posta solo
da una parte del passaggio a livello che deve essere sboccata una volta che il treno è
transitato.
Questo sistema comporta un’onerosa perdita di tempo e anche un basso livello di
sicurezza per gli operatori.
44 di 73
B.2 – SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE: SITUAZIONE GESTIONALE E
DELLA DOMANDA
Attualmente la conformazione della Stazione di Venezia Scalo Marghera e
l’organizzazione di E.R.F. riescono a coprire senza particolari difficoltà la richiesta di
trasporto merci che, riassumendo quanto detto nei capitoli precedenti, risulta essere, per
l’anno 2007:
42.636 carri in arrivo
43.512 carri in partenza
85.875 carri totali
Con l’attuale struttura si riuscirebbe a coprire una potenzialità di circa 80.000 carri anno
in partenza.
Prevedendo uno sviluppo, nel medio periodo, delle impresi operanti nel porto e
ipotizzando di ottimizzare le strutture esistenti si può arrivare a sostenere un traffico di treni in
partenza fino a 100.000 carri anno.
Se si considera, nel lungo periodo, l’obiettivo di la riconvertire l’area del Petrolchimico
di Porto Marghera in area a destinazione logistica, si ottiene un prevedibile aumento del
traffico su rete ferroviaria che probabilmente supererà i 200.000 carri anno.
45 di 73
C - SCENARI
C.1 – DO NOTHING: SOLO INTERVENTI GESTIONALI.
Gli interventi “Do nothing:solo interventi gestionali” previsti sono riassumibili in una
sola tipologia denominata di seguito “INTERVENTO 1”. La denominazione rimane la
medesima anche negli elaborati grafici allegati alla presente relazione.
Con gli interventi sotto riportati si da una parziale risposta alle criticità individuate nelle
analisi delle necessità (capitoli B.1 e B.2) e possono portare ad un miglioramento della
situazione gestionale e, in linea generale, ad un incremento di traffico del 20% rispetto
all’attuale situazione.
C.1.1 – INTERVENTO 1 - AUTOMATIZZAZIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO
DI VIA DEL COMMERCIO E VIA DELLE INDUSTRIE E MANUTENZIONE
DELLA RETE FERROVIARIA
Automatizzazione dei due passaggi a livello posti in via delle Macchine e via delle
Industrie in modo da consentire le operazioni di attraversamento senza scendere dai treni, con
un risparmio di tempo e una maggiore sicurezza per gli operatori.
Realizzazione di passaggi a livello con barriere nei punti in cui il raccordo base di
E.R.F. incrocia le strade di maggior traffico.
Manutenzione generale delle linee ferroviarie con la sostituzione delle traversine in
legno laddove sia necessario e il taglio delle piantumazioni arboree nei tratti in cui loro
presenza interferisca con la viabilità ferroviaria.
L’intervento è riportato nella tavola C.1 “Do nothing: solo interventi gestionali”
individuato dal numero “1”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 1
INTERVENTO COSTO
1.1 Automatizzazione di n. 2 passaggi a livello 40.000,00 € 1.2 Manutenzione della rete ferroviaria esistente a Marghera di circa 1.000 m 525.000,00 €
T.1.1 TOTALE LAVORI 565.000,00 € T.1.2 Spese tecniche 15% 84.750,00 €
T1 TOTALE 649.750,00 €
46 di 73
C.2 – DO MINIMUM: INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MINIMI.
Gli interventi “Do minimum: interventi gestionali minimi” previsti sono
successivamente denominati “INTERVENTO 2”, “INTERVENTO 3”, “INTERVENTO 4”.
La denominazione rimane la medesima anche negli elaborati grafici allegati alla presente
relazione.
Il capitolo C.2.4 riporta l’importo complessivo dei lavori previsti per il presente
scenario.
Con gli interventi sotto riportati si da una risposta alle criticità individuate nelle analisi
delle necessità (capitoli B.1 e B.2) e possono portare ad un miglioramento della situazione
gestionale e una più agevole movimentazione dei carri all’interno del raccordo base.
In linea generale si può stimare un incremento di traffico del 50% rispetto all’attuale
situazione.
47 di 73
C.2.1 – INTERVENTO 2 – ELIMINAZIONE DEL BINARIO DA VIA FRATELLI
BANDIERA E SPOSTAMENTO LUNGO VIA DELL’ELETTRICITÀ
Eliminazione del tratto di binario che corre lungo via Fratelli Bandiera e spostamento
del tragitto lungo via dell’Elettricità in modo da non interferire con il traffico veicolare
presente in corrispondenza della rotatoria posta in corrispondenza del nuovo ponte strallato.
In questo modo si accorcia il percorso e si riduce l’impatto della viabilità ferroviaria sul
traffico.
La lunghezza di nuovo binario da realizzare è circa 570 m.
La lunghezza del tratto di binario da demolire è circa 1.040 m.
L’intervento è riportato nella tavola C.2.2 “Do minimum: interventi infrastrutturali
minimi – Foglio 2” e individuato dal numero “2”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 2
INTERVENTO COSTO
2.1 Demolizione di 1,040 m di tratto esistente su traversine in legne e smaltimento 156.000,00 €
2.2 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (570 m) 142.500,00 € 2.3 Realizzazione di binario (570 m) 570.000,00 € 2.4 Realizzazione di opere di smaltimento acque (570,00 x 11,00 m ) 125.400,00 €
2.5 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (570,00 m x 4,00 m) 41.040,00 €
2.6 Scambi e deviatoi 100.000,00 € 2.7 Respingenti e sicurezza 100.000,00 €
T.2.1 TOTALE LAVORI 1.234.940,00 € T.2.2 Spese tecniche 15% 185.241,00 €
T2 TOTALE 1.420.181,00 €
48 di 73
C.2.2 – INTERVENTO 3 – COSTRUZIONE DEI BINARI DI SOSTA DAVANTI
AL C.I.A.
Costruzione di un raddoppio di binario nel tratto di raccordo di fronte al Centro
Intermodale Adriatico per consentire la sosta dei treni in attesa di essere trainati all’interno del
centro stesso per venir caricati o scaricati.
L’intervento prevede la realizzazione di un tratto di binario lungo circa 615 m.
L’intervento è riportato nella tavola C.2.2 “Do minimum: interventi infrastrutturali
minimi – Foglio 2” e individuato dal numero “3”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 3
INTERVENTO COSTO
3.1 Demolizione di 615 m di tratto esistente su traversine in legne e smaltimento 92.250,00 €
3.2 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (615 m) 153.750,00 € 3.3 Realizzazione di doppio binario (615 m) 1.230.000,00 € 3.4 Realizzazione di opere di smaltimento acque (615,00 x 11,00 m ) 135.300,00 €
3.5 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (615,00 m x 4,00 m) 44.280,00 €
3.6 Scambi e deviatoi 400.000,00 € 3.7 Respingenti e sicurezza 200.000,00 € 3.8 Rampa per accesso carri 220.000,00 €
T.3.1 TOTALE LAVORI 2.475.580,00 € T.3.2 Spese tecniche 15% 371.337,00 €
T3 TOTALE 2.846.917,00 €
49 di 73
C.2.3 – INTERVENTO 4 – COSTRUZIONE DEI BINARI DI SOSTA DENTRO
LA SAN MARCO PETROLI
Costruzione di un binario aggiuntivo all’interno del raccordo con la San Marco Petroli
per consentire la sosta dei treni.
L’intervento prevede la realizzazione di un tratto di binario lungo circa 500 m.
L’intervento è riportato nella tavola C.2.3 “Do minimum: interventi infrastrutturali
minimi – Foglio 3” e individuato dal numero “4”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 4
INTERVENTO COSTO
4.1 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (500 m) 125.000,00 € 4.2 Realizzazione di binario (500 m) 500.000,00 € 4.3 Realizzazione di opere di smaltimento acque (500,00 x 11,00 m ) 110.000,00
4.4 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (500,00 m x 4,00 m) 36.000,00 €
4.5 Scambi e deviatoi 200.000,00 € 4.6 Respingenti e sicurezza 100.000,00 €
T.4.1 TOTALE LAVORI 1.071.000,00 € T.4.2 Spese tecniche 15% 160.650,00 €
T4 TOTALE 1.231.650,00 €
50 di 73
C.2.4 – RIASSUNTO DELLE STIME DEI COSTI DELLO SCENARIO C2 “DO
MINIMUM: INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MINIMI”
Riepilogo dei costi stimati per gli interventi dello scenario C1.
T2 ELIMINAZIONE DEL BINARIO DA VIA FRATELLI BANDIERA E SPOSTAMENTO LUNGO VIA DELL'ELETTRICITA' 1.420.181,00 €
T3 COSTRUZIONE DEI BINARI DI SOSTA DAVANTI AL C.I.A. 2.846.917,00 €
T4 COSTRUZIONE DEI BINARI DI SOSTA DAVANTI ALLA SAN MARCO PETROLI 1.231.650,00 €
T.C2 TOTALE 5.498.748,00 €
51 di 73
C.3 – DO MAXIMUM: INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MASSICCI.
Gli interventi “Do minimum: interventi gestionali minimi” previsti sono
successivamente denominati “INTERVENTO 5”, “INTERVENTO 6”, “INTERVENTO 7”,
“INTERVENTO 8”, “INTERVENTO 9”, “INTERVENTO 10”, “INTERVENTO 11”.
La denominazione rimane la medesima anche negli elaborati grafici allegati alla
presente relazione.
Il capitolo C.3.8 riporta l’importo complessivo dei lavori previsti per il presente
scenario, mentre il capitolo C.3.9 riporta il riepilogo la somma degli interventi dei vari
scenari.
Con gli interventi sotto riportati si da una risposta decisa a tutte le criticità individuate
nelle analisi delle necessità (capitoli B.1 e B.2) e possono portare ad un miglioramento del
raccordo ferroviario nel suo complesso, anche in considerazione dei vari progetti in corso di
redazione che tendono a trasformare radicalmente l’area del Petrolchimico di Porto Marghera
e dell’aumento dei traffici con l’Interporto di Padova.
Gli interventi sono stati suddivisi in due gruppi per individuare quelli realizzabili nel
medio e nel lungo periodo. Gli interventi numero 5,6,7,8 afferiscono alla categoria del medio
periodo, mentre per gli interventi 9, 10, 11 è prevista una possibile realizzazione nel lungo
periodo.
In linea generale si può stimare che il traffico possa triplicare rispetto all’attuale
situazione.
52 di 73
C.3.1 – INTERVENTO 5 – AMPLIAMENTO DELLA STAZIONE DI VENEZIA
SCALO MARGHERA
Ampliamento del parco ferroviario della Stazione di Venezia Scalo Marghera nelle aree
adiacenti a via dell’Azoto.
Gli interventi necessari si svilupperanno in un’area di circa 20.000 mq di proprietà di
Autorità Portuale di Venezia e attualmente occupata da fabbricati (vedi tavola A.1.3.6). In tale
area si prevede la realizzazione di 10 binari centralizzati ed elettrificati (vedi tavola C.3.15)
che consentono:
- l’ampliamento dell’attuale fascio arrivi/partenze composto da 7+2 binari;
- la realizzazione di binari per completare il fascio riordino e presa/consegna;
- il collegamento diretto del raccordo azotati con il fascio di presa/consegna
senza attraversale la dorsale.
L’ampliamento prevede quindi:
- la realizzazione di circa 5.700 m di binari;
- la realizzazione della palificata a servizio dei binari con circa 5.700 m di linea di
contatto;
- i sottoservizi ausiliari necessari alla stazione.
L’intervento è riportato nella tavola C.3.2 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 2” e individuato dal numero “5”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 5
INTERVENTO COSTO
5.1 Demolizione di fabbricati e smaltimento (150.000,00 mc valutata vuoto
per pieno) 300.000,00 €
5.2 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (5.700 m) 700.000,00 € 5.3 Realizzazione di binario (5.700 m) 4.000.000,00 € 5.4 Realizzazione della palificata e della linea di contatto (5.700 m) 2.850.000,00 € 5.5 Realizzazione di opere di smaltimento acque (5.700,00 x 5,00 m ) 570.000,00 €
5.6 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (5.700,00 m x 4,00
m) 410.400,00 €
5.7 Scambi e deviatoi 1.100.000,00 € 5.8 Respingenti e sicurezza 200.000,00 €
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T.5.1 TOTALE LAVORI 10.130.400,00 € T.5.2 Spese tecniche 15% 1.519.560,00 €
T5 TOTALE 11.649.960,00 €
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C.3.2 – INTERVENTO 6 – RIDUZIONE DELLO SCALO PUBBLICO E
ALLUNGAMENTO DEI BINARI DEL FASCIO
COMPOSIZIONE/SCOMPOSIZIONE
Riduzione dello scalo pubblico ad un solo binario di scambio e utilizzo dello spazio così
ottenuto per allungare il più possibile i binari numero 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 del fascio presa
consegna in modo da renderli più funzionali al loro utilizzo.
L’intervento è riportato nella tavola C.3.2 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 2” e individuato dal numero “6”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 6
INTERVENTO COSTO
6.1 Demolizione di 1.000 m di tratto esistente su traversine in C.A. e smaltimento 150.000,00 €
6.2 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (1.000,00 m) 250.000,00 € 6.3 Realizzazione di binario (1.000 m) 800.000,00 € 6.4 Realizzazione di opere di smaltimento acque (1.000,00 x 5,00 m ) 100.000,00 €
6.5 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (1.000,00 m x 4,00 m) 72.000,00 €
6.6 Scambi e deviatoi 500.000,00 € 6.7 Respingenti e sicurezza 200.000,00 €
T.6.1 TOTALE LAVORI 2.072.000,00 € T.6.2 Spese tecniche 15% 310.800,00 €
T6 TOTALE 2.382.800,00 €
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C.3.3 – INTERVENTO 7 – RACCORDO DEL BINARIO ILVA CON IL PARCO
BREDA
Realizzazione di un raccordo per consentire il collegamento diretto del fascio riordino
presa/consegna posto a nord della Stazione Venezia Scalo Marghera con il Parco Breda.
Il binario da realizzare a tale scopo risulta avere una lunghezza di circa 1.000 m.
L’intervento è riportato nella tavola C.3.1 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 1” e individuato dal numero “7”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 7
INTERVENTO
COSTO TOTOALE
7.1 Demolizione di 1.000 m di tratto esistente su traversine in C.A. e smaltimento 150.000,00 €
7.2 Realizzazione di binario (1.000 m) 1.000.000,00 € 7.4 Adeguamento rete ferroviaria esistente 700.000,00 € 7.5 Scambi e deviatoi 200.000,00 € 7.7 Respingenti e sicurezza 100.000,00 €
T.7.1 TOTALE LAVORI 2.150.000,00 € T.7.2 Spese tecniche 15% 322.500,00 €
T7 TOTALE 2.472.500,00 €
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C.3.4 – INTERVENTO 8 – RAZIONALIZZAZIONE DEI BINARI DEL “MOLO
B” ALL’INTERNO DEL “TERMINAL RINFUSE ITALIA”
La mancanza di un’organica distribuzione dei raccordi all’interno del Porto
Commerciale comporta una difficoltà di gestione delle manovre di movimentazione dei carri.
Si rende necessaria quindi la razionalizzazione dei binari esistenti con la ricostruzione
parziale di alcuni percorsi ferroviari. In quest’ottica si inserisce l’interveneto all’interno del
Terminal della ditta “T.R.I. S.p.A.” che prevede la demolizione di circa 1.100 m di binari e la
ricostruzione di circa 1.800 m di tracciato ferroviario.
L’intervento è riportato nella tavola C.3.2 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 2” e individuato dal numero “8”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 8
INTERVENTO COSTO
8.1 Demolizione di 1.100 m di tratto esistente su traversine in C.A. e smaltimento 165.000,00 €
8.2 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (1,800,00 m) 450.000,00 € 8.3 Realizzazione di binario(1.800 m) 1.800.000,00 € 8.4 Realizzazione di opere di smaltimento acque (1.800,00 x 11,00 m ) 396.000,00
8.5 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (1.800,00 m x 4,00 m) 129.600,00 €
8.6 Scambi e deviatoi 100.000,00 € 8.7 Respingenti e sicurezza 40.000,00 €
T.8.1 TOTALE LAVORI 2.915.600,00 € T.8.2 Spese tecniche 15% 437.340,00 €
T8 TOTALE 3.352.940,00 €
57 di 73
C.3.5 – INTERVENTO 9 – NUOVO RACCORDO FRA PADOVA E VENEZIA
Raccordo ferroviario da realizzare fra l’Interporto di Padova e il raccordo base di
E.R.F..
Tale intervento prevede la realizzazione di un binario non elettrificato che correrà in
destra idraulica rispetto all’Idrovia (attualmente realizzata solo in parte) che collegherà
Padova con Venezia.
Altri progetti in corso di realizzazione prevedono la realizzazione di una strada
camionabile che corre parallela alla stessa idrovia.
Nelle tavole dalla C.3.3 alla C.3.7 si può vedere il percorso della linea ferroviaria con
una schematizzazione della sezione del canale, della ferrovia e della strada in progetto.
Lungo il percorso da Padova a Venezia i principali ponti e attraversamenti sono già stati
realizzati. Nelle tavole di progetto sono evidenziati i ponti e i sottopassi da realizzare e
realizzati.
La lunghezza complessiva del binario da realizzare è di circa 27 km. L’intervento vede
la realizzazione di 5 ponti, 2 cavalcavia e 1 passaggio a livello con barriere, mente i
cavalcavia già esistenti sono 13.
L’intervento è riportato nelle tavole dalla C.3.3 “Do maximum: interventi
infrastrutturali massicci – Foglio 3” alla C.3.7 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 7” e individuato dal numero “9” per quanto riguarda la linea ferroviaria,
mentre i singoli interventi lungo questa sono individuati, nelle stesse tavole con i numeri dal
9.1 al 9.21.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 9
INTERVENTO COSTO
9.1 Intervento 9.1 - Ponte sul Brenta (da realizzare)
9.1.1 Struttura del ponte (l=60,00 m) peso 150 t 525.000,00 € 9.1.2 Fondazioni 300.000,00 € 9.1.3 Movimenti terra - stimati 27.000 mc 810.000,00 €
T.9.1.1 TOTALE LAVORI 1.635.000,00 € T.9.1.2 Spese tecniche 15% 245.250,00 €
T.9.1 TOTALE 1.880.250,00 €
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9.2 Intervento 9.2 – Ponte sul Canale Bondante (da realizzare)
9.2.1 Struttura del ponte (l=60,00 m) peso 150 t 525.000,00 € 9.2.2 Fondazioni 300.000,00 € 9.2.3 Movimenti terra - stimati 27.000 mc 810.000,00 €
T.9.2.1 TOTALE LAVORI 1.635.000,00 € T.9.2.2 Spese tecniche 15% 245.250,00 €
T.9.2 TOTALE 1.880.250,00 €
9.3 Intervento 9.3 – Ponte sull’Idrovia (da realizzare)
9.3.1 Struttura del ponte (l=170,00 m) peso 1.650 t 5.775.000,00 € 9.3.2 Fondazioni 600.000,00 € 9.3.3 Movimenti terra - stimati 40.000 mc 1.200.000,00 €
T.9.3.1 TOTALE LAVORI 7.575.000,00 € T.9.3.2 Spese tecniche 15% 1.136.250,00 €
T.9.3 TOTALE 8.711.250,00 €
9.4 Intervento 9.4 – Passaggio sotto la S.S. Romea (cavalcavia esistente)
9.4.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.4.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.4.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.4 TOTALE 575.000,00 €
9.5
Intervento 9.5 – Passaggio sotto Via Primo Maggio (cavalcavia esisten-te)
9.5.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.5.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.5.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.5 TOTALE 575.000,00 €
9.6
Intervento 9.6 – Incrocio con il canale Taglio Nuovissimo (ponte da realizzare)
9.6.1 Struttura del ponte (l=90,00 m) peso 230 t 805.000,00 € 9.6.2 Fondazioni 450.000,00 € 9.6.3 Movimenti terra - stimati 40.000 mc 1.200.000,00 €
T.9.6.1 TOTALE LAVORI 2.455.000,00 € T.9.6.2 Spese tecniche 15% 368.250,00 €
T.9.6 TOTALE 2.823.250,00 €
9.8
Intervento 9.8 – Incrocio con la linea ferroviaria Venezia - Adria (caval-cavia esistente)
59 di 73
9.8.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 700.000,00 €
T.9.8.1 TOTALE LAVORI 700.000,00 € T.9.8.2 Spese tecniche 15% 105.000,00 €
T.9.8 TOTALE 805.000,00 €
9.9
Intervento 9.9 – Passaggio sotto la S.P.13 Comune di Dolo (cavalcavia esistente)
9.9.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.9.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.9.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.9 TOTALE 575.000,00 €
9.10
Intervento 9.10 – Passaggio sotto via del Vaso Comune di Dolo (caval-cavia esistente)
9.10.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.10.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.10.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.10 TOTALE 575.000,00 €
9.11
Intervento 9.11 – Passaggio sotto la S.P. 19 Comune di Dolo (cavalcavia esistente)
9.11.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 € 9.11.2 Rettifica e spostamento del canale esistente 550.000,00 €
T.9.11.1 TOTALE LAVORI 1.050.000,00 € T.9.11.2 Spese tecniche 15% 157.500,00 €
T.9.11 TOTALE 1.207.500,00 €
9.12
Intervento 9.12 – Passaggio sotto via ponte Alto Comune di Stra (caval-cavia esistente)
9.12.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.12.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.12.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.12 TOTALE 575.000,00 €
9.13
Intervento 9.13 – Passaggio sotto via Chiesa Comune di Stra (cavalcavia esistente)
9.13.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.13.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.13.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.13 TOTALE 575.000,00 €
60 di 73
9.14 Intervento 9.14 – Ponte sul Fiume Brenta (da realizzare)
9.14.1 Rampa del ponte in terra - stimati 20.000 mc 1.200.000,00 € 9.14.2 Rampe di salita (14 campate da 60 m per parte) 28.000.000,00 € 9.14.3 Ponte 10.000.000,00 €
T.9.14.1 TOTALE LAVORI 39.200.000,00 € T.9.14.2 Spese tecniche 15% 5.880.000,00 €
T.9.14 TOTALE 45.080.000,00 €
9.16
Intervento 9.16 – Passaggio sotto via Padova Comune di Vigonovo (cavalcavia esistente)
9.16.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.16.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.16.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.16 TOTALE 575.000,00 €
9.17
Intervento 9.17 – Passaggio sotto via Villanova Comune di Saonara (cavalcavia esistente)
9.17.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.17.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.17.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.17 TOTALE 575.000,00 €
9.18
Intervento 9.18 – Passaggio sotto la S.P.40 Comune di Saonara (caval-cavia esistente)
9.18.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.18.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.18.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.18 TOTALE 575.000,00 €
9.19
Intervento 9.19 – Passaggio sotto Autostrada A13 Padova Bologna Comune di Padova (cavalcavia esistente)
9.19.1 Ripristino delle scarpe e della struttura 500.000,00 €
T.9.19.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.19.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.19 TOTALE 575.000,00 €
9.20
Intervento 9.20 – Passaggio sotto via Messico Comune di Padova (ca-valcavia da realizzare)
9.20.1 Rifacimento di parti di cavalcavia 10.000.000,00 €
T.9.20.1 TOTALE LAVORI 10.000.000,00 € T.9.20.2 Spese tecniche 15% 1.500.000,00 €
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T.9.20 TOTALE 11.500.000,00 €
9.21
Intervento 9.21 – passaggio sotto Corso Argentina Comune di Padova (cavalcavia esistente)
9.21.1 Ripristino viabilità 500.000,00 €
T.9.21.1 TOTALE LAVORI 500.000,00 € T.9.21.2 Spese tecniche 15% 75.000,00 €
T.9.21 TOTALE 575.000,00 €
9.22 Realizzazione del binario
9.22.1 Realizzazione di 27.000 m di binario 27.000.000,00 €
T.9.22.1 TOTALE LAVORI 27.000.000,00 € T.9.22.2 Spese tecniche 15% 4.050.000,00 €
T.9.22 TOTALE 31.050.000,00 €
9 RIEPILOGO IMPORTI TOTALI
T.9.1 Intervento 9.1 - Ponte sul Brenta (da realizzare) 1.880.250,00 € T.9.2 Intervento 9.2 – Ponte sul Canale Bondante (da realizzare) 1.880.250,00 € T.9.3 Intervento 9.3 – Ponte sull’Idrovia (da realizzare) 8.711.250,00 € T.9.4 Intervento 9.4 – Passaggio sotto la S.S. Romea (cavalcavia esistente) 575.000,00 €
T.9.5 Intervento 9.5 – Passaggio sotto Via Primo Maggio (cavalcavia esistente) 575.000,00 €
T.9.6 Intervento 9.6 – Incrocio con il canale Taglio Nuovissimo (ponte da realizzare) 2.823.250,00 €
T.9.8 Intervento 9.8 – Incrocio con la linea ferroviaria Venezia - Adria (cavalcavia
esistente) 805.000,00 €
T.9.9 Intervento 9.9 – Passaggio sotto la S.P.13 Comune di Dolo (cavalcavia esi-
stente) 575.000,00 €
T.9.10 Intervento 9.10 – Passaggio sotto via del Vaso Comune di Dolo (cavalcavia
esistente) 575.000,00 €
T.9.11 Intervento 9.11 – Passaggio sotto la S.P. 19 Comune di Dolo (cavalcavia
esistente) 1.207.500,00 €
T.9.12 Intervento 9.12 – Passaggio sotto via ponte Alto Comune di Stra (cavalcavia
esistente) 575.000,00 €
T.9.13 Intervento 9.13 – Passaggio sotto via Chiesa Comune di Stra (cavalcavia
esistente) 575.000,00 €
T.9.14 Intervento 9.14 – Ponte sul Fiume Brenta (da realizzare) 45.080.000,00 €
T.9.16 Intervento 9.16 – Passaggio sotto via Padova Comune di Vigonovo (cavalcavia
esistente) 575.000,00 €
T.9.17 Intervento 9.17 – Passaggio sotto via Villanova Comune di Saonara (cavalca-
via esistente) 575.000,00 €
62 di 73
T.9.18 Intervento 9.18 – Passaggio sotto la S.P.40 Comune di Saonara (cavalcavia
esistente) 575.000,00 €
T.9.19 Intervento 9.19 – Passaggio sotto Autostrada A13 Padova Bologna Comune di
Padova (cavalcavia esistente) 575.000,00 €
T.9.20 Intervento 9.20 – Passaggio sotto via Messico Comune di Padova (cavalcavia
da realizzare) 11.500.000,00 €
T.9.21 Intervento 9.21 – passaggio sotto Corso Argentina Comune di Padova (caval-
cavia esistente) 575.000,00 €
T.9.22 Realizzazione del binario 31.050.000,00 €
T9 TOTALE 111.262.500,00 €
63 di 73
C.3.6 – INTERVENTO 10 – COLLEGAMENTO CON LA NUOVA DARSENA DA
REALIZZARE NELL’EX AREA ALUMIX
Visto il progetto in corso di redazione di un’area a destinazione logistica con la
creazione di una nuova darsena nell’ex area Alumix, si è ritenuto necessario inserire un
raccordo ferroviario che colleghi quest’area con il raccordo base di E.R.F..
Tale raccordo ha una lunghezza complessiva di 4.000 m.
L’intervento è riportato nella tavola C.3.4 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 4” e individuato dal numero “10”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 10
INTERVENTO COSTO
10.1 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (4.000,00 m) 1.000.000,00 € 10.2 Realizzazione di binario su lastra in c.a. (4.000 m) 4.000.000,00 € 10.3 Realizzazione di opere di smaltimento acque (4.000,00 x 11,00 m ) 880.000,00
10.4 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (4.000,00 m x 4,00 m) 288.000,00 €
10.5 Scambi 100.000,00 € 10.6 Respingenti e sicurezza 20.000,00 €
T.10.1 TOTALE LAVORI 6.288.000,00 € T.10.2 Spese tecniche 15% 943.200,00 €
T10 TOTALE 7.231.200,00 €
64 di 73
C.3.4 – INTERVENTO 7 – CREAZIONE DI UN RACCORDO LUNGO VIA
DELLA CHIMICA
La prospettiva a lungo termine di una possibile riconversione delle aree del
petrolchimico di porto Marghera in aree logistiche rende necessario svincolare le varie aree da
raccordi ferroviari non più funzionali.
Per questo motivo si propone di realizzare un raccordo ferroviario lungo via della
Chimica in modo da rendere le aziende che vi si affacciano autonome rispetto all’attuale
situazione di coinsediamento dei raccordati.
La lunghezza complessiva del nuovo binario da realizzare è di circa 4.000 m di doppio
binario.
L’intervento è riportato nella tavola C.2.3 “Do maximum: interventi infrastrutturali
massicci – Foglio 3” e individuato dal numero “11”.
Le tavole riportano anche gli interventi dello scenario C1 “Do nothing: solo interventi
gestionali” e dello scenario C2 “Do minimum: interventi infrastrutturali minimi”.
STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO 11
INTERVENTO COSTO
11.1 Realizzazione di cassonetto per nuova piastra logistica (4.000,00 m) 1.000.000,00 € 11.2 Realizzazione di doppio binario(4.000 m) 8.000.000,00 € 11.3 Realizzazione di opere di smaltimento acque (4.000,00 x 11,00 m ) 880.000,00
11.4 Asfaltatura del tratto esterno al raccordo ferroviario (4.000,00 m x 4,00 m) 288.000,00 €
11.5 Scambi e deviatoi 100.000,00 € 11.6 Respingenti e sicurezza 40.000,00 €
T.11.1 TOTALE LAVORI 10.308.000,00 € T.11.2 Spese tecniche 15% 1.546.200,00 €
T11 TOTALE 11.854.200,00 €
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C.3.8 – QUADRO RIASSUNTIVO DELLE STIME DEI COSTI
La somma dei lavori inerenti lo scenario C3 “Do maximum: interventi gestionali
massicci” viene di seguito riportata, suddividendola fra interventi di medio e lungo periodo.
INTERVENTI MEDIO PERIODO
T5 AMPLIAMENTO DELLA STAZIONE DI VENEZIA SCALO MARGHERA 11.649.960,00 €
T6 RIDUZIONE DELLO SCALO PUBBLICO E ALLUNGAMENTO DEI BINARI 2.382.800,00 €
T7 RACCORDO DEL BINARIO ILVA CON IL PARCO BREDA 2.472.500,00 €
T8 RAZIONALIZZAZIONE DEI BINARI DEL "MOLO B" ALL'INTERNO DEL TERMINL RINFUSE ITALIA 4.461.800,00 €
T.C3.1 TOTALE 20.967.060,00 €
INTERVENTI LUNGO PERIODO T9 RACCORDO PADOVA - VENEZIA 111.262.500,00 € T10 RACCORDO CON NUOVA DARSENA 7.231.200,00 € T11 RACCORDO LUNGO VIA DELLA CHIMICA 10.745.340,00 €
T.C.3.2 TOTALE 129.239.040,00 €
T.C3 TOTALE GENERALE INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MASSICCI 150.206.100,00 €
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C.3.9 – QUADRO RIASSUNTIVO DELLE STIME DEI COSTI DIVISO PER
TIPOLOGIE DI INTERVENTO
Di seguito si riporta la stima dei costi di tutti gli scenari decritti in precedenza.
T.C1 INTERVENTI GESTIONALI 649.750,00 € T.C2 INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MINIMI 5.498.748,00 €
T.C3.1 INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MASSICCI - MEDIO PERIODO 20.967.060,00 €
T.C3.2 INTERVENTI INFRASTRUTTURALI MASSICCI - LUNGO PERIODO 129.239.040,00 €
T TOTALE 156.354.598,00 €
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D – LINEE E RELAZIONI CON CENTRI LOGISTICI E PORTI
L’ipotesi di prevedere, nel lungo periodo, la creazione di un nuovo raccordo fra Padova
e Venezia consente, come sviluppo più logico di ipotizzare l’incremento delle relazioni con
l’Interporto di Padova situato proprio in corrispondenza dell’arrivo della suddetta linea (vedi
tavola D.1).
Inoltre il potenziamento della struttura della stazione di Venezia Scalo Marghera e delle
linee che servono le aree di riconversione del Petrolchimico di Porto Marghera, portano ad
ipotizzare un possibile incremento dello sviluppo commerciale in direzione di tutti i principali
porti del Nord Adriatico, in particolare Trieste, San Giorgio Nogaro, Chioggia, Ravenna
(tavola D.2)
Chioggia, 06 Marzo 2008 Il Progettista
FONTOLAN Dott. Ing. CIRILLO
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ALLEGATO 1 – PROGRAMMA DEI LAVORI
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ALLEGATO 2 – DEFINIZIONI
Asta Porto Tratto di un binario di E.R.F. (non elettrificato)
che prosegue dal raccordo Azotati dopo l’incrocio
con via delle Industrie.
Binari centralizzati Binari elettrificati per tutta la loro lunghezza.
CARGO (Trenitalia) Impresa ferroviaria.
Coordina le attività di movimentazione dei treni
all’interno della stazione di Venezia Scalo
Marghera e ne cura l’inoltro fino a destino.
Dorsale Mestre-Venezia Scalo Marghera
La linea elettrificata che collega la stazione di
Mestre con la stazione di Venezia Scalo
Marghera.
E.R.F. (Esercizio Raccordi Ferroviari) Società che ha in concessione fino al 2023 il 90%
del raccordo base. Movimenta i carri dai parchi di
presa e consegna alle ditte raccordate/terminal e
viceversa.
Fascio Circolazione L'insieme dei binari centralizzati all'interno della
stazione di Venezia Scalo Marghera. Sono
utilizzati per la partenza e l'arrivo dei treni.
Fascio Riordino/Smistamento-Presa/Consegna
L'insieme dei binari non centralizzati all'interno
della stazione di Venezia Scalo Marghera. Sono
utilizzati per il riordino e lo smistamento dei
carri.
I raccordati della zona industriale Le 23 ditte situate nella zona industriale (vedi
fig.1 a pag.17) servite da E.R.F..
I terminal del Porto Commerciale Le ditte situate sulle 8 banchine del Porto
Commerciale (vedi fig.2 a pag.18) servite da
E.R.F. per conto della S.f.l. .
Manovra a spinta Manovra di spinta dei carri senza un continuo
controllo.
Manovra a trazione Il locomotore diesel traina i carri in avanti o
indietro.
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Parchi di presa e consegna Parchi di E.R.F. costituiti da un fascio di binari
utilizzati per il riordino e lo smistamento dei
carri.
Parco Breda Parco di E.R.F. posto fra Fincantieri S.p.a. e la
rampa di via della Libertà.
Parco Nuovo Parco di E.R.F. posto a Sud dell’incrocio con via
dell’Industria.
Passaggio a livello Incrocio tra la rete ferroviaria e quella stradale.
R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) Società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie
dello Stato.Ha il compito di gestire le
infrastrutture.
Raccordo Azotati Binario di E.R.F. (non elettrificato) che va da via
dell’Industria fino ad interrompersi nei pressi del
ponte strallato.
Raccordo base La rete ferroviaria (non elettrificata) che serva a
raccordare le ditte dell’area Fusina, della zona
industriale e del Porto Petroli.
Raccordo Ilva Binario di E.R.F. (non elettrificato) che serve per
raccordare le ditte Ilva e Beltrame.
S.f.l. (Servizi Ferroviari e Logistici) Società titolare della concessione per la gestione
dei binari del porto commerciale di Venezia.
Scalo Pubblico L'insieme dei binari non centralizzati all'interno
della stazione di Venezia Scalo Marghera. Sono
utilizzati per la presa o la consegna dei carri da
mezzi privati.
Treno blocco Una tradotta completa .
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Fig .2 .1 - Raccordo base
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Fig .2 .2 - Por to commerc ia le