Avvertenze Generali.8 Quesiti e Rispostedoc (1)

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  • 8/17/2019 Avvertenze Generali.8 Quesiti e Rispostedoc (1)

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    AVVERTENZE GENERALI – QUESITI

    1)Che funzione hanno le mappe conceuali ai fini !ell"app#en!imeno$

    %) Quani &ono i cicli !i i&#uzione nell"o#!inameno &cola&ico ialiano$

    ') Co&a &i inen!e pe# auonomia &cola&ica e &u (uali no#me &i fon!a$

    ) Come &i #appo#a il *+, alle e&i-enze #elai.e al cone&o culu#ale !i #ife#imeno$

    /) Su (uale a#icolo !ella Co&iuzione &i fon!a la li0e# !i in&e-nameno$

    2) Quali funzioni &.ol-ono -li Uffici &cola&ici #e-ionali$

    3) Quali &ono i c#ie#i pe# l"azione !el Comiao pe# la .aluazione !ei !oceni$

    4) In co&a con&i&ono le ai.i funzionali all"in&e-nameno$

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    AVVERTENZE GENERALI – RIS*+STE

    1) Che funzione hanno le mappe conceuali ai fini !ell"app#en!imeno$

    L'impiego di mappe concettuali, di schemi e di altri mediatori didattici può sia facilitare la comprensione

    sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni da parte dello studente. Fornire una

    gr iglia all'alunno può risultare un'operazione utile per indurlo ad auto-organizzare i propri apprendimenti

    e, dunque, promuovere le sue abilità metacognitive.

    isporre di una mappa può semplificar e  l'individuazione di connessioni  tra eventi, rafforzare la

    memor ia visiva, affinare le abilità di sintesi e di schematizzazione dei contenuti e rappresentare un

    ausilio fondamentale per gli studenti con bisogni educativi speciali.

    !na mappa concettuale, infatti, non fa altro che mostrare graficamente una rete di relazioni tra concetti.

    Le connessioni  tra gli elementi  raffigurati possono essere di varia natura" sequenziali, cronologiche,

    temporali e, in vir t# della loro eterogeneità, r ispondono ai diversi stili di apprendimento degli alunni.

    $ndurre gli allievi ad elaborare proprie mappe concettuali, dunque, non risulta utile solo alla verifica

    degli apprendimenti, ma può servire all'insegnan

    t

    e per evincere lo stile diap

    prendimento privilegiatoda ciascuno, le capacità di sintetizzare e raccordare eventi, esperienze e informazioni.

    %ul piano didattico, potrebbe essere utile che le scuole raccolgano e archivino mediatori didattici come

    le mappe concettuali elaborate dai  docenti e dagli studenti, anche al fine di un loro  pi# veloce e

    successivo utilizzo.

    %) Quani &ono i cicli !i i&#uzione nell"o#!inameno &cola&ico ialiano$

    $l sistema scolastico italiano, qual & in seguito alla iforma (oratti )Legge *+ marzo * n. , efinizione

    delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni dell'istruzione e formazione

    professionale01,& strutturato in tre cicli di istruzione"

    l'istruzione primaria, costituita dalla scuola primaria di durata quinquennale2 l'istruzione secondaria , checomprende la scuola secondaria di primo grado, triennale e la scuola secondaria di secondo grado )e3

    scuola media superiore1 di durata quinquennale2 l'istruzione superiore, comprendente l'!niversità, l'4lta

    Formazione 4rtistica, (usicale e 5oreutica e la formazione professionale superiore. %i tende però a dividere

    il sistema scolastico in due soli cicli" il primo ciclo, che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria

    di primo grado, e il secondo ciclo che comprende la scuola secondaria di secondo grado. 6i# nel dettaglio,

    gli istituti di secondo grado acquisiscono la denominazione di licei0 se costituiti soltanto con percorsi liceali2

    acquisiscono la denominazione di istituti tecnici0 se costituiti da soli percorsi del settore economico e del

    settore tecnologico dell'istruzione tecnica2 acquisiscono la denominazione di istituti professionali0 se

    costituiti da soli percorsi del settore servizi e del settore industria ed artigianato dell'istruzione professionale.

    7li istituti nei quali sono presenti ordini di studio differenti assumono la denominazione di istituti di

    istruzione secondaria superiore0.

    ') Co&a &i inen!e pe# auonomia &cola&ica e &u (uali no#me &i fon!a$

    $l quadro delle prerogative di cui alla quinta risposta si ricava dal .6.. n. *8 del9:::, recante il

    egolamento attuativo dell'autonomia scolastica0. La Legge 9 marzo 9:: 8 n. : elega al governo per 

    il conferimento di funzioni e compiti alle egioni ed enti locali, per la riforma della p.a.e per la

    semplificazione amministrativa0 -c.d. Legge ;assanini0, dal nome dell'estensore )che allora ricopriva la

    carica di (inistro della Funzione pubblica, mentre Luigi ;erlinguer era, nello stesso governo, (inistro

    dell'$struzione1-& quella istitutiva dell'autonomia scolastica" l'art. *9 ha prodotto una rivoluzione0 nella

    scuola, attribuendo personalità e autonomia giuridica alle istituzioni scolastiche, e la funzione dirigenziale ai

    direttori didattici e ai dirigenti scolastici. L'articolo *9della Legge n. :/9::8 & relativo all'autonomia delle

    istituzioni scolastiche e degli istituti educativi. %uccessivamente alla citata Legge del 9::8, l'autonomia dellescuole & stata riconosciuta di rango costituzionale, in virt# della Legge costituzionale 9+ ottobre *9, n.

    recante modifiche al titolo < della parte seconda della 5ostituzione" posta la distinzione tra potestà legislativa

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    esclusiva0 e potestàconcorrente0, l'art. 998 stabilisce, tra altro, che l'istruzione & materia di legislazione

    concorrente %tato-egione, ma fatta salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione

    dell'istruzione e della formazione professionale0, che sono di esclusiva competenza regionale. La locuzione

    salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche0 comporta che le scuole abbiano potestà normativa di natura

    analoga a quella degli enti locali, limitatamente ad alcune competenze )ad esempio, spetta al 5ollegio

    docenti e ai 5onsigli di classe delineare gli obiettivi formativi e didattici per gli alunni1. La scuola

    dell'autonomia si apre nel senso dell'autonomia funzionale alla realtà sociale territoriale, accogliendoneistanze ed energie alle quali adatta l'offerta formativa, la gestione, le risorse. $l .Lgs. giugno 9::: n. *

    )iforma degli organi collegiali, territoriali della scuola a norma dell'articolo *9 della legge 9 marzo 9::8, n.

    :1 ha recepito il modello di scuola aperta al territorio e gestita anche da rappresentanze di soggetti esterni.

    ) Come &i #appo#a il *+, alle e&i-enze #elai.e al cone&o culu#ale !i #ife#imeno$

    $l 6=F deve essere conforme agli obiettivi educativi determinati a livello nazionale ma anche alle esigenze

    formati ve presenti nel territorio. >el contesto culturale, scolastico ed economico, di cui alla domanda, la

    scuola deve prioritariamente attivare i rapporti con l'ente egione, in quanto il ?itolo

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    qualsiasi cultura e confessione religiosa, lo %tato si impegna a garantire senza discriminazioni, attuando il

    pluralismo, un'istruzione laica2 in questa prospettiva, con riguardo alla libertà di insegnamento, & laico,

    ovvero non confessionale nB ideologizzato, anche l'insegnamento.

    2) Quali funzioni &.ol-ono -li Uffici &cola&ici #e-ionali$

    7li !ffici scolastici regionali sono uffici di livello dirigenziale generale o, in relazione alla popolazione

    studentesca della relativa egione, di livello non generale, cui sono assegnate determinate funzioni. L'!%

    & organizzato in uffici dirigenziali di livello non generale per funzioni e per articolazioni sul territorio con

    compiti di supporto alle scuole, amministrativi e di monitoraggio in coordinamento con le direzioni generali

    competenti. ?ali uffici svolgono, in particolare, le funzioni relative" all'assistenza, alla consulenza e al

    supporto degli istituti scolastici autonomi per le procedure amministrative e amministrativo-contabili in

    coordinamento con la direzione generale per le risorse umane e finanziarie2 alla gestione delle graduatorie e

    alla gestione dell'organico del personale docente, educativo e 4?4 ai fini dell'assegnazione delle risorse

    umane ai singoli istituti scolastici autonomi2 al supporto e alla consulenza agli istituti scolastici per la

    progettazione e innovazione dell'offerta formativa e per l'integrazione con gli altri attori locali2 allo sviluppo di

    reti di scuole2 al monitoraggio dell'edilizia scolastica2 all'utilizzo dei fondi europei. L'ufficio scolastico

    regionale, inoltre, vigila sul rispetto delle norme generali dell'istruzione e dei livelli essenziali delleprestazioni, sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'azione formativa e

    sull'osservanza degli standard programmati2 integra la sua azione con quella dei 5omuni, 6rovince e

    egioni, curando i rapporti con l'amministrazione regionale e enti locali per l'offerta formativa integrata,

    educazione degli adulti, istruzione e formazione tecnica superiore e rapporti scuola-lavoro2 assegna alle

    istituzioni scolastiche le risorse di personale ed esercita tutte le competenze tutte le competenze comprese

    le relazioni sindacali non attribuite alle istituzioni scolastiche o non riservate allCamministrazione

    3) Quali &ono i c#ie#i pe# l"azione !el Comiao pe# la .aluazione !ei !oceni$

    La L. 98/*9, di riforma del sistema di istruzione, cd. ;uona scuola, con il comma 9*:, ha sostituito

    interamen te l'ar t. 99.Lgs. *:8/9::@, introducendo il 5omitato per la valutazione dei docenti,

    precedentemente denomi nato 5omitato per la valutazione del servizio dei docenti.

    $n base al nuovo art. 99, il 5omitato & costituito presso ogni istituzione scolastica, ha durata triennale ed &

    presieduto dal dirigente scolastico. Dsso & composto da"

    tre docenti, due scelti dal 5ollegio docenti e uno dal 5onsiglio di istituto2

    due rappresentanti dei genitori nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione2 un rappresentante

    degli studenti e uno dei genitori per il secondo ciclo, scelti dal 5onsiglio di istituto2

     un componente esterno scelto dall'!fficio scolastico regionale.

    E $l 5omitato agisce valutando i docenti sulla base dei seguenti criteri"

    91 qualità dell'insegnamento e del miglioramento apportato alla scuola, anche in base al successo

    formativo degli studenti2

    *1 risultati ottenuti dai docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e

    dell'innovazione didattica e della collaborazione alla ricerca2

    1 responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo.

    4) In co&a con&i&ono le ai.i funzionali all"in&e-nameno$

    L'attività funzionale all'insegnamento & costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto

    dai diversi ordinamenti scolastici. Dssa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di

    programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, lavori

    degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l'attuazione delle deliberazioni dei predetti organi. >e

    consegue che le attività funzionali all'insegnamento )art. *: 55>L *A-*:1 richiedono"adempimenti individuali che riguardano la preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, la correzione degli

    elaborati, i rapporti individuali con le famiglie2adempimenti collegiali consistenti nella partecipazione alle

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    riunioni del collegio dei docenti, nonchB alle attività dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione e

    nello svolgimento degli scrutini ed esami con la compilazione degli atti relativi alla valutazione per un totale

    di @ ore annue.

     Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da"a1 partecipazione alle riunioni del 5ollegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di

    inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali esull'andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a @ ore annue2b1 la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. 7li obblighirelativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti2 nella predettaprogrammazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classisuperiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a @ ore annue2c1 lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.