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foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - zona pastorale VII - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini domenica 21 febbraio 2016 ra gli interventi di papa Francesco in Messico, colpisce questo passaggio della sua omelia pronunciata nella città di Morelia, riconosciuta Patrimonio mondiale dell’umanità per la sua preziosa eredità azteca, ma anche sfigurata dall’attività criminale dei cartelli del narcotraffico. «A questo Padre nostro noi ci rivolgiamo pregando con insistenza tutti i giorni. E che cosa gli diciamo in una delle invocazioni? Non lasciarci cadere nella tentazione. Gesù stesso lo fece. Egli pregò perché noi suoi discepoli non cadessimo in tentazione. Che tentazione ci può venire da ambienti dominati molte volte dalla violenza, dalla corruzione, dal traffico di droghe, dal disprezzo per la dignità della persona, dall’indifferenza davanti alla sofferenza e alla precarietà? Che tentazione potremmo avere noi, di fronte a questa realtà che sembra essere diventata un sistema inamovibile? Credo che potremmo riassumerla con una sola parola: rassegnazione. E di fronte a questa realtà ci può vincere una delle armi preferite del demonio: la rassegnazione. “E che ci possiamo fare? La vita è così!”. Una rassegnazione che ci paralizza, Per questo, Padre Nostro, non lasciarci cadere nella tentazione». Il tempo santo della Quaresima ci è dato anche per non lasciarci prendere dalla rassegnazione: accogliamo perciò l’appello delle Caritas parrocchiali della nostra città, con la proposta di opere di Misericordia. 1. Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati Ogni settimana le Caritas in media accolgono n. 200 famiglie bisognose di aiuto alimentare. Le opere di misericordia hanno di mira gli ultimi, i più appartati dalla vita sociale e ci ricordano che quando una persona non ha l’essenziale, è perché la società gli sta negando quanto gli appartiene, qualcosa di suo. Noi cosa facciamo? La condivisione è la strada da percorrere se vogliamo eliminare la fame e la sete anche nella nostra città. Per fede poi siamo chiamati anche a colmare una sete e una fame invisibili ma urgenti: trasmettere l’amicizia di Dio attraverso la nostra amicizia. Ci pensi? «Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente» (Laudato Si , n. 212). 2. Vestire gli ignudi La mancanza di vestiti è la nudità più umiliante, segno e frutto di estrema povertà, il più delle volte legata a incapacità a gestire la propria vita. Come posso io vestire chi è nudo, come posso io praticare questa opera di misericordia? Molte persone non colgono il significato vero dei Cassettoni Caritas; hanno come scopo unico quello di “vestire chi è nudo”! La cooperativa “VESTI SOLIDALE” oltre che a selezionare gli indumenti per distribuirli a persone accolte nei luoghi di pronto intervento e nei centri di emergenza, vende quello raccolto nei cassettoni per l’acquisto di indumenti nuovi; per questo lavoro la cooperativa ha assunto persone che appartengono a fasce deboli e che a causa della loro fragilità difficilmente troverebbero altro lavoro. Anche per questa opera di misericordia la condivisione è fondamentale. C’è poi nella nostra città un’altra nudità che coincide con l’assenza di un tetto o di abitazioni adeguate. A Cinisello non ci sono baracche, ma abitazioni improprie e non idonee e con affitti esagerati! Noi c o m e c i c o m p o r t i a m o ? N o n dimentichiamo che anche per questa emergenza la strada è la condivisione! d Peppino domenica 21 febbraio - vendita del mensile “Tracce” dopo le ss. Messe - ore 19.30 nel salone sotto la chiesa cena per tutti i ragazzi dalla quarta superiore in su martedì 23 febbraio ore 21.00 in duomo via Crucis con l’Arcivescovo, partenza in bus alle 19.30 dalla piazza della chiesa venerdì 26 febbraio - comunità giovanile (dalla prima superiore in su) ore 17.00 via Crucis a seguire studio in oratorio ore 19.30 cena e testimonianza con padre Claudio Rossi, frate cappuccino - ore 20.45 in chiesa serata quaresimale cittadina nella nostra parrocchia sabato 27 febbraio ore 17.00 nel salone sotto la chiesa incontro gruppo famiglie cui seguirà la cena Il gruppo famiglie è un tentativo per aiutarci a vivere la vocazione matrimoniale e la sfida educativa dei figli, per cui è aperto a tutti domenica 28 febbraio - vendita di torte e biscotti dopo le ss. Messe - ore 15.00 dalla chiesa pellegrinaggio a piedi verso la porta santa di Bresso (programma qui sotto) LE DUE RIGHE DEL PARROCO Con Gesù nel combattimento spirituale AVVISI VIA CRUCIS venerdì alle 9.00 e alle 17.00 venerdì 26 febbraio ore 20.45 in chiesa: incontro con Natale Benazzi PELLEGRINAGGIO ALLA PORTA SANTA Domenica 28 febbraio proponiamo per tutta la comunità un pellegrinaggio a piedi alla porta santa di Bresso. Ore 15.00 ritrovo in piazza della chiesa per la partenza. Per chi vuole fare il primo pezzo di strada in macchina il ritrovo è alle ore 16.00 al parcheggio di via Grandi a Bresso. Ore 17.30 s. Messa nella chiesa di Bresso. Lungo il cammino ci sarà la possibilità di confessarsi. UARESIMA 2016 T

AVVISI LE DUE RIGHE DEL PARROCO Con Gesù … vendita del mensile “Tracce” dopo le ss. Messe - ore 19.30 nel salone sotto la chiesa cena per tutti i ragazzi dalla quarta superiore

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foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - zona pastorale VII - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini

domenica 21 febbraio 2016

ra gli interventi di papa Francesco in Messico, colpisce questo passaggio della sua omelia

pronunciata nella città di Morelia, riconosciuta Patrimonio mondiale dell’umanità per la sua preziosa eredità azteca, ma anche sfigurata dall’attività criminale dei cartelli del narcotraffico. «A questo Padre nostro noi ci rivolgiamo pregando con insistenza tutti i giorni. E che cosa gli diciamo in una delle invocazioni? Non lasciarci cadere nella tentazione. Gesù stesso lo fece. Egli pregò perché noi suoi discepoli non cadessimo in tentazione. Che tentazione ci può venire da ambienti dominati molte volte dalla violenza, dalla corruzione, dal traffico di droghe, dal disprezzo per la dignità della persona, dall’indifferenza davanti alla sofferenza e alla precarietà? Che tentazione potremmo avere noi, di fronte a questa realtà che sembra essere diventata un sistema inamovibile? Credo che potremmo riassumerla con una sola parola: rassegnazione. E di fronte a questa realtà ci può vincere una delle armi preferite del demonio: la rassegnazione. “E che ci possiamo fare? La vita è così!”. Una rassegnazione che ci paralizza, Per questo, Padre Nostro, non lasciarci cadere nella tentazione». Il tempo santo della Quaresima ci è dato anche per non lasciarci prendere dalla rassegnazione: accogliamo perciò l’appello delle Caritas parrocchiali della nostra città, con la proposta di opere di Misericordia.

1. Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati Ogni settimana le Caritas in media accolgono n. 200 famiglie bisognose di aiuto alimentare. Le opere di misericordia hanno di mira gli ultimi, i più appartati dalla vita sociale e ci ricordano che quando una persona non ha l’essenziale, è perché la società gli sta negando quanto gli appartiene, qualcosa di suo.

Noi cosa facciamo? La condivisione è la strada da percorrere se vogliamo eliminare la fame e la sete anche nella nostra città. Per fede poi siamo chiamati anche a colmare una sete e una fame invisibili ma urgenti: trasmettere l’amicizia di Dio attraverso la nostra amicizia. Ci pensi? «Non bisogna pensare che quest i sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a d i f fonders i , a volte invisibilmente» (Laudato Si, n. 212).

2. Vestire gli ignudi La mancanza di vestiti è la nudità più umiliante, segno e frutto di estrema povertà, il più delle volte legata a incapacità a gestire la propria vita. Come posso io vestire chi è nudo, come posso io praticare questa opera di misericordia? Molte persone non colgono il significato vero dei Cassettoni Caritas; hanno come scopo unico quello di “vestire chi è nudo”! La cooperativa “VESTI SOLIDALE” oltre che a selezionare gli indumenti per distribuirli a persone accolte nei luoghi di pronto intervento e nei centri di emergenza, vende quello raccolto nei cassettoni per l’acquisto di indumenti nuovi; per questo lavoro la cooperativa ha assunto persone che appartengono a fasce deboli e che a causa della loro fragilità difficilmente troverebbero altro lavoro. Anche per questa opera di misericordia la condivisione è fondamentale. C’è poi nella nostra città un’altra nudità che coincide con l’assenza di un tetto o di abitazioni adeguate. A Cinisello non ci sono baracche, ma abitazioni improprie e non idonee e con affitti esagerati! Noi c o m e c i c o m p o r t i a m o ? N o n dimentichiamo che anche per questa emergenza la strada è la condivisione!

don Peppino

domenica 21 febbraio- vendita del mensile “Tracce” dopo le ss. Messe - ore 19.30 nel salone sotto la chiesacena per tutti i ragazzi dalla quarta superiore in su

martedì 23 febbraio ore 21.00 in duomovia Crucis con l’Arcivescovo, partenza in bus alle 19.30 dalla piazza della chiesa

venerdì 26 febbraio - comunità giovanile (dalla prima superiore in su)ore 17.00 via Crucis a seguire studio in oratorioore 19.30 cena e testimonianza con padre Claudio Rossi, frate cappuccino - ore 20.45 in chiesaserata quaresimale cittadina nella nostra parrocchia

sabato 27 febbraio ore 17.00 nel salone sotto la chiesaincontro gruppo famiglie cui seguirà la cena Il gruppo famiglie è un tentativo per aiutarci a vivere la vocazione matrimoniale e la sfida educativa dei figli, per cui è aperto a tutti

domenica 28 febbraio- vendita di torte e biscotti dopo le ss. Messe - ore 15.00 dalla chiesapellegrinaggio a piedi verso la porta santa di Bresso (programma qui sotto)

LE DUE RIGHE DEL PARROCO

Con Gesù nel combattimento spiritualeAVVISI

VIA CRUCIS venerdì alle 9.00 e alle 17.00venerdì 26 febbraio ore 20.45 in chiesa: incontro con Natale Benazzi

PELLEGRINAGGIO ALLA PORTA SANTA

Domenica 28 febbraio proponiamo per tutta la comunità un pellegrinaggio a piedi alla porta santa di Bresso. Ore 15.00 ritrovo in piazza della chiesa per la partenza. Per chi vuole fare il primo pezzo di strada in macchina il ritrovo è alle ore 16.00 al parcheggio di via Grandi a Bresso. Ore 17.30

s. Messa nella chiesa di Bresso. Lungo il cammino ci sarà la possibilità di confessarsi.

U A R E S I M A 2 0 1 6

T

sabato 20 febbraio ore 9.00 Alfredo Filippo e Concettaore 18.00 Maria Randazzo

+ DOMENICA 21 FEBBRAIO - seconda di Quaresimaore 8.30 Lucaore 10.00 pro populoore 11.30 Carmelo e Rosalbaore 18.00 Antonio Di Domenico

lunedì 22 febbraioore 9.00 Luigi, Maria Teresa, Giovanni, Imeldaore 18.00 Valter Favari

martedì 23 febbraio ore 9.00 Mario Aliprandi, Enrico, Ersilia, Maria Malbertiore 18.00 Isidoro Petrini

mercoledì 24 febbraioore 9.00 fam. Baracca, Maggi, Durantiniore 19.00 Ernestina e Desiderio Abbenante

giovedì 25 febbraioore 9.00 fam. Patrian e Isabellaore 18.00 Giovanni Caponnetto e fam.

venerdì 26 febbraio - aneucaristicoore 9.00 via Crucis ore 17.00 via Crucis

sabato 27 febbraio ore 9.00 Nino Melgiovanniore 18.00 Anna Benda, Gennaro Virelli

+ DOMENICA 28 FEBBRAIO - terza di Quaresimaore 8.30 Lilia De Agostiniore 10.00 Mario e Mariuccia Oppioniore 11.30 pro populo ore 18.00

parroco - don Peppino Barloccocasa: 026175418 cellulare: 3397718970email: [email protected]

vicario parrocchiale - don Simone Riva casa: 026121251cellulare: 3336104649email: [email protected]

suore della caritàcasa: 026122307

caritasufficio: 026182586 dall’omelia di papa Francesco nel mercoledì delle ceneri, 10.2.16

CALENDARIO LITURGICO

CONTATTI

VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO martedì 23 febbraio 2016 | ore 21.00

duomo di Milanopartenza in bus

alle ore 19.30 dalla chiesa ISCRIZIONI IN SEGRETERIA (5€)

sono invitati tutti i fedeli di qualsiasi età

LA PAROLA DEL PAPA

Preghiera, carità e digiuno Ci possono essere alcuni ostacoli, che chiudono le porte del cuore. C’è la tentazione di blindare le porte, ossia di convivere col proprio peccato, minimizzandolo, giustificandosi sempre, pensando di non essere peggiori degli altri; così, però, si chiudono le serrature dell’anima e si rimane chiusi dentro, prigionieri del male. Un altro ostacolo è la vergogna ad aprire la porta segreta del cuore. La vergogna, in realtà, è un buon sintomo, perché indica che vogliamo staccarci dal male; tuttavia non deve mai trasformarsi in timore o paura. E c’è una terza insidia, quella di allontanarci dalla porta: succede quando ci rintaniamo nelle nostre miserie, quando rimuginiamo continuamente, collegando fra loro le cose negative, fino a inabissarci nelle cantine più buie dell’anima. Allora diventiamo persino familiari della tristezza che non vogliamo, ci scoraggiamo e siamo più deboli di fronte alle tentazioni. Questo avviene perché rimaniamo soli con noi stessi, chiudendoci e fuggendo dalla luce; mentre soltanto la grazia del Signore ci libera. Lasciamoci allora riconciliare, ascoltiamo Gesù che dice a chi è stanco e oppresso «venite a me» (Mt 11,28). Non rimanere in sé stessi, ma andare da Lui! Lì ci sono ristoro e pace. C’è un secondo invito di Dio, che dice, per mezzo del profeta Gioele: «Ritornate a me con tutto il cuore» (2,12). Se bisogna ritornare è perché ci siamo allontanati. È il mistero del peccato: ci siamo allontanati da Dio, dagli altri, da noi stessi. Non è difficile rendersene conto: tutti vediamo come facciamo fatica ad avere veramente fiducia in Dio, ad affidarci a Lui come Padre, senza paura; come è arduo amare gli altri, anziché pensare male di loro; come ci costa fare il nostro vero bene, mentre siamo attirati e sedotti da tante realtà materiali, che svaniscono e alla fine ci lasciano poveri. Accanto a questa storia di peccato, Gesù ha inaugurato una storia di salvezza. Il Vangelo che apre la Quaresima ci invita a esserne protagonisti, abbracciando tre rimedi, tre medicine che guariscono dal peccato (cfr Mt 6,1-6.16-18). In primo luogo la preghiera, espressione di apertura e di fiducia nel Signore: è l’incontro personale con Lui, che accorcia le distanze create dal peccato. Pregare significa dire: “non sono autosufficiente, ho bisogno di Te, Tu sei la mia vita e la mia salvezza”. In secondo luogo la carità, per superare l’estraneità nei confronti degli altri. L’amore vero, infatti, non è un atto esteriore, non è dare qualcosa in modo paternalistico per acquietarsi la coscienza, ma accettare chi ha bisogno del nostro tempo, della nostra amicizia, del nostro aiuto. È vivere il servizio, vincendo la tentazione di soddisfarci. In terzo luogo il digiuno, la penitenza, per liberarci dalle dipendenze nei confronti di quello che passa e allenarci a essere più sensibili e misericordiosi. È un invito alla semplicità e alla condivisione: togliere qualcosa dalla nostra tavola e dai nostri beni per ritrovare il bene vero della libertà. «Ritornate a me – dice il Signore – ritornate con tutto il cuore»: non solo con qualche atto esterno, ma dal profondo di noi stessi. Infatti Gesù ci chiama a vivere la preghiera, la carità e la penitenza con coerenza e autenticità, vincendo l’ipocrisia. La Quaresima sia un tempo di benefica “potatura” della falsità, della mondanità, dell’indifferenza: per non pensare che tutto va bene se io sto bene; per capire che quello che conta non è l’approvazione, la ricerca del successo o del consenso, ma la pulizia del cuore e della vita; per ritrovare identità cristiana, cioè l’amore che serve, non l’egoismo che si serve. Mettiamoci in cammino insieme, come Chiesa, ricevendo le Ceneri – anche noi diventeremo cenere – e tenendo fisso lo sguardo sul Crocifisso. Egli, amandoci, ci invita a lasciarci riconciliare con Dio e a ritornare a Lui, per ritrovare noi stessi.osi come l’umile serva del Signore (cfr Lc 1,38).