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POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO Novembre 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

Novembre 2006

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE

DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO..............................................................................3

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ............................................................6

3. PARTENARIATO DI PROGETTO ..........................................................................................................8

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto.................................................. 8

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto ........................................................................ 10

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO.......................................................14

4.1. Analisi di contesto............................................................................................................. 14

4.2. Analisi SWOT................................................................................................................... 18

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO.........Errore. Il segnalibro non è definito.

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi................................................................................ 20

5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari..................... 23

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei

Progetti Integrati”.............................................................................................................. 25

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO ......................................................26

6.1. Definizione della strategia ................................................................................................ 26

6.2. Definizione delle operazioni ............................................................................................. 30

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ....................................................... 37

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale................................................................................ 41

6.5. Definizione degli indicatori .............................................................................................. 45

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO ....................................................47

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni................................... 47

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.

.......................................................................................................................................... 53

7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo .................. 55

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO..............................................................58

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

Patto Tematico per il Sociale – Donne e Conciliazione Vita Lavoro “Rete Donna”

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di

Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �

Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �

Rete Ecologica Regionale. Regionale �

Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �

Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �

Inclusione, Sociale Regionale ⌧

Sicurezza e Legalità. Regionale �

Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �

Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �

Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.

Territoriale �

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �

Nuoro □ Ogliastra □ Olbia Tempio � Sassari �

C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 34 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 8 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale 1 Associazione Ambientalista Associazione Culturale 1 Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 27 Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico) Altro

7

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Porcu Luisanna Comitato

Arciragazzi – Nuoro

[email protected]

Ticca Maria Antonia IPAB Scuola Materna “Cavaliere del Lavoro Don Francesco Guiso Gallisai”

[email protected]

Devias Maria Giovanna Comune di Nuoro [email protected] Bonamici Carmela Comune di

Tortolì [email protected]

Sedda Angela Provincia Ogliastra

[email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 19.12.2006

Luogo Nuoro

D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 19.12.2006

Luogo Nuoro

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data

Luogo

E. Presentazione del Progetto Integrato

Cognome Nome Firma

Porcu Luisanna

Ticca Maria Atonia

Devias Maria Giovanna

Bonamici Carmela

Sedda Angela

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

Dall’analisi generale della condizione di vita delle donne nella Provincia di Nuoro e nella Provincia

dell’Ogliastra emergono dei dati preoccupanti riguardati l’esclusione sociale delle donne stesse e il conseguente

depauperarsi dei rapporti sociali significativi, in particolare: l’accesso al mondo del lavoro, i maltrattamenti in

famiglia, l’isolamento dovuto alla violenza subita, i carichi di cura, la difficoltà nell’accedere alla conoscenza

degli incentivi a disposizione sul mercato del lavoro, il basso reddito, ecc.

La gamma degli eventi che espongono le donne alla marginalità sociale è molto ampia: la disoccupazione,

diventare madre in solitudine o povertà, uscire dall’ospedale senza avere qualcuno che le accudisca, essere

privata ingiustamente dei figli, trovarsi sola nel loro mantenimento, subire violenza psicologica, maltrattamenti e

violenza fisica in famiglia, vessazioni nel lavoro, essere obbligata a prostituirsi, ridotta in schiavitù, privata dei

diritti fondamentali della persona.

In passato la povertà delle donne era più nascosta poichè in maggioranza dipendevano dalla famiglia allargata

per la sussistenza; la crisi di quel modello e la giusta ricerca di autonomia espone oggi le donne a una fragilità

socialmente visibile. E’ il fenomeno delle madri sole che non riescono a conciliare il lavoro con la cura dei figli,

donne con lavoro precario e sottopagato, casalinghe con pesanti carichi di cura che non osano uscire da un

matrimonio in crisi per non esporre alla miseria bambini e familiari anziani, donne immigrate che a loro volta

sono occupate nel settore di cura (il così detto “badantato”) che una malattia o una gravidanza improvvisa

espone alla perdita di casa e lavoro.

Inoltre, aumentano le “povertà di fascia media”, donne a bassa scolarità, prive delle competenze indispensabili

ad inserirsi nella società complessa. Dalla normale fragilità al bisogno conclamato si estende una vasta gamma di

situazioni che i servizi esistenti non riescono a fronteggiare appieno.

Il progetto integrato del Patto Tematico Donne e Conciliazione focalizza e affronta a distanza ravvicinata i

problemi più gravi della condizione femminile non con un ottica assistenziale ma si propone di essere un

raccordo attivo tra il mondo femminile e gli enti locali, le cooperative, i centri antiviolenza, l’associazionismo e i

privati.

In primo luogo il progetto si propone di promuovere la pari opportunità in tutti i contesti sociali ed economici

delle due province.

Promuovere questo tipo di cultura significa generare un nuovo atteggiamento che valorizzi il ruolo della donna

in modo da superare qualsiasi forma di segregazione personale e di esclusione dai meccanismi produttivi e

decisionali. In secondo luogo il progetto si propone di realizzare nuovi sistemi informativi per creare nuova

occupazione, soprattutto a carattere imprenditoriale.

L’intervento è di tipo regionale e verrà realizzato nei territori delle Province di Nuoro e Ogliastra.

Si tratta di un’area in cui i fenomeni di disagio e segregazione femminile sono diffusi su tutto il territorio ed

hanno carattere sistemico.

Il target del progetto è costituito da donne a rischio di esclusione sociale, per i motivi sopra esposti, che vogliono

liberarsi dalla condizione di sopraffazione, maltrattamenti e violenza in cui sono costrette a vivere e/o che sono

alla ricerca di un’opportunità lavorativa, che vogliono rientrare nel mercato del lavoro essendone rimaste fuori

per un certo periodo a causa di problemi familiari, che vogliono migliorare la propria posizione lavorativa

all’interno delle singole organizzazioni di appartenenza, che vogliono intraprendere nuovi percorsi

imprenditoriali e formativi, che cercano di conciliare i tempi della loro vita familiare e quelli della vita

lavorativa.

Gli interventi saranno dunque di tipo sistemico ossia saranno integrati tra loro e strutturati. Tecniche

multifattoriali e multicriteri hanno consentito di evidenziare ed analizzare i reali problemi presenti sul territorio.

Realizzare interventi di questo tipo sarà possibile solo se tutti gli attori (pubblici, privati, associazioni,

cooperative,ecc.) saranno coinvolti attraverso azioni ed attività che consentiranno l’individuazione di efficaci

soluzioni per i vari problemi e promuoveranno lo sviluppo locale e personale.

Nel costituire la partnership ci si è posti come obiettivo proprio quello di coinvolgere soggetti in grado di

migliorare il livello di inclusione sociale della donna e di assegnare loro ruoli e funzioni specifiche.

L’obiettivo generale del progetto è quello di migliorare il livello di inclusione sociale della donna attraverso le

strategie di:

• Empowerment: accrescere autonomia, responsabilità e potere delle donne

• Maistreaming: portare le politiche di genere al centro della corrente principale

• Gender auditing: supportare le differenze di genere nei campi dell’agire economico e verificare il grado

di equità raggiunto dai sessi.

L’idea forza è la riduzione del livello di disoccupazione femminile e del lavoro nero, la promozione

dell’imprenditoria femminile, la promozione di iniziative che possano supportare le donne che lavorano nella

conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa e sostenere le donne che si trovano a vivere condizioni di

violenza (fisica, psicologica, economica e sessuale) o che si trovano momentaneamente in uno stato di difficoltà.

Gli obiettivi operativi sono:

• Ridurre l’elevato livello di disoccupazione femminile e la consistente presenza del lavoro nero presente

sul territorio

• Promuovere l’attivazione di servizi innovativi nel campo dell’asssitenza all’infanzia (micronidi

aziendali, nidi, scuola per linfanzia, ludoteca, baby parching, etc)

• Attivare case di accoglienza per donne sole o con minori vittime di violenza o che si trovano in

particolari difficoltà, al fine di dare loro la possibilità di riprogettarsi la loro vita

Destinatari:

• Donne e minori vittime di violenza domestica e abusi

• Donne detenute con figli minori

• Donne in stato di estrema povertà

• Donne in stato di esclusione sociale

• Donne con figli minori

• Donne disoccupate e inoccupate in fase di rientro nel mondo del lavoro o con difficoltà personali,

comprese le precarie condizioni di salute

• Bambini 0-3 anni, bambini 4-6 anni

Azioni in Provincia di Nuoro:

• Ampliamento del Centro Antiviolenza Onda Rosa e Casa di Ospitalità attraverso l’apertura di due Case

di Accoglienza che possano accogliere e accompagnare in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo

le donne ospiti

• Realizzazione di una Casa Famiglia per donne detenute con o senza figli minori

• Creazione di cooperative sociali di tipo B

• Promozione di servizi innovativi per l’infanzia

• Promozione di servizi di trasporto

• Formazione su metodologie didattiche innovative

• Formazione per formatori e del personale

• Realizzazione di strutture da destinare ad asilo nido e baby parking

Azioni nella Provincia dell’Ogliastra:

• Realizzazione di una struttura di accoglienza per donne in difficoltà

• Ampliamento della struttura CAS per la realizzazione del micronido-ludoteca

• Ristrutturazione, recupero di fabbricati in centro storico per la realizzazione di una struttura da adibire a

asilo nido e baby parking centro gioco

• Creazione di un sistema di servizi essenziali e innovativi nel campo della prima infanzia

• Attivazione di un servizio di sostegno, informazione, formazione e consulenza rivolto esclusivamente

per le donne disoccupate e/o inoccupate

• Concessione di incentivi a favore dell’imprenditoria femminile

• Incentivi per la costituzione di cooperative sociali di tipo B.

3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

PROVINCIA OGLIASTRA COESO H47/1/2 COMUNE DI TORTOLI Casa rosa- Opera pubblica- G155 COMUNE DI TORTOLI NOI-Nuove Opportunità di Integrazione G302 COMUNE DI TORTOLI Officine della memoria H288 COMMISSIONE PROVINCIALE PER LE PARI OPPORTUNITA’ – PROVINCIA DI NUORO

(Si tratta di un partner che sarà di supporto al patto tematico)

COMUNE DI URZULEI 1-Concessione di piccoli sussidi a favore del’imprenditoria femminile-

H 47/2

COMUNE DI TRIEI Idem H 47/2 COMUNE DI GIRASOLE “ H 47/2 COMUNE DI LOTZORAI “ H 47/2 COMUNE DI TALANA “ H 47/2 COMUNE DI BAUNEI “ H 47/2 COMUNE DI ELINI “ H 47/2 COMUNE DI LANUSEI Asilo Nido H 47/1 COMUNE DI LANUSEI Asilo nido c’e musica H47/1 COMUNE DI ILBONO- Ampliamento struttura CAS per

micronido-ludoteca H 47 /1

Comune di Elini Asilo nido-baby parking- opera p. G155/2 Comune di Nuoro Obiettivo Spazio Donna H569 Amministrazione dello Stato-Ministero di Grazia e Giustizia-Centro giustizia Minorile-Ussm Nuoro

Obiettivo Spazio Donna H569

Polizia di Stato ( questura di Nuoro) Obiettivo Spazio Donna H569 Ufficio Esecuzione Penale Esterna Obiettivo Spazio Donna H569 Asl 3 Obiettivo Spazio Donna H569 Provincia di Nuoro Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Bitti Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Sarule Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Lodine Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Gavoi Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Orani Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Olzai Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Ottana Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Orotelli Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Oniferi Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Oliena Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Fonni Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Mamoiada Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Comune di Meana Completamento e adeguamento dei

locali della ex scuola materna O959/4

Comune di Loculi Mondogioco O878/1 0878/2 Comune di Tonara Micronido comunale (adeguamento

struttura,acquisto arredi ) A392/B

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

DITTA INDIVIDUALE LOI RAFFAELLA Servizi alla persona ,alla famiglia e alla Comunità rivolti all’infanzia e all’adolescenza .

H338

DITTA INDIV. USAI NAZARIA Micronido familiare Nazaria C177 Pala Lucia ditta individuale Baby Club O1039,O1040,O1041 Ludofamily di Elena Mele Ludoteca con servizio di

accompagnamento die bambini G378

Ludoteca “ Ludomille Dè Giochis” Micro-nido Asl E392 Turismar SNC Noi- nuove opportunità di integrazione G302 Circolo Nautico Arbatax Noi- nuove opportunità di integrazione G302

Autonoleggio Piras Pietro Patto per il sociale Distretto di Nuoro A392/C

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

COOPERATIVA SOC. EDERA Servizi essenziali e innovativi nel campo della prima infanzia. Prog CONSOLIDA

H 47/1

COOPERATIVA LA RONDINE Servizi essenziali e innovativi nel campo della prima infanzia

H47/1

COOPERATIVA SOCIALE MIMOSA IDEM COOPERATIVA SOC.SERENA IDEM H47/1 COOPERATIVA LA RONDINE IDEM H47/1 COOPERATIVA TERRA LUNA IDEM H47/1 COOPERATIVA L’AQUILONE IDEM H47/1 COOPERATIVA ANTES NOI-Officine della memoria- Casa Rosa-

Lotta alla dis. feminile. H47/1/2- H288-G155-1-2-G302

COSTITUENDA COOP. ANTIGONE NOI G302 BANCA DEL TEMPO H288 COOP. SOC. FIORDALISO G155-1-2 COOP. SOC. BIMBO CLUB G155-1-2 COSTITUENDA COOP.SOC. CHIAI CINZIA

Un asilo nido per Elini Arzana e Ilbono H406

CIRCOLO NAUTICO ARBATAX NOI G302

TURISMAR SNC NOI G302 ASS.CULTURALE UTOPIE NOI G 302 COOP.SOC. ADUE Donna impresa lavoro H47/2 Coop. sociale “ Giovani-anziani-assistenza Sociale” ONLUS

Creazione e potenziamento dei servizi socio-assistenziali, educativi e del reinserimento sociale e lavorativo

O1287

Società Cooperativa Sociale L’Aurora Progetto per l’apertura di una casa famiglia con lo scopo di accogliere donne detenute con figli minori e donne con figli minori che vivono in particolare situazione di disagio o di violenza

G138

Ass. di volontariato comitato Arciragazzi di Nuoro/ Consorzio Sol.co

Obiettivo Spazio Donna H569

Il Grappolo Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Ass. Diocesana Insieme se. Oliena/ Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Ass. Soccorso Olianese Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C

AUSER Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Coop.Oasi Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Lariso Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Coop. Peter Pan e Trilly Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Gruppo scout Oliena 1° Agesci Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Polisportiva disabili Hasterix Patto per il Sociale distretto di Nuoro A392/C Coop. sociale Sacro Cuore Onlus Baby Sitter Comunale D330 Coop. sociale Arcobaleno” impresa in via di costituzione

Creazione di un Baby parking H295

IPAB scuola Materna “ Cavaliere del lavoro Don Francesco Guiso-Gallisai”

Riqualificazione della scuola materna “ Cavalierie del lavoro Don Francesco Guiso-Gallisai”

P86

Società Coop. Sociale Gioia Onlus Impariamo Giocando E412 In Lak’ech Società Coop. Consulenza e sostegno donne in

difficoltà-Casa Rosa G155/1

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Il partenariato di progetto interprovinciale “Donne e conciliazione” è il risultato dell’aggregazione di :

Pre-partenariato “Patto per il sociale”- Distretto Sanitario di Nuoro “ (Provincia di Nuoro)

Pre-partenariato “ Patto per il sociale “-Obiettivo Spazio Donna” (Comune di Nuoro)

Pre-partenariato “ Patto per il sociale “- COESO” ( provincia dell’Ogliastra)

Interventi singoli non indicanti alcun partenariato-

Il costituendo partenariato di progetto risulta essere composto da 37 operazioni proposte, di cui 18

presentate da Enti Pubblici e 19 da Privati

Per l’Ogliastra sono state presentate complessivamente n. 20 azioni –operazioni di cui 13 Pubblico e 7

privato-

Per la Provincia di Nuoro sono state presentate complessivamente 17 azioni – 5 operazioni pubbliche e

12 di privati.

I soggetti del Partenariato di progetto possono essere raggruppati in:

• 34 enti locali

• 8 imprese

• 1 organizzazione sindacale

• 1 associazione culturale

• 7 soggetti appartenenti alla categoria “altro”.

Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno

Specifico

Comune di Tortoli Opera pubblica “ Casa Rosa” indispensabile

Comune di Elini Opera pubblica “ Nido-parking-Centro gioco

indispensabile

Comune di Tortoli Incentivi per sostegno-inf-consulenza –form. Donne disoccupate o inoccupate-

indispensabile

Comuni Uniti ( Triei-Urzulei-Baunei-Lotzorai-Girasole-Talana-Elini)

Concessione incentivi imprenditoria femminile-

indispensabile

Comune di Ilbono Opera pubblica “ Ampliamento struttura CAS” per ludoteca-micronido.

indispensabile

Comune di Lanusei Incentivi per servizi prima infanzia Asili nido

indispensabile

Cooperative unite ( Edera, La Rondine, Serena, l’Aquilone, Terra Luna, La Mimosa)

Incentivi per servizi innovativi ed essenziali prima infanzia

indispensabile

Impresa Rete Soci@le ( Antes-Bimbo Club, Adue, Fiordaliso, Antigone e Ass. Cult. Banca del Tempo SNC

Servizi prima infanzia (Nidi e baby parking), sostegno, inf. Consulenza tutoraggio , formazione imprenditorialità femminile)

indispensabile

Ditta Usai Nazaria ( costituenda) Infrastruttura per micronido e incentivi- Loceri

rilevante

Ditta Ind. Loi Raffaella

Infrastrutture e incentivi per servizi essenziali prima infanzia-Tortoli

rilevante

Cost. Cooperativa Sociale Chiai Cinzia

Incentivi per Asilo Nido e Baby parking per Elini-Arzana e Ilbono -

rilevante

Comune di Nuoro

Infrastrutture, azioni pubbliche e incentivi per l’ampliamento del Centro Antiviolenza Onda Rosa e Casa di Ospitalità attraverso l'apertura di due case di accoglienza che possano accogliere e accompagnare n percorsi di reinserimento sociale e lavorativo donne provenienti da tutto il territorio regionale

indispensabile

Provincia di Nuoro Incentivi per asili nidi e potenziamento baby ludoteca

indispensabile

Comune di Meana Sardo Infrastrutture e azioni pubbliche per ristrutturazione ex-scuola materna

indispensabile

Ludomille De’ Giochis Incentivi per micronidoaziendale indispensabile

Cooperativa Sociale Sacro Cuore ONLUS

Incentivi e formazione per allestimento di un servizio di baby sitting comunale

rilevante

Coop. Sociale Arcobaleno ( impresa in via di costituzione)

Incentivi per la creazione di un baby parking

indispensabile

IPAB Scuola Materna “ Cavaliere del Lavoro Don Francesco Guiso Gallisai”

Incentivi per la riqualificazione della scuola Materna “ Cavaliere del lavoro Don Francesco Guiso Gallisai”

indispensabile

Società Coop. Sociale Gioia

Incentivi per l’ampliamento e potenziamento del servizio per la prima infanzia apertura di uno "sportello genitori" per ascolto, consulenza e sostegno psicologico

indispensabile

Comune di Loculi Incentivi per servizio di baby parking e ludoteca

indispensabile

Comune di Tonara Incentivi per servizi prima infanzia micro-nido

indispensabile

Ludofamily di Elena Mele Incentivi per ludoteca con servizio di trasporto

rilevante

Pala Lucia, ditta individuale Azioni pubbliche, infrastrutture e incentivi per attivazione servizio di asilo nido e baby parking

rilevante

Coop. Sociale l’Aurora

Incentivi per apertura casa famiglia rivola a donne detenute con figli minori e donne con figli minori che vivono in situazioni di disagio

rilevante

Tabella 5 – Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico

Creazione ed incentivazione di servizi innovativi per la prima infanzia. (0-3 anni) (4-6anni) -promozione servizi di trasporto

indispensabile

Incentivi per promozione dell’imprenditoria femminile- ( microcrediti)-incentivi costituzione coop. di tipo b) –Consulenza Formazione e tutoraggio

indispensabile

Creazione, ampliamento ed adeguamento infrastrutture per donne in stato di difficoltà- (case di accoglienza- Centro antiviolenza)-Informazione sensibilizzazione sulle problematiche della violenza sulle donne.

indispensabile

Interventi per il miglioramento infrastrutturale (asili nido, micronidi, baby parking)

indispensabile

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo L’analisi della situazione relativa al disagio sociale in Sardegna, mostra aspetti molto preoccupanti, come evidenziato dai dati statistici relativi alle principali categorie di soggetti in condizioni di svantaggio, secondo i quali reddito insufficiente e periodo di disoccupazione sono i fattori che esercitano il peso più rilevante, anche se in misura differente, per maschi e femmine. Per le donne in particolare il motivo principale permane il reddito insufficiente, segno della accentuata vulnerabilità femminile; per i maschi, invece, è la perdita del lavoro a costituire la discriminante primaria. La condizione di disoccupazione quale fattore primario delle difficoltà economiche è fortemente correlata all’età; progressivamente la disoccupazione regredisce con il progredire della classe d’età. I rischi di esclusione più gravi ricadono prevalentemente sulle donne, madri sole che in passato hanno beneficiato di quote rilevanti degli interventi pubblici. Queste rappresentano numericamente una entità non marginale: le famiglie monoparentali in Sardegna rappresentano il 13,4%, valore ben al di sopra della media nazionale (11,9%). L’analisi demografica mette in evidenza una bassa natalità (il numero medio di figli per donna è inferiore del 16% rispetto alla media nazionale, a sua volta fra le più basse a livello mondiale) e progressivo allungamento della vita . Il rapporto fra persone bisognose di cura (bambini e anziani) e adulti in grado di farsene carico (30-59 anni) rivela che su ogni coppia adulta grava la responsabilità di almeno un’altra persona bisognosa di sostegno, dato che evidenzia la necessità di supporto per le famiglie con soggetti deboli (anziani, disabili, persone con disturbo mentale), che presentano maggiori problematiche e carichi di cura. Il flusso migratorio ha visto negli ultimi anni crescere sensibilmente la quota di immigrazione (+23% nel 2005), distribuita in maniera fortemente disomogenea sul territorio regionale: gli immigrati si concentrano soprattutto nella provincia di Cagliari, dove risiede il 42,4% del totale degli stranieri. La maggior parte di essi è di origine europea (42,9%), anche se la componente africana è piuttosto elevata (34,1%). A fronte di tale incremento dei flussi migratori, gli interventi diretti a favorire l’accoglienza nel tessuto sociale ed economico sardo degli immigrati sono stati finora sperimentali e non strutturati. Con riferimento alla scolarizzazione e alla qualificazione dei giovani, i dati sulla dispersione scolastica pongono la Sardegna al di sotto della media nazionale: l’indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo è nell’Isola del 12,44% con punte, in alcuni comuni, del 25,37%, a fronte di un dato nazionale pari al 10,44% (dati ISTAT 2001). Anche nelle prime due annualità del ciclo di studi superiore gli abbandoni scolastici permangono a livelli abbastanza elevati; la formazione professionale non riesce a fornire risposte esaurienti alle necessità manifestate dalla regione nel suo complesso. Nell’Isola si registra il crescente utilizzo di sostanze che inducono dipendenza, spesso associato a difficoltà sociali e psicologiche, che determinano gravi problemi di salute e fenomeni di criminalità e violenza. Rispetto agli interventi rivolti agli anziani, si registrano difficoltà di attuazione dei servizi di assistenza domiciliare integrata: la localizzazione delle residenze sanitarie assistenziali non è stata programmata rilevando le esigenze espresse dal territorio; la soluzione di affidamento di persone anziane ha avuto rari riscontri. Permangono carenze strutturali di continuità assistenziale. Le persone con disturbo mentale dispongono di servizi complessivamente insufficienti. Per le persone anziane e quelle con disabilità l’offerta è eccessivamente standardizzata su due tipologie: le prestazioni a carattere ambulatoriale o l’inserimento in strutture residenziali; gli interventi di carattere semiresidenziale e di assistenza domiciliare sono insufficienti e inferiori a quelli medi nazionali. Sul fronte dell’assistenza all’infanzia, un dato significativo è quello relativo alla disponibilità del servizio nido: attualmente l’offerta regionale (dati ISTAT a gennaio 2004) è di 11 posti disponibili ogni 100 bambini, in grado di soddisfare l’offerta del 12% dei bambini al disotto dei 3 anni (l’obiettivo europeo per gli Stati membri dell’Unione Europea, fissato dall’Agenda di Lisbona, è di fornire entro il 2013 servizi di cura ad almeno il 33% dei bambini al disotto dei 3 anni). Si registra che non è stata ancora attuata la politica regionale per la riqualificazione dell’offerta dei nidi, né per la promozione di servizi differenziati e flessibili, con conseguenze particolarmente negative in termini di basso tasso di occupazione della popolazione femminile. Rispetto all’economia sociale, negli ultimi anni si è assistito in Sardegna ad uno sviluppo del privato sociale sia per quanto riguarda le cooperative di tipo A che quelle di tipo B. Le prime sono diventate in misura sempre più marcata un interlocutore privilegiato per gli Enti Locali nell’erogazione di servizi alla persona; le seconde sono

un importante strumento di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, soprattutto disabili ed ex-tossicodipendenti. A fronte di alcune buone prassi che si registrano sul territorio isolano si segnalano alcune criticità relative all’economia sociale tra cui, le principali:

• presenza di un numero elevato di cooperative sociali di piccole dimensioni che hanno difficoltà a stare sul “mercato”;

• presenza di cooperative sociali prive di figure professionali particolarmente specializzate • eccessiva dipendenza del privato sociale dall’economia degli appalti pubblici • scarso sviluppo della mentalità e di competenze imprenditoriali all’interno delle cooperative sociali • non sufficiente attenzione alla valutazione dei risultati conseguiti e alla qualità del servizio

Nel territorio del Patto Sociale sembra delinearsi sempre più uno scenario in cui mancano spazi idonei e usufruibili pienamente dai bambini e dai ragazzi, i problemi connessi alla solitudine dei minori sono in aumento, cresce l'abbandono della scuola senza aver completato l'obbligo scolastico, le violenze e gli abusi denunciati sono sempre più numerosi. Un eloquente indicatore di questo processo di precarizzazione dell'infanzia e dell’adolescenza è il fatto che i minori presi in carico dai servizi sociali stanno crescendo nonostante il calo delle nascite. Va osservato che le difficoltà di bambini e ragazzi nella maggior parte dei casi nascono in famiglia. In essa alle difficoltà materiali si affiancano con sempre maggiore frequenza quelle relazionali a causa della crisi della coppia o dei legami complessi e alle volte tesi con la rete parentale e anche per la quasi totale assenza dei rapporti di "buon vicinato" che affiancavano la famiglia nel passato. Altro fenomeno legato per diversi aspetti ai precedenti è la crescita delle famiglie monogenitoriali. Nella maggioranza si tratta di madri con figli, dato dovuto al fatto che in una parte dei casi si tratta di vedove; in altri casi (percentualmente crescenti) di separazioni dei coniugi, in cui i figli vengono in prevalenza affidati alla madre; in altri ancora di figli naturali non riconosciuti dal padre. Queste famiglie risultano spesso connotate da forme di debolezza sociale, soprattutto quando manca un'adeguata rete di sostegno familiare. Infine, esistono le cosiddette "famiglie multiproblematiche" caratterizzate dalla compresenza di più fattori che possono contribuire a rendere alcune situazioni fortemente rischiose dal punto di vista psico-sociale: essi intervengono, come è noto, insieme ad altri elementi di contesto con i quali interagiscono, ad orientare i processi evolutivi dei singoli soggetti in direzione dell'adattamento o del disadattamento Nel territorio in esame (Provincia di Nuoro e Provincia dell’Ogliastra) alla data del censimento 2001, la popolazione in esame è rappresentata da n. 127992 maschi (49%) e 132353 donne (49%) che rispecchia fedelmente il dato regionale che censisce n. 783093 maschi e n. 816418 ( 51% circa donne e 49% maschi) . Se si considera la ripartizione della popolazione per classe di età, si rileva una quasi equa distribuzione maschile e femminile per tutto l’arco della vita fino ai 64 anni di età, mentre dai 65 anni in su ci sono più donne rispetto agli uomini. Il progressivo invecchiamento della popolazione, specie quella femminile, fa presagire carichi di “cura” sempre più frequenti. Relativamente alla struttura della popolazione in Ogliastra si osserva una incidenza della popolazione infantile ( 0/14 anni) pari a un valore di 14,5%, inferiore alla media nazionale ma superiore alla media regionale (13,59%). L’Ogliastra è la provincia sarda con la più alta percentuale di ultra65enni, (24%), con una incidenza superiore al valore medio nazionale che è del 19%. Le classi di età più bisognose di cure (0/14 anni e ultra65enni) assumono in Ogliastra il valore più alto in campo regionale, comportando il “maggior carico di cura” per la forte presenza sia di “grandi vecchi” che di bambini. Relativamente alla provincia di Nuoro la percentuale di popolazione 0-14 anni (adolescenti e preadolescenti) sul totale della popolazione del distretto di 14,54 (unità su 100 abitanti), più elevato sia rispetto all’indice nazionale (14,15). Il tessuto produttivo risulta formato al 10.12.2002 da circa 16 mila imprese, di cui 6.277 sono imprese femminili. Il tasso di disoccupazione del territorio esaminato è quasi il doppio di quello nazionale (fonte ISTAT).Secondo le rilevazioni al 31.12.2004 dei centri SCICA, i disoccupati sono 28647, se si osserva nello specifico la percentuale di persone in cerca di occupazione, disaggregate per sesso, si rileva che la percentuale di donne inoccupate è pari a quasi il doppio rispetto a quello maschile (65% donne contro 35% uomini). (Manuela dice di scriverlo in modo diverso. Il mercato del lavoro nelle due province continua a presentare delle criticità in termini di partecipazione della componente femminile al mercato del lavoro; infatti il 68% degli occupati è rappresentato da uomini, mentre solo il 32% da donne. Se si osservano i tassi di occupazione disaggregati per sesso, si a che a fronte di un tasso di occupazione del 38,6%, solo per il 24,5% si tratta di donne.Le cause che determinano questo quadro sono diverse: per prima cosa resta centrale il problema della incompatibilità tra vita familiare e vita professionale; spesso infatti, per le donne, i carichi familiari sono inconciliabili con il lavoro e ciò è reso più grave dall’assenza di servizi di supporto (servizi alla persona, servizi alla famiglia, asili, ecc.). L’analisi dell’offerta di strutture socio-sanitarie dimostra un incremento piuttosto rilevante- rispetto agli anni ’90- della dotazione di strutture socio-assistenziali in Sardegna; tuttavia le maggiori criticità interessano il territorio dell’ogliastra che presenta standard di offerta inferiori ai valori medi regionali per quasi tutte le tipologie. In provincia di Nuoro invece le strutture aperte e di carattere aggregativo risultano le soluzioni prevalenti in riferimento alle problematiche minorili. Per quanto riguarda l’offerta di asili nido e micro nido, rapportando il numero di posti disponibili con la popolazione appartenente alla fascia d’età tra 0 e 3 anni, risulta evidente una scarsa offerta di

servizio per le famiglie con bimbi di questa età. Facendo ipotesi sulla domanda potenziale e sull’offerta indicata dai dati ufficiali, allo stato attuale i nidi, in particolare della Provincia di Nuoro, soddisfano infatti solo 1 richiesta su 20,5.

Un’ ulteriore problema di particolare rilevanza nel territorio di riferimento è dato dal fatto che il 60% delle donne vittime di violenza domestica sono costrette dal marito, padre o convivente, a non lavorare (fonte Centro Antiviolenza Onda Rosa Nuoro).Il fatto che le donne non abbiano un reddito proprio, consente all’uomo violento di esercitare maggiormente il suo controllo e soprafazione sulla vita delle mogli o figlie. Di 462 donne seguite dal Centro Antiviolenza Onda Rosa di Nuoro (dal 2001 ad oggi) solo 100 avevano un lavoro. Non lavorare significa non avere un proprio reddito e essere totalmente dipendenti. La dipendenza economica dall’uomo rende ancora più difficile riuscire a liberarsi da una situazione di soprafazione. È difficile quantificare il numero di donne e minori che subiscono violenza e abuso in quanto la stragrande maggioranza di questi non denuncia il proprio carnefice, ma i dati del Centro Antiviolenza Onda Rosa di Nuoro sono in sintonia con i dati forniti dagli altri Centri presenti sul territorio nazionale. Nel territorio in esame esiste un solo Centro Antiviolenza, con annessa una casa ad indirizzo segreto per offrire protezione e sostegno alle donne e ai minori a rischio di vita. È una struttura che può ospitare un massimo di 8 persone. Il centro sinora ha seguito e dato risposte a 462 Donne e 86 minori. Di queste donne 1 su 15 chiede di poter essere ospitata presso la casa di accoglienza. Dall’analisi effettuata emerge chiaramente il disagio in cui le donne dell’Ambito vivono. La donna, portatrice di bisogni e risorse, spesso non trova canali di espressione e accoglienza adeguati. Accanto alla difficoltà di trovare opportunità lavorative, soprattutto per le “over 40”, esiste il problema di non riuscire a conciliare il ruolo di madre con il mandato occupazionale a causa dell’assenza di strutture pubbliche (asili nido, scuole materne) o del costo elevato dei pochi servizi privati esistenti. Ne consegue un disagio molto spesso sommerso che può degenerare in depressione, assunzione di psicofarmaci o abuso di alcol. L’aumento delle separazioni ha creato situazioni di donne sole con minori, che si ritrovano a dover conciliare con grosse difficoltà i bisogni familiari con quelli lavorativi, soprattutto dove sono carenti o del tutto assenti altre figure parentali di supporto. Se a questi elementi si aggiunge la difficoltà di accedere al mondo del lavoro, si spiega come mai le donne siano, insieme ai minori, gli anelli più deboli della catena sociale delle aree del Patto. La difficoltà di accesso al mondo del lavoro è infatti l’effetto di un circuito vizioso che vede interconnessi disagio minorile, dispersione scolastica, carenze di asili nido, baby parking, e altri servizi per l’infanzia.

B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo Con riferimento alle politiche di welfare sinora adottate, i dati sull’offerta di servizi socio-assistenziali per le donne sole e per le madri mettono in evidenza una situazione per molti aspetti non soddisfacente, con un sistema non sempre in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni. In generale, le criticità non riguardano la qualità degli interventi posti in essere ma l’insufficienza dei servizi a disposizione per tale utenza. Sul territorio provinciale le strutture sono presenti in maniera frammentata. Si possono analizzare effettuando una ripartizione per settori d’intervento : Donne con problematiche di violenza e di esclusione sociale : n. 1 struttura Centro Antiviolenza ubicata a Nuoro. 5 Asili Nido pubblici ubicati a Nuoro in strutture Comunali. 2 Asili Nido pubblici ubicati rispettivamente a Tortoli e Lanusei. –n. 1 nido- baby parking- privato- n. 8 ludoteche pubbliche. Le Risorse umane presenti nel territorio sono più o meno le stesse per tutte le categorie sopra indicate anche se naturalmente avranno un differente campo di specializzazione e un diverso grado di specializzazione a seconda dell’area di intervento: operatori sociali, personale OSS, personale sanitario e sociale dell’Azienda ASL, volontariato, terzo settore, personale delle Associazioni e delle cooperative sociali, psicologi, educatori, animatori. Dall’analisi svolta emergono alcune carenze ed esigenze di miglioramento delle attività esistenti. In particolare per gli interventi in favore della prima infanzia ( 0-3anni) è risultata la necessità di mettere in rete le varie strutture pubbliche e private e i relativi servizi esistenti nel territorio, al fine di ottimizzare le risorse e le infrastrutture e, contestualmente avere una ricognizione dell’esistente anche relativamente al settore privato.

C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo Il Progetto integrato del Patto Tematico Donne e Conciliazione focalizza e affronta a distanza ravvicinata i problemi più gravi della condizione femminile del contesto in esame, non più con l’ottica assistenziale come la maggior parte dei progetti attivati sinora, ma si propone di essere un raccordo attivo tra il mondo femminile e gli

enti locali, l’associazionismo, le cooperative, gli enti morali, e i privati. Migliorare il livello di inclusione sociale delle donne attraverso strategie di empowerment (accrescere autonomia, responsabilità e potere delle donne); maistreaming (portare le politiche di genere al centro della corrente principale); gender auditing (supportare le differenze di genere nei campi dell’agire economico e verificare il grado di equità raggiunto dai sessi). L’idea forza è la riduzione del livello di disoccupazione femminile e del lavoro nero, la promozione dell’imprenditoria femminile, la promozione di iniziative che possano supportare le donne che lavorano nella conciliazione tra vita familiare e la vita lavorativa e sostenere le donne e i minori che si trovano a vivere situazioni di violenza e maltrattamenti dentro e fuori le mura domestiche (violenza fisica, psicologica, sessuale e economica) o le donne che si trovano momentaneamente in stato di difficoltà.

D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

Il progetto integrato di sviluppo proposto é interamente compatibile e congruente con i vincoli di tutela paesaggistica, con gli atti di pianificazione esistenti e con le scelte programmatiche delle amministrazioni comunali del territorio nuorese e ogliastrino. Il concetto di sostenibilità e di compatibilità ambientale è da tempo entrato negli obiettivi prioritari dei due territori. Questo ha contribuito a determinare una positiva consapevolezza, percepita come presupposto imprescindibile per una progettazione corretta e legittimata dalla nuova etica della sostenibilità. In termini di sostenibilità ambientale si porrà particolare attenzione all’utilizzo di materiali naturali, ed in particolare nelle azioni di ristrutturazione e recupero si impiegheranno materiali tipici della zona. Inoltre la sostenibilità verrà presa in considerazione relativamente ai fenomeni di inquinamento e disturbi ambientali che potranno riscontrarsi durante tutte le fasi di intervento.

E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

L’adozione del Plus in entrambe le provincie rappresenta uno strumento di programmazione integrata attraverso il quale i vari soggetti istituzionali e non mettono a disposizione le proprie risorse al fine di definire insime obiettivi e strategie ed interventi di promozione sociale. SPORTELLO IMMIGRATI: attivo nel territorio provinciale, offre la possibilità agli immigrati di potersi districare meglio nei meandri della burocrazia attraverso il supporto di un operatore appositamente formato, realizza attività di coesione e di incontro fra immigrati e i residenti attraverso iniziative culturali. PROGRAMMA P.A.R.I.: programma che intende favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di coloro che sono stati licenziati non per giusta causa dal proprio posto di lavoro e quindi necessitano di un forte sostegno da parte dell’ente locale. PROGRAMMA I.C.S.:(Interventi di Coesione Sociale) progetto che mira a reinserire nel mondo del lavoro, persone che vivono situazioni di disagio sociale quali donne , ex tossicodipendenti ex detenuti, ex alcoolisti, che proprio a causa del loro trascorso potrebbero essere indotti a non voler realizzare una piena inclusione nella società.

F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

I soggetti che saranno coinvolti nel progetto integrato sono innanzitutto tutti quelli che hanno presentato le manifestazioni d’interesse; dunque Le Provincie ,i vari comuni, le ASL, associazioni, cooperative, imprese e Ditte individuali, Ministero di Grazia e Giustizia ecc. Per la sua realizzazione, data la particolare tipologia di progetto, è necessario coinvolgere anche altre istituzioni come la scuola, la famiglia, la parrocchia, associazioni di volontariato, gli uffici delle consigliere di parità di entrambe le provincie .Tutti soggetti questi , che per l’importante ruolo che svolgono all’interno della società ,devono essere necessariamente chiamati a partecipare attivamente per poter arrivare ad una realizzazione efficace ed efficiente del progetto. Il loro ruolo sarà legato principalmente al fatto che essi fungono in generale come luogo di ritrovo e dunque svolgono l’importante funzione di aggregatori sociali all’interno di una qualsiasi comunità

4.2. Analisi SWOT

Tabella 6 – Rappresentazione sintetica della SWOT

Punti di Forza Punti di Debolezza

Ambito A A.1 Esperienza nell’ambito della programmazione, progettazione e gestione dei Servizi delle Politiche Sociali in un’ottica di integrazione (L.R. 4/1988) A.2 Presenza di una rete di solidarietà nel terzo settore con esperienze strutturate di collaborazione su diversi ambiti (ad es. Centro Antiviolenza) A.3 Significativa presenza di progettualità in ambito di politiche giovanili e di servizi psico-educativi A.4 Esperienze accumulate di costruzione e gestione di partenariati per interventi progettuali di sviluppo territoriale nell’ottica dell’integrazione e della valorizzazione delle risorse locali (Agenda 21, Equal, PIT, Leader+, POR 5.2 etc) A.5 Diffusa consapevolezza di uno sviluppo locale fondate sulla valorizzazione delle proprie risorse anche attraverso forme d’impresa piccole e diffuse in raccordo tra loro Ambito B B.1 Elevata specializzazione delle risorse umane B.2 Presenza di una rete di solidarietà nel terzo settore con esperienze strutturate di collaborazione su diversi ambiti (ad es. Centro Antiviolenza) B. 3 Sevizi diversi già esistenti in ambito di assistenza alla persona: servizi di ludoteca, Centri di Aggregazione Sociale, Centro Antiviolenza a Nuoro Ambito C C.1 Consapevolezza sul ruolo principale della collaborazione C.2 Rilevanza delle politiche di genere e differenziazione del lavoro Ambito E E.1 adozione dei strumenti di programmazione integrata (PLUS) E.2 Sportello Immigrati attivo nel territorio provinciale E.3 Progetti di reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti licenziati non per giusta causa E.4 Progetti di reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti in stato di disagio sociale Ambito F F.1 Massima collaborazione fra i soggetti coinvolti hanno anche un’importante funzione di aggregatori sociali (parrocchie,

Ambito A

A.1 Progressivo invecchiamento della popolazione A.2 Elevato tasso di disoccupazione A.3 Elevato tasso di disoccupazione femminile A.3 Carenza di strutture e servizi di supporto A.4 Scarsa comunicazione e confronto tra i diversi soggetti e i diversi livelli di governo e di gestione dei servizi A.5 Inefficace coordinamento verticale e orizzontale tra gli EE.LL. A.6 Insufficienti azioni di raccordo e coordinamento tra i diversi attori sociali nell’ottica delle nuove politiche di welfare A.7 Ancora insufficiente diffusione di asili nido, baby parking, e altri servizi per l’infanzia A.8 Scarso investimento di risorse finanziarie private Ambito B B.1 Carenza di strutture a sostegno delle donne con problematiche di violenza ed esclusione sociale B.2 Carenza di strutture per l’infanzia -asili nido baby parking e ludoteche B.3 Difficoltà nella mobilità interna, in netto contrasto con la dimensione infrastrutturale: necessità di potenziare i mezzi di collegamento pubblici (porte d’accesso, posizionamento geografico, viabilità rurale); B.4 Scarsa valorizzazione del patrimonio delle risorse umane, in particolare della componente femminile B.5 Assenza di un osservatorio per le politiche sociali, per la definizione di un sistema di monitoraggio delle dinamiche e di valutazione partecipata in vista delle definizioni delle politiche di settore B.6 Scarsa disponibilità di informazioni che consentano di ricostruire una mappa realistica delle esigenze del territorio B.7 Basso livello delle competenze e delle professionalità Ambito C C.1 Mancanza di servizi dedicati e specialistici rivolti alle donne C.2 scarsa presenza di sportelli di orientamento al lavoro e accesso al credito per le donne

CC Ambito E

E.1 Frammentarietà e dispersione tra progetti

E.2 Difficoltà a capitalizzare a mettere in rete le esperienze

E.4 Assenza di confronti sui risultati raggiunti

E.6 Mancanza di tecniche di valutazione condivise

Ambito F F.1 difficoltà nel coordinamento e nella comunicazione tra i soggetti coinvolti

Opportunità Rischi Ambito A A.1 Nuovo scenario istituzionale derivante dalla nuova legge regionale di decentramento di funzioni dalla Regione alle autonomie locali, maggiormente rivolta alla definizione di percorsi locali di sviluppo sociale e produttivo A.2 Legislazione sciale di tutela alla maternità Assegno peril nucleo familiare e di maternità. L. 448/98; A.3 Intervento regionale con la legge 37/98 politiche attive del lavoro A.4 Contributi per l’imprendItorialità A.5 Legge regionale 37/98 sulle politiche attive del lavoro gestita dai comuni, attraverso la quale vengono attivate e promosse diverse iniziative pubbliche e private legate all’imprenditorialità Ambito B B.1 Messa in rete delle strutture pubbliche e private e i relativi servizi esistenti sul territorio B.2 Ricognizione delle risorse e dei servizi esistenti relativamente al settore privato B.3 Diffusa cultura amministrativa sulla opportunità di superamento delle politiche tradizionali e passive del lavoro Ambito C C.1 Sostegno dell’Unione Europea ai progetti incentrati sul tema delle pari opportunità e sulle politiche in ottica di genere (programma Progress e Enpi) C.2 Programmi comunitari contro l’esclusione e il disagio (Dafne, Inti, Urbal) C.3 Legislazione sociale di tutela alla maternità C.4 Legislazione a dell’imprenditoria femminile e per interventi di pari opportunità (Leggi 125 e 215) Ambito E E1 Adozione dei Plus finalizzati a mettere insieme risorse e definire obiettivi e strategie comuni E.2 Recente approvazione della legge di riforma dei servizi per l’impiego e prossima attivazione nel territorio delle relative strutture, a cominciare dalla riorganizzazione della Agenzia Regionale del Lavoro. Ambito F F1 Alcuni soggetti per loro natura sono già degli

aggregatori sociali

Ambito A A.1 Disgregazione delle sinergie e conseguente dispersione delle risorse A.2 Inadeguata applicazione di norme a favore dello sviluppo a livello locale, regionale, nazionale ed europeo A.3 Perdita di competitività dei sistemi produttivi a fronte dei processi di globalizzazione A.4 Crescente competitività delle regioni limitrofe e aumento della concorrenzialità di altri territori A.5 Perdite delle energie giovani del territorio Ambito B B.1 Difficoltà nella programmazione e frammentazione della spesa pubblica da parte degli enti superiori B.2 Meccanismi eccessivamente complessi di erogazione dei finanziamenti pubblici B.3 Mobilità delle risorse umane maggiormente professionalizzate verso altri contesti B.4 Difficoltà di accesso al credito Ambito C C.1 La mentalità locale potrebbe costituire un

ostacolo alla reale applicazione delle misure previste Ambito E E. 1 Difficoltà di tipo burocratico nell’applicazione delle procedure del PLUS E.2 Difficoltà di integrazione e pericoli di incoerenza fra i progetti Ambito F F.1 Poco agevole comunicazione e interazione fra i soggetti coinvolti

4.3. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale

Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

1. Le donne in stato di difficoltà non

trovano un sistema di accoglienza e

supporto

1.1 Le donne e/o i minori vittime di

violenza e abusi o in stato di difficoltà

temporanea sono soli e non sanno a chi

chiedere aiuto

2.1 Le donne non hanno le competenze

richieste nel mondo del lavoro

2.2 Le donne non sono informate e

sensibilizzate sulle possibilità di

autoimpiego

2.3 Le donne vittime di violenze

domestiche sono disoccupate e/o

inoccupate

2.4 Le donne non conoscono gli incentivi

a disposizione sul mercato del lavoro

2. Le donne non hanno autonomia

economica

2.5 Le imprese non conoscono le

agevolazioni per l’assunzione delle donne

3.1 Le donne che lavorano non sanno a

chi lasciare i figli

Donne in stato di

esclusione sociale

3. Incompatibilità tra la vita familiare

e professionale 3.2 I servizi di trasporto e di mobilità

delle donne e dei loro figli sono

inadeguati

A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema).

Problema Generale: Donne in stato di esclusione sociale. Nel territorio in esame molte donne si trovano in stato di esclusione sociale a causa della difficoltà di accedere al mondo del lavoro, per la difficoltà di conciliare i tempi della vita familiare con quella professionale, per lo stato di estrema povertà in cui spesso si trovano a vivere e per la violenza subita. Problema 1 Le donne in stato di difficoltà non trovano un sistema di accoglienza e supporto La presenza di 1 solo Centro Antiviolenza in tutto il territorio in esame, che può accogliere nella casa di accoglienza solo 8 persone, non consente alle vittime di trovare luoghi dove rifugiarsi e riprogettare la loro vita, ne consegue una scarsa integrazione sociale delle donne e il depauperarsi dei rapporti sociali significativi. Problema 1.1 Le donne e i minori vittime di violenza e abusi o in stato di difficoltà temporanea sono soli e non sanno a chi chiedere aiuto. Uno degli aspetti della violenza domestica e dei maltrattamenti e abusi in famiglia è proprio l’isolamento, che rende le vittime “incapaci” di conoscere quelli che sono i loro diritti e le eventuali possibilità di uscita dalla violenza e conseguente riparazione del danno da trauma. Problema 2 Le donne non hanno autonomia economica Le difficoltà nell’acquisire le competenze richieste dal mondo del lavoro, la scarsa informazione sulle possibilità di autoimpiego fa si che il il 65% delle donne disoccupate presenti nel territorio vivano in stato di povertà. Inoltre le imprese spesso non sono a conoscenza delle agevolazioni relative all’assunzione delle donne e preferiscono così assumere gli uomini, come dimostrano i dati relativi alle persone in cerca di occupazione, disaggregati per sesso secondo cui la percentuale di donne inoccupate è pari a quasi il doppio rispetto a quello maschile (65% donne contro 35% uomini). Il fatto, poi, che le donne non abbiano un reddito proprio, le espone a possibili violenze e soprusi nell’ambito familiare: delle 462 donne seguite dal Centro Antiviolenza Onda Rosa di Nuoro (dal 2001 ad oggi) solo 100 avevano un lavoro. Problema 2.1 Le donne non hanno le competenze richieste nel mondo del lavoro Come rilevato nell’analisi di contesto, nel territorio in esame le donne disoccupate non hanno una formazione specifica che consenta loro di rispondere alle offerte di lavoro Problema 2.2 Le donne non sono informate e sensibilizzate sulle possibilità di autoimpiego Molte delle donne inoccupate, pur avendo dei fattori di resilienza, come competenze specifiche o titoli di studio, non sanno come proporsi sul mercato del lavoro Problema 2.3 Le donne vittime di violenze domestiche sono disoccupate e/o inoccupate Le donne vittime di violenza spesso non lavorano in quanto la dipendenza economica dall’uomo violento le rende maggiormente vulnerabili Problema 2.4 Le donne non conoscono gli incentivi a disposizione sul mercato del lavoro Molte delle donne inoccupate hanno competenze di tipo artigianale ma non riescono a sfruttarle appieno in quanto non conoscono le modalità per portare avanti un’idea imprenditoriale. Problema 2.5 Le imprese non conoscono le agevolazioni per l’assunzione delle donne Spesso gli imprenditori, a parità di curriculum, preferiscono assumere persone di sesso maschile onde evitare congedi parentali, maternità, congedi per malattia bambino, ecc. non sapendo che esistono, in molti casi, delle agevolazioni per l’assunzione di personale femminile. Problema 3 Incompatibilità tra la vita familiare e professionale Per molte donne diventa complicato e a volte impossibile riuscire a conciliare i tempi della vita lavorativa con quelli della vita familiare. Problema 3.1 Le donne che lavorano non sanno a chi lasciare i figli Gli orari di lavoro spesso non coincidono con quelli dei servizi per l’infanzia presenti sul territorio in esame. Problema 3.2

I servizi di trasporto e di mobilità delle donne e dei loro figli sono inadeguati Spesso le donne non sono automunite, questo diventa un problema per poter raggiungere i posti di lavoro o le strutture per l’infanzia visti gli scarsi collegamenti dei mezzi pubblici.

Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni

Implementazione e

attivazione di Centri

Antiviolenza 1.1 Le donne e/o i minori

vittime di violenza e abusi o

in stato di difficoltà

temporanea ricevono aiuto

Implementazione e

attivazione di Case di

accoglienza per donne in

difficoltà

1. Le donne in stato di

difficoltà trovano degli

spazi “neutri” dove

riprogettare la loro vita 1.2 Sensibilizzazione,

informazione e formazione

dell’opinione pubblica e

degli operatori sociali sulla

problematica della violenza

di genere

Studi e ricerche, convegni,

seminari, campagne di

informazione e

sensibilizzazione

2.1 Le donne hanno le

competenze richieste per

entrare nel mondo del lavoro

2.2 Le donne sono informate

e sensibilizzate sulle

possibilità di autoimpiego

2.3 Le donne sono informate

sulle agevolazioni e sugli

incentivi a disposizione nel

mercato del lavoro

Attivazione di un servizio di

sostegno, informazione,

formazione e consulenza

sulle agevolazioni, il sistema

di incentivi e le possibilità di

autoimpiego

2. Aumentata occupazione e

autonomia delle donne

2.4 Le imprese conoscono le

agevolazioni per

l’assunzione delle donne

Attivazione di un servizio di

sostegno,informazione,

formazione e consulenza

sulle agevolazioni per

l’assunzione delle donne

3.1 Le donne sanno dove

lasciare i figli

Realizzazione e

potenziamento delle strutture

di asilo, baby parking e

servizi per l’infanzia

Donne in stato di inclusione

sociale

3. Le donne riescono a

conciliare i tempi della vita

familiare con quelli della

vita professionale 3.2 Le donne usufruiscono

di sistemi di mobilità

efficienti

Potenziare i servizi di

trasporto per bambini

A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

Obiettivo Generale Donne in stato di inclusione sociale La riduzione del livello di disoccupazione femminile e del lavoro nero, la promozione dell’imprenditoria femminile, la promozione di iniziative che possano supportare le donne che lavorano nella conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa e sostenere le donne che si trovano momentaneamente in uno stato di difficoltà aumenta sensibilmente il livello di inclusione sociale delle donne. Obiettivo Specifico 1 Le donne in stato di difficoltà trovano degli spazi “neutri” dove riprogettare la loro vita Promuovere azione di integrazione sociale delle donne che si trovano in una situazione di esclusione Obiettivo Operativo 1.1 Le donne e/o i minori vittime di violenza e abusi o in stato di difficoltà temporanea ricevono aiuto Attivare dei servizi di accoglienza per donne in difficoltà per minacce o violenza e con figli a carico attraverso l’implementazione dei Centri Antiviolenza e di Case per Donne in difficoltà. Obiettivo operativo 1.2 Sensibilizzazione, informazione e formazione dell’opinione pubblica e degli operatori sociali sulla problematica della violenza di genere Sensibilizzare, informare e formare, attraverso studi e ricerche, convegni e seminari rivolti all’opinione pubblica e agli operatori sociali sulla problematica della violenza di genere e sullo stato di esclusione sociale delle donne. Operazioni Implementazione e attivazione di Centri antiviolenza e Case di accoglienza che possano accogliere e accompagnare in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo donne vittime di violenza o in difficoltà. Studi e ricerche, convegni e seminari, campagne di informazione e sensibilizzazione. Obiettivo Specifico 2 Aumentata occupazione e autonomia delle donne Promuovere azioni di inserimento, reinserimento lavorativo e riqualificazione delle donne disoccupate e / o inoccupate Semplificare l’accesso delle donne alla conoscenza degli incentivi a disposizione sul mercato del lavoro. Obiettivo Operativo 2.1 Le donne hanno le competenze richieste per entrare nel mondo del lavoro. Formare le donne alle esigenze del mondo del lavoro Obiettivo operativo 2.2 Le donne sono informate sulle agevolazioni e sugli incentivi a disposizione nel mercato del lavoro Informare le donne sugli incentivi Obiettivo operativo 2.3 Le donne sono informate sulle agevolazioni e sugli incentivi a disposizione nel mercato del lavoro Ridurre l’elevato livello di disoccupazione femminile e la conseguente presenza del lavoro nero sul territorio

Obiettivo operativo2.4 Le imprese conoscono le agevolazioni per l’assunzione delle donne A parità di curriculum, gli imprenditori saranno agevolati nell’assumere personale femminile Operazioni Attivazione di un servizio di sostegno, informazione, formazione e consulenza sulle agevolazioni, il sistema di incentivi e le possibilità di autoimpiego Informazione, sensibilizzazione, assistenza e consulenza sul mondo del lavoro Obiettivo Specifico 3 Le donne riescono a conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita professionale Potenziare e promuovere i servizi per l’infanzia, affinché le donne riescano a conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita professionale.

Obiettivo operativo 3.1 Le donne sanno dove lasciare i figli Potenziare e creare luoghi di assistenza all’infanzia Obiettivo operativo 3.2 Le donne usufruiscono di sistemi di mobilità efficienti Potenziare i servizi di trasporto per l’infanzia Operazioni Realizzazione e potenziamento delle strutture di asilo, baby parking e servizi per l’infanzia e servizi di trasporto per bambini Micronidi aziendali, scuole per l’infanzia, ludoteche, servizi di baby parking etc., e servizi di trasporto

4.4. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei

Progetti Integrati”

Tabella 9 – Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei

Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione

Le donne in stato di difficoltà trovano degli spazi “neutri”

dove riprogettare la loro vita Coerente

Aumentata occupazione e autonomia delle donne

Coerente

Promuovere azioni di inserimento e

reinserimento lavorativo dei soggetti

svantaggiati

Le donne riescono a conciliare i tempi della vita familiare

con quelli della vita professionale

Coerente

5. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico N°1 – Le donne in stato di difficoltà trovano degli spazi “neutri” dove riprogettare la

loro vita

Punto di Forza N° 1 - Presenza di una rete di solidarietà nel terzo settore con esperienze strutturate di collaborazione su diversi ambiti (ad es. Centro Antiviolenza) La presenza del centro Antiviolenza Onda Rosa a Nuoro, che accoglie donne provenienti da tutto il territorio regionale e che è in rete con tutti i centri antiviolenza presenti sul territorio nazionale. I progetti personalizzati per l’uscita dalla violenza vengono messi a punto in collaborazione con tutti i servizi coinvolti nel caso. Descrizione: Case di accoglienza che possano accogliere e accompagnare in percorsi di reinserimento sociale lavorativo donne vittime di violenza. La violenza domestica crea un danno che in letteratura viene definita “paralisi psichica” che per poter essere superato necessita di un percorso strutturato e che non può essere lasciato al caso. Strategia di Valorizzazione: L’implementazione dei Centri Antiviolenza e di Case per Donne in difficoltà. Sensibilizzare, informare e formare l’opinione pubblica e gli operatori sociali sulla problematica della violenza di genere e sullo stato di esclusione sociale delle donne. Opportunità N° 1 - Messa in rete delle strutture pubbliche e private e i relativi servizi esistenti sul territorio e Ricognizione delle risorse e dei servizi esistenti relativamente al settore privato. Descrizione: In Sardegna esistono associazioni che da decenni si occupano di violenza e esclusione sociale, è fondamentale utilizzare questi saperi per evitare il disperdersi di risorse e energie. Strategia di Valorizzazione La strategia si fonda nell’utilizzare in modo innovativo e partecipato le opportunità e delle risorse disponibili, superando la parcellizzazione degli interventi, sviluppando la cultura del progetto e del partenariato e diffondendo valori e cultura d’impresa nei vari ambiti, anche attraverso lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale come espressione innovativa e più confacente alle cultura locale. Opportunità N 2 - Programmi comunitari contro l’esclusione e il disagio (Dafne, Inti, Urbal, Progress, Enpi)

Descrizione: Le donne possono usufruire dei programmi comunitari che sono stati predisposti per aiutare lo

sviluppo delle pari opportunità. Grazie ad un loro corretto utilizzo è possibile arrivare ad una maggiore

integrazione sia sociale che lavorativo delle donne. Strategia di Valorizzazione: Organizzare campagne di Informazione, sensibilizzazione, assistenza e consulenza alle donne in difficoltà per meglio indirizzarle nell’effettuare le scelte relative al loro percorso di inserimento e reinserimento nel contesto sociale in modo adeguato. Operazioni: G155/1Casa protetta “Casa Rosa” (comune di Tortolì); H569/1 implementazione 2 case di accoglienza (comune di Nuoro); G138 apertura e attivazione di una casa famiglia (comune di Macomer)

Obiettivo Specifico N° 2: Aumentata occupazione e autonomia delle donne

Punto di forza N° 1: Consapevolezza sul ruolo principale della collaborazione

Descrizione: Diffusa consapevolezza della necessità di collaborazione tra il mondo femminile e gli enti locali, l’associazionismo, le cooperative, gli enti morali, e i privati e diffusa consapevolezza della necessità di incentivare l’autonomia delle donne Punto di forza N°2 Rilevanza delle politiche di genere e differenziazione del lavoro Descrizione: Diffusa consapevolezza della necessità di supportare le differenze di genere nei campi dell’agire economico e diffusa consapevolezza della necessità di portare le politiche di genere al centro della corrente principale Opportunità N° 1. Contributi per l’imprendItorialità; Legge regionale 37/98 sulle politiche attive del lavoro gestita dai comuni, attraverso la quale vengono attivate e promosse diverse iniziative pubbliche e private legate all’imprenditorialità e Legislazione a dell’imprenditoria femminile e per interventi di pari opportunità (Leggi 125 e 215)

Descrizione: Organizzazione di campagne di informazione, sensibilizzazione, assistenza e consulenza che

permettano alle donne di avere una visione ampia delle opportunità a loro disposizione. Strategia di valorizzazione: Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo per le donne del territorio; a tal proposito occorre attivare un’opportuna qualificazione e riqualificazione delle donne disoccupate e / o inoccupate. Questo obiettivo può essere raggiunto anche attraverso la semplificazione dell’accesso delle donne alla conoscenza degli incentivi a disposizione sul mercato del lavoro. La strategia si fonda sul superamento degli strumenti tradizionali di intervento nelle politiche del lavoro e sulla fuoriuscita dalle politiche di assistenza, attraverso la valorizzazione delle risorse umane e il coinvolgimento dell’economia sociale. Principio base di tale strategia è quello della collaborazione pubblico privato per l’attivazione di iniziative basate sulla sussidiarietà. Operazioni: H47/2, O1287, G302, A392/C/4,0878/2,H569/2,G138, Concessione di piccoli sussidi a favore dell’imprenditoria femminile; Creazione e potenziamento dei servizi socio-assistenziali, educativi e del reinserimento sociale e lavorativo; Nuove opportunità di integrazione (incubatore imprese sociali); Lotta alla disoccupazione femminile; supporto e affiancamento costituzione cooperative sociali di tipo B. Obiettivo Specifico N°3: Le donne riescono a conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita professionale Punto di forza N°1 Sevizi diversi già esistenti in ambito di assistenza alla persona: servizi di asili nido, scuole dell’infanzia; baby parking, ludoteche. Descrizione: Migliorare e sviluppare le strutture già esistenti come i micronidi aziendali, scuole per l’infanzia, ludoteche, servizi di baby parking e servizi innovativi per la prima infanzia. Opportunità N° 1: Adozione del Piano Sociale e Sanitario Regionale. Attuazione della L.R. n° 25/2005 relativa alla predisposizione dei Plus finalizzati a mettere insieme risorse e definire obiettivi e strategie comuni nell’ambito del sociale. Descrizione: Strumenti da utilizzare per attuare una maggiore integrazione tra le strutture già presenti con la programmazione prevista a livello locale in modo da impiegare al meglio le risorse disponibili. Strategia di valorizzazione: Strategia di valorizzazione intende rafforzare le politiche di sostegno alla famiglia attraverso una metodologia operativa che permetta all’ utenza di fruire di servizi che abbiano dei requisiti di efficienza ed efficacia ( decentramento e trasporti) tali da consentire alle donne di conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita professionale. Operazioni: H47/1, H406, H295, P86, O959/4, O1039,O1040,O1041, H295, H338, G378, G155/2, E392, D330, C177, A392/C/1,0878/1,E412,A392/C/5,A392/C/3,A392/C/2 Creazione ed incentivazione di servizi innovativi per la prima infanzia. (0-3 anni) (4-6anni)-promozioni servizi di trasporto; interventi per il miglioramento infrastrutturale ( asili nido, micronidi, baby parking)

Obiettivo Specifico N°1 – Le donne in stato di difficoltà trovano degli spazi “neutri” dove riprogettare la

loro vita

Punto di Forza N° 1 - Presenza di una rete di solidarietà nel terzo settore con esperienze strutturate di collaborazione su diversi ambiti (ad es. Centro Antiviolenza)

Descrizione: Case di accoglienza che possano accogliere e accompagnare in percorsi di reinserimento sociale lavorativo donne vittime di violenza Strategia di Valorizzazione: L’implementazione dei Centri Antiviolenza e di Case per Donne in difficoltà. Sensibilizzare, informare e formare l’opinione pubblica e gli operatori sociali sulla problematica della violenza di genere e sullo stato di esclusione sociale delle donne. Opportunità N° 1 - Messa in rete delle strutture pubbliche e private e i relativi servizi esistenti sul territorio e Ricognizione delle risorse e dei servizi esistenti relativamente al settore privato Strategia di Valorizzazione La strategia si fonda nell’utilizzare in modo innovativo e partecipato le opportunità e delle risorse disponibili, superando la parcellizzazione degli interventi, sviluppando la cultura del progetto e del partenariato e diffondendo valori e cultura d’impresa nei vari ambiti, anche attraverso lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale come espressione innovativa e più confacente alle cultura locale. Opportunità N 2 - Programmi comunitari contro l’esclusione e il disagio (Dafne, Inti, Urbal, Progress, Enpi)

Descrizione: Strategia di Valorizzazione: Organizzare campagne di Informazione, sensibilizzazione, assistenza

e consulenza alle donne in difficoltà per meglio indirizzarle nell’effettuare le scelte relative al loro percorso di

inserimento e reinserimento nel contesto sociale in modo adeguato. Strategia di Valorizzazione: Organizzare campagne di Informazione, sensibilizzazione, assistenza e consulenza alle donne in difficoltà per meglio indirizzarle nell’effettuare le scelte relative al loro percorso di inserimento e reinserimento nel contesto sociale in modo adeguato. Operazioni: G155/1Casa protetta “Casa Rosa” (comune di Tortolì); H569/1 implementazione 2 case di accoglienza (comune di Nuoro); G138 apertura e attivazione di una casa famiglia (comune di Macomer)

Obiettivo Specifico N° 2: Aumentata occupazione e autonomia delle donne

Punto di forza N° 1: Diffusa consapevolezza della necessità di collaborazione tra il mondo femminile e gli enti locali, l’associazionismo, le cooperative, gli enti morali, e i privati e diffusa consapevolezza della necessità di incentivare l’autonomia delle donne Punto di forza N°2 Diffusa consapevolezza della necessità di supportare le differenze di genere nei campi dell’agire economico e diffusa consapevolezza della necessità di portare le politiche di genere al centro della corrente principale Opportunità N° 1. Contributi per l’imprendItorialità; Legge regionale 37/98 sulle politiche attive del lavoro gestita dai comuni, attraverso la quale vengono attivate e promosse diverse iniziative pubbliche e private legate all’imprenditorialità e Legislazione a dell’imprenditoria femminile e per interventi di pari opportunità (Leggi 125 e 215)

Descrizione: Informazione, sensibilizzazione, assistenza e consulenza sul mondo del lavoro - Strategia di valorizzazione: Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo per le donne del territorio; a tal proposito occorre attivare un’opportuna qualificazione e riqualificazione delle donne disoccupate e / o inoccupate. Questo obiettivo può essere raggiunto anche attraverso la semplificazione dell’accesso delle donne alla conoscenza degli incentivi a disposizione sul mercato del lavoro. La strategia si fonda sul superamento degli strumenti tradizionali di intervento nelle politiche del lavoro e sulla fuoriuscita dalle politiche di assistenza, attraverso la valorizzazione delle risorse umane e il coinvolgimento dell’economia sociale. Principio base di tale strategia è quello della collaborazione pubblico privato per l’attivazione di iniziative basate sulla sussidiarietà. Operazioni: H47/2, O1287, G302, A392/C/4,0878,0878/2H569/1,G138 Concessione di piccoli sussidi a favore dell’imprenditoria femminile; Creazione e potenziamento dei servizi socio-assistenziali, educativi e del reinserimento sociale e lavorativo; Nuove opportunità di integrazione (incubatore imprese sociali); Lotta alla disoccupazione femminile; supporto e affiancamento costituzione cooperative sociali di tipo B.

Obiettivo Specifico N°3: Le donne riescono a conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita professionale Punto di forza N°1 Sevizi diversi già esistenti in ambito di assistenza alla persona: servizi di asili nido, scuole dell’infanzia; baby parking, ludoteche. Opportunità N° 1: Adozione del Piano Sociale e Sanitario Regionale. Attuazione della L.R. n° 25/2005 relativa alla predisposizione dei Plus finalizzati a mettere insieme risorse e definire obiettivi e strategie comuni nell’ambito del sociale. Descrizione: Presenza di micronidi aziendali, scuole per l’infanzia, ludoteche, servizi di baby parking e servizi innovativi per la prima infanzia Strategia di valorizzazione: Strategia di valorizzazione intende rafforzare le politiche di sostegno alla famiglia attraverso una metodologia operativa che permetta all’ utenza di fruire di servizi che abbiano dei requisiti di efficienza ed efficacia ( decentramento e trasporti) tali da consentire alle donne di conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita professionale. Operazioni: H47/1, H406, H295, P86, O959/4, O1039,O1040,O1041, H295, H338, G378, G155/2, E392, D330, C177, A392/C/1,0878/1,E412,A392/C/5,A392/C/3,A392/C/2 Creazione ed incentivazione di servizi innovativi per la prima infanzia. (0-3 anni) (4-6anni)-promozioni servizi di trasporto; interventi per il miglioramento infrastrutturale ( asili nido, micronidi, baby parking)

5.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di

Sviluppo.

Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione

Numero Titolo Soggetto

Proponente Titolo

Codice

Operazione

Proposta

Puntuale

/

Sistema

Tipologia

Rilevanza Operazione

Ob 2.1

Le donne

hanno le

competenze

richieste per

entrare nel

mondo del

lavoro

Coop.

Sociale”

Giovani-

Anziani-

Assistenza

Sociale”

ONLUS

Creazione e

potenziamento dei

servizi socio-

assistenzili,

educativi e del

reinserimento

sociale e

lavorativo

O1287 Di sistema formazione importante

Ob. 1.1

Le donne e/o i

minori vittime

di violenza e

abusi o in stato

di difficoltà

temporanea

ricevono aiuto

Società

Cooperativa

Sociale

L’Aurora

Progetto per

l’apertura di una

casa famiglia con

lo scopo di

accogliere donne

detenute con figli

minori e donne

con figli minori

che vivono in

particolare

situazione di

disagio o di

violenza

G138 puntuale Erogazione di servizi importante

Ob.1.1

Le donne e/o i

minori vittime

di violenza e

abusi o in stato

di difficoltà

temporanea

ricevono aiuto

Comune di

Nuoro (in

partenariato

con: ass. di

volontariato

"Comitato

Arciragazzi di

Nuoro",

Amministrazi

one dello

Stato -

Ministero di

Giustizia -

Centro

Giustizia

Minorile -

USSM

Nuoro,

Polizia dello

Stato

(Questura di

Nuoro),

Consorzio

Ampliamento del

Centro

Antiviolenza

Onda Rosa e Casa

di Ospitalità

attraverso

l'apertura di due

case di

accoglienza

H569/1 Puntuale Realizzazione di

opere pubbliche indispensabile

Sol.co, ASL

n. 3, Ufficio

di Esecuzione

Penale

Esterna

Ob.1.2

Sensibilizzazio

ne,

informazione e

formazione

dell’opinione

pubblica e

degli operatori

sociali sulle

problematiche

della violenza

di genere

Comune di

Nuoro (in

partenariato

con: ass. di

volontariato

"Comitato

Arciragazzi di

Nuoro",

Amministrazi

one dello

Stato -

Ministero di

Giustizia -

Centro

Giustizia

Minorile -

USSM

Nuoro,

Polizia dello

Stato

(Questura di

Nuoro),

Consorzio

Sol.co, ASL

n. 3, Ufficio

di Esecuzione

Penale

Esterna

Accompagnament

o in percorsi di

reinserimento

sociale e

lavorativo donne

vittime di violenza

provenienti da

tutto il territorio

regionale

H569/2 Di sistema Formazione e

erogazione di servizi indispensabile

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Provincia di

Nuoro (in

partenariato

con Comuni

di, Fonni,

Orani, Sarule,

cooperative

sociali,

imprese)

Asilo nido e

servizio di baby

ludoteca: si

intende potenziare

i servizi di asilo

nido nei centri di

Orani, Sarule e

Fonni;

A392/C/1 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Provincia di

Nuoro ( in

partenariato

con Comuni

di Gavoi,

Lodine,

Mamoiada,

Fonni, Orani,

Sarule,

Oniferi,

Ottana,

Orotelli,

Olzai; ASL,

cooperative

sociali,

imprese

Gavoi

Ampliamento dei

locali del servizio

di baby ludoteca

(locali ex asilo).

Potenziamento il

servizio di baby

ludoteca nei

comuni di Gavoi

e Mamoiada

A392/C/2 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob.3.1 Le donne Provincia di Attivazione del A392/C/3 puntuale Realizzazione di indispensabile

sanno dove

lasciare i figli

Nuoro ( in

partenariato

con di Gavoi,

Lodine,

Mamoiada,

Fonni, Orani,

Sarule,

Oniferi,

Ottana,

Orotelli,

Olzai; ASL,

cooperative

sociali,

imprese)

servizio di baby

ludoteca nei

comuni di

Orotelli, Oniferi,

Ottana, Olzai

opere pubbliche e

erogazione di servizi

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Provincia di

Nuoro( in

partenariato

con i comuni

di: Sarule,

Bitti,

Lodine,Gavoi

, Orani,

Osidda,

Nuoro, Olzai,

Ottana,

Orotelli,

Oniferi,

Orune,

Oliena,

Onanì,

Orgosolo,

Fonni,

Mamoiada,

Sez. Prov.

Ens,

Telesardegna

srl, Coop.

Carte diem,

Coop Au

filium, Coop

La Favola,

Coop Futura,

Coop

L'alchimia,

Sa 'e boanu,

Comitato bio

diversità, Su

punteddu,

Uff. Serv.

Sociali per

minorenni,

Ufficio

sicurezza

penale

esterna, Coop

Tandem

onlus, Coop

Aurora, Coop

Gioia, Coop

Progetti di

eccellenza per la

realizzazione di

progetti di

inserimento

lavorativo protetto

e borse lavoro

A392/C/4 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Il Melograno,

ASL n. 3,

Ass.

Diocesana

Insieme sez.

Oliena, Ass.

Soccorso

Olianese,

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Provincia di

Nuoro ( in

partenariato

con il

Comune di

Oliena, Ass.

Diocesana

Insieme

Oliena, Ass.

Soccorso

Olianese,

AUSER,

Cooperativa

Oasi, Piras

Pietro

Autonoleggio

, Coop.

Sociale

Lariso, Coop.

Sociale Peter

Pan e Trilly,

Agesci

Oliena,

Polisportiva

Disabili

Hasterix,

Coop. Sociale

"Il

Grappolo")

Realizzazione di

nido d'infanzia e

avviamento del

servizio asilo nido

su uno stabile

oggetto di

ristrutturazione e

adeguamento (già

finanziato) ad

Oliena

A392/C/5 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Comune di

Meana Sardo

Completamento e

adeguamento dei

locali della ex-

scuola materna

O959/4 puntuale Realizzazione di

opere pubbliche indispensabile

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Ludomille De

Giochis( in

partenariato

con la ASL 3

)

Realizzazione di

un micronido

presso la ASL 3

E392 puntuale Erogazione di servizi indispensabile

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Cooperativa

sociale Sacro

Cuore

ONLUS

Allestimento di un

servizio di baby

sitting comunale

D330 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

Erogazione di servizi

importante

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Coop. Sociale

Arcobaleno

impresa in via

di

costituzione

Creazione di un

centro servizi

ricreativo per

l'infanzia, che

presta servizi

innovativi e

creativi: nido con

orari flessibili,

punto di incontro

H295 puntuale Erogazione di servizi indispensabile

e di svago

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

IPAB Scuola

Materna

“Cavaliere

del Lavoro

Don

Francesco

Guiso

Gallisai”

Riqualificazione

della Scuola

Materna

“Cavaliere del

Lavoro Don

Francesco Guiso

Gallisai”

P86 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Società Coop.

Sociale Gioia

Potenziamento

ampliamento

dell'esistente asilo

nido del Comune

di Orani. Target:

infanzia (tre mesi-

tre anni)

E412 puntuale Erogazione di servizi indispensabile

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Comune di

Loculi

Acquisto

attrezzature baby

parking.

Sperimentazione

di servizi sociali

ed educativi

innovativi (baby

parking e

ludoteca), per

rispondere ai

bisogni di madri

sole e non che

desiderano

lavorare.

O878/2 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob.2.1

Le donne

hanno le

competenze

richieste per

entrare nel

mondo del

lavoro

Comune di

Loculi

Promozione

azioni di

inserimento

lavorativo di

soggetti

svantaggiati

attraverso percorsi

integrati di

informazione,

preformazione,

bilancio di

competenze,

orientamento,

consulenza

personalizzata,

formazione negli

ambiti tematici del

progetto

O878/2 Di sistema formazione indispensabile

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Comune di

Tonara

Adeguamento e

messa a norma

struttura, acquisto

arredi e

attrezzature per

micronido

comunale

A392/B/5/b puntuale Erogazione di servizi indispensabile

Ob.3.2

Le donne

usufruiscono di

sistemi di

mobilità

Ludofamily

di Elena Mele

Ludoteca con

servizio di

accompagnamento

dei bambini

G378 puntuale Erogazione di servizi indispensabile

efficienti

Ob.3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Pala Lucia,

ditta

individuale

Opere edilizie per

realizzare un

centro per

l'attivazione del

servizio di asilo

nido (per bambini

da 0 a 3 anni) e un

baby parking (per

bambini da 4 a 6

anni

O1039,O1040,O1041 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

importante

Ob. 1.1

Le donne e/o i

minori vittime

di violenza e

abusi o in stato

di difficoltà

temporanea

ricevono aiuto

Comune di

Tortoli (in

partenariato

con

Associazione

d‘Impresa

Rete

Soci@le, con

la specifica

attivazione

per questa

sezione delle

Cooperative

Antes, Bimbo

Club, Coop.

Adue ed il

coinvolgimen

to del

Comune di

Tortoli con la

disponibilità

a individuare

idonea

struttura)

Casa Rosa

Protetta.

Realizzazione di

un centro

territoriale di

pronto intervento

a carattere

residenziale

rivolto a vittime

della violenza e a

soggetti deboli.

Individuazione

dell'immobile,

realizzazione e

miglioramento

della struttura.

Target: vittime di

violenza e soggetti

deboli

G155/1 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Comune di

Elini, in

partenariato

con

Coop.Bimbo

Club-

Fiordaliso-

Antes

Ristrutturazione e

recupero di

fabbricati nel

centro storico di

Elini per la

realizzazione di

una struttura da

adibire a asilo

nido e baby

parking centro

gioco.

G155/2 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

indispensabile

Ob.2.3

Le donne sono

informate sulle

agevolazioni e

incentivi a

disposizione

nel mercato del

lavoro

Comune di

Tortoli ( in

partenariato

con: Partner

indicati nella

MI: coop

sociale

Antigone

(costituenda),

coop sociale

Antes, Banca

del Tempo

Attività di studio e

ricerca sul borgo

di Arbatax,

realizzazione di

un servizio di

gestione/visita

guidata,

formazione/infor

mazione e

trasferimento

saperi mestieri e

competenze delle

genti che

H288 Di sistema formazione indispensabile

originariamente vi

abitavano.

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Provincia

Ogliastra con

partenariato

Comune di

Lanusei-

Cooperative

Sociali

l’Edera,la

Mimosa,

Serena,Terra

Luna,La

Rondine

,l’Aquilone.

Asilo nido e Asilo

nido c’è musica e

servizi essenziali

e innovativi nel

campo della prima

infanzia per la

prima infanzia

H47/1 puntuale Erogazione di servizi indispensabili

Ob. 2.3

Le donne sono

informate sulle

agevolazioni e

incentivi a

disposizione

nel mercato del

lavoro

Comune di

Tortoli in

partenariato

con Circolo

Nautico

Arbatax,Turis

mar snc-

coop.Antes e

cost.

Coop.Antigo

ne-Ass.Cult.

utopie.

Noi –nuove

opportunità di

integrazione-

officine della

memoria

G302 Di sistema formazione importante

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Ditta

Individuale

Loi Raffaella

Servizi alla

persona , alla

famiglia ,alla

comunità,

all’infanzia.

H 338 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

importante

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Costituenda

Coop.sociale

Chiai Cinzia

Un asilo nido e un

baby parking per

Elini, Arzana ,

Ilbono

H 406 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

importante

Ob. 3.1

Le donne

sanno dove

lasciare i figli

Costituenda

Ditta indiv.

Usai Nazaria

Micronido

familiare Nazaria C 177 puntuale

Realizzazione di

opere pubbliche e

erogazione di servizi

importante

Ob.2.3

Le donne sono

informate sulle

agevolazioni e

incentivi a

disposizione

nel mercato del

lavoro

Provincia

Ogliastra

COESO in

partenariato

con Comuni

di

Urzulei,Talan

a,Triei,Baune

i,Girasole,Lot

zorai,Elini-

Coop.Antes-

Coop. Adue-

Concessione

piccoli sussidi

imprenditoria

femminile-

supporto-

formazione

costituzione coop.

Di tipo b) –lotta

alla

disoccupazione

femminile.

H47/2 Di sistema

Erogazione di

finanziamenti/

formazione

indispensabile

5.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Codice Operazione Contesto di Vita Accesso al Mercato

del Lavoro Situazione Occupazionale

Partecipazione alla Creazione di Attività

Socio-Economiche

O1287 - Creazione e

potenziamento dei servizi

socio-assistenziali, educativi e

del reinserimento sociale e

lavorativo

Impatto alto, in quanto

migliora la qualità della vita

delle donne e non solo

Impatto alto, in quanto si

prevede l’attivazione di

corsi di formazione

Impatto alto, in quanto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

G138 - Progetto casa famiglia

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

H569/1-H569/2- Obiettivo

Spazio Donna

Impatto diretto/alto

sull’incremento

dell’occupazione femminile

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

A392/C/1 -A392/C/2-

A392/C/3-A392/C/4-

A392/C/5– Patto per il Sociale

Distretto di Nuoro

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

Impatto diretto/alto

sull’incremento

dell’occupazione femminile

O959/4 - Completamento e

adeguamento dei locali della

ex-scuola materna

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

E392 - Micronido ASL

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

D330 - Allestimento di un

servizio di baby sitting

comunale

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

H295 - Creazione di un baby

parking

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

P86 - Riqualificazione della

Scuola Materna “Gallisai”

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

E412 - Impariamo Giocando

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto

sull’incremento

dell’occupazione femminile

O878/1-0878/2 - Mondo Gioco

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto

sull’incremento

dell’occupazione femminile

A392/B - Micronido comunale

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

G378 - Ludoteca con servizio

accompagnamento dei bambini

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

O1039, O1040, O1041 - Baby

club

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

G155/1 - Casa Rosa Protetta

Impatto diretto/alto che

incide sul miglioramento

della qualità della vita

G155/2 - ristrutturazione di

fabbricati in centro storico per

la realizzazione di una struttura

da adibire a asilo nido e baby

parking centro gioco.

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

H288 - Officine della memoria

Impatto alto che incide sul

miglioramento della qualità

della vita

H 47 /2- Casa Rosa –struttura

protetta per donne in difficoltà-

sostegno e affiancamento-

incent

Impatto diretto/alto in

quanto incide sul

miglioramento della qualità

della vita

H47/1 - Asilo nido e Asilo

nido c’è musica e servizi

essenziali per la prima infanzia

Impatto alto

Secondo la metodologia VISPO, le operazioni presenti nel presente Patto per il Sociale possono considerarsi

quasi esclusivamente positive dal punto di vista di genere, in quanto hanno come obiettivo principale la

promozione delle pari opportunità fra donne e uomini. Infatti, si sostanziano in azioni specifiche atte a prevenire

o rimuovere gli ostacoli che non permettono la piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro e alla vita

socio-economica.

Alcune operazioni, invece sono orientate al genere in quanto, pur non avendo come principale obiettivo la

promozione delle pari opportunità, prendono comunque in considerazione i diversi bisogni e interessi delle

donne e degli uomini, contribuiscono a ridurre le disparità e a implementare l'eguaglianza fra le donne e gli

uomini.

Tra le azioni positive dal punto di vista di genere, il presente Patto prevede la promozione di azioni volte alla

riduzione dell’alto livello di disoccupazione femminile presente sui due territori provinciali e la lotta al lavoro nero,

che incidono sostanzialmente sulla seconda e quarta variabile VISPO “miglioramento dell’accessibilità delle

donne al mercato del lavoro e alla formazione” e “promozione della partecipazione delle donne alla creazione di

attività socio economiche”. Nello specifico si prevede la promozione di azioni di informazione, sensibilizzazione,

assistenza e consulenza per l'autoimprenditorialità e la predisposizione di business plan, in particolare

nell'economia sociale; azioni di formazione esclusivamente rivolte a donne disoccupate e inoccupate; la

creazione di un’incubatore di impresa sociale.

Inoltre si intende promuovere l’imprenditoria femminile, attraverso incentivi per l’avvio di nuove imprese e per

l’attivazione di servizi rivolte alle persone bisognose quali infanzia, anziani, e disabili. Tali iniziative hanno un

impatto diretto sulla quarta variabile VISPO, ovvero “promozione della partecipazione delle donne alla creazione

di attività socio economiche”.

Infine, obiettivo del presente Patto è quello di promuovere azioni a supporto di donne che si trovano in situazioni

di momentanea difficoltà. In particolare tali azioni prevedono: l’apertura di casa famiglia per l'accoglienza di

donne detenute con figli minori e donne con figli minori che vivono in particolare situazione di disagio o di

violenza; apertura di due case di accoglienza che possano accogliere e accompagnare in percorsi di

reinserimento sociale e lavorativo donne vittime di violenza; percorsi di inserimento lavorativo e il supporto

G302 - Noi –nuove

opportunità di integrazione

Impatto alto per il

reinserimento lavorativo

delle donne attraverso dei

corsi di formazione

H 338 - Servizi alla

persona , alla famiglia ,alla

comunità, all’infanzia.

Impatto alto quanto incide

sul miglioramento della

qualità della vita

Impatto alto si prevede

l’incremento

dell’occupazione femminile

Impatto diretto/alto si

prevede il coinvolgimento

di imprese/cooperative a

conduzione femminile

H 406 - Un asilo nido e un

baby parking per Elini,

Arzana , Ilbono

Impatto alto quanto incide

sul miglioramento della

qualità della vita

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto alto si prevede

l’incremento

dell’occupazione femminile

C 177 - Micronido

familiare Nazaria

Impatto alto perché

consente di conciliare

vita/lavoro

Impatto alto in quanto si

tratta di incentivi per la

creazione di nuova impresa

H47/2 - Concessione

piccoli sussidi

imprenditoria femminile-

supporto- formazione

costituzione coop. tipo b) –

lotta alla disocuppazione

femminile.

Impatto diretto/alto perché

si prevede l’incremento

dell’occupazione femminile

Impatto diretto/alto in

quanto si tratta di incentivi

per la creazione di nuova

impresa

psicologico. Per queste azioni si rileva un impatto diretto sulla prima e seconda variabile VISPO: “miglioramento

delle condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne” e “miglioramento dell’accessibilità delle

donne al mercato del lavoro e alla formazione”.

Prendendo in considerazione, invece le operazioni orientate al genere, si prende in esame l’altra problematica

che si intende affrontare con il presente Patto, ovvero quella della conciliazione tra vita familiare e vita

lavorativa.

Le donne sono per tradizione e cultura le principali responsabili della cura dei figli, degli anziani e delle persone

non autosufficienti all’interno della famiglia. Lo spazio dedicato alle attività domestiche ed alla cura riduce il

tempo disponibile per il lavoro, la formazione, la fruizione di altri servizi. Dal punto di vista occupazionale, il

recente sviluppo dei servizi alle persone mostra che questo settore offre rilevanti opportunità occupazionali per

le donne, soprattutto per quelle a bassa qualificazione o che necessitano di maggiore flessibilità nei carichi e

negli orari di lavoro.

Riflettendo infatti in generale, sul problema della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, anche se

comunemente lo si associa al genere femminile, in quanto si tende a dare per scontato che sia un problema

esclusivo delle donne alle prese con la famiglia ed il lavoro, invece è un problema che riguarda sia le donne che

gli uomini. In realtà riguarda tutti coloro che per ragioni individuali, familiari, economiche, culturali partono da una

situazione di svantaggio per raggiungere la propria condizione di “normalità” di vita e di lavoro.

Se si considera comunque, che per una parte consistente della popolazione femminile, una delle principali

difficoltà legate alla conciliazione che si ha al momento di affrontare la scelta di avere dei figli, è l’affidamento e

la cura dei bambini in età prescolare, questo rappresenta il primo problema che si pone alla neo-mamma che

voglia rimanere o entrare nel mercato del lavoro.

Pertanto le operazioni del Patto, volte al miglioramento e all’ampliamento dei servizi dei servizi per l’infanzia e

minori, quali asili nido, baby parking e ludoteche, incidono sull’obiettivo generale VISPO, ovvero “migliorare le

condizioni di vita e l’indipendenza delle donne” ed in particolare sui tre obiettivi prioritari “migliorare le condizioni

di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne”, “migliorare la condizione delle donne sul lavoro e

ridistribuire il lavoro di cura” e “promozione della partecipazione delle donne alla creazione di attività socio

economiche.

Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Obiettivi ambientali

Codice Operazione A B C D E

Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico

o sociale

Obiettivi ambientali

Codice Operazione A B C D

E F

O1287 - Creazione e

potenziamento dei servizi socio-

assistenziali, educativi e del

reinserimento sociale e lavorativo

Impatto

medio/basso

G138 - Progetto per l’apertura di

una casa famiglia

Impatto

medio/basso

H569/1-H569/2- - Obiettivo

Spazio Donna

Impatto

medio/basso

Impatto

medio/basso

A392/C/1 -A392/C/2-A392/C/3-

A392/C/4-A392/C/5 – Patto per il

Sociale Distretto di Nuoro

Impatto

medio/basso

Note (max 2 pagine).

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/42

O959/4 - Completamento e

adeguamento dei locali della ex-

scuola materna

Impatto

medio/basso

Impatto

medio/basso

E392 - Micronido ASL

D330 - Allestimento di un

servizio di baby sitting comunale

Impatto

medio/basso

H295 - Creazione di un baby

parking

Impatto

medio/basso

P86 - Riqualificazione della

Scuola Materna “Gallisai

Impatto

medio/basso

E412 - Impariamo Giocando Impatto

medio/basso

O878/1 -0878/2- Mondo Gioco Impatto

medio/basso

A392/B - Micronido comunale Impatto

medio/basso

G378 - Ludoteca con servizio

accompagnamento dei bambini

Impatto

medio/basso

O1039, O1040, O1041 - Baby

club

Impatto

medio/basso

G302 - Noi –nuove opportunità di

integrazione

Impatto

medio/basso

H 338 - Servizi alla persona , alla

famiglia ,alla comunità,

all’infanzia

Impatto

medio/basso

Impatto

medio/basso

H 406 - Un asilo nido e un baby

parking per Elini, Arzana , Ilbono

Impatto

medio/basso

C 177 - Micronido familiare

Nazaria

Impatto

medio/basso

H47/1 Servizi essenziali per la

prima infanzia e Asili nido

Impatto

medio/basso

G155/2 - ristrutturazione di

fabbricati in centro storico per la

realizzazione di una struttura da

adibire a asilo nido e baby parking

centro gioco.

Impatto

medio/basso

H288 - Officine della memoria Impatto

medio/basso

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/43

G155/1 –Casa Rosa protetta Impatto

medio/basso

H47/2 - Concessione piccoli

sussidi imprenditoria femminile-

supporto- formazione costituzione

coop. tipo b) –lotta alla

disocuppazione femminile

Impatto

medio/basso

Le operazioni del presente Patto per il Sociale sono delle operazioni ad esclusività di sviluppo

economico e sociale con un impatto, seppure indiretto, sugli obiettivi di sostenibilità ambientale. In

particolare, tutte le opere infrastrutturali saranno realizzate nel rispetto della:

1. conservazione, salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali, degli ecosistemi e del

paesaggio presenti sul territorio;

2. eliminazione, riduzione o contenimento degli impatti generati, direttamente o indirettamente, sulle

componenti ambientali: aria, acqua, suolo, biodiversità ed ecosistemi;

3. crescita dell’informazione, della sensibilizzazione, dell’educazione e della partecipazione sui temi

dell’ambiente e dello sviluppo ecocompatibile.

La tutela dell’ambiente e l’ecologia sono temi considerati sempre più importanti da molti individui, a

prescindere dal sesso. Ciononostante, la realizzazione di interventi volti al ripristino di aree degradate,

la promozione di micro-attività locali che favoriscano il recupero ed il restauro dei beni paesaggistici

ed ambientali, il miglioramento delle condizioni di vita nelle zone rurali marginali si caratterizzano

come ambiti in grado di produrre effetti significativi sia sulla qualità della vita che sull’occupazione

delle donne.

Sulla risorsa ACQUA, le attività domestiche sono tradizionalmente appannaggio delle donne e molte

di queste attività (pulizia, cucina, lavaggio e stiratura, etc.) richiedono il consumo (e quindi la costante

disponibilità) di acqua ed energia. In un’ottica di genere, un’attenta azione di animazione e di

sensibilizzazione potrebbe garantire un impatto significativo sul primo, secondo, quarto e sesto

obiettivo di sostenibilità ambientale (A, B, D ed F). Inoltre, l’attivazione di servizi anche intercomunali

volti al miglioramento del servizio di trasporto per persone bisognose (bambini, anziani, disabili)

potrebbero determinare una sostanziale riduzione delle criticità ambientali legate alla congestione

delle strade e occupazione del suolo e all’inquinamento atmosferico ed acustico. Infatti, ridurrebbero il

ricorso all’auto propria da parte dei familiari nell’assolvimento dei lavori di cura.

Infine, lo sviluppo di nuove attività produttive potrebbe certamente produrre impatti positivi legati

all’aumento del presidio territoriale, al recupero di aree marginali ed alla valorizzazione dei fattori di

sviluppo locale.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/44

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/45

5.4. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

Obiettivo Generale

Obiettivi Specifici Obiettivi Operativi

Indicatori di Realizzazione

Target Note

Le donne in stato

di difficoltà

trovano degli spazi

“neutri” dove

riprogettare la loro

vita

1.1 le donne e/o i

minori vittime di

violenza e abusi

ricevono aiuto

4 Case di

accoglienza

entro il primo

semestre 2008

40 donne

accolte e

inserite nel

contesto

sociale entro

i primi 15

mesi

L’ospitalità

non supera

5 mesi

1.2

sensibilizzazione,

informazione e

formazione

dell’opinione

pubblica e degli

operatori sociali

sulla problematica

delle violenza di

genere

2 convegni a

livello regionale;

l’attuazione di

una guida a

diffusione

capillare sui

diritti delle

donne e dei

minori, incontri

con insegnanti

medici e

operatori sociali

1000 persone

informate,

formate e

sensibilizzate

entro i primi

18 mesi

Aumentata

occupazione e

autonomia delle

donne

2.1 Le donne

hanno le

competenze

richieste per

entrare nel mondo

del lavoro

10 servizi per la

formazione

200 donne

riqualificate

e inserite nel

contesto

socio-

lavorativo

entro i primi

16 mesi

Una media

di 20 donne

per ciascun

nuovo

servizio di

formazione

2.2 le donne sono

informate e

sensibilizzate sulle

possibilità di

autoimpiego

10 servizi per la

sensibilizzazione

100 donne

informate

sulla

possibilità di

autoimpiego

entro i primi

18 mesi

Una media

di 10 donne

per ciascun

nuovo

servizio

Donne in

stato di

esclusione

sociale

2.3 le donne sono

informate sulle

10 servizi per la

formazione

200 donne

informate

Una media

di 20 donne

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/46

agevolazioni e

sugli incentivi a

disposizione nel

mercato del lavoro

entro i primi

16 mesi

per ciascun

nuovo

servizio

2.4 le imprese

conoscono le

agevolazioni per

l’assunzione delle

donne

Attivazione di 2

servizi di

sostegno ,

informazione e

consulenza sulle

agevolazioni per

l’assunzione

delle donne

50 imprese

informate

entro i primi

18 mesi

Le donne riescono

a conciliare i tempi

della vita familiare

con quelli della

vita professionale

3.1 le donne sanno

dove lasciare i figli

12 servizi tra

nidi, micronidi,

scuole per

l’infanzia,

ludoteche,

servizi di baby

parking etc.

250 posti

per la prima

infanzia

creati nei

primi 18

mesi

Una media

di 20-21

bambini per

servizio

creato

3.2 le donne

usufruiscono di

sistemi di mobilità

efficienti

10 servizi di

trasporto per

bambini

160 posti

Una media

di 16 posti

per

scuolabus

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/47

6. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/48

Codice Operazione Tipologia di Operazione Stato della

Progettazione Note

O1287 - Creazione e

potenziamento dei servizi

socio-assistenziali, educativi e

del reinserimento sociale e

lavorativo

formazione Idea progettuale

G138 - Progetto per l’apertura

di una casa famiglia Erogazione di servizi Idea progettuale

H569/1-H569/2- Obiettivo

Spazio Donna

Formazione e erogazione di servizi

Progetto esecutivo

A392/C/1 -A392/C/2-

A392/C/3-A392/C/4-

A392/C/5– Patto per il Sociale

Distretto di Nuoro

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Progetto esecutivo

O959/4 - Completamento e

adeguamento dei locali della

ex-scuola materna

Realizzazione di opere pubbliche

Progetto esecutivo

E392 - Micronido ASL Erogazione di servizi Progetto esecutivo D330 - Allestimento di un

servizio di baby sitting

comunale

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Progetto definitivo

H295 - Creazione di un baby

parking Erogazione di servizi Progetto esecutivo

P86 - Riqualificazione della

Scuola Materna “Gallisai

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Progetto esecutivo

E412 - Impariamo Giocando Erogazione di servizi Progetto definitivo O878/1-0878/2 - Mondo

Gioco

Erogazione di servizi/formazione Progetto definitivo

A392/B - Micronido comunale Erogazione di servizi Progetto esecutivo G378 - Ludoteca con servizio

accompagnamento dei bambini Erogazione di servizi Idea progettuale

O1039, O1040, O1041 - Baby

club

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Progetto definitivo

G302 - Noi –nuove

opportunità di integrazione Formazione Idea progettuale

H 338 - Servizi alla persona ,

alla famiglia ,alla comunità,

all’infanzia

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Idea progettuale

H 406 - Un asilo nido e un

baby parking per Elini, Arzana

, Ilbono

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Progetto esecutivo

C 177 - Micronido familiare

Nazaria

Realizzazione di opere pubbliche e erogazione di servizi

Idea progettuale

H47/2 - Concessione piccoli

sussidi imprenditoria

femminile-supporto-

formazione costituzione coop.

tipo b) –lotta alla

disocuppazione femminile

Erogazione di finanziamenti/formazione

Progetto definitivo

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/49

Tabella 16-Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/50

Codice Operazione

Adempimento

Soggetto Responsabile

Stato Adempimento

Data di Conclusione

Prevista

O1287 - Creazione e

potenziamento dei servizi socio-

assistenziali, educativi e del

reinserimento sociale e lavorativo

Autorizzazioni, concessioni e accordi

Cooperativa sociale giovani e anziani

Iniziale stadio preliminare

Genn.2008

G138 - Progetto per l’apertura di

una casa famiglia

Autorizzazioni, concessioni e accordi

Coop. L’auroa iniziale Aprile . 2008

H569/1-H569/2- Obiettivo

Spazio Donna Accordi Comune di Nuoro Avanzato

settembre 2007

A392/C/1 -A392/C/2-A392/C/3-

A392/C/4-A392/C/5– Patto per il

Sociale Distretto di Nuoro

Accordi Provincia di Nuoro Avanzato Settembre 2007

O959/4 - Completamento e

adeguamento dei locali della ex-

scuola materna

accordi Comune di Meana sardo

Avanzato Settembre 2007

E392 - Micronido ASL accordi Ludomille Dè Giochis Iniziale

Settembre 2007

D330 - Allestimento di un servizio

di baby sitting comunale

Autorizzazioni, concessioni e accordi

Cooperativa sociale Sacro Cuore

Iniziale Dicembre 2008

H295 - Creazione di un baby

parking

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Coop.sociale Arcobaleno

Iniziale Settembre 2007

P86 - Riqualificazione della

Scuola Materna “Gallisai

Autorizzazioni, concessioni, accordi

IPAB Scuola Materna “Cavaliere del Lavoro Don Francesco Guiso Gallisai”

iniziale Giugno 2007

E412 - Impariamo Giocando

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Coop Gioia Avanzato Settembre 2007

O878/1-0878/2 - Mondo Gioco

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Comune di Loculi Iniziale Settembre 2007

A392/B - Micronido comunale

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Comune di Tonara iniziale Settembre 2007

G378 - Ludoteca con servizio

accompagnamento dei bambini

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Ludofamily Iniziale Settembre 2007

O1039, O1040, O1041 - Baby club

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Pala Lucia, ditta individuale

Iniziale Settembre 2007

G302 - Noi –nuove opportunità di

integrazione Accordi Comune di Tortolì Iniziale

Settembre 2007

H 338 - Servizi alla persona , alla

famiglia ,alla comunità, all’infanzia

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Loi Raffaella, ditta individuale

Iniziale Settembre 2007

H 406 - Un asilo nido e un baby

parking per Elini, Arzana , Ilbono

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Chiai Cinzia , ditta individuale

Iniziale Settembre 2007

G155/1 Casa Rosa protetta

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Comune di Tortoli Iniziale Settembre 2007

H47/1 Asili Nido e servizi

essenziali per la prima infanzia

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Provincia Ogliastra Iniziale Settembre 2007

C 177 - Micronido familiare

Nazaria

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Nazaria Usai, ditta individuale

Iniziale Settembre 2007

H47/2 - Concessione piccoli

sussidi imprenditoria femminile-

supporto- formazione costituzione

coop. tipo b) –lotta alla

disocuppazione femminile

Autorizzazioni, concessioni, accordi

Provincia Ogliastra Iniziale Settembre 2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/51

Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/52

Codice Operazione Progettazione Selezione

Soggetto Attuatore Realizzazione Collaudo

O1287 - Creazione e

potenziamento dei

servizi socio-

assistenziali, educativi e

del reinserimento sociale

e lavorativo

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009 Sett. 2007

G138 - Progetto per

l’apertura di una casa

famiglia

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009 Sett. 2007

H569/1-H569/2- -

Obiettivo Spazio Donna

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

A392/C/1 -A392/C/2-

A392/C/3-A392/C/4-

A392/C/5– Patto per il

Sociale Distretto di

Nuoro

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

O959/4 -

Completamento e

adeguamento dei locali

della ex-scuola materna

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

E392 - Micronido ASL Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

D330 - Allestimento di

un servizio di baby

sitting comunale

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

H295 - Creazione di un

baby parking

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

P86 - Riqualificazione

della Scuola Materna

“Gallisai

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

E412 - Impariamo

Giocando

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009 Sett. 2007

O878/1-0878/2 - Mondo

Gioco

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

A392/B - Micronido

comunale

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

G378 - Ludoteca con

servizio

accompagnamento dei

bambini

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

O1039, O1040, O1041 -

Baby club

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

G155/1 Casa Rosa

protetta

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

G155/2 Asili nido e baby

parking

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009 Sett. 2007

G302 - Noi –nuove

opportunità di

integrazione

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

H 338 - Servizi alla

persona , alla famiglia

,alla comunità,

all’infanzia

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

H 406 - Un asilo nido e

un baby parking per

Elini, Arzana , Ilbono

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

H47/1 Servizi essenziali

prima infanzia

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

C 177 - Micronido

familiare Nazaria

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009

Sett. 2007

H47/2 - Concessione

piccoli sussidi

imprenditoria femminile-

supporto- formazione

costituzione coop. tipo

Dal 1 marzo 2007 al 30 aprile 2007

Dal 2 Maggio 2007 al 31 luglio 2007

Agosto 2007 31.12. 2009 Sett. 2007

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6.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione

dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Sul profilo dei servizi su scala intercomunale, nella Provincia di Nuoro e Ogliastra, è operativo il CESIL

(centro di servizio per l’inserimento lavorativo). Il servizio ha incominciato a muovere i primi passi con

la convenzione tra EE.LL. del 2001, fruendo dei finanziamenti della Misura 3.4 del POR Sardegna

2000/2006. I servizi offerti riguardano l’orientamento e l’inserimento lavorativo di soggetti disoccupati e

inoccupati, favorendo l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, l’inserimento di soggetti in cerca di

impiego nelle cooperative sociali, la segnalazione di corsi di formazione professionale e di tirocinio

formativo ai cittadini interessati del territorio. Le donne figurano tra i principali beneficiari del servizio

Lo sportello unico per le imprese è operativo solo in alcuni comuni, in particolare nei comuni oltre i 10

mila abitanti. Alcuni Comuni hanno stipulato una convenzione che ha permesso di programmare

l’erogazione di opportuni servizi alla cittadinanza tipici dello sportello unico. La fase attuale vede le

Amministrazioni impegnate nell’approntare le attività di front office e back office necessarie

all’erogazione dei servizi in questione.

Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.

Mentre nella Provincia dell’Ogliastra sono presenti solo alcuni servizi, non erogati in tutti Comuni, per i quali attraverso il PLUS si sta progettando un sistema integrato e capillare su tutta la Provincia. I servizi sono: Ludoteca, Centro aggregazione sociale, Servizio educativo, Colonie estive, Attività sportive e di socializzazione, Inserimenti , lavorativi, Affido Familiare, Laboratori.

Quasi tutti i Comuni delle due Province collaborano tra loro in forma associata, mediante accordi, per

la realizzazione di diverse progettualità e interventi di politica sociale finalizzati a favorire l’inclusione

sociale.

Per il 2007 in Provincia di Nuoro sono stati programmati i seguenti interventi: - Progetto inclusione sociale inserimento lavorativo e segretariato sociale ( OLZAI ONIFERI, OROTELLI, OTTANA, SARULE, ORANI)

- Servizi area minori adolescenti – giovani- disabili – set ( NUORO, ORGOSOLO, OLIENA, DORGALI

MAMOIADA, FONNI , GAVOI, LODINE, OLLOLAI)

-Assistenza domiciliare ( ORUNE, OSIDDA, BITTI, LULA, ONANI)

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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).

Tra le attività di programmazione territoriale nelle due Province sono da prendere in considerazione i

progetti Equal della prima e della seconda fase. Tra questi ultimi è sicuramente importante il progetto

denominato “TESEO ( Terzo Settore Ogliastra), il quale prevede 8 macrofasi. L`intervento proposto

presenta caratteri innovativi rispetto alle tematiche affrontate nell`ambito dell`economia sociale, del

terzo settore, dell`impresa sociale, in quanto punta non tanto o non solo all`erogazione di servizi

consulenziali, di aggiornamento o di comunicazione che mirino a consolidare l`esistente, quanto a

sradicare pregiudizi che attanagliano il settore sociale e a prefigurare strumenti da adottare per

conseguire i migliori risultati e per rendere il terzo settore più autonomo rispetto al rapporto vincolante

che lo lega al settore pubblico. Il terzo settore ha infatti bisogno di ridurre la dipendenza economica

della Pubblica amministrazione, dato che la percentuale più alta delle sue entrate deriva da lì.

Per quanto riguarda la Provincia di Nuoro il progetto Equal “DIALOGOS” –( Pubblico e privato per lo

sviluppo dell`impresa sociale) evidenzia livelli di innovazione, nei processi che si attivano, nei sistemi

e contesti sociali che vengono integrati. Quanto a contenuti, l`innovazione si realizza nelle tre direttrici

tematiche nazionali di Equal:

- l`integrazione stabile tra politiche del lavoro e politiche sociali

- lo sviluppo di una società dell`informazione non discriminatoria

- il supporto allo sviluppo sociale occupazionale e locale

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6.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Accordo di cooperazione per la gestione del Progetto Integrato denominato Patto tematico

interprovinciale Donne e Conciliazione- Rete Donna

Il presente accordo intende definire le modalità per la gestione e attuazione del Progetto Integrato denominato Patto tematico interprovinciale Donne e

Conciliazione- Rete Donna All’interno del presente documento sono definiti gli organismi di gestione, le principali funzioni loro demandate e le modalità per l’espletamento delle stesse, nonché il periodo di validità dello stesso. La definizione della struttura di gestione del Progetto Integrato risponde all’obiettivo principale di non disperdere il patrimonio di cooperazione e di integrazione acquisito da parte del partenariato nel corso dei mesi di lavoro comune e di mettere a sistema e valorizzare tutte le iniziative di integrazione presenti all’interno del partenariato stesso. Per tale ragione insieme al presente accordo sono stati stipulati altri accordi maggiormente vincolanti per una parte del partenariato che vengono nel seguito descritti. Si presenta di seguito l’organigramma degli organismi di gestione e, nel seguito, la composizione e le funzioni delle singole strutture definite.

Organigramma per la gestione del Progetto Integrato Ufficio Unico ex art. 30 D.Lgs n. 267/2000 1. Assemblea del Partenariato del Progetto Integrato Funzioni: l’Assemblea del Partenariato del Progetto Integrato è l’organo politico del Progetto stesso. Essa agisce esercitando le funzioni d’indirizzo e di coordinamento politico del PI. L’Assemblea, sia nella sua composizione collettiva che nei singoli Soggetti sottoscrittori, assume l’obbligo fondamentale di procedere

Assemblea di Partenariato del Progetto Integrato

Coordinatore del Progetto Integrato

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alla puntuale e corretta attuazione del progetto integrato, nel rispetto delle regole e degli strumenti previsti dall’Avviso Pubblico e da tutti gli atti da esso richiamati, nonché dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale operante nell’ambito di riferimento della progettazione integrata. Il Coordinatore e il comitato di coordinamento, nella composizione definita all’interno del PI e nel Protocollo di Intesa, non cessano quindi le proprie funzioni alla scadenza del 20 dicembre 2006, ma continuano a lavorare congiuntamente ai fini del perseguimento degli obiettivi comuni di integrazione e attuazione delle singole operazioni del PI. L’assemblea del Partenariato di progetto si impegna ad attuare tutte le azioni funzionali al perseguimento degli obiettivi del Progetto Integrato attraverso la valorizzazione delle reciproche competenze ed esperienze in una prospettiva di cooperazione socio – istituzionale. Tutti i Soggetti sottoscrittori il presente accordo si impegnano a perseguire il metodo del consenso all’interno delle assemblee. Il Comitato di Coordinamento ha il compito di garantire un’efficace azione di coordinamento nella fase di predisposizione, elaborazione, presentazione e negoziazione del Progetto Integrato nonché di agire da referente del Partenariato di Progetto per l’Amministrazione Regionale, il Tavolo di Partenariato Provinciale e il Tavolo di Partenariato Regionale. Il Comitato svolge, la funzione di presentazione del PI al Tavolo di Partenariato Provinciale / Regionale e di recepimento delle eventuali richieste di modifica del PI stesso da parte del Nucleo Regionale di Valutazione Regionale. Il coordinatore e il comitato provvedono a convocare l’assemblea almeno ogni sei mesi al fine di valutare congiuntamente lo stato di attuazione del PI, esaminare le eventuali problematiche e adottare le misure necessarie per il supporto alla corretta attuazione del PI stesso. Per l’espletamento di tale funzione, il comitato agisce in accordo con l’Ufficio Unico della Provincia. Composizione: l’Assemblea del Partenariato di Progetto è composta da tutti i soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa, pubblici e privati, ovvero un rappresentante per ogni soggetto sottoscrittore del Protocollo. Il Coordinatore del PI e il Comitato di Coordinamento continueranno ad essere l’organismo ristretto di coordinamento politico del PI, sulla base di quanto statuito all’interno del Formulario del Progetto Integrato e del Protocollo di Intesa, siglato in data 19.12.2006 2. Ufficio Unico ex art. 30 D.Lgs n. 267/2000 Funzioni: L’organismo che si candida a gestire gli indirizzi elaborati dall’Assemblea per la programmazione strategica della Provincia Ogliastra, è l’Ufficio Unico della Provincia dell’Ogliastra. Tale struttura composta esclusivamente da tecnici è stata indicata dagli attori del territorio come la più idonea a realizzare tale compito. In sintesi, la struttura tecnica dovrebbe svolgere le seguenti funzioni:

- la valutazione sull’attuazione dei singoli interventi in corso nel territorio nel rispetto della tempistica data dal PI;

- il monitoraggio sull’avanzamento dell’integrazione dei singoli interventi in termini di sviluppo;

- lo svolgimento di azioni di coordinamento con tutti i soggetti, pubblici e privati, al fine di agevolare e semplificare la realizzazione integrata degli interventi;

- l’assistenza tecnica sui singoli bandi ai quali i soggetti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa devono correttamente partecipare;

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- l’attuazione di azioni di natura conciliativa e di assistenza tecnica che possano facilitare l’attuazione di singoli interventi del PI;

- l’attuazione di azioni di promozione del territorio che facilitino lo sviluppo integrato delineato dall’Assemblea;

- l’attuazione di azioni tese a sollecitare l’interesse e la partecipazione di soggetti capaci di contribuire con capitali propri ai nuovi progetti di sviluppo territoriale ;

- l’attuazione di azioni tese a far maturare nuove forme di cooperazione per la costruzione di politiche di sviluppo territoriale sempre più autosostenute.

- lo studio e l’attuazione di azioni volte a trasformare, nel corso del tempo, l’ufficio unico in stazione appaltante per i progetti integrati, anche in previsione di quanto vorrà statuire la Regione Autonoma della Sardegna in attuazione della Delibera 42/18 del 4/10/2006 (ATO)

L’Ufficio Unico sarà strutturato in forma unica per tutti i PI dei quali la Provincia stessa svolge funzione di capofila (settori: Filiere, Turismo, Inclusione Sociale, Legalità e Sicurezza) e collaborerà fattivamente con i PI per i quali la Provincia è presente in qualità di partner. L’Ufficio Unico collaborerà, altresì, con gli uffici tecnici dei comuni facenti parte dei singoli PI, oltre che con le Agenzie di Sviluppo che lavorano attivamente sul territorio (ERSAT e GAL); sarà altresì possibile, in fase di attuazione, prevedere il distaccamento di alcune risorse umane delle Agenzie di Sviluppo presso l’Ufficio Unico, sulla base delle disponibilità delle stesse e delle necessità rilevate dall’Ufficio. Composizione: L’Ufficio Unico della Provincia Ogliastra sarà composto da un responsabile tecnico e da esperti nelle tematiche di riferimento dei PI per i quali la Provincia ricopre il ruolo di soggetto proponente. Le aree tematiche descritte in precedenza saranno direttamente seguite da tecnici, anche esterni all’organico della Provincia, che faranno capo per le attività di valutazione, monitoraggio, valutazione e assistenza tecnica, direttamente al responsabile tecnico. L’ufficio si dovrà avvalere della collaborazione diretta degli uffici tecnici comunali, specie per ciò che attiene le funzioni di monitoraggio e assistenza tecnica e collaborerà fattivamente con tutti i soggetti partecipanti al PI. Le Provincie Ogliastra e Nuoro Il Comitato di Coordinamento

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7. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Codice Operazione

Tipologia Titolo Operazione Costo Totale

Contributo richiesto

O187 Incentivi/formazione

Creazione potenziamento

dei servizi socio-assistenziali,

educativi e del reinserimento

sociale e lavorativo

130.000,00 Euro 130.000,00

G138 incentivi

Progetto per l'apertura di una

casa famiglia con lo scopo di

accogliere donne detenute

con figli minori e donne con

figli minori che vivono in

particolare situazione di

disagio o di violenza

Euro

250.00,00 Euro 250.000,00

H569/1-H569/2

Azioni di sistema/

Azioni pubbliche e

infrastrutture/

Incentivi

Obiettivo Spazio Donna Euro

1.423.000,00 Euro 1.423.000,00

A392/C/1 -

A392/C/2-

A392/C/3-

A392/C/4-

A392/C/5

Incentivi Patto per il sociale Distretto

di Nuoro

Euro

1.175.000,00 Euro 1.175.000,00

O959/4 Azioni pubbliche e

infrastrutture

Completamento e

adeguamento dei locali della

ex-scuola materna

Euro

165.000,00 Euro 165.000,00

D330 Incentivi e formazione Baby sitter comunale Euro

124.000,00 Euro 124.000,00

A392/B incentivi Creazione di un micronido

Comunale

Euro

100.000,00 Euro 100.000,00

E392 incentivi

Attivare un micronido-

ludoteca-scuola dell'infanzia-

baby sitter aziendale presso

la ASL 3

Euro

750.000,00 Euro 750.000,00

H295 Incentivi Creazione di un Baby- Euro Euro 250.000,00

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Parking 250.000,00

P86 Incentivi

Riqualificazione della Scuola

Materna "Cavaliere del

Lavoro Don Francesco Guiso

Gallisai"

Euro

1450.000,00 Euro 1450.000,00

E412 Incentivi / formazione Impariamo Giocando Euro

80.000,00 Euro 80.000,00

O878/1-0878/2 Incentivi/ formazione Mondo Gioco Euro

230.000,00 Euro 230.000,00

O1039,O1040,

O1041

Azioni pubbliche e

infrastrutture e incentivi Baby Club

Euro

47.500,00 Euro 47.500,00

G378 Incentivi

Ludoteca con servizio di

accompagnamento dei

bambini

Euro

100.000,00 Euro 100.000,00

G155 Opera pubblica CasaRosa casa protetta €.855.600,00 €.855.600,00

G155 Opera pubblica

Ristrutturazione, rec.

Fabbricati in Centro storico

Asilo Nido, baby parking,

Centro gioco.

€.880.000,00 €.880.000,00

H288 Incentivi/formazione Officine della memoria €. 80.000,00 €. 80.000,00

H47 incentivi Donna,Impresa ,Lavoro-lotta

alla disc. femminile €. 130.000,00 €. 130.000,00

H 47 incentivi ASILO NIDO € 162.000,00 € 162.000,00

H47 incentivi Asilo nido c’e’ musica €.135.000,00 €.135.000,00

H 47 Opera pubblica Ampliamento CAS per

micronido-ludoteca €.510.000,00 €.510.000,00

H47 Infrastruttura-incentivi-

formazione

Concessione piccoli sussidi a

favore imprenditoria

femminile-supporto e

form.soci coop.di tipo b)

€. 600.000,00 €. 600.000,00

H47 incentivi Servizi innovativi prima

infanzia €. 110.000,00 €. 110.000,00

H47 incentivi Casa-Rosa struttura protetta

donne in difficoltà €. 200.000,00 €. 200.000,00

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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G302 Incentivi-formazione NOI-Nuove opportunità

d’integrazione €.130.000,00 €.130.000,00

C177 Infrastrutture/incentivi Micronido familiare Nazaria €. 50.000,00 €. 50.000,00

H 338

Infrastrutture/incentivi

Servizi alla famiglia rivolti all’

infanzia €. 165.000,00 €. 165.000,00

H406 incentivi Un asilo nido e baby parking

per Elini, Arzana e Ilbono €. 180.000,00 €. 180.000,00

Totali Euro 10.455.100,00 10.455.100,00