3
Barrique, la terza vita del legno Il riscatto delle persone attraverso il recupero del lavoro artigianale che da sempre contraddistingue il nostro Paese. Questo il progetto “Barrique, la terza vita del legno”, ideato dalla comunità di San Patrignano, grazie all’aiuto di Maurizio e Davide Riva, al sostegno di Federvini, Federlegno e Cosmit e all’impegno di 31 grandi architetti e designer che hanno progettato, a tema libero, un oggetto di design, usando il legno di recupero delle botti della comunità. La comunità di San Patrignano Da oltre 30 anni San Patrignano accoglie ragazze e ragazzi con gravi problemi di droga senza fare alcun tipo di discriminazione ideologica, sociale, religiosa e in modo completamente gratuito, cioè non accettando rette o contributi economici dalle famiglie e dallo Stato. Attualmente i ragazzi accolti in comunità sono circa 1.300. Dal 1978 a oggi, San Patrignano ha accolto oltre 20.000 persone, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro, di cambiare vita e di rientrare a pieno titolo nella società. Nella comunità svolgono la loro attività 140 operatori volontari e 327 tra collaboratori e consulenti, il 32,5% dei quali provenienti dal percorso di recupero. La comunità accoglie, inoltre, 75 bambini, figli di operatori e di ragazzi che svolgono il percorso, numerosi nuclei familiari e 33 minorenni reduci da problematiche di disagio e consumo di droghe. Sono attivi, all’interno della struttura, un centro medico con 50 posti letto specializzato nelle malattie legate alla tossicodipendenza, un polo educativo e d’istruzione per i bambini, un centro studi, un teatro, un auditorium e numerose strutture abitative, sportive e ricreative. Alcune tra le persone accolte a San Patrignano svolgono il percorso in alternativa al carcere. Negli ultimi 25 anni, la comunità ha sostituito oltre 3.600 anni di pene detentive con programmi riabilitativi orientati al pieno recupero e reinserimento sociale e lavorativo. La formazione professionale è una tappa fondamentale del percorso educativo. Nei diversi settori e laboratori della comunità, tutti i ragazzi accolti hanno la possibilità di esprimere le loro potenzialità, qualità e aspirazioni, sotto la guida di maestri e professionisti. Grazie alle numerose attività, svolte all’interno e all’esterno di San Patrignano, i ragazzi possono confrontarsi, una volta concluso il programma educativo, con quel mondo da cui sono arrivati sconfitti e a cui tornano da uomini liberi e responsabili, per reinserirsi a pieno titolo nella società. Dal 1989 ad oggi, grazie ai centri di formazione della Comunità sono state assegnate 486 qualifiche professionali e 1.267 attestati di frequenza. Sono molte le ragazze e i ragazzi che hanno abbandonato gli studi a causa della tossicodipendenza. In una struttura dedicata è possibile colmare le proprie lacune o intraprendere un nuovo percorso scolastico orientato ad acquisire un diploma o una qualifica professionale. La nascita del progetto Fra le sue attività, durante i suoi oltre 30 anni di vita, la comunità di San Patrignano è riuscita a sviluppare sia un’importante attività vitivinicola, sia una grande falegnameria. Due attività che mai si erano incrociate, ma entrambe importantissime per la comunità. La falegnameria da sempre è impegnata nella realizzazione di una linea di arredo, chiamata “design interiore”, che viene commercializzata sia in Italia che all’estero. La cantina di San Patrignano, grazie ai 110 ettari di vigna che circondano la comunità, ha invece una produzione annua di 600 mila bottiglie di vino, con 8 differenti etichette tutte di alta qualità. Il vino invecchia all’interno delle barrique, botti da 230 litri in legno di rovere francese stagionato all’aria aperta, la cui vita media va dalle tre alle

Barrique, la terza vita del legno - cantinedelnotaio.itTBLNews]/file... · persone che si sono fermate allo stand, allestito dallo studio Origoni&Steiner che ha curato anche il catalogo,

Embed Size (px)

Citation preview

Barrique, la terza vita del legno

Il riscatto delle persone attraverso il recupero del lavoro artigianale che da sempre contraddistingue il nostro

Paese. Questo il progetto “Barrique, la terza vita del legno”, ideato dalla comunità di San Patrignano,

grazie all’aiuto di Maurizio e Davide Riva, al sostegno di Federvini, Federlegno e Cosmit e all’impegno di

31 grandi architetti e designer che hanno progettato, a tema libero, un oggetto di design, usando il legno di

recupero delle botti della comunità.

La comunità di San PatrignanoDa oltre 30 anni San Patrignano accoglie ragazze e ragazzi con gravi problemi di droga senza fare alcun tipo

di discriminazione ideologica, sociale, religiosa e in modo completamente gratuito, cioè non accettando rette

o contributi economici dalle famiglie e dallo Stato. Attualmente i ragazzi accolti in comunità sono circa 1.300.

Dal 1978 a oggi, San Patrignano ha accolto oltre 20.000 persone, offrendo loro una casa, l’assistenza

sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro, di cambiare vita e di rientrare a pieno

titolo nella società. Nella comunità svolgono la loro attività 140 operatori volontari e 327 tra collaboratori e

consulenti, il 32,5% dei quali provenienti dal percorso di recupero. La comunità accoglie, inoltre, 75 bambini,

figli di operatori e di ragazzi che svolgono il percorso, numerosi nuclei familiari e 33 minorenni reduci da

problematiche di disagio e consumo di droghe. Sono attivi, all’interno della struttura, un centro medico con

50 posti letto specializzato nelle malattie legate alla tossicodipendenza, un polo educativo e d’istruzione per i

bambini, un centro studi, un teatro, un auditorium e numerose strutture abitative, sportive e ricreative. Alcune

tra le persone accolte a San Patrignano svolgono il percorso in alternativa al carcere. Negli ultimi 25 anni, la

comunità ha sostituito oltre 3.600 anni di pene detentive con programmi riabilitativi orientati al pieno recupero

e reinserimento sociale e lavorativo.

La formazione professionale è una tappa fondamentale del percorso educativo. Nei diversi settori e laboratori

della comunità, tutti i ragazzi accolti hanno la possibilità di esprimere le loro potenzialità, qualità e aspirazioni,

sotto la guida di maestri e professionisti. Grazie alle numerose attività, svolte all’interno e all’esterno di San

Patrignano, i ragazzi possono confrontarsi, una volta concluso il programma educativo, con quel mondo da

cui sono arrivati sconfitti e a cui tornano da uomini liberi e responsabili, per reinserirsi a pieno titolo nella

società. Dal 1989 ad oggi, grazie ai centri di formazione della Comunità sono state assegnate 486 qualifiche

professionali e 1.267 attestati di frequenza. Sono molte le ragazze e i ragazzi che hanno abbandonato gli

studi a causa della tossicodipendenza. In una struttura dedicata è possibile colmare le proprie lacune o

intraprendere un nuovo percorso scolastico orientato ad acquisire un diploma o una qualifica professionale.

La nascita del progettoFra le sue attività, durante i suoi oltre 30 anni di vita, la comunità di San Patrignano è riuscita a sviluppare sia

un’importante attività vitivinicola, sia una grande falegnameria. Due attività che mai si erano incrociate, ma

entrambe importantissime per la comunità.

La falegnameria da sempre è impegnata nella realizzazione

di una linea di arredo, chiamata “design interiore”, che

viene commercializzata sia in Italia che all’estero.

La cantina di San Patrignano, grazie ai 110 ettari di vigna

che circondano la comunità, ha invece una produzione

annua di 600 mila bottiglie di vino, con 8 differenti

etichette tutte di alta qualità. Il vino invecchia all’interno

delle barrique, botti da 230 litri in legno di rovere francese

stagionato all’aria aperta, la cui vita media va dalle tre alle

cinque vendemmie. Dopo questo utilizzo, il legno di queste botti è destinato ad essere distrutto.

E’ per questo che si è pensato di intrecciare le due attività, utilizzando il legno delle barrique per realizzare

degli oggetti di design, nelle falegnamerie di San Patrignano, delle sedi di Rimini, Trento e Novafeltria.

I designerA ideare i pezzi di arredo 31 architetti e designer fra i più importanti a livello internazionale, che si sono

recati personalmente in comunità per studiare con i ragazzi della falegnameria i prototipi realizzati. Una

collaborazione importante per i ragazzi della comunità che hanno così potuto lavorare al fianco di grandi

professionisti, quali:

Il successo del Salone del Mobile 2012I pezzi prodotti, commercializzati attraverso la rete di vendita di San Patrignano, sono stati presentati per la

prima volta al Salone del Mobile di Milano 2012.

La mostra del progetto è stata un successo sotto ogni punto di vista. L’idea ha catturato l’attenzione di tutti

i maggiori media nazionali e stranieri. Tante sono state le autorità e le personalità che sono intervenute, ad

iniziare dal console della Repubblica Popolare Cinese, Liang Hui. Allo stesso tempo molte delle migliaia di

persone che si sono fermate allo stand, allestito dallo studio Origoni&Steiner che ha curato anche il catalogo,

si sono complimentate per la bellezza degli oggetti d’arredo e l’innovazione del progetto. Il successo riscosso

è stato sottolineato fra l’altro dai non pochi ordini che tanti rivenditori hanno già effettuato, con grande

interesse riscontrato dai Paesi stranieri.

I 31 oggetti di design del progetto “barrique, la terza vita del legno”

Riccardo Arbizzoni – Tommy (panca)

Claudio Bellini – Dogadoga (portariviste)

Mario Botta – Bottea (seduta o piano di appoggio)

Giuliano Cappelletti – Steve table (tavolo)

Luisa Castiglioni e Maddalena Scarzella – Abbraccio (tavolo)

Aldo Cibic – Chinese roof (panca)

Antonio Citterio – Barrique (poltrona)

Pierluigi Cerri – Vassoio

Carlo Colombo – Wine Table (tavolo)

Valerio Cometti – Horn (lampada)

Michele De Lucchi – Doga (tavolo)

Terry Dwan – Catch me (portaombrelli)

• Riccardo Arbizzoni

• Claudio Bellini

• Mario Botta

• Giuliano Cappelletti

• Luisa Castiglioni e

Maddalena Scarzella

• Pierluigi Cerri

• Aldo Cibic

• Antonio Citterio

• Carlo Colombo

• Valerio Cometti

• Michele De Lucchi

• Terry Dwan

• Erasmo Figini

• Elio Fiorucci

• Giuseppe Leida

• Gualtiero Marchesi

• Alberto Meda

• Alessandro Mendini

• Angela Missoni

• Paolo Nava

• Franco e Matteo Origoni

• Alessandro Pedron

• Paolo Pininfarina

• Karim Rashid

• Maurizio e Davide Riva

• Alejandro Ruiz

• Marc Sadler

• Luca Scacchetti

• Aldo Spinelli

• Matteo Thun

Mar

io B

ott

a –

Bot

tea

Mic

hel

e D

e L

ucc

hi –

Dog

a

Erasmo Figini – Michele (chaise longue)

Elio Fiorucci – Hick e Look (lampada)

Giuseppe Leida – Tino cavallino (cavallo a dondolo)

Alberto Meda – Cinquedoghe (altalena)

Gualtiero Marchesi – La porta della cantina

Alessandro Mendini – Goffo (tavolo), Ruvido (seduta)

Angela Missoni – Miss Dondola (dondolo)

Paolo Nava – Wave Air (soffitto)

Matteo e Franco Origoni – Etta (poltroncina)

Alessandro Pedron – aVI (sedia)

Paolo Pininfarina – Single Lamp (lampada)

Karim Rashid – Inverso (sgabello e tavolo)

Maurizio e Davide Riva – Tavolo Mattia

Alejandro Ruiz – Trojan (cavallo a dondolo)

Marc Sadler – DOC (chaise longue)

San Patrignano – Culla Letizia

Luca Scacchetti – Panca San Patrignano

Aldo Spinelli – Sardinia (poltrona)

Matteo Thun – Paravento Pliè

Il 1° Concorso di Idee “A tavola”

Legato al progetto, la comunità di San Patrignano ha ideato un concorso di idee per giovani e non ancora

affermati designer. Il concorso, intitolato “A tavola”, prevede che ogni partecipante proponga il progetto di un

oggetto legato alla tavola, realizzato in toto o in parte con le doghe delle barrique. La scadenza del concorso

è prevista per il 5 gennaio 2013 e saranno premiati i primi tre delle due categorie, under 26 e over 26. I loro

lavori saranno presentati in occasione del Salone del Mobile di Milano 2013.

Prospettive future

Il progetto “Barrique la terza vita del legno” non si ferma qui. Se il 22 giugno 2012 si terrà una prima

riproposizione della mostra all’interno della stessa comunità per rendere merito ai ragazzi, veri e propri

protagonisti del progetto, dall’autunno prossimo l’esposizione inizierà a farsi largo all’interno degli show room

dei tanti rivenditori dei mobili di Sanpa.

Nel maggio 2013 poi gli oggetti di design salperanno alla volta degli Stati Uniti d’America dove saranno

oggetto di una mostra itinerante che toccherà le città di New York, Boston, Baltimora, Charleston,

Miami, New Orleans e Houston. Oltre a questo l’idea è di ravvivare la linea “Barrique, la terza

vita del legno” ogni due anni con nuovi progetti degli stessi e di altri designer di fama internazionale.

An

ton

io C

itte

rio

– B

arriq

ueE

rasm

o F

igin

i – M

iche

leC

arlo

Co

lom

bo

– W

ine

Tabl

e