Upload
dinhtruc
View
219
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Elementi diElementi dievoluzione e management evoluzione e management del welfare sociosanitario: del welfare sociosanitario:
ricomporre visioni in contesti ricomporre visioni in contesti (territoriali ed organizzativi) (territoriali ed organizzativi)
- prospettiva antropologica, atti normativi e di indirizzo, organizzazione,
programmazione e strumenti -
__________________________________
Giuseppe CalicchioGiuseppe CalicchioCorso di Laurea triennale in SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI prof.ssa Mara AZZI
Bergamo Universit degli Studi, 5 ottobre 2018
Paradigma metodologico
Paradigma metodologico
uno sguardo ricompositivouno sguardo ricompositivo
La visione antropologicavisione antropologica che si adotta, intenzionata o meno, fonda e orienta ogni fonda e orienta ogni
determinazionedeterminazione etica, organizzativa e programmatoria dei comportamenti comportamenti
individualiindividuali (personali e professionali) ed organizzativi ed organizzativi (sistemici e di singoli team)
Il sapere normativo e provvedimentalesapere normativo e provvedimentale dell'organizzazione dipende dal sapere sapere
individuale e collettivo individuale e collettivo presente nell'organizzazione sull'organizzazione stessa (e'
sapere della complessit - generata nell'intersezione "olarchica" della dimensione
top down con quella bottom up) e determina la visionvision che l'organizzazione assume che l'organizzazione assume
deidei (e riconosce ai) diritti/doveri del cittadino.diritti/doveri del cittadino.
L'innovazione innovazione la prospettiva geneticamente inscritta nel sistema sociosanitarla prospettiva geneticamente inscritta nel sistema sociosanitarioio,
per cui si pu porre all'opera il circolo manageriale ed aziendale "test-acquisizione-
test-acquisizione", per accompagnare in modo partecipato e corresponsabilepartecipato e corresponsabile
l'evoluzione - comunque gi in atto - del sistema da lineare ad esponenzialeda lineare ad esponenziale.
Wo
rk i
n p
rog
ress
Wo
rk i
n p
rog
ress
Wo
rk i
n p
rog
ress
saperi e sinteticasaperi e sintetica
SAPERESAPERE: principi, metodi argomentativi e acquisizioni essenziali dell': principi, metodi argomentativi e acquisizioni essenziali dell'antropologia antropologia
filosoficafilosofica e delle e delle scienze dell'organizzazionescienze dell'organizzazione; livelli essenziali di assistenza, ; livelli essenziali di assistenza,
organizzazione del sistema sanitario in Italia e del sistema socorganizzazione del sistema sanitario in Italia e del sistema sociosanitario lombardo;iosanitario lombardo;
evoluzione del evoluzione del processo di programmazione processo di programmazione sociosanitaria. sociosanitaria.
SAPER ESSERE: comportamenti professionali in linea con i principSAPER ESSERE: comportamenti professionali in linea con i principi di rispetto della i di rispetto della
dignitdignit umana, equita`, efficacia ed economicita` umana, equita`, efficacia ed economicita` ed in accordo con gli ed in accordo con gli obiettivi obiettivi
della programmazione nazionale e regionaledella programmazione nazionale e regionale, a cui il sapere professionale e dei , a cui il sapere professionale e dei
team concorrono. team concorrono.
SAPER FARESAPER FARE: lettura ed utilizzo critico : lettura ed utilizzo critico dei metodi e dei meccanismi di analisi dei metodi e dei meccanismi di analisi
antropologica, organizzativa e programmatoria antropologica, organizzativa e programmatoria per strutturare una per strutturare una prassi prassi
professionale e organizzativaprofessionale e organizzativa in linea con le in linea con le previsioni legislative e "genetiche"previsioni legislative e "genetiche" del del
sistema sociosanitario.sistema sociosanitario.
Per fare un sistema sociosanitario occorre avere idee chiare su Per fare un sistema sociosanitario occorre avere idee chiare su
cosa sia l'uomocosa sia l'uomo ((analisi antropologica, anche in superamento della tecnicalizzazianalisi antropologica, anche in superamento della tecnicalizzazione della one della bioeticabioetica),),
cosa sia il cittadino cosa sia il cittadino ((analisi organizzativa, anche in superamento del solo approccio ganalisi organizzativa, anche in superamento del solo approccio giuridicoiuridico--architetturalearchitetturale) )
cosa sia la personacosa sia la persona ((analisi programmatoria, anche in superamento del solo uso strumeanalisi programmatoria, anche in superamento del solo uso strumentale ntale dell'attivitdell'attivit di programmazione e dei tradizionali output/outcome linearidi programmazione e dei tradizionali output/outcome lineari). ).
Wo
rk i
n p
rog
ress
Wo
rk i
n p
rog
ress
Wo
rk i
n p
rog
ress
Centralit e attualit DELLA domanda sull'uomoCentralit e attualit DELLA domanda sull'uomo
INTERROGATIVI FONDAMENTALI DI OGNI ESPERIENZAINTERROGATIVI FONDAMENTALI DI OGNI ESPERIENZA
Che cosa posso sapere? Che cosa posso sapere? METAFISICAMETAFISICAChe cosa devo fare? Che cosa devo fare? ETICAETICAChe cosa possoChe cosa possolegittimamente sperare? legittimamente sperare? RELIGIONERELIGIONE
Che cosa Che cosa l'uomo?l'uomo?
Condizione di ogni altro domandare!Vi si pu rispondere solo dopo aver risposto
al precedente domandare!
integrare APPROCCIO FILOSOFICO RIFLESSIVO (da esperienza comune a ogni uomo)
e APPROCCIO SCIENTIFICO OGGETTIVANTE (necessit vs libert)
Condizione di ogni altro domandare!Condizione di ogni altro domandare!Vi si pu rispondere solo dopo aver risposto Vi si pu rispondere solo dopo aver risposto
al precedente domandare!al precedente domandare!
integrare integrare APPROCCIO FILOSOFICO RIFLESSIVO APPROCCIO FILOSOFICO RIFLESSIVO (da esperienza comune a ogni uomo)(da esperienza comune a ogni uomo)
e e APPROCCIO SCIENTIFICO OGGETTIVANTE APPROCCIO SCIENTIFICO OGGETTIVANTE (necessit(necessit vs libertvs libert))
Vis
ion
e a
ntr
op
olo
gic
aV
isio
ne
an
tro
po
log
ica
Vis
ion
e a
ntr
op
olo
gic
a
VI RISPONDEVI RISPONDE
Afferiscono tutte a
Afferiscono tutte a
Prospettiva antropologica
Prospettiva antropologica
i PRINCIPI del SISTEMA SOCIOSANITARIO RLi PRINCIPI del SISTEMA SOCIOSANITARIO RL
a) rispetto della dignita) rispetto della dignit della persona, centralitdella persona, centralit del ruolo della famiglia e del ruolo della famiglia e delldellequitequit di accesso ai servizi ricompresi nel SSR; di accesso ai servizi ricompresi nel SSR;
b) scelta libera, consapevole e responsabile dei cittadini di ab) scelta libera, consapevole e responsabile dei cittadini di accesso (...) in ccesso (...) in ununottica di trasparenza e paritottica di trasparenza e parit di diritti e doveri tra soggetti pubblici e di diritti e doveri tra soggetti pubblici e privati che operano allprivati che operano allinterno del SSL; interno del SSL;
c) orientamento alla presa in carico della persona nel suo complc) orientamento alla presa in carico della persona nel suo complesso;esso;
i) promozione e sperimentazione di forme di partecipazione e vali) promozione e sperimentazione di forme di partecipazione e valorizzazione orizzazione del volontariato (...);del volontariato (...);
j) garanzia dellj) garanzia delluniversalituniversalit del SSL e della continuitdel SSL e della continuit terapeutica e terapeutica e assistenziale, attraverso lassistenziale, attraverso limplementazione della rete sanitaria e implementazione della rete sanitaria e sociosanitaria ospedaliera e territoriale e lsociosanitaria ospedaliera e territoriale e lintegrazione con le politiche integrazione con le politiche sociali di competenza delle autonomie locali (...);sociali di competenza delle autonomie locali (...);
l.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Ii
PR
INC
IPI
UOMO UOMO
unico ente a cui unico ente a cui
tradizionalmente si tradizionalmente si
riconosce riconosce dignitdignit;;
riconosciuto come riconosciuto come
tale MAI in modo tale MAI in modo
arbitrario MA come arbitrario MA come
risposta adeguata risposta adeguata
alla sua natura alla sua natura
peculiare;peculiare;
Componente descrittiva
Componente Componente descrittivadescrittiva
Uomo come Uomo come cosa viventecosa viventeEE posto al centro della sua posto al centro della sua
esistenza;esistenza;sa di questo centro e lo sa di questo centro e lo
esperisce; esperisce; nel saperlo ed esperirlo si pone nel saperlo ed esperirlo si pone
al di lal di l di esso, ovvero alldi esso, ovvero allesterno esterno di sdi s, facendosi oggetto della sua , facendosi oggetto della sua conoscenza.conoscenza.
impiego del concetto di personaimpiego del concetto di personaequivale ad un atto di riconoscimento di riconoscimento di
determinati obblighideterminati obblighi verso quanti sono definiti persone;richiama il principio pratico supremo per
cui la persona propria e altrui va considerata sempre al tempo stesso sempre al tempo stesso come scopo e mai come semplice finecome scopo e mai come semplice fine
PERSONA, ovvero essere capace di emergere sui propri stati mediante i propri atti
PERSONA, PERSONA, ovvero essere capace di emergere ovvero essere capace di emergere sui propri stati sui propri stati mediante i propri atti mediante i propri atti
Componente valutativa
Componente Componente valutativavalutatival.r
. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Il.
r. 3
3/2
00
9
l.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
itT
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
i P
RIN
CIP
Irispetto della dignit della persona, centralit del ruolo della famiglia e dellequit di accesso ai servizi ricompresi nel SSR art. 2, comma 1 a
rispetto della dignit della persona, centralit del ruolo della famiglia e dellequit di accesso ai servizi ricompresi nel SSR art. 2, comma 1 a
impiego del concetto di personaimpiego del concetto di personariconosce lappartenenza ad una specie appartenenza ad una specie
naturalenaturale;richiama una appartenenza diversa daappartenenza diversa da
quella con cui individui di altre specie appartengono alla loro specie;descrive una uguaglianza nella dignituguaglianza nella dignit
che non uguaglianza delle capacit o delle qualit
Umanizzare ci che profondamente umano DGR 5918/2016Umanizzare ci che profondamente umano DGR 5918/2016
saper favorire un percorso assistenziale umano e partecipato, insaper favorire un percorso assistenziale umano e partecipato, incui il malato non cui il malato non visto come mero portatore di una patologia, ma visto come mero portatore di una patologia, ma come persona con i suoi sentimenti (i suoi timori, la sua paura,come persona con i suoi sentimenti (i suoi timori, la sua paura, il il suo dolore) , le sue conoscenze, le sue credenze rispetto al prosuo dolore) , le sue conoscenze, le sue credenze rispetto al proprio prio stato al centro della cura, nella interezza fisica, psicologicastato al centro della cura, nella interezza fisica, psicologica e e sociale;sociale;occuparsi della persona (occuparsi della persona () significa possedere un sapere tecnico ) significa possedere un sapere tecnico sostenuto da un sapere che si rivolge allsostenuto da un sapere che si rivolge all EssereEssere (farsi carico del (farsi carico del dolore totaledolore totale););fonte di sicurezza e di sostegno, capace di fare emergere ed fonte di sicurezza e di sostegno, capace di fare emergere ed attivare le risorse personali necessarie a leggere e comprendereattivare le risorse personali necessarie a leggere e comprendere i i bisogni del congiunto sofferente.bisogni del congiunto sofferente.
Organizzazione Sanitaria
...si tratta di un impegno a definire, programmare ed attuareinterventi che coinvolgono
aspetti strutturali, organizzativi e relazionali dellassistenza e che richiedono un vero e proprio
cambiamento organizzativo dellassistenza stessa...
Organizzazione SanitariaOrganizzazione Sanitaria
...si tratta di un impegno a ...si tratta di un impegno a definire, programmare ed attuaredefinire, programmare ed attuareinterventi che coinvolgono interventi che coinvolgono
aspetti strutturali, organizzativi e relazionali aspetti strutturali, organizzativi e relazionali delldellassistenza e che richiedono un vero e proprio assistenza e che richiedono un vero e proprio
cambiamento organizzativocambiamento organizzativo delldellassistenza stessa...assistenza stessa...
DG
R 5
91
8 -
Vis
ion
e a
ntr
op
olo
gic
a i
n a
tto
DG
R 5
91
8
DG
R 5
91
8 --
Vis
ion
e a
ntr
op
olo
gic
a i
n a
tto
Vis
ion
e a
ntr
op
olo
gic
a i
n a
tto
UOMO UOMO anche se non ne anche se non ne
consapevole o non consapevole o non
vi pensa TENDE vi pensa TENDE
SEMPRE alla felicitSEMPRE alla felicit
o riuscita di vitao riuscita di vita
FELICITAFELICITAsi fonda sul si fonda sul
compimento di compimento di
potenzialitpotenzialit gigi
insite nellinsite nelluomouomo
StrutturaStrutturaStruttura
conosce il reale al solo scopo conosce il reale al solo scopo di conoscerlo;di conoscerlo; curiositcuriosit, sensibilit, sensibilit estetica, estetica, stupore; stupore; aperta al reale come altro e aperta al reale come altro e come altri e come se stessi.come altri e come se stessi.
un agire pratico secondo razionalitun agire pratico secondo razionalitchecheha un fine (il bene ricercato) in se stesso;ovvero il fine come compimento di s ha
un fine al di fuori di s sempre presente come anticipato dal pensiero in chi agisce
Vi anche una razionalit speculativo-contemplativa
Vi Vi anche una anche una razionalitrazionalit speculativospeculativo--contemplativa contemplativa
Razionalit praticaRazionalitRazionalit praticapratical.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Ii
PR
INC
IPI
scelta libera, consapevole e responsabile dei cittadini di accesso (...) in unottica di trasparenza e parit di diritti e doveri art. 2, comma 1 b
scelta libera, consapevole e responsabile dei cittadini di accesscelta libera, consapevole e responsabile dei cittadini di accesso (...) in so (...) in ununottica di trasparenza e paritottica di trasparenza e parit di diritti e doveri di diritti e doveri art. 2, comma 1 b
uomo dotato di ragioneuomo dotato di ragionecosciente della sua strutturale
insufficienza e dipendenza da altro e da altri;investe su dimensioni superiori che
trascendono la mera sfera biologica;descrive una uguaglianza nella dignituguaglianza nella dignit
che non uguaglianza delle capacit o delle qualit
Appro
fondim
ento
conclu
siv
oA
ppro
fondim
ento
conclu
siv
o
Processo di re-ingegnerizzazione del sistema sociosanitario territoriale
Processo di re-ingegnerizzazione del sistema sociosanitario territoriale
Regione Lombardia
DG Welfare
Regione Lombardia
DG Welfare
Pro
gra
mm
azio
ne
di sis
tem
a
Fu
nzio
ne
pro
att
iva
di su
ppo
rto
alla
pro
gra
mm
azio
ne
ASST
Pri
va
to
accre
dita
to
UdO
Asse
mble
e
de
i sin
da
ci
MMG
PdLAltro
A
T
S
Filiere per la
presa in carico
della cronicit
Filiere per la
presa in carico
della cronicit
Comunit di
prassi delle
Direzioni
Comunit di
prassi delle
Direzioni
Reingegnerizzazione della funzione programmatoria
Reingegnerizzazione della funzione programmatoria
consolidamento organizzativo della capacit di analisi della domanda, del contesto e dell'offertaindividuazione di modelli innovativi di presa in carico e integrazione territoriale dei percorsi di curaprogrammazione territoriale integrata, partecipata, pro-attiva, preventiva, di rete
AT
S
AT
S
UOMO UOMO
fa esperienza di sfa esperienza di s
come un unico e come un unico e
identico uomo, in tutti identico uomo, in tutti
gli ambiti della sua gli ambiti della sua
esistenzaesistenza
CORPO CORPO
parte integrante parte integrante
della identitdella identit
personalepersonale
Principio unitarioPrincipio unitarioPrincipio unitario
Uomo Uomo non non SOLO razionalitSOLO razionalit ma ma TUTTO QUANTO razionalitTUTTO QUANTO razionalit;;anche la sua fisiologia partecipa anche la sua fisiologia partecipa della sua razionalitdella sua razionalit; ; pertanto non vi pertanto non vi distinzione tra distinzione tra uomo uomo come homo sapiens come homo sapiens e e persona umana persona umana come qualitcome qualit di di cui si potrebbe o non potrebbe essere cui si potrebbe o non potrebbe essere portatori.portatori.
il corpo ci che si vede e si tocca del principio vitale che gli conferisce la forma;le relazioni che hanno a che fare con la
corporeit sono relazioni delicate in cui ne va della persona;
Una dimensione
non dice TUTTO di un cosa
ma dice la COSA PER INTERO
Una dimensione Una dimensione
non dice TUTTO di un cosa non dice TUTTO di un cosa
ma dice la COSA PER INTEROma dice la COSA PER INTERO
CorporeitCorporeitCorporeitl.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Ii
PR
INC
IPI
orientamento alla presa in carico della persona nel suo complesso art. 2, comma 1 c
orientamento alla presa in carico della persona nel suo complesso art. 2, comma 1 c
non a livello di vita vegetativa e sensibile; a livello di un principio vitale che conferisce
alla materia la forma del corpo umano e la vivifica;a mente o
Il Il sistema delle cure primariesistema delle cure primarie (art. 10),
a) presa in carico delle persone fragili e croniche (art. 9 cfr. DGR 4662/2015),
b) obiettivo di erogare prestazioni al domicilio del paziente,
c) favorire la presenza di personale di studio, di infermieri e la collaborazione
di professionisti sanitari con adeguato profilo professionale.
Le unitLe unit di offerta sociosanitariedi offerta sociosanitarie (art. 26)
a) erogano le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e le prestazioni sociali
a rilevanza sanitaria ,secondo il principio dellintegrazione fra le due
componenti di servizio;
b) per rispondere ai bisogni delle famiglie, dei disabili, delle dipendenze e delle
non autosufficienze, secondo il principio organizzativo della presa in carico
della persona;
c) attraverso piani personalizzati di assistenza orientati a integrare
SAN/SOCIOSAN/SOC, per assicurare la continuit assistenziale e superare
la frammentazione fra le prestazioni (art.26/5).
Integrazione e personaIntegrazione e personal.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
mo
de
lli
sist
em
ici
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
mo
de
lli
sist
em
ici
mo
de
lli
sist
em
ici
Il sistema delle cure primarie
a) comprende la partecipazione alla procedura della valutazione multidimensionale,
b) si articola prestazionalmente anche in interventi di integrazione san/sociosan/soc, prevedendo il coinvolgimento delle autonomie locali (assistenti sociali comunali);
c) include quali forme organizzative le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e le unit complesse di cure primarie (UCCP);
d) assicura un accesso alle cure attraverso la personalizzazione del percorso assistenziale;
e) l'ambito entro cui viene istituito il servizio dell'infermiere di famiglia e delle professioni sanitarie (anche a disposizione delle autonomie locali);
f) favorito da RL quale nella forma di esercizio associato, preferibilmente attuato nei POT e nei PRESST.
Sistema cure primarie - Art. 10Sistema cure primarie - Art. 10l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
mo
de
lli
sist
em
ici
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
mo
de
lli
sist
em
ici
mo
de
lli
sist
em
ici
UOMO UOMO ha come costitutiva ha come costitutiva
la la dimensione dimensione comunitariacomunitaria
si differenzia dagli si differenzia dagli
altri animali per il altri animali per il
prendersi curaprendersi curapersino di coloro che persino di coloro che
non hanno alcuna non hanno alcuna
utilitutilit biologicabiologica
Siamo comunitSiamo comunitSiamo comunit
condizione anche di un rapporto condizione anche di un rapporto strumentale efficace con gli altri, strumentale efficace con gli altri, perchperch adeguato alle aspettative e adeguato alle aspettative e alla natura dellalla natura delluomouomo
decidere di associarsi; possibile solo se preceduta dalla
comunit; oggettivazione degli altri per trattarli
realmente come desiderano essere trattati;
VERO AMORE degli altri e di se stessiVERO AMORE degli altri e di se stessiVERO AMORE degli altri e di se stessi
Siamo societSiamo societSiamo societl.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Ii
PR
INC
IPI
promozione e sperimentazione di forme di partecipazione e valorizzazione del volontariato art. 2, comma 1 i
promozione e sperimentazione di forme di partecipazione e valorizzazione del volontariato art. 2, comma 1 i
per essere se stesso ha bisogno di essere con altri; accomunato ad altri dal fatto di
intenzionare un medesimo oggetto con la ragione e con laffettivit;
Art. 2, comma 1, lettera i:
a)promozione e sperimentazione di forme di partecipazioneforme di partecipazione e valorizzazione del volontariato, che non devono essere considerate sostitutive di servizi;
Art. 24 Art. 24 Valorizzazione del ruolo del volontariatoValorizzazione del ruolo del volontariato:
a)...funzione complementare e ausiliaria al SSL...
b) finalizzata al raggiungimento e al consolidamento della buona qualit ()
c) nonch all'appropriatezza e all'umanizzazioneall'appropriatezza e all'umanizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari...;
DGR 4662/2015, allegato indirizzi per la presa in carico della cronicit e della fragilit in
RL 201672018 - sub 10 Ruolo dell'associazionismo:
...riconoscimento sociale nei contesti in cui operano, creando sinergiecreando sinergie con altre associazioni, istituzioni pubbliche e private utili a costruire una rete cui indirizzare ed utili a costruire una rete cui indirizzare ed orientareorientare...
a)...utilizzare e valorizzare le risorse culturali, organizzative ed umane delle associazioni...
.apporto di queste associazioni nel favorire l'enpowerment dei pazienti e dei loro favorire l'enpowerment dei pazienti e dei loro familiari familiari nella gestione della malattia cronica...
Volontariato - Artt. 2 e 24Volontariato - Artt. 2 e 24l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Il.
r. 3
3/2
00
9
l.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
itT
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
i P
RIN
CIP
I
Il SSN assicura (ex d.lgs. 229/99, art 1 comma 2), attraverso le risorse finanziarie
pubbliche (ex d.lgs. 229/99, art 1 comma 3) livelli essenziali e uniformi di assistenzalivelli essenziali e uniformi di assistenzadefiniti dal PSN nel rispetto dei principi : della dignitdignit della persona umanadella persona umana, del bisogno di salute, dell'equit nell'accesso all'assistenza, della qualit delle cure e della loro
appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze, dell'economicitdell'economicit nell'impiego delle nell'impiego delle
risorse .risorse .
Rappresentano quindi lambito delle garanzie che il SSN si impegna a garantire a
tutta la popolazione in condizione di uniformit su tutto il territorio nazionale; si
tratta delle attivit e delle prestazioni finanziate con risorse pubbliche che il
SSN deve garantire a tutti i cittadini.
Assicurano una cittadinanza nazionale agli utenti del servizio sanitario, senza
distinzioni conseguenti alla residenza, in virt del riconoscimento costituzionale del
diritto alla salute.
Non costituiscono solo un impegno programmatico per il SSN, ma un diritto per i
cittadini.
Rappresentano quindi lambito delle garanzie che il SSN si impegna a garantire a
tutta la popolazione in condizione di uniformit su tutto il territorio nazionale; si
tratta delle attivit e delle prestazioni finanziate con risorse pubbliche che il
SSN deve garantire a tutti i cittadini.
Assicurano una cittadinanza nazionale agli utenti del servizio sanitario, senza
distinzioni conseguenti alla residenza, in virt del riconoscimento costituzionale del
diritto alla salute.
Non costituiscono solo un impegno programmatico per il SSN, ma un diritto per i
cittadini.
garanzia delluniversalit del SSL e della continuit terapeutica e assistenziale art. 2, comma 1 j
garanzia dellgaranzia delluniversalituniversalit del SSL del SSL e della continuite della continuit terapeutica e assistenzialeterapeutica e assistenziale art. 2, comma 1 j
l.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Ii
PR
INC
IPI
L'individuazione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza assicurati dal SSN (ex d.lgs.
229/99, art 1 comma 3) effettuata contestualmente all'individuazione delle risorse effettuata contestualmente all'individuazione delle risorse finanziarie destinatefinanziarie destinate al SSN, nel rispetto delle compatibilit finanziarie definite per l'intero sistema di finanza pubblica nel DPEF.
Contestualmente ma non subordinatamenteContestualmente ma non subordinatamente: c maggiore equilibrio tra diritto alla salute ed esigenze finanziarie.
Si deve tener conto della compatibilit delle risorse al momento della definizione
dei livelli: meccanismo della contestualit della definizione dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza con le risorse finanziarie destinate al SSN.
Leconomicit, uno dei fattori cui attenersi nellindividuare i livelli; non strumento di esclusione ma criterio di selezione tra diversi possibili interventi sanitari atti a soddisfare una medesima esigenza.
Leconomicit presuppone una preventiva scelta in ragione del criterio dellappropriatezza clinica (si sceglie tra pi prestazioni clinicamente appropriate quelle economicamente meno onerose - appropriatezza economica).
Si deve tener conto della compatibilit delle risorse al momento della definizione
dei livelli: meccanismo della contestualitmeccanismo della contestualit della definizione dei livelli della definizione dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza con le risorse finanziarie essenziali ed uniformi di assistenza con le risorse finanziarie destinate al destinate al SSN. SSN.
Leconomicit, uno dei fattori cui attenersi nellindividuare i livelli; non non strumento di esclusione ma criterio di selezionestrumento di esclusione ma criterio di selezione tra diversi possibili interventi sanitari atti a soddisfare una medesima esigenza.
Leconomicit presuppone una preventiva scelta in ragione del criterio dellappropriatezza clinica (si sceglie tra pi prestazioni clinicamente appropriate quelle economicamente meno onerose - appropriatezza appropriatezza economicaeconomica).
garanzia delluniversalit del SSL e della continuit terapeutica e assistenziale art. 2, comma 1 j
garanzia dellgaranzia delluniversalituniversalit del SSL del SSL e della continuite della continuit terapeutica e assistenzialeterapeutica e assistenziale art. 2, comma 1 j
l.r.
33
/20
09
T
U l
eg
gi
in m
ate
ria
di
san
it
i
PR
INC
IPI
l.r.
33
/20
09
l.
r. 3
3/2
00
9
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
TU
le
gg
i in
ma
teri
a d
i sa
nit
i P
RIN
CIP
Ii
PR
INC
IPI
Organizzazione e processi manageriali
del Sistema Sociosanitario
Lombardo
Organizzazione e processi manageriali
del Sistema Sociosanitario
Lombardo
Percorso logicoPercorso logicoP
erc
ors
o logic
oP
erc
ors
o logic
o
Comuni
Offerta sanitaria
tramite
Ass. Sanitaria collettiva in ambienti di vita e lavoro (100% SSR)
Ricovero e cura (100% SSR)
Specialistica ambulatoriale ( 100% SSR)
Emergenza-Urgenza (100% SSR)
Psichiatria e Neuropsichiatria (100% SSR)
Cure domiciliari (100% SSR)
Consultori familiari (100% SSR)
Strutture area dipendenze (100% SSR)
Strutture area anziani (da 100% a 50% SSR)
Strutture area disabilit (da 100% a 40% SSR)
100% a carico dei Comuni fatta salva la
compartecipazione da parte dellutente
prevista dalla disciplina regionale e comunale
Riferimenti:
D.L.vo n. 502 del 30/12/1992; D.L.vo n. 229 del 19/06/1999; D.P.C.M. 14 Febbraio 2001
L.R. n. 3 del 12/03/2008; L.R. n. 33 del 30/12/2009
Regione
Offerta socio sanitaria
Offerta socio-assistenziale
Domanda di salute
AO ASL
Lo s
cenario legis
lativo r
ela
tivo a
llin
tegra
zio
ne s
ocio
sanitaria
Lo s
cenario legis
lativo r
ela
tivo a
llin
tegra
zio
ne s
ocio
sanitaria
Regione Lombardia: il sistema dellofferta nella L.R. N.33/2009 e L.R. n. 3/2008
Regione Lombardia: il sistema dellofferta nella L.R. N.33/2009 e L.R. n. 3/2008
Primordi evolutivi PRS 2013/2018Primordi evolutivi PRS 2013/2018P
rogra
mm
a r
egio
nale
di svilu
ppo 2
013-2
018
Pro
gra
mm
a r
egio
nale
di svilu
ppo 2
013-2
018
Rete offerta sociale e sociosanitaria da differenziare secondo criteri di intensitassistenziale, appropriatezza delle prestazioni e dei costi.
Riorganizzazione rete di offerta sociosanitaria attraverso riordino delle ASL e delle AO e sviluppo di un modello di assistenza a rete delle strutture ospedaliere;
trasformazione di alcuni ospedali in ospedali territoriali (fulcro della cura della cronicit);
Sviluppo di modelli organizzativi strutturati territoriali per la cronicit; Continuit cure e attivit socio assistenziali, attraverso un progressivo riorientamento
della rete di assistenza territoriale e delle cure primarie Stretta integrazione con le diverse realt operanti a livello territoriale per attuare
La presa in carico integrata della fragilit e delle cronicit
Riorganizzazione rete di offerta sociosanitaria attraverso riordino delle ASL e delle AO e sviluppo di un modello di assistenza a rete delle strutture ospedaliere;
trasformazione di alcuni ospedali in ospedali territoriali (fulcro della cura della cronicit);
Sviluppo di modelli organizzativi strutturati territoriali per la cronicit; Continuit cure e attivit socio assistenziali, attraverso un progressivo riorientamento
della rete di assistenza territoriale e delle cure primarie Stretta integrazione con le diverse realt operanti a livello territoriale per attuare
La presa in carico integrata della fragilit e delle cronicit
ridefinizione rete e UdO anziani e disabili (flessibilit del sistema dofferta per rispondere anche a bisogni assistenziali leggeri e temporanei e/o di semi-residenzialit);
integrazione rete della riabilitazione territoriale per una piena continuit assistenziale sociosanitaria e sociale (continuit ospedale-territorio);
sviluppo di azioni area cure intermedie, post acute e restanti interventi nellambito dellintegrazione sociosanitaria,
potenziamento interventi domiciliari, attraverso rimodulazioni/riformulazioni della attuale rete per residenzialit e servizi domiciliari anziani e disabili.
Questione principale - SSR si trova e si trover ad affrontare prioritariamente la presa in carico reale dei pazienti cronici (30% circa della popolazione - con anziani
rappresentano il 70% circa della spesa sanitaria) OBTV - superare vecchi stereotipi
Il servizio sanitario, sociosanitario e sociale integrato lombardo, di
seguito denominato servizio sociosanitario lombardo (SSL),promuove e tutela la salute ed costituito dallinsieme di funzioni,
risorse, servizi, attivit, professionisti e prestazioni che garantiscono lofferta sanitaria e sociosanitaria della Regione e la sua integrazione con quella sociale di competenza delle autonomie locali.*
La presente legge favorisce, inoltre, per quanto di competenza e nellambito del SSL, lintegrazione del SSR con i servizi sociali di competenza delle autonomie locali.
* art. 1 comma 1 lett. a Legge Regionale 22 dicembre 2015 n. 41
Oggetto - Art. 1Oggetto - Art. 1L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5
Si evidenziano criteri gi tipici del sistema sanitario lombardo cui si aggiungono elementi di interessante innovazione
Libera
scelta
Superamento
frammentazione
offerta
Separazione
funzioni
Sussidiariet
orizzontale
Principi e finalit organizzativi - Artt. 2 e 3Principi e finalit organizzativi - Artt. 2 e 3L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5
Il principio dovr essere collegato a:
Valutazione multidimensionale del bisogno
Orientamento alla presa in carico dellapersona nel suo complesso
Libera scelta
Ribadita la scelta libera, consapevole e
responsabile dei cittadini di accesso alle strutture
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Superamento frammentazione
offerta
Superamento della frammentazione dellofferta
attraverso modelli che assicurino la continuit
di cura e di assistenza, lattivazione di percorsi
personalizzati di presa in carico in un
processo di integrazione fra le attivitsanitarie, sociosanitarie e quelle di competenza delle autonomie locali
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Separazione delle funzioni
Ribadito il principio di separazione delle funzioni di :
programmazione/acquisto/controllo erogazione,
Tale indirizzo render sempre pi necessario mettere in atto strategie organizzative e professionali finalizzate alla INTEGRAZIONE TRA SERVIZI (ricorsivit nella mens del legislatore).
Tale indirizzo render sempre pi necessario mettere in atto strategie organizzative e professionali finalizzate alla INTEGRAZIONE TRA SERVIZI (ricorsivit nella mens del legislatore).
da cui la RL ha normativamente disposto un sistema istituzionale che distingue nettamente la parte amministrativa (ATS) dalla parte operativa (ASST).
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Sussidiarietorizzontale
Confermato il principio della sussidiarietorizzontale consistente nella parit dei diritti e dei doveri di tutti i soggetti che concorrono alla
realizzazione dellofferta
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3 d
el 1
1 ag
ost
o 2
015
LArticolo 3 c. 2 declina cosa intende la legge regionale per:
prestazioni diprevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione
prestazioni assistenziali,di supporto alla persona e alla sua eventuale famiglia
prestazioni e servizi a elevata integrazione sanitaria e sociale
Servizio
sanitario
Servizio
sanitario
Servizio
sociosanitario
Servizio
sociosanitarioServizio
sociale
Servizio
sociale
Erogazione Erogazione
Finalit - Art. 3Finalit - Art. 3L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23
del
11
ago
sto
201
5
Arc
hite
ttura
fun
zio
na
men
to A
ST
/AS
ST
/Co
mun
iA
rch
itettu
ra fu
nzio
na
men
to A
ST
/AS
ST
/Co
mun
iPrima fase di attuazione Legge Regionale n. 23/2015Prima fase di attuazione Legge Regionale n. 23/2015Prima fase di attuazione Legge Regionale n. 23/2015
da
Lo
mb
ard
ia S
ocia
le
Elementi innovativi ATS Elementi innovativi ATS
Le ATS originano dalla trasformazione delle ASL da azienda ad agenzia per una piena separazione del ruolo di governanceprogrammatoria (ATS) da quello erogativo (ASST), con obiettivi la presa in carico della persona nel suo complesso e lintegrazione sistemica del servizio sanitario, sociosanitario e sociale.
Non solo governo dellofferta (tradizionale ruolo dellASL) ma anche governo della domanda - per rispondere in modo appropriato ai bisogni e alle aspettative dei cittadini.
Trasformazione sostanziale del ruolo dei distretti, ovvero Distretti come una nuova entit rispetto ai distretti socio-sanitari delle ASL - funzioni pi
PIPSS che PAAPSS, ovvero di governo della domanda nellambito
territoriale di pertinenza.
Non solo governo dellofferta (tradizionale ruolo dellASL) ma anche governo della domanda - per rispondere in modo appropriato ai bisogni e alle aspettative dei cittadini.
Trasformazione sostanziale del ruolo dei distretti, ovvero Distretti come una nuova entit rispetto ai distretti socio-sanitari delle ASL - funzioni pi
PIPSS che PAAPSS, ovvero di governo della domanda nellambito
territoriale di pertinenza.
Ap
pro
fon
dim
ento
D
DG
R 5
113
e 55
13A
pp
rofo
nd
imen
to
Ap
pro
fon
dim
ento
D
DG
R 5
113
e 55
13D
DG
R 5
113
e 55
13
Rilievo strategico dei Distretti - Art. 7 bisRilievo strategico dei Distretti - Art. 7 bis
Rapporto inter-istituzionale tra RL-welfare e Comuni.
Ogni ATS:si articola in Distretti con competenza sul territorio del settore aziendale territoriale delle ASST.
AUTONOMIA economica-finanziaria e gestionale per lo svolgimento delle funzioni assegnate e per il conseguimento degli obiettivi aziendali, concorrendo alla programmazione per la realizzazione della rete dofferta territoriale con:
Ipotesi di nuova fase implementativa dei PdZ tenendo in rapporto con DG Reddito di Autonomia e all'Inclusione Sociale
a) informazioni per analisi della domanda del territorio e programmazione
delle attivit;
b) azioni di governo della domanda del territorio (MMG/PLS);
c) attivit di informazione, educazione e orientamento allutenza, di
accoglienza e presa in carico delle persone fragili con problematiche
complesse;
d) realizzazione degli interventi di promozione della salute e la realizzazione
delle campagne di screening.Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15P
rim
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15
Focus: Distretto AMBASCIATORE ATSFocus: Distretto AMBASCIATORE ATS
Il Distretto ATS rappresenta la Direzione Generale ATSrappresenta la Direzione Generale ATS (supportata dalla
Direzione Strategica) come una AMBASCIATA rappresenta uno Stato.
Nella Direzione Generale dell'ATS la dimensione della scelta, delle inter-
connessioni e del rapporto strategico-politici con i Sindaci e la loro organizzazione
partecipativa e decisionale (Assemblea Distretti e Assemblea Ambiti). Nel Distretto
ATS vi :
Rappresentanza a livello territoriale della funzione di governanceistituzionale della DG ATS (interazione con Assemblea di Distretto e di Ambito distrettuale e gli altri Soggetti erogatori)
Ascolto/rilevazione dei bisogni prioritari della popolazionedirettamente e mediati da Comuni e stackeholder territoriali
Raccordo con i Comuni/Ambiti distrettuali (UdP) per pianificare e promuovere operativamente lintegrazione fra i servizi secondo gli assi programmatori definiti dalle inter-connessioni strategico-politiche
(DG, Presidenti CdR e Assemblee)
Pianificazione e promozione di modalit innovative di presa in carico integrata e di percorsi di promozione della salute (CittSane)Garanzia per la DG ATS del governo della domanda del territorio (assi programmatori definti da Dipp Cure Primarie, PAAPS, PIPSS e
SEA) e monitoraggio quali-quantitativo reti dofferta e customer satisfation
Rappresentanza a livello territoriale della funzione di governanceistituzionale della DG ATS (interazione con Assemblea di Distretto e di Ambito distrettuale e gli altri Soggetti erogatori)
Ascolto/rilevazione dei bisogni prioritari della popolazionedirettamente e mediati da Comuni e stackeholder territoriali
Raccordo con i Comuni/Ambiti distrettuali (UdP) per pianificare e promuovere operativamente lintegrazione fra i servizi secondo gli assi programmatori definiti dalle inter-connessioni strategico-politiche
(DG, Presidenti CdR e Assemblee)
Pianificazione e promozione di modalit innovative di presa in carico integrata e di percorsi di promozione della salute (CittSane)Garanzia per la DG ATS del governo della domanda del territorio (assi programmatori definti da Dipp Cure Primarie, PAAPS, PIPSS e
SEA) e monitoraggio quali-quantitativo reti dofferta e customer satisfation
Ap
pro
fon
dim
ento
-i D
IST
RE
TT
I del
l'AT
S d
i Ber
gam
oA
pp
rofo
nd
imen
to
Ap
pro
fon
dim
ento
--i D
IST
RE
TT
I del
l'AT
S d
i Ber
gam
oi D
IST
RE
TT
I del
l'AT
S d
i Ber
gam
o
Strutture multi servizio deputate
allerogazione di prestazioni residenziali sanitarie e sociosanitarie a media e bassa intensit per acuti e cronici e, tenuto conto delle peculiarit territoriali come
definite nel PSL, di prestazioni
ambulatoriali e domiciliari.
a) erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie ambulatoriali e domiciliari a media e bassa intensit
b) possono attivare degenze intermedie, subacute, post acute e riabilitative, a bassa intensit prestazionale ed in funzione delle particolarit territoriali, secondo la programmazione dellATS territorialmente competente;
c) promuovono percorsi di sanit diniziativa, di prevenzione e di educazione sanitaria
Integrano le attivit e le prestazioni di carattere sanitario, sociosanitario e sociale e concorrono alla presa in carico della persona e delle fragilit
Garantiscono le funzioni e le prestazioni medico-legali, le prestazioni distrettuali fornite alle persone, che erano erogatedalla ASL, ad eccezione di quelle ora attribuite alle ATS, le prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali territoriali e domiciliari, eventualmente delegate dalle ATS o dalle autonomie locali, Sono organizzabili secondo le modalit previste per lOspedale di Comunit
Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) Art. 7Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) Art. 7
Rete TerritorialeRete Territoriale
Derivano dalla trasformazione dei Distretti o di Poliambulatori
PreSSTPreSST
Deriva esclusivamente dalla trasformazione di AO o Case di cura per acuti
POTPOT
Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15P
rim
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15
Il sistema delle cure primarie
a) comprende la partecipazione alla procedura della valutazione multidimensionale,
b) si articola prestazionalmente anche in interventi di integrazione san/sociosan/soc, prevedendo il coinvolgimento delle autonomie locali (assistenti sociali comunali);
c) include quali forme organizzative le aggregazioni funzionaliterritoriali (AFT) e le unit complesse di cure primarie (UCCP);
d) assicura un accesso alle cure attraverso la personalizzazione del percorso assistenziale;
e) l'ambito entro cui viene istituito il servizio dell'infermiere di famiglia e delle professioni sanitarie (anche a disposizione delle autonomie locali);
f) favorito da RL nella forma di esercizio associato, preferibilmente attuato nei POT e nei PRESST..
Sistema cure primarie - Art. 10Sistema cure primarie - Art. 10P
rim
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15P
rim
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
Erogano prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e prestazioni sociali a rilevanza sanitaria.
La Giunta regionale definisce riordino e riqualificazione della rete sociosanitaria regionale riguardo allarea dei consultori, della riabilitazione, della disabilit, delle dipendenze e della fragilit e non autosufficienza.
UdO Sociosanitarie - Art. 26UdO Sociosanitarie - Art. 26
MUST - riordino e riqualificazione della rete sociosanitaria
nella prospettiva di una piena integrazione SOCIOSAN/SOC
nella risposta ai bisogni complessi (consultori, riabilitazione, disabilit, dipendenze, fragilit e non autosufficienza).
finalizzati a promuovere:
piano personalizzato di assistenza, che integri le diverse componenti SAN/SOCIOSAN/SOC, per assicurare continuit assistenziale, superare frammentazioni (servizi sociali e servizi sanitari), favorire prevenzione e autonomia;
valutazione dei bisogni attraverso unit multiprofessionali UVM (componenti clinica, assistenziale e sociale);
incremento dellassistenza domiciliare per favorire autonomia e permanenza a domicilio.
Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15P
rim
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
Pri
ma
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15
spostamento dellasse di cura dallospedale al territorio (principio della continuit territorio-ospedale-territorio);
ricostruzione della filiera erogativa fra ospedale e territorio con la costruzione di un percorso di cura integrato sulla base del livello di intensit del bisogno che caratterizza la domanda.
DOMANDA di salute e BISOGNI della personaDOMANDA di salute e BISOGNI della personaS
eco
nd
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
Sec
on
da
fase
di a
ttu
azio
ne
Leg
ge
Reg
ion
ale
n. 2
3/20
15S
eco
nd
a fa
se d
i att
uaz
ion
e L
egg
e R
egio
nal
e n
. 23/
2015
PAROLE GUIDA: logica unitaria in grado di integrare lattuale separazione tra ambiti sanitari e sociosanitari e superare i tradizionali confini ospedalieri degli interventi per acuzie o in elezione:
DGR 5954/2016 importanza di operare tenendo conto della stratificazione delle domanda cos articolata:
Fragilit clinica e/o funzionale con bisogni prevalenti di tipo ospedaliero,residenziale, assistenza a domicilio
cronicit polipatologica con prevalenti bisogni extraospedalieri ad alta richiesta di accessi ambulatoriali integrati/frequent users;
cronicit in fase iniziale prevalentemente monopatologica a richiesta medio bassa di accessi ambulatoriali/ frequent users;
soggetti non critici che usano i servizi in modo sporadico (prime visite/accessi ambulatoriali veri)
soggetti che non usano i servizi ma sono comunque potenziali utenti sporadici
DGR 5954/2016 importanza di operare tenendo conto della stratificazione delle domanda cos articolata:
Fragilit clinica e/o funzionale con bisogni prevalenti di tipo ospedaliero,residenziale, assistenza a domicilio
cronicit polipatologica con prevalenti bisogni extraospedalieri ad alta richiesta di accessi ambulatoriali integrati/frequent users;
cronicit in fase iniziale prevalentemente monopatologica a richiesta medio bassa di accessi ambulatoriali/ frequent users;
soggetti non critici che usano i servizi in modo sporadico (prime visite/accessi ambulatoriali veri)
soggetti che non usano i servizi ma sono comunque potenziali utenti sporadici
da prestazioni erogate a tipologia di bisogni cui le prestazioni nel loro complesso rispondono;
introduzione di una tariffa di presa in carico per pazienti cronici e budget di cura per pazienti fragili nuova (attraverso specifici stanziamenti correlati ai percorsi di presa in carico)
da prestazioni erogate a tipologia di bisogni cui le prestazioni nel loro complesso rispondono;
introduzione di una tariffa di presa in carico per pazienti cronici e budget di cura per pazienti fragili nuova (attraverso specifici stanziamenti correlati ai percorsi di presa in carico)
Stratificazione domanda e revisione del sistema tariffario:
Nuovi modelli di curaNuovi modelli di cura
Tre strumenti organizzativi e tecnologici indispensabili:
A - Piano Assistenziale Individuale (PAI), un documento di sintesi del programma di diagnosi e cura che consente di adattare la programmazione
degli interventi al contesto individuale, sulla base di specifici obiettivi di
salute.
B - Centri di assistenza/servizi (Contact Center) che tutelino e facilitino con modalit proattive ladesione al percorso di cura programmato e che
devono rappresentare il fulcro dellorganizzazione di presa in carico
C - Modalit di remunerazione forfettaria che faciliti lintegrazione del percorso di cura del paziente affetto da determinate malattie croniche,
attraverso modalit di pagamento dellintero percorso, modulabili sui bisogni
clinico-assistenziali.
Tre strumenti organizzativi e tecnologici indispensabili:
A - Piano Assistenziale Individuale (PAI), un documento di sintesi del programma di diagnosi e cura che consente di adattare la programmazione
degli interventi al contesto individuale, sulla base di specifici obiettivi di
salute.
B - Centri di assistenza/servizi (Contact Center) che tutelino e facilitino con modalit proattive ladesione al percorso di cura programmato e che
devono rappresentare il fulcro dellorganizzazione di presa in carico
C - Modalit di remunerazione forfettaria che faciliti lintegrazione del percorso di cura del paziente affetto da determinate malattie croniche,
attraverso modalit di pagamento dellintero percorso, modulabili sui bisogni
clinico-assistenziali.
Pri
mo
rdi d
el
nu
ovo
m
od
ello
-D
GR
n. 4
662/
2015
P
rim
ord
i del
P
rim
ord
i del
n
uo
von
uo
vo
mo
del
lo
mo
del
lo --
DG
R n
. 466
2/20
15
DG
R n
. 466
2/20
15
Gestione delle malattie croniche richiede
continuit nellazione di cura, tale continuit si ottienecon la programmazione del percorso e la presa in carico proattiva, associati a processi di empowerment del paziente per una piena adesione al percorso programmato.
A - Patto di cura e Piano Assistenziale IndividualeA - Patto di cura e Piano Assistenziale IndividualeS
tru
men
ti d
el m
od
ello
ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17S
tru
men
ti d
el m
od
ello
S
tru
men
ti d
el m
od
ello
ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17
di pianificazione di interventi personalizzati;
di comunicazione e coordinamento organizzativo tra tutti coloro che intervengono, a vario titolo, nel
percorso di cura allinterno della rete
dofferta (MMG, specialisti, servizi
sociali, ecc.);
di empowerment del paziente; utile al monitoraggio e verifica
dellappropriatezza.
Patto di CuraAtto con cui gestore e paziente condividono lavvio e le modalit della nuova
presa in carico.
Piano Assistenziale IndividualePredisposto annualmente dal medico referente della presa in carico,
rappresenta uno strumento clinico-organizzativo di presa in carico del
paziente e in particolare:
B - Centro ServiziB - Centro ServiziS
tru
men
ti d
el m
od
ello
ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17S
tru
men
ti d
el m
od
ello
S
tru
men
ti d
el m
od
ello
ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17
Supporta il Gestore a tutela delladerenza del PAI e assicura al paziente: supporto nella gestione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie
previste dal PAI;
gestione dell'agenda sanitaria (prenotazioni, contatto telefonico per
ricordare appuntamenti e
accertamenti, fornitura a domicilio di presidi sanitari e sociosanitari,
ecc.); supporto a eventuali servizi di Telemedicina;
supporto alle richieste personali e/o del care giver attraverso interventi
di operatori esperti, d'intesa con il medico responsabile della presa in
carico.
Garantisce la gestione dei flussi informativi
...la costante collaborazione con il Centro Servizi
consente la programmazione di dimissioni protette, la stesura ed il monitoraggio del Piano AssistenzialeIndividuale, quale strumento di pianificazione delle attivit. - DGR 6551/2017
...la costante collaborazione con il Centro Servizi
consente la programmazione di dimissioni protette, la programmazione di dimissioni protette, la stesura ed il monitoraggio del Piano Assistenzialestesura ed il monitoraggio del Piano AssistenzialeIndividualeIndividuale, quale strumento di pianificazione delle attivit. - DGR 6551/2017
C - Tariffe e remunerazioneC - Tariffe e remunerazioneS
tru
men
ti d
el m
od
ello
ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17S
tru
men
ti d
el m
od
ello
S
tru
men
ti d
el m
od
ello
ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17ev
olu
zio
ne
ex D
GR
616
4/20
17
Evoluzione del sistema da una logica a silos a una logica di processo integrato.Da costo per prestazione a costo per patologia.
La tariffa di presa in carico non la definizione del totale dei costi necessari per sostenere la conduzione del PDTA teorico specifico per la patologia, ma calcolata sulla base dei consumi storici osservati ed opportunamente normalizzati dal punto di vista statistico, comprende per i tre diversi livelli di stratificazione della domanda tutti i costi relativi ad una presa in carico complessiva del paziente affetto da una specifica patologia principale.
Evoluzione del sistema da una logica a silos a una logica di processo integrato.Da costo per prestazione a costo per patologia.
La tariffa di presa in carico non la definizione del totale dei costi necessari per sostenere la conduzione del PDTA teorico specifico per la patologia, ma calcolata sulla base dei consumi storici osservati ed opportunamente normalizzati dal punto di vista statistico, comprende per i tre diversi livelli di stratificazione della domanda tutti i costi relativi ad una presa in carico complessiva del paziente affetto da una specifica patologia principale.
La stratificazione della domanda e la classificazione dei pazienti in classi:
richiede la modifica/integrazione del sistema di finanziamento delle prestazioni oggi prevalentemente basato sulle tariffe (DRG o sulle tariffe sociosanitarie) e sulle funzioni non tariffabili
permette di rivedere, ottimizzandolo, il sistema tariffario - non pi
basato esclusivamente sulle prestazioni erogate (DRG), ma anche
sulla tipologia di bisogni, cui le prestazioni, nel loro complesso
rispondono, attraverso lintroduzione di una tariffa di presa in carico per pazienti cronici e budget di cura per pazienti fragili.
Levoluzione organizzativaLevoluzione organizzativaIl
nu
ovo
m
od
ello
ex
DG
R 6
164/
2017
Il Il
nu
ovo
nu
ovo
m
od
ello
ex
DG
R 6
164/
2017
mo
del
lo e
x D
GR
616
4/20
17
Go
vern
o d
ella
do
man
da
Go
vern
o d
ell
off
ert
aRemunerazione
a prestazioneRemunerazione a presa in cura
Accreditamento istituzionale
Accreditamento dei percorsi
Appropriatezza( PDTA)
Adeguatezza(PAI)
Razionamento dellofferta
Personalizzazione
Libera scelta erogatore
Libera sceltagestione percorso
Sviluppo di un nuovo modello governance teso a superare lattuale frammentazione dei servizi per realizzare uneffettiva integrazione del percorso del paziente
La risposta assistenziale non deve essere centrata solo sulla malattia, ma va programmata in funzione della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in base ai bisogni individuali e al contesto familiare e sociale.
Non pi solo regolamentazione dei servizi (procedure di accreditamento istituzionale e tradizionali strumenti di programmazione, negoziazione e controllo) - vanno previste modalit aggiuntive di regolamentazione finalizzate anche a validare i soggetti idonei a gestire la presa in carico.
Sviluppo di un nuovo modello governance teso a superare lattuale frammentazione dei servizi per realizzare uneffettiva integrazione del percorso del paziente
La risposta assistenziale non deve essere centrata solo sulla malattia, ma va programmata in funzione della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in base ai bisogni individuali e al contesto familiare e sociale.
Non pi solo regolamentazione dei servizi (procedure di accreditamento istituzionale e tradizionali strumenti di programmazione, negoziazione e controllo) - vanno previste modalit aggiuntive di regolamentazione finalizzate anche a validare i soggetti idonei a gestire la presa in carico.
Il n
uo
vo
mo
del
lo e
x D
GR
655
1/20
17Il Il
n
uo
von
uo
vo
mo
del
lo e
x D
GR
655
1/20
17m
od
ello
ex
DG
R 6
551/
2017
Per la riorganizzazione dei servizi per la cronicit sono necessari percorsi individuali attraverso PDTA, meccanismi organizzativi di ricomposizione dei processi erogativi
in un unicum (presa in carico), servizi modulati su bisogni riscontrati e peculiarit del territorio, continuit nellazione di prevenzione e cura, superando il
possibile vuoto assistenziale, tipico delle fasi di passaggio
(dimissioni, trasferimenti, ecc.)
Per la riorganizzazione dei servizi per la cronicit sono necessari percorsi individuali attraverso PDTA, meccanismi organizzativi di ricomposizione dei processi erogativi
in un unicum (presa in carico), servizi modulati su bisogni riscontrati e peculiarit del territorio, continuit nellazione di prevenzione e cura, superando il
possibile vuoto assistenziale, tipico delle fasi di passaggio
(dimissioni, trasferimenti, ecc.)
Go
vern
o d
ell
a d
om
an
da
Conoscenza e approfondimento dei bisogni della popolazione
Evoluzione degli assetti organizzativi
Reti integrate di erogatori e reti sussidiarie di supporto
Case manager, care managere clinical manager
Capacit organizzative/gestionaliper gestione integrata
Rete
offe
rta rio
rdin
ata
non solo per erogare
prestazioni in modo
appropriato ed efficiente,
ma anche
per garantire il coordinamento della presa in carico edel percorso di cura
attraverso
connessioni e interdipendenze organizzative
tra i diversi livelli di erogazione
non solo per erogare
prestazioni in modo
appropriato ed efficiente,
ma anche
per garantire il coordinamento della presa in carico edel percorso di cura
attraverso
connessioni e interdipendenze organizzative
tra i diversi livelli di erogazione
Nuova governance dei processi erogativiNuova governance dei processi erogativi
Principali nodi della rete dellofferta per la cronicit:
sistema delle Cure Primarie, anche con le nuove modalit organizzative delle AFT e
delle UCCP,
Strutture di Ricovero e Cura,
reparti di assistenza sub-acuta, strutture di Cure Intermedie, reparti di degenza
RIAbilitativa,
degenze di comunit, Presidi Ospedalieri Territoriali (POT), Presidi Sociosanitari
Territoriali (PreSST),
Assistenza domiciliare integrata (ADI),
Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), Centri Diurni Integrati (CDI),
Residenze Sanitarie assistenziali per Disabili (RSD), Centri Diurni per Disabili (CDD),
Strutture riabilitative ambulatoriali,
Strutture di assistenza specialistica ambulatoriale,
Servizi di medicina di laboratorio (SMeL), Servizi di diagnostica
Network di network dellofferta per la cronicitNetwork di network dellofferta per la cronicitA
pp
rofo
nd
imen
to c
on
clu
sivo
n
etw
ork
/fili
era
ex D
DG
R 6
164
e 65
51 /
2017
Ap
pro
fon
dim
ento
co
ncl
usi
vo
Ap
pro
fon
dim
ento
co
ncl
usi
vo
net
wo
rk/f
ilier
a ex
n
etw
ork
/fili
era
ex D
DG
R 6
164
e 65
51 /
2017
DD
GR
616
4 e
6551
/ 20
17
Farmacie (in raccordo con il gestore) sono nodo della rete di presa in carico in particolare per la promozione delladerenza terapeutica attivit per le quali rappresenta un valore aggiunto la prossimit territoriale con i pazienti.
In relazione alle attivit di prevenzione rientrano nel percorso gli interventi di screening oncologici, le vaccinazioni, lattivazione di interventi educazionali, individuali o di gruppo, per la gestione di specifiche patologie
Farmacie (in raccordo con il gestore) sono nodo della rete di presa in carico in particolare per la promozione delladerenza terapeutica attivit per le quali rappresenta un valore aggiunto la prossimit territoriale con i pazienti.
In relazione alle attivit di prevenzione rientrano nel percorso gli interventi di screening oncologici, le vaccinazioni, lattivazione di interventi educazionali, individuali o di gruppo, per la gestione di specifiche patologie
Fo
cus
nel
fo
cus
Fo
cus
nel
fo
cus
Fo
cus
nel
fo
cusPresidio Socio Sanitario Territoriale PreSST 1Presidio Socio Sanitario Territoriale PreSST 1
Deve essere in grado dierogare prestazioni sanitarie e sociosanitarie ambulatoriali, integrate con prestazioni
sociali (cfr accordi di rete con soggetti accreditati, ADI a media e bassa intensitprevista dal PAI)
attivare degenze sanitarie mediche a bassa intensit, cure subacute, riabilitative e sociosanitarie di cure intermedie, ricoveri presso UdO sociosanitarie, ecc. (cfr PAI e logica della continuit assistenziale)
dare opportuna collocazione a studi di MMG/PLS del territorio e infermieri di famiglia.
Deve essere in grado dierogare prestazioni sanitarie e sociosanitarie ambulatoriali, integrate con prestazioni
sociali (cfr accordi di rete con soggetti accreditati, ADI a media e bassa intensitprevista dal PAI)
attivare degenze sanitarie mediche a bassa intensit, cure subacute, riabilitative e sociosanitarie di cure intermedie, ricoveri presso UdO sociosanitarie, ecc. (cfr PAI e logica della continuit assistenziale)
dare opportuna collocazione a studi di MMG/PLS del territorio e infermieri di famiglia.
1. Si rivolge prioritariamente ai soggetti del proprio territorio con fragilitclinica e/o funzionale, i cui bisogni richiedono una risposta fortemente integrata tra lambito sanitario, sociosanitario e sociale.
2. Individuato - di norma - in coerenza con larea delle aggregazioni funzionali territoriali per la Medicina Generale (AFT) identificate da ciascuna ATS.
3. Realizzato in un quadro di riferimento organizzativo attento alle peculiarit territoriali, alle caratteristiche oro-geografiche e alla rete di offerta esistente, per rispondere con appropriatezza ai bisogni sanitari, sociosanitari e allintegrazione con quelli sociali dei cittadini.
Fo
cus
nel
fo
cus
Fo
cus
nel
fo
cus
Fo
cus
nel
fo
cusPresidio Socio Sanitario Territoriale PreSST 2Presidio Socio Sanitario Territoriale PreSST 2
Tra le altre attivit erogabili rientrano:
cure primarie; valutazione multidimensionale del bisogno; diagnostica di base (punto prelievi, POCT, radiologia tradizionale,
ecografia, ecc.);
prestazioni di prevenzione (screening, vaccinazioni);
prestazioni di riabilitazione; centri di dialisi;
servizi di teleassistenza/telemedicina;
attivit sociosanitarie.
Tra le altre attivit erogabili rientrano:
cure primarie; valutazione multidimensionale del bisogno; diagnostica di base (punto prelievi, POCT, radiologia tradizionale,
ecografia, ecc.);
prestazioni di prevenzione (screening, vaccinazioni);
prestazioni di riabilitazione; centri di dialisi;
servizi di teleassistenza/telemedicina;
attivit sociosanitarie.
I PreSST
a) erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie ambulatoriali e domiciliari a media e bassa intensit;
b) possono attivare degenze intermedie, subacute, post acute e riabilitative a bassa intensit prestazionale ed in funzione delle particolarit territoriali, secondo la programmazione dellATS territorialmente competente;
c) promuovono percorsi di sanit di iniziativa e di prevenzione
In e
xitu
In e
xitu
...per cercare un senso!...per cercare un senso!