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BILANCIO DI PREVISIONE 2019– 2021
NOTA INTEGRATIVA (punto 9.3 del principio della programmazione, allegato al DPCM 23/12/2011)
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NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021
PREMESSA
Dal 2015 è entrata in vigore, dopo un periodo di sperimentazione della durata di tre esercizi (2012-2014), la riforma della contabilità degli enti locali, ad opera del D.Lgs. 118/2011, successivamente modificato ed integrato, proprio in esito ai risultati ottenuti dalla sperimentazione, dal D.Lgs. 126/2014. L’ingresso previsto dal Legislatore nella nuova contabilità armonizzata è risultato graduale: nell’anno 2015, infatti, gli enti che non hanno partecipato al periodo di sperimentazione hanno avuto l’obbligo di adeguare la gestione ai nuovi principi contabili armonizzati: tutti i fatti gestionali (transazioni elementari) sono stati gestiti quindi secondo le regole contabili nuove. Sono invece stati mantenuti con pieno valore autorizzatorio gli schemi di bilancio già in uso, ovvero quelli previsti dal DPR 194/1996, affiancando, a soli fini conoscitivi, quelli previsti dal D.Lgs. 118/2011. Dal 2016 la riforma è entrata a pieno regime: tutti gli enti locali, sia quelli che hanno partecipato alla sperimentazione, sia quelli che non hanno partecipato, hanno abbandonato definitivamente i vecchi schemi per adottare esclusivamente gli schemi armonizzati. Numerose sono state le modifiche apportate dal nuovo sistema contabile armonizzato, sia sotto il profilo finanziario-contabile, sia per quanto attiene agli aspetti programmatori e gestionali. Tra le innovazioni apportate, si richiamano quelle maggiormente significative:
• il Documento Unico di Programmazione DUP che ha sostituito la Relazione Previsionale e Programmatica, ampliandone inoltre le finalità;
• schemi di bilancio strutturati diversamente, in coerenza con gli schemi di bilancio previsti per le amministrazioni dello Stato, con una diversa struttura di entrate e spese;
• reintroduzione della previsione di cassa per il primo esercizio del bilancio di previsione;
• diversa disciplina delle variazioni di bilancio: aumentano le casistiche e si modificano le competenze; ad esempio, vengono introdotte le variazioni compensative all’interno di categorie di entrata e macroaggregati di spesa, di competenza dei dirigenti, viene attribuita la competenza per le variazioni relative agli stanziamenti di cassa in capo alla giunta comunale;
• vengono adottati nuovi principi contabili, tra cui quello di sicuro maggior impatto è quello della competenza finanziaria potenziata;
• viene prevista la disciplina del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) e del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV), secondo regole precise;
• viene introdotto il piano dei conti integrato sia a livello finanziario che a livello economico-patrimoniale;
• la struttura del bilancio armonizzato risulta più sintetica rispetto allo schema previgente; l’unità elementare di voto sale di un livello.
Nel corso del 2016 e 2017 i principi e gli schemi contabili sono stati oggetto, anche a seguito di approfondimenti e confronti in seno alla Commissione per l’armonizzazione degli enti territoriali (Commissione Arconet), a numerosi aggiornamenti, alcuni di rilevante portata. Non va inoltre dimenticato l’aggiornamento anche della normativa di
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riferimento, quale, ad esempio, quella relativa ai vincoli di finanza pubblica, per i quali è stata emanata la Legge n. 164/2016 di modifica della Legge 243/2012, al fine di rendere i vincoli del pareggio di bilancio costituzionale coerenti con la nuova contabilità armonizzata. Le entrate sono classificate in titoli e tipologie, anziché in titoli, categorie e risorse, mentre le spese sono classificate in missioni, programmi e titoli, sostituendo la precedente struttura per titoli, funzioni, servizi e interventi. 8a nota integrativa integra i dati quantitativi esposti negli schemi di bilancio al fine di rendere più chiara e significativa la lettura dello stesso e svolge le seguenti funzioni:
- descrittiva: illustra i dati che per la loro sinteticità non possono essere pienamente compresi;
- informativa, apporta ulteriori dati non inseriti nei documenti di bilancio, che hanno una struttura fissa e non integrabile;
- esplicativa, indica le motivazioni delle ipotesi assunte e dei criteri di valutazione adottati per la determinazione dei valori di bilancio.
GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE ED IL PAREGGIO DI BILANCIO Gli Strumenti della programmazione. La Giunta Comunale predispone e presenta all’esame ed all’approvazione del Consiglio Comunale il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019-2021 ed annessi allegati. Lo schema di bilancio, ed annessi allegati, è stato redatto in collaborazione con i Responsabili dei Servizi sulla base delle indicazioni fornite da questa Amministrazione, coordinate in particolare dall’attività dell’Assessore alle Finanze, in linea con gli impegni assunti con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP). Il DUP 2019-2021 è stato approvato dalla Giunta comunale nella medesima seduta di approvazione del bilancio e verrà trasmesso ai consiglieri comunali; Il bilancio di previsione è stato predisposto nel pieno rispetto di tutti i principi contabili generali contenuti nel succitato D.lgs. 118/2011, che garantiscono il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell’Unione Europea e l’adozione di sistemi informativi omogenei e interoperabili.
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Il Pareggio di bilancio. Il Bilancio di Previsione per gli esercizi finanziari 2019-2021 chiude con i seguenti totali a pareggio:
Competenza Entrata/Spesa
Cassa Entrata Cassa Spesa
Esercizio 2019 € 10.380.972,90 € 12.621.972,63 € 12.199.863,83
Esercizio 2020 € 8.903.711,86
Esercizio 2021 € 8.239.704,20
Gli equilibri di bilancio. I principali equilibri di bilancio relativi agli esercizi 2018-2020, da rispettare in sede di programmazione e di gestione, sono i seguenti: - pareggio complessivo di bilancio, secondo il quale il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio finanziario, ovvero la previsione del totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese (tabella 1); - equilibrio di parte corrente (tabella 2); - equilibrio di parte capitale (tabella 3);
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Equilibrio complessivo (tabella 1):
ENTRATE
CASSA
ANNO DI
RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
2019
COMPETENZA ANNO
DI RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
2019
COMPETENZA
ANNO
2020
COMPETENZA
ANNO 2021SPESE
CASSA
ANNO DI
RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
2019
COMPETENZA ANNO
DI RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
2019
COMPETENZA ANNO
2020
COMPETENZA ANNO
2021
Fondo di cassa presunto all'inizio
dell'esercizio1.950.000,00
- -
Utilizzo avanzo presunto di
amministrazione 0,00 0,00 0,00
Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00
Fondo pluriennale vincolato 16.486,92 0,00 0,00
Titolo 1 - Entrate correnti di natura
tributaria, contributiva e perequativa
2.895.027,91 1.991.000,00 1.991.000,00 1.991.000,00
Titolo 1 - Spese correnti
6.872.662,00 5.584.137,32 5.503.512,20 5.497.304,54
- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00
Titolo 2 - Trasferimenti correnti 3.107.174,44 2.109.331,32 2.034.430,86 2.030.423,20
Titolo 3 - Entrate extratributarie 1.657.742,89 1.655.862,00 1.479.006,00 1.479.006,00
Titolo 4 - Entrate in conto capitale 3.843.405,10 3.538.127,66 1.859.110,00 1.409.110,00
Titolo 2 - Spese in conto capitale4.088.522,20 3.681.470,58 2.282.634,66 1.622.634,66
- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00
Titolo 5 - Entrate da riduzione di
attività finanziarie0,00 0,00 470.000,00 260.000,00
Titolo 3 - Spese per incremento di
attività finanziarie0,00 0,00 0,00 0,00
- di cui fondo pluriennale vincolato
Totale entrate finali………………….11.503.350,34 9.294.320,98 7.833.546,86 7.169.539,20
Totale spese finali………………….10.961.184,20 9.265.607,90 7.786.146,86 7.119.939,20
Titolo 6 - Accensione di prestiti 28.855,02 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 45.200,00 45.200,00 47.400,00 49.600,00di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL
35/2013 e succesive modifiche e
rifinanziamenti)
Titolo 7 - Anticipazioni da istituto
tesoriere/cassiere
0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da
istituto tesoriere/cassiere
0,00 0,00 0,00 0,00
Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e
partite di giro1.089.767,27 1.070.165,00 1.070.165,00 1.070.165,00
Titolo 7 - Spese per conto terzi e
partite di giro1.193.479,63 1.070.165,00 1.070.165,00 1.070.165,00
Totale titoli 12.621.972,63 10.364.485,98 8.903.711,86 8.239.704,20 Totale titoli 12.199.863,83 10.380.972,90 8.903.711,86 8.239.704,20
TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE14.571.972,63 10.380.972,90 8.903.711,86 8.239.704,20
TOTALE COMPLESSIVO SPESE12.199.863,83 10.380.972,90 8.903.711,86 8.239.704,20
Fondo di cassa finale presunto 2.372.108,80
* Indicare gli anni di riferimento N,
N+1 e N+2.
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Equilibrio di parte corrente (tabella 1 e 2): COMPETENZA
ANNO DI
RIFERIMENTO DEL
BILANCIO 2018
COMPETENZA
ANNO
2019
COMPETENZA
ANNO
2020
Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 1.950.000,00
A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per
spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00
AA) Recupero disavanzo di amministrazione
esercizio precedente (-) 0,00 0,00 0,00
B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 5.866.792,32 5.740.234,32 5.698.884,32
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli
investimenti direttamente destinati al
rimborso dei prestiti da amministrazioni
pubbliche (+) 47.000,00 47.000,00 47.000,00
D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 5.848.892,32 5.742.034,32 5.698.484,32
di cui:
- fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00
- fondo crediti di dubbia esigibilità 110.117,45 110.117,45 110.117,45
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in
conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00
F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale
amm.to dei mutui e prestiti obbligazionari (-) 64.900,00 45.200,00 47.400,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL
35/2013 e successive modifiche e
rifinanziamenti)
G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) 0,00 0,00 0,00
H) Utilizzo risultato di amministrazione
presunto per spese correnti (**) (+) 0,00 - -
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00
I) Entrate di parte capitale destinate a spese
correnti in base a specifiche disposizioni di
legge o dei principi contabili (+) 0,00 0,00 0,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a
spese di investimento in base a specifiche
disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 0,00 0,00 0,00
M) Entrate da accensione di prestiti
destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) 0,00 0,00 0,00
O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DA PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO EFFETTO
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (***)
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P) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese di investimento (**) (+) 0,00 - -
Q) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale (+) 16.486,92 0,00 0,00
R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 3.538.127,66 2.329.110,00 1.669.110,00
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al
rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (-) 47.000,00 47.000,00 47.000,00
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche
disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 0,00 0,00 0,00
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-) 0,00 0,00 0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche
disposizioni di legge o dei principi contabili (+) 0,00 0,00 0,00
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (-) 0,00 0,00 0,00
U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 3.681.470,58 2.282.634,66 1.622.634,66
di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00
V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00
Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E -173.856,00 -524,66 -524,66
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE
Equilibrio di parte capitale (tabella 3):
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (+) 0,00 0,00 0,00
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (+) 0,00 0,00 0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività
finanziaria (+) 0,00 0,00 0,00
X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00
X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00
Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00
W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO FINALE
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Di seguito sono analizzate le principali voci di entrata al fine di illustrare i dati di bilancio, riportare ulteriori dati che non possono essere inseriti nei documenti quantitativo-contabili ed evidenziare le motivazioni assunte ed i criteri di valutazione adottati dei singoli cespiti.
TITOLO 1° ENTRATE TRIBUTARIE
Entrate correnti Titolo 1° - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
2018 2019 2020 2021
(previsioni
definitive) (previsioni) (previsioni) (previsioni)
3 4 5 6
IMU 1.075.000,00 1.075.000,00 1.075.000,00 1.075.000,00 0
IMU partite arretrate 100.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50%
Imposta comunale sulla
pubblicità 0,00 0,00 0,00 0,00 0
Addizionale IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00 0
TASI 343.000,00 343.000,00 343.000,00 343.000,00 0
TASI partite arretrate 1.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 1000%
Altre imposte
TARI 479.000,00 479.000,00 479.000,00 479.000,00 0
TOSAP 0,00 0,00 0,00 0,00 0
Altre tasseDiritti sulle pubbliche
affissioni 34.000,00 34.000,00 34.000,00 34.000,00 0
Imposta di soggiorno 0,00 0,00 0,00 0,00 0
Fondo solidarietà comunale 0,00 0,00 0,00 0,00 0TOTALE Entrate correnti
di natura tributaria, 2.032.000,00 1.991.000,00 1.991.000,00 1.991.000,00 97,98228346
ENTRATE
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
7
Con riferimento alle entrate tributarie, le cui aliquote erano state bloccate con la Legge di stabilità 2016 (L.208/2015) l’Amministrazione comunale nella redazione del Bilancio 2019-2021 ha inteso non aumentare le aliquote dei tributi anche se, con la manovra finanziaria 2019 al momento non ancora approvata dal Parlamento si potrebbero aumentare. IMU - Imposta Municipale Propria L’IMU è stata introdotta in via sperimentale, a decorrere dal 1° gennaio 2012, dall’art. 13 del DL 6.12.2011 n. 201 convertito nella Legge 22/12/2011 n. 214, ed ha sostituito l’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI). L’art. 1 comma 639 della Legge n. 127 del 27/12/2013 (Legge di stabilità 2014) ha introdotto la IUC - Imposta Unica Comunale – ed ha trasformato l’IMU dal 2014 a regime e non più in via sperimentale. La IUC è composta da: Imposta Municipale propria (IMU); tassa sui rifiuti (TARI) e tributo per i servizi indivisibili (TASI). La IUC è stata confermata anche per l’anno 2015 dall’art. 1 comma 679 della Legge 23/12/2014 n. 190 (Legge di Stabilità per il 2015). La Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) ha previsto alcune modifiche alla IUC, in particolare per quanto riguarda l’imposizione su terreni agricoli, immobili concessi in comodato, immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa, immobili situati all'estero,
9
immobili a canone concordato ed “imbullonati”. Le previsioni iscritte nel bilancio tengono conto di tali novità normative e gli importi previsti sono pari ad euro 1.075.000,00 per il triennio 2019-2021. Le aliquote previste per il 2019 approvate con delibera consiliare del 12.11.2018 sono le seguenti:
FATTISPECIE IMPONIBILE ALIQUOTA DETRAZIONE
1. Abitazione principale e relative pertinenze (nel limite di un oggetto immobiliare per ciascuna delle categorie catastali C/2-C/6 e C/7) del contribuente ivi residente per le sole categorie catastali A1/A8/A9
4 per mille
200 Euro
2. Gli alloggi assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari
4 per mille
200 Euro
3. Abitazioni e relative pertinenze concesse in uso gratuito/comodato ai parenti di primo grado in linea retta e affini, ivi residenti.
5,6 per mille
4. Altri immobili, terreni agricoli (diversi da quelli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola), aree fabbricabili, fabbricati diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati rurali ad uso strumentale.
7,6 per mille
A seguito dell’approvazione del quinto decreto del 4 agosto 2016 del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno e la Presidenza del Consiglio dei ministri, è stata modificata la modalità di accertamento in bilancio delle somme relative alla lotta all’evasione dei tributi in autoliquidazione. In particolare il nuovo principio prevede che siano accertate per cassa anche le entrate derivanti dalla lotta all’evasione delle entrate tributarie riscosse per cassa, salvo i casi in cui la lotta all’evasione sia attuata attraverso l’emissione di avvisi di liquidazione e di accertamento, di ruoli e liste di carico, accertate sulla base di documenti formali emessi dall’ente e imputati all’esercizio in cui l’obbligazione scade (per tali entrate si rinvia ai principi riguardanti l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità e la rateizzazione delle entrate). Pertanto la previsione dell’IMU e dell’ICI da attività di accertamento è stata rivista rispetto al passato sulla base di tale principio, con corrispondente accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità. RECUPERO EVASIONE IMU L’attività di accertamento svolta in materia di ICI ha effetti, ovviamente, anche sulle annualità successive, e quindi sul recupero dell’IMU, i cui proventi derivanti dallo svolgimento dell’attività di accertamento sono stimati in:
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2019 (previsioni)
2020 (previsioni)
2021 (previsioni)
ENTRATA Gettito da lotta all’evasione
€ 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00
SPESA Accantonamento al FCDE
€ 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00
TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) La TASI è uno dei tributi di cui si compone la IUC – Imposta Unica Comunale – istituita dall’art. 1, comma 639, della Legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità per il 2014), confermata, anche per l’anno 2015, dall’art. 1, comma 679, della Legge 23/12/2014 n. 190. Presupposto della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa, fino al 2015, l’abitazione principale, e di aree fabbricabili, così come definiti ai fini dell’Imposta Municipale Propria (IMU), fatta eccezione, in ogni caso, per i terreni agricoli e, dal 2016, dell'abitazione principale. Come indicato nel paragrafo riguardante l’IMU, la legge di stabilità per il 2016 ha modificato l’imposizione fiscale su abitazione principale, rendendo la fattispecie completamente esente, ad eccezione degli immobili cosiddetti di lusso (categorie A1, A8 e A9). Il comma 14 dell'art 1 della L. 208/2015, modificando il comma 669 della Legge 147/2013, ha previsto infatti la modifica del presupposto impositivo, escludendo di fatto l'abitazione principale dal presupposto. Il tributo è destinato alla parziale copertura dei seguenti servizi indivisibili. Il gettito previsto di € 343.000,00 sarà rivolto alla copertura parziale, pari al 56,98%, dei costi dei servizi indivisibili, così come indicati nell’allegato A alla delibera approvata dal consiglio comunale nella seduta del 12.11.2018.
SPESE ENTRATE
PUBBLICA ILLUMINAZIONE (STRADE-PIAZZE)
Pubblica Illuminazione € 170.000,00
Manutenzione impianti pubblica illuminazione € 45.000,00
TOTALE € 215.000,00
MANUTENZIONE STRADE-PIAZZE
Personale Ufficio Lavori Pubblici € 5.250,00
Manutenzione strade € 21.000,00
Manutenzione strade Z.I. € 5.000,00
Manutenzione segnaletica stradale € 16.000,00
Acquisto materiali di consumo strade € 1.000,00
Sanzioni per violazioni al CDS € 6.000,00
TOTALE € 48.250,00 € 6.000,00
MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO E PARCHI
Personale comunale (€/ora 16,00 * 2400 ore) € 38.400,00
Manutenzione verde pubblico € 10.000,00
Carburante mezzi (stimato) € 1.200,00
Acquisto e manutenzione attrezzature € 0,00
Vestiario per operai € 1.000,00
TOTALE € 50.600,00
PUBBLICA SICUREZZA-POLIZIA LOCALE
Retribuzioni al personale a tempo indeterminato € 90.100,00
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Corredo, armamento ecc… € 1.000,00
Stampati per ufficio e abbonamento banche dati € 3.500,00
Spese per corsi aggiornamento € 500,00
Sanzioni amministrative per violazione regolamenti ed ordinanze € 3.000,00
TOTALE € 95.100,00 € 3.000,00
PROTEZIONE CIVILE
Acquisto materiali di consumo € 1.500,00
Carburante mezzi € 2.000,00
Equipaggaimento € 1.500,00
Manutenzione mezzi € 2.000,00
Manutenzione beni € 500,00
Spese per utenze sede (stimato) € 1.000,00
TOTALE € 8.500,00
URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO
Personale € 36.225,00
Incarichi professionali € 3.000,00
TOTALE € 39.225,00
SERVIZI CIMITERIALI E POLIZIA MORTUARIA
Gestione servizi cimiteriali € 30.000,00
Utenze energia elettrica € 800,00
Proventi per inumazioni, estumulazioni ed esumazioni € 4.500,00
TOTALE € 30.800,00 € 4.500,00
BIBLIOTECA
Personale € 28.000,00
Acquisto volumi, testi, abbonamenti giornali e riviste € 6.650,00
Utenze telefoniche € 700,00
Utenze elettriche € 1.600,00
Appalto pulizia sede € 7.500,00
Acquisto beni di consumo € 1.000,00
Utenza acquedotto € 100,00
TOTALE € 51.550,00 € 0,00
ISTRUZIONE SCOLASTICA
Personale € 10.500,00
Utenze telefoniche € 2.700,00
Utenze energia elettrica € 15.200,00
Utenze calore € 48.000,00
TOTALE € 76.400,00 € 0,00
RIASSUNTO SPESA ENTRATA
Pubblica illuminazione (strade-piazze) € 215.000,00 € 0,00
Manutenzione strade-piazze € 48.250,00 € 6.000,00
Manutenzione verde pubblico e parchi € 50.600,00 € 0,00
Pubblica sicurezza e polizia locale € 95.100,00 € 3.000,00
Protezione civile € 8.500,00 € 0,00
Urbanistica e gestione del territorio € 39.225,00 € 0,00
Servizi cimiteriali e polizia mortuaria € 30.800,00 € 4.500,00
Biblioteca € 51.550,00 € 0,00
Istruzione Scolastica € 76.400,00 € 0,00
TOTALE € 615.425,00 € 13.500,00
TOTALE NETTO COSTI € 601.925,00 56,98%
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ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF Questa amministrazione non ha mai applicato l’addizionale IRPEF. TASSA RIFIUTI - TARI La determinazione delle tariffe TARI (Tributo sui rifiuti) è tale da garantire la copertura
integrale dei costi così come previsti nel Piano Finanziario 2019 approvato dal consiglio
comunale nella seduta del 12.11.2018;
IMPOSTA PUBBLICITA' E DIRITTO PUBBLICHE AFFISSIONI La gestione verrà effettuata in concessione alla ditta STEP srl sede di Codroipo per il periodo dal 1.1.2018 al -31.12.2021 aggiudicataria della gara d’appalto svolta dalla CUC di Porcia. Il gettito previsto per l’imposta comunale sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni è pari a € 34.000,00 per il 2019, 2020 e 2121. TITOLO 2° - TRASFERIMENTI CORRENTI
trasferimenti dallo stato I trasferimenti erariali dallo Stato si sono praticamente ridotti: in tale voce sono iscritti: € 28.280,00 come contributo minimo vitale. Trasferimenti correnti dalla Regione Sono stati previsti in base a quanto stanziato dalla regione per ogni ente nell’anno 2018-2019. La stima di euro 1.023.787,32 è stata prudenziale e pertanto per eventuali scostamenti in meno dei trasferimenti Regionali rispetto alla previsione, che potrebbero verificarsi una volta approvata la finanziaria regionale 2019, l’amministrazione provvederà a ridefinire le poste di entrata ed a ridurre le poste non fisse e obbligatorie iscritte nella spesa. E’ prevista in questa voce lo 0,5 per mille devoluto al comune da parte dei cittadini e destinato a progetti con finalità sociali. La stima è stata effettuata in base all’ultima comunicazione del Ministero delle Finanze, riferita alle scelte effettuate dai contribuenti nell’anno di imposta 2015 per euro 4.000,00. E’ stato previsto il ristoro da parte della Regione per il minor introito ICI per euro 203.948,00 Nei trasferimenti da parte della Regione troviamo anche le seguenti poste:
- il trasferimento per le spese per servizio infermieristico della Casa Anziani di euro 171.650,00; - il contributo in conto interessi sui mutui per euro 98.825,00; - il trasferimento per il bonus bebè per euro 28.800,00; - il trasferimento per la carta famiglia bonus energia per euro 46.000,00; - il trasferimento per il sostegno delle locazioni per euro 15.000,00;
Inoltre l’Azienda Sanitaria riconosce all’ente in base alla legge 10/97 sugli anziani un trasferimento di euro 306.000,00 per gli ospiti degenti in casa di riposo mentre euro 16.000,00 per gli ospiti che utilizzano il centro diurno.
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TITOLO 3° – ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
Entrate Extratributarie In questa voce sono classificate tutte le entrate relative a servizi erogati a pagamento dal comune, tra cui quelli a domanda individuale come sotto specificati
SERVIZIO CASA ANZIANI
ENTRATE
Bilancio 2019
Rette ricovero (cap.790) 914.560,00 790
Trasferimento dalla ASL L.r.10 306.000,00 234
Trasferimento dalla ASL L.r.10 centro diurno 16.000,00 235
Trasferimento dalla Regione per servizio
infermieristico e fisioterapia
171.650,00
236
Donazioni casa di riposo 500,00 276
Rette centro diurno 42.000,00 789
TOTALE 1.450.710,00
SPESE
Bilancio 2019
Spese per il personale (amm.vo) 54.000,00 2215/2220/22
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Prestazioni di servizi
KCS/CAMST/INFER./PSICOLOGA
729.250,00 2186
Manutenzioni ordinarie casa anziani 17.000,00 2188
Gestione calore e utenze gas 60.000,00 2189
Utenze energia elettrica 21.500,00 2183
Utenze telefoniche 3.000,00 2184
Spesa per smaltimento rifiuti speciali 1.500,00 2180
Utenze fornitura gas 6.000,00 2181
Utenze canoni acqua 8.100,00 2182
Prestazioni di servizi vari 6.000,00 2185
Acquisti materiale vario 5.000,00 2286
Spesa per manutenz. Attr.sanitarie 4.500,00 2187
Spesa per appalto servizio mensa casa anziani 194.000,00 2194
Appalto servizio pulizia e lavanderia 163.200,00 2195
Appalto servizio psicologa 21.320,00 2196
Appalto servizio fisioterapico 34.340,00 2197
Appalto servizio infermieristico 146.450,00 2198
Appalto servizio manutentore 23.000,00 2199
Interessi passivi su mutui casa anziani 24.000,00 2223
Appalto di servizio per sportello front office 34.400,00 2224
Canone noleggio fotocopiatrice 800,00 2179
Spesa per noleggio di terzi deodorazione amb. 1.500,00 2191
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Abbonamenti a riviste, giornali ecc. 550,00 2288
Acquisto medicinali 10.000,00 2289
Utilizzo entrate da donazioni della casa riposo 500,00 2190
Spese per il monitoraggio della qualità 3.500,00 2193
Spesa per manut. E riparazione beni mat.e
attr.
5.000,00 2192
Contributo associazioni per attività casa
anziani
1.000,00 2202
Spesa per stampa e rilegatura materiale
informativo
500,00 2290
Canone assistenza gestione informatizzata 2.013,00 2203
TOTALE 1.581.923,00
COPERTURA DI BILANCIO 91,71% A CARICO DEL COMUNE €.131.213,00
SERVIZIO PESA PUBBLICA
ENTRATE
- Proventi derivanti dai gettoni pesa €. 50,00 (cap.321/e)
SPESE
- Spese per la pesa pubblica €. 1.000,00 (cap.2810/s)
€. 800,00 (cap.2812/s)
TOTALE € 1.800,00
COPERTURA DI BILANCIO 2,78% A CARICO DEL COMUNE €. 1.750,00
SERVIZIO MENSE SCOLASTICHE
ENTRATE
Entrate buoni mensa €. 55.000,00 (cap.359/e)
SPESE
Spesa per appalto servizio mensa €. 146.000,00 ( cap.1086/s)
COSTO COPERTURA SERVIZIO 37,67% a carico Comune €. 91.000,00
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SERVIZIO PALESTRA COMUNALE
ENTRATE
Entrate tariffe €. 6.000,00 (cap. 323/e)
SPESE
Spesa per appalto servizio pulizia palestra €. 14.500,00 ( cap. 2111/s)
Gestione calore €. 37.096,23 (cap. 2110/s)
Energia elettrica €. 10.000,00 (cap. 2109/s)
Spese telefoniche €. 300,00 (cap. 2108/s)
Utenze canoni acqua €. 1.000,00 (cap.2112/s)
Manutenzioni €. 3.000,00 (cap.2115/s)
TOTALE €. 65.896,23
COSTO COPERTURA SERVIZIO 9,11% a carico Comune €. 59.896,23
UTILIZZO STRUTTURE COMUNALI
ENTRATE
Entrate per utilizzo locali €. 1.500,00 (cap. 480/e)
SPESE
Gestione calore €. 8.000,00 (cap. 169 /s)
Energia elettrica €. 2.000,00 (cap. 476/s)
Spese telefoniche €. 500,00 (cap. 338/s)
TOTALE €. 10.500,00
COSTO COPERTURA SERVIZIO 14,29% a carico Comune €. 10.500,00
Entrate/proventi
prev. 2019
Spese/costi
prev. 2019
%
di copertura
2019
%
di copertura
bilancio 2018
Asilo nido
Impianti sportivi palestra 6.000,00 65.896,23 9,11 10,29
Mattatoi pubblici
Mense scolastiche 55.000,00 146.000,00 37,67 47,43
Stabilimenti balneari
Musei, pinacoteche, gallerie e mostre
Uso di locali adibiti a riunioni 1.500,00 10.500,00 14,29 14,29
Pesa pubblica 50,00 1.800,00 2,78 2,78
Casa Anziani 1.450.710,00 1.581.923,00 91,71 90,86
Totale 1.513.260,00 1.806.119,23 83,79 86,20
Servizi a domanda individuale
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PROVENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI BENI I proventi di beni sono previsti in base a contratti e convenzioni in essere per quanto attiene canoni, locazioni e affitti; all’andamento storico consolidato per le concessioni cimiteriali. In questa sezione sono contabilizzati i proventi dei beni: Entrata derivanti dalla cava delle villotte euro 20.000,00 Fitti reali di fabbricati euro 25.700,00 Fitti di terreni euro 32.200,00 Le sanzioni per violazione del codice della strada sono state stimate in base alle attività sanzionatorie previste dal servizio di vigilanza in euro 6.000,00, con riferimento a strumentazione tecniche e modalità consolidate. Gli interessi attivi sono iscritti in base al rendimento delle giacenze di cassa medie per euro 500,00, mentre per euro 1.000,00 per interessi di mora sui tributi comunali ed euro 600,00 sulle giacenze mutui Cassa DDPP; I rimborsi e altre entrate correnti sono stati iscritti in base a documentazione agli atti dell’ente, ed in relazione alle relative previsioni di spesa per quanto attiene ai rimborsi per elezioni. Per quanto riguarda le tariffe dei servizi, queste sono state confermate per il 2019 rispetto al 2018 con esclusione delle rette della Casa di Riposo.
TITOLO 4° – ENTRATE IN CONTO CAPITALE
Contributi regionali già assegnati:
• euro 1.200.000,00 per realizzazione centro di catalogazione, contributo riassegnato all’Ente con decreto n. 4145 del 4.12.2015 per la prosecuzione dei lavori già iniziati dal comune di Cordenons quale capofila Aster. L’erogazione del contributo sarà disposta, come previsto dall’art.10 della legge regionale 6.8.15, n.20 comma 50 a seguito di apposite richieste e di certificazioni di stati d’avanzamento dell’intervento da parte del comune. Il cronoprogramma è pari ad euro 25.907,78 nel 2017 per lavori eseguiti ed euro 360.748,16 nel 2018 ed euro 813.344,06 nel 2019
• euro 1.000.000,00 per il completamento del 2 lotto centro di catalogazione suddivisi in euro 20.112,70 nel 2019 ed euro920.000,00 nel 2021;
• euro 750.000,00 per la realizzazione del 2^ lotto della sistemazione del fabbricato adiacente alla casa anziani suddiviso tra il 2016 per 15.000,00, il 2017 per euro 30.177,83, il 2018 per euro 171.825,00 e 2019 per euro 532.997,17 in base al cronoprogramma . Con la Legge regionale 18/15, art.16 è stato istituito un Fondo Regionale per la conversione degli incentivi pluriennali concessi agli enti locali, rientra in questo fondo anche il contributo ventennale di euro 60.000,00 concessoci nel 2013 con decreto n. PMT/SEDIL/UD/6156/ERCM -519 per l’opera.
• 340.000,00 per l’ampliamento del cimitero di S.Foca contributo regionale di euro 300.000,00 concesso con decreto n.5340 del 10.12.2014 ed euro 40.000,00 fondi nostri. L’erogazione del contributo verrà disposta a seguito di apposite richieste e di certificazioni di stati d’avanzamento dell’intervento da parte del comune. Cronoprogramma LLPP così suddiviso 12.043,33 nel 2017; 14.333,67 nel 2018 , euro 163.623 nel 2019 ed euro 150.000,00 nel 2020.
• Contributo regionale di euro 80.000,00 nel 2018° totale copertura della spesa per sistemazione abitazione di proprietà del comune per finalità sociali suddivisi in euro 5.123,24 nel 2018 ed euro 74.876,76 nel 2019;
• Contributo regionale già concesso di euro 171.500,00 per la ristrutturazione della Villa Cattaneo per l’anno 2019 ed euro 73.500,00 con fondi propri di bilancio nel 2018 per un costo totale di euro 245.000,00 ;
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• euro 280.000,00 per l’ampliamento della scuola elementare 1 step nel 2019 finanziamento concesso;
Contributi regionali per i quali si è chiesto il finanziamento
• euro 1.500.000,00 per l’ampliamento della scuola elementare 2 step di cui euro 1.000.000,00 nel 2019 ed euro 500.000,00 nel 2020 finanziamento richiesto ma ancora non concesso
• euro 250.000,00 nel 2021 per sistemazione cimitero capoluogo, contributo iscritto in bilancio ma non ancora concesso.
• Euro 100.000,00 nel 2020 per la sistemazione area brolo contributo iscritto in bilancio ma non ancora concesso.
• Euro 500.000,00 nel 2021 per la manutenzione dei roielli contributo iscritto in bilancio ma non ancora concesso.
• Euro 550.000,00 nel 2021 per costruzione del nuovo asilo nido contributo iscritto in bilancio ma non ancora concesso.
• Euro 80.000,000 per manutenzione straordinaria della palestra per il 2020;
• Euro 430.000,00 di cui euro 39.349,11 nel 2018 ed euro 390.650,89 nel 20109 per efficientamento energetico della Casa anziani;
Altre in conto capitale da altri enti - euro 7.110,00 quota parte dei fondi BIM per manutenzione edifici comunali per il 2020 e 2021, ed euro 5.510,00 per il 2019 per Acquisto arredi casa anziani; Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali Nel triennio 2019-2021 non sono previsti beni materiali ed immateriali da alienare. Entrate da permessi di costruire In questa voce sono classificati gli ex-oneri di urbanizzazione il cui importo è stato previsto in € 50.000,00 per gli anni 2019-2020-2021 per il finanziamento della manutenzione straordinaria delle strade nella parte spesa investimenti al cap.4652. Si fa presente che la legge di bilancio 2017 (L. 232/2016), all’art. 1 comma 460, che a decorrere dal 1° gennaio 2018, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano. L’Amministrazione comunale ha sempre tali proventi negli anni passati e per il presente al finanziamento di spese di investimento. TITOLO 5° - ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Nel 2020 e 2021 è stata prevista la vendita delle quote Atap per un complessivo di euro 730.000,00 suddivisi in euro 470.000,00 nel 2020 ed euro 260.000,00 nel 2021 destinati al finanziamento di spese d’investimento per pari importo e precisamente:
- Euro 200.000,00 anno 2020 ed euro 260.000,00 nel 2021 per l’ampliamento del campo sportivo del capoluogo la cui spesa complessiva ammonta ad euro 460.000,00 iscritto in bilancio ma non ancora concesso.
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- Euro 150.000,00 per l’ampliamento del parcheggio del municipio nel 2020; - Euro 120.000,00 per l’ampliamento del parcheggio di via S.Rocco nel 2020;
TITOLO 6° - ACCENSIONE DI PRESTITI Il bilancio finanziario 2018-2020 non prevede l’accensione di prestiti per la realizzazione di opere pubbliche, ciò al fine di non gravare l’ente di nuovi oneri finanziari. Il residuo debito dei mutui al 31.12.2018 risulta essere pari ad € 639.983,08. Gli oneri di ammortamento sulle spese correnti, relativi alle quote interessi dei prestiti già contratti, rientrano nei limiti fissati dalla legge sul totale delle entrate correnti accertate nell’ultimo esercizio chiuso. Il comma 539 della Legge di stabilità 2015 (Legge 190/2014) ha modificato l’art. 204 del D.Lgs. n. 267/2000, elevando dall’8 al 10 per cento, a decorrere dal 2015, l’importo massimo degli interessi passivi rispetto alle entrate dei primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione dei mutui, al fine di poter assumere nuovi mutui o finanziamenti. TITOLO 7° - ANTICIPAZIONE DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE Le disponibilità di cassa del Bilancio comunale hanno sempre permesso di non dover beneficiare del ricorso alle anticipazioni di tesoreria. Anche l’attuale livello di liquidità consente di presumere che anche per il triennio 2019-2021 non sarà necessario ricorrere ad anticipazioni. TITOLO 9° - ENTRATE PER CONTO DI TERZI E PARTITE DI GIRO. I servizi per conto di terzi e le partite di giro comprendono le transazioni poste in essere per conto di altri soggetti in assenza di qualsiasi discrezionalità ed autonomia decisionale da parte dell’ente, quali quelle effettuate come sostituto di imposta. Non comportando discrezionalità ed autonomia decisionale, le operazioni per conto di terzi non hanno natura autorizzatoria. In deroga alla definizione di “Servizi per conto terzi”, sono classificate tra tali operazioni le transazioni riguardanti i depositi dell’ente presso terzi, i depositi di terzi presso l’ente, la cassa economale, le anticipazioni erogate dalla tesoreria statale alle regioni per il finanziamento della sanità ed i relativi rimborsi. Ai fini dell’individuazione delle “operazioni per conto di terzi”, l’autonomia decisionale sussiste quando l’ente concorre alla definizione di almeno uno dei seguenti elementi della transazione: ammontare, tempi e destinatari della spesa. Le entrate per conto di terzi e partite di giro sono state previste a pareggio con le relative spese, stimando gli importi sulla base dell’osservazione storica degli aggregati corrispondenti.
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IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO iscritto in entrata
Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata. Trattasi di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria, e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Il fondo pluriennale vincolato è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese. Prescinde dalla natura vincolata o destinata delle entrate che lo alimentano, il fondo pluriennale vincolato costituito: a) in occasione del riaccertamento ordinario dei residui al fine di consentire la reimputazione di un impegno che, a seguito di eventi verificatisi successivamente alla registrazione, risulta non più esigibile nell’esercizio cui il rendiconto si riferisce; b) in occasione del riaccertamento straordinario dei residui, effettuato per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi degli esercizi precedenti alla nuova configurazione del principio contabile generale della competenza finanziaria. Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale ma può essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, ad esempio per quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa, ovvero alle spese per il compenso accessorio del personale. L’ammontare complessivo del fondo iscritto in entrata, distinto in parte corrente e in c/capitale, è pari alla sommatoria degli accantonamenti riguardanti il fondo stanziati nella spesa del bilancio dell’esercizio precedente, nei singoli programmi di bilancio cui si riferiscono le spese, dell’esercizio precedente. Il fondo pluriennale iscritto in entrata nel triennio è pari a:
FPV 2019 2020 2021
FPV – parte corrente € 0 € 0,00 € 0,00
FPV – parte capitale € ____16.486,92 € 0,00_ € 0,00
PARTE SPESA Di seguito sono analizzate le principali voci di spesa, riepilogate per macroaggregato, al fine di illustrare i dati di bilancio, riportare ulteriori dati che non possono essere inseriti nei documenti quantitativo-contabili ed evidenziare le motivazioni assunte ed i criteri di valutazione adottati delle stesse.
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TITOLO 1 – SPESE CORRENTI
Macroaggregati di
spesa Rendiconto 2016
Rendiconto
2017
Previsione
assestata 2018
Previsione
esercizio 2019
Previsione
esercizio 2020
Previsione
esercizio 2021
Redditi da lavoro
dipendente 1.132.315,16 1.138.224,40 1.139.231,01 1.036.232,00 1.036.232,00 1.036.232,00
Imposte e tasse a carico
dell'ente 99.048,27 105.513,47 119.943,80 102.928,00 101.328,00 101.328,00
Acquisto di beni e
servizi 3.283.532,81 3.367.853,92 3.354.081,52 3.255.319,23 3.220.823,00 3.217.823,00
Trasferimenti correnti 861.621,00 842.597,55 681.698,40 694.144,65 667.272,65 662.272,65
Interessi passivi 72.824,00 227.295,00 34.900,00 32.100,00 30.500,00 28.500,00
Rimborsi e poste
correttive delle entrate 28.745,50 13.000,00 70.279,72 49.085,00 46.101,87 46.885,00
Altre spese correnti 441.133,92 456.289,11 385.984,08 414.328,44 401.254,68 404.263,89
TOTALE 5.919.220,66 6.150.773,45 5.786.118,53 5.584.137,32 5.503.512,20 5.497.304,54
TREND STORICO PREVISIONI DI BILANCIO
Vengono sinteticamente analizzati i singoli macroaggregati: REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE La Giunta Comunale, con deliberazione nella seduta del 14.11.2018 ha approvato il programma del fabbisogno triennale del personale per il triennio 2019/2021, dando atto che la spesa è improntata al rispetto del principio della riduzione complessiva delle spese di personale. Le previsioni di bilancio tengono conto del personale in servizio, del fabbisogno previsto per il triennio; viene prevista la somma complessiva di € 27.660,78 a titolo di rinnovi contrattuali, essendo ormai terminato il blocco previsto dalla normativa. Si fa presente che la previsione del Fondo produttività è stata prevista come previsto dal nuovo contratto. IMPOSTE E TASSE A CARICO DELL’ENTE - In questa voce sono classificate, come poste principali: - IRAP dovuta sulle retribuzioni lorde erogate ai dipendenti; il Comune di San Quirino non applica il metodo cosiddetto commerciale sui servizi a rilevanza commerciale (art. 10 comma 2 D.Lgs. 446/1997): IRAP iscritta per € 80.900,00; - tassa di circolazione sui veicoli, calcolata sul parco mezzi in dotazione all’ente: tali spese rientrano nei limiti di spesa per le autovetture di cui al D.L. 78/2010 ed al D.L. 95/2012: tassa di circolazione iscritta per € 2.300,00; - imposta di bollo e registrazione, calcolata sull’andamento storico dei contratti e sugli atti da registrare in qualità di soggetto passivo d’imposta: imposta di bollo e registro iscritta per € 5.500,00; - tassa rifiuti sugli edifici comunali per euro 8.500,00; - Altri tributi e contributi a carico del comune euro 5.728,00; ACQUISTO DI BENI E SERVIZI – Sono classificate in questa voce le spese per gli acquisti di beni e di servizi necessari per garantire il regolare funzionamento e la buona gestione dei servizi: a titolo di esempio, i carburanti per i mezzi, la cancelleria, l’equipaggiamento ed il vestiario, la spesa per le utenze (acqua, luce, gas, telefonia, manutenzione applicativi
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informatici). Fanno parte di questo macroaggregato anche le spese per incarichi professionali e quelle relative ai contratti di appalto per l’erogazione dei servizi pubblici, non svolti quindi direttamente dal personale dell’ente (mensa e trasporto scolastico, manutenzione del patrimonio comunale, servizi per il settore sociale, organizzazione di manifestazioni turistiche e culturali, ecc) sul fabbisogno storico delle spese. TRASFERIMENTI CORRENTI - in questa voce risultano classificati alcuni dei contributi annualmente riconosciuti dall’ente alle famiglie ed a terzi :
- Contributo alle famiglie per bonus energia per euro 46.000,00; - Contributo alle famiglie per abbattimento rette agli ospiti residenti in casa di risposo
per euro 40.000,00; - Contributo alle famiglie per integrazione rette in case di riposo esterne per euro
20.000,00; - Contributo alle famiglie per bonus bebè euro 28.800,00; - Contributo alle famiglie per sostegno delle locazioni per euro 15.000,00; - Contributi alle famiglie per l’adozione di un cane per euro 1.000,00; - Contributi alle famiglie per agevolazioni Tari per euro 19.200,00; - Trasferimento alla scuola materna per euro 120.000,00; - Trasferimenti nel settore scolastico per euro 41.000,00; - Trasferimenti alle associazioni sportive per euro 34.000,00; - Trasferimenti alle associazioni culturali e ricreative per euro 25.000,00; - Trasferimento all’associazione di volontariato per euro 9.000,00; Trasferimento a comuni per servizi associati per euro 76.000,00; - Trasferimento all’ambito socio assistenziale per euro 47.000,00; - Contributi ad associazioni per attività in casa di riposo per euro 1.000,00; - Contributi a favore di associazioni per progetti ludico educativi per euro 10.000,00; - Contributo a privati per la sicurezza nelle abitazioni euro 1.872,00; - Trasferimenti per quota consortile per handicap euro 53.000,00; - Altri trasferimenti vari euro 4.300,00;
INTERESSI PASSIVI - La spesa per interessi passivi derivanti dal ricorso all’indebitamento ammonta ad euro 32.100,00 per il 2019, in € 30.500,00 per il 2020 ed in € 28.500,00 per il 2021. L’evoluzione nel triennio in ribasso dipende dal termine dei piani di rimborso dei prestiti, giunti alla fine del periodo di ammortamento. Si precisa che la politica dell’amministrazione è stata quella di estinguere anticipatamente un buon numero di mutui nel triennio precedente e pertanto al 1.1.2019 i mutui in essere risultano essere solo tre. RIMBORSI E POSTE CORRETTIVE DELLE ENTRATE In base alla nuova classificazione di bilancio di cui al D.Lgs. 118/2011, in questo macroaggregato sono classificati gli sgravi, i rimborsi e i trasferimenti di quote indebite ed inesigibili di imposte ed entrate e proventi diversi. La previsione viene fatta prudenzialmente sulla base del trend storico. Fra questi rimborsi troviamo anche il rimborso per il comando di una dipendente dalla Ca Foscari di Venezia al nostro ente sino al 2021. ALTRE SPESE CORRENTI In questa voce sono classificate tutte le spese che non trovano collocazione nei precedenti macroaggregati. Fondo di riserva il fondo di riserva è iscritto per € 31.770,01 nel 2019, per € 18.696,25 nel 2020 e per € 21.705,46 nel 2021 – in particolare, lo stanziamento rispetta i limiti previsti dall’art. 166 TUEL, in base al quale lo stanziamento non deve essere inferiore allo 0,30 e non può superare
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il 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio; ai sensi del comma 2bis del citato art. 166, la metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione. Fondo di riserva di cassa: con la nuova contabilità armonizzata, a seguito della reintroduzione della previsione di cassa, è stato previsto l’obbligo di stanziare nel primo esercizio del bilancio di previsione finanziario un fondo di riserva di cassa, non inferiore allo 0,2 per cento delle spese finali, utilizzato con deliberazioni dell'organo esecutivo (art. 166 comma 2quater TUEL): lo stanziamento iscritto in bilancio, rispettoso di tale limite, ammonta ad € 31.770,01.
Fondo crediti di dubbia esigibilità Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità
A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità”, il cui ammontare è stato calcolato secondo i principi contabili ed è stato ampiamente descritto nei punti precedenti e precisamente da pagina 15 a 17 della presente nota integrativa. Il legislatore ha concesso la facoltà di applicare gradualmente la norma per quanto concerne l'accantonamento da effettuare nel FCDE. Questo Ente ha accantonato il 100% del Fondo Crediti di dubbia esigibilità già dal 2016 anche se la percentuale di accantonamento poteva essere la seguente:
2018 75%
2019 85%
2020 95%
Dal 2021 in poi 100%
Gli articoli n. 167 del D.Lgs. 267/2000 e n. 46 del D.Lgs. 118/2011 prevedono che nella missione "Fondi e Accantonamenti", all'interno del programma fondo crediti di dubbia esigibilità, sia stanziato l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, il cui ammontare è determinato in considerazione dell'importo degli stanziamenti di entrata di dubbia e difficile esazione, secondo le modalità indicate nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2 al presente decreto; L’art. 11 comma 5 del medesimo D.Lgs. 118/2011, si sensi del quale nella nota integrativa allegata al bilancio di previsione sono indicati i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l'accantonamento a tale fondo; Le modalità di calcolo dello stanziamento del bilancio di previsione relativo al fondo crediti dubbia esigibilità sono disciplinate dall’allegato 4/2 al D.Lgs. 118/2011, concernente il principio applicato della contabilità finanziaria, ed in particolare al punto 3.3 e nell’esempio 5 dell’appendice tecnica al medesimo allegato 4/2, di cui costituisce parte integrante; Il fondo crediti di dubbia esigibilità in contabilità finanziaria deve intendersi come un fondo rischi, diretto ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell’esercizio, possano finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimo esercizio; La procedura per la definizione dello stanziamento da iscrivere nel bilancio di previsione,
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così come disciplinato dall’allegato 4/2 al D.lgs. 118/2011 è la seguente: 1) individuazione delle categorie di entrate stanziate che possono dare luogo a crediti
di dubbia e difficile esazione. L’Ente ha scelto come livello di analisi delle entrate il capitolo, ritenendolo di massimo dettaglio.
Non richiedono l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità: a) i crediti da altre amministrazioni pubbliche, in quanto destinate ad essere accertate
a seguito dell’assunzione dell’impegno da parte dell’amministrazione erogante, b) i crediti assistiti da fidejussione, c) le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi, sono accertate per cassa. Non sono altresì oggetto di svalutazione le entrate di dubbia e difficile esazione
riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro ente e destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale. Il fondo crediti di dubbia esigibilità è accantonato dall’ente beneficiario finale.
Con riferimento alle entrate che l’ente non considera di dubbia e difficile esazione, per le quali non si provvede all’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, è necessario dare adeguata illustrazione nella Nota integrativa al bilancio.
2) Calcolo, per ciascuna entrata di cui al punto 1), della media tra incassi in c/competenza e accertamenti degli ultimi 5 esercizi, tenendo conto anche degli incassi in c/residui per gli anni il cui bilancio è redatto secondo i vecchi principi. Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili. L’Ente, già dall’anno precedente, ha scelto come modalità di calcolo della media la media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti, registrato in ciascun anno del quinquennio, con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e lo 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio. Si è optato per tale metodo poiché privilegia l’andamento delle riscossioni degli ultimi anni, nei quali la percentuale di evasione tributaria è calata grazie al passaggio alla riscossione diretta della tassa rifiuti.
3) Il fondo crediti di dubbia esigibilità dell’esercizio è determinato applicando all’importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate di cui al punto 1) una percentuale pari al complemento a 100 della media di cui al punto 2). E’ possibile effettuare svalutazioni di importo maggiore, dandone adeguata motivazione nella relazione al bilancio. Il servizio finanziario ha provveduto ad individuare i capitoli d’entrata considerati di dubbia e difficile esazione. Tra questi non figurano la mensa scolastica, i diritti di pesa pubblica, i diritti di segreteria dei vari uffici, i canoni cimiteriali che vengono accertati “per cassa” e nemmeno per i proventi derivanti dalla cava, il cui versato dipende dai quantitativi estratti come da convenzione. Nel calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità, si precisa quanto segue: In occasione della redazione del bilancio di previsione è necessario creare il fondo crediti di dubbia
esigibilità al fine di salvaguardare dai rischi di riscossione sui crediti che si andranno ad accertare
nell’esercizio.
Per determinare l’importo da accantonare a fondo è necessario calcolare per ciascuno dei capitoli la cui
entrata è ritenuta di difficile esazione il rapporto tra gli accertamenti di competenza effettuati in
ciascun anno e gli incassi in c/competenza dell’anno stesso per ognuno dei cinque anni precedenti
all’esercizio di cui si sta redigendo il preventivo (con rendiconto approvato), tenendo conto che per gli
esercizi in cui vigeva la “vecchia contabilità” tra gli incassi è necessario tener conto anche degli incassi
in c/residui.
Questo Ente ha deciso in sede di prima applicazione del principio contabile di cui al D.Lgs. 118/2011
di utilizzare il metodo della media ponderata di detti rapporti, applicando i pesi previsti dai principi
contabili, ovvero 0,35 per gli ultimi due anni e 0,10 per i tre anni più lontani. Questo metodo privilegia
l’andamento delle riscossioni degli ultimi anni (dandogli peso maggiore) ed è stato preferito agli altri
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proprio perché essendo passati nel 2013 alla riscossione diretta della tassa rifiuti, l’Ente ha riscontrato
un calo dell’evasione in quel settore.
Tale media rappresenta la capacità di riscossione e pertanto il complemento ad 1 di tale valore deve
essere moltiplicato per l’importo stanziato per l’anno di cui si sta redigendo il bilancio.
Non si è proceduto all’accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità per le entrate relative alla
mensa scolastica, i diritti di pesa pubblica, diritti di segreteria dei vari uffici, canoni cimiteriali poiché
vengono accertati “per cassa” e nemmeno per i proventi derivanti dalla cava, il cui versato dipende dai
quantitativi estratti come da convenzione.
Nel conteggio del fondo crediti di dubbia esigibilità sono state fatte alcune considerazioni, nonché al
fine di renderlo più conforme alla reale capacità di incasso la valutazione del fondo per alcuni capitoli
è stata stimata extracontabilmente, come meglio evidenziato di seguito:
• I capitoli 80, 83 ed 86, in cui vengono rispettivamente incassate TARES (fino al 2013) e TARI
(dal 2014) sono stati considerati insieme per omogeneità di dati, visto che si tratta di tassa
rifiuti;
• Per i capitoli 22, 47, 82, 84, 101, 102, 601, 766 relativi all’incasso di tributi e relative sanzioni,
interessi e spese da accertamento è stata accantonata a fondo una percentuale forfettaria del
20%, più alta di 10 punti percentuali rispetto al 2018, ritenuta congrua sulla base
dell’andamento storico delle riscossioni, della negativa congiuntura economica e del numero
sempre maggiore di procedure concorsuali che interessano le aziende locali. Tale conteggio
extracontabile è stato necessario perché il metodo della media ponderata non consente il
conteggio del fondo per gli anni privi di stanziamento, in quanto capitoli di nuova istituzione;
• Per il capitolo 487, relativo all’incasso delle sanzioni amministrative fatte alle imprese, istituito
nel 2016 per il quale mancano dati storici, è stata accantonata la stessa percentuale del capitolo
486, relativo all’incasso delle sanzioni per le famiglie;
• Per il capitolo 505, in cui vengono incassati i fitti degli immobili comunali, vista la difficoltà a
riscotere quanto spettante nonostante i numerosi solleciti, si è provveduto ad accantonare il
75% dello stanziamento annuo;
• Per i capitoli 789 e 790 riguardanti gli incassi della casa anziani, si è ritenuto di conteggiarli
extra contabilmente pari al 3% dello stanziamento, abbassando di fatto quello conteggiato
dall’applicazione del metodo della media ponderata. Tale decisione è dettata dalla
considerazione che nella media ponderata per gli anni 2015, 2016 e 2017 non tiene conto degli
incassi in conto residui e pertanto considera evasione l’incasso delle fatture relative al mese di
novembre e dicembre. Si ritiene metodologicamente incoerente accantonare la somma calcolata
dal metodo, evitando così di distogliere risorse spendibili;
• Anche per i capitoli 100 (imposta pubblicità e pubbliche affissioni) e 506 (canone occupazione
spazi ed aree pubbliche) è stato accantonato un importo inferiore a quello ottenuto con
l’applicazione della media ponderata, pari al 10% dello stanziamento dei capitoli;
• Per il capitolo 960 in cui vengono incassati i proventi da permessi da costruire le quote di fondo
la quota di € 524,66 viene accantonata al titolo 2 della spesa alla voce “Fondo crediti di dubbia
esigibilità parte capitale”.
• Per i capitoli con stanziamento iniziale a zero, il fondo verrà adeguato in sede di assestamento
nel caso in cui si proceda a stanziare delle somme.
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L’accantonamento teorico al fondo crediti dubbia esigibilità nel bilancio di previsione, così come calcolato secondo il calcolo della media ponderata, risulta essere di euro 136.543,09 così suddiviso:
2019 2020 2021 PARTE
CORRENTE € 136.018,43 € 136.018,43 € 136.018,43
PARTE CAPITALE
€ 524,66 € 524,66 € 524,66
Gli importi accantonati per ciscuna titpologia di entrata sono i seguenti: Titolo 1 Tipologia 101 euro 74.004,97 Titolo 3 Tipologia 100 euro 55.270,66 Titolo 3 Tipologia 200 euro 6.442,80 Titolo 3 Tipologia 300 euro 200,00 Titolo 3 Tipologia 500 euro 100,00 Titolo 4 Tipologia 500 euro 524,66 Per un complessivo di euro 136.543,09
IVA a debito
Vengono stanziate in questa voce le somme destinate al versamento dell’IVA a debito per le gestioni commerciali dell’Ente. Numerose sono state negli ultimi anni per gli enti locali le modifiche intervenute in materia fiscale, con particolare riferimento all’imposta sul valore aggiunto. L’art. 1, comma 641, della legge n. 190/2014 ha disposto che la dichiarazione IVA debba essere presentata entro il mese di febbraio dell’anno successivo, anticipando in maniera sostanziale i precedenti termini dichiarativi (precedentemente la scadenza era 30 settembre dell’anno successivo). A seguito dell’introduzione nel 2015 del meccanismo dello split-payment (art. 1, commi da 629 a 633, Legge n.190/2014), sia per le gestioni istituzionali che per quelle commerciali, i crediti IVA dei Comuni si sono via via ridotti; nel momento in cui l’ente esaurisce il proprio credito IVA nei confronti dell’Erario, il debito IVA è determinato dall’ammontare dell’IVA maturata sulle fatture attive e sui corrispettivi registrate dal Comune, in quanto l’IVA maturata sulle fatture passive viene immediatamente sterilizzata proprio in relazione al meccanismo dello split-payment, mediante la contemporanea registrazione dell’importo sia nei registri degli acquisti che in quello delle vendite. Analogo discorso vale per le fatture relative alle gestioni gestite in regime di reverse charge. L’art. 1 del D.L. n. 50/2017 ha integrato la disciplina dello split-payment di cui all’art. 17-ter del DPR n. 633/1972, introducendo il meccanismo sia per le fatture emesse dai professionisti, sia per quelle ricevute dalle società controllate, a valere sulle fatture emesse dal 1° luglio 2017. Inoltre l’art. 2 del D.L. n. 50/2017 ha modificato la disciplina della detrazione IVA, prevedendo che la detrazione possa essere esercitata con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto (precedentemente era possibile operare la detrazione entro la dichiarazione IVA relativa al secondo anno successivo a quello nel quale il diritto alla detrazione era sorto). Sempre il D.L. n. 50/2017 all’art. 3 ha introdotto delle novità per le compensazioni del credito
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IVA dai servizi commerciali che gli enti locali possono operare, operando su due elementi:
- abbassando l’importo minimo per cui occorre il visto di conformità per effettuare la compensazione (art. 10, comma 7, del decreto-legge n. 78/2009), stabilendolo in € 5.000,00 (prima il visto era invece necessario per importi superiori a euro 15.000);
- modificando la prima scadenza utile per la compensazione di crediti IVA superiori a euro 5.000, stabilendola nel decimo giorno successivo (e non più dunque dal giorno 16 del mese successivo) alla presentazione della dichiarazione IVA.
Il comma 2 dell’art.1 della legge 205/2017 prevede i seguenti incrementi: l’aliquota Iva del 10 %è incrementata di 1,5 punti % dal 1.1.2019 e di ulteriori 1,5% a decorrere dal 1.1.2020; l’aliquota del 22% è incrementata di 2,2 punti % dal 1.1.2019 , di ulteriori 0,7 punti % a decorrere dal 1.1.2020 e di ulteriori 0,1 punti % a decorrere dal 1.1.2021. Si evidenzia però che nella nota al DEF 2018 approvata lo scorso 27.9.2018 che quasi certamente verrà tradotto nella Legge di bilancio 2019 è stata prevista la cancellazione dei predetti incrementi per l’anno 2019 e la parziale cancellazione di quelli relativi agli anni 2020 e 2021; Come richiesto dal principio applicato della programmazione, si forniscono di seguito alcune informazioni riguardanti la gestione dell'IVA del Comune di San Quirino. I servizi rilevanti ai fini IVA dell'ente sono i seguenti:
- Assistenza sociale residenziale - Assistenza sociale non residenziale - Mensa scolastica - Trasporto scolastico - Locazione di beni immobili - Altre attività
Fondo perdite società partecipate Non è stato accantonato un importo nel fondo perdite in quanto gli organismi partecipati dell’ente non hanno presentato nell’ultimo bilancio disponibile, un risultato d’esercizio o un saldo finanziario negativo. Accantonamento del fondo rischi spese legali:
In base alla ricognizione del contenzioso esistente a carico dell’Ente non si rende necessario prevedere un Fondo rischi spese legali .
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TITOLO 2 – SPESE IN CONTO CAPITALE INVESTIMENTI FISSI LORDI E ACQUISTO DI TERRENI In questa voce sono classificate le spese relative alla realizzazione di nuove opere, agli interventi di manutenzione straordinaria ed alle spese di progettazione previste nel piano delle opere pubbliche, tenendo conto delle spese finanziate a mezzo del fondo pluriennale vincolato, e le spese re-imputate da esercizi precedenti. Non sono previsti fondi per l’acquisto di terreni e fabbricati.
Macroaggregati di
spesa Rendiconto 2016
Rendiconto
2017
Previsione
assestata 2018
Previsione
esercizio 2019
Previsione
esercizio 2020
Previsione
esercizio 2021
Investimenti fissi lordi e
acquisto di terreni 861.366,23 1.118.200,82 1.303.222,56 3.675.945,92 2.277.110,00 1.617.110,00
Contributi agli
investimenti - - - - -
Altri trasferimenti in
c/capitale - - - - - -
Altre spese in c/capitale - 79.558,06 32.486,92 5.524,66 5.524,66 5.524,66
TOTALE 861.366,23 1.197.758,88 1.335.709,48 3.681.470,58 2.282.634,66 1.622.634,66
TREND STORICO PREVISIONI DI BILANCIO
ELENCO DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI PER SPESE DI INVESTIMENTO FINANZIATI CON LE RISORSE DISPONIBILI.
Di seguito si riporta l’elenco degli interventi di manutenzione straordinaria e degli acquisti in conto capitale, articolato secondo la differente natura delle risorse disponibili, nonché l’elenco dei lavori pubblici stanziati nel triennio. cap Descrizione 2019 2020 2021 Finanziam.
2889 Realizz.ne centro catalogazione dei magredi
813.344,06 0,00 0,00 Contributo regionale
2990 Completamento centro catalogazione dei magredi
20.112,70 920.000,00 0,00 Contributo regionale
2940 Manutenzione straord.immobili comunali
6.841,34 7.110,00 7.110,00 Avanzo econ.divid.Atap per 2019 ed Entrate BIM per 2020 e 2021
2954 Ristrutt.ne villa cattaneo 171.500,00 0,00 0,00 Contributo reg.
3105 Manutenzione straordinaria scuola materna
16.000,00 0,00 0,00 Avanzo econ.divid.Atap
3104 Costruzione nuovo asilo nido 0,00 0,00 550.000,00 Contributo reg.
3110 Ampliamento scuola primaria
280.000,00 0,00 0,00 Contributo reg.
3112 Ampliamento scuola primaria
1.000.000,00 500.000,00 0,00 Contributo reg.
3400 Manutenzione straordinaria palestra 1 lotto
80.000,00 0,00 0,00 Avanzo econ.divid.Atap
3400 Manutenzione straordinaria palestra 2 lotto
0,00 80.000,00 0,00 Contributo reg.
3401 Lavori ampliamento campo sportivo comunale
0,00 200.000,00 260.000,00 Contributo reg.
3910 Sistemazione area brolo 0,00 100.000,00 0,00 Contributo reg.
28
3784 Sistemazione roielli 0,00 0,00 500.000,00 Contributo reg.
4629 Sistemazione strade com.li 30.000,00 0,00 0,00 Avanzo econ.divid.Atap
4604 Ampliamento parcheggio via S.Rocco
0,00 120.000,00 0,00 Vendita quote Atap
4605 Ampliamento parcheggio municipio
0,00 150.000,00 0,00 Vendita quote Atap
4652 Sistemazione strade com.li 50.000,00 50.000,00 50.000,00 Oneri urb.
4600 Ampliamento illuminazione 20.000,00 Avanzo econ.divid.Atap
4554 Acquisto arredi casa anziani 10.000,00 0,00 0,00 Avanzo econ.divid.Atap ed Entrate BIM
4555 Acquisto attrezzature casa anziani 16.000,00 0,00 0,00 Avanzo econ.divid.Atap
4557 Ampliamento casa anziani 532.997,17 0,00 0,00 Contributo reg.
4559 Efficientamento energetico casa anziani
390.650,89 0,00 0,0 Contributo reg.
3748 Sistem.cimitero capoluogo 0,00 0,00 250.000,00 Contributo reg.
3749 Ampliam.cimitero S.Foca 163.623,00 150.000,00 Contributo reg.
4558 Sistemazione abitazione per scopi sociali
74.876,76 0,00 0,00 Contributo reg.
4548 Altre spese conto capitale 5.000,00 5.000,00 5.000,00 Entrata da donazioni
2890 FCDE investimenti 524,66 524,66 524,66
TOTALE COMPLESSIVO 3.681.470,58 2.282.634,66 1.622.634,66
QUADRO DI RIEPILOGO DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Si riporta infine il quadro di riepilogo delle fonti di finanziamento delle spese in conto capitale previste nel bilancio di previsione 2019-2021, piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021 ed investimenti provenienti da esercizi precedenti e traslati di competenza, nonché spese per incremento di attività finanziarie:
2019 2020 2021
Totale spesa investimenti 3.681.470,58 2.282.634,66 1.622.634,66
Quota finanziata a carico FPV entrata 16.486,92 0 0
Saldo da finanziare 3.664.983,66 2.282.634,66 1.622.634,66
Fonte di finanziamento
Entrate correnti 173.856,00 0 0
Contributi regionali 3.441.127,66 1.762.634,66 1.312.634,66
Contributi provinciali 0 0 0
Alienazione attività finanziarie 0 470.000,00 260.000,00
Alienazione beni immobili 0 0 0
Permessi costruire 50.000,00 50.000,00 50.000,00
3.664.983,66 2.282.634,66 1.622.634,66
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Titolo IV – RIMBORSO DI PRESTITI Il residuo debito dei mutui al 01.01.2019 risulta essere pari ad € 685.127,65. Gli oneri di ammortamento relativi alla quota capitale dei mutui in essere ammontano ad € 45.200,00 per il 20198, € 47.400,00 per il 2020 ed euro 49.600,00 per il 2021. TITOLO VII – SPESE PER CONTO DI TERZI E PARTITE DI GIRO Le spese per conto di terzi e partite di giro, come indicato nella parte entrata, sono state previste a pareggio con le relative entrate. PREVISIONE DEI FLUSSI DI CASSA I flussi di cassa, ed i relativi stanziamenti di previsione sono stati stimati: per quanto riguarda l’entrata in relazione a: - effettiva esigibilità dei crediti iscritti in bilancio (tenuto quindi conto dei crediti di dubbia esigibilità svalutati in sede di rendiconto), - previsioni di incasso di tributi, fondi perequativi, contributi e trasferimenti di parte corrente e di parte capitale, - per quanto riguarda la spesa in relazione a: - ai debiti maturati, - flussi di uscita periodici o continuativi per spese consolidate (personale, interessi passivi, quote capitale mutui, utenze, ecc.) - scadenze contrattuali - cronoprogrammi degli investimenti E’ stato verificato che in vigenza della normativa attuale, non sono prevedibili ipotesi di squilibrio di cassa e conseguente ricorso ad anticipazione di tesoreria. Nel corso della gestione vengono sottoposti a monitoraggio e verifica costante tutti i saldi, finanziari e di competenza, al fine di: - attivare esclusivamente le spese di investimento che possono essere anche pagate rispettando comunque i vincoli del patto - rispettare puntualmente i termini di pagamento delle fatture ULTERIORI ELEMENTI DI VALUTAZIONE Garanzie prestate dall’ente: - L’ente non ha prestato alcuna garanzia principale o sussidiaria a favore di enti e di altri soggetti. Strumenti finanziari derivati -L’ente non ha in essere alcun contratto relativo a strumenti finanziari derivati Elenco degli organismi partecipati Si riporta di seguito l’elenco delle partecipazioni direttamente possedute. Denominazione società
P.Iva/C.F Data inizio % Partec.
Oggetto sociale Oneri a carico Ente
Sito internet
A.T.A.P. Spa 00188590939 16/2/2000 1,429 Trasporto e magazzinaggio Nessuno www.atap.pn.it
LTA Spa Livenza Tagliamento Acque
04268260272 5/12/2014 0,271 Fornitura di acqua, reti fognarie,
nessuno www.lta.it
CEV Consorzio Energia Veneto
03274810237 23/12/2002 0,09 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
1.002,00 www.consorziocev.it
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RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
Di seguito si riporta il prospetto dimostrativo del risultato presunto di amministrazione 2018. TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO
ESERCIZIO 2018
1) Determinazione del risultato di amministrazione al 31/12/2018
(+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio 2018 2.551.987,52
(+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio 2018 132.173,83
(+) Entrate già accertate nell'esercizio 2018 6.168.830,42
(-) Uscite già impegnate nell'esercizio 2018 5.782.753,26
(-) Riduzione dei residui attivi già verificatesi nell’esercizio 2018 723,93
(+) Incremento dei residui attivi già verificatesi nell’esercizio 2018 0,00
-/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell'esercizio 2018 723,93
= Risultato di amministrazione dell'esercizio 2018 e alla data di redazione del bilancio dell'anno 2019
3.070.238,51
+ Entrate presunte per il restante periodo dell`esercizio 2018 553.281,37
- Uscite presunte per il restante periodo dell`esercizio 2018 953.891,00
+/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell`esercizio 2018
0,00
-/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell`esercizio 2018
0,00
- Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio 2018 16.486,92
= A) Risultato di amministrazione al 31/12/2018 2.653.141,96
2) Composizione del risultato di amministrazione al 31/12/2018
Parte accantonata
Fondo contenzioso 20.000,00
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Accantonamento per indennità di fine mandato 4.376,16
Fondo crediti di dubbia esigibilità 347.809,78
Fondo accantonamento per liq.ne diritti rogito al segretario per eventuale esito
Fondo spese e rischi 0,00
0,00
B) Totale parte accantonata 372.185,94
Parte vincolata
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 0
Vincoli derivanti da trasferimenti 69.510,48
Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 28.775,78
Vincoli formalmente attribuiti dall’Ente 0,00
C) Totale parte vincolata 98.286,26
Parte destinata agli investimenti 572.866,73
D) Totale destinata a investimenti 413.350,42
E) Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) 1.609.803,03
ALTRE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE PREVISIONI, RICHIESTE DALLA LEGGE O NECESSARIE PER L’INTERPRETAZIONE DEL BILANCIO
EQUILIBRI COSTITUZIONALI
Con la legge n. 243/2012 sono disciplinati il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci pubblici e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni, nonché degli altri aspetti trattati dalla legge costituzionale n. 1 del 2012 .
Ad opera della Legge 12 agosto 2016, n. 164 “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29-8-2016 ed entrata in vigore il 13/09/2016, è stata revisionata la disciplina sugli equilibri di bilancio per le Regioni e gli Enti locali, sia in fase di programmazione che di rendiconto.
Pertanto gli enti in questione dall’esercizio 2017 dovranno conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, come eventualmente
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modificato ai sensi dell'articolo 10 della medesima legge.
Per l'anno 2016, tuttavia, la disciplina di cui all'art. 9 della Legge 243/2012 era stata sostituita da quella indicata all'art. 1 commi 707 e seguenti della Legge 208/2015 (Legge di stabilità 2016).
Dal 2017 la novità più rilevante per gli enti riguarda il fondo pluriennale vincolato sia in entrata che in spesa. L’attuale testo di legge prevede infatti che, per gli anni 2017-2019, con la legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, è prevista l'introduzione del fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa. A decorrere dall'esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.
Richiamate le sentenze della Corte Costituzionale n.247/2017 e n.101/2018, l’avanzo di amministrazione applicato al bilancio di esercizio, rientra tra le entrate finali rilevanti ai fini dell’equilibrio in fase di previsione e, nei limiti della quota impegnata o confluita nel fondo pluriennale vincolato , in fase di consuntivo;
Si riportano le tabelle dimostrative del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica di cui all'art. 9 della L. 243/2012, sia in termini di competenza che di cassa, nella versione modificata dalla Legge n. 164/2016:
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COMPETENZA
ANNO
2019
COMPETENZA
ANNO
2020
COMPETENZA
ANNO
2021
A1) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese
correnti (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)(+) 0,00 0,00 0,00
A2) Fondo pluriennale vincolato di entrata in conto
capitale al netto delle quote finanziate da debito (dal
2020 quota finanziata da entrate finali)
(+) 16.486,92 0,00 0,00
A3) Fondo pluriennale vincolato di entrata per partite
finanziarie (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)(+) 0,00 0,00 0,00
A) Fondo pluriennale vincolato di entrata (A1 + A2 +
A3)(+) 16.486,92 0,00 0,00
B) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa(+) 1.991.000,00 1.991.000,00 1.991.000,00
C) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei
saldi finanza pubblica (+) 2.109.331,32 2.034.430,86 2.030.423,20
D) Titolo 3 - Entrate extratributarie (+) 1.655.862,00 1.479.006,00 1.479.006,00
E) Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+) 3.538.127,66 1.859.110,00 1.409.110,00
F) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie (+) 0,00 470.000,00 260.000,00
G) SPAZI FINANZIARI ACQUISITI (1) (+) 0,00 0,00 0,00
H1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo
pluriennale vincolato(+) 5.584.137,32 5.503.512,20 5.497.304,54
H2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (dal
2020 quota finanziata da entrate finali)(+) 0,00 0,00 0,00
H3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (2) (-) 136.018,43 136.018,43 136.018,43
H4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione)(-) 0,00 0,00 0,00
H5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3)(-) 0,00 0,00 0,00
H) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei saldi di
finanza pubblica (H=H1+H2-H3-H4-H5)(-) 5.448.118,89 5.367.493,77 5.361.286,11
I1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo
pluriennale vincolato(+) 3.681.470,58 2.282.634,66 1.622.634,66
I2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto
delle quote finanziate da debito (dal 2020 quota
finanziata da entrate finali)
(+) 0,00 0,00 0,00
I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (2) (-) 524,66 524,66 524,66
I4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3)(-) 0,00 0,00 0,00
I) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi
di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4)(-) 3.680.945,92 2.282.110,00 1.622.110,00
L1) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria
al netto del fondo pluriennale vincolato(+) 0,00 0,00 0,00
L2) Fondo pluriennale vincolato per partite finanziarie
(dal 2020 quota finanziata da entrate finali)(+) 0,00 0,00 0,00
L) Titolo 3 - Spese per incremento di attività
finanziaria (L=L1 + L2)(-) 0,00 0,00 0,00
(-) 0,00 0,00 0,00
(N) EQUILIBRIO DI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 9 DELLA LEGGE N. 243/2012 (4) 181.743,09 183.943,09 186.143,09
(N=A+B+C+D+E+F+G-H-I-L-M)
EQUILIBRIO DI BILANCIO DI CUI ALL'ART. 9 DELLA LEGGE N. 243/2012
M) SPAZI FINANZIARI CEDUTI(1)