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Bilancio Sociale 2010 - Inca CGIL Lombardia
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2010
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INDICE
INTRODUZIONE AL BILANCIO
LETTERA AGLI STAKEHOLDER
NOTA METODOLOGICA
CAPITOLO PRIMO
IL SISTEMA CGIL E INCA1. PROFILO DI INCA CGIL
CAPITOLO SECONDO
APPUNTISULL’ORGANIZZAZIONE1. INCA E LA CGIL
2. STORIA
3. MISSIONE, VALORI E PRINCIPI
4. L’ESERCIZIO DELLA TUTELA
CAPITOLO TERZO
LA RETE DELLE RELAZIONICAPITOLO QUARTO
IL SISTEMA DI GOVERNOCAPITOLO QUINTO
COME SI FINANZIAINCA IN LOMBARDIA1. LE ENTRATE E LE SPESE
CAPITOLO SESTO
INCA IN LOMBARDIA1. LE PERSONE DI INCA IN LOMBARDIA
PARTE PRIMAINCA IN LOMBARDIA:UN SISTEMA DI COMPETENZE
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97
69
72
78
100
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112
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124
130
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PARTE SECONDAGLI INCA LOMBARDI:LE COMPETENZE DEL SISTEMABERGAMO
BRESCIA
COMO
CREMONA
LECCO
LODI
MANTOVA
MILANO
MONZA BRIANZA
PAVIA
SONDRIO
TICINO OLONA
VALCAMONICA
VARESE
142
148
154
160
166
172
178
CAPITOLO SETTIMO
LE ATTIVITà DI INCAIN LOMBARDIA1. INCA LOMBARDIA
2. I SERVIZI DI INCA IN LOMBARDIA
UN’APERTURA SUL 2011
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
4 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE DEL PRESIDENTE DI INCA NAZIONALE
L’elaborazione del bilancio sociale di INCA Lombardia rien-
tra nel più generale impegno del patronato della CGIL di
illustrare e far conoscere la propria attività di tutela indi-
viduale non soltanto all’interno della Confederazione, ma
anche all’esterno. L’INCA nazionale, infatti, già negli anni
2008 e 2009 ha pubblicato due documenti analoghi che
hanno aiutato questo percorso, facendo emergere il pre-
zioso ruolo sociale svolto per la difesa e la promozione dei
diritti del lavoro e di cittadinanza.
L’INCA si conferma anche in Lombardia come primo patro-
nato sia per volume che per qualità dell’attività nel pano-
rama di quei soggetti collettivi che operano nel sociale a
sostegno degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori,
delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e dei disoccu-
pati. Persone che, in occasione di specifici eventi della vita
si trovano nella condizione di dover chiedere alla pubblica
amministrazione l’esigibilità di un diritto, in applicazione
delle leggi vigenti.
Grazie alla professionalità e alla competenza dei suoi ope-
ratori, dei medici e degli avvocati convenzionati, l’INCA, nel
corso della sua storia, ha sempre agito per favorire anche
l’evoluzione positiva del profilo legislativo nazionale su ma-
terie importanti, come previdenza, assistenza, infortuni e
malattie professionali.
Tutta l’evoluzione del welfare del nostro paese è contrasse-
gnata dalle iniziative, dalle elaborazioni, dal contenzioso,
dalle battaglie che l’INCA, insieme alla CGIL, ha prodotto.
E’ stato un percorso difficile, spesso anche tortuoso, costel-
lato di grandi conquiste in tutti i campi, dalla previdenza
alla sicurezza sul lavoro alla sanità all’assistenza, ma an-
che di grandi battaglie nelle tante, troppe occasioni, e nel-
le quali i governi che si sono avvicendati hanno tentato, a
volte riuscendovi, di risanare i bilanci dello stato attraverso
la compressione dei diritti e delle tutele di lavoratori di-
pendenti e pensionati, partendo proprio dai diritti sociali
faticosamente conquistati appena pochi anni prima.
Oltre agli aspetti dell’attività prettamente “istituzionale” è
da evidenziare quel particolare aspetto del ruolo del patro-
nato che nasce dalla grande intuizione politica di Giuseppe
Di Vittorio di pensare ad una struttura che, attraverso la
tutela individuale, contribuisse all’acculturamento ed all’e-
mancipazione dei lavoratori.
E’ infatti agli sportelli del patronato che tante persone han-
no nel tempo acquisito consapevolezza e cominciato a co-
noscere e realizzare i loro diritti di cittadinanza., dai più
piccoli a quelli più rilevanti, che hanno cominciato a coniu-
gare le battaglie fatte sul luogo di lavoro per nuove oppor-
tunità all’esercizio anche personale di quelle opportunità,
in un paese dove troppo spesso è meno difficile conquistare
un diritto sulla carta che poterlo esercitare personalmente
e direttamente. E anche ora perdura questa mission fonda-
mentale.
INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALEdel presidente di INCA nazionale
5PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZEINTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE DEL PRESIDENTE DI INCA NAZIONALE
Penso che uno dei più meritevoli impegni dell’INCA stia non
solo nell’operare per trasferire in tutela individuale quanto
conquistato con le lotte e iniziative collettive e attraverso
la contrattazione, ma soprattutto nel saper cogliere dai pro-
blemi presentati dalle singole persone gli elementi per una
iniziativa generale volta ad ottenere risposte di sistema per
via contrattuale e/o legislativa e/o giudiziaria.
A tal proposito, occorre ricordare le tante sentenze della
Corte Costituzionale che hanno innovato sul piano dei dirit-
ti esigibili, proprio a partire dal contenzioso promosso dal-
le sedi territoriali dell’INCA, non solo sui temi strettamente
previdenziali e assicurativi, ma anche su grandi questioni
come la parità tra uomo e donna o i diritti di maternità,
sollecitando, di conseguenza, anche una importante azione
legislativa innovativa.
Allo stesso tempo è importante rilevare come tutte queste
attività vengono svolte con una pubblica amministrazione
non di rado inadeguata se non implicitamente ostile. Trop-
po spesso le varie diramazioni della pubblica amministra-
zione, e non solo gli enti previdenziali in senso stretto,
hanno considerato il patronato come l’ammortizzatore delle
loro inefficienze e delle complicazioni nella erogazione dei
servizi derivanti dalla riduzione delle risorse a disposizione
nella organizzazione dei servizi di loro competenza, scari-
cando di conseguenza sul patronato medesimo quella par-
te del rapporto con l’utente che invece afferisce al “dove-
re d’ufficio” delle amministrazioni. Ancora troppo spesso,
a tutti i livelli, il patronato si batte per la semplificazione
delle procedure e per l’attribuzione delle giuste responsa-
bilità nel rapporto con il cittadino e per evitare che gli ven-
ga attribuito un ruolo improprio, di surroga della pubblica
amministrazione.
Solo il patronato di emanazione sindacale si muove su un
fronte di attività così vasto, a differenza di tutto l’associa-
zionismo che a vario titolo si occupa di temi sociali, ed è
proprio questa grande funzione sociale che motiva gli altri
due capisaldi che connotano la natura del patronato, ossia
il patrocinio gratuito ed il finanziamento pubblico.
Tutta questa attività è stata riconosciuta dalla stessa Con-
sulta nel 2000, quando ha respinto, con la sentenza n. 42,
la proposta referendaria con la quale si chiedeva l’abolizio-
ne degli istituti di patronato.
Nell’ultimo decennio, il lavoro dell’INCA ha avuto un ul-
teriore impulso che si è esteso fino a comprendere ambiti
come quello della immigrazione, in tutela delle centinaia
di migliaia di nuovi cittadini che a noi si rivolgono per i
tanti adempimenti burocratici che devono esperire e rispet-
tare per poter rimanere legittimamente nel nostro Paese. E’
obiettivo fondamentale per l’INCA realizzare la piena affer-
mazione di tutti i diritti di cittadinanza, sociali e sul lavo-
ro anche per i nuovi cittadini, diritti ancora troppo spesso
negati. Proprio su questo tema l’INCA, in particolare l’INCA
6 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE DEL PRESIDENTE DI INCA NAZIONALE
Lombardia, continua a registrare importanti conquiste, at-
traverso pronunciamenti della Magistratura, con giudizi che
favoriscono l’integrazione dei lavoratori e delle lavoratrici
stranieri, attraverso l’accesso alle prestazioni di welfare
locali e la rimozione di ordinanze Comunali in odore di xe-
nofobia.
Naturalmente, il nostro patronato quotidianamente si con-
fronta con le tante richieste di assistenza che è difficile
sintetizzare in poche righe, soprattutto in ragione della
gravissima crisi finanziaria, economica e occupazionale.
Per questa ragione, il bilancio sociale dell’INCA Lombardia,
così come quelli già editati dalla sede nazionale, sono stru-
menti preziosi per tentare di tracciare un quadro d’insie-
me della complessa attività svolta e per farla conoscere a
quanti ancora non si sono rivolti agli uffici del patronato.
In questo contesto perciò, il bilancio sociale assume una
valenza importante che può aiutarci ancora di più a miglio-
rare e ad accrescere, insieme alla CGIL, le nostra capacità
di intercettare bisogni vecchi e nuovi, espressi e inespressi,
dimostrando, come è successo già in passato, che la strada
comune verso l’affermazione dei diritti del lavoro e di citta-
dinanza è ancora lunga e a volte in salita.
Un orientamento politico-strategico che, nell’attuale gravis-
sima crisi occupazionale, rappresenta un valore aggiunto
importante e ineludibile, soprattutto in relazione alla cre-
scente domanda di tutela da parte di coloro sui quali rica-
dono gli effetti negativi di una disoccupazione che sta ri-
schiando di diventare strutturale e di un mercato del lavoro
ancora fortemente caratterizzato da precarietà e insicurez-
za. Due elementi, questi ultimi, che richiamano la necessità
di essere ancora più presenti nei territori con la passione e
l’affidabilità professionale di cui sono capaci gli operatori
di patronato e i sindacalisti della CGIL.
Morena Piccinini
Presidente INCA
7PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZEINTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE DEL SEGRETARIO DI CGIL LOMBARDIA
INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALEdel segretario di CGIL Lombardia
Il bilancio sociale è uno strumento prezioso sia per la capa-
cità di “leggere” l’attività che svolgiamo, sia per la valenza
che ci offre rispetto alla nostra interlocuzione esterna.
Un’Organizzazione complessa come la CGIL ha sempre la
necessità di conoscersi meglio, di avere maggiore coscienza
di ciò che fa, del valore della propria iniziativa: deve, cioè,
saper “pesarsi” e saper pesare l’attività non solo e – oserei
dire – non tanto sotto il mero aspetto economico e patrimo-
niale, bensì per il suo più o meno alto valore sociale.
Pensiamo, ad esempio, a quanto importante è l’apporto vo-
lontario di tante e di tanti per il successo delle nostre ini-
ziative. Mai un conto economico o un bilancio patrimoniale
saranno in grado di valorizzare questo dato, che invece per
noi ha una valenza fondamentale.
Al tempo stesso, è per noi essenziale che la nostra attività
sia conosciuta e pesata anche dai nostri interlocutori, con i
quali intratteniamo relazioni a volte molto strette.
Il raccontarsi ed il farsi valutare è una scelta di fondo impre-
scindibile per una Organizzazione di rappresentanza come la
nostra. Non possiamo avere ritrosie o timori a questo propo-
sito. La natura stessa della nostra attività, della nostra mis-
sion strategica come direbbe qualcuno, implica la necessità
di rendere esplicito ed intellegibile ai nostri stakeholders
una lettura trasparente di ciò che siamo e facciamo.
Anche per questo da tempo chiediamo regole esigibili per la
misurazione della rappresentanza: non solo perché vorrem-
mo che essa fosse certificata per ciascuno, al di là di ogni
dubbio e al di sopra di ogni possibile propaganda, ma anche
perché ciò costituirebbe uno stimolo, un traguardo politico
prim’ancora che organizzativo.
Tutto ciò vale in generale per tutta la CGIL, ma assume un
significato specifico e particolare se si tratta dell’INCA, il
nostro Patronato.
Infatti, per la CGIL l’offerta di servizi ad iscritti e non
iscritti rappresenta una parte fondamentale della propria
attività di tutela: la parte della tutela individuale.
Talvolta, fuori da noi, le nostre attività di servizio e di tu-
tela vengono raccontate in modo distorto, a volte addirit-
tura mistificato.
Per alcuni, infatti, i nostri servizi sarebbero la fonte di gua-
dagni enormi, resi possibili da scandalosi quanto quasi
occulti finanziamenti dello Stato alle Organizzazioni sinda-
cali: una voce di spesa pubblica che equivarrebbe ad uno
spreco da tagliare, un modo sostanzialmente clientelare di
foraggiare apparati burocratici potentissimi, che poi use-
rebbero questo potere per fare da freno al cambiamento ed
allo sviluppo del Paese.
Idiozie che potrebbero essere liquidate con un po’ di sarcasmo,
se non fosse che a volte alimentano campagne mediatiche ver-
8 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE DEL SEGRETARIO DI CGIL LOMBARDIA
gognose che ci hanno spesso costretti a ricorrere alla Magistra-
tura per ottenere che venisse ristabilita la verità dei fatti.
Nonostante questo, qualcosa di distorto è rimasto nella rap-
presentazione che spesso si dà dell’attività dei nostri servizi.
Diffusa è infatti la convinzione che, ad esempio, una nostra
sede dell’INCA sia null’altro che un distaccamento dell’INPS
o un nostro Ufficio Stranieri una propaggine della locale
Questura, e così via.
Negli ultimi anni, complice anche la crescente carenza di
risorse pubbliche, anche lo Stato ha teso a dare per scon-
tato che a Patronati e CAAF si debba chiedere una gamma
crescente di servizi e, al tempo stesso, si possano diminuire
i contributi erogati per la loro effettuazione.
Recentemente, ad esempio, il Governo Berlusconi ha pesan-
temente tagliato il corrispettivo che lo Stato riconosce ai
CAAF per la compilazione dei modelli 730, costringendoci a
scegliere tra un aumento delle tariffe per lavoratori e pen-
sionati o la chiusura delle nostre società fiscali.
Si è pensato così di colpire il Sindacato e di favorire gli
studi dei commercialisti? Oppure più semplicemente si è
inteso scaricare sull’utenza un ulteriore costo? Non so dare
una risposta precisa: penso che sia un mix di tutte queste
tre cose.
Un punto però è chiaro: troppo spesso si dimentica – o si
vuole dimenticare – il valore e l’utilità sociale dei servizi
che eroghiamo e per chi li eroghiamo, così come si tende a
mettere in ombra la funzione sussidiaria che questi servizi
assolvono rispetto ai compiti dello Stato nel rapporto con
una parte dei propri cittadini.
Con un elemento in più che noi rivendichiamo con orgoglio,
anche se a qualcuno forse può dare fastidio: per noi ogni
servizio erogato porta con sé la possibilità e l’opportunità
di una tutela che offriamo e garantiamo.
Tutele individuali che si coniugano con quelle collettive che
derivano dall’esercizio negoziale e contrattuale.
Nei prossimi mesi, terremo la Conferenza regionale del si-
stema delle tutele e dei servizi: un appuntamento importan-
te per la CGIL Lombardia.
Ragioneremo di questi temi e di come implementare l’integra-
zione del nostro sistema delle tutele e dei servizi; con la con-
sapevolezza che non esiste uno schema precostituito a valere
non solo da Aosta a Ragusa, ma anche da Sondrio a Mantova.
Perche le realtà e le condizioni organizzative sono diverse
e tali da suggerire modalità e vie differenti verso l’integra-
zione del sistema, che per noi resta obiettivo comune ed
essenziale.
Ecco allora che la redazione e pubblicazione del Bilancio so-
ciale del Patronato INCA non è un atto ordinario, ma aiuta a
capire, a cogliere l’essenza ed il valore dell’attività di tutela.
Contribuisce a restituire senso a cosa davvero significa e
comporta fare sindacato, è un pezzo significativo per ricom-
9PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZEINTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE DEL SEGRETARIO DI CGIL LOMBARDIA
porre il puzzle del nostro raccontarsi e del nostro essere.
Quel puzzle che abbiamo cominciato con il Bilancio socia-
le della CGIL Lombardia, che si arricchisce ora di quello
dell’INCA e che intendiamo completare progressivamente
con la redazione dei Bilanci sociali di tutte le nostre Strut-
ture, confederali e di Categoria.
E se mi è permesso dirlo, è anche un modo per dare valore
al lavoro ed alla militanza delle tante donne e dei tanti uo-
mini che operano nel nostro Patronato: ci mettono passione
e competenza, professionalità e dedizione.
Sono convinto che la lettura di queste pagine sia anche un rico-
noscimento al contributo silenzioso e spesso poco conosciuto
di queste compagne e di questi compagni. Se lo meritano.
Nino Baseotto
Segretario Generale CGIL Lombardia
10 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE LETTERA AGLI STAKEHOLDER
Decidiamo di pubblicare il primo bilancio sociale di INCA CGIL Lombardia, in una fase che vede rimettere in discussione
ruolo e appannaggio dei patronati sindacali.
Riduzione del finanziamento pubblico, tentativo di limitarne il ruolo ad intermediazione funzionale, violenta compressione
delle tutele previdenziali per i lavoratori e i cittadini, sono gli elementi salienti di un quadro che abbiamo già vissuto nel
corso dei passati anni novanta.
Eppure quella vicenda ebbe un epilogo di grande importanza; la Corte Costituzionale sancì che i diritti dei quali il Patro-
nato si propone la tutela, sono garantiti dall’art.38 della Carta. E’ direttamente dalla Costituzione della Repubblica quindi,
che la legislazione sui patronati attinge i suoi principi; così, il servizio che garantiamo alle persone dev’essere universal-
mente garantito, poiché attiene una tutela costituzionalmente garantita dallo Stato.
La CGIL, promuovendo l’INCA, realizza nella sua finalità di tutela individuale, una concreta identificazione tra la propria
missione sindacale e i valori della Costituzione.
Il nostro compito è organizzare la tutela delle persone, facendo convivere quella missione, con servizi di alto profilo pro-
fessionale, rivolti a tutti.
In Lombardia si tratta di un obiettivo ambizioso, che si realizza ogni giorno grazie alla dedizione di 425 tra direttori,
funzionari e collaboratori, e che ha significato nel 2010 l’avvio di oltre 223mila pratiche di tutela a favore di lavoratori e
pensionati e dei loro famigliari, riuscendo a non lasciare nessuno da solo con la propria fragilità o con il proprio problema,
e a completare sempre i percorsi di tutela, anche grazie al prezioso contributo professionale di oltre 60 professionisti tra
medici e avvocati.
Siamo consapevoli che la nostra scelta ci presenterà il conto; il saldo della nostra attività tradizionale, presenterà alla fine
dell’anno corrente, un preoccupante segno meno.
Le persone che si sono rivolte a noi per ricevere aiuto in materia di invalidità e immigrazione, hanno avuto assistenza
con la stessa qualità che mettiamo negli altri servizi; l’attività in materia di disoccupazione invece, dirà di oltre 60mila
persone che hanno ricevuto tutela, ancorché tra molte difficoltà, a fronte delle 23.285 del 2010 che stiamo rendicontando.
LETTERA AGLI STAKEHOLDER
11PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
In una regione travolta da una drammatica crisi economica e occupazionale, abbiamo fatto la nostra parte e adempiuto alle
nostre responsabilità, alla missione che la CGIL ci consegna ogni giorno.
Le relazioni con gli Enti, in particolare con l’INPS, meritano una manutenzione attenta; il quadro però non potrà che evol-
vere in senso positivo, quanto rapidamente dipende anche da noi.
Anche il nostro modello organizzativo dovrà progredire, per consentirci di tornare a presidiare tutti i terreni della tutela,
secondo soluzioni di equilibrio per il servizio ed economicamente sostenibili.
Il nostro bilancio sociale racconta quello che facciamo, e dice chi siamo, e in un certo senso chi saremo; dice della nostra
cultura di servizio e del nostro patrimonio professionale, di una complessa macchina organizzativa capace di reagire alle
difficoltà più avverse.
Infine, ci suggerisce i miglioramenti possibili e individua le nuove sfide; come sempre siamo pronti ad affrontarle.
Mauro Paris
Coordinatore INCA Lombardia
LETTERA AGLI STAKEHOLDER
12 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE NOTA METODOLOGICA
NOTA METODOLOGICA
L’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza della CGIL Lombardia ha specifiche peculiarità:
– opera in stretta collaborazione con la CGIL Lombardia e gli altri attori confederali (Camere del Lavoro e categorie) sul
territorio regionale
– presta ai cittadini un’assistenza competente, di alto livello qualitativo e gratuita
– lavora per la consapevolezza dei propri diritti da parte dei cittadini e il loro pieno riconoscimento.
Questo è il primo bilancio sociale dell’attività di INCA in Lombardia: un vero e proprio sistema di servizi che integra l’at-
tività svolta dal livello regionale con il lavoro dei 14 INCA lombardi, che a loro volta operano a favore dei cittadini nelle
Camere del Lavoro e negli sportelli diffusi su tutto il territorio regionale.
Questo bilancio sociale si propone di fotografare la realtà di INCA sul territorio lombardo, aggregando notizie e dati, sia
del coordinamento regionale svolto da INCA Lombardia, sia delle sedi operative che lavorano nei 14 comprensori lombardi.
Per questo il nostro bilancio sociale parla di INCA “in” Lombardia
Per poter arrivare alla stesura del Bilancio Sociale 2010 di INCA in Lombardia, sono stati presi in considerazione i più at-
tuali modelli di rendicontazione sociale. In primo luogo, si è fatto riferimento alle “Linee guida e schemi per la redazione
del bilancio sociale delle organizzazioni non profit” dell’Agenzia per il Terzo Settore (ex-Agenzia per le ONLUS), pur nella
consapevolezza che INCA non può essere Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale. In secondo luogo, sono state
prese a riferimento le indicazioni del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale.
Il Bilancio Sociale 2010 di INCA in Lombardia illustra:
1. il suo profilo e gli obiettivi che persegue
2. l’articolata rete di relazioni
3. il flusso decisionale
4. la gestione delle risorse
5. le attività
6. gli obiettivi di miglioramento.
13PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZENOTA METODOLOGICA
Nella prima parte del bilancio sociale, viene rappresentato il sistema dei dati di INCA Lombardia e dei singoli territori, per
fornire una fotografia delle attività e delle competenze impiegate in Lombardia. Nella seconda parte sono dettagliate le
caratteristiche dei diversi territori, evidenziando le singole specificità.
La realizzazione del bilancio sociale è stata resa possibile grazie a un gruppo di lavoro interno, coadiuvato da Anteprima-
Lab, composto da Mauro Paris, coordinatore di INCA Lombardia, dallo staff di INCA Lombardia e dai 14 direttori degli
INCA territoriali.
Il bilancio sociale è arricchito da alcune infografiche, che rappresentano elementi cruciali e qualificanti del funzionamento
dell’organizzazione, e da alcune voci di glossario, in cui si cerca di tradurre a favore del lettore, alcuni termini di uso non
comune, generalmente perché tipici dell’attività di INCA.
Il bilancio sociale è stato approvato il 19 Dicembre 2011
Per contatti e per richiedere copia del bilancio sociale vi potete rivolgere a:
Maria Mangiaracina
Patronato INCA CGIL Lombardia
Viale Ercole Marelli 497 – 20099 Sesto San Giovanni
Tel 0226254333 mail [email protected] o [email protected]
PARTE PRIMA
INCAIN LOMBARDIAUN SISTEMA
DI COMPETENZE
CAPITOLO PRIMO
IL SISTEMA CGIL E INCA
18 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
L’esercizio dell’assistenza e della tutela dei la-
voratori e dei loro aventi causa per il consegui-
mento in sede amministrativa delle prestazioni
di qualsiasi genere previste da leggi, statuti […]
spetta agli istituti di patronato.
– ARTICOLO 1 – D.C.P.S. N 804 DEL 29 LUGLIO 1947
19PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
20 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
IL SISTEMA CGIL E INCA
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro nasce nel
1906 ed è un’associazione di rappresentanza dei lavoratori
e del lavoro. È la più antica organizzazione sindacale italiana
ed è anche la maggiormente rappresentativa, con i suoi quasi
6 milioni di iscritti, tra lavoratori, pensionati e disoccupati.
Il sistema CGIL è composto da:
1. Articolazioni territoriali:
a. Centro confederale nazionale
b. CGIL regionali
c. Camere del Lavoro provinciali e metropolitane
2. Categorie e sindacati affiliati
3. Enti, istituti e imprese di natura confederale
4. Organizzazioni non profit
5. Sistema delle tutele e dei servizi
Il sistema delle tutele e dei servizi comprende articolazioni
del sistema CGIL che forniscono consulenza tecnica su spe-
cifici temi. INCA è il più importante attore del sistema di
tutela dei diritti dei cittadini della CGIL.
CAPITOLO PRIMO – IL SISTEMA CGIL E INCA
Presenza delle organizzazioni del Sistema CGIL per livello territoriale
LivelloNAZIONALE
LivelloREGIONALE
LivelloTERRITORIALE
21PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO PRIMO – IL SISTEMA CGIL E INCA
22 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
L’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza è stato costituito l’11 febbraio 1945, durante il primo Congresso della CGIL.
La CGIL assegna a INCA la funzione di patronato e l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini un servizio di assistenza acces-
sibile e competente, per tutelare i loro diritti e contribuire a realizzare un sistema di sicurezza sociale coerente con i valori
promossi dalla Confederazione stessa.
Nel 1947, la Repubblica Italiana ha riconosciuto legalmente l’utilità dei patronati nella tutela dei lavoratori, e da allora ne
sostiene l’attività.
Oggi INCA è costituito in forma di persona giuridica di diritto privato e svolge un servizio gratuito di pubblica utilità fon-
damentale nel sistema della tutela dei diritti dei cittadini.
Ha la sede legale a Roma, in via G. Paisiello 43, e svolge la propria attività in Italia e all’estero.
Nelle sue declinazioni territoriali, INCA è promosso dalla CGIL Lombardia e dalle Camere del Lavoro, che ne integrano la
personalità giuridica.
1. PROFILO DI INCA CGIL
CAPITOLO PRIMO – IL SISTEMA CGIL E INCA
23PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
CAPITOLO SECONDO
APPUNTISULL’ORGANIZZAZIONE
26 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Lavorare per INCA … per quanto mi riguarda, si è trattata di una
vera e propria scelta di vita.
– ROBERTA PALOTTI – COORDINATORE CONSULENTI LEGALI INCA LOMBARDIA
CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
27PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
INCA è a sua volta un sistema con articolazioni diffuse e
radicate. La sua struttura organizzativa è fatta da:
1 sede centrale nazionale
21 sedi regionali
893 sedi operative cui si aggiungono le permanenze, grazie
alle quali si raggiungono circa 5.000 comuni in Italia
1728 dipendenti e 708 professionisti convenzionati.
La sede centrale nazionale ha funzioni di indirizzo strategi-
co, di regolazione, di integrazione e di controllo dell’intero
sistema INCA.
Le sedi regionali esercitano funzioni di coordinamento e di
programmazione, di raccordo con il livello nazionale e di
organizzazione e promozione di servizi verso le strutture
territoriali.
Le sedi comprensoriali assicurano la gestione e l’erogazio-
ne del servizio mediante unità operative funzionalmente
organizzate per facilitare l’accesso da parte dei cittadini.
Sia le sedi regionali che quelle territoriali sono coordinate
dalla sede centrale, ma sono strutturalmente autonome l’u-
na dall’altra, anche mediante una distinta responsabilità di
gestione.
INCA offre assistenza ai cittadini italiani nel mondo. E’
presente in quattro continenti (America, Australia, Europa,
Africa) con 62 sedi in 22 Paesi (Canada, USA, Argentina,
Brasile, Cile, Venezuela, Uruguay, Australia, Nuova Zelan-
da, Belgio, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bre-
tagna, Lussemburgo, Norvegia, Slovenia, Svezia, Svizzera,
Senegal, Marocco).
L’articolazione di INCA permette all’organizzazione di rag-
giungere ogni anno più di 5 milioni di persone in Italia e
circa 600 mila all’estero.
Attualmente i patronati riconosciuti dal Ministero sono 33
e INCA CGIL detiene stabilmente il primato dell’attività pa-
trocinata sia a livello nazionale che in Lombardia.
Permanenze sono postazioni situate al di fuori delle sedi operative di INCA in Lom-
bardia in cui gli operatori INCA ricevono l’utenza, in giorni e orari prestabiliti.
28 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
Tutte le articolazioni territoriali del sistema INCA si collocano all’interno del grande quadro organizzativo della CGIL.
Il funzionamento delle strutture territoriali dell’INCA e il relativo personale sono assicurati dalla struttura della CGIL terri-
torialmente competente. Il vincolo di solidarietà che lega la CGIL al proprio patronato si concretizza nel continuo sostegno
politico ed economico. Alla CGIL spetta anche il compito di indicare gli indirizzi strategici e di esercitare le funzioni di
verifica attraverso appositi organi di governo e coordinamento previsti dallo Statuto.
1. INCA E LA CGIL
29PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
La storia di INCA è strettamente legata all’evoluzione del
sistema dei diritti in Italia.
Riconosciuta l’Italia come una Repubblica fondata sul lavo-
ro nel 1946, il nuovo Stato dota i cittadini di un soggetto
in grado di muoversi al meglio nel complesso panorama
dei diritti civili nascenti in Italia. Perché una società che
si evolve promuove il miglioramento, ma comprende anche
situazioni complesse, che le singole persone non possono
che affrontare insieme a un soggetto esperto e qualificato.
L’attività di INCA cresce nel tempo, in termini numerici e di
competenza e professionalità. Segue il succedersi dei dispo-
sitivi legislativi e i cambiamenti a livello socio-demografico.
2. STORIA
CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
Cronologia dei responsabili della struttura INCA REGIONALE
Giancarlo Vicinelli
Segretario Generale dal 15.1.1953 al 31.07.1986
Antonio Alessandrini
Segretario Generale dal 1.08.1986 al 22.10.1990
Giuseppe Cremonesi
Segretario Generale dal 9.12.1990 al 1.11.1994
Anna Bonanomi
Coordinatore dal 2.11.1994 al 1.2.1999
Vanni Galli
Coordinatore dal 2.2.1999 al 31.5.2010
Mauro Paris
Coordinatore dal 1.6.2010
30 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
31PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
32 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
33PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
34 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
La CGIL lavora ogni giorno per tutelare le persone: lavorato-
ri attivi e pensionati, occupati e disoccupati, uomini e don-
ne, giovani e anziani, italiani e immigrati.
La CGIL basa i propri programmi e le proprie azioni sui det-
tati della Costituzione della Repubblica e ne propugna la
piena attuazione.
La pace è il primo dei valori cui la CGIL ispira la propria atti-
vità. A questo si affiancano:
– l’uguaglianza, per la creazione di una società di diritti e
senza privilegi e discriminazioni
– la libertà di ogni cittadino di operare le proprie scelte
– la solidarietà, per garantire un sistema sociale sicuro.
Nel più ampio contesto del sistema CGIL, INCA lavora per
attuare le finalità di assistenza, tutela, patrocinio e consu-
lenza nel campo della sicurezza sociale, per garantire alle
persone il riconoscimento dei propri diritti in materia di
previdenza pubblica e complementare, salute, sicurezza,
assistenza sociale ed economica. Con l’intensificazione dei
processi migratori l’INCA ha esteso la propria attività alla
tutela dei diritti di soggiorno e di lavoro del migrante.
I valori, propri e specifici, di INCA sono:
– competenza
– professionalità
– accessibilità, che si traduce in gratuità, prossimità e con-
ciliazione del tempo del servizio di tutela con il tempo delle
persone.
Grazie alle proprie competenze e alla vicinanza quotidiana
con i cittadini, INCA può:
– partecipare attivamente a iniziative di sviluppo e riforma
della legislazione sociale
– promuovere ricerche e campagne informative in materia
di diritti sociali
– svolgere assistenza tecnica, attività promozionale e di for-
mazione a favore di soggetti individuali e collettivi, pubblici
e privati.
3. MISSIONE, VALORI E PRINCIPI
CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
35PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
4. L’ESERCIZIO DELLA TUTELA
CAPITOLO SECONDO – APPUNTI SULL’ORGANIZZAZIONE
L’INCA esercita l’assistenza e la tutela dei lavoratori e dei
cittadini italiani e stranieri per concretizzare i loro diritti
previdenziali e sociali.
Le competenze di INCA consentono:
– il conseguimento in sede amministrativa e giudiziaria di
prestazioni previdenziali, assistenziali, sanitarie e sociali
di qualsiasi genere, previste in Italia da Leggi, regolamenti,
contratti e statuti
– il controllo della salute dei lavoratori, la sua salvaguardia
nell’ambiente di lavoro, la presenza nei luoghi di lavoro
– il controllo dell’applicazione delle norme in materia di
prevenzione, tutela degli infortuni e delle malattie profes-
sionali
– l’erogazione ai lavoratori migranti delle prestazioni pre-
viste da Leggi nazionali, regolamenti comunitari, e conven-
zioni internazionali
– l’assolvimento degli obblighi dei datori di lavoro derivan-
ti dalle forme obbligatorie di previdenza sociale e della con-
nessa responsabilità civile.
L’esercizio della tutela non riguarda solo i bisogni già ri-
conosciuti dalla Legge. I cambiamenti socio-economici por-
tano continuamente alla nascita di nuove problematiche e
nuovi bisogni che richiedono nuove tutele.
INCA ritiene proprio compito rilevare queste necessità e ri-
portarle al sistema CGIL che, grazie alla propria attività di
negoziazione con le istituzioni, lavora per ottenere le solu-
zioni legislative necessarie.
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CAPITOLO TERZO
LA RETEDELLE
RELAZIONI
38 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
LA RETE DELLE RELAZIONI
Il sistema INCA in Lombardia è dato dall’integrazione tra
INCA Lombardia, il livello regionale, e le INCA che operano
nelle Camere del Lavoro sul territorio regionale.
Questi due ambiti di attività condividono le relazioni, sep-
pur con diverse intensità, con gli stessi portatori di inte-
resse. E, naturalmente, rivolgono la propria attività verso
portatori di interesse specifici.
Mentre le strutture territoriali gestiscono quotidianamente
il contatto con l’utenza e, conseguentemente, con l’ente che
si pone da controparte nell’esigenza degli assistiti, INCA
Lombardia si pone come soggetto qualificatore ed efficien-
tatore del sistema INCA in Lombardia, sviluppando soluzio-
ni alle problematiche comuni, programmando la formazione
e la comunicazione, gestendo gli approvvigionamenti cen-
tralmente.
Da questa combinazione risulta un panorama delle relazioni
complesso e articolato, che viene riassunto nella seguente
infografica.
CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
39PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
40 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– ENZA SCARPA – DIRETTRICE INAIL LECCO
INCA ha mostrato la capacità di uscire dalla cura del particolare e investire in progetti destinati a soddisfare le attese di una categoria: quella dei lavoratori. La capacità di riconoscere la correttez-za di un provvedimento INAIL, sia pure negativo, accettandolo, ma di insistere con corretta capar-bietà nella richiesta di prestazioni negate e inve-
ce valutate come «dovute»
CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
41PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Il personale Gli utenti
Per INCA in Lombardia, sono i funzionari e i consulenti, me-
dici e legali, che lavorano con noi e che operano a favore dei
comprensori della CGIL Lombardia.
Per le INCA territoriali sono gli operatori e i consulenti
esperti per singolo settore di attività. Fondamentale è il
ruolo che ricoprono i volontari, spesso attivi nelle sedi più
periferiche, in tutta la Lombardia.
Gli utenti sono tutte le persone che si rivolgono agli uffici
di INCA, per istruire una pratica, chiedere il patrocinio in
una causa, o anche solo per richiedere una semplice infor-
mazione.
Le persone che chiedono consulenza agli operatori INCA
non sempre sono consapevoli di vantare un diritto che me-
rita tutela. Spesso gli utenti portano all’attenzione degli
operatori la propria situazione di disagio e ottengono infor-
mazioni su aiuti cui hanno diritto e di cui non conoscevano
l’esistenza.
Questo per INCA significa essere riconosciuto come sogget-
to competente e vicino alle persone.
CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
42 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
– DANIELA PIEVANI – DIRIGENTE AGENZIA INTERNA INPS, SEDE PROVINCIALE DI MONZA
Un rapporto, quello con l’INCA, che si è sempre
contraddistinto per la serietà del confronto, per
l’approccio costruttivo nella soluzione dei problemi
e per lo scambio reciproco e continuo di opinioni ed
informazioni sulle novità normative e procedurali. INCA
che da sola raccoglie la gran parte delle istanze sul
territorio della provincia: il confronto positivo e il colloquio
continuo saranno indispensabili per la buona riuscita di
ogni obiettivo che vorremo porci
43PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Il sistema INCA-CGIL
INCA si colloca all’interno del vasto sistema della CGIL, e
con i diversi attori di questo sistema intrattiene relazioni
differenti.
A LIVELLO NAZIONALE:
– Con CGIL c’è un forte legame di condivisione dei valori
che animano tutto il sistema. INCA inoltre favorisce l’ade-
sione alla CGIL
– INCA nazionale svolge funzioni di indirizzo strategico
sull’attività del patronato nel Paese. La sua relazione con i
territori è mediata dal lavoro di INCA Lombardia, che tradu-
ce le linee di indirizzo nazionali in programmazione strate-
gica declinata sul territorio.
A livello territoriale il vincolo di collaborazione e solidarie-
tà che lega INCA e il sistema CGIL è molto forte.
CGIL Lombardia lavora quotidianamente con INCA Lombar-
dia nella definizione delle politiche che guidano l’attività
del patronato in Lombardia.
Nel territorio, le Camere del Lavoro sostengono l’attività del
patronato dal punto di vista organizzativo anche coadiuvan-
dolo con il lavoro delle altre strutture sindacali e di tutela
individuale, un processo compiutamente confederale.
INCA in Lombardia lavora infatti anche con le categorie di
CGIL, nel 2010 in particolare per rappresentare le istanze
dei lavoratori disoccupati. Permane il solido rapporto di
collaborazione con SPI-CGIl. INCA in Lombardia propone
infatti con costanza ai propri utenti pensionandi l’adesione
al sindacato pensionati della CGIL; di contro, molti dei col-
laboratori volontari di INCA in Lombardia sono pensionati
dello SPI-CGIl.
L’ATTIVITà PROFESSIONALE DI INCA IN LOMBARDIA IMPLI-
CA RELAZIONI CON:
– Altri attori del sistema delle tutele, in particolare gli Uffici
immigrati e gli Uffici vertenze, cui si demandano casistiche
specifiche
– Il CAAF, e i CSF territoriali, cui si indirizzano gli utenti per
pratiche prima svolte da INCA, ma soprattutto si costruisco-
no processi completi di tutela a favore delle persone porta-
trici di bisogni che trovano risposte articolate soltanto per
effetto di una pratica di integrazione tra Servizi sempre più
necessaria.
CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
44 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Gli attori del Sistema istituzionale Fornitori
INCA in Lombardia intrattiene relazioni con molti enti ed istitu-
zioni. Si tratta in alcuni casi di una relazione “passiva”, perché
le istituzioni in questione svolgono azioni che influenzano l’at-
tività del patronato; in altri casi sono relazioni “attive”, perché
il rapporto con l’istituzione vede INCA come interlocutore diret-
to.Le relazioni passive riguardano principalmente le istituzioni
centrali, come Parlamento, Governo e alcuni Ministeri (del La-
voro e delle Politiche Sociali e della Salute), che varano norme
e regolamenti che disciplinano sia l’attività del patronato, sia
l’intero sistema delle tutele. Le relazioni attive interessano molti
soggetti: Gli enti previdenziali e assicurativi, le casse previden-
ziali, che sono per INCA controparte nella gestione di pratiche
e contenziosi; Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
e le sue strutture territoriali, perché hanno compiti di vigilanza
sull’attività svolta da INCA; Il sistema giudiziario, perché INCA
siede in giudizio con il proprio assistito dal momento che offre il
proprio patrocinio; Gli Enti Locali (ASL, Province, Comuni), con-
troparte nella gestione delle pratiche perché erogatori delle pre-
stazioni; I fondi di previdenza complementare (sia italiani che
esteri), verso i quali INCA svolge attività di patrocinio e verifica
delle prestazioni. Esse coinvolgono le unità territoriali di INCA
sul piano più operativo (di gestione delle pratiche proposte
dagli assistiti), e INCA Lombardia sul piano della verifica delle
ricadute operative di normative e regolamenti, e del negoziato
con gli Enti sulle specifiche ricadute territoriali e sul lavoro delle
strutture.
Come ogni struttura organizzata, INCA in Lombardia si av-
vale di fornitori qualificati per l’approvvigionamento delle
proprie risorse. La struttura regionale, proponendosi come
efficientatore del sistema, effettua:
– Selezione e gestione delle forniture dei materiali di consumo
– La scelta dei fornitori della formazione, perché sceglie di
ricorrere ai docenti più qualificati per gestire la specializza-
zione dei propri operatori
– La fornitura e la gestione degli strumenti informativi
necessari all’operatività, gestiti con Sintel. Per un’attivi-
tà complessa e strutturata come quella di INCA occorrono
strumenti in grado di facilitare il lavoro degli operatori e un
fornitore in grado di collaborare al meglio con le strutture:
per questo all’interno del sistema CGIL Lombardia opera
Sintel, società creata dal sistema per supportare al meglio
le strutture.
CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
45PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Il sistemaproduttivo locale
Il sistema società
Media
INCA in Lombardia si interfaccia ogni giorno con le persone,
non solo in ufficio, ma anche tramite i più comuni canali di
comunicazione oggi utilizzati, dal sito web alla carta stam-
pata.
Certamente oggi il canale preferenziale è quello telematico:
INCA Lombardia gestisce per tutto il sistema INCA in Lom-
bardia il portale www.INCA.lombardia.it, dove si possono
trovare notizie sull’attività svolta e sui progetti in corso, ag-
giornamenti normativi, news e links utili, compreso quello
alla web TV di CGIL Lombardia.
Uno sguardo attento alle tecnologie innovative, che non di-
stoglie quello rivolto alle persone che si presentano nelle
nostre sedi, alle quali il servizio su appuntamento, il col-
loquio telematico, la comunicazione informatica, vengono
proposte come opportunità di consulenza, non già come so-
luzioni obbligatorie.
INCA in Lombardia patrocina i lavoratori anche nelle azioni
contro i propri datori di lavoro, siano essi aziende private o
della Pubblica Amministrazione.
Le ragioni alla base del contenzioso sono variegate, e i
lavoratori scelgono spesso di rivolgersi al nostro siste-
ma per la competenza dei professionisti che lavorano con
INCA in Lombardia.
INCA Lombardia ritiene che la propria azioni sia rilevante per
l’intero sistema della società civile.
Parte integrante della sua attività è comprendere identificare
le situazioni di disagio che ancora non godono di tutele legali
e proporle al sistema CGIL, che, interfacciandosi con le istitu-
zioni competenti, lavora per ottenere le soluzioni legislative
necessarie, portando così benefici alla collettività intera.
CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
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CAPITOLO QUARTO
IL SISTEMADI GOVERNO
48 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO TERZO – LA RETE DELLE RELAZIONI
49PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
INCA ricopre un ruolo strategico per il perseguimento della
missione di tutto il sistema CGIl. Per questo il sistema di
governo di INCA Lombardia è fortemente legato al sistema
di governo di CGIL Lombardia.
Per INCA Lombardia, il coordinatore regionale è nomina-
to dal Comitato Direttivo della CGIL regionale su proposta
della Segreteria Regionale della CGIL d’intesa con la Presi-
denza Nazionale dell’INCA ed è responsabile della struttura
regionale. Su sua proposta il Comitato di indirizzo e di con-
trollo della CGIL Lombardia definisce la programmazione, il
riparto, gli investimenti e verifica i risultati delle strutture
INCA in Lombardia.
Il Comitato di indirizzo e di controllo della CGIL Lombardia:
– viene nominato dal Comitato Direttivo della CGIL regionale
– è composto da un segretario confederale della CGIL re-
gionale e delle Cdlt, da alcuni segretari di Federazioni di
Categoria, dal Coordinatore regionale e dai direttori di com-
prensorio dell’INCA
– definisce la programmazione regionale, la ripartizione delle
risorse e la politica degli investimenti e ne verifica i risultati.
Per le INCA comprensoriali, il direttore responsabile è no-
minato dal Comitato Direttivo della Camera del Lavoro su
proposta della Segreteria della stessa, di concerto con il co-
ordinatore regionale dell’INCA, in ottemperanza ai requisiti
professionali necessari. Il direttore responsabile gestisce
la struttura comprensoriale in relazione alle funzioni e alle
risorse ad esso assegnate. Su sua proposta, il Comitato di
indirizzo e controllo della Camera del Lavoro definisce gli
obiettivi, i programmi, il budget di previsione e verifica i
risultati.
Il Comitato di indirizzo e controllo della Camera del Lavoro:
– è nominato dal Comitato Direttivo della Camera del Lavo-
ro Territoriale
– è composto da un segretario confederale della stessa Ca-
mera del lavoro, da rappresentanti delle categorie sindaca-
li, dal direttore territoriale dell’INCA.
Il coordinatore regionale INCA è membro di diritto del Co-
mitato di indirizzo e controllo delle Camere del Lavoro.
Nel 2010 la CGIL ha apportato alcune modifiche alle proprie
delibere statutarie che disciplinano la selezione dei quadri
e dei dirigenti, prevedendo un limite massimo di durata del
mandato pari a 8 anni, anche per le figure dei direttori INCA
comprensoriali, com’era già per i Coordinatori Regionali e
per tutti gli incarichi elettivi sindacali.
IL SISTEMA DI GOVERNO
CAPITOLO QUARTO – IL SISTEMA DI GOVERNO
CREDITI
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CAPITOLO QUINTO
COMESI FINANZIA
INCAIN LOMBARDIA
52 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
COME SI FINANZIA INCAin Lombardia
INCA svolge una funzione di tutela sociale dei diritti riconosciuta e sostenuta dallo Stato italiano.
Le risorse che finanziano i patronati sono raccolte nel Fondo Patronati, che viene costituito tramite il prelievo di parte
dei contributi previdenziali versati dai lavoratori. Oggi il Fondo Patronati raccoglie lo 0,226% dei contributi previdenziali
versati per ogni lavoratore.
Il Fondo Patronati viene ripartito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra i diversi patronati secondo l’attività
svolta e misurata con un paniere di prestazioni predefinito, per sostenere i costi di gestione dell’organizzazione sia in
Italia che all’estero.
Il contributo spettante all’intero sistema INCA viene erogato a INCA Nazionale, che ha poi il compito di distribuire le risorse
alle regioni e alle sedi estere.
L’INCA regionale sulla base di criteri concordati con la CGIL e approvati dal Cric, ripartisce le risorse alle strutture territoriali.
80 per cento in Italia
9,9 per cento all’estero
8 per cento in Italia
2 per cento all’estero
FINANZIAMENTO DELL’ATTIVITà SVOLTA
CONTROLLO SEDI ALL’ESTERO: 0,1 PER CENTO
SOSTEGNO ALL’ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
53PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
54 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– WOLFANGO PIRELLI – SEGRETARIO GENERALE CGIL LECCO
Va migliorato, rafforzandolo, il rapporto tra l’INCA e le categorie, in un’ottica di una più diffusa confederalità. Si tratta di estendere le attività INCA anche attraverso una più
forte integrazione con l’attività sindacale, contrattuale e di consulenza delle categorie e dello SPI, definendo i reciproci ruoli e responsabilità, ma con un unico obiettivo, quello
di allargare la sindacalizzazione di lavoratori e pensionati.In questa ottica vanno favoriti processi di integrazione di attività e competenze tra tutti i nostri servizi, da quelli fiscali, a quelli assistenziali all’ufficio vertenze. Su questo stiamo
lavorando da oltre un anno definendo protocolli specifici nella direzione di un sistema integrato dei servizi costantemente in dialogo con le categorie e la confederazione.vanno individuate risorse finanziarie e professionali verso nuovi progetti e nuovi
investimenti a favore della necessità di dare risposte alle nuove domande di assistenza.Penso al nuovo sportello rivolto alle attività di sostegno al reddito, penso ai nuovi
bisogni sociali in particolare della parte più debole della popolazione (immigrazione, disabilità ecc..)
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
55PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– GIOVANNI SARTINI – SEGRETARIO GENERALE CGIL TICINO OLONA
Il patronato INCA con il passare del tempo, tramite l’aumento dei punteggi registrato, la presenza nel territorio e il rinnovamento quantitativo e qualitativo, ha contrassegnato il positivo lavoro svolto e ha rivestito e riveste sempre più un peso politico e organizzativo
nell’ambito della Camera del Lavoro territoriale, tale da richiedere un’attenzione particolare e un impegno di tutta l’organizzazione. A mio modo di vedere, il futuro necessiterà di un processo di socializzazione delle problematiche e di un progetto
che parte dalle opportunità di crescita che il patronato INCA mette a disposizione di tutta la CGIL, oltre ad un investimento mirato da parte della CGIL per un processo di
integrazione dei servizi della nostra organizzazione, per essere ancora più efficaci nel rispondere all’esigenza di offrire sempre maggiori tutele all’insieme delle persone che
rappresentiamo.
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
56 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Il sistema INCA offre servizi che, solo in parte, vengono rimborsati dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
tramite la ripartizione del contributo destinato ai patronati.
Per questo INCA non vive solo delle risorse ad essa destinate per legge: è il vincolo di solidarietà forte e continuativo con il
sistema CGIL che garantisce al patronato le risorse per svolgere la propria attività ordinaria, di progettazione, formazione
e miglioramento.
Il funzionamento delle sedi INCA in Lombardia è garantito anche dalle singole Camere del Lavoro in cui il patronato opera:
questo significa che INCA non stila un proprio bilancio, ma solo un rendiconto economico di entrate e di spese che conflui-
sce poi nel bilancio delle stesse Camere del Lavoro.
Anche nella rappresentazione delle risorse economico finanziarie abbiamo voluto restituire un quadro di sistema, aggre-
gando i dati dei rendiconti di INCA Lombardia e di tutte le 14 sedi comprensoriali.
Nella rappresentazione aggregata sono state debitamente considerate (ed eventualmente corrette) le cosiddette “partite
infragruppo” .
Partite infragruppo Le partite infragruppo sono risorse finanziarie che, in un grup-
po di soggetti che fanno capo ad un medesimo sistema finanziario (tipicamente
un gruppo), possono comparire due volte (l’una volta sottoforma di ricavi e l’altra
sotto forma di costi). Per una corretta rappresentazione consolidata devono essere
individuate ed elise.
1. LE ENTRATE E LE SPESE
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
57PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
TOTALE ENTRATE
Contributi ordinari
Contributi straordinari
Contributi volontari
e liberalità
Contributi e proventi
diversi
TOTALE SPESE
Personale
Consulenti e collaboratori
Rimborsi per viaggi e
trasferte
Formazione, promozione
Spese generali
Contributi a strutture
9.508.495 EURO
8.887.885 Euro
(93% delle entrate)
371.612 Euro
(4% delle entrate)
53.881 Euro
(1% delle entrate)
195.177 Euro
(2% delle entrate)
9.115.147 EURO
7.017.585 Euro
(77% delle spese)
515.135 Euro
(6% delle spese)
208.513 euro
(2% delle spese)
124.612 Euro
(1% delle spese)
846.087 Euro
(10% delle spese)
403.215 Euro
(4% delle spese)
Sono i fondi erogati dal Ministero del Lavoro a seguito della rendi-
contazione dell’attività svolta dal patronato
Sono risorse aggiuntive canalizzate direttamente dalla struttura nazionale;
si tratta di una contribuzione straordinaria a sostegno dell’attività di servizio
Sono donazioni spontanee fatte principalmente dagli utenti
Sono principalmente contributi erogati da altre categorie della CGIL
a INCA, cui aggiungere contributi provenienti dagli enti locali. La
voce comprende inoltre gli interessi attivi sui depositi
Sono tutti i costi sostenuti per la remunerazione del personale dipenden-
te, compresi assicurazione e buoni pasto
Comprendono i costi legati alla remunerazione dei consulenti medici e
legali e i rimborsi dovuti ai collaboratori volontari
Comprendono i costi per le trasferte rimborsate sia ai dipendenti che
volontari, che viaggiano per lo svolgimento delle proprie attività e per
partecipare a corsi di formazione
Sono i costi sostenuti per l’organizzazione dei corsi di formazione e per
le iniziative di comunicazione
Sono le spese di funzionamento generale della struttura
Questa voce interessa solo il bilancio di INCA Lombardia. Si tratta di
costi di gestione per diverse attività sostenuti dalla struttura regionale
in favore del sistema territoriale
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
58 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– MASSIMO MARCHINI – SEGRETARIO GENERALE CGIL MANTOVA
Ritengo opportuno evidenziare che tra i motivi che hanno
prodotto l’incremento dell’attività, ci siano le scelte organizzative
della Camera del Lavoro e la indubbia e riconosciuta qualità
dei nostri operatori. La Camera del Lavoro, in questi anni, ha
strategicamente indicato come obbiettivo politico organizzativo
il presidio del territorio, al punto che la presenza degli operatori
dell’INCA e dei collaboratori SPI- INCA copre 67 Comuni su 70,
oltre ad un ulteriore numero di permanenze nelle frazioni dei
Comuni più importanti e nei quartieri della città.
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
59PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– DOMENICO CAMPAGNOLI – SEGRETARIO GENERALE CAMERA DEL LAVORO LODI
Un bilancio sommario ci dice che dal punto di vista quantitativo
e di buone pratiche, le cose sono giudicabili positivamente;
dal punto di vista dell’aggressione territoriale, nonché
dell’aggressione delle problematiche emergenti, servirebbe
invece un salto qualitativo sia sul merito che sull’organizzazione.
Un miglioramento, che partendo dal “centro”, si diramasse
poi nei più lontani punti organizzativi, fornendo quindi, anche
tramite informazioni (NEWS-INCA) e formazione di responsabili e
di “filtri”, funzioni più ampie e più adeguate ai mutamenti sociali
del territorio.
CAPITOLO QUINTO – COME SI FINANZIA INCA IN LOMBARDIA
CAPITOLO SESTO
INCA IN
LOMBARDIA
62 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
INCA IN LOMBARDIA
In media, INCA in Lombardia ha una sede di riferimento
ogni 21 mila persone circa.
Nel sistema INCA in Lombardia lavorano 486 persone.
Le persone sono le risorse più importanti per il sistema di
INCA in Lombardia: parte integrante del lavoro degli INCA
lombardi è favorire la crescita professionale e il coinvolgi-
mento dei propri operatori, così che gli utenti percepiscano
che davanti a loro siede una persona che sta dalla loro parte
con competenza e autorevolezza professionale.
1 coordinatore regionale
4 lavoratori dipendenti uomini
2 lavoratrici dipendenti donne
1 consulente informatico
Cristiana Brambilla – Coordinatore medico
Roberta Palotti – Coordinatore legale
8 direttori e 6 direttrici provinciali
58 lavoratori dipendenti uomini
123 lavoratrici dipendenti donne
161 collaboratori volontari
62 collaboratrici volontarie
30 consulenti medici
28 consulenti legali
LO STAFF DI INCA LOMBARDIA LO STAFF DI INCA SUL TERRITORIO
CAPITOLO SESTO – INCA IN LOMBARDIA
63PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
HIGHLIGHTS
CAPITOLO SESTO – INCA IN LOMBARDIA
le persone che lavorano per INCA in Lombardia, di cui:202 lavortori dipendenti, 223 volontari e 61 consulenti.
le sedi
le permanenze
le giornate di formazione erogate
i giorni/uomo di formazione per le nostre persone
le pratiche aperte nel 2010
pratiche chiuse con il riconoscimento del diritto
486
85
366
63
1028
223.439
153.223
64 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO SESTO – INCA IN LOMBARDIA
65PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO SESTO – INCA IN LOMBARDIA
66 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– CRISTIANA BRAMBILLA – COORDINATORE MEDICI LEGALI INCA LOMBARDIA
Lavoro con INCA in Lombardia da più di 20 anni. Per me significa contribuire ad un prezioso impegno: assistere i lavoratori e gli invalidi, fornendo sempre un servizio di grande qualità. Continuo a lavorare con INCA perché
ritengo che la tutela del lavoratore e del cittadino in stato di bisogno debba continuare a passare attraverso i patronati, che oggi rappresentano, almeno secondo me,
l’unico vero strumento di protezione sociale
CAPITOLO SESTO – INCA IN LOMBARDIA
67PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO SESTO – INCA IN LOMBARDIA
– DAVIDE OTTINI – OPERATORE INCA PAVIA
Lavorare per l’INCA CGIL significa mettere in campo tutta la propria passione, competenza e professionalità per garantire la tutela dei diritti individuali di lavoratori e pensionati. E’ più che un (grande) lavoro, è una vocazione politica e
civile di grandissimo impatto ed aiuto per le vite delle tantissime persone che si rivolgono a noi.
CAPITOLO SETTIMO
LE ATTIVITàDI INCA
IN LOMBARDIA
70 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
71PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– MAURO PARIS – COORDINATORE INCA LOMBARDIA
Questo, principalmente, significa «buone pratiche»: la capacità di
innovare la nostra azione in relazione al mutare dei bisogni delle persone
che tuteliamo.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
72 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
1. INCA LOMBARDIAQualità per tutto il sistema
La struttura regionale di INCA svolge un ruolo fondamenta-
le per la crescita delle competenze professionali in favore
del personale degli INCA comprensoriali, e per l’incremento
continuo della qualità del servizio a favore dei lavoratori e
dei cittadini.
Fornire un servizio di qualità significa non perdere mai di
vista il contesto di riferimento. Soprattutto in Italia, dove
il riconoscimento dei diritti spesso è poco immediato per
il cittadino, perché deriva dalla valutazione combinata di
numerose disposizioni di legge in continua evoluzione.
Inoltre, significa garantire alle persone che ce lo chiedono,
assistenza gratuita, in tempi rapidi, di alto profilo profes-
sionale.
INCA Lombardia ha scelto diversi strumenti per governare il
continuo mutare dello scenario:
– la formazione tecnica continua
– la condivisione delle conoscenze: lavorare in rete consen-
te di lavorare meglio
– la comunicazione
– la centrale acquisti
– l’innovazione di sistema: il bilancio sociale.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
73PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
La formazione del sistema INCA in Lombardia
Nel 2010 INCA Lombardia ha organizzato 63 giornate di formazione, totalizzando 1028 giornate/uomo di formazione in
aula a favore di quadri, funzionari e collaboratori volontari di INCA.
A queste si aggiungono le ore di aggiornamento organizzate dalle strutture di livello territoriale. In 9 dei 14 territori infat-
ti, i direttori organizzano incontri (generalmente mensili) con lo staff, per l’aggiornamento su specifici temi o normative di
nuova emanazione: si tratta di 113 persone coinvolte per 44 ore annue in media.
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE COMPLESSIVO
4
1
1
39
3
10
5
63
41
11
4
492
121
202
4
875
2
0
2
105
4
38
2
153
GIORNATEDI FORMAZIONE EROGATE
ARGOMENTO DEL CORSODIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMO DI FORMAZIONE FRUITE
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
74 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Inca Lombardia ha perfezionato in questi anni un modello
per la formazione straordinariamente efficace.
La fase di programmazione vede il coinvolgimento di spe-
cialisti dei diversi settori dello staff regionale, dei dirigenti
delle strutture provinciali e, più recentemente, degli spe-
cialisti di tali strutture.
Il processo formativo si svolge secondo un format ormai am-
piamente collaudato che prevede:
– una fase propedeutica, nella quale vengono messi a di-
sposizione del corsista i materiali didattici e i testi anali-
tici; le persone entrano in confidenza con i nuovi contenuti
e si formano un’idea della materia, disponendo in ufficio
dell’accesso via web al materiale predisposto per il corso,
organizzato in un ipertesto
– il lavoro d’aula, nel corso del quale ricevono dai Tutor
le linee guida per l’approccio all’argomento e la corretta
descrizione del sistema normativo da studiare. Vengono
quindi messi a disposizione i materiali didattici (norme,
giurisprudenza, test, esercitazioni) che sono oggetto prima
di lavori individuali o di gruppo, quindi di condivisione ple-
naria. Infine, i corsisti contribuiscono al miglioramento e
all’implementazione dell’ipertesto, a favore di chi seguirà
sullo stesso banco, e del perfezionamento del materiale di-
dattico
– l’utilizzo degli strumenti elaborati nell’attività quotidia-
na. Tornato al lavoro in ufficio, il corsista utilizza l’ipertesto
come strumento di lavoro per la consulenza; questa moda-
lità limita positivamente la dispersione delle conoscenze
acquisite, perché consente di ritrovare i contenuti, organiz-
zati nella medesima forma praticata per l’apprendimento.
Tutto ciò, si svolge nel rispetto di alcune linee guida didat-
tiche fondamentali.
Si tratta peraltro di linee comuni alla filosofia Kaizen, una
metodologia giapponese di miglioramento continuo, passo
a passo, che coinvolge l’intera struttura organizzativa.
La formazione di INCA in Lombardia vuole sempre più orien-
tarsi ad un principio fondamentale, secondo il quale il risul-
tato di una attività, in un sistema complesso come INCA, è
tanto più positivo quanto più coinvolge chi lavora diretta-
mente ai processi di tutela. Secondo questa logica, i percor-
si didattici proposti da INCA Lombardia si propongono non
tanto di insegnare, piuttosto di insegnare a imparare, e a
mettere in comune i miglioramenti possibili che ciascuno
intuisce come utili per il proprio lavoro.
La tecnologia web, evidentemente, consentendo di produr-
re e di mettere a disposizione molti materiali in continuo
miglioramento e costantemente aggiornati, mantiene un
ruolo fondamentale.
Ipertesto è un insieme di documenti messi in relazione tra loro tramite parole chia-
ve. Alle parole chiave sono associati ulteriori documenti utili alla gestione dell’at-
tività: può trattarsi di riferimenti a testi di legge o circolari, modulistica specifica o
argomenti trattati in altri corsi.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
75PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
LA FORMAZIONE OLTRE IL SISTEMA: I CORSI ECM
Dal 2005 il Coordinamento Medico di INCA Lombardia or-
ganizza corsi di aggiornamento ECM accreditati, rivolti ai
medici che lavorano nel settore della Medicina Legale del
Lavoro e della Medicina Generale di base.
Lo scopo è fornire aggiornamenti chiari sulle attività medi-
co-legali di tipo previdenziale e assistenziale che vengono
richieste al medico “di famiglia” (come documentazione e
certificati necessari alla richiesta della pensione di invali-
dità), e, soprattutto, quello di condividere le nuove eviden-
ze scientifiche che hanno implicazioni medico-legali.
Nel 2010 sono stati organizzati tre corsi, gestiti dal Coordi-
namento Medico di INCA Lombardia in collaborazione con
l’Università degli Studi di Pavia:
– due corsi dedicati a medici specialisti in Medicina Legale
e del Lavoro. “Il rachide dimenticato, sede di infortunio e
malattia professionale” e “Algodistrofia: aspetti medico-
legali” i titoli delle due giornate di formazione
– una giornata per i medici di base, dedicata a “La certifi-
cazione medica: aspetti medico-legali. Il certificato di inva-
lidità civile e il certificato di malattia”.
Da alcuni anni inoltre, il coordinatore medico di INCA CGIL
Lombardia organizza, presso la Scuola di Specialità in Me-
dicina del Lavoro dell’Università Statale di Milano, alcuni
seminari (della durata totale di 8 ore) dedicati agli specia-
lizzandi del 4° anno. L’obiettivo è far conoscere l’attività di
Patronato e approfondire una tematica di particolare rilie-
vo, diversa ogni anno. Nel 2010 si è trattato del ruolo del
Medico Competente nei giudizi di idoneità lavorativa dopo
infortunio sul lavoro o malattie professionale.
Corsi ECM Sono i percorsi di Educazione Continua in Medicina, previsti per tutto il
personale professionale del settore medico per garantire l’aggiornamento continuo.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
76 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
La condivisionedelle conoscenze La comunicazione
La condivisione di problematiche e conoscenze rappresenta
per il sistema INCA in Lombardia un valore.
Gli operatori sono componenti di una community professio-
nale, perché la condivisione dei problemi e delle soluzioni
comporta risultati più efficienti, tempi rapidi per la distri-
buzione delle soluzioni, e garantisce quindi un servizio mi-
gliore.
I risultati che derivano dall’esperienza di rete hanno con-
dotto INCA in Lombardia a investire su strumenti di condivi-
sione delle conoscenze e di definizione dei contenuti degli
strumenti di lavoro, anche con forme di partecipazione più
avanzate.
Tutto il materiale tecnico di INCA Lombardia è condiviso
sul web nell’ipertesto della formazione. Inoltre dal porta-
le www.inca.lombardia.it e dalla webTv di CGIL Lombardia,
tutti possono accedere a clip, video e filmati sulla sicurezza
del lavoro, sulle buone pratiche promosse dalle strutture
provinciali, sui servizi.
INCA Lombardia collabora alla promozione di iniziative per
favorire lo sviluppo e la riforma della legislazione sociale
anche tramite la divulgazione di studi e ricerche in materia
di diritti sociali.
Tra le iniziative editoriali più importanti e di supporto
scientifico ricordiamo i “Quaderni di medicina legale” che
raccolgono svariate guide e manuali di approfondimento su
tematiche specifiche.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
77PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
INCA Lombardiacome centrale acquisti
Innovazione di sistema:il bilancio sociale
La qualità del sistema passa anche attraverso l’efficienza
nell’utilizzo delle risorse e degli approvvigionamenti. Per
questo INCA Lombardia, proponendosi come motore di ef-
ficienza del sistema, si occupa della selezione e della ge-
stione delle forniture dei materiali di consumo di tutto il
sistema INCA in Lombardia.
INCA Lombardia inoltre, segue la fornitura e garantisce la
gestione degli strumenti informativi necessari all’operativi-
tà grazie alla partnership con Sintel. Per un’attività comples-
sa e strutturata come quella di INCA occorrono strumenti in
grado di facilitare il lavoro degli operatori e un fornitore in
grado di collaborare al meglio con le strutture: per questo
all’interno del sistema CGIL Lombardia opera Sintel, società
creata dal sistema per supportare le strutture secondo gli
orientamenti organizzativi di CGIL Lombardia.
Anche se svolta nel 2011, l’attività di promozione e coordi-
namento del bilancio sociale merita un accenno.
Qualificare il sistema significa per INCA Lombardia pro-
grammare, formare, comunicare e gestire il rinnovamento.
Insieme a CGIL Lombardia, INCA Lombardia ha deciso di
intraprendere il percorso di rendicontazione sociale per ri-
flettere una volta di più sul ruolo del patronato nell’attuale
sistema di welfare e sul processo di rinnovamento politico
operativo che sta vivendo. INCA Lombardia ha ritenuto in-
dispensabile per questa attività coinvolgere tutto il sistema
di INCA in Lombardia, proponendosi come coordinatore del
processo e promotore di soluzioni comuni di qualità.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
78 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– ALESSANDRO TARPINI – SEGRETARIO GENERALE CGIL COMO
Ricordo il mio primo giorno di lavoro.I patronati erano allora luogo di definizione, quasi esclusiva, di
pratiche di pensione, e poco altro.Oggi, dopo 25 anni, abbiamo assistito a una vera e propria mutazione
genetica del ruolo, del peso e della funzione di tutte le strutture di tutela individuale.
2. I SERVIZI DI INCA IN LOMBARDIA
INCA offre consulenza qualificata e assistenza gratuita alle persone che devono ottenere prestazioni di assistenza e previ-
denza dagli enti previdenziali e assicurativi.
Nel 2010 INCA in Lombardia ha aperto oltre 223.439 pratiche, e ne ha chiuse entro la fine dell’anno 153.223 con esito positivo.
INCA considera definita positivamente una pratica quando essa conclude il proprio iter amministrativo, dando riscontro
positivo alle richieste dell’assistito. L’esito negativo si riscontra invece quando la pratica conclude il proprio iter ammini-
strativo, ma la prestazione richiesta dall’assistito non viene riconosciuta.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
79PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZECAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
80 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
La differenza considerevole tra il numero di pratiche aperte e
chiuse è principalmente legata al mancato rispetto dei tempi
dell’iter amministrativo da parte degli enti competenti.
Da molti anni si era consolidato in Lombardia un quadro di
ritardi modesti, o meglio, di tempi inferiori ai massimi di
legge; in alcuni casi si tratta di tempi piuttosto contenu-
ti (circa 1-3 mesi nel caso delle prestazioni a sostegno del
reddito); in altri le risposte sono attese dopo diversi mesi,
come nel caso delle invalidità civili. Ulteriori ritardi deriva-
no poi dalla recente adozione della nuova procedura tele-
matica per la gestione degli accertamenti sanitari.
Rispetto al 2009, il sistema INCA in Lombardia ha registra-
to un considerevole aumento delle pratiche gestite, a causa
della combinazione di due fattori esterni:
– l’imposizione da parte dell’INPS dell’obbligo di trasmis-
sione in via telematica della domanda di accertamento
dell’invalidità civile
– gli effetti sul territorio della crisi occupazionale, che ha
portato ad un aumento molto consistente delle domande di
disoccupazione.
Questi fattori hanno pesato notevolmente sulla gestione
degli uffici, richiedendo alle strutture territoriali INCA e a
tutti i collaboratori uno sforzo organizzativo rilevante per
poter continuare ad assistere al meglio l’utenza.
Nel 2011, a causa dell’obbligo di invio telematico delle pra-
tiche di disoccupazione, il problema si è acuito, richieden-
do di attuare soluzioni organizzative rilevanti; INCA Lom-
bardia sta lavorando, anche grazie al contributo di CGIL
Lombardia, ad un programma di supporto alle necessità di
riorganizzazione degli uffici.
A coloro che hanno richiesto assistenza con l’apertura di
una pratica si aggiungono le persone che si sono recate
presso gli uffici INCA per richiedere informazioni o notizie
che non necessitano di una formale apertura pratica.
Oltre alla gestione delle pratiche di seguito dettagliate,
INCA in Lombardia offre, tramite la propria rete di profes-
sionisti, attività di patrocinio legale alle persone che devo-
no far valere il proprio diritto affrontando i diversi gradi di
giudizio previsti dal sistema giuridico italiano.
Questa attività è soggetta al solo versamento di un contri-
buto minimo (circa 150 euro) alle spese processuali da par-
te della persona assistita.
L’attività di INCA in Lombardia non si esaurisce però nella
gestione dell’attività tipica del patronato: i diversi territori,
in relazione alle proprie caratteristiche socio demografiche,
organizzano iniziative e servizi personalizzati collaborando
con le Camere del Lavoro e le categorie della CGIL ad inizia-
tive locali di servizio e informazione. Per essere sempre più
vicini alle esigenze di pensionati e lavoratori.
Tutte le iniziative e i servizi svolti nel 2010 sono dettagliati
nelle schede dedicate ai singoli territori.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
81PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– MAURO PARIS – COORDINATORE INCA LOMBARDIA
2010: emergenza disoccupazione.Nei primi 4 giorni di apertura abbiamo raccolto in Lombardia 772 domande di disoccupazione e
mobilità. Tra gennaio e novembre, le ore di cassa integrazione in Lombardia sono state più di 296
milioni: l’equivalente di 174.056 lavoratori a zero ore. Oggi progettiamo sportelli dedicati alle
persone in difficoltà occupazionale
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
82 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Invalidità civile
In Italia le persone che non si trovano nelle condizioni fi-
siche di poter lavorare e che non hanno i mezzi necessari
al proprio mantenimento e all’assistenza necessaria hanno
diritto a essere aiutati allo Stato.
Tramite il riconoscimento della pensione di invalidità, l’Ita-
lia tutela la dignità delle persone che non possono adegua-
tamente provvedere alle proprie necessità.
La normativa italiana suddivide gli invalidi civili in diverse
categorie, e le norme che regolano il riconoscimento di que-
ste provvidenze sono particolarmente complesse: per que-
sto INCA ha sempre rappresentato un solido punto di riferi-
mento per tutte le persone che intendevano farne domanda.
Il procedimento per il riconoscimento dell’invalidità richie-
de generalmente diversi mesi, perché prevede il coinvolgi-
mento di due enti pubblici:
– l’INPS che deve istruire la pratica e, a seguito della valuta-
zione medica, procedere alla liquidazione della prestazione
– l’ASL competente, cui viene affidata la valutazione delle
condizioni sanitarie della persona.
Dal primo gennaio 2010 il numero di pratiche di invalidità
civile aperte da INCA in Lombardia è più che raddoppiato, a
causa dell’imposizione da parte dell’INPS dell’invio telema-
tico della domanda.
Sebbene ogni cittadino possa autonomamente provvedere
all’invio della domanda tramite il portale INPS, la presa in
carico della pratica da parte di INCA rappresenta la certezza
di un’assistenza professionale qualificata.
Tra tutte le pratiche svolte dall’INCA, le richieste di invali-
dità civile sono certamente quelle che più frequentemente
ottengono un esito negativo, ovvero l’INPS non ritiene che
il richiedente sia in possesso dei requisiti necessari all’ero-
gazione della pensione di invalidità civile. Questo risultato
dipende generalmente dalla discordanza di opinione sulle
condizioni di invalidità del richiedente tra il medico dell’as-
sistito e la commissione medica dell’ASL.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
83PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Controllo delle posizioni assicurative
Su tutti i lavoratori incombe l’obbligo di assicurarsi, versan-
do contribuzione previdenziale agli enti competenti, contro
gli eventi che possano causare interruzioni dell’attività la-
vorativa, e per accedere inoltre alla pensione alla conclusio-
ne della vita attiva.
Il versamento dei contributi deve essere fatto in prima perso-
na per imprenditori e lavoratori autonomi, mentre è fatto dal
datore di lavoro per i lavoratori dipendenti e parasubordinati.
È quindi importante per tutti effettuare periodicamente un
controllo sulla regolarità dei contributi versati durante la
propria vita lavorativa (quindi, la propria posizione assicu-
rativa), in modo da poter programmare correttamente l’ac-
cesso alla pensione.
In questo ambito le principali attività di INCA in Lombardia
riguardano:
– la verifica della correttezza dei versamenti effettuati dal
datore di lavoro e di eventuali maggiorazioni contributive
– il recupero della contribuzione omessa da parte dei datori
di lavoro
– la verifica delle opportunità di accredito della contribu-
zione figurativa come nei casi di maternità, malattia, infor-
tunio, disoccupazione, servizio militare, donazioni sangue
– l’opportunità di riscattare la laurea o i congedi parentali
– le ricostruzioni di carriera, le totalizzazioni e ricongiun-
zioni contributive.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
84 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Assistenza ai migranti
I flussi migratori sono certamente un elemento consistente
del cambiamento socio-economico che ha investito il nostro
Paese in questi decenni, e la Lombardia è certamente una
delle regioni italiane maggiormente interessate da questo
fenomeno.
Le istituzioni italiane hanno, nel tempo, promosso misure
volte a regolarizzare la posizione di lavoratori stranieri irre-
golari, per garantire sia la sicurezza del datore di lavoro sia
la tutela del cittadino straniero nel nostro Paese.
Nel biennio 2006- 2007, INCA ha sottoscritto in questa ma-
teria due protocolli d’intesa:
– con il Ministero dell’Interno in materia di rilascio e rinno-
vo di Permesso e Carta di Soggiorno
– con il Ministero della Solidarietà sociale in materia di ri-
congiungimento familiare.
Oggi INCA nel suo complesso assiste:
– i datori di lavoro che chiedono la regolarizzazione di un
proprio lavoratore straniero
– gli immigrati regolari che devono rinnovare il proprio per-
messo di soggiorno
– gli immigrati regolari che vogliono essere raggiunti in Ita-
lia dalla propria famiglia, proponendosi come interlocutore
degli enti competenti (in particolare Questura e Prefettura).
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
85PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Pensioni
La pensione è un diritto di tutti i lavoratori che hanno con-
cluso la propria attività lavorativa.
Hanno diritto alla pensione poi i soggetti inabili al lavoro, i
superstiti di persone titolari di un trattamento previdenzia-
le (che ottengono la cosiddetta “reversibilità”) e gli anziani
che, per legge, risultano sprovvisti di altri mezzi idonei al
proprio sostentamento (cui è destinato l’assegno sociale).
La normativa in tema previdenziale nel nostro Paese è da
sempre particolarmente articolata, così come spesso risul-
tano poco immediate le vie amministrative necessarie al
riconoscimento del diritto alla pensione da parte degli enti
competenti.
INCA svolge per i propri assistiti:
– la verifica preventiva dell’importo presunto della pensione
– in caso di più opzioni pensionistiche, la consulenza nella
valutazione della soluzione più conveniente
– la correttezza dell’importo della pensione percepita, pro-
ponendo, qualora opportuno, domanda di ricalcolo del trat-
tamento all’ente erogatore.
Per il sistema INCA in Lombardia assistere il cittadino nella
richiesta della pensione a tutti gli enti previdenziali compe-
tenti, sia italiani che esteri, è da sempre una delle attività
più rilevanti. Oggi, alla previdenza pubblica, si aggiunge
l’assistenza sulle prestazioni previste dalle forme di previ-
denza complementare.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
86 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Prestazioni a sostegno del reddito
La normativa italiana prevede alcune prestazioni volte a
sostenere il reddito dei lavoratori che reggono carichi fami-
gliari o che si trovano in condizioni occupazionali precarie.
Si tratta principalmente degli assegni al nucleo familiare,
della mobilità e dell’indennità di disoccupazione.
Gran parte delle pratiche aperte in questo ambito nel 2010
si riferisce all’indennità di disoccupazione in tutte le sue
declinazioni: molti lavoratori hanno dovuto ricorrere a que-
sto istituto a causa della crisi economico-finanziaria che ha
colpito anche l’Italia, causando la chiusura di attività com-
merciali e la perdita di molti posti di lavoro.
L’aumento considerevole di domande di disoccupazione ri-
spetto agli anni precedenti ha creato difficoltà organizzati-
ve importanti presso tutti gli uffici di INCA in Lombardia.
Sebbene sia stato un percorso faticoso (dato confermato
anche dall’attività svolta nel 2011), il sistema INCA in Lom-
bardia è particolarmente orgoglioso dei risultati raggiunti
nel 2010, perché grazie alla propria struttura è riuscito a
dare assistenza ad un numero particolarmente ampio di la-
voratori.
Per risolvere le difficoltà create da questa attività, che non
rientra tra quelle riconosciute dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali ai fini della determinazione del finan-
ziamento, INCA in Lombardia ha ricevuto ampio sostegno
da CGIL Lombardia, con la quale sta valutando le soluzioni
organizzative più consone.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
87PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Ricostituzioni
Chiedere la ricostituzione della pensione vuole dire chie-
dere agli Enti Previdenziali di ricalcolare l’importo del
trattamento pensionistico attualmente riconosciuto, in
considerazione di contributi versati, ma non già utilizzati
per il calcolo.
Tale modifica può avvenire per:
– contributi pregressi, ovvero per contributi versati dal
lavoratore durante la propria carriera lavorativa, ma non
correttamente considerati dall’ente erogatore in fase di li-
quidazione della pensione
– un diverso riconoscimento o utilizzo della contribuzione
versata ai fini della misura della pensione
– supplemento, ovvero per contributi versati dal lavoratore
successivamente al momento della liquidazione della pen-
sione, perché il pensionato ha deciso di proseguire la pro-
pria attività lavorativa.
Le ricostituzioni dovrebbero essere proposte spontanea-
mente dagli enti previdenziali, ma questo non avviene quasi
mai.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
88 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Infortuni e Malattie professionali
Nel nostro Paese lavorare è un diritto e un dovere di tutti
coloro che sono nelle condizioni di poterlo fare. Svolgere il
proprio lavoro in condizioni di sicurezza adeguate è un di-
ritto altrettanto importante, che la normativa italiana tutela
da molti anni.
Il lavoratore è tutelato dall’INAIL , che garantisce copertura
per:
– gli infortuni, che si sono verificati nello svolgimento
dell’attività lavorativa, ma anche nel tragitto percorso dal
lavoratore per recarsi al lavoro o tornare verso casa
– per le malattie professionali, ovvero patologie che trova-
no origine nella tipologia di attività svolta, per esempio per
aver lavorato in condizioni ambientali non idonee o per aver
dovuto trattare materiali insalubri senza le dovute e oppor-
tune precauzioni.
INCA mette a disposizione dei propri assistiti una rete qua-
lificata di avvocati e di medici-legali e del lavoro. Indagan-
do sulle condizioni di salute del lavoratore e sulle caratteri-
stiche della sua attività lavorativa, è possibile identificare
le patologie riconducibili alle mansioni svolte, e richiedere
quindi un congruo indennizzo.
La prassi amministrativa dell’INAIL prevede che ad ogni
caso patrocinato di INCA vengano associate tante istanze
quante sono le prestazioni e i benefici teoricamente conse-
guibili.
In esito alla procedura, soltanto le pratiche corrispondenti
alle prestazioni effettivamente conseguite per il lavoratore,
si concludono favorevolmente, con una chiusura quindi “po-
sitiva” del caso. Questo spiega la ragione della dissonanza
numerica tra il numero delle istanze avviate e quello delle
pratiche positive.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
89PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Voucher Conciliazione
Sono uno strumento di sostegno al reddito messo a dispo-
sizione dalla Regione Lombardia, di cui possono usufruire
i lavoratori in cassa integrazione che partecipano al pro-
gramma “Dote Lavoro”.
La crisi economica e la conseguente emergenza disoccupa-
zione hanno stimolato le istituzioni a creare strumenti di
riqualificazione dei lavoratori per favorire efficacemente
il reinserimento lavorativo. Dote Lavoro propone ai lavora-
tori cassaintegrati un programma di formazione individua-
le personalizzato volto a migliorare le proprie competen-
ze. Non dimenticandosi, però, che anche in questo periodo
il lavoratore deve avere un reddito che gli consenta di vi-
vere.
Per le famiglie delle persone impegnate in questo percor-
so, la Regione Lombardia mette a disposizione dei buoni
mensili da spendere presso operatori accreditati:
– i buoni servizi (del valore di 250 euro mensili) servono
per servizi per la prima infanzia, baby sitting, accompa-
gnamento figli minori (fino a 14 anni), assistenza domici-
liare, presso gli operatori accreditati
– i buoni acquisto (del valore di 100 euro mensili ) sono da
utilizzare per l’acquisto dei beni di prima necessità (come
alimentari o abbigliamento).
I lavoratori che ne hanno diritto possono usufruire dei
buoni per un periodo massimo di 10 mesi. INCA in Lombar-
dia ha dedicato tempo e risorse nel 2010 a questa attività:
il numero di pratiche aperte, infatti, non tiene conto delle
molte consulenze fatte ai singoli lavoratori che, intenden-
do avvalersi di questo strumento, hanno voluto verificare
la propria compatibilità con i requisiti richiesti da Regione
Lombardia.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
90 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
Le altre attività di INCA in Lombardia
Si tratta di pratiche che non trovano una collocazione specifica all’interno delle categorie precedentemente elencate.
La sua consistenza più o meno importante all’interno dei diversi comprensori dipende dalle modalità di classificazione
utilizzate dagli operatori, certamente uniformi all’interno del medesimo comprensorio ma talvolta difformi nei diversi
territori.
Si tratta tuttavia di una voce residuale, pari al 2,9% circa delle pratiche svolte in Lombardia.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
91PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– MAURIZIO LAINI – SEGRETARIO GENERALE CGIL MONZA E BRIANZA
Una signora in attesa di avvicinarsi allo sportello mi ha detto: «C’è da aspettare, ma almeno qui mi fanno le cose giuste». Va conservata e valorizzata
quella quota di valore aggiunto che il servizio dell’INCA rappresenta: non solo pratiche fredde, ma la sicurezza che chi sta di là dallo sportello
sta dalla tua parte.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
92 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– S.P. – DETENUTO CASA CIRCONDARIALE DI MONZA
Caro Patronato,
voglio ringraziarvi immensamente per il lavoro che avete svolto. Sono e sarò
sempre riconoscente per l’aiuto che mi avete dato.
Scusatemi per la mia insistenza, ma, non vedendo arrivare nessuna comunicazione
da parte dell’INPS nei mesi immediatamente successivi al nostro colloquio, ho
pensato che anche questa volta nessuno voleva aiutarmi. Invece non è stato così:
grazie a voi ora prendo una pensione di vecchiaia. In carcere siamo privi di ogni
libertà, avere la possibilità di incontrare persone squisite come voi, è l’unica
soddisfazione che ci rimane. Spero di venire al più presto nei vostri uffici di Monza
per ringraziarvi di persona. Grazie a voi ora posso permettermi di fare la spesa e
non essere costretto a dipendere da quello che ci viene passato dal carcere. Grazie.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
93PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– ENNIO – PENSIONATO LAVORATORE DI MANTOVA
Dopo un attento esame della situazione, INCA inoltra all’INPS una domanda di
ricostituzione per recuperare quanto nel corso degli anni precedenti mi era stato
trattenuto.
In meno di due mesi mi sono visto recapitare un prospetto con un rimborso a
credito di oltre 9mila euro.
Di tutto questo, parte del merito deve essere attribuito agli operatori del patronato,
che non si sono accontentati di dirmi che non avevo diritto al supplemento, ma
hanno voluto rivedere tutta la mia posizione assicurativa.
Di questo sono loro grato.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
94 PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– F.A. – LAVORATORE DI MANTOVA
Grazie all’intervento di INCA ho ottenuto il riconoscimento
delle malattie professionali, la liquidazione del danno
biologico, la ricollocazione lavorativa nella stessa azienda,
cambiando mansione, e il pagamento dei periodi di assenza
per indennità temporanea, comprese le successive ricadute.
Per quanto mi è successo non posso che riconoscere
al patronato INCA una professionalità e disponibilità
encomiabile.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
95PARTE PRIMA - INCA IN LOMBARDIA: UN SISTEMA DI COMPETENZE
– LUIGI BRESCIANI – SEGRETARIO GENERALE CGIL BERGAMO
Il servizio che eroghiamo è buono, ma non bisogna fermarsi.
Occorre continuare ad investire sul decentramento del
servizio, sulla formazione del personale, non solo di natura
tecnica, ma anche di relazione.
CAPITOLO SETTIMO – LE ATTIVITà DI INCA IN LOMBARDIA
96 UN’APERTURA SUL 2011
UN’APERTURA SUL 2011
Il 2011 ha proposto molte tensioni organizzative.
Il forte incremento della domanda di tutela per le prestazioni a sostegno del reddito ha condizionato negativamente tutte
le attività di INCA in Lombardia.
Pensioni, invalidità civile e tutela dell’immigrazione, risentono in parte di fattori tendenziali dello scenario sociale e
legislativo (quali ad esempio revisioni normative, stabilizzazione dei flussi migratori, ottimizzazione delle prassi di accer-
tamento dell’invalidità civile), anche se sono soprattutto gli effetti della crisi occupazionale ad impattare sulle risorse di
INCA in Lombardia.
Al 30 novembre 2011 questo è lo scenario delle attività:
26.315 pratiche per pensioni, pari al 67% di quelle inoltrate nel 2010
39.351 pratiche di richiesta di invalidità civili, pari al 79% di quelle inoltrate nel 2010
29.100 pratiche assistenza ai migranti, pari al 73% di quelle inoltrate nel 2010
45.86 pratiche di tutela degli infortuni e delle malattie professionali, pari all’ 87% di quelle inoltrate nel 2010
46.208 pratiche di disoccupazioni, pari al 198% di quelle inoltrate nel 2010.
Nell’anno in cui si decide la riduzione del finanziamento dei patronati, INCA in Lombardia è chiamato alla propria funzione
sociale con maggior forza, con un impegno particolare sul fronte delle disoccupazioni che, peraltro, ad oggi non è ricono-
sciuto ai fini della determinazione del finanziamento pubblico.
97OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Oggi INCA offre un ventaglio di servizi più articolato rispetto a quanto accadeva anche solo poco tempo fa. Le materie
della consulenza tradizionale sono sempre più complesse; l’introduzione dell’invio telematico obbligatorio delle pratiche
agli enti previdenziali aggiunge massivamente al lavoro consulenziale, pratiche caratterizzate da fasi più operative di
compilazione e invio della modulistica. Categorie già marginali di utenti, oggi raggiungono numeri importanti: parliamo in
particolare degli immigrati e dei disoccupati.
Per questo INCA in Lombardia lavora per mantenere la qualità del servizio che offre oggi impegnando le risorse disponibili.
Certo, la nuova composizione quantitativa dell’attività, suggerisce la definizione di modelli organizzativi diversi; sarà
questo uno dei temi che CGIL Lombardia intende discutere nell’ambito della Conferenza sui Servizi di Tutela Individuale
che si propone di organizzare nella Primavera del 2012.
INCA Lombardia si propone:
– di assistere e orientare gli uffici comprensoriali e zonali nella riorganizzazione dell’attività, fungendo da supporto al territorio
– di continuare a lavorare sull’aggiornamento professionale dei quadri, integrando al lavoro d’aula gli strumenti di condi-
visione delle conoscenze e di lavoro
– promuovere un nuovo quadro di relazioni con le strutture della rappresentanza, di collaborazione cioè con le Federazioni
di categoria della CGIL, come i tempi correnti chiedono con forza.
Per gli INCA comprensoriali e territoriali sarà importante:
– gestire un proprio progetto di miglioramento organizzativo, per affrontare il continuo aumento dell’utenza che chiede
assistenza su tutela dell’inabilità e della disoccupazione
– integrare la formazione e l’aggiornamento professionale al lavoro quotidiano, per lavorare sempre con la migliore qualità possibile
– cogliere nel territorio le occasioni di tutela in collaborazione con le categorie della CGIL.
PARTE SECONDA
GLIINCA LOMBARDI:LE COMPETENZE
DEL SISTEMA
100 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIClusone, via Defendente 83 – Tel 0346 21016Calusco d’Adda, via Donizetti 139 – Tel 035 790505Grumello del Monte, via Dante 11 – Tel 035 830662 Dalmine via Camozzi 2 – Tel 035 566390Romano di Lombardia, via Colleoni 30 – Tel 0363 910705Seriate, via Decò e Canetta 12 – Tel 035 300849 Trescore, via Della Resistenza 16 – Tel 035 943111Treviglio, via Battisti 43b – Tel 0363 41662
L’INCA IN PROVINCIA DI BERGAMO
L’attività di INCA a Bergamo
– Aumento rilevante della consulenza relativa all’assistenza
ai migranti
– Aumento della richiesta di invio pratiche telematiche
– Aumento delle consulenze sui temi portati dalla crisi eco-
nomica, che ha colpito soprattutto extracomunitari e giova-
ni precari
– Generale contrazione delle attività tradizionali
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
– Con l’invio telematico delle pratiche aumenta il tempo di
attesa medio: da un minimo di 10 minuti ad un massimo di
1 ora
– INCA di Bergamo ha avviato la stesura di un progetto di ri-
organizzazione interna che coinvolge il triennio 2011-2014.
SEDE PROVINCIALE Bergamo, in via Garibaldi 3 Telefono: 035 3594120 eMail: [email protected]
Il direttore è Enzo Mologni
101GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
102 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
103GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
104 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
INCA di Bergamo tradizionalmente dedica il lunedì pomerig-
gio all’attività di formazione collettiva, con lettura e appro-
fondimento di nuove normative e circolari.
Nelle sedute plenarie vengono anche condivisi aspetti orga-
nizzativi, con l’obiettivo di gestire le varianze e migliorare il
servizio erogato.
Partecipanti 17
Ore totali di aggiornamento interno 144
7
2
0
50
1
10
1
71
0
0
0
0
0
0
0
0
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI BERGAMO
105GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
LE BUONE PRASSI DI BERGAMO
Lo sportello Segretariato sociale
Lo facciamo per soggetti emarginati che vivono situazioni di
particolare disagio, a cui servono interventi di carattere so-
ciale. Lo sportello è stato attivato presso l’ufficio compren-
soriale di Bergamo, e prevede anche due recapiti comunali
gestiti da un volontario. Si occupa anche:
– in collaborazione con categorie della CGIL, di formazio-
ne, informazione e di sensibilizzazione dei delegati sinda-
cali sui temi dell’ inserimento lavorativo
– monitoraggio dei piani di zona legge 328
– agevolazioni e bandi regionali o locali. Partecipa a tavoli
del terzo settore
– supporto alle richieste di amministratore di sostegno.
Lo sportello agli Ospedali Riuniti di Bergamo
Lo facciamo per i malati e i loro familiari, che necessitano
di una consulenza particolarmente accessibile. Presso il re-
parto di oncologia gestiamo un recapito settimanale, che
serve ai malati per inoltrare la domanda di invalidità civile
e invalidità pensionabile. Questa attività è molto apprezza-
ta dall’utenza e riscontra ottimi risultati in termini di pra-
tiche aperte.
Il recapito in carcere
Lo facciamo per i detenuti e i loro familiari, che necessitano
di aiuto per richieste di invalidità e disoccupazione. INCA
Bergamo è presente con un recapito mensile nella Casa Cir-
condariale di Bergamo. I risultati di questa attività sono ad
oggi poco soddisfacenti rispetto alle risorse che è necessa-
rio impegnare nella sua gestione.
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Bergamo collabora alla redazione di articoli e nume-
ri speciali di “Materiali CGIL” su argomenti che riguardano
la previdenza e l’assistenza: nel 2010 sono stati redatti 5
speciali. Partecipa inoltre su invito ad iniziative televisive
locali.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
– Supporto formativo per i volontari SPI che si occuperanno
anche degli sportelli INCA: 20 nuovi volontari formati nel
2010
– con FIOM e FILCAMS per “prenota pensione”, servizio che
comunica periodicamente agli iscritti notizie sulla loro si-
tuazione pensionistica futura: 150 comunicazioni nel 2010
– con FLAI è consolidata la collaborazione per la campagna
“DS agricole”. Ogni anno da gennaio a fine marzo si lavora
per l’invio delle domande di disoccupazione dei lavoratori
del settore agricolo: 226 pratiche inviate nel 2010.
106 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIChiari, via Cortezzano 22 – Tel 030 7000585Desenzano, via Durighello 1 – Tel 030 9902219Gardone Val Trompia, via Convento 52 – Tel 030 8912290Gottolengo, v.le Umbero I 3 – Tel 030 9951002Manerbio, via Marx 12 – Tel 030 9380589Montichiari, via S. Pietro 62 – Tel 030 9961119Orzinuovi, via Buonarroti 7 – Tel 030 942981Palazzolo Sull’Oglio, via Salnitro 2 – Tel 030 7400308Salò, via Canottieri 10 – Tel 0365 43207Vobaro, via Breda 28 – Tel 0365 599123
L’INCA IN PROVINCIA DI BRESCIA
L’attività di INCA a Brescia
– Importante flusso di pratiche relative all’assistenza ai mi-
granti
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
Per gestire efficacemente le attese negli uffici, Inca di Bre-
scia riceve separatamente (tramite appuntamento) alcuni
utenti, in particolare dipendenti pubblici e insegnanti.
I tempi di attesa medi sono quindi accettabili (al massimo
mezzo’ora).
SEDE PROVINCIALE Brescia, in via Fratelli Folonari 20 Telefono: 030 3729240 eMail: [email protected]
Il direttore è Giuliano Benetti
107GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
108 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
109GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
110 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
Si svolgono riunioni di apparato mensili, in cui si affrontano
temi di aggiornamento sulle procedure.
Si tratta di aggiornamento normativo o relativo agli strumen-
ti informatici in uso.
Partecipanti 13
Ore totali di aggiornamento interno 48
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
97
4
30
2
135
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI BRESCIA
111GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
LE BUONE PRASSI DI BRESCIA
Lo sportello all’ Ospedale Civile di Brescia
Lo facciamo per i malati e i loro familiari, e anche per i 4
mila dipendenti che lavorano presso questa grande struttu-
ra. Le pratiche richieste riguardano invalidità civili, riscatti,
pensioni e ricongiunzioni.
Questa attività è molto apprezzata dall’utenza e riscontra
ottimi risultati in termini di pratiche aperte.
Il recapito in carcere
Lo facciamo per i detenuti dei due istituti penitenziari di
Brescia e i loro familiari, che necessitano di aiuto per richie-
ste di invalidità e disoccupazione. INCA di Brescia garanti-
sce una presenza settimanale alternata tra i due istituti. Gli
utenti richiedono informazioni sulla possibilità di ottenere
il sussidio di disoccupazione o l’assegno di l’invalidità civi-
le, richiedendoci di attivare i medici del carcere per l’invio
telematico della pratica.
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Brescia partecipa ogni lunedì ad una trasmissio-
ne di Super Tv, emittente televisiva locale, rispondendo a
domande dei telespettatori in diretta. Nei giorni successivi
alla trasmissione, la sede provinciale riceve in genere di-
verse telefonate che evidenziano l’utilità delle informazioni
rese grazie a questo canale.
Su argomenti di particolare interesse, inoltre, INCA di Bre-
scia collabora alla redazione de “il Punto”, periodico infor-
mativo della Camera del Lavoro, e alla preparazione di con-
tenuti specifici pubblicati sul sito web Cgil Brescia.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
– Con FLC per fornire agli insegnanti un servizio completo
di informazione sui requisiti pensionistici
– con FP per gestire le permanenze in ospedale
– con FIOM e SLC, INCA di Brescia dedica particolare atten-
zione al riconoscimento dei danni alla salute derivanti dall’u-
tilizzo di amianto. INCA si occupa dell’iter amministrativo
della pratica, sino alla consegna della documentazione al
legale di riferimento, mentre le categorie, insieme alla Ca-
mera del Lavoro competente, si occupano della gestione e del
sostenimento dei costi per le consulenze mediche e legali
– con lo SPI-CGIL per formare nuovi volontari pensionati
alla collaborazione con INCA. Anche per l’Inca è importante
questa collaborazione, perché consente di rafforzare la pre-
senza del patronato sul territorio, e di conseguenza, di tutto
il sistema CGIL. Per i volontari già attivi, si organizzano dei
corsi di aggiornamento periodici, così da uniformare le co-
noscenze sulle novità normative e procedurali.
112 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALICantù, Via Ettore Brambilla 3 – Tel 031 714190Dongo, Via Garibaldi 3 – Tel 0344 81503Erba, via Adua 3 – Tel 031 642134Lomazzo, Vicolo San Lorenzo 3 – Tel 02 96370738Mariano Comense, Via Garibaldi 6 – Tel 031 744422Olgiate C., Via Vittorio Emanuele 63 – Tel 031 944421
L’INCA IN PROVINCIA DI COMO
L’attività di INCA a Como
– Importante flusso di pratiche in conseguenza all’obbligo
dell’invio telematico.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
Tempi di attesa ad oggi importanti: si va da 20 minuti a
oltre un’ora.
Si studiano soluzioni di gestione dell’utenza più efficaci.
SEDE PROVINCIALE Como, in via Italia Libera 25 Telefono: 031 239390 eMail: [email protected]
Il direttore è Chiara Mascetti
113GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
114 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
115GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
116 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
INCA di Como svolge riunioni di apparto mensili, cui parte-
cipano tutti i dipendenti. Sono rivolte principalmente ad ag-
giornamento normativo e procedurale.
Partecipanti 12
Ore totali di aggiornamento interno 48
10
3
1
53
6
9
1
83
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI COMO
0
0
0
0
0
0
0
0
117GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
Nel 2010 INCA di Como ha collaborato con FILCAMS per la
verifica di posizioni assicurative e conseguente accesso alla
pensione di 96 lavoratori.
Il progetto era finalizzato alla verifica delle posizioni assi-
curative dei lavoratori per l’eventuale rettifica delle stesse,
il conteggio della decorrenza della pensione, l’importo del-
la pensione e il conseguente impatto con l’imminente mobi-
lità prevista dall’azienda.
Oltre all’attività svolta in ufficio, questo progetto ha richie-
sto diversi incontri ed assemblee con il delegato ed il fun-
zionario che hanno gestito il progetto e la messa in mobilità
dei lavoratori.
118 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALICasalmaggiore , via Garibaldi 13 – Tel 0375 4241Crema, via Urbino – Tel 0373 83878 Soresina, via IV Novembre 12 – Tel 0374 341824
L’INCA IN PROVINCIA DI CREMONA
L’attività di INCA a Cremona
– Importante flusso di pratiche in conseguenza all’obbligo
dell’invio telematico.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
INCA di Cremona ha scelto di destinare tutte le proprie ri-
sorse alla gestione dell’utenza. I tempi di attesa negli uffi-
ci infatti risultano piuttosto buoni: da pochi minuti a circa
mezz’ora al massimo.
SEDE PROVINCIALE Cremona, in via Mantova 25Telefono: 0372 448600eMail: [email protected]
Il direttore è Francesco Zilioli
119GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
120 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
121GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
122 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
L’aggiornamento sulle novità normative è continuo e costan-
te, svolto singolarmente da ogni operatore. Nel 2010 non
sono stati formalizzati momenti di formazione plenaria a cau-
sa delle difficoltà di gestione operativa che hanno coinvolto
l’ufficio.
Ore totali di aggiornamento interno Non quantificate
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI CREMONA
2
0
0
2
0
2
0
6
4
0
0
16
0
7
2
29
123GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
LE BUONE PRASSI DI CREMONA
Lo sportello agli Ospedali di Cremona e di Crema
Lo facciamo per i malati e i loro familiari, e anche per i nu-
merosi dipendenti che lavorano presso queste strutture. Le
pratiche richieste riguardano invalidità civili, riscatti, pen-
sioni e ricongiunzioni.
Questa attività è molto apprezzata dall’utenza e riscontra
ottimi risultati in termini di pratiche aperte.
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Cremona ha partecipato su invito a trasmissioni TV
di emittenti locali, per discutere le novità in tema di norma-
tiva previdenziale e assistenziale.
Sugli stessi temi ha redatto anche diversi articoli per la
stampa locale.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
INCA di Cremona collabora con la CGIL fornendo un sup-
porto professionale rispetto ai temi di natura previdenziale
e assistenziale, fornendo ai delegati e agli esponenti delle
categorie approfondimenti specifici e materiali utili all’ag-
giornamento.
124 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIBarzanò, via Sirtori 4 – Tel 039 958961 Mandello del Lario, via Dante 47 – Tel 0341 733621Merate, via Giotto 6/8 – Tel 039 9905119 Calolziocorte, via Fratelli Calvi14 – Tel 0341 644589Oggiono, via Longoni 19 – Tel 0341 577703
L’INCA IN PROVINCIA DI LECCO
L’attività di INCA a Lecco
– Rilevante aumento della richiesta di prestazioni a soste-
gno del reddito (in particolare disoccupazione)
– Importante flusso di pratiche in conseguenza all’obbligo
dell’invio telematico.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
Considerato l’aumento dell’utenza, INCA di Lecco ha deciso
di modificare le modalità di accesso al servizio dedicando
10 ore settimanale all’accesso libero, mentre il restante
tempo accoglie le persone su appuntamento.
Questa riorganizzazione comporta certamente un migliore
utilizzo del tempo degli operatori e delle persone; è fisiolo-
gico che i tempi di attesa negli orari di accesso libero pos-
sano essere considerevoli (si può arrivare anche ad un’ora).
SEDE PROVINCIALE Lecco, in via Besonda 11 Telefono: 0341-488201 eMail: [email protected]
Il direttore è Vittorio Colombo
125GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
126 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
127GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
128 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI LECCO
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
1
43
0
14
0
61
Nel 2010 si sono svolti 6 incontri di apparato per affrontare
le novità di carattere normativo e organizzativo.
Partecipanti 12
Ore totali di aggiornamento interno 18
129GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Lecco partecipa regolarmente ad una trasmissione
televisiva edita da un’emittente locale per discutere le novi-
tà in tema di normativa previdenziale e assistenziale. Inol-
tre contatta direttamente gli utenti tramite una newsletter
dedicata alle principali novità in tema di previdenza, grazie
ad una mailing list costruita nel tempo con i contatti rac-
colti.
Sul nuovo sito della CGIL di Lecco è previsto uno spazio de-
dicato agli approfondimenti sul patronato, in cui INCA di
Lecco pubblica notizie e approfondimenti su novità norma-
tive e previdenziali.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
INCA di Lecco ha prestato consulenza su casi di difficile ri-
collocazione in azienda dopo periodi rilevanti di malattia
o infortunio, verificando le condizioni messe in atto dall’a-
zienda per attivare le necessarie forme di tutela. Nel 2010
sono stati trattati mediamente 2 casi al mese.
Inoltre è stata prestata collaborazione nel controllo delle
posizioni contributive di lavoratori dipendenti in mobilità.
A causa dei numerosi processi di ristrutturazione di azien-
de che hanno interessato il 2010 l’attività è stata piuttosto
rilevante: sono state verificate circa 500 posizioni.
130 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALICasalpusterlengo, via Gramsci 47 – Tel 0377 81142
L’INCA IN PROVINCIA DI LODI
L’attività di INCA a Lodi
– Rimane consistente l’attività tradizionale del patronato, an-
che se nel 2010 si è rilevato un deciso aumento delle pratiche
di domanda di invalidità civile, legate all’obbligo dell’invio te-
lematico, di accesso agli ammortizzatori sociali e per la richie-
sta di assegni familiari
– Rilevante anche l’attività per gli immigrati.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
L’aumento dell’utenza ha richiesto interventi di efficentamen-
to del servizio, che INCA di Lodi ha attivato tra il 2010 e il
2011. Questo processo a Lodi è consistito nel dedicare dei ca-
nali specifici alle richieste prima meno frequenti che ora sono
aumentate in termini numerici. Recentemente è stato imple-
mentato uno sportello dedicato alle prestazioni a sostegno del
reddito. Ai problemi degli immigrati è dedicato il tempo di una
funzionaria part-time che, coadiuvata da una collega di CGIL,
presta assistenza sulle problematiche più frequenti, come ad
esempio il rinnovo del permesso di soggiorno.
SEDE PROVINCIALE Lodi, in via Lodivecchio 31 Telefono: 0371 616031/2eMail: [email protected]
Il direttore è Stefano Ruberto
131GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
132 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
133GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
134 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI LODI
0
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0
0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
L’aggiornamento sulle novità normative è continuo e co-
stante, svolto singolarmente da ogni operatore. Nel 2010
non sono stati formalizzati momenti di formazione plena-
ria a causa delle difficoltà di gestione operativa che hanno
coinvolto l’ufficio.
Ore totali aggiornamento interno Non quantificate
135GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
Insieme alla categoria FP CGIL è stato attivato uno sportello
dedicato ai dipendenti del settore pubblico finalizzato alla
tutela previdenziale e sindacale. Lo sportello è stato gestito
dalla direttrice e da un volontario su appuntamento.
136 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIAsola, via Trieste 11 – Tel 0376 710406 Castiglione Delle Stiviere, via Sinigaglia 24 – Tel 0376 671191 Ostiglia, via Cavour 7 – Tel 0386 802054 Suzzara, via G.Bruno 12C – Tel 0376 531565Viadana, via Ludovico Grossi 37 – Tel 0375 782035
L’INCA IN PROVINCIA DI MANTOVA
L’attività di INCA a Mantova
– Numerose permanenze, gestite soprattutto grazie alla pre-
ziosa collaborazione dei volontari
– Nel 2010 sono state fatte molte domande per ammortizzatori
sociali e prestazioni a sostegno del reddito.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
Vi sono difficoltà legate ad un deciso aumento dell’utenza, te-
stimoniate anche dal protrarsi dei tempi d’attesa che, talvolta,
superano l’ora. INCA di Mantova sta lavorando per attuare ri-
sposte concrete a queste esigenze.
SEDE PROVINCIALE Mantova, in via Altobelli 5Telefono: 0376 202202eMail: [email protected]
Il direttore è Enrico Zerbini
137GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
138 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
139GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
140 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI MANTOVA
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
43
3
0
0
46
Si tratta di aggiornamento normativo e relativo alle procedure.
INCA di Mantova prevede una riunione mensile di aggiorna-
mento interno per il proprio apparato, e una riunione trime-
strale di aggiornamento per tutti i collaboratori volontari.
Partecipanti 41
Ore totali aggiornamento interno 48
141GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
LE BUONE PRASSI DI MANTOVA
Il recapito in carcere
Lo facciamo per i detenuti e i loro familiari, che necessi-
tano di aiuto per richieste di invalidità e disoccupazione.
INCA di Mantova organizza una presenza annuale presso il
carcere, dando disponibilità per eventuali ulteriori presen-
ze su richiesta. Nel 2010 sono state raccolte 6 domande di
disoccupazione.
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Mantova gestisce uno spazio fisso sul giornalino
della Camera del Lavoro di Mantova dedicato a novità e in-
formazioni specifiche in materia assistenziale e previden-
ziale.
Su invito di SPI-CGIL, partecipa a trasmissioni televisive su
Mantova TV, emittente locale della provincia.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
– Esiste una collaborazione oramai consolidata con la ca-
tegoria FLAI per l’annuale campagna delle disoccupazioni
agricole: INCA istruisce e spedisce tutte le pratiche, mentre
la categoria le raccoglie sul territorio.
Per la raccolta INCA e FLAI concordano giorni e orari diffe-
renti, così da integrare le proprie disponibilità e offrire agli
utenti la massima accessibilità. Nel 2010 INCA ha trasmes-
so 900 pratiche e ne ha raccolte direttamente circa 400
– Con le categorie FIOM e FNLE (ora FILCTEM) INCA ha la-
vorato sul riconoscimento dei danni derivanti dall’esposi-
zione all’amianto: il patronato ha gestito l’iter amministra-
tivo e consulenziale per i singoli lavoratori sino al supporto
dei legali incaricati, mentre le categorie hanno sostenuto
direttamente il costo del legale. Per gestire questo impegno
sono stati svolti diversi incontri con i rappresentanti coin-
volti delle categorie
– Da due anni INCA di Mantova conduce insieme a FLC un
progetto per la gestione efficace di tutte le domande di pen-
sione. INCA si occupa di tutte le domande dei lavoratori del-
la scuola non iscritti e una parte di quelli iscritti, mentre la
categoria si occupa principalmente dei propri associati. Nel
2010 sono state gestite 31 pratiche in totale.
142 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIBollate, via V. Veneto 32 – Tel 02 3503860 Cinisello B., via Monte Ortigara 14 – Tel 02 55025901 Cologno Monzese, via Fontanile 13 – Tel 02 2546444 Cusano Milanino, via Tagliabue 19 – Tel 02 6195014 Gorgonzola, via Italia 55 – Tel 02 9510008Melzo, p.zza Garibaldi 5 – Tel 02 9550697 Milano – Giambellino, via Giambellino 115 – Tel 02 473617 Milano – Gorla, via Boiardo 20 – Tel 0226145058 Milano – Lambrate, via Conte Rosso 30 – Tel 02 55025102 Milano – San Siro, p.le Segesta 4 – Tel 02 55025708 Milano – Volturno, via Volturno 43 – Tel 02 66801393 Pioltello, via Milano 28 – Tel 02 92729213 Rho, via Piave 30 – Tel 02 9309358 Rozzano, via dei Garofani (c/o Municipio) – Tel 02 89201110 S. Giuliano M., via F.lli Rizzi 5 – Tel 02 9845298 Sesto San Giovanni, via Breda 56 – Tel 02 26272328 Trezzo sull’Adda, via Carlo Biffi 3 – Tel 02 9091122
L’INCA IN PROVINCIA DI MILANO
L’attività di INCA a Milano
– Aumento della richiesta di invio pratiche telematiche
– Generale contrazione delle attività tradizionali.
SEDE PROVINCIALE Milano, in Corso Porta Vittoria 43 Telefono: 02 55025273eMail: [email protected]
Il direttore è Sandro Zaccarelli
143GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
144 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
145GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
146 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI MILANO
0
0
0
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0
0
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0
0
1
89
0
12
0
102
L’aggiornamento sulle novità normative è continuo e costante,
svolto singolarmente da ogni operatore. Nel 2010 non sono
stati formalizzati momenti di formazione plenaria a causa del-
le difficoltà di gestione operativa che hanno coinvolto l’ufficio.
Ore totali aggiornamento interno Non quantificate
147GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Milano cura la pubblicazione di “INCA Notizie”, un
quindicinale di informazione sui temi della previdenza. Il
periodico, pubblicato dal 2002, è disponibile sul sito web
della CGIL di Milano, all’indirizzo www.cgil.milano.it.
Nel 2010 sono stati pubblicati 20 numeri di “INCA Notizie”.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
– In collaborazione con la FP-CGIL di Milano sono stati
aperti alcuni sportelli presso l’Ospedale di Niguarda e il Tri-
bunale di Milano. Gli operatori INCA hanno garantito una
presenza settimanale per fornire consulenza a coloro che
lavorano presso questi enti. Nel 2010 è stata erogata con-
sulenza a cento lavoratori circa, di cui 80 impiegati presso
l’Ospedale Niguarda
– Con la FLC-CGIL è stato istituito lo “Sportello pensioni
scuola”, aperto negli ultimi 3 mesi dell’anno. Finalità dell’i-
niziativa è l’assistenza al personale della scuola prossimo
alla pensione, per la verifica della posizione contributiva
e dei requisiti per il pensionamento. Nel 2010 sono state
portate a termine 40 pratiche
– Con FISAC-CGIL è stato istituito un servizio di consulen-
za per assistere i dipendenti dell’Autorità per l’Energia nel
cambiamento dell’ente previdenziale di riferimento, da
INPS a INPDAP. Nel 2010 INCA di Milano ha fornito assi-
stenza a circa 70 persone, che si sono poi iscritte alla CGIL
– Con il Centro Servizi Fiscali di Milano è stato istituito un
canale di collaborazione e assistenza rivolto a coloro che si
rivolgono all’INCA per pratiche di pensione di reversibili-
tà. A queste persone viene proposto un appuntamento con
il Servizio Successioni del Centro Servizi Fiscali per offrire
assistenza qualificata nel complesso iter della successione.
Non sono ancora quantificabili i risultati dell’attività a cau-
sa dei lunghi tempi burocratici stabiliti per le pratiche di
successione, anche se gli utenti hanno espresso apprezza-
mento per il servizio proposto.
148 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALICarate Brianza, p.zza Risorgimento 3 – Tel 0362 905991Cesano Maderno, corso Libertà 70 – Tel 0362 50110Desio, via Fratelli Cervi 25 – Tel 0362 622016Lissone, via San Giuseppe 25 – Tel 039 480229Seregno, via Umberto I 49 – Tel 0362 230106Vimercate, p.zza Marconi 7 – Tel 039 6083399
L’INCA IN PROVINCIA DI MONZA BRIANZA
L’attività di INCA a Monza Brianza
– Numerose permanenze, gestite soprattutto grazie alla
preziosa collaborazione dei volontari
– Nel 2010 trovano un incremento rilevante le domande di
invalidità civile, a causa dell’obbligo dell’invio telematico,
le prestazioni a sostegno del reddito e le richieste relative
alla legislazione migranti, a discapito dell’attività tradizio-
nale del patronato che trova una contrazione rispetto agli
anni precedenti.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
L’aumento delle pratiche sopra indicato ha comportato un
considerevole aumento dell’utenza negli uffici: spesso l’ac-
cesso allo sportello per l’utente si è rivelato poco immedia-
to, con tempi di attesi massimi anche oltre l’ora.
INCA di Monza Brianza sta lavorando per attuare risposte
concrete a queste esigenze.
SEDE PROVINCIALE Monza, in via Premuda 17Telefono: 039 2731261eMail: [email protected]
Il direttore è Ezio Cigna
149GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
150 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
151GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
152 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
LE BUONE PRASSI DI MONZA BRIANZA
Il recapito in carcere
Lo facciamo per i detenuti e i loro familiari, che necessitano
di aiuto per richieste di invalidità e disoccupazione.
Dal 2006 all’interno della Casa circondariale di Monza è at-
tivo uno sportello rivolto a tutti i detenuti. INCA di Monza
assiste sempre più detenuti nell’inoltro di pratiche di disoc-
cupazione e di invalidità. E non solo: si è anche raggiunto un
ottimo grado di compenetrazione con gli altri soggetti che
gestiscono i servizi presenti all’interno della struttura car-
ceraria; si tratta in particolare degli educatori e dei servizi
offerti dal Comune di Monza o dall’Asl.
Ne è testimonianza un nuovo progetto sull’housing sociale
dei detenuti in cui è coinvolto l’INCA di Monza. Questo pro-
getto, che abbraccia tutto il 2010 e il 2011, ha l’ambizione
di trovare a tutti i detenuti a fine pena un’occupazione lavo-
rativa e di offrire un alloggio. INCA di Monza offre il proprio
supporto a partner, istituzionali e non, che collaborano all’i-
niziativa, rappresentando ad oggi un punto di riferimento
per professionalità e competenza.
Per questo progetto, il cui firmatario è la Camera del Lavoro,
viene riconosciuto ad INCA di Monza un rimborso di spese
pari a 5.000 euro.
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Monza Brianza gestisce una rubrica per “SPI Insie-
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI MONZA BRIANZA
0
0
0
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0
0
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0
1
34
3
10
0
48
Ogni mese e mezzo circa INCA di Monza Brianza riunisce l’inte-
ro apparato per riprendere questioni legate a novità normative
e organizzative.
Ottimo è il contributo di tutto lo staff che collabora alla realiz-
zazione di queste iniziative, coinvolgendo anche i collabora-
tori SPI-INCA.
Partecipanti 20
Ore totali di aggiornamento interno 70
153GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
me”, il periodico lombardo dedicato agli iscritti di SPI-CGIL.
La rubrica, a cura del direttore dell’Inca comprensoriale, ri-
sponde a quesiti di natura previdenziale proposti dai lettori.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
INCA di Monza Brianza collabora costantemente con molte
delle categorie di CGIL: è divenuta ormai una consuetudine
richiedere un intervento di INCA, in tutti i loro direttivi, per
la presentazione di novità di carattere previdenziale
– Nel 2010, a seguito della Legge di stabilizzazione finan-
ziaria (L.122/2010), INCA di Monza Brianza ha partecipato
a tutti i direttivi delle diverse categorie svoltisi nel mese di
settembre, organizzando con esse e con la Camera del Lavoro
di Monza un attivo rivolto a tutti i delegati sulle novità nor-
mative introdotte . Tra ottobre e novembre, con FILLEA, sono
stati organizzati presso alcune fabbriche, come la Cassina di
Meda e la Zanotta di Nova Milanese, momenti dedicati alle
novità previdenziali introdotte con la norma di stabilità, le-
gando aspetti contrattuali ad altri di contenuto previdenziale
– Con FLC, il sindacato scuola, la collaborazione è ormai
consolidata, soprattutto in campo previdenziale. L’attività di
consulenza previdenziale per queste persone era fino a pochi
anni fa delegata esclusivamente alla categoria, mentre oggi,
grazie ad uno specifico accordo, molte pratiche di pensioni
per gli iscritti di FLC sono di fatto gestite da INCA. Ad oggi,
l’attività è gestita anche grazie alla collaborazione di un vo-
lontario dello SPI-CGIL, appositamente formato, divenuto un
punto di riferimento importante per il controllo delle pensio-
ni del comparto scuola. Il risultato di questa collaborazione è
importante per il rafforzamento dello spirito confederale ed
è sicuramente positivo per tutti
– Anche con lo SPI-CGIL la collaborazione è orami consolida-
ta. Nel 2010 è stato organizzato un corso per formare nuovi
collaboratori, grazie ai quali migliorare il presidio del territo-
rio, e per individuare nuove figure in grado di essere di sup-
porto ai nostri operatori. Il corso organizzato su 14 moduli,
ha trattato in maniera completa tutti gli argomenti legati alla
previdenza, facendo anche delle esercitazioni pratiche con
casi reali. E’ stato un percorso formativo molto proficuo, i cui
risultati si stanno apprezzando nel 2011
– Con la Fiom per formare i delegati aziendali : il corso è sta-
to seguito da 30 delegati dell’azienda ST di Agrate Brianza,
trattando temi legati alla verifica posizione assicurativa –
pensioni - permessi sul posto di lavoro. I primi dati relativi
all’azienda confermano, a seguito di questa attività, una cre-
scente attenzione all’attività sindacale in azienda, con conse-
guente aumento delle tessere
– Con la FILCTEM per la consulenza previdenziale diretta-
mente in azienda, a tutti i lavoratori a cui veniva prospettata
dall’azienda la possibilità di una mobilità con un incentivo
all’esodo.
154 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIGarlasco, via Marconi 13 – Tel 0382 822225Mede, piazza Guglielmo Marconi 8 – Tel 0384 820297 Robbio, P.zza Bartolomeo Marliano 6 – Tel 0384 670385 Stradella, via Cavour 25 – Tel 0385 48039 Vigevano, via Bellini 26 – Tel 0381 690901 Voghera, via XX Settembre 63 – Tel 0383 46345
L’INCA IN PROVINCIA DI PAVIA
L’attività di INCA a Pavia
– Rilevante per l’attività del patronato in questa realtà è la pre-
senza di numerose permanenze, gestite soprattutto grazie alla
preziosa collaborazione dei volontari.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
INCA di Pavia ha scelto di destinare tutte le proprie risorse
alla gestione dell’utenza. I tempi di attesa negli uffici infatti
risultano piuttosto buoni: da pochi minuti a circa mezz’ora al
massimo.
SEDE PROVINCIALE Pavia, in via D. Chiesa 2 Telefono: 0382 389205eMail: [email protected]
Il direttore è Renata Antonelli
155GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
156 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
157GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
158 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI PAVIA
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
14
0
0
14
INCA di Pavia organizza riunioni trimestrali che coinvolgono
il personale; si tratta di un aggiornamento legato a novità nor-
mative e organizzative.
Partecipanti 3
Ore totali di aggiornamento interno 12
159GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
160 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIBormio, via Milano 18 – Tel 0342 903710Chiavenna, p.zza Carlo Donegani 4 – Tel 0343 32116Morbegno, via Martello 7 – Tel 0342 612664Sondalo, largo Mazzini 4 – Tel 0342 801258Tirano, via della Repubblica 27 – Tel 0342 701264
L’INCA IN PROVINCIA DI SONDRIO
L’attività di INCA a Sondrio
– Particolare aumento nel 2010 delle richieste per le presta-
zioni a sostegno del reddito.
SEDE PROVINCIALE Sondrio, in via Petrini 14Telefono: 0342 541320eMail: [email protected]
Il direttore è Rachele Sottovia
161GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
162 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
163GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
164 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI SONDRIO
8
2
0
22
0
8
0
40
0
0
0
0
0
0
0
0
L’aggiornamento sulle novità normative è continuo e costante,
svolto singolarmente da ogni operatore. Nel 2010 non sono
stati formalizzati momenti di formazione plenaria a causa del-
le difficoltà di gestione operativa che hanno coinvolto l’ufficio.
Ore totali di aggiornamento interno Non quantificate
165GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
166 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIAbbiategrasso, via Novara 6 – Tel 02 94967320Castano Primo, vicolo del Pozzo 15 – Tel 0331 880124Magenta, p.zza Liberazione 25 – Tel 02 97297078Parabiago, via Rusca 28 – Tel 0331 551357
L’INCA DEL TICINO OLONA
L’attività di INCA nel Ticino Olona
– Numerose permanenze, gestite grazie alla collaborazione dei
volontari SPI-CGIL che collaborano con INCA.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
L’aumento dell’utenza ha creato ritardi e difficoltà nella gestio-
ne degli uffici, dove i tempi di attesa, in alcuni casi, si sono
visti protrarsi ben oltre l’ora. Nel 2010 INCA Ticino Olona ha
organizzato un percorso di formazione dei centralinisti per ot-
timizzare il ricevimento e accoglienza del pubblico anche in
funzione dell’ufficio INCA.
SEDE PROVINCIALE Legnano, in via Volturno 2 Telefono: 0331 549519eMail: [email protected]
Il direttore è Luca Chiairei
167GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
168 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
169GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
170 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DEL TICINO OLONA
0
0
0
36
108
108
0
252
Sono state organizzate 6 riunioni di apparato dedicate all’ ag-
giornamento normativo, in particolare in materia previdenzia-
le, e alla condivisione delle problematiche organizzative date
dall’aumento dell’utenza.
Ore totali di aggiornamento interno Non quantificate
171GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA Ticino di Olona ha redatto due numeri del bollettino
locale “Incainforma”, periodico indirizzato all’apparato
CGIL, funzionari di categoria e delegati, dedicati alla nuova
procedura delle invalidità civili, ai voucher e alla manovra
previdenziale 2010.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
– Con la FIOM è ormai consolidata una collaborazione lega-
ta al riconoscimento dei benefici previdenziali in relazione
all’attività lavorativa, tra le quali prevale tra tutte l’espo-
sizione amianto. La collaborazione si è concretizzata nella
completa assistenza dell’utente, dalla redazione della peri-
zia del medico legale e all’assistenza del legale per la pro-
posizione del ricorso
– Con CGIL, FILCAMS e FIOM sono stati realizzati sei momen-
ti formativi, organizzati in collaborazione con l’ufficio della
CGIL che si occupa di sicurezza sul lavoro, rivolti ai delegati,
relativi alla tutela individuale assicurata dall’INAIL.
172 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIIseo, via Roma 33 – Tel 030 981200Lovere, via Marconi 14 – Tel 035 960352
L’INCA DELLA VALCAMONICA
L’attività di INCA in Valcamonica
– Aumento rilevante della consulenza relativa alla legislazione
migranti
– Alto numero di permanenze sul territorio, gestito in partico-
lare grazie ai volontari.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
– L’aumento dell’utenza di migranti ha contribuito a creare un
afflusso disordinato allo sportello, con tempi di attesa spesso
anche rilevanti (oltre l’ora di attesa). INCA in Valcamonica ha
quindi organizzato uno sportello dedicato, accessibile solo su
appuntamento, con verifica preventiva della documentazione
da parte di un collaboratore specializzato in materia.
SEDE PROVINCIALE Darfo, in via Ghislandi 16Telefono: 0364 543234eMail: [email protected]
Il direttore è Gabriele Salvetti
173GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
174 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
175GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
176 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DELLA VALCAMONICA
0
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1
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15
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8
0
24
L’aggiornamento sulle novità normative è continuo e costante,
svolto singolarmente da ogni operatore. Nel 2010 non sono
stati formalizzati momenti di formazione plenaria a causa del-
le difficoltà di gestione operativa che hanno coinvolto l’ufficio.
Ore totali di aggiornamento interno Non quantificate
177GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
CON LE CATEGORIE DELLA CGIL
INCA della Valcamonica ha in progetto di cooperare con le
categorie per attuare misure in grado di migliorare l’azione
di tutela per gli iscritti. È in progetto la realizzazione di una
serie di incontri con i delegati delle categorie, attraverso la
partecipazione a direttivi o l’organizzazione di riunioni su
tematiche mirate.
178 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
SEDI ZONALIArcisate , via Verdi 32 – Tel 0332 471633 Besozzo, via XXV Aprile 8 – Tel 0332 771035 Busto Arsizio, via Caprera 1 – Tel 0331 684000 Gallarate, via Del Popolo 1 – Tel 0331 796409 Luino, via Cairoli 27 – Tel 0332 536606Saronno, via Martiri Del Lavoro – Tel 02 9605065 Tradate, via Carducci 32 – Tel 0331 845800
L’INCA IN PROVINCIA DI VARESE
L’attività di INCA a Varese
– Aumento della richiesta di invalidità civile, legato all’obbligo
di invio telematico della pratica
– Aumento delle consulenze sui temi portati dalla crisi econo-
mica (disoccupazione e ammortizzatori sociali)
– Buon numero di permanenze, gestite grazie alla collabora-
zione dei volontari.
Gestione dell’utenza: difficoltà e progetti
– L’aumento della domanda nel 2010 ha messo in difficoltà.
l’ufficio, che fatica a rispondere completamente all’uten-
za. INCA di Varese ha intensificato la collaborazione con i
volontari, demandando spesso a loro l’attività di prima ac-
coglienza degli utenti. In questo modo l’utente riceve una
prima informazione sulle sue istanze, e chiarimenti sull’e-
ventuale documentazione da produrre. Spetta poi ad un
operatore INCA valutare la pratica in un secondo momento
(accedendo su appuntamento nei casi di maggiore complessità).
SEDE PROVINCIALE Varese, in via Bixio 37Telefono: 0332 276245 eMail: [email protected]
Il direttore è Rita Tomio
179GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
180 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
181GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
182 GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
Aggiornamento normativo
fiscale e previdenziale
Convenzioni internazionali
Immigrazione
Pensioni e previdenza
Posizione assicurativa
Prestazioni a sostegno del
reddito
Tutela del danno alla salute
TOTALE
PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DI INCA LOMBARDIA AGGIORNAMENTO INTERNO
DIPENDENTI VOLONTARI
TOT. GIORNATE/UOMODI FORMAZIONE FRUITE
LA FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DI VARESE
0
0
0
0
0
0
0
0
9
3
0
77
0
16
0
105
INCA di Varese dedica un pomeriggio al mese all’approfondi-
mento di specifiche tematiche, con lettura di circolari e nor-
mative. Oltre questi incontri si verificano spesso momenti di
confronto e aggiornamento tra gli operatori che operano nella
sede provinciale e quelli invece dislocati sul territorio, per rac-
cordarsi su questioni di carattere procedurale.
Partecipanti 13
Ore totali di aggiornamento interno 48
183GLI INCA LOMBARDI: LE COMPETENZE DEL SISTEMA
INOLTRE
LE BUONE PRASSI DI VARESE
Lo sportello presso l’Ospedale di Circolo di Varese
Lo facciamo per i malati e i dipendenti della struttura, che
necessitano di una consulenza particolarmente accessibile.
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
INCA di Varese ha partecipato ad una trasmissione radiofo-
nica sul tema pensioni nella quale risponde ai quesiti degli
ascoltatori.
Inoltre il patronato redige una piccola pubblicazione se-
mestrale che contiene pagine dedicate alle prestazioni di
maggiore interesse per l’utenza, come pensioni e assegni
familiari.
Agli iscritti CGIL di Varese è stata recapitata la carta dei
servizi, con l’elenco dei recapiti e degli orari di apertura.
CON LA CGIL E LE SUE CATEGORIE
INCA di Varese ha incontrato alcuni funzionari di FILLEA
per fornire un approfondimento tecnico sui requisiti neces-
sari alla prestazione di disoccupazione e assegni familiari;
grazie a questa collaborazione, i funzionari della categoria
hanno potuto dare una prima informazione ai propri iscritti
interessati a queste prestazioni, contando poi su INCA per
l’inoltro della domanda.
CREDITI
FINITO DI STAMPARE
Febbraio 2012
STAMPA A CURA DI
Tipolitografia A.L.A. snc - AronaSTAKEHOLDER ENGAGEMENT
PROGETTO A CURA DI
Anteprima Lab s.r.l. — www.anteprimalab.it
Renato Bertola e Federica Bortolin – Testi e Metodologia
Marco Mazzone – Design e Impaginazione
Massimiliano Mario Cucciniello — Infografiche
FOTOGRAFIE
Matteo Ermeti — Foto
Stampato su carta proveniente da foreste gestite
secondo criteri di sostenibilità ambientale e sociale.