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CONSIDERAZIONI ARMONICHE DI BASE (da W. Russo, “Jazz Composition and Orchestration”, University of Chicago Press, 1997) L’arrangiamento di canzoni popolari o di brani di repertorio (“standards”) è un elemento fondamentale nella fomrazione e nella professione del compositore jazz; tuttavia, questo processo potrebbe essere meglio definito tramite il termine “ri-composizione”. L’applicazione pratica del contenuto di questa lezione renderà le strutture armoniche di tali brani più semplici e chiare, facilitandone grandemente l’interpretazione. E‘ infatti molto più semplice apportare le modifiche melodiche, orchestrali e armoniche coinvolte nel processo di ri-composizione se gli accordi sono stati preventivamente ridotti all’essenziale e compresi a fondo. Quando si ha a che fare con partiture con melodia e accordi (“lead sheets”) oppure con spartiti per pianoforte, bisogna prendere in considerazione tre elementi: i simboli che rappresentano gli accordi (il “siglato”), la melodia e le note dell’accompagnamento. Spesso vi sono errori e omissioni nella scrittura del siglato; tramite lo studio della melodia e dell’accompagnamento li si possono correggere, per poi passare all’analisi che segue. A. B. C. D. Il movimento tra accordi diatonici è libero. In altre parole, qualsiasi accordo diatonico può precedere un qualsiasi altro accordo diatonico. (Nel Cap. 13 si discutono più in dettaglio alcune progressioni armoniche “tipiche”.) Spesso è difficile distinguere tra accordi di tipo MIN e MS perché vi è un certo grado di interscambiabilità tra i due. Le loro triadi sono identiche; ciò che li distingue e l’aggiunta della sesta maggiore o della settima minore. Spesso la differenza tra i due. che pur esiste, non viene riportata nei”lead sheets” o nelle partiture per pianoforte. Alcuni elementi possono aiutare a distinguerli: (1) nella maggior parte dei casi, se l’accordo si muove verso un accordo di tipo DS una quarta giusta sopra oppure una seconda minore sotto, allora si tratta di un MS; (2) molto spesso, se l’accordo si muove verso un DS una seconda maggiore sopra o una terza minore sotto. allora è un MIN; (3) se la sesta maggiore risulta diatonica all’interno della tonalità, molto probabilmente si tratta di un MIN; (4) se la settima minore risulta diatonica all’interno della tonalità, molto probabilmente si tratta di un MS (in chiave di C, per esempio, e‘ piu’ probabile che un Emin sia un MS piuttosto che un MlN); (5) se l’accordo prepara una nuova tonalita‘: e‘ piu’ probabilmente un MlN. Analogamente al caso di MS e MIN, le note della triade non permettono di distinguere fra accordi di tipo DIM e LTS. In questo caso, pero’, la triade diminuita si riferisce quasi sempre al DIM e non al LTS. Da qualsiasi accordo di tipo DS si puo‘ ricavare un accordo diminuito corrispondente. Infatti, aggiungendo al DS la nona minore e omettendo la fondamentale, si ottiene un accordo di settima diminuita costruito sulla terza. Questo ragionamento e‘ piu’ utile se usato al contrario: la maggior parte degli accordi di settima diminuita deriva da un DS; essi possono essere meglio compresi se si trova questo DS corrispondente. Vi sono soltanto tre accordi di settima diminuita (C Eb Gb A, F Ab Cb D e Bb Db Fb G); tutti gli altri sono enarmonicamente equivalenti. Di conseguenza, ciascun accordo di settima diminuita puo‘ essere messo in relazione a quattro accordi di tipo DS: C Eb Gb A con Ab7(b9), B7(b9), D7(b9) e F7(b9); F Ab Cb D con Db7(b9), E7(b9), G7(b9) e Bb(b9); Bb Db Fb G con Gb7(b9), A7(b9), C7(b9) e Eb7(b9). -

Bill Russo Considerazioni jazz

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CONSIDERAZIONI ARMONICHE DI BASE(da W. Russo, “Jazz Composition and Orchestration”, University ofChicago Press, 1997)

L’arrangiamento di canzoni popolari o di brani di repertorio (“standards”) è un elementofondamentale nella fomrazione e nella professione del compositore jazz; tuttavia, questo processopotrebbe essere meglio definito tramite il termine “ri-composizione”.L’applicazione pratica del contenuto di questa lezione renderà le strutture armoniche di tali brani piùsemplici e chiare, facilitandone grandemente l’interpretazione.E‘ infatti molto più semplice apportare le modifiche melodiche, orchestrali e armoniche coinvoltenel processo di ri-composizione se gli accordi sono stati preventivamente ridotti all’essenziale ecompresi a fondo.Quando si ha a che fare con partiture con melodia e accordi (“lead sheets”) oppure con spartiti perpianoforte, bisogna prendere in considerazione tre elementi: i simboli che rappresentano gli accordi(il “siglato”), la melodia e le note dell’accompagnamento.Spesso vi sono errori e omissioni nella scrittura del siglato; tramite lo studio della melodia edell’accompagnamento li si possono correggere, per poi passare all’analisi che segue.A.

B.

C.

D.

Il movimento tra accordi diatonici è libero. In altre parole, qualsiasi accordo diatonico puòprecedere un qualsiasi altro accordo diatonico. (Nel Cap. 13 si discutono più in dettaglio alcuneprogressioni armoniche “tipiche”.)Spesso è difficile distinguere tra accordi di tipo MIN e MS perché vi è un certogrado di interscambiabilità tra i due. Le loro triadi sono identiche; ciò che li distingue el’aggiunta della sesta maggiore o della settima minore. Spesso la differenza tra i due. che puresiste, non viene riportata nei”lead sheets” o nelle partiture per pianoforte.Alcuni elementi possono aiutare a distinguerli:(1) nella maggior parte dei casi, se l’accordo si muove verso un accordo di tipo DS una quartagiusta sopra oppure una seconda minore sotto, allora si tratta di un MS; (2) molto spesso, sel’accordo si muove verso un DS una seconda maggiore sopra o una terza minore sotto. allora èun MIN; (3) se la sesta maggiore risulta diatonica all’interno della tonalità, molto probabilmentesi tratta di un MIN; (4) se la settima minore risulta diatonica all’interno della tonalità, moltoprobabilmente si tratta di un MS (in chiave di C, per esempio, e‘ piu’ probabile che un Emin siaun MS piuttosto che un MlN); (5) se l’accordo prepara una nuova tonalita‘: e‘ piu’probabilmente un MlN.Analogamente al caso di MS e MIN, le note della triade non permettono di distinguere fraaccordi di tipo DIM e LTS. In questo caso, pero’, la triade diminuita si riferisce quasi sempre alDIM e non al LTS.Da qualsiasi accordo di tipo DS si puo‘ ricavare un accordo diminuito corrispondente. Infatti,aggiungendo al DS la nona minore e omettendo la fondamentale, si ottiene un accordo disettima diminuita costruito sulla terza. Questo ragionamento e‘ piu’ utile se usato al contrario:la maggior parte degli accordi di settima diminuita deriva da un DS; essi possono essere megliocompresi se si trova questo DS corrispondente. Vi sono soltanto tre accordi di settima diminuita(C Eb Gb A, F Ab Cb D e Bb Db Fb G); tutti gli altri sono enarmonicamente equivalenti. Diconseguenza, ciascun accordo di settima diminuita puo‘ essere messo in relazione a quattroaccordi di tipo DS: C Eb Gb A con Ab7(b9), B7(b9), D7(b9) e F7(b9); F Ab Cb D con Db7(b9),E7(b9), G7(b9) e Bb(b9);Bb Db Fb G con Gb7(b9), A7(b9), C7(b9) e Eb7(b9).-

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E. Un DIM costruito sul primo grado della tonalita‘ non e‘ solitamente derivato da un DS,specialmente in progressioni come questa: Cmajor >> C Cdim7 Dmin7.

F. E‘ bene riunire forme differenti dello stesso accordo. Ad esempio, la successione C7(b9), C9.C7(b5) puo‘ essere pensata come C7.

G. In un accordo di tipo DS, la nona alterata e‘ preferibile quando questo risolve su un Mm. MS oLTS costruito una quarta giusta sopra. Spesso, la tredicesima viene usata solo quando la nonanon e‘alterata.

H. Gli accordi di tipo DS costruiti sul quarto grado della scala (F7 in tonalita‘ di C) o sul secotitI(jgrado (D7 in C) sono meglio utilizzati senza l’alterazione della quinta o della lIon+ iii~iitie Iaquarta aumentata e‘ solitamente una buona scelta. Cio’ si applica al F7 quando e‘ usato nelmodo seguente: C, F7, C; oppure al D7 in casi come questo: C D7 Dmin7 oppure C Dmin7 D7C. In questo caso il F7 e‘ in realta‘ una sottodominante con la settima minore aggiunta; e‘ quindiun MAJ, sebbene abbia anche le caratteristiche del DS.

1. Con l’eccezione dei due casi di DS menzionati al paragrafo precedente, qualsiasi accordo di tipoDS puo‘ essere sostituito da un altro DS costruito una quarta aumentata sotto. Ad un C7 si puo‘dunque sostituire un Gb7; un B7 puo’ essere sostituito da un F7.

J. Un accordo di tipo DS con la quinta aumentata solitamente rifiuta la nona alterata; se la nonaviene aggiunta, essa viene spesso lasciata inalterata. Inoltre, un DS con la quinta aumentata e‘particolarmente adatto alla sostituzione citata al paragrafo precedente.

K. Riportiamo di seguito una tabella che rappresenta essenzialmente la progressione di G7 verso unaccordo costruito sul C. L’intera tabella puo‘ essere trasposta ed usata a partire da uno qualsiasidegli altri undici accordi di tipo DS.

Le colonne X e Y rappresentano il G7, il quale funge da “spinta”, creando la sensazione dimovimento: la colonna Y contiene l’accordo “principale”, mentre la X elenca gliaccordi “di supporto”. La colonna Z e‘ la risoluzione o punto di arrivo. La colonna Y puo‘ risolveredirettamente verso la colonna Z. A volte, la coppia di colonne X e Y non risolve affatto verso lacolonna 2, ma continua a muoversi, spesso verso un’altra combinazione di X e Y.

COLONNA XSolitamente all’iniziodella battuta o gruppodi battute:-Dmin7 (verso qualsiasiaccordo in Y)

-Dmin (verso qualsiasiaccordo in Y)-F (verso qualsiasi accordoin Y)

-Fmin (verso uno dei primi4 in Y)-Dmin7(b5) (verso uno deiprimi 4 in Y)

-Fmin7 (verso uno dei primi3 in Y)-Ab (verso uno dei primi2 in Y)

-Abmin (verso uno dei primi2 in Y)+bmin7 (verso uno deiprimi 2 in Y)

COLONNA YSolitamente al terminedella battuta o gruppodi battute:-G7 (verso qualsiasiaccordo in Z)

-Db7 (verso qualsiasiaccordo in Z)

-Bb9 (verso i primi 3in Z)

-Fmin7 (verso qualsiasiaccordo in Z)

-Fmin (verso qualsiasiaccordo in Z)

-Cdim7 (verso il primoaccordo in Z)

COLONNA 2Analogamente a X, di solito

si trova al1 ‘inizio della battutao gruppo di battute..

- C (Emin Amin7)

-Cmin

-Cmin7

-Cmin7/b5

-raramente: Cdim7, C7