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Attività analitica di laboratorio condotta,
secondo precise linee guida internazionali,
su tracce di natura biologica repertate
sulla scena del crimine e costituenti il
corpo del reato e/o le cose ad esso
pertinenti (art. 253 c.p.p.);
Introduzione alla biologia forense:
definizione e finalità
Indagine biologica
• L’indagine di tipo biologico ha assunto negli ultimi decenni un ruolo di primaria importanza con la scoperta dei polimorfismi del DNA.
• Dalla comparazione dei polimorfismi genici del DNA è possibile identificare una persona con margini di errore infinitamente piccoli dal momento che non esistono due persone geneticamente identiche, fatta eccezione per i gemelli omozigoti.
• La deperibilità rappresenta il limite principale dell’utilizzo del DNA per scopi forensi.
Domande che l’Autorità Giudiziaria e gli investigatori
“tradizionali” pongono al biologo forense:
Ci sono tracce biologiche sulla scena del crimine e/o
sui reperti da essa acquisiti? Sopralluogo, ispezione
reperti, test chimici presuntivi/confermativi, impiego
luci a lunghezza d’onda variabile
Di che natura biologica sono le tracce osservate?
Test presuntivi/confermativi
In che posizione si trovano le tracce biologiche nel
contesto della scena del crimine o sul reperto?
analisi scena del crimine, BPA
Da quanto tempo le tracce si trovano ove sono state
osservate?
CHI ha lasciato quelle tracce? Tipizzazione di un
profilo di DNA
Introduzione alla biologia forense: definizione e finalità
ANALISI BIOLOGICO-FORENSE
ANALISI VARIABILITÀ
GENETICA FRA
INDIVIDUI
PERMETTE
L’IDENTIFICAZIONE
PERSONALE TRAMITE
ANALISI DNA
SI SVILUPPA
ATTRAVERSO LA
VERIFICA DELLA
EFFETTIVA NATURA
BIOLOGICA DI UNA
TRACCIA
ANALISI MARCATORI
SPECIFICI DEI
TESSUTI
E DEI FLUIDI
BIOLOGICI
• Casi criminali: tracce relative al binomio indagato -
vittima
• Test di paternità: paternità controversa
• Identificazione vittime in disastri di massa
• Soggetti scomparsi (in Italia recentemente istituito il
Commissario strordinario del Governo) per le persone
scomparse
• Identificazioni storiche e studi genealogici
Ambiti applicativi della biologia forense
La prima fase dell’analisi biologico-forense consiste nella
ricerca, individuazione e prelievo, mediante opportune
dotazioni tecniche, di tracce di natura biologica
Le tracce biologiche
•formazioni pilifere
•sangue
•liquido seminale
•saliva
•frammenti ossei e denti
•urina e feci e sudore
•muco
•altro
•liquido seminale
•sangue
•saliva
•frammenti ossei e denti
•formazioni pilifere
•urina e feci e sudore
•muco
•altro
COSA SI RINVIENE SULLA
SCENA DEL CRIMINE
TRACCE CHE DANNO
MAGGIOR SUCCESSO
ANALITICO
Materiale biologico Contenuto di DNA
1 cellula RIPRODUTTIVA
(spermatozoo)
3 milionesimi di
grammo
1 cellula SOMATICA 6 milionesimi di
grammo
Il materiale genetico nelle tracce forensi
….in teoria
Materiale biologico Contenuto di DNA
Liquido seminale 150000-300000 ng/ml
Sangue liquido 20000-40000 ng/ml
Traccia ematica essiccata 250-500 ng/cm2
Saliva liquida 1000-10000 ng/ml
Tampone orale 100-1500 ng/tampone
Tessuti solidi 50-500 ng/mg
Tamponi vaginali post-coitali 10-3000 ng/tampone
Formazione pilifera strappata (con radice) 1-750 ng/radice
Formazione pilifera caduta (con radice) 1-10 ng/radice
Urina 1-20 ng/ml
Ossa 3-10 ng/ml
Da: Lee, H.C., Ladd, C. (2001) Croatian Medical Journal, 42, 225-228.
Il materiale genetico nelle tracce forensi ….in teoria
mg = milligrammo
ng = miliardesimo di grammo
Il campione biologico forense è, in genere,
qualitativamente e quantitativamente non ottimale:
Meno di 1 miliardesimo di grammo di DNA,
degradato (↔ non amplificabile) distribuito su
substrati di vario tipo
Presenza di sostanze chimiche, esogene o endogene,
che “inibiscono la lavorazione” o che, comunque,
alterano l’integrità strutturale del campione
Il materiale genetico nelle tracce forensi ….in pratica
La principale differenza tra biologia forense e biologia/medico sperimentale o clinica è che in biologia forense i campioni di partenza da analizzare sono in condizioni spesso molto critiche, sia in termini qualitativi che quantitativi.
ESTREMA DEGRADAZIONE DEL
CAMPIONE (DNA degradato)
QUANTITÀ RIDOTTA DI MOLECOLE DI
DNA
PRESENZA DI INIBITORI
Le problematiche delle tracce biologiche
Introduzione alla biologia forense:
definizione e finalità
Fattori chimico-fisici: umidità, temperatura, pH, esposizione a
onde elettromagnetiche (raggi solari), attività catalitica non
biologica dei minerali argillosi (reazioni idrolitiche ed
ossidoriduttive), specie chimiche esogene che alterano il
materiale biologico.
Fattori biologici: attività catalitica di enzimi di cellule
proliferanti (microbiche ed eucariotiche), di cellule non
proliferanti (spore microbiche e cisti protozoiche), che
fuoriusciti da cellule in sfaldamento vanno a degradare le
molecole di DNA.
Le problematiche delle tracce biologiche: la
degradazione
IL DNA MITOCONDRIALE
• Il nucleo cellulare non è l’unica struttura da cui può essere estratto acido nucleico: anche in un altro compartimento, noto come “mitocondrio”, è contenuta parte del materiale genetico rinvenibile all’interno di una cellula.
• Questa porzione di genoma, nota come “DNA mitocondriale”, può essere facilmente riprodotta in quantità sufficiente per poter effettuare una tipizzazione.
Si ricorre a questa tecnica quando si è in presenza di reperti vecchi o particolarmente deteriorati.
Le Investigazioni Scientifiche sulla scena del
crimine
Attività di sopralluogo, rilievi tecnici e repertamento condotti
da squadre specializzate composte da personale competente
in tutti i settori delle investigazioni scientifiche ed afferente
alle varie specializzazioni forensi
a supporto (e non in sostituzione!) degli investigatori
“tradizionali”
finalizzata alla:
1. Ricerca, rilevazione e raccolta di tracce potenzialmente
utili alle successive analisi di laboratorio;
2. Analisi della scena del crimine per fornire elementi utili
alla definizione della dinamica delle azioni sulla scena
del crimine.
Le attività di sopralluogo e repertamento sulla scena del crimine costituiscono il primo passo dell’analisi tecnico scientifica forense, e l’operatore di PG chiamato ad intervenire in tale situazione deve:
1. conoscere con precisione i RIFERIMENTI NORMATIVI e PROCEDURALI che li disciplinano ( ISO 17020)
2. conoscere le tecniche adeguate ed i comportamenti da adottare in funzione del tipo di materiale da repertare (LINEAMENTI OPERATIVI)
3. avere la disponibilità di idonei materiali da impiegare (DOTAZIONI DI INTERVENTO).
Le Investigazioni Scientifiche sulla scena del
crimine
CONTAMINAZIONE
DA PARTE DEGLI
OPERATORI STESSI MANCANZA DI
PROTEZIONI
INDIVIDUALI
NON ISOLAMENTO
DELLA SCENA
CRIMINIS
In particolare, per le
tracce biologiche;
prima…
Primo intervento
sulla scena criminis
Emergenze sanitarie,
sicurezza operatori,
osservazione dello
stato dei luoghi
Valutazione preliminare
della scena Walk- Through
Attività sulla scena
del crimine
Composizione del team,
controllo contaminazione,
raccolta e
confezionamento campioni
Debriefing Compilazione atti,
controllo attività
LINEE GUIDA OPERATIVE (IN PARTICOLARE)
Adesso, si seguono…
Buste sterili per tracce
biologiche
Buste monouso ALTA
SICUREZZA Dispositivi di protezione
individuale
Contenitori in plastica
sterili Strumentazioni varie
… e si utilizzano per il repertamento…
LE DOTAZIONI DI INTERVENTO
Le tracce biologiche possono essere rilevate
sia tramite METODI FISICI (lampade a
lunghezza d’onda variabile come il
CrimeScope o lo SceneScope) che tramite
METODI CHIMICI (tests chimici, reagenti), in
dipendenza della loro tipologia e dalla
condizione in cui si presentano.
LA RICERCA DELLE TRACCE
Saliva
Liquido seminale
Secreto vaginale
LA RILEVAZIONE DELLE TRACCE BIOLOGICHE
Tutti i fluidi biologici possono
essere rilevati mediante
opportune lunghezze d’onda
ultraviolette che eccitano le
specie chimiche fluorescenti
presenti, determinando una
emissione per fluorescenza.
455 nm 455 nm
430 nm
TEST POSITIVO
TEST NEGATIVO
TEST POSITIVO (sangue umano)
TEST
NEGATIVO (sangue NON umano
o assenza di sangue)
TEST PRESUNTIVO
PER IL SANGUE:
COMBUR TEST
TEST CONFERMATIVO
PER IL SANGUE:
HEXAGON OBTI
(Occult Blood Test
Immunological)
Il repertamento: test presuntivi/confermativi
TEST CONFERMATIVO PER IL
LIQUIDO SEMINALE
Test per la rilevazione del PSA
umano: il test
immunocromatografico a flusso
orizzontale PSA-Check 1®
TEST CONFERMATIVO PER LA
SALIVA
Test per la rilevazione della a-
amilasi umana: il test
immunocromatografico a flusso
orizzontale RSIDTM-SALIVA
Il repertamento: test presuntivi/confermativi
TEST
POSITIVO
TEST
NEGATIVO