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ROTARY CLUB VALTIDONE 28 SETTEMBRE 2009 ANNO 2009-10 PAGINA 1 L onore di aprire le danze questanno è spettato al nostro Club, che tra i primi Rotaty del nostro Gruppo Po Piacentino ha ricevuto lattenta visita del Gorvernatore Ing. Carlogiorgio Pedercini, della consorte Fernanda e dellAssistente al Governatore Bazzoni, anche egli con consorte. Da bravo Ingegnere laureato a pieni voti in ingegneria civile nel 1964, si è presentato con largo anticipo mettendo i puntini sulle i e dando qualche lezione di buona prassi rotariana al nostro Club onestamente (e per fortuna dico io!) poco ortodosso. L avvocato Dordoni, anche essa laureata a pieni voti daltro canto, ha subìto la prima inquisizione ma avvezza alle aule di tribunale penale non ha battuto ciglio ed ha sostenuto larringa in modo esemplare. Equindi venuto il momento del Consiglio Direttivo che egregiamente ha sostenuto la sua parte prima di accompagnare al desco gli aamati convenuti. Il classico aperitivo, cavallo di battaglia del nostro Ristorante e poi tutti ad ascoltare il brevediscorso del Governatore Pedercini. (continua in ultima pagina) Visita Governatore Contiene inserto su!a disda del Risottodel 17 ottobre 6° Bollettino

Bollettino 06

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28 SETTEMBRE 2009 Il classico aperitivo, cavallo di battaglia del nostro Ristorante e poi tutti ad ascoltare il “breve” discorso del Governatore Pedercini. (continua in ultima pagina) L’ onore di aprire le danze quest’anno è spettato al nostro Club, che tra i primi Rotaty del nostro Gruppo Po Piacentino ha ricevuto l’attenta visita del Gorvernatore Ing. Carlogiorgio Pedercini, della consorte Fernanda e dell’Assistente al Governatore Bazzoni, anche egli con consorte.

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ROTARY CLUB VALTIDONE 28 SETTEMBRE 2009

ANNO 2009-10 PAGINA 1

L’ onore di aprire le danze quest’anno è spettato al nostro Club, che tra i primi Rotaty del nostro Gruppo Po Piacentino ha ricevuto l’attenta visita del Gorvernatore Ing. Carlogiorgio Pedercini, della consorte Fernanda e dell’Assistente al Governatore Bazzoni, anche egli con consorte.

Da bravo Ingegnere laureato a pieni voti in ingegneria civile nel 1964, si è presentato con largo anticipo mettendo i puntini sulle i e dando qualche lezione di buona prassi rotariana al nostro Club onestamente (e per fortuna dico io!) poco ortodosso.

L’ avvocato Dordoni, anche essa laureata a pieni voti d’altro canto, ha subìto la prima inquisizione ma avvezza alle aule di tribunale penale non ha battuto ciglio ed ha sostenuto l’arringa in modo esemplare. E’ quindi venuto il momento del Consiglio Direttivo che egregiamente ha sostenuto la sua parte prima di accompagnare al desco gli affamati convenuti.

Il classico aperitivo, cavallo di battaglia del nostro Ristorante e poi tutti ad ascoltare il “breve” discorso del Governatore Pedercini. (continua in ultima pagina)

Visita GovernatoreContiene inserto su!a “disfida del Risotto” del 17 ottobre

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LA DISFI-DA DEL RISOTTO

Credo molto nell’amicizia. Sono entrato nel Rotary con la convinzione che l’amicizia e l’etica sono e saranno sempre i pilastri basilari della nostra associazione. La definizione che esprime meglio il mio concetto di amicizia è quella data da J.M. Reismann: “…amico è colui a cui piace e che desidera fare del bene ad un altro e che ritiene che i suoi sentimenti siano ricambiati…”.

Questa amicizia presuppone già di per se uno scambio, una condivisione.

Uno dei modi eccellenti, poi, per rafforzare l’amicizia è quello di frequentarsi, mettere insieme le proprie conoscenze ed esperienze, affinando, incontro dopo incontro, la conoscenza l’uno dell’altro o dell’altra. Francesco Alberoni, a questo proposito, dà una ulteriore particolare definizione dell’ amicizia, definendola “una filigrana di incontri”, che “si rinnova ad ogni nuovo incontro migliorandosi e completandosi” (Mario Virdis, Assemblea Distrettuale 2007).

E’ proprio in nome dell’amicizia rotariana che si è tenuto il primo interclub con il Rotaract Piacenza.

Protagonisti della serata sono stati l’Ing. Renato Beretta, il Rag. Giovanni Baldini, Camilla Corradi e Alessandra Dosio che ai fornelli del Ristorante La Palta si sono dilettati nella

preparazione di ottimi risotti per soci e ospiti.

L’ing. Beretta ha intrattenuto i presenti illustrando la storia e le tipologie di riso, i segreti della tostatura nella preparazione dei risotti

In Italia la coltivazione del riso ha iniziato a diffondersi nelle zone del milanese e del vercellese in epoca piuttosto recente, tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, e sono tutt’oggi zone di produzione d’eccellenza di questa coltivazione.

Proprio grazie alla immediata conversione di tale coltura ed alle buone risposte produttive della campagna piemontese che il riso continuo’ a diffondersi e ad essere apprezzato come piatto quotidiano per larga parte della popolazione.

La riuscita della ricetta prescelta è comunque condizionata dalla scelta della varietà di riso più indicata.Bisogna tener conto delle rispettive caratteristiche dei tipi di riso che riguardano esclusivamente le dimensioni dei chicchi e le modalità di cottura.

Sono poco significative invece le differenze tra le proprietà nutritive e le varietà a disposizione.

VARIETÀ DI RISOLe varietà italiane di riso

sono divise in vari tipi:Comuni: Le varietà più note

sono l’Originario e il Balilla. Hanno chicchi piccoli e tondi, adatti per minestre, minestroni e dolci e cuociono in 12 – 13 minuti.

Semifini: riso con chicchi tondeggianti di media lunghezza. adatti per antipasti, risi in bianco, timballi. cuociono in 13 –

15 minuti circa. le varietà più conosciute sono padano, vialone nano, italico r.

Fini: riso con chicchi lunghi e affusolati. perfetti per risotti e contorni, è molto apprezzato per la sua versatilità in cucina. la cottura è di 14 – 16 minuti. Le principali varietà sono Sant’Andrea, Europa.

Superfini: con chicchi grossi e molto lunghi, particolarmente adatti alla preparazione di risotti e contorni. Cuociono in 16 – 18 minuti. Le principali varieta’ sono Roma, Carnaroli e Baldo.

Riso Nero Aromatico Venere: appartenente alla sottospecie japonica, il riso Venere, nato nella Pianura Padana, è stato battezzato con il nome della Dea dell’amore e viene viene coltivato nelle province di Novara e Vercelli. E’ un riso aromatico, profumato, con un sentore di pane appena sfornato, tipico dei risi orientali.

L’aroma lo si percepisce già annusando da vicino i chicchi crudi e diventa più incisivo con il calore.

CURIOSITÀ: LA STORIA DEL  RISOTTO ALLA MI-LANESE

La leggenda colloca la nascita del “riso alla milanese” in una data precisa: l’ 8 settembre 1574.

Per quel giorno il mastro vetraio belga Valerio di Fiandra aveva fissato le nozze di sua figlia. La festa della nascita di Maria era anche la festa della Cattedrale dedicata a Maria Nascente.

Quella data,evidentemente, aveva un valore speciale per lui che lavorava alle vetrate del Duomo, in particolare quelle con

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gli episodi della vita di Sant’Elena. Durante il pranzo di nozze comparve un piatto

di riso colorato con lo zafferano, materiale che la squadra di vetrai belgi al seguito di mastro Valerio era solita aggiungere a molti colori per creare particolari effetti cromatici.

Il riso così preparato, forse per scherzo, piacque a tutti, sia per il sapore che per il colore, in un’epoca in cui si attribuiva all’oro, o in sua mancanza alle sostanze gialle, un’importanza anche farmacologica, ragione per la quale,talvolta, la polvere d’oro veniva aggiunta ai cibi e, più spesso, si utilizzavano i tuorli delle uova, tecniche di panatura, lo zafferano, che davano alle pietanze un caldo colore giallo.

Subito questo nuovo modo di preparare il riso si diffuse in tutta la città…Le fonti storiche legano strettamente la coltura del riso in Italia a Milano e ci dicono che nel ‘300 il riso in Italia veniva coltivato estensivamente solo nel napoletano, ivi introdotto dai paesi dei saraceni dagli spagnoli o, forse, dai crociati o dai mercanti veneziani.

Da qui grazie agli stretti rapporti che legavano gli Aragonesi ai Visconti ed agli Sforza, la sua

coltivazione si affermò nella porzione di pianura padana appartenente allo Stato Milanese ed in particolare nel vercellese.

Precedentemente, in epoca greca e romana, il riso (coltivato per uso alimentare in Cina almeno dal 2800 a.C.), era conosciuto in Occidente solo come pianta aromatica e medicinale.

Ne parlano Teofrasto e Strabone, il medico Galeno lo consiglia nella dieta dei gladiatori e Plinio il Vecchio lo descrive nella sua ” storia naturale”.

Tuttavia, per tutto l’alto medioevo,in Europa il riso continua a essere considerato una pianta medicinale o un ingrediente per dolci,importato dall’oriente. Molto costoso, era sostanzialmente assimilato ad una spezia.

Neosocio Baldini ardito cuoco

Cuoca ISA, l’unica professionista che ha tollerato l’intrusione dei nostri “dilettanti allo sbaraglio”

Maestro del Risotto Ing. Renato Beretta

Testa del nostro socio Boninsegni

Cuoca Vincitrice Rotaract

Presidente Rotaract

LA DISFIDA DEL RISOTTO - BILEGNO RISTORANTE LA PALTA 17 SETTEMRBE 2009

NEO SOCIO RAG. GIOVANNI BALDINIAbbiamo finalmente i dati del nostro Neo socio Ragioner Giovanni Baldini che in un balzo ha superato il problema del “digital divide” che affliggeva il nostro Club. Benvenuto in linea!Rag. Giovanni Baldinivia Ricci Oddi, 21 - 29122 Piacenza Tel e fax 0523 336778 email: [email protected]

Cuoca Vincitrice Rotaract

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Calendario• Giovedì 1 ottobre - 21:00

Riunione del Consiglio Direttivo Chez Lorenza Dordoni

• Domenica 4 ottobre Trofeo Auto storiche

• Giovedì 8 ottobre - 20:00 Bilegno Ristorante la PaltaCaminetto

• Giovedì 15 ottobre - Caminetto

• Sabato 24 ottobre - 18 Concerto Guadagnini - 20.30 Cena a Bilegno Ristorante la Palta

• Giovedì 29 ottobre h. 20:30

caminetto rinforzato con relatore Dr. Lenti

•GITA 30 ottobre - 1 novembre

•Giovedì 05 novembre - 20:00 Bilegno Ristorante la Palta

•Riunione Presidenti di commissione; - 21:00 caminetto

•12 novembre 20:30 Bilegno Ristorante la Palta

caminetto rinforzato Relatore il Prof Franco Docchio sul tema La Rotary Foundation

•19 novembre - 21:00 Bilegno Ristorante la Palta

Caminetto organizzazione cena Auguri

• 26 novembre - 20:30 Bilegno Ristorante la Palta Borgese Fondazione Rotary

• 8 dicembre Santa Messa a Verdeto

• 17 dicembre - 20:00 Bilegno Ristorante la Palta Cena di Natale

Presenze SociPresenze SociPresenze SociPresenze Soci

Baldini P Mulazzi A

Bovenzi P Mascandola A

Boninsegni P Parma A

Coppola P Rossetti P

Dordoni P Salvini P

Fiocchi A Schiaffonati P

Frontori P Schiavi A

Gabetta A Spotti P

Galli A Stragliati P

Gatti A Tamborlani P

Gazzola P Torretta P

Guerrini A Torselli A

Guglieri P Vercesi A

Lamedica A Zacconi P

Leddi P 58,6 % presenti58,6 % presenti

(continua da pagina 1) Un discorso provocatorio che ha trovato la platea in completo silenzio.

Perché siamo Rotariani quando esistono migliaia di associazioni di volontariato molto più efficaci ed efficienti del Rotary? Perché spendere una quota sociale di un Club spesso inconcludente e a scarso impatto sul territorio, specie se paragonato ad associazioni in grado di mobilitare i media e raccogliere cifre da capogiro? Il Governatore sprona ad essere veri Rotariani, che servono in prima persona, impegnandosi in service attivi dove si impiegano i propri talenti e non i propri euro. Sprona a credere nel Rotary come filosofia e si spinge sino ad affermare che il rotary è una “religione”.

Considerata l’affermazione un pò eccessiva da chi vi scrive la riporto tra virgolette. Ad ogni modo il senso è chiaro. Se non credi nel Rotary forse è meglio che te ne vai...

Quindi ha invitato il Presidente a scegliere con cura i soci e a bandire le pietre di scandalo, chi usa il Rotary per i propri scopi personali.

In un’epoca di riforme e rivoluzioni come quella che stiamo vivendo il discorso del Governatore è stato in linea con il file rouge del momento.Impegno diretto e personale perché il “futuro del Rotary è nelle nostre mani” come recita il

motto della presidenza

internazionale di John Kerry.E per concludere abbiamo

assistito ad un breve video che descrive il progetto a cui siamo invitati ad unirci: trovare due disabili sul nostro territorio, non seguiti da associazioni possibilmente e invitarli ad un campus estivo di una settimana in cui il club si impegna a inviare soci che animino almeno una giornata di attività e contribuiscano per il soggiorno dei due disabili della valle.

Non è chiaro chi raccolga le adesioni ma ci informeremo...

Per ora trovate la presentazione del progetto Amico Mio sul sito del Rotary 2050.