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8/19/2019 Botanica - Potatura Dell'Olivo in Toscana. Riflessioni Tecniche
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La potatura dell’olivo
in ToscanaRiflessioni tecniche
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A.R.S.I.A. Regione Toscana
8/19/2019 Botanica - Potatura Dell'Olivo in Toscana. Riflessioni Tecniche
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La qualità dell’olio d’oliva • 17
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ARSIA • Agenzia Regionale per lo Sviluppoe l’Innovazione nel settore Agricolo-forestalevia Pietrapiana !" - #"1$1 %irenzetel& "## $7##1 fa' "## $7##$1( - "## $7##$!1)))&arsia&toscana&it
e-*ail+ posta,arsia&toscana&it
Coordinamento+ arco .o*a ARSIA/&ssa %ia**etta 0izzi rifiagrono*o li2ero professionistae-*ail+ fia**ettanizzi,tin&it
Le fotografie sono di %ia**etta 0izzi rifi&I disegni sono di Arianna 0izzi rifi e %ederico 3iucci e-*ail+ ariannanizzigrifi,virgilio&it
Cura redazionale, grafica e impaginazione:L3/ srl %irenze
Stampa: 4%%444 LI.5 srl %irenze
%uori co**ercio vietata la vendita6 3oprig8t $""$ ARSIA • Regione T oscana
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La potatura dell’olivo in .oscanaRiflessioni tecnic8e
Fiammetta Nizzi Grifi
ARSI A • Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazionenel settore Agricolo-forestale %irenze
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Ringraziamenti
9n ringrazia*ento particolare all’a*ica e collega d&ssa Ro2erta oretti ai proprietari e aitecnici delle aziende agricole San %elice %ontodi Selvapiana La Parrina e Lilliano c8e cre-dono in una nuova olivicoltura e c8e *i 8anno dato l’opportunità di lavorare e conte*po-ranea*ente speri*entare tecnic8e di potatura alternative a quelle tradizionali&
9n pensiero particolare a /ino arc8ini a cui dedico questo lavoro&razie perc8: con la tua esperienza e passione *i 8a insegnato a ;guardare< l’olivo&
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So**ario
PresentazioneMaria Grazia Mammuccin i 7
3onsiderazioni general i =Pre*essa =
1& Perc8: si pota l’olivo> Si potre22e evitare la potatura > 1!
$& 9na potatura effettuata corretta*ente risolve tutti i pro2le*i
dell’olivicoltura e dell’olivicoltore > 17
!& 3osa si intende per potatura ordinaria e straordinaria dell’oliveto > $$
?& @ preferi2ile potare ogni anno o ad intervalli *aggiori>
uando B il caso d’intervenire > $7
.ipologie di intervent o !!1& Interventi sulle 2ranc8e !7
$& Interventi sul tronco ?#
!& Interventi sul cespuglio ricostituito dopo la gelata del 1=C# ##
?& Intervento dopo una *icrogelat a ($
#& Intervento su c8io*e produttiv e ((
La potatura dei nuovi olivet i C!
Di2liografi a =1
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Presentazione
In una collana di pu22licazioni c8e 8a co*e ar go*ento l’oli-vo e l’olio non puE *ancar e un volu*e c8e tratti di potatura&
uesta pratica B infatti uno degli aspetti della coltivazionedell’olivo c8e piF inter essa ed appassiona gli olivicoltori unrapporto dir etto fisico tra l’uo*o e la pianta qualcosa c8e tra-valica il se*plice fine pr oduttivo per sconfinar e quasi in unafor*a d’arte c8e trae origine dalle radici stesse della tradizionepopolar e contadina&
Ancora oggi visitando un’azienda olivicola e parlando dipotatura si scopr e c8e ognuno 8a una sua personale soluzionesu co*e e quando ef fettuar e i tagli spesso attri2uendo alla pota-tura un’i*portanza a*pia*ente preponderante sugli altri fatto-ri colturali peraltr o invece non secondari&
4ppur e le leggi di *er cato e la necessità di fare r eddito
i*pongono anc8e in questo ca*po una riflessione su co*eaf fr ontar e questa pratica riflessione spesso necessaria anc8e perla pr ogr essiva di*inuzione di *anodopera specializzata ifa*osi ;potini
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3onsiderazioni generali
Pre*essa
L’olivicoltura di oggi ric8iede un i*pegno ed una pr ofessio-nalità tali senza cui risulta dif ficile intraveder e quello sviluppodel co*parto c8e B invece essenziale per la sua sopravvivenza&3on questa pu22licazione si B voluto ri2adir e l’i*portanza diun ;rinnovo< tecnico nell’attività di filiera con particolar e
riferi*ento ad alcuni aspetti r elativi alla potatura dell’olivo in.oscana attraverso il tentativo di ;tradurre< deter*inati con-cetti tecnici in un linguaggio co*prensi2ile a tutti color o c8e
sono i*pegnati *anual*ente nel settor e&Il contenuto di questo testo si riferisce quasi total*ente all’e-
sperienza *aturata in ca*po in cir ca dodici anni di attività eco*e tale deve esser e letto senza quindi voler intraveder e nien-
te di piF c8e ;un punto di vista
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1. Olivicoltura tradizionale toscana
2. Olivicoltura della collina interna
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uesto testo af fr onta l’argo*ento ;potatura< avendo co*e
punto di riferi*ento una r ealtà olivicola identifica2ile con quel-
la*aggior*ente pr esente nella nostra regione Jfigg ! e
" &0on si af fr ontano voluta*ente pro2le*atic8e riconduci2ili ad
i*pianti e for*e di alleva*ento particolari destinati ad una olivi-coltura piF intensiva concepita con criteri di r ecente concezione&0el corso della stesura del testo B stato fatto riferi*ento a
*olti lavori piF o *eno r ecente*ente pu22licati e tra tutti quel-li consultati 8a suscitato particolare curiosità oltr e c8e a*ar ez-
za quanto letto in uno scritto del 1=## intitolato
#a pr oduzionedell$oli%opu& esser e raddoppiat a di Luigi 0izzi rifi scritto c8e fariferi*ento all’epoca dell’Ispettorato Pr ovinciale dell’Agri -coltura& La principale constatazione c8e B e*ersa da questa let-tura B c8e il te*po si sia fer*ato in questi quasi #" anni per lo*eno sull’ar go*ento in oggetto e c8e le necessità tecnic8e del-l’epoca se*2rano in linea generale coincidere con quelle dei
nostri giorniK
Poco B stato fatto in ter*ini di evoluzione nell’applicazionedelle tecnic8e agr ono*ic8e in olivicoltura e la potatura forse*antiene piF forte di tutte il pri*ato di pratica svolta ancoracon ;antic8i criteri
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della vecc8ia olivicoltura siciliana si pr esenta ancora con piante
allevate in questo *odo e poc8i sono i tentativi di ristr uttura-zione ed adatta*ento alle nuove esigenze Jfig '&
Anc8e in .oscana si tr ovano piante str utturate e gestite confor*e di alleva*ento decisa*ente ;fuori *oda
Si potre22e evitare la potatura>
#$oli%o ) un al*er o da frutto
uesta af fer*azione puE se*2rare un po’ r etorica e forse loB ai giorni nostri *a quando l’or ganizzazione del lavor o inca*pagna era pr evalente*ente fondata sull’autono*ia delpoder e l’olivo non era concepito solo co*e una pianta coltiva-
ta per i suoi fr utti&aggiori erano gli utilizzi Jlegno con varie destinazioni+ frascafoglie olive ecc& e quindi i criteri di gestione erano str utturati inun’ottica di *assi*o sfr utta*ento c8e si traduceva anc8e nell’ap-
plicazione di una potatura coer ente con le esigenze del te*po&L’olivo era quindi inserito in un contesto di vita r urale e face- va
parte di un ;siste*a agricolo< i*postato sul *assi*o sfr ut-
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ta*ento delle potenzialità pr oduttive in un contesto c8e co-
*unque risultava *olto *eno depauperante dell’a*2ienterispetto a quello di oggi grazie alla ricc8ezza di varia2ili pr o-duttive Jnon c’era la *onocoltura e all’a22ondanza di apportinutrizionali or ganici&
uest’ulti*o aspetto non B da sottovalutar e ed B stato ricor-dato per sottolineare il fatto c8e deter*inati criteri tecnici oggidiscuti2ili possono esser e causa di veri e pr opri danni all’olivoper c8: applicati in una gestione totale profonda*ente *utata
sicura*ente i*poverita nella quale quindi la r eazione dellepiante ad un tipo di intervento puE esser e diversa&Partendo dal presupposto quindi c8e le piante si potano per
adattarle alle nostr e esigenze operative e pr oduttive oggi l’oli-vo deve esser e potato esclusiva*ente perc8: serve a fornir e ifr utti da cui si estrae l’olio e quindi la scelta tecnica dovr e22e*irar e ad ottener e il *assi*o r endi*ento quantitativo e soprat-tutto a *ini*izza r e la variazione pr oduttiva tra gli anni&
uesto B l’o2iettivo per cui l’olivo deve esser e potato questo
deve esser e il pr esupposto c8e guida l’olivicoltor e nelle sceltetecnic8e per i nuovi i*pianti questo B quanto deve esser e per-seguito per raggiunger e anc8e una convenienza econo*icaquesto B quanto tutti sanno *a purtr oppo poc8i riescono adapplicar eK
uando in una azienda agricola o in un giar dino B pr esente unal2er o da fr utto dif ficil*ente questo non viene potato annual-*ente dato c8e quasi tutti sanno c8e per avere pesc8e o *ele tutti
gli anni Jgelate per*ettendoK e di di*ensioni non troppo picco-le B necessariosiste*ar e la c8io*e eli*inando i ra*i i*pr odut-tivi rinvigo r endo quelli c8e 8anno già pr odotto apr endo la pian-ta in *odo da favorir e la cir colazione dell’aria e della luce&
L’olivo ric8iede le stesse cur e anc8e se in *odo non cossc8e*atico e quasi *eccanico per fornir e gli stessi risultati diun pesco e di un *elo&
Il forte contrasto c8e facil*ente si rileva tra lo sviluppo del
livello di conoscenza sull’olio e'traver gine di oliva o *egliosulle varie tipologie di oli tipici di zone di produzione dif fer en-ti e quello r elativo all’intr oduzione di tecnic8e agrono*ic8e*oderne non B facil*ente co*pr ensi2ile&
Si puE pensar e c8e le cause di una *ancanza di co*porta-*ento tecnico ;pr ogra**ato< o ;finalizzato< nella potatura del-l’olivo cos co*e in tutta la sua gestione sia legata al fatto c8e
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questa pianta al contrario di altri fr uttiferi B una se*pr ever de e
quindi co*e tale pr esenta una *aggior e co*plessità str utturale&0on B se*plice capir e il per c8: di questa generale arr etratez- zacolturale e forse in parte si puE tr ovar e una giustificazione nel
fatto c8e per potar e un olivo B necessario lavorar e ;pensando<non tanto alla for*a del pr esente quanto piuttosto alla cr escitadel futur o con la dif ficoltà c8e a22ia*o se*pr e a c8e fare conra*etti pr ovvisti di foglie e ge**e e quindi appar ente*ente
*olto piF ;vitali< dei tralci di una vite nel periodo invernaleK
3o*e confer*a di quanto sopra esposto si puE pensar e alle
frasidei potatori c8e sicura*ente tutti i tecnici 8anno sentito nel corsodella lor o attività pr ofessionalee c8e af fer*ano c8e la scelta
dei ra*i da tagliar e B spesso legata all’opportunità di rac- coglier eanc8e ;*ezza cesta< di oliveG tr oppo spesso si pota unapianta
ragionando soltanto in 2ase alla successiva raccolta dei fr utti e di
rado si pensa a cosa puE accader e al livello vegetativoquando si lasciano deter*inate for*azioni&
Rara*ente si riflette sul fatto c8e se si lascia una ;ra*a
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ueste possono esser e indicativa*ente le differ enze di i*-
pegno ric8ieste per diventar e potatori dell’olivo *a non Bi*possi2ile acquisir e la capacità di non co**etter e err oriK
Pur ri*anendo valido il principio naturale c8e l’olivo co*e*olte altr e essenze legnose vivr e22e tranquilla*ente anc8esenza interventi cesori per ottener e quantità qualità e costanzadi pr oduzione B necessario intervenir e per accelerar e pri*a e*antenere costante dopo lo sviluppo della piantaG non si deveandar e contr o natura *a se*plice*ente favorir e quel co*por-
ta*ento vegetativo e pr oduttivo c8e la pianta anc8e se a22an-donata a se stessa co*unquer ealizzer e22e&3on la potatura per gli scopi già ricordati si deve tentare di
pilotar e le ener gie della pianta verso la produzione di frascafr uttifera riducendo lo sviluppo di quella vegetazione vigor osa esfr uttatrice c8e non produce olive se non dopo un periodo piFlungo&
Facile a dirsi1 3 ancoradi pi+ a farsi1
@ suf ficiente ricor dar e c8e i succ8ioni si for*ano a causa diuna condizione di forte squili2rio tra la ;forza< dell’apparatoradicale e la quantità di foglie e ra*i c8e si lasciano dopo lapotatura e c8e quindi dovrà esser e sti*olato il lor o sviluppo sol-tanto nel caso di un pr ogra**a di ristrutturazione con il qualesi vuole a22assar e l’altezza delle piante sfr uttando anc8e la cr e-scita di questi ra*i Jfig 4 &
4 allora co*e si pota l’olivo>0ella sezione
T ipologiedi inter%ent o si af fr ontano con *aggio-ri dettagli gli aspetti tecnici della potatura c8e possono inter es-sar e la r ealtà toscana in questa parte si vuole soltanto sottolinea-r e c8e questa do*anda puE tr ovar e una risposta pr ecisa ed uni-voca solo nel caso in cui si operi in nuovi oliveti ottenuti dapiante clonate da una o co*unque poc8e piante *adri per lequali si pr esuppone un co*porta*ento vegeto-pr oduttivo ugua-
le tra gli individui&Per la vecc8ia olivicoltura c8e si B for*ata e dif f usa con cri-teri *oltiplicativi tali da aver e pr odotto un’alta varia2ilità co*-porta*entale tra le piante JB infatti piF corretto parlar e di culti-var -popolazioni non B possi2ile parlar e sintetica*ente di co*esi pota l’olivo pr oprio per c8: non B possi2ile far e riferi*ento afor*e di alleva*ento costante*ente riprodotte nelle piante diun oliveto&
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*. Particolare di
succhioni cresciuti suuna )ranca di olivo
0ella sezione
T ipologiedi inter%ent o già citata quindi si pr efe-risce far e riferi*ento a casi specifici c8e si sono riscontrati in que-
sti ulti*i anni o a principi di caratter e generale nei quali ogni oli-vicolto r e puE tr ovar e spunto per la pr opria r ealtà pr oduttiva&
$& 9na potatura effettuata corretta*enterisolve tutti i pro2le*i dell’olivicolturae dell’olivicoltore>
No1
0on B nostra intenzione apparir e eccessiva*ente critici *atr oppo spesso si sente parlar e di potatura in *odo non corr ettoe soprattutto si vedono *olti oliveti gestiti con qualc8e periodi-co gr osso intervento a costi elevati e senza c8e questo siaacco*pagnato da altri interventi agr ono*ici&
4ppur e non B raro osservar e c8e poco piF in là di un oliveto
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c’B la vigna dello stesso pr oprietario e qui se*2ra di stare in un
altr o *ondo se confrontia*o le tecnic8e agrono*ic8e applicate&uando si ritiene di coltivar e un oliveto secondo criteri di
gestione or dinaria o si decide di r ecuperar e i*pianti divenutio2soleti spesso si B convinti c8e la potatura rappr esenti l’inter-
vento piF i*portante&ualcosa viene poi fatto al livello di gestione del suolo e
rara*ente si considera la nutrizione co*e ele*ento integrantedelle tecnic8e di conduzione&
Soprattutto la conci*azione rappr esenta l’intervento piF fr e-quente*ente penalizzato nella conduzione dell’oliveto sia perquanto riguar da i quantitativi di ele*enti nutritivi distri2uitisia per la frequenza e le *odalità della distri2uzione&
0ell’a*2ito di un pr ogetto Leader II ef fettuato dal 3onsorziodel Mino 38ianti 3lassico e dal /iparti*ento di 5rtoflor o-fr utticoltura dell’9niversità di %ir enze JCaratterizzazione,miglio5ramentoe %alorizzazionedelle produzioniolearie del C.ianti B stata
analizzata la qualità e la frequenza di alcune infor*azioni agr o-
no*ic8e relativa*ente al co*pr ensorio olivicolo della .oscana3entrale&
In particolar e B e*erso un dato sconcertante r elativo alla con-ci*azione dell’olivetoG dal calcolo ef fettuato sulle unità fertiliz-zanti distri2uite annual*ente nel co*prensorio del 38ianti in unca*pione di 11$ aziende B stato tr ovato c8e *edia*ente si distri-2uiscono C# c8ilogra**i di azoto per ettar o e per anno pari acir ca (" gra**i per pianta Jdensità di riferi*ento pari a 1?" olivi
ad ettaro a fronte di una necessità *edia di !"" gra**i&
0el lavor o del 1=## già in pr ecedenza citato si legge+;%ra i due err ori niente potatura con 2uona conci*azione N
niente conci*azione con 2uona potatura B pr eferi2ile il pri*osia*o d’accor do co*e B pr eferi2ile il non potar e al potar e *ale*a O ai due siste*i errati B preferi2ile econo*ica*ente pr efe-ri2ile un terzo cos for*ato+ 2uona potatura 2uona conci*a-
zione difesa antiparassitaria
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@ ver o c8e inizial*ente dopo un intervento di taglio l’olivo
pr esenta un’appar ente ripr esa vegetativa *a questo si r ealizzaa seguito dello squili2rio pr ovocato con la potatura a causadella *aggior e disponi2ilità di ele*enti nutritivi di riserva pr e-senti nel legno c8e si distri2uiscono su una *inor e superficiefoliar e& @ co*e una dispensa ali*entare c8e deve servir e pernutri r e un *inor nu*er o di persone c8e staranno *eglio di ungr uppo piF nu*er oso fin tanto c8e la dispensa sarà fornita *ac8e poi potranno sof frir e la fa*e se questa non verrà nuova-
*ente rie*pita&Se nell’oliveto non sono *antenute o *eglio incr e*entate leriserve nutritive del terr eno si tende inevita2il*ente a favorir e ilcr earsi di una condizione piF si*ile ad una sopravvivenzadell’oliveto c8e ad una vera e pr opria pr oduttività agricola&
La conci*azione con pr odotti sia c8i*ici c8e or ganici deveesser e ef fettuata costante*ente con un pr ogra**a operativoc8e tenga conto delle esigenze degli olivi in ter*ini di quantitàdegli ele*enti apportati e della pr oduttività in str
etta r elazione
con le altr e scelte tecnic8e quali la potatura la gestione delsuolo la difesa e l’epoca di raccolta delle olive&
Solo in un pr ogra**a generale dove niente viene lasciato alcaso si puE sperar e di ottenere un co*porta*ento pr oduttivor egolar e dall’olivo altri*enti gli eventuali successi finisconocon l’esser e casuali e purtr oppo non ripeti2ili&
Anc8e se l’inter esse di questo lavor o B rivolto alla potaturadell’olivo ci se*2ra utile sottolinear e alcuni aspetti r elativi alle
altr e tecnic8e agr ono*ic8e pr oprio per c8: sono inscindi2ili tralor o con la speranza di sti*olar e anc8e su questi aspetti qual-c8e riflessione nel lettor e&
3onci*ar e l’oliveto non significa dar e solo azoto fosfor o epotassio indistinta*ente quanto piuttosto sceglier e di distri2ui-r e gli ele*enti c8e sono necessari per quella r ealtà olivicola*eglio se in relazione all’annata e soprattutto alle altr e opera-zioni ef fettuate o c8e si intendono ef fettuar e&
@ un err or e non conci*ar e esatta*ente co*e B un err or econci*are tutti gli anni con gli stessi pr odotti e con le stesse dosianc8e negli oliveti dove B stato ef fettuato un intervento di pota-tura *agari di ristr utturazione&
Per ese*pio nel caso di un i*pianto c8e 8a su2ito un pesan-te intervento di potatura non B consiglia2ile conci*ar e conazoto nelle for*e c8i*ic8e a ;pronto ef fetto< in quanto questo
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deter*iner e22e un incr e*ento di quella forza vegetativa già sti-
*olata dallo squili2rio pr ovocato con l’intervento con la conse-guenza di favorire quelle for*azioni tipo succ8ioni eHo pollonisui quali il potator e si accanisce general*ente pri*a della rac-colta delle olive& Sar e22e quindi pr eferi2ile distri2uir e altri ele-*enti o sceglier e for*e azotate c8e favoriscano la cr eazione di*aggiori riserve nel terr eno&
Per far e un se*plice ese*pio nel caso di intervento di r ecu-per o su piante d’olivo c8e erano state a22andonate e c8e quindi
ric8iedono un intervento di potatura piF pesante per rifor*ar ec8io*e produttive non B corr etto interveni r e con la conci*a-zione con gli stessi criteri adottati invece nell’oliveto pr oduttivo&Sia il tipo di conci*e c8e l’epoca di distri2uzione dovr e22e- r otener e conto del co*porta*ento vegetativo di olivi cos r ecu-
perati per evitare di incorr er e in ;delusioni< quando le piantenon r eagiscono secondo le aspettative&
In questi casi infatti l’o2iettivo B quello di riaver e una c8io-*a al piF pr
esto in grado di fare fr utti e quindi B se*pr
e pr efe-
ri2ile ritar dar e l’epoca di distri2uzione del conci*e fino anc8eal *ese di *aggio in *odo da evitare c8e la ;forza< vegetativadi una pianta squili2rata Jlo squili2rio B causato dalla potaturapesante ef fettuata si espri*a pri*a utilizzando le riserve nutri-tive pr esenti nelle porzioni legnose e poi gli ele*enti nutritiviapportati& Il risultato atteso B quello di nuova ed a22ondantevegetazione in grado di pr odur r e fiori e fr utti per c8: rapida-*ente ingentilita Jfig 6 &
Anc8e alla gestione del suolo si deve pr estar e *aggior e at-tenzione indipendente*ente se si lavora il terr eno sotto le c8io-*e o si *antenga la cotica er2osa&
Pri*a di sceglier e quando intervenir e e co*e sare22eopportuno conoscere le interazioni tra apparato radicale dell’o-livo terr eno ed eventual*ente radici delle er2e il tutto in r ela-zione alle caratteristic8e cli*atic8e dell’a*2iente e quindi nonin *odo ;*eccanico< o a calendario *a adattando l’operazio-
ne al siste*a&.r oppo spesso non si considera c8e la scelta dell’epoca d’in-
tervento B sostanziale ai fini della sua ef ficacia agr ono*ica e sir egistra anc8e per questa tecnica la *ancanza di un pr ogettod’insie*e dove le operazioni nell’olivo sono ef fettuate piF percaso o per disponi2ilità di te*po c8e per ef fettiva consapevo-lezza i*pr enditoriale&
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3on gli interventi di potatura straor dinaria invece si aspor-
tano gran parte delle porzioni legnose si utilizzano pr evalente-*ente *otoseg8e e si lasciano poc8e foglie sulla pianta per pro-vocare quello sti*olo vegetativo necessario per ripristinar e unac8io*a pr oduttiva&
uesta classificazione di tipo tecnico contri2uisce senz’altr o aconferir e un or dine *entale necessario per operar e&
9na specie ar2or ea se*pr ever de co*e l’olivo crea indu22iedif ficoltà e qualc8e volta anc8e ti*ore in color o c8e sono c8ia-
*ati a svolgere operazioni di taglio *a questo non deve rap-pr esentar e un ostacolo all’intr oduzione di aspetti operativiinnovativi&
Si ritiene infatti c8e l’olivicoltura di oggi e quella futurade22a fondarsi su r equisiti di f fer enti da quelli del passato doveper passato non si fa necessaria*ente riferi*ento all’epoca della*ezzadria *a anc8e a poc8i anni fa&
Il settor e olivicolo infatti 8a da poco iniziato a ric8ieder e*aggiore attenzione nella valutazione dei singoli interventi difiliera ed in no*e di una qualità di pr odotto se*pr e piF cer ca-ta si iniziano ad applicare 2ilanci di settor e c8e invece già date*po caratterizzano altri co*parti pr oduttivi&
3on questo concetto di coltivazione dell’olivo sicura*ente;piF i*pr enditoriale
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. -La strage degli
innocenti/ potaturaesagerata su oliviproduttivi
gli olivi tendono a svilupparsi concentrando le pr oprie energiein alcune parti general*ente quelle piF alte c8e ricevono *ag-giori sti*oli dalla luce inde2olendo gradual*ente le porzionipiF 2asse Jfig 9 &
uesto si verifica piF rapida*ente nelle varietà assur gentico*e il oraiolo e *eno in quelle a porta*ento piF penduloco*e il %rantoio Leccino 3orr eggiolo e Pendolino&
L’operator e deve esser e consapevole c8e questo *odo natu-rale di svilupparsi dell’olivo non si puE ca*2iar e *a soltantorallentar e o gestir e in *odo tale c8e non si riduca alternativa-
*ente la cr escita o la pr oduttività&3o*e conseguenza di questa riflessione appar e c8iar o co*e
le for*e di alleva*ento c8e favoriscono una 2uona distri2uzio-ne della luce dentr o la c8io*a Jfor*e in volu*e aperte al cen-tr o ritar deranno il deperi*ento delle 2ranc8e e dei ra*i inse-riti piF in 2asso&
Alt r o aspetto da considerare B quello r elativo alle porzioni
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3. Olivo con chio(a
cresciuta eccessiva(ente in altezza
vegetative in posizione ter*inale rispetto alle 2ranc8e principa-
li&Se l’olivo tende a cr escer e cer cando la luce non risulta corr et- topotar e una pianta lasciando ;punte< li2er eG occorr e piuttostocontrastar e il feno*eno con un intervento piF contenuto Jvege-tazione piF ricca e avere c8io*e c8e quindi non tenderanno asvilupparsi verso l’alto con eccessiva vigoria&
uanto sopra esposto B il fr utto di considerazioni nate dase*plici osservazioni Jripetute nel te*po ef fettuate sugli olive- tidella nostra r egione e rappr esentano alcune delle poc8e r ego- le;sicur e< c8e oggi sia*o in grado di fornir e dato c8e gli olivi-
coltori operano in un contesto caratterizzato da un’alta varia2i-lità genetica&
In quest’ottica di 2ase si puE af fr ontar e il concetto generaledi potatura ordinaria o straordinaria&
Se B ver o infatti c8e per pri*a cosa B essenziale valutar e*olto 2ene dove tagliar e e quanto tagliar e per rispettar e le pian-te e nello stesso te*po soddisfar e le aspettative B anc8e ver o
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c8e B necessariooperar e anc8e con criteri di tipo econo*ico in
*odo c8e l’intervento di potatura ;non porti via< *età del valo-r e della pr oduzione co*e oggi purtr oppo spesso si rileva&
2er %enir e al nocciolo1
0ella speranza c8e le pr oduzioni oleicole delle nostr e azien-de tr ovino un ulterior e riconosci*ento qualitativo ed econo*i-co sui *er cati B indispensa2ile intervenire con la potatura uti-
lizzando attr ezzatur e e secondo criteri c8e pri*a si ritenevanopiF consoni agli interventi straor dinari&Per spiegar ci *eglio oggi non B pensa2ile potare una pianta
utilizzando le cesoie ed i seg8etti i*piegando !"-?" *inutiJco*pr esi lo s*alti*ento del *ateriale di resulta ad olivo per-c8: il valor e di questo lavoro tradotto in olio corrisponde acir ca #"" gra**i c8e spesso coincidono con il #"Q della pr o-duttività di una pianta per lo *eno nell’olivicoltura collinar e&9n’alternativa a questa tecnica B quella di ridurr e fino ad eli-
*inar e del tutto gli interventi sui ra*etti ed i*postar e lagestione della c8io*a tagliando porzioni legnose di dia*etr o*aggior e utilizzando il *eno possi2ile le cesoie quanto piutto-
sto seg8etti o *eglio ancora piccole e legger e *otoseg8e&9n olivo cos gestito non potrà certo soddisfar e co*pleta-
*ente dal punto di vista estetico *a otterrà uguale 2eneficioper lo sviluppo e la pr oduttività e se non si tende ad esagerar eridurrà la tendenza a pr odurr e succ8ioni vicino alle ar ee di
taglio e risponderà ai criteri econo*ici sopra *enzionati&In alcune differ enti r ealtà toscane in occasione di interventi
di potatura su olivi adulti finalizzati ad a22assar e per al*enodue *etri l’altezza delle piante sono state *esse a confr ontodif fer enti tecnic8e di potatura&
Su una parte delle piante la c8io*a r esidua dopo il taglio dia22assa*ento B stata accurata*ente potata con cesoie e sonostate eli*inate tutte le parti piF o *eno deperite e disseccate
*entr e su altre piante non si B fatto nessun altr o taglio dopoquello di a22assa*ento&
Le due tipologie di piante 8anno dato dif fer enti risposte&In particolar e si sono *eglio e piF veloce*ente sviluppate
le c8io*e degli olivi c8e avevano avuto solo i tagli principali esoprattutto con il ritorno alla pr oduttività si sono raccolte piFolive&
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La dif fer enza sostanziale c8e si B potuta rilevar e osservando
lo sviluppo dei due tipi di c8io*a B c8e nel pri*o caso Jolivoa22assato ed anc8e ;sfor2iciato
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va*ente sulla c8io*a o dalla ceppaia J;spollonatura
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Italia ed anc8e all’estero c8e di*ostrano c8e la pr oduttività e la
r esa in olio non si riduce Jin alcuni casi addirittura au*entaanc8e se di poco se si pota con cadenza 2iennale anzic8:annuale&
L’aspetto c8e co*unque ci se*2ra fonda*entale sottolinea-r e B c8e quando si pota con turni 2iennali non si deve esagera-r e sc8iar endo eccessiva*entela c8io*a non si deve consentir e
;al cappello lanciato di attraversar e la c8io*a
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4. Attrezzi vari per la potatura
@ opportuno inoltr e considerar e l’i*portanza di un altr o fat-tor e legato alla fisiologia delle ge**e a fior e nell’olivo&
ueste infatti si for*ano in pri*avera quando si sviluppano inuovi ger*ogli nel periodo estivo ricevono l’induzione afior e in prossi*ità cir ca dell’induri*ento del nocciolo nei gio-vani fr utti e tra la fine dell’inverno e l’inizio della pri*avera
Jcir ca un *ese pri*a della lor o sc8iusura la dif fer enziazionevera e pr opria&
Anticipando o ritar dando l’intervento di potatura in r elazioneall’epoca di differ enziazione delle ge**e sarà possi2ile interfe-rir e con questo feno*eno operando scelte tecnic8e str etta*entelegate alle caratteristic8e pr oduttive e di vigoria dell’olivo&
In particola r e se le piante sono vigor ose B consiglia2ile ritar-dar e il piF possi2ile l’inizio della potatura fino anc8e a dopo la
*età del *ese di aprile per favorir e la fr uttificazione a scapitodella cr escita dei nuovi ra*etti Jconteni*ento indir etto dellavigoria vegetativa&
0el caso di olivi piF de2oli puE esser e invece scelto di pota-r e a partir e dal *ese di fe22raio per ridurr e la fioritura e sti*o-lar e la cr escita della nuova vegetazione&
Infine B necessario ricor dar e c8e piF si ritarda la potatura
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*inor e sarà la risposta vegetativa della c8io*a r esidua *a B
anc8e ver o c8e in 2uone condizioni di coltivazione questo co*-porta*ento puE esser e sfr uttato a vantaggio dell’olivicolto r eper ridurr e il risc8io di sviluppo di succ8ioni all’interno dellac8io*a&
0on B quindi possi2ile fornir e agli inter essati una ;ricetta<tecnica ideale per ogni situazione&
L’o2iettivo di questo lavor o si ricor da B quello di fornir estr u*enti per ragionar e ed intr odur r e nelle singole realtà pic-
cole pr ove ;speri*entali< c8e consentano di individuar e i crite-
ri*igliori partendo da un *ini*o di conoscenze sulla fisiolo- giadell’olivo&
/’altra parte la *aggioranza delle af fer*azioni riportate inqueste pagine sono pr oprio il fr utto di tante esperienze c8e Bstato possi2ile ef fettuar e per la disponi2ilità tr ovata in alcuneaziende dove i produttori si sono seria*ente i*pegnati per tr o-var e soluzione ai pro2le*i tecnici ed econo*ici nella gestione
dei lor o oliveti&
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.ipologie di intervento
La coltivazione dell’oliveto 8a co*e scopo quello di adattar e lepiante alle esigenze dell’operator e e quindi au*entar e e*igliora r e la capacità pr oduttiva adattare la for*a degli olivialla tecnologia operativa c8e vi si applica facilitar e l’interventodelle operazioni colturali ecc&
L’o2iettivo finale della conduzione agr ono*ica si r ealizzaattraverso il raggiungi*ento dell’equili2rio vegetativo nellepiante ed B dall’osservazione di questo c8e B possi2ile indivi-duar e le esigenze degli olivi o valutare l’efficacia degli interven- tiapplicati&
uando l’olivo p r esenta una cr escita vegetativa caratterizza-ta da *olte ra*ificazioni corte e sottili quando la caduta dellefoglie invece di iniziar e intorno al *ese di luglio ed esaurirsi conil periodo estivo-autunnale ter*ina addirittura nell’anno suc-
cessivo inter essando non solo i ra*i di due anni *a anc8e quel-li nuovi B possi2ile diagnosticar e una condizione di squili2rioJpr o2a2il*ente di carattere nutrizionale c8e ric8iede interventitecnici c8e riducano e poi eli*inino questa condizione&
Se*plificar e le operazioni tecnic8e di gestione agr ono*icanon significa li*itar e al *ini*o la ;quantità< e la ;qualità<degli interventi *a piuttosto opera r e nella piena consapevolez-za delle effettive necessità delle esigenze c8e si *anifestano in
funzione anc8e delle condizioni cli*atic8e&L’olivicoltura per gran parte del territorio toscano pr esentali*iti evidenti di 2assa tolleranza alle caratteristic8e cli*atic8epr esenti& uesto finisce con il rappr esentar e un secondo li*itealla cr escita del settor e c8e spesso tr ova in questo la ;giustifica-zione< di un *ancato i*pegno allo sviluppo e potenzia*ento&/’altra parte B ora*ai noto c8e sono pr oprio queste caratte-
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ristic8e a*2ientali c8e contri2uiscono a deter*inar e il pr ofilo
or ganolettico *edio dell’olio della .oscana conosciuto edappr ezzato su *olti *ercati nazionali ed esteri e quindi sonoqueste le condizioni in cui B necessario lavorar e individuando laco*2inazione tecnica otti*ale&
I li*iti a*2ientali si *anifestano anc8e con una ridotta capa-cità pr oduttiva c8e ric8iede quindi una gestione *irata alla*assi*a esaltazione delle potenzialità di cr escita e fr uttificazio-ne nell’a*2ito di una attenta gestione dell’oliveto&
Se da un lato B oggi possi2ile tracciar e le linee guida piF ido-nee per la progettazione e la r ealizzazione dei nuovi i*piantiolivicoli *aggiori dif ficoltà si incontrano certa*ente nellagestione dei vecc8i oliveti c8e sono stati ricostituiti su pollonidopo l’ulti*a gelata oliveti c8e tra l’altro rappr esentano ancoral’C"Q circa della superficie olivicola r egionale&
uando le piante adulte si pr esentano or ganizzate ini*pianti spesso non ;razionali< per la distri2uzione delle
varietà con dif fer
enze di vigoria vegetativa r esistenza alle
avversità 2iotic8e ed a2iotic8e e soprattutto con una ;dispersio-ne< c8e si rileva nell’anda*ento della *aturazione dei fr utti sipossono co*prender e le dif ficoltà di applicazione di un pr o-gra**a or ganico&
3o*e già espresso in precedenza questa generale condizio-ne B inoltre ulterior*ente appesantita quando si ef fettuano inecessari conti econo*ici di settor e per deter*inar e il costo dipr oduzione dell’olio costo sotto il quale non B pensa2ile di ven-
der e il pr odotto&Risulta quindi i*perativo tentar e di se*plificar e tutte le ope-
razioni agr ono*ic8e potatura co*presa nell’a*2ito di unnuovo concetto di ;far e olivicoltura
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15. !istri)uzione dei costi di gestione in un oliveto tradizionale dellaToscana interna
3o*e B noto durante la gestione annuale di un oliveto i costic8e si devono sostener e si dividono in or eHuo*o i*piegate
or eH*acc8ina e prodotti acquistati&.ra questi B inoltr e a22astanza noto c8e la voce ;potatura<
incide in *odo deter*inante rappr esentando dopo la raccolta ilcosto piF elevato Jfig !; &
Per arrivar e a definir e la tecnica operativa piF idonea a otte-nere il raggiungi*ento degli o2iettivi sopra esposti senza co*-*etter e err ori c8e possano ridurre l’ef ficienza pr oduttiva dellepiante si riportano le seguenti considerazioni&
Se ipotizzia*o di gestir e un ettaro di oliveto con $"" piantec8e *edia*ente pr oducono 1 c8ilogra**o di olio ciascunacon una r esa nei fr utti raccolti pari al 1#Q J1"" c8ili di olive for-niscono 1# c8ili di olio si fa riferi*ento ad una pr oduzione dicir ca (# c8ili di olive per ciascuna pianta&
3onvenzional*ente la raccolta ;costa< ai pr oprietari olivico- li( c8ili di olio per ogni quintale di olive consegnate c8e corri-spondono nell’ese*pio del nostro oliveto a !=" gra**i di olio
c8e devono esser e levati dal c8ilo di pr oduzione c8e a22ia*oipotizzato&%acendo inoltre riferi*ento ad un costo *edio del servizio di
*olitura di 1!&?! JL& $(&""" per quintale di olive lavorate que-sto incide per "=" JL& 1&7!! su ogni c8ilo di olio ottenuto Jsiricor da c8e l’ese*pio si riferisce ad una r esa del 1#Q c8e cor-risponde ad altri 1"" gra**i di olio quando si ipotizza in una
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situazione di 2uona r e*uneratività del prodotto un pr ezzo
*edio di
=!"Hc8ilo JL& 1C&""" con vendita del prodotto con-fezionato in lattine&
Riepilogando a22ia*o quindi la seguente condizione c8e siriferisce solo all’operazione di raccolta e *olitura+
1 al2er o
1&""" gra**i di olio pr odotto N!=" gra**i per la raccolta N=(! gra**i per la *olitura
#1!7 gra**i di olio r esiduo
3on il nostr o ese*pio ri*angono #1!7 gra**i di olio c8edevono esser e suddivisi tra il quantitativo c8e copr e tutte le altr espese agr ono*ic8e sostenute durante l’anno e la parte c8e servea fornir e un po’ di r eddito per l’olivicolto r e&
Pr oseguendo nell’ipotesi proposta dove 1 c8ilo di olio vienevenduto a =!" JL& 1C&""" i #1!7 gra**i di olio calcolati cor-
rispondono a cir ca
?7C JL& =&$?7 parte dei quali sono stati uti-lizzati per l’acquisto di conci*i ed eventuali pr odotti per tratta-*enti antiparassitari&
0ei territori olivicoli *edia*ente si spendono "#$ JL&1&""" pari a 1"!&$= ad ettar o JL& $""&"""per l’appr ovvigiona-*ento e la distri2uzione di pr odotti per ogni olivo coltivato J?7C N
"#$ ?$( JL& =&$?7 N L& 1&""" L& C&$?7&Per le lavorazioni al terreno o per il taglio dell’er2a c8e nel
caso di i*pianti iner2iti si quantificano in al*eno tre interventil’anno sono necessari altri
"#$ JL& 1&""" ad olivo co*prensi-vi del costo della *anodopera e di quello della trattrice J ?$( N "#$ !7? JL& C&$?7 N L& 1&""" L& 7&$?7&
Infine devono esser e quantificati l’incidenza dei costi r elativial trasporto delle olive al frantoio e dell’olio in azienda c8einsie*e a quelli legati al confeziona*ento Jnel nostr o caso si Bparlato di contenitori in latta da # litri si definiscono in cir c a"(? JL& 1&$?7 per arr otondare da attri2uirsi ad ogni c8ilo di olio
ottenuto J
!7? N
"(?
!1" JL& 7&$?7 - L&1&$?7 L& (&"""&
Inquesta attività produttiva i risultati econo*ici possono ritenersisoddisfacenti quando si riesce a pr odur r e un *ini*o del $"Q di
utile utile c8e nel nostr o caso corrisponder e22e a1C( JL& !&(""&
3on questo ragiona*ento sia*o arrivati a definir e una cifra 1$? JL& $&?""J !1" N 1C( 1$? JL& (&""" - L& !&("" L&
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$?"" per ogni c8ilo di olio pr odotto sicura*ente *odesta *a
c8e deve esser e considerata co*e quella ri*asta a disposizioneper svolger e l’operazione di potatura sull’olivo sopra citato&
ualsiasi scelta tecnica ric8iede quindi un’attenta riflessione perevitar e in condizioni di gestione or dinaria e non di r ecupe- r o di
operar e senza tener e in giusta considerazione conteggico*e quelli dell’ese*pio riportato&
Attri2uendo alla *anodopera un costo *edio di 1"!! JL&$"&""" equivalente ad un’ora di lavor o di un potator e specializ-
zato esterno all’azienda con
1$? JL& $&?"" ri*asti sono pos-si2ili cir ca C *inuti di potatura l’anno per olivo c8e salgono a 1"*inuti quando si utilizza *anodopera aziendale non specializ-zata ad un costo *edio di 77# JL& 1#&"""K
Si ritiene c8e questo tipo di ragiona*ento anc8e se suscetti-2ile Jce lo auguria*oK di variazione nelle cifr e e sicura*enteinco*pleto per un econo*ista in quanto *ancano *olte altr evoci di costo sia utile per sta2ilir e le caratteristic8e tecnic8edelle varie operazioni colturali c8e B piF ;conveniente< intr o-durr e nell’oliveto&
4ntrando nel *erito della potatura le considerazioni pr e-sentate fino ad ora ci inducono a pr ogra**ar e la gestione deglii*pianti con turni per lo *eno 2iennali Jcorrispondenti a 1(*inuti di potatura per olivo ogni $ anni&
/ai calcoli sopra ef fettuati si evidenzia c8e i poc8i *inuti dilavor o consentiti i*pediscono di operar e corr etta*ente con laconseguenza c8e un *aggior e te*po dedicato alle operazioni di
potatura per ogni singola pianta deter*ina certa*ente la per-dita del vantaggio econo*ico&
1& Interventi sulle 2ranc8e
Le 2ranc8e nell’olivo possono esser e di pri*o secondo oterzo or dine in r elazione al lor o inseri*ento dir etta*ente sul
tr onco o alla derivazione da altr e c8e si sono sviluppate pr ece-dente*ente& ueste costituiscono quindi la str uttura sc8eletricadell’olivo e dovr e22er o esser e i*postate in *odo da favorir e il*anteni*ento della for*a di alleva*ento pr escelta&
Se la posizione e l’anda*ento delle 2ranc8e sono corr ette gliinterventi cesori su di esse si dovr e22er o nor*al*ente ef fettua-r e tar di nel corso della vita dell’olivo e co*unque li*itarsi pr e-
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11. Olivo allevato con )ranche principali che hanno assunto la strutturatipica del candela)ro per errori di potatura effettuati nei pri(i anni dopo lapiantagione
valente*ente alle porzioni piF apicali c8e possono ric8ieder etagli di ritorno per li*itarne lo sviluppo in altezza&
Interventi di taglio diversi da quello sopra indicato si posso-no ef fettuar e quando B necessario rifor*are la c8io*a per c8:esaurita da cause 2iotic8e o a2iotic8e o per *odificar e il pr ofi-lo di una 2ranca i*postata *ale nel corso degli interventi di for-*azione dopo il trapianto del giovane olivo&
Infatti spesso purtr oppo si osservano piante str utturate *alefin dall’inizio del lor o sviluppo dove le 2ranc8e principali si
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12. Olivo con chio(a sviluppatasi in altezza a causa di )ranche principalicon porta(ento troppo chiuso
inseriscono inizial*ente con porta*ento o2liquo sul tr onco epoi a distanza di 7"-C" centi*etri si sviluppano verso l’alto
assu*endo un porta*ento si*ile al candela2r o Jfig !!&uesto err or e co**esso inizial*ente per l’eccessiva ten-denza a potar e olivi giovani c8e stanno cr escendoe c8e invecedovr e22er o esser e lasciati in pace o22liga l’olivicoltor e ad inter-venir e se*pr e sulle 2ranc8e per contrastar e la tendenza natura-le della c8io*a a c8iudersi nel centr o a causa della favor evoleposizione in cui viene a trovarsi la vegetazione ter*inale delle
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1*. Se9uenza di operazioni per l’a))assa(ento di una chio(a cresciutatroppo stretta. La nuova vegetazione : riferita rispettiva(ente al (ese disette()re di ciascun anno fase A
2ranc8e& 0on B possi2ile riuscir e ad aprir e una c8io*a tr oppostr etta con fr equenti tagli ef fettuati su 2ranc8e cos i*postateriportando la c8io*a all’altezza di una inserzione di ra*o late-
rale ed B quindi pr eferi2ile intervenir e con operazioni piF deci-se Jfigg !", !', !(, !45!8 &
9n’altra causa c8e general*ente deter*ina la necessità diinterveni r e sulle 2ranc8e B quella legata ad una errata scelta ini-ziale della for*a di alleva*ento per l’olivo e della densità d’i*-pianto in un deter*inato a*2iente di coltivazione&
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1. Se9uenza di operazioni per l’a))assa(ento di una chio(a cresciutatroppo stretta. La nuova vegetazione : riferita rispettiva(ente al (ese disette()re di ciascun anno fase %
*ento dei ger*ogli piF lungo&
Per questa olivicoltura risultano piF idonee scelte i*pr endi-toriali diverse rispetto a quelle della nostra ragione se non altr oper c8: la pianta puE risponder e ad i*postazioni tecnic8e anc8epiF ;forzate< rispetto al naturale *odo di svilupparsi&
a da noi l’olivo cr esce per poc8i *esi e la cr escita anc8e nei*esi cli*atica*ente *igliori sarà se*pr e inferior e a quella*isura2ile in SiciliaK
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13. Attri)uendo un’inclinazione al taglio su una )ranca o su un tronco0 si
favorisce uno sviluppo (aggiore della nuova vegetazione inserita sullaparte pi7 alta del taglio
Ma da s: c8e per ottener e il *assi*o dei risultati B indispen-sa2ile assecondar e il piF possi2ile il *odo di vegetar e naturaledei nostri olivi in caso contrario non B dif ficile assister e alla ten-denza delle piante di a22andonar e le porzioni inferiori dellac8io*a e cr escer e soprattutto in alto con porta*enti *olto si*i-
le a quelli degli al2eri in un 2osco&3on questi due ese*pi si co*pr endono tutti i casi c8e ric8ie-
dono interventi di taglio sulle 2ranc8e ed anc8e se non B possi-2ile riportar e esatta*ente co*e dovranno esser e eseguiti Jper-c8: questo potr e22e esser e possi2ile solo con l’olivo davanti agliocc8iK si vuole porr e l’attenzione su due constatazioni e*ersedall’esperienza pratica+
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14. %rescita stentatadella nuova vegetazione su un tronco diolivo non sano
25. %rescita dellanuova vegetazionesu un tronco di olivosano
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altr o *odo ed in te*pi ragionevoli ad a22assar e le 2ranc8e pr o-
prio per c8: queste sono inserite ad altezze eccessive&Risultano infine o*2r eggiar e le porzioni sottostanti sulle
quali non riescono a cr escer e nuovi ger*ogli&ueste condizioni di sviluppo ;fuori contr ollo
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21. Olivo rigeneratodopo un taglio sultronco
22. %rescita iniziale dinuova vegetazione sutronco ancora giovane
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r e al ciocco e ricr ear e la c8io*a con i polloni 2asali Jfig "!&
uest’ulti*a risulta infatti una scelta *iglior e rispetto allapr ecedente per c8: garantisce un inizio di r ecuper o di
pr odutti-vità a partir e dal terzo anno&
La dif fer enza c8e si verifica tra un taglio ef fettuato su un vec-c8io tr onco ed uno su un giovane tr onco B r elativa anc8e all’a-r ea inter essata dalla cr escita della nuova vegetazione&
0el pri*o caso infatti i nuovi ger*ogli cr esceranno pr eva-
lente*ente intorno all’ar ea del taglio *entr e nel secondo casoquesti si svilupperanno inter essando una *aggiore lung8ezzadel tr onco Jfig "" &
In entra*2i i casi B co*unque necessario ricor dar e c8e perla ricostr uzione della nuova c8io*a andranno esclusi dallascelta quei ger*ogli c8e sono nati tr oppo vicini al punto deltaglio cos co*e quelli c8e fin da giovani tendono a piegarsiverso l’esterno& uesti infatti non pr esentano un ancoraggio al
tr onco idoneo e con caratteristic8e di r esistenza tali da riuscir e adiventare futur e2ranc8e di unac8io*a pr oduttiva&In pratica B preferi-2ile utilizzar e lanuova vegetazionepr esente al di sottodei dieci centi*etririspetto all’ar ea ditaglio Jfigg "'5"8 &0el caso ci si
tr ovi davanti vec-c8i oliveti a22an-donati da *oltianni con r ovi edinfestanti ar2or ee
2&. Olivo da ristrutturare per scelta inizialedi una for(a di alleva(ento non idoneaper l’a()iente
di coltivazione
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2+. La nuova chio(a
dopo un anno esattodal taglio
2. Alla fine delsecondo inverno sieffettua il pri(o tagliodi dirada(ento
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23. Olivi recuperati
e rifor(ati dopol’eli(inazione dei roviinfestanti
c8e 8anno superato o quasi l’altezza degli olivi la ripr esa vege-
tativa a seguito di drastici tagli sul tr onco o sulle 2ranc8e B piFrapida di quella c8e si puE osservar e su piante c8e 8anno cor-tecce *olto corr ugate&
uesta diversa r eazione B possi2ile grazie pr oprio alla pr e-senza dei r ovi c8e nel te*po 8anno deter*inato un ef fettoco*e quello c8e si ottiene con la carta vetrata per lisciar e unasuperficie r uvida&
In questo caso B possi2ile iniziar e a veder e il r ecuper o della
pr oduttività a partir e dal terzo anno anc8e su olivi particolar-*ente vecc8i pr oprio per c8: l’area inter essata dalla cr escitadella nuova vegetazione B *olto piF estesa Jfigg "95"
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24. %rescita delle
nuove chio(e nel(arzo dell’annosuccessivo
In particolar e B indispensa2ile valutar e *olto attenta*ente
la r eazione vegetativa degli olivi e quasi se*pr e B consiglia2ilenon ef fettuar e alcun taglio nell’anno successivo per non ostaco-lar e ritar dandolo il ripristino dell’equili2rio tra apparato radi-cale e c8io*a&
0el pri*o anno infatti la vegetazione deve cr escer e il piFpossi2ile in *odo da rifor*ar e una superficie foliar e suf ficien-teG se per err or e si ef fettuano tagli di dirada*ento tr oppo pr estosi otterrà una *aggior e tendenza nella nuova vegetazione a cr e-
scer e con le caratteristic8e del selvatico Jinternodi lung8i fogliepiccole e coriacee ra*etti con sezione quadrangolar e vigoriaeccessiva e a ritar dar e quell’;addo*estica*ento< vegetativonecessario per consentir e la fioritura sui ger*ogli Jvedi fig 6 &uindi il pri*o intervento opportuno sulle piante c8e 8anno
su2ito un taglio sul tr onco B con *olta pr o2a2ilità da farsi dopola seconda stagione di cr escita o dopo la terza se le condizioni
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nutritive degli olivi non sono otti*ali&
0on B facile spiegar e in questa sede co*e si deve interveni-r e perc8: ogni olivo risponde con una crescita dif fer ente *anonostante ciE B possi2ile fornir e alcuni consigli c8e si adattano2ene a tutte le cir costanze+1 con il pri*o intervento di potatura non si dovranno ancora
siste*ar e le c8io*e scegliendo su2ito il nu*er o definitivo di2ranc8ette per c8: questa scelta sarà ef fettuata gradual*en-te e negli anni successiviG
$
quando la nuova vegetazione ric8iederà di intervenir e conuna pri*a potatura si dovrà aprir e la c8io*a eli*inandosolo i ra*i a porta*ento assur gente c8e cr escono quindi alcentro della pianta e tendono a svilupparsi perpendicolar-*ente al terr enoG
! i ra*i cr esciuti in posizione tale da non consentire un lor o uti-lizzo co*e 2ranc8e principali se non cr eano particolari pr o-2le*i Jper ese*pio ra*i troppo spor genti dalla sago*a del-l’olivo facil*ente urta2ili dalla trattrice o polloni cr
esciutidalla ceppaia devono esser e inizial*ente lasciati per la lor ofunzione fotosintetizzanteG
? la quantità di vegetazione asportata con il pri*o interventonon dovrà superar e un terzo della c8io*a totaleG
# nel caso c8e al secondo anno dopo l’intervento di taglio lac8io*a dell’olivo si pr esenti intera*ente o in parte con lecaratteristic8e del selvatico B assoluta*ente indispensa2ilenon tagliar e alcun ra*etto e ri*andar e le operazioni di siste-
*azione della c8io*a a quando questa avrà co*pleta*enteassunto le caratteristic8e del do*estico&
Per quanto riguarda l’epoca otti*ale per ef fettuar e il tagliosul tr onco si consiglia di aspettar e anc8e fino alla pri*averainoltrata non solo per le *aggiori garanzie di te*perature ido-nee *a anc8e per ottener e una vegetazione c8e rapida*entedopo una pri*a fase in cui tende ad assu*er e le caratteristic8e
selvatic8e già nel *ese di sette*2r e *ostra i pri*i segni di;addo*estica*ento< sulle porzioni apicali dei nuovi ger*ogli& In
alcune occasioni B stato infatti riscontrato c8e se si atten- de
la ripr esa vegetativa degli olivi pri*a di interveni r e con unaoperazione cos pesante la nuova vegetazione
i*pieg8erà*eno te*po per per der e le caratteristic8e di selvatico&
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!& Interventi sul cespuglio ricostituito
dopo la gelata del 1=C#
= triste ma ) necessariodedicar e un po$ di attenzioneanc.ea0uestocaso:anc.e0uesto) di%entatoun pr o*lematecnico1
L’ulti*a gelata quella del gennaio 1=C# 8a o22ligato circa il="Q degli olivicoltori toscani a rinnovar e le c8io*e delle lor opiante&
L’olivo B pianta secolar e *a le sue c8io*e sono r elativa*en-te giovani in quanto sono state rifor*ate con i polloni cr esciuti aparti r e dalla pri*avera successiva all’ulti*a gelata& Risulta per-tanto nor*ale attendersi c8e c8io*e cos forzata*ente ringiova-nite pr esentino r equisiti vegetativi e pr oduttivi si*ili a quellipr opri delle nuove piantagioni& 3on str uttur e giovani o relativa-*ente giovani le caratteristic8e pr oduttive dovr e22er o esser epoco alternanti in condizioni di 2uona coltivazione per c8: il rap-
porto legnoHfoglie dovr e22e risultar e
equili2rato con una *assadi vegetazione potenzial*ente pr oduttiva superior e a quelladelle porzioni legnose c8e la sostengono& ueste caratteristic8e;fisic8e< consentono nel caso in cui non si co**ettano err orinell’applicazione della potatura di allungar e il piF possi2ile quelperiodo definito con il ter*ine ;*aturità dell’olivo< in cui lapianta non au*enta ulterior*ente il volu*e della sua c8io*a*a *antiene con suf ficiente costanza la sua pr oduzione&
In questo periodo la potatura dovr e22e li*itarsi ad eli*ina-
r e la vegetazione ora*ai esaurita e quanto piF si rispetta questocriterio tanto piF si allunga questa fase di *aturità&
0el caso dei cespugli ricostituiti si B perE riscontrata unagenerale tendenza ad intervenir e con siste*i di potatura c8edeter*inano un invecc8ia*ento pr ecoce delle piante *oltedelle quali ric8ieder e22er o già interventi si*ili a quelli diristr utturazione dopo appena (-C anni di 2uona e *edia*entecostante pr oduzione&
0on B piena*ente co*pr ensi2ile la causa di questi err ori tec-nici in parte attri2ui2ili all’assenza di un unico tr onco oppur e alfatto c8e ogni singola 2ranca Jpollone per *anifestare al *eglioil suo sviluppo non doveva e non poteva esser e gestita co*equella del vaso policonico classico pr esente pri*a della gelata&Sicura*ente un r uolo fonda*entale in questo invecc8ia-
*ento pr ecoce 8a avuto la scelta dei polloni con cui rifor*ar e
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&5a. Sche(a della procedura di rinnovo per un cespuglio ricostituitodopo il gelo del 143* fase A
l’olivo e soprattutto l’epoca in cui questa operazione B stataef fettuata& 0egli oliveti ricostituiti si rileva c8e spesso i polloniselezionati sono stati quelli piF vigor osi con porta*ento ten-
denzial*ente assur gente Jsoprattutto nella cultivar oraiolo ec8e spesso la selezione definitiva B avvenuta tr oppo pr esto esenza tener e conto c8e il nu*er o doveva esser e sta2ilito in fun-zione delle di*ensioni della ceppaia&
Senza entrar e ulterior*ente in *erito a questi aspetti di cui
cidovr e*o occupare nel caso c8e si verific8i un’altra gelata Bpossi2ile in questa occasione fornir e alcune indicazioni per cor-
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&5). Sche(a della procedura di rinnovo per un cespuglio ricostituitodopo il gelo del 143* fase ;
r egger e questi err ori e riportar e le piante ad una condizione di2uona pr oduttività&
uando i cespugli ricostituiti tendono a spogliarsi nelle por-
zioni piF 2asse e la pr oduzione si ottiene pr evalente*ente inquelle piF alte B consiglia2ile intervenire *odificando la str ut-tura sc8eletrica dell’al2ero per sti*olar e la cr escita di ra*ettinelle porzioni sottostanti ed i*postar e una nuova c8io*a&
L’appr occio tecnico c8e si puE adottar e corrisponde a quellodescritto in pr ecedenzaa pr oposito del rinnovo delle 2ranc8e ele finalità coincidono&
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&5c. Sche(a della procedura di rinnovo per un cespuglio ricostituitodopo il gelo del 143* fase %
L’esperienza verificata in ca*po ci dice c8e quando una2ranca B i*postata *ale per c8: il porta*ento B tale da favorir ela cr escita soprattutto delle porzioni apicali J2ranca troppo per-
pendicolar e rispetto al terreno non si ottiene alcun *igliora-*ento cer cando di divaricarla con tagli di ritorno&
@ consiglia2ile piuttosto far e un solo taglio al livello di ungo*ito o co*unque in un punto in cui la porzione c8e ri*anepr esenta un porta*ento corr etto e puE continuare a svilupparsiallontanandosi dall’asse centrale dell’olivo&
0el caso di cespugli ricostituiti i cui polloni sono troppo
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&5e. Sche(a della procedura di rinnovo per un cespuglio ricostituitodopo il gelo del 143* fase "
3os facendo la nuova vegetazione dovr e22e assu*ere quasidall’inizio del suo sviluppo le caratteristic8e del ;gentile< per c8:si B ridotto al *ini*o lo squili2rio c8io*aHradice e sarà possi2i-
le selezionar e i ra*etti c8e rifor*eranno la c8io*a corr eggendogli err ori di i*postazione c8e si erano co**essi Jfigg ';a5';f &Per verificar e la validità del pri*o intervento di taglio
soprattutto in r elazione all’altezza scelta Jl’altezza corr ettadovrà esser e sta2ilita in funzione della vigoria della piantasarà suf ficiente osservar e l’eventuale cr escita di altri pollonidalla ceppaia&
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&5f. Sche(a della procedura di rinnovo per un cespuglio ricostituitodopo il gelo del 143* fase <
I pollonic.e si s%iluppanodalla *ase sono comela nostrapagella:maggiore ) il loro numer o e pi+ *asso) il %oto pr eso a scuola1
Se infatti non si sviluppano tr oppi polloni rispetto a quellic8e osservia*o a2itual*ente significa c8e non si B pr ovocatoun eccessivo squili2rio e c8e quindi la ;forza< dell’apparatoradicale si concentra prevalente*ente sulla nuova vegetazioneaccelerando quindi la ricostituzione della porzione di c8io*aasportata&
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?& Intervento dopo una *icrogelata
L’idea di af fr ontar e separata*ente la potatura dell’olivo incondizioni di parziale danneggia*ento da fr eddo nasce dallaconstatazione c8e questo feno*eno cli*atico si verifica pur-tr oppo con una certa r egolarità nei nostri oliveti soprattuttodella collina interna& 3on una fr equenza *edia di cinque anni inar ee piF o *eno estese gli olivicoltori si trovano a doveraf fr ontare il r ecuper o di olivi parzial*ente danneggiati&
I danni da fr eddo per a22assa*enti ter*ici nel tar do autun-no alla fine dell’inverno o addirittura all’inizio della pri*averainter essano il territorio r egionale in *odo sparso *anifestando-si pr eferi2il*ente in alcune aree a risc8io per condizioni cli*ati-c8e o agr ono*ic8e Jin oliveti in cui B pr esente una cotica er2osaeccessiva*ente alta si deter*ina un *icr ocli*a sotto c8io*a
c8e a*plifica i danni pr ovocati da forti e r epentini a22assa*en- titer*ici& Le piante colpite si pr esentano con danni c8e inter es-
sano le porzioni 2asali delle c8io*e fino a *età o due terzi dellestesse c8e si *ani-festano con *icr o-spaccature sui ra-*etti Jfavor endol’insor genza suc-cessiva della r o-gna e con la cadu-ta a terra delle
foglie Jfig '!&
&1. Olivo parzial(entedanneggiato da una(icrogelata
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uest’ulti*o feno*eno indica perE c8e le porzioni legnose
non sono *orte e c8e invece r eagiscono eli*inando solo le fogliedisseccate per poi successiva*ente e*etterne di nuoveG la c8io-*a dell’olivo appar e ;sana< nelle porzioni piF alte c8e quinditenderanno a svilupparsi di piF p r ovocando un generale innalza-*ento dell’altezza delle piante&
In questi casi B necessario valutar e con attenzione il tipo diintervento da adottar e per evitar e co*e spesso invece accadedispendere te*po nell’eli*inazione delle porzioni danneggia-
te
con tagli sui ra*etti 2assi favor endo quindi lo sviluppo di
unac8io*a c8e inevita2il*ente negli anni successivi ric8iederàun’operazione di ristr utturazione finalizzata ad a22assare l’al-tezza delle 2ranc8e&
@ consiglia2ile quindi attender e la ripr esa vegetativa per valu-tar e con dati evidenti la vitalità delle porzioni piF 2asse e pr oce-der e successiva*ente con le opportune operazioni di taglio&
/ato c8e nella pri*avera successiva all’evento *eteorico
avr e*o una scarsa fr
uttificazione e co*unque una pr oduzione
piF dif ficile da rac-coglier e per c8: po-sizionata su ra*ialti B quindi consi-glia2ile operar e conun tipo di potaturapiF intensa rispettoa quella nor*al-
*ente adottata&
&2. Intervento ditaglio su olivodanneggiato da una(icrogelata
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&&. Oliveto ristrutturato dopo una (icrogelata 6(ese di (arzo8
&'. %rescita vegetativa dopo un anno dall’intervento di potatura successivo ad una(icrogelata
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#& Intervento su c8io*e produttive
>ui casca l$asino1
%ino ad ora a22ia*o potuto af fr ontar e tutta una serie di casi-stic8e tecnic8e c8e in qualc8e *odo si riconducono ad ese*pidi potatura finalizzati a corr egger e i*postazioni iniziali o err o- ridel passato per ;costr uir e< nuove c8io*e piF ef ficienti e*eno ;costose< da *antener e&
In questa parte invece voglia*o descriver e quelle operazio-ni c8e invece si devono eseguir e co*une*ente su piante c8estanno 2ene 2en str utturate e c8e pr oducono a22astanza r ego-lar*ente&
L’esperienza di un tecnico c8ia*ato a colla2orar e per favori-r e lo sviluppo dell’olivicoltura aziendale si svolge *olto fr e-quente*ente su oliveti c8e necessitano di pr ogra**i di *iglio-ra*ento e rara*ente invece si 8a l’opportunità di seguir e con
la stessa intensità la gestione agr ono*ica di i*pianti olivicoli2en coltivati& In questi casi infatti B piF pr o2a2ile c8e ci si rivol-ga esterna*ente per intr odur r e *igliora*enti nella fase finaledella filiera Jraccolta delle olive conservazione frangituraasse*2laggio delle partite filtraggio e conservazione dell’olio*entr e poc8i sono gli apporti tecnici c8e si possono fornir e allagestione dell’oliveto& uesto aspetto si verifica soprattuttoquando un’azienda 8a la ;fortuna< di aver e un 2ravo e soprat-tutto appassionato potator e c8e riesce a contener e l’alternanza
di pr oduzione c8e conosce le piante e si ;ricor da< degli inter-venti cesori ef fettuati negli anni pr ecedenti&
@ cos rar o e quindi ;pr ezioso< avere nella propria squadraun 2uon potator e c8e non si vuole risc8iar e di colpir e la suasuscetti2ilità af fiancandolo a un tecnico N consulente c8epotr e22e non condividere piena*ente i siste*i di potatura fino aquel *o*ento adottati&
.utto questo lungo discorso ir onico *a purtroppo r eale B
stato fatto per riportare l’attenzione al fatto c8e l’olivicoltor eHpr oprietario risulta spesso ;dipendente< dalle caratteristic8etecnic8e pr oprie dei suoi operai o colla2oratori tanto da pr efe-rir e di non risc8iare l’incrinazione di rapporti c8e ;2ene o *alefunzionano
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ca per l’olivo Ji tagli sono di di*ensioni *inori rappr esenta un
costo e quindi puE esser e i*postata tenendo conto della qualitàtecnica in funzione del suo valor e econo*ico&
Spiegar e su un testo scritto co*e dovr e22e esser e potato unolivo non B cosa se*plice pr oprio per c8: ogni pianta rispondecon un co*porta*ento vegetativo ;personale< c8e ne i*pedi-sce una descrizione *odellistica utile per il lettor e&
0on si ritiene inter essante pr oporr e disegni ese*plificativiper c8: poi diventa *olto dif ficile ritr ovar e ;in ca*po< quegli
stessi fac-si*ili e si af fr ontano quindi gli aspetti tecnici dellapotatura di un olivo pr oduttivo attraverso un elenco di rifles-sioni tecnic8e c8e dovr e22er o co*pr ender e tutti i casi riscontra-2ili in ca*pagna&
Per r ender e piF co*pr ensi2ili i concetti espr essi si B tentatoin *ancanza di un supporto fotografico idoneo di disegnar e iparticolari c8e si intendeva *etter e in evidenza dir etta*entedal vivo ripr oducendo esatta*ente le r ealtà vegetative di olivi
pr esi co*e soggetti&3on gli interventi di r outine su c8io*e pr oduttive ed in
accor do con le altr e operazioni agrono*ic8e si deve tentar e diallungar e al *assi*o la vita pr oduttiva dell’oliveto Ja*2ienteper*ettendoK&
ui di seguito si riporta una serie di concetti generali estra-polati dall’esperienza toscana concetti c8e possono rappr esen-tar e alcuni punti fer*i per la potatura di pr oduzione&
I. La vegetazione fr uttifera con porta*ento pendulo dovr e2-2e esser e rinnovata solo quando si osserva una di*inuzionedella capacità produttiva per eccessiva pr esenza di legno rispet-to alle foglie&
9n olivo in 2uone condizioni pr oduce fr utti con *aggior er egolarità sulla vegetazione pendente e questo avviene fin tantoc8e le condizioni nutrizionali e la disponi2ilità di luce non
diventano fattori li*itanti&0on risulta pertanto necessario potar e una c8io*a pr odutti-
va ;assottigliando< il suo spessore ritenendo cos di favorir e lapr oduzione di fr utti pr oprio per c8: questi possono svilupparsianc8e su 2rac8ette con vegetazione piF densa *a co*unquepr ovviste di foglie Jfigg '45'6 &
9na delle cause per cui si puE co*prender e questa generale
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&*&+. A sinistra olivo in )uone condizioni vegetative e produttive ea destra intervento eccessivo di potatura
tendenza a sc8iarir e eccessiva*ente le c8io*e B da ricercarsinelle esigenze del raccoglitore c8e ;2r ontola< quando B costrettoad i*piegar e piF te*po per la raccolta dato c8e i fr utti si tr ova-no ad esser e posizionati non soltanto esterna*ente alla fr onda&
In alcuni casi si giustifica questo criterio di intervento anc8econ il pr o2le*a della siccità e si affer*a secondo vecc8ie creden-ze c8e+
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*ente con la potatura la 2ifor cazione ter*inale delle 2ranc8e
principali nella convinzione di ottener e una riduzione dellatendenza nello sviluppo in altezza delle stesse Jfig (; &
uesto aspetto tecnico puE senz’altr o esser e sfr uttato perdeter*inati a*2ienti di coltivazione *a B necessario co*pr en-der e c8e ric8iederà *aggiori interventi di potatura sulle ci*ecos i*postate Jtipo doppio cornetto perc8: l’olivo tenderà apr odurr e un *aggiore nu*er o di succ8ioni a causa della*iglio r e esposizione sulla parte dorsale dei due pr olunga*en-
ti
della 2ranca&
I#. 0egli anni in cui si ritiene utile *antener e una ci*a o;fr eccia< Jil cos detto ;tiraggio
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sto la pianta se la sviluppa da sola *agari in qualc8e altra por-
zione della c8io*a per noi non inter essante B pr eferi2ile consi-derar e la possi2ilità di indirizzar e e rispettar e questa tendenza in*odo tale c8e svolga le sue funzioni senza co*pr o*etter e l’e-quili2rio vegetativo&
Se si continua a pr edisporr e un tiraggio apicale su ciascuna2ranca lasciando un ra*etto singolo o poco ra*ificato sullaparte piF alta della 2ranca *agari in posizione perpendicolar erispetto al terr eno si finisce con il favorir e una cr escita di questa
parte della c8io*a a scapito degli apici vegetativi posizionatisui ra*i o sulle 2ranc8ette inferiori Jfigg (!5(" &
#. uando non sussistono particolari condizioni per cui una2ranca necessiti di cr escer e con una forte azione trainante del-l’apice si devono siste*are le ci*e in *odo c8e ogni singola2ranca assu*a fin dalla sua testa la for*a di un cono se l’olivopr esenta 2ranc8e i*postate in *odo rigido Jvaso policonico o
'&. ;ranche potatein (odo che ciascunaassu(a fin dalla suatesta la for(a di uncono
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''. Particolare di una
ci(a corretta
'*. Potatura errata diuna ci(a che era gi,stata potata (ale nelcorso del precedenteintervento. Si noti che
a destra c’: la puntasiste(ata (entre asinistra si osservaco(e : cresciuta6e co(e crescer,dopo il taglio>8la par te ter(inaledella )ranca
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in *odo da conferir e un aspetto si*ile a quello dei li*oni alle-
vati in contenitor e nel caso di olivi allevati a vaso cespugliatoJfigg ('5((&
0on si riesce a capir e per c8: la tendenza generale dei potato-ri i*pegnati sulla nostra olivicoltura B quella di favorir e la cr esci-ta in altezza delle 2ranc8e lasciando ci*e *olto diradate per poidover tornar e con tagli di ritorno nell’anno successivo e *agarila*entarsi per c8: l’olivo cr esce pr evalente*ente sulle punteKLasciar e un tirante non significa far e la ;puntina
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cr escita puE decisa*ente co*pr o*etter e la str uttura generale
della c8io*a *entr e su gli altri B indispensa2ile aver e un ap-pr occio differ ente&
uando infatti si tr ovano succ8ioni cresciuti sul dorso delle2ranc8e principali e dei ra*i nelle zone in cui B necessario con-sentir e una 2uona circolazione della luce e dell’aria la cr escitadi questa vegetazione deter*iner e22e nell’olivo una *aggior esuscetti2ilità alle *alattie oltr e c8e una riduzione della vegeta-zione pr oduttiva Jfig (6 &
uando invece la cr escita dei succ8ioni non altera sostan-zial*ente la for*a di alleva*ento degli olivi per c8: sono posi-zionati lateral*ente o sul lato inferior e delle for*azioni legno-se risulta assoluta*ente indispensa2ile lasciarli co*e sar e22e*olto piF ef ficace tentar e di co*pr ender e le cause per le quali sisono sviluppati&
#II. uando un ra*o pr esenta un porta*ento inclinato o
addirittura parallelo rispetto al ter r eno un taglio nella porzioneapicale sti*ola lo sviluppo di nuova vegetazione sottostantequalc8e decina di centi*etri dalla zona di taglio&
0el caso di piante str utturate con una o piF 2ranc8e eccessi-va*ente aperte rispetto all’asse principale dell’olivo B possi2i-le sfr uttar e questa r eazione vegetativa nei casi in cui si desiderivariar e il porta*ento o rinnovar e una 2ranca Jo un ra*o&
'a. %rescita della nuova vegetazione dopo un taglio apicale su un ra(o0in relazione all’inclinazione dello stesso fase A
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'). %rescita della nuova
vegetazione dopo un taglioapicale su un ra(o0 in relazione all’inclinazione dellostesso fase ;
'c. %rescita della nuovavegetazione dopo un taglioapicale su un ra(o0 in relazione all’inclinazione dellostesso fase %
'd. %rescita della nuovavegetazione dopo un taglioapicale su un ra(o0 in relazione all’inclinazione dellostesso fase !
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'3'4. %orrezione di una ci(a cresciuta eccessiva(ente0 distaccandosidal resto della chio(a per un errore di taglio sulle punte effettuato nelcorso dell’anno precedente
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Intervenendo con un taglio apposita*ente ef fettuato a !"-#"
centi*etri sopra il punto in cui si vuole far e sviluppar e la nuovaporzione vegetativa si otterrà lo sviluppo di nuova vegetazionec8e poi potrà esser e selezionata per far e allungar e la 2ranca conun porta*ento *eno ;spanciato< Jfigg (8a5(8d &
#III. Al contrario sui ra*i a porta*ento verticale Jo perpen-dicolar e rispetto al terr eno un intervento di taglio sti*ola losviluppo ;af fastellato< di nuovi ger*ogli soprattutto intorno al
punto di taglio& Anc8e se questo aspetto tecnico era in qualc8e *odo giàstato af fr ontato in pr ecedenza vale la pena ricor dar e c8e percorr egger e il porta*ento di una 2ranca con sviluppo eccessiva-*ente perpendicolare rispetto al terr eno non si riuscirà ad otte-nere il risultato sperato eseguendo tagli di raccor cia*ento c8elasciano sull’olivo porzioni Janc8e se piccole a porta*entose*pr e verticale&
Per ottener e lo scopo di aprir
e la c8io*a B assoluta*enteindispensa2ile a22assarsi con il punto del taglio in un unicointervento fino alla pri*a 2ifor cazione utile posizionata sulla2ranca in *odo da non for*ar e un eccessivo go*ito&
I?. uando osservando un olivo si rileva c8e pr esenta delleci*e caratterizzate da un ciuffo di vegetazione inserito apical-*ente su un prolunga*ento di ra*o distanziato ?"-#" centi*e-tri dalla c8io*a sottostante Jtradizional*ente definito co*e il
;cappello< dell’olivo B consiglia2ile pr ovveder e all’asportazio-ne co*pleta della porzione Jtaglio di ritorno per contener e losviluppo in altezza della pianta&
.ale feno*eno si verifica spesso co*e conseguenza di unapr ecedente potatura ef fettuata lasciando una ci*a singola nonra*ificata c8e pr ende forza distaccandosi dagli altri punti dicr escita Jfigg (95(
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*5. Pianta allevata a vaso cespugliato 6in alto8 e pianta ad unico tronco
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?I. La quantità di cr escita e di pr oduzione di un olivo B *ag-
gior e a parità di cultivar a*2iente e tecnic8e agr ono*ic8e appli-cate in piante la cui c8io*a B piF vicina al terr eno rispetto a quel-le c8e presentano un tr onco di altezza superior e a "C-1 *etr o&
A parità di di*ensioni di c8io*e la pr oduzione ricavata da
piF anni di osservazione risulta piF a22ondante e costante nelcaso di piante ridotte in altezza c8e pr esentano quindi una c8io-*a i*postata piF 2assa&
3o*e B evidenziato anc8e nel disegno Jfig 4; c8io*e di
piante allevate a vaso cespugliato sono general*ente piF 2assepiF pr oduttive e risultano aver e un *aggiore rapportofogliaHlegno rispetto a quelle sostenute da un unico tr onco&
uesto B facil*ente co*pr ensi2ile se si confr onta la quantitàdi legno nei due casi e se si pensa c8e questo consu*a Jsfr uttauna *aggior e quantità di ele*enti nutritivi per costituir e le pro-prie riserve a scapito della nutrizione della frasca pr oduttiva&
9n olivo i*postato a vaso su un unico tronco infatti tende
a
pr odurr e con alternanza&
Per contrastar e questo feno*eno c8e si deter*ina per c8: l’o-livo inizial*ente destina se*pr e gli ele*enti nutritivi alla for-*azione delle riserve nel legno e successiva*ente ;pensa< allacrescita risulta i*portante pr ogra**ar e la conci*azione deglioliveti anc8e in funzione della for*a di alleva*ento c8e pr e-sentano&
?II. La valutazione della qualità tecnica scelta nella potatura
B data dall’olivo stesso c8e espri*e il pr oprio ;giudizio< attra-verso le caratteristic8e della sua nuova vegetazione&
9na corretta operazione di potatura non dovr e22e sti*olar elo sviluppo di succ8ioni sulla c8io*a o per lo *eno ne dovr e2-2e favorir e un nu*ero *olto ridottoG quando questo invece non
siverifica o peggio ancora si osserva lo sviluppo di polloni2asali il potator e 8a sicura*ente esagerato con la quantità deitagli 8a pr ovocato un elevato squili2rio e 8a deter*inato il
ritar do per lo *eno di un anno del r ecuper o di pr oduttivitàJfig 4!&
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La potatura dei nuovi oliveti
C.i comincia*ene?
0el caso ci si tr ovi a dover r ealizzar e un nuovo i*piantoa22ia*o l’opportunità di pr ogettarlo e realizzarlo in *odo daevitar e al *assi*o l’insorgenza di quei pro2le*i c8e in partesono stati espr essi in pr ecedenza e c8e co*portano l’applica-
zione di una potatura atta a corr egger e una str uttura s2agliata&
Inteoria non ci sono du22i sulla veridicità di tale affer*a- zione
*a di fatto capita anc8e di dover pr ogra**ar e la ristr ut-turazione di i*pianti ancora giovani r ealizzati dopo la gelata
del 1=C#&0on se*pr e infatti si tiene nella giusta considerazione co*e
un olivo cr esce e soprattutto ;quanto< cr escono le nostr e varietà&/opo la gelata del 1=C# *olti dei nuovi i*pianti sono stati
r ealizzati adottando distanze di piantagione e in alcuni casifor*e di alleva*ento non adatte a questa pianta e soprattuttoutilizzando *ateriale genetico vecc8io e spesso *olto vigor oso&
L’insie*e di questi fattori tecnici applicati co*porta inevita-2il*ente un pr ecoce invecc8ia*ento delle piante c8e in alcunicasi dopo 1# anni già *anifestano una tendenza della cortecciadel tr onco a ;corr ugarsi< nella porzione 2asale e co*unque adentrar e pr ecoce*ente in alternanza di pr oduzione Jdal setti*o-
ottavo anno per c8: ric8iedono interventi di potatura troppopesanti per la giovane età degli olivi&La distanza tra le piante sulla fila e tra le file deve esser e sta-
2ilita in funzione della vigoria vegetativa delle cultivar c8e sonostate scelte e c8e a titolo di ese*pio per la nostra olivicoltura col-linar e potranno esser e *ini*o ( ' # quando si utilizza la vecc8iacultivar %rantoio c8e co*e B noto pr esenta una spiccata vigoria&
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*2*&. Olivi al secondoanno dall’i(piantosopra0 pianta lasciatacrescere li)era(entecon l’unica accortezzadi tenere la ci(a legata al palo tutore@a sinistra0 piantai(postata e potata findall’inizio
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3on sesti d’i*pianto piF stretti B *olto pr o2a2ile c8e al
sesto-setti*o anno si *anifestino for*e di co*petizione tra lepiante Jad ese*pio per la luce c8e o22ligano l’agricoltor e a cor-r egger e lo sviluppo delle piante con una quantità di tagli ecces-sivi per l’età degli olivi e c8e quindi deter*inano uno sti*oloall’e*issione di ge**e a legno e di conseguenza anc8e all’al-ternanza di pr oduzione&
Per evitare tutto questo oltr e ad una corr etta scelta delledistanze di piantagione B indispensa2ile assister e la giovane
pianta nei pri*i anni della sua crescita in *odo tale da favorir e
ilraggiungi*ento d