12
IN QUESTO NUMERO Viaggiare in tempo di crisi. Vademecum per limitare i rischi di una prenotazione sbagliata. Che succede sull'IVA? Facciamo il punto "nero su bianco", insieme al Codacons, sull'ennesimo aumento. Verso il terzo millennio. L'Agricoltura cambierà il mondo? Il Congresso ALPA discute di terapie verdi e Welfare Community. In più: La Bicicletta é il futuro. Con un pò di fantasia, l'impossibile diventa possibile; A lezione di mobilità da Giancarlo Odoardi. Fun & Entertainment. Viaggio tra i "Byke Hotels". Class Action a bersaglio. Il Tribunale di Napoli accoglie una sentenza di risarcimento per "danni da vacanza rovinata". Il Faro sul Web: Congresso ALPA Abruzzo interviste al Presidente Antonio Carbone ed alla Dott.ssa Luisa Mango. "Chiuso Per Bici": per Pescara un'occasione mancata. foto tratte da Airtribune, Radioeco.it, ilfaroweb

Bozza numero 21 settembre ottobre

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il Faro - Una Luce Sui Diritti Dei Consumatori - Num. XXI

Citation preview

Page 1: Bozza numero 21 settembre ottobre

IN QUESTO NUMERO

Viaggiare in tempo di crisi.Vademecum per limitare i rischi diuna prenotazione sbagliata.

Che succede sull'IVA?Facciamo il punto "nero su bianco",insieme al Codacons, sull'ennesimoaumento.

Verso il terzo millennio.­ L'Agricoltura cambierà il mondo?­ Il Congresso ALPA discute di terapieverdi e Welfare Community.

In più:

La Bicicletta é il futuro.­ Con un pò di fantasia, l'impossibilediventa possibile;­ A lezione di mobilità da GiancarloOdoardi.

Fun & Entertainment.­ Viaggio tra i "Byke Hotels".

Class Action a bersaglio.Il Tribunale di Napoli accoglie unasentenza di risarcimento per "danni davacanza rovinata".

Il Faro sul Web:­ Congresso ALPA Abruzzo ­ intervisteal Presidente Antonio Carbone ed allaDott.ssa Luisa Mango.­ "Chiuso Per Bici": per Pescaraun'occasione mancata.

foto tratte da Airtribune, Radioeco.it, ilfaroweb

Page 2: Bozza numero 21 settembre ottobre

EDITORIALE

Il numero XXI del Faro si confronta con temi quasi sconosciuti.Per la prima volta tutti noi ad esempio abbiamo l’opportunità dimisurarci con una pratica definita “Terapia Occupazionale”. IlCongresso Regionale ALPA (Associazione Lavoratori Produttoridell’Agro – Alimentare), organizzato a Pescara martedì 22Ottobre, ha approfondito la materia, dal momento che formespecifiche Agricoltura sono legate a questa particolare attività.Detto in soldoni, la Terapia Occupazionale è il “recupero" digruppi di persone (disoccupati, malati di mente e disabili)attraverso “il fare”. Nel corso del Congresso, seguito con scrupolodalla nostra redazione, la Dottoressa Luisa Mango, Docente diTerapia Occupazionale, ha sviscerato questa nuova disciplina delleScienze Sociali. L’Agricoltura è lo scenario sullo sfondo. Il“verde” delle campagne a quanto pare é perfetto per sviluppareterapie di recupero ed “inclusione” dei gruppi di persone già citati.Più in generale, il Settore Primario può tratteggiare un modelloalternativo al Capitalismo “finanziario”. Un concetto che riporta inprimo piano l’Agricoltura quale fattore di spinta allatrasformazione. Comunque il “Cuore Verde” di questo numerod’Autunno è grande. Tanto per cominciare Giancarlo Odoardi,Presidente di Pescara Bici, esperto di tecniche di mobilità, nelcorso di un’intervista spiega i cosiddetti “metodi d’uso” alternatividelle strade, utili per incoraggiare un ricorso comodo e sicuro alle"eleganti” biciclette". Questione di moda certo, vista l’avvenenzadelle due ruote, ma anche di salute, qualità della vita e dell’ariache respiriamo. Settembre del resto è stato il mese “cool” delledue ruote in Abruzzo, vista la coincidenza tra Day(by)ke day, veroe proprio “censimento” dei cittadini in bicicletta, e “Chiuso PerBici”, la manifestazione ideata dalla Regione per promuovere lapista ciclabile della costa, battezzata “Bike To Coast”. Alcuni travoi forse ricordano che il numero precedente ha accarezzato lanovità dei “Bike Hotels”, la “tana” degli aficionados dellemountain bike in voga in Trentino, nella Valtellina, tra le Dolomitied in Alto Adige. Stavolta dedichiamo attenzione a questo modoalternativo di passare le vacanze, o i week-end “brevi”, tra sport,natura, cultura, ed un pizzico di “adrenalina”. Così abbiamo decisodi raccogliere informazioni e notizie, allo scopo di farvi scoprireun nuovo modo di vivere le vacanze ed una una rete di alberghiche rivoluziona il concetto di accoglienza. Non dimentichiamoperò mai che la nostra identità originaria é influenzata da unospirito di servizio verso di voi, “cittadini - consumatori”. Animataproprio da questo spirito di servizio, la nostra redattrice FrancescaLeonzi, la quale vanta una competenza nel settore dei TourOperator e delle Agenzie di Viaggio, ha preparato un lungospeciale di 3 pagine sulle “vacanze truffa”, ricco diraccomandazioni, consigli e suggerimenti. Infine, il nostroDirettore Responsabile Max Spiriticchio ha fatto il puntosull’aumento dell’ IVA, ascoltando anche il parere delleassociazioni di difesa dei consumatori.

Il Direttore EditorialeRiccardo Leone

2

SOMMARIO

Viaggiare in tempo di crisi (pp. 3­4­5).­ Quando le vacanze sono "un rischio". Comescoprire truffe ed inganni...

La bici è il futuro (pp. 6­7)­ Con un pò di fantasia l'impossibile diventapossibile;­ Soluzioni innovative per la mobilità.

"Fun & entertainment" (p. 8):­ Una vacanza "a tutta bici" nei Byke Hotels.

L'Agricoltura cambierà il mondo?(p. 9)­ Dal Welfare State al Welfare Community.

Che succede sull'IVA? (p. 10)­ Per quali servizi e prodotti scatterà l'aumento,e con quali effetti secondo il Codacons.

Il Faro sul Web:­ Congresso ALPA Abruzzo ­ interviste alPresidente Antonio Carbone ed alla Dott.ssaLuisa Mango.­ "Chiuso Per Bici": per Pescara un'occasionemancata.

Page 3: Bozza numero 21 settembre ottobre

3

Viaggiare in tempo di crisi.

Quando la vacanza diventa un “lusso”, ed un rischio...Ecco un vademecum per limitare i rischi di una prenotazione sbagliata.di Francesca Leonzi a pagine 3, 4 e 5.

La crisi economica che ha morso e morde tuttora il Paese negli ultimi anni ha rivoluzionato le abitudini dei viaggiatori.Ad oggi il trend del turismo italiano si riassume in tre situazioni che hanno come denominatore comune “spenderepoco”: riduzione della durata media della vacanza, che si aggira intorno alle 6/7 notti, incremento dei soggiorni al lago,campagna e collina sulla scia dell'affermazione del cosiddetto “turismo verde”, a contatto con la natura, riduzione deisoggiorni in alberghi e villaggi (soprattutto all'estero) a favore di soluzioni più economiche, quali appartamenti oresidence in Italia (risale il “bel Paese” nelle preferenze, per evitare i costi che il trasporto aereo implica).Andare in vacanza, al tempo d'oggi, sembra quasi essere diventato un privilegio che soprattutto le famiglie non possonopiù permettersi.In questo contesto si inserisce l'assalto delle agenzie on line o di quelle società che propongono coupon a prezziscontatissimi, ma è davvero tutto oro quel che luccica?Facciamo chiarezza nel mondo della compravendita dei pacchetti vacanza, per limitare rischi o addirittura truffe.Queste, purtroppo, possono provenire dal web ma anche da agenzie vere e proprie, o peggio da quelle inesistentidefinite “fantasma”. Se si decide di affidarsi ad un'agenzia di viaggio, sicuramente il passaparola può essere lasoluzione migliore: società di cui si sono serviti amici o parenti, con la possibilità quindi di avere un riscontro diretto oindiretto della professionalità di chi ci lavora. Se non si hanno agenzie di “fiducia” e ci si vuole appoggiare ad unanuova per la prima volta, l'accortezza è quella di chiedere informazioni dettagliate sul pacchetto viaggio, capirecosa è compreso, se ci sono costi da pagare in loco (ad esempio tessera club in caso di villaggi, servizio spiaggia,tasse di soggiorno, tasse di uscita e così via. . .), oppure costi che possono subentrare in un secondo momento (adesempio l'adeguamento carburante o l'adeguamento valutario). Importante è informarsi anche sulle polizzeassicurative comprese e non, in particolare quella per l'annullamento, che permette di non perderecompletamente quanto versato in caso di rinuncia per giustificato motivo.Una volta presa visione di tutte le caratteristiche del pacchetto prenotato, bisogna analizzare il contratto che si va afirmare, che deve riportare il riepilogo dei servizi acquistati e i termini di acconto, saldo e modalità di pagamento. Se sidecide di ricorrere al fai-da-te, l'attenzione deve essere ancora maggiore, in quanto il problema principale èrappresentato dal fatto che non c'è fisicamente una persona a cui rivolgersi per informazioni o qualsiasi altra situazionedi bisogno e/o emergenza (ad esempio quello che è accaduto quando nei giorni intorno a Ferragosto, quando laFarnesina ha bloccato le partenze per l'Egitto e si è generato il caos nella gestione delle prenotazioni in essere, tracambi destinazione e richieste di rimborso).Eppure oggi, pur di non rinunciare alla vacanza, ci si affida sempre più spesso a operatori on line, circa il 40%secondo recenti dati Istat. La comodità sta nell'avere prezzi molto convenienti e poter prenotare direttamente da casa,di contro bisogna rinunciare all'assistenza e al supporto fornito prima e dopo la vacanza dalle agenzie di viaggio e a tipidi pagamenti più “sicuri”, in quanto i siti richiedono solo carte di credito o bonifici. Anche in questo caso massimaattenzione a tutte le clausole del contratto, le offerte che si trovano sia in agenzia viaggio, sia on line, hanno dellerestrizioni o comunque spesso sono a disponibilità limitata e non comprendono le spese accessorie, quali quoteiscrizione, tasse portuali/aeroportuali, assicurazione, spese gestione pratica e così via.

Page 4: Bozza numero 21 settembre ottobre

4

Viaggiare in tempo di crisi.

Diffidate delle apparenze.....

In generale è sempre consigliabile non fidarsi di foto pubblicate on line o sui cataloghi, che sono puramenteindicative. Piuttosto è meglio cercare altre foto attraverso blog e forum che oggi riempiono il web, imparandoanche a fare una scrematura di ciò che viene pubblicato.Occhio anche agli standard alberghieri che sono diversi da regione a regione e non hanno corrispondenza con l'estero.Molto spesso si è sentito parlare anche di recensioni false.Si cercano infatti commenti positivi che possano tranquillizzare il viaggiatore prima della partenza, mentre si trovanorecensioni negative false, pubblicate solo per “estorcere” sconti agli albergatori o screditarli nel caso in cuiquesti rifiutino di iscriversi alle community.

Sempre nel modo del turismo fai da te si inseriscono le prenotazioni di voli e hotel.Le tariffe aeree a prezzi scontatissimi, sono sempre a disponibilità limitata e il prezzo che si genera nella schermata delpagamento è quello reale; soprattutto per le compagnie low cost, la tariffa iniziale non comprende una serie di servizicome ad esempio i bagagli da stiva, la scelta del posto a sedere, l'imbarco prioritario, le tasse amministrative, le tasseper il pagamento con carta di credito e così via.Stesso discorso per le prenotazioni alberghiere; esistono molteplici offerte che però hanno postille sulle condizioni diannullamento, come “tariffa non rimborsabile”, “tariffa modificabile entro una determinata data”, tasse di soggiornoda pagare in loco direttamente alla struttura e così via. Seguendo l'offerta che richiama l'attenzione sull'ultima cameradisponibile ci si dimentica di leggere tutte le restrizioni. È utile anche conservare cataloghi o pagine on line cheapportino la descrizione delle strutture e dei servizi, in modo da utilizzarli come prova qualora non siano stati garantitiarrivati a destinazione.Se la vacanza regolarmente prenotata è stata rovinata, entro 10 giorni dal ritorno bisogna inviare una raccomandatacon ricevuta di ritorno all'operatore del quale ci si è serviti, oppure direttamente all'agenzia on line. È utile allegarequanto più materiale possibile (in primis le foto) che possa dimostrare quello che è accaduto, giustificando cosìil reclamo e/o la richiesta di rimborso. Sempre presenti in queste situazioni sono le Associazioni dei consumatori,quali ADICONSUM, CODACONS, ADUC e FEDERCONSUMATORI.

Altro discorso meritano le cosiddette agenzie “fantasma”: i clienti si ritrovano vittime di imbrogli e truffe, dopoaver affidato i loro soldi a società inesistenti che allestiscono i loro uffici solo il tempo necessario per incassare ildenaro e poi spariscono senza lasciare traccia.I Modi per smascherare i falsari sono numerosi: anzitutto riscontrare l'assenza, nel punto vendita, dell'autorizzazioneall'esercizio dell'attività, ed in più l'assenza di numeri fissi, fax o mail, riscontrabili sulla guida telefonica o verificapiù attendibile di tutti, la sua esistenza presso la Camera di Commercio o negli appositi elenchi disponibilipresso l'assessorato al turismo della Provincia o della Regione (ogni anno sono resi noti o si trovano anche sul sitodell'ENIT, l'Agenzia nazionale italiana del turismo). Ad oggi, le Associazioni dei consumatori, chiedono maggiorecontrollo alle Regioni, che hanno autonoma competenza legislativa nel settore.

Le truffe sono dietro l'angoloLe truffe sono dietro l'angolo

Page 5: Bozza numero 21 settembre ottobre

5

Viaggiare in tempo di crisi.

Tutte le news più preziose per i consumatori....

SOS TuristaDal Fondo Nazionale un aiuto per i viaggiatori sventurati?

È utile sapere che è stato istituito il Fondo Nazionale di Garanzia, disciplinato dall’art. 51 del Decreto Legislativo23 maggio 2011 , n. 79 (cd. Codice del Turismo), che interviene, in caso di insolvenza o fallimentodell’organizzatore o dell’ intermediario di pacchetti turistici, per:

" a) consentire, in caso di fallimento o di insolvenza dell'organizzatore o dell’ intermediario, il rimborso delprezzo versato;" b) consentire il rimpatrio del turista nel caso di viaggi all'estero, qualora si verifichino le circostanze di cui alpunto a);" c) fornire un'immediata disponibilità economica in caso di rientro forzato di turisti da Paesi extracomunitari inoccasione di emergenze, imputabili o meno al comportamento dell'organizzatore, ad eccezione delle situazioni dirischio dell’ incolumità personale dei turisti (alluvioni, terremoti, insurrezioni) per le quali interviene il Ministerodegli Affari Esteri.Il Fondo, viene alimentato esclusivamente da una quota pari al 2% dell’ammontare del premio delle polizze diassicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso il consumatore per risarcimento danni. Tali sommesono attualmente quantificabili, in media, in circa 230.000 euro annui. E’ bene, quindi, sapere che il Fondointerviene nei limiti delle risorse disponibili (fonte www.governo.it).

________________________________________

Codici apre il primo sportello del turista in Abruzzo - orari di servizio

- Lo Sportello è aperto il martedi` dalle 10.30 alle 1 3.00.- Dal Lunedi` al venerdi` dalle 9.30 alle 1 3.00 e dalle 16.00 alle 19.30 Codici garantisce assistenza telefonica alnumero 08577211 .- L'indirizzo mail per inviare reclami e richieste di informazioni è [email protected] Resp. le dello sportello l`Avvocato Alba di Francescantonio, dell` ufficio legale Codici.

________________________________________

Cosa fare in caso di "vacanza rovinata"?

Se la vacanza regolarmente prenotata è stata rovinata, entro 10 giorni dal ritorno bisogna inviare unaraccomandata con ricevuta di ritorno all'operatore del quale ci si è serviti, oppure direttamente all'agenziaon line. È utile allegare quanto più materiale possibile (in primis le foto) che possa dimostrare quello che èaccaduto, giustificando così il reclamo e/o la richiesta di rimborso.Sempre presenti in queste situazioni sono le Associazioni dei consumatori, quali ADICONSUM, CODACONS,ADUC e FEDERCONSUMATORI, CODICI.

Page 6: Bozza numero 21 settembre ottobre

La bicicletta è il futuro....

Piste e spazi ciclabili, aree urbane "protette" per la circolazione delle biciclette, parcheggi auto che ottimizzanolo spazio, uso razionale delle delle strade: con un pò di utile fantasia, l'impossibile diventa possibile.di Riccardo Leone a pagine 6 e 7.

"Con il Day(by)ke Day e l'evento "Chiuso per Bici" nella nostra città, approfittiamo del momento "caldo" dellebiciclette, per anticipare delle novità e discutere di alcuni argomenti specifici della nostra vita quotidiana conGiancarlo Odoardi, Presidente di PescaraBici".

Il numero XX del Faro ha dedicato uno speciale all'argomento del Cicloturismo, avvalendosi delle nozioni e dellestatistiche del Professor Paolini, famoso "byker", e Docente di Economia del Turismo all'Università dell'Aquila.Amiamo pensare che siamo stati buoni profeti, visto che ora si discute in Abruzzo l'ipotesi di completare una pistaCiclopedonale del litorale, lunga 131 Km.Il progetto in questione, denominato "Bike To Coast", coinvolge la Regione, le province di Chieti, Pescara, Teramo edi comuni della costa, nessuno escluso.Di certo Settembre é stato un mese "cool" per le due ruote, con il \Day(by)ke Day di PescaraBici il 1 9 Settembre, lapresentazione di Bike To Coast nella sala azzurra della Regione due giorni dopo, ed infine il "maxi evento" diDomenica, "Chiuso per Bici", un'isola per "biciclette e passanti" in tutti i comuni toccati da Bike To Coast.Un'oasi chiusa al traffico, e densa di spettacoli a tema, iniziative, corsi di mountain Bike, seminari sulla sicurezza,cortei, con la stilosa bicicletta protagonista assoluta. Tralasciamo per un attimo il clamoroso "flop" di Chiuso per Bicia Pescara, Ilfaroweb.com si dedicherà a ciò che é andato storto in quel caso.Cogliamo piuttosto il momento per una riflessione su come bisogna intervenire per cambiare il volto delle nostrestrade, al fine di ridurre la circolazione di auto, e quindi lo smog, ed incentivare al contempo l'uso delle biciclette.La posta in palio è alta: in ballo c'è la qualità della vita, ma anche dell'aria che respiriamo e soprattutto, la nostrasalute. Una riflessione solitaria lascia il tempo che trova, e perciò ho deciso di sedermi a tavolino con il DottorGiancarlo Odoardi, esperto di mobilità ed energie rinnovabili, Presidente di PescaraBici, per una chiacchierata con luisulle questioni legate alla viabilità interna ed all'uso delle strade.<< Per razionalizzare l'uso delle strade - spiega Giancarlo Odoardi - gli strumenti sono vari. Difatti é possibileintervenire sull'organizzazione del traffico auto, ed in modo assolutamente integrato, costituire anche "spazi ciclabili"in contesti urbani>>.Con competenza Odoardi entra in dettaglio, attraverso esempi: << via Italia (angolo Tribunale vecchio, ndr), stradinaa senso unico, occupata da 4 fila di auto, due per lato di strada, se consideriamo anche i parcheggi irregolari in doppiafila. Resta quindi uno spazio stretto per il transito di una macchina. - osserva Odoardi - Con un parcheggio a "spina dipesce" disposto sul lato destro o sinistro, si guadagnano 4 m per un'area di transito delle bici, delimitata anche da unacorsia>>.

6

Pagina successiva

(foto 1) - Il Day(by)ke Day (foto 2) - Giancarlo Odoardi

Page 7: Bozza numero 21 settembre ottobre

7

"Per razionalizzare l'uso delle strade gli strumenti sono vari. Difatti é possibile intervenire sull'organizzazione del

traffico auto, ed in modo assolutamente integrato, costituire anche "spazi ciclabili" in contesti urbani" - Giancarlo

Odoardi.

Con competenza Odoardi entra in dettaglio, attraverso esempi: << via Italia (angolo Tribunale vecchio, ndr), stradinaa senso unico, occupata da 4 fila di auto, due per lato di strada, se consideriamo anche i parcheggi irregolari in doppiafila.Resta quindi uno spazio stretto per il transito di una macchina. - osserva Odoardi - Con un parcheggio a "spina dipesce" disposto sul lato destro o sinistro, si guadagnano 4 m per un'area di transito delle bici, delimitata anche da unacorsia>>.<< Questo é un esempio di ripensamento delle strade, applicabile ad altri casi che, - asserisce Odoardi - facilita le bicia discapito delle auto, e da così respiro al traffico>>.Il Presidente di PescaraBici non si ferma, continua ad esporre soluzioni e strumenti per razionalizzare il traffico:<< Perché non creare spazi ciclabili all'interno delle città? Con l'adozione delle cosiddette "Zone 30" è possibilerivoluzionare la viabilità. - afferma Odoardi, che poi specifica in modo ulteriore - La "Zona 30" é un settore cittadinocon limite di velocità ai 30 KM/h, collocato in centro città. L'intento é porre in sicurezza la circolazione dellebiciclette, attraverso "aree protette">>.La Zona 30 è uno strumento complementare agli altri interventi sulle strade, come l'adozione appunto di parcheggi a"spina di pesce", alternativi ai posteggi "a raso".Il denominatore comune è la razionalizzazione del traffico, con l'obiettivo di favorire il ricorso alle bici in una cittàcome Pescara che, con una superficie di appena 33,62 Km² (fonti Wikipedia, ndr), in gran parte pianeggiante, ben sipresta a questo tipo di ragionamenti.Subito dopo Odoardi entra con precisione sul piano squisitamente politico: << fatti questi splendidi discorsi occorrericordare che non c'è nessun tavolo di confronto aperto su queste idee, ed inoltre non solo manca un piano urbano dellamobilità ciclabile, ma sono spariti dal bilancio 3ml di Euro, in origine destinati proprio ad interventi sulla mobilitàleggera>>.Un doveroso richiamo alla realtà. . . .

La bicicletta è il futuro....

Soluzioni innovative per la mobilità, con Giancarlo Odoardi.

Giancarlo Odoardi

(parcheggio a spina di pesce) (esempio di zona 30)

Page 8: Bozza numero 21 settembre ottobre

8

"Affiorano in Italia i primi Bike Hotels, in Alto Adige, Sud Tirol, Brennero e tra le Dolomiti"....

Sempre in tema di Cicloturismo, un fattore chiave di sviluppo e rafforzamento di questa forma di vacanze érappresentato di certo da una rete ricettiva capillare.Al riguardo, oggigiorno sono in voga in Europa i cosiddetti "Bike Hotels", veri e proprio rifugi ad hoc per i fanaticidelle due ruote.Da una prima ricerca si capisce immediatamente che la "tana" preferita dei Bike Hotels é il Sud Tirol, in particolare leAlpi dell'Alto Adige, ma anche il Brennero e le Dolomiti sono località privilegiate.Molti lettori probabilmente si pongono adesso una domanda logica: cosa distingue un Bike Hotel da un comunissimoalbergo tradizionale?La peculiarità dei Bike Hotel é che sono improntati a soddisfare l'appetito dei "Cowboy" della biciclettaattraverso dei servizi destinati a questo "target" , come ad esempio freeride Tour, escursioni più tranquille (alcunitra i Bike Hotels organizzano più di 100 escursioni guidate ogni anno), corsi di tecnica per Mountain Bike, e persino lapossibilità di ristorarsi all'interno dei centri benessere compresi nel pacchetto di soggiorno.Il "freeride", tra le attività organizzate dai Bike Hotels, é uno sport molto adrenalico, a contatto con la natura, praticatocon bici particolari fatte di telai in alluminio particolarmente leggeri.Il freeride è una sorta di "cavalcata" in bici lungo tracciati singoli definiti "Bike Park" oppure in boschi e pendii, trapasserelle, salti e curve paraboliche predisposti lungo il percorso.Spesso confuso con altri sport come lo "Snowboard" , richiede buoni riflessi per prevenire gli ostacoli oltre ad un buonequilibrio sulla bicicletta.Il Cicloturismo quindi, tirando un pò le somme del discorso, è una vacanza alternativa, salutare ed ecologica, in unasola parola sostenibile, oltre che immersa nella natura e nei suoi paesaggi più suggestivi.Al contempo gli aficionados vivono la passione per le due ruote.Sotto certi aspetti si può definire la vacanza "consapevole" di questo millennio.Il portale italybikehotels.it contiene le informazioni utili per organizzare "un ciclo -viaggio": dalletradizioni storiche, culturali, enogastronomiche dei territori agli itinerari ed i percorsi più affascinanti, dagli eventi, lefeste, le sagre ai migliori Bike Hotels.Considerando però sempre che le Alpi (Stelvio, Alto Adige, Brennero, Sud Tirolo) restano sempre la culla del biking,consigliamo sempre uno sguardo attento e preciso al portale web BikeHotels Sud Tirol.

Cicloturismo / Una vacanza a "tutta bici" nei "Bike Hotels".

Corsi per mountain bike, "freeride", escursioni, tra le tante attività organizzate dai nuovi alberghi dedicati alCicloturismo.

Il portale italybikehotels.it contiene un pò tutte le informazioni utili per organizzare "un ciclo -viaggio"ma consigliamo uno sguardo attento e preciso anche al portale web BikeHotels Sud Tirol.

(foto 1) - un esempio di Freeride (foto 2) - un tipico Byke Hotel delle Dolomiti

Page 9: Bozza numero 21 settembre ottobre

Il terzo millennio sarà quello dell'Agricoltura?

Il Congresso dell'ALPA Abruzzo conferma Franco Leone come Presidente, mentre i suoi iscritti e partecipantisi confrontano a lungo raggio sui modelli sociali ed economici che possono nascere dal Settore Primario.

9

Un Congresso ricco di contenuti, difficile da interpretare, cogliere a fondo, e sintetizzare. Ad ogni modo è possibileindicare uno sfondo intellettuale, ancorato all'attualità: la crisi del modello industriale, e del Welfare State, apre lastrada alla costruzione di un nuovo modello di Welfare Community attorno al ruolo ed alla funzione dell'Agricoltura.Detta in parole semplici, dalla crisi può nascere un'opportunità. Con prospettive diverse i relatori del Congresso ALPAhanno "declinato" questo modello di comunità. In virtù della sua lunga esperienza sindacale, immersa nelle questionidel lavoro, Franco Leone, già Segretario della CGIL regionale per ben 2 mandati ed ora rieletto Presidente ALPAAbruzzo, entra subito nel cuore della questione, con parole dirette: << la crisi del lavoro e del Welfare State lascia unospazio vuoto, che l'Agricoltura può colmare con la costruzione di un Welfare Community. Il Settore Primario -puntualizza Leone - con gli "Orti Sociali" cittadini, le Residenze Agricole, le esperienze già in atto di AgricolturaSociale può davvero fungere da catalizzatore di inclusione e coinvolgimento di giovani, meno giovani, anziani,bambini, adulti in cerca di lavoro e disabili>>. L'Agricoltura come fattore di aggregazione sociale dunque. << Oltrealla dimensione sociale di questi progetti, non bisogna trascurare - spiega Leone - anche l'aspetto economico, dalmomento che queste esperienza sortiscono effetti positivi su sviluppo ed occupazione, specialmente dei più giovani>>.<<Inoltre - aggiunge il Presidente ALPA - oltre ai benefici per la collettività (terapie verdi di riequilibrio e cura dipatologie specifiche, ndr), sempre in termini economici occorre tener presente che un maggior impiego di tempo erisorse in attività sociali permette di arginare l'incredibile debito sanitario dell'Abruzzo>>. "Un ricovero impropriocosta molto di più di un'assistenza domiciliare di vario tipo", afferma Franco Leone. Luisa Mango, Docente di TerapiaOccupazionale all'Università D'Annunzio, tra i relatori del Congresso, si è ricollegata ai ragionamenti del PresidenteALPAAbruzzo sulle esperienze di "aggregazione" dell'Agricoltura, allo scopo di ribadire, stando alle sue idee, "che ilmondo agricolo, con le sue attività, è perfetto per riequilibrare malattie come alzheimer ed autismo, soprattuttomediante il ricorso alle cosiddette terapie verdi (pet therapy, green therapy, ndr). Partendo dalla propria esperienza ecompetenza specifica la Dott.ssa Mango approfondisce aspetti di carattere socio - sanitario: << Il Settore Primario - èlei che spiega - apre scenari unici di inclusione di disoccupati, e di terapia specifica di anziani, disabili, malati dimente. Inoltre - e così completa il ragionamento Luisa Mango - l'Agricoltura Sociale, gli Orti Cittadini, costituisconomomenti perfetti per la professionalizzazione di laureati, e studenti, di Terapia Occupazionale>>. << I disabili, glianziani, gli emigrati sono grandi risorse. Purtroppo però é più facile e costoso affidarsi alle cliniche della RSA>>. AGianni Di Cesare, attuale Segretario Regionale CGIL Abruzzo, l'inevitabile compito di tracciare una valutazione piùpolitica dei fatti: << Per dare forma concreta a concetti come ambiente complesso, verde cittadino, mercati interni,Orti Sociali, Agricoltura Sociale, occorre una visione politica comune della Regione, un fattore che attualmente è deltutto aleatorio. Oltretutto su questi terreni strategici paghiamo il costo dell'abolizione delle Comunità Montane edell'A.R.R.S.A, che pur essendo in parte un carrozzone da cambiare comunque presentava al suo interno lecompetenze necessarie per portare avanti questi progetti>>. Di Cesare approfondisce poi la sua visione: << èessenziale riprogrammare la costa abruzzese, e ripensare il modello della "Grande Pescara", orientandolo di più versoil verde, e meno in direzione della cementificazione aggressiva e selvaggia>>.

L’ALPA è un’associazione dirappresentanza sindacale affiliata allaCGIL. ALPA si propone di rafforzare latutela individuale dei lavoratori ­produttori dell’agricoltura.ALPA – CGIL sviluppa le politiche direinsediamento territoriale, ed alcontempo di allargamento dellarappresentanza del mondo del lavoroagricolo, nelle diverse forme in cui sirealizza (fonte www.alpainfo.it).

Un mini­glossario dell'articolo......

Antonio Carbone, Laurea in ScienzeNaturali Università di Perugia, attualePresidente dell’ALPA. Tra i ruolirilevanti che ha ricoperto spiccanoquello di Segretario nazionale FLAI­CGIL (1988­2000) e Federbraccianti CGIL(1986­1988), membro della Rete RuraleEuropea e Nazionale, Vice Presidentedella Rete Fattorie Sociali, ed infinemembro del Comitato ConsultivoEuropeo dello Sviluppo Rurale.

La "Terapia Occupazionale" é unmodello di recupero attraverso "ilfare". Si tratta di una disciplina distudi nata in Inghilterra, e sviluppataulteriormente in Australia e Canada.I professionisti della TerapiaOccupazionale sono esperti in terapiedi riequilibrio alternative (GreenTherapy, Pet Therapy) al ricoverotradizionale in RSA, per patologiementale come Autismo ed Alzheimer.

Page 10: Bozza numero 21 settembre ottobre

10

"Ormai lo sappiamo tutti: dal primo ottobre scorso gli italiani devono fare i conti con l’aumento dell’ Iva, passata permolti prodotti dal 21 al 22%. La circostanza ha provocato reazioni molto forti. Il Faro vuole fornire un’informazioneprecisa riguardo agli aumenti e, allo stesso tempo, darvi conto del dibattito in corso alla luce delle prospettive futuresull’economia di noi consumatori". . . . .

Secondo l’elenco del Sole 24 ore, il passaggio dal 21 al 22% tocca:

- piatti pronti nel settore alimentare;- acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura, alcolici;- vini e tabacchi nel settore bevande e tabacchi;- abbigliamento e calzature compreso noleggio e riparazioni abiti e calzature;- mobili, articoli e servizi per la casa compresi tappeti e biancheria;- elettrodomestici e utensili, compresa la riparazione e manutenzione della casa e attrezzi da giardino;- beni e servizi della persona dal parrucchiere ai trattamenti di bellezza fino ad orologeria, gioielli e articoli da viaggiocome borse e valigie.

Inoltre, subiscono l'aumento servizi legali e di contabilità, prodotti per animali e veterinari, articoli da giardinaggio,servizi di telefonia e fax, apparecchi audiovisivi, informatici, fotografici e cinematografici, apparecchi di ricezione,registrazione, riproduzione di suoni e immagini, strumenti musicali, giochi, servizi sportivi, parchi divertimento,lezioni e corsi per attività ricreative, stabilimenti balneari, articoli di cartoleria e da disegno. Infine, tra i mezzi ditrasporto hanno un aumento automobili, motocicli e bici ma anche pezzi di ricambio ed accessori. Precisiamo che, perle azionde agricole, le bollette Enel hanno l’aliquota al 10% e quindi non aumenteranno. Lo diciamo perché una delleorganizzazioni degli agricoltori, il Cospa, ha denunciato nei giorni scorsi che molti agricoltori abruzzesi non lo sanno.In ogni caso, come si vede, i prodotti “vittime” dell’aumento sono molti. Comprensibilmente si è registrata la fortereazione delle associazioni dei consumatori. Tra queste spicca il Codacons che ha rivolto un appello a commercianti egrande distribuzione: “Bloccate i prezzi fino al 31 dicembre 2013, senza applicare ai listini la nuova Iva e senzarincari. Solo così, in assenza di un decreto che cancelli l’ incremento dell’aliquota, sarà possibile annullare gli effettidirompenti che la nuova Iva avrà sui consumi, e il mondo del commercio eviterà una strage di piccoli negozi”.Incuriositi, abbiamo chiesto al vicecoordinatore del Codacons Abruzzo, avv. Vittorio Ruggeri, di spiegarci se davverosi può bloccare l’aumento sui listini: “La mia opinione – ha risposto - è che si tratti di una provocazione del Codaconsnazionale. L’aumento è inevitabile, ma è l’ennesimo balzello sulle famiglie che aumenterà gli effetti della recessione.Sugli organi di stampa è apparso un calcolo che sarebbe stato fatto dall’ex ministro dell’economia Tremonti, secondoil quale ci sarebbero in Italia 107 tasse da pagare. La pressione fiscale, tra imprese e persone fisiche, fa sì che il 70%del reddito se ne vada in tasse. "Per fare un raffronto – ha aggiunto Ruggeri – in Giappone recentemente l’ Iva è stataaumentata dal 5 all’8%, ma con indicatori economici che lo consentivano”. “L’aumento – prevede però ilvicecoordinatore regionale Ruggeri – ricadrà sui commercianti che non possono far salire i prezzi. I negozi – racconta– fanno sconti con varie schede punti. Il mercato è stagnante”.

Che succede sull'Iva?

Per quali servizi e prodotti scatterà l'aumento, e con quali effetti secondo il Codacons.Di Massimiliano Spiriticchio

Tra non molto ci sfileranno anche i pantaloni. . .

News in primo pianoIl Codacons é impegnato in un corso di formazionesul tema "Codice del consumo e diritti deiconsumatori", per formare operatori del dirittospecializzati nella difesa dei consumatori. L’Iva é tragli argomenti da trattare nei seminari, che sipossono seguire separatamente. L'elenco dei corsisarà reso noto di volta in volta dallo stessoCodacons.

Page 11: Bozza numero 21 settembre ottobre

11

Torniamo a "bomba" sui "danni da vacanza rovinata", con una notizia importante da evidenziare: é andata a segno laprima class action privata in Italia, visto che il Tribunale di Napoli (sentenza della XII sezione civile, n. 2195) haaccolto la richiesta di risarcimento di un gruppo di cittadini, i quali denunciavano di non avere potutotrascorrere la vacanza natalizia del 2009 secondo le condizioni assicurate dal tour operator."L'occasione fa l'uomo ladro", e così la bella notizia permette al Faro anche di tornare a parlare di Class Action dopo ilnostro Autunno caldo del 2011 , culminato con un'interessante assemblea dedicata all'azione risarcitoria collettiva,organizzata al Circolo Overlook di Pescara. Ad ogni modo restiamo sul pezzo.

I giudici hanno riconosciuto infatti 1.300 euro a testa a un buon numero di "vacanzieri" traditi, ma altri sonorimasti esclusi sulla base di un ragionamento giuridico fondato sul l'identità delle posizioni fatte valere in giudizio.Il caso approdato davanti al tribunale napoletano è a suo modo "classico", e come tale è iniziato dalla messa incommercio, distribuzione e pubblicizzazione di un pacchetto vacanze per il periodo da Natale a capodanno 2009 aZanzibar (Tanzania, ndr).Soggiorno previsto in un resort con palestra, piscina e giochi d'acqua.Nulla, o poco, di tutto questo a disposizione dei malcapitati aderenti alla proposta.All'inizio della vacanza, anzi, non c'era neppure il resort (in corso di ristrutturazione, ndr).Così, per alcuni giorni, alcuni degli acquirenti del pacchetto vennero ospitati in un lodge alternativo.Alternativo di nome e di fatto a quanto risulta dal testo della sentenza, perché del tutto privo di servizi come la spa, ilfrigo bar, il telefono, la cassaforte, la televisione e il collegamento wifi.E anche al momento del trasferimento nell'agognato resort non che le cose fossero andate per il meglio, visto che purequesto si era rivelato di qualità assai scadente e comunque inferiore a quanto pubblicizzata (anche qui niente spa, no aigiochi d'acqua, spiaggia senza docce e ombrelloni e invasa dalle alghe, ndr).Insomma, un disastro che, al momento del rientro in Italia, ha originato una causa per ottenere il risarcimento deidanni subiti nei confronti del tour operator.L'azione è stata proposta da uno dei partecipanti alla vacanza con l'assistenza legale fornita dall'Unione Consumatori,mediante una Class Action, giudicata ammissibile dal tribunale di Napoli.All'azione si sono aggregati poi molti degli altri partecipanti.I giudici, hanno riscontrato infatti i criteri dell'articolo 140 bis del Codice del consumo, che tutela i diritti contrattualidi una pluralità consumatori e utenti, dal momento che un gran numero di consumatori ed utenti si sono ritrovati inuna medesima condizione nei nei confronti di una stessa impresa.Ed è proprio a questa identità (poi attenuata dalle successive modifiche normative che hanno introdotto invece ilconcetto di omogeneità) che i giudici si richiamano per negare l'appartenenza alla classe nei confronti di un altrogruppo di partecipanti alla vacanza.

Class Action a bersaglio

Il Tribunale di Napoli accoglie la richiesta di risarcimento di un gruppo di cittadini, dopo una vacanza diNatale del 2009 giudicata non conforme alle condizioni assicurate dal tour operator.Articolo di redazione

Page 12: Bozza numero 21 settembre ottobre