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Brochure dei corsi - scienzegeologiche.unipr.itscienzegeologiche.unipr.it/documenti/corsi2013_2014.pdf · Attività di campo - Modulo II Calcolo Numerico Chimica Generale ed Inorganica

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Brochure dei corsi

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IndiceIndiceCorsi di insegnamento: 13 luglio 2014Argille e Aspetti ApplicativiAttività di campo - Modulo IICalco lo NumericoChimica Generale ed InorganicaDiritto AmbientaleElementi di Informatica e GISElementi di StatisticaFisica TerrestreGeochimicaGeochimica ApplicataGeochimica delle acqueGeografia FisicaGeologiaGeologia ApplicataGeologia del Sedimentario -Modulo I - IIGeologia del so ttosuo loGeologia MarinaGeologia RegionaleGeologia Strutturale -Geologia Strutturale ApplicataGeomorfo logiaGeomorfo logia ApplicataGeotecnicaIdrogeo logiaIntroduzione alle Scienze della TerraIstituzioni di FisicaLingua inglese- Idoneità linguistica B1MatematicaMicropaleonto logiaMineralogiaMineralogia ambientalePaleoclimato logiaPaleoeco logiaPaleonto logiaPetrogenesi e GeodinamicaPetrografiaProspezioni GeofisicheRilevamento Geologico- Modulo IStratigrafia applicataTecniche Analitiche PetrograficheVulcano logia e Rischio Vulcanico

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Università degli Studi di Parma

Scienze Geologiche (lauree triennali classe 34; laureemagistrali classe 74)

Corsi di insegnamento: 13 luglio 2014

Argille e Aspett i Applicat iviAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Emma Salvioli MarianiRecapito: 0521 - 905331 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://scienzetecnologiebeniculturali.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d026;sort=DEFAULT;search=;hits=11

OBIETTIVI

Le argille sono materiali estremamente importanti in divers i settori dell'industria come additivi o comecostituenti fondamentali (refrattari, ceramiche), nella salvaguardia dell'ambiente come veicoli per iltrasporto di ioni e composti chimici in soluzione acquosa, nello studio della stabilità dei versanti perchéresponsabili dei dissesti franosi. Il corso vuole fornire le informazioni di base sulle caratteristichestrutturali e chimiche dei minerali delle argille e i criteri per la loro identificazione attraverso leprincipali metodologie analitiche.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i minerali argillos i con le varietecniche analitiche descritte e conoscere varie possibilità di utilizzo delle argille

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

nessuna

PROGRAMMA

1. Struttura e composiz ione dei minerali delle argille . Struttura dei minerali argillos i. Class ificazione deiminerali delle argille .

2. Metodi analitici per l'identificazione dei minerali argillos i. Cenni di diffrazione a RX. Identificazione deiminerali argillos i attraverso diffrazione a raggi X. Analis i termiche. Analis i di spettri agli infrarossi.Microscopia elettronica.

3. Origine delle argille . Processi genetici. Condiz ioni geologiche. Relazioni tra ambiente e processigenetici.

4. Proprietà chimiche e fisiche delle argille . Superfici di strato. Idratazione. Carica di strato. Capacità discambio cationico e anionico. Morfologia. Superficie specifica. Densità di carica. Teoria del doppio strato.PZP. Solubilità.

5. Argille e alterazione. Processi di alterazione. Alterazione e clima. Profili di alterazione di alcunerocce.

6. Le argille nell'industria. Industria dei refrattari. Industria delle ceramiche. Cenno per lo studio deiprodotti ceramici antichi.

7. Argille e ambiente. Contaminazione chimica e inquinamento ambientale. Stoccaggio delle scorieradioattive.

8. Argille e stabilità dei versanti. Stabilità e composiz ione delle argille . Composiz ione delle argille inalcune formazioni dell'Appennino settentrionale.

TESTI

Durante il corso viene fornito materiale tratto da vari testi, tra cui in particolare: Alietti A., Dell'Anna L.,Lombardi G., Mattias P. (1979) – Struttura e composiz ione dei minerali argillos i. Estratto da Geol. Appl. EIdrogeol., Bari, vol. 14, 71-103 Velde B. (1992) – Introduction to clay minerals . Ed. Hapman & Hall, London,New York Thorez J. (1995) – Dispense Corso di Formazione Avanzata tenutosi a Parma Thorez J. (1976) –Practical identification of clay minerals . Ed. Lelotte Thorez J. (1989a) – Between the crystals and thesolutions. A graphical overview of the passage to, from and of the clay minerals in the lithosphereduring weathering. In: Weathering: its products and deposits , I, Processes. Theophrastus Publ. S.A.,Greece, 49-120 Thorez J. (1989b) – Argilloscopy of weathering and sedimentation. Bull. Soc. belge deGeologie, 98-2, 245-267 Cremaschi M., Rodolfi G. (1991) – Il suolo. Ed. La Nuova Italia Scientifica, RomaDrever J.I. (1988) – The geochemistry of natural waters. Prentice Hall, Englewood Cliffs , New JerseyMeunier A. (2005) – Clays. Springer, Berlin Vaughan D.J. & Wogelius R.A. (2000) – Environmentalmineralogy. EMU Notes in Mineralogy vol. 2, Eotvos Univers ity Press

NOTA

Date d'esame da concordare con il docente

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaNota: AVVALENZA CON LA LAUREA MAGISTRALE 11 BENI CULTURALI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=855d

Att ività di campo - Modulo IIAnno accademico: 2013/2014

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CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Claudio Tellini (T itolare del corso)Recapito: 0521-905317 [[email protected]]Tipologia: --- Nuovo Ordinamento ---Anno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVIFornite le basi conoscitive dell'area di rilevamento (cartografia, geologia, geomorfologia) la provad'esame consiste in un rilevamento geologico-morfologico autonomo da svolgers i in campagna, in modocontinuativo per sette giorni. Concluso il rilievo s i passa alla stesura della relativa relazione illustrativacon iconografia, sezioni geologiche, serie stratigrafiche e s intesi geologico-morfologica, il tutto sotto ilcontrollo effettivo del docente.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOLa verifica delle capacità di osservazione a livello di affioramento (notazione litologica) e di vis ionegenerale dei rapporti dei corpi geologici (notazione stratigrafia e tettonica). Collegamento spaziale everticale degli oggetti geologici e valutazione tridimensionale dei loro rapporti. Giusta impostazionedegli e lementi descrittivi e iconografici di una relazione geologica.

ATTIVITÀ DI SUPPORTOE' fornita dalle osservazioni e dai consigli del docente per meglio affrontare la soluzione dei problemigeologici sul campo.

PROGRAMMAUna parte del corso (1cfu) prevede la necessaria ass imilazione delle fas i logistiche, tecniche,descrittive e iconografiche del rilevamento geologico-morfologico. La parte restante del corso (5 cfu)consiste nell'esame da parte del docente delle capacità pratiche di campo nell'acquis ire e riportare idati geologici sulla carta, di descrivere le s ituazioni e s intetizzare le osservazioni geologiche medianteuna relazione scritta.

TESTIRoberts J.L. (1991) - Guida alle strutture geologiche, Muzzio F. Ed., Padova, pp. 262. Damiani A.V. (1984) -Geologia sul terreno e rilevamento geologico, Ed. Grasso, Bologna, pp. 433. Cremonini G. (1973) -Rilevamento geologico, Pitagora Ed., Bologna, pp. 182. Mc Klay K. (1987) - The mapping of geologicalstructures, G.S.of London Handbook, Wiley & Sons, Chichester, GB, pp. 161. Tucker M.E. (1982) -Sedimentary rocks in the fie ld, Wiley & Sons, Chichester, GB, pp. 153.

NOTALo studente compendia nella cartografia geologica le conoscenze teoriche e pratiche acquis ite neltriennio. L'esame s i svolge sul terreno come prova autonoma di rilevamento geologico. Le conoscenzeper questo tipo di prova sono state acquis ite in precedenza dallo studente, soprattutto nei cors igeologici e di geomorfologia.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 17/04/2014 al 15/06/2014

Nota: s i iniz ia con la teoria

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=17f1

Calcolo NumericoAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Mauro Diligent i (T itolare del corso)Recapito: 0521-906918 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: MAT/08 - analis i numericaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Introduzione ad alcuni aspetti applicativi della matematica attraverso l'analis i numerica e laprogrammazione in ambiente matematico.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Conoscenza di alcuni aspetti applicativi dell'analis i numerica, in particolare ricostruzione di curve esuperfici. Calcolo di aree delimitate da contorni ricostruiti con dati misurati. Nozioni e lementari diAlgebra lineare e risoluzione di s istemi lineari. Introduzione alla programmazione in Matlab.

TESTI

G.Monegato -- Fondamenti di CALCOLO NUMERICO-CLUT

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 15:30 - 18:30 Aula D Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=4af0

Chimica Generale ed Inorganica

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Anno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Angelo Montenero (T itolare del corso)Recapito: 0521905553 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: CHIM/03 - chimica generale e inorganicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Lo scopo del corso di Chimica Genrale ed Inorganica è quello di insegnare agli studenti provenientidalle Scuole Medie Superiori di diverso tipo, a comprendere le basi della Chimica a partire daglie lementi e dai loro composti e delle loro trasformazioni fino alle proprietà Chimiche e Fis iche. Inoltreun aspetto importante è la conoscenza degli stati aggregati della materia

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Durante il Corso, che è basato su lezioni frontali, s i terranno anche delle esercitazioni. Durante leesercitazioni s i verificherà il grado di apprendimento dei concetti enunciati.

L'esame finale dirà poi quale è il grado di conoscenza di tutto il programma delle lezioni.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Gli studenti durante il corso usufruiranno di eserciz i e lezioni supplementari. Il Docente s i renderàdisponibile ad incontrare gli studenti su qualunque argomento del Corso e in qualunque momentodurante tutto l'anno.

PROGRAMMALa natura della Chimica- Elementi ed atomi – Composti e molecole – Trasformazioni Chimiche e Fis iche –Unità di misura – La struttura degli atomi – Tavola periodica degli e lementi – Le molecole, i composti e lamole – Nomi dei composti – Bilanciamento di una reazione redox – Energia e calore Legge di Hess –Funzioni di stato – Struttura atomica – Configurazione elettronica degli atomi e proprietà chimicheperiodiche – Legame chimico, geometria delle molecole, struttura molecolare: teoria del legame divalenza, orbitale molecolare, legame metallico – I gas – Forze intermolecolari: liquidi e solidi – Soluzionie loro proprietà – Principi di cinetica chimica ed equilibrio chimico - Cenni di Chimica Organica - Cenni diElettrochimica

TESTIKlotz -Chimica- EDISES

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 07/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=043d

Dirit to AmbientaleAnno accademico: 2013/2014Codice: 13536CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Stef ano Maglia (T itolare del corso)Recapito: 0523.315305 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 2° anno 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: IUS/10 - diritto amministrativoModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://scienzenatamb.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=980d;sort=DEFAULT;search=%20%7bccl%7d%20%3d%7e%20m%2fScienze%20della%20Natura%20e%20dell%27Ambiente%2fi%20;hits=26

TESTI

Testo : DIRITTO E GESTIONE DELL'AMBIENTE

di A. Postiglione e S. Maglia, Ed. IRNERIO (Ediz ione 2012)

Aggiornamento: www.tuttoambiente.it

Slides e documentazione:

www.studiomaglia.it/legis lamb/index.html

1.Mar 9.10.12, (I) cap. 1-3 2.Mar 16.10.12, (I) cap. 4-8 3.Mar 23.10.12, (I) cap. 9-11 4.Mar 30.10.12, (II)cap. 1-2 5.Mar 6.11.12, (II) cap. 2 6.Mar 13.11.12, (II) cap. 2-3 7.Mar 20.11.12, (II) cap. 4-5 8.Mar27.11.12, (II) cap. 6-7 9.Mar 4.12.12, (II) cap. 8-9 10.Mar 11.12.12, (II) cap. 10-11 11.Mar 18.12.12, (II) cap. 12-13 12.Mar 8.1.13, (II) cap. 14-17 13.Mar 15.1.13, (II) cap. 18-19 14.Mar 22.1.13, (II) cap. 20-21

E-mail: [email protected]

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Tel. Studio Prof. Maglia: 0523.315305

NOTA

ESAMI orali (8.30) : 5.2.13; 19.2.13; 4.6.13; 18.6.13; 3.9.13; 17.9.13

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 8:30 - 11:30Lezioni: dal 08/10/2013 al 31/01/2014

Nota: Le lezioni s i svolgeranno presso aula C Sede Didattica Ingegneria

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b5ac

Element i di Informat ica e GISAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo Clerici (T itolare del corso)Recapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6 INFOSSD: INF/01 - informaticaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Prova pratica

OBIETTIVI

Il corso ha come scopo l'apprendimento dell'utilizzo del GIS (Geographic Information System) GRASS(Geographical Resources Analys is Support System) un s istema di pubblico dominio particolarmenteidoneo ad un uso didattico.

Il corso viene svolto quasi esclus ivamente attraverso esercitazioni pratiche al computer. Acquis ita laconoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,viene sperimentata la digitalizzazione di dati cartografici tramite un apposito modulo di GRASS. Lungo ilcorso vengono sperimentate applicazioni pratiche dell'utilizzo di un GIS.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Conoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,delle modalità di digitalizzazione di dati cartografici e l'importazione di dati nei formati più diffus i tramiteil GIS GRASS.

PROGRAMMA

Caratteristiche generali di un GIS (Geographic Information System)Caratteristiche specifiche del GIS GRASS (Geographic Resources Analys is Support System) I principali comandi di GRASS: per la gestione dell'ambiente di lavoro; per la gestione delle carte raster; per la gestione delle carte vettoriali; per la gestione dei database.L'utilizzo dei programmi (script) di shell.L'ambiente di digitalizzazione in GRASS (il comando v.digit).Importazione dei dati in altri formati.

TESTI

Manuali:

A. Clerici: "GRASS 6.4.2 (GUI TCLTK) Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Spearfish60.

A. Clerici: " v.digit (GRASS 6.4.2). Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Appennino.

A. Clerici: " GRASS 6.4.3 (GUI Tcltk) Creazione di una Location e importazione dati". Gennaio 2013. Dati:Anzola_dati_2012.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 10/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=cbba

Element i di Stat ist icaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lamberto Soliani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905662 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 6SSD: BIO/07 - ecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso non richiede una formazione approfondita di matematica, ma solamente una cultura di livello

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liceale. Introduce alla logica dell'inferenza statistica, con illustrazione della teoria e applicazione dei testpiù diffus i nella ricerca e nella profess ione delle discipline scientifiche; mostra l'impiego di softwarestatistico, per rendere familiare la gestione e l'e laborazione di dati.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Riconoscere i divers i tipi di scala usati nella rilevazioni dei dati, analizzare le caratteristiche delladistribuzione di dati uni variati e bivariati, discutere l'ipotesi da verificare, scegliere il test più adatto,illustrare le affinità e le differenze tra metodi parametrici e non parametrici. Dimostrare di avereacquis ito un livello di apprendimento sufficiente per l'uso dei metodi riportati nei testi e nei manualistatistici internazionali.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Uso di un programma informatico gratuito di riconosciuta validità internazionale. Ad esempio: PAleontological STatistics: www.nhm.uio.no/norlex/past/download.html

PROGRAMMA

1 - Tipi di scala e di misurazione. Statistica descrittiva per distribuzioni univariate. Costruzione delletabelle e rappresentazione grafiche per variabili quantitative e variabili qualitative: istogrammi, poligoni,rettangoli distanziati, diagrammi circolari. I pittogrammi e il lie factor. Indici di tendenza centrale, didispers ione, di s immetria e di curtos i. Numero di decimali e di cifre s ignificative.

Eserciz i di statistica descrittiva con uso del programma PAST.

2 - Calcolo combinatorio, distribuzione binomiale, poissoniana, ipergeometrica. La distribuzione normalee la normale ridotta. Eserciz i con uso della normale ridotta e delle tabelle z.

3 - Confronti tra tass i e probabilità. La distribuzione chi quadrato. Test per la bontà dell'adattamento;condiz ioni di validità e correzione di Yates. Tabelle di contingenza 2 x 2 e R x C, per campioni piccoli egrandi: metodo esatto di Fisher e test z in tabelle 2 x 2.

Il metodo G o log-likelihood ratio nei test per la bontà dell'adattamento e in tabelle di contingenza.

Eserciz i sul test chi-quadrato per la bontà dell'adattamento e in tabelle di contingenza con PAST

4 - Errore alfa e errore beta; potenza a priori e a posteriori. Stima delle dimensioni dei campioni per ilconfronto tra medie con la distribuzione normale. Numero di dati per una misura con la precis ionedesiderata

5 - La distribuzione t di Student. Test per la media di un campione e intervallo di confidenza della media.Confronto tra le medie di due campioni dipendenti e di due campioni indipendenti. Test per l'omogeneitàdella varianza; test F, test di Bartlett, test di Levene. Cenni sui metodi per il confronto tra due mediecon varianze differenti. Stima delle dimensioni minime dei due campioni, con la distribuzione t e ladistribuzione z. Il bilanciamento di 2 campioni.

Eserciz i sul test t di Student con il programma PAST, con varianze uguali e diverse.

6 - Analis i della varianza (ANOVA) a un criterio (one-way): il confronto tra due o più medie. DistribuzioneF di Fisher-Snedecor e relazione con la distribuzione t di Student. Condiz ioni di validità dell'ANOVA etest per l'omoschedasticità con k campioni: test di Hartley, test di Cochran, test di Bartlett, test diLevene e sue varianti. Confronti multipli a priori o pianificati; confronti multipli a posteriori o post-hoc: ilrischio alfa e il principio di Bonferroni; i metodi Bonferroni-Dunn, HSD di Tukey, SNK e i metodisequenziali, il test di Dunnett, il test Duncan. Applicazioni dell'ANOVA e dei confronti multipli con ilprogramma PAST.

Eserciz i sull'ANOVA con il programma PAST.

7 - Analis i della varianza con due (two way) e con più criteri crossed. Metodi per ridurre il numero diosservazioni: i quadrati latini. Efficienza relativa di un disegno sperimentale. La perdita di dati in tabellea due o più fattori crossed. Analis i dell'interazione tra due fattori, con misure ripetute. Interpretazionedell'interazione, con rappresentazioni grafiche. Analis i gerarchica o nested a due e a più livelli.Interazione nell'ANOVA a più fattori, crossed, nested e mista.

Assunzioni di validità dell'ANOVA, trasformazioni dei dati; il metodo di Box-Cox per la trasformazione piùadeguata.

8 - Statistica descrittiva per distribuzioni bivariate. Regressione lineare semplice: stima del coefficienteangolare b e dell'intercetta a; s ignificatività e intervallo di confidenza del coefficiente angolare edell'intercetta. Scelta del campione per la s ignificatività del coefficiente angolare e dell'intercetta. Ilcoefficiente di determinazione R-quadro. La regressione per l'origine: vantaggi e svantaggi. Laprediz ione inversa o calibrazione. Confronto tra i coefficienti angolari di due campioni indipendenti.Concetti sull'analis i della covarianza (confronti tra medie di Y con X divers i).

La regressione lineare con Y ripetute. Calcolo dei termini della regressione mediante i coefficientipolinomiali. Test di linearità con Y ripetute, in campioni non bilanciati. Cenni sulla regressione pesata perla varianza e il numero di dati; sua calibrazione.

La correlazione: stima dell'indice di correlazione r di Pearson e sua s ignificatività. Relazioni tracoefficiente angolare b e indice r di correlazione lineare. Intervallo di confidenza di r. La correlazioneparziale o netta.

Applicazioni della regressione lineare e della correlazione con il programma PAST.

9 - Test per un campione: test delle successioni; test dei segni; test di Wilcoxon; intervallo di confidenza

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di una mediana; test di casualizzazione. Il test di Kolmogorv-Sminov.

Test per due campioni dipendenti: test dei segni, test T di Wilcoxon, test di casualizzazione.

Test per due campioni indipendenti: test della mediana, test T di Wilcoxon-Mann-Whitney, test U di Mann-Whitney, test di casualizzazione; il test di Levene non parametrico per differenze nella variabilità.

Test per k campioni: test della mediana; test di Kruskal-Wallis o ANOVA non parametrica a un criterio:test di Friedman o ANOVA non parametrica a due criteri; test di Jonckheere-Terpstra; test di Page.

La correlazione non parametrica; rho di Spearman e tau di Kendall.

La retta non parametrica o retta robusta di Theil.

TESTI

Dispense consigliate.

A) Per la statistica parametrica:

Lamberto Soliani (2008) Statistica applicata. UNI.NOVA, Parma. (pagg. X + 694);

ISBN:978-88-6319-041-0; www.uninova.net

B) Per la statistica non parametrica:

Soliani Lamberto (2008) I test non parametrici più citati nelle discipline scientifiche, UNI.NOVA, Parma.(pagg. VII + 828); ISBN: 978-88-6319-022-9; www.uninova.net

Edite dalla casa editrice di testi univers itari UNINOVA di Parma, gruppo Pegaso Libreria;Via Cavedani, 7

Tel. 0521-290245 - Fax 0521-291661 - E-mail: [email protected]

Testi internazionali di riferimento:

- Sokal R. R. and F. J. Rohlf (1995). Biometry, 3rd Edition. W. H. Freeman & Co.,New York.

- Zar Jerrold (2010). Biostatistical Analys is , Fifth Edition. Pearson Education International.

Testi internazionali gratuiti in rete

- EPA 530/R-09-007, March 2009, Statistical Analys is of Groundwater Monitoring Data at RCRA Facilities.Unified Guidance, EnvironmentalProtection Agency,United States (pp. 888).

- EM 1110-1-4014, 31 Jan 2008, Environmental Quality - ENVIRONMENTAL STATISTICS, Department of theArmy, U. S. Army Corps of Engineers (pp. 544).

NOTA

Ricevimento per spiegazioni. Tutti i giorni, dopo aver fissato ora, inviando mail:[email protected] o te l. 0521/905662

Valutazione - Modalità dell'esame: Colloquio orale con discussione di esempi, per verificarel'apprendimento dei concetti e dei metodi della statistica inferenziale, la capacità di illustrare gli outputinformatici e di interpretarne i risultati. Il voto dipende dalla entità del programma studiato, dallacorrettezza dell'ipotesi formulate, della procedura statistica usata, delle conclusioni e del linguaggioscientifico.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaMercoledì 14:30 - 16:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 08/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=6192

Fisica TerrestreAnno accademico: 2013/2014Codice: 00432CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Maria Sgavet t i (T itolare del corso)Recapito: 0521 905361 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/10 - geofis ica della terra solidaModalità di erogazione: Tradiz ionale

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Lingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

conoscenza di base dei campi fis ici del pianeta Terra

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

valutazione dell'apprendimento con prove di esame orali

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

nessuna

PROGRAMMA

Il campo gravitazionale terrestre Richiami di fis icaLegge di gravitazione universale; accelerazionegravitazionale; superficie equipotenziale.La rotazione della TerraAccelerazioni centripeta e centrifuga;le maree; accelerazioni di Eötvös e Coriolis .La forma della Terra e la gravitàLa figura della terra;potenziale gravitazionale della Terra sferica; gravità e suo potenziale; gravità normale; ilgeoide.Anomalie di gravitàMisure assolute e relative di gravità; i gravimetri; correzione delle misure digravità; densità; anomalie in aria libera e di Bouguer.Interpretazione delle anomalie di gravitàAnomalieregionali e res idue; separazione; modellizzazione delle anomalie di gravità; alcune importanti anomalieregionali.Geodinamica: isostasiaModelli di isostasia; compensazione isostatica; anomalie isostatiche digravità. Il campo magnetico Richiami di fis ica del magnetismoLegge di coulomb; dipolo magnetico;magnetizzazione e campo magnetico in un materiale; proprietà magnetiche di un materiale.Magnetismodelle rocceProprietà magnetiche delle rocce; magnetismo rimanente delle rocce.GeomagnetismoCampomagnetico di origine esterna; campo magnetico di origine interna; variazioni secolari; origine del campodi dipolo; origine del campo di non-dipolo.Rilievi magnetici Magnetometri e rilevamento magnetico;riduzione delle misure di campo magnetico; anomalie magnetiche; anomalie magnetiche oceaniche. Ilcampo termico Richiami di principi di termodinamica Temperatura e calore, proprietà termiche,entropia.Temperature all'interno della TerraGradiente di temperatura adiabatica; gradiente del punto difus ione.Trasporto del calore nella TerraConduzione; convezione; radiazione; equazione dellaconduzione.Sorgenti di calore nella TerraProduzione di calore radioattivoTrasporto di calore nellerocceRaffreddamento di corpi roccios i di diverse geometrieFlusso di calore terrestreFlusso continentale,oceanico, globaleModelli termiciModello del semi-spazio semi-infinito; modello della placcaStrutturatermica della crosta oceanica Sismologia dei terremoti e struttura interna della Terra Richiamo di teoriadell'e lasticitàMatrice degli s forz i e delle deformazioni; costanti e lastiche; e lasticità interna dellaTerra.Onde s ismicheOnde di volume; onde di superficie; oscillaz ioni libere della Terra.Is ismografiPrincipi ed equazione del s ismografo; il s ismogramma.I terremotiLocalizzazionedell'epicentro; s ismicità globale; analis i dei meccanismi focali ed esempi; entità dei terremoti:magnitudo, intensità, frequenza; energia rilasciata in un terremoto.Propagazione delle ondesismichePrincipi di Huygens e di Fermat; convers ione delle onde P e S; riflessione a un'interfacciaorizzontale e a un'interfaccia inclinata; rifrazione all'angolo critico.Struttura della TerraRifrazioni eriflessioni all'interno della Terra; variazioni radiali delle velocità s ismiche; variazioni di densità, gravità epressione; esempi.

TESTI

Lowrie, W., Fundamentals of Geophysics . Cambridge Univers ity Press, 1997; Fowler, C.M.R., The solidEarth. Cambridge Univers ity Press, 2005; Brown, G.C., and Mussett, A.E., La Terra inaccessibile. Scienzedella Terra – 2. Patron Editore, 1985; Gasparini, P. e Montanari, M., Fis ica della terra solida. Liguori, 1988;Sgavetti, M., Note del Corso 2012-2013.

NOTA

nessuna

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraGiovedì 10:30 - 12:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/10/2013 al 31/01/2014

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GeochimicaAnno accademico: 2013/2014Codice: 23630CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lorenzo ToscaniRecapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso vuole fornire le basi che consentano di quantizzare e comprendere alcuni processi geologici dialta e bassa temperatura. Partendo dai concetti fondamentali della termodinamica s i trattano i processiin soluzione acquosa (solubilità, potenziale redox) e l'interazione acqua roccia (alterazione delle rocce).Dei processi magmatici s i valuta il comportamento degli e lementi in traccia durante i processi di fus ionee di cristallizzazione, mentre della geochimica isotopica viene trattata l'applicazione degli isotopi a studigeocronologici, petrologici e climatico-ambientali.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

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Le conoscenze di base della geochimica e l'utilizzo di una logica deduttiva che consenta di collegare leconoscenze geochimiche a tutte le discipline geologiche

PROGRAMMA

Termodinamica: parametri intensivi ed estensivi, funzioni di stato (Entropia, Entalpia, EnergiaLibera di Gibbs), potenziale chimico.Equilibri in soluzione acquosa: indice di saturazione, prodotto di attività ionica, solubilità di CO2 eabbondanza delle specie del carbonio in soluzione (relazione con pH). Solubilità della calcite.Dolomitizzazione .Potenziale redox; campo di es istenza Eh vs. pH per le soluzioni acquose. Campi di stabilità Eh vs.pH di fas i di Fe e Mn. Diagrammi di isoattività delle specie di S e N. Sequenze redox nelle acquedi falda.Alterazione delle rocce: solubilità del Quarzo e della Gibbsite, alterazione delle rocce granitoidi(Quarzo, K-fe ldspato, Muscovite, Caolinite, Gibbsite) in s istemi aperti e chius i.Bilanci di massa durante l'alterazione delle rocce.Sistemi ad alta T. Coefficienti di ripartiz ione: dipendenza da P, T e dalla composiz ione.Compatibilità/Incompatibilità di un elemento. Processi di cristallizzazione: cristallizzazione diRayleigh, cristallizzazione con equilibrio totale. Processi di fus ione: fus ione parziale del mantelloed evoluzione composiz ionale di una sorgente peridotitica. Diagrammi binari, diagramminormalizzati alle condriti (REE, spidergrams) e loro utilizzo in petrologia.Geochimica isotopica: gli isotopi, gli isotopi radiogenici, leggi del decadimento radioattivo.Datazione delle rocce: metodi K/Ar, Rb/Sr, U/Pb e metodi del Pb.Isotopi stabili: Generalità (caratteri generali degli isotopi, strumenti di misura, notazioni in uso estandard di riferimento).Frazionamento isotopico: reazioni di scambio isotopico, effetti cinetici,cambiamenti di stato.Gli isotopi stabili applicati a (i) studi idrologici, (ii) studi paleoclimatici e paleoambientali, (iii)processi di inquinamento, (iv) genesi magmatica (temperatura di cristallizzazione dei magmi,geotermometri isotopici).

TESTI

TITOLO - AUTORE - Aquatic Chemistry - Stumm & Morgan - Study and interpretation of the characteristicsof natural waters - Hem - Solutions, minerals and equilibria - Garrels and Christ - Equilibres chimiques -Michard - The geochemistry of natural waters - Drever - Principles of isotopes geology - Faure –Geochemistry, pathways and processes - Richardson and McSween - Geochimica e ambiente - Dongarràe Varrica - Acque, minerali e ambiente - Venturelli

NOTA

Per sostenere l'esame di Geochimica, lo studente deve aver precedentemente superato gli esami di"Matematica", "Chimica" e di "Mineralogia".

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 07/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d127

Geochimica ApplicataAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Paola Iacumin (T itolare del corso)Recapito: 0521 906413 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso s i propone di fornire agli studenti informazioni aggiornate sui recenti sviluppi della Geochimicaed in particolare di quella isotopica intesa come strumento conoscitivo interdisciplinare nel campo delleScienze della Terra nonché fornire le informazioni necessarie per l'applicazione delle tecnichegeochimiche ed isotopiche nella ricerca e gestione delle risorse naturali

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente avrà acquis ito gli e lementi conoscitivi di base e sarà in grado diriconoscere le condiz ioni in cui l'applicazione delle tecniche geochimiche-isotopiche possono risultareefficaci e formulare giudiz i sulla potenzialità e sui limiti di applicazione della metodologia in undeterminato contesto relativo alle scienze della terra.

L'acquis iz ione delle conoscenze è verificata tramite esame orale integrato dalla risoluzione di unproblema analitico in forma scritta.

La capacità di usare in modo autonomo, di integrare e di comunicare a terz i le loro conoscenze, èverificato, verso la fine del corso, tramite seminari individuali tenuti dagli studenti ai loro compagni dicorso con dibattito finale. Il seminario viene preparato dallo studente tramite l'utilizzo di materialebibliografico fornito dal docente e di supporto multimediale. Il linguaggio utilizzato deve essere quello diuna comunicazione scientifica rivolta anche ad interlocutori non specialisti.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Il docente tiene delle ore di esercitazioni, principalmente in laboratorio, sulle principali problematichelegate alla calibrazione delle misure isotopiche e sul calcolo dei valori standardizzati s ia isotopici cheelementari.

PROGRAMMA

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Introduzione all'utilizzo degli isotopi stabili

Frazionamenti all'equilibrio e cinetici

Il frazionamento isotopico nella litosfera

Applicazione degli isotopi stabili I: s istemi ad alta temperatura

Applicazioni in s istemi ad alta temperatura II: gli isotopi dell'oss igeno come indicatori di ass imilazione

Applicazioni in s istemi ad alta temperatura III: studi sulla subduzione

Attività idrotermale, metamorfismo e depositi minerali

Gli isotopi stabili in paleontologia e archeologia

Il ciclo breve e lungo del carbonio, gli isotopi ed il clima

Tecniche di laboratorio

TESTI

Principles of Isotope Geology - Faure G. ; John Wiley and Sons

Geochimica e Ambiente - Dongarrà G. e Varrica D.; EdiSES

Acque, minerali ed ambiente - Venturelli G.; Pitagora

Dispense del docente

Presentazione in powerpoint delle lezioni

NOTA

L'offerta formativa è articolata in lezioni di base finalizzate alla definiz ione di un quadro teoricosemplificato di riferimento, in lezioni di carattere applicativo incentrate sulla presentazione ediscussione di casi studio in cui le metodologie geochimiche-isotopiche sono state applicate consuccesso a problematiche legate alle scienze della terra ed in lezioni in laboratorio per far conoscereallo studente le problematiche pratiche legate all'ottenimento di misure analitiche

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d43f

Geochimica delle acqueAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . T iziano Boschet t i (T itolare del corso)Recapito: 0521/905300 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Scopo del corso è quello di fornire le conoscenze e gli strumenti atti all'interpretazione dei dati chimicied isotopici delle acque e relativi a processi naturali e antropici.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

La capacità di estrapolare informazioni sui processi che hanno contributo all'ottenimento di unadeterminata composiz ione chimico-isotopica di un'acqua (es. interazione acqua-roccia, evaporazione,frazionamento isotopico all'equilibrio e cinetico).

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni di laboratorio concernenti l'utilizzo dei software di calcolo e/o relative all'apprendimentodei metodi analitici.

PROGRAMMA

Unità di misura delle concentrazioni. Legis lazione sulle acque: minerali, di sorgente e destinate alconsumo umano. Composiz ione e class ificazione delle acque; diagrammi di caratterizzazione ecomparazione.Proprietà, parametri chimici e chimico-fis ici delle acque e loro determinazione (metodi analitici). Cenni ditermodinamica e chimica-fisica delle soluzioni: equilibri in soluzione acquosa, indice di saturazione,attività.Alterazione dei minerali s ilicatici (weathering) e diagrammi di attività. Processi redox.

Cenni di geochimica isotopica applicata alle acque: isotopi stabili (18O/16O, 2H/1H, 34S/32S) e radioattivi(3H).

Cenni sull'utilizzo dei software per calcoli di speciazione e modellistica delle acque (PHREEQCI).

Esercitazioni di laboratorio concernenti l'utilizzo dei software di calcolo e/o relative all'apprendimentodei metodi analitici (alcalinità- metodi potenziometrici e colorimetrici, durezza, cationi e anioni principali).

TESTI

Idrogeochimica:Appelo C.A.J., Postma D. (1994, 2007) Geochemistry, Groundwater and Pollution. BalkemaKehew A.E. (2001) Applied Chemical Hydrogeology. Prentice HallLangmuir D. (1997) Aqueous Environmental Chemistry. Prentice Hall &nbs p;

Geochimica isotopica:Clark I., Fritz P. (1997) Environmental Isotopes in Hydrogeology. LewisSharp Z. (2007) Principles of Stable Isotope Geochemistry. Pearson Prentice Hall

Geochimica generale:Faure G. (1998) Principles and Application of Geochemistry. Prentice HallVenturelli G. (2003) Acque, Minerali e Ambiente. Pitagora &n bsp; &nbs p;

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Software:PHREEQCI: http://wwwbrr.cr.usgs.gov/projects/GWC_coupled/phreeqc/ (freeware)

NOTA

N.B.: per scaricare il materiale didattico occorre la chiave di accesso, disponibile dal docente surichiesta.

Per visualizzare il materiale didattico in ordine cronologico:

- cliccare sul'icona "materiale didattico" in fondo a questa pagina;

- compilare la prima riga della pagina come di seguito:

Filtro: lasciare campo vuotoAnno: 2013/2014Ordina per: Argomento

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 01/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=f4e3

Geografia FisicaAnno accademico: 2013/2014Codice: 00459CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo ClericiRecapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Una prima parte del corso ha lo scopo di fornire la conoscenza di base dei fenomeni fis ici cheavvengono nell'atmosfera per spiegare le diverse condiz ioni climatiche che caratterizzano la superficieterrestre. Vengono pertanto analizzati i moti astronomici da cui dipendono le condiz ioni di insolazionesulla superficie terrestre, le caratteristiche strutturali dell'atmosfera, i principali fenomeni meteorologicie la loro distribuzione sulla superficie terrestre. L'ins ieme di queste conoscenze permette quindi dianalizzare i due s istemi di class ificazione climatica più utilizzati: il s istema empirico-quantitativo diW.Koppen e il s istema genetico-descrittivo di A.N.Strahler. In una seconda parte del corso, sviluppataprevalentemente attraverso esercitazioni, vengono fornite le conoscenze di base per un proficuoutilizzo della Carta topografica, strumento fondamentale per il geologo.

PROGRAMMA

LEZIONI (a cura di A. Clerici, 7 CFU)

La forma della Terra; le prove della sfericità terrestre; la Terra come elissoide di rivoluzione; la Terracome geoide; i circoli massimi e i circoli minori.

La rotazione terrestre; velocità angolare e lineare; le esperienze di Guglie lmini e di Foucault.

La rivoluzione terrestre; caratteristiche dell'orbita; prima e seconda legge di Keplero.

L'inclinazione dell'asse terrestre; solstiz i ed equinozi; i rapporti fra il dì e la notte; altezza edeclinazione del sole; calcolo dell'altezza del sole a mezzogiorno alle varie latitudini; il percorsoapparente del sole alle varie latitudini; il calcolo dell'inclinazione dell'orbita apparente sul pianodell'orizzonte; durata del dì e della notte ai poli; determinazione dell'ora dell'alba e del tramonto allevarie latitudini e nei vari momenti dell'anno; i diagrammi alba-tramonto; il crepuscolo.

Il giorno solare apparente; giorno solare medio; giorno s iderale; l'equazione del tempo; l'analemma;orizzonte vero e orizzonte apparente; ore esatte dell'alba e del tramonto. L'anno s idereo e l'annotropico. La precessione dell'asse terrestre. L'anno del calendario. Tempo locale e tempo standard; i fus iorari; la linea del cambiamento di data.

Struttura e caratteristiche dell'atmosfera; composiz ione chimica, pressione, temperatura; principaliprocessi chimici e fis ici. La magnetosfera; le aurore boreali.

La radiazione solare; spettro solare; costante solare; le variazioni dell'insolazione; il bilancio dellaradiazione.

La misura della temperatura dell'aria; le differenze di comportamento fra le terre e i mari; il ciclo annuodella temperatura dell'aria; le carte della temperatura dell'aria; la distribuzione delle temperature sullaTerra; il ciclo giornaliero della temperatura.

La pressione atmosferica; superfici isobariche, isobare, gradiente isobarico; le cellule di convezione.

I venti; azione della forza di Coriolis ; il vento geostrofico; cicloni e anticicloni; l'effetto dell'attrito sulladirezione dei venti; la misura del vento; anemoscopi, anemometri, anemografi; la misurazione dei ventiin quota; la rosa dei venti; la distribuzione dei venti sulla superficie terrestre; i monsoni; la circolazionein quota e le correnti a getto.

L'umidità atmosferica e le precipitazioni; gli stati fis ici dell'acqua; la misura dell'umidità; le nubi; le formedi precipitazione; la misura delle precipitazioni; le cause delle precipitazioni; i bilanci globali dell'energiae dell'acqua.

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Le masse d'aria,i fronti e le perturbazioni cicloniche; i tipi di masse d'aria; fronti freddi e caldi; i ciclonifrontali; le perturbazioni metereologiche tropicali ed equatoriali; i cicloni tropicali; i tornados.

I climi; s istemi di class ificazione; il s istema di class ificazione di W. Koppen; il s istema esplicativo-descrittivo di A.N.Strahler.

ESERCITAZIONI DI CARTOGRAFIA ( acura di S. Perego, 2 CFU)

Class ificazione delle carte; carte generali e carte tematiche.

Elissoidi di riferimento e proiezioni cartografiche azimutali; di sviluppo coniche e cilindriche; vere,modificate e convenzionali; interrotte.

Reticolato geografico e calcolo delle coordinate di un punto.

Triangolazioni e rilievo fotogrammetrico (cenni).

Organi cartografici di Stato e cartografia ufficiale italiana.

Reticolato chilometrico UTM e Gauss-Boaga e calcolo delle coordinate di un punto.

Caratteristiche e modalità di utilizzo del s istema GPS (Global Positioning System).

Declinazione magnetica e convergenza rete.

Simboli cartografici.

Rappresentazione altimetrica del terreno, curve di livello, quota di un punto, pendenza di un versante.

Esecuzione del profilo topografico.

Delimitazione dei bacini idrografici..

Caratteristiche della Carta Tecnica Regionale.

Cenni di Cartografia numerica.

TESTI

A.N. STRAHLER:"Geografia Fis ica", PICCIN, Padova (1984).

S.PEREGO:"Cartografia . Lettura delle Carte Topografiche (2004).

TESTI DI CONSULTAZIONE

A.N.STRAHLER:"The Earth Sciences",Harper&Row, (1971).

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 07/10/2013 al 31/01/2014

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GeologiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 00464CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Renzo ValloniRecapito: 0521 905328 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Il corso fornisce le conoscenze di base della Geologia e introduce agli insegnamenti impartiti nelsecondo anno, in particolare Petrografia, Geologia Stratigrafica e Geologia Strutturale.

Il corso guida alla pratica dell'analis i e class ificazione macroscopica delle rocce basata sugli attributistrutturali, tess iturali e petrofis ici e sui caratteri mineralogici e lementari.

PROGRAMMA

Origine e interno della Terra

Le grandi tappe evolutive della terra

Geocronologia relativa e assoluta, scala del tempo geologico

Interno della terra: esplorazione, distribuzione degli e lementi, crosta, mantello e nucleo, flussogeotermico, campo magnetico terrestre, paleomagnetismo.

Placche litosferiche

La teoria della Tettonica delle Placche

Interazione fra Placche Litosferiche: margini convergenti, divergenti e trasformi, s ismicità

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Percors i evolutivi di divergenza e convergenza, magmatismo, metamorfismo e sedimentazione

Ambienti geotettonici alla scala delle Placche Litosferiche, serie di rocce ignee, associazioni di roccemetamorfiche, successioni di rocce sedimentarie.

Ambienti deposiz ionali e processi sedimentari

Ambienti, processi e depositi continentali, transiz ionali e marini

Dominio carbonatico e non carbonatico

Ambienti, processi e depositi di piattaforma carbonatica

Struttura dei depositi trattivi, gravitativi e di pura caduta.

Origine e class ificazione di terreno delle rocce

Ciclo della litogenesi, processo igneo, sedimentario e metamorfico

Struttura, tess itura e composiz ione delle rocce, livelli di dettaglio dell'analis i macroscopica

Riconoscimento macroscopico delle rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie terrigene e chimiche.

Cenni di stratigrafia

Lamine, strati, successioni e sequenze sedimentarie

Fattori di controllo delle sequenze trasgressive/regressive

Sequenze con evoluzione trasgressiva, stazionaria e regressiva.

Cenni di tettonica

Piegamento e fagliazione

Tipi di pieghe e terminologia base delle strutture da piega

Tipi di faglie e terminologia base delle strutture da faglia.

Didattica sul terreno

Uscita sul terreno di fine corso della durata di due giorni.

TESTI

BOSELLINI A., 1996. Introduzione allo studio delle Rocce Carbonatiche. Italo Bovolenta Editore Ferrara,317 pp.

CASATI P., 1996. Scienze della Terra: Volume 1 – Elementi di Geologia Generale. Citta Studi Ediz ioniMilano, 615 pp.

D'ARGENIO B., INNOCENTI F., SASSI F.P., 1994. Introduzione allo Studio delle Rocce. UTET Torino, 162 pp.

MACDOUGALL D.J., 1999. Storia della Terra. Piccola Biblioteca Einaudi – Scienza 22, 312 pp.

PRESS F., SIEVER R., 2001. Capire la Terra (ediz ione a cura di E. Lupia Palmieri e M. Parotto). ZanichelliEditore Bologna, 648 pp.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 8:30 - 10:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013

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Geologia ApplicataAnno accademico: 2013/2014Codice: 00465CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Fulvio Celico (T itolare del corso)Recapito: 0521/905348 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Conoscenza dei concetti di base dell'Idrogeologia, applicati alla progettazione di opere di captazione ealla messa a punto di soluzioni di prevenzione dell'inquinamento delle acque sotterranee.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Capacità di progettare soluzioni quali-quantitative per captare, gestire e proteggere le risorse idrichesotterranee.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Attività pratiche e supporto, anche individuale, al di fuori degli orari di lez ione.

PROGRAMMA

Ciclo idrologico, proprietà idrauliche delle rocce, distribuzione dell'acqua nel sottosuolo.

Idrodinamica sotterranea, reticoli di flusso, interazioni tra corpi idrici sotterranei e superficiali.

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Modalità di circolazione idrica sotterranea in acquiferi e in mezzi a bassa permeabilità.

Quantificazione delle risorse idriche sotterranee.

Opere di captazione delle risorse idriche sotterranee.

Vulnerabilità all'inquinamento degli acquiferi e soluzioni di prevenzione dall'inquinamento.

TESTI

Celico P., 1988. Prospezioni Idrogeologiche, voll. I e II. Liguori Ed. Napoli.

Freeze R.A. & Cherry J.A., 1979. Groundwater. Prentice Hall, New Jersey.

NOTA

Possibilità di interazione con Aziende e Società di Ingegneria che lavorano nell'ambito delle tematicheoggetto del Corso.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 15/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=0ea4

Geologia del Sedimentario-Modulo I - IIAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Dot t . Roberto T interriRecapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso è principalmente inteso a introdurre lo studente interessato allo studio e alla interpretazionedelle

successioni sedimentarie attraverso i concetti fondamentali della stratigrafia e dell'analis i di facies edelle loro

applicazioni pratiche più comuni. Nell'ambito del corso sono previste escurs ioni giornaliere e/o di circauna

settimana in Appennino.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente è in grado di ricavare dall'osservazione e analis i delle rocce esuccessioni sedimentarie gli e lementi per definirne i processi e gli ambienti genetici, caratteristichegeometriche, re lazioni reciproche, età assolute e relative.

Lo studente avrà inoltre la conoscenza teorica e pratica delle fondamentali tecniche stratigrafiche da unpunto di vista teorico e pratico e delle problematiche connesse alla correlazione delle successionisedimentarie a varie scale fis iche e temporali.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni in aula e sul terreno.

PROGRAMMA

Parte introduttiva

Origini, scopi e problemi della Stratigrafia

L'importanza economica delle rocce sedimentarie

Metodi di studio e scale fis iche e temporali

Le unità stratigrafiche tradiz ionali: introduzione ai principali criteri di class ificazione

Stratificazione

La stratificazione e i processi che la governano

Facies

Analis i di facies: concetto di facies, facies e attualismo; catastrofismo e uniformitarismo; dalle facies a

processi e ambienti; limiti di facies diacroni e s incroni; associazioni e sequenze di facies; cenni sulletracce

fossili

Come s i studia un affioramento

Analis i degli affioramenti: problemi, metodi di studio e rappresentazione dei dati

Sistemi deposiz ionali

Il concetto di s istema deposiz ionale

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Sistemi deposiz ionali alluviali, marino-marginali, di piattaforma e di mare profondo (scarpata e bacino);

cenni sui s istemi carbonatici principali

Bacini sedimentari

Cenni su origine e class ificazione dei bacini sedimentari

Datazioni

Datazioni re lative e assolute

Correlazioni stratigrafiche

Concetti generali; correlazioni regionali; correlazioni intrabacinali; correlazioni locali di dettaglio;

l'importanza delle superfici stratali, della loro corretta identificazione e del loro s ignificato ai fini di

correlazioni stratigrafiche; correlazioni a scala di linee s ismiche, foto aeree e terreno; pannellistratigrafici

correlati

La dinamica delle successioni sedimentarie

Trasgressioni, regressioni e cicli sedimentari; variazioni re lative del livello del mare; superfici di

inconformità e loro origini; il concetto di sequenza deposiz ionale e le unità allostratigrafiche; le curve

eustatiche; ciclicità sedimentaria e sue gerarchie; cenni di ciclostratigrafia

TESTI

Allen Ph.A. and Allen J.R., 1990 - Basin Analys is : Principles and Applications, Blackwell Scientific

Publications, Oxford Prothero D.R., 1990 - Interpreting the Stratigraphic Record - W.H. Freeman &Company,

New York Reading H.G. (editor), 1996 - Sedimentary Environments: Processes, Facies and Stratigraphy(Third

Edition) - Blackwell Science Ltd, Oxford

NOTA

Iniz io lezioni lunedì 15 ottobre

Il corso è strettamente coordinato con RILEVAMENTO GEOLOGICO; è fortemente consigliata la frequenzacontemporanea dei due insegnamenti

File delle lezioni all'indirizzo:

https://docs.google.com/folder/d/0B26WSw-jl9kTXzFZRG1ZUkNKbFU/edit

nella cartella DIDATTICA/Geologia del Sedimentario

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

Nota: il corso essendo annuale sarà diviso in due semestri e quindi 2 Moduli1 SEM da ottobre a gennaio Dott.Tinterri2 SEM da marzo a giugno prof.Roveri

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3f61

Geologia del sottosuoloAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Luigi Torelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905319 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente all'uso, teorico e pratico, delle principali tecnichegeologiche e geofis iche nell'esplorazione del sottosuolo che rappresenta attualmente uno degli aspettifondamentali della ricerca nel campo delle Scienze della terra.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del Corso lo studente dovrebbe essere in grado di affrontare in maniera autonomal'interpretazione geologica del sottosuolo a livello locale e regionale.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Numerose esercitazioni in classe, consistenti nell'interpretazione di linee s ismiche a rifless ione, lavoropratico a casa, attività seminariale.

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PROGRAMMA

Introduzione, Tecniche di Sismica a Riflessione, Tecniche di Gravimetria e Magnetometria, Introduzionealle Tecniche Geofis iche di Pozzo, Introduzione alla Stratigrafia Sismica, Interpretazioni Sismiche.

TESTI

Testo Base

-Drury S. et al., Basin Analys is Techniques. The Open Univers ity Press, Walton Hall, Milton Keynes, U.K.

Testi di Rifermento

-Walker G.L., Subsurface Geological Mapping. Prentice Hall PTR, USA.

-Withjack M.A., Bally A.W. et al., Seismic Expression of Structural Styles,

Geol. Soc. Of America Short Course, USA.

-Badley E.M., Practical Seismic Interpretation. Riedel Publishing Company, Boston, USA. Asquit G., BasicWell Log Analys is for Geologists . AAPG, USA.

NOTA

Il Corso consiste di lez ioni orali e di esercitazioni pratiche riguardanti l'interpretazione di linee s ismichea rifless ione e richiede conoscenze approfondite di Geologia strutturale, Geologia stratigrafica eProspezioni geofis iche. La valutazione finale è la somma dell'esame orale, della partecipazioneall'attività didattica e dei risultati delle esercitazioni.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=2efc

Geologia MarinaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Luigi Torelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905319 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Illustrare gli aspetti geologici e geofis ici delle forze che operano nelle aree oceaniche, sottolineare ilruolo unificante della Tettonica a Placche, esaminare gli e lementi tettonici più s ignificativi associatiall'ambiente sottomarino.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del Corso lo studente dovrebbe essere in grado di conoscere in dettaglio i caratterimorfostrutturali principali dell'ambiente sottomarino.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni, a casa ed in classe, riguardanti la teoria della tettonica a placche ed i principali ambientimorfo-tettonici presenti negli oceani, attività seminariale.

PROGRAMMA

Introduzione, Morfologia dei continenti e delle aree oceaniche, Struttura interna della Terra, Tettonicadelle Placche, Genesi ed evoluzione della crosta oceanica, Processi di rifting, Genesi ed evoluzione deimargini continentali, Riepilogo ed osservazioni finali.

TESTI

Testi di Riferimento

-Open Univers ity Team, The Ocean Basins: Their structure and evolution, 2nd edition , Uk (1998).

-Kearey and Vine, Tettonica Globale. Zanichelli (1994).

Testi per Ulteriori Approfondimenti

-Moores and Twiss, Tectonics, Freeman & Company, NY (1995).

-Fowler, The Solid Earth: An introduction to global geophysics, Cambridge Univers ity Press, Uk (1990).

NOTA

Il Corso consiste di lez ioni orali e di esercitazioni e richiede conoscenze adeguate di Geologiastrutturale, di Tettonica, di Geofis ica della terra solida e di Stratigrafia. La valutazione finale è la sommadell'esame orale, della partecipazione all'attività didattica e dei risultati delle esercitazioni.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della Terra

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Lezioni: dal 15/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3402

Geologia RegionaleAnno accademico: 2013/2014Codice: 468CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Andrea Artoni (T itolare del corso)Recapito: 0521906314 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso intende fornire allo Studente le conoscenze relative agli e lementi geologici principali eall'evoluzione geologica della penisola italiana nel quadro della geologia dell'Europa e dell'areamediterranea. Particolare attenzione sarà rivolta all'Appennino settentrionale, alle Alpi meridionali eall'interposta pianura padana.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo Studente dovrebbe essere in grado di impostare e realizzare autonomamenteuno studio geologico regionale di un'area.

PROGRAMMAI bacini sedimentari in re lazione alla dinamica litosferica e alla tettonica a placche. Geologia dell'areamediterranea. Geologia dell'Europa. Geologia dell'Italia. L'Appennino settentrionale. La pianurapadana. Le Alpi e le Alpi meridionali. Escurs ioni sul terreno mostreranno la geologia e le basi per laricostruzione dell'evoluzione geologica di una specifica area.

TESTI

ALLEN P.A., ALLEN J.R. (2005) – Basin analys is . Blackwell Publishing, Oxford, 2nd edition.

BALLY A.W., CATALANO R., OLDOW J. (1985) - Elementi di tettonica regionale, Pitagora Editrice. Bologna

DOGLIONI C., FLORES G. (1997) - An introduction to the italian geology. Lamisco, Potenza.

BOSELLINI A. (2005) – Storia geologica d'Italia. Zanichelli Ed., Bologna.

EINSELE G. (2000) - Sedimentary basins. Springer, Berlin-Heidelberg. 2nd Ed.

FRISCH W., MESCHEDE M., BLAKEY R.C. (2011) - Plate tectonics. Continental drift and mountain building.Springer 1st Ed.

GASPERI G. (1995) - Geologia Regionale. Pitagora Ed., Bologna.

KEAREY P., KLEPEIS K.A., VINE F. (2009) – Global tectonics. Wiley-Blackwell, Oxford 3rd edition.

VAI G.B. & MARTINI I.P. (Eds.) (2001) - Anatomy of an Orogen. Kluwer Academic Publishers.

Riviste e pubblicazioni speciali

AA.VV. (2003) - Geology of Italy. Episodes, Spec. Vol. 26, No. 3.

BELTRANDO M., PECCERILLO A:, MATTEI M., CONTICELLI S., DOGLIONI C. (Eds.)(2010) - The Geology of Italy:tectonics and life along plate margins. Virtual Explorer, Vol. 36.

BOSELLINI A. (1996) – Geologia delle Dolomiti. Athesia Ed., Bolzano.

CRESCENTI U., D'OFFIZI S., MERLINO S., SACCHI L. (Eds.) (2004) – Geology of Italy. Spec. Publ. SocietàGeologica d'Italia for the 32th IGC Florence 2004.

GUIDE GEOLOGICHE REGIONALI - Guide 1-4-6-7. BEMA Ed., Milano.

NOTA

Sono richieste conoscenze di stratigrafia, geologia strutturale e tettonica.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraVenerdì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 24/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=554b

Geologia Strutturale -Anno accademico: 2013/2014Codice: 02100CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Fabrizio Stort i (T itolare del corso)Recapito: 0521-905369 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: Italiano

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Modalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso s i propone di fornire le prime nozioni per riconoscere ed analizzare le deformazioni della partepiù superficiale della crosta terreste e di metterle in relazione con le cause che le hanno prodotte.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente sarà in grado di:

- Riconoscere e descrivere le principali strutture deformative presenti nelle rocce naturali;

- Analizzare la loro geometria e cinematica mediante proiezioni stereografiche;

- Inserire le strutture deformative nei contesti dei principali s istemi tettonici presenti in natura;

- Avere una conoscenza di base di alcuni esempi naturali di s istemi tettonici orogenici, estensionalie trascorrenti.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Il Docente riceve gli Studenti per approfondimenti e chiarimenti aggiuntivi

PROGRAMMA

1 – Come s i deformano le rocce: stress, strain, meccanismi deformativi e reologia;

2 – Strutture deformative fragili: faglie, fratture, vene, stiloliti, pieghe associate a faglie;

3 – Strutture deformative duttili: foliazioni e pieghe plastiche;

4 – Rappresentazione geometrica ed analis i statistica dell'orientazione di e lementi geologici planari elineari mediante uso di proiezioni stereografiche;

5 – Tettonica estensionale, margini passivi e divergenti;

6 – Tettonica contrazionale, invers ione dei margini passivi, margini convergenti;

7 – Tettonica trascorrente e margini trasformi;

8 – Esempi di s istemi tettonici naturali.

4 escurs ioni didattiche giornaliere.

Tipologia di esame: orale

TESTI

Testo consigliato: Earth Structure, second edition, Ben Van Der Pluijm e Stephen Marshak. Norton &Company, New York, 2004.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:00 - 13:00 Aula B Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3211

Geologia Strutturale ApplicataAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Fabrizio Stort i (T itolare del corso)Recapito: 0521-905369 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: Geologia Strutturale

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OBIETTIVI

Il corso fornirà agli studenti gli strumenti teorici e pratici per l'applicazione dell'analis i delladeformazione fragile nei principali ambiti lavorativi, con particolare enfasi alle re lazioni tra lo stato difratturazione e la circolazione di fluidi in sottosuolo.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso gli studenti saranno in grado di descrivere compiutamente le deformazioni fragiliassociate a zone di faglia e strutture plicative di rilevanza regionale. Ciò s ia attraverso l'analis istrutturale sugli affioramenti, s ia mediante analis i microstrutturali, granulometriche e porosimetriche dilaboratorio. Saranno inoltre in grado di applicare le nozioni acquis ite tramite l'e laborazione di modellipredittivi della circolazione di fluidi in sottosuolo, s ia in rocce fratturate s ia in sedimenti granulari pococonsolidati.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Il corso s i avvarrà di esercitazioni in laboratorio e sul terreno, in supporto alle nozioni teoriche acquis itedurante le lezioni frontali. Al termine del corso ciascun studente dovrà produrre una tes ina su una dellestrutture deformative studiate sul terreno ed in laboratorio. Ciò avverrà a stretto contatto con il docenteed i suoi collaboratori, che ass icureranno tutto il supporto necessario ad un efficace e proficuoapprendimento.

PROGRAMMA

1 – Introduzione al bilanciamento di sezioni geologiche

2 – Distribuzione 4D della deformazione fragile indotta dallo sviluppo di s istemi di faglia estensionali,contrazionali e trascorrenti; implicazioni per la circolazione ed accumulo di fluidi in sottosuolo.

3 – Distribuzione 4D della deformazione indotta dalla crescita di pieghe associate a sovrascorrimenti;implicazioni per la circolazione ed accumulo di fluidi in sottosuolo.

4 – Il concetto di stratigrafia meccanica.

5 – Esercitazioni pratiche in laboratorio;

Campo settimanale di fine corso: raccolta dati, analis i statistiche e discussione dei risultati

TESTI

Collezione di articoli scientifici indicati dal docente.

NOTA

Nel caso in cui il corso venga frequentato da studenti stranieri, il docente è disponibile ad utilizzare lalingua Inglese.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=0c3e

GeomorfologiaAnno accademico: 2013/2014Codice: 05830CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Claudio Tellini (T itolare del corso)Recapito: 0521-905317 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Conoscenza dei processi e forme dovute agli agenti esogeni ed endogeni responsabili delmodellamento del paesaggio in funzione delle condiz ioni lito-strutturali del substrato, delle variazioniclimatiche nel tempo e nello spazio, della dinamica della crosta terrestre e dell'influenza antropica.Conoscenze multidisciplinari per l'interpretazione delle forme e la definiz ione della loro collocazionecronologica, nonché dei processi responsabili dell'evoluzione geomorfologica a carattere regionalelegata ai cambiamenti climatici globali ed a uno o più cicli di modellamento.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Inquadramento e distribuzione a livello globale delle varie morfogenesi e delle loro interrelazioni neltempo e nello spazio. Interpretazione delle principali forme del paesaggio.

PROGRAMMA

Introduzione. Cenni sui princìpi e gli scopi della geomorfologia.

Cenni di morfologia extra-terrestre: i crateri d'impatto meteorico.

La degradazione meteorica delle rocce e la formazione dei suoli. I paleosuoli e la loro utilità ingeomorfologia.

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Le forme strutturali e la loro evoluzione.

Rapporti tra morfologia e struttura geologica; morfolitologia selettiva; superfici strutturali e superfici dispianamento. Forme influenzate dalla struttura e loro identificazione geomorfologica. Rilievi di tipogiurese, sub-alpino e appalachiano; antichi massicci spianati e riesumazione delle strutture; regioni dipiattaforma, a pieghe, complesse. Morfoneotettonica e forme relative; influenza della neotettonicasull'idrografia.

Fenomeni di denudazione dei versanti.

Aspetti generali, fattori e forme del dilavamento. Processi gravitativi sui versanti; cause, forme eclass ificazione dei movimenti lenti e rapidi.

Morfogenesi fluvio-torrentiz ia

Cenni sui caratteri idrodinamici delle correnti; trasporto e sedimentazione; misure del trasporto fluviale;forme di deposito alluvionale. Processi, propagazione e forme dell'eros ione fluviale. Creazione edevoluzione del profilo longitudinale dei cors i. Studio dei terrazzi fluviali.

Morfogenesi glaciale e periglaciale: - ambienti alpini d'alta quota e delle alte latitudini

Le variazioni climatiche plio-quaternarie; cenno alle principali glaciazioni ple istoceniche. Generalità e tipidi ghiaccia; le principali forme glaciali. Class ificazione dei depositi glaciali e studio degli apparatimorenici subalpini. Mountain permafrost e microforme periglaciali. Macroforme, lobi di geliflusso erockglaciers. Fenomeni di nivazione e azione morfologica delle valanghe. Modellamento glaciale in areedi inlandsis; forme di erosione e di deposito; varve e datazione degli eventi glaciali, forme dideglaciazione; isostasia glaciale. Condiz ioni generali e forme del permafrost. Degradazione delpermafrost e fenomeni di termocars ismo, di crioturbazione e gelifluss ione.

Cenni di morfogenesi costiera. Le cause di variazione del livello marino. Fenomeno dell'ondazione.Processi di erosione marina: piattaforme, solchi di battente, terrazzi ecc. Processi di accumulo eridistribuzione dei sedimenti costieri. Class ificazione morfologica delle coste.

* MODULO II 3 CFU

Problemi della rete idrografica

Cenni introduttivi. Organizzazione dei reticoli e struttura del substrato; ordine gerarchico dei cors id'acqua e morfometria della rete idrografica; tipi di deviazioni fluviali e loro cause. Sovraimposiz ione edantecedenza. Rapporti tra forme vuIcaniche, forme non vulcaniche e idrografia. Genesi dei laghi e loroevoluzione nell'ambito della rete idrografica. influenza della neotettonica sull'idrografia.

Morfogenesi cars ica

Tipi e caratteristiche delle rocce solubili; i processi di dissoluzione e precipitazione. Le forme cars ichedi superficie: le micro- e macroforme, cavità sotterranee e speleotemi. Deposiz ione calcarea e formecorrispondenti; cenni di idrologia cars ica. Il clima e la morfogenesi cars ica: i tipi di paesaggio cars ico.

Morfologia vulcanica

Introduzione e cenni alle principali forme vulcaniche; rimaneggiamento di prodotti vulcanici sciolti. Latipologia degli edifici vulcanici. Forme di erosione ed evoluzione geomorfologica dei rilievi vulcanici.

Cenni di morfologia eolica

L'azione del vento; forme di deflazione e di corrasione. Le condiz ioni di deposito; tipi di dune edevoluzione delle dune; il loess. Cenni sulla distribuzione delle forme eoliche.

L'evoluzione geomorfologica e morfocronologica del paesaggio. Metodi di definiz ione cronologica delleforme in geomorfologia.

La teoria del ciclo dell'eros ione normale e i penepiani. La forma ed evoluzione dei versanti.L'arretramento dei versanti montuosi e la formazione di pediments. Processi di planazione. Antichesuperfici di spianamento nelle zone temperate. Pediment a più livelli sovrapposti.

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* n. 2-3 ESCURSIONI DI CAMPAGNA equivalenti a 1 CFU

TESTI

Bartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno", Pitagora, Bologna, 1992. Bland W. & Rolls D. -"Weathering - a introduction to the scientific principles", Arnold Ed., Londra, 1998. Castiglioni G.B. -"Geomorfologia", UTET, Torino, 1991. Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, iclimi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991. Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physical geology", IV Ed.,Chapman & Hall, Londra, 1993. Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna, 2000. OllierC. -"Vulcani -attività, geografia, morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990. Panizza M. -"Geomorfologia",Pitagora Ed.,Bologna, 1992. Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia", Zanichelli Ed., Bologna,1992. Selby M.J. "Earth's changing surface", Clarendon Press, Oxford, 1985. Summerfie ld M.A.-"Globalgeomorphology", Longman, Essex, 1991. Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – "LANDSLIDES:investigation and mitigation", TRB special report 247, Nat. Acad.Press, Washington D.C., 1996.

NOTA

propedeuticità: Geografia Fis ica

si consiglia di avere almeno seguito i cors i di Geochimica e Geologia Strutturale

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:00 - 13:00 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:00 - 13:00 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 10/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b31a

Geomorfologia ApplicataAnno accademico: 2013/2014Codice: 02088CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Alessandro Chelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905334 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVIConoscenza dei campi di applicazione della geomorfologia. Apprendimento dei principi e metodi dirilevamento e cartografia geomorfologici per la realizzazione di un elaborato di base per la gestione

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territoriale e per la valutazione dell'impatto ambientale. Lettura ed interpretazione delle cartegeomorfologiche. Acquis iz ione delle basi per la gestione dati geologici mediante ArcGis. Conoscenza emitigazione degli effetti delle principali pericolos ità geomorfologiche, per una corretta salvaguardia delterritorio. Selezione, valutazione e protezione dei beni naturali di tipo geomorfologico (geositi).

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOPratica di fotointerpretazione, rilevamento, lettura ed interpretazione delle Carte geomorfologiche.Mitigazione degli effetti delle pericolos ità geomorfologiche in funzione della gestione e tutela delterritorio antropizzato. Criteri per l'individuazione, la scelta e la valorizzazione dei beni geologico-morfologici.

ATTIVITÀ DI SUPPORTOOsservazione di foto aeree e loro interpretazione. Esercitazioni integrative di ArcGis mediantecollaborazione di addetti Blom-CGR.

PROGRAMMA

Introduzione: i campi di applicazione della Geomorfologia.

- I materiali roccios i che formano il paesaggio: identificazione e descriz ione delle rocce e depositi sciolti;caratteri degli affioramenti. - Cartografia geomorfologica tradiz ionale e a vocazione applicativa: principi emetodi del rilevamento e cartografia geomorfologici; problemi di scala; le unità morfolitologiche delsubstrato; colori e processi morfogenetici; problemi di interpretazione delle forme; forme di deposito es imbologia relativa. Morfodinamica: stato e tipo di attività. Simbologia geomorfologica; campionamento edatazione dei materiali. Inserimento di dati geo-meccanici e spessore delle coperture. - Lettura edinterpretazione delle carte geomorfologiche e pratica di campagna. La Cartografia della pericolos itàambientale: concetti e metodi; la carta di analis i integrata e la carta della dinamica geomorfologica; lacarta di s intesi della pericolos ità geomorfologica. Cenni di cartografia derivata e tematica. -Geomorfologia applicata e gestione ambientale: concetti di pericolos ità, vulnerabilità e rischio. Cennisulle basi conoscitive della Pianificazione territoriale; Pericolos ità dell'ambiente fluvio-torrentiz io.Valutazione quantitativa dell'eros ione nei bacini idrografici. Caratteristiche dei debris flow. Pericolos itàdell'ambiente glaciale e crionivale. Pericolos ità dell'ambiente vulcanico. Pericolos ità per instabilitàgravitativa dei versanti. Pericolos ità s ismica. Pericolos ità dell'ambiente costiero. - I beni geomorfologicicome salvaguardia degli aspetti culturali dell'ambiente. Un metodo di rilevamento, cartografia evalutazione dei beni geomorfologici. - Il contributo della Geomorfologia nella Valutazione dell'ImpattoAmbientale (V.I.A.): casi di studio.

TESTIDackombe R.V. and Gardiner V. -"Geomorphological Fie ld Manual", Allen & Unwin Ed., Londra, 1983.Dramis F. e Bisci C. -"Cartografia geomorfologica", Pitagora Ed., Bologna, 1998. Panizza M. -"Geomorfologia applicata", NIS, Roma, 1988. Gisotti G. e Benedini M. –"Il dissesto idrogeologico", SerieScienze e Tecnica, Carocci Ed., Roma, 2000. Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna,2000. Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – "LANDSLIDES: investigation and mitigation", TRB specialreport 247, Nat. Acad. Press, Washington D.C., 1996.

NOTA

1 CFU viene impegnato per le escurs ioni sul terreno

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio di Informatica Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/03/2014 al 15/06/2014

Nota: il mercoledi s i fara' lez ione al mattino fino ad aprile, poi da maggio esercitazioni al pomeriggioaula informatica

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=705a

GeotecnicaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Giorgio Neri (T itolare del corso)Recapito: 0521/942630 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

a. Approfondire la comprensione della meccanica delle terre e delle rocce s ia in condiz ioni statiche chedinamiche.

b. Approfondire le modalità di indagine diretta ed indiretta dei terreni e delle rocce, fornendo le basi perla progettazione e la gestione delle indagini geognostiche.

c. Affrontare i principali metodi di verifica geotecnica con attenzione alle indicazioni normative italianeed europee.

d. Approfondire le principali applicazioni in campo geotecnico, con particolare attenzione al contributo delgeologo

e. Approfondire i temi del monitoraggio in campo geotecnico

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo Studente dovrebbe essere in grado di impostare ed interpretare l'indaginegeognostica, di definire il modello geotecnico, definendo i parametri geotecnici rappresentativi delcomportamento dei terreni, di valutare il rischio di amplificazione s ismica locale e di conoscere iprincipali approcci di calcolo per le verifiche geotecniche, anche con rferimento alle Norme tecnichevigenti.

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PROGRAMMA

Il Corso è suddiviso nei seguenti moduli:

1° modulo: Comportamento geotecnico dei terreni e delle rocce

Comportamento dei terreni - Modello geologico e modello geotecnico - Caratteristiche chimico-fisichedei terreni e delle rocce - Forze, tensioni e sforz i - Comportamento dei terreni in condiz ioni statiche edinamiche - Meccanica delle rocce - Analis i e Prove di laboratorio - Indagini geognostiche - Progettazionedell'indagine geognostica - Analis i statistiche in geotecnica – Parametrizzazione geotecnica -Amplificazione s ismica locale - Liquefazione

2° modulo: Verifiche geotecniche

Norme tecniche di riferimento - Verifiche geotecniche in condiz ioni di stato limite ultimo e di stato limiteeserciz io – Fondazioni superficiali e profonde: capacità portante e cedimenti in condiz ioni statiche edinamiche - Stabilità di muri e paratie in condiz ioni statiche e dinamiche - Upflit e sollevamento -Stabilità dei versanti in condiz ioni statiche e dinamiche

Esercitazioni pratiche: Forze, tensioni e sforz i e unità di misura - Esercitazioni sul ciclo di Mohr e suglistress path - Esercitazioni sulle prove edometriche e sulle prove di taglio - Interpretazione dei risultatidi prove penetrometriche statiche e dinamiche - Redazione di sezione geotecnica - Esercitazioni sulcalcolo della capacità portante delle fondazioni superficiali - Esercitazioni sul calcolo dei cedimenti -Analis i di un report geologico-geotecnico

Escurs ioni didattiche: Vis ita ad un cantiere durante l'esecuzione di indagini geognostiche - Vis ita ad uncantiere di opere di fondazione profonde - Vis ita ad un cantiere stradale - Vis ita al laboratoriogeotecnico

TESTI

- Lancellotta R. (3a ed. 2004), 'Geotecnica', Zanichelli Bologna

- Lancellotta R. , Calavera J. (1999), 'Fondazioni', McGraw-Hill

- Colombo P., Colleselli F. (1996), 'Elementi di Geotecnica', Zanichelli Bologna

- Bowles (1998), 'Fondazioni', McGraw-Hill

- Hoek E. & Bray J.W. (1981), 'Rock Slope Engineering'

NOTA

Sono richieste conoscenze di idrogeologia e geologia applicata.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 12:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 12:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 02/10/2013 al 31/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=5579

IdrogeologiaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Fulvio Celico (T itolare del corso)Recapito: 0521/905348 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Comprendere le modalità di alimentazione e deflusso delle acque sotterranee in divers i contestigeologico-strutturali.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Capacità di applicare le conoscenze idrogeologiche ai fini della progettazione di opere di captazione e disoluzioni di prevenzione dell'inquinamento.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Attività pratiche e supporto, anche individuale, al di fuori delle ore di lez ione.

PROGRAMMA

Ciclo idrologico. Proprietà idrauliche delle rocce. Distribuzione e deflusso delle acque nel sottosuolo

Ricostruzione, analis i ed interpretazione della morfologia piezometrica. Rapporti di interazione tra corpiidrici superficiali e sotterranei.

Modalità di alimentazione e deflusso delle acque sotterranee in acquiferi carbonatici, in acquiferi porosi,in acquiferi multifalda, in successioni a bassa permeabilità, in acquiferi costieri

Valutazione delle risorse idriche sotterranee

Opere di captazione delle acque sotterranee

Valutazione della vulnerabilità all'inquinamento degli acquiferi

TESTI

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Celico P., 1988. Prospezioni Idrogeologiche, voll. I e II, Ligruori Ed. Napoli

Freeze R.A & Cherry J.A., 1979. Groundwater, Prentice Hall, New Jersey

NOTA

Possibilità di interazione con Aziende e Società di Ingegneria che lavorano in ambito idrogeologico s .l.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 15/10/2013 al 31/01/2014

Nota: IL MARTEDI 9.30-11.30 SI FARANNO LE ESERCITAZIONI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=77ad

Introduzione alle Scienze della TerraAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Recapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso di Introduzione alle Scienze della Terra intende dare allo studente del Corso di Laurea inScienze Geologiche una prima vis ione generale della dinamica geologica della Terra e della suaevoluzione. Lo scopo ultimo e' di fornire un quadro preliminare e introduttivo delle conoscenze e dellemetodologie necessarie alla corretta comprensione dei s istemi ambientali e dei fattori che ne regolanoi cambiamenti nel tempo. Durante il corso vengono affrontati argomenti geologici di base che sarannopoi oggetto di approfondimento in insegnamenti successivi; vengono inoltre trattati, in modo introduttivo,i meccanismi che regolano i cambiamenti ambientali, con particolare riguardo alla variabilita' climaticaglobale. Le lezioni saranno integrate da seminari tematici, escurs ioni sul terreno ed esercitazioni.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Riconoscimento e class ificazione rocce, lettura geologica del paesaggio, e lementi per la lettura el'interpretazione carte geologiche, conoscenza delle interazioni tra processi fis ici e biologici negliambienti terrestri

PROGRAMMA

Tempo e cambiamenti ambientali: la prospettiva geologica

La Terra come s istema autoregolato: l'ipotesi Gaia

Le rocce e i processi geologici Elementi di mineralogia

Class ificazione delle rocce Rocce ignee e metamorfiche

Le rocce sedimentarie ed i processi superficiali

Principi basilari di Stratigrafia

Significato ed importanza delle successioni sedimentarie

Tecniche di datazione

La struttura e i processi interni della Terra

La deformazione delle rocce

Tettonica delle placche e Geodinamica

L'evoluzione geologica dei s istemi alpino e appenninico

Le esercitazioni (alcune delle quali saranno effettuate sul terreno) riguardano il riconoscimento dellerocce, la lettura di carte geologiche e le pratiche elementari di rilevamento dei dati geologici e la lororappresentazione cartografica.

TESTI

Libro di Testo:

Press F., Siever R., Gotzinger J., Jordan T.H. – Capire la Terra - Zanichelli, Bologna

Altri testi consigliati

Ricci Lucchi F. – La Scienza di Gaia – ambienti e s istemi naturali visti da un geologo – Zanichelli, Bologna

Bosellini A., Mutti E. e Ricci Lucchi F. – Rocce e Successioni sedimentarie – UTET, Torino (fuoriproduzione, disponibile in vis ione presso la biblioteca del Dip. di Scienze della Terra)

Bosellini A. - Storia geologica d'Italia Gli ultimi 200 milioni di anni - Zanichelli, Bologna

Lovelock J. – Gaia, nuove idee sull'ecologia – Bollati Boringhieri

Lovelock J. – Le nuove eta' di Gaia – Bollati Boringhieri Altre letture

Ricci Lucchi F. – I ritmi del mare – La Nuova Italia Scientifica, Roma

A.A.V.V – La Vena del Gesso – Regione Emilia-Romagna, Collana naturalistica

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Ricci Lucchi F. – Sedimentografia – Zanichelli, Bologna

Hallam A. – Le grandi dispute della Geologia – Zanichelli, Bologna

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/03/2014 al 15/06/2014

Nota: 1 SEM Ottobre-Gennaio2 SEM Marzo-Giugno

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=7e1c

Ist ituzioni di FisicaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Pier Paolo Lot t ici (T itolare del corso)Recapito: 0521-905238 - 906212 3204370624 3298603143 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: FIS/01 - fis ica sperimentaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Il corso intende fornire allo studente le conoscenze fondamentali delle leggi dellafis ica, delle applicazioni delle leggi allo studio dei fenomeni più comuni per poterdescrivere ed interpretare tecniche di indagine e di misura che poi sarannoutilizzate nei laboratori di ricerca o di lavoro. Particolare attenzione sarà posta alleunità di misura, agli ordini di grandezza, all'uso appropriato dei termini, allo sviluppodelle capacità di s intesi. Verranno illustrate le equazioni fondamentali e applicate,riconoscendo i limiti della loro validità, al caso di semplici problemi.Lo scopo e' di trasferire conoscenze e facilitare capacità di comprensione ad un livello che, utilizzandotesti avanzati e differenziati, permetta di avvicinars i ai principali temi della Fis ica Generale e quindifornire le competenze di base per risolvere problemi di diversa natura che richiedano un approcciofis ico, interpretare risultati e comunicare in modo comprensibile e corretto, sviluppando le autonomecapacità di apprendimento necessarie per gli approfondimenti successivi.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Alla fine del Corso semplice prova scritta su alcuni eserciz i per l'ammissione alla prova orale. Nella prova scritta, svolta su tipologie di eserciz i, anche a risposta multipla, e di s ituazioni già discussee sviluppate durante le esercitazioni, s i intendono verificare le capacità di semplificazione dei problemie le capacità minime di calcolo (con uso corretto di cifre s ignificative). Si intende pure valutare lacapacità di applicare correttamente leggi e principi con appropriate unità di misura.

La prova scritta s i intende superata se corretta oltre una soglia minima da definire prima della provastessa. In tal caso la prova scritta dà diritto a sostenere la prova orale.

La prova orale intende verificare la comprensione delle leggi, dei principi, dei collegamenti fraargomenti, della correlazione fra s ituazioni apparentemente diverse. Si intende valutare la capacità diapplicare le conoscenze acquis ite durante il Corso e non la semplice enunciazione mnemonica. Intendeinoltre stabilire la correttezza e precis ione del linguaggio usato non solo nell'enunciazione delle leggima anche nella descriz ione dei fenomeni. Oltre alla valutazione di un accettabile grado di conoscenza della Fis ica Generale s i vuole valutare lacapacità ad elaborare autonomamente soluzioni, a distinguere l'essenziale dal trascurabile. La prova s i intende superata in modo sufficiente secondo valutazioni ampiamente preannunciatedurante il Corso.

Lo scopo e' di trasferire conoscenze e facilitare capacità di comprensione ad un livello che, utilizzandotesti avanzati e differenziati, permetta di avvicinars i ai principali temi della Fis ica Generale e quindifornire le competenze di base per risolvere problemi di diversa natura che richiedano un approcciofis ico, interpretare risultati e comunicare in modo comprensibile e corretto, sviluppando le autonomecapacità di apprendimento necessarie per gli approfondimenti successivi.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni mirate alle applicazioni geologiche-geofis iche

PROGRAMMA

Meccanica del punto materialeLe misure - Unità di misura - Grandezze fis iche - Vettori – Operazioni sui vettori - Ilmoto - Velocità scalare e vettoriale - Accelerazione - Moto in due e tre dimensioni -Velocità e velocità media - Accelerazione e accelerazione media - Moto dei proiettili- Moto circolare uniforme - Moto relativo – Le leggi di Newton - Le forze - La massa- Applicazioni delle leggi di Newton - Energia cinetica e lavoro - Potenza - Energiapotenziale - Forze conservative - Lavoro svolto da forze non conservative -Conservazione dell'energiaMeccanica dei s istemi e dei corpi rigidiSistemi di punti materiali - Il centro di massa - Seconda legge di Newton per unsistema di punti materiali - Quantità di moto di un s istema di punti materiali -Conservazione della quantità di moto - Forze esterne e variazioni di energia interna- Urti - Impulso e quantità di moto - Urti e lastici in una dimensione - Urti anelastici inuna dimensione - Rotazione - Variabili lineari e angolari - Energia cineticarotazionale - Momento d'inerzia - Momento di una forza - Lavoro, potenza e teorema dell'energia cinetica - Rotolamento - Momento angolare - Conservazionedel momento angolareMeccanica dei fluidi - Onde in mezzi e lasticiI fluidi - Densità e pressione - Fluidi a riposo - Misura della pressione - Principio diPascal - Principio di Archimede - Fluidi ideali in movimento - Linee di flusso edequazione di continuità - Equazione di Bernoulli -

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equazione di continuità - Equazione di Bernoulli -Oscillaz ioni - Moto armonico semplice, smorzato e forzato - I pendoli - La risonanza- Onde - Onde trasversali e longitudinali - Lunghezza d'onda e frequenza - Velocitàdi un'onda in moto - Il principio di sovrapposiz ione - Interferenza - Vettori di fase -Onde stazionarie e risonanza - Onde acustiche - Velocità del suono - Interferenza -Intensità e livello sonoro - Sorgenti di suoni musicali - Battimenti - Effetto DopplerGravitazioneLa legge di Netwon della gravitazione universale - Massa inerziale e massagravitazionale - Il peso dei corpi e la caduta dei gravi - Le leggi di Keplero dei motiplanetari - Energia potenziale gravitazionale - Satelliti artificiali e sondeinterplanetarieCalore e temperaturaEquilibrio termico e principio zero della termodinamica - Temperatura e calore - Lamisura della temperatura e le scale termometriche - Espansione termica - Capacitàtermica e calore specifico - Cambiamenti di stato e calore latente - Propagazionedel caloreIl primo principio della termodinamicaCalore e lavoro - Sistema termodinamico - Energia interna - Trasformazionitermodinamiche - Trasformazioni revers ibili e irrevers ibili - Rappresentazionegrafica di una trasformazione - Il gas come s istema termodinamico - Lavoro delleforze di pressione - Calore specifico molare a volume costante e a pressionecostante - Equazione di stato di un gas ideale - I gas reali e l'equazione di van derWaals - Il primo principio della termodinamica - Calore, lavoro ed energia internanelle trasformazioni termodinamiche del gas ideale: isoterme, isobare, isocore eadiabatiche.Il secondo principio della termodinamicaIl funzionamento delle macchine termiche - Le macchine revers ibili e il ciclo diCarnot - Irrevers ibilità dei processi termici - Il secondo principio della termodinamicanelle formulazioni di Kelvin e di Clausius - Rendimento delle macchine termiche - Latemperatura termodinamica assoluta e il rendimento del ciclo di Carnot - Macchinefrigorifere - La funzione entropia - Variazioni di entropia nelle trasformazionitermodinamiche revers ibili e irrevers ibili - Entropia e macchine termiche - Processinaturali e degradazione dell'energia.La teoria cinetica dei gasl modello del gas ideale - Cammino libero medio - Distribuzione delle velocità molecolari -Interpretazione della pressione e della temperatura di un gas - Energiainterna e principio di equipartiz ione - Calori specifici molari di un gas ideale -Interpretazione statistica del secondo principio della termodinamica - Entropia eprobabilità: disordine e informazione.Il campo elettricoIntroduzione all'e lettrostatica - Cariche elettriche - Materiali isolanti e conduttori -Legge di Coulomb - Forza elettrica e campo elettrico generato da monopoli - Lineedi forza del campo elettrico - Campo generato da coppie di cariche - Dipolo elettrico- Definiz ione di flusso di un campo vettoriale - Teorema di Gauss - Equivalenza:Legge di Coulomb-Teorema di Gauss - Esempi per l'applicazione del teorema diGauss - Potenziale elettrico - Calcolo del potenziale a partire dal campo elettrico -Calcolo del campo elettrico a partire dal potenziale elettrico - Superficiequipotenziali - Concetto di condensatore - Capacità elettrica - Esempi dicondensatori - Polarizzazione - Dielettrici e costante dielettrica - Legge di Gauss inpresenza di die lettrici - Corrente elettrica - Densità di corrente - Legge di Ohm -Spiegazione microscopica della legge di Ohm - Semiconduttori e superconduttori -Potenza - Effetto Joule - Forza elettromotrice - Resistenzain serie ed in paralle lo - Carica e scarica di un circuito RCIl campo magneticoIntroduzione al magnetismo - Campo magnetico - Forza magnetica agente su unaparticella - Forza di Lorentz - Linee di forza del campo magnetico - Campomagnetico generato da fili percors i da corrente - Analogia dipolo elettrico-dipolomagnetico - Forza magnetica generata da fili percors i da corrente - Definiz ione dell'Ampère - Campo generato da un solenoide e da un toroide - Fenomenodell'induzione - Legge di Faraday - Legge di Lenz - L'induttanza - Calcolodell'induttanza - Circuiti RL - Considerazioni energetiche - Circuiti in correntealternata - Generatore di corrente alternata – Metodo dei fasori - Circuiti RLC -Proprietà magnetiche della materia - Magnetismo atomico e nucleare -Paramagnetismo - Diamagnetismo - Ferromagnetismo - Ciclo di isteresiOnde elettromagnetiche e luceRichiamo delle equazioni di Maxwell - Equazione di propagazione delle onde em -Velocità di propagazione delle onde em - Spettro delle onde em - Generazione dionde em - energia delle onde em - vettore di Poynting - Cenni alla emiss ione didipolo elettrico - Definiz ione di onda polarizzata - Principio di Huygens -Approssimazione raggi luminosi - Rifless ione e rifrazione - Dispers ione e prismi -Rifless ione totaleOttica geometricaSpecchi e diottri s ferici, lenti sottili - Cenno alle aberrazioni delle lenti - Sistemi otticicentratiOttica ondulatoria e polarizzazioneInterferenza - Interferenza da più fenditure e da lamine sottili - Interferometro diMichelson - Diffrazione alla Fraunhofer - Reticolo di diffrazione - Potere dispers ivo epotere risolutivo dei dispositivi ottici - Polarizzazione della luce: polarizzazione perrifless ione e per assorbimento selettivo

CENNI DI FISICA MODERNA

TESTI

D.C. Giancoli: Fis ica, principi e applicazioni, CEAA. Giambattista: Fis ica Generale. Principi e applicazioni, Mc-Graw HillJ.S.Walker, Fondamenti di Fis ica, Zanichelli

NOTA

Il corso s i divide essenzialmente in quattro parti: la prima dedicata alla tradiz ionale Meccanica dei corpi,la seconda alla Termodinamica, la terza all' Elettro-Magnetismo, la quarta parte all' Ottica. Vengonoinfine dati alcuni concetti introduttivi alla Fis ica Moderna.1- Si introducono le grandezze fis iche, la loro misura ed unità di misura e gli errori impliciti in unamisura. Viene poi sviluppata la parte relativa la moto dei corpi, alle cause del moto (anche rotazionale)con le relative leggi. Particolare attenzione viene posta al concetto di energia-lavoro, alla conservazionedell'energia ed ai s istemi in cui s i puo' introdurre l'energia potenziale. Vengono introdotti esempi dis istemi di riferimento non inerziali con forze apparenti. Viene trattato l'oscillatore armonico (ed il motoarmonico) come modello applicabile a diverse s ituazioni fis iche/naturali. Vengono accennati i principi diconservazione della quantità di moto e del momento angolare. Vengono poi illustrati i concettiessenziali della statica e della dinamica dei fluidi, fino all'equazione di Bernouilli.

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2- Vengono richiamati i concetti essenziali della termologia, comprese le transiz ioni di fase, ed illustratoil comportamento di s istemi termodinamici semplici, in accordo alle leggi della Termodinamica, fino allemacchine termiche e alle varie definiz ioni di efficienza. Viene descritta la teoria cinetica dei gas e lesue implicazioni.

3- L' Elettromagnetismo viene affrontati con l'obiettivo di presentare in modo intuitivo e descrittivo leequazioni di Maxwell e le loro implicazioni, fino all'induzione elettromagnetica. Cariche in moto, correntie campi magnetici vengono affrontati con semplici esempi. Particolare attenzione viene posta alconcetto di potenziale elettrico e di forze elettromotrice. Circuiti in corrente continua ed alternatavengono analizzati semplicemente, introducendo anche l'impedenza. Viene illustrata l'origine delleonde elettromagnetiche, la natura della luce e delle sue proprietà di polarizzazione.

4- Le proprietà della luce vengono infine affrontate s ia da un punto di vista geometrico (rifless ione,rifrazione) che elettromagnetico (diffrazione ed interferenza) descrivendo strumenti ottici comespecchi, lenti, s istemi di lenti, microscopio, fibre, reticoli di diffrazione.

Lezione tradiz ionale con numerose esercitazioni, mirate alle applicazioni geo/naturali/ambientali.Durante le lezioni verranno costantemente richiamate applicazioni della Fis ica all'esperienza quotidianae verranno proposte s ituazioni della "Natura" da interpretare sulla base di semplici principi fis ici,stimolando capacità di s intesi, di semplificazione dei problemi e suggerendo analogie e corrispondenzeper ritrovare le leggi della Fis ica in divers i ambiti.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 8:30 - 10:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaMartedì 8:30 - 10:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaMercoledì 8:30 - 10:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 03/03/2014 al 15/06/2014

Nota: IL MARTEDI POMERIGGIO CI SARANNO LE ESERCITAZIONI16.30-18.30 AULA E CASCINA AMBOLANA dal 4 marzo

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Lingua inglese- Idoneità linguist ica B1Anno accademico: 2013/2014Codice: 13259CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Anila Ruth SCOTT-MONKHOUSE (T itolare del corso)Recapito: 0521-905508 [[email protected] ]Tipologia: Per la prova finale e per la conoscenza della lingua stranieraAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 3Modalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Portare gli studenti al livello B1 di conoscenza della lingua inglese in base all'European Framework ofReference.

PROGRAMMA

Argomenti principali

Grammatica

gli articoli e i dimostrativi

i possessivi e il genitivo sassone

i pronomi personali

some / any e composti

i sostantivi contabili e non-contabili

much / many / a little / a few

i comparativi e superlativi

i pronomi relativi

le principali preposiz ioni di tempo e di luogo

le domande indirette

le principali congiunzioni

i principali verbi + preposiz ioni

Present Simple e Continuous

Past Simple e Continuous

Present Perfect Simple

il futuro (going to, will, Present Simple, Present Continuous)

il Condiz ionale 1 e le subordinate temporali (when, after, etc. + Present Simple)

il Passivo (Present Simple, Past Simple, Present Perfect)

i verbi modali (can, could, must, will, would, should)

Lessico

spelling

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numeri (prezzi, quantità, date, ecc.)

tempo libero

luoghi pubblici e negozi

lavori e profess ioni

cibi e bevande

tempo atmosferico

abbigliamento

parti del corpo e problemi di salute

mezzi di trasporto

oggetti d'uso quotidiano

Funzioni

presentazioni e saluti

comunicare al te lefono

descrivere persone (aspetto e personalità)

esprimere l'ora, date, appuntamenti, ecc.

descrivere abitudini, routine e azioni quotidiane

ordinare al ristorante o in albergo

comprendere cartelli, avvis i, etichette

fornire/comprendere indicazioni stradali

descrivere viaggi, vacanze, ecc.

descrivere oggetti (dimensioni, colore, forma, ecc.)

dare avvertimenti o divieti

esprimere obbligo o assenza d'obbligo

esprimere accordo/disaccordo

fare critiche e reclami

esprimere preferenze

descrivere sensazioni fis iche e emozioni

TESTI

Si rimanda alla pagina personale http://www.cla.unipr.it/cla/docentiPage.asp?ID=34

NOTA

Riconoscimento titoli in possesso dello studente: secondo il protocollo d'intesa firmato dal MIUR(Ministero dell'Istruzione, dell'Univers ità e della Ricerca) e dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delleUnivers ità Italiane), e sulla base delle indicazioni del Concilio d'Europa, il titolo di Preliminar English Test(PET) è riconosciuto come attestato di ``idoneità'' per gli esami di primo livello. Sono altres í riconosciuti,essendo titoli di livello superiore al suddetto, i seguenti: First Certificate in English (FCE), Certificate ofAdvanced English (CAE), Certificate of Proficiency in English (CPE) e Test of English as a ForeignLanguage (TOEFL). Gli studenti in possesso di uno dei titoli suddetti possono ottenere l'idoneitàpresentandosi al Centro Linguistico con il certificato originale e consegnando una fotocopia dello stessoed una fotocopia del frontespiz io del libretto univers itario: in tal modo i loro nominativi verrannoautomaticamente inseriti nell'e lenco degli studenti idonei alla prima data di esame successiva allaconsegna della documentazione. Gli studenti in possesso di titoli rilasciati dalla UCLES CambridgeUnivers ity ESOL sono esonerati dalla prova di Inglese.Materiale per migliorare le proprie capacità dilettura e ascolto è disponibile presso: Laboratorio Self-Access del Centro Linguistico Parco Area delleScienze, 45/A - Campus www.unipr.it/arpa/cla Alcuni s iti interessanti: www.unipr.it/arpa/cla/online-english.html www.unipr.it/arpa/facecon/weblingue/newactivitypage.htmhttp://stream.cedi.unipr.it/main/index.php www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglishhttp://www.learnenglish.org.uk/ www.ozzynews.it

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)Venerdì 10:30 - 12:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)Lezioni: dal 08/11/2013 al 24/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d3af

MatematicaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Stef ano Pasquero (T itolare del corso)Recapito: 0521 906941 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: MAT/04 - matematiche complementariModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

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Fornire le nozioni di base di Calcolo, Analis i e Geometria adatte per un corso di Laurea di indirizzoscientifico.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente deve essere in grado di conoscere le principali proprieta` qualitative equantitative delle funzioni e lementari, saper determinare le caratteristiche di una funzioneosservandone le proprieta` del grafico e viceversa saperne determinare l'andamento grafico a partiredall'espressione analitica della funzione, conoscere le principali caratteristiche dei s istemi lineari con lecorrispondenti tecniche di soluzione e conoscere i principali aspetti del calcolo matriciale.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

E` prevista attivita` di esercitazione in aula durante il periodo di svolgimento del corso, e ladisponibilita` da parte del docente al ricevimento studenti per spiegazioni.

PROGRAMMA

Nozioni Preliminari

Ins iemi: re lazione di appartenenza. Sottoins iemi, ins ieme delle parti, ins ieme vuoto. Operazioni coninsiemi: unione, intersezione, differenza, differenza s immetrica, complementare. Ins iemi dati perelencazione, per proprietà caratteristica. Diagrammi di Eulero–Venn. Connettivi e quantificatori.

Prodotto cartes iano di due o piú ins iemi.

Applicazioni e funzioni fra ins iemi. Definiz ione euristica e formale. Dominio e campo di definiz ione,Condominio e immagine. Immagine e controimmagine di un elemento e di un ins ieme. Iniettivita`,surgettivita`, bigettivita`. Composiz ione fra applicazioni. Funzione inversa.

Ins iemi numerici. Polinomi. Equazioni e disequazioni

Ins iemi numerici (N, Z, Q, R, C) e loro proprietà principali.

Operazioni, chiusura rispetto alle operazioni. Proprietà delle operazioni: proprietà commutativa edassociativa di addiz ione e moltiplicazione, proprietà distributiva della moltiplicazione rispettoall'addiz ione. Opposto e reciproco. Elementi neutri. Valore assoluto.

Ordinamento totale degli ins iemi N, Z, Q, R. Compatibilità dell'ordine con le operazioni.

Proprietà dei numeri reali: la completezza. Estremo superiore, estremo inferiore, massimo eminimo. Intervalli, dischi e intorni.

Polinomi. Operazioni sui polinomi, potenze. Radici di polinomi di primo e secondo grado. Equazioni edisequazioni polinomiali e col valore assoluto, razionali e irrazionali.

Geometria della retta e del piano.

Numeri reali e geometria della retta.

Geometria del piano cartes iano. Distanza fra due punti del piano cartes iano.

Rappresentazione analitica di rette, di circonferenze e di coniche (in forma canonica). Condiz ioni diparalle lismo e di perpedicolarità di due rette. Distanza di un punto da una retta. Intersezioni e tangenzafra rette e coniche.

Sistemi lineari, matrici e vettori.

Sistemi di equazioni lineari: metodi e lementari di risoluzione. Metodo di Cramer e metodo di Gauss.

Matrici quadrate, rettangolari e vettori riga o colonna. Operazioni tra matrici e vettori. Determinanti erango di una matrice. Teorema di Rouche`-Capelli per s istemi lineari.

Vettori in R^2 ed R^3: operazioni tra vettori. Prodotto scalare. Prodotto vettore. Paralle lismo eortogonalita`.Lineare indipendenza di un s istema di vettori. Cenno al concetto di base.

Funzioni reali di variabile reale

Grafici delle funzioni e lementari. Funzione identica, funzioni costanti, funzioni lineari e affini, potenze conesponente fissato y = x^a, valore assoluto, segno, parte intera, parte frazionaria. Funzioni polinomiali.Funzioni esponenziale e logaritmo e loro grafici. Proprietà delle potenze. Funzione esponenziale: i cas ia > 1 ed aÎ (0,1). La funzione logaritmo come inversa dell'esponenziale.

Definiz ione, proprietà e grafici delle funzioni goniometriche elementari. Formule di addiz ione,duplicazione, bisezione. Inverse delle funzioni circolari, loro grafici e proprietà.

Interpretazione grafica di iniettivita` e surgettivita, della composiz ione di funzioni e della funzioneinversa. Funzioni monotòne, strettamente monotòne. Funzioni pari, dispari. Inversa di una funzionemonotòna. Monotonia delle potenze.

Equazioni e disequazioni con le funzioni esponenziale e logaritmo e con le funzioni goniometriche

Limiti di funzioni e Funzioni Continue

Derivato del campo di definiz ione di una funzione.. Limiti agli estremi del dominio.

Funzioni continue in un punto, in un ins ieme. Definiz ione di limite. Teoremi dell'unicità del limite e dellapermanenza del segno. Proprietà delle funzioni continue. Es istenza del limite per funzioni monotòne.Teorema di es istenza degli zeri e teorema di Bolzano–Weierstrass.

Forme indeterminate e limiti notevoli.

Calcolo differenziale e Studi di Funzione

Rapporto incrementale, derivata in un punto. Interpretazione geometrica della derivata e retta tangente.Relazione fra derivabilità e continuità. Funzione derivata. Derivata di somma, prodotto, rapporto ecomposiz ione di due funzioni. Derivate delle funzioni e lementari. Teoremi sulle derivate (Rolle,Lagrange, Cauchy).

Segno della derivata e monotonia.

Studio di funzioni. Problemi di massimo e minimo. Concavità e convessità. Derivata seconda e punti diflesso.

Teorema di de l'Hôpital. Applicazione al calcolo dei limiti.

Approssimazione locale di funzioni con polinomi. Teorema di Taylor e formula di Taylor con resto.

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Stratigrafia, Cronostratigrafia e Geocronologia Biostratigrafia: biozone e metodi quantitativi Nannofossili calcarei: generalità Nannofossili calcarei: biostratigrafia Foraminiferi Diatomee Radiolari Dinoflagellate altri gruppi: Acritarchi, Conodonti Ricoscimento markers di nannofossili al microscopio otticoesercitazione foraminiferi preparazioni in laboratorio: foraminiferi e nannofossili esercitazioni SEM

Calcolo Integrale

Aree e misura. Il problema inverso della derivazione.

Integrale di Cauchy per funzioni di una variabile reale. Condiz ioni necessarie e sufficienti perl'integrabilità.

Integrabilità delle funzioni monotòne e delle funzioni continue.

Funzione integrale. Proprietà: additività e monotonia. Media di una funzione continua. Teorema dellaMedia.

Ins ieme delle primitive di una funzione continua. Relazione fra primitive, funzione integrale e aree. IlTeorema Fondamentale del Calcolo Integrale. Metodi di integrazione: sostituzione, parti.

TESTI

Villani Vinicio, Gentili Graziano - Matematica. Comprendere e interpretare i fenomeni delle scienze della vita - McGraw-Hill Editore

Benedetto Dario, Degli Esposti Mirco, Mattei Carlotta - Matematica per le scienze della vita - Ambrosiana Editrice

Alessandro Zaccagnini & Maria Gabrie lla Rinaldi - Eserciz i per i cors i di Istituzioni di Matematica - Azzali Editori, Parma.

Sbordone Carlo; Marcellini Paolo - Elementi di matematica - Liguori editore

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 8:30 - 10:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaVenerdì 8:30 - 10:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 10/10/2013 al 30/01/2014

Nota: AL MARTEDI 14.30-17.30 AULA A SCIENZE DELLA TERRA CI SARANNO ESERCITAZIONI DIMATEMATICAA PARTIRE DAL 15 OTTOBRE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=aa5f

MicropaleontologiaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Giuliana Villa (T itolare del corso)Recapito: 0521 905370 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

La micropaleontologia applicata alle ricostruzioni stratigrafiche e paleoambientali, paleogeografiche epaleoceanografiche. Utilizzazione pratica della micropaleontologia nella ricerca petrolifera.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Principali gruppi di microfoss ili marini con guscio calcitico, s iliceo, etc. e loro distribuzione temporale,geografica e paleogeografica.

PROGRAMMA

TESTI

Amstrong & Brasier, 2005"Microfoss ils" - BlackwellPublishing

Appunti del docente

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 15/10/2013 al 30/01/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=2b46

Mineralogia

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Anno accademico: 2013/2014Codice: 00722CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Mario Tribaudino (T itolare del corso)Recapito: 0521 905340 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/06 - mineralogiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso deve fornire una conoscenza chiara dei principali minerali delle rocce. Conoscenza che devecomprendere le proprietà fis iche e chimiche dei minerali al fine di permettere la loro caratterizzazioneed identificazione .

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Acquis ire le conoscenze di base della cristallografia e delle proprietà fis iche dei minerali. Conoscere gliaspetti teorici dell'ottica cristallografica e della diffrazione a Raggi X . Giungere all'identificazione dei minerali più frequenti in natura, attraverso l'osservazione delle principali proprietà fis iche ecristallografiche verificabili nel campione a mano ed in sezione sottile . Conoscere le caratteristichechimiche dei minerali più comuni.

Acquis ire conoscenze di base sulle Georisorse e i principali minerali di interesse industriale.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni su problemi proposti nel campo della cristallografia e dell'ottica mineralogica. Osservazioniin laboratorio di microscopia ottica. Osservazioni su campioni a mano. Eserciz i di riconoscimento fas i dadiffrattogramma per polveri.

PROGRAMMA

a) Cristallografia strutturale e morfologica

Minerali e cristalli. Lo stato cristallino: periodicità omogenea discontinua (La teoria di Hauy e quella diBravais). Filari, piani reticolari (maglie e lementari ) e reticoli spaziali( reticoli di Bravais). Vari tipi dis immetria nei cristalli: tras lazione, rotazione, riflessione ed invers ione. Elementi di s immetriacomposta: ass i e licogiri, s littopiani, ass i giroidi di invers ione e di riflessione. Regole di coesistenza deglie lementi di s immetria. Gruppi spaziali, class i cristalline, s istemi cristallini. Leggi della cristallografiamorfologica. Rappresentazione di cristalli. Proiezioni stereografiche.Forme semplici compatibili con le 32class i cristalline. Abito. Tratto. Ricerca della vera s immetria. Associazioni di cristalli. I geminati.

b) Cristallochimica.

Vari tipi di strutture cristalline con particolare riguardo ai principali costituenti delle rocce ed ai mineraliutili.

Polimorfismo. Aspetti cristallografici e termodinamici delle trasformazioni di fas i solide: trasformazionienantiotrope e monotrope.

Isomorfismo. Isotipia. Soluzioni solide. Elementi isomorfogeni. Meccanismi di sostituzione isomorfa.Formule cristallochimiche.

Class ificazione strutturale dei s ilicati.

c) Cristallofis ica.

Principio di Neumann: s immetria fis ica e s immetria cristallografica. Proprietà fisiche scalari e vettorialidei cristalli Densità, peso specifico, deformazioni, durezza, velocità di accrescimento, proprietàelettriche, magnetiche, termiche.

.

Proprietà ottiche dei minerali. Generalità sulle onde luminose. Riflessione e rifrazione della luce. Doppiarifrazione. Birifrangenza. Indicatrici ottiche. Il microscopio da mineralogia. Determinazione di un indice dirifrazione. Osservazioni al microscopio in ortoscopia con solo polarizzatore. Osservazioni almicroscopio in ortoscopia con polarizzatore ed analizzatore entrambi inseriti: i colori d' interferenza,tavola di Michel-Lévy. Lamine ausiliarie. Estinzioni periodiche: rette ed inclinate. Segno di una direzionedi estinzione. Osservazioni al microscopio in conoscopia: figure di interferenza di cristalli uniass ici ebiass ici. Determinazioni sulle figure di interferenza.

Riconoscimento ottico in sezione sottile di quarzo, biotite, anfiboli, pirosseni rombici e monoclini, olivine,plagioclas i, fe ldspati alcalini.

Teoria della diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli: interazioni fra radiazioni e cristallo. Equazioni diLaue. Equazione di Bragg. Metodo di Laue, dei Bragg e delle polveri. Camera Debye. Il diffrattometro.Riconoscimento di minerali mediante il metodo delle polveri ( schede ASTM ).

d) Mineralogia descrittiva.

Caratteri generali e criteri diagnostici macroscopici dei principali minerali delle rocce

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TESTI

Bonatti S., Franzini M., Cristallografia mineralogica, BORINGHIERI, Torino. Carobbi G., ( Mazzi F., BernardiniG.P.), Fondamenti di cristallografia e ottica cristallografica, USES, Firenze. Carobbi G., ( Cipriani, C.,Garavelli C.), Cristallografia chimica e mineralogia speciale, USES, Firenze. Deer W.A., Howie R.A.,Zussman J., Introduzione ai Minerali che costituiscono le Rocce, ZANICHELLI, Bologna. Gallite lli P.,Elementi di Mineralogia, NISTRI e LISCHI, Pisa. Gottardi G., I minerali, BORINGHIERI, Torino. Kle in C., 2004.Mineralogia, Zanichelli, Bologna Mottana A., Crespi R., Liborio G., Minerali e rocce, MONDADORI, Milano.

NOTA

Parte del corso (6 CFU) è in avvalenza con il corso di Mineralogia per Scienze della natura edell'Ambiente.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 10:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

Nota: lunedi solo SGmartedi e mercoledi SG+SN

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=276c

Mineralogia ambientaleAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Mario Tribaudino (T itolare del corso)Recapito: 0521 905340 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/06 - mineralogiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Apprendere le nozioni propedeutiche all'analis i dei minerali delle rocce e alle tecniche di utilizzazioneed applicazioni in campo industriale e ambientale

PROGRAMMA

Parte prima: metodi di analis i dei minerali.

Diffrazione X. La diffrazione nei cristalli, equazioni di Laue e di Bragg. Diffrattometria per polveri:principi ed utilizzazione (il riconoscimento dei minerali). Il diffrattometro: geometria di Debye e di Bragg-Brentano. Il metodo di Rietveld e l'analis i quantitativa dei minerali. Diffrattometria a cristallo s ingolo: ilreticolo reciproco e la sfera di rifless ione. L'intensità della diffrazione ed il fattore di struttura.

Microscopia elettronica e microanalis i Limiti della microscopia ottica e principi della microscopiaelettronica a trasmiss ione. Microsonda elettronica e fluorescenza. Pera di eccitazione, correzioni ZAF eproblemi analitici.

Analis i spettroscopiche. Spettroscopia Raman e IR, cenni sul metodo e sull'utilizzo.

Parte seconda: Mineralogia applicata.

Applicazioni delle tecniche di analis i dei minerali a problematiche relative ai cementi, alle gemme ed atematiche ambientali. Applicazioni sulle problematiche di geologia planetaria.

Saranne effettuate esercitazioni, in particolare per quel che riguarda l'analis i di Rietveld.

TESTI

Wenk and Bulakh (2004) Minerals , their constitution and origin. Cambridge univers ity press.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=61d2

PaleoclimatologiaAnno accademico: 2013/2014Codice: 19374CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Giuliana VillaRecapito: 0521 905370 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: Obbligatoria

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Modalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://ecologiaconservazionenatura.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b661;sort=DEFAULT;search=;hits=15

OBIETTIVI

Il Corso s i propone di fornire agli studenti gli strumenti per affrontare le problematiche class iche o i piùrecenti sviluppi della paleoclimatologia tramite la conoscenza degli e lementi di base che consentono laricostruzione e l'evoluzione degli ambienti e del clima del passato in un inquadramento cronologico

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

PROGRAMMA

Il clima e i cambiamenti climatici. Il s istema climatico.Circolazione oceanica superficiale e profonda, interazioni atmosfera-oceanoArchivi e proxy per le ricostruzioni paleoclimatiche. Isotopi stabili dell'oss igeno e del carbonioCambiamenti climatici a diverse scale temporaliLa ricostruzione del clima della Terra dal Precambriano al Quaternario con particolareriferimento ai principali eventi geologici, biologici e climatici.

TESTI

Ruddiman William F. (2007)Earth's Climate (Past and Future) 2nd Edition.W.H. Freeman And Company.Dispense assegnate dal docenteAppunti

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 07/10/2013 al 31/01/2014

Nota: CI SI AVVALE DEL (CL LM60)SCIENZE NATURALI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=5928

PaleoecologiaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Elena Turco (T itolare del corso)Recapito: 0521 905366 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso s i occupa di paleoecologia marina ed è rivolto all'approfondimento dei principi e dei metodi sucui s i basano le ricostruzioni paleoambientali. Obiettivo del corso è quello di illustrare come leinformazioni di tipo ecologico fornite dai foss ili possano contribuire alla ricostruzione del mondoecologico del passato considerando i divers i livelli di organizzazione della vita (organismo, popolazione,comunità).

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrebbe aver acquis ito una conoscenza dei principi e metodi applicatialle associazioni foss ili per la ricostruzione dei paleo ambienti marini.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Osservazione al microscopio di associazioni a foraminiferi indicative dei vari paleoambienti marini.

PROGRAMMA

- Introduzione (definiz ioni e suddivis ioni della paleoecologia, re lazioni tra paleoecologia ed ecologia)

- Concetti generali di ecologia ed ecosistema marino (ambiente fisico, modi di vita e strategie trofichedegli organismi marini, fluss i di energia e cicli di materiali);

- Controllo ambientale sulla distribuzione degli organismi negli ambienti marini;

- Uniformismo tassonomico e morfologia funzionale;

- Fossili come indicatori ambientali;

- Ricostruzioni paleoecologighe a livello di popolazioni e comunità;

- Metodi quantitativi di analis i delle associazioni foss ili

- Applicazioni: ricostruzioni paleoambientali basate sulle associazioni foss ili a foraminiferi(paleobatimetria, condiz ioni all'interfaccia acqua-sedimento, caratteristiche chimico-fisiche delle massed'acqua) ed implicazioni paleoceanografiche e paleoclimatiche.

TESTI

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1) Brenchley P.J. & Harper D.A.T., 1998. Palaeoecology: ecosystem, environments and evolution.Chapman & Hall.

2) Goldring R., 1991. Fossils in the fie ld. Information potential and analys is . Longman Scientific&Technical.

3) Raffi S. & Serpagli E., 1993. Introduzione alla Paleontologia. Utet.

4) Murray J.W., 1993. Ecology and paleoecology of benthic foraminifera. Longman Scientific &Technical.

5) Murray J.W., 2006. Ecology and Applications of benthic foraminifera.CambridgeUnivers ityPress.

6) Pinet P.R., 2006. Invitation to Oceanography. Jones & Bartlett.

7) Odum E.P., 1988. Basi di Ecologia. Piccin Editore.

NOTA

Sono richieste conoscenze di paleontologia.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=af66

PaleontologiaAnno accademico: 2013/2014Codice: 16578CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Paola Monegat t i (T itolare del corso)Recapito: 0521 905367 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Fornire una vis ione generale sullo studio degli organismi foss ili, delle loro tracce e dei fattoriresponsabili della loro origine, evoluzione ed interazione. Fornire cenni sulle possibili applicazioni dellapaleontologia alle Scienze Geologiche. Dare conoscenze sugli aspetti s istematici, di morfologiafunzionale, comportamentali o fis iologici dei principali gruppi di invertebrati marini nel loro contestopaleoecologico ed evoluzionistico

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrebbe aver acquis ito la capacità di riconoscere e distinguere iprincipali gruppi di invertebrati foss ili, di conoscere le loro potenziali applicazioni nell'ambito dellescienze geologiche oltre ad acquis ire i concetti di base della paleontologia

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

esercitazioni con materiale foss ile

PROGRAMMAPaleontologia generale (4 cfu):

Il metodo scientifico. Campi d'indagine della Paleontologia.Tafonomia (biostratinomia, foss ilizzazione, diagenesi), icnologia.Il tempo in paleontologia. Principio dell'attualismo. Regole di nomenclatura zoologica.Concetti di specie (specie biologica, specie filogenetica, specie di riconoscimento, morfospecie,cronospecie). Class ificazione, tassonomia e s istematica. Caratteri omologhi e analoghi. Gruppimonofiletici, parafiletici e polifiletici. Sistematica filogenetica, evoluzionistica e fenetica.Evoluzionismo class ico e neodarwiniano. Genotipo e fenotipo. Cenni di genetica mendeliana.Fattori che aumentano o diminuiscono la variabilità genetica di una popolazione (selezionenaturale, deriva genetica, mutazioni, ricombinazioni, flusso genico). Speciazione: patterns eprocessi, barriere riproduttive, allopatria, s impatria, parapatria. Estinzioni.Biostratigrafia: concetti fondamentali, principali foss ili utilizzati unità biostratigrafiche, risoluzionebiostratigrafica, correlazioni stratigrafiche. Cronostratigrafia e GeocronologiaPaleoecologia: Ipotesi e regole in ecologia e paleoecologia. Interazioni tra organismi. Popolazionie comunità. Fenomeni densità-dipendenti: strategia r e strategia K.. Ambienti biologici e fattoriambientali Trofismo e catena alimentare. Autoecologia e s inecologia. Uniformismo tassonomico emorfologia funzionale.Paleobiogeografia: concetti e regole di base, biogeografia storica ed ecologica, rapporti con lageologia, esempi.

Paleontologia s istematica (5 cfu):Anatomia morfo-funzionale, class ificazione, stratigrafia e s ignificatoecologico dei principali phyla e/o class i di:microfoss ili (Foraminiferi, Nannoplancton, Radiolari,Diatomee)invertebrati marini del Fanerozoico: Porifera e Archaeocyatha, Cnidaria, Arthropoda (conparticolare riguardo alle class i Trilobita e Crustacea), Mollusca, Brachiopoda, Bryozoa, Echinodermata,Hemichordata (con particolare riguardo alla classe Graptolithina)

TESTI

per la paleontologia generale: Raffi S., Serpagli E., 1992. Introduzione alla Paleontologia. UTET Ed., Torino.Ziegler B.,1983. Introduction to paleobiology: general paleontology. Ellis Horwood limited. per lapaleontologia s istematica: Allas inaz A. ,1999. Invertebrati foss ili. UTET Ed., Torino McKinney F.K., 1991.Exercises in invertebrate paleontology. Blackwell Scientific Publications Boardman R.S., Cheetham A.H.,Rowell, A.J.L.. Fossil Invertebrates. Blackwell Scient. Public., Oxford-London-Edimburg Clarkson E.N.K.Invertebrate paleontology and evolution. Allen & Unwin Iaccarino S., 1995. Elementi di micropaleontologiaBrais ier M:D:, 1980. Microfoss ils .

NOTA

durante le sessioni d'esame è possibile concordare con il docente la data d'esame

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 10:30 - 12:30 Aula A Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=4bb7

Petrogenesi e GeodinamicaAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Alessandra Montanini (T itolare del corso)Recapito: 0521 905342 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Gli obiettivi principali sono quelli di fornire conoscenze relative a

(i) origine dei magmi mantellici e crostali;

(ii) caratteristiche geochimiche dei magmi e processi petrogenetici nei divers i ambienti geodinamici,

(iii) associazioni magmatiche e basamenti cristallini del s istema Alpi-Appennino.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrebbe avere acquis ito un quadro generale del magmatismo nei vari ambienti geodinamici e dei possibili approcci multidisciplinari a tale studio (petrografia class ica,petrologia sperimentale, geochimica degli e lementi in traccia e degli isotopi stabili e radiogenici,geocronologia)

PROGRAMMA

ASSOCIAZIONI PETRO-TETTONICHE:

Dorsali oceanicheMantle plumes e isole oceanicheMantle plumes e plateau basalticiMagmatismo d'arco (archi insulari, margini continentali attivi)Graniti collis ionaliAssociazioni magmatiche dei rift continentaliMagmatismo alcalino in zone cratonichePrincipali associazioni dei terreni archeani e proterozoici

ELEMENTI DI PETROGRAFIA REGIONALE:Ofioliti del s istema Alpi-Appennino-Cors ica

Ofioliti del s istema Alpi-Appennino-Cors icaVulcanismo plio-quaternario della Provincia Toscana, Provincia Campana, Eolie, Etna, TirrenoZona Ivrea-Verbano

Sono previste escurs ioni sul terreno, in comune con il corso di Geologia Regionale.

TESTI

TESTO DI RIFERIMENTO

- John D. Winter (2010), Principles of igneous and metamorphic petrology, Ed. Prentice Hall*

ALTRI TESTI DI CONSULTAZIONE

-M.G. Best and E.H. Christiansen: Igneous Petrology (Blackwell Science)

- A. Philpotts and J. Ague: Principles of Igneous and Metamorphic Petrology (Cambridge Univers ity Press)

- ARTICOLI E DISPENSE FORNITI DAL DOCENTE (cartella DROPBOX)

* chiedere capitoli in biblioteca (Sig.ra Laura Gaboardi)

NOTA

LA REGISTRAZIONE AL CORSO E' OBBLIGATORIA

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=abb9

PetrografiaAnno accademico: 2013/2014Codice: 00799CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Teresa Trua

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Recapito: 0521-905311 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Fornire conoscenze e concetti necessari per la caratterizzazione e class ificazione delle rocce ignee emetamorfiche e per la comprensione del processo magmatico e del processo metamorfico.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso, lo studente possiede: le conoscenze di base per descrivere (a livellomacroscopico e microscopico) e class ificare le rocce ignee e metamorfiche; la conoscenza deglie lementi fis ico-geologici che regolano i processi petrogenetici.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Videoproiettori LCD per presentazioni Power Point. Collezioni di campioni e di sezioni sottili di rocce.Microscopi a luce trasmessa polarizzata. Le lezioni frontali sono integrate con uscite sul terreno alloscopo di mostrare allo studente il collegamento tra le rocce e l'ambiente ed i meccanismi che le hannogenerate.

PROGRAMMA

Introduzione alla Petrografia - Struttura e composiz ione della Terra. Il ciclo delle rocce. Tettonica delleplacche e processi petrogenetici.

Petrografia delle rocce magmatiche - I magmi. Composiz ione e class ificazione delle rocce magmatiche(intrusive ed effusive). Relazioni di fase nei s istemi magmatici: s istemi binari e ternari. Fusione parzialedel mantello superiore e origine dei magmi basaltici. Risalita e consolidamento dei magmi: ambientiintrusivi e ambienti effusivi. Evoluzione dei magmi: differenziazione magmatica, ass imilazione,mescolamento di magmi. Serie magmatiche e ambiente geodinamico.

Petrografia delle rocce sedimentarie - Degradazione delle rocce, trasporto e deposito dei sedimenti.Processi diagenetici. Strutture, tess iture, composiz ione e class ificazione delle rocce sedimentarieterrigene, carbonatiche, evaporitiche e biocostruite.

Petrografia delle rocce metamorfiche - Fattori di controllo e meccanismi del metamorfismo. Strutture,tess iture e class ificazione delle rocce metamorfiche. Reazioni metamorfiche e diagrammi chemografici.Grado metamorfico. Zone e facies metamorfiche. Gradienti termici metamorfici e path P-T-t.

Esercitazioni - Riconoscimento macroscopico, analis i petrografica in sezione sottile e class ificazione deiprincipali tipi di rocce magmatiche e metamorfiche.

TESTI

D'Amico C., Innocenti F.& Sassi F.P. (1987): Magmatismo e metamorfismo. UTET, pp. 536. Morbidelli L.(2003): Le Rocce e i loro costituenti. BARDI EDITORE, pp. 453.

Peccerillo A. (2002): Elementi di petrologia ignea e metamorfica. Morlocchi Editore, pp. 174.

NOTA

Propedeuticità: per sostenere l'esame lo studente deve aver sostenuto l'esame di Mineralogia (vedi"Manifesto degli Studi").

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 10/03/2014 al 15/06/2014

Nota: ESSENDO ANNUALE è DIVISO IN DUE SEMESTRI :PRIMO SEMESTRE DA OTTOBRE A GENNAIOSECONDO SEMESTRE DA MARZO A GIUGNO

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Prospezioni GeofisicheAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Roberto Francese (T itolare del corso)Recapito: 0521/905315 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/11 - geofis ica applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Sviluppare competenze specifiche nel campo delle principali tecniche geofis iche attualmente in uso neicampi delle georisorse, dell'ingegneria, del rischio s ismico ed idrogeologico e dell'ambiente.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Acquis ire competenze nel campo della progettazione di un'indagine geofis ica, dell'acquis iz ionedell'e laborazione dei dati e nell'interpretazione dei risultati.

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ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Misure di campo e laboratorio di analis i e di e laborazione dei dati.

PROGRAMMA

Metodi s ismici

La teoria dell'e lasticita'

; Le equazioni d'onda

Propagazione delle onde nei mezzi

; Onde P ed onde S

; Onde di superficie

; Anisotropia

; Divergenza geometrica, assorbimento, dispers ione e diffrazione

; Legge di Snell

; Partiz ione dell'energia ad un interfaccia, equazioni di Zoepptriz e di Knott

; Variazioni di ampiezza al variare dell'angolo di incidenza

Geometria delle onde s ismiche

Le velocita' s ismiche

La registrazione s ismica

; Caratteristiche degli eventi s ismici

; Risoluzione verticale ed orizzontale

; Caratteristiche del rumore s ismico

Elementi di teoria del segnale (analis i delle sequenze temporali)

; Il segnale digitale

; Teorema del campionamento (fenomeni di alias ing temporale e spaziale)

; Analis i e trasfomata di Fourier

; Trasformata di Fourier multidimensionale

; Autocorrelazione, crosscorrelazione

; Deconvoluzione

La tomografia s ismica (in attraversamento)

La tecnica a rifrazione

; Progettazione del rilievo e modelli s intetici

; Analis i ed elaborazione dei dati

; Individuazione dei primi arrivi e definiz ione delle dromocrone

; Tecniche di invers ione (la tomografia a rifrazione)

La tecnica a rifless ione ad alta risoluzione

; Generazione di s ismogrammi s intetici

; Progettazione del rilievo ed acquis iz ione dei dati

; Rilievi a copertura s ingola e multipla (profilaggio CMP)

; Procedure di acquis iz ione di dati terrestri e dei dati marini

; Cenni sull'e laborazione del dato a rifless ione

; Interpretazione geologica delle sezioni s ismiche

Strumentazione

; Amplificatori s ismici

; Cavi e geofoni ed idrofoni

; Sorgenti s ismiche (impuls ive e vibrazionali)

Caratterizzazione s ismica di un mezzo con le onde di Rayleigh

; La tecnica SASW (Spectral Analys is of Surface Waves)

; La tecnica MASW (Multichannel Analys is of Surface Waves)

; La tecnica ReMI ed HVSR

Cenni sull'acquis iz ione di misure s ismiche in foro

; Le tecniche dowhnole e crosshole

; La tecnica VSP (Vertical Seismic Profiles)

Cenni sulla nuova normativa s ismica italiana

Metodi e lettrici

Il campo elettrico

Propagazione della corrente elettrica nei mezzi

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; La legge di Ohm

; Linee isopotenziali

; Densita' di corrente e res istenza

; Proprieta' e lettriche' dei mezzi

Quadripoli di misura

; Resistivita' apparente e fattore geometrico

; Parametri di Dar Zarrouck (Resistivita' longitudinale e trasversale)

; Resistivita' dei terreni e delle rocce

Configurazioni quadripolari

; Potenziali spontanei

; Sondaggi e lettrici verticali ed orizzontali

; Elaborazione ed interpretazione dei sondaggi e lettrici

Tomografie elettriche in corrente continua (ERT – Earth Resistivity Tomography)

; Sequenze di misura e costruzione di pseudosezioni di res istivita'

; Sensibilita' di una configurazione multi-e lettrodica

; Tecniche di acquis iz ione dei dati

; Rilievi roll-along ed a copertura multipla

; Elaborazione ed invers ione dei dati

; Interpretazione delle sezioni di res istivita'

; Procedure di acquis iz ione 3D

Teoria della caricabilita'

; Polarizzazione indotta e mappe di caricabilita'

Strumentazione

; Georestivimetri mono- e multi-canale con controllo centrale

; Georestivimetri a nodi intelligenti

; Elettrodi per rilievi terrestri ed acquatici

Metodi e lettro-magnetici

Fenomeni e lettrici e magnetici

; Polarizzazione dielettrica

; Conduzione elettrica

; Magnetizzazione

Propagazione delle onde elettro-magnetiche nei mezzi

; Equazione di Maxwell

; Costanti di propagazione

; Profondita' di penetrazione (skin depth)

; Partiz ione dell'energia ad un interfaccia

Parametri e lettro-magnetici dei materiali naturali

; Resistivita' e conduttivita' e lettrica

; Costante dielettrica

; Permeabilita' magnetica

; Velocita' di propagazione delle onde

La tecnica radar (GPR – Ground Probing Radar)

; Il dispositivo radar – principi funzionali

; Capacita' del s istema radar

; Le antenne

; Risoluzione verticale ed orizzontale

; Sistemi radar mono- e multi-antenna, s istemi multifrequenza

; Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione di dati radar

Cenni sulle tecniche TDEM e FDEM

Altri Metodi Geofis ici

TESTI

1982, Norinelli: Elementi di Geofis ica Applicata;

1995, Sheriff: Exploration Seismology;

1990, Telford, Geldart & Sheriff: Applied Geophysics;

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=9f85

Rilevamento Geologico- Modulo IAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Vinicio Manzi (T itolare del corso)Recapito: 0521905351 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Il corso s i propone di preparare lo Studente al rilevamento e rappresentazione cartografica disuccessioni sedimentarie affioranti e all'interpretazione della loro estensione in sottosuolo.

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RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOPratica di rilevamento, lettura ed interpretazione di Carte Geologiche. Realizzazione di carte geologichedi superficie e di sottosuolo. Realizzazione di sezioni stratigrafiche. Realizzazione di sezioni geologiche. Apprendimento di criteri di campagna per il riconoscimento delle diverse unità geologiche e delletecniche per la loro rappresentazione cartografica e realizzazione di profili stratigrafici .

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni di te lerilevamento attraverso l'utilizzo di immagini satellitari comprendente:- tracciatura di limiti stratigrafici e tettonici- trasposiz ione su cartografia topografica tramite utilizzo di GIS

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PROGRAMMA

Scopi e importanza del rilevamento geologico.

• Strumenti per il rilievo geologico di terreno e loro utilizzo.

• Pianificazione del rilievo geologico.

• Cenni di utilizzo delle foto aree nel rilevamento geologico.

• Mappatura delle superfici geologiche.

• Interpolazione ed estrapolazione di superfici geologiche:

note le giaciture della superficie;

nota l'intersezione della superficie con la topografia;

noti tre punti della superficie (metodo dei tre punti);

• Eserciz i di interpolazione ed estrapolazione di superfici planari, piegate e irregolari.

• Stratimetria:

metodi di misurazione dello spessore di unità sul terreno;

determinazione dello spessore di un'unità in funzione della sua

intersezione con la topografia;

determinazione della profondità di una superficie geologica.

• Contorno di superfici geologiche; costruzione di carte di contorno (contour map) e isobate

da giaciture (costruzione di linee di direzione);

dall'intersezione della superficie con la topografia;

da dati di sottosuolo (isobate).

• Contorno di volumi di unità geologiche; costruzione di carte di isocore/isopache

da dati di terreno

da dati di sottosuolo

• Escurs ioni giornaliere e pluri-giornaliere in cui verranno effettuati rilievi di successioni sedimentarie.

• Eserciz io, a gruppi, di mappatura di superfici geologiche e elaborazione di una semplice cartageologica relativa ad un'area assegnata.

• Integrazione del rilievo di terreno con dati di sottosuolo.

L'esame finale consisterà in prove pratiche, e successiva discussione, re lative a ciascuno degliargomenti affrontati nel corso e in un giudiz io complessivo sul rilevamento svolto.

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TESTI

BARNES J. 1995 – Basic Geological mapping. Wiley & Sons.

BENNISON G.M., MOSELEY K.A: 2003 - Geological structure & maps. 7th edition Hodder Arnold COMPTONR. 1985 - Geology in the fie ld. Wiley & Sons.

CREMONINI G. 1994 - Rilevamento geologico. Pitagora Editore, Bologna.

DAMIANI A.V. - Geologia sul terreno e rilevamento geologico. Zanichelli, Bologna 1984.

GROSHONG R. H. jr 2006 - 3-D structural geology. A practical guide to surface and subsurface mapinterpretation. 2nd edition Springer.

ROWLAND S.M., Duebendorfer E.M., Schiefelbein I.M. 2007 - Structural analys is and synthesis . 3rd editionBlackwell Publishing. Altri testi suggeriti

COMPTON R. - Geology in the fie ld. Wiley & Sons, 1985. CORBELLINI G. 2002 - Guida all'orientamento conla carta, la bussola, il cie lo. Zanichelli, Bologna.

McCLAY K.R. 1991 - The mapping of Geological Structures. Open Univers ity Press. SIMPSON B. 2002 -Lettura delle carte geologiche. Ediz. italiana a cura di Cusimano e Di Stefano. Flaccovio Editore, Palermo.

WEIJERMARS R. 1998 – Structural geology and map interpretation. Alboran Science Publishing.

NOTA

Note: sono richieste conoscenze di geomorfologia, stratigrafia, geologia strutturale, tettonica e lettura dicarte topografiche.

Ciascuno studente è tenuto a dotars i di specifico materiale per le attività di campo.

Materiale obbligatorio: martello da geologo, bussola, quaderno di campagna, lente a 10-15 ingrandimenti,giubbetto ad alta vis ibilità

Materiale facoltativo: fotocamera digitale, altimetro, gps.

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:00 - 16:00 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:00 - 13:00 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 17/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=e7c9

Strat igrafia applicataAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Recapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso fornisce allo studente strumenti di analis i stratigrafica integrata avanzati per lo studio delriempimento dei bacini sedimentari, finalizzato a ricostruire le geometrie e le relazioni genetiche efis iche dei corpi sedimentari in funzione dell'evoluzione tettonica e climatica; questi e lementi sonofondamentali in campo applicativo nell'ambito dell'esplorazione e sfruttamento di risorse del sottosuolo;costituiscono inoltre uno strumento chiave nel campo delle ricostruzioni paleoclimatiche epaleombientali per la definiz ione degli scenari di cambiamento climatico e ambientale globali.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Lo studente al termine del corso avrà le conoscenze teoriche e pratiche per ricostruire l'evoluzione deibacini sedimentari a varie scale fis iche e temporali e definire la distribuzione dei corpi sedimentari infunzione di fattori di controllo tettonici, climatici ed eustatici. Lo studente avrà le nozioni fondamentaliper l'interpretazione dei profili s ismici a rifless ione e per condurre una esplorazione geologica delsottosuolo al fine del reperimento di georisorse.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esericitazioni in aula e sul terreno; lettura e analis i di testi scientifici in lingua inglese.

PROGRAMMA

- Ripasso dei concetti di stratigrafia generale

- Origine e utilizzo della ciclicità nelle successioni sedimentarie - Ciclostratigrafia astronomica -Magnetostratigrafia - Stratigrafia fisica e sequenziale: aspetti teorici e applicazione all'analis i di bacino -Stratigrafia s ismica: teoria e interpretazione di profili s ismici - Schemi e diagrammi stratigrafici -Rapporti fra tettonica e sedimentazione alle varie scale fis iche e temporali - Il controllo climatico dellasedimentazione - Esempi di applicazioni allo studio di bacini sedimentari: evoluzione del bacino sud-pirenaico durante l'Eocene, l'avanfossa appenninica nel Mio-Pliocene - Applicazione alla geologia disottosuolo (ricerca e caratterizzazione di serbatoi acquiferi e di idrocarburi)

TESTI

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Allen & Allen, Basin Analys is : Principles and Applications, Wiley-Blackwell

M. Leeder, Sedimentology and Sedimentary Basins, Wiley-Blackwell

O. Catuneanu, Principles of Sequence Stratigraphy, Elsevier

File delle lezioni all'indirizzo:

https://docs.google.com/folder/d/0B26WSw-jl9kTXzFZRG1ZUkNKbFU/edit

nella cartella DIDATTICA/Stratigrafia applicata

NOTA

Vale anche per gli studenti del II anno della Laurea Magistrale che non hanno potuto frequentarlonell'A.A. 2010-2011

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=0666

Tecniche Analit iche PetrograficheAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Sandro Meli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905376 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://scienzetecnologiebeniculturali.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=ab64;sort=DEFAULT;search=;hits=11 LM 11 Beni culturali

OBIETTIVI

Fornire agli studenti i fondamenti delle metodologie analitiche normalmente utilizzate nelle Scienzedella Terra, che abbiano concreta applicazione anche nello studio dei beni culturali lapidei o realizzati,anche in parte, con materiale lapideo o con minerali specifici. Portare a conoscenza degli studenti laterminologia analitica correntemente in uso e definire in modo molto accurato i limiti e le possibilità diciascun metodo di indagine

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

arrivare a formulare proposte appropriate di studi diagnostici sul deterioramento (cause ed effetti) dibeni culturali realizzati con materiale lapideo o con minerali specifici. Riuscire a capire anche i limitioperativi di ciascuna metodologia analitica impiegata, nonché dei suoi costi

PROGRAMMA

http://www.geo.unipr.it/meli/lectures/tecniche%20analitiche%20petrografiche/programma%20completo%202011-12.html

TESTI

AA.VV.: Intensità delle radiazioni X diffratte. Appunti dalle lezioni (Roma) (non indispensabile, solo diconsultazione) Armigliato A. & Valdrè U.: Microscopia elettronica a scansione e microanalis i. Laboratoriodi Microscopia elettronica, Facoltà di Scienze, Istituto di Fis ica, Uniivers ità di Bologna. Bonatti S. &Franzini M. (1984): alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da: "Cristallografia mineralogica", Boringhieri,Torino (non indispensabile, solo di consultazione) Rigault G. (1966): I alcune indicazioni sul reticoloreciproco. Da: "Introduzione alla cristallografia", Livrotto e Bella, Torino (non indispensabile, solo diconsultazione) Currie L.A. (1995): Nomenclature in evaluation of analytical methods including detectionand quantification limits . Pure & Applied Chemistry, 67(10): 1699-1723. Droop. G.T.R. (1987): A generalequation for estimating Fe3+ concentrations in ferromagnesian s ilicates and oxides from microprobeanalyses, us ing stoichiometric criteria. Mineralogical Magazine, 51: 431-435. Horwitz W. (1990):Nomenclature for sampling in analytical chemistry. Pure & Appl. Chem., 62(6): 1193-1208. Lazzarini L. &Laurenzi Tabasso M. (1986): Il restauro della pietra. CEDAM, 320 pp. Matteini M. & Moles A. (1999): Lachimica nel restauro – I materiali nell'arte pittorica. Nardini editore, 379 pp. Potts J. (1997): A glossary ofterms and definitions used in analytical chemistry. Geostandard Newsletters, 21(1): 157-161. SeccaroniC. & Moioli P. (2002): Fluorescenza X – prontuario per l'analis i XRF portatile applicata a superficipolicrome. Nardini editore, 161 pp.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaNota: CI SI AVVALE DELLA LM11(BENI CULTURALILink per date esami http://scienzetecnologiebeniculturali.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=ab64;sort=DEFAULT;search=;hits=11

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=2580

Vulcanologia e Rischio VulcanicoAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lorenzo Toscani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studente

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Anno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

La natura e la molteplicità dei dei fenomeni vulcanici vengono affrontati partendo dai processi chedeterminanola genesi e la risalita del magma fino alla sua emiss ione in superficie e quindi i meccanismieruttivi e quelli di deposiz ione dei prodotti. Rilievo sarà dato alle morfologie vulcaniche, all'aspettoantropogeografico dei vulcani e al rischio vulcanico associato alle eruzioni.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Le conoscenze di base della Vulcanologia e del Rischio Vulcanico. La capacità di riconoscere prodotti emorfologie vulcanici sul terreno

PROGRAMMA

1. I vulcani sulla Terra

Distribuzione dell'attività vulcanica in relazione alla tettonica. Vulcani di margini divergenti (litosfera concrosta oceanica, litosfera con crosta continentale). Vulcani di margini convergenti (subduzione sottocrosta oceanica, subduzione sotto crosta continentale). Vulcani intraplacca (in ambiente oceanico econtinentale).

2. Il magma

Genesi e processi di risalita del magma dal mantello profondo e nella crosta. Principali caraqtteristichefis iche e chimiche dei magmi.

3. Eruzioni e strutture vulcaniche

Eruzioni effusive. Vulcani centrali e vulcani lineari. Vulcanic ompositi, vulcani monogenici, vulcani ascudo, domi, caldere, plateaux basaltici. Eruzioni esplos ive; magmatiche, freatomagmatiche, freatiche.Class ificazione delle eruzioni

4. I prodotti delle eruzioni effus ive

Colate di lava subaerea e subacquea. Forme di consolidazione superficiale delle colate laviche

5. I prodotti delle eruzioni esplos ive

Prodotti piroclastici: class ificazione dimensionale e genetica delle piroclastiti

6. Depositi piroclastici

Depositi da caduta: meccanismi di trasporto e deposiz ione dei prodotti da caduta. Distribuzione espessore dei depositi. Tessitura degli strati. Parametri dimensionali. Componenti.

Depositi da flusso piroclastico: tipologie e caratteristiche tess iturali dei depositi. Effetti delle dimensionie della temperatura. Ignimbriti. Processi post-deposiz ionali.

Depositi da surge piroclastici.

Tipologie e caratteristiche tess iturali dei depositi. Strutture s in- e post-deposiz ionali. Caratteristichedelle diverse facies.

7. Fluss i e depositi vulcanoclastici

Debris flows, luss i iperconcentrati e loro genesi. Caratteristiche dei depositi

8. Il Rischio vulcanico

Il rischio vulcanico. Monitoraggio di vulcani attivi: tecniche di monitoraggio, s ismiche, geochimiche,geomorfologiche. Prevenzione e carte di rischio vulcanico. Previs ioni di eruzioni. Il rischio vulcanico s in-e post-eruttivo

9. Distribuzione del vulcanismo attivo in Italia

I vulcani della provincia Romana e Campana, le isole Eolie, l'Etna

10. Escurs ione plurigiornaliera sul terreno

TESTI

SCANDONE R. & GIACOMELLI L.: Vulcanologia. Liguori Editore, Napoli 2002

GIACOMELLI L. & SCANDONE R.: Vulcani ed Eruzioni. Pitagora Editrice. Bologna 2002

CAS R.A.F. & RIGHT J.V.: Volcanic successions. Modern and ancient. Allen & Unwin, london 1987

FISHER R.V. & SCHINCKE H.U.: Pyroclastic rocks. Springer-Verlag, Berlin 1984

SIGURDSON H. ed.: Encylopedia of Volcanoes. Academic Press, 2000

NOTA

Per gli studendi del CdS di Sc.Geologiche, l'esame potrà essere affrontato dopo aver superato gli esamidi "Mineralogia", "Geochimica" e "Petrografia". Per gli studenti appartenenti ad altri cors i di laurea sonorichieste conoscenze delle discipline sopra riportate.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:00 - 11:00 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2014 al 15/06/2014

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=f7d5

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Aggiornato il 13/07/2014 05:35 - by CampusNet

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