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Campagna “Luci su Rosarno”
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Indice
1. Introduzione ............................................................................................................................................. 3
2. Nascita, sviluppo e obiettivi della campagna ............................................................................................ 4
3. Interventi sul territorio ............................................................................................................................. 5
8-9 Dicembre 2012 (Lorenzo, Niso) .............................................................................................................. 6
SABATO 8 .................................................................................................................................................. 6
DOMENICA 9 ............................................................................................................................................ 6
CONSIDERAZIONI ...................................................................................................................................... 7
COSA SERVE .............................................................................................................................................. 7
2-3 Febbraio 2013 (Emiliano, Niso, Gianni) .................................................................................................. 8
SABATO 2 .................................................................................................................................................. 8
DOMENICA 3 ............................................................................................................................................ 9
CONSIDERAZIONI ...................................................................................................................................... 9
3-7 Febbraio 2013 (Dario e Michele) .......................................................................................................... 11
INTRODUZIONE ...................................................................................................................................... 11
CICLOFFICINA ITINERANTE giorno 1 ....................................................................................................... 11
CICLOFFICINA ITINERANTE giorno 2 ....................................................................................................... 11
CICLOFFICINA ITINERANTE giorno 3 ....................................................................................................... 12
CONSIDERAZIONI PERSONALI ................................................................................................................. 12
4-10 Febbraio 2013 (Luca) .......................................................................................................................... 13
Elenco di ricambi e attrezzi disponibili a rosarno: .................................................................................. 13
17 Marzo 2013 (Lorenzo) ........................................................................................................................... 15
Manifestazione “LA STRADA è DI TUTTI” Rosarno (RC) .......................................................................... 15
4. Grande Asta di biciclette ........................................................................................................................ 17
2
5. Resoconto Cassa della Campagna .......................................................................................................... 18
Spese campagna ..................................................................................................................................... 18
Fondi campagna ..................................................................................................................................... 18
6. Contatti................................................................................................................................................... 19
Numero e Mail ........................................................................................................................................... 19
7. Link ......................................................................................................................................................... 19
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1. Introduzione
A Rosarno, come frequentemente accade in diverse parti d'Italia, la bicicletta rappresenta l'unico mezzo di
trasporto per molti immigrati che lavorano nelle campagne.
Gli incidenti, anche mortali, che li coinvolgono, sono purtroppo molto comuni.
A tal proposito, come rete delle Ciclofficine Popolari Romane, stiamo organizzando una raccolta di
materiale per la sicurezza stradale: luci, fratini catarifrangenti e catarifrangenti per bici, da portare ai
braccianti di Rosarno. Il tutto attraverso l'intervento che la rete campagne in lotta sta portando avanti con
l’associazione Africalabria, nel territorio della Piana di Gioia Tauro.
E' stato anche lanciato un appello a tutti coloro che vogliono partecipare all'intervento nella Piana di
Rosarno; per dettagli vedi o contatta:
CICLOFFICINE POPOLARI ROMANE
www.ciclofficinepopolari.it/
RETE CAMPAGNE IN LOTTA
www.campagneinlotta.org/
AFRICALABRIA
www.africalabria.org/
4
2. Nascita, sviluppo e obiettivi della campagna
La campagna “Luci su Rosarno” è un progetto nato dalla collaborazione tra le reti “Ciclofficine Popolari
Romane” e “Campagne in Lotta”.
Obiettivo del progetto è, sia quello di portare un aiuto materiale ai braccianti delle campagne di Rosarno
che usano la bicicletta come mezzo di spostamento, sia riportare l’attenzione sulla situazione di vita e di
lavoro di migliaia di immigrati che lavorano in quella zona.
Inoltre, attraverso questa campagna la Rete delle Ciclofficine Romane cerca di costruire un primo progetto
di livello nazionale che veda la collaborazione delle ciclofficine italiane per un obiettivo comune.
L’attività delle ciclofficine per questo progetto si sviluppa con varie forme di intervento sia a Rosarno che
nella propria città e territorio:
- ciclofficina itinerante; cerchiamo di raggiungere i vari luoghi dove i braccianti vivono per portare loro un
aiuto riguardo la manutenzione delle loro biciclette, unico mezzo di spostameto;
- informazione riguardo la sicurezza stradale; abbiamo preparato vario materiale informativo riguardo le
regole del codice dalla strada per quanto riguarda la circolazione delle biciclette su strada in Italia che verrà
distribuito e spiegato durante gli interventi di ciclofficina itinerante e letto durante le lezioni di italiano per
migranti di campagne in lotta a cui partecipano;
- dotazione di catarifrangenti; le ciclofficine raccolgono e comprano materiale catarifrangente da portare e
distribuire direttamente a chi si sposta in bicicletta e lo distribuiscono durante gli interventi di ciclofficina
itinerante;
- distribuzione kit riparazione forature e materiale di prima necessità per la bici;
- informazione; le ciclofficine utilizzano i propri mezzi di comunicazione per sensibilizzare ed informare i
propri contatti sulla situazione dei bracciantile rosarnese e per diffondere i comunicati prodotti dalle
associazioni dei lavoratori di Rosarno.
All’interno di questa campagna la bicicletta per noi ciclofficine non vuole più rappresentare solo un mezzo
di spostamento ma vuole assumere un nuovo ruolo.
Per noi meccaniche e meccanici, attivisti delle ciclofficine, la bicicletta si trasforma in un mezzo per
intervenire direttamente sul miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, diventa un mezzo che
permette di costruire relazioni umane con chi è sfruttato in nome del profitto, con chi è emarginato e
costretto a vivere al buio sui bordi delle strade lontano dalle nostre case, che è considerato dalla legge solo
come un irregolare senza diritti e che è visto come un problema da risolvere quando lotta per rivendicare
quella dignità che spetterebbe ad ognuno di noi e per mostrare effettivamente come viene trattato il
nostro “made in italy”.
La bicicletta vuole essere per noi simbolo di emancipazione, comunicazione diretta e fratellanza fra popoli.
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3. Interventi sul territorio
Questa sezione contiene la raccolta delle relazioni scritte dagli attivisti delle ciclofficine dopo essere andati
a Rosarno nei vari interventi sul territorio. I report sono stati inviati alla mailing list nazionale delle
ciclofficine per coordinare la campagna con racconti, considerazioni e consigli per chi si sarebbe recato a
Rosarno per continuare la campagna.
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8-9 Dicembre 2012 (Lorenzo, Niso)
SABATO 8
Arrivati a Rosano, Antonio e Gianmarco, ci hanno portato a vedere i due campi dove vivono i braccianti,
quelli principali come numero, descrivendoci la situazione attuale. L'associazione “Il mio amico Jonathan” è
quella che si occupa della gestione di questi campi (associazione di volontariato istituita nel 2004, gestisce il
centro di accoglienza di san Ferdinando da quest’anno e sono presenti dal 2011; collabora con le Istituzioni
e organizza corsi di lingua italiana sempre nella tendopoli.).
La “tendopoli” è il centro di
accoglienza con maggior numero di
abitanti, circa 600 ufficiali, ma di
fianco sta nascendo
spontaneamente una baraccopoli (i
numeri stimanti sono in crescita e si
pensa raggiungano oltre il migliaio).
Avremmo voluto far visita al ciclista
(Peppe Sergi) che si è messo a
disposizione per lasciarci usufruire
un locale, nella zona centrale di
Rosarno, per fare una ciclofficina
con i ragazzi degli accampamenti,
ma purtroppo la bottega era chiusa
e non siamo riusciti a incontrarlo neanche il giorno successivo per impegni familiari. L'abbiamo sentito
telefonicamente e ci ha dato massima disponibilità.
Antonio e Gianmarco ci hanno accompagnato a Nicotera dove Giovanni che gestisce un bar con
l'associazione Equosud (http://www.equosud.org/) ci ha consegnato le chiavi della casa che ci hanno dato
per quella notte e ci hanno salutato. In serata al bar abbiamo incontrato Arturo dell'associazione
Africalabria (https://twitter.com/AfriCalabria e http://www.facebook.com/africalabria.rosarno) che lavora
nei campi con i ragazzi Africani. Dalla chiacchierata con Arturo sono emersi alcuni elementi interessanti: la
“tendopoli” è sicuramente il posto più affollato e con più problemi da affrontare; ci sono tante biciclette
(secondo Arturo almeno il 30% degli immigrati è munito di bici) e uno dei bisogni principali è quello della
sicurezza stradale, specie per spostamenti notturni. Per chiarirci meglio le idee ci consiglia di andarlo a
trovare il giorno successivo al campo di lavoro dove ci farà parlare con i suoi colleghi africani, giacché alcuni
di loro vivono alla tendopoli, quella nella zona industriale di San Ferdinando (centro di accoglienza più
grande, gestito dall’associazione suddetta).
DOMENICA 9
Alle 12:00 ci vediamo con i fondatori di Africalabria, dapprima con Peppe Pugliese, a Nicotera Marina, con il
quale abbiamo raggiunto Arturo e gli altri braccianti nella pausa pranzo. Qui conosciamo Lamin, un ragazzo
senegalese e presidente di Africalabria, e Bobacar, uno dei ragazzi che vive nella tendopoli.
Spieghiamo loro il nostro progetto e chiediamo consigli sul come procedere. Sono contenti e ci dicono che
sarebbe sicuramente utile aprire una ciclofficina. Bobacar ci informa che alla tendopoli già ci sono due
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ragazzi africani (un anglofono e l'altro francofono) che aggiustano bici a pagamento, quindi dice che forse
potrebbe essere sconveniente modificare la situazione facendo una gestione condivisa. Abbiamo chiesto ad
Arturo di capire bene la situazione, parlare con i ragazzi e valutare se è il caso di aprire una tendofficina a
San Ferdinando.
Dopo averci riempito di clementine, salutiamo tutti e ci diamo appuntamento per gennaio. Andiamo a
mangiare un boccone con Peppe Pugliese e poi di corsa in Graziella verso la stazione, per non perdere il
treno.
CONSIDERAZIONI
La bicicletta è un mezzo molto usato che viene utilizzato sia per recarsi al lavoro sia per gli spostamenti
quotidiani. Ce ne sono tante. La situazione a Rosarno è complessa e ricca di tensioni: c'è un elevato turn
over e, quindi, è molto difficile costruire un progetto che abbia una certa continuità (forze a disposizione
poche, scarso lavoro, aumento dell’arrivo di immigrati anche dal nord dell’Italia, tensioni anche tra le etnie
africane stesse o anche di lingue diverse). L'idea che ci siamo fatti è che partendo da un bisogno, quello di
riparare la propria bici, questi ragazzi possano conoscere Africalabria ed essere inseriti in una rete più
ampia capace di andare incontro alle loro esigenze.
COSA SERVE
Nel caso in cui si deciderà di aprire la ciclofficina nella tendopoli, servirà una TENDA per aprire una
“tendofficina”. Serviranno iniziative per acquistare materiali ed attrezzi (che abbiamo chiesto di comprare
in calabria e non portare da Roma) e per coprire le spese di viaggio (Roma-Rosarno andata e ritorno sono
101€...). Servono persone disposte a scendere. Dalla Don Chisciotte ci sono 4 meccanici e della Gabbia
tutti...1!
Anche da Napoli hanno dato la loro disponibilità.
Il 20 dicembre avremmo la prossima riunione, consigliamo di cercare info; il web è pieno di video che
abbattono muri di gomma della stampa nazionale, consigliati. Prossimamente avremo un’idea chiara sulle
forze a disposizione.
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2-3 Febbraio 2013 (Emiliano, Niso, Gianni)
Nel fine settimana del 2 e 3 febbraio siamo riusciti a far arrivare giù a Rosarno 320 giacche e altro materiale
catarifrangente donato dalle ciclofficine romane e da altri.
In questi due giorni abbiamo conosciuto e preso contatto con diversi attivisti e volontari di reti ed
associazioni tra cui:
- Brigate di Solidarietà Attive (BSA), rete di attivisti nata dopo il terremoto dell'Aquila del 2009,
- Campagne in Lotta, rete di sostegno ai braccianti, nata nel 2010 dopo le rivolte di Rosarno e che cerca di
dare sostegno ai lavoratori dei campi soprattutto in Calabria, Basilicata e Puglia,
- AfriCalabria, associazione di lavoratori soprattutto dell'Africa sub sahariana,
ed altre.
SABATO 2
Nel pomeriggio di sabato abbiamo visitato tre accampamenti dei braccianti nella campagna attorno a
Rosarno per portare loro alimenti, vestiti, scarpe e materiale informativo su centri di assistenza sparsi in
Italia.
- Il primo, La Spina, è un casale abbandonato in un uliveto occupato da più di 200 lavoratori privi di corrente
e acqua, con un tetto coperto da teloni di plastica per non far piovere dentro. Ne esistono una decina di
questo tipo sparsi un po' ovunque.
- Il secondo è un accampamento di fortuna posto sul ciglio della strada tra un gruppetto di alberi in cui ci
vivono circa sette persone, che abbiamo trovato sedute accanto ad un fuoco a scaldarsi. Dormono in
baracche costruite con rami di alberi tenute su da teli di plastica e con il pavimento fatto con bancali per
non dormire direttamente a terra. Ne esistono diversi di accampamenti di questo tipo ed è difficile sapere
quante persone vivono in questa condizione; non hanno alcun tipo di servizio.
- Per ultimo abbiamo visitato la tendopoli
allestita dal ministero, unico
accampamento visitato ad avere acqua ed
elettricità. La tendopoli è circondata da una
rete che è stata aperta in più parti per
permettere l'accesso ai bagni a chi vive in
quella che viene chiamata il Ghetto, una
baraccopoli stile rami-teli-bancali cresciuta
attorno alla tendopoli. In tutto
nell'agglomerato vivono circa un migliaio di
lavoratori. Ci lascia perplessi il fatto che le
strade intorno alla tendopoli abbiano pali
della luce spenti.
Qui alla tendopoli sono attivi un corso d’italiano per stranieri, il venerdì e il sabato sera la proiezione di film
scelti collettivamente, partite della coppa d'africa e selezioni musicali.
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Alla tendopoli abbiamo inoltre conosciuto Isa, il ragazzo che fuori dall'orario di lavoro, ha allestito una
ciclofficina e si fa pagare un paio di euro per riparare le bici non funzionanti. Anche questa volta non siamo
riusciti a prendere contatto con Peppe Sergi, la persona che aveva dato a disposizione il suo locale per la
ciclofficina.
La distribuzione dei catarifrangenti non è stata possibile perché abbiamo dovuto aspettare di partecipare
alla riunione di domenica con le altre associazioni che operano sul territorio.
DOMENICA 3
Il pomeriggio di domenica abbiamo partecipato alla riunione tenutasi alla sede dell'associazione Omnia (
un’ex scuola dove il lunedì si tiene un corso d’italiano per stranieri) ed abbiamo presentato quello che ci è
sembrato un progetto fattibile sul territorio sia in funzione delle forze presenti a Rosarno, sia in base alle
nostre disponibilità economiche e di tempo.
L'arrivo inaspettato a Rosarno di 2 ragazzi di Roma con competenze di meccanica che hanno frequentato le
nostre ciclofficine ci ha permesso di strutturare meglio la nostra proposta.
Alla riunione erano presenti: BSA, AfriCalabria, Campagne in Lotta, SOS Rosarno, Amnesty di Palmi e noi.
Pre ora la campagna Luci su Rosarno consisterà di:
- informazione sulla sicurezza stradale, tramite un volantino prodotto dai ragazzi della SNIA che verrà
spiegato durante i corsi di italiano per stranieri (probabilmente verrà integrato da un libricino illustrato);
- ciclofficina itinerante, che si occuperà della distribuzione di giacche e materiale catarifrangente
consegnandoli direttamente ciclista per ciclista andando nei vari accampamenti (per ora se ne occupano
fino a venerdì i due ragazzi scesi da Roma);
- ci siamo impegnati a distribuire attraverso i nostri circuiti il comunicato stampa che AfriCalabria sta
cercando di produrre per risolvere il problema dell'assenza di illuminazione sulle strade (siti internet,
contatti e altre ciclofficine d'Italia);
- altre due realtà, tra cui Amnesty di Palmi, hanno aderito alla campagna Luci su Rosarno e si stanno
occupando della raccota fondi di materiale catarifrangente che verrà inviato a breve a Rosarno.
Mentre andavamo via ci è arrivata la notizia di un altro meccanico che scendeva da Milano e che sarebbe
arrivato a Rosarno questo lunedì 4 febbraio e contemporaneamente ci è arrivata la richiesta da part delle
realtà di Rosarno di organizzare se possibile la scesa per i prossimi 3 fine settimana per dare continuità alla
distribuzione.
CONSIDERAZIONI
1 - Come abbiamo veduto stando direttamente sul campo la richiesta di assistenza meccanica è un'urgenza
visto che le bici non hanno neanche i freni funzionanti.
2 - Inoltre la visibilità dei ciclisti lungo le strade buie è pari allo zero, mentre i ciclisti che già girano con il
giacchetto sono ben visibili quando illuminati dai fari della macchina.
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3 - Abbiamo inoltre valutato che l'assistenza che possiamo dare noi nella distribuzione di catarifrangenti e
minima riparazione meccanica ha solo senso se fatta itinerante nei vari accampamenti e per questo è
necessaria la macchina per muoversi quando scenderemo.
4 - L'intervento che serve a Rosarno è da sviluppare da qua a fine Marzo visto che dopo la maggior parte dei
lavoratori si sposta in altre zone d'Italia.
Il 2 e il 3 marzo alla snia ci saranno le due giornate per il recupero spese attraverso concerto cena aste e
riffe, e per questo le ciclofficine romane della rete sono invitate a portare più bicicette possibili ed a
pubblicizzare l'evento nel miglior modo.
Si consiglia di mettere da qui alla fine della campagna in ogni ciclofficina un angolo per la campagna Luci su
Rosarno in cui far trovare materiale e una cassa per le offerte sensibilizzando attraverso apposito pippone
tutti coloro che varcano la sacra soglia della ciclofficina.
5 - Dobbiamo essere in grado di attivare l'aiuto delle altre ciclofficine d’Italia utilizzando i contati che
abbiamo e descrivendo la campagna proponendo il loro intervento. Per questo stiamo avorando alla
costruzione di quella che sarà la mailing list utilizzata dalle ciclofficine italiane per le campagbne comuni.
Emiliano, Niso, Gianni.
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3-7 Febbraio 2013 (Dario e Michele)
INTRODUZIONE
L'attività delle ciclofficine consiste nell'aiuto nella riparazione delle biciclette dei migranti, nella
distribuzione di gilet catarifrangenti e nel montaggio sulle bici di catarifrangenti. Il progetto si pone come
obiettivo quello di aumentare la consapevolezza dei migranti sulle norme di sicurezza stradale e di fornire
loro i mezzi per rispettarle, in quanto questi ultimi mesi ragazzi in bicicletta hanno perso la vita in incidenti
stradali notturni. Durante i giorni in cui siamo stati a Rosarno abbiamo fatto partire questo progetto. La
domenica abbiamo delineato, in un assemblea plenaria (BSA, AfriCalabria, Campagne in Lotta, SOS Rosarno,
Amnesty di Palmi e noi), gli obiettivi da perseguire e il metodo per raggiungerli. Nei giorni seguenti
avremmo dovuto essenzialmente girare per i casolari dove vivono i migranti e aiutarli ad aggiustarsi la
bicicletta ecc. Tramite quest'attività avremmo stimolato la presa di contatto fra migranti, “Campagne in
Lotta” e “AfriCalabria” (un'associazione composta di africani e calabresi che si occupa principalmente dei
diritti dei migranti e del dialogo fra le varie culture coinvolte).
CICLOFFICINA ITINERANTE giorno 1
Durante la mattina del primo giorno abbiamo tradotto in inglese e francese i volantini sulla sicurezza
stradale scritti dai ragazzi delle ciclofficine romane e ci siamo messi in contatto con Beppe Sergi (ciclista ex
Pc di Rosarno) il quale ci ha dato completa disponibilità per quanto riguarda pezzi e attrezzi (ci ha regalato
tiraraggi e multitool). Beppe Sergi ha l'officina aperta al centro di Rosarno (tutti i giorni tranne la domenica -
ore 9-12; 15-19) e aggiusta le biciclette dei migranti gratuitamente. Gli abbiamo lasciato alcuni gilet
catarifrangenti da distribuire ai migranti. In seguito nel pomeriggio siamo andati alla tendopoli ad
incontrare dei migranti che ci avrebbero accompagnato nei casolari, in quanto non è consigliato andare da
soli. È sconsigliato fare foto o video senza autorizzazione dei ragazzi, occorre prendere fiducia e utilizzare la
dovuta accortezza. Alla tendopoli abbiamo anche conosciuto Isa, un ragazzo che ha la ciclofficina al centro
della tendopoli. Per questo motivo intervenire nella tendopoli è sconsigliato per non modificare equilibri già
presenti. Quello che abbiamo pensato è che si potrebbero dare i gilet catarifrangenti e i catarifrangenti
proprio a Issa, per farglieli distribuire ai ragazzi che vanno da lui per farsi aggiustare la bici. Assieme ai
ragazzi della tendopoli siamo poi partiti con la macchina andando per i casolari e cominciando il lavoro di
ciclofficina itinerante. La risposta da parte dei migranti è stata ottima sin da subito.
Casolari visitati: uno di senegalesi accanto alla nazionale, 2 altri vicini, all'interno di un bosco, in cui vivono
migranti del Gambia, del Mali e del Senegal.
CICLOFFICINA ITINERANTE giorno 2
Siamo andati sia la mattina che il pomeriggio con i braccianti conosciuti il giorno prima a visitare altri
casolari. Abbiamo continuato a girare anche dopo il tramonto. Casolari visitati: La Spina (casolare più
grande con circa 150 persone), poi a La Fabiana (un casolare di migranti del Burkina Faso) in cui abbiamo
conosciuto due ragazzi entusiasti dell'idea della ciclofficina e si sono resi disponibili ad accompagnarci in
altri casolari. Abbiamo il numero di uno di loro, Mamadou.
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CICLOFFICINA ITINERANTE giorno 3
La mattina alle 6 siamo andati davanti alla tendopoli a distribuire gilets catarifrangenti a coloro che
andavano a lavorare. In seguito abbiamo girato per le “piazze” (così si intendono i luoghi dove ogni mattina
si organizzano i gruppi di immigrati utilizzati per vari lavori o più semplicemente per i campi di agrumi;
modalità utilizzata ovunque si cerchi lavoro in nero). Successivamente siamo andati in un casolare di
gambiani dove siamo stati tutta la mattina (fino alle 15) con un incontro molto interessante. Abbiamo
trovato un ragazzo meccanico esperto di cui abbiamo preso il numero, Suntu.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Andare a portare il nostro aiuto direttamente nei casolari dove vivono i braccianiti ci è sembrata un'attività
molto utile. Secondo noi il lavoro della ciclofficina itinerante è uno strumento semplice e diretto per
instaurare un dialogo con i migranti, i quali vivono una situazione indescrivibile a parole, che causa
inevitabilmente una certa diffidenza verso la popolazione italiana. Abbiamo riscontrato sia una risposta
molto forte sia una certa collaborazione. Quello che ci sentiamo di consigliare a livello pratico è di andare
per casolari nella prima parte della giornata (con la luce del sole) anche se i migranti che la mattina
riescono a trovare lavoro rientrano a casa fra le 15:30 e le 17:00. Dopo questo orario solitamente i migranti
cominciano a cucinare e a prepararsi per la notte. Pertanto risulta invadente e poco rispettoso presentarsi
dopo le 17:00 presso i casolari. Fra l'altro le attività più fruttuose da tutti i punti di vista sembrano essersi
svolte nella prima metà della giornata. Il secondo consiglio è quello essere automuniti ed utilizzare i
contatti di “Campagne in lotta” e “AfriCalabria” al fine di poter girare per i casali ed eventualmente presso
la tendopoli.
Dario e Michele
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4-10 Febbraio 2013 (Luca)
Reduce da una settimana a Rosarno aggiorno le informazioni già correttamante sintetizzate da Niso.
Confermo che con Dario e Michele, accompagnati e guidati dal gruppo di Campagne in lotta ed in
un'occasione da qualche fratello africano, abbiamo proseguito con interventi di ciclofficina C/O i casolari ed
ultimato la distribuzione dei gilet ad Alta Visibilità giunti da roma accompagnandoli al volantino
informativo. Da giovedì il tempo è peggiorato e copiose piogge ci hanno impedito di programmare e
realizzare nuovi interventi. Verificato che lo stato dei mezzi in circolazione è spesso pessimo, ci siamo
dedicati alla dotazione di attrezzi per la "borsa" della Ciclofficina mobile; è risultato particolarmente
complicato reperire ricambi così come gli attrezzi mancanti, potrebbe risultare utile che queste cose
vengano portate da chi raggiungerà prossimamente Rosarno.
Elenco di ricambi e attrezzi disponibili a rosarno:
Guaina 3m c.ca
1 coppia pattini cantilever (i piu diffusi nella piana)
3 fili a barilotto (da decatlon di Gioia Tauro non si trovamo a terminale a pallina)
4 4 camera d'aria 26 mbk (da decatlon di Gioia Tauro non si trovano 28 x 3/8)
Coppia di leva copertoni
Toppe e mastice
Nastro adesivo
Pompa economica adattabile alle comuni valvole
Chiave sterzo + a catena
C. Inglese 8-10
C. Inglese 14-15
C. Inglese 14-17
C. 10 aperto chiuso
C. Piatte x Coni
C. Fino a 20mm
C. fino a 35 mm
Brugole
Titaraggi (1 buono 1 vetusto)
Smagliacatena
Un paio di estrattori (cassetta movimento cent. e pacco pignone)
Brugole
2 Cacciavite taglio e 2 stella
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Pinza
Estrattore pedivelle
C. TUBO 14 -15 MA NON C'è UN CACCIAVITE IN MISURA PER POTRER FARE LEVA
Grasso sfere
Sbloccante spray.
Non è stato possibile recuperare la chiave a C per il movimento centrale, manca un punzone, grasso per
catena; non abbiamo cercato martello, mazzetta, pinza punte strette, forbici. Ancora disponibili
catarinfrangenti vari, sono stati recuperati i gilet A.V. di africalabria. Ora, di corsa, devo uscire di casa, ma
non mi resta che consigliare l'esperienza fatta soprattutto per gli incontri e le sensazioni che procura.
Un saluto a tutti.
Luca
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17 Marzo 2013 (Lorenzo)
Manifestazione “LA STRADA è DI TUTTI” Rosarno (RC)
Sono arrivato a Rosarno sabato 16 marzo e mi sono subito aggiornato sulla situazione bracciantile della
Piana di Gioia Tauro. Tra le varie situazioni emerge l’“emergenza tendopoli” (spese di gestione o furto)
avuta nel mese di febbraio 2013. Tipiche “situazioni all’italiana”, per cui ambigui giochi di lucro di
associazioni volontarie parastatali, già remunerate delle spese, intendevano sfruttare fino all’osso la
precaria condizione degli stagionali per un posto, che gli spetta gratuito, nella tendopoli. Attualmente più
della metà degli stagionali ha lasciato la Piana, nel giro di un mese resteranno solamente i lavoratori fissi
per la manutenzione dei campi.
Domenica mattina andando per casali, tendopoli e accampamenti abbiamo seguito l’aggregazione dei
manifestanti (raduno sulla statale 18 vicino ai mercati Airone). L’atmosfera era conviviale ma leggermente
tesa. Il breve percorso concesso dalle autorità ha limitato ancora di più la possibilità di farsi sentire e vedere
da parte dei braccianti e questo, ha inasprito ancora di più il dialogo e la voce di chi protesta. Da aggiungere
alla situazione difficile, con la crisi che rafforza ancora di più i patti di sfruttamento, c’è stata la piaga
metereologica di pioggia e bufere, che riducendo drasticamente la raccolta ha estremizzato le condizioni di
vita degli stagionali (occorre non dimenticare che queste persone sono qui per lavorare a tempo pieno; se
non lavori, ti ritrovi senza far niente, senza cibo, senza la possibilità di poter neanche lontanamente
pensare di avere altre possibilità, come migrare).
Appena raggiunta la massa critica da corteo abbiamo distribuito altro materiale raccolto dalla campagna
“Luci su Rosarno” ed effettuato assistenza meccanica sul posto. A passo d’uomo, abbiamo rallentato il
traffico della Statale di Rosarno, con i ragazzi che distribuivano a passanti e automobilisti flyer riguardanti
l’iniziativa.
Affiancati dal furgone delle BSA, con sound e musica al seguito, si sono avvicendati al microfono braccianti
e rappresentanti delle varie associazioni presenti (nelle locandina per le adesioni c’erano Lavoratori africani
16
nella Piana di Rosarno, Ass. Africalabria Rosarno, Coop. Equosud/Sos Rosarno, Flai-Cgil Piana di Gioia Tauro,
Amnesty International Palmi, Libera Coordinamento Piana di Gioia Tauro, Associazione IL SAMARITANO
Polistena, La Tenda di Abramo Polistena, Emergency, San Ferdinando in Movimento, Kollettivo Onda Rossa
Cinquefrondi, Ass. Trama e Ordito, Ass. Eticamente, Ass. Omnia, Rete Campagne in Lotta, Rete Ciclofficine
Popolari, Ass. IndipendenteaSud, Rete Near Antidiscriminazioni, ma a mio avviso e non solo, le
rappresentanze erano molte meno). La rabbia per la morte di Gasama Jabby, bracciante di 36 anni della
Guinea Conakry (vittima della strada nel 19 dicembre scorso), era presente non solo in ogni arringa degli
africani, ma anche nelle foto che i ragazzi portavano alte sui cartelli.
Riporto il testo del volantino della manifestazione:
Vorremmo avere la vostra attenzione su un problema che
riguarda non solo Rosarno, ma tutta la Calabria e anche l’Italia.
Come già saprete, le strade di Rosarno non sono in buone
condizioni: sono dissestate, non illuminate, e mancano
completamente di marciapiedi e piste ciclabili. Queste condizioni
stradali NON rappresentano la norma e favoriscono,
insieme ad un comportamento sbagliato da parte degli
automobilisti, situazioni di pericolo ed incidenti anche mortali
: a maggior ragione, chiediamo che si presti più attenzione,
da parte di voi automobilisti tanto quanto di noi pedoni e
ciclisti; perchè tutti siamo esseri umani, cittadini ed utenti
della strada, e perchè LA STRADA è DI TUTTI. CI PIACEREBBE CHE
ROSARNO DIVENTASSE UNA CITTA’ DOVE POTERSI MUOVERE
SENZA PAURA.
Sottolineo che il nostro made in italy deve essere garante
dell’incolumità di ogni essere umano, in qualsiasi fase produttiva esso si trovi. Varie le tematiche portate a
voce, ma forte lo schieramento durante la manifestazione.
In attesa di altre iniziative, ci proponiamo di continuare questo percorso di affiancamento in altre luoghi, in
altre battaglie bracciantili.
Lorenzo
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4. Grande Asta di biciclette
La domenica del 3 marzo 2013 è stata oragizzata dalla rete delle ciclofficine un asta con biciclette riciclate e
rimesse a posto dalle ciclofficine per finanziare le spese sostenute per la campagna.
L’annuncio sul sito delle ciclofficine popiolari:
Grande Asta di biciclette
Grande asta di biciclette a sostegno dei braccianti
di Rosarno
domenica 3 marzo 2013
c/o C.S.O.A. eXSnia, via Prenestina, 173
ore 11.00 vendita arance di Rosarno a sostegno
dei braccianti di Castelnuovo Scrivia + Giochiamo
al ciclopoli! Laboratorio a cura della LudOfficina
Mompracem
ore 13.00 Pranzo sociale
ore 14.00 presentazione “Luci su Rosarno” e
grande asta di Biciclette a finanziamento del
progetto
ore 16.00 dibattito/incontro tra i braccianti di
Rosarno e di Castelnuovo Scrivia a seguire
proiezione del documentario “Schiavi mai – La
rivolta dei migranti in Valle Scrivia”
Durante tutta la giornata mostre fotografiche su
resistenza, lotta e diritti negati.
A cura della rete delle ciclofficinepopolari di roma,
della rete campagna in lotta e del CSOA eXSnia
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5. Resoconto Cassa della Campagna
Spese campagna
Le spese per la campagna sono state:
200 euro costo viaggio di Niso e Lorenzo (treno)
300 euro costo viaggio di Niso, Gianni, Emiliano (pulman e treno)
400 + 270 euro acquisto giacchetti catarifrangenti
120 euro costo viaggio Lorenzo (macchina)
TOTALE = 1290 euro
Fondi campagna
800 euro Giornata di Autofinanziamento con asta di biciclette Ex Snia Viscosa
200 euro sottoscrizione Amnesty di Palmi
70 euro sottoscrizione Ciclofficina Ruota Libera di Milano
30 euro sottoscrizione Critical mass
TOTALE = 1100
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6. Contatti
Numero e Mail
Rete Ciclofficine Popolari Italiane [email protected]
Ciclofficine Popolari Romane [email protected]
Lorenzo 328 6219952 [email protected]
Niso 3297479803 [email protected]
Referente Campagne in Lotta
Veronica Padoan
Referente AfriCalabria
Arturo
Ciclofficina Rosarno
Giuseppe Sergi
Foto
Lorenzo, Giulia (Campagna in Lotta)
7. Link
Ciclofficine Popolari Romane www.ciclofficinepopolari.it/
AfriCalabria www.africalabria.org/
EquoSud www.equosud.org/
Campagne in Lotta campagneinlotta.org/
Brigate Solidarietà Attiva brigatesolidarietaattiva.blogspot.com/