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LAVORI DI MANUTENZIONE 2013 Capitolato speciale d’appalto Dicembre 2012 Il progettista

Capitolato speciale d’appalto - Home/Astea · dall’ufficio di Direzione Lavori ( D.L., ... il piano di sicurezza e ... Oltre a quanto stabilito nel presente Capitolato e per quelle

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LAVORI DI MANUTENZIONE 2013

Capitolato speciale d’appalto

Dicembre 2012

Il progettista

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INDICE

CAPITOLO I° OGGETTO DELL’APPALTO E SUA REGOLAMENTAZIONE

ART. 1 Oggetto dell’appalto pag. 2 ART. 2 Modo di appalto pag. 3 ART. 3 Importo dell’appalto pag. 4 ART. 4 Durata del contratto pag. 5 ART. 5 Designazione e descrizione sommaria delle opere pag. 6 ART. 6 Norme di partecipazione pag. 7 ART. 7 Documenti di base d’appalto e contrattuali pag. 8 ART. 8 Variazioni esecutive delle opere pag. 9 ART. 9 Osservanza delle leggi e dei regolamenti pag. 10 ART.10 Subappalto pag. 12 ART.11 Garanzie e coperture assicurative pag. 13 ART.12 Consegna e programma dei lavori pag. 13 ART.13 Penalizzazioni pag. 15 ART.14 Condotta dei lavori pag. 16 ART.15 Rappresentanza dell’impresa e suo recapito pag. 17 ART.16 Piano delle misure di sicurezza pag. 18 ART.17 Espropri pag. 20 ART.18 Tenuta della contabilità pag. 21 ART.19 Pagamenti in acconto pag. 22 ART.20 Certificato di regolare esecuzione pag. 23 ART.21 Anticipazioni pag. 24 ART.22 Danni di forza maggiore pag. 25 ART.23 Obblighi, oneri e responsabilità a carico dell’appaltatore pag. 26 ART.24 Rinvenimenti pag. 28 ART.25 Invariabilità dei prezzi – nuovi prezzi non contemplati nel capitolato pag. 29 ART.26 Prezzi contrattuali - revisione pag. 30 ART.27 Contestazioni tra la stazione appaltante e l’appaltatore pag. 31 ART.28 Definizione delle controversie – accordo bonario pag. 32 ART.29 Risoluzione del contratto pag. 33 ART.30 Spese a carico dell’impresa pag. 35 ART.31 Personale e manodopera dell’impresa reperibilità e pronto intervento pag. 36

CAPITOLO II° QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI E MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI SINGOLI LAVORI

ART.32 Qualità e provenienza dei materiali pag. 37 ART.33 Prescrizioni relative ai materialii pag. 38 ART.34 Scavi, demolizioni, rinterri pag. 45 ART.35 Calcestruzzi pag. 46 ART.36 Lavori e finiture stradali pag. 47 ART.37 Lavori vari pag. 48 ART.38 Lavori per fognature pag. 50 ART.39 Opere per acqua potabile e gas metano pag. 53 ART.40 Collaudo idraulico, disinfezione tubazioni acqua,protezione catodica pag. 59 ART.41 Disposizioni generali relative ai prezzi dei lavori a misura e delle

somministrazioni per opere in economia: Invariabilità prezzi. Pag. 63

CAPITOLO III° NORME PER LA VALUTAZIONE DEI LAVORI E PRONTO INTERVENTO

ART.42 Norme per la misurazione e la valutazione dei lavori pag. 64

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CAPITOLO I

OGGETTO DELL'APPALTO E SUA REGOLAMENTAZIONE

Art. 1

OGGETTO DELL'APPALTO L'appalto ha per oggetto la realizzazione di scavi, rinterri, ripristini di pavimentazioni stradali, costruzione di manufatti edili, la posa di conduits, tubazioni in genere e quanto altro necessario per la manutenzione ordinaria, staordinaria e costruzione di piccoli ampliamenti di reti e degli impianti

tecnologici gestiti dall’ASTEA S.p.a. nel territorio dei Comuni di Loreto, Montefano,

Montecassiano, Montelupone, Osimo, Potenza Picena, Porto Recanati, Polverigi e Recanati compresi gli interventi di pronto intervento in qualsiasi ora del giorno. Più specificatamente le opere riguardano: 1) lavori di scavo , rinterro, posa tubazioni ed accessori (saracinesche, giunti sfiati,etc.), ripristini

di pavimentazioni stradali, opere edili per la costruzione e/o il rinnovo di derivazioni di acqua, gas, energia elettrica, illuminazione pubblica, teleriscaldamento e fognature;

2) lavori di scavo , rinterro ed eventuale ripristino di pavimentazioni stradali e posa conduits per

costruzione e/o rinnovo reti di energia elettrica e illuminazione pubblica; 3) l’esecuzione di lavori di scavo, rinterro, ripristino di sovrastrutture stradali e di lavori di arte

muraria inerenti la manutenzione ordinaria e staordinaria degli impianti a rete dell'ASTEA s.p.a ivi compresa, se necessaria, la sostituzione di tubazioni;

4) la manutenzione dei centri di produzione, distribuzione e stoccaggio acqua, gas, e

trasformazione di elettricità; 5) la costruzione di manufatti di fondazione in cemento per sostegni elettrici ; 6) la manutenzione e costruzione della rete fognaria e relativi accessori; 7) la posa in opera di qualsiasi tipologia di tubazioni per reti acqua, gas, fognatura e

teleriscaldamento e relativi accessori. Quanto sopra secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato Speciale, del quale l’appaltatore, col solo fatto di partecipare alla gara, riconosce di aver preso completa ed esatta conoscenza.

Art. 2 MODO DI APPALTO

L’aggiudicazione avrà luogo con il criterio del prezzo più basso, inferiore all’importo posto a base di gara, espresso mediante ribasso sull’elenco prezzi unitari (al netto degli oneri di sicurezza), con le modalità di cui all’art.118 co.1 lett.a) del DPR 5.10.2010 n.207. La stazione appaltante si avvarrà della facoltà di esclusione automatica delle offerte anomale. La facoltà non sarà esercitata nel caso in cui le offerte valide sia inferiore a dieci.

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Art. 3 IMPORTO DELL'APPALTO

L'importo complessivo dei lavori , ammonta in via presuntiva a € 996.000 oltre l’I.V.A.

di cui € 959.665 per la categoria prevalente OG6, € 36.335 per oneri della sicurezza (di cui €

35.335 per quella inclusa e € 1.000,00 per quella aggiuntiva) non soggetti a ribasso. I lavori da eseguire ed i relativi importi presunti si possono riassumere secondo il seguente prospetto:

Calcolo oneri per la sicurezza inclusa

Gruppi di attività lavorative € Importo Scavo Posa

Pavim.

varie

Media ponder.

importo

1) Costruzione derivazioni acqua e piccoli prolungamenti rete

250.000,00

4%

3%

1%

3.5%

8.750

2) Costruzione derivazioni gas, teleriscaldamento e piccoli prolungamenti di rete

150.000,00

4%

3%

1%

3,6%

5.400

3) Scavi, rinterri, ripristini pavimentazioni, eventuali sostituzioni di tubazioni per manutenzione delle reti acqua, gas e teleriscaldamento

265.000,00

4%

3%

1%

3,7

9.805

4) Scavi, rinterri, ripristini pavimentazioni stradali per costruzione e manutenzione reti elettriche BT e MT e IP

65.000,00

4%

3%

1%

3,7

2. 405

5) Manutenzione reti fognarie e costruzione di piccoli prolungamenti

250.000,00

4%

3%

1%

3.5%

8.750

6) Piccole manutenzione di centri di produzione e trasformazione

15.000,00

1,5%

225

Totale oneri per la sicurezza 35.335

Oneri sicurezza aggiuntiva € 1.000,00 1.000

Sommano € 996.000,00 36.335

L’importo dei lavori è relativo al valore previsto per un anno. Tuttavia la società appaltante può decidere di affidare alla medesima ditta aggiudicataria ulteriori lavori della stessa natura alle stesse condizioni del contratto originario. La quota relativa ai lavori indica l’importo presunto delle varie categorie di opere e forniture necessarie agli interventi. Detto importo, dettato statisticamente dalle necessità riscontrate negli esercizi scorsi, potrebbe non essere distribuito pressochè uniformemente nell’intera durata dell’appalto. L’importo dei lavori e delle forniture potranno variare in più o in meno senza che l’assuntore possa trarne argomento per chiedere compensi non contemplati nel presente capitolato, o prezzi diversi da quelli indicati nell’elenco rimanendo comunque l’importo totale entro i limiti prescritti.

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Art. 4 DURATA DEL CONTRATTO

Il contratto di cui il presente Capitolato forma parte integrante avrà validità di dodici mesi dalla data del Verbale di consegna lavori. Esso comunque si intende risolto indipendentemente dalla scadenza temporale, al raggiungimento dell’importo complessivo dei lavori appaltati.

Art. 5 DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE

I lavori e le forniture comprese nell’appalto sono quelli risultanti dagli ordini periodicamente emessi dall’ufficio di Direzione Lavori ( D.L., responsabili area, assistenti tecnici, coordinatori di squadre e reperibili) in relazione alle necessità riscontrate sulle reti e sugli impianti tecnologici gestiti dall’ASTEA s.p.a. Tali ordinativi costitueranno la tipologia delle opere da realizzare definendo le forme e le principali dimensioni delle stesse. L’amministrazione appaltante si riserva tuttavia la facoltà di introdurre, in sede esecutiva tutte quelle varianti al progetto che riterrà opportune al fine della migliore riuscita e della generale economia delle opere appaltate, ciò senza che l’appaltatore possa trarne motivo per avanzare pretese di compensi o indennizzi di sorta, non previsti nel presente capitolato. In caso di somma urgenza, l’ordine di lavoro, potrà essere impartito anche telefonicamente e successivamente formalizzato come sopra specificato. Le opere che formano oggetto dell’appalto possono riassumersi come appresso indicato: a) demolizione di sovrastrutture stradali di qualsiasi spessore e tipo; b) scavo a sezione obbligata in terreno di qualunque natura e consistenza per la posa e la

manutenzione delle condotte, per l'infissione di sostegni di linee elettriche per la manutenzione e la costruzione di nuovi allacciamenti di utenza, nonché per la costruzione e la manutenzione dei relativi manufatti;

c) posa in opera di qualsiasi tipo di tubazione e relativi accessori per il trasporto acqua e gas e

fognature; d) costruzione di opere murarie, quali pozzetti, cabine, ancoraggi, rifacimento di fognature, ecc.; e) rinterro degli scavi con materiali di risulta o con altri materiali richiesti dalla Direzione Lavori; f) eventuali ripristini di pavimentazioni stradali e di aree private di qualsiasi genere; detti lavori

potranno essere eseguiti direttamente dal Comune interessato o dai privati o da altra ditta incaricata dalla stazione appaltante senza che l'Impresa possa pretendere particolari compensi;

g) lavori di arte muraria di qualsiasi tipo e natura, quali: demolizioni, costruzioni in muratura o in

calcestruzzo semplice o armato, ecc. nonché opere fluviali e stradali nell'ambito dei centri di produzione.

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Art. 6 NORME DI PARTECIPAZIONE

Oltre quanto previsto dal presente capitolato, per l'esecuzione dei lavori è necessaria la qualificazione dell’impresa secondo quanto previsto dal D.P.R. 207/2010 E' ammessa la partecipazione alla gara di imprese riunite ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs 163/2006.

Art. 7

DOCUMENTI DI BASE DELL'APPALTO E CONTRATTUALI Fanno parte integrante del contratto di Appalto, oltre al Capitolato Speciale:

a) l'elenco prezzi unitari posto a base di gara; b) il piano operativo di sicurezza redatto dall’impresa aggiudicataria. c) la polizza fideiussoria rilasciata dall’impresa aggiudicataria a garanzia degli adempimenti contrattuali. d) la planimetria dei Comuni di intervento. e) il piano di sicurezza e coordinamento.

In caso di discordia fra i vari documenti contrattuali, varranno prioritariamente le condizioni più favorevoli per la stazione appaltante. In materia di accettazione di materiali, la Direzione Lavori avrà facoltà di ricorrere all'applicazione di norme speciali, ove esistano, siano esse nazionali od estere, qualora eventuali carenze di prescrizioni nazionali e regionali o la mancanza di precise disposizioni nella descrizione contrattuale dei lavori possano dare luogo ad incertezze circa i requisiti dei materiali stessi. In carenza di norme l'Impresa dovrà comunque attenersi alle indicazioni della Direzione Lavori.

Art. 8

VARIAZIONI ESECUTIVE DELLE OPERE L’appaltatore dovrà eseguire i lavori in conformità degli ordinativi, introducendo le sole variazioni, sia nelle quantità e dimensioni che nelle qualità e modo di esecuzione delle sigole opere che la D.L. reputerà necessario, senza per ciò pretendere alcun speciale compenso o indennità. Nessuna variazione ai lavori potrà essere eseguita dall’Appaltatore senza ordine scritto della D.L. Non verranno pertanto liquidate le quantità di lavori non autorizzati preventivamente, eseguite in più del previsto, restando a tutto danno dell’Appaltatore eventuali lavorazioni che per ciò si rendessero necessarie. L’importo dell’appalto pertanto non potrà essere in nessun caso compromesso da errori o imprevidenze dell’Appaltatore nell’esecuzione dei lavori.

Art. 9

OSSERVANZA DELLE LEGGI E DEI REGOLAMENTI Oltre a quanto stabilito nel presente Capitolato e per quelle parti non in contrasto con esso, nei rapporti di diritto tra l'Appaltatore e la Stazione Appaltante, si osservano tutte le prescrizioni del Capitolato Generale, nonchè tutte le norme di legge e regolamenti valevoli per i lavori fatti nell'interesse dello Stato, vigenti al momento dell'esecuzione dei lavori, relative al tipo, genere e finalità del lavoro oggetto dell'Appalto. L'Appaltatore si intende inoltre obbligato alla osservanza di tutte le norme regolamentari e delle disposizioni, emanate ai sensi della legge e delle competenti Autorità Governative, Regionali, Provinciali e Comunali, che hanno giurisdizione sul suolo in cui si esegue il lavoro, in particolare le seguenti: - D. Lgs 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni - D.P.R. 207/2010 regolamento di esecuzione del Codice dei contratti; - D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. Ogni riferimento alle leggi e alle norme sopraindicate si deve intendere sostituito dagli eventuali aggiornamenti che siano vigenti al momento dell'Appalto. L'imprenditore sarà tenuto in modo tassativo all'osservanza delle prescrizioni del T.U. per la tutela

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delle strade e per la circolazione di cui al R.D. 03.12.1993 n° 1740 e s.m.i.. Per quanto riguarda l'esecuzione dei lavori, l'Appaltatore è tenuto ad osservare tutte le disposizioni di legge sull'assunzione obbligatoria. Esso dovrà provvedere nei modi previsti dalla legge all'incolumità dei propri operai e rimarranno a suo carico le cure mediche dei feriti e le indennità che fossero dovute agli operai, alla famiglia ed eredi, per incidenti sul lavoro. L'Appaltatore è tenuto all'osservanza di tutte le norme legislative sulla tutela del lavoro, in materia assicurativa, assistenziale e sindacale emanate o che verranno emanate in corso d'opera. In particolare l'Appaltatore dovrà provvedere all'assicurazione degli operai sia contro gli infortuni sul lavoro che contro la disoccupazione involontaria, vecchiaia e invalidità, tubercolosi, cassa mutua, malattia, ecc. nei modi più ampi stabiliti dalle leggi vigenti e future. E' inoltre tenuto a provvedere alla scrupolosa osservanza delle assicurazioni sociali derivanti da leggi e contratti collettivi, nonchè al pagamento di tutti i contributi a carico dei datori di lavoro, secondo le leggi in vigore e future. L'Appaltatore deve provvedere a tutti gli obblighi inerenti la Cassa Edile e gli Enti previdenziali e assistenziali . L'Appaltatore deve inoltre osservare tutte le norme sugli ambienti di lavoro e tutte le disposizioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro sulla stessa materia. L'Appaltatore dovrà altresì provvedere ad una adeguata informazione dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali in merito ai rischi di infortunio e di malattie professionali che la realizzazione dell'opera presenta nelle diverse fasi. L'Appaltatore è obbligato inoltre ad applicare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito nei contratti collettivi nazionali e territoriali in vigore per il settore, per la zona e per tutto il periodo nel quale si svolgono i lavori; l'Appaltatore è altresì responsabile in solido dell'osservanza delle norme di cui sopra da parte dei subappaltatori nei confronti dei dipendenti di quest'ultimo, per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto (art. 36 della L. 300/1970 e art. 18, comma 7, L. 55/90 e s.m.i.). In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni, oltre 15 gg. dal mese di competenza, l'Amministrazione ordinerà per iscritto di eseguire i pagamenti ritardati entro due giorni e, in caso di inadempimento da considerarsi grande inadempienza contrattuale, potrà pagare d'ufficio le retribuzioni arretrate con le somme dovute all'Appaltatore trattenendo inoltre una somma pari al 5% delle retribuzioni liquidate a titolo di rimborso forfettario delle spese sostenute per le procedure, che non verrà restituita, e salvo i sequestri già concessi. L'Appaltatore, e per suo tramite i subappaltatori, trasmetteranno alla Stazione Appaltante, prima della stipula del contratto il DURC, la documentazione di avvenuta denuncia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa Edile, assicurativi e antinfortunistici. Successivamente trasmetteranno, per la durata dei lavori sempre alla Stazione Appaltante, ogni 2 mesi, in occasione del periodo di emissione dei SAL il documento di regolarità contributiva. In caso di inadempimento la stazione appaltante tratterà gli importi dovuti e verificherà la posizione contributiva dell’impresa senza che questa possa lamentare ritardi nei pagamenti La Stazione Appaltante procederà in ogni caso nella liquidazione dello stato finale a favore dell'Appaltatore solo ove siano acquisite agli atti di contabilità le dichiarazioni degli enti assicurativi e previdenziali circa il regolare versamento da parte dell'Appaltatore dei contributi ivi compresi quelli di competenza della Cassa Edile anche se l'Impresa esecutrice non risulti iscritta a quest'ultimo Ente.

Art. 10

SUBAPPALTO L'affidamento in subappalto è consentito limitatamente al 20% per le opere comprese nella categoria prevalente ed è sottoposto alle seguenti condizioni: a) che l'Appaltatore abbia indicato all'atto dell'offerta le opere che intenda subappaltare; b) che l’Appaltatore provveda a depositare il contratto di subappalto presso la Stazione Appaltante almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio della esecuzione della relativa lavorazione, corredato della attestazione SOA di cui al DPR 207/2010 regolarmente autorizzata, in corso di validità, che documenti il possesso della qualificazione, salvo il caso in cui sia sufficiente per l’esecuzione del lavoro l’iscrizione alla C.C.I.A.A.; c) che l’Appaltatore produca una dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o collegamento, a norma dell’art. 2359 del C.C., con il subappaltatore;

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d) che non sussista, nei confronti dell'affidatario del subappalto alcuno dei divieti previsti dall'art. 10 della L. 31.05.1965 n° 575 e successive modifiche. L'Appaltatore aggiudicatario dei lavori che si avvale del subappalto dovrà inoltre: 1) trasmettere, entro 20 (venti) giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei confronti dei subappaltatori, copia delle fatture quietanziate relative ai pagamenti via corrisposti ai subappaltatori con l'indicazione delle ritenute di garanzia effettuate; 2) praticare per i lavori affidati in subappalto gli stessi prezzi unitari risultanti dall'aggiudicazione con ribasso non superiore al 20%; 3) inserire nei cartelli esposti all'esterno del cantiere il nominativo delle imprese subappaltatrici ; 4) trasmettere alla Stazione Appaltante, prima dell'inizio dei lavori, copia della documentazione, riferita alle imprese subappaltatrici, di avvenuta denuncia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa Edile, assicurativi ed antinfortunistici nonchè copia del piano integrativo per la sicurezza fisica dei lavoratori; 5) trasmettere periodicamente alla Stazione Appaltante copia dei versamenti contributivi previdenziali, assicurativi ecc.effettuati dalle imprese subappaltatrici dei lavori. Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedono l’impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, quando il loro valore, considerato singolarmente, risulti superiore al 2% dell’importo dei lavori appaltati o di importo superiore a 100.000 Euro e, qualora l’incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50% dell’importo del contratto da affidare. L’affidamento dei lavori ai propri consorziati, non costituisce subappalto. Si applicano comunque le disposizioi di cui all’art. 118 del D.L.vo 163/2006.

Art. 11 GARANZIE E COPERTURE ASSICURATIVE

L'offerta che l'Appaltatore presenta per l'affidamento dei lavori dovrà essere corredata da una cauzione provvisoria, pari al 2% dell'importo dei lavori, da prestare anche mediante fideiussione bancaria o assicurativa. La cauzione dovrà coprire la mancata sottoscrizione del contratto per volontà dell'aggiudicatario e verrà svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. L’impresa appaltatrice è obbligata a costituire una garanzia fideiussorisa definitiva, bancaria o assicurativa pari al 10% dell’importo dei lavori al netto del ribasso d’asta ai sensi del D.Lvo 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni. Qualora i lavori oggetto del presente capitolato vengano aggiudicati con ribasso d’asta superiore al 10% , la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20% l’autmento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. Ai sensi dell'art. 129 del Dlgs. 163/2006, l' Impresa aggiudicataria dovrà produrre apposita polizza assicurativa che tenga indenne l’ ASTEA SpA da tutti i rischi connessi all'esecuzione dei lavori di cui al presente avviso. Ai sensi dell'art. 129 del D.Lgs. 163/2006, e dell'art. 125 del DPR 207/2010, la citata polizza assicurativa dovrà coprire i danni eventualmente subiti a causa del danneggiamento o della distruzione parziale o totale degli impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dei lavori. La somma assicurata è stabilita in € 996.000,00. La citata polizza deve assicurare l’ ASTEA SpA anche contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell'esecuzione dei lavori: il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi dovrà essere pari a € 1.000.000,00. Tale polizza assicurativa dovrà essere conforme allo schema di cui al D.M, 123/2004.

Art. 12

CONSEGNA E PROGRAMMA DEI LAVORI Successivamente all’aggiudicazione anche in pendenza della stipula del contratto, si procederà alla consegna del lavoro redigendo un processo verbale, dalla data del quale decorrerà l’obbligo delle prestazioni previste nel presente Capitolato Speciale. Per questo, il Direttore dei Lavori comunica all’Appaltatore il giorno e il luogo in cui deve presentarsi per ricevere la consegna del lavoro. Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno

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stabilito, il Direttore dei Lavori fissa una nuova data. La decorrenza del termine contrattuale resta comunque quella della data della prima convocazione. Trascorso inutilmente il termine assegnato dal Direttore dei Lavori, la Stazione Appaltante ha facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la cauzione. Dal giorno della consegna, ogni responsabilità in merito ai lavori, alle opere e al personale presente nei cantieri, grava interamente sull’Appalltatore. Per ogni singola opera l'Impresa dovrà attenersi ai programmi di massima di seguito precisati salvo obiettivi impedimenti riconosciuti dalla Direzione Lavori. A) Costruzione di nuove condotte

1) Gli scavi dovranno avere inizio, di norma, entro cinque giorni naturali consecutivi dalla data

dell'ordine di servizio o delle disposizioni verbali relative al singolo lavoro da eseguire. 2) La costruzione delle opere murarie dovrà avere inizio non oltre cinque giorni naturali

consecutivi dalla consegna dei disegni esecutivi o dalle indicazioni verbali.

3) Il ripristino delle sovrastrutture stradali dovrà essere eseguito immediatamente dopo il rinterro degli scavi .

B) Allacciamenti, manutenzione condotte e saggi

1) Gli scavi relativi ai lavori di allacciamento, manutenzione condotte e saggi, dovranno avere

inizio entro due giorni naturali consecutivi dalla data dell'ordine o della disposizione verbale di servizio.

2) Nel caso di costruzione di allacci alle reti in cui la parte impiantistica è realizzata da

dipendenti ASTEA, i lavori edili, oggetto dell’appalto, dovranno essere immediatamente ripresi e completati non appena terminati quelli di competenza ASTEA.

3) Il ripristino delle sovrastrutture stradali dovrà essere eseguito subito dopo il rinterro degli scavi.

C) Pronto intervento

1) Gli scavi dovranno essere iniziati di norma entro un’ ora dal telefax o dalla richiesta

telefonica o verbale del personale incaricato dall'Azienda. 2) Le eventuali opere murarie, il rinterro ed il ripristino delle sovrastrutture stradali dovranno

venire eseguite secondo le stesse norme enunciate per gli allacciamenti. D) Centri di produzione, distribuzione e accumulo

1) I lavori di arte muraria e analoghi dovranno avere inizio, di norma, entro cinque giorni

naturali consecutivi dalla consegna dei disegni esecutivi, o dalle indicazioni verbali di corredo all'ordine di servizio. Vale anche, nell'ambito dei Centri di produzione, distribuzione e accumulo, quanto previsto ai punti precedenti.

2) L'esecuzione delle opere dovrà avvenire secondo un programma cronologico determinato dalla Direzione Lavori.

Gli interventi richiesti, in quanto strettamente connessi alla sicurezza e continuità dei servizi erogati ed alla rapida evasione delle richieste dei clienti sono programmabili solo in misura modesta e pertanto saranno commissionati di norma con appositi documenti consegnati a mano e/o tramite fax , e-mail. In casi d’urgenza è ammessa la comunicazione verbale e/o telefonica. Gli ordini preciseranno di volta in volta: località, tipologia dei lavori da eseguire e tempi d’inizio, L’appalto prevede anche l’obbligo di garantire il servizio di reperibilità e pronto intervento 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, di squadre dotate di mezzi necessari per interventi che rivestono carattere di urgenza.

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Luogo dei Lavori : Comuni di Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Osimo, Polverigi, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati e zone limitrofe Di norma i singoli lavori giornalieri sono consegnati nelle due sedi aziendali operative nei comuni di Osimo e Recanati.

Art. 13

PENALIZZAZIONI Qualora l'Impresa non rispetti i termini fissati all'art. 12 del presente C.S.A., verranno applicate le penali di € 100,00 al giorno per ogni ordinativo salva la facoltà di procedere secondo le previsioni di cui all’art. 30 del presente Capitolato.

Art. 14

CONDOTTA DEI LAVORI L'Impresa dovrà condurre i lavori con personale tecnico di provata capacità ed idoneo, per numero e qualità, ad eseguire i lavori cui è adibito, e con mezzi d'opera tali da poter assicurare il rispetto dei termini stabiliti. Sul luogo dei lavori l'Impresa dovrà sempre tenere un proprio rappresentante munito dei necessari poteri, al quale verranno comunicati, a tutti gli effetti, gli ordini verbali o scritti della Direzione Lavori. Tale rappresentante dovrà essere di gradimento alla Direzione Lavori la quale potrà chiederne la sostituzione, per giustificati motivi, all'impresa, che ha l'obbligo di provvedere immediatamente alla sostituzione. I lavori dovranno essere eseguiti secondo le migliori regole dell'arte ed in conformità alle prescrizioni contenute nel presente Capitolato e nel contratto od emanate, complete o meno di disegno, dalla Direzione Lavori, che potrà ordinare la demolizione ed il rifacimento di quanto non eseguito in conformità alle disposizioni contrattuali ed alle buone regole dell'arte, restando salvo il diritto dell'ASTEA s.p.a. al risarcimento dei danni. L'Impresa non potrà rifiutarsi di dare immediata esecuzione alle disposizioni ed agli ordini della Direzione Lavori, che riguardino sia il modo di esecuzione dei lavori, sia il rifiuto o la sostituzione di materiale, salvo la facoltà di fare le sue osservazioni nei modi e termini di legge (art.152 del DPR 207/2010) L'Impresa inoltre è tenuta a prendere diretti accordi con l'ASTEA s.p.a. o con le eventuali Ditte che fossero dall'ASTEA s.p.a. stessa incaricate ad eseguire particolari lavori, al fine di limitare le interferenze e rendere per quanto possibile, compatibili le rispettive attività. In caso di disaccordo l'Impresa è obbligata a seguire le prescrizioni impartite dalla Direzione Lavori. L'Impresa non avrà diritto a particolari compensi od indennizzi per gli oneri derivanti dalla presenza delle maestranze dell'ASTEA s.p.a. o di altre Ditte nell'ambito del suo cantiere che contribuiscono alla esecutività dell’opera. (Es. Lavori di riparazione tubazioni o nuovi allacciamenti) Resta ancora stabilito che i lavori di rifacimento e ripristino delle sovrastrutture stradali potranno essere direttamente eseguiti dagli Enti preposti alla sorveglianza ed alla manutenzione delle strade, da altre ditte incaricate dalla stazione appaltante, senza che per questo l'assuntore dell'appalto possa sollevare eccezione alcuna o chiedere compensi non contemplati nel presente Capitolato.

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Art. 15 RAPPRESENTANZA DELL'IMPRESA - SUO RECAPITO

L'Impresa ha l'obbligo di nominare il proprio rappresentante tecnico al quale sarà affidata la responsabilità, comunque intesa, dei lavori da eseguire. Detto rappresentante, o i suoi collaboratori, dovranno presentarsi ogni giorno presso gli Uffici della Direzione Lavori ( ubicati presso le sedi operative di Recanati e Osimo) per ricevere gli ordini e le comunicazioni riguardanti il lavoro; in caso di lavori straordinari ed imprevisti dovranno, invece, presentarsi non appena ricevuto l'invito. Il rappresentante dovrà essere persona gradita alla Direzione Lavori; l'Appaltatore dovrà perciò comunicarne il nome per iscritto all'atto dell'inizio dei lavori previsti dal contratto, unitamente a quello dei più stretti collaboratori ed attendere dalla Direzione Lavori l'accettazione. La Direzione Lavori dovrà avere la possibilità di mettersi in comunicazione in qualsiasi momento con l'Impresa. Pertanto l’impresa dovrà comunicare all’atto della consegna dei Lavori il recapito

con i relativi numeri telefonici di fax ed indirizzi email di almeno due sedi operative, ubicate nei

Comuni di Osimo e Recanati, che del personale rappresentante. Nelle sedi operative dovranno essere presenti attrezzature, macchine operatrici e materiali tali da garantire l’esecutivà di lavori di pronto intervento.

Art. 16 PIANO DELLE MISURE DI SICUREZZA

Entro 30 giorni dalla aggiudicazione e comunque prima della consegna del lavoro:,

l’Appaltatore redige e consegna alla Stazione Appaltante il piano operativo di sicurezza. Il piano sarà tempestivamente aggiornato ove si debbano eseguire lavorazioni non contemplate nel piano originario. Ogni ordinativo singolo che verrà consegnato come lavoro da realizzare, sarà corredato delle “informazioni e prescrizioni in applicazione del D. Legs.81/08

L’Appaltatore è tenuto ad osservare quanto previsto dal Piano di Sicurezza e Coordinamento redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione.

Le attività da svolgere durante l’Appalto verranno coordinate tramite apposite riunioni convocate dal Coordinatore della Sicurezza in fase d’esecuzione.

Art.17 ESPROPRI - AUTORIZZAZIONI

L'ASTEA s.p.a. provvederà, a propria cura e spese a richiedere le dovute autorizzazioni per le occupazioni relative alle opere da eseguire in proprietà degli enti Provincia, Anas, Ferrovie, Autostrade e agli espropri in proprietà privata . Relativamente alle autorizzazioni per le occupazioni nei Comuni di cui all’articolo 1 , ASTEA S.p.A. provvederà alla richiesta delle autorizzazioni solo per i lavori che interessano l’attività lavorativa per

almeno tre giorni consecutivi. Tutte le altre autoizzazioni e comunicazioni di inizio lavori saranno a carico dell’appaltatore. L'Impresa provvederà, invece, a sua cura e spese, a tutte le richieste di autorizzazioni occupazioni temporanee che si rendessero necessarie per derivazioni provvisorie, per strade di servizio, per accesso ai vari cantieri, per l'impianto dei cantieri stessi, per tutte le discariche o i depositi di materiali, per l'apertura di cave e per tutto quanto opportuno all'esecuzione dei lavori. Resta in proposito precisato che l'Impresa risponderà, sempre e direttamente, nei confronti di terzi per le sopra menzionate occupazioni, obbligandosi a sollevare l'ASTEA s.p.a. da qualsiasi responsabilità.

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Art. 18 TENUTA DELLA CONTABILITA'

L’Astea attraverso “l’ufficio della direzione dei lavori” provvederà al coordinamento, la direzione ed il controllo tecnico contabile dell’appalto. L’ufficio sarà costituito dal direttore dei lavori, da un direttore operativo e dagli assistenti tecnici acqua, gas, teleriscaldamento, elettricità e fognature. Al personale di cui sopra competono le attribuzioni di cui agli art. 148 (direttore dei lavori), art. 149(direttore operativo), art. 150 (ispettore di cantiere) del DPR 207/2010 La documentazione contabile sarà costituita dal “libretto delle misure” e dal “registro di contabilità” per la cui compilazione provvederà il direttore operativo, sulla base delle rilevazioni attuate in contraddittorio con l’impresa dagli assistenti tecnici e da questi sottoscritta. Le rilevazioni inerenti nel registro di contabilità costituiranno la base degli stati di avanzamento in relazione ai quali verranno emessi i certificati di cui al successivo art. 20. Il tutto così come previsto dal Titolo IX (contabilità dei lavori) del regolamento approvato con DPR 207/2010

Art. 19 PAGAMENTO IN ACCONTO

Al termine di ogni due mesi la stazione appaltante emetterà uno stato di avanzamento comprendente tutti i lavori eseguiti nel bimestre stesso, compresa la quota proporzionale degli oneri di sicurezza. L’importo oneri per la sicurezza è stato determinato secondo i gruppi di attività omogenei dei lavori da eseguire con coefficienti indicati dalla linee guida della regione Lombardia condivise, previo attento analisi, dall’ente committente. Il certificato di pagamento sarà emesso entro trenta giorni dal termine del mese cui i lavori si riferiscono, previa consegna alla stazione appaltante da parte dell’impresa appaltatrice di un nuovo DURC. Il pagamento del certificato di cui sopra, al netto delle ritenute dello 0.50% per infortuni, verrà effettuato a 60 gg. fine mese dalla firma del certificato di pagamento e previa presentazione di regolare fattura, senza ulteriori approvazioni.

Art. 20 CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE

Entro tre mesi dalla data di ultimazione dei lavori verrà redatto dal Direttore dei Lavori il certificato di regolare esecuzione che dovrà essere firmato per accettazione dall'Appaltatore entro 20 gg. da quando gli viene presentato. La Stazione Appaltante delibera sul certificato di regolare esecuzione, nelle domande eventuali dell'Appaltatore e sui risultati degli eventuali avvisi ai creditori entro due mesi successivi al termine per la redazione del certificato in discorso. Con l'approvazione del certificato di regolare esecuzione la Stazione Appaltante provvede allo svincolo delle garanzie prestate dall'Appaltatore per il mancato o inesatto adempimento dei lavori e provvede al pagamento della rata di saldo entro 120 (centoventi) giorni dalla data del certificato di regolare esecuzione previa verifica della regolarità delle certificazioni finali rilasciate da I.N.P.S., I.N.A.I.L. e Cassa Edile (DURC).

Art. 21

ANTICIPAZIONI All'appaltatore, in conformità delle vigenti disposizioni, non viene erogata alcuna anticipazione sull'importo contrattuale.

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Art. 22 DANNI DI FORZA MAGGIORE

Nel caso di danni causati da forza maggiore l’Appaltatore ne fa denuncia al direttore dei lavori, entro tre giorni da quello dell'evento, a pena di decadenza dal diritto al risarcimento. Appena ricevuta la denuncia, il direttore dei lavori procede, redigendone processo verbale, all'accertamento:

dello stato delle cose dopo il danno, rapportandole allo stato precedente;

delle cause dei danni, precisando l'eventuale causa di forza maggiore;

della eventuale negligenza, indicandone il responsabile;

dell'osservanza o meno delle regole dell'arte e delle prescrizioni del direttore dei lavori;

dell'eventuale omissione delle cautele necessarie a prevenire i danni.

Art. 23

OBBLIGHI ONERI E RESPONSABILITA’ DELL’APPALTATORE Oltre all'osservanza delle norme di carattere generale vigenti per l'esecuzione di lavori pubblici, sono pure a completo carico dell'Impresa gli oneri e gli obblighi speciali che di seguito si precisano: a) la ricarica degli scavi eseguiti a seguito di abbassamenti e la manutenzione delle

sovrastrutture stradali, per un periodo di anni due dalla data di esecuzione dell’intervento. Pertanto l’appaltatore rimane responsabile di eventuali danni a persone o cose che si dovessero verificare in detto periodo.

b) l'obbligo di eseguire, in qualsiasi momento ed in qualunque condizione atmosferica, opere

urgenti secondo le indicazioni della Direzione Lavori; c) tutti i provvedimenti e le cautele necessari per garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle

persone addette ai lavori e dei terzi, nonché per evitare danni alle opere ed ai beni pubblici e privati; di ogni eventuale danno a persone e a cose l'Impresa sarà unica responsabile sia penalmente che civilmente; In tal senso l'impresa stipulerà e manterrà operante a proprie spese una polizza di assicurazione di responsabilità civile stipulata con primaria compagnia di assicurazione, con massimali di importo adeguato.

d) la deviazione temporanea delle acque bianche e nere, durante il ripristino delle fognature; e) l'osservanza delle norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e regolamenti in vigore

(o che potranno intervenire nel corso d'appalto) relativi alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, all'igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, all'assunzione obbligatoria degli invalidi e reduci di guerra, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, l'invalidità e la vecchiaia, la tubercolosi, nonché per la tutele, la protezione e l'assistenza dei lavoratori. L'Impresa dovrà in ogni momento, a semplice richiesta dell'ASTEA s.p.a. dimostrare di aver provveduto a quanto sopra;

f) l'attuazione nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nei lavori costituenti oggetto del

presente Capitolato - e se Cooperative anche nei confronti dei Soci - di condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti nei contratti collettivi di lavoro vigenti nelle località e nei tempi in cui si svolgono i lavori e con le eventuali modifiche ed integrazioni che si venissero in seguito a verificare.

g) provvedere al rispetto dell'osservanza delle norme di cui ai precedenti commi anche da parte

degli eventuali sub-appaltatori, nei confronti dei loro dipendenti. Il fatto che il sub-appalto sia stato autorizzato non esime l'Impresa dalla suddetta responsabilità e ciò senza pregiudizio degli altri diritti dell'ASTEA s.p.a. Nel caso che, per inottemperanza agli obblighi derivanti dal presente paragrafo, sia intervenuta denuncia da parte del competente Ispettorato del Lavoro per inadempienza riscontrata, si procederà ad una detrazione del 20% (venti per cento) sui certificati di pagamento, a garanzia

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dell'adempimento degli obblighi di cui sopra, se i lavori saranno in corso di esecuzione; ovvero si procederà alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori saranno stati ultimati. Il pagamento all'Impresa delle somme accantonate, o della rata di saldo, sulle quali non saranno corrisposti interessi per qualsiasi titolo, sarà effettuato solo quando l'Ispettorato del Lavoro certificherà che ai dipendenti è stato corrisposto quanto loro dovuto, ovvero che la vertenza è stata risolta, e che in genere l'Impresa ha adempiuto ai propri obblighi. Per tale sospensione, o ritardo di pagamento, l'Impresa non potrà pretendere compenso alcuno;

h) la prestazione dell'assistenza medica agli operai in conformità alle norme in vigore relative alle

malattie professionali; i) l'approvvigionamento dell'energia elettrica occorrente per l'esecuzione dei lavori e per tutti gli

altri usi di cantiere, nonché la provvista dell'acqua necessaria, esclusa quella per la prova delle condotte;

k) le spese inerenti alla documentazione dell'avanzamento dei lavori e per l'accertamento di

eventuali lesioni esistenti negli immobili prima dell'inizio dei lavori stessi a mezzo di fotografie; l) la costruzione e la manutenzione delle strade di cantiere, di eventuali ponti di servizio,

passerelle, accessi, canali, derivazioni provvisorie di strade pubbliche e private, opere necessarie a mantenere la continuità dei corsi d'acqua ed in genere ogni opera provvisionale di qualsiasi specie per conservare i passaggi ed i servizi pubblici e privati compreso l'obbligo di provvedere agli eventuali spostamenti ed ai successivi riporti del materiale scavato ove ciò sia necessario per lasciare libero il transito sia veicolare che pedonale;

m) le spese e gli oneri tutti per l'occupazione di aree pubbliche o private, per i danni arrecati a

queste, per le strade di servizio, per l'impianto ed il mantenimento dei cantieri, le spese per l'attrezzatura dei cantieri, per la manutenzione, la sorveglianza, la pulizia ed il buon ordine dei cantieri stessi e relative adiacenze, per l'apertura di cave, per lo smaltimento dei materiali di risulta dagli scavi e/o demolizioni secondo le normative vigenti in materia oltre tutte le spese eventualmente necessarie per il trasporto e depositi di materiali, per opere provvisionali e per tutto quanto necessario alla buona esecuzione dei lavori;

n) le spese per la riparazione di eventuali guasti che da propri operai o mezzi fossero arrecati alle

opere, condutture e cavi sotterranei ed aerei, anche se tali guasti si manifestassero dopo l'ultimazione delle opere fino al certificato definitivo di regolare esecuzione, nonché il risarcimento dei danni che da tali guasti potessero derivare, sollevando in tal modo l'ASTEA da ogni addebito. I danni arrecati agli impianti dell'ASTEA s.p.a. verranno addebitati all'Impresa;

o) i provvedimenti necessari per l'allontanamento dagli scavi delle acque di qualsiasi natura e

provenienza e per tutta la durata del lavoro; p) la custodia diurna e notturna dei cantieri e l'approntamento di opportune segnalazioni diurne e

notturne nei tratti stradali interessati dai lavori ed in genere in ogni luogo dove potesse essere pregiudicata l'incolumità degli addetti ai lavori o di terzi nel rispetto delle normative vigenti;

q) l'approntamento e la messa in opera della segnaletica di qualunque tipo comprese le

postazioni semaforiche qualora richieste dall’ente proprietario della strada e/o dalla D.D.L.L.e per qualunque estensione atta a garantire l'osservanza delle norme del Codice della Strada, nonché in alternativa i movieri necessari per la regolamentazione della viabiltà;

r) la presenza dei canneggiatori, degli attrezzi e degli strumenti per rilievi, tracciamenti e

misurazioni relativi alle operazioni di consegna, verifica, contabilità e collaudazione dei lavori; s) l'apposizione in cantiere di tabelle con l'indicazione dei lavori secondo quanto sarà prescritto

dalla Direzione Lavori;

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t) la presentazione settimanale alla Direzione Lavori di tutte le notizie relative all'impiego della

manodopera; u) lo smontaggio dei cantieri e lo sgombero, a lavori ultimati, di ogni opera provvisoria, materiali

residui, detriti, etc.; v) l'obbligo di mettere a disposizione, su richiesta della Direzione Lavori, il personale necessario

per collaborare alla stesura dei documenti contabili; z) riconoscere all'ASTEA s.p.a., in considerazione della particolare natura del contratto, la facoltà

di sospendere i lavori, anche parzialmente, per consentire l'esecuzione di lavori da parte dell'ASTEA s.p.a. stessa, e senza che ciò costituisca motivo per riserve o richiesta di risarcimento danni di qualsiasi natura e specie.

w) la riapertura del cantiere alla viabilità solo se la stessa non presenta alcun pericolo a persone e

cose fermo restando che rimane in carico all’appaltatore eventuali danni che si dovessero verifcare.

Art. 24

RINVENIMENTI Tutti gli oggetti di pregio intrinseco ed archeologico che si rinvenissero nelle demolizioni, negli scavi e comunque nella zona dei lavori, spettano di pieno diritto alla Stazione appaltante, fatto salvo quanto possa essere di competenza dello Stato. Per quanto detto, non saranno pregiudicati i diritti spettanti per legge agli autori della scoperta.

Art. 25

INVARIABILITA’ DEI PREZZI - NUOVI PREZZI NON CONTEMPLATI NEL CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Per norma generale ed invariabile con i prezzi unitari di cui all’elenco allegato al presente Capitolato Speciale si intendono sempre compensati ogni spesa principale, provvisionale ed accessoria, ogni consumo, l’intera mano d’opera, ogni trasporto, ogni fornitura, lavorazione o magistero e ogni spesa anche per la sicurezza in genere per completare i lavori secondo quanto prescritto, nonché l’utile dell’Appaltatore. Si precisa inoltre che, per quanto riguarda il modo di esecuzione dei lavori e gli oneri a carico dell’Appaltatore, la descrizione di ogni singolo prezzo elementare riportata nell’elenco allegato al presente Capitolato Speciale è sempre da ritenere integrata con tutte le prescrizioni e particolarità riportate estesamente all’art. 33 del presente Capitolato Speciale. In ogni caso di difformità vale sempre la soluzione più favorevole per la Stazione Appaltante. Quando sia necessario eseguire una specie di lavorazione non prevista dal contratto o adoperare materiali di specie diversa o proveniente da luoghi diversi da quelli previsti dal medesimo, i nuovi prezzi delle lavorazioni o materiali si valutano: a) desumendoli dall’allegato prezzario; b) ragguagliandoli a quelli di lavorazioni consimili nel contratto; c) quando sia impossibile l’assimilazione, ricavandoli totalmente o parzialmente da nuove regolari

analisi. Le nuove analisi vanno effettuate con riferimento ai prezzi elementari di mano d’opera, materiali, noli e trasporti alla data di formulazione dell’offerta nuovi prezzi. I nuovi prezzi sono determinati in contraddittorio tra il direttore dei lavori e l’Appaltatore, ed approvati dal responsabile del procedimento. Ove comportino maggiori spese rispetto alle somme previste nel quadro economico, essi sono approvati dalla Stazione Appaltante su proposta del responsabile del procedimento prima di essere ammessi nella contabilità dei lavori.

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Tutti i nuovi prezzi sono soggetti al ribasso d’asta. Se l’appaltatore non accetta i nuovi prezzi così determinati e approvati, la Stazione Appaltante può ingiungergli l’esecuzione delle lavorazioni o la somministrazione dei materiali sulla base di detti prezzi, comunque ammessi nella contabilità; ove l’Appaltatore non iscriva riserva negli atti contabili nei modi previsti dal presente regolamento, i prezzi s’intendono definitivamente accettati.

Art. 26

PREZZI CONTRATTUALI - REVISIONE I prezzi di elenco si riferiscono a lavori interamente finiti in ogni parte a perfetta regola d'arte ed in piena rispondenza allo scopo cui sono destinati e sono comprensivi di tutti gli oneri ed alee relativi. Le indicazioni e le prescrizioni del Capitolato non possono essere interpretati nel senso che sia escluso dagli obblighi dell'Impresa ciò che non è esplicitamente espresso e che pure è necessario per la compiutezza dei lavori: i prezzi contrattuali, infatti, devono ritenersi comprensivi di tutto quanto occorra per dare i lavori compiuti a perfetta regola d'arte ed anche degli oneri non dettagliati, ma necessari all'esecuzione dei lavori, sia per quanto riguarda approvvigionamenti , trasporti (come nel caso di materiali forniti da ASTEA e da prelevare dagli appositi magazzini) immagazzinamenti ed altro, che per quanto si riferisce a lavori provvisionali ed all'approntamento delle attrezzature dei cantieri e mezzi d'opera. I prezzi, salvo le indicazioni particolari contenute nelle singole voci di elenco, sono validi in tutto il territorio dei Comuni di cui all’articolo1. Tali prezzi si intendono accettati a proprio rischio dall'Impresa che, in base a proprie valutazioni, esami ed accertamenti sui luoghi li ha giudicati, singolarmente e nel loro complesso, convenienti e tali da consentire l'offerta. Pertanto i prezzi saranno fissi ed invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità, e non suscettibili, ai sensi delle vigenti disposizioni, di revisione prezzi.

Art. 27

CONTESTAZIONI TRA LA STAZIONE APPALTANTE E L’APPALTATORE FIRMA E CONTENUTO DELLE RISERVE.

Il direttore dei lavori o l’Appaltatore comunicano al responsabile del procedimento le contestazioni insorte circa aspetti tecnici che possono influire sull’esecuzione dei lavori; il responsabile del procedimento convoca le parti entro quindici giorni dalla comunicazione e promuove in contradditorio fra loro l’esame della questione al fine di risolvere la controversia. La decisione del responsabile del procedimento è comunicata all’Appaltatore, il quale ha l’obbligo di uniformarvisi, salvo il diritto di iscrivere riserva nel registro di contabilità in occasione della sottoscrizione. Se le contestazioni riguardano fatti, il direttore dei lavori redige in contraddittorio con l’imprenditore un processo verbale delle circostanze contestate o, mancando questi, in presenza di due testimoni. In quest’ultimo caso copia del verbale è comunicata all’Appaltatore per le sue osservazioni, da presentarsi al direttore dei lavori nel termine di otto giorni dalla data del ricevimento. In mancanza di osservazioni nel termine, le risultanze del verbale si intendono definitivamente accettate. L’appaltatore, il suo rappresentante, oppure i testimoni firmano il processo verbale, che è inviato al responsabile del procedimento con le eventuali osservazioni dell’Appaltatore. Contestazioni e relativi ordini di servizio sono annotati nel giornale dei lavori. L’Appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. Le riserve devono essere iscritte a pena di decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’Appaltatore.

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In ogni caso sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Nel caso in cui l’Appaltatore non firmi il registro di contabilità è invitato a farlo entro il termine perentorio di 15 giorni e qualora persista nell’astensione o nel rifiuto, se ne fa espressa menzione nel registro. Il direttore dei lavori espone nel registro di contabilità motivate deduzioni ad ogni riserva dell’impresa entro 15 gg. dall’iscrizione delle stesse riserve. Nel caso in cui l’Appaltatore non ha firmato il registro sopra fissato, oppure lo ha fatto con riserva ma senza espletare le sue riserve nei modi e termini di cui al presente articolo, i fatti registrati si intendono definitivamente accertati. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’Appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’Appaltatore ha l’onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giorni. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive

integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto. L'importo complessivo delle riserve non

può in ogni caso essere superiore al venti per cento dell'importo contrattuale (art. 241 bis del D.Lgs.163/2006).

Art. 28 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE – ACCORDO BONARIO

La procedura per l’accordo bonario è regolamentata dall’art. 240 del D.Lgs.163/2006. Qualora nel corso dei lavori l’Appaltatore abbia iscritto negli atti contabili riserve il cui importo risulti non inferiore al 10% dell’importo contrattuale, la Stazione Appaltante nel termine di 90 gg dalla apposizione dell’ultima riserva sente l’Appaltatore sulle condizioni e i termini di un eventuale accordo. Nei successivi 60 gg. la Stazione Appaltante assume le dovute determinazioni in merito alla proposta dandone comunicazione all’Appaltatore. Qualora l’Appaltatore aderisca alla soluzione bonaria prospettata dalla Stazione Appaltante, verrà sottoscritto tra le parti verbale di accordo bonario. La sottoscrizione di detto accordo determina la definizione di ogni contestazione sino a quel momento insorta. Sulle somme riconosciute in sede di accordo bonario, sono dovuti gli interessi al tasso legale a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla sottoscrizione dell’accordo. La procedura di accordo bonario ha luogo tutte le volte che le riserve iscritte dall’Appaltatore, ulteriori e diverse rispetto a quelle precedentemente definite, raggiungono nuovamente l’importo di cui al precedente primo comma. Le controversie su diritti soggettivi, derivanti dall'esecuzione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi,forniture, concorsi di progettazione e di idee, comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimentodell'accordo bonario previsto dall’articolo 240, possono essere deferite ad arbitri, ai sensi dell’art. 241 del D.Lgs. 163/2006 Per quanto non previsto si applica la normativa di cui alla PARTE IV – CONTENZIOSO del D.Lgs. 163/2006.

Art. 29

RISOLUZIONE DEL CONTRATTO.

Quando per negligenza grave (ad esempio mancata risposta alla richiesta di pronto intervento o intervento oltre i tempi previsti, etc.) oppure per contravvenzione agli obblighi ed alle condizioni stipulate, l'Impresa appaltatrice comprometta la buona riuscita dell'opera, la Stazione appaltante invierà all'Appaltatore una relazione in cui indicherà i fatti precisi a suo carico, con invito a presentare le proprie deduzioni entro il termine di giorni 20. Decorso tale termine la stazione appaltante potrà provvedere, nei modi di legge, alla rescissione del contratto, oppure all'esecuzione d'ufficio.

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Sia nel caso di risoluzione che in quello di esecuzione d'ufficio dei lavori, l'Impresa avrà diritto al solo pagamento, con i prezzi di contratto, dei lavori eseguiti e dei materiali a piè d'opera che, ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, saranno riconosciuti idonei, fermo restando l'obbligo dell'Impresa al riconoscimento dei danni subiti dall'ASTEA s.p.a. Qualora nei confronti dell’Appaltatore sia intervenuta l’emanazione di un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di prevenzione di cui all’articolo 3, della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, ovvero sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per frodi nei riguardi della Stazione Appaltante, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori, nonché per violazione degli obblighi attinenti alla sicurezza sul lavoro, il responsabile del procedimento valuta, in relazione allo stato dei lavori e alle eventuali conseguenze nei riguardi delle finalità dell’intervento, l’opportunità di procedere alla risoluzione del contratto. Nel caso di risoluzione, l’Appaltatore ha diritto soltanto al pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, decurtato egli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto. Quando il direttore dei lavori accerta che comportamenti dell’Appaltatore concretano grave inadempimento alle obbligazioni di contratto tale da compromettere la buona riuscita dei lavori, invia al responsabile del procedimento una relazione particolareggiata, corredata dei documenti necessari, indicando la stima dei lavori eseguiti regolarmente e che devono essere accreditati all’Appaltatore. Su indicazione del responsabile del procedimento il direttore dei lavori formula la contestazione degli addebiti all'Appaltatore, assegnando un termine non inferiore a quindici giorni per la presentazione delle proprie controdeduzioni al responsabile del procedimento. Acquisitie e valutate negativamente le predettecontrodeduzioni, ovvero scaduto il termine senza che l’Appaltatore abbia risposto, la Stazione Appaltante su proposta del responsabile del procedimento dispone la risoluzione del contratto. Qualora, al di fuori dei precedenti casi, l’esecuzione dei lavori ritardi per negligenza dell’Appaltatore rispetto alle previsioni del programma, il direttore dei lavori gli assegna un termine, che, salvo i casi d’urgenza, non può essere inferiore a dieci giorni, per compiere i lavori in ritardo, e dà inoltre le prescrizioni ritenute necessarie. Il termine decorre dal giorno di ricevimento della comunicazione. Scaduto il termine assegnato, il direttore dei lavori verifica, in contraddittorio con l’Appaltatore, o, in sua mancanza, con la assistenza di due testimoni, gli effetti dell’intimazione impartita, e ne compila processo verbale da trasmettere al responsabile del procedimento. Sulla base del processo verbale, qualora l’inadempimento permanga, la Stazione Appaltante, su proposta del responsabile del procedimento, delibera la risoluzione del contratto. La Stazione Appaltante ha il diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto previo il pagamento dei lavori eseguiti e del valore dei materiali utili esistenti in cantiere oltre al decimo dell’importo delle opere non eseguite. Il decimo dell’importo delle opere non eseguite è calcolato sulla differenza tra l’importo dei quattro quinti del prezzo posto a base di gara, depurato del ribaso d’asta, e l’ammontare netto dei lavori eseguiti. L’esercizio del diritto di recesso è preceduto da formale comunicazione all’Appaltatore da darsi con un preavviso non inferiore a venti giorni, decorsi i quali la Stazione Appaltante prende in consegna i lavori ed effettua il collaudo definitivo. I materiali il cui valore è riconosciuto dalla Stazione Appaltante a norma del comma 1 sono soltanto quelli già accettati dal direttore dei lavori prima della comunicazione dello scioglimento del contratto. La Stazione Appaltante può trattenere le opere provvisionali e gli impianti che non siano in tutto o in parte asportabili ove li ritenga ancora utiizzabili. In tal caso essa corrisponde all’Appaltatore, per il valore delle opere e degli impianti non ammortizzato nel corso dei lavori eseguiti, un compenso da determinare nella minor somma fra il costo di costruzione e il valore delle opere e degli impianti al momento dello scioglimento del contratto. L’Appaltatore deve rimuovere dai magazzini e dai cantieri i materiali non accettati dal direttore dei lavori e deve mettere i predetti magazzini e cantieri a disposizione della Stazione Appaltante nel termine stabilito; in caso contrario lo sgombero è effettuato d’ufficio ed a sue spese.

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Art. 30 SPESE A CARICO DELL'IMPRESA

Sono a carico dell’Appaltatore le spese di contratto e tutti gli oneri connessi alla sua stipulazione compresi quelli tributari (spese di gara, copie, diritti di segreteria secondo le specifiche tabelle in vigore presso la Stazione Appaltante). Se al termine dei lavori il valore del contratto risulti maggiore di quello originariamente previsto è obbligo provvedere all’assolvimento dell’onere tributario mediante pagamento delle maggiori imposte dovute sulla differenza. Il pagamento della rata di saldo e lo svincolo della cauzione da parte della Stazione Appaltante sono subordinati alla dimostrazione dell'eseguito versamento delle maggiori imposte. Se al contrario al termine dei lavori il valore del contratto risulti minore di quello originariamente previsto, la Stazione Appaltante rilascia apposita dichiarazione ai fini del rimborso secondo le vigenti disposizioni fiscali delle maggiori imposte eventualmente pagate.

Art. 31 PERSONALE E ATTREZZATURA DELL'IMPRESA

REPERIBILITA’ E PRONTO INTERVENTO Per l'esecuzione dei lavori previsti dal presente Capitolato l'Impresa deve mettere a disposizione della Direzione Lavori fino ad un massimo di 15 addetti al giorno coordinati da responsabile che dovranno operare in tutti i comuni di cui all’articolo 1. I mezzi d'opera a disposizione del personale indicato saranno almeno:

- N° 4 Pale gommate con retroscavatori (Terne) di potenza non inferiore a 50 HP - N° 3 miniescavatori di massa fino a 35 q.li - N° 4 martelli demolitori - N° 2 gruppi compressori di potenza adeguata - N° 6 autocari di portata non inferiore a 10 ton dei quali almeno due dotati di grue. - N° 2 macchiari dotati di tagliasfalto. - N° 2 gruppi elettrogeni di cui uno della potenza non inferiore a 50 kW. - N° 4 costipatori - N° 1 minibetoniera - N° 6 mezzi per trasporto persone - N° 2 saldatrici per manicotti elettrosaldabili di polietilene di tipo universale - N° 1 saldatrice testa –testa per tubazioni di polietilene. - N° 2 motosaldatrici elettriche - N° 4 Postazioni semaforiche Tutte le attrezzature comunque occorrenti per la manutenzioni, e costruzioni reti acqua , gas, teleriscaldamento. L’elenco non è comunque esaustivo delle esigenze di Astea S.p.A.

Prima della consegna dei lavori l’impresa dovrà fornire un elenco sottoscritto dal proprio direttore tecnico indicante il numero minimo del personale e dei mezzi presenti nella sede operativa di cui all’ultimo comma del presente articolo, per tutta la durata del contratto. L’elenco dovrà essere approvato dal direttore dei lavori che potrà anche prescrivere all’impresa le integrazioni necessarie. La mancata consegna del documento, l’inosservanza delle prescrizioni del direttore dei lavori, o la mancata approvazione costituiscono grave inadempimento contrattuale. L'organizzazione dei lavori viene fatta per squadre operative; ogni squadra deve essere organizzata e attrezzata salvo esplicita diversa disposizione della Direzione Lavori come segue: - Lavori di scavo e rinterro per manutenzione reti

n° 2/3 Operai /autisti compreso il mezzo di trasporto corredato dell’attrezzatura necessaria allo svolgimento del servizio richiesto. n° 1 Escavatore

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n° 1 Autocarri - segnaletica adeguata sia diurna che notturna per osservare le norme del codice stradale; le squadre vengono richieste dalla Direzione Lavori senza che l'Impresa possa sollevare

obiezioni sia nel numero richiesto, sia per la durata di impiego. - Lavori per costruzione derivazioni acqua, gas, teleriscaldamento: n° 1 Operaio specializzato anche saldatore con patentino sia per saldatura elettrica che per materie plastiche. N° 2/3 Operai/autisti compreso il mezzo di trasporto corredato dell’attrezzatura necessaria n° 1 Escavatore n° 1 Autocarro - segnaletica adeguata sia diurna che notturna per osservare le norme del codice stradale;

L’impresa deve garantire il servizio di reperibilità e pronto intervento per 365 giorni l’anno durante tutte le ventiquattrore del giorno.Pertanto l’impresa ha l’obbligo di tenere un posto fisso di recapito (c.d. sede operativa) , provvisto di telefono, fax e personal computer in grado di ricevere e-mail in almeno uno dei comuni di cui all’articolo 1 con la piena disponibilità ogni giorno solare 24 ore su 24 ore di personale, mezzi e materiale adeguati con una previsione minima di due squadre tipo per “manutenzione” tale da garantire in breve tempo (massimo un’ora) ed in qualsiasi momento l’intervento richiesto dal personale ASTEA. Nel caso l’impresa utilizzi un numero di mezzi e/o personale superiore a quanto previsto nella squadra tipo, gli stessi veranno remunerati solo se espressamente richiesti dal personale di ASTEA S.p.A.. I lavori eseguiti in reperibilità verranno remunerati in economia applicando per la sola manodopera le maggiorazione previste dall’articolo 1 dell’elenco prezzi allegato.I materiali e i noli a freddo verranno remunerati secondo quanto previsto nell’elenco prezzi allegato per le quantità e prestazioni effettivamente effettuate sul luogo di intervento senza alcuna maggiorazione. Viene considerato lavoro straordinario quello al di fuori del seguente orario : 7:00 – 18:00 di tutti i giorni lavorativi oltre al sabato e giorni festivi. Resta ferma la durata massima delle prestazioni lavorative giornaliere, settimanali e multiperiodali previste dal CCNL applicato dall’impresa appaltatrice.

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CAPITOLO II°

QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI E MODALITA' DI ESECUZIONE DEI SINGOLI LAVORI.

Art. 32 QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI

Tutti i materiali da impiegare nei lavori dovranno essere di ottima qualità: l'Imprenditore non potrà usare materiali che non siano stati preventivamente riconosciuti idonei ed accettati dalla Direzione Lavori. I materiali rifiutati dovranno essere immediatamente allontanati dal cantiere a cura e spese dell'Imprenditore, il quale non potrà per tale fatto pretendere compensi o indennità di sorta. Comunque, se i materiali, i manufatti e gli apparecchi presentassero difetti di qualsiasi genere anche dopo la posa in opera, l'Imprenditore dovrà provvedere a sua cura e spese alla loro rimozione e sostituzione. In caso di inadempienza, si procederà d'ufficio a norma di quanto disposto nell'art. 136 del Dlg 163/06. In particolare, per i materiali impiegati si dovranno osservare le prescrizioni appresso riportate nonché le eventuali successive disposizioni che fossero emanate in materia: a) RR.DD. 16.11.1939:

- n. 2228 - Norme per l'accettazione dei leganti idraulici; - n. 2229 - Norme per l'esecuzione delle opere in conglomerato cementizio semplice ed armato; - n. 2232 - Norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione; - n. 2233 - Norme per l'accettazione dei materiali laterizi; - n. 2234 - Norme per l'accettazione dei materiali per pavimentazioni;

b) Legge n. 595 del 26.05.1965 e D.M. 03.06.1968, relativi alle nuove norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova dei leganti idraulici;

c) D.M. 16.06.1976 per le opere con materiali in conglomerato cementizio e cemento armato; d) R.D. 15.7.1925 e Norme UNI per l'accettazione dei materiali ferrosi;

e) Norma EN UNI 1401 - Tubi in PVC rigido per tubazioni di scarico di fluidi interrate;

f) Norma ASTM D4184/82 - Specifiche per tubazioni fognarie costruite con resine

termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV);

g) Norma UNI 10968 – Tubi in polietilene alta densità corrugato esternamente e parete liscia

interna per tubazioni di scarico fluidi interrate;

h) Norma UNI 6363 – Tubi in acciaio per condotte acqua potabile e gas metano;

i) Norma UNI 12201 – Tubi in polietilene alta densità per condotte acqua potabile interrate; l) Norme tecniche relative alle tubazioni D.M. Lavori Pubblici del 12/12/1985.

In relazione a quanto prescritto nel presente articolo, l'Impresa è obbligata a prestarsi in ogni

tempo, a richiesta della Direzione Lavori, alle prove dei materiali e delle apparecchiature impiegati

o da impiegare presso gli Istituti di prova o le fabbriche che verranno debitamente indicati.

Le spese relative ai saggi per l’esecuzione delle prove di materiali sono a totale carico dell’Impresa,

mentre le spese per gli accertamenti di laboratorio sono a carico dell’Azienda secondo quanto

disposto dagli art. 15 e 37 del Capitolato Generale e dall’art. 193 del Regolamento.

Dei campioni, il cui prelievo sarà eseguito in contraddittorio, potrà essere ordinata la conservazione

presso l'Ufficio della Direzione Lavori. Nell'eventualità che i lavori vengano temporaneamente sospesi nell'attesa di regolare certificazione di prove in corso da parte dei vari organi competenti, l'Imprenditore non potrà accampare alcun diritto o pretendere indennizzi di sorta, ma solamente richiedere, nel caso che il tempo di attesa risulti considerevole, una proroga sul tempo di ultimazione dei lavori, la cui concessione è ad insindacabile giudizio dell'Azienda. Le principali caratteristiche dei materiali da adottare dovranno essere quelle indicate al successivo articolo 25.

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ART. 33 - PRESCRIZIONI RELATIVE AI MATERIALI

a) Materiali per opere murarie

01 - Acqua: l'acqua per l'esecuzione dei lavori e per le prove delle tubazioni dovrà essere limpida, dolce, priva di sostanze organiche e materie terrose, non contenere cloruri e solfati in percentuali dannose e non essere aggressiva.

02 - Leganti idraulici dovranno corrispondere alle Norme C.N.R. per l'accettazione dei leganti idraulici - edizioni 1952 e 1961, alle Norme C.N.R. per l'accettazione delle pozzolane e dei materiali a comportamento pozzolanico - edizione 1952, nonché alle norme di cui al R.D. 16.11.1939, n. 2231 sui requisiti di accettazione delle calci, alle norme di cui al R.D. 16.11.1939, n. 2228 sui requisiti di accettazione dei leganti idraulici e alle norme del D.M. 03.06.1968 (Requisiti di accettazione e modalità di prova dei cementi). I materiali dovranno essere conservati in magazzini coperti su tavolati in legno ben riparati dall'umidità e dovranno trovarsi al momento dell'uso in perfetto stato di conservazione.

03 - Pietra naturale, ghiaia, pietrisco e sabbia: per la composizione di malte e calcestruzzi dovranno provenire esclusivamente da cave idonee e preventivamente accettate dalla D.L. . Gli elementi dovranno essere non gelivi, privi di parti friabili, polverulente o terrose e di sostanze comunque nocive ai conglomerati. Il pietrisco dovrà essere in pezzi di grossezza pressoché uniforme, con i lati compresi fra cm 1 e 5 per le murature di calcestruzzo ordinario di spessore superiore a cm 20. Per le opere in c.a. s’impiegherà pietrischetto o ghiaia di dimensioni appropriate agli spessori dei getti e all'ingombro delle armature. La sabbia non dovrà avere grani di dimensioni superiori a mm 5. Per i calcestruzzi si adotterà sabbia con prevalenza di grani grossi e medi. Per la formazione delle malte per intonaci la sabbia dovrà essere passata al setaccio con fori circolari di mm 2. La D.L. potrà peraltro in ogni caso dare specifiche prescrizioni sulla granulometria degli inerti senza che per ciò l'Impresa possa pretendere particolari compensi.

04 - Laterizi: i laterizi da impiegare per lavori di qualsiasi genere dovranno corrispondere alle norme per l'accettazione di cui al R.D. 16.11.1939, n. 2233 ed alle norme UNI vigenti. I mattoni pieni per uso corrente dovranno essere parallelepipedi, di lunghezza doppia della larghezza (salvo diverse proporzioni dipendenti dall'uso locale), di misure e caratteristiche costanti; dovranno presentare, sia all'asciutto che dopo prolungata immersione nell'acqua, una resistenza alla compressione non inferiore a 100 kg/cmq. I mattoni forati, le volterrane ed i tavelloni dovranno presentare una resistenza alla compressione di almeno 16 kg/cmq di superficie totale compressa.

05 - Manufatti di cemento: tubi, pozzetti, cassette, botole, moduli, ecc. dovranno essere fabbricati con apposite forme tali da non presentare sbavature o screpolature, d'impasto idoneo rispetto all'uso, saranno muniti di sagomatura tale da poter consentire l'accoppiamento in serie.

06 - Materiali ferrosi: i materiali ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature, brecciature, paglie o da qualsiasi altro difetto (apparente o latente) di fusione, laminazione, trafilatura, fucinatura e simili. Essi dovranno rispondere a tutte le condizioni previste dal D.M. 29.02.1908, modificato dal R.D. 15.07.1925, ed alle norme UNI vigenti. Inoltre dovranno presentare, a seconda della loro qualità, i requisiti che seguono.

a) Ferro: il ferro comune dovrà essere di prima qualità, eminentemente duttile e tenace e di marcatissima struttura fibrosa. Esso dovrà essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo di screpolature, e di altre soluzioni di continuità.

b) Acciaio trafilato o laminato: tale acciaio, nelle varietà dolce (cosiddetto ferro omogeneo), semiduro e duro, dovrà essere privo di difetti, di screpolature e di altre soluzioni di continuità. In particolare dovrà essere saldabile e alla rottura dovrà presentare struttura lucente e finemente granulare.

c) Acciaio fuso in getti: l'acciaio in getti per profilati di acciaio e lamiere per opere di carpenteria dovranno essere fabbricati con acciaio avente qualità non inferiore al tipo FE 38/B, semi-calmato UNI 7070/72, secondo profili, dimensioni e tolleranze riportate nella norma UNI 3897. Per la zincatura dovranno essere rispettate le prescrizioni della norma UNI 5744-66 (Lamiere sottili di acciaio non legato, zincato per immersione a caldo: qualità o tolleranze). Tutti i materiali saranno conformi alle norme di cui alla

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legge 5.11.1971, n. 1086 ed alle prescrizioni tecniche di cui al D.M. 16.06.1976; in mancanza, saranno accettate le norme ACAI-CNR- 10011-10012 del 1972. L'acciaio tondo sagomato ad alta resistenza per cemento armato del tipo Fe B 44K dovrà avere le caratteristiche e le modalità di impiego degli acciai ad aderenza migliorata dettate dalle vigenti leggi e norme riguardanti l'esecuzione delle strutture in conglomerato cementizio armato. L'acciaio armonico per c.a.p. dovrà avere le seguenti caratteristiche: fptk 170 Kg/mmq ed fp (0,2)K 145 kg/mmq. Elettrodi: classe 4^/B (UNI 5132) corrispondenti al V gruppo B NUFE. Filo per saldature: MAG in acciaio al carbone 37+42.

d) - Ghisa: la ghisa dovrà essere di prima qualità e di seconda fusione, dolce, tenace, leggermente malleabile, facilmente lavorabile con la lima e con lo scalpello; di frattura grigia finemente granosa e perfettamente omogenea, esente da screpolature, vene, bolle, sbavature, asperità ed altri difetti tali da menomarne la resistenza. Dovrà essere inoltre perfettamente modellata. E' assolutamente escluso l'impiego di ghise fosforose.

e) Metalli vari: il piombo, lo zinco, lo stagno, il rame e tutti gli altri metalli o leghe metalliche da impiegare nelle costruzioni devono essere delle migliori qualità, ben fusi o laminati a seconda della specie di lavori a cui sono destinati e scevri da ogni impurità o difetto che ne vizi la forma o n’alteri la resistenza o la durata.

07 - Legnami:

i legnami di qualunque essenza, da impiegare in opere stabili o provvisorie, dovranno rispondere a

tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30.10.1912 ed alle norme UNI vigenti; essi saranno della

migliore qualità nell'ambito della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili

con l'uso a cui sono destinati. Il tavolame dovrà essere ricavato da travi già dritte affinché le

fibre non vengano tagliate dalla sega e si ritirino nelle connessure.

b) Materiali per lavori stradali

01 - Pietrisco, pietrischetto, graniglia: oltre ad avere le caratteristiche riportate precedentemente al paragrafo “a) Materiali per opere murarie” dovranno essere formati da elementi aventi più facce a spigoli vivi di grossezza pressoché uniforme, con le seguenti pezzature: pietrisco da mm 40 a 71, per massicciate all’acqua cilindrate; pietrisco da mm 25 a 40 per l’esecuzione di ricariche di massicciate; pietrischetto da mm 15 a 25 oppure da mm 10 a 15 rispettivamente per l’esecuzione di ricariche di massicciata e per conglomerati bituminosi; graniglia da mm 5 a 10 oppure da mm 2 a 5 rispettivamente per conglomerati bituminosi e tappeti bitumati.

02 - Ghiaia vagliata: dovrà provenire (tout-venant) da cave fluviali ed essere costituita da un miscuglio di sabbia e ghiaia derivanti da rocce non gelive, di natura compattata e resistente, con esclusione di qualsiasi materiale eterogeneo o comunque dannoso per l'impiego a cui è destinato. Dovrà inoltre risultare ben assortita nei suoi componenti con esclusione degli elementi litici non passanti al vaglio di mm 25 e con percentuale di sabbia compresa tra il 40% ed il 60% in volume del miscuglio.

03 - Sabbia o sabbione: per rinterrare le tubazioni dovrà essere viva e provenire esclusivamente da cave idonee e preventivamente accettate dalla D.L. . Gli elementi dovranno essere non gelivi, privi di parti friabili, polverulente, terrose, argillose, essente da salsedine o da sostanze organiche. La qualità dovrà essere prevalentemente silicea, di grana omogenea, stridente al tatto ed avere un’umidità compatibile con l'impiego a cui è destinata. La D.L. si riserva insindacabilmente l'accettazione o meno del materiale prima della sua posa in opera.

04 - Stabilizzato calcareo o materiale arido: dovrà provenire esclusivamente da cave idonee e preventivamente accettate dalla D.L. . Deve essere ricavato per frantumazione da pietre e rocce calcaree sane , dure, resistenti, compatte, non friabili, non gelive, non marnose, non alterabili; deve comunque essere scevro da sostanze terrose, da salsedine, da residui argillosi. La granulometria dovrà essere tale da dare la minima percentuale di vuoti e garantire un buon potere legante. Di norma si prescriverà l'uso di stabilizzato di granulometria medio/piccola, comunque la dimensione massima degli aggregati non dovrà superare i cm 4. La D.L. potrà peraltro in ogni caso dare specifiche prescrizioni sulla granulometria degli inerti senza che per ciò l'Impresa possa pretendere particolari compensi.

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05 - Misto cementato: dovrà essere realizzato con impasto di cemento, dosato secondo le indicazioni della D.L. , con sabbia e pietrisco oppure stabilizzato calcareo, bagnato col quantitativo di acqua strettamente necessario a far sì che gli ingredienti risultino ben miscelati. La D.L. potrà peraltro in ogni caso dare specifiche prescrizioni sulla granulometria degli inerti e sulle esatte modalità di realizzazione dell’impasto senza che per ciò l'Impresa possa pretendere particolari compensi.

06 - Pietre naturali: dovranno in genere provenire da cave di rocce non gelive, di natura compatta e resistente (con esclusione del "cappellaccio" di cava e dei massi "erratici"), dovranno risultare di composizione omogenea, essere esenti da intercessioni di corpi estranei, da piani di sfaldamento, da venature e da screpolature; inoltre, dovranno avere dimensioni e lavorazioni adatte al loro particolare impiego e corrispondere alle caratteristiche prescritte dalle rispettive voci di Elenco prezzi. In particolare: - i cubetti di porfido per pavimentazioni stradali o di marciapiedi dovranno corrispondere alle norme del C.N.R. edizione 1954 e successivi aggiornamenti; - le pietre da taglio per lastricati, cordonate, pezzi speciali, ecc. dovranno provenire dalle migliori cave nazionali, essere di perfetta lavorabilità e corrispondere alle particolari prescrizioni esecutive che saranno impartite, caso per caso, dalla D.L. , la quale si riserva il diritto di contrassegnare, nelle parti a vista, gli elementi da scartare, anche se già posti in opera, senza che per questo l'Imprenditore possa reclamare indennizzo alcuno.

07 - Bitumi ed emulsioni bituminose: dovranno soddisfare i requisiti stabiliti nelle corrispondenti "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali" Caratteristiche per l'accettazione Norme tecniche C.N.R. n. 68/1978; Norme per l'accettazione delle emulsioni bituminose per usi stradali. Norme tecniche C.N.R. n. 3/1958.

c) Materiali per fognature:

01 - Tubi e pezzi speciali in PVC per condotte a gravità: i tubi e i pezzi speciali in PVC dovranno essere idonei al trasporto di acqua reflua conformemente alle prescrizioni della circolare 102 del 2.12.1978 del Ministero della Sanità.

I tubi saranno ricavati per estrusione e dovranno essere esenti da qualsiasi difetto e

corrispondere alle prescrizioni di qualità, fabbricazione e prove delle norme EN UNI 1401. I tubi

dovranno essere contrassegnati dal marchio di conformità I.I.P. dell'Ente Nazionale Italiano di

Unificazione (UNI), gestito dall'Istituto Italiano dei Plastici. I pezzi speciali (curve, manicotti, TE,

riduzioni, , ecc) in PVC devono assicurare almeno le stesse prestazioni garantite dal tubo sulla

quale saranno inseriti. La configurazione geometrica dei pezzi speciali deve corrispondere: per

gli spessori ai calcoli di dimensionamento; per i diametri di estremità a quelli dei tubi di

corrispondente diametro nominale. La fornitura delle tubazioni dovrà essere accompagnata dai

certificati di prova indicati dalle norme UNI e da quelli di tenuta idraulica rilasciati dalla casa

costruttrice.

02 - Tubi e pezzi speciali in polietilene per condotte a gravità:

i tubi e i pezzi speciali in polietilene ad alta densità (PEAD) dovranno essere coestrusi a doppia

parete, liscia internamente di colore bianco e corrugata esternamente di colore nero, per

condotte di scarico interrate non in pressione, con classe di rigidità anulare SN 4 (4kN/mq) o

SN 8 (8kN/mq), secondo le indicazioni della D.L. , in conformità alla norma Europea UNI 10968

tipo B certificato dal marchio 'IP' rilasciato dall'IIP (Istituto Italiano dei Plastici) , controllato

secondo gli standard ISO. La giunzione sarà effettuata mediante kit composto da un manicotto

in PEAD ottenuto per stampaggio ad iniezione per collegamento di condotte di scarico interrate

prodotte in conformità alla norma UNI 10968 tipo B, e da due guarnizioni monolabbro in EPDM

ottenute per stampaggio ad iniezione, conforme alla norma Europea EN 681-1, oppure

mediante saldatura a testa. Il tubo dovrà recare le marcature previste secondo la norma UNI

10968. I pezzi speciali (curve, manicotti, TE, riduzioni, , ecc) in PEAD devono assicurare

almeno le stesse prestazioni garantite dal tubo sulla quale saranno inseriti. La configurazione

geometrica dei pezzi speciali deve corrispondere: per gli spessori ai calcoli di

dimensionamento; per i diametri di estremità a quelli dei tubi di corrispondente diametro

nominale. La fornitura delle tubazioni dovrà essere accompagnata dai certificati di prova

indicati dalle norme UNI e da quelli di tenuta idraulica rilasciati dalla casa costruttrice.

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03 - Tubi e pezzi speciali in polietilene PEAD per fluidi in pressione: dovranno essere fabbricati per estrusione con resine derivate dalla polimerizzazione dell'etilene opportunamente stabilizzato con nero-fumo (2% in massa). Valore della tensione al punto di snervamento: 15 Kg/mmq. Il suddetto materiale sarà comunque conforme alle norme UNI 12201 per tubi ad alta densità. Pressione di esercizio PN 6. I tubi dovranno essere contrassegnati dal marchio di conformità I.I.P. dell'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), gestito dall'Istituto Italiano dei Plastici. I pezzi speciali (curve, manicotti, TE, riduzioni, , ecc) in PEAD devono assicurare almeno le stesse prestazioni garantite dal tubo e, in particolar modo, avere una classe PN uguale o superiore a quella della tubazione sulla quale saranno inseriti. La configurazione geometrica dei pezzi speciali deve corrispondere: per gli spessori ai calcoli di dimensionamento; per i diametri di estremità a quelli dei tubi di corrispondente diametro nominale, essi potranno essere di tipo per saldatura di testa, elettrosaldabili o meccanico a compressione. La fornitura delle tubazioni dovrà essere accompagnata dai certificati di prova indicati dalle norme UNI e da quelli di tenuta idraulica rilasciati dalla casa costruttrice.

04 - Tubi e pezzi speciali in resina termoindurente rinforzati con fibre di vetro (PRFV) per

condotte a gravità: i tubi e i pezzi speciali in resina termoindurente rinforzata con fibre di vetro (PRFV) devono essere costruiti con i prodotti idonei per il convogliamento di acque reflue. Le tubazioni dovranno essere conformi alle norme UNI 9032-9033 di classe "C", tubo in aggregato, ottenuto per avvolgimento ("Filament Winding"), nel quale, oltre alle fibre di vetro di rinforzo, nella parete è incorporata una certa quantità di sabbia. Per tutte le caratteristiche dimensionali (diametri, spessori, lunghezze) e rispettive tolleranze, se non diversamente specificato nel presente capitolato, valgono quanto stabilito nella norma UNI 9032. Le tubazioni devono essere verificate secondo le prescrizioni delle standard AWWA C950-95 e AWWA Manual M45, utilizzando i coefficienti di sicurezza previsti nelle norme UNI 9032 e ipotizzando comunque una depressione massima di 0.5 Bar anche se le condizioni di progetto non prevedono il funzionamento sino a tale valore di depressione. I tubi della classe "C" così come definita dalla norma Uni 9032, devono essere tubi monoparete rinforzati con fibre di vetro prodotti su mandrino interno per avvolgimento di fili continui (e con l'aggiunta d’inerti silicei incorporati nel solo strato meccanico resistente per la sola classe "C"). In nessun caso sono ammessi rinforzi strutturali localizzati. Tutti i manufatti nell'impiego acquedottistico dovranno essere sottoposti ad un trattamento di post-polimerizzazione. La parete delle tubazioni prodotte su mandrino per avvolgimento di fili dovrà essere costituita da tre strati, perfettamente aderenti uno all'altro, che formano un unico elemento strutturale. Deve essere costituito da filamenti continui di vetro (roving) di vetro "E", impregnati di resina, avvolti elicoidalmente (tecnologia "Filament Winding") in lamine di uniforme spessore e densità, secondo angolazioni predeterminate, tali da garantire caratteristiche meccaniche circonferenziali ed assiali conformi alle esigenze progettuali (comunque non superiore a 60°) per tutto lo spessore meccanico resistente della parete del tubo pari a 5 KN/mq. Questo strato, quando è polimerizzato, dovrà essere privo di difetti di lavorazione, nei limiti di quanto specificato dalle prescrizioni del collaudo a vista e secondo le normative UNI 9032-9033. I tubi inoltre devono essere dimensionati in modo che nelle condizioni d’esercizio si abbia un coefficiente di sicurezza di almeno 2 al collasso della sezione trasversale per instabilità elastica. La designazione del singolo tubo in PRFV deve comprendere come minimo: il diametro nominale DN; rigidezza specifica trasversale; data di produzione; marchio di fabbrica. Nella giunzione a bicchiere, un’estremità del tubo, deve avere l'apposita scanalatura per l'alloggiamento dell'anello elastomerico di tenuta. La giunzione polimerizzata deve essere realizzata mediante accoppiamento maschio - femmina o di testa, riportando sulla parte esterna della giunzione uno strato di vetroresina tale da garantire alla giunzione le stesse caratteristiche meccaniche e di tenuta del corpo della tubazione. Le guarnizioni elastomeriche ad anello toroidale devono essere in gomma sintetica (EPDM,) con durezza Shore A compresa fra 65 e 70. I pezzi speciali (curve, diramazioni a TE, riduzioni, raccordi, ecc) in PRFV devono assicurare almeno le stesse prestazioni garantite dal tubo e, in particolar modo, avere una classe (PN) uguale o superiore a quella della tubazione sulla quale saranno inseriti. La configurazione geometrica dei pezzi speciali deve corrispondere: per gli spessori ai calcoli di dimensionamento; per i diametri di estremità a quelli dei tubi di corrispondente diametro nominale. La fornitura delle tubazioni dovrà essere accompagnata dai certificati di prova indicati dalle norme UNI e da quelli di tenuta idraulica rilasciati dalla casa costruttrice.

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05 - Tubi comuni in cemento senza bicchiere: i tubi in calcestruzzo di cemento per condotti devono essere di spessore e lunghezza costante, rettilinei, ben stagionati e compatti, con la superficie interna liscia e di sufficiente impermeabilità. I bordi e la superficie devono essere privi di rotture, scheggiature e screpolature. Il calcestruzzo impiegato per la confezione deve essere assimilato alla categoria R'bk 200. L'armatura metallica sarà tale da garantire la più assoluta sicurezza per le condizioni di impiego della tubazione.

06 - Chiusini e griglie in ghisa: devono essere di produzione di primarie ditte e di tipo preventivamente approvato dalla D.L. .La ghisa deve essere priva di qualsiasi difetto di fusione che possa menomare la resistenza e l'uso. Le caratteristiche di finitura devono essere accurate. Il coperchio dei chiusini deve portare l'indicazione “FOGNATURA”.

07 - Scatolari prefabbricati in calcestruzzo armato: devono essere altamente resistenti ai solfuri, turbo vibro compressi a sezione interna rettangolare o quadrata, con armatura idonea e sistema di giunzione. I manufatti dovranno essere costruiti in conformità alle Norme DIN per carichi stradali di prima categoria con ricoprimento minimo di cm 50 e massimo di cm 120 dall’estradosso superiore.

08 - Altri materiali: eventuali materiali, apparecchiature, pezzi speciali e simili non contemplati nel presente articolo, che fosse necessario porre in opera, dovranno essere della qualità migliore presente sul mercato e dei tipi attualmente in uso presso l’Azienda; essi comunque dovranno essere ritenuti idonei a giudizio insindacabile della Direzione Lavori.

d) Materiali per gasdotti e acquedotti: 01 - Tubi e pezzi speciali in acciaio per gas:

i tubi con estremità per saldatura di testa saranno di acciaio non legato e conformi al Decreto del

Ministero degli Interni del 24.11.1984. I tubi saranno eseguiti secondo la norma UNI 6363 in acciaio

Fe 35 fino al De 219,1 mm ed in acciaio Fe 42 De 273 mm per diametri superiori. I tubi per gas

saranno forniti grezzi all'interno ed avranno all'esterno un rivestimento del tipo "pesante", costituito

come quelli per le tubazioni idriche. La fornitura delle tubazioni dovrà essere accompagnata dai

certificati di prova indicati dalle norme UNI vigenti, rilasciati dalla casa costruttrice. Le curve usate

nei cambiamenti di direzione saranno di tipo stampato a 90° - serie ISO - DIMA 35 raggio = 1,5, per

saldature di testa.

02 - Tubi e pezzi speciali in acciaio per acquedotti:

i tubi di acciaio con estremità per saldatura a bicchiere possono essere di due tipi: senza saldature

o saldati. I tubi saldati, prima della loro accettazione, dovranno essere sottoposti nell'officina della

fabbrica produttrice alle prove di pressione interna o comportamento del materiale a trazione

(osservando scrupolosamente le modalità prescritte nelle norme UNI 6363/84) ed alle prove di

schiacciamento o comportamento del materiale a flessione: a cura della Ditta produttrice dei tubi

dovrà essere rilasciato un certificato attestante le prove effettuate. Per i tubi senza saldature

valgono le stesse norme UNI 6363/84; anche per questi tubi debbono essere effettuate in officina

le prove di cui sopra. Qualora la Direzione Lavori intenda partecipare a prove di collaudo in officina

dei tubi di qualsiasi tipo, dei pezzi speciali e degli organi di manovra, tutte le relative spese

rimarranno a carico dell'Appaltatore. Le pareti in acciaio dovranno essere bitumate internamente

con emulsione bituminosa. La protezione esterna sarà assicurata da un rivestimento bituminoso

tipo "pesante". Tale rivestimento esterno verrà realizzato applicando sui tubi una pellicola di bitume

ed uno strato protettivo isolante di adeguato spessore di miscela bituminosa; l'armatura sarà

costituita da due strati, l'uno di feltro e l'altro di tessuto di vetro, impregnati con la stessa miscela

bituminosa; alla fine verrà applicata una finitura con latte di calce. Il rivestimento deve assicurare

un’adeguata resistenza elettrica in ogni punto e risultare elettricamente continuo; a tale fine

l'Appaltatore dovrà effettuare completo controllo mediante apposito detector tarato a 12.000 volt,

provvedendo a sua cura e spese ad integrare in opera il rivestimento dove necessario; resta ferma

la facoltà del personale incaricato dalla Stazione Appaltante di effettuare direttamente misure

elettriche del rivestimento anche con proprie apparecchiature. La fornitura delle tubazioni dovrà

essere accompagnata dai certificati di prova indicati dalle norme UNI e da quelli di tenuta idraulica

rilasciati dalla casa costruttrice. Le curve usate nei cambiamenti di direzione saranno di tipo

stampato a 90° - serie ISO - DIMA 35 raggio = 1,5, per saldature di testa.

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03 - Tubi di polietilene alta densità (PEAD) per acquedotti PN 25: dovranno essere fabbricati per estrusione con resine derivate dalla polimerizzazione dell'etilene opportunamente stabilizzato con nero-fumo (2% in massa). Valore della tensione al punto di snervamento: 15 Kg/mmq. Il suddetto materiale sarà comunque conforme alle norme UNI 12201 per tubi ad alta densità. Pressione di esercizio PN 25. I tubi dovranno essere contrassegnati dal marchio di conformità I.I.P. dell'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), gestito dall'Istituto Italiano dei Plastici. I pezzi speciali (curve, manicotti, TE, riduzioni, , ecc) in PEAD devono assicurare almeno le stesse prestazioni garantite dal tubo e, in particolar modo, avere una classe PN uguale o superiore a quella della tubazione sulla quale saranno inseriti. La configurazione geometrica dei pezzi speciali deve corrispondere: per gli spessori ai calcoli di dimensionamento; per i diametri di estremità a quelli dei tubi di corrispondente diametro nominale, essi potranno essere di tipo per saldatura di testa, elettrosaldabili o meccanico a compressione. La fornitura delle tubazioni dovrà essere accompagnata dai certificati di prova indicati dalle norme UNI e da quelli di tenuta idraulica rilasciati dalla casa costruttrice.

04 - Saracinesche: le saracinesche saranno delle migliori qualità, di accuratissima lavorazione, a vite interna, dei tipi adottati attualmente dall'ASTEA (Ditte PONT A MOUSSON; KSB; HAWLE; ERHARD; ecc.). Il corpo sarà ovale, per acqua fredda, in ghisa sferoidale a tenuta primaria ottenuta per compressione elastica fra un cuneo gommato a profilo curvilineo con sezione ad "X" ed una sede a generatrici rettilinee. Tenuta della testata mediante collegamento privo di bulloneria o con bulloneria protetta da corrosione con materiale sigillante. Tenuta secondaria sull'albero mediante pacchetto di o-rings in alloggiamento di nylon sostituibile in esercizio con valvola aperta. Corpo, cappello e nucleo dell'otturatore in ghisa sferoidale GS ISO 500.7; albero e bulloneria (se presente) in acciaio inox AISI 316. Madrevite in bronzo alluminoso. Trattamento integrale con smalto epossidico atossico, spessore 150 micron con posa elettrostatica. Foratura flangie UNI 2223/29 PN 16 (o PN 10 se da accoppiare a vecchie flangie già interrate ed aventi questa foratura). Complete di volantino di manovra. Durante le prove le saracinesche non dovranno presentare perdite e trasudamenti. Le saracinesche manomesse per interventi resisi necessari in seguito alle prove di collaudo dovranno essere rimontate e rese funzionanti a spese dell'Impresa.

06 - Valvole a farfalla: le valvole saranno delle migliori qualità, di accuratissima lavorazione, dei tipi adottati attualmente dall'ASTEA (Ditte PONT A MOUSSON; VAG; WITZEL; ERHARD; ecc.). Il corpo sarà in ghisa sferoidale, componenti in plastica e gomma a contatto con l'acqua potabile conformi alle prescrizioni della circolare 102 del 2.12.1978 del Ministero della Sanità. Tenuta primaria a mezzo otturatore a farfalla in acciaio inox o in ghisa sferoidale per interferenza tra il profilo metallico dell'otturatore e la sede della valvola rivestita in elastomero. Flangie di raccordo dimensionate e forate secondo norme UNI 2277/78. Albero di manovra in acciaio inox senza premistoppa, albero otturatore in acciaio inox in due pezzi guidati da bronzine e completi di anelli o-ring di tenuta. Trattamento integrale con resina vinilica o smalto epossidico, sp. minimo 150 micron. Riduttore di sforzo calcolato e dimensionato in modo idoneo a consentire con facilità la manovra sia manuale che mediante attuatore per la massima pressione differenziale di progetto. Scatola del riduttore a tenuta e completa di idoneo grasso di protezione e lubrificazione del sistema di trasmissione. Pressione di esercizio: 16 bar.

07 - Valvole a sfera: le valvole saranno di tipo adatto all'interramento, delle migliori qualità, di accurata lavorazione, ad otturatore sferico rotante PN 16 posto fra due seggi di materiale sintetico, dei tipi adottati attualmente dall'ASTEA (Ditte TORMENE; PERAR; ecc.). Il corpo sarà in acciaio secondo le norme UNI, con estremità predisposte per la saldatura di testa; dovrà essere previsto un seggio per assicurare la tenuta in tutte le condizioni, sia con valvola sotto pressione che sotto vuoto; il materiale impiegato sarà il PTFE. Tale materiale sarà usato anche per le guarnizioni dello stelo, il quale dovrà presentare un’elevata finitura superficiale, tale da permettere alla zona del premistoppa di mantenere al 100% la sua integrità di tenuta verso l'atmosfera. Le valvole dovranno essere sottoposte alle prove idrauliche di tenuta ad una pressione di almeno 1,5 volte la pressione massima di esercizio della condotta.

08 - Giunti dielettrici e di dilatazione o smontaggio: i giunti speciali che verranno richiesti all'Impresa dovranno essere costruiti secondo i tipi che indicherà la D.L. . Le lavorazioni dovranno essere particolarmente curate in modo da consentire il

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perfetto funzionamento dei giunti stessi ed assicurare che venga pienamente assolta la funzione a cui sono destinati. Tali giunti dovranno essere forniti nelle loro confezioni originali. I giunti di dilatazione o di smontaggio dovranno essere dotati di tiranti passanti adatti a reggere la spinta di fondo alla massima pressione di esercizio. Le flangie saranno in acciaio al carbonio conformi alle norme UNI 2223/29. Soffietto e tiranti in acciaio inox AISI 316.

09 - Materiali per gli impianti di derivazione di utenza: nelle relative voci dell'elenco prezzi sono riportate le modalità di esecuzione di prese stradali e di derivazioni di utenza. I materiali da impiegare per queste derivazioni dovranno essere di comprovata idoneità e dei tipi attualmente in uso presso l‘ASTEA; pertanto, prima dell'impiego tali materiali dovranno essere verificati presso l'officina dell'Azienda stessa.

10 - Elettrodi: dovranno avere caratteristiche fisico chimiche compatibili con quelle del materiale da saldare affinché fra il materiale base ed il materiale da apporto non vengano a crearsi autotensioni o altri difetti. Il rivestimento degli elettrodi dovrà assicurare l'integrità e l'omogeneità del cordone di saldatura in relazione ai tipi di materiali ed alle condizioni esecutive. In ogni caso il rivestimento dovrà assicurare, che non si formino, nel modo più assoluto, cricche, inclusioni di scorie, soffiature, bruciature od altro che possa limitare in qualche modo la qualità della saldatura.

11 -Pezzi speciali in ghisa sferoidale: I pezzi speciali dovranno essere completi di guarnizioni, contro flangia e bulloni per ogni bicchiere. Le diramazioni flangiate saranno forate secondo le norme UNI per PN10.

12 -Chiusini in ghisa: devono essere di produzione di primarie ditte e di tipo preventivamente approvato dalla D.L. .La ghisa deve essere priva di qualsiasi difetto di fusione che possa menomare la resistenza e l'uso. Le caratteristiche di finitura devono essere accurate. Il coperchio dei chiusini deve portare l'indicazione “ACQUEDOTTO” o “GASDOTTO”.

13 -Bulloni:

i bulloni da usare nelle giunzioni a flangia dovranno essere in acciaio INOX, dovranno avere

dimensioni corrispondenti a quelle indicate nei listini di cui ai punti precedenti, in relazione al

diametro delle tubazioni per le quali saranno usati.

14 -Gomma telata:

la gomma telata per le giunzioni a flangia dovrà essere costituita da materiale di ottima qualità e

riconosciuta idonea a giudizio della D.L. , che si riserva la facoltà di sottoporla ad adeguate prove

di laboratorio. Avrà lo spessore di mm 3, con un’inserzione di tela a superficie ruvide.

15 - Bulloni:

i bulloni da usare nelle giunzioni a flangia, oltre a rispondere alle prescrizioni per i materiali ferrosi,

dovranno avere dimensioni corrispondenti a quelle indicate nei listini di cui ai punti precedenti, in

relazione al diametro delle tubazioni per le quali saranno usati.

16 - Bitumi e catrami: i bitumi e catrami impiegati per il ripristino dello strato isolante, in corrispondenza dei pezzi lavorati per i quali si chiede il ripristino, dovranno corrispondere ai requisiti stabiliti dalle relative norme in materia; in particolare non dovranno rammollire in modo apprezzabile a seguito di prolungata esposizione ai raggi solari nel periodo estivo.

17 - Tessuto di lana di vetro:

il tessuto di lana di vetro (H=30 cm) da utilizzare nella fasciatura dei pezzi lavorati, dovrà essere

formato da fili sottilissimi, tessuti in modo tale da assicurare contemporaneamente un sicuro

supporto per il bitume, un buon isolamento ed una conveniente resistenza a sollecitazioni

meccaniche.

18 - Flangie piane da saldare:

le flangie piane da saldare alle tubazioni, che servono essenzialmente per l'inserimento degli

apparecchi idraulici di linea, dovranno essere in acciaio UNI 3986 Aq. 42, forgiate a stampo, piane,

tornite internamente ed esternamente sulla superficie di contatto; dovranno essere inoltre adatte

anche per la saldatura a sovrapposizione o, se richiesto dalla D.L. , con risvolto interno tornito per

l'incasso nella tubazione stessa. La foratura dovrà rispondere alle norme UNI 2277-2278 e del PN

uguale agli apparecchi idraulici da accoppiare; sarà cura dell'Impresa, pertanto, precisare al

momento dell'ordinazione la pressione nominale e verificare successivamente la rispondenza delle

forature.

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ART. 34 - Categoria A: SCAVI, DEMOLIZIONI, RINTERRI

Gli scavi necessari per la posa, manutenzione o riparazione delle tubazioni e degli allacci e per la

formazione dei manufatti per l’estensione o il rinnovo di rete, verranno eseguiti secondo le

indicazioni della Direzione Lavori in terreno di qualsiasi natura, consistenza e pendenza, asciutto o

bagnato, compresa l'eventuale demolizione del piano stradale di qualsiasi specie, l'eventuale

recupero del materiale impiegabile su ordine scritto della D.L. , il taglio e l'estirpazione di eventuali

radici sia in proprietà private che pubbliche. Particolare attenzione dovrà porre al puntellamento, se necessario, di cavi elettrici, telefonici, ecc., di tubazioni dell'acqua, del gas, di fognature o di altri sottoservizi. Dovranno essere raggiunte le profondità necessarie eseguendo puntellamenti, sbadacchiature ed aggottamenti dell'acqua (da esaurire con qualunque mezzo), dando al fondo l'esatta livelletta fissata; il tutto compensato nello stesso prezzo dello scavo. Per la posa di condotte con diametro superiore a m 1,50, il fondo dello scavo deve essere sagomato con la stessa forma e dimensione del tubo, per un’altezza minima pari ad un terzo del diametro; il tutto compensato nello stesso prezzo dello scavo. Avvenendo frane o smottamenti, l'Impresa sarà ritenuta unica responsabile di tutti i danni civili e penali che ne potranno conseguire, fermo l'obbligo di provvedere a propria cura e spese ai necessari ripristini. In caso di strade provviste di superficie bituminosa la demolizione del piano stradale dovrà essere sempre preceduta dal taglio del conglomerato bituminoso con macchina taglia asfalto (disco rotante, fresatrice o altro idoneo macchinario) al fine di evitare il sollevamento della superficie bituminosa oltre i bordi dello scavo. Se il bordo dell'asfalto a lato dello scavo, nonostante il taglio, dovesse sollevarsi, il ripristino del medesimo dovrà essere effettuato a cura e spese dell'Imprenditore. Di norma il taglio verrà eseguito ad una distanza dai bordi dello scavo che sarà indicata dalla D.L. . E' fatto comunque obbligo di rifilare i bordi dello scavo prima dell'esecuzione del ripristino della pavimentazione. Le materie dello scavo, qualora possano essere utilizzate dietro ordine scritto della D.L. , dovranno essere accumulate lateralmente ad esso in modo da non produrre intralci né ai lavori né al traffico, che non potrà essere interrotto; l'Impresa dovrà provvedere allo smaltimento dei materiali residui nel rispetto delle normative vigenti in materia. . Se disposto dalla Direzione Lavori, dovrà essere eseguito il trasporto a deposito provvisorio, ogni onere per tali incombenze è ad esclusivo carico dell'Imprenditore. L'Impresa avrà l'obbligo di conservare con cura i picchetti stabiliti dalla Direzione Lavori per gli allineamenti e per le quote; dovrà inoltre lasciare su uno dei lati dello scavo uno stradello largo non meno di cm 60 creando, ove occorra, i necessari passaggi attraverso lo scavo a totale suo carico. L'Imprenditore dovrà inoltre provvedere a sue spese a deviare le acque scorrenti sulla superficie del terreno in modo che non abbiano a riversarsi negli scavi; ciò anche dopo il riempimento dei medesimi, dopo l'installazione della tubazione, dopo l'intervento richiesto o dopo la costruzione del manufatto. Nei tratti lungo le strade o comunque entro i centri abitati gli scavi dovranno essere tenuti aperti il minor tempo possibile, in modo da recare il minor disturbo al transito e da non interrompere il traffico dei veicoli; il tutto rispettando le esigenze delle prove di tenuta delle tubazioni e le disposizioni impartite dagli Enti competenti in materia di traffico. In questi tratti l'Imprenditore dovrà provvedere alla installazione dei regolamentari cartelli indicatori prescritti dalle vigenti disposizioni in materia. In corrispondenza degli ingressi alle abitazioni o delle officine l'Imprenditore dovrà provvedere alla esecuzione di passaggi provvisori idonei ad assicurare la libera e sicura circolazione dei pedoni e l'accesso alle case. In casi di particolari condizioni di viabilità, la Direzione Lavori potrà ordinare la copertura provvisoria degli scavi mediante lastre di lamiera striata per tutta la lunghezza del tratto critico; tale onere è compreso nel prezzo degli scavi . Le demolizioni di murature, calcestruzzi od altro, sia parziali che totali, dovranno essere eseguite con le necessarie precauzioni in modo da non danneggiare le parti residue e da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti ai lavori o a terzi; i materiali di risulta dovranno essere smaltiti nel rispetto delle normative vigenti in materia e comunque allontanati dal cantiere.

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Il rinterro degli scavi dopo la prova e la posa delle tubazioni avverrà con la massima cura, usando sabbia o sabbione, materiale arido minuto o terreno vegetale, secondo quanto stabilito dalla D.L. : esente da pietre o zolle. In particolare il rinterro dovrà essere eseguito a strati di spessore non superiore a cm 30 e ciascuno strato dovrà essere bagnato con acqua corrente e costipato con piastre vibranti o altro mezzo idoneo, sia che si usi materiale arido nuovo fornito dall'Imprenditore sia che, dietro ordine scritto della D.L. , venga riutilizzato lo stesso materiale proveniente dallo scavo. Ad una profondità da fissare, ma normalmente negli strati più alti del rinterro, saranno da posare una o più strisce segnaletiche in plastica, a seconda dei servizi da interrare, sia in corrispondenza delle tubazioni che degli allacci. A giudizio della D.L. , il rinterro potrà essere effettuato prima della prova della tubazione lasciando completamente libere le zone di unione dei tubi, che verranno interrate solo dopo la prova di tenuta; l'Impresa potrà per sua volontà effettuare il rinterro completo subito dopo la posa della tubazione, senza attendere l'esito della prova; in tal caso i maggiori oneri per la ricerca degli eventuali punti di perdita e per gli interventi conseguenti rimarranno a suo carico. L'Impresa dovrà provvedere a sua cura e spesa alle ricariche che si rendessero necessarie a seguito degli assestamenti del materiale di riempimento; ciò anche dopo effettuata l'asfaltatura e sino al collaudo dei lavori. Resta comunque fisso il periodo di garanzia del complesso delle opere richieste all'Imprenditore nell'art. 19 del presente Capitolato Speciale d’Appalto. Per i rinterri si impiegherà esclusivamente materiale proveniente dalle cave, salvo ordine scritto della D.L. che autorizzerà l'utilizzo di materiali tra quelli provenienti dagli scavi a suo insindacabile giudizio. Il materiale proveniente dalle cave dovrà essere preventivamente approvato ed accettato dalla D.L. medesima.

ART. - 35 Categoria B: CALCESTRUZZI Oltre ad ottemperare a quanto prescritto nel presente articolo, l'Impresa dovrà attenersi a quanto contenuto nella legge 5.11.1971, n. 1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, ed a struttura metallica) nonché alle disposizioni del D.M. 30.5.1974, del D.M. 12.02.1982 (sui criteri generali di verifica della sicurezza delle costruzioni e sui carichi e sovraccarichi), del D.M. 19.6.1984 (sulle norme tecniche delle costruzioni sismiche), del D.M. 14.02.1992 ed a tutte le altre norme ed istruzioni vigenti o che potranno essere emanate successivamente. Tutte le opere in cemento armato saranno eseguite in base ai calcoli di stabilità eseguiti dall'Azienda. L'Impresa non è comunque esonerata in alcun modo dalle responsabilità ad essa derivanti per legge e per le pattuizioni del contratto, restando stabilito che l'Impresa rimane unica responsabile delle opere e a essa spetta la verifica dei calcoli eseguiti dall’Azienda. La D.L. prescriverà di volta in volta, a suo insindacabile giudizio, il tipo e la classe di cemento da impiegare nella confezione dei conglomerati. La confezione dei conglomerati dovrà essere eseguita con mezzi meccanici e la dosatura di tutti i componenti dovrà essere effettuata a peso; per le opere di modesta importanza la D.L. potrà consentire, a suo insindacabile giudizio, che la dosatura venga eseguita a volume. Nel caso in cui i lavori vengano eseguiti a basse temperature, la produzione ed il getto dei calcestruzzi saranno comunque sospesi quando, a insindacabile giudizio della D.L. , la temperatura ambiente fosse troppo bassa. Il trasporto del conglomerato in opera dovrà essere effettuato con mezzi idonei ad evitare la separazione per decantazione dei vari elementi dell'impasto; il getto del conglomerato dovrà essere effettuato mediante pompe a pistone, e non mediante iniettori pneumatici. L'Impresa non potrà chiedere compensi per la perdita di armature e casseforme che per qualsiasi motivo non fosse possibile recuperare, essendo i prezzi unitari dei conglomerati comprensivi dell'onere relativo a tale eventuale perdita. Nel caso in cui i getti dovessero essere effettuati in acqua, si dovranno adottare tutti i mezzi idonei ad evitare il dilavamento del conglomerato, tra cui l'impiego di benna a fondo apribile con valvola

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automatica ed il getto in tubo costantemente immerso nella massa del conglomerato; analoghi accorgimenti dovranno essere adottati nel caso di getti di notevole altezza (pali di fondazioni, pareti e simili). I tondini di armatura delle strutture di cemento armato dovranno essere posti nelle casseforme in piena rispondenza ai disegni esecutivi; l'Impresa non potrà dare inizio ai getti prima che la D.L. abbia constatato tale rispondenza. Nei casi particolari in cui le armature formate fuori opera possano deformarsi sensibilmente, la D.L. potrà prescrivere, a suo insindacabile giudizio, la saldatura elettrica di tutti i punti di contatto tra i tondini.

ART. 36 - Categoria C: LAVORI E FINITURE STRADALI. Per i rilevati si dovranno sempre impiegare materie sciolte o ghiaiose, è vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e in generale di tutte quelle che, con l'assorbimento dell'acqua, si rammolliscono e si gonfiano generando spinte. Nella formazione dei rilevati dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di uguale altezza, disponendo contemporaneamente le materie ben sminuzzate con la maggior regolarità e precauzione possibile, costipando il materiale e procedendo al contemporaneo innaffiamento. Per i rilevati si impiegheranno materiali scelti tra quelli provenienti da cave di prestito, ad insindacabile giudizio della D.L. , la quale indicherà di volta in volta i materiali da impiegare e dovrà approvarli preventivamente. La cilindratura per la formazione dell'ossatura stradale dovrà essere iniziata ai margini della carreggiata e proseguita gradualmente verso la zona centrale, in modo che nel cilindrare la prima striscia verso l'esterno venga interessata dal rullo anche una zona di banchina di almeno cm 20 di larghezza e che nel cilindrare una nuova zona il rullo passi sempre sopra una striscia di almeno cm 20 di larghezza della zona precedentemente cilindrata. La cilindratura di tipo aperto verrà eseguita con leggero annaffiamento e con materiale di saturazione costituito da pietrischetto della stessa durezza del pietrisco della fondazione stradale; tale cilindratura dovrà essere condotta in maniera che al termine risultino in superficie dei vuoti tra gli elementi. La pavimentazione stradale dovrà essere di norma ripristinata in modo identico a quella preesistente. Il ripristino su strade semplicemente ghiaiate dovrà essere eseguito con pietrisco o stabilizzato. Il tutto dovrà essere ben costipato con più passaggi di rullo compressore. Il ripristino su strade bitumate avverrà con i due seguenti trattamenti in conglomerato bituminoso: - strato di collegamento (binder); - strato di usura (tappeto). Per ambedue gli strati il conglomerato sarà costituito da una miscela di pietrischetto, graniglia, sabbia ed additivi (secondo le definizioni riportate nelle "Norme per l'accettazione dei materiali per le costruzioni stradali" - C.N.R. ed. 1953) mescolata con bitume a caldo; esso verrà steso in opera a mano o mediante macchina vibro finitrice a seconda delle indicazioni impartite dalla D.L. e compattato con rullo compressore. In ogni caso i pietrischi e le graniglie dovranno essere costituiti da elementi sani, durevoli, approssimativamente poliedrici, con spigoli vivi, a superficie ruvida, puliti ed esenti da polvere e da materiali estranei. L'aggregato fino sarà costituito da sabbie naturali o di frantumazione, che dovranno soddisfare i requisiti delle citate Norme. Gli additivi minerali (filler) saranno costituiti da polvere di rocce (preferibilmente calcaree) o da cemento o da polvere di asfalto; per lo strato di usura il filler potrà essere costituito da polvere di roccia asfaltica contenente una buona percentuale di bitume. Il bitume ed il conglomerato bituminoso destinati alla formazione dello strato di collegamento e dello strato di usura dovranno rispondere ai requisiti di stabilità e rigidezza stabiliti dai Capitolati dell'A.N.A.S. (prove Marshall). Comunque questi strati dovranno essere di elevatissima resistenza meccanica, con capacità di sopportare senza deformazioni permanenti le sollecitazioni trasmesse dalle ruote dei veicoli, in fase sia statica che dinamica, anche sotto le più alte temperature estive, e di sufficiente flessibilità per poter seguire qualunque assestamento del sottofondo, anche a lunga scadenza. Prima della stesura del binder si dovrà procedere alla scarifica dello scavo per una profondità normalmente di cm 8 o diversa secondo le indicazioni della D.L. , a cui seguirà una rullatura e bagnatura della zona scarificata, un’accurata pulizia delle superficie da rivestire e la stesura di una mano di attacco con emulsione cationica bituminosa in ragione di 200-300 g di bitume per metro quadrato; la stesura di tale emulsione deve essere fatta davanti alla finitrice, ad una distanza massima di 100 metri, nel caso si proceda con l'utilizzo della macchina. Il conglomerato bituminoso deve essere messo in opera senza segregazione, rispettando l'allineamento, i profili della strada e lo spessore richiesto nelle rispettive

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voci di elenco, ben raccordato all'asfalto esistente ed entro la sezione di scavo. L'Impresa è tenuta a mantenere il piano dei ripristini perfettamente viabile ed esente da avvallamenti e convessità di qualsiasi specie per la durata di anni due delle opere e procedere tempestivamente alla esecuzione delle riprese come di seguito indicato. Le riprese dovranno essere eseguite con conglomerato bituminoso fine, dello spessore necessario a riportare in quota la superficie dei ripristini effettuati rispetto al rimanente piano stradale, senza che l'Imprenditore abbia diritto ad alcun compenso aggiuntivo a quello previsto per il ripristino già compensato. Nella formazione dei tappeti, l'emulsione dovrà essere stesa, previa pulizia accurata, su tutta la striscia di binder (dato in precedenza). La rullatura di finitura dovrà essere particolarmente curata per evitare la formazione di gradini tra il vecchio ed il nuovo manto. L'operazione di cui sopra relativa al ripristino del manto stradale potrà essere preceduta da un intervento di fresatura a discrezione della D.L. Altri tipi di pavimentazione (ciottoli, porfido, lastre di pietra naturale, mattonelle) rimossi all'atto dell'esecuzione dello scavo, verranno rimessi in sito, previa pulizia, sopra un letto di sabbia o conglomerato cementizio; il riempimento degli interstizi verrà di norma eseguito con altra sabbia e cemento o bitume a caldo che faciliti tale operazione. La posa dei pavimenti in qualunque materiale dovrà essere eseguita in modo che la superficie risulti perfettamente piana. I singoli elementi dovranno combaciare perfettamente tra di loro, dovranno risultare perfettamente fissati al sottostrato e non dovrà verificarsi nelle connessure dei diversi elementi a contatto la benché minima ineguaglianza. Un pilonamento ripetuto e prolungato dovrà essere eseguito fino ad ottenere un perfetto assestamento, costipamento e livellamento della pavimentazione. Per tali pavimentazioni l'Impresa dovrà a sua cura e spese provvedere alla sostituzione degli elementi rotti o danneggiati durante le operazioni di scavo. I marciapiedi dovranno essere rifatti per l'intero quadrato interessato dai lavori. Sia durante il ripristino che nelle riprese e nella formazione del manto di usura, i chiusini stradali ed i coperchi delle camerette, di qualsiasi sottoservizio, dovranno essere livellati con il piano della viabilità. I rivestimenti in materiale di qualsiasi genere dovranno essere eseguiti a perfetta regola d'arte. Il materiale, prima del suo impiego, dovrà essere immerso in acqua fino a saturazione e dopo aver innaffiato abbondantemente l'intonaco delle pareti, alle quali deve applicarsi il rivestimento, sarà allettato con malta cementizia normale in opportuna quantità. Gli elementi del rivestimento dovranno perfettamente combaciare fra loro e le linee dei giunti, debitamente stuccate con cemento bianco o colorato, dovranno risultare, a lavoro ultimato, perfettamente allineate. Ogni danno o responsabilità civile o penale, per incidenti che dovessero verificarsi a causa di imperfetti ripristini o per mancata o ritardata esecuzione delle riprese di cui sopra, si intende a totale carico dell'Imprenditore fino ad un anno dalla data del collaudo.

ART. 37 - Categoria D: LAVORI VARI Oltre a quanto di seguito descritto per l'esecuzione di suddetti lavori si fa riferimento a quanto definito nell'Elenco Prezzi. In particolare i pozzetti in calcestruzzo prefabbricato dovranno essere posizionati sul piano orizzontale anche se ubicati in terreni con piani inclinati. Il prolungamento dei pozzetti dovrà avvenire esclusivamente con i relativi anelli di prolunga in calcestruzzo prefabbricato, la giuntura tra pozzetto e anello deve garantire la tenuta idraulica, a tale proposito si potranno utilizzare anche colle cementizie. I pozzetti d'ispezione per i vari servizi sono del tipo realizzato in opera tramite getto di calcestruzzo cementizio o in muratura di mattoni a due teste o del tipo prefabbricato in CLS vibro-compresso e verranno posti in opera a seconda dei luoghi ove intervenire e secondo le indicazioni della D.L. . Le dimensioni interne dei pozzetti saranno di misura variabile secondo le esigenze della D.L. ed avranno spessore tale da sopportare senza alcuna fessurazione i carichi dovuti sia al rinterro che ai sovraccarichi stradali. Anche le solette di copertura dovranno essere atte a sopportare carichi accidentali. Qualora si dovesse procedere al taglio dei pozzetti o degli anelli di prolunga per l’inserimento di tubi, pezzi speciali, accessori, ecc., tale operazione dovrà essere praticata con idoneo apparecchio è vietato l’uso di martelli, scalpelli ed altri utensili che possano provocare fessurazioni. I chiusini stradali, i coperchi delle camerette e le griglie, di qualsiasi sottoservizio devono essere postati perfettamente in piano in modo da ottenere il completo combaciamento fra telaio e coperchio, permettere l'agevole rimozione e chiusura del coperchio, evitare oscillazioni del coperchio col transito, sia pedonale che veicolare. L'estradosso del telaio dovrà risultare a filo della

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pavimentazione circostante finita. Tutti gli elementi devono essere accuratamente ripuliti dopo la posa. Di norma i chiusini in ghisa verranno forniti direttamente dall’Azienda. Il rialzo del chiusino sino alla quota desiderata dovrà essere realizzato con calcestruzzo o con mattoni pieni e rinfianco in calcestruzzo. La costruzione delle murature in genere deve essere iniziata e proseguita uniformemente, assicurando il perfetto collegamento tra le varie parti e con le eventuali murature esistenti. I mattoni prima dell'impiego dovranno essere bagnati fino a completa saturazione per immersione, dovranno essere messi in opera, con le connessure alternate, in corsi regolari sopra uno strato di malta e pressati in modo che la malta stessa rifluisca tutto intorno e riempia gli interstizi. La malta verrà dosata con Kg 350 di cemento tipo "325" per mc di sabbia, salvo diversa indicazione della D.L. . La larghezza delle connessure dovrà essere compresa tra 5 e 8 mm; quelle esterne non verranno rabboccate durante la costruzione, per dare maggiore presa all'intonaco od alla stuccatura. Nell'applicazione degli intonaci di qualsiasi tipo dovrà essere particolarmente curata la preparazione delle superficie delle murature e dei conglomerati su cui gli intonaci debbono essere applicati, procedendo alla rimozione della malta poco aderente nei giunti delle murature ed al ravvivamento delle superficie dei conglomerati, anche mediante aggrappanti. In ogni caso si dovrà provvedere alla perfetta pulitura ed alla bagnatura delle superficie da intonacare. Gli intonaci di qualsiasi tipo dovranno risultare esenti da lesioni, screpolature, irregolarità della superficie ed altre imperfezioni. Gli intonaci comunque difettosi (soprattutto quelli che non presentassero la necessaria aderenza alle murature ed ai conglomerati) dovranno essere demoliti e rifatti dall'Impresa a propria cura e spese. La dosatura degli intonaci verrà di volta in volta ordinata dalla D.L. . Le impermeabilizzazioni saranno realizzate mediante manti isolanti costituiti da fogli di un composto bituminoso stabile e ad alto punto di fusione (non inferiore a 70 °C), opportunamente armato e reso tenace, elastico flessibile. Tali fogli dello, spessore da 3 a 6 mm saranno posti in opera sui massetti preparati con le necessarie pendenze, con giunti opportunamente sfalsati e incollati con speciale collante. Le impermeabilizzazioni dovranno essere eseguite con la maggiore accuratezza possibile, specie in vicinanza dei fori, passaggi, ecc.; le eventuali perdite che si manifestassero in asse, anche a distanza di tempo e sino al collaudo, dovranno essere riparate ed eliminate dall'Impresa, a sua cura e spese, compresa ogni opera di ripristino. Per la costruzione di pali di fondazione lo scavo verrà eseguito asportando il terreno corrispondente al volume del fusto del palo. Le armature metalliche dovranno essere: assemblate fuori terra; provviste di opportuni distanziatori, atti a garantire un’adeguata copertura di conglomerato cementizio dei ferri non inferiore a cm 5; calate nel foro prima del getto di calcestruzzo. I sistemi di getto dovranno essere in ogni caso tali da non danneggiare l’armatura e la posizione rispetto ai disegni di progetto. Per la formazione di gabbionate, la realizzazione di graticciate di rinsaldamento, la posa di tessuto non tessuto e la posa di tubo in PVC drenante, le modalità di esecuzione verranno indicate dalla D.L. in base alle caratteristiche dei luoghi ed alla funzione che tali opere debbono fungere. Nei casi in cui occorra realizzare una protezione o ripristino di protezione di condotte (gas metano, acquedotto, cavi elettrici, ecc.) verrà posto in opera un tubo guaina in PVC o in polietilene corrugato esternamente e parete liscia interna. Tali tubazioni in plastica avranno giunti saldati a mastice od a manicotto con guarnizioni in gomma; comunque esse dovranno essere a tenuta stagna per evitare l'infiltrazione e lo scorrimento di acque di qualsiasi provenienza. Saranno ricoperte con materiale fino e compattato a mano onde evitare lo schiacciamento dovuto ai carichi troppo pesanti portati dalle ruspe addette al rinterro. Nei lavori in ferro questo dovrà essere lavorato diligentemente con maestria, regolarità di forma e precisione di dimensioni secondo i disegni che fornirà la Direzione dei Lavori, con particolare attenzione nelle saldature. Saranno rigorosamente rifiutati tutti quei pezzi che presentino imperfezione o indizio di imperfezione.

Le verniciature non devono essere eseguite con tempo piovoso o quando le superficie non siano

perfettamente asciutte. Prima di procedere alla verniciatura le superficie interessate devono essere

ripulite accuratamente dalla ruggine mediante raschiatura con spazzola di acciaio, sabbia, carta

vetrata o altro; inoltre, se verniciate, devono essere accuratamente spianate o lisciate per eliminare

eventuali scabrosità, gocce rapprese, ecc.. In caso di verniciatura a più mani ogni strato deve

essere applicato dopo che il precedente sia perfettamente essiccato. A verniciatura ultimata le

superficie devono risultare perfettamente omogenee nella tinta, prive di grumi o rugosità; non

devono inoltre presentare rigature o riprese causate dal pennello. L'Impresa deve adottare tutte le

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precauzioni ed i mezzi necessari per evitare spruzzi di vernice sui materiali circostanti; ogni traccia

di vernice deve essere asportata. Le vernici devono di norma essere fornite ed impiegate nei loro

recipienti originali, muniti dei marchi e sigilli di garanzia, senza aggiunte di diluenti o travasi

incontrollati, salvo diverse disposizioni della D.L. Il cavo butile per l’individuazione delle condotte interrate deve essere posto successivamente alla posa della condotta di esercizio. All’interno di camere di manovra o d’ispezione l cavo deve essere tagliato e lasciata una sufficiente quantità (circa m 2,00) per poter eseguire eventuali future giunzioni tra le due estremità.

ART. 38 - Categoria E: OPERE PER FOGNATURE

Norme generali. Per la realizzazione di condotte fognarie ovvero per fluidi a gravità si utilizzeranno le seguenti tubazioni:

- tubi in PVC o PRFV per acque reflue a gravità, con le giunzioni di tipo rigido costituite da giunti a bicchiere ricavati sul tubo stesso a tenuta mediante guarnizione elastomerica;

- tubi in lamiera ondulata in acciaio prezincata per acque a gravità, con collari di giunzione realizzati in acciaio S235JR oppure S250Z700, muniti di guarnizioni in muosse di EPDM spessore mm 25 ed agganci bullonati;

- tubi in polietilene corrugato esternamente e parete liscia interna per acque reflue a gravità, con giunzioni di tipo rigido con manicotti a tenuta mediante guarnizioni elastomeriche;

- tubi in PVC per acque reflue a pressione, con le giunzioni di tipo rigido costituite da giunti a bicchiere ricavati sul tubo stesso a tenuta mediante guarnizione elastomerica;

- tubi in polietilene (PEAD) per acque reflue in pressione, con giunzioni di tipo rigido mediante manicotti elettrosaldabili o con manicotti di tipo meccanico a compressione tipo Plasson.

La fornitura dei materiali da porre in opera, sarà di norma a carico dell’Impresa: - tubi ed eventuali guaine; - pezzi speciali (curve, TE, manicotti, riduzioni, braghe, flangie ecc.); - saracinesche e valvole; - materiale per opere varie (chiusini, botole, ecc.).

La D.L. potrà comunque disporre, a proprio insindacabile giudizio, modalità diverse di

approvvigionamento.

Sarà sempre a carico dell'Imprenditore la fornitura dei materiali di consumo, elettrodi, lubrificanti

compresi, nonché il legname per l'accatastamento, il sostegno e il calaggio dei tubi. L'Impresa eseguirà il lavoro con propria attrezzatura che dovrà essere adeguata alle opere commissionate.

I tubi o gli altri materiali, necessari all'opera, in arrivo dai luoghi di produzione o prelevati, a cura

dell'Impresa dai magazzini aziendali (nel caso che la fornitura sia a carico dell'ASTEA), potranno

essere accatastati in idonee aree reperite a cura dell'Impresa, o sfilati lungo il tracciato con mezzi

idonei ad una corretta movimentazione dei materiali in condizioni di ampia sicurezza per gli addetti

e per i terzi.

Il carico, il trasporto, lo scarico, e tutte le manovre in genere sui materiali, dovranno essere

eseguite con la maggiore cura possibile in modo da evitare rotture, incrinature e danneggiamenti in

genere ai materiali ed al loro rivestimento. L'Impresa sarà l'unica responsabile del materiale consegnato dalle Ditte fornitrici, anche se ordinato direttamente dall'Azienda, durante tutto il corso dei lavori e sino a collaudo; essa dovrà pertanto prendere tutte le precauzioni necessarie ad evitare manomissioni, furti, guasti provocati, danneggiamenti da intemperie, frane o cattivo uso del materiale. Gli eventuali danni causati ai materiali sono a carico dell'Imprenditore, i quali dovranno essere immediatamente allontanati e sostituiti a sua cura e spese. Particolare cura si dovrà avere nell'esaminare i tubi prima del calaggio nello scavo, onde riconoscere quelli eventualmente deteriorati a causa dell'irraggiamento solare o degli urti subiti durante il trasporto, i maneggi, o durante il periodo di permanenza lungo il ciglio dello scavo o in deposito provvisorio. Dovranno inoltre essere controllati i giunti e i manicotti assicurandosi della loro perfetta integrità. Saranno controllati i contrassegni degli anelli di gomma assicurandosi della corrispondenza al tipo di giunto impiegato.

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Prima di iniziare il montaggio, dovranno venire accuratamente pulite le testate dei tubi da congiungere, la superficie interna del giunto e soprattutto le sedi degli anelli di gomma saranno lubrificate all'estremità dei tubi. Nell'inserire le guarnizioni nel giunto o nel manicotto, si farà attenzione che questi siano perfettamente alloggiati sulle apposite sedi ricavate ed in particolare che le alette siano rivolte nel verso giusto. I tubi devono essere collocati in opera secondo gli assi ed i profili stabiliti e seguire il minimo percorso compatibile col migliore funzionamento per l'uso cui sono destinati. Non saranno tollerati serpeggiamenti, angoli, contropendenze o simili di un tubo rispetto all'allineamento della relativa livelletta; in caso di infrazione la Direzione Lavori, a suo insindacabile giudizio, potrà ordinare il disfacimento ed il rifacimento a regola d'arte del tratto contestato. Nella formazione delle tubazioni si devono impiegare pezzi interi e della maggior lunghezza possibile in modo da ridurre al minimo il numero delle giunzioni; è quindi vietato l'impiego non necessario di elementi di lunghezza ridotta, spezzoni e pezzi speciali. Tutti i tubi, prima della posa in opera, devono essere accuratamente puliti, sia all'interno che all'esterno, dalle materie che eventualmente vi fossero depositate. Il tubo sarà posto alla profondità indicata dalla D.L. su un letto di sabbia, di misto cementato dello spessore di almeno 10 cm o sul fondo dello scavo, secondo le prescrizioni della D.L. . Calati i tubi nello scavo si provvederà al loro montaggio introducendo la testa di ogni tubo nel giunto o nel manicotto precedente. L'operazione potrà venire effettuata a mano per piccoli diametri; per diametri superiori l'operazione verrà eseguita con l'aiuto di leve appropriate e paranchi. Il tubo successivo avente l'estremità lubrificata verrà accostato e posato esattamente in asse con quella che ha già inserito il manicotto, indi si introdurrà l'estremità lubrificata del tubo nel manicotto spingendolo in avanti fino all'arresto automatico. Nel corso della posa in opera deve esser chiuso l'ultimo tubo con idoneo tappo; è vietato usare a tale scopo sacchi, carta od altro. I tubi, così sistemati, potranno essere rincalzati con sabbione lasciando libere a giorno le giunzioni salvo diversa indicazione della D.L. . Tutte le giunzioni devono essere eseguite in modo da non dar luogo a perdite sia derivanti dall'uso, che dipendenti da variazioni della temperatura o da qualsiasi altra causa. Posato il tubo si procederà al rinfianco con sabbia, misto cementato o materiale di scavo, secondo le prescrizioni della D.L. , fino a cm 10 alla generatrice superiore. Il rincalzo e la copertura dei tubi devono essere eseguiti con particolare cura, costipando perfettamente, senza causare spostamento o danneggiamenti alla tubazione , sino ad ottenere un compattamento atto ad assicurare l'assenza di vuoti sia al di sotto che attorno ad essa.

E’ vietato che a contatto con tubi siano poste pietre e corpi duri; in campagna nel caso di rinterro

con materiale di scavo, il rinterro attorno alla tubazione dovrà essere eseguito con terreno sciolto

essente da zolle in modo da evitare danneggiamenti alla stessa. In vicinanza di altri sottoservizi, onde evitarne il contatto, si inseriranno idonei spessori isolanti o guaine su indicazione della D.L. . Qualora si dovesse procedere al taglio di tubi per l'inserimento di curve, pezzi speciali, accessori, ecc., tale operazione dovrà essere praticata con idoneo apparecchio. L'onere per questa operazione di taglio è compreso e compensato con il prezzo di posa. I pezzi speciali da inserire nella tubazione (diramazioni, scarichi, sfiati, ecc.) saranno stabiliti sia per il tipo che per l'ubicazione dalla Direzione Lavori a suo insindacabile giudizio. Le riduzioni dovranno essere ad eccentrico per le condotte a gravità oppure a cono per le condotte a pressione; comunque la Direzione Lavori si riserva di approvare ogni volta le soluzioni da adottare. Dove esistessero condizioni di infiltrazioni di acqua, sia stazionarie che correnti sul fondo della trincea, tali da rendere lo stesso fondo pericolosamente instabile, l'acqua sarà rimossa in modo conveniente, temporaneamente o in modo definitivo, quanto basi a prevenire flottazioni della tubazione durante la posa della stessa. Nel caso di tubazione giuntata, nello scavo dovranno essere eseguite, al disotto della tubazione, nicchie per permettere l'appropriato metodo di assemblaggio dei giunti e prevenire carichi sugli stessi da parte dei tubi. Una volta eseguita la connessione le nicchie saranno accuratamente riempite con materiale di riempimento in modo da garantire un appoggio continuo all'intera lunghezza della tubazione.

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I sostegni, di qualsiasi tipo richiesto, dovranno essere di robustezza adeguata e posti ad interasse tale da assicurare la solidità della condotta.

Tubi comuni in cemento senza bicchiere.

La fornitura dei materiali da porre in opera, sarà a carico dell’Impresa.

Per la posa dei tubi in cemento, si procede eseguendo il massetto di sottofondo continuo in

calcestruzzo a q.li 2,00 di cemento tipo 325, di spessore e larghezza adeguati al diametro della

tubazione, previo posa della rete elettrosaldate che deve sporgere dal massetto fino ad un’altezza

pari a quella del rinfianco in calcestruzzo. Lo spessore del massetto non deve essere comunque inferiore ai 10 cm. Il sottofondo deve essere eseguito tenendo conto dell'andamento plani - altimetrico della tubazione. Si posano poi i tubi predisposti a fianco dello scavo. Le giunzioni dei tubi vengono eseguite, dopo pulizia e bagnatura delle superfici, distendendo sull'orlo del tubo una sufficiente quantità di impasto di solo cemento, innestando quindi il tubo successivo e sigillando poi, sempre con impasto di solo cemento, in modo da formare un conveniente anello di guarnizione.

Viene poi eseguito il getto del rinfianco, che dovrà essere elevato fino ad un’altezza minima di 2/3

del diametro esterno della tubazione, con calcestruzzo a q.li 2,00 di cemento Portland normale. In caso di esecuzione di rinfianco completo e copertura, lo spessore in chiave del calcestruzzo dovrà essere pari ad 1/4 del raggio e comunque non inferiore a cm 8; in questo caso sia il massetto di sottofondo che il rinfianco completo, saranno eseguiti con calcestruzzo R'bk 200. Qualora non sia invece prescritta la formazione del massetto, in fondo allo scavo, prima della posta del tubo, deve essere regolarizzato con semplice spianamento se il terreno è sciolto; deve invece essere disposto uno strato di terra vagliata o sabbia di spessore non inferiore a cm 20 se il terreno di posa è roccioso. L'innesto delle tubazioni nei pozzetti dovrà essere particolarmente curato in modo da ottenere la perfetta adesione e tenuta fra l'esterno del tubo e la parte del pozzetto, accertando l'assoluta assenza di vuoti, cavità o fessurazioni. Qualora si dovesse procedere al taglio di tubi per l'inserimento di curve, pezzi speciali, accessori, ecc., tale operazione dovrà essere praticata con idoneo apparecchio, è vietato l’uso di martelli e scalpelli ed altri utensili che possano provocare fessurazioni.

Pozzetti di ispezione prefabbricati in calcestruzzo per fognatura a gravità. Per la posa dei pozzetti vale quanto già esposto nel precedente art. 29. Nei pozzetti d'ispezione per fognatura a gravità la tubazione dovrà essere di tipo passante senza interruzione di continuità, in modo da far scorrere le acque sempre sul fondo della condotta e non sul pozzetto. Nel tratto di tubazione all’interno del pozzetto deve essere eseguita un’asola d’ispezione ad una altezza di circa 2/3 del diametro della stessa e della lunghezza prossima alle dimensioni interne del pozzetto. La tubazione all’interno del pozzetto deve essere rinfiancata con calcestruzzo dosato a q.li 2,00 di cemento, fino all’altezza dell’asola d’ispezione e su ambo i lati, formando un piano inclinato (gocciolatoio) ben lisciato con spolvero di cemento in direzione della condotta. Qualora all’interno del pozzetto il fondo della condotta in arrivo sia posta ad una quota superiore rispetto al fondo della condotta di partenza, nei gocciolatoi dovrà essere posta una lastra in PVC o marmo, secondo le indicazioni della D.L. per evitare il deterioramento del rinfianco in calcestruzzo o per abbattere l’energia dell’acqua in caduta. L’asola d’ispezione sulla tubazione all’interno dovrà essere praticata con idoneo apparecchio (frullino, ecc.), è vietato l’uso di martelli e scalpelli ed altri utensili che possano provocare fessurazioni nei materiali.

Esecuzione allaccio di derivazione d’utenza. Per l'esecuzione delle derivazioni d’utenza vale quanto già esposto nelle “Norme generali” e nella descrizione dei relativi prezzi di Elenco. Le tubazioni per l’esecuzione degli allacci dovranno essere in PVC oppure in polietilene. Le opere per l'esecuzione delle derivazioni d’utenza, salvo diverse indicazioni della D.L. saranno le seguenti: a) con pozzetto d’ispezione sulla condotta principale; - esecuzione dell’asola d’ispezione sulla condotta principale; - posa del pozzetto e/o dell’elemento di prolunga; - formazione del gocciolatoio all’interno del pozzetto;

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- posa in opera di pezzo speciale (curva, riduzione ad eccentrico, o altro) sulla tubazione dell’utenza d’allacciare; - posa in opera della tubazione fino al bordo dell’asola d’ispezione all’interno del pozzetto posto sulla condotta principale; - posa in opera del chiusino in ghisa; b) senza pozzetto d’ispezione sulla condotta principale; - esecuzione del foro sulla tangente superiore della condotta principale con fresa a tazza; - posa in opera della tubazione fino alla condotta principale; - posa in opera degli eventuali pezzi speciali (curve a raggio largo o curve a 30° e 45° e comunque non saranno ammesse deviazioni secche) necessari per il superamento degli ostacoli; - posa della guarnizione nel foro praticato sulla condotta principale; - posa della curva sulla tubazione dall’allacciare e collegamento alla condotta principale; - sigillatura per garantire la perfetta tenuta idraulica con silicone, mastice o altro similare nel caso di condotta principale in PVC , polietilene o PRFV, oppure sigillatura con cemento puro nel caso di condotta principale in CLS; - posa in opera di pezzo speciale (curva, riduzione ad eccentrico, o altro) sulla tubazione dell’utenza d’allacciare; - esecuzione dell’asola d’ispezione sulla condotta di derivazione in prossimità del limite di proprietà dell’utenza d’allacciare; - posa del pozzetto e/o dell’elemento di prolunga di adeguate dimensioni; - formazione del gocciolatoio all’interno del pozzetto; - posa in opera di pezzo speciale (curva, riduzione ad eccentrico, o altro) sulla tubazione dell’utenza d’allacciare; - posa in opera della tubazione fino al bordo dell’asola d’ispezione all’interno del pozzetto posto sulla condotta principale; - posa in opera del chiusino in ghisa.

ART. 39 - Categoria F: OPERE PER ACQUA POTABILE E GAS METANO.

Norme generali.

Per la realizzazione di acquedotti o gasdotti si utilizzeranno le seguenti tubazioni:

- tubi in acciaio per acqua potabile o gas metano in media e bassa pressione, rispettivamente con le giunzioni a bicchiere o testa a testa mediante saldare ad arco elettrico;

- tubi in polietilene (PEAD) per acqua potabile, con giunzioni di tipo rigido mediante manicotti elettrosaldabili o con manicotti di tipo meccanico a compressione tipo Plasson.

La fornitura dei materiali da porre in opera, sarà a carico dell’ASTEA: - tubi ed eventuali guaine; - pezzi speciali (curve, TE, manicotti, riduzioni, braghe, flangie ecc.); - saracinesche e valvole; - materiale per opere varie (chiusini, botole, ecc.).

La D.L. potrà comunque disporre, a proprio insindacabile giudizio, modalità diverse di

approvvigionamento.

Sarà sempre a carico dell'Imprenditore la fornitura dei materiali di consumo, elettrodi, lubrificanti

compresi, nonché il legname per l'accatastamento, il sostegno e il calaggio dei tubi. L'Impresa eseguirà il lavoro con propria attrezzatura che dovrà essere adeguata alle opere commissionate.

I tubi o gli altri materiali, necessari all'opera, in arrivo dai luoghi di produzione o prelevati, a cura

dell'Impresa dai magazzini aziendali (nel caso che la fornitura sia a carico dell'ASTEA), potranno

essere accatastati in idonee aree reperite a cura dell'Impresa, o sfilati lungo il tracciato con mezzi

idonei ad una corretta movimentazione dei materiali in condizioni di ampia sicurezza per gli addetti

e per i terzi.

Il carico, il trasporto, lo scarico, e tutte le manovre in genere sui materiali, dovranno essere

eseguite con la maggiore cura possibile in modo da evitare rotture, incrinature e danneggiamenti in

genere ai materiali ed al loro rivestimento.

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- giunzioni su tubazioni in polietilene. Le giunzioni dei tubi in polietilene dovranno essere normalmente eseguite mediante saldatura di testa o mediante appositi raccordi elettrosaldabili.

a) Saldatura di testa La saldatura di testa dovrà essere fatta con piastre in acciaio inox o di lega di alluminio, rivestite con tessuto di politetrafluoroetilene e fibra di vetro, riscaldati con resistenze elettriche. Il controllo della temperatura di riscaldamento dovrà essere fatto con termometri o gessi o matite termocromatiche. Per una buona saldatura dovranno essere rispettati i seguenti valori fisici: - temperatura superficiale del termoelemento 200 ± 10° C - tempo minimo di riscaldamento in relazione allo spessore 30 sec. - pressione riferita alla superficie da saldare 0,75 Kg.f/cmq. - pressione di saldatura riferita alla superficie da saldare 1,50 Kg.f/cmq. Le testate delle tubazioni dovranno essere preparate per la saldatura di testa controllando la planarità della superficie di taglio. Se tale planarità non esiste, o se occorre tagliare uno spezzone di tubo, occorrerà adoperare frese che potranno essere manuali per i piccoli diametri e a nastro o circolari per i diametri e spessori più alti e queste dovranno avere velocità moderate onde evitare il riscaldamento delle testate. Le testate dovranno comunque prima della saldatura essere sgrassate con trielina o altri solventi clorurati. I due pezzi da saldare verranno quindi allineati e bloccati con due ganasce collegate con un sistema che ne permetta l'avvicinamento. Tale sistema dovrà poter dare una pressione controllata sulla superficie di contatto. Il termometro sarà inserito tra le testate che verranno spinte contro la sua superficie. Il materiale plastico passerà allora allo stato plastico formando un leggero rigonfiamento. Successivamente verrà estratto il termoelemento e le due estremità dovranno essere spinte una contro l'altra alla pressione indicata finché il materiale non ritornerà allo stato solido. La saldatura eseguita non dovrà essere rimossa se non quando la zona saldata si sarà raffreddata spontaneamente alla temperatura di circa 60° C.

b) Saldatura con raccordi elettrosaldabili La saldatura con raccordi elettrosaldabili si eseguirà riscaldando, con apposita saldatrice, elettricamente il raccordo che contiene incorporata una resistenza elettrica che produrrà il calore necessario per portare alla polifusione il polietilene. La posizione diretta della spira riscaldante sulle superfici di contatto dei pezzi formati e del tubo garantirà una trasmissione di calore durante l'intero processo di saldatura grazie al quale in breve tempo verranno collegati in modo sicuro il pezzo formato e il tubo ottenendo così un'unità compatta. Le resistenze sono saldamente incorporate nel polietilene. La giunzione così ottenuta offrirà un'ulteriore protezione contro l'effetto della pressione interna. Le attrezzature e le modalità di saldatura con raccordi elettrofusi sono attualmente reperibili nel mercato fino al diametro esterno di 225 mm. Anche per questi tipi di giunzioni valgono le precauzioni viste per il tipo testa-testa, in particolare si dovrà controllare: 1) Curvature dei tubi

Sono inconvenienti che si riscontrano solo nei tubi a rotoli. Occorrerebbe srotolare il tubo 24 ore prima della saldatura o in casi estremi controcurvare il tubo nella zona della saldatura con il posizionatore.

2) Superficie frontale non piana od obliqua

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Dovranno ottenersi delle superfici frontali piane e corrispondenti al loro asse, usando dei tagliatubi oppure degli apparecchi che funzionano con lama a guida fissa. Tutti i terminali del tubo non idonei dovranno essere refilati, calcolando un minimo scarto.

3) Ovalizzazione del tubo Le ovalizzazioni superiori dell'1,5% saranno da correggere con l'ausilio di congegni arrotondanti onde riportare la misura entro le tolleranze.

4) Abrasione delle superfici Occorrerà eseguire l'abrasione della superficie delle parti da saldare immediatamente prima del montaggio del manicotto o con dei raschiatori o con raspa o tela smeriglio su tutta la circonferenza in modo uniforme e completo. Ripulire le superfici raschiate con trielina, o spirito.

5) Saldatura Si dovrà porre molta attenzione all'uso della saldatrice. Saldare secondo le istruzioni descritte all'interno della saldatrice.

6) Tempo di raffreddamento Occorrerà raffreddare il giunto per almeno 20 minuti e aspettare almeno 2 ore prima che la saldatura abbia raggiunto il suo stato di totale caricabilità.

L'Impresa sarà l'unica responsabile del materiale consegnato dalle Ditte fornitrici, anche se ordinato direttamente dall'Azienda, durante tutto il corso dei lavori e sino a collaudo; essa dovrà pertanto prendere tutte le precauzioni necessarie ad evitare manomissioni, furti, guasti provocati, danneggiamenti da intemperie, frane o cattivo uso del materiale. Gli eventuali danni causati ai materiali sono a carico dell'Imprenditore, i quali dovranno essere immediatamente allontanati e sostituiti a sua cura e spese. Particolare cura si dovrà avere nell'esaminare i tubi prima del calaggio nello scavo, onde riconoscere quelli eventualmente deteriorati a causa dell'irraggiamento solare o degli urti subiti durante il trasporto, i maneggi, o durante il periodo di permanenza lungo il ciglio dello scavo o in deposito provvisorio.

c) Giunzioni con manicotto Le giunzioni con manicotti dovranno essere tutte controllate assicurandosi della loro perfetta integrità. Saranno controllati i contrassegni degli anelli di gomma assicurandosi della corrispondenza al tipo di giunto impiegato. Prima di iniziare il montaggio, dovranno venire accuratamente pulite le testate dei tubi da congiungere e la superficie interna del manicotto e la pellicola esterna del tubo nel caso di polietilene nel tratto da giuntare.

Posa tubazioni I tubi devono essere collocati in opera secondo gli assi ed i profili stabiliti e seguire il minimo percorso compatibile col migliore funzionamento per l'uso cui sono destinati. Non potranno essere tollerati serpeggiamenti, angoli, contropendenze o simili di un tubo rispetto all'allineamento della relativa livelletta; in caso di infrazione la Direzione Lavori, a suo insindacabile giudizio, potrà ordinare il disfacimento ed il rifacimento a regola d'arte del tratto contestato. Nella formazione delle tubazioni si devono impiegare pezzi interi e della maggior lunghezza possibile in modo da ridurre al minimo il numero delle giunzioni; è quindi vietato l'impiego non necessario di elementi di lunghezza ridotta, spezzoni e pezzi speciali. Tutti i tubi, prima della posa in opera, devono essere accuratamente puliti, sia all'interno che all'esterno, dalle materie che eventualmente vi fossero depositate. La posa in opera dei tubi essere eseguita dall'Impresa in modo che in ogni tronco sia presente almeno un saldatore munito di patentino professionale ed un muratore specializzato; questo personale dovrà essere idoneo a giudizio insindacabile della Direzione Lavori. Il tubo sarà posto alla profondità indicata dalla D.L. su un letto di sabbia dello spessore di almeno 10 cm o sul fondo dello scavo, secondo le prescrizioni della D.L. .

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Nei cambiamenti di direzione del tracciato, sia altimetrici che planimetrici, si dovranno inserire curve stampate serie ISO DIMA 35 con raggio di curvatura pari a 1,5 DN; la Direzione Lavori potrà richiedere di volta in volta l'esecuzione in loco di curve mediante spicchi dei tubi costituenti la linea. L'Imprenditore provvederà a sua cura e spese ad eseguire l'eventuale ripristino del rivestimento protettivo nei punti ove questo risultasse danneggiato dal trasporto, adottando a tal fine materiali e procedimenti idonei. In presenza di organi di manovra o di intercettazione si realizzeranno pozzetti in muratura o in c.a. gettati in opera o prefabbricati. I pozzetti saranno provvisti, in copertura del solo chiusino in ghisa o di soletta in c.a. con chiusino. La struttura dei pozzetti dovrà essere tale da non gravare sulle tubazioni ma scaricarsi sul terreno. Nel corso della posa in opera deve esser chiuso l'ultimo tubo con idoneo tappo; è vietato usare a tale scopo sacchi, carta od altro.

Giunzioni su tubazioni in acciaio I cordoni di saldatura nei tubi in acciaio dovranno essere eseguiti in modo da compenetrarsi completamente con il metallo base lungo la superficie di unione; la superficie di ogni passata, prima di eseguire quella successiva, deve essere ben pulita e liberata dalle scorie mediante leggero martellamento ed accurata spazzolatura. La Direzione Lavori potrà richiedere a suo insindacabile giudizio, esami radiografici o con esami ai raggi X sul 10% al massimo delle saldature. Tutte le indagini e le prove saranno eseguite a cura e carico dell'Impresa che resta l'unica e la sola responsabile dei lavori di saldatura:

Giunzioni a flangia Le giunzioni a flangia, da usare di regola per pezzi speciali, saracinesche e simili, saranno ottenute interponendo una adatta guarnizione di gomma telata dello spessore di mm 3 (con una inserzione di tela a superficie ruvide) esattamente centrata. Si dovrà curare lo stringimento graduale dei bulloni (del tipo prescritto) nell'ordine diametralmente opposto, e, ad operazione ultimata, si provvederà ad una accurata catramatura. La fasciatura dei giunti verrà eseguita dopo la prova di tenuta della condotta in opera secondo le stesse modalità di un eventuale ripristino del rivestimento bituminoso e cioè l'accurata spazzolatura della zona d'intervento, l'applicazione di uno strato protettivo di miscela bituminosa e la posa di fasce termorestringenti. Durante l'applicazione delle fasce termorestringenti nelle giunzioni, sia a flangia che saldate, dovranno essere perfettamente asciutte e scevre da materiali terrosi.si dovrà usare particolare attenzione affinché aderiscano perfettamente al tubo, senza lasciare intercluse bolle d'aria, e presentino soluzioni di continuità con il materiale isolante originale. Tutte le giunzioni devono essere eseguite in modo da non dar luogo a perdite sia derivanti dall'uso, che dipendenti da variazioni della temperatura o da qualsiasi altra causa.

Verifica isolamento tubo in acciaio Prima di procedere al rinterro, i tubi in acciaio dovranno essere controllati su tutta la superficie con un detector tarato a 12.000 volt, per verificare il buon isolamento del rivestimento stesso. I tubi, così sistemati, potranno essere rincalzati con sabbione o con terreno sciolto privo di zolle nel caso di posa in campagna, lasciando libere a giorno le giunzioni salvo diversa indicazione della D.L. .

Rinterro Posato il tubo si procederà al rinfianco con sabbia, misto cementato o materiale di scavo, secondo le prescrizioni della D.L. , fino a cm 10 alla generatrice superiore. Il rincalzo e la copertura dei tubi devono essere eseguiti con particolare cura, costipando perfettamente, senza causare spostamento o danneggiamenti alla tubazione , sino ad ottenere un compattamento atto ad assicurare l'assenza di vuoti sia al di sotto che attorno ad essa.

E’ vietato che a contatto con tubi siano poste pietre e corpi duri; in campagna nel caso di rinterro

con materiale di scavo, il rinterro attorno alla tubazione dovrà essere eseguito con terreno sciolto

essente da zolle in modo da evitare danneggiamenti alla stessa. In vicinanza di altri sottoservizi, onde evitarne il contatto, si inseriranno idonei spessori isolanti o guaine su indicazione della D.L. .

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Qualora si dovesse procedere al taglio di tubi per l'inserimento di curve, pezzi speciali, accessori, ecc., tale operazione dovrà essere praticata con idoneo apparecchio. L'onere per questa operazione di taglio è compreso e compensato con il prezzo di posa. I pezzi speciali da inserire nella tubazione (diramazioni, scarichi, sfiati, ecc.) saranno stabiliti sia per il tipo che per l'ubicazione dalla Direzione Lavori a suo insindacabile giudizio. Le riduzioni dovranno essere a cono, non essendo ammesse riduzioni eseguite con tubi saldati a flangie di diametro superiore o inferiore o di altro disegno; comunque la Direzione Lavori si riserva di approvare ogni volta le soluzioni da adottare. Dove esistessero condizioni di infiltrazioni di acqua, sia stazionarie che correnti sul fondo della trincea, tali da rendere lo stesso fondo pericolosamente instabile, l'acqua sarà rimossa in modo conveniente, temporaneamente o in modo definitivo, quanto basi a prevenire flottazioni della tubazione durante la posa della stessa. Nel caso di tubazione giuntata nello scavo, dovranno essere eseguite, al disotto della tubazione, nicchie per permettere l'appropriato metodo di assemblaggio dei giunti e prevenire carichi sugli stessi da parte dei tubi. Una volta eseguita la connessione le nicchie saranno accuratamente riempite con materiale di riempimento in modo da garantire un appoggio continuo all'intera lunghezza della tubazione. I sostegni, di qualsiasi tipo richiesto, dovranno essere di robustezza adeguata e posti ad interasse tale da assicurare la solidità della condotta.

Impianti di derivazioni d'utenza. Per l'esecuzione delle derivazioni d’utenza parte interrata vale quanto già esposto nelle “Norme generali” e nella descrizione dei relativi prezzi di Elenco. Per quanto riguarda la parte aerea, le tubazioni dovranno essere in acciaio zincato filettato, salvo diversa disposizione della D.L. e saranno posate sottotraccia o a vista ed ispezionabili. Le tubazioni verticali dovranno essere collocate ben diritte e a piombo. Nel caso di tubazioni a vista, queste dovranno essere sostenute con staffe zincate (zanche) murate ad una distanza idonea ad assicurare il loro perfetto ancoraggio, o fissate ai manufatti in c.a. con tasselli ad espansione forniti dall'Imprenditore. Comunque non si dovranno superare i m 6 di colonna verticale ed i m 3 di colonna orizzontale senza alcun fissaggio. I punti terminali delle colonne saranno chiusi con tappi filettati a tenuta gas. La foratura dei muri per attraversamenti con tubi dovranno essere eseguite con trapani elettrici e sufficientemente distanti da tubazioni o cavi di altri impianti. I cambiamenti di direzione dovranno essere eseguiti con assemblaggio di raccordi filettati guarniti accuratamente con canapa e pasta speciale al silicone o con nastro in teflon.

Al fine di evitare corrosioni, in corrispondenza degli attraversamenti dei muri, dei pianerottoli, dei

balconi, ecc. i tubi dovranno essere fasciati con idoneo nastro adesivo in materia plastica. Le colonne montanti potranno essere dotate di una o più derivazioni in corrispondenza di ogni piano dell'edificio, anche se in sede di primo impianto, non saranno eseguiti tutti gli innesti di utenza. In tal caso l'innesto mancante sarà sostituito da un tappo posto sulla derivazione del TE. Il collegamento di due o più colonne montanti dovrà essere realizzato con bocchettoni.

Ai piedi di ogni colonna montante sarà posto un organo di intercettazione in ottone a sfera ed un

giunto dielettrico. Le valvole di intercettazione generale dovranno essere poste di regola a muro, a circa m. 0,50 dal suolo. E' assolutamente proibito applicare mastice su parti difettose o cianfrinarle od altro , allo scopo di renderle stagne. L'Impresa è obbligata all'immediato ripristino di tutte quelle parti di muro che avrà dovuto manomettere per la posa in opera dei tubi, compresa tinteggiatura e rivestimenti danneggiati di qualunque natura e chiudere a perfetta regola d'arte i fori che avrà eseguito nei muri stessi per il passaggio delle tubazioni attraverso di essi. L'accettazione e la misurazione delle opere eseguite sarà subordinata all'esito della prova di tenuta dell'impianto.

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L'Imprenditore dovrà demolire e rifare a sue spese i lavori che l'Azienda riconosca eseguiti, a suo insindacabile giudizio, senza la necessaria diligenza o con materiali diversi da quelli forniti o in modo diverso dagli ordini impartiti. Le modalità di esecuzione sopra descritte sono da intendersi valide anche nel caso di modifiche agli impianti di derivazione esistenti. Il collegamento alla tubazione esistente, previo smontaggio della stessa, dovrà avvenire o mediante taglio della tubazione esistente o mediante inserimento direttamente sul rubinetto di base.

ART. 40 – COLLAUDO IDRAULICO, DISINFEZIONE TUBAZIONI ACQUA E

PROTEZIONE CATODICA.

Collaudo delle condotte a gravità (fognature). Il collaudo delle fognature deve essere eseguito mediante il controllo della tenuta con acqua colorata con colorante (tipo fluorescina sodica), allo scopo di facilitare l'individuazione di eventuali perdite. Ogni tratto di fognatura deve essere provato a tenuta a pressione d'acqua mantenuta per non meno di 30 minuti primi. La verifica della tenuta deve essere iniziata dopo aver lasciato trascorrere un periodo di almeno 12 ore dal riempimento per permettere l'assorbimento delle tubazioni e dei giunti. Le prove devono essere eseguite prima che le tubazioni siano state rinfiancate con calcestruzzo o sabbia e/o ricoperte. Per quanto riguarda le tubazioni realizzate con tubi comuni in cemento senza bicchiere, la prova può essere effettuata a rinfianco eseguito. Ovunque possibile le prove devono essere eseguite da pozzetto a pozzetto. Tronchi secondari brevi allacciati alla rete principale, anche con pozzetti, possono essere provati come un tutto unico per la condotta principale. Tronchi secondari lunghi devono essere provati separatamente inserendo un setto divisorio di prova vicino alla giunzione con la rete principale. Detto setto può essere tolto dopo l'esito favorevole del collaudo. Pompa, tubi di raccordo,flangie, piatti di chiusura forati, palloni otturatori, manometri registratori e quanto altro occorrente, compresa la necessaria mano d'opera per l’esecuzione delle prove di pressione, saranno a totale carico dell'Impresa. I collaudi richiesti espressamente dalla D.L. sono a carico dell’ASTEA, le ulteriori prove necessarie in caso di esito negativo sono a totale carico dell’Imprenditore sino a che dopo l’eliminazione del difetto non si riscontri esito positivo. La lunghezza della tratta da sottoporre a prova deve essere determinata tenendo presente che la pressione massima a cui può essere assoggettato un condotto non deve superare il valore massimo di 1 kg/cmq. Pertanto sul punto più basso del tratto in prova non deve gravare un battente d'acqua superiore a 10 metri di altezza, misurati a partire dall'asse della tubazione. Le tubazioni in prova devono essere tamponate al punto terminale della tratta ed al termine delle diramazioni, se ci sono, e riempite d'acqua colorata. I tamponamenti devono essere realizzati possibilmente entro le camerette di ispezione, mediante paratoie a tenuta con guarnizioni in gomma, con palloni otturatori oppure con tappo a chiusura pneumatica. Quest'ultimo tipo deve essere applicato in corrispondenza dello spessore della parete della cameretta, onde evitare sollecitazioni in tensione all'interno dei tubi. Nel terminale più alto della tratta in prova deve essere provvisoriamente connesso con giunto curvo al quale deve essere unito un pezzo di condotto verticale di lunghezza sufficiente ad ottenere l'altezza d'acqua richiesta. Qualora ci sia un sifone sul terminale più alto della tratta, deve essere inserito un tubo di gomma attraverso la chiusura idraulica in modo da estrarre l'aria racchiusa e da permettere il riempimento di tutta la tubazione con acqua. L'inizio effettivo della verifica dell'impermeabilità deve avvenire dopo aver reintegrato il livello dell'acqua di prova, diminuito per l'assorbimento delle tubazioni e/o dei giunti o per eventuali bolle d'aria rimaste nella condotta.

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Trascorso il periodo minimo di 30 minuti dal ristabilimento del livello d'acqua di prova deve essere iniziata l'ispezione delle tubazioni controllando accuratamente ogni singola giunzione ed ogni pezzo. Il livello dell'acqua di prova deve mantenersi costante per tutto il periodo della prova. Possono essere tollerati per le tubazioni in calcestruzzo centrifugato prefabbricate lievi abbassamenti del livello d'acqua di prova dovuto a trasudamento. Un lieve trasudamento, se uniforme, può essere tollerato, ma un sensibile trasudamento da un particolare giunto o tubo deve essere accuratamente controllato e considerato come indicante un difetto da eliminare. In caso di condotti per acque piovane, realizzati con tubi comuni in cemento senza bicchiere, la prova viene limitata al riempimento della rete con acqua in modo da poter accertare che tutti i tubi siano ben sigillati ed ermetici e che nessun tubo rotto o fessurato sia incluso nelle tratte.

Collaudo delle condotte a pressione. Le modalità di esercizio, l'epoca delle prove ed il loro numero saranno fissati dalla Direzione Lavori dopo costruite le murature di ancoraggio e di contrasto; l'Impresa dovrà assoggettarsi a quanto verrà stabilito. Le prove di tenuta delle tubazioni verranno eseguite come segue: - per l'acqua potabile e acque reflue, secondo le norme previste dal D.M. del 12.12.85; - per il gas in bassa e media pressione, secondo le norme previste dal D.M. del 24.11.84. In particolare la pressione di prova per le condotte di acqua potabile e acqua reflue dovrà essere di 1,5 volte la pressione massima d’esercizio e comunque non inferiore a 3 atmosfere; per le condotte gas metano in media pressione (4a e 5a specie) dovrà essere di 1,5 volte la pressione massima; per le condotte gas metano in bassa pressione (6a e 7a specie) la pressione di prova non dovrà essere inferiore ad 1 atmosfera. La pressione voluta si otterrà mediante adatta pompa premente munita di manometro registratore esattamente tarato, da controllare con manometro campione; la pompa per la prova verrà installata all'estremità alta del tratto da provare; le prove si intendono positive se le pressioni si manterranno costanti per almeno 24 ore senza alcuna ricarica salvo le variazioni imputabili alla temperatura esterna. In relazione alla necessità di ridurre al minimo gli ingombri stradali, la Direzione Lavori si riserva la facoltà di far eseguire le prove anche in tratti brevissimi di condotta senza che l'Impresa possa accampare diritti e pretese di speciali compensi. Pompa, tubi di raccordo e quanto altro occorrente, compresa la necessaria mano d'opera, saranno a totale carico dell'Impresa. Le prove verranno eseguite provvedendo ad inserire alle due estremità dei tronchi da provare flangie con piatti di chiusura forati e muniti di raccordi idonei per il riempimento e la messa in pressione della condotta e per lo sfiato dell'aria. Detti piatti di chiusura di regola saranno contrastati con doppi cunei e puntelli di legname di adatta sezione che ripartiranno la spinta mediante robuste traverse di legname lasciate provvisoriamente sullo scavo. La durata della prova di ciascun tronco sarà di almeno 24 ore; se necessario, la prova verrà ripetuta finché l'indice del manometro rimarrà fermo in modo assoluto; ottenuto il risultato voluto, a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, verrà redatto apposito verbale. Dopo la prova, la condotta dovrà essere mantenuta sotto carico o vuotata a seconda delle prescrizioni della Direzione Lavori. Per gli impianti di derivazione d'utenza acqua le tubazioni posate dovranno essere adeguatamente lavate e collaudate, prima del collegamento lato utente e della chiusura dello scavo, con acqua per almeno 30 minuti, senza che si verifichino perdite o trafilamenti. La pressione di prova dovrà essere di 10 atmosfere salvo diversa prescrizione della D.L. Per gli impianti di derivazione d'utenza interrati gas le tubazioni posate dovranno essere collaudate prima della totale chiusura dello scavo con aria o gas inerti secondo quanto previsto dal D.M. 24/11/1984 e dalla Norma UNI 9860. Il collaudo degli impianti di derivazione d'utenza potrà essere effettuato unitamente al collaudo delle tubazioni alle stesse condizioni. Per la parte aerea degli allacciamenti gas di 6a e 7a la prova di tenuta dovrà essere eseguita con aria o gas inerte alla pressione di 1 bar, con la registrazione della pressione sul manometro registratore per la durata di almeno 4 ore. Il collaudo avrà esito positivo solamente quando il manometro non registri la minima perdita di pressione per la durata fissata, salvo le variazioni imputabili alla temperatura esterna.

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Se durante le operazioni effettuate per raggiungere la pressione di prova e durante il periodo della prova stessa si dovessero riscontrare imperfezioni nella tenuta dei giunti, rottura dei giunti o dei pezzi speciali, deformazioni che possano pregiudicare il perfetto funzionamento dell'impianto, l'Imprenditore provvederà a sua cura e spese ad eseguire le riparazioni, le modifiche necessarie e la ripetizione delle operazioni di prova.

Difetti.

Ogni manchevolezza riscontrata nel corso delle verifiche deve essere eliminata a completa cura e spesa dell'Imprenditore. Il collaudo deve essere ripetuto dopo l'ultimazione di ogni sistemazione o rifacimento, su ogni condotta in cui si sono rilevati difetti, sino a che non si riscontri esito completamente favorevole.

Lavaggio e disinfezione delle tubazioni acqua.

Tubazioni. Effettuato con esito positivo il collaudo delle tubazioni l'Imprenditore dovrà provvedere, su indicazioni della D.L. , all'accurato lavaggio ed alla disinfezione con l'immissione di soluzione sterilizzante allo 0,3 per mille di cloro attivo; la soluzione rimarrà nella tubazione almeno 48 ore. L'operazione dovrà essere ripetuta fino al conseguimento di risultati idonei delle analisi batteriologiche. Impianti di derivazioni d'utenza Effettuato con esito positivo il collaudo dell'impianto l'Imprenditore dovrà provvedere, su indicazioni della D.L. , all'accurato lavaggio per almeno 30 minuti primi. Le relative operazioni saranno eseguite a totale carico dell'Impresa.

Predisposizione della protezione catodica per le tubazioni in acciaio interrate. Collaudo elettrico della protezione passiva

Come già premesso, nella posa in opera delle tubazioni in acciaio interrate, dovranno essere

curate le modalità di posa, in modo da predisporre nelle migliori condizioni per la successiva

realizzazione di uno stato di protezione catodica. Dovrà essere curato con la massima attenzione l'isolamento elettrico trasversale e longitudinale. L'isolamento elettrico trasversale delle tubazioni verrà realizzato attenendosi alle seguenti prescrizioni.

- controllare le varie barre di tubo ed asportare il rivestimento nelle zone in cui esso risulti distaccato dalla superficie metallica; - ripristinare il rivestimento in tutte le zone della tubazione dove esso sia stato asportato o comunque risulti danneggiato, - rivestire perfettamente tutti i giunti saldati fra tubo e tubo , - controllare con opportuno detector la perfetta integrità del rivestimento delle tubazioni prima dell'interramento e ripristinare, o rinforzare, il rivestimento nei punti a bassa resistenza elettrica; - nei casi di incrocio con altre strutture metalliche interrate, rinforzare il rivestimento per almeno un paio di metri a monte e a valle dell'incrocio stesso ed evitare in ogni caso, con la interposizione sul punto di incrocio, di opportuni distanziatori isolanti, per evitare il contatto tra strutture incrocianti, successivamente alla posa in opera e per fenomeni di assestamento; - curare che durante la posa in trincea non si verifichino danneggiamenti al rivestimento e ripristinarlo in caso di avaria accidentale; - curare che la sabbia sia omogenea, esente da sassi aguzzi, da elementi argillosi e che non contenga materiali putrescibili. L'isolamento longitudinale verrà realizzato inserendo giunti isolanti a giudizio della D.L. anche su derivazioni laterali che debbano comunque essere esclusi dall'impianto di protezione catodica.

Il rivestimento dei giunti ed il ripristino del rivestimento danneggiato debbono essere eseguiti con

materiale dello stesso tipo del rivestimento esistente, dopo aver pulito con spazzola metallica la

superficie nuda ed averla cosparsa di adatto primer. Il sezionamento elettrico delle tubazioni interrate verrà realizzato nei punti indicati dalla D.L. .Salvo diversa prescrizione tecnica i giunti isolanti dovranno essere interrati come la tubazione, dopo essere testati accuratamente rivestiti con materiale di rivestimento di qualità e caratteristiche meccaniche ed elettriche non diverse da quelle del rivestimento delle tubazioni. Verranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni: - su ciascun lato di ogni giunto di sezionamento verrà fissato un cavetto elettrico rivestito ed i capi estremi di tali cavetti verranno portati in una scatola di derivazione stagna;

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- oltre al rivestimento del giunto, occorrerà provvedere a rinforzare il rivestimento della condotta almeno per due metri a monte e a valle del giunto. Il collaudo elettrico della protezione passiva consisterà in una prova durante la quale si misurerà la resistenza di isolamento elettrico trasversale della tubazione. La misura verrà eseguita tramite rilievo del potenziale di protezione V on e V off e dovrà dare valore di resistenza di isolamento tale da escludere la presenza di contatti accidentali della tubazione con altri sistemi metallici interrati.

Qualora venissero riscontrati contatti accidentali o la resistenza elettrica fosse minore di quella

stabilita, l'Imprenditore dovrà farsi carico della individuazione e rimozione del difetto. Il valore della resistenza trasversale non dovrà essere inferiore a 5.000 Ohm x mq, salvo casi particolari e a insindacabile giudizio del Direttore lavori L'Azienda si riserverà la facoltà di mettere in esercizio le tubazioni in opera, con le modalità ritenute necessarie, evitando, se possibile, di ostacolare i lavori di appalto; in qualsiasi caso, nessuna richiesta potrà essere avanzata dall'Impresa a titolo di rimborso. Resta inteso che la messa in esercizio non potrà comunque avvenire prima della redazione dell'apposito verbale di prova di tenuta, e, per le tubazioni idriche, dell'accertamento dell'esito positivo della disinfezione.

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Art. 41 DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI PREZZI DEI LAVORI A MISURA

E DELLE SOMMINISTRAZIONI PER OPERE IN ECONOMIA. INVARIABILITA' DEI PREZZI.

I prezzi unitari in base ai quali, sotto deduzione del pattuito ribasso d'asta, saranno pagati i lavori appaltati a misura e le somministrazioni risultano dal seguente elenco: Essi comprendono: a) Per i materiali - Ogni spesa per la fornitura, trasporto, dazi, cali, perdite, sprechi ecc. nessuna

eccettuata, per darli pronti all'impiego a piè d'opera in qualsiasi punto del lavoro, anche se fuori strada.

b) Per gli operai e mezzi d'opera - Ogni spesa per fornire i medesimi di attrezzi ed utensili del mestiere, nonchè le quote per assicurazioni sociali, per gli infortuni ed accessori e di ogni specie, beneficio ecc., nonchè nel caso di lavoro notturno anche la spesa di illuminazione dei cantieri di lavoro.

c) Per i noli - Ogni spesa per dare a piè d'opera i macchinari e mezzi d'opera pronti al loro uso, accessori ecc., tutto come sopra.

d) Per i lavori a misura e a corpo - Tutte le spese per i mezzi d'opera, assicurazioni di ogni specie, tutte le forniture occorrenti o loro lavorazioni od impiego, indennità di cave, di passaggi, di depositi, di cantiere, di occupazioni temporanee e diversi mezzi d'opera provvisionali, nessuna esclusa, carichi trasporti e scarichi in ascesa e discesa ecc., quanto occorre per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte, intendendosi nei prezzi stessi compreso ogni compenso per gli oneri tutti che l'impresa dovrà sostenere a tale scopo.

I prezzi medesimi, per i lavori a misura, nonchè i prezzi e compensi a corpo, diminuiti del ribasso offerto sotto le condizioni tutte del contratto e del presente capitolato speciale, si intendono accettati dall'Appaltatore in base a calcoli di sua convenienza a tutto suo rischio e quindi sono fissi ed invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità, salvo l'applicazione delle norme legislative vigenti o che potranno essere emanate durante l'esecuzione dei lavori, per la revisione dei prezzi nei contratti per la esecuzione di opere pubbliche.

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CAPITOLO III°

NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEI LAVORI

Art. 42 NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEI LAVORI

a) Mano d'opera in economia.

Le prestazioni di mano d'opera in economia saranno valutate in base alle effettive ore di lavoro ed alla qualifica degli operai richiesta dalla Direzione Lavori. Se l'Impresa di sua iniziativa impiegherà nei lavori in questione operai di qualifica superiore a quella richiesta, non avrà diritto ad alcun compenso. La contabilizzazione sarà effettuata applicando ai tempi in contraddittorio, le tariffe vigenti all'atto della prestazione. Per eventuali prestazioni straordinarie di mano d'opera in economia diurne, notturne, festive, si applicheranno le maggiorazioni previste nell'allegato elenco. L'idoneità degli operai è rimessa al giudizio insindacabile della Direzione Lavori e l'Impresa dovrà sostituirli qualora la Direzione Lavori stessa non esprima parere favorevole. Nei prezzi s'intende che ogni operaio sia fornito degli utensili ed attrezzi manuali di mestiere.

b) Fornitura materiali. La quantità di materiali sarà valutata con misure geometriche, o a numero, o a peso, come previsto dai relativi prezzi dell'elenco allegato. I materiali saranno liquidati in base alle misure ordinate dalla Direzione Lavori, non saranno contabilizzate quantità maggiori o forniture di qualità migliore di quelle prescritte anche se indipendenti dalla volontà dell'Impresa, saranno invece contabilizzate le quantità reali nel caso inferiore a quelle ordinate, purché accettate dalla Direzione Lavori I materiali s'intendono forniti a piè d'opera e non si terrà conto di eventuali ammanchi o perdite. Per la determinazione delle quantità dei materiali, per i quali è prevista la valutazione a peso, la Direzione Lavori potrà richiedere l'esclusiva effettuazione delle misure presso una pesa pubblica; tutte le spese e gli oneri conseguenti saranno a completo carico dell'impresa.

c) Noli. Il noleggio di mezzi d'opera in economia sarà valutato in base alle diverse categorie dei mezzi impiegati e alle effettive ore lavorative effettuate. Nel prezzo dei mezzi d'opera s'intendono compresi tutti gli oneri necessari, quali ammortamento, manutenzione, energia, lubrificanti, carburanti, eventuale mano d'opera per installazione, trasporto nel luogo d'impiego e allontanamento a fine lavoro e le spese generali e gli utili dell'Impresa. E' esclusa solamente la mano d'opera per l'esercizio.

d) Lavori a misura. Le diverse categorie di lavoro a misura saranno determinate con misure geometriche, ovvero a numero, a peso o a tempo in relazione a quanto previsto nell'elenco prezzi allegato. Le misure saranno prese in contraddittorio mano a mano che si procederà all'esecuzione dei lavori e riportate su appositi libretti che saranno firmati dagli incaricati della Direzione Lavori e dall'Impresa. Resta sempre salva, in ogni caso, la possibilità di verifica e rettifica, anche in occasione delle operazioni relative alla stesura del certificato definitivo di regolare esecuzione. Salvo quanto diversamente previsto dalle singole voci, con i prezzi unitari di elenco relativi ai lavori a misura si intendono di norma compensati la fornitura di tutti i materiali occorrenti, nonché le somministrazioni e le prestazioni necessarie per l'esecuzione dei lavori con la più assoluta e scrupolosa osservanza di tutte le norme stabilite nel presente capitolato. I prezzi dei noli, dei materiali a pié d'opera, dei lavori a misura, diminuiti del ribasso offerto sotto le condizioni tutte del contratto e del presente capitolato speciale d'appalto e i prezzi in economia della mano d'opera si intendono accettati dall'Appaltatore in base a calcoli di sua convenienza a tutto suo rischio e quindi fissi ed invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità, salvo l'applicazione delle norme legislative vigenti o che potranno essere emanate durante l'esecuzione dei lavori.

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e) Nell'elenco prezzi unitari dove vengono indicati più prezzi per un medesimo lavoro, andrà applicato, ove previsto, il fisso “per ogni intervento” oltre al prezzo riferito alla quantità della lavorazione misurata in contradditorio,.

A puro titolo esemplificativo si rimettono i seguenti esempi: - Ripristino pavimentazione in conglomerato (0-8) (0-12):

Per Superfice ripristinata e misurata = mq 12.50

Voce da applicare “per ogni intervento” n° 114.a => cad 1 x 84,27 € + n° 114.b => mq 12,50 x 9,60 € = 204,27 € - Lavori di scavo per costruzione derivazione idrica e gas: Per una lunghezza = 35 ml

Voce da applicare n° 156 => cad 1 x 482,44 € + Eccedenza oltre i primi 10 ml n° 159/b=> cad (35,00-10,00) =25,00 x 18,67 € = 949.19 € - F/O di ghiaia lavata di fiume (piccola pezzatura) Per un volume = 15 mc

Voce da applicare n° 179.b => mc 15,00 x 35,31 € = 529,65 € Alcune voci dell’elenco prezzi unitari prevedono un fisso “per ogni intervento” che viene applicato una sola volta nell’ambito di un unico cantiere. Per unico cantiere si intende il lavoro eseguito entro un raggio di 50 ml rispetto al primo intervento.

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