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Capitolo 3.
L’ITA “ G. GARIBALDI ”
E LE SUE RISORSE
11 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.1. LA STORIA DELLA SCUOLA
3.1.1. LE ORIGINI
L'Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Garibaldi” di Roma ha origine nell'anno
1872 dalla Scuola Podere che, per iniziativa del Comizio Agrario, venne
aperta in Valmontone con il concorso del Ministero per l'Agricoltura e delle
Amministrazioni Provinciale e Comunale di Roma.
Verso la fine del 1875, la Scuola fu trasferita in Roma nel Casale di S. Pio V,
villa di proprietà del Principe Corsini sito sul Gianicolo, tra Porta San
Pancrazio e Porta Cavalleggeri.
Il 21 dicembre 1910 venne firmato un contratto di concessione in enfiteusi
perpetua da parte del Ministero dell‟Agricoltura, Industria e Commercio
all‟Amministrazione Provinciale di Roma dei fondi demaniali detti “Regio
Campo Sperimentale e lotti 13 e 14 delle tenute di S. Alessio e Vigna
Murata nell‟Agro Romano… con l‟obbligo di stabilirvi la Regia Scuola Pratica
di Agricoltura”
Nel 1882 la Scuola Podere venne trasformata in Scuola Pratica di Agricoltura e cessò ogni dipendenza
amministrativa dal Comizio Agrario. Successivamente con la legge del 6 giugno del 1885 (che metteva
ordine in tutte le iniziative inerenti l'istruzione agraria) la Scuola Pratica di Agricoltura di Roma passò
alle dipendenze del Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, cessando di essere così un ente
scolastico autonomo.
Ne consegue che dal 2 febbraio 1911, giorno in cui questo contratto fu registrato alla Corte dei Conti
Reg. 495- Bilancio Entrate foglio 135, i rapporti giuridici che regolano la vita dell‟Istituto in ordine al
patrimonio territoriale comprensivo delle strutture in esso presente sono il Demanio dello Stato, quale
Direttario (proprietario) e la Provincia di Roma, quale Utilista (cioè beneficiario del bene) con l‟obbligo
del miglioramento ed il vincolo della non disponibilità se non per l‟istruzione agraria.
12 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.1.2. LA TENUTA S.ALESSIO
Con la deliberazione del 22 maggio 1923 la R. Commissione approvava il progetto di costruzione di
un fabbricato per la Scuola Convitto nella R. Scuola Pratica di Agricoltura di Roma.
Il fabbricato della Scuola Convitto, realizzato sopra un'altura sita quasi al centro della tenuta, venne
consegnato nel 1928.
I vecchi fabbricati furono adibiti a servizi accessori (abitazioni del personale, oleificio, caseificio, ecc.).
Nell'ottobre del 1933, con la legge 15 giugno 1931, n° 889, la Scuola pervenne all'attuale
ordinamento di Istituto Tecnico Agrario Statale.
L'Istituto è dotato di Convitto e Azienda Agraria e l‟area della Tenuta di S. Alessio.
Attualmente l'estensione è ridotta a circa 70 ettari:
• non ne fanno più parte i 20 ettari circa dei lotti 13 e 14 (ha 19.51.00), posti oltre via di
Vigna Murata, che sono stati ceduti negli anni Venti all‟Opera Nazionale per gli orfani dei
contadini morti in guerra;
• altri 10 ettari circa del Campo Sperimentale destinati, per volontà concorde del Consiglio
d'Istituto dell„ITA „‟G. Garibaldi‟‟, della Direzione Generale Istruzione Tecnica del MPI e della
Provincia, alle scuole:
Licei Scientifici „‟G. PEANO‟‟ e „‟P. LEVI‟‟;
Istituto Tecnico Aeronautico „‟F. DE PINEDO‟‟;
Istituti Nazionali della Nutrizione (INN) e di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
3.1. LA STORIA DELLA SCUOLA
ITA
‘’G. GARIBALDI’’
13 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.1. LA STORIA DELLA SCUOLA
La tenuta di S. Alessio occupa attualmente il territorio compreso
tra le attuali via Erminio Spalla, via di Grotta Perfetta, via
Ardeatina, via di Vigna Murata. Il sito era certamente frequentato
già in età romana.
Infatti sotto le strutture del casale di Vigna Murata, posto all‟inizio
della tenuta sull‟altura che sovrasta la via Ardeatina, a seguito
delle ricerche condotte dai docenti e dagli studenti dell‟Istituto
nell‟ambito del progetto “Adotta un monumento”, è stato
identificato un pregevole criptoportico che denuncia la presenza
di una villa romana.
In età medievale, sembra fin dal X secolo, detta area e oltre,
compreso l‟attuale quartiere di Fonte Meravigliosa fino ad
arrivare alla Cecchignola, veniva ricordata come tenuta agraria
di pertinenza del monastero di S. Alessio sull‟Aventino, dal quale
prese il nome.
Più o meno al centro, dove ora è tracciata via di Vigna Murata,
correva il fosso di S. Alessio.
È fortemente probabile che i resti della villa romana siano stati
utilizzati, come in molti altri esempi, per edificare un casale da
adibire agli usi della tenuta.
Esistono inoltre documenti attestanti che almeno nel XIV secolo il
monastero dell‟Aventino affittò il casale di S. Alessio (ora di Vigna
Murata) a privati e di questo stesso edificio si conservano notizia e
disegno in una pianta acquerellata della tenuta risalente al 1646,
in cui è detto di proprietà di Curzio e Giacomo Mignanelli, vi si
scorge anche una via interna interpoderale che dalla chiesa della
SS. Annunziata conduceva alla Tenuta delle Tre Fontane,
probabilmente una porzione del tracciato che portava alla visita
delle sette chiese.
14 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Nel tempo a seguire nello stesso luogo del casale deve essere
stata costruita una chiesa perché la struttura che oggi rimane ne
conserva la volta e il campanile a vela. Forse in quel periodo
doveva esistere il monastero di cui rimane memoria in chi ha
abitato nella tenuta di S. Alessio.
Dopo l‟unità d‟Italia e Roma capitale l‟azienda, di 289 ettari,
passò, a seguito della bonifica agraria, al demanio dello Stato e
fu divisa in tredici parti. Il Campo Sperimentale, i lotti 13 e 14
ospitarono come sede definitiva, a seguito del contratto del
1910, la Regia Scuola Pratica di Agricoltura di Roma.
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
Ha una superficie complessiva di circa 70 ettari, con indirizzo produttivo misto:
Zootecnico - Viticolo - Olivicolo - Floro - Vivaistico
15 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
Si tratta di un fondo agricolo con caratteristiche particolari che lo rendono eccezionale sia dal punto di vista
prettamente agro-economico che per quanto riguarda gli aspetti di carattere sociale.
Prima di definirla azienda agraria vera e propria, è necessario dare come definizione dell‟immobile quella
ancora più importante:
La giacitura, la forma, le pendenze, l‟esposizione, le caratteristiche del microclima, la natura del terreno
hanno determinato la presenza di un patrimonio floristico di alto pregio, che si sviluppa su tutta la superficie
per costituire un‟azienda agraria già predisposta ad un‟armonica sintonia tra natura ed agricoltura.
Se si aggiunge a tale contesto la presenza del centro
zootecnico che in diversi periodi dell‟anno arricchisce, con il
bestiame a pascolo, l‟ambiente di vivacità e colore, ecco
che si viene a creare un alto momento significativo, tale da
permetterci di dire come l‟agricoltura può rappresentare
un‟attività che qualifica l‟ambiente per l‟esaltazione di tutte
le funzioni: quella igienico-ricreativa, paesaggistica,
protettiva ed economica, al pari di una natura
incontaminata.
‘’Oasi naturalistica ben inserita nel contesto del tessuto urbano del Comune di Roma”.
16 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
Tale situazione generale in cui sono ben rappresentate le
specie arboree, quelle arbustive e una vasta varietà di
essenze erbacee, predispone l‟attività agricola ordinaria ad
un facile passaggio verso quella biologica.
L‟Istituto, a tale proposito, intende percorrere la graduale
evoluzione dall‟agricoltura tradizionale a quella eco-
compatibile, mediante anche il necessario adeguamento di
tutti i programmi delle discipline tecniche verso la conoscenza
dell‟ecosistema nei suoi aspetti più delicati, onde poter
intervenire per assecondare la natura per il raggiungimento
di quell‟equilibrio che assicura all‟uomo l‟ambiente ideale
dove vivere.
Questo grande laboratorio denominato “Azienda agraria”
deve essere tutelato da attacchi speculativi di qualsiasi
natura, che condiziona la superficie e l‟assetto agricolo sopra
descritto.
Il fondo è censito al Nuovo Catasto Terreni del Comune di
Roma col numero di partita 9370 ed è descritto sul foglio di
mappa n° 879.
L‟ingresso storico permane al n° 524, di via Ardeatina, ma
l‟accesso attuale carrabile e pedonale, è al numero civico
571/573 di via Vigna Murata.
Da qui si percorrono circa 1.000 metri di strada asfaltata che portano all‟ingresso dell‟edificio principale.
Tutto l‟Istituto è ormai circondato dall‟edilizia urbana (quartieri Fonte Meravigliosa e Roma 70).
L‟entità della superficie improduttiva, decisamente non in linea con aziende simili (dovrebbe essere non più
dell‟8-10%) trova la sua giustificazione in tutte le strutture straordinarie necessarie all‟espletamento della
funzione pubblica dell‟istruzione agraria (plesso scolastico, convitto, palestra, campi di gioco, laboratori
esterni ecc.).
17 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
3.2.1. DESCRIZIONE
La giacitura è declive da nord a sud con pendenze che comunque consentono tutte le lavorazioni.
La natura dei terreni varia dai tendenzialmente argillosi nella zona nord, agli sciolti nei pendii, finendo
con il medio impasto nella zona sud.
La configurazione, pur essendo in un sol corpo, non è regolare e ciò ha determinato la diversa
estensione delle particelle di seminativo.
L‟azienda, oramai da oltre un decennio, aderisce ai programmi agro-ambientali regionali volti al
contenimento dell‟uso dei fitofarmaci e concimi (basso impatto ambientale ex regolamento CE n.
2078/92 e attualmente regolamento CE n. 1257/99 misura F1/A).
Nella foto l‟impianto boschivo deriva da un‟attività
sperimentale tra l‟ITA “G. Garibaldi” e la SAF (Società Agricola
e Forestale), oggi Azienda di Stato per le Foreste Demaniali
(ASFD) per valutare lo sviluppo degli apparati radicali di sette
essenze forestali di cui sei conifere ed una latifoglia (cerro).
Attualmente costituisce un‟area verde con una collezione di
pregio di piante forestali.
18 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
Essa è stata elaborata dal Comitato Tecnico Scientifico
(emanazione del CDD in cui convergono i docenti delle aree
tecniche) e negli ultimi due anni ha previsto la variante
dell‟erbaio autunno-vernino-primaverile tra il Mais e la
Medica1.
I prodotti erbacei aziendali:
fieno di medica, erbai, insilati e granella, sono interamente
destinati all‟alimentazione dei bovini allevati.
l‟insilato necessario alla mandria dei bovini in produzione
proviene ordinariamente dalla trasformazione del mais in
coltura principale e in coltura intercalare (superficie
ripetuta).
Negli ultimi due anni, in relazione agli andamenti stagionali di
produzione, si è resa necessaria la straordinaria trasformazione
in insilato anche dell‟orzo.
Il sistema d‟irrigazione è del tipo a pioggia con carri-bobina
fissi ed irrigatore mobile su carrello; le prese per l‟acqua sono
servite da impianto sotterraneo ad anello alimentato da
elettropompa sommersa 60 HP calata in pozzo trivellato di 60
metri.
Il seminativo ha una superficie di ha 40.86.97, è irriguo con rotazione sessennale:
Medica 1 - Medica 2 - Medica 4 – Orzo - Mais
3.2.2. LE COLTURE ERBACEE AZIENDALI
19 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
L’ULIVETO
È costituito da 9 appezzamenti per un totale di circa 1.000 piante con età variabili da oltre 100 anni e
oltre i 40 anni.
Le varietà presenti sono la Carboncella, il Frantoio, il Leccino, la Rosciola, il Pendolino.
Le forme d‟allevamento sono il Vaso, il Vaso Cespugliato, il Monocono, la Palmetta in fase di
riconversione a Vaso Cespugliato.
3.2.3. LE COLTURE ARBOREE AZIENDALI
VIGNETO
Ubicato su due appezzamenti, presenta le seguenti forme d‟allevamento e varietà:
20 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
3.2.4. I FABBRICATI RURALI AZIENDALI
3.2.4.a. IL CENTRO ZOOTECNICO
Rappresenta il fulcro centrale dell‟attività aziendale.
È rappresentato dalle seguenti strutture:
stalla a stabulazione libera per animali in produzione con annessa sala di mungitura, deposito
latte e box vitelli;
stalla a stabulazione libera con paddock per bovine in allevamento;
deposito mangimi concentrati;
fienile;
letamaia;
21 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
3.2.4.b. L’ALLEVAMENTO BOVINO
È costituito prevalentemente da bovini di razza Frisona
Italiana iscritti al LLGG (Libro Genealogico Nazionale).
La composizione della stalla è rappresentata da :
21 vacche in lattazione;
10 manze 18 a 24 mesi;
15 vitelli da 2 a 14 mesi;
1 torello;
13 vacche da carne;
2 bufale;
2 cavalli da tiro pesante rapido;
2 asini;
4 capre;
6 pecore.
22 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
I dati dell‟allevamento elaborati dall‟A.NA.F.I.
(Associazione Nazionale Frisona Italiana) dal 1997 al
2005 confermano che la selezione seguita dai docenti
ha permesso di migliorare in modo continuo e costante
gli animali nonché di ottenere un prodotto latte d‟ottima
qualità. Infatti il patrimonio genetico degli animali ha
raggiunto un EVM (indice atto a valutare la produzione
delle vacche mature) ampiamente superiore all‟attuale
media di razza.
La produzione principale delle bovine è il latte che viene conferito e venduto giornalmente alla
Centrale del Latte di Roma. La produzione media di stalla di circa 8.000 Kg.
Il latte prodotto nell‟Istituto ha ricevuto il “Premio Roma” dalla C.C.I.A.A. di Roma e la ARM come
miglior latte prodotto nella Provincia di Roma.
Un‟altra conferma dell‟abilità genetica della mandria è
data anche dai risultati produttivo-morfologici che
mettono in evidenza il maggior valore degli animali
giovani rispetto a quelli adulti.
Dal punto di vista morfologico, la valutazione della
mandria si attesta su di un valore di 79,5 punti che è da
considerare buono rispetto alla media degli allevamenti
di bovini Frisoni.
I vitelli eccedenti la rimonta ne possono essere trattenuti
2 per l‟ingrasso in azienda e successivamente macellati,
contribuendo così ad incrementare la parte attiva della
PLV aziendale.
L‟allevamento, che costituisce il punto di forza del laboratorio, viene utilizzato dagli studenti per
esercitazioni e osservazioni riguardanti le tecniche di allevamento, la riproduzione animale con
particolare riguardo alla fecondazione strumentale, le tecniche di alimentazione, la gestione
dell‟anagrafe bovina e le profilassi sanitarie dell‟allevamento.
Gli studenti inoltre possono osservare le fasi della mungitura meccanica e conoscere la morfologia
degli animali allevati al fine della valutazione morfologica.
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
3.2.5. FABBRICATI RURALI EXTRA DELL’AZIENDA AGRARIA
Considerata la finalità didattica dell‟azienda mirata all‟ampliamento dell‟offerta formativa, nonché la
storica e propositiva ricchezza dei docenti in essa operanti, molteplici sono le altre attività e strutture
(che di fatto la rendono extra-ordinaria), volto a cogliere aspetti significativi del settore agrario e
finalizzate alla più ampia preparazione dei discenti.
Pertanto, in aggiunta ai settori concernenti l‟indirizzo economico di cui prima, all‟interno dell‟Istituto, e
con la diretta partecipazione di alunni, docenti e personale non docente nelle attività pratiche, trovano
posto:
3.2.5.a. IL FRANTOIO
Per la molitura delle olive, anche a favore di terzi è in
esercizio continuo da ormai cinquanta anni, rappresenta
uno tra i più validi esempi di radicazione dell‟Istituto nel
territorio rispondendo alla domanda dei produttori per
la trasformazione delle olive in olio.
Anch‟esso, così come la cantina, rappresenta un
laboratorio in campo collegato alle discipline di
Industrie Agrarie e Tecniche di Gestione Aziendale
per le analisi delle rese e dei costi di
trasformazione.
23 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Il frantoio annesso all‟Istituto provvede alla molitura delle olive prodotte dalle circa 1.000 piante di
ulivo coltivate nell‟azienda.
La produzione di olive si aggira sui 2,50 t/anno con resa in olio del 10%/12% .
Per la raccolta ci si avvale del personale dipendente e dei ragazzi durante le ore di esercitazioni di
azienda agraria.
Le attrezzature per la raccolta comprendono:
compressori ad aria compressa;
agevolatori manuali, scuotitori per branche.
L‟olio prodotto viene venduto a consumo interno e
rifornisce la cucina della mensa nel convitto.
Il frantoio è composto da:
defogliatrice;
gramole;
lavatrice;
centrifuga orizzontale (decanter);
centrifughe verticali (separatori);
frangitori.
Il frantoio svolge anche il servizio di molitura per conto
terzi , con un vasto bacino d‟utenza , tale da
raggiungere ogni anno circa 300 t di olive molite.
3.2. L’AZIENDA AGRARIA
24 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.2.5.b. LE SERRE
Sono cinque, di cui quattro calde, per una superficie totale di 1.127 mq. destinati alla produzione di
piante ornamentali e ortaggi.
Esse, nell'attività didattica dei primi tre anni del corso degli studi, sono adibite alla pratica
florovivaistica orticola e fungicola.
La struttura, in considerazione della domanda del territorio è utilizzata anche quale laboratorio
per corsi di florovivaismo aperti agli utenti esterni.
Le esercitazioni in serra si svolgono alla presenza degli studenti con la collaborazione del personale
ATA.
Ad esso sono collegati anche gli aspetti applicativi relativi alla disciplina di Tecnica di Gestione
Aziendale volti a verificare il reale costo di trasformazione dell‟uva in vino.
Sotto il profilo prettamente agro-economico la struttura può lavorare in media da 2,5 q/li
(vinificazione in bianco) a 50 q/li (vinificazione in rosso).
3.2.5.c. LA CANTINA
Rappresenta un “laboratorio in campo” dove le esercitazioni disciplinari di Industrie Agrarie
trovano l‟applicazione pratica con la trasformazione dell‟uva in vino.
È dotato di celle frigorifere e macchinari vari per la
lavorazione delle carni.
È collegato ai laboratori di Zootecnia e Tecnica di
Gestione Aziendale per la trasformazione del
prodotto secondario dell‟allevamento.
I discenti nelle pratiche applicazioni zootecniche,
verificano l‟anatomia e le tecniche di lavoro del
prodotto dalla frollatura al taglio; realizzano
altresì complesse analisi di gestione economica
mirate alla verifica delle rese in carne e costi di
trasformazione.
3.2.5.d. IL CENTRO DI SEZIONAMENTO E TAGLIO DELLE CARNI PRODOTTE NELL’ISTITUTO
3.3. IL MUSEO DELLE MACCHINE AGRICOLE
25 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Tutta la storia della meccanizzazione agricola è custodita nell‟Istituto
con il Museo delle Macchine. Rappresenta un motivo di orgoglio per
l‟Istituzione scolastica e nel contempo costituisce un patrimonio di
inestimabile valore storico, scientifico e culturale.
Con l‟analisi delle caratteristiche di ogni singola macchina si
ripercorrono le tappe del progresso tecnologico nell‟agricoltura. Si
desumono inoltre tanti altri aspetti di carattere storico e culturale che
caratterizzano tanti momenti significativi dello sviluppo economico e
sociale della nostra nazione.
Questo Museo è nato con il sacrificio e l‟alta professionalità di alcuni
docenti che hanno dedicato tempo e impegno costante. Sono in corso
iniziative tese alla valorizzazione di questo patrimonio che è
soggetto a continue visite da parte di altri Istituti e comunque da tutti
coloro che sono a conoscenza dell‟esistenza del Museo.
Per i discenti rappresenta un momento significativo ai fini della loro formazione perché non solo favorisce le
conoscenze nel settore specifico della meccanica agraria, ma anche in quelle umanistiche.
Una semplice visita può far capire quale ricchezza di tecnologia, di storia e di cultura è presente nell‟area
dell‟Istituto. A sottolineare il pregio della raccolta partecipa la decisione del Consiglio Direttivo del Circolo
Romano "La Manovella" che ha deliberato di inserire tra i Soci Onorari la Collezione di Trattrici d'Epoca in
possesso dell'Istituto Tecnico Agrario "G. Garibaldi".
In data 4 Aprile 2006, il tutto è stato formalizzato con un incontro ufficiale al quale ha preso parte il
Presidente della Commissione Tecnica Nazionale Trattori dell'A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano).
La qualifica di Socio Onorario di questo Istituto e della sua
Collezione, nell'ambito del Circolo Romano, primo tra i sodalizi del
genere in Italia, è il riconoscimento della rarità e originalità di una
collezione che risulta unica a livello internazionale e ancora più raro,
che tutto ciò appartenga a un Ente Pubblico.
Alla manifestazione ha partecipato anche un collezionista privato che
si è reso disponibile a far confluire la sua Collezione presso l'I.T.A.
"G. Garibaldi" in modo da realizzare un vero e proprio Museo,
raggiungendo così anche un considerevole numero di Trattrici in
esposizione.
Da questo incontro dovrebbero scaturire iniziative a salvaguardia del patrimonio esistente, in fatto di mezzi
agricoli, che in qualche modo hanno segnato la storia dell'Agricoltura italiana. Incontri, dibattiti, raduni, fiere,
manifestazioni sia per mezzi d'Epoca che attuali per dimostrazioni tecniche e i 70 ettari di terreno dell'Istituto
rappresentano il migliore campo di prova.
Il Convitto annesso all'Istituto è collocato in un edificio a tre piani di recente costruzione.
• AL PIANO TERRA
si trovano le sale polivalenti adibite a: laboratori,
ricreazione, sale studio e biblioteca; gli uffici degli Istitutori,
dell'Istitutore coordinatore e dell‟assistente amministrativo,
l‟infermeria, la sala da pranzo attrezzata come self-service,
le cucine e altri servizi.
3.4. IL CONVITTO
26 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
• AI PIANI SUPERIORI
sono collocate le camere, tutte con bagno; sono
prevalentemente a tre letti, alcune a due, e a ogni piano ci
sono la camera dell'Istitutore di servizio ed un salone.
Il seminterrato ospita locali di servizio.
L'edificio è situato in stretta prossimità della scuola,
all'interno di un ettaro di terreno recintato che comprende
anche un campo da calcetto e un giardino per la ricreazione
all'aperto; all'occorrenza, c‟è la possibilità di utilizzare i
campi da pallavolo e pallacanestro e la palestra della
scuola.
Si trova al centro dell‟azienda agraria dell‟ITA „‟G.
GARIBALDI‟‟ , che garantisce la tranquillità e la salubrità del
soggiorno, e due quartieri nuovi sono a portata di mano
degli allievi che abbiano l‟ autorizzazione di uscita.
Sono convittori, in regime d‟internato, gli alunni che,
risiedendo lontano dalla scuola, hanno una necessità
abitativa vera e propria.
Questi, generalmente, si recano a casa il sabato e la
domenica ed hanno la possibilità di uscire in permesso
pomeridiano durante la settimana.
I ragazzi che abitano relativamente vicino all'Istituto possono
usufruire del semi-convitto, consumare il pasto alla mensa e
trattenersi per lo studio fino alle ore 18:30 dal Lunedì al
Venerdì, raggiungendo poi la propria abitazione
Per quanto riguarda l‟ambiente di vita dei convittori:
il personale educativo esercita vigilanza sul comportamento;
il vitto è genuino e curato nella qualità e quantità;
lo studio si effettua in camera o nelle sale a ciò adibite sotto la
sorveglianza del personale educativo;
è cura del personale educativo, tramite il coordinatore e la
funzione strumentale, tenere aggiornati rapporti con gli
insegnanti e con le famiglie, per tempestivi interventi a supporto
del rendimento scolastico;
un medico esterno assiste gli allievi all'occorrenza.
Il personale del Convitto si adopera per la realizzazione di progetti, tra il ludico e il didattico, che
riguardano principalmente musica, arti visive e altri aspetti della creatività anche con l‟ausilio delle
attrezzature mediali di cui la struttura è dotata.
La retta annuale è di:
€ 3.000,00 per il Convitto
€ 1.500,00 per il Semi – Convitto, pagabili in due rate, la prima all‟ingresso e la seconda
entro dicembre
3.4. IL CONVITTO
27 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Possono essere ammessi alla mensa del Convitto, per esigenze di studio o di lavoro pertinenti all'attività
scolastica, gli alunni esterni frequentanti l'Istituto stesso.
3.5. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE STRUTTURALI
L‟Istituto, oltre al Convitto annesso, possiede laboratori e strutture aziendali dotati di attrezzature
specialistiche d‟avanguardia che permettono di ottenere una preparazione qualificata. I progetti finalizzati
all‟ampliamento dell‟offerta formativa trovano in queste strutture il necessario contesto operativo.
Tutte le aule scolastiche sono dotate di lavagne interattive multimediale e video proiettori.
La gestione e utilizzazione degli spazi nonché di tutte le risorse patrimoniali e strutturali sono coordinate
dall‟Ufficio di Presidenza secondo le indicazioni degli OO.CC. in modo di assicurare la razionale fruizione a
tutti gli utenti.
L‟Istituto, attesi i pareri degli OO.CC., apre e favorisce attività extrascolastiche, culturali, sociali, civili e
collaborazioni con Enti Esterni, con possibilità di utilizzare il Convitto, gli edifici e le attrezzature anche fuori
dell'orario scolastico.
3.5.1. AULA DI INFORMATICA
In questo laboratorio lavorano, coadiuvati dall‟insegnante, ragazzi che appartengono a una stessa
classe o riuniti in gruppi di interesse, cioè che partecipano a progetti specifici.
L‟aula è in funzione tutti i giorni.
Essa è dotata di:
quattordici postazioni di lavoro costituite ciascuna
da un PC con processore Pentium;
una stampante;
collegamento ad Internet;
due scanner;
due masterizzatori CD;
una videocamera;
una macchina fotografica digitale;
un video proiettore con l‟ausilio del quale possono
essere svolte lezioni.
Nell‟aula per gli alunni delle I, II e III classi si tengono lezioni curriculari di matematica, lettere, lingua,
chimica; mentre gli studenti delle ultime classi utilizzano prevalentemente i laboratori nelle materie
tecniche come zootecnia, chimica e topografia.
Oltre ad apprendere l‟uso di software generico come Word ed Excel, gli alunni utilizzano programmi
specifici per alcune discipline come:
„‟Scientificamente‟‟ per fisica e chimica;
„‟Faremat‟‟ per matematica;
„‟Autocad‟‟ per le materie di costruzioni e topografia.
Il laboratorio è aperto anche fuori dell‟orario curriculare per soddisfare particolari attività inserite nel
PTOF.
In questa aula la didattica assume una veste innovativa, a volte gli studenti stessi diventano tutor per i
compagni.
Lo stimolo derivante dalla realizzazione di un progetto spinge inoltre i ragazzi ad impiegare nuovi
programmi, come il pacchetto Office di Windows (Word, Excel, Power Point, Publisher e internet)
apprendendone l‟utilizzo quasi autonomamente.
28 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.5.2. LABORATORIO DI SCIENZE /FISICA
Il laboratorio di Scienze/Fisica è costituito da un‟aula molto grande e luminosa.
È dotato di 30 postazioni per gli allievi e di una cattedra per gli insegnanti.
Viene utilizzato da tutte le classi, dal primo anno, un‟ora la settimana seguendo un orario concordato
con i docenti di Biologia, Biotecnologie e Fisica.
Il laboratorio è dotato di:
televisore;
videoregistratore;
microscopio proiettore;
2 lavagne luminose;
20 microscopi ottici;
20 stereomicroscopi;
proiettore per film e per diapositive;
Vetreria;
cappa sterile, cappa aspirante;
autoclave;
piccola biblioteca di laboratorio.
Nelle ore in cui non è impegnato per le esercitazioni curriculari è aperto alle scuole medie per
esercitazioni.
Il laboratorio, oltre ad ospitare strumenti di indubbio valore storico, è ricco di apparecchiature e di
strutture didattiche, che permettono di svolgere esperienze di meccanica, fluidostatica, termologia,
ottica, acustica, elettricità, magnetismo ed elettromagnetismo.
Le esperienze vengono illustrate e realizzate dall'insegnante, ma spesso svolte dagli studenti,
organizzati in gruppi di lavoro.
Questa attività permette di supportare lo studio teorico della fisica con la verifica sperimentale delle
leggi.
Vengono proiettati anche film didattici a supporto delle spiegazioni.
3.5. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE STRUTTURALI
29 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.5.3. SPAZI DESTINATI AD ATTIVITÀ SPORTIVE
La scuola è dotata di palestra e campi sportivi.
Moderno e attrezzato è il campo di calcetto creato nel
2000.
Gli ampi spazi dell‟azienda vengono utilizzati per corse
campestri e per la caccia al tesoro che si svolgono
nell‟Istituto, con la partecipazione di altre scuole.
3.5.4. LABORATORIO DI GENIO RURALE
Nel laboratorio di Genio Rurale, vengono svolte le esercitazioni relative alle materie di:
Tecniche e tecnologia di rappresentazione grafica (Disegno) per le classi I e II
Topografia e Costruzioni Rurali per le classi IV e V.
In particolare:
Topografia, ha come scopo primario quello di rappresentare graficamente gli
appezzamenti di terreno in opportuna scala su apposite carte, per questo chiamate,
topografiche.
Costruzioni Rurali si occupa di elementi base di statica delle costruzioni e del profilo
funzionale, distributivo ed economico dei fabbricati rurali con particolare attenzione ai
ricoveri zootecnici.
In un armadio blindato sito nel laboratorio di “Genio Rurale” vi sono custoditi tutti quegli
strumenti topografici che sono indispensabili per i rilevamenti sul terreno, come:
un ottimo teodolite con „‟Distomat‟‟;
vari tipi di tacheometri sessagesimali e centesimali;
alcuni livelli;
squadri semplici e graduati;
vari tipi di stadie, paline di sezione esagonale e triangolare ecc..
Il laboratorio si avvale inoltre di un‟accettabile biblioteca fornita di vari testi storici e moderni
attinenti alle materie di Genio Rurale e di modelli sezionati e pezzi vari di alcune macchine
aziendali.
Nell‟aula, che ha una superficie di circa 156 m2 vi sono:
28 tavoli da disegno che servono per la rappresentazione grafica dei lavori di topografia e
costruzioni elaborati dai ragazzi del 4° e 5° anno;
8 bacheche di 4 mq ciascuna all‟interno delle quali sono custoditi dei modellini di Meccanica
e Costruzioni che vengono messe a disposizione degli allievi durante le esercitazioni.
3.5. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE STRUTTURALI
30 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
STATO ATTUALE DELLA BIBLIOTECA:
locale unico di mt 7,5 x 5;
arredi a norma;
schedario manuale ed elettronico;
presenza di circa 16.000 volumi, tutti catalogati e classificati;
abbonamenti a vari periodici e a tre quotidiani;
orario di apertura al pubblico:
TUTTI I GIORNI 9:00 -13:00
STATO ATTUALE DEL LAVORO:
cataloghi in uso (a schede): alfabetico per autori, sistematico „‟Dewey‟‟ e per soggetti;
cataloghi in preparazione: informatizzazione dei cataloghi attualmente a schede per realizzare
l‟OPAC (Online Public Access Catalogue) consultabile in remoto;
digitalizzazione dei documenti (Gutenberg Project);
sviluppo delle raccolte e delle attività educative e culturali (ISLM, Maggio dei Libri, ecc.);
aggiornamento del blog della biblioteca: http://labibliotecadelgaribaldi.blogspot.it/ .
3.5.5. BIBLIOTECA
La biblioteca, sita al piano terra della scuola, facilmente accessibile anche a persone disabili, è
composta da un unico locale ampio e ben illuminato.
È dotata di un congruo numero di volumi (circa 16.000) catalogati secondo la C.D.D., che trattano
argomenti dalla letteratura italiana e straniera a quelli inerenti le materie tecniche e scientifiche.
Un‟insegnante appositamente formata presiede alle attività che si svolgono in orario scolastico.
La biblioteca, che conta un cospicuo numero di presenze, consultazioni e prestiti, è aperta anche al
Municipio e al territorio ed è recentemente diventata BIBLIOPOINT.
Gli spazi a disposizione, consentono la realizzazione di incontri di formazione dedicati alla produzione
e alla comprensione di contenuti informativi complessi, anche con il coinvolgimento di altre scuole e
sistemi bibliotecari.
È inoltre previsto una cooperazione interbibliotecaria (Biblioteche di Roma), scolastica (Rete ITA Senza
Frontiere, istituti vicinori e no), ed interistituzionale (ISPRA, ANCEI, CEPPEL, INVG,…) con condivisione
delle risorse e armonizzazione di iniziative laboratoriali/culturali
È dotata di P.C. con accesso a internet e di supporti multimediali di facile consultazione.
Nella stessa si tengono, tra le varie iniziative educative e culturali, due progetti finalizzati
all‟acquisizione di un efficace metodo di lettura, relativi all‟analisi di un testo letterario il primo e delle
notizie dei quotidiani il secondo.
Annualmente viene illustrato ai ragazzi del primo anno il suo funzionamento.
3.5. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE STRUTTURALI
31 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
3.5.6. UFFICIO TECNICO-DIREZIONALE PER L’AZIENDA AGRARIA
32 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Nel laboratorio operano i responsabili di tutti i settori tecnici inerenti l‟indirizzo economico
dell‟Azienda agraria annessa all‟Istituto, opportunamente coordinati con la figura del Direttore
Tecnico della stessa.
Le linee didattico-economiche vengono identificate, in riunione ordinaria a ogni inizio di A.S. dal
Comitato Tecnico (diretta emanazione del C.D.D.)
Il laboratorio, in sintonia con la disciplina di Tecnica di Gestione Aziendale, rappresenta il punto di
naturale convergenza e sintesi operativa per tutte le discipline tecniche relative al triennio conclusivo
del corso degli studi.
Pertanto esso, oltre ad essere il centro direzionale per tutte le scelte di tipo gestionale relative ai vari
settori aziendali, rappresenta l‟anello di congiunzione tra l‟attività didattica svolta in classe e l‟attività
pratica svolta in pieno campo o nei vari centri di trasformazione di cui l‟Istituto è dotato tipo la
cantina, la stalla, il centro taglio e sezionamento delle carni, frantoio ecc..
Le dotazioni del laboratorio sono rappresentate da:
archivio cartaceo (copie dei fatti amministrativi, delle pratiche riguardanti il settore degli
aiuti comunitari, degli atti catastali ecc.);
computer per la tenuta della contabile dell‟azienda, elaborazione di tabelle, grafici di
andamento e tendenza per costi e produzioni, allestimento delle pratiche inerenti il
settore degli aiuti etc.;
linea telefonica per i contatti con i vari fornitori ed enti esterni;
connessione internet;
connessione rete interna con i vari laboratori e amministrazione.
L‟ufficio tecnico ha il compito di sostenere l‟organizzazione e la funzionalità dei laboratori tra i quali
primeggia l‟Azienda agraria.
Obiettivi su cui opera il laboratorio sono:
ricerca del giusto assetto economico aziendale;
aggiornamento docenti;
formazione tecnica dei discenti;
trasparenza gestione aziendale;
informazione sull‟andamento economico con particolare riferimento alle
componenti del Consiglio d‟Istituto.
3.5. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE STRUTTURALI