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Carlo Fedele Savio - Liber Liber

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Carlo Fedele SavioSociologia ed etica

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Carlo Fedele SavioSociologia ed etica

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Questo e-book egrave stato realizzato anche grazie al so-stegno di

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QUESTO E-BOOK

TITOLO Sociologia ed eticaAUTORE Savio Carlo FedeleTRADUTTORE CURATORE NOTE si trova in formato immagine PDF quihttpwwwopalunitoitpsixsitedefaultaspxCODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

COPERTINA n d

TRATTO DA Sociologia ed etica nozioni ad uso deilicei Carlo Fedele Savio - Torino Tipogra-fia e Libreria Salesiana 1891 - XV 348 p 21cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 19 dicembre 2019

2

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COPERTINA n d

TRATTO DA Sociologia ed etica nozioni ad uso deilicei Carlo Fedele Savio - Torino Tipogra-fia e Libreria Salesiana 1891 - XV 348 p 21cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 19 dicembre 2019

2

INDICE DI AFFIDABILITA 1 0 affidabilitagrave bassa 1 affidabilitagrave standard 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOSTU026000 SUPPORTI DIDATTICI Guide allo Studio

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONERaffaele Fantazzini raffaelefantazzinigmailcom

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

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Liber Liber

Se questo libro ti egrave piaciuto aiutaci a realizzarne altriFai una donazione httpwwwliberliberitonlineaiuta

Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciograve che stiamorealizzando migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale audiolibri brani musicali con licenza libera videoe tanto altro httpwwwliberliberit

4

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Indice generale

Liber Liber4PREFAZIONE10INDICE11LA SCIENZA MORALE28PSICOLOGIA MORALE30

PREAMBOLO30CAPITOLO IDellappetito34CAPITOLO IIDellistinto40CAPITOLO IIIDel sentimento49CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni60CAPITOLO VDella volontagrave67CAPITOLO VIDella libertagrave75CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana88CAPITOLO VIIIDel carattere morale96

NOMOLOGIA105CAPITOLO IDefinizione della legge morale105

5

Indice generale

Liber Liber4PREFAZIONE10INDICE11LA SCIENZA MORALE28PSICOLOGIA MORALE30

PREAMBOLO30CAPITOLO IDellappetito34CAPITOLO IIDellistinto40CAPITOLO IIIDel sentimento49CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni60CAPITOLO VDella volontagrave67CAPITOLO VIDella libertagrave75CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana88CAPITOLO VIIIDel carattere morale96

NOMOLOGIA105CAPITOLO IDefinizione della legge morale105

5

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della legge na-turale110CAPITOLO IIIDel supremo principio morale117CAPITOLO IVDel raziocinio morale127

SOCIOLOGIA134CAPITOLO IDella societagrave umana134CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave140CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione142CAPITOLO IVDella autoritagrave147CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica159CAPITOLO VIDella societagrave civile178CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile184CAPITOLO VIIIFine dello Stato202CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individuiOpinioni su questi rapporti209CAPITOLO X

6

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della legge na-turale110CAPITOLO IIIDel supremo principio morale117CAPITOLO IVDel raziocinio morale127

SOCIOLOGIA134CAPITOLO IDella societagrave umana134CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave140CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione142CAPITOLO IVDella autoritagrave147CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica159CAPITOLO VIDella societagrave civile178CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile184CAPITOLO VIIIFine dello Stato202CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individuiOpinioni su questi rapporti209CAPITOLO X

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Delle forme di governo222CAPITOLO XII Poteri dello Stato232

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO234sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO240sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO244

CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penalein particolare252CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale262CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre formedi societagrave275

DOVERI E DIRITTI279CAPITOLO IDei doveri in generale279CAPITOLO IIDoveri religiosi284CAPITOLO IIIDoveri individuali295

1deg Dovere della propria conservazione2982deg Doveri di perfezionamento3033deg Dovere di conservare la propria dignitagrave persona-le306

CAPITOLO IVDoveri sociali310CAPITOLO VDel Diritto331

7

Delle forme di governo222CAPITOLO XII Poteri dello Stato232

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO234sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO240sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO244

CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penalein particolare252CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale262CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre formedi societagrave275

DOVERI E DIRITTI279CAPITOLO IDei doveri in generale279CAPITOLO IIDoveri religiosi284CAPITOLO IIIDoveri individuali295

1deg Dovere della propria conservazione2982deg Doveri di perfezionamento3033deg Dovere di conservare la propria dignitagrave persona-le306

CAPITOLO IVDoveri sociali310CAPITOLO VDel Diritto331

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CAPITOLO VIDiritti naturali336CAPITOLO VIIDella personalitagrave umanae diritti inerenti338CAPITOLO VIIIDiritti domestici348CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave352CAPITOLO XDiritti positivi369CAPITOLO XIDiritti civiliCenno sul Codice Civile Italiano370CAPITOLO XIIDiritti politici375CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale376CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentativeLa monarchia costituzionale italiana386CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativodel regno italiano405CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano409

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CAPITOLO VIDiritti naturali336CAPITOLO VIIDella personalitagrave umanae diritti inerenti338CAPITOLO VIIIDiritti domestici348CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave352CAPITOLO XDiritti positivi369CAPITOLO XIDiritti civiliCenno sul Codice Civile Italiano370CAPITOLO XIIDiritti politici375CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale376CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentativeLa monarchia costituzionale italiana386CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativodel regno italiano405CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano409

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CARLO FEDELE SAVIO

SOCIOLOGIA ED ETICANOZIONI

AD USO DEI LICEI

Secondo gli ultimi Programmi governativi

e le recenti loro modificazioni

9

CARLO FEDELE SAVIO

SOCIOLOGIA ED ETICANOZIONI

AD USO DEI LICEI

Secondo gli ultimi Programmi governativi

e le recenti loro modificazioni

9

PREFAZIONE

Sulle basi del puro Empirismo si tenta oggidigrave rico-strurre la scienza delluomo sociale Ma se essa si trovain armonia colla Psicologia assai spesso fa divorzio dal-la Morale

Nutriamo invece ferma convinzione che nella Moralesi contenga lelemento di vita per la societagrave Allorquan-do i problemi sociologici le questioni sociali ed econo-miche agitate e discusse da tutti i partiti e con tutti imetodi avranno moltiplicate le opinioni la scienza mo-rale additeragrave nelle idee dellonesto e del giusto e nellavirtugrave che le concreta le sorgenti del benessere sociale lasalute dellumanitagrave Resta cosigrave spiegato il titolo accop-piato che reca in fronte loperetta che presento a mieigiovani amici

C F SAVIO

10

PREFAZIONE

Sulle basi del puro Empirismo si tenta oggidigrave rico-strurre la scienza delluomo sociale Ma se essa si trovain armonia colla Psicologia assai spesso fa divorzio dal-la Morale

Nutriamo invece ferma convinzione che nella Moralesi contenga lelemento di vita per la societagrave Allorquan-do i problemi sociologici le questioni sociali ed econo-miche agitate e discusse da tutti i partiti e con tutti imetodi avranno moltiplicate le opinioni la scienza mo-rale additeragrave nelle idee dellonesto e del giusto e nellavirtugrave che le concreta le sorgenti del benessere sociale lasalute dellumanitagrave Resta cosigrave spiegato il titolo accop-piato che reca in fronte loperetta che presento a mieigiovani amici

C F SAVIO

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INDICE

PREFAZIONELA SCIENZA MORALE

Necessitagrave della scienza morale ndash Definizione ndash Divi-sione

PSICOLOGIA MORALEPREAMBOLO

Il primo problema etico ndash Gli elementi materiali della morali-tagrave ndash Un equivoco del naturalismo ndash Lerrore dellHobbes edella teoria penale che pone la forza irresistibile ndash Classifi-cazione delle potenze pratiche ndash Morale e psicologia ndash Attiumani e atti delluomo

Capitolo I ndash DellappetitoI nervi motori ndash Le azioni riflesse ndash Divisione dellappetito ndash

Cagioni determinanti lappetito ndash Efficacia della immagina-zione ndash La ragione e larte governano lappetito ndash Necessi-tagrave delleducazione materna

Capitolo II ndash DellistintoDescrizione degli atti istintivi ndash Genesi dellistinto ndash Lorga-

nizzazione ndash Lereditagrave e la selezione naturale ndash Il Darwini-

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INDICE

PREFAZIONELA SCIENZA MORALE

Necessitagrave della scienza morale ndash Definizione ndash Divi-sione

PSICOLOGIA MORALEPREAMBOLO

Il primo problema etico ndash Gli elementi materiali della morali-tagrave ndash Un equivoco del naturalismo ndash Lerrore dellHobbes edella teoria penale che pone la forza irresistibile ndash Classifi-cazione delle potenze pratiche ndash Morale e psicologia ndash Attiumani e atti delluomo

Capitolo I ndash DellappetitoI nervi motori ndash Le azioni riflesse ndash Divisione dellappetito ndash

Cagioni determinanti lappetito ndash Efficacia della immagina-zione ndash La ragione e larte governano lappetito ndash Necessi-tagrave delleducazione materna

Capitolo II ndash DellistintoDescrizione degli atti istintivi ndash Genesi dellistinto ndash Lorga-

nizzazione ndash Lereditagrave e la selezione naturale ndash Il Darwini-

11

smo non spiega la genesi dellistinto ndash Neppure il Positivi-smo psicologico ndash Necessitagrave dellIntelligenza Suprema ndashSe nelluomo siavi istinto

Capitolo III ndash Del sentimentoDefinizione del sentimento ndash Un detto di Socrate ndash Divisione

dei sentimenti ndash I sentimenti animali ndash Lo stimolo del bi-sogno ndash Il sentimento morale ndash Suo valore ndash Genesi delsentimento morale ndash Opinioni varie ndash I tentativi dellascuola positivista ndash Il sentimento estetico ndash Missione dellearti belle ndash Il bello ed il bene ndash Definizione del bello ndashLorgano del sentimento

Capitolo IV ndash Degli affetti e delle passioniLaffetto ndash Partizione del Kant ndash La passionendash Elementi della

passione ndash Classificazione delle passioni avuto riguardo alsentimento allappetito alla societagrave alla loro origine ndash Inqual rapporto le passioni stanno colla Morale ndash Opinionedegli Stoici e dei Socialisti ndash Processo psicologico dellapassione ndash Come si governi dalla ragione e dalla volontagrave

Capitolo V ndash Della volontagraveLattivitagrave spirituale delluomo ndash La riflessione psicologica ne

prova lesistenza ndash Concetto della volontagrave umana ndash Lattovolontario ndash Specie del volontario ndash Lignoranza la pas-sione la violenza ed il timore impedimenti del volontario ndashCome essi variino le condizioni dellatto amano ndash La vo-lontagrave soggetto della moralitagrave

Capitolo VI ndash Della libertagraveLa libertagrave egrave una proprietagrave della volontagrave ndash Una obbiezione ndash

Agire con libertagrave non vuol dire agire senza ragione ndash Defi-nizione della libertagrave ndash Sue specie ndash Per essere libero egrave ne-

12

smo non spiega la genesi dellistinto ndash Neppure il Positivi-smo psicologico ndash Necessitagrave dellIntelligenza Suprema ndashSe nelluomo siavi istinto

Capitolo III ndash Del sentimentoDefinizione del sentimento ndash Un detto di Socrate ndash Divisione

dei sentimenti ndash I sentimenti animali ndash Lo stimolo del bi-sogno ndash Il sentimento morale ndash Suo valore ndash Genesi delsentimento morale ndash Opinioni varie ndash I tentativi dellascuola positivista ndash Il sentimento estetico ndash Missione dellearti belle ndash Il bello ed il bene ndash Definizione del bello ndashLorgano del sentimento

Capitolo IV ndash Degli affetti e delle passioniLaffetto ndash Partizione del Kant ndash La passionendash Elementi della

passione ndash Classificazione delle passioni avuto riguardo alsentimento allappetito alla societagrave alla loro origine ndash Inqual rapporto le passioni stanno colla Morale ndash Opinionedegli Stoici e dei Socialisti ndash Processo psicologico dellapassione ndash Come si governi dalla ragione e dalla volontagrave

Capitolo V ndash Della volontagraveLattivitagrave spirituale delluomo ndash La riflessione psicologica ne

prova lesistenza ndash Concetto della volontagrave umana ndash Lattovolontario ndash Specie del volontario ndash Lignoranza la pas-sione la violenza ed il timore impedimenti del volontario ndashCome essi variino le condizioni dellatto amano ndash La vo-lontagrave soggetto della moralitagrave

Capitolo VI ndash Della libertagraveLa libertagrave egrave una proprietagrave della volontagrave ndash Una obbiezione ndash

Agire con libertagrave non vuol dire agire senza ragione ndash Defi-nizione della libertagrave ndash Sue specie ndash Per essere libero egrave ne-

12

cessario non essere intrinsecamente determinato a volere ndashLatto necessario e latto libero della volontagrave ndash I quattro ele-menti dellatto libero ndash La libertagrave consiste nella elezioneossia nella facoltagrave di eleggere ndash I termini della elezione ndashRadice della libertagrave ndash Lantecedente dellatto libero ndash Lesi-stenza della libertagrave egrave ampiamente dimostrata ndash I sistemicontrarii alla libertagrave il Determinismo mistico psicologicosociale il Panteismo il Materialismo il Fatalismo la pre-scienza divina

Capitolo VII ndash Del bene ossia del fine delloperazioneumanaChe cosa sia il bene ndash Il bene egrave il fine delle azioni umane ndash I

beni sono molteplici ma il fine delluomo egrave un solo ndash De-terminazione del bene umano ndash Il piacere o lutile non sonoassolutamente beni ndash Il bene ed il male morale ndash Il bene fi-nale ndash Opinioni principali dei filosofi rispetto al bene fina-le ndash Leudemonia secondo il concetto di Aristotele ndash Carat-tere del bene ultimo ndash Difficoltagrave cui vanno incontro i filo-sofi che statuiscono la felicitagrave nella perfezione delle poten-ze ndash La filosofia cristiana scioglie il problema

Capitolo VIII ndash Del carattere moraleLabitudine ndash Il temperamento ndash Divisione dei temperamenti

ndash Lindole ndash Formazione del carattere individuale ndash Il ca-rattere morale ndash Labitudine ndash Forme del carattere moralendash Le virtugrave ndash Le virtugrave dianoetiche ed etiche ndash Le virtugrave car-dinali ndash In medio stat virtus ndash Qual sia la medietagrave(microεσότης) che si richiede per la virtugrave

NOMOLOGIALa legge egrave lelemento formale della moralitagrave ndash Oggetto della

Nomologia

13

cessario non essere intrinsecamente determinato a volere ndashLatto necessario e latto libero della volontagrave ndash I quattro ele-menti dellatto libero ndash La libertagrave consiste nella elezioneossia nella facoltagrave di eleggere ndash I termini della elezione ndashRadice della libertagrave ndash Lantecedente dellatto libero ndash Lesi-stenza della libertagrave egrave ampiamente dimostrata ndash I sistemicontrarii alla libertagrave il Determinismo mistico psicologicosociale il Panteismo il Materialismo il Fatalismo la pre-scienza divina

Capitolo VII ndash Del bene ossia del fine delloperazioneumanaChe cosa sia il bene ndash Il bene egrave il fine delle azioni umane ndash I

beni sono molteplici ma il fine delluomo egrave un solo ndash De-terminazione del bene umano ndash Il piacere o lutile non sonoassolutamente beni ndash Il bene ed il male morale ndash Il bene fi-nale ndash Opinioni principali dei filosofi rispetto al bene fina-le ndash Leudemonia secondo il concetto di Aristotele ndash Carat-tere del bene ultimo ndash Difficoltagrave cui vanno incontro i filo-sofi che statuiscono la felicitagrave nella perfezione delle poten-ze ndash La filosofia cristiana scioglie il problema

Capitolo VIII ndash Del carattere moraleLabitudine ndash Il temperamento ndash Divisione dei temperamenti

ndash Lindole ndash Formazione del carattere individuale ndash Il ca-rattere morale ndash Labitudine ndash Forme del carattere moralendash Le virtugrave ndash Le virtugrave dianoetiche ed etiche ndash Le virtugrave car-dinali ndash In medio stat virtus ndash Qual sia la medietagrave(microεσότης) che si richiede per la virtugrave

NOMOLOGIALa legge egrave lelemento formale della moralitagrave ndash Oggetto della

Nomologia

13

Capitolo I ndash Definizione della legge moraleNozione della legge morale desunta dalla etimologia ndash Espo-

sizione analitica del concetto di legge morale ndash La necessi-tagrave morale ndash La moralitagrave ndash Le forme della bontagrave morale ndashLa rettitudine la legittimitagrave e la legalitagrave ndash La legge naturalee la legge positiva

Capitolo II ndash Cognizione esistenza e caratteri della leg-ge moraleLa legge morale naturale non egrave una semplice astrazione ndash Il

Positivismo falsograve il concetto della legge morale ndash Necessitagravedi riconoscere un termine superiore che si impone ad un ter-mine inferiore ndash Lindipendente assoluto e luniverso dipen-dente ndash Necessitagrave di ammettere un ordinamento delle mentie delle libertagrave umane ndash La negazione della legge morale sirisolve in un doppio assurdo ndash La coscienza individuale e ilconsenso universale dei popoli provano lesistenza dellalegge naturale ndash Il Creatore ebbe un intento nellopera sua ndashCome si acquisti la notizia dellintento del Creatore ndash Lalegge naturale egrave universale immutabile oggettiva ed indi-pendente dallumano arbitrio ndash La ragione autonoma delKant

Capitolo III ndash Del supremo principio moraleIl primo etico e limperativo categorico ndash Importanza della

questione ndash Il Soggettivismo nella Morale ndash Classe 1a deiSistemi soggettivi il Materialismo il Sensismo il Positivi-smo il Sentimentalismo la teoria della forza lEdonismolUtilitarismo ndash Classe 2a dei Sistemi soggettivi SocratelAccademia lIdealismo trascendentale ndash Classe 3a dei Si-stemi soggettivi il principio della libertagrave o della volontagrave lalegge positiva ndash I Sistemi oggettivi ndash Distinzione dellordi-ne logico e dellordine ontologico ndash Il primo etico nellordi-

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Capitolo I ndash Definizione della legge moraleNozione della legge morale desunta dalla etimologia ndash Espo-

sizione analitica del concetto di legge morale ndash La necessi-tagrave morale ndash La moralitagrave ndash Le forme della bontagrave morale ndashLa rettitudine la legittimitagrave e la legalitagrave ndash La legge naturalee la legge positiva

Capitolo II ndash Cognizione esistenza e caratteri della leg-ge moraleLa legge morale naturale non egrave una semplice astrazione ndash Il

Positivismo falsograve il concetto della legge morale ndash Necessitagravedi riconoscere un termine superiore che si impone ad un ter-mine inferiore ndash Lindipendente assoluto e luniverso dipen-dente ndash Necessitagrave di ammettere un ordinamento delle mentie delle libertagrave umane ndash La negazione della legge morale sirisolve in un doppio assurdo ndash La coscienza individuale e ilconsenso universale dei popoli provano lesistenza dellalegge naturale ndash Il Creatore ebbe un intento nellopera sua ndashCome si acquisti la notizia dellintento del Creatore ndash Lalegge naturale egrave universale immutabile oggettiva ed indi-pendente dallumano arbitrio ndash La ragione autonoma delKant

Capitolo III ndash Del supremo principio moraleIl primo etico e limperativo categorico ndash Importanza della

questione ndash Il Soggettivismo nella Morale ndash Classe 1a deiSistemi soggettivi il Materialismo il Sensismo il Positivi-smo il Sentimentalismo la teoria della forza lEdonismolUtilitarismo ndash Classe 2a dei Sistemi soggettivi SocratelAccademia lIdealismo trascendentale ndash Classe 3a dei Si-stemi soggettivi il principio della libertagrave o della volontagrave lalegge positiva ndash I Sistemi oggettivi ndash Distinzione dellordi-ne logico e dellordine ontologico ndash Il primo etico nellordi-

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ne ontologico egrave Dio ndash Nellordine logico egrave il generale pro-nunziato laquofa il beneraquo

Capitolo IV ndash Del raziocinio moraleLa coscienza e limputazione ndash La sinderesi ndash La coscienza

antecedente e la coscienza conseguente ndash Altre specie della co-scienza ndash Forme della imputazione ndash La sanzione morale ndash Ilmerito ed il demerito ndash La sanzione divina ndash Limputazione sem-plice e la imputazione efficace

SOCIOLOGIADefinizione ed oggetto della Sociologia

Capitolo I ndash Della societagrave umanaLunitagrave numerica e lunitagrave specifica ndash Dal concetto di unitagrave

specifica fra attivitagrave ragionevoli spunta il concetto di socie-tagrave ndash Definizione della societagrave ndash La societagrave egrave anteriore allaconvenzione ndash La teorica del contratto sociale ndash I bisognidelluomo provano che esso egrave naturalmente socievole ndash Lalegge naturale e non giagrave lutilitagrave e la libertagrave induce fra gliuomini la societagrave

Capitolo II ndash Elementi analitici della societagraveGli elementi analitici della societagrave sono quattro ndash La materia e

la forma ndash Dal fine si desume la specie di una societagrave ndashLautoritagrave ha ragione di mezzo rispetto al fine

Capitolo III ndash Della societagrave particolare e sua divisioneNecessitagrave di un fatto umano che determini una societagrave in parti-

colare ndash Legge della societagrave particolare ndash Le societagrave si di-stinguono per ispecie e per numero ndash Gli individui possonoessere membri di piugrave societagrave diverse ndash La societagrave necessa-ria e la societagrave libera ndash Lassociazione semplice ndash Proprietagrave

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ne ontologico egrave Dio ndash Nellordine logico egrave il generale pro-nunziato laquofa il beneraquo

Capitolo IV ndash Del raziocinio moraleLa coscienza e limputazione ndash La sinderesi ndash La coscienza

antecedente e la coscienza conseguente ndash Altre specie della co-scienza ndash Forme della imputazione ndash La sanzione morale ndash Ilmerito ed il demerito ndash La sanzione divina ndash Limputazione sem-plice e la imputazione efficace

SOCIOLOGIADefinizione ed oggetto della Sociologia

Capitolo I ndash Della societagrave umanaLunitagrave numerica e lunitagrave specifica ndash Dal concetto di unitagrave

specifica fra attivitagrave ragionevoli spunta il concetto di socie-tagrave ndash Definizione della societagrave ndash La societagrave egrave anteriore allaconvenzione ndash La teorica del contratto sociale ndash I bisognidelluomo provano che esso egrave naturalmente socievole ndash Lalegge naturale e non giagrave lutilitagrave e la libertagrave induce fra gliuomini la societagrave

Capitolo II ndash Elementi analitici della societagraveGli elementi analitici della societagrave sono quattro ndash La materia e

la forma ndash Dal fine si desume la specie di una societagrave ndashLautoritagrave ha ragione di mezzo rispetto al fine

Capitolo III ndash Della societagrave particolare e sua divisioneNecessitagrave di un fatto umano che determini una societagrave in parti-

colare ndash Legge della societagrave particolare ndash Le societagrave si di-stinguono per ispecie e per numero ndash Gli individui possonoessere membri di piugrave societagrave diverse ndash La societagrave necessa-ria e la societagrave libera ndash Lassociazione semplice ndash Proprietagrave

15

dellassociazione semplice ndash La societagrave perfetta ndash La so-cietagrave onesta e la rea ndash La concordia ed il conflitto

Capitolo IV ndash Della autoritagraveDefinizione ndash Necessitagrave ndash Egrave un diritto che si svolge da un of-

ficio sociale ndash Un esempio del Gerdil ndash Il soggettodellautoritagrave ndash Condizioni richieste per lidoneitagrave del sog-getto ndash Un fatto contingente lo determina ndash La superioritagravedi fatto e la superioritagrave di diritto ndash Sentenza di Aristotele edosservazione del Guizot ndash Lusurpazione e la prescrizionendash Differenza fra autoritagrave e proprietagrave ndash Lautoritagrave egrave perpetuaed immanente nella societagrave ndash Non puograve nascere da conven-zione alcuna non emerge da semplici contingenze ndash Laquestione della genesi della autoritagrave ndash Due distinti aspettidella questione ndash Nelluomo non cegrave principio alcuno di au-toritagrave ndash Il Diritto divino il Cesarismo medioevale concettopolitico di Dante nella sua Monarchia ndash Come lautoritagrave siada Dio ndash In qual senso lautoritagrave venga dal popolo

Capitolo V ndash Della famiglia sua origine e sviluppo sto-rico Varii rapporti della societagrave domesticaConcetto della famiglia ndash La societagrave coniugale ndash Sua materia

e sua forma ndash Psicologia delluomo e della donna ndash Lamo-re ndash Il matrimonio come atto e come stato ndash Definizionedata dal Diritto Romano ndash Lindissolubilitagrave ndash La societagraveconiugale non avrebbe valore etico se potesse cessare coldivorzio ndash Svolgimento della famiglia ndash Forma etica dellafamiglia secondo la civiltagrave ndash Immoralitagrave della poligamia edella poliandria ndash Leggi del coniugio ndash La societagrave parenta-le ndash Processo psicologico ed etico della societagrave parentale ndashLa proprietagrave nella famiglia ndash Origine della ereditagrave ndash La so-cietagrave erile ndash Natura di questa ndash La storia e la preistoria del-la famiglia ndash Teoria evoluzionistica dello Spencer ndash La

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dellassociazione semplice ndash La societagrave perfetta ndash La so-cietagrave onesta e la rea ndash La concordia ed il conflitto

Capitolo IV ndash Della autoritagraveDefinizione ndash Necessitagrave ndash Egrave un diritto che si svolge da un of-

ficio sociale ndash Un esempio del Gerdil ndash Il soggettodellautoritagrave ndash Condizioni richieste per lidoneitagrave del sog-getto ndash Un fatto contingente lo determina ndash La superioritagravedi fatto e la superioritagrave di diritto ndash Sentenza di Aristotele edosservazione del Guizot ndash Lusurpazione e la prescrizionendash Differenza fra autoritagrave e proprietagrave ndash Lautoritagrave egrave perpetuaed immanente nella societagrave ndash Non puograve nascere da conven-zione alcuna non emerge da semplici contingenze ndash Laquestione della genesi della autoritagrave ndash Due distinti aspettidella questione ndash Nelluomo non cegrave principio alcuno di au-toritagrave ndash Il Diritto divino il Cesarismo medioevale concettopolitico di Dante nella sua Monarchia ndash Come lautoritagrave siada Dio ndash In qual senso lautoritagrave venga dal popolo

Capitolo V ndash Della famiglia sua origine e sviluppo sto-rico Varii rapporti della societagrave domesticaConcetto della famiglia ndash La societagrave coniugale ndash Sua materia

e sua forma ndash Psicologia delluomo e della donna ndash Lamo-re ndash Il matrimonio come atto e come stato ndash Definizionedata dal Diritto Romano ndash Lindissolubilitagrave ndash La societagraveconiugale non avrebbe valore etico se potesse cessare coldivorzio ndash Svolgimento della famiglia ndash Forma etica dellafamiglia secondo la civiltagrave ndash Immoralitagrave della poligamia edella poliandria ndash Leggi del coniugio ndash La societagrave parenta-le ndash Processo psicologico ed etico della societagrave parentale ndashLa proprietagrave nella famiglia ndash Origine della ereditagrave ndash La so-cietagrave erile ndash Natura di questa ndash La storia e la preistoria del-la famiglia ndash Teoria evoluzionistica dello Spencer ndash La

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vita dellorda e la promiscuitagrave primitiva ndash I fatti accidentalinon somministrano elementi ad una Induzione nel sensodellEvoluzionismo ndash Il concetto soggettivo della famigliaegrave variabile ndash Trionfo del concetto etico ndash Metodo criticodel Vico ndash Esempi di siffatto metodo nella presente que-stione

Capitolo VI ndash Della societagrave civileFormazione della societagrave civile ndash Definizione ndash La tribugrave no-

made Il borgo e la cittagrave ndash Lo Stato ndash Il concetto dello Sta-to va separandosi dal concetto della poli ndash La materia delloStato non egrave meccanica ma organica ndash Ha da essere inoltredissimile ndash Il Centralismo ed il Comunismo ndash La formadella societagrave civile

Capitolo VII ndash Origine della societagrave civileVarii aspetti del problema ndash Lipotesi dello stato di natura ndash

La filosofia dellHobbes sue assurditagrave e conseguenze ndashEsame della teorica Rousseau ndash Lo Psicologismo delloSpencer ndash Evoluzione della societagrave secondo il Positivismondash Le analogie organiche ndash La Logica dellEvoluzionismo siriduce ad una tautologia ndash Una difficoltagrave contro la teoriaevoluzionistica derivata dalla legge dellimpotenza umanaammessa dallo Spencer ndash Lo Spencer rende levoluzione af-fatto impossibile ndash La genesi dello Stato spiegata mediantela propagazione della famiglia ndash Neppure questa sentenza egravescientificamente accettabile ndash La Scuola giuridica fa nasce-re la societagrave politica dal consenso espresso e tacito degli as-sociati ndash Il libero consenso non basta per segrave solo prescin-dendo dal dovere a fornire lelemento giuridico della socie-tagrave politica legittima ndash Esposizione della dottrina del Tappa-relli

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vita dellorda e la promiscuitagrave primitiva ndash I fatti accidentalinon somministrano elementi ad una Induzione nel sensodellEvoluzionismo ndash Il concetto soggettivo della famigliaegrave variabile ndash Trionfo del concetto etico ndash Metodo criticodel Vico ndash Esempi di siffatto metodo nella presente que-stione

Capitolo VI ndash Della societagrave civileFormazione della societagrave civile ndash Definizione ndash La tribugrave no-

made Il borgo e la cittagrave ndash Lo Stato ndash Il concetto dello Sta-to va separandosi dal concetto della poli ndash La materia delloStato non egrave meccanica ma organica ndash Ha da essere inoltredissimile ndash Il Centralismo ed il Comunismo ndash La formadella societagrave civile

Capitolo VII ndash Origine della societagrave civileVarii aspetti del problema ndash Lipotesi dello stato di natura ndash

La filosofia dellHobbes sue assurditagrave e conseguenze ndashEsame della teorica Rousseau ndash Lo Psicologismo delloSpencer ndash Evoluzione della societagrave secondo il Positivismondash Le analogie organiche ndash La Logica dellEvoluzionismo siriduce ad una tautologia ndash Una difficoltagrave contro la teoriaevoluzionistica derivata dalla legge dellimpotenza umanaammessa dallo Spencer ndash Lo Spencer rende levoluzione af-fatto impossibile ndash La genesi dello Stato spiegata mediantela propagazione della famiglia ndash Neppure questa sentenza egravescientificamente accettabile ndash La Scuola giuridica fa nasce-re la societagrave politica dal consenso espresso e tacito degli as-sociati ndash Il libero consenso non basta per segrave solo prescin-dendo dal dovere a fornire lelemento giuridico della socie-tagrave politica legittima ndash Esposizione della dottrina del Tappa-relli

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Capitolo VIII ndash Fine dello StatoLa questione del fine non egrave indifferente ndash Il fine dello Stato

secondo le leggi delle XII Tavole ndash Il Socialismo riduce ilgoverno alleconomia domestica ndash Sentenza del Rosmini ndashEsposizione della teorica del Kant ndash Lo Stato secondo ilKant egrave un postulato del principio di coesistenza ndash Confuta-zione del Kant ndash Qual sia il fine dello Stato ndash Esso non egraveproposto dallo Stato ma dalla natura ndash Con quali mezzi loStato ottenga il suo fine I mezzi hanno da essere imposti inmodo obbligatorio ndash Nel Governo incombe il dovere dellaprovvidenza sociale ndash Legge fondamentale del Governodata dal Romagnosi ndash Qualrsquoegrave quella organizzazione delloStato che favorisce maggiormente il conseguimento del finesociale

Capitolo IX ndash Rapporti dello Stato cogli individui Opi-nioni su questi rapportiLa condizione sociale degli individui varia a seconda della or-

ganizzazione dello Stato come il loro modo di aversi ri-spetto al Governo varia a seconda della forma di questo ndash Itipi delle organizzazioni sociali ndash Idealismo ed EmpirismoSocialismo ed Individualismo ndash Definizione de due oppo-sti sistemi ndash LIndividualismo esagerato di Epicuro diHobbes del Bentham del Mill e dello Spencer ndash DannidellIndividualismo esagerato ndash Esposizione dei sistemi so-cialistici ndash Platone e la sua Repubblica ndash Altri idealisti pla-tonici ndash Le costituzioni ideali riescono in pratica sempreperniciose ndash Il Socialismo battagliero ndash Scopo dellodiernoSocialismo ndash La questione sociale ndash La lotta fra capitale elavoro ndash La gerarchia del Saint-Simon ndash Il falanstero delFourier ndash La societagrave cooperativa dellOwen ndash Critica delleidee fondamentali del Fourier e dellOwen ndash I tentativi so-cialistici del Cabet nel Texas e nellIllinois ndash Il Socialismo

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Capitolo VIII ndash Fine dello StatoLa questione del fine non egrave indifferente ndash Il fine dello Stato

secondo le leggi delle XII Tavole ndash Il Socialismo riduce ilgoverno alleconomia domestica ndash Sentenza del Rosmini ndashEsposizione della teorica del Kant ndash Lo Stato secondo ilKant egrave un postulato del principio di coesistenza ndash Confuta-zione del Kant ndash Qual sia il fine dello Stato ndash Esso non egraveproposto dallo Stato ma dalla natura ndash Con quali mezzi loStato ottenga il suo fine I mezzi hanno da essere imposti inmodo obbligatorio ndash Nel Governo incombe il dovere dellaprovvidenza sociale ndash Legge fondamentale del Governodata dal Romagnosi ndash Qualrsquoegrave quella organizzazione delloStato che favorisce maggiormente il conseguimento del finesociale

Capitolo IX ndash Rapporti dello Stato cogli individui Opi-nioni su questi rapportiLa condizione sociale degli individui varia a seconda della or-

ganizzazione dello Stato come il loro modo di aversi ri-spetto al Governo varia a seconda della forma di questo ndash Itipi delle organizzazioni sociali ndash Idealismo ed EmpirismoSocialismo ed Individualismo ndash Definizione de due oppo-sti sistemi ndash LIndividualismo esagerato di Epicuro diHobbes del Bentham del Mill e dello Spencer ndash DannidellIndividualismo esagerato ndash Esposizione dei sistemi so-cialistici ndash Platone e la sua Repubblica ndash Altri idealisti pla-tonici ndash Le costituzioni ideali riescono in pratica sempreperniciose ndash Il Socialismo battagliero ndash Scopo dellodiernoSocialismo ndash La questione sociale ndash La lotta fra capitale elavoro ndash La gerarchia del Saint-Simon ndash Il falanstero delFourier ndash La societagrave cooperativa dellOwen ndash Critica delleidee fondamentali del Fourier e dellOwen ndash I tentativi so-cialistici del Cabet nel Texas e nellIllinois ndash Il Socialismo

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di Stato del Blanc ndash Lanarchia del Proudhon ndash Lenciclo-pedia socialistica del Leroux ndash Il Socialismo si ostina a tra-sportare alla societagrave la responsabilitagrave che nega agli indivi-dui ndash Esso sacrifica la libertagrave alleguaglianza ndash Il Sociali-smo nellordine economico morale filosofico e religioso ndashQuale debba essere la condizione degli individui nella so-cietagrave

Capitolo X ndash Delle forme di governoCome si determinino le forme di governo ndash Le due forme tipi-

che Monarchia e Poliarchia ndash Le forme semplici e le mi-ste ndash Specie di Monarchia ndash Aristocrazia ndash Democrazia ndashConfronti fra la repubblica aristocratica e la repubblica de-mocratica ndash Corruzione della forma politica secondo Plato-ne ed Aristotile ndash Anarchia ed oclocrazia ndash Rivoluzione ndashEgrave un pericolo e un danno ndash Quando sia lecita ndash Esame cri-tico delle forme di governo ndash La forma rappresentativa ndashLa questione della miglior forma di governo ndash Cinque ri-sposte al quesito ndash Sentenze del Tapparelli o del Burlamac-chi ndash Che cosa importi sovrattutto per il buon andamentodella cosa pubblica

Capitolo XI ndash I poteri dello StatoIl potere dello Stato ndash I diritti del governo sorgono dalla misu-

ra de suoi doveri ndash I tre poteri legislativo giudiziario edesecutivo ndash Possono conferirsi a soggetti distinti ndash sect 1 Po-tere legislativo ndash Definizione ndash Necessitagrave ndash La legge ndashNon egrave una ragione o volontagrave personale ndash Limitazioni ndashMateria e forma della legge ndash Condizioni per parte dellamateria e della forma ndash Per qual ragione la legge possa odebba abrogarsi o mutarsi ndash Labrogazione la derogazionela mutazione la dispensa e lepicheia ndash Queste sono talvol-ta richieste dal bene generale ndash Vantaggio particolare delle

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di Stato del Blanc ndash Lanarchia del Proudhon ndash Lenciclo-pedia socialistica del Leroux ndash Il Socialismo si ostina a tra-sportare alla societagrave la responsabilitagrave che nega agli indivi-dui ndash Esso sacrifica la libertagrave alleguaglianza ndash Il Sociali-smo nellordine economico morale filosofico e religioso ndashQuale debba essere la condizione degli individui nella so-cietagrave

Capitolo X ndash Delle forme di governoCome si determinino le forme di governo ndash Le due forme tipi-

che Monarchia e Poliarchia ndash Le forme semplici e le mi-ste ndash Specie di Monarchia ndash Aristocrazia ndash Democrazia ndashConfronti fra la repubblica aristocratica e la repubblica de-mocratica ndash Corruzione della forma politica secondo Plato-ne ed Aristotile ndash Anarchia ed oclocrazia ndash Rivoluzione ndashEgrave un pericolo e un danno ndash Quando sia lecita ndash Esame cri-tico delle forme di governo ndash La forma rappresentativa ndashLa questione della miglior forma di governo ndash Cinque ri-sposte al quesito ndash Sentenze del Tapparelli o del Burlamac-chi ndash Che cosa importi sovrattutto per il buon andamentodella cosa pubblica

Capitolo XI ndash I poteri dello StatoIl potere dello Stato ndash I diritti del governo sorgono dalla misu-

ra de suoi doveri ndash I tre poteri legislativo giudiziario edesecutivo ndash Possono conferirsi a soggetti distinti ndash sect 1 Po-tere legislativo ndash Definizione ndash Necessitagrave ndash La legge ndashNon egrave una ragione o volontagrave personale ndash Limitazioni ndashMateria e forma della legge ndash Condizioni per parte dellamateria e della forma ndash Per qual ragione la legge possa odebba abrogarsi o mutarsi ndash Labrogazione la derogazionela mutazione la dispensa e lepicheia ndash Queste sono talvol-ta richieste dal bene generale ndash Vantaggio particolare delle

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forme rappresentative quanto alla opportunitagrave ed utilitagrave del-le leggi ndash Come si formi la consuetudine ndash Suo valore ndashLa deliberazione ndash sect 2 Potere giudiziario ndash Definizione enecessitagrave ndash Sua distinzione in civile e criminale ndash Il pro-cesso ndash La sentenza ndash Lesecuzione ndash La lite e laccusa ndashIl codice di procedura ndash I testimoni ndash Se il reo debba con-fessarsi colpevole ndash La tortura ndash Il carcere preventivo ndashLa difesa ndash Lappello ndash sect 3 Potere esecutivo ndash Definizio-ne e necessitagrave ndash Distinzione fra governo e sovranitagrave ndash Og-getto del governo civico ndash Gli impiegati ndash Lo stipendio ndashConsiderazioni in proposito ndash La ricchezza sociale ndashLeconomia politica ndash Suoi fini secondo A Smith ndash Comesi protegga la attivitagrave privata ndash La libera concorrenza ndashCome si soccorra lattivitagrave privata ndash Le contribuzioni diret-to ed indirette ndash La proporzione dellimposta ndash Il DebitoPubblico ndash La forza pubblica

Capitolo XII ndash Della legislazione e del diritto penale inparticolareChe cosa egrave la legislazione per la Filosofia della Storia e per la

Giurisprudenza ndash Classificazione delle leggi ndash I codici civi-li ndash Le leggi amministrative ndash Le leggi penali ndash Il Dirittopenale ndash Definizione del reato ndash Materia del diritto penalenaturale ndash Come i Moralisti definiscano il delitto ndash Ele-menti nozionali dei delitto ndash I motivi di scusa e le aggra-vanti ndash Dovere di prevenire i delitti ndash Definizione dellapena ndash Condizioni richieste per la quidditagrave della pena ndashCome la pena sia un bene morale ndash Fini della pena indicatida Seneca ndash Devessere medicinale riparatrice esemplarendash Quando la pena sia legittima ndash La pena di morte ndash Fon-damenti razionali del diritto punitivo ndash Tre scuole principa-li di diritto penale

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forme rappresentative quanto alla opportunitagrave ed utilitagrave del-le leggi ndash Come si formi la consuetudine ndash Suo valore ndashLa deliberazione ndash sect 2 Potere giudiziario ndash Definizione enecessitagrave ndash Sua distinzione in civile e criminale ndash Il pro-cesso ndash La sentenza ndash Lesecuzione ndash La lite e laccusa ndashIl codice di procedura ndash I testimoni ndash Se il reo debba con-fessarsi colpevole ndash La tortura ndash Il carcere preventivo ndashLa difesa ndash Lappello ndash sect 3 Potere esecutivo ndash Definizio-ne e necessitagrave ndash Distinzione fra governo e sovranitagrave ndash Og-getto del governo civico ndash Gli impiegati ndash Lo stipendio ndashConsiderazioni in proposito ndash La ricchezza sociale ndashLeconomia politica ndash Suoi fini secondo A Smith ndash Comesi protegga la attivitagrave privata ndash La libera concorrenza ndashCome si soccorra lattivitagrave privata ndash Le contribuzioni diret-to ed indirette ndash La proporzione dellimposta ndash Il DebitoPubblico ndash La forza pubblica

Capitolo XII ndash Della legislazione e del diritto penale inparticolareChe cosa egrave la legislazione per la Filosofia della Storia e per la

Giurisprudenza ndash Classificazione delle leggi ndash I codici civi-li ndash Le leggi amministrative ndash Le leggi penali ndash Il Dirittopenale ndash Definizione del reato ndash Materia del diritto penalenaturale ndash Come i Moralisti definiscano il delitto ndash Ele-menti nozionali dei delitto ndash I motivi di scusa e le aggra-vanti ndash Dovere di prevenire i delitti ndash Definizione dellapena ndash Condizioni richieste per la quidditagrave della pena ndashCome la pena sia un bene morale ndash Fini della pena indicatida Seneca ndash Devessere medicinale riparatrice esemplarendash Quando la pena sia legittima ndash La pena di morte ndash Fon-damenti razionali del diritto punitivo ndash Tre scuole principa-li di diritto penale

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Capitolo XIII ndash Della societagrave internazionaleNecessitagrave dei rapporti internazionali ndash Principio universale di

giustizia ndash La nazione e lo Stato ndash Lunitagrave nazionale prepa-ra lunitagrave politica ndash Lindipendenza nazionale ndash Le aspira-zioni nazionali in un popolo politicamente dipendente ndashGravi parole di Pio IX ndash La giustizia vuole mantenute lenazionalitagrave nella loro specifica distinzione ndash Inviolabilitagravedello Stato del suo territorio e della sua ricchezza ndash Lono-re egrave tra i beni dello Stato ndash I trattati diplomatici ndash I rappre-sentanti ed i legati delle potenze estere ndash La difesa del di-ritto internazionale violato ndash Definizioni della guerra ndash Laguerra vuol essere pubblica ragionevole giusta efficacemoderata ndash Lingrandimento e la neutralitagrave di uno Statonon sono per segrave titoli ad una giusta guerra ndash Dovere dellabeneficenza internazionale ndash Libero scambio delle cogni-zioni e dei prodotti dellindustria ndash La mediazione e il nonintervento ndash Le alleanze ndash LEtnarchia non egrave ancora un fat-to positivo e giuridico ndash Esempio di etnarchia nel MedioEvo ndash Le odierne tendenze etnarchiche ndash Il Diritto interna-zionale

Capitolo XIV ndash Rapporti dello Stato con altre forme disocietagraveLassociazione semplice ndash Sue condizioni morali ndash Egrave ben so-

vente un bisogno ndash La libertagrave di associazione ndash Diritti dellaassociazione di fronte allo Stato ndash Riconoscimento giuridi-co ndash La societagrave religiosa quando sia indipendente dalla ci-vile ndash La destinazione della Chiesa egrave tale che non impedi-sce lo svolgimento della societagrave politica

DOVERI E DIRITTICapitolo I ndash Dei doveri in generale

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Capitolo XIII ndash Della societagrave internazionaleNecessitagrave dei rapporti internazionali ndash Principio universale di

giustizia ndash La nazione e lo Stato ndash Lunitagrave nazionale prepa-ra lunitagrave politica ndash Lindipendenza nazionale ndash Le aspira-zioni nazionali in un popolo politicamente dipendente ndashGravi parole di Pio IX ndash La giustizia vuole mantenute lenazionalitagrave nella loro specifica distinzione ndash Inviolabilitagravedello Stato del suo territorio e della sua ricchezza ndash Lono-re egrave tra i beni dello Stato ndash I trattati diplomatici ndash I rappre-sentanti ed i legati delle potenze estere ndash La difesa del di-ritto internazionale violato ndash Definizioni della guerra ndash Laguerra vuol essere pubblica ragionevole giusta efficacemoderata ndash Lingrandimento e la neutralitagrave di uno Statonon sono per segrave titoli ad una giusta guerra ndash Dovere dellabeneficenza internazionale ndash Libero scambio delle cogni-zioni e dei prodotti dellindustria ndash La mediazione e il nonintervento ndash Le alleanze ndash LEtnarchia non egrave ancora un fat-to positivo e giuridico ndash Esempio di etnarchia nel MedioEvo ndash Le odierne tendenze etnarchiche ndash Il Diritto interna-zionale

Capitolo XIV ndash Rapporti dello Stato con altre forme disocietagraveLassociazione semplice ndash Sue condizioni morali ndash Egrave ben so-

vente un bisogno ndash La libertagrave di associazione ndash Diritti dellaassociazione di fronte allo Stato ndash Riconoscimento giuridi-co ndash La societagrave religiosa quando sia indipendente dalla ci-vile ndash La destinazione della Chiesa egrave tale che non impedi-sce lo svolgimento della societagrave politica

DOVERI E DIRITTICapitolo I ndash Dei doveri in generale

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Distinzione fra obbligazioni o permissione ndash Che sia il dove-re ndash Definizione del dovere considerato soggettivamente ndashIdea e divisione del dovere tolta dalla relazione fra debitoree creditori ndash Dio genitori e patria termini dei doveri prin-cipali ndash Gli altri doveri nascono da relazioni posteriori ndashDistribuzione dei doveri avuto riguardo alla origine loro ndashDivisione ripetuta dal soggetto del dovere ndash Divisioneadottata

Capitolo II ndash Doveri religiosiReligione ndash Sue definizioni ndash Il culto ndash I riti ndash I dogmi ndash

Non tutte le religioni sono vere ndash Dovere morale di profes-sare la vera ndash La Conoscenza di Dio fondamento dei doverireligiosi ndash Dovere di adorazione ndash Il culto esterno ndash Lasocietagrave religiosa ndash La Gerarchia ndash Il dovere della cono-scenza e della fede ndash Il dovere dellamore ndash La preghierail voto ed il giuramento ndash Idolatria ed empietagrave ndash La scien-za delle religioni e lEvoluzionismo ndash Origine del senti-mento religioso secondo lo Spencer ndash Non si confondalorigine della superstizione o di una forma speciale di cultocollorigine razionale della religione ndash Il sentimento reli-gioso si svolge dalla sola idea di Dio ndash Considerazioni sulfeticismo

Capitolo III ndash Doveri individualiCome si possano dare doveri verso se stesso ndash La ragione me-

tafisica dei doveri individuali la loro forza obbligatoria nonsi deriva dal benessere soggettivo ndash Fare il nostro bene egravequanto compire in noi lintento della ragione suprema ndash Di-visione dei doveri individuali ndash 1deg Dovere della propriaconservazione ndash Oggetto di questo dovere ndash Egrave un doverenegativo ndash Il suicidio importa una violenza irragionevoleed innaturale ndash Egrave unoffesa contro la societagrave ndash Il suicida

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Distinzione fra obbligazioni o permissione ndash Che sia il dove-re ndash Definizione del dovere considerato soggettivamente ndashIdea e divisione del dovere tolta dalla relazione fra debitoree creditori ndash Dio genitori e patria termini dei doveri prin-cipali ndash Gli altri doveri nascono da relazioni posteriori ndashDistribuzione dei doveri avuto riguardo alla origine loro ndashDivisione ripetuta dal soggetto del dovere ndash Divisioneadottata

Capitolo II ndash Doveri religiosiReligione ndash Sue definizioni ndash Il culto ndash I riti ndash I dogmi ndash

Non tutte le religioni sono vere ndash Dovere morale di profes-sare la vera ndash La Conoscenza di Dio fondamento dei doverireligiosi ndash Dovere di adorazione ndash Il culto esterno ndash Lasocietagrave religiosa ndash La Gerarchia ndash Il dovere della cono-scenza e della fede ndash Il dovere dellamore ndash La preghierail voto ed il giuramento ndash Idolatria ed empietagrave ndash La scien-za delle religioni e lEvoluzionismo ndash Origine del senti-mento religioso secondo lo Spencer ndash Non si confondalorigine della superstizione o di una forma speciale di cultocollorigine razionale della religione ndash Il sentimento reli-gioso si svolge dalla sola idea di Dio ndash Considerazioni sulfeticismo

Capitolo III ndash Doveri individualiCome si possano dare doveri verso se stesso ndash La ragione me-

tafisica dei doveri individuali la loro forza obbligatoria nonsi deriva dal benessere soggettivo ndash Fare il nostro bene egravequanto compire in noi lintento della ragione suprema ndash Di-visione dei doveri individuali ndash 1deg Dovere della propriaconservazione ndash Oggetto di questo dovere ndash Egrave un doverenegativo ndash Il suicidio importa una violenza irragionevoleed innaturale ndash Egrave unoffesa contro la societagrave ndash Il suicida

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non ottiene lo scopo che egrave quello di fuggire le pene e lesofferenze ndash Il suicida non puograve annientare la propria animain cui ha sede il dolore ndash Dagrave prova di viltagrave ndash Si ribella aDio ndash La nettezza ligiene la ginnastica lordine e la so-brietagrave ndash Leconomia ed il risparmio ndash 2deg Doveri di perfe-zionamento ndash Lintelligenza delluomo trova la sua perfe-zione nella scienza ndash Questa deve avere un fine morale ndashLeducazione la esperienza e la virtugrave perfezionano la volon-tagrave ndash Come si rinvigorisca la volontagrave e nasca nelluomo lacoscienza di potere ndash 3deg Dovere di conservare la propria di-gnitagrave personale ndash La dignitagrave naturale delluomo in quantopersona ndash Sua dignitagrave morale in quanto egrave onesto ndash Si of-fende lunitagrave e dignitagrave personale collingiusta aggressione ndashQuando sia lecita luccisione dellingiusto aggressore ndash Ladignitagrave morale della persona si offende collingiuria ndash Se ilduello sia mezzo onorevole di riparazione dellonore ndash Ilduello non egrave difesa negrave giusta ndash Assurditagrave del duello ndash Egravebiasimevole anche quando non egrave micidiale

Capitolo IV ndash Doveri socialiDivisione dei doveri sociali ndash I doveri universali si distinguo-

no in negativi e positivi detti altrimenti i primi giuridici isecondi morali ndash Divisione dei doveri di giustizia ndash Qualedebba essere la beneficenza e come si eserciti ndash La gratitu-dine ndash Lincivilimento ndash Doveri sociali particolari ndash Dop-pio fine della societagrave coniugale ndash Leggi morali che ne deri-vano ndash Doveri reciproci dei coniugi ndash Doveri dei genitorindash Il coacutempito della educazione fisica intellettuale e moralendash Le difficoltagrave ndash Importanza di questo dovere ndash Doveri deifigli ndash Rispetto ai vecchi ndash I doveri fraterni descritti da Sil-vio Pellico ndash Prescrizioni del Codice Civile ndash Doveri frapadroni e servi ndash Solidarietagrave della famiglia ndash Luomo egrave indovere verso la societagrave politica cui appartiene la propria fa-

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non ottiene lo scopo che egrave quello di fuggire le pene e lesofferenze ndash Il suicida non puograve annientare la propria animain cui ha sede il dolore ndash Dagrave prova di viltagrave ndash Si ribella aDio ndash La nettezza ligiene la ginnastica lordine e la so-brietagrave ndash Leconomia ed il risparmio ndash 2deg Doveri di perfe-zionamento ndash Lintelligenza delluomo trova la sua perfe-zione nella scienza ndash Questa deve avere un fine morale ndashLeducazione la esperienza e la virtugrave perfezionano la volon-tagrave ndash Come si rinvigorisca la volontagrave e nasca nelluomo lacoscienza di potere ndash 3deg Dovere di conservare la propria di-gnitagrave personale ndash La dignitagrave naturale delluomo in quantopersona ndash Sua dignitagrave morale in quanto egrave onesto ndash Si of-fende lunitagrave e dignitagrave personale collingiusta aggressione ndashQuando sia lecita luccisione dellingiusto aggressore ndash Ladignitagrave morale della persona si offende collingiuria ndash Se ilduello sia mezzo onorevole di riparazione dellonore ndash Ilduello non egrave difesa negrave giusta ndash Assurditagrave del duello ndash Egravebiasimevole anche quando non egrave micidiale

Capitolo IV ndash Doveri socialiDivisione dei doveri sociali ndash I doveri universali si distinguo-

no in negativi e positivi detti altrimenti i primi giuridici isecondi morali ndash Divisione dei doveri di giustizia ndash Qualedebba essere la beneficenza e come si eserciti ndash La gratitu-dine ndash Lincivilimento ndash Doveri sociali particolari ndash Dop-pio fine della societagrave coniugale ndash Leggi morali che ne deri-vano ndash Doveri reciproci dei coniugi ndash Doveri dei genitorindash Il coacutempito della educazione fisica intellettuale e moralendash Le difficoltagrave ndash Importanza di questo dovere ndash Doveri deifigli ndash Rispetto ai vecchi ndash I doveri fraterni descritti da Sil-vio Pellico ndash Prescrizioni del Codice Civile ndash Doveri frapadroni e servi ndash Solidarietagrave della famiglia ndash Luomo egrave indovere verso la societagrave politica cui appartiene la propria fa-

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miglia ndash Doveri verso la patria divisi in civili e politici ndashLamor di patria ndash Fonti del medesimo ndash Le rimembranzesi connettono ai luoghi e destano il patriottismo ndash Causadellemigrazione ndash Quando le rimembranze locali diventinopatrimonio comune della nazione ndash I monumenti destanolamor patrio per via delle rimembranze comuni ndash Lo spiri-to nazionale ndash La letteratura conserva e perpetua lio dellanazione ndash Reciproca efficacia dellamor patrio e della liber-tagrave politica ndash Obbedienza alle leggi e rispetto alla morale ndashLobbedienza alle leggi si puograve ottenere colla forza pubblicama lo scadimento dei sentimenti religiosi e morali preparauna orribile reazione ndash Lezioni dellesperienza ndash La fedeltagravealle istituzioni politiche ndash La rivolta ndash La questione delladeposizione del tiranno e del regicidio ndash Opinione delloSpedalieri ndash Sentenza di san Tommaso ndash Il tiranno perde ildiritto politico ndash Sentenze di Rousseau di Spedalieri diLeibnitz di De-Maistre di Hobbes e di Bossuet ndash Chi malgoverna non perde il diritto di governar bene ndash La solida-rietagrave politica ndash I benemeriti della patria

Capitolo V ndash Del dirittoSignificati del vocabolo ndash Il diritto egrave di soli enti morali ndash Ele-

menti nozionali del diritto ndash Il diritto non egrave la stessa cosache lautoritagrave ndash Fondamento del diritto ndash Definizione ndash Idiritti si dividono in assoluti e relativi ndash Si dividono ezian-dio in naturali e positivi ndash Divisione data dai giureconsulti

Capitolo VI ndash Diritti naturaliDivisione dei diritti naturali ndash Limitazione del diritto ndash Colli-

sione dei diritti ndash Luso

Capitolo VII ndash Della personalitagrave umana e diritti inerenti

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miglia ndash Doveri verso la patria divisi in civili e politici ndashLamor di patria ndash Fonti del medesimo ndash Le rimembranzesi connettono ai luoghi e destano il patriottismo ndash Causadellemigrazione ndash Quando le rimembranze locali diventinopatrimonio comune della nazione ndash I monumenti destanolamor patrio per via delle rimembranze comuni ndash Lo spiri-to nazionale ndash La letteratura conserva e perpetua lio dellanazione ndash Reciproca efficacia dellamor patrio e della liber-tagrave politica ndash Obbedienza alle leggi e rispetto alla morale ndashLobbedienza alle leggi si puograve ottenere colla forza pubblicama lo scadimento dei sentimenti religiosi e morali preparauna orribile reazione ndash Lezioni dellesperienza ndash La fedeltagravealle istituzioni politiche ndash La rivolta ndash La questione delladeposizione del tiranno e del regicidio ndash Opinione delloSpedalieri ndash Sentenza di san Tommaso ndash Il tiranno perde ildiritto politico ndash Sentenze di Rousseau di Spedalieri diLeibnitz di De-Maistre di Hobbes e di Bossuet ndash Chi malgoverna non perde il diritto di governar bene ndash La solida-rietagrave politica ndash I benemeriti della patria

Capitolo V ndash Del dirittoSignificati del vocabolo ndash Il diritto egrave di soli enti morali ndash Ele-

menti nozionali del diritto ndash Il diritto non egrave la stessa cosache lautoritagrave ndash Fondamento del diritto ndash Definizione ndash Idiritti si dividono in assoluti e relativi ndash Si dividono ezian-dio in naturali e positivi ndash Divisione data dai giureconsulti

Capitolo VI ndash Diritti naturaliDivisione dei diritti naturali ndash Limitazione del diritto ndash Colli-

sione dei diritti ndash Luso

Capitolo VII ndash Della personalitagrave umana e diritti inerenti

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Nozione della sostanza ndash Perchegrave luomo egrave persona ndash Ricono-scimento pratico della personalitagrave umana ndash Rispettare lapersona umana nella sua libertagrave ndash Libertagrave ed indipendenzandash Lindipendenza individuale e lindipendenza politica ndash Inche consiste la libertagrave morale ndash La libertagrave di culto di paro-la di stampa dinsegnamento e di coscienza ndash Schiarimentisu queste libertagrave e loro limitazioni ndash Il dovere della veraci-tagrave ndash Leguaglianza di natura e lrsquoeguaglianza giuridica ndash Leguaglianza politica e sociale ndash Leguaglianza individualedel socialismo ndash La schiavitugrave ndash La ragione la condanna ndashEgrave abuso della forza ndash Reazione delle masse ndash La Chiesatoglie la schiavitugrave ndash Come la schiavitugrave offende la libertagrave in-dividuale e leguaglianza sociale cosigrave il despotismo offendela libertagrave morale e la eguaglianza giuridica o politica ndash Ildiritto di difesa e di risarcimento

Capitolo VIII ndash Diritti domesticiLibertagrave di contrarre matrimonio ndash Impedimenti dirimenti ndash

Diritto di eguaglianza ndash Il divorzio ndash La patria podestagrave ndashDisposizioni del Codice Civile ndash La libertagrave di educazione

Capitolo IX ndash Del diritto di proprietagraveLa proprietagrave nel suo significato generale ed etimologico ndash Di-

visioni della proprietagrave ndash Essa egrave materia di un diritto ndash Mo-menti e forme del diritto di proprietagrave ndash Il diritto astratto e ildiritto concreto ndash Definizione del diritto di proprietagrave ndash Ilpossesso ndash La proprietagrave stabile o luso ndash I Comunisti e iSocialisti ndash Il fondamento razionale del diritto di proprietagravendash Opinioni dellHobbes del Montesquieu del Rousseau delGrozio del Bentham e del Beccaria ndash Fatali conseguenzedei loro sistemi ndash Appunti alla teoria dellAhrens ndash Il Kante il principio delloccupazione ndash Gli Economisti ndash Il Sua-rez e la divisione primitiva ndash Il titolo remoto del diritto di

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Nozione della sostanza ndash Perchegrave luomo egrave persona ndash Ricono-scimento pratico della personalitagrave umana ndash Rispettare lapersona umana nella sua libertagrave ndash Libertagrave ed indipendenzandash Lindipendenza individuale e lindipendenza politica ndash Inche consiste la libertagrave morale ndash La libertagrave di culto di paro-la di stampa dinsegnamento e di coscienza ndash Schiarimentisu queste libertagrave e loro limitazioni ndash Il dovere della veraci-tagrave ndash Leguaglianza di natura e lrsquoeguaglianza giuridica ndash Leguaglianza politica e sociale ndash Leguaglianza individualedel socialismo ndash La schiavitugrave ndash La ragione la condanna ndashEgrave abuso della forza ndash Reazione delle masse ndash La Chiesatoglie la schiavitugrave ndash Come la schiavitugrave offende la libertagrave in-dividuale e leguaglianza sociale cosigrave il despotismo offendela libertagrave morale e la eguaglianza giuridica o politica ndash Ildiritto di difesa e di risarcimento

Capitolo VIII ndash Diritti domesticiLibertagrave di contrarre matrimonio ndash Impedimenti dirimenti ndash

Diritto di eguaglianza ndash Il divorzio ndash La patria podestagrave ndashDisposizioni del Codice Civile ndash La libertagrave di educazione

Capitolo IX ndash Del diritto di proprietagraveLa proprietagrave nel suo significato generale ed etimologico ndash Di-

visioni della proprietagrave ndash Essa egrave materia di un diritto ndash Mo-menti e forme del diritto di proprietagrave ndash Il diritto astratto e ildiritto concreto ndash Definizione del diritto di proprietagrave ndash Ilpossesso ndash La proprietagrave stabile o luso ndash I Comunisti e iSocialisti ndash Il fondamento razionale del diritto di proprietagravendash Opinioni dellHobbes del Montesquieu del Rousseau delGrozio del Bentham e del Beccaria ndash Fatali conseguenzedei loro sistemi ndash Appunti alla teoria dellAhrens ndash Il Kante il principio delloccupazione ndash Gli Economisti ndash Il Sua-rez e la divisione primitiva ndash Il titolo remoto del diritto di

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proprietagrave egrave il dovere della propria conservazione ndash Un fattoumano concreta il diritto ndash Condizioni del fatto umano ndashLoccupazione ndash Le opposizioni socialistiche ndash Legua-glianza e la proprietagrave ndash La nazionalizzazione della proprie-tagrave ndash Il Lassalle e il Marx ndash Il Socialismo favorito dagli er-ronei principii delleconomista Ricard ndash La legge del valo-re ndash La ferrea legge del salario ndash Critica delle promessesocialistiche ndash La difficoltagrave del problema sociale ndash Le so-cietagrave cooperative

Capitolo X ndash Diritti positiviSi distribuiscono in civili e politici ndash Differenza fra gli uni e

gli altri

Capitolo XI ndash Diritti civili Cenno sul Codice civile ita-lianoI diritti civili ed il Codice civile italiano ndash Un po di storia ndash

Esame del Codice civile ndash Il Codice di commercio

Capitolo XII ndash Diritti politiciI diritti politici in senso generale ed in senso piugrave ristretto ndash La

libertagrave politica

Capitolo XIII ndash Idea dello stato libero Diritto costitu-zionaleLe societagrave politiche nello stato dinfanzia ndash Le societagrave politi-

che adulte ndash Condizioni giuridiche richieste per lrsquoesistenzadi uno Stato libero ndash Il diritto costituzionale ndash Concetto delgoverno rappresentativo ndash Le libertagrave di stampa di petizio-ne e di associazione ndash La pubblicitagrave degli atti governativi ndashLa partecipazione dei cittadini ai tre poteri dello stato ndash Di-visione dei poteri ndash Condizioni necessarie allo stabilimento

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proprietagrave egrave il dovere della propria conservazione ndash Un fattoumano concreta il diritto ndash Condizioni del fatto umano ndashLoccupazione ndash Le opposizioni socialistiche ndash Legua-glianza e la proprietagrave ndash La nazionalizzazione della proprie-tagrave ndash Il Lassalle e il Marx ndash Il Socialismo favorito dagli er-ronei principii delleconomista Ricard ndash La legge del valo-re ndash La ferrea legge del salario ndash Critica delle promessesocialistiche ndash La difficoltagrave del problema sociale ndash Le so-cietagrave cooperative

Capitolo X ndash Diritti positiviSi distribuiscono in civili e politici ndash Differenza fra gli uni e

gli altri

Capitolo XI ndash Diritti civili Cenno sul Codice civile ita-lianoI diritti civili ed il Codice civile italiano ndash Un po di storia ndash

Esame del Codice civile ndash Il Codice di commercio

Capitolo XII ndash Diritti politiciI diritti politici in senso generale ed in senso piugrave ristretto ndash La

libertagrave politica

Capitolo XIII ndash Idea dello stato libero Diritto costitu-zionaleLe societagrave politiche nello stato dinfanzia ndash Le societagrave politi-

che adulte ndash Condizioni giuridiche richieste per lrsquoesistenzadi uno Stato libero ndash Il diritto costituzionale ndash Concetto delgoverno rappresentativo ndash Le libertagrave di stampa di petizio-ne e di associazione ndash La pubblicitagrave degli atti governativi ndashLa partecipazione dei cittadini ai tre poteri dello stato ndash Di-visione dei poteri ndash Condizioni necessarie allo stabilimento

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ed allo sviluppo del governo costituzionale o rappresentati-vo ndash Ostacoli alla sua esistenza ndash Vantaggi e difetti di que-sta forma di governo

Capitolo XIV ndash Costruzioni rappresentative La monar-chia costituzionale italianaLa monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare ndash

Concetto e definizione della monarchia costituzionale ndashSua storia Testo dello Statuto italiano ndash Le disposizioniprincipali dello Statuto

Capitolo XV ndash Organismo politico ed amministrativodel regno italianoIl Re ndash Il Parlamento ndash I Ministri ndash Il Consiglio di Stato e la

Corte dei Conti ndash Le Provincie i Prefetti ed i Consigli diPrefettura ndash I Circondari i Mandamenti ed i Comuni ndash Or-ganismo dellamministrazione della giustizia

Capitolo XVI ndash Diritti politici dellitalianoPartecipazione al potere legislativo ndash Il diritto di elettorato e

la legge elettorale ndash Il diritto di petizione ndash Partecipazioneal potere amministrativo-esecutivo ndash La legge sullammini-strazione comunale e provinciale ndash Partecipazione al poteregiudiziario ndash Listituzione del giurigrave

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ed allo sviluppo del governo costituzionale o rappresentati-vo ndash Ostacoli alla sua esistenza ndash Vantaggi e difetti di que-sta forma di governo

Capitolo XIV ndash Costruzioni rappresentative La monar-chia costituzionale italianaLa monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare ndash

Concetto e definizione della monarchia costituzionale ndashSua storia Testo dello Statuto italiano ndash Le disposizioniprincipali dello Statuto

Capitolo XV ndash Organismo politico ed amministrativodel regno italianoIl Re ndash Il Parlamento ndash I Ministri ndash Il Consiglio di Stato e la

Corte dei Conti ndash Le Provincie i Prefetti ed i Consigli diPrefettura ndash I Circondari i Mandamenti ed i Comuni ndash Or-ganismo dellamministrazione della giustizia

Capitolo XVI ndash Diritti politici dellitalianoPartecipazione al potere legislativo ndash Il diritto di elettorato e

la legge elettorale ndash Il diritto di petizione ndash Partecipazioneal potere amministrativo-esecutivo ndash La legge sullammini-strazione comunale e provinciale ndash Partecipazione al poteregiudiziario ndash Listituzione del giurigrave

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LA SCIENZA MORALE

Poco giova la scienza se non migliora luomo e se nonlo armonizza seco stesso co suoi simili col principio diogni esistenza che egrave Dio

Scopo dellesistenza e dellattivitagrave umana non egrave solo ilsapere ma il sapere per vivere il vivere per il bene

Il bene egrave limpulso finale la tendenza suprema la ra-gione ultima dellattivitagrave umana Ma il bene ha attinenzegenerali che importa investigare affinchegrave luomo lo co-nosca lo voglia e lo attui nella sua vita e individuale esociale Donde una scienza che mira a far vivere luomosecondo la propria natura e conforme al proprio fine

Chiamiamo Etica o Morale quella scienza che ha peroggetto i costumi umani da dirigersi al bene

Essa suppone un soggetto ossia unattivitagrave libera attaad essere informata dal bene la possibilitagrave cioegrave per par-te delluomo di diventare onesto

Suppone una norma da seguirsi dalluomo affinchegraveesso si mantenga nellordine della propria natura e seguala propria destinazione

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LA SCIENZA MORALE

Poco giova la scienza se non migliora luomo e se nonlo armonizza seco stesso co suoi simili col principio diogni esistenza che egrave Dio

Scopo dellesistenza e dellattivitagrave umana non egrave solo ilsapere ma il sapere per vivere il vivere per il bene

Il bene egrave limpulso finale la tendenza suprema la ra-gione ultima dellattivitagrave umana Ma il bene ha attinenzegenerali che importa investigare affinchegrave luomo lo co-nosca lo voglia e lo attui nella sua vita e individuale esociale Donde una scienza che mira a far vivere luomosecondo la propria natura e conforme al proprio fine

Chiamiamo Etica o Morale quella scienza che ha peroggetto i costumi umani da dirigersi al bene

Essa suppone un soggetto ossia unattivitagrave libera attaad essere informata dal bene la possibilitagrave cioegrave per par-te delluomo di diventare onesto

Suppone una norma da seguirsi dalluomo affinchegraveesso si mantenga nellordine della propria natura e seguala propria destinazione

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Di qui le due prime parti del nostro studio la Psico-logia morale e la Nomologia la prima ha per oggettolattivitagrave umana elemento materiale della moralitagrave laseconda i principii formali e costitutivi dellonesto os-sia la legge morale

Siccome poi luomo non egrave soltanto una attivitagrave mona-stica ma vive in relazione co suoi simili sotto limperodella legge morale perciograve unaltra parte si deve aggiun-gere alle anzidette la Sociologia che tratta dellumanasocietagrave

Finalmente alla Sociologia fa seguito la trattazionedel Dovere e del Diritto amendue effetti della leggemorale e norme costanti dei rapporti sociali

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Di qui le due prime parti del nostro studio la Psico-logia morale e la Nomologia la prima ha per oggettolattivitagrave umana elemento materiale della moralitagrave laseconda i principii formali e costitutivi dellonesto os-sia la legge morale

Siccome poi luomo non egrave soltanto una attivitagrave mona-stica ma vive in relazione co suoi simili sotto limperodella legge morale perciograve unaltra parte si deve aggiun-gere alle anzidette la Sociologia che tratta dellumanasocietagrave

Finalmente alla Sociologia fa seguito la trattazionedel Dovere e del Diritto amendue effetti della leggemorale e norme costanti dei rapporti sociali

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PSICOLOGIA MORALE

PREAMBOLO

Il primo problema etico che si affaccia al nostro spiri-to puograve essere cosigrave esposto Luomo egrave egli capace di mo-ralitagrave In altri termini Luomo ha egli attitudine a diven-tare buono o malvagio

La risposta al quesito proposto ci guida naturalmentea trattare di quelle attitudini o potenze pratiche le qualiconsiderate in se stesse e nei loro atti indipendentemen-te dai principicirc etici non hanno alcun valore morale Illoro carattere ha da essere perciograve lindifferenza rispetto aquelle condizioni che impartiscono loro la proprietagrave dibuone o malvagie

Benchegrave cotali potenze sieno naturali e indispensabilialluomo tuttavia il fatto della loro esistenza non puograveancora servire di norma alla Morale Esse costituiscono

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PSICOLOGIA MORALE

PREAMBOLO

Il primo problema etico che si affaccia al nostro spiri-to puograve essere cosigrave esposto Luomo egrave egli capace di mo-ralitagrave In altri termini Luomo ha egli attitudine a diven-tare buono o malvagio

La risposta al quesito proposto ci guida naturalmentea trattare di quelle attitudini o potenze pratiche le qualiconsiderate in se stesse e nei loro atti indipendentemen-te dai principicirc etici non hanno alcun valore morale Illoro carattere ha da essere perciograve lindifferenza rispetto aquelle condizioni che impartiscono loro la proprietagrave dibuone o malvagie

Benchegrave cotali potenze sieno naturali e indispensabilialluomo tuttavia il fatto della loro esistenza non puograveancora servire di norma alla Morale Esse costituiscono

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la materia soltanto della moralitagrave non la producononon la formano bensigrave vengono a quella informate

Quindi si scorge lequivoco che potrebbe presentareuna norma morale cosigrave esposta laquovivi conformementealla tua naturaraquo Un tal pronunciato nulla significhereb-be se non si spiega di qual natura si intenda parlare Edappoichegrave per natura presa soggettivamente potrebberointendersi le potenze umane e linclinazione loro do-vremmo rinunziare in sul ben principio alla Scienza Mo-rale come quella che sarebbe destituita di ragioni supre-me universali certe immutabili e oggettive

Si potrebbero infatti invocare le esigenze della naturaper legittimare qualsivoglia tendenza malvagia LHob-bes cadde in siffatto disordine di idee allorquando aven-do notato che luomo si sente inclinato a dominare af-fermograve che egli ne ha pure il diritto siccome vi cadonopur anco gli educatori vincolati dal pregiudizio che nonsi debbano contrariare le inclinazioni dei fanciulli i cri-minalisti i quali col dato di una forza irresistibile chespingerebbe i delinquenti al delitto pretendono di smi-nuirne o toglierne affatto la reitagrave i naturalisti i quali dalfatto dellumana libertagrave inferiscono esser lecito anzi didiritto tutto ciograve che si puograve fare liberamente Questi prin-cipii troverebbero unapplicazione pratica in un ragiona-mento di tal fatta laquoho il potere fisico di togliermi divita sono libero dunque lo posso fare liberamenteraquo

La ragione adunque il buon senso dimostra che lefacoltagrave pratiche non somministrano di per segrave una nor-ma oggettiva di operare che anzi vanno riguardate esse

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la materia soltanto della moralitagrave non la producononon la formano bensigrave vengono a quella informate

Quindi si scorge lequivoco che potrebbe presentareuna norma morale cosigrave esposta laquovivi conformementealla tua naturaraquo Un tal pronunciato nulla significhereb-be se non si spiega di qual natura si intenda parlare Edappoichegrave per natura presa soggettivamente potrebberointendersi le potenze umane e linclinazione loro do-vremmo rinunziare in sul ben principio alla Scienza Mo-rale come quella che sarebbe destituita di ragioni supre-me universali certe immutabili e oggettive

Si potrebbero infatti invocare le esigenze della naturaper legittimare qualsivoglia tendenza malvagia LHob-bes cadde in siffatto disordine di idee allorquando aven-do notato che luomo si sente inclinato a dominare af-fermograve che egli ne ha pure il diritto siccome vi cadonopur anco gli educatori vincolati dal pregiudizio che nonsi debbano contrariare le inclinazioni dei fanciulli i cri-minalisti i quali col dato di una forza irresistibile chespingerebbe i delinquenti al delitto pretendono di smi-nuirne o toglierne affatto la reitagrave i naturalisti i quali dalfatto dellumana libertagrave inferiscono esser lecito anzi didiritto tutto ciograve che si puograve fare liberamente Questi prin-cipii troverebbero unapplicazione pratica in un ragiona-mento di tal fatta laquoho il potere fisico di togliermi divita sono libero dunque lo posso fare liberamenteraquo

La ragione adunque il buon senso dimostra che lefacoltagrave pratiche non somministrano di per segrave una nor-ma oggettiva di operare che anzi vanno riguardate esse

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stesse siccome capevoli di bontagrave o di malizia Sonoadunque principii totalmente indeterminati e indifferentirispetto alla moralitagrave quantunque coefficienti di unazio-ne che per altra ragione potragrave chiamarsi morale

Le potenze pratiche vanno distribuite in due classisecondochegrave riguardano la vita sensitiva o la vita razio-nale delluomo

Alla prima appartengono lappetito e per coloro chelo ammettono anche listinto alla seconda la volontagrave ela libertagrave

Vi sono poi nelluomo alcuni stati psichici i qualibenchegrave sieno il risultato di forze fisiche o intellettuali erientrino per conseguenza nella serie degli effetti pro-creati dallesercizio delle anzidette facoltagrave nondimenohannosi pure a tenere in conto come quelli che imparti-scono agli atti delluomo una nota particolare Tali sonoil sentimento e il carattere In cotesti stati psicologici egravedato scoprire un misto di sensitivitagrave e di volontagrave per cuipossiamo collocare il sentimento e il carattere fra le fa-coltagrave operative miste

Siccome luomo egrave il soggetto unico operante le azionida lui compiute possono tutte chiamarsi delluomoNondimeno potendo queste azioni essere proprie di unadeterminata sua attivitagrave o potenza senza intervento dellealtre i Moralisti convennero di distribuirle in due classiChiamano atti delluomo tutte le azioni che si compionosenza intervento della ragione e della libera volontagrave attiumani quelle che procedono dalluomo in quanto perlessere suo si specifica da ogni altro ente Or luomo es-

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stesse siccome capevoli di bontagrave o di malizia Sonoadunque principii totalmente indeterminati e indifferentirispetto alla moralitagrave quantunque coefficienti di unazio-ne che per altra ragione potragrave chiamarsi morale

Le potenze pratiche vanno distribuite in due classisecondochegrave riguardano la vita sensitiva o la vita razio-nale delluomo

Alla prima appartengono lappetito e per coloro chelo ammettono anche listinto alla seconda la volontagrave ela libertagrave

Vi sono poi nelluomo alcuni stati psichici i qualibenchegrave sieno il risultato di forze fisiche o intellettuali erientrino per conseguenza nella serie degli effetti pro-creati dallesercizio delle anzidette facoltagrave nondimenohannosi pure a tenere in conto come quelli che imparti-scono agli atti delluomo una nota particolare Tali sonoil sentimento e il carattere In cotesti stati psicologici egravedato scoprire un misto di sensitivitagrave e di volontagrave per cuipossiamo collocare il sentimento e il carattere fra le fa-coltagrave operative miste

Siccome luomo egrave il soggetto unico operante le azionida lui compiute possono tutte chiamarsi delluomoNondimeno potendo queste azioni essere proprie di unadeterminata sua attivitagrave o potenza senza intervento dellealtre i Moralisti convennero di distribuirle in due classiChiamano atti delluomo tutte le azioni che si compionosenza intervento della ragione e della libera volontagrave attiumani quelle che procedono dalluomo in quanto perlessere suo si specifica da ogni altro ente Or luomo es-

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sendo costituito nella sua essenza specifica non dallaanimalitagrave dal suo organismo soltanto ma dalla ragionee libera volontagrave sue note differenziali ne segue che di-consi umani tutti i suoi atti intellettivi volontarii e libe-ri Questi cadono propriamente sotto il dominio dellaMorale quantunque per altri rispetti costituiscanologgetto proprio della Psicologia mentre gli attidelluomo abbracciano tutte quelle azioni vuoi sponta-nee vuoi meccaniche che si propongono esclusivamen-te allo studio della Psicologia ovvero anche della Fisio-logia Quando perograve la coscienza e la volontagrave intervengo-no o conferiscano loro unentitagrave che di per segrave nonavrebbero essi pure vengono contemplati dalla Moralecosigrave che questa scienza si connette colla Psicologia ecolla Fisiologia

Ciograve posto giova assistere allo svolgimento dellattivi-tagrave umana considerandola dapprima in quegli elementinello studio de quali il Moralista si incontra collo Psico-logo e questi col Fisiologo Mentre potremo formarci ungiusto concetto dellatto umano distinguendolo esatta-mente da ogni altra azione pertinente alla sola vita sen-sitiva scorgeremo eziandio come le azioni delle potenzepratiche condizionate dalla sola sensazione venganotratte a moralitagrave dalla libera volontagrave e come ci sia e cidebba essere un graduale sviluppo delle facoltagrave umanedai primi dati della vita sensitiva agli ultimi principii di-rigenti della vita razionale e morale

Pertanto diremo anzitutto dellappetito e dellistinto

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sendo costituito nella sua essenza specifica non dallaanimalitagrave dal suo organismo soltanto ma dalla ragionee libera volontagrave sue note differenziali ne segue che di-consi umani tutti i suoi atti intellettivi volontarii e libe-ri Questi cadono propriamente sotto il dominio dellaMorale quantunque per altri rispetti costituiscanologgetto proprio della Psicologia mentre gli attidelluomo abbracciano tutte quelle azioni vuoi sponta-nee vuoi meccaniche che si propongono esclusivamen-te allo studio della Psicologia ovvero anche della Fisio-logia Quando perograve la coscienza e la volontagrave intervengo-no o conferiscano loro unentitagrave che di per segrave nonavrebbero essi pure vengono contemplati dalla Moralecosigrave che questa scienza si connette colla Psicologia ecolla Fisiologia

Ciograve posto giova assistere allo svolgimento dellattivi-tagrave umana considerandola dapprima in quegli elementinello studio de quali il Moralista si incontra collo Psico-logo e questi col Fisiologo Mentre potremo formarci ungiusto concetto dellatto umano distinguendolo esatta-mente da ogni altra azione pertinente alla sola vita sen-sitiva scorgeremo eziandio come le azioni delle potenzepratiche condizionate dalla sola sensazione venganotratte a moralitagrave dalla libera volontagrave e come ci sia e cidebba essere un graduale sviluppo delle facoltagrave umanedai primi dati della vita sensitiva agli ultimi principii di-rigenti della vita razionale e morale

Pertanto diremo anzitutto dellappetito e dellistinto

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CAPITOLO IDellappetito

Quando un nervo egrave eccitato alla sua estremitagrave perife-rica lirritazione periferica trasmettendosi lungo il nervofa capo ai centri nervosi quinci propagandosi di manoin mano ridiscende nei nervi motori per trasmettersi aimuscoli che si contraggono Cosigrave ad una eccitazioneesteriore lanimale risponde con un movimento

Un tal fenomeno dimostra lesterno apparire di unatendenza psichica causata dallimpressione stessa e chevien diretta dal tono piacevole o doloroso di una sensa-zione Questa tendenza piglia il nome generico di appe-tito

Il movimento muscolare provocato dai centri nervosiche furono alla loro volta stimolati da un agente esternoegrave quello che dai moderni Fisiologi vien chiamato azioneriflessa Noi lo chiameremo meccanico quanto al modocon cui si compie spontaneo quanto al principio ovve-ro attivitagrave intrinseca dellanimale che naturalmente sen-za impero della volontagrave lo compie

Tutti gli atti spontanei non dimandano per segrave di essereaccompagnati da coscienza sono inconscienti quantun-que determinati ad un fine a cessare cioegrave un dolore o aprocurare un piacere Il loro principio non essendo negravelintelletto negrave la volontagrave devessere qualche altra poten-za Questa poi non puograve essere che sensitiva perchegrave gliatti spontanei sono immanenti allorganismo vivente

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CAPITOLO IDellappetito

Quando un nervo egrave eccitato alla sua estremitagrave perife-rica lirritazione periferica trasmettendosi lungo il nervofa capo ai centri nervosi quinci propagandosi di manoin mano ridiscende nei nervi motori per trasmettersi aimuscoli che si contraggono Cosigrave ad una eccitazioneesteriore lanimale risponde con un movimento

Un tal fenomeno dimostra lesterno apparire di unatendenza psichica causata dallimpressione stessa e chevien diretta dal tono piacevole o doloroso di una sensa-zione Questa tendenza piglia il nome generico di appe-tito

Il movimento muscolare provocato dai centri nervosiche furono alla loro volta stimolati da un agente esternoegrave quello che dai moderni Fisiologi vien chiamato azioneriflessa Noi lo chiameremo meccanico quanto al modocon cui si compie spontaneo quanto al principio ovve-ro attivitagrave intrinseca dellanimale che naturalmente sen-za impero della volontagrave lo compie

Tutti gli atti spontanei non dimandano per segrave di essereaccompagnati da coscienza sono inconscienti quantun-que determinati ad un fine a cessare cioegrave un dolore o aprocurare un piacere Il loro principio non essendo negravelintelletto negrave la volontagrave devessere qualche altra poten-za Questa poi non puograve essere che sensitiva perchegrave gliatti spontanei sono immanenti allorganismo vivente

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perchegrave essa egrave organica in tutte le sue manifestazioni Avero dire il principio degli atti spontanei non egrave che lastessa energia vitale la forza motrice chiamandola ap-petito si vuole indicare la forma che essa piglia susse-guentemente ad una sensazione

Pertanto lanimale ha una doppia relazione col mondoesteriore Da una parte le impressioni dal di fuori deter-minano nellorganismo le sensazioni colle quali lanima-le si adatta allambiente o al mezzo dallaltra parte le ec-citazioni interiori in cui si convertono le sensazioni su-scitano moti psichici co quali lessere sensitivo si sfor-za di adattare a se stesso lambiente o il mezzo

Ogni qualvolta questo sforzo egrave in armonia colle con-dizioni del suo organismo si aumenta il piacere che for-ma il colorito di quella sensazione che lo desta alloralanimale tenta conservarlo In tale caso lappetito pigliail nome di concupiscibile Se poi lanimale prova mole-stia o dolore dapprima applica la propria energia a su-perarlo quindi tornando inutili i suoi sforzi e aumen-tando il dolore esso si ribella si irrita e tenta liberarse-ne rientrando in altro ambiente producendo cioegrave unaserie di movimenti i quali giungano a procurargli nellospazio e nel tempo quella sensazione che lo ristori In talcaso lappetito piglia nome di irascibile

Lappetito si connette ad un oggetto ed a questo sivolge o lo avversa in forza dellassociazione compiutasinaturalmente fra la sensazione e lagente che la destograveNon sempre il tono di una sensazione presente ne egrave lo

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perchegrave essa egrave organica in tutte le sue manifestazioni Avero dire il principio degli atti spontanei non egrave che lastessa energia vitale la forza motrice chiamandola ap-petito si vuole indicare la forma che essa piglia susse-guentemente ad una sensazione

Pertanto lanimale ha una doppia relazione col mondoesteriore Da una parte le impressioni dal di fuori deter-minano nellorganismo le sensazioni colle quali lanima-le si adatta allambiente o al mezzo dallaltra parte le ec-citazioni interiori in cui si convertono le sensazioni su-scitano moti psichici co quali lessere sensitivo si sfor-za di adattare a se stesso lambiente o il mezzo

Ogni qualvolta questo sforzo egrave in armonia colle con-dizioni del suo organismo si aumenta il piacere che for-ma il colorito di quella sensazione che lo desta alloralanimale tenta conservarlo In tale caso lappetito pigliail nome di concupiscibile Se poi lanimale prova mole-stia o dolore dapprima applica la propria energia a su-perarlo quindi tornando inutili i suoi sforzi e aumen-tando il dolore esso si ribella si irrita e tenta liberarse-ne rientrando in altro ambiente producendo cioegrave unaserie di movimenti i quali giungano a procurargli nellospazio e nel tempo quella sensazione che lo ristori In talcaso lappetito piglia nome di irascibile

Lappetito si connette ad un oggetto ed a questo sivolge o lo avversa in forza dellassociazione compiutasinaturalmente fra la sensazione e lagente che la destograveNon sempre il tono di una sensazione presente ne egrave lo

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stimolo immediato talvolta lappetito nasce in virtugrave del-le sole leggi dellassociazione

Valga ad esempio il tremare che fa il cane dinnanzi alpadrone che alza la sferza in atto di colpirlo quellazio-ne riflessa egrave prodotta dal ridestarsi della sensazione deldolore associata alla sensazione visiva della sferza chealtra volta lo ha colpito Cosigrave pure quando si solleticaun ragazzo questi ride ma lazione riflessa del ridere siripete anche quando si fa solo le viste di solleticarlo ciograveegrave dovuto alla memoria del fatto che egrave imminente

Conviene eziandio notare che molti atti spontanei eriflessi nelluomo non hanno sempre per efficiente pri-mo una sensazione vuoi esterna vuoi interna dappoichegraveunidea vale a destare una vivacissima rappresentazioneche alla sua volta desta un concitato appetito Cosigraveluomo che ha compreso il significato ingiurioso di unaparola si irrita in questo caso egrave unintellezione che dagrave laragione del moto appetitivo Se dallalto di una torreguardando al basso siamo colti da vertigine si producein noi unazione riflessa un brividigraveo dovuto bensigrave allarappresentazione di una precipitosa caduta ma questarappresentazione egrave dovuta essa stessa ad un rapido ra-ziocinio

Nondimeno anche negli accennati ed altri simili casi imovimenti compiuti sono affatto involontarii benchegravecongiunti ad una conoscenza dello stimolo che li produ-ce o ad un rapido raziocinio mediante il quale lintelli-genza riunisce la causa ad un effetto che non si compieche nella immaginazione

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stimolo immediato talvolta lappetito nasce in virtugrave del-le sole leggi dellassociazione

Valga ad esempio il tremare che fa il cane dinnanzi alpadrone che alza la sferza in atto di colpirlo quellazio-ne riflessa egrave prodotta dal ridestarsi della sensazione deldolore associata alla sensazione visiva della sferza chealtra volta lo ha colpito Cosigrave pure quando si solleticaun ragazzo questi ride ma lazione riflessa del ridere siripete anche quando si fa solo le viste di solleticarlo ciograveegrave dovuto alla memoria del fatto che egrave imminente

Conviene eziandio notare che molti atti spontanei eriflessi nelluomo non hanno sempre per efficiente pri-mo una sensazione vuoi esterna vuoi interna dappoichegraveunidea vale a destare una vivacissima rappresentazioneche alla sua volta desta un concitato appetito Cosigraveluomo che ha compreso il significato ingiurioso di unaparola si irrita in questo caso egrave unintellezione che dagrave laragione del moto appetitivo Se dallalto di una torreguardando al basso siamo colti da vertigine si producein noi unazione riflessa un brividigraveo dovuto bensigrave allarappresentazione di una precipitosa caduta ma questarappresentazione egrave dovuta essa stessa ad un rapido ra-ziocinio

Nondimeno anche negli accennati ed altri simili casi imovimenti compiuti sono affatto involontarii benchegravecongiunti ad una conoscenza dello stimolo che li produ-ce o ad un rapido raziocinio mediante il quale lintelli-genza riunisce la causa ad un effetto che non si compieche nella immaginazione

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Lesame degli atti riflessi ci conduce a rilevare leffi-cacia della immaginazione nella genesi dellappetito se-condo le due specie con cui si manifesta inclinazione oavversione Lappetito si svolge fatalmente dalleserciziodella vita sensitiva importa una necessitagrave nelle sue ma-nifestazioni tanto luomo come il bruto sono soggettialla legge dellappetito Luomo ben potragrave dirigerlo erendersene superiore ad un certo punto ma non mai im-pedire di provarlo

Ma appunto perchegrave lappetito questo principio demovimenti esteriori animali ossia delle azioni riflessepresenta il carattere della fatalitagrave cioegrave vegrave sempre ovun-que si ha una sensazione o una rappresentazione essocade sotto il dominio della ragione e dellarte

La ragione puograve dominare lappetito e dargli una dire-zione ragionevole volgendo ad un fine le sensazioni ole rappresentazioni la volontagrave domina lappetito susci-tando moti alla ragione conformi il che importa la so-spensione di tutte quelle azioni esteriori che indipenden-temente da lei giagrave si producono in stato rudimentalenellorganismo

I risultati della propria individuale esperienza accre-sciuti dai frutti dellesperienza secolare hanno sommini-strato alla ragione umana le norme per la scelta di quellesensazioni le quali sono atte a destare gli appetiti che sivogliono dirigere ad un fine inteso Donde lartedelleducazione Essa applicata alle bestie egrave un onestopassatempo applicata a segrave stesso o ai nostri simili egrave un

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Lesame degli atti riflessi ci conduce a rilevare leffi-cacia della immaginazione nella genesi dellappetito se-condo le due specie con cui si manifesta inclinazione oavversione Lappetito si svolge fatalmente dalleserciziodella vita sensitiva importa una necessitagrave nelle sue ma-nifestazioni tanto luomo come il bruto sono soggettialla legge dellappetito Luomo ben potragrave dirigerlo erendersene superiore ad un certo punto ma non mai im-pedire di provarlo

Ma appunto perchegrave lappetito questo principio demovimenti esteriori animali ossia delle azioni riflessepresenta il carattere della fatalitagrave cioegrave vegrave sempre ovun-que si ha una sensazione o una rappresentazione essocade sotto il dominio della ragione e dellarte

La ragione puograve dominare lappetito e dargli una dire-zione ragionevole volgendo ad un fine le sensazioni ole rappresentazioni la volontagrave domina lappetito susci-tando moti alla ragione conformi il che importa la so-spensione di tutte quelle azioni esteriori che indipenden-temente da lei giagrave si producono in stato rudimentalenellorganismo

I risultati della propria individuale esperienza accre-sciuti dai frutti dellesperienza secolare hanno sommini-strato alla ragione umana le norme per la scelta di quellesensazioni le quali sono atte a destare gli appetiti che sivogliono dirigere ad un fine inteso Donde lartedelleducazione Essa applicata alle bestie egrave un onestopassatempo applicata a segrave stesso o ai nostri simili egrave un

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dovere unopera di perfezionamento un mezzo ad ac-quistare la felicitagrave

Ne primi anni della sua esistenza luomo ha da essereeducato affinchegrave goda tosto dei benefizi di quellespe-rienza che non si acquista se non dopo ripetute proveprove il piugrave sovente fatali Il bambino non si governache collappetito e le leggi dellappetito si risolvononellegoismo Egli incapace ancora di comprendere ildovere e il diritto non conosce che ciograve che ha relazionecolla propria sensitivitagrave Larte delleducazione consiste-ragrave adunque nella scelta di quelle impressioni capaci diridestare appetiti sentimenti ed affetti i quali siero con-formi alle leggi morali conosciute dalla madre Egrave duopoche la madre voglia ciograve che non puograve volere il bimbo emoderi in lui quegli appetiti che potrebbero generare af-fezioni o abitudini fatali al suo organismo ed alla futuramoralitagrave cui deve gradatamente essere preparato

Imperocchegrave il dovere e il diritto il giusto e lingiustoil bene ed il male non sono in quelletagrave conoscibili senon per lapplicazione di una misura superiore che qua-lifichi gli atti moralmente nella stessa guisa che il con-fronto degli oggetti col benessere fisico li fa giudicarepiacevoli o utili Questa misura superiore non si trovacertamente nella sensazione e tanto meno nellappetitoNon egrave lio o il soggetto che la dagrave La norma morale devevenire dal non me dalloggetto Non perograve da qualsivo-glia oggetto ma da un ente superiore ed intelligente ilquale si opponga al soggetto per mantenerlo per rego-larlo con intelletto di amore

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dovere unopera di perfezionamento un mezzo ad ac-quistare la felicitagrave

Ne primi anni della sua esistenza luomo ha da essereeducato affinchegrave goda tosto dei benefizi di quellespe-rienza che non si acquista se non dopo ripetute proveprove il piugrave sovente fatali Il bambino non si governache collappetito e le leggi dellappetito si risolvononellegoismo Egli incapace ancora di comprendere ildovere e il diritto non conosce che ciograve che ha relazionecolla propria sensitivitagrave Larte delleducazione consiste-ragrave adunque nella scelta di quelle impressioni capaci diridestare appetiti sentimenti ed affetti i quali siero con-formi alle leggi morali conosciute dalla madre Egrave duopoche la madre voglia ciograve che non puograve volere il bimbo emoderi in lui quegli appetiti che potrebbero generare af-fezioni o abitudini fatali al suo organismo ed alla futuramoralitagrave cui deve gradatamente essere preparato

Imperocchegrave il dovere e il diritto il giusto e lingiustoil bene ed il male non sono in quelletagrave conoscibili senon per lapplicazione di una misura superiore che qua-lifichi gli atti moralmente nella stessa guisa che il con-fronto degli oggetti col benessere fisico li fa giudicarepiacevoli o utili Questa misura superiore non si trovacertamente nella sensazione e tanto meno nellappetitoNon egrave lio o il soggetto che la dagrave La norma morale devevenire dal non me dalloggetto Non perograve da qualsivo-glia oggetto ma da un ente superiore ed intelligente ilquale si opponga al soggetto per mantenerlo per rego-larlo con intelletto di amore

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Lessere umano non puograve evoluzionarsi svilupparsiperfezionarsi sotto una forma qualunque senza che lecause esterne vuoi materiali vuoi intelligenti vi concor-rano e vi partecipino fino ad un certo punto Come nellanatura nulla si fa dun tratto ma ogni cosa egrave preparata inciograve che la precede e lannunzia prima che si manifesticosigrave nel bambino giagrave si ravvisano gli indizi della sua in-telligenza e libertagrave Giova pertanto concorrere allo svi-luppo graduato di tutte le sue potenze e farle convergeread un fine morale La madre che presiede nella primaetagrave allo sviluppo delluomo essa che lo inizia alla vitaintellettuale e morale imprime nellanima del bimbo laforma dellanima propria

Leducazione materna egrave tanto piugrave richiesta in quantoche il bambino egrave destituito di quella particolare facoltagravedi cui sono forniti gli enti irragionevoli sensitivi facoltagravecoordinatrice di tutte le sensazioni e di tutti gli appetitiad un fine costante che egrave la conservazione dellindivi-duo e della specie facoltagrave la quale chiamasi istinto

Noi opiniamo che negli esseri ragionevoli non si diaistinto propriamente detto tuttavia siccome i filosofidella scuola sperimentale ne trattano diffusamente quasidi un sostituito della ragione egrave pregio dopera dirne al-cunchegrave Lo studio che ne faremo ci condurragrave a taluneconclusioni che non saranno affatto inutili per la Mora-le

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Lessere umano non puograve evoluzionarsi svilupparsiperfezionarsi sotto una forma qualunque senza che lecause esterne vuoi materiali vuoi intelligenti vi concor-rano e vi partecipino fino ad un certo punto Come nellanatura nulla si fa dun tratto ma ogni cosa egrave preparata inciograve che la precede e lannunzia prima che si manifesticosigrave nel bambino giagrave si ravvisano gli indizi della sua in-telligenza e libertagrave Giova pertanto concorrere allo svi-luppo graduato di tutte le sue potenze e farle convergeread un fine morale La madre che presiede nella primaetagrave allo sviluppo delluomo essa che lo inizia alla vitaintellettuale e morale imprime nellanima del bimbo laforma dellanima propria

Leducazione materna egrave tanto piugrave richiesta in quantoche il bambino egrave destituito di quella particolare facoltagravedi cui sono forniti gli enti irragionevoli sensitivi facoltagravecoordinatrice di tutte le sensazioni e di tutti gli appetitiad un fine costante che egrave la conservazione dellindivi-duo e della specie facoltagrave la quale chiamasi istinto

Noi opiniamo che negli esseri ragionevoli non si diaistinto propriamente detto tuttavia siccome i filosofidella scuola sperimentale ne trattano diffusamente quasidi un sostituito della ragione egrave pregio dopera dirne al-cunchegrave Lo studio che ne faremo ci condurragrave a taluneconclusioni che non saranno affatto inutili per la Mora-le

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CAPITOLO IIDellistinto

Finora ci siamo limitati a studiare i movimenti destatida una sensazione o da una sua ripresentazione mnemo-nica

Sonvi perograve certi atti i quali non hanno proporzionecollintensitagrave di una eccitazione periferica Cotale eccita-zione o non cegrave o egrave insignificante mentre i movimenticompiuti dallanimale sono considerevoli e distribuiti inuna serie complicata aventi solo una relazione ben lon-tana colle circostanze nelle quali si producono Luccelloche con una perizia giammai preceduta da esperienzasceglie la materia atta a fabbricare il suo nido e forma-tolo con ammirabile struttura vi depone le uova e lecova lape la formica il ragno sigrave industriosi nelle loroopere non sono per certo determinati dalla sola influen-za delle sensazioni esterne Tutti questi atti complicatimultipli aventi incontrastabilmente uno scopo per cuici paiono opere di natura intelligente si manifestanobensigrave congiunti a qualche sensazione ma il loro com-plesso non egrave dovuto allammaestramento di una prece-dente esperienza

Noi chiamiamo cotesti atti istintivi ed istinto la forzache li produce Ma che cosa egrave esso stesso listinto

Lo Spencer lo definisce laquounazione riflessa compo-staraquo Se non che la definizione vale piuttosto per lazio-

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CAPITOLO IIDellistinto

Finora ci siamo limitati a studiare i movimenti destatida una sensazione o da una sua ripresentazione mnemo-nica

Sonvi perograve certi atti i quali non hanno proporzionecollintensitagrave di una eccitazione periferica Cotale eccita-zione o non cegrave o egrave insignificante mentre i movimenticompiuti dallanimale sono considerevoli e distribuiti inuna serie complicata aventi solo una relazione ben lon-tana colle circostanze nelle quali si producono Luccelloche con una perizia giammai preceduta da esperienzasceglie la materia atta a fabbricare il suo nido e forma-tolo con ammirabile struttura vi depone le uova e lecova lape la formica il ragno sigrave industriosi nelle loroopere non sono per certo determinati dalla sola influen-za delle sensazioni esterne Tutti questi atti complicatimultipli aventi incontrastabilmente uno scopo per cuici paiono opere di natura intelligente si manifestanobensigrave congiunti a qualche sensazione ma il loro com-plesso non egrave dovuto allammaestramento di una prece-dente esperienza

Noi chiamiamo cotesti atti istintivi ed istinto la forzache li produce Ma che cosa egrave esso stesso listinto

Lo Spencer lo definisce laquounazione riflessa compo-staraquo Se non che la definizione vale piuttosto per lazio-

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ne compiuta per istinto della quale per lappunto diman-diamo la causa

A rendere ragione delle azioni riflesse composte si ri-corse alla organizzazione dellanimale Egrave un fatto checiascun essere vivente in virtugrave della sua stessa organiz-zazione egrave disposto a rispondere in questo o in quel datomodo ad una eccitazione periferica Ogni animale ha lasua maniera di essere e quindi la sua maniera di agireFu detto della filosofia peripatetica laquooperatio sequituresseraquo Per tutti gli animali il mondo esteriore egrave lo stessosono tutti soggetti agli stessi agenti luminosi termicimeccanici ecc ma il modo loro di reagire egrave diversoquanto alla forma come egrave varia la loro organizzazionecioegrave il vario congegno dei loro nervi e dei loro muscolio tessuti

Ma fu avvertito che lorganizzazione non basta a spie-gare tutto il complesso seriale e la finalitagrave delle azioniistintive e allora si procacciograve sciogliere la questionedella genesi dellistinto mediante il concorso di due fat-tori lereditagrave e la selezione naturale Il Lamark vagheg-giograve la teoria della trasmissione ereditaria il Darwin viaggiunse del suo col favorito principio della selezionenaturale

La selezione naturale fa sigrave che lindividuo il quale hameglio adattato se stesso e le sue funzioni alle necessitagravevitali resista meglio ai principii di distruzione che locircondano Lereditagrave fa sigrave che le proprietagrave o modifica-zioni individuali acquisite si trasmettano a discendentisicchegrave dopo una serie immensa di generazioni e dirograve

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ne compiuta per istinto della quale per lappunto diman-diamo la causa

A rendere ragione delle azioni riflesse composte si ri-corse alla organizzazione dellanimale Egrave un fatto checiascun essere vivente in virtugrave della sua stessa organiz-zazione egrave disposto a rispondere in questo o in quel datomodo ad una eccitazione periferica Ogni animale ha lasua maniera di essere e quindi la sua maniera di agireFu detto della filosofia peripatetica laquooperatio sequituresseraquo Per tutti gli animali il mondo esteriore egrave lo stessosono tutti soggetti agli stessi agenti luminosi termicimeccanici ecc ma il modo loro di reagire egrave diversoquanto alla forma come egrave varia la loro organizzazionecioegrave il vario congegno dei loro nervi e dei loro muscolio tessuti

Ma fu avvertito che lorganizzazione non basta a spie-gare tutto il complesso seriale e la finalitagrave delle azioniistintive e allora si procacciograve sciogliere la questionedella genesi dellistinto mediante il concorso di due fat-tori lereditagrave e la selezione naturale Il Lamark vagheg-giograve la teoria della trasmissione ereditaria il Darwin viaggiunse del suo col favorito principio della selezionenaturale

La selezione naturale fa sigrave che lindividuo il quale hameglio adattato se stesso e le sue funzioni alle necessitagravevitali resista meglio ai principii di distruzione che locircondano Lereditagrave fa sigrave che le proprietagrave o modifica-zioni individuali acquisite si trasmettano a discendentisicchegrave dopo una serie immensa di generazioni e dirograve

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cosigrave di tentativi esse diventino caratteristiche di unadata specie arricchita del patrimonio dellesperienza se-colare

Valga ad esempio labitudine acquisita dal gufo fem-mina di deporre le uova nei nidi altrui Labitudine nac-que dal fatto che il gufo femmina ne comprese i vantag-gi derivantisi Diffatti esso dispensato dalle fatiche edai danni di lunga incubazione gode di piugrave lunga vitache non gli altri volatili della sua specie lascia i suoipennuti piugrave numerosi e piugrave forti Questa disposizionenaturale dovuta dapprima ad un caso e dappoi ad unaripetizione del medesimo atto egrave trasmessa per ereditagravealle generazioni venture La selezione naturale elimina apoco a poco gli individui gufi che non hanno acquistatala detta abitudine cosigrave che dopo un certo tempo questofatto bizzarro egrave diventato essenziale allorganizzazionedel gufo non meno che il becco e le penne Cosigrave ragionail Darwinismo

Non neghiamo che certe abitudini si trasmettano la-sciando una disposizione fisica nellindividuo che ha ri-cevuto la materia del suo essere dalla materia di un al-tro materia in questo modificata ammettiamo che la se-lezione e la ereditagrave bastino a conservare le variazioni or-ganiche una volta acquistate ma come nascono questestesse variazioni

Le variazioni che nellipotesi produrrebbero abitudi-ni divenute ereditarie e quindi istintive possono esseredi due maniere interne o esterne

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cosigrave di tentativi esse diventino caratteristiche di unadata specie arricchita del patrimonio dellesperienza se-colare

Valga ad esempio labitudine acquisita dal gufo fem-mina di deporre le uova nei nidi altrui Labitudine nac-que dal fatto che il gufo femmina ne comprese i vantag-gi derivantisi Diffatti esso dispensato dalle fatiche edai danni di lunga incubazione gode di piugrave lunga vitache non gli altri volatili della sua specie lascia i suoipennuti piugrave numerosi e piugrave forti Questa disposizionenaturale dovuta dapprima ad un caso e dappoi ad unaripetizione del medesimo atto egrave trasmessa per ereditagravealle generazioni venture La selezione naturale elimina apoco a poco gli individui gufi che non hanno acquistatala detta abitudine cosigrave che dopo un certo tempo questofatto bizzarro egrave diventato essenziale allorganizzazionedel gufo non meno che il becco e le penne Cosigrave ragionail Darwinismo

Non neghiamo che certe abitudini si trasmettano la-sciando una disposizione fisica nellindividuo che ha ri-cevuto la materia del suo essere dalla materia di un al-tro materia in questo modificata ammettiamo che la se-lezione e la ereditagrave bastino a conservare le variazioni or-ganiche una volta acquistate ma come nascono questestesse variazioni

Le variazioni che nellipotesi produrrebbero abitudi-ni divenute ereditarie e quindi istintive possono esseredi due maniere interne o esterne

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Se poniamo che una variazione interna del vivente loha indotto a piegarsi di preferenza a quelle condizioniossia a porre quegli atti che gli tornano piugrave vantaggiosisiamo costretti ad accordare a tutti i viventi lintelligenzae la libera elezione dappoichegrave nulla nellorganizzazionefisica dellorganismo impone fatalmente una determina-zione la quale sia indipendente dalle circostanze esterne

Per essere coerente a se stesso il Darwinismo non hache una risorsa raccogliersi cioegrave in quelle che sonochiamate variazioni accidentali esterne e spiegare il bi-sogno e lorigine di ciascuna delle nuove determinazionidalle quali esordisce labitudine complessa che dicesiistinto col concorso di cause esterne agenti sullorgani-smo Ma in tal caso di nuovo ci troviamo di fronte aduna attivitagrave la quale fra tutte le variazioni di cui lorgani-smo subisce gli effetti si accomoda di preferenza a quel-le che gli sono piugrave vantaggiose che stabilisce unarmo-nia fra linterne ed esterne condizioni che nel conflittodegli eventi egrave sempre pronta a scegliere loccasione fa-vorevole con una saggezza di cui non ha coscienzaEcco ciograve che devono ammettere coloro che rigettano unpiano provvidenziale eseguito inconsapevolmente dagliorganismi concepito e voluto da una intelligenza supe-riore

A togliere di mezzo lIntelligenza Suprema nella ge-nesi dellistinto dal Positivismo si suppone un fatto in-telligente minimo che si trasmette per ereditagrave e si fissain abitudine inconsciente tale sarebbe loriginedellistinto e cosigrave sarebbe spiegata la sua finalitagrave Di

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Se poniamo che una variazione interna del vivente loha indotto a piegarsi di preferenza a quelle condizioniossia a porre quegli atti che gli tornano piugrave vantaggiosisiamo costretti ad accordare a tutti i viventi lintelligenzae la libera elezione dappoichegrave nulla nellorganizzazionefisica dellorganismo impone fatalmente una determina-zione la quale sia indipendente dalle circostanze esterne

Per essere coerente a se stesso il Darwinismo non hache una risorsa raccogliersi cioegrave in quelle che sonochiamate variazioni accidentali esterne e spiegare il bi-sogno e lorigine di ciascuna delle nuove determinazionidalle quali esordisce labitudine complessa che dicesiistinto col concorso di cause esterne agenti sullorgani-smo Ma in tal caso di nuovo ci troviamo di fronte aduna attivitagrave la quale fra tutte le variazioni di cui lorgani-smo subisce gli effetti si accomoda di preferenza a quel-le che gli sono piugrave vantaggiose che stabilisce unarmo-nia fra linterne ed esterne condizioni che nel conflittodegli eventi egrave sempre pronta a scegliere loccasione fa-vorevole con una saggezza di cui non ha coscienzaEcco ciograve che devono ammettere coloro che rigettano unpiano provvidenziale eseguito inconsapevolmente dagliorganismi concepito e voluto da una intelligenza supe-riore

A togliere di mezzo lIntelligenza Suprema nella ge-nesi dellistinto dal Positivismo si suppone un fatto in-telligente minimo che si trasmette per ereditagrave e si fissain abitudine inconsciente tale sarebbe loriginedellistinto e cosigrave sarebbe spiegata la sua finalitagrave Di

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guisa che luccello avendo fatto con coscienza il suo pri-mo nido o una parte della sua costruzione abbia tra-smesso questo tipo a suoi discendenti cotalchegrave dopopiugrave generazioni sparita lintelligenza rimase il tipo dicostruzione

La soluzione del problema perograve manca anche in talcaso di dati positivi manca cioegrave loggetto di osservazio-ne sul quale dovremmo potere appoggiarsi per elevarsiad una induzione Se togliamo a materia di osservazionegli animali inferiori questi non presentano traccia di in-telligenza e di libera scelta Il dire laquonoi ignoriamo se visia in loro intelligenza ben potrebbe darsiraquo egrave un con-fessare che finora lintelligenza non fu in loro constatatae che quindi non possono questi esseri inferiori porgerefondamento ad induzione scientifica Se poi togliamo adoggetto di osservazione gli enti intelligenti ben lungidal poterci questi fornire materia alla induzione sopra-detta la distruggono affatto Infatti lesperienza ci dimo-stra che la intelligenza e listinto stanno fra di loro in ra-gione inversa la ragione si manifesta colagrave appunto dovenon cegrave istinto e cresce dove listinto diminuisce Vha dipiugrave carattere proprio dellatto intellettivo egrave questo dinon essere trasmissibile per ereditagrave Tizio sa leggere manon puograve trasmettere questa qualitagrave al proprio figlio negravegiammai segrave veduto un atto intellettuale dei genitori di-ventare istintivo nella loro prole

Eppure considerando le azioni istintive cegrave dato sco-prire come tutte hanno una finalitagrave Sappiamo che gli es-seri viventi paiono avere una missione di vivere e ripro-

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guisa che luccello avendo fatto con coscienza il suo pri-mo nido o una parte della sua costruzione abbia tra-smesso questo tipo a suoi discendenti cotalchegrave dopopiugrave generazioni sparita lintelligenza rimase il tipo dicostruzione

La soluzione del problema perograve manca anche in talcaso di dati positivi manca cioegrave loggetto di osservazio-ne sul quale dovremmo potere appoggiarsi per elevarsiad una induzione Se togliamo a materia di osservazionegli animali inferiori questi non presentano traccia di in-telligenza e di libera scelta Il dire laquonoi ignoriamo se visia in loro intelligenza ben potrebbe darsiraquo egrave un con-fessare che finora lintelligenza non fu in loro constatatae che quindi non possono questi esseri inferiori porgerefondamento ad induzione scientifica Se poi togliamo adoggetto di osservazione gli enti intelligenti ben lungidal poterci questi fornire materia alla induzione sopra-detta la distruggono affatto Infatti lesperienza ci dimo-stra che la intelligenza e listinto stanno fra di loro in ra-gione inversa la ragione si manifesta colagrave appunto dovenon cegrave istinto e cresce dove listinto diminuisce Vha dipiugrave carattere proprio dellatto intellettivo egrave questo dinon essere trasmissibile per ereditagrave Tizio sa leggere manon puograve trasmettere questa qualitagrave al proprio figlio negravegiammai segrave veduto un atto intellettuale dei genitori di-ventare istintivo nella loro prole

Eppure considerando le azioni istintive cegrave dato sco-prire come tutte hanno una finalitagrave Sappiamo che gli es-seri viventi paiono avere una missione di vivere e ripro-

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dursi tutte le disposizioni anatomiche tutte le funzionifisiologiche come tutti gli atti complicati dellanimaleconcorrono ad accrescere e prolungare la vita Non egraveuna semplice teoria ma un fatto di osservazione positi-va che alla formazione degli esseri nelle loro particolari-tagrave e nel loro assieme soprassiede una intelligenza straor-dinaria la quale fa costantemente volgere le operazioniistintive al fine della conservazione dellindividuo e del-la specie

E nondimeno listinto non egrave facoltagrave intellettiva Se perintelligenza sintendesse la memoria non esiteremmo aconcedere agli enti dotati di istinto un certo grado dimemoria che perograve non sarebbe da confondersi collistin-to stesso ma per intelligenza intendiamo ben altro essasuppone la conoscenza del fine cui debbono coordinarsile operazioni Per quanto la costruzione di un nido appa-risca razionale quanto al fine di rassicurare la vita delpulcino tuttavia lintelligenza delluccello non vi entraper nulla Esso compie atti di una fatalitagrave inesorabilenon comprende ciograve che fa negrave vi reca alcuna perfezionein lui nessuna comparazione col passato niuna previ-denza dellavvenire niuna possibilitagrave di sottrarsi allaesecuzione dellatto tutti gli uccelli della stessa speciecostruiscono il nido allo stesso modo senza che siasirealizzato un progresso senza che essi dieno segno di li-bera scelta

Dunque l intelligenza non egrave nellanimale che agisceistintivamente non egrave in lui negrave fu ne suoi antenati per-chegrave nessuno di loro ha mai pensato al fine cui erano or-

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dursi tutte le disposizioni anatomiche tutte le funzionifisiologiche come tutti gli atti complicati dellanimaleconcorrono ad accrescere e prolungare la vita Non egraveuna semplice teoria ma un fatto di osservazione positi-va che alla formazione degli esseri nelle loro particolari-tagrave e nel loro assieme soprassiede una intelligenza straor-dinaria la quale fa costantemente volgere le operazioniistintive al fine della conservazione dellindividuo e del-la specie

E nondimeno listinto non egrave facoltagrave intellettiva Se perintelligenza sintendesse la memoria non esiteremmo aconcedere agli enti dotati di istinto un certo grado dimemoria che perograve non sarebbe da confondersi collistin-to stesso ma per intelligenza intendiamo ben altro essasuppone la conoscenza del fine cui debbono coordinarsile operazioni Per quanto la costruzione di un nido appa-risca razionale quanto al fine di rassicurare la vita delpulcino tuttavia lintelligenza delluccello non vi entraper nulla Esso compie atti di una fatalitagrave inesorabilenon comprende ciograve che fa negrave vi reca alcuna perfezionein lui nessuna comparazione col passato niuna previ-denza dellavvenire niuna possibilitagrave di sottrarsi allaesecuzione dellatto tutti gli uccelli della stessa speciecostruiscono il nido allo stesso modo senza che siasirealizzato un progresso senza che essi dieno segno di li-bera scelta

Dunque l intelligenza non egrave nellanimale che agisceistintivamente non egrave in lui negrave fu ne suoi antenati per-chegrave nessuno di loro ha mai pensato al fine cui erano or-

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dinati i proprii atti Niuno di loro poteva pensarlo per-chegrave dallesperienza non aveva ancora ricevuto il dettamepratico che fa nascere e risentire il bisogno di opporsi inquesta piuttosto che in quella maniera alla distruzionedellindividuo e della specie

Tanto meno lintelligenza egrave nella legge della selezionenaturale che sembra metodicamente conseguire lo sco-po finale laquoil trionfo degli organismi perfezionatiraquo Que-sta legge non egrave altro che la formola ideale del fatto ossiadel modo con cui si svolge la vita inconsciente dellindi-viduo e della specie Essa anzi egrave una concezione di unaragione superiore

Per altra parte la semplice complicazione di atti rifles-si automatici non basta a render ragione della loro fina-litagrave e del loro accordo Neppure lorganizzazione vale aspiegare il complesso e la finalitagrave delle operazioni istin-tive La egrave questa una parola comoda ma nello stessotempo una confessione di ignoranza sul principio che dagravealle organizzazioni diverse funzioni mirabilmente ap-propriate alla natura dellanimale

Dunque allaccordo alla successione allordinamentodegli atti istintivi presiede incontrastabilmente unIntel-ligenza distinta dagli esseri organici unintelligenza su-prema la quale abbia dato loro la virtugrave di compiere in-conscientemente quegli atti che armonizzando da unaparte colle condizioni dellorganismo fossero costante-mente coordinati dallaltra a quel fine di cui lanimale egraveinconscio

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dinati i proprii atti Niuno di loro poteva pensarlo per-chegrave dallesperienza non aveva ancora ricevuto il dettamepratico che fa nascere e risentire il bisogno di opporsi inquesta piuttosto che in quella maniera alla distruzionedellindividuo e della specie

Tanto meno lintelligenza egrave nella legge della selezionenaturale che sembra metodicamente conseguire lo sco-po finale laquoil trionfo degli organismi perfezionatiraquo Que-sta legge non egrave altro che la formola ideale del fatto ossiadel modo con cui si svolge la vita inconsciente dellindi-viduo e della specie Essa anzi egrave una concezione di unaragione superiore

Per altra parte la semplice complicazione di atti rifles-si automatici non basta a render ragione della loro fina-litagrave e del loro accordo Neppure lorganizzazione vale aspiegare il complesso e la finalitagrave delle operazioni istin-tive La egrave questa una parola comoda ma nello stessotempo una confessione di ignoranza sul principio che dagravealle organizzazioni diverse funzioni mirabilmente ap-propriate alla natura dellanimale

Dunque allaccordo alla successione allordinamentodegli atti istintivi presiede incontrastabilmente unIntel-ligenza distinta dagli esseri organici unintelligenza su-prema la quale abbia dato loro la virtugrave di compiere in-conscientemente quegli atti che armonizzando da unaparte colle condizioni dellorganismo fossero costante-mente coordinati dallaltra a quel fine di cui lanimale egraveinconscio

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La discussione della genesi dellistinto ci ha condottiad escludere tutte le ipotesi che danno una soluzione insenso materialistico nel problema e ad affermare lesi-stenza di una Intelligenza Suprema profonda previden-te dei danni divinante lavvenire preparante la salutedelle generazioni future premurosa di far risparmiareagli animali ogni lavoro sterile ed abbreviare ogni lorosforzo Essa dispone che gli animali sieno in guisa orga-nizzati da provare singolari bisogni secondo i momentidello spazio e del tempo Stimolato dal bisogno lanima-le svolge la propria attivitagrave in una maniera determinatagiagrave a priori a quei fatti che si trovano ordinati ad un finecostante che egrave la conservazione dellindividuo e dellaspecie

Ora rispondiamo ad una dimanda nelluomo si dagraveistinto

Se per istinto si intendesse la spontaneitagrave di un atto olinclinazione naturale di una qualsivoglia potenza allo-ra tutte le facoltagrave sarebbero riducibili allistinto poichegraveluomo naturalmente sente naturalmente intende vuoleecc ma per istinto noi intendiamo una facoltagrave che di-spone e determina il vivente a compiere certe azionicomplicate e aventi una finalitagrave senza lammaestramen-to di una precedente esperienza Cosigrave listinto determinail ragno a tendere la sua tela lape a costrurre le celleesagonali il castoro a fabbricare le dighe ecc Or benenelluomo non cegrave istinto di sorta ed egrave questa la ragioneper cui ignoriamo tuttora lessenza intima di questa fa-coltagrave sorprendente negli animali bruti

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La discussione della genesi dellistinto ci ha condottiad escludere tutte le ipotesi che danno una soluzione insenso materialistico nel problema e ad affermare lesi-stenza di una Intelligenza Suprema profonda previden-te dei danni divinante lavvenire preparante la salutedelle generazioni future premurosa di far risparmiareagli animali ogni lavoro sterile ed abbreviare ogni lorosforzo Essa dispone che gli animali sieno in guisa orga-nizzati da provare singolari bisogni secondo i momentidello spazio e del tempo Stimolato dal bisogno lanima-le svolge la propria attivitagrave in una maniera determinatagiagrave a priori a quei fatti che si trovano ordinati ad un finecostante che egrave la conservazione dellindividuo e dellaspecie

Ora rispondiamo ad una dimanda nelluomo si dagraveistinto

Se per istinto si intendesse la spontaneitagrave di un atto olinclinazione naturale di una qualsivoglia potenza allo-ra tutte le facoltagrave sarebbero riducibili allistinto poichegraveluomo naturalmente sente naturalmente intende vuoleecc ma per istinto noi intendiamo una facoltagrave che di-spone e determina il vivente a compiere certe azionicomplicate e aventi una finalitagrave senza lammaestramen-to di una precedente esperienza Cosigrave listinto determinail ragno a tendere la sua tela lape a costrurre le celleesagonali il castoro a fabbricare le dighe ecc Or benenelluomo non cegrave istinto di sorta ed egrave questa la ragioneper cui ignoriamo tuttora lessenza intima di questa fa-coltagrave sorprendente negli animali bruti

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Nelluomo sonvi appetiti che si destano in seguito asensazioni sonvi movimenti riflessi automatici e spon-tanei che manifestano il prodursi degli interiori appetitimovimenti voluti e premeditati ma non troviamo in luiquella serie di atti complicati necessarii incoscientiistintivi che si scoprono nei pesci negli uccelli e negliinsetti

I movimenti compiuti dalluomo involontariamentenon sono che spontanei e dovuti allintensitagrave delle sensa-zioni non sono fisiologicamente parlando che azioniriflesse semplici Quando queste azioni riflesse sintrec-ciano e si distribuiscono in serie ordinate ad un fine in-terviene sempre la ragione e la volontagrave a proporli e adimpiegarli col soccorso delle potenze corporee Tale egravelatto di un naufrago che si aggrappa ad una tavola pernon andare sommerso egli impiega in quel punto tuttele sue forze fisiche sensitive ed intellettuali al fine disalvare la vita Amando ragionevolmente segrave stesso essoperciograve compie una serie di atti complicati in cui inter-viene la ragione benchegrave non si eserciti la riflessione psi-cologica ossia la coscienza Neppure si dagrave nelluomoquellistinto che dicesi della propria conservazione im-perocchegrave essendo proprio carattere dellistinto la fatalitagraveluomo sarebbe talmente determinato a cercare la pro-pria conservazione da non potere anche volendolo pri-varsi della vita

Dellistinto dicemmo piugrave di quello importasse al no-stro soggetto veniamo alle potenze pratiche che sonopiugrave proprie delluomo

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Nelluomo sonvi appetiti che si destano in seguito asensazioni sonvi movimenti riflessi automatici e spon-tanei che manifestano il prodursi degli interiori appetitimovimenti voluti e premeditati ma non troviamo in luiquella serie di atti complicati necessarii incoscientiistintivi che si scoprono nei pesci negli uccelli e negliinsetti

I movimenti compiuti dalluomo involontariamentenon sono che spontanei e dovuti allintensitagrave delle sensa-zioni non sono fisiologicamente parlando che azioniriflesse semplici Quando queste azioni riflesse sintrec-ciano e si distribuiscono in serie ordinate ad un fine in-terviene sempre la ragione e la volontagrave a proporli e adimpiegarli col soccorso delle potenze corporee Tale egravelatto di un naufrago che si aggrappa ad una tavola pernon andare sommerso egli impiega in quel punto tuttele sue forze fisiche sensitive ed intellettuali al fine disalvare la vita Amando ragionevolmente segrave stesso essoperciograve compie una serie di atti complicati in cui inter-viene la ragione benchegrave non si eserciti la riflessione psi-cologica ossia la coscienza Neppure si dagrave nelluomoquellistinto che dicesi della propria conservazione im-perocchegrave essendo proprio carattere dellistinto la fatalitagraveluomo sarebbe talmente determinato a cercare la pro-pria conservazione da non potere anche volendolo pri-varsi della vita

Dellistinto dicemmo piugrave di quello importasse al no-stro soggetto veniamo alle potenze pratiche che sonopiugrave proprie delluomo

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CAPITOLO IIIDel sentimento

Lappetito e listinto sono dinamici il sentimento in-vece egrave statico

Il sentimento in genere egrave laquouno stato psichico posterio-re ad unazioneraquo

Quando luomo esercita le sue facoltagrave muta psicolo-gicamente di stato differenziato sensitivamente da dilet-to o molestia il cui grado e varietagrave dipende or dalle con-dizioni dellorganismo or dallesercizio delle facoltagravestesse or dalle proprietagrave delloggetto loro

Luomo puograve agire per sentimento sia quando desideraprovarlo sia quando provandolo egrave spinto ad operarePerciograve anche il sentimento quantunque non sia per segraveche uno stato psichico egrave un principio pratico di cui egrave datener conto nellanalisi dellatto umano

Ogni sentimento viene costituito sempre in una delledue specie contrarie del piacere o del dolore benchegrave su-bitaneo sia il passaggio dalluna allaltra maniera di sen-tire Cosicchegrave ben potegrave dire Socrate nel Fedone di Plato-ne laquoA primo aspetto pare che il piacere sia lopposto deldolore perchegrave niuna cosa puograve essere nel tempo stesso epiacevole e spiacevole ma perograve egrave impossibile perveniread una delle due sensazioni senza aver prima immedia-tamente provata laltra sembrando per cosigrave dire cheluna e laltra si tocchino alle due estremitagraveraquo

I sentimenti si possono distribuire in quattro classi

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CAPITOLO IIIDel sentimento

Lappetito e listinto sono dinamici il sentimento in-vece egrave statico

Il sentimento in genere egrave laquouno stato psichico posterio-re ad unazioneraquo

Quando luomo esercita le sue facoltagrave muta psicolo-gicamente di stato differenziato sensitivamente da dilet-to o molestia il cui grado e varietagrave dipende or dalle con-dizioni dellorganismo or dallesercizio delle facoltagravestesse or dalle proprietagrave delloggetto loro

Luomo puograve agire per sentimento sia quando desideraprovarlo sia quando provandolo egrave spinto ad operarePerciograve anche il sentimento quantunque non sia per segraveche uno stato psichico egrave un principio pratico di cui egrave datener conto nellanalisi dellatto umano

Ogni sentimento viene costituito sempre in una delledue specie contrarie del piacere o del dolore benchegrave su-bitaneo sia il passaggio dalluna allaltra maniera di sen-tire Cosicchegrave ben potegrave dire Socrate nel Fedone di Plato-ne laquoA primo aspetto pare che il piacere sia lopposto deldolore perchegrave niuna cosa puograve essere nel tempo stesso epiacevole e spiacevole ma perograve egrave impossibile perveniread una delle due sensazioni senza aver prima immedia-tamente provata laltra sembrando per cosigrave dire cheluna e laltra si tocchino alle due estremitagraveraquo

I sentimenti si possono distribuire in quattro classi

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1a Sentimenti animali i quali non sono altro che lesensazioni interne considerate nel loro intimo rapportocolla vita organica e sensitiva

2a Sentimenti intellettivi tali sono il diletto prove-niente dalla cognizione del vero e il disgusto che provia-mo nel non veder coronati da felice esito i tentativi dellaragione nellindagine della veritagrave costretti a rimanerenel dubbio nella incertezza nellerrore

3a Sentimenti morali tali sono la gioia che in noiridonda dalla pratica della virtugrave o quella soddisfazioneche proviamo nel vederla da altri praticata il disprezzoche in noi si ingenera per i vili e i facinorosi il disgustoche sentiamo nel vedere il malvagio prosperare e il vir-tuoso oppresso

4a Sentimenti estetici talegrave lemozione che si provaalla contemplazione del bello

I sentimenti animali precedono lintelligenza e la vo-lontagrave e sono occasioni e stimolo dello sviluppo dellepotenze razionali I sentimenti intellettivi e morali allemedesime tengono dietro come conseguenze ossia na-scono in noi dipendentemente dal retto o disordinatoloro esercizio

Dei sentimenti animali sono operativi quelli special-mente la cui causa occasionale egrave un bisogno il qualepotrebbe definirsi uno stimolo ad agire procreato dauna sensazione spiacevole Il piacere diffatti esclude so-vente il desiderio perchegrave ove si prolunghi trae seco lasazietagrave e con questa il disgusto mentre quando luomo

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1a Sentimenti animali i quali non sono altro che lesensazioni interne considerate nel loro intimo rapportocolla vita organica e sensitiva

2a Sentimenti intellettivi tali sono il diletto prove-niente dalla cognizione del vero e il disgusto che provia-mo nel non veder coronati da felice esito i tentativi dellaragione nellindagine della veritagrave costretti a rimanerenel dubbio nella incertezza nellerrore

3a Sentimenti morali tali sono la gioia che in noiridonda dalla pratica della virtugrave o quella soddisfazioneche proviamo nel vederla da altri praticata il disprezzoche in noi si ingenera per i vili e i facinorosi il disgustoche sentiamo nel vedere il malvagio prosperare e il vir-tuoso oppresso

4a Sentimenti estetici talegrave lemozione che si provaalla contemplazione del bello

I sentimenti animali precedono lintelligenza e la vo-lontagrave e sono occasioni e stimolo dello sviluppo dellepotenze razionali I sentimenti intellettivi e morali allemedesime tengono dietro come conseguenze ossia na-scono in noi dipendentemente dal retto o disordinatoloro esercizio

Dei sentimenti animali sono operativi quelli special-mente la cui causa occasionale egrave un bisogno il qualepotrebbe definirsi uno stimolo ad agire procreato dauna sensazione spiacevole Il piacere diffatti esclude so-vente il desiderio perchegrave ove si prolunghi trae seco lasazietagrave e con questa il disgusto mentre quando luomo

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si sente fortemente eccitato ad agire si trova in preda adun sentimento piuttosto penoso che gradevole Se i sen-timenti animali alimentati da piacere sono pur anco ope-rativi non lo sono mai indipendentemente da un doloreprecedente da cui si svolge lappetito Coadiuvato questoda quella grata sensazione che egrave inseparabile dal mode-rato e ordinario esercizio degli organi va man manocrescendo finchegrave soddisfatto il piacere cessa il deside-rio Talvolta allatto dellappetito concupiscibile tien to-sto dietro un atto dellirascibile e lanimale passa da unoallaltro sentimento opposto Cosigrave il sentimento dellafame produce il desiderio ossia un atto appetitivo que-sto cresce dintensitagrave nellatto che si soddisfa pel piacereche si prova nel far cessare il dolore della fame man-giando ma diminuendo il bisogno man mano cessa ilpiacere e sottentra talvolta il sentimento della nauseache al cibo ci rende ribelli

Fra tutti i sentimenti sono maggiormente degni diconsiderazione il sentimento morale e il sentimentoestetico

Il sentimento morale propriamente parlando egrave con-seguente ad una nostra azione regolata dalla legge e simanifesta e colla soddisfazione e col rimorso ma puograveeziandio considerarsi come antecedente allazione nostrae conseguente in noi dalla percezione dellaltrui morali-tagrave in questo caso il sentimento morale si specifica in ap-provazione o disapprovazione e viene riguardato comecriterio o mezzo per distinguere dovegrave lobbligazionemorale

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si sente fortemente eccitato ad agire si trova in preda adun sentimento piuttosto penoso che gradevole Se i sen-timenti animali alimentati da piacere sono pur anco ope-rativi non lo sono mai indipendentemente da un doloreprecedente da cui si svolge lappetito Coadiuvato questoda quella grata sensazione che egrave inseparabile dal mode-rato e ordinario esercizio degli organi va man manocrescendo finchegrave soddisfatto il piacere cessa il deside-rio Talvolta allatto dellappetito concupiscibile tien to-sto dietro un atto dellirascibile e lanimale passa da unoallaltro sentimento opposto Cosigrave il sentimento dellafame produce il desiderio ossia un atto appetitivo que-sto cresce dintensitagrave nellatto che si soddisfa pel piacereche si prova nel far cessare il dolore della fame man-giando ma diminuendo il bisogno man mano cessa ilpiacere e sottentra talvolta il sentimento della nauseache al cibo ci rende ribelli

Fra tutti i sentimenti sono maggiormente degni diconsiderazione il sentimento morale e il sentimentoestetico

Il sentimento morale propriamente parlando egrave con-seguente ad una nostra azione regolata dalla legge e simanifesta e colla soddisfazione e col rimorso ma puograveeziandio considerarsi come antecedente allazione nostrae conseguente in noi dalla percezione dellaltrui morali-tagrave in questo caso il sentimento morale si specifica in ap-provazione o disapprovazione e viene riguardato comecriterio o mezzo per distinguere dovegrave lobbligazionemorale

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Perograve questo criterio non puograve fondare una norma per lacoscienza perchegrave il sentimento morale questa specie distato psichico che partecipa della ragione e della sensi-vitagrave egrave il risultato non il principio della nozione del benee del male contenuto nelle nostre azioni Lungi anzidallessere un criterio infallibile del carattere morale de-gli atti umani il sentimento morale ci inducerebbe so-vente in errore se noi lo prendessimo a nostra unica gui-da Lesperienza dimostra che il sentimento morale variada uno allaltro individuo da unetagrave allaltra esso puogravefortificarsi o affievolirsi e talvolta ancora cessare in co-loro che hanno fatto labito al delitto Per questo caratte-re di variabilitagrave il sentimento morale non puograve essere uncriterio certo di moralitagrave

Alcuni filosofi scambiarono il senso o sentimentomorale con la coscienza la quale si fonda sulla distin-zione del bene e del male Ne negarono perograve tutta leffi-cacia mentre sostennero altri che tanto il senso moralequanto la distinzione del bene e del male egrave il risultatodelleducazione e dellinsegnamento altri che egrave una in-venzione umana altri che egrave un acquisto del ragionamen-to e dellesperienza

Noi rispondiamo ai primi che leducazione non po-trebbe giammai infondere il senso o sentimento moralese non ci fosse la distinzione del giusto e dellingiustodel bene e del male distinzione che vien supposta dalsentimento stesso negrave leducazione giungerebbe a far pe-netrare cotesta distinzione nelle menti infantili se nonesistessero ragioni oggettive che quella nozione forni-

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Perograve questo criterio non puograve fondare una norma per lacoscienza perchegrave il sentimento morale questa specie distato psichico che partecipa della ragione e della sensi-vitagrave egrave il risultato non il principio della nozione del benee del male contenuto nelle nostre azioni Lungi anzidallessere un criterio infallibile del carattere morale de-gli atti umani il sentimento morale ci inducerebbe so-vente in errore se noi lo prendessimo a nostra unica gui-da Lesperienza dimostra che il sentimento morale variada uno allaltro individuo da unetagrave allaltra esso puogravefortificarsi o affievolirsi e talvolta ancora cessare in co-loro che hanno fatto labito al delitto Per questo caratte-re di variabilitagrave il sentimento morale non puograve essere uncriterio certo di moralitagrave

Alcuni filosofi scambiarono il senso o sentimentomorale con la coscienza la quale si fonda sulla distin-zione del bene e del male Ne negarono perograve tutta leffi-cacia mentre sostennero altri che tanto il senso moralequanto la distinzione del bene e del male egrave il risultatodelleducazione e dellinsegnamento altri che egrave una in-venzione umana altri che egrave un acquisto del ragionamen-to e dellesperienza

Noi rispondiamo ai primi che leducazione non po-trebbe giammai infondere il senso o sentimento moralese non ci fosse la distinzione del giusto e dellingiustodel bene e del male distinzione che vien supposta dalsentimento stesso negrave leducazione giungerebbe a far pe-netrare cotesta distinzione nelle menti infantili se nonesistessero ragioni oggettive che quella nozione forni-

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scono nella stessa guisa che leducazione e listruzionenon potrebbe dare le nozioni del colore e del sapore semancassero allinfante i sensi fisici e la nozione dellapropria personalitagrave se esso fosse privo di coscienza Ilsenso morale come ogni altra facoltagrave dellanima sisvolge e si perfeziona col sussidio delleducazione maleducazione non lo crea

La stessa risposta puograve darsi a coloro che pretendonoche la distinzione del bene e del male e per conseguen-za il senso morale sia distituzione umana Gli uominiavrebbero convenuto di chiamar buone quelle azioni cheservono alleconomia generale della vita individuale esociale malvagie quelle che vi si oppongono in confor-mitagrave di questo apprezzamento sociale si porrebbe la co-scienza dellindividuo la quale man mano diventandoabitudine si risolve in un sentimento incosciente Ma intal caso bisogna pur dire che le convenzioni umane do-vettero ancor esse venir motivate da ragioni dalle co-scienze indipendenti dappoichegrave le leggi morali sono sigraveassolute ed universali Daltronde le convenzioni ossiail libero consenso degli uomini ne loro giudizi non egravetale da spiegare come e perchegrave certe azioni hanno laproprietagrave di suggerire sigrave costantemente ed unanimemen-te gli stessi sentimenti di soddisfazione di stima di am-mirazione o di rimorso di disprezzo e di orrore

Quanto a coloro che dichiarano il sentimento moraleun acquisto del ragionamento e dellesperienza noi loconsentiamo purchegrave lindividual ragionamento e la sog-gettiva esperienza che hanno determinato il sentimento

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scono nella stessa guisa che leducazione e listruzionenon potrebbe dare le nozioni del colore e del sapore semancassero allinfante i sensi fisici e la nozione dellapropria personalitagrave se esso fosse privo di coscienza Ilsenso morale come ogni altra facoltagrave dellanima sisvolge e si perfeziona col sussidio delleducazione maleducazione non lo crea

La stessa risposta puograve darsi a coloro che pretendonoche la distinzione del bene e del male e per conseguen-za il senso morale sia distituzione umana Gli uominiavrebbero convenuto di chiamar buone quelle azioni cheservono alleconomia generale della vita individuale esociale malvagie quelle che vi si oppongono in confor-mitagrave di questo apprezzamento sociale si porrebbe la co-scienza dellindividuo la quale man mano diventandoabitudine si risolve in un sentimento incosciente Ma intal caso bisogna pur dire che le convenzioni umane do-vettero ancor esse venir motivate da ragioni dalle co-scienze indipendenti dappoichegrave le leggi morali sono sigraveassolute ed universali Daltronde le convenzioni ossiail libero consenso degli uomini ne loro giudizi non egravetale da spiegare come e perchegrave certe azioni hanno laproprietagrave di suggerire sigrave costantemente ed unanimemen-te gli stessi sentimenti di soddisfazione di stima di am-mirazione o di rimorso di disprezzo e di orrore

Quanto a coloro che dichiarano il sentimento moraleun acquisto del ragionamento e dellesperienza noi loconsentiamo purchegrave lindividual ragionamento e la sog-gettiva esperienza che hanno determinato il sentimento

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e il carattere morale dellindividuo non venga tolto a cri-terio universale della moralitagrave negrave sia il sentimento stes-so il principio unico sul quale si fondi la distinzione delbene e del male

I filosofi della scuola positivista hanno recato una sot-tilissima analisi sullorigine del sentimento morale Chesi dia un senso di tal fatta egrave fuor di dubbio come pareposto fuori contesa che esso sia il risultato di un apprez-zamento e di unabitudine che da cosciente passograve allostato di incosciente Diffatti dapprima cera un giudizioun raziocinio intorno ad unazione e poi la sua approva-zione o disapprovazione in seguito non apparisce trac-cia di ragionamento formato il sentimento questo si de-sta al solo percepire unazione umana qualunque Cosigraveessi i positivisti pei quali lincoscienza pare esserelultimo termine dello svolgimento intellettuale di un es-sere Ma qual egrave quellapprezzamento primitivo sul qualesi forma quel sentimento che dicesi morale Lutilitagrave co-mune si risponde si approvano e si dagrave la qualifica dimorali a quelle azioni le quali ridondano non giagravenellutile proprio ma nellutile altrui Affinchegrave unazionedicasi morale si vuole che giovi agli altri e sia accom-pagnata dallintenzione di giovare Cotesto criterio solle-va alla dignitagrave di sentimento morale la simpatia cioegravequel sentimento per cui si partecipa ad uno stato psichi-co de nostri simili In virtugrave della simpatia luomo sipone al luogo degli altri e prova quei sentimenti che inloro si suscitano in seguito ad unazione umana che ri-donda o non ridonda in loro utilitagrave Tutti questi senti-

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e il carattere morale dellindividuo non venga tolto a cri-terio universale della moralitagrave negrave sia il sentimento stes-so il principio unico sul quale si fondi la distinzione delbene e del male

I filosofi della scuola positivista hanno recato una sot-tilissima analisi sullorigine del sentimento morale Chesi dia un senso di tal fatta egrave fuor di dubbio come pareposto fuori contesa che esso sia il risultato di un apprez-zamento e di unabitudine che da cosciente passograve allostato di incosciente Diffatti dapprima cera un giudizioun raziocinio intorno ad unazione e poi la sua approva-zione o disapprovazione in seguito non apparisce trac-cia di ragionamento formato il sentimento questo si de-sta al solo percepire unazione umana qualunque Cosigraveessi i positivisti pei quali lincoscienza pare esserelultimo termine dello svolgimento intellettuale di un es-sere Ma qual egrave quellapprezzamento primitivo sul qualesi forma quel sentimento che dicesi morale Lutilitagrave co-mune si risponde si approvano e si dagrave la qualifica dimorali a quelle azioni le quali ridondano non giagravenellutile proprio ma nellutile altrui Affinchegrave unazionedicasi morale si vuole che giovi agli altri e sia accom-pagnata dallintenzione di giovare Cotesto criterio solle-va alla dignitagrave di sentimento morale la simpatia cioegravequel sentimento per cui si partecipa ad uno stato psichi-co de nostri simili In virtugrave della simpatia luomo sipone al luogo degli altri e prova quei sentimenti che inloro si suscitano in seguito ad unazione umana che ri-donda o non ridonda in loro utilitagrave Tutti questi senti-

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menti sono quelli che vengono detti morali Ad esempioveggo soccorrere un indigente per mezzo della simpatiapartecipo alla sua gratitudine considero la limosinacome se fosse fatta a me ed ecco che si desta in me unsentimento il quale si fonda sullutilitagrave dellazione Ilconcetto della sua utilitagrave si deriva dalla relazione cheavrebbe lazione rispetto a me cui gioverebbe ove fossiin pari circostanze dellindigente ma avendomi la sim-patia fatto partecipare al sentimento altrui non puograve que-sto essere scompagnato da ciograve che si richiede per condi-zionare la sua moralitagrave imperocchegrave al postutto ho pro-vato un sentimento il quale si fonda sullutilitagrave che ad al-tri egrave derivata da unazione

Cosigrave lorigine del sentimento morale sarebbe secondola mente di alcuni dovuta ad un complesso di associa-zioni fra rappresentazioni ed emozioni e il loro ridestar-si sarebbe dovuto alla legge psicologica dellassociazio-ne

Se non che per quanto sia ingegnosa la spiegazionedata tuttavia manca lelemento oggettivo che impartiscemoralitagrave propriamente detta al sentimento dettato persimpatia Lutilitagrave comune non puograve essere lelemento ri-chiesto Per provare che il bene e il male morale si iden-tificano col piacere e col dolore collutile e col nocivobisognerebbe stabilire che i vocaboli esprimenti i con-cetti di piacere e di virtugrave di dolore e di vizio di utile edi onesto hanno la stessa significazione bisognerebbedimostrare che la loro associazione o piuttosto la loroassimilazione egrave costante Ora il fatto contradice a queste

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menti sono quelli che vengono detti morali Ad esempioveggo soccorrere un indigente per mezzo della simpatiapartecipo alla sua gratitudine considero la limosinacome se fosse fatta a me ed ecco che si desta in me unsentimento il quale si fonda sullutilitagrave dellazione Ilconcetto della sua utilitagrave si deriva dalla relazione cheavrebbe lazione rispetto a me cui gioverebbe ove fossiin pari circostanze dellindigente ma avendomi la sim-patia fatto partecipare al sentimento altrui non puograve que-sto essere scompagnato da ciograve che si richiede per condi-zionare la sua moralitagrave imperocchegrave al postutto ho pro-vato un sentimento il quale si fonda sullutilitagrave che ad al-tri egrave derivata da unazione

Cosigrave lorigine del sentimento morale sarebbe secondola mente di alcuni dovuta ad un complesso di associa-zioni fra rappresentazioni ed emozioni e il loro ridestar-si sarebbe dovuto alla legge psicologica dellassociazio-ne

Se non che per quanto sia ingegnosa la spiegazionedata tuttavia manca lelemento oggettivo che impartiscemoralitagrave propriamente detta al sentimento dettato persimpatia Lutilitagrave comune non puograve essere lelemento ri-chiesto Per provare che il bene e il male morale si iden-tificano col piacere e col dolore collutile e col nocivobisognerebbe stabilire che i vocaboli esprimenti i con-cetti di piacere e di virtugrave di dolore e di vizio di utile edi onesto hanno la stessa significazione bisognerebbedimostrare che la loro associazione o piuttosto la loroassimilazione egrave costante Ora il fatto contradice a queste

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conclusioni Soventi noi giudichiamo che unazione egravebuona o malvagia senza sapere se essa sia utile o noci-va imperocchegrave il senso morale si sviluppa ben prima diquella esperienza che ci abilita a prevedere il risultatodelle nostre azioni rapporto al nostro interesse e al no-stro benessere esperienza propria che in ogni ipotesi egraverichiesta per aver coscienza dellutile altrui Soventi noicondanniamo e disapproviamo unazione che pure sareb-be utile e vantaggiosa soventi approviamo come moral-mente buona unazione che giudichiamo dover tornaredannosa al suo autore Non puograve dunque essere la ragio-ne di utilitagrave quella che impartisca la moralitagrave ai senti-menti come non la dagrave per segrave sola alle azioni

In conclusione il sentimento morale non puograve consi-derarsi come criterio assoluto della morale esso egrave bensigraveprincipio di azione come qualsivoglia altro sentimentoma la sua moralitagrave va desunta da ben altri principii chenon sieno il piacere e lutilitagrave sia propria sia comuneche anzi la sua moralitagrave egrave variabile secondo che egrave o nonegrave conforme alle ragioni che la impartiscono alle azioniumane che si compiono in forza del sentimento o di cuiesso stesso non egrave che una conseguenza

Fra i piugrave nobili sentimenti egrave fuor di dubbio il senti-mento estetico esso pare il privilegio di coloro che han-no ricevuto una coltura intellettuale ed una delicata edu-cazione del cuore Al racconto di belle azioni in presen-za dei capolavori dellarte si sentono nobili impulsi su-perbi allora di appartenere allumana natura noi credia-mo di poterla ben anche onorare Cosigrave gli effetti del bel-

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conclusioni Soventi noi giudichiamo che unazione egravebuona o malvagia senza sapere se essa sia utile o noci-va imperocchegrave il senso morale si sviluppa ben prima diquella esperienza che ci abilita a prevedere il risultatodelle nostre azioni rapporto al nostro interesse e al no-stro benessere esperienza propria che in ogni ipotesi egraverichiesta per aver coscienza dellutile altrui Soventi noicondanniamo e disapproviamo unazione che pure sareb-be utile e vantaggiosa soventi approviamo come moral-mente buona unazione che giudichiamo dover tornaredannosa al suo autore Non puograve dunque essere la ragio-ne di utilitagrave quella che impartisca la moralitagrave ai senti-menti come non la dagrave per segrave sola alle azioni

In conclusione il sentimento morale non puograve consi-derarsi come criterio assoluto della morale esso egrave bensigraveprincipio di azione come qualsivoglia altro sentimentoma la sua moralitagrave va desunta da ben altri principii chenon sieno il piacere e lutilitagrave sia propria sia comuneche anzi la sua moralitagrave egrave variabile secondo che egrave o nonegrave conforme alle ragioni che la impartiscono alle azioniumane che si compiono in forza del sentimento o di cuiesso stesso non egrave che una conseguenza

Fra i piugrave nobili sentimenti egrave fuor di dubbio il senti-mento estetico esso pare il privilegio di coloro che han-no ricevuto una coltura intellettuale ed una delicata edu-cazione del cuore Al racconto di belle azioni in presen-za dei capolavori dellarte si sentono nobili impulsi su-perbi allora di appartenere allumana natura noi credia-mo di poterla ben anche onorare Cosigrave gli effetti del bel-

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lo presentano affinitagrave cogli effetti del buono essi catti-vano gli animi li rendono migliori e piugrave felici Il senti-mento estetico sublima luomo e lo allontana da queivani progetti da quei neri sospetti che agitano e corrom-pono le moltitudini Il sentimento estetico si traducenellamore delle arti e questo serve eziandio alla virtugraveQuando la societagrave si corrompe quando il desideriodinteresse le basse passioni fermentano nel senodelluomo larte puograve ancora preservarlo dal contagio

Larti belle hanno quindi per scopo di alimentare ilsentimento estetico e piegarlo alla onestagrave delle azioniLamor di patria e della gloria si sviluppa dal seno delsentimento estetico quando questo venga conservato ededucato nel tempio dellarte

Il bello ridesta idee morali e il desiderio del bene allasua volta lonesto pare abbia la missione di mantenere ilbello animando il genio e limmaginazione dellartistaQuando questi si proponga per fine de suoi lavori il pia-cere o lutile larte egrave in decadenza si falsa il sentimentoestetico che rientra man mano e sparisce nel piacere fi-sico

I filosofi in ogni tempo tentarono una definizione delbello senza che mai potessero accordarsi ad assegnare ilsuo elemento costitutivo Sarebbe fuor dopera entrare inquesta discussione che egrave oggetto dellEstetica tuttaviadiremo ancor noi la nostra opinione

Ci pare che il bello debba collocarsi in quella forzaattrattiva che presenta un concetto di perfezione in rela-zione ad una rappresentazione fantastica ad unopera

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lo presentano affinitagrave cogli effetti del buono essi catti-vano gli animi li rendono migliori e piugrave felici Il senti-mento estetico sublima luomo e lo allontana da queivani progetti da quei neri sospetti che agitano e corrom-pono le moltitudini Il sentimento estetico si traducenellamore delle arti e questo serve eziandio alla virtugraveQuando la societagrave si corrompe quando il desideriodinteresse le basse passioni fermentano nel senodelluomo larte puograve ancora preservarlo dal contagio

Larti belle hanno quindi per scopo di alimentare ilsentimento estetico e piegarlo alla onestagrave delle azioniLamor di patria e della gloria si sviluppa dal seno delsentimento estetico quando questo venga conservato ededucato nel tempio dellarte

Il bello ridesta idee morali e il desiderio del bene allasua volta lonesto pare abbia la missione di mantenere ilbello animando il genio e limmaginazione dellartistaQuando questi si proponga per fine de suoi lavori il pia-cere o lutile larte egrave in decadenza si falsa il sentimentoestetico che rientra man mano e sparisce nel piacere fi-sico

I filosofi in ogni tempo tentarono una definizione delbello senza che mai potessero accordarsi ad assegnare ilsuo elemento costitutivo Sarebbe fuor dopera entrare inquesta discussione che egrave oggetto dellEstetica tuttaviadiremo ancor noi la nostra opinione

Ci pare che il bello debba collocarsi in quella forzaattrattiva che presenta un concetto di perfezione in rela-zione ad una rappresentazione fantastica ad unopera

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esterna o ad una azione umana che nel suo complesso egraveimmediatamente ordinata ad esprimerlo

Che il bello sia forza attrattiva niuno egrave che nol veggalo spirito si riposa nel contemplarlo e quasi dirogravenellassaporarlo sicchegrave gli altri oggetti non valgano a ri-chiamare la sua attenzione e a distorlo da quello stato diestasi cui accompagna un sentimento di diletto e di am-mirazione

Che poi loggetto di sifatta contemplazione sia pro-priamente un concetto di perfezione un ideale che nellasua unitagrave sintetizza una rappresentazione o fantastica oesternata ci consta pure da ciograve che ove non si colga unconcetto ove lo spirito non si elevi ad unidea le scenedella natura le opere di arte le azioni umane non diran-nosi mai belle Egrave lidea che deve animare la rappresenta-zione e darle unitagrave nel suo assieme questa idea devesorgere spontanea dallordine di tutte le sue parti

Il bello esercita piacevolmente la fantasia il senti-mento e la ragione perciograve si suol dividere in bello diimmagine che piacevolmente dagrave nella fantasia in bellodi sentimento che dilettica le passioni in bello di ragio-ne che soavemente appaga lintelletto

Il supremo grado del bello dicesi sublime tutta la vir-tugrave di questo consiste nelle idee e il suo carattere egrave lele-vatezza e la vastitagrave delle immagini che colpiscono lamente conquidono il cuore ci sorprendono ci rapisco-no

Dicesi sublime dimmagine ciograve che ha potenza di ri-svegliarci lidea di una grandezza superiore alla com-

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esterna o ad una azione umana che nel suo complesso egraveimmediatamente ordinata ad esprimerlo

Che il bello sia forza attrattiva niuno egrave che nol veggalo spirito si riposa nel contemplarlo e quasi dirogravenellassaporarlo sicchegrave gli altri oggetti non valgano a ri-chiamare la sua attenzione e a distorlo da quello stato diestasi cui accompagna un sentimento di diletto e di am-mirazione

Che poi loggetto di sifatta contemplazione sia pro-priamente un concetto di perfezione un ideale che nellasua unitagrave sintetizza una rappresentazione o fantastica oesternata ci consta pure da ciograve che ove non si colga unconcetto ove lo spirito non si elevi ad unidea le scenedella natura le opere di arte le azioni umane non diran-nosi mai belle Egrave lidea che deve animare la rappresenta-zione e darle unitagrave nel suo assieme questa idea devesorgere spontanea dallordine di tutte le sue parti

Il bello esercita piacevolmente la fantasia il senti-mento e la ragione perciograve si suol dividere in bello diimmagine che piacevolmente dagrave nella fantasia in bellodi sentimento che dilettica le passioni in bello di ragio-ne che soavemente appaga lintelletto

Il supremo grado del bello dicesi sublime tutta la vir-tugrave di questo consiste nelle idee e il suo carattere egrave lele-vatezza e la vastitagrave delle immagini che colpiscono lamente conquidono il cuore ci sorprendono ci rapisco-no

Dicesi sublime dimmagine ciograve che ha potenza di ri-svegliarci lidea di una grandezza superiore alla com-

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prensione del nostro immaginare sublime di sentimentolespressione di uno straordinario movimento dellanimosino a fartelo parere divino sublime di azione e dinami-co quando una rappresentazione o un fatto desta il con-cetto di una potenza straordinaria

Il sentimento destato dal bello egrave un diletto severo egrave eccitato dal sublime egrave sempre accompagnato dauna agitazione Quando il bello oltre al diletto ottiene unsorriso quando non incanta ma ricrea allora piglia ilnome di grazioso Il sublime il bello e il grazioso sonoadunque le tre sorgenti dei sentimenti estetici i quali inquanto operativi promuovono il culto delle arti belle equeste poi alla loro volta conservano nella societagrave i prin-cipii dellonestagrave glorificandoli e si fanno elementi di ci-viltagrave

Per sentire e per esprimere il bello occorrono il crite-rio e il gusto Il criterio egrave quella facoltagrave onde lingegnoumano puograve discernere il vero bello dal falso e conosce-re ed estrarre dal bello stesso le parti migliori Il gusto egravequella facoltagrave per cui lo spirito prova la piacevole im-pressione del bello e ne distingue il carattere Il gusto siperfeziona e col gusto il sentimento estetico studiandonella natura e nelle opere piugrave perfette dellarte

Egrave indizio dingegno il trasporto per tutto ciograve che portain segrave limpronta del bello ma non egrave perciograve indizio dionestagrave giacchegrave ben si puograve gustare il bello nel buono edapprovarlo senza perograve che efficacemente si voglia quelbene che pur si apprezza e si ammira

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prensione del nostro immaginare sublime di sentimentolespressione di uno straordinario movimento dellanimosino a fartelo parere divino sublime di azione e dinami-co quando una rappresentazione o un fatto desta il con-cetto di una potenza straordinaria

Il sentimento destato dal bello egrave un diletto severo egrave eccitato dal sublime egrave sempre accompagnato dauna agitazione Quando il bello oltre al diletto ottiene unsorriso quando non incanta ma ricrea allora piglia ilnome di grazioso Il sublime il bello e il grazioso sonoadunque le tre sorgenti dei sentimenti estetici i quali inquanto operativi promuovono il culto delle arti belle equeste poi alla loro volta conservano nella societagrave i prin-cipii dellonestagrave glorificandoli e si fanno elementi di ci-viltagrave

Per sentire e per esprimere il bello occorrono il crite-rio e il gusto Il criterio egrave quella facoltagrave onde lingegnoumano puograve discernere il vero bello dal falso e conosce-re ed estrarre dal bello stesso le parti migliori Il gusto egravequella facoltagrave per cui lo spirito prova la piacevole im-pressione del bello e ne distingue il carattere Il gusto siperfeziona e col gusto il sentimento estetico studiandonella natura e nelle opere piugrave perfette dellarte

Egrave indizio dingegno il trasporto per tutto ciograve che portain segrave limpronta del bello ma non egrave perciograve indizio dionestagrave giacchegrave ben si puograve gustare il bello nel buono edapprovarlo senza perograve che efficacemente si voglia quelbene che pur si apprezza e si ammira

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Lorgano del sentimento egrave il cuore secondo che lespe-rienza ci ammaestra Diffatti si nota una perpetua corri-spondenza fra i sentimenti e le modificazioni che subi-sce il cuore sotto il loro impulso il cuore si agita si di-lata e si restringe si commuove ritarda o accelera i suoibattiti secondochegrave varii affetti ci commuovono

CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni

Il sentimento va considerato come una maniera di es-sere che induce una maniera di operare propria quindisi suol distinguere dallaffetto che si potrebbe chiamarelaquocommozione del sentimentoraquo

Le subite emozioni dellanimo si rendono visibili atutti per certi singolari effetti che si producono nel voltoe nelle membra Il Kant osservograve che molti affetti produ-cono sollevamento di forza e li chiamograve stenici altri in-vece producono abbattimento e li chiamograve astenici Iltipo dei primi egrave la collera dei secondi il timore

Quando si egrave provato piugrave volte uno stesso affetto ov-vero quando un sentimento ebbe una certa durata unacerta intensitagrave allora si forma quello stato psichico chedicesi passione

Secondo la forza del vocabolo passione (da πάϑοςpena o sofferenza) suona laquodisposizione a ricevere im-pressioneraquo e si dice in genere di tutte le azioni conside-

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Lorgano del sentimento egrave il cuore secondo che lespe-rienza ci ammaestra Diffatti si nota una perpetua corri-spondenza fra i sentimenti e le modificazioni che subi-sce il cuore sotto il loro impulso il cuore si agita si di-lata e si restringe si commuove ritarda o accelera i suoibattiti secondochegrave varii affetti ci commuovono

CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni

Il sentimento va considerato come una maniera di es-sere che induce una maniera di operare propria quindisi suol distinguere dallaffetto che si potrebbe chiamarelaquocommozione del sentimentoraquo

Le subite emozioni dellanimo si rendono visibili atutti per certi singolari effetti che si producono nel voltoe nelle membra Il Kant osservograve che molti affetti produ-cono sollevamento di forza e li chiamograve stenici altri in-vece producono abbattimento e li chiamograve astenici Iltipo dei primi egrave la collera dei secondi il timore

Quando si egrave provato piugrave volte uno stesso affetto ov-vero quando un sentimento ebbe una certa durata unacerta intensitagrave allora si forma quello stato psichico chedicesi passione

Secondo la forza del vocabolo passione (da πάϑοςpena o sofferenza) suona laquodisposizione a ricevere im-pressioneraquo e si dice in genere di tutte le azioni conside-

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rate nellente che le riceve In questo senso dicesi pas-sione il riscaldarsi dellacqua il sentire e lintenderedelluomo

In senso generale adunque sono passioni tutti i senti-menti e tutti gli affetti tutte le disposizioni psichicheprocreate dal sentimento o dallaffetto perchegrave luomonon le forma o le crea ma le esperimenta cioegrave va sog-getto alla fatalitagrave de loro impulsi

Pertanto ogni emozione ogni affetto sarebbe passio-ne e infatti come sinonimi si pigliano per lo piugrave questidue ultimi vocaboli Nondimeno affetto dal verbo affi-cere (toccare fare impressione) indica semplicementeuna maniera qualunque di venir modificato e di agiresubitamente dietro un impulso o eccitazione mentre lapassione implica una maggiore durata una maggior in-tensitagrave dellaffetto il quale si mostra sempre suscettibiledi diversi gradi e si trasforma man mano in passioneCosigrave dapprima lamore non era che un semplice affettopoi diventograve una fiera passione

Secondo la definizione tradizionale cui ci atteniamoegrave una passione laquoqualsivoglia moto prodotto dallanimaallorchegrave egrave modificata dal piacere o dal dolore nel senti-re o immaginare un oggettoraquo Dissi moto dellanima peresprimere analogicamente lazione che fa lanimo o ilprincipio movente dellanimale solleticato dal piacere odal dolore Donde si scorge essere passioni tutti i motidellappetito sensitivo questi si distinguono per la loroqualitagrave o per la loro quantitagrave nel primo caso pigliano

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rate nellente che le riceve In questo senso dicesi pas-sione il riscaldarsi dellacqua il sentire e lintenderedelluomo

In senso generale adunque sono passioni tutti i senti-menti e tutti gli affetti tutte le disposizioni psichicheprocreate dal sentimento o dallaffetto perchegrave luomonon le forma o le crea ma le esperimenta cioegrave va sog-getto alla fatalitagrave de loro impulsi

Pertanto ogni emozione ogni affetto sarebbe passio-ne e infatti come sinonimi si pigliano per lo piugrave questidue ultimi vocaboli Nondimeno affetto dal verbo affi-cere (toccare fare impressione) indica semplicementeuna maniera qualunque di venir modificato e di agiresubitamente dietro un impulso o eccitazione mentre lapassione implica una maggiore durata una maggior in-tensitagrave dellaffetto il quale si mostra sempre suscettibiledi diversi gradi e si trasforma man mano in passioneCosigrave dapprima lamore non era che un semplice affettopoi diventograve una fiera passione

Secondo la definizione tradizionale cui ci atteniamoegrave una passione laquoqualsivoglia moto prodotto dallanimaallorchegrave egrave modificata dal piacere o dal dolore nel senti-re o immaginare un oggettoraquo Dissi moto dellanima peresprimere analogicamente lazione che fa lanimo o ilprincipio movente dellanimale solleticato dal piacere odal dolore Donde si scorge essere passioni tutti i motidellappetito sensitivo questi si distinguono per la loroqualitagrave o per la loro quantitagrave nel primo caso pigliano

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se vuolsi il nome di affetto nel secondo ritengono quel-lo di passioni

Egrave facile ravvisare nelle passioni lintervento di variielementi di cui i principali sono limmaginazione ilsentimento e lappetito si richiede cioegrave una rappresenta-zione fantastica dominante gli altri stati psichici ed as-sociata ad un sentimento il quale attiva lappetito sensi-tivo nelluno o nellaltro suo modo che egrave propensione oavversione

Le passioni si possono anzi tutto classificare secondola natura del sentimento dominante Perciograve vi sono 1degpassioni animali dovute allesigenze della vita sensitivao animale e troppo spesso al predominio dei sensi sullaragione 2deg passioni razionali quali sono linclinazionealla potenza alla gloria al sapere alla societagrave allamici-zia 3deg passioni morali come linclinazione alla benevo-lenza alla onestagrave alla giustizia alla religione 4deg pas-sioni estetiche le quali per ordinario conducono luomoalla scelta degli stati di vita alla cultura delle arti e rav-vivano con nobili propositi le azioni dellindividuo inseno alla societagrave

Siccome poi nelle passioni dobbiamo notare non solouno stato perdurabile di sentimento ma eziandio gli attidellappetito cosigrave esse si distribuiscono pure secondo laragione delle tendenze sensitive Quindi altre concerno-no lappetito concupiscibile e sono quelle passioni incui predomina il desiderio (concupiscentia) altre ri-guardano lirascibile e sono quelle che nascono dal con-trasto contro le difficoltagrave che impediscono il benessere

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se vuolsi il nome di affetto nel secondo ritengono quel-lo di passioni

Egrave facile ravvisare nelle passioni lintervento di variielementi di cui i principali sono limmaginazione ilsentimento e lappetito si richiede cioegrave una rappresenta-zione fantastica dominante gli altri stati psichici ed as-sociata ad un sentimento il quale attiva lappetito sensi-tivo nelluno o nellaltro suo modo che egrave propensione oavversione

Le passioni si possono anzi tutto classificare secondola natura del sentimento dominante Perciograve vi sono 1degpassioni animali dovute allesigenze della vita sensitivao animale e troppo spesso al predominio dei sensi sullaragione 2deg passioni razionali quali sono linclinazionealla potenza alla gloria al sapere alla societagrave allamici-zia 3deg passioni morali come linclinazione alla benevo-lenza alla onestagrave alla giustizia alla religione 4deg pas-sioni estetiche le quali per ordinario conducono luomoalla scelta degli stati di vita alla cultura delle arti e rav-vivano con nobili propositi le azioni dellindividuo inseno alla societagrave

Siccome poi nelle passioni dobbiamo notare non solouno stato perdurabile di sentimento ma eziandio gli attidellappetito cosigrave esse si distribuiscono pure secondo laragione delle tendenze sensitive Quindi altre concerno-no lappetito concupiscibile e sono quelle passioni incui predomina il desiderio (concupiscentia) altre ri-guardano lirascibile e sono quelle che nascono dal con-trasto contro le difficoltagrave che impediscono il benessere

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animale e delle quali laudacia e lira sono le forme su-preme

Inoltre altre riguardano unicamente noi stessi e di-consi egoistiche altre hanno relazione coi nostri similie diconsi sociali

Da quel sentimento di noia e di pena che si prova nel-la solitudine nasce il bisogno naturale e il desiderio del-la vita sociale questo si accresce e fortifica con letagraveper il piacere e i vantaggi che procura la societagrave e ci di-spone a tutte le passioni sociali Queste sono riducibilialla simpatia alla benevolenza e allamore

Dapprima gli affetti sociali sono ristretti alla famigliae quando hanno raggiunto il grado piugrave elevato del lorosviluppo suppongono labnegazione ossia lincompati-bilitagrave con legoismo Lamore materno rappresenta que-sto grado piugrave elevato del sentimento e delle passioni do-mestiche

Ma luomo non tarda ad entrare in relazione cogliestranei alla famiglia ed allora i sentimenti e gli affettisociali pigliano la forma di amicizia di riconoscenza dimisericordia e di clemenza Lamicizia suppone una cer-ta convenienza di carattere una affinitagrave morale un ac-cordo di sentimenti e di idee e si fonda sulla stima esulla confidenza La riconoscenza ci lega agli altri permemoria dei benefizi ricevuti la misericordia per il de-siderio di sollevare i loro mali la clemenza col perdonodelle ingiurie

Le passioni sociali in quanto si estendono a tutti indi-stintamente gli uomini entrano nella categoria di quei

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animale e delle quali laudacia e lira sono le forme su-preme

Inoltre altre riguardano unicamente noi stessi e di-consi egoistiche altre hanno relazione coi nostri similie diconsi sociali

Da quel sentimento di noia e di pena che si prova nel-la solitudine nasce il bisogno naturale e il desiderio del-la vita sociale questo si accresce e fortifica con letagraveper il piacere e i vantaggi che procura la societagrave e ci di-spone a tutte le passioni sociali Queste sono riducibilialla simpatia alla benevolenza e allamore

Dapprima gli affetti sociali sono ristretti alla famigliae quando hanno raggiunto il grado piugrave elevato del lorosviluppo suppongono labnegazione ossia lincompati-bilitagrave con legoismo Lamore materno rappresenta que-sto grado piugrave elevato del sentimento e delle passioni do-mestiche

Ma luomo non tarda ad entrare in relazione cogliestranei alla famiglia ed allora i sentimenti e gli affettisociali pigliano la forma di amicizia di riconoscenza dimisericordia e di clemenza Lamicizia suppone una cer-ta convenienza di carattere una affinitagrave morale un ac-cordo di sentimenti e di idee e si fonda sulla stima esulla confidenza La riconoscenza ci lega agli altri permemoria dei benefizi ricevuti la misericordia per il de-siderio di sollevare i loro mali la clemenza col perdonodelle ingiurie

Le passioni sociali in quanto si estendono a tutti indi-stintamente gli uomini entrano nella categoria di quei

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sentimenti che direbbonsi di umanitagrave mentre conside-rate nella loro attinenza colle idee di nazionalitagrave acqui-stano maggior intensitagrave e costituiscono il patriottismo

Le passioni antisociali si manifestano collorgogliolantipatia la diffidenza la crudeltagrave lingratitudine lavendetta ecc

Ciascuna etagrave ancora ha la sua passione predominantenella infanzia predomina la ghiottornia nella adolescen-za lamore nella virilitagrave lambizione nella vecchiaialavarizia

Finalmente per rapporto alle loro genesi delle pas-sioni altre sono elementari e primitive le quali imme-diatamente si svolgono dal sentimento animale Altre di-consi secondarie e miste e sono quelle che pullulanonon dalla sensivitagrave soltanto ma vengono causate dallaragione di tal fatta sono ad es linvidia la compassio-ne il pudore ecc

In qual rapporto stanno le passioni colla MoraleFu opinione degli Stoici essere le passioni di loro na-

tura malvagie e doversi rimuovere del tutto onde procu-rare quellἀπαθείαν nella quale riponevano la virtugrave e lafelicitagrave I Socialisti invece con a capo il Fourier fannoobbligo di soddisfarle come chegrave legittime e buone in segravestesse e voci della natura Perciograve costoro vagheggianouno stato della societagrave umana nel quale provveduti tuttii mezzi atti a soddisfare ogni passione non potragrave piugravemancare la felicitagrave

Quanto alla prima opinione distinguo Se le passionisi considerano in segrave stesse non hanno negrave bontagrave negrave mali-

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sentimenti che direbbonsi di umanitagrave mentre conside-rate nella loro attinenza colle idee di nazionalitagrave acqui-stano maggior intensitagrave e costituiscono il patriottismo

Le passioni antisociali si manifestano collorgogliolantipatia la diffidenza la crudeltagrave lingratitudine lavendetta ecc

Ciascuna etagrave ancora ha la sua passione predominantenella infanzia predomina la ghiottornia nella adolescen-za lamore nella virilitagrave lambizione nella vecchiaialavarizia

Finalmente per rapporto alle loro genesi delle pas-sioni altre sono elementari e primitive le quali imme-diatamente si svolgono dal sentimento animale Altre di-consi secondarie e miste e sono quelle che pullulanonon dalla sensivitagrave soltanto ma vengono causate dallaragione di tal fatta sono ad es linvidia la compassio-ne il pudore ecc

In qual rapporto stanno le passioni colla MoraleFu opinione degli Stoici essere le passioni di loro na-

tura malvagie e doversi rimuovere del tutto onde procu-rare quellἀπαθείαν nella quale riponevano la virtugrave e lafelicitagrave I Socialisti invece con a capo il Fourier fannoobbligo di soddisfarle come chegrave legittime e buone in segravestesse e voci della natura Perciograve costoro vagheggianouno stato della societagrave umana nel quale provveduti tuttii mezzi atti a soddisfare ogni passione non potragrave piugravemancare la felicitagrave

Quanto alla prima opinione distinguo Se le passionisi considerano in segrave stesse non hanno negrave bontagrave negrave mali-

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zia morale se poi si considerano sotto limpero della ra-gione e della volontagrave sono buone o malvagie secondoluso onesto o turpe delle medesime Le passioni hannobensigrave da moderarsi dalla volontagrave e da dirigersi dalla ra-gione affinchegrave non tralignino ma che sarebbedelluomo e della societagrave senza di esse Lumanitagrave nonconterebbe i suoi grandi potentemente eccitati dallamo-re della gloria la vita sarebbe senza i suoi confortilattivitagrave senza i suoi stimoli si cesserebbe laquodi vivereprima di essere mortiraquo come felicemente si esprime ilLafontaine Sono adunque le passioni malattie dellani-mo animi morbus come le chiamarono gli Stoici allorasoltanto quando la ragione non le dirige negrave le moderacontenendole colla forza della volontagrave entro quei confiniche prescindono egualmente e dal difetto e dalleccesso

Quanto ai Socialisti si risponde che le passioni deb-bono essere governate dalla ragione e ciograve perchegrave essenon sono che cieche inclinazioni le quali nei bruti ven-gono fisicamente limitate dallistinto nel tempo e nelmodo del loro esercizio mentre invece nelluomo sepure egrave cieca linclinazione loro egrave perograve noto il fine cuitendono Luomo non dee ignorare a qual fine la passio-ne lo trascinerebbe ove non se ne servisse secondolordine della retta ragione

E ciograve tanto piugrave se si consideri che nelluomo perlinflusso della parte intellettiva loggetto della passioneprende una certa indefinita estensione e durata per cuise le si lascia libero il freno non solo lordine moralema la vita stessa animale si dissolve e perisce La pas-

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zia morale se poi si considerano sotto limpero della ra-gione e della volontagrave sono buone o malvagie secondoluso onesto o turpe delle medesime Le passioni hannobensigrave da moderarsi dalla volontagrave e da dirigersi dalla ra-gione affinchegrave non tralignino ma che sarebbedelluomo e della societagrave senza di esse Lumanitagrave nonconterebbe i suoi grandi potentemente eccitati dallamo-re della gloria la vita sarebbe senza i suoi confortilattivitagrave senza i suoi stimoli si cesserebbe laquodi vivereprima di essere mortiraquo come felicemente si esprime ilLafontaine Sono adunque le passioni malattie dellani-mo animi morbus come le chiamarono gli Stoici allorasoltanto quando la ragione non le dirige negrave le moderacontenendole colla forza della volontagrave entro quei confiniche prescindono egualmente e dal difetto e dalleccesso

Quanto ai Socialisti si risponde che le passioni deb-bono essere governate dalla ragione e ciograve perchegrave essenon sono che cieche inclinazioni le quali nei bruti ven-gono fisicamente limitate dallistinto nel tempo e nelmodo del loro esercizio mentre invece nelluomo sepure egrave cieca linclinazione loro egrave perograve noto il fine cuitendono Luomo non dee ignorare a qual fine la passio-ne lo trascinerebbe ove non se ne servisse secondolordine della retta ragione

E ciograve tanto piugrave se si consideri che nelluomo perlinflusso della parte intellettiva loggetto della passioneprende una certa indefinita estensione e durata per cuise le si lascia libero il freno non solo lordine moralema la vita stessa animale si dissolve e perisce La pas-

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sione che piglia possesso dellanima umana diventa unamalattia la fa da padrona assoluta si impone qual fineagli atti della mente e della volontagrave perverte il giudizioed impedisce che luomo si rivolga ad altra azione chenon sia quella che da lei viene suggerita e continuamen-te rappresentata Cosigrave luomo dominato dallamoredallodio dalla vendetta dallambizione dallavariziapostergata ogni altra cura vive per un fine solo per lasua passione In sulle prime la passione veniva attivatadal sentimento ma poi nel suo corso se ne stacca ac-quista una oggettivitagrave e pare indipendente da ogni senti-mento Luomo occupato da una immaginazione conti-nua a questa pazzamente consacra tutta la propria atti-vitagrave Cosigrave quella che fu data a stimolo a belle ed utiliimprese diventa linfausta cagione di quella lotta cheluomo deve impegnare con segrave stesso e che egli puograve glo-riosamente sfidare usando della ragione e della liberavolontagrave

Adunque nella rappresentazione fantastica egrave da rin-tracciarsi il germe latente della passione e siccome daquella si svolge fatalmente il sentimento laffetto elazione secondo la legge psicologica laquoogni rappresen-tazione tende a tramutarsi in azioneraquo1 cosigrave lopera perfe-zionatrice delluomo morale il governo delle propriepassioni si riduce alla direzione alla scelta delle rappre-sentazioni al governo della immaginazione sotto i detta-

1 A ben comprendere la teoria dellappetito dellistinto delsentimento e delle passioni gioveragrave che il lettore rivegga linteroCapitolo II della mia laquoPsicologia Descrittivaraquo

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sione che piglia possesso dellanima umana diventa unamalattia la fa da padrona assoluta si impone qual fineagli atti della mente e della volontagrave perverte il giudizioed impedisce che luomo si rivolga ad altra azione chenon sia quella che da lei viene suggerita e continuamen-te rappresentata Cosigrave luomo dominato dallamoredallodio dalla vendetta dallambizione dallavariziapostergata ogni altra cura vive per un fine solo per lasua passione In sulle prime la passione veniva attivatadal sentimento ma poi nel suo corso se ne stacca ac-quista una oggettivitagrave e pare indipendente da ogni senti-mento Luomo occupato da una immaginazione conti-nua a questa pazzamente consacra tutta la propria atti-vitagrave Cosigrave quella che fu data a stimolo a belle ed utiliimprese diventa linfausta cagione di quella lotta cheluomo deve impegnare con segrave stesso e che egli puograve glo-riosamente sfidare usando della ragione e della liberavolontagrave

Adunque nella rappresentazione fantastica egrave da rin-tracciarsi il germe latente della passione e siccome daquella si svolge fatalmente il sentimento laffetto elazione secondo la legge psicologica laquoogni rappresen-tazione tende a tramutarsi in azioneraquo1 cosigrave lopera perfe-zionatrice delluomo morale il governo delle propriepassioni si riduce alla direzione alla scelta delle rappre-sentazioni al governo della immaginazione sotto i detta-

1 A ben comprendere la teoria dellappetito dellistinto delsentimento e delle passioni gioveragrave che il lettore rivegga linteroCapitolo II della mia laquoPsicologia Descrittivaraquo

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mi della retta ragione Egrave qui ove massimamente si ravvi-sa lazione della volontagrave

CAPITOLO VDella volontagrave

Luomo agisce non solo in virtugrave di impressioni ester-ne e di stati psicologici interni Vha una serie di opera-zioni nelle quali interviene la attivitagrave spirituale a presie-dere la vita sensitiva

Cotesta attivitagrave ora si manifesta come conoscitiva edirigente ora come impulsiva e determinante tutti i sen-timenti e gli affetti e lesercizio delle facoltagrave sensitiveTalvolta invece pare liberarsi dallaffetto ed agire per ra-gione soltanto

Lattivitagrave di cui favelliamo non puograve essere unaffe-zione organica dappoichegrave essa si libera dalla materiacolle sue astrazioni e concepisce luniversale che in na-tura non ha esistenza concreta Negrave sempre riceve deter-minazione dallappetito che anzi colagrave specialmente simanifesta dove imprime una direzione arbitraria alle po-tenze che sono necessitate ad unazione da una prece-dente passione Locchio a cagion desempio vede natu-ralmente ciograve che fa impressione sulla sua retina ma seloggetto veduto rattrista lanimale in forza del senti-mento che in quel momento lanimale sperimentalocchio si chiude o diverge ad altro Ma luomo puograve

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mi della retta ragione Egrave qui ove massimamente si ravvi-sa lazione della volontagrave

CAPITOLO VDella volontagrave

Luomo agisce non solo in virtugrave di impressioni ester-ne e di stati psicologici interni Vha una serie di opera-zioni nelle quali interviene la attivitagrave spirituale a presie-dere la vita sensitiva

Cotesta attivitagrave ora si manifesta come conoscitiva edirigente ora come impulsiva e determinante tutti i sen-timenti e gli affetti e lesercizio delle facoltagrave sensitiveTalvolta invece pare liberarsi dallaffetto ed agire per ra-gione soltanto

Lattivitagrave di cui favelliamo non puograve essere unaffe-zione organica dappoichegrave essa si libera dalla materiacolle sue astrazioni e concepisce luniversale che in na-tura non ha esistenza concreta Negrave sempre riceve deter-minazione dallappetito che anzi colagrave specialmente simanifesta dove imprime una direzione arbitraria alle po-tenze che sono necessitate ad unazione da una prece-dente passione Locchio a cagion desempio vede natu-ralmente ciograve che fa impressione sulla sua retina ma seloggetto veduto rattrista lanimale in forza del senti-mento che in quel momento lanimale sperimentalocchio si chiude o diverge ad altro Ma luomo puograve

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quando gli piaccia o non vedere o continuare a vedereimpiegando unattivitagrave che si oppone alle determinazioniricevute da una passione o da un sentimento prevalenteLanimale obbedirebbe necessariamente a questo senti-mento luomo invece puograve contrariarlo o reprimerlo Ne-gli animali ciograve avverrebbe quando si ridestasse in forzadella legge di associazione un sentimento piugrave gagliardoma luomo si sottrae talvolta a questa legge psicologicala governa e la dirige a suo talento anzi egli puograve agiresenza intervento di un affetto per puro dovere

Poniamo ad esempio un cultore di Matematica puograveavvenire che questi dopo aver atteso un certo tempo allasoluzione di un problema si senta affievolite le forzeche il capo gli rechi molestia che un irritazione nervosasi propaghi per tutte le membra incapaci di piugrave oltre te-nersi in quellinerzia di un uomo seduto puograve avvenireche lo studio per lui in quel momento non presenti alcu-na attrattiva per larduitagrave del problema eppure il mate-matico resiste a tutti questi ostacoli e persevera ad appli-care la sua intelligenza allindagine dei principii che glidovranno somministrare la soluzione aspettata

Vha dunque nelluomo non solo una facoltagrave che di-scerne e scopre le ragioni delle cose vo dire la intelli-genza ma una facoltagrave eziandio la quale ci abilita a se-guire gli intendimenti della ragione

Essa imprime una direzione costante alle operazioniumane e benchegrave talvolta le secondi soventi perograve si ri-bella alle affezioni momentanee e alle determinazioni

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quando gli piaccia o non vedere o continuare a vedereimpiegando unattivitagrave che si oppone alle determinazioniricevute da una passione o da un sentimento prevalenteLanimale obbedirebbe necessariamente a questo senti-mento luomo invece puograve contrariarlo o reprimerlo Ne-gli animali ciograve avverrebbe quando si ridestasse in forzadella legge di associazione un sentimento piugrave gagliardoma luomo si sottrae talvolta a questa legge psicologicala governa e la dirige a suo talento anzi egli puograve agiresenza intervento di un affetto per puro dovere

Poniamo ad esempio un cultore di Matematica puograveavvenire che questi dopo aver atteso un certo tempo allasoluzione di un problema si senta affievolite le forzeche il capo gli rechi molestia che un irritazione nervosasi propaghi per tutte le membra incapaci di piugrave oltre te-nersi in quellinerzia di un uomo seduto puograve avvenireche lo studio per lui in quel momento non presenti alcu-na attrattiva per larduitagrave del problema eppure il mate-matico resiste a tutti questi ostacoli e persevera ad appli-care la sua intelligenza allindagine dei principii che glidovranno somministrare la soluzione aspettata

Vha dunque nelluomo non solo una facoltagrave che di-scerne e scopre le ragioni delle cose vo dire la intelli-genza ma una facoltagrave eziandio la quale ci abilita a se-guire gli intendimenti della ragione

Essa imprime una direzione costante alle operazioniumane e benchegrave talvolta le secondi soventi perograve si ri-bella alle affezioni momentanee e alle determinazioni

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sensitive o appetitive le quali succedono nella serie del-lo spazio e del tempo Cotesta facoltagrave egrave la volontagrave

Tuttavia la volontagrave si manterrebbe in uno stato dirogravecosigrave di apatia ove non fosse accompagnata dalla intel-ligenza o dalla ragione Nelluomo ove non fosse intel-ligenza vi sarebbero tendenze spontanee appetitive ov-vero anche istintive ma non volontagrave Per altra partepoco gioverebbe alluomo essere ragionevole se eglinon potesse applicare lintelligenza a conoscere ciograve chegli egrave necessario o utile negrave potesse impiegare tutte le sueforze a conseguire i fini che gli vengono dalla ragioneindicati La volontagrave egrave quella facoltagrave che dagrave alluomo sif-fatto potere

La volontagrave non egrave da confondersi collappetito ecollistinto Conviene collappetito in quanto amenduesono principii interiori dazione ne differisce in quantoegrave tendenza razionale mentre lappetito egrave tendenza sensi-tiva Conviene collistinto in quanto amendue operanoper un fine ne differisce in ciograve che nellistinto il fine egraveproposto dalla natura ed egrave accompagnato da inconsape-volezza mentre nella volontagrave il fine egrave un bene avvisatoo giudicato come tale

La volontagrave si potragrave pertanto definire laquofacoltagrave di tende-re a ciograve che egrave conosciuto dalla ragioneraquo oppure laquofacoltagravedi operare conformemente alla ragioneraquo

Qualsivoglia azione delluomo la quale si compiasotto il potere della volontagrave dicesi volontaria Donde sicomprende come possa essere volontario un atto intel-lettivo un affetto un sentimento una sensazione un

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sensitive o appetitive le quali succedono nella serie del-lo spazio e del tempo Cotesta facoltagrave egrave la volontagrave

Tuttavia la volontagrave si manterrebbe in uno stato dirogravecosigrave di apatia ove non fosse accompagnata dalla intel-ligenza o dalla ragione Nelluomo ove non fosse intel-ligenza vi sarebbero tendenze spontanee appetitive ov-vero anche istintive ma non volontagrave Per altra partepoco gioverebbe alluomo essere ragionevole se eglinon potesse applicare lintelligenza a conoscere ciograve chegli egrave necessario o utile negrave potesse impiegare tutte le sueforze a conseguire i fini che gli vengono dalla ragioneindicati La volontagrave egrave quella facoltagrave che dagrave alluomo sif-fatto potere

La volontagrave non egrave da confondersi collappetito ecollistinto Conviene collappetito in quanto amenduesono principii interiori dazione ne differisce in quantoegrave tendenza razionale mentre lappetito egrave tendenza sensi-tiva Conviene collistinto in quanto amendue operanoper un fine ne differisce in ciograve che nellistinto il fine egraveproposto dalla natura ed egrave accompagnato da inconsape-volezza mentre nella volontagrave il fine egrave un bene avvisatoo giudicato come tale

La volontagrave si potragrave pertanto definire laquofacoltagrave di tende-re a ciograve che egrave conosciuto dalla ragioneraquo oppure laquofacoltagravedi operare conformemente alla ragioneraquo

Qualsivoglia azione delluomo la quale si compiasotto il potere della volontagrave dicesi volontaria Donde sicomprende come possa essere volontario un atto intel-lettivo un affetto un sentimento una sensazione un

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atto fisico delluomo per es stendere un braccio cam-minare ecc purchegrave la volontagrave intervenga come princi-pio determinante le potenze a compiere gli atti rispetti-vamente proprii Aristotele definisce il volontariolaquounazione procedente da interno principio con cogni-zione del fineraquo Chiama interno principio la forza intrin-seca operante conscientemente

Il volontario si distingue in elicito ed imperato Dice-si volontario elicito latto immanente della volontagrave cioegravequello che si compie da lei ed in lei questo si chiama al-trimenti volere o volizione Dicesi imperato latto che sicompie da unaltra potenza sotto il dominio della volon-tagrave e g studiare leggere camminare Mentre gli atti eli-citi sono sempre interni gli imperati possono essere ointerni od esterni secondochegrave o non sono o sono ester-namente osservabili e fuori dellagente conoscibili

Inoltre il volontario dicesi diretto se latto egrave immedia-tamente inteso e voluto dallagente dicesi indiretto selatto non fu inteso e voluto se non nella causa posta av-vertitamente sotto questo rapporto sono volontarii glieffetti di unazione o di unomissione

I Moralisti dagravenno altre divisioni del volontario di cuice ne passiamo comechegrave poco importanti

Non si deve confondere il volontario collo spontaneoe col naturale quantunque ogni azione volontaria siaanche spontanea e naturale Sono spontanee tutte leazioni immanenti di qualsivoglia facoltagrave sono naturalitutte le azioni esenti da violenza e procedenti dalla pro-pria attivitagrave del soggetto Se la volontagrave concorre ed ag-

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atto fisico delluomo per es stendere un braccio cam-minare ecc purchegrave la volontagrave intervenga come princi-pio determinante le potenze a compiere gli atti rispetti-vamente proprii Aristotele definisce il volontariolaquounazione procedente da interno principio con cogni-zione del fineraquo Chiama interno principio la forza intrin-seca operante conscientemente

Il volontario si distingue in elicito ed imperato Dice-si volontario elicito latto immanente della volontagrave cioegravequello che si compie da lei ed in lei questo si chiama al-trimenti volere o volizione Dicesi imperato latto che sicompie da unaltra potenza sotto il dominio della volon-tagrave e g studiare leggere camminare Mentre gli atti eli-citi sono sempre interni gli imperati possono essere ointerni od esterni secondochegrave o non sono o sono ester-namente osservabili e fuori dellagente conoscibili

Inoltre il volontario dicesi diretto se latto egrave immedia-tamente inteso e voluto dallagente dicesi indiretto selatto non fu inteso e voluto se non nella causa posta av-vertitamente sotto questo rapporto sono volontarii glieffetti di unazione o di unomissione

I Moralisti dagravenno altre divisioni del volontario di cuice ne passiamo comechegrave poco importanti

Non si deve confondere il volontario collo spontaneoe col naturale quantunque ogni azione volontaria siaanche spontanea e naturale Sono spontanee tutte leazioni immanenti di qualsivoglia facoltagrave sono naturalitutte le azioni esenti da violenza e procedenti dalla pro-pria attivitagrave del soggetto Se la volontagrave concorre ed ag-

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giunge la propria virtugrave alla virtugrave dellattivitagrave che natural-mente produce unazione allora questa che per altro ri-spetto dirassi appetitiva sensitiva meccanica intelletti-va avragrave pure come suo proprio il predicato volontarioQuindi si comprende come tutte le azioni delluomosono in potenza ad essere volontarie

Unazione puograve essere involontaria o per difetto di co-gnizione della mente o per difetto di inclinazione daparte della volontagrave

I Moralisti fra quelli che chiamano impedimenti delvolontario noverano lignoranza la passione il timore ela violenza Di questi impedimenti hassi da tener contoper giudicare della imputabilitagrave degli atti umani dappoi-chegrave concorrono in varia guisa a rendere latto piugrave omeno involontario

Il difetto di cognizione chiamasi ignoranza la qualesuole distinguersi in antecedente e conseguente

Dicesi conseguente lignoranza volontaria (conse-guente ad una volizione) e si suddivide in affettata se siprocura direttamente e in supina o crassa quando egrave ef-fetto di volontaria negligenza rispetto a ciograve che si devefare od omettere Cotesta ignoranza non toglie il volon-tario essendo giagrave volontaria la ignoranza stessa lazionequindi che si pone per siffatta ignoranza saragrave un volon-tario indiretto o in causa

Lignoranza antecedente precede ogni atto della vo-lontagrave e versa sopra ciograve che non si farebbe se ci fosse lacognizione Questa quando sia invincibile e sotto ognirispetto involontaria toglie ogni ragione di volontario

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giunge la propria virtugrave alla virtugrave dellattivitagrave che natural-mente produce unazione allora questa che per altro ri-spetto dirassi appetitiva sensitiva meccanica intelletti-va avragrave pure come suo proprio il predicato volontarioQuindi si comprende come tutte le azioni delluomosono in potenza ad essere volontarie

Unazione puograve essere involontaria o per difetto di co-gnizione della mente o per difetto di inclinazione daparte della volontagrave

I Moralisti fra quelli che chiamano impedimenti delvolontario noverano lignoranza la passione il timore ela violenza Di questi impedimenti hassi da tener contoper giudicare della imputabilitagrave degli atti umani dappoi-chegrave concorrono in varia guisa a rendere latto piugrave omeno involontario

Il difetto di cognizione chiamasi ignoranza la qualesuole distinguersi in antecedente e conseguente

Dicesi conseguente lignoranza volontaria (conse-guente ad una volizione) e si suddivide in affettata se siprocura direttamente e in supina o crassa quando egrave ef-fetto di volontaria negligenza rispetto a ciograve che si devefare od omettere Cotesta ignoranza non toglie il volon-tario essendo giagrave volontaria la ignoranza stessa lazionequindi che si pone per siffatta ignoranza saragrave un volon-tario indiretto o in causa

Lignoranza antecedente precede ogni atto della vo-lontagrave e versa sopra ciograve che non si farebbe se ci fosse lacognizione Questa quando sia invincibile e sotto ognirispetto involontaria toglie ogni ragione di volontario

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Un atto posto con tale ignoranza sia interno sia esternonon egrave suscettibile di moralitagrave Lignoranza poi dicesi in-vincibile quando non lascia neppure il sospetto chelazione p e possa essere malvagia

La passione ancor essa si distingue in antecedente econseguente egrave antecedente se previene la volontagrave e laspinge allatto conseguente se segue la volontagrave ossia sesi destograve per suo comando La passione antecedente ac-cresce il volontario in quanto aumenta le forze della vo-lontagrave ma diminuisce la libertagrave diminuendo lindifferen-za della ragione richiesta per la libera determinazioneLa passione conseguente invece accresce la ragione delvolontario senza sminuire quella del libero perchegrave egravevoluta e cercata liberamente

Il timore egrave laquouna trepidazione ossia unagitazione checi coglie lorchegrave ci rappresentiamo al vivo un pericolosovrastante a noi o a quelli cui siamo legati con specialivincoli di affettoraquo Il pericolo rappresentato puograve riferirsio alla vita o ai beni puograve essere grave o leggiero puograve es-sere giusta pena di una colpa o minacciato ingiustamen-te o un fatto fisico qualsiasi Ma ciograve poco importa alcaso nostro

La violenza potrebbe essere definita laquouna forzaestrinseca una coazione la quale ci toglie il potere fisi-co di realizzare esteriormente le determinazioni della li-bera volontagrave e ci fa compiere atti fisici esteriori da noinon volutiraquo Donde si scorge che il carattere distintivodella violenza consiste nel contrasto fra la forza esternae lattivitagrave intrinseca dellindividuo Dove adunque non

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Un atto posto con tale ignoranza sia interno sia esternonon egrave suscettibile di moralitagrave Lignoranza poi dicesi in-vincibile quando non lascia neppure il sospetto chelazione p e possa essere malvagia

La passione ancor essa si distingue in antecedente econseguente egrave antecedente se previene la volontagrave e laspinge allatto conseguente se segue la volontagrave ossia sesi destograve per suo comando La passione antecedente ac-cresce il volontario in quanto aumenta le forze della vo-lontagrave ma diminuisce la libertagrave diminuendo lindifferen-za della ragione richiesta per la libera determinazioneLa passione conseguente invece accresce la ragione delvolontario senza sminuire quella del libero perchegrave egravevoluta e cercata liberamente

Il timore egrave laquouna trepidazione ossia unagitazione checi coglie lorchegrave ci rappresentiamo al vivo un pericolosovrastante a noi o a quelli cui siamo legati con specialivincoli di affettoraquo Il pericolo rappresentato puograve riferirsio alla vita o ai beni puograve essere grave o leggiero puograve es-sere giusta pena di una colpa o minacciato ingiustamen-te o un fatto fisico qualsiasi Ma ciograve poco importa alcaso nostro

La violenza potrebbe essere definita laquouna forzaestrinseca una coazione la quale ci toglie il potere fisi-co di realizzare esteriormente le determinazioni della li-bera volontagrave e ci fa compiere atti fisici esteriori da noinon volutiraquo Donde si scorge che il carattere distintivodella violenza consiste nel contrasto fra la forza esternae lattivitagrave intrinseca dellindividuo Dove adunque non

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cegrave contrasto come ad es quando la volontagrave acconsen-te oppure quando non cegrave volontagrave non essendo lindivi-duo consapevole di quello che fa in virtugrave dellagenteestrinseco in questi due casi non si dagrave violenza

Quando la violenza non lascia allenergia fisicadelluomo la possibilitagrave dellopposto cioegrave quando la vo-lontagrave per quanto voglia non vale a liberare i movimentiorganici del nostro corpo dalla violenza esteriore lazio-ne esteriore cosigrave compiuta egrave involontaria Essa perograve to-glie soltanto la ragione di volontario ad atti imperatipoichegrave negli atti eliciti non si dagrave violenza

Il timore invece non toglie la spontaneitagrave dellattogiacchegrave non agisce precisamente come causa efficientedellazione ma piuttosto come ragione di una libera de-terminazione o come inclinazione appetitiva incon-sciente sviluppatasi colla rappresentazione di un perico-lo

Le azioni fatte per timore non sono volontarie ogniqualvolta la rappresentazione del pericolo egrave tale da de-stare una cieca tendenza dellappetito sensitivo senzache vi sia per parte dellintelletto riflessione di sortaLuomo in tali casi agitato dal timore ben puograve ricevereun impulso ad agire anche intellettualmente ravvisandociograve che gli torna necessario a scansare il pericolo madel rapido suo raziocinio dellazione che compie egrave altutto inconsapevole

Fuori di questo caso lazione fatta per timore egrave un mi-sto di volontario e di involontario Egrave volontaria nel casoconcreto cioegrave nelle circostanze di fatto egrave involontaria

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cegrave contrasto come ad es quando la volontagrave acconsen-te oppure quando non cegrave volontagrave non essendo lindivi-duo consapevole di quello che fa in virtugrave dellagenteestrinseco in questi due casi non si dagrave violenza

Quando la violenza non lascia allenergia fisicadelluomo la possibilitagrave dellopposto cioegrave quando la vo-lontagrave per quanto voglia non vale a liberare i movimentiorganici del nostro corpo dalla violenza esteriore lazio-ne esteriore cosigrave compiuta egrave involontaria Essa perograve to-glie soltanto la ragione di volontario ad atti imperatipoichegrave negli atti eliciti non si dagrave violenza

Il timore invece non toglie la spontaneitagrave dellattogiacchegrave non agisce precisamente come causa efficientedellazione ma piuttosto come ragione di una libera de-terminazione o come inclinazione appetitiva incon-sciente sviluppatasi colla rappresentazione di un perico-lo

Le azioni fatte per timore non sono volontarie ogniqualvolta la rappresentazione del pericolo egrave tale da de-stare una cieca tendenza dellappetito sensitivo senzache vi sia per parte dellintelletto riflessione di sortaLuomo in tali casi agitato dal timore ben puograve ricevereun impulso ad agire anche intellettualmente ravvisandociograve che gli torna necessario a scansare il pericolo madel rapido suo raziocinio dellazione che compie egrave altutto inconsapevole

Fuori di questo caso lazione fatta per timore egrave un mi-sto di volontario e di involontario Egrave volontaria nel casoconcreto cioegrave nelle circostanze di fatto egrave involontaria

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fuori di queste in altre circostanze possibili Ma sicco-me le circostanze possibili restano eliminate dal fattostesso poichegrave lindividuo egrave condotto a determinarsiallazione in presenza del pericolo temuto cosigrave egrave da dirsiessere lazione umana nel caso presente semplicementevolontaria come quella che si egrave posta con piena delibe-razione e libertagrave In altre parole ciograve che si fa per timoreconsiderato in se stesso non egrave volontario ma si rendevolontario nel caso cioegrave per evitare un male che siteme Che se le leggi positive dichiarano invalidi o re-scindibili i contratti fatti per timore grave ciograve avvienenon giagrave perchegrave lazione non sia volontaria ma perchegravenon egrave volontaria a quel modo che la legge richiede persalvare la libertagrave umana dovendo unobbligazione co-stante assumersi in condizioni normali e con pieno con-senso

La bontagrave e la malvagitagrave delle azioni si applica piugravepropriamente alla volontagrave come quella che compie lattoumano incominciato dallintelletto Perograve la valutazionemorale delle azioni umane richiede da parte del soggettola padronanza degli atti proprii richiede cioegrave che la vo-lontagrave sia libera di porre o non porre il proprio atto Diquesta proprietagrave adunque della volontagrave umana dobbiamooccuparci

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fuori di queste in altre circostanze possibili Ma sicco-me le circostanze possibili restano eliminate dal fattostesso poichegrave lindividuo egrave condotto a determinarsiallazione in presenza del pericolo temuto cosigrave egrave da dirsiessere lazione umana nel caso presente semplicementevolontaria come quella che si egrave posta con piena delibe-razione e libertagrave In altre parole ciograve che si fa per timoreconsiderato in se stesso non egrave volontario ma si rendevolontario nel caso cioegrave per evitare un male che siteme Che se le leggi positive dichiarano invalidi o re-scindibili i contratti fatti per timore grave ciograve avvienenon giagrave perchegrave lazione non sia volontaria ma perchegravenon egrave volontaria a quel modo che la legge richiede persalvare la libertagrave umana dovendo unobbligazione co-stante assumersi in condizioni normali e con pieno con-senso

La bontagrave e la malvagitagrave delle azioni si applica piugravepropriamente alla volontagrave come quella che compie lattoumano incominciato dallintelletto Perograve la valutazionemorale delle azioni umane richiede da parte del soggettola padronanza degli atti proprii richiede cioegrave che la vo-lontagrave sia libera di porre o non porre il proprio atto Diquesta proprietagrave adunque della volontagrave umana dobbiamooccuparci

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CAPITOLO VIDella libertagrave

La volontagrave inchina ad eseguire ciograve che lintellettoconcepisce laquoinclinatio ad agendum quod intellectuconceptum est pertinet ad voluntatemraquo Cosigrave S Tom-maso Tuttavia la volontagrave egrave fornita di una proprietagrave es-senziale la libertagrave

Lasciando in disparte i capoccia della pretesa Rifor-ma le cui recriminazioni contro lumana libertagrave nonhanno valore di sorta rispetto alla filosofia2 notiamo giagravefin dora che molti filosofi hanno sostenuto indispensa-bile la determinazione del volere per mezzo di motivied hanno quindi impugnata lesistenza della libertagrave

Vi appellate alla coscienza hanno detto costoro eb-bene che cosa vi attesta la coscienza Vi attesta che sevolete una cosa potete farla Son seduto voglio alzarmie mi alzo ma per qual motivo abbiate voluto alzarvi nonsempre la coscienza puograve attestarvelo e quando voi sieteben chiari dellorigine della vostra volizione egrave indubita-to che un motivo lha preceduta La vostra volontagrave nonpuograve sottrarsi alla legge universale della causalitagrave che ri-chiede per ogni effetto una causa efficiente quindi unmotivo cegrave sempre anche quando non ne siete consape-voli

2 Lutero insegnograve aver luomo perduto il libero arbitrio dopo ilpeccato originale In tale pessima ipotesi Dio punirebbe luomodel peccato che questi non potegrave evitare

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CAPITOLO VIDella libertagrave

La volontagrave inchina ad eseguire ciograve che lintellettoconcepisce laquoinclinatio ad agendum quod intellectuconceptum est pertinet ad voluntatemraquo Cosigrave S Tom-maso Tuttavia la volontagrave egrave fornita di una proprietagrave es-senziale la libertagrave

Lasciando in disparte i capoccia della pretesa Rifor-ma le cui recriminazioni contro lumana libertagrave nonhanno valore di sorta rispetto alla filosofia2 notiamo giagravefin dora che molti filosofi hanno sostenuto indispensa-bile la determinazione del volere per mezzo di motivied hanno quindi impugnata lesistenza della libertagrave

Vi appellate alla coscienza hanno detto costoro eb-bene che cosa vi attesta la coscienza Vi attesta che sevolete una cosa potete farla Son seduto voglio alzarmie mi alzo ma per qual motivo abbiate voluto alzarvi nonsempre la coscienza puograve attestarvelo e quando voi sieteben chiari dellorigine della vostra volizione egrave indubita-to che un motivo lha preceduta La vostra volontagrave nonpuograve sottrarsi alla legge universale della causalitagrave che ri-chiede per ogni effetto una causa efficiente quindi unmotivo cegrave sempre anche quando non ne siete consape-voli

2 Lutero insegnograve aver luomo perduto il libero arbitrio dopo ilpeccato originale In tale pessima ipotesi Dio punirebbe luomodel peccato che questi non potegrave evitare

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Costoro non hanno un concetto esatto della libertagraveEssi confusero i motivi delle nostre azioni con la causache li produce Luomo perchegrave ragionevole opera sem-pre per qualche motivo ma questo non lo determinanon lo costringe tantochegrave se il volesse potrebbe ancheoperare contro qualunque motivo fosse pure gravissi-mo Al postutto il motivo non egrave altro che la conoscenzache lente ragionevole ha della propria azione e del fineper cui opera Agire con libertagrave non egrave un agire arbitra-riamente nel senso di irragionevolmente altrimenti sa-rebbero liberi i soli stolti

Che cosa adunque egrave la libertagraveEssere libero egrave volere una cosa col potere anche di

non volerla epperograve la libertagrave si puograve definire laquofacoltagrave dieleggereraquo La definizione egrave universalissima e riguardaogni specie di libertagrave3

Questa si specifica anzitutto in libertagrave di esercizio ein libertagrave di esecuzione La prima egrave lintimo atto del vo-lere la seconda latto imperato La libertagrave di esercizio egrave

3 La libertagrave si suole distinguere in fisica morale civile e poli-tica

La libertagrave fisica ossia naturale egrave il potere di fare o non fareunazione sia essa buona o malvagia e da alcuni si restringe a si-gnificare la libertagrave di agire esente da violenza La libertagrave morale egraveil potere di far ciograve che la legge morale non vieta La libertagrave civileil potere di fare ciograve che non vieta la legge positiva La libertagrave po-litica egrave il potere piugrave o meno esteso accordato al popolo di parteci-pare alla discussione od alla formazione delle leggi dello Stato

Noi trattiamo della libertagrave naturale prescindendo da qualsivo-glia considerazione morale

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Costoro non hanno un concetto esatto della libertagraveEssi confusero i motivi delle nostre azioni con la causache li produce Luomo perchegrave ragionevole opera sem-pre per qualche motivo ma questo non lo determinanon lo costringe tantochegrave se il volesse potrebbe ancheoperare contro qualunque motivo fosse pure gravissi-mo Al postutto il motivo non egrave altro che la conoscenzache lente ragionevole ha della propria azione e del fineper cui opera Agire con libertagrave non egrave un agire arbitra-riamente nel senso di irragionevolmente altrimenti sa-rebbero liberi i soli stolti

Che cosa adunque egrave la libertagraveEssere libero egrave volere una cosa col potere anche di

non volerla epperograve la libertagrave si puograve definire laquofacoltagrave dieleggereraquo La definizione egrave universalissima e riguardaogni specie di libertagrave3

Questa si specifica anzitutto in libertagrave di esercizio ein libertagrave di esecuzione La prima egrave lintimo atto del vo-lere la seconda latto imperato La libertagrave di esercizio egrave

3 La libertagrave si suole distinguere in fisica morale civile e poli-tica

La libertagrave fisica ossia naturale egrave il potere di fare o non fareunazione sia essa buona o malvagia e da alcuni si restringe a si-gnificare la libertagrave di agire esente da violenza La libertagrave morale egraveil potere di far ciograve che la legge morale non vieta La libertagrave civileil potere di fare ciograve che non vieta la legge positiva La libertagrave po-litica egrave il potere piugrave o meno esteso accordato al popolo di parteci-pare alla discussione od alla formazione delle leggi dello Stato

Noi trattiamo della libertagrave naturale prescindendo da qualsivo-glia considerazione morale

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la sola cui competa propriamente il nome di libertagrave poi-chegrave in essa sola risiede la facoltagrave di eleggere essa vienchiamata dai Latini optio e da Aristotele προαίρεσιςossia elezione4

Per la elezione si richiede che luomo non sia deter-minato intrinsecamente o estrinsecamente a volere onon volere ma che latto del volere o non volere sia insuo potere Quindi alla libertagrave di esercizio si oppone lanecessitagrave che trae seco limpossibilitagrave degli opposti ter-mini della elezione

Alla libertagrave di esecuzione si oppone la violenza o coa-zione la quale ha luogo quando luomo egrave impedito ester-namente dallagire o costretto a fare o ad omettereunazione contro limpero della propria volontagrave

Affinchegrave sia possibile la elezione si richieggono al-meno due termini di confronto Ove manchi lalternativanon cegrave libertagrave quantunque ci sia volontagrave Or siccome lavolontagrave non puograve che volere il bene in genere ossia la fe-licitagrave rispetto ad essa non egrave libera

Viene quindi distinto nella volontagrave latto necessario elatto libero secondo che egrave o non egrave posto in potere dellavolontagrave

4 Aristotele distingue la βούλησις e la προαίρεσις Ed ecconela differenza Ἡ microἐν βούλησις τῶν τέλου ἐστί microᾶλλον ἡ δὲπροαίρεσις τῶν πρὸς τὸ τέλος Questultima poi definisce ϰαὶ ἡπροαίρεσις ἂν εἴη βουλευτιϰὴ ὄρεξις τῶν ἐφrsquo ἡmicroῖν Le cose chesono in nostro potere sono quelle che possiamo fare o non fare ἐνοἷς ἐφrsquo ἡmicroῖν τὸ πράττειν ϰαὶ τὸ microὴ πράττειν (Eth Nic IV e V)

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la sola cui competa propriamente il nome di libertagrave poi-chegrave in essa sola risiede la facoltagrave di eleggere essa vienchiamata dai Latini optio e da Aristotele προαίρεσιςossia elezione4

Per la elezione si richiede che luomo non sia deter-minato intrinsecamente o estrinsecamente a volere onon volere ma che latto del volere o non volere sia insuo potere Quindi alla libertagrave di esercizio si oppone lanecessitagrave che trae seco limpossibilitagrave degli opposti ter-mini della elezione

Alla libertagrave di esecuzione si oppone la violenza o coa-zione la quale ha luogo quando luomo egrave impedito ester-namente dallagire o costretto a fare o ad omettereunazione contro limpero della propria volontagrave

Affinchegrave sia possibile la elezione si richieggono al-meno due termini di confronto Ove manchi lalternativanon cegrave libertagrave quantunque ci sia volontagrave Or siccome lavolontagrave non puograve che volere il bene in genere ossia la fe-licitagrave rispetto ad essa non egrave libera

Viene quindi distinto nella volontagrave latto necessario elatto libero secondo che egrave o non egrave posto in potere dellavolontagrave

4 Aristotele distingue la βούλησις e la προαίρεσις Ed ecconela differenza Ἡ microἐν βούλησις τῶν τέλου ἐστί microᾶλλον ἡ δὲπροαίρεσις τῶν πρὸς τὸ τέλος Questultima poi definisce ϰαὶ ἡπροαίρεσις ἂν εἴη βουλευτιϰὴ ὄρεξις τῶν ἐφrsquo ἡmicroῖν Le cose chesono in nostro potere sono quelle che possiamo fare o non fare ἐνοἷς ἐφrsquo ἡmicroῖν τὸ πράττειν ϰαὶ τὸ microὴ πράττειν (Eth Nic IV e V)

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Latto libero si esercita circa i beni particolari che nonsono necessariamente connessi colla nostra felicitagrave

Nellatto libero abbiamo quattro elementi1deg Intenzione (intentio tendenza) del fine ultimo Egrave

questa immanente essenziale congenita alla volontagrave ene costituisce lattivitagrave radicale Da lei procede il motivodi deliberare

2deg Consiglio Intendendo la volontagrave il fine ultimoapplica lintelletto a cercare i mezzi se lintelletto giagravenon li porge Lintelletto esamina questi mezzi ne rico-nosce v gr la facilitagrave e lutilitagrave ecc e giudica il tal mez-zo potersi o doversi agli altri preferire egrave questa la deli-berazione

3deg Elezione La volontagrave dei mezzi che lintellettoha giudicato potersi o doversi adoperare ne piglia uno elascia gli altri

4deg Esecuzione Egrave come sopra accennammolapplicazione delle altre facoltagrave a quello che la volontagraveha determinato di fare

Ora la libertagrave non consiste nella intenzione del fineultimo poichegrave vi egrave necessitagrave di volizione per rispetto albene in genere non nella deliberazione che egrave attodellintelletto non nella esecuzione che egrave piuttosto effet-to della presa determinazione adunque consiste nellaelezione

Considerando che i termini dellelezione possono es-sere 1deg contradditorii p es amare o non amare 2deg con-trarii ad es amare od odiare 3deg diversi per es scrivereo leggere abbiamo nelluomo una triplice possibilitagrave di

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Latto libero si esercita circa i beni particolari che nonsono necessariamente connessi colla nostra felicitagrave

Nellatto libero abbiamo quattro elementi1deg Intenzione (intentio tendenza) del fine ultimo Egrave

questa immanente essenziale congenita alla volontagrave ene costituisce lattivitagrave radicale Da lei procede il motivodi deliberare

2deg Consiglio Intendendo la volontagrave il fine ultimoapplica lintelletto a cercare i mezzi se lintelletto giagravenon li porge Lintelletto esamina questi mezzi ne rico-nosce v gr la facilitagrave e lutilitagrave ecc e giudica il tal mez-zo potersi o doversi agli altri preferire egrave questa la deli-berazione

3deg Elezione La volontagrave dei mezzi che lintellettoha giudicato potersi o doversi adoperare ne piglia uno elascia gli altri

4deg Esecuzione Egrave come sopra accennammolapplicazione delle altre facoltagrave a quello che la volontagraveha determinato di fare

Ora la libertagrave non consiste nella intenzione del fineultimo poichegrave vi egrave necessitagrave di volizione per rispetto albene in genere non nella deliberazione che egrave attodellintelletto non nella esecuzione che egrave piuttosto effet-to della presa determinazione adunque consiste nellaelezione

Considerando che i termini dellelezione possono es-sere 1deg contradditorii p es amare o non amare 2deg con-trarii ad es amare od odiare 3deg diversi per es scrivereo leggere abbiamo nelluomo una triplice possibilitagrave di

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eleggere e quindi la libertagrave di nuovo si specifica in 1deglibertagrave di contraddizione 2deg libertagrave di contrarietagrave 3deg li-bertagrave di specificazione o di disparitagrave

E qui egrave duopo avvertire che se lelezione costituiscelessenza della libertagrave umana non ne segue che questadebba farsi tra il bene ed il male ma puograve essere tra benee bene quindi la libertagrave di contrarietagrave egrave bensigrave indizio dilibertagrave ma non parte necessaria della stessa Essa egrave piut-tosto una imperfezione avuto riguardo alla finita ragio-ne delluomo la quale spesso non serba lordine della na-tura anteponendo ad un bene oggettivo un bene soggetti-vo

Radice della libertagrave egrave la ragione Essendo la volontagraveuna tendenza razionale segue loggetto a quel modo chedalla ragione le viene proposto Laonde ogni qualvoltala ragione propone alla volontagrave oggetti che non sono lafelicitagrave negrave colla medesima necessariamente connessi ilmoto della volontagrave rimane indifferente circa laccoglierlio il rigettarli Poichegrave dalla ragione si giudica potersi faretanto luno quanto laltro apparendo dalluna e dallaltraparte un motivo abile ad attrarre o respingere il deside-rio Dal lato che loggetto presenta bontagrave vegrave un motivoche alletta ma dal lato che questa stessa bontagrave vien mo-strata come finita e difettiva loggetto si offre come nonnecessario e tale che si possa ragionevolmente trasanda-re ed anche aborrire se egrave congiunto con alcun male Lavolontagrave non egrave tratta necessariamente da oggetti siffatti equindi se li elegge li elegge perchegrave determina se stessaa volerli o a non volerli mentre dalluna e dallaltra par-

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eleggere e quindi la libertagrave di nuovo si specifica in 1deglibertagrave di contraddizione 2deg libertagrave di contrarietagrave 3deg li-bertagrave di specificazione o di disparitagrave

E qui egrave duopo avvertire che se lelezione costituiscelessenza della libertagrave umana non ne segue che questadebba farsi tra il bene ed il male ma puograve essere tra benee bene quindi la libertagrave di contrarietagrave egrave bensigrave indizio dilibertagrave ma non parte necessaria della stessa Essa egrave piut-tosto una imperfezione avuto riguardo alla finita ragio-ne delluomo la quale spesso non serba lordine della na-tura anteponendo ad un bene oggettivo un bene soggetti-vo

Radice della libertagrave egrave la ragione Essendo la volontagraveuna tendenza razionale segue loggetto a quel modo chedalla ragione le viene proposto Laonde ogni qualvoltala ragione propone alla volontagrave oggetti che non sono lafelicitagrave negrave colla medesima necessariamente connessi ilmoto della volontagrave rimane indifferente circa laccoglierlio il rigettarli Poichegrave dalla ragione si giudica potersi faretanto luno quanto laltro apparendo dalluna e dallaltraparte un motivo abile ad attrarre o respingere il deside-rio Dal lato che loggetto presenta bontagrave vegrave un motivoche alletta ma dal lato che questa stessa bontagrave vien mo-strata come finita e difettiva loggetto si offre come nonnecessario e tale che si possa ragionevolmente trasanda-re ed anche aborrire se egrave congiunto con alcun male Lavolontagrave non egrave tratta necessariamente da oggetti siffatti equindi se li elegge li elegge perchegrave determina se stessaa volerli o a non volerli mentre dalluna e dallaltra par-

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te non crsquoegrave ragione alcuna atta a determinare lassensocon invincibile necessitagrave5

Perciograve lantecedente dellatto libero non egrave che lindif-ferenza la quale importa che luomo sia immune daqualsivoglia necessitagrave o determinazione cosigrave luomolaquodiffert ab aliis irrationabilibus in hoc quod est domi-nus suorum actuumraquo6 egrave padrone dersquo suoi atti sicchegravepossa porli e non porli od anche porre un atto contrarioDi qui nasce la nozione dellimputabilitagrave cioegrave laquoquella

5 Egrave la dottrina di S Tommaso laquoNelle cose contingenti e prati-che il giudizio della ragione non egrave determinato ad una cosa piut-tosto che ad unaltra Se il giudizio della ragione fosse in tal mododeterminato noi tutti giudicheremmo nelle stesse condizioni allastessa maniera e per una conseguenza inevitabile alla stessa ma-niera opereremmo Ciograve che accade negli animali governatidallistinto Pro tanto necesse est quod homo sit liberi arbitrii exhoc ipso quod rationalis estraquo

Nelluomo la tendenza al bene come la tendenza al vero egrave illi-mitata ed universale Cotal tendenza egrave la condizione essenzialedellatto della volontagrave Di qui avviene che la volontagrave si porti aquelle cose che si comprendono sotto la ragione di bene ma inpari tempo non potendo queste se finite soddisfare lillimitazio-ne della potenza rispetto alle medesime la volontagrave non egrave attrattanecessariamente Quindi egrave che luomo non si appaga delle ric-chezze perchegrave hanno soltanto ragione di utile del piacere delcorpo perchegrave transitorio e rovinoso della sola virtugrave perchegrave non egravemai quaggiugrave negrave pura negrave inammissibile Questa considerazione hacondotti i filosofi a dimostrare lesistenza dellInfinito termineoggettivo e reale di tutte le tendenze umane

6 S TOMMASO Summa 2 2 q 1 a 1

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te non crsquoegrave ragione alcuna atta a determinare lassensocon invincibile necessitagrave5

Perciograve lantecedente dellatto libero non egrave che lindif-ferenza la quale importa che luomo sia immune daqualsivoglia necessitagrave o determinazione cosigrave luomolaquodiffert ab aliis irrationabilibus in hoc quod est domi-nus suorum actuumraquo6 egrave padrone dersquo suoi atti sicchegravepossa porli e non porli od anche porre un atto contrarioDi qui nasce la nozione dellimputabilitagrave cioegrave laquoquella

5 Egrave la dottrina di S Tommaso laquoNelle cose contingenti e prati-che il giudizio della ragione non egrave determinato ad una cosa piut-tosto che ad unaltra Se il giudizio della ragione fosse in tal mododeterminato noi tutti giudicheremmo nelle stesse condizioni allastessa maniera e per una conseguenza inevitabile alla stessa ma-niera opereremmo Ciograve che accade negli animali governatidallistinto Pro tanto necesse est quod homo sit liberi arbitrii exhoc ipso quod rationalis estraquo

Nelluomo la tendenza al bene come la tendenza al vero egrave illi-mitata ed universale Cotal tendenza egrave la condizione essenzialedellatto della volontagrave Di qui avviene che la volontagrave si porti aquelle cose che si comprendono sotto la ragione di bene ma inpari tempo non potendo queste se finite soddisfare lillimitazio-ne della potenza rispetto alle medesime la volontagrave non egrave attrattanecessariamente Quindi egrave che luomo non si appaga delle ric-chezze perchegrave hanno soltanto ragione di utile del piacere delcorpo perchegrave transitorio e rovinoso della sola virtugrave perchegrave non egravemai quaggiugrave negrave pura negrave inammissibile Questa considerazione hacondotti i filosofi a dimostrare lesistenza dellInfinito termineoggettivo e reale di tutte le tendenze umane

6 S TOMMASO Summa 2 2 q 1 a 1

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proprietagrave per cui lazione o lomissione si attribuisce adalcuno come a vero autore e causa della medesimaraquo

Or di cotestagrave libertagrave di arbitrio o di indifferenza dob-biamo dimostrare lesistenza

Eccone sommariamente le proveA) Dalla ragione la quale ci dimostra che la sola feli-

citagrave puograve trarre necessariamente la volontagrave mentre deibeni particolari si danno piugrave concetti di guisa che la vo-lontagrave non viene spinta piugrave dalluno che dallaltro a porrelatto proprio

B) Dalla coscienza la quale ci attesta1deg Che noi scegliamo bene spesso fra le nostre vo-

lizioni ed eleggiamo ad arbitrio fra bene e bene fra benee male fra il dovere e il piacere fra la virtugrave e il vizio

2deg Che nello stesso tempo in cui facciamo la sceltasappiamo di scegliere di moto proprio e ritenendonellatto stesso di volere la facoltagrave di volere diversa-mente Sentit animus cosigrave Cicerone se moveri quodcum sentit illud simul unacirc sentit se vi suacirc non alienamoveri

3deg Che quella cotal forza efficiente che egrave in noipuograve volere una tal cosa in tal maniera senza avere altraragione a dare della propria decisione che la propria de-cisione stessa

4deg Che sappiamo qual differenza corra fra gli attinecessarii e gli atti liberi sappiamo cioegrave p es che benaltrimenti vogliamo la felicitagrave e una passeggiata in giar-dino

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proprietagrave per cui lazione o lomissione si attribuisce adalcuno come a vero autore e causa della medesimaraquo

Or di cotestagrave libertagrave di arbitrio o di indifferenza dob-biamo dimostrare lesistenza

Eccone sommariamente le proveA) Dalla ragione la quale ci dimostra che la sola feli-

citagrave puograve trarre necessariamente la volontagrave mentre deibeni particolari si danno piugrave concetti di guisa che la vo-lontagrave non viene spinta piugrave dalluno che dallaltro a porrelatto proprio

B) Dalla coscienza la quale ci attesta1deg Che noi scegliamo bene spesso fra le nostre vo-

lizioni ed eleggiamo ad arbitrio fra bene e bene fra benee male fra il dovere e il piacere fra la virtugrave e il vizio

2deg Che nello stesso tempo in cui facciamo la sceltasappiamo di scegliere di moto proprio e ritenendonellatto stesso di volere la facoltagrave di volere diversa-mente Sentit animus cosigrave Cicerone se moveri quodcum sentit illud simul unacirc sentit se vi suacirc non alienamoveri

3deg Che quella cotal forza efficiente che egrave in noipuograve volere una tal cosa in tal maniera senza avere altraragione a dare della propria decisione che la propria de-cisione stessa

4deg Che sappiamo qual differenza corra fra gli attinecessarii e gli atti liberi sappiamo cioegrave p es che benaltrimenti vogliamo la felicitagrave e una passeggiata in giar-dino

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5deg Che siamo gli autori delle nostre azioni di guisache a seconda del loro esito proponiamo di farle o nonfarle in avvenire ciograve che sarebbe impossibile se luomofosse determinato dalla natura a porle necessariamente

6deg Che ritenendoci autori delle proprie azioni nesentiamo la responsabilitagrave abbiamo la certezza di avereo bene o male meritato proviamo contentezza o penti-mento

7deg Che quando lo spirito egrave nel dubbio e la volontagrave egravesospesa lio pesando e apprezzando i motivi opposticomprende benissimo chegli puograve anche contro il buonsenso la ragione e la legge resistere al piugrave forte e termi-nare la crisi con motu proprio

C) Dal consenso del genere umano Diffatti1deg La nozione di libertagrave si trova presso tutti presso

coloro stessi che la impugnano Donde questa nozionenon dagli esseri che circondano luomo o che operanocon leggi costanti per necessitagrave di natura luomo adun-que non ebbe lidea di libertagrave dalle cose che stanno fuoridi lui ma la dovette trarre dal fondo della propria co-scienza Se luomo non fosse libero non avrebbe potutofarsi il concetto di attivitagrave libera

2deg Tutti gli uomini riconoscono una grande diffe-renza fra le doti naturali e le virtugrave morali fra i difetti na-turali ed i vizi fra gli atti indeliberati e gli atti deliberatifra gli atti di un fanciullo o di un pazzo e i delitti di unfacinoroso fra le operazioni delluomo e quelle del bru-to Questo divario egrave riposto nella presenza o nellassenzadella libertagrave

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5deg Che siamo gli autori delle nostre azioni di guisache a seconda del loro esito proponiamo di farle o nonfarle in avvenire ciograve che sarebbe impossibile se luomofosse determinato dalla natura a porle necessariamente

6deg Che ritenendoci autori delle proprie azioni nesentiamo la responsabilitagrave abbiamo la certezza di avereo bene o male meritato proviamo contentezza o penti-mento

7deg Che quando lo spirito egrave nel dubbio e la volontagrave egravesospesa lio pesando e apprezzando i motivi opposticomprende benissimo chegli puograve anche contro il buonsenso la ragione e la legge resistere al piugrave forte e termi-nare la crisi con motu proprio

C) Dal consenso del genere umano Diffatti1deg La nozione di libertagrave si trova presso tutti presso

coloro stessi che la impugnano Donde questa nozionenon dagli esseri che circondano luomo o che operanocon leggi costanti per necessitagrave di natura luomo adun-que non ebbe lidea di libertagrave dalle cose che stanno fuoridi lui ma la dovette trarre dal fondo della propria co-scienza Se luomo non fosse libero non avrebbe potutofarsi il concetto di attivitagrave libera

2deg Tutti gli uomini riconoscono una grande diffe-renza fra le doti naturali e le virtugrave morali fra i difetti na-turali ed i vizi fra gli atti indeliberati e gli atti deliberatifra gli atti di un fanciullo o di un pazzo e i delitti di unfacinoroso fra le operazioni delluomo e quelle del bru-to Questo divario egrave riposto nella presenza o nellassenzadella libertagrave

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3deg Presso tutte le genti vi sono le nozioni del giustoe dellingiusto delle virtugrave e dei vizi del merito e del de-merito del diritto e del dovere dellobbligazione moralee della legge naturale Tutte queste nozioni includono ilconcetto di libertagrave e la persuasione del libero arbitrio Setutti non convengono nella estimazione morale di taluneazioni tutti i popoli perograve convengono nellaffermare laresponsabilitagrave dellagente e nelloperare in conformitagrave diquesto giudizio

4deg La stessa persuasione dimostrano le leggi i pre-cetti i consigli le preghiere le esortazioni le promessele minaccie i premi e le pene Tutte queste cose sareb-bero assurde se luomo agisse soltanto per necessitagrave ine-luttabile e se non avesse il potere di determinarsi a se-conda delle leggi consigli promesse ecc Se i movi-menti delluomo sono necessarii egrave follia volerlo illumi-nare colla parola crudeltagrave il punirlo di quello che non egraveposto in suo arbitrio

D) Finalmente una prova in favore dellumana libertagraveci viene somministrata

1deg Dal fatto dellumano progresso perocchegrave unacostante osservazione ci fa toccar con mano come ilprogresso sia un privilegio esclusivo della nostra specieNelluomo a differenza dei bruti larte varia secondo itempi i luoghi gli individui segno manifesto che in es-solui il progresso non egrave altrimenti lo svolgimento dina-mico di unintima forza che si esplichi ed operi fatal-mente e ciecamente in un modo invariabile e costantema egrave il frutto di libera riflessione e di libero arbitrio

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3deg Presso tutte le genti vi sono le nozioni del giustoe dellingiusto delle virtugrave e dei vizi del merito e del de-merito del diritto e del dovere dellobbligazione moralee della legge naturale Tutte queste nozioni includono ilconcetto di libertagrave e la persuasione del libero arbitrio Setutti non convengono nella estimazione morale di taluneazioni tutti i popoli perograve convengono nellaffermare laresponsabilitagrave dellagente e nelloperare in conformitagrave diquesto giudizio

4deg La stessa persuasione dimostrano le leggi i pre-cetti i consigli le preghiere le esortazioni le promessele minaccie i premi e le pene Tutte queste cose sareb-bero assurde se luomo agisse soltanto per necessitagrave ine-luttabile e se non avesse il potere di determinarsi a se-conda delle leggi consigli promesse ecc Se i movi-menti delluomo sono necessarii egrave follia volerlo illumi-nare colla parola crudeltagrave il punirlo di quello che non egraveposto in suo arbitrio

D) Finalmente una prova in favore dellumana libertagraveci viene somministrata

1deg Dal fatto dellumano progresso perocchegrave unacostante osservazione ci fa toccar con mano come ilprogresso sia un privilegio esclusivo della nostra specieNelluomo a differenza dei bruti larte varia secondo itempi i luoghi gli individui segno manifesto che in es-solui il progresso non egrave altrimenti lo svolgimento dina-mico di unintima forza che si esplichi ed operi fatal-mente e ciecamente in un modo invariabile e costantema egrave il frutto di libera riflessione e di libero arbitrio

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2deg La stessa conclusione si deriva dal fatto del re-gresso che non si ravvisa nei bruti nersquo quali vegrave determi-nazione di natura sigrave bene nelluomo arbitro delle sueazioni

3deg Listruzione e leducazione provano la libertagraveumana Non si istruisco un uomo senza di lui o lui mal-grado istruire vuol dire insegnare a distinguere la veritagravedallerrore ciograve che suppone libertagrave di spirito Educarevuol dire formare la volontagrave darle cioegrave una buona dire-zione abituandola a gustare il bene Se luomo non puogravescegliere fra il bene e il male se luomo non egrave liberoleducazione non serve

Dopo le convinzioni della coscienza e individuale euniversale si comprende che abbiasi a pensare delle ne-gazioni della libertagrave

Determinismo si chiama ogni sistema che impugni lalibertagrave della volontagrave esso piglia forme e nomi diversi

Il Determinismo mistico degli eretici schiaccia il libe-ro arbitrio sotto il peso della grazia invincibile che essiconfondono colla volontagrave onnipotente di Dio7

7 Qui trovano luogo il Protestantismo il Giansenismo il Quie-tismo Colla dottrina de servo arbitrio i Protestanti antichi prete-sero che dopo il peccato originale luomo egrave incapace di un benequalsivoglia perchegrave egrave sotto il giogo di Satana e necessariamenteportato al male la sola fede puograve riabilitarlo e cosigrave bene che sonoinutili anzi nocive alla salute eterna le opere buone La Chiesacondannograve queste mostruositagrave nel Concilio di Trento Il Gianseni-smo rinnovograve sotto altre forme lerrore degli antichi ManicheiMentre costoro pongono nelluomo azioni fatalmente prodotte dadue opposti principii il principio del bene e quello del male i

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2deg La stessa conclusione si deriva dal fatto del re-gresso che non si ravvisa nei bruti nersquo quali vegrave determi-nazione di natura sigrave bene nelluomo arbitro delle sueazioni

3deg Listruzione e leducazione provano la libertagraveumana Non si istruisco un uomo senza di lui o lui mal-grado istruire vuol dire insegnare a distinguere la veritagravedallerrore ciograve che suppone libertagrave di spirito Educarevuol dire formare la volontagrave darle cioegrave una buona dire-zione abituandola a gustare il bene Se luomo non puogravescegliere fra il bene e il male se luomo non egrave liberoleducazione non serve

Dopo le convinzioni della coscienza e individuale euniversale si comprende che abbiasi a pensare delle ne-gazioni della libertagrave

Determinismo si chiama ogni sistema che impugni lalibertagrave della volontagrave esso piglia forme e nomi diversi

Il Determinismo mistico degli eretici schiaccia il libe-ro arbitrio sotto il peso della grazia invincibile che essiconfondono colla volontagrave onnipotente di Dio7

7 Qui trovano luogo il Protestantismo il Giansenismo il Quie-tismo Colla dottrina de servo arbitrio i Protestanti antichi prete-sero che dopo il peccato originale luomo egrave incapace di un benequalsivoglia perchegrave egrave sotto il giogo di Satana e necessariamenteportato al male la sola fede puograve riabilitarlo e cosigrave bene che sonoinutili anzi nocive alla salute eterna le opere buone La Chiesacondannograve queste mostruositagrave nel Concilio di Trento Il Gianseni-smo rinnovograve sotto altre forme lerrore degli antichi ManicheiMentre costoro pongono nelluomo azioni fatalmente prodotte dadue opposti principii il principio del bene e quello del male i

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Il Determinismo psicologico se razionalistico vuolela necessitagrave nellatto della volontagrave in presenza del moti-vo piugrave forte se positivo esige la necessitagrave delle volizioniparticolari ricorrendo ora alle leggi dellassociazioneora allatavismo

Il Determinismo sociale degli Statisti sottopone leazioni umane a leggi stabili e a forze meccaniche la cuiazione egrave tanto irresistibile quanto meno egrave sospettata laquoIdelitti ci dicono si riproducono di anno in anno e sopralo stesso tratto di territorio con proporzioni numerichepressochegrave eguali nel loro complesso nelle singole spe-cie e persino nel modo di esecuzione Un numero pres-sochegrave eguale di condanne e di assoluzioni si mantiene inrapporto costante eccraquo Ma gli Statisti non avvertonocome le condizioni sociali e leducazione esercitanobensigrave influenza sugli affetti delluomo ma che cotestainfluenza non dissimile a quella esercitata dagli appetitie passioni sulla volontagrave non le toglie il potere di resi-stervi Gli Statisti colle loro osservazioni provano sol-tanto che vegrave ordine nello svolgimento sociale ma nonprovano che la causa del medesimo sia la necessaria de-terminazione delle volontagrave a compirlo

Giansenisti mettono lanima nella necessitagrave di cedere o alla graziao alla concupiscenza secondochegrave questa o quella egrave preponderan-te Il Quietismo poi insegna che lanima per giungere a non soqual grado di perfezione ha da mantenersi in uno stato assoluto dipassivitagrave e lasciare che tutto in lei operi Dio La preghiera le egraveinutile vi basta la contemplazione Questi due ultimi sistemi sidiffusero in Francia al secolo XVII

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Il Determinismo psicologico se razionalistico vuolela necessitagrave nellatto della volontagrave in presenza del moti-vo piugrave forte se positivo esige la necessitagrave delle volizioniparticolari ricorrendo ora alle leggi dellassociazioneora allatavismo

Il Determinismo sociale degli Statisti sottopone leazioni umane a leggi stabili e a forze meccaniche la cuiazione egrave tanto irresistibile quanto meno egrave sospettata laquoIdelitti ci dicono si riproducono di anno in anno e sopralo stesso tratto di territorio con proporzioni numerichepressochegrave eguali nel loro complesso nelle singole spe-cie e persino nel modo di esecuzione Un numero pres-sochegrave eguale di condanne e di assoluzioni si mantiene inrapporto costante eccraquo Ma gli Statisti non avvertonocome le condizioni sociali e leducazione esercitanobensigrave influenza sugli affetti delluomo ma che cotestainfluenza non dissimile a quella esercitata dagli appetitie passioni sulla volontagrave non le toglie il potere di resi-stervi Gli Statisti colle loro osservazioni provano sol-tanto che vegrave ordine nello svolgimento sociale ma nonprovano che la causa del medesimo sia la necessaria de-terminazione delle volontagrave a compirlo

Giansenisti mettono lanima nella necessitagrave di cedere o alla graziao alla concupiscenza secondochegrave questa o quella egrave preponderan-te Il Quietismo poi insegna che lanima per giungere a non soqual grado di perfezione ha da mantenersi in uno stato assoluto dipassivitagrave e lasciare che tutto in lei operi Dio La preghiera le egraveinutile vi basta la contemplazione Questi due ultimi sistemi sidiffusero in Francia al secolo XVII

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Il Panteismo considerando luomo come un modo diessere della sostanza assoluta distrugge la personalitagrave econ essa la libertagrave umana

Il Materialismo nega la libertagrave ripetendo tutti gli attidelluomo e pensieri e determinazioni da leggi inflessi-bili che reggono le molecole della materia delle qualisoltanto ammette lesistenza Considerando essonelluomo unicamente lorganizzazione era necessarioche togliesse via ogni funzione eminentemente spiritua-le qual egrave quella dellarbitrio che in niun modo si rivelanellorganismo

Ai Materialisti appartengono pure quei Sensisti chenon ammettendo alcunaltra facoltagrave conoscitivaallinfuori della sensazione non ammisero per conse-guente alcunaltra facoltagrave pratica allinfuori dellistinto

Nel numero dei Materialisti poniamo pure i Frenologie i Fisiologi pei quali la determinazione del volere di-pende dalla configurazione del cervello dal tempera-mento dallabitudine ecc Costoro non sogliono tenerconto della parte spirituale delluomo e cadono quindinella confusione delloggetto e del soggetto del beneche il soggetto abbia tendenze soggettive si concede mache la tendenza ponga necessariamente latto e loggettointorno cui versa nego Loggetto viene proposto dallaragione e la volontagrave applica le forze inferiori delluomonella assecuzione del medesimo ecco tutto Se poi qual-che azione si compia inconsapevolmente in forza delledisposizioni naturali cotale azione si potragrave considerare

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Il Panteismo considerando luomo come un modo diessere della sostanza assoluta distrugge la personalitagrave econ essa la libertagrave umana

Il Materialismo nega la libertagrave ripetendo tutti gli attidelluomo e pensieri e determinazioni da leggi inflessi-bili che reggono le molecole della materia delle qualisoltanto ammette lesistenza Considerando essonelluomo unicamente lorganizzazione era necessarioche togliesse via ogni funzione eminentemente spiritua-le qual egrave quella dellarbitrio che in niun modo si rivelanellorganismo

Ai Materialisti appartengono pure quei Sensisti chenon ammettendo alcunaltra facoltagrave conoscitivaallinfuori della sensazione non ammisero per conse-guente alcunaltra facoltagrave pratica allinfuori dellistinto

Nel numero dei Materialisti poniamo pure i Frenologie i Fisiologi pei quali la determinazione del volere di-pende dalla configurazione del cervello dal tempera-mento dallabitudine ecc Costoro non sogliono tenerconto della parte spirituale delluomo e cadono quindinella confusione delloggetto e del soggetto del beneche il soggetto abbia tendenze soggettive si concede mache la tendenza ponga necessariamente latto e loggettointorno cui versa nego Loggetto viene proposto dallaragione e la volontagrave applica le forze inferiori delluomonella assecuzione del medesimo ecco tutto Se poi qual-che azione si compia inconsapevolmente in forza delledisposizioni naturali cotale azione si potragrave considerare

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spontanea o naturale che si ammette nelluomo del pariche la libera

Il Fatalismo sotto qualsiasi forma si appiatti essosaragrave sempre uno specioso concepimento senza base ra-zionale8

Finalmente una obbiezione ci viene pure lanciata daalcuni che atteggiandosi a Teologi ci pongono lalterna-tiva di negare o la libertagrave o la prescienza di Dio E Cice-rone infatti per salvare la libertagrave negograve la prescienza divi-na per ciograve che concerne i futuri liberi Altri invece di-mostrando che non puograve negarsi la prescienza divinavorrebbero tolta la libertagrave Dio prevede tutte le nostreazioni dicono essi poichegrave adunque Dio non puograve ingan-narsi egrave evidente che le nostre operazioni fannosi neces-sariamente sigrave e come Dio le ha prevedute e che per con-seguenza noi non siamo liberi Rispondiamo In Dio nonsi dagrave successione di sorta non si dagrave quindi prescienza

8 Il Fatalismo sottomette tutte le cose al destino o nemesi chedomina sigrave gli Dei che la volontagrave umana La volontagrave da questa po-tenza arcana finisce per essere soggiogata malgrado il coraggiolintelligenza e la costanza tale egrave lidea fondamentale della trage-dia antica Appartiene a questa forma di Determinismo anche ilSabeismo o Astrologia giudiziaria la quale prevalse nel Medio-Evo Si pensava che il mondo siderale avviluppando il mondo so-lare lo penetrasse colle sue irradiazioni in modo da esercitareunazione decisiva sulla terra e che ogni individuo venendo almondo sotto linfluenza di una stella o nella congiunzione di pia-neti ricevesse la predeterminazione necessaria di sua esistenza edel suo destino da cui fatalmente dipendeva lo svolgersi della suavita avvenire

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spontanea o naturale che si ammette nelluomo del pariche la libera

Il Fatalismo sotto qualsiasi forma si appiatti essosaragrave sempre uno specioso concepimento senza base ra-zionale8

Finalmente una obbiezione ci viene pure lanciata daalcuni che atteggiandosi a Teologi ci pongono lalterna-tiva di negare o la libertagrave o la prescienza di Dio E Cice-rone infatti per salvare la libertagrave negograve la prescienza divi-na per ciograve che concerne i futuri liberi Altri invece di-mostrando che non puograve negarsi la prescienza divinavorrebbero tolta la libertagrave Dio prevede tutte le nostreazioni dicono essi poichegrave adunque Dio non puograve ingan-narsi egrave evidente che le nostre operazioni fannosi neces-sariamente sigrave e come Dio le ha prevedute e che per con-seguenza noi non siamo liberi Rispondiamo In Dio nonsi dagrave successione di sorta non si dagrave quindi prescienza

8 Il Fatalismo sottomette tutte le cose al destino o nemesi chedomina sigrave gli Dei che la volontagrave umana La volontagrave da questa po-tenza arcana finisce per essere soggiogata malgrado il coraggiolintelligenza e la costanza tale egrave lidea fondamentale della trage-dia antica Appartiene a questa forma di Determinismo anche ilSabeismo o Astrologia giudiziaria la quale prevalse nel Medio-Evo Si pensava che il mondo siderale avviluppando il mondo so-lare lo penetrasse colle sue irradiazioni in modo da esercitareunazione decisiva sulla terra e che ogni individuo venendo almondo sotto linfluenza di una stella o nella congiunzione di pia-neti ricevesse la predeterminazione necessaria di sua esistenza edel suo destino da cui fatalmente dipendeva lo svolgersi della suavita avvenire

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ma piuttosto scienza Questa poi richiede che le nostreazioni succedano certamente in quel modo che Dio leprevede o meglio le vede ma non che succedano neces-sariamente Or bene la certezza di unazione non si op-pone per nulla alla libertagrave della medesima Dio non puograveingannarsi nelle sue previsioni ora appunto quegli attiche Dio prevede liberi non possono a meno di farsi libe-ramente

CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana

Ragione di ogni nostro operare di ogni nostro volereegrave il bene

Ma che cosa egrave il bene Aristotele lo definigrave lente ap-petibile laquobonum est quod omnia appetuntraquo Laonde di-cesi bene tutto ciograve che egrave atto a soddisfare un bisognotutto ciograve che torna al perfezionamento di un essere e del-le sue facoltagrave Diciamo poi perfetta qualsivoglia entitagravecui nulla manchi di ciograve che le egrave necessario per il suocompimento e perfezione quella realtagrave essenziale o nonessenziale di che lente abbisogna

Ora noi veggiamo che tutti gli enti sprovveduti di ra-gione tendono con forze fatali ad effettuare lordine uni-versale che si perpetua con leggi costanti che gli esseriorganici e sensitivi tendono colle loro potenze vitali adasseguire ciograve che manca al proprio soggetto che luomo

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ma piuttosto scienza Questa poi richiede che le nostreazioni succedano certamente in quel modo che Dio leprevede o meglio le vede ma non che succedano neces-sariamente Or bene la certezza di unazione non si op-pone per nulla alla libertagrave della medesima Dio non puograveingannarsi nelle sue previsioni ora appunto quegli attiche Dio prevede liberi non possono a meno di farsi libe-ramente

CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana

Ragione di ogni nostro operare di ogni nostro volereegrave il bene

Ma che cosa egrave il bene Aristotele lo definigrave lente ap-petibile laquobonum est quod omnia appetuntraquo Laonde di-cesi bene tutto ciograve che egrave atto a soddisfare un bisognotutto ciograve che torna al perfezionamento di un essere e del-le sue facoltagrave Diciamo poi perfetta qualsivoglia entitagravecui nulla manchi di ciograve che le egrave necessario per il suocompimento e perfezione quella realtagrave essenziale o nonessenziale di che lente abbisogna

Ora noi veggiamo che tutti gli enti sprovveduti di ra-gione tendono con forze fatali ad effettuare lordine uni-versale che si perpetua con leggi costanti che gli esseriorganici e sensitivi tendono colle loro potenze vitali adasseguire ciograve che manca al proprio soggetto che luomo

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stesso ha fuori di lui uno scopo che lintelligenza gli di-mostra e cui tende la sua volontagrave

Chiamando pertanto bene il termine di tutte le forze edi tutte le potenze egrave facile comprendere come sia unbene lordine un bene la perfezione un bene ciograve cheluomo mira a possedere collinnata propensione dellesue potenze

Quindi ogni atto delluomo ed ogni atto umano ha unaragione sufficiente in ciograve che dicesi bene questo va con-cepito come fine ossia come motivo esterno delle poten-ze al quale esse tendono a congiungersi per dirograve cosigravecompletarsi e rendere piugrave perfetto luomo sotto laspettofisico intellettuale e morale

Luomo soltanto come quegli che conosce i rapportidelle cose conosce nel bene la ragione di fine

Ora qual egrave per luomo il fine lo scopo cioegrave della suavita

Il bene egrave molteplice giacchegrave tante sono le tendenze ole inclinazioni di un essere tanti sono i beni di cui egrave ca-pace Se un ente fosse semplicissimo una sola sarebbela sua attivitagrave uno solo per conseguenza sarebbeloggetto il bene il fine della stessa se poi lente fosseperfettissimo non potrebbe avere altro bene ed altrofine che se stesso Nelluomo che egrave incontrastabilmenteun composto la cosa non egrave cosigrave Vi sono adunque perluomo tante specie di beni e nondimeno non si puograve af-fermare che il fine delluomo di tutto luomo sia il benedi una potenza sola

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stesso ha fuori di lui uno scopo che lintelligenza gli di-mostra e cui tende la sua volontagrave

Chiamando pertanto bene il termine di tutte le forze edi tutte le potenze egrave facile comprendere come sia unbene lordine un bene la perfezione un bene ciograve cheluomo mira a possedere collinnata propensione dellesue potenze

Quindi ogni atto delluomo ed ogni atto umano ha unaragione sufficiente in ciograve che dicesi bene questo va con-cepito come fine ossia come motivo esterno delle poten-ze al quale esse tendono a congiungersi per dirograve cosigravecompletarsi e rendere piugrave perfetto luomo sotto laspettofisico intellettuale e morale

Luomo soltanto come quegli che conosce i rapportidelle cose conosce nel bene la ragione di fine

Ora qual egrave per luomo il fine lo scopo cioegrave della suavita

Il bene egrave molteplice giacchegrave tante sono le tendenze ole inclinazioni di un essere tanti sono i beni di cui egrave ca-pace Se un ente fosse semplicissimo una sola sarebbela sua attivitagrave uno solo per conseguenza sarebbeloggetto il bene il fine della stessa se poi lente fosseperfettissimo non potrebbe avere altro bene ed altrofine che se stesso Nelluomo che egrave incontrastabilmenteun composto la cosa non egrave cosigrave Vi sono adunque perluomo tante specie di beni e nondimeno non si puograve af-fermare che il fine delluomo di tutto luomo sia il benedi una potenza sola

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Imperocchegrave fra le tendenze delluomo sonvi grada-zioni dovute a vicendevoli rapporti di subalternazione edi eccellenza le potenze vegetative mirano a conservaresano il suo organismo e servono alle sensitive e questealle razionali Havvi nelluomo un ordine delle attivitagraveche la ragione egrave destinata a percepire e a mantenere col-la volontagrave affinchegrave lesercizio delle potenze venga coor-dinato ad un fine unico e generale

Pertanto ci deve essere un ordine fra i beni una pro-gressione specifica finchegrave si giunga ad un termine uno egenerale Ogni altro bene saragrave particolare avuto riguar-do alla relativitagrave delle potenze singole ed alla subordina-zione di questo al bene generale

Il bene generale poi ha questo di proprio che nondeve essere qualunque oggetto cui tenda una qualche fa-coltagrave isolata ma quello a cui tende la natura delluomoconsiderato nella sua unitagrave sostanziale Cotal bene otti-mamente si puograve chiamare bene umano come quello cheegrave richiesto dalla economia generale della vita umananon della vita soltanto che appartiene allorganismo madi quella eziandio e sopratutto che ha attinenza colla so-cietagrave e colla immateriale attivitagrave dello spirito

Per conseguenza il bene umano cioegrave il vero benedelluomo non deve misurarsi su ciograve che sarebbe ogget-to di quelle facoltagrave che luomo ha di comune cogli altriesseri a lui inferiori ma commisurarsi a ciograve che egli hadi differenziale di specifico di proprio

Laonde non possiamo riporre il fine adeguato il benegenerale delluomo nella semplice conservazione della

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Imperocchegrave fra le tendenze delluomo sonvi grada-zioni dovute a vicendevoli rapporti di subalternazione edi eccellenza le potenze vegetative mirano a conservaresano il suo organismo e servono alle sensitive e questealle razionali Havvi nelluomo un ordine delle attivitagraveche la ragione egrave destinata a percepire e a mantenere col-la volontagrave affinchegrave lesercizio delle potenze venga coor-dinato ad un fine unico e generale

Pertanto ci deve essere un ordine fra i beni una pro-gressione specifica finchegrave si giunga ad un termine uno egenerale Ogni altro bene saragrave particolare avuto riguar-do alla relativitagrave delle potenze singole ed alla subordina-zione di questo al bene generale

Il bene generale poi ha questo di proprio che nondeve essere qualunque oggetto cui tenda una qualche fa-coltagrave isolata ma quello a cui tende la natura delluomoconsiderato nella sua unitagrave sostanziale Cotal bene otti-mamente si puograve chiamare bene umano come quello cheegrave richiesto dalla economia generale della vita umananon della vita soltanto che appartiene allorganismo madi quella eziandio e sopratutto che ha attinenza colla so-cietagrave e colla immateriale attivitagrave dello spirito

Per conseguenza il bene umano cioegrave il vero benedelluomo non deve misurarsi su ciograve che sarebbe ogget-to di quelle facoltagrave che luomo ha di comune cogli altriesseri a lui inferiori ma commisurarsi a ciograve che egli hadi differenziale di specifico di proprio

Laonde non possiamo riporre il fine adeguato il benegenerale delluomo nella semplice conservazione della

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vita organica negrave nel possesso di quegli oggetti i qualiatti a guarentirci da quelle vicissitudini che traggonoseco gli infortunii e le molestie negrave nellappagamento diquei sentimenti o affetti che si sviluppano dalla sorgentede nostri appetiti Tutti questi saranno beni particolaridi loro natura ordinati a qualche bene maggiore e ri-spetto al quale hanno ragione di mezzo

Quale adunque saragrave il bene umano Quello che puograveessere solo conosciuto dalla facoltagrave che specifica e dif-ferenzia la natura umana vorsquo dire dallintelligenza e chedevessere per conseguenza loggetto proprio della vo-lontagrave Tutti gli altri beni non sono loggetto proprio dellavolontagrave per la semplice ragione che sono il termine dialtre tendenze

Or bene noi colla ragione conosciamo ciograve che egrave con-venevole alluomo in quanto uomo conosciamo cioegravelonesto tale egrave il bene cui tende la volontagrave umana il finecui luomo in quanto ragionevole ha da effettuare collesue potenze

Tutto ciograve che ha semplice ragione di mezzo che cioegravedi natura sua egrave ordinato allonesto dicesi utile tutto ciograveche egrave conseguenza naturale dellesercizio di una potenzaed affetta lanima procurandole diletto dicesi piacere Egraveappetibile il piacere appetibile lutile ma non per segrave ilpiacere e lutile non sono adunque prescindendodallonestagrave ciograve che possa appagare luomo il suo fine

Lonestagrave conviene assolutamente alluomo in qualsiasiipotesi ed in qualsivoglia tempo e condizione della suavita Invece lappetibilitagrave del piacere e dellutile egrave varia-

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vita organica negrave nel possesso di quegli oggetti i qualiatti a guarentirci da quelle vicissitudini che traggonoseco gli infortunii e le molestie negrave nellappagamento diquei sentimenti o affetti che si sviluppano dalla sorgentede nostri appetiti Tutti questi saranno beni particolaridi loro natura ordinati a qualche bene maggiore e ri-spetto al quale hanno ragione di mezzo

Quale adunque saragrave il bene umano Quello che puograveessere solo conosciuto dalla facoltagrave che specifica e dif-ferenzia la natura umana vorsquo dire dallintelligenza e chedevessere per conseguenza loggetto proprio della vo-lontagrave Tutti gli altri beni non sono loggetto proprio dellavolontagrave per la semplice ragione che sono il termine dialtre tendenze

Or bene noi colla ragione conosciamo ciograve che egrave con-venevole alluomo in quanto uomo conosciamo cioegravelonesto tale egrave il bene cui tende la volontagrave umana il finecui luomo in quanto ragionevole ha da effettuare collesue potenze

Tutto ciograve che ha semplice ragione di mezzo che cioegravedi natura sua egrave ordinato allonesto dicesi utile tutto ciograveche egrave conseguenza naturale dellesercizio di una potenzaed affetta lanima procurandole diletto dicesi piacere Egraveappetibile il piacere appetibile lutile ma non per segrave ilpiacere e lutile non sono adunque prescindendodallonestagrave ciograve che possa appagare luomo il suo fine

Lonestagrave conviene assolutamente alluomo in qualsiasiipotesi ed in qualsivoglia tempo e condizione della suavita Invece lappetibilitagrave del piacere e dellutile egrave varia-

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bile a seconda delle circostanze essi dunque assoluta-mente parlando non sono beni

Elevare un sentimento a massima di condotta propor-si cioegrave il piacere (sentimento che conseguita lazione) afine delloperare non egrave certo un agire da uomo il qualedeve interrogare la ragione e questa manifestandogliche il piacere egrave relativo mutabile vario gli suggeriscenon doversi questo proporre per fine

Volere il bene onesto ma per il vantaggio che ci pro-caccia egrave un pervertire lordine e proporsi per oggettolutile

Il piacere e lutile sono beni condizionati sono beni inquanto partecipano dellonesto cui sono ordinati questocome mezzo quello come effetto ma condizionati per-chegrave la ragione di bene loro deriva dallonesto In quantobeni possono essere cerchi dalla volontagrave in quanto con-dizionati non sono per lei il vero bene

Pertanto il vero bene umano si determina collesamedelle inclinazioni della natura delluomo essendochegraveesso ha da trovarsi in corrispondenza con tutto luomocolluomo dico in quanto cegrave in lui ordine ossia moltipli-citagrave ricondotta ad unitagrave di principio

Il non avere sufficientemente studiata la natura umanaquale deve essere secondo ragione il non avere abba-stanza considerato lordine degli atti e i termini varii del-le sue operazioni in quanto egli egrave ragionevole fu cagio-ne che i Moralisti si dividessero in opposte sentenze in-torno al principio estrinseco o al fine delle azioni uma-ne Platone non riconobbe altro fine che la scienza gli

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bile a seconda delle circostanze essi dunque assoluta-mente parlando non sono beni

Elevare un sentimento a massima di condotta propor-si cioegrave il piacere (sentimento che conseguita lazione) afine delloperare non egrave certo un agire da uomo il qualedeve interrogare la ragione e questa manifestandogliche il piacere egrave relativo mutabile vario gli suggeriscenon doversi questo proporre per fine

Volere il bene onesto ma per il vantaggio che ci pro-caccia egrave un pervertire lordine e proporsi per oggettolutile

Il piacere e lutile sono beni condizionati sono beni inquanto partecipano dellonesto cui sono ordinati questocome mezzo quello come effetto ma condizionati per-chegrave la ragione di bene loro deriva dallonesto In quantobeni possono essere cerchi dalla volontagrave in quanto con-dizionati non sono per lei il vero bene

Pertanto il vero bene umano si determina collesamedelle inclinazioni della natura delluomo essendochegraveesso ha da trovarsi in corrispondenza con tutto luomocolluomo dico in quanto cegrave in lui ordine ossia moltipli-citagrave ricondotta ad unitagrave di principio

Il non avere sufficientemente studiata la natura umanaquale deve essere secondo ragione il non avere abba-stanza considerato lordine degli atti e i termini varii del-le sue operazioni in quanto egli egrave ragionevole fu cagio-ne che i Moralisti si dividessero in opposte sentenze in-torno al principio estrinseco o al fine delle azioni uma-ne Platone non riconobbe altro fine che la scienza gli

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Stoici altro bene non ammisero che la virtugrave affermando-la sufficiente premio a se stessa gli Epicurei ed i Mate-rialisti vollero che luomo agisca solo per il piacere gliUtilitari misurano lonestagrave sul vantaggio personale o so-ciale Tutti costoro falsano il concetto del bene morale

Chiamasi bene morale laquolonestagrave che si richiede negliatti umaniraquo ossia laquolazione umana secondo ragioneraquo

Quando la volontagrave vuole lonesto per segrave non per luti-le o il piacere che procaccia oppure vuole il piacere elutile subordinatamente allonesto allora essa dicesibuona Latto della volontagrave conforme allordine fa sigrave chesieno eziandio oneste o buone le operazioni che sottolimpero di lei si compiono dalle potenze inferiori cosigraveonesto diviene il sentimento laffetto la passione

Lazione che non egrave secondo la retta ragione dicesimale morale Considerato in astratto il male morale egrave laprivazione del bene in concreto non puograve verificarsi chein un soggetto capace di moralitagrave capace cioegrave di cono-scere lordine e di effettuarlo in se stesso Oggettivamen-te cioegrave astrazion fatta da un soggetto il male moralenon esiste

Vegrave una norma per distinguere il bene dal male mora-le o piuttosto sulla quale luomo ha da ordinare le suepotenze affine di essere onesto e questa egrave la legge mo-rale della quale a suo tempo

Il bene onesto ha da effettuarsi dicemmo dalluomostesso colla sua libera volontagrave ma a qual fine Esso adifferenza del piacere e dellutile conviene a tutti ep-perciograve egrave un bene generale tuttavia non egrave un bene finale

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Stoici altro bene non ammisero che la virtugrave affermando-la sufficiente premio a se stessa gli Epicurei ed i Mate-rialisti vollero che luomo agisca solo per il piacere gliUtilitari misurano lonestagrave sul vantaggio personale o so-ciale Tutti costoro falsano il concetto del bene morale

Chiamasi bene morale laquolonestagrave che si richiede negliatti umaniraquo ossia laquolazione umana secondo ragioneraquo

Quando la volontagrave vuole lonesto per segrave non per luti-le o il piacere che procaccia oppure vuole il piacere elutile subordinatamente allonesto allora essa dicesibuona Latto della volontagrave conforme allordine fa sigrave chesieno eziandio oneste o buone le operazioni che sottolimpero di lei si compiono dalle potenze inferiori cosigraveonesto diviene il sentimento laffetto la passione

Lazione che non egrave secondo la retta ragione dicesimale morale Considerato in astratto il male morale egrave laprivazione del bene in concreto non puograve verificarsi chein un soggetto capace di moralitagrave capace cioegrave di cono-scere lordine e di effettuarlo in se stesso Oggettivamen-te cioegrave astrazion fatta da un soggetto il male moralenon esiste

Vegrave una norma per distinguere il bene dal male mora-le o piuttosto sulla quale luomo ha da ordinare le suepotenze affine di essere onesto e questa egrave la legge mo-rale della quale a suo tempo

Il bene onesto ha da effettuarsi dicemmo dalluomostesso colla sua libera volontagrave ma a qual fine Esso adifferenza del piacere e dellutile conviene a tutti ep-perciograve egrave un bene generale tuttavia non egrave un bene finale

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o ultimo dellattivitagrave umana Si potrebbe diffatti sempredimandare perchegrave luomo ha da essere onesto Lonestagraveegrave per luomo nullaltro che una condizione per la sua fe-licitagrave inseparabile da questa il bene morale vi egrave ordina-to come a fine ultimo

Cosigrave leudemonia o felicitagrave rappresenta lo scopo su-premo di tutte le aspirazioni umane Ma in che ella con-siste Si puograve realmente acquistare dalluomo Il proble-ma fu posto dallantica filosofia la quale si affaticograve in-darno a risolverlo

Platone ripose la felicitagrave nella scienza ossia nella con-templazione delle idee Zenone nellapatia Epicuro nelpiacere duraturo Aristotele distingue la felicitagrave in teore-tica e politica la prima vagheggiata da Platone egrave pro-pria dei cultori del sapere la seconda si cerca dalluomonella societagrave

Nella societagrave civile lindividuo cerca diffatti ciograve chemanca a se stesso e ciograve che non puograve ottenere nella fami-glia Quando lonestagrave fosse da tutti i cittadini praticatanon potrebbe mancare quella felicitagrave che si puograve speraresu questa terra La felicitagrave politica sarebbe per lappuntocollocata nella somma di tutti i beni di anima e di corponella partecipazione cioegrave de piaceri degli utili del sa-pere dellonore mediante lamicizia e la giustizia socia-le Tale egrave il concetto di Aristotele

Se non che la felicitagrave politica egrave bensigrave lo scopo o finedella societagrave ma non lo egrave del pari dellindividuo la so-cietagrave ha per lindividuo ragione di mezzo non di fine

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o ultimo dellattivitagrave umana Si potrebbe diffatti sempredimandare perchegrave luomo ha da essere onesto Lonestagraveegrave per luomo nullaltro che una condizione per la sua fe-licitagrave inseparabile da questa il bene morale vi egrave ordina-to come a fine ultimo

Cosigrave leudemonia o felicitagrave rappresenta lo scopo su-premo di tutte le aspirazioni umane Ma in che ella con-siste Si puograve realmente acquistare dalluomo Il proble-ma fu posto dallantica filosofia la quale si affaticograve in-darno a risolverlo

Platone ripose la felicitagrave nella scienza ossia nella con-templazione delle idee Zenone nellapatia Epicuro nelpiacere duraturo Aristotele distingue la felicitagrave in teore-tica e politica la prima vagheggiata da Platone egrave pro-pria dei cultori del sapere la seconda si cerca dalluomonella societagrave

Nella societagrave civile lindividuo cerca diffatti ciograve chemanca a se stesso e ciograve che non puograve ottenere nella fami-glia Quando lonestagrave fosse da tutti i cittadini praticatanon potrebbe mancare quella felicitagrave che si puograve speraresu questa terra La felicitagrave politica sarebbe per lappuntocollocata nella somma di tutti i beni di anima e di corponella partecipazione cioegrave de piaceri degli utili del sa-pere dellonore mediante lamicizia e la giustizia socia-le Tale egrave il concetto di Aristotele

Se non che la felicitagrave politica egrave bensigrave lo scopo o finedella societagrave ma non lo egrave del pari dellindividuo la so-cietagrave ha per lindividuo ragione di mezzo non di fine

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Essa quindi egrave insufficiente alluomo le cui facoltagrave spiri-tuali travalicano lo spazio ed il tempo

Il bene ultimo per conseguenza deve essere illimitatoaffinchegrave la felicitagrave che consiste nel suo possesso sia an-cor essa tale chaltra non si possa dare maggiore

Altri Moralisti come lAhrens e il Damiron riposeroil fine supremo delluomo nello svolgimento completodelle sue facoltagrave Ma come puograve avverarsi che tutte le fa-coltagrave delluomo si perfezionino compiutamente in questavita mentre a ciograve mancano e il tempo e le forze elopportunitagrave E per altro qual sarebbe il principio fina-le loggettivo cioegrave di questo crescente svolgimento

La filosofia cristiana finalmente dimostra Dio essereil bene sommo accessibile allanima umana nel posses-so del quale egrave la vera felicitagrave I principii sui quali si fon-da cotesta conclusione sono lassoluto della causa primae la convertibilitagrave del bene nellente laquoens et bonum con-vertunturraquo Dio come egrave sommo ente cosigrave egrave pure il som-mo bene come poi nella creazione del mondo non pote-va avere altro fine che se stesso cosigrave luomo cui la ra-gione rivela gli intenti del creatore non poteva essereragionevolmente ordinato che a Dio siccome a fine ulti-mo

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Essa quindi egrave insufficiente alluomo le cui facoltagrave spiri-tuali travalicano lo spazio ed il tempo

Il bene ultimo per conseguenza deve essere illimitatoaffinchegrave la felicitagrave che consiste nel suo possesso sia an-cor essa tale chaltra non si possa dare maggiore

Altri Moralisti come lAhrens e il Damiron riposeroil fine supremo delluomo nello svolgimento completodelle sue facoltagrave Ma come puograve avverarsi che tutte le fa-coltagrave delluomo si perfezionino compiutamente in questavita mentre a ciograve mancano e il tempo e le forze elopportunitagrave E per altro qual sarebbe il principio fina-le loggettivo cioegrave di questo crescente svolgimento

La filosofia cristiana finalmente dimostra Dio essereil bene sommo accessibile allanima umana nel posses-so del quale egrave la vera felicitagrave I principii sui quali si fon-da cotesta conclusione sono lassoluto della causa primae la convertibilitagrave del bene nellente laquoens et bonum con-vertunturraquo Dio come egrave sommo ente cosigrave egrave pure il som-mo bene come poi nella creazione del mondo non pote-va avere altro fine che se stesso cosigrave luomo cui la ra-gione rivela gli intenti del creatore non poteva essereragionevolmente ordinato che a Dio siccome a fine ulti-mo

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CAPITOLO VIIIDel carattere morale

Discussa la teleologia delluomo egrave duopo rintracciarein qual modo ei debba ordinare se stesso al fine

Egli egrave evidente che luomo ha da fare il bene moralesempre cioegrave vivere onestamente con costanza ed effica-cia nel che consiste la virtugrave

Generalmente parlando si dagrave il nome di virtugrave al per-fezionamento inerente alle nostre facoltagrave e di vizio alladegradazione dei nostri sentimenti sigrave luna che laltroappartengono alla categoria delle abitudini ovvero dellequalitagrave modificatrici del soggetto

In forza dellabitudine luomo egrave disposto ad agire piut-tosto in questo che in quel determinato modo e viene apigliare un atteggiamento speciale rispetto al bene o almale morale un modo cioegrave di aversi che dicesi caratte-re morale

Il carattere di un individuo puograve benissimo esplicarsiin base a disposizioni psichiche naturali perograve la morali-tagrave gli deriva dallenergia razionale soltanto in quantoquesta conforma o non conforma tutto lessere ad one-stagrave Egrave necessario che la ragione e la libertagrave intervenganonella formazione del carattere altrimenti esso nonavrebbe valore etico

Fra le disposizioni elementari psicologiche dobbiamoricordare quelle che derivano dal temperamento

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CAPITOLO VIIIDel carattere morale

Discussa la teleologia delluomo egrave duopo rintracciarein qual modo ei debba ordinare se stesso al fine

Egli egrave evidente che luomo ha da fare il bene moralesempre cioegrave vivere onestamente con costanza ed effica-cia nel che consiste la virtugrave

Generalmente parlando si dagrave il nome di virtugrave al per-fezionamento inerente alle nostre facoltagrave e di vizio alladegradazione dei nostri sentimenti sigrave luna che laltroappartengono alla categoria delle abitudini ovvero dellequalitagrave modificatrici del soggetto

In forza dellabitudine luomo egrave disposto ad agire piut-tosto in questo che in quel determinato modo e viene apigliare un atteggiamento speciale rispetto al bene o almale morale un modo cioegrave di aversi che dicesi caratte-re morale

Il carattere di un individuo puograve benissimo esplicarsiin base a disposizioni psichiche naturali perograve la morali-tagrave gli deriva dallenergia razionale soltanto in quantoquesta conforma o non conforma tutto lessere ad one-stagrave Egrave necessario che la ragione e la libertagrave intervenganonella formazione del carattere altrimenti esso nonavrebbe valore etico

Fra le disposizioni elementari psicologiche dobbiamoricordare quelle che derivano dal temperamento

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Nellorganismo corporeo entrano varii elementicome ad esempio il sangue la linfa la bile ecc che pi-gliano nome di umori i quali diversamente abbondandoo prevalendo luno sullaltro costituiscono il tempera-mento Una tal prevalenza fa sigrave che lindividuo sia perquesta parte piugrave eccitabile e che quindi i relativi senti-menti acquistino una maggiore intensitagrave

Il Kant distribuisce in due classi i temperamenti altridiconsi di sentimento e ci inclinano verso di noi stessialtri di attivitagrave e ci portano a rivolgerci fuori di noiCiascuno di questi egrave accentuato da eccitazione oppureda atonia o depressione Quindi i quattro tradizionalitemperamenti vengono cosigrave distribuiti due tempera-menti di sentimento laquoil sanguigno ed il melanconicoraquo ilprimo reca eccitazione il secondo depressione due tem-peramenti di attivitagrave laquoil collerico ed il flemmaticoraquo ilprimo egrave dotato di eccitabilitagrave laltro di depressione

Ognuno di questi temperamenti ammette perograve grada-zioni e combinazioni infinitamente varie per cui nascein ciascheduno unindole diversa

Lindole adunque non egrave che disposizione naturale cherisulta dal vario accordo di quegli elementi che costitui-scono un cotal determinato temperamento

La complessione organica egrave forse la causa del variaredellindole o del temperamento Rispondiamo ben puograveesserne la causa ma non sempre Il piugrave delle volte non egraveche temmirio vale a dire segno di ciograve che si passanellanima Lindole ed il temperamento sono di fattomodificabili sotto linfluenza delleducazione e possono

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Nellorganismo corporeo entrano varii elementicome ad esempio il sangue la linfa la bile ecc che pi-gliano nome di umori i quali diversamente abbondandoo prevalendo luno sullaltro costituiscono il tempera-mento Una tal prevalenza fa sigrave che lindividuo sia perquesta parte piugrave eccitabile e che quindi i relativi senti-menti acquistino una maggiore intensitagrave

Il Kant distribuisce in due classi i temperamenti altridiconsi di sentimento e ci inclinano verso di noi stessialtri di attivitagrave e ci portano a rivolgerci fuori di noiCiascuno di questi egrave accentuato da eccitazione oppureda atonia o depressione Quindi i quattro tradizionalitemperamenti vengono cosigrave distribuiti due tempera-menti di sentimento laquoil sanguigno ed il melanconicoraquo ilprimo reca eccitazione il secondo depressione due tem-peramenti di attivitagrave laquoil collerico ed il flemmaticoraquo ilprimo egrave dotato di eccitabilitagrave laltro di depressione

Ognuno di questi temperamenti ammette perograve grada-zioni e combinazioni infinitamente varie per cui nascein ciascheduno unindole diversa

Lindole adunque non egrave che disposizione naturale cherisulta dal vario accordo di quegli elementi che costitui-scono un cotal determinato temperamento

La complessione organica egrave forse la causa del variaredellindole o del temperamento Rispondiamo ben puograveesserne la causa ma non sempre Il piugrave delle volte non egraveche temmirio vale a dire segno di ciograve che si passanellanima Lindole ed il temperamento sono di fattomodificabili sotto linfluenza delleducazione e possono

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anzi giungere a variarsi sotto la potenza della libera vo-lontagrave Ad ogni modo il temperamento non importa unaineluttabile necessitagrave ma piuttosto una disposizione psi-chica cui ben si puograve resistere

Pertanto sotto linfluenza delle abitudini delle pas-sioni delle cognizioni delle credenze dei casi dellavita del corso delletagrave della convivenza sociale lindoleviene a modificarsi e dagrave origine al carattere individuale

Il carattere egrave adunque prodotto dallulteriore sviluppodellumana attivitagrave egrave una modificazione acquisita dalsoggetto e che si connette col fondo naturale dellindolepropria superandola dirograve cosigrave giacchegrave suppone leser-cizio della libertagrave e della volontagrave la quale egrave piugrave potenteche il temperamento

Perograve il carattere individuale che per segrave non egrave altro senon il risultato di disposizioni naturali e di elementi ac-quisiti ottiene un nuovo valore e diventa morale quan-do dinota labitudine di operare secondo una massimastabilita quando cioegrave lazione delluomo egrave coerente adun principio che professa

Siccome il carattere morale implica una certa costan-za nellrsquooperare in una data maniera ossia una certa coe-renza nelle azioni amorali egrave duopo che luomo acquistilabitudine Per abito Aristotele intende laquouna prontezzaed una facilitagrave di operare acquistata con lesercizio dellafacoltagrave ossia con atti ripetutiraquo Quindi si comprendecome possa non esservi nellindividuo una disposizionenaturale pronunciata ma la frequente disposizione diatti la crei ed induca nelluomo un carattere suo proprio

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anzi giungere a variarsi sotto la potenza della libera vo-lontagrave Ad ogni modo il temperamento non importa unaineluttabile necessitagrave ma piuttosto una disposizione psi-chica cui ben si puograve resistere

Pertanto sotto linfluenza delle abitudini delle pas-sioni delle cognizioni delle credenze dei casi dellavita del corso delletagrave della convivenza sociale lindoleviene a modificarsi e dagrave origine al carattere individuale

Il carattere egrave adunque prodotto dallulteriore sviluppodellumana attivitagrave egrave una modificazione acquisita dalsoggetto e che si connette col fondo naturale dellindolepropria superandola dirograve cosigrave giacchegrave suppone leser-cizio della libertagrave e della volontagrave la quale egrave piugrave potenteche il temperamento

Perograve il carattere individuale che per segrave non egrave altro senon il risultato di disposizioni naturali e di elementi ac-quisiti ottiene un nuovo valore e diventa morale quan-do dinota labitudine di operare secondo una massimastabilita quando cioegrave lazione delluomo egrave coerente adun principio che professa

Siccome il carattere morale implica una certa costan-za nellrsquooperare in una data maniera ossia una certa coe-renza nelle azioni amorali egrave duopo che luomo acquistilabitudine Per abito Aristotele intende laquouna prontezzaed una facilitagrave di operare acquistata con lesercizio dellafacoltagrave ossia con atti ripetutiraquo Quindi si comprendecome possa non esservi nellindividuo una disposizionenaturale pronunciata ma la frequente disposizione diatti la crei ed induca nelluomo un carattere suo proprio

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La virtugrave e il vizio sono le due forme universali del ca-rattere morale secondochegrave luomo ha labitudine di agireper dovere oppure si prefigge un sentimento contrarioalla legge morale a norma della sua vita

Dissi essere la virtugrave ed il vizio le due forme universalidel carattere morale giacchegrave nelle circostanze specialiin cui si concreta la vita dellindividuo il carattere rive-ste forme singolari determinate e dalla natura di quelladata virtugrave o di quel dato vizio e dalle circostanze stesseIl romanzo psicologico coglie il carattere in questo se-condo aspetto e lo descrive Sono celebri nella repubbli-ca letteraria i Caratteri di Teofrasto e di La Bruyegravere

La virtugrave puograve essere definita laquoabitudine elettiva di ope-rare rettamenteraquo ossia laquouna buona qualitagrave dellanimoche in esso persiste ed inclina le potenze a rettamenteoperareraquo

La chiamiamo abitudine elettiva onde si scorga ri-chiedersi esercizio di libera volontagrave nellacquisto dellavirtugrave Aristotele per provare che la virtugrave egrave un abito dopoaver distinte tre cose attinenti allazione le potenze lepassioni e gli abiti cosigrave argomenta laquoPare che la virtugraveappartenendo allazione debba essere una potenza o unapassione o un abito ma non egrave negrave una potenza negrave unapassione dunque egrave un abito Se la virtugrave fosse una poten-za o una passione ne seguirebbe che tutti gli uomini sa-rebbero virtuosi perocchegrave tutti hanno le potenze e lepassioni eppure non tutti hanno virtugrave Oltre che gli uo-mini si lodano per la virtugrave negrave alcuno viene lodato peravere la potenza di intendere o del volere poichegrave tutti

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La virtugrave e il vizio sono le due forme universali del ca-rattere morale secondochegrave luomo ha labitudine di agireper dovere oppure si prefigge un sentimento contrarioalla legge morale a norma della sua vita

Dissi essere la virtugrave ed il vizio le due forme universalidel carattere morale giacchegrave nelle circostanze specialiin cui si concreta la vita dellindividuo il carattere rive-ste forme singolari determinate e dalla natura di quelladata virtugrave o di quel dato vizio e dalle circostanze stesseIl romanzo psicologico coglie il carattere in questo se-condo aspetto e lo descrive Sono celebri nella repubbli-ca letteraria i Caratteri di Teofrasto e di La Bruyegravere

La virtugrave puograve essere definita laquoabitudine elettiva di ope-rare rettamenteraquo ossia laquouna buona qualitagrave dellanimoche in esso persiste ed inclina le potenze a rettamenteoperareraquo

La chiamiamo abitudine elettiva onde si scorga ri-chiedersi esercizio di libera volontagrave nellacquisto dellavirtugrave Aristotele per provare che la virtugrave egrave un abito dopoaver distinte tre cose attinenti allazione le potenze lepassioni e gli abiti cosigrave argomenta laquoPare che la virtugraveappartenendo allazione debba essere una potenza o unapassione o un abito ma non egrave negrave una potenza negrave unapassione dunque egrave un abito Se la virtugrave fosse una poten-za o una passione ne seguirebbe che tutti gli uomini sa-rebbero virtuosi perocchegrave tutti hanno le potenze e lepassioni eppure non tutti hanno virtugrave Oltre che gli uo-mini si lodano per la virtugrave negrave alcuno viene lodato peravere la potenza di intendere o del volere poichegrave tutti

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lhanno dunque la virtugrave non consiste in una potenza emolto meno in una passione poichegrave niuno si loda peressere iracondo o timido Dunque egrave un abitoraquo

La virtugrave esprime cosigrave una certa perfezione delle po-tenze le quali essendo ordinate agli atti allora sono per-fette quando vi tenderanno con ordinata costanza

Le virtugrave secondo Aristotele vanno distinte in dia-noetiche o intellettuali ed etiche o morali le prime per-fezionano lintelletto speculativo nella cognizione delvero le seconde lintelletto pratico e le altre potenzeconcorrenti allatto onesto

Fra le virtugrave intellettuali va annoverata la scienza abi-to mentale di dedurre dai principii le conclusioni e lasapienza che si confonde colla professione della filoso-fia teoretica

Le virtugrave morali sono molte ma quattro sono le cardi-nali e sopra queste quattro si fermano le altre comeporte sui cardini La distinzione delle virtugrave cardinali siappoggia su quella delle quattro facoltagrave che esse muovo-no a ben operare

Queste quattro facoltagrave onde luomo egrave fornito per potervivere bene sono lintelletto pratico la volontagrave e lappe-tito distinto in concupiscibile che ha per oggetto ilbene in quanto egrave semplicemente appetibile ed in irasci-bile che ha per oggetto il bene in quanto egrave arduo a con-seguirsi causa gli ostacoli che lo involgono Secondoquesta distribuzione delle facoltagrave pratiche abbiamo lequattro virtugrave cardinali

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lhanno dunque la virtugrave non consiste in una potenza emolto meno in una passione poichegrave niuno si loda peressere iracondo o timido Dunque egrave un abitoraquo

La virtugrave esprime cosigrave una certa perfezione delle po-tenze le quali essendo ordinate agli atti allora sono per-fette quando vi tenderanno con ordinata costanza

Le virtugrave secondo Aristotele vanno distinte in dia-noetiche o intellettuali ed etiche o morali le prime per-fezionano lintelletto speculativo nella cognizione delvero le seconde lintelletto pratico e le altre potenzeconcorrenti allatto onesto

Fra le virtugrave intellettuali va annoverata la scienza abi-to mentale di dedurre dai principii le conclusioni e lasapienza che si confonde colla professione della filoso-fia teoretica

Le virtugrave morali sono molte ma quattro sono le cardi-nali e sopra queste quattro si fermano le altre comeporte sui cardini La distinzione delle virtugrave cardinali siappoggia su quella delle quattro facoltagrave che esse muovo-no a ben operare

Queste quattro facoltagrave onde luomo egrave fornito per potervivere bene sono lintelletto pratico la volontagrave e lappe-tito distinto in concupiscibile che ha per oggetto ilbene in quanto egrave semplicemente appetibile ed in irasci-bile che ha per oggetto il bene in quanto egrave arduo a con-seguirsi causa gli ostacoli che lo involgono Secondoquesta distribuzione delle facoltagrave pratiche abbiamo lequattro virtugrave cardinali

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La buona qualitagrave che inclina lintelletto pratico a bengiudicare dietro a superiori principii intorno a cosa danoi agibile dicesi prudenza virtugrave che aiuta tutte le altrevirtugrave morali anzi entra in esse a congiungerle e a darviforma Si distingue in privata economica e politica ocivile secondochegrave dirige e governa lazione delluomoin quanto o individuo o membro della famiglia o citta-dino

Alla prudenza spettano come parti integranti la me-moria che ricordando le cose passate serve di maestraalle presenti la previdenza che porta a considerare il fu-turo dal quale alle volte si prende norma di operare lacircospezione che egrave attenzione alle circostanzedellazione sono queste i tre occhi ondegrave figurata la pru-denza dallAlighieri9 Vi si accoppiano anche la precau-zione che consiste nel sapere quali sieno gli ostacoliallazione da doversi rimuovere la docilitagrave che fa teso-ro de buoni consigli la solerzia che coglie opportuna-tamente e prontamente i mezzi conducenti al fine propo-sto

La buona qualitagrave che inclina rettamente il voleredelluomo rispetto agli altri enti ragionevoli piglia ilnome generale di giustizia Quindi rientra nella giustiziaqualsivoglia virtugrave segnata da rapporti fra enti moralicome ad esempio la religione la pietagrave lamicizia la be-neficenza la clemenza ecc

9 Purg XXIX 132

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La buona qualitagrave che inclina lintelletto pratico a bengiudicare dietro a superiori principii intorno a cosa danoi agibile dicesi prudenza virtugrave che aiuta tutte le altrevirtugrave morali anzi entra in esse a congiungerle e a darviforma Si distingue in privata economica e politica ocivile secondochegrave dirige e governa lazione delluomoin quanto o individuo o membro della famiglia o citta-dino

Alla prudenza spettano come parti integranti la me-moria che ricordando le cose passate serve di maestraalle presenti la previdenza che porta a considerare il fu-turo dal quale alle volte si prende norma di operare lacircospezione che egrave attenzione alle circostanzedellazione sono queste i tre occhi ondegrave figurata la pru-denza dallAlighieri9 Vi si accoppiano anche la precau-zione che consiste nel sapere quali sieno gli ostacoliallazione da doversi rimuovere la docilitagrave che fa teso-ro de buoni consigli la solerzia che coglie opportuna-tamente e prontamente i mezzi conducenti al fine propo-sto

La buona qualitagrave che inclina rettamente il voleredelluomo rispetto agli altri enti ragionevoli piglia ilnome generale di giustizia Quindi rientra nella giustiziaqualsivoglia virtugrave segnata da rapporti fra enti moralicome ad esempio la religione la pietagrave lamicizia la be-neficenza la clemenza ecc

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In particolare perograve la giustizia egrave quella virtugrave che ordi-na la volontagrave rispetto ai diritti altrui Si suole distinguerein commutativa che si fonda sui rapporti di parte a partesociale e regola specialmente il commercio e i contrattidi cambio in legale che basa sul rapporto delle parti altutto ossia ordina i privati a rendere allo Stato ciograve che egravedi legge in distributiva che ordina il tutto alle particioegrave induce il potere sociale a distribuire con proporzio-ne e i pesi e i vantaggi i premi e le pene fra i sudditi

La buona qualitagrave che rattiene lappetito concupiscibileentro i limiti dellonestagrave acciograve non esca in immoderateappetizioni del bene sensibile piglia il nome di tempe-ranza

Si annoverano fra le specie di temperanza la sobrie-tagrave che modera luso dei cibi e delle bevande la castitagraveche infrena la libidine e se si adopera a toglierle ogniprecedente incentivo chiamasi pudicizia la mansuetudi-ne abituale disposizione a tener lanimo immune da irala modestia che regola gli atti esteriori della persona vg gli occhi i detti il portamento ecc cui si avvicinaleutrapelia che tempera le gioconditagrave ed il divertimen-to acciograve non vada in buffonerie ed eccessi

La buona qualitagrave che rinforza lappetito irascibile ac-ciograve non venga meno dinanzi alle difficoltagrave impedienti ilbene ragionevole dicesi fortezza Intorno a lei si raccol-gono quelle virtugrave che si distinguono tra loro dalle diver-se difficoltagrave contro le quali dobbiamo armarci Contro lagravezza degli infortunii che contrastano lacquisto delbene sta la pazienza alla loro diuturnitagrave si oppone la

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In particolare perograve la giustizia egrave quella virtugrave che ordi-na la volontagrave rispetto ai diritti altrui Si suole distinguerein commutativa che si fonda sui rapporti di parte a partesociale e regola specialmente il commercio e i contrattidi cambio in legale che basa sul rapporto delle parti altutto ossia ordina i privati a rendere allo Stato ciograve che egravedi legge in distributiva che ordina il tutto alle particioegrave induce il potere sociale a distribuire con proporzio-ne e i pesi e i vantaggi i premi e le pene fra i sudditi

La buona qualitagrave che rattiene lappetito concupiscibileentro i limiti dellonestagrave acciograve non esca in immoderateappetizioni del bene sensibile piglia il nome di tempe-ranza

Si annoverano fra le specie di temperanza la sobrie-tagrave che modera luso dei cibi e delle bevande la castitagraveche infrena la libidine e se si adopera a toglierle ogniprecedente incentivo chiamasi pudicizia la mansuetudi-ne abituale disposizione a tener lanimo immune da irala modestia che regola gli atti esteriori della persona vg gli occhi i detti il portamento ecc cui si avvicinaleutrapelia che tempera le gioconditagrave ed il divertimen-to acciograve non vada in buffonerie ed eccessi

La buona qualitagrave che rinforza lappetito irascibile ac-ciograve non venga meno dinanzi alle difficoltagrave impedienti ilbene ragionevole dicesi fortezza Intorno a lei si raccol-gono quelle virtugrave che si distinguono tra loro dalle diver-se difficoltagrave contro le quali dobbiamo armarci Contro lagravezza degli infortunii che contrastano lacquisto delbene sta la pazienza alla loro diuturnitagrave si oppone la

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perseveranza contro gli ardui ostacoli sorge quella virtugraveche dicesi magnanimitagrave mentre la magnificenza spingea grandi opere per mezzo di ingenti spese

Aristotele collocograve la virtugrave nel giusto mezzo che stalontano egualmente dalleccesso e dal difetto dalliper-bole e dallelissi La virtugrave cosigrave egli egrave una ἔξιςπροαιρετιϰὴ ἐν microεσότητι δύο ϰαϰιῶν τῆς microὲν ϰαθὑπερβολὴν τῆς δὲ ϰατ ἔλλειψιν Di qui il celebre effatolaquoin medio stat virtusraquo

Con ciograve non si intende che la virtugrave debba essere unamediocritagrave quasi luomo ad essere p e giusto debbaavere una giustizia mediocre La medietagrave aristotelicanon consiste nella virtugrave stessa ossia in un fatto soggetti-vo ma in un che oggettivo che si concepisce siccomemisura comune degli atti umani e delle abitudini acqui-site e da cui dipende il valore etico dei sentimenti degliaffetti delle abitudini

Gli affetti e le abitudini per segrave non meritano negrave lodenegrave biasimo dalla retta ragione dal rapporto loro allalegge naturale rapporto scientemente voluto dalluomodipende lestimazione morale dei medesimi Entro certilimiti in una certa misura lazione diventa virtuosa aldi lagrave di questi limiti di questa misura lazione diventaviziosa Cosigrave p e la prudenza sallontana egualmentedalla stoltezza e dallastuzia perograve lessere della pruden-za la ragione cioegrave per cui essa egrave una virtugrave non si derivatanto dal fatto soggettivo in forza del quale lazioneumana si mantiene lungi dalleccesso e dal difetto quan-to da un che oggettivo e razionale Il fatto soggettivo egrave

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perseveranza contro gli ardui ostacoli sorge quella virtugraveche dicesi magnanimitagrave mentre la magnificenza spingea grandi opere per mezzo di ingenti spese

Aristotele collocograve la virtugrave nel giusto mezzo che stalontano egualmente dalleccesso e dal difetto dalliper-bole e dallelissi La virtugrave cosigrave egli egrave una ἔξιςπροαιρετιϰὴ ἐν microεσότητι δύο ϰαϰιῶν τῆς microὲν ϰαθὑπερβολὴν τῆς δὲ ϰατ ἔλλειψιν Di qui il celebre effatolaquoin medio stat virtusraquo

Con ciograve non si intende che la virtugrave debba essere unamediocritagrave quasi luomo ad essere p e giusto debbaavere una giustizia mediocre La medietagrave aristotelicanon consiste nella virtugrave stessa ossia in un fatto soggetti-vo ma in un che oggettivo che si concepisce siccomemisura comune degli atti umani e delle abitudini acqui-site e da cui dipende il valore etico dei sentimenti degliaffetti delle abitudini

Gli affetti e le abitudini per segrave non meritano negrave lodenegrave biasimo dalla retta ragione dal rapporto loro allalegge naturale rapporto scientemente voluto dalluomodipende lestimazione morale dei medesimi Entro certilimiti in una certa misura lazione diventa virtuosa aldi lagrave di questi limiti di questa misura lazione diventaviziosa Cosigrave p e la prudenza sallontana egualmentedalla stoltezza e dallastuzia perograve lessere della pruden-za la ragione cioegrave per cui essa egrave una virtugrave non si derivatanto dal fatto soggettivo in forza del quale lazioneumana si mantiene lungi dalleccesso e dal difetto quan-to da un che oggettivo e razionale Il fatto soggettivo egrave

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un fenomeno psicologico posto dalle facoltagrave umane egraveunabitudine che lanima ha contratta la quale ottenutauna prima condizione per la moralitagrave dalla libera elezio-ne riceve poi bontagrave o malizia dalla legge morale cui siconforma o non si conforma la libera volontagrave Laonde lalegge morale egrave appunto quella misura comune degli attiumani e delle abitudini la quale limitando loperazioneumana la mantiene nel giusto mezzo Quando adunquesi dice che la medietagrave (microεσότης) dagrave forma alla virtugrave egravequanto dire che la legge morale misura comune degliatti umani dagrave alle abitudini il valore etico di virtugrave

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un fenomeno psicologico posto dalle facoltagrave umane egraveunabitudine che lanima ha contratta la quale ottenutauna prima condizione per la moralitagrave dalla libera elezio-ne riceve poi bontagrave o malizia dalla legge morale cui siconforma o non si conforma la libera volontagrave Laonde lalegge morale egrave appunto quella misura comune degli attiumani e delle abitudini la quale limitando loperazioneumana la mantiene nel giusto mezzo Quando adunquesi dice che la medietagrave (microεσότης) dagrave forma alla virtugrave egravequanto dire che la legge morale misura comune degliatti umani dagrave alle abitudini il valore etico di virtugrave

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NOMOLOGIA

Ciograve che dagrave forma ad una operazione qualsivogliadelluomo e la solleva al valore di atto umano egrave la liberavolontagrave sono atti umani tutte le azioni libere delluomoPerograve latto umano non rappresenta che lelemento mate-riale della moralitagrave la cui cagione formale egrave la leggemorale per conseguenza egrave unazione morale quella cheegrave conforme o non conforme alla legge etica

Noi pertanto svolgeremo il concetto della legge mora-le le prove piugrave comuni della sua esistenza la questionedel supremo principio etico il processo della moralitagravenellindividuo in altrettanti distinti capi

CAPITOLO IDefinizione della legge morale

La legge morale egrave in generale una norma che sommi-nistra alluomo i principii per discernere il bene dal male

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NOMOLOGIA

Ciograve che dagrave forma ad una operazione qualsivogliadelluomo e la solleva al valore di atto umano egrave la liberavolontagrave sono atti umani tutte le azioni libere delluomoPerograve latto umano non rappresenta che lelemento mate-riale della moralitagrave la cui cagione formale egrave la leggemorale per conseguenza egrave unazione morale quella cheegrave conforme o non conforme alla legge etica

Noi pertanto svolgeremo il concetto della legge mora-le le prove piugrave comuni della sua esistenza la questionedel supremo principio etico il processo della moralitagravenellindividuo in altrettanti distinti capi

CAPITOLO IDefinizione della legge morale

La legge morale egrave in generale una norma che sommi-nistra alluomo i principii per discernere il bene dal male

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morale ed alla quale dee conformarsi la sua volontagrave peressere buona

La nozione della legge morale si puograve derivare per eti-mologia dai verbi latini legere eligere e ligare ciascu-no de quali somministra un elemento di definizione

La legge a legendo egrave una norma oggettiva che lamente percepisce e dirograve cosigrave legge per conoscere la di-rezione da dare alle azioni umane egrave il tipo cioegrave da tra-dursi in azione va quindi concepita come un che ossiauna ragione distinta dal soggetto Essa ab eligendo egravenorma secondo la quale la libertagrave dee eleggere fra le va-rie volizioni Finalmente a ligando egrave norma obbligato-ria ossia atto di una volontagrave sovrana che si impone aisoggetti liberi in modo ragionevole

Raccogliendo in una sola definizione men genericatutti gli elementi nozionali della legge morale essa puograveesporsi cosigrave laquouna norma pratica imposta da una ragionee volontagrave superiore ad enti ragionevoli e liberi per diri-gerli al loro fine che egrave il bene comuneraquo

Dicemmo 1deg una norma pratica vale a dire ordineda seguirsi nelloperare 2deg imposta da una ragione evolontagrave superiore ad un soggetto Lordine infatti suppo-ne per sua causa una intelligenza ordinatrice Sotto talerispetto la legge egrave una concezione che ha sede nellamente sia del legislatore che la dagrave sia dellente ragione-vole che la riceve

La legge come atto di sovranitagrave implica necessaria-mente un doppio termine luno superiore laltro inferio-re perocchegrave egrave ordine di essere e di operare il quale vie-

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morale ed alla quale dee conformarsi la sua volontagrave peressere buona

La nozione della legge morale si puograve derivare per eti-mologia dai verbi latini legere eligere e ligare ciascu-no de quali somministra un elemento di definizione

La legge a legendo egrave una norma oggettiva che lamente percepisce e dirograve cosigrave legge per conoscere la di-rezione da dare alle azioni umane egrave il tipo cioegrave da tra-dursi in azione va quindi concepita come un che ossiauna ragione distinta dal soggetto Essa ab eligendo egravenorma secondo la quale la libertagrave dee eleggere fra le va-rie volizioni Finalmente a ligando egrave norma obbligato-ria ossia atto di una volontagrave sovrana che si impone aisoggetti liberi in modo ragionevole

Raccogliendo in una sola definizione men genericatutti gli elementi nozionali della legge morale essa puograveesporsi cosigrave laquouna norma pratica imposta da una ragionee volontagrave superiore ad enti ragionevoli e liberi per diri-gerli al loro fine che egrave il bene comuneraquo

Dicemmo 1deg una norma pratica vale a dire ordineda seguirsi nelloperare 2deg imposta da una ragione evolontagrave superiore ad un soggetto Lordine infatti suppo-ne per sua causa una intelligenza ordinatrice Sotto talerispetto la legge egrave una concezione che ha sede nellamente sia del legislatore che la dagrave sia dellente ragione-vole che la riceve

La legge come atto di sovranitagrave implica necessaria-mente un doppio termine luno superiore laltro inferio-re perocchegrave egrave ordine di essere e di operare il quale vie-

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ne imposto a soggetto cosigrave fatto che non puograve essere diper segrave negrave puograve operare entro a certe condizioni se unente superiore non gli dia e lessere e non determini ilmodo intrinseco delloperare e le condizioni estrinsecheper le quali lazione venga compresa sotto quella ragionespecifica che si richiede rispetto a certe conseguenze Ilsoggetto irragionevole realizza la legge per determina-zione di natura cioegrave in forza di attivitagrave necessitata a par-ticolari effetti Il soggetto ragionevole e libero conoscela legge e senza essere intrinsecamente necessitato a vo-lerla ha la coscienza di doverla ragionevolmente prati-care

Perciograve diciamo 3deg imposta ad enti ragionevoli e libe-ri esprimendo cosigrave la differenza fra la legge fisica e lamorale La prima egrave il modo costante con cui una causaopera leffetto e si traduce in un fatto necessario ordi-nato al fine dalla mente creatrice compreso dalla ragio-ne umana per via dellosservazione e quindi per via diinduzione trasportato nel campo della scienza sotto for-ma di una proposizione generale la seconda non egrave tantoil fatto quanto il da farsi secondo ragione

Colle parole finalmente per dirigerli al loro fine indi-chiamo leffetto della legge morale Essa per una partecollega gli uomini fra loro determinando i loro doveri ei loro diritti per laltra li coordina al fine comune

Il coordinamento al fine negli enti irragionevoli si faper via di determinazione che dicesi necessitagrave fisica ospontaneitagrave Gli enti cosigrave fatti non saprebbero mai farealtrimenti e lordine dei loro atti ha termine allecono-

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ne imposto a soggetto cosigrave fatto che non puograve essere diper segrave negrave puograve operare entro a certe condizioni se unente superiore non gli dia e lessere e non determini ilmodo intrinseco delloperare e le condizioni estrinsecheper le quali lazione venga compresa sotto quella ragionespecifica che si richiede rispetto a certe conseguenze Ilsoggetto irragionevole realizza la legge per determina-zione di natura cioegrave in forza di attivitagrave necessitata a par-ticolari effetti Il soggetto ragionevole e libero conoscela legge e senza essere intrinsecamente necessitato a vo-lerla ha la coscienza di doverla ragionevolmente prati-care

Perciograve diciamo 3deg imposta ad enti ragionevoli e libe-ri esprimendo cosigrave la differenza fra la legge fisica e lamorale La prima egrave il modo costante con cui una causaopera leffetto e si traduce in un fatto necessario ordi-nato al fine dalla mente creatrice compreso dalla ragio-ne umana per via dellosservazione e quindi per via diinduzione trasportato nel campo della scienza sotto for-ma di una proposizione generale la seconda non egrave tantoil fatto quanto il da farsi secondo ragione

Colle parole finalmente per dirigerli al loro fine indi-chiamo leffetto della legge morale Essa per una partecollega gli uomini fra loro determinando i loro doveri ei loro diritti per laltra li coordina al fine comune

Il coordinamento al fine negli enti irragionevoli si faper via di determinazione che dicesi necessitagrave fisica ospontaneitagrave Gli enti cosigrave fatti non saprebbero mai farealtrimenti e lordine dei loro atti ha termine allecono-

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mia particolare della loro esistenza e a quella generaledella conservazione del Cosmo

Invece negli agenti liberi essendo il principio effi-ciente dellazione affatto indifferente al fare o non farein conformitagrave della legge la determinazione non si fache per via di ragione luomo cioegrave comprende la neces-sitagrave di agire piuttosto in questa che in quellaltra manierase vuol essere onesto Cotesta necessitagrave di conformarsiin qualche modo alla legge e che vincola la libertagrave se-condo ragione dicesi morale La morale necessitagrave egrave as-soluta se la legge comanda e vieta incondizionatamenteegrave ipotetica se la legge non imponendo latto sempre eovunque lo richiegga perograve rispetto a determinati effettiNel primo caso nasce lobbligazione nel secondo si hala permissione luna e laltra si considerano siccome duedistinti effetti della legge morale

Ogni relazione che puograve avere unazione colla leggedicesi moralitagrave la quale egrave di due specie bontagrave o onestagravee malizia secondochegrave cegrave relazione di convenienza onon conformitagrave

Tre sono le forme della bontagrave morale il lecito il do-vere e il diritto

Lazione dicesi lecita se la sua relazione di convenien-za col principio morale che linforma non egrave stata ordina-ta in modo assoluto se cioegrave la legge morale concedaalla libertagrave il potere di piegarsi ad una azione conformealla legge stessa perchegrave da questa non vietata Se poilazione egrave imposta come assolutamente necessaria alfine allora diventa un dovere Che se la legge morale

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mia particolare della loro esistenza e a quella generaledella conservazione del Cosmo

Invece negli agenti liberi essendo il principio effi-ciente dellazione affatto indifferente al fare o non farein conformitagrave della legge la determinazione non si fache per via di ragione luomo cioegrave comprende la neces-sitagrave di agire piuttosto in questa che in quellaltra manierase vuol essere onesto Cotesta necessitagrave di conformarsiin qualche modo alla legge e che vincola la libertagrave se-condo ragione dicesi morale La morale necessitagrave egrave as-soluta se la legge comanda e vieta incondizionatamenteegrave ipotetica se la legge non imponendo latto sempre eovunque lo richiegga perograve rispetto a determinati effettiNel primo caso nasce lobbligazione nel secondo si hala permissione luna e laltra si considerano siccome duedistinti effetti della legge morale

Ogni relazione che puograve avere unazione colla leggedicesi moralitagrave la quale egrave di due specie bontagrave o onestagravee malizia secondochegrave cegrave relazione di convenienza onon conformitagrave

Tre sono le forme della bontagrave morale il lecito il do-vere e il diritto

Lazione dicesi lecita se la sua relazione di convenien-za col principio morale che linforma non egrave stata ordina-ta in modo assoluto se cioegrave la legge morale concedaalla libertagrave il potere di piegarsi ad una azione conformealla legge stessa perchegrave da questa non vietata Se poilazione egrave imposta come assolutamente necessaria alfine allora diventa un dovere Che se la legge morale

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guarentisca lesercizio delle potenze umane rispetto aquelle azioni che vengono dichiarate obbligatorie o leci-te in tal caso nasce il diritto o facoltagrave morale

Il dovere ed il diritto implicano relazione fra enti ra-gionevoli e sono particolarmente i vincoli co quali simantiene la societagrave

Se si riguarda lintenzione dellagente la bontagrave moralepiglia il nome di rettitudine se si attende piuttostoallelemento oggettivo ossia alla legge in quanto estrin-secamente si manifesta nellatto abbiamo la legittimitagrave ela legalitagrave

La legittimitagrave ha luogo nelle azioni conformi alla leg-ge naturale la legalitagrave in quelle conformi alla legge po-sitiva sebbene assai volte si voglia indicare con talivoci il differente carattere che unazione presenta allor-quando vha dissidio fra la legge naturale e la positivapotendo benissimo unazione legale essere destituita dionestagrave e legittimitagrave perchegrave contraria ai principii immu-tabili della giustizia naturale

La legge morale si distingue in naturale e positivaQuella egrave superiore ad ogni volontagrave umana si contiene inalcuni dettati universali ed immutabili risplendenti allaragione delluomo ed egrave la misura comune non solo diogni operazione ma di ogni disposizione emanatadallautoritagrave sociale

La legge positiva umana egrave quella che viene stabilitadal potere pubblico della societagrave vuoi religiosa vuoi ci-vile essa in tanto puograve denominarsi morale in quanto ri-

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guarentisca lesercizio delle potenze umane rispetto aquelle azioni che vengono dichiarate obbligatorie o leci-te in tal caso nasce il diritto o facoltagrave morale

Il dovere ed il diritto implicano relazione fra enti ra-gionevoli e sono particolarmente i vincoli co quali simantiene la societagrave

Se si riguarda lintenzione dellagente la bontagrave moralepiglia il nome di rettitudine se si attende piuttostoallelemento oggettivo ossia alla legge in quanto estrin-secamente si manifesta nellatto abbiamo la legittimitagrave ela legalitagrave

La legittimitagrave ha luogo nelle azioni conformi alla leg-ge naturale la legalitagrave in quelle conformi alla legge po-sitiva sebbene assai volte si voglia indicare con talivoci il differente carattere che unazione presenta allor-quando vha dissidio fra la legge naturale e la positivapotendo benissimo unazione legale essere destituita dionestagrave e legittimitagrave perchegrave contraria ai principii immu-tabili della giustizia naturale

La legge morale si distingue in naturale e positivaQuella egrave superiore ad ogni volontagrave umana si contiene inalcuni dettati universali ed immutabili risplendenti allaragione delluomo ed egrave la misura comune non solo diogni operazione ma di ogni disposizione emanatadallautoritagrave sociale

La legge positiva umana egrave quella che viene stabilitadal potere pubblico della societagrave vuoi religiosa vuoi ci-vile essa in tanto puograve denominarsi morale in quanto ri-

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ceve un valore etico dalla sua conformitagrave colla legge na-turale

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della

legge naturale

Unadeguata nozione della legge naturale egrave troppo ne-cessaria dappoichegrave essa si confonde facilmente con no-zioni empiriche e astrazioni mentali Collinduzioneluomo giunge a pigliar cognizione delle leggi fisiche epsicologiche si osservano fatti e si generalizzano ma lamente che ha fatta unastrazione egrave essa stessa autricedella legge No Il fatto egrave avvenuto e dee avvenire indi-pendentemente da lei in forza di cause ordinate a pro-durre certi determinati effetti da una ragione superiore

Che se per opera del raziocinio io mi elevo alla cono-scenza di una ragione superiore prescindendo e dal ra-ziocinio e dal fatto io non ho che una pura astrazioneunidea generica che esprime il rapporto percepito frauna causa e leffetto in un fatto materiale e concretoQuando la nozione della legge naturale si ottenesse coninduzione di questo genere quando per legge morale siintendesse un qualsivoglia modo di agire degli enti libe-ri non si avrebbe che una semplice astrazione incapacedi diventare una norma direttrice ed obbligatoria Tutto

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ceve un valore etico dalla sua conformitagrave colla legge na-turale

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della

legge naturale

Unadeguata nozione della legge naturale egrave troppo ne-cessaria dappoichegrave essa si confonde facilmente con no-zioni empiriche e astrazioni mentali Collinduzioneluomo giunge a pigliar cognizione delle leggi fisiche epsicologiche si osservano fatti e si generalizzano ma lamente che ha fatta unastrazione egrave essa stessa autricedella legge No Il fatto egrave avvenuto e dee avvenire indi-pendentemente da lei in forza di cause ordinate a pro-durre certi determinati effetti da una ragione superiore

Che se per opera del raziocinio io mi elevo alla cono-scenza di una ragione superiore prescindendo e dal ra-ziocinio e dal fatto io non ho che una pura astrazioneunidea generica che esprime il rapporto percepito frauna causa e leffetto in un fatto materiale e concretoQuando la nozione della legge naturale si ottenesse coninduzione di questo genere quando per legge morale siintendesse un qualsivoglia modo di agire degli enti libe-ri non si avrebbe che una semplice astrazione incapacedi diventare una norma direttrice ed obbligatoria Tutto

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si ridurrebbe a spiegare come e perchegrave luomo abbia agi-to in tale o talaltra maniera o se si vuole a ricercare lecause psicologiche o biologiche del fatto stesso Ma laquestione egrave diversa si dimanda se luomo poteva mo-ralmente o doveva agire in questa o quellaltra maniera

Si generalizzi pure un fatto umano dove sarebbe lalegge morale Egli egrave evidente che i fatti umani essendoliberi epperograve molteplici e varii non sono tali da espri-mere nella loro ragione formale il principio oggettivo eduniversale cui ha da conformarsi la libera volontagravedelluomo che perciograve si richiede una norma alla liberavolontagrave stessa la quale non potendo venir necessitata fi-sicamente egrave solo capace di un vincolo o di una obbliga-zione morale

Quindi per legge morale non si intende la formaastratta di un fatto qualsivoglia materiale e concreto chegravealtrimente tornerebbe inutile il trattarne giacchegrave i fattisempre e ovunque si compiono in una data maniera econ una data proporzione fra la causa e leffetto

Il positivismo falsograve appunto il concetto della leggemorale allorchegrave la considerograve siccome espressione di unfatto umano di un fenomeno psicologico il cui valoreetico si desume dalleconomia generale della vita o dalsuo rapporto alla societagrave nella quale si vive

Se non che alleconomia generale della vita piuttostoche la legge morale provvede ligiene La societagrave poi cosuoi apprezzamenti e giudizi non dagrave la moralitagrave ai fattiumani ma piuttosto essa stessa ha da essere governatane suoi giudizi da principii indipendenti dalla propria

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si ridurrebbe a spiegare come e perchegrave luomo abbia agi-to in tale o talaltra maniera o se si vuole a ricercare lecause psicologiche o biologiche del fatto stesso Ma laquestione egrave diversa si dimanda se luomo poteva mo-ralmente o doveva agire in questa o quellaltra maniera

Si generalizzi pure un fatto umano dove sarebbe lalegge morale Egli egrave evidente che i fatti umani essendoliberi epperograve molteplici e varii non sono tali da espri-mere nella loro ragione formale il principio oggettivo eduniversale cui ha da conformarsi la libera volontagravedelluomo che perciograve si richiede una norma alla liberavolontagrave stessa la quale non potendo venir necessitata fi-sicamente egrave solo capace di un vincolo o di una obbliga-zione morale

Quindi per legge morale non si intende la formaastratta di un fatto qualsivoglia materiale e concreto chegravealtrimente tornerebbe inutile il trattarne giacchegrave i fattisempre e ovunque si compiono in una data maniera econ una data proporzione fra la causa e leffetto

Il positivismo falsograve appunto il concetto della leggemorale allorchegrave la considerograve siccome espressione di unfatto umano di un fenomeno psicologico il cui valoreetico si desume dalleconomia generale della vita o dalsuo rapporto alla societagrave nella quale si vive

Se non che alleconomia generale della vita piuttostoche la legge morale provvede ligiene La societagrave poi cosuoi apprezzamenti e giudizi non dagrave la moralitagrave ai fattiumani ma piuttosto essa stessa ha da essere governatane suoi giudizi da principii indipendenti dalla propria

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ragione e volontagrave Tutto il coacutempito della ragione indivi-duale e sociale rispetto alla legge dei costumi del pariche per le leggi fisiche egrave quello di scoprirla e formolar-la

La legge dicemmo egrave lintento di un superiore mani-festato ai sudditi per obbligarli ossia per necessitarli se-condo ragione ad operare rettamente Essa quindi co-mincia dove vi ha un termine inferiore soggetto ad untermine superiore quello dipendente questo indipen-dente

Lindipendenza assoluta non appartiene che a Diosolo il quale non avendo ente superiore a segrave non ricevelegge alcuna ed egrave la sorgente di ogni dovere e di ognidiritto Lrsquouniverso invece attesta la sua dipendenza dauna intelligenza suprema sia col fatto della sua esisten-za sia colla costanza dellordine Vegrave dunque una leggeprima una applicazione di una ragione o di una volontagravecreatrice alla creatura Come vegrave nella natura fisica unordinamento degli esseri cosigrave vi egrave e vi devessere un or-dinamento delle menti e delle libertagrave umane Lunicadifferenza fra la legge fisica e la morale si deriva dalladiversa natura del soggetto dovendo lagente fisico ne-cessariamente rispondere ai fini del creatore lagente ra-gionevole invece corrispondervi consapevolmente e li-beramente il che ove non faccia cade tosto sotto la leg-ge della penalitagrave

Negare pertanto lesistenza della legge morale egrave quan-to affermare o che luomo non abbia destinazione alcu-

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ragione e volontagrave Tutto il coacutempito della ragione indivi-duale e sociale rispetto alla legge dei costumi del pariche per le leggi fisiche egrave quello di scoprirla e formolar-la

La legge dicemmo egrave lintento di un superiore mani-festato ai sudditi per obbligarli ossia per necessitarli se-condo ragione ad operare rettamente Essa quindi co-mincia dove vi ha un termine inferiore soggetto ad untermine superiore quello dipendente questo indipen-dente

Lindipendenza assoluta non appartiene che a Diosolo il quale non avendo ente superiore a segrave non ricevelegge alcuna ed egrave la sorgente di ogni dovere e di ognidiritto Lrsquouniverso invece attesta la sua dipendenza dauna intelligenza suprema sia col fatto della sua esisten-za sia colla costanza dellordine Vegrave dunque una leggeprima una applicazione di una ragione o di una volontagravecreatrice alla creatura Come vegrave nella natura fisica unordinamento degli esseri cosigrave vi egrave e vi devessere un or-dinamento delle menti e delle libertagrave umane Lunicadifferenza fra la legge fisica e la morale si deriva dalladiversa natura del soggetto dovendo lagente fisico ne-cessariamente rispondere ai fini del creatore lagente ra-gionevole invece corrispondervi consapevolmente e li-beramente il che ove non faccia cade tosto sotto la leg-ge della penalitagrave

Negare pertanto lesistenza della legge morale egrave quan-to affermare o che luomo non abbia destinazione alcu-

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na negrave appartenenza allordine universale oppure che ilCreatore nelle opere sue non abbia avuto un intento

Alla prima affermazione contraddice la coscienzaalla seconda la ragione

La coscienza di ognuno attesta lesistenza di un ordi-ne morale Ciascuno infatti egrave consapevole dellesistenzadi talune veritagrave le quali talmente si impongono al liberoarbitrio che lanima comprende la necessitagrave di ricono-scerle praticamente Ove luomo nelle sue azioni siacoerente con tali veritagrave o dettami di ragione esperimen-ta entro segrave una tranquillitagrave ed una gioia che non labban-dona mai negrave anche in mezzo alle persecuzioni piugrave cru-deli ed ai rovesci ed ai dolori piugrave gravi mentre egrave obbli-gato suo malgrado a disapprovare ed a sentire i perni-ciosi effetti della trasgressione di quellordine che eglipoteva e doveva mantenere

Negrave solo la coscienza individuale ma eziandio il con-senso universale dei popoli conferma solennementelesistenza dellordine morale Non havvi nazione quan-tunque barbara e selvaggia la quale non abbia resa onon renda colle sue leggi testimonianza ai principii uni-versali della giustizia e che non faccia distinzione frabene e male morale laquoGettate lo sguardo dice il Rous-seau sopra tutte le nazioni del mondo svolgete tutte lestorie in mezzo a tanti culti crudeli e bizzarri in mezzotanta varietagrave di costumi e di caratteri voi troverete perogni dove le stesse idee di giustizia e di onestagrave da pertutto le medesime nozioni del bene e del male Lanticopaganesimo imaginograve e produsse degli deacutei abbominevoli

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na negrave appartenenza allordine universale oppure che ilCreatore nelle opere sue non abbia avuto un intento

Alla prima affermazione contraddice la coscienzaalla seconda la ragione

La coscienza di ognuno attesta lesistenza di un ordi-ne morale Ciascuno infatti egrave consapevole dellesistenzadi talune veritagrave le quali talmente si impongono al liberoarbitrio che lanima comprende la necessitagrave di ricono-scerle praticamente Ove luomo nelle sue azioni siacoerente con tali veritagrave o dettami di ragione esperimen-ta entro segrave una tranquillitagrave ed una gioia che non labban-dona mai negrave anche in mezzo alle persecuzioni piugrave cru-deli ed ai rovesci ed ai dolori piugrave gravi mentre egrave obbli-gato suo malgrado a disapprovare ed a sentire i perni-ciosi effetti della trasgressione di quellordine che eglipoteva e doveva mantenere

Negrave solo la coscienza individuale ma eziandio il con-senso universale dei popoli conferma solennementelesistenza dellordine morale Non havvi nazione quan-tunque barbara e selvaggia la quale non abbia resa onon renda colle sue leggi testimonianza ai principii uni-versali della giustizia e che non faccia distinzione frabene e male morale laquoGettate lo sguardo dice il Rous-seau sopra tutte le nazioni del mondo svolgete tutte lestorie in mezzo a tanti culti crudeli e bizzarri in mezzotanta varietagrave di costumi e di caratteri voi troverete perogni dove le stesse idee di giustizia e di onestagrave da pertutto le medesime nozioni del bene e del male Lanticopaganesimo imaginograve e produsse degli deacutei abbominevoli

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che si sarebbero puniti quaggiugrave come scellerati e che al-tro non presentavano quale immagine della felicitagrave su-prema fuorchegrave misfatti da commettere e passioni dasoddisfare Ma il vizio armato di sacra autoritagrave indarnoscendeva dal celeste soggiorno listinto morale respin-gevalo dal cuore umano Intanto che si celebravano ledissolutezze di Giove ammiravasi la continenza di Se-nocrate la casta Lucrezia adorava Venere impudicalintrepido Romano sacrificava alla paura invocava ilDio che mutilograve il proprio padre e senza muovere la-mento moriva per mano del suo Le piugrave spregevoli divi-nitagrave ebbero ossequio dagli uomini piugrave grandi la santavoce della natura piugrave forte di quella degli Dei facevasirispettare sulla terra e pareva confinasse nel cielo il de-litto insieme coi colpevoli Vha dunque in fondodellanima un principio innato di giustizia e di virtugrave sulquale malgrado le nostre proprie massime giudichiamole nostre azioni e le altrui come buone o malvageraquo

Che poi lAutore della natura non abbia avuto un in-tento nellopera sua egrave unassurditagrave pari a quella della ne-gazione dellesistenza di Dio

Cicerone cosigrave redarguisce coloro che nel mondo nonsanno ravvisare una intenzione di arte e di pensiero negravesanno sollevarsi alla cognizione dellintelligenza supre-ma Quae natura mentis et rationis expers haec efficerepotuit quae non modo ut fierent ratione eguerunt sedintelligi qualia sint sine summa ratione non possuntAut quis hunc hominem dixerit qui ea casu fieri dicat

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che si sarebbero puniti quaggiugrave come scellerati e che al-tro non presentavano quale immagine della felicitagrave su-prema fuorchegrave misfatti da commettere e passioni dasoddisfare Ma il vizio armato di sacra autoritagrave indarnoscendeva dal celeste soggiorno listinto morale respin-gevalo dal cuore umano Intanto che si celebravano ledissolutezze di Giove ammiravasi la continenza di Se-nocrate la casta Lucrezia adorava Venere impudicalintrepido Romano sacrificava alla paura invocava ilDio che mutilograve il proprio padre e senza muovere la-mento moriva per mano del suo Le piugrave spregevoli divi-nitagrave ebbero ossequio dagli uomini piugrave grandi la santavoce della natura piugrave forte di quella degli Dei facevasirispettare sulla terra e pareva confinasse nel cielo il de-litto insieme coi colpevoli Vha dunque in fondodellanima un principio innato di giustizia e di virtugrave sulquale malgrado le nostre proprie massime giudichiamole nostre azioni e le altrui come buone o malvageraquo

Che poi lAutore della natura non abbia avuto un in-tento nellopera sua egrave unassurditagrave pari a quella della ne-gazione dellesistenza di Dio

Cicerone cosigrave redarguisce coloro che nel mondo nonsanno ravvisare una intenzione di arte e di pensiero negravesanno sollevarsi alla cognizione dellintelligenza supre-ma Quae natura mentis et rationis expers haec efficerepotuit quae non modo ut fierent ratione eguerunt sedintelligi qualia sint sine summa ratione non possuntAut quis hunc hominem dixerit qui ea casu fieri dicat

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quae quanto consilio gerantur nullo consilio assequipossumus

Largomento calza noi onoriamo i genii del sapere enondimeno molte pagine ci restano ancora sconosciutedella scienza del mondo negrave senza lunghi ed ostinati stu-di senza potenti sforzi di ingegno possiamo giungere aspiegare i fenomeni piugrave comuni e molto meno a percepi-re lassieme armonico di tutto il creato Se adunque cele-briamo lingegno e riconosciamo la supremazia delloscienziato vorremmo dire che alla evoluzione del Co-smo allordine universale non soprassiede unintelligen-za suprema

Chi poi ammette una intelligenza operante dee am-mettere necessariamente un fine per cui operi E la leggedella finalitagrave si ravvisa diffatti in tutti gli enti dappertut-to troviamo una proporzione dei mezzi al fine propor-zione determinata evidentemente da entitagrave superiore eche prova avere di fatto il Creatore avuto un intentonellopera sua

Or la notizia dellintento del Creatore in due modi puograveaversi come la notizia dellintento di ogni altro ente ra-gionevole cioegrave per una espressa comunicazione o permezzo della considerazione del suo operare La notiziaavuta nel primo modo sarebbe una rivelazione e di que-sta da noi non si tratta Lesistenza di una rivelazione di-vina dipende non tanto dalla sua possibilitagrave che egrave sem-pre ipotetica quanto dalle prove o argomenti di fattoResta adunque che luomo considerando le opere del

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quae quanto consilio gerantur nullo consilio assequipossumus

Largomento calza noi onoriamo i genii del sapere enondimeno molte pagine ci restano ancora sconosciutedella scienza del mondo negrave senza lunghi ed ostinati stu-di senza potenti sforzi di ingegno possiamo giungere aspiegare i fenomeni piugrave comuni e molto meno a percepi-re lassieme armonico di tutto il creato Se adunque cele-briamo lingegno e riconosciamo la supremazia delloscienziato vorremmo dire che alla evoluzione del Co-smo allordine universale non soprassiede unintelligen-za suprema

Chi poi ammette una intelligenza operante dee am-mettere necessariamente un fine per cui operi E la leggedella finalitagrave si ravvisa diffatti in tutti gli enti dappertut-to troviamo una proporzione dei mezzi al fine propor-zione determinata evidentemente da entitagrave superiore eche prova avere di fatto il Creatore avuto un intentonellopera sua

Or la notizia dellintento del Creatore in due modi puograveaversi come la notizia dellintento di ogni altro ente ra-gionevole cioegrave per una espressa comunicazione o permezzo della considerazione del suo operare La notiziaavuta nel primo modo sarebbe una rivelazione e di que-sta da noi non si tratta Lesistenza di una rivelazione di-vina dipende non tanto dalla sua possibilitagrave che egrave sem-pre ipotetica quanto dalle prove o argomenti di fattoResta adunque che luomo considerando le opere del

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Creatore ne comprenda lintento e ne deduca un praticodettame

Or conoscendo luomo perchegrave ragionevole lordinefisico il principio e le conseguenze degli atti proprii laposizione che secondo la natura esso occupa rispettoagli altri enti non puograve a meno di comprendere eziandiola necessitagrave di riconoscere col fatto ciograve che la ragione glidimostra In tal guisa sullordine fisico si misura lordinemorale e sulla notizia dellintento del Creatore si appog-gia quella del principio di obbligazione Cosigrave lesistenzadella legge morale la sua efficacia la sua universalitagraveintimamente si connette collesistenza di Dio siccomeautore della natura

Di qui si comprendono quali sieno le proprietagrave dellalegge naturale

Essa egrave universale in ogni tempo in ogni luogo e pertutti egrave la stessa perchegrave una sola egrave per tutti la Ragionesuprema dellordine universale Egrave immutabile perchegrave lavolontagrave suprema conservando immutabili le essenze del-le cose vuole immutabili i rapporti e le relazioni di or-dine che ne emergono Egrave oggettiva ed indipendentedallumano arbitrio perchegrave per una parte la ragioneumana non produce quellordine naturale in cui luomosi trova collocato per laltra la libertagrave non puograve esserenorma a se stessa che anzi la indeterminazione del vo-lere esige appunto la legge affinchegrave luomo secondo lapropria natura ottenga quel fine che gli egrave stato impostodallEnte supremo Negrave luomo puograve evitare lidea di unsupremo imperante dappoichegrave la contingenza del pro-

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Creatore ne comprenda lintento e ne deduca un praticodettame

Or conoscendo luomo perchegrave ragionevole lordinefisico il principio e le conseguenze degli atti proprii laposizione che secondo la natura esso occupa rispettoagli altri enti non puograve a meno di comprendere eziandiola necessitagrave di riconoscere col fatto ciograve che la ragione glidimostra In tal guisa sullordine fisico si misura lordinemorale e sulla notizia dellintento del Creatore si appog-gia quella del principio di obbligazione Cosigrave lesistenzadella legge morale la sua efficacia la sua universalitagraveintimamente si connette collesistenza di Dio siccomeautore della natura

Di qui si comprendono quali sieno le proprietagrave dellalegge naturale

Essa egrave universale in ogni tempo in ogni luogo e pertutti egrave la stessa perchegrave una sola egrave per tutti la Ragionesuprema dellordine universale Egrave immutabile perchegrave lavolontagrave suprema conservando immutabili le essenze del-le cose vuole immutabili i rapporti e le relazioni di or-dine che ne emergono Egrave oggettiva ed indipendentedallumano arbitrio perchegrave per una parte la ragioneumana non produce quellordine naturale in cui luomosi trova collocato per laltra la libertagrave non puograve esserenorma a se stessa che anzi la indeterminazione del vo-lere esige appunto la legge affinchegrave luomo secondo lapropria natura ottenga quel fine che gli egrave stato impostodallEnte supremo Negrave luomo puograve evitare lidea di unsupremo imperante dappoichegrave la contingenza del pro-

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prio essere gli dimostra la dipendenza propria dallasso-luto Per questo verso errava il Kant allorquando procla-mava la ragione umana autonoma ponendo la legge inuna forma soggettiva ossia in un modo qualsivoglia dipensare cui luomo si renda coerente nellagire Cosigraveegli confondeva la legge colla massima e la moralitagravecolla coerenza del carattere individuale

CAPITOLO IIIDel supremo principio morale

Molti sono i precetti della legge morale secondo lavarietagrave dei rapporti delluomo e le circostanze di fattodalle quali emerge la necessitagrave di unazione determinataOra siccome nelle veritagrave pertinenti allordine speculativovha un nesso logico in virtugrave del quale tutte possono es-sere ricondotte ad un principio superiore cosigrave pure leveritagrave pratiche espresse in proposizioni o giudizi sonocomprese sotto lestensione di una proposizione univer-salissima la quale ordinariamente viene cosigrave espressafa il bene

Cotal proposizione piglia il nome di imperativo cate-gorico se si presenta sotto forma imperativa di primoetico se sotto la forma enunciativa laquosi dee fare il beneraquoPerograve questa distinzione non si fa da tutti i Moralisti iquali col nome di supremo principio morale intendonoquando il principio o la ragione della moralitagrave quando

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prio essere gli dimostra la dipendenza propria dallasso-luto Per questo verso errava il Kant allorquando procla-mava la ragione umana autonoma ponendo la legge inuna forma soggettiva ossia in un modo qualsivoglia dipensare cui luomo si renda coerente nellagire Cosigraveegli confondeva la legge colla massima e la moralitagravecolla coerenza del carattere individuale

CAPITOLO IIIDel supremo principio morale

Molti sono i precetti della legge morale secondo lavarietagrave dei rapporti delluomo e le circostanze di fattodalle quali emerge la necessitagrave di unazione determinataOra siccome nelle veritagrave pertinenti allordine speculativovha un nesso logico in virtugrave del quale tutte possono es-sere ricondotte ad un principio superiore cosigrave pure leveritagrave pratiche espresse in proposizioni o giudizi sonocomprese sotto lestensione di una proposizione univer-salissima la quale ordinariamente viene cosigrave espressafa il bene

Cotal proposizione piglia il nome di imperativo cate-gorico se si presenta sotto forma imperativa di primoetico se sotto la forma enunciativa laquosi dee fare il beneraquoPerograve questa distinzione non si fa da tutti i Moralisti iquali col nome di supremo principio morale intendonoquando il principio o la ragione della moralitagrave quando

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quel giudizio primitivo ed universale sul quale si forma-no i giudizi morali particolari

La questione del supremo principio egrave vitale nella filo-sofia morale dappoichegrave si tratta di determinare qual siail criterio della moralitagrave Tutti convengono nellafferma-re che per le operazioni umane ha da esservi una normama ove si tratti di determinarla e di esprimerla in unprincipio il dissidio tra i filosofi si manifesta siffatta-mente che da molti si distrugge persino ogni moralitagrave

Tale egrave il vizio comune di tutti quei sistemi che diconsisoggettivi perchegrave desumono lobbligazione morale dalsoggetto umano

Il Soggettivismo in morale piglia diverse forme se-condo che ripone il principio originario della moralitagrave edella obbligazione ora nel sentire ora nellintendere oranel volere delluomo

Abbiamo pertanto tre classi di sistemi soggettivi cor-rispondenti agli elementi essenziali dellente umano ilsentire lintendere il volere

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quel giudizio primitivo ed universale sul quale si forma-no i giudizi morali particolari

La questione del supremo principio egrave vitale nella filo-sofia morale dappoichegrave si tratta di determinare qual siail criterio della moralitagrave Tutti convengono nellafferma-re che per le operazioni umane ha da esservi una normama ove si tratti di determinarla e di esprimerla in unprincipio il dissidio tra i filosofi si manifesta siffatta-mente che da molti si distrugge persino ogni moralitagrave

Tale egrave il vizio comune di tutti quei sistemi che diconsisoggettivi perchegrave desumono lobbligazione morale dalsoggetto umano

Il Soggettivismo in morale piglia diverse forme se-condo che ripone il principio originario della moralitagrave edella obbligazione ora nel sentire ora nellintendere oranel volere delluomo

Abbiamo pertanto tre classi di sistemi soggettivi cor-rispondenti agli elementi essenziali dellente umano ilsentire lintendere il volere

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Classe 1a ndash I Sensisti i Frenologi10 e in generale iMaterialisti non riconoscono altro criterio di moralitagraveche una cotal facoltagrave sensitiva residente in certe fibredel cervello e la chiamano senso morale Questo sicco-me afferma il Robinet varia secondo lorganismo cui egraveinerente ha relazione col senso della vista e delludito edimostra alluomo ciograve che gli sia e quando convenientenella stessa guisa che il gusto dirige istintivamente lani-male nella scelta del cibo Questo sistema che possiamochiamare Sensismo morale riesce al fatalismo toglieogni moralitagrave ponendo fra il bene una distinzione soltan-to relativa e racchiude lassurdo di una facoltagrave organicache giudica e pensa

10 I Frenologi suppongono che le facoltagrave umane e il loro svi-luppo sieno fisicamente determinate dalle condizioni del sistemanervoso e da certe protuberanze e conformazioni del cervello esiccome queste si rendono in qualche guisa sensibili nel craniocosigrave il Gall fece lapplicazione della Frenologia alla CraniologiaDal semplice esame di un cranio si vorrebbero conoscere le capa-citagrave intellettuali e le condizioni morali di un individuo Altricome il Lombroso annette molta importanza anche al peso delcervello Siffatto genere di studi egrave coltivato particolarmentecollintento di promuovere il Materialismo cioegrave di abbattere laspiritualitagrave dellanima Se non che le conclusioni del Materialismofuorviano dal soggetto delle proprie ricerche negrave sono consentitedalla limitazione del metodo I fatti sui quali esso calcola benlungi dal provare lidentitagrave dellanima e del corpo dello spirito edella materia provano semplicemente lunione sostanziale di en-trambi nel composto umano

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Classe 1a ndash I Sensisti i Frenologi10 e in generale iMaterialisti non riconoscono altro criterio di moralitagraveche una cotal facoltagrave sensitiva residente in certe fibredel cervello e la chiamano senso morale Questo sicco-me afferma il Robinet varia secondo lorganismo cui egraveinerente ha relazione col senso della vista e delludito edimostra alluomo ciograve che gli sia e quando convenientenella stessa guisa che il gusto dirige istintivamente lani-male nella scelta del cibo Questo sistema che possiamochiamare Sensismo morale riesce al fatalismo toglieogni moralitagrave ponendo fra il bene una distinzione soltan-to relativa e racchiude lassurdo di una facoltagrave organicache giudica e pensa

10 I Frenologi suppongono che le facoltagrave umane e il loro svi-luppo sieno fisicamente determinate dalle condizioni del sistemanervoso e da certe protuberanze e conformazioni del cervello esiccome queste si rendono in qualche guisa sensibili nel craniocosigrave il Gall fece lapplicazione della Frenologia alla CraniologiaDal semplice esame di un cranio si vorrebbero conoscere le capa-citagrave intellettuali e le condizioni morali di un individuo Altricome il Lombroso annette molta importanza anche al peso delcervello Siffatto genere di studi egrave coltivato particolarmentecollintento di promuovere il Materialismo cioegrave di abbattere laspiritualitagrave dellanima Se non che le conclusioni del Materialismofuorviano dal soggetto delle proprie ricerche negrave sono consentitedalla limitazione del metodo I fatti sui quali esso calcola benlungi dal provare lidentitagrave dellanima e del corpo dello spirito edella materia provano semplicemente lunione sostanziale di en-trambi nel composto umano

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Il Darwin lo Spencer e tutto il Positivismo odiernoaccetta il senso morale siccome facoltagrave organica o senti-mento indotto accidentalmente rinnegandone loriginerazionale

Meno irragionevoli dei precedenti i filosofi Senti-mentalisti posero un senso morale ma spirituale cui ap-partenga un discernimento istintivo del bene e del maleLipotesi del senso anzidetto come facoltagrave distinta dallaragione e direttrice delloperazione umana fu ideatadallHutcheson e raccolta dal Reid dallo Steward e datutta la scuola Scozzese Altri poi volendo spiegare lanatura di cotal sentimento lo identificarono or collasimpatia come lo Smith or colla benevolenza universa-le come il Cumberland Tutti costoro respingono la ra-gione dalla morale e ponendo a quella vece cieche pro-pensioni distruggono il principio stesso dellobbligazio-ne imperocchegrave non essendovi sentimento per quantoonesto che non si possa attutire e perdere del tutto lamaggior parte de malvagi non avrebbero norma alcunadi moralitagrave Il sentimento morale non precede non egrave in-dipendente dalla ragione ma la concomita e le segue

Altri sistemi soggettivi mirarono a favorire lo svilup-po delle potenze sensitive considerando particolarmenteluomo ne suoi rapporti sociali e sono quelli che dellaforza del piacere e dellutile fanno la regola e la sorgen-te del giusto e dellonesto

Il principio della forza cosigrave formolato id aequiusquod validius fu professato teoricamente dallHobbes edallo Spinoza Ma la ragione segue a far distinzione fra

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Il Darwin lo Spencer e tutto il Positivismo odiernoaccetta il senso morale siccome facoltagrave organica o senti-mento indotto accidentalmente rinnegandone loriginerazionale

Meno irragionevoli dei precedenti i filosofi Senti-mentalisti posero un senso morale ma spirituale cui ap-partenga un discernimento istintivo del bene e del maleLipotesi del senso anzidetto come facoltagrave distinta dallaragione e direttrice delloperazione umana fu ideatadallHutcheson e raccolta dal Reid dallo Steward e datutta la scuola Scozzese Altri poi volendo spiegare lanatura di cotal sentimento lo identificarono or collasimpatia come lo Smith or colla benevolenza universa-le come il Cumberland Tutti costoro respingono la ra-gione dalla morale e ponendo a quella vece cieche pro-pensioni distruggono il principio stesso dellobbligazio-ne imperocchegrave non essendovi sentimento per quantoonesto che non si possa attutire e perdere del tutto lamaggior parte de malvagi non avrebbero norma alcunadi moralitagrave Il sentimento morale non precede non egrave in-dipendente dalla ragione ma la concomita e le segue

Altri sistemi soggettivi mirarono a favorire lo svilup-po delle potenze sensitive considerando particolarmenteluomo ne suoi rapporti sociali e sono quelli che dellaforza del piacere e dellutile fanno la regola e la sorgen-te del giusto e dellonesto

Il principio della forza cosigrave formolato id aequiusquod validius fu professato teoricamente dallHobbes edallo Spinoza Ma la ragione segue a far distinzione fra

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la giustizia e la forza si ribella alla forza destituita didritto negrave riconosce in lei altro imperativo che quello deldespota

Il principio del piacere id honestum quod iucundumdiegrave corpo alledonismo di Aristippo e di Epicuro Nulladi piugrave esiziale alle aspirazioni razionali delluomo nulladi piugrave egoistico

Il principio dellutilitagrave id honestum quod utile animatutto il sistema sociale del Bentham il piugrave dispiegatopatrocinatore dellUtilitarismo sebbene nellUtilitarismosi risolvano tutti i sistemi soggettivi di anzi accennatiGiacchegrave per tutti un solo egrave il criterio del Diritto lutilequantunque diverso per gli uni e per gli altri sia il crite-rio della Morale

Secondo il Bentham lutilitagrave egrave la proprietagrave ossia latti-tudine di unazione o di un oggetto ad aumentare la som-ma dei beni o a diminuire una somma di mali siadellindividuo sia dellente collettivo Sono utili perciogravequelle azioni che giusta un calcolo si comprendono attea produrre la piugrave grande somma possibile di felicitagraveDallesito poi viene desunta la distinzione morale fra leazioni dicendosi buone quelle che di fatto giovano se-condo le circostanze malvagie quelle che nuocono

Egli egrave manifesto come in siffatto sistema la morale di-venti un calcolo quando il risultato finale egrave ben calcola-to havvi moralitagrave quando invece il calcolo egrave fallito vegraveimmoralitagrave Come mai si potrebbe dimandare lutilitagravepuograve indurre obbligazione Nella collisione degli interes-si quale dee e con qual ragione prevalere Perchegrave deb-

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la giustizia e la forza si ribella alla forza destituita didritto negrave riconosce in lei altro imperativo che quello deldespota

Il principio del piacere id honestum quod iucundumdiegrave corpo alledonismo di Aristippo e di Epicuro Nulladi piugrave esiziale alle aspirazioni razionali delluomo nulladi piugrave egoistico

Il principio dellutilitagrave id honestum quod utile animatutto il sistema sociale del Bentham il piugrave dispiegatopatrocinatore dellUtilitarismo sebbene nellUtilitarismosi risolvano tutti i sistemi soggettivi di anzi accennatiGiacchegrave per tutti un solo egrave il criterio del Diritto lutilequantunque diverso per gli uni e per gli altri sia il crite-rio della Morale

Secondo il Bentham lutilitagrave egrave la proprietagrave ossia latti-tudine di unazione o di un oggetto ad aumentare la som-ma dei beni o a diminuire una somma di mali siadellindividuo sia dellente collettivo Sono utili perciogravequelle azioni che giusta un calcolo si comprendono attea produrre la piugrave grande somma possibile di felicitagraveDallesito poi viene desunta la distinzione morale fra leazioni dicendosi buone quelle che di fatto giovano se-condo le circostanze malvagie quelle che nuocono

Egli egrave manifesto come in siffatto sistema la morale di-venti un calcolo quando il risultato finale egrave ben calcola-to havvi moralitagrave quando invece il calcolo egrave fallito vegraveimmoralitagrave Come mai si potrebbe dimandare lutilitagravepuograve indurre obbligazione Nella collisione degli interes-si quale dee e con qual ragione prevalere Perchegrave deb-

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bo astenermi da talune azioni che per altro non sonopunto contrarie al mio benessere personale Se lutile siidentifica collonesto in tal caso il piugrave abbietto egoista egraveil piugrave virtuoso ed onestuomo del mondo mentre la vitti-ma del dovere sarebbe da compiangersi siccome luomopiugrave irragionevole e piugrave immorale

Neppure lutilitarismo sociale schiva le ree conse-guenze dellindividuale imperocchegrave se lutile pubblicosi cerca solo in una particolare nazione si consacra ilprincipio della forza a terminare le collisioni di tutti gliinteressi se poi per interesse generale sintende quellodellintera umanitagrave si impone allindividuo un sacrifiziocontinuo per la specie senza unevidente ragione oggetti-va

Classe 2a ndash A questa sono riducibili tutti i sistemi cheposero a criterio della moralitagrave vuoi la scienza comeSocrate vuoi lopinione o la probabilitagrave come lAccade-mia di Arcesilao vuoi la ragione trascendentale comegli Idealisti della Germania I principii morali relativi asiffatti sistemi sarebbero i seguenti opera consapevol-mente segui il tuo proprio parere attua collrsquoassolutaindipendenza della ragione lidea impersonale Impera-tivi cotesti che non possono fondare niuna obbligazioneper lindividuo e molto meno costituire un vincolo so-ciale

Classe 3a ndash In cotesta possono raccogliersi quei siste-mi che elevarono a primo etico la volontagrave vuoi privatavuoi pubblica

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bo astenermi da talune azioni che per altro non sonopunto contrarie al mio benessere personale Se lutile siidentifica collonesto in tal caso il piugrave abbietto egoista egraveil piugrave virtuoso ed onestuomo del mondo mentre la vitti-ma del dovere sarebbe da compiangersi siccome luomopiugrave irragionevole e piugrave immorale

Neppure lutilitarismo sociale schiva le ree conse-guenze dellindividuale imperocchegrave se lutile pubblicosi cerca solo in una particolare nazione si consacra ilprincipio della forza a terminare le collisioni di tutti gliinteressi se poi per interesse generale sintende quellodellintera umanitagrave si impone allindividuo un sacrifiziocontinuo per la specie senza unevidente ragione oggetti-va

Classe 2a ndash A questa sono riducibili tutti i sistemi cheposero a criterio della moralitagrave vuoi la scienza comeSocrate vuoi lopinione o la probabilitagrave come lAccade-mia di Arcesilao vuoi la ragione trascendentale comegli Idealisti della Germania I principii morali relativi asiffatti sistemi sarebbero i seguenti opera consapevol-mente segui il tuo proprio parere attua collrsquoassolutaindipendenza della ragione lidea impersonale Impera-tivi cotesti che non possono fondare niuna obbligazioneper lindividuo e molto meno costituire un vincolo so-ciale

Classe 3a ndash In cotesta possono raccogliersi quei siste-mi che elevarono a primo etico la volontagrave vuoi privatavuoi pubblica

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Nella volontagrave individuale il Cousin considerava piut-tosto la proprietagrave della libertagrave allorchegrave proponeva que-sto principio laquosei libero resta liberoraquo Il Kant invececonsiderando la forza imperativa del volere stabiliscequesto imperativo categorico opera in guisa che la leg-ge da cui fai reggere la tua volontagrave possa valere comenorma generale di tutti gli uomini Concepisce poi lavolontagrave come unattivitagrave indipendente affatto da ogni al-tra cosa che non sia se stessa di maniera che debba dirsimorale quellazione che si compie a priori nella qualecioegrave venga espressa lautonomia del volere ogni altraazione che si faccia per un motivo empirico o che versiintorno ad un oggetto diverso da se stessa egrave dal Kantcondannata come immorale

Ma il filosofo tedesco rendeva perciograve la Morale im-possibile imperocchegrave i motivi i fini e le circostanze en-trano sempre nelle determinazioni della volontagrave questanon egrave siffattamente autonoma che non operi congiunta-mente con altre potenze e non abbisogni di oggetto in-torno a cui versi la volizione Immaginando intorno allavolontagrave un vuoto assoluto non egrave possibile pur un attosolo di lei lesperienza e il concetto della umana volontagravelo dimostrano

Neppure la volontagrave pubblica puograve costituire il criteriosupremo della moralitagrave Essa puograve esprimersi o nella co-stituzione civile o nel codice dello Stato o nelle con-suetudini nazionali o nei plebisciti delle maggioranzema la coscienza non vi attribuisce forza morale se nonallorquando la pubblica volontagrave egrave ragionevole e giusta

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Nella volontagrave individuale il Cousin considerava piut-tosto la proprietagrave della libertagrave allorchegrave proponeva que-sto principio laquosei libero resta liberoraquo Il Kant invececonsiderando la forza imperativa del volere stabiliscequesto imperativo categorico opera in guisa che la leg-ge da cui fai reggere la tua volontagrave possa valere comenorma generale di tutti gli uomini Concepisce poi lavolontagrave come unattivitagrave indipendente affatto da ogni al-tra cosa che non sia se stessa di maniera che debba dirsimorale quellazione che si compie a priori nella qualecioegrave venga espressa lautonomia del volere ogni altraazione che si faccia per un motivo empirico o che versiintorno ad un oggetto diverso da se stessa egrave dal Kantcondannata come immorale

Ma il filosofo tedesco rendeva perciograve la Morale im-possibile imperocchegrave i motivi i fini e le circostanze en-trano sempre nelle determinazioni della volontagrave questanon egrave siffattamente autonoma che non operi congiunta-mente con altre potenze e non abbisogni di oggetto in-torno a cui versi la volizione Immaginando intorno allavolontagrave un vuoto assoluto non egrave possibile pur un attosolo di lei lesperienza e il concetto della umana volontagravelo dimostrano

Neppure la volontagrave pubblica puograve costituire il criteriosupremo della moralitagrave Essa puograve esprimersi o nella co-stituzione civile o nel codice dello Stato o nelle con-suetudini nazionali o nei plebisciti delle maggioranzema la coscienza non vi attribuisce forza morale se nonallorquando la pubblica volontagrave egrave ragionevole e giusta

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Al di sopra della legge positiva sta la legge naturale aldi sopra della utilitagrave comune la giustizia

Se la pubblica legislazione si informa al solo arbitriodel sovrano abbiamo il despotismo e la negazione dellapersonalitagrave del cittadino se alla sola volontagrave delle mag-gioranze qualunque questa sia si sostituisce alla ragio-ne il numero e la forza giacchegrave la maggioranza per segravesola egrave il numero la quantitagrave la forza

Quando poi il potere legislativo prendesse per normail principio proclamato dalle XII Tavole Salus populisuprema lex esto non meno funesto sarebbe lerroreDappoichegrave ove questo principio si interpreti nel sensoche la salute della patria sia lunica anzi suprema regoladelle leggi e delle azioni umane non vi sarebbe delitto ilquale non si possa e debba talvolta consigliare per lesi-genza del pubblico bene mentre pure la coscienza co-mune afferma con Cicerone Sunt quaedam adeo foedaadeo flagitiosa ut ea ne conservandae quidem patriaecausa sapiens facturus sit11

Coloro che non ammettono altra legge che la positivaed il codice debbono necessariamente ridurre ogni one-stagrave alla civile ed esteriore e rendere lecite per conse-guenza quelle azioni che si nascondono nei penetralidella coscienza o che in qualsivoglia maniera sfuggonoalla giustizia del potere costituito E giacchegrave lastuziapuograve felicemente congegnarsi colla onestagrave civile questa

11 CICERO De Officiis I 45

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Al di sopra della legge positiva sta la legge naturale aldi sopra della utilitagrave comune la giustizia

Se la pubblica legislazione si informa al solo arbitriodel sovrano abbiamo il despotismo e la negazione dellapersonalitagrave del cittadino se alla sola volontagrave delle mag-gioranze qualunque questa sia si sostituisce alla ragio-ne il numero e la forza giacchegrave la maggioranza per segravesola egrave il numero la quantitagrave la forza

Quando poi il potere legislativo prendesse per normail principio proclamato dalle XII Tavole Salus populisuprema lex esto non meno funesto sarebbe lerroreDappoichegrave ove questo principio si interpreti nel sensoche la salute della patria sia lunica anzi suprema regoladelle leggi e delle azioni umane non vi sarebbe delitto ilquale non si possa e debba talvolta consigliare per lesi-genza del pubblico bene mentre pure la coscienza co-mune afferma con Cicerone Sunt quaedam adeo foedaadeo flagitiosa ut ea ne conservandae quidem patriaecausa sapiens facturus sit11

Coloro che non ammettono altra legge che la positivaed il codice debbono necessariamente ridurre ogni one-stagrave alla civile ed esteriore e rendere lecite per conse-guenza quelle azioni che si nascondono nei penetralidella coscienza o che in qualsivoglia maniera sfuggonoalla giustizia del potere costituito E giacchegrave lastuziapuograve felicemente congegnarsi colla onestagrave civile questa

11 CICERO De Officiis I 45

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colleludere la vigilanza del potere si risolve ad un siste-ma comodo per ingannare e soppiantare gli onesti

La coscienza e il senso comune riconoscono la esi-stenza di una legge naturale distinta dalla positiva i cuidettami sono anteriori alle disposizioni legislative lone-stagrave e limperativo di queste non egrave che la conseguenza diprincipii superiori

Dato un breve cenno dei sistemi soggettivi ci restadire alcuna cosa de sistemi oggettivi

Chiamansi oggettivi quei sistemi di Morale che desu-mono lobbligazione da un che distinto dal soggetto estabiliscono per principio morale lordine universale del-la natura formolando la massima conforma la tua libe-ra volontagrave allordine universale degli esseri oppure se-gui lordine oggettivo della natura

A questa categoria appartengono i principii moraliproposti dal Gerdil dal Gioberti dal Boncompagni dalJouffroy dal Martini dal Vico dal Rosmini

Certamente lonestagrave consiste nelleseguire il pensierodi Dio manifestato nellordine delluniverso nelleffet-tuare e mantenere lordine voluto da Dio nel riconosce-re praticamente la propria superioritagrave rispetto agli entiirragionevoli luguaglianza rispetto ai proprii simili ladipendenza rispetto allente supremo Tutto ciograve egrave verosi richiede per la moralitagrave ma i sistemi oggettivi qualpiugrave qual meno inciampano nella difficoltagrave di conciliareinsieme lordine logico collordine ontologico assegnan-do un principio che li esprima entrambi Se a norma deigiudizi pratici si propone soltanto un giudizio universa-

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colleludere la vigilanza del potere si risolve ad un siste-ma comodo per ingannare e soppiantare gli onesti

La coscienza e il senso comune riconoscono la esi-stenza di una legge naturale distinta dalla positiva i cuidettami sono anteriori alle disposizioni legislative lone-stagrave e limperativo di queste non egrave che la conseguenza diprincipii superiori

Dato un breve cenno dei sistemi soggettivi ci restadire alcuna cosa de sistemi oggettivi

Chiamansi oggettivi quei sistemi di Morale che desu-mono lobbligazione da un che distinto dal soggetto estabiliscono per principio morale lordine universale del-la natura formolando la massima conforma la tua libe-ra volontagrave allordine universale degli esseri oppure se-gui lordine oggettivo della natura

A questa categoria appartengono i principii moraliproposti dal Gerdil dal Gioberti dal Boncompagni dalJouffroy dal Martini dal Vico dal Rosmini

Certamente lonestagrave consiste nelleseguire il pensierodi Dio manifestato nellordine delluniverso nelleffet-tuare e mantenere lordine voluto da Dio nel riconosce-re praticamente la propria superioritagrave rispetto agli entiirragionevoli luguaglianza rispetto ai proprii simili ladipendenza rispetto allente supremo Tutto ciograve egrave verosi richiede per la moralitagrave ma i sistemi oggettivi qualpiugrave qual meno inciampano nella difficoltagrave di conciliareinsieme lordine logico collordine ontologico assegnan-do un principio che li esprima entrambi Se a norma deigiudizi pratici si propone soltanto un giudizio universa-

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lissimo non si esprime sufficientemente il principio su-premo dellobbligazione che egrave la ragione e la volontagrave di-vina se questa ancora si vuol compresa nel principioallora nasce il difetto della semplicitagrave e della immediataevidenza richiesta per un principio logico perocchegrave Dionon egrave immediatamente conosciuto

Distinguiamo adunque lordine ontologico dallordinelogico

Nellordine ontologico la ragione ultima di ogni one-stagrave ed obbligazione non puograve essere che lente supremoche vuole ogni ente nellordine in cui fu posto da lui edoperante secondo la propria natura Cosigrave Dio egrave il primoimperativo il primo etico egrave la ragione divina non cegravelegge ove non ci sia autoritagrave personale

Nellordine invece della scienza morale si ricerca qualsia il principio logico delle conclusioni pratiche ossia lamaggiore costante ed universalissima del raziocinioper mezzo della quale la ragione forma il giudizio prati-co Ora ogni giudizio morale si fonda sullevidentissimoe comunissimo principio laquofa il beneraquo il quale egrave perconseguenza il primo nellordine della nostra scienzaLEtica diffatti non egrave altro che la scienza del bene deveperciograve avere un principio che ne esprima loggetto pro-prio la determinazione poi di quel bene che egrave loggettoproprio dellEtica viene di per segrave allorquando si sia di-stinta lEtica dalle altre scienze e dalle altre facoltagraveumane la volontagrave cui essa mira a dirigere e perfeziona-re

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lissimo non si esprime sufficientemente il principio su-premo dellobbligazione che egrave la ragione e la volontagrave di-vina se questa ancora si vuol compresa nel principioallora nasce il difetto della semplicitagrave e della immediataevidenza richiesta per un principio logico perocchegrave Dionon egrave immediatamente conosciuto

Distinguiamo adunque lordine ontologico dallordinelogico

Nellordine ontologico la ragione ultima di ogni one-stagrave ed obbligazione non puograve essere che lente supremoche vuole ogni ente nellordine in cui fu posto da lui edoperante secondo la propria natura Cosigrave Dio egrave il primoimperativo il primo etico egrave la ragione divina non cegravelegge ove non ci sia autoritagrave personale

Nellordine invece della scienza morale si ricerca qualsia il principio logico delle conclusioni pratiche ossia lamaggiore costante ed universalissima del raziocinioper mezzo della quale la ragione forma il giudizio prati-co Ora ogni giudizio morale si fonda sullevidentissimoe comunissimo principio laquofa il beneraquo il quale egrave perconseguenza il primo nellordine della nostra scienzaLEtica diffatti non egrave altro che la scienza del bene deveperciograve avere un principio che ne esprima loggetto pro-prio la determinazione poi di quel bene che egrave loggettoproprio dellEtica viene di per segrave allorquando si sia di-stinta lEtica dalle altre scienze e dalle altre facoltagraveumane la volontagrave cui essa mira a dirigere e perfeziona-re

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CAPITOLO IVDel raziocinio morale

Il supremo principio morale laquosi deve fare il beneraquonon egrave che la premessa universalissima di una serie digiudizi ossia di un raziocinio la cui conclusione pigliail nome ora di coscienza ora di imputazione secondo-chegrave la premessa fu posta in modo imperativo o in modoindicativo

Nel raziocinio della coscienza supposta la libertagrave siha di mira la sola moralitagrave in quello dellimputazionesupposta talvolta o trasmessa la moralitagrave si ha riguardospecialmente alla libertagrave

Nella serie dei giudizi che elementano il sillogismoaccennato quella proposizione che egrave la premessa mag-giore immediata del giudizio della coscienza egrave dai Mo-ralisti attribuita alla sinderesi Questa non egrave altro che laragione in quanto afferma i precetti generali della leggemorale e giudica in astratto delle cose se o no sieno leci-te Appartengono pertanto alla sinderesi tutti i pronun-ziati della legge morale emergenti dal primo principiodee farsi il bene applicato ad una specie di azione p esonora i genitori fa agli altri quello che ragionevolmentevorresti fosse fatto a te ecc

Dal giudizio astratto della sinderesi che manifesta inmodo generico la bontagrave o la reitagrave di unopera si passa adun giudizio concreto che nasce dallapplicazione del pre-detto giudizio astratto ad unazione o fatto singolare e

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CAPITOLO IVDel raziocinio morale

Il supremo principio morale laquosi deve fare il beneraquonon egrave che la premessa universalissima di una serie digiudizi ossia di un raziocinio la cui conclusione pigliail nome ora di coscienza ora di imputazione secondo-chegrave la premessa fu posta in modo imperativo o in modoindicativo

Nel raziocinio della coscienza supposta la libertagrave siha di mira la sola moralitagrave in quello dellimputazionesupposta talvolta o trasmessa la moralitagrave si ha riguardospecialmente alla libertagrave

Nella serie dei giudizi che elementano il sillogismoaccennato quella proposizione che egrave la premessa mag-giore immediata del giudizio della coscienza egrave dai Mo-ralisti attribuita alla sinderesi Questa non egrave altro che laragione in quanto afferma i precetti generali della leggemorale e giudica in astratto delle cose se o no sieno leci-te Appartengono pertanto alla sinderesi tutti i pronun-ziati della legge morale emergenti dal primo principiodee farsi il bene applicato ad una specie di azione p esonora i genitori fa agli altri quello che ragionevolmentevorresti fosse fatto a te ecc

Dal giudizio astratto della sinderesi che manifesta inmodo generico la bontagrave o la reitagrave di unopera si passa adun giudizio concreto che nasce dallapplicazione del pre-detto giudizio astratto ad unazione o fatto singolare e

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che determina alluomo nella tal circostanza di tempo edi luogo un suo dovere individuale La egrave questa la mino-re di quel sillogismo che conclude praticamente lobbli-gazione individuale di fare o non fare Ad esempio Egravedovere del soldato il combattere per la patria ma iosono soldato e questa guerra egrave per la patria dunque iodebbo combattere adesso

Latto con cui si determina il dovere individuale (iodebbo) ossia il giudicare che fa la ragione della morali-tagrave e dellobbligazione di una azione singolare dicesi co-scienza morale Essa adunque non egrave altro che la ragionepratica in quanto determina concretamente in questa oquellaltra circostanza il da farsi

La coscienza si distingue dalla sinderesi e dalla pru-denza essendochegrave non detta alluomo in astratto i suoidoveri morali come fa la sinderesi negrave consiste nel sapergiudicare concretamente se una data azione che lo ri-sguarda cada nella categoria di questi doveri ciograve che egraveproprio della prudenza ma si manifesta mediante ungiudizio conclusionale che nasce come effetto delluno edellaltro dei precedenti giudizi quasi concludens scien-tia

La coscienza quale fu da noi considerata intimalesecuzione dellazione e piglia il nome di antecedenteSe il giudizio intorno alla moralitagrave dellazione si facessedopo lazione stessa la coscienza direbbesi conseguen-te

La sola coscienza antecedente egrave norma direttiva e pra-tica delle azioni umane singolari

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che determina alluomo nella tal circostanza di tempo edi luogo un suo dovere individuale La egrave questa la mino-re di quel sillogismo che conclude praticamente lobbli-gazione individuale di fare o non fare Ad esempio Egravedovere del soldato il combattere per la patria ma iosono soldato e questa guerra egrave per la patria dunque iodebbo combattere adesso

Latto con cui si determina il dovere individuale (iodebbo) ossia il giudicare che fa la ragione della morali-tagrave e dellobbligazione di una azione singolare dicesi co-scienza morale Essa adunque non egrave altro che la ragionepratica in quanto determina concretamente in questa oquellaltra circostanza il da farsi

La coscienza si distingue dalla sinderesi e dalla pru-denza essendochegrave non detta alluomo in astratto i suoidoveri morali come fa la sinderesi negrave consiste nel sapergiudicare concretamente se una data azione che lo ri-sguarda cada nella categoria di questi doveri ciograve che egraveproprio della prudenza ma si manifesta mediante ungiudizio conclusionale che nasce come effetto delluno edellaltro dei precedenti giudizi quasi concludens scien-tia

La coscienza quale fu da noi considerata intimalesecuzione dellazione e piglia il nome di antecedenteSe il giudizio intorno alla moralitagrave dellazione si facessedopo lazione stessa la coscienza direbbesi conseguen-te

La sola coscienza antecedente egrave norma direttiva e pra-tica delle azioni umane singolari

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Se le premesse del raziocinio morale sieno vere lacoscienza saragrave retta sigrave circa il diritto che viene espressodalla maggiore sigrave circa il fatto espresso dalla minore Egraveerronea invece la coscienza nel diritto se lerrore cadenella premessa generale nel fatto se nella singolareCosigrave lo spadaccino che sfida a duello dicendo laquolonoremi obbliga a battermi per lavarmi da questa ingiuriaraquoesprime un giudizio di coscienza erronea conseguenzadi queste due premesse laquolonore obbliga a lavar lingiu-ria col sangueraquo laquoquesta egrave uningiuriaraquo La prima certa-mente egrave falsa perchegrave non si puograve affermare con evidenzaoggettiva ed egrave errore nel jus la seconda molte volte egravefalsa anchessa ed allora cegrave lerrore nel fatto

Se poi dubbia e probabile saragrave almeno una delle pre-messe dubbia e probabile nasceragrave la coscienza impe-rocchegrave la coscienza egrave giudizio conseguente negrave puograve avermaggior forza della piugrave debole fra le due premesse

Luomo deve seguire la propria coscienza dappoichegraveei dee dirigersi secondo la legge morale negrave altrimenti lamoralitagrave delle azioni singolari gli si manifesta che per lapropria coscienza Ancorchegrave la coscienza sia erronea hada essere seguita purchegrave non sia volontario lerrore Mala coscienza dubbia non egrave coscienza propriamente dettanegrave puograve essere norma dellazione poichegrave luomo dee se-guire ciograve che certamente sa essere lecito o che almenoha probabilitagrave di esserlo quando non si puograve ottenerecertezza

Affine alla coscienza conseguente egrave limputazionemorale

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Se le premesse del raziocinio morale sieno vere lacoscienza saragrave retta sigrave circa il diritto che viene espressodalla maggiore sigrave circa il fatto espresso dalla minore Egraveerronea invece la coscienza nel diritto se lerrore cadenella premessa generale nel fatto se nella singolareCosigrave lo spadaccino che sfida a duello dicendo laquolonoremi obbliga a battermi per lavarmi da questa ingiuriaraquoesprime un giudizio di coscienza erronea conseguenzadi queste due premesse laquolonore obbliga a lavar lingiu-ria col sangueraquo laquoquesta egrave uningiuriaraquo La prima certa-mente egrave falsa perchegrave non si puograve affermare con evidenzaoggettiva ed egrave errore nel jus la seconda molte volte egravefalsa anchessa ed allora cegrave lerrore nel fatto

Se poi dubbia e probabile saragrave almeno una delle pre-messe dubbia e probabile nasceragrave la coscienza impe-rocchegrave la coscienza egrave giudizio conseguente negrave puograve avermaggior forza della piugrave debole fra le due premesse

Luomo deve seguire la propria coscienza dappoichegraveei dee dirigersi secondo la legge morale negrave altrimenti lamoralitagrave delle azioni singolari gli si manifesta che per lapropria coscienza Ancorchegrave la coscienza sia erronea hada essere seguita purchegrave non sia volontario lerrore Mala coscienza dubbia non egrave coscienza propriamente dettanegrave puograve essere norma dellazione poichegrave luomo dee se-guire ciograve che certamente sa essere lecito o che almenoha probabilitagrave di esserlo quando non si puograve ottenerecertezza

Affine alla coscienza conseguente egrave limputazionemorale

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Per imputazione morale si intende lattribuzione chesi fa dellatto libero al soggetto che vi si determinograve essapiglia forma di un giudizio conseguente allazione mora-le nostra o altrui

Questo giudizio che costituisce lessenza dellimputa-zione puograve prescindere dalla moralitagrave o includerla Sipuograve giudicare per es che Tizio egrave stato il libero autoredi unazione oppure giudicare del valore moraledellazione compiuta da Tizio e attribuire a Tizio la qua-lifica morale dellazione stessa Nel primo caso si affer-ma la responsabilitagrave dellagente nel secondo la imputa-bilitagrave dellazione e le conseguenze morali della medesi-ma12 Lun giudizio egrave connesso collaltro per esempioTizio egrave responsabile perchegrave libero egrave colpevole e devesubire le conseguenze dellazione sua perchegrave questa fuposta liberamente e consapevolmente contro la legge

Limputazione veste essa pure come la coscienza laforma di un sillogismo di cui la proposizione maggiorecontiene la libertagrave o la legge la minore contiene lazio-ne la conclusione finalmente contiene il giudizio dellaresponsabilitagrave o della moralitagrave

Il giudizio della moralitagrave dellagente si specifica instima o disprezzo le parole con cui tal giudizio si espri-

12 Sono imputabili eziandio le azioni altrui quando il loro me-rito o la colpa ricade su colui che senza esserne direttamentelautore pure vi ha efficacemente cooperato

I modi della cooperazione sono ricordati nei versiIussio consilium consensus palpo recursus

Participans mutus non obstans non manifestans

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Per imputazione morale si intende lattribuzione chesi fa dellatto libero al soggetto che vi si determinograve essapiglia forma di un giudizio conseguente allazione mora-le nostra o altrui

Questo giudizio che costituisce lessenza dellimputa-zione puograve prescindere dalla moralitagrave o includerla Sipuograve giudicare per es che Tizio egrave stato il libero autoredi unazione oppure giudicare del valore moraledellazione compiuta da Tizio e attribuire a Tizio la qua-lifica morale dellazione stessa Nel primo caso si affer-ma la responsabilitagrave dellagente nel secondo la imputa-bilitagrave dellazione e le conseguenze morali della medesi-ma12 Lun giudizio egrave connesso collaltro per esempioTizio egrave responsabile perchegrave libero egrave colpevole e devesubire le conseguenze dellazione sua perchegrave questa fuposta liberamente e consapevolmente contro la legge

Limputazione veste essa pure come la coscienza laforma di un sillogismo di cui la proposizione maggiorecontiene la libertagrave o la legge la minore contiene lazio-ne la conclusione finalmente contiene il giudizio dellaresponsabilitagrave o della moralitagrave

Il giudizio della moralitagrave dellagente si specifica instima o disprezzo le parole con cui tal giudizio si espri-

12 Sono imputabili eziandio le azioni altrui quando il loro me-rito o la colpa ricade su colui che senza esserne direttamentelautore pure vi ha efficacemente cooperato

I modi della cooperazione sono ricordati nei versiIussio consilium consensus palpo recursus

Participans mutus non obstans non manifestans

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me sono lode o biasimo gli atti esterni onore o disono-re che se il giudizio si moltiplichi ed acquisti pubblici-tagrave dicesi gloria o infamia

Il giudizio dellimputazione per le azioni proprie egrave ac-compagnato da un sentimento intimo di pace di benes-sere di speranza effetto del bene morale oppure da unturbamento interiore dal rimorso dal timore effetto deldisordine della volontagrave

Ciograve prova che la legge morale egrave dotata di sanzione eche la forza imperativa della legge ha tratto successivo

Chiamasi sanzione laquoil bene o il male eudemonologi-co ossia il premio e la pena annessa allosservanza oalla violazione della leggeraquo

Chiamasi premio la retribuzione dovuta al meritopena la retribuzione dovuta al demerito il merito per-ciograve racchiude lesigenza del premio come il demeritoquella della pena

I concetti del merito e del demerito sono relativiesprimono cioegrave lazione in quanto ha la relazione moralerispetto alla ricompensa o alla punizione Il giudizio in-torno alla loro entitagrave si fa in ragione composta della leg-ge e del soggetto libero operante

Da ciograve si raccoglie come luomo non solo dinanzialla propria coscienza ma eziandio dinanzi a Dio ed allasocietagrave sia responsabile delle proprie azioni e come que-ste acquistino un valore rispetto alleudemonia presenteo avvenire Responsabile dinanzi a Dio egli dovragrave pro-vare gli effetti della sanzione divina dappoichegrave Dio nonpuograve essere indifferente alla osservanza e alla violazione

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me sono lode o biasimo gli atti esterni onore o disono-re che se il giudizio si moltiplichi ed acquisti pubblici-tagrave dicesi gloria o infamia

Il giudizio dellimputazione per le azioni proprie egrave ac-compagnato da un sentimento intimo di pace di benes-sere di speranza effetto del bene morale oppure da unturbamento interiore dal rimorso dal timore effetto deldisordine della volontagrave

Ciograve prova che la legge morale egrave dotata di sanzione eche la forza imperativa della legge ha tratto successivo

Chiamasi sanzione laquoil bene o il male eudemonologi-co ossia il premio e la pena annessa allosservanza oalla violazione della leggeraquo

Chiamasi premio la retribuzione dovuta al meritopena la retribuzione dovuta al demerito il merito per-ciograve racchiude lesigenza del premio come il demeritoquella della pena

I concetti del merito e del demerito sono relativiesprimono cioegrave lazione in quanto ha la relazione moralerispetto alla ricompensa o alla punizione Il giudizio in-torno alla loro entitagrave si fa in ragione composta della leg-ge e del soggetto libero operante

Da ciograve si raccoglie come luomo non solo dinanzialla propria coscienza ma eziandio dinanzi a Dio ed allasocietagrave sia responsabile delle proprie azioni e come que-ste acquistino un valore rispetto alleudemonia presenteo avvenire Responsabile dinanzi a Dio egli dovragrave pro-vare gli effetti della sanzione divina dappoichegrave Dio nonpuograve essere indifferente alla osservanza e alla violazione

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della legge naturale e dobbiamo riconoscere eminente-mente in lui quella giustizia distributiva che desideria-mo nel governo delle societagrave umane Alla sapienza diDio conviene la scelta dei mezzi acconci a fare osserva-re gli eterni suoi decreti ora i premi e le pene sono ap-punto quei mezzi efficaci pei quali gli uomini si indu-cono ad operare Dappoichegrave piuttosto che le ragioni me-tafisiche entrano le eudemonologiche nelle deliberazio-ni della volontagrave Negrave basta il sapere che losservare lalegge egrave bene e trasgredirla egrave male conviene ancora chesi sappia non potersi la legge trasgredire impunementeed un vantaggio non potersi ricavare dalladempimentodi quella Cosigrave vha una sanzione divina della legge na-turale ed un merito o demerito dinanzi a Dio I Teologidai principii della sapienza santitagrave giustizia e onnipo-tenza di Dio e dal fatto che nella vita presente la sanzio-ne della legge egrave inadeguata e insufficiente dappoichegrave ilmerito vi egrave troppo spesso o ignorato o misconosciuto negravevi si puograve dare compenso adeguato alla virtugrave argomenta-no la necessitagrave di una sanzione avvenire e per conse-guenza limmortalitagrave dellanima umana

Responsabile in faccia alla societagrave luomo deve ri-spondere di tutti gli effetti dellazione sua negrave puograve ridi-ventare onesto se non riparando i danni cagionati e ri-storando lordine col pentimento e col buon esempio

Finalmente se si riguarda il soggetto dellimputazioneossia lente che forma il giudizio questa si distingue insemplice ed efficace La prima si limita al giudizio sullamoralitagrave o sul merito o demerito delloperante laltra vi

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della legge naturale e dobbiamo riconoscere eminente-mente in lui quella giustizia distributiva che desideria-mo nel governo delle societagrave umane Alla sapienza diDio conviene la scelta dei mezzi acconci a fare osserva-re gli eterni suoi decreti ora i premi e le pene sono ap-punto quei mezzi efficaci pei quali gli uomini si indu-cono ad operare Dappoichegrave piuttosto che le ragioni me-tafisiche entrano le eudemonologiche nelle deliberazio-ni della volontagrave Negrave basta il sapere che losservare lalegge egrave bene e trasgredirla egrave male conviene ancora chesi sappia non potersi la legge trasgredire impunementeed un vantaggio non potersi ricavare dalladempimentodi quella Cosigrave vha una sanzione divina della legge na-turale ed un merito o demerito dinanzi a Dio I Teologidai principii della sapienza santitagrave giustizia e onnipo-tenza di Dio e dal fatto che nella vita presente la sanzio-ne della legge egrave inadeguata e insufficiente dappoichegrave ilmerito vi egrave troppo spesso o ignorato o misconosciuto negravevi si puograve dare compenso adeguato alla virtugrave argomenta-no la necessitagrave di una sanzione avvenire e per conse-guenza limmortalitagrave dellanima umana

Responsabile in faccia alla societagrave luomo deve ri-spondere di tutti gli effetti dellazione sua negrave puograve ridi-ventare onesto se non riparando i danni cagionati e ri-storando lordine col pentimento e col buon esempio

Finalmente se si riguarda il soggetto dellimputazioneossia lente che forma il giudizio questa si distingue insemplice ed efficace La prima si limita al giudizio sullamoralitagrave o sul merito o demerito delloperante laltra vi

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aggiunge eziandio e vi applica il premio o castigo meri-tato Quella si puograve fare da tutti gli uomini purchegrave abbia-no la scienza necessaria questa egrave propria del legislatoreo del potere sovrano di tal natura egrave limputazione che sifa per sentenza del giudice Limputazione efficace sipuograve fare soltanto imperfettamente dagli uomini perchegraveessi non possono negrave tutte negrave a fondo conoscere le nostreazioni negrave tutte premiarle o punirle secondo il merito odemerito quindi egrave che al solo Dio siccome ad autoredella legge naturale ed a vindice dellordine universalespetta una imputazione efficace perfetta il che egrave quantodire che la legge naturale avragrave per volontagrave di Dio unasanzione adeguata e completa

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aggiunge eziandio e vi applica il premio o castigo meri-tato Quella si puograve fare da tutti gli uomini purchegrave abbia-no la scienza necessaria questa egrave propria del legislatoreo del potere sovrano di tal natura egrave limputazione che sifa per sentenza del giudice Limputazione efficace sipuograve fare soltanto imperfettamente dagli uomini perchegraveessi non possono negrave tutte negrave a fondo conoscere le nostreazioni negrave tutte premiarle o punirle secondo il merito odemerito quindi egrave che al solo Dio siccome ad autoredella legge naturale ed a vindice dellordine universalespetta una imputazione efficace perfetta il che egrave quantodire che la legge naturale avragrave per volontagrave di Dio unasanzione adeguata e completa

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SOCIOLOGIA

La Sociologia o scienza delluomo sociale studia lagenesi la costituzione le condizioni dellesistenza edellazione delle societagrave umane

Ciograve che egrave ciograve che fu la societagrave umana ciograve che do-vrebbe o potrebbe essere qual egrave la sua attivitagrave sonoqueste le generali questioni della cui soluzione si occu-pa la sociologia

Contenendo lestensione di questa scienza entro certiconfini andremo progressivamente svolgendo la teoricasociale con quella parsimonia che esigono i Programmidellinsegnamento pubblico

CAPITOLO IDella societagrave umana

I metafisici distinguono una unitagrave e identitagrave numericaed una unitagrave e identitagrave specifica quella dicesi degli enti

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SOCIOLOGIA

La Sociologia o scienza delluomo sociale studia lagenesi la costituzione le condizioni dellesistenza edellazione delle societagrave umane

Ciograve che egrave ciograve che fu la societagrave umana ciograve che do-vrebbe o potrebbe essere qual egrave la sua attivitagrave sonoqueste le generali questioni della cui soluzione si occu-pa la sociologia

Contenendo lestensione di questa scienza entro certiconfini andremo progressivamente svolgendo la teoricasociale con quella parsimonia che esigono i Programmidellinsegnamento pubblico

CAPITOLO IDella societagrave umana

I metafisici distinguono una unitagrave e identitagrave numericaed una unitagrave e identitagrave specifica quella dicesi degli enti

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compiuti e per segrave sussistenti ad es Socrate egrave numerica-mente uno ed identico a segrave questa dicesi di tutto ciograve cheegrave compreso sotto la medesima classe o specie Tale egravelunitagrave o identitagrave che per natura si scorge in tutti gli uo-mini Alla prima si oppone la distinzione numerica allaseconda la distinzione specifica

Or bene gli uomini sono bensigrave numericamente distin-ti siccome individui dotati ciascuno di vita propria maper natura non vha piugrave distinzione vha unitagrave e identitagravedi guisa che ogni uomo colla sua intelligenza trova segravestesso ripetuto negli altri e trovando in altri segrave stessocomprende dover volere agli altri quel bene che vuole edesidera a segrave

Di qui spunta il concetto di societagrave Quella unitagravequella relazione intima che si concepisce esistere fra gliesseri aventi caratteri comuni e che allorquando si con-sidera negli enti irragionevoli direbbesi genere specieclasse categoria ecc negli uomini fra i quali i vicen-devoli rapporti di natura sono conosciuti e ritenuti comenorma della convivenza ununitagrave siffatta dicesi societagraveSi puograve senza dubbio pensare la totalitagrave degli uomini sot-to un concetto metafisico o logico di unitagrave e cotal con-cetto assai bene si distingue da quello di societagrave comela localitagrave degli uomini e la loro coesistenza non si ha daconfondere colla loro morale unione ma trattandosi diattivitagrave intelligenti la unione morale fra loro quellele-mento cioegrave richiesto per lidea di consociazione e di co-mune cospirazione non puograve mai mancare Imperocchegravequantunque molti e varii sieno i fini particolari che libe-

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compiuti e per segrave sussistenti ad es Socrate egrave numerica-mente uno ed identico a segrave questa dicesi di tutto ciograve cheegrave compreso sotto la medesima classe o specie Tale egravelunitagrave o identitagrave che per natura si scorge in tutti gli uo-mini Alla prima si oppone la distinzione numerica allaseconda la distinzione specifica

Or bene gli uomini sono bensigrave numericamente distin-ti siccome individui dotati ciascuno di vita propria maper natura non vha piugrave distinzione vha unitagrave e identitagravedi guisa che ogni uomo colla sua intelligenza trova segravestesso ripetuto negli altri e trovando in altri segrave stessocomprende dover volere agli altri quel bene che vuole edesidera a segrave

Di qui spunta il concetto di societagrave Quella unitagravequella relazione intima che si concepisce esistere fra gliesseri aventi caratteri comuni e che allorquando si con-sidera negli enti irragionevoli direbbesi genere specieclasse categoria ecc negli uomini fra i quali i vicen-devoli rapporti di natura sono conosciuti e ritenuti comenorma della convivenza ununitagrave siffatta dicesi societagraveSi puograve senza dubbio pensare la totalitagrave degli uomini sot-to un concetto metafisico o logico di unitagrave e cotal con-cetto assai bene si distingue da quello di societagrave comela localitagrave degli uomini e la loro coesistenza non si ha daconfondere colla loro morale unione ma trattandosi diattivitagrave intelligenti la unione morale fra loro quellele-mento cioegrave richiesto per lidea di consociazione e di co-mune cospirazione non puograve mai mancare Imperocchegravequantunque molti e varii sieno i fini particolari che libe-

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ramente gli uomini possono proporsi il fine della natu-ra moltiplicata dirograve cosigrave nei singoli individui egrave un solouna sola perciograve egrave la direzione delle intelligenze e dellevolontagrave rispetto al fine generale dogni attivitagrave umanaed un solo essendo lintento non puograve mancare laccordoil volere comune

Breve la societagrave in genere puograve definirsi laquounione mo-rale di uominiraquo o piugrave esattamente laquocospirazione di entimorali al conseguimento comune di un bene da tutti co-nosciuto e volutoraquo

Cosigrave intesa la societagrave egrave una condizione una necessitagravenaturale dellesistenza stessa delluomo Quando pure gliuomini giagrave non vivessero in societagrave tuttavia natural-mente la societagrave si formerebbe essendovi gli uomini or-dinati sotto pena ove altrimenti fosse di rinunziare allavita Luomo come essere fisico intellettuale e moralenon egrave possibile se non alla condizione che egli coopericon un altro uomo al fine umano della vita In altre pa-role luomo egrave naturalmente socievole

Il fondamento naturale ed originario della societagrave sivolle da alcuno riporre nella convenzione degli uominie sorse cosigrave la scuola del Contratto sociale ossia delpatto primitivo La naturale ed eguale libertagrave dei singoliindividui si disse dai partigiani del patto sociale nonpermette che alcuno possa essere costretto a cooperarecon un suo simile al conseguimento di un fine comunePerchegrave adunque la cooperazione effettiva di piugrave indivi-dui sia legittima egrave duopo che la loro libera e concordevolontagrave intervenga e si stipuli un patto di unione con

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ramente gli uomini possono proporsi il fine della natu-ra moltiplicata dirograve cosigrave nei singoli individui egrave un solouna sola perciograve egrave la direzione delle intelligenze e dellevolontagrave rispetto al fine generale dogni attivitagrave umanaed un solo essendo lintento non puograve mancare laccordoil volere comune

Breve la societagrave in genere puograve definirsi laquounione mo-rale di uominiraquo o piugrave esattamente laquocospirazione di entimorali al conseguimento comune di un bene da tutti co-nosciuto e volutoraquo

Cosigrave intesa la societagrave egrave una condizione una necessitagravenaturale dellesistenza stessa delluomo Quando pure gliuomini giagrave non vivessero in societagrave tuttavia natural-mente la societagrave si formerebbe essendovi gli uomini or-dinati sotto pena ove altrimenti fosse di rinunziare allavita Luomo come essere fisico intellettuale e moralenon egrave possibile se non alla condizione che egli coopericon un altro uomo al fine umano della vita In altre pa-role luomo egrave naturalmente socievole

Il fondamento naturale ed originario della societagrave sivolle da alcuno riporre nella convenzione degli uominie sorse cosigrave la scuola del Contratto sociale ossia delpatto primitivo La naturale ed eguale libertagrave dei singoliindividui si disse dai partigiani del patto sociale nonpermette che alcuno possa essere costretto a cooperarecon un suo simile al conseguimento di un fine comunePerchegrave adunque la cooperazione effettiva di piugrave indivi-dui sia legittima egrave duopo che la loro libera e concordevolontagrave intervenga e si stipuli un patto di unione con

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cui deliberino di associarsi insieme e un patto di costi-tuzione col quale si provveda allorganamento della so-cietagrave alla determinazione del suo vero carattere del suofine e dei mezzi acconci a conseguirlo

Questa teorica che informograve la filosofia specie del se-colo XVIII e della quale si conservano ancora le tracciein molti scrittori de nostri giorni si fonda essenzialmen-te sopra un errore essa cioegrave confonde la societagrave in gene-re originaria fra gli uomini colle forme speciali chelassociazione potegrave rivestire nei tempi e nei luoghi diver-si Essa suppone che la libertagrave moralmente preceda il di-ritto che senza lesione della libertagrave non si possa volereda tutti un fine comune quasi che il fine comune consi-sta solo nel bene altrui e non anzi nel proprio quasi cheil bene generale ragione ultima di tutta lattivitagrave umanae della societagrave universale di tutti gli uomini talmente ap-partenga agli uni che volendolo non lo si voglia ezian-dio per gli altri

Lesistenza e la conservazione della societagrave umananon dipende punto da un fatto contingente ed arbitrario13

delluomo poichegrave questi egrave essenzialmente socievoleEd in veritagrave lassoluto bisogno che luomo ha di vive-

re in societagrave egrave provato dal fatto che egli non puograve senzaaiuto e soccorso umano negrave conservare la propria vita negrave

13 Diciamo arbitrario o libero a scansare lequivoco in cui ca-drebbe chi affermasse che la societagrave non egrave un fatto volontario Lasocietagrave egrave volontaria non giagrave nel senso che sia libero alluomolesserne parte o no ma nel senso che essa egrave conforme alle natura-li tendenze della volontagrave

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cui deliberino di associarsi insieme e un patto di costi-tuzione col quale si provveda allorganamento della so-cietagrave alla determinazione del suo vero carattere del suofine e dei mezzi acconci a conseguirlo

Questa teorica che informograve la filosofia specie del se-colo XVIII e della quale si conservano ancora le tracciein molti scrittori de nostri giorni si fonda essenzialmen-te sopra un errore essa cioegrave confonde la societagrave in gene-re originaria fra gli uomini colle forme speciali chelassociazione potegrave rivestire nei tempi e nei luoghi diver-si Essa suppone che la libertagrave moralmente preceda il di-ritto che senza lesione della libertagrave non si possa volereda tutti un fine comune quasi che il fine comune consi-sta solo nel bene altrui e non anzi nel proprio quasi cheil bene generale ragione ultima di tutta lattivitagrave umanae della societagrave universale di tutti gli uomini talmente ap-partenga agli uni che volendolo non lo si voglia ezian-dio per gli altri

Lesistenza e la conservazione della societagrave umananon dipende punto da un fatto contingente ed arbitrario13

delluomo poichegrave questi egrave essenzialmente socievoleEd in veritagrave lassoluto bisogno che luomo ha di vive-

re in societagrave egrave provato dal fatto che egli non puograve senzaaiuto e soccorso umano negrave conservare la propria vita negrave

13 Diciamo arbitrario o libero a scansare lequivoco in cui ca-drebbe chi affermasse che la societagrave non egrave un fatto volontario Lasocietagrave egrave volontaria non giagrave nel senso che sia libero alluomolesserne parte o no ma nel senso che essa egrave conforme alle natura-li tendenze della volontagrave

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portare a perfezione le proprie facoltagrave e potenze e rag-giungere cosigrave quella felicitagrave cui del continuo aspira

Se lo riguardate nel fisico egli ha avuto principio dalconsenso di due enti intelligenti uniti appunto da questointento di dargli lesistenza e formanti la piugrave naturale lapiugrave elementare delle societagrave Nato appena continua a vi-vere in famiglia e viene assistito ed alimentato crescen-do fra i lari paterni Debole e sprovveduto egli non du-rerebbe a campare tre giorni se dalla natura non fosseraccomandato alla societagrave

Senza la societagrave luomo non potrebbe punto soddisfa-re a suoi bisogni intellettuali e morali Che sarebbe dilui senza leducazione Ora che cosa egrave altro leducazio-ne che unazione sociale un rappresentarsi cioegrave della co-scienza di uno alla coscienza dellaltro per informarlaalla virtugrave ed un cooperare di questa alla benigna in-fluenza di quella Quale sarebbe lo svolgimento dellaragione umana quale sarebbe la scienza senza quellatrasmissione del sapere che si fa per via dellinsegna-mento in seno della societagrave Il sapere egrave opera di innu-merevoli generazioni ciascuna delle quali ha lavoratosui trovati precedenti Perciograve la scienza frutto di sforziconcordi opera della societagrave non si riceve per ordinarioche nella societagrave stessa questa trasmette allindividuo ilretaggio scientifico de secoli passati comunicando allespeculazioni umane quella continuitagrave per la quale si ren-de possibile il progresso e facile il perfezionamento in-tellettuale Chi vuole adunque che luomo non sia socia-bile per natura o lo vuole nato alla ignoranza ed alla

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portare a perfezione le proprie facoltagrave e potenze e rag-giungere cosigrave quella felicitagrave cui del continuo aspira

Se lo riguardate nel fisico egli ha avuto principio dalconsenso di due enti intelligenti uniti appunto da questointento di dargli lesistenza e formanti la piugrave naturale lapiugrave elementare delle societagrave Nato appena continua a vi-vere in famiglia e viene assistito ed alimentato crescen-do fra i lari paterni Debole e sprovveduto egli non du-rerebbe a campare tre giorni se dalla natura non fosseraccomandato alla societagrave

Senza la societagrave luomo non potrebbe punto soddisfa-re a suoi bisogni intellettuali e morali Che sarebbe dilui senza leducazione Ora che cosa egrave altro leducazio-ne che unazione sociale un rappresentarsi cioegrave della co-scienza di uno alla coscienza dellaltro per informarlaalla virtugrave ed un cooperare di questa alla benigna in-fluenza di quella Quale sarebbe lo svolgimento dellaragione umana quale sarebbe la scienza senza quellatrasmissione del sapere che si fa per via dellinsegna-mento in seno della societagrave Il sapere egrave opera di innu-merevoli generazioni ciascuna delle quali ha lavoratosui trovati precedenti Perciograve la scienza frutto di sforziconcordi opera della societagrave non si riceve per ordinarioche nella societagrave stessa questa trasmette allindividuo ilretaggio scientifico de secoli passati comunicando allespeculazioni umane quella continuitagrave per la quale si ren-de possibile il progresso e facile il perfezionamento in-tellettuale Chi vuole adunque che luomo non sia socia-bile per natura o lo vuole nato alla ignoranza ed alla

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malvagitagrave o lo mette nellimpossibilitagrave di soddisfare asuoi bisogni morali di nutrire la mente col vero e il sen-timento col bene

Anche il linguaggio mostra necessaria alluomo la so-cietagrave fuori di questa la favella sarebbe affatto inutile edallora a che avrebbe egli avuto dalla natura la facoltagrave diparlare a che fine sentirebbe il bisogno di manifestare iproprii pensieri e sentimenti se non potesse comunicarliad altri enti capaci di intenderlo negrave potesse congiunger-si con loro in un solo intento

Il bisogno costante che luomo prova dellaiuto altruiper la sua conservazione e per il suo perfezionamentolorrore che sente per lisolamento la pena che gli cagio-na il silenzio al quale sia condannato nonchegrave il fatto ac-certato dalla storia dalle tradizioni e dalle credenze ditutti i tempi della contemporanea esistenza delluomo edella societagrave la civiltagrave cui certamente luomo egrave ordinatoavuto riguardo alla perfettibilitagrave delle sue potenze pro-vano che esso egrave naturalmente un essere sociale ossianato per lo stato di societagrave

Di diritto adunque la societagrave deriva dalla natura eluomo non fa che sottostare ad una legge di natura al-lorquando seguendo la spontaneitagrave de suoi sentimentiriconosce le relazioni sociali che esso ha con tutti indi-stintamente i suoi simili

Non egrave dunque la socialitagrave un mercato di servigi scam-bievoli come la considerano gli utilitari ovvero unaspecie di transazione con cui si sacrifica il minimo peravere gli altrui sussidii collintento di sempre far preva-

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malvagitagrave o lo mette nellimpossibilitagrave di soddisfare asuoi bisogni morali di nutrire la mente col vero e il sen-timento col bene

Anche il linguaggio mostra necessaria alluomo la so-cietagrave fuori di questa la favella sarebbe affatto inutile edallora a che avrebbe egli avuto dalla natura la facoltagrave diparlare a che fine sentirebbe il bisogno di manifestare iproprii pensieri e sentimenti se non potesse comunicarliad altri enti capaci di intenderlo negrave potesse congiunger-si con loro in un solo intento

Il bisogno costante che luomo prova dellaiuto altruiper la sua conservazione e per il suo perfezionamentolorrore che sente per lisolamento la pena che gli cagio-na il silenzio al quale sia condannato nonchegrave il fatto ac-certato dalla storia dalle tradizioni e dalle credenze ditutti i tempi della contemporanea esistenza delluomo edella societagrave la civiltagrave cui certamente luomo egrave ordinatoavuto riguardo alla perfettibilitagrave delle sue potenze pro-vano che esso egrave naturalmente un essere sociale ossianato per lo stato di societagrave

Di diritto adunque la societagrave deriva dalla natura eluomo non fa che sottostare ad una legge di natura al-lorquando seguendo la spontaneitagrave de suoi sentimentiriconosce le relazioni sociali che esso ha con tutti indi-stintamente i suoi simili

Non egrave dunque la socialitagrave un mercato di servigi scam-bievoli come la considerano gli utilitari ovvero unaspecie di transazione con cui si sacrifica il minimo peravere gli altrui sussidii collintento di sempre far preva-

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lere il proprio interesse Nulla di piugrave opposto al concettodi societagrave che il porre legoismo dellinteresse a fattoredella stessa Neppure egrave il prodotto di un patto primitivodi cui non si ha traccia presso le tradizioni dei popoliun tal patto ad ogni modo sarebbe sempre un che acci-dentale e libero e potrebbe sempre quando piaccia re-scindersi mentre la societagrave egrave relazione necessaria egrave unfatto costante ed indipendente dallarbitrio delluomo ilquale non egrave libero di appartenere o no al genere umanoOra fra tutti gli individui appartenenti al genere umanoesiste precisamente quella relazione intima che egrave dovutaalla unitagrave di natura ed in forza della quale nasce dappri-ma il sentimento e poi la coscienza di dover fare il benedegli altri come il proprio di cospirare cioegrave ad un benecomune

Cotesta societagrave originaria universale degli uomini egrave ilfondamento razionale de patti con cui gli individui van-no successivamente creando fra di loro speciali societagravele quali sono dirograve cosigrave altrettante figlie ed emanazionidella societagrave primitiva

CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave

Gli elementi analitici della societagrave si derivano dalladefinizione che ne demmo nel capitolo precedente Essisono quattro

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lere il proprio interesse Nulla di piugrave opposto al concettodi societagrave che il porre legoismo dellinteresse a fattoredella stessa Neppure egrave il prodotto di un patto primitivodi cui non si ha traccia presso le tradizioni dei popoliun tal patto ad ogni modo sarebbe sempre un che acci-dentale e libero e potrebbe sempre quando piaccia re-scindersi mentre la societagrave egrave relazione necessaria egrave unfatto costante ed indipendente dallarbitrio delluomo ilquale non egrave libero di appartenere o no al genere umanoOra fra tutti gli individui appartenenti al genere umanoesiste precisamente quella relazione intima che egrave dovutaalla unitagrave di natura ed in forza della quale nasce dappri-ma il sentimento e poi la coscienza di dover fare il benedegli altri come il proprio di cospirare cioegrave ad un benecomune

Cotesta societagrave originaria universale degli uomini egrave ilfondamento razionale de patti con cui gli individui van-no successivamente creando fra di loro speciali societagravele quali sono dirograve cosigrave altrettante figlie ed emanazionidella societagrave primitiva

CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave

Gli elementi analitici della societagrave si derivano dalladefinizione che ne demmo nel capitolo precedente Essisono quattro

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Per la societagrave si richiede1deg Una moltitudine di uomini il cui numero puograve esse-

re illimitato o limitato secondo la natura ed il fine dellasocietagrave

2deg La loro morale congiunzione3deg Il fine cui tendono4deg I mezzi atti a conseguirloPerciograve non si dagrave societagrave possibile senza enti intelli-

genti che ne costituiscano la materia senza un accordoun vincolo morale che congiunga le loro volontagrave senzaun fine cui cospirare e la possibilitagrave di ottenerlo conmezzi acconci questi tre ultimi elementi ne costituisco-no la forma

Lelemento principale di ogni societagrave egrave il fine dap-poichegrave i mezzi non hanno valore alcuno indipendente-mente dal fine essi non derivano il loro essere chedallattitudine che hanno al fine la cooperazione poi nonegrave possibile ove si prescinda dal fine la moltitudine nonrappresenta che la materia ordinabile ossia lattivitagrave chesi consocia dirigendosi ad un sol fine

La natura la specie di una societagrave qualsivoglia non sidesume altrimenti che dal suo fine

Infatti determinare lessenza di una cosa egrave assegnareuna nota un carattere intrinseco ed immutabile che lesia esclusivamente proprio Ora la pluralitagrave degli indivi-dui e la loro unione morale egrave comune a tutte le societagrave imezzi non hanno determinazione se si prescinda dalfine questo solo adunque egrave la nota intrinseca ed immu-tabile delle singole societagrave Per conseguenza il fine di-

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Per la societagrave si richiede1deg Una moltitudine di uomini il cui numero puograve esse-

re illimitato o limitato secondo la natura ed il fine dellasocietagrave

2deg La loro morale congiunzione3deg Il fine cui tendono4deg I mezzi atti a conseguirloPerciograve non si dagrave societagrave possibile senza enti intelli-

genti che ne costituiscano la materia senza un accordoun vincolo morale che congiunga le loro volontagrave senzaun fine cui cospirare e la possibilitagrave di ottenerlo conmezzi acconci questi tre ultimi elementi ne costituisco-no la forma

Lelemento principale di ogni societagrave egrave il fine dap-poichegrave i mezzi non hanno valore alcuno indipendente-mente dal fine essi non derivano il loro essere chedallattitudine che hanno al fine la cooperazione poi nonegrave possibile ove si prescinda dal fine la moltitudine nonrappresenta che la materia ordinabile ossia lattivitagrave chesi consocia dirigendosi ad un sol fine

La natura la specie di una societagrave qualsivoglia non sidesume altrimenti che dal suo fine

Infatti determinare lessenza di una cosa egrave assegnareuna nota un carattere intrinseco ed immutabile che lesia esclusivamente proprio Ora la pluralitagrave degli indivi-dui e la loro unione morale egrave comune a tutte le societagrave imezzi non hanno determinazione se si prescinda dalfine questo solo adunque egrave la nota intrinseca ed immu-tabile delle singole societagrave Per conseguenza il fine di-

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verso fa sigrave che le societagrave sieno diverse essenzialmenteladdove quelle che hanno lo stesso fine non si distinguo-no che per numero cioegrave sono ripetizioni della stessa so-cietagrave

Il fine che rappresenta il principio di unione fra isoci non puograve essere che un bene giacchegrave lattivitagrave uma-na non si spiega che in vista dun bene Siccome poi ilsolo bene onesto egrave ragione di un vincolo morale cosigrave lasocietagrave non egrave legittima non egrave capace di valore etico senon si fonda sullonestagrave

Fra i mezzi che la societagrave deve avere per raggiungereil fine principalissimo ed indispensabile egrave lautoritagravedella quale a suo tempo

CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione

Si egrave dimostrato essere la societagrave una proprietagrave essen-ziale dellumana natura Luomo egrave in societagrave ogni qual-volta egrave in relazione cogli altri uomini cotesta relazionegli egrave fisicamente e moralmente necessaria ed egrave anterioread ogni sua libera determinazione Tuttavia se da unaqualche relazione non si puograve prescindere questa piutto-sto che quellaltra relazione non viene dalla natura indi-vidualmente determinata Occorre pertanto un fattoumano che la determini

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verso fa sigrave che le societagrave sieno diverse essenzialmenteladdove quelle che hanno lo stesso fine non si distinguo-no che per numero cioegrave sono ripetizioni della stessa so-cietagrave

Il fine che rappresenta il principio di unione fra isoci non puograve essere che un bene giacchegrave lattivitagrave uma-na non si spiega che in vista dun bene Siccome poi ilsolo bene onesto egrave ragione di un vincolo morale cosigrave lasocietagrave non egrave legittima non egrave capace di valore etico senon si fonda sullonestagrave

Fra i mezzi che la societagrave deve avere per raggiungereil fine principalissimo ed indispensabile egrave lautoritagravedella quale a suo tempo

CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione

Si egrave dimostrato essere la societagrave una proprietagrave essen-ziale dellumana natura Luomo egrave in societagrave ogni qual-volta egrave in relazione cogli altri uomini cotesta relazionegli egrave fisicamente e moralmente necessaria ed egrave anterioread ogni sua libera determinazione Tuttavia se da unaqualche relazione non si puograve prescindere questa piutto-sto che quellaltra relazione non viene dalla natura indi-vidualmente determinata Occorre pertanto un fattoumano che la determini

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Dal fatto umano nasce cosigrave la societagrave in concreto os-sia una societagrave particolare

Il fatto umano si riduce ad una cognizione e ad unavolizione di un fine sia questo assolutamente obbligato-rio comechegrave imposto dalle esigenze naturali sia liberocioegrave suggerito da ragioni di utilitagrave Quando adunque siricerca lorigine di una societagrave in concreto e la sua spe-cie si viene in ultima analisi a ricercare quali sieno que-gli intenti per cui gli uomini si trovano uniti ovvero siuniscono fra di loro E giacchegrave i fini principii generatorie specifici delle societagrave singole vengono il piugrave spesso osuggeriti o imposti dalle circostanze negrave essendo questealtro che gli antecedenti de fatti umani ovvero ragioniche li spiegano cosigrave potremo stabilire come prima leggedella societagrave particolare laquoche ogni societagrave egrave il risulta-mento di fatti antecedentiraquo

Giusta queste considerazioni la divisione delle societagraveparticolari si potragrave ripetere eziandio dagli antecedentinondimeno anche in tal caso si vuol considerare lordinenecessario o accidentale chessi hanno al fine

Pertanto un fine specificativamente distinto fa unasocietagrave specificativamente distinta dalle altre se vi sonoinvece piugrave societagrave aventi lo stesso fine queste si distin-gueranno solo numericamente La cosa egrave manifesta se ilfine egrave diverso diversi hanno da essere i mezzi diversele operazioni diversa la missione che incombe ai singolimembri diverso perciograve il potere costituito nella societagravee a lei necessario Chiamansi pari o simili le societagrave chenon si distinguono per il fine impari o dissimili quelle

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Dal fatto umano nasce cosigrave la societagrave in concreto os-sia una societagrave particolare

Il fatto umano si riduce ad una cognizione e ad unavolizione di un fine sia questo assolutamente obbligato-rio comechegrave imposto dalle esigenze naturali sia liberocioegrave suggerito da ragioni di utilitagrave Quando adunque siricerca lorigine di una societagrave in concreto e la sua spe-cie si viene in ultima analisi a ricercare quali sieno que-gli intenti per cui gli uomini si trovano uniti ovvero siuniscono fra di loro E giacchegrave i fini principii generatorie specifici delle societagrave singole vengono il piugrave spesso osuggeriti o imposti dalle circostanze negrave essendo questealtro che gli antecedenti de fatti umani ovvero ragioniche li spiegano cosigrave potremo stabilire come prima leggedella societagrave particolare laquoche ogni societagrave egrave il risulta-mento di fatti antecedentiraquo

Giusta queste considerazioni la divisione delle societagraveparticolari si potragrave ripetere eziandio dagli antecedentinondimeno anche in tal caso si vuol considerare lordinenecessario o accidentale chessi hanno al fine

Pertanto un fine specificativamente distinto fa unasocietagrave specificativamente distinta dalle altre se vi sonoinvece piugrave societagrave aventi lo stesso fine queste si distin-gueranno solo numericamente La cosa egrave manifesta se ilfine egrave diverso diversi hanno da essere i mezzi diversele operazioni diversa la missione che incombe ai singolimembri diverso perciograve il potere costituito nella societagravee a lei necessario Chiamansi pari o simili le societagrave chenon si distinguono per il fine impari o dissimili quelle

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che hanno fine diverso ad es lo Stato e la famiglia sonodue societagrave impari due Stati invece qualunque sia il nu-mero dei soci sono due societagrave pari rispetto al fine cheegrave il bene pubblico nel tempo e nello spazio Perograve due opiugrave societagrave pari potranno ancora distinguersi le une dallealtre vuoi per lelemento materiale vuoi per il modo di-verso di ottenere lo scopo della consociazione sotto ilprimo aspetto la societagrave civile italica si distingue dallagermanica sotto il secondo uno stato monarchico si di-stingue da uno stato repubblicano Nondimeno appartie-ne solo alla Storia il distinguere le societagrave numerica-mente mentre la divisione logica vuole sempre ripetersidal fine o dallordinamento dei mezzi al fine

Lelemento materiale di una societagrave puograve benissimoentrare come elemento materiale eziandio di altra socie-tagrave distinta di specie giacchegrave non ripugna che lo stessoindividuo abbia piugrave fini a conseguire e concorra insiemecon altri al loro conseguimento Non egrave dunque unoffesacontro una societagrave lessere un individuo che le appartie-ne eziandio membro di unaltra quando il fine non siaopposto ma solo diverso e disparato puograve il cittadinoessere ad un tempo membro della societagrave civile e dellasocietagrave religiosa o della Chiesa perchegrave il fine di questanon egrave il fine di quella e neppure le egrave opposto nella stes-sa guisa che lo stesso cittadino egrave contemporaneamentemembro della societagrave domestica il cui fine benchegrave di-verso non esclude il fine politico

Rispetto ai fatti anteriori allassociamento degli indi-vidui se essi impongono agli individui una relazione re-

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che hanno fine diverso ad es lo Stato e la famiglia sonodue societagrave impari due Stati invece qualunque sia il nu-mero dei soci sono due societagrave pari rispetto al fine cheegrave il bene pubblico nel tempo e nello spazio Perograve due opiugrave societagrave pari potranno ancora distinguersi le une dallealtre vuoi per lelemento materiale vuoi per il modo di-verso di ottenere lo scopo della consociazione sotto ilprimo aspetto la societagrave civile italica si distingue dallagermanica sotto il secondo uno stato monarchico si di-stingue da uno stato repubblicano Nondimeno appartie-ne solo alla Storia il distinguere le societagrave numerica-mente mentre la divisione logica vuole sempre ripetersidal fine o dallordinamento dei mezzi al fine

Lelemento materiale di una societagrave puograve benissimoentrare come elemento materiale eziandio di altra socie-tagrave distinta di specie giacchegrave non ripugna che lo stessoindividuo abbia piugrave fini a conseguire e concorra insiemecon altri al loro conseguimento Non egrave dunque unoffesacontro una societagrave lessere un individuo che le appartie-ne eziandio membro di unaltra quando il fine non siaopposto ma solo diverso e disparato puograve il cittadinoessere ad un tempo membro della societagrave civile e dellasocietagrave religiosa o della Chiesa perchegrave il fine di questanon egrave il fine di quella e neppure le egrave opposto nella stes-sa guisa che lo stesso cittadino egrave contemporaneamentemembro della societagrave domestica il cui fine benchegrave di-verso non esclude il fine politico

Rispetto ai fatti anteriori allassociamento degli indi-vidui se essi impongono agli individui una relazione re-

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ciproca ossia se questi sono tali da ordinare gli enti mo-rali al fine indipendentemente dalla loro volontagrave allorala societagrave che ne nasce saragrave necessaria tale egrave la societagravepaternale giacchegrave non egrave libero al figlio di non trovarsiin relazione naturale col padre la societagrave religiosa cioegravequella che ha luogo fra gli uomini e Dio dal qualeluomo non egrave mai indipendente la societagrave politica che sirichiede per la tutela dellindividuo e della famiglia Egravelibera invece ogni societagrave in cui le circostanze esterneabbiano soltanto suggerita una determinazione della vo-lontagrave tali sono quelle che si fondano sullutile ed ognialtra la quale non sia assolutamente imposta dal doverecome la coniugale Le societagrave libere nel loro principiostrette che sieno inducono il vincolo del dovere ciascu-na secondo la sua natura giacchegrave una societagrave senza vin-coli morali non egrave concepibile Per conseguenza piugrave so-cietagrave compatibili di cui lo stesso individuo sia membrorivestono per costui la natura di altrettante obbligazionimorali

Una societagrave la quale sia ordinata non a tutto un finema ad una parte soltanto del medesimo dicesi imperfet-ta e piglia il nome di associazione collegio o consorzio

Propriamente parlando il consorzio egrave parte di una so-cietagrave maggiore ed avente un fine che egrave parte soltanto delfine che si propone la societagrave maggiore Il fine adunquedella societagrave maggiore e quello del consorzio sono sottoil medesimo genere Una societagrave operaia per es egrave unconsorzio dello Stato un ordine religioso egrave un consorziodella Chiesa

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ciproca ossia se questi sono tali da ordinare gli enti mo-rali al fine indipendentemente dalla loro volontagrave allorala societagrave che ne nasce saragrave necessaria tale egrave la societagravepaternale giacchegrave non egrave libero al figlio di non trovarsiin relazione naturale col padre la societagrave religiosa cioegravequella che ha luogo fra gli uomini e Dio dal qualeluomo non egrave mai indipendente la societagrave politica che sirichiede per la tutela dellindividuo e della famiglia Egravelibera invece ogni societagrave in cui le circostanze esterneabbiano soltanto suggerita una determinazione della vo-lontagrave tali sono quelle che si fondano sullutile ed ognialtra la quale non sia assolutamente imposta dal doverecome la coniugale Le societagrave libere nel loro principiostrette che sieno inducono il vincolo del dovere ciascu-na secondo la sua natura giacchegrave una societagrave senza vin-coli morali non egrave concepibile Per conseguenza piugrave so-cietagrave compatibili di cui lo stesso individuo sia membrorivestono per costui la natura di altrettante obbligazionimorali

Una societagrave la quale sia ordinata non a tutto un finema ad una parte soltanto del medesimo dicesi imperfet-ta e piglia il nome di associazione collegio o consorzio

Propriamente parlando il consorzio egrave parte di una so-cietagrave maggiore ed avente un fine che egrave parte soltanto delfine che si propone la societagrave maggiore Il fine adunquedella societagrave maggiore e quello del consorzio sono sottoil medesimo genere Una societagrave operaia per es egrave unconsorzio dello Stato un ordine religioso egrave un consorziodella Chiesa

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Egrave proprio del consorzio il non potere condurre gli in-dividui al fine inteso senza entrare a far parte di una so-cietagrave maggiore e perfetta di quella cioegrave al cui fine vienricondotto il fine del consorzio Laonde lesistenza giuri-dica di un consorzio egrave affatto dipendente dalla volontagravedella societagrave maggiore rispettiva La societagrave maggiorepiglia il nome di protarchia la minore che ne egrave partedicesi deutarchia

La societagrave dicesi perfetta quando ha in segrave tutto ciograveche si richiede al conseguimento del fine Essa puograve defi-nirsi laquoegrave societagrave perfetta quella che non egrave parte di unaltrae non ha un fine ordinato al fine di unaltra essendo nelsuo genere indipendente e in segrave completaraquo Quindi la so-cietagrave perfetta ha da essere indipendente nellessere enelloperare cioegrave sui juris per tutto ciograve che riguarda ilsuo proprio fine Le societagrave perfette sono tre la fami-glia lo Stato e la societagrave religiosa Ciascuna di esse egravedeterminata nella sua esistenza ed azione da un fine di-verso e deve avere un potere proprio Benchegrave distinteed in segrave complete benchegrave luna non sia ordinata allaltratuttavia si prestano un aiuto scambievole a felicitare tut-to luomo soddisfando a suoi veri bisogni Bisogni po-chi ma continui rendono necessaria la prima bisognimolti ma rari la seconda bisogni di indole affatto spiri-tuale la terza

Se si riguardino i mezzi di cui si valgono le societagraveciascuna secondo la propria specie esse si potrebberodistinguere in materiali e spirituali Secondo la quantitagravedei mezzi altre sono eguali altre disuguali

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Egrave proprio del consorzio il non potere condurre gli in-dividui al fine inteso senza entrare a far parte di una so-cietagrave maggiore e perfetta di quella cioegrave al cui fine vienricondotto il fine del consorzio Laonde lesistenza giuri-dica di un consorzio egrave affatto dipendente dalla volontagravedella societagrave maggiore rispettiva La societagrave maggiorepiglia il nome di protarchia la minore che ne egrave partedicesi deutarchia

La societagrave dicesi perfetta quando ha in segrave tutto ciograveche si richiede al conseguimento del fine Essa puograve defi-nirsi laquoegrave societagrave perfetta quella che non egrave parte di unaltrae non ha un fine ordinato al fine di unaltra essendo nelsuo genere indipendente e in segrave completaraquo Quindi la so-cietagrave perfetta ha da essere indipendente nellessere enelloperare cioegrave sui juris per tutto ciograve che riguarda ilsuo proprio fine Le societagrave perfette sono tre la fami-glia lo Stato e la societagrave religiosa Ciascuna di esse egravedeterminata nella sua esistenza ed azione da un fine di-verso e deve avere un potere proprio Benchegrave distinteed in segrave complete benchegrave luna non sia ordinata allaltratuttavia si prestano un aiuto scambievole a felicitare tut-to luomo soddisfando a suoi veri bisogni Bisogni po-chi ma continui rendono necessaria la prima bisognimolti ma rari la seconda bisogni di indole affatto spiri-tuale la terza

Se si riguardino i mezzi di cui si valgono le societagraveciascuna secondo la propria specie esse si potrebberodistinguere in materiali e spirituali Secondo la quantitagravedei mezzi altre sono eguali altre disuguali

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Dal fine inoltre nasce che alcune societagrave sieno onesteed altre ree Una societagrave rea non ha diritto di sussisterenegrave i suoi membri hanno il dovere di rimanervi ancorchegraveastretti da giuramento imperocchegrave non si dagrave diritto negravedovere senza moralitagrave Ogni societagrave rea egrave unoffesa allasocietagrave universale una guerra a tutti gli uomini fra iquali le idee di onestagrave e di giustizia sociale sono costantied inalterabili

Finalmente due societagrave possono trovarsi in stato diconcordia o in stato di conflitto questultimo ha luogoquando una societagrave non puograve conseguire il proprio finesenza recare ostacolo alla libera operazione dellaltra Intal caso prevale qui fortior est jure

CAPITOLO IVDella autoritagrave

Fra le condizioni necessarie per lesistenza della so-cietagrave ponemmo lautoritagrave che la governa e la dirige ver-so il conseguimento del suo scopo

Lautoritagrave puograve definirsi laquoil diritto di obbligare i soci inordine al conseguimento del fine socialeraquo Essa quindiappartiene alla categoria dei diritti di cui egrave una specie esi distingue dalla forza destituita di efficacia moralequando egrave scompagnata dal diritto

Che in ogni societagrave esista lautoritagrave ce lo dice il fattoUn fenomeno accompagna costantemente lo stato socia-

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Dal fine inoltre nasce che alcune societagrave sieno onesteed altre ree Una societagrave rea non ha diritto di sussisterenegrave i suoi membri hanno il dovere di rimanervi ancorchegraveastretti da giuramento imperocchegrave non si dagrave diritto negravedovere senza moralitagrave Ogni societagrave rea egrave unoffesa allasocietagrave universale una guerra a tutti gli uomini fra iquali le idee di onestagrave e di giustizia sociale sono costantied inalterabili

Finalmente due societagrave possono trovarsi in stato diconcordia o in stato di conflitto questultimo ha luogoquando una societagrave non puograve conseguire il proprio finesenza recare ostacolo alla libera operazione dellaltra Intal caso prevale qui fortior est jure

CAPITOLO IVDella autoritagrave

Fra le condizioni necessarie per lesistenza della so-cietagrave ponemmo lautoritagrave che la governa e la dirige ver-so il conseguimento del suo scopo

Lautoritagrave puograve definirsi laquoil diritto di obbligare i soci inordine al conseguimento del fine socialeraquo Essa quindiappartiene alla categoria dei diritti di cui egrave una specie esi distingue dalla forza destituita di efficacia moralequando egrave scompagnata dal diritto

Che in ogni societagrave esista lautoritagrave ce lo dice il fattoUn fenomeno accompagna costantemente lo stato socia-

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le lesistenza cioegrave di una persona o di unassemblea incui egrave il potere di obbligare

Senza un tal potere richiesto come mezzo necessarioalla vita sociale qualsivoglia consociazione egrave impossi-bile Diffatti la societagrave egrave il concorde aspirare di molte li-bere intelligenze ad un fine comune ma come possonoqueste acquistare un tal moto concorde Hanno esse egravevero nel fine comune un principio dellunitagrave sociale maquesto fine non egrave sigrave strettamente legato a tale o tal altromezzo che tutti gli intelletti concordino sempre nel rav-visare necessario luno a preferenza di ogni altro anzi laragione non meno che lesperienza ci dimostra difficilis-simo riunire in tal materia i pareri Ora la perfezione so-ciale esige per necessitagrave coordinazione di mezzi esigeaccordo di volontagrave laccordo poi egrave possibile soltanto aquesta condizione che le singole intelligenze le singolevolontagrave associate sieno obbligate ad uniformarsi ad unaragione e ad una volontagrave determinata la quale abbiaperciograve il diritto di agire e come norma generale e comeforza motrice

Lautoritagrave col suo imperativo essendo quella che con-nette i mezzi al fine dirigendo le menti e legando mo-ralmente le volontagrave nelluso de mezzi stessi si concepi-sce come forza compaginatrice o formatrice della socie-tagrave donde il significato del suo nome quasi auctrix so-cietatis

Come esigenza della societagrave essa egrave anteriore ad ognivolere umano ad ogni patto ed esiste di diritto ovunquevha una associazione Perocchegrave essa egrave in ultima analisi

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le lesistenza cioegrave di una persona o di unassemblea incui egrave il potere di obbligare

Senza un tal potere richiesto come mezzo necessarioalla vita sociale qualsivoglia consociazione egrave impossi-bile Diffatti la societagrave egrave il concorde aspirare di molte li-bere intelligenze ad un fine comune ma come possonoqueste acquistare un tal moto concorde Hanno esse egravevero nel fine comune un principio dellunitagrave sociale maquesto fine non egrave sigrave strettamente legato a tale o tal altromezzo che tutti gli intelletti concordino sempre nel rav-visare necessario luno a preferenza di ogni altro anzi laragione non meno che lesperienza ci dimostra difficilis-simo riunire in tal materia i pareri Ora la perfezione so-ciale esige per necessitagrave coordinazione di mezzi esigeaccordo di volontagrave laccordo poi egrave possibile soltanto aquesta condizione che le singole intelligenze le singolevolontagrave associate sieno obbligate ad uniformarsi ad unaragione e ad una volontagrave determinata la quale abbiaperciograve il diritto di agire e come norma generale e comeforza motrice

Lautoritagrave col suo imperativo essendo quella che con-nette i mezzi al fine dirigendo le menti e legando mo-ralmente le volontagrave nelluso de mezzi stessi si concepi-sce come forza compaginatrice o formatrice della socie-tagrave donde il significato del suo nome quasi auctrix so-cietatis

Come esigenza della societagrave essa egrave anteriore ad ognivolere umano ad ogni patto ed esiste di diritto ovunquevha una associazione Perocchegrave essa egrave in ultima analisi

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un officio sociale Per rendere piugrave chiaro il nostro pen-siero ci serviremo di un esempio che togliamo al Ger-dil

Poniamo che alcuni naufraghi approdino ad unaspiaggia deserta e che uno di essi vada travagliando isuoi compagni di sventura Evidentemente tutti hanno ildiritto di difendersi di soccorrersi scambievolmente e diresistere uniti al comune nemico Se lopera di qualche-duno egrave necessaria alla comune salvezza gli altri hannoil diritto di obbligarlo a prestarla Ecco dunque in queinaufraghi un diritto sociale quello di obbligare esseriintelligenti a concorrere per un fine comune Di qui sicomprende che il diritto sociale in altri termini lautori-tagrave egrave una condizione di ogni societagrave un mezzo costante-mente necessario per la sua esistenza

Lautoritagrave richiede un soggetto in cui risieda o in cuisi concreti altrimenti non egrave che una pura astrazione undiritto inattivo

A lato quindi del concetto astratto di autoritagrave sorgelidea del potere effettivo e concreto che impera nelle va-rie societagrave

Affinchegrave una persona vuoi individua vuoi collettivao morale sia idoneo soggetto dellautoritagrave conviene chepresenti tre condizioni gli abbisogna il sapere il voleree il potere sapere ciograve che importa al fine della societagravevolerlo seguendo le norme dellonestagrave e della giustiziapoter ottenere efficacemente il rispetto e lobbedienzaossia la cooperazione de soci Tuttavia queste condizio-ni non dagravenno ancora a tal persona il diritto di avere o

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un officio sociale Per rendere piugrave chiaro il nostro pen-siero ci serviremo di un esempio che togliamo al Ger-dil

Poniamo che alcuni naufraghi approdino ad unaspiaggia deserta e che uno di essi vada travagliando isuoi compagni di sventura Evidentemente tutti hanno ildiritto di difendersi di soccorrersi scambievolmente e diresistere uniti al comune nemico Se lopera di qualche-duno egrave necessaria alla comune salvezza gli altri hannoil diritto di obbligarlo a prestarla Ecco dunque in queinaufraghi un diritto sociale quello di obbligare esseriintelligenti a concorrere per un fine comune Di qui sicomprende che il diritto sociale in altri termini lautori-tagrave egrave una condizione di ogni societagrave un mezzo costante-mente necessario per la sua esistenza

Lautoritagrave richiede un soggetto in cui risieda o in cuisi concreti altrimenti non egrave che una pura astrazione undiritto inattivo

A lato quindi del concetto astratto di autoritagrave sorgelidea del potere effettivo e concreto che impera nelle va-rie societagrave

Affinchegrave una persona vuoi individua vuoi collettivao morale sia idoneo soggetto dellautoritagrave conviene chepresenti tre condizioni gli abbisogna il sapere il voleree il potere sapere ciograve che importa al fine della societagravevolerlo seguendo le norme dellonestagrave e della giustiziapoter ottenere efficacemente il rispetto e lobbedienzaossia la cooperazione de soci Tuttavia queste condizio-ni non dagravenno ancora a tal persona il diritto di avere o

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esercitare lautoritagrave la rendono tuttal piugrave abile ad acqui-starla in determinanti contingenze Essendo gli uominiper natura eguali e per altra parte lautoritagrave importandouna prevalenza ciascun vede la determinazione del sog-getto non potersi ripetere dalla natura a priori ma daqualche fatto contingente che puograve riguardarsi comecausa disponente o determinante il soggetto dellautoritagravesociale

Or qual saragrave cotal fatto contingenteIn ogni societagrave gli stessi soci risentono il bisogno di

determinare il soggetto di quellautoritagrave che egrave richiestadallindole dalla natura dal fine cioegrave della societagrave stes-sa Laonde riunitisi assieme parecchi amici per un viag-gio sorge spontanea la dimanda chi ci faragrave da capo e isuffragi si collocano sul piugrave capace Cosigrave lelezione egravelunico mezzo di determinare il soggetto dellautoritagravenelle societagrave libere Ma lelezione egrave essa stessa atto dinatura ragionevole negrave sarebbe tale se una ragione og-gettiva non le prestasse un fondamento Cotal ragione egravesempre o devessere sempre la maggior capacitagrave o abilitagravedel soggetto egrave insomma una superioritagrave relativa al finesociale una superioritagrave di fatto dellindividuo

La superioritagrave di diritto ossia lautoritagrave naturalmentetende sempre a collocarsi ove si ha la superioritagrave di fattopiugrave omogenea al fine proprio di una data societagrave Perconseguenza in una societagrave convulsa ossia in predaallanarchia la superioritagrave di fatto puograve determinare quel-la del diritto ed esigere dai soci una cooperazione dove-rosa puograve imporre cioegrave alle volontagrave associate il dovere di

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esercitare lautoritagrave la rendono tuttal piugrave abile ad acqui-starla in determinanti contingenze Essendo gli uominiper natura eguali e per altra parte lautoritagrave importandouna prevalenza ciascun vede la determinazione del sog-getto non potersi ripetere dalla natura a priori ma daqualche fatto contingente che puograve riguardarsi comecausa disponente o determinante il soggetto dellautoritagravesociale

Or qual saragrave cotal fatto contingenteIn ogni societagrave gli stessi soci risentono il bisogno di

determinare il soggetto di quellautoritagrave che egrave richiestadallindole dalla natura dal fine cioegrave della societagrave stes-sa Laonde riunitisi assieme parecchi amici per un viag-gio sorge spontanea la dimanda chi ci faragrave da capo e isuffragi si collocano sul piugrave capace Cosigrave lelezione egravelunico mezzo di determinare il soggetto dellautoritagravenelle societagrave libere Ma lelezione egrave essa stessa atto dinatura ragionevole negrave sarebbe tale se una ragione og-gettiva non le prestasse un fondamento Cotal ragione egravesempre o devessere sempre la maggior capacitagrave o abilitagravedel soggetto egrave insomma una superioritagrave relativa al finesociale una superioritagrave di fatto dellindividuo

La superioritagrave di diritto ossia lautoritagrave naturalmentetende sempre a collocarsi ove si ha la superioritagrave di fattopiugrave omogenea al fine proprio di una data societagrave Perconseguenza in una societagrave convulsa ossia in predaallanarchia la superioritagrave di fatto puograve determinare quel-la del diritto ed esigere dai soci una cooperazione dove-rosa puograve imporre cioegrave alle volontagrave associate il dovere di

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secondarla ogni qualvolta non si potrebbe altrimenti ot-tenere la salute pubblica E in vero in una moltitudineche aspira al bene comune tutti hanno il dovere di im-piegare ciascuno la propria attivitagrave a tale intento in gui-sa che piugrave debba colui che piugrave puograve nascendo per ciogravestesso il dovere negli altri di secondarlo di non impedir-lo e di seguirne la direzione saggia e giusta Secondoquesti principii le nazioni operano legittimamente allor-quando sotto la condotta di esperti capi escono dallaloro abbiezione e dallanarchia per costituirsi giuridica-mente

Perciograve ben diceva Aristotele laquoColoro che maggior-mente conferiscono al bene della societagrave hanno maggiordirittoraquo E il Guizot trova naturale la prevalenza e linge-renza del clero nelle societagrave che andavano man manoformandosi nel Medio Evo il clero in quei tempi era ilpiugrave capace di dirigere la cosa pubblica ed a lui sponta-neamente e liberamente si affidavano i popoli

Del resto una prevalenza secondo ragione qual egravequella che si ravvisa nel marito e nei genitori basta adaccordare a quello ed a questi una superioritagrave di dirittoo vogliam dire lautoritagrave nella societagrave coniugale e nellaparentale Negrave la moglie negrave i figli potrebbero ragione-volmente epperograve moralmente negare al marito o ai ge-nitori quella riverenza e quella cooperazione che egrave ri-chiesta e dalla prerogativa della superioritagrave di fatto edalla condizione speciale del loro ufficio

Se non che la superioritagrave di fatto da cui si vuol condi-zionata la spontanea determinazione del soggetto

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secondarla ogni qualvolta non si potrebbe altrimenti ot-tenere la salute pubblica E in vero in una moltitudineche aspira al bene comune tutti hanno il dovere di im-piegare ciascuno la propria attivitagrave a tale intento in gui-sa che piugrave debba colui che piugrave puograve nascendo per ciogravestesso il dovere negli altri di secondarlo di non impedir-lo e di seguirne la direzione saggia e giusta Secondoquesti principii le nazioni operano legittimamente allor-quando sotto la condotta di esperti capi escono dallaloro abbiezione e dallanarchia per costituirsi giuridica-mente

Perciograve ben diceva Aristotele laquoColoro che maggior-mente conferiscono al bene della societagrave hanno maggiordirittoraquo E il Guizot trova naturale la prevalenza e linge-renza del clero nelle societagrave che andavano man manoformandosi nel Medio Evo il clero in quei tempi era ilpiugrave capace di dirigere la cosa pubblica ed a lui sponta-neamente e liberamente si affidavano i popoli

Del resto una prevalenza secondo ragione qual egravequella che si ravvisa nel marito e nei genitori basta adaccordare a quello ed a questi una superioritagrave di dirittoo vogliam dire lautoritagrave nella societagrave coniugale e nellaparentale Negrave la moglie negrave i figli potrebbero ragione-volmente epperograve moralmente negare al marito o ai ge-nitori quella riverenza e quella cooperazione che egrave ri-chiesta e dalla prerogativa della superioritagrave di fatto edalla condizione speciale del loro ufficio

Se non che la superioritagrave di fatto da cui si vuol condi-zionata la spontanea determinazione del soggetto

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dellautoritagrave egrave lantecedente soltanto in quelle societagravenelle quali nessuno egrave ancora entrato nella superioritagrave didiritto A che voler determinare il soggetto del poteredove esiste precisamente il soggetto determinato del po-tere In tale condizione di cose un partito che prevalgacolla forza ed opprima viene perciograve stesso destituito diogni diritto di fronte agli oppressi presso i quali anzisorge la superioritagrave di diritto e la forza morale che legit-tima a sua volta luso della forza fisica per reagire

Storicamente il fatto per il quale vien determinato ilsoggetto dellautoritagrave sociale nelle consociazioni politi-che potegrave essere anche unusurpazione in tal caso se nonsuffraga al soggetto presunto del potere lusurpazione diquesto gli torna perograve favorevole la prescrizione la qua-le ha luogo quando non si puograve reintegrare lo spodestatonel suo diritto senza turbare gravemente lordine pubbli-co Lautoritagrave infatti al postutto egrave un officio sociale negraveha altro fine che quello stesso della societagrave quandoadunque cegrave il buon governo cegrave la tranquillitagrave cegravelordine nella societagrave non si vede ragione perchegrave il pub-blico potere debba trasferirsi ad altro soggetto Egrave veroche trattandosi di proprietagrave lusurpazione non puograve maifornire al ladro un titolo di legittimo possesso negrave la suamala fede induce prescrizione di sorta La proprietagrave puogravesempre restituirsi al padrone e giovare al padrone es-sendo per lappunto questo il fine naturale ossia la desti-nazione delle proprietagrave Se uno si lascia rubare lorolo-gio il giudice potendo glielo fa restituire e se quel tra-scurato se lo lascia rubare una seconda una terza volta

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dellautoritagrave egrave lantecedente soltanto in quelle societagravenelle quali nessuno egrave ancora entrato nella superioritagrave didiritto A che voler determinare il soggetto del poteredove esiste precisamente il soggetto determinato del po-tere In tale condizione di cose un partito che prevalgacolla forza ed opprima viene perciograve stesso destituito diogni diritto di fronte agli oppressi presso i quali anzisorge la superioritagrave di diritto e la forza morale che legit-tima a sua volta luso della forza fisica per reagire

Storicamente il fatto per il quale vien determinato ilsoggetto dellautoritagrave sociale nelle consociazioni politi-che potegrave essere anche unusurpazione in tal caso se nonsuffraga al soggetto presunto del potere lusurpazione diquesto gli torna perograve favorevole la prescrizione la qua-le ha luogo quando non si puograve reintegrare lo spodestatonel suo diritto senza turbare gravemente lordine pubbli-co Lautoritagrave infatti al postutto egrave un officio sociale negraveha altro fine che quello stesso della societagrave quandoadunque cegrave il buon governo cegrave la tranquillitagrave cegravelordine nella societagrave non si vede ragione perchegrave il pub-blico potere debba trasferirsi ad altro soggetto Egrave veroche trattandosi di proprietagrave lusurpazione non puograve maifornire al ladro un titolo di legittimo possesso negrave la suamala fede induce prescrizione di sorta La proprietagrave puogravesempre restituirsi al padrone e giovare al padrone es-sendo per lappunto questo il fine naturale ossia la desti-nazione delle proprietagrave Se uno si lascia rubare lorolo-gio il giudice potendo glielo fa restituire e se quel tra-scurato se lo lascia rubare una seconda una terza volta

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altrettante gli egrave restituito se si puograve E questo perchegravelorologio non ha diritto di sorte veruna il solo che neabbia egrave il proprietario per trascurato che sia Ma sugliuomini la egrave potestagrave e non proprietagrave e la potestagrave egrave legataa condizioni di tuttaltro genere delle quali una princi-palissima egrave questa che voglia efficacemente e possa ef-fettivamente mantenersi Se adunque anche lo spodesta-to ha il dovere di volere il bene pubblico che ottima-mente si ottiene senza di lui evidentemente ha il doveredi non usare della forza o di altri mezzi immorali per larivendicazione di un diritto che spetta piuttosto alla so-cietagrave in favore della quale unicamente si richiede

Lautoritagrave come esigenza sociale egrave indipendente dalvolere vuoi de soci vuoi del soggetto in cui risiedeperchegrave sebbene sia libero alluomo scegliere queste oquelle relazioni sociali non puograve tuttavia far sigrave che costi-tuita una societagrave non siavi chi ordini e chi sia tenuto asecondare limpulso regolatore Per conseguenza collasuccessione e colla abdicazione non si trasmette preci-samente il potere ma si compie un fatto che secondo lefondamentali leggi di una nazione o scritte o tradiziona-li determina il soggetto del potere Coteste leggi hannovigore di un patto che per la sua importanza la giusti-zia e lordine vogliono mantenuto

Concludendo lautoritagrave egrave un diritto immanente dellasocietagrave la natura della societagrave esige assolutamentelautoritagrave Errano pertanto coloro che ebbero a riporre labase razionale dellautoritagrave nella convenzione ossia nelpatto sociale considerandola come una cessione che gli

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altrettante gli egrave restituito se si puograve E questo perchegravelorologio non ha diritto di sorte veruna il solo che neabbia egrave il proprietario per trascurato che sia Ma sugliuomini la egrave potestagrave e non proprietagrave e la potestagrave egrave legataa condizioni di tuttaltro genere delle quali una princi-palissima egrave questa che voglia efficacemente e possa ef-fettivamente mantenersi Se adunque anche lo spodesta-to ha il dovere di volere il bene pubblico che ottima-mente si ottiene senza di lui evidentemente ha il doveredi non usare della forza o di altri mezzi immorali per larivendicazione di un diritto che spetta piuttosto alla so-cietagrave in favore della quale unicamente si richiede

Lautoritagrave come esigenza sociale egrave indipendente dalvolere vuoi de soci vuoi del soggetto in cui risiedeperchegrave sebbene sia libero alluomo scegliere queste oquelle relazioni sociali non puograve tuttavia far sigrave che costi-tuita una societagrave non siavi chi ordini e chi sia tenuto asecondare limpulso regolatore Per conseguenza collasuccessione e colla abdicazione non si trasmette preci-samente il potere ma si compie un fatto che secondo lefondamentali leggi di una nazione o scritte o tradiziona-li determina il soggetto del potere Coteste leggi hannovigore di un patto che per la sua importanza la giusti-zia e lordine vogliono mantenuto

Concludendo lautoritagrave egrave un diritto immanente dellasocietagrave la natura della societagrave esige assolutamentelautoritagrave Errano pertanto coloro che ebbero a riporre labase razionale dellautoritagrave nella convenzione ossia nelpatto sociale considerandola come una cessione che gli

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individui associati fanno di tutti o di parte dei loro dirittial capo dellassociazione Se il contratto fosse il fonda-mento razionale di tutte le autoritagrave come potrebbesigiustificare e spiegare la podestagrave dei genitori che presie-dono alla societagrave domestica Neppure il potere di obbli-gare dipende da convenzione tacita in questo senso chei cittadini liberamente consentono di obbedire sia per-chegrave molti obbediscono di mala voglia molti ricusandolobbedienza toglierebbero per ciograve stesso il potere di ob-bligare vale a dire lautoritagrave Inoltre non dovrebbero es-ser tenuti tutti quelli che ignorano lesistenza di quelcontratto primitivo che si presume e cui non furonopresenti Questa teoria del contratto sociale falsa il con-cetto di autoritagrave

Se si fa dipendere lautoritagrave dalluomo si conculca ladignitagrave del suddito perchegrave lo si fa dipendere da un suoeguale se la si fa dipendere solo da un fatto contingen-te lautoritagrave sarebbe soltanto un che avventizio ed acci-dentale alla societagrave non richiesta perograve dalla sua essenzanecessariamente

Quale egrave adunque lorigine dellautoritagraveLa questione fu diversamente risolta secondo i princi-

pii piugrave o meno filosofici supposti a spiegare loriginedella societagrave specie della politica colla quale origineintimamente si connette quella pure dellautoritagrave

Noi avremo campo di ritornarvi a suo tempo per oraci basteragrave distinguere due modi diversi di porre la que-stione stessa e che per non essere stati ben distinti ca-gionarono confusione nel soggetto della nostra tesi

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individui associati fanno di tutti o di parte dei loro dirittial capo dellassociazione Se il contratto fosse il fonda-mento razionale di tutte le autoritagrave come potrebbesigiustificare e spiegare la podestagrave dei genitori che presie-dono alla societagrave domestica Neppure il potere di obbli-gare dipende da convenzione tacita in questo senso chei cittadini liberamente consentono di obbedire sia per-chegrave molti obbediscono di mala voglia molti ricusandolobbedienza toglierebbero per ciograve stesso il potere di ob-bligare vale a dire lautoritagrave Inoltre non dovrebbero es-ser tenuti tutti quelli che ignorano lesistenza di quelcontratto primitivo che si presume e cui non furonopresenti Questa teoria del contratto sociale falsa il con-cetto di autoritagrave

Se si fa dipendere lautoritagrave dalluomo si conculca ladignitagrave del suddito perchegrave lo si fa dipendere da un suoeguale se la si fa dipendere solo da un fatto contingen-te lautoritagrave sarebbe soltanto un che avventizio ed acci-dentale alla societagrave non richiesta perograve dalla sua essenzanecessariamente

Quale egrave adunque lorigine dellautoritagraveLa questione fu diversamente risolta secondo i princi-

pii piugrave o meno filosofici supposti a spiegare loriginedella societagrave specie della politica colla quale origineintimamente si connette quella pure dellautoritagrave

Noi avremo campo di ritornarvi a suo tempo per oraci basteragrave distinguere due modi diversi di porre la que-stione stessa e che per non essere stati ben distinti ca-gionarono confusione nel soggetto della nostra tesi

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Dimandando quale sia lorigine dellautoritagrave si puograveegualmente intendere 1deg quale sia la ragione o piuttostoda chi venga fatto che una data persona sia capo dellasocietagrave 2deg da chi venga lautoritagrave formalmente presaossia qual sia quel principio supremo dal quale il poterepiglia la sua forza imperativa

Presa in questo ultimo significato lautoritagrave non puogravevenire che da Dio quale supremo ordinatore degli esse-ri e da cui viene che lordine sociale esiga un potere di-rettivo

Che cosa egrave infatti il potere di cui si tratta se non unasuperioritagrave Dico una superioritagrave di diritto che si vuoleappunto per circoscrivere gli effetti delle superioritagrave na-turali o di fatto E come mai trovare negli uomini ilprincipio di questa superioritagrave In alcuni con che ragio-ne In tutti egrave un assurdo

Neppure lautoritagrave puograve derivare al soggetto del poteredalla volontagrave degli uomini stessi ai quali comanda quasipossa essere costituita dalla somma di quelle porzioni didiritto e di autoritagrave che ciascuno dei sudditi ha sopra sestesso e che cede al sovrano Il diritto e la autoritagrave pro-pria degli uomini sugli altri uomini egrave zero ed uninfinitagravedi zeri messi insieme non fanno che zero

Se per la forza che dagrave al comando lautoritagrave si volesseintendere lautoritagrave della forza la quale intimorendo ideboli li persuade a seguire per il loro minor male lavolontagrave dei piugrave forti noi comprendiamo benissimocome siffatta autoritagrave possa ad uno venire dalla concor-renza di piugrave uomini nel suo stesso volere e come cresca

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Dimandando quale sia lorigine dellautoritagrave si puograveegualmente intendere 1deg quale sia la ragione o piuttostoda chi venga fatto che una data persona sia capo dellasocietagrave 2deg da chi venga lautoritagrave formalmente presaossia qual sia quel principio supremo dal quale il poterepiglia la sua forza imperativa

Presa in questo ultimo significato lautoritagrave non puogravevenire che da Dio quale supremo ordinatore degli esse-ri e da cui viene che lordine sociale esiga un potere di-rettivo

Che cosa egrave infatti il potere di cui si tratta se non unasuperioritagrave Dico una superioritagrave di diritto che si vuoleappunto per circoscrivere gli effetti delle superioritagrave na-turali o di fatto E come mai trovare negli uomini ilprincipio di questa superioritagrave In alcuni con che ragio-ne In tutti egrave un assurdo

Neppure lautoritagrave puograve derivare al soggetto del poteredalla volontagrave degli uomini stessi ai quali comanda quasipossa essere costituita dalla somma di quelle porzioni didiritto e di autoritagrave che ciascuno dei sudditi ha sopra sestesso e che cede al sovrano Il diritto e la autoritagrave pro-pria degli uomini sugli altri uomini egrave zero ed uninfinitagravedi zeri messi insieme non fanno che zero

Se per la forza che dagrave al comando lautoritagrave si volesseintendere lautoritagrave della forza la quale intimorendo ideboli li persuade a seguire per il loro minor male lavolontagrave dei piugrave forti noi comprendiamo benissimocome siffatta autoritagrave possa ad uno venire dalla concor-renza di piugrave uomini nel suo stesso volere e come cresca

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in lui a proporzione del numero de suoi aderenti Ma laforza quantunque moltiplicata non egrave mai autoritagrave Negravelefficacia chessa esercita sullaltrui volontagrave piacessepur dirla lautoritagrave della forza puograve mai equivalere aquella che vi esercita il diritto e che suol dirsi la forzadellautoritagrave Questa produce il dovere propriamente det-to quella produce il timore ed il timore varia e finiscesecondochegrave allintimidito vien meno la circospezione ecresce collaiuto altrui lastuzia o laudacia Se allauto-ritagrave morale si sostituisce il concetto della forza la com-pagine sociale ruina poichegrave la societagrave egrave anzi tutto unio-ne di uomini ragionevoli Lautoritagrave adunque presa for-malmente non puograve aversi dalluomo

Ma appunto si dice appunto perchegrave non cegrave negli uo-mini un principio di superioritagrave cegrave negli uomini il prin-cipio delluguaglianza col mezzo e per opera della qualesi crea poi una superioritagrave di diritto Ma che La supe-rioritagrave e luguaglianza sono oggetti sigrave diversi ed oppostiche mettere negli uomini il principio tanto dellunaquanto dellaltra egrave in ultima analisi un medesimo erro-re Per concepire come gli uomini avessero in loro que-sto principio duguaglianza bisognerebbe poter concepi-re che ogni uomo fosse lautore di se medesimo E nonsi potendo questo bisogna pur riconoscere che gli uomi-ni non possono essere uguali se non in quanto abbianougualmente ricevuto se non dipendentemente da chi liabbia costituiti tali e perchegrave e fin dove li abbia voluti ecostituiti tali Quindi non che questa uguaglianza sia unprincipio non puograve essa medesima avere la sua ragione

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in lui a proporzione del numero de suoi aderenti Ma laforza quantunque moltiplicata non egrave mai autoritagrave Negravelefficacia chessa esercita sullaltrui volontagrave piacessepur dirla lautoritagrave della forza puograve mai equivalere aquella che vi esercita il diritto e che suol dirsi la forzadellautoritagrave Questa produce il dovere propriamente det-to quella produce il timore ed il timore varia e finiscesecondochegrave allintimidito vien meno la circospezione ecresce collaiuto altrui lastuzia o laudacia Se allauto-ritagrave morale si sostituisce il concetto della forza la com-pagine sociale ruina poichegrave la societagrave egrave anzi tutto unio-ne di uomini ragionevoli Lautoritagrave adunque presa for-malmente non puograve aversi dalluomo

Ma appunto si dice appunto perchegrave non cegrave negli uo-mini un principio di superioritagrave cegrave negli uomini il prin-cipio delluguaglianza col mezzo e per opera della qualesi crea poi una superioritagrave di diritto Ma che La supe-rioritagrave e luguaglianza sono oggetti sigrave diversi ed oppostiche mettere negli uomini il principio tanto dellunaquanto dellaltra egrave in ultima analisi un medesimo erro-re Per concepire come gli uomini avessero in loro que-sto principio duguaglianza bisognerebbe poter concepi-re che ogni uomo fosse lautore di se medesimo E nonsi potendo questo bisogna pur riconoscere che gli uomi-ni non possono essere uguali se non in quanto abbianougualmente ricevuto se non dipendentemente da chi liabbia costituiti tali e perchegrave e fin dove li abbia voluti ecostituiti tali Quindi non che questa uguaglianza sia unprincipio non puograve essa medesima avere la sua ragione

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di essere che in un principio superiore in ciograve appuntodi cui si vorrebbe far a meno

Adunque lultimo principio dellautoritagrave non puograve esse-re che Dio siccome ultima ragione di ogni legge ed egraveper legge di natura veramente non per umana conven-zione che sorge la necessitagrave dellautoritagrave sociale

Negrave la nostra teoria ha nulla che fare con quella cosigravedetta del Diritto divino e colla quale si suole indicarelinammissibilitagrave del potere in una dinastia o in una for-ma speciale di governo quasi questa abbia ricevuto unaconsecrazione divina e quella una specie di bolla disti-tuzione inviata dal cielo Cotal dottrina si dovrebbe piut-tosto chiamare Cesarismo medioevale giacchegrave fu pro-fessata dai giuristi dei tempi di mezzo appoggiati aduna falsa interpretazione del testo laquonon est potestas nisia Deoraquo14 Essi insegnavano limpero romano esseredistituzione divina uno ed indivisibile i suoi diritti nonpotersi menomare limperatore esser legge vivente e su-periore ad ogni legge chiamarsi sempre Augusto perchegraveegrave proprio dellimperatore augmentare limpero15 Dante

14 Ad Rom XIII 1 S Giovanni Crisostomo (Hom XIII in epad Rom) commentando questo passo fa vedere come la questio-ne di principe o dinastia sia riservata

15 Cosigrave Baldo di Perugia e Giovanni di ParigiLapoteosi del sacro romano impero e la teocrazia dellimpera-

tore veniva dai legisti di quel tempo formulata nei seguenti versiche risalgono al secolo XIII

Caesar lex viva stat regibus imperativaLegeque sub viva sunt omnia jura dativa

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di essere che in un principio superiore in ciograve appuntodi cui si vorrebbe far a meno

Adunque lultimo principio dellautoritagrave non puograve esse-re che Dio siccome ultima ragione di ogni legge ed egraveper legge di natura veramente non per umana conven-zione che sorge la necessitagrave dellautoritagrave sociale

Negrave la nostra teoria ha nulla che fare con quella cosigravedetta del Diritto divino e colla quale si suole indicarelinammissibilitagrave del potere in una dinastia o in una for-ma speciale di governo quasi questa abbia ricevuto unaconsecrazione divina e quella una specie di bolla disti-tuzione inviata dal cielo Cotal dottrina si dovrebbe piut-tosto chiamare Cesarismo medioevale giacchegrave fu pro-fessata dai giuristi dei tempi di mezzo appoggiati aduna falsa interpretazione del testo laquonon est potestas nisia Deoraquo14 Essi insegnavano limpero romano esseredistituzione divina uno ed indivisibile i suoi diritti nonpotersi menomare limperatore esser legge vivente e su-periore ad ogni legge chiamarsi sempre Augusto perchegraveegrave proprio dellimperatore augmentare limpero15 Dante

14 Ad Rom XIII 1 S Giovanni Crisostomo (Hom XIII in epad Rom) commentando questo passo fa vedere come la questio-ne di principe o dinastia sia riservata

15 Cosigrave Baldo di Perugia e Giovanni di ParigiLapoteosi del sacro romano impero e la teocrazia dellimpera-

tore veniva dai legisti di quel tempo formulata nei seguenti versiche risalgono al secolo XIII

Caesar lex viva stat regibus imperativaLegeque sub viva sunt omnia jura dativa

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nella sua Monarchia accettograve le dottrine cesaree di queltempo ed abborracciando assieme argomenti filosofici eteologici mal digesti volle provare che lumanitagrave nondevessere governata che da un solo che la pluralitagrave depriacutencipi espone i popoli a continui conflitti che per con-seguenza a mantenere lordine e la pace egrave necessario unsuperiore unico che il solo impero romano ha il dirittoalla dominazione universale Sono curiosi gli argomentiche Dante reca a provare questultimo assunto Ei pre-tende che limpero romano avesse avuto il diritto di con-quistare il mondo perchegrave diffatti imprese a conquistar-lo ciograve che non avrebbe potuto senza manifesta ordina-zione divina Anzi crede persino di dimostrare seria-mente che se limpero romano non egrave legittimo il peccatodi Adamo non egrave stato espiato da Cristo16 Nel secoloXVII cotesta autocrazia del sovrano favorita dal pretesoDiritto divino veniva a rappresentarsi nel celebre dettodi Luigi XIV laquoLo Stato sono ioraquo

Allorquando adunque noi collochiamo in Dio il prin-cipio di autoritagrave intendiamo ripetere unicamente dalla

Lex ea castigat solvit et ipsa ligatConditor est legis neque debet lego teneriSed sibi complacuit sub lege libenter haberiQuidquid is placuit juris ad instar erit

Godfr Viterb Cron

Coerentemente a questi principii Federico faceva chiamare dalsuo cancelliere tutti gli altri re del mondo re provinciali e sestesso legge vivente ndash V Michaud Stor d Crociate

16 Dante De Monarchia c 1

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nella sua Monarchia accettograve le dottrine cesaree di queltempo ed abborracciando assieme argomenti filosofici eteologici mal digesti volle provare che lumanitagrave nondevessere governata che da un solo che la pluralitagrave depriacutencipi espone i popoli a continui conflitti che per con-seguenza a mantenere lordine e la pace egrave necessario unsuperiore unico che il solo impero romano ha il dirittoalla dominazione universale Sono curiosi gli argomentiche Dante reca a provare questultimo assunto Ei pre-tende che limpero romano avesse avuto il diritto di con-quistare il mondo perchegrave diffatti imprese a conquistar-lo ciograve che non avrebbe potuto senza manifesta ordina-zione divina Anzi crede persino di dimostrare seria-mente che se limpero romano non egrave legittimo il peccatodi Adamo non egrave stato espiato da Cristo16 Nel secoloXVII cotesta autocrazia del sovrano favorita dal pretesoDiritto divino veniva a rappresentarsi nel celebre dettodi Luigi XIV laquoLo Stato sono ioraquo

Allorquando adunque noi collochiamo in Dio il prin-cipio di autoritagrave intendiamo ripetere unicamente dalla

Lex ea castigat solvit et ipsa ligatConditor est legis neque debet lego teneriSed sibi complacuit sub lege libenter haberiQuidquid is placuit juris ad instar erit

Godfr Viterb Cron

Coerentemente a questi principii Federico faceva chiamare dalsuo cancelliere tutti gli altri re del mondo re provinciali e sestesso legge vivente ndash V Michaud Stor d Crociate

16 Dante De Monarchia c 1

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divina ordinazione il principio della obbligazione mora-le che induce nei soci limperativo della legge ossia lavolontagrave che governa secondo giustizia

Se poi la questione si riguarda nellaltro aspetto se cidimandiamo cioegrave donde avvenga che una persona si tro-vi fornita di autoritagrave allora dicemmo piugrave sopra egraveduopo un fatto determinante il soggetto Trattandosi disocietagrave civili non si nega il valore della volontagrave nazio-nale sia quanto alla scelta delle forme di governo siaquanto alla scelta del soggetto del potere richiesto dallindole di una forma determinata In questo senso egrave veroche il potere delle societagrave politiche viene dal popolo

Quindi si comprende come i sovrani possano intito-larsi Re per la grazia di Dio e per la volontagrave della na-zione

CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo stori-co Varii rapporti della societagrave domestica

La famiglia o societagrave domestica egrave lunione di piugrave per-sone sotto lo stesso capo dirigente il lavoro ed ammini-strante il guadagno di ognuno avendo per fine il mante-nimento leducazione il perfezionamento e il benessereindividuale di tutti quelli che vi appartengono

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divina ordinazione il principio della obbligazione mora-le che induce nei soci limperativo della legge ossia lavolontagrave che governa secondo giustizia

Se poi la questione si riguarda nellaltro aspetto se cidimandiamo cioegrave donde avvenga che una persona si tro-vi fornita di autoritagrave allora dicemmo piugrave sopra egraveduopo un fatto determinante il soggetto Trattandosi disocietagrave civili non si nega il valore della volontagrave nazio-nale sia quanto alla scelta delle forme di governo siaquanto alla scelta del soggetto del potere richiesto dallindole di una forma determinata In questo senso egrave veroche il potere delle societagrave politiche viene dal popolo

Quindi si comprende come i sovrani possano intito-larsi Re per la grazia di Dio e per la volontagrave della na-zione

CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo stori-co Varii rapporti della societagrave domestica

La famiglia o societagrave domestica egrave lunione di piugrave per-sone sotto lo stesso capo dirigente il lavoro ed ammini-strante il guadagno di ognuno avendo per fine il mante-nimento leducazione il perfezionamento e il benessereindividuale di tutti quelli che vi appartengono

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Le specialitagrave che distinguono la societagrave domesticadalle altre societagrave perfette di cui parleremo sono cheessa non consta propriamente parlando di altre societagraveminori ma si compone immediatamente di individuisebbene ve ne possano essere fra essi di quelli che ab-biano fra loro e col capo di famiglia relazioni specialiche altri non hanno che in essa vegrave una sola amministra-zione della proprietagrave comune e del frutto sigrave di essa chedelle fatiche di ognuno che il governo domestico devemirare al bene di tutti i membri non solo nellinteressegenerale della famiglia ma direttamente nel bisogno diciascuno individuo in particolare Quindi la direzionepiugrave che per leggi comuni vegrave fatta per precetti

La famiglia fu la prima forma del consorzio umanoRisalendo alle origini del genere umano egrave facile com-

prendere come il bisogno della propagazione della proleabbia costituita una societagrave coniugale resa duratura dal-la necessitagrave di educare la prole

La natura pose la materia di questo primo consorzioin individui distinti per sesso lamore il bene della vitacercato nella unione di entrambi un reciproco consensodi due volontagrave ne fu la forma La procreazione e ledu-cazione dei figli consolidograve in seguito questa societagrave pri-mitiva e le diede maggior sviluppo

Nella genesi pertanto della famiglia si debbono consi-derare elementi materiali ed elementi formali

Lo svolgimento incessante della vita e la conservazio-ne della specie egrave ottenuta mediante la destinazione reci-proca dei due sessi Luomo e la donna presentano carat-

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Le specialitagrave che distinguono la societagrave domesticadalle altre societagrave perfette di cui parleremo sono cheessa non consta propriamente parlando di altre societagraveminori ma si compone immediatamente di individuisebbene ve ne possano essere fra essi di quelli che ab-biano fra loro e col capo di famiglia relazioni specialiche altri non hanno che in essa vegrave una sola amministra-zione della proprietagrave comune e del frutto sigrave di essa chedelle fatiche di ognuno che il governo domestico devemirare al bene di tutti i membri non solo nellinteressegenerale della famiglia ma direttamente nel bisogno diciascuno individuo in particolare Quindi la direzionepiugrave che per leggi comuni vegrave fatta per precetti

La famiglia fu la prima forma del consorzio umanoRisalendo alle origini del genere umano egrave facile com-

prendere come il bisogno della propagazione della proleabbia costituita una societagrave coniugale resa duratura dal-la necessitagrave di educare la prole

La natura pose la materia di questo primo consorzioin individui distinti per sesso lamore il bene della vitacercato nella unione di entrambi un reciproco consensodi due volontagrave ne fu la forma La procreazione e ledu-cazione dei figli consolidograve in seguito questa societagrave pri-mitiva e le diede maggior sviluppo

Nella genesi pertanto della famiglia si debbono consi-derare elementi materiali ed elementi formali

Lo svolgimento incessante della vita e la conservazio-ne della specie egrave ottenuta mediante la destinazione reci-proca dei due sessi Luomo e la donna presentano carat-

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teri fisiologici e psicologici speciali che determinano laloro posizione rispettiva nel coniugio Vegrave in loro un piugravee un meno rispettivo dalla cui congiunzione risulta lacombinazione armonica di entrambi e il complemento diciascuno

La forza espansiva predomina nelluomo e si trova intutti i modi della sua esistenza egli ha bisogno di lavo-ro di movimento di esercizio sia nellordine fisico chenellordine intellettuale In confronto della donna il suocorpo egrave piugrave vigoroso piugrave vivace la sua intelligenza piugraveestese le sue cognizioni Gli appartiene quindi il domi-nio esteriore egli egrave per natura capo dellassociazione na-turale Ma in ragione della sua attivitagrave esteriore luomoha minore sensibilitagrave minore perseveranza nellaffettoSe non che le asprezze del suo carattere vengono rad-dolcite dalla societagrave colla donna Cosigrave la forza moraledellaffetto e della bellezza domina la forza fisica la di-sciplina opponendovi per parte della donna una resi-stenza passiva che man mano sinsinua nel cuoredelluomo e lo modifica lo migliora

La forza attrattiva predomina invece nella donna e de-termina la sua maniera di essere caratterizzando la suapersona I suoi sentimenti sono piugrave portati a concentrar-si che ad espandersi la sua volontagrave ha maggior intensi-tagrave che estensione la sua ragione suole esercitarsi in cer-chia piugrave angusta Ciograve fa sigrave chessa sia piugrave atta alleduca-zione del sentimento e alla direzione strettamente eco-nomica Essa piega dinnanzi alla forza ma non cede ecolla sua pazienza giunge a sottometterla esercitando

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teri fisiologici e psicologici speciali che determinano laloro posizione rispettiva nel coniugio Vegrave in loro un piugravee un meno rispettivo dalla cui congiunzione risulta lacombinazione armonica di entrambi e il complemento diciascuno

La forza espansiva predomina nelluomo e si trova intutti i modi della sua esistenza egli ha bisogno di lavo-ro di movimento di esercizio sia nellordine fisico chenellordine intellettuale In confronto della donna il suocorpo egrave piugrave vigoroso piugrave vivace la sua intelligenza piugraveestese le sue cognizioni Gli appartiene quindi il domi-nio esteriore egli egrave per natura capo dellassociazione na-turale Ma in ragione della sua attivitagrave esteriore luomoha minore sensibilitagrave minore perseveranza nellaffettoSe non che le asprezze del suo carattere vengono rad-dolcite dalla societagrave colla donna Cosigrave la forza moraledellaffetto e della bellezza domina la forza fisica la di-sciplina opponendovi per parte della donna una resi-stenza passiva che man mano sinsinua nel cuoredelluomo e lo modifica lo migliora

La forza attrattiva predomina invece nella donna e de-termina la sua maniera di essere caratterizzando la suapersona I suoi sentimenti sono piugrave portati a concentrar-si che ad espandersi la sua volontagrave ha maggior intensi-tagrave che estensione la sua ragione suole esercitarsi in cer-chia piugrave angusta Ciograve fa sigrave chessa sia piugrave atta alleduca-zione del sentimento e alla direzione strettamente eco-nomica Essa piega dinnanzi alla forza ma non cede ecolla sua pazienza giunge a sottometterla esercitando

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ove non sia malvagia una benigna influenza sul maritopersuadendolo cioegrave assai volte per via del sentimento aciograve chei deve fare Tuttavolta lattrazione ha i suoi ec-cessi donde quellegoismo della donna depravata che ifrancesi chiamano coquetterie Allorchegrave essa egrave malva-gia lo egrave sempre piugrave delluomo perchegrave essa attira ed as-sorbe piugrave profondamente il male Mentre allorquando egravebuona lo egrave eminentemente perchegrave senza restrizione sidedica al bene e ne egrave lo strumento piugrave efficace Basta ilricordare la madre la sorella quali furono educate dalCristianesimo e leroismo della Suora di Caritagrave e dellePiccole Suore de poveri

Tali sono i tratti piugrave salienti della psicologiadelluomo e della donna

Perograve luomo e la donna non costituiscono che la mate-ria del coniugio Ma la loro condizione reciproca prestafondamento ad un sentimento di simpatia ad un affettoche si sviluppa in seno de due organismi Essi tendonoa completarsi a vicenda a convenire insieme in un soloproposito in un solo fine Essi aspirano al bene dellavita rappresentato nellunione di entrambi cotesta aspi-razione si appella amore ed il consenso delle due vo-lontagrave in questo fine comune egrave ciograve che dicesi matrimo-nio

Il matrimonio considerato come atto riveste la naturadi un contratto considerato come stato o condizione egraveuna vera societagrave per la vita

Esso fu assai bene definito dal Diritto romano laquocon-junctio viri et mulieris individuam vitae consuetudinem

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ove non sia malvagia una benigna influenza sul maritopersuadendolo cioegrave assai volte per via del sentimento aciograve chei deve fare Tuttavolta lattrazione ha i suoi ec-cessi donde quellegoismo della donna depravata che ifrancesi chiamano coquetterie Allorchegrave essa egrave malva-gia lo egrave sempre piugrave delluomo perchegrave essa attira ed as-sorbe piugrave profondamente il male Mentre allorquando egravebuona lo egrave eminentemente perchegrave senza restrizione sidedica al bene e ne egrave lo strumento piugrave efficace Basta ilricordare la madre la sorella quali furono educate dalCristianesimo e leroismo della Suora di Caritagrave e dellePiccole Suore de poveri

Tali sono i tratti piugrave salienti della psicologiadelluomo e della donna

Perograve luomo e la donna non costituiscono che la mate-ria del coniugio Ma la loro condizione reciproca prestafondamento ad un sentimento di simpatia ad un affettoche si sviluppa in seno de due organismi Essi tendonoa completarsi a vicenda a convenire insieme in un soloproposito in un solo fine Essi aspirano al bene dellavita rappresentato nellunione di entrambi cotesta aspi-razione si appella amore ed il consenso delle due vo-lontagrave in questo fine comune egrave ciograve che dicesi matrimo-nio

Il matrimonio considerato come atto riveste la naturadi un contratto considerato come stato o condizione egraveuna vera societagrave per la vita

Esso fu assai bene definito dal Diritto romano laquocon-junctio viri et mulieris individuam vitae consuetudinem

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retinensraquo Perocchegrave egrave societagrave che si fonda sul bene dellavita e deve quindi durare quanto dura la vita Lindisso-lubilitagrave del matrimonio egrave pertanto richiesta piugrave che dal-le leggi positive dalla ragione stessa

Luomo e la donna si accordano con un patto solennea vivere la stessa vita a fare un solo intimo consorzio avoler partecipare cioegrave la stessa sorte Se questa unione egravemorale se egrave giusta perchegrave non deve essere mantenutaNon si puograve comprendere questa unitagrave morale di due per-sone se non sintende la loro unione dotata di perennitagraveLamore reciproco che nello stato di natura pura ravvi-cina le due persone egrave illimitato incondizionato negrave lospazio negrave il tempo entrano nelle determinazioni delconsenso reciproco il solo benessere di entrambi perlintera vita egrave stato loggetto prossimo ed immediato delconsenso Negrave luna negrave laltra parte vorrebbero ammettereuna sigrave intima comunione di affetti una sigrave assoluta parte-cipazione della sorte e dei beni della vita se luna elaltra parte non intendessero di doversi appartenere persempre Se il matrimonio potesse disciogliersi sarebbeingiusto latto col quale si inizia mancando luguaglian-za del contratto giacchegrave la condizione o delluno odellaltro si renderebbe peggiore Vha di piugrave nel con-cetto comune la societagrave coniugale fa sigrave che di due per-sone ne risulti una sola fa sigrave che luna sussista nellaltrae il concetto comune in tal caso risponde esattamenteallordine della natura meravigliosamente espresso inquella sentenza del Genesi Erunt duo in carne una Diqui si comprende che debba pensarsi del divorzio pro-

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retinensraquo Perocchegrave egrave societagrave che si fonda sul bene dellavita e deve quindi durare quanto dura la vita Lindisso-lubilitagrave del matrimonio egrave pertanto richiesta piugrave che dal-le leggi positive dalla ragione stessa

Luomo e la donna si accordano con un patto solennea vivere la stessa vita a fare un solo intimo consorzio avoler partecipare cioegrave la stessa sorte Se questa unione egravemorale se egrave giusta perchegrave non deve essere mantenutaNon si puograve comprendere questa unitagrave morale di due per-sone se non sintende la loro unione dotata di perennitagraveLamore reciproco che nello stato di natura pura ravvi-cina le due persone egrave illimitato incondizionato negrave lospazio negrave il tempo entrano nelle determinazioni delconsenso reciproco il solo benessere di entrambi perlintera vita egrave stato loggetto prossimo ed immediato delconsenso Negrave luna negrave laltra parte vorrebbero ammettereuna sigrave intima comunione di affetti una sigrave assoluta parte-cipazione della sorte e dei beni della vita se luna elaltra parte non intendessero di doversi appartenere persempre Se il matrimonio potesse disciogliersi sarebbeingiusto latto col quale si inizia mancando luguaglian-za del contratto giacchegrave la condizione o delluno odellaltro si renderebbe peggiore Vha di piugrave nel con-cetto comune la societagrave coniugale fa sigrave che di due per-sone ne risulti una sola fa sigrave che luna sussista nellaltrae il concetto comune in tal caso risponde esattamenteallordine della natura meravigliosamente espresso inquella sentenza del Genesi Erunt duo in carne una Diqui si comprende che debba pensarsi del divorzio pro-

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priamente detto che vuole lo scioglimento del matrimo-nio

Sebbene il matrimonio sia dalla natura ordinato allapropagazione del genere umano nella intenzione perogravedella prima coppia non entrava per anco questo fine Lagenerazione consolidograve lunione contratta rafforzandoneed imponendo nuovi motivi alla indissolubilitagrave Il figliodiventograve cosigrave un nuovo vincolo di unione la vita de co-niugi allora si rallegrograve di nuove speranze si svolsenellarmonia di novelli affetti di cure e del lavoro comu-ne

Luomo e la donna che si erano proposti a vicenda afine della vita delluno la vita dellaltro come modellodella coscienza delluno la coscienza dellaltro comeguida della volontagrave delluno la volontagrave dellaltro com-prendono che questa unitagrave di vita di coscienza e di vo-lontagrave allora piugrave che mai si rende indispensabile quandoegrave necessario informare la prole imprimere cioegrave lo stam-po del proprio spirito della propria vitalitagrave in colui chela generazione diede qual frutto della loro unione Ilconcetto del dovere si va allora sempre piugrave formandonella coscienza comune e cosigrave nasce un vero organismoetico la famiglia

La famiglia pertanto piglia nel concetto comune unaforma etica la si riguarda cioegrave come uno stato una con-dizione di essere una societagrave vincolata dal dovere Ilprimo impulso egrave stato lamore il secondo momento fuun atto di libertagrave lessere emergente egrave una unione perso-

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priamente detto che vuole lo scioglimento del matrimo-nio

Sebbene il matrimonio sia dalla natura ordinato allapropagazione del genere umano nella intenzione perogravedella prima coppia non entrava per anco questo fine Lagenerazione consolidograve lunione contratta rafforzandoneed imponendo nuovi motivi alla indissolubilitagrave Il figliodiventograve cosigrave un nuovo vincolo di unione la vita de co-niugi allora si rallegrograve di nuove speranze si svolsenellarmonia di novelli affetti di cure e del lavoro comu-ne

Luomo e la donna che si erano proposti a vicenda afine della vita delluno la vita dellaltro come modellodella coscienza delluno la coscienza dellaltro comeguida della volontagrave delluno la volontagrave dellaltro com-prendono che questa unitagrave di vita di coscienza e di vo-lontagrave allora piugrave che mai si rende indispensabile quandoegrave necessario informare la prole imprimere cioegrave lo stam-po del proprio spirito della propria vitalitagrave in colui chela generazione diede qual frutto della loro unione Ilconcetto del dovere si va allora sempre piugrave formandonella coscienza comune e cosigrave nasce un vero organismoetico la famiglia

La famiglia pertanto piglia nel concetto comune unaforma etica la si riguarda cioegrave come uno stato una con-dizione di essere una societagrave vincolata dal dovere Ilprimo impulso egrave stato lamore il secondo momento fuun atto di libertagrave lessere emergente egrave una unione perso-

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nale in cui lamore diventograve un dovere e latto della liber-tagrave piglia una forma duratura

Prima condizione adunque della moralitagrave domesticaanzi della civiltagrave stessa egrave la stabilitagrave dei coniugi negrave sta-bilitagrave ci puograve essere se il vago sentimento dellamore nonviene mediante il consenso legittimo della volontagrave sol-levato alla necessitagrave del dovere

Tale egrave il concetto della famiglia nello svolgersi dellaciviltagrave Egrave vero che la societagrave coniugale non egrave tutta la fa-miglia ne egrave perograve lorigine e il fondamento La famigliaintera costituita di genitori e di figli non ha piugrave ragionedi sussistere come organismo etico ove vacilli il fonda-mento

La famiglia si discioglie non solo quando il divorziola discerpa ma anche allorquando manca la moralitagravenellunitagrave fondamentale E questa vien meno se la socie-tagrave coniugale non egrave monogamica

La societagrave coniugale pertanto vuol essere monogami-ca luomo non deve avere piugrave mogli negrave la donna piugravemariti Il primo caso dicesi poligamia il secondo po-liandria

Se la donna avesse piugrave mariti la prole non sarebbecerta i figli non sarebbero quindi pegno di accordo pro-dotto comune de coniugi La poligamia non compro-mette la certezza della prole ma neppure essa egrave moral-mente sostenibile Imperocchegrave onde luguaglianza si os-servi nel patto maritale egrave mestieri che tutta una personasi dia a tutta unaltra tanto vuole la legge della giustiziaNella poliandria la donna non dagrave se stessa intera nella

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nale in cui lamore diventograve un dovere e latto della liber-tagrave piglia una forma duratura

Prima condizione adunque della moralitagrave domesticaanzi della civiltagrave stessa egrave la stabilitagrave dei coniugi negrave sta-bilitagrave ci puograve essere se il vago sentimento dellamore nonviene mediante il consenso legittimo della volontagrave sol-levato alla necessitagrave del dovere

Tale egrave il concetto della famiglia nello svolgersi dellaciviltagrave Egrave vero che la societagrave coniugale non egrave tutta la fa-miglia ne egrave perograve lorigine e il fondamento La famigliaintera costituita di genitori e di figli non ha piugrave ragionedi sussistere come organismo etico ove vacilli il fonda-mento

La famiglia si discioglie non solo quando il divorziola discerpa ma anche allorquando manca la moralitagravenellunitagrave fondamentale E questa vien meno se la socie-tagrave coniugale non egrave monogamica

La societagrave coniugale pertanto vuol essere monogami-ca luomo non deve avere piugrave mogli negrave la donna piugravemariti Il primo caso dicesi poligamia il secondo po-liandria

Se la donna avesse piugrave mariti la prole non sarebbecerta i figli non sarebbero quindi pegno di accordo pro-dotto comune de coniugi La poligamia non compro-mette la certezza della prole ma neppure essa egrave moral-mente sostenibile Imperocchegrave onde luguaglianza si os-servi nel patto maritale egrave mestieri che tutta una personasi dia a tutta unaltra tanto vuole la legge della giustiziaNella poliandria la donna non dagrave se stessa intera nella

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poligamia luomo non dagrave intero se stesso entrambe per-ciograve queste istituzioni contraddicono al concetto dellagiustizia della persona e della libertagrave umana

Vha di piugrave la poliandria egrave seguita al piugrave sovente dasterilitagrave e si oppone perciograve al fine naturale del coniugioLa poligamia se non si oppone a questo fine toglie perogravesempre la uguaglianza nel patto e la perfetta congiunzio-ne di due personalitagrave in lui sol tutto morale Se essamoltiplica i figli moltiplica eziandio le gelosie ed i ran-cori quindi il germe della divisione nella famiglia dovele unitagrave passive si ribellano allautoritagrave paterna Non puogravedunque la poligamia avere un valore etico non puograve es-sere vincolo morale

Evidentemente nella poligamia simultanea non cegravevero coniugio non vi si trovano gli elementi di un mu-tuo accordo cioegrave due esseri ragionevoli in possesso del-la loro libertagrave e della loro persona che si danno lunoallaltro volontariamente e con coscienza La donna di-venta una proprietagrave delluomo e siccome questi non habisogno del suo consenso per possederla cosigrave essa non egravenegrave nella condizione negrave nella dignitagrave dellunione coniu-gale Essa quindi la poligamia non egrave in uso che pressopopoli degradati che generano figli peggiori ancora Epoichegrave la nazione nasce dalla famiglia cosigrave il dispoti-smo paterno si riproduce nel sovrano che pretenderagraveparimente trattare i popoli come proprietagrave con pieno di-ritto di vita e di morte disponente ad arbitrio de lorobeni e persone sedicente fonte unica del diritto e dellagiustizia Perciograve la poligamia sparisce a misura che pre-

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poligamia luomo non dagrave intero se stesso entrambe per-ciograve queste istituzioni contraddicono al concetto dellagiustizia della persona e della libertagrave umana

Vha di piugrave la poliandria egrave seguita al piugrave sovente dasterilitagrave e si oppone perciograve al fine naturale del coniugioLa poligamia se non si oppone a questo fine toglie perogravesempre la uguaglianza nel patto e la perfetta congiunzio-ne di due personalitagrave in lui sol tutto morale Se essamoltiplica i figli moltiplica eziandio le gelosie ed i ran-cori quindi il germe della divisione nella famiglia dovele unitagrave passive si ribellano allautoritagrave paterna Non puogravedunque la poligamia avere un valore etico non puograve es-sere vincolo morale

Evidentemente nella poligamia simultanea non cegravevero coniugio non vi si trovano gli elementi di un mu-tuo accordo cioegrave due esseri ragionevoli in possesso del-la loro libertagrave e della loro persona che si danno lunoallaltro volontariamente e con coscienza La donna di-venta una proprietagrave delluomo e siccome questi non habisogno del suo consenso per possederla cosigrave essa non egravenegrave nella condizione negrave nella dignitagrave dellunione coniu-gale Essa quindi la poligamia non egrave in uso che pressopopoli degradati che generano figli peggiori ancora Epoichegrave la nazione nasce dalla famiglia cosigrave il dispoti-smo paterno si riproduce nel sovrano che pretenderagraveparimente trattare i popoli come proprietagrave con pieno di-ritto di vita e di morte disponente ad arbitrio de lorobeni e persone sedicente fonte unica del diritto e dellagiustizia Perciograve la poligamia sparisce a misura che pre-

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domina la vita intellettuale e morale ed a misura che vadiffondendosi lo spirito di uguaglianza inculcato dalVangelo base oggimai del vivere sociale

Alle leggi della monogamia e della indissolubilitagraveche riguardano il matrimonio come stato se ne aggiun-gono due altre che si riferiscono allatto con cui si iniziala societagrave coniugale Esso vuole essere libero e pubbli-co

Devessere libero perchegrave patto morale che ingaggiadue enti ragionevoli con mutuo consenso Pubblicocioegrave alla societagrave deve rendersi noto il patto stipulato af-finchegrave la societagrave vegli alla conservazione della famigliaed allosservanza de mutui doveri Egrave infatti interesse ge-nerale che la famiglia si formi si conservi sia difesa nesuoi diritti e rimanga fedele alladempimento di quegliufficii che sono richiesti dal suo fine La sanzione socia-le puograve essere religiosa che lo dichiara atto morale o ci-vile se lo Stato lo pone sotto il patrocinio della leggepositiva

Nella famiglia vha unaltra relazione da considerarequella che passa fra genitori e figli e dagrave luogo ad una so-cietagrave che dicesi parentale

La generazione ne egrave stata la cagione i genitori e i fi-gli ne sono la materia il rapporto delle volontagrave la forma

Nella societagrave parentale la coscienza de genitori si tra-sfonde per via della educazione nei figli e la volontagrave diquesti si modella si uniforma sulla volontagrave di quelli Igenitori ritrovano la propria esistenza nella vita dei figliquesti trovano la loro volontagrave in quella dei genitori e ri-

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domina la vita intellettuale e morale ed a misura che vadiffondendosi lo spirito di uguaglianza inculcato dalVangelo base oggimai del vivere sociale

Alle leggi della monogamia e della indissolubilitagraveche riguardano il matrimonio come stato se ne aggiun-gono due altre che si riferiscono allatto con cui si iniziala societagrave coniugale Esso vuole essere libero e pubbli-co

Devessere libero perchegrave patto morale che ingaggiadue enti ragionevoli con mutuo consenso Pubblicocioegrave alla societagrave deve rendersi noto il patto stipulato af-finchegrave la societagrave vegli alla conservazione della famigliaed allosservanza de mutui doveri Egrave infatti interesse ge-nerale che la famiglia si formi si conservi sia difesa nesuoi diritti e rimanga fedele alladempimento di quegliufficii che sono richiesti dal suo fine La sanzione socia-le puograve essere religiosa che lo dichiara atto morale o ci-vile se lo Stato lo pone sotto il patrocinio della leggepositiva

Nella famiglia vha unaltra relazione da considerarequella che passa fra genitori e figli e dagrave luogo ad una so-cietagrave che dicesi parentale

La generazione ne egrave stata la cagione i genitori e i fi-gli ne sono la materia il rapporto delle volontagrave la forma

Nella societagrave parentale la coscienza de genitori si tra-sfonde per via della educazione nei figli e la volontagrave diquesti si modella si uniforma sulla volontagrave di quelli Igenitori ritrovano la propria esistenza nella vita dei figliquesti trovano la loro volontagrave in quella dei genitori e ri-

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danno dirograve cosigrave ai parenti la vita naturale che sta permancare dopo avere da loro ricevuta la vita del corpo equella dello spirito mediante la generazione e la educa-zione Cosigrave i frutti della scienza e della esperienza deiconiugi hanno una finalitagrave del pari che la distinzionedei sessi tutto egrave ordinato alla continuazione della vitaumana sulla terra sotto il triplice aspetto fisico intellet-tuale e morale

In virtugrave di questintima comunione di vita il figlio ri-ceve il nome paterno un sentimento spontaneo di grati-tudine si desta verso i genitori che pensano a lui vi sicongiunge il concetto di una naturale dipendenza que-sto sentimento e questo concetto producono nella volon-tagrave movimenti analoghi che pigliano nome di obbedien-za riverenza e affetto figliale

La proprietagrave riveste nella famiglia un carattere specia-le viene cioegrave ad avere una destinazione domestica I ge-nitori che in quanto tali rappresentano se stessi nellaprole attendono allacquisto di beni co quali assicurarelesistenza propria e quella de figli Quindi nella loro in-tenzione e nella loro volontagrave la proprietagrave acquistata oconservata viene ad essere ordinata alla figliuolanza

Lanalisi psicologica ci convince di questo fatto ap-poggiati al quale non pochi Sociologi hanno opinato chela proprietagrave stabile si introducesse solo col nascere dellafamiglia come esigenza non tanto dellindividuo quantodella famiglia Se costoro hanno errato nello stabilire ilprincipio ossia la ragione dello stabile dominio nellacontinuazione della famiglia quasi che indipendente-

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danno dirograve cosigrave ai parenti la vita naturale che sta permancare dopo avere da loro ricevuta la vita del corpo equella dello spirito mediante la generazione e la educa-zione Cosigrave i frutti della scienza e della esperienza deiconiugi hanno una finalitagrave del pari che la distinzionedei sessi tutto egrave ordinato alla continuazione della vitaumana sulla terra sotto il triplice aspetto fisico intellet-tuale e morale

In virtugrave di questintima comunione di vita il figlio ri-ceve il nome paterno un sentimento spontaneo di grati-tudine si desta verso i genitori che pensano a lui vi sicongiunge il concetto di una naturale dipendenza que-sto sentimento e questo concetto producono nella volon-tagrave movimenti analoghi che pigliano nome di obbedien-za riverenza e affetto figliale

La proprietagrave riveste nella famiglia un carattere specia-le viene cioegrave ad avere una destinazione domestica I ge-nitori che in quanto tali rappresentano se stessi nellaprole attendono allacquisto di beni co quali assicurarelesistenza propria e quella de figli Quindi nella loro in-tenzione e nella loro volontagrave la proprietagrave acquistata oconservata viene ad essere ordinata alla figliuolanza

Lanalisi psicologica ci convince di questo fatto ap-poggiati al quale non pochi Sociologi hanno opinato chela proprietagrave stabile si introducesse solo col nascere dellafamiglia come esigenza non tanto dellindividuo quantodella famiglia Se costoro hanno errato nello stabilire ilprincipio ossia la ragione dello stabile dominio nellacontinuazione della famiglia quasi che indipendente-

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mente da questa non potesse aversi stabile proprietagravehanno perograve compreso in qual modo entrasse nella fami-glia e quale destinazione ricevesse nella famiglia la pro-prietagrave

In forza di cotale destinazione il figlio succede al pa-dre nella proprietagrave paterna e lhaeres diventa una conti-nuazione del herus

Tale egrave lorigine ed il concetto primitivo della ereditagraveessa non egrave altro che la proprietagrave paterna considerata nel-la sua destinazione giusta lintenzione e la volontagrave delpadre E giacchegrave non era lecito al padre il non provvede-re alla famiglia cosigrave lereditagrave ha acquistato un valore eti-co che legittima la successione dei figli Il concetto co-mune conferma cotesta origine primitiva della ereditagrave ilvolgo infatti trova convenevole che il padre risparmi perla famiglia mentre invece non sa concepire come abbiaragione di sempre capitalizzare chi ha rinunziato alla fa-miglia

Ma siccome tutta la forza dellereditagrave dipende dallavolontagrave e dalla intenzione del padre prescindendo daquesta i figli non avrebbero diritto alla medesima perquanto abbia avuto il padre il dovere di provvedere allafamiglia La proprietagrave infatti non dimanda per segrave di ser-vire piuttosto alluno che allaltro le sole facoltagrave umanene spiegano come vedremo lorigine esse sole per con-seguenza determinano la sua appartenenza Il concettoperciograve di proprietagrave concretata di diritto e di fatto in unindividuo non egrave conciliabile col concetto di un dirittochaltri possa avere sulla stessa Per affermare che i figli

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mente da questa non potesse aversi stabile proprietagravehanno perograve compreso in qual modo entrasse nella fami-glia e quale destinazione ricevesse nella famiglia la pro-prietagrave

In forza di cotale destinazione il figlio succede al pa-dre nella proprietagrave paterna e lhaeres diventa una conti-nuazione del herus

Tale egrave lorigine ed il concetto primitivo della ereditagraveessa non egrave altro che la proprietagrave paterna considerata nel-la sua destinazione giusta lintenzione e la volontagrave delpadre E giacchegrave non era lecito al padre il non provvede-re alla famiglia cosigrave lereditagrave ha acquistato un valore eti-co che legittima la successione dei figli Il concetto co-mune conferma cotesta origine primitiva della ereditagrave ilvolgo infatti trova convenevole che il padre risparmi perla famiglia mentre invece non sa concepire come abbiaragione di sempre capitalizzare chi ha rinunziato alla fa-miglia

Ma siccome tutta la forza dellereditagrave dipende dallavolontagrave e dalla intenzione del padre prescindendo daquesta i figli non avrebbero diritto alla medesima perquanto abbia avuto il padre il dovere di provvedere allafamiglia La proprietagrave infatti non dimanda per segrave di ser-vire piuttosto alluno che allaltro le sole facoltagrave umanene spiegano come vedremo lorigine esse sole per con-seguenza determinano la sua appartenenza Il concettoperciograve di proprietagrave concretata di diritto e di fatto in unindividuo non egrave conciliabile col concetto di un dirittochaltri possa avere sulla stessa Per affermare che i figli

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abbiano un formale diritto sulla proprietagrave paterna dopola morte del genitore converrebbe poter dimostrare cheessi indipendentemente dalla volontagrave paterna prima an-cora della morte ne fossero stati investiti Nondimenoperchegrave il padre deve provvedere alla conservazione suc-cessiva della prole e la pubblica moralitagrave il bene socia-le lo esige la legge positiva giustamente interviene nellesuccessioni ereditarie disponendo che i figli abbiano otutta o una parte almeno dellasse paterno ove fossemancata una volontagrave pubblica manifestata per testamen-to oppure questa volontagrave non sia stata ragionevole

Laumentarsi della proprietagrave la necessitagrave di dividereil lavoro di rendere fruttifere le terre cui non bastavanoi membri della famiglia introdusse in lei un nuovo ele-mento i servi

Quindi sorge nella famiglia una nuova relazione chevien denominata societagrave erile

La societagrave erile egrave in sostanza o dovrebbe essere unasocietagrave di interesse volontaria Non potendo luomo alie-nare o perdere in qualsiasi modo la propria personalitagravenon si puograve dire che la volontagrave del servo appartenga alpadrone negrave che la sua persona sia ordinata a quella delpadrone Questi adunque saragrave padrone non della perso-na ma dellopera del servo essendochegrave la sola opera egravecapace di destinazione volontaria

La relazione fra padrone e servo non meriterebbe ilnome di societagrave ove non ci fosse il reciproco riconosci-mento della personalitagrave e della libertagrave perchegrave ogni so-cietagrave egrave fra esseri ragionevoli e liberi Perciograve la schiavitugrave

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abbiano un formale diritto sulla proprietagrave paterna dopola morte del genitore converrebbe poter dimostrare cheessi indipendentemente dalla volontagrave paterna prima an-cora della morte ne fossero stati investiti Nondimenoperchegrave il padre deve provvedere alla conservazione suc-cessiva della prole e la pubblica moralitagrave il bene socia-le lo esige la legge positiva giustamente interviene nellesuccessioni ereditarie disponendo che i figli abbiano otutta o una parte almeno dellasse paterno ove fossemancata una volontagrave pubblica manifestata per testamen-to oppure questa volontagrave non sia stata ragionevole

Laumentarsi della proprietagrave la necessitagrave di dividereil lavoro di rendere fruttifere le terre cui non bastavanoi membri della famiglia introdusse in lei un nuovo ele-mento i servi

Quindi sorge nella famiglia una nuova relazione chevien denominata societagrave erile

La societagrave erile egrave in sostanza o dovrebbe essere unasocietagrave di interesse volontaria Non potendo luomo alie-nare o perdere in qualsiasi modo la propria personalitagravenon si puograve dire che la volontagrave del servo appartenga alpadrone negrave che la sua persona sia ordinata a quella delpadrone Questi adunque saragrave padrone non della perso-na ma dellopera del servo essendochegrave la sola opera egravecapace di destinazione volontaria

La relazione fra padrone e servo non meriterebbe ilnome di societagrave ove non ci fosse il reciproco riconosci-mento della personalitagrave e della libertagrave perchegrave ogni so-cietagrave egrave fra esseri ragionevoli e liberi Perciograve la schiavitugrave

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che assoggetta al solo vantaggio del padrone e la perso-na e lopera del servo non ha valore etico

Il padrone si giova dellopera del servo mediante uncompenso che ridonda in vantaggio di costui ma il bi-sogno puograve essere maggiore in chi paga che in chi operaquindi nella societagrave erile cegrave una dipendenza reciprocaed una indipendenza che salva la dignitagrave personale dientrambi

Egrave perograve da notarsi come non ogni servitugrave riveste laforma di societagrave erile propriamente detta Vegrave la servitugravedella gleba che si incontra giagrave sintende nella Russiavegrave il servo che dicesi colono quello che dicesi operaioe quello che dicesi particolarmente famiglio La denomi-nazione di societagrave erile egrave riservata ad indicare le relazio-ni che si stabiliscono fra il capo di casa ed i famiglicioegrave quei servi che sono ammessi fra i membri della fa-miglia come inquilini della stessa casa e partecipi dellosesso consorzio Quindi questa societagrave puograve definirsi laquounconsorzio domestico che di libera volontagrave si stabiliscefra il capo di una famiglia ed un estraneo mediante unpatto che versa intorno ad un officio domestico e unamercede giustaraquo

Il patto col quale vien costituita una simile societagrave vaad essere in sostanza un contratto oneroso della speciedi quelli che dai Giuristi sono detti innominati e chevengono compresi in queste forme do ut des facio utfacias do ut facias facio ut des La differenza perograve del-la societagrave erile da un semplice contratto di detto genereegrave che in essa non si affitta lopera propria per un lavoro

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che assoggetta al solo vantaggio del padrone e la perso-na e lopera del servo non ha valore etico

Il padrone si giova dellopera del servo mediante uncompenso che ridonda in vantaggio di costui ma il bi-sogno puograve essere maggiore in chi paga che in chi operaquindi nella societagrave erile cegrave una dipendenza reciprocaed una indipendenza che salva la dignitagrave personale dientrambi

Egrave perograve da notarsi come non ogni servitugrave riveste laforma di societagrave erile propriamente detta Vegrave la servitugravedella gleba che si incontra giagrave sintende nella Russiavegrave il servo che dicesi colono quello che dicesi operaioe quello che dicesi particolarmente famiglio La denomi-nazione di societagrave erile egrave riservata ad indicare le relazio-ni che si stabiliscono fra il capo di casa ed i famiglicioegrave quei servi che sono ammessi fra i membri della fa-miglia come inquilini della stessa casa e partecipi dellosesso consorzio Quindi questa societagrave puograve definirsi laquounconsorzio domestico che di libera volontagrave si stabiliscefra il capo di una famiglia ed un estraneo mediante unpatto che versa intorno ad un officio domestico e unamercede giustaraquo

Il patto col quale vien costituita una simile societagrave vaad essere in sostanza un contratto oneroso della speciedi quelli che dai Giuristi sono detti innominati e chevengono compresi in queste forme do ut des facio utfacias do ut facias facio ut des La differenza perograve del-la societagrave erile da un semplice contratto di detto genereegrave che in essa non si affitta lopera propria per un lavoro

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determinato ma tutta labilitagrave si mette a disposizione delconducente per tutti i servigi che a lui piacesse esigereo per tutto un servigio di un dato genere Avuto riguardoalla natura del servigio il famiglio viene ammesso nellafamiglia diventandone un membro

Abbiamo pertanto incontrate nella famiglia tre distin-te relazioni tre specie di dipendenza che i membri diuna famiglia hanno fra loro e col capo di casa La socie-tagrave domestica considerata distintamente sotto alcuno de-gli aspetti anzidescritti piglia il nome o di societagrave coniu-gale o di societagrave parentale o di societagrave erile di ciascu-na esamineremo in seguito le leggi ed i doveri

Se non che noi trattammo finora della famiglia sottolaspetto psicologico ed etico diciamo ora alcunchegrave del-la sua storia

La storia della famiglia si confonde con quella dellaumanitagrave stessa e di ogni societagrave civile di cui essa ponela materia organizzabile Non potrebbe quindi essere de-scritta a priori con ipotesi o con studiate induzioni chefacilmente si adattino poi ai fatti I moderni sociologihanno preso questo vezzo di generalizzare e di trasferirea tutta lumanitagrave quei fatti che tuttal piugrave non hanno ri-scontro che in societagrave decadute e quando si fa loro os-servare lerrore di metodo rispondono la nostra se nonegrave storia egrave preistoria Il che vale a confessare che nonsempre le loro conclusioni sono storicamente accettabi-li17

17 I Sociologi che si ispirano al Positivismo sogliono fare del-

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determinato ma tutta labilitagrave si mette a disposizione delconducente per tutti i servigi che a lui piacesse esigereo per tutto un servigio di un dato genere Avuto riguardoalla natura del servigio il famiglio viene ammesso nellafamiglia diventandone un membro

Abbiamo pertanto incontrate nella famiglia tre distin-te relazioni tre specie di dipendenza che i membri diuna famiglia hanno fra loro e col capo di casa La socie-tagrave domestica considerata distintamente sotto alcuno de-gli aspetti anzidescritti piglia il nome o di societagrave coniu-gale o di societagrave parentale o di societagrave erile di ciascu-na esamineremo in seguito le leggi ed i doveri

Se non che noi trattammo finora della famiglia sottolaspetto psicologico ed etico diciamo ora alcunchegrave del-la sua storia

La storia della famiglia si confonde con quella dellaumanitagrave stessa e di ogni societagrave civile di cui essa ponela materia organizzabile Non potrebbe quindi essere de-scritta a priori con ipotesi o con studiate induzioni chefacilmente si adattino poi ai fatti I moderni sociologihanno preso questo vezzo di generalizzare e di trasferirea tutta lumanitagrave quei fatti che tuttal piugrave non hanno ri-scontro che in societagrave decadute e quando si fa loro os-servare lerrore di metodo rispondono la nostra se nonegrave storia egrave preistoria Il che vale a confessare che nonsempre le loro conclusioni sono storicamente accettabi-li17

17 I Sociologi che si ispirano al Positivismo sogliono fare del-

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Di tal genere sono le teorie evoluzionistiche delloSpencer secondo il quale negli esordii della societagraveumana propriamente non si incontra ancora la famigliaquesta sarebbe andata costituendosi e svolgendosi manmano col tempo sotto limpero delle circostanze sareb-be emersa cioegrave da semplici contingenze Secondo lEvo-

la famiglia e la storia e la preistoriaNella storia distinguono il periodo orientale il periodo classi-

co ed il periodo medioevale considerandoli perograve siccome altret-tanti stadii di quella evoluzione che condusse la famiglia alla for-ma giuridica attuale Per noi la morale si distingue dalla storia unfatto storico non egrave sempre un fatto onesto ecco tutto Ammettia-mo poi ma a lato del concetto etico assoluto della famiglia unconcetto variabile presso i diversi popoli secondo le idee domi-nanti le abitudini le istituzioni civili e religiose Per esempiopresso i Romani egrave sacra la legislazione illimitato il rispetto allalegge e la autoritagrave del padre vi egrave assoluta Presso i Germani egrave inonore la sola forza militare e quivi la famiglia si riduce ad un uf-ficio di tutela degli inermi al mundium delluomo libero sulla spo-sa e sui figli Presso gli Ebrei egrave assai accentuato lo spirito nazio-nale e la famiglia egrave perciograve da loro riguardata unicamente siccomeun mezzo atto a perpetuare sigrave la razza che la religione a questipregiudizi hanno da servire gli individui Presso i Cristiani sonoelevati alla dignitagrave del dovere i sentimenti di umanitagrave e presso diloro egrave sacro e reso duraturo siccome vincolo dellunione coniuga-le lamore Presso i varii popoli vi egrave un modo speciale di conside-rare or il matrimonio or lautoritagrave paterna come vi sono costu-manze diverse Di queste accidentalitagrave non ci occupiamo sebbenelerudizione storica non sia disdicevole al moralista I nostri lettoriricorderanno assai bene quali sieno state nei diversi momenti sto-rici le condizioni della famiglia senza che noi ci pigliamo la no-iosa ed inutile briga di fare della storia

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Di tal genere sono le teorie evoluzionistiche delloSpencer secondo il quale negli esordii della societagraveumana propriamente non si incontra ancora la famigliaquesta sarebbe andata costituendosi e svolgendosi manmano col tempo sotto limpero delle circostanze sareb-be emersa cioegrave da semplici contingenze Secondo lEvo-

la famiglia e la storia e la preistoriaNella storia distinguono il periodo orientale il periodo classi-

co ed il periodo medioevale considerandoli perograve siccome altret-tanti stadii di quella evoluzione che condusse la famiglia alla for-ma giuridica attuale Per noi la morale si distingue dalla storia unfatto storico non egrave sempre un fatto onesto ecco tutto Ammettia-mo poi ma a lato del concetto etico assoluto della famiglia unconcetto variabile presso i diversi popoli secondo le idee domi-nanti le abitudini le istituzioni civili e religiose Per esempiopresso i Romani egrave sacra la legislazione illimitato il rispetto allalegge e la autoritagrave del padre vi egrave assoluta Presso i Germani egrave inonore la sola forza militare e quivi la famiglia si riduce ad un uf-ficio di tutela degli inermi al mundium delluomo libero sulla spo-sa e sui figli Presso gli Ebrei egrave assai accentuato lo spirito nazio-nale e la famiglia egrave perciograve da loro riguardata unicamente siccomeun mezzo atto a perpetuare sigrave la razza che la religione a questipregiudizi hanno da servire gli individui Presso i Cristiani sonoelevati alla dignitagrave del dovere i sentimenti di umanitagrave e presso diloro egrave sacro e reso duraturo siccome vincolo dellunione coniuga-le lamore Presso i varii popoli vi egrave un modo speciale di conside-rare or il matrimonio or lautoritagrave paterna come vi sono costu-manze diverse Di queste accidentalitagrave non ci occupiamo sebbenelerudizione storica non sia disdicevole al moralista I nostri lettoriricorderanno assai bene quali sieno state nei diversi momenti sto-rici le condizioni della famiglia senza che noi ci pigliamo la no-iosa ed inutile briga di fare della storia

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luzionismo positivo lumanitagrave avrebbe esordito collavita dellorda Gli uomini si presentano dapprima distri-buiti in orde numerose in cui i due sessi vivono promi-scuamente i figli appartengono allorda non agli indivi-dui In seguito gli uomini escono da questo stadio i fi-gli cominciano ad essere riconosciuti di certe madri e lamaternitagrave diventa il primo nucleo della famiglia stabilePiugrave tardi il piugrave forte de sessi prevale colla violenza al-lora la paternitagrave diventa il principio dellassociazione diunitagrave minori formate da piugrave madri co loro figli Cosigrave loSpencer trova un progresso ascendente dalla promiscui-tagrave alla poliandria da questa alla poligamia da cui final-mente si fa passaggio alla monogamia ultima formadellevoluzione domestica favorevole egualmente allapropagazione della specie e al benessere dellindividuo

A questa teoria troppi sono i biasimi che si potrebberoinfliggere Non pare verosimile lipotesi della promi-scuitagrave primitiva le leggi psicologiche vietano la possibi-litagrave di un tal fatto Che se presso alcune societagrave i figli fu-rono considerati dello Stato ciograve non avvenne perchegrave loStato abbia ritratto alcune proprietagrave evolutive dellorda

Quanto alla preistoria narrata con singolare abilitagrave dai Socio-logi della scuola positiva diciamo semplicemente che essa egrave uncattivo prodotto di una peggiore induzione Essi trasportano aitempi primitivi quei disordini morali che sono proprii soltanto diepoche di decadenza e ciograve per il partito preso di voler ad ognimodo trovare alla culla della civiltagrave linconscienza e lassenza diquelle idee morali che vi concedono tuttal piugrave siccome il risulta-to di una lunga evoluzione

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luzionismo positivo lumanitagrave avrebbe esordito collavita dellorda Gli uomini si presentano dapprima distri-buiti in orde numerose in cui i due sessi vivono promi-scuamente i figli appartengono allorda non agli indivi-dui In seguito gli uomini escono da questo stadio i fi-gli cominciano ad essere riconosciuti di certe madri e lamaternitagrave diventa il primo nucleo della famiglia stabilePiugrave tardi il piugrave forte de sessi prevale colla violenza al-lora la paternitagrave diventa il principio dellassociazione diunitagrave minori formate da piugrave madri co loro figli Cosigrave loSpencer trova un progresso ascendente dalla promiscui-tagrave alla poliandria da questa alla poligamia da cui final-mente si fa passaggio alla monogamia ultima formadellevoluzione domestica favorevole egualmente allapropagazione della specie e al benessere dellindividuo

A questa teoria troppi sono i biasimi che si potrebberoinfliggere Non pare verosimile lipotesi della promi-scuitagrave primitiva le leggi psicologiche vietano la possibi-litagrave di un tal fatto Che se presso alcune societagrave i figli fu-rono considerati dello Stato ciograve non avvenne perchegrave loStato abbia ritratto alcune proprietagrave evolutive dellorda

Quanto alla preistoria narrata con singolare abilitagrave dai Socio-logi della scuola positiva diciamo semplicemente che essa egrave uncattivo prodotto di una peggiore induzione Essi trasportano aitempi primitivi quei disordini morali che sono proprii soltanto diepoche di decadenza e ciograve per il partito preso di voler ad ognimodo trovare alla culla della civiltagrave linconscienza e lassenza diquelle idee morali che vi concedono tuttal piugrave siccome il risulta-to di una lunga evoluzione

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ma piuttosto pare essere ciograve avvenuto vuoi per legge oconvenzione positiva in alcune caste vuoi per la conti-nuitagrave o influenza di istituzioni le quali avevano la lororagione di essere nel regime patriarcale Diffatti mentrenel regime patriarcale le idee di famiglia e di diritto sipresentano come se fossero un rapporto esclusivamentepersonale al capo la casta ha questo di proprio chessatende a combattere lindividualitagrave de membri conver-tendoli in rappresentanze e strumenti delle idee e de vo-leri suoi essa non puograve sussistere e durare che seguendole leggi di una solidarietagrave compatta trasferendo cioegravenellintera casta tutti i diritti di ciascuno i suoi membriCosigrave i Nairi del Malabar nei figli considerano i dirittidella casta piuttosto che quelli dei genitori gli Spartaniordinati a guisa di casta predominante i Laconi e gli Ilo-ti nelle mani dello Stato riposero il quasi dominio dellefamiglie e dei patrimonii privati Del pari il bisogno didare un fondamento giuridico allautoritagrave civile ha potu-to far sigrave che questa si considerasse come una emanazio-ne od estensione dellautoritagrave paterna cosigrave nacquero leprime societagrave patriarcali nelle quali va spegnendosi ilconcetto della famiglia come unitagrave elementare appuntoperchegrave non se ne riconosce che una sola

Non egrave nostro coacutempito discutere largamente la evolu-zione della famiglia ci basti aver accennato il problemala cui soluzione egrave oggidigrave tentata non veggo con qualeprobabilitagrave di esito e utilitagrave di scopo dal punto di vistapuramente sperimentale

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ma piuttosto pare essere ciograve avvenuto vuoi per legge oconvenzione positiva in alcune caste vuoi per la conti-nuitagrave o influenza di istituzioni le quali avevano la lororagione di essere nel regime patriarcale Diffatti mentrenel regime patriarcale le idee di famiglia e di diritto sipresentano come se fossero un rapporto esclusivamentepersonale al capo la casta ha questo di proprio chessatende a combattere lindividualitagrave de membri conver-tendoli in rappresentanze e strumenti delle idee e de vo-leri suoi essa non puograve sussistere e durare che seguendole leggi di una solidarietagrave compatta trasferendo cioegravenellintera casta tutti i diritti di ciascuno i suoi membriCosigrave i Nairi del Malabar nei figli considerano i dirittidella casta piuttosto che quelli dei genitori gli Spartaniordinati a guisa di casta predominante i Laconi e gli Ilo-ti nelle mani dello Stato riposero il quasi dominio dellefamiglie e dei patrimonii privati Del pari il bisogno didare un fondamento giuridico allautoritagrave civile ha potu-to far sigrave che questa si considerasse come una emanazio-ne od estensione dellautoritagrave paterna cosigrave nacquero leprime societagrave patriarcali nelle quali va spegnendosi ilconcetto della famiglia come unitagrave elementare appuntoperchegrave non se ne riconosce che una sola

Non egrave nostro coacutempito discutere largamente la evolu-zione della famiglia ci basti aver accennato il problemala cui soluzione egrave oggidigrave tentata non veggo con qualeprobabilitagrave di esito e utilitagrave di scopo dal punto di vistapuramente sperimentale

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Il concetto della famiglia ha potuto variare da popoloa popolo e sotto laspetto puramente soggettivo o sottolaspetto etico il concetto giuridico cioegrave la famigliaconsiderata come associazione sotto il patrocinio di unalegge o convenzione positiva ha potuto trovarsi in op-posizione col concetto etico possono essere stati pressoalcune nazioni misconosciuti o calpestati i diritti dellafamiglia ma questa ha sempre lottato per la sua esisten-za ed indipendenza morale i suoi membri hanno sempretentato di disvincolarsi da quelle relazioni positive in-trodotte cioegrave da convenzioni o leggi che essi non rico-nobbero per ragionevoli La Storia lo attesta e la ragionelo comprova La costituzione della famiglia come laesige la civiltagrave non sarebbe stata possibile ove non sifossero mantenuti immutabili anche in epoche di deca-denza morale quei principicirc che illuminando le coscien-ze dei singoli condussero al trionfo della famiglia inquanto organismo etico quale cioegrave la ragione e la giusti-zia reclamano dover essere

La gran mente del Vico apriva agli ingegni un ampioorizzonte un vasto campo ove esercitarsi allorquandonella Filologia nella Mitologia nella Legislazione enella Storia additava alla Critica le sorgenti donde attin-gere la conoscenza delle idee morali di un popolo Se-guendo questo metodo nei suoi Principi di Scienza Nuo-va egli trova col soccorso della Mitologia la religionee la pudicizia nei primitivi matrimoni da lui definitilaquocarnali congiungimenti pudichi fatti col timore di qual-che Divinitagraveraquo siccome trova col soccorso della Filolo-

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Il concetto della famiglia ha potuto variare da popoloa popolo e sotto laspetto puramente soggettivo o sottolaspetto etico il concetto giuridico cioegrave la famigliaconsiderata come associazione sotto il patrocinio di unalegge o convenzione positiva ha potuto trovarsi in op-posizione col concetto etico possono essere stati pressoalcune nazioni misconosciuti o calpestati i diritti dellafamiglia ma questa ha sempre lottato per la sua esisten-za ed indipendenza morale i suoi membri hanno sempretentato di disvincolarsi da quelle relazioni positive in-trodotte cioegrave da convenzioni o leggi che essi non rico-nobbero per ragionevoli La Storia lo attesta e la ragionelo comprova La costituzione della famiglia come laesige la civiltagrave non sarebbe stata possibile ove non sifossero mantenuti immutabili anche in epoche di deca-denza morale quei principicirc che illuminando le coscien-ze dei singoli condussero al trionfo della famiglia inquanto organismo etico quale cioegrave la ragione e la giusti-zia reclamano dover essere

La gran mente del Vico apriva agli ingegni un ampioorizzonte un vasto campo ove esercitarsi allorquandonella Filologia nella Mitologia nella Legislazione enella Storia additava alla Critica le sorgenti donde attin-gere la conoscenza delle idee morali di un popolo Se-guendo questo metodo nei suoi Principi di Scienza Nuo-va egli trova col soccorso della Mitologia la religionee la pudicizia nei primitivi matrimoni da lui definitilaquocarnali congiungimenti pudichi fatti col timore di qual-che Divinitagraveraquo siccome trova col soccorso della Filolo-

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gia negli stessi la monogamia e la indissolubilitagrave ve-nendo infatti il matrimonio ritenuto presso i Romaniquale laquoomnis vitae consortiumraquo18

Dal coniugio nascono i figli che quasi frutto di amorereciproco cosigrave vengono denominati da φιλεω collosvolgersi della famiglia si forma la tribugrave φυλῆ La ne-cessitagrave di salvare la vita dalle insidie dei violenti spinse ideboli a rifuggirsi presso tribugrave e capi piugrave potenti fraquali era in onore la virtugrave questi ricevettero i rifuggitisotto la loro protezione servendo costoro ai capi nellacoltivazione delle terre Dalla fama φήmicroη e dalla glo-ria ϰλέος che godevano i potenti virtuosi presso i rifug-giti vennero questi appellati famuli o clienti Cosigrave ilVico

18 laquoI matrimonii dovettero incominciare non solo con unasola donna come fu serbato darsquo Romani e Tacito ammira tal co-stume nei Germani antichi che serbavano come i Romani intie-re le prime origini delle loro nazioni e ne danno luogo di conget-turare lo stesso di tutte le altre ne loro principii ma anco in per-petua compagnia di lor vita come restograve in costume a moltissimipopoli onde appo i Romani furono definite le nozze per questaproprietagrave individua vitae consuetudo e appo gli stessi assai tardisintrodusse il divorzioraquo VICO Principi di Scienza Nuova lib IIDella Morale poetica

La pudicizia vegliava sui primitivi matrimonii come prova ilcostume di velare le donne costume conservato presso tutte lenazioni e che spiega il vocabolo nozze nuptiae a nubendo chevuol dire coprire VICO Ibid Ciograve dimostra come le idee moralidegli antichi non erano molto diverse dalle nostre e come non siapunto storica la promiscuitagrave primitiva

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gia negli stessi la monogamia e la indissolubilitagrave ve-nendo infatti il matrimonio ritenuto presso i Romaniquale laquoomnis vitae consortiumraquo18

Dal coniugio nascono i figli che quasi frutto di amorereciproco cosigrave vengono denominati da φιλεω collosvolgersi della famiglia si forma la tribugrave φυλῆ La ne-cessitagrave di salvare la vita dalle insidie dei violenti spinse ideboli a rifuggirsi presso tribugrave e capi piugrave potenti fraquali era in onore la virtugrave questi ricevettero i rifuggitisotto la loro protezione servendo costoro ai capi nellacoltivazione delle terre Dalla fama φήmicroη e dalla glo-ria ϰλέος che godevano i potenti virtuosi presso i rifug-giti vennero questi appellati famuli o clienti Cosigrave ilVico

18 laquoI matrimonii dovettero incominciare non solo con unasola donna come fu serbato darsquo Romani e Tacito ammira tal co-stume nei Germani antichi che serbavano come i Romani intie-re le prime origini delle loro nazioni e ne danno luogo di conget-turare lo stesso di tutte le altre ne loro principii ma anco in per-petua compagnia di lor vita come restograve in costume a moltissimipopoli onde appo i Romani furono definite le nozze per questaproprietagrave individua vitae consuetudo e appo gli stessi assai tardisintrodusse il divorzioraquo VICO Principi di Scienza Nuova lib IIDella Morale poetica

La pudicizia vegliava sui primitivi matrimonii come prova ilcostume di velare le donne costume conservato presso tutte lenazioni e che spiega il vocabolo nozze nuptiae a nubendo chevuol dire coprire VICO Ibid Ciograve dimostra come le idee moralidegli antichi non erano molto diverse dalle nostre e come non siapunto storica la promiscuitagrave primitiva

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Ci basti laver dato un saggio dei problemi che vengo-no oggidigrave tentati dalla filosofia e lavere in pari tempoindicato sulla scorta del grande pensatore italiano il me-todo vero da seguire nella ricerca storica della primitivaciviltagrave de popoli

CAPITOLO VIDella societagrave civile

Le prime necessitagrave della vita spiegano il formarsi del-la societagrave coniugale parentale ed erile ma la societagrave do-mestica evidentemente non puograve bastare a se stessa Son-vi bisogni cui le famiglie non valgono a provvederesenza una cospirazione comune di qui la necessitagrave diformare associazioni di famiglie

Se i bisogni in forza dei quali si egrave compiuta la nuovaassociazione sono continui cotesta piglia il nome di so-cietagrave civile o politica

La divisione del lavoro lo scambio incessante deprodotti per il vitto quotidiano la difesa dei nemici tut-to ciograve insomma che puograve rassicurare e la formazione elesistenza e lo svolgimento pacifico della famiglia en-tra fra i motivi di siffatta unione Naturalmente essa sicompiegrave di preferenza fra coloro che giagrave per comunanzadi origine per unitagrave di linguaggio per vicinanza di terri-torio si trovavano disposti a cospirare insieme per i so-pradetti fini Per ciograve che concerne lattuazione dei mezzi

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Ci basti laver dato un saggio dei problemi che vengo-no oggidigrave tentati dalla filosofia e lavere in pari tempoindicato sulla scorta del grande pensatore italiano il me-todo vero da seguire nella ricerca storica della primitivaciviltagrave de popoli

CAPITOLO VIDella societagrave civile

Le prime necessitagrave della vita spiegano il formarsi del-la societagrave coniugale parentale ed erile ma la societagrave do-mestica evidentemente non puograve bastare a se stessa Son-vi bisogni cui le famiglie non valgono a provvederesenza una cospirazione comune di qui la necessitagrave diformare associazioni di famiglie

Se i bisogni in forza dei quali si egrave compiuta la nuovaassociazione sono continui cotesta piglia il nome di so-cietagrave civile o politica

La divisione del lavoro lo scambio incessante deprodotti per il vitto quotidiano la difesa dei nemici tut-to ciograve insomma che puograve rassicurare e la formazione elesistenza e lo svolgimento pacifico della famiglia en-tra fra i motivi di siffatta unione Naturalmente essa sicompiegrave di preferenza fra coloro che giagrave per comunanzadi origine per unitagrave di linguaggio per vicinanza di terri-torio si trovavano disposti a cospirare insieme per i so-pradetti fini Per ciograve che concerne lattuazione dei mezzi

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ordinati a raggiungere i loro fini gli uomini hanno do-vuto sottomettersi alla direzione di un capo questi poipotegrave essere una persona individua o una persona collet-tiva cioegrave unassemblea o un consiglio sapremo Potero-no venire riconosciuti per capi o per capo i padri o il pa-dre di famiglia piugrave anziano e i suoi discendenti oppurelelezione ha potuto determinare il soggetto del pubblicopotere

Di qui una societagrave diversa dalla domestica sebbeneassai spesso ordinata a guisa di famiglia societagrave diversaquanto allo scopo e quanto allimpiego dei mezzi nellaquale luomo contrae nuove relazioni morali e giuridi-che

Cotesta societagrave venne detta civile o politica perchegravedapprincipio si limitava come a sua forma piugrave perfettaalla civitas o πόλις e man mano si estese poi ad abbrac-ciare piugrave cittagrave ed un territorio piugrave vasto Essa si puograve de-finire in genere laquounione di famiglie assieme cospirantial conseguimento di quei beni che sono onestamentesufficienti alla felicitagrave umanaraquo

La definizione data vale per ogni societagrave nella qualela famiglia cerchi vuoi la tutela de suoi diritti vuoi lasomma di quei vantaggi morali e fisici che risultanodallunanime concorso Per conseguenza egrave societagrave civilenon solo lo Stato che vuolsi considerare come il gradosupremo e piugrave perfetto dellassociazione politica maeziandio sono da chiamarsi civili le societagrave che rispon-dono a varii periodi di evoluzione rappresentandonecome altrettanti stadii

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ordinati a raggiungere i loro fini gli uomini hanno do-vuto sottomettersi alla direzione di un capo questi poipotegrave essere una persona individua o una persona collet-tiva cioegrave unassemblea o un consiglio sapremo Potero-no venire riconosciuti per capi o per capo i padri o il pa-dre di famiglia piugrave anziano e i suoi discendenti oppurelelezione ha potuto determinare il soggetto del pubblicopotere

Di qui una societagrave diversa dalla domestica sebbeneassai spesso ordinata a guisa di famiglia societagrave diversaquanto allo scopo e quanto allimpiego dei mezzi nellaquale luomo contrae nuove relazioni morali e giuridi-che

Cotesta societagrave venne detta civile o politica perchegravedapprincipio si limitava come a sua forma piugrave perfettaalla civitas o πόλις e man mano si estese poi ad abbrac-ciare piugrave cittagrave ed un territorio piugrave vasto Essa si puograve de-finire in genere laquounione di famiglie assieme cospirantial conseguimento di quei beni che sono onestamentesufficienti alla felicitagrave umanaraquo

La definizione data vale per ogni societagrave nella qualela famiglia cerchi vuoi la tutela de suoi diritti vuoi lasomma di quei vantaggi morali e fisici che risultanodallunanime concorso Per conseguenza egrave societagrave civilenon solo lo Stato che vuolsi considerare come il gradosupremo e piugrave perfetto dellassociazione politica maeziandio sono da chiamarsi civili le societagrave che rispon-dono a varii periodi di evoluzione rappresentandonecome altrettanti stadii

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Fra queste ultime va ricordata la tribugrave nomade chenoi incontriamo fra i popoli non ancora ridotti a civiltagravequesti si uniscono a gruppi per la caccia la pesca e lapastorizia hanno i loro capi e i loro guerrieri per gua-rentire la loro indipendenza e difendersi dalle tribugrave ne-miche Presso questi popoli troviamo il potere esercitatoda una federazione dei padri di famiglia formando cosigraveuna specie di aristocrazia oppure da un solo capo supre-mo dando cosigrave luogo al dominio reale In alcune tribugraveindigene dellAmerica si suole eleggere per capo o ca-cicco chi ha preso maggior numero di capigliature ed haucciso piugrave bisonti A misura che viene apprezzato il me-rito morale la scelta cado su coloro che si distinguononon solo per coraggio ma anche per azioni generose esimili doti morali

Altri popoli invece prendono stabile dimora in un ter-ritorio sia per pascolarvi numerosi armenti sia per ren-dere piugrave ubertosa la terra costringendola col lavoro asomministrare piugrave ampiamente i suoi frutti Cosigrave sorseroi borghi e man mano collaccrescere del numero delleabitazioni e delle famiglie col moltiplicarsi delle operedi pubblica utilitagrave e degli ordinamenti e istituzioni capa-ci di rendere sempre piugrave perfetta la comunione delle fa-miglie o piugrave complicate le relazioni reciproche si for-marono le cittagrave costituendosi sotto una direzione unicadegli affari comuni

Allorchegrave una cittagrave sia per il numero de suoi abitantisia per lordinamento interno sia per la sua forza rispet-to agli estranei giunge a bastare a segrave completamente

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Fra queste ultime va ricordata la tribugrave nomade chenoi incontriamo fra i popoli non ancora ridotti a civiltagravequesti si uniscono a gruppi per la caccia la pesca e lapastorizia hanno i loro capi e i loro guerrieri per gua-rentire la loro indipendenza e difendersi dalle tribugrave ne-miche Presso questi popoli troviamo il potere esercitatoda una federazione dei padri di famiglia formando cosigraveuna specie di aristocrazia oppure da un solo capo supre-mo dando cosigrave luogo al dominio reale In alcune tribugraveindigene dellAmerica si suole eleggere per capo o ca-cicco chi ha preso maggior numero di capigliature ed haucciso piugrave bisonti A misura che viene apprezzato il me-rito morale la scelta cado su coloro che si distinguononon solo per coraggio ma anche per azioni generose esimili doti morali

Altri popoli invece prendono stabile dimora in un ter-ritorio sia per pascolarvi numerosi armenti sia per ren-dere piugrave ubertosa la terra costringendola col lavoro asomministrare piugrave ampiamente i suoi frutti Cosigrave sorseroi borghi e man mano collaccrescere del numero delleabitazioni e delle famiglie col moltiplicarsi delle operedi pubblica utilitagrave e degli ordinamenti e istituzioni capa-ci di rendere sempre piugrave perfetta la comunione delle fa-miglie o piugrave complicate le relazioni reciproche si for-marono le cittagrave costituendosi sotto una direzione unicadegli affari comuni

Allorchegrave una cittagrave sia per il numero de suoi abitantisia per lordinamento interno sia per la sua forza rispet-to agli estranei giunge a bastare a segrave completamente

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talchegrave abbia e possa mantenere lindipendenza daunaltra diventa uno Stato che puograve definirsi laquosocietagravepolitica perfetta ed indipendenteraquo

Nei primordii della civiltagrave nellepoca che immediata-mente succede al periodo delle rivoluzioni etniche ilconcetto di Stato non si distingue ancora da quello dicittagrave ma a misura che una cittagrave potente acquista un pre-dominio sulle sue vicine i due concetti si vanno distin-guendo Le relazioni che si stabiliscono cosigrave fra moltecittagrave sono di indole diversa per cui non possono bastaregli ordinamenti ed il potere ristretto ad una sola

Quindi allato al potere ed agli ordinamenti propriiesclusivamente delle singole cittagrave e delle singole asso-ciazioni sorge un potere unico ed indipendente ed ordi-namenti capaci di congiungere assieme le forze di quellee farle convergere alla sicurezza allindipendenza al be-nessere di tutta lintera associazione sorge insomma loStato come societagrave suprema avente per iscopo la tuteladei diritti e il benessere comune Perciograve il concetto delloStato va separandosi dal concetto della poli e nasceeziandio la distinzione fra istituzioni civili e istituzionipolitiche quelle sono proprie delle cittagrave queste delloStato

Nello Stato lautoritagrave piglia il nome di sovranitagrave e so-vrano dicesi quella persona vuoi individua vuoi colletti-va che egrave investita del potere supremo

In qualsivoglia societagrave civile vuolsi distinguere lamateria e la forma

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talchegrave abbia e possa mantenere lindipendenza daunaltra diventa uno Stato che puograve definirsi laquosocietagravepolitica perfetta ed indipendenteraquo

Nei primordii della civiltagrave nellepoca che immediata-mente succede al periodo delle rivoluzioni etniche ilconcetto di Stato non si distingue ancora da quello dicittagrave ma a misura che una cittagrave potente acquista un pre-dominio sulle sue vicine i due concetti si vanno distin-guendo Le relazioni che si stabiliscono cosigrave fra moltecittagrave sono di indole diversa per cui non possono bastaregli ordinamenti ed il potere ristretto ad una sola

Quindi allato al potere ed agli ordinamenti propriiesclusivamente delle singole cittagrave e delle singole asso-ciazioni sorge un potere unico ed indipendente ed ordi-namenti capaci di congiungere assieme le forze di quellee farle convergere alla sicurezza allindipendenza al be-nessere di tutta lintera associazione sorge insomma loStato come societagrave suprema avente per iscopo la tuteladei diritti e il benessere comune Perciograve il concetto delloStato va separandosi dal concetto della poli e nasceeziandio la distinzione fra istituzioni civili e istituzionipolitiche quelle sono proprie delle cittagrave queste delloStato

Nello Stato lautoritagrave piglia il nome di sovranitagrave e so-vrano dicesi quella persona vuoi individua vuoi colletti-va che egrave investita del potere supremo

In qualsivoglia societagrave civile vuolsi distinguere lamateria e la forma

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Materia egrave la moltitudine in quanto ordinabile maquesta moltitudine consta di un numero piugrave o menogrande di famiglie fornite de loro diritti consta cioegrave diindividui che o sono parti di famiglia o potrebberoquandochessia con pieno diritto accedere ad una societagravevuoi naturale vuoi artificiale Per conseguenza gli ele-menti materiali della societagrave civile hanno unattivitagrave loropropria della quale non si spogliano contraendo relazio-ni politiche essi continueranno a far uso delle propriefacoltagrave che certamente non hanno ricevuto dalla cittagrave odallo Stato e potranno perciograve mettere insieme le scam-bievoli loro forze per conseguire fini particolari chenon sieno in opposizione col fine generale Laonde lamoltitudine sociale non egrave meccanica cioegrave tale da doverricevere ogni ragione di operare ogni impulso e motoogni direzione e diritto dallo Stato e dal potere politicoma essa egrave eminentemente organica Per conseguenza lavitalitagrave sociale della moltitudine non dimanda di venirsoggiogata ma coordinata non assorbita ma ricono-sciuta

Inoltre la moltitudine sociale nelle societagrave civili ha daessere dissimile Siccome lindividuo cerca nella polilautarchia (direbbe Aristotele) che non puograve ancora tro-vare nella famiglia egrave necessario che questa sufficienzasorga dal concorso di molti donde si abbia ciograve che nonpuograve avere una sola famiglia Si richiede perciograve che glielementi materiali del civile consorzio sieno dissimiliper sesso per beni di fortuna per esercizio di arte

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Materia egrave la moltitudine in quanto ordinabile maquesta moltitudine consta di un numero piugrave o menogrande di famiglie fornite de loro diritti consta cioegrave diindividui che o sono parti di famiglia o potrebberoquandochessia con pieno diritto accedere ad una societagravevuoi naturale vuoi artificiale Per conseguenza gli ele-menti materiali della societagrave civile hanno unattivitagrave loropropria della quale non si spogliano contraendo relazio-ni politiche essi continueranno a far uso delle propriefacoltagrave che certamente non hanno ricevuto dalla cittagrave odallo Stato e potranno perciograve mettere insieme le scam-bievoli loro forze per conseguire fini particolari chenon sieno in opposizione col fine generale Laonde lamoltitudine sociale non egrave meccanica cioegrave tale da doverricevere ogni ragione di operare ogni impulso e motoogni direzione e diritto dallo Stato e dal potere politicoma essa egrave eminentemente organica Per conseguenza lavitalitagrave sociale della moltitudine non dimanda di venirsoggiogata ma coordinata non assorbita ma ricono-sciuta

Inoltre la moltitudine sociale nelle societagrave civili ha daessere dissimile Siccome lindividuo cerca nella polilautarchia (direbbe Aristotele) che non puograve ancora tro-vare nella famiglia egrave necessario che questa sufficienzasorga dal concorso di molti donde si abbia ciograve che nonpuograve avere una sola famiglia Si richiede perciograve che glielementi materiali del civile consorzio sieno dissimiliper sesso per beni di fortuna per esercizio di arte

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A queste due condizioni della materia sociale si op-pongono i riprovevoli sistemi del Centralismo e del Co-munismo Nel Centralismo le cittagrave vengono destituite diogni forza spontanea e non si concepiscono altrimentiche come ruote ed inerti strumenti per ricevere ed ese-guire il moto impresso loro dal governo centrale NelComunismo non si vorrebbe riconoscere differenza al-cuna fra le condizioni sociali e si vorrebbe abolita laproprietagrave e la famiglia quella perchegrave produce la divisio-ne degli interessi questa perchegrave vi aggiunge la divisionede sentimenti

La forma poi della societagrave civile si riduce allordinepubblico e consiste nelle relazioni di giustizia e di ami-cizia (o amor patrio) che mantengono il vincolo socialeOgni societagrave civile si dissolve ove venga meno luno olaltro di questi rapporti morali

Siccome perograve i rapporti sociali sono oggetto imme-diato della costituzione e del potere cosigrave tanto questoche quella vengono considerate a guisa di forme dellacivil societagrave Per costituzione infatti intendiamo il modocaratteristico con cui una societagrave egrave organizzata o ordina-ta per potere o governo la forza che la mantiene nel suoessere e la dirige nel suo operare secondo il fine

Avuto riguardo a questultimo elemento formale la so-cietagrave politica puograve definirsi lunione di fatto di famiglie ecittagrave governate dallo stesso potere supremo

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A queste due condizioni della materia sociale si op-pongono i riprovevoli sistemi del Centralismo e del Co-munismo Nel Centralismo le cittagrave vengono destituite diogni forza spontanea e non si concepiscono altrimentiche come ruote ed inerti strumenti per ricevere ed ese-guire il moto impresso loro dal governo centrale NelComunismo non si vorrebbe riconoscere differenza al-cuna fra le condizioni sociali e si vorrebbe abolita laproprietagrave e la famiglia quella perchegrave produce la divisio-ne degli interessi questa perchegrave vi aggiunge la divisionede sentimenti

La forma poi della societagrave civile si riduce allordinepubblico e consiste nelle relazioni di giustizia e di ami-cizia (o amor patrio) che mantengono il vincolo socialeOgni societagrave civile si dissolve ove venga meno luno olaltro di questi rapporti morali

Siccome perograve i rapporti sociali sono oggetto imme-diato della costituzione e del potere cosigrave tanto questoche quella vengono considerate a guisa di forme dellacivil societagrave Per costituzione infatti intendiamo il modocaratteristico con cui una societagrave egrave organizzata o ordina-ta per potere o governo la forza che la mantiene nel suoessere e la dirige nel suo operare secondo il fine

Avuto riguardo a questultimo elemento formale la so-cietagrave politica puograve definirsi lunione di fatto di famiglie ecittagrave governate dallo stesso potere supremo

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CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile

Coloro che per i primi posero il problema laquocome nac-que la societagraveraquo non hanno ben distinto tutti gli aspettisotto i quali la stessa questione puograve essere proposta Sipuograve infatti intendere per societagrave la domestica o la civilela incivilita o la barbara Si puograve inoltre dimandare qualesia il fatto che pone la materia e quale quello che ponela forma Si puograve dare una soluzione seguendo la storia oprescindendo da questa ricorrendo ai motivi psicologicidi ragione o di sentimento Finalmente si puograve portare laquestione sul campo giuridico Quindi si comprendequanto facilmente il problema siasi complicato per nonavere ben distinti tutti i soggetti cui esso si estende

Noi abbiamo a suo tempo dimostrato essere la societagraveuno stato naturale alluomo perchegrave questi vi trova laperfezione propria e vi egrave portato dalle sue condizionipsichiche Ma la genesi dello Stato non fu perciograve meno-mamente spiegata

Or come nacque la societagrave civile in generale e lo Sta-to in particolare

Per spiegare lorigine dello Stato anzi di qualsivogliasocietagrave alcuni filosofi supposero uno stato di natura an-teriore a quello di societagrave19 Altri propongono cotesto

19 Lo stato di natura egrave descritto come etagrave delloro da Ovidio eda Virgilio altrimenti presentato da Orazio e da Cicerone Questiha laquoFuit quoddam tempus cum in agris homines passim bestia-

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CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile

Coloro che per i primi posero il problema laquocome nac-que la societagraveraquo non hanno ben distinto tutti gli aspettisotto i quali la stessa questione puograve essere proposta Sipuograve infatti intendere per societagrave la domestica o la civilela incivilita o la barbara Si puograve inoltre dimandare qualesia il fatto che pone la materia e quale quello che ponela forma Si puograve dare una soluzione seguendo la storia oprescindendo da questa ricorrendo ai motivi psicologicidi ragione o di sentimento Finalmente si puograve portare laquestione sul campo giuridico Quindi si comprendequanto facilmente il problema siasi complicato per nonavere ben distinti tutti i soggetti cui esso si estende

Noi abbiamo a suo tempo dimostrato essere la societagraveuno stato naturale alluomo perchegrave questi vi trova laperfezione propria e vi egrave portato dalle sue condizionipsichiche Ma la genesi dello Stato non fu perciograve meno-mamente spiegata

Or come nacque la societagrave civile in generale e lo Sta-to in particolare

Per spiegare lorigine dello Stato anzi di qualsivogliasocietagrave alcuni filosofi supposero uno stato di natura an-teriore a quello di societagrave19 Altri propongono cotesto

19 Lo stato di natura egrave descritto come etagrave delloro da Ovidio eda Virgilio altrimenti presentato da Orazio e da Cicerone Questiha laquoFuit quoddam tempus cum in agris homines passim bestia-

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stato come un fatto reale altri come una finzione scien-tificamente richiesta altri affermano quello stato primi-tivo essere sotto tutti gli aspetti infelicissimo altri inve-ce lo reputano preferibile allo stato sociale I patrocina-tori dello stato di natura negando addirittura la socialitagraveprimitiva delluomo ritengono che la societagrave umana ingenere e lo Stato in ispecie (quantunque luno e laltroconcetto sia da loro confuso) sieno un avvenimento ac-cidentale uno stato fattizio Cosigrave la pensano Hobbes eRousseau

La filosofia dellHobbes si riduce ad un grossolanosensismo sul quale nondimeno egli costruisce la suateoria giuridica e sociale Principio di ogni attivitagrave uma-na egrave la sensazione la quale egrave inseparabile da piacere oda dolore questo poi rapporto al sentito diventa amore oodio ed il sentito rispetto alluno o allaltro di questi mo-vimenti psichici si appella bene o male La volontagrave nonegrave che la prevalenza di un desiderio cioegrave di un trasportosensitivo verso il sensibile Cotesti trasporti sono neces-sarii luomo non puograve a meno di provarli Egli dunqueseguendo limpulso sensitivo agisce con ragione congiustizia Di guisa che sempre secondo lHobbes il di-ritto sarebbe riposto nellinclinazione naturale di una fa-coltagrave

Ciograve posto egli osserva che nelluomo cegrave piuttosto latendenza a dominare che ad ubbidire e che esso nellorum more vagabantur et sibi victu ferino vitam propagabant necratione animi quidquam sed pleraque viribus corporis administra-bantraquo (De inv 1)

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stato come un fatto reale altri come una finzione scien-tificamente richiesta altri affermano quello stato primi-tivo essere sotto tutti gli aspetti infelicissimo altri inve-ce lo reputano preferibile allo stato sociale I patrocina-tori dello stato di natura negando addirittura la socialitagraveprimitiva delluomo ritengono che la societagrave umana ingenere e lo Stato in ispecie (quantunque luno e laltroconcetto sia da loro confuso) sieno un avvenimento ac-cidentale uno stato fattizio Cosigrave la pensano Hobbes eRousseau

La filosofia dellHobbes si riduce ad un grossolanosensismo sul quale nondimeno egli costruisce la suateoria giuridica e sociale Principio di ogni attivitagrave uma-na egrave la sensazione la quale egrave inseparabile da piacere oda dolore questo poi rapporto al sentito diventa amore oodio ed il sentito rispetto alluno o allaltro di questi mo-vimenti psichici si appella bene o male La volontagrave nonegrave che la prevalenza di un desiderio cioegrave di un trasportosensitivo verso il sensibile Cotesti trasporti sono neces-sarii luomo non puograve a meno di provarli Egli dunqueseguendo limpulso sensitivo agisce con ragione congiustizia Di guisa che sempre secondo lHobbes il di-ritto sarebbe riposto nellinclinazione naturale di una fa-coltagrave

Ciograve posto egli osserva che nelluomo cegrave piuttosto latendenza a dominare che ad ubbidire e che esso nellorum more vagabantur et sibi victu ferino vitam propagabant necratione animi quidquam sed pleraque viribus corporis administra-bantraquo (De inv 1)

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stato di natura dovette agire seguendo questo impulsoIn tale stato di cose la societagrave era impossibile imperoc-chegrave doveva necessariamente imperversare una guerra vi-cendevole la quale non poteva aver fine attesa linegua-glianza delle forze nelle parti belligeranti I violenti usa-vano della forza fisica ma i meno validi supplivanocollastuzia e con la frode alla loro nativa debolezza

Ma la guerra egrave un tumulto non cegrave in lei sicurezzaquindi luomo provograve il bisogno di escirne E tanto fecerogli uomini primitivi formando la societagrave un patto cioegravelimitante i loro diritti Senza la societagrave il diritto sarebbenegli uomini una potenza senza misura Cedettero per-tanto ciascuno i loro diritti sottomettendosi alla potenzavale dire al diritto di una persona fisica o morale dirittoche stando al concetto di Hobbes non conosce limiti oriserva di sorta Cosigrave nacque con la societagrave la sovranitagraveindipendente da ogni legge egoismo individuale che siimpone ai cittadini ridotti alla condizione di semplicipotenze passive privi del diritto persino di giudicaredella moralitagrave delle azioni essendochegrave se qualcosa essipossono lo debbono allautoritagrave pubblica

Dello stato naturale primitivo lHobbes vuole ricono-scere alcune traccie nelluso dei viandanti di portar secoarmi difensive dei cittadini di chiudere le porte dellecase della potestagrave civile di avere soldati e bargelli

Noi non staremo a far rilevare tutte le assurditagrave e lepessime conseguenze della teoria hobbesiana Non sicomprende come possa darsi un diritto di tutti a tuttovale a dire un diritto cui niuno egrave tenuto a rispettare e

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stato di natura dovette agire seguendo questo impulsoIn tale stato di cose la societagrave era impossibile imperoc-chegrave doveva necessariamente imperversare una guerra vi-cendevole la quale non poteva aver fine attesa linegua-glianza delle forze nelle parti belligeranti I violenti usa-vano della forza fisica ma i meno validi supplivanocollastuzia e con la frode alla loro nativa debolezza

Ma la guerra egrave un tumulto non cegrave in lei sicurezzaquindi luomo provograve il bisogno di escirne E tanto fecerogli uomini primitivi formando la societagrave un patto cioegravelimitante i loro diritti Senza la societagrave il diritto sarebbenegli uomini una potenza senza misura Cedettero per-tanto ciascuno i loro diritti sottomettendosi alla potenzavale dire al diritto di una persona fisica o morale dirittoche stando al concetto di Hobbes non conosce limiti oriserva di sorta Cosigrave nacque con la societagrave la sovranitagraveindipendente da ogni legge egoismo individuale che siimpone ai cittadini ridotti alla condizione di semplicipotenze passive privi del diritto persino di giudicaredella moralitagrave delle azioni essendochegrave se qualcosa essipossono lo debbono allautoritagrave pubblica

Dello stato naturale primitivo lHobbes vuole ricono-scere alcune traccie nelluso dei viandanti di portar secoarmi difensive dei cittadini di chiudere le porte dellecase della potestagrave civile di avere soldati e bargelli

Noi non staremo a far rilevare tutte le assurditagrave e lepessime conseguenze della teoria hobbesiana Non sicomprende come possa darsi un diritto di tutti a tuttovale a dire un diritto cui niuno egrave tenuto a rispettare e

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che tutti senza danno della giustizia possono conculcarenon si comprende perchegrave lHobbes abbia tenuto contosoltanto di alcuni sentimenti egoistici alla dominazioneche possono trovarsi in pochi individui e non abbiapiuttosto riconosciuto la forza della simpatia e dellamo-re che egli avrebbe potuto facilmente scoprire nella psi-che umana e che gli avrebbe fornito lelemento di unaben diversa teorica non si comprende come possa per-durare costantemente il fatto della umana societagrave che alpostutto sarebbe innaturale perchegrave contrario allo statoprimitivo di natura non si comprende come egli abbiapotuto misconoscere la dignitagrave delle personalitagrave umaneconsiderandole come un aggregato di atomi uniti perpaura sotto un dispotismo che non ha legge

Poco altrimenti il Roussean descrive lo stato di natu-ra Gli uomini primitivi vivevano isolati ma liberi eraquello uno stato di felicitagrave assoluta di innocenza e dibenessere Volontariamente essi se ne dipartirono me-diante un contratto sociale Ed ecco come Gli uomininon possono alienare la loro libertagrave allorchegrave adunqueconvennero in societagrave questa non potegrave legittimamentecostituirsi se non mantenendo illesa la libertagrave Or questanon poteva mantenersi tutta intera se non alla condizio-ne che luomo sottomettendosi alla societagrave non si sotto-mettesse ad altri che a se stesso A tal fine fu necessariauna cessione assoluta di tutti i diritti fatta allintera so-cietagrave in virtugrave di questa cessione ciascun socio essendoegual parte del corpo sociale simpadronisce di egualparte della somma formata dei diritti e del potere de sin-

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che tutti senza danno della giustizia possono conculcarenon si comprende perchegrave lHobbes abbia tenuto contosoltanto di alcuni sentimenti egoistici alla dominazioneche possono trovarsi in pochi individui e non abbiapiuttosto riconosciuto la forza della simpatia e dellamo-re che egli avrebbe potuto facilmente scoprire nella psi-che umana e che gli avrebbe fornito lelemento di unaben diversa teorica non si comprende come possa per-durare costantemente il fatto della umana societagrave che alpostutto sarebbe innaturale perchegrave contrario allo statoprimitivo di natura non si comprende come egli abbiapotuto misconoscere la dignitagrave delle personalitagrave umaneconsiderandole come un aggregato di atomi uniti perpaura sotto un dispotismo che non ha legge

Poco altrimenti il Roussean descrive lo stato di natu-ra Gli uomini primitivi vivevano isolati ma liberi eraquello uno stato di felicitagrave assoluta di innocenza e dibenessere Volontariamente essi se ne dipartirono me-diante un contratto sociale Ed ecco come Gli uomininon possono alienare la loro libertagrave allorchegrave adunqueconvennero in societagrave questa non potegrave legittimamentecostituirsi se non mantenendo illesa la libertagrave Or questanon poteva mantenersi tutta intera se non alla condizio-ne che luomo sottomettendosi alla societagrave non si sotto-mettesse ad altri che a se stesso A tal fine fu necessariauna cessione assoluta di tutti i diritti fatta allintera so-cietagrave in virtugrave di questa cessione ciascun socio essendoegual parte del corpo sociale simpadronisce di egualparte della somma formata dei diritti e del potere de sin-

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goli e colla sua cessione non perde nulla In questa gui-sa nasce nella societagrave leguaglianza e la volontagrave genera-le risultato di tutte le volontagrave particolari e che ha ragio-ne di sommo impero Esso non puograve separarsi dalla colle-zione de cittadini e nella totalitagrave di questi risiede perciogravela sovranitagrave Il popolo sovrano delega lesercizio del po-tere che perograve sempre ritiene radicalmente ad un indivi-duo o ad unassemblea Coloro per conseguenza che nel-la societagrave esercitano lautoritagrave non sono che semplicimandatari del popolo sovrano

La teoria del Rousseau egrave irragionevole sotto parecchiaspetti sia perchegrave parte da un falso principio quellocioegrave di uno stato primitivo non sociale sia perchegrave nondistingue fra la societagrave originaria ed universale e le for-me speciali che lassociazione potegrave rivestire nellordinepolitico sia perchegrave conculca la libertagrave individuale men-tre pure vorrebbe salvarla Giacchegrave da una parte stabili-sce come fondamento del patto sociale che la libertagrave in-dividuale sia inalienabile dallaltra vuole la cessione as-soluta di questa medesima libertagrave al corpo morale ab-bandonando le facoltagrave dei singoli allassoluto potere del-la pluritagrave In questa guisa Rousseau riesciva a risultatianaloghi a quelli dellHobbes giacchegrave se per luno la so-vranitagrave egrave la conseguenza della cessione completa di tuttii diritti al corpo sociale e per laltro egrave la conseguenza diuna rinunzia dei diritti naturali illimitati rimanendoquesti intatti ed assoluti in colui che quinci innanzi avragravela sovranitagrave nelluno e nellaltro pari egrave lassolutismo e ildespotismo del potere Hobbes consacra il despotismo

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goli e colla sua cessione non perde nulla In questa gui-sa nasce nella societagrave leguaglianza e la volontagrave genera-le risultato di tutte le volontagrave particolari e che ha ragio-ne di sommo impero Esso non puograve separarsi dalla colle-zione de cittadini e nella totalitagrave di questi risiede perciogravela sovranitagrave Il popolo sovrano delega lesercizio del po-tere che perograve sempre ritiene radicalmente ad un indivi-duo o ad unassemblea Coloro per conseguenza che nel-la societagrave esercitano lautoritagrave non sono che semplicimandatari del popolo sovrano

La teoria del Rousseau egrave irragionevole sotto parecchiaspetti sia perchegrave parte da un falso principio quellocioegrave di uno stato primitivo non sociale sia perchegrave nondistingue fra la societagrave originaria ed universale e le for-me speciali che lassociazione potegrave rivestire nellordinepolitico sia perchegrave conculca la libertagrave individuale men-tre pure vorrebbe salvarla Giacchegrave da una parte stabili-sce come fondamento del patto sociale che la libertagrave in-dividuale sia inalienabile dallaltra vuole la cessione as-soluta di questa medesima libertagrave al corpo morale ab-bandonando le facoltagrave dei singoli allassoluto potere del-la pluritagrave In questa guisa Rousseau riesciva a risultatianaloghi a quelli dellHobbes giacchegrave se per luno la so-vranitagrave egrave la conseguenza della cessione completa di tuttii diritti al corpo sociale e per laltro egrave la conseguenza diuna rinunzia dei diritti naturali illimitati rimanendoquesti intatti ed assoluti in colui che quinci innanzi avragravela sovranitagrave nelluno e nellaltro pari egrave lassolutismo e ildespotismo del potere Hobbes consacra il despotismo

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della Monarchia e dellAristocrazia Rousseau quellodelle masse e della Democrazia pura20

Lo stato di natura come negazione di ogni societagrave oalmeno di ogni civiltagrave e la susseguente formazionedellassociazione politica per libera convenzione egrave pureil punto di partenza delle teorie sociali e giuridiche diGrozio di Puffendorf e di Locke Tutti costoro conven-gono nel detto laquonullum imperio sine pactoraquo e suppongo-no perciograve un patto originario da cui sia nata e la societagravee il potere che ne costituisce dirograve cosigrave la forma

20 Per dispotismo intendiamo lesercizio del potere che non ri-conosce limiti di sorta professandosi teoricamente o praticamenteindipendente dalla legge morale di giustizia Laonde il despoti-smo non si dee confondere col governo monarchico che dicesiassoluto per la mancanza di un temperamento che ne circoscrivale funzioni

Rousseau svolse la teoria della sovranitagrave popolare nella suaoperetta laquoContratto socialeraquo Linfluenza di questo libro andograve cre-scendo dal 1764 al 1789 in guisa che si puograve dire senza tema diesagerare che egrave il Contratto sociale che ha determinato lo scop-pio della rivoluzione francese E ciograve tanto egrave vero che nei discorsidi Mirabeau e di Meunier si trovano affollati i pensieri le parolestesse e le formole stesse di G G Rousseau Che anzi gli atti pri-mitivi gli atti solenni i piugrave essenziali ed irrevocabili della rivolu-zione francese quelli che separarono affatto il nuovo dallanticoordine di cose quali furono il giuramento del Jeu de Paume lanotte del 4 agosto 1789 e la dichiarazione dei diritti sono applica-zione di puro fatto particolare al senso delle dottrine dettate daRousseau Lopera quindi di lui la sua dottrina resa popolare dascrittori volgari e poco avvezzi a riflettere egrave giudicata severa-mente da tutti gli onesti

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della Monarchia e dellAristocrazia Rousseau quellodelle masse e della Democrazia pura20

Lo stato di natura come negazione di ogni societagrave oalmeno di ogni civiltagrave e la susseguente formazionedellassociazione politica per libera convenzione egrave pureil punto di partenza delle teorie sociali e giuridiche diGrozio di Puffendorf e di Locke Tutti costoro conven-gono nel detto laquonullum imperio sine pactoraquo e suppongo-no perciograve un patto originario da cui sia nata e la societagravee il potere che ne costituisce dirograve cosigrave la forma

20 Per dispotismo intendiamo lesercizio del potere che non ri-conosce limiti di sorta professandosi teoricamente o praticamenteindipendente dalla legge morale di giustizia Laonde il despoti-smo non si dee confondere col governo monarchico che dicesiassoluto per la mancanza di un temperamento che ne circoscrivale funzioni

Rousseau svolse la teoria della sovranitagrave popolare nella suaoperetta laquoContratto socialeraquo Linfluenza di questo libro andograve cre-scendo dal 1764 al 1789 in guisa che si puograve dire senza tema diesagerare che egrave il Contratto sociale che ha determinato lo scop-pio della rivoluzione francese E ciograve tanto egrave vero che nei discorsidi Mirabeau e di Meunier si trovano affollati i pensieri le parolestesse e le formole stesse di G G Rousseau Che anzi gli atti pri-mitivi gli atti solenni i piugrave essenziali ed irrevocabili della rivolu-zione francese quelli che separarono affatto il nuovo dallanticoordine di cose quali furono il giuramento del Jeu de Paume lanotte del 4 agosto 1789 e la dichiarazione dei diritti sono applica-zione di puro fatto particolare al senso delle dottrine dettate daRousseau Lopera quindi di lui la sua dottrina resa popolare dascrittori volgari e poco avvezzi a riflettere egrave giudicata severa-mente da tutti gli onesti

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Anche lo Spencer col suo psicologismo tentograve il pro-blema della genesi della societagrave Lo Stato come la socie-tagrave egrave per lui un prodotto dellevoluzione organicadelluomo primitivo

Le dottrine dello Spencer non meriterebbero un cennospeciale se oggidigrave non fossero diventate cosigrave celebriche non pochi scrittori si credono in dovere di accettar-le Diciamone pertanto alcunchegrave

Per il Positivismo e per lo Spencer in particolareluomo primitivo si trovava in uno stato non diverso daquello degli animali anche sotto laspetto fisico esso eranotabilmente inferiore alluomo civilizzato Soggiogatodai sentimenti i piugrave opposti alla mercegrave degli impulsi delmomento incapace di un desiderio costante impazienteed imprevidente non poteva legarsi con una promessaSviluppo estremo de sensi esterni assenza di ogni ri-flessione incapacitagrave di libera scelta indifferenza assolu-ta rispetto a qualsiasi investigazione delle cause resi-stenza invincibile a tutto ciograve che si allontana dalle cre-denze e dagli usi ereditarii tali sono i tratti intellettualidelluomo primitivo Gli uomini allora vivevano rag-gruppati in orde in istato di societagrave inconsciente delpari che certe specie di animali ma i vincoli sociali era-no minacciati del continuo da passioni subite ed irresi-stibili Se non che la necessitagrave di opporsi alle cause didistruzione il bisogno che luomo ne sentiva fegrave sorgereman mano la simpatia verso gli inoffensivi accompa-gnata perograve dal timore rispetto ai violenti Sotto limpulsodi questi due sentimenti si mantiene la societagrave la quale

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Anche lo Spencer col suo psicologismo tentograve il pro-blema della genesi della societagrave Lo Stato come la socie-tagrave egrave per lui un prodotto dellevoluzione organicadelluomo primitivo

Le dottrine dello Spencer non meriterebbero un cennospeciale se oggidigrave non fossero diventate cosigrave celebriche non pochi scrittori si credono in dovere di accettar-le Diciamone pertanto alcunchegrave

Per il Positivismo e per lo Spencer in particolareluomo primitivo si trovava in uno stato non diverso daquello degli animali anche sotto laspetto fisico esso eranotabilmente inferiore alluomo civilizzato Soggiogatodai sentimenti i piugrave opposti alla mercegrave degli impulsi delmomento incapace di un desiderio costante impazienteed imprevidente non poteva legarsi con una promessaSviluppo estremo de sensi esterni assenza di ogni ri-flessione incapacitagrave di libera scelta indifferenza assolu-ta rispetto a qualsiasi investigazione delle cause resi-stenza invincibile a tutto ciograve che si allontana dalle cre-denze e dagli usi ereditarii tali sono i tratti intellettualidelluomo primitivo Gli uomini allora vivevano rag-gruppati in orde in istato di societagrave inconsciente delpari che certe specie di animali ma i vincoli sociali era-no minacciati del continuo da passioni subite ed irresi-stibili Se non che la necessitagrave di opporsi alle cause didistruzione il bisogno che luomo ne sentiva fegrave sorgereman mano la simpatia verso gli inoffensivi accompa-gnata perograve dal timore rispetto ai violenti Sotto limpulsodi questi due sentimenti si mantiene la societagrave la quale

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si riduce ad una funzione organica di adattamentoallambiente Passando essa dallo stato inconsciente alcosciente diventa societagrave civile Quindi lo Stato non egraveche un prodotto dellattivitagrave umana esso ritrae tutte lefunzioni degli organismi e comincia ad apparire neltempo quando i rapporti fra gli individui pigliano formadi cooperazione intelligente Cosigrave levoluzionedelluomo sociale egrave relativa allevoluzione organica e lasocietagrave ne ritiene tutte le forme tutti gli acquisti Cegrave ilsistema nutritivo rappresentato dalla produzione indu-striale il sistema distributivo analogo al sistema circo-latorio degli animali prodotto dalle vie di comunicazio-ne il sistema regolatore o nervomotore nelle istituzionigovernative e militari In tal modo la psicologiadellindividuo si riflette nella societagrave Siccome sonvi di-versi tipi individuali cosigrave sonvi diversi tipi di societagraveLo Stato si organizza ora a seconda del tipo militare orasul tipo industriale Nel primo caso la nazione diventalarmata e il potere egrave rigorosamente concentrato nellemani di un solo la religione persino diventa militante eprescrive le vendette Prevalendo invece il tipo indu-striale vien proclamata la libertagrave di opinione e di stam-pa pari al diritto di libero scambio

Per fermo le analogie che si scoprono fra le formesociali e i caratteri psicologici delluomo possono accet-tarsi purchegrave non si ammettano quelle come fenomenitagravefatalmente determinate da questi Non egrave certamentelistinto che veglia alla formazione delle societagrave civili lequali sono eminentemente laquocospirazioni di enti intelli-

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si riduce ad una funzione organica di adattamentoallambiente Passando essa dallo stato inconsciente alcosciente diventa societagrave civile Quindi lo Stato non egraveche un prodotto dellattivitagrave umana esso ritrae tutte lefunzioni degli organismi e comincia ad apparire neltempo quando i rapporti fra gli individui pigliano formadi cooperazione intelligente Cosigrave levoluzionedelluomo sociale egrave relativa allevoluzione organica e lasocietagrave ne ritiene tutte le forme tutti gli acquisti Cegrave ilsistema nutritivo rappresentato dalla produzione indu-striale il sistema distributivo analogo al sistema circo-latorio degli animali prodotto dalle vie di comunicazio-ne il sistema regolatore o nervomotore nelle istituzionigovernative e militari In tal modo la psicologiadellindividuo si riflette nella societagrave Siccome sonvi di-versi tipi individuali cosigrave sonvi diversi tipi di societagraveLo Stato si organizza ora a seconda del tipo militare orasul tipo industriale Nel primo caso la nazione diventalarmata e il potere egrave rigorosamente concentrato nellemani di un solo la religione persino diventa militante eprescrive le vendette Prevalendo invece il tipo indu-striale vien proclamata la libertagrave di opinione e di stam-pa pari al diritto di libero scambio

Per fermo le analogie che si scoprono fra le formesociali e i caratteri psicologici delluomo possono accet-tarsi purchegrave non si ammettano quelle come fenomenitagravefatalmente determinate da questi Non egrave certamentelistinto che veglia alla formazione delle societagrave civili lequali sono eminentemente laquocospirazioni di enti intelli-

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gentiraquo tuttavia le facoltagrave rappresentative entrano senzadubbio a fornire gli elementi di quellidea che si attuanellorganizzazione vale a dire nella costituzione di unoStato Lasciando in disparte le analogie testegrave ricordatenoi ci dimandiamo levoluzione egrave essa capace di darcilo scioglimento finale della genesi dello Stato

No nella stessa guisa che essa egrave incapace di spiegarcilorigine del pensiero della libera volontagrave della religio-ne del senso morale problemi tutti chessa ha vanamen-te tentati per quanto le sue teorie sieno ingegnose ed as-sai divertenti

LEvoluzionismo positivo pretende seguire in tutte lefasi i movimenti che abbiano potuto guidare i popolidallo stato selvaggio alla civiltagrave senza menomamentepreoccuparsi della realtagrave dei dati che suppone come fatticerti esso ha il grande ed imperdonabile difetto di tra-sportare alla realtagrave ciograve che non egrave al postutto che il ri-sultato di uninduzione erronea dallindividuo alla spe-cie dallo stato selvaggio allo stato civile negrave sempre lalogica egrave da esso rispettata Ecco a che si riduce il ragio-namento dellEvoluzionismo Luomo oggidigrave egrave civiledunque in un tempo primitivo dovette esser stato selvag-gio la societagrave oggidigrave egrave costituita in una determinata for-ma secondo ragione dunque dovette precedere un lungoperiodo dirograve cosigrave di incubazione donde nacque la so-cietagrave odierna Ma perchegrave dovette esserci stato prima queltempo quello stato primiero Per tutta risposta essi nonricorrono alla storia ma invocano la loro teorica stessaDovette precedere rispondono quello stato e quel tem-

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gentiraquo tuttavia le facoltagrave rappresentative entrano senzadubbio a fornire gli elementi di quellidea che si attuanellorganizzazione vale a dire nella costituzione di unoStato Lasciando in disparte le analogie testegrave ricordatenoi ci dimandiamo levoluzione egrave essa capace di darcilo scioglimento finale della genesi dello Stato

No nella stessa guisa che essa egrave incapace di spiegarcilorigine del pensiero della libera volontagrave della religio-ne del senso morale problemi tutti chessa ha vanamen-te tentati per quanto le sue teorie sieno ingegnose ed as-sai divertenti

LEvoluzionismo positivo pretende seguire in tutte lefasi i movimenti che abbiano potuto guidare i popolidallo stato selvaggio alla civiltagrave senza menomamentepreoccuparsi della realtagrave dei dati che suppone come fatticerti esso ha il grande ed imperdonabile difetto di tra-sportare alla realtagrave ciograve che non egrave al postutto che il ri-sultato di uninduzione erronea dallindividuo alla spe-cie dallo stato selvaggio allo stato civile negrave sempre lalogica egrave da esso rispettata Ecco a che si riduce il ragio-namento dellEvoluzionismo Luomo oggidigrave egrave civiledunque in un tempo primitivo dovette esser stato selvag-gio la societagrave oggidigrave egrave costituita in una determinata for-ma secondo ragione dunque dovette precedere un lungoperiodo dirograve cosigrave di incubazione donde nacque la so-cietagrave odierna Ma perchegrave dovette esserci stato prima queltempo quello stato primiero Per tutta risposta essi nonricorrono alla storia ma invocano la loro teorica stessaDovette precedere rispondono quello stato e quel tem-

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po affinchegrave fosse possibile levoluzione ndash Dunque voiammettete a priori levoluzione ndash No ci soggiungononoi linduciamo dalla presente civiltagrave che si svolse evi-dentemente da quello stato primitivo il quale ha il suoriscontro nei fanciulli e nei selvaggi dellOceaniadellAfrica e dellAmerica

Ebbene se la cosa egrave cosigrave e se luomo primitivo si sup-pone privo di ogni elemento razionale come lo voglionoi Positivisti non si comprende come possa aver avutoluogo levoluzione

Come mai luomo primitivo di sensibilitagrave ottusissi-ma ha potuto provare il bisogno di rendere la propriacondizione migliore Il progresso non era punto possibi-le Spencer stesso lo riconosce e formola in questi ter-mini la legge di questa impotenza laquoquanto maggiori era-no gli ostacoli tanto minori erano i mezzi di cui luomopoteva disporre per trionfarne quanto piugrave importavaprogredire tanto meno possibile era lesito del progres-soraquo

Adunque come si compiegrave levoluzione che condusselumanitagrave allo stato attuale Se lo Spencer ed i Positivistiammettessero la ragione nelluomo non giagrave come il ri-sultato di evoluzioni precedenti ma come facoltagrave essen-ziale ed originaria il progresso egrave presto spiegato Nep-pure in tal caso sono necessarii dei secoli a questo lavo-ro perfezionatore dellumanitagrave un uomo solo basta adare limpulso alla societagrave e porla sulla via del progres-so Ma la difficoltagrave sta qui che luomo primitivo nelconcetto positivo non ha negrave ragione negrave libertagrave esso di-

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po affinchegrave fosse possibile levoluzione ndash Dunque voiammettete a priori levoluzione ndash No ci soggiungononoi linduciamo dalla presente civiltagrave che si svolse evi-dentemente da quello stato primitivo il quale ha il suoriscontro nei fanciulli e nei selvaggi dellOceaniadellAfrica e dellAmerica

Ebbene se la cosa egrave cosigrave e se luomo primitivo si sup-pone privo di ogni elemento razionale come lo voglionoi Positivisti non si comprende come possa aver avutoluogo levoluzione

Come mai luomo primitivo di sensibilitagrave ottusissi-ma ha potuto provare il bisogno di rendere la propriacondizione migliore Il progresso non era punto possibi-le Spencer stesso lo riconosce e formola in questi ter-mini la legge di questa impotenza laquoquanto maggiori era-no gli ostacoli tanto minori erano i mezzi di cui luomopoteva disporre per trionfarne quanto piugrave importavaprogredire tanto meno possibile era lesito del progres-soraquo

Adunque come si compiegrave levoluzione che condusselumanitagrave allo stato attuale Se lo Spencer ed i Positivistiammettessero la ragione nelluomo non giagrave come il ri-sultato di evoluzioni precedenti ma come facoltagrave essen-ziale ed originaria il progresso egrave presto spiegato Nep-pure in tal caso sono necessarii dei secoli a questo lavo-ro perfezionatore dellumanitagrave un uomo solo basta adare limpulso alla societagrave e porla sulla via del progres-so Ma la difficoltagrave sta qui che luomo primitivo nelconcetto positivo non ha negrave ragione negrave libertagrave esso di-

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pende dalle circostanze esterne contro le quali ha soloqualche attivitagrave per reagire o alle quali conviene cheadatti la propria attivitagrave tutto egrave in lui determinatodallesterno

In qual modo adunque luomo primitivo sigrave abbiettopotegrave senza il soccorso di una specie superiore senzaesempio senza ragione salire verso i cieli

Ripetiamo levoluzione non puograve spiegarlo essa non egraveuna causa essa egrave tuttal piugrave il concetto di un fatto ipote-tico il fatto idealizzato che rimane a spiegare Or beneun tal fatto suppone un soggetto ed un principio di evo-luzione Lo Spencer trova questo soggetto laquoluomoraquo manon ne riconosce nellintelligenza il principio Egli per-ciograve non spiega il fatto Anzi lo rende impossibile collo-cando il proprio soggetto in condizioni tali per cui nonsi scorge come il soggetto potragrave iniziare la propria evo-luzione e neppure come potragrave conservare fisicamente sestesso21

21 La storia mitica se si vuole ci addita alla culla di ogni po-polo gli Dei e gli Eroi Il commercio cogli Dei egrave sempre fra le pri-me tradizioni Ciograve indica ci pare un tempo di benessere e di ci-viltagrave da cui gli uomini decaddero conservando perograve gli elementicapaci di rialzarli e il tipo ideale della perfezione da asseguireInoltre la storia ci fa vedere che la civiltagrave di un popolo incolto o ilprogresso di un popolo civile proviene costantemente dal contat-to che questo ebbe con un altro piugrave avanzato in civiltagrave Cotestalegge a primo aspetto pare favorisca il determinismo dellEvolu-zione pur tuttavia trasportata agli uomini primitivi aumenta ledifficoltagrave del problema

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pende dalle circostanze esterne contro le quali ha soloqualche attivitagrave per reagire o alle quali conviene cheadatti la propria attivitagrave tutto egrave in lui determinatodallesterno

In qual modo adunque luomo primitivo sigrave abbiettopotegrave senza il soccorso di una specie superiore senzaesempio senza ragione salire verso i cieli

Ripetiamo levoluzione non puograve spiegarlo essa non egraveuna causa essa egrave tuttal piugrave il concetto di un fatto ipote-tico il fatto idealizzato che rimane a spiegare Or beneun tal fatto suppone un soggetto ed un principio di evo-luzione Lo Spencer trova questo soggetto laquoluomoraquo manon ne riconosce nellintelligenza il principio Egli per-ciograve non spiega il fatto Anzi lo rende impossibile collo-cando il proprio soggetto in condizioni tali per cui nonsi scorge come il soggetto potragrave iniziare la propria evo-luzione e neppure come potragrave conservare fisicamente sestesso21

21 La storia mitica se si vuole ci addita alla culla di ogni po-polo gli Dei e gli Eroi Il commercio cogli Dei egrave sempre fra le pri-me tradizioni Ciograve indica ci pare un tempo di benessere e di ci-viltagrave da cui gli uomini decaddero conservando perograve gli elementicapaci di rialzarli e il tipo ideale della perfezione da asseguireInoltre la storia ci fa vedere che la civiltagrave di un popolo incolto o ilprogresso di un popolo civile proviene costantemente dal contat-to che questo ebbe con un altro piugrave avanzato in civiltagrave Cotestalegge a primo aspetto pare favorisca il determinismo dellEvolu-zione pur tuttavia trasportata agli uomini primitivi aumenta ledifficoltagrave del problema

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Concludendo lEvoluzionismo incapace di darci lagenesi delluomo come essere ragionevole e colto nonpuograve neppure sciogliere il problema della genesi delloStato

Altri filosofi respingendo con forti ragioni la ipotesidello stato di natura e del contratto sociale dimostranoche la natura delluomo richiede la vita sociale ma trat-tandosi di spiegare la genesi dello Stato ricorsero al fat-to della propagazione delle famiglie da uno stesso stipi-te ed asserirono dover questo essere il fatto naturale dalquale prende origine in concreto la societagrave civile

Per certo se la societagrave nasce tosto che piugrave uomini tro-vansi uniti stabilmente per cospirare ad un fine a trovarlorigine della societagrave basta rinvenire il fatto primitivoche dovette riunire piugrave uomini stabilmente in un intentoOra non si puograve dare fatto piugrave primitivo che lesistenza diuna prima famiglia da cui sieno discesi quei piugrave da as-sociarsi

Ma se ben si avverte dal fatto di essersi piugrave famigliepropagate da un solo stipite non ne viene per conse-guenza chesse debbano formare assieme una societagrave ci-vile uno Stato Cegrave differenza fra il fatto che pone lamateria del civile consorzio e il fatto che ne pone la for-ma le famiglie si vanno propagando questo egrave il primoelemento esse concertano di valersi di alcuni mezzi perprovvedere ai bisogni comuni difendere le proprie ra-gioni godere scambievolmente e stabilmente di aiutoecco lelemento formale Colla propagazione ossia collagenerazione non si pone che il primo

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Concludendo lEvoluzionismo incapace di darci lagenesi delluomo come essere ragionevole e colto nonpuograve neppure sciogliere il problema della genesi delloStato

Altri filosofi respingendo con forti ragioni la ipotesidello stato di natura e del contratto sociale dimostranoche la natura delluomo richiede la vita sociale ma trat-tandosi di spiegare la genesi dello Stato ricorsero al fat-to della propagazione delle famiglie da uno stesso stipi-te ed asserirono dover questo essere il fatto naturale dalquale prende origine in concreto la societagrave civile

Per certo se la societagrave nasce tosto che piugrave uomini tro-vansi uniti stabilmente per cospirare ad un fine a trovarlorigine della societagrave basta rinvenire il fatto primitivoche dovette riunire piugrave uomini stabilmente in un intentoOra non si puograve dare fatto piugrave primitivo che lesistenza diuna prima famiglia da cui sieno discesi quei piugrave da as-sociarsi

Ma se ben si avverte dal fatto di essersi piugrave famigliepropagate da un solo stipite non ne viene per conse-guenza chesse debbano formare assieme una societagrave ci-vile uno Stato Cegrave differenza fra il fatto che pone lamateria del civile consorzio e il fatto che ne pone la for-ma le famiglie si vanno propagando questo egrave il primoelemento esse concertano di valersi di alcuni mezzi perprovvedere ai bisogni comuni difendere le proprie ra-gioni godere scambievolmente e stabilmente di aiutoecco lelemento formale Colla propagazione ossia collagenerazione non si pone che il primo

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Se si vuole che la societagrave civile non risulti che dallapropagazione o moltiplicazione di una prima famigliaconverrebbe pur poter dimostrare che il padre sia di di-ritto sovrano oppure che il potere civile non sia altroche una estensione o derivazione o trasformazione dellapotestagrave economica mentre pure luna e laltra societagrave ladomestica e la politica luno e laltro potere differisco-no essenzialmente di specie22

Nella genesi delle societagrave politiche la Scuola giuridi-ca distingue il fatto dal diritto Riconosce che le originidi fatto delle societagrave politiche poterono essere e furonoveramente diverse nei varii tempi e nei varii luoghi Lagraveove niun nuovo elemento venne a turbare il naturalesvolgimento del principio di associazione la societagrave po-litica sorse per il successivo esplicarsi della famiglia laquale andograve gradatamente trasformandosi in tribugrave ingens e quindi prese stabile assetto di politico consorzioPerograve cotesto svolgimento potegrave venire alterato da avveni-menti di varia natura Talora un individuo audace si facentro di riunione di parecchi compagni e forma conessi di primo getto una societagrave talvolta le persecuzionipolitiche o religiose inducono alcuni privati a riunirsi in-sieme ed a gettare le basi di un politico ordinamento talaltra volta il successivo dilatarsi della proprietagrave di unprivato rende a poco a poco dipendenti e soggetti i colti-vatori ed i proprietari vicini finalmente la colonizzazio-

22 Ex vi solius iuris naturae non est debitum progenitori utetiam sit rex suae posteritatis (SUAREZ De Legibus 1 III 2)

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Se si vuole che la societagrave civile non risulti che dallapropagazione o moltiplicazione di una prima famigliaconverrebbe pur poter dimostrare che il padre sia di di-ritto sovrano oppure che il potere civile non sia altroche una estensione o derivazione o trasformazione dellapotestagrave economica mentre pure luna e laltra societagrave ladomestica e la politica luno e laltro potere differisco-no essenzialmente di specie22

Nella genesi delle societagrave politiche la Scuola giuridi-ca distingue il fatto dal diritto Riconosce che le originidi fatto delle societagrave politiche poterono essere e furonoveramente diverse nei varii tempi e nei varii luoghi Lagraveove niun nuovo elemento venne a turbare il naturalesvolgimento del principio di associazione la societagrave po-litica sorse per il successivo esplicarsi della famiglia laquale andograve gradatamente trasformandosi in tribugrave ingens e quindi prese stabile assetto di politico consorzioPerograve cotesto svolgimento potegrave venire alterato da avveni-menti di varia natura Talora un individuo audace si facentro di riunione di parecchi compagni e forma conessi di primo getto una societagrave talvolta le persecuzionipolitiche o religiose inducono alcuni privati a riunirsi in-sieme ed a gettare le basi di un politico ordinamento talaltra volta il successivo dilatarsi della proprietagrave di unprivato rende a poco a poco dipendenti e soggetti i colti-vatori ed i proprietari vicini finalmente la colonizzazio-

22 Ex vi solius iuris naturae non est debitum progenitori utetiam sit rex suae posteritatis (SUAREZ De Legibus 1 III 2)

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ne di un territorio una lega una vittoria poterono esserecause dirette di origine di altrettante societagrave politiche

La conoscenza lindagine di questi fatti appartienealla Storia La Filosofia ricerca invece quale sia loriginedi diritto cioegrave qual sia quellelemento di ragione per cuiquesta o quella origine debba dirsi legittima

La Scuola giuridica afferma il principio imprimentecarattere di legittimitagrave alla societagrave politica non essere al-tro che il consenso espresso o tacito degli associati

E in vero lidea di una particolare forma di societagrave im-plica il concetto di un patto volontario Se si eccettui lasocietagrave universale la quale proviene direttamente da unavolontagrave superiore e provvidenziale che impressenelluomo il carattere di essere socievole qualunque al-tra societagrave particolare egrave un fatto volontario delluomoCosigrave la societagrave coniugale nasce dal consenso de coniu-gi nella parentale si ha il consenso dapprima tacitamen-te presunto dei figli poscia tacitamente emergente dalfatto della volontaria loro coabitazione coi genitori Lastessa societagrave religiosa egrave informata allo stesso principioil credente o direttamente o per mezzo de suoi rappre-sentanti presta il suo consenso nellatto in cui entra a farparte della societagrave Ora lorigine ed il fondamento giuri-dico della societagrave politica non possono essere diversiTutti gli uomini nascono ugualmente liberi nessunopertanto puograve costringer gli altri a formare con lui unaparticolare associazione per quanto legittimo ne sia ilfine ad assumere speciali doveri a riconoscere una spe-ciale autoritagrave senza ledere il principio di libertagrave e di

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ne di un territorio una lega una vittoria poterono esserecause dirette di origine di altrettante societagrave politiche

La conoscenza lindagine di questi fatti appartienealla Storia La Filosofia ricerca invece quale sia loriginedi diritto cioegrave qual sia quellelemento di ragione per cuiquesta o quella origine debba dirsi legittima

La Scuola giuridica afferma il principio imprimentecarattere di legittimitagrave alla societagrave politica non essere al-tro che il consenso espresso o tacito degli associati

E in vero lidea di una particolare forma di societagrave im-plica il concetto di un patto volontario Se si eccettui lasocietagrave universale la quale proviene direttamente da unavolontagrave superiore e provvidenziale che impressenelluomo il carattere di essere socievole qualunque al-tra societagrave particolare egrave un fatto volontario delluomoCosigrave la societagrave coniugale nasce dal consenso de coniu-gi nella parentale si ha il consenso dapprima tacitamen-te presunto dei figli poscia tacitamente emergente dalfatto della volontaria loro coabitazione coi genitori Lastessa societagrave religiosa egrave informata allo stesso principioil credente o direttamente o per mezzo de suoi rappre-sentanti presta il suo consenso nellatto in cui entra a farparte della societagrave Ora lorigine ed il fondamento giuri-dico della societagrave politica non possono essere diversiTutti gli uomini nascono ugualmente liberi nessunopertanto puograve costringer gli altri a formare con lui unaparticolare associazione per quanto legittimo ne sia ilfine ad assumere speciali doveri a riconoscere una spe-ciale autoritagrave senza ledere il principio di libertagrave e di

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giuridica eguaglianza de suoi simili Ma poichegrave nellasocietagrave politica si verificano appunto questi particolarieffetti si tratta cioegrave di individui che oltre il vincolo ge-nerale comune che collega tutti gli uomini altro ne con-traggono speciale da cui derivano particolari diritti edoveri perciograve il fatto giuridico che vale a legittimarequestassociazione non puograve essere che il consenso ossiala volontagrave di coloro che la compongono siasi esso con-senso manifestato con un patto espresso ovvero inclusoin una tacita adesione che gli uomini prestano al natura-le svolgimento della loro associazione Cosigrave la ragionala Scuola Giuridica23 con Rosmini Romagnosi Albiniecc

Cotesta teoria differisce da quella del contratto socia-le o patto primitivo perchegrave ammette che luomo egrave essen-zialmente socievole e che le origini storiche delle variesocietagrave politiche poterono essere e furono infatti diverseTuttavia noi non dobbiamo nascondere le ruinose conse-guenze cui essa darebbe luogo ove si supponga affattovolontario e libero moralmente il sopradetto consenso

Certamente il consenso delle volontagrave si richiede sen-za di esso non si dagrave societagrave che egrave cospirazione di intelli-genze e di volontagrave Il consenso si riduce ad un atto di li-bera volontagrave ma lrsquouomo egrave esso moralmente libero didare o non dare il suo consenso Non vi sono forse deicasi ne quali luomo deve volere in concorso con altridando cosigrave origine ad una societagrave in concreto La libertagrave

23 MATTIROLO Filosofia del Diritto

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giuridica eguaglianza de suoi simili Ma poichegrave nellasocietagrave politica si verificano appunto questi particolarieffetti si tratta cioegrave di individui che oltre il vincolo ge-nerale comune che collega tutti gli uomini altro ne con-traggono speciale da cui derivano particolari diritti edoveri perciograve il fatto giuridico che vale a legittimarequestassociazione non puograve essere che il consenso ossiala volontagrave di coloro che la compongono siasi esso con-senso manifestato con un patto espresso ovvero inclusoin una tacita adesione che gli uomini prestano al natura-le svolgimento della loro associazione Cosigrave la ragionala Scuola Giuridica23 con Rosmini Romagnosi Albiniecc

Cotesta teoria differisce da quella del contratto socia-le o patto primitivo perchegrave ammette che luomo egrave essen-zialmente socievole e che le origini storiche delle variesocietagrave politiche poterono essere e furono infatti diverseTuttavia noi non dobbiamo nascondere le ruinose conse-guenze cui essa darebbe luogo ove si supponga affattovolontario e libero moralmente il sopradetto consenso

Certamente il consenso delle volontagrave si richiede sen-za di esso non si dagrave societagrave che egrave cospirazione di intelli-genze e di volontagrave Il consenso si riduce ad un atto di li-bera volontagrave ma lrsquouomo egrave esso moralmente libero didare o non dare il suo consenso Non vi sono forse deicasi ne quali luomo deve volere in concorso con altridando cosigrave origine ad una societagrave in concreto La libertagrave

23 MATTIROLO Filosofia del Diritto

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adunque benchegrave richiesta non basta per segrave sola prescin-dendo dal dovere a fornirci lelemento giuridico che sidesidera Il diritto vuole essere fondato sul dovere

Il Tapparelli propone una teoria che merita di veniresposta per il concetto morale che vi domina e con que-sta noi concludiamo il presente capitolo24

Tutti gli uomini formano una societagrave di uguali fonda-ta sulla identitagrave di natura Tutti e ciascuno hanno dirittodi valersi di quei mezzi che sono ordinati al benedelluomo e la ragione che concede alluno il potere diadoperare a tal fine quante forze ha impone altrui il do-vere di rispettare luso ragionevole di quelle forze Que-sto diritto e questo dovere egrave in tutti eguale giacchegrave na-sce da natura eguale Ma le forze non sono in tutti egua-li negrave uguale egrave in tutti lassiduitagrave nelladoperarle egrave que-sto un dato di osservazione da cui deriva una disugua-glianza indefinita mantenuta dalla uguale indipendenzala quale siccome mi dagrave diritto a valermi del mio senzaesserne da verun altro disturbato cosigrave mi serba intattitutti quegli acquisti che usando lecitamente le mie for-ze andrograve facendo Con tali acquisti puograve luomo accre-scere e le terre e la famiglia e il credito e divenire po-tente saggio valoroso sigrave che altri abbisogni del suo sus-sidio e con lui si associi per ottenerlo Questi ben potragraveescludere dai suoi benefizi chi non si regola secondo gliordini ragionevolmente da lui stabiliti Cosigrave in lui la su-

24 TAPPARELLI Saggio teoretico di diritto naturale I Diss 2 cXI

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adunque benchegrave richiesta non basta per segrave sola prescin-dendo dal dovere a fornirci lelemento giuridico che sidesidera Il diritto vuole essere fondato sul dovere

Il Tapparelli propone una teoria che merita di veniresposta per il concetto morale che vi domina e con que-sta noi concludiamo il presente capitolo24

Tutti gli uomini formano una societagrave di uguali fonda-ta sulla identitagrave di natura Tutti e ciascuno hanno dirittodi valersi di quei mezzi che sono ordinati al benedelluomo e la ragione che concede alluno il potere diadoperare a tal fine quante forze ha impone altrui il do-vere di rispettare luso ragionevole di quelle forze Que-sto diritto e questo dovere egrave in tutti eguale giacchegrave na-sce da natura eguale Ma le forze non sono in tutti egua-li negrave uguale egrave in tutti lassiduitagrave nelladoperarle egrave que-sto un dato di osservazione da cui deriva una disugua-glianza indefinita mantenuta dalla uguale indipendenzala quale siccome mi dagrave diritto a valermi del mio senzaesserne da verun altro disturbato cosigrave mi serba intattitutti quegli acquisti che usando lecitamente le mie for-ze andrograve facendo Con tali acquisti puograve luomo accre-scere e le terre e la famiglia e il credito e divenire po-tente saggio valoroso sigrave che altri abbisogni del suo sus-sidio e con lui si associi per ottenerlo Questi ben potragraveescludere dai suoi benefizi chi non si regola secondo gliordini ragionevolmente da lui stabiliti Cosigrave in lui la su-

24 TAPPARELLI Saggio teoretico di diritto naturale I Diss 2 cXI

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perioritagrave di fatto produce una superioritagrave di diritto edegli diviene depositario di quellautoritagrave che in ogni so-cietagrave deve guidare gli individui al retto uso dei mezziCiograve che si dice di un individuo si dica pure di parecchii quali sieno capaci di ordinare la moltitudine di gover-narla e di difenderla

Dopo avere cosigrave esplicata la genesi della societagrave civi-le siccome forma della societagrave universale e ad un tem-po quella dellautoritagrave concreta il Tapparelli fa notaredarsi de casi nei quali il dovere obbliga a legarsi in so-cietagrave e a rimanervi25 Ogni qualvolta il non legarsi aduna determinata societagrave o il non rimanervi egrave violazionedellordine luomo egrave obbligato in questi casi a quella so-cietagrave

Ora questordine puograve nascere e dal sistema stesso dinatura fisica e dai diritti altrui e dal nostro libero volerealtrui manifestato Sono questi tre fatti che si possonochiamare associanti

In altri termini luomo egrave per natura legato da un gene-ral dovere di societagrave che lo obbliga a cospirare cogli uo-mini tutti al bene comune e ciograve non solo negativamentecol non opporvisi ma anche positivamente quando lecircostanze per necessitagrave lo esigono Questa necessitagravepuograve nascere e in me e negli altri o dallordine fisico o dalmorale giacchegrave luomo egrave un composto di corpo e di spi-rito ed ha doveri e bisogni rispetto alluno e allaltroPosso dunque essere obbligato ad entrare o rimanere in

25 TAPPARELLI l c Diss 3 c 1

200

perioritagrave di fatto produce una superioritagrave di diritto edegli diviene depositario di quellautoritagrave che in ogni so-cietagrave deve guidare gli individui al retto uso dei mezziCiograve che si dice di un individuo si dica pure di parecchii quali sieno capaci di ordinare la moltitudine di gover-narla e di difenderla

Dopo avere cosigrave esplicata la genesi della societagrave civi-le siccome forma della societagrave universale e ad un tem-po quella dellautoritagrave concreta il Tapparelli fa notaredarsi de casi nei quali il dovere obbliga a legarsi in so-cietagrave e a rimanervi25 Ogni qualvolta il non legarsi aduna determinata societagrave o il non rimanervi egrave violazionedellordine luomo egrave obbligato in questi casi a quella so-cietagrave

Ora questordine puograve nascere e dal sistema stesso dinatura fisica e dai diritti altrui e dal nostro libero volerealtrui manifestato Sono questi tre fatti che si possonochiamare associanti

In altri termini luomo egrave per natura legato da un gene-ral dovere di societagrave che lo obbliga a cospirare cogli uo-mini tutti al bene comune e ciograve non solo negativamentecol non opporvisi ma anche positivamente quando lecircostanze per necessitagrave lo esigono Questa necessitagravepuograve nascere e in me e negli altri o dallordine fisico o dalmorale giacchegrave luomo egrave un composto di corpo e di spi-rito ed ha doveri e bisogni rispetto alluno e allaltroPosso dunque essere obbligato ad entrare o rimanere in

25 TAPPARELLI l c Diss 3 c 1

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societagrave per bene or mio or altrui sigrave di ordine fisicocome di ordine morale

Coerentemente a questi principii il Tapparelli dimo-stra poter un individuo essere membro di una societagrave pernecessitagrave di ordine fisico ad es dal bisogno naturaledel figlio il padre egrave obbligato a vivere col figlio per dar-gli assistenza ed il figlio col padre per riceverla da ne-cessitagrave pure di ordine fisico un individuo puograve essere ob-bligato a entrare nella societagrave erile fuor della quale nonpossa assolutamente campare la vita Dal diritto un po-polo vinto in guerra giusta viene ad essere legato in so-cietagrave col vincitore Da consenso libero finalmente nascela societagrave coniugale e talvolta una determinata societagravecivile

Non si nega pertanto che la societagrave civile possa na-scere da consenso volontario vale a dire da un patto maqual egrave quel principio che la rende permanente dandoleun carattere morale Egrave sempre il duplice legame del do-vere e del diritto Le parti erano libere e nello stato direciproca indipendenza naturale eguali nelle forze comesi suppone talchegrave niuna delle due poteva senza ingiusti-zia legare la controparte Ma dal momento che recipro-camente assentirono alla stabile convivenza non posso-no fallire al contratto senza violare il diritto altrui equesto diritto nasce dal dovere della veracitagrave della leal-tagrave In questa guisa avviene che quelle societagrave che origi-nariamente furono volontarie acquistino un carattereetico permanente cotalchegrave a niuno sia lecito attentarealla loro esistenza non ai primi concorrenti e tanto

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societagrave per bene or mio or altrui sigrave di ordine fisicocome di ordine morale

Coerentemente a questi principii il Tapparelli dimo-stra poter un individuo essere membro di una societagrave pernecessitagrave di ordine fisico ad es dal bisogno naturaledel figlio il padre egrave obbligato a vivere col figlio per dar-gli assistenza ed il figlio col padre per riceverla da ne-cessitagrave pure di ordine fisico un individuo puograve essere ob-bligato a entrare nella societagrave erile fuor della quale nonpossa assolutamente campare la vita Dal diritto un po-polo vinto in guerra giusta viene ad essere legato in so-cietagrave col vincitore Da consenso libero finalmente nascela societagrave coniugale e talvolta una determinata societagravecivile

Non si nega pertanto che la societagrave civile possa na-scere da consenso volontario vale a dire da un patto maqual egrave quel principio che la rende permanente dandoleun carattere morale Egrave sempre il duplice legame del do-vere e del diritto Le parti erano libere e nello stato direciproca indipendenza naturale eguali nelle forze comesi suppone talchegrave niuna delle due poteva senza ingiusti-zia legare la controparte Ma dal momento che recipro-camente assentirono alla stabile convivenza non posso-no fallire al contratto senza violare il diritto altrui equesto diritto nasce dal dovere della veracitagrave della leal-tagrave In questa guisa avviene che quelle societagrave che origi-nariamente furono volontarie acquistino un carattereetico permanente cotalchegrave a niuno sia lecito attentarealla loro esistenza non ai primi concorrenti e tanto

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meno agli individui posteriori i quali per certo non deb-bono offendere il diritto che hanno gli associati di tende-re concordemente al fine comune

La soluzione del problema della genesi della societagravecivile non puograve darsi sotto laspetto morale con maggiorchiarezza e piugrave scientificamente

CAPITOLO VIIIFine dello Stato

Se luomo possedesse tutto il bene avrebbe giagrave conse-guito il fine cui aspira negrave piugrave abbisognerebbe di societagravepurchegrave non gli piacesse comunicarlo agli altri in talcaso la societagrave sarebbe comunicazione di bene

Ma siccome fe notare Aristotele egrave appunto il difettodel bene e linsufficienza individuale a conseguirloquella che spinge luomo alla societagrave egli cerca nellasocietagrave lautarchia

Perciograve la societagrave non puograve trovarsi fra gli uomini chein stato di tendenza al bene da tutti i singoli cercato concooperazione concorde essa non egrave statica ma deve es-sere dinamica ha un coacutempito cioegrave da ottenere colle sueforze col suo potere colle sue leggi

Or qual egrave il coacutempito il fine dello Stato La questionenon egrave indifferente essendochegrave dal fine viene determina-ta la maniera di essere la misura del potere i doveridella societagrave

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meno agli individui posteriori i quali per certo non deb-bono offendere il diritto che hanno gli associati di tende-re concordemente al fine comune

La soluzione del problema della genesi della societagravecivile non puograve darsi sotto laspetto morale con maggiorchiarezza e piugrave scientificamente

CAPITOLO VIIIFine dello Stato

Se luomo possedesse tutto il bene avrebbe giagrave conse-guito il fine cui aspira negrave piugrave abbisognerebbe di societagravepurchegrave non gli piacesse comunicarlo agli altri in talcaso la societagrave sarebbe comunicazione di bene

Ma siccome fe notare Aristotele egrave appunto il difettodel bene e linsufficienza individuale a conseguirloquella che spinge luomo alla societagrave egli cerca nellasocietagrave lautarchia

Perciograve la societagrave non puograve trovarsi fra gli uomini chein stato di tendenza al bene da tutti i singoli cercato concooperazione concorde essa non egrave statica ma deve es-sere dinamica ha un coacutempito cioegrave da ottenere colle sueforze col suo potere colle sue leggi

Or qual egrave il coacutempito il fine dello Stato La questionenon egrave indifferente essendochegrave dal fine viene determina-ta la maniera di essere la misura del potere i doveridella societagrave

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Presso i Romani il fine dello Stato veniva concretatoin quella celebre formola che si leggeva nelle leggi delleXII Tavole salus populi suprema lex est Ma potendoavere questo principio due interpretazioni diverse se-condochegrave la salute pubblica viene proposta a normadelloperazione sociale conformemente allordine moraleo prescindendo da questo perciograve altre sentenze venneroprofessate dai filosofi

Il Socialismo trasforma il governo politico in una spe-cie di economia domestica mentre vorrebbe che lo Sta-to debba provvedere a tutti i singoli cittadini in guisache ciascuno possa soddisfare tutto le sue potenze inparticolare le sensitive esso dice allindividuo hai dirit-to di godere mentre sei vivo la societagrave quale oggidigrave egravecostituita egrave una violazione permanente del tuo dirittodappoichegrave essa non deve avere altro fine che quello disomministrare la maggior copia de beni par la felicitagravedel tempo e dello spazio

Presenta molta ambiguitagrave la sentenza del Rosmini ilquale stabiligrave il fine della societagrave nella quiete dellanimosoddisfatto lappagamento egli dice egrave il fine essenzialedella societagrave di diritto e di fatto Come pure qualcosa divago che porge il destro a false interpretazioni hanno lesentenze di coloro che ripongono il fine dello Stato onella comune felicitagrave o nella tutela de diritti o nella si-curezza interna ed esterna o nel progresso dellumanitagraveo nella copia de beni esterni

Noi non neghiamo che tutti cotesti intenti dieno difat-to luogo a varie istituzioni sociali negrave che lo Stato non

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Presso i Romani il fine dello Stato veniva concretatoin quella celebre formola che si leggeva nelle leggi delleXII Tavole salus populi suprema lex est Ma potendoavere questo principio due interpretazioni diverse se-condochegrave la salute pubblica viene proposta a normadelloperazione sociale conformemente allordine moraleo prescindendo da questo perciograve altre sentenze venneroprofessate dai filosofi

Il Socialismo trasforma il governo politico in una spe-cie di economia domestica mentre vorrebbe che lo Sta-to debba provvedere a tutti i singoli cittadini in guisache ciascuno possa soddisfare tutto le sue potenze inparticolare le sensitive esso dice allindividuo hai dirit-to di godere mentre sei vivo la societagrave quale oggidigrave egravecostituita egrave una violazione permanente del tuo dirittodappoichegrave essa non deve avere altro fine che quello disomministrare la maggior copia de beni par la felicitagravedel tempo e dello spazio

Presenta molta ambiguitagrave la sentenza del Rosmini ilquale stabiligrave il fine della societagrave nella quiete dellanimosoddisfatto lappagamento egli dice egrave il fine essenzialedella societagrave di diritto e di fatto Come pure qualcosa divago che porge il destro a false interpretazioni hanno lesentenze di coloro che ripongono il fine dello Stato onella comune felicitagrave o nella tutela de diritti o nella si-curezza interna ed esterna o nel progresso dellumanitagraveo nella copia de beni esterni

Noi non neghiamo che tutti cotesti intenti dieno difat-to luogo a varie istituzioni sociali negrave che lo Stato non

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debba tutelare le persone i beni i diritti de cittadinidare impulso a tutto ciograve che pone lumanitagrave sulle vie delprogresso favorire il commercio e la ricchezza naziona-le Epperograve tutte coteste opinioni si potranno agevolmen-te conciliare a condizione che i sopradetti fini non sienointesi dallo Stato luno esclusivamente dallaltro e siaposto in salvo lordine morale

E dallordine morale non si puograve mai prescindere es-sendochegrave la societagrave deve essere associazione morale e ivincoli sociali quali sono il dovere ed il diritto sono an-zitutto vincoli morali

Il Kant che di professo trattograve la nostra questione ripo-se il fine della societagrave politica e il principio del dirittopubblico e privato in quello che egli chiama principiodi coesistenza il quale puograve essere cosigrave dichiarato laquoope-ra in modo che la tua libertagrave non sia in contrasto colla li-bertagrave degli altriraquo

La teoria kantiana per la sua originalitagrave merita uncenno speciale La ragione delluomo cosigrave il Kant egrave as-soluta e libera ed assolutamente libera devessere la suavolontagrave luomo non sarebbe ragionevole se nel volere enelloperare ricevesse impulso dallesperienza negrave vera-mente libero se la volontagrave non si dispiegasse con quellaindipendenza che egrave propria della ragione Luomo adun-que ha una piena libertagrave di volere richiesta dalla libertagraveed indipendenza della ragione Ora gli impulsi speri-mentali sono di due sorta interni ed esterni i primisono gli incitamenti delle passioni e degli affetti i se-condi gli impedimenti che gli uomini pongono alle no-

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debba tutelare le persone i beni i diritti de cittadinidare impulso a tutto ciograve che pone lumanitagrave sulle vie delprogresso favorire il commercio e la ricchezza naziona-le Epperograve tutte coteste opinioni si potranno agevolmen-te conciliare a condizione che i sopradetti fini non sienointesi dallo Stato luno esclusivamente dallaltro e siaposto in salvo lordine morale

E dallordine morale non si puograve mai prescindere es-sendochegrave la societagrave deve essere associazione morale e ivincoli sociali quali sono il dovere ed il diritto sono an-zitutto vincoli morali

Il Kant che di professo trattograve la nostra questione ripo-se il fine della societagrave politica e il principio del dirittopubblico e privato in quello che egli chiama principiodi coesistenza il quale puograve essere cosigrave dichiarato laquoope-ra in modo che la tua libertagrave non sia in contrasto colla li-bertagrave degli altriraquo

La teoria kantiana per la sua originalitagrave merita uncenno speciale La ragione delluomo cosigrave il Kant egrave as-soluta e libera ed assolutamente libera devessere la suavolontagrave luomo non sarebbe ragionevole se nel volere enelloperare ricevesse impulso dallesperienza negrave vera-mente libero se la volontagrave non si dispiegasse con quellaindipendenza che egrave propria della ragione Luomo adun-que ha una piena libertagrave di volere richiesta dalla libertagraveed indipendenza della ragione Ora gli impulsi speri-mentali sono di due sorta interni ed esterni i primisono gli incitamenti delle passioni e degli affetti i se-condi gli impedimenti che gli uomini pongono alle no-

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stre azioni e in forza de quali lazione non si puograve com-piere o si compie altrimenti Amendue queste specie diimpulsi hanno da essere rimossi onde luomo operi libe-ramente Le leggi hanno questo scopo altre proteggonola libertagrave interna ed importano coazione da esercitarsidalluomo sopra segrave stesso altre impongono coazioneagli altri affinchegrave non cimpediscano di operare con li-bertagrave Le prime costituiscono lordine morale le secondelordine giuridico

Perograve la libertagrave esterna non avrebbe limite ed ove gliuomini agissero indipendentemente a seconda della li-bertagrave assoluta della ragione il conflitto sarebbe inevita-bile A togliere il dissidio non cegrave altro mezzo che re-stringere la libertagrave di ciascuno in modo che essa possacoesistere colla libertagrave degli altri Di qui la necessitagravedello Stato che si riduce ad un postulato del principiodi coesistenza Esso non ha altro coacutempito se non la li-mitazione armonica della libertagrave di ciascuno in quanto egraverichiesto allesercizio della libertagrave di tutti

Egrave facile scorgere i vizi che presenta la teoria metafisi-ca di Kant

Ei suppone che la volontagrave umana non abbia altra leg-ge che la libertagrave del pensiero e che la ragione sia assolu-tamente indipendente mentre pure luomo a voler essereragionevole deve riconoscere la sua dipendenzadallEnte Assoluto ed a volere operare moralmente deveconformarsi alla legge naturale Suppone che tutte le de-terminazioni e motivi sperimentali sieno privi di morali-tagrave il che egrave quanto fare delluomo un essere astratto e te-

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stre azioni e in forza de quali lazione non si puograve com-piere o si compie altrimenti Amendue queste specie diimpulsi hanno da essere rimossi onde luomo operi libe-ramente Le leggi hanno questo scopo altre proteggonola libertagrave interna ed importano coazione da esercitarsidalluomo sopra segrave stesso altre impongono coazioneagli altri affinchegrave non cimpediscano di operare con li-bertagrave Le prime costituiscono lordine morale le secondelordine giuridico

Perograve la libertagrave esterna non avrebbe limite ed ove gliuomini agissero indipendentemente a seconda della li-bertagrave assoluta della ragione il conflitto sarebbe inevita-bile A togliere il dissidio non cegrave altro mezzo che re-stringere la libertagrave di ciascuno in modo che essa possacoesistere colla libertagrave degli altri Di qui la necessitagravedello Stato che si riduce ad un postulato del principiodi coesistenza Esso non ha altro coacutempito se non la li-mitazione armonica della libertagrave di ciascuno in quanto egraverichiesto allesercizio della libertagrave di tutti

Egrave facile scorgere i vizi che presenta la teoria metafisi-ca di Kant

Ei suppone che la volontagrave umana non abbia altra leg-ge che la libertagrave del pensiero e che la ragione sia assolu-tamente indipendente mentre pure luomo a voler essereragionevole deve riconoscere la sua dipendenzadallEnte Assoluto ed a volere operare moralmente deveconformarsi alla legge naturale Suppone che tutte le de-terminazioni e motivi sperimentali sieno privi di morali-tagrave il che egrave quanto fare delluomo un essere astratto e te-

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ner conto soltanto dello spirito Le conseguenze poi chederivano da siffatti supposti per quanto logiche nel suosistema non cessano di essere dannevoli Imperocchegrave selo Stato e il potere politico non ha altro scopo chelimporre per mezzo della coazione esterna limiti alla li-bertagrave sfrenata deve per ciograve stesso abbandonare a se me-desime le forze de singoli di coloro cioegrave alla cui libertagravesono stati tolti quegli impedimenti che provenivano dal-la malizia altrui sicchegrave ciascuno opereragrave siccome esi-stenza separata senza alcuna meta comune In tal casomanca quella cooperazione comune che nasce dallinten-to di ottenere qualcosa di positivo Se poi la ragione so-ciale vorragrave affermare la propria indipendenza del pariche lindividuale allora il despotismo egrave inevitabile Vhadi piugrave quando tutti i cittadini fossero onesti manche-rebbe il fine della societagrave politica negrave lo Stato avrebbepiugrave diritto di sussistere a meno che per sostenersi nonvolesse continuamente impedire il progresso de cittadi-ni nella onestagrave

Escludendo pertanto lidealismo del Kant e racco-gliendo in una formola il dovere e il diritto che competealla societagrave politica secondo la determinazione del finediciamo che il fine dello Stato egrave quello di laquoagevolareagli individui associati collordine esterno il consegui-mento della felicitagrave naturaleraquo

Lo Stato perciograve non propone esso stesso il fine agliindividui ciascuno di questi lo riceve dalla natura Lasocietagrave egrave direbbe il Romagnosi una macchina di aiutoha ragione di mezzo rispetto al fine naturale

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ner conto soltanto dello spirito Le conseguenze poi chederivano da siffatti supposti per quanto logiche nel suosistema non cessano di essere dannevoli Imperocchegrave selo Stato e il potere politico non ha altro scopo chelimporre per mezzo della coazione esterna limiti alla li-bertagrave sfrenata deve per ciograve stesso abbandonare a se me-desime le forze de singoli di coloro cioegrave alla cui libertagravesono stati tolti quegli impedimenti che provenivano dal-la malizia altrui sicchegrave ciascuno opereragrave siccome esi-stenza separata senza alcuna meta comune In tal casomanca quella cooperazione comune che nasce dallinten-to di ottenere qualcosa di positivo Se poi la ragione so-ciale vorragrave affermare la propria indipendenza del pariche lindividuale allora il despotismo egrave inevitabile Vhadi piugrave quando tutti i cittadini fossero onesti manche-rebbe il fine della societagrave politica negrave lo Stato avrebbepiugrave diritto di sussistere a meno che per sostenersi nonvolesse continuamente impedire il progresso de cittadi-ni nella onestagrave

Escludendo pertanto lidealismo del Kant e racco-gliendo in una formola il dovere e il diritto che competealla societagrave politica secondo la determinazione del finediciamo che il fine dello Stato egrave quello di laquoagevolareagli individui associati collordine esterno il consegui-mento della felicitagrave naturaleraquo

Lo Stato perciograve non propone esso stesso il fine agliindividui ciascuno di questi lo riceve dalla natura Lasocietagrave egrave direbbe il Romagnosi una macchina di aiutoha ragione di mezzo rispetto al fine naturale

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Ora come potragrave la societagrave agevolare alluomo il con-seguimento della felicitagrave naturale Pretendere che loStato prescinda dallordine morale egrave quanto dire cheesso non debba avere riguardo alla giustizia negrave tenerconto della condizione morale delluomo pretendere chelo Stato debba somministrare allindividuo inerte il vittoil vestito lalloggio egrave ingiustizia pure che il Socialismoha elevato a teoria26

Per conseguenza lo Stato rispettando la moralitagrave e la-sciando che ogni individuo provveda a segrave colluso delleproprie forze interverragrave ogni qualvolta il cittadino nonpuograve bastare a se stesso

I mezzi per provvedere a molteplici bisogni dellindi-viduo ed alla tutela de suoi diritti della sua attivitagravesono varii e molteplici cegrave la legislazione la giudicatu-ra lesercito listruzione limposte

Ora da chi debbono essere imposti in modo obbliga-torio i mezzi Qual saragrave il principio che imprime unitagraveal dinamismo sociale Principio di unitagrave sociale si egravedetto egrave lautoritagrave Senza di questa la moltitudine nonpuograve operare socialmente mancherebbe cioegrave quellopera-zione concorde che proviene dal concentrarsi delle men-ti e delle volontagrave in una mente in una volontagrave esprimen-te il concetto e il desiderio di un bene comune

26 Si noti lequivoco delle frasi socialiste Potendosi egual-mente sotto nome di Stato intendersi e il governo e la moltitudinesi concede che nella societagrave lindividuo trovi i mezzi per camparela vita si nega che esso debba tutto aspettarsi dal governo

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Ora come potragrave la societagrave agevolare alluomo il con-seguimento della felicitagrave naturale Pretendere che loStato prescinda dallordine morale egrave quanto dire cheesso non debba avere riguardo alla giustizia negrave tenerconto della condizione morale delluomo pretendere chelo Stato debba somministrare allindividuo inerte il vittoil vestito lalloggio egrave ingiustizia pure che il Socialismoha elevato a teoria26

Per conseguenza lo Stato rispettando la moralitagrave e la-sciando che ogni individuo provveda a segrave colluso delleproprie forze interverragrave ogni qualvolta il cittadino nonpuograve bastare a se stesso

I mezzi per provvedere a molteplici bisogni dellindi-viduo ed alla tutela de suoi diritti della sua attivitagravesono varii e molteplici cegrave la legislazione la giudicatu-ra lesercito listruzione limposte

Ora da chi debbono essere imposti in modo obbliga-torio i mezzi Qual saragrave il principio che imprime unitagraveal dinamismo sociale Principio di unitagrave sociale si egravedetto egrave lautoritagrave Senza di questa la moltitudine nonpuograve operare socialmente mancherebbe cioegrave quellopera-zione concorde che proviene dal concentrarsi delle men-ti e delle volontagrave in una mente in una volontagrave esprimen-te il concetto e il desiderio di un bene comune

26 Si noti lequivoco delle frasi socialiste Potendosi egual-mente sotto nome di Stato intendersi e il governo e la moltitudinesi concede che nella societagrave lindividuo trovi i mezzi per camparela vita si nega che esso debba tutto aspettarsi dal governo

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Lautoritagrave essa stessa non egrave che unastrazione se nonsi concepisce attuata in una persona vuoi individuavuoi collettiva Tutto adunque il coacutempito della tutela edella provvidenza sociale incombe al soggetto od ai sog-getti dellautoritagrave i quali in quanto compiono questuffi-cio sociale appellansi il Governo

Il Governo saragrave tanto piugrave saggio quanto piugrave terragraveconto della natura degli uomini associati Perciograve saragraveretto luso dellautoritagrave quando non solo avragrave per oggettoil bene comune ma per mezzo oltre il comando chepiega col diritto la volontagrave anche il convincimento chepiega lintelletto e il bene sensibile che colle sue im-pressioni muove gli appetiti Cosigrave lutilitarismo subordi-nato alla giustizia puograve benissimo somministrare al go-verno le norme delloperare

Tutte le leggi fondamentali dellottimo governo sonodal Romagnosi compendiate in questa formola laquocome lesocietagrave sono fatte per gli uomini cosigrave i governi per lesocietagraveraquo Il che vuol dire che la ragione di stato deveservire come mezzo alla ragione comune Questa for-mola puograve essere tradotta piugrave chiaramente in questaltrache esprime quale sia il rapporto sociale fra il governo ela moltitudine associata laquolessere e loperare politico fa-vorisca lessere e loperare civileraquo Quando uno Statoconserva e perfeziona la propria unitagrave e forza esso ope-ra nellordine politico quando della propria unitagrave e forzasi vale a formare il bene degli individui associati operanellordine civile

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Lautoritagrave essa stessa non egrave che unastrazione se nonsi concepisce attuata in una persona vuoi individuavuoi collettiva Tutto adunque il coacutempito della tutela edella provvidenza sociale incombe al soggetto od ai sog-getti dellautoritagrave i quali in quanto compiono questuffi-cio sociale appellansi il Governo

Il Governo saragrave tanto piugrave saggio quanto piugrave terragraveconto della natura degli uomini associati Perciograve saragraveretto luso dellautoritagrave quando non solo avragrave per oggettoil bene comune ma per mezzo oltre il comando chepiega col diritto la volontagrave anche il convincimento chepiega lintelletto e il bene sensibile che colle sue im-pressioni muove gli appetiti Cosigrave lutilitarismo subordi-nato alla giustizia puograve benissimo somministrare al go-verno le norme delloperare

Tutte le leggi fondamentali dellottimo governo sonodal Romagnosi compendiate in questa formola laquocome lesocietagrave sono fatte per gli uomini cosigrave i governi per lesocietagraveraquo Il che vuol dire che la ragione di stato deveservire come mezzo alla ragione comune Questa for-mola puograve essere tradotta piugrave chiaramente in questaltrache esprime quale sia il rapporto sociale fra il governo ela moltitudine associata laquolessere e loperare politico fa-vorisca lessere e loperare civileraquo Quando uno Statoconserva e perfeziona la propria unitagrave e forza esso ope-ra nellordine politico quando della propria unitagrave e forzasi vale a formare il bene degli individui associati operanellordine civile

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Siccome lessere e loperare politico egrave ordinato allaonesta e felice convivenza civile siccome lo Stato nonper altro deve mantenersi in unitagrave e perfezionarsi cheper potere poi formare il bene sociale in qual modo sidimanda potragrave esso piugrave efficacemente ottenere il suoscopo Il fine dello Stato e quanto allessere politico equanto allessere civile potragrave conseguirsi piugrave agevol-mente quando il governo si concentri nelle mani di unsolo o quando esso risulti dalla compartecipazione mol-teplice Qual egrave quella organizzazione o vogliam direordinamento costituzionale dello Stato nel quale ilbene comune vien meglio assicurato avuto riguardo allemolteplici esigenze degli individui

Questi problemi ci aprono la via a trattare degli orga-nismi sociali e politici e delle forme di governo

CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individui

Opinioni su questi rapporti

Quando si cercano i rapporti dello Stato collindivi-duo egrave quanto un dimandare quale sia o quale dovrebbeessere la condizione sociale degli individui ossia qualeil loro modo di aversi rispetto al governo

La condizione sociale delle moltitudini varia a secon-da della organizzazione ossia della costituzione dello

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Siccome lessere e loperare politico egrave ordinato allaonesta e felice convivenza civile siccome lo Stato nonper altro deve mantenersi in unitagrave e perfezionarsi cheper potere poi formare il bene sociale in qual modo sidimanda potragrave esso piugrave efficacemente ottenere il suoscopo Il fine dello Stato e quanto allessere politico equanto allessere civile potragrave conseguirsi piugrave agevol-mente quando il governo si concentri nelle mani di unsolo o quando esso risulti dalla compartecipazione mol-teplice Qual egrave quella organizzazione o vogliam direordinamento costituzionale dello Stato nel quale ilbene comune vien meglio assicurato avuto riguardo allemolteplici esigenze degli individui

Questi problemi ci aprono la via a trattare degli orga-nismi sociali e politici e delle forme di governo

CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individui

Opinioni su questi rapporti

Quando si cercano i rapporti dello Stato collindivi-duo egrave quanto un dimandare quale sia o quale dovrebbeessere la condizione sociale degli individui ossia qualeil loro modo di aversi rispetto al governo

La condizione sociale delle moltitudini varia a secon-da della organizzazione ossia della costituzione dello

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Stato il loro modo di aversi rispetto allautoritagrave gover-nativa dipende dalla forma del governo

Le organizzazioni sociali si possono studiare nel fat-to e questa indagine appartiene alla Storia civile oppu-re nella idea o forma tipica che dovrebbe rivestire unoStato affine di conseguire perfettamente il suo fine LaSociologia e la Storia della Filosofia si occupano di que-sta seconda parte della questione

I concetti o tipi di organizzazione sociale si sono mol-tiplicati a seconda dei metodi seguiti dai cultori dellaSociologia dei principii da loro dati alla societagrave dei finiimpostile

Per esempio lIdealismo procedendo a priori ai con-cetti della mente vorrebbe informate le istituzioni politi-che lEmpirismo invece procedendo a posteriori pervia di osservazione e di comparazione cerca di adattarleal tempo e al luogo cui debbono servire Il rappresentan-te della prima scuola egrave Platone della seconda AristoteleLIdealismo si traduce nel Socialismo mentre nellEmpi-rismo domina lIndividualismo

Chiamasi Individualismo quella dottrina giuridica esociale in cui predomina il concetto delluomo in con-creto co suoi diritti co suoi doveri colla sua naturaleattivitagrave Il Socialismo invece considera la societagrave comeun ente astratto prescrive alla medesima un intentoideale ed in base a questo determina lufficio da attri-buirsi agli individui ed alle classi diverse che entrano acostituirla In questo ultimo sistema gli individui sonoconsiderati per nulla o tuttal piugrave quali potenze passive

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Stato il loro modo di aversi rispetto allautoritagrave gover-nativa dipende dalla forma del governo

Le organizzazioni sociali si possono studiare nel fat-to e questa indagine appartiene alla Storia civile oppu-re nella idea o forma tipica che dovrebbe rivestire unoStato affine di conseguire perfettamente il suo fine LaSociologia e la Storia della Filosofia si occupano di que-sta seconda parte della questione

I concetti o tipi di organizzazione sociale si sono mol-tiplicati a seconda dei metodi seguiti dai cultori dellaSociologia dei principii da loro dati alla societagrave dei finiimpostile

Per esempio lIdealismo procedendo a priori ai con-cetti della mente vorrebbe informate le istituzioni politi-che lEmpirismo invece procedendo a posteriori pervia di osservazione e di comparazione cerca di adattarleal tempo e al luogo cui debbono servire Il rappresentan-te della prima scuola egrave Platone della seconda AristoteleLIdealismo si traduce nel Socialismo mentre nellEmpi-rismo domina lIndividualismo

Chiamasi Individualismo quella dottrina giuridica esociale in cui predomina il concetto delluomo in con-creto co suoi diritti co suoi doveri colla sua naturaleattivitagrave Il Socialismo invece considera la societagrave comeun ente astratto prescrive alla medesima un intentoideale ed in base a questo determina lufficio da attri-buirsi agli individui ed alle classi diverse che entrano acostituirla In questo ultimo sistema gli individui sonoconsiderati per nulla o tuttal piugrave quali potenze passive

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che tutto ricevono dallo Stato famiglia proprietagrave dirit-ti felicitagrave La professione teorica o pratica di questa dot-trina piglia il nome di statolatria la sua esecuzione egravesempre una tirannia anche allorquando i cittadini godo-no pace e sicurezza perchegrave misconosce e vilipendelindividualitagrave e la personalitagrave umana Allorquando ungoverno si ispira al Socialismo riguardando pratica-mente come appartenenti allo Stato le persone e i benidei cittadini allora si va introducendo nelle masse lideadi quel Socialismo distruttore che in questi ultimi tempiha avuto i suoi apologisti ed ha fatto i suoi tentativi

Le istituzioni sociali possono ispirarsi or alluno orallaltro de sopradetti sistemi per esempio la libertagravedinsegnamento trova fautori negli Individualisti listru-zione obbligatoria egrave unapplicazione del SocialismoNondimeno luno e laltro elemento lindividuale ed ilsociale possono a vicenda compenetrarsi e contempe-rarsi salvando cosigrave la ragione civile e la ragione di Sta-to

I rappresentanti dellIndividualismo esagerato appar-tengono alla Scuola utilitaria di quella cioegrave che ponelutile a motivo di ogni attivitagrave umana tali sono EpicurolHobbes il Bentham il Mill lo Spencer ed in generaleda tutti i sensisti e materialisti

Nel sistema di Hobbes gli individui sono antisocievo-li ma vengono contenuti nellunitagrave dalla forza dispoticaPer contro Geremia Bentham ripudia il despotismo evuole che i cittadini godano della maggior libertagrave ripo-nendo egli la felicitagrave nella maggior copia dei diritti poli-

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che tutto ricevono dallo Stato famiglia proprietagrave dirit-ti felicitagrave La professione teorica o pratica di questa dot-trina piglia il nome di statolatria la sua esecuzione egravesempre una tirannia anche allorquando i cittadini godo-no pace e sicurezza perchegrave misconosce e vilipendelindividualitagrave e la personalitagrave umana Allorquando ungoverno si ispira al Socialismo riguardando pratica-mente come appartenenti allo Stato le persone e i benidei cittadini allora si va introducendo nelle masse lideadi quel Socialismo distruttore che in questi ultimi tempiha avuto i suoi apologisti ed ha fatto i suoi tentativi

Le istituzioni sociali possono ispirarsi or alluno orallaltro de sopradetti sistemi per esempio la libertagravedinsegnamento trova fautori negli Individualisti listru-zione obbligatoria egrave unapplicazione del SocialismoNondimeno luno e laltro elemento lindividuale ed ilsociale possono a vicenda compenetrarsi e contempe-rarsi salvando cosigrave la ragione civile e la ragione di Sta-to

I rappresentanti dellIndividualismo esagerato appar-tengono alla Scuola utilitaria di quella cioegrave che ponelutile a motivo di ogni attivitagrave umana tali sono EpicurolHobbes il Bentham il Mill lo Spencer ed in generaleda tutti i sensisti e materialisti

Nel sistema di Hobbes gli individui sono antisocievo-li ma vengono contenuti nellunitagrave dalla forza dispoticaPer contro Geremia Bentham ripudia il despotismo evuole che i cittadini godano della maggior libertagrave ripo-nendo egli la felicitagrave nella maggior copia dei diritti poli-

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tici di cui goda la moltitudine Cosigrave pure Stuart Mill ri-tiene che per il prosperamento della convivenza socialesia mestieri lasciare alle individualitagrave il maggior svilup-po possibile per lui lautoritagrave ha lo scopo della difesa enon delliniziativa essa deve intervenire solo quando gliindividui sono in lotta fra di loro ed interromponolarmonia Herbert Spencer egrave originale come semprenelle teorie sociali opina che lautoritagrave debba scemare amisura che gli individui si adattano alla convivenza so-ciale Per conseguenza suppone che lautoritagrave sia unmale ma un male necessario richiesto dalle condizionidegli individui ancora renitenti alla socialitagrave i doveri e idiritti del potere diminuiscono o tutt al piugrave si riduconoallufficio di difesa tostochegrave gli individui si sono adatta-ti a convivere insieme

LIndividualismo esagerato non egrave meno dannevole inpratica che il Socialismo dappoichegrave ove si prescindadallordine morale lutile non puograve fornire siffattamenteuna ragione oggettiva ed universale alloperazione co-mune da favorire tutte indistintamente le classi socialiPer conseguenza lIndividualismo esagerato egrave ben lonta-no da salvare la libertagrave e luguaglianza degli individuideve anzi aumentare i dissidii fra gli abbienti ed i nonabbienti impedendo che questi con qualche rivolgimen-to ottengano il loro intento e disturbino gli altri affine dimantenere cosigrave lo stato quo della societagrave Questi princi-pii penetrati nella legislazione inglese hanno informatalistituzione del pauperismo legale

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tici di cui goda la moltitudine Cosigrave pure Stuart Mill ri-tiene che per il prosperamento della convivenza socialesia mestieri lasciare alle individualitagrave il maggior svilup-po possibile per lui lautoritagrave ha lo scopo della difesa enon delliniziativa essa deve intervenire solo quando gliindividui sono in lotta fra di loro ed interromponolarmonia Herbert Spencer egrave originale come semprenelle teorie sociali opina che lautoritagrave debba scemare amisura che gli individui si adattano alla convivenza so-ciale Per conseguenza suppone che lautoritagrave sia unmale ma un male necessario richiesto dalle condizionidegli individui ancora renitenti alla socialitagrave i doveri e idiritti del potere diminuiscono o tutt al piugrave si riduconoallufficio di difesa tostochegrave gli individui si sono adatta-ti a convivere insieme

LIndividualismo esagerato non egrave meno dannevole inpratica che il Socialismo dappoichegrave ove si prescindadallordine morale lutile non puograve fornire siffattamenteuna ragione oggettiva ed universale alloperazione co-mune da favorire tutte indistintamente le classi socialiPer conseguenza lIndividualismo esagerato egrave ben lonta-no da salvare la libertagrave e luguaglianza degli individuideve anzi aumentare i dissidii fra gli abbienti ed i nonabbienti impedendo che questi con qualche rivolgimen-to ottengano il loro intento e disturbino gli altri affine dimantenere cosigrave lo stato quo della societagrave Questi princi-pii penetrati nella legislazione inglese hanno informatalistituzione del pauperismo legale

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Le teorie sociali dianzi ricordate si ispirano al sensi-smo il Socialismo per contro si abbandona di soverchioallidealismo

Gli inizi del Socialismo si trovano nella filosofia gre-ca Platone partendo dalla preeminenza del sapere pro-ponendo per fine dello Stato la filosofia portograve alle ulti-me conseguenze il principio dellassoluta autonomia del-lo Stato La sua repubblica non egrave che una piccola aristo-crazia di filosofi perpetuata dalla promiscuitagrave e depura-ta dallinfanticidio Essi sono la mente dello Stato iguerrieri ne sono la forza la classe de mercenarii ossiail popolo industriale non fa che vivere sotto limpulsodelle due prime e rappresenta il senso e lappetito cheva regolato dalla ragione e temperato dalla forza Tuttoin questa repubblica si compie per volere dello Stato ilmatrimonio egrave rimpiazzato da unioni annuali concertatedai magistrati i figli non conoscono i loro parenti maappartengono allo Stato il quale dagrave loro uneducazionecomune servendosi alluopo delle madri trasformate innutrici pubbliche Sono condannati alla morte tutti i fi-gli che incorreggibili o mal disposti fisicamente nonsono per tornare utili allo Stato Tale egrave lideale che Pla-tone svolge nella sua Πολιτεία27

Gli ideali platonici rivestiti di nuova forma furonocaldeggiati da Tommaso Moro nella sua Utopia da Do-menico Campanella nella sua Cittagrave del Sole da Harring-ton nellOceana da Feacutenelon nella Salento e da altri uto-

27 Vedi la nostra Storia della Filosofia

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Le teorie sociali dianzi ricordate si ispirano al sensi-smo il Socialismo per contro si abbandona di soverchioallidealismo

Gli inizi del Socialismo si trovano nella filosofia gre-ca Platone partendo dalla preeminenza del sapere pro-ponendo per fine dello Stato la filosofia portograve alle ulti-me conseguenze il principio dellassoluta autonomia del-lo Stato La sua repubblica non egrave che una piccola aristo-crazia di filosofi perpetuata dalla promiscuitagrave e depura-ta dallinfanticidio Essi sono la mente dello Stato iguerrieri ne sono la forza la classe de mercenarii ossiail popolo industriale non fa che vivere sotto limpulsodelle due prime e rappresenta il senso e lappetito cheva regolato dalla ragione e temperato dalla forza Tuttoin questa repubblica si compie per volere dello Stato ilmatrimonio egrave rimpiazzato da unioni annuali concertatedai magistrati i figli non conoscono i loro parenti maappartengono allo Stato il quale dagrave loro uneducazionecomune servendosi alluopo delle madri trasformate innutrici pubbliche Sono condannati alla morte tutti i fi-gli che incorreggibili o mal disposti fisicamente nonsono per tornare utili allo Stato Tale egrave lideale che Pla-tone svolge nella sua Πολιτεία27

Gli ideali platonici rivestiti di nuova forma furonocaldeggiati da Tommaso Moro nella sua Utopia da Do-menico Campanella nella sua Cittagrave del Sole da Harring-ton nellOceana da Feacutenelon nella Salento e da altri uto-

27 Vedi la nostra Storia della Filosofia

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pisti i quali confidando nellonnipotenza del potere so-vrano credettero che col mettere in atto questo o quelloideale di organizzazione sociale si potesse effettivamen-te recare un rimedio ai mali che affliggono la societagraveumana28

Il danno delle costituzioni ideali egrave grande se dal soli-tario gabinetto dello scienziato scendono nella strada esi vogliono applicare alla societagrave Ne fecero lesperienzagli Stati Uniti quando Locke dettograve per la Carolina quel-la costituzione feudale che non vi potegrave durare un giornoperchegrave in assoluta opposizione colla natura del paesecol numero colle tradizioni col carattere colle idee coibisogni degli abitanti Piugrave terribile esperienza ne fece laFrancia quando la rivoluzione volle applicare le idee diRousseau ed ordinare lo Stato secondo i principii delContratto sociale

Gli uomini non si appagano di enunciare ideali quin-di a lato del Socialismo che potrebbe nomarsi metafisi-co e che fu iniziato da Platone ne troviamo un altro bat-tagliero che cerca di abbattere lordinamento attuale Egravequesto il socialismo pratico

Il Socialismo attuale fu in singolare maniera diffusodagli scritti del Saint-Simon del Fourier dellOwen delBlanc del Leroux e del Proudhon Dalla Francia essopassograve nella Germania dove assunse un carattere specia-le e si organizzograve a partito politico

28 SUDRE Hist du Communisme

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pisti i quali confidando nellonnipotenza del potere so-vrano credettero che col mettere in atto questo o quelloideale di organizzazione sociale si potesse effettivamen-te recare un rimedio ai mali che affliggono la societagraveumana28

Il danno delle costituzioni ideali egrave grande se dal soli-tario gabinetto dello scienziato scendono nella strada esi vogliono applicare alla societagrave Ne fecero lesperienzagli Stati Uniti quando Locke dettograve per la Carolina quel-la costituzione feudale che non vi potegrave durare un giornoperchegrave in assoluta opposizione colla natura del paesecol numero colle tradizioni col carattere colle idee coibisogni degli abitanti Piugrave terribile esperienza ne fece laFrancia quando la rivoluzione volle applicare le idee diRousseau ed ordinare lo Stato secondo i principii delContratto sociale

Gli uomini non si appagano di enunciare ideali quin-di a lato del Socialismo che potrebbe nomarsi metafisi-co e che fu iniziato da Platone ne troviamo un altro bat-tagliero che cerca di abbattere lordinamento attuale Egravequesto il socialismo pratico

Il Socialismo attuale fu in singolare maniera diffusodagli scritti del Saint-Simon del Fourier dellOwen delBlanc del Leroux e del Proudhon Dalla Francia essopassograve nella Germania dove assunse un carattere specia-le e si organizzograve a partito politico

28 SUDRE Hist du Communisme

214

Proponendosi per fine recar rimedio ai mali che af-fliggono la societagrave quasi che questi mali sieno gli effettidelle istituzioni e non piuttosto delle umane passioni ilSocialismo lavora alla distruzione dellordinamento pre-sente della societagrave per ricostituirla su nuove basi Laquestione sociale si presenta a vero dire oggidigrave piugrave im-periosa che mai e dimanda una soluzione la quale tantopiugrave si rende malagevole ad ottenersi sul terreno dellagiustizia e della pubblica onestagrave quanto piugrave aumenta ilNaturalismo in fatto di religione lUtilitarismo in fattodi morale e quanto piugrave le odierne libertagrave politiche favo-riscono le democrazie

Sotto nome di questione sociale si intende laquoil com-plesso dei problemi che presenta lordinamento socialein unepoca determinataraquo Presso ogni popolo in ognitempo si levarono censure contro lordinamento socialee si fecero progetti di riforma La questione sociale per-ciograve si presenta sotto varii aspetti per es di questioneagraria in Roma antica di home rule nellIrlanda ecc

Oggidigrave la condizione delloperaio ha richiamatalattenzione universale e il Socialismo mira appunto amigliorarla e pretende assicurare alloperaio lesistenzae la dignitagrave

Avendo la Rivoluzione francese proclamata laboli-zione delle corporazioni di arti e mestieri e per conse-guenza la libertagrave del lavoro ne avvenne che una classenumerosissima di persone la classe lavoratrice primadipendente da altre e sicura del pane ora invece si trovilibera abbandonata a se stessa ed incerta dellavvenire

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Proponendosi per fine recar rimedio ai mali che af-fliggono la societagrave quasi che questi mali sieno gli effettidelle istituzioni e non piuttosto delle umane passioni ilSocialismo lavora alla distruzione dellordinamento pre-sente della societagrave per ricostituirla su nuove basi Laquestione sociale si presenta a vero dire oggidigrave piugrave im-periosa che mai e dimanda una soluzione la quale tantopiugrave si rende malagevole ad ottenersi sul terreno dellagiustizia e della pubblica onestagrave quanto piugrave aumenta ilNaturalismo in fatto di religione lUtilitarismo in fattodi morale e quanto piugrave le odierne libertagrave politiche favo-riscono le democrazie

Sotto nome di questione sociale si intende laquoil com-plesso dei problemi che presenta lordinamento socialein unepoca determinataraquo Presso ogni popolo in ognitempo si levarono censure contro lordinamento socialee si fecero progetti di riforma La questione sociale per-ciograve si presenta sotto varii aspetti per es di questioneagraria in Roma antica di home rule nellIrlanda ecc

Oggidigrave la condizione delloperaio ha richiamatalattenzione universale e il Socialismo mira appunto amigliorarla e pretende assicurare alloperaio lesistenzae la dignitagrave

Avendo la Rivoluzione francese proclamata laboli-zione delle corporazioni di arti e mestieri e per conse-guenza la libertagrave del lavoro ne avvenne che una classenumerosissima di persone la classe lavoratrice primadipendente da altre e sicura del pane ora invece si trovilibera abbandonata a se stessa ed incerta dellavvenire

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Nella nostra epoca presero incremento le industrie si in-grossograve la classe de lavoratori e si iniziograve una nuova lottaquella che suolsi chiamare lotta fra capitale e lavoro Afarla cessare i Socialisti non trovano di meglio che con-centrare tutti i beni nelle mani dello Stato non perograve delpresente ma di quello da costituirsi secondo il loro con-cetto

E varii furono i concetti socialisti da Saint-Simon inpoi nel secolo XIX

Enrico de Saint-Simon vuole che la societagrave si orga-nizzi sotto limpero di una specie di gerarchia incaricatadi retribuire ciascun individuo secondo la sua capacitagrave ele sue opere In questa societagrave fra i tre elementi in cui sisviluppa lattivitagrave umana e che sono cosigrave egli la scien-za lrsquoindustria e la religione deve dominare il principioindustriale come quello che egrave piugrave capace di migliorarematerialmente la sorte della classe piugrave numerosa e piugravepovera Sono aboliti tutti i privilegi di nascita e di fortu-na egrave soppressa lineguaglianza risultante dai servigi resie dai diversi gradi delle intelligenze non piugrave successioniereditarie dissolubili i coniugi tutto appartiene allo Sta-to che distribuisce le funzioni secondo la capacitagrave delleforze fisiche ed intellettuali Lunitagrave e leguaglianza so-ciale egrave mantenuta da un gran sacerdote regolatore su-premo questi distribuisce le ricchezze e dirige leduca-zione La societagrave egrave formata da sacerdoti da scienziati eda industriali e godragrave di un triplice mezzo di progressocontinuo lamore lintelligenza e la forza

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Nella nostra epoca presero incremento le industrie si in-grossograve la classe de lavoratori e si iniziograve una nuova lottaquella che suolsi chiamare lotta fra capitale e lavoro Afarla cessare i Socialisti non trovano di meglio che con-centrare tutti i beni nelle mani dello Stato non perograve delpresente ma di quello da costituirsi secondo il loro con-cetto

E varii furono i concetti socialisti da Saint-Simon inpoi nel secolo XIX

Enrico de Saint-Simon vuole che la societagrave si orga-nizzi sotto limpero di una specie di gerarchia incaricatadi retribuire ciascun individuo secondo la sua capacitagrave ele sue opere In questa societagrave fra i tre elementi in cui sisviluppa lattivitagrave umana e che sono cosigrave egli la scien-za lrsquoindustria e la religione deve dominare il principioindustriale come quello che egrave piugrave capace di migliorarematerialmente la sorte della classe piugrave numerosa e piugravepovera Sono aboliti tutti i privilegi di nascita e di fortu-na egrave soppressa lineguaglianza risultante dai servigi resie dai diversi gradi delle intelligenze non piugrave successioniereditarie dissolubili i coniugi tutto appartiene allo Sta-to che distribuisce le funzioni secondo la capacitagrave delleforze fisiche ed intellettuali Lunitagrave e leguaglianza so-ciale egrave mantenuta da un gran sacerdote regolatore su-premo questi distribuisce le ricchezze e dirige leduca-zione La societagrave egrave formata da sacerdoti da scienziati eda industriali e godragrave di un triplice mezzo di progressocontinuo lamore lintelligenza e la forza

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I progetti di riforma sociale sognati dal Saint-Simonvennero adottati da noti pochi giornalisti che ne diffuse-ro le dottrine si lavorograve alacremente la setta guadagnogravedanaro e proseliti finchegrave perdette il credito dinanzi allaCorte dAssise nel 1832

Carlo Fourier (1768-1837) propone la formazione difalangi o riunioni di circa due mila persone di ogni etagrave edi ogni sesso viventi in un vasto edificio che chiamafalanstero Quivi si esercitano tutte le professioni utilialla societagrave e ciascuno partecipa ai benefizi del prodottoin proporzione del suo capitale e del suo lavoro Comeprincipio di unione sociale e legge suprema del falanste-ro non vuole negrave il dovere negrave il codice vi basta lattra-zione delle passioni (attraction passionneacutee) Si rendacosigrave egli la libertagrave alle passioni ed esse si svolgerannospontanee ravvicinando gli individui lequilibrio nasce-ragrave di per segrave giacchegrave lequilibrio e lordine allora soltantosi viola quando le passioni impedite di manifestarsi rea-giscono

In questa guisa il Fourier invece di organizzare la so-cietagrave organizzava il libertinaggio ciograve che fece dire alProudhon Il falanstero egrave lultimo sogno della crapula indelirio

Roberto Owen ideograve un piano di Societagrave cooperativaBase fondamentale della sua dottrina egrave questa formolalaquoluomo non egrave responsabile delle sue azioniraquo perchegrave asuo avviso luomo non egrave libero ma determinato ad agiree internamente dagli stati del proprio organismo e ester-namente da circostanze cui non vale a modificare Alla-

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I progetti di riforma sociale sognati dal Saint-Simonvennero adottati da noti pochi giornalisti che ne diffuse-ro le dottrine si lavorograve alacremente la setta guadagnogravedanaro e proseliti finchegrave perdette il credito dinanzi allaCorte dAssise nel 1832

Carlo Fourier (1768-1837) propone la formazione difalangi o riunioni di circa due mila persone di ogni etagrave edi ogni sesso viventi in un vasto edificio che chiamafalanstero Quivi si esercitano tutte le professioni utilialla societagrave e ciascuno partecipa ai benefizi del prodottoin proporzione del suo capitale e del suo lavoro Comeprincipio di unione sociale e legge suprema del falanste-ro non vuole negrave il dovere negrave il codice vi basta lattra-zione delle passioni (attraction passionneacutee) Si rendacosigrave egli la libertagrave alle passioni ed esse si svolgerannospontanee ravvicinando gli individui lequilibrio nasce-ragrave di per segrave giacchegrave lequilibrio e lordine allora soltantosi viola quando le passioni impedite di manifestarsi rea-giscono

In questa guisa il Fourier invece di organizzare la so-cietagrave organizzava il libertinaggio ciograve che fece dire alProudhon Il falanstero egrave lultimo sogno della crapula indelirio

Roberto Owen ideograve un piano di Societagrave cooperativaBase fondamentale della sua dottrina egrave questa formolalaquoluomo non egrave responsabile delle sue azioniraquo perchegrave asuo avviso luomo non egrave libero ma determinato ad agiree internamente dagli stati del proprio organismo e ester-namente da circostanze cui non vale a modificare Alla-

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to alla non responsabilitagrave pone leguaglianza assolutadegli uomini quella presta fondamento alla benevolenzauniversale unica legge dellassociazione questa egrave otte-nuta collabolizione di ogni distinzione vuoi giuridicavuoi morale

Or che sarebbe di una societagrave retta da principii taliquali il Fourier e lOwen proclamano contenere il germedi ogni felicitagrave Non sono forse le passioni quelle chetrasmodando sconvolgono la societagrave e cagionano queimali a cui pure si vorrebbe recare rimedio E come sipotrebbero esse rattenere nei giusti limiti come anzi egravepossibile uno spontaneo contemperamento delle stessese per una parte luomo non egrave responsabile e per laltrale passioni non debbono ricevere quel governo quel fre-no quella direzione che per essere le medesime incon-sapevoli del proprio moto e del proprio termine hannoda ricevere dalla retta ragione

Benchegrave irragionevole ne suoi fondamenti il Sociali-smo non cessograve dal produrre sempre nuovi concetti e si-stemi facendoli sprigionare come per incanto dalle rovi-ne di ogni religione della morale di tutto il passato Negravemancarono gli esperimenti

Stefano Cabet (1788-1857) col suo romanzo Voyageen Icariee rese popolari le ruinose idee del SocialismoImpaziente di affrettare lavvenire tenta realizzare la suarepubblica democratica nel Texas sulle rive del FiumeRosso poi nellIllinois ma i suoi tentativi fallirono mi-seramente

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to alla non responsabilitagrave pone leguaglianza assolutadegli uomini quella presta fondamento alla benevolenzauniversale unica legge dellassociazione questa egrave otte-nuta collabolizione di ogni distinzione vuoi giuridicavuoi morale

Or che sarebbe di una societagrave retta da principii taliquali il Fourier e lOwen proclamano contenere il germedi ogni felicitagrave Non sono forse le passioni quelle chetrasmodando sconvolgono la societagrave e cagionano queimali a cui pure si vorrebbe recare rimedio E come sipotrebbero esse rattenere nei giusti limiti come anzi egravepossibile uno spontaneo contemperamento delle stessese per una parte luomo non egrave responsabile e per laltrale passioni non debbono ricevere quel governo quel fre-no quella direzione che per essere le medesime incon-sapevoli del proprio moto e del proprio termine hannoda ricevere dalla retta ragione

Benchegrave irragionevole ne suoi fondamenti il Sociali-smo non cessograve dal produrre sempre nuovi concetti e si-stemi facendoli sprigionare come per incanto dalle rovi-ne di ogni religione della morale di tutto il passato Negravemancarono gli esperimenti

Stefano Cabet (1788-1857) col suo romanzo Voyageen Icariee rese popolari le ruinose idee del SocialismoImpaziente di affrettare lavvenire tenta realizzare la suarepubblica democratica nel Texas sulle rive del FiumeRosso poi nellIllinois ma i suoi tentativi fallirono mi-seramente

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Con Luigi Blanc si iniziograve il Socialismo cosigrave detto diStato per il quale lo Stato sarebbe lunico intraprendito-re industriale e regolatore della produzione

Piugrave audace di tutti fu il Proudhon Per questo scrittorela felicitagrave non egrave che unequazione le passioni sono tanteincognite che bisogna derivare e svolgere ed ogni rela-zione sociale puograve venir determinata con formole mate-matiche Respinge lattuale sistema della proprietagrave per-chegrave si riduce a disparitagrave di trattamento respinge del pariil Comunismo che pone allo stesso livello il genio e lamediocritagrave loperositagrave e lindolenza E sulle rovine deidue sistemi va costituendo il suo che consiste nel sosti-tuire alla proprietagrave il possesso e nel fondare una bancadel popolo che fornirebbe gratuitamente il necessario alpossessore e al proletario Quanto alla forma da darsialla societagrave avvenire il Prondhon si dichiara apertamen-te per lanarchia affermando senza ambagi je suis anar-chiste

Pietro Leroux ritorna a principii piugrave o meno metafisi-ci e concepisce un vasto sistema che abbraccia la filoso-fia la religione leconomia sociale e la politica In filo-sofia questo sistema si riduce alla negazione della di-stinzione dellanima e del corpo e della personalitagrave uma-na assorbita dalla ragione e volontagrave generale in religio-ne al panteismo ed alla metempsicosi in economia so-ciale al comunismo organizzato secondo le idee sansi-moniane finalmente in politica alleguaglianza assolutaed alla democrazia spinta fino allanarchia Attraversoalle teorie bizzarre e fantastiche e ad una erudizione in-

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Con Luigi Blanc si iniziograve il Socialismo cosigrave detto diStato per il quale lo Stato sarebbe lunico intraprendito-re industriale e regolatore della produzione

Piugrave audace di tutti fu il Proudhon Per questo scrittorela felicitagrave non egrave che unequazione le passioni sono tanteincognite che bisogna derivare e svolgere ed ogni rela-zione sociale puograve venir determinata con formole mate-matiche Respinge lattuale sistema della proprietagrave per-chegrave si riduce a disparitagrave di trattamento respinge del pariil Comunismo che pone allo stesso livello il genio e lamediocritagrave loperositagrave e lindolenza E sulle rovine deidue sistemi va costituendo il suo che consiste nel sosti-tuire alla proprietagrave il possesso e nel fondare una bancadel popolo che fornirebbe gratuitamente il necessario alpossessore e al proletario Quanto alla forma da darsialla societagrave avvenire il Prondhon si dichiara apertamen-te per lanarchia affermando senza ambagi je suis anar-chiste

Pietro Leroux ritorna a principii piugrave o meno metafisi-ci e concepisce un vasto sistema che abbraccia la filoso-fia la religione leconomia sociale e la politica In filo-sofia questo sistema si riduce alla negazione della di-stinzione dellanima e del corpo e della personalitagrave uma-na assorbita dalla ragione e volontagrave generale in religio-ne al panteismo ed alla metempsicosi in economia so-ciale al comunismo organizzato secondo le idee sansi-moniane finalmente in politica alleguaglianza assolutaed alla democrazia spinta fino allanarchia Attraversoalle teorie bizzarre e fantastiche e ad una erudizione in-

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digesta e fastidiosa si scopre di leggieri il vuoto elimpotenza del pensiero che il Leroux invano potegrave dis-simulare e che prova ancora unaltra volta che il Socia-lismo non egrave che unutopia

Presso tutti i Socialisti si incontra sempre la stessa ac-cusa mossa alla societagrave odierna di essere essa la causadei vizi e della miseria per loro la responsabilitagrave noncade mai sugli individui ma sullordine sociale se il cit-tadino imprevidente vive nella miseria se luomo abu-sando della sua libertagrave si dagrave al delitto la colpa egrave dellasocietagrave Gli egrave perciograve che cotali dottrine non possono tro-vare favore che presso coloro i quali calpestando i do-veri sociali si argomentano di sfuggire alle pene per-suadendo a se stessi di non essere loro i colpevoli

Lerrore capitale delle dottrine socialiste consiste nelsacrificare la libertagrave alleguaglianza quasi che questanon sia la conseguenza di quella Allorchegrave luomo riflet-tendo sopra se stesso riconosce in segrave uninnata energiauna forza spontanea ed autonoma afferma la propria vo-lontagrave libera Libero pertanto agli occhi della psicologia edella morale siccome gli attesta la propria coscienzaluomo vuole rimanere libero nellordine politico Eccopertanto un diritto che reclama una garanzia per partedella societagrave Ma questo diritto egrave simile per tutti nessu-no puograve venirne spogliato a profitto altrui Di qui la no-zione della eguaglianza politica essenzialmente subordi-nata a quella della libertagrave o piuttosto della personalitagravePertanto lo Stato rispettando in tutti egualmente la li-bertagrave deve lasciare a ciascuno il pieno ed intero eserci-

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digesta e fastidiosa si scopre di leggieri il vuoto elimpotenza del pensiero che il Leroux invano potegrave dis-simulare e che prova ancora unaltra volta che il Socia-lismo non egrave che unutopia

Presso tutti i Socialisti si incontra sempre la stessa ac-cusa mossa alla societagrave odierna di essere essa la causadei vizi e della miseria per loro la responsabilitagrave noncade mai sugli individui ma sullordine sociale se il cit-tadino imprevidente vive nella miseria se luomo abu-sando della sua libertagrave si dagrave al delitto la colpa egrave dellasocietagrave Gli egrave perciograve che cotali dottrine non possono tro-vare favore che presso coloro i quali calpestando i do-veri sociali si argomentano di sfuggire alle pene per-suadendo a se stessi di non essere loro i colpevoli

Lerrore capitale delle dottrine socialiste consiste nelsacrificare la libertagrave alleguaglianza quasi che questanon sia la conseguenza di quella Allorchegrave luomo riflet-tendo sopra se stesso riconosce in segrave uninnata energiauna forza spontanea ed autonoma afferma la propria vo-lontagrave libera Libero pertanto agli occhi della psicologia edella morale siccome gli attesta la propria coscienzaluomo vuole rimanere libero nellordine politico Eccopertanto un diritto che reclama una garanzia per partedella societagrave Ma questo diritto egrave simile per tutti nessu-no puograve venirne spogliato a profitto altrui Di qui la no-zione della eguaglianza politica essenzialmente subordi-nata a quella della libertagrave o piuttosto della personalitagravePertanto lo Stato rispettando in tutti egualmente la li-bertagrave deve lasciare a ciascuno il pieno ed intero eserci-

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zio delle sue facoltagrave sempre che esse non offendano negravela giustizia negrave la pubblica moralitagrave Tale egrave il vero con-cetto delleguaglianza politica Il Socialismo vorrebbesostituirvi il concetto della eguaglianza di fatto ma que-sta eguaglianza assoluta non si trova negrave riesce possibilerecarla in atto senza leccidio della libertagrave senza annul-lare lindividuo o renderlo schiavo di una legge inflessi-bile il cui dispotismo si risolve fatalmente nella domi-nazione tirannica di pochi Ostili tutti allautoritagravedellautoritagrave nondimeno non possono liberarsi noi tro-viamo diffatti in tutti i sistemi socialistici un capo o uncentro dellamministrazione

Nellordine economico cotesti riformatori disconosco-no la libertagrave del lavoro e dellindustria Nellordine mo-rale falsano il concetto della libertagrave negandola alla vo-lontagrave e trasferendola alle passioni Nellordine filosoficoper loro non esiste lo spirito il quale certamente perchegraveimmateriale ha aspirazioni superiori ed unesistenza chesi prolunga al di lagrave della tomba per loro non esiste veri-tagrave alcuna tradizionale non esiste sanzione religiosa dellalegge morale non la legge morale stessa da loro delcontinuo vilipesa Nellordine religioso finalmente il So-cialismo moderno egrave ateismo spudorato e cinico scettici-smo

Pertanto quale deve essere lente sociale quale insom-ma la condizione degli individui nella societagrave quale laforma organica di questa

Non altra che quella in cui la persona umana conser-va la dignitagrave inviolabile della sua natura ed in cui egrave ri-

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zio delle sue facoltagrave sempre che esse non offendano negravela giustizia negrave la pubblica moralitagrave Tale egrave il vero con-cetto delleguaglianza politica Il Socialismo vorrebbesostituirvi il concetto della eguaglianza di fatto ma que-sta eguaglianza assoluta non si trova negrave riesce possibilerecarla in atto senza leccidio della libertagrave senza annul-lare lindividuo o renderlo schiavo di una legge inflessi-bile il cui dispotismo si risolve fatalmente nella domi-nazione tirannica di pochi Ostili tutti allautoritagravedellautoritagrave nondimeno non possono liberarsi noi tro-viamo diffatti in tutti i sistemi socialistici un capo o uncentro dellamministrazione

Nellordine economico cotesti riformatori disconosco-no la libertagrave del lavoro e dellindustria Nellordine mo-rale falsano il concetto della libertagrave negandola alla vo-lontagrave e trasferendola alle passioni Nellordine filosoficoper loro non esiste lo spirito il quale certamente perchegraveimmateriale ha aspirazioni superiori ed unesistenza chesi prolunga al di lagrave della tomba per loro non esiste veri-tagrave alcuna tradizionale non esiste sanzione religiosa dellalegge morale non la legge morale stessa da loro delcontinuo vilipesa Nellordine religioso finalmente il So-cialismo moderno egrave ateismo spudorato e cinico scettici-smo

Pertanto quale deve essere lente sociale quale insom-ma la condizione degli individui nella societagrave quale laforma organica di questa

Non altra che quella in cui la persona umana conser-va la dignitagrave inviolabile della sua natura ed in cui egrave ri-

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spettata la legge morale Una societagrave ove la personalitagravee i diritti dellindividuo sieno riconosciuti e rispettati edove la morale informi i codici si mantiene perciograve stessolungi dai due riprovevoli sistemi del Socialismo edellIndividualismo smodato de quali il primo convertelindividuo in un cieco strumento del meccanismo socia-le il secondo rompe ogni vincolo di societagrave sostituendoal vincolo del dovere legoismo

CAPITOLO XDelle forme di governo

Si dagravenno diverse forme di governo secondo la diversi-tagrave del soggetto in cui risiede lautoritagrave e la differenza deldiritto che ad esso si attribuisce in ordine alla direzionesociale

Qualunque sieno le differenze accidentali ed il carat-tere particolare da cui sono improntati presso i varii po-poli i governi si presentano universalmente sotto duetipi costanti secondochegrave egrave uno o molteplice il soggettodel potere Nel primo caso si ha la monarchia nel se-condo la poliarchia o repubblica alla quale vanno ri-condotte le due forme dellaristocrazia e della democra-zia

Le suddette tre forme diconsi semplici per distinguer-le dalle composte o miste le quali risultano dallunioneo di tutte o di due soltanto delle semplici A questa spe-

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spettata la legge morale Una societagrave ove la personalitagravee i diritti dellindividuo sieno riconosciuti e rispettati edove la morale informi i codici si mantiene perciograve stessolungi dai due riprovevoli sistemi del Socialismo edellIndividualismo smodato de quali il primo convertelindividuo in un cieco strumento del meccanismo socia-le il secondo rompe ogni vincolo di societagrave sostituendoal vincolo del dovere legoismo

CAPITOLO XDelle forme di governo

Si dagravenno diverse forme di governo secondo la diversi-tagrave del soggetto in cui risiede lautoritagrave e la differenza deldiritto che ad esso si attribuisce in ordine alla direzionesociale

Qualunque sieno le differenze accidentali ed il carat-tere particolare da cui sono improntati presso i varii po-poli i governi si presentano universalmente sotto duetipi costanti secondochegrave egrave uno o molteplice il soggettodel potere Nel primo caso si ha la monarchia nel se-condo la poliarchia o repubblica alla quale vanno ri-condotte le due forme dellaristocrazia e della democra-zia

Le suddette tre forme diconsi semplici per distinguer-le dalle composte o miste le quali risultano dallunioneo di tutte o di due soltanto delle semplici A questa spe-

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cie appartiene il governo monarchico rappresentativonel quale il re non possiede piena autoritagrave di formare leleggi ma si esige il concorso di una o due assembleerappresentanti la volontagrave della nazione

Monarchia (microόνος solo ἀρχή principato) dicesi quellaforma di governo in cui la somma del potere risiede inun solo Si distingue in assoluta e temperata secondo-chegrave lautoritagrave del sovrano non egrave limitata da alcuna leggefondamentale o statuto oppure venga circoscritta entrodeterminati limiti La monarchia assoluta non si deveconfondere colla dispotica in quella la ragione in que-sta domina la sola volontagrave del sovrano mutando il go-verno in padronanza e i cittadini in servi Inoltre la mo-narchia egrave ereditaria o elettiva

Aristocrazia (da ἄριστος ottimo e ϰράτος potere go-verno degli ottimati) egrave quella forma di governo poliardi-co nel quale la somma del potere egrave affidata ad una solaclasse di persone Puograve essere ereditaria se il potere su-premo egrave riservato ai membri od ai capi di alcune deter-minate famiglie nelle quali il diritto politico si conside-ra come un patrimonio trasmissibile ai discendenti egraveelettiva invece quando i soggetti del potere vengonoscelti (ma sempre fra quellunica classe di persone eleg-gibili) o dallassemblea stessa degli ottimati o dal popo-lo

Se finalmente tutti indistintamente i cittadini abbianogli stessi diritti politici di guisa che o per Dritto Pubbli-co i capi di famiglia o per suffragio comune i deputatidel popolo godano del supremo potere adunati in assem-

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cie appartiene il governo monarchico rappresentativonel quale il re non possiede piena autoritagrave di formare leleggi ma si esige il concorso di una o due assembleerappresentanti la volontagrave della nazione

Monarchia (microόνος solo ἀρχή principato) dicesi quellaforma di governo in cui la somma del potere risiede inun solo Si distingue in assoluta e temperata secondo-chegrave lautoritagrave del sovrano non egrave limitata da alcuna leggefondamentale o statuto oppure venga circoscritta entrodeterminati limiti La monarchia assoluta non si deveconfondere colla dispotica in quella la ragione in que-sta domina la sola volontagrave del sovrano mutando il go-verno in padronanza e i cittadini in servi Inoltre la mo-narchia egrave ereditaria o elettiva

Aristocrazia (da ἄριστος ottimo e ϰράτος potere go-verno degli ottimati) egrave quella forma di governo poliardi-co nel quale la somma del potere egrave affidata ad una solaclasse di persone Puograve essere ereditaria se il potere su-premo egrave riservato ai membri od ai capi di alcune deter-minate famiglie nelle quali il diritto politico si conside-ra come un patrimonio trasmissibile ai discendenti egraveelettiva invece quando i soggetti del potere vengonoscelti (ma sempre fra quellunica classe di persone eleg-gibili) o dallassemblea stessa degli ottimati o dal popo-lo

Se finalmente tutti indistintamente i cittadini abbianogli stessi diritti politici di guisa che o per Dritto Pubbli-co i capi di famiglia o per suffragio comune i deputatidel popolo godano del supremo potere adunati in assem-

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blea allora si ha la Democrazia (da δῆmicroος popolo eϰράτος) Affinchegrave ci sia una vera democrazia egrave duopoche gli associati abbiano tutti almeno il diritto di suffra-gio altrimenti si avragrave una piugrave o meno ampia aristocra-zia Si distingue in democrazia diretta e in democraziaindiretta o rappresentativa la prima puograve avere luogosoltanto nei piccoli Stati e si confonde col Comune es-sendochegrave la sovranitagrave vi si esercita da tutti i cittadini laseconda affida la sovranitagrave ad una rappresentanza nazio-nale

La repubblica democratica si distingue dallaristocra-tica per piugrave capi

Per quella la volontagrave della maggioranza egrave la volontagravedella nazione questa bada piuttosto alla qualitagrave dellepersone e si risolve perciograve in un governo di minoranzaNella democrazia le funzioni e le dignitagrave pubbliche sonoaccessibili a tutti nellaristocrazia solo ai piugrave distinti Lademocrazia ama ufficiali o magistrati mutabili tratti asorte o elettivi laristocrazia li vuole autorevoli e stabilia vita od ereditarii La democrazia difende la libertagrave ditutti laristocrazia difende sopratutto lonore e la libertagravedelle classi che sono al governo Coteste tendenze diver-se temperate opportunamente nelle forme miste a mo-narchia riescono feconde di benessere individuale e diprogresso generale

La storia ci ricorda quattro tipi di repubblica aristo-cratica nelle costituzioni sociali di Sparta Roma Vene-zia e Berna Atene e i Comuni italiani del Medio-Evo ciforniscono esempi di democrazia pura e diretta La re-

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blea allora si ha la Democrazia (da δῆmicroος popolo eϰράτος) Affinchegrave ci sia una vera democrazia egrave duopoche gli associati abbiano tutti almeno il diritto di suffra-gio altrimenti si avragrave una piugrave o meno ampia aristocra-zia Si distingue in democrazia diretta e in democraziaindiretta o rappresentativa la prima puograve avere luogosoltanto nei piccoli Stati e si confonde col Comune es-sendochegrave la sovranitagrave vi si esercita da tutti i cittadini laseconda affida la sovranitagrave ad una rappresentanza nazio-nale

La repubblica democratica si distingue dallaristocra-tica per piugrave capi

Per quella la volontagrave della maggioranza egrave la volontagravedella nazione questa bada piuttosto alla qualitagrave dellepersone e si risolve perciograve in un governo di minoranzaNella democrazia le funzioni e le dignitagrave pubbliche sonoaccessibili a tutti nellaristocrazia solo ai piugrave distinti Lademocrazia ama ufficiali o magistrati mutabili tratti asorte o elettivi laristocrazia li vuole autorevoli e stabilia vita od ereditarii La democrazia difende la libertagrave ditutti laristocrazia difende sopratutto lonore e la libertagravedelle classi che sono al governo Coteste tendenze diver-se temperate opportunamente nelle forme miste a mo-narchia riescono feconde di benessere individuale e diprogresso generale

La storia ci ricorda quattro tipi di repubblica aristo-cratica nelle costituzioni sociali di Sparta Roma Vene-zia e Berna Atene e i Comuni italiani del Medio-Evo ciforniscono esempi di democrazia pura e diretta La re-

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pubblica rappresentativa si egrave sviluppata specialmentenelle colonie americane mentre in Francia si presentasotto un aspetto suo proprio e si mantiene con poco ono-re la Svizzera prese ad imitare nella sua federazione gliStati-Uniti di America

Ciascuna delle tre forme principali si corrompe e de-genera per labuso del potere Platone osserva ogni go-verno mutarsi quando piugrave non si accorda con segrave stessocioegrave quando il soggetto dellautoritagrave non personifica piugravein segrave quel concetto politico secondo il quale esso egrave chia-mato a reggere la societagrave Cosigrave nelle Aristocrazie diceegli non si dagrave buon governo ogniqualvolta gli ottimatieducati allambizione questa si prefiggano a ragione diStato se poi dal maggior censo si ripete il titolo al go-verno la ricchezza saragrave pure il termine de desideri degliuomini governanti e il rispetto alla virtugrave decresceragrave inragione del rispetto verso i ricchi In cotal guisa si dupli-ca la repubblica e sorge la guerra civile

Aristotele dopo aver distinte le forme di governo inpure o legittime ed in degenerate rileva come propriocarattere delle prime il servire esse allinteresse generalesotto le norme di una rigorosa giustizia delle seconde ilmirare soltanto al benessere individuale de governantiQueste ultime cosigrave egli tengono del potere delluomosullo schiavo mentre la poli egrave unassociazione di uominiliberi Tra le forme pure Aristotele ricorda la βασιλείαla ἀριστοϰρατία e la πολιτεία le deviazioni di cotestigoverni sono la tirannide (τυραννίς) per il regno la oli-garchia (ὀλιγαρχία) per laristocrazia o governo della

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pubblica rappresentativa si egrave sviluppata specialmentenelle colonie americane mentre in Francia si presentasotto un aspetto suo proprio e si mantiene con poco ono-re la Svizzera prese ad imitare nella sua federazione gliStati-Uniti di America

Ciascuna delle tre forme principali si corrompe e de-genera per labuso del potere Platone osserva ogni go-verno mutarsi quando piugrave non si accorda con segrave stessocioegrave quando il soggetto dellautoritagrave non personifica piugravein segrave quel concetto politico secondo il quale esso egrave chia-mato a reggere la societagrave Cosigrave nelle Aristocrazie diceegli non si dagrave buon governo ogniqualvolta gli ottimatieducati allambizione questa si prefiggano a ragione diStato se poi dal maggior censo si ripete il titolo al go-verno la ricchezza saragrave pure il termine de desideri degliuomini governanti e il rispetto alla virtugrave decresceragrave inragione del rispetto verso i ricchi In cotal guisa si dupli-ca la repubblica e sorge la guerra civile

Aristotele dopo aver distinte le forme di governo inpure o legittime ed in degenerate rileva come propriocarattere delle prime il servire esse allinteresse generalesotto le norme di una rigorosa giustizia delle seconde ilmirare soltanto al benessere individuale de governantiQueste ultime cosigrave egli tengono del potere delluomosullo schiavo mentre la poli egrave unassociazione di uominiliberi Tra le forme pure Aristotele ricorda la βασιλείαla ἀριστοϰρατία e la πολιτεία le deviazioni di cotestigoverni sono la tirannide (τυραννίς) per il regno la oli-garchia (ὀλιγαρχία) per laristocrazia o governo della

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minoranza la democrazia o piuttosto la demagogia nelsenso moderno della parola per il governo della mag-gioranza o repubblica

Allorchegrave in una societagrave politica viene a mancare il go-verno essa si trova nello stato di anarchia

Lanarchia suol essere accompagnata dalla licenza edalla oclocrazia Licenza si chiama quella sfrenata liber-tagrave di agire per la quale perduto ogni rispetto alla leggeed ogni sentimento del dovere tutto si fa ad arbitrio sen-za badare ai diritti altrui Loclocrazia egrave la tirannide dellaplebe corrotta che simpone violentemente agli onesti epretende dar loro la legge

Se manca la forza pubblica che tenga in dovere i faci-norosi ogni governo si riduce in breve allanarchia e daquesta passa alla tirannide dei violenti

Che se un governo manchi di forza morale se le aspi-razioni nazionali vi vengano del continuo represse se idiritti dei cittadini non vi sieno saggiamente tutelati al-lora la reazione latente dapprima prepara lopinionepubblica e le masse battagliere e quindi irrompe e simanifesta in vaste proporzioni formando ciograve che dicesirivoluzione

Nondimeno il vocabolo rivoluzione si piglia in dop-pio senso in quello di rivolta o sedizione preparata giagravein silenzio nelle congiure e perpetrata poi con atti di vio-lenza ed in quello di pacifico o legale rivolgimento po-litico promosso dagli onesti in bene della patria conperseveranza di intento e costanza nelluso de mezzi le-citi

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minoranza la democrazia o piuttosto la demagogia nelsenso moderno della parola per il governo della mag-gioranza o repubblica

Allorchegrave in una societagrave politica viene a mancare il go-verno essa si trova nello stato di anarchia

Lanarchia suol essere accompagnata dalla licenza edalla oclocrazia Licenza si chiama quella sfrenata liber-tagrave di agire per la quale perduto ogni rispetto alla leggeed ogni sentimento del dovere tutto si fa ad arbitrio sen-za badare ai diritti altrui Loclocrazia egrave la tirannide dellaplebe corrotta che simpone violentemente agli onesti epretende dar loro la legge

Se manca la forza pubblica che tenga in dovere i faci-norosi ogni governo si riduce in breve allanarchia e daquesta passa alla tirannide dei violenti

Che se un governo manchi di forza morale se le aspi-razioni nazionali vi vengano del continuo represse se idiritti dei cittadini non vi sieno saggiamente tutelati al-lora la reazione latente dapprima prepara lopinionepubblica e le masse battagliere e quindi irrompe e simanifesta in vaste proporzioni formando ciograve che dicesirivoluzione

Nondimeno il vocabolo rivoluzione si piglia in dop-pio senso in quello di rivolta o sedizione preparata giagravein silenzio nelle congiure e perpetrata poi con atti di vio-lenza ed in quello di pacifico o legale rivolgimento po-litico promosso dagli onesti in bene della patria conperseveranza di intento e costanza nelluso de mezzi le-citi

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Generalmente per rivoluzione si suole designare unperiodo di tempo in cui la societagrave scuote il giogo del go-verno reso intollerabile Ove manchi nella societagrave con-vulsa una mente direttrice un potere costituente la rivo-luzione si risolve in unanarchia altrimenti si puograve consi-derare come unepoca di transizione durante la quale icittadini attendono o preparano un nuovo ordinamentodella societagrave

La rivoluzione nel significato di rivolta o tumulto so-ciale egrave sempre illecita quanto ai mezzi che impiega Inqualsivoglia ipotesi essa egrave sempre un pericolo ed undanno Un pericolo quanto allesito poichegrave puograve condur-re egualmente al dispotismo di un solo o al trionfo dellalicenza un danno perchegrave durante la medesima la pace ela sicurezza pubblica corrono grande rischio Dovere deicittadini nelle rivoluzioni egrave quello di schierarsi fra gliuomini di ordine ricevendo una saggia direzione dai po-tenti amici della legittimitagrave del potere convulso E ciogravenellatto della sedizione

Che se si tratti di regimi democratici in tale caso benpossono gli onesti cittadini promuovere un rivolgimentosociale purchegrave siccome avverte San Tommaso la cau-sa sia giusta e sappiano e possano efficacemente darealla societagrave un ordinamento che favorisca il bene comu-ne impedito dalle prevalenti fazioni demagogiche Anziegrave dovere dei piugrave potenti per ingegno ed aderenza sorgerea difesa dellordine ma il dovere massimamente incom-be ai capi militari ai capi di famiglia alla stampa a tuttigli onesti

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Generalmente per rivoluzione si suole designare unperiodo di tempo in cui la societagrave scuote il giogo del go-verno reso intollerabile Ove manchi nella societagrave con-vulsa una mente direttrice un potere costituente la rivo-luzione si risolve in unanarchia altrimenti si puograve consi-derare come unepoca di transizione durante la quale icittadini attendono o preparano un nuovo ordinamentodella societagrave

La rivoluzione nel significato di rivolta o tumulto so-ciale egrave sempre illecita quanto ai mezzi che impiega Inqualsivoglia ipotesi essa egrave sempre un pericolo ed undanno Un pericolo quanto allesito poichegrave puograve condur-re egualmente al dispotismo di un solo o al trionfo dellalicenza un danno perchegrave durante la medesima la pace ela sicurezza pubblica corrono grande rischio Dovere deicittadini nelle rivoluzioni egrave quello di schierarsi fra gliuomini di ordine ricevendo una saggia direzione dai po-tenti amici della legittimitagrave del potere convulso E ciogravenellatto della sedizione

Che se si tratti di regimi democratici in tale caso benpossono gli onesti cittadini promuovere un rivolgimentosociale purchegrave siccome avverte San Tommaso la cau-sa sia giusta e sappiano e possano efficacemente darealla societagrave un ordinamento che favorisca il bene comu-ne impedito dalle prevalenti fazioni demagogiche Anziegrave dovere dei piugrave potenti per ingegno ed aderenza sorgerea difesa dellordine ma il dovere massimamente incom-be ai capi militari ai capi di famiglia alla stampa a tuttigli onesti

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I moralisti fanno questione se possa legittimarsiluccisione dei tiranni ne parleremo a suo tempo

Ciascuna delle tre forme semplici di governo presentaincontestabilmente da una parte vantaggi non dubbi percui tutte e singole possono conferire al bene comunedallaltra parte recano seco vizi organici che le rendonomeno conformi al fine dello Stato Cotali vizi nasconoper fatto umano egrave vero ma egrave pur vero che essi soglionomanifestarsi in tale o tal altra forma per imperfezionedel suo proprio organismo

La monarchia pare piugrave atta a mantenere lunione so-ciale giacchegrave il potere gode di maggior unitagrave e forzaquando si concentra nelle mani di un solo perograve se egraveereditaria cegrave pericolo che gli inetti sieno chiamatiallimpero e il sovrano diventi zimbello di pessimi con-siglieri se egrave elettiva alla morte del re terranno dietro ledissensioni e i partiti e lo Stato non avragrave solida base

Laristocrazia vuole al governo le persone agiate ecolte come quelle dalle quali egrave da aspettarsi maggiorsenno e maggior disinteresse nella direzione dei pubbli-ci affari ma pare che si fondi sopra un privilegio se egraveereditaria sopra uneccezione se egrave elettiva

La democrazia pretende guarentire la societagrave dalle ri-voluzioni e dalla tirannide accordando a tutti la parteci-pazione al potere e tutti interessando per il bene comu-ne tuttavia bene spesso si risolve in un altercarsi e sosti-tuirsi di partiti prevalenti a vicenda oppressi e oppres-sori

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I moralisti fanno questione se possa legittimarsiluccisione dei tiranni ne parleremo a suo tempo

Ciascuna delle tre forme semplici di governo presentaincontestabilmente da una parte vantaggi non dubbi percui tutte e singole possono conferire al bene comunedallaltra parte recano seco vizi organici che le rendonomeno conformi al fine dello Stato Cotali vizi nasconoper fatto umano egrave vero ma egrave pur vero che essi soglionomanifestarsi in tale o tal altra forma per imperfezionedel suo proprio organismo

La monarchia pare piugrave atta a mantenere lunione so-ciale giacchegrave il potere gode di maggior unitagrave e forzaquando si concentra nelle mani di un solo perograve se egraveereditaria cegrave pericolo che gli inetti sieno chiamatiallimpero e il sovrano diventi zimbello di pessimi con-siglieri se egrave elettiva alla morte del re terranno dietro ledissensioni e i partiti e lo Stato non avragrave solida base

Laristocrazia vuole al governo le persone agiate ecolte come quelle dalle quali egrave da aspettarsi maggiorsenno e maggior disinteresse nella direzione dei pubbli-ci affari ma pare che si fondi sopra un privilegio se egraveereditaria sopra uneccezione se egrave elettiva

La democrazia pretende guarentire la societagrave dalle ri-voluzioni e dalla tirannide accordando a tutti la parteci-pazione al potere e tutti interessando per il bene comu-ne tuttavia bene spesso si risolve in un altercarsi e sosti-tuirsi di partiti prevalenti a vicenda oppressi e oppres-sori

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Ad impedire 1abuso del potere o il disordine socialesonvi i temperamenti dovuti alle costituzioni o leggifondamentali dello Stato ma le leggi per segrave sole non go-vernano Egrave duopo che lo Stato si regga col concorso de-gli onesti che laccordo venga ispirato dal bene comuneda tutti compreso che il sentimento dei doveri reciprociporti il suo contributo alla felicitagrave comune che insommasulla base del comune benessere vengano ad incontrarsii varii interessi dei cittadini Di qui le forme mistelaquoQuando si vuole che uno Stato duri cosigrave Aristotele famestieri interessare tutti alla sua conservazione e farlaloro desiderareraquo29

Appartiene alle forme miste quella specie di governoche suolsi chiamare rappresentativo e si distingue inmonarchia costituzionale adottata oggidigrave da tutte le na-zioni Europee eccetto la Russia ed in repubblica parla-mentare Del regime costituzionale rappresentativo dire-mo in seguito

Di tutte le forme di governo qual egrave la migliore Laquestione egrave assai agitata presso i Politici ha preoccupa-to la maggior parte dei pensatori e fu cagione dei piugravegrandi interni rivolgimenti per gli Stati

Le risposte sono parecchie1deg Di fronte allanarchia ed alla oclocrazia egrave mi-

gliore un governo di forma qualunque perchegrave ad ognimodo un governo qualsivoglia egrave necessario

29 Pol II 6 9

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Ad impedire 1abuso del potere o il disordine socialesonvi i temperamenti dovuti alle costituzioni o leggifondamentali dello Stato ma le leggi per segrave sole non go-vernano Egrave duopo che lo Stato si regga col concorso de-gli onesti che laccordo venga ispirato dal bene comuneda tutti compreso che il sentimento dei doveri reciprociporti il suo contributo alla felicitagrave comune che insommasulla base del comune benessere vengano ad incontrarsii varii interessi dei cittadini Di qui le forme mistelaquoQuando si vuole che uno Stato duri cosigrave Aristotele famestieri interessare tutti alla sua conservazione e farlaloro desiderareraquo29

Appartiene alle forme miste quella specie di governoche suolsi chiamare rappresentativo e si distingue inmonarchia costituzionale adottata oggidigrave da tutte le na-zioni Europee eccetto la Russia ed in repubblica parla-mentare Del regime costituzionale rappresentativo dire-mo in seguito

Di tutte le forme di governo qual egrave la migliore Laquestione egrave assai agitata presso i Politici ha preoccupa-to la maggior parte dei pensatori e fu cagione dei piugravegrandi interni rivolgimenti per gli Stati

Le risposte sono parecchie1deg Di fronte allanarchia ed alla oclocrazia egrave mi-

gliore un governo di forma qualunque perchegrave ad ognimodo un governo qualsivoglia egrave necessario

29 Pol II 6 9

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2deg Egrave migliore quel governo nel quale si osserva lagiustizia sociale e si sanciscono buone leggi

3deg Egrave migliore quel governo che meglio rispondeallindole alle abitudini alle tradizioni di un popolo laquoIlgoverno cosigrave il Montesquieu che risponde piugrave alla na-tura egrave quello che a preferenza degli altri si adatta me-glio alle disposizioni del popolo pel quale viene istitui-toraquo30

4deg Per ordinario torna piugrave utile quel governo cheha piugrave di diritto in suo appoggio ed a cui il popolo si egravepiugrave adattato In questo senso disse il De Maistre laquobuonoessere ogni governo allorchegrave egrave anticoraquo La legittimitagrave elantichitagrave conciliano infatti al governo lamore del po-polo il quale non cerca mutazione allorchegrave gode pace eprosperitagrave

5deg Migliore egrave sempre quel governo che non si puogravemutare senza ingiustizia

Il Tapparelli trattando la questione col solito acumepone questo principio la miglior forma di governo egravequella che meglio congiunge unitagrave ed efficacia unitagrave difine di autoritagrave di armonia efficacia di spirito pubbli-co di legislazione di forza materiale

Lunitagrave del fine che consiste nellintento di governarecon giustizia si puograve trovare in tutti i governi Lunitagrave diautoritagrave senza dubbio egrave maggiore nella monarchiaLarmonia invece tra governanti e governati sembramaggiore nella poliarchia

30 Lesprit des lois I 1 c 3

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2deg Egrave migliore quel governo nel quale si osserva lagiustizia sociale e si sanciscono buone leggi

3deg Egrave migliore quel governo che meglio rispondeallindole alle abitudini alle tradizioni di un popolo laquoIlgoverno cosigrave il Montesquieu che risponde piugrave alla na-tura egrave quello che a preferenza degli altri si adatta me-glio alle disposizioni del popolo pel quale viene istitui-toraquo30

4deg Per ordinario torna piugrave utile quel governo cheha piugrave di diritto in suo appoggio ed a cui il popolo si egravepiugrave adattato In questo senso disse il De Maistre laquobuonoessere ogni governo allorchegrave egrave anticoraquo La legittimitagrave elantichitagrave conciliano infatti al governo lamore del po-polo il quale non cerca mutazione allorchegrave gode pace eprosperitagrave

5deg Migliore egrave sempre quel governo che non si puogravemutare senza ingiustizia

Il Tapparelli trattando la questione col solito acumepone questo principio la miglior forma di governo egravequella che meglio congiunge unitagrave ed efficacia unitagrave difine di autoritagrave di armonia efficacia di spirito pubbli-co di legislazione di forza materiale

Lunitagrave del fine che consiste nellintento di governarecon giustizia si puograve trovare in tutti i governi Lunitagrave diautoritagrave senza dubbio egrave maggiore nella monarchiaLarmonia invece tra governanti e governati sembramaggiore nella poliarchia

30 Lesprit des lois I 1 c 3

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Lefficacia dello spirito pubblico deve essere necessa-riamente maggiore nelle Repubbliche dove la coscienzadei doveri politici moltiplicandosi moltiplica le forzedella nazione Lefficacia delle leggi quanto alla giusti-zia puograve aversi in qualsivoglia governo Perograve quanto allaesecuzione delle leggi egrave necessaria forza attivitagrave e co-stanza nelle monarchie abbiamo piugrave forza nelle poliar-chie piugrave attivitagrave la costanza vien meno nelle monarchieper la morte che tronca i disegni del sovrano ma ezian-dio nelle poliarchie ove il succedersi delle volontagrave arre-sta lesecuzione delle leggi

Il commercio prende sviluppo nelle repubbliche lelettere e le scienze nelle monarchie perograve questa leggenon si avvera sempre matematicamente nella storia Senon egrave precisamente la forma del governo nella quale siincontra il progresso della civiltagrave quella che produce ilprogresso tuttavia una forma puograve favorirlo meglio diunaltra

Il Burlamacchi decide la questione a favore del go-verno misto appoggiandone la soluzione a questo prin-cipio laquoottimo egrave quel governo che bandisce la licenzasenza dar luogo alla tiranniaraquo Concedendo le sue partial monarca si impedisce che ecceda larbitrio del popo-lo ed affidando a questo parte del governo si tiene afreno la volontagrave personale del sovrano

Se non che lequilibrio non egrave sempre durevole Se laforza del governo si libera dal freno della coscienza edella pubblica onestagrave o della opinione pubblica saremonellalternativa o di averla debole a reprimere la licenza

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Lefficacia dello spirito pubblico deve essere necessa-riamente maggiore nelle Repubbliche dove la coscienzadei doveri politici moltiplicandosi moltiplica le forzedella nazione Lefficacia delle leggi quanto alla giusti-zia puograve aversi in qualsivoglia governo Perograve quanto allaesecuzione delle leggi egrave necessaria forza attivitagrave e co-stanza nelle monarchie abbiamo piugrave forza nelle poliar-chie piugrave attivitagrave la costanza vien meno nelle monarchieper la morte che tronca i disegni del sovrano ma ezian-dio nelle poliarchie ove il succedersi delle volontagrave arre-sta lesecuzione delle leggi

Il commercio prende sviluppo nelle repubbliche lelettere e le scienze nelle monarchie perograve questa leggenon si avvera sempre matematicamente nella storia Senon egrave precisamente la forma del governo nella quale siincontra il progresso della civiltagrave quella che produce ilprogresso tuttavia una forma puograve favorirlo meglio diunaltra

Il Burlamacchi decide la questione a favore del go-verno misto appoggiandone la soluzione a questo prin-cipio laquoottimo egrave quel governo che bandisce la licenzasenza dar luogo alla tiranniaraquo Concedendo le sue partial monarca si impedisce che ecceda larbitrio del popo-lo ed affidando a questo parte del governo si tiene afreno la volontagrave personale del sovrano

Se non che lequilibrio non egrave sempre durevole Se laforza del governo si libera dal freno della coscienza edella pubblica onestagrave o della opinione pubblica saremonellalternativa o di averla debole a reprimere la licenza

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o tiranna ad opprimere la giustizia Il gran mezzo di so-ciale sicurezza egrave dunque la coscienza o almeno la socia-le onestagrave

Concludendo limportante per il buon andamento del-la cosa pubblica non egrave la forma di governo che un popo-lo sceglie ma quelleducazione morale e civile che soladispone a ben governare e ad essere ben governati

CAPITOLO XII Poteri dello Stato

Qualunque sia la forma del governo o lorganizzazio-ne dello Stato lautoritagrave suprema vi deve esercitare fun-zioni diverse come principio motore del corpo socialeIl diritto di esercitare cotali funzioni egrave quello che dicesiPotere dello Stato

Ordinato al bene sociale non avendo altro fine che ilbene degli associati lo Stato deve godere di quellattivi-tagrave che egrave necessaria a conseguirlo Cotesta attivitagrave appli-cata alla moltitudine associata si concreta dicemmo nelgoverno che egrave la mente e la forza della societagrave

Ad ottenere il fine dellautoritagrave vale a dire affinchegrave siabbia la pubblica tutela e la felicitagrave da conseguirsicollincessante perfezionamento delle potenze umanenei limiti dellordine e della onestagrave il governo deve ave-re quei diritti che sorgono necessariamente dalla misurade suoi doveri

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o tiranna ad opprimere la giustizia Il gran mezzo di so-ciale sicurezza egrave dunque la coscienza o almeno la socia-le onestagrave

Concludendo limportante per il buon andamento del-la cosa pubblica non egrave la forma di governo che un popo-lo sceglie ma quelleducazione morale e civile che soladispone a ben governare e ad essere ben governati

CAPITOLO XII Poteri dello Stato

Qualunque sia la forma del governo o lorganizzazio-ne dello Stato lautoritagrave suprema vi deve esercitare fun-zioni diverse come principio motore del corpo socialeIl diritto di esercitare cotali funzioni egrave quello che dicesiPotere dello Stato

Ordinato al bene sociale non avendo altro fine che ilbene degli associati lo Stato deve godere di quellattivi-tagrave che egrave necessaria a conseguirlo Cotesta attivitagrave appli-cata alla moltitudine associata si concreta dicemmo nelgoverno che egrave la mente e la forza della societagrave

Ad ottenere il fine dellautoritagrave vale a dire affinchegrave siabbia la pubblica tutela e la felicitagrave da conseguirsicollincessante perfezionamento delle potenze umanenei limiti dellordine e della onestagrave il governo deve ave-re quei diritti che sorgono necessariamente dalla misurade suoi doveri

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Proporre in modo obbligatorio le norme delloperaresociale che egrave quanto dire stabilire le leggi applicarlesecondo il senso dirimendo le questioni che tra i mem-bri della societagrave potessero insorgere circa i diritti che leleggi dagravenno o guarentiscono a ciascuno esigere la coo-perazione de cittadini alla ragione sociale usando quan-do sia duopo la forza tali sono le funzioni i doveri e inpari tempo i diritti del governo

Abbiamo pertanto nel governo un triplice coacutempitoche dagrave al medesimo indipendentemente da ogni volon-tagrave un triplice potere Dissi indipendentemente dalla vo-lontagrave della moltitudine perchegrave non egrave per volontagrave dellastessa che nasce nel governo la necessitagrave e quindi il di-ritto dellautoritagrave In virtugrave di questa indipendenza essopuograve imporsi alla ragione e alla volontagrave dei cittadini

Ma essendo i cittadini persone umane esseri cioegrave in-telligenti e liberi esso il governo nellesercizio del suopotere dovragrave tener conto della natura delluomo per dar-gli quella direzione morale di cui solo egrave capace e chenon offende la sua dignitagrave

La direzione morale puograve essere proposta alle intelli-genze associate vuoi mediante la pubblicazione o pro-mulgazione delle leggi vuoi mediante la loro interpreta-zione donde il potere legislativo e il potere giudiziarioEssa stessa puograve ragionevolmente imporsi alle volontagraveassociate onde queste cooperino alla benefica azionedel governo vuoi mediante un organismo amministrati-vo vuoi mediante una forza pubblica colla quale ven-

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Proporre in modo obbligatorio le norme delloperaresociale che egrave quanto dire stabilire le leggi applicarlesecondo il senso dirimendo le questioni che tra i mem-bri della societagrave potessero insorgere circa i diritti che leleggi dagravenno o guarentiscono a ciascuno esigere la coo-perazione de cittadini alla ragione sociale usando quan-do sia duopo la forza tali sono le funzioni i doveri e inpari tempo i diritti del governo

Abbiamo pertanto nel governo un triplice coacutempitoche dagrave al medesimo indipendentemente da ogni volon-tagrave un triplice potere Dissi indipendentemente dalla vo-lontagrave della moltitudine perchegrave non egrave per volontagrave dellastessa che nasce nel governo la necessitagrave e quindi il di-ritto dellautoritagrave In virtugrave di questa indipendenza essopuograve imporsi alla ragione e alla volontagrave dei cittadini

Ma essendo i cittadini persone umane esseri cioegrave in-telligenti e liberi esso il governo nellesercizio del suopotere dovragrave tener conto della natura delluomo per dar-gli quella direzione morale di cui solo egrave capace e chenon offende la sua dignitagrave

La direzione morale puograve essere proposta alle intelli-genze associate vuoi mediante la pubblicazione o pro-mulgazione delle leggi vuoi mediante la loro interpreta-zione donde il potere legislativo e il potere giudiziarioEssa stessa puograve ragionevolmente imporsi alle volontagraveassociate onde queste cooperino alla benefica azionedel governo vuoi mediante un organismo amministrati-vo vuoi mediante una forza pubblica colla quale ven-

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gano riconosciute le ragioni dellordine di qui il potereesecutivo

Ai tre poteri fondamentali dello Stato si suole aggiun-gere il potere coattivo e il potere amministrativo maquesti non sono che forme diverse del potere esecutivo

I tre accennati poteri sono tra loro logicamente con-nessi ciograve nondimeno il loro esercizio puograve commettersi adistinti soggetti come difatto vengono distinti nelle for-me rappresentative Occorre perograve in tali casi medianteuna costituzione guarentire al governo quella soliditagrave equella forza che risulta dalla loro armonia e dallordinataloro applicazione altrimenti la compagine sociale sareb-be destituita di quellelemento conservatore che ispiranei cittadini la fiducia rispetto al governo e lascia lorocampo di svolgere liberamente la propria attivitagrave collasicurezza di venir tutelati nei loro interessi e nei loro di-ritti

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO

Fra le prerogative del potere supremo di una societagravecivile tiene il primo luogo la potestagrave legislativa Tuttoanzi si riduce ad essa perchegrave gli atti del potere esecuti-vo sarebbero meri atti di forza e quelli del potere giudi-ziario semplici opinamenti se il potere legislativo nondesse loro autoritagrave e non inducesse ne sudditi lobbligodi sottostarvi

Il potere legislativo si puograve definire laquofacoltagrave di dirigeresocialmente le intelligenze e le volontagrave associateraquo ossia

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gano riconosciute le ragioni dellordine di qui il potereesecutivo

Ai tre poteri fondamentali dello Stato si suole aggiun-gere il potere coattivo e il potere amministrativo maquesti non sono che forme diverse del potere esecutivo

I tre accennati poteri sono tra loro logicamente con-nessi ciograve nondimeno il loro esercizio puograve commettersi adistinti soggetti come difatto vengono distinti nelle for-me rappresentative Occorre perograve in tali casi medianteuna costituzione guarentire al governo quella soliditagrave equella forza che risulta dalla loro armonia e dallordinataloro applicazione altrimenti la compagine sociale sareb-be destituita di quellelemento conservatore che ispiranei cittadini la fiducia rispetto al governo e lascia lorocampo di svolgere liberamente la propria attivitagrave collasicurezza di venir tutelati nei loro interessi e nei loro di-ritti

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO

Fra le prerogative del potere supremo di una societagravecivile tiene il primo luogo la potestagrave legislativa Tuttoanzi si riduce ad essa perchegrave gli atti del potere esecuti-vo sarebbero meri atti di forza e quelli del potere giudi-ziario semplici opinamenti se il potere legislativo nondesse loro autoritagrave e non inducesse ne sudditi lobbligodi sottostarvi

Il potere legislativo si puograve definire laquofacoltagrave di dirigeresocialmente le intelligenze e le volontagrave associateraquo ossia

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egrave la facoltagrave di produrre un atto di ragione e di volontagrave inmodo che leghi gli individui associati e li guidi con mo-rale impulso al loro fine

Latto del potere legislativo chiamasi legge che puogravedefinirsi laquoproposizione di un mezzo conducente al benesociale fatta dal potere supremo con volontagrave espressa diobbligare i sudditiraquo

Il potere legislativo non egrave giagrave facoltagrave e diritto di co-mandare qualunque cosa neppure egrave una ragione o vo-lontagrave personale che si impone agli inferiori con intentoprivato Essendo esso richiesto dal bene sociale nonavendo esso altro fine che quello della societagrave stessanon potragrave perciograve prescrivere che quanto ha necessariaattinenza al fine comune e dovragrave quindi rappresentarela volontagrave generale

Oltre i limiti naturali che il potere legislativo ricevedalle leggi universali di giustizia esso puograve ancora essereristretto dalla costituzione dello Stato e dalle istituzionitradizionali o consuetudini legittime In tali casi viensottratta la materia cui naturalmente dovrebbe estendersiil potere civile considerato in astratto Pertanto il poterelegislativo non puograve variare la costituzione di uno Stato eneppure trasgredire quei confini che gli furono dalla me-desima assegnati

Nella legge si suol distinguere la materia e la formaMateria di legge egrave tutto ciograve che puograve venir proposto a

norma delloperare sociale Essa poi riveste la forma dilegge quando venga di fatto proposta come ragione co-mune ossia quando il potere legittimo la comunica ai

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egrave la facoltagrave di produrre un atto di ragione e di volontagrave inmodo che leghi gli individui associati e li guidi con mo-rale impulso al loro fine

Latto del potere legislativo chiamasi legge che puogravedefinirsi laquoproposizione di un mezzo conducente al benesociale fatta dal potere supremo con volontagrave espressa diobbligare i sudditiraquo

Il potere legislativo non egrave giagrave facoltagrave e diritto di co-mandare qualunque cosa neppure egrave una ragione o vo-lontagrave personale che si impone agli inferiori con intentoprivato Essendo esso richiesto dal bene sociale nonavendo esso altro fine che quello della societagrave stessanon potragrave perciograve prescrivere che quanto ha necessariaattinenza al fine comune e dovragrave quindi rappresentarela volontagrave generale

Oltre i limiti naturali che il potere legislativo ricevedalle leggi universali di giustizia esso puograve ancora essereristretto dalla costituzione dello Stato e dalle istituzionitradizionali o consuetudini legittime In tali casi viensottratta la materia cui naturalmente dovrebbe estendersiil potere civile considerato in astratto Pertanto il poterelegislativo non puograve variare la costituzione di uno Stato eneppure trasgredire quei confini che gli furono dalla me-desima assegnati

Nella legge si suol distinguere la materia e la formaMateria di legge egrave tutto ciograve che puograve venir proposto a

norma delloperare sociale Essa poi riveste la forma dilegge quando venga di fatto proposta come ragione co-mune ossia quando il potere legittimo la comunica ai

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membri della societagrave esprimendo la volontagrave di obbliga-re

Quanto alla materia si richiede che questa 1deg sia ra-gionevole cioegrave onesta e conforme allordine 2deg sia con-ducente al fine proprio della societagrave La prima condizio-ne fa sigrave che possa crearsi la legge la seconda che debbacrearsi

Una legge destituita di onestagrave ossia ingiusta non im-pone obbligazione alcuna poichegrave luomo non puograve gui-darsi che secondo ragione Se poi una legge mancassedella seconda condizione non sarebbe utile alla societagraveUna legge egrave nulla per difetto di materia quando non in-tervengono luna e laltra delle due sopradette condizio-ni Egrave nulla poi per difetto di forma quando non sia statasufficientemente promulgata ossia resa nota alla molti-tudine oppure se fu proposta per modo di consiglio ov-vero se venne emanata da chi non ne ha il diritto

Una legge la quale sia stata per un tempo ragionevo-le in quelle circostanze nelle quali cessa di essere one-sta ed utile non solo puograve ma deve abrogarsi o mutarsi

Si abroga la legge quando vien revocata o annullatadal potere legislativo si deroga quando vien dallo stes-so potere diminuita la sua forza o in parte abolita simuta quando vien sostituita da unaltra cessa di per segravequando diventa evidentemente ingiusta Quando poi in-terviene un atto del potere supremo a togliere in tutto oin parte il vincolo della legge per qualche caso singola-re cotal atto dicesi dispensa ed appartiene al potere ese-

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membri della societagrave esprimendo la volontagrave di obbliga-re

Quanto alla materia si richiede che questa 1deg sia ra-gionevole cioegrave onesta e conforme allordine 2deg sia con-ducente al fine proprio della societagrave La prima condizio-ne fa sigrave che possa crearsi la legge la seconda che debbacrearsi

Una legge destituita di onestagrave ossia ingiusta non im-pone obbligazione alcuna poichegrave luomo non puograve gui-darsi che secondo ragione Se poi una legge mancassedella seconda condizione non sarebbe utile alla societagraveUna legge egrave nulla per difetto di materia quando non in-tervengono luna e laltra delle due sopradette condizio-ni Egrave nulla poi per difetto di forma quando non sia statasufficientemente promulgata ossia resa nota alla molti-tudine oppure se fu proposta per modo di consiglio ov-vero se venne emanata da chi non ne ha il diritto

Una legge la quale sia stata per un tempo ragionevo-le in quelle circostanze nelle quali cessa di essere one-sta ed utile non solo puograve ma deve abrogarsi o mutarsi

Si abroga la legge quando vien revocata o annullatadal potere legislativo si deroga quando vien dallo stes-so potere diminuita la sua forza o in parte abolita simuta quando vien sostituita da unaltra cessa di per segravequando diventa evidentemente ingiusta Quando poi in-terviene un atto del potere supremo a togliere in tutto oin parte il vincolo della legge per qualche caso singola-re cotal atto dicesi dispensa ed appartiene al potere ese-

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cutivo La ragionevole presunzione di uneccezionesempre che si tratti di caso particolare dicesi epicheja

Labrogazione la derogazione la mutazione la cessa-zione la dispensa e lepicheia sono ben spesso richiestedal bene generale E difatto le condizioni di un popolosono doppiamente mutabili mutabili per il progresso dicui la ragione ordinatrice egrave capace mutabili per le vi-cende cui vanno soggetti gli individui ordinati Se la ra-gione ordinatrice egrave perfettibile potragrave rinvenire ordina-menti migliori se il popolo egrave soggetto a mille vicendealteratrici i migliori ordinamenti potrebbero diventare ovani o nocivi Perciograve quantunque la legge di per segrave deb-ba essere costante ed universale costante per la suaonestagrave e universale per la sua utilitagrave relativamente perograveagli individui andragrave soggetta a mutazione o eccezione Amutazione costante se altra legge apparisce piugrave conve-nevole alla societagrave ad eccezione se egrave piugrave convenevoleallindividuo e alla societagrave una sospensione momenta-nea La mutazione essendo una direzione novella im-pressa alla societagrave intera non puograve venire che dal poterecostituito laddove la momentanea sospensione puograve es-sere richiesta da caso sigrave urgente che non permetta di in-terpellarne la suprema autoritagrave in tal caso lindividuo ra-gionevolmente presume il consenso del legislatore e sisottrae dallosservanza della legge per epicheia

Ciograve che dicemmo intorno allopportunitagrave ed alla va-riabilitagrave delle leggi rende manifesto il vantaggio chepresentano sopra le altre le forme rappresentative di go-verno In queste dalla libera discussione nelle Camere e

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cutivo La ragionevole presunzione di uneccezionesempre che si tratti di caso particolare dicesi epicheja

Labrogazione la derogazione la mutazione la cessa-zione la dispensa e lepicheia sono ben spesso richiestedal bene generale E difatto le condizioni di un popolosono doppiamente mutabili mutabili per il progresso dicui la ragione ordinatrice egrave capace mutabili per le vi-cende cui vanno soggetti gli individui ordinati Se la ra-gione ordinatrice egrave perfettibile potragrave rinvenire ordina-menti migliori se il popolo egrave soggetto a mille vicendealteratrici i migliori ordinamenti potrebbero diventare ovani o nocivi Perciograve quantunque la legge di per segrave deb-ba essere costante ed universale costante per la suaonestagrave e universale per la sua utilitagrave relativamente perograveagli individui andragrave soggetta a mutazione o eccezione Amutazione costante se altra legge apparisce piugrave conve-nevole alla societagrave ad eccezione se egrave piugrave convenevoleallindividuo e alla societagrave una sospensione momenta-nea La mutazione essendo una direzione novella im-pressa alla societagrave intera non puograve venire che dal poterecostituito laddove la momentanea sospensione puograve es-sere richiesta da caso sigrave urgente che non permetta di in-terpellarne la suprema autoritagrave in tal caso lindividuo ra-gionevolmente presume il consenso del legislatore e sisottrae dallosservanza della legge per epicheia

Ciograve che dicemmo intorno allopportunitagrave ed alla va-riabilitagrave delle leggi rende manifesto il vantaggio chepresentano sopra le altre le forme rappresentative di go-verno In queste dalla libera discussione nelle Camere e

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dallonesto esercizio della libertagrave politica emergono icriteri a quali deve ispirarsi il potere legislativo ondegiudicare dellutilitagrave comune delle sue ordinazioni Dan-do campo alla libera manifestazione delle aspirazioninazionali alla rappresentazione de bisogni eventuali pervia della stampa e del giornalismo in particolare nonche delle petizioni al Parlamento si ottiene che le leggiriescano piugrave conformi ai bisogni del popolo e in paritempo viene assicurata la cooperazione dei cittadiniallautoritagrave sociale

E in vero le leggi sono il risultato dei bisogni sentitidalla nazione il bisogno egrave la potenza determinatrice del-la legge e questa egrave lespressione di quella maniera concui il bisogno si soddisfa Di qui avviene che ogni qual-volta manchi un provvedimento legislativo ad un biso-gno sociale la necessitagrave stessa delle cose introduce fragli onesti costanti maniere di operare in tali e tali altrecircostanze le quali alla loro volta servono di normanon solo agli individui ma anche al governo stesso perle deliberazioni sue Cosigrave si forma e diventa legge laconsuetudine Essa si ribellerebbe ad ogni contrarioprovvedimento legislativo che non troverebbe consenti-mento nelle moltitudini assuefatte a regolarsi onesta-mente ed utilmente in quelle circostanze che hanno fattonascere la consuetudine stessa perciograve il potere col ri-spettarla e collispirarsi alla stessa nelle determinazionilegislative dagrave alla medesima il valore di legge

Egrave in forza della consuetudine che alcuni principii dilegislazione vengono considerati necessarii per il vinco-

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dallonesto esercizio della libertagrave politica emergono icriteri a quali deve ispirarsi il potere legislativo ondegiudicare dellutilitagrave comune delle sue ordinazioni Dan-do campo alla libera manifestazione delle aspirazioninazionali alla rappresentazione de bisogni eventuali pervia della stampa e del giornalismo in particolare nonche delle petizioni al Parlamento si ottiene che le leggiriescano piugrave conformi ai bisogni del popolo e in paritempo viene assicurata la cooperazione dei cittadiniallautoritagrave sociale

E in vero le leggi sono il risultato dei bisogni sentitidalla nazione il bisogno egrave la potenza determinatrice del-la legge e questa egrave lespressione di quella maniera concui il bisogno si soddisfa Di qui avviene che ogni qual-volta manchi un provvedimento legislativo ad un biso-gno sociale la necessitagrave stessa delle cose introduce fragli onesti costanti maniere di operare in tali e tali altrecircostanze le quali alla loro volta servono di normanon solo agli individui ma anche al governo stesso perle deliberazioni sue Cosigrave si forma e diventa legge laconsuetudine Essa si ribellerebbe ad ogni contrarioprovvedimento legislativo che non troverebbe consenti-mento nelle moltitudini assuefatte a regolarsi onesta-mente ed utilmente in quelle circostanze che hanno fattonascere la consuetudine stessa perciograve il potere col ri-spettarla e collispirarsi alla stessa nelle determinazionilegislative dagrave alla medesima il valore di legge

Egrave in forza della consuetudine che alcuni principii dilegislazione vengono considerati necessarii per il vinco-

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lo obbligatorio o per la pubblicitagrave delle leggi Cosigrave pres-so tutti i popoli le leggi antiche si tengono in conto diobbligatorie anche per i posteri e fra le nazioni civili siesige che la promulgazione delle leggi si faccia periscritto e seguendo alcune formalitagrave che per altro ragio-nevolmente si richiedono a conciliar loro efficacia Talisono il premettere i motivi che ne consigliano la osser-vanza e le ragioni che esprimono la prudenza e il matu-ro consiglio con cui si regolograve il legislatore E con ragio-ne perocchegrave le nazioni formate di uomini liberi si meri-tano bene quel rispetto che egrave dovuto alla loro dignitagrave

Affinchegrave le leggi ottengano il loro scopo si rende ne-cessaria nei legislatori non solo la onestagrave limparzialitagravee il buon volere ci vuole inoltre capacitagrave e lumi A talfine la ragione esige che vengano conosciute le condi-zioni dei cittadini e che la deliberazione preceda la for-mazione delle leggi La deliberazione poi esige il soc-corso dei migliori e piugrave illuminati cittadini che dovreb-bero sempre formare il consiglio di Stato de sovraninelle monarchie e leletta dei rappresentanti della nazio-ne nelle poliarchie rappresentative31

31 Si fa questione se il sovrano o il legislatore sia tenuto alleproprie leggi Evidentemente il coacutempito del legislatore egrave quello distabilire buone leggi fuori di questo caso esso non egrave legislatore ecade sotto limpero della legge Poichegrave la legge egrave ordinamento so-ciale e per certo il sovrano non egrave posto fuori della societagrave Si puogravequindi affermare assolutamente che la legge obbliga tutti nellecircostanze da lei contemplate Dal che si deduce darsi casi in cuiil sovrano non sia tenuto alla propria legge perchegrave o non trovasi

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lo obbligatorio o per la pubblicitagrave delle leggi Cosigrave pres-so tutti i popoli le leggi antiche si tengono in conto diobbligatorie anche per i posteri e fra le nazioni civili siesige che la promulgazione delle leggi si faccia periscritto e seguendo alcune formalitagrave che per altro ragio-nevolmente si richiedono a conciliar loro efficacia Talisono il premettere i motivi che ne consigliano la osser-vanza e le ragioni che esprimono la prudenza e il matu-ro consiglio con cui si regolograve il legislatore E con ragio-ne perocchegrave le nazioni formate di uomini liberi si meri-tano bene quel rispetto che egrave dovuto alla loro dignitagrave

Affinchegrave le leggi ottengano il loro scopo si rende ne-cessaria nei legislatori non solo la onestagrave limparzialitagravee il buon volere ci vuole inoltre capacitagrave e lumi A talfine la ragione esige che vengano conosciute le condi-zioni dei cittadini e che la deliberazione preceda la for-mazione delle leggi La deliberazione poi esige il soc-corso dei migliori e piugrave illuminati cittadini che dovreb-bero sempre formare il consiglio di Stato de sovraninelle monarchie e leletta dei rappresentanti della nazio-ne nelle poliarchie rappresentative31

31 Si fa questione se il sovrano o il legislatore sia tenuto alleproprie leggi Evidentemente il coacutempito del legislatore egrave quello distabilire buone leggi fuori di questo caso esso non egrave legislatore ecade sotto limpero della legge Poichegrave la legge egrave ordinamento so-ciale e per certo il sovrano non egrave posto fuori della societagrave Si puogravequindi affermare assolutamente che la legge obbliga tutti nellecircostanze da lei contemplate Dal che si deduce darsi casi in cuiil sovrano non sia tenuto alla propria legge perchegrave o non trovasi

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sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO

La seconda funzione che dicemmo propria del poteresupremo di una civile societagrave egrave quella di dirimere lequestioni che potrebbero insorgere fra i membri del cor-po sociale intorno alle cose od ai diritti che ciascunovuole a segrave conservati Ciograve importa il potere di applicarela legge proposta dallautoritagrave legislativa con una dichia-razione ossia con giudizio che abbia forza di obbligareQuesta facoltagrave del potere supremo dicesi giudiziariaperchegrave il suo esercizio si compie vuoi mediante un giu-dizio interpretativo della legge vuoi mediante un giudi-zio che versa sulla conformitagrave o dissonanza dellazioneparticolare rispetto alla legge

Ogni cittadino puograve giudicare delle proprie azioni secioegrave sieno o no conformi alle leggi ogni cittadino puogravesvolgere la legge in tutti i casi possibili in cui essa tro-verebbe unapplicazione ma i suoi giudizi sono del tuttoprivati mancano cioegrave di quella forza e autoritagrave per laquale possano accettarsi dagli altri Perciograve si rende ne-cessario un potere sociale il quale formi giudizi e deci-sioni superiori tali cioegrave che dichiarino non soltanto ildiritto o il dovere particolare ma lo impongano con for-za obbligatoria Senza una tale autoritagrave le opinioni va-rierebbero intorno alle leggi a seconda degli interessi in-

nelle circostanze dalla legge contemplate o trovasi in altre che fa-rebbero lecita anche per un suddito la dispensa dalla legge

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sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO

La seconda funzione che dicemmo propria del poteresupremo di una civile societagrave egrave quella di dirimere lequestioni che potrebbero insorgere fra i membri del cor-po sociale intorno alle cose od ai diritti che ciascunovuole a segrave conservati Ciograve importa il potere di applicarela legge proposta dallautoritagrave legislativa con una dichia-razione ossia con giudizio che abbia forza di obbligareQuesta facoltagrave del potere supremo dicesi giudiziariaperchegrave il suo esercizio si compie vuoi mediante un giu-dizio interpretativo della legge vuoi mediante un giudi-zio che versa sulla conformitagrave o dissonanza dellazioneparticolare rispetto alla legge

Ogni cittadino puograve giudicare delle proprie azioni secioegrave sieno o no conformi alle leggi ogni cittadino puogravesvolgere la legge in tutti i casi possibili in cui essa tro-verebbe unapplicazione ma i suoi giudizi sono del tuttoprivati mancano cioegrave di quella forza e autoritagrave per laquale possano accettarsi dagli altri Perciograve si rende ne-cessario un potere sociale il quale formi giudizi e deci-sioni superiori tali cioegrave che dichiarino non soltanto ildiritto o il dovere particolare ma lo impongano con for-za obbligatoria Senza una tale autoritagrave le opinioni va-rierebbero intorno alle leggi a seconda degli interessi in-

nelle circostanze dalla legge contemplate o trovasi in altre che fa-rebbero lecita anche per un suddito la dispensa dalla legge

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dividuali interminabili sarebbero le questioni e i dissi-dii

Egrave vero che fra gli onesti puograve bastare un semplice ar-bitrato ossia un giudizio pronunziato da cittadini espertie scelti con reciproco consenso ma appunto perchegrave lasola libertagrave presiede alla scelta ed alla delegazione degliarbitri il bene comune vuole che intervenga un poterepubblico ove lonestagrave e la giustizia rimarrebbero senzadifesa e la libertagrave si ribellerebbe alle ragioni dellordine

Officio del potere giudiziario non egrave solamente defini-re di chi sia il diritto ma decidere altresigrave intorno al ri-sarcimento del diritto violato Di qui la distinzione delpotere giudiziario in civile ed in criminale Civile si dicein quanto dirime le questioni intorno ai diritti che sem-brano essere in collisione fra loro Criminale quando di-chiara la colpa commessa nella violazione di un dirittoaltrui e condanna il reo alla pena meritata e determinatadalle leggi Questa parte del potere giudiziario suole an-che chiamarsi diritto penale

Ogni operazione del potere giudiziario viene compiu-ta per tre atti distinti che ne sono come le parti il pro-cesso la sentenza e lesecuzione

Il processo che in materia civile chiamasi piuttostodiscussione serve ad informare il giudice del vero statodelle cose su cui versa il giudizio Egrave un esame che inmateria civile serve a far conoscere i titoli o le ragioniche ciascuno adduce in suo favore in materia criminalea far conoscere la vera natura del reato e chi ne sia ve-ramente lautore

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dividuali interminabili sarebbero le questioni e i dissi-dii

Egrave vero che fra gli onesti puograve bastare un semplice ar-bitrato ossia un giudizio pronunziato da cittadini espertie scelti con reciproco consenso ma appunto perchegrave lasola libertagrave presiede alla scelta ed alla delegazione degliarbitri il bene comune vuole che intervenga un poterepubblico ove lonestagrave e la giustizia rimarrebbero senzadifesa e la libertagrave si ribellerebbe alle ragioni dellordine

Officio del potere giudiziario non egrave solamente defini-re di chi sia il diritto ma decidere altresigrave intorno al ri-sarcimento del diritto violato Di qui la distinzione delpotere giudiziario in civile ed in criminale Civile si dicein quanto dirime le questioni intorno ai diritti che sem-brano essere in collisione fra loro Criminale quando di-chiara la colpa commessa nella violazione di un dirittoaltrui e condanna il reo alla pena meritata e determinatadalle leggi Questa parte del potere giudiziario suole an-che chiamarsi diritto penale

Ogni operazione del potere giudiziario viene compiu-ta per tre atti distinti che ne sono come le parti il pro-cesso la sentenza e lesecuzione

Il processo che in materia civile chiamasi piuttostodiscussione serve ad informare il giudice del vero statodelle cose su cui versa il giudizio Egrave un esame che inmateria civile serve a far conoscere i titoli o le ragioniche ciascuno adduce in suo favore in materia criminalea far conoscere la vera natura del reato e chi ne sia ve-ramente lautore

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La sentenza in materia civile definisce e denunzia alpubblico di chi sia il diritto contestato nel criminale di-chiara se laccusato sia reo e statuisce quanta sia stata lasua colpa giuridica nel fatto commesso contro la leggee quale la pena che gli egrave dovuta

Lesecuzione egrave il concorso o lopera della forza pub-blica che mette colui che ha avuto ragione nel giudiziocivile al possesso della cosa o alluso del proprio dirittooppure fa subire al reo condannato nel giudizio crimi-nale la pena che gli egrave stata inflitta Questultimo atto egravepiuttosto un esercizio del potere esecutivo

La materia intorno a cui versa il giudizio chiamasicausa essa egrave una lite in materia civile una accusa inmateria criminale Il complesso delle leggi positive chedagravenno ai giudici le norme per ben esercitare il loro pote-re suole denominarsi codice di procedura

Per la formazione del processo il potere giudiziario hail diritto di chiamare i cittadini a rendere testimonianzasulla veritagrave dei fatti de quali esso deve prendere cono-scenza I testimoni compiono perciograve un dovere socialeallorchegrave prestano quella parte dellopera loro che egrave ri-chiesta dallordine della giustizia

Non cosigrave pare debba dirsi dellimputato egli non egravestrettamente obbligato a confessare il suo delitto Il giu-dice ha tutto il diritto di interrogarlo ma non segue cheesso abbia lobbligo di denunziarsi colpevole perchegrave seil pubblico bene richiede che sieno inquisiti i rei e con-dannati alla pena affinchegrave limpunitagrave non moltiplichi i

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La sentenza in materia civile definisce e denunzia alpubblico di chi sia il diritto contestato nel criminale di-chiara se laccusato sia reo e statuisce quanta sia stata lasua colpa giuridica nel fatto commesso contro la leggee quale la pena che gli egrave dovuta

Lesecuzione egrave il concorso o lopera della forza pub-blica che mette colui che ha avuto ragione nel giudiziocivile al possesso della cosa o alluso del proprio dirittooppure fa subire al reo condannato nel giudizio crimi-nale la pena che gli egrave stata inflitta Questultimo atto egravepiuttosto un esercizio del potere esecutivo

La materia intorno a cui versa il giudizio chiamasicausa essa egrave una lite in materia civile una accusa inmateria criminale Il complesso delle leggi positive chedagravenno ai giudici le norme per ben esercitare il loro pote-re suole denominarsi codice di procedura

Per la formazione del processo il potere giudiziario hail diritto di chiamare i cittadini a rendere testimonianzasulla veritagrave dei fatti de quali esso deve prendere cono-scenza I testimoni compiono perciograve un dovere socialeallorchegrave prestano quella parte dellopera loro che egrave ri-chiesta dallordine della giustizia

Non cosigrave pare debba dirsi dellimputato egli non egravestrettamente obbligato a confessare il suo delitto Il giu-dice ha tutto il diritto di interrogarlo ma non segue cheesso abbia lobbligo di denunziarsi colpevole perchegrave seil pubblico bene richiede che sieno inquisiti i rei e con-dannati alla pena affinchegrave limpunitagrave non moltiplichi i

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delitti al pubblico bene non nuoce che resti impunito undelitto di cui non potegrave trovarsi lautore

Se il reo non confessa perchegrave non vuole il propriodelitto saragrave forse lecito ricorrere a mezzi coercitiviCosigrave si credette un tempo e la tortura fu consideratacome una precauzione per assicurarsi della colpa primadi infliggere una condanna Egrave evidentemente ingiustopunire prima della condanna ancorchegrave si abbia il fine dipremunirsi contro il pericolo di condannare ad uningiu-sta pena

Le ragioni che dimostrano la ingiustizia della torturamilitano in qualche modo contro il carcere preventivocontro limprigionamento cioegrave di alcuno compiuto per ilsolo sospetto chegli possa essere lautore di un misfattoEgrave sempre un punire prima di giudicare chi non egrave prova-to colpevole deve supporsi innocente e linnocente nonpuograve punirsi ora la cattura e la detenzione si riducono aduna punizione Se non che puograve avvenire che militi con-tro un cittadino sospetto grave presunzione vi possonoessere indizi tali che la prudenza consigli il potere adimpadronirsi di lui e il bene pubblico lo reclami allorala cattura diventa un bene sociale negrave potragrave essereunoffesa recata allinnocente giacchegrave egli saragrave postosotto la protezione del potere giudiziario che mira altrionfo di ogni diritto

Affinchegrave il potere giudiziario nelle sue deliberazioniproceda col senno e colla prudenza richieste dalla deli-catezza del suo coacutempito egrave duopo lasciar al cittadino lalibertagrave di addurre le sue ragioni in discolpa qualora ne

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delitti al pubblico bene non nuoce che resti impunito undelitto di cui non potegrave trovarsi lautore

Se il reo non confessa perchegrave non vuole il propriodelitto saragrave forse lecito ricorrere a mezzi coercitiviCosigrave si credette un tempo e la tortura fu consideratacome una precauzione per assicurarsi della colpa primadi infliggere una condanna Egrave evidentemente ingiustopunire prima della condanna ancorchegrave si abbia il fine dipremunirsi contro il pericolo di condannare ad uningiu-sta pena

Le ragioni che dimostrano la ingiustizia della torturamilitano in qualche modo contro il carcere preventivocontro limprigionamento cioegrave di alcuno compiuto per ilsolo sospetto chegli possa essere lautore di un misfattoEgrave sempre un punire prima di giudicare chi non egrave prova-to colpevole deve supporsi innocente e linnocente nonpuograve punirsi ora la cattura e la detenzione si riducono aduna punizione Se non che puograve avvenire che militi con-tro un cittadino sospetto grave presunzione vi possonoessere indizi tali che la prudenza consigli il potere adimpadronirsi di lui e il bene pubblico lo reclami allorala cattura diventa un bene sociale negrave potragrave essereunoffesa recata allinnocente giacchegrave egli saragrave postosotto la protezione del potere giudiziario che mira altrionfo di ogni diritto

Affinchegrave il potere giudiziario nelle sue deliberazioniproceda col senno e colla prudenza richieste dalla deli-catezza del suo coacutempito egrave duopo lasciar al cittadino lalibertagrave di addurre le sue ragioni in discolpa qualora ne

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abbia Quindi presso tutte le nazioni civili prima dellasentenza si fa luogo alla difesa

La difesa prima della sentenza come lappello a tri-bunale superiore prima dellesecuzione giovano nonsolo a tutelare la dignitagrave del cittadino accusato maeziandio conferiscono al fine al quale dee ispirarsi il po-tere giudiziario Il quale fine non egrave altrimenti che quellodi far trionfare il diritto a chiunque appartenga

sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO

Nello Stato tre elementi si trovano assieme congiuntiper dare al medesimo esistenza e conservazione la so-vranitagrave lamministrazione e la cittadinanza La costitu-zione definisce il numero la qualitagrave e le attribuzioni del-le persone investite della sovranitagrave lamministrazioneaffidata ai magistrati eseguisce ed applica la legge infi-ne la cittadinanza si spiega obbediente e cooperatricedelle istituzioni La forza pubblica assiste lamministra-zione secondo il volere del potere sovrano senza di essalamministrazione sarebbe inefficace nelluso dei mezzi

Ora il potere motore delle azioni sociali determinantela cooperazione de cittadini egrave quello che dicesi esecuti-vo e puograve definirsi laquoautoritagrave di applicare agli individui inconcreto le generali disposizioni legislativeraquo Esso peruna parte egrave amministrativo per laltra coattivo

Le leggi da segrave sole non governano negrave dagravenno vita allasocietagrave se il potere esecutivo non vegli alla loro osser-

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abbia Quindi presso tutte le nazioni civili prima dellasentenza si fa luogo alla difesa

La difesa prima della sentenza come lappello a tri-bunale superiore prima dellesecuzione giovano nonsolo a tutelare la dignitagrave del cittadino accusato maeziandio conferiscono al fine al quale dee ispirarsi il po-tere giudiziario Il quale fine non egrave altrimenti che quellodi far trionfare il diritto a chiunque appartenga

sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO

Nello Stato tre elementi si trovano assieme congiuntiper dare al medesimo esistenza e conservazione la so-vranitagrave lamministrazione e la cittadinanza La costitu-zione definisce il numero la qualitagrave e le attribuzioni del-le persone investite della sovranitagrave lamministrazioneaffidata ai magistrati eseguisce ed applica la legge infi-ne la cittadinanza si spiega obbediente e cooperatricedelle istituzioni La forza pubblica assiste lamministra-zione secondo il volere del potere sovrano senza di essalamministrazione sarebbe inefficace nelluso dei mezzi

Ora il potere motore delle azioni sociali determinantela cooperazione de cittadini egrave quello che dicesi esecuti-vo e puograve definirsi laquoautoritagrave di applicare agli individui inconcreto le generali disposizioni legislativeraquo Esso peruna parte egrave amministrativo per laltra coattivo

Le leggi da segrave sole non governano negrave dagravenno vita allasocietagrave se il potere esecutivo non vegli alla loro osser-

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vanza mettendo in moto le forze sociali in armonia colfine comune

Il potere esecutivo considerato in tutta la sua esten-sione comprende anche il potere giudiziario non essen-do questo a vero dire che un modo speciale di applica-re la legge Considerato in concreto non egrave che lo stessogoverno nelle sue molteplici relazioni coi cittadini vi-venti giagrave sotto una costituzione ed una legislazione de-terminata Nelle forme rappresentative il governo egrave affi-dato a ministri distinti di numero secondo i varii ramidella pubblica amministrazione Cosigrave verrebbe a distin-guersi il governo dalla sovranitagrave quello si esercita daindividui delegati dal sovrano questa rappresenta launitagrave e il principio o fonte del governo stesso

Le forme adunque del potere esecutivo vengono spe-cificate dai diversi officii del governo rispetto ai cittadi-ni gli officii poi vengono determinati dal diverso stato ocondizione dei cittadini stessi

Gli officii del governo civico (cosigrave chiamiamo il go-verno considerato rispetto alla cittadinanza) si risolvononella tutela e nella perfezione sociale La tutela ha daesercitarsi vuoi rispetto alle persone vuoi rispetto allecose vuoi nellordine fisico vuoi nel morale Cosigrave pureil perfezionamento sociale si ottiene moralmente intel-lettualmente e fisicamente Per conseguenza al potereesecutivo spettano atti diversi che danno origine a di-stinte istituzioni amministrative colle quali lo Stato eser-cita efficacemente la sua provvidenza

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vanza mettendo in moto le forze sociali in armonia colfine comune

Il potere esecutivo considerato in tutta la sua esten-sione comprende anche il potere giudiziario non essen-do questo a vero dire che un modo speciale di applica-re la legge Considerato in concreto non egrave che lo stessogoverno nelle sue molteplici relazioni coi cittadini vi-venti giagrave sotto una costituzione ed una legislazione de-terminata Nelle forme rappresentative il governo egrave affi-dato a ministri distinti di numero secondo i varii ramidella pubblica amministrazione Cosigrave verrebbe a distin-guersi il governo dalla sovranitagrave quello si esercita daindividui delegati dal sovrano questa rappresenta launitagrave e il principio o fonte del governo stesso

Le forme adunque del potere esecutivo vengono spe-cificate dai diversi officii del governo rispetto ai cittadi-ni gli officii poi vengono determinati dal diverso stato ocondizione dei cittadini stessi

Gli officii del governo civico (cosigrave chiamiamo il go-verno considerato rispetto alla cittadinanza) si risolvononella tutela e nella perfezione sociale La tutela ha daesercitarsi vuoi rispetto alle persone vuoi rispetto allecose vuoi nellordine fisico vuoi nel morale Cosigrave pureil perfezionamento sociale si ottiene moralmente intel-lettualmente e fisicamente Per conseguenza al potereesecutivo spettano atti diversi che danno origine a di-stinte istituzioni amministrative colle quali lo Stato eser-cita efficacemente la sua provvidenza

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Affinchegrave lapplicazione delle leggi venga assicurataper quanto si puograve egrave mestieri che le molteplici funzionidel potere esecutivo vengano distribuite non solo fra co-loro che diconsi ministri ma eziandio fra impiegati su-balterni i quali la ragione vuole sieno forniti dellabilitagravenecessaria al disimpegno delle loro funzioni I meriti ac-quistati in faccia alla nazione la prova di sapere data inpubblico esperimento o concorso congiunta ad una one-stagrave civile di cui consti alla societagrave oppure ad una garan-zia sono questi i criteri co quali si dovrebbe procederealla provvigione degli impieghi

La societagrave in pro della quale il pubblico funzionariospende il tempo e le fatiche sottraendole ai proprii inte-ressi a lui deve un sostentamento e un compenso chetale egrave lo stipendio

Gli stipendi si traggono dalla ricchezza sociale nondovrebbero dunque eccedere il merito delle funzioni e ilbisogno e la ricchezza della societagrave Saragrave piugrave perfettolorganismo della pubblica amministrazione quanto piugravescarso a paritagrave di lavoro il numero degli uffici e degliimpiegati Che dunque dovragrave dirsi di quei governi cheper sostenersi moltiplicano senza senno gli impieghi edattingono ad un partito i criterii per arrolarvi quanti piugravepossano i cittadini i quali non esitino a rinunziare alleproprie convinzioni alla propria indipendenza politicaPrestare un servigio alla societagrave egrave un bene ma la molti-tudine degli uffici quando non egrave evidentemente negrave ne-cessaria negrave utile alla societagrave diventa un flagello

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Affinchegrave lapplicazione delle leggi venga assicurataper quanto si puograve egrave mestieri che le molteplici funzionidel potere esecutivo vengano distribuite non solo fra co-loro che diconsi ministri ma eziandio fra impiegati su-balterni i quali la ragione vuole sieno forniti dellabilitagravenecessaria al disimpegno delle loro funzioni I meriti ac-quistati in faccia alla nazione la prova di sapere data inpubblico esperimento o concorso congiunta ad una one-stagrave civile di cui consti alla societagrave oppure ad una garan-zia sono questi i criteri co quali si dovrebbe procederealla provvigione degli impieghi

La societagrave in pro della quale il pubblico funzionariospende il tempo e le fatiche sottraendole ai proprii inte-ressi a lui deve un sostentamento e un compenso chetale egrave lo stipendio

Gli stipendi si traggono dalla ricchezza sociale nondovrebbero dunque eccedere il merito delle funzioni e ilbisogno e la ricchezza della societagrave Saragrave piugrave perfettolorganismo della pubblica amministrazione quanto piugravescarso a paritagrave di lavoro il numero degli uffici e degliimpiegati Che dunque dovragrave dirsi di quei governi cheper sostenersi moltiplicano senza senno gli impieghi edattingono ad un partito i criterii per arrolarvi quanti piugravepossano i cittadini i quali non esitino a rinunziare alleproprie convinzioni alla propria indipendenza politicaPrestare un servigio alla societagrave egrave un bene ma la molti-tudine degli uffici quando non egrave evidentemente negrave ne-cessaria negrave utile alla societagrave diventa un flagello

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I doveri che incombono alla pubblica amministrazio-ne rendono indispensabile la ricchezza sociale la qualese da una parte egrave oggetto pure dellamministrazione stes-sa dallaltra ne egrave mezzo efficacissimo

La ricchezza nazionale comprende beni stabili e mo-bili cioegrave territorio e finanze Il territorio diviso fra i cit-tadini ne costituisce la ricchezza privata dalla quale ilpubblico erario riceve alimento per via di imposte giu-stificabili per la tutela del diritto di proprietagrave e del pos-sesso che lo Stato guarentisce al cittadino Quindi mas-simamente giova al bene dello Stato che il territorio pro-duca e col lavoro e collindustria le sue ricchezze unaprotezione data alle derrate nazionali uno sviluppomaggiore ed un appoggio da parte del governo accorda-to alle miniere ed agli opifici ne quali la materia vienesottoposta allindustria un favore speciale prestatoallagricoltura con dazi protettori aumenterebbe le sor-genti della privata ricchezza negrave lascierebbe pericolare lapubblica32

Una scienza speciale si occupa della ricchezza e pri-vata e pubblica del capitale del valore dellequilibriofra produzione e consumo fra spese e prezzo ecc ed egravelEconomia politica Questa in quanto egrave consideratacome un ramo della scienza delluomo di Stato si pro-pone secondo Adamo Smith due oggetti distinti di

32 Il territorio o beni stabili appartenenti allo Stato in proprietagravepiglia il nome di demanio lo Stato come corpo o persona moralevi gode quei diritti che competono a ciascun cittadino rispetto allasua proprietagrave

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I doveri che incombono alla pubblica amministrazio-ne rendono indispensabile la ricchezza sociale la qualese da una parte egrave oggetto pure dellamministrazione stes-sa dallaltra ne egrave mezzo efficacissimo

La ricchezza nazionale comprende beni stabili e mo-bili cioegrave territorio e finanze Il territorio diviso fra i cit-tadini ne costituisce la ricchezza privata dalla quale ilpubblico erario riceve alimento per via di imposte giu-stificabili per la tutela del diritto di proprietagrave e del pos-sesso che lo Stato guarentisce al cittadino Quindi mas-simamente giova al bene dello Stato che il territorio pro-duca e col lavoro e collindustria le sue ricchezze unaprotezione data alle derrate nazionali uno sviluppomaggiore ed un appoggio da parte del governo accorda-to alle miniere ed agli opifici ne quali la materia vienesottoposta allindustria un favore speciale prestatoallagricoltura con dazi protettori aumenterebbe le sor-genti della privata ricchezza negrave lascierebbe pericolare lapubblica32

Una scienza speciale si occupa della ricchezza e pri-vata e pubblica del capitale del valore dellequilibriofra produzione e consumo fra spese e prezzo ecc ed egravelEconomia politica Questa in quanto egrave consideratacome un ramo della scienza delluomo di Stato si pro-pone secondo Adamo Smith due oggetti distinti di

32 Il territorio o beni stabili appartenenti allo Stato in proprietagravepiglia il nome di demanio lo Stato come corpo o persona moralevi gode quei diritti che competono a ciascun cittadino rispetto allasua proprietagrave

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procurare al popolo una sussistenza abbondante o perdir meglio di metterlo in istato di procurarsela essostesso di far sigrave che lo Stato abbia sufficienti risorse perle pubbliche cariche33

Il primo fine si ottiene negli Stati colla tutela o prote-zione e col soccorso dellattivitagrave privata giusta le condi-zioni impreteribili della civile associazione

Dovendo pertanto lo Stato e colla voce delle leggi ecolla forza del governo proteggere lattivitagrave e la proprie-tagrave di tutti e ciascuno deve perciograve lasciare libero leserci-zio delle utili capacitagrave solo imponendo quei ritegni chela giustizia reclama Loperare che fanno assieme le utilicapacitagrave egrave quella che dicesi libera ed universale concor-renza il cui effetto egrave il pareggiamento rispettivo delleutilitagrave mediante linviolato esercizio della libertagrave comu-ne La libera concorrenza suppone che i poteri legalisieno pareggiati che cioegrave dinanzi alla legge non esista-no parzialitagrave che il pareggiamento venga riconosciuto edai privati e dallamministrazione della giustizia che siverifichi per parte della societagrave il soccorso dato alla pri-vata attivitagrave

Il pubblico soccorso viene dato allattivitagrave privata indue modi abilitandola e sussidiandola La si abilitasomministrandole ciograve che essa non puograve dare a segrave negravedeve ad altri si sussidia accordandole ciograve che essa egrave im-potente ad ottenere senza colpa Alla prima specie delpubblico soccorso appartengono le scuole primarie la

33 ADAMO SMITH La ricchezza delle nazioni 1 IV Introd

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procurare al popolo una sussistenza abbondante o perdir meglio di metterlo in istato di procurarsela essostesso di far sigrave che lo Stato abbia sufficienti risorse perle pubbliche cariche33

Il primo fine si ottiene negli Stati colla tutela o prote-zione e col soccorso dellattivitagrave privata giusta le condi-zioni impreteribili della civile associazione

Dovendo pertanto lo Stato e colla voce delle leggi ecolla forza del governo proteggere lattivitagrave e la proprie-tagrave di tutti e ciascuno deve perciograve lasciare libero leserci-zio delle utili capacitagrave solo imponendo quei ritegni chela giustizia reclama Loperare che fanno assieme le utilicapacitagrave egrave quella che dicesi libera ed universale concor-renza il cui effetto egrave il pareggiamento rispettivo delleutilitagrave mediante linviolato esercizio della libertagrave comu-ne La libera concorrenza suppone che i poteri legalisieno pareggiati che cioegrave dinanzi alla legge non esista-no parzialitagrave che il pareggiamento venga riconosciuto edai privati e dallamministrazione della giustizia che siverifichi per parte della societagrave il soccorso dato alla pri-vata attivitagrave

Il pubblico soccorso viene dato allattivitagrave privata indue modi abilitandola e sussidiandola La si abilitasomministrandole ciograve che essa non puograve dare a segrave negravedeve ad altri si sussidia accordandole ciograve che essa egrave im-potente ad ottenere senza colpa Alla prima specie delpubblico soccorso appartengono le scuole primarie la

33 ADAMO SMITH La ricchezza delle nazioni 1 IV Introd

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costruzione di strade e di canali la conservazione deicampioni di pesi misure e monete e le provvisioni sullasanitagrave e sicurezza pubblica alla seconda laprire ospe-dali asili ai bambini esposti provvedere nelle carestiefondare case di lavoro ecc

Il secondo fine economico egrave quello che ha per oggettoil sistema delle contribuzioni Esse affettano tutto lordi-ne sociale delle cose godevoli colpiscono la possidenzalindustria il commercio e luso Si sogliono distinguerein dirette ed in indirette Le prime si percepiscono im-mediatamente secondo le rendite le seconde si percepi-scono mediante il valore degli oggetti di cui i cittadinifanno uso

Alla prima classe appartengono le imposte sulla ren-dita certa e g limposta prediale le imposte sulle ren-dite presunte e g la tassa personale-mobiliare che sivaluta sui fitti sui famigli sulle vetture sugli animali dilusso ecc Alla seconda classe appartengono le tasseche si esigono or sulla derrata nellatto o della produzio-ne o del trasporto o della vendita or sulla sua qualitagrave orsulla vendita o qualsivoglia mutamento della proprietagravemediante il bollo lipoteca il diritto di successioneecc or sullindustria totale quando la societagrave civile neassuma lesclusivo monopolio o per segrave o per mezzo diappaltatori tali sono le gabelle e i dazi

Di qui si scorge quanto arduo sia il coacutempito dellascienza economica nellassegnare la giusta proporzionefra limposta e la ricchezza dei cittadini e comessa deb-ba assistere lo Stato nellimposizione dei tributi Dappoi-

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costruzione di strade e di canali la conservazione deicampioni di pesi misure e monete e le provvisioni sullasanitagrave e sicurezza pubblica alla seconda laprire ospe-dali asili ai bambini esposti provvedere nelle carestiefondare case di lavoro ecc

Il secondo fine economico egrave quello che ha per oggettoil sistema delle contribuzioni Esse affettano tutto lordi-ne sociale delle cose godevoli colpiscono la possidenzalindustria il commercio e luso Si sogliono distinguerein dirette ed in indirette Le prime si percepiscono im-mediatamente secondo le rendite le seconde si percepi-scono mediante il valore degli oggetti di cui i cittadinifanno uso

Alla prima classe appartengono le imposte sulla ren-dita certa e g limposta prediale le imposte sulle ren-dite presunte e g la tassa personale-mobiliare che sivaluta sui fitti sui famigli sulle vetture sugli animali dilusso ecc Alla seconda classe appartengono le tasseche si esigono or sulla derrata nellatto o della produzio-ne o del trasporto o della vendita or sulla sua qualitagrave orsulla vendita o qualsivoglia mutamento della proprietagravemediante il bollo lipoteca il diritto di successioneecc or sullindustria totale quando la societagrave civile neassuma lesclusivo monopolio o per segrave o per mezzo diappaltatori tali sono le gabelle e i dazi

Di qui si scorge quanto arduo sia il coacutempito dellascienza economica nellassegnare la giusta proporzionefra limposta e la ricchezza dei cittadini e comessa deb-ba assistere lo Stato nellimposizione dei tributi Dappoi-

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chegrave dovendo essi imporsi sulla ricchezza sociale la lorogravezza soverchia scema il consumo scema cioegrave lospaccio della merce rincarita di prezzo isterilisce le sor-genti della ricchezza stessa e quel che egrave peggio pone icittadini nel duro cimento di non secondare lazione delgoverno e di diminuire notabilmente la loro stima alleistituzioni

Supposta lequitagrave delle contribuzioni rispetto alla pro-porzione loro colla ricchezza e colla produzione la lorogiustizia si ripete dalla loro necessitagrave rispetto alleffica-cia del potere esecutivo e dalla necessitagrave di questo albene comune La pubblica autoritagrave trae il diritto di im-porre ed esigere tributi dallobbligazione che hanno i cit-tadini di concorrere al bene comune Quindi con ragionele imposte si denominano contribuzioni sono questediffatti una cooperazione sociale34 avendo ragione dicompenso o corrispettivo che i cittadini danno allo Statoper i vantaggi che ne ricevono Sieno adunque i tributiproporzionali alle giuste necessitagrave dello Stato

34 Se egrave giusto che tutti i cittadini sopportino i pesi dello Statoegrave pur conveniente che le imposte sieno proporzionali agli averi diciascuno La proporzione dellimposta sta in ciograve che chiunque haqualche provento debba dare allo Stato una parte che stia in rap-porto di un tanto col provento A questo sistema dellimposta pro-porzionale vorrebbesi da alcuni sostituire limposta progressivala quale consiste nellaumentare il grado del tributo in misura dif-ferente secondo laumento delle sostanze e ciograve perchegrave chi paga 5su 100 sente il peso del tributo piugrave di chi paga 500 su 100000Ma questo sistema non potrebbe adottarsi che secondo limitazio-ne poichegrave la progressione potrebbe salire fino alla spogliazione

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chegrave dovendo essi imporsi sulla ricchezza sociale la lorogravezza soverchia scema il consumo scema cioegrave lospaccio della merce rincarita di prezzo isterilisce le sor-genti della ricchezza stessa e quel che egrave peggio pone icittadini nel duro cimento di non secondare lazione delgoverno e di diminuire notabilmente la loro stima alleistituzioni

Supposta lequitagrave delle contribuzioni rispetto alla pro-porzione loro colla ricchezza e colla produzione la lorogiustizia si ripete dalla loro necessitagrave rispetto alleffica-cia del potere esecutivo e dalla necessitagrave di questo albene comune La pubblica autoritagrave trae il diritto di im-porre ed esigere tributi dallobbligazione che hanno i cit-tadini di concorrere al bene comune Quindi con ragionele imposte si denominano contribuzioni sono questediffatti una cooperazione sociale34 avendo ragione dicompenso o corrispettivo che i cittadini danno allo Statoper i vantaggi che ne ricevono Sieno adunque i tributiproporzionali alle giuste necessitagrave dello Stato

34 Se egrave giusto che tutti i cittadini sopportino i pesi dello Statoegrave pur conveniente che le imposte sieno proporzionali agli averi diciascuno La proporzione dellimposta sta in ciograve che chiunque haqualche provento debba dare allo Stato una parte che stia in rap-porto di un tanto col provento A questo sistema dellimposta pro-porzionale vorrebbesi da alcuni sostituire limposta progressivala quale consiste nellaumentare il grado del tributo in misura dif-ferente secondo laumento delle sostanze e ciograve perchegrave chi paga 5su 100 sente il peso del tributo piugrave di chi paga 500 su 100000Ma questo sistema non potrebbe adottarsi che secondo limitazio-ne poichegrave la progressione potrebbe salire fino alla spogliazione

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Vi sono altri mezzi per alimentare le finanze delloStato e fra questi va annoverato il Debito PubblicoQuesto giova non solo a sopperire senza gravare positi-vamente alcuno alle necessitagrave finanziarie ma eziandioa legare per affetto i creditori dello Stato alla politicaesistenza del medesimo

Dalla ricchezza sociale trae il potere esecutivo i mez-zi di sussistenza mentre colla istruzione col rispettoalla religione collapplicazione delle leggi di sicurezzapubblica ossia colle disposizioni opportune a prevenire idelitti e gli infortunii con pubbliche ricompense e conaltri mezzi morali coopera non solo al benessere ma an-che al perfezionamento dei cittadini

Per sostegno dei diritti sociali contro e interni edesterni aggressori lo Stato deve poter disporre di mezzicoercitivi di ordine fisico Tal egrave la forza pubblica laquale si suole distinguere in civica politica e guerrescaLa prima egrave rappresentata presso di noi dalle guardie ci-viche a disposizione dei Sindaci nei Comuni la secondada quelle cosigrave dette di polizia soggette ai Delegati dellaPubblica Sicurezza la terza dallEsercito

Del dovere del cittadino di cooperare al governo dire-mo a suo tempo

Del diritto di punire appartenente al potere esecutivodiciamo nel capitolo seguente

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Vi sono altri mezzi per alimentare le finanze delloStato e fra questi va annoverato il Debito PubblicoQuesto giova non solo a sopperire senza gravare positi-vamente alcuno alle necessitagrave finanziarie ma eziandioa legare per affetto i creditori dello Stato alla politicaesistenza del medesimo

Dalla ricchezza sociale trae il potere esecutivo i mez-zi di sussistenza mentre colla istruzione col rispettoalla religione collapplicazione delle leggi di sicurezzapubblica ossia colle disposizioni opportune a prevenire idelitti e gli infortunii con pubbliche ricompense e conaltri mezzi morali coopera non solo al benessere ma an-che al perfezionamento dei cittadini

Per sostegno dei diritti sociali contro e interni edesterni aggressori lo Stato deve poter disporre di mezzicoercitivi di ordine fisico Tal egrave la forza pubblica laquale si suole distinguere in civica politica e guerrescaLa prima egrave rappresentata presso di noi dalle guardie ci-viche a disposizione dei Sindaci nei Comuni la secondada quelle cosigrave dette di polizia soggette ai Delegati dellaPubblica Sicurezza la terza dallEsercito

Del dovere del cittadino di cooperare al governo dire-mo a suo tempo

Del diritto di punire appartenente al potere esecutivodiciamo nel capitolo seguente

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CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penale

in particolare

La legislazione che per la filosofia della storia segnail grado di istruzione di moralitagrave e di civiltagrave di un popo-lo per la Giurisprudenza egrave laquoil complesso delle leggi so-ciali positive emanate cioegrave dai potere legislativoraquo

Consegnata alla pubblicitagrave della stampa presso le na-zioni civili la legislazione viene compresa in Codici oRaccolte di leggi

Tutte le leggi ed ordinamenti sociali possono distri-buirsi in tre grandi categorie secondochegrave riguardano o irapporti giuridici dei privati fra loro o lorganismo dellapubblica amministrazione o le pene da irrogarsi ai col-pevoli di un qualche reato Questa distribuzione delleleggi non egrave affatto logica ma purchegrave cintendiamo ciriesce comoda

Nella prima classe si possono collocare tutte quelledisposizioni legislative che determinano i diritti dei pri-vati e ne regolano luso secondo la norma universaledella giustizia commutativa Esse riguardano lindividuoin quanto uomo non in quanto cittadino ed hanno peroggetto tanto lessere quanto lavere di lui Cotali leggidiconsi civili e il loro complesso Codice Civile a que-sto si vuole oggidigrave aggiungere il Codice di Commercioche ha per oggetto speciali relazioni contratte dai citta-

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CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penale

in particolare

La legislazione che per la filosofia della storia segnail grado di istruzione di moralitagrave e di civiltagrave di un popo-lo per la Giurisprudenza egrave laquoil complesso delle leggi so-ciali positive emanate cioegrave dai potere legislativoraquo

Consegnata alla pubblicitagrave della stampa presso le na-zioni civili la legislazione viene compresa in Codici oRaccolte di leggi

Tutte le leggi ed ordinamenti sociali possono distri-buirsi in tre grandi categorie secondochegrave riguardano o irapporti giuridici dei privati fra loro o lorganismo dellapubblica amministrazione o le pene da irrogarsi ai col-pevoli di un qualche reato Questa distribuzione delleleggi non egrave affatto logica ma purchegrave cintendiamo ciriesce comoda

Nella prima classe si possono collocare tutte quelledisposizioni legislative che determinano i diritti dei pri-vati e ne regolano luso secondo la norma universaledella giustizia commutativa Esse riguardano lindividuoin quanto uomo non in quanto cittadino ed hanno peroggetto tanto lessere quanto lavere di lui Cotali leggidiconsi civili e il loro complesso Codice Civile a que-sto si vuole oggidigrave aggiungere il Codice di Commercioche ha per oggetto speciali relazioni contratte dai citta-

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dini nellesercizio della loro attivitagrave rispetto alla merca-tura e al traffico

Le leggi civili per ciograve che spetta le persone mirano atutelare la pubblica moralitagrave della famiglia e ne danno losvolgimento giuridico per ciograve che spetta agli averi pro-teggono la proprietagrave e il possesso e descrivono i modigiuridici co quali la proprietagrave e il possesso si acquistanoe si trasmettono Le leggi commerciali dirigono il movi-mento dei valori e lo sviluppo dellindustria

Nella seconda classe si comprendono tutte quelle nor-me o regolamenti secondo cui i pubblici ufficiali agisco-no a vantaggio comune ossia tutte quelle disposizionilegislative che affettano il movimento o lesercizio delpotere esecutivo e giudiziario Di qui il Diritto ammini-strativo e i Codici di procedura

Comprendendo sotto nome di leggi amministrativetutte quelle che rispondono allofficio della giustizia di-stributiva in questa seconda categoria avrebbero purluogo le norme prescritte per lammissione ai pubbliciimpieghi e quelle da tenersi dai funzionari nelleserciziodelle loro attribuzioni Rispetto poi a ciograve che si ammini-stra sono da annoverarsi fra le leggi amministrativequelle che riflettono la pubblica sicurezza ligienelistruzione ecc tutto ciograve insomma che puograve esseredinteresse generale avuto riguardo al duplice fine dellasocietagrave politica che egrave la tutela e la perfezione degli asso-ciati

Il potere esecutivo distinguesi come notammo inamministrativo e coattivo Come adunque lordine esige

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dini nellesercizio della loro attivitagrave rispetto alla merca-tura e al traffico

Le leggi civili per ciograve che spetta le persone mirano atutelare la pubblica moralitagrave della famiglia e ne danno losvolgimento giuridico per ciograve che spetta agli averi pro-teggono la proprietagrave e il possesso e descrivono i modigiuridici co quali la proprietagrave e il possesso si acquistanoe si trasmettono Le leggi commerciali dirigono il movi-mento dei valori e lo sviluppo dellindustria

Nella seconda classe si comprendono tutte quelle nor-me o regolamenti secondo cui i pubblici ufficiali agisco-no a vantaggio comune ossia tutte quelle disposizionilegislative che affettano il movimento o lesercizio delpotere esecutivo e giudiziario Di qui il Diritto ammini-strativo e i Codici di procedura

Comprendendo sotto nome di leggi amministrativetutte quelle che rispondono allofficio della giustizia di-stributiva in questa seconda categoria avrebbero purluogo le norme prescritte per lammissione ai pubbliciimpieghi e quelle da tenersi dai funzionari nelleserciziodelle loro attribuzioni Rispetto poi a ciograve che si ammini-stra sono da annoverarsi fra le leggi amministrativequelle che riflettono la pubblica sicurezza ligienelistruzione ecc tutto ciograve insomma che puograve esseredinteresse generale avuto riguardo al duplice fine dellasocietagrave politica che egrave la tutela e la perfezione degli asso-ciati

Il potere esecutivo distinguesi come notammo inamministrativo e coattivo Come adunque lordine esige

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che sia regolata la pubblica amministrazione cosigrave delpari vuole che sia disciplinata la forza pubblica con leg-gi militari e determinati i mezzi coercitivi o repressivida usare contro i perturbatori del bene pubblico e lepene da imporsi

Le leggi che sanciscono pene ai delinquenti vengonochiamate penali Di queste e del diritto di applicarle egraveduopo trattare piugrave diffusamente

Il Diritto penale in senso oggettivo (ius poenale) egraveper la filosofia il complesso dei principii di ragione chegiustificano il potere punitivo e determinano in qualimodi o limiti debba esercitarsi per la giurisprudenza egrave ilcomplesso delle norme giuridiche positive in vigore in-torno ai reati ed alle loro punizioni Nel primo aspetto siconsidera il diritto naturale ed astratto nel secondo il di-ritto positivo in quanto vige in un dato tempo presso undato popolo35

In senso soggettivo (ius punieudi) egrave il potere esterioreumano che minaccia la pena e la infligge alle colpe giu-ridiche

Chiamansi colpe giuridiche o reati le azioni contrariealle leggi e riprovate formalmente dalle stesse quandoesse sieno commesse con volontagrave deliberata e provateper tali in giudizio regolare

35 Fra il diritto naturale e il diritto positivo cegrave questa differen-za che quello si fonda sullordine immutabile della ragione e del-la giustizia questo proviene dallautoritagrave sociale per legge positi-va La forza morale del diritto positivo deriva dalla necessitagrave deldiritto naturale

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che sia regolata la pubblica amministrazione cosigrave delpari vuole che sia disciplinata la forza pubblica con leg-gi militari e determinati i mezzi coercitivi o repressivida usare contro i perturbatori del bene pubblico e lepene da imporsi

Le leggi che sanciscono pene ai delinquenti vengonochiamate penali Di queste e del diritto di applicarle egraveduopo trattare piugrave diffusamente

Il Diritto penale in senso oggettivo (ius poenale) egraveper la filosofia il complesso dei principii di ragione chegiustificano il potere punitivo e determinano in qualimodi o limiti debba esercitarsi per la giurisprudenza egrave ilcomplesso delle norme giuridiche positive in vigore in-torno ai reati ed alle loro punizioni Nel primo aspetto siconsidera il diritto naturale ed astratto nel secondo il di-ritto positivo in quanto vige in un dato tempo presso undato popolo35

In senso soggettivo (ius punieudi) egrave il potere esterioreumano che minaccia la pena e la infligge alle colpe giu-ridiche

Chiamansi colpe giuridiche o reati le azioni contrariealle leggi e riprovate formalmente dalle stesse quandoesse sieno commesse con volontagrave deliberata e provateper tali in giudizio regolare

35 Fra il diritto naturale e il diritto positivo cegrave questa differen-za che quello si fonda sullordine immutabile della ragione e del-la giustizia questo proviene dallautoritagrave sociale per legge positi-va La forza morale del diritto positivo deriva dalla necessitagrave deldiritto naturale

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Perciograve non sarebbe un reato o colpa giuridica unazio-ne la quale benchegrave immorale non egrave contemplata dal di-ritto penale positivo Donde segue che la punizione os-sia lesercizio del potere coattivo viene giustificata dallapubblica intimazione della pena e riprovazione del rea-to e dallazione del potere giudiziario che convince direitagrave laccusato

Giova notare che molte cose possono cadere sotto lalegislazione penale possono cioegrave essere riprovate consanzione coattiva senza che per ciograve lo sieno di fatto conlegge positiva a seconda della quale si esercita il poterepunitivo Per esempio la propagazione di dottrine chetendono a ledere lordine sociale egrave un vero delitto maquando come tale non fosse ritenuto dalla legge positi-va non si darebbe azione penale

Quindi egrave mestieri determinare quale sia la materia deldiritto penale non tanto secondo le leggi positive chevariano quanto secondo il diritto naturale

Adunque materia del diritto penale non egrave qualsivogliacolpa morale questa il piugrave spesso si mantiene nei reces-si della coscienza il piugrave delle volte benchegrave esternatanon lede i diritti altrui sovente ancora benchegrave lesivadellaltrui diritto non egrave tale da cagionare una perturba-zione dellordine sociale Sarebbe inconsulta cosa vieta-re con pena afflittiva tutti indistintamente i delitti moltisi potranno perciograve permettere dal pubblico potere salvele ragioni dellordine e sotto quelle condizioni legaliche valgano a preservare la societagrave dal loro contagio e adelimitare la delinquenza Coteste condizioni egrave eviden-

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Perciograve non sarebbe un reato o colpa giuridica unazio-ne la quale benchegrave immorale non egrave contemplata dal di-ritto penale positivo Donde segue che la punizione os-sia lesercizio del potere coattivo viene giustificata dallapubblica intimazione della pena e riprovazione del rea-to e dallazione del potere giudiziario che convince direitagrave laccusato

Giova notare che molte cose possono cadere sotto lalegislazione penale possono cioegrave essere riprovate consanzione coattiva senza che per ciograve lo sieno di fatto conlegge positiva a seconda della quale si esercita il poterepunitivo Per esempio la propagazione di dottrine chetendono a ledere lordine sociale egrave un vero delitto maquando come tale non fosse ritenuto dalla legge positi-va non si darebbe azione penale

Quindi egrave mestieri determinare quale sia la materia deldiritto penale non tanto secondo le leggi positive chevariano quanto secondo il diritto naturale

Adunque materia del diritto penale non egrave qualsivogliacolpa morale questa il piugrave spesso si mantiene nei reces-si della coscienza il piugrave delle volte benchegrave esternatanon lede i diritti altrui sovente ancora benchegrave lesivadellaltrui diritto non egrave tale da cagionare una perturba-zione dellordine sociale Sarebbe inconsulta cosa vieta-re con pena afflittiva tutti indistintamente i delitti moltisi potranno perciograve permettere dal pubblico potere salvele ragioni dellordine e sotto quelle condizioni legaliche valgano a preservare la societagrave dal loro contagio e adelimitare la delinquenza Coteste condizioni egrave eviden-

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te non suonano approvazione o guarentigia al delittoma protezione allonestagrave pubblica collimmediata vigi-lanza della polizia sulle persone malvagie che altrimen-ti violerebbero lordine sociale Quindi due condizionirichiedono i Moralisti affinchegrave il delitto cada sotto lagiurisdizione penale e diventi giuridico in seguito alladeterminazione legislativa due condizioni che si com-prendono in questa definizione laquochiamasi delittounazione imputabile lesiva di un diritto altrui e pertur-batrice dellordine socialeraquo36

Come azione imputabile il delitto differisce da tuttiquei fatti che sottostanno al potere coattivo ma proven-gono da vizio naturale dellagente Cosigrave la societagrave ha ildiritto di segregare i pazzi furiosi i malati di morbocontagioso ecc adoperando anche la forza ma questoesercizio del potere coattivo non riveste il carattere divera pena Come azione lesiva del diritto altrui il delittodifferisce da tutte le altre azioni altrimenti biasimevoliperchegrave contrarie alla moralitagrave Come perturbatrice dellasocietagrave la denominazione di delitto si riserva a quegliatti soltanto che rivestono un carattere sociale e sonoveri attentati contro la sicurezza pubblica In altri termi-ni egrave duopo che il reato sia e ingiusto e dannoso

36 I reati punibili si distinguevano un tempo in delitti o crimi-ni secondo che minori o maggiori erano le pene comminate dallalegge Oggidigrave questa distinzione egrave scomparsa nel Codice penaleitaliano Il conato esterno al delitto cade pure sotto la legislazionepenale

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te non suonano approvazione o guarentigia al delittoma protezione allonestagrave pubblica collimmediata vigi-lanza della polizia sulle persone malvagie che altrimen-ti violerebbero lordine sociale Quindi due condizionirichiedono i Moralisti affinchegrave il delitto cada sotto lagiurisdizione penale e diventi giuridico in seguito alladeterminazione legislativa due condizioni che si com-prendono in questa definizione laquochiamasi delittounazione imputabile lesiva di un diritto altrui e pertur-batrice dellordine socialeraquo36

Come azione imputabile il delitto differisce da tuttiquei fatti che sottostanno al potere coattivo ma proven-gono da vizio naturale dellagente Cosigrave la societagrave ha ildiritto di segregare i pazzi furiosi i malati di morbocontagioso ecc adoperando anche la forza ma questoesercizio del potere coattivo non riveste il carattere divera pena Come azione lesiva del diritto altrui il delittodifferisce da tutte le altre azioni altrimenti biasimevoliperchegrave contrarie alla moralitagrave Come perturbatrice dellasocietagrave la denominazione di delitto si riserva a quegliatti soltanto che rivestono un carattere sociale e sonoveri attentati contro la sicurezza pubblica In altri termi-ni egrave duopo che il reato sia e ingiusto e dannoso

36 I reati punibili si distinguevano un tempo in delitti o crimi-ni secondo che minori o maggiori erano le pene comminate dallalegge Oggidigrave questa distinzione egrave scomparsa nel Codice penaleitaliano Il conato esterno al delitto cade pure sotto la legislazionepenale

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Se non si puograve togliere il danno sul quale si appoggialaccusa si puograve togliere o diminuire lingiustizia dellattoincriminato colle cause di giustificazione o coi motivi discusa Il tentativo la complicitagrave le recidivitagrave aumentanoinvece lingiustizia dellatto provando limputabilitagravedellaccusato

Uffizio di un buon governo sarebbe quello di preveni-re i delitti mettendo in opera i mezzi suggeriti dalla ra-gione e dallesperienza imperocchegrave lesercizio del dirit-to punitivo va considerato come una necessitagrave dolorosaIl delitto si previene col favorire leducazione e listru-zione col migliorare le condizioni economiche del pae-se collequa amministrazione della giustizia dando cosigraveai cittadini una garanzia che tutti indistintamente i dirittivengono efficacemente tutelati collesercitare unattivavigilanza per guisa che vengano diminuite le possibilitagravedi delinquere e sopratutto col rispetto alla religione

Ma quando i mezzi preventivi non bastano allora egravegiuocoforza applicare i mezzi repressivi ossia le pene

La pena non egrave che un mezzo necessario a conservarelordine sociale e puograve definirsi laquoun male fisico inflittodalla pubblica potestagrave per cagione di un delitto a coloroche lo commisero ancorchegrave si mostrino renitenti a su-birlo affinchegrave tutti si astengano dal perturbare lordinesocialeraquo

Affinchegrave un male fisico sia esso una passione o unaprivazione rivesta la natura di pena egrave necessario 1degche sia inflitto dalla pubblica autoritagrave perciograve un male ir-rogato da un privato senza autoritagrave per quanto sia one-

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Se non si puograve togliere il danno sul quale si appoggialaccusa si puograve togliere o diminuire lingiustizia dellattoincriminato colle cause di giustificazione o coi motivi discusa Il tentativo la complicitagrave le recidivitagrave aumentanoinvece lingiustizia dellatto provando limputabilitagravedellaccusato

Uffizio di un buon governo sarebbe quello di preveni-re i delitti mettendo in opera i mezzi suggeriti dalla ra-gione e dallesperienza imperocchegrave lesercizio del dirit-to punitivo va considerato come una necessitagrave dolorosaIl delitto si previene col favorire leducazione e listru-zione col migliorare le condizioni economiche del pae-se collequa amministrazione della giustizia dando cosigraveai cittadini una garanzia che tutti indistintamente i dirittivengono efficacemente tutelati collesercitare unattivavigilanza per guisa che vengano diminuite le possibilitagravedi delinquere e sopratutto col rispetto alla religione

Ma quando i mezzi preventivi non bastano allora egravegiuocoforza applicare i mezzi repressivi ossia le pene

La pena non egrave che un mezzo necessario a conservarelordine sociale e puograve definirsi laquoun male fisico inflittodalla pubblica potestagrave per cagione di un delitto a coloroche lo commisero ancorchegrave si mostrino renitenti a su-birlo affinchegrave tutti si astengano dal perturbare lordinesocialeraquo

Affinchegrave un male fisico sia esso una passione o unaprivazione rivesta la natura di pena egrave necessario 1degche sia inflitto dalla pubblica autoritagrave perciograve un male ir-rogato da un privato senza autoritagrave per quanto sia one-

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sto il fine egrave sempre unoffesa perchegrave non si puograve riguar-dare come sanzione legittima 2deg che sia inflitto per unacolpa o piuttosto per un reato propriamente detto Perciogravenon egrave pena qualsivoglia danno imminente ad un mem-bro della societagrave per unazione imperata dalla legge odal potere

La pena egrave un male sentito dal paziente e come tale ri-guardato dai consociati ma non esclude per questi e perquello la denominazione di bene morale

La pena egrave un bene morale per un doppio titolo 1degperchegrave azione del potere sociale ma non basta 2deg per-chegrave ordinata al bene della societagrave siccome esigenza so-ciale

Pertanto il male sensibile si rende onesto quando egraveunesigenza sociale in altri termini la pena in tanto egraveonesta in quanto egrave necessaria Or essendo lonestagrave tuttarelativa alla necessitagrave ne deriva che il diritto penale po-sitivo puograve soffrire variazioni poichegrave sono mutabili lecondizioni intellettuali e morali dei popoli sulle quali hada misurarsi la necessitagrave Per conseguenza la pena capi-tale ben si puograve riguardare oggidigrave siccome illecita perchegravenon necessaria al bene delle societagrave odierne Avuto ri-guardo al progresso della cultura ai costumi raddolcitialla vigilanza pubblica la pena di morte non rispondepiugrave oggidigrave generalmente ai fini cui deve soddisfare lapena

I fini della pena ossia i caratteri morali della stessasono indicati assai bene da Seneca In vindicandis inju-riis haec tria princeps sequi debet ut aut cum quem pu-

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sto il fine egrave sempre unoffesa perchegrave non si puograve riguar-dare come sanzione legittima 2deg che sia inflitto per unacolpa o piuttosto per un reato propriamente detto Perciogravenon egrave pena qualsivoglia danno imminente ad un mem-bro della societagrave per unazione imperata dalla legge odal potere

La pena egrave un male sentito dal paziente e come tale ri-guardato dai consociati ma non esclude per questi e perquello la denominazione di bene morale

La pena egrave un bene morale per un doppio titolo 1degperchegrave azione del potere sociale ma non basta 2deg per-chegrave ordinata al bene della societagrave siccome esigenza so-ciale

Pertanto il male sensibile si rende onesto quando egraveunesigenza sociale in altri termini la pena in tanto egraveonesta in quanto egrave necessaria Or essendo lonestagrave tuttarelativa alla necessitagrave ne deriva che il diritto penale po-sitivo puograve soffrire variazioni poichegrave sono mutabili lecondizioni intellettuali e morali dei popoli sulle quali hada misurarsi la necessitagrave Per conseguenza la pena capi-tale ben si puograve riguardare oggidigrave siccome illecita perchegravenon necessaria al bene delle societagrave odierne Avuto ri-guardo al progresso della cultura ai costumi raddolcitialla vigilanza pubblica la pena di morte non rispondepiugrave oggidigrave generalmente ai fini cui deve soddisfare lapena

I fini della pena ossia i caratteri morali della stessasono indicati assai bene da Seneca In vindicandis inju-riis haec tria princeps sequi debet ut aut cum quem pu-

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nit emendet aut repressis malis securiores caeteri vi-vant aut poena ejus caeteros meliores reddat La penaadunque ha da essere un riordinamento del delinquenteun riordinamento della societagrave un riordinamento delleintelligenze associate cioegrave medicinale riparatrice edesemplare Secondo questi tre fini sono da determinarsile pene e in quanto alla loro materia e in quanto alla loroqualitagrave

La pena perciograve saragrave medicinale allorquando saragrave emi-nentemente educativa tale cioegrave da ispirare piuttosto or-rore al delitto che al castigo dato al delitto Sono per-tanto da riformarsi o abolirsi quelle carceri dove i delin-quenti ricevono il compimento alla loro perversione op-pure vengono abbandonati a se stessi in preda alla di-sperazione e al rimorso Sieno adunque eliminatiglincentivi del disordine vengano i detenuti educati allavoro ed alla moralitagrave si lasci alla Religione esercitarela sua benigna influenza e le carceri diventerannoanchesse scuole di onestagrave37

Siccome riparatrice dellordine sociale la pena devenon tanto compensare il danno recato al cittadino quan-to quello che si egrave fatto allintera societagrave colla violazionedel diritto La societagrave abbisogna di venire assicurata che

37 Altamente da commendarsi sono le societagrave di patrocinio lequali pigliano cura di coloro che hanno scontato il carcere e cer-cano di occuparli onestamente Egrave un crudele pregiudizio quellodella societagrave che rigetta da segrave colui che fu rigenerato dalla penafondandosi semplicemente sulla presunzione semel malus sem-per malus

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nit emendet aut repressis malis securiores caeteri vi-vant aut poena ejus caeteros meliores reddat La penaadunque ha da essere un riordinamento del delinquenteun riordinamento della societagrave un riordinamento delleintelligenze associate cioegrave medicinale riparatrice edesemplare Secondo questi tre fini sono da determinarsile pene e in quanto alla loro materia e in quanto alla loroqualitagrave

La pena perciograve saragrave medicinale allorquando saragrave emi-nentemente educativa tale cioegrave da ispirare piuttosto or-rore al delitto che al castigo dato al delitto Sono per-tanto da riformarsi o abolirsi quelle carceri dove i delin-quenti ricevono il compimento alla loro perversione op-pure vengono abbandonati a se stessi in preda alla di-sperazione e al rimorso Sieno adunque eliminatiglincentivi del disordine vengano i detenuti educati allavoro ed alla moralitagrave si lasci alla Religione esercitarela sua benigna influenza e le carceri diventerannoanchesse scuole di onestagrave37

Siccome riparatrice dellordine sociale la pena devenon tanto compensare il danno recato al cittadino quan-to quello che si egrave fatto allintera societagrave colla violazionedel diritto La societagrave abbisogna di venire assicurata che

37 Altamente da commendarsi sono le societagrave di patrocinio lequali pigliano cura di coloro che hanno scontato il carcere e cer-cano di occuparli onestamente Egrave un crudele pregiudizio quellodella societagrave che rigetta da segrave colui che fu rigenerato dalla penafondandosi semplicemente sulla presunzione semel malus sem-per malus

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il colpevole non ricadragrave nello stesso delitto sia perchegrave ildelinquente ne ha esperimentato danno per segrave sia per-chegrave esso egrave stato posto fuori delle condizioni per poterenuovamente nuocere

Ma il delitto egrave un disordine di fatto che induce a pocoa poco disordine di giudizi nelle intelligenze associateAffine di preservare queste dal contagio dellesempio lapena deve persuadere al pubblico non essere negrave ragione-vole negrave utile il delitto deve in altre parole essere esem-plare Egli egrave per questo titolo che la pena deve esserevendicativa perchegrave la forza morale del dovere edelleducazione viene presto attutita se si osserva cheloperare con arbitrio non torna male a chi sel permettenegrave viene seriamente riprovato dalla societagrave Or comepotrebbe farsi una riprovazione seria ed efficace altri-menti che castigando il delinquente

Secondo il diritto naturale la pena saragrave legittimaquando egrave necessaria ed efficace a conseguire i suoi fini

In virtugrave di questa legge puograve avvenire che sia stata inalcuni tempi e sia ancora lecita presso taluni popoli lapena di morte necessaria ed efficace non giagrave per lemen-dazione del colpevole perchegrave questa si rende impossibi-le per la morte del colpevole neppure per la ristorazionedellordine violato la quale non esige assolutamente lapena capitale ma necessaria ed efficace in talune circo-stanze di luoghi e di tempi e di persone per il riordina-mento delle intelligenze quando il bene pubblico esigadi ricorrere ad un estremo rimedio

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il colpevole non ricadragrave nello stesso delitto sia perchegrave ildelinquente ne ha esperimentato danno per segrave sia per-chegrave esso egrave stato posto fuori delle condizioni per poterenuovamente nuocere

Ma il delitto egrave un disordine di fatto che induce a pocoa poco disordine di giudizi nelle intelligenze associateAffine di preservare queste dal contagio dellesempio lapena deve persuadere al pubblico non essere negrave ragione-vole negrave utile il delitto deve in altre parole essere esem-plare Egli egrave per questo titolo che la pena deve esserevendicativa perchegrave la forza morale del dovere edelleducazione viene presto attutita se si osserva cheloperare con arbitrio non torna male a chi sel permettenegrave viene seriamente riprovato dalla societagrave Or comepotrebbe farsi una riprovazione seria ed efficace altri-menti che castigando il delinquente

Secondo il diritto naturale la pena saragrave legittimaquando egrave necessaria ed efficace a conseguire i suoi fini

In virtugrave di questa legge puograve avvenire che sia stata inalcuni tempi e sia ancora lecita presso taluni popoli lapena di morte necessaria ed efficace non giagrave per lemen-dazione del colpevole perchegrave questa si rende impossibi-le per la morte del colpevole neppure per la ristorazionedellordine violato la quale non esige assolutamente lapena capitale ma necessaria ed efficace in talune circo-stanze di luoghi e di tempi e di persone per il riordina-mento delle intelligenze quando il bene pubblico esigadi ricorrere ad un estremo rimedio

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La difesa o la riprovazione della pena capitale divise ifilosofi in parecchie scuole e li spinse a rintracciare lebasi o fondamenti razionali del diritto punitivo

I sistemi filosofici intorno a ciograve si possono ridurre atre grandi classi

La prima classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio della sociale difesa talisono quelle del Bentham del Beccaria del Romagnosiecc In questa sentenza non dovrebbe avere luogo lapena propriamente detta ed il punire si ridurrebbe alprevenire A scansare la conclusione si vuol riguardare ildelitto come azione che puograve ripetersi da colui contro delquale milita la presunzione e questa farebbe sigrave che di-venti lecita la pena di un delitto passato

I fautori del patto sociale suppongono che gli indivi-dui nel costituirsi in societagrave abbiano conceduto alla stes-sa il diritto penale che ciascuno avea sopra se stessoParrebbe che in questa scuola si dovessero trovare gliabolizionisti della pena capitale perocchegrave nessunoavendo il diritto di uccidere se stesso non puograve trasferirloalla societagrave Ma il Rousseau egrave di contrario avviso e sischiera in favore della pena capitale Ei suppone cheluomo potendo talvolta mettere a rischio la propria vitasenza essere ingiusto con se stesso labbia veramentefatto col permettere alla pubblica autoritagrave che lo ammaz-zi in caso di bisogno per godere dei vantaggi socialiche senza di questa permissione non si avrebbero

La terza classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio di giustizia o sulle nozioni

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La difesa o la riprovazione della pena capitale divise ifilosofi in parecchie scuole e li spinse a rintracciare lebasi o fondamenti razionali del diritto punitivo

I sistemi filosofici intorno a ciograve si possono ridurre atre grandi classi

La prima classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio della sociale difesa talisono quelle del Bentham del Beccaria del Romagnosiecc In questa sentenza non dovrebbe avere luogo lapena propriamente detta ed il punire si ridurrebbe alprevenire A scansare la conclusione si vuol riguardare ildelitto come azione che puograve ripetersi da colui contro delquale milita la presunzione e questa farebbe sigrave che di-venti lecita la pena di un delitto passato

I fautori del patto sociale suppongono che gli indivi-dui nel costituirsi in societagrave abbiano conceduto alla stes-sa il diritto penale che ciascuno avea sopra se stessoParrebbe che in questa scuola si dovessero trovare gliabolizionisti della pena capitale perocchegrave nessunoavendo il diritto di uccidere se stesso non puograve trasferirloalla societagrave Ma il Rousseau egrave di contrario avviso e sischiera in favore della pena capitale Ei suppone cheluomo potendo talvolta mettere a rischio la propria vitasenza essere ingiusto con se stesso labbia veramentefatto col permettere alla pubblica autoritagrave che lo ammaz-zi in caso di bisogno per godere dei vantaggi socialiche senza di questa permissione non si avrebbero

La terza classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio di giustizia o sulle nozioni

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del merito e del demerito Ma fra costoro altri come ilKant il Guizot e il Mamiani considerano il punirecome un semplice atto di giustizia commutativa altriprendono a base la sola emendazione del colpevole

Checchegrave sia la ragionevolezza del diritto di punire egravesufficientemente dimostrata dal fatto che il delitto in-contra universale riprovazione e dalla persuasione che egraveun disordine il delitto prosperato niuno diffatti vede laprosperitagrave del delinquente se non con indegnazione

CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale

Quantunque gli Stati sieno gli uni dagli altri indipen-denti quanto alla sovranitagrave ed esercizio della medesimasono perograve vincolati gli uni cogli altri da leggi generali digiustizia e di benevolenza che la ragione esige fra popo-lo e popolo del pari che fra individuo e individuo

La coesistenza la conservazione la pace degli Statinon sarebbe possibile senza il reciproco rispetto e scam-bio di amichevoli rapporti

La societagrave internazionale nasce appunto da cotestaunione fra gli Stati unione imperata dalle leggi generalidella morale e del diritto

Il principio universale della giustizia laquoquod tibi nonvis fieri alteri ne fecerisraquo vuole che ogni ente morale o

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del merito e del demerito Ma fra costoro altri come ilKant il Guizot e il Mamiani considerano il punirecome un semplice atto di giustizia commutativa altriprendono a base la sola emendazione del colpevole

Checchegrave sia la ragionevolezza del diritto di punire egravesufficientemente dimostrata dal fatto che il delitto in-contra universale riprovazione e dalla persuasione che egraveun disordine il delitto prosperato niuno diffatti vede laprosperitagrave del delinquente se non con indegnazione

CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale

Quantunque gli Stati sieno gli uni dagli altri indipen-denti quanto alla sovranitagrave ed esercizio della medesimasono perograve vincolati gli uni cogli altri da leggi generali digiustizia e di benevolenza che la ragione esige fra popo-lo e popolo del pari che fra individuo e individuo

La coesistenza la conservazione la pace degli Statinon sarebbe possibile senza il reciproco rispetto e scam-bio di amichevoli rapporti

La societagrave internazionale nasce appunto da cotestaunione fra gli Stati unione imperata dalle leggi generalidella morale e del diritto

Il principio universale della giustizia laquoquod tibi nonvis fieri alteri ne fecerisraquo vuole che ogni ente morale o

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corpo sociale rispetti le appartenenze di altro ente o cor-po sociale

Ora quali sono le appartenenze naturali di un popolole quali costituiscono materia della giustizia internazio-nale

Anzi tutto sono da distinguersi due momenti nellavita sociale dei popoli determinati da due specie di uni-tagrave Cegrave una vita ed unitagrave naturale dovuta a comunanza diorigini di idee di consuetudini di lingua di tradizionidi gloria di rimpianti e di speranze questa unitagrave costi-tuisce la Nazione Cegrave poi quellunitagrave che deriva dal fattopositivo della consociazione politica ed in forza dellaquale uno o piugrave popoli costituiscono uno Stato cioegrave unasola societagrave politica retta da uno stesso capo

Lunitagrave nazionale egrave ben diversa dalla unitagrave politicaperocchegrave un popolo ottiene indistintamente il nome dinazione tanto allorchegrave rimane privo della dignitagrave di cor-po politico quanto allorchegrave la consegue Nel primo casoNazione e Stato sono fra loro diversi nel secondo coin-cidono nel primo caso la nazionalitagrave si compone soltan-to di sentimenti e di idee nel secondo si manifesta an-che coi fatti giuridici

Nel duplice significato adopera la voce colui chedopo aver detto laquola nazione polacca egrave tolta dal noverodelle europeeraquo soggiunge laquoma la nazionalitagrave polaccanon periragraveraquo Vuolsi con ciograve significare che sebbenequel popolo abbia perduta lindipendenza politica con-serva vivace lattitudine il desiderio la tendenza a ri-

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corpo sociale rispetti le appartenenze di altro ente o cor-po sociale

Ora quali sono le appartenenze naturali di un popolole quali costituiscono materia della giustizia internazio-nale

Anzi tutto sono da distinguersi due momenti nellavita sociale dei popoli determinati da due specie di uni-tagrave Cegrave una vita ed unitagrave naturale dovuta a comunanza diorigini di idee di consuetudini di lingua di tradizionidi gloria di rimpianti e di speranze questa unitagrave costi-tuisce la Nazione Cegrave poi quellunitagrave che deriva dal fattopositivo della consociazione politica ed in forza dellaquale uno o piugrave popoli costituiscono uno Stato cioegrave unasola societagrave politica retta da uno stesso capo

Lunitagrave nazionale egrave ben diversa dalla unitagrave politicaperocchegrave un popolo ottiene indistintamente il nome dinazione tanto allorchegrave rimane privo della dignitagrave di cor-po politico quanto allorchegrave la consegue Nel primo casoNazione e Stato sono fra loro diversi nel secondo coin-cidono nel primo caso la nazionalitagrave si compone soltan-to di sentimenti e di idee nel secondo si manifesta an-che coi fatti giuridici

Nel duplice significato adopera la voce colui chedopo aver detto laquola nazione polacca egrave tolta dal noverodelle europeeraquo soggiunge laquoma la nazionalitagrave polaccanon periragraveraquo Vuolsi con ciograve significare che sebbenequel popolo abbia perduta lindipendenza politica con-serva vivace lattitudine il desiderio la tendenza a ri-

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prenderla e frattanto distinguesi dagli altri per linguacostumi sentimenti rimembranze ed idee

Del pari si fa distinzione fra unitagrave nazionale e unitagravepolitica quando si afferma p e che lAustria manca divera nazionalitagrave malgrado lunitagrave e potenza del suo im-pero volendosi con ciograve significare che molte sono le na-zioni che vivono distinte sotto il medesimo governo

Quantunque gli individui appartenenti ad una nazionepossano esser membri di un diverso corpo politico tut-tavia lunitagrave nazionale prepara lunitagrave politica negrave questapuograve a lungo conservarsi se non si appoggi a quella op-pure se raccogliendo nel suo seno nazionalitagrave diversenon le rispetti nel loro essere e nel loro modo di aversi

Allorchegrave la nazione egrave mantenuta entro certi confini diterritorio determinati da mari e da monti i vincoli diparticolare simpatia si moltiplicano e nel seno di lei simanifesta una tendenza alla politica separazione da altripopoli cosigrave pigliano risalto le aspirazioni nazionali allaindipendenza politica

Or bene lindipendenza che egrave la prima ed essenzialeproprietagrave o appartenenza di un popolo ordinato a societagravepolitica perfetta egrave del pari una appartenenza essenzialedella nazione

Se per nazione si intenda lo Stato ossia la nazione co-stituita sotto una forma di politico reggimento non cegravedubbio che le appartiene lindipendenza Egrave quindiunoffesa contro la giustizia internazionale qualsiasi at-tentato contro la sua politica indipendenza

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prenderla e frattanto distinguesi dagli altri per linguacostumi sentimenti rimembranze ed idee

Del pari si fa distinzione fra unitagrave nazionale e unitagravepolitica quando si afferma p e che lAustria manca divera nazionalitagrave malgrado lunitagrave e potenza del suo im-pero volendosi con ciograve significare che molte sono le na-zioni che vivono distinte sotto il medesimo governo

Quantunque gli individui appartenenti ad una nazionepossano esser membri di un diverso corpo politico tut-tavia lunitagrave nazionale prepara lunitagrave politica negrave questapuograve a lungo conservarsi se non si appoggi a quella op-pure se raccogliendo nel suo seno nazionalitagrave diversenon le rispetti nel loro essere e nel loro modo di aversi

Allorchegrave la nazione egrave mantenuta entro certi confini diterritorio determinati da mari e da monti i vincoli diparticolare simpatia si moltiplicano e nel seno di lei simanifesta una tendenza alla politica separazione da altripopoli cosigrave pigliano risalto le aspirazioni nazionali allaindipendenza politica

Or bene lindipendenza che egrave la prima ed essenzialeproprietagrave o appartenenza di un popolo ordinato a societagravepolitica perfetta egrave del pari una appartenenza essenzialedella nazione

Se per nazione si intenda lo Stato ossia la nazione co-stituita sotto una forma di politico reggimento non cegravedubbio che le appartiene lindipendenza Egrave quindiunoffesa contro la giustizia internazionale qualsiasi at-tentato contro la sua politica indipendenza

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Nellunitagrave nazionale invece lindipendenza non egrave an-cora in atto ma in potenza non egrave ancora un fatto maun aspirazione Non si puograve quindi assolutamente affer-mare che lindipendenza sia unappartenenza essenzialedella nazione e un diritto della medesima Dal perchegrave ipopoli si distinguono per nazionalitagrave non si puograve legitti-mamente derivare che essi debbano ancora distinguersipoliticamente

Nondimeno quantunque la nazione possa sussisteresenza lindipendenza politica egrave perograve legittima la suaaspirazione allindipendenza

Cotesta aspirazione egrave un sentimento naturale che sisvolge dallente nazione se si tenta farlo cessare succe-de una reazione contro quel principato che proteggendogli interessi soltanto di una nazione diversa va diven-tando straniero alla nazione soggetta Quindi egrave che PioIX nella sua lettera allimperatore dAustria (3 maggio1848) perorando la causa della nazione italiana esortavalaquola nazione tedesca onestamente altera della nazionalitagravesua propria hellip a convertire in utili relazioni di amiche-vole vicinato una dominazione che non sarebbe nobilenegrave felice quando sul ferro unicamente posasse hellip ed ariconoscere nobilmente la nazione italiana per sorellariducendosi ad abitare ciascuna i loro naturali confinicon onorevoli patti e con la benedizione del Signoreraquo

Quando lautoritagrave suprema comune a piugrave nazioni di-verse rispetti la nazionalitagrave dei popoli dipendenti alloralaspirazione allindipendenza politica si modifica e pi-glia forma di indipendenza nazionale Questa allo stato

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Nellunitagrave nazionale invece lindipendenza non egrave an-cora in atto ma in potenza non egrave ancora un fatto maun aspirazione Non si puograve quindi assolutamente affer-mare che lindipendenza sia unappartenenza essenzialedella nazione e un diritto della medesima Dal perchegrave ipopoli si distinguono per nazionalitagrave non si puograve legitti-mamente derivare che essi debbano ancora distinguersipoliticamente

Nondimeno quantunque la nazione possa sussisteresenza lindipendenza politica egrave perograve legittima la suaaspirazione allindipendenza

Cotesta aspirazione egrave un sentimento naturale che sisvolge dallente nazione se si tenta farlo cessare succe-de una reazione contro quel principato che proteggendogli interessi soltanto di una nazione diversa va diven-tando straniero alla nazione soggetta Quindi egrave che PioIX nella sua lettera allimperatore dAustria (3 maggio1848) perorando la causa della nazione italiana esortavalaquola nazione tedesca onestamente altera della nazionalitagravesua propria hellip a convertire in utili relazioni di amiche-vole vicinato una dominazione che non sarebbe nobilenegrave felice quando sul ferro unicamente posasse hellip ed ariconoscere nobilmente la nazione italiana per sorellariducendosi ad abitare ciascuna i loro naturali confinicon onorevoli patti e con la benedizione del Signoreraquo

Quando lautoritagrave suprema comune a piugrave nazioni di-verse rispetti la nazionalitagrave dei popoli dipendenti alloralaspirazione allindipendenza politica si modifica e pi-glia forma di indipendenza nazionale Questa allo stato

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di semplice sentimento ha luogo allorquando la nazioneegrave rispettata come corpo ed i suoi interessi vengano effi-cacemente protetti

Pertanto la giustizia internazionale che vuole rispetta-te nei popoli le loro appartenenze consacrando lindi-pendenza degli Stati vuole eziandio mantenute le na-zionalitagrave Imporre ad un popolo lingua diversa impedirela manifestazione dei sentimenti delle idee delle ri-membranze comuni che si fa per mezzo della letteraturaasservire in qualsiasi guisa una nazione ad unaltra egrave perconseguenza un attentato contro la giustizia internazio-nale La quale imponendo il rispetto alle personalitagrave mo-rali giuridiche che sono gli Stati lo esige del pari versole personalitagrave morali naturali che sono le nazioni Sipossono piugrave nazioni riunire in una sola forma di politicoreggimento con ciograve non viene tolta la distinzione chepose la natura ma fare servire una nazione ad unaltradistrurre la nazionalitagrave come la Russia fa della Poloniae lInghilterra dellIrlanda egrave un vero delitto contro il di-ritto naturale

Il diritto alla propria indipendenza egrave eguale tanto inuno Stato materialmente grande e forte quanto in unpiccolo e debole La disuguaglianza materiale che fossefra due Stati potragrave mettere fra loro una preponderanza diforza delluno sullaltro ma non puograve distruggere fra loroleguaglianza giuridica negrave per conseguenza la medesi-mezza dei diritti e dei doveri reciproci Leguaglianzagiuridica si fonda sulla loro distinta personalitagrave morale

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di semplice sentimento ha luogo allorquando la nazioneegrave rispettata come corpo ed i suoi interessi vengano effi-cacemente protetti

Pertanto la giustizia internazionale che vuole rispetta-te nei popoli le loro appartenenze consacrando lindi-pendenza degli Stati vuole eziandio mantenute le na-zionalitagrave Imporre ad un popolo lingua diversa impedirela manifestazione dei sentimenti delle idee delle ri-membranze comuni che si fa per mezzo della letteraturaasservire in qualsiasi guisa una nazione ad unaltra egrave perconseguenza un attentato contro la giustizia internazio-nale La quale imponendo il rispetto alle personalitagrave mo-rali giuridiche che sono gli Stati lo esige del pari versole personalitagrave morali naturali che sono le nazioni Sipossono piugrave nazioni riunire in una sola forma di politicoreggimento con ciograve non viene tolta la distinzione chepose la natura ma fare servire una nazione ad unaltradistrurre la nazionalitagrave come la Russia fa della Poloniae lInghilterra dellIrlanda egrave un vero delitto contro il di-ritto naturale

Il diritto alla propria indipendenza egrave eguale tanto inuno Stato materialmente grande e forte quanto in unpiccolo e debole La disuguaglianza materiale che fossefra due Stati potragrave mettere fra loro una preponderanza diforza delluno sullaltro ma non puograve distruggere fra loroleguaglianza giuridica negrave per conseguenza la medesi-mezza dei diritti e dei doveri reciproci Leguaglianzagiuridica si fonda sulla loro distinta personalitagrave morale

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Ogni Stato perchegrave indipendente egrave sui juris nessunapotenza estera quindi ha il diritto di impedire o meno-mare in esso la libertagrave di agire quando questa non of-fenda i diritti di un altro Stato Sono perciograve violazionidella giustizia internazionale lintromettersi nellinternacostituzione di un popolo il promuovere dissidi fra go-vernati e governo limporsi quanto alla direzione degliaffari interni il voler regolare la politica estera limpe-dire che si stringano alleanze speciali o trattati di navi-gazione e commercio e via dicendo

La stessa inviolabilitagrave che compete al diritto di unoStato compete pure al suo territorio e alla sua ricchezzaSarebbero quindi lesioni di giustizia il voler esercitareatti di giurisdizione nel territorio di un altro Stato il far-vi scorrerie per saccheggiare o depredare quando non sitrattasse di rappresaglia Egrave anche unoffesa alla proprietagravedi un popolo il favore che altro prestasse al contrabban-do esercitato a danno suo o da qualche suo cittadino oda estranei

Lonore sta esso pure fra le proprietagrave di un corpo mo-rale sebbene sieno sempre delle persone individue leazioni dalle quali prende il suo fondamento la stima e lagloria Un popolo pertanto ha diritto al rispetto edallonore degli altri popoli e sono lesioni di giustizia lecalunnie e le contumelie scagliate contro di esso gli in-sulti alla sua bandiera e allo stemma nazionale le offesefatte ai suoi rappresentanti ed anche solo ai semplici cit-tadini

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Ogni Stato perchegrave indipendente egrave sui juris nessunapotenza estera quindi ha il diritto di impedire o meno-mare in esso la libertagrave di agire quando questa non of-fenda i diritti di un altro Stato Sono perciograve violazionidella giustizia internazionale lintromettersi nellinternacostituzione di un popolo il promuovere dissidi fra go-vernati e governo limporsi quanto alla direzione degliaffari interni il voler regolare la politica estera limpe-dire che si stringano alleanze speciali o trattati di navi-gazione e commercio e via dicendo

La stessa inviolabilitagrave che compete al diritto di unoStato compete pure al suo territorio e alla sua ricchezzaSarebbero quindi lesioni di giustizia il voler esercitareatti di giurisdizione nel territorio di un altro Stato il far-vi scorrerie per saccheggiare o depredare quando non sitrattasse di rappresaglia Egrave anche unoffesa alla proprietagravedi un popolo il favore che altro prestasse al contrabban-do esercitato a danno suo o da qualche suo cittadino oda estranei

Lonore sta esso pure fra le proprietagrave di un corpo mo-rale sebbene sieno sempre delle persone individue leazioni dalle quali prende il suo fondamento la stima e lagloria Un popolo pertanto ha diritto al rispetto edallonore degli altri popoli e sono lesioni di giustizia lecalunnie e le contumelie scagliate contro di esso gli in-sulti alla sua bandiera e allo stemma nazionale le offesefatte ai suoi rappresentanti ed anche solo ai semplici cit-tadini

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Le lesioni dellonore dagravenno diritto alla riparazioneche anzi lo Stato non solo ne ha il diritto ma ben ancheil dovere giacchegrave lonore egrave fra i beni che esso deve tute-lare

Finalmente la giustizia esige che vi sia lealtagrave nei trat-tati che la diplomazia conchiude fra potenza e potenza efedeltagrave nel mantenerli E che La violazione della pub-blica promessa egrave forse consentita dallonestagrave e dal dirittoallora soltanto quando si tratta di politica

A sorvegliare il mantenimento della giustizia ed aconservare le buone relazioni fra popolo e popolo suoleogni nazione o potenza tenere presso governi esteri isuoi rappresentanti Cotesta istituzione egrave altamente fa-vorevole alla pace internazionale non egrave perograve doverosapotendosi la giustizia praticare egualmente dal governosenza mettere a parte delle risoluzioni proprie le rappre-sentanze estere

Se perograve una potenza non ha il diritto di avere rappre-sentanti presso il Gabinetto di altra potenza ha perograve ildiritto di essere riconosciuta nella sua personalitagrave invio-labilitagrave ed onore nella persona dei proprii legati o amba-sciatori Contro il diritto delle genti sarebbe perciograve il re-spingerli senza volerli ascoltare e peggio ancora maltrat-tarli

Quando i diritti di uno Stato vengono violati dallostraniero esso ha ogni ragione di esigere riparazione evoler efficacemente la difesa del diritto conculcato negravepotendosi la giustizia ottenere per via di un potere supe-riore giacchegrave gli Stati sono politicamente indipendenti

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Le lesioni dellonore dagravenno diritto alla riparazioneche anzi lo Stato non solo ne ha il diritto ma ben ancheil dovere giacchegrave lonore egrave fra i beni che esso deve tute-lare

Finalmente la giustizia esige che vi sia lealtagrave nei trat-tati che la diplomazia conchiude fra potenza e potenza efedeltagrave nel mantenerli E che La violazione della pub-blica promessa egrave forse consentita dallonestagrave e dal dirittoallora soltanto quando si tratta di politica

A sorvegliare il mantenimento della giustizia ed aconservare le buone relazioni fra popolo e popolo suoleogni nazione o potenza tenere presso governi esteri isuoi rappresentanti Cotesta istituzione egrave altamente fa-vorevole alla pace internazionale non egrave perograve doverosapotendosi la giustizia praticare egualmente dal governosenza mettere a parte delle risoluzioni proprie le rappre-sentanze estere

Se perograve una potenza non ha il diritto di avere rappre-sentanti presso il Gabinetto di altra potenza ha perograve ildiritto di essere riconosciuta nella sua personalitagrave invio-labilitagrave ed onore nella persona dei proprii legati o amba-sciatori Contro il diritto delle genti sarebbe perciograve il re-spingerli senza volerli ascoltare e peggio ancora maltrat-tarli

Quando i diritti di uno Stato vengono violati dallostraniero esso ha ogni ragione di esigere riparazione evoler efficacemente la difesa del diritto conculcato negravepotendosi la giustizia ottenere per via di un potere supe-riore giacchegrave gli Stati sono politicamente indipendenti

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ed eguali gli uni rispetto agli altri allora per la difesadel diritto sinvoca la forza

La difesa del diritto mediante la forza fra le societagraveeguali perfette piglia il nome di guerra che potrebbepure definirsi in genere stato di nazioni in conflitto

Le leggi della guerra si derivano dalla definizionedella stessa

La guerra egrave laquoun lottare di societagrave per la difesa di undiritto socialeraquo dunque debbessere pubblica cioegrave attosociale Saragrave tale quando sia decretata dal potere sovra-no e miri al bene comune

La guerra egrave laquoun conflitto fra uomini ragionevoliraquosono dunque necessarie ragioni ossia un giusto titolvuoi di difesa vuoi di offesa di difesa quando si adoprala forza per opporsi allinvasione nemica di offesaquando si vuole punire il nemico dellingiuria ricevutaInoltre ad agire ragionevolmente egrave duopo che preceda-no rimostranze perciograve non si deve intimare la guerra seprima non si propongono i titoli dei diritti contestati ovilipesi e le ingiurie sofferte chiedendo in via diploma-tica soddisfazione

La guerra egrave difesa del diritto dunque deve essere giu-sta cioegrave si richiede un dritto certo sia per comminarlasia per sostenerla La guerra offensiva avendo ragione dipena internazionale inflitta ad un delitto saragrave giusta perquelle stesse ragioni che giustificano la pena La penaserve a riparare lordine a compensare il danno ad assi-curare in futuro la societagrave Del pari la guerra egrave giustaquando fu violato lordine offesa la societagrave e posta in ra-

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ed eguali gli uni rispetto agli altri allora per la difesadel diritto sinvoca la forza

La difesa del diritto mediante la forza fra le societagraveeguali perfette piglia il nome di guerra che potrebbepure definirsi in genere stato di nazioni in conflitto

Le leggi della guerra si derivano dalla definizionedella stessa

La guerra egrave laquoun lottare di societagrave per la difesa di undiritto socialeraquo dunque debbessere pubblica cioegrave attosociale Saragrave tale quando sia decretata dal potere sovra-no e miri al bene comune

La guerra egrave laquoun conflitto fra uomini ragionevoliraquosono dunque necessarie ragioni ossia un giusto titolvuoi di difesa vuoi di offesa di difesa quando si adoprala forza per opporsi allinvasione nemica di offesaquando si vuole punire il nemico dellingiuria ricevutaInoltre ad agire ragionevolmente egrave duopo che preceda-no rimostranze perciograve non si deve intimare la guerra seprima non si propongono i titoli dei diritti contestati ovilipesi e le ingiurie sofferte chiedendo in via diploma-tica soddisfazione

La guerra egrave difesa del diritto dunque deve essere giu-sta cioegrave si richiede un dritto certo sia per comminarlasia per sostenerla La guerra offensiva avendo ragione dipena internazionale inflitta ad un delitto saragrave giusta perquelle stesse ragioni che giustificano la pena La penaserve a riparare lordine a compensare il danno ad assi-curare in futuro la societagrave Del pari la guerra egrave giustaquando fu violato lordine offesa la societagrave e posta in ra-

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gionevole timore Tre cose adunque suppone la guerragiusta il delitto il danno il pericolo Il delitto di unasocietagrave contro di unaltra fa sigrave che questa goda di una su-perioritagrave di diritto e possa esigere colla forza la ripara-zione dellordine Il danno ricevuto dagrave diritto al compen-so Il pericolo poi dagrave motivo di prevenire il rinforzo delnemico cominciando le ostilitagrave anche prima dellintima-zione di guerra quando la potenza provocatrice ha di-chiarato di voler la guerra

Il pericolo si puograve avere non solo nelle morali disposi-zioni di due popoli ma eziandio nelle materiali loro cir-costanze perograve queste ultime non sono tali da fondare undiritto certo di guerra Un popolo materialmente piugrave for-te non costituisce un pericolo pel vicino se moralmentenon sia probabile che esso voglia opprimere i deboliErra quindi il Montesquieu che accorda il diritto diguerra contro un popolo vicino perchegrave prospera ed in-grandisce Neppure egrave un vero pericolo che legittimi laguerra con una nazione la sua neutralitagrave durante il pe-riodo delle ostilitagrave Lo Stato neutrale non favorisce il ne-mico negrave per conseguenza puograve essere attaccato come suocooperatore negrave gli si possono impedire quei vantaggiche derivano dalle sue relazioni colloffensore finchegraveloffeso non dimostra evidentemente che cotali relazionisono in collisione con quei diritti per i quali la guerra siegrave intrapresa38

38 Se in una societagrave vengano socialmente sostenuti principiiantisociali in modo che diventi prossima la rovina della vicinaquesta ove altri mezzi non valgano ha diritto a difendersi colla

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gionevole timore Tre cose adunque suppone la guerragiusta il delitto il danno il pericolo Il delitto di unasocietagrave contro di unaltra fa sigrave che questa goda di una su-perioritagrave di diritto e possa esigere colla forza la ripara-zione dellordine Il danno ricevuto dagrave diritto al compen-so Il pericolo poi dagrave motivo di prevenire il rinforzo delnemico cominciando le ostilitagrave anche prima dellintima-zione di guerra quando la potenza provocatrice ha di-chiarato di voler la guerra

Il pericolo si puograve avere non solo nelle morali disposi-zioni di due popoli ma eziandio nelle materiali loro cir-costanze perograve queste ultime non sono tali da fondare undiritto certo di guerra Un popolo materialmente piugrave for-te non costituisce un pericolo pel vicino se moralmentenon sia probabile che esso voglia opprimere i deboliErra quindi il Montesquieu che accorda il diritto diguerra contro un popolo vicino perchegrave prospera ed in-grandisce Neppure egrave un vero pericolo che legittimi laguerra con una nazione la sua neutralitagrave durante il pe-riodo delle ostilitagrave Lo Stato neutrale non favorisce il ne-mico negrave per conseguenza puograve essere attaccato come suocooperatore negrave gli si possono impedire quei vantaggiche derivano dalle sue relazioni colloffensore finchegraveloffeso non dimostra evidentemente che cotali relazionisono in collisione con quei diritti per i quali la guerra siegrave intrapresa38

38 Se in una societagrave vengano socialmente sostenuti principiiantisociali in modo che diventi prossima la rovina della vicinaquesta ove altri mezzi non valgano ha diritto a difendersi colla

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La guerra egrave laquoviolenta difesa dellordineraquo sia adunqueefficace cioegrave si adopri la forza necessaria al fine Perciograveuna guerra impossibile a vincersi egrave illecita

La guerra egrave laquola difesa non loffesa del dirittoraquo devedunque essere moderata Tutto ciograve quindi che non egrave ri-chiesto al buon successo della guerra e che mira piutto-sto alla distruzione del popolo che al trionfo del dirittoconsistente nel pratico riconoscimento del medesimo egravecontro la giustizia internazionale

Per conseguenza egrave da cessare lostilitagrave quando il ne-mico offre riparazione e dimanda la pace perocchegrave ot-tenuto il pratico riconoscimento del diritto cessa ogniragione di guerra

Ottenuta la vittoria non rimane al vincitore altro di-ritto se non quello di giudice fra luno e laltro popoloper dirimere la controversia secondo ragione Dia adun-que la nazione vinta se cosigrave piace al vincitore sodeguarentigie di pace ed amicizia durevole compensi idanni e le spese di guerra e rientri nellordine della be-nevolenza internazionale

La beneficenza internazionale dimanda la coopera-zione di tutti gli Stati rispetto al perfezionamento e albenessere universale dellumanitagrave Non deve pertantouna nazione negare allaltra i lumi della sua intelligenzai consigli di sua prudenza il sovrabbondante de suoi

forza costringendo la pervertita a ristorare le basi dellordine so-ciale e ad impedirne i delirii desolatori

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La guerra egrave laquoviolenta difesa dellordineraquo sia adunqueefficace cioegrave si adopri la forza necessaria al fine Perciograveuna guerra impossibile a vincersi egrave illecita

La guerra egrave laquola difesa non loffesa del dirittoraquo devedunque essere moderata Tutto ciograve quindi che non egrave ri-chiesto al buon successo della guerra e che mira piutto-sto alla distruzione del popolo che al trionfo del dirittoconsistente nel pratico riconoscimento del medesimo egravecontro la giustizia internazionale

Per conseguenza egrave da cessare lostilitagrave quando il ne-mico offre riparazione e dimanda la pace perocchegrave ot-tenuto il pratico riconoscimento del diritto cessa ogniragione di guerra

Ottenuta la vittoria non rimane al vincitore altro di-ritto se non quello di giudice fra luno e laltro popoloper dirimere la controversia secondo ragione Dia adun-que la nazione vinta se cosigrave piace al vincitore sodeguarentigie di pace ed amicizia durevole compensi idanni e le spese di guerra e rientri nellordine della be-nevolenza internazionale

La beneficenza internazionale dimanda la coopera-zione di tutti gli Stati rispetto al perfezionamento e albenessere universale dellumanitagrave Non deve pertantouna nazione negare allaltra i lumi della sua intelligenzai consigli di sua prudenza il sovrabbondante de suoi

forza costringendo la pervertita a ristorare le basi dellordine so-ciale e ad impedirne i delirii desolatori

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averi Le nazioni e gli Stati sono enti morali dunquedebbono scambievolmente amarsi

Questo amore internazionale si manifesta nella libertagravelasciata allo scambio delle cognizioni mediante lascienza e dei prodotti mediante il commercio Rispettoalla scienza non soffre uno Stato alcun danno nel per-mettere che lo straniero la riceva da lui che anzi aumen-ta di stima e di onore Rispetto al commercio esso egrave unacomunicazione di beni con vantaggio scambievole econferisce allo sviluppo dellindustria al raffinamentodella civiltagrave alla pace delle nazioni al progresso dellescienze e delle arti Va perograve il commercio assoggettato aquelle leggi che lo rendono vantaggioso o innocuo alpubblico bene di quel popolo che lo permette ai cittadinidi altro Stato

Oltre allo scambio delle idee e delle sostanze lamoreinternazionale vuole che una potenza secondo le occor-renze e le forze sue interponga la sua mediazione fra lealtre per istabilire o ricomporre fra loro quelle relazionipacifiche che qualche incidente avesse potuto turbare Ilprestare questo soccorso egrave un debito di amore interna-zionale non un diritto di comando egrave un procacciare lapace e il benessere delle nazioni in conflitto nonuninvasione Che anzi egrave lecito pure il soccorso armatoquando una nazione debole egrave ingiustamente oppressadalla potente Egrave dunque contrario allamore internazio-nale il non intervento quando trattisi di ingiusta aggres-sione di uno Stato perchegrave altrimenti sarebbe socialmen-te sancita limpunitagrave e la licenza di assaltare ed usurpare

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averi Le nazioni e gli Stati sono enti morali dunquedebbono scambievolmente amarsi

Questo amore internazionale si manifesta nella libertagravelasciata allo scambio delle cognizioni mediante lascienza e dei prodotti mediante il commercio Rispettoalla scienza non soffre uno Stato alcun danno nel per-mettere che lo straniero la riceva da lui che anzi aumen-ta di stima e di onore Rispetto al commercio esso egrave unacomunicazione di beni con vantaggio scambievole econferisce allo sviluppo dellindustria al raffinamentodella civiltagrave alla pace delle nazioni al progresso dellescienze e delle arti Va perograve il commercio assoggettato aquelle leggi che lo rendono vantaggioso o innocuo alpubblico bene di quel popolo che lo permette ai cittadinidi altro Stato

Oltre allo scambio delle idee e delle sostanze lamoreinternazionale vuole che una potenza secondo le occor-renze e le forze sue interponga la sua mediazione fra lealtre per istabilire o ricomporre fra loro quelle relazionipacifiche che qualche incidente avesse potuto turbare Ilprestare questo soccorso egrave un debito di amore interna-zionale non un diritto di comando egrave un procacciare lapace e il benessere delle nazioni in conflitto nonuninvasione Che anzi egrave lecito pure il soccorso armatoquando una nazione debole egrave ingiustamente oppressadalla potente Egrave dunque contrario allamore internazio-nale il non intervento quando trattisi di ingiusta aggres-sione di uno Stato perchegrave altrimenti sarebbe socialmen-te sancita limpunitagrave e la licenza di assaltare ed usurpare

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violentemente gli altrui diritti e proprietagrave ed offesaquella solidarietagrave che quanto alle ragioni supreme deldiritto e della morale ci devessere non meno fra gli indi-vidui che fra le nazioni Lo stesso si dica dellinterventoin aiuto di una parte del popolo oppressa da un prepo-tente partito che si fosse usurpato il potere e fatto despo-ta sui concittadini In tal caso perograve la potenza estera nondeve dettare costituzione e leggi alla nazione protettama ristabilire lordine in base allautoritagrave legittima Ognialtro intervento sarebbe usurpazione

Finalmente la beneficenza internazionale consiglialunione fra gli Stati mediante le alleanze

Lalleanza ha per iscopo la conservazione dei dirittirispettivi o la difesa comune si dice difensiva quandolaiuto egrave promesso per guerra difensiva che lalleato do-vesse sostenere offensiva se per lrsquouna e laltra guerraNegrave perciograve si offende la caritagrave e la giustizia verso queipopoli che nellalleanza non sono compresi che anzi co-tali alleanze conferiscono grandemente alla pace inter-nazionale intimorendo quegli Stati che sarebbero dispo-sti violarla

Lunione degli Stati emergente dai vincoli naturalidella giustizia e della benevolenza si puograve chiamare so-cietagrave internazionale o etnarchia Perograve letnarchia non egraveper anco un fatto positivo e giuridico tale cioegrave da pre-sentare la forma giuridica di una societagrave di Stati aventeunautoritagrave suprema permanente in un individuo o inunassemblea

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violentemente gli altrui diritti e proprietagrave ed offesaquella solidarietagrave che quanto alle ragioni supreme deldiritto e della morale ci devessere non meno fra gli indi-vidui che fra le nazioni Lo stesso si dica dellinterventoin aiuto di una parte del popolo oppressa da un prepo-tente partito che si fosse usurpato il potere e fatto despo-ta sui concittadini In tal caso perograve la potenza estera nondeve dettare costituzione e leggi alla nazione protettama ristabilire lordine in base allautoritagrave legittima Ognialtro intervento sarebbe usurpazione

Finalmente la beneficenza internazionale consiglialunione fra gli Stati mediante le alleanze

Lalleanza ha per iscopo la conservazione dei dirittirispettivi o la difesa comune si dice difensiva quandolaiuto egrave promesso per guerra difensiva che lalleato do-vesse sostenere offensiva se per lrsquouna e laltra guerraNegrave perciograve si offende la caritagrave e la giustizia verso queipopoli che nellalleanza non sono compresi che anzi co-tali alleanze conferiscono grandemente alla pace inter-nazionale intimorendo quegli Stati che sarebbero dispo-sti violarla

Lunione degli Stati emergente dai vincoli naturalidella giustizia e della benevolenza si puograve chiamare so-cietagrave internazionale o etnarchia Perograve letnarchia non egraveper anco un fatto positivo e giuridico tale cioegrave da pre-sentare la forma giuridica di una societagrave di Stati aventeunautoritagrave suprema permanente in un individuo o inunassemblea

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Il Medio Evo ci dagrave il saggio di una etnarchia nellaCristianitagrave Tutte le nazioni cristiane riconoscevano nelSommo Pontefice il giudice supremo del diritto pubbli-co ed ammettevano il suo arbitrato e sindacato nella po-litica formando cosigrave la Cristianitagrave vasta societagrave interna-zionale che si atteggiava sulla societagrave religiosa

Anche oggidigrave si ravvisa una tendenza allEtnarchiadappoichegrave le potenze comprendono la necessitagrave di al-leanze per la pace di arbitrati internazionali di congres-si co quali si mantenga lequilibrio europeo Le comuni-cazioni incessanti fra popolo e popolo la civiltagrave cre-scente le aspirazioni etniche o di razza che sottentranoalle aspirazioni nazionali preparano la societagrave universaledelle genti Non manca che il consenso delle potenze ela determinazione del potere supremo per fondare quelfatto giuridico e positivo che deve dare sussistenza a sif-fatta societagrave

Se perograve la etnarchia non egrave ancora un fatto positivociograve non vieta che allato al Diritto internazionale naturaleesista pur anco un Diritto internazionale positivo allacui osservanza ogni nazione egrave chiamata a vegliare Que-sto risulta da tutte quelle leggi che la consuetudine o leconvenzioni hanno introdotte nelle societagrave multiple e lequali debbonsi riguardare siccome applicazioni delleleggi universali della giustizia e della benevolenza Talisono le leggi oggidigrave ammesse da tutti gli Stati civili ri-spetto alla diplomazia al diritto di guerra alla coloniz-zazione delle terre scoperte ed allincivilimento dei po-poli selvaggi

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Il Medio Evo ci dagrave il saggio di una etnarchia nellaCristianitagrave Tutte le nazioni cristiane riconoscevano nelSommo Pontefice il giudice supremo del diritto pubbli-co ed ammettevano il suo arbitrato e sindacato nella po-litica formando cosigrave la Cristianitagrave vasta societagrave interna-zionale che si atteggiava sulla societagrave religiosa

Anche oggidigrave si ravvisa una tendenza allEtnarchiadappoichegrave le potenze comprendono la necessitagrave di al-leanze per la pace di arbitrati internazionali di congres-si co quali si mantenga lequilibrio europeo Le comuni-cazioni incessanti fra popolo e popolo la civiltagrave cre-scente le aspirazioni etniche o di razza che sottentranoalle aspirazioni nazionali preparano la societagrave universaledelle genti Non manca che il consenso delle potenze ela determinazione del potere supremo per fondare quelfatto giuridico e positivo che deve dare sussistenza a sif-fatta societagrave

Se perograve la etnarchia non egrave ancora un fatto positivociograve non vieta che allato al Diritto internazionale naturaleesista pur anco un Diritto internazionale positivo allacui osservanza ogni nazione egrave chiamata a vegliare Que-sto risulta da tutte quelle leggi che la consuetudine o leconvenzioni hanno introdotte nelle societagrave multiple e lequali debbonsi riguardare siccome applicazioni delleleggi universali della giustizia e della benevolenza Talisono le leggi oggidigrave ammesse da tutti gli Stati civili ri-spetto alla diplomazia al diritto di guerra alla coloniz-zazione delle terre scoperte ed allincivilimento dei po-poli selvaggi

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CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre forme

di societagrave

Lo Stato si trova in rapporto con altri Stati con unitagravecollettive ossia colle nazionalitagrave comprese politicamentenella sua unitagrave indipendente colle famiglie colle asso-ciazioni libere colla Societagrave religiosa Tutte queste for-me di societagrave possono assieme coesistere senza chepunto venga distrutta la indipendenza politica

Avendo delle altre relazioni giagrave discorso diciamo al-cunchegrave delle relazioni fra lo Stato e le associazioni libe-re interne fra lo Stato e la Chiesa

Chiamasi associazione lunione di piugrave individui co-spiranti insieme allacquisto e alla produzione di un benecomune utile sigrave ma non assolutamente necessario alperfetto organamento del genere umano

Lassociazione varia secondo la natura di quel bene odi quel fine per il quale si egrave formata deve poi essere ra-gionevole e giusta altrimenti non risulterebbe nei socimutua obbligazione

Essa egrave bene spesso un bisogno perocchegrave essendolindividuo fornito di deboli forze solo associando lesue colle forze altrui perviene piugrave duna volta ad ottene-re quei beni vuoi materiali vuoi intellettuali o moraliche necessari sono o utilissimi alla sua conservazione edalla sua perfezione Perograve non essendo assolutamente ri-

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CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre forme

di societagrave

Lo Stato si trova in rapporto con altri Stati con unitagravecollettive ossia colle nazionalitagrave comprese politicamentenella sua unitagrave indipendente colle famiglie colle asso-ciazioni libere colla Societagrave religiosa Tutte queste for-me di societagrave possono assieme coesistere senza chepunto venga distrutta la indipendenza politica

Avendo delle altre relazioni giagrave discorso diciamo al-cunchegrave delle relazioni fra lo Stato e le associazioni libe-re interne fra lo Stato e la Chiesa

Chiamasi associazione lunione di piugrave individui co-spiranti insieme allacquisto e alla produzione di un benecomune utile sigrave ma non assolutamente necessario alperfetto organamento del genere umano

Lassociazione varia secondo la natura di quel bene odi quel fine per il quale si egrave formata deve poi essere ra-gionevole e giusta altrimenti non risulterebbe nei socimutua obbligazione

Essa egrave bene spesso un bisogno perocchegrave essendolindividuo fornito di deboli forze solo associando lesue colle forze altrui perviene piugrave duna volta ad ottene-re quei beni vuoi materiali vuoi intellettuali o moraliche necessari sono o utilissimi alla sua conservazione edalla sua perfezione Perograve non essendo assolutamente ri-

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chiesta rimangono gli individui affatto liberi di apparte-nervi o no

Nondimeno la societagrave politica deve riconoscere ai pri-vati la libertagrave di associazione sia perchegrave essa egrave un dirit-to connaturale degli individui umani sia perchegrave egrave uncomplemento necessario della libertagrave e della eguaglian-za giuridica Lo Stato non potrebbe negare ai privati ildiritto di associazione senza distruggere le fondamentadella sua stessa esistenza

Lo Stato potragrave invigilare che le associazioni non sifacciano contro i diritti altrui o contro la sicurezza co-mune sopprimerle non mai

Altra questione sarebbe il dimandare se lassociazionedebba dallo Stato essere riconosciuta come una persona-litagrave giuridica cioegrave come avente ragione di un sol corpoe di una sola persona morale Per lesistenza giuridica disiffatti consorzi si vuole oggidigrave il formale riconoscimen-to per parte del potere politico un atto cioegrave di approva-zione esplicita La questione sarebbe cosigrave risolta nel fat-to ci pare perograve che lo Stato non potrebbe mutare le basidellassociazione senza svincolare con ciograve le volontagrave esenza recare per ciograve stesso unoffesa al principiodellassociazione Se il consorzio egrave dipendente dallo Sta-to egli egrave solo perchegrave egrave societagrave imperfetta che dimandaper segrave la doverosa tutela dello Stato come quegli cuispetta la difesa di ogni diritto se talvolta lassociazionedeve sacrificare se stessa al bene dello Stato egli egrave soloperchegrave il suo fine egrave subordinato al bene comune sicco-

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chiesta rimangono gli individui affatto liberi di apparte-nervi o no

Nondimeno la societagrave politica deve riconoscere ai pri-vati la libertagrave di associazione sia perchegrave essa egrave un dirit-to connaturale degli individui umani sia perchegrave egrave uncomplemento necessario della libertagrave e della eguaglian-za giuridica Lo Stato non potrebbe negare ai privati ildiritto di associazione senza distruggere le fondamentadella sua stessa esistenza

Lo Stato potragrave invigilare che le associazioni non sifacciano contro i diritti altrui o contro la sicurezza co-mune sopprimerle non mai

Altra questione sarebbe il dimandare se lassociazionedebba dallo Stato essere riconosciuta come una persona-litagrave giuridica cioegrave come avente ragione di un sol corpoe di una sola persona morale Per lesistenza giuridica disiffatti consorzi si vuole oggidigrave il formale riconoscimen-to per parte del potere politico un atto cioegrave di approva-zione esplicita La questione sarebbe cosigrave risolta nel fat-to ci pare perograve che lo Stato non potrebbe mutare le basidellassociazione senza svincolare con ciograve le volontagrave esenza recare per ciograve stesso unoffesa al principiodellassociazione Se il consorzio egrave dipendente dallo Sta-to egli egrave solo perchegrave egrave societagrave imperfetta che dimandaper segrave la doverosa tutela dello Stato come quegli cuispetta la difesa di ogni diritto se talvolta lassociazionedeve sacrificare se stessa al bene dello Stato egli egrave soloperchegrave il suo fine egrave subordinato al bene comune sicco-

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me condizione richiesta per la moralitagrave della sua esisten-za

Che se allo Stato si puograve accordare uningerenza nelleassociazioni libere avendo queste un fine compreso sot-to lestensione del fine che si propone la civile societagraveperfetta ogni ingerenza gli egrave perograve vietata nella societagravereligiosa

Avendo questa un fine diverso e da quello dello Statoindipendente dovrebbe dalla societagrave civile rimanere di-stinta

Dissi che la societagrave religiosa dovrebbe essere distintaed indipendente dalla civile perchegrave cotale distinzioneed indipendenza sociale ed esterna si verificherebbe al-lora soltanto quando la societagrave religiosa fosse perfettacioegrave avesse un organismo proprio e godesse di vita pro-pria

Or mentre tutte le altre societagrave religiose ci paionopiuttosto forme particolari di associazione libera e sonoimperfette nella loro costituzione la sola Chiesa Cattoli-ca si presenta con una forma giuridica ben delineatacolla sua autoritagrave concreta colla sua legislazionecollaffermazione esplicita de suoi diritti con tutto ciograveche si richiede giuridicamente per fondare il pubblico ri-conoscimento di una societagrave perfetta

Quindi la societagrave civile ha un diverso modo di aversirispetto alla Chiesa e rispetto ad ogni altra societagrave reli-giosa avuto riguardo alla diversa costituzione di quellae di queste Per quanto perograve sia perfetta la societagrave reli-giosa la destinazione spirituale del suo potere della sua

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me condizione richiesta per la moralitagrave della sua esisten-za

Che se allo Stato si puograve accordare uningerenza nelleassociazioni libere avendo queste un fine compreso sot-to lestensione del fine che si propone la civile societagraveperfetta ogni ingerenza gli egrave perograve vietata nella societagravereligiosa

Avendo questa un fine diverso e da quello dello Statoindipendente dovrebbe dalla societagrave civile rimanere di-stinta

Dissi che la societagrave religiosa dovrebbe essere distintaed indipendente dalla civile perchegrave cotale distinzioneed indipendenza sociale ed esterna si verificherebbe al-lora soltanto quando la societagrave religiosa fosse perfettacioegrave avesse un organismo proprio e godesse di vita pro-pria

Or mentre tutte le altre societagrave religiose ci paionopiuttosto forme particolari di associazione libera e sonoimperfette nella loro costituzione la sola Chiesa Cattoli-ca si presenta con una forma giuridica ben delineatacolla sua autoritagrave concreta colla sua legislazionecollaffermazione esplicita de suoi diritti con tutto ciograveche si richiede giuridicamente per fondare il pubblico ri-conoscimento di una societagrave perfetta

Quindi la societagrave civile ha un diverso modo di aversirispetto alla Chiesa e rispetto ad ogni altra societagrave reli-giosa avuto riguardo alla diversa costituzione di quellae di queste Per quanto perograve sia perfetta la societagrave reli-giosa la destinazione spirituale del suo potere della sua

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legislazione della sua proprietagrave ecc non impedisce lacostituzione e lo svolgimento della societagrave civile Quin-di errano sia coloro che lo Stato vorrebbero sostituitoalla Chiesa sia coloro che la Chiesa vorrebbero sostitui-re allo Stato i primi non tengono conto del sentimentoreligioso che si svolge nelle masse per la fede e per lacoscienza dei doveri verso Dio i secondi non compren-dono quanto diversa sia la destinazione della Chiesa al-lato alla quale rimane intatta la libertagrave civile

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legislazione della sua proprietagrave ecc non impedisce lacostituzione e lo svolgimento della societagrave civile Quin-di errano sia coloro che lo Stato vorrebbero sostituitoalla Chiesa sia coloro che la Chiesa vorrebbero sostitui-re allo Stato i primi non tengono conto del sentimentoreligioso che si svolge nelle masse per la fede e per lacoscienza dei doveri verso Dio i secondi non compren-dono quanto diversa sia la destinazione della Chiesa al-lato alla quale rimane intatta la libertagrave civile

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DOVERI E DIRITTI

CAPITOLO IDei doveri in generale

Ogni determinazione pratica puograve risolversi in tre giu-dizi luno generalissimo laltro meno universale il ter-zo singolare Cosigrave per esempio il guerriero che com-batte per la patria non potrebbe dire laquodebbo combattereadessoraquo se non giudicasse che laquocombattere per la patriaegrave beneraquo e che laquodeve farsi il beneraquo

Sottoponiamo ad analisi questo principio universalis-simo laquodeve farsi il beneraquo dal cui valore pigliano tutta laforza loro le conclusioni morali Due sono le idee prin-cipali che vi troviamo racchiuse quella del bene e quel-la del dovere oltre il verbo fare il quale nei giudizi pra-tici tiene il luogo che ha il verbo egrave nei giudizi logiciLidea del bene egrave generalissima ed applicabile ad ogni

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DOVERI E DIRITTI

CAPITOLO IDei doveri in generale

Ogni determinazione pratica puograve risolversi in tre giu-dizi luno generalissimo laltro meno universale il ter-zo singolare Cosigrave per esempio il guerriero che com-batte per la patria non potrebbe dire laquodebbo combattereadessoraquo se non giudicasse che laquocombattere per la patriaegrave beneraquo e che laquodeve farsi il beneraquo

Sottoponiamo ad analisi questo principio universalis-simo laquodeve farsi il beneraquo dal cui valore pigliano tutta laforza loro le conclusioni morali Due sono le idee prin-cipali che vi troviamo racchiuse quella del bene e quel-la del dovere oltre il verbo fare il quale nei giudizi pra-tici tiene il luogo che ha il verbo egrave nei giudizi logiciLidea del bene egrave generalissima ed applicabile ad ogni

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bene particolare tuttavia nel caso nostro si toglie a si-gnificare il bene che egrave proprio delluomo in quanto es-sere ragionevole vo dire lonesto Ma ciograve che egrave onestociograve che egrave convenevole alluomo puograve convenirgli o comenecessario o come non disdicevole col primo si connet-te lidea del dovere col secondo quella del lecito Il do-vere non si ha da confondere collazione lecita perocchegravequello involge nel suo concetto lobbligazione questa lasemplice permissione Ad esempio egrave lecito donare agliamici ma non sempre cegrave obbligo di farlo

Il dovere si concepisce come un vincolo della volon-tagrave come una necessitagrave di agire in questo o quellaltromodo consentaneo alla ragione allordine al fine pro-prio delluomo cui non possiamo altrimenti rinunziareche perdendo la felicitagrave e ricevendo dalla coscienzaamari rimproveri Cotale necessitagrave per distinguerla dal-la fisica la quale egrave propria degli effetti posta una causasi appella morale poichegrave egrave tale che puograve combinarsi col-la libera volontagrave

Luomo astretto dal dovere rimane nel fatto ossia fisi-camente libero a traviare ma non puograve non disapprovareil proprio traviamento dimostratogli evidentemente dallaragione come ostacolo alla vera felicitagrave Perciograve il doverelega la libertagrave per mezzo della ragione senza scemarnepunto la forza naturale

Considerato soggettivamente il dovere egrave un atto libe-ro ossia unazione umana imposta dalla legge moralecome necessaria al conseguimento del fine propriodelluomo Ogni qualvolta adunque unazione puograve bensigrave

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bene particolare tuttavia nel caso nostro si toglie a si-gnificare il bene che egrave proprio delluomo in quanto es-sere ragionevole vo dire lonesto Ma ciograve che egrave onestociograve che egrave convenevole alluomo puograve convenirgli o comenecessario o come non disdicevole col primo si connet-te lidea del dovere col secondo quella del lecito Il do-vere non si ha da confondere collazione lecita perocchegravequello involge nel suo concetto lobbligazione questa lasemplice permissione Ad esempio egrave lecito donare agliamici ma non sempre cegrave obbligo di farlo

Il dovere si concepisce come un vincolo della volon-tagrave come una necessitagrave di agire in questo o quellaltromodo consentaneo alla ragione allordine al fine pro-prio delluomo cui non possiamo altrimenti rinunziareche perdendo la felicitagrave e ricevendo dalla coscienzaamari rimproveri Cotale necessitagrave per distinguerla dal-la fisica la quale egrave propria degli effetti posta una causasi appella morale poichegrave egrave tale che puograve combinarsi col-la libera volontagrave

Luomo astretto dal dovere rimane nel fatto ossia fisi-camente libero a traviare ma non puograve non disapprovareil proprio traviamento dimostratogli evidentemente dallaragione come ostacolo alla vera felicitagrave Perciograve il doverelega la libertagrave per mezzo della ragione senza scemarnepunto la forza naturale

Considerato soggettivamente il dovere egrave un atto libe-ro ossia unazione umana imposta dalla legge moralecome necessaria al conseguimento del fine propriodelluomo Ogni qualvolta adunque unazione puograve bensigrave

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condurre al fine umano ma non egrave mezzo talmente ne-cessario che senza esso non vi possa giungere alloraquellazione potragrave bensigrave dirsi onesta in quanto non disdi-ce alluomo ragionevole potragrave dirsi lecita in quanto ildovere non me la vieta ma non dovragrave dirsi doverosa

Dovere egrave termine relativo giacchegrave nulla puograve doversise non si deve a qualcuno negrave havvi debitore senza cre-ditore Pertanto i doveri delluomo sono relazioni chegliha contratto o contrae verso enti dalla cui volontagrave ricevequalcosa Dissi dalla cui volontagrave riceve qualcosa poi-chegrave quantunque molte sieno le relazioni che ha luomo eda molti riceva tuttavia non si appellano doveri che lerelazioni morali le relazioni cioegrave che esso ha rispetto adenti intelligenti Non si danno quindi doveri verso le be-stie e verso la natura fisica poichegrave luomo ha ragione difine e non di mezzo rispetto agli enti inferiori a lui Chese qualcosa da loro si riceve ciograve egrave per volontagrave del Crea-tore cui si deve gratitudine ed ossequio

Il numero dei doveri si puograve determinare dal numerodi quelli enti da quali luomo riceve e senza de quali egraveimpossibile la sua esistenza il suo benessere il suo fineIn altre parole si puograve ripetere dal numero di quegli enticui luomo egrave ordinato per lesistenza o per la conserva-zione propria oppure di quelli enti la cui volontagravesimpone alla sua propria con ragione vincolandone leazioni Avuto perciograve riguardo ai rapporti morali tresono i doveri principali delluomo Esso egrave ordinato aDio antecedente supremo di ogni creatura senza delquale non egrave possibile la sua esistenza donde i doveri

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condurre al fine umano ma non egrave mezzo talmente ne-cessario che senza esso non vi possa giungere alloraquellazione potragrave bensigrave dirsi onesta in quanto non disdi-ce alluomo ragionevole potragrave dirsi lecita in quanto ildovere non me la vieta ma non dovragrave dirsi doverosa

Dovere egrave termine relativo giacchegrave nulla puograve doversise non si deve a qualcuno negrave havvi debitore senza cre-ditore Pertanto i doveri delluomo sono relazioni chegliha contratto o contrae verso enti dalla cui volontagrave ricevequalcosa Dissi dalla cui volontagrave riceve qualcosa poi-chegrave quantunque molte sieno le relazioni che ha luomo eda molti riceva tuttavia non si appellano doveri che lerelazioni morali le relazioni cioegrave che esso ha rispetto adenti intelligenti Non si danno quindi doveri verso le be-stie e verso la natura fisica poichegrave luomo ha ragione difine e non di mezzo rispetto agli enti inferiori a lui Chese qualcosa da loro si riceve ciograve egrave per volontagrave del Crea-tore cui si deve gratitudine ed ossequio

Il numero dei doveri si puograve determinare dal numerodi quelli enti da quali luomo riceve e senza de quali egraveimpossibile la sua esistenza il suo benessere il suo fineIn altre parole si puograve ripetere dal numero di quegli enticui luomo egrave ordinato per lesistenza o per la conserva-zione propria oppure di quelli enti la cui volontagravesimpone alla sua propria con ragione vincolandone leazioni Avuto perciograve riguardo ai rapporti morali tresono i doveri principali delluomo Esso egrave ordinato aDio antecedente supremo di ogni creatura senza delquale non egrave possibile la sua esistenza donde i doveri

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verso Dio Luomo riceve dai parenti secondo lordina-mento divino la materia del suo essere dunque develoro per lorganismo ricevuto donde i doveri verso i ge-nitori Luomo deve alla societagrave che lo riceve e lo pro-tegge fino dalla nascita e senza della quale ei non po-trebbe condurre a perfezione le proprie potenze ed asse-guire molta parte del suo benessere ha perciograve doveriverso la patria

Dal primo istante della sua esistenza luomo egrave unito asuoi antecedenti Dio genitori patria da un rapporto in-timo che la sua volontagrave non concorse a stabilire i dove-ri perciograve che ne derivano sono naturali e primitivi Inquesto rapporto il termine col quale luomo comunica egravesuperiore ciograve che dagrave alle relazioni e obbligazioni che nerisultano qualcosa di sacro

Le relazioni posteriori che luomo contrae coi suoi si-mili e nelle quali deve seguire quellordine che la naturaprescrive danno origine ad altri doveri piugrave o meno stret-ti secondo lindole di queste relazioni stesse Tali sono idoveri di famiglia che comprendono quelli dei coniuga-ti e quelli dei genitori i doveri di societagrave dovuti ai vin-coli di cittadinanza di riconoscenza di amicizia i dove-ri di umanitagrave che riguardano tutti indistintamente imembri della famiglia umana Cotesti doveri altri nasco-no da relazioni accidentali e volontarie altri si possonoriguardare quanto alla pratica siccome conseguenzadelladempimento de primitivi Ad esempio i doveri deiconiugati provengono da vicendevole consenso di duevolontagrave i doveri di paternitagrave di amicizia e simili fiori-

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verso Dio Luomo riceve dai parenti secondo lordina-mento divino la materia del suo essere dunque develoro per lorganismo ricevuto donde i doveri verso i ge-nitori Luomo deve alla societagrave che lo riceve e lo pro-tegge fino dalla nascita e senza della quale ei non po-trebbe condurre a perfezione le proprie potenze ed asse-guire molta parte del suo benessere ha perciograve doveriverso la patria

Dal primo istante della sua esistenza luomo egrave unito asuoi antecedenti Dio genitori patria da un rapporto in-timo che la sua volontagrave non concorse a stabilire i dove-ri perciograve che ne derivano sono naturali e primitivi Inquesto rapporto il termine col quale luomo comunica egravesuperiore ciograve che dagrave alle relazioni e obbligazioni che nerisultano qualcosa di sacro

Le relazioni posteriori che luomo contrae coi suoi si-mili e nelle quali deve seguire quellordine che la naturaprescrive danno origine ad altri doveri piugrave o meno stret-ti secondo lindole di queste relazioni stesse Tali sono idoveri di famiglia che comprendono quelli dei coniuga-ti e quelli dei genitori i doveri di societagrave dovuti ai vin-coli di cittadinanza di riconoscenza di amicizia i dove-ri di umanitagrave che riguardano tutti indistintamente imembri della famiglia umana Cotesti doveri altri nasco-no da relazioni accidentali e volontarie altri si possonoriguardare quanto alla pratica siccome conseguenzadelladempimento de primitivi Ad esempio i doveri deiconiugati provengono da vicendevole consenso di duevolontagrave i doveri di paternitagrave di amicizia e simili fiori-

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scono da relazioni contingenti che secondo le circostan-ze e col volgere del tempo si rilassano notabilmente idoveri di umanitagrave finalmente sono conseguentementeadempiti da colui che osserva quei doveri che piugrave dapresso gli spettano Lavora infatti al benessere ed al pro-gresso del genere umano colui che coopera al bene dellafamiglia e della patria

Puograve avvenire che sorga collisione fra i doveri in talcaso la dignitagrave dei rapporti forniragrave alla ragione la misuradellapprezzamento ed alla volontagrave la norma della scelta

Da ciograve che testegrave dicemmo si puograve rilevare come i do-veri rispetto alla loro origine immediata ossia rispetto aquel fatto o titolo dal quale immediatamente derivalobbligazione si dividano in primitivi e acquisiti

Sono primitivi o innati connaturali assoluti quelliche sussistono e si conoscono imposti pel fatto stessodellesistenza degli uomini e delle naturali loro relazioniindipendentemente da ogni altro fatto o voleredelluomo stesso

Sono doveri acquisiti derivati ipotetici quelli che na-turalmente sono e si conoscono essere dietro un fatto otitolo volontario Egrave la legge della natura bensigrave che indu-ce il dovere in tale o tal altra condizione di cose ma egraveluomo che volontariamente ha realizzato il fatto o lacondizione Perciograve da un lato siffatti doveri sono natura-li dallaltro sono avventizi

Finalmente in rapporto al diverso soggetto formaleossia rispetto alla forma diversa nella quale egrave presoluomo unico soggetto dei doveri questi dividonsi in

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scono da relazioni contingenti che secondo le circostan-ze e col volgere del tempo si rilassano notabilmente idoveri di umanitagrave finalmente sono conseguentementeadempiti da colui che osserva quei doveri che piugrave dapresso gli spettano Lavora infatti al benessere ed al pro-gresso del genere umano colui che coopera al bene dellafamiglia e della patria

Puograve avvenire che sorga collisione fra i doveri in talcaso la dignitagrave dei rapporti forniragrave alla ragione la misuradellapprezzamento ed alla volontagrave la norma della scelta

Da ciograve che testegrave dicemmo si puograve rilevare come i do-veri rispetto alla loro origine immediata ossia rispetto aquel fatto o titolo dal quale immediatamente derivalobbligazione si dividano in primitivi e acquisiti

Sono primitivi o innati connaturali assoluti quelliche sussistono e si conoscono imposti pel fatto stessodellesistenza degli uomini e delle naturali loro relazioniindipendentemente da ogni altro fatto o voleredelluomo stesso

Sono doveri acquisiti derivati ipotetici quelli che na-turalmente sono e si conoscono essere dietro un fatto otitolo volontario Egrave la legge della natura bensigrave che indu-ce il dovere in tale o tal altra condizione di cose ma egraveluomo che volontariamente ha realizzato il fatto o lacondizione Perciograve da un lato siffatti doveri sono natura-li dallaltro sono avventizi

Finalmente in rapporto al diverso soggetto formaleossia rispetto alla forma diversa nella quale egrave presoluomo unico soggetto dei doveri questi dividonsi in

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individuali sociali ed internazionali Sono doveri indi-viduali quelli che ha luomo in quanto uomo socialiquelli che appartengono alluomo in quanto membro diuna societagrave relativamente alle altre parti di essa interna-zionali quelli che passano fra popolo e popolo nazionee nazione

Trasmesse tutte le divisioni che si possono dare deldovere noi le ridurremo a tre soli membri Tratteremo1deg dei doveri religiosi 2deg dei doveri individuali 3deg deidoveri sociali

CAPITOLO IIDoveri religiosi

Quanto allessere ed allesistere luomo egrave in relazionedi dipendenza da Dio siccome effetto da causa egrave lega-to ordinato naturalmente a Dio Il riconoscimento pra-tico di cotal relazione necessaria piglia il nome di reli-gione dal latino re-ligo

Nel significato piugrave generico della parola per religionesi suole indicare laquouna maniera di aversi della creaturaintelligente e libera in ordine alla Divinitagraveraquo Sotto talerispetto la religione ammette la distinzione in vera e fal-sa

Nel comune linguaggio il vocabolo di religione vienepreso anche in altri sensi talvolta in senso soggettivonel qual caso essa egrave una virtugrave forma speciale della giu-

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individuali sociali ed internazionali Sono doveri indi-viduali quelli che ha luomo in quanto uomo socialiquelli che appartengono alluomo in quanto membro diuna societagrave relativamente alle altre parti di essa interna-zionali quelli che passano fra popolo e popolo nazionee nazione

Trasmesse tutte le divisioni che si possono dare deldovere noi le ridurremo a tre soli membri Tratteremo1deg dei doveri religiosi 2deg dei doveri individuali 3deg deidoveri sociali

CAPITOLO IIDoveri religiosi

Quanto allessere ed allesistere luomo egrave in relazionedi dipendenza da Dio siccome effetto da causa egrave lega-to ordinato naturalmente a Dio Il riconoscimento pra-tico di cotal relazione necessaria piglia il nome di reli-gione dal latino re-ligo

Nel significato piugrave generico della parola per religionesi suole indicare laquouna maniera di aversi della creaturaintelligente e libera in ordine alla Divinitagraveraquo Sotto talerispetto la religione ammette la distinzione in vera e fal-sa

Nel comune linguaggio il vocabolo di religione vienepreso anche in altri sensi talvolta in senso soggettivonel qual caso essa egrave una virtugrave forma speciale della giu-

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stizia tal altra in senso oggettivo ed esprime laquoil com-plesso delle veritagrave che luomo crede intorno a Dioraquo o laquoilcomplesso dei doveri chegli ha verso Dioraquo

La pratica dei doveri religiosi costituisce ciograve che dice-si culto il quale si distingue in interno esterno e pub-blico Linterno consiste negli atti dellintelletto e dellavolontagrave lesterno egrave la professione e la dimostrazione delculto interno il quale si manifesta con alcune azioniestrinseche e segni visibili Questultimo piglia il nomedi pubblico quando riveste un carattere sociale Le for-me del culto esterno pigliano il nome di riti

Vi sono diverse maniere di culto secondo le varie reli-gioni professate da popoli della terra La varietagrave di que-ste dipende dalla diversitagrave dei dogmi ossia di quelle ve-ritagrave o tradizioni che sono loggetto della fede ed influi-scono potentemente sui costumi creando una morale re-ligiosa spesse volte variabile ed in contraddizione collamorale naturale I riti poi si spiegano coi dogmi e servo-no a mantenerli

Egli egrave evidente che tutte le specie di culto non sonoindifferentemente accette alla Divinitagrave negrave per conse-guenza sono egualmente buone tutte le religioni Dap-poichegrave essendo molte di queste contraddittorie nei dog-mi Dio veritagrave assoluta non puograve compiacersene senzacontraddirsi essendo poi molti culti riprovevoli per laloro immoralitagrave non possono neppure vantare la qualitagravedi religione la quale egrave inconcepibile senza la moralitagrave

Dal che segue eziandio non potersi dalluomo pre-scindendo da una rivelazione divina conoscere con cer-

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stizia tal altra in senso oggettivo ed esprime laquoil com-plesso delle veritagrave che luomo crede intorno a Dioraquo o laquoilcomplesso dei doveri chegli ha verso Dioraquo

La pratica dei doveri religiosi costituisce ciograve che dice-si culto il quale si distingue in interno esterno e pub-blico Linterno consiste negli atti dellintelletto e dellavolontagrave lesterno egrave la professione e la dimostrazione delculto interno il quale si manifesta con alcune azioniestrinseche e segni visibili Questultimo piglia il nomedi pubblico quando riveste un carattere sociale Le for-me del culto esterno pigliano il nome di riti

Vi sono diverse maniere di culto secondo le varie reli-gioni professate da popoli della terra La varietagrave di que-ste dipende dalla diversitagrave dei dogmi ossia di quelle ve-ritagrave o tradizioni che sono loggetto della fede ed influi-scono potentemente sui costumi creando una morale re-ligiosa spesse volte variabile ed in contraddizione collamorale naturale I riti poi si spiegano coi dogmi e servo-no a mantenerli

Egli egrave evidente che tutte le specie di culto non sonoindifferentemente accette alla Divinitagrave negrave per conse-guenza sono egualmente buone tutte le religioni Dap-poichegrave essendo molte di queste contraddittorie nei dog-mi Dio veritagrave assoluta non puograve compiacersene senzacontraddirsi essendo poi molti culti riprovevoli per laloro immoralitagrave non possono neppure vantare la qualitagravedi religione la quale egrave inconcepibile senza la moralitagrave

Dal che segue eziandio non potersi dalluomo pre-scindendo da una rivelazione divina conoscere con cer-

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tezza quale sia quella forma di culto che a Dio piaccia equali quersquo dogmi particolari cui debbasi una fede reli-giosa che se una religione sia incontrastabilmente rive-lata da Dio questa e non altra saragrave la vera religione infavore della quale milita il dovere morale di professar-la39 E giacchegrave nel fatto molte sono le religioni che di-consi rivelate la prudenza consiglia di esaminare qualedi esse presenti caratteri indubitabili di una rivelazioneonde non si neghi quella fede che si deve allautoritagrave as-soluta della Divinitagrave

Alla Teologia alla Critica alla Polemica egrave riservato ilcoacutempito di discutere la possibilitagrave il fatto loggetto del-la rivelazione e dichiarare i doveri religiosi coi criteritolti dalla stessa mentre al filosofo spetta il trattare diquelli soltanto che la sola retta ragione suggerisce40

39 La necessita di una rivelazione per conoscere con certezza idoveri religiosi egrave ammessa da Platone in quel celebre passodellAlcibiade II dove egrave manifestamente espressa la speranza nelventuro Maestro del genere umano

40 La vera religione non puograve essere che sola per la semplicis-sima ragione che Dio egrave uno e perciograve non devessere che uno ilvincolo di intelligenza e di amore che tutti gli uomini lega a DioQuindi non si dagrave propriamente opposizione fra la religione natu-rale e la rivelata ma quella disparitagrave che corre fra limperfetto e ilperfetto nello stesso genere ndash Non accettano alcuna divina rivela-zione i Razionalisti e i Deisti questi ultimi aggiungono la nega-zione della Provvidenza Che cosa adunque dice loro il fatto emi-nentemente sociale storico e singolarissimo del Cristianesimo

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tezza quale sia quella forma di culto che a Dio piaccia equali quersquo dogmi particolari cui debbasi una fede reli-giosa che se una religione sia incontrastabilmente rive-lata da Dio questa e non altra saragrave la vera religione infavore della quale milita il dovere morale di professar-la39 E giacchegrave nel fatto molte sono le religioni che di-consi rivelate la prudenza consiglia di esaminare qualedi esse presenti caratteri indubitabili di una rivelazioneonde non si neghi quella fede che si deve allautoritagrave as-soluta della Divinitagrave

Alla Teologia alla Critica alla Polemica egrave riservato ilcoacutempito di discutere la possibilitagrave il fatto loggetto del-la rivelazione e dichiarare i doveri religiosi coi criteritolti dalla stessa mentre al filosofo spetta il trattare diquelli soltanto che la sola retta ragione suggerisce40

39 La necessita di una rivelazione per conoscere con certezza idoveri religiosi egrave ammessa da Platone in quel celebre passodellAlcibiade II dove egrave manifestamente espressa la speranza nelventuro Maestro del genere umano

40 La vera religione non puograve essere che sola per la semplicis-sima ragione che Dio egrave uno e perciograve non devessere che uno ilvincolo di intelligenza e di amore che tutti gli uomini lega a DioQuindi non si dagrave propriamente opposizione fra la religione natu-rale e la rivelata ma quella disparitagrave che corre fra limperfetto e ilperfetto nello stesso genere ndash Non accettano alcuna divina rivela-zione i Razionalisti e i Deisti questi ultimi aggiungono la nega-zione della Provvidenza Che cosa adunque dice loro il fatto emi-nentemente sociale storico e singolarissimo del Cristianesimo

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Luomo non puograve comprendere i suoi doveri religiosise prima non ha acquistata la convinzione dellesistenzae degli attributi di Dio

Lignoranza volontaria e le passioni soltanto possonooscurare la nozione di Dio cosigrave universale e costantepresso tutti i popoli cosigrave profondamente radicata nellecoscienze

La conoscenza di Dio egrave logicamente necessaria oveluomo per poco rifletta e ragioni colla scorta de princi-pii piugrave evidenti di ogni raziocinio La coscienza gli atte-sta la contingenza dellessere suo proprio e la sua dipen-denza da una causa suprema che si impone alla propriaattivitagrave alla propria ragione colle leggi fisiche e moralichesso non vale negrave a creare negrave a mutare Ora la relazio-ne di dipendenza da Dio che luomo a voler essere ra-gionevole egrave duopo riconosca egrave la radice di tutti i suoidoveri religiosi

Essi vengono compendiati in questo principio laquodi-pendi da Dio per volontagrave come ne dipendi per naturaraquoOra luomo per natura dipende da Dio come dal sommoEssere cagione della sua esistenza dipende dal sommoVero e dal sommo Bene fine supremo di una duppliceillimitata tendenza della intelligenza alla scienza dellavolontagrave al bene ed alla felicitagrave senza termine Ed eccoper conseguenza tre relazioni che luomo deve coi liberiatti suoi volontariamente esprimere Lesprimere volon-tariamente la nostra dipendenza nellessere dicesi ado-razione nellintelligenza fede nella volontagrave amore

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Luomo non puograve comprendere i suoi doveri religiosise prima non ha acquistata la convinzione dellesistenzae degli attributi di Dio

Lignoranza volontaria e le passioni soltanto possonooscurare la nozione di Dio cosigrave universale e costantepresso tutti i popoli cosigrave profondamente radicata nellecoscienze

La conoscenza di Dio egrave logicamente necessaria oveluomo per poco rifletta e ragioni colla scorta de princi-pii piugrave evidenti di ogni raziocinio La coscienza gli atte-sta la contingenza dellessere suo proprio e la sua dipen-denza da una causa suprema che si impone alla propriaattivitagrave alla propria ragione colle leggi fisiche e moralichesso non vale negrave a creare negrave a mutare Ora la relazio-ne di dipendenza da Dio che luomo a voler essere ra-gionevole egrave duopo riconosca egrave la radice di tutti i suoidoveri religiosi

Essi vengono compendiati in questo principio laquodi-pendi da Dio per volontagrave come ne dipendi per naturaraquoOra luomo per natura dipende da Dio come dal sommoEssere cagione della sua esistenza dipende dal sommoVero e dal sommo Bene fine supremo di una duppliceillimitata tendenza della intelligenza alla scienza dellavolontagrave al bene ed alla felicitagrave senza termine Ed eccoper conseguenza tre relazioni che luomo deve coi liberiatti suoi volontariamente esprimere Lesprimere volon-tariamente la nostra dipendenza nellessere dicesi ado-razione nellintelligenza fede nella volontagrave amore

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Il dovere di adorazione non si deve mantenere nelsolo interiore della coscienza ma eziandio esprimereesternamente con segni sensibili Lunita delluomo im-pone questa necessitagrave giacchegrave un affetto umano nonpuograve stare nellinterno sigrave chiuso che non trasparisca al difuori Gli sforzi di violenza e la perpetua vigilanza chesi richiede per raffrenare la naturale propensione che ab-biamo a manifestare i nostri sentimenti provano che se-condo lordine della natura ha da esserci armonia fra gliatti interiori e gli esteriori ogni qualvolta una ragionespeciale non imponga il segreto Il culto esterno egrave dun-que e naturale e morale ed anche doveroso poichegrave ilcorpo soggetto delle azioni esterne che cosa egrave altro cheparte essenziale dellessere umano di quellessere ap-punto che deve a Dio per ciograve che ricevette

Il culto esterno e pubblico si rende poi necessario allasocietagrave religiosa che egrave laquounione di persone che porgono aDio un culto comune vincolate da unitagrave di dottrinaraquo Inuna societagrave religiosa si richiedono mezzi sensibili edesteriori affinchegrave gli uomini sempre piugrave si stringano in-sieme secondo lo spirito della societagrave ed affinchegrave vegga-no in che guisa ognuno dei membri intenda doversi ado-rar Dio

Il che riceve conferma dalla storia la quale ne ap-prende come presso i popoli tutti in tutte le religionisiavi sempre stato un culto esterno costituito da certi ritideterminati41

41 Presso tutte le religioni il culto esterno si compone di due

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Il dovere di adorazione non si deve mantenere nelsolo interiore della coscienza ma eziandio esprimereesternamente con segni sensibili Lunita delluomo im-pone questa necessitagrave giacchegrave un affetto umano nonpuograve stare nellinterno sigrave chiuso che non trasparisca al difuori Gli sforzi di violenza e la perpetua vigilanza chesi richiede per raffrenare la naturale propensione che ab-biamo a manifestare i nostri sentimenti provano che se-condo lordine della natura ha da esserci armonia fra gliatti interiori e gli esteriori ogni qualvolta una ragionespeciale non imponga il segreto Il culto esterno egrave dun-que e naturale e morale ed anche doveroso poichegrave ilcorpo soggetto delle azioni esterne che cosa egrave altro cheparte essenziale dellessere umano di quellessere ap-punto che deve a Dio per ciograve che ricevette

Il culto esterno e pubblico si rende poi necessario allasocietagrave religiosa che egrave laquounione di persone che porgono aDio un culto comune vincolate da unitagrave di dottrinaraquo Inuna societagrave religiosa si richiedono mezzi sensibili edesteriori affinchegrave gli uomini sempre piugrave si stringano in-sieme secondo lo spirito della societagrave ed affinchegrave vegga-no in che guisa ognuno dei membri intenda doversi ado-rar Dio

Il che riceve conferma dalla storia la quale ne ap-prende come presso i popoli tutti in tutte le religionisiavi sempre stato un culto esterno costituito da certi ritideterminati41

41 Presso tutte le religioni il culto esterno si compone di due

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La societagrave religiosa ha poi i suoi ministri e sacerdotiinvestiti del potere di dare alla divinitagrave il culto pubblicosiccome rappresentanti del popolo ed intermediari fragli uomini e Dio distribuiti secondo lordine di superio-ritagrave e di inferioritagrave formano una gerarchia Dapprimaogni famiglia o complesso di famiglie discendenti dallo

parti di simboli rappresentanti lazione divina quali sarebbero adesempio presso i Cristiani i Sacramenti e di azioni o segni espri-menti il sentimento religioso

Fra i simboli primitivi ritenuti da antico siccome forme sotto lequali la Divinitagrave comunica cogli uomini egrave singolare incontrare laparola ed il soffio In tutti i tempi e presso tutti i popoli si egrave credu-to alla manifestazione della Divinitagrave per via della parola ispirataDi qui lautoritagrave che si annetteva ai vaticinii ed agli oracolinellantichitagrave pagana Il soffio venne considerato come emanazio-ne dello spirito ed impiegato come mezzo a trasmetterlo o infon-derlo In tutte le lingue antiche lo stesso vocabolo designa egual-mente il soffio e lo spirito e g πνευmicroα spiritus athem Lispira-zione divina si riceveva pertanto mediante un soffio misteriosoAltro simbolo sacramentale e che risale allorigine della famigliaegrave limposizione delle mani Il padre ministro di Dio quanto allapropagazione della vita ed investito da lui di unautoritagrave dirograve cosigravesacra e di un potere sacerdotale trasmette ai figli nel benedirliqualcosa di divino di cui la paternitagrave lo rese depositario assicu-rando loro le promesse fatte alla stirpe e consacrando con atto so-lenne la loro ereditagrave A simboli rituali venne pure tolta lacqua ilfuoco il sangue delle vittime il servirsene in quelle determinatemaniere e con riverenza era quanto acquistare il perdono il valo-re e la santitagrave per una partecipazione intima della divina potenza

La seconda parte di ogni culto esterno egrave costituita da riti espri-menti naturalmente il sentimento religioso ossia da segni e formesensibili nelle quali viene rappresentato il movimento della vo-

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La societagrave religiosa ha poi i suoi ministri e sacerdotiinvestiti del potere di dare alla divinitagrave il culto pubblicosiccome rappresentanti del popolo ed intermediari fragli uomini e Dio distribuiti secondo lordine di superio-ritagrave e di inferioritagrave formano una gerarchia Dapprimaogni famiglia o complesso di famiglie discendenti dallo

parti di simboli rappresentanti lazione divina quali sarebbero adesempio presso i Cristiani i Sacramenti e di azioni o segni espri-menti il sentimento religioso

Fra i simboli primitivi ritenuti da antico siccome forme sotto lequali la Divinitagrave comunica cogli uomini egrave singolare incontrare laparola ed il soffio In tutti i tempi e presso tutti i popoli si egrave credu-to alla manifestazione della Divinitagrave per via della parola ispirataDi qui lautoritagrave che si annetteva ai vaticinii ed agli oracolinellantichitagrave pagana Il soffio venne considerato come emanazio-ne dello spirito ed impiegato come mezzo a trasmetterlo o infon-derlo In tutte le lingue antiche lo stesso vocabolo designa egual-mente il soffio e lo spirito e g πνευmicroα spiritus athem Lispira-zione divina si riceveva pertanto mediante un soffio misteriosoAltro simbolo sacramentale e che risale allorigine della famigliaegrave limposizione delle mani Il padre ministro di Dio quanto allapropagazione della vita ed investito da lui di unautoritagrave dirograve cosigravesacra e di un potere sacerdotale trasmette ai figli nel benedirliqualcosa di divino di cui la paternitagrave lo rese depositario assicu-rando loro le promesse fatte alla stirpe e consacrando con atto so-lenne la loro ereditagrave A simboli rituali venne pure tolta lacqua ilfuoco il sangue delle vittime il servirsene in quelle determinatemaniere e con riverenza era quanto acquistare il perdono il valo-re e la santitagrave per una partecipazione intima della divina potenza

La seconda parte di ogni culto esterno egrave costituita da riti espri-menti naturalmente il sentimento religioso ossia da segni e formesensibili nelle quali viene rappresentato il movimento della vo-

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stesso stipite formava una determinata societagrave religiosasotto il proprio patriarca investito ad un tempo dallatriplice autoritagrave sacerdotale paterna e civile Man manola societagrave religiosa si confuse colla politica ed il poteredi questa rese dipendente il potere di quella La religio-ne diventograve cosigrave un vincolo nazionale e talvolta decaddenella stima dei popoli per le arbitrarietagrave del potere poli-tico che la riguardograve come strumento di governo Di quilontagrave cooperante allazione divina Le preghiere a voce alta osommessa le nenie i canti sono favorevolissimi ad esprimeredestare e mantenere i sentimenti pii i quali poi naturalmente siestrinsecano in certe azioni o movimenti corporei conformi allerappresentazioni fantastiche che si producono nellimmaginazionecontemporaneamente agli atti intellettivi E ciograve succede in forzadi quelle leggi psicologiche delle quali a suo tempo trattammo eche si possono compendiare in questi due pronunciati laquoogni pen-siero umano non egrave mai senza rappresentazione fantastica ndash ognirappresentazione si converte in azioneraquo Tradisce perciograve ligno-ranza delle piugrave comuni leggi naturali chi avesse in conto di ridi-cole e vane le pratiche religiose quali sarebbero chinare il capopiegare il ginocchio e simili Egrave proprio del filosofo dalla osserva-zione dei fenomeni procedere nellindagine delle cause che li pre-parano e anzichegrave rigettarli a priori dimostrare tutta la virtugrave delsimbolismo mediante la conoscenza profonda delluomo

Fra gli atti di culto piugrave universali va ricordato il sacrifizio Ilsolo Cattolicismo illumina la storia dellumanitagrave spiegando un fat-to universale e costante quale fu quello dei sacrifizi in uso pressotutti i popoli La Teologia cristiana li riguarda tutti siccome figuredel sacrifizio dellUomo-Dio senza cotesta relazione di indole so-prannaturale il sacrifizio sarebbe un fatto storicamente ed umana-mente inesplicabile Perchegrave infatti un uso sigrave generale di sacrifizicruenti perchegrave cessarono come quando

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stesso stipite formava una determinata societagrave religiosasotto il proprio patriarca investito ad un tempo dallatriplice autoritagrave sacerdotale paterna e civile Man manola societagrave religiosa si confuse colla politica ed il poteredi questa rese dipendente il potere di quella La religio-ne diventograve cosigrave un vincolo nazionale e talvolta decaddenella stima dei popoli per le arbitrarietagrave del potere poli-tico che la riguardograve come strumento di governo Di quilontagrave cooperante allazione divina Le preghiere a voce alta osommessa le nenie i canti sono favorevolissimi ad esprimeredestare e mantenere i sentimenti pii i quali poi naturalmente siestrinsecano in certe azioni o movimenti corporei conformi allerappresentazioni fantastiche che si producono nellimmaginazionecontemporaneamente agli atti intellettivi E ciograve succede in forzadi quelle leggi psicologiche delle quali a suo tempo trattammo eche si possono compendiare in questi due pronunciati laquoogni pen-siero umano non egrave mai senza rappresentazione fantastica ndash ognirappresentazione si converte in azioneraquo Tradisce perciograve ligno-ranza delle piugrave comuni leggi naturali chi avesse in conto di ridi-cole e vane le pratiche religiose quali sarebbero chinare il capopiegare il ginocchio e simili Egrave proprio del filosofo dalla osserva-zione dei fenomeni procedere nellindagine delle cause che li pre-parano e anzichegrave rigettarli a priori dimostrare tutta la virtugrave delsimbolismo mediante la conoscenza profonda delluomo

Fra gli atti di culto piugrave universali va ricordato il sacrifizio Ilsolo Cattolicismo illumina la storia dellumanitagrave spiegando un fat-to universale e costante quale fu quello dei sacrifizi in uso pressotutti i popoli La Teologia cristiana li riguarda tutti siccome figuredel sacrifizio dellUomo-Dio senza cotesta relazione di indole so-prannaturale il sacrifizio sarebbe un fatto storicamente ed umana-mente inesplicabile Perchegrave infatti un uso sigrave generale di sacrifizicruenti perchegrave cessarono come quando

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presso gli antichi gli Dei nazionali che talvolta vinceva-no la prova nelle lotte e nelle battaglie gli uni contro de-gli altri di qui la nazionalitagrave identificata colla religionepresso gli Ebrei e i Maomettani di qui il Papato degliTzar e delle Regine dInghilterra La sola Chiesa Cattoli-ca egrave la societagrave religiosa libera ed indipendente e dotatadi una costituzione sociale cosigrave compatta da poterla du-rare da segrave sola co suoi dogmi colla sua morale col suoculto col suo organismo gerarchico

Il secondo dovere delluomo verso Dio si ripete dallatendenza della nostra intelligenza al vero tendenza illi-mitata che perciograve egrave ordinata a quella Suprema Idea laquale egrave ragione di tutto lo scibile e le cui intenzioni diarte e di pensiero si ravvisano nelluniverso Questo do-vere egrave di conoscenza e di fede

Procurarsi un certo corredo di scienza teologica ac-quistare un concetto il piugrave perfetto che da noi si possadi Dio e dei suoi attributi riflettere e meditare talvoltasulla natura dellEnte Supremo egrave quanto la ragione di-manda dalluomo Tutte le scuole filosofiche credetterodi dover trattare della conoscenza di Dio e de suoi attri-buti

Il terzo dovere egrave quello di riconoscere praticamenteDio come sommo Bene Esso si adempie colla gratitudi-ne pei benefizi ricevuti collo zelo per lonor suo collasperanza di ricevere da lui e beni gratuiti e premicollamore infine che ispira gli atti eroici della virtugraveNella storia dei benefattori dellumanitagrave stanno diffattiin prima linea i credenti

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presso gli antichi gli Dei nazionali che talvolta vinceva-no la prova nelle lotte e nelle battaglie gli uni contro de-gli altri di qui la nazionalitagrave identificata colla religionepresso gli Ebrei e i Maomettani di qui il Papato degliTzar e delle Regine dInghilterra La sola Chiesa Cattoli-ca egrave la societagrave religiosa libera ed indipendente e dotatadi una costituzione sociale cosigrave compatta da poterla du-rare da segrave sola co suoi dogmi colla sua morale col suoculto col suo organismo gerarchico

Il secondo dovere delluomo verso Dio si ripete dallatendenza della nostra intelligenza al vero tendenza illi-mitata che perciograve egrave ordinata a quella Suprema Idea laquale egrave ragione di tutto lo scibile e le cui intenzioni diarte e di pensiero si ravvisano nelluniverso Questo do-vere egrave di conoscenza e di fede

Procurarsi un certo corredo di scienza teologica ac-quistare un concetto il piugrave perfetto che da noi si possadi Dio e dei suoi attributi riflettere e meditare talvoltasulla natura dellEnte Supremo egrave quanto la ragione di-manda dalluomo Tutte le scuole filosofiche credetterodi dover trattare della conoscenza di Dio e de suoi attri-buti

Il terzo dovere egrave quello di riconoscere praticamenteDio come sommo Bene Esso si adempie colla gratitudi-ne pei benefizi ricevuti collo zelo per lonor suo collasperanza di ricevere da lui e beni gratuiti e premicollamore infine che ispira gli atti eroici della virtugraveNella storia dei benefattori dellumanitagrave stanno diffattiin prima linea i credenti

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Fra gli atti naturali di religione sono da ricordarsi lapreghiera il voto ed il giuramento Colla preghiera sidimanda a Dio siccome ente ottimo ed onnipotentelaiuto di che abbisogna la debolezza delluomo Colvoto si consacra a Dio unopera buona Col giuramentolo si invoca come a testimonio della veritagrave o a difesadella giustizia o in conferma della fatta promessa Pres-so tutti i popoli lo spergiuro riceve la nota di infamia

Ladorare altri fuorchegrave Dio egrave un male morale espres-sione di unassurditagrave metafisica e dicesi idolatria Il nonadorarlo espressione di unaltra assurditagrave cioegrave dellindi-pendenza assoluta di un essere contingente egrave empietagrave

Non poche dottrine sono oggidigrave in opposizione coiprincipii teologici che finora regolarono la vita moraledi innumerevoli generazioni I limiti del nostro studionon ci permette discuterle e vagliarle Quella che oggidigravesi suol chiamare scienza delle religioni non egrave altro cheuna critica razionalistica che le attacca tutte per tutte ri-gettarle e riescire allateismo LEvoluzionismo recograveeziandio le sue indagini sulla genesi del sentimento reli-gioso ma invece di fondarlo sul raziocinio che dallordi-ne cosmico e dallordine morale assorge allesistenzadellente supremo lo fa esordire da un fatto accidentalenon ancora ben indicato e destituito di quella universa-litagrave che si vuole per spiegare lesistenza universale e co-stante del sentimento religioso

Lo Spencer fa nascere il sentimento religioso dal ti-more dei morti Ogni uomo cosigrave egli ha il suo doppioNelle epoche primitive della razza umana un fatto psi-

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Fra gli atti naturali di religione sono da ricordarsi lapreghiera il voto ed il giuramento Colla preghiera sidimanda a Dio siccome ente ottimo ed onnipotentelaiuto di che abbisogna la debolezza delluomo Colvoto si consacra a Dio unopera buona Col giuramentolo si invoca come a testimonio della veritagrave o a difesadella giustizia o in conferma della fatta promessa Pres-so tutti i popoli lo spergiuro riceve la nota di infamia

Ladorare altri fuorchegrave Dio egrave un male morale espres-sione di unassurditagrave metafisica e dicesi idolatria Il nonadorarlo espressione di unaltra assurditagrave cioegrave dellindi-pendenza assoluta di un essere contingente egrave empietagrave

Non poche dottrine sono oggidigrave in opposizione coiprincipii teologici che finora regolarono la vita moraledi innumerevoli generazioni I limiti del nostro studionon ci permette discuterle e vagliarle Quella che oggidigravesi suol chiamare scienza delle religioni non egrave altro cheuna critica razionalistica che le attacca tutte per tutte ri-gettarle e riescire allateismo LEvoluzionismo recograveeziandio le sue indagini sulla genesi del sentimento reli-gioso ma invece di fondarlo sul raziocinio che dallordi-ne cosmico e dallordine morale assorge allesistenzadellente supremo lo fa esordire da un fatto accidentalenon ancora ben indicato e destituito di quella universa-litagrave che si vuole per spiegare lesistenza universale e co-stante del sentimento religioso

Lo Spencer fa nascere il sentimento religioso dal ti-more dei morti Ogni uomo cosigrave egli ha il suo doppioNelle epoche primitive della razza umana un fatto psi-

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cologico il fatto dei sogni prestograve fondamento ad unasingolare credenza gli uomini si abituarono a conside-rare quellio che egrave il protagonista dei sogni siccome unente agile sottile aereo Esso ha la stessa fisionomia delcorpo che abita e che abbandona momentaneamente du-rante il sonno e per sempre vegnendo la morte Cotestoessere vago riceve appunto il nome di doppio quasi du-plicazione dellindividuo I doppi amano i luoghi ove untempo abitarono congiunti al corpo ed hanno le stesseabitudini che ebbero i viventi co quali si identificaronoun tempo Era naturale che i doppi degli uomini potentidei capi delle tribugrave dei violenti fossero temuti anchedopo la morte del loro involucro corporeo Di qui il sen-timento di timore che siffatta credenza ingeriva neglianimi e il bisogno di placarli e conciliarseli con offertesacrifizi ed onori di qui le consultazioni gli oracoli etutta la teurgia antica

Lo Spencer non ci dagrave come era da aspettarsi loriginerazionale della religione egli non fa altro che indicareuno fra i molti modi con cui ebbe origine lrsquoidolatria e lasuperstizione

E veramente alla genesi dellidolatria sta sempre qual-che fatto accidentale che importa perograve sceverare da unelemento costante dalla persuasione razionale cioegravedellesistenza di un ente supremo che regge le sortidelluomo Senza di questultimo elemento il fatto acci-dentale non avrebbe potuto dar corpo a veruna specie diculto

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cologico il fatto dei sogni prestograve fondamento ad unasingolare credenza gli uomini si abituarono a conside-rare quellio che egrave il protagonista dei sogni siccome unente agile sottile aereo Esso ha la stessa fisionomia delcorpo che abita e che abbandona momentaneamente du-rante il sonno e per sempre vegnendo la morte Cotestoessere vago riceve appunto il nome di doppio quasi du-plicazione dellindividuo I doppi amano i luoghi ove untempo abitarono congiunti al corpo ed hanno le stesseabitudini che ebbero i viventi co quali si identificaronoun tempo Era naturale che i doppi degli uomini potentidei capi delle tribugrave dei violenti fossero temuti anchedopo la morte del loro involucro corporeo Di qui il sen-timento di timore che siffatta credenza ingeriva neglianimi e il bisogno di placarli e conciliarseli con offertesacrifizi ed onori di qui le consultazioni gli oracoli etutta la teurgia antica

Lo Spencer non ci dagrave come era da aspettarsi loriginerazionale della religione egli non fa altro che indicareuno fra i molti modi con cui ebbe origine lrsquoidolatria e lasuperstizione

E veramente alla genesi dellidolatria sta sempre qual-che fatto accidentale che importa perograve sceverare da unelemento costante dalla persuasione razionale cioegravedellesistenza di un ente supremo che regge le sortidelluomo Senza di questultimo elemento il fatto acci-dentale non avrebbe potuto dar corpo a veruna specie diculto

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Dallesame delle religioni politeistiche ed idolatrichesi scorge assai bene in mezzo alle aberrazioni della ra-gione ed alle assurditagrave dei culti lidea della divinitagrave Gliuomini si affaticarono ad afferrare cotale idea e concre-tarla in un che materiale scambiando man mano la figu-ra o la rappresentazione col figurato e il rappresentatoCircostanze speciali hanno poi indotto forme di dogmi edi culto differenti Cosigrave nel Sabeismo gli astri furonodapprima considerati siccome simboli della divinitagrave nelPaganesimo classico troviamo la personificazione di va-rii concetti della divinitagrave42 nell India infine egrave la divinitagravestessa che in una serie di avatari o incarnazioni si indi-vidua in un uomo

Che il sentimento religioso si svolga dalla sola idea diDio negrave giagrave da quei fatti che poterono indurre o una for-ma speciale di culto o una superstiziosa credenza egrave cosaevidentissima anche in mezzo a quei popoli appo i qualiquellidea pare piugrave oscurata e direbbessi scomparsa Nelfeticismo per esempio si ha una forma grossolana diculto in cui a tutta prima mal si troverebbe lidea di unEnte supremo Eppure dobbiamo dirlo ad onore dellaspecie umana il feticcio non egrave veramente dal selvaggioriputato per un Dio e riputato come tale Il selvaggiocrede che per intermedio dei feticci43 puograve costringere laDivinitagrave ad esaudirlo il feticcio egrave nelle sue mani come

42 Donde il celebre detto del Max Muumlller Nomina numina43 Luso ha riservato il nome di feticci ad oggetti inanimati che

i selvaggi portano ordinariamente addosso attribuendovi un pote-re soprannaturale

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Dallesame delle religioni politeistiche ed idolatrichesi scorge assai bene in mezzo alle aberrazioni della ra-gione ed alle assurditagrave dei culti lidea della divinitagrave Gliuomini si affaticarono ad afferrare cotale idea e concre-tarla in un che materiale scambiando man mano la figu-ra o la rappresentazione col figurato e il rappresentatoCircostanze speciali hanno poi indotto forme di dogmi edi culto differenti Cosigrave nel Sabeismo gli astri furonodapprima considerati siccome simboli della divinitagrave nelPaganesimo classico troviamo la personificazione di va-rii concetti della divinitagrave42 nell India infine egrave la divinitagravestessa che in una serie di avatari o incarnazioni si indi-vidua in un uomo

Che il sentimento religioso si svolga dalla sola idea diDio negrave giagrave da quei fatti che poterono indurre o una for-ma speciale di culto o una superstiziosa credenza egrave cosaevidentissima anche in mezzo a quei popoli appo i qualiquellidea pare piugrave oscurata e direbbessi scomparsa Nelfeticismo per esempio si ha una forma grossolana diculto in cui a tutta prima mal si troverebbe lidea di unEnte supremo Eppure dobbiamo dirlo ad onore dellaspecie umana il feticcio non egrave veramente dal selvaggioriputato per un Dio e riputato come tale Il selvaggiocrede che per intermedio dei feticci43 puograve costringere laDivinitagrave ad esaudirlo il feticcio egrave nelle sue mani come

42 Donde il celebre detto del Max Muumlller Nomina numina43 Luso ha riservato il nome di feticci ad oggetti inanimati che

i selvaggi portano ordinariamente addosso attribuendovi un pote-re soprannaturale

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un ostaggio come una cambiale che Dio per lonor suo egraveobbligato a non lasciar protestare Perciograve quando lavve-nimento non succede secondo i suoi desideri il selvag-gio maltratta il suo feticcio lo getta via come inutile ene sceglie un altro La scelta di un feticcio egrave dovuta ilpiugrave sovente a circostanze fortuite il primo oggetto che ilselvaggio desideroso della protezione divina incontragli serve indifferentemente Il feticcio adunque non egrave unDio nel concetto de selvaggi Una vaga nozione del ca-rattere immateriale della divinitagrave si nasconde sotto que-ste credenze grossolane si direbbe che il selvaggiocomprende assai bene che un potere misterioso lattor-nia che egli intravvede nella sua ignoranza quellideaquellente che i suoi occhi non possono scoprire In-quieto egli vorrebbe sottrarsi a questo essere arcano oconciliarsi con lui e si ingegna a rinfermarlo in un luo-go a materializzarlo in un oggetto i suoi sforzi vani elaboriosi la sua collera contro lidolo mentitore attesta-no lazione latente della grande idea che nel segreto del-la sua mente rimane

CAPITOLO IIIDoveri individuali

Secondo i principii dellobbligazione morale non sidovrebbero ammettere doveri verso se stesso E diffattinel concetto del dovere entrando il concetto di giustizia

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un ostaggio come una cambiale che Dio per lonor suo egraveobbligato a non lasciar protestare Perciograve quando lavve-nimento non succede secondo i suoi desideri il selvag-gio maltratta il suo feticcio lo getta via come inutile ene sceglie un altro La scelta di un feticcio egrave dovuta ilpiugrave sovente a circostanze fortuite il primo oggetto che ilselvaggio desideroso della protezione divina incontragli serve indifferentemente Il feticcio adunque non egrave unDio nel concetto de selvaggi Una vaga nozione del ca-rattere immateriale della divinitagrave si nasconde sotto que-ste credenze grossolane si direbbe che il selvaggiocomprende assai bene che un potere misterioso lattor-nia che egli intravvede nella sua ignoranza quellideaquellente che i suoi occhi non possono scoprire In-quieto egli vorrebbe sottrarsi a questo essere arcano oconciliarsi con lui e si ingegna a rinfermarlo in un luo-go a materializzarlo in un oggetto i suoi sforzi vani elaboriosi la sua collera contro lidolo mentitore attesta-no lazione latente della grande idea che nel segreto del-la sua mente rimane

CAPITOLO IIIDoveri individuali

Secondo i principii dellobbligazione morale non sidovrebbero ammettere doveri verso se stesso E diffattinel concetto del dovere entrando il concetto di giustizia

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e di obbligazione non si comprende come luomo possaessere giusto e venir obbligato verso se medesimo Af-finchegrave esista obbligazione egrave necessario che un debito sicontragga verso un essere morale distinto oppure cheuna ragione ed una volontagrave superiore si imponga legitti-mamente ad una ragione e volontagrave inferiore Oranelluomo negrave luno negrave laltro egrave possibile egli nulla dagrave ase stesso perchegrave altrimenti avrebbe giagrave ciograve che darebbela sua volontagrave non puograve contrapporsi a se stessa come au-toritagrave sia perchegrave libera ed incapace perciograve di vincolaremoralmente se stessa sia perchegrave soggetto essa stessa deldovere Inoltre appartenendo il dovere alla categoriadelle relazioni non si comprende come luomo si troviin relazione con segrave non compariscono infatti i terminidella relazione

Ciograve non ostante dai Moralisti vengono descritti i do-veri verso se stesso riducibili a quello della propria con-servazione e a quello del perfezionamento delle propriefacoltagrave La ragione logica (non ontologica) della distin-zione si ripete unicamente dal soggetto ossia dal termi-ne cui immediatamente si riferisce lobbligazione inquanto esso deve porre unazione la quale benchegrave peraltri titoli dovuta concorre perograve al proprio perfeziona-mento ed esige la conservazione dellente morale

La radice adunque di questi doveri individuali la loroforza obbligatoria non egrave il soggetto umano negrave la loro ra-gione metafisica egrave il benessere umano cui giova a pro-durre il loro adempimento Se questi motivi se lutilitagrave eil piacere fondassero il dovere cesserebbe ogni obbli-

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e di obbligazione non si comprende come luomo possaessere giusto e venir obbligato verso se medesimo Af-finchegrave esista obbligazione egrave necessario che un debito sicontragga verso un essere morale distinto oppure cheuna ragione ed una volontagrave superiore si imponga legitti-mamente ad una ragione e volontagrave inferiore Oranelluomo negrave luno negrave laltro egrave possibile egli nulla dagrave ase stesso perchegrave altrimenti avrebbe giagrave ciograve che darebbela sua volontagrave non puograve contrapporsi a se stessa come au-toritagrave sia perchegrave libera ed incapace perciograve di vincolaremoralmente se stessa sia perchegrave soggetto essa stessa deldovere Inoltre appartenendo il dovere alla categoriadelle relazioni non si comprende come luomo si troviin relazione con segrave non compariscono infatti i terminidella relazione

Ciograve non ostante dai Moralisti vengono descritti i do-veri verso se stesso riducibili a quello della propria con-servazione e a quello del perfezionamento delle propriefacoltagrave La ragione logica (non ontologica) della distin-zione si ripete unicamente dal soggetto ossia dal termi-ne cui immediatamente si riferisce lobbligazione inquanto esso deve porre unazione la quale benchegrave peraltri titoli dovuta concorre perograve al proprio perfeziona-mento ed esige la conservazione dellente morale

La radice adunque di questi doveri individuali la loroforza obbligatoria non egrave il soggetto umano negrave la loro ra-gione metafisica egrave il benessere umano cui giova a pro-durre il loro adempimento Se questi motivi se lutilitagrave eil piacere fondassero il dovere cesserebbe ogni obbli-

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gazione quando la coscienza non trova piugrave in loro la di-rezione de liberi suoi atti Se per es a raffermare il do-vere della propria conservazione io non reco altra ra-gione obbligatoria che il benessere proprio i vantaggi ele gioie che ci procura la vita non veggo perchegrave debbaconservare la vita colui al quale egrave diventata penosa etessuta di dolorose vicende costui troveragrave anzi il pro-prio benessere a privarsene Lo stesso si dica del doveredi coltivare lintelligenza quando solo si derivasse daivantaggi dalla gloria e dalla felicitagrave del sapere

Il principio adunque che dagrave la misura di ciograve cheluomo deve in quanto individuo non puograve essere altroche la Ragione Suprema la quale si impone alla ragionedelluomo con questo precetto universale laquofa il tuobeneraquo Ma siccome la ragione umana egrave riflessiva duetermini logicamente distinti cegrave dato scoprire nelluomoluomo che opera con riflessione sopra se stesso egrave un ter-mine distinto dalluomo considerato come oggetto diret-to di questa operazione questultimo riceve una direzio-ne dal primo Di qui nascono ragionevoli e doverose re-lazioni che luomo ha verso di segrave cioegrave i doveri verso semedesimo

Fare il nostro bene egrave quanto compire in noi lintentodella Ragione Suprema Ora cotesto intento si scopreevidentemente nella natura delluomo e delle sue facoltagraveDipendente quanto allesistere dalla volontagrave divina sa-rebbe un invertire lordine naturale il non curare di man-tenere la propria esistenza perfettibile nelle sue facoltagraveegli deve condurre allatto le sue potenze razionali che

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gazione quando la coscienza non trova piugrave in loro la di-rezione de liberi suoi atti Se per es a raffermare il do-vere della propria conservazione io non reco altra ra-gione obbligatoria che il benessere proprio i vantaggi ele gioie che ci procura la vita non veggo perchegrave debbaconservare la vita colui al quale egrave diventata penosa etessuta di dolorose vicende costui troveragrave anzi il pro-prio benessere a privarsene Lo stesso si dica del doveredi coltivare lintelligenza quando solo si derivasse daivantaggi dalla gloria e dalla felicitagrave del sapere

Il principio adunque che dagrave la misura di ciograve cheluomo deve in quanto individuo non puograve essere altroche la Ragione Suprema la quale si impone alla ragionedelluomo con questo precetto universale laquofa il tuobeneraquo Ma siccome la ragione umana egrave riflessiva duetermini logicamente distinti cegrave dato scoprire nelluomoluomo che opera con riflessione sopra se stesso egrave un ter-mine distinto dalluomo considerato come oggetto diret-to di questa operazione questultimo riceve una direzio-ne dal primo Di qui nascono ragionevoli e doverose re-lazioni che luomo ha verso di segrave cioegrave i doveri verso semedesimo

Fare il nostro bene egrave quanto compire in noi lintentodella Ragione Suprema Ora cotesto intento si scopreevidentemente nella natura delluomo e delle sue facoltagraveDipendente quanto allesistere dalla volontagrave divina sa-rebbe un invertire lordine naturale il non curare di man-tenere la propria esistenza perfettibile nelle sue facoltagraveegli deve condurre allatto le sue potenze razionali che

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sono delluomo il carattere proprio e specifico in cotalguisa luomo si mantiene a quel grado di dignitagrave e di or-dine che deve avere nelluniverso in forza della sua per-sonalitagrave Perciograve i doveri delluomo verso se stesso sipossono ridurre a queste tre classi 1deg dovere negativodella conservazione propria 2deg doveri di perfeziona-mento 3deg doveri di conservazione della propria dignitagravepersonale

1deg Dovere della propria conservazione

Questo dovere ha per oggetto la parte materiale delcomposto umano cioegrave il corpo e la sua integritagrave egrave undovere negativo imperocchegrave anzi tutto obbliga a non to-glierci direttamente la vita e poi ci proibisce di abbre-viarcela con qualsiasi attentato vuoi alla sanitagrave vuoiallintegritagrave del corpo Se luomo avesse un precetto po-sitivo di vivere non dovrebbe morir mai egli egrave obbliga-to unicamente a sottostare allordinazione divina epper-ciograve a non porre volontariamente unazione che in mododiretto o indiretto perverta lordine della natura quantoalla conservazione delle esistenze

Pertanto altamente egrave riprovato il suicidioIl suicida facendo pessimo uso della sua libertagrave della

sua ragione delle sue forze fisiche commette un delittoche tutta la natura condanna Dappoichegrave in ogni essere egraveessenziale un principio che si opponga alla distruzionealtrimenti non resisterebbe un solo istante alla perpetuaazione distruggitrice delle forze circostanti lesistenza

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sono delluomo il carattere proprio e specifico in cotalguisa luomo si mantiene a quel grado di dignitagrave e di or-dine che deve avere nelluniverso in forza della sua per-sonalitagrave Perciograve i doveri delluomo verso se stesso sipossono ridurre a queste tre classi 1deg dovere negativodella conservazione propria 2deg doveri di perfeziona-mento 3deg doveri di conservazione della propria dignitagravepersonale

1deg Dovere della propria conservazione

Questo dovere ha per oggetto la parte materiale delcomposto umano cioegrave il corpo e la sua integritagrave egrave undovere negativo imperocchegrave anzi tutto obbliga a non to-glierci direttamente la vita e poi ci proibisce di abbre-viarcela con qualsiasi attentato vuoi alla sanitagrave vuoiallintegritagrave del corpo Se luomo avesse un precetto po-sitivo di vivere non dovrebbe morir mai egli egrave obbliga-to unicamente a sottostare allordinazione divina epper-ciograve a non porre volontariamente unazione che in mododiretto o indiretto perverta lordine della natura quantoalla conservazione delle esistenze

Pertanto altamente egrave riprovato il suicidioIl suicida facendo pessimo uso della sua libertagrave della

sua ragione delle sue forze fisiche commette un delittoche tutta la natura condanna Dappoichegrave in ogni essere egraveessenziale un principio che si opponga alla distruzionealtrimenti non resisterebbe un solo istante alla perpetuaazione distruggitrice delle forze circostanti lesistenza

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perciograve di un ente si risolve in una reazione continua alnon essere Importa adunque una violenza irragionevoleed innaturale epperciograve altamente immorale volere ilnon essere e mutare il termine della reazione vitale

Non meno che la natura protesta contro il suicidio lasocietagrave di cui luomo egrave naturalmente membro Le si recae ingiuria violandone il diritto di conservazione col sot-trarne la materia e danno privandola dellopera a lei piugraveo meno necessaria e pericolo scemando potere alla giu-stizia punitrice dei delitti

Il suicidio egrave unassurditagrave giacchegrave un essere ragione-vole non agisce mai senza motivo vegrave sempre un fineun desiderio in fondo delle determinazioni della libertagraveOra il pensiero il desiderio il motivo di colui che si pri-va della vita egrave quello di escire da una situazione che glisembra intollerabile egrave quello di fuggire un dolore unmale del momento ciograve che implica la speranza di unostato migliore o di un bene contrario al male che si vuo-le evitare Vi sono adunque alcuni dati che giustificanoquesta speranza o motivano questo desiderio Sa egli ilsuicida ciograve che attende il suo spirito immortale dopo ladistruzione del suo corpo Egli non puograve avere nessunacognizione certa della vita avvenire che mediante lafede cristiana e colui che ha fede non penseragrave mai a pri-varsi della vita perocchegrave la fede egrave appunto quella chegli ispira il coraggio di sopportare la vita per quantopossa parer dura e sovente rende dolce lesistenza la piugraveamara Ma luomo senza fede spinge lo spirito suonellincertezza di un avvenire spaventevole

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perciograve di un ente si risolve in una reazione continua alnon essere Importa adunque una violenza irragionevoleed innaturale epperciograve altamente immorale volere ilnon essere e mutare il termine della reazione vitale

Non meno che la natura protesta contro il suicidio lasocietagrave di cui luomo egrave naturalmente membro Le si recae ingiuria violandone il diritto di conservazione col sot-trarne la materia e danno privandola dellopera a lei piugraveo meno necessaria e pericolo scemando potere alla giu-stizia punitrice dei delitti

Il suicidio egrave unassurditagrave giacchegrave un essere ragione-vole non agisce mai senza motivo vegrave sempre un fineun desiderio in fondo delle determinazioni della libertagraveOra il pensiero il desiderio il motivo di colui che si pri-va della vita egrave quello di escire da una situazione che glisembra intollerabile egrave quello di fuggire un dolore unmale del momento ciograve che implica la speranza di unostato migliore o di un bene contrario al male che si vuo-le evitare Vi sono adunque alcuni dati che giustificanoquesta speranza o motivano questo desiderio Sa egli ilsuicida ciograve che attende il suo spirito immortale dopo ladistruzione del suo corpo Egli non puograve avere nessunacognizione certa della vita avvenire che mediante lafede cristiana e colui che ha fede non penseragrave mai a pri-varsi della vita perocchegrave la fede egrave appunto quella chegli ispira il coraggio di sopportare la vita per quantopossa parer dura e sovente rende dolce lesistenza la piugraveamara Ma luomo senza fede spinge lo spirito suonellincertezza di un avvenire spaventevole

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Vha di piugrave Le sofferenze da cui pretende liberarsi ilsuicida ben sovente non vengono dal corpo esse hannola loro sede nellanima sono disdette di fortuna di glo-ria o di amore che lo spirito solo comprende sono disor-dini di intelligenza e di volontagrave Or bene il suicida nonpuograve annientare la sua anima in un col corpo essa perse-vereragrave malvagia insoffribile a se stessa per la propriadegradazione morale senza aver modo di correggere ipassati errori perocchegrave secondo lordine di natura nelcorpo e col corpo doveva lo spirito iniziare il proprioperfezionamento

Il suicidio egrave pure un delitto contro la famiglia a cui sireca affanno forse miseria ed in qualche maniera diso-nore Il suicida dagrave prova di viltagrave laquoHo sempre credutodiceva Napoleone che un uomo mostri piugrave coraggio nelsopportare la calamitagrave e nel resistere alle sventure chenel togliersi a suoi mali colluccidersi Abbandonarsi aldolore senza resistervi uccidersi per sottrarsi ad essovale quanto abbandonare il campo di battaglia prima diaver vintoraquo

Finalmente il suicida si ribella allordinazione divinaLargomento viene presentato da Socrate con questoesempio laquoNoi siamo qui posti dagli Dei quasi sentinel-le or la sentinella non puograve muoversi dal posto senza li-cenza del capitanoraquo44

La proibizione del suicidio si estende pur anco a quel-le vie di fatto violenze o disordini che possono in qua-

44 PLATONE Fedone

300

Vha di piugrave Le sofferenze da cui pretende liberarsi ilsuicida ben sovente non vengono dal corpo esse hannola loro sede nellanima sono disdette di fortuna di glo-ria o di amore che lo spirito solo comprende sono disor-dini di intelligenza e di volontagrave Or bene il suicida nonpuograve annientare la sua anima in un col corpo essa perse-vereragrave malvagia insoffribile a se stessa per la propriadegradazione morale senza aver modo di correggere ipassati errori perocchegrave secondo lordine di natura nelcorpo e col corpo doveva lo spirito iniziare il proprioperfezionamento

Il suicidio egrave pure un delitto contro la famiglia a cui sireca affanno forse miseria ed in qualche maniera diso-nore Il suicida dagrave prova di viltagrave laquoHo sempre credutodiceva Napoleone che un uomo mostri piugrave coraggio nelsopportare la calamitagrave e nel resistere alle sventure chenel togliersi a suoi mali colluccidersi Abbandonarsi aldolore senza resistervi uccidersi per sottrarsi ad essovale quanto abbandonare il campo di battaglia prima diaver vintoraquo

Finalmente il suicida si ribella allordinazione divinaLargomento viene presentato da Socrate con questoesempio laquoNoi siamo qui posti dagli Dei quasi sentinel-le or la sentinella non puograve muoversi dal posto senza li-cenza del capitanoraquo44

La proibizione del suicidio si estende pur anco a quel-le vie di fatto violenze o disordini che possono in qua-

44 PLATONE Fedone

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lunque guisa illecita affievolire lesistenza e distrurlaLuomo puograve suicidarsi per lesagerazione ne suoi desi-deri per lintemperanza nel piacere per la vivezza e iltrasporto delle passioni e talvolta colleccesso del lavo-ro e dellattivitagrave Molti abbreviano e debilitano la pro-pria esistenza colla colpa assumendo una grave respon-sabilitagrave specialmente quando mutano in strumenti dipiacere e di degradazione i mezzi naturali dello sviluppodellumanitagrave

Il dovere di conservarsi come quello senza del qualenon egrave possibile ladempimento di altri doveri richiedelimpiego di alcuni mezzi acconci a dare sanitagrave e vigoriaal corpo e a porlo in grado di procacciarsi quel benesse-re che egrave indispensabile per il perfezionamento intellet-tuale morale economico e sociale Ladoperare questimezzi talvolta potragrave essere consigliato dalla prudenzatale altra da un dovere positivo avuto riguardo alla si-tuazione sociale dellindividuo e giacchegrave essi hannotratto successivo sempre riesce pernicioso il trascurarlidel tutto La nettezza ligiene la ginnastica lordine e lasobrietagrave conservando il corpo sano servono a renderlodocile strumento allanima leconomia il risparmio illavoro ci mettono in grado di provvedere durevolmenteai nostri bisogni Tali sono i mezzi suggeriti dalla ragio-ne e dalla esperienza a chi voglia liberarsi da molti inco-modi che altrimenti dovrebbe lamentare senza prograve

La nettezza si usi nella persona e negli abiti e nonsolo per ragione di sanitagrave ma anche per decoro persona-le e per rispetto alle persone in mezzo alle quali vivia-

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lunque guisa illecita affievolire lesistenza e distrurlaLuomo puograve suicidarsi per lesagerazione ne suoi desi-deri per lintemperanza nel piacere per la vivezza e iltrasporto delle passioni e talvolta colleccesso del lavo-ro e dellattivitagrave Molti abbreviano e debilitano la pro-pria esistenza colla colpa assumendo una grave respon-sabilitagrave specialmente quando mutano in strumenti dipiacere e di degradazione i mezzi naturali dello sviluppodellumanitagrave

Il dovere di conservarsi come quello senza del qualenon egrave possibile ladempimento di altri doveri richiedelimpiego di alcuni mezzi acconci a dare sanitagrave e vigoriaal corpo e a porlo in grado di procacciarsi quel benesse-re che egrave indispensabile per il perfezionamento intellet-tuale morale economico e sociale Ladoperare questimezzi talvolta potragrave essere consigliato dalla prudenzatale altra da un dovere positivo avuto riguardo alla si-tuazione sociale dellindividuo e giacchegrave essi hannotratto successivo sempre riesce pernicioso il trascurarlidel tutto La nettezza ligiene la ginnastica lordine e lasobrietagrave conservando il corpo sano servono a renderlodocile strumento allanima leconomia il risparmio illavoro ci mettono in grado di provvedere durevolmenteai nostri bisogni Tali sono i mezzi suggeriti dalla ragio-ne e dalla esperienza a chi voglia liberarsi da molti inco-modi che altrimenti dovrebbe lamentare senza prograve

La nettezza si usi nella persona e negli abiti e nonsolo per ragione di sanitagrave ma anche per decoro persona-le e per rispetto alle persone in mezzo alle quali vivia-

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mo Si tenga in modo particolare pulita 1a pelle sede diimportantissime funzioni quali sono la traspirazione ilsudore e lassorbimento per cui vengono eliminate edassorbite molte sostanze Non egrave mai abbastanza racco-mandata la pulizia degli abiti e le abluzioni affinchegrave lefunzioni epidermiche si compiano regolarmente

Ligiene egrave quella parte metodica della Medicina cheprescrive le regole necessarie per conservare la sanitagraveEssendo queste frutto della scienza e dellesperienzaimporta assai conoscerle tanto piugrave che si possono prati-care con nessun dispendio

Nulla diciamo della ginnastica cosigrave utile a dare agilitagravealle membra lagitarsi lo sgranchirsi egrave spesse volte unvero bisogno

Il lavoro manuale alla ginnastica e tutti i vantaggiche questa ci procura aggiunge quello di essere sorgen-te di guadagno e di ricchezza

Lordine concilia il lavoro colle distrazioni la faticacol divertimento e fa che si senta meno il peso di quellae la noia di questo

La longevitagrave infine egrave dovuta alla sobrietagrave nei cibi enelle bevande intorno alluso delle quali luomo devepigliare per guida la ragione che si appaga del necessa-rio e non il piacere che cerca il solletico de sensi

Leconomia e il risparmio sono la provvidenzadellavvenire in quei giorni nei quali non si avragrave mododi lavorare ovvero non basteranno piugrave i consueti guada-gni per sopportare spese straordinarie dalle quali non egravepossibile dispensarci La societagrave moderna per migliorare

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mo Si tenga in modo particolare pulita 1a pelle sede diimportantissime funzioni quali sono la traspirazione ilsudore e lassorbimento per cui vengono eliminate edassorbite molte sostanze Non egrave mai abbastanza racco-mandata la pulizia degli abiti e le abluzioni affinchegrave lefunzioni epidermiche si compiano regolarmente

Ligiene egrave quella parte metodica della Medicina cheprescrive le regole necessarie per conservare la sanitagraveEssendo queste frutto della scienza e dellesperienzaimporta assai conoscerle tanto piugrave che si possono prati-care con nessun dispendio

Nulla diciamo della ginnastica cosigrave utile a dare agilitagravealle membra lagitarsi lo sgranchirsi egrave spesse volte unvero bisogno

Il lavoro manuale alla ginnastica e tutti i vantaggiche questa ci procura aggiunge quello di essere sorgen-te di guadagno e di ricchezza

Lordine concilia il lavoro colle distrazioni la faticacol divertimento e fa che si senta meno il peso di quellae la noia di questo

La longevitagrave infine egrave dovuta alla sobrietagrave nei cibi enelle bevande intorno alluso delle quali luomo devepigliare per guida la ragione che si appaga del necessa-rio e non il piacere che cerca il solletico de sensi

Leconomia e il risparmio sono la provvidenzadellavvenire in quei giorni nei quali non si avragrave mododi lavorare ovvero non basteranno piugrave i consueti guada-gni per sopportare spese straordinarie dalle quali non egravepossibile dispensarci La societagrave moderna per migliorare

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le condizioni delloperaio moralmente ed economica-mente egrave feconda di istituzioni di previdenza alcune del-le quali preparano il capitale per provvedere ai futuri bi-sogni altre assicurano i mezzi per riparare alle perditeAppartengono alle prime le casse di risparmio le asso-ciazioni di mutuo soccorso le assicurazioni per la vitaappartengono alle seconde le associazioni contro gli in-cendii contro gli infortunii del lavoro le assicurazionimarittime ecc Colui al quale preme guarentire segrave e lafamiglia contro le eventuali disgrazie non ha che a va-lersene

Ma nella cura del corpo egrave necessario impiegare quellaprudente misura che si allontani egualmente dal difetto edalleccesso Dappoichegrave luomo ha doveri di indole su-periore cui i ricordati officii ad ottenere onestagrave debbonoessere ordinati

2deg Doveri di perfezionamento

Questi doveri hanno per materia le due facoltagrave speci-fiche delluomo lintelligenza e la volontagrave dalle quali ri-cevono poi direzione e vengono moralizzate le facoltagraveinferiori

La perfezione dellintelligenza egrave riposta nella cogni-zione del vero

Il rossore cagionato in noi dallignoranza il quale tan-to piugrave cresce quanto piugrave era alla volontagrave e possibile edoveroso il conoscere lorgoglio cagionato dal saperela gloria che la scienza acquista in cose ancor minime

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le condizioni delloperaio moralmente ed economica-mente egrave feconda di istituzioni di previdenza alcune del-le quali preparano il capitale per provvedere ai futuri bi-sogni altre assicurano i mezzi per riparare alle perditeAppartengono alle prime le casse di risparmio le asso-ciazioni di mutuo soccorso le assicurazioni per la vitaappartengono alle seconde le associazioni contro gli in-cendii contro gli infortunii del lavoro le assicurazionimarittime ecc Colui al quale preme guarentire segrave e lafamiglia contro le eventuali disgrazie non ha che a va-lersene

Ma nella cura del corpo egrave necessario impiegare quellaprudente misura che si allontani egualmente dal difetto edalleccesso Dappoichegrave luomo ha doveri di indole su-periore cui i ricordati officii ad ottenere onestagrave debbonoessere ordinati

2deg Doveri di perfezionamento

Questi doveri hanno per materia le due facoltagrave speci-fiche delluomo lintelligenza e la volontagrave dalle quali ri-cevono poi direzione e vengono moralizzate le facoltagraveinferiori

La perfezione dellintelligenza egrave riposta nella cogni-zione del vero

Il rossore cagionato in noi dallignoranza il quale tan-to piugrave cresce quanto piugrave era alla volontagrave e possibile edoveroso il conoscere lorgoglio cagionato dal saperela gloria che la scienza acquista in cose ancor minime

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se sia vanto esclusivo il natural dispetto con cui dete-stiamo sebbene in cose di niun momento la menzognatutto ciograve prova che lintelligenza delluomo aspira allaveritagrave

Lintelletto adunque si perfeziona entitativamentecollacquisto della scienza colluso e collesercizio benordinato de mezzi conoscitivi Perograve poco gioverebbe amigliorare tutto luomo la scienza se luomo non si pro-pone un fine morale se non la subordina alla virtugrave o albenessere della societagrave La rettitudine di intenzione nelprocacciarsi la scienza la lealtagrave nel rifonderla nelle mas-se sociali sono i due doveri ipotetici cui egrave tenuto chiun-que si applichi allistruzione propria o altrui

Ciascuno poi ha stretto dovere di procacciarsi la co-gnizione delle proprie obbligazioni e di tutto ciograve chepuograve servire a ben disimpegnare gli officii del propriostato Tutto ciograve che non egrave strettamente necessario cono-scere per poter convenientemente esercitare i proprii di-ritti ed adempiere con coscienza i proprii doveri indivi-duali e sociali saragrave bene sapere saragrave onesto ma non sipuograve dire doveroso

La coltura perciograve dellintelligenza deve concorrere almiglioramento della volontagrave I mezzi che concorrono alperfezionamento della volontagrave sono leducazione lespe-rienza e la virtugrave

Leducazione libera la volontagrave dalla cieca tendenzadegli appetiti e dei sentimenti la quale quanto egrave piugrave po-tente tanto piugrave egrave terribile il pericolo delle conseguenze acui si egrave trascinati Leducazione fa sigrave che la volontagrave sia e

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se sia vanto esclusivo il natural dispetto con cui dete-stiamo sebbene in cose di niun momento la menzognatutto ciograve prova che lintelligenza delluomo aspira allaveritagrave

Lintelletto adunque si perfeziona entitativamentecollacquisto della scienza colluso e collesercizio benordinato de mezzi conoscitivi Perograve poco gioverebbe amigliorare tutto luomo la scienza se luomo non si pro-pone un fine morale se non la subordina alla virtugrave o albenessere della societagrave La rettitudine di intenzione nelprocacciarsi la scienza la lealtagrave nel rifonderla nelle mas-se sociali sono i due doveri ipotetici cui egrave tenuto chiun-que si applichi allistruzione propria o altrui

Ciascuno poi ha stretto dovere di procacciarsi la co-gnizione delle proprie obbligazioni e di tutto ciograve chepuograve servire a ben disimpegnare gli officii del propriostato Tutto ciograve che non egrave strettamente necessario cono-scere per poter convenientemente esercitare i proprii di-ritti ed adempiere con coscienza i proprii doveri indivi-duali e sociali saragrave bene sapere saragrave onesto ma non sipuograve dire doveroso

La coltura perciograve dellintelligenza deve concorrere almiglioramento della volontagrave I mezzi che concorrono alperfezionamento della volontagrave sono leducazione lespe-rienza e la virtugrave

Leducazione libera la volontagrave dalla cieca tendenzadegli appetiti e dei sentimenti la quale quanto egrave piugrave po-tente tanto piugrave egrave terribile il pericolo delle conseguenze acui si egrave trascinati Leducazione fa sigrave che la volontagrave sia e

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si mantenga sovrana dominatrice degli affetti e delleconseguenze avvenire delle proprie azioni Debbono perconseguenza gli educatori insegnare ai giovani a muo-versi di propria volontagrave a discernere da per se stessi ledifficoltagrave dei propositi a vincerle ed a superarle con ri-soluzione propria e con costanza

Quei giovani che non abbiano dalla educazione rice-vuto lattitudine di quellaccorgimento che spinge la vo-lontagrave a chiedere il consiglio della ragione prima di risol-versi ad agire che per propria libera determinazione nonsanno accendere questa luce nella propria memoria chenon appresero insomma che in questa sola attitudine staveramente il principio attivo della vita non riuscirannoche ad essere o uomini imprudenti o uomini irresoluti

Alla fermezza della volontagrave va accoppiata la rettitudi-ne Questa egrave una conseguenza delle convinzioni profon-de importa cioegrave che lindividuo comprenda tutta la ne-cessitagrave dellordine della legge e del dovere

Cosigrave leducazione e la coscienza de proprii doveri in-vigorisce e indirizza al bene la volontagrave ma questa hapure istanti in cui si trova apatica abbattuta sfiduciataSe non manca il proposito manca la perseveranza nelraggiungere col volere i fini che la ragione ci additache o il bisogno o il dovere ci impongono Alloraluomo nella confessione umiliante della propria impo-tenza o inettitudine si avvilisce e non trova in segrave la for-za impellente di una determinazione risoluta di un attovolitivo sigrave intenso da imprimere una direzione ferma ecostante alle sue potenze

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si mantenga sovrana dominatrice degli affetti e delleconseguenze avvenire delle proprie azioni Debbono perconseguenza gli educatori insegnare ai giovani a muo-versi di propria volontagrave a discernere da per se stessi ledifficoltagrave dei propositi a vincerle ed a superarle con ri-soluzione propria e con costanza

Quei giovani che non abbiano dalla educazione rice-vuto lattitudine di quellaccorgimento che spinge la vo-lontagrave a chiedere il consiglio della ragione prima di risol-versi ad agire che per propria libera determinazione nonsanno accendere questa luce nella propria memoria chenon appresero insomma che in questa sola attitudine staveramente il principio attivo della vita non riuscirannoche ad essere o uomini imprudenti o uomini irresoluti

Alla fermezza della volontagrave va accoppiata la rettitudi-ne Questa egrave una conseguenza delle convinzioni profon-de importa cioegrave che lindividuo comprenda tutta la ne-cessitagrave dellordine della legge e del dovere

Cosigrave leducazione e la coscienza de proprii doveri in-vigorisce e indirizza al bene la volontagrave ma questa hapure istanti in cui si trova apatica abbattuta sfiduciataSe non manca il proposito manca la perseveranza nelraggiungere col volere i fini che la ragione ci additache o il bisogno o il dovere ci impongono Alloraluomo nella confessione umiliante della propria impo-tenza o inettitudine si avvilisce e non trova in segrave la for-za impellente di una determinazione risoluta di un attovolitivo sigrave intenso da imprimere una direzione ferma ecostante alle sue potenze

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In tal caso la volontagrave o piuttosto la ragione che la il-lumina trova un potente stimolo nellesperienza enellesito dei conati che ci egrave dato ammirare e nellesem-pio dei magnanimi e nel progresso incessante della so-cietagrave la quale dagli arditi concepimenti dai tentativi ri-petuti sorge e trionfa

Ritemprata la volontagrave alla scuola dellesperienza altruied alla propria giunga ad assaggiare una parte almenodi quelle soddisfazioni incomparabili che ci apporta lavittoria ultima di ogni nostro volere il potere Le arti lescienze le costruzioni le dominazioni di forze i viaggile rappresentazioni il disegno la poesia la musica learti plastiche tutto riesce ad interessare a trionfi la vo-lontagrave Mentali o fisiche ideali o reali le operositagrave e glistudi sono le vie che conducono lanimo a provare il be-nefico sentimento della soddisfazione di potere

Da ultimo la volontagrave si perfeziona collabito del benecolla virtugrave della quale dicemmo a suo luogo

3deg Dovere di conservare la propria dignitagrave personale

Attendendo al perfezionamento delle facoltagrave razionaliluomo lavora alla propria dignitagrave morale

La persona umana possiede giagrave di per segrave un caratteresacro augusto inviolabile in faccia alla societagrave un va-lore intrinseco una dignitagrave di natura tale e tanta chequalunque attentato si commetta contro di essa sollevaun grido di indignazione e di rimprovero una energicaprotesta Ma essa la persona umana ove si mantenga in

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In tal caso la volontagrave o piuttosto la ragione che la il-lumina trova un potente stimolo nellesperienza enellesito dei conati che ci egrave dato ammirare e nellesem-pio dei magnanimi e nel progresso incessante della so-cietagrave la quale dagli arditi concepimenti dai tentativi ri-petuti sorge e trionfa

Ritemprata la volontagrave alla scuola dellesperienza altruied alla propria giunga ad assaggiare una parte almenodi quelle soddisfazioni incomparabili che ci apporta lavittoria ultima di ogni nostro volere il potere Le arti lescienze le costruzioni le dominazioni di forze i viaggile rappresentazioni il disegno la poesia la musica learti plastiche tutto riesce ad interessare a trionfi la vo-lontagrave Mentali o fisiche ideali o reali le operositagrave e glistudi sono le vie che conducono lanimo a provare il be-nefico sentimento della soddisfazione di potere

Da ultimo la volontagrave si perfeziona collabito del benecolla virtugrave della quale dicemmo a suo luogo

3deg Dovere di conservare la propria dignitagrave personale

Attendendo al perfezionamento delle facoltagrave razionaliluomo lavora alla propria dignitagrave morale

La persona umana possiede giagrave di per segrave un caratteresacro augusto inviolabile in faccia alla societagrave un va-lore intrinseco una dignitagrave di natura tale e tanta chequalunque attentato si commetta contro di essa sollevaun grido di indignazione e di rimprovero una energicaprotesta Ma essa la persona umana ove si mantenga in

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quella situazione cui egrave destinata nella scala degli esseririveste un nuovo carattere una nuova dignitagrave quella delmerito Di guisa che se egrave colpa contro la giustizia atten-tare allunitagrave personale delluomo egrave un delitto contro lastessa virtugrave attentare alla sua dignitagrave morale al suo ono-re alla sua riputazione

Luomo ha ad un tempo il dovere ed il diritto sia ri-spetto alla propria personalitagrave sia rispetto alla propriariputazione Effetto delladempimento del dovere questarende luomo piugrave fermo nel bene gli concilia la confi-denza e lamicizia lo pone in grado di cooperarecollesempio al perfezionamento sociale niuno vorragrave ne-gare che luomo abbia il dovere sigrave di procacciarsi sigrave dimantenersi un buon nome questo dovere egrave compreso inquello del proprio perfezionamento

Or bene puograve avvenire che luomo venga aggreditonellunitagrave della sua persona insultato nel suo onore po-trebbe egli nel primo caso uccidere lingiusto aggresso-re nel secondo riparare lonore col duello Rispondiamodistintamente alluna e allaltra questione

E dapprima egrave ammesso giustamente dai Moralisti checiascuno avendo il dovere di conservare la vita ha perconseguenza il diritto di difenderla respingendo anchecolla forza lingiusto aggressore Chiamano poi ingiustoaggressore colui che non ha alcun diritto di offendereChe se non si possa altrimenti salvare la vita checolluccisione dellingiusto aggressore se ne ha il dirittonon perograve sempre il dovere Doverosa potragrave essere lucci-sione dellaggressore in un padre la cui famiglia ridur-

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quella situazione cui egrave destinata nella scala degli esseririveste un nuovo carattere una nuova dignitagrave quella delmerito Di guisa che se egrave colpa contro la giustizia atten-tare allunitagrave personale delluomo egrave un delitto contro lastessa virtugrave attentare alla sua dignitagrave morale al suo ono-re alla sua riputazione

Luomo ha ad un tempo il dovere ed il diritto sia ri-spetto alla propria personalitagrave sia rispetto alla propriariputazione Effetto delladempimento del dovere questarende luomo piugrave fermo nel bene gli concilia la confi-denza e lamicizia lo pone in grado di cooperarecollesempio al perfezionamento sociale niuno vorragrave ne-gare che luomo abbia il dovere sigrave di procacciarsi sigrave dimantenersi un buon nome questo dovere egrave compreso inquello del proprio perfezionamento

Or bene puograve avvenire che luomo venga aggreditonellunitagrave della sua persona insultato nel suo onore po-trebbe egli nel primo caso uccidere lingiusto aggresso-re nel secondo riparare lonore col duello Rispondiamodistintamente alluna e allaltra questione

E dapprima egrave ammesso giustamente dai Moralisti checiascuno avendo il dovere di conservare la vita ha perconseguenza il diritto di difenderla respingendo anchecolla forza lingiusto aggressore Chiamano poi ingiustoaggressore colui che non ha alcun diritto di offendereChe se non si possa altrimenti salvare la vita checolluccisione dellingiusto aggressore se ne ha il dirittonon perograve sempre il dovere Doverosa potragrave essere lucci-sione dellaggressore in un padre la cui famiglia ridur-

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rebbesi allestremo o in una persona necessaria al benepubblico Affinchegrave convenientemente si sappia esercita-re di questo diritto i Moralisti dagravenno certe norme lequali tutte si compendiano nel cum moderamine incul-patae tutelae e vuol dire che la difesa non si muti in as-salto negrave si infligga allaggressore che quel male soltantoche si rende necessario a salvare la vita Di guisa che ildiritto di difesa micidiale nasce dal diritto di conserva-zione e dalla impossibilitagrave di sostenerlo senza la uccisio-ne di chi egrave ingiusta causa di tale impossibilitagrave

Il duello non entra nel caso della giusta difesa cheanzi non egrave negrave difesa negrave giusta

Il duello che puograve definirsi laquocombattimento convenu-to per causa privataraquo fu introdotto dapprima dai Longo-bardi come prova giudiziaria ciograve era un sostituire allaragione la forza Poscia dal foro passograve a cavalieri i qualinel Medio-Evo lo adoperarono come giudizio divino perdifendere la veritagrave e linnocenza Il diritto del pugno nonfu che uno dei molti difetti che presentava la costituzio-ne sociale dellepoca feudale La superstizione concorsea mantenerlo giacchegrave stoltamente si credeva che Diodovesse prodigiosamente dare vittoria a quella parte perla quale militasse la veritagrave e la giustizia

Oggidigrave il duello viene sostenuto come mezzo onore-vole di riparazione dellonore negrave mancano di quelli chesi sforzano di spogliarlo di ogni criminositagrave sociale af-fermando che esso giovi ad eccitare il valore militare

Perograve il duello non egrave difesa negrave giusta Non egrave difesaperchegrave nel combattimento convenuto non si resiste ma

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rebbesi allestremo o in una persona necessaria al benepubblico Affinchegrave convenientemente si sappia esercita-re di questo diritto i Moralisti dagravenno certe norme lequali tutte si compendiano nel cum moderamine incul-patae tutelae e vuol dire che la difesa non si muti in as-salto negrave si infligga allaggressore che quel male soltantoche si rende necessario a salvare la vita Di guisa che ildiritto di difesa micidiale nasce dal diritto di conserva-zione e dalla impossibilitagrave di sostenerlo senza la uccisio-ne di chi egrave ingiusta causa di tale impossibilitagrave

Il duello non entra nel caso della giusta difesa cheanzi non egrave negrave difesa negrave giusta

Il duello che puograve definirsi laquocombattimento convenu-to per causa privataraquo fu introdotto dapprima dai Longo-bardi come prova giudiziaria ciograve era un sostituire allaragione la forza Poscia dal foro passograve a cavalieri i qualinel Medio-Evo lo adoperarono come giudizio divino perdifendere la veritagrave e linnocenza Il diritto del pugno nonfu che uno dei molti difetti che presentava la costituzio-ne sociale dellepoca feudale La superstizione concorsea mantenerlo giacchegrave stoltamente si credeva che Diodovesse prodigiosamente dare vittoria a quella parte perla quale militasse la veritagrave e la giustizia

Oggidigrave il duello viene sostenuto come mezzo onore-vole di riparazione dellonore negrave mancano di quelli chesi sforzano di spogliarlo di ogni criminositagrave sociale af-fermando che esso giovi ad eccitare il valore militare

Perograve il duello non egrave difesa negrave giusta Non egrave difesaperchegrave nel combattimento convenuto non si resiste ma

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si va in cerca dellaggressore colagrave appunto dove si egrave cer-to di rinvenirlo ora qual cosa piugrave contraria alla naturadella difesa che esporsi al pericolo Non basta si dannoal nemico armi eguali si fa ogni sforzo perchegrave egli pos-sa resistere che potrebbe mai fare di piugrave cotesto pazzobramoso di difendersi se volesse farsi ammazzare Nonegrave difesa giusta poichegrave manca quella necessitagrave che solagiustifica luccisione e il danno inflitto allingiusto ag-gressore

Neppure egrave mezzo atto a difendere lonore dappoichegraveessendo lonore lesterna dimostrazione di stima conver-rebbe che esso potesse far sigrave che altri ci mantenga inter-namente la stima e ce ne esibisca esternamente i segniOra presso ogni uomo che ragiona il duello ben lungidallacquistare stima a chi lo adopra la fa perdere

Infatti nulla di piugrave assurdo che commettere la difesadi un diritto sulla punta di una spada o al caso di un col-po di pistola Che rapporto fra unarma o un esercizio didestrezza e la veritagrave la giustizia lonore Qual risarci-mento allonore offeso vi puograve dare colui che rimasespento sul campo Se vi fu data una smentita egrave questauna ragione plausibile di uccidere un uomo o di restarneucciso Se voi avete diffatti mentito luccisionedellavversario proveragrave che non siete un mentitore e voiseppellirete la veritagrave con lui Se poi voi soccombeteben lungi dal riparare il vostro onore lavversario vi ag-giunge una nuova offesa Il pretendere che il duello siamezzo atto a riparare lonore egrave quanto un rovesciare col-la morale il buon senso e la civilizzazione

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si va in cerca dellaggressore colagrave appunto dove si egrave cer-to di rinvenirlo ora qual cosa piugrave contraria alla naturadella difesa che esporsi al pericolo Non basta si dannoal nemico armi eguali si fa ogni sforzo perchegrave egli pos-sa resistere che potrebbe mai fare di piugrave cotesto pazzobramoso di difendersi se volesse farsi ammazzare Nonegrave difesa giusta poichegrave manca quella necessitagrave che solagiustifica luccisione e il danno inflitto allingiusto ag-gressore

Neppure egrave mezzo atto a difendere lonore dappoichegraveessendo lonore lesterna dimostrazione di stima conver-rebbe che esso potesse far sigrave che altri ci mantenga inter-namente la stima e ce ne esibisca esternamente i segniOra presso ogni uomo che ragiona il duello ben lungidallacquistare stima a chi lo adopra la fa perdere

Infatti nulla di piugrave assurdo che commettere la difesadi un diritto sulla punta di una spada o al caso di un col-po di pistola Che rapporto fra unarma o un esercizio didestrezza e la veritagrave la giustizia lonore Qual risarci-mento allonore offeso vi puograve dare colui che rimasespento sul campo Se vi fu data una smentita egrave questauna ragione plausibile di uccidere un uomo o di restarneucciso Se voi avete diffatti mentito luccisionedellavversario proveragrave che non siete un mentitore e voiseppellirete la veritagrave con lui Se poi voi soccombeteben lungi dal riparare il vostro onore lavversario vi ag-giunge una nuova offesa Il pretendere che il duello siamezzo atto a riparare lonore egrave quanto un rovesciare col-la morale il buon senso e la civilizzazione

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Neppure quando il duello non fosse micidiale sareb-be azione meno biasimevole Esso egrave sempre un delitto dilesa societagrave Imperocchegrave tende direttamente a distrurlarovinando il principio su cui essa riposa La prima con-dizione dello stato sociale essendo questa che lesisten-za e i diritti di ciascuno sieno mantenuti dalla legge edalla forza pubblica qualsivoglia partita di onore indet-ta per risolvere una querela o vendicare uningiuria egraveuna offesa verso lautoritagrave stabilita verso le leggi e la di-gnitagrave dello Stato egrave contro la civiltagrave

Concludiamo col Rousseau laquoil duello egrave uno sforzosenza virtugrave un delitto senza piacere un punto donoresenza ragioneraquo

CAPITOLO IVDoveri sociali

Sono doveri sociali quelli che abbiamo verso i nostrisimili e co quali si mantengono i rapporti delle varie so-cietagrave

Essi si possono distribuire in due grandi classi deidoveri universali e dei doveri particolari Questi ultimisono o domestici o civili o politici

I doveri universali detti altrimenti di umanitagrave si fon-dano sul rispetto reciproco delle personalitagrave umane e suisentimenti di benevolenza che la natura pone negli ani-mi Essi si dividono in negativi ed in positivi I primi

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Neppure quando il duello non fosse micidiale sareb-be azione meno biasimevole Esso egrave sempre un delitto dilesa societagrave Imperocchegrave tende direttamente a distrurlarovinando il principio su cui essa riposa La prima con-dizione dello stato sociale essendo questa che lesisten-za e i diritti di ciascuno sieno mantenuti dalla legge edalla forza pubblica qualsivoglia partita di onore indet-ta per risolvere una querela o vendicare uningiuria egraveuna offesa verso lautoritagrave stabilita verso le leggi e la di-gnitagrave dello Stato egrave contro la civiltagrave

Concludiamo col Rousseau laquoil duello egrave uno sforzosenza virtugrave un delitto senza piacere un punto donoresenza ragioneraquo

CAPITOLO IVDoveri sociali

Sono doveri sociali quelli che abbiamo verso i nostrisimili e co quali si mantengono i rapporti delle varie so-cietagrave

Essi si possono distribuire in due grandi classi deidoveri universali e dei doveri particolari Questi ultimisono o domestici o civili o politici

I doveri universali detti altrimenti di umanitagrave si fon-dano sul rispetto reciproco delle personalitagrave umane e suisentimenti di benevolenza che la natura pone negli ani-mi Essi si dividono in negativi ed in positivi I primi

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vietano di ledere laltrui diritto obbligando in ogni luo-go ed in ogni tempo e vengono compresi nella leggeuniversale di giustizia laquonon fare agli altri quello che ra-gionevolmente non vorresti fosse fatto a teraquo I secondiimportano certe determinate azioni in pro de nostri si-mili e vengono enunciati colla formola laquoama i tuoi simi-li quanto te stesso e fa loro tutto quel bene che vorrestifatto a teraquo Questi ultimi si distinguono in doveri disemplice benevolenza e in doveri di reale beneficenzaLa benevolenza egrave virtugrave interiore mentre la beneficenzasi manifesta con atti esterni

Fra i doveri di giustizia e quelli di benevolenza correinoltre questo divario che la violazione dei primi induceil dovere della restituzione o riparazione corrisponden-do essi ad un rigoroso diritto altrui Essi perciograve rientranosotto la tutela della giustizia sociale e delle leggi positi-ve che ne esigono losservanza mentre invece lautoritagravesociale lascia che alladempimento dei doveri di benevo-lenza vigili la coscienza morale

I doveri di benevolenza ritengono il nome di moraliquelli di giustizia vengono chiamati giuridici perchegrave ri-spondenti ad un jus o diritto altrui

I doveri di giustizia si desumono dal numero e dallaqualitagrave dei diritti altrui Trattandosi di doveri universaliessi si possono ridurre a tre capi secondo la trita distin-zione dei beni di anima di corpo e di fortuna Sonobeni di anima la scienza la virtugrave lonore ecc beni dicorpo la vita lintegritagrave delle membra le facoltagrave sensiti-ve ecc beni di fortuna le proprietagrave ed i legittimi pos-

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vietano di ledere laltrui diritto obbligando in ogni luo-go ed in ogni tempo e vengono compresi nella leggeuniversale di giustizia laquonon fare agli altri quello che ra-gionevolmente non vorresti fosse fatto a teraquo I secondiimportano certe determinate azioni in pro de nostri si-mili e vengono enunciati colla formola laquoama i tuoi simi-li quanto te stesso e fa loro tutto quel bene che vorrestifatto a teraquo Questi ultimi si distinguono in doveri disemplice benevolenza e in doveri di reale beneficenzaLa benevolenza egrave virtugrave interiore mentre la beneficenzasi manifesta con atti esterni

Fra i doveri di giustizia e quelli di benevolenza correinoltre questo divario che la violazione dei primi induceil dovere della restituzione o riparazione corrisponden-do essi ad un rigoroso diritto altrui Essi perciograve rientranosotto la tutela della giustizia sociale e delle leggi positi-ve che ne esigono losservanza mentre invece lautoritagravesociale lascia che alladempimento dei doveri di benevo-lenza vigili la coscienza morale

I doveri di benevolenza ritengono il nome di moraliquelli di giustizia vengono chiamati giuridici perchegrave ri-spondenti ad un jus o diritto altrui

I doveri di giustizia si desumono dal numero e dallaqualitagrave dei diritti altrui Trattandosi di doveri universaliessi si possono ridurre a tre capi secondo la trita distin-zione dei beni di anima di corpo e di fortuna Sonobeni di anima la scienza la virtugrave lonore ecc beni dicorpo la vita lintegritagrave delle membra le facoltagrave sensiti-ve ecc beni di fortuna le proprietagrave ed i legittimi pos-

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sessi La violazione della giustizia piglia nomi diversisecondo loffesa e il modo delloffesa recata altrui in ta-luno de sopradetti beni La corruzione la menzogna lospergiuro lo scandalo il cattivo consiglio travianolintelligenza e pongono ostacolo al perfezionamentomorale delluomo la maldicenza la diffamazione la ca-lunnia la contumelia ledono lonore e la riputazionelomicidio le percosse le ferite ecc sono attentati con-tro la vita il furto la rapina le usure i monopolii i de-biti non soddisfatti ecc sono danni recati alle sostanzealtrui Cotali offese reclamano altamente una riparazio-ne la quale consiste nel risarcimento dei danninellammenda nella ritrattazione nella restituzioneSulloffensore pesa tutta la responsabilitagrave e tutto il debi-to di fare ciograve che in tali casi ragionevolmente vorrebbefosse fatto a segrave

La beneficenza vuol essere disinteressata nel finecioegrave mirare al vantaggio del beneficato prudente nelsuo esercizio sicchegrave non traligni in prodigalitagrave spensie-rata negrave alimenti lindigenza maliziosa o simulata ordi-nata in riguardo alle persone beneficate in guisa da fa-vorire il piugrave bisognoso Essa si pratica sotto diversiaspetti o forme per esempio col contribuire alle societagravedi patrocinio di mutuo soccorso di gratuita istruzionecol sciogliere i dubbi comporre discordie impartirebuoni consigli correzioni o ammonizioni col ispirarevivo amore alla veritagrave al giusto allonesto ed odioallerrore allingiustizia al vizio

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sessi La violazione della giustizia piglia nomi diversisecondo loffesa e il modo delloffesa recata altrui in ta-luno de sopradetti beni La corruzione la menzogna lospergiuro lo scandalo il cattivo consiglio travianolintelligenza e pongono ostacolo al perfezionamentomorale delluomo la maldicenza la diffamazione la ca-lunnia la contumelia ledono lonore e la riputazionelomicidio le percosse le ferite ecc sono attentati con-tro la vita il furto la rapina le usure i monopolii i de-biti non soddisfatti ecc sono danni recati alle sostanzealtrui Cotali offese reclamano altamente una riparazio-ne la quale consiste nel risarcimento dei danninellammenda nella ritrattazione nella restituzioneSulloffensore pesa tutta la responsabilitagrave e tutto il debi-to di fare ciograve che in tali casi ragionevolmente vorrebbefosse fatto a segrave

La beneficenza vuol essere disinteressata nel finecioegrave mirare al vantaggio del beneficato prudente nelsuo esercizio sicchegrave non traligni in prodigalitagrave spensie-rata negrave alimenti lindigenza maliziosa o simulata ordi-nata in riguardo alle persone beneficate in guisa da fa-vorire il piugrave bisognoso Essa si pratica sotto diversiaspetti o forme per esempio col contribuire alle societagravedi patrocinio di mutuo soccorso di gratuita istruzionecol sciogliere i dubbi comporre discordie impartirebuoni consigli correzioni o ammonizioni col ispirarevivo amore alla veritagrave al giusto allonesto ed odioallerrore allingiustizia al vizio

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Alla beneficenza deve corrispondere per parte del be-neficato la gratitudine schietta verace sincera dignito-sa e costante La riconoscenza egrave il carattere degli animinobili Lingrato egrave un orgoglioso che si crede avvilitoper il benefizio ricevuto un egoista che lo reputa dovutoa se stesso fra poco diventeragrave un nemico del benefattorestesso la cui presenza ed il cui ricordo egrave giagrave per riescir-gli insopportabile Dappoichegrave lingratitudine avvelena lesorgenti della beneficenza disgustando le anime piugrave ge-nerose queste abbisognano di motivi piugrave elevati che ilsolo Vangelo somministra creando gli eroi della caritagravecristiana

Di fronte ai doveri di umanitagrave non vha distinzione dirazza e di nazione

La coscienza di siffatti doveri oggidigrave va sempre piugraveaccentuandosi presso i popoli civili e li spinge a render-si fattori dellincivilimento universale Il progresso in-cessante delle scienze delle arti dellindustria del com-mercio i viaggi le navigazioni le colonie le scopertele vie di comunicazione attraverso la terra lacqua elaria hanno ravvicinato i popoli malgrado lo spazio edil tempo hanno stabilito fra loro un commercio intellet-tuale e morale Di qui la somma facilitagrave che ha di espan-dersi tanto il bene che il male tanto il vero che il falsoIn tale stato di cose diventa utile allumanitagrave intera chicerca migliorare in qualsiasi guisa lesistenza umana chiannunzia colla parola o cogli scritti la veritagrave

Cooperare alla santa opera della civilizzazione uni-versale adoperandosi al trionfo del vero e dellonesto

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Alla beneficenza deve corrispondere per parte del be-neficato la gratitudine schietta verace sincera dignito-sa e costante La riconoscenza egrave il carattere degli animinobili Lingrato egrave un orgoglioso che si crede avvilitoper il benefizio ricevuto un egoista che lo reputa dovutoa se stesso fra poco diventeragrave un nemico del benefattorestesso la cui presenza ed il cui ricordo egrave giagrave per riescir-gli insopportabile Dappoichegrave lingratitudine avvelena lesorgenti della beneficenza disgustando le anime piugrave ge-nerose queste abbisognano di motivi piugrave elevati che ilsolo Vangelo somministra creando gli eroi della caritagravecristiana

Di fronte ai doveri di umanitagrave non vha distinzione dirazza e di nazione

La coscienza di siffatti doveri oggidigrave va sempre piugraveaccentuandosi presso i popoli civili e li spinge a render-si fattori dellincivilimento universale Il progresso in-cessante delle scienze delle arti dellindustria del com-mercio i viaggi le navigazioni le colonie le scopertele vie di comunicazione attraverso la terra lacqua elaria hanno ravvicinato i popoli malgrado lo spazio edil tempo hanno stabilito fra loro un commercio intellet-tuale e morale Di qui la somma facilitagrave che ha di espan-dersi tanto il bene che il male tanto il vero che il falsoIn tale stato di cose diventa utile allumanitagrave intera chicerca migliorare in qualsiasi guisa lesistenza umana chiannunzia colla parola o cogli scritti la veritagrave

Cooperare alla santa opera della civilizzazione uni-versale adoperandosi al trionfo del vero e dellonesto

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sempre e ovunque egrave quanto lumanitagrave esige dai popoliche hanno acquistata la coscienza di ciograve che debbonofare per mantenersi allaltezza della loro missione edu-catrice Lesercizio eroico di cotesti doveri egrave la vita sa-crificata del missionario cattolico la gloria dellaposto-lato presso i popoli selvaggi

Dai doveri universali passiamo ai particolari chesono modificazioni o complementi dei primi una formacioegrave particolare della giustizia e della benevolenza rela-tiva alle diverse condizioni sociali

La socialitagrave umana si attua nella famiglia e nella so-cietagrave politica ciascuna di queste societagrave ha la sua naturae le sue leggi sulla quale e sulle quali si fondano i dove-ri reciproci dei singoli membri

Nella famiglia secondochegrave a suo luogo avvertimmosi comprendono altre societagrave minori che sono la coniu-gale la parentale e la erile Di qui tre classi di doveridomestici corrispondenti

Quanto alla societagrave coniugale egrave da notarsi come essaabbia un doppio fine luno morale ed eudemonologicoche egrave il bene la felicitagrave il perfezionamento il vantaggioinsomma materiale e morale dei coniugi laltro generalee sociale che egrave la conservazione del genere umano eperciograve lallevamento e leducazione della prole La so-cietagrave coniugale deve dunque essere tale che valga a rag-giungere questo doppio scopo

Ed anzi tutto la societagrave coniugale deve essere liberaquanto alla sua origine perchegrave esige volontario consen-so Non si puograve tuttavia affermare che sia assolutamente

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sempre e ovunque egrave quanto lumanitagrave esige dai popoliche hanno acquistata la coscienza di ciograve che debbonofare per mantenersi allaltezza della loro missione edu-catrice Lesercizio eroico di cotesti doveri egrave la vita sa-crificata del missionario cattolico la gloria dellaposto-lato presso i popoli selvaggi

Dai doveri universali passiamo ai particolari chesono modificazioni o complementi dei primi una formacioegrave particolare della giustizia e della benevolenza rela-tiva alle diverse condizioni sociali

La socialitagrave umana si attua nella famiglia e nella so-cietagrave politica ciascuna di queste societagrave ha la sua naturae le sue leggi sulla quale e sulle quali si fondano i dove-ri reciproci dei singoli membri

Nella famiglia secondochegrave a suo luogo avvertimmosi comprendono altre societagrave minori che sono la coniu-gale la parentale e la erile Di qui tre classi di doveridomestici corrispondenti

Quanto alla societagrave coniugale egrave da notarsi come essaabbia un doppio fine luno morale ed eudemonologicoche egrave il bene la felicitagrave il perfezionamento il vantaggioinsomma materiale e morale dei coniugi laltro generalee sociale che egrave la conservazione del genere umano eperciograve lallevamento e leducazione della prole La so-cietagrave coniugale deve dunque essere tale che valga a rag-giungere questo doppio scopo

Ed anzi tutto la societagrave coniugale deve essere liberaquanto alla sua origine perchegrave esige volontario consen-so Non si puograve tuttavia affermare che sia assolutamente

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obbligatorio per tutti il contrarre matrimonio Coloroche condannano il celibato argomentano dalla facoltagravepropagatrice al dovere di propagarsi tanto varrebbelaffermare che tutti hanno il dovere di essere calzolaiperchegrave tutti hanno la potenza di diventare tali e le attitu-dini richieste

Se si riguarda il fine la societagrave coniugale egrave necessa-ria non potendosi esso conseguire senza matrimonio esenza la permanenza dellassociazione matrimonialeDunque egrave un dovere contrarre matrimonio per chi vuoleaver prole egrave un dovere restare nellassociazione per chiha prole alla cui esistenza e perfezionamento provvede-re egrave un dovere per luno e per laltro de coniugi tutto ciograveche assicura in qualsiasi modo il conseguimento dei finiconiugali egrave un dovere finalmente la monogamia e laperpetuitagrave del vincolo coniugale perchegrave la prima egrave con-dizione senza della quale non si ottiene il bene reciprocomorale ed eudemonologico siccome lindissolubilitagrave egraverichiesta dallesigenza del fine sociale E giacchegrave il ma-trimonio ha un fine sociale i coniugi devono sottoporsia tutte quelle condizioni che le leggi positive per la pub-blicitagrave dellatto e per la difesa della morale esigono esenza delle quali non si dagrave unione legittima o legale

I coniugi debbonsi a vicenda amore fedeltagrave ed aiutoLa somma di questi doveri naturali egrave contenuta negli ar-ticoli 130 131 e 132 del Codice Civile italiano de qualiil Sindaco come uffiziale dello Stato dagrave lettura aglisposi alla presenza di due testimoni allorchegrave si compielatto civile del matrimonio Essi sono cosigrave concepiti

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obbligatorio per tutti il contrarre matrimonio Coloroche condannano il celibato argomentano dalla facoltagravepropagatrice al dovere di propagarsi tanto varrebbelaffermare che tutti hanno il dovere di essere calzolaiperchegrave tutti hanno la potenza di diventare tali e le attitu-dini richieste

Se si riguarda il fine la societagrave coniugale egrave necessa-ria non potendosi esso conseguire senza matrimonio esenza la permanenza dellassociazione matrimonialeDunque egrave un dovere contrarre matrimonio per chi vuoleaver prole egrave un dovere restare nellassociazione per chiha prole alla cui esistenza e perfezionamento provvede-re egrave un dovere per luno e per laltro de coniugi tutto ciograveche assicura in qualsiasi modo il conseguimento dei finiconiugali egrave un dovere finalmente la monogamia e laperpetuitagrave del vincolo coniugale perchegrave la prima egrave con-dizione senza della quale non si ottiene il bene reciprocomorale ed eudemonologico siccome lindissolubilitagrave egraverichiesta dallesigenza del fine sociale E giacchegrave il ma-trimonio ha un fine sociale i coniugi devono sottoporsia tutte quelle condizioni che le leggi positive per la pub-blicitagrave dellatto e per la difesa della morale esigono esenza delle quali non si dagrave unione legittima o legale

I coniugi debbonsi a vicenda amore fedeltagrave ed aiutoLa somma di questi doveri naturali egrave contenuta negli ar-ticoli 130 131 e 132 del Codice Civile italiano de qualiil Sindaco come uffiziale dello Stato dagrave lettura aglisposi alla presenza di due testimoni allorchegrave si compielatto civile del matrimonio Essi sono cosigrave concepiti

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laquoIl matrimonio impone ai coniugi lobbligazione dellacoabitazione della fedeltagrave e dellassistenzaraquo

laquoIl marito egrave capo della famiglia e la moglie segue lacondizione civile di lui ne assume il cognome ed egrave ob-bligata ad accompagnarlo dovunque egli creda opportu-no di fissare la sua residenzaraquo

laquoIl marito ha il dovere di proteggere la moglie di te-nerla presso di segrave e somministrarle tutto ciograve che egrave neces-sario ai bisogni della vita in proporzione delle sue so-stanze La moglie deve contribuire al mantenimento delmarito se questi non ha mezzi sufficientiraquo

Sopratutto i coniugi non debbono dimenticare che unamore sincero e costante raddolcisce tutte le pene e alle-via tutti i pesi del coniugio

Complemento della societagrave coniugale egrave la societagrave pa-rentale In essa sonvi doveri relativi a tre differenti rela-zioni dei genitori verso i figli dei figli verso i genitoridei fratelli tra loro

I genitori debbono ai loro figli una tenerezza lontanada una riprovevole indulgenza e da una severitagrave eccessi-va ed una educazione fisica intellettuale e morale

Educare egrave quanto aiutare le facoltagrave delluomo affinchegraveesse si svolgano in guisa chegli possa raggiungere lasua destinazione Educare i figli egrave dar loro una secondavita egrave renderli uomini per davvero cioegrave robusti di cor-po sani di mente vigorosi di volontagrave fermi di carattereabili a governarsi da segrave a prendere un posto nella socie-tagrave ed a compierne i doveri

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laquoIl matrimonio impone ai coniugi lobbligazione dellacoabitazione della fedeltagrave e dellassistenzaraquo

laquoIl marito egrave capo della famiglia e la moglie segue lacondizione civile di lui ne assume il cognome ed egrave ob-bligata ad accompagnarlo dovunque egli creda opportu-no di fissare la sua residenzaraquo

laquoIl marito ha il dovere di proteggere la moglie di te-nerla presso di segrave e somministrarle tutto ciograve che egrave neces-sario ai bisogni della vita in proporzione delle sue so-stanze La moglie deve contribuire al mantenimento delmarito se questi non ha mezzi sufficientiraquo

Sopratutto i coniugi non debbono dimenticare che unamore sincero e costante raddolcisce tutte le pene e alle-via tutti i pesi del coniugio

Complemento della societagrave coniugale egrave la societagrave pa-rentale In essa sonvi doveri relativi a tre differenti rela-zioni dei genitori verso i figli dei figli verso i genitoridei fratelli tra loro

I genitori debbono ai loro figli una tenerezza lontanada una riprovevole indulgenza e da una severitagrave eccessi-va ed una educazione fisica intellettuale e morale

Educare egrave quanto aiutare le facoltagrave delluomo affinchegraveesse si svolgano in guisa chegli possa raggiungere lasua destinazione Educare i figli egrave dar loro una secondavita egrave renderli uomini per davvero cioegrave robusti di cor-po sani di mente vigorosi di volontagrave fermi di carattereabili a governarsi da segrave a prendere un posto nella socie-tagrave ed a compierne i doveri

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Leducazione fisica esige che i genitori non lascinomancare ai figli il necessario sostentamento che si ado-prino a svolgere in essi e fortificare le potenze corporeeche veglino sulla loro sanitagrave e sulla loro vita

Il dovere delleducazione intellettuale richiede cheloro impartiscano unistruzione proporzionata alla lorocondizione sociale I genitori possono sempre agevol-mente insegnare qualche cosa ai loro figli Le minimecognizioni cosigrave il Tommaseo sono quelle che talvoltapiugrave giovano e rendono efficaci le grandi Raccoglieteogni bricciolo di cognizione e a questa reverenza delvero abituate lingegno dei giovani

Leducazione morale consiste nellinstillare per temponegli animi infantili sodi principicirc morali e religiosi cheispirino loro uno schietto ed operoso amore della virtugravenel correggerli amorevolmente dei loro falli e nellinfor-marli al bene collesemplaritagrave del contegno Il mezzoprecipuo di inculcare nellanimo dei figli il sentimentodel dovere egrave certamente lesempio i genitori adunquesieno coerenti agli insegnamenti che dagravenno ai loro figlipoichegrave la logica di costoro egrave quanto semplice altrettantogiusta

Per leducazione morale giova sopratutto tener contodellindole del fanciullo per sapere a suo tempo usaredel rigore o della indulgenza della punizione o dellalode Oggidigrave che venne introdotto nelle famiglie il tut-teggiare e che i fanciulli troppo presto vengono ammes-si alle relazioni estranee alla famiglia il coacutempito dellaeducazione diventa assai piugrave difficile Converrebbe che i

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Leducazione fisica esige che i genitori non lascinomancare ai figli il necessario sostentamento che si ado-prino a svolgere in essi e fortificare le potenze corporeeche veglino sulla loro sanitagrave e sulla loro vita

Il dovere delleducazione intellettuale richiede cheloro impartiscano unistruzione proporzionata alla lorocondizione sociale I genitori possono sempre agevol-mente insegnare qualche cosa ai loro figli Le minimecognizioni cosigrave il Tommaseo sono quelle che talvoltapiugrave giovano e rendono efficaci le grandi Raccoglieteogni bricciolo di cognizione e a questa reverenza delvero abituate lingegno dei giovani

Leducazione morale consiste nellinstillare per temponegli animi infantili sodi principicirc morali e religiosi cheispirino loro uno schietto ed operoso amore della virtugravenel correggerli amorevolmente dei loro falli e nellinfor-marli al bene collesemplaritagrave del contegno Il mezzoprecipuo di inculcare nellanimo dei figli il sentimentodel dovere egrave certamente lesempio i genitori adunquesieno coerenti agli insegnamenti che dagravenno ai loro figlipoichegrave la logica di costoro egrave quanto semplice altrettantogiusta

Per leducazione morale giova sopratutto tener contodellindole del fanciullo per sapere a suo tempo usaredel rigore o della indulgenza della punizione o dellalode Oggidigrave che venne introdotto nelle famiglie il tut-teggiare e che i fanciulli troppo presto vengono ammes-si alle relazioni estranee alla famiglia il coacutempito dellaeducazione diventa assai piugrave difficile Converrebbe che i

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genitori se non sono piugrave onesti fossero almeno piugrave cau-ti e prudenti specie per ciograve che riflette le conversazionii divertimenti le stampe ed i libri

Nella educazione il padre e la madre hanno ciascunole sue parti speciali I giovani possono agire o per senti-mento o per ragione alla madre appartiene leducazionedel sentimento al padre quella della ragione la madreha maggior attitudine a far piegare la volontagrave il padre adarle quellenergia che produce il carattere

A mettere in istato i genitori di far educare ed istruirei figli sonvi ottimi Istituti sonvi scuole pubbliche e pri-vate La legge sullIstruzione obbligatoria del 15 luglio1877 provvede alla negligenza dei genitori rendendoobbligatoria la prima istruzione elementare indispensa-bile ad ogni cittadino

La societagrave politica avendo la sua base nella famigliaegrave altamente interessata a che i genitori educhino conve-nientemente i loro figli Perciograve presso tutte le nazioni ci-vili i codici pongono leducazione domestica sotto la tu-tela delle leggi e la sorveglianza della pubblica autoritagrave

I figli deggiono ai genitori amore misto di riverenza edi rispetto aiuto ne loro bisogni gratitudine pei benefi-zi ricevuti sommessione ed obbedienza ristretta maisempre entro i ragionevoli confini del lecito e dellone-sto

Quella riverenza quellossequio che i figliuoli profes-sano verso i genitori si deve avere con certa proporzio-ne anche verso i maestri e verso i vecchi laquoOnorate cosigraveSilvio Pellico limmagine dei genitori e degli avi vostri

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genitori se non sono piugrave onesti fossero almeno piugrave cau-ti e prudenti specie per ciograve che riflette le conversazionii divertimenti le stampe ed i libri

Nella educazione il padre e la madre hanno ciascunole sue parti speciali I giovani possono agire o per senti-mento o per ragione alla madre appartiene leducazionedel sentimento al padre quella della ragione la madreha maggior attitudine a far piegare la volontagrave il padre adarle quellenergia che produce il carattere

A mettere in istato i genitori di far educare ed istruirei figli sonvi ottimi Istituti sonvi scuole pubbliche e pri-vate La legge sullIstruzione obbligatoria del 15 luglio1877 provvede alla negligenza dei genitori rendendoobbligatoria la prima istruzione elementare indispensa-bile ad ogni cittadino

La societagrave politica avendo la sua base nella famigliaegrave altamente interessata a che i genitori educhino conve-nientemente i loro figli Perciograve presso tutte le nazioni ci-vili i codici pongono leducazione domestica sotto la tu-tela delle leggi e la sorveglianza della pubblica autoritagrave

I figli deggiono ai genitori amore misto di riverenza edi rispetto aiuto ne loro bisogni gratitudine pei benefi-zi ricevuti sommessione ed obbedienza ristretta maisempre entro i ragionevoli confini del lecito e dellone-sto

Quella riverenza quellossequio che i figliuoli profes-sano verso i genitori si deve avere con certa proporzio-ne anche verso i maestri e verso i vecchi laquoOnorate cosigraveSilvio Pellico limmagine dei genitori e degli avi vostri

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in tutte le persone attempate Rispettate piugrave di ogni altroquelli che sopportarono le molestie della vostra pueriziae della vostra adolescenza coloro che contribuironoquanto meglio poterono e seppero a formarvi lingegnoed il cuore Abbiate indulgenza ai loro difetti e valutatecon generoso computo le pene che loro costaste laffe-zione che in voi posero il dolce guiderdone che riesceper loro la continuitagrave del vostro amore e ricordate che ilgrande Macedone dicevasi ugualmente obbligato adAristotile suo maestro che a Filippo suo padre perchegravese questi gli avea data la vita quegli avevagli insegnatoa farne buon usoraquo

Dalla coesistenza e convivenza dei figli di una stessafamiglia risulta la societagrave fraterna Silvio Pellico cosigravedescrive i doveri fraterni laquoCoi vostri fratelli comporta-tevi in guisa che ciascuno di essi vegga che i suoi inte-ressi vi sono cari quanto i vostri siate indulgenti versodi loro quando cadano in mancamenti rallegratevi delleloro virtugrave imitatele promuovetele anzi col vostro esem-pio fate che abbiano a benedire la sorte di avervi perfratelli negrave la intimitagrave domestica vi faccia mai preteriredallessere cortesi verso di loro e sappiate che coloro iquali contraggono tra fratelli abitudine di malignitagrave e diineleganza rimangono maligni ed ineleganti con chic-chessia Siate piugrave gentili ancora con le sorelle il lorosesso egrave dotato di una grazia potente e si valgono ordina-riamente di questo celeste mezzo per asserenare tutta lacasa bandirne i malumori rammorbidire le correzionipaterne e materne che talvolta odono Onorate in esse la

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in tutte le persone attempate Rispettate piugrave di ogni altroquelli che sopportarono le molestie della vostra pueriziae della vostra adolescenza coloro che contribuironoquanto meglio poterono e seppero a formarvi lingegnoed il cuore Abbiate indulgenza ai loro difetti e valutatecon generoso computo le pene che loro costaste laffe-zione che in voi posero il dolce guiderdone che riesceper loro la continuitagrave del vostro amore e ricordate che ilgrande Macedone dicevasi ugualmente obbligato adAristotile suo maestro che a Filippo suo padre perchegravese questi gli avea data la vita quegli avevagli insegnatoa farne buon usoraquo

Dalla coesistenza e convivenza dei figli di una stessafamiglia risulta la societagrave fraterna Silvio Pellico cosigravedescrive i doveri fraterni laquoCoi vostri fratelli comporta-tevi in guisa che ciascuno di essi vegga che i suoi inte-ressi vi sono cari quanto i vostri siate indulgenti versodi loro quando cadano in mancamenti rallegratevi delleloro virtugrave imitatele promuovetele anzi col vostro esem-pio fate che abbiano a benedire la sorte di avervi perfratelli negrave la intimitagrave domestica vi faccia mai preteriredallessere cortesi verso di loro e sappiate che coloro iquali contraggono tra fratelli abitudine di malignitagrave e diineleganza rimangono maligni ed ineleganti con chic-chessia Siate piugrave gentili ancora con le sorelle il lorosesso egrave dotato di una grazia potente e si valgono ordina-riamente di questo celeste mezzo per asserenare tutta lacasa bandirne i malumori rammorbidire le correzionipaterne e materne che talvolta odono Onorate in esse la

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soavitagrave delle virtugrave femminili gioite dellinfluenza chehanno per raddolcire lanimo e perchegrave la natura le hafatte piugrave deboli e piugrave sensitive di voi siate tanto piugrave at-tenti in consolarle se afflitte in non affliggerle voi me-desimi in mostrare loro costantemente rispetto ed amo-reraquo

Il Codice civile italiano riconoscendo che un amoreefficace deve guidare i fratelli ad aiutarsi ne loro biso-gni prescrive che i fratelli e le sorelle hanno diritto allasomministrazione degli alimenti strettamente necessariquando per un difetto di corpo o di mente o per qualsi-voglia altra causa non imputabile a loro colpa non se lipossono procacciare (art 141) La legge dispone ezian-dio che le reciproche obbligazioni degli alimenti abbia-no anche luogo tra suocero suocera genero e nuora (Vart 140 e 142)

Venendo per ultimo alla societagrave erile i servi devonorispetto fedeltagrave e giusta obbedienza ai padroni i qualialla loro volta sono tenuti a retribuirli della convenutamercede a rispettare sempre in essi la dignitagrave umananon mai abusando della loro superioritagrave

Tali sono per sommi capi le condizioni reciproche ditutti i membri di una famiglia In essa deve trovarsiunintima comunanza di vita di interesse e di onore cherende solidali gli uni degli altri tutti quelli che ne fannoparte La forza la stabilitagrave e la dignitagrave delle famiglie di-pende dalle tradizioni domestiche dalle virtugrave che vi sionorano dallassenza di quei dissidii che nella vita pub-blica dividono gli animi sul campo delle opinioni e della

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soavitagrave delle virtugrave femminili gioite dellinfluenza chehanno per raddolcire lanimo e perchegrave la natura le hafatte piugrave deboli e piugrave sensitive di voi siate tanto piugrave at-tenti in consolarle se afflitte in non affliggerle voi me-desimi in mostrare loro costantemente rispetto ed amo-reraquo

Il Codice civile italiano riconoscendo che un amoreefficace deve guidare i fratelli ad aiutarsi ne loro biso-gni prescrive che i fratelli e le sorelle hanno diritto allasomministrazione degli alimenti strettamente necessariquando per un difetto di corpo o di mente o per qualsi-voglia altra causa non imputabile a loro colpa non se lipossono procacciare (art 141) La legge dispone ezian-dio che le reciproche obbligazioni degli alimenti abbia-no anche luogo tra suocero suocera genero e nuora (Vart 140 e 142)

Venendo per ultimo alla societagrave erile i servi devonorispetto fedeltagrave e giusta obbedienza ai padroni i qualialla loro volta sono tenuti a retribuirli della convenutamercede a rispettare sempre in essi la dignitagrave umananon mai abusando della loro superioritagrave

Tali sono per sommi capi le condizioni reciproche ditutti i membri di una famiglia In essa deve trovarsiunintima comunanza di vita di interesse e di onore cherende solidali gli uni degli altri tutti quelli che ne fannoparte La forza la stabilitagrave e la dignitagrave delle famiglie di-pende dalle tradizioni domestiche dalle virtugrave che vi sionorano dallassenza di quei dissidii che nella vita pub-blica dividono gli animi sul campo delle opinioni e della

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politica Importa assai che sia tenuto in onore lo spiritodi famiglia scevro perograve di quellorgoglio esclusivo cheproduce il disprezzo delle famiglie altrui Imperocchegravese la famiglia deve conservare luomo onesto egrave ancoradalla famiglia che deve escire il cittadino

Luomo per il fatto solo della nascita in mezzo ad unasocietagrave politica egrave divenuto loggetto di un soccorso per-petuo di una protezione costante Tutte le istituzioni so-ciali mirano alla conservazione ed al perfezionamentodellindividuo le leggi le scienze le arti tutti insommai mezzi della civiltagrave concorrono al suo benessere ren-dendogli continui servigi non solo sotto il rapporto ma-teriale ma sopratutto per la formazione della sua esi-stenza intellettuale e morale

Luomo adunque egrave in dovere verso quella societagrave po-litica cui appartiene la famiglia nella quale ebbe i nata-li donde i doveri verso la patria Questi doveri altrisono civili altri politici i primi si fondano sulle attinen-ze singolari dei cittadini gli uni rispetto agli altri i se-condi riguardano lintero corpo sociale

I doveri politici sono in ragione diretta dei vantaggi edei diritti che i cittadini godono in uno Stato maggioriper conseguenza sono i doveri che loro incombono in ungoverno di forma rappresentativa dappoichegrave cotal for-ma di governo esige dai cittadini per il benessere comu-ne una cooperazione piugrave diretta e piugrave attiva al pubblicopotere

Primo fra i doveri del cittadino anzi sintesi di tutti egravelamor di patria

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politica Importa assai che sia tenuto in onore lo spiritodi famiglia scevro perograve di quellorgoglio esclusivo cheproduce il disprezzo delle famiglie altrui Imperocchegravese la famiglia deve conservare luomo onesto egrave ancoradalla famiglia che deve escire il cittadino

Luomo per il fatto solo della nascita in mezzo ad unasocietagrave politica egrave divenuto loggetto di un soccorso per-petuo di una protezione costante Tutte le istituzioni so-ciali mirano alla conservazione ed al perfezionamentodellindividuo le leggi le scienze le arti tutti insommai mezzi della civiltagrave concorrono al suo benessere ren-dendogli continui servigi non solo sotto il rapporto ma-teriale ma sopratutto per la formazione della sua esi-stenza intellettuale e morale

Luomo adunque egrave in dovere verso quella societagrave po-litica cui appartiene la famiglia nella quale ebbe i nata-li donde i doveri verso la patria Questi doveri altrisono civili altri politici i primi si fondano sulle attinen-ze singolari dei cittadini gli uni rispetto agli altri i se-condi riguardano lintero corpo sociale

I doveri politici sono in ragione diretta dei vantaggi edei diritti che i cittadini godono in uno Stato maggioriper conseguenza sono i doveri che loro incombono in ungoverno di forma rappresentativa dappoichegrave cotal for-ma di governo esige dai cittadini per il benessere comu-ne una cooperazione piugrave diretta e piugrave attiva al pubblicopotere

Primo fra i doveri del cittadino anzi sintesi di tutti egravelamor di patria

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Senza amor di patria la nazione trascina una vita lan-guida ed angosciosa imperocchegrave egrave dessa la patria caritagraveche raccogliendo in un fascio le forze degli onesti fa sigraveche lo Stato non sia preda dei violenti e conservando ivincoli sociali ne centuplica la potenza ed impedisceche esso sia isolato e fiacco di fronte allo straniero

Lamor di patria non egrave che una estensione degli affettifamigliari a tutta la societagrave che protegge ed assiste la fa-miglia Esso scende da tre fonti e prende tre forme gliinteressi materiali costringono il piugrave restio a desiderareil bene del paese in cui ne trova la soddisfazione le abi-tudini che compongono in certa guisa una seconda na-tura e simulano i caratteri dellistinto rendono cari i luo-ghi le istituzioni e le cose infine i nobili e ragionatisentimenti ci muovono ad amare moralmente la societagravein mezzo alla quale viviamo e vissero e vivranno i no-stri propinqui

A mantenere lamor patrio giovano i sentimenti che cidestano i luoghi dove abbiamo ricevuto i natali e dovepassammo i primi anni La legge psicologica dellasso-ciazione col luogo stringe sovente un popolo alle piugravepovere e tristi regioni con vincoli indissolubili a dispet-to degli interessi che altrove lo chiamerebbero e con in-fluenza tanto piugrave forte quanto maggiori sono le partico-laritagrave regionali cui si connettono le rimembranze Sonoqueste suscitate dai luoghi dalle cose e dagli stessi fe-nomeni della natura ed acquistano potenza siffatta chetutta informano la esistenza delluomo tanto piugrave sononumerose ed energiche quanto piugrave distinte per caratteri

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Senza amor di patria la nazione trascina una vita lan-guida ed angosciosa imperocchegrave egrave dessa la patria caritagraveche raccogliendo in un fascio le forze degli onesti fa sigraveche lo Stato non sia preda dei violenti e conservando ivincoli sociali ne centuplica la potenza ed impedisceche esso sia isolato e fiacco di fronte allo straniero

Lamor di patria non egrave che una estensione degli affettifamigliari a tutta la societagrave che protegge ed assiste la fa-miglia Esso scende da tre fonti e prende tre forme gliinteressi materiali costringono il piugrave restio a desiderareil bene del paese in cui ne trova la soddisfazione le abi-tudini che compongono in certa guisa una seconda na-tura e simulano i caratteri dellistinto rendono cari i luo-ghi le istituzioni e le cose infine i nobili e ragionatisentimenti ci muovono ad amare moralmente la societagravein mezzo alla quale viviamo e vissero e vivranno i no-stri propinqui

A mantenere lamor patrio giovano i sentimenti che cidestano i luoghi dove abbiamo ricevuto i natali e dovepassammo i primi anni La legge psicologica dellasso-ciazione col luogo stringe sovente un popolo alle piugravepovere e tristi regioni con vincoli indissolubili a dispet-to degli interessi che altrove lo chiamerebbero e con in-fluenza tanto piugrave forte quanto maggiori sono le partico-laritagrave regionali cui si connettono le rimembranze Sonoqueste suscitate dai luoghi dalle cose e dagli stessi fe-nomeni della natura ed acquistano potenza siffatta chetutta informano la esistenza delluomo tanto piugrave sononumerose ed energiche quanto piugrave distinte per caratteri

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apparenti sono le loro fonti Preferiscono le alpi e le cit-tagrave alle pianure ed alle campagne coltivate perchegrave lagravepiuttosto che qui trovano pascolo alla specialitagrave del sen-tire Da un lato il montanaro di Uri e di Unterwaldennelle sue ghiacciaie nelle caccie pericolose nelle buferestesse e nei precipizi fra i quali serpeggia la via degliarmenti e dallaltro lato il Parigino nei ponti della Sen-ne nei Boulevards nelle Tuileries trovano la fonte delleprime forti sensazioni del fanciullo lalba delle remini-scenze e delle abitudini delladolescente e la pienezzadella vita esterna delluomo mentre allopposto la mo-notonia delle colte pianure e della vita agricola riduce alanguore e sentimenti e rimembranze Dove sono piugravecopiose le rimembranze il sentimento del patriottismosi risveglia allorquando la patria egrave malmenata dovemancano ed il popolo non trova nella terra che abita imezzi per trarre convenevole esistenza questo popoloprivo di affetto verso il governo senza legame alla terranatia emigra Lemigrazione succede diffatti su piugravegrande scala fra le popolazioni agricole delle pianure

Quando poi le rimembranze locali sono associate aivarii momenti della convivenza civile allora diventanopatrimonio comune e servono di vincolo allintera socie-tagrave rammentandole rapporti e vita origini e scopo I mo-numenti rispondono a questo fine rammentando e uomi-ni ed istituzioni personificando e concretando le ideeponendo queste sotto la tutela delle Belle Arti e renden-do tanto piugrave forti e durevoli i sentimenti patrii quantopiugrave belli e pregiati sono i monumenti E chi non sa come

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apparenti sono le loro fonti Preferiscono le alpi e le cit-tagrave alle pianure ed alle campagne coltivate perchegrave lagravepiuttosto che qui trovano pascolo alla specialitagrave del sen-tire Da un lato il montanaro di Uri e di Unterwaldennelle sue ghiacciaie nelle caccie pericolose nelle buferestesse e nei precipizi fra i quali serpeggia la via degliarmenti e dallaltro lato il Parigino nei ponti della Sen-ne nei Boulevards nelle Tuileries trovano la fonte delleprime forti sensazioni del fanciullo lalba delle remini-scenze e delle abitudini delladolescente e la pienezzadella vita esterna delluomo mentre allopposto la mo-notonia delle colte pianure e della vita agricola riduce alanguore e sentimenti e rimembranze Dove sono piugravecopiose le rimembranze il sentimento del patriottismosi risveglia allorquando la patria egrave malmenata dovemancano ed il popolo non trova nella terra che abita imezzi per trarre convenevole esistenza questo popoloprivo di affetto verso il governo senza legame alla terranatia emigra Lemigrazione succede diffatti su piugravegrande scala fra le popolazioni agricole delle pianure

Quando poi le rimembranze locali sono associate aivarii momenti della convivenza civile allora diventanopatrimonio comune e servono di vincolo allintera socie-tagrave rammentandole rapporti e vita origini e scopo I mo-numenti rispondono a questo fine rammentando e uomi-ni ed istituzioni personificando e concretando le ideeponendo queste sotto la tutela delle Belle Arti e renden-do tanto piugrave forti e durevoli i sentimenti patrii quantopiugrave belli e pregiati sono i monumenti E chi non sa come

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la perfezione architettonica di una cattedrale accresce ilsentimento religioso e cittadino tanto quanto suscita di-letto ed ammirazione Nei monumenti si concreta la sto-ria popolare essi sono un vincolo fra il passato ed il fu-turo della Nazione cui tramandano le idee scevre di ele-menti eterogenei suscitate da sviate passioni cui dimo-strano lonore che la societagrave rende a chi ne fu meritevo-le45

Le nazionali rimembranze congiunte a certa manieracomune di sentire di pensare e di volere produconoquello che dicesi spirito nazionale che si caratterizzaper la forma speciale del pensiero e del discorso e si ma-nifesta particolarmente nella letteratura

Diffatti luomo che fin dai piugrave teneri anni pose se stes-so in armonia collambiente di una determinata societagravedifficilmente si adatta agli usi ed alle idee di unaltra so-cietagrave in paese straniero per associazione di contrastorimbalza piugrave forte lamore della patria

La letteratura poi che rappresenta ordinate le idee diun popolo risente altresigrave la influenza di tutte le condi-

45 Lo straniero che valica le Alpi per venire a gustare le ma-gnificenze dellarte italiana non sospetta neppure qual tesoro ine-sausto di civiltagrave e di nazionalitagrave si nasconde sotto i marmi e letele egli non sa che a conservare la nostra distinta esistenza ebbe-ro non ultima parte le rimembranze che associate ai monumentierano divenute durevoli al pari di loro e ci salvarono dallo sco-raggiamento e dalla degenerazione completa ritraendoci costan-temente verso il passato e insegnandoci a trovarvi lammaestra-mento e lo stimolo del futuro

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la perfezione architettonica di una cattedrale accresce ilsentimento religioso e cittadino tanto quanto suscita di-letto ed ammirazione Nei monumenti si concreta la sto-ria popolare essi sono un vincolo fra il passato ed il fu-turo della Nazione cui tramandano le idee scevre di ele-menti eterogenei suscitate da sviate passioni cui dimo-strano lonore che la societagrave rende a chi ne fu meritevo-le45

Le nazionali rimembranze congiunte a certa manieracomune di sentire di pensare e di volere produconoquello che dicesi spirito nazionale che si caratterizzaper la forma speciale del pensiero e del discorso e si ma-nifesta particolarmente nella letteratura

Diffatti luomo che fin dai piugrave teneri anni pose se stes-so in armonia collambiente di una determinata societagravedifficilmente si adatta agli usi ed alle idee di unaltra so-cietagrave in paese straniero per associazione di contrastorimbalza piugrave forte lamore della patria

La letteratura poi che rappresenta ordinate le idee diun popolo risente altresigrave la influenza di tutte le condi-

45 Lo straniero che valica le Alpi per venire a gustare le ma-gnificenze dellarte italiana non sospetta neppure qual tesoro ine-sausto di civiltagrave e di nazionalitagrave si nasconde sotto i marmi e letele egli non sa che a conservare la nostra distinta esistenza ebbe-ro non ultima parte le rimembranze che associate ai monumentierano divenute durevoli al pari di loro e ci salvarono dallo sco-raggiamento e dalla degenerazione completa ritraendoci costan-temente verso il passato e insegnandoci a trovarvi lammaestra-mento e lo stimolo del futuro

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zioni fisiche e geografiche sociali e politiche in cuivive e da cui prende norma e motivo di pensare o senti-re quel dato popolo Mentre la letteratura in genere egrave fo-mite e specchio della civiltagrave perchegrave conserva propagaed accresce il tesoro della sapienza la letteratura nazio-nale in ispecie rappresenta lunitagrave dei sentimenti e dellerimembranze facendosi vincolo della nazionalitagrave e per-petuando lio della nazione Cosigrave la letteratura nazionalerinvigorisce lamore della patria facendola piugrave conosciu-ta ed ornata

La religione intanto che si accoppia a tutto ciograve chevha di profondo e di affettuoso nel cuore umano consa-cra lamor di patria La patria ispira una riverenza che siconfonde assai spesso colla venerazione religiosa il ri-voltarsi a lei il minacciarla il violentarla apparisce cosigravemostruoso e snaturato come alzare la mano contro lamadre

Lamor di patria salva la libertagrave politica di un popoloe questa alla sua volta produce e corrobora quello Egraveduopo perograve che luno e laltra si congiungano nella in-dissolubile alleanza con la Morale e nella guerra controlegoismo dellindividuo Lobbedienza alle leggi moralie civili egrave la migliore salvaguardia della libertagrave come laprova piugrave bella dellamor della patria

Adunque primo dovere delluomo verso la societagrave chelo protegge e lo aiuta nello svolgimento delle sue facoltagravee nellesercizio de suoi diritti egrave di rispettare la sua esi-stenza e di sottomettersi alla sua autoritagrave La salute dellapatria la sua pace e prosperitagrave egrave messa in pericolo tanto

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zioni fisiche e geografiche sociali e politiche in cuivive e da cui prende norma e motivo di pensare o senti-re quel dato popolo Mentre la letteratura in genere egrave fo-mite e specchio della civiltagrave perchegrave conserva propagaed accresce il tesoro della sapienza la letteratura nazio-nale in ispecie rappresenta lunitagrave dei sentimenti e dellerimembranze facendosi vincolo della nazionalitagrave e per-petuando lio della nazione Cosigrave la letteratura nazionalerinvigorisce lamore della patria facendola piugrave conosciu-ta ed ornata

La religione intanto che si accoppia a tutto ciograve chevha di profondo e di affettuoso nel cuore umano consa-cra lamor di patria La patria ispira una riverenza che siconfonde assai spesso colla venerazione religiosa il ri-voltarsi a lei il minacciarla il violentarla apparisce cosigravemostruoso e snaturato come alzare la mano contro lamadre

Lamor di patria salva la libertagrave politica di un popoloe questa alla sua volta produce e corrobora quello Egraveduopo perograve che luno e laltra si congiungano nella in-dissolubile alleanza con la Morale e nella guerra controlegoismo dellindividuo Lobbedienza alle leggi moralie civili egrave la migliore salvaguardia della libertagrave come laprova piugrave bella dellamor della patria

Adunque primo dovere delluomo verso la societagrave chelo protegge e lo aiuta nello svolgimento delle sue facoltagravee nellesercizio de suoi diritti egrave di rispettare la sua esi-stenza e di sottomettersi alla sua autoritagrave La salute dellapatria la sua pace e prosperitagrave egrave messa in pericolo tanto

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dalla disobbedienza alle leggi quanto dalla deficienzadelle virtugrave morali e religiose nei cittadini

Se lobbedienza alle leggi puograve materialmente aversicollesercizio della forza pubblica lo scadimento deisentimenti religiosi e morali prepara nel seno della so-cietagrave una orribile reazione Malnate passioni e sfrenatecupidigie spingono i cittadini a civili discordie e spen-gono nel loro seno le virtugrave sociali Le severe lezionidellesperienza ed i consigli incessanti del bene pubblicoadditano nel rispetto alla Religione la salvaguardia delleleggi allorquando il potere pubblico egrave impotente ad im-pedire o a ritardare la rovina e il disordine che tiene die-tro alla loro trasgressione Ama dunque la patria chi amala religione e ne promuove il rispetto chi onora il paesecolla propria condotta morale46

Altro dovere del cittadino egrave la fedeltagrave alle istituzionipolitiche determinate dalla costituzione dello Stato oinerenti alla forma organica del medesimo

Puograve essere vizioso il governo per abuso del poteretuttavia la rivolta aperta non egrave mai consentita dalla Mo-

46 Non puograve essere ispiratore di moralitagrave un amor di patria ilquale si riferisca ad una pura idea o alla sola terra materiale o alsolo organo del potere esecutivo che nelle forme rappresentativesi compone del Ministero La patria nostra non egrave unItalia idealetanto meno una regione puramente terrestre molto meno sono lapatria i cittadini responsabili che sono chiamati a governarla sigravebene lintera nazione italiana di cui fa parte la famiglia il Comu-ne e la Provincia dallamore delle quali si svolge lamore allinte-ra societagrave politica

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dalla disobbedienza alle leggi quanto dalla deficienzadelle virtugrave morali e religiose nei cittadini

Se lobbedienza alle leggi puograve materialmente aversicollesercizio della forza pubblica lo scadimento deisentimenti religiosi e morali prepara nel seno della so-cietagrave una orribile reazione Malnate passioni e sfrenatecupidigie spingono i cittadini a civili discordie e spen-gono nel loro seno le virtugrave sociali Le severe lezionidellesperienza ed i consigli incessanti del bene pubblicoadditano nel rispetto alla Religione la salvaguardia delleleggi allorquando il potere pubblico egrave impotente ad im-pedire o a ritardare la rovina e il disordine che tiene die-tro alla loro trasgressione Ama dunque la patria chi amala religione e ne promuove il rispetto chi onora il paesecolla propria condotta morale46

Altro dovere del cittadino egrave la fedeltagrave alle istituzionipolitiche determinate dalla costituzione dello Stato oinerenti alla forma organica del medesimo

Puograve essere vizioso il governo per abuso del poteretuttavia la rivolta aperta non egrave mai consentita dalla Mo-

46 Non puograve essere ispiratore di moralitagrave un amor di patria ilquale si riferisca ad una pura idea o alla sola terra materiale o alsolo organo del potere esecutivo che nelle forme rappresentativesi compone del Ministero La patria nostra non egrave unItalia idealetanto meno una regione puramente terrestre molto meno sono lapatria i cittadini responsabili che sono chiamati a governarla sigravebene lintera nazione italiana di cui fa parte la famiglia il Comu-ne e la Provincia dallamore delle quali si svolge lamore allinte-ra societagrave politica

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rale Lo Stato anche il piugrave male ordinato e governatooffre sempre minori inconvenienti che lanarchia e lostato selvaggio

Non diciamo giagrave che i cittadini debbano rimanersi im-passibili e neghittosi al comunque vada la cosa pubbli-ca Egrave affare comune ciascuno vi ha il suo interesse Tut-ti dunque hanno diritto di occuparsene ciascuno puograveconferire con chi meglio crede sul modo di provvedervicercando nelle vie legittime i desiderati miglioramentiMa prendere occasione dagli errori del governo per ri-volgersi alla plebe per sollevarla e metterla in rivoltacontro il potere per farne strumento di violenza controgli onesti e pacifici cittadini egrave delitto per se stesso gra-vissimo che non si sa quanto piugrave grave possa ancor di-venire per le perniciose sue conseguenze

La colpa di queste perniciose conseguenze non egravedordinario dei soli perturbatori o degli illusi la colpa ingran parte ricade su coloro che lasciano fare su colorocui non sono ignote le trame dei malvagi e nulla fannoper la salute pubblica mantenendosi in un freddo egoi-smo

Ma quando la legge viene violata apertamente e labu-so dellautoritagrave egrave evidente egrave egli lecito ai cittadinilinsorgere contro il governo e rovesciarlo Nelle formerappresentative il caso egrave previsto e il pericolo del dispo-tismo governativo egrave scongiurato dalla Costituzione stes-sa Ma se il potere si concentra nelle mani di un solocome nelle monarchie assolute Egrave egli lecito in tal casofare una mutazione radicale nel governo escludere una

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rale Lo Stato anche il piugrave male ordinato e governatooffre sempre minori inconvenienti che lanarchia e lostato selvaggio

Non diciamo giagrave che i cittadini debbano rimanersi im-passibili e neghittosi al comunque vada la cosa pubbli-ca Egrave affare comune ciascuno vi ha il suo interesse Tut-ti dunque hanno diritto di occuparsene ciascuno puograveconferire con chi meglio crede sul modo di provvedervicercando nelle vie legittime i desiderati miglioramentiMa prendere occasione dagli errori del governo per ri-volgersi alla plebe per sollevarla e metterla in rivoltacontro il potere per farne strumento di violenza controgli onesti e pacifici cittadini egrave delitto per se stesso gra-vissimo che non si sa quanto piugrave grave possa ancor di-venire per le perniciose sue conseguenze

La colpa di queste perniciose conseguenze non egravedordinario dei soli perturbatori o degli illusi la colpa ingran parte ricade su coloro che lasciano fare su colorocui non sono ignote le trame dei malvagi e nulla fannoper la salute pubblica mantenendosi in un freddo egoi-smo

Ma quando la legge viene violata apertamente e labu-so dellautoritagrave egrave evidente egrave egli lecito ai cittadinilinsorgere contro il governo e rovesciarlo Nelle formerappresentative il caso egrave previsto e il pericolo del dispo-tismo governativo egrave scongiurato dalla Costituzione stes-sa Ma se il potere si concentra nelle mani di un solocome nelle monarchie assolute Egrave egli lecito in tal casofare una mutazione radicale nel governo escludere una

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dinastia dal potere produrre la responsabilitagrave del sovra-no in faccia allintera nazione No lamore di patria nonesige tanto perchegrave non mancano mai agli onesti i mezziper migliorare le condizioni del paese perchegrave egrave megliotollerare leccesso temporaneo del potere che esporre lasocietagrave ad una terribile perturbazione perchegrave finalmenteuna dignitosa resistenza passiva rende nullo labuso delpotere47

La resistenza egrave passiva quando i cittadini ricusanosemplicemente di obbedire alle ingiuste volontagrave del de-spota egrave attiva quando insorgono direttamente contro iltiranno destituendolo se fa di mestieri La resistenza at-tiva se per privato arbitrio non egrave coonestatile se persentenza collettiva (plebiscito o senatusconsulto) egrave leci-ta quando alla nazione nel patto fondamentale ossianella Costituzione venga riconosciuto il diritto

Ci siamo posti sullo scabro terreno di una questioneresasi oggidigrave quanto mai complicata per il predominiodelle idee di libertagrave e delle teorie sociali del Rousseaule quali non riconoscendo nel sovrano che il mandata-

47 Per altro non sono certamente gli abusi del governo la ordi-naria sorgente delle ribellioni ma le passioni sfrenate dei sudditile quali van cercando nella condotta del sovrano i pretesti per sot-trarsi dal comando e per aspirare ad unaltra sorta di autoritagrave Egravesavissima osservazione di Plutarco che il popolo egrave sempre procli-ve a dolersi di chi lo governa Tacito cosigrave scrisse di alcune fraudo-lenti esibizioni dei sediziosi le quali terminano in durissima ti-rannia quanto majore libertalis imagine tegebantur tanto erup-tura ad infensius saevitium (Annal 1 in fine)

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dinastia dal potere produrre la responsabilitagrave del sovra-no in faccia allintera nazione No lamore di patria nonesige tanto perchegrave non mancano mai agli onesti i mezziper migliorare le condizioni del paese perchegrave egrave megliotollerare leccesso temporaneo del potere che esporre lasocietagrave ad una terribile perturbazione perchegrave finalmenteuna dignitosa resistenza passiva rende nullo labuso delpotere47

La resistenza egrave passiva quando i cittadini ricusanosemplicemente di obbedire alle ingiuste volontagrave del de-spota egrave attiva quando insorgono direttamente contro iltiranno destituendolo se fa di mestieri La resistenza at-tiva se per privato arbitrio non egrave coonestatile se persentenza collettiva (plebiscito o senatusconsulto) egrave leci-ta quando alla nazione nel patto fondamentale ossianella Costituzione venga riconosciuto il diritto

Ci siamo posti sullo scabro terreno di una questioneresasi oggidigrave quanto mai complicata per il predominiodelle idee di libertagrave e delle teorie sociali del Rousseaule quali non riconoscendo nel sovrano che il mandata-

47 Per altro non sono certamente gli abusi del governo la ordi-naria sorgente delle ribellioni ma le passioni sfrenate dei sudditile quali van cercando nella condotta del sovrano i pretesti per sot-trarsi dal comando e per aspirare ad unaltra sorta di autoritagrave Egravesavissima osservazione di Plutarco che il popolo egrave sempre procli-ve a dolersi di chi lo governa Tacito cosigrave scrisse di alcune fraudo-lenti esibizioni dei sediziosi le quali terminano in durissima ti-rannia quanto majore libertalis imagine tegebantur tanto erup-tura ad infensius saevitium (Annal 1 in fine)

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rio dellautoritagrave del popolo autorizzano questo a ripren-dersi il potere quando il sovrano ne abusi

Presso alcuni scrittori la destituzione del tiranno ilregicidio egrave atto di eroismo una prova di profondo amorpatrio Lo Spedalieri si mostrograve troppo indulgente a que-sti principicirc ruinosi ed ingiustamente invoca a propriadifesa lautoritagrave di San Tommaso

San Tommaso tratta la questione nellopuscolo De re-gimine principum (1 I c 6) ed ammette la destituzionedel tiranno nel solo caso di una monarchia elettiva tem-perata da unassemblea rappresentante la nazione ed in-vestita di sovranitagrave permanente Fa poi osservare che gliattentati alla vita dei sovrani si commettono ordinaria-mente da quelli cui riesce fastidiosa lautoritagrave non mi-nus Regum quam tyrannorum

Altri pubblicisti esonerarono la societagrave da qualsivo-glia sudditanza al tiranno affermando chesso perdeipso facto i suoi diritti politici la sua autoritagrave per labu-so che ne fa Egrave singolare che costoro si occupassero sol-tanto del caso di una monarchia quasi che anche unapoliarchia non sia capace di governare tirannicamente

Noi faremo notare che quanto egrave facile la soluzionedella questione specolativa altrettanto egrave ardua la que-stione pratica Da chi infatti si dovragrave decidere che il so-vrano comanda da tiranno Il Rousseau dichiara la com-petenza di tutti e ciascuno a portarne sentenza lo Spe-dalieri deferisce il giudizio ai piugrave saggi il Leibnitz pro-pone listituzione di una specie di anfizioni De-Maistrecol Medio-Evo vuole il ricorso allautoritagrave pontificia

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rio dellautoritagrave del popolo autorizzano questo a ripren-dersi il potere quando il sovrano ne abusi

Presso alcuni scrittori la destituzione del tiranno ilregicidio egrave atto di eroismo una prova di profondo amorpatrio Lo Spedalieri si mostrograve troppo indulgente a que-sti principicirc ruinosi ed ingiustamente invoca a propriadifesa lautoritagrave di San Tommaso

San Tommaso tratta la questione nellopuscolo De re-gimine principum (1 I c 6) ed ammette la destituzionedel tiranno nel solo caso di una monarchia elettiva tem-perata da unassemblea rappresentante la nazione ed in-vestita di sovranitagrave permanente Fa poi osservare che gliattentati alla vita dei sovrani si commettono ordinaria-mente da quelli cui riesce fastidiosa lautoritagrave non mi-nus Regum quam tyrannorum

Altri pubblicisti esonerarono la societagrave da qualsivo-glia sudditanza al tiranno affermando chesso perdeipso facto i suoi diritti politici la sua autoritagrave per labu-so che ne fa Egrave singolare che costoro si occupassero sol-tanto del caso di una monarchia quasi che anche unapoliarchia non sia capace di governare tirannicamente

Noi faremo notare che quanto egrave facile la soluzionedella questione specolativa altrettanto egrave ardua la que-stione pratica Da chi infatti si dovragrave decidere che il so-vrano comanda da tiranno Il Rousseau dichiara la com-petenza di tutti e ciascuno a portarne sentenza lo Spe-dalieri deferisce il giudizio ai piugrave saggi il Leibnitz pro-pone listituzione di una specie di anfizioni De-Maistrecol Medio-Evo vuole il ricorso allautoritagrave pontificia

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mentre invece lHobbes e Bossuet partendo da diversiprincipicirc proclamano la inviolabilitagrave del sovrano ciograve chesarebbe assicurare al tiranno limpunitagrave

La disparitagrave delle sentenze dimostra come si tratti disemplice opinione la quale per conseguenza non puograveessere tolta a principio direttore della vita sociale Cipare anzi non potersi assolutamente affermare che il so-vrano perda lautoritagrave per il solo fatto dellabuso essonon ha diritto di tiranneggiare ma ha e conserva il dirit-to di imperare essendo incontestabilmente in possessodel potere (In dubio melior est conditio possidentis)Perciograve il dire che il tiranno perde lautoritagrave sovrana sa-rebbe quanto affermare che il soggetto del pubblico po-tere perda ogni diritto di governare cioegrave di provvedereal pubblico bene Non ne ha egli il dovere Sta quindi aicittadini rimettere il sovrano sulle vie dellequitagrave e dellagiustizia con quei mezzi pacifici che bene adoperatiriescono piugrave efficaci che non le violenti convulsioni so-ciali

Concludiamo pertanto che lamore della patria noncomanda le rivolte le violenze lassassinio politico

Tutti nondimeno i cittadini debbono considerarecome proprii lonore il bene la gloria gli interessi i ro-vesci della patria Membri di una sola famiglia politicasiamo obbligati a quella solidarietagrave sigrave bene espressa dalmotto nazionale dei Confederati Svizzeri einer fuumlr allealle fuumlr einer laquouno per tutti e tutti per unoraquo

Finalmente si serve la patria non soltanto cooperandoallamministrazione dello Stato colle contribuzioni di

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mentre invece lHobbes e Bossuet partendo da diversiprincipicirc proclamano la inviolabilitagrave del sovrano ciograve chesarebbe assicurare al tiranno limpunitagrave

La disparitagrave delle sentenze dimostra come si tratti disemplice opinione la quale per conseguenza non puograveessere tolta a principio direttore della vita sociale Cipare anzi non potersi assolutamente affermare che il so-vrano perda lautoritagrave per il solo fatto dellabuso essonon ha diritto di tiranneggiare ma ha e conserva il dirit-to di imperare essendo incontestabilmente in possessodel potere (In dubio melior est conditio possidentis)Perciograve il dire che il tiranno perde lautoritagrave sovrana sa-rebbe quanto affermare che il soggetto del pubblico po-tere perda ogni diritto di governare cioegrave di provvedereal pubblico bene Non ne ha egli il dovere Sta quindi aicittadini rimettere il sovrano sulle vie dellequitagrave e dellagiustizia con quei mezzi pacifici che bene adoperatiriescono piugrave efficaci che non le violenti convulsioni so-ciali

Concludiamo pertanto che lamore della patria noncomanda le rivolte le violenze lassassinio politico

Tutti nondimeno i cittadini debbono considerarecome proprii lonore il bene la gloria gli interessi i ro-vesci della patria Membri di una sola famiglia politicasiamo obbligati a quella solidarietagrave sigrave bene espressa dalmotto nazionale dei Confederati Svizzeri einer fuumlr allealle fuumlr einer laquouno per tutti e tutti per unoraquo

Finalmente si serve la patria non soltanto cooperandoallamministrazione dello Stato colle contribuzioni di

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denaro imposte ai cittadini non soltanto col servigio mi-litare o col prendere parte direttamente allamministra-zione della cosa pubblica ma eziandio in qualsivogliacondizione sociale Dappoichegrave niuna condizione egrave privadi importanza nellorganismo della societagrave Il capitalistaloperaio il contadino che concorrono alla produzionedella ricchezza sociale lo scienziato che rende noti isuoi ritrovati il letterato ed il poeta che sollevano le ani-me e addolciscono i costumi mediante le ispirazioni delbello e la brillante espressione del vero il moralista cheinculca il rispetto alla virtugrave luomo di cuore che mettevolontieri la propria opera nelleducazione della gioven-tugrave e nella direzione di istituti di beneficenza tutti costo-ro sono benemeriti della patria

CAPITOLO VDel Diritto

Diritto da retto si dice di qualsivoglia azione fornitadi rettitudine cioegrave conforme alla legge morale Secondola forza del vocabolo jus quasi jussum da jubere co-mandare diritto diconsi e le azioni prescritte dalla leg-ge e la collezione delle leggi e la legge stessa Cosigrave inquesto senso (oggettivo) vi egrave un Diritto naturale un Di-ritto romano civile ecc

Ma in senso speciale (soggettivo) il vocabolo diritto siadopera a denotare un effetto speciale della legge cioegrave

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denaro imposte ai cittadini non soltanto col servigio mi-litare o col prendere parte direttamente allamministra-zione della cosa pubblica ma eziandio in qualsivogliacondizione sociale Dappoichegrave niuna condizione egrave privadi importanza nellorganismo della societagrave Il capitalistaloperaio il contadino che concorrono alla produzionedella ricchezza sociale lo scienziato che rende noti isuoi ritrovati il letterato ed il poeta che sollevano le ani-me e addolciscono i costumi mediante le ispirazioni delbello e la brillante espressione del vero il moralista cheinculca il rispetto alla virtugrave luomo di cuore che mettevolontieri la propria opera nelleducazione della gioven-tugrave e nella direzione di istituti di beneficenza tutti costo-ro sono benemeriti della patria

CAPITOLO VDel Diritto

Diritto da retto si dice di qualsivoglia azione fornitadi rettitudine cioegrave conforme alla legge morale Secondola forza del vocabolo jus quasi jussum da jubere co-mandare diritto diconsi e le azioni prescritte dalla leg-ge e la collezione delle leggi e la legge stessa Cosigrave inquesto senso (oggettivo) vi egrave un Diritto naturale un Di-ritto romano civile ecc

Ma in senso speciale (soggettivo) il vocabolo diritto siadopera a denotare un effetto speciale della legge cioegrave

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un potere dalla medesima comunicato o guarentito Lalegge diffatti o impone una necessitagrave o concede un pote-re una facoltagrave nel primo caso si ha il dovere nel secon-do il diritto

Dovere e diritto sono due termini correlativi chi egravestretto dal dovere ha pure il diritto di fare o di procac-ciarsi ciograve che si esige per lesecuzione del medesimo Aldiritto poi corrisponde negli altri il dovere di non oppor-si allesercizio di quello

La voce diritto egrave riserbata ai soli enti morali negrave maisi applica a denotare quella potenza di cui egrave fornito unente irragionevole Neppure la sola esistenza o luso del-la ragione costituisce il diritto chi ha la ragione egrave capa-ce di diritto chi ha luso della ragione puograve usare del di-ritto Perciograve il diritto egrave proporzionale alla ragione manon egrave la semplice facoltagrave intelligente e libera

Avere diritto egrave quanto avere un potere Ma quale Egraveun potere anche una facoltagrave o una forza fisica e tuttaviaquesta se egrave sola ben lungi dallessere un diritto egrave anzilopposto del diritto Senza moralitagrave non si dagrave diritto negravepossono essere materia o oggetto di diritto se non leazioni oneste le quali servono appunto di mezzo perraggiungere uno scopo parimenti onesto Egrave adunque ildiritto un potere morale esso puograve esistere anche senzala forza

Ma il potere per segrave non esprimerebbe che la liceitagrave diunazione il diritto esprime qualche cosa di piugrave esigecioegrave un termine morale il quale sia tenuto a rispettarlo

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un potere dalla medesima comunicato o guarentito Lalegge diffatti o impone una necessitagrave o concede un pote-re una facoltagrave nel primo caso si ha il dovere nel secon-do il diritto

Dovere e diritto sono due termini correlativi chi egravestretto dal dovere ha pure il diritto di fare o di procac-ciarsi ciograve che si esige per lesecuzione del medesimo Aldiritto poi corrisponde negli altri il dovere di non oppor-si allesercizio di quello

La voce diritto egrave riserbata ai soli enti morali negrave maisi applica a denotare quella potenza di cui egrave fornito unente irragionevole Neppure la sola esistenza o luso del-la ragione costituisce il diritto chi ha la ragione egrave capa-ce di diritto chi ha luso della ragione puograve usare del di-ritto Perciograve il diritto egrave proporzionale alla ragione manon egrave la semplice facoltagrave intelligente e libera

Avere diritto egrave quanto avere un potere Ma quale Egraveun potere anche una facoltagrave o una forza fisica e tuttaviaquesta se egrave sola ben lungi dallessere un diritto egrave anzilopposto del diritto Senza moralitagrave non si dagrave diritto negravepossono essere materia o oggetto di diritto se non leazioni oneste le quali servono appunto di mezzo perraggiungere uno scopo parimenti onesto Egrave adunque ildiritto un potere morale esso puograve esistere anche senzala forza

Ma il potere per segrave non esprimerebbe che la liceitagrave diunazione il diritto esprime qualche cosa di piugrave esigecioegrave un termine morale il quale sia tenuto a rispettarlo

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Quindi nel diritto si deve distinguere un soggetto atti-vo ed un soggetto passivo Dicesi soggetto attivo chi hail diritto termine o soggetto passivo chi ha il dovere dinon opporsi al diritto altrui

Benchegrave il diritto supponga da parte del soggetto unasuperioritagrave morale questa perograve non egrave la stessa cosa chelautoritagrave la quale appartiene bensigrave alla categoria del di-ritto ma non ne egrave che una specie Tuttavia lautoritagrave haquesto di proprio che egrave un diritto che produce diritti

Radice del diritto egrave la legge morale Esso non si ap-poggia altrimenti che sulla connessione di un attocollordine morale ed ha perciograve il fondamento medesi-mo dellobbligazione di cui il diritto esprime il termineattivo potere Donde avviene darsi diritti inalienabili Seessi fossero una disposizione tutta in vantaggio indivi-duale potrebbero tutti alienarsi ma siccome molti diessi quelli cioegrave che sono indipendenti da un fatto con-creto si fondano sullordine universale le ragioni diquesto sono imprescrittibili48

48 Dicemmo radice ossia principio derivatore del diritto esserela legge morale vuoi naturale vuoi positiva dappoichegrave non ci pa-iono probabili le varie sentenze che altrimenti ripetono loriginedel diritto

Il Kant vuole che ogni diritto sia una applicazione della liber-tagrave la quale egrave per conseguenza il supremo principio il diritto fon-damentale di tutti i diritti

Altri invece col Romagnosi e col Rosmini fondano il dirittosulla proprietagrave riguardando i diversi diritti come forme diversedellattivitagrave propria delluomo come attinenze della sua persona

Una terza scuola riduce tutti i diritti alla propria difesa che ri-

333

Quindi nel diritto si deve distinguere un soggetto atti-vo ed un soggetto passivo Dicesi soggetto attivo chi hail diritto termine o soggetto passivo chi ha il dovere dinon opporsi al diritto altrui

Benchegrave il diritto supponga da parte del soggetto unasuperioritagrave morale questa perograve non egrave la stessa cosa chelautoritagrave la quale appartiene bensigrave alla categoria del di-ritto ma non ne egrave che una specie Tuttavia lautoritagrave haquesto di proprio che egrave un diritto che produce diritti

Radice del diritto egrave la legge morale Esso non si ap-poggia altrimenti che sulla connessione di un attocollordine morale ed ha perciograve il fondamento medesi-mo dellobbligazione di cui il diritto esprime il termineattivo potere Donde avviene darsi diritti inalienabili Seessi fossero una disposizione tutta in vantaggio indivi-duale potrebbero tutti alienarsi ma siccome molti diessi quelli cioegrave che sono indipendenti da un fatto con-creto si fondano sullordine universale le ragioni diquesto sono imprescrittibili48

48 Dicemmo radice ossia principio derivatore del diritto esserela legge morale vuoi naturale vuoi positiva dappoichegrave non ci pa-iono probabili le varie sentenze che altrimenti ripetono loriginedel diritto

Il Kant vuole che ogni diritto sia una applicazione della liber-tagrave la quale egrave per conseguenza il supremo principio il diritto fon-damentale di tutti i diritti

Altri invece col Romagnosi e col Rosmini fondano il dirittosulla proprietagrave riguardando i diversi diritti come forme diversedellattivitagrave propria delluomo come attinenze della sua persona

Una terza scuola riduce tutti i diritti alla propria difesa che ri-

333

Lanalisi da noi fatta del diritto ci conduce a definirloun potere o facoltagrave morale inviolabile Dicemmo un po-tere o facoltagrave morale per indicarne il soggetto e distin-guerlo egualmente dal dovere e dalla forza fisica invio-labile per restringere lidea del potere morale che par-rebbe estendersi a tutto ciograve che egrave lecito e per esprimereil vincolo che esso fa nascere nel termine passivo delmedesimo

Giova perograve notare che il vincolo del diritto puograve consi-derarsi o come abituale o come attuale Luomo egrave forni-to di diritti e facoltagrave morali inerenti al suo essere di per-sona tuttavia egrave duopo chegli ponga una condizionemateriale affinchegrave il diritto si concreti si attui e cosigrave undovere specifico risulti nellaltra parte in quelle determi-nate condizioni attuali Ad es luomo ha il diritto diproprietagrave elargito dallordine morale tuttavia egrave duopoun fatto materiale che lo concreti affinchegrave nasca neglialtri il determinato dovere di non violare questa proprie-tagrave

guarda siccome ragione suprema di ogni operazione sociale Egravelopinione dellHobbes

Altri ancora comprendono tutti i diritti nel concetto di egua-glianza

Queste diverse teorie hanno tutte qualche cosa di vero giacchegravediffatti si puograve considerare il diritto come libertagrave morale comeforma della attivitagrave propria delluomo come proporzione di egua-glianza come difesa della morale onestagrave ecc Hanno perograve questodi falso che non fanno intervenire la morale a consacrare il dirittoquasichegrave la libertagrave o le proprietagrave naturali della persona non sienosoggette allimpero della legge morale

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Lanalisi da noi fatta del diritto ci conduce a definirloun potere o facoltagrave morale inviolabile Dicemmo un po-tere o facoltagrave morale per indicarne il soggetto e distin-guerlo egualmente dal dovere e dalla forza fisica invio-labile per restringere lidea del potere morale che par-rebbe estendersi a tutto ciograve che egrave lecito e per esprimereil vincolo che esso fa nascere nel termine passivo delmedesimo

Giova perograve notare che il vincolo del diritto puograve consi-derarsi o come abituale o come attuale Luomo egrave forni-to di diritti e facoltagrave morali inerenti al suo essere di per-sona tuttavia egrave duopo chegli ponga una condizionemateriale affinchegrave il diritto si concreti si attui e cosigrave undovere specifico risulti nellaltra parte in quelle determi-nate condizioni attuali Ad es luomo ha il diritto diproprietagrave elargito dallordine morale tuttavia egrave duopoun fatto materiale che lo concreti affinchegrave nasca neglialtri il determinato dovere di non violare questa proprie-tagrave

guarda siccome ragione suprema di ogni operazione sociale Egravelopinione dellHobbes

Altri ancora comprendono tutti i diritti nel concetto di egua-glianza

Queste diverse teorie hanno tutte qualche cosa di vero giacchegravediffatti si puograve considerare il diritto come libertagrave morale comeforma della attivitagrave propria delluomo come proporzione di egua-glianza come difesa della morale onestagrave ecc Hanno perograve questodi falso che non fanno intervenire la morale a consacrare il dirittoquasichegrave la libertagrave o le proprietagrave naturali della persona non sienosoggette allimpero della legge morale

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Quindi egrave capitale la divisione dei diritti in assoluti erelativi

Sono assoluti o primitivi quei diritti che prestano fon-damento a qualsivoglia fatto umano lecito essi hannoper titolo le esigenze della natura umana le sono neces-sarii perciograve vengono anche chiamati originarii ed innati

Sono relativi o acquisiti quelli che nascono da un fat-to lecito e giuridico di una data persona

I diritti assoluti sono il fondamento dei diritti relativie questi non sono altro che i diritti assoluti tradotti inpratica

Unaltra divisione si suol dare dei diritti Altri diconsinaturali altri positivi Quelli sono elargiti dalla leggenaturale questi sono guarentiti o concessi dalla leggepositiva Sono positivi i diritti civili e politici

Sotto la generale denominazione di diritti acquisitisogliono alcuni scrittori indicare i diritti positivi ma ciogravecon poca esattezza Sono infatti acquisiti i diritti confe-riti dalle leggi positive quando esse sono o interpreti deldiritto naturale o determinanti le condizioni in cui avragraveluogo un diritto concreto e potragrave esercitarsi un dirittonaturale

Quindi si comprende come non i soli diritti positivihannosi da chiamare acquisiti Ve ne ha di quelli chesono naturali anteriori ad ogni disposizione del Codicenegrave le leggi civili senza ingiustizia potrebbero miscono-scere tali sono i diritti naturali di proprietagrave acquisita idiritti acquisiti dalla famiglia ecc

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Quindi egrave capitale la divisione dei diritti in assoluti erelativi

Sono assoluti o primitivi quei diritti che prestano fon-damento a qualsivoglia fatto umano lecito essi hannoper titolo le esigenze della natura umana le sono neces-sarii perciograve vengono anche chiamati originarii ed innati

Sono relativi o acquisiti quelli che nascono da un fat-to lecito e giuridico di una data persona

I diritti assoluti sono il fondamento dei diritti relativie questi non sono altro che i diritti assoluti tradotti inpratica

Unaltra divisione si suol dare dei diritti Altri diconsinaturali altri positivi Quelli sono elargiti dalla leggenaturale questi sono guarentiti o concessi dalla leggepositiva Sono positivi i diritti civili e politici

Sotto la generale denominazione di diritti acquisitisogliono alcuni scrittori indicare i diritti positivi ma ciogravecon poca esattezza Sono infatti acquisiti i diritti confe-riti dalle leggi positive quando esse sono o interpreti deldiritto naturale o determinanti le condizioni in cui avragraveluogo un diritto concreto e potragrave esercitarsi un dirittonaturale

Quindi si comprende come non i soli diritti positivihannosi da chiamare acquisiti Ve ne ha di quelli chesono naturali anteriori ad ogni disposizione del Codicenegrave le leggi civili senza ingiustizia potrebbero miscono-scere tali sono i diritti naturali di proprietagrave acquisita idiritti acquisiti dalla famiglia ecc

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Fra le altre divisioni va ricordata quella dei Giurecon-sulti i quali distinguono il diritto personale dal dirittoreale Quello egrave inerente alla persona in quanto personap es il diritto di conservare la vita Questo si concepi-sce inerente alla cosa ed egrave il diritto che ha la personasopra una data cosa e g il diritto di possedere

CAPITOLO VIDiritti naturali

I diritti naturali si possono distribuire in due grandiclassi secondochegrave accennammo nel capitolo preceden-te Gli uni sono primitivi o assoluti gli altri derivati oacquisiti fra i primi ed i secondi passa una notabile dif-ferenza

I diritti primitivi sono universali perchegrave si posseggo-no per ciograve solo che si egrave uomo sono illimitati inammis-sibili ed inalienabili mentre i derivati sono particolariimportando essi un particolare esercizio della nostra at-tivitagrave sono necessariamente limitati dai diritti altrui e sipossono perdere o trasmettere agli altri Per esempiociascuno ha il diritto alla proprietagrave ma dovendosi un taldiritto concretare col fatto delloccupazione o del lavoroognun vede non potersi cotal fatto compiere che sopraun determinato oggetto per la limitazione delle nostrefacoltagrave negrave compiuta loccupazione poter altri vantaresul medesimo oggetto lo stesso diritto il diritto anzi ri-

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Fra le altre divisioni va ricordata quella dei Giurecon-sulti i quali distinguono il diritto personale dal dirittoreale Quello egrave inerente alla persona in quanto personap es il diritto di conservare la vita Questo si concepi-sce inerente alla cosa ed egrave il diritto che ha la personasopra una data cosa e g il diritto di possedere

CAPITOLO VIDiritti naturali

I diritti naturali si possono distribuire in due grandiclassi secondochegrave accennammo nel capitolo preceden-te Gli uni sono primitivi o assoluti gli altri derivati oacquisiti fra i primi ed i secondi passa una notabile dif-ferenza

I diritti primitivi sono universali perchegrave si posseggo-no per ciograve solo che si egrave uomo sono illimitati inammis-sibili ed inalienabili mentre i derivati sono particolariimportando essi un particolare esercizio della nostra at-tivitagrave sono necessariamente limitati dai diritti altrui e sipossono perdere o trasmettere agli altri Per esempiociascuno ha il diritto alla proprietagrave ma dovendosi un taldiritto concretare col fatto delloccupazione o del lavoroognun vede non potersi cotal fatto compiere che sopraun determinato oggetto per la limitazione delle nostrefacoltagrave negrave compiuta loccupazione poter altri vantaresul medesimo oggetto lo stesso diritto il diritto anzi ri-

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spetto alloggetto cessa nel secondo occupante Dal chesi deduce che il diritto di tenere come proprio loggetto edimpedire che altri se ne impadronisca nacque dal fattodi aver egli il primo occupante fatto suo loggetto

Laonde altro egrave da dirsi dei diritti naturali consideran-do 1 uomo in astratto altro consideratolo in concretosotto questo ultimo aspetto sonvi confini oltre i qualinon egrave lecito esercitare il diritto In tal caso dicesi che vegravelimitazione nel diritto

Vha poi collisione di diritti quando due opposti dirit-ti versano sulla stessa materia I Giureconsulti decidonola prevalenza di un diritto quando si ha collisione ap-poggiati a taluni assiomi accettati universalmente talisono i principicirc qui prius est tempore potius est jure indubio melior est conditio possidentis ecc

Ne diritti naturali si vuol distinguere il diritto dallusodi questo Anche ai bambini p es concedonsi dirittiquantunque essi non sappiano usarne

Luso dei diritti puograve talora essere un dovere quandosi rende necessario al fine Che se essi non si colleganocon alcun dovere il loro uso saragrave libero e potragrave esseremateria di convenzione o di limitazione

337

spetto alloggetto cessa nel secondo occupante Dal chesi deduce che il diritto di tenere come proprio loggetto edimpedire che altri se ne impadronisca nacque dal fattodi aver egli il primo occupante fatto suo loggetto

Laonde altro egrave da dirsi dei diritti naturali consideran-do 1 uomo in astratto altro consideratolo in concretosotto questo ultimo aspetto sonvi confini oltre i qualinon egrave lecito esercitare il diritto In tal caso dicesi che vegravelimitazione nel diritto

Vha poi collisione di diritti quando due opposti dirit-ti versano sulla stessa materia I Giureconsulti decidonola prevalenza di un diritto quando si ha collisione ap-poggiati a taluni assiomi accettati universalmente talisono i principicirc qui prius est tempore potius est jure indubio melior est conditio possidentis ecc

Ne diritti naturali si vuol distinguere il diritto dallusodi questo Anche ai bambini p es concedonsi dirittiquantunque essi non sappiano usarne

Luso dei diritti puograve talora essere un dovere quandosi rende necessario al fine Che se essi non si colleganocon alcun dovere il loro uso saragrave libero e potragrave esseremateria di convenzione o di limitazione

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CAPITOLO VIIDella personalitagrave umana

e diritti inerenti

I Metafisici dagravenno il nome di sostanza a tutto ciograve chesussiste in segrave cioegrave allentitagrave che non egrave in altra come insoggetto Una sostanza individua di natura ragionevolepiglia il nome di persona49

Come sostanza la persona umana egrave un essere sussi-stente in segrave negrave bisognevole per esistere di altro esserecome di soggetto cui aderisca Come individuo la per-sona umana egrave un essere che possiede una sussistenzasua propria ed incomunicabile per cui numericamente sidistingue da qualsivoglia altro ente Come natura razio-nale la persona umana si fa presente a se stessa ed affer-ma se stessa mediante la coscienza colla ragione distin-guendo se stessa da ogni altra entitagrave

In questa conoscenza di se stesso come di sostanzaintelligente che non egrave di altro che egrave cioegrave sui juris ed albene della quale vengono indirizzate le conoscenze este-riori ed i motivi dellattivitagrave volontaria si fonda la co-scienza che ciascuno ha dei propri diritti

49 Quantunque logicamente dicansi sostanze le nozioni uni-versali che sono predicabili e fisicamente le parti singole costi-tuenti un tutto nondimeno una sostanza completa puograve definirsiquod neque est in alio sive ut accidens in subiecto sive ut parsin toto neque est commune pluribus secundum praedicationem

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CAPITOLO VIIDella personalitagrave umana

e diritti inerenti

I Metafisici dagravenno il nome di sostanza a tutto ciograve chesussiste in segrave cioegrave allentitagrave che non egrave in altra come insoggetto Una sostanza individua di natura ragionevolepiglia il nome di persona49

Come sostanza la persona umana egrave un essere sussi-stente in segrave negrave bisognevole per esistere di altro esserecome di soggetto cui aderisca Come individuo la per-sona umana egrave un essere che possiede una sussistenzasua propria ed incomunicabile per cui numericamente sidistingue da qualsivoglia altro ente Come natura razio-nale la persona umana si fa presente a se stessa ed affer-ma se stessa mediante la coscienza colla ragione distin-guendo se stessa da ogni altra entitagrave

In questa conoscenza di se stesso come di sostanzaintelligente che non egrave di altro che egrave cioegrave sui juris ed albene della quale vengono indirizzate le conoscenze este-riori ed i motivi dellattivitagrave volontaria si fonda la co-scienza che ciascuno ha dei propri diritti

49 Quantunque logicamente dicansi sostanze le nozioni uni-versali che sono predicabili e fisicamente le parti singole costi-tuenti un tutto nondimeno una sostanza completa puograve definirsiquod neque est in alio sive ut accidens in subiecto sive ut parsin toto neque est commune pluribus secundum praedicationem

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Che anzi tutti i diritti o mirano alla tutela o sono unaconseguenza della personalitagrave umana dappoichegrave le leg-gi delloperare giuridico tutte si compendiano in questoprincipio laquoriconoscere praticamente lumana personalitagravenellindividuo e nellesplicamento chesso riceve nellafamiglia e nella societagraveraquo

La persona umana presenta un carattere inviolabile esacro perchegrave egrave soggetto e termine del diritto perchegrave haragione di fine e non di mezzo

Di qui il diritto di libertagrave personale e il dovere di nonimpedire le operazioni della persona quando essa sottola direzione della legge morale le compie per asseguirela propria perfezione il diritto alla felicitagrave e il dovere dirispettarne le naturali tendenze il diritto di proprietagraveconnaturale e il dovere di non offendere le facoltagrave fisi-che o le parti costitutive della sostanza personale il di-ritto di difesa e di risarcimento e il dovere di riconosce-re la persona nellesercizio de suoi diritti

La persona umana vuol essere rispettata nella sua li-bertagrave

Il concetto di libertagrave si confonde spesso con quello diindipendenza Conviene perograve distinguere lindipendenzaindividuale dalla indipendenza politica

Lindipendenza individuale vorrebbe che luomo vivafranco dalla legge non meno che dal despotismodallazione della societagrave non meno che da quella deimembri essa se si intende cosigrave illimitata egrave un assurdonella Morale Lindipendenza politica o dello Stato inve-ce implica lesclusione di un altro potere politico estra-

339

Che anzi tutti i diritti o mirano alla tutela o sono unaconseguenza della personalitagrave umana dappoichegrave le leg-gi delloperare giuridico tutte si compendiano in questoprincipio laquoriconoscere praticamente lumana personalitagravenellindividuo e nellesplicamento chesso riceve nellafamiglia e nella societagraveraquo

La persona umana presenta un carattere inviolabile esacro perchegrave egrave soggetto e termine del diritto perchegrave haragione di fine e non di mezzo

Di qui il diritto di libertagrave personale e il dovere di nonimpedire le operazioni della persona quando essa sottola direzione della legge morale le compie per asseguirela propria perfezione il diritto alla felicitagrave e il dovere dirispettarne le naturali tendenze il diritto di proprietagraveconnaturale e il dovere di non offendere le facoltagrave fisi-che o le parti costitutive della sostanza personale il di-ritto di difesa e di risarcimento e il dovere di riconosce-re la persona nellesercizio de suoi diritti

La persona umana vuol essere rispettata nella sua li-bertagrave

Il concetto di libertagrave si confonde spesso con quello diindipendenza Conviene perograve distinguere lindipendenzaindividuale dalla indipendenza politica

Lindipendenza individuale vorrebbe che luomo vivafranco dalla legge non meno che dal despotismodallazione della societagrave non meno che da quella deimembri essa se si intende cosigrave illimitata egrave un assurdonella Morale Lindipendenza politica o dello Stato inve-ce implica lesclusione di un altro potere politico estra-

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neo al medesimo questa egrave indispensabile allo Stato af-finchegrave viva di vita sua propria

Lindipendenza individuale tende a dissociare i citta-dini e produce leccidio della libertagrave Quando si procla-ma il diritto di libertagrave non si vuol intendere che luomoabbia il diritto dellindipendenza individuale da qualsi-voglia legge non si vuol intendere una libertagrave senza li-miti Se ognuno fosse libero a fare quanto vuole niunopiugrave potrebbe fare quanto vuole ed uno stato di perpetuaviolenza scambievole porterebbe alla distruzione il ge-nere umano La smodata libertagrave non puograve in altro termi-nare che in una privata e pubblica servitugrave dappoichegrave iviolenti sarebbero quelli che invocando il loro pretesodiritto di libertagrave la spegnerebbero negli altri

Pertanto la libertagrave non consiste nellessere indipen-dente dalla legge morale neppure nella insubordinazio-ne allautoritagrave consiste piuttosto nella facoltagrave che haluomo di adattarsi a quella ed a questa nel diritto cheha di conseguire conformandosi ai prescritti della leggee dellautoritagrave il proprio perfezionamento nel dirittoche egli ha di vivere onestamente nellordine socialeCosigrave la libertagrave come diritto egrave la facoltagrave morale di fare illecito e lonesto senza che altri possa legittimamenteimpedirlo

Egrave libero luomo di scegliere fra il bene ed il male manon ha il diritto di volgersi al male del pari che al benegli incombe piuttosto il dovere morale di eleggere ilbene La facoltagrave elettiva che prende il nome di libertagravenaturale altrimenti detta fisica o psicologica egrave una con-

340

neo al medesimo questa egrave indispensabile allo Stato af-finchegrave viva di vita sua propria

Lindipendenza individuale tende a dissociare i citta-dini e produce leccidio della libertagrave Quando si procla-ma il diritto di libertagrave non si vuol intendere che luomoabbia il diritto dellindipendenza individuale da qualsi-voglia legge non si vuol intendere una libertagrave senza li-miti Se ognuno fosse libero a fare quanto vuole niunopiugrave potrebbe fare quanto vuole ed uno stato di perpetuaviolenza scambievole porterebbe alla distruzione il ge-nere umano La smodata libertagrave non puograve in altro termi-nare che in una privata e pubblica servitugrave dappoichegrave iviolenti sarebbero quelli che invocando il loro pretesodiritto di libertagrave la spegnerebbero negli altri

Pertanto la libertagrave non consiste nellessere indipen-dente dalla legge morale neppure nella insubordinazio-ne allautoritagrave consiste piuttosto nella facoltagrave che haluomo di adattarsi a quella ed a questa nel diritto cheha di conseguire conformandosi ai prescritti della leggee dellautoritagrave il proprio perfezionamento nel dirittoche egli ha di vivere onestamente nellordine socialeCosigrave la libertagrave come diritto egrave la facoltagrave morale di fare illecito e lonesto senza che altri possa legittimamenteimpedirlo

Egrave libero luomo di scegliere fra il bene ed il male manon ha il diritto di volgersi al male del pari che al benegli incombe piuttosto il dovere morale di eleggere ilbene La facoltagrave elettiva che prende il nome di libertagravenaturale altrimenti detta fisica o psicologica egrave una con-

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dizione dellatto umano radice della sua imputabilitagravema non puograve fondare un principio oggettivo di moralitagravenon puograve essere norma delloperazione Se fosse vero cheluomo perchegrave naturalmente libero deve andare esenteda legge ne seguirebbe che per essere liberi dovremmoessere irragionevoli

Giacchegrave dalla legge naturale e divina la volontagrave vuoiindividuale vuoi collettiva non puograve mai sottrarsi lecita-mente giova notare lequivoco cui facilmente potrebbe-ro prestare fondamento le libertagrave di culto di parola distampa di insegnamento di coscienza che la modernaciviltagrave concede al cittadino

Coteste libertagrave sotto un certo aspetto sono diritti sa-crosanti sotto altro aspetto sono abusi della libertagraveSono diritti quando hanno per iscopo il vero la giusti-zia lordine sono abusi quando non si fondanosullIndifferentismo vuoi religioso vuoi morale benchegravedalla societagrave vengano tollerati richiedendolo giuste cau-se

E invero non egrave libero luomo di professare la religioneche gli piace ed anco di non professarne alcuna perchegravela religione egrave un dovere Non egrave libero di propagare indif-ferentemente il bene ed il male colla parola o collastampa perchegrave labuso della forza dellingegno che tor-na ad oppressione morale degli ignoranti va legalmenterepresso con non minore fermezza che labuso della for-za materiale a danno dei deboli Non egrave libero di insegna-re quello che piugrave talenta fine dellinsegnamento egrave la ve-ritagrave dalla quale hanno diritto di non essere distolte le in-

341

dizione dellatto umano radice della sua imputabilitagravema non puograve fondare un principio oggettivo di moralitagravenon puograve essere norma delloperazione Se fosse vero cheluomo perchegrave naturalmente libero deve andare esenteda legge ne seguirebbe che per essere liberi dovremmoessere irragionevoli

Giacchegrave dalla legge naturale e divina la volontagrave vuoiindividuale vuoi collettiva non puograve mai sottrarsi lecita-mente giova notare lequivoco cui facilmente potrebbe-ro prestare fondamento le libertagrave di culto di parola distampa di insegnamento di coscienza che la modernaciviltagrave concede al cittadino

Coteste libertagrave sotto un certo aspetto sono diritti sa-crosanti sotto altro aspetto sono abusi della libertagraveSono diritti quando hanno per iscopo il vero la giusti-zia lordine sono abusi quando non si fondanosullIndifferentismo vuoi religioso vuoi morale benchegravedalla societagrave vengano tollerati richiedendolo giuste cau-se

E invero non egrave libero luomo di professare la religioneche gli piace ed anco di non professarne alcuna perchegravela religione egrave un dovere Non egrave libero di propagare indif-ferentemente il bene ed il male colla parola o collastampa perchegrave labuso della forza dellingegno che tor-na ad oppressione morale degli ignoranti va legalmenterepresso con non minore fermezza che labuso della for-za materiale a danno dei deboli Non egrave libero di insegna-re quello che piugrave talenta fine dellinsegnamento egrave la ve-ritagrave dalla quale hanno diritto di non essere distolte le in-

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telligenze dei discenti Finalmente la libertagrave di pensieroe di coscienza se illimitata egrave un Soggettivismo irragio-nevole in Logica una negazione del dovere in Morale

E nondimeno la libertagrave del culto e di coscienza egrave unaguarentigia talvolta della libertagrave e naturale e moralequando lo Stato permettendo cotali libertagrave si obbliga anon usare la violenza per imporre una religione e per-mettendo il dissentimento manifestato da alcuni suoimembri in materia di religione non intendesse giagrave con-secrare lIndifferentismo ed accordare eguali diritti alvero ed al falso ma unicamente mirasse a salvare una diquelle condizioni senza delle quali la vera fede egrave impos-sibile In tal caso lo Stato non fa che riconoscere il dirit-to che luomo ha di aderire volontariamente e non for-zatamente al vero50

Del pari la libertagrave di parola e di stampa egrave un diritto infavore della veritagrave e della moralitagrave Essa puograve essere inol-tre una necessitagrave politica quando ha per oggetto la ma-nifestazione di opinioni attinenti allordine governativosotto tal rispetto la libertagrave di stampa egrave elargita al cittadi-no italiano dalla Costituzione

50 Siccome la diversitagrave del credere importa diversitagrave nellope-rare ogni qualvolta questa arriva ad un certo grado da recar dan-no e ruina alla societagrave la politica autoritagrave non puograve essere indiffe-rente al pervertimento della pubblica morale In tali contingenzela tutela della pubblica moralitagrave esige che le dottrine e praticheruinose non ostante il carattere religioso cui pretendono cadanosotto le leggi della pubblica sicurezza

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telligenze dei discenti Finalmente la libertagrave di pensieroe di coscienza se illimitata egrave un Soggettivismo irragio-nevole in Logica una negazione del dovere in Morale

E nondimeno la libertagrave del culto e di coscienza egrave unaguarentigia talvolta della libertagrave e naturale e moralequando lo Stato permettendo cotali libertagrave si obbliga anon usare la violenza per imporre una religione e per-mettendo il dissentimento manifestato da alcuni suoimembri in materia di religione non intendesse giagrave con-secrare lIndifferentismo ed accordare eguali diritti alvero ed al falso ma unicamente mirasse a salvare una diquelle condizioni senza delle quali la vera fede egrave impos-sibile In tal caso lo Stato non fa che riconoscere il dirit-to che luomo ha di aderire volontariamente e non for-zatamente al vero50

Del pari la libertagrave di parola e di stampa egrave un diritto infavore della veritagrave e della moralitagrave Essa puograve essere inol-tre una necessitagrave politica quando ha per oggetto la ma-nifestazione di opinioni attinenti allordine governativosotto tal rispetto la libertagrave di stampa egrave elargita al cittadi-no italiano dalla Costituzione

50 Siccome la diversitagrave del credere importa diversitagrave nellope-rare ogni qualvolta questa arriva ad un certo grado da recar dan-no e ruina alla societagrave la politica autoritagrave non puograve essere indiffe-rente al pervertimento della pubblica morale In tali contingenzela tutela della pubblica moralitagrave esige che le dottrine e praticheruinose non ostante il carattere religioso cui pretendono cadanosotto le leggi della pubblica sicurezza

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Finalmente la libertagrave di insegnamento viene lecita-mente propugnata allorchegrave per essa si intenda il dirittoche si dovrebbe riconoscere in chi provveduto di solidecognizioni e di attitudine didascalica non puograve tuttaviadedicarsi al nobile ufficio unicamente perchegrave non hacompiuto il corso universitario o non ha asseguito un ti-tolo legale Uno Stato il quale proclamasse illimitata li-bertagrave di stampa sarebbe incoerente se del pari non ac-cordasse libertagrave dinsegnamento51

Dicemmo non esservi pari libertagrave morale rispetto allaveritagrave ed allerrore al bene e al male poichegrave quandocosigrave fosse il preteso diritto di libertagrave verrebbe in colli-sione col diritto che ciascuno ha alla veritagrave alla scienzaalla virtugrave Cotal diritto importa che niuno venga leso incoteste nobili tendenze

Il diritto alla veritagrave impone negli altri il dovere dellaveracitagrave La egrave questa base e vincolo della societagrave giac-chegrave essendo questa una cospirazione una unione di entiintelligenti non puograve sussistere senza reciproca comuni-cazione di pensieri senza conformitagrave dei segni e delleidee Nel perpetuo incrociarsi degli interessi degli in-tenti degli affari donde avragrave lume la prudenza a guidar-si onde raggiungere lo scopo se la favella non egrave confor-

51 Egrave certo che il pubblico insegnamento non dee sfuggire allavigilanza dello Stato non so perograve comprendere come un titolocomunque conseguito faciat doctorem et doctum tuttalla voltaNon egrave forse il possesso della dottrina possesso reso di pubblicaragione quello che offre tutte le guarentigie intorno alla capacitagravedel docente

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Finalmente la libertagrave di insegnamento viene lecita-mente propugnata allorchegrave per essa si intenda il dirittoche si dovrebbe riconoscere in chi provveduto di solidecognizioni e di attitudine didascalica non puograve tuttaviadedicarsi al nobile ufficio unicamente perchegrave non hacompiuto il corso universitario o non ha asseguito un ti-tolo legale Uno Stato il quale proclamasse illimitata li-bertagrave di stampa sarebbe incoerente se del pari non ac-cordasse libertagrave dinsegnamento51

Dicemmo non esservi pari libertagrave morale rispetto allaveritagrave ed allerrore al bene e al male poichegrave quandocosigrave fosse il preteso diritto di libertagrave verrebbe in colli-sione col diritto che ciascuno ha alla veritagrave alla scienzaalla virtugrave Cotal diritto importa che niuno venga leso incoteste nobili tendenze

Il diritto alla veritagrave impone negli altri il dovere dellaveracitagrave La egrave questa base e vincolo della societagrave giac-chegrave essendo questa una cospirazione una unione di entiintelligenti non puograve sussistere senza reciproca comuni-cazione di pensieri senza conformitagrave dei segni e delleidee Nel perpetuo incrociarsi degli interessi degli in-tenti degli affari donde avragrave lume la prudenza a guidar-si onde raggiungere lo scopo se la favella non egrave confor-

51 Egrave certo che il pubblico insegnamento non dee sfuggire allavigilanza dello Stato non so perograve comprendere come un titolocomunque conseguito faciat doctorem et doctum tuttalla voltaNon egrave forse il possesso della dottrina possesso reso di pubblicaragione quello che offre tutte le guarentigie intorno alla capacitagravedel docente

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me al pensiero La menzogna egrave pertanto unoffesa nonsolo allindividuo ma eziandio allintera societagrave Niunoindividuo niuna associazione particolare puograve rinunzia-re alla veracitagrave perchegrave essa ridonda in bene comune52

Tutti gli uomini poi hanno eguali i diritti naturali pri-mitivi tutti sono eguali di fronte alla legge naturale Talegrave lrsquoeguaglianza di natura che presta fondamentoalleguaglianza giuridica

Leguaglianza giuridica o legale egrave il pubblico raziona-le riconoscimento per parte dello Stato dei naturali dirit-ti di libertagrave di morale benessere di natia proprietagrave intutti e singoli i cittadini Essa ha luogo quando i cittadinisono tutti del pari soggetti alle medesime leggi tutti delpari punibili se le trasgrediscono Quando la costituzio-ne di uno Stato non riconosce privilegi politici e distin-zioni di caste o condizioni permanenti in tal casoluguaglianza piglia il nome di politica o socialeNellantica Roma per es ai tempi della repubblicadopo le leggi Licinie-Sestie vera eguaglianza politicafra i cittadini mancava perograve leguaglianza sociale giac-

52 Se non egrave mai lecita la menzogna egrave perograve lecito tacere il pro-prio pensiero ove dal silenzio non avvenga altrui un danno chesia dovere limpedire E che saremo noi sempre obbligati a mani-festare i proprii pensieri Passa gran differenza fra lrsquoequivoco e lamenzogna nellequivoco si dice il vero ma non chiaramente nel-la menzogna si dice apertamente il falso Lequivoco egrave illecitoquando egrave dannoso altrimenti puograve essere talvolta consigliato dallaprudenza Ad equivoci si riducono le celebri restrizioni mentalidelle quali da molti or lepidamente or malignamente si favella

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me al pensiero La menzogna egrave pertanto unoffesa nonsolo allindividuo ma eziandio allintera societagrave Niunoindividuo niuna associazione particolare puograve rinunzia-re alla veracitagrave perchegrave essa ridonda in bene comune52

Tutti gli uomini poi hanno eguali i diritti naturali pri-mitivi tutti sono eguali di fronte alla legge naturale Talegrave lrsquoeguaglianza di natura che presta fondamentoalleguaglianza giuridica

Leguaglianza giuridica o legale egrave il pubblico raziona-le riconoscimento per parte dello Stato dei naturali dirit-ti di libertagrave di morale benessere di natia proprietagrave intutti e singoli i cittadini Essa ha luogo quando i cittadinisono tutti del pari soggetti alle medesime leggi tutti delpari punibili se le trasgrediscono Quando la costituzio-ne di uno Stato non riconosce privilegi politici e distin-zioni di caste o condizioni permanenti in tal casoluguaglianza piglia il nome di politica o socialeNellantica Roma per es ai tempi della repubblicadopo le leggi Licinie-Sestie vera eguaglianza politicafra i cittadini mancava perograve leguaglianza sociale giac-

52 Se non egrave mai lecita la menzogna egrave perograve lecito tacere il pro-prio pensiero ove dal silenzio non avvenga altrui un danno chesia dovere limpedire E che saremo noi sempre obbligati a mani-festare i proprii pensieri Passa gran differenza fra lrsquoequivoco e lamenzogna nellequivoco si dice il vero ma non chiaramente nel-la menzogna si dice apertamente il falso Lequivoco egrave illecitoquando egrave dannoso altrimenti puograve essere talvolta consigliato dallaprudenza Ad equivoci si riducono le celebri restrizioni mentalidelle quali da molti or lepidamente or malignamente si favella

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chegrave lintera popolazione dello Stato rimaneva tuttaviasocialmente divisa fra padroni e schiavi

Per il benessere delluomo in seno alla societagrave egrave suffi-ciente leguaglianza politica e sociale Mediante la primai cittadini partecipano egualmente del diritto mediantela seconda partecipano egualmente dei vantaggi prodottidalla societagrave Una perfetta eguaglianza individuale qualegrave quella sognata dal Socialismo egrave impossibile53

53 La disuguaglianza dello condizioni sociali egrave conseguenzanecessaria della libertagrave umana Fra gli uomini alcuni impieganobene le loro facoltagrave sono attivi economi intelligenti altri fannocattivo uso delle medesime e si mostrano pigri dissipatori edinetti Generalmente i primi riescono con vantaggio della fami-glia i secondi vanno di male in peggio con danno della loro po-steritagrave Or fate che si abolisca il principio della proprietagrave o per lomeno si proibisca di trasmettere la ereditagrave lasciando a ciascuno ilgodimento de suoi risparmi e del suo lavoro non si riescirebbegiammai a distruggere la legge della disuguaglianza come sperail Socialismo Per ottenerla converrebbe ogni giorno dividere ibeni porre impedimenti allesercizio delle esuberanti attivitagrave fa-vorire persino lindolenza e lignavia ed in ossequio alleguaglian-za proscrivere la libertagrave

Come mai domandava Socrate gli uni vivono nellabbondan-za e posseggono il superfluo mentre altri non possono acquistareil necessario e fanno debiti E Isimaco rispondeva Perchegrave gli unisi occupano dei loro affari e gli altri li trascurano

Valga ancora losservare non essere soltanto la proprietagrave ilprincipio della disuguaglianza di fatto innumerevoli altre causevi concorrono senza che il Socialismo possa evitarle Per fareescire gli individui e le masse dalla disuguaglianza di fatto il So-cialismo deve lanciarle incontro alla tirannia ricomponendo i po-poli in un sistema incomparabilmente piugrave ingiusto e piugrave spiacevo-

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chegrave lintera popolazione dello Stato rimaneva tuttaviasocialmente divisa fra padroni e schiavi

Per il benessere delluomo in seno alla societagrave egrave suffi-ciente leguaglianza politica e sociale Mediante la primai cittadini partecipano egualmente del diritto mediantela seconda partecipano egualmente dei vantaggi prodottidalla societagrave Una perfetta eguaglianza individuale qualegrave quella sognata dal Socialismo egrave impossibile53

53 La disuguaglianza dello condizioni sociali egrave conseguenzanecessaria della libertagrave umana Fra gli uomini alcuni impieganobene le loro facoltagrave sono attivi economi intelligenti altri fannocattivo uso delle medesime e si mostrano pigri dissipatori edinetti Generalmente i primi riescono con vantaggio della fami-glia i secondi vanno di male in peggio con danno della loro po-steritagrave Or fate che si abolisca il principio della proprietagrave o per lomeno si proibisca di trasmettere la ereditagrave lasciando a ciascuno ilgodimento de suoi risparmi e del suo lavoro non si riescirebbegiammai a distruggere la legge della disuguaglianza come sperail Socialismo Per ottenerla converrebbe ogni giorno dividere ibeni porre impedimenti allesercizio delle esuberanti attivitagrave fa-vorire persino lindolenza e lignavia ed in ossequio alleguaglian-za proscrivere la libertagrave

Come mai domandava Socrate gli uni vivono nellabbondan-za e posseggono il superfluo mentre altri non possono acquistareil necessario e fanno debiti E Isimaco rispondeva Perchegrave gli unisi occupano dei loro affari e gli altri li trascurano

Valga ancora losservare non essere soltanto la proprietagrave ilprincipio della disuguaglianza di fatto innumerevoli altre causevi concorrono senza che il Socialismo possa evitarle Per fareescire gli individui e le masse dalla disuguaglianza di fatto il So-cialismo deve lanciarle incontro alla tirannia ricomponendo i po-poli in un sistema incomparabilmente piugrave ingiusto e piugrave spiacevo-

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La libertagrave individuale e leguaglianza sociale egrave mano-messa dalla schiavitugrave la maggior offesa che possa subi-re la persona umana

La schiavitugrave egrave contraria al diritto naturale perchegrave lalibertagrave egrave inalienabile perchegrave la persona umana egrave tale chenon puograve mai essere oggetto di proprietagrave Luomo non ap-partiene ad altri che a se stesso non puograve essere quindioggetto negrave di una donazione negrave di una vendita negrave di unacquisto negrave di un possesso Da una parte la libertagrave sfug-ge al dominio altrui dallaltra parte luomo donando lasua libertagrave vien reso inabile a ricevere qualche cosamentre pure non vegrave equivalente che esso possa riceverein contraccambio Che se lutilitagrave viene posta a ragionedel dominio di proprietagrave che luomo avrebbe sopraluomo la stessa ragione milita parimente pro e controluomo proprietagrave e luomo proprietario

Il preteso diritto di schiavitugrave introdotto dalla vittoria odalla conquista egrave un abuso della forza negrave altrimenti puograveessere mantenuto che dalla forza Ma siccome luomonon puograve rassegnarsi senza speranza ad uno stato che egravecontrario alla propria natura cercheragrave perciograve di scuotereil giogo appena gli si presenti loccasione Per questo noivediamo le antiche Repubbliche quelle che fondavanolrsquoeguaglianza politica di pochi cittadini sulla oppressio-ne di innumerevoli schiavi da questi essere incessante-mente minacciate siccome del pari la storia ricorda la

le dellantico

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La libertagrave individuale e leguaglianza sociale egrave mano-messa dalla schiavitugrave la maggior offesa che possa subi-re la persona umana

La schiavitugrave egrave contraria al diritto naturale perchegrave lalibertagrave egrave inalienabile perchegrave la persona umana egrave tale chenon puograve mai essere oggetto di proprietagrave Luomo non ap-partiene ad altri che a se stesso non puograve essere quindioggetto negrave di una donazione negrave di una vendita negrave di unacquisto negrave di un possesso Da una parte la libertagrave sfug-ge al dominio altrui dallaltra parte luomo donando lasua libertagrave vien reso inabile a ricevere qualche cosamentre pure non vegrave equivalente che esso possa riceverein contraccambio Che se lutilitagrave viene posta a ragionedel dominio di proprietagrave che luomo avrebbe sopraluomo la stessa ragione milita parimente pro e controluomo proprietagrave e luomo proprietario

Il preteso diritto di schiavitugrave introdotto dalla vittoria odalla conquista egrave un abuso della forza negrave altrimenti puograveessere mantenuto che dalla forza Ma siccome luomonon puograve rassegnarsi senza speranza ad uno stato che egravecontrario alla propria natura cercheragrave perciograve di scuotereil giogo appena gli si presenti loccasione Per questo noivediamo le antiche Repubbliche quelle che fondavanolrsquoeguaglianza politica di pochi cittadini sulla oppressio-ne di innumerevoli schiavi da questi essere incessante-mente minacciate siccome del pari la storia ricorda la

le dellantico

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reazione diuturna e talvolta orribile delle classi socialicontro delle quali militarono un tempo odiosi privilegi

Il Cristianesimo insegnando leguaglianza di tutti gliuomini dinanzi a Dio condannograve la schiavitugrave Non po-tendo labolizione di questa compiersi dun tratto senzagravi disordini il Cristianesimo preparograve man mano la ri-storazione della societagrave ispirando nuove idee e nuovisentimenti Lo schiavo viene mutato in servo il servo infamigliare (famulus) colla facoltagrave di possedere e di ri-sparmiare finalmente il servigio si riduce ad una presta-zione di opera stipulata liberamente sulle basi della giu-stizia e dellutilitagrave di entrambi i concorrenti54

Se un individuo non puograve essere posseduto e sfruttatocome una cosa senza oltraggiare lumanitagrave a piugrave forteragione un popolo Il despotismo che subordina il benegenerale allinteresse proprio dei governanti e ripone in

54 La Chiesa preparograve la liberazione degli schiavi formandoman mano in loro favore lopinione pubblica e rassodando per al-tra parte i vincoli di affetto tra padroni e servi Fondando piutto-sto il diritto sul dovere che il dovere sul diritto la Chiesa nonlanciograve nella societagrave la perentoria intimazione laquola schiavitugrave egrave abo-litaraquo ma inculcando severamente al padrone i suoi doveri pro-mosse nel campo giuridico quelleguaglianza sociale che avevagiagrave proclamata nel campo religioso colla dottrina del Cristo e col-le parole degli Apostoli laquonon vi essere nel mondo negrave giudeo negravegreco negrave barbaro negrave scita ma tutti fratelli in Gesugrave Cristoraquo

Parecchi ordini religiosi ricorda la storia istituiti nella Chiesaper la redenzione degli schiavi Oggidigrave il Cardinale Lavigerie de-stava lEuropa civile e lanimava a far cessare linfame mercatoche i mussulmani esercitano tuttora in talune contrade dellAfrica

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reazione diuturna e talvolta orribile delle classi socialicontro delle quali militarono un tempo odiosi privilegi

Il Cristianesimo insegnando leguaglianza di tutti gliuomini dinanzi a Dio condannograve la schiavitugrave Non po-tendo labolizione di questa compiersi dun tratto senzagravi disordini il Cristianesimo preparograve man mano la ri-storazione della societagrave ispirando nuove idee e nuovisentimenti Lo schiavo viene mutato in servo il servo infamigliare (famulus) colla facoltagrave di possedere e di ri-sparmiare finalmente il servigio si riduce ad una presta-zione di opera stipulata liberamente sulle basi della giu-stizia e dellutilitagrave di entrambi i concorrenti54

Se un individuo non puograve essere posseduto e sfruttatocome una cosa senza oltraggiare lumanitagrave a piugrave forteragione un popolo Il despotismo che subordina il benegenerale allinteresse proprio dei governanti e ripone in

54 La Chiesa preparograve la liberazione degli schiavi formandoman mano in loro favore lopinione pubblica e rassodando per al-tra parte i vincoli di affetto tra padroni e servi Fondando piutto-sto il diritto sul dovere che il dovere sul diritto la Chiesa nonlanciograve nella societagrave la perentoria intimazione laquola schiavitugrave egrave abo-litaraquo ma inculcando severamente al padrone i suoi doveri pro-mosse nel campo giuridico quelleguaglianza sociale che avevagiagrave proclamata nel campo religioso colla dottrina del Cristo e col-le parole degli Apostoli laquonon vi essere nel mondo negrave giudeo negravegreco negrave barbaro negrave scita ma tutti fratelli in Gesugrave Cristoraquo

Parecchi ordini religiosi ricorda la storia istituiti nella Chiesaper la redenzione degli schiavi Oggidigrave il Cardinale Lavigerie de-stava lEuropa civile e lanimava a far cessare linfame mercatoche i mussulmani esercitano tuttora in talune contrade dellAfrica

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questo oppure nel trionfo di un solo partito la ragionedi Stato egrave dunque un attentato contro lesistenza moraledella societagrave del pari che contro la libertagrave de suoi mem-bri Quale mostruoso despotismo sarebbe poi quello cheattentasse alla coscienza religiosa

Finalmente per tacere di altri il diritto di difesa egrave lafacoltagrave di adoperare la forza fisica per difendere il dirit-to e ribattere gli ostacoli che per avventura si oppongo-no al suo esercizio Questa forza non costituisce il dirit-to negrave sempre lo accompagna pure quando si ha giuri-dicamente si puograve adoperare Cotal diritto coattivo quan-do non avesse per iscopo di tenere i nostri diritti immunidalle offese minacciate o tentate ma di riparare le offeseconsumate dicesi diritto di risarcimento

Fuori del civile consorzio il diritto coattivo si esercitapersonalmente da ciascuno individuo Ma nello stato disocietagrave civile ad impedire gli abusi e a non turbarelordine lesercizio dellaccennato diritto egrave riserbato allaforza pubblica ed al potere costituito Esso rinasce perograveogni qualvolta la necessitagrave esige una pronta ed efficacetutela de proprii diritti

CAPITOLO VIIIDiritti domestici

Vi sono diritti naturali che luomo possiede in ordinealla famiglia Essi riduconsi alla libertagrave di contrarre ma-

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questo oppure nel trionfo di un solo partito la ragionedi Stato egrave dunque un attentato contro lesistenza moraledella societagrave del pari che contro la libertagrave de suoi mem-bri Quale mostruoso despotismo sarebbe poi quello cheattentasse alla coscienza religiosa

Finalmente per tacere di altri il diritto di difesa egrave lafacoltagrave di adoperare la forza fisica per difendere il dirit-to e ribattere gli ostacoli che per avventura si oppongo-no al suo esercizio Questa forza non costituisce il dirit-to negrave sempre lo accompagna pure quando si ha giuri-dicamente si puograve adoperare Cotal diritto coattivo quan-do non avesse per iscopo di tenere i nostri diritti immunidalle offese minacciate o tentate ma di riparare le offeseconsumate dicesi diritto di risarcimento

Fuori del civile consorzio il diritto coattivo si esercitapersonalmente da ciascuno individuo Ma nello stato disocietagrave civile ad impedire gli abusi e a non turbarelordine lesercizio dellaccennato diritto egrave riserbato allaforza pubblica ed al potere costituito Esso rinasce perograveogni qualvolta la necessitagrave esige una pronta ed efficacetutela de proprii diritti

CAPITOLO VIIIDiritti domestici

Vi sono diritti naturali che luomo possiede in ordinealla famiglia Essi riduconsi alla libertagrave di contrarre ma-

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trimonio al diritto della eguaglianza coniugale alla pa-tria podestagrave alla libertagrave di educazione

Chiunque egrave atto a contrarre matrimonio colla coscien-za dei doveri che impone cotale stato non puograve esserneimpedito da veruna autoritagrave umana vuoi paterna vuoicivile Ognuno ha diritto alla felicitagrave che si riprometteda una condizione di vita la quale mentre concorre allapropagazione della specie umana altamente favorisce ilbenessere materiale e morale dellindividuo Per conse-guenza sarebbe valido stando alla legge naturale il ma-trimonio contratto dai figli di famiglia anche primadelletagrave richiesta dalle leggi positive55

Neppure puograve essere luomo positivamente obbligato acontrarre matrimonio perchegrave esso egrave di libera elezioneeccetto nel caso singolarissimo che la pubblica salute lorichiedesse

Non sono tuttavia violazioni della libertagrave gli impedi-menti dirimenti riconosciuti dalla coscienza religiosa ele condizioni richieste dalla legge civile rispetto agli ef-fetti civili la ragione e lesperienza il bene generale e ilbene particolare della famiglia lordine fisico e lordine

55 Oggidigrave sono considerate come illegittime al punto di vistacivile le unioni dei figli fatte senza il consenso dei loro parentidei militari senza il consenso dei loro capi e le unioni di quelliche non hanno ancora toccata letagrave prescritta dalla legge Per ilmatrimonio religioso cotesti impedimenti non esistono Il conciliodi Trento in omaggio alla libertagrave individuale non ammise fra gliimpedimenti dirimenti il dissenso dei genitori malgrado le istan-ze degli ambasciatori francesi

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trimonio al diritto della eguaglianza coniugale alla pa-tria podestagrave alla libertagrave di educazione

Chiunque egrave atto a contrarre matrimonio colla coscien-za dei doveri che impone cotale stato non puograve esserneimpedito da veruna autoritagrave umana vuoi paterna vuoicivile Ognuno ha diritto alla felicitagrave che si riprometteda una condizione di vita la quale mentre concorre allapropagazione della specie umana altamente favorisce ilbenessere materiale e morale dellindividuo Per conse-guenza sarebbe valido stando alla legge naturale il ma-trimonio contratto dai figli di famiglia anche primadelletagrave richiesta dalle leggi positive55

Neppure puograve essere luomo positivamente obbligato acontrarre matrimonio perchegrave esso egrave di libera elezioneeccetto nel caso singolarissimo che la pubblica salute lorichiedesse

Non sono tuttavia violazioni della libertagrave gli impedi-menti dirimenti riconosciuti dalla coscienza religiosa ele condizioni richieste dalla legge civile rispetto agli ef-fetti civili la ragione e lesperienza il bene generale e ilbene particolare della famiglia lordine fisico e lordine

55 Oggidigrave sono considerate come illegittime al punto di vistacivile le unioni dei figli fatte senza il consenso dei loro parentidei militari senza il consenso dei loro capi e le unioni di quelliche non hanno ancora toccata letagrave prescritta dalla legge Per ilmatrimonio religioso cotesti impedimenti non esistono Il conciliodi Trento in omaggio alla libertagrave individuale non ammise fra gliimpedimenti dirimenti il dissenso dei genitori malgrado le istan-ze degli ambasciatori francesi

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morale consigliano un ordinamento della libertagrave rispettoad un atto di tanta rilevanza per lindividuo e per la so-cietagrave

Il diritto di eguaglianza importa come a suo luogo di-mostrammo la monogamia e la indissolubilitagrave Pari neidiritti reciproci i coniugi sono entrambi obbligati lunorispetto allaltro ed alle medesime condizioni

La peggiore offesa che si possa fare al diritto di egua-glianza egrave il divorzio esso consacra la prepotenza elinganno impedisce il progresso della vita comune vio-la i diritti dei figli produce la dispersione della famigliane scalza il potere fa cadere la donna dalla sua dignitagravee mentre un solo matrimonio unendo due sposi avvici-nograve i parenti e gli amici mentre il matrimonio rassoda lefortune confondendo gli interessi il divorzio moltiplicai nemici solleva discussioni suscita processi e rovesciale fortune

La patria podestagrave egrave il diritto che il padre o in suamancanza la madre ha di dirigere e governare la fami-glia Nel padre si personificano i diritti che sono comunia tutta la famiglia esso ne regola le azioni ne ammini-stra il patrimonio decide le interne questioni provve-dendo al bene domestico

In omaggio al potere paterno il Codice Civile stabili-sce

laquoArt 220 Il figlio egrave soggetto alla podestagrave dei genitorifino alletagrave maggiore od allemancipazione

laquoArt 221 Il figlio minore non puograve abbandonare lacasa paterna o quella che il padre gli ha destinata senza

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morale consigliano un ordinamento della libertagrave rispettoad un atto di tanta rilevanza per lindividuo e per la so-cietagrave

Il diritto di eguaglianza importa come a suo luogo di-mostrammo la monogamia e la indissolubilitagrave Pari neidiritti reciproci i coniugi sono entrambi obbligati lunorispetto allaltro ed alle medesime condizioni

La peggiore offesa che si possa fare al diritto di egua-glianza egrave il divorzio esso consacra la prepotenza elinganno impedisce il progresso della vita comune vio-la i diritti dei figli produce la dispersione della famigliane scalza il potere fa cadere la donna dalla sua dignitagravee mentre un solo matrimonio unendo due sposi avvici-nograve i parenti e gli amici mentre il matrimonio rassoda lefortune confondendo gli interessi il divorzio moltiplicai nemici solleva discussioni suscita processi e rovesciale fortune

La patria podestagrave egrave il diritto che il padre o in suamancanza la madre ha di dirigere e governare la fami-glia Nel padre si personificano i diritti che sono comunia tutta la famiglia esso ne regola le azioni ne ammini-stra il patrimonio decide le interne questioni provve-dendo al bene domestico

In omaggio al potere paterno il Codice Civile stabili-sce

laquoArt 220 Il figlio egrave soggetto alla podestagrave dei genitorifino alletagrave maggiore od allemancipazione

laquoArt 221 Il figlio minore non puograve abbandonare lacasa paterna o quella che il padre gli ha destinata senza

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permissione del medesimo salvo per causa di volontarioarruolamento nellesercito nazionale Ove se ne allontanisenza permissione il padre ha diritto di richiamarveloricorrendo ove sia duopo al presidente del tribunale ci-vile Qualora giuste cause rendessero necessario lallon-tanamento del figlio dalla casa paterna il presidentesullistanza dei parenti od anche del Pubblico ministeroprese informazioni senza formalitagrave giudiziarie provvedenel modo piugrave conveniente senza esprimere nel decretoalcun motivo Se vi sia pericolo nel ritardo provvede ilpretore

laquoArt 222 Il padre che non riesca a frenare i travia-menti del figlio puograve allontanarlo dalla famiglia asse-gnandogli secondo i proprii mezzi gli alimenti stretta-mente necessari e ricorrendo ove sia duopo al presi-dente del tribunale collocarlo in quella casa o inquellistituto di educazione o di correzione che reputipiugrave conveniente a correggerlo e migliorarloraquo

Al genitore spetta pure il diritto di amministrare ibeni che il figlio avesse avuti per donazione o per eredi-tagrave

Finalmente la libertagrave di educazione consiste nel dirit-to che il padre o la madre hanno di mantenersi indipen-denti dal potere civile esterno per ciograve che spetta allaeducazione de figliuoli Non giagrave che essi abbiano dirittodi educarli come loro pare e piace poichegrave leducazionedeve rispondere al fine suo proprio che egrave lo svolgimentodelle facoltagrave del fanciullo secondo moralitagrave Non si dagraveperciograve libertagrave di educazione in questo senso il falso ed

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permissione del medesimo salvo per causa di volontarioarruolamento nellesercito nazionale Ove se ne allontanisenza permissione il padre ha diritto di richiamarveloricorrendo ove sia duopo al presidente del tribunale ci-vile Qualora giuste cause rendessero necessario lallon-tanamento del figlio dalla casa paterna il presidentesullistanza dei parenti od anche del Pubblico ministeroprese informazioni senza formalitagrave giudiziarie provvedenel modo piugrave conveniente senza esprimere nel decretoalcun motivo Se vi sia pericolo nel ritardo provvede ilpretore

laquoArt 222 Il padre che non riesca a frenare i travia-menti del figlio puograve allontanarlo dalla famiglia asse-gnandogli secondo i proprii mezzi gli alimenti stretta-mente necessari e ricorrendo ove sia duopo al presi-dente del tribunale collocarlo in quella casa o inquellistituto di educazione o di correzione che reputipiugrave conveniente a correggerlo e migliorarloraquo

Al genitore spetta pure il diritto di amministrare ibeni che il figlio avesse avuti per donazione o per eredi-tagrave

Finalmente la libertagrave di educazione consiste nel dirit-to che il padre o la madre hanno di mantenersi indipen-denti dal potere civile esterno per ciograve che spetta allaeducazione de figliuoli Non giagrave che essi abbiano dirittodi educarli come loro pare e piace poichegrave leducazionedeve rispondere al fine suo proprio che egrave lo svolgimentodelle facoltagrave del fanciullo secondo moralitagrave Non si dagraveperciograve libertagrave di educazione in questo senso il falso ed

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il male non ha diritto alcuno Collanzidetta libertagrave sisuole intendere il niun diritto che compete allo Stato ditogliere i figli ai genitori e di affidarli ad educatori chenon rispondono alle oneste esigenze della famiglia UnoStato il quale volesse in ciograve adottare i costumi di quelpopolo eccezionale che fu lo Spartano correrebbe peri-colo di diventare tirannico rispetto allindividuo e mici-diale rispetto alla famiglia

Siccome perograve leducazione non egrave solo un diritto pater-no ma anzi tutto un dovere lo Stato ha il diritto di ve-gliare sulleducazione impartita ai figli chiamando re-sponsali i genitori della pessima loro condotta

CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave

Secondo letimologia dicesi proprietagrave tutto ciograve che egravedi alcuno per guisa che non possa essere piugrave di altri

Per conseguenza la proprietagrave implica il concetto diunappartenenza ad un soggetto ad un che principale edi una inferioritagrave o soggezione rispetto allente cui si ri-ferisce In altri termini la proprietagrave egrave ordinata ad un entecome a fine oppure si considera siccome accidente ri-spetto a sostanza Aristotele la avrebbe posta sotto la ca-tegoria del πρός τι ad aliud

In questo senso generale sono proprietagrave delluomotutte le sue parti fisiche gli atti delle sue potenze tutto

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il male non ha diritto alcuno Collanzidetta libertagrave sisuole intendere il niun diritto che compete allo Stato ditogliere i figli ai genitori e di affidarli ad educatori chenon rispondono alle oneste esigenze della famiglia UnoStato il quale volesse in ciograve adottare i costumi di quelpopolo eccezionale che fu lo Spartano correrebbe peri-colo di diventare tirannico rispetto allindividuo e mici-diale rispetto alla famiglia

Siccome perograve leducazione non egrave solo un diritto pater-no ma anzi tutto un dovere lo Stato ha il diritto di ve-gliare sulleducazione impartita ai figli chiamando re-sponsali i genitori della pessima loro condotta

CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave

Secondo letimologia dicesi proprietagrave tutto ciograve che egravedi alcuno per guisa che non possa essere piugrave di altri

Per conseguenza la proprietagrave implica il concetto diunappartenenza ad un soggetto ad un che principale edi una inferioritagrave o soggezione rispetto allente cui si ri-ferisce In altri termini la proprietagrave egrave ordinata ad un entecome a fine oppure si considera siccome accidente ri-spetto a sostanza Aristotele la avrebbe posta sotto la ca-tegoria del πρός τι ad aliud

In questo senso generale sono proprietagrave delluomotutte le sue parti fisiche gli atti delle sue potenze tutto

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ciograve insomma che senza essere lui egrave nondimeno di luitutto ciograve che luomo puograve chiamar mio Quindi in questosenso la proprietagrave puograve essere interna od esterna La pri-ma dicesi di tutto ciograve che riflette immediatamenteluomo o meglio a lui appartiene vuoi come soggettovuoi come attivitagrave La seconda dicesi delle cose materia-li ossia distinte realmente dalluomo ma appartenenti alui per qualche titolo

La proprietagrave vuoi interna vuoi esterna si distinguein naturale ed acquisita secondochegrave egrave indotta immedia-tamente dalla natura oppure in forza di qualche fatto oatto umano giusta lordine di natura

Tutto ciograve che egrave proprietagrave vuoi interna vuoi esternavuoi naturale vuoi acquisita egrave sotto la tutela della leggemorale e diventa materia od oggetto di un diritto ossiadi un potere morale rispetto al proprio cui corrispondanegli altri il dovere giuridico di riconoscerlo

Avuto riguardo allorigine il diritto di proprietagrave puograveessere originario o natio oppure derivato o acquisito Sinoti perograve che luno e laltro egrave naturale il primo per segrave ilsecondo perchegrave conseguenza del primo Per esempio cegraveun diritto naturale originario o natio di proprietagrave internail quale consiste nella facoltagrave di adoperare lattivitagrave per-sonale conformemente alla legge morale gli egrave questoanzi tutto un dovere ma un dovere che si trasforma indiritto rispetto altrui e cegrave un diritto naturale acquisito diproprietagrave interna il quale ha per oggetto le qualitagrave vuoifisiche vuoi morali che acquistammo collopera nostra

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ciograve insomma che senza essere lui egrave nondimeno di luitutto ciograve che luomo puograve chiamar mio Quindi in questosenso la proprietagrave puograve essere interna od esterna La pri-ma dicesi di tutto ciograve che riflette immediatamenteluomo o meglio a lui appartiene vuoi come soggettovuoi come attivitagrave La seconda dicesi delle cose materia-li ossia distinte realmente dalluomo ma appartenenti alui per qualche titolo

La proprietagrave vuoi interna vuoi esterna si distinguein naturale ed acquisita secondochegrave egrave indotta immedia-tamente dalla natura oppure in forza di qualche fatto oatto umano giusta lordine di natura

Tutto ciograve che egrave proprietagrave vuoi interna vuoi esternavuoi naturale vuoi acquisita egrave sotto la tutela della leggemorale e diventa materia od oggetto di un diritto ossiadi un potere morale rispetto al proprio cui corrispondanegli altri il dovere giuridico di riconoscerlo

Avuto riguardo allorigine il diritto di proprietagrave puograveessere originario o natio oppure derivato o acquisito Sinoti perograve che luno e laltro egrave naturale il primo per segrave ilsecondo perchegrave conseguenza del primo Per esempio cegraveun diritto naturale originario o natio di proprietagrave internail quale consiste nella facoltagrave di adoperare lattivitagrave per-sonale conformemente alla legge morale gli egrave questoanzi tutto un dovere ma un dovere che si trasforma indiritto rispetto altrui e cegrave un diritto naturale acquisito diproprietagrave interna il quale ha per oggetto le qualitagrave vuoifisiche vuoi morali che acquistammo collopera nostra

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Avuto riguardo alla materia il diritto si specifica inquello di proprietagrave interna ed in quello di proprietagraveesterna Ma giova fare una distinzione Il diritto di pro-prietagrave esterna essendo acquisito e materiato da un fattocontingente egrave duopo supporre in precedenza un dirittoalla proprietagrave esterna un diritto natio cioegrave dal quale sirenda legittimo il fatto per cui sorga il diritto di unaproprietagrave determinata dal fatto stesso

Il diritto alla proprietagrave altrimenti detto diritto al do-minio egrave assoluto ed inalienabile Esso nasce dal doveredella propria conservazione e perfezionamento cui sa-rebbe impossibile di adempiere ove ci fosse negato ognidiritto ai mezzi necessari fra quali quello di acquistarela proprietagrave di quanto abbisogniamo

Essendo poi cotali mezzi distinti dalluomo egrave neces-sario un fatto per cui le cose alle quali si aveva un dirit-to diventino delluomo di qui il diritto di proprietagrave

Viola il diritto alla proprietagrave chi impedisce la occupa-zione di cose le quali sono di nessuno e luso delle cosepiugrave indispensabili alla vita Egrave una violazione di cotestodiritto la schiavitugrave che rende luomo incapace di acqui-stare e possedere in proprio alcuna cosa

Molti giuristi non distinguono fra il diritto alla e diproprietagrave e quella comprendono in questa Essi perogravefanno distinzione fra lastratto ed il concreto e definisco-no in generale il diritto di proprietagrave laquofacoltagrave morale didisporre liberamente ed esclusivamente di una cosaraquo Laqual definizione puograve egualmente estendersi alluna eallaltra forma di diritto da noi ricordata

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Avuto riguardo alla materia il diritto si specifica inquello di proprietagrave interna ed in quello di proprietagraveesterna Ma giova fare una distinzione Il diritto di pro-prietagrave esterna essendo acquisito e materiato da un fattocontingente egrave duopo supporre in precedenza un dirittoalla proprietagrave esterna un diritto natio cioegrave dal quale sirenda legittimo il fatto per cui sorga il diritto di unaproprietagrave determinata dal fatto stesso

Il diritto alla proprietagrave altrimenti detto diritto al do-minio egrave assoluto ed inalienabile Esso nasce dal doveredella propria conservazione e perfezionamento cui sa-rebbe impossibile di adempiere ove ci fosse negato ognidiritto ai mezzi necessari fra quali quello di acquistarela proprietagrave di quanto abbisogniamo

Essendo poi cotali mezzi distinti dalluomo egrave neces-sario un fatto per cui le cose alle quali si aveva un dirit-to diventino delluomo di qui il diritto di proprietagrave

Viola il diritto alla proprietagrave chi impedisce la occupa-zione di cose le quali sono di nessuno e luso delle cosepiugrave indispensabili alla vita Egrave una violazione di cotestodiritto la schiavitugrave che rende luomo incapace di acqui-stare e possedere in proprio alcuna cosa

Molti giuristi non distinguono fra il diritto alla e diproprietagrave e quella comprendono in questa Essi perogravefanno distinzione fra lastratto ed il concreto e definisco-no in generale il diritto di proprietagrave laquofacoltagrave morale didisporre liberamente ed esclusivamente di una cosaraquo Laqual definizione puograve egualmente estendersi alluna eallaltra forma di diritto da noi ricordata

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Dicemmo podestagrave morale non fisica perchegrave la forzaper se non egrave mai diritto di disporre vale a dire prende-re possedere usare alienare ritenere conservare ecccon piena libertagrave perchegrave non si lede alcun diritto col di-sporre della cosa a talento ad esclusione degli altri per-chegrave il diritto di avere egrave congiunto con quello di esclude-re gli altri dal parteciparne Cotesto diritto di escluderealtri lo derivano dalla personalitagrave delluomo altri dallalimitazione della cosa in quanto essa egrave tale che non puograveservire a molti ma necessariamente se serve ad uno ri-cusa gli altri Dal diritto di escludere emerge il diritto dirivendicare la cosa se altri ingiustamente lavesse usur-pata Dicemmo finalmente una cosa non una personapoichegrave luomo non puograve essere oggetto di proprietagrave Invirtugrave della sua libertagrave luomo egrave di natura tale che sfuggeal dominio in virtugrave della sua destinazione esso non puograveservire di mezzo per la felicitagrave soltanto di un altro invirtugrave del principio di eguaglianza la proprietagrave delluomoegrave una contraddizione

La proprietagrave si distingue dal possesso ossia dal sem-plice avere e ritenere Questo egrave legittimo o illegittimosecondochegrave il possesso si fonda sopra il diritto di pro-prietagrave o venne elargito da chi ne ha il diritto oppure egravesfornito di giusto titolo

La proprietagrave si distingue ancora in transitoria ed instabile Quella non si diversifica dalluso anzi si riducealluso delle cose secondo il bisogno Questa la stabiledicesi di tutto ciograve che egrave cagione permanente di quegliutili che sono oggetto delluso Finalmente si specifica

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Dicemmo podestagrave morale non fisica perchegrave la forzaper se non egrave mai diritto di disporre vale a dire prende-re possedere usare alienare ritenere conservare ecccon piena libertagrave perchegrave non si lede alcun diritto col di-sporre della cosa a talento ad esclusione degli altri per-chegrave il diritto di avere egrave congiunto con quello di esclude-re gli altri dal parteciparne Cotesto diritto di escluderealtri lo derivano dalla personalitagrave delluomo altri dallalimitazione della cosa in quanto essa egrave tale che non puograveservire a molti ma necessariamente se serve ad uno ri-cusa gli altri Dal diritto di escludere emerge il diritto dirivendicare la cosa se altri ingiustamente lavesse usur-pata Dicemmo finalmente una cosa non una personapoichegrave luomo non puograve essere oggetto di proprietagrave Invirtugrave della sua libertagrave luomo egrave di natura tale che sfuggeal dominio in virtugrave della sua destinazione esso non puograveservire di mezzo per la felicitagrave soltanto di un altro invirtugrave del principio di eguaglianza la proprietagrave delluomoegrave una contraddizione

La proprietagrave si distingue dal possesso ossia dal sem-plice avere e ritenere Questo egrave legittimo o illegittimosecondochegrave il possesso si fonda sopra il diritto di pro-prietagrave o venne elargito da chi ne ha il diritto oppure egravesfornito di giusto titolo

La proprietagrave si distingue ancora in transitoria ed instabile Quella non si diversifica dalluso anzi si riducealluso delle cose secondo il bisogno Questa la stabiledicesi di tutto ciograve che egrave cagione permanente di quegliutili che sono oggetto delluso Finalmente si specifica

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in individuale e collettiva quella egrave dellindividuo questadellintera societagrave p es del Comune della Nazione

Il diritto di proprietagrave stabile ed individuale egrave assalitodai Comunisti e dai Socialisti Fra gli uni e gli altri correquesta differenza che i primi vogliono la comunione deibeni fondando in questa leudemonia sociale i secondivi aggiungono la guerra allautoritagrave sociale come quellache inducendo la disuguaglianza nei diritti pone la disu-guaglianza nei beni I Comunisti combattono la proprie-tagrave come istituto di natura e vogliono ristabilito lordinenaturale nel quale dicono tutti hanno diritto a tutto ISocialisti combattono la proprietagrave come istituzione so-ciale e la vogliono altrimenti organizzata affinchegrave rie-scano migliorate le condizioni economiche e civili dellasocietagrave

Converragrave pertanto porre in luce il fondamento razio-nale del diritto di proprietagrave Procederemo per elimina-zione togliendo ad esame le principali sentenze o siste-mi che furono posti in campo per spiegare la genesi delcontestato diritto

Dalle leggi positive derivano il diritto di proprietagravelHobbes ed il Montesquieu Nello stato di natura a loroavviso tutti hanno diritto a tutte le cose epperograve niunopuograve possedere in modo esclusivo alcuna cosa legittima-mente Cotale illimitazione del diritto doveva provocareuna lotta scambievole durante la quale la proprietagrave indi-viduale era impossibile Ma la lotta di tutti contro di tut-ti cessograve un bel digrave colla istituzione della societagrave la qualeimponendosi colla forza ai singoli individui creograve la pro-

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in individuale e collettiva quella egrave dellindividuo questadellintera societagrave p es del Comune della Nazione

Il diritto di proprietagrave stabile ed individuale egrave assalitodai Comunisti e dai Socialisti Fra gli uni e gli altri correquesta differenza che i primi vogliono la comunione deibeni fondando in questa leudemonia sociale i secondivi aggiungono la guerra allautoritagrave sociale come quellache inducendo la disuguaglianza nei diritti pone la disu-guaglianza nei beni I Comunisti combattono la proprie-tagrave come istituto di natura e vogliono ristabilito lordinenaturale nel quale dicono tutti hanno diritto a tutto ISocialisti combattono la proprietagrave come istituzione so-ciale e la vogliono altrimenti organizzata affinchegrave rie-scano migliorate le condizioni economiche e civili dellasocietagrave

Converragrave pertanto porre in luce il fondamento razio-nale del diritto di proprietagrave Procederemo per elimina-zione togliendo ad esame le principali sentenze o siste-mi che furono posti in campo per spiegare la genesi delcontestato diritto

Dalle leggi positive derivano il diritto di proprietagravelHobbes ed il Montesquieu Nello stato di natura a loroavviso tutti hanno diritto a tutte le cose epperograve niunopuograve possedere in modo esclusivo alcuna cosa legittima-mente Cotale illimitazione del diritto doveva provocareuna lotta scambievole durante la quale la proprietagrave indi-viduale era impossibile Ma la lotta di tutti contro di tut-ti cessograve un bel digrave colla istituzione della societagrave la qualeimponendosi colla forza ai singoli individui creograve la pro-

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prietagrave privata collassegnare per legge a ciascuno unaporzione dei beni Altrimenti spiega la cosa il Monte-squieu Dapprima tutte le cose erano comuni ma gli uo-mini rinunziarono alla naturale comunione primitiva af-fine di vivere sotto le leggi civili ed acquistare per esseil diritto di possedere stabilmente e pacificamente

Tale teoria confina alquanto con quella del famigeratoautore del contratto sociale Egli stabiligrave la base dellaproprietagrave in una specie di tacito consenso per cui si ven-ne alla distinzione del mio e del tuo Altri col Groziofanno pure sorgere la proprietagrave individuale dalla suppo-sta comunione primitiva per effetto di convenzioneespressa o tacita colla quale si stabiligrave che ciascuno si ri-tenesse il frutto del suo lavoro e delle sue fatiche

Altri giunsero allo stesso risultato sulla considerazio-ne che solo la legge positiva valga a dare una sanzioneefficace alla proprietagrave Fra questi vegrave il Beccaria ed ilBentham Questi opina che la proprietagrave stabile si fondisulla sicurezza del proprietario di poter godere in pacedella proprietagrave sua Ora chi dagrave tale sicurezza egrave lo Statoegrave la pubblica autoritagrave che impedisce che uno usurpi laproprietagrave di un altro Perciograve la proprietagrave egrave una istituzioneacquisita creata dalla legge stessa che ne assunse la tu-tela

Questa prima classe di sistemi poggia sopra principiierronei e conduce a fatali conseguenze

Trasmessa lipotesi irrazionale di uno stato primitivoselvaggio anteriore allo stato di societagrave basti osservareche tanto le leggi positive quanto le convenzioni degli

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prietagrave privata collassegnare per legge a ciascuno unaporzione dei beni Altrimenti spiega la cosa il Monte-squieu Dapprima tutte le cose erano comuni ma gli uo-mini rinunziarono alla naturale comunione primitiva af-fine di vivere sotto le leggi civili ed acquistare per esseil diritto di possedere stabilmente e pacificamente

Tale teoria confina alquanto con quella del famigeratoautore del contratto sociale Egli stabiligrave la base dellaproprietagrave in una specie di tacito consenso per cui si ven-ne alla distinzione del mio e del tuo Altri col Groziofanno pure sorgere la proprietagrave individuale dalla suppo-sta comunione primitiva per effetto di convenzioneespressa o tacita colla quale si stabiligrave che ciascuno si ri-tenesse il frutto del suo lavoro e delle sue fatiche

Altri giunsero allo stesso risultato sulla considerazio-ne che solo la legge positiva valga a dare una sanzioneefficace alla proprietagrave Fra questi vegrave il Beccaria ed ilBentham Questi opina che la proprietagrave stabile si fondisulla sicurezza del proprietario di poter godere in pacedella proprietagrave sua Ora chi dagrave tale sicurezza egrave lo Statoegrave la pubblica autoritagrave che impedisce che uno usurpi laproprietagrave di un altro Perciograve la proprietagrave egrave una istituzioneacquisita creata dalla legge stessa che ne assunse la tu-tela

Questa prima classe di sistemi poggia sopra principiierronei e conduce a fatali conseguenze

Trasmessa lipotesi irrazionale di uno stato primitivoselvaggio anteriore allo stato di societagrave basti osservareche tanto le leggi positive quanto le convenzioni degli

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uomini sono fatti arbitrari che non possono costituire labase prima il fondamento razionale di un diritto Quellaistituzione che dalle medesime trasse origine dovrebbeper logica conseguenza cedere e scomparire colla con-traria volontagrave di chi ispira la legge e forma o scioglie laconvenzione Siccome le leggi positive possono abolirsiil Comunismo saragrave giusto in quel digrave in cui si impadroni-ragrave del potere legislativo E giacchegrave i non abbienti non sipossono supporre aver dato neppure tacitamente e pre-suntivamente il loro consenso a che i ricchi si ritenganoi vasti domini lasciando ai poveri la miseria il furtoanzichegrave un delitto sarebbe una reintegrazione disordi-nata se si vuole ma non iniqua di un conculcato diritto

Peccano poi tutti gli accennati sistemi in quella chestabiliscono la comunione primitiva siccome propriadello stato di natura Non avrebbe dunque ragione il Co-munismo di voler distrutta lartificiale istituzione dellaproprietagrave per ricondurre la societagrave al suo stato primitivoallordine naturale56

56 La proprietagrave egrave essenzialmente nella sua origine individualenegrave puograve ammettersi che sia una derivazione della comunione o deldominio collettivo di tutti gli uomini Certamente le cose furonocreate per soddisfare ai bisogni di tutti e gli uomini hanno tutti ildiritto di valersene per il conseguimento dei loro fini Ma altro egraveil dire che le cose sono destinate alluso di tutti altro egrave il dire chesono proprie di tutti Senza un fatto positivo di appropriazionenessuno puograve dire laquoquesto egrave mioraquo

Se si vuole ammettere una comunione primitiva si faccia perograveuna distinzione fra comunione positiva e comunione negativaQuestultima ben intesa egrave ragionevole poichegrave le cose create era-

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uomini sono fatti arbitrari che non possono costituire labase prima il fondamento razionale di un diritto Quellaistituzione che dalle medesime trasse origine dovrebbeper logica conseguenza cedere e scomparire colla con-traria volontagrave di chi ispira la legge e forma o scioglie laconvenzione Siccome le leggi positive possono abolirsiil Comunismo saragrave giusto in quel digrave in cui si impadroni-ragrave del potere legislativo E giacchegrave i non abbienti non sipossono supporre aver dato neppure tacitamente e pre-suntivamente il loro consenso a che i ricchi si ritenganoi vasti domini lasciando ai poveri la miseria il furtoanzichegrave un delitto sarebbe una reintegrazione disordi-nata se si vuole ma non iniqua di un conculcato diritto

Peccano poi tutti gli accennati sistemi in quella chestabiliscono la comunione primitiva siccome propriadello stato di natura Non avrebbe dunque ragione il Co-munismo di voler distrutta lartificiale istituzione dellaproprietagrave per ricondurre la societagrave al suo stato primitivoallordine naturale56

56 La proprietagrave egrave essenzialmente nella sua origine individualenegrave puograve ammettersi che sia una derivazione della comunione o deldominio collettivo di tutti gli uomini Certamente le cose furonocreate per soddisfare ai bisogni di tutti e gli uomini hanno tutti ildiritto di valersene per il conseguimento dei loro fini Ma altro egraveil dire che le cose sono destinate alluso di tutti altro egrave il dire chesono proprie di tutti Senza un fatto positivo di appropriazionenessuno puograve dire laquoquesto egrave mioraquo

Se si vuole ammettere una comunione primitiva si faccia perograveuna distinzione fra comunione positiva e comunione negativaQuestultima ben intesa egrave ragionevole poichegrave le cose create era-

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Vha unaltra classe di sistemi che convengono fra diloro nellassegnare a fondamento del diritto di proprietagraveun principio distinto dalle leggi e dalle istituzioni positi-ve ma differiscono gli uni dagli altri quando si tratta diprecisare questo principio

Secondo lAhrens il fondamento razionale della pro-prietagrave sta nei bisogni delluomo Ma confondendo egli ildiritto alla proprietagrave col diritto di proprietagrave stabilisceche ogni uomo nasce proprietario che la proprietagrave ester-na egrave connaturale anzichegrave acquisita lamenta che le leggipositive in ordine alla proprietagrave non sieno in armoniacoi principii razionali dappoichegrave la proprietagrave dovrebbeessere tanta quanti i bisogni vorrebbe poi che la societagravesia obbligata a fornire almeno tanto lavoro quanto bastiai bisogni dei non abbienti E con qual criterio vengonodeterminati i bisogni Ognun vede che la teoriadellAhrens conduce diritto al Comunismo ed al Sociali-smo

Il Kant distinguendo il dominio provvisorio dal domi-nio di stabile proprietagrave questo ripete dalla volontagrave gene-rale della societagrave ossia dal potere (nel che conviene col-le opinioni sopra accennate) quello poi ripete dalla oc-cupazione

Ma loccupazione egrave piuttosto un mezzo un modo concui si attua il diritto di proprietagrave egrave il fatto che lo deter-mina quanto alla materia non il fondamento razionaleno di nessuno non di tutti La comunione primitiva invece egrave unassurdo con qual diritto infatti avrebbe potuto Tizio impossessar-si od usare di una cosa alla quale tutti hanno diritto

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Vha unaltra classe di sistemi che convengono fra diloro nellassegnare a fondamento del diritto di proprietagraveun principio distinto dalle leggi e dalle istituzioni positi-ve ma differiscono gli uni dagli altri quando si tratta diprecisare questo principio

Secondo lAhrens il fondamento razionale della pro-prietagrave sta nei bisogni delluomo Ma confondendo egli ildiritto alla proprietagrave col diritto di proprietagrave stabilisceche ogni uomo nasce proprietario che la proprietagrave ester-na egrave connaturale anzichegrave acquisita lamenta che le leggipositive in ordine alla proprietagrave non sieno in armoniacoi principii razionali dappoichegrave la proprietagrave dovrebbeessere tanta quanti i bisogni vorrebbe poi che la societagravesia obbligata a fornire almeno tanto lavoro quanto bastiai bisogni dei non abbienti E con qual criterio vengonodeterminati i bisogni Ognun vede che la teoriadellAhrens conduce diritto al Comunismo ed al Sociali-smo

Il Kant distinguendo il dominio provvisorio dal domi-nio di stabile proprietagrave questo ripete dalla volontagrave gene-rale della societagrave ossia dal potere (nel che conviene col-le opinioni sopra accennate) quello poi ripete dalla oc-cupazione

Ma loccupazione egrave piuttosto un mezzo un modo concui si attua il diritto di proprietagrave egrave il fatto che lo deter-mina quanto alla materia non il fondamento razionaleno di nessuno non di tutti La comunione primitiva invece egrave unassurdo con qual diritto infatti avrebbe potuto Tizio impossessar-si od usare di una cosa alla quale tutti hanno diritto

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Un fatto umano qual egrave quello delloccupazione non puograverendere lecita ed onesta la proprietagrave se esso stesso non egravelecito ed onesto Il fatto delloccupazione allora soltantosaragrave giuridico e morale quando saragrave giustificato dal di-ritto a porre questo medesimo fatto Dunque loccupa-zione per segrave indipendentemente dal diritto alla proprie-tagrave non crea un diritto essa non egrave che esercizio di forzache si riscontra tanto nellappropriazione legittimaquanto nella rapina e nel furto

Neppure il fatto delloccupazione egrave giustificatodallipotesi della primitiva comunione de beni che anzisarebbe dalla medesima reso illecito ed ingiusto Poichegraveloccupante non avrebbe diritto di escludere quelli cheper diritto naturale non vengono esclusi dalloccupare ilmedesimo oggetto essendo questo di proprietagrave comunecostoro anzi ben potrebbero colla forza rivendicare iloro primitivi diritti Con queste premesse egrave impossibilegiustificare la proprietagrave individuale stabile e giuridica

Gli Economisti svolsero una teoria che dagrave come fon-damento alla proprietagrave il lavoro Luomo essi diconocol dissodare la terra col coltivarla colledificare unacasa col soggiogare un animale sottrae legittimamenteuna cosa dalla comunione universale le imprime il si-gillo della sua personalitagrave ne egrave un secondo creatore Isuoi simili rispettando la proprietagrave non fanno che rispet-tare loperato della sua persona

Se non che il lavoro non puograve essere il primo fonda-mento della proprietagrave quantunque sia un modo di acqui-starla Il lavoro crea bensigrave il diritto di proprietagrave dei frutti

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Un fatto umano qual egrave quello delloccupazione non puograverendere lecita ed onesta la proprietagrave se esso stesso non egravelecito ed onesto Il fatto delloccupazione allora soltantosaragrave giuridico e morale quando saragrave giustificato dal di-ritto a porre questo medesimo fatto Dunque loccupa-zione per segrave indipendentemente dal diritto alla proprie-tagrave non crea un diritto essa non egrave che esercizio di forzache si riscontra tanto nellappropriazione legittimaquanto nella rapina e nel furto

Neppure il fatto delloccupazione egrave giustificatodallipotesi della primitiva comunione de beni che anzisarebbe dalla medesima reso illecito ed ingiusto Poichegraveloccupante non avrebbe diritto di escludere quelli cheper diritto naturale non vengono esclusi dalloccupare ilmedesimo oggetto essendo questo di proprietagrave comunecostoro anzi ben potrebbero colla forza rivendicare iloro primitivi diritti Con queste premesse egrave impossibilegiustificare la proprietagrave individuale stabile e giuridica

Gli Economisti svolsero una teoria che dagrave come fon-damento alla proprietagrave il lavoro Luomo essi diconocol dissodare la terra col coltivarla colledificare unacasa col soggiogare un animale sottrae legittimamenteuna cosa dalla comunione universale le imprime il si-gillo della sua personalitagrave ne egrave un secondo creatore Isuoi simili rispettando la proprietagrave non fanno che rispet-tare loperato della sua persona

Se non che il lavoro non puograve essere il primo fonda-mento della proprietagrave quantunque sia un modo di acqui-starla Il lavoro crea bensigrave il diritto di proprietagrave dei frutti

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o del valore che il lavoro comunica alla cosa ma pre-suppone evidentemente la proprietagrave vuoi della cosa at-torno a cui si lavora vuoi degli strumenti del lavoro

Altre sentenze spiegano altrimenti lorigine della pro-prietagrave stabile ed individuale

Il Suarez ricorse alla divisione primitiva e da questasi argomenta di ripetere il diritto di escludere Mediantela divisione le cose vengono sottratte dal dominio altruie diventano proprie di qui la proprietagrave individuale laquale poi va modificandosi in mille guise trasmettendo-si alterandosi estinguendosi

Altri filosofi piugrave o meno Scolastici supposero dap-prima che la proprietagrave stabile di tutto ciograve che puograve esseremateria di dominio risiedesse di diritto nella prima fami-glia umana quasi supponendo la proprietagrave coeumlvadellumanitagrave e trasferendo di fatto nella prima famigliala proprietagrave dellintero globo terracqueo Moltiplicandosile famiglie le proprietagrave man mano si dividono e le va-rie vicende della vita vanno a complicare la distribuzio-ne dei beni introducendo la disuguaglianza

Questa sentenza che non sa spiegare lorigine dellaproprietagrave individuale altrimenti che ponendo prima unaproprietagrave collettiva pertinente alla famiglia ci pare pocorazionale Lindividuo umano ha in segrave tutto ciograve che si ri-chiede per essere proprietario senza che tal qualitagrave glisia per sopraggiungere dalla famiglia cui appartiene

La proprietagrave individuale non nasce dalla famigliaessa egrave una conseguenza dellesercizio delle facoltagrave uma-ne ed il diritto di proprietagrave non esige altro che un sog-

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o del valore che il lavoro comunica alla cosa ma pre-suppone evidentemente la proprietagrave vuoi della cosa at-torno a cui si lavora vuoi degli strumenti del lavoro

Altre sentenze spiegano altrimenti lorigine della pro-prietagrave stabile ed individuale

Il Suarez ricorse alla divisione primitiva e da questasi argomenta di ripetere il diritto di escludere Mediantela divisione le cose vengono sottratte dal dominio altruie diventano proprie di qui la proprietagrave individuale laquale poi va modificandosi in mille guise trasmettendo-si alterandosi estinguendosi

Altri filosofi piugrave o meno Scolastici supposero dap-prima che la proprietagrave stabile di tutto ciograve che puograve esseremateria di dominio risiedesse di diritto nella prima fami-glia umana quasi supponendo la proprietagrave coeumlvadellumanitagrave e trasferendo di fatto nella prima famigliala proprietagrave dellintero globo terracqueo Moltiplicandosile famiglie le proprietagrave man mano si dividono e le va-rie vicende della vita vanno a complicare la distribuzio-ne dei beni introducendo la disuguaglianza

Questa sentenza che non sa spiegare lorigine dellaproprietagrave individuale altrimenti che ponendo prima unaproprietagrave collettiva pertinente alla famiglia ci pare pocorazionale Lindividuo umano ha in segrave tutto ciograve che si ri-chiede per essere proprietario senza che tal qualitagrave glisia per sopraggiungere dalla famiglia cui appartiene

La proprietagrave individuale non nasce dalla famigliaessa egrave una conseguenza dellesercizio delle facoltagrave uma-ne ed il diritto di proprietagrave non esige altro che un sog-

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getto ragionevole Ben potegrave nondimeno la conservazio-ne della famiglia aver suggeriti o moltiplicato i motividelloccupazione e del possesso ed aver concorso a ren-dere permanente la proprietagrave

Altri fra i moderni descrissero levoluzione storicadella proprietagrave considerando lidea di proprietagrave indivi-duale siccome il risultato di una lunga elaborazione Madelle opinioni altrui abbiamo detto abbastanza passia-mo ad esporre i principii che professa la sana filosofia

Il titolo remoto del diritto di proprietagrave egrave il dovere del-la propria conservazione Cotal dovere dagrave diritto ai mez-zi atti a conservarla

Ora dei mezzi altri sono tali che non vengono maimeno per luso p e laria la luce ecc altri sono di talnatura che impiegati dalluno non possono servire ad unaltro p e il vestito e lalimento Questi ultimi mezzipoichegrave son tali da poter essere usati soltanto da un solodiventano proprietagrave dellutente Luso di essi egrave perluomo una necessitagrave di natura un vero bisogno

Da cotal necessitagrave di dover usare delle cose che cisono indispensabili per la conservazione della vita na-sce il diritto di usarne cioegrave di prenderle trasformarleconsumarle

Ma il dovere della propria conservazione ha un trattosuccessivo per cui deve luomo avere un diritto perma-nente del quale non puograve spogliarsi colluso transitorioQuesto diritto permanente egrave il fondamento della proprie-tagrave stabile per parte del soggetto consuntibile o stabilesia loggetto della proprietagrave esso acquista una relazione

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getto ragionevole Ben potegrave nondimeno la conservazio-ne della famiglia aver suggeriti o moltiplicato i motividelloccupazione e del possesso ed aver concorso a ren-dere permanente la proprietagrave

Altri fra i moderni descrissero levoluzione storicadella proprietagrave considerando lidea di proprietagrave indivi-duale siccome il risultato di una lunga elaborazione Madelle opinioni altrui abbiamo detto abbastanza passia-mo ad esporre i principii che professa la sana filosofia

Il titolo remoto del diritto di proprietagrave egrave il dovere del-la propria conservazione Cotal dovere dagrave diritto ai mez-zi atti a conservarla

Ora dei mezzi altri sono tali che non vengono maimeno per luso p e laria la luce ecc altri sono di talnatura che impiegati dalluno non possono servire ad unaltro p e il vestito e lalimento Questi ultimi mezzipoichegrave son tali da poter essere usati soltanto da un solodiventano proprietagrave dellutente Luso di essi egrave perluomo una necessitagrave di natura un vero bisogno

Da cotal necessitagrave di dover usare delle cose che cisono indispensabili per la conservazione della vita na-sce il diritto di usarne cioegrave di prenderle trasformarleconsumarle

Ma il dovere della propria conservazione ha un trattosuccessivo per cui deve luomo avere un diritto perma-nente del quale non puograve spogliarsi colluso transitorioQuesto diritto permanente egrave il fondamento della proprie-tagrave stabile per parte del soggetto consuntibile o stabilesia loggetto della proprietagrave esso acquista una relazione

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permanente una relazione giuridica durevole quanto ilsoggetto umano Loggetto inoltre puograve essere tale da for-nire ragione ad una detenzione stabile quando cioegrave sianecessario ritenerlo per averne a suo tempo i frutti ondesi guarentisca e la conservazione dellindividuo elimpiego del lavoro adoperato a rendere fruttiferologgetto in tal caso abbiamo entitagrave stabili e permanentiche prestano fondamento ad un diritto permanente

Cosigrave il fondamento del diritto di proprietagrave egrave lo stessoordine naturale indipendente da ogni legge positiva daogni convenzione umana dallo stato sociale e da qual-sivoglia altro fatto umano

Perograve noi abbiamo dimostrato piuttosto il diritto cheluomo ha alla proprietagrave vale a dire ad acquistarla e ri-tenerla stabilmente abbiamo parlato del diritto in astrat-to prescindendo da quel fatto umano che lo concreta Ciconviene pertanto determinare il fatto legittimo col qua-le si induce la proprietagrave di diritto vogliam dire il titoloprossimo

Or bene la determinazione concreta delle proprietagravecui si estende il diritto naturale non puograve aversi che perun fatto umano tutte infatti le cose sono egualmentefruibili ed appropriabili negrave dimandano di essere piutto-sto delluno che dellaltro

Il fatto ha da essere umano cioegrave con intelligenza e li-bera volontagrave esternato perchegrave deve designare la mate-ria o loggetto del diritto di proprietagrave esterna Egrave duopoinoltre che la materia non abbia ancora ricevuta la forma

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permanente una relazione giuridica durevole quanto ilsoggetto umano Loggetto inoltre puograve essere tale da for-nire ragione ad una detenzione stabile quando cioegrave sianecessario ritenerlo per averne a suo tempo i frutti ondesi guarentisca e la conservazione dellindividuo elimpiego del lavoro adoperato a rendere fruttiferologgetto in tal caso abbiamo entitagrave stabili e permanentiche prestano fondamento ad un diritto permanente

Cosigrave il fondamento del diritto di proprietagrave egrave lo stessoordine naturale indipendente da ogni legge positiva daogni convenzione umana dallo stato sociale e da qual-sivoglia altro fatto umano

Perograve noi abbiamo dimostrato piuttosto il diritto cheluomo ha alla proprietagrave vale a dire ad acquistarla e ri-tenerla stabilmente abbiamo parlato del diritto in astrat-to prescindendo da quel fatto umano che lo concreta Ciconviene pertanto determinare il fatto legittimo col qua-le si induce la proprietagrave di diritto vogliam dire il titoloprossimo

Or bene la determinazione concreta delle proprietagravecui si estende il diritto naturale non puograve aversi che perun fatto umano tutte infatti le cose sono egualmentefruibili ed appropriabili negrave dimandano di essere piutto-sto delluno che dellaltro

Il fatto ha da essere umano cioegrave con intelligenza e li-bera volontagrave esternato perchegrave deve designare la mate-ria o loggetto del diritto di proprietagrave esterna Egrave duopoinoltre che la materia non abbia ancora ricevuta la forma

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giuridica di proprietagrave Posta questa condizione il fattoumano diventa lecito

Or bene il fatto primitivo che presta la materia al di-ritto di proprietagrave egrave loccupazione che qui si piglia perqualsivoglia atto esterno col quale luomo si impossessadi una cosa che non egrave di alcuno con animo di farla sua

Loccupazione primitiva egrave legittima 1deg perchegrave il dirit-to naturale la autorizza concedendo il diritto alla pro-prietagrave e conseguentemente al modo di esercitarlo 2degperchegrave nellipotesi che la materia delloccupazione sia dinessuno non si viola altro diritto

Che poi la materia capace a rivestire la forma di pro-prietagrave non sia stata di alcuno non egrave solo unipotesi mauna realtagrave Diffatti proprietagrave dice attinenza pertinenzaaggiunto di cosa a persona ma questo aggiunto non egravenato colla persona essendo un che distinto da lei Nep-pure per parte della materia fuvvi dapprincipio proprie-tagrave perchegrave quantunque la materia sia ordinata a servireluomo tuttavia troviamo in lei lindifferenza la piugrave com-pleta dovuta alla possibilitagrave della stessa a servire achiunque

Dapprincipio adunque non vi fu proprietagrave non di unoin particolare perchegrave non vegrave ragione di accordare ad al-cuno ciograve che si nega a tutti gli altri non di tutti perchegravese tutti fossero escludenti non ci sarebbero stati gliesclusi mentre pure la proprietagrave dimanda lesclusione

In questo stato di cose egrave resa moralmente possibileloccupazione la quale crea la proprietagrave rimanendonelluomo il diritto della stessa non in forza delloccupa-

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giuridica di proprietagrave Posta questa condizione il fattoumano diventa lecito

Or bene il fatto primitivo che presta la materia al di-ritto di proprietagrave egrave loccupazione che qui si piglia perqualsivoglia atto esterno col quale luomo si impossessadi una cosa che non egrave di alcuno con animo di farla sua

Loccupazione primitiva egrave legittima 1deg perchegrave il dirit-to naturale la autorizza concedendo il diritto alla pro-prietagrave e conseguentemente al modo di esercitarlo 2degperchegrave nellipotesi che la materia delloccupazione sia dinessuno non si viola altro diritto

Che poi la materia capace a rivestire la forma di pro-prietagrave non sia stata di alcuno non egrave solo unipotesi mauna realtagrave Diffatti proprietagrave dice attinenza pertinenzaaggiunto di cosa a persona ma questo aggiunto non egravenato colla persona essendo un che distinto da lei Nep-pure per parte della materia fuvvi dapprincipio proprie-tagrave perchegrave quantunque la materia sia ordinata a servireluomo tuttavia troviamo in lei lindifferenza la piugrave com-pleta dovuta alla possibilitagrave della stessa a servire achiunque

Dapprincipio adunque non vi fu proprietagrave non di unoin particolare perchegrave non vegrave ragione di accordare ad al-cuno ciograve che si nega a tutti gli altri non di tutti perchegravese tutti fossero escludenti non ci sarebbero stati gliesclusi mentre pure la proprietagrave dimanda lesclusione

In questo stato di cose egrave resa moralmente possibileloccupazione la quale crea la proprietagrave rimanendonelluomo il diritto della stessa non in forza delloccupa-

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zione ma in forza della ragione superiore che la rendelegittima la quale egrave il prescritto dellordine naturale cheelargisce alluomo il diritto sui mezzi necessari per laconservazione della vita

Tale egrave la plausibile soluzione del problema che ci sia-mo proposto della genesi cioegrave della proprietagrave e del dirit-to di proprietagrave

In tutti i tempi la proprietagrave individuale ebbe numerosied arditi oppositori

I Socialisti vogliono vedere nella proprietagrave la nega-zione del principio di eguaglianza ed una violazione del-la giustizia una usurpazione

Sigrave tutti gli uomini sono e debbono essere eguali nellapersonalitagrave e nei diritti naturali primitivi Non sono perograveeguali le attitudini sia fisiche sia morali degli uominiEsistono fra gli uomini differenze di indole e di attivitagraveche inducono diversitagrave di condizione e di benessere eco-nomico Cause diverse producono effetti diversi Comeimpedire lazione di queste cause E poi dato pure cheoggi si potesse introdurre leguaglianza domani la liber-tagrave la distruggerebbe poichegrave ancor questa importa fattiumani diversi ed opposti che variano le condizioni e di-versamente determinano i diritti Finalmente lordine so-ciale che esige diversitagrave di uffizi non sarebbe compati-bile colla eguaglianza perfetta Non egrave dunque la proprie-tagrave quella che distrugge lrsquoeguaglianza Egrave una usurpazio-ne Rispondiamo egrave evidente lequivoco che si nascondein questa obbiezione Si parte dallidea dallipotesi diuna prima comunione positiva oppure di una prima pro-

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zione ma in forza della ragione superiore che la rendelegittima la quale egrave il prescritto dellordine naturale cheelargisce alluomo il diritto sui mezzi necessari per laconservazione della vita

Tale egrave la plausibile soluzione del problema che ci sia-mo proposto della genesi cioegrave della proprietagrave e del dirit-to di proprietagrave

In tutti i tempi la proprietagrave individuale ebbe numerosied arditi oppositori

I Socialisti vogliono vedere nella proprietagrave la nega-zione del principio di eguaglianza ed una violazione del-la giustizia una usurpazione

Sigrave tutti gli uomini sono e debbono essere eguali nellapersonalitagrave e nei diritti naturali primitivi Non sono perograveeguali le attitudini sia fisiche sia morali degli uominiEsistono fra gli uomini differenze di indole e di attivitagraveche inducono diversitagrave di condizione e di benessere eco-nomico Cause diverse producono effetti diversi Comeimpedire lazione di queste cause E poi dato pure cheoggi si potesse introdurre leguaglianza domani la liber-tagrave la distruggerebbe poichegrave ancor questa importa fattiumani diversi ed opposti che variano le condizioni e di-versamente determinano i diritti Finalmente lordine so-ciale che esige diversitagrave di uffizi non sarebbe compati-bile colla eguaglianza perfetta Non egrave dunque la proprie-tagrave quella che distrugge lrsquoeguaglianza Egrave una usurpazio-ne Rispondiamo egrave evidente lequivoco che si nascondein questa obbiezione Si parte dallidea dallipotesi diuna prima comunione positiva oppure di una prima pro-

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prietagrave collettiva ma quellidea quellipotesi egrave affattogratuita

E nondimeno il collettivismo e la nazionalizzazionedella proprietagrave egrave oggidigrave altamente invocata dai Socialistidella Germania57

Organizzatisi a partito politico e di azione essi pren-dono a discutere lattuale ordinamento economico equasi che linteresse illimitato di una classe limitata dicittadini sia linteresse stesso nazionale non riconosco-no altro fine sociale cui debba intendimento lo Statoche il miglioramento delloperaio

A provare lingiustizia dellattuale ordinamento eco-nomico il Lassalle ed il Marx muovono da due dati sta-biliti dalleconomista Ricard la legge del valore e la leg-ge del salario

Il Ricard aveva detto che il valore si risolve in unadata quantitagrave di lavoro incorporata in una data materiaOr bene soggiungono i Socialisti perchegrave loperaio ilquale pure dagrave tutto il valore alloggetto impiegandovi ilproprio lavoro non riceve per mercede che una parte del

57 Il moderno Socialismo riconosce per suoi capi FerdinandoLassalle (n 1825) e Carlo Marx (n 1818) Il primo fondograve unalega delle classi lavoratrici il secondo istituigrave e diresse giornalipropagatori di idee rivoluzionarie La principale opera del MarxlaquoIl Capitaleraquo egrave ritenuta dai Socialisti per codice e simbolo dellaloro fede ed agitazione Col prestigio di certe formole matemati-che il Marx ha concorso grandemente a rendere accetto un siste-ma che in Germania non avrebbe incontrato favore se fosse par-so piugrave oratorio che scientifico

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prietagrave collettiva ma quellidea quellipotesi egrave affattogratuita

E nondimeno il collettivismo e la nazionalizzazionedella proprietagrave egrave oggidigrave altamente invocata dai Socialistidella Germania57

Organizzatisi a partito politico e di azione essi pren-dono a discutere lattuale ordinamento economico equasi che linteresse illimitato di una classe limitata dicittadini sia linteresse stesso nazionale non riconosco-no altro fine sociale cui debba intendimento lo Statoche il miglioramento delloperaio

A provare lingiustizia dellattuale ordinamento eco-nomico il Lassalle ed il Marx muovono da due dati sta-biliti dalleconomista Ricard la legge del valore e la leg-ge del salario

Il Ricard aveva detto che il valore si risolve in unadata quantitagrave di lavoro incorporata in una data materiaOr bene soggiungono i Socialisti perchegrave loperaio ilquale pure dagrave tutto il valore alloggetto impiegandovi ilproprio lavoro non riceve per mercede che una parte del

57 Il moderno Socialismo riconosce per suoi capi FerdinandoLassalle (n 1825) e Carlo Marx (n 1818) Il primo fondograve unalega delle classi lavoratrici il secondo istituigrave e diresse giornalipropagatori di idee rivoluzionarie La principale opera del MarxlaquoIl Capitaleraquo egrave ritenuta dai Socialisti per codice e simbolo dellaloro fede ed agitazione Col prestigio di certe formole matemati-che il Marx ha concorso grandemente a rendere accetto un siste-ma che in Germania non avrebbe incontrato favore se fosse par-so piugrave oratorio che scientifico

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valore corrispondente ad una parte soltanto del suo lavo-ro

Il Ricard aveva affermato che il salario si misura sullanecessitagrave di dare alloperaio la sussistenza ed egrave propor-zionale alla esigenza di questa Dunque concludono iSocialisti voi condannate loperaio ad una perpetua mi-seria imperocchegrave la ferrea legge del salario fermandole mercedi nel puro necessario ad una misera vita togliealloperaio ogni speranza di miglioramento o di piugrave am-pia partecipazione ai frutti del suo lavoro

Cosigrave i Socialisti moderni imputando allintera socie-tagrave a tutti i capitalisti lingiustizia di una teoria che inrealtagrave appartiene al Ricard e ad alcuni economisti vo-gliono abolito il salario e la privata proprietagrave e propu-gnano il collettivismo

Le conclusioni socialistiche derivano logicamentedalle premesse stabilite dal Ricard ma per lappuntonon hanno altra forza se non quella che provienedallaccettazione delle premesse

Or bene egrave falso che del valore sia misura il lavoro odil tempo che in esso si spende Il valore o prezzo corren-te segue piuttosto la legge della domanda e delloffertacresce il valore se aumenta la domanda delloggetto di-minuisce se cresce lofferta La domanda della mercesta in ragione della utilitagrave lofferta per parte dei vendito-ri egrave in ragione diretta colla produzione

Tale egrave la vera legge del valore Che direbbe loperaiosocialista se andasse del paro con quella la legge dellamercede Il capitalista il produttore ben soventi si

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valore corrispondente ad una parte soltanto del suo lavo-ro

Il Ricard aveva affermato che il salario si misura sullanecessitagrave di dare alloperaio la sussistenza ed egrave propor-zionale alla esigenza di questa Dunque concludono iSocialisti voi condannate loperaio ad una perpetua mi-seria imperocchegrave la ferrea legge del salario fermandole mercedi nel puro necessario ad una misera vita togliealloperaio ogni speranza di miglioramento o di piugrave am-pia partecipazione ai frutti del suo lavoro

Cosigrave i Socialisti moderni imputando allintera socie-tagrave a tutti i capitalisti lingiustizia di una teoria che inrealtagrave appartiene al Ricard e ad alcuni economisti vo-gliono abolito il salario e la privata proprietagrave e propu-gnano il collettivismo

Le conclusioni socialistiche derivano logicamentedalle premesse stabilite dal Ricard ma per lappuntonon hanno altra forza se non quella che provienedallaccettazione delle premesse

Or bene egrave falso che del valore sia misura il lavoro odil tempo che in esso si spende Il valore o prezzo corren-te segue piuttosto la legge della domanda e delloffertacresce il valore se aumenta la domanda delloggetto di-minuisce se cresce lofferta La domanda della mercesta in ragione della utilitagrave lofferta per parte dei vendito-ri egrave in ragione diretta colla produzione

Tale egrave la vera legge del valore Che direbbe loperaiosocialista se andasse del paro con quella la legge dellamercede Il capitalista il produttore ben soventi si

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espone alla sorte loperaio egrave certo sempre di ricevere lapattuita mercede Senza violazione poi della giustizianon potrebbe loperaio pretendere per segrave tutto il valoredella merce giacchegrave il prodotto non egrave solo frutto del la-voro ma altresigrave del capitale cioegrave del materiale e deglistrumenti del lavoro Come il capitale senza il lavorocosigrave il lavoro senza il capitale egrave sterile

Egrave falso inoltre senza dubbio egrave ingiusto laltro princi-pio stabilito dal Ricard che il salario debba essere sol-tanto un compenso dovuto alloperaio in rapporto pro-porzionale alla sua sussistenza ma egrave del pari ingiustoche il salario debba rappresentare tutto il valore relativoallutilitagrave della merce

Se non che la questione piugrave vitale egrave questa Come sta-bilire lequa misura del salario Quale criterio va assuntoper dare alloperaio un compenso il quale sia proporzio-nale non solo alla sussistenza propria e della sua fami-glia ma eziandio al profitto che il capitalista ricavadalloggetto cui il lavoro delloperaio diede la parteprincipale del valore

Non si nega la difficoltagrave di conciliare insieme tutti gliinteressi non si nega che la questione operaia e socialedebba ancora essere meditata prima di condurla ad unaplausibile soluzione ma le pretese dei Socialisti sonovere esorbitanze

Non mancano i mezzi oggidigrave per migliorare la condi-zione degli operai Le societagrave cooperative strette daoperai che col frutto dei loro risparmi si adoperano aporre il capitale e gli strumenti di lavoro raggiungereb-

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espone alla sorte loperaio egrave certo sempre di ricevere lapattuita mercede Senza violazione poi della giustizianon potrebbe loperaio pretendere per segrave tutto il valoredella merce giacchegrave il prodotto non egrave solo frutto del la-voro ma altresigrave del capitale cioegrave del materiale e deglistrumenti del lavoro Come il capitale senza il lavorocosigrave il lavoro senza il capitale egrave sterile

Egrave falso inoltre senza dubbio egrave ingiusto laltro princi-pio stabilito dal Ricard che il salario debba essere sol-tanto un compenso dovuto alloperaio in rapporto pro-porzionale alla sua sussistenza ma egrave del pari ingiustoche il salario debba rappresentare tutto il valore relativoallutilitagrave della merce

Se non che la questione piugrave vitale egrave questa Come sta-bilire lequa misura del salario Quale criterio va assuntoper dare alloperaio un compenso il quale sia proporzio-nale non solo alla sussistenza propria e della sua fami-glia ma eziandio al profitto che il capitalista ricavadalloggetto cui il lavoro delloperaio diede la parteprincipale del valore

Non si nega la difficoltagrave di conciliare insieme tutti gliinteressi non si nega che la questione operaia e socialedebba ancora essere meditata prima di condurla ad unaplausibile soluzione ma le pretese dei Socialisti sonovere esorbitanze

Non mancano i mezzi oggidigrave per migliorare la condi-zione degli operai Le societagrave cooperative strette daoperai che col frutto dei loro risparmi si adoperano aporre il capitale e gli strumenti di lavoro raggiungereb-

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bero assai bene lo scopo cui non potragrave giammai perve-nire il Socialismo collabolizione della proprietagrave indivi-duale

Se qualche cosa sha da fare egrave questa di facilitare atutti lacquisto della proprietagrave senza offendere la giusti-zia ed allora la proprietagrave saragrave per tutti come egrave veramen-te la base della libertagrave civile e politica

CAPITOLO XDiritti positivi

Chiamo diritti positivi quelli che si acquistanodalluomo col fatto della convivenza sociale e che ven-gono dalla societagrave giuridicamente o con sanzione positi-va riconosciuti

Essi si dividono in civili e politiciChiamansi diritti civili quelli che competono

nellordine privato ossia quelli che spettano alluomo inquanto esplica direttamente la propria attivitagrave in rappor-to co suoi simili Diconsi politici i diritti che spettano alcittadino nellordine pubblico o secondo altri quelliche spettano alluomo come membro del civile consor-zio per influire entro i limiti della sua capacitagrave al go-verno della cosa pubblica

Nellantichitagrave vi era confusione tra queste due speciedi diritto Oggidigrave la civiltagrave ha reclamata una distinzionenon indifferente al principio della libertagrave individuale egrave

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bero assai bene lo scopo cui non potragrave giammai perve-nire il Socialismo collabolizione della proprietagrave indivi-duale

Se qualche cosa sha da fare egrave questa di facilitare atutti lacquisto della proprietagrave senza offendere la giusti-zia ed allora la proprietagrave saragrave per tutti come egrave veramen-te la base della libertagrave civile e politica

CAPITOLO XDiritti positivi

Chiamo diritti positivi quelli che si acquistanodalluomo col fatto della convivenza sociale e che ven-gono dalla societagrave giuridicamente o con sanzione positi-va riconosciuti

Essi si dividono in civili e politiciChiamansi diritti civili quelli che competono

nellordine privato ossia quelli che spettano alluomo inquanto esplica direttamente la propria attivitagrave in rappor-to co suoi simili Diconsi politici i diritti che spettano alcittadino nellordine pubblico o secondo altri quelliche spettano alluomo come membro del civile consor-zio per influire entro i limiti della sua capacitagrave al go-verno della cosa pubblica

Nellantichitagrave vi era confusione tra queste due speciedi diritto Oggidigrave la civiltagrave ha reclamata una distinzionenon indifferente al principio della libertagrave individuale egrave

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in omaggio della libertagrave che oggidigrave i diritti civili vengo-no riconosciuti eziandio negli stranieri

I diritti civili e politici non sono semplici elargizionidello Stato essi sono il risultato necessario i primi dellaumana convivenza i secondi della forma speciale di po-litico reggimento sono necessitagrave senza delle quali nonpotrebbe mantenersi il vincolo sociale o la forma politi-ca

I diritti civili diconsi positivi unicamente perchegrave ilmodo del loro esercizio egrave determinato dalla legge positi-va ossia dal Codice Civile mentre i diritti politici ven-gono anchessi sanciti da una Costituzione

Degli uni e degli altri diremo distintamente

CAPITOLO XIDiritti civili

Cenno sul Codice Civile Italiano

I diritti civili sono quelli che luomo ha nellordineprivato della convivenza sociale

I Codici civili riconoscono questi diritti li mettonosotto la protezione del potere esecutivo e giudiziario edeterminano il modo del loro esercizio

Il fonte massimo del Diritto civile per gli Italiani egrave ilCodice Civile del Regno dItalia Esso fu pubblicato conR Decreto del 25 giugno 1865 ed ebbe esecuzione dal

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in omaggio della libertagrave che oggidigrave i diritti civili vengo-no riconosciuti eziandio negli stranieri

I diritti civili e politici non sono semplici elargizionidello Stato essi sono il risultato necessario i primi dellaumana convivenza i secondi della forma speciale di po-litico reggimento sono necessitagrave senza delle quali nonpotrebbe mantenersi il vincolo sociale o la forma politi-ca

I diritti civili diconsi positivi unicamente perchegrave ilmodo del loro esercizio egrave determinato dalla legge positi-va ossia dal Codice Civile mentre i diritti politici ven-gono anchessi sanciti da una Costituzione

Degli uni e degli altri diremo distintamente

CAPITOLO XIDiritti civili

Cenno sul Codice Civile Italiano

I diritti civili sono quelli che luomo ha nellordineprivato della convivenza sociale

I Codici civili riconoscono questi diritti li mettonosotto la protezione del potere esecutivo e giudiziario edeterminano il modo del loro esercizio

Il fonte massimo del Diritto civile per gli Italiani egrave ilCodice Civile del Regno dItalia Esso fu pubblicato conR Decreto del 25 giugno 1865 ed ebbe esecuzione dal

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1deg gennaio 1866 in tutte le provincie che allora giagrave for-mavano parte del Regno Il 27 novembre 1870 fu pub-blicato nella Provincia di Roma e con legge del 26 mar-zo 1871 fu esteso alle provincie di Venezia e di Manto-va

Esso egrave preceduto da 12 articoli contenenti disposizio-ni sulla pubblicazione interpretazione ed applicazionedelle leggi in generale Essendo questo il piugrave importanteforse dei Codici e tale da lo si dover mettere a capo ditutta la legislazione patria si stimograve conveniente di farloprecedere a preferenza degli altri Codici da queste di-sposizioni di ordine generale

Appresso viene il Codice civile propriamente detto ilquale egrave ripartito in 2147 articoli i quali con numerazio-ne nuova cominciano dallart 1 e procedono senza inter-ruzione fino allultimo Il Codice perograve egrave diviso in tre li-bri Ciascun libro egrave suddiviso in titoli i titoli per lo piugravesono suddivisi in capi taluni di questi suddivisi in se-zioni

Il libro I tratta delle persone dichiarando i diversi sta-ti inducenti in esse una differente condizione giuridica

Il libro II tratta dei beni della proprietagrave e delle suemodificazioni

I beni vengono distinti sotto un doppio aspetto cioegrave1deg in quanto sono immobili o mobili 2deg avuto riguardoalle persone cui appartengono che sono o i privati loStato le Provincie o i Comuni e altri corpi morali Lostesso libro regola la proprietagrave ossia il diritto di goderee disporre delle cose nella maniera piugrave assoluta purchegrave

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1deg gennaio 1866 in tutte le provincie che allora giagrave for-mavano parte del Regno Il 27 novembre 1870 fu pub-blicato nella Provincia di Roma e con legge del 26 mar-zo 1871 fu esteso alle provincie di Venezia e di Manto-va

Esso egrave preceduto da 12 articoli contenenti disposizio-ni sulla pubblicazione interpretazione ed applicazionedelle leggi in generale Essendo questo il piugrave importanteforse dei Codici e tale da lo si dover mettere a capo ditutta la legislazione patria si stimograve conveniente di farloprecedere a preferenza degli altri Codici da queste di-sposizioni di ordine generale

Appresso viene il Codice civile propriamente detto ilquale egrave ripartito in 2147 articoli i quali con numerazio-ne nuova cominciano dallart 1 e procedono senza inter-ruzione fino allultimo Il Codice perograve egrave diviso in tre li-bri Ciascun libro egrave suddiviso in titoli i titoli per lo piugravesono suddivisi in capi taluni di questi suddivisi in se-zioni

Il libro I tratta delle persone dichiarando i diversi sta-ti inducenti in esse una differente condizione giuridica

Il libro II tratta dei beni della proprietagrave e delle suemodificazioni

I beni vengono distinti sotto un doppio aspetto cioegrave1deg in quanto sono immobili o mobili 2deg avuto riguardoalle persone cui appartengono che sono o i privati loStato le Provincie o i Comuni e altri corpi morali Lostesso libro regola la proprietagrave ossia il diritto di goderee disporre delle cose nella maniera piugrave assoluta purchegrave

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non se ne faccia un uso vietato dalle leggi regola le mo-dificazioni della proprietagrave determinate o dalle servitugravepersonali (uso usufrutto abitazione) o dalle servitugraveprediali58 regola la comunione la quale ha luogo quan-do una cosa spetta pro indiviso a piugrave persone infine re-gola il possesso

Il libro III premette la dichiarazione che la proprietagravesi acquista colloccupazione che la proprietagrave e gli altridiritti sulle cose si acquistano e si trasmettono per suc-cessione per donazione per effetto di convenzioni ocontratti e possono anche acquistarsi col mezzo dellaprescrizione (art 710)

Loccupazione ha luogo quando un individuo trova esi appropria un oggetto qualunque il quale non apparten-ga ad alcuno Per essa il cacciatore resta padrone dellasua cacciagione il pescatore della sua pesca linventoredella cosa trovata quando non se ne possa scoprire ilpadrone chegrave quando il padrone venisse a scoprirsilinventore ha solo diritto al decimo del valore della cosatrovata se questo non eccede le lire 2000 (Cod civdallart 711 all art 719) La donazione egrave un atto dispontanea liberalitagrave col quale il proprietario di una cosase ne spoglia attualmente ed irrevocabilmente in favoredi altra persona che la accetta La donazione puograve revo-

58 Chiamansi servitugrave le limitazioni legali imposte al liberoesercizio del diritto di proprietagrave per pubblica o privata utilitagravecome quelle che si riferiscono al taglio dei boschi al corso delleacque alla distanza richiesta per alcune costruzioni scavamentipiantagioni al diritto di passaggio ecc

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non se ne faccia un uso vietato dalle leggi regola le mo-dificazioni della proprietagrave determinate o dalle servitugravepersonali (uso usufrutto abitazione) o dalle servitugraveprediali58 regola la comunione la quale ha luogo quan-do una cosa spetta pro indiviso a piugrave persone infine re-gola il possesso

Il libro III premette la dichiarazione che la proprietagravesi acquista colloccupazione che la proprietagrave e gli altridiritti sulle cose si acquistano e si trasmettono per suc-cessione per donazione per effetto di convenzioni ocontratti e possono anche acquistarsi col mezzo dellaprescrizione (art 710)

Loccupazione ha luogo quando un individuo trova esi appropria un oggetto qualunque il quale non apparten-ga ad alcuno Per essa il cacciatore resta padrone dellasua cacciagione il pescatore della sua pesca linventoredella cosa trovata quando non se ne possa scoprire ilpadrone chegrave quando il padrone venisse a scoprirsilinventore ha solo diritto al decimo del valore della cosatrovata se questo non eccede le lire 2000 (Cod civdallart 711 all art 719) La donazione egrave un atto dispontanea liberalitagrave col quale il proprietario di una cosase ne spoglia attualmente ed irrevocabilmente in favoredi altra persona che la accetta La donazione puograve revo-

58 Chiamansi servitugrave le limitazioni legali imposte al liberoesercizio del diritto di proprietagrave per pubblica o privata utilitagravecome quelle che si riferiscono al taglio dei boschi al corso delleacque alla distanza richiesta per alcune costruzioni scavamentipiantagioni al diritto di passaggio ecc

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carsi per effetto di una condizione resolutiva per causadi ingratitudine e per sopravvegnenza di figli al donante(Cod civ dallart 1050 allart 1096) La successione egraveil fatto per cui una persona viene sostituita ad unaltrane diritti di proprietagrave di una cosa qualunque e devolvesio per legge o per testamento (Cod civ dall art 720allart 1409) Il testamento egrave un atto revocabile col qua-le taluno secondo le regole stabilite dalla legge disponeper il tempo che avragrave cessato di vivere di tutte le pro-prie sostanze o di parte di esse in favore di una o piugravepersone Il testamento ordinario egrave o pubblico o segretoo olografo Ciascuno puograve fare testamento olografo ba-sta manifestare la propria volontagrave scrivendo di propriopugno su qualsivoglia carta apponendo il proprio nomee cognome dopo la data Intorno alla materia testamen-taria egrave assolutamente necessario leggere il Codice civiledallart 759 allart 980 Laccessione egrave quel fatto per cuichi possiede una cosa si considera proprietario eziandiodelle altre cose che da quella dipendono o a quella ven-gano ad unirsi (Cod civ a 440-475) Il contratto egravelaccordo di due o piugrave persone per costituire regolare osciogliere fra loro un vincolo giuridico (art 1908) Il piugraveusuale dei contratti egrave la vendita per cui uno si obbliga adare una cosa e laltro a pagarne il prezzo La prescri-zione egrave un mezzo con cui nel decorso di un certo tempoe sotto determinate condizioni taluno acquista un dirit-to od egrave liberato da unobbligazione (art 2105) per esdopo 30 anni di pubblico e pacifico possesso di una cosacon titolo di proprietario si resta vero padrone della

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carsi per effetto di una condizione resolutiva per causadi ingratitudine e per sopravvegnenza di figli al donante(Cod civ dallart 1050 allart 1096) La successione egraveil fatto per cui una persona viene sostituita ad unaltrane diritti di proprietagrave di una cosa qualunque e devolvesio per legge o per testamento (Cod civ dall art 720allart 1409) Il testamento egrave un atto revocabile col qua-le taluno secondo le regole stabilite dalla legge disponeper il tempo che avragrave cessato di vivere di tutte le pro-prie sostanze o di parte di esse in favore di una o piugravepersone Il testamento ordinario egrave o pubblico o segretoo olografo Ciascuno puograve fare testamento olografo ba-sta manifestare la propria volontagrave scrivendo di propriopugno su qualsivoglia carta apponendo il proprio nomee cognome dopo la data Intorno alla materia testamen-taria egrave assolutamente necessario leggere il Codice civiledallart 759 allart 980 Laccessione egrave quel fatto per cuichi possiede una cosa si considera proprietario eziandiodelle altre cose che da quella dipendono o a quella ven-gano ad unirsi (Cod civ a 440-475) Il contratto egravelaccordo di due o piugrave persone per costituire regolare osciogliere fra loro un vincolo giuridico (art 1908) Il piugraveusuale dei contratti egrave la vendita per cui uno si obbliga adare una cosa e laltro a pagarne il prezzo La prescri-zione egrave un mezzo con cui nel decorso di un certo tempoe sotto determinate condizioni taluno acquista un dirit-to od egrave liberato da unobbligazione (art 2105) per esdopo 30 anni di pubblico e pacifico possesso di una cosacon titolo di proprietario si resta vero padrone della

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cosa quantunque manchi un titolo legittimo di proprietagrave(Cod civ art 2105-2147)

Allato al Codice Civile vi egrave il Codice di CommercioIl Commercio dalle voci commutatio mercium sotto

laspetto in cui puograve la giurisprudenza considerarlo con-siste nelle diverse negoziazioni aventi per oggetto dioperare o facilitare gli scambi dei prodotti della natura odellindustria allo scopo di trarne qualche profitto Il Di-ritto commerciale comprende tutte le regole concernentila validitagrave e gli effetti di tali negoziazioni

Il Codice di Commercio del Regno dItalia fu pubbli-cato il 31 di ottobre 1882 ed entrograve in osservanza il 1deg digennaio 1883 Esso egrave diviso in quattro libri e 926 arti-coli

Il I Libro tratta del Commercio in generale Vi si di-chiara quali sieno gli atti di commercio si regola la con-dizione giuridica dei commercianti si tratta degli agentiintermediari (mediatori) del commercio si regolano icontratti speciali

Il II Libro tratta del commercio marittimo e della na-vigazione

Il III Libro tratta del fallimento ossia dello stato delcommerciante che cessa di fare i suoi pagamenti perobbligazioni commerciali Il fallimento chiamasi banca-rotta semplice se nella cessazione dei pagamenti sia oc-corsa qualche colpa da parte del commerciante chiama-si bancarotta fraudolenta se il commerciante sia indolo

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cosa quantunque manchi un titolo legittimo di proprietagrave(Cod civ art 2105-2147)

Allato al Codice Civile vi egrave il Codice di CommercioIl Commercio dalle voci commutatio mercium sotto

laspetto in cui puograve la giurisprudenza considerarlo con-siste nelle diverse negoziazioni aventi per oggetto dioperare o facilitare gli scambi dei prodotti della natura odellindustria allo scopo di trarne qualche profitto Il Di-ritto commerciale comprende tutte le regole concernentila validitagrave e gli effetti di tali negoziazioni

Il Codice di Commercio del Regno dItalia fu pubbli-cato il 31 di ottobre 1882 ed entrograve in osservanza il 1deg digennaio 1883 Esso egrave diviso in quattro libri e 926 arti-coli

Il I Libro tratta del Commercio in generale Vi si di-chiara quali sieno gli atti di commercio si regola la con-dizione giuridica dei commercianti si tratta degli agentiintermediari (mediatori) del commercio si regolano icontratti speciali

Il II Libro tratta del commercio marittimo e della na-vigazione

Il III Libro tratta del fallimento ossia dello stato delcommerciante che cessa di fare i suoi pagamenti perobbligazioni commerciali Il fallimento chiamasi banca-rotta semplice se nella cessazione dei pagamenti sia oc-corsa qualche colpa da parte del commerciante chiama-si bancarotta fraudolenta se il commerciante sia indolo

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Il IV Libro tratta dellesercizio delle azioni commer-ciali e della loro durata

Nei paesi dove non vha Codice di commercio si os-servano gli usi mercantili prevalendo gli usi locali agliusi generali Mancando leggi commerciali e consuetudi-ni mercantili si applica il Diritto civile

CAPITOLO XIIDiritti politici

Che i cittadini di qualsivoglia Stato abbiano veri dirit-ti verso il governo apparisce da questo che essi sonopersone libere e non automi o cose e che il governomedesimo non egrave fatto per segrave ma istituito in servizio decittadini

I diritti politici presi in ampio senso consistono nellapodestagrave che hanno i cittadini di esigere che il governorispetti e protegga lesercizio della loro libertagrave promul-ghi leggi utili e giuste ad un tempo favorisca con op-portuni provvedimenti il loro ben essere negrave invada coneccessivo ingerimento la sfera della loro attivitagrave indivi-duale e collettiva

In senso stretto diritti politici sono quelli in virtugrave deiquali i cittadini partecipano o direttamente o indiretta-mente al potere sociale e sotto questo riguardo varianosecondo le varie forme di governo e tanto piugrave si esten-

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Il IV Libro tratta dellesercizio delle azioni commer-ciali e della loro durata

Nei paesi dove non vha Codice di commercio si os-servano gli usi mercantili prevalendo gli usi locali agliusi generali Mancando leggi commerciali e consuetudi-ni mercantili si applica il Diritto civile

CAPITOLO XIIDiritti politici

Che i cittadini di qualsivoglia Stato abbiano veri dirit-ti verso il governo apparisce da questo che essi sonopersone libere e non automi o cose e che il governomedesimo non egrave fatto per segrave ma istituito in servizio decittadini

I diritti politici presi in ampio senso consistono nellapodestagrave che hanno i cittadini di esigere che il governorispetti e protegga lesercizio della loro libertagrave promul-ghi leggi utili e giuste ad un tempo favorisca con op-portuni provvedimenti il loro ben essere negrave invada coneccessivo ingerimento la sfera della loro attivitagrave indivi-duale e collettiva

In senso stretto diritti politici sono quelli in virtugrave deiquali i cittadini partecipano o direttamente o indiretta-mente al potere sociale e sotto questo riguardo varianosecondo le varie forme di governo e tanto piugrave si esten-

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dono quanto piugrave un reggimento politico informasi a li-bertagrave

Quando uno Stato sia cosigrave costituito che tutti i cittadi-ni partecipino alla sovranitagrave prendendo parte diretta-mente o indirettamente ai tre poteri esecutivo legislati-vo e giudiziario allora dicesi che in cotale Stato sonviistituzioni libere che vi si gode la libertagrave politica

A comprendere bene la natura e lesercizio dei dirittipolitici degli Italiani occorre anzi tutto porre in rilievolidea di uno Stato libero considerandola dappoi in queltipo di monarchia rappresentativa sul quale lItalia vennecostituita

CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale

Si possono distinguere sotto il rapporto della loroformazione due specie di societagrave politiche quelle che sitrovano in stato di infanzia e quelle che si son fatte adul-te Il passaggio dal primo al secondo stato muta comple-tamente la costituzione di un popolo e la sua maniera diessere Cotesto rinnovamento si puograve compiere gradata-mente per evoluzione o bruscamente per rivoluzione

Nella infanzia delle societagrave il loro governo rassomi-glia al regime paterno egrave potente e sollecito ma talvolta

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dono quanto piugrave un reggimento politico informasi a li-bertagrave

Quando uno Stato sia cosigrave costituito che tutti i cittadi-ni partecipino alla sovranitagrave prendendo parte diretta-mente o indirettamente ai tre poteri esecutivo legislati-vo e giudiziario allora dicesi che in cotale Stato sonviistituzioni libere che vi si gode la libertagrave politica

A comprendere bene la natura e lesercizio dei dirittipolitici degli Italiani occorre anzi tutto porre in rilievolidea di uno Stato libero considerandola dappoi in queltipo di monarchia rappresentativa sul quale lItalia vennecostituita

CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale

Si possono distinguere sotto il rapporto della loroformazione due specie di societagrave politiche quelle che sitrovano in stato di infanzia e quelle che si son fatte adul-te Il passaggio dal primo al secondo stato muta comple-tamente la costituzione di un popolo e la sua maniera diessere Cotesto rinnovamento si puograve compiere gradata-mente per evoluzione o bruscamente per rivoluzione

Nella infanzia delle societagrave il loro governo rassomi-glia al regime paterno egrave potente e sollecito ma talvolta

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arbitrario egrave eccellente quando egrave buono detestabile se egravemalvagio Quivi lautoritagrave non ha alcun controllo o al-meno non ha alcun limite esteriore quantunque grandesia lefficacia della ragione e della coscienza individualead impedire che il principe trasmodi nellesercizio delpotere

Quando poi un popolo si fa adulto ed acquista la co-scienza della propria ragione e della propria dignitagrave al-lora si rende necessaria una riforma nel senso della li-bertagrave Talvolta anzi per condizioni di indole tuttaffattosingolare per circostanze storiche o geografiche per uncrescendo continuo della molteplice attivitagrave sociale ilbene di un popolo esige ordinamenti ed istituzioni nellequali si goda la maggiore libertagrave allato alla maggiore si-curezza civile Valga ad esempio la formazione degliStati Uniti dellAmerica del Nord

Noi perograve prescindiamo da qualsivoglia questione difatto prescindiamo da quei principicirc secondo i quali laformazione di uno Stato libero sarebbe in particolaricircostanze unoffesa allautoritagrave legittima e accenniamoalle condizioni giuridiche richieste per lesistenza di unoStato cosigrave fatto

Uno Stato libero sarebbe la societagrave politica sorta convolontario ed intelligente concorso degli individui per-ciograve si rende necessario dapprima una convenzione fra leparti contraenti colla quale vengano determinati i dove-ri e i diritti di ciascuno in ciograve che concerne il regimedellassociazione La convenzione riveste la natura di un

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arbitrario egrave eccellente quando egrave buono detestabile se egravemalvagio Quivi lautoritagrave non ha alcun controllo o al-meno non ha alcun limite esteriore quantunque grandesia lefficacia della ragione e della coscienza individualead impedire che il principe trasmodi nellesercizio delpotere

Quando poi un popolo si fa adulto ed acquista la co-scienza della propria ragione e della propria dignitagrave al-lora si rende necessaria una riforma nel senso della li-bertagrave Talvolta anzi per condizioni di indole tuttaffattosingolare per circostanze storiche o geografiche per uncrescendo continuo della molteplice attivitagrave sociale ilbene di un popolo esige ordinamenti ed istituzioni nellequali si goda la maggiore libertagrave allato alla maggiore si-curezza civile Valga ad esempio la formazione degliStati Uniti dellAmerica del Nord

Noi perograve prescindiamo da qualsivoglia questione difatto prescindiamo da quei principicirc secondo i quali laformazione di uno Stato libero sarebbe in particolaricircostanze unoffesa allautoritagrave legittima e accenniamoalle condizioni giuridiche richieste per lesistenza di unoStato cosigrave fatto

Uno Stato libero sarebbe la societagrave politica sorta convolontario ed intelligente concorso degli individui per-ciograve si rende necessario dapprima una convenzione fra leparti contraenti colla quale vengano determinati i dove-ri e i diritti di ciascuno in ciograve che concerne il regimedellassociazione La convenzione riveste la natura di un

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patto nazionale59 liberamente consentito dalle parti vuoicol suffragio universale o plebiscito vuoi col mezzo dirappresentanti

La convenzione stabilisce la forma del governo e imezzi dellamministrazione regola i rapporti fra gover-nati e governanti organizza le istituzioni mediante lequali siffatti rapporti si esercitano e si raffermano

La convenzione liberamente votata e giuratadallassemblea costituente diventa una legge fondamen-tale dello Stato e piglia il nome di Statuto o Carta Costi-tuzionale60

La seconda condizione per lassociazione libera egravequesta che il fine dello Stato ossia il bene comune ven-ga costantemente e pubblicamente voluto per conse-guenza che tutti gli associati possano nella sferadellonesto sempre liberamente manifestare i loro desi-deri e legittimi bisogni onde vi possano provvedere co-loro che stanno alla direzione della cosa pubblica

La terza condizione egrave che la legge esprimente linte-resse generale si applichi a tutti senza eccezione in gui-sa che siavi leguaglianza di tutti di fronte alla legge LoStato libero non ammette privilegi di corporazioni o difamiglie in questo senso che tutti debbano sopportare i

59 Questo patto egrave tuttaltro che il preteso patto di Rousseaugiacchegrave egrave semplicemente determinare la maniera di esercitare i di-ritti e i doveri sociali giagrave dalla natura a noi prescritti

60 Quantunque anche la monarchia semplice venga temperatada Statuti che limitano lesercizio del potere tuttavia luso riservail nome di Statuti alle leggi fondamentali degli Stati liberi

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patto nazionale59 liberamente consentito dalle parti vuoicol suffragio universale o plebiscito vuoi col mezzo dirappresentanti

La convenzione stabilisce la forma del governo e imezzi dellamministrazione regola i rapporti fra gover-nati e governanti organizza le istituzioni mediante lequali siffatti rapporti si esercitano e si raffermano

La convenzione liberamente votata e giuratadallassemblea costituente diventa una legge fondamen-tale dello Stato e piglia il nome di Statuto o Carta Costi-tuzionale60

La seconda condizione per lassociazione libera egravequesta che il fine dello Stato ossia il bene comune ven-ga costantemente e pubblicamente voluto per conse-guenza che tutti gli associati possano nella sferadellonesto sempre liberamente manifestare i loro desi-deri e legittimi bisogni onde vi possano provvedere co-loro che stanno alla direzione della cosa pubblica

La terza condizione egrave che la legge esprimente linte-resse generale si applichi a tutti senza eccezione in gui-sa che siavi leguaglianza di tutti di fronte alla legge LoStato libero non ammette privilegi di corporazioni o difamiglie in questo senso che tutti debbano sopportare i

59 Questo patto egrave tuttaltro che il preteso patto di Rousseaugiacchegrave egrave semplicemente determinare la maniera di esercitare i di-ritti e i doveri sociali giagrave dalla natura a noi prescritti

60 Quantunque anche la monarchia semplice venga temperatada Statuti che limitano lesercizio del potere tuttavia luso riservail nome di Statuti alle leggi fondamentali degli Stati liberi

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carichi dellassociazione secondo la loro posizionecome profittano de suoi benefizi nella misura della lorocapacitagrave e della loro opera Ciograve perograve non impedisce chevengano riconosciuti i diritti inerenti a condizioni spe-ciali di cittadini lo Stato anzi deve tutelarli quando sonoveri diritti negrave ciograve osta alleguaglianza la quale egrave mante-nuta dalla universalitagrave e dalla efficacia delle leggi

Infine per uno Stato libero si ricerca che i cittadinisieno guarentiti contro gli arbitricirc e le violenze degliagenti del potere Tutto deve dai governanti operarsi innome della legge soltanto cotalchegrave sia reso se non im-possibile almeno notato e punito larbitrio

Vha una scienza che determina i principicirc direttivi de-gli Stati liberi conforme alla ragione politica ed alla sto-ria essa nellenciclopedia giuridica piglia il nome di Di-ritto costituzionale

Nel Diritto costituzionale occupa grande campo laquestione del governo rappresentativo che si vuol ri-guardare siccome la miglior forma di governo nello sta-to presente della civiltagrave

Suol dirsi rappresentativo un governo il cui organi-smo sia tale che tutti i cittadini possano rappresentare dadeputati i loro bisogni e voleri

Affinchegrave sia possibile una tal forma di governo con-verrebbe che tutti i cittadini fossero elettori ed eleggibi-li o almeno elettori perograve luniversalitagrave della reale rap-presentanza non ha mai luogo giacchegrave ogni costituzionelimita or piugrave or meno il numero degli elettori colle con-dizioni chessa richiede

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carichi dellassociazione secondo la loro posizionecome profittano de suoi benefizi nella misura della lorocapacitagrave e della loro opera Ciograve perograve non impedisce chevengano riconosciuti i diritti inerenti a condizioni spe-ciali di cittadini lo Stato anzi deve tutelarli quando sonoveri diritti negrave ciograve osta alleguaglianza la quale egrave mante-nuta dalla universalitagrave e dalla efficacia delle leggi

Infine per uno Stato libero si ricerca che i cittadinisieno guarentiti contro gli arbitricirc e le violenze degliagenti del potere Tutto deve dai governanti operarsi innome della legge soltanto cotalchegrave sia reso se non im-possibile almeno notato e punito larbitrio

Vha una scienza che determina i principicirc direttivi de-gli Stati liberi conforme alla ragione politica ed alla sto-ria essa nellenciclopedia giuridica piglia il nome di Di-ritto costituzionale

Nel Diritto costituzionale occupa grande campo laquestione del governo rappresentativo che si vuol ri-guardare siccome la miglior forma di governo nello sta-to presente della civiltagrave

Suol dirsi rappresentativo un governo il cui organi-smo sia tale che tutti i cittadini possano rappresentare dadeputati i loro bisogni e voleri

Affinchegrave sia possibile una tal forma di governo con-verrebbe che tutti i cittadini fossero elettori ed eleggibi-li o almeno elettori perograve luniversalitagrave della reale rap-presentanza non ha mai luogo giacchegrave ogni costituzionelimita or piugrave or meno il numero degli elettori colle con-dizioni chessa richiede

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Ma siccome il governo rappresentativo ammette perprincipio la eguaglianza politica di tutti indistintamentei cittadini e per conseguenza il diritto loro a potersi fareascoltare perciograve al difetto di universalitagrave nella reale rap-presentanza si supplisce colle libertagrave di stampa di peti-zione e di associazione elargite a tutti i cittadini Cotesteed altre simili libertagrave non sono che logiche necessitagravedella forma rappresentativa

Quindi ogni cittadino puograve pubblicare le sue opinioniintorno ad argomenti di pubblico interesse manifestare ipropri pensieri la sua maniera di vedere e di sentire inmateria amministrativa o politica censurare gli atti dicoloro che amministrano la cosa pubblica suggerire econsigliare quei provvedimenti che gli paressero piugrave ac-conci Nel che consiste la libertagrave di stampa Parimentead ogni cittadino egrave rilasciato il diritto di presentare peti-zioni ovverossia dimande e richiami alle assemblee le-gislative vuoi per ottenere lapprovazione o la reiezionedi una legge vuoi per far notare gli abusi di qualchepubblico funzionario vuoi per chiedere giustizia inqualsiasi altro caso Egrave questa una delle migliori guaren-tigie pei cittadini i quali hanno cosigrave un mezzo per otte-nere una riparazione di giustizia quando fossero offesinei loro diritti ed egrave ancora una guarentigia pel governoche puograve per questo stesso mezzo sempre essere informa-to dei bisogni del paese Nella forma rappresentativa siconsacra il principio di libera associazione quindi il di-ritto di formare societagrave particolari e di riunirsi in luoghipubblici e privati per discutere intorno ad interessi civili

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Ma siccome il governo rappresentativo ammette perprincipio la eguaglianza politica di tutti indistintamentei cittadini e per conseguenza il diritto loro a potersi fareascoltare perciograve al difetto di universalitagrave nella reale rap-presentanza si supplisce colle libertagrave di stampa di peti-zione e di associazione elargite a tutti i cittadini Cotesteed altre simili libertagrave non sono che logiche necessitagravedella forma rappresentativa

Quindi ogni cittadino puograve pubblicare le sue opinioniintorno ad argomenti di pubblico interesse manifestare ipropri pensieri la sua maniera di vedere e di sentire inmateria amministrativa o politica censurare gli atti dicoloro che amministrano la cosa pubblica suggerire econsigliare quei provvedimenti che gli paressero piugrave ac-conci Nel che consiste la libertagrave di stampa Parimentead ogni cittadino egrave rilasciato il diritto di presentare peti-zioni ovverossia dimande e richiami alle assemblee le-gislative vuoi per ottenere lapprovazione o la reiezionedi una legge vuoi per far notare gli abusi di qualchepubblico funzionario vuoi per chiedere giustizia inqualsiasi altro caso Egrave questa una delle migliori guaren-tigie pei cittadini i quali hanno cosigrave un mezzo per otte-nere una riparazione di giustizia quando fossero offesinei loro diritti ed egrave ancora una guarentigia pel governoche puograve per questo stesso mezzo sempre essere informa-to dei bisogni del paese Nella forma rappresentativa siconsacra il principio di libera associazione quindi il di-ritto di formare societagrave particolari e di riunirsi in luoghipubblici e privati per discutere intorno ad interessi civili

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e politici Importa perograve osservare che le associazionidebbono essere libere oneste quanto al fine e pubbli-che Le societagrave segrete non hanno diritto di sussisteremolto meno in un governo rappresentativo nel qualeciascuno puograve o colla parola o colla stampa manifestarele proprie opinioni Ogni societagrave segreta appunto per-chegrave tale egrave un attentato contro la pubblica sicurezzadappoichegrave non dovrebbe mai essere segreta una societagravedi onesti in paesi dove regna la civiltagrave e la virtugrave egrave avutain onore

Nel governo rappresentativo si fa gran conto dellapubblica opinione liberamente manifestata dai cittadinie si vuole che la proposizione delle leggi la discussionela deliberazione a quella si ispiri Affinchegrave la pubblicaopinione si possa formare ed il potere legislativo daquella attinga i criteri per la discussione o la approva-zione delle leggi si vuole la pubblicitagrave degli atti da par-te del governo Questa pubblicitagrave giova a rassicurareeziandio il cittadino intorno alla lealtagrave dellesercizio delpotere egli potragrave esaminare loperato del governo persottometterlo al sindacato della pubblica opinione laquale a sua volta ha da reggere moralmente la pubblicaamministrazione Cosigrave nel governo rappresentativo laopinione pubblica regna sovrana e domina i rappresen-tanti del popolo guidando per mezzo di questi la perso-na stessa investita del potere esecutivo

Oltre le tre anzi dette libertagrave e il controllo che peresse si puograve esercitare specie colla stampa sulle azionidel governo lo Stato libero rappresentativo ammette la

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e politici Importa perograve osservare che le associazionidebbono essere libere oneste quanto al fine e pubbli-che Le societagrave segrete non hanno diritto di sussisteremolto meno in un governo rappresentativo nel qualeciascuno puograve o colla parola o colla stampa manifestarele proprie opinioni Ogni societagrave segreta appunto per-chegrave tale egrave un attentato contro la pubblica sicurezzadappoichegrave non dovrebbe mai essere segreta una societagravedi onesti in paesi dove regna la civiltagrave e la virtugrave egrave avutain onore

Nel governo rappresentativo si fa gran conto dellapubblica opinione liberamente manifestata dai cittadinie si vuole che la proposizione delle leggi la discussionela deliberazione a quella si ispiri Affinchegrave la pubblicaopinione si possa formare ed il potere legislativo daquella attinga i criteri per la discussione o la approva-zione delle leggi si vuole la pubblicitagrave degli atti da par-te del governo Questa pubblicitagrave giova a rassicurareeziandio il cittadino intorno alla lealtagrave dellesercizio delpotere egli potragrave esaminare loperato del governo persottometterlo al sindacato della pubblica opinione laquale a sua volta ha da reggere moralmente la pubblicaamministrazione Cosigrave nel governo rappresentativo laopinione pubblica regna sovrana e domina i rappresen-tanti del popolo guidando per mezzo di questi la perso-na stessa investita del potere esecutivo

Oltre le tre anzi dette libertagrave e il controllo che peresse si puograve esercitare specie colla stampa sulle azionidel governo lo Stato libero rappresentativo ammette la

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partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ai tre pote-ri legislativo esecutivo e giudiziario Cotal partecipa-zione si puograve ottenere per esempio al potere legislativocol diritto elettorale al potere esecutivo collammissibi-litagrave alle pubbliche cariche al potere giudiziario col di-ritto di far parte della giuria

Un altro principio del governo rappresentativo egrave la di-visione dei tre poteri si vuole cioegrave che i diversi elementisociali dello Stato rappresentino rispettivamente un uffi-cio del potere e che ogni rappresentanza di un potereoperi indipendentemente dallaltra Pertanto i tre poterilegislativo giudiziario ed esecutivo vengono distribuitiin vario grado a distinte persone sperando cosigrave che nes-suno dei soggetti che ne sono investiti abusi dellautoritagravee spadroneggi lo Stato In questa guisa i poteri si tempe-rano a vicenda pur mantenendosi indipendenti nellapropria sfera

Il potere legislativo fa le leggi ma toccheragrave al potereesecutivo curarne losservanza ed al giudiziario punirnele infrazioni il potere giudiziario a sua volta non puograve al-lontanarsi dalla legge ossia dalla volontagrave manifestatadal potere legislativo finalmente il potere esecutivo egravecostretto a regolarsi e secondo la volontagrave del potere legi-slativo e secondo le sentenze del potere giudiziario

La Costituzione ossia lo Statuto determina e sanci-sce le attribuzioni di ciascuna rappresentanza per il chequalsivoglia sia la forma speciale dei governo rappre-sentativo esso piglia pure semplicemente il nome di go-verno costituzionale Chiamasi anche governo parla-

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partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ai tre pote-ri legislativo esecutivo e giudiziario Cotal partecipa-zione si puograve ottenere per esempio al potere legislativocol diritto elettorale al potere esecutivo collammissibi-litagrave alle pubbliche cariche al potere giudiziario col di-ritto di far parte della giuria

Un altro principio del governo rappresentativo egrave la di-visione dei tre poteri si vuole cioegrave che i diversi elementisociali dello Stato rappresentino rispettivamente un uffi-cio del potere e che ogni rappresentanza di un potereoperi indipendentemente dallaltra Pertanto i tre poterilegislativo giudiziario ed esecutivo vengono distribuitiin vario grado a distinte persone sperando cosigrave che nes-suno dei soggetti che ne sono investiti abusi dellautoritagravee spadroneggi lo Stato In questa guisa i poteri si tempe-rano a vicenda pur mantenendosi indipendenti nellapropria sfera

Il potere legislativo fa le leggi ma toccheragrave al potereesecutivo curarne losservanza ed al giudiziario punirnele infrazioni il potere giudiziario a sua volta non puograve al-lontanarsi dalla legge ossia dalla volontagrave manifestatadal potere legislativo finalmente il potere esecutivo egravecostretto a regolarsi e secondo la volontagrave del potere legi-slativo e secondo le sentenze del potere giudiziario

La Costituzione ossia lo Statuto determina e sanci-sce le attribuzioni di ciascuna rappresentanza per il chequalsivoglia sia la forma speciale dei governo rappre-sentativo esso piglia pure semplicemente il nome di go-verno costituzionale Chiamasi anche governo parla-

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mentare perchegrave linfluenza morale sul potere esecutivoed amministrativo vi egrave esercitata dal Parlamento popo-lare perchegrave predomina lelemento democratico benchegravetemperato da altri elementi libero perchegrave proclama la li-bertagrave giuridica di tutti i cittadini

Le condizioni necessarie allo stabilimento ed allo svi-luppo del governo costituzionale non possono esserestudiate soltanto in generale negrave la scienza del Dirittocostituzionale puograve farlo senza il sussidio della storiadella politica e della morale Alcune di queste condizio-ni dipendono dalla storia altre dalle condizioni econo-miche del popolo e molto piugrave dal suo carattere e dasuoi sentimenti morali

Egrave inetto al governo rappresentativo il popolo che nonha la capacitagrave o la volontagrave di compiere i doveri e disim-pegnare le funzioni che questa forma di governo gli im-pone Se la maggioranza di un paese collastenersi diusare del diritto di elettorato politico manifesta la suasfiducia il suo disgusto per le istituzioni rappresentati-ve o la non volontagrave di parteciparvi il governo costitu-zionale sarebbe evidentemente contro le aspirazioni dicotal popolo

La passione esagerata delleguaglianza la ribellionesistematica contro ogni principio di autoritagrave la pecorinapassivitagrave del carattere ed altri simili difetti sono ostacolipiugrave o meno gravi che rendono impossibile il governocostituzionale

I vantaggi che procura cotesta forma di governo sonorelativi piugrave che altro

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mentare perchegrave linfluenza morale sul potere esecutivoed amministrativo vi egrave esercitata dal Parlamento popo-lare perchegrave predomina lelemento democratico benchegravetemperato da altri elementi libero perchegrave proclama la li-bertagrave giuridica di tutti i cittadini

Le condizioni necessarie allo stabilimento ed allo svi-luppo del governo costituzionale non possono esserestudiate soltanto in generale negrave la scienza del Dirittocostituzionale puograve farlo senza il sussidio della storiadella politica e della morale Alcune di queste condizio-ni dipendono dalla storia altre dalle condizioni econo-miche del popolo e molto piugrave dal suo carattere e dasuoi sentimenti morali

Egrave inetto al governo rappresentativo il popolo che nonha la capacitagrave o la volontagrave di compiere i doveri e disim-pegnare le funzioni che questa forma di governo gli im-pone Se la maggioranza di un paese collastenersi diusare del diritto di elettorato politico manifesta la suasfiducia il suo disgusto per le istituzioni rappresentati-ve o la non volontagrave di parteciparvi il governo costitu-zionale sarebbe evidentemente contro le aspirazioni dicotal popolo

La passione esagerata delleguaglianza la ribellionesistematica contro ogni principio di autoritagrave la pecorinapassivitagrave del carattere ed altri simili difetti sono ostacolipiugrave o meno gravi che rendono impossibile il governocostituzionale

I vantaggi che procura cotesta forma di governo sonorelativi piugrave che altro

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Si vuol vedere ne popoli ordinati politicamente colregime costituzionale maggior solidarietagrave ed un aumen-to crescente di spirito nazionale La legge egrave piugrave osserva-ta perchegrave si ha la certezza che essa sia in armonia collapubblica opinione ed espressione sincera di quello chela nazione riconosce necessario e giusto La vita delloStato puograve essere esaminata in tutti i suoi moltepliciaspetti puograve essere controllata sempre lazione del gover-no il quale perciograve egrave costretto ad una severa moralitagrave

Ma insieme ai vantaggi vanno pure notati i seguentidifetti cui giova conoscere per vedere quali sieno sana-bili ed in qual modo e per portare un giudizio spassio-nato su una forma di governo che puograve essere migliore diunaltra sempre quando non sia stata imposta colla vio-lenza

Il governo costituzionale egrave governo di maggioranzala sola pluralitagrave del numero decide lapprovazione o lariprovazione delle leggi secondo le quali ricevono nor-ma gli altri poteri dello Stato Ma che cosa egrave altro il nu-mero che la forza Inoltre il governo costituzionale co-sta piugrave degli altri per le insufficienti cognizioni finan-ziarie ed economiche di una gran parte dei rappresentan-ti per la responsabilitagrave politica dei ministri che li spin-ge ad essere molto compiacenti coi rappresentanti delpopolo in fatto di spese onde conservarne il favore perle maggiori spese necessarie al controllo ed alla divisio-ne delle pubbliche amministrazioni Nel regime costitu-zionale troppo spesso il meccanismo parlamentare inca-glia lazione del governo Lazione parlamentare inoltre

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Si vuol vedere ne popoli ordinati politicamente colregime costituzionale maggior solidarietagrave ed un aumen-to crescente di spirito nazionale La legge egrave piugrave osserva-ta perchegrave si ha la certezza che essa sia in armonia collapubblica opinione ed espressione sincera di quello chela nazione riconosce necessario e giusto La vita delloStato puograve essere esaminata in tutti i suoi moltepliciaspetti puograve essere controllata sempre lazione del gover-no il quale perciograve egrave costretto ad una severa moralitagrave

Ma insieme ai vantaggi vanno pure notati i seguentidifetti cui giova conoscere per vedere quali sieno sana-bili ed in qual modo e per portare un giudizio spassio-nato su una forma di governo che puograve essere migliore diunaltra sempre quando non sia stata imposta colla vio-lenza

Il governo costituzionale egrave governo di maggioranzala sola pluralitagrave del numero decide lapprovazione o lariprovazione delle leggi secondo le quali ricevono nor-ma gli altri poteri dello Stato Ma che cosa egrave altro il nu-mero che la forza Inoltre il governo costituzionale co-sta piugrave degli altri per le insufficienti cognizioni finan-ziarie ed economiche di una gran parte dei rappresentan-ti per la responsabilitagrave politica dei ministri che li spin-ge ad essere molto compiacenti coi rappresentanti delpopolo in fatto di spese onde conservarne il favore perle maggiori spese necessarie al controllo ed alla divisio-ne delle pubbliche amministrazioni Nel regime costitu-zionale troppo spesso il meccanismo parlamentare inca-glia lazione del governo Lazione parlamentare inoltre

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esagera il diritto di creare il governo di mutarlo di av-vilirlo di qui linstabilitagrave da parte del governo che mutaa seconda del partito prevalente e la mancanza di unconcetto ben definito da attuarsi nella politica La conti-nua mutazione dei programmi del pubblico insegnamen-to dovuta alla mobilitagrave del ministro della P Istruzioneperturba il movimento delle intelligenze ed abitua glianimi a non aver solide convinzioni La politica esterariesce piugrave difficile ed impacciata specialmente di fronteagli Stati dove domina legalmente o di fatto la volontagravedi un solo Nel regime costituzionale egrave facile si insinuila dottrina dellopportunismo e dellutilitagrave a danno deiprincipicirc e delle tradizioni Finalmente si osserva che lapubblica opinione egrave presto formata in favore di unoli-garchia prevalente e sgovernante mediante i fondi segre-ti di cui senza risponderne dispone il Governo e me-diante il giornalismo venduto e mediante il numero e laparola de deputati che pigliano il nome di ministerialiIntanto affievolendosi la fiducia nelle istituzioni costitu-zionali la classe poco numerosa che in questo stato delsentimento pubblico ottiene la direzione del corpo rap-presentativo ladopera per lo piugrave come un mezzo perfare fortuna

Sugli abusi sui difetti del governo costituzionalesono chiamati a studiare tutti gli onesti per veder mododi sanarne le piaghe e renderlo migliore

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esagera il diritto di creare il governo di mutarlo di av-vilirlo di qui linstabilitagrave da parte del governo che mutaa seconda del partito prevalente e la mancanza di unconcetto ben definito da attuarsi nella politica La conti-nua mutazione dei programmi del pubblico insegnamen-to dovuta alla mobilitagrave del ministro della P Istruzioneperturba il movimento delle intelligenze ed abitua glianimi a non aver solide convinzioni La politica esterariesce piugrave difficile ed impacciata specialmente di fronteagli Stati dove domina legalmente o di fatto la volontagravedi un solo Nel regime costituzionale egrave facile si insinuila dottrina dellopportunismo e dellutilitagrave a danno deiprincipicirc e delle tradizioni Finalmente si osserva che lapubblica opinione egrave presto formata in favore di unoli-garchia prevalente e sgovernante mediante i fondi segre-ti di cui senza risponderne dispone il Governo e me-diante il giornalismo venduto e mediante il numero e laparola de deputati che pigliano il nome di ministerialiIntanto affievolendosi la fiducia nelle istituzioni costitu-zionali la classe poco numerosa che in questo stato delsentimento pubblico ottiene la direzione del corpo rap-presentativo ladopera per lo piugrave come un mezzo perfare fortuna

Sugli abusi sui difetti del governo costituzionalesono chiamati a studiare tutti gli onesti per veder mododi sanarne le piaghe e renderlo migliore

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CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentative

La monarchia costituzionale italiana

Il governo rappresentativo esiste in due forme tipichemonarchia costituzionale e repubblica parlamentare

La monarchia costituzionale si egrave sviluppata in Inghil-terra e di lagrave appunto gli altri Stati ne tolsero i principaliistituti che cercarono adattare al proprio carattere alleproprie tradizioni nazionali ed alle istituzioni esistentiQuindi accanto al modello inglese abbiamo le imitazio-ni tendenti piugrave o meno ad una originalitagrave secondaria traqueste la belga e la italiana si reputano le meglio riusci-te

La repubblica parlamentare si egrave sviluppata nelle colo-nie americane prendendo assetto negli Stati Uniti delNord America (a 1776) Anche questa forma servigrave dimodello ad altri Stati nei quali per ragioni storiche odorganiche non si potegrave stabilire la monarchia costituzio-nale ovvero era giagrave fondata la repubblica cosigrave si ebberole due principali imitazioni la svizzera (a 1874) e lafrancese (a 1873-75)

Il sistema rappresentativo vuol essere studiato in que-sti tipi principali originarii e derivati LItaliano poi deeconoscere lo Statuto nel quale egrave sancito lorganismo po-litico del regno italico Basteragrave porlo sotto gli occhi deinostri lettori affinchegrave essi comprendano tosto come siconcreti in qualche modo la forma rappresentativa le

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CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentative

La monarchia costituzionale italiana

Il governo rappresentativo esiste in due forme tipichemonarchia costituzionale e repubblica parlamentare

La monarchia costituzionale si egrave sviluppata in Inghil-terra e di lagrave appunto gli altri Stati ne tolsero i principaliistituti che cercarono adattare al proprio carattere alleproprie tradizioni nazionali ed alle istituzioni esistentiQuindi accanto al modello inglese abbiamo le imitazio-ni tendenti piugrave o meno ad una originalitagrave secondaria traqueste la belga e la italiana si reputano le meglio riusci-te

La repubblica parlamentare si egrave sviluppata nelle colo-nie americane prendendo assetto negli Stati Uniti delNord America (a 1776) Anche questa forma servigrave dimodello ad altri Stati nei quali per ragioni storiche odorganiche non si potegrave stabilire la monarchia costituzio-nale ovvero era giagrave fondata la repubblica cosigrave si ebberole due principali imitazioni la svizzera (a 1874) e lafrancese (a 1873-75)

Il sistema rappresentativo vuol essere studiato in que-sti tipi principali originarii e derivati LItaliano poi deeconoscere lo Statuto nel quale egrave sancito lorganismo po-litico del regno italico Basteragrave porlo sotto gli occhi deinostri lettori affinchegrave essi comprendano tosto come siconcreti in qualche modo la forma rappresentativa le

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cui condizioni generali accennammo nel capitolo prece-dente

Nella monarchia costituzionale il governo egrave costituitoin equa misura dei tre elementi sociali cioegrave il monarchi-co laristocratico ed il democratico Il re rappresentalelemento monarchico unassemblea scelta fra le perso-ne piugrave ragguardevoli per dottrina uffici sociali e ric-chezze rappresenta lelemento aristocratico unaltra as-semblea eletta dal popolo rappresenta lelemento demo-cratico Il potere legislativo egrave esercitato dal Re e dai rap-presentanti della nazione il potere esecutivo risiede nelRe che lo esercita mediante ministri responsabili innanzialla nazione il potere giudiziario egrave affidato alla magi-stratura inamovibile che vive fuori delle influenze deglialtri due poteri

La monarchia costituzionale si potrebbe cosigrave descri-vere quella forma di governo in cui il potere supremo egraveesercitato collettivamente dal Sovrano e dai rappresen-tanti della nazione ed il Re governa per mezzo di mini-stri responsabili

La piugrave antica monarchia costituzionale in Europa egravequella di Inghilterra ove nel 1215 il re Giovanni SenzaTerra concedeva quel celebre diploma conosciuto sottoil nome di Magna Charta libertatum che fu la base deldiritto costituzionale dellInghilterra61 Esso andograve manmano svolgendosi o perfezionandosi finchegrave nel 1832 e

61 Si puograve leggere cotesto documento nella Storia Universaledel Cantugrave

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cui condizioni generali accennammo nel capitolo prece-dente

Nella monarchia costituzionale il governo egrave costituitoin equa misura dei tre elementi sociali cioegrave il monarchi-co laristocratico ed il democratico Il re rappresentalelemento monarchico unassemblea scelta fra le perso-ne piugrave ragguardevoli per dottrina uffici sociali e ric-chezze rappresenta lelemento aristocratico unaltra as-semblea eletta dal popolo rappresenta lelemento demo-cratico Il potere legislativo egrave esercitato dal Re e dai rap-presentanti della nazione il potere esecutivo risiede nelRe che lo esercita mediante ministri responsabili innanzialla nazione il potere giudiziario egrave affidato alla magi-stratura inamovibile che vive fuori delle influenze deglialtri due poteri

La monarchia costituzionale si potrebbe cosigrave descri-vere quella forma di governo in cui il potere supremo egraveesercitato collettivamente dal Sovrano e dai rappresen-tanti della nazione ed il Re governa per mezzo di mini-stri responsabili

La piugrave antica monarchia costituzionale in Europa egravequella di Inghilterra ove nel 1215 il re Giovanni SenzaTerra concedeva quel celebre diploma conosciuto sottoil nome di Magna Charta libertatum che fu la base deldiritto costituzionale dellInghilterra61 Esso andograve manmano svolgendosi o perfezionandosi finchegrave nel 1832 e

61 Si puograve leggere cotesto documento nella Storia Universaledel Cantugrave

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nel 1867 subigrave una riforma elettorale atta ad assicurare larappresentanza delle minoranze

Nella seconda metagrave del secolo passato sorse lidea diimitare il sistema costituzionale e rappresentativodellInghilterra e la Francia per la prima convertigrave il go-verno in regime costituzionale quando con la famosa ri-voluzione del 1789 trasformograve i cosigrave detti Stati generaliin un parlamento diviso in due assemblee Fu perograve quel-lo un tentativo che riescigrave pericoloso siccome pure dallarivoluzione furono seguite le monarchie costituzionaliinstaurate nel 1814 e nel 1830

In Italia si fece qualche esperimento nel 1821 allor-quando si adottograve la costituzione spagnuola ma questaaveva il difetto di mettere il re in urto collassemblea

Nel 1848 alcuni prigravencipi inaugurarono il governo par-lamentare fra gli altri Pio IX e Carlo Alberto Questicol 4 marzo anno 18deg del suo regno proclamava lo Sta-tuto

Nel 1859 la Lombardia annessa al Piemonte accettavalo Statuto nel 1860 la Toscana le Romagne i ducati diModena e di Parma le Marche e lUmbria venivanopure annesse allo Stato Sardo Nellottobre dello stessoanno cessava il regno delle Due Sicilie Sciolto il Parla-mento subalpino il digrave 17 dicembre 1860 si convocava il18 febbraio 1861 il primo Parlamento italiano che ilgiorno 14 marzo votava la legge con la quale VittorioEmmanuele II assumeva per segrave e pei suoi successori iltitolo di Re di Italia Il 4 novembre 1866 il Veneto veni-va restituito allItalia e nel 1870 lo Statuto veniva dato

388

nel 1867 subigrave una riforma elettorale atta ad assicurare larappresentanza delle minoranze

Nella seconda metagrave del secolo passato sorse lidea diimitare il sistema costituzionale e rappresentativodellInghilterra e la Francia per la prima convertigrave il go-verno in regime costituzionale quando con la famosa ri-voluzione del 1789 trasformograve i cosigrave detti Stati generaliin un parlamento diviso in due assemblee Fu perograve quel-lo un tentativo che riescigrave pericoloso siccome pure dallarivoluzione furono seguite le monarchie costituzionaliinstaurate nel 1814 e nel 1830

In Italia si fece qualche esperimento nel 1821 allor-quando si adottograve la costituzione spagnuola ma questaaveva il difetto di mettere il re in urto collassemblea

Nel 1848 alcuni prigravencipi inaugurarono il governo par-lamentare fra gli altri Pio IX e Carlo Alberto Questicol 4 marzo anno 18deg del suo regno proclamava lo Sta-tuto

Nel 1859 la Lombardia annessa al Piemonte accettavalo Statuto nel 1860 la Toscana le Romagne i ducati diModena e di Parma le Marche e lUmbria venivanopure annesse allo Stato Sardo Nellottobre dello stessoanno cessava il regno delle Due Sicilie Sciolto il Parla-mento subalpino il digrave 17 dicembre 1860 si convocava il18 febbraio 1861 il primo Parlamento italiano che ilgiorno 14 marzo votava la legge con la quale VittorioEmmanuele II assumeva per segrave e pei suoi successori iltitolo di Re di Italia Il 4 novembre 1866 il Veneto veni-va restituito allItalia e nel 1870 lo Statuto veniva dato

388

anche ai Romani Cosigrave lo Statuto sardo diventava suc-cessivamente lo Statuto del Regno di Italia

Ecco il testo dellimportante documento

CARLO ALBERTOPER LA GRAZIA DI DIO

RE DI SARDEGNA DI CIPRO E DI GERUSALEMMEECC ECC ECC

Con lealtagrave di Re e con affetto di Padre Noi veniamooggi a compiere quanto avevamo annunziato ai Nostriamatissimi sudditi col nostro proclama dell8 dellultimoscorso febbraio con cui abbiamo voluto dimostrare inmezzo agli eventi straordinarii che circondavano il pae-se come la Nostra confidenza in loro crescesse collagravitagrave delle circostanze e come prendendo unicamenteconsiglio dagli impulsi del Nostro cuore fosse fermaNostra intenzione di conformare le loro sorti alla ragio-ne dei tempi agli interessi ed alla dignitagrave della Nazione

Considerando Noi le larghe e forti istituzioni rappre-sentative contenute nel presente Statuto fondamentalecome un mezzo il piugrave sicuro di raddoppiare quei vincolidi indissolubile affetto che stringono allItala Nostra Co-rona un popolo che tante prove ci ha dato di fede di ob-bedienza e damore abbiamo determinato di sancirlo epromulgarlo nella fiducia che Iddio benediragrave le purenostre intenzioni e che la nazione libera forte e felicesi mostreragrave sempre piugrave degna dellantica fama e sapragravemeritarsi un glorioso avvenire

389

anche ai Romani Cosigrave lo Statuto sardo diventava suc-cessivamente lo Statuto del Regno di Italia

Ecco il testo dellimportante documento

CARLO ALBERTOPER LA GRAZIA DI DIO

RE DI SARDEGNA DI CIPRO E DI GERUSALEMMEECC ECC ECC

Con lealtagrave di Re e con affetto di Padre Noi veniamooggi a compiere quanto avevamo annunziato ai Nostriamatissimi sudditi col nostro proclama dell8 dellultimoscorso febbraio con cui abbiamo voluto dimostrare inmezzo agli eventi straordinarii che circondavano il pae-se come la Nostra confidenza in loro crescesse collagravitagrave delle circostanze e come prendendo unicamenteconsiglio dagli impulsi del Nostro cuore fosse fermaNostra intenzione di conformare le loro sorti alla ragio-ne dei tempi agli interessi ed alla dignitagrave della Nazione

Considerando Noi le larghe e forti istituzioni rappre-sentative contenute nel presente Statuto fondamentalecome un mezzo il piugrave sicuro di raddoppiare quei vincolidi indissolubile affetto che stringono allItala Nostra Co-rona un popolo che tante prove ci ha dato di fede di ob-bedienza e damore abbiamo determinato di sancirlo epromulgarlo nella fiducia che Iddio benediragrave le purenostre intenzioni e che la nazione libera forte e felicesi mostreragrave sempre piugrave degna dellantica fama e sapragravemeritarsi un glorioso avvenire

389

Perciograve di Nostra certa scienza Regia autoritagrave avuto ilparere del Nostro Consiglio abbiamo ordinato ed ordi-niamo in forza di Statuto e Legge fondamentale perpe-tua ed irrevocabile della Monarchia quanto segue

Art 1 La Religione Cattolica Apostolica e Romana egravela sola religione dello Stato Gli altri culti ora esistentisono tollerati conformemente alle Leggi

Art 2 Lo Stato egrave retto da un governo monarchicorappresentativo Il Trono egrave ereditario secondo la leggesalica

Art 3 Il potere legislativo saragrave collettivamente eser-citato dal Re e da due Camere il Senato e quella dei De-putati

Art 4 La persona del Re egrave sacra ed inviolabileArt 5 Al Re solo appartiene il potere esecutivo Egli

egrave il Capo supremo dello Stato comanda tutte le forze diterra e di mare dichiara la guerra fa i trattati di pacedalleanza di commercio ed altri dandone notizia alleCamere tosto che linteresse e la sicurezza dello Stato ilpermettano ed unendovi le comunicazioni opportune Itrattati che importassero un onere alle finanze o varia-zioni di territorio dello Stato non avranno effetto se nondopo ottenuto lassenso delle Camere

Art 6 Il Re nomina a tutte le cariche dello Stato e fai decreti e regolamenti necessarii per lesecuzione delleleggi senza sospenderne losservanza o dispensarne

Art 7 Il Re solo sanziona le leggi e le promulgaArt 8 Il Re puograve far grazia e commutare le pene

390

Perciograve di Nostra certa scienza Regia autoritagrave avuto ilparere del Nostro Consiglio abbiamo ordinato ed ordi-niamo in forza di Statuto e Legge fondamentale perpe-tua ed irrevocabile della Monarchia quanto segue

Art 1 La Religione Cattolica Apostolica e Romana egravela sola religione dello Stato Gli altri culti ora esistentisono tollerati conformemente alle Leggi

Art 2 Lo Stato egrave retto da un governo monarchicorappresentativo Il Trono egrave ereditario secondo la leggesalica

Art 3 Il potere legislativo saragrave collettivamente eser-citato dal Re e da due Camere il Senato e quella dei De-putati

Art 4 La persona del Re egrave sacra ed inviolabileArt 5 Al Re solo appartiene il potere esecutivo Egli

egrave il Capo supremo dello Stato comanda tutte le forze diterra e di mare dichiara la guerra fa i trattati di pacedalleanza di commercio ed altri dandone notizia alleCamere tosto che linteresse e la sicurezza dello Stato ilpermettano ed unendovi le comunicazioni opportune Itrattati che importassero un onere alle finanze o varia-zioni di territorio dello Stato non avranno effetto se nondopo ottenuto lassenso delle Camere

Art 6 Il Re nomina a tutte le cariche dello Stato e fai decreti e regolamenti necessarii per lesecuzione delleleggi senza sospenderne losservanza o dispensarne

Art 7 Il Re solo sanziona le leggi e le promulgaArt 8 Il Re puograve far grazia e commutare le pene

390

Art 9 Il Re convoca in ogni anno le due Camerepuograve prorogarne le sezioni e disciogliere quella dei De-putati ma in questultimo caso ne convoca unaltra neltermine di 4 mesi

Art 10 La proposizione delle leggi apparterragrave al Reed a ciascuna delle due Camere Perograve ogni legge dimpo-sizione di tributi o di approvazione dei bilanci e dei con-ti dello Stato saragrave presentata prima alla Camera dei De-putati

Art 11 Il Re egrave maggiore alletagrave di diciotto anni com-piti

Art 12 Durante la minoritagrave del Re il principe suopiugrave prossimo parente nellordine della successione alTrono saragrave Reggente del Regno se ha compiuto gli anniventuno

Art 13 Se per la minoritagrave del principe chiamato allaReggenza questa egrave devoluta ad un parente piugrave lontanoil reggente che saragrave entrato in esercizio conserveragrave lareggenza sino alla maggioritagrave del re

Art 14 In mancanza di parenti maschi la reggenzaapparterragrave alla Regina Madre

Art 15 Se manca anche la madre le Camere convo-cate fra dieci giorni dai ministri nomineranno il Reg-gente

Art 16 Le disposizioni precedenti relative alla reg-genza sono applicabili al caso in cui il Re maggiore sitrovi nella fisica impossibilitagrave di regnare Perograve se leredepresuntivo del Trono ha compiuti diciotto anni egli saragravein tal caso di pien diritto il reggente

391

Art 9 Il Re convoca in ogni anno le due Camerepuograve prorogarne le sezioni e disciogliere quella dei De-putati ma in questultimo caso ne convoca unaltra neltermine di 4 mesi

Art 10 La proposizione delle leggi apparterragrave al Reed a ciascuna delle due Camere Perograve ogni legge dimpo-sizione di tributi o di approvazione dei bilanci e dei con-ti dello Stato saragrave presentata prima alla Camera dei De-putati

Art 11 Il Re egrave maggiore alletagrave di diciotto anni com-piti

Art 12 Durante la minoritagrave del Re il principe suopiugrave prossimo parente nellordine della successione alTrono saragrave Reggente del Regno se ha compiuto gli anniventuno

Art 13 Se per la minoritagrave del principe chiamato allaReggenza questa egrave devoluta ad un parente piugrave lontanoil reggente che saragrave entrato in esercizio conserveragrave lareggenza sino alla maggioritagrave del re

Art 14 In mancanza di parenti maschi la reggenzaapparterragrave alla Regina Madre

Art 15 Se manca anche la madre le Camere convo-cate fra dieci giorni dai ministri nomineranno il Reg-gente

Art 16 Le disposizioni precedenti relative alla reg-genza sono applicabili al caso in cui il Re maggiore sitrovi nella fisica impossibilitagrave di regnare Perograve se leredepresuntivo del Trono ha compiuti diciotto anni egli saragravein tal caso di pien diritto il reggente

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Art 17 La Regina Madre egrave tutrice del Re finchegrave egliabbia compiuta letagrave di sette anni da questo punto la tu-tela passa al reggente

Art 18 I diritti spettanti alla podestagrave civile in materiabeneficiaria o concernenti allesecuzione delle provvi-sioni di ogni natura provenienti dallestero saranno eser-citati dal Re

Art 19 La dotazione della Corona egrave conservata du-rante il regno attuale quale risulteragrave dalla media degliultimi dieci anni

Il Re continueragrave ad avere luso dei reali palazzi vil-le giardini e dipendenze non che di tutti indistintamen-te i beni mobili spettanti la Corona di cui saragrave fatto in-ventario a diligenza di un ministro risponsabile

Per lavvenire la dotazione predetta verragrave stabilitaper la durata di ogni regno dalla prima legislatura dopolavvenimento del Re al trono

Art 20 Oltre i beni che il Re attualmente possiede inproprio formeranno il privato suo patrimonio ancorquelli che potesse in seguito acquistare a titolo onerosoo gratuito durante il suo regno

Il Re puograve disporre del suo patrimonio privato siaper atti fra vivi sia per testamento senza essere tenutoalle regole delle leggi civili che limitano la quantitagrave di-sponibile Nel rimanente il patrimonio del Re egrave soggettoalle leggi che reggono le altre proprietagrave

Art 21 Saragrave provveduto per legge ad un assegnamen-to annuo del principe ereditario giunto alla maggioritagraveod anche prima in occasione di matrimonio allappa-

392

Art 17 La Regina Madre egrave tutrice del Re finchegrave egliabbia compiuta letagrave di sette anni da questo punto la tu-tela passa al reggente

Art 18 I diritti spettanti alla podestagrave civile in materiabeneficiaria o concernenti allesecuzione delle provvi-sioni di ogni natura provenienti dallestero saranno eser-citati dal Re

Art 19 La dotazione della Corona egrave conservata du-rante il regno attuale quale risulteragrave dalla media degliultimi dieci anni

Il Re continueragrave ad avere luso dei reali palazzi vil-le giardini e dipendenze non che di tutti indistintamen-te i beni mobili spettanti la Corona di cui saragrave fatto in-ventario a diligenza di un ministro risponsabile

Per lavvenire la dotazione predetta verragrave stabilitaper la durata di ogni regno dalla prima legislatura dopolavvenimento del Re al trono

Art 20 Oltre i beni che il Re attualmente possiede inproprio formeranno il privato suo patrimonio ancorquelli che potesse in seguito acquistare a titolo onerosoo gratuito durante il suo regno

Il Re puograve disporre del suo patrimonio privato siaper atti fra vivi sia per testamento senza essere tenutoalle regole delle leggi civili che limitano la quantitagrave di-sponibile Nel rimanente il patrimonio del Re egrave soggettoalle leggi che reggono le altre proprietagrave

Art 21 Saragrave provveduto per legge ad un assegnamen-to annuo del principe ereditario giunto alla maggioritagraveod anche prima in occasione di matrimonio allappa-

392

naggio dei prigravencipi della Famiglia e del sangue realenelle condizioni predette alle doti delle Principesse edal vedovario delle regine

Art 22 Il Re salendo al trono presta in presenza del-le Camere riunite il giuramento di osservare lealmente ilpresente Statuto

Art 23 Il reggente prima dentrare in funzioni prestail giuramento di essere fedele al Re e di osservare leal-mente lo Statuto e le leggi dello Stato

Dei diritti e dei doveri dei cittadini

Art 24 Tutti i regnicoli qualunque sia il loro titolo ogrado sono eguali dinanzi alla legge

Tutti godono egualmente i diritti civili e politici esono ammessibili alle cariche civili e militari salve leeccezioni determinate dalle leggi

Art 25 Essi contribuiscono indistintamente nellaproporzione dei loro averi ai carichi dello Stato

Art 26 La libertagrave individuale egrave guarentitaNiuno puograve essere arrestato o tradotto in giudicio se

non nei casi previsti dalla legge e nelle forme chessaprescrive

Art 27 Il domicilio egrave inviolabile Niuna visita domi-ciliare puograve aver luogo se non in forza della legge e nelleforme che essa prescrive

Art 28 La stampa saragrave libera ma una legge ne repri-me gli abusi

393

naggio dei prigravencipi della Famiglia e del sangue realenelle condizioni predette alle doti delle Principesse edal vedovario delle regine

Art 22 Il Re salendo al trono presta in presenza del-le Camere riunite il giuramento di osservare lealmente ilpresente Statuto

Art 23 Il reggente prima dentrare in funzioni prestail giuramento di essere fedele al Re e di osservare leal-mente lo Statuto e le leggi dello Stato

Dei diritti e dei doveri dei cittadini

Art 24 Tutti i regnicoli qualunque sia il loro titolo ogrado sono eguali dinanzi alla legge

Tutti godono egualmente i diritti civili e politici esono ammessibili alle cariche civili e militari salve leeccezioni determinate dalle leggi

Art 25 Essi contribuiscono indistintamente nellaproporzione dei loro averi ai carichi dello Stato

Art 26 La libertagrave individuale egrave guarentitaNiuno puograve essere arrestato o tradotto in giudicio se

non nei casi previsti dalla legge e nelle forme chessaprescrive

Art 27 Il domicilio egrave inviolabile Niuna visita domi-ciliare puograve aver luogo se non in forza della legge e nelleforme che essa prescrive

Art 28 La stampa saragrave libera ma una legge ne repri-me gli abusi

393

Tuttavia le bibbie i catechismi i libri liturgici e dipreghiere non potranno essere stampati senza il preven-tivo permesso del Vescovo

Art 29 Tutte le proprietagrave senza alcuna eccezionesono inviolabili

Tuttavia quando linteresse pubblico legalmente ac-certato lo esiga si puograve essere tenuti a cederle in tutto oin parte mediante una giusta indennitagrave conformementealle leggi

Art 30 Nessun tributo puograve essere imposto o riscossose non egrave stato consentito dalle Camere e sanzionato dalRe

Art 31 Il debito pubblico egrave guarentitoOgni impegno dello Stato verso i suoi creditori egrave

inviolabileArt 32 Egrave riconosciuto il diritto di adunarsi pacifica-

mente e senzarmi uniformandosi alle leggi che possonoregolarne lesercizio nellinteresse della cosa pubblica

Questa disposizione non egrave applicabile alle adunan-ze in luoghi pubblici o aperti al pubblico i quali riman-gono intieramente soggetti alle leggi di polizia

Del Senato

Art 33 Il Senato egrave composto di Membri nominati avita dal Re in numero non limitato aventi letagrave di qua-rantanni compiuti e scelti nelle categorie seguenti

1 Gli arcivescovi e vescovi dello Stato2 Il presidente della Camera dei deputati

394

Tuttavia le bibbie i catechismi i libri liturgici e dipreghiere non potranno essere stampati senza il preven-tivo permesso del Vescovo

Art 29 Tutte le proprietagrave senza alcuna eccezionesono inviolabili

Tuttavia quando linteresse pubblico legalmente ac-certato lo esiga si puograve essere tenuti a cederle in tutto oin parte mediante una giusta indennitagrave conformementealle leggi

Art 30 Nessun tributo puograve essere imposto o riscossose non egrave stato consentito dalle Camere e sanzionato dalRe

Art 31 Il debito pubblico egrave guarentitoOgni impegno dello Stato verso i suoi creditori egrave

inviolabileArt 32 Egrave riconosciuto il diritto di adunarsi pacifica-

mente e senzarmi uniformandosi alle leggi che possonoregolarne lesercizio nellinteresse della cosa pubblica

Questa disposizione non egrave applicabile alle adunan-ze in luoghi pubblici o aperti al pubblico i quali riman-gono intieramente soggetti alle leggi di polizia

Del Senato

Art 33 Il Senato egrave composto di Membri nominati avita dal Re in numero non limitato aventi letagrave di qua-rantanni compiuti e scelti nelle categorie seguenti

1 Gli arcivescovi e vescovi dello Stato2 Il presidente della Camera dei deputati

394

3 I deputati dopo tre legislature e sei anni di eser-cizio

4 I ministri di Stato5 I ministri segretari di Stato6 Gli Ambasciatori7 Gli inviati straordinari dopo tre anni di tali fun-

zioni8 I primi presidenti e presidenti del Magistrato di

Cassazione e della Camera dei Conti9 I primi presidenti del Magistrato dappello10 Lavvocato generale presso il magistrato di

Cassazione ed il procuratore generale dopo cinque annidi funzioni

11 I presidenti di classe dei magistrati dappellodopo tre anni di funzioni

12 I consiglieri del Magistrato di Cassazione e del-la Camera dei conti con cinque anni di funzioni

13 Gli avvocati generali o fiscali generali presso imagistrati dappello dopo cinque anni di funzioni

14 Gli uffiziali generali di terra e di mareTuttavia i maggiori generali e i contrammiragli

dovranno avere da cinque anni quel grado in attivitagrave15 I consiglieri di Stato dopo cinque anni di fun-

zioni16 I membri dei Consigli di divisione dopo tre

elezioni alla loro presidenza17 Gli intendenti generali dopo sette anni di eser-

cizio

395

3 I deputati dopo tre legislature e sei anni di eser-cizio

4 I ministri di Stato5 I ministri segretari di Stato6 Gli Ambasciatori7 Gli inviati straordinari dopo tre anni di tali fun-

zioni8 I primi presidenti e presidenti del Magistrato di

Cassazione e della Camera dei Conti9 I primi presidenti del Magistrato dappello10 Lavvocato generale presso il magistrato di

Cassazione ed il procuratore generale dopo cinque annidi funzioni

11 I presidenti di classe dei magistrati dappellodopo tre anni di funzioni

12 I consiglieri del Magistrato di Cassazione e del-la Camera dei conti con cinque anni di funzioni

13 Gli avvocati generali o fiscali generali presso imagistrati dappello dopo cinque anni di funzioni

14 Gli uffiziali generali di terra e di mareTuttavia i maggiori generali e i contrammiragli

dovranno avere da cinque anni quel grado in attivitagrave15 I consiglieri di Stato dopo cinque anni di fun-

zioni16 I membri dei Consigli di divisione dopo tre

elezioni alla loro presidenza17 Gli intendenti generali dopo sette anni di eser-

cizio

395

18 I membri della regia accademia delle scienzedopo sette anni di nomina

19 I membri ordinarii del Consiglio superioredistruzione pubblica dopo sette anni di esercizio

20 Coloro che con servizio o meriti eminentiavranno illustrata la Patria

21 Le persone che da tre anni pagano tre mila liredimposizione diretta in ragione de loro beni o dellaloro industria

Art 34 I prigravencipi della famiglia reale fanno di piendiritto parte del Senato Essi seggono immediatamentedopo il presidente Entrano in Senato a ventun anno edhanno voto a venticinque

Art 35 Il presidente e i vice-presidenti del Senatosono nominati dal Re

Il Senato nomina nel proprio seno i suoi segretariArt 36 Il Senato egrave costituito in Alta Corte di Giusti-

zia con decreto del Re per giudicare dei crimini di altotradimento e di attentato alla sicurezza dello Stato eper giudicare i ministri accusati dalla Camera dei Depu-tati

In questi casi il Senato non egrave corpo politico Essonon puograve occuparsi se non degli affari giudiziarii per cuifu convocato sotto pena di nullitagrave

Art 37 Fuori del caso di flagrante delitto niun sena-tore puograve essere arrestato se non in forza di un ordine delSenato Esso egrave solo competente per giudicare dei reatiimputati ai suoi membri

396

18 I membri della regia accademia delle scienzedopo sette anni di nomina

19 I membri ordinarii del Consiglio superioredistruzione pubblica dopo sette anni di esercizio

20 Coloro che con servizio o meriti eminentiavranno illustrata la Patria

21 Le persone che da tre anni pagano tre mila liredimposizione diretta in ragione de loro beni o dellaloro industria

Art 34 I prigravencipi della famiglia reale fanno di piendiritto parte del Senato Essi seggono immediatamentedopo il presidente Entrano in Senato a ventun anno edhanno voto a venticinque

Art 35 Il presidente e i vice-presidenti del Senatosono nominati dal Re

Il Senato nomina nel proprio seno i suoi segretariArt 36 Il Senato egrave costituito in Alta Corte di Giusti-

zia con decreto del Re per giudicare dei crimini di altotradimento e di attentato alla sicurezza dello Stato eper giudicare i ministri accusati dalla Camera dei Depu-tati

In questi casi il Senato non egrave corpo politico Essonon puograve occuparsi se non degli affari giudiziarii per cuifu convocato sotto pena di nullitagrave

Art 37 Fuori del caso di flagrante delitto niun sena-tore puograve essere arrestato se non in forza di un ordine delSenato Esso egrave solo competente per giudicare dei reatiimputati ai suoi membri

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Art 38 Gli atti coi quali si accertano legalmente lenascite i matrimoni e le morti dei membri della Fami-glia reale sono presentati al Senato che ne ordina il de-posito ne suoi archivii

Della Camera dei Deputati

Art 39 La Camera elettiva egrave composta di deputatiscelti dai collegi elettorali conformemente alla legge

Art 40 Nessun deputato puograve essere ammesso allaCamera se non egrave suddito del Re non ha compiuta letagravedi trentanni non gode i diritti civili e politici e non riu-nisce in se gli altri requisiti voluti dalla legge

Art 41 I deputati rappresentano la nazione in genera-le e non le sole provincie in cui furono eletti

Nessun mandato imperativo puograve loro darsi daglielettori

Art 42 I deputati sono eletti per cinque anni il loromandato cessa di pien diritto alla spirazione di questotermine

Art 43 Il presidente i vice-presidenti i segretari del-la Camera dei deputati sono da essa stessa nominati nelproprio seno al principio dogni sessione per tutta la suadurata

Art 44 Se un deputato cessa per qualunque motivodalle sue funzioni il Collegio che lavea eletto saragrave tostoconvocato per fare una nuova elezione

Art 45 Nessun deputato puograve essere arrestato fuoridel caso di flagrante delitto nel tempo della sessione negrave

397

Art 38 Gli atti coi quali si accertano legalmente lenascite i matrimoni e le morti dei membri della Fami-glia reale sono presentati al Senato che ne ordina il de-posito ne suoi archivii

Della Camera dei Deputati

Art 39 La Camera elettiva egrave composta di deputatiscelti dai collegi elettorali conformemente alla legge

Art 40 Nessun deputato puograve essere ammesso allaCamera se non egrave suddito del Re non ha compiuta letagravedi trentanni non gode i diritti civili e politici e non riu-nisce in se gli altri requisiti voluti dalla legge

Art 41 I deputati rappresentano la nazione in genera-le e non le sole provincie in cui furono eletti

Nessun mandato imperativo puograve loro darsi daglielettori

Art 42 I deputati sono eletti per cinque anni il loromandato cessa di pien diritto alla spirazione di questotermine

Art 43 Il presidente i vice-presidenti i segretari del-la Camera dei deputati sono da essa stessa nominati nelproprio seno al principio dogni sessione per tutta la suadurata

Art 44 Se un deputato cessa per qualunque motivodalle sue funzioni il Collegio che lavea eletto saragrave tostoconvocato per fare una nuova elezione

Art 45 Nessun deputato puograve essere arrestato fuoridel caso di flagrante delitto nel tempo della sessione negrave

397

tradotto in giudizio in materia criminale senza il previoconsenso della Camera

Art 46 Non puograve eseguirsi alcun mandato di catturaper debiti contro di un deputato durante la sessione dellaCamera come neppure nelle tre settimane precedenti esusseguenti alla medesima

Art 47 La Camera dei deputati ha il diritto di accusa-re i ministri del Re e di tradurli dinanzi allAlta Corte diGiustizia

Disposizioni comuni alle due Camere

Art 48 Le sessioni del Senato e della Camera dei de-putati cominciano e finiscono nello stesso tempo

Ogni riunione di una Camera fuori di tempo dellasessione dellaltra egrave illegale e gli atti ne sono intiera-mente nulli

Art 49 I Senatori ed i deputati prima di essere am-messi allesercizio delle loro funzioni prestano il giura-mento di essere fedeli al Re di osservare lealmente loStatuto e le leggi dello Stato e di esercitare le loro fun-zioni col solo scopo del bene inseparabile del Re e dellapatria

Art 50 Le funzioni di Senatore e di deputato nondagravenno luogo ad alcuna indennitagrave

Art 51 I senatori ed i deputati non sono sindacabiliper ragione delle opinioni da loro emesse e dei voti datinelle Camere

Art 52 Le sedute delle Camere sono pubbliche

398

tradotto in giudizio in materia criminale senza il previoconsenso della Camera

Art 46 Non puograve eseguirsi alcun mandato di catturaper debiti contro di un deputato durante la sessione dellaCamera come neppure nelle tre settimane precedenti esusseguenti alla medesima

Art 47 La Camera dei deputati ha il diritto di accusa-re i ministri del Re e di tradurli dinanzi allAlta Corte diGiustizia

Disposizioni comuni alle due Camere

Art 48 Le sessioni del Senato e della Camera dei de-putati cominciano e finiscono nello stesso tempo

Ogni riunione di una Camera fuori di tempo dellasessione dellaltra egrave illegale e gli atti ne sono intiera-mente nulli

Art 49 I Senatori ed i deputati prima di essere am-messi allesercizio delle loro funzioni prestano il giura-mento di essere fedeli al Re di osservare lealmente loStatuto e le leggi dello Stato e di esercitare le loro fun-zioni col solo scopo del bene inseparabile del Re e dellapatria

Art 50 Le funzioni di Senatore e di deputato nondagravenno luogo ad alcuna indennitagrave

Art 51 I senatori ed i deputati non sono sindacabiliper ragione delle opinioni da loro emesse e dei voti datinelle Camere

Art 52 Le sedute delle Camere sono pubbliche

398

Ma quando dieci membri ne facciano per iscrittola domanda esse possono deliberare in segreto

Art 53 Le sedute e le deliberazioni delle Camere nonsono legali negrave valide se la maggioritagrave assoluta dei loromembri non egrave presente

Art 54 Le deliberazioni non possono essere prese senon alla maggioritagrave dei voti

Art 55 Ogni proposta di legge debbessere dapprimaesaminata dalle Giunte che saranno da ciascuna Cameranominate per i lavori preparatori Discussa ed approvatada una Camera la proposta saragrave trasmessa allaltra per ladiscussione ed approvazione e poi presentata alla san-zione del Re

Le discussioni si faranno articolo per articoloArt 56 Se un progetto di legge egrave stato rigettato da

uno dei tre poteri legislativi non potragrave piugrave essere ripro-dotto nella stessa sessione

Art 57 Ognuno che sia maggiore di etagrave ha diritto dimandare petizioni alle Camere le quali debbono farleesaminare da una Giunta e dopo la relazione della me-desima deliberare se debbano essere prese in considera-zione ed in caso affermativo mandarsi al ministro com-petente o depositarsi negli uffizi per gli opportuni ri-guardi

Art 58 Nissuna petizione puograve essere presentata per-sonalmente alle Camere

Le autoritagrave costituite hanno solo il diritto di indiriz-zar petizioni in nome collettivo

399

Ma quando dieci membri ne facciano per iscrittola domanda esse possono deliberare in segreto

Art 53 Le sedute e le deliberazioni delle Camere nonsono legali negrave valide se la maggioritagrave assoluta dei loromembri non egrave presente

Art 54 Le deliberazioni non possono essere prese senon alla maggioritagrave dei voti

Art 55 Ogni proposta di legge debbessere dapprimaesaminata dalle Giunte che saranno da ciascuna Cameranominate per i lavori preparatori Discussa ed approvatada una Camera la proposta saragrave trasmessa allaltra per ladiscussione ed approvazione e poi presentata alla san-zione del Re

Le discussioni si faranno articolo per articoloArt 56 Se un progetto di legge egrave stato rigettato da

uno dei tre poteri legislativi non potragrave piugrave essere ripro-dotto nella stessa sessione

Art 57 Ognuno che sia maggiore di etagrave ha diritto dimandare petizioni alle Camere le quali debbono farleesaminare da una Giunta e dopo la relazione della me-desima deliberare se debbano essere prese in considera-zione ed in caso affermativo mandarsi al ministro com-petente o depositarsi negli uffizi per gli opportuni ri-guardi

Art 58 Nissuna petizione puograve essere presentata per-sonalmente alle Camere

Le autoritagrave costituite hanno solo il diritto di indiriz-zar petizioni in nome collettivo

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Art 59 Le Camere non possono ricevere alcuna de-putazione negrave sentire altri fuori dei proprii membri deiministri e dei commissari del governo

Art 60 Ognuna delle Camere egrave sola competente pergiudicare della validitagrave dei titoli di ammessione dei pro-pri membri

Art 61 Cosigrave il Senato come la Camera dei deputatidetermina per mezzo dun suo regolamento interno ilmodo secondo il quale abbia da esercitare le proprie at-tribuzioni

Art 62 La lingua italiana egrave la lingua officiale delleCamere

Egrave perograve facoltativo di servirsi della francese aimembri che appartengono ai paesi in cui questa egrave inuso od in risposta ai medesimi

Art 63 Le votazioni si fanno per alzata e seduta perdivisione e per isquittinio segreto Questultimo mezzosaragrave sempre impiegato per la votazione del complesso diuna legge e per ciograve che concerne al personale

Art 64 Nessuno puograve essere ad un tempo senatore edeputato

De Ministri

Art 65 Il Re nomina e revoca i suoi ministriArt 66 I ministri non hanno voto deliberativo

nelluna o nellaltra Camera se non quando ne sonomembri

400

Art 59 Le Camere non possono ricevere alcuna de-putazione negrave sentire altri fuori dei proprii membri deiministri e dei commissari del governo

Art 60 Ognuna delle Camere egrave sola competente pergiudicare della validitagrave dei titoli di ammessione dei pro-pri membri

Art 61 Cosigrave il Senato come la Camera dei deputatidetermina per mezzo dun suo regolamento interno ilmodo secondo il quale abbia da esercitare le proprie at-tribuzioni

Art 62 La lingua italiana egrave la lingua officiale delleCamere

Egrave perograve facoltativo di servirsi della francese aimembri che appartengono ai paesi in cui questa egrave inuso od in risposta ai medesimi

Art 63 Le votazioni si fanno per alzata e seduta perdivisione e per isquittinio segreto Questultimo mezzosaragrave sempre impiegato per la votazione del complesso diuna legge e per ciograve che concerne al personale

Art 64 Nessuno puograve essere ad un tempo senatore edeputato

De Ministri

Art 65 Il Re nomina e revoca i suoi ministriArt 66 I ministri non hanno voto deliberativo

nelluna o nellaltra Camera se non quando ne sonomembri

400

Essi vi hanno sempre lingresso e debbono esseresentiti sempre che lo richieggano

Art 67 I ministri sono risponsabiliLe leggi e gli atti del governo non hanno vigore se

non sono muniti della firma di un ministro

Dellordine giudiziario

Art 68 La giustizia emana dal Re ed egrave amministratain suo nome dai giudici chegli instituisce

Art 69 I giudici nominati dal Re ad eccezione diquelli di mandamento sono inamovibili dopo tre anni diesercizio

Art 70 I Magistrati i Tribunali e giudici attualmenteesistenti sono conservati Non si potragrave derogare allorga-nizzazione giudiziaria se non in forza di una legge

Art 71 Niuno puograve essere distolto dai suoi giudici na-turali

Non potranno perciograve essere creati Tribunali o Com-missioni straordinarie

Art 72 Le udienze dei Tribunali in materia civile edi dibattimenti in materia criminale saranno pubblici con-formemente alle leggi

Art 73 Linterpretazione delle leggi in modo per tut-ti obbligatorio spetta esclusivamente al potere legislati-vo

Disposizioni generali

401

Essi vi hanno sempre lingresso e debbono esseresentiti sempre che lo richieggano

Art 67 I ministri sono risponsabiliLe leggi e gli atti del governo non hanno vigore se

non sono muniti della firma di un ministro

Dellordine giudiziario

Art 68 La giustizia emana dal Re ed egrave amministratain suo nome dai giudici chegli instituisce

Art 69 I giudici nominati dal Re ad eccezione diquelli di mandamento sono inamovibili dopo tre anni diesercizio

Art 70 I Magistrati i Tribunali e giudici attualmenteesistenti sono conservati Non si potragrave derogare allorga-nizzazione giudiziaria se non in forza di una legge

Art 71 Niuno puograve essere distolto dai suoi giudici na-turali

Non potranno perciograve essere creati Tribunali o Com-missioni straordinarie

Art 72 Le udienze dei Tribunali in materia civile edi dibattimenti in materia criminale saranno pubblici con-formemente alle leggi

Art 73 Linterpretazione delle leggi in modo per tut-ti obbligatorio spetta esclusivamente al potere legislati-vo

Disposizioni generali

401

Art 74 Le istituzioni comunali e provinciali e la cir-coscrizione dei comuni e delle provincie sono regolatedalla legge

Art 75 La leva militare egrave regolata dalla leggeArt 76 Egrave istituita una milizia comunale sovra basi

fissate dalla leggeArt 77 Lo Stato conserva la sua bandiera e la coc-

carda azzurra egrave la sola nazionale62Art 78 Gli ordini cavallereschi ora esistenti sono

mantenuti con le loro dotazioni Queste non possono es-sere impiegate in altro uso fuorchegrave in quello prefissodalla propria istituzione

Il Re puograve creare gli Ordini e prescriverne gli Sta-tuti

Art 79 I titoli di nobiltagrave sono mantenuti a coloro chevi hanno diritto Il Re puograve conferirne dei nuovi

Art 80 Niuno puograve ricevere decorazioni titoli o pen-sioni da una potenza estera senza lautorizzazione delRe

Art 81 Ogni legge contraria al presente Statuto egraveabrogata

Disposizioni transitorie

Art 82 Il presente Statuto avragrave il pieno suo effettodal giorno della prima riunione delle due Camere la

62 Carlo Alberto con suo proclama del 23 marzo 1848 statuivache la bandiera fosse la tricolore italiana collo scudo di Savoiasovrapposto

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Art 74 Le istituzioni comunali e provinciali e la cir-coscrizione dei comuni e delle provincie sono regolatedalla legge

Art 75 La leva militare egrave regolata dalla leggeArt 76 Egrave istituita una milizia comunale sovra basi

fissate dalla leggeArt 77 Lo Stato conserva la sua bandiera e la coc-

carda azzurra egrave la sola nazionale62Art 78 Gli ordini cavallereschi ora esistenti sono

mantenuti con le loro dotazioni Queste non possono es-sere impiegate in altro uso fuorchegrave in quello prefissodalla propria istituzione

Il Re puograve creare gli Ordini e prescriverne gli Sta-tuti

Art 79 I titoli di nobiltagrave sono mantenuti a coloro chevi hanno diritto Il Re puograve conferirne dei nuovi

Art 80 Niuno puograve ricevere decorazioni titoli o pen-sioni da una potenza estera senza lautorizzazione delRe

Art 81 Ogni legge contraria al presente Statuto egraveabrogata

Disposizioni transitorie

Art 82 Il presente Statuto avragrave il pieno suo effettodal giorno della prima riunione delle due Camere la

62 Carlo Alberto con suo proclama del 23 marzo 1848 statuivache la bandiera fosse la tricolore italiana collo scudo di Savoiasovrapposto

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quale avragrave luogo appena compiute le elezioni Fino aquel punto saragrave provveduto al pubblico servizio con so-vrane disposizioni secondo i modi e le forme sin qui se-guite ommesse tuttavia le interinazioni e registrazionidei magistrati che sono fin dora abolite

Art 83 Per lesecuzione del presente Statuto il Re siriserva di fare leggi sulla stampa sulle elezioni sullamilizia comunale e sul riordinamento del Consiglio diStato

Sino alla pubblicazione della legge sulla stampa ri-marranno in vigore gli ordini vigenti a quella relativi

Art 84 I ministri sono incaricati e risponsabili dellaesecuzione e della piena osservanza delle presenti di-sposizioni transitorie

Dato in Torino addigrave quattro del mese di marzolanno del Signore mille ottocento quarantotto e del re-gno nostro il decimottavo

CARLO ALBERTODallesame dello Statuto si comprende qual sia la for-

ma politica del regno italianoIl re partecipa al potere legislativo vuoi direttamente

colliniziativa e colla sanzione delle leggi vuoi indiretta-mente col diritto di convocare il Parlamento (costituitodalle due Camere) di prorogarne le sessioni di scioglie-re quella dei Deputati di nominare i senatori di convo-care i collegi elettorali Quando il sovrano sappia benusare di questi diritti puograve vincere qualsivoglia opposi-zione sistematica ed ingiusta Il potere esecutivo egrave tutto

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quale avragrave luogo appena compiute le elezioni Fino aquel punto saragrave provveduto al pubblico servizio con so-vrane disposizioni secondo i modi e le forme sin qui se-guite ommesse tuttavia le interinazioni e registrazionidei magistrati che sono fin dora abolite

Art 83 Per lesecuzione del presente Statuto il Re siriserva di fare leggi sulla stampa sulle elezioni sullamilizia comunale e sul riordinamento del Consiglio diStato

Sino alla pubblicazione della legge sulla stampa ri-marranno in vigore gli ordini vigenti a quella relativi

Art 84 I ministri sono incaricati e risponsabili dellaesecuzione e della piena osservanza delle presenti di-sposizioni transitorie

Dato in Torino addigrave quattro del mese di marzolanno del Signore mille ottocento quarantotto e del re-gno nostro il decimottavo

CARLO ALBERTODallesame dello Statuto si comprende qual sia la for-

ma politica del regno italianoIl re partecipa al potere legislativo vuoi direttamente

colliniziativa e colla sanzione delle leggi vuoi indiretta-mente col diritto di convocare il Parlamento (costituitodalle due Camere) di prorogarne le sessioni di scioglie-re quella dei Deputati di nominare i senatori di convo-care i collegi elettorali Quando il sovrano sappia benusare di questi diritti puograve vincere qualsivoglia opposi-zione sistematica ed ingiusta Il potere esecutivo egrave tutto

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concentrato nelle mani del monarca giacchegrave un tal pote-re abbisogna nel suo esercizio di unitagrave di forza e di au-toritagrave Cosigrave pure il potere giudiziario egrave esercitato innome del re che rappresenta il diritto della nazione Perguarentire perograve i cittadini dagli abusi del potere esecuti-vo siccome egrave statuito che il re non sia sindacabile negravegiuridicamente responsabile si fa cadere la responsabi-litagrave sui ministri Per conseguenza tutti gli atti del gover-no non hanno vigore se non sono muniti della firma diun ministro Questa responsabilitagrave si esplica di fronte alParlamento in due modi col voto di sfiducia dato al Mi-nistero o ad un ministro e che lo obbliga moralmente adimettersi collaccusa portata dalla Camera dei deputatial Senato costituito alluopo con regio decreto in AltaCorte di giustizia A rendere poi indipendente lordinegiudiziario da ogni influenza politica egrave stabilita saggia-mente linamovibilitagrave dei giudici

Gli articoli 10 37 45 e 51 mirano ad assicurarelindipendenza la libertagrave e linviolabilitagrave di coloro chepartecipano al potere legislativo

Finalmente lo Statuto guarentisce ai cittadini la liber-tagrave negli articoli 26 28 57 e 71 la proprietagrave negli artico-li 27 e 29 il diritto di associazione nellarticolo 32 Do-vendo poi i cittadini contribuire equamente ai carichidello Stato larticolo 30 mira a far sigrave che le contribuzio-ni riescano secondo giustizia e non gravitino a detrimen-to de cittadini

404

concentrato nelle mani del monarca giacchegrave un tal pote-re abbisogna nel suo esercizio di unitagrave di forza e di au-toritagrave Cosigrave pure il potere giudiziario egrave esercitato innome del re che rappresenta il diritto della nazione Perguarentire perograve i cittadini dagli abusi del potere esecuti-vo siccome egrave statuito che il re non sia sindacabile negravegiuridicamente responsabile si fa cadere la responsabi-litagrave sui ministri Per conseguenza tutti gli atti del gover-no non hanno vigore se non sono muniti della firma diun ministro Questa responsabilitagrave si esplica di fronte alParlamento in due modi col voto di sfiducia dato al Mi-nistero o ad un ministro e che lo obbliga moralmente adimettersi collaccusa portata dalla Camera dei deputatial Senato costituito alluopo con regio decreto in AltaCorte di giustizia A rendere poi indipendente lordinegiudiziario da ogni influenza politica egrave stabilita saggia-mente linamovibilitagrave dei giudici

Gli articoli 10 37 45 e 51 mirano ad assicurarelindipendenza la libertagrave e linviolabilitagrave di coloro chepartecipano al potere legislativo

Finalmente lo Statuto guarentisce ai cittadini la liber-tagrave negli articoli 26 28 57 e 71 la proprietagrave negli artico-li 27 e 29 il diritto di associazione nellarticolo 32 Do-vendo poi i cittadini contribuire equamente ai carichidello Stato larticolo 30 mira a far sigrave che le contribuzio-ni riescano secondo giustizia e non gravitino a detrimen-to de cittadini

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CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativo

del regno italiano

Reputiamo pregio dellopera dare un cenno per som-mi capi di tutto lorganismo politico ed amministrativodel regno italiano

Capo dello Stato egrave il re dellaugusta e gloriosa dina-stia di Casa Savoia

La rappresentanza nazionale nel regno di Italia consi-ste nel Parlamento che egrave linsieme della Camera dei Se-natori nominati dal re e della Camera dei Deputatieletti dal popolo

Il Parlamento si convoca ogni anno e si proroga condecreti reali Si chiama sessione il periodo di tempo checorre dalla convocazione alla prorogazione del Parla-mento e si chiama legislatura il tempo che passa dallaprima convocazione dei Deputati sino allo scioglimentoordinario o straordinario della Camera elettiva

Il re esercita il potere esecutivo col mezzo di ministriLuso vuole che essi vengano scelti fra gli uomini emi-nenti della maggioranza parlamentare Il numero dei mi-nistri secondo la legge 12 febbraio 1888 egrave determinatoper decreto reale Attualmente i Ministeri sono dodici1deg degli Interni 2deg di Grazia e Giustizia 3deg del Tesoro iquali provvedono alla conservazione dello Stato 4deg del-la Pubblica Istruzione 5deg di Agricoltura Industria eCommercio 6deg dei Lavori Pubblici 7deg delle Poste e Te-

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CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativo

del regno italiano

Reputiamo pregio dellopera dare un cenno per som-mi capi di tutto lorganismo politico ed amministrativodel regno italiano

Capo dello Stato egrave il re dellaugusta e gloriosa dina-stia di Casa Savoia

La rappresentanza nazionale nel regno di Italia consi-ste nel Parlamento che egrave linsieme della Camera dei Se-natori nominati dal re e della Camera dei Deputatieletti dal popolo

Il Parlamento si convoca ogni anno e si proroga condecreti reali Si chiama sessione il periodo di tempo checorre dalla convocazione alla prorogazione del Parla-mento e si chiama legislatura il tempo che passa dallaprima convocazione dei Deputati sino allo scioglimentoordinario o straordinario della Camera elettiva

Il re esercita il potere esecutivo col mezzo di ministriLuso vuole che essi vengano scelti fra gli uomini emi-nenti della maggioranza parlamentare Il numero dei mi-nistri secondo la legge 12 febbraio 1888 egrave determinatoper decreto reale Attualmente i Ministeri sono dodici1deg degli Interni 2deg di Grazia e Giustizia 3deg del Tesoro iquali provvedono alla conservazione dello Stato 4deg del-la Pubblica Istruzione 5deg di Agricoltura Industria eCommercio 6deg dei Lavori Pubblici 7deg delle Poste e Te-

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legrafi i quali provvedono al perfezionamento intellet-tuale morale e materiale dei cittadini 8deg degli Esteri 9degdella Guerra 10deg della Marina i quali provvedono allerelazioni internazionali ed alla conservazione e difesadel territorio 11deg delle Finanze che provvede i fondinecessarii a tutti gli altri da ultimo 12deg della Presiden-za che convoca il Consiglio dei Ministri e rappresentalintero Gabinetto Il Consiglio dei Ministri egrave la riunionedi questi in corpo collegiale per deliberare sugli affariche riguardano lintera amministrazione Ciascun mini-stro disimpegna il proprio officio per mezzo di agentiausiliari il piugrave importante dei quali egrave il Segretario Ge-nerale Lintervallo tra la cessazione di un Ministero e lacomposizione di un altro dicesi crisi ministeriale e puograveessere totale o parziale

Oltre il Consiglio dei Ministri egrave da ricordarsi il Con-siglio di Stato e la Corte dei Conti Quello consiglia edillumina i ministri stessi negli affari piugrave importanti perciascun ramo dellamministrazione e talvolta egrave chiama-to a decidere su controversie di indole superiore p esnei conflitti che insorgono tra lautoritagrave amministrativa ela giudiziaria La Corte dei Conti poi esercita un con-trollo sugli atti dei ministri ed un sindacato sulla conta-bilitagrave del pubblico denaro

Amministrativamente il Regno di Italia dividesi in 69Provincie ed in ognuna di esse un Prefetto rappresentail potere esecutivo e vien riputato il naturale intermedia-rio fra il governo e gli amministrati Esso egrave assistito ecoadiuvato nelle sue funzioni da un Consiglio di Prefet-

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legrafi i quali provvedono al perfezionamento intellet-tuale morale e materiale dei cittadini 8deg degli Esteri 9degdella Guerra 10deg della Marina i quali provvedono allerelazioni internazionali ed alla conservazione e difesadel territorio 11deg delle Finanze che provvede i fondinecessarii a tutti gli altri da ultimo 12deg della Presiden-za che convoca il Consiglio dei Ministri e rappresentalintero Gabinetto Il Consiglio dei Ministri egrave la riunionedi questi in corpo collegiale per deliberare sugli affariche riguardano lintera amministrazione Ciascun mini-stro disimpegna il proprio officio per mezzo di agentiausiliari il piugrave importante dei quali egrave il Segretario Ge-nerale Lintervallo tra la cessazione di un Ministero e lacomposizione di un altro dicesi crisi ministeriale e puograveessere totale o parziale

Oltre il Consiglio dei Ministri egrave da ricordarsi il Con-siglio di Stato e la Corte dei Conti Quello consiglia edillumina i ministri stessi negli affari piugrave importanti perciascun ramo dellamministrazione e talvolta egrave chiama-to a decidere su controversie di indole superiore p esnei conflitti che insorgono tra lautoritagrave amministrativa ela giudiziaria La Corte dei Conti poi esercita un con-trollo sugli atti dei ministri ed un sindacato sulla conta-bilitagrave del pubblico denaro

Amministrativamente il Regno di Italia dividesi in 69Provincie ed in ognuna di esse un Prefetto rappresentail potere esecutivo e vien riputato il naturale intermedia-rio fra il governo e gli amministrati Esso egrave assistito ecoadiuvato nelle sue funzioni da un Consiglio di Prefet-

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tura In ciascuna provincia si aduna pure il ConsiglioProvinciale che viene rappresentato nellintervallo frauna sessione ordinaria e laltra da una Deputazione pro-vinciale Il Consiglio e la Deputazione provinciale cura-no gli interessi della Provincia la quale ha unentitagrave edun bilancio suo proprio

Le provincie si suddividono in Circondari o Distretticon a capo un Sotto-Prefetto i Circondari in Manda-menti i Mandamenti in Comuni

Il mandamento non egrave che una circoscrizione giudizia-ria e militare e non entra nella divisione amministrativase non in quanto i Consiglieri provinciali sono distribuitiper mandamenti

Suddivisione veramente essenziale ed importante del-la provincia egrave quella che si fa nei Comuni Ogni Comu-ne come ogni provincia vive di vita sua propria ed hail suo bilancio il cui attivo si forma coi decimi che appo-sitamente si aggiungono ai tributi che si pagano alloStato coi redditi delle proprietagrave comunali e coi proventidi quelle tasse che la legge permette ai Comuni di im-porre quali sarebbero i dazi sul vino sulle legna sui ge-neri alimentari e coloniali i diritti di piazza le tasse suidomestici sui cani sulle vetture sul fuocatico ecc Coldenaro che per siffatti modi il Comune viene a percepiresi stipendiano gli impiegati comunali si provvedeallistruzione primaria od elementare ed anche alla se-condaria occorrendo si mantengono le strade comunaliecc Il Comune egrave amministrato dal Consiglio Comunaleche si aduna in sessioni ordinarie o straordinarie I

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tura In ciascuna provincia si aduna pure il ConsiglioProvinciale che viene rappresentato nellintervallo frauna sessione ordinaria e laltra da una Deputazione pro-vinciale Il Consiglio e la Deputazione provinciale cura-no gli interessi della Provincia la quale ha unentitagrave edun bilancio suo proprio

Le provincie si suddividono in Circondari o Distretticon a capo un Sotto-Prefetto i Circondari in Manda-menti i Mandamenti in Comuni

Il mandamento non egrave che una circoscrizione giudizia-ria e militare e non entra nella divisione amministrativase non in quanto i Consiglieri provinciali sono distribuitiper mandamenti

Suddivisione veramente essenziale ed importante del-la provincia egrave quella che si fa nei Comuni Ogni Comu-ne come ogni provincia vive di vita sua propria ed hail suo bilancio il cui attivo si forma coi decimi che appo-sitamente si aggiungono ai tributi che si pagano alloStato coi redditi delle proprietagrave comunali e coi proventidi quelle tasse che la legge permette ai Comuni di im-porre quali sarebbero i dazi sul vino sulle legna sui ge-neri alimentari e coloniali i diritti di piazza le tasse suidomestici sui cani sulle vetture sul fuocatico ecc Coldenaro che per siffatti modi il Comune viene a percepiresi stipendiano gli impiegati comunali si provvedeallistruzione primaria od elementare ed anche alla se-condaria occorrendo si mantengono le strade comunaliecc Il Comune egrave amministrato dal Consiglio Comunaleche si aduna in sessioni ordinarie o straordinarie I

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Consiglieri comunali come i provinciali si eleggono anorma della legge 10 febbraio 1890 Capo dellammini-strazione comunale ed uffiziale del Governo egrave il Sinda-co al quale egrave demandata eziandio la pubblica sicurezzain quei Comuni ove manchi un uffiziale proprio A coa-diuvare il Sindaco nellesercizio delle sue funzioni ed arappresentare il Consiglio comunale quando non haluogo la convocazione di questo fra i Consiglieri comu-nali si elegge una Giunta municipale i cui membri chia-mansi assessori

Per lamministrazione della giustizia vi egrave un Concilia-tore in ogni comune del regno il quale giudica in mate-ria civile delle cause non eccedenti le lire 30 e le suesentenze sono inappellabili Vi egrave un Pretore in ognunodei 1793 mandamenti il quale giudica in materia civiledelle cause che non eccedono le lire 1500 ed in materiapenale delle colpe punibili con pene di polizia e corre-zionali le sue sentenze sono appellabili Vi sono Tribu-nali di Circondario che trattano in prima istanza di tuttele cause in materia civile il cui valore ecceda L 1500ed in grado di appello di tutte le cause in materia civiledecise in prima istanza dai pretori o dagli arbitri Giudi-cano pure in materia penale dei reati punibili con penecorrezionali I tribunali di Circondario vengono anchechiamati civili e correzionali Le Corti di appello i cuigiudici si chiamano Consiglieri giudicano delle causeprodotte in appello dai tribunali civili e correzionali LeCorti di assise giudicano gli imputati dei reati piugrave graviFinalmente le Corti Supreme dette di Cassazione giu-

408

Consiglieri comunali come i provinciali si eleggono anorma della legge 10 febbraio 1890 Capo dellammini-strazione comunale ed uffiziale del Governo egrave il Sinda-co al quale egrave demandata eziandio la pubblica sicurezzain quei Comuni ove manchi un uffiziale proprio A coa-diuvare il Sindaco nellesercizio delle sue funzioni ed arappresentare il Consiglio comunale quando non haluogo la convocazione di questo fra i Consiglieri comu-nali si elegge una Giunta municipale i cui membri chia-mansi assessori

Per lamministrazione della giustizia vi egrave un Concilia-tore in ogni comune del regno il quale giudica in mate-ria civile delle cause non eccedenti le lire 30 e le suesentenze sono inappellabili Vi egrave un Pretore in ognunodei 1793 mandamenti il quale giudica in materia civiledelle cause che non eccedono le lire 1500 ed in materiapenale delle colpe punibili con pene di polizia e corre-zionali le sue sentenze sono appellabili Vi sono Tribu-nali di Circondario che trattano in prima istanza di tuttele cause in materia civile il cui valore ecceda L 1500ed in grado di appello di tutte le cause in materia civiledecise in prima istanza dai pretori o dagli arbitri Giudi-cano pure in materia penale dei reati punibili con penecorrezionali I tribunali di Circondario vengono anchechiamati civili e correzionali Le Corti di appello i cuigiudici si chiamano Consiglieri giudicano delle causeprodotte in appello dai tribunali civili e correzionali LeCorti di assise giudicano gli imputati dei reati piugrave graviFinalmente le Corti Supreme dette di Cassazione giu-

408

dicano sui ricorsi per annullamento delle sentenze sia inlinea penale sia in linea civile Si puograve ricorrere contro lesentenze dei conciliatori delle Corti di appello e delleCorti di Assise

Nei tribunali chiamasi Pubblico ministero colui cherappresenta laccusa in qualitagrave di mandatario della giu-stizia sociale Questo ufficio viene esercitato presso leCorti di Cassazione e le Corti dAppello dai Procuratorigenerali e loro Sostituiti presso i Tribunali di Circonda-rio dai Procuratori del Re presso i Pretori degli ag-giunti giudiziarii dai delegati di pubblica sicurezza daisindaci consiglieri e segretari comunali

Sono tribunali speciali i tribunali di commercio ed itribunali militari

Si adopera il vocabolo giurisdizione per indicare lapodestagrave spiegata da ciascuna autoritagrave giudiziarianellesercizio delle sue funzioni Si usa il vocabolo com-petenza per designare la misura con cui questa podestagraveviene distribuita fra le diverse autoritagrave giudiziarie

CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano

In conseguenza della organizzazione politica ed am-ministrativa del regno dItalia il cittadino viene a parte-cipare ai tre poteri dello Stato

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dicano sui ricorsi per annullamento delle sentenze sia inlinea penale sia in linea civile Si puograve ricorrere contro lesentenze dei conciliatori delle Corti di appello e delleCorti di Assise

Nei tribunali chiamasi Pubblico ministero colui cherappresenta laccusa in qualitagrave di mandatario della giu-stizia sociale Questo ufficio viene esercitato presso leCorti di Cassazione e le Corti dAppello dai Procuratorigenerali e loro Sostituiti presso i Tribunali di Circonda-rio dai Procuratori del Re presso i Pretori degli ag-giunti giudiziarii dai delegati di pubblica sicurezza daisindaci consiglieri e segretari comunali

Sono tribunali speciali i tribunali di commercio ed itribunali militari

Si adopera il vocabolo giurisdizione per indicare lapodestagrave spiegata da ciascuna autoritagrave giudiziarianellesercizio delle sue funzioni Si usa il vocabolo com-petenza per designare la misura con cui questa podestagraveviene distribuita fra le diverse autoritagrave giudiziarie

CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano

In conseguenza della organizzazione politica ed am-ministrativa del regno dItalia il cittadino viene a parte-cipare ai tre poteri dello Stato

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Partecipa al potere legislativo mediante il diritto elet-torale politico il diritto di eliggibilitagrave il diritto di peti-zione

Mediante il diritto elettorale politico il cittadino con-corre indirettamente alla formazione delle leggi eleg-gendo i deputati il cui uffizio egrave appunto proporre discu-tere ed approvare le leggi Se tutti i cittadini fossero ca-paci di esercitare questo importantissimo diritto politicotutti dovrebbero essere elettori ed il suffragio universa-le potrebbe attuarsi senza pericolo alcuno Ma giacchegravenon tutti hanno coscienza del proprio voto si richieggo-no alcune condizioni ragionevolissime

Con R Decreto (24 settembre 1882) fu pubblicato ilTesto unico della Legge elettorale politica Donde si ri-leva che le principali condizioni per essere elettoresono 1deg goder per nascita o per origine dei diritti civilie politici del Regno 2deg avere compiuto il ventunesimoanno di etagrave 3deg saper leggere e scrivere 4deg avere uno de-gli altri requisiti determinati dagli articoli 2 e 3 dellalegge o almeno trovarsi nelle condizioni contenute nelT VI della legge predetta

La condizione richiesta dallart 2deg egrave che il cittadinodeve provare di aver sostenuto con buon esito lesperi-mento prescritto dalla legge e dal regolamento sulle ma-terie comprese nel corso elementare obbligatorio

La legge predetta distribuisce gli elettori in due cate-gorie altri hanno il diritto politico per titolo di ufficioaltri per titolo del censo

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Partecipa al potere legislativo mediante il diritto elet-torale politico il diritto di eliggibilitagrave il diritto di peti-zione

Mediante il diritto elettorale politico il cittadino con-corre indirettamente alla formazione delle leggi eleg-gendo i deputati il cui uffizio egrave appunto proporre discu-tere ed approvare le leggi Se tutti i cittadini fossero ca-paci di esercitare questo importantissimo diritto politicotutti dovrebbero essere elettori ed il suffragio universa-le potrebbe attuarsi senza pericolo alcuno Ma giacchegravenon tutti hanno coscienza del proprio voto si richieggo-no alcune condizioni ragionevolissime

Con R Decreto (24 settembre 1882) fu pubblicato ilTesto unico della Legge elettorale politica Donde si ri-leva che le principali condizioni per essere elettoresono 1deg goder per nascita o per origine dei diritti civilie politici del Regno 2deg avere compiuto il ventunesimoanno di etagrave 3deg saper leggere e scrivere 4deg avere uno de-gli altri requisiti determinati dagli articoli 2 e 3 dellalegge o almeno trovarsi nelle condizioni contenute nelT VI della legge predetta

La condizione richiesta dallart 2deg egrave che il cittadinodeve provare di aver sostenuto con buon esito lesperi-mento prescritto dalla legge e dal regolamento sulle ma-terie comprese nel corso elementare obbligatorio

La legge predetta distribuisce gli elettori in due cate-gorie altri hanno il diritto politico per titolo di ufficioaltri per titolo del censo

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Le liste elettorali si formano in ciascun comune iltempo utile per farvisi iscrivere egrave il mese di gennaio

Il numero dei deputati per tutto il Regno egrave di 508 Laloro elezione egrave fatta a scrutinio di lista in 135 collegi dicui ciascuno elegge il numero di deputati che gli egrave attri-buito Ogni collegio egrave diviso in sezioni per Comuni inmaniera che il numero degli elettori non sia negrave superiorea 400 negrave inferiore a 100

I collegi elettorali sono convocati dal Re Le normecon cui si procede alla elezione nelle singole sezionisono indicate dagli articoli 52-68 della legge elettorale

Sono proclamati eletti nei limiti dei deputati assegna-ti al collegio coloro che hanno ottenuto il maggior nu-mero di voti purchegrave oltrepassino lottavo del numerodegli elettori iscritti Nel caso contrario avragrave luogo laelezione di ballottaggio

Chiunque puograve essere eletto deputato purchegrave abbia irequisiti voluti dallart 40 dello Statuto e salve le ecce-zioni indicate dagli art 82 e 83 della Legge elettorale

Quanto al diritto di petizione esso egrave garantito dallart57 dello Statuto Le petizioni possono avere per oggetto1deg suggerire al Parlamento idee utili riguardanti le leggie gli interessi della nazione 2deg appellarsi al Parlamentocontro atti del potere esecutivo 3deg chiedere la coopera-zione del Parlamento per interesse di un paese o di alcu-ne persone

Il cittadino italiano partecipa al potere esecutivo-amministrativo sia col diritto di eleggere i consigliericomunali e provinciali sia collessere egli medesimo

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Le liste elettorali si formano in ciascun comune iltempo utile per farvisi iscrivere egrave il mese di gennaio

Il numero dei deputati per tutto il Regno egrave di 508 Laloro elezione egrave fatta a scrutinio di lista in 135 collegi dicui ciascuno elegge il numero di deputati che gli egrave attri-buito Ogni collegio egrave diviso in sezioni per Comuni inmaniera che il numero degli elettori non sia negrave superiorea 400 negrave inferiore a 100

I collegi elettorali sono convocati dal Re Le normecon cui si procede alla elezione nelle singole sezionisono indicate dagli articoli 52-68 della legge elettorale

Sono proclamati eletti nei limiti dei deputati assegna-ti al collegio coloro che hanno ottenuto il maggior nu-mero di voti purchegrave oltrepassino lottavo del numerodegli elettori iscritti Nel caso contrario avragrave luogo laelezione di ballottaggio

Chiunque puograve essere eletto deputato purchegrave abbia irequisiti voluti dallart 40 dello Statuto e salve le ecce-zioni indicate dagli art 82 e 83 della Legge elettorale

Quanto al diritto di petizione esso egrave garantito dallart57 dello Statuto Le petizioni possono avere per oggetto1deg suggerire al Parlamento idee utili riguardanti le leggie gli interessi della nazione 2deg appellarsi al Parlamentocontro atti del potere esecutivo 3deg chiedere la coopera-zione del Parlamento per interesse di un paese o di alcu-ne persone

Il cittadino italiano partecipa al potere esecutivo-amministrativo sia col diritto di eleggere i consigliericomunali e provinciali sia collessere egli medesimo

411

eletto a questi uffici sia col venire ammesso alle cari-che dello Stato

Le elezioni amministrative sono regolate dalla leggesulla amministrazione comunale e provinciale del 10febbraio 1890 il cui testo giova ben conoscere per esse-re in grado di prendere parte ad unistituzione dalla qua-le dipende massimamente il benessere del proprio co-mune e della propria provincia

Larticolo 24 dello Statuto dichiara tutti i regnicoliegualmente ammissibili alle cariche civili e militari del-lo Stato Ammessa la capacitagrave necessaria linfimo deicittadini puograve diventare Ministro dello Stato Cosigrave nelleforme rappresentative trova luogo di esplicarsi quellache appellasi aristocrazia del merito

Finalmente il cittadino italiano in piugrave maniere parteci-pa al potere giudiziario

Le udienze sono pubbliche e la stampa ne puograve rende-re conto perciograve il cittadino puograve sempre esprimere pub-blicamente il suo parere sul merito di una sentenza

Listituzione del giurigrave chiama lopinione popolare apronunziarsi sullesistenza del reato e sulla colpabilitagravedellaccusato ciograve che influisce sulla sentenza

I membri del giurigrave (parola di origine inglese la qualeperograve egrave derivata dal latino giurare) si dicono giurati per-chegrave dagravenno giuramento di pronunziare il loro giudizio se-condo coscienza ed anche giudici del fatto perchegrave nondevono discutere sulla pena meritata dal reo ma sola-mente dichiarare se il fatto sia vero o no giusto o ingiu-

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eletto a questi uffici sia col venire ammesso alle cari-che dello Stato

Le elezioni amministrative sono regolate dalla leggesulla amministrazione comunale e provinciale del 10febbraio 1890 il cui testo giova ben conoscere per esse-re in grado di prendere parte ad unistituzione dalla qua-le dipende massimamente il benessere del proprio co-mune e della propria provincia

Larticolo 24 dello Statuto dichiara tutti i regnicoliegualmente ammissibili alle cariche civili e militari del-lo Stato Ammessa la capacitagrave necessaria linfimo deicittadini puograve diventare Ministro dello Stato Cosigrave nelleforme rappresentative trova luogo di esplicarsi quellache appellasi aristocrazia del merito

Finalmente il cittadino italiano in piugrave maniere parteci-pa al potere giudiziario

Le udienze sono pubbliche e la stampa ne puograve rende-re conto perciograve il cittadino puograve sempre esprimere pub-blicamente il suo parere sul merito di una sentenza

Listituzione del giurigrave chiama lopinione popolare apronunziarsi sullesistenza del reato e sulla colpabilitagravedellaccusato ciograve che influisce sulla sentenza

I membri del giurigrave (parola di origine inglese la qualeperograve egrave derivata dal latino giurare) si dicono giurati per-chegrave dagravenno giuramento di pronunziare il loro giudizio se-condo coscienza ed anche giudici del fatto perchegrave nondevono discutere sulla pena meritata dal reo ma sola-mente dichiarare se il fatto sia vero o no giusto o ingiu-

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sto imputabile o no Il giudizio pronunziato dai giuratisi chiama verdetto dallinglese verdict detto vero

Se il giurigrave si considera come magistratura popolare incui appunto prende parte il popolo esso egrave istituzione an-tichissima Presso i Greci eranvi i dicasti cittadini elettia sorte a sedere nei tribunali per un anno In Roma eran-vi i centumviri che scelti fra i diversi ordini della citta-dinanza venivano dal pretore assegnati ai litiganti nellecause civili Presso i Germani tutti i cittadini erano giu-dici presso i Franchi ed i Galli si tenevano assembleeper giudicare i reati

Ma prendendo il giurigrave nel senso speciale di giudicidel fatto che assieme ai giudici del diritto prendono par-te ai giudizi la sua origine egrave nellInghilterra la qualeadattograve man mano ai tempi lantico giudizio dei Pari deiSassoni e degli Anglo-Sassoni Cotale istituzione sorsecolagrave fra lanno 1180 e lanno 1216 fu perfezionata daOdoardo III e resa indipendente da Carlo II Presso gliInglesi havvi un doppio giurigrave uno di accusa che dichia-ra essere laccusa fondata laltro di decisione il qualepronunzia il suo verdetto dopo che laccusa fu dichiaratafondata

Presso di noi il giurigrave egrave ammesso nelle sole cause cri-minali Fu introdotto negli Stati Sardi colla legge 26marzo 1848 per i reati di stampa e poi esteso a tutti icrimini col decreto 4 dicembre 1865

Il fine della giuria sarebbe quello di meglio guarentirela libertagrave dei cittadini e salvare talvolta linnocenzacollimpedire la precipitazione delle sentenze allorchegrave la

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sto imputabile o no Il giudizio pronunziato dai giuratisi chiama verdetto dallinglese verdict detto vero

Se il giurigrave si considera come magistratura popolare incui appunto prende parte il popolo esso egrave istituzione an-tichissima Presso i Greci eranvi i dicasti cittadini elettia sorte a sedere nei tribunali per un anno In Roma eran-vi i centumviri che scelti fra i diversi ordini della citta-dinanza venivano dal pretore assegnati ai litiganti nellecause civili Presso i Germani tutti i cittadini erano giu-dici presso i Franchi ed i Galli si tenevano assembleeper giudicare i reati

Ma prendendo il giurigrave nel senso speciale di giudicidel fatto che assieme ai giudici del diritto prendono par-te ai giudizi la sua origine egrave nellInghilterra la qualeadattograve man mano ai tempi lantico giudizio dei Pari deiSassoni e degli Anglo-Sassoni Cotale istituzione sorsecolagrave fra lanno 1180 e lanno 1216 fu perfezionata daOdoardo III e resa indipendente da Carlo II Presso gliInglesi havvi un doppio giurigrave uno di accusa che dichia-ra essere laccusa fondata laltro di decisione il qualepronunzia il suo verdetto dopo che laccusa fu dichiaratafondata

Presso di noi il giurigrave egrave ammesso nelle sole cause cri-minali Fu introdotto negli Stati Sardi colla legge 26marzo 1848 per i reati di stampa e poi esteso a tutti icrimini col decreto 4 dicembre 1865

Il fine della giuria sarebbe quello di meglio guarentirela libertagrave dei cittadini e salvare talvolta linnocenzacollimpedire la precipitazione delle sentenze allorchegrave la

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legge decreta gravissime pene In molti casi la giuriapuograve educare la coscienza pubblica ed infondere nei col-pevoli salutare vergogna del delitto commesso Ma nonsempre i giurati rispondono allo scopo della istituzione

La legge dell8 giugno 1874 prescrive le condizioniper lufficio di giurato

Tali sono in complesso i diritti che lItaliano egrave chia-mato ad esercitare Rammenti perograve lItaliano che nontanto dallesercizio dei diritti politici dipende il benesse-re e la gloria della patria quanto dalla concordia civile edal pregio in cui sono tenuti i caratteri morali

FINE

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legge decreta gravissime pene In molti casi la giuriapuograve educare la coscienza pubblica ed infondere nei col-pevoli salutare vergogna del delitto commesso Ma nonsempre i giurati rispondono allo scopo della istituzione

La legge dell8 giugno 1874 prescrive le condizioniper lufficio di giurato

Tali sono in complesso i diritti che lItaliano egrave chia-mato ad esercitare Rammenti perograve lItaliano che nontanto dallesercizio dei diritti politici dipende il benesse-re e la gloria della patria quanto dalla concordia civile edal pregio in cui sono tenuti i caratteri morali

FINE

414

  • Liber Liber
  • PREFAZIONE
  • INDICE
  • LA SCIENZA MORALE
  • PSICOLOGIA MORALE
    • PREAMBOLO
    • CAPITOLO I Dellappetito
    • CAPITOLO II Dellistinto
    • CAPITOLO III Del sentimento
    • CAPITOLO IV Degli affetti e delle passioni
    • CAPITOLO V Della volontagrave
    • CAPITOLO VI Della libertagrave
    • CAPITOLO VII Del bene ossia del fine delloperazione umana
    • CAPITOLO VIII Del carattere morale
      • NOMOLOGIA
        • CAPITOLO I Definizione della legge morale
        • CAPITOLO II Della cognizione esistenza e caratteri della legge naturale
        • CAPITOLO III Del supremo principio morale
        • CAPITOLO IV Del raziocinio morale
          • SOCIOLOGIA
            • CAPITOLO I Della societagrave umana
            • CAPITOLO II Elementi analitici della Societagrave
            • CAPITOLO III Della societagrave particolare e sua divisione
            • CAPITOLO IV Della autoritagrave
            • CAPITOLO V Della famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica
            • CAPITOLO VI Della societagrave civile
            • CAPITOLO VII Origine della societagrave civile
            • CAPITOLO VIII Fine dello Stato
            • CAPITOLO IX Rapporti dello Stato cogli individui Opinioni su questi rapporti
            • CAPITOLO X Delle forme di governo
            • CAPITOLO XI I Poteri dello Stato
              • sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO
              • sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO
              • sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO
                • CAPITOLO XII Della legislazione e del diritto penale in particolare
                • CAPITOLO XIII Della Societagrave internazionale
                • CAPITOLO XIV Rapporti dello Stato con altre forme di societagrave
                  • DOVERI E DIRITTI
                    • CAPITOLO I Dei doveri in generale
                    • CAPITOLO II Doveri religiosi
                    • CAPITOLO III Doveri individuali
                      • 1deg Dovere della propria conservazione
                      • 2deg Doveri di perfezionamento
                      • 3deg Dovere di conservare la propria dignitagrave personale
                        • CAPITOLO IV Doveri sociali
                        • CAPITOLO V Del Diritto
                        • CAPITOLO VI Diritti naturali
                        • CAPITOLO VII Della personalitagrave umana e diritti inerenti
                        • CAPITOLO VIII Diritti domestici
                        • CAPITOLO IX Del diritto di proprietagrave
                        • CAPITOLO X Diritti positivi
                        • CAPITOLO XI Diritti civili Cenno sul Codice Civile Italiano
                        • CAPITOLO XII Diritti politici
                        • CAPITOLO XIII Idea dello Stato libero Diritto costituzionale
                        • CAPITOLO XIV Costruzioni rappresentative La monarchia costituzionale italiana
                        • CAPITOLO XV Organismo politico ed amministrativo del regno italiano
                        • CAPITOLO XVI Diritti politici dellItaliano
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QUESTO E-BOOK

TITOLO Sociologia ed eticaAUTORE Savio Carlo FedeleTRADUTTORE CURATORE NOTE si trova in formato immagine PDF quihttpwwwopalunitoitpsixsitedefaultaspxCODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

COPERTINA n d

TRATTO DA Sociologia ed etica nozioni ad uso deilicei Carlo Fedele Savio - Torino Tipogra-fia e Libreria Salesiana 1891 - XV 348 p 21cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 19 dicembre 2019

2

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INDICE DI AFFIDABILITA 1 0 affidabilitagrave bassa 1 affidabilitagrave standard 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOSTU026000 SUPPORTI DIDATTICI Guide allo Studio

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONERaffaele Fantazzini raffaelefantazzinigmailcom

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

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4

Indice generale

Liber Liber4PREFAZIONE10INDICE11LA SCIENZA MORALE28PSICOLOGIA MORALE30

PREAMBOLO30CAPITOLO IDellappetito34CAPITOLO IIDellistinto40CAPITOLO IIIDel sentimento49CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni60CAPITOLO VDella volontagrave67CAPITOLO VIDella libertagrave75CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana88CAPITOLO VIIIDel carattere morale96

NOMOLOGIA105CAPITOLO IDefinizione della legge morale105

5

Indice generale

Liber Liber4PREFAZIONE10INDICE11LA SCIENZA MORALE28PSICOLOGIA MORALE30

PREAMBOLO30CAPITOLO IDellappetito34CAPITOLO IIDellistinto40CAPITOLO IIIDel sentimento49CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni60CAPITOLO VDella volontagrave67CAPITOLO VIDella libertagrave75CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana88CAPITOLO VIIIDel carattere morale96

NOMOLOGIA105CAPITOLO IDefinizione della legge morale105

5

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della legge na-turale110CAPITOLO IIIDel supremo principio morale117CAPITOLO IVDel raziocinio morale127

SOCIOLOGIA134CAPITOLO IDella societagrave umana134CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave140CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione142CAPITOLO IVDella autoritagrave147CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica159CAPITOLO VIDella societagrave civile178CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile184CAPITOLO VIIIFine dello Stato202CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individuiOpinioni su questi rapporti209CAPITOLO X

6

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della legge na-turale110CAPITOLO IIIDel supremo principio morale117CAPITOLO IVDel raziocinio morale127

SOCIOLOGIA134CAPITOLO IDella societagrave umana134CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave140CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione142CAPITOLO IVDella autoritagrave147CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica159CAPITOLO VIDella societagrave civile178CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile184CAPITOLO VIIIFine dello Stato202CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individuiOpinioni su questi rapporti209CAPITOLO X

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Delle forme di governo222CAPITOLO XII Poteri dello Stato232

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO234sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO240sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO244

CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penalein particolare252CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale262CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre formedi societagrave275

DOVERI E DIRITTI279CAPITOLO IDei doveri in generale279CAPITOLO IIDoveri religiosi284CAPITOLO IIIDoveri individuali295

1deg Dovere della propria conservazione2982deg Doveri di perfezionamento3033deg Dovere di conservare la propria dignitagrave persona-le306

CAPITOLO IVDoveri sociali310CAPITOLO VDel Diritto331

7

Delle forme di governo222CAPITOLO XII Poteri dello Stato232

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO234sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO240sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO244

CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penalein particolare252CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale262CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre formedi societagrave275

DOVERI E DIRITTI279CAPITOLO IDei doveri in generale279CAPITOLO IIDoveri religiosi284CAPITOLO IIIDoveri individuali295

1deg Dovere della propria conservazione2982deg Doveri di perfezionamento3033deg Dovere di conservare la propria dignitagrave persona-le306

CAPITOLO IVDoveri sociali310CAPITOLO VDel Diritto331

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CAPITOLO VIDiritti naturali336CAPITOLO VIIDella personalitagrave umanae diritti inerenti338CAPITOLO VIIIDiritti domestici348CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave352CAPITOLO XDiritti positivi369CAPITOLO XIDiritti civiliCenno sul Codice Civile Italiano370CAPITOLO XIIDiritti politici375CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale376CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentativeLa monarchia costituzionale italiana386CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativodel regno italiano405CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano409

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CAPITOLO VIDiritti naturali336CAPITOLO VIIDella personalitagrave umanae diritti inerenti338CAPITOLO VIIIDiritti domestici348CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave352CAPITOLO XDiritti positivi369CAPITOLO XIDiritti civiliCenno sul Codice Civile Italiano370CAPITOLO XIIDiritti politici375CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale376CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentativeLa monarchia costituzionale italiana386CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativodel regno italiano405CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano409

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CARLO FEDELE SAVIO

SOCIOLOGIA ED ETICANOZIONI

AD USO DEI LICEI

Secondo gli ultimi Programmi governativi

e le recenti loro modificazioni

9

CARLO FEDELE SAVIO

SOCIOLOGIA ED ETICANOZIONI

AD USO DEI LICEI

Secondo gli ultimi Programmi governativi

e le recenti loro modificazioni

9

PREFAZIONE

Sulle basi del puro Empirismo si tenta oggidigrave rico-strurre la scienza delluomo sociale Ma se essa si trovain armonia colla Psicologia assai spesso fa divorzio dal-la Morale

Nutriamo invece ferma convinzione che nella Moralesi contenga lelemento di vita per la societagrave Allorquan-do i problemi sociologici le questioni sociali ed econo-miche agitate e discusse da tutti i partiti e con tutti imetodi avranno moltiplicate le opinioni la scienza mo-rale additeragrave nelle idee dellonesto e del giusto e nellavirtugrave che le concreta le sorgenti del benessere sociale lasalute dellumanitagrave Resta cosigrave spiegato il titolo accop-piato che reca in fronte loperetta che presento a mieigiovani amici

C F SAVIO

10

PREFAZIONE

Sulle basi del puro Empirismo si tenta oggidigrave rico-strurre la scienza delluomo sociale Ma se essa si trovain armonia colla Psicologia assai spesso fa divorzio dal-la Morale

Nutriamo invece ferma convinzione che nella Moralesi contenga lelemento di vita per la societagrave Allorquan-do i problemi sociologici le questioni sociali ed econo-miche agitate e discusse da tutti i partiti e con tutti imetodi avranno moltiplicate le opinioni la scienza mo-rale additeragrave nelle idee dellonesto e del giusto e nellavirtugrave che le concreta le sorgenti del benessere sociale lasalute dellumanitagrave Resta cosigrave spiegato il titolo accop-piato che reca in fronte loperetta che presento a mieigiovani amici

C F SAVIO

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INDICE

PREFAZIONELA SCIENZA MORALE

Necessitagrave della scienza morale ndash Definizione ndash Divi-sione

PSICOLOGIA MORALEPREAMBOLO

Il primo problema etico ndash Gli elementi materiali della morali-tagrave ndash Un equivoco del naturalismo ndash Lerrore dellHobbes edella teoria penale che pone la forza irresistibile ndash Classifi-cazione delle potenze pratiche ndash Morale e psicologia ndash Attiumani e atti delluomo

Capitolo I ndash DellappetitoI nervi motori ndash Le azioni riflesse ndash Divisione dellappetito ndash

Cagioni determinanti lappetito ndash Efficacia della immagina-zione ndash La ragione e larte governano lappetito ndash Necessi-tagrave delleducazione materna

Capitolo II ndash DellistintoDescrizione degli atti istintivi ndash Genesi dellistinto ndash Lorga-

nizzazione ndash Lereditagrave e la selezione naturale ndash Il Darwini-

11

INDICE

PREFAZIONELA SCIENZA MORALE

Necessitagrave della scienza morale ndash Definizione ndash Divi-sione

PSICOLOGIA MORALEPREAMBOLO

Il primo problema etico ndash Gli elementi materiali della morali-tagrave ndash Un equivoco del naturalismo ndash Lerrore dellHobbes edella teoria penale che pone la forza irresistibile ndash Classifi-cazione delle potenze pratiche ndash Morale e psicologia ndash Attiumani e atti delluomo

Capitolo I ndash DellappetitoI nervi motori ndash Le azioni riflesse ndash Divisione dellappetito ndash

Cagioni determinanti lappetito ndash Efficacia della immagina-zione ndash La ragione e larte governano lappetito ndash Necessi-tagrave delleducazione materna

Capitolo II ndash DellistintoDescrizione degli atti istintivi ndash Genesi dellistinto ndash Lorga-

nizzazione ndash Lereditagrave e la selezione naturale ndash Il Darwini-

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smo non spiega la genesi dellistinto ndash Neppure il Positivi-smo psicologico ndash Necessitagrave dellIntelligenza Suprema ndashSe nelluomo siavi istinto

Capitolo III ndash Del sentimentoDefinizione del sentimento ndash Un detto di Socrate ndash Divisione

dei sentimenti ndash I sentimenti animali ndash Lo stimolo del bi-sogno ndash Il sentimento morale ndash Suo valore ndash Genesi delsentimento morale ndash Opinioni varie ndash I tentativi dellascuola positivista ndash Il sentimento estetico ndash Missione dellearti belle ndash Il bello ed il bene ndash Definizione del bello ndashLorgano del sentimento

Capitolo IV ndash Degli affetti e delle passioniLaffetto ndash Partizione del Kant ndash La passionendash Elementi della

passione ndash Classificazione delle passioni avuto riguardo alsentimento allappetito alla societagrave alla loro origine ndash Inqual rapporto le passioni stanno colla Morale ndash Opinionedegli Stoici e dei Socialisti ndash Processo psicologico dellapassione ndash Come si governi dalla ragione e dalla volontagrave

Capitolo V ndash Della volontagraveLattivitagrave spirituale delluomo ndash La riflessione psicologica ne

prova lesistenza ndash Concetto della volontagrave umana ndash Lattovolontario ndash Specie del volontario ndash Lignoranza la pas-sione la violenza ed il timore impedimenti del volontario ndashCome essi variino le condizioni dellatto amano ndash La vo-lontagrave soggetto della moralitagrave

Capitolo VI ndash Della libertagraveLa libertagrave egrave una proprietagrave della volontagrave ndash Una obbiezione ndash

Agire con libertagrave non vuol dire agire senza ragione ndash Defi-nizione della libertagrave ndash Sue specie ndash Per essere libero egrave ne-

12

smo non spiega la genesi dellistinto ndash Neppure il Positivi-smo psicologico ndash Necessitagrave dellIntelligenza Suprema ndashSe nelluomo siavi istinto

Capitolo III ndash Del sentimentoDefinizione del sentimento ndash Un detto di Socrate ndash Divisione

dei sentimenti ndash I sentimenti animali ndash Lo stimolo del bi-sogno ndash Il sentimento morale ndash Suo valore ndash Genesi delsentimento morale ndash Opinioni varie ndash I tentativi dellascuola positivista ndash Il sentimento estetico ndash Missione dellearti belle ndash Il bello ed il bene ndash Definizione del bello ndashLorgano del sentimento

Capitolo IV ndash Degli affetti e delle passioniLaffetto ndash Partizione del Kant ndash La passionendash Elementi della

passione ndash Classificazione delle passioni avuto riguardo alsentimento allappetito alla societagrave alla loro origine ndash Inqual rapporto le passioni stanno colla Morale ndash Opinionedegli Stoici e dei Socialisti ndash Processo psicologico dellapassione ndash Come si governi dalla ragione e dalla volontagrave

Capitolo V ndash Della volontagraveLattivitagrave spirituale delluomo ndash La riflessione psicologica ne

prova lesistenza ndash Concetto della volontagrave umana ndash Lattovolontario ndash Specie del volontario ndash Lignoranza la pas-sione la violenza ed il timore impedimenti del volontario ndashCome essi variino le condizioni dellatto amano ndash La vo-lontagrave soggetto della moralitagrave

Capitolo VI ndash Della libertagraveLa libertagrave egrave una proprietagrave della volontagrave ndash Una obbiezione ndash

Agire con libertagrave non vuol dire agire senza ragione ndash Defi-nizione della libertagrave ndash Sue specie ndash Per essere libero egrave ne-

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cessario non essere intrinsecamente determinato a volere ndashLatto necessario e latto libero della volontagrave ndash I quattro ele-menti dellatto libero ndash La libertagrave consiste nella elezioneossia nella facoltagrave di eleggere ndash I termini della elezione ndashRadice della libertagrave ndash Lantecedente dellatto libero ndash Lesi-stenza della libertagrave egrave ampiamente dimostrata ndash I sistemicontrarii alla libertagrave il Determinismo mistico psicologicosociale il Panteismo il Materialismo il Fatalismo la pre-scienza divina

Capitolo VII ndash Del bene ossia del fine delloperazioneumanaChe cosa sia il bene ndash Il bene egrave il fine delle azioni umane ndash I

beni sono molteplici ma il fine delluomo egrave un solo ndash De-terminazione del bene umano ndash Il piacere o lutile non sonoassolutamente beni ndash Il bene ed il male morale ndash Il bene fi-nale ndash Opinioni principali dei filosofi rispetto al bene fina-le ndash Leudemonia secondo il concetto di Aristotele ndash Carat-tere del bene ultimo ndash Difficoltagrave cui vanno incontro i filo-sofi che statuiscono la felicitagrave nella perfezione delle poten-ze ndash La filosofia cristiana scioglie il problema

Capitolo VIII ndash Del carattere moraleLabitudine ndash Il temperamento ndash Divisione dei temperamenti

ndash Lindole ndash Formazione del carattere individuale ndash Il ca-rattere morale ndash Labitudine ndash Forme del carattere moralendash Le virtugrave ndash Le virtugrave dianoetiche ed etiche ndash Le virtugrave car-dinali ndash In medio stat virtus ndash Qual sia la medietagrave(microεσότης) che si richiede per la virtugrave

NOMOLOGIALa legge egrave lelemento formale della moralitagrave ndash Oggetto della

Nomologia

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cessario non essere intrinsecamente determinato a volere ndashLatto necessario e latto libero della volontagrave ndash I quattro ele-menti dellatto libero ndash La libertagrave consiste nella elezioneossia nella facoltagrave di eleggere ndash I termini della elezione ndashRadice della libertagrave ndash Lantecedente dellatto libero ndash Lesi-stenza della libertagrave egrave ampiamente dimostrata ndash I sistemicontrarii alla libertagrave il Determinismo mistico psicologicosociale il Panteismo il Materialismo il Fatalismo la pre-scienza divina

Capitolo VII ndash Del bene ossia del fine delloperazioneumanaChe cosa sia il bene ndash Il bene egrave il fine delle azioni umane ndash I

beni sono molteplici ma il fine delluomo egrave un solo ndash De-terminazione del bene umano ndash Il piacere o lutile non sonoassolutamente beni ndash Il bene ed il male morale ndash Il bene fi-nale ndash Opinioni principali dei filosofi rispetto al bene fina-le ndash Leudemonia secondo il concetto di Aristotele ndash Carat-tere del bene ultimo ndash Difficoltagrave cui vanno incontro i filo-sofi che statuiscono la felicitagrave nella perfezione delle poten-ze ndash La filosofia cristiana scioglie il problema

Capitolo VIII ndash Del carattere moraleLabitudine ndash Il temperamento ndash Divisione dei temperamenti

ndash Lindole ndash Formazione del carattere individuale ndash Il ca-rattere morale ndash Labitudine ndash Forme del carattere moralendash Le virtugrave ndash Le virtugrave dianoetiche ed etiche ndash Le virtugrave car-dinali ndash In medio stat virtus ndash Qual sia la medietagrave(microεσότης) che si richiede per la virtugrave

NOMOLOGIALa legge egrave lelemento formale della moralitagrave ndash Oggetto della

Nomologia

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Capitolo I ndash Definizione della legge moraleNozione della legge morale desunta dalla etimologia ndash Espo-

sizione analitica del concetto di legge morale ndash La necessi-tagrave morale ndash La moralitagrave ndash Le forme della bontagrave morale ndashLa rettitudine la legittimitagrave e la legalitagrave ndash La legge naturalee la legge positiva

Capitolo II ndash Cognizione esistenza e caratteri della leg-ge moraleLa legge morale naturale non egrave una semplice astrazione ndash Il

Positivismo falsograve il concetto della legge morale ndash Necessitagravedi riconoscere un termine superiore che si impone ad un ter-mine inferiore ndash Lindipendente assoluto e luniverso dipen-dente ndash Necessitagrave di ammettere un ordinamento delle mentie delle libertagrave umane ndash La negazione della legge morale sirisolve in un doppio assurdo ndash La coscienza individuale e ilconsenso universale dei popoli provano lesistenza dellalegge naturale ndash Il Creatore ebbe un intento nellopera sua ndashCome si acquisti la notizia dellintento del Creatore ndash Lalegge naturale egrave universale immutabile oggettiva ed indi-pendente dallumano arbitrio ndash La ragione autonoma delKant

Capitolo III ndash Del supremo principio moraleIl primo etico e limperativo categorico ndash Importanza della

questione ndash Il Soggettivismo nella Morale ndash Classe 1a deiSistemi soggettivi il Materialismo il Sensismo il Positivi-smo il Sentimentalismo la teoria della forza lEdonismolUtilitarismo ndash Classe 2a dei Sistemi soggettivi SocratelAccademia lIdealismo trascendentale ndash Classe 3a dei Si-stemi soggettivi il principio della libertagrave o della volontagrave lalegge positiva ndash I Sistemi oggettivi ndash Distinzione dellordi-ne logico e dellordine ontologico ndash Il primo etico nellordi-

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Capitolo I ndash Definizione della legge moraleNozione della legge morale desunta dalla etimologia ndash Espo-

sizione analitica del concetto di legge morale ndash La necessi-tagrave morale ndash La moralitagrave ndash Le forme della bontagrave morale ndashLa rettitudine la legittimitagrave e la legalitagrave ndash La legge naturalee la legge positiva

Capitolo II ndash Cognizione esistenza e caratteri della leg-ge moraleLa legge morale naturale non egrave una semplice astrazione ndash Il

Positivismo falsograve il concetto della legge morale ndash Necessitagravedi riconoscere un termine superiore che si impone ad un ter-mine inferiore ndash Lindipendente assoluto e luniverso dipen-dente ndash Necessitagrave di ammettere un ordinamento delle mentie delle libertagrave umane ndash La negazione della legge morale sirisolve in un doppio assurdo ndash La coscienza individuale e ilconsenso universale dei popoli provano lesistenza dellalegge naturale ndash Il Creatore ebbe un intento nellopera sua ndashCome si acquisti la notizia dellintento del Creatore ndash Lalegge naturale egrave universale immutabile oggettiva ed indi-pendente dallumano arbitrio ndash La ragione autonoma delKant

Capitolo III ndash Del supremo principio moraleIl primo etico e limperativo categorico ndash Importanza della

questione ndash Il Soggettivismo nella Morale ndash Classe 1a deiSistemi soggettivi il Materialismo il Sensismo il Positivi-smo il Sentimentalismo la teoria della forza lEdonismolUtilitarismo ndash Classe 2a dei Sistemi soggettivi SocratelAccademia lIdealismo trascendentale ndash Classe 3a dei Si-stemi soggettivi il principio della libertagrave o della volontagrave lalegge positiva ndash I Sistemi oggettivi ndash Distinzione dellordi-ne logico e dellordine ontologico ndash Il primo etico nellordi-

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ne ontologico egrave Dio ndash Nellordine logico egrave il generale pro-nunziato laquofa il beneraquo

Capitolo IV ndash Del raziocinio moraleLa coscienza e limputazione ndash La sinderesi ndash La coscienza

antecedente e la coscienza conseguente ndash Altre specie della co-scienza ndash Forme della imputazione ndash La sanzione morale ndash Ilmerito ed il demerito ndash La sanzione divina ndash Limputazione sem-plice e la imputazione efficace

SOCIOLOGIADefinizione ed oggetto della Sociologia

Capitolo I ndash Della societagrave umanaLunitagrave numerica e lunitagrave specifica ndash Dal concetto di unitagrave

specifica fra attivitagrave ragionevoli spunta il concetto di socie-tagrave ndash Definizione della societagrave ndash La societagrave egrave anteriore allaconvenzione ndash La teorica del contratto sociale ndash I bisognidelluomo provano che esso egrave naturalmente socievole ndash Lalegge naturale e non giagrave lutilitagrave e la libertagrave induce fra gliuomini la societagrave

Capitolo II ndash Elementi analitici della societagraveGli elementi analitici della societagrave sono quattro ndash La materia e

la forma ndash Dal fine si desume la specie di una societagrave ndashLautoritagrave ha ragione di mezzo rispetto al fine

Capitolo III ndash Della societagrave particolare e sua divisioneNecessitagrave di un fatto umano che determini una societagrave in parti-

colare ndash Legge della societagrave particolare ndash Le societagrave si di-stinguono per ispecie e per numero ndash Gli individui possonoessere membri di piugrave societagrave diverse ndash La societagrave necessa-ria e la societagrave libera ndash Lassociazione semplice ndash Proprietagrave

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ne ontologico egrave Dio ndash Nellordine logico egrave il generale pro-nunziato laquofa il beneraquo

Capitolo IV ndash Del raziocinio moraleLa coscienza e limputazione ndash La sinderesi ndash La coscienza

antecedente e la coscienza conseguente ndash Altre specie della co-scienza ndash Forme della imputazione ndash La sanzione morale ndash Ilmerito ed il demerito ndash La sanzione divina ndash Limputazione sem-plice e la imputazione efficace

SOCIOLOGIADefinizione ed oggetto della Sociologia

Capitolo I ndash Della societagrave umanaLunitagrave numerica e lunitagrave specifica ndash Dal concetto di unitagrave

specifica fra attivitagrave ragionevoli spunta il concetto di socie-tagrave ndash Definizione della societagrave ndash La societagrave egrave anteriore allaconvenzione ndash La teorica del contratto sociale ndash I bisognidelluomo provano che esso egrave naturalmente socievole ndash Lalegge naturale e non giagrave lutilitagrave e la libertagrave induce fra gliuomini la societagrave

Capitolo II ndash Elementi analitici della societagraveGli elementi analitici della societagrave sono quattro ndash La materia e

la forma ndash Dal fine si desume la specie di una societagrave ndashLautoritagrave ha ragione di mezzo rispetto al fine

Capitolo III ndash Della societagrave particolare e sua divisioneNecessitagrave di un fatto umano che determini una societagrave in parti-

colare ndash Legge della societagrave particolare ndash Le societagrave si di-stinguono per ispecie e per numero ndash Gli individui possonoessere membri di piugrave societagrave diverse ndash La societagrave necessa-ria e la societagrave libera ndash Lassociazione semplice ndash Proprietagrave

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dellassociazione semplice ndash La societagrave perfetta ndash La so-cietagrave onesta e la rea ndash La concordia ed il conflitto

Capitolo IV ndash Della autoritagraveDefinizione ndash Necessitagrave ndash Egrave un diritto che si svolge da un of-

ficio sociale ndash Un esempio del Gerdil ndash Il soggettodellautoritagrave ndash Condizioni richieste per lidoneitagrave del sog-getto ndash Un fatto contingente lo determina ndash La superioritagravedi fatto e la superioritagrave di diritto ndash Sentenza di Aristotele edosservazione del Guizot ndash Lusurpazione e la prescrizionendash Differenza fra autoritagrave e proprietagrave ndash Lautoritagrave egrave perpetuaed immanente nella societagrave ndash Non puograve nascere da conven-zione alcuna non emerge da semplici contingenze ndash Laquestione della genesi della autoritagrave ndash Due distinti aspettidella questione ndash Nelluomo non cegrave principio alcuno di au-toritagrave ndash Il Diritto divino il Cesarismo medioevale concettopolitico di Dante nella sua Monarchia ndash Come lautoritagrave siada Dio ndash In qual senso lautoritagrave venga dal popolo

Capitolo V ndash Della famiglia sua origine e sviluppo sto-rico Varii rapporti della societagrave domesticaConcetto della famiglia ndash La societagrave coniugale ndash Sua materia

e sua forma ndash Psicologia delluomo e della donna ndash Lamo-re ndash Il matrimonio come atto e come stato ndash Definizionedata dal Diritto Romano ndash Lindissolubilitagrave ndash La societagraveconiugale non avrebbe valore etico se potesse cessare coldivorzio ndash Svolgimento della famiglia ndash Forma etica dellafamiglia secondo la civiltagrave ndash Immoralitagrave della poligamia edella poliandria ndash Leggi del coniugio ndash La societagrave parenta-le ndash Processo psicologico ed etico della societagrave parentale ndashLa proprietagrave nella famiglia ndash Origine della ereditagrave ndash La so-cietagrave erile ndash Natura di questa ndash La storia e la preistoria del-la famiglia ndash Teoria evoluzionistica dello Spencer ndash La

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dellassociazione semplice ndash La societagrave perfetta ndash La so-cietagrave onesta e la rea ndash La concordia ed il conflitto

Capitolo IV ndash Della autoritagraveDefinizione ndash Necessitagrave ndash Egrave un diritto che si svolge da un of-

ficio sociale ndash Un esempio del Gerdil ndash Il soggettodellautoritagrave ndash Condizioni richieste per lidoneitagrave del sog-getto ndash Un fatto contingente lo determina ndash La superioritagravedi fatto e la superioritagrave di diritto ndash Sentenza di Aristotele edosservazione del Guizot ndash Lusurpazione e la prescrizionendash Differenza fra autoritagrave e proprietagrave ndash Lautoritagrave egrave perpetuaed immanente nella societagrave ndash Non puograve nascere da conven-zione alcuna non emerge da semplici contingenze ndash Laquestione della genesi della autoritagrave ndash Due distinti aspettidella questione ndash Nelluomo non cegrave principio alcuno di au-toritagrave ndash Il Diritto divino il Cesarismo medioevale concettopolitico di Dante nella sua Monarchia ndash Come lautoritagrave siada Dio ndash In qual senso lautoritagrave venga dal popolo

Capitolo V ndash Della famiglia sua origine e sviluppo sto-rico Varii rapporti della societagrave domesticaConcetto della famiglia ndash La societagrave coniugale ndash Sua materia

e sua forma ndash Psicologia delluomo e della donna ndash Lamo-re ndash Il matrimonio come atto e come stato ndash Definizionedata dal Diritto Romano ndash Lindissolubilitagrave ndash La societagraveconiugale non avrebbe valore etico se potesse cessare coldivorzio ndash Svolgimento della famiglia ndash Forma etica dellafamiglia secondo la civiltagrave ndash Immoralitagrave della poligamia edella poliandria ndash Leggi del coniugio ndash La societagrave parenta-le ndash Processo psicologico ed etico della societagrave parentale ndashLa proprietagrave nella famiglia ndash Origine della ereditagrave ndash La so-cietagrave erile ndash Natura di questa ndash La storia e la preistoria del-la famiglia ndash Teoria evoluzionistica dello Spencer ndash La

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vita dellorda e la promiscuitagrave primitiva ndash I fatti accidentalinon somministrano elementi ad una Induzione nel sensodellEvoluzionismo ndash Il concetto soggettivo della famigliaegrave variabile ndash Trionfo del concetto etico ndash Metodo criticodel Vico ndash Esempi di siffatto metodo nella presente que-stione

Capitolo VI ndash Della societagrave civileFormazione della societagrave civile ndash Definizione ndash La tribugrave no-

made Il borgo e la cittagrave ndash Lo Stato ndash Il concetto dello Sta-to va separandosi dal concetto della poli ndash La materia delloStato non egrave meccanica ma organica ndash Ha da essere inoltredissimile ndash Il Centralismo ed il Comunismo ndash La formadella societagrave civile

Capitolo VII ndash Origine della societagrave civileVarii aspetti del problema ndash Lipotesi dello stato di natura ndash

La filosofia dellHobbes sue assurditagrave e conseguenze ndashEsame della teorica Rousseau ndash Lo Psicologismo delloSpencer ndash Evoluzione della societagrave secondo il Positivismondash Le analogie organiche ndash La Logica dellEvoluzionismo siriduce ad una tautologia ndash Una difficoltagrave contro la teoriaevoluzionistica derivata dalla legge dellimpotenza umanaammessa dallo Spencer ndash Lo Spencer rende levoluzione af-fatto impossibile ndash La genesi dello Stato spiegata mediantela propagazione della famiglia ndash Neppure questa sentenza egravescientificamente accettabile ndash La Scuola giuridica fa nasce-re la societagrave politica dal consenso espresso e tacito degli as-sociati ndash Il libero consenso non basta per segrave solo prescin-dendo dal dovere a fornire lelemento giuridico della socie-tagrave politica legittima ndash Esposizione della dottrina del Tappa-relli

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vita dellorda e la promiscuitagrave primitiva ndash I fatti accidentalinon somministrano elementi ad una Induzione nel sensodellEvoluzionismo ndash Il concetto soggettivo della famigliaegrave variabile ndash Trionfo del concetto etico ndash Metodo criticodel Vico ndash Esempi di siffatto metodo nella presente que-stione

Capitolo VI ndash Della societagrave civileFormazione della societagrave civile ndash Definizione ndash La tribugrave no-

made Il borgo e la cittagrave ndash Lo Stato ndash Il concetto dello Sta-to va separandosi dal concetto della poli ndash La materia delloStato non egrave meccanica ma organica ndash Ha da essere inoltredissimile ndash Il Centralismo ed il Comunismo ndash La formadella societagrave civile

Capitolo VII ndash Origine della societagrave civileVarii aspetti del problema ndash Lipotesi dello stato di natura ndash

La filosofia dellHobbes sue assurditagrave e conseguenze ndashEsame della teorica Rousseau ndash Lo Psicologismo delloSpencer ndash Evoluzione della societagrave secondo il Positivismondash Le analogie organiche ndash La Logica dellEvoluzionismo siriduce ad una tautologia ndash Una difficoltagrave contro la teoriaevoluzionistica derivata dalla legge dellimpotenza umanaammessa dallo Spencer ndash Lo Spencer rende levoluzione af-fatto impossibile ndash La genesi dello Stato spiegata mediantela propagazione della famiglia ndash Neppure questa sentenza egravescientificamente accettabile ndash La Scuola giuridica fa nasce-re la societagrave politica dal consenso espresso e tacito degli as-sociati ndash Il libero consenso non basta per segrave solo prescin-dendo dal dovere a fornire lelemento giuridico della socie-tagrave politica legittima ndash Esposizione della dottrina del Tappa-relli

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Capitolo VIII ndash Fine dello StatoLa questione del fine non egrave indifferente ndash Il fine dello Stato

secondo le leggi delle XII Tavole ndash Il Socialismo riduce ilgoverno alleconomia domestica ndash Sentenza del Rosmini ndashEsposizione della teorica del Kant ndash Lo Stato secondo ilKant egrave un postulato del principio di coesistenza ndash Confuta-zione del Kant ndash Qual sia il fine dello Stato ndash Esso non egraveproposto dallo Stato ma dalla natura ndash Con quali mezzi loStato ottenga il suo fine I mezzi hanno da essere imposti inmodo obbligatorio ndash Nel Governo incombe il dovere dellaprovvidenza sociale ndash Legge fondamentale del Governodata dal Romagnosi ndash Qualrsquoegrave quella organizzazione delloStato che favorisce maggiormente il conseguimento del finesociale

Capitolo IX ndash Rapporti dello Stato cogli individui Opi-nioni su questi rapportiLa condizione sociale degli individui varia a seconda della or-

ganizzazione dello Stato come il loro modo di aversi ri-spetto al Governo varia a seconda della forma di questo ndash Itipi delle organizzazioni sociali ndash Idealismo ed EmpirismoSocialismo ed Individualismo ndash Definizione de due oppo-sti sistemi ndash LIndividualismo esagerato di Epicuro diHobbes del Bentham del Mill e dello Spencer ndash DannidellIndividualismo esagerato ndash Esposizione dei sistemi so-cialistici ndash Platone e la sua Repubblica ndash Altri idealisti pla-tonici ndash Le costituzioni ideali riescono in pratica sempreperniciose ndash Il Socialismo battagliero ndash Scopo dellodiernoSocialismo ndash La questione sociale ndash La lotta fra capitale elavoro ndash La gerarchia del Saint-Simon ndash Il falanstero delFourier ndash La societagrave cooperativa dellOwen ndash Critica delleidee fondamentali del Fourier e dellOwen ndash I tentativi so-cialistici del Cabet nel Texas e nellIllinois ndash Il Socialismo

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Capitolo VIII ndash Fine dello StatoLa questione del fine non egrave indifferente ndash Il fine dello Stato

secondo le leggi delle XII Tavole ndash Il Socialismo riduce ilgoverno alleconomia domestica ndash Sentenza del Rosmini ndashEsposizione della teorica del Kant ndash Lo Stato secondo ilKant egrave un postulato del principio di coesistenza ndash Confuta-zione del Kant ndash Qual sia il fine dello Stato ndash Esso non egraveproposto dallo Stato ma dalla natura ndash Con quali mezzi loStato ottenga il suo fine I mezzi hanno da essere imposti inmodo obbligatorio ndash Nel Governo incombe il dovere dellaprovvidenza sociale ndash Legge fondamentale del Governodata dal Romagnosi ndash Qualrsquoegrave quella organizzazione delloStato che favorisce maggiormente il conseguimento del finesociale

Capitolo IX ndash Rapporti dello Stato cogli individui Opi-nioni su questi rapportiLa condizione sociale degli individui varia a seconda della or-

ganizzazione dello Stato come il loro modo di aversi ri-spetto al Governo varia a seconda della forma di questo ndash Itipi delle organizzazioni sociali ndash Idealismo ed EmpirismoSocialismo ed Individualismo ndash Definizione de due oppo-sti sistemi ndash LIndividualismo esagerato di Epicuro diHobbes del Bentham del Mill e dello Spencer ndash DannidellIndividualismo esagerato ndash Esposizione dei sistemi so-cialistici ndash Platone e la sua Repubblica ndash Altri idealisti pla-tonici ndash Le costituzioni ideali riescono in pratica sempreperniciose ndash Il Socialismo battagliero ndash Scopo dellodiernoSocialismo ndash La questione sociale ndash La lotta fra capitale elavoro ndash La gerarchia del Saint-Simon ndash Il falanstero delFourier ndash La societagrave cooperativa dellOwen ndash Critica delleidee fondamentali del Fourier e dellOwen ndash I tentativi so-cialistici del Cabet nel Texas e nellIllinois ndash Il Socialismo

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di Stato del Blanc ndash Lanarchia del Proudhon ndash Lenciclo-pedia socialistica del Leroux ndash Il Socialismo si ostina a tra-sportare alla societagrave la responsabilitagrave che nega agli indivi-dui ndash Esso sacrifica la libertagrave alleguaglianza ndash Il Sociali-smo nellordine economico morale filosofico e religioso ndashQuale debba essere la condizione degli individui nella so-cietagrave

Capitolo X ndash Delle forme di governoCome si determinino le forme di governo ndash Le due forme tipi-

che Monarchia e Poliarchia ndash Le forme semplici e le mi-ste ndash Specie di Monarchia ndash Aristocrazia ndash Democrazia ndashConfronti fra la repubblica aristocratica e la repubblica de-mocratica ndash Corruzione della forma politica secondo Plato-ne ed Aristotile ndash Anarchia ed oclocrazia ndash Rivoluzione ndashEgrave un pericolo e un danno ndash Quando sia lecita ndash Esame cri-tico delle forme di governo ndash La forma rappresentativa ndashLa questione della miglior forma di governo ndash Cinque ri-sposte al quesito ndash Sentenze del Tapparelli o del Burlamac-chi ndash Che cosa importi sovrattutto per il buon andamentodella cosa pubblica

Capitolo XI ndash I poteri dello StatoIl potere dello Stato ndash I diritti del governo sorgono dalla misu-

ra de suoi doveri ndash I tre poteri legislativo giudiziario edesecutivo ndash Possono conferirsi a soggetti distinti ndash sect 1 Po-tere legislativo ndash Definizione ndash Necessitagrave ndash La legge ndashNon egrave una ragione o volontagrave personale ndash Limitazioni ndashMateria e forma della legge ndash Condizioni per parte dellamateria e della forma ndash Per qual ragione la legge possa odebba abrogarsi o mutarsi ndash Labrogazione la derogazionela mutazione la dispensa e lepicheia ndash Queste sono talvol-ta richieste dal bene generale ndash Vantaggio particolare delle

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di Stato del Blanc ndash Lanarchia del Proudhon ndash Lenciclo-pedia socialistica del Leroux ndash Il Socialismo si ostina a tra-sportare alla societagrave la responsabilitagrave che nega agli indivi-dui ndash Esso sacrifica la libertagrave alleguaglianza ndash Il Sociali-smo nellordine economico morale filosofico e religioso ndashQuale debba essere la condizione degli individui nella so-cietagrave

Capitolo X ndash Delle forme di governoCome si determinino le forme di governo ndash Le due forme tipi-

che Monarchia e Poliarchia ndash Le forme semplici e le mi-ste ndash Specie di Monarchia ndash Aristocrazia ndash Democrazia ndashConfronti fra la repubblica aristocratica e la repubblica de-mocratica ndash Corruzione della forma politica secondo Plato-ne ed Aristotile ndash Anarchia ed oclocrazia ndash Rivoluzione ndashEgrave un pericolo e un danno ndash Quando sia lecita ndash Esame cri-tico delle forme di governo ndash La forma rappresentativa ndashLa questione della miglior forma di governo ndash Cinque ri-sposte al quesito ndash Sentenze del Tapparelli o del Burlamac-chi ndash Che cosa importi sovrattutto per il buon andamentodella cosa pubblica

Capitolo XI ndash I poteri dello StatoIl potere dello Stato ndash I diritti del governo sorgono dalla misu-

ra de suoi doveri ndash I tre poteri legislativo giudiziario edesecutivo ndash Possono conferirsi a soggetti distinti ndash sect 1 Po-tere legislativo ndash Definizione ndash Necessitagrave ndash La legge ndashNon egrave una ragione o volontagrave personale ndash Limitazioni ndashMateria e forma della legge ndash Condizioni per parte dellamateria e della forma ndash Per qual ragione la legge possa odebba abrogarsi o mutarsi ndash Labrogazione la derogazionela mutazione la dispensa e lepicheia ndash Queste sono talvol-ta richieste dal bene generale ndash Vantaggio particolare delle

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forme rappresentative quanto alla opportunitagrave ed utilitagrave del-le leggi ndash Come si formi la consuetudine ndash Suo valore ndashLa deliberazione ndash sect 2 Potere giudiziario ndash Definizione enecessitagrave ndash Sua distinzione in civile e criminale ndash Il pro-cesso ndash La sentenza ndash Lesecuzione ndash La lite e laccusa ndashIl codice di procedura ndash I testimoni ndash Se il reo debba con-fessarsi colpevole ndash La tortura ndash Il carcere preventivo ndashLa difesa ndash Lappello ndash sect 3 Potere esecutivo ndash Definizio-ne e necessitagrave ndash Distinzione fra governo e sovranitagrave ndash Og-getto del governo civico ndash Gli impiegati ndash Lo stipendio ndashConsiderazioni in proposito ndash La ricchezza sociale ndashLeconomia politica ndash Suoi fini secondo A Smith ndash Comesi protegga la attivitagrave privata ndash La libera concorrenza ndashCome si soccorra lattivitagrave privata ndash Le contribuzioni diret-to ed indirette ndash La proporzione dellimposta ndash Il DebitoPubblico ndash La forza pubblica

Capitolo XII ndash Della legislazione e del diritto penale inparticolareChe cosa egrave la legislazione per la Filosofia della Storia e per la

Giurisprudenza ndash Classificazione delle leggi ndash I codici civi-li ndash Le leggi amministrative ndash Le leggi penali ndash Il Dirittopenale ndash Definizione del reato ndash Materia del diritto penalenaturale ndash Come i Moralisti definiscano il delitto ndash Ele-menti nozionali dei delitto ndash I motivi di scusa e le aggra-vanti ndash Dovere di prevenire i delitti ndash Definizione dellapena ndash Condizioni richieste per la quidditagrave della pena ndashCome la pena sia un bene morale ndash Fini della pena indicatida Seneca ndash Devessere medicinale riparatrice esemplarendash Quando la pena sia legittima ndash La pena di morte ndash Fon-damenti razionali del diritto punitivo ndash Tre scuole principa-li di diritto penale

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forme rappresentative quanto alla opportunitagrave ed utilitagrave del-le leggi ndash Come si formi la consuetudine ndash Suo valore ndashLa deliberazione ndash sect 2 Potere giudiziario ndash Definizione enecessitagrave ndash Sua distinzione in civile e criminale ndash Il pro-cesso ndash La sentenza ndash Lesecuzione ndash La lite e laccusa ndashIl codice di procedura ndash I testimoni ndash Se il reo debba con-fessarsi colpevole ndash La tortura ndash Il carcere preventivo ndashLa difesa ndash Lappello ndash sect 3 Potere esecutivo ndash Definizio-ne e necessitagrave ndash Distinzione fra governo e sovranitagrave ndash Og-getto del governo civico ndash Gli impiegati ndash Lo stipendio ndashConsiderazioni in proposito ndash La ricchezza sociale ndashLeconomia politica ndash Suoi fini secondo A Smith ndash Comesi protegga la attivitagrave privata ndash La libera concorrenza ndashCome si soccorra lattivitagrave privata ndash Le contribuzioni diret-to ed indirette ndash La proporzione dellimposta ndash Il DebitoPubblico ndash La forza pubblica

Capitolo XII ndash Della legislazione e del diritto penale inparticolareChe cosa egrave la legislazione per la Filosofia della Storia e per la

Giurisprudenza ndash Classificazione delle leggi ndash I codici civi-li ndash Le leggi amministrative ndash Le leggi penali ndash Il Dirittopenale ndash Definizione del reato ndash Materia del diritto penalenaturale ndash Come i Moralisti definiscano il delitto ndash Ele-menti nozionali dei delitto ndash I motivi di scusa e le aggra-vanti ndash Dovere di prevenire i delitti ndash Definizione dellapena ndash Condizioni richieste per la quidditagrave della pena ndashCome la pena sia un bene morale ndash Fini della pena indicatida Seneca ndash Devessere medicinale riparatrice esemplarendash Quando la pena sia legittima ndash La pena di morte ndash Fon-damenti razionali del diritto punitivo ndash Tre scuole principa-li di diritto penale

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Capitolo XIII ndash Della societagrave internazionaleNecessitagrave dei rapporti internazionali ndash Principio universale di

giustizia ndash La nazione e lo Stato ndash Lunitagrave nazionale prepa-ra lunitagrave politica ndash Lindipendenza nazionale ndash Le aspira-zioni nazionali in un popolo politicamente dipendente ndashGravi parole di Pio IX ndash La giustizia vuole mantenute lenazionalitagrave nella loro specifica distinzione ndash Inviolabilitagravedello Stato del suo territorio e della sua ricchezza ndash Lono-re egrave tra i beni dello Stato ndash I trattati diplomatici ndash I rappre-sentanti ed i legati delle potenze estere ndash La difesa del di-ritto internazionale violato ndash Definizioni della guerra ndash Laguerra vuol essere pubblica ragionevole giusta efficacemoderata ndash Lingrandimento e la neutralitagrave di uno Statonon sono per segrave titoli ad una giusta guerra ndash Dovere dellabeneficenza internazionale ndash Libero scambio delle cogni-zioni e dei prodotti dellindustria ndash La mediazione e il nonintervento ndash Le alleanze ndash LEtnarchia non egrave ancora un fat-to positivo e giuridico ndash Esempio di etnarchia nel MedioEvo ndash Le odierne tendenze etnarchiche ndash Il Diritto interna-zionale

Capitolo XIV ndash Rapporti dello Stato con altre forme disocietagraveLassociazione semplice ndash Sue condizioni morali ndash Egrave ben so-

vente un bisogno ndash La libertagrave di associazione ndash Diritti dellaassociazione di fronte allo Stato ndash Riconoscimento giuridi-co ndash La societagrave religiosa quando sia indipendente dalla ci-vile ndash La destinazione della Chiesa egrave tale che non impedi-sce lo svolgimento della societagrave politica

DOVERI E DIRITTICapitolo I ndash Dei doveri in generale

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Capitolo XIII ndash Della societagrave internazionaleNecessitagrave dei rapporti internazionali ndash Principio universale di

giustizia ndash La nazione e lo Stato ndash Lunitagrave nazionale prepa-ra lunitagrave politica ndash Lindipendenza nazionale ndash Le aspira-zioni nazionali in un popolo politicamente dipendente ndashGravi parole di Pio IX ndash La giustizia vuole mantenute lenazionalitagrave nella loro specifica distinzione ndash Inviolabilitagravedello Stato del suo territorio e della sua ricchezza ndash Lono-re egrave tra i beni dello Stato ndash I trattati diplomatici ndash I rappre-sentanti ed i legati delle potenze estere ndash La difesa del di-ritto internazionale violato ndash Definizioni della guerra ndash Laguerra vuol essere pubblica ragionevole giusta efficacemoderata ndash Lingrandimento e la neutralitagrave di uno Statonon sono per segrave titoli ad una giusta guerra ndash Dovere dellabeneficenza internazionale ndash Libero scambio delle cogni-zioni e dei prodotti dellindustria ndash La mediazione e il nonintervento ndash Le alleanze ndash LEtnarchia non egrave ancora un fat-to positivo e giuridico ndash Esempio di etnarchia nel MedioEvo ndash Le odierne tendenze etnarchiche ndash Il Diritto interna-zionale

Capitolo XIV ndash Rapporti dello Stato con altre forme disocietagraveLassociazione semplice ndash Sue condizioni morali ndash Egrave ben so-

vente un bisogno ndash La libertagrave di associazione ndash Diritti dellaassociazione di fronte allo Stato ndash Riconoscimento giuridi-co ndash La societagrave religiosa quando sia indipendente dalla ci-vile ndash La destinazione della Chiesa egrave tale che non impedi-sce lo svolgimento della societagrave politica

DOVERI E DIRITTICapitolo I ndash Dei doveri in generale

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Distinzione fra obbligazioni o permissione ndash Che sia il dove-re ndash Definizione del dovere considerato soggettivamente ndashIdea e divisione del dovere tolta dalla relazione fra debitoree creditori ndash Dio genitori e patria termini dei doveri prin-cipali ndash Gli altri doveri nascono da relazioni posteriori ndashDistribuzione dei doveri avuto riguardo alla origine loro ndashDivisione ripetuta dal soggetto del dovere ndash Divisioneadottata

Capitolo II ndash Doveri religiosiReligione ndash Sue definizioni ndash Il culto ndash I riti ndash I dogmi ndash

Non tutte le religioni sono vere ndash Dovere morale di profes-sare la vera ndash La Conoscenza di Dio fondamento dei doverireligiosi ndash Dovere di adorazione ndash Il culto esterno ndash Lasocietagrave religiosa ndash La Gerarchia ndash Il dovere della cono-scenza e della fede ndash Il dovere dellamore ndash La preghierail voto ed il giuramento ndash Idolatria ed empietagrave ndash La scien-za delle religioni e lEvoluzionismo ndash Origine del senti-mento religioso secondo lo Spencer ndash Non si confondalorigine della superstizione o di una forma speciale di cultocollorigine razionale della religione ndash Il sentimento reli-gioso si svolge dalla sola idea di Dio ndash Considerazioni sulfeticismo

Capitolo III ndash Doveri individualiCome si possano dare doveri verso se stesso ndash La ragione me-

tafisica dei doveri individuali la loro forza obbligatoria nonsi deriva dal benessere soggettivo ndash Fare il nostro bene egravequanto compire in noi lintento della ragione suprema ndash Di-visione dei doveri individuali ndash 1deg Dovere della propriaconservazione ndash Oggetto di questo dovere ndash Egrave un doverenegativo ndash Il suicidio importa una violenza irragionevoleed innaturale ndash Egrave unoffesa contro la societagrave ndash Il suicida

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Distinzione fra obbligazioni o permissione ndash Che sia il dove-re ndash Definizione del dovere considerato soggettivamente ndashIdea e divisione del dovere tolta dalla relazione fra debitoree creditori ndash Dio genitori e patria termini dei doveri prin-cipali ndash Gli altri doveri nascono da relazioni posteriori ndashDistribuzione dei doveri avuto riguardo alla origine loro ndashDivisione ripetuta dal soggetto del dovere ndash Divisioneadottata

Capitolo II ndash Doveri religiosiReligione ndash Sue definizioni ndash Il culto ndash I riti ndash I dogmi ndash

Non tutte le religioni sono vere ndash Dovere morale di profes-sare la vera ndash La Conoscenza di Dio fondamento dei doverireligiosi ndash Dovere di adorazione ndash Il culto esterno ndash Lasocietagrave religiosa ndash La Gerarchia ndash Il dovere della cono-scenza e della fede ndash Il dovere dellamore ndash La preghierail voto ed il giuramento ndash Idolatria ed empietagrave ndash La scien-za delle religioni e lEvoluzionismo ndash Origine del senti-mento religioso secondo lo Spencer ndash Non si confondalorigine della superstizione o di una forma speciale di cultocollorigine razionale della religione ndash Il sentimento reli-gioso si svolge dalla sola idea di Dio ndash Considerazioni sulfeticismo

Capitolo III ndash Doveri individualiCome si possano dare doveri verso se stesso ndash La ragione me-

tafisica dei doveri individuali la loro forza obbligatoria nonsi deriva dal benessere soggettivo ndash Fare il nostro bene egravequanto compire in noi lintento della ragione suprema ndash Di-visione dei doveri individuali ndash 1deg Dovere della propriaconservazione ndash Oggetto di questo dovere ndash Egrave un doverenegativo ndash Il suicidio importa una violenza irragionevoleed innaturale ndash Egrave unoffesa contro la societagrave ndash Il suicida

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non ottiene lo scopo che egrave quello di fuggire le pene e lesofferenze ndash Il suicida non puograve annientare la propria animain cui ha sede il dolore ndash Dagrave prova di viltagrave ndash Si ribella aDio ndash La nettezza ligiene la ginnastica lordine e la so-brietagrave ndash Leconomia ed il risparmio ndash 2deg Doveri di perfe-zionamento ndash Lintelligenza delluomo trova la sua perfe-zione nella scienza ndash Questa deve avere un fine morale ndashLeducazione la esperienza e la virtugrave perfezionano la volon-tagrave ndash Come si rinvigorisca la volontagrave e nasca nelluomo lacoscienza di potere ndash 3deg Dovere di conservare la propria di-gnitagrave personale ndash La dignitagrave naturale delluomo in quantopersona ndash Sua dignitagrave morale in quanto egrave onesto ndash Si of-fende lunitagrave e dignitagrave personale collingiusta aggressione ndashQuando sia lecita luccisione dellingiusto aggressore ndash Ladignitagrave morale della persona si offende collingiuria ndash Se ilduello sia mezzo onorevole di riparazione dellonore ndash Ilduello non egrave difesa negrave giusta ndash Assurditagrave del duello ndash Egravebiasimevole anche quando non egrave micidiale

Capitolo IV ndash Doveri socialiDivisione dei doveri sociali ndash I doveri universali si distinguo-

no in negativi e positivi detti altrimenti i primi giuridici isecondi morali ndash Divisione dei doveri di giustizia ndash Qualedebba essere la beneficenza e come si eserciti ndash La gratitu-dine ndash Lincivilimento ndash Doveri sociali particolari ndash Dop-pio fine della societagrave coniugale ndash Leggi morali che ne deri-vano ndash Doveri reciproci dei coniugi ndash Doveri dei genitorindash Il coacutempito della educazione fisica intellettuale e moralendash Le difficoltagrave ndash Importanza di questo dovere ndash Doveri deifigli ndash Rispetto ai vecchi ndash I doveri fraterni descritti da Sil-vio Pellico ndash Prescrizioni del Codice Civile ndash Doveri frapadroni e servi ndash Solidarietagrave della famiglia ndash Luomo egrave indovere verso la societagrave politica cui appartiene la propria fa-

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non ottiene lo scopo che egrave quello di fuggire le pene e lesofferenze ndash Il suicida non puograve annientare la propria animain cui ha sede il dolore ndash Dagrave prova di viltagrave ndash Si ribella aDio ndash La nettezza ligiene la ginnastica lordine e la so-brietagrave ndash Leconomia ed il risparmio ndash 2deg Doveri di perfe-zionamento ndash Lintelligenza delluomo trova la sua perfe-zione nella scienza ndash Questa deve avere un fine morale ndashLeducazione la esperienza e la virtugrave perfezionano la volon-tagrave ndash Come si rinvigorisca la volontagrave e nasca nelluomo lacoscienza di potere ndash 3deg Dovere di conservare la propria di-gnitagrave personale ndash La dignitagrave naturale delluomo in quantopersona ndash Sua dignitagrave morale in quanto egrave onesto ndash Si of-fende lunitagrave e dignitagrave personale collingiusta aggressione ndashQuando sia lecita luccisione dellingiusto aggressore ndash Ladignitagrave morale della persona si offende collingiuria ndash Se ilduello sia mezzo onorevole di riparazione dellonore ndash Ilduello non egrave difesa negrave giusta ndash Assurditagrave del duello ndash Egravebiasimevole anche quando non egrave micidiale

Capitolo IV ndash Doveri socialiDivisione dei doveri sociali ndash I doveri universali si distinguo-

no in negativi e positivi detti altrimenti i primi giuridici isecondi morali ndash Divisione dei doveri di giustizia ndash Qualedebba essere la beneficenza e come si eserciti ndash La gratitu-dine ndash Lincivilimento ndash Doveri sociali particolari ndash Dop-pio fine della societagrave coniugale ndash Leggi morali che ne deri-vano ndash Doveri reciproci dei coniugi ndash Doveri dei genitorindash Il coacutempito della educazione fisica intellettuale e moralendash Le difficoltagrave ndash Importanza di questo dovere ndash Doveri deifigli ndash Rispetto ai vecchi ndash I doveri fraterni descritti da Sil-vio Pellico ndash Prescrizioni del Codice Civile ndash Doveri frapadroni e servi ndash Solidarietagrave della famiglia ndash Luomo egrave indovere verso la societagrave politica cui appartiene la propria fa-

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miglia ndash Doveri verso la patria divisi in civili e politici ndashLamor di patria ndash Fonti del medesimo ndash Le rimembranzesi connettono ai luoghi e destano il patriottismo ndash Causadellemigrazione ndash Quando le rimembranze locali diventinopatrimonio comune della nazione ndash I monumenti destanolamor patrio per via delle rimembranze comuni ndash Lo spiri-to nazionale ndash La letteratura conserva e perpetua lio dellanazione ndash Reciproca efficacia dellamor patrio e della liber-tagrave politica ndash Obbedienza alle leggi e rispetto alla morale ndashLobbedienza alle leggi si puograve ottenere colla forza pubblicama lo scadimento dei sentimenti religiosi e morali preparauna orribile reazione ndash Lezioni dellesperienza ndash La fedeltagravealle istituzioni politiche ndash La rivolta ndash La questione delladeposizione del tiranno e del regicidio ndash Opinione delloSpedalieri ndash Sentenza di san Tommaso ndash Il tiranno perde ildiritto politico ndash Sentenze di Rousseau di Spedalieri diLeibnitz di De-Maistre di Hobbes e di Bossuet ndash Chi malgoverna non perde il diritto di governar bene ndash La solida-rietagrave politica ndash I benemeriti della patria

Capitolo V ndash Del dirittoSignificati del vocabolo ndash Il diritto egrave di soli enti morali ndash Ele-

menti nozionali del diritto ndash Il diritto non egrave la stessa cosache lautoritagrave ndash Fondamento del diritto ndash Definizione ndash Idiritti si dividono in assoluti e relativi ndash Si dividono ezian-dio in naturali e positivi ndash Divisione data dai giureconsulti

Capitolo VI ndash Diritti naturaliDivisione dei diritti naturali ndash Limitazione del diritto ndash Colli-

sione dei diritti ndash Luso

Capitolo VII ndash Della personalitagrave umana e diritti inerenti

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miglia ndash Doveri verso la patria divisi in civili e politici ndashLamor di patria ndash Fonti del medesimo ndash Le rimembranzesi connettono ai luoghi e destano il patriottismo ndash Causadellemigrazione ndash Quando le rimembranze locali diventinopatrimonio comune della nazione ndash I monumenti destanolamor patrio per via delle rimembranze comuni ndash Lo spiri-to nazionale ndash La letteratura conserva e perpetua lio dellanazione ndash Reciproca efficacia dellamor patrio e della liber-tagrave politica ndash Obbedienza alle leggi e rispetto alla morale ndashLobbedienza alle leggi si puograve ottenere colla forza pubblicama lo scadimento dei sentimenti religiosi e morali preparauna orribile reazione ndash Lezioni dellesperienza ndash La fedeltagravealle istituzioni politiche ndash La rivolta ndash La questione delladeposizione del tiranno e del regicidio ndash Opinione delloSpedalieri ndash Sentenza di san Tommaso ndash Il tiranno perde ildiritto politico ndash Sentenze di Rousseau di Spedalieri diLeibnitz di De-Maistre di Hobbes e di Bossuet ndash Chi malgoverna non perde il diritto di governar bene ndash La solida-rietagrave politica ndash I benemeriti della patria

Capitolo V ndash Del dirittoSignificati del vocabolo ndash Il diritto egrave di soli enti morali ndash Ele-

menti nozionali del diritto ndash Il diritto non egrave la stessa cosache lautoritagrave ndash Fondamento del diritto ndash Definizione ndash Idiritti si dividono in assoluti e relativi ndash Si dividono ezian-dio in naturali e positivi ndash Divisione data dai giureconsulti

Capitolo VI ndash Diritti naturaliDivisione dei diritti naturali ndash Limitazione del diritto ndash Colli-

sione dei diritti ndash Luso

Capitolo VII ndash Della personalitagrave umana e diritti inerenti

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Nozione della sostanza ndash Perchegrave luomo egrave persona ndash Ricono-scimento pratico della personalitagrave umana ndash Rispettare lapersona umana nella sua libertagrave ndash Libertagrave ed indipendenzandash Lindipendenza individuale e lindipendenza politica ndash Inche consiste la libertagrave morale ndash La libertagrave di culto di paro-la di stampa dinsegnamento e di coscienza ndash Schiarimentisu queste libertagrave e loro limitazioni ndash Il dovere della veraci-tagrave ndash Leguaglianza di natura e lrsquoeguaglianza giuridica ndash Leguaglianza politica e sociale ndash Leguaglianza individualedel socialismo ndash La schiavitugrave ndash La ragione la condanna ndashEgrave abuso della forza ndash Reazione delle masse ndash La Chiesatoglie la schiavitugrave ndash Come la schiavitugrave offende la libertagrave in-dividuale e leguaglianza sociale cosigrave il despotismo offendela libertagrave morale e la eguaglianza giuridica o politica ndash Ildiritto di difesa e di risarcimento

Capitolo VIII ndash Diritti domesticiLibertagrave di contrarre matrimonio ndash Impedimenti dirimenti ndash

Diritto di eguaglianza ndash Il divorzio ndash La patria podestagrave ndashDisposizioni del Codice Civile ndash La libertagrave di educazione

Capitolo IX ndash Del diritto di proprietagraveLa proprietagrave nel suo significato generale ed etimologico ndash Di-

visioni della proprietagrave ndash Essa egrave materia di un diritto ndash Mo-menti e forme del diritto di proprietagrave ndash Il diritto astratto e ildiritto concreto ndash Definizione del diritto di proprietagrave ndash Ilpossesso ndash La proprietagrave stabile o luso ndash I Comunisti e iSocialisti ndash Il fondamento razionale del diritto di proprietagravendash Opinioni dellHobbes del Montesquieu del Rousseau delGrozio del Bentham e del Beccaria ndash Fatali conseguenzedei loro sistemi ndash Appunti alla teoria dellAhrens ndash Il Kante il principio delloccupazione ndash Gli Economisti ndash Il Sua-rez e la divisione primitiva ndash Il titolo remoto del diritto di

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Nozione della sostanza ndash Perchegrave luomo egrave persona ndash Ricono-scimento pratico della personalitagrave umana ndash Rispettare lapersona umana nella sua libertagrave ndash Libertagrave ed indipendenzandash Lindipendenza individuale e lindipendenza politica ndash Inche consiste la libertagrave morale ndash La libertagrave di culto di paro-la di stampa dinsegnamento e di coscienza ndash Schiarimentisu queste libertagrave e loro limitazioni ndash Il dovere della veraci-tagrave ndash Leguaglianza di natura e lrsquoeguaglianza giuridica ndash Leguaglianza politica e sociale ndash Leguaglianza individualedel socialismo ndash La schiavitugrave ndash La ragione la condanna ndashEgrave abuso della forza ndash Reazione delle masse ndash La Chiesatoglie la schiavitugrave ndash Come la schiavitugrave offende la libertagrave in-dividuale e leguaglianza sociale cosigrave il despotismo offendela libertagrave morale e la eguaglianza giuridica o politica ndash Ildiritto di difesa e di risarcimento

Capitolo VIII ndash Diritti domesticiLibertagrave di contrarre matrimonio ndash Impedimenti dirimenti ndash

Diritto di eguaglianza ndash Il divorzio ndash La patria podestagrave ndashDisposizioni del Codice Civile ndash La libertagrave di educazione

Capitolo IX ndash Del diritto di proprietagraveLa proprietagrave nel suo significato generale ed etimologico ndash Di-

visioni della proprietagrave ndash Essa egrave materia di un diritto ndash Mo-menti e forme del diritto di proprietagrave ndash Il diritto astratto e ildiritto concreto ndash Definizione del diritto di proprietagrave ndash Ilpossesso ndash La proprietagrave stabile o luso ndash I Comunisti e iSocialisti ndash Il fondamento razionale del diritto di proprietagravendash Opinioni dellHobbes del Montesquieu del Rousseau delGrozio del Bentham e del Beccaria ndash Fatali conseguenzedei loro sistemi ndash Appunti alla teoria dellAhrens ndash Il Kante il principio delloccupazione ndash Gli Economisti ndash Il Sua-rez e la divisione primitiva ndash Il titolo remoto del diritto di

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proprietagrave egrave il dovere della propria conservazione ndash Un fattoumano concreta il diritto ndash Condizioni del fatto umano ndashLoccupazione ndash Le opposizioni socialistiche ndash Legua-glianza e la proprietagrave ndash La nazionalizzazione della proprie-tagrave ndash Il Lassalle e il Marx ndash Il Socialismo favorito dagli er-ronei principii delleconomista Ricard ndash La legge del valo-re ndash La ferrea legge del salario ndash Critica delle promessesocialistiche ndash La difficoltagrave del problema sociale ndash Le so-cietagrave cooperative

Capitolo X ndash Diritti positiviSi distribuiscono in civili e politici ndash Differenza fra gli uni e

gli altri

Capitolo XI ndash Diritti civili Cenno sul Codice civile ita-lianoI diritti civili ed il Codice civile italiano ndash Un po di storia ndash

Esame del Codice civile ndash Il Codice di commercio

Capitolo XII ndash Diritti politiciI diritti politici in senso generale ed in senso piugrave ristretto ndash La

libertagrave politica

Capitolo XIII ndash Idea dello stato libero Diritto costitu-zionaleLe societagrave politiche nello stato dinfanzia ndash Le societagrave politi-

che adulte ndash Condizioni giuridiche richieste per lrsquoesistenzadi uno Stato libero ndash Il diritto costituzionale ndash Concetto delgoverno rappresentativo ndash Le libertagrave di stampa di petizio-ne e di associazione ndash La pubblicitagrave degli atti governativi ndashLa partecipazione dei cittadini ai tre poteri dello stato ndash Di-visione dei poteri ndash Condizioni necessarie allo stabilimento

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proprietagrave egrave il dovere della propria conservazione ndash Un fattoumano concreta il diritto ndash Condizioni del fatto umano ndashLoccupazione ndash Le opposizioni socialistiche ndash Legua-glianza e la proprietagrave ndash La nazionalizzazione della proprie-tagrave ndash Il Lassalle e il Marx ndash Il Socialismo favorito dagli er-ronei principii delleconomista Ricard ndash La legge del valo-re ndash La ferrea legge del salario ndash Critica delle promessesocialistiche ndash La difficoltagrave del problema sociale ndash Le so-cietagrave cooperative

Capitolo X ndash Diritti positiviSi distribuiscono in civili e politici ndash Differenza fra gli uni e

gli altri

Capitolo XI ndash Diritti civili Cenno sul Codice civile ita-lianoI diritti civili ed il Codice civile italiano ndash Un po di storia ndash

Esame del Codice civile ndash Il Codice di commercio

Capitolo XII ndash Diritti politiciI diritti politici in senso generale ed in senso piugrave ristretto ndash La

libertagrave politica

Capitolo XIII ndash Idea dello stato libero Diritto costitu-zionaleLe societagrave politiche nello stato dinfanzia ndash Le societagrave politi-

che adulte ndash Condizioni giuridiche richieste per lrsquoesistenzadi uno Stato libero ndash Il diritto costituzionale ndash Concetto delgoverno rappresentativo ndash Le libertagrave di stampa di petizio-ne e di associazione ndash La pubblicitagrave degli atti governativi ndashLa partecipazione dei cittadini ai tre poteri dello stato ndash Di-visione dei poteri ndash Condizioni necessarie allo stabilimento

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ed allo sviluppo del governo costituzionale o rappresentati-vo ndash Ostacoli alla sua esistenza ndash Vantaggi e difetti di que-sta forma di governo

Capitolo XIV ndash Costruzioni rappresentative La monar-chia costituzionale italianaLa monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare ndash

Concetto e definizione della monarchia costituzionale ndashSua storia Testo dello Statuto italiano ndash Le disposizioniprincipali dello Statuto

Capitolo XV ndash Organismo politico ed amministrativodel regno italianoIl Re ndash Il Parlamento ndash I Ministri ndash Il Consiglio di Stato e la

Corte dei Conti ndash Le Provincie i Prefetti ed i Consigli diPrefettura ndash I Circondari i Mandamenti ed i Comuni ndash Or-ganismo dellamministrazione della giustizia

Capitolo XVI ndash Diritti politici dellitalianoPartecipazione al potere legislativo ndash Il diritto di elettorato e

la legge elettorale ndash Il diritto di petizione ndash Partecipazioneal potere amministrativo-esecutivo ndash La legge sullammini-strazione comunale e provinciale ndash Partecipazione al poteregiudiziario ndash Listituzione del giurigrave

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ed allo sviluppo del governo costituzionale o rappresentati-vo ndash Ostacoli alla sua esistenza ndash Vantaggi e difetti di que-sta forma di governo

Capitolo XIV ndash Costruzioni rappresentative La monar-chia costituzionale italianaLa monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare ndash

Concetto e definizione della monarchia costituzionale ndashSua storia Testo dello Statuto italiano ndash Le disposizioniprincipali dello Statuto

Capitolo XV ndash Organismo politico ed amministrativodel regno italianoIl Re ndash Il Parlamento ndash I Ministri ndash Il Consiglio di Stato e la

Corte dei Conti ndash Le Provincie i Prefetti ed i Consigli diPrefettura ndash I Circondari i Mandamenti ed i Comuni ndash Or-ganismo dellamministrazione della giustizia

Capitolo XVI ndash Diritti politici dellitalianoPartecipazione al potere legislativo ndash Il diritto di elettorato e

la legge elettorale ndash Il diritto di petizione ndash Partecipazioneal potere amministrativo-esecutivo ndash La legge sullammini-strazione comunale e provinciale ndash Partecipazione al poteregiudiziario ndash Listituzione del giurigrave

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LA SCIENZA MORALE

Poco giova la scienza se non migliora luomo e se nonlo armonizza seco stesso co suoi simili col principio diogni esistenza che egrave Dio

Scopo dellesistenza e dellattivitagrave umana non egrave solo ilsapere ma il sapere per vivere il vivere per il bene

Il bene egrave limpulso finale la tendenza suprema la ra-gione ultima dellattivitagrave umana Ma il bene ha attinenzegenerali che importa investigare affinchegrave luomo lo co-nosca lo voglia e lo attui nella sua vita e individuale esociale Donde una scienza che mira a far vivere luomosecondo la propria natura e conforme al proprio fine

Chiamiamo Etica o Morale quella scienza che ha peroggetto i costumi umani da dirigersi al bene

Essa suppone un soggetto ossia unattivitagrave libera attaad essere informata dal bene la possibilitagrave cioegrave per par-te delluomo di diventare onesto

Suppone una norma da seguirsi dalluomo affinchegraveesso si mantenga nellordine della propria natura e seguala propria destinazione

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LA SCIENZA MORALE

Poco giova la scienza se non migliora luomo e se nonlo armonizza seco stesso co suoi simili col principio diogni esistenza che egrave Dio

Scopo dellesistenza e dellattivitagrave umana non egrave solo ilsapere ma il sapere per vivere il vivere per il bene

Il bene egrave limpulso finale la tendenza suprema la ra-gione ultima dellattivitagrave umana Ma il bene ha attinenzegenerali che importa investigare affinchegrave luomo lo co-nosca lo voglia e lo attui nella sua vita e individuale esociale Donde una scienza che mira a far vivere luomosecondo la propria natura e conforme al proprio fine

Chiamiamo Etica o Morale quella scienza che ha peroggetto i costumi umani da dirigersi al bene

Essa suppone un soggetto ossia unattivitagrave libera attaad essere informata dal bene la possibilitagrave cioegrave per par-te delluomo di diventare onesto

Suppone una norma da seguirsi dalluomo affinchegraveesso si mantenga nellordine della propria natura e seguala propria destinazione

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Di qui le due prime parti del nostro studio la Psico-logia morale e la Nomologia la prima ha per oggettolattivitagrave umana elemento materiale della moralitagrave laseconda i principii formali e costitutivi dellonesto os-sia la legge morale

Siccome poi luomo non egrave soltanto una attivitagrave mona-stica ma vive in relazione co suoi simili sotto limperodella legge morale perciograve unaltra parte si deve aggiun-gere alle anzidette la Sociologia che tratta dellumanasocietagrave

Finalmente alla Sociologia fa seguito la trattazionedel Dovere e del Diritto amendue effetti della leggemorale e norme costanti dei rapporti sociali

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Di qui le due prime parti del nostro studio la Psico-logia morale e la Nomologia la prima ha per oggettolattivitagrave umana elemento materiale della moralitagrave laseconda i principii formali e costitutivi dellonesto os-sia la legge morale

Siccome poi luomo non egrave soltanto una attivitagrave mona-stica ma vive in relazione co suoi simili sotto limperodella legge morale perciograve unaltra parte si deve aggiun-gere alle anzidette la Sociologia che tratta dellumanasocietagrave

Finalmente alla Sociologia fa seguito la trattazionedel Dovere e del Diritto amendue effetti della leggemorale e norme costanti dei rapporti sociali

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PSICOLOGIA MORALE

PREAMBOLO

Il primo problema etico che si affaccia al nostro spiri-to puograve essere cosigrave esposto Luomo egrave egli capace di mo-ralitagrave In altri termini Luomo ha egli attitudine a diven-tare buono o malvagio

La risposta al quesito proposto ci guida naturalmentea trattare di quelle attitudini o potenze pratiche le qualiconsiderate in se stesse e nei loro atti indipendentemen-te dai principicirc etici non hanno alcun valore morale Illoro carattere ha da essere perciograve lindifferenza rispetto aquelle condizioni che impartiscono loro la proprietagrave dibuone o malvagie

Benchegrave cotali potenze sieno naturali e indispensabilialluomo tuttavia il fatto della loro esistenza non puograveancora servire di norma alla Morale Esse costituiscono

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PSICOLOGIA MORALE

PREAMBOLO

Il primo problema etico che si affaccia al nostro spiri-to puograve essere cosigrave esposto Luomo egrave egli capace di mo-ralitagrave In altri termini Luomo ha egli attitudine a diven-tare buono o malvagio

La risposta al quesito proposto ci guida naturalmentea trattare di quelle attitudini o potenze pratiche le qualiconsiderate in se stesse e nei loro atti indipendentemen-te dai principicirc etici non hanno alcun valore morale Illoro carattere ha da essere perciograve lindifferenza rispetto aquelle condizioni che impartiscono loro la proprietagrave dibuone o malvagie

Benchegrave cotali potenze sieno naturali e indispensabilialluomo tuttavia il fatto della loro esistenza non puograveancora servire di norma alla Morale Esse costituiscono

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la materia soltanto della moralitagrave non la producononon la formano bensigrave vengono a quella informate

Quindi si scorge lequivoco che potrebbe presentareuna norma morale cosigrave esposta laquovivi conformementealla tua naturaraquo Un tal pronunciato nulla significhereb-be se non si spiega di qual natura si intenda parlare Edappoichegrave per natura presa soggettivamente potrebberointendersi le potenze umane e linclinazione loro do-vremmo rinunziare in sul ben principio alla Scienza Mo-rale come quella che sarebbe destituita di ragioni supre-me universali certe immutabili e oggettive

Si potrebbero infatti invocare le esigenze della naturaper legittimare qualsivoglia tendenza malvagia LHob-bes cadde in siffatto disordine di idee allorquando aven-do notato che luomo si sente inclinato a dominare af-fermograve che egli ne ha pure il diritto siccome vi cadonopur anco gli educatori vincolati dal pregiudizio che nonsi debbano contrariare le inclinazioni dei fanciulli i cri-minalisti i quali col dato di una forza irresistibile chespingerebbe i delinquenti al delitto pretendono di smi-nuirne o toglierne affatto la reitagrave i naturalisti i quali dalfatto dellumana libertagrave inferiscono esser lecito anzi didiritto tutto ciograve che si puograve fare liberamente Questi prin-cipii troverebbero unapplicazione pratica in un ragiona-mento di tal fatta laquoho il potere fisico di togliermi divita sono libero dunque lo posso fare liberamenteraquo

La ragione adunque il buon senso dimostra che lefacoltagrave pratiche non somministrano di per segrave una nor-ma oggettiva di operare che anzi vanno riguardate esse

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la materia soltanto della moralitagrave non la producononon la formano bensigrave vengono a quella informate

Quindi si scorge lequivoco che potrebbe presentareuna norma morale cosigrave esposta laquovivi conformementealla tua naturaraquo Un tal pronunciato nulla significhereb-be se non si spiega di qual natura si intenda parlare Edappoichegrave per natura presa soggettivamente potrebberointendersi le potenze umane e linclinazione loro do-vremmo rinunziare in sul ben principio alla Scienza Mo-rale come quella che sarebbe destituita di ragioni supre-me universali certe immutabili e oggettive

Si potrebbero infatti invocare le esigenze della naturaper legittimare qualsivoglia tendenza malvagia LHob-bes cadde in siffatto disordine di idee allorquando aven-do notato che luomo si sente inclinato a dominare af-fermograve che egli ne ha pure il diritto siccome vi cadonopur anco gli educatori vincolati dal pregiudizio che nonsi debbano contrariare le inclinazioni dei fanciulli i cri-minalisti i quali col dato di una forza irresistibile chespingerebbe i delinquenti al delitto pretendono di smi-nuirne o toglierne affatto la reitagrave i naturalisti i quali dalfatto dellumana libertagrave inferiscono esser lecito anzi didiritto tutto ciograve che si puograve fare liberamente Questi prin-cipii troverebbero unapplicazione pratica in un ragiona-mento di tal fatta laquoho il potere fisico di togliermi divita sono libero dunque lo posso fare liberamenteraquo

La ragione adunque il buon senso dimostra che lefacoltagrave pratiche non somministrano di per segrave una nor-ma oggettiva di operare che anzi vanno riguardate esse

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stesse siccome capevoli di bontagrave o di malizia Sonoadunque principii totalmente indeterminati e indifferentirispetto alla moralitagrave quantunque coefficienti di unazio-ne che per altra ragione potragrave chiamarsi morale

Le potenze pratiche vanno distribuite in due classisecondochegrave riguardano la vita sensitiva o la vita razio-nale delluomo

Alla prima appartengono lappetito e per coloro chelo ammettono anche listinto alla seconda la volontagrave ela libertagrave

Vi sono poi nelluomo alcuni stati psichici i qualibenchegrave sieno il risultato di forze fisiche o intellettuali erientrino per conseguenza nella serie degli effetti pro-creati dallesercizio delle anzidette facoltagrave nondimenohannosi pure a tenere in conto come quelli che imparti-scono agli atti delluomo una nota particolare Tali sonoil sentimento e il carattere In cotesti stati psicologici egravedato scoprire un misto di sensitivitagrave e di volontagrave per cuipossiamo collocare il sentimento e il carattere fra le fa-coltagrave operative miste

Siccome luomo egrave il soggetto unico operante le azionida lui compiute possono tutte chiamarsi delluomoNondimeno potendo queste azioni essere proprie di unadeterminata sua attivitagrave o potenza senza intervento dellealtre i Moralisti convennero di distribuirle in due classiChiamano atti delluomo tutte le azioni che si compionosenza intervento della ragione e della libera volontagrave attiumani quelle che procedono dalluomo in quanto perlessere suo si specifica da ogni altro ente Or luomo es-

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stesse siccome capevoli di bontagrave o di malizia Sonoadunque principii totalmente indeterminati e indifferentirispetto alla moralitagrave quantunque coefficienti di unazio-ne che per altra ragione potragrave chiamarsi morale

Le potenze pratiche vanno distribuite in due classisecondochegrave riguardano la vita sensitiva o la vita razio-nale delluomo

Alla prima appartengono lappetito e per coloro chelo ammettono anche listinto alla seconda la volontagrave ela libertagrave

Vi sono poi nelluomo alcuni stati psichici i qualibenchegrave sieno il risultato di forze fisiche o intellettuali erientrino per conseguenza nella serie degli effetti pro-creati dallesercizio delle anzidette facoltagrave nondimenohannosi pure a tenere in conto come quelli che imparti-scono agli atti delluomo una nota particolare Tali sonoil sentimento e il carattere In cotesti stati psicologici egravedato scoprire un misto di sensitivitagrave e di volontagrave per cuipossiamo collocare il sentimento e il carattere fra le fa-coltagrave operative miste

Siccome luomo egrave il soggetto unico operante le azionida lui compiute possono tutte chiamarsi delluomoNondimeno potendo queste azioni essere proprie di unadeterminata sua attivitagrave o potenza senza intervento dellealtre i Moralisti convennero di distribuirle in due classiChiamano atti delluomo tutte le azioni che si compionosenza intervento della ragione e della libera volontagrave attiumani quelle che procedono dalluomo in quanto perlessere suo si specifica da ogni altro ente Or luomo es-

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sendo costituito nella sua essenza specifica non dallaanimalitagrave dal suo organismo soltanto ma dalla ragionee libera volontagrave sue note differenziali ne segue che di-consi umani tutti i suoi atti intellettivi volontarii e libe-ri Questi cadono propriamente sotto il dominio dellaMorale quantunque per altri rispetti costituiscanologgetto proprio della Psicologia mentre gli attidelluomo abbracciano tutte quelle azioni vuoi sponta-nee vuoi meccaniche che si propongono esclusivamen-te allo studio della Psicologia ovvero anche della Fisio-logia Quando perograve la coscienza e la volontagrave intervengo-no o conferiscano loro unentitagrave che di per segrave nonavrebbero essi pure vengono contemplati dalla Moralecosigrave che questa scienza si connette colla Psicologia ecolla Fisiologia

Ciograve posto giova assistere allo svolgimento dellattivi-tagrave umana considerandola dapprima in quegli elementinello studio de quali il Moralista si incontra collo Psico-logo e questi col Fisiologo Mentre potremo formarci ungiusto concetto dellatto umano distinguendolo esatta-mente da ogni altra azione pertinente alla sola vita sen-sitiva scorgeremo eziandio come le azioni delle potenzepratiche condizionate dalla sola sensazione venganotratte a moralitagrave dalla libera volontagrave e come ci sia e cidebba essere un graduale sviluppo delle facoltagrave umanedai primi dati della vita sensitiva agli ultimi principii di-rigenti della vita razionale e morale

Pertanto diremo anzitutto dellappetito e dellistinto

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sendo costituito nella sua essenza specifica non dallaanimalitagrave dal suo organismo soltanto ma dalla ragionee libera volontagrave sue note differenziali ne segue che di-consi umani tutti i suoi atti intellettivi volontarii e libe-ri Questi cadono propriamente sotto il dominio dellaMorale quantunque per altri rispetti costituiscanologgetto proprio della Psicologia mentre gli attidelluomo abbracciano tutte quelle azioni vuoi sponta-nee vuoi meccaniche che si propongono esclusivamen-te allo studio della Psicologia ovvero anche della Fisio-logia Quando perograve la coscienza e la volontagrave intervengo-no o conferiscano loro unentitagrave che di per segrave nonavrebbero essi pure vengono contemplati dalla Moralecosigrave che questa scienza si connette colla Psicologia ecolla Fisiologia

Ciograve posto giova assistere allo svolgimento dellattivi-tagrave umana considerandola dapprima in quegli elementinello studio de quali il Moralista si incontra collo Psico-logo e questi col Fisiologo Mentre potremo formarci ungiusto concetto dellatto umano distinguendolo esatta-mente da ogni altra azione pertinente alla sola vita sen-sitiva scorgeremo eziandio come le azioni delle potenzepratiche condizionate dalla sola sensazione venganotratte a moralitagrave dalla libera volontagrave e come ci sia e cidebba essere un graduale sviluppo delle facoltagrave umanedai primi dati della vita sensitiva agli ultimi principii di-rigenti della vita razionale e morale

Pertanto diremo anzitutto dellappetito e dellistinto

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CAPITOLO IDellappetito

Quando un nervo egrave eccitato alla sua estremitagrave perife-rica lirritazione periferica trasmettendosi lungo il nervofa capo ai centri nervosi quinci propagandosi di manoin mano ridiscende nei nervi motori per trasmettersi aimuscoli che si contraggono Cosigrave ad una eccitazioneesteriore lanimale risponde con un movimento

Un tal fenomeno dimostra lesterno apparire di unatendenza psichica causata dallimpressione stessa e chevien diretta dal tono piacevole o doloroso di una sensa-zione Questa tendenza piglia il nome generico di appe-tito

Il movimento muscolare provocato dai centri nervosiche furono alla loro volta stimolati da un agente esternoegrave quello che dai moderni Fisiologi vien chiamato azioneriflessa Noi lo chiameremo meccanico quanto al modocon cui si compie spontaneo quanto al principio ovve-ro attivitagrave intrinseca dellanimale che naturalmente sen-za impero della volontagrave lo compie

Tutti gli atti spontanei non dimandano per segrave di essereaccompagnati da coscienza sono inconscienti quantun-que determinati ad un fine a cessare cioegrave un dolore o aprocurare un piacere Il loro principio non essendo negravelintelletto negrave la volontagrave devessere qualche altra poten-za Questa poi non puograve essere che sensitiva perchegrave gliatti spontanei sono immanenti allorganismo vivente

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CAPITOLO IDellappetito

Quando un nervo egrave eccitato alla sua estremitagrave perife-rica lirritazione periferica trasmettendosi lungo il nervofa capo ai centri nervosi quinci propagandosi di manoin mano ridiscende nei nervi motori per trasmettersi aimuscoli che si contraggono Cosigrave ad una eccitazioneesteriore lanimale risponde con un movimento

Un tal fenomeno dimostra lesterno apparire di unatendenza psichica causata dallimpressione stessa e chevien diretta dal tono piacevole o doloroso di una sensa-zione Questa tendenza piglia il nome generico di appe-tito

Il movimento muscolare provocato dai centri nervosiche furono alla loro volta stimolati da un agente esternoegrave quello che dai moderni Fisiologi vien chiamato azioneriflessa Noi lo chiameremo meccanico quanto al modocon cui si compie spontaneo quanto al principio ovve-ro attivitagrave intrinseca dellanimale che naturalmente sen-za impero della volontagrave lo compie

Tutti gli atti spontanei non dimandano per segrave di essereaccompagnati da coscienza sono inconscienti quantun-que determinati ad un fine a cessare cioegrave un dolore o aprocurare un piacere Il loro principio non essendo negravelintelletto negrave la volontagrave devessere qualche altra poten-za Questa poi non puograve essere che sensitiva perchegrave gliatti spontanei sono immanenti allorganismo vivente

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perchegrave essa egrave organica in tutte le sue manifestazioni Avero dire il principio degli atti spontanei non egrave che lastessa energia vitale la forza motrice chiamandola ap-petito si vuole indicare la forma che essa piglia susse-guentemente ad una sensazione

Pertanto lanimale ha una doppia relazione col mondoesteriore Da una parte le impressioni dal di fuori deter-minano nellorganismo le sensazioni colle quali lanima-le si adatta allambiente o al mezzo dallaltra parte le ec-citazioni interiori in cui si convertono le sensazioni su-scitano moti psichici co quali lessere sensitivo si sfor-za di adattare a se stesso lambiente o il mezzo

Ogni qualvolta questo sforzo egrave in armonia colle con-dizioni del suo organismo si aumenta il piacere che for-ma il colorito di quella sensazione che lo desta alloralanimale tenta conservarlo In tale caso lappetito pigliail nome di concupiscibile Se poi lanimale prova mole-stia o dolore dapprima applica la propria energia a su-perarlo quindi tornando inutili i suoi sforzi e aumen-tando il dolore esso si ribella si irrita e tenta liberarse-ne rientrando in altro ambiente producendo cioegrave unaserie di movimenti i quali giungano a procurargli nellospazio e nel tempo quella sensazione che lo ristori In talcaso lappetito piglia nome di irascibile

Lappetito si connette ad un oggetto ed a questo sivolge o lo avversa in forza dellassociazione compiutasinaturalmente fra la sensazione e lagente che la destograveNon sempre il tono di una sensazione presente ne egrave lo

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perchegrave essa egrave organica in tutte le sue manifestazioni Avero dire il principio degli atti spontanei non egrave che lastessa energia vitale la forza motrice chiamandola ap-petito si vuole indicare la forma che essa piglia susse-guentemente ad una sensazione

Pertanto lanimale ha una doppia relazione col mondoesteriore Da una parte le impressioni dal di fuori deter-minano nellorganismo le sensazioni colle quali lanima-le si adatta allambiente o al mezzo dallaltra parte le ec-citazioni interiori in cui si convertono le sensazioni su-scitano moti psichici co quali lessere sensitivo si sfor-za di adattare a se stesso lambiente o il mezzo

Ogni qualvolta questo sforzo egrave in armonia colle con-dizioni del suo organismo si aumenta il piacere che for-ma il colorito di quella sensazione che lo desta alloralanimale tenta conservarlo In tale caso lappetito pigliail nome di concupiscibile Se poi lanimale prova mole-stia o dolore dapprima applica la propria energia a su-perarlo quindi tornando inutili i suoi sforzi e aumen-tando il dolore esso si ribella si irrita e tenta liberarse-ne rientrando in altro ambiente producendo cioegrave unaserie di movimenti i quali giungano a procurargli nellospazio e nel tempo quella sensazione che lo ristori In talcaso lappetito piglia nome di irascibile

Lappetito si connette ad un oggetto ed a questo sivolge o lo avversa in forza dellassociazione compiutasinaturalmente fra la sensazione e lagente che la destograveNon sempre il tono di una sensazione presente ne egrave lo

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stimolo immediato talvolta lappetito nasce in virtugrave del-le sole leggi dellassociazione

Valga ad esempio il tremare che fa il cane dinnanzi alpadrone che alza la sferza in atto di colpirlo quellazio-ne riflessa egrave prodotta dal ridestarsi della sensazione deldolore associata alla sensazione visiva della sferza chealtra volta lo ha colpito Cosigrave pure quando si solleticaun ragazzo questi ride ma lazione riflessa del ridere siripete anche quando si fa solo le viste di solleticarlo ciograveegrave dovuto alla memoria del fatto che egrave imminente

Conviene eziandio notare che molti atti spontanei eriflessi nelluomo non hanno sempre per efficiente pri-mo una sensazione vuoi esterna vuoi interna dappoichegraveunidea vale a destare una vivacissima rappresentazioneche alla sua volta desta un concitato appetito Cosigraveluomo che ha compreso il significato ingiurioso di unaparola si irrita in questo caso egrave unintellezione che dagrave laragione del moto appetitivo Se dallalto di una torreguardando al basso siamo colti da vertigine si producein noi unazione riflessa un brividigraveo dovuto bensigrave allarappresentazione di una precipitosa caduta ma questarappresentazione egrave dovuta essa stessa ad un rapido ra-ziocinio

Nondimeno anche negli accennati ed altri simili casi imovimenti compiuti sono affatto involontarii benchegravecongiunti ad una conoscenza dello stimolo che li produ-ce o ad un rapido raziocinio mediante il quale lintelli-genza riunisce la causa ad un effetto che non si compieche nella immaginazione

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stimolo immediato talvolta lappetito nasce in virtugrave del-le sole leggi dellassociazione

Valga ad esempio il tremare che fa il cane dinnanzi alpadrone che alza la sferza in atto di colpirlo quellazio-ne riflessa egrave prodotta dal ridestarsi della sensazione deldolore associata alla sensazione visiva della sferza chealtra volta lo ha colpito Cosigrave pure quando si solleticaun ragazzo questi ride ma lazione riflessa del ridere siripete anche quando si fa solo le viste di solleticarlo ciograveegrave dovuto alla memoria del fatto che egrave imminente

Conviene eziandio notare che molti atti spontanei eriflessi nelluomo non hanno sempre per efficiente pri-mo una sensazione vuoi esterna vuoi interna dappoichegraveunidea vale a destare una vivacissima rappresentazioneche alla sua volta desta un concitato appetito Cosigraveluomo che ha compreso il significato ingiurioso di unaparola si irrita in questo caso egrave unintellezione che dagrave laragione del moto appetitivo Se dallalto di una torreguardando al basso siamo colti da vertigine si producein noi unazione riflessa un brividigraveo dovuto bensigrave allarappresentazione di una precipitosa caduta ma questarappresentazione egrave dovuta essa stessa ad un rapido ra-ziocinio

Nondimeno anche negli accennati ed altri simili casi imovimenti compiuti sono affatto involontarii benchegravecongiunti ad una conoscenza dello stimolo che li produ-ce o ad un rapido raziocinio mediante il quale lintelli-genza riunisce la causa ad un effetto che non si compieche nella immaginazione

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Lesame degli atti riflessi ci conduce a rilevare leffi-cacia della immaginazione nella genesi dellappetito se-condo le due specie con cui si manifesta inclinazione oavversione Lappetito si svolge fatalmente dalleserciziodella vita sensitiva importa una necessitagrave nelle sue ma-nifestazioni tanto luomo come il bruto sono soggettialla legge dellappetito Luomo ben potragrave dirigerlo erendersene superiore ad un certo punto ma non mai im-pedire di provarlo

Ma appunto perchegrave lappetito questo principio demovimenti esteriori animali ossia delle azioni riflessepresenta il carattere della fatalitagrave cioegrave vegrave sempre ovun-que si ha una sensazione o una rappresentazione essocade sotto il dominio della ragione e dellarte

La ragione puograve dominare lappetito e dargli una dire-zione ragionevole volgendo ad un fine le sensazioni ole rappresentazioni la volontagrave domina lappetito susci-tando moti alla ragione conformi il che importa la so-spensione di tutte quelle azioni esteriori che indipenden-temente da lei giagrave si producono in stato rudimentalenellorganismo

I risultati della propria individuale esperienza accre-sciuti dai frutti dellesperienza secolare hanno sommini-strato alla ragione umana le norme per la scelta di quellesensazioni le quali sono atte a destare gli appetiti che sivogliono dirigere ad un fine inteso Donde lartedelleducazione Essa applicata alle bestie egrave un onestopassatempo applicata a segrave stesso o ai nostri simili egrave un

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Lesame degli atti riflessi ci conduce a rilevare leffi-cacia della immaginazione nella genesi dellappetito se-condo le due specie con cui si manifesta inclinazione oavversione Lappetito si svolge fatalmente dalleserciziodella vita sensitiva importa una necessitagrave nelle sue ma-nifestazioni tanto luomo come il bruto sono soggettialla legge dellappetito Luomo ben potragrave dirigerlo erendersene superiore ad un certo punto ma non mai im-pedire di provarlo

Ma appunto perchegrave lappetito questo principio demovimenti esteriori animali ossia delle azioni riflessepresenta il carattere della fatalitagrave cioegrave vegrave sempre ovun-que si ha una sensazione o una rappresentazione essocade sotto il dominio della ragione e dellarte

La ragione puograve dominare lappetito e dargli una dire-zione ragionevole volgendo ad un fine le sensazioni ole rappresentazioni la volontagrave domina lappetito susci-tando moti alla ragione conformi il che importa la so-spensione di tutte quelle azioni esteriori che indipenden-temente da lei giagrave si producono in stato rudimentalenellorganismo

I risultati della propria individuale esperienza accre-sciuti dai frutti dellesperienza secolare hanno sommini-strato alla ragione umana le norme per la scelta di quellesensazioni le quali sono atte a destare gli appetiti che sivogliono dirigere ad un fine inteso Donde lartedelleducazione Essa applicata alle bestie egrave un onestopassatempo applicata a segrave stesso o ai nostri simili egrave un

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dovere unopera di perfezionamento un mezzo ad ac-quistare la felicitagrave

Ne primi anni della sua esistenza luomo ha da essereeducato affinchegrave goda tosto dei benefizi di quellespe-rienza che non si acquista se non dopo ripetute proveprove il piugrave sovente fatali Il bambino non si governache collappetito e le leggi dellappetito si risolvononellegoismo Egli incapace ancora di comprendere ildovere e il diritto non conosce che ciograve che ha relazionecolla propria sensitivitagrave Larte delleducazione consiste-ragrave adunque nella scelta di quelle impressioni capaci diridestare appetiti sentimenti ed affetti i quali siero con-formi alle leggi morali conosciute dalla madre Egrave duopoche la madre voglia ciograve che non puograve volere il bimbo emoderi in lui quegli appetiti che potrebbero generare af-fezioni o abitudini fatali al suo organismo ed alla futuramoralitagrave cui deve gradatamente essere preparato

Imperocchegrave il dovere e il diritto il giusto e lingiustoil bene ed il male non sono in quelletagrave conoscibili senon per lapplicazione di una misura superiore che qua-lifichi gli atti moralmente nella stessa guisa che il con-fronto degli oggetti col benessere fisico li fa giudicarepiacevoli o utili Questa misura superiore non si trovacertamente nella sensazione e tanto meno nellappetitoNon egrave lio o il soggetto che la dagrave La norma morale devevenire dal non me dalloggetto Non perograve da qualsivo-glia oggetto ma da un ente superiore ed intelligente ilquale si opponga al soggetto per mantenerlo per rego-larlo con intelletto di amore

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dovere unopera di perfezionamento un mezzo ad ac-quistare la felicitagrave

Ne primi anni della sua esistenza luomo ha da essereeducato affinchegrave goda tosto dei benefizi di quellespe-rienza che non si acquista se non dopo ripetute proveprove il piugrave sovente fatali Il bambino non si governache collappetito e le leggi dellappetito si risolvononellegoismo Egli incapace ancora di comprendere ildovere e il diritto non conosce che ciograve che ha relazionecolla propria sensitivitagrave Larte delleducazione consiste-ragrave adunque nella scelta di quelle impressioni capaci diridestare appetiti sentimenti ed affetti i quali siero con-formi alle leggi morali conosciute dalla madre Egrave duopoche la madre voglia ciograve che non puograve volere il bimbo emoderi in lui quegli appetiti che potrebbero generare af-fezioni o abitudini fatali al suo organismo ed alla futuramoralitagrave cui deve gradatamente essere preparato

Imperocchegrave il dovere e il diritto il giusto e lingiustoil bene ed il male non sono in quelletagrave conoscibili senon per lapplicazione di una misura superiore che qua-lifichi gli atti moralmente nella stessa guisa che il con-fronto degli oggetti col benessere fisico li fa giudicarepiacevoli o utili Questa misura superiore non si trovacertamente nella sensazione e tanto meno nellappetitoNon egrave lio o il soggetto che la dagrave La norma morale devevenire dal non me dalloggetto Non perograve da qualsivo-glia oggetto ma da un ente superiore ed intelligente ilquale si opponga al soggetto per mantenerlo per rego-larlo con intelletto di amore

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Lessere umano non puograve evoluzionarsi svilupparsiperfezionarsi sotto una forma qualunque senza che lecause esterne vuoi materiali vuoi intelligenti vi concor-rano e vi partecipino fino ad un certo punto Come nellanatura nulla si fa dun tratto ma ogni cosa egrave preparata inciograve che la precede e lannunzia prima che si manifesticosigrave nel bambino giagrave si ravvisano gli indizi della sua in-telligenza e libertagrave Giova pertanto concorrere allo svi-luppo graduato di tutte le sue potenze e farle convergeread un fine morale La madre che presiede nella primaetagrave allo sviluppo delluomo essa che lo inizia alla vitaintellettuale e morale imprime nellanima del bimbo laforma dellanima propria

Leducazione materna egrave tanto piugrave richiesta in quantoche il bambino egrave destituito di quella particolare facoltagravedi cui sono forniti gli enti irragionevoli sensitivi facoltagravecoordinatrice di tutte le sensazioni e di tutti gli appetitiad un fine costante che egrave la conservazione dellindivi-duo e della specie facoltagrave la quale chiamasi istinto

Noi opiniamo che negli esseri ragionevoli non si diaistinto propriamente detto tuttavia siccome i filosofidella scuola sperimentale ne trattano diffusamente quasidi un sostituito della ragione egrave pregio dopera dirne al-cunchegrave Lo studio che ne faremo ci condurragrave a taluneconclusioni che non saranno affatto inutili per la Mora-le

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Lessere umano non puograve evoluzionarsi svilupparsiperfezionarsi sotto una forma qualunque senza che lecause esterne vuoi materiali vuoi intelligenti vi concor-rano e vi partecipino fino ad un certo punto Come nellanatura nulla si fa dun tratto ma ogni cosa egrave preparata inciograve che la precede e lannunzia prima che si manifesticosigrave nel bambino giagrave si ravvisano gli indizi della sua in-telligenza e libertagrave Giova pertanto concorrere allo svi-luppo graduato di tutte le sue potenze e farle convergeread un fine morale La madre che presiede nella primaetagrave allo sviluppo delluomo essa che lo inizia alla vitaintellettuale e morale imprime nellanima del bimbo laforma dellanima propria

Leducazione materna egrave tanto piugrave richiesta in quantoche il bambino egrave destituito di quella particolare facoltagravedi cui sono forniti gli enti irragionevoli sensitivi facoltagravecoordinatrice di tutte le sensazioni e di tutti gli appetitiad un fine costante che egrave la conservazione dellindivi-duo e della specie facoltagrave la quale chiamasi istinto

Noi opiniamo che negli esseri ragionevoli non si diaistinto propriamente detto tuttavia siccome i filosofidella scuola sperimentale ne trattano diffusamente quasidi un sostituito della ragione egrave pregio dopera dirne al-cunchegrave Lo studio che ne faremo ci condurragrave a taluneconclusioni che non saranno affatto inutili per la Mora-le

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CAPITOLO IIDellistinto

Finora ci siamo limitati a studiare i movimenti destatida una sensazione o da una sua ripresentazione mnemo-nica

Sonvi perograve certi atti i quali non hanno proporzionecollintensitagrave di una eccitazione periferica Cotale eccita-zione o non cegrave o egrave insignificante mentre i movimenticompiuti dallanimale sono considerevoli e distribuiti inuna serie complicata aventi solo una relazione ben lon-tana colle circostanze nelle quali si producono Luccelloche con una perizia giammai preceduta da esperienzasceglie la materia atta a fabbricare il suo nido e forma-tolo con ammirabile struttura vi depone le uova e lecova lape la formica il ragno sigrave industriosi nelle loroopere non sono per certo determinati dalla sola influen-za delle sensazioni esterne Tutti questi atti complicatimultipli aventi incontrastabilmente uno scopo per cuici paiono opere di natura intelligente si manifestanobensigrave congiunti a qualche sensazione ma il loro com-plesso non egrave dovuto allammaestramento di una prece-dente esperienza

Noi chiamiamo cotesti atti istintivi ed istinto la forzache li produce Ma che cosa egrave esso stesso listinto

Lo Spencer lo definisce laquounazione riflessa compo-staraquo Se non che la definizione vale piuttosto per lazio-

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CAPITOLO IIDellistinto

Finora ci siamo limitati a studiare i movimenti destatida una sensazione o da una sua ripresentazione mnemo-nica

Sonvi perograve certi atti i quali non hanno proporzionecollintensitagrave di una eccitazione periferica Cotale eccita-zione o non cegrave o egrave insignificante mentre i movimenticompiuti dallanimale sono considerevoli e distribuiti inuna serie complicata aventi solo una relazione ben lon-tana colle circostanze nelle quali si producono Luccelloche con una perizia giammai preceduta da esperienzasceglie la materia atta a fabbricare il suo nido e forma-tolo con ammirabile struttura vi depone le uova e lecova lape la formica il ragno sigrave industriosi nelle loroopere non sono per certo determinati dalla sola influen-za delle sensazioni esterne Tutti questi atti complicatimultipli aventi incontrastabilmente uno scopo per cuici paiono opere di natura intelligente si manifestanobensigrave congiunti a qualche sensazione ma il loro com-plesso non egrave dovuto allammaestramento di una prece-dente esperienza

Noi chiamiamo cotesti atti istintivi ed istinto la forzache li produce Ma che cosa egrave esso stesso listinto

Lo Spencer lo definisce laquounazione riflessa compo-staraquo Se non che la definizione vale piuttosto per lazio-

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ne compiuta per istinto della quale per lappunto diman-diamo la causa

A rendere ragione delle azioni riflesse composte si ri-corse alla organizzazione dellanimale Egrave un fatto checiascun essere vivente in virtugrave della sua stessa organiz-zazione egrave disposto a rispondere in questo o in quel datomodo ad una eccitazione periferica Ogni animale ha lasua maniera di essere e quindi la sua maniera di agireFu detto della filosofia peripatetica laquooperatio sequituresseraquo Per tutti gli animali il mondo esteriore egrave lo stessosono tutti soggetti agli stessi agenti luminosi termicimeccanici ecc ma il modo loro di reagire egrave diversoquanto alla forma come egrave varia la loro organizzazionecioegrave il vario congegno dei loro nervi e dei loro muscolio tessuti

Ma fu avvertito che lorganizzazione non basta a spie-gare tutto il complesso seriale e la finalitagrave delle azioniistintive e allora si procacciograve sciogliere la questionedella genesi dellistinto mediante il concorso di due fat-tori lereditagrave e la selezione naturale Il Lamark vagheg-giograve la teoria della trasmissione ereditaria il Darwin viaggiunse del suo col favorito principio della selezionenaturale

La selezione naturale fa sigrave che lindividuo il quale hameglio adattato se stesso e le sue funzioni alle necessitagravevitali resista meglio ai principii di distruzione che locircondano Lereditagrave fa sigrave che le proprietagrave o modifica-zioni individuali acquisite si trasmettano a discendentisicchegrave dopo una serie immensa di generazioni e dirograve

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ne compiuta per istinto della quale per lappunto diman-diamo la causa

A rendere ragione delle azioni riflesse composte si ri-corse alla organizzazione dellanimale Egrave un fatto checiascun essere vivente in virtugrave della sua stessa organiz-zazione egrave disposto a rispondere in questo o in quel datomodo ad una eccitazione periferica Ogni animale ha lasua maniera di essere e quindi la sua maniera di agireFu detto della filosofia peripatetica laquooperatio sequituresseraquo Per tutti gli animali il mondo esteriore egrave lo stessosono tutti soggetti agli stessi agenti luminosi termicimeccanici ecc ma il modo loro di reagire egrave diversoquanto alla forma come egrave varia la loro organizzazionecioegrave il vario congegno dei loro nervi e dei loro muscolio tessuti

Ma fu avvertito che lorganizzazione non basta a spie-gare tutto il complesso seriale e la finalitagrave delle azioniistintive e allora si procacciograve sciogliere la questionedella genesi dellistinto mediante il concorso di due fat-tori lereditagrave e la selezione naturale Il Lamark vagheg-giograve la teoria della trasmissione ereditaria il Darwin viaggiunse del suo col favorito principio della selezionenaturale

La selezione naturale fa sigrave che lindividuo il quale hameglio adattato se stesso e le sue funzioni alle necessitagravevitali resista meglio ai principii di distruzione che locircondano Lereditagrave fa sigrave che le proprietagrave o modifica-zioni individuali acquisite si trasmettano a discendentisicchegrave dopo una serie immensa di generazioni e dirograve

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cosigrave di tentativi esse diventino caratteristiche di unadata specie arricchita del patrimonio dellesperienza se-colare

Valga ad esempio labitudine acquisita dal gufo fem-mina di deporre le uova nei nidi altrui Labitudine nac-que dal fatto che il gufo femmina ne comprese i vantag-gi derivantisi Diffatti esso dispensato dalle fatiche edai danni di lunga incubazione gode di piugrave lunga vitache non gli altri volatili della sua specie lascia i suoipennuti piugrave numerosi e piugrave forti Questa disposizionenaturale dovuta dapprima ad un caso e dappoi ad unaripetizione del medesimo atto egrave trasmessa per ereditagravealle generazioni venture La selezione naturale elimina apoco a poco gli individui gufi che non hanno acquistatala detta abitudine cosigrave che dopo un certo tempo questofatto bizzarro egrave diventato essenziale allorganizzazionedel gufo non meno che il becco e le penne Cosigrave ragionail Darwinismo

Non neghiamo che certe abitudini si trasmettano la-sciando una disposizione fisica nellindividuo che ha ri-cevuto la materia del suo essere dalla materia di un al-tro materia in questo modificata ammettiamo che la se-lezione e la ereditagrave bastino a conservare le variazioni or-ganiche una volta acquistate ma come nascono questestesse variazioni

Le variazioni che nellipotesi produrrebbero abitudi-ni divenute ereditarie e quindi istintive possono esseredi due maniere interne o esterne

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cosigrave di tentativi esse diventino caratteristiche di unadata specie arricchita del patrimonio dellesperienza se-colare

Valga ad esempio labitudine acquisita dal gufo fem-mina di deporre le uova nei nidi altrui Labitudine nac-que dal fatto che il gufo femmina ne comprese i vantag-gi derivantisi Diffatti esso dispensato dalle fatiche edai danni di lunga incubazione gode di piugrave lunga vitache non gli altri volatili della sua specie lascia i suoipennuti piugrave numerosi e piugrave forti Questa disposizionenaturale dovuta dapprima ad un caso e dappoi ad unaripetizione del medesimo atto egrave trasmessa per ereditagravealle generazioni venture La selezione naturale elimina apoco a poco gli individui gufi che non hanno acquistatala detta abitudine cosigrave che dopo un certo tempo questofatto bizzarro egrave diventato essenziale allorganizzazionedel gufo non meno che il becco e le penne Cosigrave ragionail Darwinismo

Non neghiamo che certe abitudini si trasmettano la-sciando una disposizione fisica nellindividuo che ha ri-cevuto la materia del suo essere dalla materia di un al-tro materia in questo modificata ammettiamo che la se-lezione e la ereditagrave bastino a conservare le variazioni or-ganiche una volta acquistate ma come nascono questestesse variazioni

Le variazioni che nellipotesi produrrebbero abitudi-ni divenute ereditarie e quindi istintive possono esseredi due maniere interne o esterne

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Se poniamo che una variazione interna del vivente loha indotto a piegarsi di preferenza a quelle condizioniossia a porre quegli atti che gli tornano piugrave vantaggiosisiamo costretti ad accordare a tutti i viventi lintelligenzae la libera elezione dappoichegrave nulla nellorganizzazionefisica dellorganismo impone fatalmente una determina-zione la quale sia indipendente dalle circostanze esterne

Per essere coerente a se stesso il Darwinismo non hache una risorsa raccogliersi cioegrave in quelle che sonochiamate variazioni accidentali esterne e spiegare il bi-sogno e lorigine di ciascuna delle nuove determinazionidalle quali esordisce labitudine complessa che dicesiistinto col concorso di cause esterne agenti sullorgani-smo Ma in tal caso di nuovo ci troviamo di fronte aduna attivitagrave la quale fra tutte le variazioni di cui lorgani-smo subisce gli effetti si accomoda di preferenza a quel-le che gli sono piugrave vantaggiose che stabilisce unarmo-nia fra linterne ed esterne condizioni che nel conflittodegli eventi egrave sempre pronta a scegliere loccasione fa-vorevole con una saggezza di cui non ha coscienzaEcco ciograve che devono ammettere coloro che rigettano unpiano provvidenziale eseguito inconsapevolmente dagliorganismi concepito e voluto da una intelligenza supe-riore

A togliere di mezzo lIntelligenza Suprema nella ge-nesi dellistinto dal Positivismo si suppone un fatto in-telligente minimo che si trasmette per ereditagrave e si fissain abitudine inconsciente tale sarebbe loriginedellistinto e cosigrave sarebbe spiegata la sua finalitagrave Di

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Se poniamo che una variazione interna del vivente loha indotto a piegarsi di preferenza a quelle condizioniossia a porre quegli atti che gli tornano piugrave vantaggiosisiamo costretti ad accordare a tutti i viventi lintelligenzae la libera elezione dappoichegrave nulla nellorganizzazionefisica dellorganismo impone fatalmente una determina-zione la quale sia indipendente dalle circostanze esterne

Per essere coerente a se stesso il Darwinismo non hache una risorsa raccogliersi cioegrave in quelle che sonochiamate variazioni accidentali esterne e spiegare il bi-sogno e lorigine di ciascuna delle nuove determinazionidalle quali esordisce labitudine complessa che dicesiistinto col concorso di cause esterne agenti sullorgani-smo Ma in tal caso di nuovo ci troviamo di fronte aduna attivitagrave la quale fra tutte le variazioni di cui lorgani-smo subisce gli effetti si accomoda di preferenza a quel-le che gli sono piugrave vantaggiose che stabilisce unarmo-nia fra linterne ed esterne condizioni che nel conflittodegli eventi egrave sempre pronta a scegliere loccasione fa-vorevole con una saggezza di cui non ha coscienzaEcco ciograve che devono ammettere coloro che rigettano unpiano provvidenziale eseguito inconsapevolmente dagliorganismi concepito e voluto da una intelligenza supe-riore

A togliere di mezzo lIntelligenza Suprema nella ge-nesi dellistinto dal Positivismo si suppone un fatto in-telligente minimo che si trasmette per ereditagrave e si fissain abitudine inconsciente tale sarebbe loriginedellistinto e cosigrave sarebbe spiegata la sua finalitagrave Di

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guisa che luccello avendo fatto con coscienza il suo pri-mo nido o una parte della sua costruzione abbia tra-smesso questo tipo a suoi discendenti cotalchegrave dopopiugrave generazioni sparita lintelligenza rimase il tipo dicostruzione

La soluzione del problema perograve manca anche in talcaso di dati positivi manca cioegrave loggetto di osservazio-ne sul quale dovremmo potere appoggiarsi per elevarsiad una induzione Se togliamo a materia di osservazionegli animali inferiori questi non presentano traccia di in-telligenza e di libera scelta Il dire laquonoi ignoriamo se visia in loro intelligenza ben potrebbe darsiraquo egrave un con-fessare che finora lintelligenza non fu in loro constatatae che quindi non possono questi esseri inferiori porgerefondamento ad induzione scientifica Se poi togliamo adoggetto di osservazione gli enti intelligenti ben lungidal poterci questi fornire materia alla induzione sopra-detta la distruggono affatto Infatti lesperienza ci dimo-stra che la intelligenza e listinto stanno fra di loro in ra-gione inversa la ragione si manifesta colagrave appunto dovenon cegrave istinto e cresce dove listinto diminuisce Vha dipiugrave carattere proprio dellatto intellettivo egrave questo dinon essere trasmissibile per ereditagrave Tizio sa leggere manon puograve trasmettere questa qualitagrave al proprio figlio negravegiammai segrave veduto un atto intellettuale dei genitori di-ventare istintivo nella loro prole

Eppure considerando le azioni istintive cegrave dato sco-prire come tutte hanno una finalitagrave Sappiamo che gli es-seri viventi paiono avere una missione di vivere e ripro-

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guisa che luccello avendo fatto con coscienza il suo pri-mo nido o una parte della sua costruzione abbia tra-smesso questo tipo a suoi discendenti cotalchegrave dopopiugrave generazioni sparita lintelligenza rimase il tipo dicostruzione

La soluzione del problema perograve manca anche in talcaso di dati positivi manca cioegrave loggetto di osservazio-ne sul quale dovremmo potere appoggiarsi per elevarsiad una induzione Se togliamo a materia di osservazionegli animali inferiori questi non presentano traccia di in-telligenza e di libera scelta Il dire laquonoi ignoriamo se visia in loro intelligenza ben potrebbe darsiraquo egrave un con-fessare che finora lintelligenza non fu in loro constatatae che quindi non possono questi esseri inferiori porgerefondamento ad induzione scientifica Se poi togliamo adoggetto di osservazione gli enti intelligenti ben lungidal poterci questi fornire materia alla induzione sopra-detta la distruggono affatto Infatti lesperienza ci dimo-stra che la intelligenza e listinto stanno fra di loro in ra-gione inversa la ragione si manifesta colagrave appunto dovenon cegrave istinto e cresce dove listinto diminuisce Vha dipiugrave carattere proprio dellatto intellettivo egrave questo dinon essere trasmissibile per ereditagrave Tizio sa leggere manon puograve trasmettere questa qualitagrave al proprio figlio negravegiammai segrave veduto un atto intellettuale dei genitori di-ventare istintivo nella loro prole

Eppure considerando le azioni istintive cegrave dato sco-prire come tutte hanno una finalitagrave Sappiamo che gli es-seri viventi paiono avere una missione di vivere e ripro-

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dursi tutte le disposizioni anatomiche tutte le funzionifisiologiche come tutti gli atti complicati dellanimaleconcorrono ad accrescere e prolungare la vita Non egraveuna semplice teoria ma un fatto di osservazione positi-va che alla formazione degli esseri nelle loro particolari-tagrave e nel loro assieme soprassiede una intelligenza straor-dinaria la quale fa costantemente volgere le operazioniistintive al fine della conservazione dellindividuo e del-la specie

E nondimeno listinto non egrave facoltagrave intellettiva Se perintelligenza sintendesse la memoria non esiteremmo aconcedere agli enti dotati di istinto un certo grado dimemoria che perograve non sarebbe da confondersi collistin-to stesso ma per intelligenza intendiamo ben altro essasuppone la conoscenza del fine cui debbono coordinarsile operazioni Per quanto la costruzione di un nido appa-risca razionale quanto al fine di rassicurare la vita delpulcino tuttavia lintelligenza delluccello non vi entraper nulla Esso compie atti di una fatalitagrave inesorabilenon comprende ciograve che fa negrave vi reca alcuna perfezionein lui nessuna comparazione col passato niuna previ-denza dellavvenire niuna possibilitagrave di sottrarsi allaesecuzione dellatto tutti gli uccelli della stessa speciecostruiscono il nido allo stesso modo senza che siasirealizzato un progresso senza che essi dieno segno di li-bera scelta

Dunque l intelligenza non egrave nellanimale che agisceistintivamente non egrave in lui negrave fu ne suoi antenati per-chegrave nessuno di loro ha mai pensato al fine cui erano or-

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dursi tutte le disposizioni anatomiche tutte le funzionifisiologiche come tutti gli atti complicati dellanimaleconcorrono ad accrescere e prolungare la vita Non egraveuna semplice teoria ma un fatto di osservazione positi-va che alla formazione degli esseri nelle loro particolari-tagrave e nel loro assieme soprassiede una intelligenza straor-dinaria la quale fa costantemente volgere le operazioniistintive al fine della conservazione dellindividuo e del-la specie

E nondimeno listinto non egrave facoltagrave intellettiva Se perintelligenza sintendesse la memoria non esiteremmo aconcedere agli enti dotati di istinto un certo grado dimemoria che perograve non sarebbe da confondersi collistin-to stesso ma per intelligenza intendiamo ben altro essasuppone la conoscenza del fine cui debbono coordinarsile operazioni Per quanto la costruzione di un nido appa-risca razionale quanto al fine di rassicurare la vita delpulcino tuttavia lintelligenza delluccello non vi entraper nulla Esso compie atti di una fatalitagrave inesorabilenon comprende ciograve che fa negrave vi reca alcuna perfezionein lui nessuna comparazione col passato niuna previ-denza dellavvenire niuna possibilitagrave di sottrarsi allaesecuzione dellatto tutti gli uccelli della stessa speciecostruiscono il nido allo stesso modo senza che siasirealizzato un progresso senza che essi dieno segno di li-bera scelta

Dunque l intelligenza non egrave nellanimale che agisceistintivamente non egrave in lui negrave fu ne suoi antenati per-chegrave nessuno di loro ha mai pensato al fine cui erano or-

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dinati i proprii atti Niuno di loro poteva pensarlo per-chegrave dallesperienza non aveva ancora ricevuto il dettamepratico che fa nascere e risentire il bisogno di opporsi inquesta piuttosto che in quella maniera alla distruzionedellindividuo e della specie

Tanto meno lintelligenza egrave nella legge della selezionenaturale che sembra metodicamente conseguire lo sco-po finale laquoil trionfo degli organismi perfezionatiraquo Que-sta legge non egrave altro che la formola ideale del fatto ossiadel modo con cui si svolge la vita inconsciente dellindi-viduo e della specie Essa anzi egrave una concezione di unaragione superiore

Per altra parte la semplice complicazione di atti rifles-si automatici non basta a render ragione della loro fina-litagrave e del loro accordo Neppure lorganizzazione vale aspiegare il complesso e la finalitagrave delle operazioni istin-tive La egrave questa una parola comoda ma nello stessotempo una confessione di ignoranza sul principio che dagravealle organizzazioni diverse funzioni mirabilmente ap-propriate alla natura dellanimale

Dunque allaccordo alla successione allordinamentodegli atti istintivi presiede incontrastabilmente unIntel-ligenza distinta dagli esseri organici unintelligenza su-prema la quale abbia dato loro la virtugrave di compiere in-conscientemente quegli atti che armonizzando da unaparte colle condizioni dellorganismo fossero costante-mente coordinati dallaltra a quel fine di cui lanimale egraveinconscio

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dinati i proprii atti Niuno di loro poteva pensarlo per-chegrave dallesperienza non aveva ancora ricevuto il dettamepratico che fa nascere e risentire il bisogno di opporsi inquesta piuttosto che in quella maniera alla distruzionedellindividuo e della specie

Tanto meno lintelligenza egrave nella legge della selezionenaturale che sembra metodicamente conseguire lo sco-po finale laquoil trionfo degli organismi perfezionatiraquo Que-sta legge non egrave altro che la formola ideale del fatto ossiadel modo con cui si svolge la vita inconsciente dellindi-viduo e della specie Essa anzi egrave una concezione di unaragione superiore

Per altra parte la semplice complicazione di atti rifles-si automatici non basta a render ragione della loro fina-litagrave e del loro accordo Neppure lorganizzazione vale aspiegare il complesso e la finalitagrave delle operazioni istin-tive La egrave questa una parola comoda ma nello stessotempo una confessione di ignoranza sul principio che dagravealle organizzazioni diverse funzioni mirabilmente ap-propriate alla natura dellanimale

Dunque allaccordo alla successione allordinamentodegli atti istintivi presiede incontrastabilmente unIntel-ligenza distinta dagli esseri organici unintelligenza su-prema la quale abbia dato loro la virtugrave di compiere in-conscientemente quegli atti che armonizzando da unaparte colle condizioni dellorganismo fossero costante-mente coordinati dallaltra a quel fine di cui lanimale egraveinconscio

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La discussione della genesi dellistinto ci ha condottiad escludere tutte le ipotesi che danno una soluzione insenso materialistico nel problema e ad affermare lesi-stenza di una Intelligenza Suprema profonda previden-te dei danni divinante lavvenire preparante la salutedelle generazioni future premurosa di far risparmiareagli animali ogni lavoro sterile ed abbreviare ogni lorosforzo Essa dispone che gli animali sieno in guisa orga-nizzati da provare singolari bisogni secondo i momentidello spazio e del tempo Stimolato dal bisogno lanima-le svolge la propria attivitagrave in una maniera determinatagiagrave a priori a quei fatti che si trovano ordinati ad un finecostante che egrave la conservazione dellindividuo e dellaspecie

Ora rispondiamo ad una dimanda nelluomo si dagraveistinto

Se per istinto si intendesse la spontaneitagrave di un atto olinclinazione naturale di una qualsivoglia potenza allo-ra tutte le facoltagrave sarebbero riducibili allistinto poichegraveluomo naturalmente sente naturalmente intende vuoleecc ma per istinto noi intendiamo una facoltagrave che di-spone e determina il vivente a compiere certe azionicomplicate e aventi una finalitagrave senza lammaestramen-to di una precedente esperienza Cosigrave listinto determinail ragno a tendere la sua tela lape a costrurre le celleesagonali il castoro a fabbricare le dighe ecc Or benenelluomo non cegrave istinto di sorta ed egrave questa la ragioneper cui ignoriamo tuttora lessenza intima di questa fa-coltagrave sorprendente negli animali bruti

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La discussione della genesi dellistinto ci ha condottiad escludere tutte le ipotesi che danno una soluzione insenso materialistico nel problema e ad affermare lesi-stenza di una Intelligenza Suprema profonda previden-te dei danni divinante lavvenire preparante la salutedelle generazioni future premurosa di far risparmiareagli animali ogni lavoro sterile ed abbreviare ogni lorosforzo Essa dispone che gli animali sieno in guisa orga-nizzati da provare singolari bisogni secondo i momentidello spazio e del tempo Stimolato dal bisogno lanima-le svolge la propria attivitagrave in una maniera determinatagiagrave a priori a quei fatti che si trovano ordinati ad un finecostante che egrave la conservazione dellindividuo e dellaspecie

Ora rispondiamo ad una dimanda nelluomo si dagraveistinto

Se per istinto si intendesse la spontaneitagrave di un atto olinclinazione naturale di una qualsivoglia potenza allo-ra tutte le facoltagrave sarebbero riducibili allistinto poichegraveluomo naturalmente sente naturalmente intende vuoleecc ma per istinto noi intendiamo una facoltagrave che di-spone e determina il vivente a compiere certe azionicomplicate e aventi una finalitagrave senza lammaestramen-to di una precedente esperienza Cosigrave listinto determinail ragno a tendere la sua tela lape a costrurre le celleesagonali il castoro a fabbricare le dighe ecc Or benenelluomo non cegrave istinto di sorta ed egrave questa la ragioneper cui ignoriamo tuttora lessenza intima di questa fa-coltagrave sorprendente negli animali bruti

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Nelluomo sonvi appetiti che si destano in seguito asensazioni sonvi movimenti riflessi automatici e spon-tanei che manifestano il prodursi degli interiori appetitimovimenti voluti e premeditati ma non troviamo in luiquella serie di atti complicati necessarii incoscientiistintivi che si scoprono nei pesci negli uccelli e negliinsetti

I movimenti compiuti dalluomo involontariamentenon sono che spontanei e dovuti allintensitagrave delle sensa-zioni non sono fisiologicamente parlando che azioniriflesse semplici Quando queste azioni riflesse sintrec-ciano e si distribuiscono in serie ordinate ad un fine in-terviene sempre la ragione e la volontagrave a proporli e adimpiegarli col soccorso delle potenze corporee Tale egravelatto di un naufrago che si aggrappa ad una tavola pernon andare sommerso egli impiega in quel punto tuttele sue forze fisiche sensitive ed intellettuali al fine disalvare la vita Amando ragionevolmente segrave stesso essoperciograve compie una serie di atti complicati in cui inter-viene la ragione benchegrave non si eserciti la riflessione psi-cologica ossia la coscienza Neppure si dagrave nelluomoquellistinto che dicesi della propria conservazione im-perocchegrave essendo proprio carattere dellistinto la fatalitagraveluomo sarebbe talmente determinato a cercare la pro-pria conservazione da non potere anche volendolo pri-varsi della vita

Dellistinto dicemmo piugrave di quello importasse al no-stro soggetto veniamo alle potenze pratiche che sonopiugrave proprie delluomo

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Nelluomo sonvi appetiti che si destano in seguito asensazioni sonvi movimenti riflessi automatici e spon-tanei che manifestano il prodursi degli interiori appetitimovimenti voluti e premeditati ma non troviamo in luiquella serie di atti complicati necessarii incoscientiistintivi che si scoprono nei pesci negli uccelli e negliinsetti

I movimenti compiuti dalluomo involontariamentenon sono che spontanei e dovuti allintensitagrave delle sensa-zioni non sono fisiologicamente parlando che azioniriflesse semplici Quando queste azioni riflesse sintrec-ciano e si distribuiscono in serie ordinate ad un fine in-terviene sempre la ragione e la volontagrave a proporli e adimpiegarli col soccorso delle potenze corporee Tale egravelatto di un naufrago che si aggrappa ad una tavola pernon andare sommerso egli impiega in quel punto tuttele sue forze fisiche sensitive ed intellettuali al fine disalvare la vita Amando ragionevolmente segrave stesso essoperciograve compie una serie di atti complicati in cui inter-viene la ragione benchegrave non si eserciti la riflessione psi-cologica ossia la coscienza Neppure si dagrave nelluomoquellistinto che dicesi della propria conservazione im-perocchegrave essendo proprio carattere dellistinto la fatalitagraveluomo sarebbe talmente determinato a cercare la pro-pria conservazione da non potere anche volendolo pri-varsi della vita

Dellistinto dicemmo piugrave di quello importasse al no-stro soggetto veniamo alle potenze pratiche che sonopiugrave proprie delluomo

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CAPITOLO IIIDel sentimento

Lappetito e listinto sono dinamici il sentimento in-vece egrave statico

Il sentimento in genere egrave laquouno stato psichico posterio-re ad unazioneraquo

Quando luomo esercita le sue facoltagrave muta psicolo-gicamente di stato differenziato sensitivamente da dilet-to o molestia il cui grado e varietagrave dipende or dalle con-dizioni dellorganismo or dallesercizio delle facoltagravestesse or dalle proprietagrave delloggetto loro

Luomo puograve agire per sentimento sia quando desideraprovarlo sia quando provandolo egrave spinto ad operarePerciograve anche il sentimento quantunque non sia per segraveche uno stato psichico egrave un principio pratico di cui egrave datener conto nellanalisi dellatto umano

Ogni sentimento viene costituito sempre in una delledue specie contrarie del piacere o del dolore benchegrave su-bitaneo sia il passaggio dalluna allaltra maniera di sen-tire Cosicchegrave ben potegrave dire Socrate nel Fedone di Plato-ne laquoA primo aspetto pare che il piacere sia lopposto deldolore perchegrave niuna cosa puograve essere nel tempo stesso epiacevole e spiacevole ma perograve egrave impossibile perveniread una delle due sensazioni senza aver prima immedia-tamente provata laltra sembrando per cosigrave dire cheluna e laltra si tocchino alle due estremitagraveraquo

I sentimenti si possono distribuire in quattro classi

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CAPITOLO IIIDel sentimento

Lappetito e listinto sono dinamici il sentimento in-vece egrave statico

Il sentimento in genere egrave laquouno stato psichico posterio-re ad unazioneraquo

Quando luomo esercita le sue facoltagrave muta psicolo-gicamente di stato differenziato sensitivamente da dilet-to o molestia il cui grado e varietagrave dipende or dalle con-dizioni dellorganismo or dallesercizio delle facoltagravestesse or dalle proprietagrave delloggetto loro

Luomo puograve agire per sentimento sia quando desideraprovarlo sia quando provandolo egrave spinto ad operarePerciograve anche il sentimento quantunque non sia per segraveche uno stato psichico egrave un principio pratico di cui egrave datener conto nellanalisi dellatto umano

Ogni sentimento viene costituito sempre in una delledue specie contrarie del piacere o del dolore benchegrave su-bitaneo sia il passaggio dalluna allaltra maniera di sen-tire Cosicchegrave ben potegrave dire Socrate nel Fedone di Plato-ne laquoA primo aspetto pare che il piacere sia lopposto deldolore perchegrave niuna cosa puograve essere nel tempo stesso epiacevole e spiacevole ma perograve egrave impossibile perveniread una delle due sensazioni senza aver prima immedia-tamente provata laltra sembrando per cosigrave dire cheluna e laltra si tocchino alle due estremitagraveraquo

I sentimenti si possono distribuire in quattro classi

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1a Sentimenti animali i quali non sono altro che lesensazioni interne considerate nel loro intimo rapportocolla vita organica e sensitiva

2a Sentimenti intellettivi tali sono il diletto prove-niente dalla cognizione del vero e il disgusto che provia-mo nel non veder coronati da felice esito i tentativi dellaragione nellindagine della veritagrave costretti a rimanerenel dubbio nella incertezza nellerrore

3a Sentimenti morali tali sono la gioia che in noiridonda dalla pratica della virtugrave o quella soddisfazioneche proviamo nel vederla da altri praticata il disprezzoche in noi si ingenera per i vili e i facinorosi il disgustoche sentiamo nel vedere il malvagio prosperare e il vir-tuoso oppresso

4a Sentimenti estetici talegrave lemozione che si provaalla contemplazione del bello

I sentimenti animali precedono lintelligenza e la vo-lontagrave e sono occasioni e stimolo dello sviluppo dellepotenze razionali I sentimenti intellettivi e morali allemedesime tengono dietro come conseguenze ossia na-scono in noi dipendentemente dal retto o disordinatoloro esercizio

Dei sentimenti animali sono operativi quelli special-mente la cui causa occasionale egrave un bisogno il qualepotrebbe definirsi uno stimolo ad agire procreato dauna sensazione spiacevole Il piacere diffatti esclude so-vente il desiderio perchegrave ove si prolunghi trae seco lasazietagrave e con questa il disgusto mentre quando luomo

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1a Sentimenti animali i quali non sono altro che lesensazioni interne considerate nel loro intimo rapportocolla vita organica e sensitiva

2a Sentimenti intellettivi tali sono il diletto prove-niente dalla cognizione del vero e il disgusto che provia-mo nel non veder coronati da felice esito i tentativi dellaragione nellindagine della veritagrave costretti a rimanerenel dubbio nella incertezza nellerrore

3a Sentimenti morali tali sono la gioia che in noiridonda dalla pratica della virtugrave o quella soddisfazioneche proviamo nel vederla da altri praticata il disprezzoche in noi si ingenera per i vili e i facinorosi il disgustoche sentiamo nel vedere il malvagio prosperare e il vir-tuoso oppresso

4a Sentimenti estetici talegrave lemozione che si provaalla contemplazione del bello

I sentimenti animali precedono lintelligenza e la vo-lontagrave e sono occasioni e stimolo dello sviluppo dellepotenze razionali I sentimenti intellettivi e morali allemedesime tengono dietro come conseguenze ossia na-scono in noi dipendentemente dal retto o disordinatoloro esercizio

Dei sentimenti animali sono operativi quelli special-mente la cui causa occasionale egrave un bisogno il qualepotrebbe definirsi uno stimolo ad agire procreato dauna sensazione spiacevole Il piacere diffatti esclude so-vente il desiderio perchegrave ove si prolunghi trae seco lasazietagrave e con questa il disgusto mentre quando luomo

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si sente fortemente eccitato ad agire si trova in preda adun sentimento piuttosto penoso che gradevole Se i sen-timenti animali alimentati da piacere sono pur anco ope-rativi non lo sono mai indipendentemente da un doloreprecedente da cui si svolge lappetito Coadiuvato questoda quella grata sensazione che egrave inseparabile dal mode-rato e ordinario esercizio degli organi va man manocrescendo finchegrave soddisfatto il piacere cessa il deside-rio Talvolta allatto dellappetito concupiscibile tien to-sto dietro un atto dellirascibile e lanimale passa da unoallaltro sentimento opposto Cosigrave il sentimento dellafame produce il desiderio ossia un atto appetitivo que-sto cresce dintensitagrave nellatto che si soddisfa pel piacereche si prova nel far cessare il dolore della fame man-giando ma diminuendo il bisogno man mano cessa ilpiacere e sottentra talvolta il sentimento della nauseache al cibo ci rende ribelli

Fra tutti i sentimenti sono maggiormente degni diconsiderazione il sentimento morale e il sentimentoestetico

Il sentimento morale propriamente parlando egrave con-seguente ad una nostra azione regolata dalla legge e simanifesta e colla soddisfazione e col rimorso ma puograveeziandio considerarsi come antecedente allazione nostrae conseguente in noi dalla percezione dellaltrui morali-tagrave in questo caso il sentimento morale si specifica in ap-provazione o disapprovazione e viene riguardato comecriterio o mezzo per distinguere dovegrave lobbligazionemorale

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si sente fortemente eccitato ad agire si trova in preda adun sentimento piuttosto penoso che gradevole Se i sen-timenti animali alimentati da piacere sono pur anco ope-rativi non lo sono mai indipendentemente da un doloreprecedente da cui si svolge lappetito Coadiuvato questoda quella grata sensazione che egrave inseparabile dal mode-rato e ordinario esercizio degli organi va man manocrescendo finchegrave soddisfatto il piacere cessa il deside-rio Talvolta allatto dellappetito concupiscibile tien to-sto dietro un atto dellirascibile e lanimale passa da unoallaltro sentimento opposto Cosigrave il sentimento dellafame produce il desiderio ossia un atto appetitivo que-sto cresce dintensitagrave nellatto che si soddisfa pel piacereche si prova nel far cessare il dolore della fame man-giando ma diminuendo il bisogno man mano cessa ilpiacere e sottentra talvolta il sentimento della nauseache al cibo ci rende ribelli

Fra tutti i sentimenti sono maggiormente degni diconsiderazione il sentimento morale e il sentimentoestetico

Il sentimento morale propriamente parlando egrave con-seguente ad una nostra azione regolata dalla legge e simanifesta e colla soddisfazione e col rimorso ma puograveeziandio considerarsi come antecedente allazione nostrae conseguente in noi dalla percezione dellaltrui morali-tagrave in questo caso il sentimento morale si specifica in ap-provazione o disapprovazione e viene riguardato comecriterio o mezzo per distinguere dovegrave lobbligazionemorale

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Perograve questo criterio non puograve fondare una norma per lacoscienza perchegrave il sentimento morale questa specie distato psichico che partecipa della ragione e della sensi-vitagrave egrave il risultato non il principio della nozione del benee del male contenuto nelle nostre azioni Lungi anzidallessere un criterio infallibile del carattere morale de-gli atti umani il sentimento morale ci inducerebbe so-vente in errore se noi lo prendessimo a nostra unica gui-da Lesperienza dimostra che il sentimento morale variada uno allaltro individuo da unetagrave allaltra esso puogravefortificarsi o affievolirsi e talvolta ancora cessare in co-loro che hanno fatto labito al delitto Per questo caratte-re di variabilitagrave il sentimento morale non puograve essere uncriterio certo di moralitagrave

Alcuni filosofi scambiarono il senso o sentimentomorale con la coscienza la quale si fonda sulla distin-zione del bene e del male Ne negarono perograve tutta leffi-cacia mentre sostennero altri che tanto il senso moralequanto la distinzione del bene e del male egrave il risultatodelleducazione e dellinsegnamento altri che egrave una in-venzione umana altri che egrave un acquisto del ragionamen-to e dellesperienza

Noi rispondiamo ai primi che leducazione non po-trebbe giammai infondere il senso o sentimento moralese non ci fosse la distinzione del giusto e dellingiustodel bene e del male distinzione che vien supposta dalsentimento stesso negrave leducazione giungerebbe a far pe-netrare cotesta distinzione nelle menti infantili se nonesistessero ragioni oggettive che quella nozione forni-

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Perograve questo criterio non puograve fondare una norma per lacoscienza perchegrave il sentimento morale questa specie distato psichico che partecipa della ragione e della sensi-vitagrave egrave il risultato non il principio della nozione del benee del male contenuto nelle nostre azioni Lungi anzidallessere un criterio infallibile del carattere morale de-gli atti umani il sentimento morale ci inducerebbe so-vente in errore se noi lo prendessimo a nostra unica gui-da Lesperienza dimostra che il sentimento morale variada uno allaltro individuo da unetagrave allaltra esso puogravefortificarsi o affievolirsi e talvolta ancora cessare in co-loro che hanno fatto labito al delitto Per questo caratte-re di variabilitagrave il sentimento morale non puograve essere uncriterio certo di moralitagrave

Alcuni filosofi scambiarono il senso o sentimentomorale con la coscienza la quale si fonda sulla distin-zione del bene e del male Ne negarono perograve tutta leffi-cacia mentre sostennero altri che tanto il senso moralequanto la distinzione del bene e del male egrave il risultatodelleducazione e dellinsegnamento altri che egrave una in-venzione umana altri che egrave un acquisto del ragionamen-to e dellesperienza

Noi rispondiamo ai primi che leducazione non po-trebbe giammai infondere il senso o sentimento moralese non ci fosse la distinzione del giusto e dellingiustodel bene e del male distinzione che vien supposta dalsentimento stesso negrave leducazione giungerebbe a far pe-netrare cotesta distinzione nelle menti infantili se nonesistessero ragioni oggettive che quella nozione forni-

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scono nella stessa guisa che leducazione e listruzionenon potrebbe dare le nozioni del colore e del sapore semancassero allinfante i sensi fisici e la nozione dellapropria personalitagrave se esso fosse privo di coscienza Ilsenso morale come ogni altra facoltagrave dellanima sisvolge e si perfeziona col sussidio delleducazione maleducazione non lo crea

La stessa risposta puograve darsi a coloro che pretendonoche la distinzione del bene e del male e per conseguen-za il senso morale sia distituzione umana Gli uominiavrebbero convenuto di chiamar buone quelle azioni cheservono alleconomia generale della vita individuale esociale malvagie quelle che vi si oppongono in confor-mitagrave di questo apprezzamento sociale si porrebbe la co-scienza dellindividuo la quale man mano diventandoabitudine si risolve in un sentimento incosciente Ma intal caso bisogna pur dire che le convenzioni umane do-vettero ancor esse venir motivate da ragioni dalle co-scienze indipendenti dappoichegrave le leggi morali sono sigraveassolute ed universali Daltronde le convenzioni ossiail libero consenso degli uomini ne loro giudizi non egravetale da spiegare come e perchegrave certe azioni hanno laproprietagrave di suggerire sigrave costantemente ed unanimemen-te gli stessi sentimenti di soddisfazione di stima di am-mirazione o di rimorso di disprezzo e di orrore

Quanto a coloro che dichiarano il sentimento moraleun acquisto del ragionamento e dellesperienza noi loconsentiamo purchegrave lindividual ragionamento e la sog-gettiva esperienza che hanno determinato il sentimento

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scono nella stessa guisa che leducazione e listruzionenon potrebbe dare le nozioni del colore e del sapore semancassero allinfante i sensi fisici e la nozione dellapropria personalitagrave se esso fosse privo di coscienza Ilsenso morale come ogni altra facoltagrave dellanima sisvolge e si perfeziona col sussidio delleducazione maleducazione non lo crea

La stessa risposta puograve darsi a coloro che pretendonoche la distinzione del bene e del male e per conseguen-za il senso morale sia distituzione umana Gli uominiavrebbero convenuto di chiamar buone quelle azioni cheservono alleconomia generale della vita individuale esociale malvagie quelle che vi si oppongono in confor-mitagrave di questo apprezzamento sociale si porrebbe la co-scienza dellindividuo la quale man mano diventandoabitudine si risolve in un sentimento incosciente Ma intal caso bisogna pur dire che le convenzioni umane do-vettero ancor esse venir motivate da ragioni dalle co-scienze indipendenti dappoichegrave le leggi morali sono sigraveassolute ed universali Daltronde le convenzioni ossiail libero consenso degli uomini ne loro giudizi non egravetale da spiegare come e perchegrave certe azioni hanno laproprietagrave di suggerire sigrave costantemente ed unanimemen-te gli stessi sentimenti di soddisfazione di stima di am-mirazione o di rimorso di disprezzo e di orrore

Quanto a coloro che dichiarano il sentimento moraleun acquisto del ragionamento e dellesperienza noi loconsentiamo purchegrave lindividual ragionamento e la sog-gettiva esperienza che hanno determinato il sentimento

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e il carattere morale dellindividuo non venga tolto a cri-terio universale della moralitagrave negrave sia il sentimento stes-so il principio unico sul quale si fondi la distinzione delbene e del male

I filosofi della scuola positivista hanno recato una sot-tilissima analisi sullorigine del sentimento morale Chesi dia un senso di tal fatta egrave fuor di dubbio come pareposto fuori contesa che esso sia il risultato di un apprez-zamento e di unabitudine che da cosciente passograve allostato di incosciente Diffatti dapprima cera un giudizioun raziocinio intorno ad unazione e poi la sua approva-zione o disapprovazione in seguito non apparisce trac-cia di ragionamento formato il sentimento questo si de-sta al solo percepire unazione umana qualunque Cosigraveessi i positivisti pei quali lincoscienza pare esserelultimo termine dello svolgimento intellettuale di un es-sere Ma qual egrave quellapprezzamento primitivo sul qualesi forma quel sentimento che dicesi morale Lutilitagrave co-mune si risponde si approvano e si dagrave la qualifica dimorali a quelle azioni le quali ridondano non giagravenellutile proprio ma nellutile altrui Affinchegrave unazionedicasi morale si vuole che giovi agli altri e sia accom-pagnata dallintenzione di giovare Cotesto criterio solle-va alla dignitagrave di sentimento morale la simpatia cioegravequel sentimento per cui si partecipa ad uno stato psichi-co de nostri simili In virtugrave della simpatia luomo sipone al luogo degli altri e prova quei sentimenti che inloro si suscitano in seguito ad unazione umana che ri-donda o non ridonda in loro utilitagrave Tutti questi senti-

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e il carattere morale dellindividuo non venga tolto a cri-terio universale della moralitagrave negrave sia il sentimento stes-so il principio unico sul quale si fondi la distinzione delbene e del male

I filosofi della scuola positivista hanno recato una sot-tilissima analisi sullorigine del sentimento morale Chesi dia un senso di tal fatta egrave fuor di dubbio come pareposto fuori contesa che esso sia il risultato di un apprez-zamento e di unabitudine che da cosciente passograve allostato di incosciente Diffatti dapprima cera un giudizioun raziocinio intorno ad unazione e poi la sua approva-zione o disapprovazione in seguito non apparisce trac-cia di ragionamento formato il sentimento questo si de-sta al solo percepire unazione umana qualunque Cosigraveessi i positivisti pei quali lincoscienza pare esserelultimo termine dello svolgimento intellettuale di un es-sere Ma qual egrave quellapprezzamento primitivo sul qualesi forma quel sentimento che dicesi morale Lutilitagrave co-mune si risponde si approvano e si dagrave la qualifica dimorali a quelle azioni le quali ridondano non giagravenellutile proprio ma nellutile altrui Affinchegrave unazionedicasi morale si vuole che giovi agli altri e sia accom-pagnata dallintenzione di giovare Cotesto criterio solle-va alla dignitagrave di sentimento morale la simpatia cioegravequel sentimento per cui si partecipa ad uno stato psichi-co de nostri simili In virtugrave della simpatia luomo sipone al luogo degli altri e prova quei sentimenti che inloro si suscitano in seguito ad unazione umana che ri-donda o non ridonda in loro utilitagrave Tutti questi senti-

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menti sono quelli che vengono detti morali Ad esempioveggo soccorrere un indigente per mezzo della simpatiapartecipo alla sua gratitudine considero la limosinacome se fosse fatta a me ed ecco che si desta in me unsentimento il quale si fonda sullutilitagrave dellazione Ilconcetto della sua utilitagrave si deriva dalla relazione cheavrebbe lazione rispetto a me cui gioverebbe ove fossiin pari circostanze dellindigente ma avendomi la sim-patia fatto partecipare al sentimento altrui non puograve que-sto essere scompagnato da ciograve che si richiede per condi-zionare la sua moralitagrave imperocchegrave al postutto ho pro-vato un sentimento il quale si fonda sullutilitagrave che ad al-tri egrave derivata da unazione

Cosigrave lorigine del sentimento morale sarebbe secondola mente di alcuni dovuta ad un complesso di associa-zioni fra rappresentazioni ed emozioni e il loro ridestar-si sarebbe dovuto alla legge psicologica dellassociazio-ne

Se non che per quanto sia ingegnosa la spiegazionedata tuttavia manca lelemento oggettivo che impartiscemoralitagrave propriamente detta al sentimento dettato persimpatia Lutilitagrave comune non puograve essere lelemento ri-chiesto Per provare che il bene e il male morale si iden-tificano col piacere e col dolore collutile e col nocivobisognerebbe stabilire che i vocaboli esprimenti i con-cetti di piacere e di virtugrave di dolore e di vizio di utile edi onesto hanno la stessa significazione bisognerebbedimostrare che la loro associazione o piuttosto la loroassimilazione egrave costante Ora il fatto contradice a queste

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menti sono quelli che vengono detti morali Ad esempioveggo soccorrere un indigente per mezzo della simpatiapartecipo alla sua gratitudine considero la limosinacome se fosse fatta a me ed ecco che si desta in me unsentimento il quale si fonda sullutilitagrave dellazione Ilconcetto della sua utilitagrave si deriva dalla relazione cheavrebbe lazione rispetto a me cui gioverebbe ove fossiin pari circostanze dellindigente ma avendomi la sim-patia fatto partecipare al sentimento altrui non puograve que-sto essere scompagnato da ciograve che si richiede per condi-zionare la sua moralitagrave imperocchegrave al postutto ho pro-vato un sentimento il quale si fonda sullutilitagrave che ad al-tri egrave derivata da unazione

Cosigrave lorigine del sentimento morale sarebbe secondola mente di alcuni dovuta ad un complesso di associa-zioni fra rappresentazioni ed emozioni e il loro ridestar-si sarebbe dovuto alla legge psicologica dellassociazio-ne

Se non che per quanto sia ingegnosa la spiegazionedata tuttavia manca lelemento oggettivo che impartiscemoralitagrave propriamente detta al sentimento dettato persimpatia Lutilitagrave comune non puograve essere lelemento ri-chiesto Per provare che il bene e il male morale si iden-tificano col piacere e col dolore collutile e col nocivobisognerebbe stabilire che i vocaboli esprimenti i con-cetti di piacere e di virtugrave di dolore e di vizio di utile edi onesto hanno la stessa significazione bisognerebbedimostrare che la loro associazione o piuttosto la loroassimilazione egrave costante Ora il fatto contradice a queste

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conclusioni Soventi noi giudichiamo che unazione egravebuona o malvagia senza sapere se essa sia utile o noci-va imperocchegrave il senso morale si sviluppa ben prima diquella esperienza che ci abilita a prevedere il risultatodelle nostre azioni rapporto al nostro interesse e al no-stro benessere esperienza propria che in ogni ipotesi egraverichiesta per aver coscienza dellutile altrui Soventi noicondanniamo e disapproviamo unazione che pure sareb-be utile e vantaggiosa soventi approviamo come moral-mente buona unazione che giudichiamo dover tornaredannosa al suo autore Non puograve dunque essere la ragio-ne di utilitagrave quella che impartisca la moralitagrave ai senti-menti come non la dagrave per segrave sola alle azioni

In conclusione il sentimento morale non puograve consi-derarsi come criterio assoluto della morale esso egrave bensigraveprincipio di azione come qualsivoglia altro sentimentoma la sua moralitagrave va desunta da ben altri principii chenon sieno il piacere e lutilitagrave sia propria sia comuneche anzi la sua moralitagrave egrave variabile secondo che egrave o nonegrave conforme alle ragioni che la impartiscono alle azioniumane che si compiono in forza del sentimento o di cuiesso stesso non egrave che una conseguenza

Fra i piugrave nobili sentimenti egrave fuor di dubbio il senti-mento estetico esso pare il privilegio di coloro che han-no ricevuto una coltura intellettuale ed una delicata edu-cazione del cuore Al racconto di belle azioni in presen-za dei capolavori dellarte si sentono nobili impulsi su-perbi allora di appartenere allumana natura noi credia-mo di poterla ben anche onorare Cosigrave gli effetti del bel-

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conclusioni Soventi noi giudichiamo che unazione egravebuona o malvagia senza sapere se essa sia utile o noci-va imperocchegrave il senso morale si sviluppa ben prima diquella esperienza che ci abilita a prevedere il risultatodelle nostre azioni rapporto al nostro interesse e al no-stro benessere esperienza propria che in ogni ipotesi egraverichiesta per aver coscienza dellutile altrui Soventi noicondanniamo e disapproviamo unazione che pure sareb-be utile e vantaggiosa soventi approviamo come moral-mente buona unazione che giudichiamo dover tornaredannosa al suo autore Non puograve dunque essere la ragio-ne di utilitagrave quella che impartisca la moralitagrave ai senti-menti come non la dagrave per segrave sola alle azioni

In conclusione il sentimento morale non puograve consi-derarsi come criterio assoluto della morale esso egrave bensigraveprincipio di azione come qualsivoglia altro sentimentoma la sua moralitagrave va desunta da ben altri principii chenon sieno il piacere e lutilitagrave sia propria sia comuneche anzi la sua moralitagrave egrave variabile secondo che egrave o nonegrave conforme alle ragioni che la impartiscono alle azioniumane che si compiono in forza del sentimento o di cuiesso stesso non egrave che una conseguenza

Fra i piugrave nobili sentimenti egrave fuor di dubbio il senti-mento estetico esso pare il privilegio di coloro che han-no ricevuto una coltura intellettuale ed una delicata edu-cazione del cuore Al racconto di belle azioni in presen-za dei capolavori dellarte si sentono nobili impulsi su-perbi allora di appartenere allumana natura noi credia-mo di poterla ben anche onorare Cosigrave gli effetti del bel-

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lo presentano affinitagrave cogli effetti del buono essi catti-vano gli animi li rendono migliori e piugrave felici Il senti-mento estetico sublima luomo e lo allontana da queivani progetti da quei neri sospetti che agitano e corrom-pono le moltitudini Il sentimento estetico si traducenellamore delle arti e questo serve eziandio alla virtugraveQuando la societagrave si corrompe quando il desideriodinteresse le basse passioni fermentano nel senodelluomo larte puograve ancora preservarlo dal contagio

Larti belle hanno quindi per scopo di alimentare ilsentimento estetico e piegarlo alla onestagrave delle azioniLamor di patria e della gloria si sviluppa dal seno delsentimento estetico quando questo venga conservato ededucato nel tempio dellarte

Il bello ridesta idee morali e il desiderio del bene allasua volta lonesto pare abbia la missione di mantenere ilbello animando il genio e limmaginazione dellartistaQuando questi si proponga per fine de suoi lavori il pia-cere o lutile larte egrave in decadenza si falsa il sentimentoestetico che rientra man mano e sparisce nel piacere fi-sico

I filosofi in ogni tempo tentarono una definizione delbello senza che mai potessero accordarsi ad assegnare ilsuo elemento costitutivo Sarebbe fuor dopera entrare inquesta discussione che egrave oggetto dellEstetica tuttaviadiremo ancor noi la nostra opinione

Ci pare che il bello debba collocarsi in quella forzaattrattiva che presenta un concetto di perfezione in rela-zione ad una rappresentazione fantastica ad unopera

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lo presentano affinitagrave cogli effetti del buono essi catti-vano gli animi li rendono migliori e piugrave felici Il senti-mento estetico sublima luomo e lo allontana da queivani progetti da quei neri sospetti che agitano e corrom-pono le moltitudini Il sentimento estetico si traducenellamore delle arti e questo serve eziandio alla virtugraveQuando la societagrave si corrompe quando il desideriodinteresse le basse passioni fermentano nel senodelluomo larte puograve ancora preservarlo dal contagio

Larti belle hanno quindi per scopo di alimentare ilsentimento estetico e piegarlo alla onestagrave delle azioniLamor di patria e della gloria si sviluppa dal seno delsentimento estetico quando questo venga conservato ededucato nel tempio dellarte

Il bello ridesta idee morali e il desiderio del bene allasua volta lonesto pare abbia la missione di mantenere ilbello animando il genio e limmaginazione dellartistaQuando questi si proponga per fine de suoi lavori il pia-cere o lutile larte egrave in decadenza si falsa il sentimentoestetico che rientra man mano e sparisce nel piacere fi-sico

I filosofi in ogni tempo tentarono una definizione delbello senza che mai potessero accordarsi ad assegnare ilsuo elemento costitutivo Sarebbe fuor dopera entrare inquesta discussione che egrave oggetto dellEstetica tuttaviadiremo ancor noi la nostra opinione

Ci pare che il bello debba collocarsi in quella forzaattrattiva che presenta un concetto di perfezione in rela-zione ad una rappresentazione fantastica ad unopera

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esterna o ad una azione umana che nel suo complesso egraveimmediatamente ordinata ad esprimerlo

Che il bello sia forza attrattiva niuno egrave che nol veggalo spirito si riposa nel contemplarlo e quasi dirogravenellassaporarlo sicchegrave gli altri oggetti non valgano a ri-chiamare la sua attenzione e a distorlo da quello stato diestasi cui accompagna un sentimento di diletto e di am-mirazione

Che poi loggetto di sifatta contemplazione sia pro-priamente un concetto di perfezione un ideale che nellasua unitagrave sintetizza una rappresentazione o fantastica oesternata ci consta pure da ciograve che ove non si colga unconcetto ove lo spirito non si elevi ad unidea le scenedella natura le opere di arte le azioni umane non diran-nosi mai belle Egrave lidea che deve animare la rappresenta-zione e darle unitagrave nel suo assieme questa idea devesorgere spontanea dallordine di tutte le sue parti

Il bello esercita piacevolmente la fantasia il senti-mento e la ragione perciograve si suol dividere in bello diimmagine che piacevolmente dagrave nella fantasia in bellodi sentimento che dilettica le passioni in bello di ragio-ne che soavemente appaga lintelletto

Il supremo grado del bello dicesi sublime tutta la vir-tugrave di questo consiste nelle idee e il suo carattere egrave lele-vatezza e la vastitagrave delle immagini che colpiscono lamente conquidono il cuore ci sorprendono ci rapisco-no

Dicesi sublime dimmagine ciograve che ha potenza di ri-svegliarci lidea di una grandezza superiore alla com-

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esterna o ad una azione umana che nel suo complesso egraveimmediatamente ordinata ad esprimerlo

Che il bello sia forza attrattiva niuno egrave che nol veggalo spirito si riposa nel contemplarlo e quasi dirogravenellassaporarlo sicchegrave gli altri oggetti non valgano a ri-chiamare la sua attenzione e a distorlo da quello stato diestasi cui accompagna un sentimento di diletto e di am-mirazione

Che poi loggetto di sifatta contemplazione sia pro-priamente un concetto di perfezione un ideale che nellasua unitagrave sintetizza una rappresentazione o fantastica oesternata ci consta pure da ciograve che ove non si colga unconcetto ove lo spirito non si elevi ad unidea le scenedella natura le opere di arte le azioni umane non diran-nosi mai belle Egrave lidea che deve animare la rappresenta-zione e darle unitagrave nel suo assieme questa idea devesorgere spontanea dallordine di tutte le sue parti

Il bello esercita piacevolmente la fantasia il senti-mento e la ragione perciograve si suol dividere in bello diimmagine che piacevolmente dagrave nella fantasia in bellodi sentimento che dilettica le passioni in bello di ragio-ne che soavemente appaga lintelletto

Il supremo grado del bello dicesi sublime tutta la vir-tugrave di questo consiste nelle idee e il suo carattere egrave lele-vatezza e la vastitagrave delle immagini che colpiscono lamente conquidono il cuore ci sorprendono ci rapisco-no

Dicesi sublime dimmagine ciograve che ha potenza di ri-svegliarci lidea di una grandezza superiore alla com-

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prensione del nostro immaginare sublime di sentimentolespressione di uno straordinario movimento dellanimosino a fartelo parere divino sublime di azione e dinami-co quando una rappresentazione o un fatto desta il con-cetto di una potenza straordinaria

Il sentimento destato dal bello egrave un diletto severo egrave eccitato dal sublime egrave sempre accompagnato dauna agitazione Quando il bello oltre al diletto ottiene unsorriso quando non incanta ma ricrea allora piglia ilnome di grazioso Il sublime il bello e il grazioso sonoadunque le tre sorgenti dei sentimenti estetici i quali inquanto operativi promuovono il culto delle arti belle equeste poi alla loro volta conservano nella societagrave i prin-cipii dellonestagrave glorificandoli e si fanno elementi di ci-viltagrave

Per sentire e per esprimere il bello occorrono il crite-rio e il gusto Il criterio egrave quella facoltagrave onde lingegnoumano puograve discernere il vero bello dal falso e conosce-re ed estrarre dal bello stesso le parti migliori Il gusto egravequella facoltagrave per cui lo spirito prova la piacevole im-pressione del bello e ne distingue il carattere Il gusto siperfeziona e col gusto il sentimento estetico studiandonella natura e nelle opere piugrave perfette dellarte

Egrave indizio dingegno il trasporto per tutto ciograve che portain segrave limpronta del bello ma non egrave perciograve indizio dionestagrave giacchegrave ben si puograve gustare il bello nel buono edapprovarlo senza perograve che efficacemente si voglia quelbene che pur si apprezza e si ammira

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prensione del nostro immaginare sublime di sentimentolespressione di uno straordinario movimento dellanimosino a fartelo parere divino sublime di azione e dinami-co quando una rappresentazione o un fatto desta il con-cetto di una potenza straordinaria

Il sentimento destato dal bello egrave un diletto severo egrave eccitato dal sublime egrave sempre accompagnato dauna agitazione Quando il bello oltre al diletto ottiene unsorriso quando non incanta ma ricrea allora piglia ilnome di grazioso Il sublime il bello e il grazioso sonoadunque le tre sorgenti dei sentimenti estetici i quali inquanto operativi promuovono il culto delle arti belle equeste poi alla loro volta conservano nella societagrave i prin-cipii dellonestagrave glorificandoli e si fanno elementi di ci-viltagrave

Per sentire e per esprimere il bello occorrono il crite-rio e il gusto Il criterio egrave quella facoltagrave onde lingegnoumano puograve discernere il vero bello dal falso e conosce-re ed estrarre dal bello stesso le parti migliori Il gusto egravequella facoltagrave per cui lo spirito prova la piacevole im-pressione del bello e ne distingue il carattere Il gusto siperfeziona e col gusto il sentimento estetico studiandonella natura e nelle opere piugrave perfette dellarte

Egrave indizio dingegno il trasporto per tutto ciograve che portain segrave limpronta del bello ma non egrave perciograve indizio dionestagrave giacchegrave ben si puograve gustare il bello nel buono edapprovarlo senza perograve che efficacemente si voglia quelbene che pur si apprezza e si ammira

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Lorgano del sentimento egrave il cuore secondo che lespe-rienza ci ammaestra Diffatti si nota una perpetua corri-spondenza fra i sentimenti e le modificazioni che subi-sce il cuore sotto il loro impulso il cuore si agita si di-lata e si restringe si commuove ritarda o accelera i suoibattiti secondochegrave varii affetti ci commuovono

CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni

Il sentimento va considerato come una maniera di es-sere che induce una maniera di operare propria quindisi suol distinguere dallaffetto che si potrebbe chiamarelaquocommozione del sentimentoraquo

Le subite emozioni dellanimo si rendono visibili atutti per certi singolari effetti che si producono nel voltoe nelle membra Il Kant osservograve che molti affetti produ-cono sollevamento di forza e li chiamograve stenici altri in-vece producono abbattimento e li chiamograve astenici Iltipo dei primi egrave la collera dei secondi il timore

Quando si egrave provato piugrave volte uno stesso affetto ov-vero quando un sentimento ebbe una certa durata unacerta intensitagrave allora si forma quello stato psichico chedicesi passione

Secondo la forza del vocabolo passione (da πάϑοςpena o sofferenza) suona laquodisposizione a ricevere im-pressioneraquo e si dice in genere di tutte le azioni conside-

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Lorgano del sentimento egrave il cuore secondo che lespe-rienza ci ammaestra Diffatti si nota una perpetua corri-spondenza fra i sentimenti e le modificazioni che subi-sce il cuore sotto il loro impulso il cuore si agita si di-lata e si restringe si commuove ritarda o accelera i suoibattiti secondochegrave varii affetti ci commuovono

CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni

Il sentimento va considerato come una maniera di es-sere che induce una maniera di operare propria quindisi suol distinguere dallaffetto che si potrebbe chiamarelaquocommozione del sentimentoraquo

Le subite emozioni dellanimo si rendono visibili atutti per certi singolari effetti che si producono nel voltoe nelle membra Il Kant osservograve che molti affetti produ-cono sollevamento di forza e li chiamograve stenici altri in-vece producono abbattimento e li chiamograve astenici Iltipo dei primi egrave la collera dei secondi il timore

Quando si egrave provato piugrave volte uno stesso affetto ov-vero quando un sentimento ebbe una certa durata unacerta intensitagrave allora si forma quello stato psichico chedicesi passione

Secondo la forza del vocabolo passione (da πάϑοςpena o sofferenza) suona laquodisposizione a ricevere im-pressioneraquo e si dice in genere di tutte le azioni conside-

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rate nellente che le riceve In questo senso dicesi pas-sione il riscaldarsi dellacqua il sentire e lintenderedelluomo

In senso generale adunque sono passioni tutti i senti-menti e tutti gli affetti tutte le disposizioni psichicheprocreate dal sentimento o dallaffetto perchegrave luomonon le forma o le crea ma le esperimenta cioegrave va sog-getto alla fatalitagrave de loro impulsi

Pertanto ogni emozione ogni affetto sarebbe passio-ne e infatti come sinonimi si pigliano per lo piugrave questidue ultimi vocaboli Nondimeno affetto dal verbo affi-cere (toccare fare impressione) indica semplicementeuna maniera qualunque di venir modificato e di agiresubitamente dietro un impulso o eccitazione mentre lapassione implica una maggiore durata una maggior in-tensitagrave dellaffetto il quale si mostra sempre suscettibiledi diversi gradi e si trasforma man mano in passioneCosigrave dapprima lamore non era che un semplice affettopoi diventograve una fiera passione

Secondo la definizione tradizionale cui ci atteniamoegrave una passione laquoqualsivoglia moto prodotto dallanimaallorchegrave egrave modificata dal piacere o dal dolore nel senti-re o immaginare un oggettoraquo Dissi moto dellanima peresprimere analogicamente lazione che fa lanimo o ilprincipio movente dellanimale solleticato dal piacere odal dolore Donde si scorge essere passioni tutti i motidellappetito sensitivo questi si distinguono per la loroqualitagrave o per la loro quantitagrave nel primo caso pigliano

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rate nellente che le riceve In questo senso dicesi pas-sione il riscaldarsi dellacqua il sentire e lintenderedelluomo

In senso generale adunque sono passioni tutti i senti-menti e tutti gli affetti tutte le disposizioni psichicheprocreate dal sentimento o dallaffetto perchegrave luomonon le forma o le crea ma le esperimenta cioegrave va sog-getto alla fatalitagrave de loro impulsi

Pertanto ogni emozione ogni affetto sarebbe passio-ne e infatti come sinonimi si pigliano per lo piugrave questidue ultimi vocaboli Nondimeno affetto dal verbo affi-cere (toccare fare impressione) indica semplicementeuna maniera qualunque di venir modificato e di agiresubitamente dietro un impulso o eccitazione mentre lapassione implica una maggiore durata una maggior in-tensitagrave dellaffetto il quale si mostra sempre suscettibiledi diversi gradi e si trasforma man mano in passioneCosigrave dapprima lamore non era che un semplice affettopoi diventograve una fiera passione

Secondo la definizione tradizionale cui ci atteniamoegrave una passione laquoqualsivoglia moto prodotto dallanimaallorchegrave egrave modificata dal piacere o dal dolore nel senti-re o immaginare un oggettoraquo Dissi moto dellanima peresprimere analogicamente lazione che fa lanimo o ilprincipio movente dellanimale solleticato dal piacere odal dolore Donde si scorge essere passioni tutti i motidellappetito sensitivo questi si distinguono per la loroqualitagrave o per la loro quantitagrave nel primo caso pigliano

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se vuolsi il nome di affetto nel secondo ritengono quel-lo di passioni

Egrave facile ravvisare nelle passioni lintervento di variielementi di cui i principali sono limmaginazione ilsentimento e lappetito si richiede cioegrave una rappresenta-zione fantastica dominante gli altri stati psichici ed as-sociata ad un sentimento il quale attiva lappetito sensi-tivo nelluno o nellaltro suo modo che egrave propensione oavversione

Le passioni si possono anzi tutto classificare secondola natura del sentimento dominante Perciograve vi sono 1degpassioni animali dovute allesigenze della vita sensitivao animale e troppo spesso al predominio dei sensi sullaragione 2deg passioni razionali quali sono linclinazionealla potenza alla gloria al sapere alla societagrave allamici-zia 3deg passioni morali come linclinazione alla benevo-lenza alla onestagrave alla giustizia alla religione 4deg pas-sioni estetiche le quali per ordinario conducono luomoalla scelta degli stati di vita alla cultura delle arti e rav-vivano con nobili propositi le azioni dellindividuo inseno alla societagrave

Siccome poi nelle passioni dobbiamo notare non solouno stato perdurabile di sentimento ma eziandio gli attidellappetito cosigrave esse si distribuiscono pure secondo laragione delle tendenze sensitive Quindi altre concerno-no lappetito concupiscibile e sono quelle passioni incui predomina il desiderio (concupiscentia) altre ri-guardano lirascibile e sono quelle che nascono dal con-trasto contro le difficoltagrave che impediscono il benessere

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se vuolsi il nome di affetto nel secondo ritengono quel-lo di passioni

Egrave facile ravvisare nelle passioni lintervento di variielementi di cui i principali sono limmaginazione ilsentimento e lappetito si richiede cioegrave una rappresenta-zione fantastica dominante gli altri stati psichici ed as-sociata ad un sentimento il quale attiva lappetito sensi-tivo nelluno o nellaltro suo modo che egrave propensione oavversione

Le passioni si possono anzi tutto classificare secondola natura del sentimento dominante Perciograve vi sono 1degpassioni animali dovute allesigenze della vita sensitivao animale e troppo spesso al predominio dei sensi sullaragione 2deg passioni razionali quali sono linclinazionealla potenza alla gloria al sapere alla societagrave allamici-zia 3deg passioni morali come linclinazione alla benevo-lenza alla onestagrave alla giustizia alla religione 4deg pas-sioni estetiche le quali per ordinario conducono luomoalla scelta degli stati di vita alla cultura delle arti e rav-vivano con nobili propositi le azioni dellindividuo inseno alla societagrave

Siccome poi nelle passioni dobbiamo notare non solouno stato perdurabile di sentimento ma eziandio gli attidellappetito cosigrave esse si distribuiscono pure secondo laragione delle tendenze sensitive Quindi altre concerno-no lappetito concupiscibile e sono quelle passioni incui predomina il desiderio (concupiscentia) altre ri-guardano lirascibile e sono quelle che nascono dal con-trasto contro le difficoltagrave che impediscono il benessere

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animale e delle quali laudacia e lira sono le forme su-preme

Inoltre altre riguardano unicamente noi stessi e di-consi egoistiche altre hanno relazione coi nostri similie diconsi sociali

Da quel sentimento di noia e di pena che si prova nel-la solitudine nasce il bisogno naturale e il desiderio del-la vita sociale questo si accresce e fortifica con letagraveper il piacere e i vantaggi che procura la societagrave e ci di-spone a tutte le passioni sociali Queste sono riducibilialla simpatia alla benevolenza e allamore

Dapprima gli affetti sociali sono ristretti alla famigliae quando hanno raggiunto il grado piugrave elevato del lorosviluppo suppongono labnegazione ossia lincompati-bilitagrave con legoismo Lamore materno rappresenta que-sto grado piugrave elevato del sentimento e delle passioni do-mestiche

Ma luomo non tarda ad entrare in relazione cogliestranei alla famiglia ed allora i sentimenti e gli affettisociali pigliano la forma di amicizia di riconoscenza dimisericordia e di clemenza Lamicizia suppone una cer-ta convenienza di carattere una affinitagrave morale un ac-cordo di sentimenti e di idee e si fonda sulla stima esulla confidenza La riconoscenza ci lega agli altri permemoria dei benefizi ricevuti la misericordia per il de-siderio di sollevare i loro mali la clemenza col perdonodelle ingiurie

Le passioni sociali in quanto si estendono a tutti indi-stintamente gli uomini entrano nella categoria di quei

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animale e delle quali laudacia e lira sono le forme su-preme

Inoltre altre riguardano unicamente noi stessi e di-consi egoistiche altre hanno relazione coi nostri similie diconsi sociali

Da quel sentimento di noia e di pena che si prova nel-la solitudine nasce il bisogno naturale e il desiderio del-la vita sociale questo si accresce e fortifica con letagraveper il piacere e i vantaggi che procura la societagrave e ci di-spone a tutte le passioni sociali Queste sono riducibilialla simpatia alla benevolenza e allamore

Dapprima gli affetti sociali sono ristretti alla famigliae quando hanno raggiunto il grado piugrave elevato del lorosviluppo suppongono labnegazione ossia lincompati-bilitagrave con legoismo Lamore materno rappresenta que-sto grado piugrave elevato del sentimento e delle passioni do-mestiche

Ma luomo non tarda ad entrare in relazione cogliestranei alla famiglia ed allora i sentimenti e gli affettisociali pigliano la forma di amicizia di riconoscenza dimisericordia e di clemenza Lamicizia suppone una cer-ta convenienza di carattere una affinitagrave morale un ac-cordo di sentimenti e di idee e si fonda sulla stima esulla confidenza La riconoscenza ci lega agli altri permemoria dei benefizi ricevuti la misericordia per il de-siderio di sollevare i loro mali la clemenza col perdonodelle ingiurie

Le passioni sociali in quanto si estendono a tutti indi-stintamente gli uomini entrano nella categoria di quei

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sentimenti che direbbonsi di umanitagrave mentre conside-rate nella loro attinenza colle idee di nazionalitagrave acqui-stano maggior intensitagrave e costituiscono il patriottismo

Le passioni antisociali si manifestano collorgogliolantipatia la diffidenza la crudeltagrave lingratitudine lavendetta ecc

Ciascuna etagrave ancora ha la sua passione predominantenella infanzia predomina la ghiottornia nella adolescen-za lamore nella virilitagrave lambizione nella vecchiaialavarizia

Finalmente per rapporto alle loro genesi delle pas-sioni altre sono elementari e primitive le quali imme-diatamente si svolgono dal sentimento animale Altre di-consi secondarie e miste e sono quelle che pullulanonon dalla sensivitagrave soltanto ma vengono causate dallaragione di tal fatta sono ad es linvidia la compassio-ne il pudore ecc

In qual rapporto stanno le passioni colla MoraleFu opinione degli Stoici essere le passioni di loro na-

tura malvagie e doversi rimuovere del tutto onde procu-rare quellἀπαθείαν nella quale riponevano la virtugrave e lafelicitagrave I Socialisti invece con a capo il Fourier fannoobbligo di soddisfarle come chegrave legittime e buone in segravestesse e voci della natura Perciograve costoro vagheggianouno stato della societagrave umana nel quale provveduti tuttii mezzi atti a soddisfare ogni passione non potragrave piugravemancare la felicitagrave

Quanto alla prima opinione distinguo Se le passionisi considerano in segrave stesse non hanno negrave bontagrave negrave mali-

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sentimenti che direbbonsi di umanitagrave mentre conside-rate nella loro attinenza colle idee di nazionalitagrave acqui-stano maggior intensitagrave e costituiscono il patriottismo

Le passioni antisociali si manifestano collorgogliolantipatia la diffidenza la crudeltagrave lingratitudine lavendetta ecc

Ciascuna etagrave ancora ha la sua passione predominantenella infanzia predomina la ghiottornia nella adolescen-za lamore nella virilitagrave lambizione nella vecchiaialavarizia

Finalmente per rapporto alle loro genesi delle pas-sioni altre sono elementari e primitive le quali imme-diatamente si svolgono dal sentimento animale Altre di-consi secondarie e miste e sono quelle che pullulanonon dalla sensivitagrave soltanto ma vengono causate dallaragione di tal fatta sono ad es linvidia la compassio-ne il pudore ecc

In qual rapporto stanno le passioni colla MoraleFu opinione degli Stoici essere le passioni di loro na-

tura malvagie e doversi rimuovere del tutto onde procu-rare quellἀπαθείαν nella quale riponevano la virtugrave e lafelicitagrave I Socialisti invece con a capo il Fourier fannoobbligo di soddisfarle come chegrave legittime e buone in segravestesse e voci della natura Perciograve costoro vagheggianouno stato della societagrave umana nel quale provveduti tuttii mezzi atti a soddisfare ogni passione non potragrave piugravemancare la felicitagrave

Quanto alla prima opinione distinguo Se le passionisi considerano in segrave stesse non hanno negrave bontagrave negrave mali-

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zia morale se poi si considerano sotto limpero della ra-gione e della volontagrave sono buone o malvagie secondoluso onesto o turpe delle medesime Le passioni hannobensigrave da moderarsi dalla volontagrave e da dirigersi dalla ra-gione affinchegrave non tralignino ma che sarebbedelluomo e della societagrave senza di esse Lumanitagrave nonconterebbe i suoi grandi potentemente eccitati dallamo-re della gloria la vita sarebbe senza i suoi confortilattivitagrave senza i suoi stimoli si cesserebbe laquodi vivereprima di essere mortiraquo come felicemente si esprime ilLafontaine Sono adunque le passioni malattie dellani-mo animi morbus come le chiamarono gli Stoici allorasoltanto quando la ragione non le dirige negrave le moderacontenendole colla forza della volontagrave entro quei confiniche prescindono egualmente e dal difetto e dalleccesso

Quanto ai Socialisti si risponde che le passioni deb-bono essere governate dalla ragione e ciograve perchegrave essenon sono che cieche inclinazioni le quali nei bruti ven-gono fisicamente limitate dallistinto nel tempo e nelmodo del loro esercizio mentre invece nelluomo sepure egrave cieca linclinazione loro egrave perograve noto il fine cuitendono Luomo non dee ignorare a qual fine la passio-ne lo trascinerebbe ove non se ne servisse secondolordine della retta ragione

E ciograve tanto piugrave se si consideri che nelluomo perlinflusso della parte intellettiva loggetto della passioneprende una certa indefinita estensione e durata per cuise le si lascia libero il freno non solo lordine moralema la vita stessa animale si dissolve e perisce La pas-

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zia morale se poi si considerano sotto limpero della ra-gione e della volontagrave sono buone o malvagie secondoluso onesto o turpe delle medesime Le passioni hannobensigrave da moderarsi dalla volontagrave e da dirigersi dalla ra-gione affinchegrave non tralignino ma che sarebbedelluomo e della societagrave senza di esse Lumanitagrave nonconterebbe i suoi grandi potentemente eccitati dallamo-re della gloria la vita sarebbe senza i suoi confortilattivitagrave senza i suoi stimoli si cesserebbe laquodi vivereprima di essere mortiraquo come felicemente si esprime ilLafontaine Sono adunque le passioni malattie dellani-mo animi morbus come le chiamarono gli Stoici allorasoltanto quando la ragione non le dirige negrave le moderacontenendole colla forza della volontagrave entro quei confiniche prescindono egualmente e dal difetto e dalleccesso

Quanto ai Socialisti si risponde che le passioni deb-bono essere governate dalla ragione e ciograve perchegrave essenon sono che cieche inclinazioni le quali nei bruti ven-gono fisicamente limitate dallistinto nel tempo e nelmodo del loro esercizio mentre invece nelluomo sepure egrave cieca linclinazione loro egrave perograve noto il fine cuitendono Luomo non dee ignorare a qual fine la passio-ne lo trascinerebbe ove non se ne servisse secondolordine della retta ragione

E ciograve tanto piugrave se si consideri che nelluomo perlinflusso della parte intellettiva loggetto della passioneprende una certa indefinita estensione e durata per cuise le si lascia libero il freno non solo lordine moralema la vita stessa animale si dissolve e perisce La pas-

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sione che piglia possesso dellanima umana diventa unamalattia la fa da padrona assoluta si impone qual fineagli atti della mente e della volontagrave perverte il giudizioed impedisce che luomo si rivolga ad altra azione chenon sia quella che da lei viene suggerita e continuamen-te rappresentata Cosigrave luomo dominato dallamoredallodio dalla vendetta dallambizione dallavariziapostergata ogni altra cura vive per un fine solo per lasua passione In sulle prime la passione veniva attivatadal sentimento ma poi nel suo corso se ne stacca ac-quista una oggettivitagrave e pare indipendente da ogni senti-mento Luomo occupato da una immaginazione conti-nua a questa pazzamente consacra tutta la propria atti-vitagrave Cosigrave quella che fu data a stimolo a belle ed utiliimprese diventa linfausta cagione di quella lotta cheluomo deve impegnare con segrave stesso e che egli puograve glo-riosamente sfidare usando della ragione e della liberavolontagrave

Adunque nella rappresentazione fantastica egrave da rin-tracciarsi il germe latente della passione e siccome daquella si svolge fatalmente il sentimento laffetto elazione secondo la legge psicologica laquoogni rappresen-tazione tende a tramutarsi in azioneraquo1 cosigrave lopera perfe-zionatrice delluomo morale il governo delle propriepassioni si riduce alla direzione alla scelta delle rappre-sentazioni al governo della immaginazione sotto i detta-

1 A ben comprendere la teoria dellappetito dellistinto delsentimento e delle passioni gioveragrave che il lettore rivegga linteroCapitolo II della mia laquoPsicologia Descrittivaraquo

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sione che piglia possesso dellanima umana diventa unamalattia la fa da padrona assoluta si impone qual fineagli atti della mente e della volontagrave perverte il giudizioed impedisce che luomo si rivolga ad altra azione chenon sia quella che da lei viene suggerita e continuamen-te rappresentata Cosigrave luomo dominato dallamoredallodio dalla vendetta dallambizione dallavariziapostergata ogni altra cura vive per un fine solo per lasua passione In sulle prime la passione veniva attivatadal sentimento ma poi nel suo corso se ne stacca ac-quista una oggettivitagrave e pare indipendente da ogni senti-mento Luomo occupato da una immaginazione conti-nua a questa pazzamente consacra tutta la propria atti-vitagrave Cosigrave quella che fu data a stimolo a belle ed utiliimprese diventa linfausta cagione di quella lotta cheluomo deve impegnare con segrave stesso e che egli puograve glo-riosamente sfidare usando della ragione e della liberavolontagrave

Adunque nella rappresentazione fantastica egrave da rin-tracciarsi il germe latente della passione e siccome daquella si svolge fatalmente il sentimento laffetto elazione secondo la legge psicologica laquoogni rappresen-tazione tende a tramutarsi in azioneraquo1 cosigrave lopera perfe-zionatrice delluomo morale il governo delle propriepassioni si riduce alla direzione alla scelta delle rappre-sentazioni al governo della immaginazione sotto i detta-

1 A ben comprendere la teoria dellappetito dellistinto delsentimento e delle passioni gioveragrave che il lettore rivegga linteroCapitolo II della mia laquoPsicologia Descrittivaraquo

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mi della retta ragione Egrave qui ove massimamente si ravvi-sa lazione della volontagrave

CAPITOLO VDella volontagrave

Luomo agisce non solo in virtugrave di impressioni ester-ne e di stati psicologici interni Vha una serie di opera-zioni nelle quali interviene la attivitagrave spirituale a presie-dere la vita sensitiva

Cotesta attivitagrave ora si manifesta come conoscitiva edirigente ora come impulsiva e determinante tutti i sen-timenti e gli affetti e lesercizio delle facoltagrave sensitiveTalvolta invece pare liberarsi dallaffetto ed agire per ra-gione soltanto

Lattivitagrave di cui favelliamo non puograve essere unaffe-zione organica dappoichegrave essa si libera dalla materiacolle sue astrazioni e concepisce luniversale che in na-tura non ha esistenza concreta Negrave sempre riceve deter-minazione dallappetito che anzi colagrave specialmente simanifesta dove imprime una direzione arbitraria alle po-tenze che sono necessitate ad unazione da una prece-dente passione Locchio a cagion desempio vede natu-ralmente ciograve che fa impressione sulla sua retina ma seloggetto veduto rattrista lanimale in forza del senti-mento che in quel momento lanimale sperimentalocchio si chiude o diverge ad altro Ma luomo puograve

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mi della retta ragione Egrave qui ove massimamente si ravvi-sa lazione della volontagrave

CAPITOLO VDella volontagrave

Luomo agisce non solo in virtugrave di impressioni ester-ne e di stati psicologici interni Vha una serie di opera-zioni nelle quali interviene la attivitagrave spirituale a presie-dere la vita sensitiva

Cotesta attivitagrave ora si manifesta come conoscitiva edirigente ora come impulsiva e determinante tutti i sen-timenti e gli affetti e lesercizio delle facoltagrave sensitiveTalvolta invece pare liberarsi dallaffetto ed agire per ra-gione soltanto

Lattivitagrave di cui favelliamo non puograve essere unaffe-zione organica dappoichegrave essa si libera dalla materiacolle sue astrazioni e concepisce luniversale che in na-tura non ha esistenza concreta Negrave sempre riceve deter-minazione dallappetito che anzi colagrave specialmente simanifesta dove imprime una direzione arbitraria alle po-tenze che sono necessitate ad unazione da una prece-dente passione Locchio a cagion desempio vede natu-ralmente ciograve che fa impressione sulla sua retina ma seloggetto veduto rattrista lanimale in forza del senti-mento che in quel momento lanimale sperimentalocchio si chiude o diverge ad altro Ma luomo puograve

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quando gli piaccia o non vedere o continuare a vedereimpiegando unattivitagrave che si oppone alle determinazioniricevute da una passione o da un sentimento prevalenteLanimale obbedirebbe necessariamente a questo senti-mento luomo invece puograve contrariarlo o reprimerlo Ne-gli animali ciograve avverrebbe quando si ridestasse in forzadella legge di associazione un sentimento piugrave gagliardoma luomo si sottrae talvolta a questa legge psicologicala governa e la dirige a suo talento anzi egli puograve agiresenza intervento di un affetto per puro dovere

Poniamo ad esempio un cultore di Matematica puograveavvenire che questi dopo aver atteso un certo tempo allasoluzione di un problema si senta affievolite le forzeche il capo gli rechi molestia che un irritazione nervosasi propaghi per tutte le membra incapaci di piugrave oltre te-nersi in quellinerzia di un uomo seduto puograve avvenireche lo studio per lui in quel momento non presenti alcu-na attrattiva per larduitagrave del problema eppure il mate-matico resiste a tutti questi ostacoli e persevera ad appli-care la sua intelligenza allindagine dei principii che glidovranno somministrare la soluzione aspettata

Vha dunque nelluomo non solo una facoltagrave che di-scerne e scopre le ragioni delle cose vo dire la intelli-genza ma una facoltagrave eziandio la quale ci abilita a se-guire gli intendimenti della ragione

Essa imprime una direzione costante alle operazioniumane e benchegrave talvolta le secondi soventi perograve si ri-bella alle affezioni momentanee e alle determinazioni

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quando gli piaccia o non vedere o continuare a vedereimpiegando unattivitagrave che si oppone alle determinazioniricevute da una passione o da un sentimento prevalenteLanimale obbedirebbe necessariamente a questo senti-mento luomo invece puograve contrariarlo o reprimerlo Ne-gli animali ciograve avverrebbe quando si ridestasse in forzadella legge di associazione un sentimento piugrave gagliardoma luomo si sottrae talvolta a questa legge psicologicala governa e la dirige a suo talento anzi egli puograve agiresenza intervento di un affetto per puro dovere

Poniamo ad esempio un cultore di Matematica puograveavvenire che questi dopo aver atteso un certo tempo allasoluzione di un problema si senta affievolite le forzeche il capo gli rechi molestia che un irritazione nervosasi propaghi per tutte le membra incapaci di piugrave oltre te-nersi in quellinerzia di un uomo seduto puograve avvenireche lo studio per lui in quel momento non presenti alcu-na attrattiva per larduitagrave del problema eppure il mate-matico resiste a tutti questi ostacoli e persevera ad appli-care la sua intelligenza allindagine dei principii che glidovranno somministrare la soluzione aspettata

Vha dunque nelluomo non solo una facoltagrave che di-scerne e scopre le ragioni delle cose vo dire la intelli-genza ma una facoltagrave eziandio la quale ci abilita a se-guire gli intendimenti della ragione

Essa imprime una direzione costante alle operazioniumane e benchegrave talvolta le secondi soventi perograve si ri-bella alle affezioni momentanee e alle determinazioni

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sensitive o appetitive le quali succedono nella serie del-lo spazio e del tempo Cotesta facoltagrave egrave la volontagrave

Tuttavia la volontagrave si manterrebbe in uno stato dirogravecosigrave di apatia ove non fosse accompagnata dalla intel-ligenza o dalla ragione Nelluomo ove non fosse intel-ligenza vi sarebbero tendenze spontanee appetitive ov-vero anche istintive ma non volontagrave Per altra partepoco gioverebbe alluomo essere ragionevole se eglinon potesse applicare lintelligenza a conoscere ciograve chegli egrave necessario o utile negrave potesse impiegare tutte le sueforze a conseguire i fini che gli vengono dalla ragioneindicati La volontagrave egrave quella facoltagrave che dagrave alluomo sif-fatto potere

La volontagrave non egrave da confondersi collappetito ecollistinto Conviene collappetito in quanto amenduesono principii interiori dazione ne differisce in quantoegrave tendenza razionale mentre lappetito egrave tendenza sensi-tiva Conviene collistinto in quanto amendue operanoper un fine ne differisce in ciograve che nellistinto il fine egraveproposto dalla natura ed egrave accompagnato da inconsape-volezza mentre nella volontagrave il fine egrave un bene avvisatoo giudicato come tale

La volontagrave si potragrave pertanto definire laquofacoltagrave di tende-re a ciograve che egrave conosciuto dalla ragioneraquo oppure laquofacoltagravedi operare conformemente alla ragioneraquo

Qualsivoglia azione delluomo la quale si compiasotto il potere della volontagrave dicesi volontaria Donde sicomprende come possa essere volontario un atto intel-lettivo un affetto un sentimento una sensazione un

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sensitive o appetitive le quali succedono nella serie del-lo spazio e del tempo Cotesta facoltagrave egrave la volontagrave

Tuttavia la volontagrave si manterrebbe in uno stato dirogravecosigrave di apatia ove non fosse accompagnata dalla intel-ligenza o dalla ragione Nelluomo ove non fosse intel-ligenza vi sarebbero tendenze spontanee appetitive ov-vero anche istintive ma non volontagrave Per altra partepoco gioverebbe alluomo essere ragionevole se eglinon potesse applicare lintelligenza a conoscere ciograve chegli egrave necessario o utile negrave potesse impiegare tutte le sueforze a conseguire i fini che gli vengono dalla ragioneindicati La volontagrave egrave quella facoltagrave che dagrave alluomo sif-fatto potere

La volontagrave non egrave da confondersi collappetito ecollistinto Conviene collappetito in quanto amenduesono principii interiori dazione ne differisce in quantoegrave tendenza razionale mentre lappetito egrave tendenza sensi-tiva Conviene collistinto in quanto amendue operanoper un fine ne differisce in ciograve che nellistinto il fine egraveproposto dalla natura ed egrave accompagnato da inconsape-volezza mentre nella volontagrave il fine egrave un bene avvisatoo giudicato come tale

La volontagrave si potragrave pertanto definire laquofacoltagrave di tende-re a ciograve che egrave conosciuto dalla ragioneraquo oppure laquofacoltagravedi operare conformemente alla ragioneraquo

Qualsivoglia azione delluomo la quale si compiasotto il potere della volontagrave dicesi volontaria Donde sicomprende come possa essere volontario un atto intel-lettivo un affetto un sentimento una sensazione un

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atto fisico delluomo per es stendere un braccio cam-minare ecc purchegrave la volontagrave intervenga come princi-pio determinante le potenze a compiere gli atti rispetti-vamente proprii Aristotele definisce il volontariolaquounazione procedente da interno principio con cogni-zione del fineraquo Chiama interno principio la forza intrin-seca operante conscientemente

Il volontario si distingue in elicito ed imperato Dice-si volontario elicito latto immanente della volontagrave cioegravequello che si compie da lei ed in lei questo si chiama al-trimenti volere o volizione Dicesi imperato latto che sicompie da unaltra potenza sotto il dominio della volon-tagrave e g studiare leggere camminare Mentre gli atti eli-citi sono sempre interni gli imperati possono essere ointerni od esterni secondochegrave o non sono o sono ester-namente osservabili e fuori dellagente conoscibili

Inoltre il volontario dicesi diretto se latto egrave immedia-tamente inteso e voluto dallagente dicesi indiretto selatto non fu inteso e voluto se non nella causa posta av-vertitamente sotto questo rapporto sono volontarii glieffetti di unazione o di unomissione

I Moralisti dagravenno altre divisioni del volontario di cuice ne passiamo comechegrave poco importanti

Non si deve confondere il volontario collo spontaneoe col naturale quantunque ogni azione volontaria siaanche spontanea e naturale Sono spontanee tutte leazioni immanenti di qualsivoglia facoltagrave sono naturalitutte le azioni esenti da violenza e procedenti dalla pro-pria attivitagrave del soggetto Se la volontagrave concorre ed ag-

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atto fisico delluomo per es stendere un braccio cam-minare ecc purchegrave la volontagrave intervenga come princi-pio determinante le potenze a compiere gli atti rispetti-vamente proprii Aristotele definisce il volontariolaquounazione procedente da interno principio con cogni-zione del fineraquo Chiama interno principio la forza intrin-seca operante conscientemente

Il volontario si distingue in elicito ed imperato Dice-si volontario elicito latto immanente della volontagrave cioegravequello che si compie da lei ed in lei questo si chiama al-trimenti volere o volizione Dicesi imperato latto che sicompie da unaltra potenza sotto il dominio della volon-tagrave e g studiare leggere camminare Mentre gli atti eli-citi sono sempre interni gli imperati possono essere ointerni od esterni secondochegrave o non sono o sono ester-namente osservabili e fuori dellagente conoscibili

Inoltre il volontario dicesi diretto se latto egrave immedia-tamente inteso e voluto dallagente dicesi indiretto selatto non fu inteso e voluto se non nella causa posta av-vertitamente sotto questo rapporto sono volontarii glieffetti di unazione o di unomissione

I Moralisti dagravenno altre divisioni del volontario di cuice ne passiamo comechegrave poco importanti

Non si deve confondere il volontario collo spontaneoe col naturale quantunque ogni azione volontaria siaanche spontanea e naturale Sono spontanee tutte leazioni immanenti di qualsivoglia facoltagrave sono naturalitutte le azioni esenti da violenza e procedenti dalla pro-pria attivitagrave del soggetto Se la volontagrave concorre ed ag-

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giunge la propria virtugrave alla virtugrave dellattivitagrave che natural-mente produce unazione allora questa che per altro ri-spetto dirassi appetitiva sensitiva meccanica intelletti-va avragrave pure come suo proprio il predicato volontarioQuindi si comprende come tutte le azioni delluomosono in potenza ad essere volontarie

Unazione puograve essere involontaria o per difetto di co-gnizione della mente o per difetto di inclinazione daparte della volontagrave

I Moralisti fra quelli che chiamano impedimenti delvolontario noverano lignoranza la passione il timore ela violenza Di questi impedimenti hassi da tener contoper giudicare della imputabilitagrave degli atti umani dappoi-chegrave concorrono in varia guisa a rendere latto piugrave omeno involontario

Il difetto di cognizione chiamasi ignoranza la qualesuole distinguersi in antecedente e conseguente

Dicesi conseguente lignoranza volontaria (conse-guente ad una volizione) e si suddivide in affettata se siprocura direttamente e in supina o crassa quando egrave ef-fetto di volontaria negligenza rispetto a ciograve che si devefare od omettere Cotesta ignoranza non toglie il volon-tario essendo giagrave volontaria la ignoranza stessa lazionequindi che si pone per siffatta ignoranza saragrave un volon-tario indiretto o in causa

Lignoranza antecedente precede ogni atto della vo-lontagrave e versa sopra ciograve che non si farebbe se ci fosse lacognizione Questa quando sia invincibile e sotto ognirispetto involontaria toglie ogni ragione di volontario

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giunge la propria virtugrave alla virtugrave dellattivitagrave che natural-mente produce unazione allora questa che per altro ri-spetto dirassi appetitiva sensitiva meccanica intelletti-va avragrave pure come suo proprio il predicato volontarioQuindi si comprende come tutte le azioni delluomosono in potenza ad essere volontarie

Unazione puograve essere involontaria o per difetto di co-gnizione della mente o per difetto di inclinazione daparte della volontagrave

I Moralisti fra quelli che chiamano impedimenti delvolontario noverano lignoranza la passione il timore ela violenza Di questi impedimenti hassi da tener contoper giudicare della imputabilitagrave degli atti umani dappoi-chegrave concorrono in varia guisa a rendere latto piugrave omeno involontario

Il difetto di cognizione chiamasi ignoranza la qualesuole distinguersi in antecedente e conseguente

Dicesi conseguente lignoranza volontaria (conse-guente ad una volizione) e si suddivide in affettata se siprocura direttamente e in supina o crassa quando egrave ef-fetto di volontaria negligenza rispetto a ciograve che si devefare od omettere Cotesta ignoranza non toglie il volon-tario essendo giagrave volontaria la ignoranza stessa lazionequindi che si pone per siffatta ignoranza saragrave un volon-tario indiretto o in causa

Lignoranza antecedente precede ogni atto della vo-lontagrave e versa sopra ciograve che non si farebbe se ci fosse lacognizione Questa quando sia invincibile e sotto ognirispetto involontaria toglie ogni ragione di volontario

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Un atto posto con tale ignoranza sia interno sia esternonon egrave suscettibile di moralitagrave Lignoranza poi dicesi in-vincibile quando non lascia neppure il sospetto chelazione p e possa essere malvagia

La passione ancor essa si distingue in antecedente econseguente egrave antecedente se previene la volontagrave e laspinge allatto conseguente se segue la volontagrave ossia sesi destograve per suo comando La passione antecedente ac-cresce il volontario in quanto aumenta le forze della vo-lontagrave ma diminuisce la libertagrave diminuendo lindifferen-za della ragione richiesta per la libera determinazioneLa passione conseguente invece accresce la ragione delvolontario senza sminuire quella del libero perchegrave egravevoluta e cercata liberamente

Il timore egrave laquouna trepidazione ossia unagitazione checi coglie lorchegrave ci rappresentiamo al vivo un pericolosovrastante a noi o a quelli cui siamo legati con specialivincoli di affettoraquo Il pericolo rappresentato puograve riferirsio alla vita o ai beni puograve essere grave o leggiero puograve es-sere giusta pena di una colpa o minacciato ingiustamen-te o un fatto fisico qualsiasi Ma ciograve poco importa alcaso nostro

La violenza potrebbe essere definita laquouna forzaestrinseca una coazione la quale ci toglie il potere fisi-co di realizzare esteriormente le determinazioni della li-bera volontagrave e ci fa compiere atti fisici esteriori da noinon volutiraquo Donde si scorge che il carattere distintivodella violenza consiste nel contrasto fra la forza esternae lattivitagrave intrinseca dellindividuo Dove adunque non

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Un atto posto con tale ignoranza sia interno sia esternonon egrave suscettibile di moralitagrave Lignoranza poi dicesi in-vincibile quando non lascia neppure il sospetto chelazione p e possa essere malvagia

La passione ancor essa si distingue in antecedente econseguente egrave antecedente se previene la volontagrave e laspinge allatto conseguente se segue la volontagrave ossia sesi destograve per suo comando La passione antecedente ac-cresce il volontario in quanto aumenta le forze della vo-lontagrave ma diminuisce la libertagrave diminuendo lindifferen-za della ragione richiesta per la libera determinazioneLa passione conseguente invece accresce la ragione delvolontario senza sminuire quella del libero perchegrave egravevoluta e cercata liberamente

Il timore egrave laquouna trepidazione ossia unagitazione checi coglie lorchegrave ci rappresentiamo al vivo un pericolosovrastante a noi o a quelli cui siamo legati con specialivincoli di affettoraquo Il pericolo rappresentato puograve riferirsio alla vita o ai beni puograve essere grave o leggiero puograve es-sere giusta pena di una colpa o minacciato ingiustamen-te o un fatto fisico qualsiasi Ma ciograve poco importa alcaso nostro

La violenza potrebbe essere definita laquouna forzaestrinseca una coazione la quale ci toglie il potere fisi-co di realizzare esteriormente le determinazioni della li-bera volontagrave e ci fa compiere atti fisici esteriori da noinon volutiraquo Donde si scorge che il carattere distintivodella violenza consiste nel contrasto fra la forza esternae lattivitagrave intrinseca dellindividuo Dove adunque non

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cegrave contrasto come ad es quando la volontagrave acconsen-te oppure quando non cegrave volontagrave non essendo lindivi-duo consapevole di quello che fa in virtugrave dellagenteestrinseco in questi due casi non si dagrave violenza

Quando la violenza non lascia allenergia fisicadelluomo la possibilitagrave dellopposto cioegrave quando la vo-lontagrave per quanto voglia non vale a liberare i movimentiorganici del nostro corpo dalla violenza esteriore lazio-ne esteriore cosigrave compiuta egrave involontaria Essa perograve to-glie soltanto la ragione di volontario ad atti imperatipoichegrave negli atti eliciti non si dagrave violenza

Il timore invece non toglie la spontaneitagrave dellattogiacchegrave non agisce precisamente come causa efficientedellazione ma piuttosto come ragione di una libera de-terminazione o come inclinazione appetitiva incon-sciente sviluppatasi colla rappresentazione di un perico-lo

Le azioni fatte per timore non sono volontarie ogniqualvolta la rappresentazione del pericolo egrave tale da de-stare una cieca tendenza dellappetito sensitivo senzache vi sia per parte dellintelletto riflessione di sortaLuomo in tali casi agitato dal timore ben puograve ricevereun impulso ad agire anche intellettualmente ravvisandociograve che gli torna necessario a scansare il pericolo madel rapido suo raziocinio dellazione che compie egrave altutto inconsapevole

Fuori di questo caso lazione fatta per timore egrave un mi-sto di volontario e di involontario Egrave volontaria nel casoconcreto cioegrave nelle circostanze di fatto egrave involontaria

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cegrave contrasto come ad es quando la volontagrave acconsen-te oppure quando non cegrave volontagrave non essendo lindivi-duo consapevole di quello che fa in virtugrave dellagenteestrinseco in questi due casi non si dagrave violenza

Quando la violenza non lascia allenergia fisicadelluomo la possibilitagrave dellopposto cioegrave quando la vo-lontagrave per quanto voglia non vale a liberare i movimentiorganici del nostro corpo dalla violenza esteriore lazio-ne esteriore cosigrave compiuta egrave involontaria Essa perograve to-glie soltanto la ragione di volontario ad atti imperatipoichegrave negli atti eliciti non si dagrave violenza

Il timore invece non toglie la spontaneitagrave dellattogiacchegrave non agisce precisamente come causa efficientedellazione ma piuttosto come ragione di una libera de-terminazione o come inclinazione appetitiva incon-sciente sviluppatasi colla rappresentazione di un perico-lo

Le azioni fatte per timore non sono volontarie ogniqualvolta la rappresentazione del pericolo egrave tale da de-stare una cieca tendenza dellappetito sensitivo senzache vi sia per parte dellintelletto riflessione di sortaLuomo in tali casi agitato dal timore ben puograve ricevereun impulso ad agire anche intellettualmente ravvisandociograve che gli torna necessario a scansare il pericolo madel rapido suo raziocinio dellazione che compie egrave altutto inconsapevole

Fuori di questo caso lazione fatta per timore egrave un mi-sto di volontario e di involontario Egrave volontaria nel casoconcreto cioegrave nelle circostanze di fatto egrave involontaria

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fuori di queste in altre circostanze possibili Ma sicco-me le circostanze possibili restano eliminate dal fattostesso poichegrave lindividuo egrave condotto a determinarsiallazione in presenza del pericolo temuto cosigrave egrave da dirsiessere lazione umana nel caso presente semplicementevolontaria come quella che si egrave posta con piena delibe-razione e libertagrave In altre parole ciograve che si fa per timoreconsiderato in se stesso non egrave volontario ma si rendevolontario nel caso cioegrave per evitare un male che siteme Che se le leggi positive dichiarano invalidi o re-scindibili i contratti fatti per timore grave ciograve avvienenon giagrave perchegrave lazione non sia volontaria ma perchegravenon egrave volontaria a quel modo che la legge richiede persalvare la libertagrave umana dovendo unobbligazione co-stante assumersi in condizioni normali e con pieno con-senso

La bontagrave e la malvagitagrave delle azioni si applica piugravepropriamente alla volontagrave come quella che compie lattoumano incominciato dallintelletto Perograve la valutazionemorale delle azioni umane richiede da parte del soggettola padronanza degli atti proprii richiede cioegrave che la vo-lontagrave sia libera di porre o non porre il proprio atto Diquesta proprietagrave adunque della volontagrave umana dobbiamooccuparci

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fuori di queste in altre circostanze possibili Ma sicco-me le circostanze possibili restano eliminate dal fattostesso poichegrave lindividuo egrave condotto a determinarsiallazione in presenza del pericolo temuto cosigrave egrave da dirsiessere lazione umana nel caso presente semplicementevolontaria come quella che si egrave posta con piena delibe-razione e libertagrave In altre parole ciograve che si fa per timoreconsiderato in se stesso non egrave volontario ma si rendevolontario nel caso cioegrave per evitare un male che siteme Che se le leggi positive dichiarano invalidi o re-scindibili i contratti fatti per timore grave ciograve avvienenon giagrave perchegrave lazione non sia volontaria ma perchegravenon egrave volontaria a quel modo che la legge richiede persalvare la libertagrave umana dovendo unobbligazione co-stante assumersi in condizioni normali e con pieno con-senso

La bontagrave e la malvagitagrave delle azioni si applica piugravepropriamente alla volontagrave come quella che compie lattoumano incominciato dallintelletto Perograve la valutazionemorale delle azioni umane richiede da parte del soggettola padronanza degli atti proprii richiede cioegrave che la vo-lontagrave sia libera di porre o non porre il proprio atto Diquesta proprietagrave adunque della volontagrave umana dobbiamooccuparci

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CAPITOLO VIDella libertagrave

La volontagrave inchina ad eseguire ciograve che lintellettoconcepisce laquoinclinatio ad agendum quod intellectuconceptum est pertinet ad voluntatemraquo Cosigrave S Tom-maso Tuttavia la volontagrave egrave fornita di una proprietagrave es-senziale la libertagrave

Lasciando in disparte i capoccia della pretesa Rifor-ma le cui recriminazioni contro lumana libertagrave nonhanno valore di sorta rispetto alla filosofia2 notiamo giagravefin dora che molti filosofi hanno sostenuto indispensa-bile la determinazione del volere per mezzo di motivied hanno quindi impugnata lesistenza della libertagrave

Vi appellate alla coscienza hanno detto costoro eb-bene che cosa vi attesta la coscienza Vi attesta che sevolete una cosa potete farla Son seduto voglio alzarmie mi alzo ma per qual motivo abbiate voluto alzarvi nonsempre la coscienza puograve attestarvelo e quando voi sieteben chiari dellorigine della vostra volizione egrave indubita-to che un motivo lha preceduta La vostra volontagrave nonpuograve sottrarsi alla legge universale della causalitagrave che ri-chiede per ogni effetto una causa efficiente quindi unmotivo cegrave sempre anche quando non ne siete consape-voli

2 Lutero insegnograve aver luomo perduto il libero arbitrio dopo ilpeccato originale In tale pessima ipotesi Dio punirebbe luomodel peccato che questi non potegrave evitare

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CAPITOLO VIDella libertagrave

La volontagrave inchina ad eseguire ciograve che lintellettoconcepisce laquoinclinatio ad agendum quod intellectuconceptum est pertinet ad voluntatemraquo Cosigrave S Tom-maso Tuttavia la volontagrave egrave fornita di una proprietagrave es-senziale la libertagrave

Lasciando in disparte i capoccia della pretesa Rifor-ma le cui recriminazioni contro lumana libertagrave nonhanno valore di sorta rispetto alla filosofia2 notiamo giagravefin dora che molti filosofi hanno sostenuto indispensa-bile la determinazione del volere per mezzo di motivied hanno quindi impugnata lesistenza della libertagrave

Vi appellate alla coscienza hanno detto costoro eb-bene che cosa vi attesta la coscienza Vi attesta che sevolete una cosa potete farla Son seduto voglio alzarmie mi alzo ma per qual motivo abbiate voluto alzarvi nonsempre la coscienza puograve attestarvelo e quando voi sieteben chiari dellorigine della vostra volizione egrave indubita-to che un motivo lha preceduta La vostra volontagrave nonpuograve sottrarsi alla legge universale della causalitagrave che ri-chiede per ogni effetto una causa efficiente quindi unmotivo cegrave sempre anche quando non ne siete consape-voli

2 Lutero insegnograve aver luomo perduto il libero arbitrio dopo ilpeccato originale In tale pessima ipotesi Dio punirebbe luomodel peccato che questi non potegrave evitare

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Costoro non hanno un concetto esatto della libertagraveEssi confusero i motivi delle nostre azioni con la causache li produce Luomo perchegrave ragionevole opera sem-pre per qualche motivo ma questo non lo determinanon lo costringe tantochegrave se il volesse potrebbe ancheoperare contro qualunque motivo fosse pure gravissi-mo Al postutto il motivo non egrave altro che la conoscenzache lente ragionevole ha della propria azione e del fineper cui opera Agire con libertagrave non egrave un agire arbitra-riamente nel senso di irragionevolmente altrimenti sa-rebbero liberi i soli stolti

Che cosa adunque egrave la libertagraveEssere libero egrave volere una cosa col potere anche di

non volerla epperograve la libertagrave si puograve definire laquofacoltagrave dieleggereraquo La definizione egrave universalissima e riguardaogni specie di libertagrave3

Questa si specifica anzitutto in libertagrave di esercizio ein libertagrave di esecuzione La prima egrave lintimo atto del vo-lere la seconda latto imperato La libertagrave di esercizio egrave

3 La libertagrave si suole distinguere in fisica morale civile e poli-tica

La libertagrave fisica ossia naturale egrave il potere di fare o non fareunazione sia essa buona o malvagia e da alcuni si restringe a si-gnificare la libertagrave di agire esente da violenza La libertagrave morale egraveil potere di far ciograve che la legge morale non vieta La libertagrave civileil potere di fare ciograve che non vieta la legge positiva La libertagrave po-litica egrave il potere piugrave o meno esteso accordato al popolo di parteci-pare alla discussione od alla formazione delle leggi dello Stato

Noi trattiamo della libertagrave naturale prescindendo da qualsivo-glia considerazione morale

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Costoro non hanno un concetto esatto della libertagraveEssi confusero i motivi delle nostre azioni con la causache li produce Luomo perchegrave ragionevole opera sem-pre per qualche motivo ma questo non lo determinanon lo costringe tantochegrave se il volesse potrebbe ancheoperare contro qualunque motivo fosse pure gravissi-mo Al postutto il motivo non egrave altro che la conoscenzache lente ragionevole ha della propria azione e del fineper cui opera Agire con libertagrave non egrave un agire arbitra-riamente nel senso di irragionevolmente altrimenti sa-rebbero liberi i soli stolti

Che cosa adunque egrave la libertagraveEssere libero egrave volere una cosa col potere anche di

non volerla epperograve la libertagrave si puograve definire laquofacoltagrave dieleggereraquo La definizione egrave universalissima e riguardaogni specie di libertagrave3

Questa si specifica anzitutto in libertagrave di esercizio ein libertagrave di esecuzione La prima egrave lintimo atto del vo-lere la seconda latto imperato La libertagrave di esercizio egrave

3 La libertagrave si suole distinguere in fisica morale civile e poli-tica

La libertagrave fisica ossia naturale egrave il potere di fare o non fareunazione sia essa buona o malvagia e da alcuni si restringe a si-gnificare la libertagrave di agire esente da violenza La libertagrave morale egraveil potere di far ciograve che la legge morale non vieta La libertagrave civileil potere di fare ciograve che non vieta la legge positiva La libertagrave po-litica egrave il potere piugrave o meno esteso accordato al popolo di parteci-pare alla discussione od alla formazione delle leggi dello Stato

Noi trattiamo della libertagrave naturale prescindendo da qualsivo-glia considerazione morale

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la sola cui competa propriamente il nome di libertagrave poi-chegrave in essa sola risiede la facoltagrave di eleggere essa vienchiamata dai Latini optio e da Aristotele προαίρεσιςossia elezione4

Per la elezione si richiede che luomo non sia deter-minato intrinsecamente o estrinsecamente a volere onon volere ma che latto del volere o non volere sia insuo potere Quindi alla libertagrave di esercizio si oppone lanecessitagrave che trae seco limpossibilitagrave degli opposti ter-mini della elezione

Alla libertagrave di esecuzione si oppone la violenza o coa-zione la quale ha luogo quando luomo egrave impedito ester-namente dallagire o costretto a fare o ad omettereunazione contro limpero della propria volontagrave

Affinchegrave sia possibile la elezione si richieggono al-meno due termini di confronto Ove manchi lalternativanon cegrave libertagrave quantunque ci sia volontagrave Or siccome lavolontagrave non puograve che volere il bene in genere ossia la fe-licitagrave rispetto ad essa non egrave libera

Viene quindi distinto nella volontagrave latto necessario elatto libero secondo che egrave o non egrave posto in potere dellavolontagrave

4 Aristotele distingue la βούλησις e la προαίρεσις Ed ecconela differenza Ἡ microἐν βούλησις τῶν τέλου ἐστί microᾶλλον ἡ δὲπροαίρεσις τῶν πρὸς τὸ τέλος Questultima poi definisce ϰαὶ ἡπροαίρεσις ἂν εἴη βουλευτιϰὴ ὄρεξις τῶν ἐφrsquo ἡmicroῖν Le cose chesono in nostro potere sono quelle che possiamo fare o non fare ἐνοἷς ἐφrsquo ἡmicroῖν τὸ πράττειν ϰαὶ τὸ microὴ πράττειν (Eth Nic IV e V)

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la sola cui competa propriamente il nome di libertagrave poi-chegrave in essa sola risiede la facoltagrave di eleggere essa vienchiamata dai Latini optio e da Aristotele προαίρεσιςossia elezione4

Per la elezione si richiede che luomo non sia deter-minato intrinsecamente o estrinsecamente a volere onon volere ma che latto del volere o non volere sia insuo potere Quindi alla libertagrave di esercizio si oppone lanecessitagrave che trae seco limpossibilitagrave degli opposti ter-mini della elezione

Alla libertagrave di esecuzione si oppone la violenza o coa-zione la quale ha luogo quando luomo egrave impedito ester-namente dallagire o costretto a fare o ad omettereunazione contro limpero della propria volontagrave

Affinchegrave sia possibile la elezione si richieggono al-meno due termini di confronto Ove manchi lalternativanon cegrave libertagrave quantunque ci sia volontagrave Or siccome lavolontagrave non puograve che volere il bene in genere ossia la fe-licitagrave rispetto ad essa non egrave libera

Viene quindi distinto nella volontagrave latto necessario elatto libero secondo che egrave o non egrave posto in potere dellavolontagrave

4 Aristotele distingue la βούλησις e la προαίρεσις Ed ecconela differenza Ἡ microἐν βούλησις τῶν τέλου ἐστί microᾶλλον ἡ δὲπροαίρεσις τῶν πρὸς τὸ τέλος Questultima poi definisce ϰαὶ ἡπροαίρεσις ἂν εἴη βουλευτιϰὴ ὄρεξις τῶν ἐφrsquo ἡmicroῖν Le cose chesono in nostro potere sono quelle che possiamo fare o non fare ἐνοἷς ἐφrsquo ἡmicroῖν τὸ πράττειν ϰαὶ τὸ microὴ πράττειν (Eth Nic IV e V)

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Latto libero si esercita circa i beni particolari che nonsono necessariamente connessi colla nostra felicitagrave

Nellatto libero abbiamo quattro elementi1deg Intenzione (intentio tendenza) del fine ultimo Egrave

questa immanente essenziale congenita alla volontagrave ene costituisce lattivitagrave radicale Da lei procede il motivodi deliberare

2deg Consiglio Intendendo la volontagrave il fine ultimoapplica lintelletto a cercare i mezzi se lintelletto giagravenon li porge Lintelletto esamina questi mezzi ne rico-nosce v gr la facilitagrave e lutilitagrave ecc e giudica il tal mez-zo potersi o doversi agli altri preferire egrave questa la deli-berazione

3deg Elezione La volontagrave dei mezzi che lintellettoha giudicato potersi o doversi adoperare ne piglia uno elascia gli altri

4deg Esecuzione Egrave come sopra accennammolapplicazione delle altre facoltagrave a quello che la volontagraveha determinato di fare

Ora la libertagrave non consiste nella intenzione del fineultimo poichegrave vi egrave necessitagrave di volizione per rispetto albene in genere non nella deliberazione che egrave attodellintelletto non nella esecuzione che egrave piuttosto effet-to della presa determinazione adunque consiste nellaelezione

Considerando che i termini dellelezione possono es-sere 1deg contradditorii p es amare o non amare 2deg con-trarii ad es amare od odiare 3deg diversi per es scrivereo leggere abbiamo nelluomo una triplice possibilitagrave di

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Latto libero si esercita circa i beni particolari che nonsono necessariamente connessi colla nostra felicitagrave

Nellatto libero abbiamo quattro elementi1deg Intenzione (intentio tendenza) del fine ultimo Egrave

questa immanente essenziale congenita alla volontagrave ene costituisce lattivitagrave radicale Da lei procede il motivodi deliberare

2deg Consiglio Intendendo la volontagrave il fine ultimoapplica lintelletto a cercare i mezzi se lintelletto giagravenon li porge Lintelletto esamina questi mezzi ne rico-nosce v gr la facilitagrave e lutilitagrave ecc e giudica il tal mez-zo potersi o doversi agli altri preferire egrave questa la deli-berazione

3deg Elezione La volontagrave dei mezzi che lintellettoha giudicato potersi o doversi adoperare ne piglia uno elascia gli altri

4deg Esecuzione Egrave come sopra accennammolapplicazione delle altre facoltagrave a quello che la volontagraveha determinato di fare

Ora la libertagrave non consiste nella intenzione del fineultimo poichegrave vi egrave necessitagrave di volizione per rispetto albene in genere non nella deliberazione che egrave attodellintelletto non nella esecuzione che egrave piuttosto effet-to della presa determinazione adunque consiste nellaelezione

Considerando che i termini dellelezione possono es-sere 1deg contradditorii p es amare o non amare 2deg con-trarii ad es amare od odiare 3deg diversi per es scrivereo leggere abbiamo nelluomo una triplice possibilitagrave di

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eleggere e quindi la libertagrave di nuovo si specifica in 1deglibertagrave di contraddizione 2deg libertagrave di contrarietagrave 3deg li-bertagrave di specificazione o di disparitagrave

E qui egrave duopo avvertire che se lelezione costituiscelessenza della libertagrave umana non ne segue che questadebba farsi tra il bene ed il male ma puograve essere tra benee bene quindi la libertagrave di contrarietagrave egrave bensigrave indizio dilibertagrave ma non parte necessaria della stessa Essa egrave piut-tosto una imperfezione avuto riguardo alla finita ragio-ne delluomo la quale spesso non serba lordine della na-tura anteponendo ad un bene oggettivo un bene soggetti-vo

Radice della libertagrave egrave la ragione Essendo la volontagraveuna tendenza razionale segue loggetto a quel modo chedalla ragione le viene proposto Laonde ogni qualvoltala ragione propone alla volontagrave oggetti che non sono lafelicitagrave negrave colla medesima necessariamente connessi ilmoto della volontagrave rimane indifferente circa laccoglierlio il rigettarli Poichegrave dalla ragione si giudica potersi faretanto luno quanto laltro apparendo dalluna e dallaltraparte un motivo abile ad attrarre o respingere il deside-rio Dal lato che loggetto presenta bontagrave vegrave un motivoche alletta ma dal lato che questa stessa bontagrave vien mo-strata come finita e difettiva loggetto si offre come nonnecessario e tale che si possa ragionevolmente trasanda-re ed anche aborrire se egrave congiunto con alcun male Lavolontagrave non egrave tratta necessariamente da oggetti siffatti equindi se li elegge li elegge perchegrave determina se stessaa volerli o a non volerli mentre dalluna e dallaltra par-

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eleggere e quindi la libertagrave di nuovo si specifica in 1deglibertagrave di contraddizione 2deg libertagrave di contrarietagrave 3deg li-bertagrave di specificazione o di disparitagrave

E qui egrave duopo avvertire che se lelezione costituiscelessenza della libertagrave umana non ne segue che questadebba farsi tra il bene ed il male ma puograve essere tra benee bene quindi la libertagrave di contrarietagrave egrave bensigrave indizio dilibertagrave ma non parte necessaria della stessa Essa egrave piut-tosto una imperfezione avuto riguardo alla finita ragio-ne delluomo la quale spesso non serba lordine della na-tura anteponendo ad un bene oggettivo un bene soggetti-vo

Radice della libertagrave egrave la ragione Essendo la volontagraveuna tendenza razionale segue loggetto a quel modo chedalla ragione le viene proposto Laonde ogni qualvoltala ragione propone alla volontagrave oggetti che non sono lafelicitagrave negrave colla medesima necessariamente connessi ilmoto della volontagrave rimane indifferente circa laccoglierlio il rigettarli Poichegrave dalla ragione si giudica potersi faretanto luno quanto laltro apparendo dalluna e dallaltraparte un motivo abile ad attrarre o respingere il deside-rio Dal lato che loggetto presenta bontagrave vegrave un motivoche alletta ma dal lato che questa stessa bontagrave vien mo-strata come finita e difettiva loggetto si offre come nonnecessario e tale che si possa ragionevolmente trasanda-re ed anche aborrire se egrave congiunto con alcun male Lavolontagrave non egrave tratta necessariamente da oggetti siffatti equindi se li elegge li elegge perchegrave determina se stessaa volerli o a non volerli mentre dalluna e dallaltra par-

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te non crsquoegrave ragione alcuna atta a determinare lassensocon invincibile necessitagrave5

Perciograve lantecedente dellatto libero non egrave che lindif-ferenza la quale importa che luomo sia immune daqualsivoglia necessitagrave o determinazione cosigrave luomolaquodiffert ab aliis irrationabilibus in hoc quod est domi-nus suorum actuumraquo6 egrave padrone dersquo suoi atti sicchegravepossa porli e non porli od anche porre un atto contrarioDi qui nasce la nozione dellimputabilitagrave cioegrave laquoquella

5 Egrave la dottrina di S Tommaso laquoNelle cose contingenti e prati-che il giudizio della ragione non egrave determinato ad una cosa piut-tosto che ad unaltra Se il giudizio della ragione fosse in tal mododeterminato noi tutti giudicheremmo nelle stesse condizioni allastessa maniera e per una conseguenza inevitabile alla stessa ma-niera opereremmo Ciograve che accade negli animali governatidallistinto Pro tanto necesse est quod homo sit liberi arbitrii exhoc ipso quod rationalis estraquo

Nelluomo la tendenza al bene come la tendenza al vero egrave illi-mitata ed universale Cotal tendenza egrave la condizione essenzialedellatto della volontagrave Di qui avviene che la volontagrave si porti aquelle cose che si comprendono sotto la ragione di bene ma inpari tempo non potendo queste se finite soddisfare lillimitazio-ne della potenza rispetto alle medesime la volontagrave non egrave attrattanecessariamente Quindi egrave che luomo non si appaga delle ric-chezze perchegrave hanno soltanto ragione di utile del piacere delcorpo perchegrave transitorio e rovinoso della sola virtugrave perchegrave non egravemai quaggiugrave negrave pura negrave inammissibile Questa considerazione hacondotti i filosofi a dimostrare lesistenza dellInfinito termineoggettivo e reale di tutte le tendenze umane

6 S TOMMASO Summa 2 2 q 1 a 1

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te non crsquoegrave ragione alcuna atta a determinare lassensocon invincibile necessitagrave5

Perciograve lantecedente dellatto libero non egrave che lindif-ferenza la quale importa che luomo sia immune daqualsivoglia necessitagrave o determinazione cosigrave luomolaquodiffert ab aliis irrationabilibus in hoc quod est domi-nus suorum actuumraquo6 egrave padrone dersquo suoi atti sicchegravepossa porli e non porli od anche porre un atto contrarioDi qui nasce la nozione dellimputabilitagrave cioegrave laquoquella

5 Egrave la dottrina di S Tommaso laquoNelle cose contingenti e prati-che il giudizio della ragione non egrave determinato ad una cosa piut-tosto che ad unaltra Se il giudizio della ragione fosse in tal mododeterminato noi tutti giudicheremmo nelle stesse condizioni allastessa maniera e per una conseguenza inevitabile alla stessa ma-niera opereremmo Ciograve che accade negli animali governatidallistinto Pro tanto necesse est quod homo sit liberi arbitrii exhoc ipso quod rationalis estraquo

Nelluomo la tendenza al bene come la tendenza al vero egrave illi-mitata ed universale Cotal tendenza egrave la condizione essenzialedellatto della volontagrave Di qui avviene che la volontagrave si porti aquelle cose che si comprendono sotto la ragione di bene ma inpari tempo non potendo queste se finite soddisfare lillimitazio-ne della potenza rispetto alle medesime la volontagrave non egrave attrattanecessariamente Quindi egrave che luomo non si appaga delle ric-chezze perchegrave hanno soltanto ragione di utile del piacere delcorpo perchegrave transitorio e rovinoso della sola virtugrave perchegrave non egravemai quaggiugrave negrave pura negrave inammissibile Questa considerazione hacondotti i filosofi a dimostrare lesistenza dellInfinito termineoggettivo e reale di tutte le tendenze umane

6 S TOMMASO Summa 2 2 q 1 a 1

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proprietagrave per cui lazione o lomissione si attribuisce adalcuno come a vero autore e causa della medesimaraquo

Or di cotestagrave libertagrave di arbitrio o di indifferenza dob-biamo dimostrare lesistenza

Eccone sommariamente le proveA) Dalla ragione la quale ci dimostra che la sola feli-

citagrave puograve trarre necessariamente la volontagrave mentre deibeni particolari si danno piugrave concetti di guisa che la vo-lontagrave non viene spinta piugrave dalluno che dallaltro a porrelatto proprio

B) Dalla coscienza la quale ci attesta1deg Che noi scegliamo bene spesso fra le nostre vo-

lizioni ed eleggiamo ad arbitrio fra bene e bene fra benee male fra il dovere e il piacere fra la virtugrave e il vizio

2deg Che nello stesso tempo in cui facciamo la sceltasappiamo di scegliere di moto proprio e ritenendonellatto stesso di volere la facoltagrave di volere diversa-mente Sentit animus cosigrave Cicerone se moveri quodcum sentit illud simul unacirc sentit se vi suacirc non alienamoveri

3deg Che quella cotal forza efficiente che egrave in noipuograve volere una tal cosa in tal maniera senza avere altraragione a dare della propria decisione che la propria de-cisione stessa

4deg Che sappiamo qual differenza corra fra gli attinecessarii e gli atti liberi sappiamo cioegrave p es che benaltrimenti vogliamo la felicitagrave e una passeggiata in giar-dino

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proprietagrave per cui lazione o lomissione si attribuisce adalcuno come a vero autore e causa della medesimaraquo

Or di cotestagrave libertagrave di arbitrio o di indifferenza dob-biamo dimostrare lesistenza

Eccone sommariamente le proveA) Dalla ragione la quale ci dimostra che la sola feli-

citagrave puograve trarre necessariamente la volontagrave mentre deibeni particolari si danno piugrave concetti di guisa che la vo-lontagrave non viene spinta piugrave dalluno che dallaltro a porrelatto proprio

B) Dalla coscienza la quale ci attesta1deg Che noi scegliamo bene spesso fra le nostre vo-

lizioni ed eleggiamo ad arbitrio fra bene e bene fra benee male fra il dovere e il piacere fra la virtugrave e il vizio

2deg Che nello stesso tempo in cui facciamo la sceltasappiamo di scegliere di moto proprio e ritenendonellatto stesso di volere la facoltagrave di volere diversa-mente Sentit animus cosigrave Cicerone se moveri quodcum sentit illud simul unacirc sentit se vi suacirc non alienamoveri

3deg Che quella cotal forza efficiente che egrave in noipuograve volere una tal cosa in tal maniera senza avere altraragione a dare della propria decisione che la propria de-cisione stessa

4deg Che sappiamo qual differenza corra fra gli attinecessarii e gli atti liberi sappiamo cioegrave p es che benaltrimenti vogliamo la felicitagrave e una passeggiata in giar-dino

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5deg Che siamo gli autori delle nostre azioni di guisache a seconda del loro esito proponiamo di farle o nonfarle in avvenire ciograve che sarebbe impossibile se luomofosse determinato dalla natura a porle necessariamente

6deg Che ritenendoci autori delle proprie azioni nesentiamo la responsabilitagrave abbiamo la certezza di avereo bene o male meritato proviamo contentezza o penti-mento

7deg Che quando lo spirito egrave nel dubbio e la volontagrave egravesospesa lio pesando e apprezzando i motivi opposticomprende benissimo chegli puograve anche contro il buonsenso la ragione e la legge resistere al piugrave forte e termi-nare la crisi con motu proprio

C) Dal consenso del genere umano Diffatti1deg La nozione di libertagrave si trova presso tutti presso

coloro stessi che la impugnano Donde questa nozionenon dagli esseri che circondano luomo o che operanocon leggi costanti per necessitagrave di natura luomo adun-que non ebbe lidea di libertagrave dalle cose che stanno fuoridi lui ma la dovette trarre dal fondo della propria co-scienza Se luomo non fosse libero non avrebbe potutofarsi il concetto di attivitagrave libera

2deg Tutti gli uomini riconoscono una grande diffe-renza fra le doti naturali e le virtugrave morali fra i difetti na-turali ed i vizi fra gli atti indeliberati e gli atti deliberatifra gli atti di un fanciullo o di un pazzo e i delitti di unfacinoroso fra le operazioni delluomo e quelle del bru-to Questo divario egrave riposto nella presenza o nellassenzadella libertagrave

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5deg Che siamo gli autori delle nostre azioni di guisache a seconda del loro esito proponiamo di farle o nonfarle in avvenire ciograve che sarebbe impossibile se luomofosse determinato dalla natura a porle necessariamente

6deg Che ritenendoci autori delle proprie azioni nesentiamo la responsabilitagrave abbiamo la certezza di avereo bene o male meritato proviamo contentezza o penti-mento

7deg Che quando lo spirito egrave nel dubbio e la volontagrave egravesospesa lio pesando e apprezzando i motivi opposticomprende benissimo chegli puograve anche contro il buonsenso la ragione e la legge resistere al piugrave forte e termi-nare la crisi con motu proprio

C) Dal consenso del genere umano Diffatti1deg La nozione di libertagrave si trova presso tutti presso

coloro stessi che la impugnano Donde questa nozionenon dagli esseri che circondano luomo o che operanocon leggi costanti per necessitagrave di natura luomo adun-que non ebbe lidea di libertagrave dalle cose che stanno fuoridi lui ma la dovette trarre dal fondo della propria co-scienza Se luomo non fosse libero non avrebbe potutofarsi il concetto di attivitagrave libera

2deg Tutti gli uomini riconoscono una grande diffe-renza fra le doti naturali e le virtugrave morali fra i difetti na-turali ed i vizi fra gli atti indeliberati e gli atti deliberatifra gli atti di un fanciullo o di un pazzo e i delitti di unfacinoroso fra le operazioni delluomo e quelle del bru-to Questo divario egrave riposto nella presenza o nellassenzadella libertagrave

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3deg Presso tutte le genti vi sono le nozioni del giustoe dellingiusto delle virtugrave e dei vizi del merito e del de-merito del diritto e del dovere dellobbligazione moralee della legge naturale Tutte queste nozioni includono ilconcetto di libertagrave e la persuasione del libero arbitrio Setutti non convengono nella estimazione morale di taluneazioni tutti i popoli perograve convengono nellaffermare laresponsabilitagrave dellagente e nelloperare in conformitagrave diquesto giudizio

4deg La stessa persuasione dimostrano le leggi i pre-cetti i consigli le preghiere le esortazioni le promessele minaccie i premi e le pene Tutte queste cose sareb-bero assurde se luomo agisse soltanto per necessitagrave ine-luttabile e se non avesse il potere di determinarsi a se-conda delle leggi consigli promesse ecc Se i movi-menti delluomo sono necessarii egrave follia volerlo illumi-nare colla parola crudeltagrave il punirlo di quello che non egraveposto in suo arbitrio

D) Finalmente una prova in favore dellumana libertagraveci viene somministrata

1deg Dal fatto dellumano progresso perocchegrave unacostante osservazione ci fa toccar con mano come ilprogresso sia un privilegio esclusivo della nostra specieNelluomo a differenza dei bruti larte varia secondo itempi i luoghi gli individui segno manifesto che in es-solui il progresso non egrave altrimenti lo svolgimento dina-mico di unintima forza che si esplichi ed operi fatal-mente e ciecamente in un modo invariabile e costantema egrave il frutto di libera riflessione e di libero arbitrio

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3deg Presso tutte le genti vi sono le nozioni del giustoe dellingiusto delle virtugrave e dei vizi del merito e del de-merito del diritto e del dovere dellobbligazione moralee della legge naturale Tutte queste nozioni includono ilconcetto di libertagrave e la persuasione del libero arbitrio Setutti non convengono nella estimazione morale di taluneazioni tutti i popoli perograve convengono nellaffermare laresponsabilitagrave dellagente e nelloperare in conformitagrave diquesto giudizio

4deg La stessa persuasione dimostrano le leggi i pre-cetti i consigli le preghiere le esortazioni le promessele minaccie i premi e le pene Tutte queste cose sareb-bero assurde se luomo agisse soltanto per necessitagrave ine-luttabile e se non avesse il potere di determinarsi a se-conda delle leggi consigli promesse ecc Se i movi-menti delluomo sono necessarii egrave follia volerlo illumi-nare colla parola crudeltagrave il punirlo di quello che non egraveposto in suo arbitrio

D) Finalmente una prova in favore dellumana libertagraveci viene somministrata

1deg Dal fatto dellumano progresso perocchegrave unacostante osservazione ci fa toccar con mano come ilprogresso sia un privilegio esclusivo della nostra specieNelluomo a differenza dei bruti larte varia secondo itempi i luoghi gli individui segno manifesto che in es-solui il progresso non egrave altrimenti lo svolgimento dina-mico di unintima forza che si esplichi ed operi fatal-mente e ciecamente in un modo invariabile e costantema egrave il frutto di libera riflessione e di libero arbitrio

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2deg La stessa conclusione si deriva dal fatto del re-gresso che non si ravvisa nei bruti nersquo quali vegrave determi-nazione di natura sigrave bene nelluomo arbitro delle sueazioni

3deg Listruzione e leducazione provano la libertagraveumana Non si istruisco un uomo senza di lui o lui mal-grado istruire vuol dire insegnare a distinguere la veritagravedallerrore ciograve che suppone libertagrave di spirito Educarevuol dire formare la volontagrave darle cioegrave una buona dire-zione abituandola a gustare il bene Se luomo non puogravescegliere fra il bene e il male se luomo non egrave liberoleducazione non serve

Dopo le convinzioni della coscienza e individuale euniversale si comprende che abbiasi a pensare delle ne-gazioni della libertagrave

Determinismo si chiama ogni sistema che impugni lalibertagrave della volontagrave esso piglia forme e nomi diversi

Il Determinismo mistico degli eretici schiaccia il libe-ro arbitrio sotto il peso della grazia invincibile che essiconfondono colla volontagrave onnipotente di Dio7

7 Qui trovano luogo il Protestantismo il Giansenismo il Quie-tismo Colla dottrina de servo arbitrio i Protestanti antichi prete-sero che dopo il peccato originale luomo egrave incapace di un benequalsivoglia perchegrave egrave sotto il giogo di Satana e necessariamenteportato al male la sola fede puograve riabilitarlo e cosigrave bene che sonoinutili anzi nocive alla salute eterna le opere buone La Chiesacondannograve queste mostruositagrave nel Concilio di Trento Il Gianseni-smo rinnovograve sotto altre forme lerrore degli antichi ManicheiMentre costoro pongono nelluomo azioni fatalmente prodotte dadue opposti principii il principio del bene e quello del male i

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2deg La stessa conclusione si deriva dal fatto del re-gresso che non si ravvisa nei bruti nersquo quali vegrave determi-nazione di natura sigrave bene nelluomo arbitro delle sueazioni

3deg Listruzione e leducazione provano la libertagraveumana Non si istruisco un uomo senza di lui o lui mal-grado istruire vuol dire insegnare a distinguere la veritagravedallerrore ciograve che suppone libertagrave di spirito Educarevuol dire formare la volontagrave darle cioegrave una buona dire-zione abituandola a gustare il bene Se luomo non puogravescegliere fra il bene e il male se luomo non egrave liberoleducazione non serve

Dopo le convinzioni della coscienza e individuale euniversale si comprende che abbiasi a pensare delle ne-gazioni della libertagrave

Determinismo si chiama ogni sistema che impugni lalibertagrave della volontagrave esso piglia forme e nomi diversi

Il Determinismo mistico degli eretici schiaccia il libe-ro arbitrio sotto il peso della grazia invincibile che essiconfondono colla volontagrave onnipotente di Dio7

7 Qui trovano luogo il Protestantismo il Giansenismo il Quie-tismo Colla dottrina de servo arbitrio i Protestanti antichi prete-sero che dopo il peccato originale luomo egrave incapace di un benequalsivoglia perchegrave egrave sotto il giogo di Satana e necessariamenteportato al male la sola fede puograve riabilitarlo e cosigrave bene che sonoinutili anzi nocive alla salute eterna le opere buone La Chiesacondannograve queste mostruositagrave nel Concilio di Trento Il Gianseni-smo rinnovograve sotto altre forme lerrore degli antichi ManicheiMentre costoro pongono nelluomo azioni fatalmente prodotte dadue opposti principii il principio del bene e quello del male i

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Il Determinismo psicologico se razionalistico vuolela necessitagrave nellatto della volontagrave in presenza del moti-vo piugrave forte se positivo esige la necessitagrave delle volizioniparticolari ricorrendo ora alle leggi dellassociazioneora allatavismo

Il Determinismo sociale degli Statisti sottopone leazioni umane a leggi stabili e a forze meccaniche la cuiazione egrave tanto irresistibile quanto meno egrave sospettata laquoIdelitti ci dicono si riproducono di anno in anno e sopralo stesso tratto di territorio con proporzioni numerichepressochegrave eguali nel loro complesso nelle singole spe-cie e persino nel modo di esecuzione Un numero pres-sochegrave eguale di condanne e di assoluzioni si mantiene inrapporto costante eccraquo Ma gli Statisti non avvertonocome le condizioni sociali e leducazione esercitanobensigrave influenza sugli affetti delluomo ma che cotestainfluenza non dissimile a quella esercitata dagli appetitie passioni sulla volontagrave non le toglie il potere di resi-stervi Gli Statisti colle loro osservazioni provano sol-tanto che vegrave ordine nello svolgimento sociale ma nonprovano che la causa del medesimo sia la necessaria de-terminazione delle volontagrave a compirlo

Giansenisti mettono lanima nella necessitagrave di cedere o alla graziao alla concupiscenza secondochegrave questa o quella egrave preponderan-te Il Quietismo poi insegna che lanima per giungere a non soqual grado di perfezione ha da mantenersi in uno stato assoluto dipassivitagrave e lasciare che tutto in lei operi Dio La preghiera le egraveinutile vi basta la contemplazione Questi due ultimi sistemi sidiffusero in Francia al secolo XVII

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Il Determinismo psicologico se razionalistico vuolela necessitagrave nellatto della volontagrave in presenza del moti-vo piugrave forte se positivo esige la necessitagrave delle volizioniparticolari ricorrendo ora alle leggi dellassociazioneora allatavismo

Il Determinismo sociale degli Statisti sottopone leazioni umane a leggi stabili e a forze meccaniche la cuiazione egrave tanto irresistibile quanto meno egrave sospettata laquoIdelitti ci dicono si riproducono di anno in anno e sopralo stesso tratto di territorio con proporzioni numerichepressochegrave eguali nel loro complesso nelle singole spe-cie e persino nel modo di esecuzione Un numero pres-sochegrave eguale di condanne e di assoluzioni si mantiene inrapporto costante eccraquo Ma gli Statisti non avvertonocome le condizioni sociali e leducazione esercitanobensigrave influenza sugli affetti delluomo ma che cotestainfluenza non dissimile a quella esercitata dagli appetitie passioni sulla volontagrave non le toglie il potere di resi-stervi Gli Statisti colle loro osservazioni provano sol-tanto che vegrave ordine nello svolgimento sociale ma nonprovano che la causa del medesimo sia la necessaria de-terminazione delle volontagrave a compirlo

Giansenisti mettono lanima nella necessitagrave di cedere o alla graziao alla concupiscenza secondochegrave questa o quella egrave preponderan-te Il Quietismo poi insegna che lanima per giungere a non soqual grado di perfezione ha da mantenersi in uno stato assoluto dipassivitagrave e lasciare che tutto in lei operi Dio La preghiera le egraveinutile vi basta la contemplazione Questi due ultimi sistemi sidiffusero in Francia al secolo XVII

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Il Panteismo considerando luomo come un modo diessere della sostanza assoluta distrugge la personalitagrave econ essa la libertagrave umana

Il Materialismo nega la libertagrave ripetendo tutti gli attidelluomo e pensieri e determinazioni da leggi inflessi-bili che reggono le molecole della materia delle qualisoltanto ammette lesistenza Considerando essonelluomo unicamente lorganizzazione era necessarioche togliesse via ogni funzione eminentemente spiritua-le qual egrave quella dellarbitrio che in niun modo si rivelanellorganismo

Ai Materialisti appartengono pure quei Sensisti chenon ammettendo alcunaltra facoltagrave conoscitivaallinfuori della sensazione non ammisero per conse-guente alcunaltra facoltagrave pratica allinfuori dellistinto

Nel numero dei Materialisti poniamo pure i Frenologie i Fisiologi pei quali la determinazione del volere di-pende dalla configurazione del cervello dal tempera-mento dallabitudine ecc Costoro non sogliono tenerconto della parte spirituale delluomo e cadono quindinella confusione delloggetto e del soggetto del beneche il soggetto abbia tendenze soggettive si concede mache la tendenza ponga necessariamente latto e loggettointorno cui versa nego Loggetto viene proposto dallaragione e la volontagrave applica le forze inferiori delluomonella assecuzione del medesimo ecco tutto Se poi qual-che azione si compia inconsapevolmente in forza delledisposizioni naturali cotale azione si potragrave considerare

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Il Panteismo considerando luomo come un modo diessere della sostanza assoluta distrugge la personalitagrave econ essa la libertagrave umana

Il Materialismo nega la libertagrave ripetendo tutti gli attidelluomo e pensieri e determinazioni da leggi inflessi-bili che reggono le molecole della materia delle qualisoltanto ammette lesistenza Considerando essonelluomo unicamente lorganizzazione era necessarioche togliesse via ogni funzione eminentemente spiritua-le qual egrave quella dellarbitrio che in niun modo si rivelanellorganismo

Ai Materialisti appartengono pure quei Sensisti chenon ammettendo alcunaltra facoltagrave conoscitivaallinfuori della sensazione non ammisero per conse-guente alcunaltra facoltagrave pratica allinfuori dellistinto

Nel numero dei Materialisti poniamo pure i Frenologie i Fisiologi pei quali la determinazione del volere di-pende dalla configurazione del cervello dal tempera-mento dallabitudine ecc Costoro non sogliono tenerconto della parte spirituale delluomo e cadono quindinella confusione delloggetto e del soggetto del beneche il soggetto abbia tendenze soggettive si concede mache la tendenza ponga necessariamente latto e loggettointorno cui versa nego Loggetto viene proposto dallaragione e la volontagrave applica le forze inferiori delluomonella assecuzione del medesimo ecco tutto Se poi qual-che azione si compia inconsapevolmente in forza delledisposizioni naturali cotale azione si potragrave considerare

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spontanea o naturale che si ammette nelluomo del pariche la libera

Il Fatalismo sotto qualsiasi forma si appiatti essosaragrave sempre uno specioso concepimento senza base ra-zionale8

Finalmente una obbiezione ci viene pure lanciata daalcuni che atteggiandosi a Teologi ci pongono lalterna-tiva di negare o la libertagrave o la prescienza di Dio E Cice-rone infatti per salvare la libertagrave negograve la prescienza divi-na per ciograve che concerne i futuri liberi Altri invece di-mostrando che non puograve negarsi la prescienza divinavorrebbero tolta la libertagrave Dio prevede tutte le nostreazioni dicono essi poichegrave adunque Dio non puograve ingan-narsi egrave evidente che le nostre operazioni fannosi neces-sariamente sigrave e come Dio le ha prevedute e che per con-seguenza noi non siamo liberi Rispondiamo In Dio nonsi dagrave successione di sorta non si dagrave quindi prescienza

8 Il Fatalismo sottomette tutte le cose al destino o nemesi chedomina sigrave gli Dei che la volontagrave umana La volontagrave da questa po-tenza arcana finisce per essere soggiogata malgrado il coraggiolintelligenza e la costanza tale egrave lidea fondamentale della trage-dia antica Appartiene a questa forma di Determinismo anche ilSabeismo o Astrologia giudiziaria la quale prevalse nel Medio-Evo Si pensava che il mondo siderale avviluppando il mondo so-lare lo penetrasse colle sue irradiazioni in modo da esercitareunazione decisiva sulla terra e che ogni individuo venendo almondo sotto linfluenza di una stella o nella congiunzione di pia-neti ricevesse la predeterminazione necessaria di sua esistenza edel suo destino da cui fatalmente dipendeva lo svolgersi della suavita avvenire

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spontanea o naturale che si ammette nelluomo del pariche la libera

Il Fatalismo sotto qualsiasi forma si appiatti essosaragrave sempre uno specioso concepimento senza base ra-zionale8

Finalmente una obbiezione ci viene pure lanciata daalcuni che atteggiandosi a Teologi ci pongono lalterna-tiva di negare o la libertagrave o la prescienza di Dio E Cice-rone infatti per salvare la libertagrave negograve la prescienza divi-na per ciograve che concerne i futuri liberi Altri invece di-mostrando che non puograve negarsi la prescienza divinavorrebbero tolta la libertagrave Dio prevede tutte le nostreazioni dicono essi poichegrave adunque Dio non puograve ingan-narsi egrave evidente che le nostre operazioni fannosi neces-sariamente sigrave e come Dio le ha prevedute e che per con-seguenza noi non siamo liberi Rispondiamo In Dio nonsi dagrave successione di sorta non si dagrave quindi prescienza

8 Il Fatalismo sottomette tutte le cose al destino o nemesi chedomina sigrave gli Dei che la volontagrave umana La volontagrave da questa po-tenza arcana finisce per essere soggiogata malgrado il coraggiolintelligenza e la costanza tale egrave lidea fondamentale della trage-dia antica Appartiene a questa forma di Determinismo anche ilSabeismo o Astrologia giudiziaria la quale prevalse nel Medio-Evo Si pensava che il mondo siderale avviluppando il mondo so-lare lo penetrasse colle sue irradiazioni in modo da esercitareunazione decisiva sulla terra e che ogni individuo venendo almondo sotto linfluenza di una stella o nella congiunzione di pia-neti ricevesse la predeterminazione necessaria di sua esistenza edel suo destino da cui fatalmente dipendeva lo svolgersi della suavita avvenire

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ma piuttosto scienza Questa poi richiede che le nostreazioni succedano certamente in quel modo che Dio leprevede o meglio le vede ma non che succedano neces-sariamente Or bene la certezza di unazione non si op-pone per nulla alla libertagrave della medesima Dio non puograveingannarsi nelle sue previsioni ora appunto quegli attiche Dio prevede liberi non possono a meno di farsi libe-ramente

CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana

Ragione di ogni nostro operare di ogni nostro volereegrave il bene

Ma che cosa egrave il bene Aristotele lo definigrave lente ap-petibile laquobonum est quod omnia appetuntraquo Laonde di-cesi bene tutto ciograve che egrave atto a soddisfare un bisognotutto ciograve che torna al perfezionamento di un essere e del-le sue facoltagrave Diciamo poi perfetta qualsivoglia entitagravecui nulla manchi di ciograve che le egrave necessario per il suocompimento e perfezione quella realtagrave essenziale o nonessenziale di che lente abbisogna

Ora noi veggiamo che tutti gli enti sprovveduti di ra-gione tendono con forze fatali ad effettuare lordine uni-versale che si perpetua con leggi costanti che gli esseriorganici e sensitivi tendono colle loro potenze vitali adasseguire ciograve che manca al proprio soggetto che luomo

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ma piuttosto scienza Questa poi richiede che le nostreazioni succedano certamente in quel modo che Dio leprevede o meglio le vede ma non che succedano neces-sariamente Or bene la certezza di unazione non si op-pone per nulla alla libertagrave della medesima Dio non puograveingannarsi nelle sue previsioni ora appunto quegli attiche Dio prevede liberi non possono a meno di farsi libe-ramente

CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana

Ragione di ogni nostro operare di ogni nostro volereegrave il bene

Ma che cosa egrave il bene Aristotele lo definigrave lente ap-petibile laquobonum est quod omnia appetuntraquo Laonde di-cesi bene tutto ciograve che egrave atto a soddisfare un bisognotutto ciograve che torna al perfezionamento di un essere e del-le sue facoltagrave Diciamo poi perfetta qualsivoglia entitagravecui nulla manchi di ciograve che le egrave necessario per il suocompimento e perfezione quella realtagrave essenziale o nonessenziale di che lente abbisogna

Ora noi veggiamo che tutti gli enti sprovveduti di ra-gione tendono con forze fatali ad effettuare lordine uni-versale che si perpetua con leggi costanti che gli esseriorganici e sensitivi tendono colle loro potenze vitali adasseguire ciograve che manca al proprio soggetto che luomo

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stesso ha fuori di lui uno scopo che lintelligenza gli di-mostra e cui tende la sua volontagrave

Chiamando pertanto bene il termine di tutte le forze edi tutte le potenze egrave facile comprendere come sia unbene lordine un bene la perfezione un bene ciograve cheluomo mira a possedere collinnata propensione dellesue potenze

Quindi ogni atto delluomo ed ogni atto umano ha unaragione sufficiente in ciograve che dicesi bene questo va con-cepito come fine ossia come motivo esterno delle poten-ze al quale esse tendono a congiungersi per dirograve cosigravecompletarsi e rendere piugrave perfetto luomo sotto laspettofisico intellettuale e morale

Luomo soltanto come quegli che conosce i rapportidelle cose conosce nel bene la ragione di fine

Ora qual egrave per luomo il fine lo scopo cioegrave della suavita

Il bene egrave molteplice giacchegrave tante sono le tendenze ole inclinazioni di un essere tanti sono i beni di cui egrave ca-pace Se un ente fosse semplicissimo una sola sarebbela sua attivitagrave uno solo per conseguenza sarebbeloggetto il bene il fine della stessa se poi lente fosseperfettissimo non potrebbe avere altro bene ed altrofine che se stesso Nelluomo che egrave incontrastabilmenteun composto la cosa non egrave cosigrave Vi sono adunque perluomo tante specie di beni e nondimeno non si puograve af-fermare che il fine delluomo di tutto luomo sia il benedi una potenza sola

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stesso ha fuori di lui uno scopo che lintelligenza gli di-mostra e cui tende la sua volontagrave

Chiamando pertanto bene il termine di tutte le forze edi tutte le potenze egrave facile comprendere come sia unbene lordine un bene la perfezione un bene ciograve cheluomo mira a possedere collinnata propensione dellesue potenze

Quindi ogni atto delluomo ed ogni atto umano ha unaragione sufficiente in ciograve che dicesi bene questo va con-cepito come fine ossia come motivo esterno delle poten-ze al quale esse tendono a congiungersi per dirograve cosigravecompletarsi e rendere piugrave perfetto luomo sotto laspettofisico intellettuale e morale

Luomo soltanto come quegli che conosce i rapportidelle cose conosce nel bene la ragione di fine

Ora qual egrave per luomo il fine lo scopo cioegrave della suavita

Il bene egrave molteplice giacchegrave tante sono le tendenze ole inclinazioni di un essere tanti sono i beni di cui egrave ca-pace Se un ente fosse semplicissimo una sola sarebbela sua attivitagrave uno solo per conseguenza sarebbeloggetto il bene il fine della stessa se poi lente fosseperfettissimo non potrebbe avere altro bene ed altrofine che se stesso Nelluomo che egrave incontrastabilmenteun composto la cosa non egrave cosigrave Vi sono adunque perluomo tante specie di beni e nondimeno non si puograve af-fermare che il fine delluomo di tutto luomo sia il benedi una potenza sola

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Imperocchegrave fra le tendenze delluomo sonvi grada-zioni dovute a vicendevoli rapporti di subalternazione edi eccellenza le potenze vegetative mirano a conservaresano il suo organismo e servono alle sensitive e questealle razionali Havvi nelluomo un ordine delle attivitagraveche la ragione egrave destinata a percepire e a mantenere col-la volontagrave affinchegrave lesercizio delle potenze venga coor-dinato ad un fine unico e generale

Pertanto ci deve essere un ordine fra i beni una pro-gressione specifica finchegrave si giunga ad un termine uno egenerale Ogni altro bene saragrave particolare avuto riguar-do alla relativitagrave delle potenze singole ed alla subordina-zione di questo al bene generale

Il bene generale poi ha questo di proprio che nondeve essere qualunque oggetto cui tenda una qualche fa-coltagrave isolata ma quello a cui tende la natura delluomoconsiderato nella sua unitagrave sostanziale Cotal bene otti-mamente si puograve chiamare bene umano come quello cheegrave richiesto dalla economia generale della vita umananon della vita soltanto che appartiene allorganismo madi quella eziandio e sopratutto che ha attinenza colla so-cietagrave e colla immateriale attivitagrave dello spirito

Per conseguenza il bene umano cioegrave il vero benedelluomo non deve misurarsi su ciograve che sarebbe ogget-to di quelle facoltagrave che luomo ha di comune cogli altriesseri a lui inferiori ma commisurarsi a ciograve che egli hadi differenziale di specifico di proprio

Laonde non possiamo riporre il fine adeguato il benegenerale delluomo nella semplice conservazione della

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Imperocchegrave fra le tendenze delluomo sonvi grada-zioni dovute a vicendevoli rapporti di subalternazione edi eccellenza le potenze vegetative mirano a conservaresano il suo organismo e servono alle sensitive e questealle razionali Havvi nelluomo un ordine delle attivitagraveche la ragione egrave destinata a percepire e a mantenere col-la volontagrave affinchegrave lesercizio delle potenze venga coor-dinato ad un fine unico e generale

Pertanto ci deve essere un ordine fra i beni una pro-gressione specifica finchegrave si giunga ad un termine uno egenerale Ogni altro bene saragrave particolare avuto riguar-do alla relativitagrave delle potenze singole ed alla subordina-zione di questo al bene generale

Il bene generale poi ha questo di proprio che nondeve essere qualunque oggetto cui tenda una qualche fa-coltagrave isolata ma quello a cui tende la natura delluomoconsiderato nella sua unitagrave sostanziale Cotal bene otti-mamente si puograve chiamare bene umano come quello cheegrave richiesto dalla economia generale della vita umananon della vita soltanto che appartiene allorganismo madi quella eziandio e sopratutto che ha attinenza colla so-cietagrave e colla immateriale attivitagrave dello spirito

Per conseguenza il bene umano cioegrave il vero benedelluomo non deve misurarsi su ciograve che sarebbe ogget-to di quelle facoltagrave che luomo ha di comune cogli altriesseri a lui inferiori ma commisurarsi a ciograve che egli hadi differenziale di specifico di proprio

Laonde non possiamo riporre il fine adeguato il benegenerale delluomo nella semplice conservazione della

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vita organica negrave nel possesso di quegli oggetti i qualiatti a guarentirci da quelle vicissitudini che traggonoseco gli infortunii e le molestie negrave nellappagamento diquei sentimenti o affetti che si sviluppano dalla sorgentede nostri appetiti Tutti questi saranno beni particolaridi loro natura ordinati a qualche bene maggiore e ri-spetto al quale hanno ragione di mezzo

Quale adunque saragrave il bene umano Quello che puograveessere solo conosciuto dalla facoltagrave che specifica e dif-ferenzia la natura umana vorsquo dire dallintelligenza e chedevessere per conseguenza loggetto proprio della vo-lontagrave Tutti gli altri beni non sono loggetto proprio dellavolontagrave per la semplice ragione che sono il termine dialtre tendenze

Or bene noi colla ragione conosciamo ciograve che egrave con-venevole alluomo in quanto uomo conosciamo cioegravelonesto tale egrave il bene cui tende la volontagrave umana il finecui luomo in quanto ragionevole ha da effettuare collesue potenze

Tutto ciograve che ha semplice ragione di mezzo che cioegravedi natura sua egrave ordinato allonesto dicesi utile tutto ciograveche egrave conseguenza naturale dellesercizio di una potenzaed affetta lanima procurandole diletto dicesi piacere Egraveappetibile il piacere appetibile lutile ma non per segrave ilpiacere e lutile non sono adunque prescindendodallonestagrave ciograve che possa appagare luomo il suo fine

Lonestagrave conviene assolutamente alluomo in qualsiasiipotesi ed in qualsivoglia tempo e condizione della suavita Invece lappetibilitagrave del piacere e dellutile egrave varia-

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vita organica negrave nel possesso di quegli oggetti i qualiatti a guarentirci da quelle vicissitudini che traggonoseco gli infortunii e le molestie negrave nellappagamento diquei sentimenti o affetti che si sviluppano dalla sorgentede nostri appetiti Tutti questi saranno beni particolaridi loro natura ordinati a qualche bene maggiore e ri-spetto al quale hanno ragione di mezzo

Quale adunque saragrave il bene umano Quello che puograveessere solo conosciuto dalla facoltagrave che specifica e dif-ferenzia la natura umana vorsquo dire dallintelligenza e chedevessere per conseguenza loggetto proprio della vo-lontagrave Tutti gli altri beni non sono loggetto proprio dellavolontagrave per la semplice ragione che sono il termine dialtre tendenze

Or bene noi colla ragione conosciamo ciograve che egrave con-venevole alluomo in quanto uomo conosciamo cioegravelonesto tale egrave il bene cui tende la volontagrave umana il finecui luomo in quanto ragionevole ha da effettuare collesue potenze

Tutto ciograve che ha semplice ragione di mezzo che cioegravedi natura sua egrave ordinato allonesto dicesi utile tutto ciograveche egrave conseguenza naturale dellesercizio di una potenzaed affetta lanima procurandole diletto dicesi piacere Egraveappetibile il piacere appetibile lutile ma non per segrave ilpiacere e lutile non sono adunque prescindendodallonestagrave ciograve che possa appagare luomo il suo fine

Lonestagrave conviene assolutamente alluomo in qualsiasiipotesi ed in qualsivoglia tempo e condizione della suavita Invece lappetibilitagrave del piacere e dellutile egrave varia-

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bile a seconda delle circostanze essi dunque assoluta-mente parlando non sono beni

Elevare un sentimento a massima di condotta propor-si cioegrave il piacere (sentimento che conseguita lazione) afine delloperare non egrave certo un agire da uomo il qualedeve interrogare la ragione e questa manifestandogliche il piacere egrave relativo mutabile vario gli suggeriscenon doversi questo proporre per fine

Volere il bene onesto ma per il vantaggio che ci pro-caccia egrave un pervertire lordine e proporsi per oggettolutile

Il piacere e lutile sono beni condizionati sono beni inquanto partecipano dellonesto cui sono ordinati questocome mezzo quello come effetto ma condizionati per-chegrave la ragione di bene loro deriva dallonesto In quantobeni possono essere cerchi dalla volontagrave in quanto con-dizionati non sono per lei il vero bene

Pertanto il vero bene umano si determina collesamedelle inclinazioni della natura delluomo essendochegraveesso ha da trovarsi in corrispondenza con tutto luomocolluomo dico in quanto cegrave in lui ordine ossia moltipli-citagrave ricondotta ad unitagrave di principio

Il non avere sufficientemente studiata la natura umanaquale deve essere secondo ragione il non avere abba-stanza considerato lordine degli atti e i termini varii del-le sue operazioni in quanto egli egrave ragionevole fu cagio-ne che i Moralisti si dividessero in opposte sentenze in-torno al principio estrinseco o al fine delle azioni uma-ne Platone non riconobbe altro fine che la scienza gli

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bile a seconda delle circostanze essi dunque assoluta-mente parlando non sono beni

Elevare un sentimento a massima di condotta propor-si cioegrave il piacere (sentimento che conseguita lazione) afine delloperare non egrave certo un agire da uomo il qualedeve interrogare la ragione e questa manifestandogliche il piacere egrave relativo mutabile vario gli suggeriscenon doversi questo proporre per fine

Volere il bene onesto ma per il vantaggio che ci pro-caccia egrave un pervertire lordine e proporsi per oggettolutile

Il piacere e lutile sono beni condizionati sono beni inquanto partecipano dellonesto cui sono ordinati questocome mezzo quello come effetto ma condizionati per-chegrave la ragione di bene loro deriva dallonesto In quantobeni possono essere cerchi dalla volontagrave in quanto con-dizionati non sono per lei il vero bene

Pertanto il vero bene umano si determina collesamedelle inclinazioni della natura delluomo essendochegraveesso ha da trovarsi in corrispondenza con tutto luomocolluomo dico in quanto cegrave in lui ordine ossia moltipli-citagrave ricondotta ad unitagrave di principio

Il non avere sufficientemente studiata la natura umanaquale deve essere secondo ragione il non avere abba-stanza considerato lordine degli atti e i termini varii del-le sue operazioni in quanto egli egrave ragionevole fu cagio-ne che i Moralisti si dividessero in opposte sentenze in-torno al principio estrinseco o al fine delle azioni uma-ne Platone non riconobbe altro fine che la scienza gli

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Stoici altro bene non ammisero che la virtugrave affermando-la sufficiente premio a se stessa gli Epicurei ed i Mate-rialisti vollero che luomo agisca solo per il piacere gliUtilitari misurano lonestagrave sul vantaggio personale o so-ciale Tutti costoro falsano il concetto del bene morale

Chiamasi bene morale laquolonestagrave che si richiede negliatti umaniraquo ossia laquolazione umana secondo ragioneraquo

Quando la volontagrave vuole lonesto per segrave non per luti-le o il piacere che procaccia oppure vuole il piacere elutile subordinatamente allonesto allora essa dicesibuona Latto della volontagrave conforme allordine fa sigrave chesieno eziandio oneste o buone le operazioni che sottolimpero di lei si compiono dalle potenze inferiori cosigraveonesto diviene il sentimento laffetto la passione

Lazione che non egrave secondo la retta ragione dicesimale morale Considerato in astratto il male morale egrave laprivazione del bene in concreto non puograve verificarsi chein un soggetto capace di moralitagrave capace cioegrave di cono-scere lordine e di effettuarlo in se stesso Oggettivamen-te cioegrave astrazion fatta da un soggetto il male moralenon esiste

Vegrave una norma per distinguere il bene dal male mora-le o piuttosto sulla quale luomo ha da ordinare le suepotenze affine di essere onesto e questa egrave la legge mo-rale della quale a suo tempo

Il bene onesto ha da effettuarsi dicemmo dalluomostesso colla sua libera volontagrave ma a qual fine Esso adifferenza del piacere e dellutile conviene a tutti ep-perciograve egrave un bene generale tuttavia non egrave un bene finale

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Stoici altro bene non ammisero che la virtugrave affermando-la sufficiente premio a se stessa gli Epicurei ed i Mate-rialisti vollero che luomo agisca solo per il piacere gliUtilitari misurano lonestagrave sul vantaggio personale o so-ciale Tutti costoro falsano il concetto del bene morale

Chiamasi bene morale laquolonestagrave che si richiede negliatti umaniraquo ossia laquolazione umana secondo ragioneraquo

Quando la volontagrave vuole lonesto per segrave non per luti-le o il piacere che procaccia oppure vuole il piacere elutile subordinatamente allonesto allora essa dicesibuona Latto della volontagrave conforme allordine fa sigrave chesieno eziandio oneste o buone le operazioni che sottolimpero di lei si compiono dalle potenze inferiori cosigraveonesto diviene il sentimento laffetto la passione

Lazione che non egrave secondo la retta ragione dicesimale morale Considerato in astratto il male morale egrave laprivazione del bene in concreto non puograve verificarsi chein un soggetto capace di moralitagrave capace cioegrave di cono-scere lordine e di effettuarlo in se stesso Oggettivamen-te cioegrave astrazion fatta da un soggetto il male moralenon esiste

Vegrave una norma per distinguere il bene dal male mora-le o piuttosto sulla quale luomo ha da ordinare le suepotenze affine di essere onesto e questa egrave la legge mo-rale della quale a suo tempo

Il bene onesto ha da effettuarsi dicemmo dalluomostesso colla sua libera volontagrave ma a qual fine Esso adifferenza del piacere e dellutile conviene a tutti ep-perciograve egrave un bene generale tuttavia non egrave un bene finale

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o ultimo dellattivitagrave umana Si potrebbe diffatti sempredimandare perchegrave luomo ha da essere onesto Lonestagraveegrave per luomo nullaltro che una condizione per la sua fe-licitagrave inseparabile da questa il bene morale vi egrave ordina-to come a fine ultimo

Cosigrave leudemonia o felicitagrave rappresenta lo scopo su-premo di tutte le aspirazioni umane Ma in che ella con-siste Si puograve realmente acquistare dalluomo Il proble-ma fu posto dallantica filosofia la quale si affaticograve in-darno a risolverlo

Platone ripose la felicitagrave nella scienza ossia nella con-templazione delle idee Zenone nellapatia Epicuro nelpiacere duraturo Aristotele distingue la felicitagrave in teore-tica e politica la prima vagheggiata da Platone egrave pro-pria dei cultori del sapere la seconda si cerca dalluomonella societagrave

Nella societagrave civile lindividuo cerca diffatti ciograve chemanca a se stesso e ciograve che non puograve ottenere nella fami-glia Quando lonestagrave fosse da tutti i cittadini praticatanon potrebbe mancare quella felicitagrave che si puograve speraresu questa terra La felicitagrave politica sarebbe per lappuntocollocata nella somma di tutti i beni di anima e di corponella partecipazione cioegrave de piaceri degli utili del sa-pere dellonore mediante lamicizia e la giustizia socia-le Tale egrave il concetto di Aristotele

Se non che la felicitagrave politica egrave bensigrave lo scopo o finedella societagrave ma non lo egrave del pari dellindividuo la so-cietagrave ha per lindividuo ragione di mezzo non di fine

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o ultimo dellattivitagrave umana Si potrebbe diffatti sempredimandare perchegrave luomo ha da essere onesto Lonestagraveegrave per luomo nullaltro che una condizione per la sua fe-licitagrave inseparabile da questa il bene morale vi egrave ordina-to come a fine ultimo

Cosigrave leudemonia o felicitagrave rappresenta lo scopo su-premo di tutte le aspirazioni umane Ma in che ella con-siste Si puograve realmente acquistare dalluomo Il proble-ma fu posto dallantica filosofia la quale si affaticograve in-darno a risolverlo

Platone ripose la felicitagrave nella scienza ossia nella con-templazione delle idee Zenone nellapatia Epicuro nelpiacere duraturo Aristotele distingue la felicitagrave in teore-tica e politica la prima vagheggiata da Platone egrave pro-pria dei cultori del sapere la seconda si cerca dalluomonella societagrave

Nella societagrave civile lindividuo cerca diffatti ciograve chemanca a se stesso e ciograve che non puograve ottenere nella fami-glia Quando lonestagrave fosse da tutti i cittadini praticatanon potrebbe mancare quella felicitagrave che si puograve speraresu questa terra La felicitagrave politica sarebbe per lappuntocollocata nella somma di tutti i beni di anima e di corponella partecipazione cioegrave de piaceri degli utili del sa-pere dellonore mediante lamicizia e la giustizia socia-le Tale egrave il concetto di Aristotele

Se non che la felicitagrave politica egrave bensigrave lo scopo o finedella societagrave ma non lo egrave del pari dellindividuo la so-cietagrave ha per lindividuo ragione di mezzo non di fine

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Essa quindi egrave insufficiente alluomo le cui facoltagrave spiri-tuali travalicano lo spazio ed il tempo

Il bene ultimo per conseguenza deve essere illimitatoaffinchegrave la felicitagrave che consiste nel suo possesso sia an-cor essa tale chaltra non si possa dare maggiore

Altri Moralisti come lAhrens e il Damiron riposeroil fine supremo delluomo nello svolgimento completodelle sue facoltagrave Ma come puograve avverarsi che tutte le fa-coltagrave delluomo si perfezionino compiutamente in questavita mentre a ciograve mancano e il tempo e le forze elopportunitagrave E per altro qual sarebbe il principio fina-le loggettivo cioegrave di questo crescente svolgimento

La filosofia cristiana finalmente dimostra Dio essereil bene sommo accessibile allanima umana nel posses-so del quale egrave la vera felicitagrave I principii sui quali si fon-da cotesta conclusione sono lassoluto della causa primae la convertibilitagrave del bene nellente laquoens et bonum con-vertunturraquo Dio come egrave sommo ente cosigrave egrave pure il som-mo bene come poi nella creazione del mondo non pote-va avere altro fine che se stesso cosigrave luomo cui la ra-gione rivela gli intenti del creatore non poteva essereragionevolmente ordinato che a Dio siccome a fine ulti-mo

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Essa quindi egrave insufficiente alluomo le cui facoltagrave spiri-tuali travalicano lo spazio ed il tempo

Il bene ultimo per conseguenza deve essere illimitatoaffinchegrave la felicitagrave che consiste nel suo possesso sia an-cor essa tale chaltra non si possa dare maggiore

Altri Moralisti come lAhrens e il Damiron riposeroil fine supremo delluomo nello svolgimento completodelle sue facoltagrave Ma come puograve avverarsi che tutte le fa-coltagrave delluomo si perfezionino compiutamente in questavita mentre a ciograve mancano e il tempo e le forze elopportunitagrave E per altro qual sarebbe il principio fina-le loggettivo cioegrave di questo crescente svolgimento

La filosofia cristiana finalmente dimostra Dio essereil bene sommo accessibile allanima umana nel posses-so del quale egrave la vera felicitagrave I principii sui quali si fon-da cotesta conclusione sono lassoluto della causa primae la convertibilitagrave del bene nellente laquoens et bonum con-vertunturraquo Dio come egrave sommo ente cosigrave egrave pure il som-mo bene come poi nella creazione del mondo non pote-va avere altro fine che se stesso cosigrave luomo cui la ra-gione rivela gli intenti del creatore non poteva essereragionevolmente ordinato che a Dio siccome a fine ulti-mo

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CAPITOLO VIIIDel carattere morale

Discussa la teleologia delluomo egrave duopo rintracciarein qual modo ei debba ordinare se stesso al fine

Egli egrave evidente che luomo ha da fare il bene moralesempre cioegrave vivere onestamente con costanza ed effica-cia nel che consiste la virtugrave

Generalmente parlando si dagrave il nome di virtugrave al per-fezionamento inerente alle nostre facoltagrave e di vizio alladegradazione dei nostri sentimenti sigrave luna che laltroappartengono alla categoria delle abitudini ovvero dellequalitagrave modificatrici del soggetto

In forza dellabitudine luomo egrave disposto ad agire piut-tosto in questo che in quel determinato modo e viene apigliare un atteggiamento speciale rispetto al bene o almale morale un modo cioegrave di aversi che dicesi caratte-re morale

Il carattere di un individuo puograve benissimo esplicarsiin base a disposizioni psichiche naturali perograve la morali-tagrave gli deriva dallenergia razionale soltanto in quantoquesta conforma o non conforma tutto lessere ad one-stagrave Egrave necessario che la ragione e la libertagrave intervenganonella formazione del carattere altrimenti esso nonavrebbe valore etico

Fra le disposizioni elementari psicologiche dobbiamoricordare quelle che derivano dal temperamento

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CAPITOLO VIIIDel carattere morale

Discussa la teleologia delluomo egrave duopo rintracciarein qual modo ei debba ordinare se stesso al fine

Egli egrave evidente che luomo ha da fare il bene moralesempre cioegrave vivere onestamente con costanza ed effica-cia nel che consiste la virtugrave

Generalmente parlando si dagrave il nome di virtugrave al per-fezionamento inerente alle nostre facoltagrave e di vizio alladegradazione dei nostri sentimenti sigrave luna che laltroappartengono alla categoria delle abitudini ovvero dellequalitagrave modificatrici del soggetto

In forza dellabitudine luomo egrave disposto ad agire piut-tosto in questo che in quel determinato modo e viene apigliare un atteggiamento speciale rispetto al bene o almale morale un modo cioegrave di aversi che dicesi caratte-re morale

Il carattere di un individuo puograve benissimo esplicarsiin base a disposizioni psichiche naturali perograve la morali-tagrave gli deriva dallenergia razionale soltanto in quantoquesta conforma o non conforma tutto lessere ad one-stagrave Egrave necessario che la ragione e la libertagrave intervenganonella formazione del carattere altrimenti esso nonavrebbe valore etico

Fra le disposizioni elementari psicologiche dobbiamoricordare quelle che derivano dal temperamento

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Nellorganismo corporeo entrano varii elementicome ad esempio il sangue la linfa la bile ecc che pi-gliano nome di umori i quali diversamente abbondandoo prevalendo luno sullaltro costituiscono il tempera-mento Una tal prevalenza fa sigrave che lindividuo sia perquesta parte piugrave eccitabile e che quindi i relativi senti-menti acquistino una maggiore intensitagrave

Il Kant distribuisce in due classi i temperamenti altridiconsi di sentimento e ci inclinano verso di noi stessialtri di attivitagrave e ci portano a rivolgerci fuori di noiCiascuno di questi egrave accentuato da eccitazione oppureda atonia o depressione Quindi i quattro tradizionalitemperamenti vengono cosigrave distribuiti due tempera-menti di sentimento laquoil sanguigno ed il melanconicoraquo ilprimo reca eccitazione il secondo depressione due tem-peramenti di attivitagrave laquoil collerico ed il flemmaticoraquo ilprimo egrave dotato di eccitabilitagrave laltro di depressione

Ognuno di questi temperamenti ammette perograve grada-zioni e combinazioni infinitamente varie per cui nascein ciascheduno unindole diversa

Lindole adunque non egrave che disposizione naturale cherisulta dal vario accordo di quegli elementi che costitui-scono un cotal determinato temperamento

La complessione organica egrave forse la causa del variaredellindole o del temperamento Rispondiamo ben puograveesserne la causa ma non sempre Il piugrave delle volte non egraveche temmirio vale a dire segno di ciograve che si passanellanima Lindole ed il temperamento sono di fattomodificabili sotto linfluenza delleducazione e possono

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Nellorganismo corporeo entrano varii elementicome ad esempio il sangue la linfa la bile ecc che pi-gliano nome di umori i quali diversamente abbondandoo prevalendo luno sullaltro costituiscono il tempera-mento Una tal prevalenza fa sigrave che lindividuo sia perquesta parte piugrave eccitabile e che quindi i relativi senti-menti acquistino una maggiore intensitagrave

Il Kant distribuisce in due classi i temperamenti altridiconsi di sentimento e ci inclinano verso di noi stessialtri di attivitagrave e ci portano a rivolgerci fuori di noiCiascuno di questi egrave accentuato da eccitazione oppureda atonia o depressione Quindi i quattro tradizionalitemperamenti vengono cosigrave distribuiti due tempera-menti di sentimento laquoil sanguigno ed il melanconicoraquo ilprimo reca eccitazione il secondo depressione due tem-peramenti di attivitagrave laquoil collerico ed il flemmaticoraquo ilprimo egrave dotato di eccitabilitagrave laltro di depressione

Ognuno di questi temperamenti ammette perograve grada-zioni e combinazioni infinitamente varie per cui nascein ciascheduno unindole diversa

Lindole adunque non egrave che disposizione naturale cherisulta dal vario accordo di quegli elementi che costitui-scono un cotal determinato temperamento

La complessione organica egrave forse la causa del variaredellindole o del temperamento Rispondiamo ben puograveesserne la causa ma non sempre Il piugrave delle volte non egraveche temmirio vale a dire segno di ciograve che si passanellanima Lindole ed il temperamento sono di fattomodificabili sotto linfluenza delleducazione e possono

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anzi giungere a variarsi sotto la potenza della libera vo-lontagrave Ad ogni modo il temperamento non importa unaineluttabile necessitagrave ma piuttosto una disposizione psi-chica cui ben si puograve resistere

Pertanto sotto linfluenza delle abitudini delle pas-sioni delle cognizioni delle credenze dei casi dellavita del corso delletagrave della convivenza sociale lindoleviene a modificarsi e dagrave origine al carattere individuale

Il carattere egrave adunque prodotto dallulteriore sviluppodellumana attivitagrave egrave una modificazione acquisita dalsoggetto e che si connette col fondo naturale dellindolepropria superandola dirograve cosigrave giacchegrave suppone leser-cizio della libertagrave e della volontagrave la quale egrave piugrave potenteche il temperamento

Perograve il carattere individuale che per segrave non egrave altro senon il risultato di disposizioni naturali e di elementi ac-quisiti ottiene un nuovo valore e diventa morale quan-do dinota labitudine di operare secondo una massimastabilita quando cioegrave lazione delluomo egrave coerente adun principio che professa

Siccome il carattere morale implica una certa costan-za nellrsquooperare in una data maniera ossia una certa coe-renza nelle azioni amorali egrave duopo che luomo acquistilabitudine Per abito Aristotele intende laquouna prontezzaed una facilitagrave di operare acquistata con lesercizio dellafacoltagrave ossia con atti ripetutiraquo Quindi si comprendecome possa non esservi nellindividuo una disposizionenaturale pronunciata ma la frequente disposizione diatti la crei ed induca nelluomo un carattere suo proprio

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anzi giungere a variarsi sotto la potenza della libera vo-lontagrave Ad ogni modo il temperamento non importa unaineluttabile necessitagrave ma piuttosto una disposizione psi-chica cui ben si puograve resistere

Pertanto sotto linfluenza delle abitudini delle pas-sioni delle cognizioni delle credenze dei casi dellavita del corso delletagrave della convivenza sociale lindoleviene a modificarsi e dagrave origine al carattere individuale

Il carattere egrave adunque prodotto dallulteriore sviluppodellumana attivitagrave egrave una modificazione acquisita dalsoggetto e che si connette col fondo naturale dellindolepropria superandola dirograve cosigrave giacchegrave suppone leser-cizio della libertagrave e della volontagrave la quale egrave piugrave potenteche il temperamento

Perograve il carattere individuale che per segrave non egrave altro senon il risultato di disposizioni naturali e di elementi ac-quisiti ottiene un nuovo valore e diventa morale quan-do dinota labitudine di operare secondo una massimastabilita quando cioegrave lazione delluomo egrave coerente adun principio che professa

Siccome il carattere morale implica una certa costan-za nellrsquooperare in una data maniera ossia una certa coe-renza nelle azioni amorali egrave duopo che luomo acquistilabitudine Per abito Aristotele intende laquouna prontezzaed una facilitagrave di operare acquistata con lesercizio dellafacoltagrave ossia con atti ripetutiraquo Quindi si comprendecome possa non esservi nellindividuo una disposizionenaturale pronunciata ma la frequente disposizione diatti la crei ed induca nelluomo un carattere suo proprio

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La virtugrave e il vizio sono le due forme universali del ca-rattere morale secondochegrave luomo ha labitudine di agireper dovere oppure si prefigge un sentimento contrarioalla legge morale a norma della sua vita

Dissi essere la virtugrave ed il vizio le due forme universalidel carattere morale giacchegrave nelle circostanze specialiin cui si concreta la vita dellindividuo il carattere rive-ste forme singolari determinate e dalla natura di quelladata virtugrave o di quel dato vizio e dalle circostanze stesseIl romanzo psicologico coglie il carattere in questo se-condo aspetto e lo descrive Sono celebri nella repubbli-ca letteraria i Caratteri di Teofrasto e di La Bruyegravere

La virtugrave puograve essere definita laquoabitudine elettiva di ope-rare rettamenteraquo ossia laquouna buona qualitagrave dellanimoche in esso persiste ed inclina le potenze a rettamenteoperareraquo

La chiamiamo abitudine elettiva onde si scorga ri-chiedersi esercizio di libera volontagrave nellacquisto dellavirtugrave Aristotele per provare che la virtugrave egrave un abito dopoaver distinte tre cose attinenti allazione le potenze lepassioni e gli abiti cosigrave argomenta laquoPare che la virtugraveappartenendo allazione debba essere una potenza o unapassione o un abito ma non egrave negrave una potenza negrave unapassione dunque egrave un abito Se la virtugrave fosse una poten-za o una passione ne seguirebbe che tutti gli uomini sa-rebbero virtuosi perocchegrave tutti hanno le potenze e lepassioni eppure non tutti hanno virtugrave Oltre che gli uo-mini si lodano per la virtugrave negrave alcuno viene lodato peravere la potenza di intendere o del volere poichegrave tutti

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La virtugrave e il vizio sono le due forme universali del ca-rattere morale secondochegrave luomo ha labitudine di agireper dovere oppure si prefigge un sentimento contrarioalla legge morale a norma della sua vita

Dissi essere la virtugrave ed il vizio le due forme universalidel carattere morale giacchegrave nelle circostanze specialiin cui si concreta la vita dellindividuo il carattere rive-ste forme singolari determinate e dalla natura di quelladata virtugrave o di quel dato vizio e dalle circostanze stesseIl romanzo psicologico coglie il carattere in questo se-condo aspetto e lo descrive Sono celebri nella repubbli-ca letteraria i Caratteri di Teofrasto e di La Bruyegravere

La virtugrave puograve essere definita laquoabitudine elettiva di ope-rare rettamenteraquo ossia laquouna buona qualitagrave dellanimoche in esso persiste ed inclina le potenze a rettamenteoperareraquo

La chiamiamo abitudine elettiva onde si scorga ri-chiedersi esercizio di libera volontagrave nellacquisto dellavirtugrave Aristotele per provare che la virtugrave egrave un abito dopoaver distinte tre cose attinenti allazione le potenze lepassioni e gli abiti cosigrave argomenta laquoPare che la virtugraveappartenendo allazione debba essere una potenza o unapassione o un abito ma non egrave negrave una potenza negrave unapassione dunque egrave un abito Se la virtugrave fosse una poten-za o una passione ne seguirebbe che tutti gli uomini sa-rebbero virtuosi perocchegrave tutti hanno le potenze e lepassioni eppure non tutti hanno virtugrave Oltre che gli uo-mini si lodano per la virtugrave negrave alcuno viene lodato peravere la potenza di intendere o del volere poichegrave tutti

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lhanno dunque la virtugrave non consiste in una potenza emolto meno in una passione poichegrave niuno si loda peressere iracondo o timido Dunque egrave un abitoraquo

La virtugrave esprime cosigrave una certa perfezione delle po-tenze le quali essendo ordinate agli atti allora sono per-fette quando vi tenderanno con ordinata costanza

Le virtugrave secondo Aristotele vanno distinte in dia-noetiche o intellettuali ed etiche o morali le prime per-fezionano lintelletto speculativo nella cognizione delvero le seconde lintelletto pratico e le altre potenzeconcorrenti allatto onesto

Fra le virtugrave intellettuali va annoverata la scienza abi-to mentale di dedurre dai principii le conclusioni e lasapienza che si confonde colla professione della filoso-fia teoretica

Le virtugrave morali sono molte ma quattro sono le cardi-nali e sopra queste quattro si fermano le altre comeporte sui cardini La distinzione delle virtugrave cardinali siappoggia su quella delle quattro facoltagrave che esse muovo-no a ben operare

Queste quattro facoltagrave onde luomo egrave fornito per potervivere bene sono lintelletto pratico la volontagrave e lappe-tito distinto in concupiscibile che ha per oggetto ilbene in quanto egrave semplicemente appetibile ed in irasci-bile che ha per oggetto il bene in quanto egrave arduo a con-seguirsi causa gli ostacoli che lo involgono Secondoquesta distribuzione delle facoltagrave pratiche abbiamo lequattro virtugrave cardinali

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lhanno dunque la virtugrave non consiste in una potenza emolto meno in una passione poichegrave niuno si loda peressere iracondo o timido Dunque egrave un abitoraquo

La virtugrave esprime cosigrave una certa perfezione delle po-tenze le quali essendo ordinate agli atti allora sono per-fette quando vi tenderanno con ordinata costanza

Le virtugrave secondo Aristotele vanno distinte in dia-noetiche o intellettuali ed etiche o morali le prime per-fezionano lintelletto speculativo nella cognizione delvero le seconde lintelletto pratico e le altre potenzeconcorrenti allatto onesto

Fra le virtugrave intellettuali va annoverata la scienza abi-to mentale di dedurre dai principii le conclusioni e lasapienza che si confonde colla professione della filoso-fia teoretica

Le virtugrave morali sono molte ma quattro sono le cardi-nali e sopra queste quattro si fermano le altre comeporte sui cardini La distinzione delle virtugrave cardinali siappoggia su quella delle quattro facoltagrave che esse muovo-no a ben operare

Queste quattro facoltagrave onde luomo egrave fornito per potervivere bene sono lintelletto pratico la volontagrave e lappe-tito distinto in concupiscibile che ha per oggetto ilbene in quanto egrave semplicemente appetibile ed in irasci-bile che ha per oggetto il bene in quanto egrave arduo a con-seguirsi causa gli ostacoli che lo involgono Secondoquesta distribuzione delle facoltagrave pratiche abbiamo lequattro virtugrave cardinali

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La buona qualitagrave che inclina lintelletto pratico a bengiudicare dietro a superiori principii intorno a cosa danoi agibile dicesi prudenza virtugrave che aiuta tutte le altrevirtugrave morali anzi entra in esse a congiungerle e a darviforma Si distingue in privata economica e politica ocivile secondochegrave dirige e governa lazione delluomoin quanto o individuo o membro della famiglia o citta-dino

Alla prudenza spettano come parti integranti la me-moria che ricordando le cose passate serve di maestraalle presenti la previdenza che porta a considerare il fu-turo dal quale alle volte si prende norma di operare lacircospezione che egrave attenzione alle circostanzedellazione sono queste i tre occhi ondegrave figurata la pru-denza dallAlighieri9 Vi si accoppiano anche la precau-zione che consiste nel sapere quali sieno gli ostacoliallazione da doversi rimuovere la docilitagrave che fa teso-ro de buoni consigli la solerzia che coglie opportuna-tamente e prontamente i mezzi conducenti al fine propo-sto

La buona qualitagrave che inclina rettamente il voleredelluomo rispetto agli altri enti ragionevoli piglia ilnome generale di giustizia Quindi rientra nella giustiziaqualsivoglia virtugrave segnata da rapporti fra enti moralicome ad esempio la religione la pietagrave lamicizia la be-neficenza la clemenza ecc

9 Purg XXIX 132

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La buona qualitagrave che inclina lintelletto pratico a bengiudicare dietro a superiori principii intorno a cosa danoi agibile dicesi prudenza virtugrave che aiuta tutte le altrevirtugrave morali anzi entra in esse a congiungerle e a darviforma Si distingue in privata economica e politica ocivile secondochegrave dirige e governa lazione delluomoin quanto o individuo o membro della famiglia o citta-dino

Alla prudenza spettano come parti integranti la me-moria che ricordando le cose passate serve di maestraalle presenti la previdenza che porta a considerare il fu-turo dal quale alle volte si prende norma di operare lacircospezione che egrave attenzione alle circostanzedellazione sono queste i tre occhi ondegrave figurata la pru-denza dallAlighieri9 Vi si accoppiano anche la precau-zione che consiste nel sapere quali sieno gli ostacoliallazione da doversi rimuovere la docilitagrave che fa teso-ro de buoni consigli la solerzia che coglie opportuna-tamente e prontamente i mezzi conducenti al fine propo-sto

La buona qualitagrave che inclina rettamente il voleredelluomo rispetto agli altri enti ragionevoli piglia ilnome generale di giustizia Quindi rientra nella giustiziaqualsivoglia virtugrave segnata da rapporti fra enti moralicome ad esempio la religione la pietagrave lamicizia la be-neficenza la clemenza ecc

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In particolare perograve la giustizia egrave quella virtugrave che ordi-na la volontagrave rispetto ai diritti altrui Si suole distinguerein commutativa che si fonda sui rapporti di parte a partesociale e regola specialmente il commercio e i contrattidi cambio in legale che basa sul rapporto delle parti altutto ossia ordina i privati a rendere allo Stato ciograve che egravedi legge in distributiva che ordina il tutto alle particioegrave induce il potere sociale a distribuire con proporzio-ne e i pesi e i vantaggi i premi e le pene fra i sudditi

La buona qualitagrave che rattiene lappetito concupiscibileentro i limiti dellonestagrave acciograve non esca in immoderateappetizioni del bene sensibile piglia il nome di tempe-ranza

Si annoverano fra le specie di temperanza la sobrie-tagrave che modera luso dei cibi e delle bevande la castitagraveche infrena la libidine e se si adopera a toglierle ogniprecedente incentivo chiamasi pudicizia la mansuetudi-ne abituale disposizione a tener lanimo immune da irala modestia che regola gli atti esteriori della persona vg gli occhi i detti il portamento ecc cui si avvicinaleutrapelia che tempera le gioconditagrave ed il divertimen-to acciograve non vada in buffonerie ed eccessi

La buona qualitagrave che rinforza lappetito irascibile ac-ciograve non venga meno dinanzi alle difficoltagrave impedienti ilbene ragionevole dicesi fortezza Intorno a lei si raccol-gono quelle virtugrave che si distinguono tra loro dalle diver-se difficoltagrave contro le quali dobbiamo armarci Contro lagravezza degli infortunii che contrastano lacquisto delbene sta la pazienza alla loro diuturnitagrave si oppone la

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In particolare perograve la giustizia egrave quella virtugrave che ordi-na la volontagrave rispetto ai diritti altrui Si suole distinguerein commutativa che si fonda sui rapporti di parte a partesociale e regola specialmente il commercio e i contrattidi cambio in legale che basa sul rapporto delle parti altutto ossia ordina i privati a rendere allo Stato ciograve che egravedi legge in distributiva che ordina il tutto alle particioegrave induce il potere sociale a distribuire con proporzio-ne e i pesi e i vantaggi i premi e le pene fra i sudditi

La buona qualitagrave che rattiene lappetito concupiscibileentro i limiti dellonestagrave acciograve non esca in immoderateappetizioni del bene sensibile piglia il nome di tempe-ranza

Si annoverano fra le specie di temperanza la sobrie-tagrave che modera luso dei cibi e delle bevande la castitagraveche infrena la libidine e se si adopera a toglierle ogniprecedente incentivo chiamasi pudicizia la mansuetudi-ne abituale disposizione a tener lanimo immune da irala modestia che regola gli atti esteriori della persona vg gli occhi i detti il portamento ecc cui si avvicinaleutrapelia che tempera le gioconditagrave ed il divertimen-to acciograve non vada in buffonerie ed eccessi

La buona qualitagrave che rinforza lappetito irascibile ac-ciograve non venga meno dinanzi alle difficoltagrave impedienti ilbene ragionevole dicesi fortezza Intorno a lei si raccol-gono quelle virtugrave che si distinguono tra loro dalle diver-se difficoltagrave contro le quali dobbiamo armarci Contro lagravezza degli infortunii che contrastano lacquisto delbene sta la pazienza alla loro diuturnitagrave si oppone la

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perseveranza contro gli ardui ostacoli sorge quella virtugraveche dicesi magnanimitagrave mentre la magnificenza spingea grandi opere per mezzo di ingenti spese

Aristotele collocograve la virtugrave nel giusto mezzo che stalontano egualmente dalleccesso e dal difetto dalliper-bole e dallelissi La virtugrave cosigrave egli egrave una ἔξιςπροαιρετιϰὴ ἐν microεσότητι δύο ϰαϰιῶν τῆς microὲν ϰαθὑπερβολὴν τῆς δὲ ϰατ ἔλλειψιν Di qui il celebre effatolaquoin medio stat virtusraquo

Con ciograve non si intende che la virtugrave debba essere unamediocritagrave quasi luomo ad essere p e giusto debbaavere una giustizia mediocre La medietagrave aristotelicanon consiste nella virtugrave stessa ossia in un fatto soggetti-vo ma in un che oggettivo che si concepisce siccomemisura comune degli atti umani e delle abitudini acqui-site e da cui dipende il valore etico dei sentimenti degliaffetti delle abitudini

Gli affetti e le abitudini per segrave non meritano negrave lodenegrave biasimo dalla retta ragione dal rapporto loro allalegge naturale rapporto scientemente voluto dalluomodipende lestimazione morale dei medesimi Entro certilimiti in una certa misura lazione diventa virtuosa aldi lagrave di questi limiti di questa misura lazione diventaviziosa Cosigrave p e la prudenza sallontana egualmentedalla stoltezza e dallastuzia perograve lessere della pruden-za la ragione cioegrave per cui essa egrave una virtugrave non si derivatanto dal fatto soggettivo in forza del quale lazioneumana si mantiene lungi dalleccesso e dal difetto quan-to da un che oggettivo e razionale Il fatto soggettivo egrave

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perseveranza contro gli ardui ostacoli sorge quella virtugraveche dicesi magnanimitagrave mentre la magnificenza spingea grandi opere per mezzo di ingenti spese

Aristotele collocograve la virtugrave nel giusto mezzo che stalontano egualmente dalleccesso e dal difetto dalliper-bole e dallelissi La virtugrave cosigrave egli egrave una ἔξιςπροαιρετιϰὴ ἐν microεσότητι δύο ϰαϰιῶν τῆς microὲν ϰαθὑπερβολὴν τῆς δὲ ϰατ ἔλλειψιν Di qui il celebre effatolaquoin medio stat virtusraquo

Con ciograve non si intende che la virtugrave debba essere unamediocritagrave quasi luomo ad essere p e giusto debbaavere una giustizia mediocre La medietagrave aristotelicanon consiste nella virtugrave stessa ossia in un fatto soggetti-vo ma in un che oggettivo che si concepisce siccomemisura comune degli atti umani e delle abitudini acqui-site e da cui dipende il valore etico dei sentimenti degliaffetti delle abitudini

Gli affetti e le abitudini per segrave non meritano negrave lodenegrave biasimo dalla retta ragione dal rapporto loro allalegge naturale rapporto scientemente voluto dalluomodipende lestimazione morale dei medesimi Entro certilimiti in una certa misura lazione diventa virtuosa aldi lagrave di questi limiti di questa misura lazione diventaviziosa Cosigrave p e la prudenza sallontana egualmentedalla stoltezza e dallastuzia perograve lessere della pruden-za la ragione cioegrave per cui essa egrave una virtugrave non si derivatanto dal fatto soggettivo in forza del quale lazioneumana si mantiene lungi dalleccesso e dal difetto quan-to da un che oggettivo e razionale Il fatto soggettivo egrave

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un fenomeno psicologico posto dalle facoltagrave umane egraveunabitudine che lanima ha contratta la quale ottenutauna prima condizione per la moralitagrave dalla libera elezio-ne riceve poi bontagrave o malizia dalla legge morale cui siconforma o non si conforma la libera volontagrave Laonde lalegge morale egrave appunto quella misura comune degli attiumani e delle abitudini la quale limitando loperazioneumana la mantiene nel giusto mezzo Quando adunquesi dice che la medietagrave (microεσότης) dagrave forma alla virtugrave egravequanto dire che la legge morale misura comune degliatti umani dagrave alle abitudini il valore etico di virtugrave

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un fenomeno psicologico posto dalle facoltagrave umane egraveunabitudine che lanima ha contratta la quale ottenutauna prima condizione per la moralitagrave dalla libera elezio-ne riceve poi bontagrave o malizia dalla legge morale cui siconforma o non si conforma la libera volontagrave Laonde lalegge morale egrave appunto quella misura comune degli attiumani e delle abitudini la quale limitando loperazioneumana la mantiene nel giusto mezzo Quando adunquesi dice che la medietagrave (microεσότης) dagrave forma alla virtugrave egravequanto dire che la legge morale misura comune degliatti umani dagrave alle abitudini il valore etico di virtugrave

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NOMOLOGIA

Ciograve che dagrave forma ad una operazione qualsivogliadelluomo e la solleva al valore di atto umano egrave la liberavolontagrave sono atti umani tutte le azioni libere delluomoPerograve latto umano non rappresenta che lelemento mate-riale della moralitagrave la cui cagione formale egrave la leggemorale per conseguenza egrave unazione morale quella cheegrave conforme o non conforme alla legge etica

Noi pertanto svolgeremo il concetto della legge mora-le le prove piugrave comuni della sua esistenza la questionedel supremo principio etico il processo della moralitagravenellindividuo in altrettanti distinti capi

CAPITOLO IDefinizione della legge morale

La legge morale egrave in generale una norma che sommi-nistra alluomo i principii per discernere il bene dal male

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NOMOLOGIA

Ciograve che dagrave forma ad una operazione qualsivogliadelluomo e la solleva al valore di atto umano egrave la liberavolontagrave sono atti umani tutte le azioni libere delluomoPerograve latto umano non rappresenta che lelemento mate-riale della moralitagrave la cui cagione formale egrave la leggemorale per conseguenza egrave unazione morale quella cheegrave conforme o non conforme alla legge etica

Noi pertanto svolgeremo il concetto della legge mora-le le prove piugrave comuni della sua esistenza la questionedel supremo principio etico il processo della moralitagravenellindividuo in altrettanti distinti capi

CAPITOLO IDefinizione della legge morale

La legge morale egrave in generale una norma che sommi-nistra alluomo i principii per discernere il bene dal male

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morale ed alla quale dee conformarsi la sua volontagrave peressere buona

La nozione della legge morale si puograve derivare per eti-mologia dai verbi latini legere eligere e ligare ciascu-no de quali somministra un elemento di definizione

La legge a legendo egrave una norma oggettiva che lamente percepisce e dirograve cosigrave legge per conoscere la di-rezione da dare alle azioni umane egrave il tipo cioegrave da tra-dursi in azione va quindi concepita come un che ossiauna ragione distinta dal soggetto Essa ab eligendo egravenorma secondo la quale la libertagrave dee eleggere fra le va-rie volizioni Finalmente a ligando egrave norma obbligato-ria ossia atto di una volontagrave sovrana che si impone aisoggetti liberi in modo ragionevole

Raccogliendo in una sola definizione men genericatutti gli elementi nozionali della legge morale essa puograveesporsi cosigrave laquouna norma pratica imposta da una ragionee volontagrave superiore ad enti ragionevoli e liberi per diri-gerli al loro fine che egrave il bene comuneraquo

Dicemmo 1deg una norma pratica vale a dire ordineda seguirsi nelloperare 2deg imposta da una ragione evolontagrave superiore ad un soggetto Lordine infatti suppo-ne per sua causa una intelligenza ordinatrice Sotto talerispetto la legge egrave una concezione che ha sede nellamente sia del legislatore che la dagrave sia dellente ragione-vole che la riceve

La legge come atto di sovranitagrave implica necessaria-mente un doppio termine luno superiore laltro inferio-re perocchegrave egrave ordine di essere e di operare il quale vie-

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morale ed alla quale dee conformarsi la sua volontagrave peressere buona

La nozione della legge morale si puograve derivare per eti-mologia dai verbi latini legere eligere e ligare ciascu-no de quali somministra un elemento di definizione

La legge a legendo egrave una norma oggettiva che lamente percepisce e dirograve cosigrave legge per conoscere la di-rezione da dare alle azioni umane egrave il tipo cioegrave da tra-dursi in azione va quindi concepita come un che ossiauna ragione distinta dal soggetto Essa ab eligendo egravenorma secondo la quale la libertagrave dee eleggere fra le va-rie volizioni Finalmente a ligando egrave norma obbligato-ria ossia atto di una volontagrave sovrana che si impone aisoggetti liberi in modo ragionevole

Raccogliendo in una sola definizione men genericatutti gli elementi nozionali della legge morale essa puograveesporsi cosigrave laquouna norma pratica imposta da una ragionee volontagrave superiore ad enti ragionevoli e liberi per diri-gerli al loro fine che egrave il bene comuneraquo

Dicemmo 1deg una norma pratica vale a dire ordineda seguirsi nelloperare 2deg imposta da una ragione evolontagrave superiore ad un soggetto Lordine infatti suppo-ne per sua causa una intelligenza ordinatrice Sotto talerispetto la legge egrave una concezione che ha sede nellamente sia del legislatore che la dagrave sia dellente ragione-vole che la riceve

La legge come atto di sovranitagrave implica necessaria-mente un doppio termine luno superiore laltro inferio-re perocchegrave egrave ordine di essere e di operare il quale vie-

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ne imposto a soggetto cosigrave fatto che non puograve essere diper segrave negrave puograve operare entro a certe condizioni se unente superiore non gli dia e lessere e non determini ilmodo intrinseco delloperare e le condizioni estrinsecheper le quali lazione venga compresa sotto quella ragionespecifica che si richiede rispetto a certe conseguenze Ilsoggetto irragionevole realizza la legge per determina-zione di natura cioegrave in forza di attivitagrave necessitata a par-ticolari effetti Il soggetto ragionevole e libero conoscela legge e senza essere intrinsecamente necessitato a vo-lerla ha la coscienza di doverla ragionevolmente prati-care

Perciograve diciamo 3deg imposta ad enti ragionevoli e libe-ri esprimendo cosigrave la differenza fra la legge fisica e lamorale La prima egrave il modo costante con cui una causaopera leffetto e si traduce in un fatto necessario ordi-nato al fine dalla mente creatrice compreso dalla ragio-ne umana per via dellosservazione e quindi per via diinduzione trasportato nel campo della scienza sotto for-ma di una proposizione generale la seconda non egrave tantoil fatto quanto il da farsi secondo ragione

Colle parole finalmente per dirigerli al loro fine indi-chiamo leffetto della legge morale Essa per una partecollega gli uomini fra loro determinando i loro doveri ei loro diritti per laltra li coordina al fine comune

Il coordinamento al fine negli enti irragionevoli si faper via di determinazione che dicesi necessitagrave fisica ospontaneitagrave Gli enti cosigrave fatti non saprebbero mai farealtrimenti e lordine dei loro atti ha termine allecono-

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ne imposto a soggetto cosigrave fatto che non puograve essere diper segrave negrave puograve operare entro a certe condizioni se unente superiore non gli dia e lessere e non determini ilmodo intrinseco delloperare e le condizioni estrinsecheper le quali lazione venga compresa sotto quella ragionespecifica che si richiede rispetto a certe conseguenze Ilsoggetto irragionevole realizza la legge per determina-zione di natura cioegrave in forza di attivitagrave necessitata a par-ticolari effetti Il soggetto ragionevole e libero conoscela legge e senza essere intrinsecamente necessitato a vo-lerla ha la coscienza di doverla ragionevolmente prati-care

Perciograve diciamo 3deg imposta ad enti ragionevoli e libe-ri esprimendo cosigrave la differenza fra la legge fisica e lamorale La prima egrave il modo costante con cui una causaopera leffetto e si traduce in un fatto necessario ordi-nato al fine dalla mente creatrice compreso dalla ragio-ne umana per via dellosservazione e quindi per via diinduzione trasportato nel campo della scienza sotto for-ma di una proposizione generale la seconda non egrave tantoil fatto quanto il da farsi secondo ragione

Colle parole finalmente per dirigerli al loro fine indi-chiamo leffetto della legge morale Essa per una partecollega gli uomini fra loro determinando i loro doveri ei loro diritti per laltra li coordina al fine comune

Il coordinamento al fine negli enti irragionevoli si faper via di determinazione che dicesi necessitagrave fisica ospontaneitagrave Gli enti cosigrave fatti non saprebbero mai farealtrimenti e lordine dei loro atti ha termine allecono-

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mia particolare della loro esistenza e a quella generaledella conservazione del Cosmo

Invece negli agenti liberi essendo il principio effi-ciente dellazione affatto indifferente al fare o non farein conformitagrave della legge la determinazione non si fache per via di ragione luomo cioegrave comprende la neces-sitagrave di agire piuttosto in questa che in quellaltra manierase vuol essere onesto Cotesta necessitagrave di conformarsiin qualche modo alla legge e che vincola la libertagrave se-condo ragione dicesi morale La morale necessitagrave egrave as-soluta se la legge comanda e vieta incondizionatamenteegrave ipotetica se la legge non imponendo latto sempre eovunque lo richiegga perograve rispetto a determinati effettiNel primo caso nasce lobbligazione nel secondo si hala permissione luna e laltra si considerano siccome duedistinti effetti della legge morale

Ogni relazione che puograve avere unazione colla leggedicesi moralitagrave la quale egrave di due specie bontagrave o onestagravee malizia secondochegrave cegrave relazione di convenienza onon conformitagrave

Tre sono le forme della bontagrave morale il lecito il do-vere e il diritto

Lazione dicesi lecita se la sua relazione di convenien-za col principio morale che linforma non egrave stata ordina-ta in modo assoluto se cioegrave la legge morale concedaalla libertagrave il potere di piegarsi ad una azione conformealla legge stessa perchegrave da questa non vietata Se poilazione egrave imposta come assolutamente necessaria alfine allora diventa un dovere Che se la legge morale

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mia particolare della loro esistenza e a quella generaledella conservazione del Cosmo

Invece negli agenti liberi essendo il principio effi-ciente dellazione affatto indifferente al fare o non farein conformitagrave della legge la determinazione non si fache per via di ragione luomo cioegrave comprende la neces-sitagrave di agire piuttosto in questa che in quellaltra manierase vuol essere onesto Cotesta necessitagrave di conformarsiin qualche modo alla legge e che vincola la libertagrave se-condo ragione dicesi morale La morale necessitagrave egrave as-soluta se la legge comanda e vieta incondizionatamenteegrave ipotetica se la legge non imponendo latto sempre eovunque lo richiegga perograve rispetto a determinati effettiNel primo caso nasce lobbligazione nel secondo si hala permissione luna e laltra si considerano siccome duedistinti effetti della legge morale

Ogni relazione che puograve avere unazione colla leggedicesi moralitagrave la quale egrave di due specie bontagrave o onestagravee malizia secondochegrave cegrave relazione di convenienza onon conformitagrave

Tre sono le forme della bontagrave morale il lecito il do-vere e il diritto

Lazione dicesi lecita se la sua relazione di convenien-za col principio morale che linforma non egrave stata ordina-ta in modo assoluto se cioegrave la legge morale concedaalla libertagrave il potere di piegarsi ad una azione conformealla legge stessa perchegrave da questa non vietata Se poilazione egrave imposta come assolutamente necessaria alfine allora diventa un dovere Che se la legge morale

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guarentisca lesercizio delle potenze umane rispetto aquelle azioni che vengono dichiarate obbligatorie o leci-te in tal caso nasce il diritto o facoltagrave morale

Il dovere ed il diritto implicano relazione fra enti ra-gionevoli e sono particolarmente i vincoli co quali simantiene la societagrave

Se si riguarda lintenzione dellagente la bontagrave moralepiglia il nome di rettitudine se si attende piuttostoallelemento oggettivo ossia alla legge in quanto estrin-secamente si manifesta nellatto abbiamo la legittimitagrave ela legalitagrave

La legittimitagrave ha luogo nelle azioni conformi alla leg-ge naturale la legalitagrave in quelle conformi alla legge po-sitiva sebbene assai volte si voglia indicare con talivoci il differente carattere che unazione presenta allor-quando vha dissidio fra la legge naturale e la positivapotendo benissimo unazione legale essere destituita dionestagrave e legittimitagrave perchegrave contraria ai principii immu-tabili della giustizia naturale

La legge morale si distingue in naturale e positivaQuella egrave superiore ad ogni volontagrave umana si contiene inalcuni dettati universali ed immutabili risplendenti allaragione delluomo ed egrave la misura comune non solo diogni operazione ma di ogni disposizione emanatadallautoritagrave sociale

La legge positiva umana egrave quella che viene stabilitadal potere pubblico della societagrave vuoi religiosa vuoi ci-vile essa in tanto puograve denominarsi morale in quanto ri-

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guarentisca lesercizio delle potenze umane rispetto aquelle azioni che vengono dichiarate obbligatorie o leci-te in tal caso nasce il diritto o facoltagrave morale

Il dovere ed il diritto implicano relazione fra enti ra-gionevoli e sono particolarmente i vincoli co quali simantiene la societagrave

Se si riguarda lintenzione dellagente la bontagrave moralepiglia il nome di rettitudine se si attende piuttostoallelemento oggettivo ossia alla legge in quanto estrin-secamente si manifesta nellatto abbiamo la legittimitagrave ela legalitagrave

La legittimitagrave ha luogo nelle azioni conformi alla leg-ge naturale la legalitagrave in quelle conformi alla legge po-sitiva sebbene assai volte si voglia indicare con talivoci il differente carattere che unazione presenta allor-quando vha dissidio fra la legge naturale e la positivapotendo benissimo unazione legale essere destituita dionestagrave e legittimitagrave perchegrave contraria ai principii immu-tabili della giustizia naturale

La legge morale si distingue in naturale e positivaQuella egrave superiore ad ogni volontagrave umana si contiene inalcuni dettati universali ed immutabili risplendenti allaragione delluomo ed egrave la misura comune non solo diogni operazione ma di ogni disposizione emanatadallautoritagrave sociale

La legge positiva umana egrave quella che viene stabilitadal potere pubblico della societagrave vuoi religiosa vuoi ci-vile essa in tanto puograve denominarsi morale in quanto ri-

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ceve un valore etico dalla sua conformitagrave colla legge na-turale

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della

legge naturale

Unadeguata nozione della legge naturale egrave troppo ne-cessaria dappoichegrave essa si confonde facilmente con no-zioni empiriche e astrazioni mentali Collinduzioneluomo giunge a pigliar cognizione delle leggi fisiche epsicologiche si osservano fatti e si generalizzano ma lamente che ha fatta unastrazione egrave essa stessa autricedella legge No Il fatto egrave avvenuto e dee avvenire indi-pendentemente da lei in forza di cause ordinate a pro-durre certi determinati effetti da una ragione superiore

Che se per opera del raziocinio io mi elevo alla cono-scenza di una ragione superiore prescindendo e dal ra-ziocinio e dal fatto io non ho che una pura astrazioneunidea generica che esprime il rapporto percepito frauna causa e leffetto in un fatto materiale e concretoQuando la nozione della legge naturale si ottenesse coninduzione di questo genere quando per legge morale siintendesse un qualsivoglia modo di agire degli enti libe-ri non si avrebbe che una semplice astrazione incapacedi diventare una norma direttrice ed obbligatoria Tutto

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ceve un valore etico dalla sua conformitagrave colla legge na-turale

CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della

legge naturale

Unadeguata nozione della legge naturale egrave troppo ne-cessaria dappoichegrave essa si confonde facilmente con no-zioni empiriche e astrazioni mentali Collinduzioneluomo giunge a pigliar cognizione delle leggi fisiche epsicologiche si osservano fatti e si generalizzano ma lamente che ha fatta unastrazione egrave essa stessa autricedella legge No Il fatto egrave avvenuto e dee avvenire indi-pendentemente da lei in forza di cause ordinate a pro-durre certi determinati effetti da una ragione superiore

Che se per opera del raziocinio io mi elevo alla cono-scenza di una ragione superiore prescindendo e dal ra-ziocinio e dal fatto io non ho che una pura astrazioneunidea generica che esprime il rapporto percepito frauna causa e leffetto in un fatto materiale e concretoQuando la nozione della legge naturale si ottenesse coninduzione di questo genere quando per legge morale siintendesse un qualsivoglia modo di agire degli enti libe-ri non si avrebbe che una semplice astrazione incapacedi diventare una norma direttrice ed obbligatoria Tutto

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si ridurrebbe a spiegare come e perchegrave luomo abbia agi-to in tale o talaltra maniera o se si vuole a ricercare lecause psicologiche o biologiche del fatto stesso Ma laquestione egrave diversa si dimanda se luomo poteva mo-ralmente o doveva agire in questa o quellaltra maniera

Si generalizzi pure un fatto umano dove sarebbe lalegge morale Egli egrave evidente che i fatti umani essendoliberi epperograve molteplici e varii non sono tali da espri-mere nella loro ragione formale il principio oggettivo eduniversale cui ha da conformarsi la libera volontagravedelluomo che perciograve si richiede una norma alla liberavolontagrave stessa la quale non potendo venir necessitata fi-sicamente egrave solo capace di un vincolo o di una obbliga-zione morale

Quindi per legge morale non si intende la formaastratta di un fatto qualsivoglia materiale e concreto chegravealtrimente tornerebbe inutile il trattarne giacchegrave i fattisempre e ovunque si compiono in una data maniera econ una data proporzione fra la causa e leffetto

Il positivismo falsograve appunto il concetto della leggemorale allorchegrave la considerograve siccome espressione di unfatto umano di un fenomeno psicologico il cui valoreetico si desume dalleconomia generale della vita o dalsuo rapporto alla societagrave nella quale si vive

Se non che alleconomia generale della vita piuttostoche la legge morale provvede ligiene La societagrave poi cosuoi apprezzamenti e giudizi non dagrave la moralitagrave ai fattiumani ma piuttosto essa stessa ha da essere governatane suoi giudizi da principii indipendenti dalla propria

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si ridurrebbe a spiegare come e perchegrave luomo abbia agi-to in tale o talaltra maniera o se si vuole a ricercare lecause psicologiche o biologiche del fatto stesso Ma laquestione egrave diversa si dimanda se luomo poteva mo-ralmente o doveva agire in questa o quellaltra maniera

Si generalizzi pure un fatto umano dove sarebbe lalegge morale Egli egrave evidente che i fatti umani essendoliberi epperograve molteplici e varii non sono tali da espri-mere nella loro ragione formale il principio oggettivo eduniversale cui ha da conformarsi la libera volontagravedelluomo che perciograve si richiede una norma alla liberavolontagrave stessa la quale non potendo venir necessitata fi-sicamente egrave solo capace di un vincolo o di una obbliga-zione morale

Quindi per legge morale non si intende la formaastratta di un fatto qualsivoglia materiale e concreto chegravealtrimente tornerebbe inutile il trattarne giacchegrave i fattisempre e ovunque si compiono in una data maniera econ una data proporzione fra la causa e leffetto

Il positivismo falsograve appunto il concetto della leggemorale allorchegrave la considerograve siccome espressione di unfatto umano di un fenomeno psicologico il cui valoreetico si desume dalleconomia generale della vita o dalsuo rapporto alla societagrave nella quale si vive

Se non che alleconomia generale della vita piuttostoche la legge morale provvede ligiene La societagrave poi cosuoi apprezzamenti e giudizi non dagrave la moralitagrave ai fattiumani ma piuttosto essa stessa ha da essere governatane suoi giudizi da principii indipendenti dalla propria

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ragione e volontagrave Tutto il coacutempito della ragione indivi-duale e sociale rispetto alla legge dei costumi del pariche per le leggi fisiche egrave quello di scoprirla e formolar-la

La legge dicemmo egrave lintento di un superiore mani-festato ai sudditi per obbligarli ossia per necessitarli se-condo ragione ad operare rettamente Essa quindi co-mincia dove vi ha un termine inferiore soggetto ad untermine superiore quello dipendente questo indipen-dente

Lindipendenza assoluta non appartiene che a Diosolo il quale non avendo ente superiore a segrave non ricevelegge alcuna ed egrave la sorgente di ogni dovere e di ognidiritto Lrsquouniverso invece attesta la sua dipendenza dauna intelligenza suprema sia col fatto della sua esisten-za sia colla costanza dellordine Vegrave dunque una leggeprima una applicazione di una ragione o di una volontagravecreatrice alla creatura Come vegrave nella natura fisica unordinamento degli esseri cosigrave vi egrave e vi devessere un or-dinamento delle menti e delle libertagrave umane Lunicadifferenza fra la legge fisica e la morale si deriva dalladiversa natura del soggetto dovendo lagente fisico ne-cessariamente rispondere ai fini del creatore lagente ra-gionevole invece corrispondervi consapevolmente e li-beramente il che ove non faccia cade tosto sotto la leg-ge della penalitagrave

Negare pertanto lesistenza della legge morale egrave quan-to affermare o che luomo non abbia destinazione alcu-

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ragione e volontagrave Tutto il coacutempito della ragione indivi-duale e sociale rispetto alla legge dei costumi del pariche per le leggi fisiche egrave quello di scoprirla e formolar-la

La legge dicemmo egrave lintento di un superiore mani-festato ai sudditi per obbligarli ossia per necessitarli se-condo ragione ad operare rettamente Essa quindi co-mincia dove vi ha un termine inferiore soggetto ad untermine superiore quello dipendente questo indipen-dente

Lindipendenza assoluta non appartiene che a Diosolo il quale non avendo ente superiore a segrave non ricevelegge alcuna ed egrave la sorgente di ogni dovere e di ognidiritto Lrsquouniverso invece attesta la sua dipendenza dauna intelligenza suprema sia col fatto della sua esisten-za sia colla costanza dellordine Vegrave dunque una leggeprima una applicazione di una ragione o di una volontagravecreatrice alla creatura Come vegrave nella natura fisica unordinamento degli esseri cosigrave vi egrave e vi devessere un or-dinamento delle menti e delle libertagrave umane Lunicadifferenza fra la legge fisica e la morale si deriva dalladiversa natura del soggetto dovendo lagente fisico ne-cessariamente rispondere ai fini del creatore lagente ra-gionevole invece corrispondervi consapevolmente e li-beramente il che ove non faccia cade tosto sotto la leg-ge della penalitagrave

Negare pertanto lesistenza della legge morale egrave quan-to affermare o che luomo non abbia destinazione alcu-

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na negrave appartenenza allordine universale oppure che ilCreatore nelle opere sue non abbia avuto un intento

Alla prima affermazione contraddice la coscienzaalla seconda la ragione

La coscienza di ognuno attesta lesistenza di un ordi-ne morale Ciascuno infatti egrave consapevole dellesistenzadi talune veritagrave le quali talmente si impongono al liberoarbitrio che lanima comprende la necessitagrave di ricono-scerle praticamente Ove luomo nelle sue azioni siacoerente con tali veritagrave o dettami di ragione esperimen-ta entro segrave una tranquillitagrave ed una gioia che non labban-dona mai negrave anche in mezzo alle persecuzioni piugrave cru-deli ed ai rovesci ed ai dolori piugrave gravi mentre egrave obbli-gato suo malgrado a disapprovare ed a sentire i perni-ciosi effetti della trasgressione di quellordine che eglipoteva e doveva mantenere

Negrave solo la coscienza individuale ma eziandio il con-senso universale dei popoli conferma solennementelesistenza dellordine morale Non havvi nazione quan-tunque barbara e selvaggia la quale non abbia resa onon renda colle sue leggi testimonianza ai principii uni-versali della giustizia e che non faccia distinzione frabene e male morale laquoGettate lo sguardo dice il Rous-seau sopra tutte le nazioni del mondo svolgete tutte lestorie in mezzo a tanti culti crudeli e bizzarri in mezzotanta varietagrave di costumi e di caratteri voi troverete perogni dove le stesse idee di giustizia e di onestagrave da pertutto le medesime nozioni del bene e del male Lanticopaganesimo imaginograve e produsse degli deacutei abbominevoli

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na negrave appartenenza allordine universale oppure che ilCreatore nelle opere sue non abbia avuto un intento

Alla prima affermazione contraddice la coscienzaalla seconda la ragione

La coscienza di ognuno attesta lesistenza di un ordi-ne morale Ciascuno infatti egrave consapevole dellesistenzadi talune veritagrave le quali talmente si impongono al liberoarbitrio che lanima comprende la necessitagrave di ricono-scerle praticamente Ove luomo nelle sue azioni siacoerente con tali veritagrave o dettami di ragione esperimen-ta entro segrave una tranquillitagrave ed una gioia che non labban-dona mai negrave anche in mezzo alle persecuzioni piugrave cru-deli ed ai rovesci ed ai dolori piugrave gravi mentre egrave obbli-gato suo malgrado a disapprovare ed a sentire i perni-ciosi effetti della trasgressione di quellordine che eglipoteva e doveva mantenere

Negrave solo la coscienza individuale ma eziandio il con-senso universale dei popoli conferma solennementelesistenza dellordine morale Non havvi nazione quan-tunque barbara e selvaggia la quale non abbia resa onon renda colle sue leggi testimonianza ai principii uni-versali della giustizia e che non faccia distinzione frabene e male morale laquoGettate lo sguardo dice il Rous-seau sopra tutte le nazioni del mondo svolgete tutte lestorie in mezzo a tanti culti crudeli e bizzarri in mezzotanta varietagrave di costumi e di caratteri voi troverete perogni dove le stesse idee di giustizia e di onestagrave da pertutto le medesime nozioni del bene e del male Lanticopaganesimo imaginograve e produsse degli deacutei abbominevoli

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che si sarebbero puniti quaggiugrave come scellerati e che al-tro non presentavano quale immagine della felicitagrave su-prema fuorchegrave misfatti da commettere e passioni dasoddisfare Ma il vizio armato di sacra autoritagrave indarnoscendeva dal celeste soggiorno listinto morale respin-gevalo dal cuore umano Intanto che si celebravano ledissolutezze di Giove ammiravasi la continenza di Se-nocrate la casta Lucrezia adorava Venere impudicalintrepido Romano sacrificava alla paura invocava ilDio che mutilograve il proprio padre e senza muovere la-mento moriva per mano del suo Le piugrave spregevoli divi-nitagrave ebbero ossequio dagli uomini piugrave grandi la santavoce della natura piugrave forte di quella degli Dei facevasirispettare sulla terra e pareva confinasse nel cielo il de-litto insieme coi colpevoli Vha dunque in fondodellanima un principio innato di giustizia e di virtugrave sulquale malgrado le nostre proprie massime giudichiamole nostre azioni e le altrui come buone o malvageraquo

Che poi lAutore della natura non abbia avuto un in-tento nellopera sua egrave unassurditagrave pari a quella della ne-gazione dellesistenza di Dio

Cicerone cosigrave redarguisce coloro che nel mondo nonsanno ravvisare una intenzione di arte e di pensiero negravesanno sollevarsi alla cognizione dellintelligenza supre-ma Quae natura mentis et rationis expers haec efficerepotuit quae non modo ut fierent ratione eguerunt sedintelligi qualia sint sine summa ratione non possuntAut quis hunc hominem dixerit qui ea casu fieri dicat

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che si sarebbero puniti quaggiugrave come scellerati e che al-tro non presentavano quale immagine della felicitagrave su-prema fuorchegrave misfatti da commettere e passioni dasoddisfare Ma il vizio armato di sacra autoritagrave indarnoscendeva dal celeste soggiorno listinto morale respin-gevalo dal cuore umano Intanto che si celebravano ledissolutezze di Giove ammiravasi la continenza di Se-nocrate la casta Lucrezia adorava Venere impudicalintrepido Romano sacrificava alla paura invocava ilDio che mutilograve il proprio padre e senza muovere la-mento moriva per mano del suo Le piugrave spregevoli divi-nitagrave ebbero ossequio dagli uomini piugrave grandi la santavoce della natura piugrave forte di quella degli Dei facevasirispettare sulla terra e pareva confinasse nel cielo il de-litto insieme coi colpevoli Vha dunque in fondodellanima un principio innato di giustizia e di virtugrave sulquale malgrado le nostre proprie massime giudichiamole nostre azioni e le altrui come buone o malvageraquo

Che poi lAutore della natura non abbia avuto un in-tento nellopera sua egrave unassurditagrave pari a quella della ne-gazione dellesistenza di Dio

Cicerone cosigrave redarguisce coloro che nel mondo nonsanno ravvisare una intenzione di arte e di pensiero negravesanno sollevarsi alla cognizione dellintelligenza supre-ma Quae natura mentis et rationis expers haec efficerepotuit quae non modo ut fierent ratione eguerunt sedintelligi qualia sint sine summa ratione non possuntAut quis hunc hominem dixerit qui ea casu fieri dicat

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quae quanto consilio gerantur nullo consilio assequipossumus

Largomento calza noi onoriamo i genii del sapere enondimeno molte pagine ci restano ancora sconosciutedella scienza del mondo negrave senza lunghi ed ostinati stu-di senza potenti sforzi di ingegno possiamo giungere aspiegare i fenomeni piugrave comuni e molto meno a percepi-re lassieme armonico di tutto il creato Se adunque cele-briamo lingegno e riconosciamo la supremazia delloscienziato vorremmo dire che alla evoluzione del Co-smo allordine universale non soprassiede unintelligen-za suprema

Chi poi ammette una intelligenza operante dee am-mettere necessariamente un fine per cui operi E la leggedella finalitagrave si ravvisa diffatti in tutti gli enti dappertut-to troviamo una proporzione dei mezzi al fine propor-zione determinata evidentemente da entitagrave superiore eche prova avere di fatto il Creatore avuto un intentonellopera sua

Or la notizia dellintento del Creatore in due modi puograveaversi come la notizia dellintento di ogni altro ente ra-gionevole cioegrave per una espressa comunicazione o permezzo della considerazione del suo operare La notiziaavuta nel primo modo sarebbe una rivelazione e di que-sta da noi non si tratta Lesistenza di una rivelazione di-vina dipende non tanto dalla sua possibilitagrave che egrave sem-pre ipotetica quanto dalle prove o argomenti di fattoResta adunque che luomo considerando le opere del

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quae quanto consilio gerantur nullo consilio assequipossumus

Largomento calza noi onoriamo i genii del sapere enondimeno molte pagine ci restano ancora sconosciutedella scienza del mondo negrave senza lunghi ed ostinati stu-di senza potenti sforzi di ingegno possiamo giungere aspiegare i fenomeni piugrave comuni e molto meno a percepi-re lassieme armonico di tutto il creato Se adunque cele-briamo lingegno e riconosciamo la supremazia delloscienziato vorremmo dire che alla evoluzione del Co-smo allordine universale non soprassiede unintelligen-za suprema

Chi poi ammette una intelligenza operante dee am-mettere necessariamente un fine per cui operi E la leggedella finalitagrave si ravvisa diffatti in tutti gli enti dappertut-to troviamo una proporzione dei mezzi al fine propor-zione determinata evidentemente da entitagrave superiore eche prova avere di fatto il Creatore avuto un intentonellopera sua

Or la notizia dellintento del Creatore in due modi puograveaversi come la notizia dellintento di ogni altro ente ra-gionevole cioegrave per una espressa comunicazione o permezzo della considerazione del suo operare La notiziaavuta nel primo modo sarebbe una rivelazione e di que-sta da noi non si tratta Lesistenza di una rivelazione di-vina dipende non tanto dalla sua possibilitagrave che egrave sem-pre ipotetica quanto dalle prove o argomenti di fattoResta adunque che luomo considerando le opere del

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Creatore ne comprenda lintento e ne deduca un praticodettame

Or conoscendo luomo perchegrave ragionevole lordinefisico il principio e le conseguenze degli atti proprii laposizione che secondo la natura esso occupa rispettoagli altri enti non puograve a meno di comprendere eziandiola necessitagrave di riconoscere col fatto ciograve che la ragione glidimostra In tal guisa sullordine fisico si misura lordinemorale e sulla notizia dellintento del Creatore si appog-gia quella del principio di obbligazione Cosigrave lesistenzadella legge morale la sua efficacia la sua universalitagraveintimamente si connette collesistenza di Dio siccomeautore della natura

Di qui si comprendono quali sieno le proprietagrave dellalegge naturale

Essa egrave universale in ogni tempo in ogni luogo e pertutti egrave la stessa perchegrave una sola egrave per tutti la Ragionesuprema dellordine universale Egrave immutabile perchegrave lavolontagrave suprema conservando immutabili le essenze del-le cose vuole immutabili i rapporti e le relazioni di or-dine che ne emergono Egrave oggettiva ed indipendentedallumano arbitrio perchegrave per una parte la ragioneumana non produce quellordine naturale in cui luomosi trova collocato per laltra la libertagrave non puograve esserenorma a se stessa che anzi la indeterminazione del vo-lere esige appunto la legge affinchegrave luomo secondo lapropria natura ottenga quel fine che gli egrave stato impostodallEnte supremo Negrave luomo puograve evitare lidea di unsupremo imperante dappoichegrave la contingenza del pro-

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Creatore ne comprenda lintento e ne deduca un praticodettame

Or conoscendo luomo perchegrave ragionevole lordinefisico il principio e le conseguenze degli atti proprii laposizione che secondo la natura esso occupa rispettoagli altri enti non puograve a meno di comprendere eziandiola necessitagrave di riconoscere col fatto ciograve che la ragione glidimostra In tal guisa sullordine fisico si misura lordinemorale e sulla notizia dellintento del Creatore si appog-gia quella del principio di obbligazione Cosigrave lesistenzadella legge morale la sua efficacia la sua universalitagraveintimamente si connette collesistenza di Dio siccomeautore della natura

Di qui si comprendono quali sieno le proprietagrave dellalegge naturale

Essa egrave universale in ogni tempo in ogni luogo e pertutti egrave la stessa perchegrave una sola egrave per tutti la Ragionesuprema dellordine universale Egrave immutabile perchegrave lavolontagrave suprema conservando immutabili le essenze del-le cose vuole immutabili i rapporti e le relazioni di or-dine che ne emergono Egrave oggettiva ed indipendentedallumano arbitrio perchegrave per una parte la ragioneumana non produce quellordine naturale in cui luomosi trova collocato per laltra la libertagrave non puograve esserenorma a se stessa che anzi la indeterminazione del vo-lere esige appunto la legge affinchegrave luomo secondo lapropria natura ottenga quel fine che gli egrave stato impostodallEnte supremo Negrave luomo puograve evitare lidea di unsupremo imperante dappoichegrave la contingenza del pro-

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prio essere gli dimostra la dipendenza propria dallasso-luto Per questo verso errava il Kant allorquando procla-mava la ragione umana autonoma ponendo la legge inuna forma soggettiva ossia in un modo qualsivoglia dipensare cui luomo si renda coerente nellagire Cosigraveegli confondeva la legge colla massima e la moralitagravecolla coerenza del carattere individuale

CAPITOLO IIIDel supremo principio morale

Molti sono i precetti della legge morale secondo lavarietagrave dei rapporti delluomo e le circostanze di fattodalle quali emerge la necessitagrave di unazione determinataOra siccome nelle veritagrave pertinenti allordine speculativovha un nesso logico in virtugrave del quale tutte possono es-sere ricondotte ad un principio superiore cosigrave pure leveritagrave pratiche espresse in proposizioni o giudizi sonocomprese sotto lestensione di una proposizione univer-salissima la quale ordinariamente viene cosigrave espressafa il bene

Cotal proposizione piglia il nome di imperativo cate-gorico se si presenta sotto forma imperativa di primoetico se sotto la forma enunciativa laquosi dee fare il beneraquoPerograve questa distinzione non si fa da tutti i Moralisti iquali col nome di supremo principio morale intendonoquando il principio o la ragione della moralitagrave quando

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prio essere gli dimostra la dipendenza propria dallasso-luto Per questo verso errava il Kant allorquando procla-mava la ragione umana autonoma ponendo la legge inuna forma soggettiva ossia in un modo qualsivoglia dipensare cui luomo si renda coerente nellagire Cosigraveegli confondeva la legge colla massima e la moralitagravecolla coerenza del carattere individuale

CAPITOLO IIIDel supremo principio morale

Molti sono i precetti della legge morale secondo lavarietagrave dei rapporti delluomo e le circostanze di fattodalle quali emerge la necessitagrave di unazione determinataOra siccome nelle veritagrave pertinenti allordine speculativovha un nesso logico in virtugrave del quale tutte possono es-sere ricondotte ad un principio superiore cosigrave pure leveritagrave pratiche espresse in proposizioni o giudizi sonocomprese sotto lestensione di una proposizione univer-salissima la quale ordinariamente viene cosigrave espressafa il bene

Cotal proposizione piglia il nome di imperativo cate-gorico se si presenta sotto forma imperativa di primoetico se sotto la forma enunciativa laquosi dee fare il beneraquoPerograve questa distinzione non si fa da tutti i Moralisti iquali col nome di supremo principio morale intendonoquando il principio o la ragione della moralitagrave quando

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quel giudizio primitivo ed universale sul quale si forma-no i giudizi morali particolari

La questione del supremo principio egrave vitale nella filo-sofia morale dappoichegrave si tratta di determinare qual siail criterio della moralitagrave Tutti convengono nellafferma-re che per le operazioni umane ha da esservi una normama ove si tratti di determinarla e di esprimerla in unprincipio il dissidio tra i filosofi si manifesta siffatta-mente che da molti si distrugge persino ogni moralitagrave

Tale egrave il vizio comune di tutti quei sistemi che diconsisoggettivi perchegrave desumono lobbligazione morale dalsoggetto umano

Il Soggettivismo in morale piglia diverse forme se-condo che ripone il principio originario della moralitagrave edella obbligazione ora nel sentire ora nellintendere oranel volere delluomo

Abbiamo pertanto tre classi di sistemi soggettivi cor-rispondenti agli elementi essenziali dellente umano ilsentire lintendere il volere

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quel giudizio primitivo ed universale sul quale si forma-no i giudizi morali particolari

La questione del supremo principio egrave vitale nella filo-sofia morale dappoichegrave si tratta di determinare qual siail criterio della moralitagrave Tutti convengono nellafferma-re che per le operazioni umane ha da esservi una normama ove si tratti di determinarla e di esprimerla in unprincipio il dissidio tra i filosofi si manifesta siffatta-mente che da molti si distrugge persino ogni moralitagrave

Tale egrave il vizio comune di tutti quei sistemi che diconsisoggettivi perchegrave desumono lobbligazione morale dalsoggetto umano

Il Soggettivismo in morale piglia diverse forme se-condo che ripone il principio originario della moralitagrave edella obbligazione ora nel sentire ora nellintendere oranel volere delluomo

Abbiamo pertanto tre classi di sistemi soggettivi cor-rispondenti agli elementi essenziali dellente umano ilsentire lintendere il volere

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Classe 1a ndash I Sensisti i Frenologi10 e in generale iMaterialisti non riconoscono altro criterio di moralitagraveche una cotal facoltagrave sensitiva residente in certe fibredel cervello e la chiamano senso morale Questo sicco-me afferma il Robinet varia secondo lorganismo cui egraveinerente ha relazione col senso della vista e delludito edimostra alluomo ciograve che gli sia e quando convenientenella stessa guisa che il gusto dirige istintivamente lani-male nella scelta del cibo Questo sistema che possiamochiamare Sensismo morale riesce al fatalismo toglieogni moralitagrave ponendo fra il bene una distinzione soltan-to relativa e racchiude lassurdo di una facoltagrave organicache giudica e pensa

10 I Frenologi suppongono che le facoltagrave umane e il loro svi-luppo sieno fisicamente determinate dalle condizioni del sistemanervoso e da certe protuberanze e conformazioni del cervello esiccome queste si rendono in qualche guisa sensibili nel craniocosigrave il Gall fece lapplicazione della Frenologia alla CraniologiaDal semplice esame di un cranio si vorrebbero conoscere le capa-citagrave intellettuali e le condizioni morali di un individuo Altricome il Lombroso annette molta importanza anche al peso delcervello Siffatto genere di studi egrave coltivato particolarmentecollintento di promuovere il Materialismo cioegrave di abbattere laspiritualitagrave dellanima Se non che le conclusioni del Materialismofuorviano dal soggetto delle proprie ricerche negrave sono consentitedalla limitazione del metodo I fatti sui quali esso calcola benlungi dal provare lidentitagrave dellanima e del corpo dello spirito edella materia provano semplicemente lunione sostanziale di en-trambi nel composto umano

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Classe 1a ndash I Sensisti i Frenologi10 e in generale iMaterialisti non riconoscono altro criterio di moralitagraveche una cotal facoltagrave sensitiva residente in certe fibredel cervello e la chiamano senso morale Questo sicco-me afferma il Robinet varia secondo lorganismo cui egraveinerente ha relazione col senso della vista e delludito edimostra alluomo ciograve che gli sia e quando convenientenella stessa guisa che il gusto dirige istintivamente lani-male nella scelta del cibo Questo sistema che possiamochiamare Sensismo morale riesce al fatalismo toglieogni moralitagrave ponendo fra il bene una distinzione soltan-to relativa e racchiude lassurdo di una facoltagrave organicache giudica e pensa

10 I Frenologi suppongono che le facoltagrave umane e il loro svi-luppo sieno fisicamente determinate dalle condizioni del sistemanervoso e da certe protuberanze e conformazioni del cervello esiccome queste si rendono in qualche guisa sensibili nel craniocosigrave il Gall fece lapplicazione della Frenologia alla CraniologiaDal semplice esame di un cranio si vorrebbero conoscere le capa-citagrave intellettuali e le condizioni morali di un individuo Altricome il Lombroso annette molta importanza anche al peso delcervello Siffatto genere di studi egrave coltivato particolarmentecollintento di promuovere il Materialismo cioegrave di abbattere laspiritualitagrave dellanima Se non che le conclusioni del Materialismofuorviano dal soggetto delle proprie ricerche negrave sono consentitedalla limitazione del metodo I fatti sui quali esso calcola benlungi dal provare lidentitagrave dellanima e del corpo dello spirito edella materia provano semplicemente lunione sostanziale di en-trambi nel composto umano

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Il Darwin lo Spencer e tutto il Positivismo odiernoaccetta il senso morale siccome facoltagrave organica o senti-mento indotto accidentalmente rinnegandone loriginerazionale

Meno irragionevoli dei precedenti i filosofi Senti-mentalisti posero un senso morale ma spirituale cui ap-partenga un discernimento istintivo del bene e del maleLipotesi del senso anzidetto come facoltagrave distinta dallaragione e direttrice delloperazione umana fu ideatadallHutcheson e raccolta dal Reid dallo Steward e datutta la scuola Scozzese Altri poi volendo spiegare lanatura di cotal sentimento lo identificarono or collasimpatia come lo Smith or colla benevolenza universa-le come il Cumberland Tutti costoro respingono la ra-gione dalla morale e ponendo a quella vece cieche pro-pensioni distruggono il principio stesso dellobbligazio-ne imperocchegrave non essendovi sentimento per quantoonesto che non si possa attutire e perdere del tutto lamaggior parte de malvagi non avrebbero norma alcunadi moralitagrave Il sentimento morale non precede non egrave in-dipendente dalla ragione ma la concomita e le segue

Altri sistemi soggettivi mirarono a favorire lo svilup-po delle potenze sensitive considerando particolarmenteluomo ne suoi rapporti sociali e sono quelli che dellaforza del piacere e dellutile fanno la regola e la sorgen-te del giusto e dellonesto

Il principio della forza cosigrave formolato id aequiusquod validius fu professato teoricamente dallHobbes edallo Spinoza Ma la ragione segue a far distinzione fra

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Il Darwin lo Spencer e tutto il Positivismo odiernoaccetta il senso morale siccome facoltagrave organica o senti-mento indotto accidentalmente rinnegandone loriginerazionale

Meno irragionevoli dei precedenti i filosofi Senti-mentalisti posero un senso morale ma spirituale cui ap-partenga un discernimento istintivo del bene e del maleLipotesi del senso anzidetto come facoltagrave distinta dallaragione e direttrice delloperazione umana fu ideatadallHutcheson e raccolta dal Reid dallo Steward e datutta la scuola Scozzese Altri poi volendo spiegare lanatura di cotal sentimento lo identificarono or collasimpatia come lo Smith or colla benevolenza universa-le come il Cumberland Tutti costoro respingono la ra-gione dalla morale e ponendo a quella vece cieche pro-pensioni distruggono il principio stesso dellobbligazio-ne imperocchegrave non essendovi sentimento per quantoonesto che non si possa attutire e perdere del tutto lamaggior parte de malvagi non avrebbero norma alcunadi moralitagrave Il sentimento morale non precede non egrave in-dipendente dalla ragione ma la concomita e le segue

Altri sistemi soggettivi mirarono a favorire lo svilup-po delle potenze sensitive considerando particolarmenteluomo ne suoi rapporti sociali e sono quelli che dellaforza del piacere e dellutile fanno la regola e la sorgen-te del giusto e dellonesto

Il principio della forza cosigrave formolato id aequiusquod validius fu professato teoricamente dallHobbes edallo Spinoza Ma la ragione segue a far distinzione fra

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la giustizia e la forza si ribella alla forza destituita didritto negrave riconosce in lei altro imperativo che quello deldespota

Il principio del piacere id honestum quod iucundumdiegrave corpo alledonismo di Aristippo e di Epicuro Nulladi piugrave esiziale alle aspirazioni razionali delluomo nulladi piugrave egoistico

Il principio dellutilitagrave id honestum quod utile animatutto il sistema sociale del Bentham il piugrave dispiegatopatrocinatore dellUtilitarismo sebbene nellUtilitarismosi risolvano tutti i sistemi soggettivi di anzi accennatiGiacchegrave per tutti un solo egrave il criterio del Diritto lutilequantunque diverso per gli uni e per gli altri sia il crite-rio della Morale

Secondo il Bentham lutilitagrave egrave la proprietagrave ossia latti-tudine di unazione o di un oggetto ad aumentare la som-ma dei beni o a diminuire una somma di mali siadellindividuo sia dellente collettivo Sono utili perciogravequelle azioni che giusta un calcolo si comprendono attea produrre la piugrave grande somma possibile di felicitagraveDallesito poi viene desunta la distinzione morale fra leazioni dicendosi buone quelle che di fatto giovano se-condo le circostanze malvagie quelle che nuocono

Egli egrave manifesto come in siffatto sistema la morale di-venti un calcolo quando il risultato finale egrave ben calcola-to havvi moralitagrave quando invece il calcolo egrave fallito vegraveimmoralitagrave Come mai si potrebbe dimandare lutilitagravepuograve indurre obbligazione Nella collisione degli interes-si quale dee e con qual ragione prevalere Perchegrave deb-

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la giustizia e la forza si ribella alla forza destituita didritto negrave riconosce in lei altro imperativo che quello deldespota

Il principio del piacere id honestum quod iucundumdiegrave corpo alledonismo di Aristippo e di Epicuro Nulladi piugrave esiziale alle aspirazioni razionali delluomo nulladi piugrave egoistico

Il principio dellutilitagrave id honestum quod utile animatutto il sistema sociale del Bentham il piugrave dispiegatopatrocinatore dellUtilitarismo sebbene nellUtilitarismosi risolvano tutti i sistemi soggettivi di anzi accennatiGiacchegrave per tutti un solo egrave il criterio del Diritto lutilequantunque diverso per gli uni e per gli altri sia il crite-rio della Morale

Secondo il Bentham lutilitagrave egrave la proprietagrave ossia latti-tudine di unazione o di un oggetto ad aumentare la som-ma dei beni o a diminuire una somma di mali siadellindividuo sia dellente collettivo Sono utili perciogravequelle azioni che giusta un calcolo si comprendono attea produrre la piugrave grande somma possibile di felicitagraveDallesito poi viene desunta la distinzione morale fra leazioni dicendosi buone quelle che di fatto giovano se-condo le circostanze malvagie quelle che nuocono

Egli egrave manifesto come in siffatto sistema la morale di-venti un calcolo quando il risultato finale egrave ben calcola-to havvi moralitagrave quando invece il calcolo egrave fallito vegraveimmoralitagrave Come mai si potrebbe dimandare lutilitagravepuograve indurre obbligazione Nella collisione degli interes-si quale dee e con qual ragione prevalere Perchegrave deb-

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bo astenermi da talune azioni che per altro non sonopunto contrarie al mio benessere personale Se lutile siidentifica collonesto in tal caso il piugrave abbietto egoista egraveil piugrave virtuoso ed onestuomo del mondo mentre la vitti-ma del dovere sarebbe da compiangersi siccome luomopiugrave irragionevole e piugrave immorale

Neppure lutilitarismo sociale schiva le ree conse-guenze dellindividuale imperocchegrave se lutile pubblicosi cerca solo in una particolare nazione si consacra ilprincipio della forza a terminare le collisioni di tutti gliinteressi se poi per interesse generale sintende quellodellintera umanitagrave si impone allindividuo un sacrifiziocontinuo per la specie senza unevidente ragione oggetti-va

Classe 2a ndash A questa sono riducibili tutti i sistemi cheposero a criterio della moralitagrave vuoi la scienza comeSocrate vuoi lopinione o la probabilitagrave come lAccade-mia di Arcesilao vuoi la ragione trascendentale comegli Idealisti della Germania I principii morali relativi asiffatti sistemi sarebbero i seguenti opera consapevol-mente segui il tuo proprio parere attua collrsquoassolutaindipendenza della ragione lidea impersonale Impera-tivi cotesti che non possono fondare niuna obbligazioneper lindividuo e molto meno costituire un vincolo so-ciale

Classe 3a ndash In cotesta possono raccogliersi quei siste-mi che elevarono a primo etico la volontagrave vuoi privatavuoi pubblica

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bo astenermi da talune azioni che per altro non sonopunto contrarie al mio benessere personale Se lutile siidentifica collonesto in tal caso il piugrave abbietto egoista egraveil piugrave virtuoso ed onestuomo del mondo mentre la vitti-ma del dovere sarebbe da compiangersi siccome luomopiugrave irragionevole e piugrave immorale

Neppure lutilitarismo sociale schiva le ree conse-guenze dellindividuale imperocchegrave se lutile pubblicosi cerca solo in una particolare nazione si consacra ilprincipio della forza a terminare le collisioni di tutti gliinteressi se poi per interesse generale sintende quellodellintera umanitagrave si impone allindividuo un sacrifiziocontinuo per la specie senza unevidente ragione oggetti-va

Classe 2a ndash A questa sono riducibili tutti i sistemi cheposero a criterio della moralitagrave vuoi la scienza comeSocrate vuoi lopinione o la probabilitagrave come lAccade-mia di Arcesilao vuoi la ragione trascendentale comegli Idealisti della Germania I principii morali relativi asiffatti sistemi sarebbero i seguenti opera consapevol-mente segui il tuo proprio parere attua collrsquoassolutaindipendenza della ragione lidea impersonale Impera-tivi cotesti che non possono fondare niuna obbligazioneper lindividuo e molto meno costituire un vincolo so-ciale

Classe 3a ndash In cotesta possono raccogliersi quei siste-mi che elevarono a primo etico la volontagrave vuoi privatavuoi pubblica

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Nella volontagrave individuale il Cousin considerava piut-tosto la proprietagrave della libertagrave allorchegrave proponeva que-sto principio laquosei libero resta liberoraquo Il Kant invececonsiderando la forza imperativa del volere stabiliscequesto imperativo categorico opera in guisa che la leg-ge da cui fai reggere la tua volontagrave possa valere comenorma generale di tutti gli uomini Concepisce poi lavolontagrave come unattivitagrave indipendente affatto da ogni al-tra cosa che non sia se stessa di maniera che debba dirsimorale quellazione che si compie a priori nella qualecioegrave venga espressa lautonomia del volere ogni altraazione che si faccia per un motivo empirico o che versiintorno ad un oggetto diverso da se stessa egrave dal Kantcondannata come immorale

Ma il filosofo tedesco rendeva perciograve la Morale im-possibile imperocchegrave i motivi i fini e le circostanze en-trano sempre nelle determinazioni della volontagrave questanon egrave siffattamente autonoma che non operi congiunta-mente con altre potenze e non abbisogni di oggetto in-torno a cui versi la volizione Immaginando intorno allavolontagrave un vuoto assoluto non egrave possibile pur un attosolo di lei lesperienza e il concetto della umana volontagravelo dimostrano

Neppure la volontagrave pubblica puograve costituire il criteriosupremo della moralitagrave Essa puograve esprimersi o nella co-stituzione civile o nel codice dello Stato o nelle con-suetudini nazionali o nei plebisciti delle maggioranzema la coscienza non vi attribuisce forza morale se nonallorquando la pubblica volontagrave egrave ragionevole e giusta

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Nella volontagrave individuale il Cousin considerava piut-tosto la proprietagrave della libertagrave allorchegrave proponeva que-sto principio laquosei libero resta liberoraquo Il Kant invececonsiderando la forza imperativa del volere stabiliscequesto imperativo categorico opera in guisa che la leg-ge da cui fai reggere la tua volontagrave possa valere comenorma generale di tutti gli uomini Concepisce poi lavolontagrave come unattivitagrave indipendente affatto da ogni al-tra cosa che non sia se stessa di maniera che debba dirsimorale quellazione che si compie a priori nella qualecioegrave venga espressa lautonomia del volere ogni altraazione che si faccia per un motivo empirico o che versiintorno ad un oggetto diverso da se stessa egrave dal Kantcondannata come immorale

Ma il filosofo tedesco rendeva perciograve la Morale im-possibile imperocchegrave i motivi i fini e le circostanze en-trano sempre nelle determinazioni della volontagrave questanon egrave siffattamente autonoma che non operi congiunta-mente con altre potenze e non abbisogni di oggetto in-torno a cui versi la volizione Immaginando intorno allavolontagrave un vuoto assoluto non egrave possibile pur un attosolo di lei lesperienza e il concetto della umana volontagravelo dimostrano

Neppure la volontagrave pubblica puograve costituire il criteriosupremo della moralitagrave Essa puograve esprimersi o nella co-stituzione civile o nel codice dello Stato o nelle con-suetudini nazionali o nei plebisciti delle maggioranzema la coscienza non vi attribuisce forza morale se nonallorquando la pubblica volontagrave egrave ragionevole e giusta

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Al di sopra della legge positiva sta la legge naturale aldi sopra della utilitagrave comune la giustizia

Se la pubblica legislazione si informa al solo arbitriodel sovrano abbiamo il despotismo e la negazione dellapersonalitagrave del cittadino se alla sola volontagrave delle mag-gioranze qualunque questa sia si sostituisce alla ragio-ne il numero e la forza giacchegrave la maggioranza per segravesola egrave il numero la quantitagrave la forza

Quando poi il potere legislativo prendesse per normail principio proclamato dalle XII Tavole Salus populisuprema lex esto non meno funesto sarebbe lerroreDappoichegrave ove questo principio si interpreti nel sensoche la salute della patria sia lunica anzi suprema regoladelle leggi e delle azioni umane non vi sarebbe delitto ilquale non si possa e debba talvolta consigliare per lesi-genza del pubblico bene mentre pure la coscienza co-mune afferma con Cicerone Sunt quaedam adeo foedaadeo flagitiosa ut ea ne conservandae quidem patriaecausa sapiens facturus sit11

Coloro che non ammettono altra legge che la positivaed il codice debbono necessariamente ridurre ogni one-stagrave alla civile ed esteriore e rendere lecite per conse-guenza quelle azioni che si nascondono nei penetralidella coscienza o che in qualsivoglia maniera sfuggonoalla giustizia del potere costituito E giacchegrave lastuziapuograve felicemente congegnarsi colla onestagrave civile questa

11 CICERO De Officiis I 45

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Al di sopra della legge positiva sta la legge naturale aldi sopra della utilitagrave comune la giustizia

Se la pubblica legislazione si informa al solo arbitriodel sovrano abbiamo il despotismo e la negazione dellapersonalitagrave del cittadino se alla sola volontagrave delle mag-gioranze qualunque questa sia si sostituisce alla ragio-ne il numero e la forza giacchegrave la maggioranza per segravesola egrave il numero la quantitagrave la forza

Quando poi il potere legislativo prendesse per normail principio proclamato dalle XII Tavole Salus populisuprema lex esto non meno funesto sarebbe lerroreDappoichegrave ove questo principio si interpreti nel sensoche la salute della patria sia lunica anzi suprema regoladelle leggi e delle azioni umane non vi sarebbe delitto ilquale non si possa e debba talvolta consigliare per lesi-genza del pubblico bene mentre pure la coscienza co-mune afferma con Cicerone Sunt quaedam adeo foedaadeo flagitiosa ut ea ne conservandae quidem patriaecausa sapiens facturus sit11

Coloro che non ammettono altra legge che la positivaed il codice debbono necessariamente ridurre ogni one-stagrave alla civile ed esteriore e rendere lecite per conse-guenza quelle azioni che si nascondono nei penetralidella coscienza o che in qualsivoglia maniera sfuggonoalla giustizia del potere costituito E giacchegrave lastuziapuograve felicemente congegnarsi colla onestagrave civile questa

11 CICERO De Officiis I 45

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colleludere la vigilanza del potere si risolve ad un siste-ma comodo per ingannare e soppiantare gli onesti

La coscienza e il senso comune riconoscono la esi-stenza di una legge naturale distinta dalla positiva i cuidettami sono anteriori alle disposizioni legislative lone-stagrave e limperativo di queste non egrave che la conseguenza diprincipii superiori

Dato un breve cenno dei sistemi soggettivi ci restadire alcuna cosa de sistemi oggettivi

Chiamansi oggettivi quei sistemi di Morale che desu-mono lobbligazione da un che distinto dal soggetto estabiliscono per principio morale lordine universale del-la natura formolando la massima conforma la tua libe-ra volontagrave allordine universale degli esseri oppure se-gui lordine oggettivo della natura

A questa categoria appartengono i principii moraliproposti dal Gerdil dal Gioberti dal Boncompagni dalJouffroy dal Martini dal Vico dal Rosmini

Certamente lonestagrave consiste nelleseguire il pensierodi Dio manifestato nellordine delluniverso nelleffet-tuare e mantenere lordine voluto da Dio nel riconosce-re praticamente la propria superioritagrave rispetto agli entiirragionevoli luguaglianza rispetto ai proprii simili ladipendenza rispetto allente supremo Tutto ciograve egrave verosi richiede per la moralitagrave ma i sistemi oggettivi qualpiugrave qual meno inciampano nella difficoltagrave di conciliareinsieme lordine logico collordine ontologico assegnan-do un principio che li esprima entrambi Se a norma deigiudizi pratici si propone soltanto un giudizio universa-

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colleludere la vigilanza del potere si risolve ad un siste-ma comodo per ingannare e soppiantare gli onesti

La coscienza e il senso comune riconoscono la esi-stenza di una legge naturale distinta dalla positiva i cuidettami sono anteriori alle disposizioni legislative lone-stagrave e limperativo di queste non egrave che la conseguenza diprincipii superiori

Dato un breve cenno dei sistemi soggettivi ci restadire alcuna cosa de sistemi oggettivi

Chiamansi oggettivi quei sistemi di Morale che desu-mono lobbligazione da un che distinto dal soggetto estabiliscono per principio morale lordine universale del-la natura formolando la massima conforma la tua libe-ra volontagrave allordine universale degli esseri oppure se-gui lordine oggettivo della natura

A questa categoria appartengono i principii moraliproposti dal Gerdil dal Gioberti dal Boncompagni dalJouffroy dal Martini dal Vico dal Rosmini

Certamente lonestagrave consiste nelleseguire il pensierodi Dio manifestato nellordine delluniverso nelleffet-tuare e mantenere lordine voluto da Dio nel riconosce-re praticamente la propria superioritagrave rispetto agli entiirragionevoli luguaglianza rispetto ai proprii simili ladipendenza rispetto allente supremo Tutto ciograve egrave verosi richiede per la moralitagrave ma i sistemi oggettivi qualpiugrave qual meno inciampano nella difficoltagrave di conciliareinsieme lordine logico collordine ontologico assegnan-do un principio che li esprima entrambi Se a norma deigiudizi pratici si propone soltanto un giudizio universa-

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lissimo non si esprime sufficientemente il principio su-premo dellobbligazione che egrave la ragione e la volontagrave di-vina se questa ancora si vuol compresa nel principioallora nasce il difetto della semplicitagrave e della immediataevidenza richiesta per un principio logico perocchegrave Dionon egrave immediatamente conosciuto

Distinguiamo adunque lordine ontologico dallordinelogico

Nellordine ontologico la ragione ultima di ogni one-stagrave ed obbligazione non puograve essere che lente supremoche vuole ogni ente nellordine in cui fu posto da lui edoperante secondo la propria natura Cosigrave Dio egrave il primoimperativo il primo etico egrave la ragione divina non cegravelegge ove non ci sia autoritagrave personale

Nellordine invece della scienza morale si ricerca qualsia il principio logico delle conclusioni pratiche ossia lamaggiore costante ed universalissima del raziocinioper mezzo della quale la ragione forma il giudizio prati-co Ora ogni giudizio morale si fonda sullevidentissimoe comunissimo principio laquofa il beneraquo il quale egrave perconseguenza il primo nellordine della nostra scienzaLEtica diffatti non egrave altro che la scienza del bene deveperciograve avere un principio che ne esprima loggetto pro-prio la determinazione poi di quel bene che egrave loggettoproprio dellEtica viene di per segrave allorquando si sia di-stinta lEtica dalle altre scienze e dalle altre facoltagraveumane la volontagrave cui essa mira a dirigere e perfeziona-re

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lissimo non si esprime sufficientemente il principio su-premo dellobbligazione che egrave la ragione e la volontagrave di-vina se questa ancora si vuol compresa nel principioallora nasce il difetto della semplicitagrave e della immediataevidenza richiesta per un principio logico perocchegrave Dionon egrave immediatamente conosciuto

Distinguiamo adunque lordine ontologico dallordinelogico

Nellordine ontologico la ragione ultima di ogni one-stagrave ed obbligazione non puograve essere che lente supremoche vuole ogni ente nellordine in cui fu posto da lui edoperante secondo la propria natura Cosigrave Dio egrave il primoimperativo il primo etico egrave la ragione divina non cegravelegge ove non ci sia autoritagrave personale

Nellordine invece della scienza morale si ricerca qualsia il principio logico delle conclusioni pratiche ossia lamaggiore costante ed universalissima del raziocinioper mezzo della quale la ragione forma il giudizio prati-co Ora ogni giudizio morale si fonda sullevidentissimoe comunissimo principio laquofa il beneraquo il quale egrave perconseguenza il primo nellordine della nostra scienzaLEtica diffatti non egrave altro che la scienza del bene deveperciograve avere un principio che ne esprima loggetto pro-prio la determinazione poi di quel bene che egrave loggettoproprio dellEtica viene di per segrave allorquando si sia di-stinta lEtica dalle altre scienze e dalle altre facoltagraveumane la volontagrave cui essa mira a dirigere e perfeziona-re

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CAPITOLO IVDel raziocinio morale

Il supremo principio morale laquosi deve fare il beneraquonon egrave che la premessa universalissima di una serie digiudizi ossia di un raziocinio la cui conclusione pigliail nome ora di coscienza ora di imputazione secondo-chegrave la premessa fu posta in modo imperativo o in modoindicativo

Nel raziocinio della coscienza supposta la libertagrave siha di mira la sola moralitagrave in quello dellimputazionesupposta talvolta o trasmessa la moralitagrave si ha riguardospecialmente alla libertagrave

Nella serie dei giudizi che elementano il sillogismoaccennato quella proposizione che egrave la premessa mag-giore immediata del giudizio della coscienza egrave dai Mo-ralisti attribuita alla sinderesi Questa non egrave altro che laragione in quanto afferma i precetti generali della leggemorale e giudica in astratto delle cose se o no sieno leci-te Appartengono pertanto alla sinderesi tutti i pronun-ziati della legge morale emergenti dal primo principiodee farsi il bene applicato ad una specie di azione p esonora i genitori fa agli altri quello che ragionevolmentevorresti fosse fatto a te ecc

Dal giudizio astratto della sinderesi che manifesta inmodo generico la bontagrave o la reitagrave di unopera si passa adun giudizio concreto che nasce dallapplicazione del pre-detto giudizio astratto ad unazione o fatto singolare e

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CAPITOLO IVDel raziocinio morale

Il supremo principio morale laquosi deve fare il beneraquonon egrave che la premessa universalissima di una serie digiudizi ossia di un raziocinio la cui conclusione pigliail nome ora di coscienza ora di imputazione secondo-chegrave la premessa fu posta in modo imperativo o in modoindicativo

Nel raziocinio della coscienza supposta la libertagrave siha di mira la sola moralitagrave in quello dellimputazionesupposta talvolta o trasmessa la moralitagrave si ha riguardospecialmente alla libertagrave

Nella serie dei giudizi che elementano il sillogismoaccennato quella proposizione che egrave la premessa mag-giore immediata del giudizio della coscienza egrave dai Mo-ralisti attribuita alla sinderesi Questa non egrave altro che laragione in quanto afferma i precetti generali della leggemorale e giudica in astratto delle cose se o no sieno leci-te Appartengono pertanto alla sinderesi tutti i pronun-ziati della legge morale emergenti dal primo principiodee farsi il bene applicato ad una specie di azione p esonora i genitori fa agli altri quello che ragionevolmentevorresti fosse fatto a te ecc

Dal giudizio astratto della sinderesi che manifesta inmodo generico la bontagrave o la reitagrave di unopera si passa adun giudizio concreto che nasce dallapplicazione del pre-detto giudizio astratto ad unazione o fatto singolare e

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che determina alluomo nella tal circostanza di tempo edi luogo un suo dovere individuale La egrave questa la mino-re di quel sillogismo che conclude praticamente lobbli-gazione individuale di fare o non fare Ad esempio Egravedovere del soldato il combattere per la patria ma iosono soldato e questa guerra egrave per la patria dunque iodebbo combattere adesso

Latto con cui si determina il dovere individuale (iodebbo) ossia il giudicare che fa la ragione della morali-tagrave e dellobbligazione di una azione singolare dicesi co-scienza morale Essa adunque non egrave altro che la ragionepratica in quanto determina concretamente in questa oquellaltra circostanza il da farsi

La coscienza si distingue dalla sinderesi e dalla pru-denza essendochegrave non detta alluomo in astratto i suoidoveri morali come fa la sinderesi negrave consiste nel sapergiudicare concretamente se una data azione che lo ri-sguarda cada nella categoria di questi doveri ciograve che egraveproprio della prudenza ma si manifesta mediante ungiudizio conclusionale che nasce come effetto delluno edellaltro dei precedenti giudizi quasi concludens scien-tia

La coscienza quale fu da noi considerata intimalesecuzione dellazione e piglia il nome di antecedenteSe il giudizio intorno alla moralitagrave dellazione si facessedopo lazione stessa la coscienza direbbesi conseguen-te

La sola coscienza antecedente egrave norma direttiva e pra-tica delle azioni umane singolari

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che determina alluomo nella tal circostanza di tempo edi luogo un suo dovere individuale La egrave questa la mino-re di quel sillogismo che conclude praticamente lobbli-gazione individuale di fare o non fare Ad esempio Egravedovere del soldato il combattere per la patria ma iosono soldato e questa guerra egrave per la patria dunque iodebbo combattere adesso

Latto con cui si determina il dovere individuale (iodebbo) ossia il giudicare che fa la ragione della morali-tagrave e dellobbligazione di una azione singolare dicesi co-scienza morale Essa adunque non egrave altro che la ragionepratica in quanto determina concretamente in questa oquellaltra circostanza il da farsi

La coscienza si distingue dalla sinderesi e dalla pru-denza essendochegrave non detta alluomo in astratto i suoidoveri morali come fa la sinderesi negrave consiste nel sapergiudicare concretamente se una data azione che lo ri-sguarda cada nella categoria di questi doveri ciograve che egraveproprio della prudenza ma si manifesta mediante ungiudizio conclusionale che nasce come effetto delluno edellaltro dei precedenti giudizi quasi concludens scien-tia

La coscienza quale fu da noi considerata intimalesecuzione dellazione e piglia il nome di antecedenteSe il giudizio intorno alla moralitagrave dellazione si facessedopo lazione stessa la coscienza direbbesi conseguen-te

La sola coscienza antecedente egrave norma direttiva e pra-tica delle azioni umane singolari

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Se le premesse del raziocinio morale sieno vere lacoscienza saragrave retta sigrave circa il diritto che viene espressodalla maggiore sigrave circa il fatto espresso dalla minore Egraveerronea invece la coscienza nel diritto se lerrore cadenella premessa generale nel fatto se nella singolareCosigrave lo spadaccino che sfida a duello dicendo laquolonoremi obbliga a battermi per lavarmi da questa ingiuriaraquoesprime un giudizio di coscienza erronea conseguenzadi queste due premesse laquolonore obbliga a lavar lingiu-ria col sangueraquo laquoquesta egrave uningiuriaraquo La prima certa-mente egrave falsa perchegrave non si puograve affermare con evidenzaoggettiva ed egrave errore nel jus la seconda molte volte egravefalsa anchessa ed allora cegrave lerrore nel fatto

Se poi dubbia e probabile saragrave almeno una delle pre-messe dubbia e probabile nasceragrave la coscienza impe-rocchegrave la coscienza egrave giudizio conseguente negrave puograve avermaggior forza della piugrave debole fra le due premesse

Luomo deve seguire la propria coscienza dappoichegraveei dee dirigersi secondo la legge morale negrave altrimenti lamoralitagrave delle azioni singolari gli si manifesta che per lapropria coscienza Ancorchegrave la coscienza sia erronea hada essere seguita purchegrave non sia volontario lerrore Mala coscienza dubbia non egrave coscienza propriamente dettanegrave puograve essere norma dellazione poichegrave luomo dee se-guire ciograve che certamente sa essere lecito o che almenoha probabilitagrave di esserlo quando non si puograve ottenerecertezza

Affine alla coscienza conseguente egrave limputazionemorale

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Se le premesse del raziocinio morale sieno vere lacoscienza saragrave retta sigrave circa il diritto che viene espressodalla maggiore sigrave circa il fatto espresso dalla minore Egraveerronea invece la coscienza nel diritto se lerrore cadenella premessa generale nel fatto se nella singolareCosigrave lo spadaccino che sfida a duello dicendo laquolonoremi obbliga a battermi per lavarmi da questa ingiuriaraquoesprime un giudizio di coscienza erronea conseguenzadi queste due premesse laquolonore obbliga a lavar lingiu-ria col sangueraquo laquoquesta egrave uningiuriaraquo La prima certa-mente egrave falsa perchegrave non si puograve affermare con evidenzaoggettiva ed egrave errore nel jus la seconda molte volte egravefalsa anchessa ed allora cegrave lerrore nel fatto

Se poi dubbia e probabile saragrave almeno una delle pre-messe dubbia e probabile nasceragrave la coscienza impe-rocchegrave la coscienza egrave giudizio conseguente negrave puograve avermaggior forza della piugrave debole fra le due premesse

Luomo deve seguire la propria coscienza dappoichegraveei dee dirigersi secondo la legge morale negrave altrimenti lamoralitagrave delle azioni singolari gli si manifesta che per lapropria coscienza Ancorchegrave la coscienza sia erronea hada essere seguita purchegrave non sia volontario lerrore Mala coscienza dubbia non egrave coscienza propriamente dettanegrave puograve essere norma dellazione poichegrave luomo dee se-guire ciograve che certamente sa essere lecito o che almenoha probabilitagrave di esserlo quando non si puograve ottenerecertezza

Affine alla coscienza conseguente egrave limputazionemorale

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Per imputazione morale si intende lattribuzione chesi fa dellatto libero al soggetto che vi si determinograve essapiglia forma di un giudizio conseguente allazione mora-le nostra o altrui

Questo giudizio che costituisce lessenza dellimputa-zione puograve prescindere dalla moralitagrave o includerla Sipuograve giudicare per es che Tizio egrave stato il libero autoredi unazione oppure giudicare del valore moraledellazione compiuta da Tizio e attribuire a Tizio la qua-lifica morale dellazione stessa Nel primo caso si affer-ma la responsabilitagrave dellagente nel secondo la imputa-bilitagrave dellazione e le conseguenze morali della medesi-ma12 Lun giudizio egrave connesso collaltro per esempioTizio egrave responsabile perchegrave libero egrave colpevole e devesubire le conseguenze dellazione sua perchegrave questa fuposta liberamente e consapevolmente contro la legge

Limputazione veste essa pure come la coscienza laforma di un sillogismo di cui la proposizione maggiorecontiene la libertagrave o la legge la minore contiene lazio-ne la conclusione finalmente contiene il giudizio dellaresponsabilitagrave o della moralitagrave

Il giudizio della moralitagrave dellagente si specifica instima o disprezzo le parole con cui tal giudizio si espri-

12 Sono imputabili eziandio le azioni altrui quando il loro me-rito o la colpa ricade su colui che senza esserne direttamentelautore pure vi ha efficacemente cooperato

I modi della cooperazione sono ricordati nei versiIussio consilium consensus palpo recursus

Participans mutus non obstans non manifestans

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Per imputazione morale si intende lattribuzione chesi fa dellatto libero al soggetto che vi si determinograve essapiglia forma di un giudizio conseguente allazione mora-le nostra o altrui

Questo giudizio che costituisce lessenza dellimputa-zione puograve prescindere dalla moralitagrave o includerla Sipuograve giudicare per es che Tizio egrave stato il libero autoredi unazione oppure giudicare del valore moraledellazione compiuta da Tizio e attribuire a Tizio la qua-lifica morale dellazione stessa Nel primo caso si affer-ma la responsabilitagrave dellagente nel secondo la imputa-bilitagrave dellazione e le conseguenze morali della medesi-ma12 Lun giudizio egrave connesso collaltro per esempioTizio egrave responsabile perchegrave libero egrave colpevole e devesubire le conseguenze dellazione sua perchegrave questa fuposta liberamente e consapevolmente contro la legge

Limputazione veste essa pure come la coscienza laforma di un sillogismo di cui la proposizione maggiorecontiene la libertagrave o la legge la minore contiene lazio-ne la conclusione finalmente contiene il giudizio dellaresponsabilitagrave o della moralitagrave

Il giudizio della moralitagrave dellagente si specifica instima o disprezzo le parole con cui tal giudizio si espri-

12 Sono imputabili eziandio le azioni altrui quando il loro me-rito o la colpa ricade su colui che senza esserne direttamentelautore pure vi ha efficacemente cooperato

I modi della cooperazione sono ricordati nei versiIussio consilium consensus palpo recursus

Participans mutus non obstans non manifestans

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me sono lode o biasimo gli atti esterni onore o disono-re che se il giudizio si moltiplichi ed acquisti pubblici-tagrave dicesi gloria o infamia

Il giudizio dellimputazione per le azioni proprie egrave ac-compagnato da un sentimento intimo di pace di benes-sere di speranza effetto del bene morale oppure da unturbamento interiore dal rimorso dal timore effetto deldisordine della volontagrave

Ciograve prova che la legge morale egrave dotata di sanzione eche la forza imperativa della legge ha tratto successivo

Chiamasi sanzione laquoil bene o il male eudemonologi-co ossia il premio e la pena annessa allosservanza oalla violazione della leggeraquo

Chiamasi premio la retribuzione dovuta al meritopena la retribuzione dovuta al demerito il merito per-ciograve racchiude lesigenza del premio come il demeritoquella della pena

I concetti del merito e del demerito sono relativiesprimono cioegrave lazione in quanto ha la relazione moralerispetto alla ricompensa o alla punizione Il giudizio in-torno alla loro entitagrave si fa in ragione composta della leg-ge e del soggetto libero operante

Da ciograve si raccoglie come luomo non solo dinanzialla propria coscienza ma eziandio dinanzi a Dio ed allasocietagrave sia responsabile delle proprie azioni e come que-ste acquistino un valore rispetto alleudemonia presenteo avvenire Responsabile dinanzi a Dio egli dovragrave pro-vare gli effetti della sanzione divina dappoichegrave Dio nonpuograve essere indifferente alla osservanza e alla violazione

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me sono lode o biasimo gli atti esterni onore o disono-re che se il giudizio si moltiplichi ed acquisti pubblici-tagrave dicesi gloria o infamia

Il giudizio dellimputazione per le azioni proprie egrave ac-compagnato da un sentimento intimo di pace di benes-sere di speranza effetto del bene morale oppure da unturbamento interiore dal rimorso dal timore effetto deldisordine della volontagrave

Ciograve prova che la legge morale egrave dotata di sanzione eche la forza imperativa della legge ha tratto successivo

Chiamasi sanzione laquoil bene o il male eudemonologi-co ossia il premio e la pena annessa allosservanza oalla violazione della leggeraquo

Chiamasi premio la retribuzione dovuta al meritopena la retribuzione dovuta al demerito il merito per-ciograve racchiude lesigenza del premio come il demeritoquella della pena

I concetti del merito e del demerito sono relativiesprimono cioegrave lazione in quanto ha la relazione moralerispetto alla ricompensa o alla punizione Il giudizio in-torno alla loro entitagrave si fa in ragione composta della leg-ge e del soggetto libero operante

Da ciograve si raccoglie come luomo non solo dinanzialla propria coscienza ma eziandio dinanzi a Dio ed allasocietagrave sia responsabile delle proprie azioni e come que-ste acquistino un valore rispetto alleudemonia presenteo avvenire Responsabile dinanzi a Dio egli dovragrave pro-vare gli effetti della sanzione divina dappoichegrave Dio nonpuograve essere indifferente alla osservanza e alla violazione

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della legge naturale e dobbiamo riconoscere eminente-mente in lui quella giustizia distributiva che desideria-mo nel governo delle societagrave umane Alla sapienza diDio conviene la scelta dei mezzi acconci a fare osserva-re gli eterni suoi decreti ora i premi e le pene sono ap-punto quei mezzi efficaci pei quali gli uomini si indu-cono ad operare Dappoichegrave piuttosto che le ragioni me-tafisiche entrano le eudemonologiche nelle deliberazio-ni della volontagrave Negrave basta il sapere che losservare lalegge egrave bene e trasgredirla egrave male conviene ancora chesi sappia non potersi la legge trasgredire impunementeed un vantaggio non potersi ricavare dalladempimentodi quella Cosigrave vha una sanzione divina della legge na-turale ed un merito o demerito dinanzi a Dio I Teologidai principii della sapienza santitagrave giustizia e onnipo-tenza di Dio e dal fatto che nella vita presente la sanzio-ne della legge egrave inadeguata e insufficiente dappoichegrave ilmerito vi egrave troppo spesso o ignorato o misconosciuto negravevi si puograve dare compenso adeguato alla virtugrave argomenta-no la necessitagrave di una sanzione avvenire e per conse-guenza limmortalitagrave dellanima umana

Responsabile in faccia alla societagrave luomo deve ri-spondere di tutti gli effetti dellazione sua negrave puograve ridi-ventare onesto se non riparando i danni cagionati e ri-storando lordine col pentimento e col buon esempio

Finalmente se si riguarda il soggetto dellimputazioneossia lente che forma il giudizio questa si distingue insemplice ed efficace La prima si limita al giudizio sullamoralitagrave o sul merito o demerito delloperante laltra vi

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della legge naturale e dobbiamo riconoscere eminente-mente in lui quella giustizia distributiva che desideria-mo nel governo delle societagrave umane Alla sapienza diDio conviene la scelta dei mezzi acconci a fare osserva-re gli eterni suoi decreti ora i premi e le pene sono ap-punto quei mezzi efficaci pei quali gli uomini si indu-cono ad operare Dappoichegrave piuttosto che le ragioni me-tafisiche entrano le eudemonologiche nelle deliberazio-ni della volontagrave Negrave basta il sapere che losservare lalegge egrave bene e trasgredirla egrave male conviene ancora chesi sappia non potersi la legge trasgredire impunementeed un vantaggio non potersi ricavare dalladempimentodi quella Cosigrave vha una sanzione divina della legge na-turale ed un merito o demerito dinanzi a Dio I Teologidai principii della sapienza santitagrave giustizia e onnipo-tenza di Dio e dal fatto che nella vita presente la sanzio-ne della legge egrave inadeguata e insufficiente dappoichegrave ilmerito vi egrave troppo spesso o ignorato o misconosciuto negravevi si puograve dare compenso adeguato alla virtugrave argomenta-no la necessitagrave di una sanzione avvenire e per conse-guenza limmortalitagrave dellanima umana

Responsabile in faccia alla societagrave luomo deve ri-spondere di tutti gli effetti dellazione sua negrave puograve ridi-ventare onesto se non riparando i danni cagionati e ri-storando lordine col pentimento e col buon esempio

Finalmente se si riguarda il soggetto dellimputazioneossia lente che forma il giudizio questa si distingue insemplice ed efficace La prima si limita al giudizio sullamoralitagrave o sul merito o demerito delloperante laltra vi

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aggiunge eziandio e vi applica il premio o castigo meri-tato Quella si puograve fare da tutti gli uomini purchegrave abbia-no la scienza necessaria questa egrave propria del legislatoreo del potere sovrano di tal natura egrave limputazione che sifa per sentenza del giudice Limputazione efficace sipuograve fare soltanto imperfettamente dagli uomini perchegraveessi non possono negrave tutte negrave a fondo conoscere le nostreazioni negrave tutte premiarle o punirle secondo il merito odemerito quindi egrave che al solo Dio siccome ad autoredella legge naturale ed a vindice dellordine universalespetta una imputazione efficace perfetta il che egrave quantodire che la legge naturale avragrave per volontagrave di Dio unasanzione adeguata e completa

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aggiunge eziandio e vi applica il premio o castigo meri-tato Quella si puograve fare da tutti gli uomini purchegrave abbia-no la scienza necessaria questa egrave propria del legislatoreo del potere sovrano di tal natura egrave limputazione che sifa per sentenza del giudice Limputazione efficace sipuograve fare soltanto imperfettamente dagli uomini perchegraveessi non possono negrave tutte negrave a fondo conoscere le nostreazioni negrave tutte premiarle o punirle secondo il merito odemerito quindi egrave che al solo Dio siccome ad autoredella legge naturale ed a vindice dellordine universalespetta una imputazione efficace perfetta il che egrave quantodire che la legge naturale avragrave per volontagrave di Dio unasanzione adeguata e completa

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SOCIOLOGIA

La Sociologia o scienza delluomo sociale studia lagenesi la costituzione le condizioni dellesistenza edellazione delle societagrave umane

Ciograve che egrave ciograve che fu la societagrave umana ciograve che do-vrebbe o potrebbe essere qual egrave la sua attivitagrave sonoqueste le generali questioni della cui soluzione si occu-pa la sociologia

Contenendo lestensione di questa scienza entro certiconfini andremo progressivamente svolgendo la teoricasociale con quella parsimonia che esigono i Programmidellinsegnamento pubblico

CAPITOLO IDella societagrave umana

I metafisici distinguono una unitagrave e identitagrave numericaed una unitagrave e identitagrave specifica quella dicesi degli enti

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SOCIOLOGIA

La Sociologia o scienza delluomo sociale studia lagenesi la costituzione le condizioni dellesistenza edellazione delle societagrave umane

Ciograve che egrave ciograve che fu la societagrave umana ciograve che do-vrebbe o potrebbe essere qual egrave la sua attivitagrave sonoqueste le generali questioni della cui soluzione si occu-pa la sociologia

Contenendo lestensione di questa scienza entro certiconfini andremo progressivamente svolgendo la teoricasociale con quella parsimonia che esigono i Programmidellinsegnamento pubblico

CAPITOLO IDella societagrave umana

I metafisici distinguono una unitagrave e identitagrave numericaed una unitagrave e identitagrave specifica quella dicesi degli enti

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compiuti e per segrave sussistenti ad es Socrate egrave numerica-mente uno ed identico a segrave questa dicesi di tutto ciograve cheegrave compreso sotto la medesima classe o specie Tale egravelunitagrave o identitagrave che per natura si scorge in tutti gli uo-mini Alla prima si oppone la distinzione numerica allaseconda la distinzione specifica

Or bene gli uomini sono bensigrave numericamente distin-ti siccome individui dotati ciascuno di vita propria maper natura non vha piugrave distinzione vha unitagrave e identitagravedi guisa che ogni uomo colla sua intelligenza trova segravestesso ripetuto negli altri e trovando in altri segrave stessocomprende dover volere agli altri quel bene che vuole edesidera a segrave

Di qui spunta il concetto di societagrave Quella unitagravequella relazione intima che si concepisce esistere fra gliesseri aventi caratteri comuni e che allorquando si con-sidera negli enti irragionevoli direbbesi genere specieclasse categoria ecc negli uomini fra i quali i vicen-devoli rapporti di natura sono conosciuti e ritenuti comenorma della convivenza ununitagrave siffatta dicesi societagraveSi puograve senza dubbio pensare la totalitagrave degli uomini sot-to un concetto metafisico o logico di unitagrave e cotal con-cetto assai bene si distingue da quello di societagrave comela localitagrave degli uomini e la loro coesistenza non si ha daconfondere colla loro morale unione ma trattandosi diattivitagrave intelligenti la unione morale fra loro quellele-mento cioegrave richiesto per lidea di consociazione e di co-mune cospirazione non puograve mai mancare Imperocchegravequantunque molti e varii sieno i fini particolari che libe-

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compiuti e per segrave sussistenti ad es Socrate egrave numerica-mente uno ed identico a segrave questa dicesi di tutto ciograve cheegrave compreso sotto la medesima classe o specie Tale egravelunitagrave o identitagrave che per natura si scorge in tutti gli uo-mini Alla prima si oppone la distinzione numerica allaseconda la distinzione specifica

Or bene gli uomini sono bensigrave numericamente distin-ti siccome individui dotati ciascuno di vita propria maper natura non vha piugrave distinzione vha unitagrave e identitagravedi guisa che ogni uomo colla sua intelligenza trova segravestesso ripetuto negli altri e trovando in altri segrave stessocomprende dover volere agli altri quel bene che vuole edesidera a segrave

Di qui spunta il concetto di societagrave Quella unitagravequella relazione intima che si concepisce esistere fra gliesseri aventi caratteri comuni e che allorquando si con-sidera negli enti irragionevoli direbbesi genere specieclasse categoria ecc negli uomini fra i quali i vicen-devoli rapporti di natura sono conosciuti e ritenuti comenorma della convivenza ununitagrave siffatta dicesi societagraveSi puograve senza dubbio pensare la totalitagrave degli uomini sot-to un concetto metafisico o logico di unitagrave e cotal con-cetto assai bene si distingue da quello di societagrave comela localitagrave degli uomini e la loro coesistenza non si ha daconfondere colla loro morale unione ma trattandosi diattivitagrave intelligenti la unione morale fra loro quellele-mento cioegrave richiesto per lidea di consociazione e di co-mune cospirazione non puograve mai mancare Imperocchegravequantunque molti e varii sieno i fini particolari che libe-

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ramente gli uomini possono proporsi il fine della natu-ra moltiplicata dirograve cosigrave nei singoli individui egrave un solouna sola perciograve egrave la direzione delle intelligenze e dellevolontagrave rispetto al fine generale dogni attivitagrave umanaed un solo essendo lintento non puograve mancare laccordoil volere comune

Breve la societagrave in genere puograve definirsi laquounione mo-rale di uominiraquo o piugrave esattamente laquocospirazione di entimorali al conseguimento comune di un bene da tutti co-nosciuto e volutoraquo

Cosigrave intesa la societagrave egrave una condizione una necessitagravenaturale dellesistenza stessa delluomo Quando pure gliuomini giagrave non vivessero in societagrave tuttavia natural-mente la societagrave si formerebbe essendovi gli uomini or-dinati sotto pena ove altrimenti fosse di rinunziare allavita Luomo come essere fisico intellettuale e moralenon egrave possibile se non alla condizione che egli coopericon un altro uomo al fine umano della vita In altre pa-role luomo egrave naturalmente socievole

Il fondamento naturale ed originario della societagrave sivolle da alcuno riporre nella convenzione degli uominie sorse cosigrave la scuola del Contratto sociale ossia delpatto primitivo La naturale ed eguale libertagrave dei singoliindividui si disse dai partigiani del patto sociale nonpermette che alcuno possa essere costretto a cooperarecon un suo simile al conseguimento di un fine comunePerchegrave adunque la cooperazione effettiva di piugrave indivi-dui sia legittima egrave duopo che la loro libera e concordevolontagrave intervenga e si stipuli un patto di unione con

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ramente gli uomini possono proporsi il fine della natu-ra moltiplicata dirograve cosigrave nei singoli individui egrave un solouna sola perciograve egrave la direzione delle intelligenze e dellevolontagrave rispetto al fine generale dogni attivitagrave umanaed un solo essendo lintento non puograve mancare laccordoil volere comune

Breve la societagrave in genere puograve definirsi laquounione mo-rale di uominiraquo o piugrave esattamente laquocospirazione di entimorali al conseguimento comune di un bene da tutti co-nosciuto e volutoraquo

Cosigrave intesa la societagrave egrave una condizione una necessitagravenaturale dellesistenza stessa delluomo Quando pure gliuomini giagrave non vivessero in societagrave tuttavia natural-mente la societagrave si formerebbe essendovi gli uomini or-dinati sotto pena ove altrimenti fosse di rinunziare allavita Luomo come essere fisico intellettuale e moralenon egrave possibile se non alla condizione che egli coopericon un altro uomo al fine umano della vita In altre pa-role luomo egrave naturalmente socievole

Il fondamento naturale ed originario della societagrave sivolle da alcuno riporre nella convenzione degli uominie sorse cosigrave la scuola del Contratto sociale ossia delpatto primitivo La naturale ed eguale libertagrave dei singoliindividui si disse dai partigiani del patto sociale nonpermette che alcuno possa essere costretto a cooperarecon un suo simile al conseguimento di un fine comunePerchegrave adunque la cooperazione effettiva di piugrave indivi-dui sia legittima egrave duopo che la loro libera e concordevolontagrave intervenga e si stipuli un patto di unione con

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cui deliberino di associarsi insieme e un patto di costi-tuzione col quale si provveda allorganamento della so-cietagrave alla determinazione del suo vero carattere del suofine e dei mezzi acconci a conseguirlo

Questa teorica che informograve la filosofia specie del se-colo XVIII e della quale si conservano ancora le tracciein molti scrittori de nostri giorni si fonda essenzialmen-te sopra un errore essa cioegrave confonde la societagrave in gene-re originaria fra gli uomini colle forme speciali chelassociazione potegrave rivestire nei tempi e nei luoghi diver-si Essa suppone che la libertagrave moralmente preceda il di-ritto che senza lesione della libertagrave non si possa volereda tutti un fine comune quasi che il fine comune consi-sta solo nel bene altrui e non anzi nel proprio quasi cheil bene generale ragione ultima di tutta lattivitagrave umanae della societagrave universale di tutti gli uomini talmente ap-partenga agli uni che volendolo non lo si voglia ezian-dio per gli altri

Lesistenza e la conservazione della societagrave umananon dipende punto da un fatto contingente ed arbitrario13

delluomo poichegrave questi egrave essenzialmente socievoleEd in veritagrave lassoluto bisogno che luomo ha di vive-

re in societagrave egrave provato dal fatto che egli non puograve senzaaiuto e soccorso umano negrave conservare la propria vita negrave

13 Diciamo arbitrario o libero a scansare lequivoco in cui ca-drebbe chi affermasse che la societagrave non egrave un fatto volontario Lasocietagrave egrave volontaria non giagrave nel senso che sia libero alluomolesserne parte o no ma nel senso che essa egrave conforme alle natura-li tendenze della volontagrave

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cui deliberino di associarsi insieme e un patto di costi-tuzione col quale si provveda allorganamento della so-cietagrave alla determinazione del suo vero carattere del suofine e dei mezzi acconci a conseguirlo

Questa teorica che informograve la filosofia specie del se-colo XVIII e della quale si conservano ancora le tracciein molti scrittori de nostri giorni si fonda essenzialmen-te sopra un errore essa cioegrave confonde la societagrave in gene-re originaria fra gli uomini colle forme speciali chelassociazione potegrave rivestire nei tempi e nei luoghi diver-si Essa suppone che la libertagrave moralmente preceda il di-ritto che senza lesione della libertagrave non si possa volereda tutti un fine comune quasi che il fine comune consi-sta solo nel bene altrui e non anzi nel proprio quasi cheil bene generale ragione ultima di tutta lattivitagrave umanae della societagrave universale di tutti gli uomini talmente ap-partenga agli uni che volendolo non lo si voglia ezian-dio per gli altri

Lesistenza e la conservazione della societagrave umananon dipende punto da un fatto contingente ed arbitrario13

delluomo poichegrave questi egrave essenzialmente socievoleEd in veritagrave lassoluto bisogno che luomo ha di vive-

re in societagrave egrave provato dal fatto che egli non puograve senzaaiuto e soccorso umano negrave conservare la propria vita negrave

13 Diciamo arbitrario o libero a scansare lequivoco in cui ca-drebbe chi affermasse che la societagrave non egrave un fatto volontario Lasocietagrave egrave volontaria non giagrave nel senso che sia libero alluomolesserne parte o no ma nel senso che essa egrave conforme alle natura-li tendenze della volontagrave

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portare a perfezione le proprie facoltagrave e potenze e rag-giungere cosigrave quella felicitagrave cui del continuo aspira

Se lo riguardate nel fisico egli ha avuto principio dalconsenso di due enti intelligenti uniti appunto da questointento di dargli lesistenza e formanti la piugrave naturale lapiugrave elementare delle societagrave Nato appena continua a vi-vere in famiglia e viene assistito ed alimentato crescen-do fra i lari paterni Debole e sprovveduto egli non du-rerebbe a campare tre giorni se dalla natura non fosseraccomandato alla societagrave

Senza la societagrave luomo non potrebbe punto soddisfa-re a suoi bisogni intellettuali e morali Che sarebbe dilui senza leducazione Ora che cosa egrave altro leducazio-ne che unazione sociale un rappresentarsi cioegrave della co-scienza di uno alla coscienza dellaltro per informarlaalla virtugrave ed un cooperare di questa alla benigna in-fluenza di quella Quale sarebbe lo svolgimento dellaragione umana quale sarebbe la scienza senza quellatrasmissione del sapere che si fa per via dellinsegna-mento in seno della societagrave Il sapere egrave opera di innu-merevoli generazioni ciascuna delle quali ha lavoratosui trovati precedenti Perciograve la scienza frutto di sforziconcordi opera della societagrave non si riceve per ordinarioche nella societagrave stessa questa trasmette allindividuo ilretaggio scientifico de secoli passati comunicando allespeculazioni umane quella continuitagrave per la quale si ren-de possibile il progresso e facile il perfezionamento in-tellettuale Chi vuole adunque che luomo non sia socia-bile per natura o lo vuole nato alla ignoranza ed alla

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portare a perfezione le proprie facoltagrave e potenze e rag-giungere cosigrave quella felicitagrave cui del continuo aspira

Se lo riguardate nel fisico egli ha avuto principio dalconsenso di due enti intelligenti uniti appunto da questointento di dargli lesistenza e formanti la piugrave naturale lapiugrave elementare delle societagrave Nato appena continua a vi-vere in famiglia e viene assistito ed alimentato crescen-do fra i lari paterni Debole e sprovveduto egli non du-rerebbe a campare tre giorni se dalla natura non fosseraccomandato alla societagrave

Senza la societagrave luomo non potrebbe punto soddisfa-re a suoi bisogni intellettuali e morali Che sarebbe dilui senza leducazione Ora che cosa egrave altro leducazio-ne che unazione sociale un rappresentarsi cioegrave della co-scienza di uno alla coscienza dellaltro per informarlaalla virtugrave ed un cooperare di questa alla benigna in-fluenza di quella Quale sarebbe lo svolgimento dellaragione umana quale sarebbe la scienza senza quellatrasmissione del sapere che si fa per via dellinsegna-mento in seno della societagrave Il sapere egrave opera di innu-merevoli generazioni ciascuna delle quali ha lavoratosui trovati precedenti Perciograve la scienza frutto di sforziconcordi opera della societagrave non si riceve per ordinarioche nella societagrave stessa questa trasmette allindividuo ilretaggio scientifico de secoli passati comunicando allespeculazioni umane quella continuitagrave per la quale si ren-de possibile il progresso e facile il perfezionamento in-tellettuale Chi vuole adunque che luomo non sia socia-bile per natura o lo vuole nato alla ignoranza ed alla

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malvagitagrave o lo mette nellimpossibilitagrave di soddisfare asuoi bisogni morali di nutrire la mente col vero e il sen-timento col bene

Anche il linguaggio mostra necessaria alluomo la so-cietagrave fuori di questa la favella sarebbe affatto inutile edallora a che avrebbe egli avuto dalla natura la facoltagrave diparlare a che fine sentirebbe il bisogno di manifestare iproprii pensieri e sentimenti se non potesse comunicarliad altri enti capaci di intenderlo negrave potesse congiunger-si con loro in un solo intento

Il bisogno costante che luomo prova dellaiuto altruiper la sua conservazione e per il suo perfezionamentolorrore che sente per lisolamento la pena che gli cagio-na il silenzio al quale sia condannato nonchegrave il fatto ac-certato dalla storia dalle tradizioni e dalle credenze ditutti i tempi della contemporanea esistenza delluomo edella societagrave la civiltagrave cui certamente luomo egrave ordinatoavuto riguardo alla perfettibilitagrave delle sue potenze pro-vano che esso egrave naturalmente un essere sociale ossianato per lo stato di societagrave

Di diritto adunque la societagrave deriva dalla natura eluomo non fa che sottostare ad una legge di natura al-lorquando seguendo la spontaneitagrave de suoi sentimentiriconosce le relazioni sociali che esso ha con tutti indi-stintamente i suoi simili

Non egrave dunque la socialitagrave un mercato di servigi scam-bievoli come la considerano gli utilitari ovvero unaspecie di transazione con cui si sacrifica il minimo peravere gli altrui sussidii collintento di sempre far preva-

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malvagitagrave o lo mette nellimpossibilitagrave di soddisfare asuoi bisogni morali di nutrire la mente col vero e il sen-timento col bene

Anche il linguaggio mostra necessaria alluomo la so-cietagrave fuori di questa la favella sarebbe affatto inutile edallora a che avrebbe egli avuto dalla natura la facoltagrave diparlare a che fine sentirebbe il bisogno di manifestare iproprii pensieri e sentimenti se non potesse comunicarliad altri enti capaci di intenderlo negrave potesse congiunger-si con loro in un solo intento

Il bisogno costante che luomo prova dellaiuto altruiper la sua conservazione e per il suo perfezionamentolorrore che sente per lisolamento la pena che gli cagio-na il silenzio al quale sia condannato nonchegrave il fatto ac-certato dalla storia dalle tradizioni e dalle credenze ditutti i tempi della contemporanea esistenza delluomo edella societagrave la civiltagrave cui certamente luomo egrave ordinatoavuto riguardo alla perfettibilitagrave delle sue potenze pro-vano che esso egrave naturalmente un essere sociale ossianato per lo stato di societagrave

Di diritto adunque la societagrave deriva dalla natura eluomo non fa che sottostare ad una legge di natura al-lorquando seguendo la spontaneitagrave de suoi sentimentiriconosce le relazioni sociali che esso ha con tutti indi-stintamente i suoi simili

Non egrave dunque la socialitagrave un mercato di servigi scam-bievoli come la considerano gli utilitari ovvero unaspecie di transazione con cui si sacrifica il minimo peravere gli altrui sussidii collintento di sempre far preva-

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lere il proprio interesse Nulla di piugrave opposto al concettodi societagrave che il porre legoismo dellinteresse a fattoredella stessa Neppure egrave il prodotto di un patto primitivodi cui non si ha traccia presso le tradizioni dei popoliun tal patto ad ogni modo sarebbe sempre un che acci-dentale e libero e potrebbe sempre quando piaccia re-scindersi mentre la societagrave egrave relazione necessaria egrave unfatto costante ed indipendente dallarbitrio delluomo ilquale non egrave libero di appartenere o no al genere umanoOra fra tutti gli individui appartenenti al genere umanoesiste precisamente quella relazione intima che egrave dovutaalla unitagrave di natura ed in forza della quale nasce dappri-ma il sentimento e poi la coscienza di dover fare il benedegli altri come il proprio di cospirare cioegrave ad un benecomune

Cotesta societagrave originaria universale degli uomini egrave ilfondamento razionale de patti con cui gli individui van-no successivamente creando fra di loro speciali societagravele quali sono dirograve cosigrave altrettante figlie ed emanazionidella societagrave primitiva

CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave

Gli elementi analitici della societagrave si derivano dalladefinizione che ne demmo nel capitolo precedente Essisono quattro

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lere il proprio interesse Nulla di piugrave opposto al concettodi societagrave che il porre legoismo dellinteresse a fattoredella stessa Neppure egrave il prodotto di un patto primitivodi cui non si ha traccia presso le tradizioni dei popoliun tal patto ad ogni modo sarebbe sempre un che acci-dentale e libero e potrebbe sempre quando piaccia re-scindersi mentre la societagrave egrave relazione necessaria egrave unfatto costante ed indipendente dallarbitrio delluomo ilquale non egrave libero di appartenere o no al genere umanoOra fra tutti gli individui appartenenti al genere umanoesiste precisamente quella relazione intima che egrave dovutaalla unitagrave di natura ed in forza della quale nasce dappri-ma il sentimento e poi la coscienza di dover fare il benedegli altri come il proprio di cospirare cioegrave ad un benecomune

Cotesta societagrave originaria universale degli uomini egrave ilfondamento razionale de patti con cui gli individui van-no successivamente creando fra di loro speciali societagravele quali sono dirograve cosigrave altrettante figlie ed emanazionidella societagrave primitiva

CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave

Gli elementi analitici della societagrave si derivano dalladefinizione che ne demmo nel capitolo precedente Essisono quattro

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Per la societagrave si richiede1deg Una moltitudine di uomini il cui numero puograve esse-

re illimitato o limitato secondo la natura ed il fine dellasocietagrave

2deg La loro morale congiunzione3deg Il fine cui tendono4deg I mezzi atti a conseguirloPerciograve non si dagrave societagrave possibile senza enti intelli-

genti che ne costituiscano la materia senza un accordoun vincolo morale che congiunga le loro volontagrave senzaun fine cui cospirare e la possibilitagrave di ottenerlo conmezzi acconci questi tre ultimi elementi ne costituisco-no la forma

Lelemento principale di ogni societagrave egrave il fine dap-poichegrave i mezzi non hanno valore alcuno indipendente-mente dal fine essi non derivano il loro essere chedallattitudine che hanno al fine la cooperazione poi nonegrave possibile ove si prescinda dal fine la moltitudine nonrappresenta che la materia ordinabile ossia lattivitagrave chesi consocia dirigendosi ad un sol fine

La natura la specie di una societagrave qualsivoglia non sidesume altrimenti che dal suo fine

Infatti determinare lessenza di una cosa egrave assegnareuna nota un carattere intrinseco ed immutabile che lesia esclusivamente proprio Ora la pluralitagrave degli indivi-dui e la loro unione morale egrave comune a tutte le societagrave imezzi non hanno determinazione se si prescinda dalfine questo solo adunque egrave la nota intrinseca ed immu-tabile delle singole societagrave Per conseguenza il fine di-

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Per la societagrave si richiede1deg Una moltitudine di uomini il cui numero puograve esse-

re illimitato o limitato secondo la natura ed il fine dellasocietagrave

2deg La loro morale congiunzione3deg Il fine cui tendono4deg I mezzi atti a conseguirloPerciograve non si dagrave societagrave possibile senza enti intelli-

genti che ne costituiscano la materia senza un accordoun vincolo morale che congiunga le loro volontagrave senzaun fine cui cospirare e la possibilitagrave di ottenerlo conmezzi acconci questi tre ultimi elementi ne costituisco-no la forma

Lelemento principale di ogni societagrave egrave il fine dap-poichegrave i mezzi non hanno valore alcuno indipendente-mente dal fine essi non derivano il loro essere chedallattitudine che hanno al fine la cooperazione poi nonegrave possibile ove si prescinda dal fine la moltitudine nonrappresenta che la materia ordinabile ossia lattivitagrave chesi consocia dirigendosi ad un sol fine

La natura la specie di una societagrave qualsivoglia non sidesume altrimenti che dal suo fine

Infatti determinare lessenza di una cosa egrave assegnareuna nota un carattere intrinseco ed immutabile che lesia esclusivamente proprio Ora la pluralitagrave degli indivi-dui e la loro unione morale egrave comune a tutte le societagrave imezzi non hanno determinazione se si prescinda dalfine questo solo adunque egrave la nota intrinseca ed immu-tabile delle singole societagrave Per conseguenza il fine di-

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verso fa sigrave che le societagrave sieno diverse essenzialmenteladdove quelle che hanno lo stesso fine non si distinguo-no che per numero cioegrave sono ripetizioni della stessa so-cietagrave

Il fine che rappresenta il principio di unione fra isoci non puograve essere che un bene giacchegrave lattivitagrave uma-na non si spiega che in vista dun bene Siccome poi ilsolo bene onesto egrave ragione di un vincolo morale cosigrave lasocietagrave non egrave legittima non egrave capace di valore etico senon si fonda sullonestagrave

Fra i mezzi che la societagrave deve avere per raggiungereil fine principalissimo ed indispensabile egrave lautoritagravedella quale a suo tempo

CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione

Si egrave dimostrato essere la societagrave una proprietagrave essen-ziale dellumana natura Luomo egrave in societagrave ogni qual-volta egrave in relazione cogli altri uomini cotesta relazionegli egrave fisicamente e moralmente necessaria ed egrave anterioread ogni sua libera determinazione Tuttavia se da unaqualche relazione non si puograve prescindere questa piutto-sto che quellaltra relazione non viene dalla natura indi-vidualmente determinata Occorre pertanto un fattoumano che la determini

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verso fa sigrave che le societagrave sieno diverse essenzialmenteladdove quelle che hanno lo stesso fine non si distinguo-no che per numero cioegrave sono ripetizioni della stessa so-cietagrave

Il fine che rappresenta il principio di unione fra isoci non puograve essere che un bene giacchegrave lattivitagrave uma-na non si spiega che in vista dun bene Siccome poi ilsolo bene onesto egrave ragione di un vincolo morale cosigrave lasocietagrave non egrave legittima non egrave capace di valore etico senon si fonda sullonestagrave

Fra i mezzi che la societagrave deve avere per raggiungereil fine principalissimo ed indispensabile egrave lautoritagravedella quale a suo tempo

CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione

Si egrave dimostrato essere la societagrave una proprietagrave essen-ziale dellumana natura Luomo egrave in societagrave ogni qual-volta egrave in relazione cogli altri uomini cotesta relazionegli egrave fisicamente e moralmente necessaria ed egrave anterioread ogni sua libera determinazione Tuttavia se da unaqualche relazione non si puograve prescindere questa piutto-sto che quellaltra relazione non viene dalla natura indi-vidualmente determinata Occorre pertanto un fattoumano che la determini

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Dal fatto umano nasce cosigrave la societagrave in concreto os-sia una societagrave particolare

Il fatto umano si riduce ad una cognizione e ad unavolizione di un fine sia questo assolutamente obbligato-rio comechegrave imposto dalle esigenze naturali sia liberocioegrave suggerito da ragioni di utilitagrave Quando adunque siricerca lorigine di una societagrave in concreto e la sua spe-cie si viene in ultima analisi a ricercare quali sieno que-gli intenti per cui gli uomini si trovano uniti ovvero siuniscono fra di loro E giacchegrave i fini principii generatorie specifici delle societagrave singole vengono il piugrave spesso osuggeriti o imposti dalle circostanze negrave essendo questealtro che gli antecedenti de fatti umani ovvero ragioniche li spiegano cosigrave potremo stabilire come prima leggedella societagrave particolare laquoche ogni societagrave egrave il risulta-mento di fatti antecedentiraquo

Giusta queste considerazioni la divisione delle societagraveparticolari si potragrave ripetere eziandio dagli antecedentinondimeno anche in tal caso si vuol considerare lordinenecessario o accidentale chessi hanno al fine

Pertanto un fine specificativamente distinto fa unasocietagrave specificativamente distinta dalle altre se vi sonoinvece piugrave societagrave aventi lo stesso fine queste si distin-gueranno solo numericamente La cosa egrave manifesta se ilfine egrave diverso diversi hanno da essere i mezzi diversele operazioni diversa la missione che incombe ai singolimembri diverso perciograve il potere costituito nella societagravee a lei necessario Chiamansi pari o simili le societagrave chenon si distinguono per il fine impari o dissimili quelle

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Dal fatto umano nasce cosigrave la societagrave in concreto os-sia una societagrave particolare

Il fatto umano si riduce ad una cognizione e ad unavolizione di un fine sia questo assolutamente obbligato-rio comechegrave imposto dalle esigenze naturali sia liberocioegrave suggerito da ragioni di utilitagrave Quando adunque siricerca lorigine di una societagrave in concreto e la sua spe-cie si viene in ultima analisi a ricercare quali sieno que-gli intenti per cui gli uomini si trovano uniti ovvero siuniscono fra di loro E giacchegrave i fini principii generatorie specifici delle societagrave singole vengono il piugrave spesso osuggeriti o imposti dalle circostanze negrave essendo questealtro che gli antecedenti de fatti umani ovvero ragioniche li spiegano cosigrave potremo stabilire come prima leggedella societagrave particolare laquoche ogni societagrave egrave il risulta-mento di fatti antecedentiraquo

Giusta queste considerazioni la divisione delle societagraveparticolari si potragrave ripetere eziandio dagli antecedentinondimeno anche in tal caso si vuol considerare lordinenecessario o accidentale chessi hanno al fine

Pertanto un fine specificativamente distinto fa unasocietagrave specificativamente distinta dalle altre se vi sonoinvece piugrave societagrave aventi lo stesso fine queste si distin-gueranno solo numericamente La cosa egrave manifesta se ilfine egrave diverso diversi hanno da essere i mezzi diversele operazioni diversa la missione che incombe ai singolimembri diverso perciograve il potere costituito nella societagravee a lei necessario Chiamansi pari o simili le societagrave chenon si distinguono per il fine impari o dissimili quelle

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che hanno fine diverso ad es lo Stato e la famiglia sonodue societagrave impari due Stati invece qualunque sia il nu-mero dei soci sono due societagrave pari rispetto al fine cheegrave il bene pubblico nel tempo e nello spazio Perograve due opiugrave societagrave pari potranno ancora distinguersi le une dallealtre vuoi per lelemento materiale vuoi per il modo di-verso di ottenere lo scopo della consociazione sotto ilprimo aspetto la societagrave civile italica si distingue dallagermanica sotto il secondo uno stato monarchico si di-stingue da uno stato repubblicano Nondimeno appartie-ne solo alla Storia il distinguere le societagrave numerica-mente mentre la divisione logica vuole sempre ripetersidal fine o dallordinamento dei mezzi al fine

Lelemento materiale di una societagrave puograve benissimoentrare come elemento materiale eziandio di altra socie-tagrave distinta di specie giacchegrave non ripugna che lo stessoindividuo abbia piugrave fini a conseguire e concorra insiemecon altri al loro conseguimento Non egrave dunque unoffesacontro una societagrave lessere un individuo che le appartie-ne eziandio membro di unaltra quando il fine non siaopposto ma solo diverso e disparato puograve il cittadinoessere ad un tempo membro della societagrave civile e dellasocietagrave religiosa o della Chiesa perchegrave il fine di questanon egrave il fine di quella e neppure le egrave opposto nella stes-sa guisa che lo stesso cittadino egrave contemporaneamentemembro della societagrave domestica il cui fine benchegrave di-verso non esclude il fine politico

Rispetto ai fatti anteriori allassociamento degli indi-vidui se essi impongono agli individui una relazione re-

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che hanno fine diverso ad es lo Stato e la famiglia sonodue societagrave impari due Stati invece qualunque sia il nu-mero dei soci sono due societagrave pari rispetto al fine cheegrave il bene pubblico nel tempo e nello spazio Perograve due opiugrave societagrave pari potranno ancora distinguersi le une dallealtre vuoi per lelemento materiale vuoi per il modo di-verso di ottenere lo scopo della consociazione sotto ilprimo aspetto la societagrave civile italica si distingue dallagermanica sotto il secondo uno stato monarchico si di-stingue da uno stato repubblicano Nondimeno appartie-ne solo alla Storia il distinguere le societagrave numerica-mente mentre la divisione logica vuole sempre ripetersidal fine o dallordinamento dei mezzi al fine

Lelemento materiale di una societagrave puograve benissimoentrare come elemento materiale eziandio di altra socie-tagrave distinta di specie giacchegrave non ripugna che lo stessoindividuo abbia piugrave fini a conseguire e concorra insiemecon altri al loro conseguimento Non egrave dunque unoffesacontro una societagrave lessere un individuo che le appartie-ne eziandio membro di unaltra quando il fine non siaopposto ma solo diverso e disparato puograve il cittadinoessere ad un tempo membro della societagrave civile e dellasocietagrave religiosa o della Chiesa perchegrave il fine di questanon egrave il fine di quella e neppure le egrave opposto nella stes-sa guisa che lo stesso cittadino egrave contemporaneamentemembro della societagrave domestica il cui fine benchegrave di-verso non esclude il fine politico

Rispetto ai fatti anteriori allassociamento degli indi-vidui se essi impongono agli individui una relazione re-

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ciproca ossia se questi sono tali da ordinare gli enti mo-rali al fine indipendentemente dalla loro volontagrave allorala societagrave che ne nasce saragrave necessaria tale egrave la societagravepaternale giacchegrave non egrave libero al figlio di non trovarsiin relazione naturale col padre la societagrave religiosa cioegravequella che ha luogo fra gli uomini e Dio dal qualeluomo non egrave mai indipendente la societagrave politica che sirichiede per la tutela dellindividuo e della famiglia Egravelibera invece ogni societagrave in cui le circostanze esterneabbiano soltanto suggerita una determinazione della vo-lontagrave tali sono quelle che si fondano sullutile ed ognialtra la quale non sia assolutamente imposta dal doverecome la coniugale Le societagrave libere nel loro principiostrette che sieno inducono il vincolo del dovere ciascu-na secondo la sua natura giacchegrave una societagrave senza vin-coli morali non egrave concepibile Per conseguenza piugrave so-cietagrave compatibili di cui lo stesso individuo sia membrorivestono per costui la natura di altrettante obbligazionimorali

Una societagrave la quale sia ordinata non a tutto un finema ad una parte soltanto del medesimo dicesi imperfet-ta e piglia il nome di associazione collegio o consorzio

Propriamente parlando il consorzio egrave parte di una so-cietagrave maggiore ed avente un fine che egrave parte soltanto delfine che si propone la societagrave maggiore Il fine adunquedella societagrave maggiore e quello del consorzio sono sottoil medesimo genere Una societagrave operaia per es egrave unconsorzio dello Stato un ordine religioso egrave un consorziodella Chiesa

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ciproca ossia se questi sono tali da ordinare gli enti mo-rali al fine indipendentemente dalla loro volontagrave allorala societagrave che ne nasce saragrave necessaria tale egrave la societagravepaternale giacchegrave non egrave libero al figlio di non trovarsiin relazione naturale col padre la societagrave religiosa cioegravequella che ha luogo fra gli uomini e Dio dal qualeluomo non egrave mai indipendente la societagrave politica che sirichiede per la tutela dellindividuo e della famiglia Egravelibera invece ogni societagrave in cui le circostanze esterneabbiano soltanto suggerita una determinazione della vo-lontagrave tali sono quelle che si fondano sullutile ed ognialtra la quale non sia assolutamente imposta dal doverecome la coniugale Le societagrave libere nel loro principiostrette che sieno inducono il vincolo del dovere ciascu-na secondo la sua natura giacchegrave una societagrave senza vin-coli morali non egrave concepibile Per conseguenza piugrave so-cietagrave compatibili di cui lo stesso individuo sia membrorivestono per costui la natura di altrettante obbligazionimorali

Una societagrave la quale sia ordinata non a tutto un finema ad una parte soltanto del medesimo dicesi imperfet-ta e piglia il nome di associazione collegio o consorzio

Propriamente parlando il consorzio egrave parte di una so-cietagrave maggiore ed avente un fine che egrave parte soltanto delfine che si propone la societagrave maggiore Il fine adunquedella societagrave maggiore e quello del consorzio sono sottoil medesimo genere Una societagrave operaia per es egrave unconsorzio dello Stato un ordine religioso egrave un consorziodella Chiesa

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Egrave proprio del consorzio il non potere condurre gli in-dividui al fine inteso senza entrare a far parte di una so-cietagrave maggiore e perfetta di quella cioegrave al cui fine vienricondotto il fine del consorzio Laonde lesistenza giuri-dica di un consorzio egrave affatto dipendente dalla volontagravedella societagrave maggiore rispettiva La societagrave maggiorepiglia il nome di protarchia la minore che ne egrave partedicesi deutarchia

La societagrave dicesi perfetta quando ha in segrave tutto ciograveche si richiede al conseguimento del fine Essa puograve defi-nirsi laquoegrave societagrave perfetta quella che non egrave parte di unaltrae non ha un fine ordinato al fine di unaltra essendo nelsuo genere indipendente e in segrave completaraquo Quindi la so-cietagrave perfetta ha da essere indipendente nellessere enelloperare cioegrave sui juris per tutto ciograve che riguarda ilsuo proprio fine Le societagrave perfette sono tre la fami-glia lo Stato e la societagrave religiosa Ciascuna di esse egravedeterminata nella sua esistenza ed azione da un fine di-verso e deve avere un potere proprio Benchegrave distinteed in segrave complete benchegrave luna non sia ordinata allaltratuttavia si prestano un aiuto scambievole a felicitare tut-to luomo soddisfando a suoi veri bisogni Bisogni po-chi ma continui rendono necessaria la prima bisognimolti ma rari la seconda bisogni di indole affatto spiri-tuale la terza

Se si riguardino i mezzi di cui si valgono le societagraveciascuna secondo la propria specie esse si potrebberodistinguere in materiali e spirituali Secondo la quantitagravedei mezzi altre sono eguali altre disuguali

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Egrave proprio del consorzio il non potere condurre gli in-dividui al fine inteso senza entrare a far parte di una so-cietagrave maggiore e perfetta di quella cioegrave al cui fine vienricondotto il fine del consorzio Laonde lesistenza giuri-dica di un consorzio egrave affatto dipendente dalla volontagravedella societagrave maggiore rispettiva La societagrave maggiorepiglia il nome di protarchia la minore che ne egrave partedicesi deutarchia

La societagrave dicesi perfetta quando ha in segrave tutto ciograveche si richiede al conseguimento del fine Essa puograve defi-nirsi laquoegrave societagrave perfetta quella che non egrave parte di unaltrae non ha un fine ordinato al fine di unaltra essendo nelsuo genere indipendente e in segrave completaraquo Quindi la so-cietagrave perfetta ha da essere indipendente nellessere enelloperare cioegrave sui juris per tutto ciograve che riguarda ilsuo proprio fine Le societagrave perfette sono tre la fami-glia lo Stato e la societagrave religiosa Ciascuna di esse egravedeterminata nella sua esistenza ed azione da un fine di-verso e deve avere un potere proprio Benchegrave distinteed in segrave complete benchegrave luna non sia ordinata allaltratuttavia si prestano un aiuto scambievole a felicitare tut-to luomo soddisfando a suoi veri bisogni Bisogni po-chi ma continui rendono necessaria la prima bisognimolti ma rari la seconda bisogni di indole affatto spiri-tuale la terza

Se si riguardino i mezzi di cui si valgono le societagraveciascuna secondo la propria specie esse si potrebberodistinguere in materiali e spirituali Secondo la quantitagravedei mezzi altre sono eguali altre disuguali

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Dal fine inoltre nasce che alcune societagrave sieno onesteed altre ree Una societagrave rea non ha diritto di sussisterenegrave i suoi membri hanno il dovere di rimanervi ancorchegraveastretti da giuramento imperocchegrave non si dagrave diritto negravedovere senza moralitagrave Ogni societagrave rea egrave unoffesa allasocietagrave universale una guerra a tutti gli uomini fra iquali le idee di onestagrave e di giustizia sociale sono costantied inalterabili

Finalmente due societagrave possono trovarsi in stato diconcordia o in stato di conflitto questultimo ha luogoquando una societagrave non puograve conseguire il proprio finesenza recare ostacolo alla libera operazione dellaltra Intal caso prevale qui fortior est jure

CAPITOLO IVDella autoritagrave

Fra le condizioni necessarie per lesistenza della so-cietagrave ponemmo lautoritagrave che la governa e la dirige ver-so il conseguimento del suo scopo

Lautoritagrave puograve definirsi laquoil diritto di obbligare i soci inordine al conseguimento del fine socialeraquo Essa quindiappartiene alla categoria dei diritti di cui egrave una specie esi distingue dalla forza destituita di efficacia moralequando egrave scompagnata dal diritto

Che in ogni societagrave esista lautoritagrave ce lo dice il fattoUn fenomeno accompagna costantemente lo stato socia-

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Dal fine inoltre nasce che alcune societagrave sieno onesteed altre ree Una societagrave rea non ha diritto di sussisterenegrave i suoi membri hanno il dovere di rimanervi ancorchegraveastretti da giuramento imperocchegrave non si dagrave diritto negravedovere senza moralitagrave Ogni societagrave rea egrave unoffesa allasocietagrave universale una guerra a tutti gli uomini fra iquali le idee di onestagrave e di giustizia sociale sono costantied inalterabili

Finalmente due societagrave possono trovarsi in stato diconcordia o in stato di conflitto questultimo ha luogoquando una societagrave non puograve conseguire il proprio finesenza recare ostacolo alla libera operazione dellaltra Intal caso prevale qui fortior est jure

CAPITOLO IVDella autoritagrave

Fra le condizioni necessarie per lesistenza della so-cietagrave ponemmo lautoritagrave che la governa e la dirige ver-so il conseguimento del suo scopo

Lautoritagrave puograve definirsi laquoil diritto di obbligare i soci inordine al conseguimento del fine socialeraquo Essa quindiappartiene alla categoria dei diritti di cui egrave una specie esi distingue dalla forza destituita di efficacia moralequando egrave scompagnata dal diritto

Che in ogni societagrave esista lautoritagrave ce lo dice il fattoUn fenomeno accompagna costantemente lo stato socia-

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le lesistenza cioegrave di una persona o di unassemblea incui egrave il potere di obbligare

Senza un tal potere richiesto come mezzo necessarioalla vita sociale qualsivoglia consociazione egrave impossi-bile Diffatti la societagrave egrave il concorde aspirare di molte li-bere intelligenze ad un fine comune ma come possonoqueste acquistare un tal moto concorde Hanno esse egravevero nel fine comune un principio dellunitagrave sociale maquesto fine non egrave sigrave strettamente legato a tale o tal altromezzo che tutti gli intelletti concordino sempre nel rav-visare necessario luno a preferenza di ogni altro anzi laragione non meno che lesperienza ci dimostra difficilis-simo riunire in tal materia i pareri Ora la perfezione so-ciale esige per necessitagrave coordinazione di mezzi esigeaccordo di volontagrave laccordo poi egrave possibile soltanto aquesta condizione che le singole intelligenze le singolevolontagrave associate sieno obbligate ad uniformarsi ad unaragione e ad una volontagrave determinata la quale abbiaperciograve il diritto di agire e come norma generale e comeforza motrice

Lautoritagrave col suo imperativo essendo quella che con-nette i mezzi al fine dirigendo le menti e legando mo-ralmente le volontagrave nelluso de mezzi stessi si concepi-sce come forza compaginatrice o formatrice della socie-tagrave donde il significato del suo nome quasi auctrix so-cietatis

Come esigenza della societagrave essa egrave anteriore ad ognivolere umano ad ogni patto ed esiste di diritto ovunquevha una associazione Perocchegrave essa egrave in ultima analisi

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le lesistenza cioegrave di una persona o di unassemblea incui egrave il potere di obbligare

Senza un tal potere richiesto come mezzo necessarioalla vita sociale qualsivoglia consociazione egrave impossi-bile Diffatti la societagrave egrave il concorde aspirare di molte li-bere intelligenze ad un fine comune ma come possonoqueste acquistare un tal moto concorde Hanno esse egravevero nel fine comune un principio dellunitagrave sociale maquesto fine non egrave sigrave strettamente legato a tale o tal altromezzo che tutti gli intelletti concordino sempre nel rav-visare necessario luno a preferenza di ogni altro anzi laragione non meno che lesperienza ci dimostra difficilis-simo riunire in tal materia i pareri Ora la perfezione so-ciale esige per necessitagrave coordinazione di mezzi esigeaccordo di volontagrave laccordo poi egrave possibile soltanto aquesta condizione che le singole intelligenze le singolevolontagrave associate sieno obbligate ad uniformarsi ad unaragione e ad una volontagrave determinata la quale abbiaperciograve il diritto di agire e come norma generale e comeforza motrice

Lautoritagrave col suo imperativo essendo quella che con-nette i mezzi al fine dirigendo le menti e legando mo-ralmente le volontagrave nelluso de mezzi stessi si concepi-sce come forza compaginatrice o formatrice della socie-tagrave donde il significato del suo nome quasi auctrix so-cietatis

Come esigenza della societagrave essa egrave anteriore ad ognivolere umano ad ogni patto ed esiste di diritto ovunquevha una associazione Perocchegrave essa egrave in ultima analisi

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un officio sociale Per rendere piugrave chiaro il nostro pen-siero ci serviremo di un esempio che togliamo al Ger-dil

Poniamo che alcuni naufraghi approdino ad unaspiaggia deserta e che uno di essi vada travagliando isuoi compagni di sventura Evidentemente tutti hanno ildiritto di difendersi di soccorrersi scambievolmente e diresistere uniti al comune nemico Se lopera di qualche-duno egrave necessaria alla comune salvezza gli altri hannoil diritto di obbligarlo a prestarla Ecco dunque in queinaufraghi un diritto sociale quello di obbligare esseriintelligenti a concorrere per un fine comune Di qui sicomprende che il diritto sociale in altri termini lautori-tagrave egrave una condizione di ogni societagrave un mezzo costante-mente necessario per la sua esistenza

Lautoritagrave richiede un soggetto in cui risieda o in cuisi concreti altrimenti non egrave che una pura astrazione undiritto inattivo

A lato quindi del concetto astratto di autoritagrave sorgelidea del potere effettivo e concreto che impera nelle va-rie societagrave

Affinchegrave una persona vuoi individua vuoi collettivao morale sia idoneo soggetto dellautoritagrave conviene chepresenti tre condizioni gli abbisogna il sapere il voleree il potere sapere ciograve che importa al fine della societagravevolerlo seguendo le norme dellonestagrave e della giustiziapoter ottenere efficacemente il rispetto e lobbedienzaossia la cooperazione de soci Tuttavia queste condizio-ni non dagravenno ancora a tal persona il diritto di avere o

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un officio sociale Per rendere piugrave chiaro il nostro pen-siero ci serviremo di un esempio che togliamo al Ger-dil

Poniamo che alcuni naufraghi approdino ad unaspiaggia deserta e che uno di essi vada travagliando isuoi compagni di sventura Evidentemente tutti hanno ildiritto di difendersi di soccorrersi scambievolmente e diresistere uniti al comune nemico Se lopera di qualche-duno egrave necessaria alla comune salvezza gli altri hannoil diritto di obbligarlo a prestarla Ecco dunque in queinaufraghi un diritto sociale quello di obbligare esseriintelligenti a concorrere per un fine comune Di qui sicomprende che il diritto sociale in altri termini lautori-tagrave egrave una condizione di ogni societagrave un mezzo costante-mente necessario per la sua esistenza

Lautoritagrave richiede un soggetto in cui risieda o in cuisi concreti altrimenti non egrave che una pura astrazione undiritto inattivo

A lato quindi del concetto astratto di autoritagrave sorgelidea del potere effettivo e concreto che impera nelle va-rie societagrave

Affinchegrave una persona vuoi individua vuoi collettivao morale sia idoneo soggetto dellautoritagrave conviene chepresenti tre condizioni gli abbisogna il sapere il voleree il potere sapere ciograve che importa al fine della societagravevolerlo seguendo le norme dellonestagrave e della giustiziapoter ottenere efficacemente il rispetto e lobbedienzaossia la cooperazione de soci Tuttavia queste condizio-ni non dagravenno ancora a tal persona il diritto di avere o

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esercitare lautoritagrave la rendono tuttal piugrave abile ad acqui-starla in determinanti contingenze Essendo gli uominiper natura eguali e per altra parte lautoritagrave importandouna prevalenza ciascun vede la determinazione del sog-getto non potersi ripetere dalla natura a priori ma daqualche fatto contingente che puograve riguardarsi comecausa disponente o determinante il soggetto dellautoritagravesociale

Or qual saragrave cotal fatto contingenteIn ogni societagrave gli stessi soci risentono il bisogno di

determinare il soggetto di quellautoritagrave che egrave richiestadallindole dalla natura dal fine cioegrave della societagrave stes-sa Laonde riunitisi assieme parecchi amici per un viag-gio sorge spontanea la dimanda chi ci faragrave da capo e isuffragi si collocano sul piugrave capace Cosigrave lelezione egravelunico mezzo di determinare il soggetto dellautoritagravenelle societagrave libere Ma lelezione egrave essa stessa atto dinatura ragionevole negrave sarebbe tale se una ragione og-gettiva non le prestasse un fondamento Cotal ragione egravesempre o devessere sempre la maggior capacitagrave o abilitagravedel soggetto egrave insomma una superioritagrave relativa al finesociale una superioritagrave di fatto dellindividuo

La superioritagrave di diritto ossia lautoritagrave naturalmentetende sempre a collocarsi ove si ha la superioritagrave di fattopiugrave omogenea al fine proprio di una data societagrave Perconseguenza in una societagrave convulsa ossia in predaallanarchia la superioritagrave di fatto puograve determinare quel-la del diritto ed esigere dai soci una cooperazione dove-rosa puograve imporre cioegrave alle volontagrave associate il dovere di

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esercitare lautoritagrave la rendono tuttal piugrave abile ad acqui-starla in determinanti contingenze Essendo gli uominiper natura eguali e per altra parte lautoritagrave importandouna prevalenza ciascun vede la determinazione del sog-getto non potersi ripetere dalla natura a priori ma daqualche fatto contingente che puograve riguardarsi comecausa disponente o determinante il soggetto dellautoritagravesociale

Or qual saragrave cotal fatto contingenteIn ogni societagrave gli stessi soci risentono il bisogno di

determinare il soggetto di quellautoritagrave che egrave richiestadallindole dalla natura dal fine cioegrave della societagrave stes-sa Laonde riunitisi assieme parecchi amici per un viag-gio sorge spontanea la dimanda chi ci faragrave da capo e isuffragi si collocano sul piugrave capace Cosigrave lelezione egravelunico mezzo di determinare il soggetto dellautoritagravenelle societagrave libere Ma lelezione egrave essa stessa atto dinatura ragionevole negrave sarebbe tale se una ragione og-gettiva non le prestasse un fondamento Cotal ragione egravesempre o devessere sempre la maggior capacitagrave o abilitagravedel soggetto egrave insomma una superioritagrave relativa al finesociale una superioritagrave di fatto dellindividuo

La superioritagrave di diritto ossia lautoritagrave naturalmentetende sempre a collocarsi ove si ha la superioritagrave di fattopiugrave omogenea al fine proprio di una data societagrave Perconseguenza in una societagrave convulsa ossia in predaallanarchia la superioritagrave di fatto puograve determinare quel-la del diritto ed esigere dai soci una cooperazione dove-rosa puograve imporre cioegrave alle volontagrave associate il dovere di

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secondarla ogni qualvolta non si potrebbe altrimenti ot-tenere la salute pubblica E in vero in una moltitudineche aspira al bene comune tutti hanno il dovere di im-piegare ciascuno la propria attivitagrave a tale intento in gui-sa che piugrave debba colui che piugrave puograve nascendo per ciogravestesso il dovere negli altri di secondarlo di non impedir-lo e di seguirne la direzione saggia e giusta Secondoquesti principii le nazioni operano legittimamente allor-quando sotto la condotta di esperti capi escono dallaloro abbiezione e dallanarchia per costituirsi giuridica-mente

Perciograve ben diceva Aristotele laquoColoro che maggior-mente conferiscono al bene della societagrave hanno maggiordirittoraquo E il Guizot trova naturale la prevalenza e linge-renza del clero nelle societagrave che andavano man manoformandosi nel Medio Evo il clero in quei tempi era ilpiugrave capace di dirigere la cosa pubblica ed a lui sponta-neamente e liberamente si affidavano i popoli

Del resto una prevalenza secondo ragione qual egravequella che si ravvisa nel marito e nei genitori basta adaccordare a quello ed a questi una superioritagrave di dirittoo vogliam dire lautoritagrave nella societagrave coniugale e nellaparentale Negrave la moglie negrave i figli potrebbero ragione-volmente epperograve moralmente negare al marito o ai ge-nitori quella riverenza e quella cooperazione che egrave ri-chiesta e dalla prerogativa della superioritagrave di fatto edalla condizione speciale del loro ufficio

Se non che la superioritagrave di fatto da cui si vuol condi-zionata la spontanea determinazione del soggetto

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secondarla ogni qualvolta non si potrebbe altrimenti ot-tenere la salute pubblica E in vero in una moltitudineche aspira al bene comune tutti hanno il dovere di im-piegare ciascuno la propria attivitagrave a tale intento in gui-sa che piugrave debba colui che piugrave puograve nascendo per ciogravestesso il dovere negli altri di secondarlo di non impedir-lo e di seguirne la direzione saggia e giusta Secondoquesti principii le nazioni operano legittimamente allor-quando sotto la condotta di esperti capi escono dallaloro abbiezione e dallanarchia per costituirsi giuridica-mente

Perciograve ben diceva Aristotele laquoColoro che maggior-mente conferiscono al bene della societagrave hanno maggiordirittoraquo E il Guizot trova naturale la prevalenza e linge-renza del clero nelle societagrave che andavano man manoformandosi nel Medio Evo il clero in quei tempi era ilpiugrave capace di dirigere la cosa pubblica ed a lui sponta-neamente e liberamente si affidavano i popoli

Del resto una prevalenza secondo ragione qual egravequella che si ravvisa nel marito e nei genitori basta adaccordare a quello ed a questi una superioritagrave di dirittoo vogliam dire lautoritagrave nella societagrave coniugale e nellaparentale Negrave la moglie negrave i figli potrebbero ragione-volmente epperograve moralmente negare al marito o ai ge-nitori quella riverenza e quella cooperazione che egrave ri-chiesta e dalla prerogativa della superioritagrave di fatto edalla condizione speciale del loro ufficio

Se non che la superioritagrave di fatto da cui si vuol condi-zionata la spontanea determinazione del soggetto

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dellautoritagrave egrave lantecedente soltanto in quelle societagravenelle quali nessuno egrave ancora entrato nella superioritagrave didiritto A che voler determinare il soggetto del poteredove esiste precisamente il soggetto determinato del po-tere In tale condizione di cose un partito che prevalgacolla forza ed opprima viene perciograve stesso destituito diogni diritto di fronte agli oppressi presso i quali anzisorge la superioritagrave di diritto e la forza morale che legit-tima a sua volta luso della forza fisica per reagire

Storicamente il fatto per il quale vien determinato ilsoggetto dellautoritagrave sociale nelle consociazioni politi-che potegrave essere anche unusurpazione in tal caso se nonsuffraga al soggetto presunto del potere lusurpazione diquesto gli torna perograve favorevole la prescrizione la qua-le ha luogo quando non si puograve reintegrare lo spodestatonel suo diritto senza turbare gravemente lordine pubbli-co Lautoritagrave infatti al postutto egrave un officio sociale negraveha altro fine che quello stesso della societagrave quandoadunque cegrave il buon governo cegrave la tranquillitagrave cegravelordine nella societagrave non si vede ragione perchegrave il pub-blico potere debba trasferirsi ad altro soggetto Egrave veroche trattandosi di proprietagrave lusurpazione non puograve maifornire al ladro un titolo di legittimo possesso negrave la suamala fede induce prescrizione di sorta La proprietagrave puogravesempre restituirsi al padrone e giovare al padrone es-sendo per lappunto questo il fine naturale ossia la desti-nazione delle proprietagrave Se uno si lascia rubare lorolo-gio il giudice potendo glielo fa restituire e se quel tra-scurato se lo lascia rubare una seconda una terza volta

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dellautoritagrave egrave lantecedente soltanto in quelle societagravenelle quali nessuno egrave ancora entrato nella superioritagrave didiritto A che voler determinare il soggetto del poteredove esiste precisamente il soggetto determinato del po-tere In tale condizione di cose un partito che prevalgacolla forza ed opprima viene perciograve stesso destituito diogni diritto di fronte agli oppressi presso i quali anzisorge la superioritagrave di diritto e la forza morale che legit-tima a sua volta luso della forza fisica per reagire

Storicamente il fatto per il quale vien determinato ilsoggetto dellautoritagrave sociale nelle consociazioni politi-che potegrave essere anche unusurpazione in tal caso se nonsuffraga al soggetto presunto del potere lusurpazione diquesto gli torna perograve favorevole la prescrizione la qua-le ha luogo quando non si puograve reintegrare lo spodestatonel suo diritto senza turbare gravemente lordine pubbli-co Lautoritagrave infatti al postutto egrave un officio sociale negraveha altro fine che quello stesso della societagrave quandoadunque cegrave il buon governo cegrave la tranquillitagrave cegravelordine nella societagrave non si vede ragione perchegrave il pub-blico potere debba trasferirsi ad altro soggetto Egrave veroche trattandosi di proprietagrave lusurpazione non puograve maifornire al ladro un titolo di legittimo possesso negrave la suamala fede induce prescrizione di sorta La proprietagrave puogravesempre restituirsi al padrone e giovare al padrone es-sendo per lappunto questo il fine naturale ossia la desti-nazione delle proprietagrave Se uno si lascia rubare lorolo-gio il giudice potendo glielo fa restituire e se quel tra-scurato se lo lascia rubare una seconda una terza volta

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altrettante gli egrave restituito se si puograve E questo perchegravelorologio non ha diritto di sorte veruna il solo che neabbia egrave il proprietario per trascurato che sia Ma sugliuomini la egrave potestagrave e non proprietagrave e la potestagrave egrave legataa condizioni di tuttaltro genere delle quali una princi-palissima egrave questa che voglia efficacemente e possa ef-fettivamente mantenersi Se adunque anche lo spodesta-to ha il dovere di volere il bene pubblico che ottima-mente si ottiene senza di lui evidentemente ha il doveredi non usare della forza o di altri mezzi immorali per larivendicazione di un diritto che spetta piuttosto alla so-cietagrave in favore della quale unicamente si richiede

Lautoritagrave come esigenza sociale egrave indipendente dalvolere vuoi de soci vuoi del soggetto in cui risiedeperchegrave sebbene sia libero alluomo scegliere queste oquelle relazioni sociali non puograve tuttavia far sigrave che costi-tuita una societagrave non siavi chi ordini e chi sia tenuto asecondare limpulso regolatore Per conseguenza collasuccessione e colla abdicazione non si trasmette preci-samente il potere ma si compie un fatto che secondo lefondamentali leggi di una nazione o scritte o tradiziona-li determina il soggetto del potere Coteste leggi hannovigore di un patto che per la sua importanza la giusti-zia e lordine vogliono mantenuto

Concludendo lautoritagrave egrave un diritto immanente dellasocietagrave la natura della societagrave esige assolutamentelautoritagrave Errano pertanto coloro che ebbero a riporre labase razionale dellautoritagrave nella convenzione ossia nelpatto sociale considerandola come una cessione che gli

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altrettante gli egrave restituito se si puograve E questo perchegravelorologio non ha diritto di sorte veruna il solo che neabbia egrave il proprietario per trascurato che sia Ma sugliuomini la egrave potestagrave e non proprietagrave e la potestagrave egrave legataa condizioni di tuttaltro genere delle quali una princi-palissima egrave questa che voglia efficacemente e possa ef-fettivamente mantenersi Se adunque anche lo spodesta-to ha il dovere di volere il bene pubblico che ottima-mente si ottiene senza di lui evidentemente ha il doveredi non usare della forza o di altri mezzi immorali per larivendicazione di un diritto che spetta piuttosto alla so-cietagrave in favore della quale unicamente si richiede

Lautoritagrave come esigenza sociale egrave indipendente dalvolere vuoi de soci vuoi del soggetto in cui risiedeperchegrave sebbene sia libero alluomo scegliere queste oquelle relazioni sociali non puograve tuttavia far sigrave che costi-tuita una societagrave non siavi chi ordini e chi sia tenuto asecondare limpulso regolatore Per conseguenza collasuccessione e colla abdicazione non si trasmette preci-samente il potere ma si compie un fatto che secondo lefondamentali leggi di una nazione o scritte o tradiziona-li determina il soggetto del potere Coteste leggi hannovigore di un patto che per la sua importanza la giusti-zia e lordine vogliono mantenuto

Concludendo lautoritagrave egrave un diritto immanente dellasocietagrave la natura della societagrave esige assolutamentelautoritagrave Errano pertanto coloro che ebbero a riporre labase razionale dellautoritagrave nella convenzione ossia nelpatto sociale considerandola come una cessione che gli

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individui associati fanno di tutti o di parte dei loro dirittial capo dellassociazione Se il contratto fosse il fonda-mento razionale di tutte le autoritagrave come potrebbesigiustificare e spiegare la podestagrave dei genitori che presie-dono alla societagrave domestica Neppure il potere di obbli-gare dipende da convenzione tacita in questo senso chei cittadini liberamente consentono di obbedire sia per-chegrave molti obbediscono di mala voglia molti ricusandolobbedienza toglierebbero per ciograve stesso il potere di ob-bligare vale a dire lautoritagrave Inoltre non dovrebbero es-ser tenuti tutti quelli che ignorano lesistenza di quelcontratto primitivo che si presume e cui non furonopresenti Questa teoria del contratto sociale falsa il con-cetto di autoritagrave

Se si fa dipendere lautoritagrave dalluomo si conculca ladignitagrave del suddito perchegrave lo si fa dipendere da un suoeguale se la si fa dipendere solo da un fatto contingen-te lautoritagrave sarebbe soltanto un che avventizio ed acci-dentale alla societagrave non richiesta perograve dalla sua essenzanecessariamente

Quale egrave adunque lorigine dellautoritagraveLa questione fu diversamente risolta secondo i princi-

pii piugrave o meno filosofici supposti a spiegare loriginedella societagrave specie della politica colla quale origineintimamente si connette quella pure dellautoritagrave

Noi avremo campo di ritornarvi a suo tempo per oraci basteragrave distinguere due modi diversi di porre la que-stione stessa e che per non essere stati ben distinti ca-gionarono confusione nel soggetto della nostra tesi

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individui associati fanno di tutti o di parte dei loro dirittial capo dellassociazione Se il contratto fosse il fonda-mento razionale di tutte le autoritagrave come potrebbesigiustificare e spiegare la podestagrave dei genitori che presie-dono alla societagrave domestica Neppure il potere di obbli-gare dipende da convenzione tacita in questo senso chei cittadini liberamente consentono di obbedire sia per-chegrave molti obbediscono di mala voglia molti ricusandolobbedienza toglierebbero per ciograve stesso il potere di ob-bligare vale a dire lautoritagrave Inoltre non dovrebbero es-ser tenuti tutti quelli che ignorano lesistenza di quelcontratto primitivo che si presume e cui non furonopresenti Questa teoria del contratto sociale falsa il con-cetto di autoritagrave

Se si fa dipendere lautoritagrave dalluomo si conculca ladignitagrave del suddito perchegrave lo si fa dipendere da un suoeguale se la si fa dipendere solo da un fatto contingen-te lautoritagrave sarebbe soltanto un che avventizio ed acci-dentale alla societagrave non richiesta perograve dalla sua essenzanecessariamente

Quale egrave adunque lorigine dellautoritagraveLa questione fu diversamente risolta secondo i princi-

pii piugrave o meno filosofici supposti a spiegare loriginedella societagrave specie della politica colla quale origineintimamente si connette quella pure dellautoritagrave

Noi avremo campo di ritornarvi a suo tempo per oraci basteragrave distinguere due modi diversi di porre la que-stione stessa e che per non essere stati ben distinti ca-gionarono confusione nel soggetto della nostra tesi

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Dimandando quale sia lorigine dellautoritagrave si puograveegualmente intendere 1deg quale sia la ragione o piuttostoda chi venga fatto che una data persona sia capo dellasocietagrave 2deg da chi venga lautoritagrave formalmente presaossia qual sia quel principio supremo dal quale il poterepiglia la sua forza imperativa

Presa in questo ultimo significato lautoritagrave non puogravevenire che da Dio quale supremo ordinatore degli esse-ri e da cui viene che lordine sociale esiga un potere di-rettivo

Che cosa egrave infatti il potere di cui si tratta se non unasuperioritagrave Dico una superioritagrave di diritto che si vuoleappunto per circoscrivere gli effetti delle superioritagrave na-turali o di fatto E come mai trovare negli uomini ilprincipio di questa superioritagrave In alcuni con che ragio-ne In tutti egrave un assurdo

Neppure lautoritagrave puograve derivare al soggetto del poteredalla volontagrave degli uomini stessi ai quali comanda quasipossa essere costituita dalla somma di quelle porzioni didiritto e di autoritagrave che ciascuno dei sudditi ha sopra sestesso e che cede al sovrano Il diritto e la autoritagrave pro-pria degli uomini sugli altri uomini egrave zero ed uninfinitagravedi zeri messi insieme non fanno che zero

Se per la forza che dagrave al comando lautoritagrave si volesseintendere lautoritagrave della forza la quale intimorendo ideboli li persuade a seguire per il loro minor male lavolontagrave dei piugrave forti noi comprendiamo benissimocome siffatta autoritagrave possa ad uno venire dalla concor-renza di piugrave uomini nel suo stesso volere e come cresca

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Dimandando quale sia lorigine dellautoritagrave si puograveegualmente intendere 1deg quale sia la ragione o piuttostoda chi venga fatto che una data persona sia capo dellasocietagrave 2deg da chi venga lautoritagrave formalmente presaossia qual sia quel principio supremo dal quale il poterepiglia la sua forza imperativa

Presa in questo ultimo significato lautoritagrave non puogravevenire che da Dio quale supremo ordinatore degli esse-ri e da cui viene che lordine sociale esiga un potere di-rettivo

Che cosa egrave infatti il potere di cui si tratta se non unasuperioritagrave Dico una superioritagrave di diritto che si vuoleappunto per circoscrivere gli effetti delle superioritagrave na-turali o di fatto E come mai trovare negli uomini ilprincipio di questa superioritagrave In alcuni con che ragio-ne In tutti egrave un assurdo

Neppure lautoritagrave puograve derivare al soggetto del poteredalla volontagrave degli uomini stessi ai quali comanda quasipossa essere costituita dalla somma di quelle porzioni didiritto e di autoritagrave che ciascuno dei sudditi ha sopra sestesso e che cede al sovrano Il diritto e la autoritagrave pro-pria degli uomini sugli altri uomini egrave zero ed uninfinitagravedi zeri messi insieme non fanno che zero

Se per la forza che dagrave al comando lautoritagrave si volesseintendere lautoritagrave della forza la quale intimorendo ideboli li persuade a seguire per il loro minor male lavolontagrave dei piugrave forti noi comprendiamo benissimocome siffatta autoritagrave possa ad uno venire dalla concor-renza di piugrave uomini nel suo stesso volere e come cresca

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in lui a proporzione del numero de suoi aderenti Ma laforza quantunque moltiplicata non egrave mai autoritagrave Negravelefficacia chessa esercita sullaltrui volontagrave piacessepur dirla lautoritagrave della forza puograve mai equivalere aquella che vi esercita il diritto e che suol dirsi la forzadellautoritagrave Questa produce il dovere propriamente det-to quella produce il timore ed il timore varia e finiscesecondochegrave allintimidito vien meno la circospezione ecresce collaiuto altrui lastuzia o laudacia Se allauto-ritagrave morale si sostituisce il concetto della forza la com-pagine sociale ruina poichegrave la societagrave egrave anzi tutto unio-ne di uomini ragionevoli Lautoritagrave adunque presa for-malmente non puograve aversi dalluomo

Ma appunto si dice appunto perchegrave non cegrave negli uo-mini un principio di superioritagrave cegrave negli uomini il prin-cipio delluguaglianza col mezzo e per opera della qualesi crea poi una superioritagrave di diritto Ma che La supe-rioritagrave e luguaglianza sono oggetti sigrave diversi ed oppostiche mettere negli uomini il principio tanto dellunaquanto dellaltra egrave in ultima analisi un medesimo erro-re Per concepire come gli uomini avessero in loro que-sto principio duguaglianza bisognerebbe poter concepi-re che ogni uomo fosse lautore di se medesimo E nonsi potendo questo bisogna pur riconoscere che gli uomi-ni non possono essere uguali se non in quanto abbianougualmente ricevuto se non dipendentemente da chi liabbia costituiti tali e perchegrave e fin dove li abbia voluti ecostituiti tali Quindi non che questa uguaglianza sia unprincipio non puograve essa medesima avere la sua ragione

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in lui a proporzione del numero de suoi aderenti Ma laforza quantunque moltiplicata non egrave mai autoritagrave Negravelefficacia chessa esercita sullaltrui volontagrave piacessepur dirla lautoritagrave della forza puograve mai equivalere aquella che vi esercita il diritto e che suol dirsi la forzadellautoritagrave Questa produce il dovere propriamente det-to quella produce il timore ed il timore varia e finiscesecondochegrave allintimidito vien meno la circospezione ecresce collaiuto altrui lastuzia o laudacia Se allauto-ritagrave morale si sostituisce il concetto della forza la com-pagine sociale ruina poichegrave la societagrave egrave anzi tutto unio-ne di uomini ragionevoli Lautoritagrave adunque presa for-malmente non puograve aversi dalluomo

Ma appunto si dice appunto perchegrave non cegrave negli uo-mini un principio di superioritagrave cegrave negli uomini il prin-cipio delluguaglianza col mezzo e per opera della qualesi crea poi una superioritagrave di diritto Ma che La supe-rioritagrave e luguaglianza sono oggetti sigrave diversi ed oppostiche mettere negli uomini il principio tanto dellunaquanto dellaltra egrave in ultima analisi un medesimo erro-re Per concepire come gli uomini avessero in loro que-sto principio duguaglianza bisognerebbe poter concepi-re che ogni uomo fosse lautore di se medesimo E nonsi potendo questo bisogna pur riconoscere che gli uomi-ni non possono essere uguali se non in quanto abbianougualmente ricevuto se non dipendentemente da chi liabbia costituiti tali e perchegrave e fin dove li abbia voluti ecostituiti tali Quindi non che questa uguaglianza sia unprincipio non puograve essa medesima avere la sua ragione

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di essere che in un principio superiore in ciograve appuntodi cui si vorrebbe far a meno

Adunque lultimo principio dellautoritagrave non puograve esse-re che Dio siccome ultima ragione di ogni legge ed egraveper legge di natura veramente non per umana conven-zione che sorge la necessitagrave dellautoritagrave sociale

Negrave la nostra teoria ha nulla che fare con quella cosigravedetta del Diritto divino e colla quale si suole indicarelinammissibilitagrave del potere in una dinastia o in una for-ma speciale di governo quasi questa abbia ricevuto unaconsecrazione divina e quella una specie di bolla disti-tuzione inviata dal cielo Cotal dottrina si dovrebbe piut-tosto chiamare Cesarismo medioevale giacchegrave fu pro-fessata dai giuristi dei tempi di mezzo appoggiati aduna falsa interpretazione del testo laquonon est potestas nisia Deoraquo14 Essi insegnavano limpero romano esseredistituzione divina uno ed indivisibile i suoi diritti nonpotersi menomare limperatore esser legge vivente e su-periore ad ogni legge chiamarsi sempre Augusto perchegraveegrave proprio dellimperatore augmentare limpero15 Dante

14 Ad Rom XIII 1 S Giovanni Crisostomo (Hom XIII in epad Rom) commentando questo passo fa vedere come la questio-ne di principe o dinastia sia riservata

15 Cosigrave Baldo di Perugia e Giovanni di ParigiLapoteosi del sacro romano impero e la teocrazia dellimpera-

tore veniva dai legisti di quel tempo formulata nei seguenti versiche risalgono al secolo XIII

Caesar lex viva stat regibus imperativaLegeque sub viva sunt omnia jura dativa

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di essere che in un principio superiore in ciograve appuntodi cui si vorrebbe far a meno

Adunque lultimo principio dellautoritagrave non puograve esse-re che Dio siccome ultima ragione di ogni legge ed egraveper legge di natura veramente non per umana conven-zione che sorge la necessitagrave dellautoritagrave sociale

Negrave la nostra teoria ha nulla che fare con quella cosigravedetta del Diritto divino e colla quale si suole indicarelinammissibilitagrave del potere in una dinastia o in una for-ma speciale di governo quasi questa abbia ricevuto unaconsecrazione divina e quella una specie di bolla disti-tuzione inviata dal cielo Cotal dottrina si dovrebbe piut-tosto chiamare Cesarismo medioevale giacchegrave fu pro-fessata dai giuristi dei tempi di mezzo appoggiati aduna falsa interpretazione del testo laquonon est potestas nisia Deoraquo14 Essi insegnavano limpero romano esseredistituzione divina uno ed indivisibile i suoi diritti nonpotersi menomare limperatore esser legge vivente e su-periore ad ogni legge chiamarsi sempre Augusto perchegraveegrave proprio dellimperatore augmentare limpero15 Dante

14 Ad Rom XIII 1 S Giovanni Crisostomo (Hom XIII in epad Rom) commentando questo passo fa vedere come la questio-ne di principe o dinastia sia riservata

15 Cosigrave Baldo di Perugia e Giovanni di ParigiLapoteosi del sacro romano impero e la teocrazia dellimpera-

tore veniva dai legisti di quel tempo formulata nei seguenti versiche risalgono al secolo XIII

Caesar lex viva stat regibus imperativaLegeque sub viva sunt omnia jura dativa

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nella sua Monarchia accettograve le dottrine cesaree di queltempo ed abborracciando assieme argomenti filosofici eteologici mal digesti volle provare che lumanitagrave nondevessere governata che da un solo che la pluralitagrave depriacutencipi espone i popoli a continui conflitti che per con-seguenza a mantenere lordine e la pace egrave necessario unsuperiore unico che il solo impero romano ha il dirittoalla dominazione universale Sono curiosi gli argomentiche Dante reca a provare questultimo assunto Ei pre-tende che limpero romano avesse avuto il diritto di con-quistare il mondo perchegrave diffatti imprese a conquistar-lo ciograve che non avrebbe potuto senza manifesta ordina-zione divina Anzi crede persino di dimostrare seria-mente che se limpero romano non egrave legittimo il peccatodi Adamo non egrave stato espiato da Cristo16 Nel secoloXVII cotesta autocrazia del sovrano favorita dal pretesoDiritto divino veniva a rappresentarsi nel celebre dettodi Luigi XIV laquoLo Stato sono ioraquo

Allorquando adunque noi collochiamo in Dio il prin-cipio di autoritagrave intendiamo ripetere unicamente dalla

Lex ea castigat solvit et ipsa ligatConditor est legis neque debet lego teneriSed sibi complacuit sub lege libenter haberiQuidquid is placuit juris ad instar erit

Godfr Viterb Cron

Coerentemente a questi principii Federico faceva chiamare dalsuo cancelliere tutti gli altri re del mondo re provinciali e sestesso legge vivente ndash V Michaud Stor d Crociate

16 Dante De Monarchia c 1

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nella sua Monarchia accettograve le dottrine cesaree di queltempo ed abborracciando assieme argomenti filosofici eteologici mal digesti volle provare che lumanitagrave nondevessere governata che da un solo che la pluralitagrave depriacutencipi espone i popoli a continui conflitti che per con-seguenza a mantenere lordine e la pace egrave necessario unsuperiore unico che il solo impero romano ha il dirittoalla dominazione universale Sono curiosi gli argomentiche Dante reca a provare questultimo assunto Ei pre-tende che limpero romano avesse avuto il diritto di con-quistare il mondo perchegrave diffatti imprese a conquistar-lo ciograve che non avrebbe potuto senza manifesta ordina-zione divina Anzi crede persino di dimostrare seria-mente che se limpero romano non egrave legittimo il peccatodi Adamo non egrave stato espiato da Cristo16 Nel secoloXVII cotesta autocrazia del sovrano favorita dal pretesoDiritto divino veniva a rappresentarsi nel celebre dettodi Luigi XIV laquoLo Stato sono ioraquo

Allorquando adunque noi collochiamo in Dio il prin-cipio di autoritagrave intendiamo ripetere unicamente dalla

Lex ea castigat solvit et ipsa ligatConditor est legis neque debet lego teneriSed sibi complacuit sub lege libenter haberiQuidquid is placuit juris ad instar erit

Godfr Viterb Cron

Coerentemente a questi principii Federico faceva chiamare dalsuo cancelliere tutti gli altri re del mondo re provinciali e sestesso legge vivente ndash V Michaud Stor d Crociate

16 Dante De Monarchia c 1

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divina ordinazione il principio della obbligazione mora-le che induce nei soci limperativo della legge ossia lavolontagrave che governa secondo giustizia

Se poi la questione si riguarda nellaltro aspetto se cidimandiamo cioegrave donde avvenga che una persona si tro-vi fornita di autoritagrave allora dicemmo piugrave sopra egraveduopo un fatto determinante il soggetto Trattandosi disocietagrave civili non si nega il valore della volontagrave nazio-nale sia quanto alla scelta delle forme di governo siaquanto alla scelta del soggetto del potere richiesto dallindole di una forma determinata In questo senso egrave veroche il potere delle societagrave politiche viene dal popolo

Quindi si comprende come i sovrani possano intito-larsi Re per la grazia di Dio e per la volontagrave della na-zione

CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo stori-co Varii rapporti della societagrave domestica

La famiglia o societagrave domestica egrave lunione di piugrave per-sone sotto lo stesso capo dirigente il lavoro ed ammini-strante il guadagno di ognuno avendo per fine il mante-nimento leducazione il perfezionamento e il benessereindividuale di tutti quelli che vi appartengono

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divina ordinazione il principio della obbligazione mora-le che induce nei soci limperativo della legge ossia lavolontagrave che governa secondo giustizia

Se poi la questione si riguarda nellaltro aspetto se cidimandiamo cioegrave donde avvenga che una persona si tro-vi fornita di autoritagrave allora dicemmo piugrave sopra egraveduopo un fatto determinante il soggetto Trattandosi disocietagrave civili non si nega il valore della volontagrave nazio-nale sia quanto alla scelta delle forme di governo siaquanto alla scelta del soggetto del potere richiesto dallindole di una forma determinata In questo senso egrave veroche il potere delle societagrave politiche viene dal popolo

Quindi si comprende come i sovrani possano intito-larsi Re per la grazia di Dio e per la volontagrave della na-zione

CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo stori-co Varii rapporti della societagrave domestica

La famiglia o societagrave domestica egrave lunione di piugrave per-sone sotto lo stesso capo dirigente il lavoro ed ammini-strante il guadagno di ognuno avendo per fine il mante-nimento leducazione il perfezionamento e il benessereindividuale di tutti quelli che vi appartengono

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Le specialitagrave che distinguono la societagrave domesticadalle altre societagrave perfette di cui parleremo sono cheessa non consta propriamente parlando di altre societagraveminori ma si compone immediatamente di individuisebbene ve ne possano essere fra essi di quelli che ab-biano fra loro e col capo di famiglia relazioni specialiche altri non hanno che in essa vegrave una sola amministra-zione della proprietagrave comune e del frutto sigrave di essa chedelle fatiche di ognuno che il governo domestico devemirare al bene di tutti i membri non solo nellinteressegenerale della famiglia ma direttamente nel bisogno diciascuno individuo in particolare Quindi la direzionepiugrave che per leggi comuni vegrave fatta per precetti

La famiglia fu la prima forma del consorzio umanoRisalendo alle origini del genere umano egrave facile com-

prendere come il bisogno della propagazione della proleabbia costituita una societagrave coniugale resa duratura dal-la necessitagrave di educare la prole

La natura pose la materia di questo primo consorzioin individui distinti per sesso lamore il bene della vitacercato nella unione di entrambi un reciproco consensodi due volontagrave ne fu la forma La procreazione e ledu-cazione dei figli consolidograve in seguito questa societagrave pri-mitiva e le diede maggior sviluppo

Nella genesi pertanto della famiglia si debbono consi-derare elementi materiali ed elementi formali

Lo svolgimento incessante della vita e la conservazio-ne della specie egrave ottenuta mediante la destinazione reci-proca dei due sessi Luomo e la donna presentano carat-

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Le specialitagrave che distinguono la societagrave domesticadalle altre societagrave perfette di cui parleremo sono cheessa non consta propriamente parlando di altre societagraveminori ma si compone immediatamente di individuisebbene ve ne possano essere fra essi di quelli che ab-biano fra loro e col capo di famiglia relazioni specialiche altri non hanno che in essa vegrave una sola amministra-zione della proprietagrave comune e del frutto sigrave di essa chedelle fatiche di ognuno che il governo domestico devemirare al bene di tutti i membri non solo nellinteressegenerale della famiglia ma direttamente nel bisogno diciascuno individuo in particolare Quindi la direzionepiugrave che per leggi comuni vegrave fatta per precetti

La famiglia fu la prima forma del consorzio umanoRisalendo alle origini del genere umano egrave facile com-

prendere come il bisogno della propagazione della proleabbia costituita una societagrave coniugale resa duratura dal-la necessitagrave di educare la prole

La natura pose la materia di questo primo consorzioin individui distinti per sesso lamore il bene della vitacercato nella unione di entrambi un reciproco consensodi due volontagrave ne fu la forma La procreazione e ledu-cazione dei figli consolidograve in seguito questa societagrave pri-mitiva e le diede maggior sviluppo

Nella genesi pertanto della famiglia si debbono consi-derare elementi materiali ed elementi formali

Lo svolgimento incessante della vita e la conservazio-ne della specie egrave ottenuta mediante la destinazione reci-proca dei due sessi Luomo e la donna presentano carat-

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teri fisiologici e psicologici speciali che determinano laloro posizione rispettiva nel coniugio Vegrave in loro un piugravee un meno rispettivo dalla cui congiunzione risulta lacombinazione armonica di entrambi e il complemento diciascuno

La forza espansiva predomina nelluomo e si trova intutti i modi della sua esistenza egli ha bisogno di lavo-ro di movimento di esercizio sia nellordine fisico chenellordine intellettuale In confronto della donna il suocorpo egrave piugrave vigoroso piugrave vivace la sua intelligenza piugraveestese le sue cognizioni Gli appartiene quindi il domi-nio esteriore egli egrave per natura capo dellassociazione na-turale Ma in ragione della sua attivitagrave esteriore luomoha minore sensibilitagrave minore perseveranza nellaffettoSe non che le asprezze del suo carattere vengono rad-dolcite dalla societagrave colla donna Cosigrave la forza moraledellaffetto e della bellezza domina la forza fisica la di-sciplina opponendovi per parte della donna una resi-stenza passiva che man mano sinsinua nel cuoredelluomo e lo modifica lo migliora

La forza attrattiva predomina invece nella donna e de-termina la sua maniera di essere caratterizzando la suapersona I suoi sentimenti sono piugrave portati a concentrar-si che ad espandersi la sua volontagrave ha maggior intensi-tagrave che estensione la sua ragione suole esercitarsi in cer-chia piugrave angusta Ciograve fa sigrave chessa sia piugrave atta alleduca-zione del sentimento e alla direzione strettamente eco-nomica Essa piega dinnanzi alla forza ma non cede ecolla sua pazienza giunge a sottometterla esercitando

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teri fisiologici e psicologici speciali che determinano laloro posizione rispettiva nel coniugio Vegrave in loro un piugravee un meno rispettivo dalla cui congiunzione risulta lacombinazione armonica di entrambi e il complemento diciascuno

La forza espansiva predomina nelluomo e si trova intutti i modi della sua esistenza egli ha bisogno di lavo-ro di movimento di esercizio sia nellordine fisico chenellordine intellettuale In confronto della donna il suocorpo egrave piugrave vigoroso piugrave vivace la sua intelligenza piugraveestese le sue cognizioni Gli appartiene quindi il domi-nio esteriore egli egrave per natura capo dellassociazione na-turale Ma in ragione della sua attivitagrave esteriore luomoha minore sensibilitagrave minore perseveranza nellaffettoSe non che le asprezze del suo carattere vengono rad-dolcite dalla societagrave colla donna Cosigrave la forza moraledellaffetto e della bellezza domina la forza fisica la di-sciplina opponendovi per parte della donna una resi-stenza passiva che man mano sinsinua nel cuoredelluomo e lo modifica lo migliora

La forza attrattiva predomina invece nella donna e de-termina la sua maniera di essere caratterizzando la suapersona I suoi sentimenti sono piugrave portati a concentrar-si che ad espandersi la sua volontagrave ha maggior intensi-tagrave che estensione la sua ragione suole esercitarsi in cer-chia piugrave angusta Ciograve fa sigrave chessa sia piugrave atta alleduca-zione del sentimento e alla direzione strettamente eco-nomica Essa piega dinnanzi alla forza ma non cede ecolla sua pazienza giunge a sottometterla esercitando

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ove non sia malvagia una benigna influenza sul maritopersuadendolo cioegrave assai volte per via del sentimento aciograve chei deve fare Tuttavolta lattrazione ha i suoi ec-cessi donde quellegoismo della donna depravata che ifrancesi chiamano coquetterie Allorchegrave essa egrave malva-gia lo egrave sempre piugrave delluomo perchegrave essa attira ed as-sorbe piugrave profondamente il male Mentre allorquando egravebuona lo egrave eminentemente perchegrave senza restrizione sidedica al bene e ne egrave lo strumento piugrave efficace Basta ilricordare la madre la sorella quali furono educate dalCristianesimo e leroismo della Suora di Caritagrave e dellePiccole Suore de poveri

Tali sono i tratti piugrave salienti della psicologiadelluomo e della donna

Perograve luomo e la donna non costituiscono che la mate-ria del coniugio Ma la loro condizione reciproca prestafondamento ad un sentimento di simpatia ad un affettoche si sviluppa in seno de due organismi Essi tendonoa completarsi a vicenda a convenire insieme in un soloproposito in un solo fine Essi aspirano al bene dellavita rappresentato nellunione di entrambi cotesta aspi-razione si appella amore ed il consenso delle due vo-lontagrave in questo fine comune egrave ciograve che dicesi matrimo-nio

Il matrimonio considerato come atto riveste la naturadi un contratto considerato come stato o condizione egraveuna vera societagrave per la vita

Esso fu assai bene definito dal Diritto romano laquocon-junctio viri et mulieris individuam vitae consuetudinem

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ove non sia malvagia una benigna influenza sul maritopersuadendolo cioegrave assai volte per via del sentimento aciograve chei deve fare Tuttavolta lattrazione ha i suoi ec-cessi donde quellegoismo della donna depravata che ifrancesi chiamano coquetterie Allorchegrave essa egrave malva-gia lo egrave sempre piugrave delluomo perchegrave essa attira ed as-sorbe piugrave profondamente il male Mentre allorquando egravebuona lo egrave eminentemente perchegrave senza restrizione sidedica al bene e ne egrave lo strumento piugrave efficace Basta ilricordare la madre la sorella quali furono educate dalCristianesimo e leroismo della Suora di Caritagrave e dellePiccole Suore de poveri

Tali sono i tratti piugrave salienti della psicologiadelluomo e della donna

Perograve luomo e la donna non costituiscono che la mate-ria del coniugio Ma la loro condizione reciproca prestafondamento ad un sentimento di simpatia ad un affettoche si sviluppa in seno de due organismi Essi tendonoa completarsi a vicenda a convenire insieme in un soloproposito in un solo fine Essi aspirano al bene dellavita rappresentato nellunione di entrambi cotesta aspi-razione si appella amore ed il consenso delle due vo-lontagrave in questo fine comune egrave ciograve che dicesi matrimo-nio

Il matrimonio considerato come atto riveste la naturadi un contratto considerato come stato o condizione egraveuna vera societagrave per la vita

Esso fu assai bene definito dal Diritto romano laquocon-junctio viri et mulieris individuam vitae consuetudinem

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retinensraquo Perocchegrave egrave societagrave che si fonda sul bene dellavita e deve quindi durare quanto dura la vita Lindisso-lubilitagrave del matrimonio egrave pertanto richiesta piugrave che dal-le leggi positive dalla ragione stessa

Luomo e la donna si accordano con un patto solennea vivere la stessa vita a fare un solo intimo consorzio avoler partecipare cioegrave la stessa sorte Se questa unione egravemorale se egrave giusta perchegrave non deve essere mantenutaNon si puograve comprendere questa unitagrave morale di due per-sone se non sintende la loro unione dotata di perennitagraveLamore reciproco che nello stato di natura pura ravvi-cina le due persone egrave illimitato incondizionato negrave lospazio negrave il tempo entrano nelle determinazioni delconsenso reciproco il solo benessere di entrambi perlintera vita egrave stato loggetto prossimo ed immediato delconsenso Negrave luna negrave laltra parte vorrebbero ammettereuna sigrave intima comunione di affetti una sigrave assoluta parte-cipazione della sorte e dei beni della vita se luna elaltra parte non intendessero di doversi appartenere persempre Se il matrimonio potesse disciogliersi sarebbeingiusto latto col quale si inizia mancando luguaglian-za del contratto giacchegrave la condizione o delluno odellaltro si renderebbe peggiore Vha di piugrave nel con-cetto comune la societagrave coniugale fa sigrave che di due per-sone ne risulti una sola fa sigrave che luna sussista nellaltrae il concetto comune in tal caso risponde esattamenteallordine della natura meravigliosamente espresso inquella sentenza del Genesi Erunt duo in carne una Diqui si comprende che debba pensarsi del divorzio pro-

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retinensraquo Perocchegrave egrave societagrave che si fonda sul bene dellavita e deve quindi durare quanto dura la vita Lindisso-lubilitagrave del matrimonio egrave pertanto richiesta piugrave che dal-le leggi positive dalla ragione stessa

Luomo e la donna si accordano con un patto solennea vivere la stessa vita a fare un solo intimo consorzio avoler partecipare cioegrave la stessa sorte Se questa unione egravemorale se egrave giusta perchegrave non deve essere mantenutaNon si puograve comprendere questa unitagrave morale di due per-sone se non sintende la loro unione dotata di perennitagraveLamore reciproco che nello stato di natura pura ravvi-cina le due persone egrave illimitato incondizionato negrave lospazio negrave il tempo entrano nelle determinazioni delconsenso reciproco il solo benessere di entrambi perlintera vita egrave stato loggetto prossimo ed immediato delconsenso Negrave luna negrave laltra parte vorrebbero ammettereuna sigrave intima comunione di affetti una sigrave assoluta parte-cipazione della sorte e dei beni della vita se luna elaltra parte non intendessero di doversi appartenere persempre Se il matrimonio potesse disciogliersi sarebbeingiusto latto col quale si inizia mancando luguaglian-za del contratto giacchegrave la condizione o delluno odellaltro si renderebbe peggiore Vha di piugrave nel con-cetto comune la societagrave coniugale fa sigrave che di due per-sone ne risulti una sola fa sigrave che luna sussista nellaltrae il concetto comune in tal caso risponde esattamenteallordine della natura meravigliosamente espresso inquella sentenza del Genesi Erunt duo in carne una Diqui si comprende che debba pensarsi del divorzio pro-

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priamente detto che vuole lo scioglimento del matrimo-nio

Sebbene il matrimonio sia dalla natura ordinato allapropagazione del genere umano nella intenzione perogravedella prima coppia non entrava per anco questo fine Lagenerazione consolidograve lunione contratta rafforzandoneed imponendo nuovi motivi alla indissolubilitagrave Il figliodiventograve cosigrave un nuovo vincolo di unione la vita de co-niugi allora si rallegrograve di nuove speranze si svolsenellarmonia di novelli affetti di cure e del lavoro comu-ne

Luomo e la donna che si erano proposti a vicenda afine della vita delluno la vita dellaltro come modellodella coscienza delluno la coscienza dellaltro comeguida della volontagrave delluno la volontagrave dellaltro com-prendono che questa unitagrave di vita di coscienza e di vo-lontagrave allora piugrave che mai si rende indispensabile quandoegrave necessario informare la prole imprimere cioegrave lo stam-po del proprio spirito della propria vitalitagrave in colui chela generazione diede qual frutto della loro unione Ilconcetto del dovere si va allora sempre piugrave formandonella coscienza comune e cosigrave nasce un vero organismoetico la famiglia

La famiglia pertanto piglia nel concetto comune unaforma etica la si riguarda cioegrave come uno stato una con-dizione di essere una societagrave vincolata dal dovere Ilprimo impulso egrave stato lamore il secondo momento fuun atto di libertagrave lessere emergente egrave una unione perso-

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priamente detto che vuole lo scioglimento del matrimo-nio

Sebbene il matrimonio sia dalla natura ordinato allapropagazione del genere umano nella intenzione perogravedella prima coppia non entrava per anco questo fine Lagenerazione consolidograve lunione contratta rafforzandoneed imponendo nuovi motivi alla indissolubilitagrave Il figliodiventograve cosigrave un nuovo vincolo di unione la vita de co-niugi allora si rallegrograve di nuove speranze si svolsenellarmonia di novelli affetti di cure e del lavoro comu-ne

Luomo e la donna che si erano proposti a vicenda afine della vita delluno la vita dellaltro come modellodella coscienza delluno la coscienza dellaltro comeguida della volontagrave delluno la volontagrave dellaltro com-prendono che questa unitagrave di vita di coscienza e di vo-lontagrave allora piugrave che mai si rende indispensabile quandoegrave necessario informare la prole imprimere cioegrave lo stam-po del proprio spirito della propria vitalitagrave in colui chela generazione diede qual frutto della loro unione Ilconcetto del dovere si va allora sempre piugrave formandonella coscienza comune e cosigrave nasce un vero organismoetico la famiglia

La famiglia pertanto piglia nel concetto comune unaforma etica la si riguarda cioegrave come uno stato una con-dizione di essere una societagrave vincolata dal dovere Ilprimo impulso egrave stato lamore il secondo momento fuun atto di libertagrave lessere emergente egrave una unione perso-

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nale in cui lamore diventograve un dovere e latto della liber-tagrave piglia una forma duratura

Prima condizione adunque della moralitagrave domesticaanzi della civiltagrave stessa egrave la stabilitagrave dei coniugi negrave sta-bilitagrave ci puograve essere se il vago sentimento dellamore nonviene mediante il consenso legittimo della volontagrave sol-levato alla necessitagrave del dovere

Tale egrave il concetto della famiglia nello svolgersi dellaciviltagrave Egrave vero che la societagrave coniugale non egrave tutta la fa-miglia ne egrave perograve lorigine e il fondamento La famigliaintera costituita di genitori e di figli non ha piugrave ragionedi sussistere come organismo etico ove vacilli il fonda-mento

La famiglia si discioglie non solo quando il divorziola discerpa ma anche allorquando manca la moralitagravenellunitagrave fondamentale E questa vien meno se la socie-tagrave coniugale non egrave monogamica

La societagrave coniugale pertanto vuol essere monogami-ca luomo non deve avere piugrave mogli negrave la donna piugravemariti Il primo caso dicesi poligamia il secondo po-liandria

Se la donna avesse piugrave mariti la prole non sarebbecerta i figli non sarebbero quindi pegno di accordo pro-dotto comune de coniugi La poligamia non compro-mette la certezza della prole ma neppure essa egrave moral-mente sostenibile Imperocchegrave onde luguaglianza si os-servi nel patto maritale egrave mestieri che tutta una personasi dia a tutta unaltra tanto vuole la legge della giustiziaNella poliandria la donna non dagrave se stessa intera nella

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nale in cui lamore diventograve un dovere e latto della liber-tagrave piglia una forma duratura

Prima condizione adunque della moralitagrave domesticaanzi della civiltagrave stessa egrave la stabilitagrave dei coniugi negrave sta-bilitagrave ci puograve essere se il vago sentimento dellamore nonviene mediante il consenso legittimo della volontagrave sol-levato alla necessitagrave del dovere

Tale egrave il concetto della famiglia nello svolgersi dellaciviltagrave Egrave vero che la societagrave coniugale non egrave tutta la fa-miglia ne egrave perograve lorigine e il fondamento La famigliaintera costituita di genitori e di figli non ha piugrave ragionedi sussistere come organismo etico ove vacilli il fonda-mento

La famiglia si discioglie non solo quando il divorziola discerpa ma anche allorquando manca la moralitagravenellunitagrave fondamentale E questa vien meno se la socie-tagrave coniugale non egrave monogamica

La societagrave coniugale pertanto vuol essere monogami-ca luomo non deve avere piugrave mogli negrave la donna piugravemariti Il primo caso dicesi poligamia il secondo po-liandria

Se la donna avesse piugrave mariti la prole non sarebbecerta i figli non sarebbero quindi pegno di accordo pro-dotto comune de coniugi La poligamia non compro-mette la certezza della prole ma neppure essa egrave moral-mente sostenibile Imperocchegrave onde luguaglianza si os-servi nel patto maritale egrave mestieri che tutta una personasi dia a tutta unaltra tanto vuole la legge della giustiziaNella poliandria la donna non dagrave se stessa intera nella

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poligamia luomo non dagrave intero se stesso entrambe per-ciograve queste istituzioni contraddicono al concetto dellagiustizia della persona e della libertagrave umana

Vha di piugrave la poliandria egrave seguita al piugrave sovente dasterilitagrave e si oppone perciograve al fine naturale del coniugioLa poligamia se non si oppone a questo fine toglie perogravesempre la uguaglianza nel patto e la perfetta congiunzio-ne di due personalitagrave in lui sol tutto morale Se essamoltiplica i figli moltiplica eziandio le gelosie ed i ran-cori quindi il germe della divisione nella famiglia dovele unitagrave passive si ribellano allautoritagrave paterna Non puogravedunque la poligamia avere un valore etico non puograve es-sere vincolo morale

Evidentemente nella poligamia simultanea non cegravevero coniugio non vi si trovano gli elementi di un mu-tuo accordo cioegrave due esseri ragionevoli in possesso del-la loro libertagrave e della loro persona che si danno lunoallaltro volontariamente e con coscienza La donna di-venta una proprietagrave delluomo e siccome questi non habisogno del suo consenso per possederla cosigrave essa non egravenegrave nella condizione negrave nella dignitagrave dellunione coniu-gale Essa quindi la poligamia non egrave in uso che pressopopoli degradati che generano figli peggiori ancora Epoichegrave la nazione nasce dalla famiglia cosigrave il dispoti-smo paterno si riproduce nel sovrano che pretenderagraveparimente trattare i popoli come proprietagrave con pieno di-ritto di vita e di morte disponente ad arbitrio de lorobeni e persone sedicente fonte unica del diritto e dellagiustizia Perciograve la poligamia sparisce a misura che pre-

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poligamia luomo non dagrave intero se stesso entrambe per-ciograve queste istituzioni contraddicono al concetto dellagiustizia della persona e della libertagrave umana

Vha di piugrave la poliandria egrave seguita al piugrave sovente dasterilitagrave e si oppone perciograve al fine naturale del coniugioLa poligamia se non si oppone a questo fine toglie perogravesempre la uguaglianza nel patto e la perfetta congiunzio-ne di due personalitagrave in lui sol tutto morale Se essamoltiplica i figli moltiplica eziandio le gelosie ed i ran-cori quindi il germe della divisione nella famiglia dovele unitagrave passive si ribellano allautoritagrave paterna Non puogravedunque la poligamia avere un valore etico non puograve es-sere vincolo morale

Evidentemente nella poligamia simultanea non cegravevero coniugio non vi si trovano gli elementi di un mu-tuo accordo cioegrave due esseri ragionevoli in possesso del-la loro libertagrave e della loro persona che si danno lunoallaltro volontariamente e con coscienza La donna di-venta una proprietagrave delluomo e siccome questi non habisogno del suo consenso per possederla cosigrave essa non egravenegrave nella condizione negrave nella dignitagrave dellunione coniu-gale Essa quindi la poligamia non egrave in uso che pressopopoli degradati che generano figli peggiori ancora Epoichegrave la nazione nasce dalla famiglia cosigrave il dispoti-smo paterno si riproduce nel sovrano che pretenderagraveparimente trattare i popoli come proprietagrave con pieno di-ritto di vita e di morte disponente ad arbitrio de lorobeni e persone sedicente fonte unica del diritto e dellagiustizia Perciograve la poligamia sparisce a misura che pre-

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domina la vita intellettuale e morale ed a misura che vadiffondendosi lo spirito di uguaglianza inculcato dalVangelo base oggimai del vivere sociale

Alle leggi della monogamia e della indissolubilitagraveche riguardano il matrimonio come stato se ne aggiun-gono due altre che si riferiscono allatto con cui si iniziala societagrave coniugale Esso vuole essere libero e pubbli-co

Devessere libero perchegrave patto morale che ingaggiadue enti ragionevoli con mutuo consenso Pubblicocioegrave alla societagrave deve rendersi noto il patto stipulato af-finchegrave la societagrave vegli alla conservazione della famigliaed allosservanza de mutui doveri Egrave infatti interesse ge-nerale che la famiglia si formi si conservi sia difesa nesuoi diritti e rimanga fedele alladempimento di quegliufficii che sono richiesti dal suo fine La sanzione socia-le puograve essere religiosa che lo dichiara atto morale o ci-vile se lo Stato lo pone sotto il patrocinio della leggepositiva

Nella famiglia vha unaltra relazione da considerarequella che passa fra genitori e figli e dagrave luogo ad una so-cietagrave che dicesi parentale

La generazione ne egrave stata la cagione i genitori e i fi-gli ne sono la materia il rapporto delle volontagrave la forma

Nella societagrave parentale la coscienza de genitori si tra-sfonde per via della educazione nei figli e la volontagrave diquesti si modella si uniforma sulla volontagrave di quelli Igenitori ritrovano la propria esistenza nella vita dei figliquesti trovano la loro volontagrave in quella dei genitori e ri-

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domina la vita intellettuale e morale ed a misura che vadiffondendosi lo spirito di uguaglianza inculcato dalVangelo base oggimai del vivere sociale

Alle leggi della monogamia e della indissolubilitagraveche riguardano il matrimonio come stato se ne aggiun-gono due altre che si riferiscono allatto con cui si iniziala societagrave coniugale Esso vuole essere libero e pubbli-co

Devessere libero perchegrave patto morale che ingaggiadue enti ragionevoli con mutuo consenso Pubblicocioegrave alla societagrave deve rendersi noto il patto stipulato af-finchegrave la societagrave vegli alla conservazione della famigliaed allosservanza de mutui doveri Egrave infatti interesse ge-nerale che la famiglia si formi si conservi sia difesa nesuoi diritti e rimanga fedele alladempimento di quegliufficii che sono richiesti dal suo fine La sanzione socia-le puograve essere religiosa che lo dichiara atto morale o ci-vile se lo Stato lo pone sotto il patrocinio della leggepositiva

Nella famiglia vha unaltra relazione da considerarequella che passa fra genitori e figli e dagrave luogo ad una so-cietagrave che dicesi parentale

La generazione ne egrave stata la cagione i genitori e i fi-gli ne sono la materia il rapporto delle volontagrave la forma

Nella societagrave parentale la coscienza de genitori si tra-sfonde per via della educazione nei figli e la volontagrave diquesti si modella si uniforma sulla volontagrave di quelli Igenitori ritrovano la propria esistenza nella vita dei figliquesti trovano la loro volontagrave in quella dei genitori e ri-

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danno dirograve cosigrave ai parenti la vita naturale che sta permancare dopo avere da loro ricevuta la vita del corpo equella dello spirito mediante la generazione e la educa-zione Cosigrave i frutti della scienza e della esperienza deiconiugi hanno una finalitagrave del pari che la distinzionedei sessi tutto egrave ordinato alla continuazione della vitaumana sulla terra sotto il triplice aspetto fisico intellet-tuale e morale

In virtugrave di questintima comunione di vita il figlio ri-ceve il nome paterno un sentimento spontaneo di grati-tudine si desta verso i genitori che pensano a lui vi sicongiunge il concetto di una naturale dipendenza que-sto sentimento e questo concetto producono nella volon-tagrave movimenti analoghi che pigliano nome di obbedien-za riverenza e affetto figliale

La proprietagrave riveste nella famiglia un carattere specia-le viene cioegrave ad avere una destinazione domestica I ge-nitori che in quanto tali rappresentano se stessi nellaprole attendono allacquisto di beni co quali assicurarelesistenza propria e quella de figli Quindi nella loro in-tenzione e nella loro volontagrave la proprietagrave acquistata oconservata viene ad essere ordinata alla figliuolanza

Lanalisi psicologica ci convince di questo fatto ap-poggiati al quale non pochi Sociologi hanno opinato chela proprietagrave stabile si introducesse solo col nascere dellafamiglia come esigenza non tanto dellindividuo quantodella famiglia Se costoro hanno errato nello stabilire ilprincipio ossia la ragione dello stabile dominio nellacontinuazione della famiglia quasi che indipendente-

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danno dirograve cosigrave ai parenti la vita naturale che sta permancare dopo avere da loro ricevuta la vita del corpo equella dello spirito mediante la generazione e la educa-zione Cosigrave i frutti della scienza e della esperienza deiconiugi hanno una finalitagrave del pari che la distinzionedei sessi tutto egrave ordinato alla continuazione della vitaumana sulla terra sotto il triplice aspetto fisico intellet-tuale e morale

In virtugrave di questintima comunione di vita il figlio ri-ceve il nome paterno un sentimento spontaneo di grati-tudine si desta verso i genitori che pensano a lui vi sicongiunge il concetto di una naturale dipendenza que-sto sentimento e questo concetto producono nella volon-tagrave movimenti analoghi che pigliano nome di obbedien-za riverenza e affetto figliale

La proprietagrave riveste nella famiglia un carattere specia-le viene cioegrave ad avere una destinazione domestica I ge-nitori che in quanto tali rappresentano se stessi nellaprole attendono allacquisto di beni co quali assicurarelesistenza propria e quella de figli Quindi nella loro in-tenzione e nella loro volontagrave la proprietagrave acquistata oconservata viene ad essere ordinata alla figliuolanza

Lanalisi psicologica ci convince di questo fatto ap-poggiati al quale non pochi Sociologi hanno opinato chela proprietagrave stabile si introducesse solo col nascere dellafamiglia come esigenza non tanto dellindividuo quantodella famiglia Se costoro hanno errato nello stabilire ilprincipio ossia la ragione dello stabile dominio nellacontinuazione della famiglia quasi che indipendente-

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mente da questa non potesse aversi stabile proprietagravehanno perograve compreso in qual modo entrasse nella fami-glia e quale destinazione ricevesse nella famiglia la pro-prietagrave

In forza di cotale destinazione il figlio succede al pa-dre nella proprietagrave paterna e lhaeres diventa una conti-nuazione del herus

Tale egrave lorigine ed il concetto primitivo della ereditagraveessa non egrave altro che la proprietagrave paterna considerata nel-la sua destinazione giusta lintenzione e la volontagrave delpadre E giacchegrave non era lecito al padre il non provvede-re alla famiglia cosigrave lereditagrave ha acquistato un valore eti-co che legittima la successione dei figli Il concetto co-mune conferma cotesta origine primitiva della ereditagrave ilvolgo infatti trova convenevole che il padre risparmi perla famiglia mentre invece non sa concepire come abbiaragione di sempre capitalizzare chi ha rinunziato alla fa-miglia

Ma siccome tutta la forza dellereditagrave dipende dallavolontagrave e dalla intenzione del padre prescindendo daquesta i figli non avrebbero diritto alla medesima perquanto abbia avuto il padre il dovere di provvedere allafamiglia La proprietagrave infatti non dimanda per segrave di ser-vire piuttosto alluno che allaltro le sole facoltagrave umanene spiegano come vedremo lorigine esse sole per con-seguenza determinano la sua appartenenza Il concettoperciograve di proprietagrave concretata di diritto e di fatto in unindividuo non egrave conciliabile col concetto di un dirittochaltri possa avere sulla stessa Per affermare che i figli

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mente da questa non potesse aversi stabile proprietagravehanno perograve compreso in qual modo entrasse nella fami-glia e quale destinazione ricevesse nella famiglia la pro-prietagrave

In forza di cotale destinazione il figlio succede al pa-dre nella proprietagrave paterna e lhaeres diventa una conti-nuazione del herus

Tale egrave lorigine ed il concetto primitivo della ereditagraveessa non egrave altro che la proprietagrave paterna considerata nel-la sua destinazione giusta lintenzione e la volontagrave delpadre E giacchegrave non era lecito al padre il non provvede-re alla famiglia cosigrave lereditagrave ha acquistato un valore eti-co che legittima la successione dei figli Il concetto co-mune conferma cotesta origine primitiva della ereditagrave ilvolgo infatti trova convenevole che il padre risparmi perla famiglia mentre invece non sa concepire come abbiaragione di sempre capitalizzare chi ha rinunziato alla fa-miglia

Ma siccome tutta la forza dellereditagrave dipende dallavolontagrave e dalla intenzione del padre prescindendo daquesta i figli non avrebbero diritto alla medesima perquanto abbia avuto il padre il dovere di provvedere allafamiglia La proprietagrave infatti non dimanda per segrave di ser-vire piuttosto alluno che allaltro le sole facoltagrave umanene spiegano come vedremo lorigine esse sole per con-seguenza determinano la sua appartenenza Il concettoperciograve di proprietagrave concretata di diritto e di fatto in unindividuo non egrave conciliabile col concetto di un dirittochaltri possa avere sulla stessa Per affermare che i figli

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abbiano un formale diritto sulla proprietagrave paterna dopola morte del genitore converrebbe poter dimostrare cheessi indipendentemente dalla volontagrave paterna prima an-cora della morte ne fossero stati investiti Nondimenoperchegrave il padre deve provvedere alla conservazione suc-cessiva della prole e la pubblica moralitagrave il bene socia-le lo esige la legge positiva giustamente interviene nellesuccessioni ereditarie disponendo che i figli abbiano otutta o una parte almeno dellasse paterno ove fossemancata una volontagrave pubblica manifestata per testamen-to oppure questa volontagrave non sia stata ragionevole

Laumentarsi della proprietagrave la necessitagrave di dividereil lavoro di rendere fruttifere le terre cui non bastavanoi membri della famiglia introdusse in lei un nuovo ele-mento i servi

Quindi sorge nella famiglia una nuova relazione chevien denominata societagrave erile

La societagrave erile egrave in sostanza o dovrebbe essere unasocietagrave di interesse volontaria Non potendo luomo alie-nare o perdere in qualsiasi modo la propria personalitagravenon si puograve dire che la volontagrave del servo appartenga alpadrone negrave che la sua persona sia ordinata a quella delpadrone Questi adunque saragrave padrone non della perso-na ma dellopera del servo essendochegrave la sola opera egravecapace di destinazione volontaria

La relazione fra padrone e servo non meriterebbe ilnome di societagrave ove non ci fosse il reciproco riconosci-mento della personalitagrave e della libertagrave perchegrave ogni so-cietagrave egrave fra esseri ragionevoli e liberi Perciograve la schiavitugrave

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abbiano un formale diritto sulla proprietagrave paterna dopola morte del genitore converrebbe poter dimostrare cheessi indipendentemente dalla volontagrave paterna prima an-cora della morte ne fossero stati investiti Nondimenoperchegrave il padre deve provvedere alla conservazione suc-cessiva della prole e la pubblica moralitagrave il bene socia-le lo esige la legge positiva giustamente interviene nellesuccessioni ereditarie disponendo che i figli abbiano otutta o una parte almeno dellasse paterno ove fossemancata una volontagrave pubblica manifestata per testamen-to oppure questa volontagrave non sia stata ragionevole

Laumentarsi della proprietagrave la necessitagrave di dividereil lavoro di rendere fruttifere le terre cui non bastavanoi membri della famiglia introdusse in lei un nuovo ele-mento i servi

Quindi sorge nella famiglia una nuova relazione chevien denominata societagrave erile

La societagrave erile egrave in sostanza o dovrebbe essere unasocietagrave di interesse volontaria Non potendo luomo alie-nare o perdere in qualsiasi modo la propria personalitagravenon si puograve dire che la volontagrave del servo appartenga alpadrone negrave che la sua persona sia ordinata a quella delpadrone Questi adunque saragrave padrone non della perso-na ma dellopera del servo essendochegrave la sola opera egravecapace di destinazione volontaria

La relazione fra padrone e servo non meriterebbe ilnome di societagrave ove non ci fosse il reciproco riconosci-mento della personalitagrave e della libertagrave perchegrave ogni so-cietagrave egrave fra esseri ragionevoli e liberi Perciograve la schiavitugrave

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che assoggetta al solo vantaggio del padrone e la perso-na e lopera del servo non ha valore etico

Il padrone si giova dellopera del servo mediante uncompenso che ridonda in vantaggio di costui ma il bi-sogno puograve essere maggiore in chi paga che in chi operaquindi nella societagrave erile cegrave una dipendenza reciprocaed una indipendenza che salva la dignitagrave personale dientrambi

Egrave perograve da notarsi come non ogni servitugrave riveste laforma di societagrave erile propriamente detta Vegrave la servitugravedella gleba che si incontra giagrave sintende nella Russiavegrave il servo che dicesi colono quello che dicesi operaioe quello che dicesi particolarmente famiglio La denomi-nazione di societagrave erile egrave riservata ad indicare le relazio-ni che si stabiliscono fra il capo di casa ed i famiglicioegrave quei servi che sono ammessi fra i membri della fa-miglia come inquilini della stessa casa e partecipi dellosesso consorzio Quindi questa societagrave puograve definirsi laquounconsorzio domestico che di libera volontagrave si stabiliscefra il capo di una famiglia ed un estraneo mediante unpatto che versa intorno ad un officio domestico e unamercede giustaraquo

Il patto col quale vien costituita una simile societagrave vaad essere in sostanza un contratto oneroso della speciedi quelli che dai Giuristi sono detti innominati e chevengono compresi in queste forme do ut des facio utfacias do ut facias facio ut des La differenza perograve del-la societagrave erile da un semplice contratto di detto genereegrave che in essa non si affitta lopera propria per un lavoro

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che assoggetta al solo vantaggio del padrone e la perso-na e lopera del servo non ha valore etico

Il padrone si giova dellopera del servo mediante uncompenso che ridonda in vantaggio di costui ma il bi-sogno puograve essere maggiore in chi paga che in chi operaquindi nella societagrave erile cegrave una dipendenza reciprocaed una indipendenza che salva la dignitagrave personale dientrambi

Egrave perograve da notarsi come non ogni servitugrave riveste laforma di societagrave erile propriamente detta Vegrave la servitugravedella gleba che si incontra giagrave sintende nella Russiavegrave il servo che dicesi colono quello che dicesi operaioe quello che dicesi particolarmente famiglio La denomi-nazione di societagrave erile egrave riservata ad indicare le relazio-ni che si stabiliscono fra il capo di casa ed i famiglicioegrave quei servi che sono ammessi fra i membri della fa-miglia come inquilini della stessa casa e partecipi dellosesso consorzio Quindi questa societagrave puograve definirsi laquounconsorzio domestico che di libera volontagrave si stabiliscefra il capo di una famiglia ed un estraneo mediante unpatto che versa intorno ad un officio domestico e unamercede giustaraquo

Il patto col quale vien costituita una simile societagrave vaad essere in sostanza un contratto oneroso della speciedi quelli che dai Giuristi sono detti innominati e chevengono compresi in queste forme do ut des facio utfacias do ut facias facio ut des La differenza perograve del-la societagrave erile da un semplice contratto di detto genereegrave che in essa non si affitta lopera propria per un lavoro

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determinato ma tutta labilitagrave si mette a disposizione delconducente per tutti i servigi che a lui piacesse esigereo per tutto un servigio di un dato genere Avuto riguardoalla natura del servigio il famiglio viene ammesso nellafamiglia diventandone un membro

Abbiamo pertanto incontrate nella famiglia tre distin-te relazioni tre specie di dipendenza che i membri diuna famiglia hanno fra loro e col capo di casa La socie-tagrave domestica considerata distintamente sotto alcuno de-gli aspetti anzidescritti piglia il nome o di societagrave coniu-gale o di societagrave parentale o di societagrave erile di ciascu-na esamineremo in seguito le leggi ed i doveri

Se non che noi trattammo finora della famiglia sottolaspetto psicologico ed etico diciamo ora alcunchegrave del-la sua storia

La storia della famiglia si confonde con quella dellaumanitagrave stessa e di ogni societagrave civile di cui essa ponela materia organizzabile Non potrebbe quindi essere de-scritta a priori con ipotesi o con studiate induzioni chefacilmente si adattino poi ai fatti I moderni sociologihanno preso questo vezzo di generalizzare e di trasferirea tutta lumanitagrave quei fatti che tuttal piugrave non hanno ri-scontro che in societagrave decadute e quando si fa loro os-servare lerrore di metodo rispondono la nostra se nonegrave storia egrave preistoria Il che vale a confessare che nonsempre le loro conclusioni sono storicamente accettabi-li17

17 I Sociologi che si ispirano al Positivismo sogliono fare del-

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determinato ma tutta labilitagrave si mette a disposizione delconducente per tutti i servigi che a lui piacesse esigereo per tutto un servigio di un dato genere Avuto riguardoalla natura del servigio il famiglio viene ammesso nellafamiglia diventandone un membro

Abbiamo pertanto incontrate nella famiglia tre distin-te relazioni tre specie di dipendenza che i membri diuna famiglia hanno fra loro e col capo di casa La socie-tagrave domestica considerata distintamente sotto alcuno de-gli aspetti anzidescritti piglia il nome o di societagrave coniu-gale o di societagrave parentale o di societagrave erile di ciascu-na esamineremo in seguito le leggi ed i doveri

Se non che noi trattammo finora della famiglia sottolaspetto psicologico ed etico diciamo ora alcunchegrave del-la sua storia

La storia della famiglia si confonde con quella dellaumanitagrave stessa e di ogni societagrave civile di cui essa ponela materia organizzabile Non potrebbe quindi essere de-scritta a priori con ipotesi o con studiate induzioni chefacilmente si adattino poi ai fatti I moderni sociologihanno preso questo vezzo di generalizzare e di trasferirea tutta lumanitagrave quei fatti che tuttal piugrave non hanno ri-scontro che in societagrave decadute e quando si fa loro os-servare lerrore di metodo rispondono la nostra se nonegrave storia egrave preistoria Il che vale a confessare che nonsempre le loro conclusioni sono storicamente accettabi-li17

17 I Sociologi che si ispirano al Positivismo sogliono fare del-

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Di tal genere sono le teorie evoluzionistiche delloSpencer secondo il quale negli esordii della societagraveumana propriamente non si incontra ancora la famigliaquesta sarebbe andata costituendosi e svolgendosi manmano col tempo sotto limpero delle circostanze sareb-be emersa cioegrave da semplici contingenze Secondo lEvo-

la famiglia e la storia e la preistoriaNella storia distinguono il periodo orientale il periodo classi-

co ed il periodo medioevale considerandoli perograve siccome altret-tanti stadii di quella evoluzione che condusse la famiglia alla for-ma giuridica attuale Per noi la morale si distingue dalla storia unfatto storico non egrave sempre un fatto onesto ecco tutto Ammettia-mo poi ma a lato del concetto etico assoluto della famiglia unconcetto variabile presso i diversi popoli secondo le idee domi-nanti le abitudini le istituzioni civili e religiose Per esempiopresso i Romani egrave sacra la legislazione illimitato il rispetto allalegge e la autoritagrave del padre vi egrave assoluta Presso i Germani egrave inonore la sola forza militare e quivi la famiglia si riduce ad un uf-ficio di tutela degli inermi al mundium delluomo libero sulla spo-sa e sui figli Presso gli Ebrei egrave assai accentuato lo spirito nazio-nale e la famiglia egrave perciograve da loro riguardata unicamente siccomeun mezzo atto a perpetuare sigrave la razza che la religione a questipregiudizi hanno da servire gli individui Presso i Cristiani sonoelevati alla dignitagrave del dovere i sentimenti di umanitagrave e presso diloro egrave sacro e reso duraturo siccome vincolo dellunione coniuga-le lamore Presso i varii popoli vi egrave un modo speciale di conside-rare or il matrimonio or lautoritagrave paterna come vi sono costu-manze diverse Di queste accidentalitagrave non ci occupiamo sebbenelerudizione storica non sia disdicevole al moralista I nostri lettoriricorderanno assai bene quali sieno state nei diversi momenti sto-rici le condizioni della famiglia senza che noi ci pigliamo la no-iosa ed inutile briga di fare della storia

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Di tal genere sono le teorie evoluzionistiche delloSpencer secondo il quale negli esordii della societagraveumana propriamente non si incontra ancora la famigliaquesta sarebbe andata costituendosi e svolgendosi manmano col tempo sotto limpero delle circostanze sareb-be emersa cioegrave da semplici contingenze Secondo lEvo-

la famiglia e la storia e la preistoriaNella storia distinguono il periodo orientale il periodo classi-

co ed il periodo medioevale considerandoli perograve siccome altret-tanti stadii di quella evoluzione che condusse la famiglia alla for-ma giuridica attuale Per noi la morale si distingue dalla storia unfatto storico non egrave sempre un fatto onesto ecco tutto Ammettia-mo poi ma a lato del concetto etico assoluto della famiglia unconcetto variabile presso i diversi popoli secondo le idee domi-nanti le abitudini le istituzioni civili e religiose Per esempiopresso i Romani egrave sacra la legislazione illimitato il rispetto allalegge e la autoritagrave del padre vi egrave assoluta Presso i Germani egrave inonore la sola forza militare e quivi la famiglia si riduce ad un uf-ficio di tutela degli inermi al mundium delluomo libero sulla spo-sa e sui figli Presso gli Ebrei egrave assai accentuato lo spirito nazio-nale e la famiglia egrave perciograve da loro riguardata unicamente siccomeun mezzo atto a perpetuare sigrave la razza che la religione a questipregiudizi hanno da servire gli individui Presso i Cristiani sonoelevati alla dignitagrave del dovere i sentimenti di umanitagrave e presso diloro egrave sacro e reso duraturo siccome vincolo dellunione coniuga-le lamore Presso i varii popoli vi egrave un modo speciale di conside-rare or il matrimonio or lautoritagrave paterna come vi sono costu-manze diverse Di queste accidentalitagrave non ci occupiamo sebbenelerudizione storica non sia disdicevole al moralista I nostri lettoriricorderanno assai bene quali sieno state nei diversi momenti sto-rici le condizioni della famiglia senza che noi ci pigliamo la no-iosa ed inutile briga di fare della storia

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luzionismo positivo lumanitagrave avrebbe esordito collavita dellorda Gli uomini si presentano dapprima distri-buiti in orde numerose in cui i due sessi vivono promi-scuamente i figli appartengono allorda non agli indivi-dui In seguito gli uomini escono da questo stadio i fi-gli cominciano ad essere riconosciuti di certe madri e lamaternitagrave diventa il primo nucleo della famiglia stabilePiugrave tardi il piugrave forte de sessi prevale colla violenza al-lora la paternitagrave diventa il principio dellassociazione diunitagrave minori formate da piugrave madri co loro figli Cosigrave loSpencer trova un progresso ascendente dalla promiscui-tagrave alla poliandria da questa alla poligamia da cui final-mente si fa passaggio alla monogamia ultima formadellevoluzione domestica favorevole egualmente allapropagazione della specie e al benessere dellindividuo

A questa teoria troppi sono i biasimi che si potrebberoinfliggere Non pare verosimile lipotesi della promi-scuitagrave primitiva le leggi psicologiche vietano la possibi-litagrave di un tal fatto Che se presso alcune societagrave i figli fu-rono considerati dello Stato ciograve non avvenne perchegrave loStato abbia ritratto alcune proprietagrave evolutive dellorda

Quanto alla preistoria narrata con singolare abilitagrave dai Socio-logi della scuola positiva diciamo semplicemente che essa egrave uncattivo prodotto di una peggiore induzione Essi trasportano aitempi primitivi quei disordini morali che sono proprii soltanto diepoche di decadenza e ciograve per il partito preso di voler ad ognimodo trovare alla culla della civiltagrave linconscienza e lassenza diquelle idee morali che vi concedono tuttal piugrave siccome il risulta-to di una lunga evoluzione

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luzionismo positivo lumanitagrave avrebbe esordito collavita dellorda Gli uomini si presentano dapprima distri-buiti in orde numerose in cui i due sessi vivono promi-scuamente i figli appartengono allorda non agli indivi-dui In seguito gli uomini escono da questo stadio i fi-gli cominciano ad essere riconosciuti di certe madri e lamaternitagrave diventa il primo nucleo della famiglia stabilePiugrave tardi il piugrave forte de sessi prevale colla violenza al-lora la paternitagrave diventa il principio dellassociazione diunitagrave minori formate da piugrave madri co loro figli Cosigrave loSpencer trova un progresso ascendente dalla promiscui-tagrave alla poliandria da questa alla poligamia da cui final-mente si fa passaggio alla monogamia ultima formadellevoluzione domestica favorevole egualmente allapropagazione della specie e al benessere dellindividuo

A questa teoria troppi sono i biasimi che si potrebberoinfliggere Non pare verosimile lipotesi della promi-scuitagrave primitiva le leggi psicologiche vietano la possibi-litagrave di un tal fatto Che se presso alcune societagrave i figli fu-rono considerati dello Stato ciograve non avvenne perchegrave loStato abbia ritratto alcune proprietagrave evolutive dellorda

Quanto alla preistoria narrata con singolare abilitagrave dai Socio-logi della scuola positiva diciamo semplicemente che essa egrave uncattivo prodotto di una peggiore induzione Essi trasportano aitempi primitivi quei disordini morali che sono proprii soltanto diepoche di decadenza e ciograve per il partito preso di voler ad ognimodo trovare alla culla della civiltagrave linconscienza e lassenza diquelle idee morali che vi concedono tuttal piugrave siccome il risulta-to di una lunga evoluzione

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ma piuttosto pare essere ciograve avvenuto vuoi per legge oconvenzione positiva in alcune caste vuoi per la conti-nuitagrave o influenza di istituzioni le quali avevano la lororagione di essere nel regime patriarcale Diffatti mentrenel regime patriarcale le idee di famiglia e di diritto sipresentano come se fossero un rapporto esclusivamentepersonale al capo la casta ha questo di proprio chessatende a combattere lindividualitagrave de membri conver-tendoli in rappresentanze e strumenti delle idee e de vo-leri suoi essa non puograve sussistere e durare che seguendole leggi di una solidarietagrave compatta trasferendo cioegravenellintera casta tutti i diritti di ciascuno i suoi membriCosigrave i Nairi del Malabar nei figli considerano i dirittidella casta piuttosto che quelli dei genitori gli Spartaniordinati a guisa di casta predominante i Laconi e gli Ilo-ti nelle mani dello Stato riposero il quasi dominio dellefamiglie e dei patrimonii privati Del pari il bisogno didare un fondamento giuridico allautoritagrave civile ha potu-to far sigrave che questa si considerasse come una emanazio-ne od estensione dellautoritagrave paterna cosigrave nacquero leprime societagrave patriarcali nelle quali va spegnendosi ilconcetto della famiglia come unitagrave elementare appuntoperchegrave non se ne riconosce che una sola

Non egrave nostro coacutempito discutere largamente la evolu-zione della famiglia ci basti aver accennato il problemala cui soluzione egrave oggidigrave tentata non veggo con qualeprobabilitagrave di esito e utilitagrave di scopo dal punto di vistapuramente sperimentale

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ma piuttosto pare essere ciograve avvenuto vuoi per legge oconvenzione positiva in alcune caste vuoi per la conti-nuitagrave o influenza di istituzioni le quali avevano la lororagione di essere nel regime patriarcale Diffatti mentrenel regime patriarcale le idee di famiglia e di diritto sipresentano come se fossero un rapporto esclusivamentepersonale al capo la casta ha questo di proprio chessatende a combattere lindividualitagrave de membri conver-tendoli in rappresentanze e strumenti delle idee e de vo-leri suoi essa non puograve sussistere e durare che seguendole leggi di una solidarietagrave compatta trasferendo cioegravenellintera casta tutti i diritti di ciascuno i suoi membriCosigrave i Nairi del Malabar nei figli considerano i dirittidella casta piuttosto che quelli dei genitori gli Spartaniordinati a guisa di casta predominante i Laconi e gli Ilo-ti nelle mani dello Stato riposero il quasi dominio dellefamiglie e dei patrimonii privati Del pari il bisogno didare un fondamento giuridico allautoritagrave civile ha potu-to far sigrave che questa si considerasse come una emanazio-ne od estensione dellautoritagrave paterna cosigrave nacquero leprime societagrave patriarcali nelle quali va spegnendosi ilconcetto della famiglia come unitagrave elementare appuntoperchegrave non se ne riconosce che una sola

Non egrave nostro coacutempito discutere largamente la evolu-zione della famiglia ci basti aver accennato il problemala cui soluzione egrave oggidigrave tentata non veggo con qualeprobabilitagrave di esito e utilitagrave di scopo dal punto di vistapuramente sperimentale

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Il concetto della famiglia ha potuto variare da popoloa popolo e sotto laspetto puramente soggettivo o sottolaspetto etico il concetto giuridico cioegrave la famigliaconsiderata come associazione sotto il patrocinio di unalegge o convenzione positiva ha potuto trovarsi in op-posizione col concetto etico possono essere stati pressoalcune nazioni misconosciuti o calpestati i diritti dellafamiglia ma questa ha sempre lottato per la sua esisten-za ed indipendenza morale i suoi membri hanno sempretentato di disvincolarsi da quelle relazioni positive in-trodotte cioegrave da convenzioni o leggi che essi non rico-nobbero per ragionevoli La Storia lo attesta e la ragionelo comprova La costituzione della famiglia come laesige la civiltagrave non sarebbe stata possibile ove non sifossero mantenuti immutabili anche in epoche di deca-denza morale quei principicirc che illuminando le coscien-ze dei singoli condussero al trionfo della famiglia inquanto organismo etico quale cioegrave la ragione e la giusti-zia reclamano dover essere

La gran mente del Vico apriva agli ingegni un ampioorizzonte un vasto campo ove esercitarsi allorquandonella Filologia nella Mitologia nella Legislazione enella Storia additava alla Critica le sorgenti donde attin-gere la conoscenza delle idee morali di un popolo Se-guendo questo metodo nei suoi Principi di Scienza Nuo-va egli trova col soccorso della Mitologia la religionee la pudicizia nei primitivi matrimoni da lui definitilaquocarnali congiungimenti pudichi fatti col timore di qual-che Divinitagraveraquo siccome trova col soccorso della Filolo-

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Il concetto della famiglia ha potuto variare da popoloa popolo e sotto laspetto puramente soggettivo o sottolaspetto etico il concetto giuridico cioegrave la famigliaconsiderata come associazione sotto il patrocinio di unalegge o convenzione positiva ha potuto trovarsi in op-posizione col concetto etico possono essere stati pressoalcune nazioni misconosciuti o calpestati i diritti dellafamiglia ma questa ha sempre lottato per la sua esisten-za ed indipendenza morale i suoi membri hanno sempretentato di disvincolarsi da quelle relazioni positive in-trodotte cioegrave da convenzioni o leggi che essi non rico-nobbero per ragionevoli La Storia lo attesta e la ragionelo comprova La costituzione della famiglia come laesige la civiltagrave non sarebbe stata possibile ove non sifossero mantenuti immutabili anche in epoche di deca-denza morale quei principicirc che illuminando le coscien-ze dei singoli condussero al trionfo della famiglia inquanto organismo etico quale cioegrave la ragione e la giusti-zia reclamano dover essere

La gran mente del Vico apriva agli ingegni un ampioorizzonte un vasto campo ove esercitarsi allorquandonella Filologia nella Mitologia nella Legislazione enella Storia additava alla Critica le sorgenti donde attin-gere la conoscenza delle idee morali di un popolo Se-guendo questo metodo nei suoi Principi di Scienza Nuo-va egli trova col soccorso della Mitologia la religionee la pudicizia nei primitivi matrimoni da lui definitilaquocarnali congiungimenti pudichi fatti col timore di qual-che Divinitagraveraquo siccome trova col soccorso della Filolo-

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gia negli stessi la monogamia e la indissolubilitagrave ve-nendo infatti il matrimonio ritenuto presso i Romaniquale laquoomnis vitae consortiumraquo18

Dal coniugio nascono i figli che quasi frutto di amorereciproco cosigrave vengono denominati da φιλεω collosvolgersi della famiglia si forma la tribugrave φυλῆ La ne-cessitagrave di salvare la vita dalle insidie dei violenti spinse ideboli a rifuggirsi presso tribugrave e capi piugrave potenti fraquali era in onore la virtugrave questi ricevettero i rifuggitisotto la loro protezione servendo costoro ai capi nellacoltivazione delle terre Dalla fama φήmicroη e dalla glo-ria ϰλέος che godevano i potenti virtuosi presso i rifug-giti vennero questi appellati famuli o clienti Cosigrave ilVico

18 laquoI matrimonii dovettero incominciare non solo con unasola donna come fu serbato darsquo Romani e Tacito ammira tal co-stume nei Germani antichi che serbavano come i Romani intie-re le prime origini delle loro nazioni e ne danno luogo di conget-turare lo stesso di tutte le altre ne loro principii ma anco in per-petua compagnia di lor vita come restograve in costume a moltissimipopoli onde appo i Romani furono definite le nozze per questaproprietagrave individua vitae consuetudo e appo gli stessi assai tardisintrodusse il divorzioraquo VICO Principi di Scienza Nuova lib IIDella Morale poetica

La pudicizia vegliava sui primitivi matrimonii come prova ilcostume di velare le donne costume conservato presso tutte lenazioni e che spiega il vocabolo nozze nuptiae a nubendo chevuol dire coprire VICO Ibid Ciograve dimostra come le idee moralidegli antichi non erano molto diverse dalle nostre e come non siapunto storica la promiscuitagrave primitiva

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gia negli stessi la monogamia e la indissolubilitagrave ve-nendo infatti il matrimonio ritenuto presso i Romaniquale laquoomnis vitae consortiumraquo18

Dal coniugio nascono i figli che quasi frutto di amorereciproco cosigrave vengono denominati da φιλεω collosvolgersi della famiglia si forma la tribugrave φυλῆ La ne-cessitagrave di salvare la vita dalle insidie dei violenti spinse ideboli a rifuggirsi presso tribugrave e capi piugrave potenti fraquali era in onore la virtugrave questi ricevettero i rifuggitisotto la loro protezione servendo costoro ai capi nellacoltivazione delle terre Dalla fama φήmicroη e dalla glo-ria ϰλέος che godevano i potenti virtuosi presso i rifug-giti vennero questi appellati famuli o clienti Cosigrave ilVico

18 laquoI matrimonii dovettero incominciare non solo con unasola donna come fu serbato darsquo Romani e Tacito ammira tal co-stume nei Germani antichi che serbavano come i Romani intie-re le prime origini delle loro nazioni e ne danno luogo di conget-turare lo stesso di tutte le altre ne loro principii ma anco in per-petua compagnia di lor vita come restograve in costume a moltissimipopoli onde appo i Romani furono definite le nozze per questaproprietagrave individua vitae consuetudo e appo gli stessi assai tardisintrodusse il divorzioraquo VICO Principi di Scienza Nuova lib IIDella Morale poetica

La pudicizia vegliava sui primitivi matrimonii come prova ilcostume di velare le donne costume conservato presso tutte lenazioni e che spiega il vocabolo nozze nuptiae a nubendo chevuol dire coprire VICO Ibid Ciograve dimostra come le idee moralidegli antichi non erano molto diverse dalle nostre e come non siapunto storica la promiscuitagrave primitiva

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Ci basti laver dato un saggio dei problemi che vengo-no oggidigrave tentati dalla filosofia e lavere in pari tempoindicato sulla scorta del grande pensatore italiano il me-todo vero da seguire nella ricerca storica della primitivaciviltagrave de popoli

CAPITOLO VIDella societagrave civile

Le prime necessitagrave della vita spiegano il formarsi del-la societagrave coniugale parentale ed erile ma la societagrave do-mestica evidentemente non puograve bastare a se stessa Son-vi bisogni cui le famiglie non valgono a provvederesenza una cospirazione comune di qui la necessitagrave diformare associazioni di famiglie

Se i bisogni in forza dei quali si egrave compiuta la nuovaassociazione sono continui cotesta piglia il nome di so-cietagrave civile o politica

La divisione del lavoro lo scambio incessante deprodotti per il vitto quotidiano la difesa dei nemici tut-to ciograve insomma che puograve rassicurare e la formazione elesistenza e lo svolgimento pacifico della famiglia en-tra fra i motivi di siffatta unione Naturalmente essa sicompiegrave di preferenza fra coloro che giagrave per comunanzadi origine per unitagrave di linguaggio per vicinanza di terri-torio si trovavano disposti a cospirare insieme per i so-pradetti fini Per ciograve che concerne lattuazione dei mezzi

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Ci basti laver dato un saggio dei problemi che vengo-no oggidigrave tentati dalla filosofia e lavere in pari tempoindicato sulla scorta del grande pensatore italiano il me-todo vero da seguire nella ricerca storica della primitivaciviltagrave de popoli

CAPITOLO VIDella societagrave civile

Le prime necessitagrave della vita spiegano il formarsi del-la societagrave coniugale parentale ed erile ma la societagrave do-mestica evidentemente non puograve bastare a se stessa Son-vi bisogni cui le famiglie non valgono a provvederesenza una cospirazione comune di qui la necessitagrave diformare associazioni di famiglie

Se i bisogni in forza dei quali si egrave compiuta la nuovaassociazione sono continui cotesta piglia il nome di so-cietagrave civile o politica

La divisione del lavoro lo scambio incessante deprodotti per il vitto quotidiano la difesa dei nemici tut-to ciograve insomma che puograve rassicurare e la formazione elesistenza e lo svolgimento pacifico della famiglia en-tra fra i motivi di siffatta unione Naturalmente essa sicompiegrave di preferenza fra coloro che giagrave per comunanzadi origine per unitagrave di linguaggio per vicinanza di terri-torio si trovavano disposti a cospirare insieme per i so-pradetti fini Per ciograve che concerne lattuazione dei mezzi

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ordinati a raggiungere i loro fini gli uomini hanno do-vuto sottomettersi alla direzione di un capo questi poipotegrave essere una persona individua o una persona collet-tiva cioegrave unassemblea o un consiglio sapremo Potero-no venire riconosciuti per capi o per capo i padri o il pa-dre di famiglia piugrave anziano e i suoi discendenti oppurelelezione ha potuto determinare il soggetto del pubblicopotere

Di qui una societagrave diversa dalla domestica sebbeneassai spesso ordinata a guisa di famiglia societagrave diversaquanto allo scopo e quanto allimpiego dei mezzi nellaquale luomo contrae nuove relazioni morali e giuridi-che

Cotesta societagrave venne detta civile o politica perchegravedapprincipio si limitava come a sua forma piugrave perfettaalla civitas o πόλις e man mano si estese poi ad abbrac-ciare piugrave cittagrave ed un territorio piugrave vasto Essa si puograve de-finire in genere laquounione di famiglie assieme cospirantial conseguimento di quei beni che sono onestamentesufficienti alla felicitagrave umanaraquo

La definizione data vale per ogni societagrave nella qualela famiglia cerchi vuoi la tutela de suoi diritti vuoi lasomma di quei vantaggi morali e fisici che risultanodallunanime concorso Per conseguenza egrave societagrave civilenon solo lo Stato che vuolsi considerare come il gradosupremo e piugrave perfetto dellassociazione politica maeziandio sono da chiamarsi civili le societagrave che rispon-dono a varii periodi di evoluzione rappresentandonecome altrettanti stadii

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ordinati a raggiungere i loro fini gli uomini hanno do-vuto sottomettersi alla direzione di un capo questi poipotegrave essere una persona individua o una persona collet-tiva cioegrave unassemblea o un consiglio sapremo Potero-no venire riconosciuti per capi o per capo i padri o il pa-dre di famiglia piugrave anziano e i suoi discendenti oppurelelezione ha potuto determinare il soggetto del pubblicopotere

Di qui una societagrave diversa dalla domestica sebbeneassai spesso ordinata a guisa di famiglia societagrave diversaquanto allo scopo e quanto allimpiego dei mezzi nellaquale luomo contrae nuove relazioni morali e giuridi-che

Cotesta societagrave venne detta civile o politica perchegravedapprincipio si limitava come a sua forma piugrave perfettaalla civitas o πόλις e man mano si estese poi ad abbrac-ciare piugrave cittagrave ed un territorio piugrave vasto Essa si puograve de-finire in genere laquounione di famiglie assieme cospirantial conseguimento di quei beni che sono onestamentesufficienti alla felicitagrave umanaraquo

La definizione data vale per ogni societagrave nella qualela famiglia cerchi vuoi la tutela de suoi diritti vuoi lasomma di quei vantaggi morali e fisici che risultanodallunanime concorso Per conseguenza egrave societagrave civilenon solo lo Stato che vuolsi considerare come il gradosupremo e piugrave perfetto dellassociazione politica maeziandio sono da chiamarsi civili le societagrave che rispon-dono a varii periodi di evoluzione rappresentandonecome altrettanti stadii

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Fra queste ultime va ricordata la tribugrave nomade chenoi incontriamo fra i popoli non ancora ridotti a civiltagravequesti si uniscono a gruppi per la caccia la pesca e lapastorizia hanno i loro capi e i loro guerrieri per gua-rentire la loro indipendenza e difendersi dalle tribugrave ne-miche Presso questi popoli troviamo il potere esercitatoda una federazione dei padri di famiglia formando cosigraveuna specie di aristocrazia oppure da un solo capo supre-mo dando cosigrave luogo al dominio reale In alcune tribugraveindigene dellAmerica si suole eleggere per capo o ca-cicco chi ha preso maggior numero di capigliature ed haucciso piugrave bisonti A misura che viene apprezzato il me-rito morale la scelta cado su coloro che si distinguononon solo per coraggio ma anche per azioni generose esimili doti morali

Altri popoli invece prendono stabile dimora in un ter-ritorio sia per pascolarvi numerosi armenti sia per ren-dere piugrave ubertosa la terra costringendola col lavoro asomministrare piugrave ampiamente i suoi frutti Cosigrave sorseroi borghi e man mano collaccrescere del numero delleabitazioni e delle famiglie col moltiplicarsi delle operedi pubblica utilitagrave e degli ordinamenti e istituzioni capa-ci di rendere sempre piugrave perfetta la comunione delle fa-miglie o piugrave complicate le relazioni reciproche si for-marono le cittagrave costituendosi sotto una direzione unicadegli affari comuni

Allorchegrave una cittagrave sia per il numero de suoi abitantisia per lordinamento interno sia per la sua forza rispet-to agli estranei giunge a bastare a segrave completamente

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Fra queste ultime va ricordata la tribugrave nomade chenoi incontriamo fra i popoli non ancora ridotti a civiltagravequesti si uniscono a gruppi per la caccia la pesca e lapastorizia hanno i loro capi e i loro guerrieri per gua-rentire la loro indipendenza e difendersi dalle tribugrave ne-miche Presso questi popoli troviamo il potere esercitatoda una federazione dei padri di famiglia formando cosigraveuna specie di aristocrazia oppure da un solo capo supre-mo dando cosigrave luogo al dominio reale In alcune tribugraveindigene dellAmerica si suole eleggere per capo o ca-cicco chi ha preso maggior numero di capigliature ed haucciso piugrave bisonti A misura che viene apprezzato il me-rito morale la scelta cado su coloro che si distinguononon solo per coraggio ma anche per azioni generose esimili doti morali

Altri popoli invece prendono stabile dimora in un ter-ritorio sia per pascolarvi numerosi armenti sia per ren-dere piugrave ubertosa la terra costringendola col lavoro asomministrare piugrave ampiamente i suoi frutti Cosigrave sorseroi borghi e man mano collaccrescere del numero delleabitazioni e delle famiglie col moltiplicarsi delle operedi pubblica utilitagrave e degli ordinamenti e istituzioni capa-ci di rendere sempre piugrave perfetta la comunione delle fa-miglie o piugrave complicate le relazioni reciproche si for-marono le cittagrave costituendosi sotto una direzione unicadegli affari comuni

Allorchegrave una cittagrave sia per il numero de suoi abitantisia per lordinamento interno sia per la sua forza rispet-to agli estranei giunge a bastare a segrave completamente

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talchegrave abbia e possa mantenere lindipendenza daunaltra diventa uno Stato che puograve definirsi laquosocietagravepolitica perfetta ed indipendenteraquo

Nei primordii della civiltagrave nellepoca che immediata-mente succede al periodo delle rivoluzioni etniche ilconcetto di Stato non si distingue ancora da quello dicittagrave ma a misura che una cittagrave potente acquista un pre-dominio sulle sue vicine i due concetti si vanno distin-guendo Le relazioni che si stabiliscono cosigrave fra moltecittagrave sono di indole diversa per cui non possono bastaregli ordinamenti ed il potere ristretto ad una sola

Quindi allato al potere ed agli ordinamenti propriiesclusivamente delle singole cittagrave e delle singole asso-ciazioni sorge un potere unico ed indipendente ed ordi-namenti capaci di congiungere assieme le forze di quellee farle convergere alla sicurezza allindipendenza al be-nessere di tutta lintera associazione sorge insomma loStato come societagrave suprema avente per iscopo la tuteladei diritti e il benessere comune Perciograve il concetto delloStato va separandosi dal concetto della poli e nasceeziandio la distinzione fra istituzioni civili e istituzionipolitiche quelle sono proprie delle cittagrave queste delloStato

Nello Stato lautoritagrave piglia il nome di sovranitagrave e so-vrano dicesi quella persona vuoi individua vuoi colletti-va che egrave investita del potere supremo

In qualsivoglia societagrave civile vuolsi distinguere lamateria e la forma

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talchegrave abbia e possa mantenere lindipendenza daunaltra diventa uno Stato che puograve definirsi laquosocietagravepolitica perfetta ed indipendenteraquo

Nei primordii della civiltagrave nellepoca che immediata-mente succede al periodo delle rivoluzioni etniche ilconcetto di Stato non si distingue ancora da quello dicittagrave ma a misura che una cittagrave potente acquista un pre-dominio sulle sue vicine i due concetti si vanno distin-guendo Le relazioni che si stabiliscono cosigrave fra moltecittagrave sono di indole diversa per cui non possono bastaregli ordinamenti ed il potere ristretto ad una sola

Quindi allato al potere ed agli ordinamenti propriiesclusivamente delle singole cittagrave e delle singole asso-ciazioni sorge un potere unico ed indipendente ed ordi-namenti capaci di congiungere assieme le forze di quellee farle convergere alla sicurezza allindipendenza al be-nessere di tutta lintera associazione sorge insomma loStato come societagrave suprema avente per iscopo la tuteladei diritti e il benessere comune Perciograve il concetto delloStato va separandosi dal concetto della poli e nasceeziandio la distinzione fra istituzioni civili e istituzionipolitiche quelle sono proprie delle cittagrave queste delloStato

Nello Stato lautoritagrave piglia il nome di sovranitagrave e so-vrano dicesi quella persona vuoi individua vuoi colletti-va che egrave investita del potere supremo

In qualsivoglia societagrave civile vuolsi distinguere lamateria e la forma

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Materia egrave la moltitudine in quanto ordinabile maquesta moltitudine consta di un numero piugrave o menogrande di famiglie fornite de loro diritti consta cioegrave diindividui che o sono parti di famiglia o potrebberoquandochessia con pieno diritto accedere ad una societagravevuoi naturale vuoi artificiale Per conseguenza gli ele-menti materiali della societagrave civile hanno unattivitagrave loropropria della quale non si spogliano contraendo relazio-ni politiche essi continueranno a far uso delle propriefacoltagrave che certamente non hanno ricevuto dalla cittagrave odallo Stato e potranno perciograve mettere insieme le scam-bievoli loro forze per conseguire fini particolari chenon sieno in opposizione col fine generale Laonde lamoltitudine sociale non egrave meccanica cioegrave tale da doverricevere ogni ragione di operare ogni impulso e motoogni direzione e diritto dallo Stato e dal potere politicoma essa egrave eminentemente organica Per conseguenza lavitalitagrave sociale della moltitudine non dimanda di venirsoggiogata ma coordinata non assorbita ma ricono-sciuta

Inoltre la moltitudine sociale nelle societagrave civili ha daessere dissimile Siccome lindividuo cerca nella polilautarchia (direbbe Aristotele) che non puograve ancora tro-vare nella famiglia egrave necessario che questa sufficienzasorga dal concorso di molti donde si abbia ciograve che nonpuograve avere una sola famiglia Si richiede perciograve che glielementi materiali del civile consorzio sieno dissimiliper sesso per beni di fortuna per esercizio di arte

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Materia egrave la moltitudine in quanto ordinabile maquesta moltitudine consta di un numero piugrave o menogrande di famiglie fornite de loro diritti consta cioegrave diindividui che o sono parti di famiglia o potrebberoquandochessia con pieno diritto accedere ad una societagravevuoi naturale vuoi artificiale Per conseguenza gli ele-menti materiali della societagrave civile hanno unattivitagrave loropropria della quale non si spogliano contraendo relazio-ni politiche essi continueranno a far uso delle propriefacoltagrave che certamente non hanno ricevuto dalla cittagrave odallo Stato e potranno perciograve mettere insieme le scam-bievoli loro forze per conseguire fini particolari chenon sieno in opposizione col fine generale Laonde lamoltitudine sociale non egrave meccanica cioegrave tale da doverricevere ogni ragione di operare ogni impulso e motoogni direzione e diritto dallo Stato e dal potere politicoma essa egrave eminentemente organica Per conseguenza lavitalitagrave sociale della moltitudine non dimanda di venirsoggiogata ma coordinata non assorbita ma ricono-sciuta

Inoltre la moltitudine sociale nelle societagrave civili ha daessere dissimile Siccome lindividuo cerca nella polilautarchia (direbbe Aristotele) che non puograve ancora tro-vare nella famiglia egrave necessario che questa sufficienzasorga dal concorso di molti donde si abbia ciograve che nonpuograve avere una sola famiglia Si richiede perciograve che glielementi materiali del civile consorzio sieno dissimiliper sesso per beni di fortuna per esercizio di arte

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A queste due condizioni della materia sociale si op-pongono i riprovevoli sistemi del Centralismo e del Co-munismo Nel Centralismo le cittagrave vengono destituite diogni forza spontanea e non si concepiscono altrimentiche come ruote ed inerti strumenti per ricevere ed ese-guire il moto impresso loro dal governo centrale NelComunismo non si vorrebbe riconoscere differenza al-cuna fra le condizioni sociali e si vorrebbe abolita laproprietagrave e la famiglia quella perchegrave produce la divisio-ne degli interessi questa perchegrave vi aggiunge la divisionede sentimenti

La forma poi della societagrave civile si riduce allordinepubblico e consiste nelle relazioni di giustizia e di ami-cizia (o amor patrio) che mantengono il vincolo socialeOgni societagrave civile si dissolve ove venga meno luno olaltro di questi rapporti morali

Siccome perograve i rapporti sociali sono oggetto imme-diato della costituzione e del potere cosigrave tanto questoche quella vengono considerate a guisa di forme dellacivil societagrave Per costituzione infatti intendiamo il modocaratteristico con cui una societagrave egrave organizzata o ordina-ta per potere o governo la forza che la mantiene nel suoessere e la dirige nel suo operare secondo il fine

Avuto riguardo a questultimo elemento formale la so-cietagrave politica puograve definirsi lunione di fatto di famiglie ecittagrave governate dallo stesso potere supremo

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A queste due condizioni della materia sociale si op-pongono i riprovevoli sistemi del Centralismo e del Co-munismo Nel Centralismo le cittagrave vengono destituite diogni forza spontanea e non si concepiscono altrimentiche come ruote ed inerti strumenti per ricevere ed ese-guire il moto impresso loro dal governo centrale NelComunismo non si vorrebbe riconoscere differenza al-cuna fra le condizioni sociali e si vorrebbe abolita laproprietagrave e la famiglia quella perchegrave produce la divisio-ne degli interessi questa perchegrave vi aggiunge la divisionede sentimenti

La forma poi della societagrave civile si riduce allordinepubblico e consiste nelle relazioni di giustizia e di ami-cizia (o amor patrio) che mantengono il vincolo socialeOgni societagrave civile si dissolve ove venga meno luno olaltro di questi rapporti morali

Siccome perograve i rapporti sociali sono oggetto imme-diato della costituzione e del potere cosigrave tanto questoche quella vengono considerate a guisa di forme dellacivil societagrave Per costituzione infatti intendiamo il modocaratteristico con cui una societagrave egrave organizzata o ordina-ta per potere o governo la forza che la mantiene nel suoessere e la dirige nel suo operare secondo il fine

Avuto riguardo a questultimo elemento formale la so-cietagrave politica puograve definirsi lunione di fatto di famiglie ecittagrave governate dallo stesso potere supremo

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CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile

Coloro che per i primi posero il problema laquocome nac-que la societagraveraquo non hanno ben distinto tutti gli aspettisotto i quali la stessa questione puograve essere proposta Sipuograve infatti intendere per societagrave la domestica o la civilela incivilita o la barbara Si puograve inoltre dimandare qualesia il fatto che pone la materia e quale quello che ponela forma Si puograve dare una soluzione seguendo la storia oprescindendo da questa ricorrendo ai motivi psicologicidi ragione o di sentimento Finalmente si puograve portare laquestione sul campo giuridico Quindi si comprendequanto facilmente il problema siasi complicato per nonavere ben distinti tutti i soggetti cui esso si estende

Noi abbiamo a suo tempo dimostrato essere la societagraveuno stato naturale alluomo perchegrave questi vi trova laperfezione propria e vi egrave portato dalle sue condizionipsichiche Ma la genesi dello Stato non fu perciograve meno-mamente spiegata

Or come nacque la societagrave civile in generale e lo Sta-to in particolare

Per spiegare lorigine dello Stato anzi di qualsivogliasocietagrave alcuni filosofi supposero uno stato di natura an-teriore a quello di societagrave19 Altri propongono cotesto

19 Lo stato di natura egrave descritto come etagrave delloro da Ovidio eda Virgilio altrimenti presentato da Orazio e da Cicerone Questiha laquoFuit quoddam tempus cum in agris homines passim bestia-

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CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile

Coloro che per i primi posero il problema laquocome nac-que la societagraveraquo non hanno ben distinto tutti gli aspettisotto i quali la stessa questione puograve essere proposta Sipuograve infatti intendere per societagrave la domestica o la civilela incivilita o la barbara Si puograve inoltre dimandare qualesia il fatto che pone la materia e quale quello che ponela forma Si puograve dare una soluzione seguendo la storia oprescindendo da questa ricorrendo ai motivi psicologicidi ragione o di sentimento Finalmente si puograve portare laquestione sul campo giuridico Quindi si comprendequanto facilmente il problema siasi complicato per nonavere ben distinti tutti i soggetti cui esso si estende

Noi abbiamo a suo tempo dimostrato essere la societagraveuno stato naturale alluomo perchegrave questi vi trova laperfezione propria e vi egrave portato dalle sue condizionipsichiche Ma la genesi dello Stato non fu perciograve meno-mamente spiegata

Or come nacque la societagrave civile in generale e lo Sta-to in particolare

Per spiegare lorigine dello Stato anzi di qualsivogliasocietagrave alcuni filosofi supposero uno stato di natura an-teriore a quello di societagrave19 Altri propongono cotesto

19 Lo stato di natura egrave descritto come etagrave delloro da Ovidio eda Virgilio altrimenti presentato da Orazio e da Cicerone Questiha laquoFuit quoddam tempus cum in agris homines passim bestia-

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stato come un fatto reale altri come una finzione scien-tificamente richiesta altri affermano quello stato primi-tivo essere sotto tutti gli aspetti infelicissimo altri inve-ce lo reputano preferibile allo stato sociale I patrocina-tori dello stato di natura negando addirittura la socialitagraveprimitiva delluomo ritengono che la societagrave umana ingenere e lo Stato in ispecie (quantunque luno e laltroconcetto sia da loro confuso) sieno un avvenimento ac-cidentale uno stato fattizio Cosigrave la pensano Hobbes eRousseau

La filosofia dellHobbes si riduce ad un grossolanosensismo sul quale nondimeno egli costruisce la suateoria giuridica e sociale Principio di ogni attivitagrave uma-na egrave la sensazione la quale egrave inseparabile da piacere oda dolore questo poi rapporto al sentito diventa amore oodio ed il sentito rispetto alluno o allaltro di questi mo-vimenti psichici si appella bene o male La volontagrave nonegrave che la prevalenza di un desiderio cioegrave di un trasportosensitivo verso il sensibile Cotesti trasporti sono neces-sarii luomo non puograve a meno di provarli Egli dunqueseguendo limpulso sensitivo agisce con ragione congiustizia Di guisa che sempre secondo lHobbes il di-ritto sarebbe riposto nellinclinazione naturale di una fa-coltagrave

Ciograve posto egli osserva che nelluomo cegrave piuttosto latendenza a dominare che ad ubbidire e che esso nellorum more vagabantur et sibi victu ferino vitam propagabant necratione animi quidquam sed pleraque viribus corporis administra-bantraquo (De inv 1)

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stato come un fatto reale altri come una finzione scien-tificamente richiesta altri affermano quello stato primi-tivo essere sotto tutti gli aspetti infelicissimo altri inve-ce lo reputano preferibile allo stato sociale I patrocina-tori dello stato di natura negando addirittura la socialitagraveprimitiva delluomo ritengono che la societagrave umana ingenere e lo Stato in ispecie (quantunque luno e laltroconcetto sia da loro confuso) sieno un avvenimento ac-cidentale uno stato fattizio Cosigrave la pensano Hobbes eRousseau

La filosofia dellHobbes si riduce ad un grossolanosensismo sul quale nondimeno egli costruisce la suateoria giuridica e sociale Principio di ogni attivitagrave uma-na egrave la sensazione la quale egrave inseparabile da piacere oda dolore questo poi rapporto al sentito diventa amore oodio ed il sentito rispetto alluno o allaltro di questi mo-vimenti psichici si appella bene o male La volontagrave nonegrave che la prevalenza di un desiderio cioegrave di un trasportosensitivo verso il sensibile Cotesti trasporti sono neces-sarii luomo non puograve a meno di provarli Egli dunqueseguendo limpulso sensitivo agisce con ragione congiustizia Di guisa che sempre secondo lHobbes il di-ritto sarebbe riposto nellinclinazione naturale di una fa-coltagrave

Ciograve posto egli osserva che nelluomo cegrave piuttosto latendenza a dominare che ad ubbidire e che esso nellorum more vagabantur et sibi victu ferino vitam propagabant necratione animi quidquam sed pleraque viribus corporis administra-bantraquo (De inv 1)

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stato di natura dovette agire seguendo questo impulsoIn tale stato di cose la societagrave era impossibile imperoc-chegrave doveva necessariamente imperversare una guerra vi-cendevole la quale non poteva aver fine attesa linegua-glianza delle forze nelle parti belligeranti I violenti usa-vano della forza fisica ma i meno validi supplivanocollastuzia e con la frode alla loro nativa debolezza

Ma la guerra egrave un tumulto non cegrave in lei sicurezzaquindi luomo provograve il bisogno di escirne E tanto fecerogli uomini primitivi formando la societagrave un patto cioegravelimitante i loro diritti Senza la societagrave il diritto sarebbenegli uomini una potenza senza misura Cedettero per-tanto ciascuno i loro diritti sottomettendosi alla potenzavale dire al diritto di una persona fisica o morale dirittoche stando al concetto di Hobbes non conosce limiti oriserva di sorta Cosigrave nacque con la societagrave la sovranitagraveindipendente da ogni legge egoismo individuale che siimpone ai cittadini ridotti alla condizione di semplicipotenze passive privi del diritto persino di giudicaredella moralitagrave delle azioni essendochegrave se qualcosa essipossono lo debbono allautoritagrave pubblica

Dello stato naturale primitivo lHobbes vuole ricono-scere alcune traccie nelluso dei viandanti di portar secoarmi difensive dei cittadini di chiudere le porte dellecase della potestagrave civile di avere soldati e bargelli

Noi non staremo a far rilevare tutte le assurditagrave e lepessime conseguenze della teoria hobbesiana Non sicomprende come possa darsi un diritto di tutti a tuttovale a dire un diritto cui niuno egrave tenuto a rispettare e

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stato di natura dovette agire seguendo questo impulsoIn tale stato di cose la societagrave era impossibile imperoc-chegrave doveva necessariamente imperversare una guerra vi-cendevole la quale non poteva aver fine attesa linegua-glianza delle forze nelle parti belligeranti I violenti usa-vano della forza fisica ma i meno validi supplivanocollastuzia e con la frode alla loro nativa debolezza

Ma la guerra egrave un tumulto non cegrave in lei sicurezzaquindi luomo provograve il bisogno di escirne E tanto fecerogli uomini primitivi formando la societagrave un patto cioegravelimitante i loro diritti Senza la societagrave il diritto sarebbenegli uomini una potenza senza misura Cedettero per-tanto ciascuno i loro diritti sottomettendosi alla potenzavale dire al diritto di una persona fisica o morale dirittoche stando al concetto di Hobbes non conosce limiti oriserva di sorta Cosigrave nacque con la societagrave la sovranitagraveindipendente da ogni legge egoismo individuale che siimpone ai cittadini ridotti alla condizione di semplicipotenze passive privi del diritto persino di giudicaredella moralitagrave delle azioni essendochegrave se qualcosa essipossono lo debbono allautoritagrave pubblica

Dello stato naturale primitivo lHobbes vuole ricono-scere alcune traccie nelluso dei viandanti di portar secoarmi difensive dei cittadini di chiudere le porte dellecase della potestagrave civile di avere soldati e bargelli

Noi non staremo a far rilevare tutte le assurditagrave e lepessime conseguenze della teoria hobbesiana Non sicomprende come possa darsi un diritto di tutti a tuttovale a dire un diritto cui niuno egrave tenuto a rispettare e

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che tutti senza danno della giustizia possono conculcarenon si comprende perchegrave lHobbes abbia tenuto contosoltanto di alcuni sentimenti egoistici alla dominazioneche possono trovarsi in pochi individui e non abbiapiuttosto riconosciuto la forza della simpatia e dellamo-re che egli avrebbe potuto facilmente scoprire nella psi-che umana e che gli avrebbe fornito lelemento di unaben diversa teorica non si comprende come possa per-durare costantemente il fatto della umana societagrave che alpostutto sarebbe innaturale perchegrave contrario allo statoprimitivo di natura non si comprende come egli abbiapotuto misconoscere la dignitagrave delle personalitagrave umaneconsiderandole come un aggregato di atomi uniti perpaura sotto un dispotismo che non ha legge

Poco altrimenti il Roussean descrive lo stato di natu-ra Gli uomini primitivi vivevano isolati ma liberi eraquello uno stato di felicitagrave assoluta di innocenza e dibenessere Volontariamente essi se ne dipartirono me-diante un contratto sociale Ed ecco come Gli uomininon possono alienare la loro libertagrave allorchegrave adunqueconvennero in societagrave questa non potegrave legittimamentecostituirsi se non mantenendo illesa la libertagrave Or questanon poteva mantenersi tutta intera se non alla condizio-ne che luomo sottomettendosi alla societagrave non si sotto-mettesse ad altri che a se stesso A tal fine fu necessariauna cessione assoluta di tutti i diritti fatta allintera so-cietagrave in virtugrave di questa cessione ciascun socio essendoegual parte del corpo sociale simpadronisce di egualparte della somma formata dei diritti e del potere de sin-

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che tutti senza danno della giustizia possono conculcarenon si comprende perchegrave lHobbes abbia tenuto contosoltanto di alcuni sentimenti egoistici alla dominazioneche possono trovarsi in pochi individui e non abbiapiuttosto riconosciuto la forza della simpatia e dellamo-re che egli avrebbe potuto facilmente scoprire nella psi-che umana e che gli avrebbe fornito lelemento di unaben diversa teorica non si comprende come possa per-durare costantemente il fatto della umana societagrave che alpostutto sarebbe innaturale perchegrave contrario allo statoprimitivo di natura non si comprende come egli abbiapotuto misconoscere la dignitagrave delle personalitagrave umaneconsiderandole come un aggregato di atomi uniti perpaura sotto un dispotismo che non ha legge

Poco altrimenti il Roussean descrive lo stato di natu-ra Gli uomini primitivi vivevano isolati ma liberi eraquello uno stato di felicitagrave assoluta di innocenza e dibenessere Volontariamente essi se ne dipartirono me-diante un contratto sociale Ed ecco come Gli uomininon possono alienare la loro libertagrave allorchegrave adunqueconvennero in societagrave questa non potegrave legittimamentecostituirsi se non mantenendo illesa la libertagrave Or questanon poteva mantenersi tutta intera se non alla condizio-ne che luomo sottomettendosi alla societagrave non si sotto-mettesse ad altri che a se stesso A tal fine fu necessariauna cessione assoluta di tutti i diritti fatta allintera so-cietagrave in virtugrave di questa cessione ciascun socio essendoegual parte del corpo sociale simpadronisce di egualparte della somma formata dei diritti e del potere de sin-

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goli e colla sua cessione non perde nulla In questa gui-sa nasce nella societagrave leguaglianza e la volontagrave genera-le risultato di tutte le volontagrave particolari e che ha ragio-ne di sommo impero Esso non puograve separarsi dalla colle-zione de cittadini e nella totalitagrave di questi risiede perciogravela sovranitagrave Il popolo sovrano delega lesercizio del po-tere che perograve sempre ritiene radicalmente ad un indivi-duo o ad unassemblea Coloro per conseguenza che nel-la societagrave esercitano lautoritagrave non sono che semplicimandatari del popolo sovrano

La teoria del Rousseau egrave irragionevole sotto parecchiaspetti sia perchegrave parte da un falso principio quellocioegrave di uno stato primitivo non sociale sia perchegrave nondistingue fra la societagrave originaria ed universale e le for-me speciali che lassociazione potegrave rivestire nellordinepolitico sia perchegrave conculca la libertagrave individuale men-tre pure vorrebbe salvarla Giacchegrave da una parte stabili-sce come fondamento del patto sociale che la libertagrave in-dividuale sia inalienabile dallaltra vuole la cessione as-soluta di questa medesima libertagrave al corpo morale ab-bandonando le facoltagrave dei singoli allassoluto potere del-la pluritagrave In questa guisa Rousseau riesciva a risultatianaloghi a quelli dellHobbes giacchegrave se per luno la so-vranitagrave egrave la conseguenza della cessione completa di tuttii diritti al corpo sociale e per laltro egrave la conseguenza diuna rinunzia dei diritti naturali illimitati rimanendoquesti intatti ed assoluti in colui che quinci innanzi avragravela sovranitagrave nelluno e nellaltro pari egrave lassolutismo e ildespotismo del potere Hobbes consacra il despotismo

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goli e colla sua cessione non perde nulla In questa gui-sa nasce nella societagrave leguaglianza e la volontagrave genera-le risultato di tutte le volontagrave particolari e che ha ragio-ne di sommo impero Esso non puograve separarsi dalla colle-zione de cittadini e nella totalitagrave di questi risiede perciogravela sovranitagrave Il popolo sovrano delega lesercizio del po-tere che perograve sempre ritiene radicalmente ad un indivi-duo o ad unassemblea Coloro per conseguenza che nel-la societagrave esercitano lautoritagrave non sono che semplicimandatari del popolo sovrano

La teoria del Rousseau egrave irragionevole sotto parecchiaspetti sia perchegrave parte da un falso principio quellocioegrave di uno stato primitivo non sociale sia perchegrave nondistingue fra la societagrave originaria ed universale e le for-me speciali che lassociazione potegrave rivestire nellordinepolitico sia perchegrave conculca la libertagrave individuale men-tre pure vorrebbe salvarla Giacchegrave da una parte stabili-sce come fondamento del patto sociale che la libertagrave in-dividuale sia inalienabile dallaltra vuole la cessione as-soluta di questa medesima libertagrave al corpo morale ab-bandonando le facoltagrave dei singoli allassoluto potere del-la pluritagrave In questa guisa Rousseau riesciva a risultatianaloghi a quelli dellHobbes giacchegrave se per luno la so-vranitagrave egrave la conseguenza della cessione completa di tuttii diritti al corpo sociale e per laltro egrave la conseguenza diuna rinunzia dei diritti naturali illimitati rimanendoquesti intatti ed assoluti in colui che quinci innanzi avragravela sovranitagrave nelluno e nellaltro pari egrave lassolutismo e ildespotismo del potere Hobbes consacra il despotismo

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della Monarchia e dellAristocrazia Rousseau quellodelle masse e della Democrazia pura20

Lo stato di natura come negazione di ogni societagrave oalmeno di ogni civiltagrave e la susseguente formazionedellassociazione politica per libera convenzione egrave pureil punto di partenza delle teorie sociali e giuridiche diGrozio di Puffendorf e di Locke Tutti costoro conven-gono nel detto laquonullum imperio sine pactoraquo e suppongo-no perciograve un patto originario da cui sia nata e la societagravee il potere che ne costituisce dirograve cosigrave la forma

20 Per dispotismo intendiamo lesercizio del potere che non ri-conosce limiti di sorta professandosi teoricamente o praticamenteindipendente dalla legge morale di giustizia Laonde il despoti-smo non si dee confondere col governo monarchico che dicesiassoluto per la mancanza di un temperamento che ne circoscrivale funzioni

Rousseau svolse la teoria della sovranitagrave popolare nella suaoperetta laquoContratto socialeraquo Linfluenza di questo libro andograve cre-scendo dal 1764 al 1789 in guisa che si puograve dire senza tema diesagerare che egrave il Contratto sociale che ha determinato lo scop-pio della rivoluzione francese E ciograve tanto egrave vero che nei discorsidi Mirabeau e di Meunier si trovano affollati i pensieri le parolestesse e le formole stesse di G G Rousseau Che anzi gli atti pri-mitivi gli atti solenni i piugrave essenziali ed irrevocabili della rivolu-zione francese quelli che separarono affatto il nuovo dallanticoordine di cose quali furono il giuramento del Jeu de Paume lanotte del 4 agosto 1789 e la dichiarazione dei diritti sono applica-zione di puro fatto particolare al senso delle dottrine dettate daRousseau Lopera quindi di lui la sua dottrina resa popolare dascrittori volgari e poco avvezzi a riflettere egrave giudicata severa-mente da tutti gli onesti

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della Monarchia e dellAristocrazia Rousseau quellodelle masse e della Democrazia pura20

Lo stato di natura come negazione di ogni societagrave oalmeno di ogni civiltagrave e la susseguente formazionedellassociazione politica per libera convenzione egrave pureil punto di partenza delle teorie sociali e giuridiche diGrozio di Puffendorf e di Locke Tutti costoro conven-gono nel detto laquonullum imperio sine pactoraquo e suppongo-no perciograve un patto originario da cui sia nata e la societagravee il potere che ne costituisce dirograve cosigrave la forma

20 Per dispotismo intendiamo lesercizio del potere che non ri-conosce limiti di sorta professandosi teoricamente o praticamenteindipendente dalla legge morale di giustizia Laonde il despoti-smo non si dee confondere col governo monarchico che dicesiassoluto per la mancanza di un temperamento che ne circoscrivale funzioni

Rousseau svolse la teoria della sovranitagrave popolare nella suaoperetta laquoContratto socialeraquo Linfluenza di questo libro andograve cre-scendo dal 1764 al 1789 in guisa che si puograve dire senza tema diesagerare che egrave il Contratto sociale che ha determinato lo scop-pio della rivoluzione francese E ciograve tanto egrave vero che nei discorsidi Mirabeau e di Meunier si trovano affollati i pensieri le parolestesse e le formole stesse di G G Rousseau Che anzi gli atti pri-mitivi gli atti solenni i piugrave essenziali ed irrevocabili della rivolu-zione francese quelli che separarono affatto il nuovo dallanticoordine di cose quali furono il giuramento del Jeu de Paume lanotte del 4 agosto 1789 e la dichiarazione dei diritti sono applica-zione di puro fatto particolare al senso delle dottrine dettate daRousseau Lopera quindi di lui la sua dottrina resa popolare dascrittori volgari e poco avvezzi a riflettere egrave giudicata severa-mente da tutti gli onesti

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Anche lo Spencer col suo psicologismo tentograve il pro-blema della genesi della societagrave Lo Stato come la socie-tagrave egrave per lui un prodotto dellevoluzione organicadelluomo primitivo

Le dottrine dello Spencer non meriterebbero un cennospeciale se oggidigrave non fossero diventate cosigrave celebriche non pochi scrittori si credono in dovere di accettar-le Diciamone pertanto alcunchegrave

Per il Positivismo e per lo Spencer in particolareluomo primitivo si trovava in uno stato non diverso daquello degli animali anche sotto laspetto fisico esso eranotabilmente inferiore alluomo civilizzato Soggiogatodai sentimenti i piugrave opposti alla mercegrave degli impulsi delmomento incapace di un desiderio costante impazienteed imprevidente non poteva legarsi con una promessaSviluppo estremo de sensi esterni assenza di ogni ri-flessione incapacitagrave di libera scelta indifferenza assolu-ta rispetto a qualsiasi investigazione delle cause resi-stenza invincibile a tutto ciograve che si allontana dalle cre-denze e dagli usi ereditarii tali sono i tratti intellettualidelluomo primitivo Gli uomini allora vivevano rag-gruppati in orde in istato di societagrave inconsciente delpari che certe specie di animali ma i vincoli sociali era-no minacciati del continuo da passioni subite ed irresi-stibili Se non che la necessitagrave di opporsi alle cause didistruzione il bisogno che luomo ne sentiva fegrave sorgereman mano la simpatia verso gli inoffensivi accompa-gnata perograve dal timore rispetto ai violenti Sotto limpulsodi questi due sentimenti si mantiene la societagrave la quale

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Anche lo Spencer col suo psicologismo tentograve il pro-blema della genesi della societagrave Lo Stato come la socie-tagrave egrave per lui un prodotto dellevoluzione organicadelluomo primitivo

Le dottrine dello Spencer non meriterebbero un cennospeciale se oggidigrave non fossero diventate cosigrave celebriche non pochi scrittori si credono in dovere di accettar-le Diciamone pertanto alcunchegrave

Per il Positivismo e per lo Spencer in particolareluomo primitivo si trovava in uno stato non diverso daquello degli animali anche sotto laspetto fisico esso eranotabilmente inferiore alluomo civilizzato Soggiogatodai sentimenti i piugrave opposti alla mercegrave degli impulsi delmomento incapace di un desiderio costante impazienteed imprevidente non poteva legarsi con una promessaSviluppo estremo de sensi esterni assenza di ogni ri-flessione incapacitagrave di libera scelta indifferenza assolu-ta rispetto a qualsiasi investigazione delle cause resi-stenza invincibile a tutto ciograve che si allontana dalle cre-denze e dagli usi ereditarii tali sono i tratti intellettualidelluomo primitivo Gli uomini allora vivevano rag-gruppati in orde in istato di societagrave inconsciente delpari che certe specie di animali ma i vincoli sociali era-no minacciati del continuo da passioni subite ed irresi-stibili Se non che la necessitagrave di opporsi alle cause didistruzione il bisogno che luomo ne sentiva fegrave sorgereman mano la simpatia verso gli inoffensivi accompa-gnata perograve dal timore rispetto ai violenti Sotto limpulsodi questi due sentimenti si mantiene la societagrave la quale

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si riduce ad una funzione organica di adattamentoallambiente Passando essa dallo stato inconsciente alcosciente diventa societagrave civile Quindi lo Stato non egraveche un prodotto dellattivitagrave umana esso ritrae tutte lefunzioni degli organismi e comincia ad apparire neltempo quando i rapporti fra gli individui pigliano formadi cooperazione intelligente Cosigrave levoluzionedelluomo sociale egrave relativa allevoluzione organica e lasocietagrave ne ritiene tutte le forme tutti gli acquisti Cegrave ilsistema nutritivo rappresentato dalla produzione indu-striale il sistema distributivo analogo al sistema circo-latorio degli animali prodotto dalle vie di comunicazio-ne il sistema regolatore o nervomotore nelle istituzionigovernative e militari In tal modo la psicologiadellindividuo si riflette nella societagrave Siccome sonvi di-versi tipi individuali cosigrave sonvi diversi tipi di societagraveLo Stato si organizza ora a seconda del tipo militare orasul tipo industriale Nel primo caso la nazione diventalarmata e il potere egrave rigorosamente concentrato nellemani di un solo la religione persino diventa militante eprescrive le vendette Prevalendo invece il tipo indu-striale vien proclamata la libertagrave di opinione e di stam-pa pari al diritto di libero scambio

Per fermo le analogie che si scoprono fra le formesociali e i caratteri psicologici delluomo possono accet-tarsi purchegrave non si ammettano quelle come fenomenitagravefatalmente determinate da questi Non egrave certamentelistinto che veglia alla formazione delle societagrave civili lequali sono eminentemente laquocospirazioni di enti intelli-

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si riduce ad una funzione organica di adattamentoallambiente Passando essa dallo stato inconsciente alcosciente diventa societagrave civile Quindi lo Stato non egraveche un prodotto dellattivitagrave umana esso ritrae tutte lefunzioni degli organismi e comincia ad apparire neltempo quando i rapporti fra gli individui pigliano formadi cooperazione intelligente Cosigrave levoluzionedelluomo sociale egrave relativa allevoluzione organica e lasocietagrave ne ritiene tutte le forme tutti gli acquisti Cegrave ilsistema nutritivo rappresentato dalla produzione indu-striale il sistema distributivo analogo al sistema circo-latorio degli animali prodotto dalle vie di comunicazio-ne il sistema regolatore o nervomotore nelle istituzionigovernative e militari In tal modo la psicologiadellindividuo si riflette nella societagrave Siccome sonvi di-versi tipi individuali cosigrave sonvi diversi tipi di societagraveLo Stato si organizza ora a seconda del tipo militare orasul tipo industriale Nel primo caso la nazione diventalarmata e il potere egrave rigorosamente concentrato nellemani di un solo la religione persino diventa militante eprescrive le vendette Prevalendo invece il tipo indu-striale vien proclamata la libertagrave di opinione e di stam-pa pari al diritto di libero scambio

Per fermo le analogie che si scoprono fra le formesociali e i caratteri psicologici delluomo possono accet-tarsi purchegrave non si ammettano quelle come fenomenitagravefatalmente determinate da questi Non egrave certamentelistinto che veglia alla formazione delle societagrave civili lequali sono eminentemente laquocospirazioni di enti intelli-

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gentiraquo tuttavia le facoltagrave rappresentative entrano senzadubbio a fornire gli elementi di quellidea che si attuanellorganizzazione vale a dire nella costituzione di unoStato Lasciando in disparte le analogie testegrave ricordatenoi ci dimandiamo levoluzione egrave essa capace di darcilo scioglimento finale della genesi dello Stato

No nella stessa guisa che essa egrave incapace di spiegarcilorigine del pensiero della libera volontagrave della religio-ne del senso morale problemi tutti chessa ha vanamen-te tentati per quanto le sue teorie sieno ingegnose ed as-sai divertenti

LEvoluzionismo positivo pretende seguire in tutte lefasi i movimenti che abbiano potuto guidare i popolidallo stato selvaggio alla civiltagrave senza menomamentepreoccuparsi della realtagrave dei dati che suppone come fatticerti esso ha il grande ed imperdonabile difetto di tra-sportare alla realtagrave ciograve che non egrave al postutto che il ri-sultato di uninduzione erronea dallindividuo alla spe-cie dallo stato selvaggio allo stato civile negrave sempre lalogica egrave da esso rispettata Ecco a che si riduce il ragio-namento dellEvoluzionismo Luomo oggidigrave egrave civiledunque in un tempo primitivo dovette esser stato selvag-gio la societagrave oggidigrave egrave costituita in una determinata for-ma secondo ragione dunque dovette precedere un lungoperiodo dirograve cosigrave di incubazione donde nacque la so-cietagrave odierna Ma perchegrave dovette esserci stato prima queltempo quello stato primiero Per tutta risposta essi nonricorrono alla storia ma invocano la loro teorica stessaDovette precedere rispondono quello stato e quel tem-

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gentiraquo tuttavia le facoltagrave rappresentative entrano senzadubbio a fornire gli elementi di quellidea che si attuanellorganizzazione vale a dire nella costituzione di unoStato Lasciando in disparte le analogie testegrave ricordatenoi ci dimandiamo levoluzione egrave essa capace di darcilo scioglimento finale della genesi dello Stato

No nella stessa guisa che essa egrave incapace di spiegarcilorigine del pensiero della libera volontagrave della religio-ne del senso morale problemi tutti chessa ha vanamen-te tentati per quanto le sue teorie sieno ingegnose ed as-sai divertenti

LEvoluzionismo positivo pretende seguire in tutte lefasi i movimenti che abbiano potuto guidare i popolidallo stato selvaggio alla civiltagrave senza menomamentepreoccuparsi della realtagrave dei dati che suppone come fatticerti esso ha il grande ed imperdonabile difetto di tra-sportare alla realtagrave ciograve che non egrave al postutto che il ri-sultato di uninduzione erronea dallindividuo alla spe-cie dallo stato selvaggio allo stato civile negrave sempre lalogica egrave da esso rispettata Ecco a che si riduce il ragio-namento dellEvoluzionismo Luomo oggidigrave egrave civiledunque in un tempo primitivo dovette esser stato selvag-gio la societagrave oggidigrave egrave costituita in una determinata for-ma secondo ragione dunque dovette precedere un lungoperiodo dirograve cosigrave di incubazione donde nacque la so-cietagrave odierna Ma perchegrave dovette esserci stato prima queltempo quello stato primiero Per tutta risposta essi nonricorrono alla storia ma invocano la loro teorica stessaDovette precedere rispondono quello stato e quel tem-

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po affinchegrave fosse possibile levoluzione ndash Dunque voiammettete a priori levoluzione ndash No ci soggiungononoi linduciamo dalla presente civiltagrave che si svolse evi-dentemente da quello stato primitivo il quale ha il suoriscontro nei fanciulli e nei selvaggi dellOceaniadellAfrica e dellAmerica

Ebbene se la cosa egrave cosigrave e se luomo primitivo si sup-pone privo di ogni elemento razionale come lo voglionoi Positivisti non si comprende come possa aver avutoluogo levoluzione

Come mai luomo primitivo di sensibilitagrave ottusissi-ma ha potuto provare il bisogno di rendere la propriacondizione migliore Il progresso non era punto possibi-le Spencer stesso lo riconosce e formola in questi ter-mini la legge di questa impotenza laquoquanto maggiori era-no gli ostacoli tanto minori erano i mezzi di cui luomopoteva disporre per trionfarne quanto piugrave importavaprogredire tanto meno possibile era lesito del progres-soraquo

Adunque come si compiegrave levoluzione che condusselumanitagrave allo stato attuale Se lo Spencer ed i Positivistiammettessero la ragione nelluomo non giagrave come il ri-sultato di evoluzioni precedenti ma come facoltagrave essen-ziale ed originaria il progresso egrave presto spiegato Nep-pure in tal caso sono necessarii dei secoli a questo lavo-ro perfezionatore dellumanitagrave un uomo solo basta adare limpulso alla societagrave e porla sulla via del progres-so Ma la difficoltagrave sta qui che luomo primitivo nelconcetto positivo non ha negrave ragione negrave libertagrave esso di-

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po affinchegrave fosse possibile levoluzione ndash Dunque voiammettete a priori levoluzione ndash No ci soggiungononoi linduciamo dalla presente civiltagrave che si svolse evi-dentemente da quello stato primitivo il quale ha il suoriscontro nei fanciulli e nei selvaggi dellOceaniadellAfrica e dellAmerica

Ebbene se la cosa egrave cosigrave e se luomo primitivo si sup-pone privo di ogni elemento razionale come lo voglionoi Positivisti non si comprende come possa aver avutoluogo levoluzione

Come mai luomo primitivo di sensibilitagrave ottusissi-ma ha potuto provare il bisogno di rendere la propriacondizione migliore Il progresso non era punto possibi-le Spencer stesso lo riconosce e formola in questi ter-mini la legge di questa impotenza laquoquanto maggiori era-no gli ostacoli tanto minori erano i mezzi di cui luomopoteva disporre per trionfarne quanto piugrave importavaprogredire tanto meno possibile era lesito del progres-soraquo

Adunque come si compiegrave levoluzione che condusselumanitagrave allo stato attuale Se lo Spencer ed i Positivistiammettessero la ragione nelluomo non giagrave come il ri-sultato di evoluzioni precedenti ma come facoltagrave essen-ziale ed originaria il progresso egrave presto spiegato Nep-pure in tal caso sono necessarii dei secoli a questo lavo-ro perfezionatore dellumanitagrave un uomo solo basta adare limpulso alla societagrave e porla sulla via del progres-so Ma la difficoltagrave sta qui che luomo primitivo nelconcetto positivo non ha negrave ragione negrave libertagrave esso di-

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pende dalle circostanze esterne contro le quali ha soloqualche attivitagrave per reagire o alle quali conviene cheadatti la propria attivitagrave tutto egrave in lui determinatodallesterno

In qual modo adunque luomo primitivo sigrave abbiettopotegrave senza il soccorso di una specie superiore senzaesempio senza ragione salire verso i cieli

Ripetiamo levoluzione non puograve spiegarlo essa non egraveuna causa essa egrave tuttal piugrave il concetto di un fatto ipote-tico il fatto idealizzato che rimane a spiegare Or beneun tal fatto suppone un soggetto ed un principio di evo-luzione Lo Spencer trova questo soggetto laquoluomoraquo manon ne riconosce nellintelligenza il principio Egli per-ciograve non spiega il fatto Anzi lo rende impossibile collo-cando il proprio soggetto in condizioni tali per cui nonsi scorge come il soggetto potragrave iniziare la propria evo-luzione e neppure come potragrave conservare fisicamente sestesso21

21 La storia mitica se si vuole ci addita alla culla di ogni po-polo gli Dei e gli Eroi Il commercio cogli Dei egrave sempre fra le pri-me tradizioni Ciograve indica ci pare un tempo di benessere e di ci-viltagrave da cui gli uomini decaddero conservando perograve gli elementicapaci di rialzarli e il tipo ideale della perfezione da asseguireInoltre la storia ci fa vedere che la civiltagrave di un popolo incolto o ilprogresso di un popolo civile proviene costantemente dal contat-to che questo ebbe con un altro piugrave avanzato in civiltagrave Cotestalegge a primo aspetto pare favorisca il determinismo dellEvolu-zione pur tuttavia trasportata agli uomini primitivi aumenta ledifficoltagrave del problema

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pende dalle circostanze esterne contro le quali ha soloqualche attivitagrave per reagire o alle quali conviene cheadatti la propria attivitagrave tutto egrave in lui determinatodallesterno

In qual modo adunque luomo primitivo sigrave abbiettopotegrave senza il soccorso di una specie superiore senzaesempio senza ragione salire verso i cieli

Ripetiamo levoluzione non puograve spiegarlo essa non egraveuna causa essa egrave tuttal piugrave il concetto di un fatto ipote-tico il fatto idealizzato che rimane a spiegare Or beneun tal fatto suppone un soggetto ed un principio di evo-luzione Lo Spencer trova questo soggetto laquoluomoraquo manon ne riconosce nellintelligenza il principio Egli per-ciograve non spiega il fatto Anzi lo rende impossibile collo-cando il proprio soggetto in condizioni tali per cui nonsi scorge come il soggetto potragrave iniziare la propria evo-luzione e neppure come potragrave conservare fisicamente sestesso21

21 La storia mitica se si vuole ci addita alla culla di ogni po-polo gli Dei e gli Eroi Il commercio cogli Dei egrave sempre fra le pri-me tradizioni Ciograve indica ci pare un tempo di benessere e di ci-viltagrave da cui gli uomini decaddero conservando perograve gli elementicapaci di rialzarli e il tipo ideale della perfezione da asseguireInoltre la storia ci fa vedere che la civiltagrave di un popolo incolto o ilprogresso di un popolo civile proviene costantemente dal contat-to che questo ebbe con un altro piugrave avanzato in civiltagrave Cotestalegge a primo aspetto pare favorisca il determinismo dellEvolu-zione pur tuttavia trasportata agli uomini primitivi aumenta ledifficoltagrave del problema

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Concludendo lEvoluzionismo incapace di darci lagenesi delluomo come essere ragionevole e colto nonpuograve neppure sciogliere il problema della genesi delloStato

Altri filosofi respingendo con forti ragioni la ipotesidello stato di natura e del contratto sociale dimostranoche la natura delluomo richiede la vita sociale ma trat-tandosi di spiegare la genesi dello Stato ricorsero al fat-to della propagazione delle famiglie da uno stesso stipi-te ed asserirono dover questo essere il fatto naturale dalquale prende origine in concreto la societagrave civile

Per certo se la societagrave nasce tosto che piugrave uomini tro-vansi uniti stabilmente per cospirare ad un fine a trovarlorigine della societagrave basta rinvenire il fatto primitivoche dovette riunire piugrave uomini stabilmente in un intentoOra non si puograve dare fatto piugrave primitivo che lesistenza diuna prima famiglia da cui sieno discesi quei piugrave da as-sociarsi

Ma se ben si avverte dal fatto di essersi piugrave famigliepropagate da un solo stipite non ne viene per conse-guenza chesse debbano formare assieme una societagrave ci-vile uno Stato Cegrave differenza fra il fatto che pone lamateria del civile consorzio e il fatto che ne pone la for-ma le famiglie si vanno propagando questo egrave il primoelemento esse concertano di valersi di alcuni mezzi perprovvedere ai bisogni comuni difendere le proprie ra-gioni godere scambievolmente e stabilmente di aiutoecco lelemento formale Colla propagazione ossia collagenerazione non si pone che il primo

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Concludendo lEvoluzionismo incapace di darci lagenesi delluomo come essere ragionevole e colto nonpuograve neppure sciogliere il problema della genesi delloStato

Altri filosofi respingendo con forti ragioni la ipotesidello stato di natura e del contratto sociale dimostranoche la natura delluomo richiede la vita sociale ma trat-tandosi di spiegare la genesi dello Stato ricorsero al fat-to della propagazione delle famiglie da uno stesso stipi-te ed asserirono dover questo essere il fatto naturale dalquale prende origine in concreto la societagrave civile

Per certo se la societagrave nasce tosto che piugrave uomini tro-vansi uniti stabilmente per cospirare ad un fine a trovarlorigine della societagrave basta rinvenire il fatto primitivoche dovette riunire piugrave uomini stabilmente in un intentoOra non si puograve dare fatto piugrave primitivo che lesistenza diuna prima famiglia da cui sieno discesi quei piugrave da as-sociarsi

Ma se ben si avverte dal fatto di essersi piugrave famigliepropagate da un solo stipite non ne viene per conse-guenza chesse debbano formare assieme una societagrave ci-vile uno Stato Cegrave differenza fra il fatto che pone lamateria del civile consorzio e il fatto che ne pone la for-ma le famiglie si vanno propagando questo egrave il primoelemento esse concertano di valersi di alcuni mezzi perprovvedere ai bisogni comuni difendere le proprie ra-gioni godere scambievolmente e stabilmente di aiutoecco lelemento formale Colla propagazione ossia collagenerazione non si pone che il primo

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Se si vuole che la societagrave civile non risulti che dallapropagazione o moltiplicazione di una prima famigliaconverrebbe pur poter dimostrare che il padre sia di di-ritto sovrano oppure che il potere civile non sia altroche una estensione o derivazione o trasformazione dellapotestagrave economica mentre pure luna e laltra societagrave ladomestica e la politica luno e laltro potere differisco-no essenzialmente di specie22

Nella genesi delle societagrave politiche la Scuola giuridi-ca distingue il fatto dal diritto Riconosce che le originidi fatto delle societagrave politiche poterono essere e furonoveramente diverse nei varii tempi e nei varii luoghi Lagraveove niun nuovo elemento venne a turbare il naturalesvolgimento del principio di associazione la societagrave po-litica sorse per il successivo esplicarsi della famiglia laquale andograve gradatamente trasformandosi in tribugrave ingens e quindi prese stabile assetto di politico consorzioPerograve cotesto svolgimento potegrave venire alterato da avveni-menti di varia natura Talora un individuo audace si facentro di riunione di parecchi compagni e forma conessi di primo getto una societagrave talvolta le persecuzionipolitiche o religiose inducono alcuni privati a riunirsi in-sieme ed a gettare le basi di un politico ordinamento talaltra volta il successivo dilatarsi della proprietagrave di unprivato rende a poco a poco dipendenti e soggetti i colti-vatori ed i proprietari vicini finalmente la colonizzazio-

22 Ex vi solius iuris naturae non est debitum progenitori utetiam sit rex suae posteritatis (SUAREZ De Legibus 1 III 2)

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Se si vuole che la societagrave civile non risulti che dallapropagazione o moltiplicazione di una prima famigliaconverrebbe pur poter dimostrare che il padre sia di di-ritto sovrano oppure che il potere civile non sia altroche una estensione o derivazione o trasformazione dellapotestagrave economica mentre pure luna e laltra societagrave ladomestica e la politica luno e laltro potere differisco-no essenzialmente di specie22

Nella genesi delle societagrave politiche la Scuola giuridi-ca distingue il fatto dal diritto Riconosce che le originidi fatto delle societagrave politiche poterono essere e furonoveramente diverse nei varii tempi e nei varii luoghi Lagraveove niun nuovo elemento venne a turbare il naturalesvolgimento del principio di associazione la societagrave po-litica sorse per il successivo esplicarsi della famiglia laquale andograve gradatamente trasformandosi in tribugrave ingens e quindi prese stabile assetto di politico consorzioPerograve cotesto svolgimento potegrave venire alterato da avveni-menti di varia natura Talora un individuo audace si facentro di riunione di parecchi compagni e forma conessi di primo getto una societagrave talvolta le persecuzionipolitiche o religiose inducono alcuni privati a riunirsi in-sieme ed a gettare le basi di un politico ordinamento talaltra volta il successivo dilatarsi della proprietagrave di unprivato rende a poco a poco dipendenti e soggetti i colti-vatori ed i proprietari vicini finalmente la colonizzazio-

22 Ex vi solius iuris naturae non est debitum progenitori utetiam sit rex suae posteritatis (SUAREZ De Legibus 1 III 2)

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ne di un territorio una lega una vittoria poterono esserecause dirette di origine di altrettante societagrave politiche

La conoscenza lindagine di questi fatti appartienealla Storia La Filosofia ricerca invece quale sia loriginedi diritto cioegrave qual sia quellelemento di ragione per cuiquesta o quella origine debba dirsi legittima

La Scuola giuridica afferma il principio imprimentecarattere di legittimitagrave alla societagrave politica non essere al-tro che il consenso espresso o tacito degli associati

E in vero lidea di una particolare forma di societagrave im-plica il concetto di un patto volontario Se si eccettui lasocietagrave universale la quale proviene direttamente da unavolontagrave superiore e provvidenziale che impressenelluomo il carattere di essere socievole qualunque al-tra societagrave particolare egrave un fatto volontario delluomoCosigrave la societagrave coniugale nasce dal consenso de coniu-gi nella parentale si ha il consenso dapprima tacitamen-te presunto dei figli poscia tacitamente emergente dalfatto della volontaria loro coabitazione coi genitori Lastessa societagrave religiosa egrave informata allo stesso principioil credente o direttamente o per mezzo de suoi rappre-sentanti presta il suo consenso nellatto in cui entra a farparte della societagrave Ora lorigine ed il fondamento giuri-dico della societagrave politica non possono essere diversiTutti gli uomini nascono ugualmente liberi nessunopertanto puograve costringer gli altri a formare con lui unaparticolare associazione per quanto legittimo ne sia ilfine ad assumere speciali doveri a riconoscere una spe-ciale autoritagrave senza ledere il principio di libertagrave e di

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ne di un territorio una lega una vittoria poterono esserecause dirette di origine di altrettante societagrave politiche

La conoscenza lindagine di questi fatti appartienealla Storia La Filosofia ricerca invece quale sia loriginedi diritto cioegrave qual sia quellelemento di ragione per cuiquesta o quella origine debba dirsi legittima

La Scuola giuridica afferma il principio imprimentecarattere di legittimitagrave alla societagrave politica non essere al-tro che il consenso espresso o tacito degli associati

E in vero lidea di una particolare forma di societagrave im-plica il concetto di un patto volontario Se si eccettui lasocietagrave universale la quale proviene direttamente da unavolontagrave superiore e provvidenziale che impressenelluomo il carattere di essere socievole qualunque al-tra societagrave particolare egrave un fatto volontario delluomoCosigrave la societagrave coniugale nasce dal consenso de coniu-gi nella parentale si ha il consenso dapprima tacitamen-te presunto dei figli poscia tacitamente emergente dalfatto della volontaria loro coabitazione coi genitori Lastessa societagrave religiosa egrave informata allo stesso principioil credente o direttamente o per mezzo de suoi rappre-sentanti presta il suo consenso nellatto in cui entra a farparte della societagrave Ora lorigine ed il fondamento giuri-dico della societagrave politica non possono essere diversiTutti gli uomini nascono ugualmente liberi nessunopertanto puograve costringer gli altri a formare con lui unaparticolare associazione per quanto legittimo ne sia ilfine ad assumere speciali doveri a riconoscere una spe-ciale autoritagrave senza ledere il principio di libertagrave e di

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giuridica eguaglianza de suoi simili Ma poichegrave nellasocietagrave politica si verificano appunto questi particolarieffetti si tratta cioegrave di individui che oltre il vincolo ge-nerale comune che collega tutti gli uomini altro ne con-traggono speciale da cui derivano particolari diritti edoveri perciograve il fatto giuridico che vale a legittimarequestassociazione non puograve essere che il consenso ossiala volontagrave di coloro che la compongono siasi esso con-senso manifestato con un patto espresso ovvero inclusoin una tacita adesione che gli uomini prestano al natura-le svolgimento della loro associazione Cosigrave la ragionala Scuola Giuridica23 con Rosmini Romagnosi Albiniecc

Cotesta teoria differisce da quella del contratto socia-le o patto primitivo perchegrave ammette che luomo egrave essen-zialmente socievole e che le origini storiche delle variesocietagrave politiche poterono essere e furono infatti diverseTuttavia noi non dobbiamo nascondere le ruinose conse-guenze cui essa darebbe luogo ove si supponga affattovolontario e libero moralmente il sopradetto consenso

Certamente il consenso delle volontagrave si richiede sen-za di esso non si dagrave societagrave che egrave cospirazione di intelli-genze e di volontagrave Il consenso si riduce ad un atto di li-bera volontagrave ma lrsquouomo egrave esso moralmente libero didare o non dare il suo consenso Non vi sono forse deicasi ne quali luomo deve volere in concorso con altridando cosigrave origine ad una societagrave in concreto La libertagrave

23 MATTIROLO Filosofia del Diritto

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giuridica eguaglianza de suoi simili Ma poichegrave nellasocietagrave politica si verificano appunto questi particolarieffetti si tratta cioegrave di individui che oltre il vincolo ge-nerale comune che collega tutti gli uomini altro ne con-traggono speciale da cui derivano particolari diritti edoveri perciograve il fatto giuridico che vale a legittimarequestassociazione non puograve essere che il consenso ossiala volontagrave di coloro che la compongono siasi esso con-senso manifestato con un patto espresso ovvero inclusoin una tacita adesione che gli uomini prestano al natura-le svolgimento della loro associazione Cosigrave la ragionala Scuola Giuridica23 con Rosmini Romagnosi Albiniecc

Cotesta teoria differisce da quella del contratto socia-le o patto primitivo perchegrave ammette che luomo egrave essen-zialmente socievole e che le origini storiche delle variesocietagrave politiche poterono essere e furono infatti diverseTuttavia noi non dobbiamo nascondere le ruinose conse-guenze cui essa darebbe luogo ove si supponga affattovolontario e libero moralmente il sopradetto consenso

Certamente il consenso delle volontagrave si richiede sen-za di esso non si dagrave societagrave che egrave cospirazione di intelli-genze e di volontagrave Il consenso si riduce ad un atto di li-bera volontagrave ma lrsquouomo egrave esso moralmente libero didare o non dare il suo consenso Non vi sono forse deicasi ne quali luomo deve volere in concorso con altridando cosigrave origine ad una societagrave in concreto La libertagrave

23 MATTIROLO Filosofia del Diritto

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adunque benchegrave richiesta non basta per segrave sola prescin-dendo dal dovere a fornirci lelemento giuridico che sidesidera Il diritto vuole essere fondato sul dovere

Il Tapparelli propone una teoria che merita di veniresposta per il concetto morale che vi domina e con que-sta noi concludiamo il presente capitolo24

Tutti gli uomini formano una societagrave di uguali fonda-ta sulla identitagrave di natura Tutti e ciascuno hanno dirittodi valersi di quei mezzi che sono ordinati al benedelluomo e la ragione che concede alluno il potere diadoperare a tal fine quante forze ha impone altrui il do-vere di rispettare luso ragionevole di quelle forze Que-sto diritto e questo dovere egrave in tutti eguale giacchegrave na-sce da natura eguale Ma le forze non sono in tutti egua-li negrave uguale egrave in tutti lassiduitagrave nelladoperarle egrave que-sto un dato di osservazione da cui deriva una disugua-glianza indefinita mantenuta dalla uguale indipendenzala quale siccome mi dagrave diritto a valermi del mio senzaesserne da verun altro disturbato cosigrave mi serba intattitutti quegli acquisti che usando lecitamente le mie for-ze andrograve facendo Con tali acquisti puograve luomo accre-scere e le terre e la famiglia e il credito e divenire po-tente saggio valoroso sigrave che altri abbisogni del suo sus-sidio e con lui si associi per ottenerlo Questi ben potragraveescludere dai suoi benefizi chi non si regola secondo gliordini ragionevolmente da lui stabiliti Cosigrave in lui la su-

24 TAPPARELLI Saggio teoretico di diritto naturale I Diss 2 cXI

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adunque benchegrave richiesta non basta per segrave sola prescin-dendo dal dovere a fornirci lelemento giuridico che sidesidera Il diritto vuole essere fondato sul dovere

Il Tapparelli propone una teoria che merita di veniresposta per il concetto morale che vi domina e con que-sta noi concludiamo il presente capitolo24

Tutti gli uomini formano una societagrave di uguali fonda-ta sulla identitagrave di natura Tutti e ciascuno hanno dirittodi valersi di quei mezzi che sono ordinati al benedelluomo e la ragione che concede alluno il potere diadoperare a tal fine quante forze ha impone altrui il do-vere di rispettare luso ragionevole di quelle forze Que-sto diritto e questo dovere egrave in tutti eguale giacchegrave na-sce da natura eguale Ma le forze non sono in tutti egua-li negrave uguale egrave in tutti lassiduitagrave nelladoperarle egrave que-sto un dato di osservazione da cui deriva una disugua-glianza indefinita mantenuta dalla uguale indipendenzala quale siccome mi dagrave diritto a valermi del mio senzaesserne da verun altro disturbato cosigrave mi serba intattitutti quegli acquisti che usando lecitamente le mie for-ze andrograve facendo Con tali acquisti puograve luomo accre-scere e le terre e la famiglia e il credito e divenire po-tente saggio valoroso sigrave che altri abbisogni del suo sus-sidio e con lui si associi per ottenerlo Questi ben potragraveescludere dai suoi benefizi chi non si regola secondo gliordini ragionevolmente da lui stabiliti Cosigrave in lui la su-

24 TAPPARELLI Saggio teoretico di diritto naturale I Diss 2 cXI

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perioritagrave di fatto produce una superioritagrave di diritto edegli diviene depositario di quellautoritagrave che in ogni so-cietagrave deve guidare gli individui al retto uso dei mezziCiograve che si dice di un individuo si dica pure di parecchii quali sieno capaci di ordinare la moltitudine di gover-narla e di difenderla

Dopo avere cosigrave esplicata la genesi della societagrave civi-le siccome forma della societagrave universale e ad un tem-po quella dellautoritagrave concreta il Tapparelli fa notaredarsi de casi nei quali il dovere obbliga a legarsi in so-cietagrave e a rimanervi25 Ogni qualvolta il non legarsi aduna determinata societagrave o il non rimanervi egrave violazionedellordine luomo egrave obbligato in questi casi a quella so-cietagrave

Ora questordine puograve nascere e dal sistema stesso dinatura fisica e dai diritti altrui e dal nostro libero volerealtrui manifestato Sono questi tre fatti che si possonochiamare associanti

In altri termini luomo egrave per natura legato da un gene-ral dovere di societagrave che lo obbliga a cospirare cogli uo-mini tutti al bene comune e ciograve non solo negativamentecol non opporvisi ma anche positivamente quando lecircostanze per necessitagrave lo esigono Questa necessitagravepuograve nascere e in me e negli altri o dallordine fisico o dalmorale giacchegrave luomo egrave un composto di corpo e di spi-rito ed ha doveri e bisogni rispetto alluno e allaltroPosso dunque essere obbligato ad entrare o rimanere in

25 TAPPARELLI l c Diss 3 c 1

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perioritagrave di fatto produce una superioritagrave di diritto edegli diviene depositario di quellautoritagrave che in ogni so-cietagrave deve guidare gli individui al retto uso dei mezziCiograve che si dice di un individuo si dica pure di parecchii quali sieno capaci di ordinare la moltitudine di gover-narla e di difenderla

Dopo avere cosigrave esplicata la genesi della societagrave civi-le siccome forma della societagrave universale e ad un tem-po quella dellautoritagrave concreta il Tapparelli fa notaredarsi de casi nei quali il dovere obbliga a legarsi in so-cietagrave e a rimanervi25 Ogni qualvolta il non legarsi aduna determinata societagrave o il non rimanervi egrave violazionedellordine luomo egrave obbligato in questi casi a quella so-cietagrave

Ora questordine puograve nascere e dal sistema stesso dinatura fisica e dai diritti altrui e dal nostro libero volerealtrui manifestato Sono questi tre fatti che si possonochiamare associanti

In altri termini luomo egrave per natura legato da un gene-ral dovere di societagrave che lo obbliga a cospirare cogli uo-mini tutti al bene comune e ciograve non solo negativamentecol non opporvisi ma anche positivamente quando lecircostanze per necessitagrave lo esigono Questa necessitagravepuograve nascere e in me e negli altri o dallordine fisico o dalmorale giacchegrave luomo egrave un composto di corpo e di spi-rito ed ha doveri e bisogni rispetto alluno e allaltroPosso dunque essere obbligato ad entrare o rimanere in

25 TAPPARELLI l c Diss 3 c 1

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societagrave per bene or mio or altrui sigrave di ordine fisicocome di ordine morale

Coerentemente a questi principii il Tapparelli dimo-stra poter un individuo essere membro di una societagrave pernecessitagrave di ordine fisico ad es dal bisogno naturaledel figlio il padre egrave obbligato a vivere col figlio per dar-gli assistenza ed il figlio col padre per riceverla da ne-cessitagrave pure di ordine fisico un individuo puograve essere ob-bligato a entrare nella societagrave erile fuor della quale nonpossa assolutamente campare la vita Dal diritto un po-polo vinto in guerra giusta viene ad essere legato in so-cietagrave col vincitore Da consenso libero finalmente nascela societagrave coniugale e talvolta una determinata societagravecivile

Non si nega pertanto che la societagrave civile possa na-scere da consenso volontario vale a dire da un patto maqual egrave quel principio che la rende permanente dandoleun carattere morale Egrave sempre il duplice legame del do-vere e del diritto Le parti erano libere e nello stato direciproca indipendenza naturale eguali nelle forze comesi suppone talchegrave niuna delle due poteva senza ingiusti-zia legare la controparte Ma dal momento che recipro-camente assentirono alla stabile convivenza non posso-no fallire al contratto senza violare il diritto altrui equesto diritto nasce dal dovere della veracitagrave della leal-tagrave In questa guisa avviene che quelle societagrave che origi-nariamente furono volontarie acquistino un carattereetico permanente cotalchegrave a niuno sia lecito attentarealla loro esistenza non ai primi concorrenti e tanto

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societagrave per bene or mio or altrui sigrave di ordine fisicocome di ordine morale

Coerentemente a questi principii il Tapparelli dimo-stra poter un individuo essere membro di una societagrave pernecessitagrave di ordine fisico ad es dal bisogno naturaledel figlio il padre egrave obbligato a vivere col figlio per dar-gli assistenza ed il figlio col padre per riceverla da ne-cessitagrave pure di ordine fisico un individuo puograve essere ob-bligato a entrare nella societagrave erile fuor della quale nonpossa assolutamente campare la vita Dal diritto un po-polo vinto in guerra giusta viene ad essere legato in so-cietagrave col vincitore Da consenso libero finalmente nascela societagrave coniugale e talvolta una determinata societagravecivile

Non si nega pertanto che la societagrave civile possa na-scere da consenso volontario vale a dire da un patto maqual egrave quel principio che la rende permanente dandoleun carattere morale Egrave sempre il duplice legame del do-vere e del diritto Le parti erano libere e nello stato direciproca indipendenza naturale eguali nelle forze comesi suppone talchegrave niuna delle due poteva senza ingiusti-zia legare la controparte Ma dal momento che recipro-camente assentirono alla stabile convivenza non posso-no fallire al contratto senza violare il diritto altrui equesto diritto nasce dal dovere della veracitagrave della leal-tagrave In questa guisa avviene che quelle societagrave che origi-nariamente furono volontarie acquistino un carattereetico permanente cotalchegrave a niuno sia lecito attentarealla loro esistenza non ai primi concorrenti e tanto

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meno agli individui posteriori i quali per certo non deb-bono offendere il diritto che hanno gli associati di tende-re concordemente al fine comune

La soluzione del problema della genesi della societagravecivile non puograve darsi sotto laspetto morale con maggiorchiarezza e piugrave scientificamente

CAPITOLO VIIIFine dello Stato

Se luomo possedesse tutto il bene avrebbe giagrave conse-guito il fine cui aspira negrave piugrave abbisognerebbe di societagravepurchegrave non gli piacesse comunicarlo agli altri in talcaso la societagrave sarebbe comunicazione di bene

Ma siccome fe notare Aristotele egrave appunto il difettodel bene e linsufficienza individuale a conseguirloquella che spinge luomo alla societagrave egli cerca nellasocietagrave lautarchia

Perciograve la societagrave non puograve trovarsi fra gli uomini chein stato di tendenza al bene da tutti i singoli cercato concooperazione concorde essa non egrave statica ma deve es-sere dinamica ha un coacutempito cioegrave da ottenere colle sueforze col suo potere colle sue leggi

Or qual egrave il coacutempito il fine dello Stato La questionenon egrave indifferente essendochegrave dal fine viene determina-ta la maniera di essere la misura del potere i doveridella societagrave

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meno agli individui posteriori i quali per certo non deb-bono offendere il diritto che hanno gli associati di tende-re concordemente al fine comune

La soluzione del problema della genesi della societagravecivile non puograve darsi sotto laspetto morale con maggiorchiarezza e piugrave scientificamente

CAPITOLO VIIIFine dello Stato

Se luomo possedesse tutto il bene avrebbe giagrave conse-guito il fine cui aspira negrave piugrave abbisognerebbe di societagravepurchegrave non gli piacesse comunicarlo agli altri in talcaso la societagrave sarebbe comunicazione di bene

Ma siccome fe notare Aristotele egrave appunto il difettodel bene e linsufficienza individuale a conseguirloquella che spinge luomo alla societagrave egli cerca nellasocietagrave lautarchia

Perciograve la societagrave non puograve trovarsi fra gli uomini chein stato di tendenza al bene da tutti i singoli cercato concooperazione concorde essa non egrave statica ma deve es-sere dinamica ha un coacutempito cioegrave da ottenere colle sueforze col suo potere colle sue leggi

Or qual egrave il coacutempito il fine dello Stato La questionenon egrave indifferente essendochegrave dal fine viene determina-ta la maniera di essere la misura del potere i doveridella societagrave

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Presso i Romani il fine dello Stato veniva concretatoin quella celebre formola che si leggeva nelle leggi delleXII Tavole salus populi suprema lex est Ma potendoavere questo principio due interpretazioni diverse se-condochegrave la salute pubblica viene proposta a normadelloperazione sociale conformemente allordine moraleo prescindendo da questo perciograve altre sentenze venneroprofessate dai filosofi

Il Socialismo trasforma il governo politico in una spe-cie di economia domestica mentre vorrebbe che lo Sta-to debba provvedere a tutti i singoli cittadini in guisache ciascuno possa soddisfare tutto le sue potenze inparticolare le sensitive esso dice allindividuo hai dirit-to di godere mentre sei vivo la societagrave quale oggidigrave egravecostituita egrave una violazione permanente del tuo dirittodappoichegrave essa non deve avere altro fine che quello disomministrare la maggior copia de beni par la felicitagravedel tempo e dello spazio

Presenta molta ambiguitagrave la sentenza del Rosmini ilquale stabiligrave il fine della societagrave nella quiete dellanimosoddisfatto lappagamento egli dice egrave il fine essenzialedella societagrave di diritto e di fatto Come pure qualcosa divago che porge il destro a false interpretazioni hanno lesentenze di coloro che ripongono il fine dello Stato onella comune felicitagrave o nella tutela de diritti o nella si-curezza interna ed esterna o nel progresso dellumanitagraveo nella copia de beni esterni

Noi non neghiamo che tutti cotesti intenti dieno difat-to luogo a varie istituzioni sociali negrave che lo Stato non

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Presso i Romani il fine dello Stato veniva concretatoin quella celebre formola che si leggeva nelle leggi delleXII Tavole salus populi suprema lex est Ma potendoavere questo principio due interpretazioni diverse se-condochegrave la salute pubblica viene proposta a normadelloperazione sociale conformemente allordine moraleo prescindendo da questo perciograve altre sentenze venneroprofessate dai filosofi

Il Socialismo trasforma il governo politico in una spe-cie di economia domestica mentre vorrebbe che lo Sta-to debba provvedere a tutti i singoli cittadini in guisache ciascuno possa soddisfare tutto le sue potenze inparticolare le sensitive esso dice allindividuo hai dirit-to di godere mentre sei vivo la societagrave quale oggidigrave egravecostituita egrave una violazione permanente del tuo dirittodappoichegrave essa non deve avere altro fine che quello disomministrare la maggior copia de beni par la felicitagravedel tempo e dello spazio

Presenta molta ambiguitagrave la sentenza del Rosmini ilquale stabiligrave il fine della societagrave nella quiete dellanimosoddisfatto lappagamento egli dice egrave il fine essenzialedella societagrave di diritto e di fatto Come pure qualcosa divago che porge il destro a false interpretazioni hanno lesentenze di coloro che ripongono il fine dello Stato onella comune felicitagrave o nella tutela de diritti o nella si-curezza interna ed esterna o nel progresso dellumanitagraveo nella copia de beni esterni

Noi non neghiamo che tutti cotesti intenti dieno difat-to luogo a varie istituzioni sociali negrave che lo Stato non

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debba tutelare le persone i beni i diritti de cittadinidare impulso a tutto ciograve che pone lumanitagrave sulle vie delprogresso favorire il commercio e la ricchezza naziona-le Epperograve tutte coteste opinioni si potranno agevolmen-te conciliare a condizione che i sopradetti fini non sienointesi dallo Stato luno esclusivamente dallaltro e siaposto in salvo lordine morale

E dallordine morale non si puograve mai prescindere es-sendochegrave la societagrave deve essere associazione morale e ivincoli sociali quali sono il dovere ed il diritto sono an-zitutto vincoli morali

Il Kant che di professo trattograve la nostra questione ripo-se il fine della societagrave politica e il principio del dirittopubblico e privato in quello che egli chiama principiodi coesistenza il quale puograve essere cosigrave dichiarato laquoope-ra in modo che la tua libertagrave non sia in contrasto colla li-bertagrave degli altriraquo

La teoria kantiana per la sua originalitagrave merita uncenno speciale La ragione delluomo cosigrave il Kant egrave as-soluta e libera ed assolutamente libera devessere la suavolontagrave luomo non sarebbe ragionevole se nel volere enelloperare ricevesse impulso dallesperienza negrave vera-mente libero se la volontagrave non si dispiegasse con quellaindipendenza che egrave propria della ragione Luomo adun-que ha una piena libertagrave di volere richiesta dalla libertagraveed indipendenza della ragione Ora gli impulsi speri-mentali sono di due sorta interni ed esterni i primisono gli incitamenti delle passioni e degli affetti i se-condi gli impedimenti che gli uomini pongono alle no-

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debba tutelare le persone i beni i diritti de cittadinidare impulso a tutto ciograve che pone lumanitagrave sulle vie delprogresso favorire il commercio e la ricchezza naziona-le Epperograve tutte coteste opinioni si potranno agevolmen-te conciliare a condizione che i sopradetti fini non sienointesi dallo Stato luno esclusivamente dallaltro e siaposto in salvo lordine morale

E dallordine morale non si puograve mai prescindere es-sendochegrave la societagrave deve essere associazione morale e ivincoli sociali quali sono il dovere ed il diritto sono an-zitutto vincoli morali

Il Kant che di professo trattograve la nostra questione ripo-se il fine della societagrave politica e il principio del dirittopubblico e privato in quello che egli chiama principiodi coesistenza il quale puograve essere cosigrave dichiarato laquoope-ra in modo che la tua libertagrave non sia in contrasto colla li-bertagrave degli altriraquo

La teoria kantiana per la sua originalitagrave merita uncenno speciale La ragione delluomo cosigrave il Kant egrave as-soluta e libera ed assolutamente libera devessere la suavolontagrave luomo non sarebbe ragionevole se nel volere enelloperare ricevesse impulso dallesperienza negrave vera-mente libero se la volontagrave non si dispiegasse con quellaindipendenza che egrave propria della ragione Luomo adun-que ha una piena libertagrave di volere richiesta dalla libertagraveed indipendenza della ragione Ora gli impulsi speri-mentali sono di due sorta interni ed esterni i primisono gli incitamenti delle passioni e degli affetti i se-condi gli impedimenti che gli uomini pongono alle no-

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stre azioni e in forza de quali lazione non si puograve com-piere o si compie altrimenti Amendue queste specie diimpulsi hanno da essere rimossi onde luomo operi libe-ramente Le leggi hanno questo scopo altre proteggonola libertagrave interna ed importano coazione da esercitarsidalluomo sopra segrave stesso altre impongono coazioneagli altri affinchegrave non cimpediscano di operare con li-bertagrave Le prime costituiscono lordine morale le secondelordine giuridico

Perograve la libertagrave esterna non avrebbe limite ed ove gliuomini agissero indipendentemente a seconda della li-bertagrave assoluta della ragione il conflitto sarebbe inevita-bile A togliere il dissidio non cegrave altro mezzo che re-stringere la libertagrave di ciascuno in modo che essa possacoesistere colla libertagrave degli altri Di qui la necessitagravedello Stato che si riduce ad un postulato del principiodi coesistenza Esso non ha altro coacutempito se non la li-mitazione armonica della libertagrave di ciascuno in quanto egraverichiesto allesercizio della libertagrave di tutti

Egrave facile scorgere i vizi che presenta la teoria metafisi-ca di Kant

Ei suppone che la volontagrave umana non abbia altra leg-ge che la libertagrave del pensiero e che la ragione sia assolu-tamente indipendente mentre pure luomo a voler essereragionevole deve riconoscere la sua dipendenzadallEnte Assoluto ed a volere operare moralmente deveconformarsi alla legge naturale Suppone che tutte le de-terminazioni e motivi sperimentali sieno privi di morali-tagrave il che egrave quanto fare delluomo un essere astratto e te-

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stre azioni e in forza de quali lazione non si puograve com-piere o si compie altrimenti Amendue queste specie diimpulsi hanno da essere rimossi onde luomo operi libe-ramente Le leggi hanno questo scopo altre proteggonola libertagrave interna ed importano coazione da esercitarsidalluomo sopra segrave stesso altre impongono coazioneagli altri affinchegrave non cimpediscano di operare con li-bertagrave Le prime costituiscono lordine morale le secondelordine giuridico

Perograve la libertagrave esterna non avrebbe limite ed ove gliuomini agissero indipendentemente a seconda della li-bertagrave assoluta della ragione il conflitto sarebbe inevita-bile A togliere il dissidio non cegrave altro mezzo che re-stringere la libertagrave di ciascuno in modo che essa possacoesistere colla libertagrave degli altri Di qui la necessitagravedello Stato che si riduce ad un postulato del principiodi coesistenza Esso non ha altro coacutempito se non la li-mitazione armonica della libertagrave di ciascuno in quanto egraverichiesto allesercizio della libertagrave di tutti

Egrave facile scorgere i vizi che presenta la teoria metafisi-ca di Kant

Ei suppone che la volontagrave umana non abbia altra leg-ge che la libertagrave del pensiero e che la ragione sia assolu-tamente indipendente mentre pure luomo a voler essereragionevole deve riconoscere la sua dipendenzadallEnte Assoluto ed a volere operare moralmente deveconformarsi alla legge naturale Suppone che tutte le de-terminazioni e motivi sperimentali sieno privi di morali-tagrave il che egrave quanto fare delluomo un essere astratto e te-

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ner conto soltanto dello spirito Le conseguenze poi chederivano da siffatti supposti per quanto logiche nel suosistema non cessano di essere dannevoli Imperocchegrave selo Stato e il potere politico non ha altro scopo chelimporre per mezzo della coazione esterna limiti alla li-bertagrave sfrenata deve per ciograve stesso abbandonare a se me-desime le forze de singoli di coloro cioegrave alla cui libertagravesono stati tolti quegli impedimenti che provenivano dal-la malizia altrui sicchegrave ciascuno opereragrave siccome esi-stenza separata senza alcuna meta comune In tal casomanca quella cooperazione comune che nasce dallinten-to di ottenere qualcosa di positivo Se poi la ragione so-ciale vorragrave affermare la propria indipendenza del pariche lindividuale allora il despotismo egrave inevitabile Vhadi piugrave quando tutti i cittadini fossero onesti manche-rebbe il fine della societagrave politica negrave lo Stato avrebbepiugrave diritto di sussistere a meno che per sostenersi nonvolesse continuamente impedire il progresso de cittadi-ni nella onestagrave

Escludendo pertanto lidealismo del Kant e racco-gliendo in una formola il dovere e il diritto che competealla societagrave politica secondo la determinazione del finediciamo che il fine dello Stato egrave quello di laquoagevolareagli individui associati collordine esterno il consegui-mento della felicitagrave naturaleraquo

Lo Stato perciograve non propone esso stesso il fine agliindividui ciascuno di questi lo riceve dalla natura Lasocietagrave egrave direbbe il Romagnosi una macchina di aiutoha ragione di mezzo rispetto al fine naturale

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ner conto soltanto dello spirito Le conseguenze poi chederivano da siffatti supposti per quanto logiche nel suosistema non cessano di essere dannevoli Imperocchegrave selo Stato e il potere politico non ha altro scopo chelimporre per mezzo della coazione esterna limiti alla li-bertagrave sfrenata deve per ciograve stesso abbandonare a se me-desime le forze de singoli di coloro cioegrave alla cui libertagravesono stati tolti quegli impedimenti che provenivano dal-la malizia altrui sicchegrave ciascuno opereragrave siccome esi-stenza separata senza alcuna meta comune In tal casomanca quella cooperazione comune che nasce dallinten-to di ottenere qualcosa di positivo Se poi la ragione so-ciale vorragrave affermare la propria indipendenza del pariche lindividuale allora il despotismo egrave inevitabile Vhadi piugrave quando tutti i cittadini fossero onesti manche-rebbe il fine della societagrave politica negrave lo Stato avrebbepiugrave diritto di sussistere a meno che per sostenersi nonvolesse continuamente impedire il progresso de cittadi-ni nella onestagrave

Escludendo pertanto lidealismo del Kant e racco-gliendo in una formola il dovere e il diritto che competealla societagrave politica secondo la determinazione del finediciamo che il fine dello Stato egrave quello di laquoagevolareagli individui associati collordine esterno il consegui-mento della felicitagrave naturaleraquo

Lo Stato perciograve non propone esso stesso il fine agliindividui ciascuno di questi lo riceve dalla natura Lasocietagrave egrave direbbe il Romagnosi una macchina di aiutoha ragione di mezzo rispetto al fine naturale

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Ora come potragrave la societagrave agevolare alluomo il con-seguimento della felicitagrave naturale Pretendere che loStato prescinda dallordine morale egrave quanto dire cheesso non debba avere riguardo alla giustizia negrave tenerconto della condizione morale delluomo pretendere chelo Stato debba somministrare allindividuo inerte il vittoil vestito lalloggio egrave ingiustizia pure che il Socialismoha elevato a teoria26

Per conseguenza lo Stato rispettando la moralitagrave e la-sciando che ogni individuo provveda a segrave colluso delleproprie forze interverragrave ogni qualvolta il cittadino nonpuograve bastare a se stesso

I mezzi per provvedere a molteplici bisogni dellindi-viduo ed alla tutela de suoi diritti della sua attivitagravesono varii e molteplici cegrave la legislazione la giudicatu-ra lesercito listruzione limposte

Ora da chi debbono essere imposti in modo obbliga-torio i mezzi Qual saragrave il principio che imprime unitagraveal dinamismo sociale Principio di unitagrave sociale si egravedetto egrave lautoritagrave Senza di questa la moltitudine nonpuograve operare socialmente mancherebbe cioegrave quellopera-zione concorde che proviene dal concentrarsi delle men-ti e delle volontagrave in una mente in una volontagrave esprimen-te il concetto e il desiderio di un bene comune

26 Si noti lequivoco delle frasi socialiste Potendosi egual-mente sotto nome di Stato intendersi e il governo e la moltitudinesi concede che nella societagrave lindividuo trovi i mezzi per camparela vita si nega che esso debba tutto aspettarsi dal governo

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Ora come potragrave la societagrave agevolare alluomo il con-seguimento della felicitagrave naturale Pretendere che loStato prescinda dallordine morale egrave quanto dire cheesso non debba avere riguardo alla giustizia negrave tenerconto della condizione morale delluomo pretendere chelo Stato debba somministrare allindividuo inerte il vittoil vestito lalloggio egrave ingiustizia pure che il Socialismoha elevato a teoria26

Per conseguenza lo Stato rispettando la moralitagrave e la-sciando che ogni individuo provveda a segrave colluso delleproprie forze interverragrave ogni qualvolta il cittadino nonpuograve bastare a se stesso

I mezzi per provvedere a molteplici bisogni dellindi-viduo ed alla tutela de suoi diritti della sua attivitagravesono varii e molteplici cegrave la legislazione la giudicatu-ra lesercito listruzione limposte

Ora da chi debbono essere imposti in modo obbliga-torio i mezzi Qual saragrave il principio che imprime unitagraveal dinamismo sociale Principio di unitagrave sociale si egravedetto egrave lautoritagrave Senza di questa la moltitudine nonpuograve operare socialmente mancherebbe cioegrave quellopera-zione concorde che proviene dal concentrarsi delle men-ti e delle volontagrave in una mente in una volontagrave esprimen-te il concetto e il desiderio di un bene comune

26 Si noti lequivoco delle frasi socialiste Potendosi egual-mente sotto nome di Stato intendersi e il governo e la moltitudinesi concede che nella societagrave lindividuo trovi i mezzi per camparela vita si nega che esso debba tutto aspettarsi dal governo

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Lautoritagrave essa stessa non egrave che unastrazione se nonsi concepisce attuata in una persona vuoi individuavuoi collettiva Tutto adunque il coacutempito della tutela edella provvidenza sociale incombe al soggetto od ai sog-getti dellautoritagrave i quali in quanto compiono questuffi-cio sociale appellansi il Governo

Il Governo saragrave tanto piugrave saggio quanto piugrave terragraveconto della natura degli uomini associati Perciograve saragraveretto luso dellautoritagrave quando non solo avragrave per oggettoil bene comune ma per mezzo oltre il comando chepiega col diritto la volontagrave anche il convincimento chepiega lintelletto e il bene sensibile che colle sue im-pressioni muove gli appetiti Cosigrave lutilitarismo subordi-nato alla giustizia puograve benissimo somministrare al go-verno le norme delloperare

Tutte le leggi fondamentali dellottimo governo sonodal Romagnosi compendiate in questa formola laquocome lesocietagrave sono fatte per gli uomini cosigrave i governi per lesocietagraveraquo Il che vuol dire che la ragione di stato deveservire come mezzo alla ragione comune Questa for-mola puograve essere tradotta piugrave chiaramente in questaltrache esprime quale sia il rapporto sociale fra il governo ela moltitudine associata laquolessere e loperare politico fa-vorisca lessere e loperare civileraquo Quando uno Statoconserva e perfeziona la propria unitagrave e forza esso ope-ra nellordine politico quando della propria unitagrave e forzasi vale a formare il bene degli individui associati operanellordine civile

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Lautoritagrave essa stessa non egrave che unastrazione se nonsi concepisce attuata in una persona vuoi individuavuoi collettiva Tutto adunque il coacutempito della tutela edella provvidenza sociale incombe al soggetto od ai sog-getti dellautoritagrave i quali in quanto compiono questuffi-cio sociale appellansi il Governo

Il Governo saragrave tanto piugrave saggio quanto piugrave terragraveconto della natura degli uomini associati Perciograve saragraveretto luso dellautoritagrave quando non solo avragrave per oggettoil bene comune ma per mezzo oltre il comando chepiega col diritto la volontagrave anche il convincimento chepiega lintelletto e il bene sensibile che colle sue im-pressioni muove gli appetiti Cosigrave lutilitarismo subordi-nato alla giustizia puograve benissimo somministrare al go-verno le norme delloperare

Tutte le leggi fondamentali dellottimo governo sonodal Romagnosi compendiate in questa formola laquocome lesocietagrave sono fatte per gli uomini cosigrave i governi per lesocietagraveraquo Il che vuol dire che la ragione di stato deveservire come mezzo alla ragione comune Questa for-mola puograve essere tradotta piugrave chiaramente in questaltrache esprime quale sia il rapporto sociale fra il governo ela moltitudine associata laquolessere e loperare politico fa-vorisca lessere e loperare civileraquo Quando uno Statoconserva e perfeziona la propria unitagrave e forza esso ope-ra nellordine politico quando della propria unitagrave e forzasi vale a formare il bene degli individui associati operanellordine civile

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Siccome lessere e loperare politico egrave ordinato allaonesta e felice convivenza civile siccome lo Stato nonper altro deve mantenersi in unitagrave e perfezionarsi cheper potere poi formare il bene sociale in qual modo sidimanda potragrave esso piugrave efficacemente ottenere il suoscopo Il fine dello Stato e quanto allessere politico equanto allessere civile potragrave conseguirsi piugrave agevol-mente quando il governo si concentri nelle mani di unsolo o quando esso risulti dalla compartecipazione mol-teplice Qual egrave quella organizzazione o vogliam direordinamento costituzionale dello Stato nel quale ilbene comune vien meglio assicurato avuto riguardo allemolteplici esigenze degli individui

Questi problemi ci aprono la via a trattare degli orga-nismi sociali e politici e delle forme di governo

CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individui

Opinioni su questi rapporti

Quando si cercano i rapporti dello Stato collindivi-duo egrave quanto un dimandare quale sia o quale dovrebbeessere la condizione sociale degli individui ossia qualeil loro modo di aversi rispetto al governo

La condizione sociale delle moltitudini varia a secon-da della organizzazione ossia della costituzione dello

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Siccome lessere e loperare politico egrave ordinato allaonesta e felice convivenza civile siccome lo Stato nonper altro deve mantenersi in unitagrave e perfezionarsi cheper potere poi formare il bene sociale in qual modo sidimanda potragrave esso piugrave efficacemente ottenere il suoscopo Il fine dello Stato e quanto allessere politico equanto allessere civile potragrave conseguirsi piugrave agevol-mente quando il governo si concentri nelle mani di unsolo o quando esso risulti dalla compartecipazione mol-teplice Qual egrave quella organizzazione o vogliam direordinamento costituzionale dello Stato nel quale ilbene comune vien meglio assicurato avuto riguardo allemolteplici esigenze degli individui

Questi problemi ci aprono la via a trattare degli orga-nismi sociali e politici e delle forme di governo

CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individui

Opinioni su questi rapporti

Quando si cercano i rapporti dello Stato collindivi-duo egrave quanto un dimandare quale sia o quale dovrebbeessere la condizione sociale degli individui ossia qualeil loro modo di aversi rispetto al governo

La condizione sociale delle moltitudini varia a secon-da della organizzazione ossia della costituzione dello

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Stato il loro modo di aversi rispetto allautoritagrave gover-nativa dipende dalla forma del governo

Le organizzazioni sociali si possono studiare nel fat-to e questa indagine appartiene alla Storia civile oppu-re nella idea o forma tipica che dovrebbe rivestire unoStato affine di conseguire perfettamente il suo fine LaSociologia e la Storia della Filosofia si occupano di que-sta seconda parte della questione

I concetti o tipi di organizzazione sociale si sono mol-tiplicati a seconda dei metodi seguiti dai cultori dellaSociologia dei principii da loro dati alla societagrave dei finiimpostile

Per esempio lIdealismo procedendo a priori ai con-cetti della mente vorrebbe informate le istituzioni politi-che lEmpirismo invece procedendo a posteriori pervia di osservazione e di comparazione cerca di adattarleal tempo e al luogo cui debbono servire Il rappresentan-te della prima scuola egrave Platone della seconda AristoteleLIdealismo si traduce nel Socialismo mentre nellEmpi-rismo domina lIndividualismo

Chiamasi Individualismo quella dottrina giuridica esociale in cui predomina il concetto delluomo in con-creto co suoi diritti co suoi doveri colla sua naturaleattivitagrave Il Socialismo invece considera la societagrave comeun ente astratto prescrive alla medesima un intentoideale ed in base a questo determina lufficio da attri-buirsi agli individui ed alle classi diverse che entrano acostituirla In questo ultimo sistema gli individui sonoconsiderati per nulla o tuttal piugrave quali potenze passive

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Stato il loro modo di aversi rispetto allautoritagrave gover-nativa dipende dalla forma del governo

Le organizzazioni sociali si possono studiare nel fat-to e questa indagine appartiene alla Storia civile oppu-re nella idea o forma tipica che dovrebbe rivestire unoStato affine di conseguire perfettamente il suo fine LaSociologia e la Storia della Filosofia si occupano di que-sta seconda parte della questione

I concetti o tipi di organizzazione sociale si sono mol-tiplicati a seconda dei metodi seguiti dai cultori dellaSociologia dei principii da loro dati alla societagrave dei finiimpostile

Per esempio lIdealismo procedendo a priori ai con-cetti della mente vorrebbe informate le istituzioni politi-che lEmpirismo invece procedendo a posteriori pervia di osservazione e di comparazione cerca di adattarleal tempo e al luogo cui debbono servire Il rappresentan-te della prima scuola egrave Platone della seconda AristoteleLIdealismo si traduce nel Socialismo mentre nellEmpi-rismo domina lIndividualismo

Chiamasi Individualismo quella dottrina giuridica esociale in cui predomina il concetto delluomo in con-creto co suoi diritti co suoi doveri colla sua naturaleattivitagrave Il Socialismo invece considera la societagrave comeun ente astratto prescrive alla medesima un intentoideale ed in base a questo determina lufficio da attri-buirsi agli individui ed alle classi diverse che entrano acostituirla In questo ultimo sistema gli individui sonoconsiderati per nulla o tuttal piugrave quali potenze passive

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che tutto ricevono dallo Stato famiglia proprietagrave dirit-ti felicitagrave La professione teorica o pratica di questa dot-trina piglia il nome di statolatria la sua esecuzione egravesempre una tirannia anche allorquando i cittadini godo-no pace e sicurezza perchegrave misconosce e vilipendelindividualitagrave e la personalitagrave umana Allorquando ungoverno si ispira al Socialismo riguardando pratica-mente come appartenenti allo Stato le persone e i benidei cittadini allora si va introducendo nelle masse lideadi quel Socialismo distruttore che in questi ultimi tempiha avuto i suoi apologisti ed ha fatto i suoi tentativi

Le istituzioni sociali possono ispirarsi or alluno orallaltro de sopradetti sistemi per esempio la libertagravedinsegnamento trova fautori negli Individualisti listru-zione obbligatoria egrave unapplicazione del SocialismoNondimeno luno e laltro elemento lindividuale ed ilsociale possono a vicenda compenetrarsi e contempe-rarsi salvando cosigrave la ragione civile e la ragione di Sta-to

I rappresentanti dellIndividualismo esagerato appar-tengono alla Scuola utilitaria di quella cioegrave che ponelutile a motivo di ogni attivitagrave umana tali sono EpicurolHobbes il Bentham il Mill lo Spencer ed in generaleda tutti i sensisti e materialisti

Nel sistema di Hobbes gli individui sono antisocievo-li ma vengono contenuti nellunitagrave dalla forza dispoticaPer contro Geremia Bentham ripudia il despotismo evuole che i cittadini godano della maggior libertagrave ripo-nendo egli la felicitagrave nella maggior copia dei diritti poli-

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che tutto ricevono dallo Stato famiglia proprietagrave dirit-ti felicitagrave La professione teorica o pratica di questa dot-trina piglia il nome di statolatria la sua esecuzione egravesempre una tirannia anche allorquando i cittadini godo-no pace e sicurezza perchegrave misconosce e vilipendelindividualitagrave e la personalitagrave umana Allorquando ungoverno si ispira al Socialismo riguardando pratica-mente come appartenenti allo Stato le persone e i benidei cittadini allora si va introducendo nelle masse lideadi quel Socialismo distruttore che in questi ultimi tempiha avuto i suoi apologisti ed ha fatto i suoi tentativi

Le istituzioni sociali possono ispirarsi or alluno orallaltro de sopradetti sistemi per esempio la libertagravedinsegnamento trova fautori negli Individualisti listru-zione obbligatoria egrave unapplicazione del SocialismoNondimeno luno e laltro elemento lindividuale ed ilsociale possono a vicenda compenetrarsi e contempe-rarsi salvando cosigrave la ragione civile e la ragione di Sta-to

I rappresentanti dellIndividualismo esagerato appar-tengono alla Scuola utilitaria di quella cioegrave che ponelutile a motivo di ogni attivitagrave umana tali sono EpicurolHobbes il Bentham il Mill lo Spencer ed in generaleda tutti i sensisti e materialisti

Nel sistema di Hobbes gli individui sono antisocievo-li ma vengono contenuti nellunitagrave dalla forza dispoticaPer contro Geremia Bentham ripudia il despotismo evuole che i cittadini godano della maggior libertagrave ripo-nendo egli la felicitagrave nella maggior copia dei diritti poli-

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tici di cui goda la moltitudine Cosigrave pure Stuart Mill ri-tiene che per il prosperamento della convivenza socialesia mestieri lasciare alle individualitagrave il maggior svilup-po possibile per lui lautoritagrave ha lo scopo della difesa enon delliniziativa essa deve intervenire solo quando gliindividui sono in lotta fra di loro ed interromponolarmonia Herbert Spencer egrave originale come semprenelle teorie sociali opina che lautoritagrave debba scemare amisura che gli individui si adattano alla convivenza so-ciale Per conseguenza suppone che lautoritagrave sia unmale ma un male necessario richiesto dalle condizionidegli individui ancora renitenti alla socialitagrave i doveri e idiritti del potere diminuiscono o tutt al piugrave si riduconoallufficio di difesa tostochegrave gli individui si sono adatta-ti a convivere insieme

LIndividualismo esagerato non egrave meno dannevole inpratica che il Socialismo dappoichegrave ove si prescindadallordine morale lutile non puograve fornire siffattamenteuna ragione oggettiva ed universale alloperazione co-mune da favorire tutte indistintamente le classi socialiPer conseguenza lIndividualismo esagerato egrave ben lonta-no da salvare la libertagrave e luguaglianza degli individuideve anzi aumentare i dissidii fra gli abbienti ed i nonabbienti impedendo che questi con qualche rivolgimen-to ottengano il loro intento e disturbino gli altri affine dimantenere cosigrave lo stato quo della societagrave Questi princi-pii penetrati nella legislazione inglese hanno informatalistituzione del pauperismo legale

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tici di cui goda la moltitudine Cosigrave pure Stuart Mill ri-tiene che per il prosperamento della convivenza socialesia mestieri lasciare alle individualitagrave il maggior svilup-po possibile per lui lautoritagrave ha lo scopo della difesa enon delliniziativa essa deve intervenire solo quando gliindividui sono in lotta fra di loro ed interromponolarmonia Herbert Spencer egrave originale come semprenelle teorie sociali opina che lautoritagrave debba scemare amisura che gli individui si adattano alla convivenza so-ciale Per conseguenza suppone che lautoritagrave sia unmale ma un male necessario richiesto dalle condizionidegli individui ancora renitenti alla socialitagrave i doveri e idiritti del potere diminuiscono o tutt al piugrave si riduconoallufficio di difesa tostochegrave gli individui si sono adatta-ti a convivere insieme

LIndividualismo esagerato non egrave meno dannevole inpratica che il Socialismo dappoichegrave ove si prescindadallordine morale lutile non puograve fornire siffattamenteuna ragione oggettiva ed universale alloperazione co-mune da favorire tutte indistintamente le classi socialiPer conseguenza lIndividualismo esagerato egrave ben lonta-no da salvare la libertagrave e luguaglianza degli individuideve anzi aumentare i dissidii fra gli abbienti ed i nonabbienti impedendo che questi con qualche rivolgimen-to ottengano il loro intento e disturbino gli altri affine dimantenere cosigrave lo stato quo della societagrave Questi princi-pii penetrati nella legislazione inglese hanno informatalistituzione del pauperismo legale

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Le teorie sociali dianzi ricordate si ispirano al sensi-smo il Socialismo per contro si abbandona di soverchioallidealismo

Gli inizi del Socialismo si trovano nella filosofia gre-ca Platone partendo dalla preeminenza del sapere pro-ponendo per fine dello Stato la filosofia portograve alle ulti-me conseguenze il principio dellassoluta autonomia del-lo Stato La sua repubblica non egrave che una piccola aristo-crazia di filosofi perpetuata dalla promiscuitagrave e depura-ta dallinfanticidio Essi sono la mente dello Stato iguerrieri ne sono la forza la classe de mercenarii ossiail popolo industriale non fa che vivere sotto limpulsodelle due prime e rappresenta il senso e lappetito cheva regolato dalla ragione e temperato dalla forza Tuttoin questa repubblica si compie per volere dello Stato ilmatrimonio egrave rimpiazzato da unioni annuali concertatedai magistrati i figli non conoscono i loro parenti maappartengono allo Stato il quale dagrave loro uneducazionecomune servendosi alluopo delle madri trasformate innutrici pubbliche Sono condannati alla morte tutti i fi-gli che incorreggibili o mal disposti fisicamente nonsono per tornare utili allo Stato Tale egrave lideale che Pla-tone svolge nella sua Πολιτεία27

Gli ideali platonici rivestiti di nuova forma furonocaldeggiati da Tommaso Moro nella sua Utopia da Do-menico Campanella nella sua Cittagrave del Sole da Harring-ton nellOceana da Feacutenelon nella Salento e da altri uto-

27 Vedi la nostra Storia della Filosofia

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Le teorie sociali dianzi ricordate si ispirano al sensi-smo il Socialismo per contro si abbandona di soverchioallidealismo

Gli inizi del Socialismo si trovano nella filosofia gre-ca Platone partendo dalla preeminenza del sapere pro-ponendo per fine dello Stato la filosofia portograve alle ulti-me conseguenze il principio dellassoluta autonomia del-lo Stato La sua repubblica non egrave che una piccola aristo-crazia di filosofi perpetuata dalla promiscuitagrave e depura-ta dallinfanticidio Essi sono la mente dello Stato iguerrieri ne sono la forza la classe de mercenarii ossiail popolo industriale non fa che vivere sotto limpulsodelle due prime e rappresenta il senso e lappetito cheva regolato dalla ragione e temperato dalla forza Tuttoin questa repubblica si compie per volere dello Stato ilmatrimonio egrave rimpiazzato da unioni annuali concertatedai magistrati i figli non conoscono i loro parenti maappartengono allo Stato il quale dagrave loro uneducazionecomune servendosi alluopo delle madri trasformate innutrici pubbliche Sono condannati alla morte tutti i fi-gli che incorreggibili o mal disposti fisicamente nonsono per tornare utili allo Stato Tale egrave lideale che Pla-tone svolge nella sua Πολιτεία27

Gli ideali platonici rivestiti di nuova forma furonocaldeggiati da Tommaso Moro nella sua Utopia da Do-menico Campanella nella sua Cittagrave del Sole da Harring-ton nellOceana da Feacutenelon nella Salento e da altri uto-

27 Vedi la nostra Storia della Filosofia

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pisti i quali confidando nellonnipotenza del potere so-vrano credettero che col mettere in atto questo o quelloideale di organizzazione sociale si potesse effettivamen-te recare un rimedio ai mali che affliggono la societagraveumana28

Il danno delle costituzioni ideali egrave grande se dal soli-tario gabinetto dello scienziato scendono nella strada esi vogliono applicare alla societagrave Ne fecero lesperienzagli Stati Uniti quando Locke dettograve per la Carolina quel-la costituzione feudale che non vi potegrave durare un giornoperchegrave in assoluta opposizione colla natura del paesecol numero colle tradizioni col carattere colle idee coibisogni degli abitanti Piugrave terribile esperienza ne fece laFrancia quando la rivoluzione volle applicare le idee diRousseau ed ordinare lo Stato secondo i principii delContratto sociale

Gli uomini non si appagano di enunciare ideali quin-di a lato del Socialismo che potrebbe nomarsi metafisi-co e che fu iniziato da Platone ne troviamo un altro bat-tagliero che cerca di abbattere lordinamento attuale Egravequesto il socialismo pratico

Il Socialismo attuale fu in singolare maniera diffusodagli scritti del Saint-Simon del Fourier dellOwen delBlanc del Leroux e del Proudhon Dalla Francia essopassograve nella Germania dove assunse un carattere specia-le e si organizzograve a partito politico

28 SUDRE Hist du Communisme

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pisti i quali confidando nellonnipotenza del potere so-vrano credettero che col mettere in atto questo o quelloideale di organizzazione sociale si potesse effettivamen-te recare un rimedio ai mali che affliggono la societagraveumana28

Il danno delle costituzioni ideali egrave grande se dal soli-tario gabinetto dello scienziato scendono nella strada esi vogliono applicare alla societagrave Ne fecero lesperienzagli Stati Uniti quando Locke dettograve per la Carolina quel-la costituzione feudale che non vi potegrave durare un giornoperchegrave in assoluta opposizione colla natura del paesecol numero colle tradizioni col carattere colle idee coibisogni degli abitanti Piugrave terribile esperienza ne fece laFrancia quando la rivoluzione volle applicare le idee diRousseau ed ordinare lo Stato secondo i principii delContratto sociale

Gli uomini non si appagano di enunciare ideali quin-di a lato del Socialismo che potrebbe nomarsi metafisi-co e che fu iniziato da Platone ne troviamo un altro bat-tagliero che cerca di abbattere lordinamento attuale Egravequesto il socialismo pratico

Il Socialismo attuale fu in singolare maniera diffusodagli scritti del Saint-Simon del Fourier dellOwen delBlanc del Leroux e del Proudhon Dalla Francia essopassograve nella Germania dove assunse un carattere specia-le e si organizzograve a partito politico

28 SUDRE Hist du Communisme

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Proponendosi per fine recar rimedio ai mali che af-fliggono la societagrave quasi che questi mali sieno gli effettidelle istituzioni e non piuttosto delle umane passioni ilSocialismo lavora alla distruzione dellordinamento pre-sente della societagrave per ricostituirla su nuove basi Laquestione sociale si presenta a vero dire oggidigrave piugrave im-periosa che mai e dimanda una soluzione la quale tantopiugrave si rende malagevole ad ottenersi sul terreno dellagiustizia e della pubblica onestagrave quanto piugrave aumenta ilNaturalismo in fatto di religione lUtilitarismo in fattodi morale e quanto piugrave le odierne libertagrave politiche favo-riscono le democrazie

Sotto nome di questione sociale si intende laquoil com-plesso dei problemi che presenta lordinamento socialein unepoca determinataraquo Presso ogni popolo in ognitempo si levarono censure contro lordinamento socialee si fecero progetti di riforma La questione sociale per-ciograve si presenta sotto varii aspetti per es di questioneagraria in Roma antica di home rule nellIrlanda ecc

Oggidigrave la condizione delloperaio ha richiamatalattenzione universale e il Socialismo mira appunto amigliorarla e pretende assicurare alloperaio lesistenzae la dignitagrave

Avendo la Rivoluzione francese proclamata laboli-zione delle corporazioni di arti e mestieri e per conse-guenza la libertagrave del lavoro ne avvenne che una classenumerosissima di persone la classe lavoratrice primadipendente da altre e sicura del pane ora invece si trovilibera abbandonata a se stessa ed incerta dellavvenire

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Proponendosi per fine recar rimedio ai mali che af-fliggono la societagrave quasi che questi mali sieno gli effettidelle istituzioni e non piuttosto delle umane passioni ilSocialismo lavora alla distruzione dellordinamento pre-sente della societagrave per ricostituirla su nuove basi Laquestione sociale si presenta a vero dire oggidigrave piugrave im-periosa che mai e dimanda una soluzione la quale tantopiugrave si rende malagevole ad ottenersi sul terreno dellagiustizia e della pubblica onestagrave quanto piugrave aumenta ilNaturalismo in fatto di religione lUtilitarismo in fattodi morale e quanto piugrave le odierne libertagrave politiche favo-riscono le democrazie

Sotto nome di questione sociale si intende laquoil com-plesso dei problemi che presenta lordinamento socialein unepoca determinataraquo Presso ogni popolo in ognitempo si levarono censure contro lordinamento socialee si fecero progetti di riforma La questione sociale per-ciograve si presenta sotto varii aspetti per es di questioneagraria in Roma antica di home rule nellIrlanda ecc

Oggidigrave la condizione delloperaio ha richiamatalattenzione universale e il Socialismo mira appunto amigliorarla e pretende assicurare alloperaio lesistenzae la dignitagrave

Avendo la Rivoluzione francese proclamata laboli-zione delle corporazioni di arti e mestieri e per conse-guenza la libertagrave del lavoro ne avvenne che una classenumerosissima di persone la classe lavoratrice primadipendente da altre e sicura del pane ora invece si trovilibera abbandonata a se stessa ed incerta dellavvenire

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Nella nostra epoca presero incremento le industrie si in-grossograve la classe de lavoratori e si iniziograve una nuova lottaquella che suolsi chiamare lotta fra capitale e lavoro Afarla cessare i Socialisti non trovano di meglio che con-centrare tutti i beni nelle mani dello Stato non perograve delpresente ma di quello da costituirsi secondo il loro con-cetto

E varii furono i concetti socialisti da Saint-Simon inpoi nel secolo XIX

Enrico de Saint-Simon vuole che la societagrave si orga-nizzi sotto limpero di una specie di gerarchia incaricatadi retribuire ciascun individuo secondo la sua capacitagrave ele sue opere In questa societagrave fra i tre elementi in cui sisviluppa lattivitagrave umana e che sono cosigrave egli la scien-za lrsquoindustria e la religione deve dominare il principioindustriale come quello che egrave piugrave capace di migliorarematerialmente la sorte della classe piugrave numerosa e piugravepovera Sono aboliti tutti i privilegi di nascita e di fortu-na egrave soppressa lineguaglianza risultante dai servigi resie dai diversi gradi delle intelligenze non piugrave successioniereditarie dissolubili i coniugi tutto appartiene allo Sta-to che distribuisce le funzioni secondo la capacitagrave delleforze fisiche ed intellettuali Lunitagrave e leguaglianza so-ciale egrave mantenuta da un gran sacerdote regolatore su-premo questi distribuisce le ricchezze e dirige leduca-zione La societagrave egrave formata da sacerdoti da scienziati eda industriali e godragrave di un triplice mezzo di progressocontinuo lamore lintelligenza e la forza

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Nella nostra epoca presero incremento le industrie si in-grossograve la classe de lavoratori e si iniziograve una nuova lottaquella che suolsi chiamare lotta fra capitale e lavoro Afarla cessare i Socialisti non trovano di meglio che con-centrare tutti i beni nelle mani dello Stato non perograve delpresente ma di quello da costituirsi secondo il loro con-cetto

E varii furono i concetti socialisti da Saint-Simon inpoi nel secolo XIX

Enrico de Saint-Simon vuole che la societagrave si orga-nizzi sotto limpero di una specie di gerarchia incaricatadi retribuire ciascun individuo secondo la sua capacitagrave ele sue opere In questa societagrave fra i tre elementi in cui sisviluppa lattivitagrave umana e che sono cosigrave egli la scien-za lrsquoindustria e la religione deve dominare il principioindustriale come quello che egrave piugrave capace di migliorarematerialmente la sorte della classe piugrave numerosa e piugravepovera Sono aboliti tutti i privilegi di nascita e di fortu-na egrave soppressa lineguaglianza risultante dai servigi resie dai diversi gradi delle intelligenze non piugrave successioniereditarie dissolubili i coniugi tutto appartiene allo Sta-to che distribuisce le funzioni secondo la capacitagrave delleforze fisiche ed intellettuali Lunitagrave e leguaglianza so-ciale egrave mantenuta da un gran sacerdote regolatore su-premo questi distribuisce le ricchezze e dirige leduca-zione La societagrave egrave formata da sacerdoti da scienziati eda industriali e godragrave di un triplice mezzo di progressocontinuo lamore lintelligenza e la forza

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I progetti di riforma sociale sognati dal Saint-Simonvennero adottati da noti pochi giornalisti che ne diffuse-ro le dottrine si lavorograve alacremente la setta guadagnogravedanaro e proseliti finchegrave perdette il credito dinanzi allaCorte dAssise nel 1832

Carlo Fourier (1768-1837) propone la formazione difalangi o riunioni di circa due mila persone di ogni etagrave edi ogni sesso viventi in un vasto edificio che chiamafalanstero Quivi si esercitano tutte le professioni utilialla societagrave e ciascuno partecipa ai benefizi del prodottoin proporzione del suo capitale e del suo lavoro Comeprincipio di unione sociale e legge suprema del falanste-ro non vuole negrave il dovere negrave il codice vi basta lattra-zione delle passioni (attraction passionneacutee) Si rendacosigrave egli la libertagrave alle passioni ed esse si svolgerannospontanee ravvicinando gli individui lequilibrio nasce-ragrave di per segrave giacchegrave lequilibrio e lordine allora soltantosi viola quando le passioni impedite di manifestarsi rea-giscono

In questa guisa il Fourier invece di organizzare la so-cietagrave organizzava il libertinaggio ciograve che fece dire alProudhon Il falanstero egrave lultimo sogno della crapula indelirio

Roberto Owen ideograve un piano di Societagrave cooperativaBase fondamentale della sua dottrina egrave questa formolalaquoluomo non egrave responsabile delle sue azioniraquo perchegrave asuo avviso luomo non egrave libero ma determinato ad agiree internamente dagli stati del proprio organismo e ester-namente da circostanze cui non vale a modificare Alla-

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I progetti di riforma sociale sognati dal Saint-Simonvennero adottati da noti pochi giornalisti che ne diffuse-ro le dottrine si lavorograve alacremente la setta guadagnogravedanaro e proseliti finchegrave perdette il credito dinanzi allaCorte dAssise nel 1832

Carlo Fourier (1768-1837) propone la formazione difalangi o riunioni di circa due mila persone di ogni etagrave edi ogni sesso viventi in un vasto edificio che chiamafalanstero Quivi si esercitano tutte le professioni utilialla societagrave e ciascuno partecipa ai benefizi del prodottoin proporzione del suo capitale e del suo lavoro Comeprincipio di unione sociale e legge suprema del falanste-ro non vuole negrave il dovere negrave il codice vi basta lattra-zione delle passioni (attraction passionneacutee) Si rendacosigrave egli la libertagrave alle passioni ed esse si svolgerannospontanee ravvicinando gli individui lequilibrio nasce-ragrave di per segrave giacchegrave lequilibrio e lordine allora soltantosi viola quando le passioni impedite di manifestarsi rea-giscono

In questa guisa il Fourier invece di organizzare la so-cietagrave organizzava il libertinaggio ciograve che fece dire alProudhon Il falanstero egrave lultimo sogno della crapula indelirio

Roberto Owen ideograve un piano di Societagrave cooperativaBase fondamentale della sua dottrina egrave questa formolalaquoluomo non egrave responsabile delle sue azioniraquo perchegrave asuo avviso luomo non egrave libero ma determinato ad agiree internamente dagli stati del proprio organismo e ester-namente da circostanze cui non vale a modificare Alla-

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to alla non responsabilitagrave pone leguaglianza assolutadegli uomini quella presta fondamento alla benevolenzauniversale unica legge dellassociazione questa egrave otte-nuta collabolizione di ogni distinzione vuoi giuridicavuoi morale

Or che sarebbe di una societagrave retta da principii taliquali il Fourier e lOwen proclamano contenere il germedi ogni felicitagrave Non sono forse le passioni quelle chetrasmodando sconvolgono la societagrave e cagionano queimali a cui pure si vorrebbe recare rimedio E come sipotrebbero esse rattenere nei giusti limiti come anzi egravepossibile uno spontaneo contemperamento delle stessese per una parte luomo non egrave responsabile e per laltrale passioni non debbono ricevere quel governo quel fre-no quella direzione che per essere le medesime incon-sapevoli del proprio moto e del proprio termine hannoda ricevere dalla retta ragione

Benchegrave irragionevole ne suoi fondamenti il Sociali-smo non cessograve dal produrre sempre nuovi concetti e si-stemi facendoli sprigionare come per incanto dalle rovi-ne di ogni religione della morale di tutto il passato Negravemancarono gli esperimenti

Stefano Cabet (1788-1857) col suo romanzo Voyageen Icariee rese popolari le ruinose idee del SocialismoImpaziente di affrettare lavvenire tenta realizzare la suarepubblica democratica nel Texas sulle rive del FiumeRosso poi nellIllinois ma i suoi tentativi fallirono mi-seramente

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to alla non responsabilitagrave pone leguaglianza assolutadegli uomini quella presta fondamento alla benevolenzauniversale unica legge dellassociazione questa egrave otte-nuta collabolizione di ogni distinzione vuoi giuridicavuoi morale

Or che sarebbe di una societagrave retta da principii taliquali il Fourier e lOwen proclamano contenere il germedi ogni felicitagrave Non sono forse le passioni quelle chetrasmodando sconvolgono la societagrave e cagionano queimali a cui pure si vorrebbe recare rimedio E come sipotrebbero esse rattenere nei giusti limiti come anzi egravepossibile uno spontaneo contemperamento delle stessese per una parte luomo non egrave responsabile e per laltrale passioni non debbono ricevere quel governo quel fre-no quella direzione che per essere le medesime incon-sapevoli del proprio moto e del proprio termine hannoda ricevere dalla retta ragione

Benchegrave irragionevole ne suoi fondamenti il Sociali-smo non cessograve dal produrre sempre nuovi concetti e si-stemi facendoli sprigionare come per incanto dalle rovi-ne di ogni religione della morale di tutto il passato Negravemancarono gli esperimenti

Stefano Cabet (1788-1857) col suo romanzo Voyageen Icariee rese popolari le ruinose idee del SocialismoImpaziente di affrettare lavvenire tenta realizzare la suarepubblica democratica nel Texas sulle rive del FiumeRosso poi nellIllinois ma i suoi tentativi fallirono mi-seramente

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Con Luigi Blanc si iniziograve il Socialismo cosigrave detto diStato per il quale lo Stato sarebbe lunico intraprendito-re industriale e regolatore della produzione

Piugrave audace di tutti fu il Proudhon Per questo scrittorela felicitagrave non egrave che unequazione le passioni sono tanteincognite che bisogna derivare e svolgere ed ogni rela-zione sociale puograve venir determinata con formole mate-matiche Respinge lattuale sistema della proprietagrave per-chegrave si riduce a disparitagrave di trattamento respinge del pariil Comunismo che pone allo stesso livello il genio e lamediocritagrave loperositagrave e lindolenza E sulle rovine deidue sistemi va costituendo il suo che consiste nel sosti-tuire alla proprietagrave il possesso e nel fondare una bancadel popolo che fornirebbe gratuitamente il necessario alpossessore e al proletario Quanto alla forma da darsialla societagrave avvenire il Prondhon si dichiara apertamen-te per lanarchia affermando senza ambagi je suis anar-chiste

Pietro Leroux ritorna a principii piugrave o meno metafisi-ci e concepisce un vasto sistema che abbraccia la filoso-fia la religione leconomia sociale e la politica In filo-sofia questo sistema si riduce alla negazione della di-stinzione dellanima e del corpo e della personalitagrave uma-na assorbita dalla ragione e volontagrave generale in religio-ne al panteismo ed alla metempsicosi in economia so-ciale al comunismo organizzato secondo le idee sansi-moniane finalmente in politica alleguaglianza assolutaed alla democrazia spinta fino allanarchia Attraversoalle teorie bizzarre e fantastiche e ad una erudizione in-

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Con Luigi Blanc si iniziograve il Socialismo cosigrave detto diStato per il quale lo Stato sarebbe lunico intraprendito-re industriale e regolatore della produzione

Piugrave audace di tutti fu il Proudhon Per questo scrittorela felicitagrave non egrave che unequazione le passioni sono tanteincognite che bisogna derivare e svolgere ed ogni rela-zione sociale puograve venir determinata con formole mate-matiche Respinge lattuale sistema della proprietagrave per-chegrave si riduce a disparitagrave di trattamento respinge del pariil Comunismo che pone allo stesso livello il genio e lamediocritagrave loperositagrave e lindolenza E sulle rovine deidue sistemi va costituendo il suo che consiste nel sosti-tuire alla proprietagrave il possesso e nel fondare una bancadel popolo che fornirebbe gratuitamente il necessario alpossessore e al proletario Quanto alla forma da darsialla societagrave avvenire il Prondhon si dichiara apertamen-te per lanarchia affermando senza ambagi je suis anar-chiste

Pietro Leroux ritorna a principii piugrave o meno metafisi-ci e concepisce un vasto sistema che abbraccia la filoso-fia la religione leconomia sociale e la politica In filo-sofia questo sistema si riduce alla negazione della di-stinzione dellanima e del corpo e della personalitagrave uma-na assorbita dalla ragione e volontagrave generale in religio-ne al panteismo ed alla metempsicosi in economia so-ciale al comunismo organizzato secondo le idee sansi-moniane finalmente in politica alleguaglianza assolutaed alla democrazia spinta fino allanarchia Attraversoalle teorie bizzarre e fantastiche e ad una erudizione in-

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digesta e fastidiosa si scopre di leggieri il vuoto elimpotenza del pensiero che il Leroux invano potegrave dis-simulare e che prova ancora unaltra volta che il Socia-lismo non egrave che unutopia

Presso tutti i Socialisti si incontra sempre la stessa ac-cusa mossa alla societagrave odierna di essere essa la causadei vizi e della miseria per loro la responsabilitagrave noncade mai sugli individui ma sullordine sociale se il cit-tadino imprevidente vive nella miseria se luomo abu-sando della sua libertagrave si dagrave al delitto la colpa egrave dellasocietagrave Gli egrave perciograve che cotali dottrine non possono tro-vare favore che presso coloro i quali calpestando i do-veri sociali si argomentano di sfuggire alle pene per-suadendo a se stessi di non essere loro i colpevoli

Lerrore capitale delle dottrine socialiste consiste nelsacrificare la libertagrave alleguaglianza quasi che questanon sia la conseguenza di quella Allorchegrave luomo riflet-tendo sopra se stesso riconosce in segrave uninnata energiauna forza spontanea ed autonoma afferma la propria vo-lontagrave libera Libero pertanto agli occhi della psicologia edella morale siccome gli attesta la propria coscienzaluomo vuole rimanere libero nellordine politico Eccopertanto un diritto che reclama una garanzia per partedella societagrave Ma questo diritto egrave simile per tutti nessu-no puograve venirne spogliato a profitto altrui Di qui la no-zione della eguaglianza politica essenzialmente subordi-nata a quella della libertagrave o piuttosto della personalitagravePertanto lo Stato rispettando in tutti egualmente la li-bertagrave deve lasciare a ciascuno il pieno ed intero eserci-

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digesta e fastidiosa si scopre di leggieri il vuoto elimpotenza del pensiero che il Leroux invano potegrave dis-simulare e che prova ancora unaltra volta che il Socia-lismo non egrave che unutopia

Presso tutti i Socialisti si incontra sempre la stessa ac-cusa mossa alla societagrave odierna di essere essa la causadei vizi e della miseria per loro la responsabilitagrave noncade mai sugli individui ma sullordine sociale se il cit-tadino imprevidente vive nella miseria se luomo abu-sando della sua libertagrave si dagrave al delitto la colpa egrave dellasocietagrave Gli egrave perciograve che cotali dottrine non possono tro-vare favore che presso coloro i quali calpestando i do-veri sociali si argomentano di sfuggire alle pene per-suadendo a se stessi di non essere loro i colpevoli

Lerrore capitale delle dottrine socialiste consiste nelsacrificare la libertagrave alleguaglianza quasi che questanon sia la conseguenza di quella Allorchegrave luomo riflet-tendo sopra se stesso riconosce in segrave uninnata energiauna forza spontanea ed autonoma afferma la propria vo-lontagrave libera Libero pertanto agli occhi della psicologia edella morale siccome gli attesta la propria coscienzaluomo vuole rimanere libero nellordine politico Eccopertanto un diritto che reclama una garanzia per partedella societagrave Ma questo diritto egrave simile per tutti nessu-no puograve venirne spogliato a profitto altrui Di qui la no-zione della eguaglianza politica essenzialmente subordi-nata a quella della libertagrave o piuttosto della personalitagravePertanto lo Stato rispettando in tutti egualmente la li-bertagrave deve lasciare a ciascuno il pieno ed intero eserci-

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zio delle sue facoltagrave sempre che esse non offendano negravela giustizia negrave la pubblica moralitagrave Tale egrave il vero con-cetto delleguaglianza politica Il Socialismo vorrebbesostituirvi il concetto della eguaglianza di fatto ma que-sta eguaglianza assoluta non si trova negrave riesce possibilerecarla in atto senza leccidio della libertagrave senza annul-lare lindividuo o renderlo schiavo di una legge inflessi-bile il cui dispotismo si risolve fatalmente nella domi-nazione tirannica di pochi Ostili tutti allautoritagravedellautoritagrave nondimeno non possono liberarsi noi tro-viamo diffatti in tutti i sistemi socialistici un capo o uncentro dellamministrazione

Nellordine economico cotesti riformatori disconosco-no la libertagrave del lavoro e dellindustria Nellordine mo-rale falsano il concetto della libertagrave negandola alla vo-lontagrave e trasferendola alle passioni Nellordine filosoficoper loro non esiste lo spirito il quale certamente perchegraveimmateriale ha aspirazioni superiori ed unesistenza chesi prolunga al di lagrave della tomba per loro non esiste veri-tagrave alcuna tradizionale non esiste sanzione religiosa dellalegge morale non la legge morale stessa da loro delcontinuo vilipesa Nellordine religioso finalmente il So-cialismo moderno egrave ateismo spudorato e cinico scettici-smo

Pertanto quale deve essere lente sociale quale insom-ma la condizione degli individui nella societagrave quale laforma organica di questa

Non altra che quella in cui la persona umana conser-va la dignitagrave inviolabile della sua natura ed in cui egrave ri-

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zio delle sue facoltagrave sempre che esse non offendano negravela giustizia negrave la pubblica moralitagrave Tale egrave il vero con-cetto delleguaglianza politica Il Socialismo vorrebbesostituirvi il concetto della eguaglianza di fatto ma que-sta eguaglianza assoluta non si trova negrave riesce possibilerecarla in atto senza leccidio della libertagrave senza annul-lare lindividuo o renderlo schiavo di una legge inflessi-bile il cui dispotismo si risolve fatalmente nella domi-nazione tirannica di pochi Ostili tutti allautoritagravedellautoritagrave nondimeno non possono liberarsi noi tro-viamo diffatti in tutti i sistemi socialistici un capo o uncentro dellamministrazione

Nellordine economico cotesti riformatori disconosco-no la libertagrave del lavoro e dellindustria Nellordine mo-rale falsano il concetto della libertagrave negandola alla vo-lontagrave e trasferendola alle passioni Nellordine filosoficoper loro non esiste lo spirito il quale certamente perchegraveimmateriale ha aspirazioni superiori ed unesistenza chesi prolunga al di lagrave della tomba per loro non esiste veri-tagrave alcuna tradizionale non esiste sanzione religiosa dellalegge morale non la legge morale stessa da loro delcontinuo vilipesa Nellordine religioso finalmente il So-cialismo moderno egrave ateismo spudorato e cinico scettici-smo

Pertanto quale deve essere lente sociale quale insom-ma la condizione degli individui nella societagrave quale laforma organica di questa

Non altra che quella in cui la persona umana conser-va la dignitagrave inviolabile della sua natura ed in cui egrave ri-

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spettata la legge morale Una societagrave ove la personalitagravee i diritti dellindividuo sieno riconosciuti e rispettati edove la morale informi i codici si mantiene perciograve stessolungi dai due riprovevoli sistemi del Socialismo edellIndividualismo smodato de quali il primo convertelindividuo in un cieco strumento del meccanismo socia-le il secondo rompe ogni vincolo di societagrave sostituendoal vincolo del dovere legoismo

CAPITOLO XDelle forme di governo

Si dagravenno diverse forme di governo secondo la diversi-tagrave del soggetto in cui risiede lautoritagrave e la differenza deldiritto che ad esso si attribuisce in ordine alla direzionesociale

Qualunque sieno le differenze accidentali ed il carat-tere particolare da cui sono improntati presso i varii po-poli i governi si presentano universalmente sotto duetipi costanti secondochegrave egrave uno o molteplice il soggettodel potere Nel primo caso si ha la monarchia nel se-condo la poliarchia o repubblica alla quale vanno ri-condotte le due forme dellaristocrazia e della democra-zia

Le suddette tre forme diconsi semplici per distinguer-le dalle composte o miste le quali risultano dallunioneo di tutte o di due soltanto delle semplici A questa spe-

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spettata la legge morale Una societagrave ove la personalitagravee i diritti dellindividuo sieno riconosciuti e rispettati edove la morale informi i codici si mantiene perciograve stessolungi dai due riprovevoli sistemi del Socialismo edellIndividualismo smodato de quali il primo convertelindividuo in un cieco strumento del meccanismo socia-le il secondo rompe ogni vincolo di societagrave sostituendoal vincolo del dovere legoismo

CAPITOLO XDelle forme di governo

Si dagravenno diverse forme di governo secondo la diversi-tagrave del soggetto in cui risiede lautoritagrave e la differenza deldiritto che ad esso si attribuisce in ordine alla direzionesociale

Qualunque sieno le differenze accidentali ed il carat-tere particolare da cui sono improntati presso i varii po-poli i governi si presentano universalmente sotto duetipi costanti secondochegrave egrave uno o molteplice il soggettodel potere Nel primo caso si ha la monarchia nel se-condo la poliarchia o repubblica alla quale vanno ri-condotte le due forme dellaristocrazia e della democra-zia

Le suddette tre forme diconsi semplici per distinguer-le dalle composte o miste le quali risultano dallunioneo di tutte o di due soltanto delle semplici A questa spe-

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cie appartiene il governo monarchico rappresentativonel quale il re non possiede piena autoritagrave di formare leleggi ma si esige il concorso di una o due assembleerappresentanti la volontagrave della nazione

Monarchia (microόνος solo ἀρχή principato) dicesi quellaforma di governo in cui la somma del potere risiede inun solo Si distingue in assoluta e temperata secondo-chegrave lautoritagrave del sovrano non egrave limitata da alcuna leggefondamentale o statuto oppure venga circoscritta entrodeterminati limiti La monarchia assoluta non si deveconfondere colla dispotica in quella la ragione in que-sta domina la sola volontagrave del sovrano mutando il go-verno in padronanza e i cittadini in servi Inoltre la mo-narchia egrave ereditaria o elettiva

Aristocrazia (da ἄριστος ottimo e ϰράτος potere go-verno degli ottimati) egrave quella forma di governo poliardi-co nel quale la somma del potere egrave affidata ad una solaclasse di persone Puograve essere ereditaria se il potere su-premo egrave riservato ai membri od ai capi di alcune deter-minate famiglie nelle quali il diritto politico si conside-ra come un patrimonio trasmissibile ai discendenti egraveelettiva invece quando i soggetti del potere vengonoscelti (ma sempre fra quellunica classe di persone eleg-gibili) o dallassemblea stessa degli ottimati o dal popo-lo

Se finalmente tutti indistintamente i cittadini abbianogli stessi diritti politici di guisa che o per Dritto Pubbli-co i capi di famiglia o per suffragio comune i deputatidel popolo godano del supremo potere adunati in assem-

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cie appartiene il governo monarchico rappresentativonel quale il re non possiede piena autoritagrave di formare leleggi ma si esige il concorso di una o due assembleerappresentanti la volontagrave della nazione

Monarchia (microόνος solo ἀρχή principato) dicesi quellaforma di governo in cui la somma del potere risiede inun solo Si distingue in assoluta e temperata secondo-chegrave lautoritagrave del sovrano non egrave limitata da alcuna leggefondamentale o statuto oppure venga circoscritta entrodeterminati limiti La monarchia assoluta non si deveconfondere colla dispotica in quella la ragione in que-sta domina la sola volontagrave del sovrano mutando il go-verno in padronanza e i cittadini in servi Inoltre la mo-narchia egrave ereditaria o elettiva

Aristocrazia (da ἄριστος ottimo e ϰράτος potere go-verno degli ottimati) egrave quella forma di governo poliardi-co nel quale la somma del potere egrave affidata ad una solaclasse di persone Puograve essere ereditaria se il potere su-premo egrave riservato ai membri od ai capi di alcune deter-minate famiglie nelle quali il diritto politico si conside-ra come un patrimonio trasmissibile ai discendenti egraveelettiva invece quando i soggetti del potere vengonoscelti (ma sempre fra quellunica classe di persone eleg-gibili) o dallassemblea stessa degli ottimati o dal popo-lo

Se finalmente tutti indistintamente i cittadini abbianogli stessi diritti politici di guisa che o per Dritto Pubbli-co i capi di famiglia o per suffragio comune i deputatidel popolo godano del supremo potere adunati in assem-

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blea allora si ha la Democrazia (da δῆmicroος popolo eϰράτος) Affinchegrave ci sia una vera democrazia egrave duopoche gli associati abbiano tutti almeno il diritto di suffra-gio altrimenti si avragrave una piugrave o meno ampia aristocra-zia Si distingue in democrazia diretta e in democraziaindiretta o rappresentativa la prima puograve avere luogosoltanto nei piccoli Stati e si confonde col Comune es-sendochegrave la sovranitagrave vi si esercita da tutti i cittadini laseconda affida la sovranitagrave ad una rappresentanza nazio-nale

La repubblica democratica si distingue dallaristocra-tica per piugrave capi

Per quella la volontagrave della maggioranza egrave la volontagravedella nazione questa bada piuttosto alla qualitagrave dellepersone e si risolve perciograve in un governo di minoranzaNella democrazia le funzioni e le dignitagrave pubbliche sonoaccessibili a tutti nellaristocrazia solo ai piugrave distinti Lademocrazia ama ufficiali o magistrati mutabili tratti asorte o elettivi laristocrazia li vuole autorevoli e stabilia vita od ereditarii La democrazia difende la libertagrave ditutti laristocrazia difende sopratutto lonore e la libertagravedelle classi che sono al governo Coteste tendenze diver-se temperate opportunamente nelle forme miste a mo-narchia riescono feconde di benessere individuale e diprogresso generale

La storia ci ricorda quattro tipi di repubblica aristo-cratica nelle costituzioni sociali di Sparta Roma Vene-zia e Berna Atene e i Comuni italiani del Medio-Evo ciforniscono esempi di democrazia pura e diretta La re-

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blea allora si ha la Democrazia (da δῆmicroος popolo eϰράτος) Affinchegrave ci sia una vera democrazia egrave duopoche gli associati abbiano tutti almeno il diritto di suffra-gio altrimenti si avragrave una piugrave o meno ampia aristocra-zia Si distingue in democrazia diretta e in democraziaindiretta o rappresentativa la prima puograve avere luogosoltanto nei piccoli Stati e si confonde col Comune es-sendochegrave la sovranitagrave vi si esercita da tutti i cittadini laseconda affida la sovranitagrave ad una rappresentanza nazio-nale

La repubblica democratica si distingue dallaristocra-tica per piugrave capi

Per quella la volontagrave della maggioranza egrave la volontagravedella nazione questa bada piuttosto alla qualitagrave dellepersone e si risolve perciograve in un governo di minoranzaNella democrazia le funzioni e le dignitagrave pubbliche sonoaccessibili a tutti nellaristocrazia solo ai piugrave distinti Lademocrazia ama ufficiali o magistrati mutabili tratti asorte o elettivi laristocrazia li vuole autorevoli e stabilia vita od ereditarii La democrazia difende la libertagrave ditutti laristocrazia difende sopratutto lonore e la libertagravedelle classi che sono al governo Coteste tendenze diver-se temperate opportunamente nelle forme miste a mo-narchia riescono feconde di benessere individuale e diprogresso generale

La storia ci ricorda quattro tipi di repubblica aristo-cratica nelle costituzioni sociali di Sparta Roma Vene-zia e Berna Atene e i Comuni italiani del Medio-Evo ciforniscono esempi di democrazia pura e diretta La re-

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pubblica rappresentativa si egrave sviluppata specialmentenelle colonie americane mentre in Francia si presentasotto un aspetto suo proprio e si mantiene con poco ono-re la Svizzera prese ad imitare nella sua federazione gliStati-Uniti di America

Ciascuna delle tre forme principali si corrompe e de-genera per labuso del potere Platone osserva ogni go-verno mutarsi quando piugrave non si accorda con segrave stessocioegrave quando il soggetto dellautoritagrave non personifica piugravein segrave quel concetto politico secondo il quale esso egrave chia-mato a reggere la societagrave Cosigrave nelle Aristocrazie diceegli non si dagrave buon governo ogniqualvolta gli ottimatieducati allambizione questa si prefiggano a ragione diStato se poi dal maggior censo si ripete il titolo al go-verno la ricchezza saragrave pure il termine de desideri degliuomini governanti e il rispetto alla virtugrave decresceragrave inragione del rispetto verso i ricchi In cotal guisa si dupli-ca la repubblica e sorge la guerra civile

Aristotele dopo aver distinte le forme di governo inpure o legittime ed in degenerate rileva come propriocarattere delle prime il servire esse allinteresse generalesotto le norme di una rigorosa giustizia delle seconde ilmirare soltanto al benessere individuale de governantiQueste ultime cosigrave egli tengono del potere delluomosullo schiavo mentre la poli egrave unassociazione di uominiliberi Tra le forme pure Aristotele ricorda la βασιλείαla ἀριστοϰρατία e la πολιτεία le deviazioni di cotestigoverni sono la tirannide (τυραννίς) per il regno la oli-garchia (ὀλιγαρχία) per laristocrazia o governo della

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pubblica rappresentativa si egrave sviluppata specialmentenelle colonie americane mentre in Francia si presentasotto un aspetto suo proprio e si mantiene con poco ono-re la Svizzera prese ad imitare nella sua federazione gliStati-Uniti di America

Ciascuna delle tre forme principali si corrompe e de-genera per labuso del potere Platone osserva ogni go-verno mutarsi quando piugrave non si accorda con segrave stessocioegrave quando il soggetto dellautoritagrave non personifica piugravein segrave quel concetto politico secondo il quale esso egrave chia-mato a reggere la societagrave Cosigrave nelle Aristocrazie diceegli non si dagrave buon governo ogniqualvolta gli ottimatieducati allambizione questa si prefiggano a ragione diStato se poi dal maggior censo si ripete il titolo al go-verno la ricchezza saragrave pure il termine de desideri degliuomini governanti e il rispetto alla virtugrave decresceragrave inragione del rispetto verso i ricchi In cotal guisa si dupli-ca la repubblica e sorge la guerra civile

Aristotele dopo aver distinte le forme di governo inpure o legittime ed in degenerate rileva come propriocarattere delle prime il servire esse allinteresse generalesotto le norme di una rigorosa giustizia delle seconde ilmirare soltanto al benessere individuale de governantiQueste ultime cosigrave egli tengono del potere delluomosullo schiavo mentre la poli egrave unassociazione di uominiliberi Tra le forme pure Aristotele ricorda la βασιλείαla ἀριστοϰρατία e la πολιτεία le deviazioni di cotestigoverni sono la tirannide (τυραννίς) per il regno la oli-garchia (ὀλιγαρχία) per laristocrazia o governo della

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minoranza la democrazia o piuttosto la demagogia nelsenso moderno della parola per il governo della mag-gioranza o repubblica

Allorchegrave in una societagrave politica viene a mancare il go-verno essa si trova nello stato di anarchia

Lanarchia suol essere accompagnata dalla licenza edalla oclocrazia Licenza si chiama quella sfrenata liber-tagrave di agire per la quale perduto ogni rispetto alla leggeed ogni sentimento del dovere tutto si fa ad arbitrio sen-za badare ai diritti altrui Loclocrazia egrave la tirannide dellaplebe corrotta che simpone violentemente agli onesti epretende dar loro la legge

Se manca la forza pubblica che tenga in dovere i faci-norosi ogni governo si riduce in breve allanarchia e daquesta passa alla tirannide dei violenti

Che se un governo manchi di forza morale se le aspi-razioni nazionali vi vengano del continuo represse se idiritti dei cittadini non vi sieno saggiamente tutelati al-lora la reazione latente dapprima prepara lopinionepubblica e le masse battagliere e quindi irrompe e simanifesta in vaste proporzioni formando ciograve che dicesirivoluzione

Nondimeno il vocabolo rivoluzione si piglia in dop-pio senso in quello di rivolta o sedizione preparata giagravein silenzio nelle congiure e perpetrata poi con atti di vio-lenza ed in quello di pacifico o legale rivolgimento po-litico promosso dagli onesti in bene della patria conperseveranza di intento e costanza nelluso de mezzi le-citi

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minoranza la democrazia o piuttosto la demagogia nelsenso moderno della parola per il governo della mag-gioranza o repubblica

Allorchegrave in una societagrave politica viene a mancare il go-verno essa si trova nello stato di anarchia

Lanarchia suol essere accompagnata dalla licenza edalla oclocrazia Licenza si chiama quella sfrenata liber-tagrave di agire per la quale perduto ogni rispetto alla leggeed ogni sentimento del dovere tutto si fa ad arbitrio sen-za badare ai diritti altrui Loclocrazia egrave la tirannide dellaplebe corrotta che simpone violentemente agli onesti epretende dar loro la legge

Se manca la forza pubblica che tenga in dovere i faci-norosi ogni governo si riduce in breve allanarchia e daquesta passa alla tirannide dei violenti

Che se un governo manchi di forza morale se le aspi-razioni nazionali vi vengano del continuo represse se idiritti dei cittadini non vi sieno saggiamente tutelati al-lora la reazione latente dapprima prepara lopinionepubblica e le masse battagliere e quindi irrompe e simanifesta in vaste proporzioni formando ciograve che dicesirivoluzione

Nondimeno il vocabolo rivoluzione si piglia in dop-pio senso in quello di rivolta o sedizione preparata giagravein silenzio nelle congiure e perpetrata poi con atti di vio-lenza ed in quello di pacifico o legale rivolgimento po-litico promosso dagli onesti in bene della patria conperseveranza di intento e costanza nelluso de mezzi le-citi

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Generalmente per rivoluzione si suole designare unperiodo di tempo in cui la societagrave scuote il giogo del go-verno reso intollerabile Ove manchi nella societagrave con-vulsa una mente direttrice un potere costituente la rivo-luzione si risolve in unanarchia altrimenti si puograve consi-derare come unepoca di transizione durante la quale icittadini attendono o preparano un nuovo ordinamentodella societagrave

La rivoluzione nel significato di rivolta o tumulto so-ciale egrave sempre illecita quanto ai mezzi che impiega Inqualsivoglia ipotesi essa egrave sempre un pericolo ed undanno Un pericolo quanto allesito poichegrave puograve condur-re egualmente al dispotismo di un solo o al trionfo dellalicenza un danno perchegrave durante la medesima la pace ela sicurezza pubblica corrono grande rischio Dovere deicittadini nelle rivoluzioni egrave quello di schierarsi fra gliuomini di ordine ricevendo una saggia direzione dai po-tenti amici della legittimitagrave del potere convulso E ciogravenellatto della sedizione

Che se si tratti di regimi democratici in tale caso benpossono gli onesti cittadini promuovere un rivolgimentosociale purchegrave siccome avverte San Tommaso la cau-sa sia giusta e sappiano e possano efficacemente darealla societagrave un ordinamento che favorisca il bene comu-ne impedito dalle prevalenti fazioni demagogiche Anziegrave dovere dei piugrave potenti per ingegno ed aderenza sorgerea difesa dellordine ma il dovere massimamente incom-be ai capi militari ai capi di famiglia alla stampa a tuttigli onesti

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Generalmente per rivoluzione si suole designare unperiodo di tempo in cui la societagrave scuote il giogo del go-verno reso intollerabile Ove manchi nella societagrave con-vulsa una mente direttrice un potere costituente la rivo-luzione si risolve in unanarchia altrimenti si puograve consi-derare come unepoca di transizione durante la quale icittadini attendono o preparano un nuovo ordinamentodella societagrave

La rivoluzione nel significato di rivolta o tumulto so-ciale egrave sempre illecita quanto ai mezzi che impiega Inqualsivoglia ipotesi essa egrave sempre un pericolo ed undanno Un pericolo quanto allesito poichegrave puograve condur-re egualmente al dispotismo di un solo o al trionfo dellalicenza un danno perchegrave durante la medesima la pace ela sicurezza pubblica corrono grande rischio Dovere deicittadini nelle rivoluzioni egrave quello di schierarsi fra gliuomini di ordine ricevendo una saggia direzione dai po-tenti amici della legittimitagrave del potere convulso E ciogravenellatto della sedizione

Che se si tratti di regimi democratici in tale caso benpossono gli onesti cittadini promuovere un rivolgimentosociale purchegrave siccome avverte San Tommaso la cau-sa sia giusta e sappiano e possano efficacemente darealla societagrave un ordinamento che favorisca il bene comu-ne impedito dalle prevalenti fazioni demagogiche Anziegrave dovere dei piugrave potenti per ingegno ed aderenza sorgerea difesa dellordine ma il dovere massimamente incom-be ai capi militari ai capi di famiglia alla stampa a tuttigli onesti

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I moralisti fanno questione se possa legittimarsiluccisione dei tiranni ne parleremo a suo tempo

Ciascuna delle tre forme semplici di governo presentaincontestabilmente da una parte vantaggi non dubbi percui tutte e singole possono conferire al bene comunedallaltra parte recano seco vizi organici che le rendonomeno conformi al fine dello Stato Cotali vizi nasconoper fatto umano egrave vero ma egrave pur vero che essi soglionomanifestarsi in tale o tal altra forma per imperfezionedel suo proprio organismo

La monarchia pare piugrave atta a mantenere lunione so-ciale giacchegrave il potere gode di maggior unitagrave e forzaquando si concentra nelle mani di un solo perograve se egraveereditaria cegrave pericolo che gli inetti sieno chiamatiallimpero e il sovrano diventi zimbello di pessimi con-siglieri se egrave elettiva alla morte del re terranno dietro ledissensioni e i partiti e lo Stato non avragrave solida base

Laristocrazia vuole al governo le persone agiate ecolte come quelle dalle quali egrave da aspettarsi maggiorsenno e maggior disinteresse nella direzione dei pubbli-ci affari ma pare che si fondi sopra un privilegio se egraveereditaria sopra uneccezione se egrave elettiva

La democrazia pretende guarentire la societagrave dalle ri-voluzioni e dalla tirannide accordando a tutti la parteci-pazione al potere e tutti interessando per il bene comu-ne tuttavia bene spesso si risolve in un altercarsi e sosti-tuirsi di partiti prevalenti a vicenda oppressi e oppres-sori

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I moralisti fanno questione se possa legittimarsiluccisione dei tiranni ne parleremo a suo tempo

Ciascuna delle tre forme semplici di governo presentaincontestabilmente da una parte vantaggi non dubbi percui tutte e singole possono conferire al bene comunedallaltra parte recano seco vizi organici che le rendonomeno conformi al fine dello Stato Cotali vizi nasconoper fatto umano egrave vero ma egrave pur vero che essi soglionomanifestarsi in tale o tal altra forma per imperfezionedel suo proprio organismo

La monarchia pare piugrave atta a mantenere lunione so-ciale giacchegrave il potere gode di maggior unitagrave e forzaquando si concentra nelle mani di un solo perograve se egraveereditaria cegrave pericolo che gli inetti sieno chiamatiallimpero e il sovrano diventi zimbello di pessimi con-siglieri se egrave elettiva alla morte del re terranno dietro ledissensioni e i partiti e lo Stato non avragrave solida base

Laristocrazia vuole al governo le persone agiate ecolte come quelle dalle quali egrave da aspettarsi maggiorsenno e maggior disinteresse nella direzione dei pubbli-ci affari ma pare che si fondi sopra un privilegio se egraveereditaria sopra uneccezione se egrave elettiva

La democrazia pretende guarentire la societagrave dalle ri-voluzioni e dalla tirannide accordando a tutti la parteci-pazione al potere e tutti interessando per il bene comu-ne tuttavia bene spesso si risolve in un altercarsi e sosti-tuirsi di partiti prevalenti a vicenda oppressi e oppres-sori

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Ad impedire 1abuso del potere o il disordine socialesonvi i temperamenti dovuti alle costituzioni o leggifondamentali dello Stato ma le leggi per segrave sole non go-vernano Egrave duopo che lo Stato si regga col concorso de-gli onesti che laccordo venga ispirato dal bene comuneda tutti compreso che il sentimento dei doveri reciprociporti il suo contributo alla felicitagrave comune che insommasulla base del comune benessere vengano ad incontrarsii varii interessi dei cittadini Di qui le forme mistelaquoQuando si vuole che uno Stato duri cosigrave Aristotele famestieri interessare tutti alla sua conservazione e farlaloro desiderareraquo29

Appartiene alle forme miste quella specie di governoche suolsi chiamare rappresentativo e si distingue inmonarchia costituzionale adottata oggidigrave da tutte le na-zioni Europee eccetto la Russia ed in repubblica parla-mentare Del regime costituzionale rappresentativo dire-mo in seguito

Di tutte le forme di governo qual egrave la migliore Laquestione egrave assai agitata presso i Politici ha preoccupa-to la maggior parte dei pensatori e fu cagione dei piugravegrandi interni rivolgimenti per gli Stati

Le risposte sono parecchie1deg Di fronte allanarchia ed alla oclocrazia egrave mi-

gliore un governo di forma qualunque perchegrave ad ognimodo un governo qualsivoglia egrave necessario

29 Pol II 6 9

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Ad impedire 1abuso del potere o il disordine socialesonvi i temperamenti dovuti alle costituzioni o leggifondamentali dello Stato ma le leggi per segrave sole non go-vernano Egrave duopo che lo Stato si regga col concorso de-gli onesti che laccordo venga ispirato dal bene comuneda tutti compreso che il sentimento dei doveri reciprociporti il suo contributo alla felicitagrave comune che insommasulla base del comune benessere vengano ad incontrarsii varii interessi dei cittadini Di qui le forme mistelaquoQuando si vuole che uno Stato duri cosigrave Aristotele famestieri interessare tutti alla sua conservazione e farlaloro desiderareraquo29

Appartiene alle forme miste quella specie di governoche suolsi chiamare rappresentativo e si distingue inmonarchia costituzionale adottata oggidigrave da tutte le na-zioni Europee eccetto la Russia ed in repubblica parla-mentare Del regime costituzionale rappresentativo dire-mo in seguito

Di tutte le forme di governo qual egrave la migliore Laquestione egrave assai agitata presso i Politici ha preoccupa-to la maggior parte dei pensatori e fu cagione dei piugravegrandi interni rivolgimenti per gli Stati

Le risposte sono parecchie1deg Di fronte allanarchia ed alla oclocrazia egrave mi-

gliore un governo di forma qualunque perchegrave ad ognimodo un governo qualsivoglia egrave necessario

29 Pol II 6 9

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2deg Egrave migliore quel governo nel quale si osserva lagiustizia sociale e si sanciscono buone leggi

3deg Egrave migliore quel governo che meglio rispondeallindole alle abitudini alle tradizioni di un popolo laquoIlgoverno cosigrave il Montesquieu che risponde piugrave alla na-tura egrave quello che a preferenza degli altri si adatta me-glio alle disposizioni del popolo pel quale viene istitui-toraquo30

4deg Per ordinario torna piugrave utile quel governo cheha piugrave di diritto in suo appoggio ed a cui il popolo si egravepiugrave adattato In questo senso disse il De Maistre laquobuonoessere ogni governo allorchegrave egrave anticoraquo La legittimitagrave elantichitagrave conciliano infatti al governo lamore del po-polo il quale non cerca mutazione allorchegrave gode pace eprosperitagrave

5deg Migliore egrave sempre quel governo che non si puogravemutare senza ingiustizia

Il Tapparelli trattando la questione col solito acumepone questo principio la miglior forma di governo egravequella che meglio congiunge unitagrave ed efficacia unitagrave difine di autoritagrave di armonia efficacia di spirito pubbli-co di legislazione di forza materiale

Lunitagrave del fine che consiste nellintento di governarecon giustizia si puograve trovare in tutti i governi Lunitagrave diautoritagrave senza dubbio egrave maggiore nella monarchiaLarmonia invece tra governanti e governati sembramaggiore nella poliarchia

30 Lesprit des lois I 1 c 3

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2deg Egrave migliore quel governo nel quale si osserva lagiustizia sociale e si sanciscono buone leggi

3deg Egrave migliore quel governo che meglio rispondeallindole alle abitudini alle tradizioni di un popolo laquoIlgoverno cosigrave il Montesquieu che risponde piugrave alla na-tura egrave quello che a preferenza degli altri si adatta me-glio alle disposizioni del popolo pel quale viene istitui-toraquo30

4deg Per ordinario torna piugrave utile quel governo cheha piugrave di diritto in suo appoggio ed a cui il popolo si egravepiugrave adattato In questo senso disse il De Maistre laquobuonoessere ogni governo allorchegrave egrave anticoraquo La legittimitagrave elantichitagrave conciliano infatti al governo lamore del po-polo il quale non cerca mutazione allorchegrave gode pace eprosperitagrave

5deg Migliore egrave sempre quel governo che non si puogravemutare senza ingiustizia

Il Tapparelli trattando la questione col solito acumepone questo principio la miglior forma di governo egravequella che meglio congiunge unitagrave ed efficacia unitagrave difine di autoritagrave di armonia efficacia di spirito pubbli-co di legislazione di forza materiale

Lunitagrave del fine che consiste nellintento di governarecon giustizia si puograve trovare in tutti i governi Lunitagrave diautoritagrave senza dubbio egrave maggiore nella monarchiaLarmonia invece tra governanti e governati sembramaggiore nella poliarchia

30 Lesprit des lois I 1 c 3

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Lefficacia dello spirito pubblico deve essere necessa-riamente maggiore nelle Repubbliche dove la coscienzadei doveri politici moltiplicandosi moltiplica le forzedella nazione Lefficacia delle leggi quanto alla giusti-zia puograve aversi in qualsivoglia governo Perograve quanto allaesecuzione delle leggi egrave necessaria forza attivitagrave e co-stanza nelle monarchie abbiamo piugrave forza nelle poliar-chie piugrave attivitagrave la costanza vien meno nelle monarchieper la morte che tronca i disegni del sovrano ma ezian-dio nelle poliarchie ove il succedersi delle volontagrave arre-sta lesecuzione delle leggi

Il commercio prende sviluppo nelle repubbliche lelettere e le scienze nelle monarchie perograve questa leggenon si avvera sempre matematicamente nella storia Senon egrave precisamente la forma del governo nella quale siincontra il progresso della civiltagrave quella che produce ilprogresso tuttavia una forma puograve favorirlo meglio diunaltra

Il Burlamacchi decide la questione a favore del go-verno misto appoggiandone la soluzione a questo prin-cipio laquoottimo egrave quel governo che bandisce la licenzasenza dar luogo alla tiranniaraquo Concedendo le sue partial monarca si impedisce che ecceda larbitrio del popo-lo ed affidando a questo parte del governo si tiene afreno la volontagrave personale del sovrano

Se non che lequilibrio non egrave sempre durevole Se laforza del governo si libera dal freno della coscienza edella pubblica onestagrave o della opinione pubblica saremonellalternativa o di averla debole a reprimere la licenza

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Lefficacia dello spirito pubblico deve essere necessa-riamente maggiore nelle Repubbliche dove la coscienzadei doveri politici moltiplicandosi moltiplica le forzedella nazione Lefficacia delle leggi quanto alla giusti-zia puograve aversi in qualsivoglia governo Perograve quanto allaesecuzione delle leggi egrave necessaria forza attivitagrave e co-stanza nelle monarchie abbiamo piugrave forza nelle poliar-chie piugrave attivitagrave la costanza vien meno nelle monarchieper la morte che tronca i disegni del sovrano ma ezian-dio nelle poliarchie ove il succedersi delle volontagrave arre-sta lesecuzione delle leggi

Il commercio prende sviluppo nelle repubbliche lelettere e le scienze nelle monarchie perograve questa leggenon si avvera sempre matematicamente nella storia Senon egrave precisamente la forma del governo nella quale siincontra il progresso della civiltagrave quella che produce ilprogresso tuttavia una forma puograve favorirlo meglio diunaltra

Il Burlamacchi decide la questione a favore del go-verno misto appoggiandone la soluzione a questo prin-cipio laquoottimo egrave quel governo che bandisce la licenzasenza dar luogo alla tiranniaraquo Concedendo le sue partial monarca si impedisce che ecceda larbitrio del popo-lo ed affidando a questo parte del governo si tiene afreno la volontagrave personale del sovrano

Se non che lequilibrio non egrave sempre durevole Se laforza del governo si libera dal freno della coscienza edella pubblica onestagrave o della opinione pubblica saremonellalternativa o di averla debole a reprimere la licenza

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o tiranna ad opprimere la giustizia Il gran mezzo di so-ciale sicurezza egrave dunque la coscienza o almeno la socia-le onestagrave

Concludendo limportante per il buon andamento del-la cosa pubblica non egrave la forma di governo che un popo-lo sceglie ma quelleducazione morale e civile che soladispone a ben governare e ad essere ben governati

CAPITOLO XII Poteri dello Stato

Qualunque sia la forma del governo o lorganizzazio-ne dello Stato lautoritagrave suprema vi deve esercitare fun-zioni diverse come principio motore del corpo socialeIl diritto di esercitare cotali funzioni egrave quello che dicesiPotere dello Stato

Ordinato al bene sociale non avendo altro fine che ilbene degli associati lo Stato deve godere di quellattivi-tagrave che egrave necessaria a conseguirlo Cotesta attivitagrave appli-cata alla moltitudine associata si concreta dicemmo nelgoverno che egrave la mente e la forza della societagrave

Ad ottenere il fine dellautoritagrave vale a dire affinchegrave siabbia la pubblica tutela e la felicitagrave da conseguirsicollincessante perfezionamento delle potenze umanenei limiti dellordine e della onestagrave il governo deve ave-re quei diritti che sorgono necessariamente dalla misurade suoi doveri

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o tiranna ad opprimere la giustizia Il gran mezzo di so-ciale sicurezza egrave dunque la coscienza o almeno la socia-le onestagrave

Concludendo limportante per il buon andamento del-la cosa pubblica non egrave la forma di governo che un popo-lo sceglie ma quelleducazione morale e civile che soladispone a ben governare e ad essere ben governati

CAPITOLO XII Poteri dello Stato

Qualunque sia la forma del governo o lorganizzazio-ne dello Stato lautoritagrave suprema vi deve esercitare fun-zioni diverse come principio motore del corpo socialeIl diritto di esercitare cotali funzioni egrave quello che dicesiPotere dello Stato

Ordinato al bene sociale non avendo altro fine che ilbene degli associati lo Stato deve godere di quellattivi-tagrave che egrave necessaria a conseguirlo Cotesta attivitagrave appli-cata alla moltitudine associata si concreta dicemmo nelgoverno che egrave la mente e la forza della societagrave

Ad ottenere il fine dellautoritagrave vale a dire affinchegrave siabbia la pubblica tutela e la felicitagrave da conseguirsicollincessante perfezionamento delle potenze umanenei limiti dellordine e della onestagrave il governo deve ave-re quei diritti che sorgono necessariamente dalla misurade suoi doveri

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Proporre in modo obbligatorio le norme delloperaresociale che egrave quanto dire stabilire le leggi applicarlesecondo il senso dirimendo le questioni che tra i mem-bri della societagrave potessero insorgere circa i diritti che leleggi dagravenno o guarentiscono a ciascuno esigere la coo-perazione de cittadini alla ragione sociale usando quan-do sia duopo la forza tali sono le funzioni i doveri e inpari tempo i diritti del governo

Abbiamo pertanto nel governo un triplice coacutempitoche dagrave al medesimo indipendentemente da ogni volon-tagrave un triplice potere Dissi indipendentemente dalla vo-lontagrave della moltitudine perchegrave non egrave per volontagrave dellastessa che nasce nel governo la necessitagrave e quindi il di-ritto dellautoritagrave In virtugrave di questa indipendenza essopuograve imporsi alla ragione e alla volontagrave dei cittadini

Ma essendo i cittadini persone umane esseri cioegrave in-telligenti e liberi esso il governo nellesercizio del suopotere dovragrave tener conto della natura delluomo per dar-gli quella direzione morale di cui solo egrave capace e chenon offende la sua dignitagrave

La direzione morale puograve essere proposta alle intelli-genze associate vuoi mediante la pubblicazione o pro-mulgazione delle leggi vuoi mediante la loro interpreta-zione donde il potere legislativo e il potere giudiziarioEssa stessa puograve ragionevolmente imporsi alle volontagraveassociate onde queste cooperino alla benefica azionedel governo vuoi mediante un organismo amministrati-vo vuoi mediante una forza pubblica colla quale ven-

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Proporre in modo obbligatorio le norme delloperaresociale che egrave quanto dire stabilire le leggi applicarlesecondo il senso dirimendo le questioni che tra i mem-bri della societagrave potessero insorgere circa i diritti che leleggi dagravenno o guarentiscono a ciascuno esigere la coo-perazione de cittadini alla ragione sociale usando quan-do sia duopo la forza tali sono le funzioni i doveri e inpari tempo i diritti del governo

Abbiamo pertanto nel governo un triplice coacutempitoche dagrave al medesimo indipendentemente da ogni volon-tagrave un triplice potere Dissi indipendentemente dalla vo-lontagrave della moltitudine perchegrave non egrave per volontagrave dellastessa che nasce nel governo la necessitagrave e quindi il di-ritto dellautoritagrave In virtugrave di questa indipendenza essopuograve imporsi alla ragione e alla volontagrave dei cittadini

Ma essendo i cittadini persone umane esseri cioegrave in-telligenti e liberi esso il governo nellesercizio del suopotere dovragrave tener conto della natura delluomo per dar-gli quella direzione morale di cui solo egrave capace e chenon offende la sua dignitagrave

La direzione morale puograve essere proposta alle intelli-genze associate vuoi mediante la pubblicazione o pro-mulgazione delle leggi vuoi mediante la loro interpreta-zione donde il potere legislativo e il potere giudiziarioEssa stessa puograve ragionevolmente imporsi alle volontagraveassociate onde queste cooperino alla benefica azionedel governo vuoi mediante un organismo amministrati-vo vuoi mediante una forza pubblica colla quale ven-

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gano riconosciute le ragioni dellordine di qui il potereesecutivo

Ai tre poteri fondamentali dello Stato si suole aggiun-gere il potere coattivo e il potere amministrativo maquesti non sono che forme diverse del potere esecutivo

I tre accennati poteri sono tra loro logicamente con-nessi ciograve nondimeno il loro esercizio puograve commettersi adistinti soggetti come difatto vengono distinti nelle for-me rappresentative Occorre perograve in tali casi medianteuna costituzione guarentire al governo quella soliditagrave equella forza che risulta dalla loro armonia e dallordinataloro applicazione altrimenti la compagine sociale sareb-be destituita di quellelemento conservatore che ispiranei cittadini la fiducia rispetto al governo e lascia lorocampo di svolgere liberamente la propria attivitagrave collasicurezza di venir tutelati nei loro interessi e nei loro di-ritti

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO

Fra le prerogative del potere supremo di una societagravecivile tiene il primo luogo la potestagrave legislativa Tuttoanzi si riduce ad essa perchegrave gli atti del potere esecuti-vo sarebbero meri atti di forza e quelli del potere giudi-ziario semplici opinamenti se il potere legislativo nondesse loro autoritagrave e non inducesse ne sudditi lobbligodi sottostarvi

Il potere legislativo si puograve definire laquofacoltagrave di dirigeresocialmente le intelligenze e le volontagrave associateraquo ossia

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gano riconosciute le ragioni dellordine di qui il potereesecutivo

Ai tre poteri fondamentali dello Stato si suole aggiun-gere il potere coattivo e il potere amministrativo maquesti non sono che forme diverse del potere esecutivo

I tre accennati poteri sono tra loro logicamente con-nessi ciograve nondimeno il loro esercizio puograve commettersi adistinti soggetti come difatto vengono distinti nelle for-me rappresentative Occorre perograve in tali casi medianteuna costituzione guarentire al governo quella soliditagrave equella forza che risulta dalla loro armonia e dallordinataloro applicazione altrimenti la compagine sociale sareb-be destituita di quellelemento conservatore che ispiranei cittadini la fiducia rispetto al governo e lascia lorocampo di svolgere liberamente la propria attivitagrave collasicurezza di venir tutelati nei loro interessi e nei loro di-ritti

sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO

Fra le prerogative del potere supremo di una societagravecivile tiene il primo luogo la potestagrave legislativa Tuttoanzi si riduce ad essa perchegrave gli atti del potere esecuti-vo sarebbero meri atti di forza e quelli del potere giudi-ziario semplici opinamenti se il potere legislativo nondesse loro autoritagrave e non inducesse ne sudditi lobbligodi sottostarvi

Il potere legislativo si puograve definire laquofacoltagrave di dirigeresocialmente le intelligenze e le volontagrave associateraquo ossia

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egrave la facoltagrave di produrre un atto di ragione e di volontagrave inmodo che leghi gli individui associati e li guidi con mo-rale impulso al loro fine

Latto del potere legislativo chiamasi legge che puogravedefinirsi laquoproposizione di un mezzo conducente al benesociale fatta dal potere supremo con volontagrave espressa diobbligare i sudditiraquo

Il potere legislativo non egrave giagrave facoltagrave e diritto di co-mandare qualunque cosa neppure egrave una ragione o vo-lontagrave personale che si impone agli inferiori con intentoprivato Essendo esso richiesto dal bene sociale nonavendo esso altro fine che quello della societagrave stessanon potragrave perciograve prescrivere che quanto ha necessariaattinenza al fine comune e dovragrave quindi rappresentarela volontagrave generale

Oltre i limiti naturali che il potere legislativo ricevedalle leggi universali di giustizia esso puograve ancora essereristretto dalla costituzione dello Stato e dalle istituzionitradizionali o consuetudini legittime In tali casi viensottratta la materia cui naturalmente dovrebbe estendersiil potere civile considerato in astratto Pertanto il poterelegislativo non puograve variare la costituzione di uno Stato eneppure trasgredire quei confini che gli furono dalla me-desima assegnati

Nella legge si suol distinguere la materia e la formaMateria di legge egrave tutto ciograve che puograve venir proposto a

norma delloperare sociale Essa poi riveste la forma dilegge quando venga di fatto proposta come ragione co-mune ossia quando il potere legittimo la comunica ai

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egrave la facoltagrave di produrre un atto di ragione e di volontagrave inmodo che leghi gli individui associati e li guidi con mo-rale impulso al loro fine

Latto del potere legislativo chiamasi legge che puogravedefinirsi laquoproposizione di un mezzo conducente al benesociale fatta dal potere supremo con volontagrave espressa diobbligare i sudditiraquo

Il potere legislativo non egrave giagrave facoltagrave e diritto di co-mandare qualunque cosa neppure egrave una ragione o vo-lontagrave personale che si impone agli inferiori con intentoprivato Essendo esso richiesto dal bene sociale nonavendo esso altro fine che quello della societagrave stessanon potragrave perciograve prescrivere che quanto ha necessariaattinenza al fine comune e dovragrave quindi rappresentarela volontagrave generale

Oltre i limiti naturali che il potere legislativo ricevedalle leggi universali di giustizia esso puograve ancora essereristretto dalla costituzione dello Stato e dalle istituzionitradizionali o consuetudini legittime In tali casi viensottratta la materia cui naturalmente dovrebbe estendersiil potere civile considerato in astratto Pertanto il poterelegislativo non puograve variare la costituzione di uno Stato eneppure trasgredire quei confini che gli furono dalla me-desima assegnati

Nella legge si suol distinguere la materia e la formaMateria di legge egrave tutto ciograve che puograve venir proposto a

norma delloperare sociale Essa poi riveste la forma dilegge quando venga di fatto proposta come ragione co-mune ossia quando il potere legittimo la comunica ai

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membri della societagrave esprimendo la volontagrave di obbliga-re

Quanto alla materia si richiede che questa 1deg sia ra-gionevole cioegrave onesta e conforme allordine 2deg sia con-ducente al fine proprio della societagrave La prima condizio-ne fa sigrave che possa crearsi la legge la seconda che debbacrearsi

Una legge destituita di onestagrave ossia ingiusta non im-pone obbligazione alcuna poichegrave luomo non puograve gui-darsi che secondo ragione Se poi una legge mancassedella seconda condizione non sarebbe utile alla societagraveUna legge egrave nulla per difetto di materia quando non in-tervengono luna e laltra delle due sopradette condizio-ni Egrave nulla poi per difetto di forma quando non sia statasufficientemente promulgata ossia resa nota alla molti-tudine oppure se fu proposta per modo di consiglio ov-vero se venne emanata da chi non ne ha il diritto

Una legge la quale sia stata per un tempo ragionevo-le in quelle circostanze nelle quali cessa di essere one-sta ed utile non solo puograve ma deve abrogarsi o mutarsi

Si abroga la legge quando vien revocata o annullatadal potere legislativo si deroga quando vien dallo stes-so potere diminuita la sua forza o in parte abolita simuta quando vien sostituita da unaltra cessa di per segravequando diventa evidentemente ingiusta Quando poi in-terviene un atto del potere supremo a togliere in tutto oin parte il vincolo della legge per qualche caso singola-re cotal atto dicesi dispensa ed appartiene al potere ese-

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membri della societagrave esprimendo la volontagrave di obbliga-re

Quanto alla materia si richiede che questa 1deg sia ra-gionevole cioegrave onesta e conforme allordine 2deg sia con-ducente al fine proprio della societagrave La prima condizio-ne fa sigrave che possa crearsi la legge la seconda che debbacrearsi

Una legge destituita di onestagrave ossia ingiusta non im-pone obbligazione alcuna poichegrave luomo non puograve gui-darsi che secondo ragione Se poi una legge mancassedella seconda condizione non sarebbe utile alla societagraveUna legge egrave nulla per difetto di materia quando non in-tervengono luna e laltra delle due sopradette condizio-ni Egrave nulla poi per difetto di forma quando non sia statasufficientemente promulgata ossia resa nota alla molti-tudine oppure se fu proposta per modo di consiglio ov-vero se venne emanata da chi non ne ha il diritto

Una legge la quale sia stata per un tempo ragionevo-le in quelle circostanze nelle quali cessa di essere one-sta ed utile non solo puograve ma deve abrogarsi o mutarsi

Si abroga la legge quando vien revocata o annullatadal potere legislativo si deroga quando vien dallo stes-so potere diminuita la sua forza o in parte abolita simuta quando vien sostituita da unaltra cessa di per segravequando diventa evidentemente ingiusta Quando poi in-terviene un atto del potere supremo a togliere in tutto oin parte il vincolo della legge per qualche caso singola-re cotal atto dicesi dispensa ed appartiene al potere ese-

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cutivo La ragionevole presunzione di uneccezionesempre che si tratti di caso particolare dicesi epicheja

Labrogazione la derogazione la mutazione la cessa-zione la dispensa e lepicheia sono ben spesso richiestedal bene generale E difatto le condizioni di un popolosono doppiamente mutabili mutabili per il progresso dicui la ragione ordinatrice egrave capace mutabili per le vi-cende cui vanno soggetti gli individui ordinati Se la ra-gione ordinatrice egrave perfettibile potragrave rinvenire ordina-menti migliori se il popolo egrave soggetto a mille vicendealteratrici i migliori ordinamenti potrebbero diventare ovani o nocivi Perciograve quantunque la legge di per segrave deb-ba essere costante ed universale costante per la suaonestagrave e universale per la sua utilitagrave relativamente perograveagli individui andragrave soggetta a mutazione o eccezione Amutazione costante se altra legge apparisce piugrave conve-nevole alla societagrave ad eccezione se egrave piugrave convenevoleallindividuo e alla societagrave una sospensione momenta-nea La mutazione essendo una direzione novella im-pressa alla societagrave intera non puograve venire che dal poterecostituito laddove la momentanea sospensione puograve es-sere richiesta da caso sigrave urgente che non permetta di in-terpellarne la suprema autoritagrave in tal caso lindividuo ra-gionevolmente presume il consenso del legislatore e sisottrae dallosservanza della legge per epicheia

Ciograve che dicemmo intorno allopportunitagrave ed alla va-riabilitagrave delle leggi rende manifesto il vantaggio chepresentano sopra le altre le forme rappresentative di go-verno In queste dalla libera discussione nelle Camere e

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cutivo La ragionevole presunzione di uneccezionesempre che si tratti di caso particolare dicesi epicheja

Labrogazione la derogazione la mutazione la cessa-zione la dispensa e lepicheia sono ben spesso richiestedal bene generale E difatto le condizioni di un popolosono doppiamente mutabili mutabili per il progresso dicui la ragione ordinatrice egrave capace mutabili per le vi-cende cui vanno soggetti gli individui ordinati Se la ra-gione ordinatrice egrave perfettibile potragrave rinvenire ordina-menti migliori se il popolo egrave soggetto a mille vicendealteratrici i migliori ordinamenti potrebbero diventare ovani o nocivi Perciograve quantunque la legge di per segrave deb-ba essere costante ed universale costante per la suaonestagrave e universale per la sua utilitagrave relativamente perograveagli individui andragrave soggetta a mutazione o eccezione Amutazione costante se altra legge apparisce piugrave conve-nevole alla societagrave ad eccezione se egrave piugrave convenevoleallindividuo e alla societagrave una sospensione momenta-nea La mutazione essendo una direzione novella im-pressa alla societagrave intera non puograve venire che dal poterecostituito laddove la momentanea sospensione puograve es-sere richiesta da caso sigrave urgente che non permetta di in-terpellarne la suprema autoritagrave in tal caso lindividuo ra-gionevolmente presume il consenso del legislatore e sisottrae dallosservanza della legge per epicheia

Ciograve che dicemmo intorno allopportunitagrave ed alla va-riabilitagrave delle leggi rende manifesto il vantaggio chepresentano sopra le altre le forme rappresentative di go-verno In queste dalla libera discussione nelle Camere e

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dallonesto esercizio della libertagrave politica emergono icriteri a quali deve ispirarsi il potere legislativo ondegiudicare dellutilitagrave comune delle sue ordinazioni Dan-do campo alla libera manifestazione delle aspirazioninazionali alla rappresentazione de bisogni eventuali pervia della stampa e del giornalismo in particolare nonche delle petizioni al Parlamento si ottiene che le leggiriescano piugrave conformi ai bisogni del popolo e in paritempo viene assicurata la cooperazione dei cittadiniallautoritagrave sociale

E in vero le leggi sono il risultato dei bisogni sentitidalla nazione il bisogno egrave la potenza determinatrice del-la legge e questa egrave lespressione di quella maniera concui il bisogno si soddisfa Di qui avviene che ogni qual-volta manchi un provvedimento legislativo ad un biso-gno sociale la necessitagrave stessa delle cose introduce fragli onesti costanti maniere di operare in tali e tali altrecircostanze le quali alla loro volta servono di normanon solo agli individui ma anche al governo stesso perle deliberazioni sue Cosigrave si forma e diventa legge laconsuetudine Essa si ribellerebbe ad ogni contrarioprovvedimento legislativo che non troverebbe consenti-mento nelle moltitudini assuefatte a regolarsi onesta-mente ed utilmente in quelle circostanze che hanno fattonascere la consuetudine stessa perciograve il potere col ri-spettarla e collispirarsi alla stessa nelle determinazionilegislative dagrave alla medesima il valore di legge

Egrave in forza della consuetudine che alcuni principii dilegislazione vengono considerati necessarii per il vinco-

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dallonesto esercizio della libertagrave politica emergono icriteri a quali deve ispirarsi il potere legislativo ondegiudicare dellutilitagrave comune delle sue ordinazioni Dan-do campo alla libera manifestazione delle aspirazioninazionali alla rappresentazione de bisogni eventuali pervia della stampa e del giornalismo in particolare nonche delle petizioni al Parlamento si ottiene che le leggiriescano piugrave conformi ai bisogni del popolo e in paritempo viene assicurata la cooperazione dei cittadiniallautoritagrave sociale

E in vero le leggi sono il risultato dei bisogni sentitidalla nazione il bisogno egrave la potenza determinatrice del-la legge e questa egrave lespressione di quella maniera concui il bisogno si soddisfa Di qui avviene che ogni qual-volta manchi un provvedimento legislativo ad un biso-gno sociale la necessitagrave stessa delle cose introduce fragli onesti costanti maniere di operare in tali e tali altrecircostanze le quali alla loro volta servono di normanon solo agli individui ma anche al governo stesso perle deliberazioni sue Cosigrave si forma e diventa legge laconsuetudine Essa si ribellerebbe ad ogni contrarioprovvedimento legislativo che non troverebbe consenti-mento nelle moltitudini assuefatte a regolarsi onesta-mente ed utilmente in quelle circostanze che hanno fattonascere la consuetudine stessa perciograve il potere col ri-spettarla e collispirarsi alla stessa nelle determinazionilegislative dagrave alla medesima il valore di legge

Egrave in forza della consuetudine che alcuni principii dilegislazione vengono considerati necessarii per il vinco-

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lo obbligatorio o per la pubblicitagrave delle leggi Cosigrave pres-so tutti i popoli le leggi antiche si tengono in conto diobbligatorie anche per i posteri e fra le nazioni civili siesige che la promulgazione delle leggi si faccia periscritto e seguendo alcune formalitagrave che per altro ragio-nevolmente si richiedono a conciliar loro efficacia Talisono il premettere i motivi che ne consigliano la osser-vanza e le ragioni che esprimono la prudenza e il matu-ro consiglio con cui si regolograve il legislatore E con ragio-ne perocchegrave le nazioni formate di uomini liberi si meri-tano bene quel rispetto che egrave dovuto alla loro dignitagrave

Affinchegrave le leggi ottengano il loro scopo si rende ne-cessaria nei legislatori non solo la onestagrave limparzialitagravee il buon volere ci vuole inoltre capacitagrave e lumi A talfine la ragione esige che vengano conosciute le condi-zioni dei cittadini e che la deliberazione preceda la for-mazione delle leggi La deliberazione poi esige il soc-corso dei migliori e piugrave illuminati cittadini che dovreb-bero sempre formare il consiglio di Stato de sovraninelle monarchie e leletta dei rappresentanti della nazio-ne nelle poliarchie rappresentative31

31 Si fa questione se il sovrano o il legislatore sia tenuto alleproprie leggi Evidentemente il coacutempito del legislatore egrave quello distabilire buone leggi fuori di questo caso esso non egrave legislatore ecade sotto limpero della legge Poichegrave la legge egrave ordinamento so-ciale e per certo il sovrano non egrave posto fuori della societagrave Si puogravequindi affermare assolutamente che la legge obbliga tutti nellecircostanze da lei contemplate Dal che si deduce darsi casi in cuiil sovrano non sia tenuto alla propria legge perchegrave o non trovasi

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lo obbligatorio o per la pubblicitagrave delle leggi Cosigrave pres-so tutti i popoli le leggi antiche si tengono in conto diobbligatorie anche per i posteri e fra le nazioni civili siesige che la promulgazione delle leggi si faccia periscritto e seguendo alcune formalitagrave che per altro ragio-nevolmente si richiedono a conciliar loro efficacia Talisono il premettere i motivi che ne consigliano la osser-vanza e le ragioni che esprimono la prudenza e il matu-ro consiglio con cui si regolograve il legislatore E con ragio-ne perocchegrave le nazioni formate di uomini liberi si meri-tano bene quel rispetto che egrave dovuto alla loro dignitagrave

Affinchegrave le leggi ottengano il loro scopo si rende ne-cessaria nei legislatori non solo la onestagrave limparzialitagravee il buon volere ci vuole inoltre capacitagrave e lumi A talfine la ragione esige che vengano conosciute le condi-zioni dei cittadini e che la deliberazione preceda la for-mazione delle leggi La deliberazione poi esige il soc-corso dei migliori e piugrave illuminati cittadini che dovreb-bero sempre formare il consiglio di Stato de sovraninelle monarchie e leletta dei rappresentanti della nazio-ne nelle poliarchie rappresentative31

31 Si fa questione se il sovrano o il legislatore sia tenuto alleproprie leggi Evidentemente il coacutempito del legislatore egrave quello distabilire buone leggi fuori di questo caso esso non egrave legislatore ecade sotto limpero della legge Poichegrave la legge egrave ordinamento so-ciale e per certo il sovrano non egrave posto fuori della societagrave Si puogravequindi affermare assolutamente che la legge obbliga tutti nellecircostanze da lei contemplate Dal che si deduce darsi casi in cuiil sovrano non sia tenuto alla propria legge perchegrave o non trovasi

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sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO

La seconda funzione che dicemmo propria del poteresupremo di una civile societagrave egrave quella di dirimere lequestioni che potrebbero insorgere fra i membri del cor-po sociale intorno alle cose od ai diritti che ciascunovuole a segrave conservati Ciograve importa il potere di applicarela legge proposta dallautoritagrave legislativa con una dichia-razione ossia con giudizio che abbia forza di obbligareQuesta facoltagrave del potere supremo dicesi giudiziariaperchegrave il suo esercizio si compie vuoi mediante un giu-dizio interpretativo della legge vuoi mediante un giudi-zio che versa sulla conformitagrave o dissonanza dellazioneparticolare rispetto alla legge

Ogni cittadino puograve giudicare delle proprie azioni secioegrave sieno o no conformi alle leggi ogni cittadino puogravesvolgere la legge in tutti i casi possibili in cui essa tro-verebbe unapplicazione ma i suoi giudizi sono del tuttoprivati mancano cioegrave di quella forza e autoritagrave per laquale possano accettarsi dagli altri Perciograve si rende ne-cessario un potere sociale il quale formi giudizi e deci-sioni superiori tali cioegrave che dichiarino non soltanto ildiritto o il dovere particolare ma lo impongano con for-za obbligatoria Senza una tale autoritagrave le opinioni va-rierebbero intorno alle leggi a seconda degli interessi in-

nelle circostanze dalla legge contemplate o trovasi in altre che fa-rebbero lecita anche per un suddito la dispensa dalla legge

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sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO

La seconda funzione che dicemmo propria del poteresupremo di una civile societagrave egrave quella di dirimere lequestioni che potrebbero insorgere fra i membri del cor-po sociale intorno alle cose od ai diritti che ciascunovuole a segrave conservati Ciograve importa il potere di applicarela legge proposta dallautoritagrave legislativa con una dichia-razione ossia con giudizio che abbia forza di obbligareQuesta facoltagrave del potere supremo dicesi giudiziariaperchegrave il suo esercizio si compie vuoi mediante un giu-dizio interpretativo della legge vuoi mediante un giudi-zio che versa sulla conformitagrave o dissonanza dellazioneparticolare rispetto alla legge

Ogni cittadino puograve giudicare delle proprie azioni secioegrave sieno o no conformi alle leggi ogni cittadino puogravesvolgere la legge in tutti i casi possibili in cui essa tro-verebbe unapplicazione ma i suoi giudizi sono del tuttoprivati mancano cioegrave di quella forza e autoritagrave per laquale possano accettarsi dagli altri Perciograve si rende ne-cessario un potere sociale il quale formi giudizi e deci-sioni superiori tali cioegrave che dichiarino non soltanto ildiritto o il dovere particolare ma lo impongano con for-za obbligatoria Senza una tale autoritagrave le opinioni va-rierebbero intorno alle leggi a seconda degli interessi in-

nelle circostanze dalla legge contemplate o trovasi in altre che fa-rebbero lecita anche per un suddito la dispensa dalla legge

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dividuali interminabili sarebbero le questioni e i dissi-dii

Egrave vero che fra gli onesti puograve bastare un semplice ar-bitrato ossia un giudizio pronunziato da cittadini espertie scelti con reciproco consenso ma appunto perchegrave lasola libertagrave presiede alla scelta ed alla delegazione degliarbitri il bene comune vuole che intervenga un poterepubblico ove lonestagrave e la giustizia rimarrebbero senzadifesa e la libertagrave si ribellerebbe alle ragioni dellordine

Officio del potere giudiziario non egrave solamente defini-re di chi sia il diritto ma decidere altresigrave intorno al ri-sarcimento del diritto violato Di qui la distinzione delpotere giudiziario in civile ed in criminale Civile si dicein quanto dirime le questioni intorno ai diritti che sem-brano essere in collisione fra loro Criminale quando di-chiara la colpa commessa nella violazione di un dirittoaltrui e condanna il reo alla pena meritata e determinatadalle leggi Questa parte del potere giudiziario suole an-che chiamarsi diritto penale

Ogni operazione del potere giudiziario viene compiu-ta per tre atti distinti che ne sono come le parti il pro-cesso la sentenza e lesecuzione

Il processo che in materia civile chiamasi piuttostodiscussione serve ad informare il giudice del vero statodelle cose su cui versa il giudizio Egrave un esame che inmateria civile serve a far conoscere i titoli o le ragioniche ciascuno adduce in suo favore in materia criminalea far conoscere la vera natura del reato e chi ne sia ve-ramente lautore

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dividuali interminabili sarebbero le questioni e i dissi-dii

Egrave vero che fra gli onesti puograve bastare un semplice ar-bitrato ossia un giudizio pronunziato da cittadini espertie scelti con reciproco consenso ma appunto perchegrave lasola libertagrave presiede alla scelta ed alla delegazione degliarbitri il bene comune vuole che intervenga un poterepubblico ove lonestagrave e la giustizia rimarrebbero senzadifesa e la libertagrave si ribellerebbe alle ragioni dellordine

Officio del potere giudiziario non egrave solamente defini-re di chi sia il diritto ma decidere altresigrave intorno al ri-sarcimento del diritto violato Di qui la distinzione delpotere giudiziario in civile ed in criminale Civile si dicein quanto dirime le questioni intorno ai diritti che sem-brano essere in collisione fra loro Criminale quando di-chiara la colpa commessa nella violazione di un dirittoaltrui e condanna il reo alla pena meritata e determinatadalle leggi Questa parte del potere giudiziario suole an-che chiamarsi diritto penale

Ogni operazione del potere giudiziario viene compiu-ta per tre atti distinti che ne sono come le parti il pro-cesso la sentenza e lesecuzione

Il processo che in materia civile chiamasi piuttostodiscussione serve ad informare il giudice del vero statodelle cose su cui versa il giudizio Egrave un esame che inmateria civile serve a far conoscere i titoli o le ragioniche ciascuno adduce in suo favore in materia criminalea far conoscere la vera natura del reato e chi ne sia ve-ramente lautore

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La sentenza in materia civile definisce e denunzia alpubblico di chi sia il diritto contestato nel criminale di-chiara se laccusato sia reo e statuisce quanta sia stata lasua colpa giuridica nel fatto commesso contro la leggee quale la pena che gli egrave dovuta

Lesecuzione egrave il concorso o lopera della forza pub-blica che mette colui che ha avuto ragione nel giudiziocivile al possesso della cosa o alluso del proprio dirittooppure fa subire al reo condannato nel giudizio crimi-nale la pena che gli egrave stata inflitta Questultimo atto egravepiuttosto un esercizio del potere esecutivo

La materia intorno a cui versa il giudizio chiamasicausa essa egrave una lite in materia civile una accusa inmateria criminale Il complesso delle leggi positive chedagravenno ai giudici le norme per ben esercitare il loro pote-re suole denominarsi codice di procedura

Per la formazione del processo il potere giudiziario hail diritto di chiamare i cittadini a rendere testimonianzasulla veritagrave dei fatti de quali esso deve prendere cono-scenza I testimoni compiono perciograve un dovere socialeallorchegrave prestano quella parte dellopera loro che egrave ri-chiesta dallordine della giustizia

Non cosigrave pare debba dirsi dellimputato egli non egravestrettamente obbligato a confessare il suo delitto Il giu-dice ha tutto il diritto di interrogarlo ma non segue cheesso abbia lobbligo di denunziarsi colpevole perchegrave seil pubblico bene richiede che sieno inquisiti i rei e con-dannati alla pena affinchegrave limpunitagrave non moltiplichi i

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La sentenza in materia civile definisce e denunzia alpubblico di chi sia il diritto contestato nel criminale di-chiara se laccusato sia reo e statuisce quanta sia stata lasua colpa giuridica nel fatto commesso contro la leggee quale la pena che gli egrave dovuta

Lesecuzione egrave il concorso o lopera della forza pub-blica che mette colui che ha avuto ragione nel giudiziocivile al possesso della cosa o alluso del proprio dirittooppure fa subire al reo condannato nel giudizio crimi-nale la pena che gli egrave stata inflitta Questultimo atto egravepiuttosto un esercizio del potere esecutivo

La materia intorno a cui versa il giudizio chiamasicausa essa egrave una lite in materia civile una accusa inmateria criminale Il complesso delle leggi positive chedagravenno ai giudici le norme per ben esercitare il loro pote-re suole denominarsi codice di procedura

Per la formazione del processo il potere giudiziario hail diritto di chiamare i cittadini a rendere testimonianzasulla veritagrave dei fatti de quali esso deve prendere cono-scenza I testimoni compiono perciograve un dovere socialeallorchegrave prestano quella parte dellopera loro che egrave ri-chiesta dallordine della giustizia

Non cosigrave pare debba dirsi dellimputato egli non egravestrettamente obbligato a confessare il suo delitto Il giu-dice ha tutto il diritto di interrogarlo ma non segue cheesso abbia lobbligo di denunziarsi colpevole perchegrave seil pubblico bene richiede che sieno inquisiti i rei e con-dannati alla pena affinchegrave limpunitagrave non moltiplichi i

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delitti al pubblico bene non nuoce che resti impunito undelitto di cui non potegrave trovarsi lautore

Se il reo non confessa perchegrave non vuole il propriodelitto saragrave forse lecito ricorrere a mezzi coercitiviCosigrave si credette un tempo e la tortura fu consideratacome una precauzione per assicurarsi della colpa primadi infliggere una condanna Egrave evidentemente ingiustopunire prima della condanna ancorchegrave si abbia il fine dipremunirsi contro il pericolo di condannare ad uningiu-sta pena

Le ragioni che dimostrano la ingiustizia della torturamilitano in qualche modo contro il carcere preventivocontro limprigionamento cioegrave di alcuno compiuto per ilsolo sospetto chegli possa essere lautore di un misfattoEgrave sempre un punire prima di giudicare chi non egrave prova-to colpevole deve supporsi innocente e linnocente nonpuograve punirsi ora la cattura e la detenzione si riducono aduna punizione Se non che puograve avvenire che militi con-tro un cittadino sospetto grave presunzione vi possonoessere indizi tali che la prudenza consigli il potere adimpadronirsi di lui e il bene pubblico lo reclami allorala cattura diventa un bene sociale negrave potragrave essereunoffesa recata allinnocente giacchegrave egli saragrave postosotto la protezione del potere giudiziario che mira altrionfo di ogni diritto

Affinchegrave il potere giudiziario nelle sue deliberazioniproceda col senno e colla prudenza richieste dalla deli-catezza del suo coacutempito egrave duopo lasciar al cittadino lalibertagrave di addurre le sue ragioni in discolpa qualora ne

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delitti al pubblico bene non nuoce che resti impunito undelitto di cui non potegrave trovarsi lautore

Se il reo non confessa perchegrave non vuole il propriodelitto saragrave forse lecito ricorrere a mezzi coercitiviCosigrave si credette un tempo e la tortura fu consideratacome una precauzione per assicurarsi della colpa primadi infliggere una condanna Egrave evidentemente ingiustopunire prima della condanna ancorchegrave si abbia il fine dipremunirsi contro il pericolo di condannare ad uningiu-sta pena

Le ragioni che dimostrano la ingiustizia della torturamilitano in qualche modo contro il carcere preventivocontro limprigionamento cioegrave di alcuno compiuto per ilsolo sospetto chegli possa essere lautore di un misfattoEgrave sempre un punire prima di giudicare chi non egrave prova-to colpevole deve supporsi innocente e linnocente nonpuograve punirsi ora la cattura e la detenzione si riducono aduna punizione Se non che puograve avvenire che militi con-tro un cittadino sospetto grave presunzione vi possonoessere indizi tali che la prudenza consigli il potere adimpadronirsi di lui e il bene pubblico lo reclami allorala cattura diventa un bene sociale negrave potragrave essereunoffesa recata allinnocente giacchegrave egli saragrave postosotto la protezione del potere giudiziario che mira altrionfo di ogni diritto

Affinchegrave il potere giudiziario nelle sue deliberazioniproceda col senno e colla prudenza richieste dalla deli-catezza del suo coacutempito egrave duopo lasciar al cittadino lalibertagrave di addurre le sue ragioni in discolpa qualora ne

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abbia Quindi presso tutte le nazioni civili prima dellasentenza si fa luogo alla difesa

La difesa prima della sentenza come lappello a tri-bunale superiore prima dellesecuzione giovano nonsolo a tutelare la dignitagrave del cittadino accusato maeziandio conferiscono al fine al quale dee ispirarsi il po-tere giudiziario Il quale fine non egrave altrimenti che quellodi far trionfare il diritto a chiunque appartenga

sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO

Nello Stato tre elementi si trovano assieme congiuntiper dare al medesimo esistenza e conservazione la so-vranitagrave lamministrazione e la cittadinanza La costitu-zione definisce il numero la qualitagrave e le attribuzioni del-le persone investite della sovranitagrave lamministrazioneaffidata ai magistrati eseguisce ed applica la legge infi-ne la cittadinanza si spiega obbediente e cooperatricedelle istituzioni La forza pubblica assiste lamministra-zione secondo il volere del potere sovrano senza di essalamministrazione sarebbe inefficace nelluso dei mezzi

Ora il potere motore delle azioni sociali determinantela cooperazione de cittadini egrave quello che dicesi esecuti-vo e puograve definirsi laquoautoritagrave di applicare agli individui inconcreto le generali disposizioni legislativeraquo Esso peruna parte egrave amministrativo per laltra coattivo

Le leggi da segrave sole non governano negrave dagravenno vita allasocietagrave se il potere esecutivo non vegli alla loro osser-

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abbia Quindi presso tutte le nazioni civili prima dellasentenza si fa luogo alla difesa

La difesa prima della sentenza come lappello a tri-bunale superiore prima dellesecuzione giovano nonsolo a tutelare la dignitagrave del cittadino accusato maeziandio conferiscono al fine al quale dee ispirarsi il po-tere giudiziario Il quale fine non egrave altrimenti che quellodi far trionfare il diritto a chiunque appartenga

sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO

Nello Stato tre elementi si trovano assieme congiuntiper dare al medesimo esistenza e conservazione la so-vranitagrave lamministrazione e la cittadinanza La costitu-zione definisce il numero la qualitagrave e le attribuzioni del-le persone investite della sovranitagrave lamministrazioneaffidata ai magistrati eseguisce ed applica la legge infi-ne la cittadinanza si spiega obbediente e cooperatricedelle istituzioni La forza pubblica assiste lamministra-zione secondo il volere del potere sovrano senza di essalamministrazione sarebbe inefficace nelluso dei mezzi

Ora il potere motore delle azioni sociali determinantela cooperazione de cittadini egrave quello che dicesi esecuti-vo e puograve definirsi laquoautoritagrave di applicare agli individui inconcreto le generali disposizioni legislativeraquo Esso peruna parte egrave amministrativo per laltra coattivo

Le leggi da segrave sole non governano negrave dagravenno vita allasocietagrave se il potere esecutivo non vegli alla loro osser-

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vanza mettendo in moto le forze sociali in armonia colfine comune

Il potere esecutivo considerato in tutta la sua esten-sione comprende anche il potere giudiziario non essen-do questo a vero dire che un modo speciale di applica-re la legge Considerato in concreto non egrave che lo stessogoverno nelle sue molteplici relazioni coi cittadini vi-venti giagrave sotto una costituzione ed una legislazione de-terminata Nelle forme rappresentative il governo egrave affi-dato a ministri distinti di numero secondo i varii ramidella pubblica amministrazione Cosigrave verrebbe a distin-guersi il governo dalla sovranitagrave quello si esercita daindividui delegati dal sovrano questa rappresenta launitagrave e il principio o fonte del governo stesso

Le forme adunque del potere esecutivo vengono spe-cificate dai diversi officii del governo rispetto ai cittadi-ni gli officii poi vengono determinati dal diverso stato ocondizione dei cittadini stessi

Gli officii del governo civico (cosigrave chiamiamo il go-verno considerato rispetto alla cittadinanza) si risolvononella tutela e nella perfezione sociale La tutela ha daesercitarsi vuoi rispetto alle persone vuoi rispetto allecose vuoi nellordine fisico vuoi nel morale Cosigrave pureil perfezionamento sociale si ottiene moralmente intel-lettualmente e fisicamente Per conseguenza al potereesecutivo spettano atti diversi che danno origine a di-stinte istituzioni amministrative colle quali lo Stato eser-cita efficacemente la sua provvidenza

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vanza mettendo in moto le forze sociali in armonia colfine comune

Il potere esecutivo considerato in tutta la sua esten-sione comprende anche il potere giudiziario non essen-do questo a vero dire che un modo speciale di applica-re la legge Considerato in concreto non egrave che lo stessogoverno nelle sue molteplici relazioni coi cittadini vi-venti giagrave sotto una costituzione ed una legislazione de-terminata Nelle forme rappresentative il governo egrave affi-dato a ministri distinti di numero secondo i varii ramidella pubblica amministrazione Cosigrave verrebbe a distin-guersi il governo dalla sovranitagrave quello si esercita daindividui delegati dal sovrano questa rappresenta launitagrave e il principio o fonte del governo stesso

Le forme adunque del potere esecutivo vengono spe-cificate dai diversi officii del governo rispetto ai cittadi-ni gli officii poi vengono determinati dal diverso stato ocondizione dei cittadini stessi

Gli officii del governo civico (cosigrave chiamiamo il go-verno considerato rispetto alla cittadinanza) si risolvononella tutela e nella perfezione sociale La tutela ha daesercitarsi vuoi rispetto alle persone vuoi rispetto allecose vuoi nellordine fisico vuoi nel morale Cosigrave pureil perfezionamento sociale si ottiene moralmente intel-lettualmente e fisicamente Per conseguenza al potereesecutivo spettano atti diversi che danno origine a di-stinte istituzioni amministrative colle quali lo Stato eser-cita efficacemente la sua provvidenza

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Affinchegrave lapplicazione delle leggi venga assicurataper quanto si puograve egrave mestieri che le molteplici funzionidel potere esecutivo vengano distribuite non solo fra co-loro che diconsi ministri ma eziandio fra impiegati su-balterni i quali la ragione vuole sieno forniti dellabilitagravenecessaria al disimpegno delle loro funzioni I meriti ac-quistati in faccia alla nazione la prova di sapere data inpubblico esperimento o concorso congiunta ad una one-stagrave civile di cui consti alla societagrave oppure ad una garan-zia sono questi i criteri co quali si dovrebbe procederealla provvigione degli impieghi

La societagrave in pro della quale il pubblico funzionariospende il tempo e le fatiche sottraendole ai proprii inte-ressi a lui deve un sostentamento e un compenso chetale egrave lo stipendio

Gli stipendi si traggono dalla ricchezza sociale nondovrebbero dunque eccedere il merito delle funzioni e ilbisogno e la ricchezza della societagrave Saragrave piugrave perfettolorganismo della pubblica amministrazione quanto piugravescarso a paritagrave di lavoro il numero degli uffici e degliimpiegati Che dunque dovragrave dirsi di quei governi cheper sostenersi moltiplicano senza senno gli impieghi edattingono ad un partito i criterii per arrolarvi quanti piugravepossano i cittadini i quali non esitino a rinunziare alleproprie convinzioni alla propria indipendenza politicaPrestare un servigio alla societagrave egrave un bene ma la molti-tudine degli uffici quando non egrave evidentemente negrave ne-cessaria negrave utile alla societagrave diventa un flagello

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Affinchegrave lapplicazione delle leggi venga assicurataper quanto si puograve egrave mestieri che le molteplici funzionidel potere esecutivo vengano distribuite non solo fra co-loro che diconsi ministri ma eziandio fra impiegati su-balterni i quali la ragione vuole sieno forniti dellabilitagravenecessaria al disimpegno delle loro funzioni I meriti ac-quistati in faccia alla nazione la prova di sapere data inpubblico esperimento o concorso congiunta ad una one-stagrave civile di cui consti alla societagrave oppure ad una garan-zia sono questi i criteri co quali si dovrebbe procederealla provvigione degli impieghi

La societagrave in pro della quale il pubblico funzionariospende il tempo e le fatiche sottraendole ai proprii inte-ressi a lui deve un sostentamento e un compenso chetale egrave lo stipendio

Gli stipendi si traggono dalla ricchezza sociale nondovrebbero dunque eccedere il merito delle funzioni e ilbisogno e la ricchezza della societagrave Saragrave piugrave perfettolorganismo della pubblica amministrazione quanto piugravescarso a paritagrave di lavoro il numero degli uffici e degliimpiegati Che dunque dovragrave dirsi di quei governi cheper sostenersi moltiplicano senza senno gli impieghi edattingono ad un partito i criterii per arrolarvi quanti piugravepossano i cittadini i quali non esitino a rinunziare alleproprie convinzioni alla propria indipendenza politicaPrestare un servigio alla societagrave egrave un bene ma la molti-tudine degli uffici quando non egrave evidentemente negrave ne-cessaria negrave utile alla societagrave diventa un flagello

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I doveri che incombono alla pubblica amministrazio-ne rendono indispensabile la ricchezza sociale la qualese da una parte egrave oggetto pure dellamministrazione stes-sa dallaltra ne egrave mezzo efficacissimo

La ricchezza nazionale comprende beni stabili e mo-bili cioegrave territorio e finanze Il territorio diviso fra i cit-tadini ne costituisce la ricchezza privata dalla quale ilpubblico erario riceve alimento per via di imposte giu-stificabili per la tutela del diritto di proprietagrave e del pos-sesso che lo Stato guarentisce al cittadino Quindi mas-simamente giova al bene dello Stato che il territorio pro-duca e col lavoro e collindustria le sue ricchezze unaprotezione data alle derrate nazionali uno sviluppomaggiore ed un appoggio da parte del governo accorda-to alle miniere ed agli opifici ne quali la materia vienesottoposta allindustria un favore speciale prestatoallagricoltura con dazi protettori aumenterebbe le sor-genti della privata ricchezza negrave lascierebbe pericolare lapubblica32

Una scienza speciale si occupa della ricchezza e pri-vata e pubblica del capitale del valore dellequilibriofra produzione e consumo fra spese e prezzo ecc ed egravelEconomia politica Questa in quanto egrave consideratacome un ramo della scienza delluomo di Stato si pro-pone secondo Adamo Smith due oggetti distinti di

32 Il territorio o beni stabili appartenenti allo Stato in proprietagravepiglia il nome di demanio lo Stato come corpo o persona moralevi gode quei diritti che competono a ciascun cittadino rispetto allasua proprietagrave

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I doveri che incombono alla pubblica amministrazio-ne rendono indispensabile la ricchezza sociale la qualese da una parte egrave oggetto pure dellamministrazione stes-sa dallaltra ne egrave mezzo efficacissimo

La ricchezza nazionale comprende beni stabili e mo-bili cioegrave territorio e finanze Il territorio diviso fra i cit-tadini ne costituisce la ricchezza privata dalla quale ilpubblico erario riceve alimento per via di imposte giu-stificabili per la tutela del diritto di proprietagrave e del pos-sesso che lo Stato guarentisce al cittadino Quindi mas-simamente giova al bene dello Stato che il territorio pro-duca e col lavoro e collindustria le sue ricchezze unaprotezione data alle derrate nazionali uno sviluppomaggiore ed un appoggio da parte del governo accorda-to alle miniere ed agli opifici ne quali la materia vienesottoposta allindustria un favore speciale prestatoallagricoltura con dazi protettori aumenterebbe le sor-genti della privata ricchezza negrave lascierebbe pericolare lapubblica32

Una scienza speciale si occupa della ricchezza e pri-vata e pubblica del capitale del valore dellequilibriofra produzione e consumo fra spese e prezzo ecc ed egravelEconomia politica Questa in quanto egrave consideratacome un ramo della scienza delluomo di Stato si pro-pone secondo Adamo Smith due oggetti distinti di

32 Il territorio o beni stabili appartenenti allo Stato in proprietagravepiglia il nome di demanio lo Stato come corpo o persona moralevi gode quei diritti che competono a ciascun cittadino rispetto allasua proprietagrave

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procurare al popolo una sussistenza abbondante o perdir meglio di metterlo in istato di procurarsela essostesso di far sigrave che lo Stato abbia sufficienti risorse perle pubbliche cariche33

Il primo fine si ottiene negli Stati colla tutela o prote-zione e col soccorso dellattivitagrave privata giusta le condi-zioni impreteribili della civile associazione

Dovendo pertanto lo Stato e colla voce delle leggi ecolla forza del governo proteggere lattivitagrave e la proprie-tagrave di tutti e ciascuno deve perciograve lasciare libero leserci-zio delle utili capacitagrave solo imponendo quei ritegni chela giustizia reclama Loperare che fanno assieme le utilicapacitagrave egrave quella che dicesi libera ed universale concor-renza il cui effetto egrave il pareggiamento rispettivo delleutilitagrave mediante linviolato esercizio della libertagrave comu-ne La libera concorrenza suppone che i poteri legalisieno pareggiati che cioegrave dinanzi alla legge non esista-no parzialitagrave che il pareggiamento venga riconosciuto edai privati e dallamministrazione della giustizia che siverifichi per parte della societagrave il soccorso dato alla pri-vata attivitagrave

Il pubblico soccorso viene dato allattivitagrave privata indue modi abilitandola e sussidiandola La si abilitasomministrandole ciograve che essa non puograve dare a segrave negravedeve ad altri si sussidia accordandole ciograve che essa egrave im-potente ad ottenere senza colpa Alla prima specie delpubblico soccorso appartengono le scuole primarie la

33 ADAMO SMITH La ricchezza delle nazioni 1 IV Introd

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procurare al popolo una sussistenza abbondante o perdir meglio di metterlo in istato di procurarsela essostesso di far sigrave che lo Stato abbia sufficienti risorse perle pubbliche cariche33

Il primo fine si ottiene negli Stati colla tutela o prote-zione e col soccorso dellattivitagrave privata giusta le condi-zioni impreteribili della civile associazione

Dovendo pertanto lo Stato e colla voce delle leggi ecolla forza del governo proteggere lattivitagrave e la proprie-tagrave di tutti e ciascuno deve perciograve lasciare libero leserci-zio delle utili capacitagrave solo imponendo quei ritegni chela giustizia reclama Loperare che fanno assieme le utilicapacitagrave egrave quella che dicesi libera ed universale concor-renza il cui effetto egrave il pareggiamento rispettivo delleutilitagrave mediante linviolato esercizio della libertagrave comu-ne La libera concorrenza suppone che i poteri legalisieno pareggiati che cioegrave dinanzi alla legge non esista-no parzialitagrave che il pareggiamento venga riconosciuto edai privati e dallamministrazione della giustizia che siverifichi per parte della societagrave il soccorso dato alla pri-vata attivitagrave

Il pubblico soccorso viene dato allattivitagrave privata indue modi abilitandola e sussidiandola La si abilitasomministrandole ciograve che essa non puograve dare a segrave negravedeve ad altri si sussidia accordandole ciograve che essa egrave im-potente ad ottenere senza colpa Alla prima specie delpubblico soccorso appartengono le scuole primarie la

33 ADAMO SMITH La ricchezza delle nazioni 1 IV Introd

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costruzione di strade e di canali la conservazione deicampioni di pesi misure e monete e le provvisioni sullasanitagrave e sicurezza pubblica alla seconda laprire ospe-dali asili ai bambini esposti provvedere nelle carestiefondare case di lavoro ecc

Il secondo fine economico egrave quello che ha per oggettoil sistema delle contribuzioni Esse affettano tutto lordi-ne sociale delle cose godevoli colpiscono la possidenzalindustria il commercio e luso Si sogliono distinguerein dirette ed in indirette Le prime si percepiscono im-mediatamente secondo le rendite le seconde si percepi-scono mediante il valore degli oggetti di cui i cittadinifanno uso

Alla prima classe appartengono le imposte sulla ren-dita certa e g limposta prediale le imposte sulle ren-dite presunte e g la tassa personale-mobiliare che sivaluta sui fitti sui famigli sulle vetture sugli animali dilusso ecc Alla seconda classe appartengono le tasseche si esigono or sulla derrata nellatto o della produzio-ne o del trasporto o della vendita or sulla sua qualitagrave orsulla vendita o qualsivoglia mutamento della proprietagravemediante il bollo lipoteca il diritto di successioneecc or sullindustria totale quando la societagrave civile neassuma lesclusivo monopolio o per segrave o per mezzo diappaltatori tali sono le gabelle e i dazi

Di qui si scorge quanto arduo sia il coacutempito dellascienza economica nellassegnare la giusta proporzionefra limposta e la ricchezza dei cittadini e comessa deb-ba assistere lo Stato nellimposizione dei tributi Dappoi-

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costruzione di strade e di canali la conservazione deicampioni di pesi misure e monete e le provvisioni sullasanitagrave e sicurezza pubblica alla seconda laprire ospe-dali asili ai bambini esposti provvedere nelle carestiefondare case di lavoro ecc

Il secondo fine economico egrave quello che ha per oggettoil sistema delle contribuzioni Esse affettano tutto lordi-ne sociale delle cose godevoli colpiscono la possidenzalindustria il commercio e luso Si sogliono distinguerein dirette ed in indirette Le prime si percepiscono im-mediatamente secondo le rendite le seconde si percepi-scono mediante il valore degli oggetti di cui i cittadinifanno uso

Alla prima classe appartengono le imposte sulla ren-dita certa e g limposta prediale le imposte sulle ren-dite presunte e g la tassa personale-mobiliare che sivaluta sui fitti sui famigli sulle vetture sugli animali dilusso ecc Alla seconda classe appartengono le tasseche si esigono or sulla derrata nellatto o della produzio-ne o del trasporto o della vendita or sulla sua qualitagrave orsulla vendita o qualsivoglia mutamento della proprietagravemediante il bollo lipoteca il diritto di successioneecc or sullindustria totale quando la societagrave civile neassuma lesclusivo monopolio o per segrave o per mezzo diappaltatori tali sono le gabelle e i dazi

Di qui si scorge quanto arduo sia il coacutempito dellascienza economica nellassegnare la giusta proporzionefra limposta e la ricchezza dei cittadini e comessa deb-ba assistere lo Stato nellimposizione dei tributi Dappoi-

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chegrave dovendo essi imporsi sulla ricchezza sociale la lorogravezza soverchia scema il consumo scema cioegrave lospaccio della merce rincarita di prezzo isterilisce le sor-genti della ricchezza stessa e quel che egrave peggio pone icittadini nel duro cimento di non secondare lazione delgoverno e di diminuire notabilmente la loro stima alleistituzioni

Supposta lequitagrave delle contribuzioni rispetto alla pro-porzione loro colla ricchezza e colla produzione la lorogiustizia si ripete dalla loro necessitagrave rispetto alleffica-cia del potere esecutivo e dalla necessitagrave di questo albene comune La pubblica autoritagrave trae il diritto di im-porre ed esigere tributi dallobbligazione che hanno i cit-tadini di concorrere al bene comune Quindi con ragionele imposte si denominano contribuzioni sono questediffatti una cooperazione sociale34 avendo ragione dicompenso o corrispettivo che i cittadini danno allo Statoper i vantaggi che ne ricevono Sieno adunque i tributiproporzionali alle giuste necessitagrave dello Stato

34 Se egrave giusto che tutti i cittadini sopportino i pesi dello Statoegrave pur conveniente che le imposte sieno proporzionali agli averi diciascuno La proporzione dellimposta sta in ciograve che chiunque haqualche provento debba dare allo Stato una parte che stia in rap-porto di un tanto col provento A questo sistema dellimposta pro-porzionale vorrebbesi da alcuni sostituire limposta progressivala quale consiste nellaumentare il grado del tributo in misura dif-ferente secondo laumento delle sostanze e ciograve perchegrave chi paga 5su 100 sente il peso del tributo piugrave di chi paga 500 su 100000Ma questo sistema non potrebbe adottarsi che secondo limitazio-ne poichegrave la progressione potrebbe salire fino alla spogliazione

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chegrave dovendo essi imporsi sulla ricchezza sociale la lorogravezza soverchia scema il consumo scema cioegrave lospaccio della merce rincarita di prezzo isterilisce le sor-genti della ricchezza stessa e quel che egrave peggio pone icittadini nel duro cimento di non secondare lazione delgoverno e di diminuire notabilmente la loro stima alleistituzioni

Supposta lequitagrave delle contribuzioni rispetto alla pro-porzione loro colla ricchezza e colla produzione la lorogiustizia si ripete dalla loro necessitagrave rispetto alleffica-cia del potere esecutivo e dalla necessitagrave di questo albene comune La pubblica autoritagrave trae il diritto di im-porre ed esigere tributi dallobbligazione che hanno i cit-tadini di concorrere al bene comune Quindi con ragionele imposte si denominano contribuzioni sono questediffatti una cooperazione sociale34 avendo ragione dicompenso o corrispettivo che i cittadini danno allo Statoper i vantaggi che ne ricevono Sieno adunque i tributiproporzionali alle giuste necessitagrave dello Stato

34 Se egrave giusto che tutti i cittadini sopportino i pesi dello Statoegrave pur conveniente che le imposte sieno proporzionali agli averi diciascuno La proporzione dellimposta sta in ciograve che chiunque haqualche provento debba dare allo Stato una parte che stia in rap-porto di un tanto col provento A questo sistema dellimposta pro-porzionale vorrebbesi da alcuni sostituire limposta progressivala quale consiste nellaumentare il grado del tributo in misura dif-ferente secondo laumento delle sostanze e ciograve perchegrave chi paga 5su 100 sente il peso del tributo piugrave di chi paga 500 su 100000Ma questo sistema non potrebbe adottarsi che secondo limitazio-ne poichegrave la progressione potrebbe salire fino alla spogliazione

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Vi sono altri mezzi per alimentare le finanze delloStato e fra questi va annoverato il Debito PubblicoQuesto giova non solo a sopperire senza gravare positi-vamente alcuno alle necessitagrave finanziarie ma eziandioa legare per affetto i creditori dello Stato alla politicaesistenza del medesimo

Dalla ricchezza sociale trae il potere esecutivo i mez-zi di sussistenza mentre colla istruzione col rispettoalla religione collapplicazione delle leggi di sicurezzapubblica ossia colle disposizioni opportune a prevenire idelitti e gli infortunii con pubbliche ricompense e conaltri mezzi morali coopera non solo al benessere ma an-che al perfezionamento dei cittadini

Per sostegno dei diritti sociali contro e interni edesterni aggressori lo Stato deve poter disporre di mezzicoercitivi di ordine fisico Tal egrave la forza pubblica laquale si suole distinguere in civica politica e guerrescaLa prima egrave rappresentata presso di noi dalle guardie ci-viche a disposizione dei Sindaci nei Comuni la secondada quelle cosigrave dette di polizia soggette ai Delegati dellaPubblica Sicurezza la terza dallEsercito

Del dovere del cittadino di cooperare al governo dire-mo a suo tempo

Del diritto di punire appartenente al potere esecutivodiciamo nel capitolo seguente

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Vi sono altri mezzi per alimentare le finanze delloStato e fra questi va annoverato il Debito PubblicoQuesto giova non solo a sopperire senza gravare positi-vamente alcuno alle necessitagrave finanziarie ma eziandioa legare per affetto i creditori dello Stato alla politicaesistenza del medesimo

Dalla ricchezza sociale trae il potere esecutivo i mez-zi di sussistenza mentre colla istruzione col rispettoalla religione collapplicazione delle leggi di sicurezzapubblica ossia colle disposizioni opportune a prevenire idelitti e gli infortunii con pubbliche ricompense e conaltri mezzi morali coopera non solo al benessere ma an-che al perfezionamento dei cittadini

Per sostegno dei diritti sociali contro e interni edesterni aggressori lo Stato deve poter disporre di mezzicoercitivi di ordine fisico Tal egrave la forza pubblica laquale si suole distinguere in civica politica e guerrescaLa prima egrave rappresentata presso di noi dalle guardie ci-viche a disposizione dei Sindaci nei Comuni la secondada quelle cosigrave dette di polizia soggette ai Delegati dellaPubblica Sicurezza la terza dallEsercito

Del dovere del cittadino di cooperare al governo dire-mo a suo tempo

Del diritto di punire appartenente al potere esecutivodiciamo nel capitolo seguente

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CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penale

in particolare

La legislazione che per la filosofia della storia segnail grado di istruzione di moralitagrave e di civiltagrave di un popo-lo per la Giurisprudenza egrave laquoil complesso delle leggi so-ciali positive emanate cioegrave dai potere legislativoraquo

Consegnata alla pubblicitagrave della stampa presso le na-zioni civili la legislazione viene compresa in Codici oRaccolte di leggi

Tutte le leggi ed ordinamenti sociali possono distri-buirsi in tre grandi categorie secondochegrave riguardano o irapporti giuridici dei privati fra loro o lorganismo dellapubblica amministrazione o le pene da irrogarsi ai col-pevoli di un qualche reato Questa distribuzione delleleggi non egrave affatto logica ma purchegrave cintendiamo ciriesce comoda

Nella prima classe si possono collocare tutte quelledisposizioni legislative che determinano i diritti dei pri-vati e ne regolano luso secondo la norma universaledella giustizia commutativa Esse riguardano lindividuoin quanto uomo non in quanto cittadino ed hanno peroggetto tanto lessere quanto lavere di lui Cotali leggidiconsi civili e il loro complesso Codice Civile a que-sto si vuole oggidigrave aggiungere il Codice di Commercioche ha per oggetto speciali relazioni contratte dai citta-

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CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penale

in particolare

La legislazione che per la filosofia della storia segnail grado di istruzione di moralitagrave e di civiltagrave di un popo-lo per la Giurisprudenza egrave laquoil complesso delle leggi so-ciali positive emanate cioegrave dai potere legislativoraquo

Consegnata alla pubblicitagrave della stampa presso le na-zioni civili la legislazione viene compresa in Codici oRaccolte di leggi

Tutte le leggi ed ordinamenti sociali possono distri-buirsi in tre grandi categorie secondochegrave riguardano o irapporti giuridici dei privati fra loro o lorganismo dellapubblica amministrazione o le pene da irrogarsi ai col-pevoli di un qualche reato Questa distribuzione delleleggi non egrave affatto logica ma purchegrave cintendiamo ciriesce comoda

Nella prima classe si possono collocare tutte quelledisposizioni legislative che determinano i diritti dei pri-vati e ne regolano luso secondo la norma universaledella giustizia commutativa Esse riguardano lindividuoin quanto uomo non in quanto cittadino ed hanno peroggetto tanto lessere quanto lavere di lui Cotali leggidiconsi civili e il loro complesso Codice Civile a que-sto si vuole oggidigrave aggiungere il Codice di Commercioche ha per oggetto speciali relazioni contratte dai citta-

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dini nellesercizio della loro attivitagrave rispetto alla merca-tura e al traffico

Le leggi civili per ciograve che spetta le persone mirano atutelare la pubblica moralitagrave della famiglia e ne danno losvolgimento giuridico per ciograve che spetta agli averi pro-teggono la proprietagrave e il possesso e descrivono i modigiuridici co quali la proprietagrave e il possesso si acquistanoe si trasmettono Le leggi commerciali dirigono il movi-mento dei valori e lo sviluppo dellindustria

Nella seconda classe si comprendono tutte quelle nor-me o regolamenti secondo cui i pubblici ufficiali agisco-no a vantaggio comune ossia tutte quelle disposizionilegislative che affettano il movimento o lesercizio delpotere esecutivo e giudiziario Di qui il Diritto ammini-strativo e i Codici di procedura

Comprendendo sotto nome di leggi amministrativetutte quelle che rispondono allofficio della giustizia di-stributiva in questa seconda categoria avrebbero purluogo le norme prescritte per lammissione ai pubbliciimpieghi e quelle da tenersi dai funzionari nelleserciziodelle loro attribuzioni Rispetto poi a ciograve che si ammini-stra sono da annoverarsi fra le leggi amministrativequelle che riflettono la pubblica sicurezza ligienelistruzione ecc tutto ciograve insomma che puograve esseredinteresse generale avuto riguardo al duplice fine dellasocietagrave politica che egrave la tutela e la perfezione degli asso-ciati

Il potere esecutivo distinguesi come notammo inamministrativo e coattivo Come adunque lordine esige

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dini nellesercizio della loro attivitagrave rispetto alla merca-tura e al traffico

Le leggi civili per ciograve che spetta le persone mirano atutelare la pubblica moralitagrave della famiglia e ne danno losvolgimento giuridico per ciograve che spetta agli averi pro-teggono la proprietagrave e il possesso e descrivono i modigiuridici co quali la proprietagrave e il possesso si acquistanoe si trasmettono Le leggi commerciali dirigono il movi-mento dei valori e lo sviluppo dellindustria

Nella seconda classe si comprendono tutte quelle nor-me o regolamenti secondo cui i pubblici ufficiali agisco-no a vantaggio comune ossia tutte quelle disposizionilegislative che affettano il movimento o lesercizio delpotere esecutivo e giudiziario Di qui il Diritto ammini-strativo e i Codici di procedura

Comprendendo sotto nome di leggi amministrativetutte quelle che rispondono allofficio della giustizia di-stributiva in questa seconda categoria avrebbero purluogo le norme prescritte per lammissione ai pubbliciimpieghi e quelle da tenersi dai funzionari nelleserciziodelle loro attribuzioni Rispetto poi a ciograve che si ammini-stra sono da annoverarsi fra le leggi amministrativequelle che riflettono la pubblica sicurezza ligienelistruzione ecc tutto ciograve insomma che puograve esseredinteresse generale avuto riguardo al duplice fine dellasocietagrave politica che egrave la tutela e la perfezione degli asso-ciati

Il potere esecutivo distinguesi come notammo inamministrativo e coattivo Come adunque lordine esige

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che sia regolata la pubblica amministrazione cosigrave delpari vuole che sia disciplinata la forza pubblica con leg-gi militari e determinati i mezzi coercitivi o repressivida usare contro i perturbatori del bene pubblico e lepene da imporsi

Le leggi che sanciscono pene ai delinquenti vengonochiamate penali Di queste e del diritto di applicarle egraveduopo trattare piugrave diffusamente

Il Diritto penale in senso oggettivo (ius poenale) egraveper la filosofia il complesso dei principii di ragione chegiustificano il potere punitivo e determinano in qualimodi o limiti debba esercitarsi per la giurisprudenza egrave ilcomplesso delle norme giuridiche positive in vigore in-torno ai reati ed alle loro punizioni Nel primo aspetto siconsidera il diritto naturale ed astratto nel secondo il di-ritto positivo in quanto vige in un dato tempo presso undato popolo35

In senso soggettivo (ius punieudi) egrave il potere esterioreumano che minaccia la pena e la infligge alle colpe giu-ridiche

Chiamansi colpe giuridiche o reati le azioni contrariealle leggi e riprovate formalmente dalle stesse quandoesse sieno commesse con volontagrave deliberata e provateper tali in giudizio regolare

35 Fra il diritto naturale e il diritto positivo cegrave questa differen-za che quello si fonda sullordine immutabile della ragione e del-la giustizia questo proviene dallautoritagrave sociale per legge positi-va La forza morale del diritto positivo deriva dalla necessitagrave deldiritto naturale

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che sia regolata la pubblica amministrazione cosigrave delpari vuole che sia disciplinata la forza pubblica con leg-gi militari e determinati i mezzi coercitivi o repressivida usare contro i perturbatori del bene pubblico e lepene da imporsi

Le leggi che sanciscono pene ai delinquenti vengonochiamate penali Di queste e del diritto di applicarle egraveduopo trattare piugrave diffusamente

Il Diritto penale in senso oggettivo (ius poenale) egraveper la filosofia il complesso dei principii di ragione chegiustificano il potere punitivo e determinano in qualimodi o limiti debba esercitarsi per la giurisprudenza egrave ilcomplesso delle norme giuridiche positive in vigore in-torno ai reati ed alle loro punizioni Nel primo aspetto siconsidera il diritto naturale ed astratto nel secondo il di-ritto positivo in quanto vige in un dato tempo presso undato popolo35

In senso soggettivo (ius punieudi) egrave il potere esterioreumano che minaccia la pena e la infligge alle colpe giu-ridiche

Chiamansi colpe giuridiche o reati le azioni contrariealle leggi e riprovate formalmente dalle stesse quandoesse sieno commesse con volontagrave deliberata e provateper tali in giudizio regolare

35 Fra il diritto naturale e il diritto positivo cegrave questa differen-za che quello si fonda sullordine immutabile della ragione e del-la giustizia questo proviene dallautoritagrave sociale per legge positi-va La forza morale del diritto positivo deriva dalla necessitagrave deldiritto naturale

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Perciograve non sarebbe un reato o colpa giuridica unazio-ne la quale benchegrave immorale non egrave contemplata dal di-ritto penale positivo Donde segue che la punizione os-sia lesercizio del potere coattivo viene giustificata dallapubblica intimazione della pena e riprovazione del rea-to e dallazione del potere giudiziario che convince direitagrave laccusato

Giova notare che molte cose possono cadere sotto lalegislazione penale possono cioegrave essere riprovate consanzione coattiva senza che per ciograve lo sieno di fatto conlegge positiva a seconda della quale si esercita il poterepunitivo Per esempio la propagazione di dottrine chetendono a ledere lordine sociale egrave un vero delitto maquando come tale non fosse ritenuto dalla legge positi-va non si darebbe azione penale

Quindi egrave mestieri determinare quale sia la materia deldiritto penale non tanto secondo le leggi positive chevariano quanto secondo il diritto naturale

Adunque materia del diritto penale non egrave qualsivogliacolpa morale questa il piugrave spesso si mantiene nei reces-si della coscienza il piugrave delle volte benchegrave esternatanon lede i diritti altrui sovente ancora benchegrave lesivadellaltrui diritto non egrave tale da cagionare una perturba-zione dellordine sociale Sarebbe inconsulta cosa vieta-re con pena afflittiva tutti indistintamente i delitti moltisi potranno perciograve permettere dal pubblico potere salvele ragioni dellordine e sotto quelle condizioni legaliche valgano a preservare la societagrave dal loro contagio e adelimitare la delinquenza Coteste condizioni egrave eviden-

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Perciograve non sarebbe un reato o colpa giuridica unazio-ne la quale benchegrave immorale non egrave contemplata dal di-ritto penale positivo Donde segue che la punizione os-sia lesercizio del potere coattivo viene giustificata dallapubblica intimazione della pena e riprovazione del rea-to e dallazione del potere giudiziario che convince direitagrave laccusato

Giova notare che molte cose possono cadere sotto lalegislazione penale possono cioegrave essere riprovate consanzione coattiva senza che per ciograve lo sieno di fatto conlegge positiva a seconda della quale si esercita il poterepunitivo Per esempio la propagazione di dottrine chetendono a ledere lordine sociale egrave un vero delitto maquando come tale non fosse ritenuto dalla legge positi-va non si darebbe azione penale

Quindi egrave mestieri determinare quale sia la materia deldiritto penale non tanto secondo le leggi positive chevariano quanto secondo il diritto naturale

Adunque materia del diritto penale non egrave qualsivogliacolpa morale questa il piugrave spesso si mantiene nei reces-si della coscienza il piugrave delle volte benchegrave esternatanon lede i diritti altrui sovente ancora benchegrave lesivadellaltrui diritto non egrave tale da cagionare una perturba-zione dellordine sociale Sarebbe inconsulta cosa vieta-re con pena afflittiva tutti indistintamente i delitti moltisi potranno perciograve permettere dal pubblico potere salvele ragioni dellordine e sotto quelle condizioni legaliche valgano a preservare la societagrave dal loro contagio e adelimitare la delinquenza Coteste condizioni egrave eviden-

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te non suonano approvazione o guarentigia al delittoma protezione allonestagrave pubblica collimmediata vigi-lanza della polizia sulle persone malvagie che altrimen-ti violerebbero lordine sociale Quindi due condizionirichiedono i Moralisti affinchegrave il delitto cada sotto lagiurisdizione penale e diventi giuridico in seguito alladeterminazione legislativa due condizioni che si com-prendono in questa definizione laquochiamasi delittounazione imputabile lesiva di un diritto altrui e pertur-batrice dellordine socialeraquo36

Come azione imputabile il delitto differisce da tuttiquei fatti che sottostanno al potere coattivo ma proven-gono da vizio naturale dellagente Cosigrave la societagrave ha ildiritto di segregare i pazzi furiosi i malati di morbocontagioso ecc adoperando anche la forza ma questoesercizio del potere coattivo non riveste il carattere divera pena Come azione lesiva del diritto altrui il delittodifferisce da tutte le altre azioni altrimenti biasimevoliperchegrave contrarie alla moralitagrave Come perturbatrice dellasocietagrave la denominazione di delitto si riserva a quegliatti soltanto che rivestono un carattere sociale e sonoveri attentati contro la sicurezza pubblica In altri termi-ni egrave duopo che il reato sia e ingiusto e dannoso

36 I reati punibili si distinguevano un tempo in delitti o crimi-ni secondo che minori o maggiori erano le pene comminate dallalegge Oggidigrave questa distinzione egrave scomparsa nel Codice penaleitaliano Il conato esterno al delitto cade pure sotto la legislazionepenale

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te non suonano approvazione o guarentigia al delittoma protezione allonestagrave pubblica collimmediata vigi-lanza della polizia sulle persone malvagie che altrimen-ti violerebbero lordine sociale Quindi due condizionirichiedono i Moralisti affinchegrave il delitto cada sotto lagiurisdizione penale e diventi giuridico in seguito alladeterminazione legislativa due condizioni che si com-prendono in questa definizione laquochiamasi delittounazione imputabile lesiva di un diritto altrui e pertur-batrice dellordine socialeraquo36

Come azione imputabile il delitto differisce da tuttiquei fatti che sottostanno al potere coattivo ma proven-gono da vizio naturale dellagente Cosigrave la societagrave ha ildiritto di segregare i pazzi furiosi i malati di morbocontagioso ecc adoperando anche la forza ma questoesercizio del potere coattivo non riveste il carattere divera pena Come azione lesiva del diritto altrui il delittodifferisce da tutte le altre azioni altrimenti biasimevoliperchegrave contrarie alla moralitagrave Come perturbatrice dellasocietagrave la denominazione di delitto si riserva a quegliatti soltanto che rivestono un carattere sociale e sonoveri attentati contro la sicurezza pubblica In altri termi-ni egrave duopo che il reato sia e ingiusto e dannoso

36 I reati punibili si distinguevano un tempo in delitti o crimi-ni secondo che minori o maggiori erano le pene comminate dallalegge Oggidigrave questa distinzione egrave scomparsa nel Codice penaleitaliano Il conato esterno al delitto cade pure sotto la legislazionepenale

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Se non si puograve togliere il danno sul quale si appoggialaccusa si puograve togliere o diminuire lingiustizia dellattoincriminato colle cause di giustificazione o coi motivi discusa Il tentativo la complicitagrave le recidivitagrave aumentanoinvece lingiustizia dellatto provando limputabilitagravedellaccusato

Uffizio di un buon governo sarebbe quello di preveni-re i delitti mettendo in opera i mezzi suggeriti dalla ra-gione e dallesperienza imperocchegrave lesercizio del dirit-to punitivo va considerato come una necessitagrave dolorosaIl delitto si previene col favorire leducazione e listru-zione col migliorare le condizioni economiche del pae-se collequa amministrazione della giustizia dando cosigraveai cittadini una garanzia che tutti indistintamente i dirittivengono efficacemente tutelati collesercitare unattivavigilanza per guisa che vengano diminuite le possibilitagravedi delinquere e sopratutto col rispetto alla religione

Ma quando i mezzi preventivi non bastano allora egravegiuocoforza applicare i mezzi repressivi ossia le pene

La pena non egrave che un mezzo necessario a conservarelordine sociale e puograve definirsi laquoun male fisico inflittodalla pubblica potestagrave per cagione di un delitto a coloroche lo commisero ancorchegrave si mostrino renitenti a su-birlo affinchegrave tutti si astengano dal perturbare lordinesocialeraquo

Affinchegrave un male fisico sia esso una passione o unaprivazione rivesta la natura di pena egrave necessario 1degche sia inflitto dalla pubblica autoritagrave perciograve un male ir-rogato da un privato senza autoritagrave per quanto sia one-

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Se non si puograve togliere il danno sul quale si appoggialaccusa si puograve togliere o diminuire lingiustizia dellattoincriminato colle cause di giustificazione o coi motivi discusa Il tentativo la complicitagrave le recidivitagrave aumentanoinvece lingiustizia dellatto provando limputabilitagravedellaccusato

Uffizio di un buon governo sarebbe quello di preveni-re i delitti mettendo in opera i mezzi suggeriti dalla ra-gione e dallesperienza imperocchegrave lesercizio del dirit-to punitivo va considerato come una necessitagrave dolorosaIl delitto si previene col favorire leducazione e listru-zione col migliorare le condizioni economiche del pae-se collequa amministrazione della giustizia dando cosigraveai cittadini una garanzia che tutti indistintamente i dirittivengono efficacemente tutelati collesercitare unattivavigilanza per guisa che vengano diminuite le possibilitagravedi delinquere e sopratutto col rispetto alla religione

Ma quando i mezzi preventivi non bastano allora egravegiuocoforza applicare i mezzi repressivi ossia le pene

La pena non egrave che un mezzo necessario a conservarelordine sociale e puograve definirsi laquoun male fisico inflittodalla pubblica potestagrave per cagione di un delitto a coloroche lo commisero ancorchegrave si mostrino renitenti a su-birlo affinchegrave tutti si astengano dal perturbare lordinesocialeraquo

Affinchegrave un male fisico sia esso una passione o unaprivazione rivesta la natura di pena egrave necessario 1degche sia inflitto dalla pubblica autoritagrave perciograve un male ir-rogato da un privato senza autoritagrave per quanto sia one-

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sto il fine egrave sempre unoffesa perchegrave non si puograve riguar-dare come sanzione legittima 2deg che sia inflitto per unacolpa o piuttosto per un reato propriamente detto Perciogravenon egrave pena qualsivoglia danno imminente ad un mem-bro della societagrave per unazione imperata dalla legge odal potere

La pena egrave un male sentito dal paziente e come tale ri-guardato dai consociati ma non esclude per questi e perquello la denominazione di bene morale

La pena egrave un bene morale per un doppio titolo 1degperchegrave azione del potere sociale ma non basta 2deg per-chegrave ordinata al bene della societagrave siccome esigenza so-ciale

Pertanto il male sensibile si rende onesto quando egraveunesigenza sociale in altri termini la pena in tanto egraveonesta in quanto egrave necessaria Or essendo lonestagrave tuttarelativa alla necessitagrave ne deriva che il diritto penale po-sitivo puograve soffrire variazioni poichegrave sono mutabili lecondizioni intellettuali e morali dei popoli sulle quali hada misurarsi la necessitagrave Per conseguenza la pena capi-tale ben si puograve riguardare oggidigrave siccome illecita perchegravenon necessaria al bene delle societagrave odierne Avuto ri-guardo al progresso della cultura ai costumi raddolcitialla vigilanza pubblica la pena di morte non rispondepiugrave oggidigrave generalmente ai fini cui deve soddisfare lapena

I fini della pena ossia i caratteri morali della stessasono indicati assai bene da Seneca In vindicandis inju-riis haec tria princeps sequi debet ut aut cum quem pu-

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sto il fine egrave sempre unoffesa perchegrave non si puograve riguar-dare come sanzione legittima 2deg che sia inflitto per unacolpa o piuttosto per un reato propriamente detto Perciogravenon egrave pena qualsivoglia danno imminente ad un mem-bro della societagrave per unazione imperata dalla legge odal potere

La pena egrave un male sentito dal paziente e come tale ri-guardato dai consociati ma non esclude per questi e perquello la denominazione di bene morale

La pena egrave un bene morale per un doppio titolo 1degperchegrave azione del potere sociale ma non basta 2deg per-chegrave ordinata al bene della societagrave siccome esigenza so-ciale

Pertanto il male sensibile si rende onesto quando egraveunesigenza sociale in altri termini la pena in tanto egraveonesta in quanto egrave necessaria Or essendo lonestagrave tuttarelativa alla necessitagrave ne deriva che il diritto penale po-sitivo puograve soffrire variazioni poichegrave sono mutabili lecondizioni intellettuali e morali dei popoli sulle quali hada misurarsi la necessitagrave Per conseguenza la pena capi-tale ben si puograve riguardare oggidigrave siccome illecita perchegravenon necessaria al bene delle societagrave odierne Avuto ri-guardo al progresso della cultura ai costumi raddolcitialla vigilanza pubblica la pena di morte non rispondepiugrave oggidigrave generalmente ai fini cui deve soddisfare lapena

I fini della pena ossia i caratteri morali della stessasono indicati assai bene da Seneca In vindicandis inju-riis haec tria princeps sequi debet ut aut cum quem pu-

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nit emendet aut repressis malis securiores caeteri vi-vant aut poena ejus caeteros meliores reddat La penaadunque ha da essere un riordinamento del delinquenteun riordinamento della societagrave un riordinamento delleintelligenze associate cioegrave medicinale riparatrice edesemplare Secondo questi tre fini sono da determinarsile pene e in quanto alla loro materia e in quanto alla loroqualitagrave

La pena perciograve saragrave medicinale allorquando saragrave emi-nentemente educativa tale cioegrave da ispirare piuttosto or-rore al delitto che al castigo dato al delitto Sono per-tanto da riformarsi o abolirsi quelle carceri dove i delin-quenti ricevono il compimento alla loro perversione op-pure vengono abbandonati a se stessi in preda alla di-sperazione e al rimorso Sieno adunque eliminatiglincentivi del disordine vengano i detenuti educati allavoro ed alla moralitagrave si lasci alla Religione esercitarela sua benigna influenza e le carceri diventerannoanchesse scuole di onestagrave37

Siccome riparatrice dellordine sociale la pena devenon tanto compensare il danno recato al cittadino quan-to quello che si egrave fatto allintera societagrave colla violazionedel diritto La societagrave abbisogna di venire assicurata che

37 Altamente da commendarsi sono le societagrave di patrocinio lequali pigliano cura di coloro che hanno scontato il carcere e cer-cano di occuparli onestamente Egrave un crudele pregiudizio quellodella societagrave che rigetta da segrave colui che fu rigenerato dalla penafondandosi semplicemente sulla presunzione semel malus sem-per malus

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nit emendet aut repressis malis securiores caeteri vi-vant aut poena ejus caeteros meliores reddat La penaadunque ha da essere un riordinamento del delinquenteun riordinamento della societagrave un riordinamento delleintelligenze associate cioegrave medicinale riparatrice edesemplare Secondo questi tre fini sono da determinarsile pene e in quanto alla loro materia e in quanto alla loroqualitagrave

La pena perciograve saragrave medicinale allorquando saragrave emi-nentemente educativa tale cioegrave da ispirare piuttosto or-rore al delitto che al castigo dato al delitto Sono per-tanto da riformarsi o abolirsi quelle carceri dove i delin-quenti ricevono il compimento alla loro perversione op-pure vengono abbandonati a se stessi in preda alla di-sperazione e al rimorso Sieno adunque eliminatiglincentivi del disordine vengano i detenuti educati allavoro ed alla moralitagrave si lasci alla Religione esercitarela sua benigna influenza e le carceri diventerannoanchesse scuole di onestagrave37

Siccome riparatrice dellordine sociale la pena devenon tanto compensare il danno recato al cittadino quan-to quello che si egrave fatto allintera societagrave colla violazionedel diritto La societagrave abbisogna di venire assicurata che

37 Altamente da commendarsi sono le societagrave di patrocinio lequali pigliano cura di coloro che hanno scontato il carcere e cer-cano di occuparli onestamente Egrave un crudele pregiudizio quellodella societagrave che rigetta da segrave colui che fu rigenerato dalla penafondandosi semplicemente sulla presunzione semel malus sem-per malus

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il colpevole non ricadragrave nello stesso delitto sia perchegrave ildelinquente ne ha esperimentato danno per segrave sia per-chegrave esso egrave stato posto fuori delle condizioni per poterenuovamente nuocere

Ma il delitto egrave un disordine di fatto che induce a pocoa poco disordine di giudizi nelle intelligenze associateAffine di preservare queste dal contagio dellesempio lapena deve persuadere al pubblico non essere negrave ragione-vole negrave utile il delitto deve in altre parole essere esem-plare Egli egrave per questo titolo che la pena deve esserevendicativa perchegrave la forza morale del dovere edelleducazione viene presto attutita se si osserva cheloperare con arbitrio non torna male a chi sel permettenegrave viene seriamente riprovato dalla societagrave Or comepotrebbe farsi una riprovazione seria ed efficace altri-menti che castigando il delinquente

Secondo il diritto naturale la pena saragrave legittimaquando egrave necessaria ed efficace a conseguire i suoi fini

In virtugrave di questa legge puograve avvenire che sia stata inalcuni tempi e sia ancora lecita presso taluni popoli lapena di morte necessaria ed efficace non giagrave per lemen-dazione del colpevole perchegrave questa si rende impossibi-le per la morte del colpevole neppure per la ristorazionedellordine violato la quale non esige assolutamente lapena capitale ma necessaria ed efficace in talune circo-stanze di luoghi e di tempi e di persone per il riordina-mento delle intelligenze quando il bene pubblico esigadi ricorrere ad un estremo rimedio

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il colpevole non ricadragrave nello stesso delitto sia perchegrave ildelinquente ne ha esperimentato danno per segrave sia per-chegrave esso egrave stato posto fuori delle condizioni per poterenuovamente nuocere

Ma il delitto egrave un disordine di fatto che induce a pocoa poco disordine di giudizi nelle intelligenze associateAffine di preservare queste dal contagio dellesempio lapena deve persuadere al pubblico non essere negrave ragione-vole negrave utile il delitto deve in altre parole essere esem-plare Egli egrave per questo titolo che la pena deve esserevendicativa perchegrave la forza morale del dovere edelleducazione viene presto attutita se si osserva cheloperare con arbitrio non torna male a chi sel permettenegrave viene seriamente riprovato dalla societagrave Or comepotrebbe farsi una riprovazione seria ed efficace altri-menti che castigando il delinquente

Secondo il diritto naturale la pena saragrave legittimaquando egrave necessaria ed efficace a conseguire i suoi fini

In virtugrave di questa legge puograve avvenire che sia stata inalcuni tempi e sia ancora lecita presso taluni popoli lapena di morte necessaria ed efficace non giagrave per lemen-dazione del colpevole perchegrave questa si rende impossibi-le per la morte del colpevole neppure per la ristorazionedellordine violato la quale non esige assolutamente lapena capitale ma necessaria ed efficace in talune circo-stanze di luoghi e di tempi e di persone per il riordina-mento delle intelligenze quando il bene pubblico esigadi ricorrere ad un estremo rimedio

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La difesa o la riprovazione della pena capitale divise ifilosofi in parecchie scuole e li spinse a rintracciare lebasi o fondamenti razionali del diritto punitivo

I sistemi filosofici intorno a ciograve si possono ridurre atre grandi classi

La prima classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio della sociale difesa talisono quelle del Bentham del Beccaria del Romagnosiecc In questa sentenza non dovrebbe avere luogo lapena propriamente detta ed il punire si ridurrebbe alprevenire A scansare la conclusione si vuol riguardare ildelitto come azione che puograve ripetersi da colui contro delquale milita la presunzione e questa farebbe sigrave che di-venti lecita la pena di un delitto passato

I fautori del patto sociale suppongono che gli indivi-dui nel costituirsi in societagrave abbiano conceduto alla stes-sa il diritto penale che ciascuno avea sopra se stessoParrebbe che in questa scuola si dovessero trovare gliabolizionisti della pena capitale perocchegrave nessunoavendo il diritto di uccidere se stesso non puograve trasferirloalla societagrave Ma il Rousseau egrave di contrario avviso e sischiera in favore della pena capitale Ei suppone cheluomo potendo talvolta mettere a rischio la propria vitasenza essere ingiusto con se stesso labbia veramentefatto col permettere alla pubblica autoritagrave che lo ammaz-zi in caso di bisogno per godere dei vantaggi socialiche senza di questa permissione non si avrebbero

La terza classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio di giustizia o sulle nozioni

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La difesa o la riprovazione della pena capitale divise ifilosofi in parecchie scuole e li spinse a rintracciare lebasi o fondamenti razionali del diritto punitivo

I sistemi filosofici intorno a ciograve si possono ridurre atre grandi classi

La prima classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio della sociale difesa talisono quelle del Bentham del Beccaria del Romagnosiecc In questa sentenza non dovrebbe avere luogo lapena propriamente detta ed il punire si ridurrebbe alprevenire A scansare la conclusione si vuol riguardare ildelitto come azione che puograve ripetersi da colui contro delquale milita la presunzione e questa farebbe sigrave che di-venti lecita la pena di un delitto passato

I fautori del patto sociale suppongono che gli indivi-dui nel costituirsi in societagrave abbiano conceduto alla stes-sa il diritto penale che ciascuno avea sopra se stessoParrebbe che in questa scuola si dovessero trovare gliabolizionisti della pena capitale perocchegrave nessunoavendo il diritto di uccidere se stesso non puograve trasferirloalla societagrave Ma il Rousseau egrave di contrario avviso e sischiera in favore della pena capitale Ei suppone cheluomo potendo talvolta mettere a rischio la propria vitasenza essere ingiusto con se stesso labbia veramentefatto col permettere alla pubblica autoritagrave che lo ammaz-zi in caso di bisogno per godere dei vantaggi socialiche senza di questa permissione non si avrebbero

La terza classe comprende le dottrine che fondano ildiritto di punire sul principio di giustizia o sulle nozioni

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del merito e del demerito Ma fra costoro altri come ilKant il Guizot e il Mamiani considerano il punirecome un semplice atto di giustizia commutativa altriprendono a base la sola emendazione del colpevole

Checchegrave sia la ragionevolezza del diritto di punire egravesufficientemente dimostrata dal fatto che il delitto in-contra universale riprovazione e dalla persuasione che egraveun disordine il delitto prosperato niuno diffatti vede laprosperitagrave del delinquente se non con indegnazione

CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale

Quantunque gli Stati sieno gli uni dagli altri indipen-denti quanto alla sovranitagrave ed esercizio della medesimasono perograve vincolati gli uni cogli altri da leggi generali digiustizia e di benevolenza che la ragione esige fra popo-lo e popolo del pari che fra individuo e individuo

La coesistenza la conservazione la pace degli Statinon sarebbe possibile senza il reciproco rispetto e scam-bio di amichevoli rapporti

La societagrave internazionale nasce appunto da cotestaunione fra gli Stati unione imperata dalle leggi generalidella morale e del diritto

Il principio universale della giustizia laquoquod tibi nonvis fieri alteri ne fecerisraquo vuole che ogni ente morale o

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del merito e del demerito Ma fra costoro altri come ilKant il Guizot e il Mamiani considerano il punirecome un semplice atto di giustizia commutativa altriprendono a base la sola emendazione del colpevole

Checchegrave sia la ragionevolezza del diritto di punire egravesufficientemente dimostrata dal fatto che il delitto in-contra universale riprovazione e dalla persuasione che egraveun disordine il delitto prosperato niuno diffatti vede laprosperitagrave del delinquente se non con indegnazione

CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale

Quantunque gli Stati sieno gli uni dagli altri indipen-denti quanto alla sovranitagrave ed esercizio della medesimasono perograve vincolati gli uni cogli altri da leggi generali digiustizia e di benevolenza che la ragione esige fra popo-lo e popolo del pari che fra individuo e individuo

La coesistenza la conservazione la pace degli Statinon sarebbe possibile senza il reciproco rispetto e scam-bio di amichevoli rapporti

La societagrave internazionale nasce appunto da cotestaunione fra gli Stati unione imperata dalle leggi generalidella morale e del diritto

Il principio universale della giustizia laquoquod tibi nonvis fieri alteri ne fecerisraquo vuole che ogni ente morale o

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corpo sociale rispetti le appartenenze di altro ente o cor-po sociale

Ora quali sono le appartenenze naturali di un popolole quali costituiscono materia della giustizia internazio-nale

Anzi tutto sono da distinguersi due momenti nellavita sociale dei popoli determinati da due specie di uni-tagrave Cegrave una vita ed unitagrave naturale dovuta a comunanza diorigini di idee di consuetudini di lingua di tradizionidi gloria di rimpianti e di speranze questa unitagrave costi-tuisce la Nazione Cegrave poi quellunitagrave che deriva dal fattopositivo della consociazione politica ed in forza dellaquale uno o piugrave popoli costituiscono uno Stato cioegrave unasola societagrave politica retta da uno stesso capo

Lunitagrave nazionale egrave ben diversa dalla unitagrave politicaperocchegrave un popolo ottiene indistintamente il nome dinazione tanto allorchegrave rimane privo della dignitagrave di cor-po politico quanto allorchegrave la consegue Nel primo casoNazione e Stato sono fra loro diversi nel secondo coin-cidono nel primo caso la nazionalitagrave si compone soltan-to di sentimenti e di idee nel secondo si manifesta an-che coi fatti giuridici

Nel duplice significato adopera la voce colui chedopo aver detto laquola nazione polacca egrave tolta dal noverodelle europeeraquo soggiunge laquoma la nazionalitagrave polaccanon periragraveraquo Vuolsi con ciograve significare che sebbenequel popolo abbia perduta lindipendenza politica con-serva vivace lattitudine il desiderio la tendenza a ri-

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corpo sociale rispetti le appartenenze di altro ente o cor-po sociale

Ora quali sono le appartenenze naturali di un popolole quali costituiscono materia della giustizia internazio-nale

Anzi tutto sono da distinguersi due momenti nellavita sociale dei popoli determinati da due specie di uni-tagrave Cegrave una vita ed unitagrave naturale dovuta a comunanza diorigini di idee di consuetudini di lingua di tradizionidi gloria di rimpianti e di speranze questa unitagrave costi-tuisce la Nazione Cegrave poi quellunitagrave che deriva dal fattopositivo della consociazione politica ed in forza dellaquale uno o piugrave popoli costituiscono uno Stato cioegrave unasola societagrave politica retta da uno stesso capo

Lunitagrave nazionale egrave ben diversa dalla unitagrave politicaperocchegrave un popolo ottiene indistintamente il nome dinazione tanto allorchegrave rimane privo della dignitagrave di cor-po politico quanto allorchegrave la consegue Nel primo casoNazione e Stato sono fra loro diversi nel secondo coin-cidono nel primo caso la nazionalitagrave si compone soltan-to di sentimenti e di idee nel secondo si manifesta an-che coi fatti giuridici

Nel duplice significato adopera la voce colui chedopo aver detto laquola nazione polacca egrave tolta dal noverodelle europeeraquo soggiunge laquoma la nazionalitagrave polaccanon periragraveraquo Vuolsi con ciograve significare che sebbenequel popolo abbia perduta lindipendenza politica con-serva vivace lattitudine il desiderio la tendenza a ri-

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prenderla e frattanto distinguesi dagli altri per linguacostumi sentimenti rimembranze ed idee

Del pari si fa distinzione fra unitagrave nazionale e unitagravepolitica quando si afferma p e che lAustria manca divera nazionalitagrave malgrado lunitagrave e potenza del suo im-pero volendosi con ciograve significare che molte sono le na-zioni che vivono distinte sotto il medesimo governo

Quantunque gli individui appartenenti ad una nazionepossano esser membri di un diverso corpo politico tut-tavia lunitagrave nazionale prepara lunitagrave politica negrave questapuograve a lungo conservarsi se non si appoggi a quella op-pure se raccogliendo nel suo seno nazionalitagrave diversenon le rispetti nel loro essere e nel loro modo di aversi

Allorchegrave la nazione egrave mantenuta entro certi confini diterritorio determinati da mari e da monti i vincoli diparticolare simpatia si moltiplicano e nel seno di lei simanifesta una tendenza alla politica separazione da altripopoli cosigrave pigliano risalto le aspirazioni nazionali allaindipendenza politica

Or bene lindipendenza che egrave la prima ed essenzialeproprietagrave o appartenenza di un popolo ordinato a societagravepolitica perfetta egrave del pari una appartenenza essenzialedella nazione

Se per nazione si intenda lo Stato ossia la nazione co-stituita sotto una forma di politico reggimento non cegravedubbio che le appartiene lindipendenza Egrave quindiunoffesa contro la giustizia internazionale qualsiasi at-tentato contro la sua politica indipendenza

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prenderla e frattanto distinguesi dagli altri per linguacostumi sentimenti rimembranze ed idee

Del pari si fa distinzione fra unitagrave nazionale e unitagravepolitica quando si afferma p e che lAustria manca divera nazionalitagrave malgrado lunitagrave e potenza del suo im-pero volendosi con ciograve significare che molte sono le na-zioni che vivono distinte sotto il medesimo governo

Quantunque gli individui appartenenti ad una nazionepossano esser membri di un diverso corpo politico tut-tavia lunitagrave nazionale prepara lunitagrave politica negrave questapuograve a lungo conservarsi se non si appoggi a quella op-pure se raccogliendo nel suo seno nazionalitagrave diversenon le rispetti nel loro essere e nel loro modo di aversi

Allorchegrave la nazione egrave mantenuta entro certi confini diterritorio determinati da mari e da monti i vincoli diparticolare simpatia si moltiplicano e nel seno di lei simanifesta una tendenza alla politica separazione da altripopoli cosigrave pigliano risalto le aspirazioni nazionali allaindipendenza politica

Or bene lindipendenza che egrave la prima ed essenzialeproprietagrave o appartenenza di un popolo ordinato a societagravepolitica perfetta egrave del pari una appartenenza essenzialedella nazione

Se per nazione si intenda lo Stato ossia la nazione co-stituita sotto una forma di politico reggimento non cegravedubbio che le appartiene lindipendenza Egrave quindiunoffesa contro la giustizia internazionale qualsiasi at-tentato contro la sua politica indipendenza

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Nellunitagrave nazionale invece lindipendenza non egrave an-cora in atto ma in potenza non egrave ancora un fatto maun aspirazione Non si puograve quindi assolutamente affer-mare che lindipendenza sia unappartenenza essenzialedella nazione e un diritto della medesima Dal perchegrave ipopoli si distinguono per nazionalitagrave non si puograve legitti-mamente derivare che essi debbano ancora distinguersipoliticamente

Nondimeno quantunque la nazione possa sussisteresenza lindipendenza politica egrave perograve legittima la suaaspirazione allindipendenza

Cotesta aspirazione egrave un sentimento naturale che sisvolge dallente nazione se si tenta farlo cessare succe-de una reazione contro quel principato che proteggendogli interessi soltanto di una nazione diversa va diven-tando straniero alla nazione soggetta Quindi egrave che PioIX nella sua lettera allimperatore dAustria (3 maggio1848) perorando la causa della nazione italiana esortavalaquola nazione tedesca onestamente altera della nazionalitagravesua propria hellip a convertire in utili relazioni di amiche-vole vicinato una dominazione che non sarebbe nobilenegrave felice quando sul ferro unicamente posasse hellip ed ariconoscere nobilmente la nazione italiana per sorellariducendosi ad abitare ciascuna i loro naturali confinicon onorevoli patti e con la benedizione del Signoreraquo

Quando lautoritagrave suprema comune a piugrave nazioni di-verse rispetti la nazionalitagrave dei popoli dipendenti alloralaspirazione allindipendenza politica si modifica e pi-glia forma di indipendenza nazionale Questa allo stato

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Nellunitagrave nazionale invece lindipendenza non egrave an-cora in atto ma in potenza non egrave ancora un fatto maun aspirazione Non si puograve quindi assolutamente affer-mare che lindipendenza sia unappartenenza essenzialedella nazione e un diritto della medesima Dal perchegrave ipopoli si distinguono per nazionalitagrave non si puograve legitti-mamente derivare che essi debbano ancora distinguersipoliticamente

Nondimeno quantunque la nazione possa sussisteresenza lindipendenza politica egrave perograve legittima la suaaspirazione allindipendenza

Cotesta aspirazione egrave un sentimento naturale che sisvolge dallente nazione se si tenta farlo cessare succe-de una reazione contro quel principato che proteggendogli interessi soltanto di una nazione diversa va diven-tando straniero alla nazione soggetta Quindi egrave che PioIX nella sua lettera allimperatore dAustria (3 maggio1848) perorando la causa della nazione italiana esortavalaquola nazione tedesca onestamente altera della nazionalitagravesua propria hellip a convertire in utili relazioni di amiche-vole vicinato una dominazione che non sarebbe nobilenegrave felice quando sul ferro unicamente posasse hellip ed ariconoscere nobilmente la nazione italiana per sorellariducendosi ad abitare ciascuna i loro naturali confinicon onorevoli patti e con la benedizione del Signoreraquo

Quando lautoritagrave suprema comune a piugrave nazioni di-verse rispetti la nazionalitagrave dei popoli dipendenti alloralaspirazione allindipendenza politica si modifica e pi-glia forma di indipendenza nazionale Questa allo stato

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di semplice sentimento ha luogo allorquando la nazioneegrave rispettata come corpo ed i suoi interessi vengano effi-cacemente protetti

Pertanto la giustizia internazionale che vuole rispetta-te nei popoli le loro appartenenze consacrando lindi-pendenza degli Stati vuole eziandio mantenute le na-zionalitagrave Imporre ad un popolo lingua diversa impedirela manifestazione dei sentimenti delle idee delle ri-membranze comuni che si fa per mezzo della letteraturaasservire in qualsiasi guisa una nazione ad unaltra egrave perconseguenza un attentato contro la giustizia internazio-nale La quale imponendo il rispetto alle personalitagrave mo-rali giuridiche che sono gli Stati lo esige del pari versole personalitagrave morali naturali che sono le nazioni Sipossono piugrave nazioni riunire in una sola forma di politicoreggimento con ciograve non viene tolta la distinzione chepose la natura ma fare servire una nazione ad unaltradistrurre la nazionalitagrave come la Russia fa della Poloniae lInghilterra dellIrlanda egrave un vero delitto contro il di-ritto naturale

Il diritto alla propria indipendenza egrave eguale tanto inuno Stato materialmente grande e forte quanto in unpiccolo e debole La disuguaglianza materiale che fossefra due Stati potragrave mettere fra loro una preponderanza diforza delluno sullaltro ma non puograve distruggere fra loroleguaglianza giuridica negrave per conseguenza la medesi-mezza dei diritti e dei doveri reciproci Leguaglianzagiuridica si fonda sulla loro distinta personalitagrave morale

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di semplice sentimento ha luogo allorquando la nazioneegrave rispettata come corpo ed i suoi interessi vengano effi-cacemente protetti

Pertanto la giustizia internazionale che vuole rispetta-te nei popoli le loro appartenenze consacrando lindi-pendenza degli Stati vuole eziandio mantenute le na-zionalitagrave Imporre ad un popolo lingua diversa impedirela manifestazione dei sentimenti delle idee delle ri-membranze comuni che si fa per mezzo della letteraturaasservire in qualsiasi guisa una nazione ad unaltra egrave perconseguenza un attentato contro la giustizia internazio-nale La quale imponendo il rispetto alle personalitagrave mo-rali giuridiche che sono gli Stati lo esige del pari versole personalitagrave morali naturali che sono le nazioni Sipossono piugrave nazioni riunire in una sola forma di politicoreggimento con ciograve non viene tolta la distinzione chepose la natura ma fare servire una nazione ad unaltradistrurre la nazionalitagrave come la Russia fa della Poloniae lInghilterra dellIrlanda egrave un vero delitto contro il di-ritto naturale

Il diritto alla propria indipendenza egrave eguale tanto inuno Stato materialmente grande e forte quanto in unpiccolo e debole La disuguaglianza materiale che fossefra due Stati potragrave mettere fra loro una preponderanza diforza delluno sullaltro ma non puograve distruggere fra loroleguaglianza giuridica negrave per conseguenza la medesi-mezza dei diritti e dei doveri reciproci Leguaglianzagiuridica si fonda sulla loro distinta personalitagrave morale

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Ogni Stato perchegrave indipendente egrave sui juris nessunapotenza estera quindi ha il diritto di impedire o meno-mare in esso la libertagrave di agire quando questa non of-fenda i diritti di un altro Stato Sono perciograve violazionidella giustizia internazionale lintromettersi nellinternacostituzione di un popolo il promuovere dissidi fra go-vernati e governo limporsi quanto alla direzione degliaffari interni il voler regolare la politica estera limpe-dire che si stringano alleanze speciali o trattati di navi-gazione e commercio e via dicendo

La stessa inviolabilitagrave che compete al diritto di unoStato compete pure al suo territorio e alla sua ricchezzaSarebbero quindi lesioni di giustizia il voler esercitareatti di giurisdizione nel territorio di un altro Stato il far-vi scorrerie per saccheggiare o depredare quando non sitrattasse di rappresaglia Egrave anche unoffesa alla proprietagravedi un popolo il favore che altro prestasse al contrabban-do esercitato a danno suo o da qualche suo cittadino oda estranei

Lonore sta esso pure fra le proprietagrave di un corpo mo-rale sebbene sieno sempre delle persone individue leazioni dalle quali prende il suo fondamento la stima e lagloria Un popolo pertanto ha diritto al rispetto edallonore degli altri popoli e sono lesioni di giustizia lecalunnie e le contumelie scagliate contro di esso gli in-sulti alla sua bandiera e allo stemma nazionale le offesefatte ai suoi rappresentanti ed anche solo ai semplici cit-tadini

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Ogni Stato perchegrave indipendente egrave sui juris nessunapotenza estera quindi ha il diritto di impedire o meno-mare in esso la libertagrave di agire quando questa non of-fenda i diritti di un altro Stato Sono perciograve violazionidella giustizia internazionale lintromettersi nellinternacostituzione di un popolo il promuovere dissidi fra go-vernati e governo limporsi quanto alla direzione degliaffari interni il voler regolare la politica estera limpe-dire che si stringano alleanze speciali o trattati di navi-gazione e commercio e via dicendo

La stessa inviolabilitagrave che compete al diritto di unoStato compete pure al suo territorio e alla sua ricchezzaSarebbero quindi lesioni di giustizia il voler esercitareatti di giurisdizione nel territorio di un altro Stato il far-vi scorrerie per saccheggiare o depredare quando non sitrattasse di rappresaglia Egrave anche unoffesa alla proprietagravedi un popolo il favore che altro prestasse al contrabban-do esercitato a danno suo o da qualche suo cittadino oda estranei

Lonore sta esso pure fra le proprietagrave di un corpo mo-rale sebbene sieno sempre delle persone individue leazioni dalle quali prende il suo fondamento la stima e lagloria Un popolo pertanto ha diritto al rispetto edallonore degli altri popoli e sono lesioni di giustizia lecalunnie e le contumelie scagliate contro di esso gli in-sulti alla sua bandiera e allo stemma nazionale le offesefatte ai suoi rappresentanti ed anche solo ai semplici cit-tadini

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Le lesioni dellonore dagravenno diritto alla riparazioneche anzi lo Stato non solo ne ha il diritto ma ben ancheil dovere giacchegrave lonore egrave fra i beni che esso deve tute-lare

Finalmente la giustizia esige che vi sia lealtagrave nei trat-tati che la diplomazia conchiude fra potenza e potenza efedeltagrave nel mantenerli E che La violazione della pub-blica promessa egrave forse consentita dallonestagrave e dal dirittoallora soltanto quando si tratta di politica

A sorvegliare il mantenimento della giustizia ed aconservare le buone relazioni fra popolo e popolo suoleogni nazione o potenza tenere presso governi esteri isuoi rappresentanti Cotesta istituzione egrave altamente fa-vorevole alla pace internazionale non egrave perograve doverosapotendosi la giustizia praticare egualmente dal governosenza mettere a parte delle risoluzioni proprie le rappre-sentanze estere

Se perograve una potenza non ha il diritto di avere rappre-sentanti presso il Gabinetto di altra potenza ha perograve ildiritto di essere riconosciuta nella sua personalitagrave invio-labilitagrave ed onore nella persona dei proprii legati o amba-sciatori Contro il diritto delle genti sarebbe perciograve il re-spingerli senza volerli ascoltare e peggio ancora maltrat-tarli

Quando i diritti di uno Stato vengono violati dallostraniero esso ha ogni ragione di esigere riparazione evoler efficacemente la difesa del diritto conculcato negravepotendosi la giustizia ottenere per via di un potere supe-riore giacchegrave gli Stati sono politicamente indipendenti

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Le lesioni dellonore dagravenno diritto alla riparazioneche anzi lo Stato non solo ne ha il diritto ma ben ancheil dovere giacchegrave lonore egrave fra i beni che esso deve tute-lare

Finalmente la giustizia esige che vi sia lealtagrave nei trat-tati che la diplomazia conchiude fra potenza e potenza efedeltagrave nel mantenerli E che La violazione della pub-blica promessa egrave forse consentita dallonestagrave e dal dirittoallora soltanto quando si tratta di politica

A sorvegliare il mantenimento della giustizia ed aconservare le buone relazioni fra popolo e popolo suoleogni nazione o potenza tenere presso governi esteri isuoi rappresentanti Cotesta istituzione egrave altamente fa-vorevole alla pace internazionale non egrave perograve doverosapotendosi la giustizia praticare egualmente dal governosenza mettere a parte delle risoluzioni proprie le rappre-sentanze estere

Se perograve una potenza non ha il diritto di avere rappre-sentanti presso il Gabinetto di altra potenza ha perograve ildiritto di essere riconosciuta nella sua personalitagrave invio-labilitagrave ed onore nella persona dei proprii legati o amba-sciatori Contro il diritto delle genti sarebbe perciograve il re-spingerli senza volerli ascoltare e peggio ancora maltrat-tarli

Quando i diritti di uno Stato vengono violati dallostraniero esso ha ogni ragione di esigere riparazione evoler efficacemente la difesa del diritto conculcato negravepotendosi la giustizia ottenere per via di un potere supe-riore giacchegrave gli Stati sono politicamente indipendenti

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ed eguali gli uni rispetto agli altri allora per la difesadel diritto sinvoca la forza

La difesa del diritto mediante la forza fra le societagraveeguali perfette piglia il nome di guerra che potrebbepure definirsi in genere stato di nazioni in conflitto

Le leggi della guerra si derivano dalla definizionedella stessa

La guerra egrave laquoun lottare di societagrave per la difesa di undiritto socialeraquo dunque debbessere pubblica cioegrave attosociale Saragrave tale quando sia decretata dal potere sovra-no e miri al bene comune

La guerra egrave laquoun conflitto fra uomini ragionevoliraquosono dunque necessarie ragioni ossia un giusto titolvuoi di difesa vuoi di offesa di difesa quando si adoprala forza per opporsi allinvasione nemica di offesaquando si vuole punire il nemico dellingiuria ricevutaInoltre ad agire ragionevolmente egrave duopo che preceda-no rimostranze perciograve non si deve intimare la guerra seprima non si propongono i titoli dei diritti contestati ovilipesi e le ingiurie sofferte chiedendo in via diploma-tica soddisfazione

La guerra egrave difesa del diritto dunque deve essere giu-sta cioegrave si richiede un dritto certo sia per comminarlasia per sostenerla La guerra offensiva avendo ragione dipena internazionale inflitta ad un delitto saragrave giusta perquelle stesse ragioni che giustificano la pena La penaserve a riparare lordine a compensare il danno ad assi-curare in futuro la societagrave Del pari la guerra egrave giustaquando fu violato lordine offesa la societagrave e posta in ra-

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ed eguali gli uni rispetto agli altri allora per la difesadel diritto sinvoca la forza

La difesa del diritto mediante la forza fra le societagraveeguali perfette piglia il nome di guerra che potrebbepure definirsi in genere stato di nazioni in conflitto

Le leggi della guerra si derivano dalla definizionedella stessa

La guerra egrave laquoun lottare di societagrave per la difesa di undiritto socialeraquo dunque debbessere pubblica cioegrave attosociale Saragrave tale quando sia decretata dal potere sovra-no e miri al bene comune

La guerra egrave laquoun conflitto fra uomini ragionevoliraquosono dunque necessarie ragioni ossia un giusto titolvuoi di difesa vuoi di offesa di difesa quando si adoprala forza per opporsi allinvasione nemica di offesaquando si vuole punire il nemico dellingiuria ricevutaInoltre ad agire ragionevolmente egrave duopo che preceda-no rimostranze perciograve non si deve intimare la guerra seprima non si propongono i titoli dei diritti contestati ovilipesi e le ingiurie sofferte chiedendo in via diploma-tica soddisfazione

La guerra egrave difesa del diritto dunque deve essere giu-sta cioegrave si richiede un dritto certo sia per comminarlasia per sostenerla La guerra offensiva avendo ragione dipena internazionale inflitta ad un delitto saragrave giusta perquelle stesse ragioni che giustificano la pena La penaserve a riparare lordine a compensare il danno ad assi-curare in futuro la societagrave Del pari la guerra egrave giustaquando fu violato lordine offesa la societagrave e posta in ra-

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gionevole timore Tre cose adunque suppone la guerragiusta il delitto il danno il pericolo Il delitto di unasocietagrave contro di unaltra fa sigrave che questa goda di una su-perioritagrave di diritto e possa esigere colla forza la ripara-zione dellordine Il danno ricevuto dagrave diritto al compen-so Il pericolo poi dagrave motivo di prevenire il rinforzo delnemico cominciando le ostilitagrave anche prima dellintima-zione di guerra quando la potenza provocatrice ha di-chiarato di voler la guerra

Il pericolo si puograve avere non solo nelle morali disposi-zioni di due popoli ma eziandio nelle materiali loro cir-costanze perograve queste ultime non sono tali da fondare undiritto certo di guerra Un popolo materialmente piugrave for-te non costituisce un pericolo pel vicino se moralmentenon sia probabile che esso voglia opprimere i deboliErra quindi il Montesquieu che accorda il diritto diguerra contro un popolo vicino perchegrave prospera ed in-grandisce Neppure egrave un vero pericolo che legittimi laguerra con una nazione la sua neutralitagrave durante il pe-riodo delle ostilitagrave Lo Stato neutrale non favorisce il ne-mico negrave per conseguenza puograve essere attaccato come suocooperatore negrave gli si possono impedire quei vantaggiche derivano dalle sue relazioni colloffensore finchegraveloffeso non dimostra evidentemente che cotali relazionisono in collisione con quei diritti per i quali la guerra siegrave intrapresa38

38 Se in una societagrave vengano socialmente sostenuti principiiantisociali in modo che diventi prossima la rovina della vicinaquesta ove altri mezzi non valgano ha diritto a difendersi colla

270

gionevole timore Tre cose adunque suppone la guerragiusta il delitto il danno il pericolo Il delitto di unasocietagrave contro di unaltra fa sigrave che questa goda di una su-perioritagrave di diritto e possa esigere colla forza la ripara-zione dellordine Il danno ricevuto dagrave diritto al compen-so Il pericolo poi dagrave motivo di prevenire il rinforzo delnemico cominciando le ostilitagrave anche prima dellintima-zione di guerra quando la potenza provocatrice ha di-chiarato di voler la guerra

Il pericolo si puograve avere non solo nelle morali disposi-zioni di due popoli ma eziandio nelle materiali loro cir-costanze perograve queste ultime non sono tali da fondare undiritto certo di guerra Un popolo materialmente piugrave for-te non costituisce un pericolo pel vicino se moralmentenon sia probabile che esso voglia opprimere i deboliErra quindi il Montesquieu che accorda il diritto diguerra contro un popolo vicino perchegrave prospera ed in-grandisce Neppure egrave un vero pericolo che legittimi laguerra con una nazione la sua neutralitagrave durante il pe-riodo delle ostilitagrave Lo Stato neutrale non favorisce il ne-mico negrave per conseguenza puograve essere attaccato come suocooperatore negrave gli si possono impedire quei vantaggiche derivano dalle sue relazioni colloffensore finchegraveloffeso non dimostra evidentemente che cotali relazionisono in collisione con quei diritti per i quali la guerra siegrave intrapresa38

38 Se in una societagrave vengano socialmente sostenuti principiiantisociali in modo che diventi prossima la rovina della vicinaquesta ove altri mezzi non valgano ha diritto a difendersi colla

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La guerra egrave laquoviolenta difesa dellordineraquo sia adunqueefficace cioegrave si adopri la forza necessaria al fine Perciograveuna guerra impossibile a vincersi egrave illecita

La guerra egrave laquola difesa non loffesa del dirittoraquo devedunque essere moderata Tutto ciograve quindi che non egrave ri-chiesto al buon successo della guerra e che mira piutto-sto alla distruzione del popolo che al trionfo del dirittoconsistente nel pratico riconoscimento del medesimo egravecontro la giustizia internazionale

Per conseguenza egrave da cessare lostilitagrave quando il ne-mico offre riparazione e dimanda la pace perocchegrave ot-tenuto il pratico riconoscimento del diritto cessa ogniragione di guerra

Ottenuta la vittoria non rimane al vincitore altro di-ritto se non quello di giudice fra luno e laltro popoloper dirimere la controversia secondo ragione Dia adun-que la nazione vinta se cosigrave piace al vincitore sodeguarentigie di pace ed amicizia durevole compensi idanni e le spese di guerra e rientri nellordine della be-nevolenza internazionale

La beneficenza internazionale dimanda la coopera-zione di tutti gli Stati rispetto al perfezionamento e albenessere universale dellumanitagrave Non deve pertantouna nazione negare allaltra i lumi della sua intelligenzai consigli di sua prudenza il sovrabbondante de suoi

forza costringendo la pervertita a ristorare le basi dellordine so-ciale e ad impedirne i delirii desolatori

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La guerra egrave laquoviolenta difesa dellordineraquo sia adunqueefficace cioegrave si adopri la forza necessaria al fine Perciograveuna guerra impossibile a vincersi egrave illecita

La guerra egrave laquola difesa non loffesa del dirittoraquo devedunque essere moderata Tutto ciograve quindi che non egrave ri-chiesto al buon successo della guerra e che mira piutto-sto alla distruzione del popolo che al trionfo del dirittoconsistente nel pratico riconoscimento del medesimo egravecontro la giustizia internazionale

Per conseguenza egrave da cessare lostilitagrave quando il ne-mico offre riparazione e dimanda la pace perocchegrave ot-tenuto il pratico riconoscimento del diritto cessa ogniragione di guerra

Ottenuta la vittoria non rimane al vincitore altro di-ritto se non quello di giudice fra luno e laltro popoloper dirimere la controversia secondo ragione Dia adun-que la nazione vinta se cosigrave piace al vincitore sodeguarentigie di pace ed amicizia durevole compensi idanni e le spese di guerra e rientri nellordine della be-nevolenza internazionale

La beneficenza internazionale dimanda la coopera-zione di tutti gli Stati rispetto al perfezionamento e albenessere universale dellumanitagrave Non deve pertantouna nazione negare allaltra i lumi della sua intelligenzai consigli di sua prudenza il sovrabbondante de suoi

forza costringendo la pervertita a ristorare le basi dellordine so-ciale e ad impedirne i delirii desolatori

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averi Le nazioni e gli Stati sono enti morali dunquedebbono scambievolmente amarsi

Questo amore internazionale si manifesta nella libertagravelasciata allo scambio delle cognizioni mediante lascienza e dei prodotti mediante il commercio Rispettoalla scienza non soffre uno Stato alcun danno nel per-mettere che lo straniero la riceva da lui che anzi aumen-ta di stima e di onore Rispetto al commercio esso egrave unacomunicazione di beni con vantaggio scambievole econferisce allo sviluppo dellindustria al raffinamentodella civiltagrave alla pace delle nazioni al progresso dellescienze e delle arti Va perograve il commercio assoggettato aquelle leggi che lo rendono vantaggioso o innocuo alpubblico bene di quel popolo che lo permette ai cittadinidi altro Stato

Oltre allo scambio delle idee e delle sostanze lamoreinternazionale vuole che una potenza secondo le occor-renze e le forze sue interponga la sua mediazione fra lealtre per istabilire o ricomporre fra loro quelle relazionipacifiche che qualche incidente avesse potuto turbare Ilprestare questo soccorso egrave un debito di amore interna-zionale non un diritto di comando egrave un procacciare lapace e il benessere delle nazioni in conflitto nonuninvasione Che anzi egrave lecito pure il soccorso armatoquando una nazione debole egrave ingiustamente oppressadalla potente Egrave dunque contrario allamore internazio-nale il non intervento quando trattisi di ingiusta aggres-sione di uno Stato perchegrave altrimenti sarebbe socialmen-te sancita limpunitagrave e la licenza di assaltare ed usurpare

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averi Le nazioni e gli Stati sono enti morali dunquedebbono scambievolmente amarsi

Questo amore internazionale si manifesta nella libertagravelasciata allo scambio delle cognizioni mediante lascienza e dei prodotti mediante il commercio Rispettoalla scienza non soffre uno Stato alcun danno nel per-mettere che lo straniero la riceva da lui che anzi aumen-ta di stima e di onore Rispetto al commercio esso egrave unacomunicazione di beni con vantaggio scambievole econferisce allo sviluppo dellindustria al raffinamentodella civiltagrave alla pace delle nazioni al progresso dellescienze e delle arti Va perograve il commercio assoggettato aquelle leggi che lo rendono vantaggioso o innocuo alpubblico bene di quel popolo che lo permette ai cittadinidi altro Stato

Oltre allo scambio delle idee e delle sostanze lamoreinternazionale vuole che una potenza secondo le occor-renze e le forze sue interponga la sua mediazione fra lealtre per istabilire o ricomporre fra loro quelle relazionipacifiche che qualche incidente avesse potuto turbare Ilprestare questo soccorso egrave un debito di amore interna-zionale non un diritto di comando egrave un procacciare lapace e il benessere delle nazioni in conflitto nonuninvasione Che anzi egrave lecito pure il soccorso armatoquando una nazione debole egrave ingiustamente oppressadalla potente Egrave dunque contrario allamore internazio-nale il non intervento quando trattisi di ingiusta aggres-sione di uno Stato perchegrave altrimenti sarebbe socialmen-te sancita limpunitagrave e la licenza di assaltare ed usurpare

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violentemente gli altrui diritti e proprietagrave ed offesaquella solidarietagrave che quanto alle ragioni supreme deldiritto e della morale ci devessere non meno fra gli indi-vidui che fra le nazioni Lo stesso si dica dellinterventoin aiuto di una parte del popolo oppressa da un prepo-tente partito che si fosse usurpato il potere e fatto despo-ta sui concittadini In tal caso perograve la potenza estera nondeve dettare costituzione e leggi alla nazione protettama ristabilire lordine in base allautoritagrave legittima Ognialtro intervento sarebbe usurpazione

Finalmente la beneficenza internazionale consiglialunione fra gli Stati mediante le alleanze

Lalleanza ha per iscopo la conservazione dei dirittirispettivi o la difesa comune si dice difensiva quandolaiuto egrave promesso per guerra difensiva che lalleato do-vesse sostenere offensiva se per lrsquouna e laltra guerraNegrave perciograve si offende la caritagrave e la giustizia verso queipopoli che nellalleanza non sono compresi che anzi co-tali alleanze conferiscono grandemente alla pace inter-nazionale intimorendo quegli Stati che sarebbero dispo-sti violarla

Lunione degli Stati emergente dai vincoli naturalidella giustizia e della benevolenza si puograve chiamare so-cietagrave internazionale o etnarchia Perograve letnarchia non egraveper anco un fatto positivo e giuridico tale cioegrave da pre-sentare la forma giuridica di una societagrave di Stati aventeunautoritagrave suprema permanente in un individuo o inunassemblea

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violentemente gli altrui diritti e proprietagrave ed offesaquella solidarietagrave che quanto alle ragioni supreme deldiritto e della morale ci devessere non meno fra gli indi-vidui che fra le nazioni Lo stesso si dica dellinterventoin aiuto di una parte del popolo oppressa da un prepo-tente partito che si fosse usurpato il potere e fatto despo-ta sui concittadini In tal caso perograve la potenza estera nondeve dettare costituzione e leggi alla nazione protettama ristabilire lordine in base allautoritagrave legittima Ognialtro intervento sarebbe usurpazione

Finalmente la beneficenza internazionale consiglialunione fra gli Stati mediante le alleanze

Lalleanza ha per iscopo la conservazione dei dirittirispettivi o la difesa comune si dice difensiva quandolaiuto egrave promesso per guerra difensiva che lalleato do-vesse sostenere offensiva se per lrsquouna e laltra guerraNegrave perciograve si offende la caritagrave e la giustizia verso queipopoli che nellalleanza non sono compresi che anzi co-tali alleanze conferiscono grandemente alla pace inter-nazionale intimorendo quegli Stati che sarebbero dispo-sti violarla

Lunione degli Stati emergente dai vincoli naturalidella giustizia e della benevolenza si puograve chiamare so-cietagrave internazionale o etnarchia Perograve letnarchia non egraveper anco un fatto positivo e giuridico tale cioegrave da pre-sentare la forma giuridica di una societagrave di Stati aventeunautoritagrave suprema permanente in un individuo o inunassemblea

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Il Medio Evo ci dagrave il saggio di una etnarchia nellaCristianitagrave Tutte le nazioni cristiane riconoscevano nelSommo Pontefice il giudice supremo del diritto pubbli-co ed ammettevano il suo arbitrato e sindacato nella po-litica formando cosigrave la Cristianitagrave vasta societagrave interna-zionale che si atteggiava sulla societagrave religiosa

Anche oggidigrave si ravvisa una tendenza allEtnarchiadappoichegrave le potenze comprendono la necessitagrave di al-leanze per la pace di arbitrati internazionali di congres-si co quali si mantenga lequilibrio europeo Le comuni-cazioni incessanti fra popolo e popolo la civiltagrave cre-scente le aspirazioni etniche o di razza che sottentranoalle aspirazioni nazionali preparano la societagrave universaledelle genti Non manca che il consenso delle potenze ela determinazione del potere supremo per fondare quelfatto giuridico e positivo che deve dare sussistenza a sif-fatta societagrave

Se perograve la etnarchia non egrave ancora un fatto positivociograve non vieta che allato al Diritto internazionale naturaleesista pur anco un Diritto internazionale positivo allacui osservanza ogni nazione egrave chiamata a vegliare Que-sto risulta da tutte quelle leggi che la consuetudine o leconvenzioni hanno introdotte nelle societagrave multiple e lequali debbonsi riguardare siccome applicazioni delleleggi universali della giustizia e della benevolenza Talisono le leggi oggidigrave ammesse da tutti gli Stati civili ri-spetto alla diplomazia al diritto di guerra alla coloniz-zazione delle terre scoperte ed allincivilimento dei po-poli selvaggi

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Il Medio Evo ci dagrave il saggio di una etnarchia nellaCristianitagrave Tutte le nazioni cristiane riconoscevano nelSommo Pontefice il giudice supremo del diritto pubbli-co ed ammettevano il suo arbitrato e sindacato nella po-litica formando cosigrave la Cristianitagrave vasta societagrave interna-zionale che si atteggiava sulla societagrave religiosa

Anche oggidigrave si ravvisa una tendenza allEtnarchiadappoichegrave le potenze comprendono la necessitagrave di al-leanze per la pace di arbitrati internazionali di congres-si co quali si mantenga lequilibrio europeo Le comuni-cazioni incessanti fra popolo e popolo la civiltagrave cre-scente le aspirazioni etniche o di razza che sottentranoalle aspirazioni nazionali preparano la societagrave universaledelle genti Non manca che il consenso delle potenze ela determinazione del potere supremo per fondare quelfatto giuridico e positivo che deve dare sussistenza a sif-fatta societagrave

Se perograve la etnarchia non egrave ancora un fatto positivociograve non vieta che allato al Diritto internazionale naturaleesista pur anco un Diritto internazionale positivo allacui osservanza ogni nazione egrave chiamata a vegliare Que-sto risulta da tutte quelle leggi che la consuetudine o leconvenzioni hanno introdotte nelle societagrave multiple e lequali debbonsi riguardare siccome applicazioni delleleggi universali della giustizia e della benevolenza Talisono le leggi oggidigrave ammesse da tutti gli Stati civili ri-spetto alla diplomazia al diritto di guerra alla coloniz-zazione delle terre scoperte ed allincivilimento dei po-poli selvaggi

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CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre forme

di societagrave

Lo Stato si trova in rapporto con altri Stati con unitagravecollettive ossia colle nazionalitagrave comprese politicamentenella sua unitagrave indipendente colle famiglie colle asso-ciazioni libere colla Societagrave religiosa Tutte queste for-me di societagrave possono assieme coesistere senza chepunto venga distrutta la indipendenza politica

Avendo delle altre relazioni giagrave discorso diciamo al-cunchegrave delle relazioni fra lo Stato e le associazioni libe-re interne fra lo Stato e la Chiesa

Chiamasi associazione lunione di piugrave individui co-spiranti insieme allacquisto e alla produzione di un benecomune utile sigrave ma non assolutamente necessario alperfetto organamento del genere umano

Lassociazione varia secondo la natura di quel bene odi quel fine per il quale si egrave formata deve poi essere ra-gionevole e giusta altrimenti non risulterebbe nei socimutua obbligazione

Essa egrave bene spesso un bisogno perocchegrave essendolindividuo fornito di deboli forze solo associando lesue colle forze altrui perviene piugrave duna volta ad ottene-re quei beni vuoi materiali vuoi intellettuali o moraliche necessari sono o utilissimi alla sua conservazione edalla sua perfezione Perograve non essendo assolutamente ri-

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CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre forme

di societagrave

Lo Stato si trova in rapporto con altri Stati con unitagravecollettive ossia colle nazionalitagrave comprese politicamentenella sua unitagrave indipendente colle famiglie colle asso-ciazioni libere colla Societagrave religiosa Tutte queste for-me di societagrave possono assieme coesistere senza chepunto venga distrutta la indipendenza politica

Avendo delle altre relazioni giagrave discorso diciamo al-cunchegrave delle relazioni fra lo Stato e le associazioni libe-re interne fra lo Stato e la Chiesa

Chiamasi associazione lunione di piugrave individui co-spiranti insieme allacquisto e alla produzione di un benecomune utile sigrave ma non assolutamente necessario alperfetto organamento del genere umano

Lassociazione varia secondo la natura di quel bene odi quel fine per il quale si egrave formata deve poi essere ra-gionevole e giusta altrimenti non risulterebbe nei socimutua obbligazione

Essa egrave bene spesso un bisogno perocchegrave essendolindividuo fornito di deboli forze solo associando lesue colle forze altrui perviene piugrave duna volta ad ottene-re quei beni vuoi materiali vuoi intellettuali o moraliche necessari sono o utilissimi alla sua conservazione edalla sua perfezione Perograve non essendo assolutamente ri-

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chiesta rimangono gli individui affatto liberi di apparte-nervi o no

Nondimeno la societagrave politica deve riconoscere ai pri-vati la libertagrave di associazione sia perchegrave essa egrave un dirit-to connaturale degli individui umani sia perchegrave egrave uncomplemento necessario della libertagrave e della eguaglian-za giuridica Lo Stato non potrebbe negare ai privati ildiritto di associazione senza distruggere le fondamentadella sua stessa esistenza

Lo Stato potragrave invigilare che le associazioni non sifacciano contro i diritti altrui o contro la sicurezza co-mune sopprimerle non mai

Altra questione sarebbe il dimandare se lassociazionedebba dallo Stato essere riconosciuta come una persona-litagrave giuridica cioegrave come avente ragione di un sol corpoe di una sola persona morale Per lesistenza giuridica disiffatti consorzi si vuole oggidigrave il formale riconoscimen-to per parte del potere politico un atto cioegrave di approva-zione esplicita La questione sarebbe cosigrave risolta nel fat-to ci pare perograve che lo Stato non potrebbe mutare le basidellassociazione senza svincolare con ciograve le volontagrave esenza recare per ciograve stesso unoffesa al principiodellassociazione Se il consorzio egrave dipendente dallo Sta-to egli egrave solo perchegrave egrave societagrave imperfetta che dimandaper segrave la doverosa tutela dello Stato come quegli cuispetta la difesa di ogni diritto se talvolta lassociazionedeve sacrificare se stessa al bene dello Stato egli egrave soloperchegrave il suo fine egrave subordinato al bene comune sicco-

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chiesta rimangono gli individui affatto liberi di apparte-nervi o no

Nondimeno la societagrave politica deve riconoscere ai pri-vati la libertagrave di associazione sia perchegrave essa egrave un dirit-to connaturale degli individui umani sia perchegrave egrave uncomplemento necessario della libertagrave e della eguaglian-za giuridica Lo Stato non potrebbe negare ai privati ildiritto di associazione senza distruggere le fondamentadella sua stessa esistenza

Lo Stato potragrave invigilare che le associazioni non sifacciano contro i diritti altrui o contro la sicurezza co-mune sopprimerle non mai

Altra questione sarebbe il dimandare se lassociazionedebba dallo Stato essere riconosciuta come una persona-litagrave giuridica cioegrave come avente ragione di un sol corpoe di una sola persona morale Per lesistenza giuridica disiffatti consorzi si vuole oggidigrave il formale riconoscimen-to per parte del potere politico un atto cioegrave di approva-zione esplicita La questione sarebbe cosigrave risolta nel fat-to ci pare perograve che lo Stato non potrebbe mutare le basidellassociazione senza svincolare con ciograve le volontagrave esenza recare per ciograve stesso unoffesa al principiodellassociazione Se il consorzio egrave dipendente dallo Sta-to egli egrave solo perchegrave egrave societagrave imperfetta che dimandaper segrave la doverosa tutela dello Stato come quegli cuispetta la difesa di ogni diritto se talvolta lassociazionedeve sacrificare se stessa al bene dello Stato egli egrave soloperchegrave il suo fine egrave subordinato al bene comune sicco-

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me condizione richiesta per la moralitagrave della sua esisten-za

Che se allo Stato si puograve accordare uningerenza nelleassociazioni libere avendo queste un fine compreso sot-to lestensione del fine che si propone la civile societagraveperfetta ogni ingerenza gli egrave perograve vietata nella societagravereligiosa

Avendo questa un fine diverso e da quello dello Statoindipendente dovrebbe dalla societagrave civile rimanere di-stinta

Dissi che la societagrave religiosa dovrebbe essere distintaed indipendente dalla civile perchegrave cotale distinzioneed indipendenza sociale ed esterna si verificherebbe al-lora soltanto quando la societagrave religiosa fosse perfettacioegrave avesse un organismo proprio e godesse di vita pro-pria

Or mentre tutte le altre societagrave religiose ci paionopiuttosto forme particolari di associazione libera e sonoimperfette nella loro costituzione la sola Chiesa Cattoli-ca si presenta con una forma giuridica ben delineatacolla sua autoritagrave concreta colla sua legislazionecollaffermazione esplicita de suoi diritti con tutto ciograveche si richiede giuridicamente per fondare il pubblico ri-conoscimento di una societagrave perfetta

Quindi la societagrave civile ha un diverso modo di aversirispetto alla Chiesa e rispetto ad ogni altra societagrave reli-giosa avuto riguardo alla diversa costituzione di quellae di queste Per quanto perograve sia perfetta la societagrave reli-giosa la destinazione spirituale del suo potere della sua

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me condizione richiesta per la moralitagrave della sua esisten-za

Che se allo Stato si puograve accordare uningerenza nelleassociazioni libere avendo queste un fine compreso sot-to lestensione del fine che si propone la civile societagraveperfetta ogni ingerenza gli egrave perograve vietata nella societagravereligiosa

Avendo questa un fine diverso e da quello dello Statoindipendente dovrebbe dalla societagrave civile rimanere di-stinta

Dissi che la societagrave religiosa dovrebbe essere distintaed indipendente dalla civile perchegrave cotale distinzioneed indipendenza sociale ed esterna si verificherebbe al-lora soltanto quando la societagrave religiosa fosse perfettacioegrave avesse un organismo proprio e godesse di vita pro-pria

Or mentre tutte le altre societagrave religiose ci paionopiuttosto forme particolari di associazione libera e sonoimperfette nella loro costituzione la sola Chiesa Cattoli-ca si presenta con una forma giuridica ben delineatacolla sua autoritagrave concreta colla sua legislazionecollaffermazione esplicita de suoi diritti con tutto ciograveche si richiede giuridicamente per fondare il pubblico ri-conoscimento di una societagrave perfetta

Quindi la societagrave civile ha un diverso modo di aversirispetto alla Chiesa e rispetto ad ogni altra societagrave reli-giosa avuto riguardo alla diversa costituzione di quellae di queste Per quanto perograve sia perfetta la societagrave reli-giosa la destinazione spirituale del suo potere della sua

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legislazione della sua proprietagrave ecc non impedisce lacostituzione e lo svolgimento della societagrave civile Quin-di errano sia coloro che lo Stato vorrebbero sostituitoalla Chiesa sia coloro che la Chiesa vorrebbero sostitui-re allo Stato i primi non tengono conto del sentimentoreligioso che si svolge nelle masse per la fede e per lacoscienza dei doveri verso Dio i secondi non compren-dono quanto diversa sia la destinazione della Chiesa al-lato alla quale rimane intatta la libertagrave civile

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legislazione della sua proprietagrave ecc non impedisce lacostituzione e lo svolgimento della societagrave civile Quin-di errano sia coloro che lo Stato vorrebbero sostituitoalla Chiesa sia coloro che la Chiesa vorrebbero sostitui-re allo Stato i primi non tengono conto del sentimentoreligioso che si svolge nelle masse per la fede e per lacoscienza dei doveri verso Dio i secondi non compren-dono quanto diversa sia la destinazione della Chiesa al-lato alla quale rimane intatta la libertagrave civile

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DOVERI E DIRITTI

CAPITOLO IDei doveri in generale

Ogni determinazione pratica puograve risolversi in tre giu-dizi luno generalissimo laltro meno universale il ter-zo singolare Cosigrave per esempio il guerriero che com-batte per la patria non potrebbe dire laquodebbo combattereadessoraquo se non giudicasse che laquocombattere per la patriaegrave beneraquo e che laquodeve farsi il beneraquo

Sottoponiamo ad analisi questo principio universalis-simo laquodeve farsi il beneraquo dal cui valore pigliano tutta laforza loro le conclusioni morali Due sono le idee prin-cipali che vi troviamo racchiuse quella del bene e quel-la del dovere oltre il verbo fare il quale nei giudizi pra-tici tiene il luogo che ha il verbo egrave nei giudizi logiciLidea del bene egrave generalissima ed applicabile ad ogni

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DOVERI E DIRITTI

CAPITOLO IDei doveri in generale

Ogni determinazione pratica puograve risolversi in tre giu-dizi luno generalissimo laltro meno universale il ter-zo singolare Cosigrave per esempio il guerriero che com-batte per la patria non potrebbe dire laquodebbo combattereadessoraquo se non giudicasse che laquocombattere per la patriaegrave beneraquo e che laquodeve farsi il beneraquo

Sottoponiamo ad analisi questo principio universalis-simo laquodeve farsi il beneraquo dal cui valore pigliano tutta laforza loro le conclusioni morali Due sono le idee prin-cipali che vi troviamo racchiuse quella del bene e quel-la del dovere oltre il verbo fare il quale nei giudizi pra-tici tiene il luogo che ha il verbo egrave nei giudizi logiciLidea del bene egrave generalissima ed applicabile ad ogni

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bene particolare tuttavia nel caso nostro si toglie a si-gnificare il bene che egrave proprio delluomo in quanto es-sere ragionevole vo dire lonesto Ma ciograve che egrave onestociograve che egrave convenevole alluomo puograve convenirgli o comenecessario o come non disdicevole col primo si connet-te lidea del dovere col secondo quella del lecito Il do-vere non si ha da confondere collazione lecita perocchegravequello involge nel suo concetto lobbligazione questa lasemplice permissione Ad esempio egrave lecito donare agliamici ma non sempre cegrave obbligo di farlo

Il dovere si concepisce come un vincolo della volon-tagrave come una necessitagrave di agire in questo o quellaltromodo consentaneo alla ragione allordine al fine pro-prio delluomo cui non possiamo altrimenti rinunziareche perdendo la felicitagrave e ricevendo dalla coscienzaamari rimproveri Cotale necessitagrave per distinguerla dal-la fisica la quale egrave propria degli effetti posta una causasi appella morale poichegrave egrave tale che puograve combinarsi col-la libera volontagrave

Luomo astretto dal dovere rimane nel fatto ossia fisi-camente libero a traviare ma non puograve non disapprovareil proprio traviamento dimostratogli evidentemente dallaragione come ostacolo alla vera felicitagrave Perciograve il doverelega la libertagrave per mezzo della ragione senza scemarnepunto la forza naturale

Considerato soggettivamente il dovere egrave un atto libe-ro ossia unazione umana imposta dalla legge moralecome necessaria al conseguimento del fine propriodelluomo Ogni qualvolta adunque unazione puograve bensigrave

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bene particolare tuttavia nel caso nostro si toglie a si-gnificare il bene che egrave proprio delluomo in quanto es-sere ragionevole vo dire lonesto Ma ciograve che egrave onestociograve che egrave convenevole alluomo puograve convenirgli o comenecessario o come non disdicevole col primo si connet-te lidea del dovere col secondo quella del lecito Il do-vere non si ha da confondere collazione lecita perocchegravequello involge nel suo concetto lobbligazione questa lasemplice permissione Ad esempio egrave lecito donare agliamici ma non sempre cegrave obbligo di farlo

Il dovere si concepisce come un vincolo della volon-tagrave come una necessitagrave di agire in questo o quellaltromodo consentaneo alla ragione allordine al fine pro-prio delluomo cui non possiamo altrimenti rinunziareche perdendo la felicitagrave e ricevendo dalla coscienzaamari rimproveri Cotale necessitagrave per distinguerla dal-la fisica la quale egrave propria degli effetti posta una causasi appella morale poichegrave egrave tale che puograve combinarsi col-la libera volontagrave

Luomo astretto dal dovere rimane nel fatto ossia fisi-camente libero a traviare ma non puograve non disapprovareil proprio traviamento dimostratogli evidentemente dallaragione come ostacolo alla vera felicitagrave Perciograve il doverelega la libertagrave per mezzo della ragione senza scemarnepunto la forza naturale

Considerato soggettivamente il dovere egrave un atto libe-ro ossia unazione umana imposta dalla legge moralecome necessaria al conseguimento del fine propriodelluomo Ogni qualvolta adunque unazione puograve bensigrave

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condurre al fine umano ma non egrave mezzo talmente ne-cessario che senza esso non vi possa giungere alloraquellazione potragrave bensigrave dirsi onesta in quanto non disdi-ce alluomo ragionevole potragrave dirsi lecita in quanto ildovere non me la vieta ma non dovragrave dirsi doverosa

Dovere egrave termine relativo giacchegrave nulla puograve doversise non si deve a qualcuno negrave havvi debitore senza cre-ditore Pertanto i doveri delluomo sono relazioni chegliha contratto o contrae verso enti dalla cui volontagrave ricevequalcosa Dissi dalla cui volontagrave riceve qualcosa poi-chegrave quantunque molte sieno le relazioni che ha luomo eda molti riceva tuttavia non si appellano doveri che lerelazioni morali le relazioni cioegrave che esso ha rispetto adenti intelligenti Non si danno quindi doveri verso le be-stie e verso la natura fisica poichegrave luomo ha ragione difine e non di mezzo rispetto agli enti inferiori a lui Chese qualcosa da loro si riceve ciograve egrave per volontagrave del Crea-tore cui si deve gratitudine ed ossequio

Il numero dei doveri si puograve determinare dal numerodi quelli enti da quali luomo riceve e senza de quali egraveimpossibile la sua esistenza il suo benessere il suo fineIn altre parole si puograve ripetere dal numero di quegli enticui luomo egrave ordinato per lesistenza o per la conserva-zione propria oppure di quelli enti la cui volontagravesimpone alla sua propria con ragione vincolandone leazioni Avuto perciograve riguardo ai rapporti morali tresono i doveri principali delluomo Esso egrave ordinato aDio antecedente supremo di ogni creatura senza delquale non egrave possibile la sua esistenza donde i doveri

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condurre al fine umano ma non egrave mezzo talmente ne-cessario che senza esso non vi possa giungere alloraquellazione potragrave bensigrave dirsi onesta in quanto non disdi-ce alluomo ragionevole potragrave dirsi lecita in quanto ildovere non me la vieta ma non dovragrave dirsi doverosa

Dovere egrave termine relativo giacchegrave nulla puograve doversise non si deve a qualcuno negrave havvi debitore senza cre-ditore Pertanto i doveri delluomo sono relazioni chegliha contratto o contrae verso enti dalla cui volontagrave ricevequalcosa Dissi dalla cui volontagrave riceve qualcosa poi-chegrave quantunque molte sieno le relazioni che ha luomo eda molti riceva tuttavia non si appellano doveri che lerelazioni morali le relazioni cioegrave che esso ha rispetto adenti intelligenti Non si danno quindi doveri verso le be-stie e verso la natura fisica poichegrave luomo ha ragione difine e non di mezzo rispetto agli enti inferiori a lui Chese qualcosa da loro si riceve ciograve egrave per volontagrave del Crea-tore cui si deve gratitudine ed ossequio

Il numero dei doveri si puograve determinare dal numerodi quelli enti da quali luomo riceve e senza de quali egraveimpossibile la sua esistenza il suo benessere il suo fineIn altre parole si puograve ripetere dal numero di quegli enticui luomo egrave ordinato per lesistenza o per la conserva-zione propria oppure di quelli enti la cui volontagravesimpone alla sua propria con ragione vincolandone leazioni Avuto perciograve riguardo ai rapporti morali tresono i doveri principali delluomo Esso egrave ordinato aDio antecedente supremo di ogni creatura senza delquale non egrave possibile la sua esistenza donde i doveri

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verso Dio Luomo riceve dai parenti secondo lordina-mento divino la materia del suo essere dunque develoro per lorganismo ricevuto donde i doveri verso i ge-nitori Luomo deve alla societagrave che lo riceve e lo pro-tegge fino dalla nascita e senza della quale ei non po-trebbe condurre a perfezione le proprie potenze ed asse-guire molta parte del suo benessere ha perciograve doveriverso la patria

Dal primo istante della sua esistenza luomo egrave unito asuoi antecedenti Dio genitori patria da un rapporto in-timo che la sua volontagrave non concorse a stabilire i dove-ri perciograve che ne derivano sono naturali e primitivi Inquesto rapporto il termine col quale luomo comunica egravesuperiore ciograve che dagrave alle relazioni e obbligazioni che nerisultano qualcosa di sacro

Le relazioni posteriori che luomo contrae coi suoi si-mili e nelle quali deve seguire quellordine che la naturaprescrive danno origine ad altri doveri piugrave o meno stret-ti secondo lindole di queste relazioni stesse Tali sono idoveri di famiglia che comprendono quelli dei coniuga-ti e quelli dei genitori i doveri di societagrave dovuti ai vin-coli di cittadinanza di riconoscenza di amicizia i dove-ri di umanitagrave che riguardano tutti indistintamente imembri della famiglia umana Cotesti doveri altri nasco-no da relazioni accidentali e volontarie altri si possonoriguardare quanto alla pratica siccome conseguenzadelladempimento de primitivi Ad esempio i doveri deiconiugati provengono da vicendevole consenso di duevolontagrave i doveri di paternitagrave di amicizia e simili fiori-

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verso Dio Luomo riceve dai parenti secondo lordina-mento divino la materia del suo essere dunque develoro per lorganismo ricevuto donde i doveri verso i ge-nitori Luomo deve alla societagrave che lo riceve e lo pro-tegge fino dalla nascita e senza della quale ei non po-trebbe condurre a perfezione le proprie potenze ed asse-guire molta parte del suo benessere ha perciograve doveriverso la patria

Dal primo istante della sua esistenza luomo egrave unito asuoi antecedenti Dio genitori patria da un rapporto in-timo che la sua volontagrave non concorse a stabilire i dove-ri perciograve che ne derivano sono naturali e primitivi Inquesto rapporto il termine col quale luomo comunica egravesuperiore ciograve che dagrave alle relazioni e obbligazioni che nerisultano qualcosa di sacro

Le relazioni posteriori che luomo contrae coi suoi si-mili e nelle quali deve seguire quellordine che la naturaprescrive danno origine ad altri doveri piugrave o meno stret-ti secondo lindole di queste relazioni stesse Tali sono idoveri di famiglia che comprendono quelli dei coniuga-ti e quelli dei genitori i doveri di societagrave dovuti ai vin-coli di cittadinanza di riconoscenza di amicizia i dove-ri di umanitagrave che riguardano tutti indistintamente imembri della famiglia umana Cotesti doveri altri nasco-no da relazioni accidentali e volontarie altri si possonoriguardare quanto alla pratica siccome conseguenzadelladempimento de primitivi Ad esempio i doveri deiconiugati provengono da vicendevole consenso di duevolontagrave i doveri di paternitagrave di amicizia e simili fiori-

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scono da relazioni contingenti che secondo le circostan-ze e col volgere del tempo si rilassano notabilmente idoveri di umanitagrave finalmente sono conseguentementeadempiti da colui che osserva quei doveri che piugrave dapresso gli spettano Lavora infatti al benessere ed al pro-gresso del genere umano colui che coopera al bene dellafamiglia e della patria

Puograve avvenire che sorga collisione fra i doveri in talcaso la dignitagrave dei rapporti forniragrave alla ragione la misuradellapprezzamento ed alla volontagrave la norma della scelta

Da ciograve che testegrave dicemmo si puograve rilevare come i do-veri rispetto alla loro origine immediata ossia rispetto aquel fatto o titolo dal quale immediatamente derivalobbligazione si dividano in primitivi e acquisiti

Sono primitivi o innati connaturali assoluti quelliche sussistono e si conoscono imposti pel fatto stessodellesistenza degli uomini e delle naturali loro relazioniindipendentemente da ogni altro fatto o voleredelluomo stesso

Sono doveri acquisiti derivati ipotetici quelli che na-turalmente sono e si conoscono essere dietro un fatto otitolo volontario Egrave la legge della natura bensigrave che indu-ce il dovere in tale o tal altra condizione di cose ma egraveluomo che volontariamente ha realizzato il fatto o lacondizione Perciograve da un lato siffatti doveri sono natura-li dallaltro sono avventizi

Finalmente in rapporto al diverso soggetto formaleossia rispetto alla forma diversa nella quale egrave presoluomo unico soggetto dei doveri questi dividonsi in

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scono da relazioni contingenti che secondo le circostan-ze e col volgere del tempo si rilassano notabilmente idoveri di umanitagrave finalmente sono conseguentementeadempiti da colui che osserva quei doveri che piugrave dapresso gli spettano Lavora infatti al benessere ed al pro-gresso del genere umano colui che coopera al bene dellafamiglia e della patria

Puograve avvenire che sorga collisione fra i doveri in talcaso la dignitagrave dei rapporti forniragrave alla ragione la misuradellapprezzamento ed alla volontagrave la norma della scelta

Da ciograve che testegrave dicemmo si puograve rilevare come i do-veri rispetto alla loro origine immediata ossia rispetto aquel fatto o titolo dal quale immediatamente derivalobbligazione si dividano in primitivi e acquisiti

Sono primitivi o innati connaturali assoluti quelliche sussistono e si conoscono imposti pel fatto stessodellesistenza degli uomini e delle naturali loro relazioniindipendentemente da ogni altro fatto o voleredelluomo stesso

Sono doveri acquisiti derivati ipotetici quelli che na-turalmente sono e si conoscono essere dietro un fatto otitolo volontario Egrave la legge della natura bensigrave che indu-ce il dovere in tale o tal altra condizione di cose ma egraveluomo che volontariamente ha realizzato il fatto o lacondizione Perciograve da un lato siffatti doveri sono natura-li dallaltro sono avventizi

Finalmente in rapporto al diverso soggetto formaleossia rispetto alla forma diversa nella quale egrave presoluomo unico soggetto dei doveri questi dividonsi in

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individuali sociali ed internazionali Sono doveri indi-viduali quelli che ha luomo in quanto uomo socialiquelli che appartengono alluomo in quanto membro diuna societagrave relativamente alle altre parti di essa interna-zionali quelli che passano fra popolo e popolo nazionee nazione

Trasmesse tutte le divisioni che si possono dare deldovere noi le ridurremo a tre soli membri Tratteremo1deg dei doveri religiosi 2deg dei doveri individuali 3deg deidoveri sociali

CAPITOLO IIDoveri religiosi

Quanto allessere ed allesistere luomo egrave in relazionedi dipendenza da Dio siccome effetto da causa egrave lega-to ordinato naturalmente a Dio Il riconoscimento pra-tico di cotal relazione necessaria piglia il nome di reli-gione dal latino re-ligo

Nel significato piugrave generico della parola per religionesi suole indicare laquouna maniera di aversi della creaturaintelligente e libera in ordine alla Divinitagraveraquo Sotto talerispetto la religione ammette la distinzione in vera e fal-sa

Nel comune linguaggio il vocabolo di religione vienepreso anche in altri sensi talvolta in senso soggettivonel qual caso essa egrave una virtugrave forma speciale della giu-

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individuali sociali ed internazionali Sono doveri indi-viduali quelli che ha luomo in quanto uomo socialiquelli che appartengono alluomo in quanto membro diuna societagrave relativamente alle altre parti di essa interna-zionali quelli che passano fra popolo e popolo nazionee nazione

Trasmesse tutte le divisioni che si possono dare deldovere noi le ridurremo a tre soli membri Tratteremo1deg dei doveri religiosi 2deg dei doveri individuali 3deg deidoveri sociali

CAPITOLO IIDoveri religiosi

Quanto allessere ed allesistere luomo egrave in relazionedi dipendenza da Dio siccome effetto da causa egrave lega-to ordinato naturalmente a Dio Il riconoscimento pra-tico di cotal relazione necessaria piglia il nome di reli-gione dal latino re-ligo

Nel significato piugrave generico della parola per religionesi suole indicare laquouna maniera di aversi della creaturaintelligente e libera in ordine alla Divinitagraveraquo Sotto talerispetto la religione ammette la distinzione in vera e fal-sa

Nel comune linguaggio il vocabolo di religione vienepreso anche in altri sensi talvolta in senso soggettivonel qual caso essa egrave una virtugrave forma speciale della giu-

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stizia tal altra in senso oggettivo ed esprime laquoil com-plesso delle veritagrave che luomo crede intorno a Dioraquo o laquoilcomplesso dei doveri chegli ha verso Dioraquo

La pratica dei doveri religiosi costituisce ciograve che dice-si culto il quale si distingue in interno esterno e pub-blico Linterno consiste negli atti dellintelletto e dellavolontagrave lesterno egrave la professione e la dimostrazione delculto interno il quale si manifesta con alcune azioniestrinseche e segni visibili Questultimo piglia il nomedi pubblico quando riveste un carattere sociale Le for-me del culto esterno pigliano il nome di riti

Vi sono diverse maniere di culto secondo le varie reli-gioni professate da popoli della terra La varietagrave di que-ste dipende dalla diversitagrave dei dogmi ossia di quelle ve-ritagrave o tradizioni che sono loggetto della fede ed influi-scono potentemente sui costumi creando una morale re-ligiosa spesse volte variabile ed in contraddizione collamorale naturale I riti poi si spiegano coi dogmi e servo-no a mantenerli

Egli egrave evidente che tutte le specie di culto non sonoindifferentemente accette alla Divinitagrave negrave per conse-guenza sono egualmente buone tutte le religioni Dap-poichegrave essendo molte di queste contraddittorie nei dog-mi Dio veritagrave assoluta non puograve compiacersene senzacontraddirsi essendo poi molti culti riprovevoli per laloro immoralitagrave non possono neppure vantare la qualitagravedi religione la quale egrave inconcepibile senza la moralitagrave

Dal che segue eziandio non potersi dalluomo pre-scindendo da una rivelazione divina conoscere con cer-

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stizia tal altra in senso oggettivo ed esprime laquoil com-plesso delle veritagrave che luomo crede intorno a Dioraquo o laquoilcomplesso dei doveri chegli ha verso Dioraquo

La pratica dei doveri religiosi costituisce ciograve che dice-si culto il quale si distingue in interno esterno e pub-blico Linterno consiste negli atti dellintelletto e dellavolontagrave lesterno egrave la professione e la dimostrazione delculto interno il quale si manifesta con alcune azioniestrinseche e segni visibili Questultimo piglia il nomedi pubblico quando riveste un carattere sociale Le for-me del culto esterno pigliano il nome di riti

Vi sono diverse maniere di culto secondo le varie reli-gioni professate da popoli della terra La varietagrave di que-ste dipende dalla diversitagrave dei dogmi ossia di quelle ve-ritagrave o tradizioni che sono loggetto della fede ed influi-scono potentemente sui costumi creando una morale re-ligiosa spesse volte variabile ed in contraddizione collamorale naturale I riti poi si spiegano coi dogmi e servo-no a mantenerli

Egli egrave evidente che tutte le specie di culto non sonoindifferentemente accette alla Divinitagrave negrave per conse-guenza sono egualmente buone tutte le religioni Dap-poichegrave essendo molte di queste contraddittorie nei dog-mi Dio veritagrave assoluta non puograve compiacersene senzacontraddirsi essendo poi molti culti riprovevoli per laloro immoralitagrave non possono neppure vantare la qualitagravedi religione la quale egrave inconcepibile senza la moralitagrave

Dal che segue eziandio non potersi dalluomo pre-scindendo da una rivelazione divina conoscere con cer-

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tezza quale sia quella forma di culto che a Dio piaccia equali quersquo dogmi particolari cui debbasi una fede reli-giosa che se una religione sia incontrastabilmente rive-lata da Dio questa e non altra saragrave la vera religione infavore della quale milita il dovere morale di professar-la39 E giacchegrave nel fatto molte sono le religioni che di-consi rivelate la prudenza consiglia di esaminare qualedi esse presenti caratteri indubitabili di una rivelazioneonde non si neghi quella fede che si deve allautoritagrave as-soluta della Divinitagrave

Alla Teologia alla Critica alla Polemica egrave riservato ilcoacutempito di discutere la possibilitagrave il fatto loggetto del-la rivelazione e dichiarare i doveri religiosi coi criteritolti dalla stessa mentre al filosofo spetta il trattare diquelli soltanto che la sola retta ragione suggerisce40

39 La necessita di una rivelazione per conoscere con certezza idoveri religiosi egrave ammessa da Platone in quel celebre passodellAlcibiade II dove egrave manifestamente espressa la speranza nelventuro Maestro del genere umano

40 La vera religione non puograve essere che sola per la semplicis-sima ragione che Dio egrave uno e perciograve non devessere che uno ilvincolo di intelligenza e di amore che tutti gli uomini lega a DioQuindi non si dagrave propriamente opposizione fra la religione natu-rale e la rivelata ma quella disparitagrave che corre fra limperfetto e ilperfetto nello stesso genere ndash Non accettano alcuna divina rivela-zione i Razionalisti e i Deisti questi ultimi aggiungono la nega-zione della Provvidenza Che cosa adunque dice loro il fatto emi-nentemente sociale storico e singolarissimo del Cristianesimo

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tezza quale sia quella forma di culto che a Dio piaccia equali quersquo dogmi particolari cui debbasi una fede reli-giosa che se una religione sia incontrastabilmente rive-lata da Dio questa e non altra saragrave la vera religione infavore della quale milita il dovere morale di professar-la39 E giacchegrave nel fatto molte sono le religioni che di-consi rivelate la prudenza consiglia di esaminare qualedi esse presenti caratteri indubitabili di una rivelazioneonde non si neghi quella fede che si deve allautoritagrave as-soluta della Divinitagrave

Alla Teologia alla Critica alla Polemica egrave riservato ilcoacutempito di discutere la possibilitagrave il fatto loggetto del-la rivelazione e dichiarare i doveri religiosi coi criteritolti dalla stessa mentre al filosofo spetta il trattare diquelli soltanto che la sola retta ragione suggerisce40

39 La necessita di una rivelazione per conoscere con certezza idoveri religiosi egrave ammessa da Platone in quel celebre passodellAlcibiade II dove egrave manifestamente espressa la speranza nelventuro Maestro del genere umano

40 La vera religione non puograve essere che sola per la semplicis-sima ragione che Dio egrave uno e perciograve non devessere che uno ilvincolo di intelligenza e di amore che tutti gli uomini lega a DioQuindi non si dagrave propriamente opposizione fra la religione natu-rale e la rivelata ma quella disparitagrave che corre fra limperfetto e ilperfetto nello stesso genere ndash Non accettano alcuna divina rivela-zione i Razionalisti e i Deisti questi ultimi aggiungono la nega-zione della Provvidenza Che cosa adunque dice loro il fatto emi-nentemente sociale storico e singolarissimo del Cristianesimo

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Luomo non puograve comprendere i suoi doveri religiosise prima non ha acquistata la convinzione dellesistenzae degli attributi di Dio

Lignoranza volontaria e le passioni soltanto possonooscurare la nozione di Dio cosigrave universale e costantepresso tutti i popoli cosigrave profondamente radicata nellecoscienze

La conoscenza di Dio egrave logicamente necessaria oveluomo per poco rifletta e ragioni colla scorta de princi-pii piugrave evidenti di ogni raziocinio La coscienza gli atte-sta la contingenza dellessere suo proprio e la sua dipen-denza da una causa suprema che si impone alla propriaattivitagrave alla propria ragione colle leggi fisiche e moralichesso non vale negrave a creare negrave a mutare Ora la relazio-ne di dipendenza da Dio che luomo a voler essere ra-gionevole egrave duopo riconosca egrave la radice di tutti i suoidoveri religiosi

Essi vengono compendiati in questo principio laquodi-pendi da Dio per volontagrave come ne dipendi per naturaraquoOra luomo per natura dipende da Dio come dal sommoEssere cagione della sua esistenza dipende dal sommoVero e dal sommo Bene fine supremo di una duppliceillimitata tendenza della intelligenza alla scienza dellavolontagrave al bene ed alla felicitagrave senza termine Ed eccoper conseguenza tre relazioni che luomo deve coi liberiatti suoi volontariamente esprimere Lesprimere volon-tariamente la nostra dipendenza nellessere dicesi ado-razione nellintelligenza fede nella volontagrave amore

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Luomo non puograve comprendere i suoi doveri religiosise prima non ha acquistata la convinzione dellesistenzae degli attributi di Dio

Lignoranza volontaria e le passioni soltanto possonooscurare la nozione di Dio cosigrave universale e costantepresso tutti i popoli cosigrave profondamente radicata nellecoscienze

La conoscenza di Dio egrave logicamente necessaria oveluomo per poco rifletta e ragioni colla scorta de princi-pii piugrave evidenti di ogni raziocinio La coscienza gli atte-sta la contingenza dellessere suo proprio e la sua dipen-denza da una causa suprema che si impone alla propriaattivitagrave alla propria ragione colle leggi fisiche e moralichesso non vale negrave a creare negrave a mutare Ora la relazio-ne di dipendenza da Dio che luomo a voler essere ra-gionevole egrave duopo riconosca egrave la radice di tutti i suoidoveri religiosi

Essi vengono compendiati in questo principio laquodi-pendi da Dio per volontagrave come ne dipendi per naturaraquoOra luomo per natura dipende da Dio come dal sommoEssere cagione della sua esistenza dipende dal sommoVero e dal sommo Bene fine supremo di una duppliceillimitata tendenza della intelligenza alla scienza dellavolontagrave al bene ed alla felicitagrave senza termine Ed eccoper conseguenza tre relazioni che luomo deve coi liberiatti suoi volontariamente esprimere Lesprimere volon-tariamente la nostra dipendenza nellessere dicesi ado-razione nellintelligenza fede nella volontagrave amore

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Il dovere di adorazione non si deve mantenere nelsolo interiore della coscienza ma eziandio esprimereesternamente con segni sensibili Lunita delluomo im-pone questa necessitagrave giacchegrave un affetto umano nonpuograve stare nellinterno sigrave chiuso che non trasparisca al difuori Gli sforzi di violenza e la perpetua vigilanza chesi richiede per raffrenare la naturale propensione che ab-biamo a manifestare i nostri sentimenti provano che se-condo lordine della natura ha da esserci armonia fra gliatti interiori e gli esteriori ogni qualvolta una ragionespeciale non imponga il segreto Il culto esterno egrave dun-que e naturale e morale ed anche doveroso poichegrave ilcorpo soggetto delle azioni esterne che cosa egrave altro cheparte essenziale dellessere umano di quellessere ap-punto che deve a Dio per ciograve che ricevette

Il culto esterno e pubblico si rende poi necessario allasocietagrave religiosa che egrave laquounione di persone che porgono aDio un culto comune vincolate da unitagrave di dottrinaraquo Inuna societagrave religiosa si richiedono mezzi sensibili edesteriori affinchegrave gli uomini sempre piugrave si stringano in-sieme secondo lo spirito della societagrave ed affinchegrave vegga-no in che guisa ognuno dei membri intenda doversi ado-rar Dio

Il che riceve conferma dalla storia la quale ne ap-prende come presso i popoli tutti in tutte le religionisiavi sempre stato un culto esterno costituito da certi ritideterminati41

41 Presso tutte le religioni il culto esterno si compone di due

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Il dovere di adorazione non si deve mantenere nelsolo interiore della coscienza ma eziandio esprimereesternamente con segni sensibili Lunita delluomo im-pone questa necessitagrave giacchegrave un affetto umano nonpuograve stare nellinterno sigrave chiuso che non trasparisca al difuori Gli sforzi di violenza e la perpetua vigilanza chesi richiede per raffrenare la naturale propensione che ab-biamo a manifestare i nostri sentimenti provano che se-condo lordine della natura ha da esserci armonia fra gliatti interiori e gli esteriori ogni qualvolta una ragionespeciale non imponga il segreto Il culto esterno egrave dun-que e naturale e morale ed anche doveroso poichegrave ilcorpo soggetto delle azioni esterne che cosa egrave altro cheparte essenziale dellessere umano di quellessere ap-punto che deve a Dio per ciograve che ricevette

Il culto esterno e pubblico si rende poi necessario allasocietagrave religiosa che egrave laquounione di persone che porgono aDio un culto comune vincolate da unitagrave di dottrinaraquo Inuna societagrave religiosa si richiedono mezzi sensibili edesteriori affinchegrave gli uomini sempre piugrave si stringano in-sieme secondo lo spirito della societagrave ed affinchegrave vegga-no in che guisa ognuno dei membri intenda doversi ado-rar Dio

Il che riceve conferma dalla storia la quale ne ap-prende come presso i popoli tutti in tutte le religionisiavi sempre stato un culto esterno costituito da certi ritideterminati41

41 Presso tutte le religioni il culto esterno si compone di due

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La societagrave religiosa ha poi i suoi ministri e sacerdotiinvestiti del potere di dare alla divinitagrave il culto pubblicosiccome rappresentanti del popolo ed intermediari fragli uomini e Dio distribuiti secondo lordine di superio-ritagrave e di inferioritagrave formano una gerarchia Dapprimaogni famiglia o complesso di famiglie discendenti dallo

parti di simboli rappresentanti lazione divina quali sarebbero adesempio presso i Cristiani i Sacramenti e di azioni o segni espri-menti il sentimento religioso

Fra i simboli primitivi ritenuti da antico siccome forme sotto lequali la Divinitagrave comunica cogli uomini egrave singolare incontrare laparola ed il soffio In tutti i tempi e presso tutti i popoli si egrave credu-to alla manifestazione della Divinitagrave per via della parola ispirataDi qui lautoritagrave che si annetteva ai vaticinii ed agli oracolinellantichitagrave pagana Il soffio venne considerato come emanazio-ne dello spirito ed impiegato come mezzo a trasmetterlo o infon-derlo In tutte le lingue antiche lo stesso vocabolo designa egual-mente il soffio e lo spirito e g πνευmicroα spiritus athem Lispira-zione divina si riceveva pertanto mediante un soffio misteriosoAltro simbolo sacramentale e che risale allorigine della famigliaegrave limposizione delle mani Il padre ministro di Dio quanto allapropagazione della vita ed investito da lui di unautoritagrave dirograve cosigravesacra e di un potere sacerdotale trasmette ai figli nel benedirliqualcosa di divino di cui la paternitagrave lo rese depositario assicu-rando loro le promesse fatte alla stirpe e consacrando con atto so-lenne la loro ereditagrave A simboli rituali venne pure tolta lacqua ilfuoco il sangue delle vittime il servirsene in quelle determinatemaniere e con riverenza era quanto acquistare il perdono il valo-re e la santitagrave per una partecipazione intima della divina potenza

La seconda parte di ogni culto esterno egrave costituita da riti espri-menti naturalmente il sentimento religioso ossia da segni e formesensibili nelle quali viene rappresentato il movimento della vo-

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La societagrave religiosa ha poi i suoi ministri e sacerdotiinvestiti del potere di dare alla divinitagrave il culto pubblicosiccome rappresentanti del popolo ed intermediari fragli uomini e Dio distribuiti secondo lordine di superio-ritagrave e di inferioritagrave formano una gerarchia Dapprimaogni famiglia o complesso di famiglie discendenti dallo

parti di simboli rappresentanti lazione divina quali sarebbero adesempio presso i Cristiani i Sacramenti e di azioni o segni espri-menti il sentimento religioso

Fra i simboli primitivi ritenuti da antico siccome forme sotto lequali la Divinitagrave comunica cogli uomini egrave singolare incontrare laparola ed il soffio In tutti i tempi e presso tutti i popoli si egrave credu-to alla manifestazione della Divinitagrave per via della parola ispirataDi qui lautoritagrave che si annetteva ai vaticinii ed agli oracolinellantichitagrave pagana Il soffio venne considerato come emanazio-ne dello spirito ed impiegato come mezzo a trasmetterlo o infon-derlo In tutte le lingue antiche lo stesso vocabolo designa egual-mente il soffio e lo spirito e g πνευmicroα spiritus athem Lispira-zione divina si riceveva pertanto mediante un soffio misteriosoAltro simbolo sacramentale e che risale allorigine della famigliaegrave limposizione delle mani Il padre ministro di Dio quanto allapropagazione della vita ed investito da lui di unautoritagrave dirograve cosigravesacra e di un potere sacerdotale trasmette ai figli nel benedirliqualcosa di divino di cui la paternitagrave lo rese depositario assicu-rando loro le promesse fatte alla stirpe e consacrando con atto so-lenne la loro ereditagrave A simboli rituali venne pure tolta lacqua ilfuoco il sangue delle vittime il servirsene in quelle determinatemaniere e con riverenza era quanto acquistare il perdono il valo-re e la santitagrave per una partecipazione intima della divina potenza

La seconda parte di ogni culto esterno egrave costituita da riti espri-menti naturalmente il sentimento religioso ossia da segni e formesensibili nelle quali viene rappresentato il movimento della vo-

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stesso stipite formava una determinata societagrave religiosasotto il proprio patriarca investito ad un tempo dallatriplice autoritagrave sacerdotale paterna e civile Man manola societagrave religiosa si confuse colla politica ed il poteredi questa rese dipendente il potere di quella La religio-ne diventograve cosigrave un vincolo nazionale e talvolta decaddenella stima dei popoli per le arbitrarietagrave del potere poli-tico che la riguardograve come strumento di governo Di quilontagrave cooperante allazione divina Le preghiere a voce alta osommessa le nenie i canti sono favorevolissimi ad esprimeredestare e mantenere i sentimenti pii i quali poi naturalmente siestrinsecano in certe azioni o movimenti corporei conformi allerappresentazioni fantastiche che si producono nellimmaginazionecontemporaneamente agli atti intellettivi E ciograve succede in forzadi quelle leggi psicologiche delle quali a suo tempo trattammo eche si possono compendiare in questi due pronunciati laquoogni pen-siero umano non egrave mai senza rappresentazione fantastica ndash ognirappresentazione si converte in azioneraquo Tradisce perciograve ligno-ranza delle piugrave comuni leggi naturali chi avesse in conto di ridi-cole e vane le pratiche religiose quali sarebbero chinare il capopiegare il ginocchio e simili Egrave proprio del filosofo dalla osserva-zione dei fenomeni procedere nellindagine delle cause che li pre-parano e anzichegrave rigettarli a priori dimostrare tutta la virtugrave delsimbolismo mediante la conoscenza profonda delluomo

Fra gli atti di culto piugrave universali va ricordato il sacrifizio Ilsolo Cattolicismo illumina la storia dellumanitagrave spiegando un fat-to universale e costante quale fu quello dei sacrifizi in uso pressotutti i popoli La Teologia cristiana li riguarda tutti siccome figuredel sacrifizio dellUomo-Dio senza cotesta relazione di indole so-prannaturale il sacrifizio sarebbe un fatto storicamente ed umana-mente inesplicabile Perchegrave infatti un uso sigrave generale di sacrifizicruenti perchegrave cessarono come quando

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stesso stipite formava una determinata societagrave religiosasotto il proprio patriarca investito ad un tempo dallatriplice autoritagrave sacerdotale paterna e civile Man manola societagrave religiosa si confuse colla politica ed il poteredi questa rese dipendente il potere di quella La religio-ne diventograve cosigrave un vincolo nazionale e talvolta decaddenella stima dei popoli per le arbitrarietagrave del potere poli-tico che la riguardograve come strumento di governo Di quilontagrave cooperante allazione divina Le preghiere a voce alta osommessa le nenie i canti sono favorevolissimi ad esprimeredestare e mantenere i sentimenti pii i quali poi naturalmente siestrinsecano in certe azioni o movimenti corporei conformi allerappresentazioni fantastiche che si producono nellimmaginazionecontemporaneamente agli atti intellettivi E ciograve succede in forzadi quelle leggi psicologiche delle quali a suo tempo trattammo eche si possono compendiare in questi due pronunciati laquoogni pen-siero umano non egrave mai senza rappresentazione fantastica ndash ognirappresentazione si converte in azioneraquo Tradisce perciograve ligno-ranza delle piugrave comuni leggi naturali chi avesse in conto di ridi-cole e vane le pratiche religiose quali sarebbero chinare il capopiegare il ginocchio e simili Egrave proprio del filosofo dalla osserva-zione dei fenomeni procedere nellindagine delle cause che li pre-parano e anzichegrave rigettarli a priori dimostrare tutta la virtugrave delsimbolismo mediante la conoscenza profonda delluomo

Fra gli atti di culto piugrave universali va ricordato il sacrifizio Ilsolo Cattolicismo illumina la storia dellumanitagrave spiegando un fat-to universale e costante quale fu quello dei sacrifizi in uso pressotutti i popoli La Teologia cristiana li riguarda tutti siccome figuredel sacrifizio dellUomo-Dio senza cotesta relazione di indole so-prannaturale il sacrifizio sarebbe un fatto storicamente ed umana-mente inesplicabile Perchegrave infatti un uso sigrave generale di sacrifizicruenti perchegrave cessarono come quando

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presso gli antichi gli Dei nazionali che talvolta vinceva-no la prova nelle lotte e nelle battaglie gli uni contro de-gli altri di qui la nazionalitagrave identificata colla religionepresso gli Ebrei e i Maomettani di qui il Papato degliTzar e delle Regine dInghilterra La sola Chiesa Cattoli-ca egrave la societagrave religiosa libera ed indipendente e dotatadi una costituzione sociale cosigrave compatta da poterla du-rare da segrave sola co suoi dogmi colla sua morale col suoculto col suo organismo gerarchico

Il secondo dovere delluomo verso Dio si ripete dallatendenza della nostra intelligenza al vero tendenza illi-mitata che perciograve egrave ordinata a quella Suprema Idea laquale egrave ragione di tutto lo scibile e le cui intenzioni diarte e di pensiero si ravvisano nelluniverso Questo do-vere egrave di conoscenza e di fede

Procurarsi un certo corredo di scienza teologica ac-quistare un concetto il piugrave perfetto che da noi si possadi Dio e dei suoi attributi riflettere e meditare talvoltasulla natura dellEnte Supremo egrave quanto la ragione di-manda dalluomo Tutte le scuole filosofiche credetterodi dover trattare della conoscenza di Dio e de suoi attri-buti

Il terzo dovere egrave quello di riconoscere praticamenteDio come sommo Bene Esso si adempie colla gratitudi-ne pei benefizi ricevuti collo zelo per lonor suo collasperanza di ricevere da lui e beni gratuiti e premicollamore infine che ispira gli atti eroici della virtugraveNella storia dei benefattori dellumanitagrave stanno diffattiin prima linea i credenti

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presso gli antichi gli Dei nazionali che talvolta vinceva-no la prova nelle lotte e nelle battaglie gli uni contro de-gli altri di qui la nazionalitagrave identificata colla religionepresso gli Ebrei e i Maomettani di qui il Papato degliTzar e delle Regine dInghilterra La sola Chiesa Cattoli-ca egrave la societagrave religiosa libera ed indipendente e dotatadi una costituzione sociale cosigrave compatta da poterla du-rare da segrave sola co suoi dogmi colla sua morale col suoculto col suo organismo gerarchico

Il secondo dovere delluomo verso Dio si ripete dallatendenza della nostra intelligenza al vero tendenza illi-mitata che perciograve egrave ordinata a quella Suprema Idea laquale egrave ragione di tutto lo scibile e le cui intenzioni diarte e di pensiero si ravvisano nelluniverso Questo do-vere egrave di conoscenza e di fede

Procurarsi un certo corredo di scienza teologica ac-quistare un concetto il piugrave perfetto che da noi si possadi Dio e dei suoi attributi riflettere e meditare talvoltasulla natura dellEnte Supremo egrave quanto la ragione di-manda dalluomo Tutte le scuole filosofiche credetterodi dover trattare della conoscenza di Dio e de suoi attri-buti

Il terzo dovere egrave quello di riconoscere praticamenteDio come sommo Bene Esso si adempie colla gratitudi-ne pei benefizi ricevuti collo zelo per lonor suo collasperanza di ricevere da lui e beni gratuiti e premicollamore infine che ispira gli atti eroici della virtugraveNella storia dei benefattori dellumanitagrave stanno diffattiin prima linea i credenti

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Fra gli atti naturali di religione sono da ricordarsi lapreghiera il voto ed il giuramento Colla preghiera sidimanda a Dio siccome ente ottimo ed onnipotentelaiuto di che abbisogna la debolezza delluomo Colvoto si consacra a Dio unopera buona Col giuramentolo si invoca come a testimonio della veritagrave o a difesadella giustizia o in conferma della fatta promessa Pres-so tutti i popoli lo spergiuro riceve la nota di infamia

Ladorare altri fuorchegrave Dio egrave un male morale espres-sione di unassurditagrave metafisica e dicesi idolatria Il nonadorarlo espressione di unaltra assurditagrave cioegrave dellindi-pendenza assoluta di un essere contingente egrave empietagrave

Non poche dottrine sono oggidigrave in opposizione coiprincipii teologici che finora regolarono la vita moraledi innumerevoli generazioni I limiti del nostro studionon ci permette discuterle e vagliarle Quella che oggidigravesi suol chiamare scienza delle religioni non egrave altro cheuna critica razionalistica che le attacca tutte per tutte ri-gettarle e riescire allateismo LEvoluzionismo recograveeziandio le sue indagini sulla genesi del sentimento reli-gioso ma invece di fondarlo sul raziocinio che dallordi-ne cosmico e dallordine morale assorge allesistenzadellente supremo lo fa esordire da un fatto accidentalenon ancora ben indicato e destituito di quella universa-litagrave che si vuole per spiegare lesistenza universale e co-stante del sentimento religioso

Lo Spencer fa nascere il sentimento religioso dal ti-more dei morti Ogni uomo cosigrave egli ha il suo doppioNelle epoche primitive della razza umana un fatto psi-

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Fra gli atti naturali di religione sono da ricordarsi lapreghiera il voto ed il giuramento Colla preghiera sidimanda a Dio siccome ente ottimo ed onnipotentelaiuto di che abbisogna la debolezza delluomo Colvoto si consacra a Dio unopera buona Col giuramentolo si invoca come a testimonio della veritagrave o a difesadella giustizia o in conferma della fatta promessa Pres-so tutti i popoli lo spergiuro riceve la nota di infamia

Ladorare altri fuorchegrave Dio egrave un male morale espres-sione di unassurditagrave metafisica e dicesi idolatria Il nonadorarlo espressione di unaltra assurditagrave cioegrave dellindi-pendenza assoluta di un essere contingente egrave empietagrave

Non poche dottrine sono oggidigrave in opposizione coiprincipii teologici che finora regolarono la vita moraledi innumerevoli generazioni I limiti del nostro studionon ci permette discuterle e vagliarle Quella che oggidigravesi suol chiamare scienza delle religioni non egrave altro cheuna critica razionalistica che le attacca tutte per tutte ri-gettarle e riescire allateismo LEvoluzionismo recograveeziandio le sue indagini sulla genesi del sentimento reli-gioso ma invece di fondarlo sul raziocinio che dallordi-ne cosmico e dallordine morale assorge allesistenzadellente supremo lo fa esordire da un fatto accidentalenon ancora ben indicato e destituito di quella universa-litagrave che si vuole per spiegare lesistenza universale e co-stante del sentimento religioso

Lo Spencer fa nascere il sentimento religioso dal ti-more dei morti Ogni uomo cosigrave egli ha il suo doppioNelle epoche primitive della razza umana un fatto psi-

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cologico il fatto dei sogni prestograve fondamento ad unasingolare credenza gli uomini si abituarono a conside-rare quellio che egrave il protagonista dei sogni siccome unente agile sottile aereo Esso ha la stessa fisionomia delcorpo che abita e che abbandona momentaneamente du-rante il sonno e per sempre vegnendo la morte Cotestoessere vago riceve appunto il nome di doppio quasi du-plicazione dellindividuo I doppi amano i luoghi ove untempo abitarono congiunti al corpo ed hanno le stesseabitudini che ebbero i viventi co quali si identificaronoun tempo Era naturale che i doppi degli uomini potentidei capi delle tribugrave dei violenti fossero temuti anchedopo la morte del loro involucro corporeo Di qui il sen-timento di timore che siffatta credenza ingeriva neglianimi e il bisogno di placarli e conciliarseli con offertesacrifizi ed onori di qui le consultazioni gli oracoli etutta la teurgia antica

Lo Spencer non ci dagrave come era da aspettarsi loriginerazionale della religione egli non fa altro che indicareuno fra i molti modi con cui ebbe origine lrsquoidolatria e lasuperstizione

E veramente alla genesi dellidolatria sta sempre qual-che fatto accidentale che importa perograve sceverare da unelemento costante dalla persuasione razionale cioegravedellesistenza di un ente supremo che regge le sortidelluomo Senza di questultimo elemento il fatto acci-dentale non avrebbe potuto dar corpo a veruna specie diculto

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cologico il fatto dei sogni prestograve fondamento ad unasingolare credenza gli uomini si abituarono a conside-rare quellio che egrave il protagonista dei sogni siccome unente agile sottile aereo Esso ha la stessa fisionomia delcorpo che abita e che abbandona momentaneamente du-rante il sonno e per sempre vegnendo la morte Cotestoessere vago riceve appunto il nome di doppio quasi du-plicazione dellindividuo I doppi amano i luoghi ove untempo abitarono congiunti al corpo ed hanno le stesseabitudini che ebbero i viventi co quali si identificaronoun tempo Era naturale che i doppi degli uomini potentidei capi delle tribugrave dei violenti fossero temuti anchedopo la morte del loro involucro corporeo Di qui il sen-timento di timore che siffatta credenza ingeriva neglianimi e il bisogno di placarli e conciliarseli con offertesacrifizi ed onori di qui le consultazioni gli oracoli etutta la teurgia antica

Lo Spencer non ci dagrave come era da aspettarsi loriginerazionale della religione egli non fa altro che indicareuno fra i molti modi con cui ebbe origine lrsquoidolatria e lasuperstizione

E veramente alla genesi dellidolatria sta sempre qual-che fatto accidentale che importa perograve sceverare da unelemento costante dalla persuasione razionale cioegravedellesistenza di un ente supremo che regge le sortidelluomo Senza di questultimo elemento il fatto acci-dentale non avrebbe potuto dar corpo a veruna specie diculto

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Dallesame delle religioni politeistiche ed idolatrichesi scorge assai bene in mezzo alle aberrazioni della ra-gione ed alle assurditagrave dei culti lidea della divinitagrave Gliuomini si affaticarono ad afferrare cotale idea e concre-tarla in un che materiale scambiando man mano la figu-ra o la rappresentazione col figurato e il rappresentatoCircostanze speciali hanno poi indotto forme di dogmi edi culto differenti Cosigrave nel Sabeismo gli astri furonodapprima considerati siccome simboli della divinitagrave nelPaganesimo classico troviamo la personificazione di va-rii concetti della divinitagrave42 nell India infine egrave la divinitagravestessa che in una serie di avatari o incarnazioni si indi-vidua in un uomo

Che il sentimento religioso si svolga dalla sola idea diDio negrave giagrave da quei fatti che poterono indurre o una for-ma speciale di culto o una superstiziosa credenza egrave cosaevidentissima anche in mezzo a quei popoli appo i qualiquellidea pare piugrave oscurata e direbbessi scomparsa Nelfeticismo per esempio si ha una forma grossolana diculto in cui a tutta prima mal si troverebbe lidea di unEnte supremo Eppure dobbiamo dirlo ad onore dellaspecie umana il feticcio non egrave veramente dal selvaggioriputato per un Dio e riputato come tale Il selvaggiocrede che per intermedio dei feticci43 puograve costringere laDivinitagrave ad esaudirlo il feticcio egrave nelle sue mani come

42 Donde il celebre detto del Max Muumlller Nomina numina43 Luso ha riservato il nome di feticci ad oggetti inanimati che

i selvaggi portano ordinariamente addosso attribuendovi un pote-re soprannaturale

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Dallesame delle religioni politeistiche ed idolatrichesi scorge assai bene in mezzo alle aberrazioni della ra-gione ed alle assurditagrave dei culti lidea della divinitagrave Gliuomini si affaticarono ad afferrare cotale idea e concre-tarla in un che materiale scambiando man mano la figu-ra o la rappresentazione col figurato e il rappresentatoCircostanze speciali hanno poi indotto forme di dogmi edi culto differenti Cosigrave nel Sabeismo gli astri furonodapprima considerati siccome simboli della divinitagrave nelPaganesimo classico troviamo la personificazione di va-rii concetti della divinitagrave42 nell India infine egrave la divinitagravestessa che in una serie di avatari o incarnazioni si indi-vidua in un uomo

Che il sentimento religioso si svolga dalla sola idea diDio negrave giagrave da quei fatti che poterono indurre o una for-ma speciale di culto o una superstiziosa credenza egrave cosaevidentissima anche in mezzo a quei popoli appo i qualiquellidea pare piugrave oscurata e direbbessi scomparsa Nelfeticismo per esempio si ha una forma grossolana diculto in cui a tutta prima mal si troverebbe lidea di unEnte supremo Eppure dobbiamo dirlo ad onore dellaspecie umana il feticcio non egrave veramente dal selvaggioriputato per un Dio e riputato come tale Il selvaggiocrede che per intermedio dei feticci43 puograve costringere laDivinitagrave ad esaudirlo il feticcio egrave nelle sue mani come

42 Donde il celebre detto del Max Muumlller Nomina numina43 Luso ha riservato il nome di feticci ad oggetti inanimati che

i selvaggi portano ordinariamente addosso attribuendovi un pote-re soprannaturale

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un ostaggio come una cambiale che Dio per lonor suo egraveobbligato a non lasciar protestare Perciograve quando lavve-nimento non succede secondo i suoi desideri il selvag-gio maltratta il suo feticcio lo getta via come inutile ene sceglie un altro La scelta di un feticcio egrave dovuta ilpiugrave sovente a circostanze fortuite il primo oggetto che ilselvaggio desideroso della protezione divina incontragli serve indifferentemente Il feticcio adunque non egrave unDio nel concetto de selvaggi Una vaga nozione del ca-rattere immateriale della divinitagrave si nasconde sotto que-ste credenze grossolane si direbbe che il selvaggiocomprende assai bene che un potere misterioso lattor-nia che egli intravvede nella sua ignoranza quellideaquellente che i suoi occhi non possono scoprire In-quieto egli vorrebbe sottrarsi a questo essere arcano oconciliarsi con lui e si ingegna a rinfermarlo in un luo-go a materializzarlo in un oggetto i suoi sforzi vani elaboriosi la sua collera contro lidolo mentitore attesta-no lazione latente della grande idea che nel segreto del-la sua mente rimane

CAPITOLO IIIDoveri individuali

Secondo i principii dellobbligazione morale non sidovrebbero ammettere doveri verso se stesso E diffattinel concetto del dovere entrando il concetto di giustizia

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un ostaggio come una cambiale che Dio per lonor suo egraveobbligato a non lasciar protestare Perciograve quando lavve-nimento non succede secondo i suoi desideri il selvag-gio maltratta il suo feticcio lo getta via come inutile ene sceglie un altro La scelta di un feticcio egrave dovuta ilpiugrave sovente a circostanze fortuite il primo oggetto che ilselvaggio desideroso della protezione divina incontragli serve indifferentemente Il feticcio adunque non egrave unDio nel concetto de selvaggi Una vaga nozione del ca-rattere immateriale della divinitagrave si nasconde sotto que-ste credenze grossolane si direbbe che il selvaggiocomprende assai bene che un potere misterioso lattor-nia che egli intravvede nella sua ignoranza quellideaquellente che i suoi occhi non possono scoprire In-quieto egli vorrebbe sottrarsi a questo essere arcano oconciliarsi con lui e si ingegna a rinfermarlo in un luo-go a materializzarlo in un oggetto i suoi sforzi vani elaboriosi la sua collera contro lidolo mentitore attesta-no lazione latente della grande idea che nel segreto del-la sua mente rimane

CAPITOLO IIIDoveri individuali

Secondo i principii dellobbligazione morale non sidovrebbero ammettere doveri verso se stesso E diffattinel concetto del dovere entrando il concetto di giustizia

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e di obbligazione non si comprende come luomo possaessere giusto e venir obbligato verso se medesimo Af-finchegrave esista obbligazione egrave necessario che un debito sicontragga verso un essere morale distinto oppure cheuna ragione ed una volontagrave superiore si imponga legitti-mamente ad una ragione e volontagrave inferiore Oranelluomo negrave luno negrave laltro egrave possibile egli nulla dagrave ase stesso perchegrave altrimenti avrebbe giagrave ciograve che darebbela sua volontagrave non puograve contrapporsi a se stessa come au-toritagrave sia perchegrave libera ed incapace perciograve di vincolaremoralmente se stessa sia perchegrave soggetto essa stessa deldovere Inoltre appartenendo il dovere alla categoriadelle relazioni non si comprende come luomo si troviin relazione con segrave non compariscono infatti i terminidella relazione

Ciograve non ostante dai Moralisti vengono descritti i do-veri verso se stesso riducibili a quello della propria con-servazione e a quello del perfezionamento delle propriefacoltagrave La ragione logica (non ontologica) della distin-zione si ripete unicamente dal soggetto ossia dal termi-ne cui immediatamente si riferisce lobbligazione inquanto esso deve porre unazione la quale benchegrave peraltri titoli dovuta concorre perograve al proprio perfeziona-mento ed esige la conservazione dellente morale

La radice adunque di questi doveri individuali la loroforza obbligatoria non egrave il soggetto umano negrave la loro ra-gione metafisica egrave il benessere umano cui giova a pro-durre il loro adempimento Se questi motivi se lutilitagrave eil piacere fondassero il dovere cesserebbe ogni obbli-

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e di obbligazione non si comprende come luomo possaessere giusto e venir obbligato verso se medesimo Af-finchegrave esista obbligazione egrave necessario che un debito sicontragga verso un essere morale distinto oppure cheuna ragione ed una volontagrave superiore si imponga legitti-mamente ad una ragione e volontagrave inferiore Oranelluomo negrave luno negrave laltro egrave possibile egli nulla dagrave ase stesso perchegrave altrimenti avrebbe giagrave ciograve che darebbela sua volontagrave non puograve contrapporsi a se stessa come au-toritagrave sia perchegrave libera ed incapace perciograve di vincolaremoralmente se stessa sia perchegrave soggetto essa stessa deldovere Inoltre appartenendo il dovere alla categoriadelle relazioni non si comprende come luomo si troviin relazione con segrave non compariscono infatti i terminidella relazione

Ciograve non ostante dai Moralisti vengono descritti i do-veri verso se stesso riducibili a quello della propria con-servazione e a quello del perfezionamento delle propriefacoltagrave La ragione logica (non ontologica) della distin-zione si ripete unicamente dal soggetto ossia dal termi-ne cui immediatamente si riferisce lobbligazione inquanto esso deve porre unazione la quale benchegrave peraltri titoli dovuta concorre perograve al proprio perfeziona-mento ed esige la conservazione dellente morale

La radice adunque di questi doveri individuali la loroforza obbligatoria non egrave il soggetto umano negrave la loro ra-gione metafisica egrave il benessere umano cui giova a pro-durre il loro adempimento Se questi motivi se lutilitagrave eil piacere fondassero il dovere cesserebbe ogni obbli-

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gazione quando la coscienza non trova piugrave in loro la di-rezione de liberi suoi atti Se per es a raffermare il do-vere della propria conservazione io non reco altra ra-gione obbligatoria che il benessere proprio i vantaggi ele gioie che ci procura la vita non veggo perchegrave debbaconservare la vita colui al quale egrave diventata penosa etessuta di dolorose vicende costui troveragrave anzi il pro-prio benessere a privarsene Lo stesso si dica del doveredi coltivare lintelligenza quando solo si derivasse daivantaggi dalla gloria e dalla felicitagrave del sapere

Il principio adunque che dagrave la misura di ciograve cheluomo deve in quanto individuo non puograve essere altroche la Ragione Suprema la quale si impone alla ragionedelluomo con questo precetto universale laquofa il tuobeneraquo Ma siccome la ragione umana egrave riflessiva duetermini logicamente distinti cegrave dato scoprire nelluomoluomo che opera con riflessione sopra se stesso egrave un ter-mine distinto dalluomo considerato come oggetto diret-to di questa operazione questultimo riceve una direzio-ne dal primo Di qui nascono ragionevoli e doverose re-lazioni che luomo ha verso di segrave cioegrave i doveri verso semedesimo

Fare il nostro bene egrave quanto compire in noi lintentodella Ragione Suprema Ora cotesto intento si scopreevidentemente nella natura delluomo e delle sue facoltagraveDipendente quanto allesistere dalla volontagrave divina sa-rebbe un invertire lordine naturale il non curare di man-tenere la propria esistenza perfettibile nelle sue facoltagraveegli deve condurre allatto le sue potenze razionali che

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gazione quando la coscienza non trova piugrave in loro la di-rezione de liberi suoi atti Se per es a raffermare il do-vere della propria conservazione io non reco altra ra-gione obbligatoria che il benessere proprio i vantaggi ele gioie che ci procura la vita non veggo perchegrave debbaconservare la vita colui al quale egrave diventata penosa etessuta di dolorose vicende costui troveragrave anzi il pro-prio benessere a privarsene Lo stesso si dica del doveredi coltivare lintelligenza quando solo si derivasse daivantaggi dalla gloria e dalla felicitagrave del sapere

Il principio adunque che dagrave la misura di ciograve cheluomo deve in quanto individuo non puograve essere altroche la Ragione Suprema la quale si impone alla ragionedelluomo con questo precetto universale laquofa il tuobeneraquo Ma siccome la ragione umana egrave riflessiva duetermini logicamente distinti cegrave dato scoprire nelluomoluomo che opera con riflessione sopra se stesso egrave un ter-mine distinto dalluomo considerato come oggetto diret-to di questa operazione questultimo riceve una direzio-ne dal primo Di qui nascono ragionevoli e doverose re-lazioni che luomo ha verso di segrave cioegrave i doveri verso semedesimo

Fare il nostro bene egrave quanto compire in noi lintentodella Ragione Suprema Ora cotesto intento si scopreevidentemente nella natura delluomo e delle sue facoltagraveDipendente quanto allesistere dalla volontagrave divina sa-rebbe un invertire lordine naturale il non curare di man-tenere la propria esistenza perfettibile nelle sue facoltagraveegli deve condurre allatto le sue potenze razionali che

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sono delluomo il carattere proprio e specifico in cotalguisa luomo si mantiene a quel grado di dignitagrave e di or-dine che deve avere nelluniverso in forza della sua per-sonalitagrave Perciograve i doveri delluomo verso se stesso sipossono ridurre a queste tre classi 1deg dovere negativodella conservazione propria 2deg doveri di perfeziona-mento 3deg doveri di conservazione della propria dignitagravepersonale

1deg Dovere della propria conservazione

Questo dovere ha per oggetto la parte materiale delcomposto umano cioegrave il corpo e la sua integritagrave egrave undovere negativo imperocchegrave anzi tutto obbliga a non to-glierci direttamente la vita e poi ci proibisce di abbre-viarcela con qualsiasi attentato vuoi alla sanitagrave vuoiallintegritagrave del corpo Se luomo avesse un precetto po-sitivo di vivere non dovrebbe morir mai egli egrave obbliga-to unicamente a sottostare allordinazione divina epper-ciograve a non porre volontariamente unazione che in mododiretto o indiretto perverta lordine della natura quantoalla conservazione delle esistenze

Pertanto altamente egrave riprovato il suicidioIl suicida facendo pessimo uso della sua libertagrave della

sua ragione delle sue forze fisiche commette un delittoche tutta la natura condanna Dappoichegrave in ogni essere egraveessenziale un principio che si opponga alla distruzionealtrimenti non resisterebbe un solo istante alla perpetuaazione distruggitrice delle forze circostanti lesistenza

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sono delluomo il carattere proprio e specifico in cotalguisa luomo si mantiene a quel grado di dignitagrave e di or-dine che deve avere nelluniverso in forza della sua per-sonalitagrave Perciograve i doveri delluomo verso se stesso sipossono ridurre a queste tre classi 1deg dovere negativodella conservazione propria 2deg doveri di perfeziona-mento 3deg doveri di conservazione della propria dignitagravepersonale

1deg Dovere della propria conservazione

Questo dovere ha per oggetto la parte materiale delcomposto umano cioegrave il corpo e la sua integritagrave egrave undovere negativo imperocchegrave anzi tutto obbliga a non to-glierci direttamente la vita e poi ci proibisce di abbre-viarcela con qualsiasi attentato vuoi alla sanitagrave vuoiallintegritagrave del corpo Se luomo avesse un precetto po-sitivo di vivere non dovrebbe morir mai egli egrave obbliga-to unicamente a sottostare allordinazione divina epper-ciograve a non porre volontariamente unazione che in mododiretto o indiretto perverta lordine della natura quantoalla conservazione delle esistenze

Pertanto altamente egrave riprovato il suicidioIl suicida facendo pessimo uso della sua libertagrave della

sua ragione delle sue forze fisiche commette un delittoche tutta la natura condanna Dappoichegrave in ogni essere egraveessenziale un principio che si opponga alla distruzionealtrimenti non resisterebbe un solo istante alla perpetuaazione distruggitrice delle forze circostanti lesistenza

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perciograve di un ente si risolve in una reazione continua alnon essere Importa adunque una violenza irragionevoleed innaturale epperciograve altamente immorale volere ilnon essere e mutare il termine della reazione vitale

Non meno che la natura protesta contro il suicidio lasocietagrave di cui luomo egrave naturalmente membro Le si recae ingiuria violandone il diritto di conservazione col sot-trarne la materia e danno privandola dellopera a lei piugraveo meno necessaria e pericolo scemando potere alla giu-stizia punitrice dei delitti

Il suicidio egrave unassurditagrave giacchegrave un essere ragione-vole non agisce mai senza motivo vegrave sempre un fineun desiderio in fondo delle determinazioni della libertagraveOra il pensiero il desiderio il motivo di colui che si pri-va della vita egrave quello di escire da una situazione che glisembra intollerabile egrave quello di fuggire un dolore unmale del momento ciograve che implica la speranza di unostato migliore o di un bene contrario al male che si vuo-le evitare Vi sono adunque alcuni dati che giustificanoquesta speranza o motivano questo desiderio Sa egli ilsuicida ciograve che attende il suo spirito immortale dopo ladistruzione del suo corpo Egli non puograve avere nessunacognizione certa della vita avvenire che mediante lafede cristiana e colui che ha fede non penseragrave mai a pri-varsi della vita perocchegrave la fede egrave appunto quella chegli ispira il coraggio di sopportare la vita per quantopossa parer dura e sovente rende dolce lesistenza la piugraveamara Ma luomo senza fede spinge lo spirito suonellincertezza di un avvenire spaventevole

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perciograve di un ente si risolve in una reazione continua alnon essere Importa adunque una violenza irragionevoleed innaturale epperciograve altamente immorale volere ilnon essere e mutare il termine della reazione vitale

Non meno che la natura protesta contro il suicidio lasocietagrave di cui luomo egrave naturalmente membro Le si recae ingiuria violandone il diritto di conservazione col sot-trarne la materia e danno privandola dellopera a lei piugraveo meno necessaria e pericolo scemando potere alla giu-stizia punitrice dei delitti

Il suicidio egrave unassurditagrave giacchegrave un essere ragione-vole non agisce mai senza motivo vegrave sempre un fineun desiderio in fondo delle determinazioni della libertagraveOra il pensiero il desiderio il motivo di colui che si pri-va della vita egrave quello di escire da una situazione che glisembra intollerabile egrave quello di fuggire un dolore unmale del momento ciograve che implica la speranza di unostato migliore o di un bene contrario al male che si vuo-le evitare Vi sono adunque alcuni dati che giustificanoquesta speranza o motivano questo desiderio Sa egli ilsuicida ciograve che attende il suo spirito immortale dopo ladistruzione del suo corpo Egli non puograve avere nessunacognizione certa della vita avvenire che mediante lafede cristiana e colui che ha fede non penseragrave mai a pri-varsi della vita perocchegrave la fede egrave appunto quella chegli ispira il coraggio di sopportare la vita per quantopossa parer dura e sovente rende dolce lesistenza la piugraveamara Ma luomo senza fede spinge lo spirito suonellincertezza di un avvenire spaventevole

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Vha di piugrave Le sofferenze da cui pretende liberarsi ilsuicida ben sovente non vengono dal corpo esse hannola loro sede nellanima sono disdette di fortuna di glo-ria o di amore che lo spirito solo comprende sono disor-dini di intelligenza e di volontagrave Or bene il suicida nonpuograve annientare la sua anima in un col corpo essa perse-vereragrave malvagia insoffribile a se stessa per la propriadegradazione morale senza aver modo di correggere ipassati errori perocchegrave secondo lordine di natura nelcorpo e col corpo doveva lo spirito iniziare il proprioperfezionamento

Il suicidio egrave pure un delitto contro la famiglia a cui sireca affanno forse miseria ed in qualche maniera diso-nore Il suicida dagrave prova di viltagrave laquoHo sempre credutodiceva Napoleone che un uomo mostri piugrave coraggio nelsopportare la calamitagrave e nel resistere alle sventure chenel togliersi a suoi mali colluccidersi Abbandonarsi aldolore senza resistervi uccidersi per sottrarsi ad essovale quanto abbandonare il campo di battaglia prima diaver vintoraquo

Finalmente il suicida si ribella allordinazione divinaLargomento viene presentato da Socrate con questoesempio laquoNoi siamo qui posti dagli Dei quasi sentinel-le or la sentinella non puograve muoversi dal posto senza li-cenza del capitanoraquo44

La proibizione del suicidio si estende pur anco a quel-le vie di fatto violenze o disordini che possono in qua-

44 PLATONE Fedone

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Vha di piugrave Le sofferenze da cui pretende liberarsi ilsuicida ben sovente non vengono dal corpo esse hannola loro sede nellanima sono disdette di fortuna di glo-ria o di amore che lo spirito solo comprende sono disor-dini di intelligenza e di volontagrave Or bene il suicida nonpuograve annientare la sua anima in un col corpo essa perse-vereragrave malvagia insoffribile a se stessa per la propriadegradazione morale senza aver modo di correggere ipassati errori perocchegrave secondo lordine di natura nelcorpo e col corpo doveva lo spirito iniziare il proprioperfezionamento

Il suicidio egrave pure un delitto contro la famiglia a cui sireca affanno forse miseria ed in qualche maniera diso-nore Il suicida dagrave prova di viltagrave laquoHo sempre credutodiceva Napoleone che un uomo mostri piugrave coraggio nelsopportare la calamitagrave e nel resistere alle sventure chenel togliersi a suoi mali colluccidersi Abbandonarsi aldolore senza resistervi uccidersi per sottrarsi ad essovale quanto abbandonare il campo di battaglia prima diaver vintoraquo

Finalmente il suicida si ribella allordinazione divinaLargomento viene presentato da Socrate con questoesempio laquoNoi siamo qui posti dagli Dei quasi sentinel-le or la sentinella non puograve muoversi dal posto senza li-cenza del capitanoraquo44

La proibizione del suicidio si estende pur anco a quel-le vie di fatto violenze o disordini che possono in qua-

44 PLATONE Fedone

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lunque guisa illecita affievolire lesistenza e distrurlaLuomo puograve suicidarsi per lesagerazione ne suoi desi-deri per lintemperanza nel piacere per la vivezza e iltrasporto delle passioni e talvolta colleccesso del lavo-ro e dellattivitagrave Molti abbreviano e debilitano la pro-pria esistenza colla colpa assumendo una grave respon-sabilitagrave specialmente quando mutano in strumenti dipiacere e di degradazione i mezzi naturali dello sviluppodellumanitagrave

Il dovere di conservarsi come quello senza del qualenon egrave possibile ladempimento di altri doveri richiedelimpiego di alcuni mezzi acconci a dare sanitagrave e vigoriaal corpo e a porlo in grado di procacciarsi quel benesse-re che egrave indispensabile per il perfezionamento intellet-tuale morale economico e sociale Ladoperare questimezzi talvolta potragrave essere consigliato dalla prudenzatale altra da un dovere positivo avuto riguardo alla si-tuazione sociale dellindividuo e giacchegrave essi hannotratto successivo sempre riesce pernicioso il trascurarlidel tutto La nettezza ligiene la ginnastica lordine e lasobrietagrave conservando il corpo sano servono a renderlodocile strumento allanima leconomia il risparmio illavoro ci mettono in grado di provvedere durevolmenteai nostri bisogni Tali sono i mezzi suggeriti dalla ragio-ne e dalla esperienza a chi voglia liberarsi da molti inco-modi che altrimenti dovrebbe lamentare senza prograve

La nettezza si usi nella persona e negli abiti e nonsolo per ragione di sanitagrave ma anche per decoro persona-le e per rispetto alle persone in mezzo alle quali vivia-

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lunque guisa illecita affievolire lesistenza e distrurlaLuomo puograve suicidarsi per lesagerazione ne suoi desi-deri per lintemperanza nel piacere per la vivezza e iltrasporto delle passioni e talvolta colleccesso del lavo-ro e dellattivitagrave Molti abbreviano e debilitano la pro-pria esistenza colla colpa assumendo una grave respon-sabilitagrave specialmente quando mutano in strumenti dipiacere e di degradazione i mezzi naturali dello sviluppodellumanitagrave

Il dovere di conservarsi come quello senza del qualenon egrave possibile ladempimento di altri doveri richiedelimpiego di alcuni mezzi acconci a dare sanitagrave e vigoriaal corpo e a porlo in grado di procacciarsi quel benesse-re che egrave indispensabile per il perfezionamento intellet-tuale morale economico e sociale Ladoperare questimezzi talvolta potragrave essere consigliato dalla prudenzatale altra da un dovere positivo avuto riguardo alla si-tuazione sociale dellindividuo e giacchegrave essi hannotratto successivo sempre riesce pernicioso il trascurarlidel tutto La nettezza ligiene la ginnastica lordine e lasobrietagrave conservando il corpo sano servono a renderlodocile strumento allanima leconomia il risparmio illavoro ci mettono in grado di provvedere durevolmenteai nostri bisogni Tali sono i mezzi suggeriti dalla ragio-ne e dalla esperienza a chi voglia liberarsi da molti inco-modi che altrimenti dovrebbe lamentare senza prograve

La nettezza si usi nella persona e negli abiti e nonsolo per ragione di sanitagrave ma anche per decoro persona-le e per rispetto alle persone in mezzo alle quali vivia-

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mo Si tenga in modo particolare pulita 1a pelle sede diimportantissime funzioni quali sono la traspirazione ilsudore e lassorbimento per cui vengono eliminate edassorbite molte sostanze Non egrave mai abbastanza racco-mandata la pulizia degli abiti e le abluzioni affinchegrave lefunzioni epidermiche si compiano regolarmente

Ligiene egrave quella parte metodica della Medicina cheprescrive le regole necessarie per conservare la sanitagraveEssendo queste frutto della scienza e dellesperienzaimporta assai conoscerle tanto piugrave che si possono prati-care con nessun dispendio

Nulla diciamo della ginnastica cosigrave utile a dare agilitagravealle membra lagitarsi lo sgranchirsi egrave spesse volte unvero bisogno

Il lavoro manuale alla ginnastica e tutti i vantaggiche questa ci procura aggiunge quello di essere sorgen-te di guadagno e di ricchezza

Lordine concilia il lavoro colle distrazioni la faticacol divertimento e fa che si senta meno il peso di quellae la noia di questo

La longevitagrave infine egrave dovuta alla sobrietagrave nei cibi enelle bevande intorno alluso delle quali luomo devepigliare per guida la ragione che si appaga del necessa-rio e non il piacere che cerca il solletico de sensi

Leconomia e il risparmio sono la provvidenzadellavvenire in quei giorni nei quali non si avragrave mododi lavorare ovvero non basteranno piugrave i consueti guada-gni per sopportare spese straordinarie dalle quali non egravepossibile dispensarci La societagrave moderna per migliorare

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mo Si tenga in modo particolare pulita 1a pelle sede diimportantissime funzioni quali sono la traspirazione ilsudore e lassorbimento per cui vengono eliminate edassorbite molte sostanze Non egrave mai abbastanza racco-mandata la pulizia degli abiti e le abluzioni affinchegrave lefunzioni epidermiche si compiano regolarmente

Ligiene egrave quella parte metodica della Medicina cheprescrive le regole necessarie per conservare la sanitagraveEssendo queste frutto della scienza e dellesperienzaimporta assai conoscerle tanto piugrave che si possono prati-care con nessun dispendio

Nulla diciamo della ginnastica cosigrave utile a dare agilitagravealle membra lagitarsi lo sgranchirsi egrave spesse volte unvero bisogno

Il lavoro manuale alla ginnastica e tutti i vantaggiche questa ci procura aggiunge quello di essere sorgen-te di guadagno e di ricchezza

Lordine concilia il lavoro colle distrazioni la faticacol divertimento e fa che si senta meno il peso di quellae la noia di questo

La longevitagrave infine egrave dovuta alla sobrietagrave nei cibi enelle bevande intorno alluso delle quali luomo devepigliare per guida la ragione che si appaga del necessa-rio e non il piacere che cerca il solletico de sensi

Leconomia e il risparmio sono la provvidenzadellavvenire in quei giorni nei quali non si avragrave mododi lavorare ovvero non basteranno piugrave i consueti guada-gni per sopportare spese straordinarie dalle quali non egravepossibile dispensarci La societagrave moderna per migliorare

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le condizioni delloperaio moralmente ed economica-mente egrave feconda di istituzioni di previdenza alcune del-le quali preparano il capitale per provvedere ai futuri bi-sogni altre assicurano i mezzi per riparare alle perditeAppartengono alle prime le casse di risparmio le asso-ciazioni di mutuo soccorso le assicurazioni per la vitaappartengono alle seconde le associazioni contro gli in-cendii contro gli infortunii del lavoro le assicurazionimarittime ecc Colui al quale preme guarentire segrave e lafamiglia contro le eventuali disgrazie non ha che a va-lersene

Ma nella cura del corpo egrave necessario impiegare quellaprudente misura che si allontani egualmente dal difetto edalleccesso Dappoichegrave luomo ha doveri di indole su-periore cui i ricordati officii ad ottenere onestagrave debbonoessere ordinati

2deg Doveri di perfezionamento

Questi doveri hanno per materia le due facoltagrave speci-fiche delluomo lintelligenza e la volontagrave dalle quali ri-cevono poi direzione e vengono moralizzate le facoltagraveinferiori

La perfezione dellintelligenza egrave riposta nella cogni-zione del vero

Il rossore cagionato in noi dallignoranza il quale tan-to piugrave cresce quanto piugrave era alla volontagrave e possibile edoveroso il conoscere lorgoglio cagionato dal saperela gloria che la scienza acquista in cose ancor minime

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le condizioni delloperaio moralmente ed economica-mente egrave feconda di istituzioni di previdenza alcune del-le quali preparano il capitale per provvedere ai futuri bi-sogni altre assicurano i mezzi per riparare alle perditeAppartengono alle prime le casse di risparmio le asso-ciazioni di mutuo soccorso le assicurazioni per la vitaappartengono alle seconde le associazioni contro gli in-cendii contro gli infortunii del lavoro le assicurazionimarittime ecc Colui al quale preme guarentire segrave e lafamiglia contro le eventuali disgrazie non ha che a va-lersene

Ma nella cura del corpo egrave necessario impiegare quellaprudente misura che si allontani egualmente dal difetto edalleccesso Dappoichegrave luomo ha doveri di indole su-periore cui i ricordati officii ad ottenere onestagrave debbonoessere ordinati

2deg Doveri di perfezionamento

Questi doveri hanno per materia le due facoltagrave speci-fiche delluomo lintelligenza e la volontagrave dalle quali ri-cevono poi direzione e vengono moralizzate le facoltagraveinferiori

La perfezione dellintelligenza egrave riposta nella cogni-zione del vero

Il rossore cagionato in noi dallignoranza il quale tan-to piugrave cresce quanto piugrave era alla volontagrave e possibile edoveroso il conoscere lorgoglio cagionato dal saperela gloria che la scienza acquista in cose ancor minime

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se sia vanto esclusivo il natural dispetto con cui dete-stiamo sebbene in cose di niun momento la menzognatutto ciograve prova che lintelligenza delluomo aspira allaveritagrave

Lintelletto adunque si perfeziona entitativamentecollacquisto della scienza colluso e collesercizio benordinato de mezzi conoscitivi Perograve poco gioverebbe amigliorare tutto luomo la scienza se luomo non si pro-pone un fine morale se non la subordina alla virtugrave o albenessere della societagrave La rettitudine di intenzione nelprocacciarsi la scienza la lealtagrave nel rifonderla nelle mas-se sociali sono i due doveri ipotetici cui egrave tenuto chiun-que si applichi allistruzione propria o altrui

Ciascuno poi ha stretto dovere di procacciarsi la co-gnizione delle proprie obbligazioni e di tutto ciograve chepuograve servire a ben disimpegnare gli officii del propriostato Tutto ciograve che non egrave strettamente necessario cono-scere per poter convenientemente esercitare i proprii di-ritti ed adempiere con coscienza i proprii doveri indivi-duali e sociali saragrave bene sapere saragrave onesto ma non sipuograve dire doveroso

La coltura perciograve dellintelligenza deve concorrere almiglioramento della volontagrave I mezzi che concorrono alperfezionamento della volontagrave sono leducazione lespe-rienza e la virtugrave

Leducazione libera la volontagrave dalla cieca tendenzadegli appetiti e dei sentimenti la quale quanto egrave piugrave po-tente tanto piugrave egrave terribile il pericolo delle conseguenze acui si egrave trascinati Leducazione fa sigrave che la volontagrave sia e

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se sia vanto esclusivo il natural dispetto con cui dete-stiamo sebbene in cose di niun momento la menzognatutto ciograve prova che lintelligenza delluomo aspira allaveritagrave

Lintelletto adunque si perfeziona entitativamentecollacquisto della scienza colluso e collesercizio benordinato de mezzi conoscitivi Perograve poco gioverebbe amigliorare tutto luomo la scienza se luomo non si pro-pone un fine morale se non la subordina alla virtugrave o albenessere della societagrave La rettitudine di intenzione nelprocacciarsi la scienza la lealtagrave nel rifonderla nelle mas-se sociali sono i due doveri ipotetici cui egrave tenuto chiun-que si applichi allistruzione propria o altrui

Ciascuno poi ha stretto dovere di procacciarsi la co-gnizione delle proprie obbligazioni e di tutto ciograve chepuograve servire a ben disimpegnare gli officii del propriostato Tutto ciograve che non egrave strettamente necessario cono-scere per poter convenientemente esercitare i proprii di-ritti ed adempiere con coscienza i proprii doveri indivi-duali e sociali saragrave bene sapere saragrave onesto ma non sipuograve dire doveroso

La coltura perciograve dellintelligenza deve concorrere almiglioramento della volontagrave I mezzi che concorrono alperfezionamento della volontagrave sono leducazione lespe-rienza e la virtugrave

Leducazione libera la volontagrave dalla cieca tendenzadegli appetiti e dei sentimenti la quale quanto egrave piugrave po-tente tanto piugrave egrave terribile il pericolo delle conseguenze acui si egrave trascinati Leducazione fa sigrave che la volontagrave sia e

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si mantenga sovrana dominatrice degli affetti e delleconseguenze avvenire delle proprie azioni Debbono perconseguenza gli educatori insegnare ai giovani a muo-versi di propria volontagrave a discernere da per se stessi ledifficoltagrave dei propositi a vincerle ed a superarle con ri-soluzione propria e con costanza

Quei giovani che non abbiano dalla educazione rice-vuto lattitudine di quellaccorgimento che spinge la vo-lontagrave a chiedere il consiglio della ragione prima di risol-versi ad agire che per propria libera determinazione nonsanno accendere questa luce nella propria memoria chenon appresero insomma che in questa sola attitudine staveramente il principio attivo della vita non riuscirannoche ad essere o uomini imprudenti o uomini irresoluti

Alla fermezza della volontagrave va accoppiata la rettitudi-ne Questa egrave una conseguenza delle convinzioni profon-de importa cioegrave che lindividuo comprenda tutta la ne-cessitagrave dellordine della legge e del dovere

Cosigrave leducazione e la coscienza de proprii doveri in-vigorisce e indirizza al bene la volontagrave ma questa hapure istanti in cui si trova apatica abbattuta sfiduciataSe non manca il proposito manca la perseveranza nelraggiungere col volere i fini che la ragione ci additache o il bisogno o il dovere ci impongono Alloraluomo nella confessione umiliante della propria impo-tenza o inettitudine si avvilisce e non trova in segrave la for-za impellente di una determinazione risoluta di un attovolitivo sigrave intenso da imprimere una direzione ferma ecostante alle sue potenze

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si mantenga sovrana dominatrice degli affetti e delleconseguenze avvenire delle proprie azioni Debbono perconseguenza gli educatori insegnare ai giovani a muo-versi di propria volontagrave a discernere da per se stessi ledifficoltagrave dei propositi a vincerle ed a superarle con ri-soluzione propria e con costanza

Quei giovani che non abbiano dalla educazione rice-vuto lattitudine di quellaccorgimento che spinge la vo-lontagrave a chiedere il consiglio della ragione prima di risol-versi ad agire che per propria libera determinazione nonsanno accendere questa luce nella propria memoria chenon appresero insomma che in questa sola attitudine staveramente il principio attivo della vita non riuscirannoche ad essere o uomini imprudenti o uomini irresoluti

Alla fermezza della volontagrave va accoppiata la rettitudi-ne Questa egrave una conseguenza delle convinzioni profon-de importa cioegrave che lindividuo comprenda tutta la ne-cessitagrave dellordine della legge e del dovere

Cosigrave leducazione e la coscienza de proprii doveri in-vigorisce e indirizza al bene la volontagrave ma questa hapure istanti in cui si trova apatica abbattuta sfiduciataSe non manca il proposito manca la perseveranza nelraggiungere col volere i fini che la ragione ci additache o il bisogno o il dovere ci impongono Alloraluomo nella confessione umiliante della propria impo-tenza o inettitudine si avvilisce e non trova in segrave la for-za impellente di una determinazione risoluta di un attovolitivo sigrave intenso da imprimere una direzione ferma ecostante alle sue potenze

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In tal caso la volontagrave o piuttosto la ragione che la il-lumina trova un potente stimolo nellesperienza enellesito dei conati che ci egrave dato ammirare e nellesem-pio dei magnanimi e nel progresso incessante della so-cietagrave la quale dagli arditi concepimenti dai tentativi ri-petuti sorge e trionfa

Ritemprata la volontagrave alla scuola dellesperienza altruied alla propria giunga ad assaggiare una parte almenodi quelle soddisfazioni incomparabili che ci apporta lavittoria ultima di ogni nostro volere il potere Le arti lescienze le costruzioni le dominazioni di forze i viaggile rappresentazioni il disegno la poesia la musica learti plastiche tutto riesce ad interessare a trionfi la vo-lontagrave Mentali o fisiche ideali o reali le operositagrave e glistudi sono le vie che conducono lanimo a provare il be-nefico sentimento della soddisfazione di potere

Da ultimo la volontagrave si perfeziona collabito del benecolla virtugrave della quale dicemmo a suo luogo

3deg Dovere di conservare la propria dignitagrave personale

Attendendo al perfezionamento delle facoltagrave razionaliluomo lavora alla propria dignitagrave morale

La persona umana possiede giagrave di per segrave un caratteresacro augusto inviolabile in faccia alla societagrave un va-lore intrinseco una dignitagrave di natura tale e tanta chequalunque attentato si commetta contro di essa sollevaun grido di indignazione e di rimprovero una energicaprotesta Ma essa la persona umana ove si mantenga in

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In tal caso la volontagrave o piuttosto la ragione che la il-lumina trova un potente stimolo nellesperienza enellesito dei conati che ci egrave dato ammirare e nellesem-pio dei magnanimi e nel progresso incessante della so-cietagrave la quale dagli arditi concepimenti dai tentativi ri-petuti sorge e trionfa

Ritemprata la volontagrave alla scuola dellesperienza altruied alla propria giunga ad assaggiare una parte almenodi quelle soddisfazioni incomparabili che ci apporta lavittoria ultima di ogni nostro volere il potere Le arti lescienze le costruzioni le dominazioni di forze i viaggile rappresentazioni il disegno la poesia la musica learti plastiche tutto riesce ad interessare a trionfi la vo-lontagrave Mentali o fisiche ideali o reali le operositagrave e glistudi sono le vie che conducono lanimo a provare il be-nefico sentimento della soddisfazione di potere

Da ultimo la volontagrave si perfeziona collabito del benecolla virtugrave della quale dicemmo a suo luogo

3deg Dovere di conservare la propria dignitagrave personale

Attendendo al perfezionamento delle facoltagrave razionaliluomo lavora alla propria dignitagrave morale

La persona umana possiede giagrave di per segrave un caratteresacro augusto inviolabile in faccia alla societagrave un va-lore intrinseco una dignitagrave di natura tale e tanta chequalunque attentato si commetta contro di essa sollevaun grido di indignazione e di rimprovero una energicaprotesta Ma essa la persona umana ove si mantenga in

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quella situazione cui egrave destinata nella scala degli esseririveste un nuovo carattere una nuova dignitagrave quella delmerito Di guisa che se egrave colpa contro la giustizia atten-tare allunitagrave personale delluomo egrave un delitto contro lastessa virtugrave attentare alla sua dignitagrave morale al suo ono-re alla sua riputazione

Luomo ha ad un tempo il dovere ed il diritto sia ri-spetto alla propria personalitagrave sia rispetto alla propriariputazione Effetto delladempimento del dovere questarende luomo piugrave fermo nel bene gli concilia la confi-denza e lamicizia lo pone in grado di cooperarecollesempio al perfezionamento sociale niuno vorragrave ne-gare che luomo abbia il dovere sigrave di procacciarsi sigrave dimantenersi un buon nome questo dovere egrave compreso inquello del proprio perfezionamento

Or bene puograve avvenire che luomo venga aggreditonellunitagrave della sua persona insultato nel suo onore po-trebbe egli nel primo caso uccidere lingiusto aggresso-re nel secondo riparare lonore col duello Rispondiamodistintamente alluna e allaltra questione

E dapprima egrave ammesso giustamente dai Moralisti checiascuno avendo il dovere di conservare la vita ha perconseguenza il diritto di difenderla respingendo anchecolla forza lingiusto aggressore Chiamano poi ingiustoaggressore colui che non ha alcun diritto di offendereChe se non si possa altrimenti salvare la vita checolluccisione dellingiusto aggressore se ne ha il dirittonon perograve sempre il dovere Doverosa potragrave essere lucci-sione dellaggressore in un padre la cui famiglia ridur-

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quella situazione cui egrave destinata nella scala degli esseririveste un nuovo carattere una nuova dignitagrave quella delmerito Di guisa che se egrave colpa contro la giustizia atten-tare allunitagrave personale delluomo egrave un delitto contro lastessa virtugrave attentare alla sua dignitagrave morale al suo ono-re alla sua riputazione

Luomo ha ad un tempo il dovere ed il diritto sia ri-spetto alla propria personalitagrave sia rispetto alla propriariputazione Effetto delladempimento del dovere questarende luomo piugrave fermo nel bene gli concilia la confi-denza e lamicizia lo pone in grado di cooperarecollesempio al perfezionamento sociale niuno vorragrave ne-gare che luomo abbia il dovere sigrave di procacciarsi sigrave dimantenersi un buon nome questo dovere egrave compreso inquello del proprio perfezionamento

Or bene puograve avvenire che luomo venga aggreditonellunitagrave della sua persona insultato nel suo onore po-trebbe egli nel primo caso uccidere lingiusto aggresso-re nel secondo riparare lonore col duello Rispondiamodistintamente alluna e allaltra questione

E dapprima egrave ammesso giustamente dai Moralisti checiascuno avendo il dovere di conservare la vita ha perconseguenza il diritto di difenderla respingendo anchecolla forza lingiusto aggressore Chiamano poi ingiustoaggressore colui che non ha alcun diritto di offendereChe se non si possa altrimenti salvare la vita checolluccisione dellingiusto aggressore se ne ha il dirittonon perograve sempre il dovere Doverosa potragrave essere lucci-sione dellaggressore in un padre la cui famiglia ridur-

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rebbesi allestremo o in una persona necessaria al benepubblico Affinchegrave convenientemente si sappia esercita-re di questo diritto i Moralisti dagravenno certe norme lequali tutte si compendiano nel cum moderamine incul-patae tutelae e vuol dire che la difesa non si muti in as-salto negrave si infligga allaggressore che quel male soltantoche si rende necessario a salvare la vita Di guisa che ildiritto di difesa micidiale nasce dal diritto di conserva-zione e dalla impossibilitagrave di sostenerlo senza la uccisio-ne di chi egrave ingiusta causa di tale impossibilitagrave

Il duello non entra nel caso della giusta difesa cheanzi non egrave negrave difesa negrave giusta

Il duello che puograve definirsi laquocombattimento convenu-to per causa privataraquo fu introdotto dapprima dai Longo-bardi come prova giudiziaria ciograve era un sostituire allaragione la forza Poscia dal foro passograve a cavalieri i qualinel Medio-Evo lo adoperarono come giudizio divino perdifendere la veritagrave e linnocenza Il diritto del pugno nonfu che uno dei molti difetti che presentava la costituzio-ne sociale dellepoca feudale La superstizione concorsea mantenerlo giacchegrave stoltamente si credeva che Diodovesse prodigiosamente dare vittoria a quella parte perla quale militasse la veritagrave e la giustizia

Oggidigrave il duello viene sostenuto come mezzo onore-vole di riparazione dellonore negrave mancano di quelli chesi sforzano di spogliarlo di ogni criminositagrave sociale af-fermando che esso giovi ad eccitare il valore militare

Perograve il duello non egrave difesa negrave giusta Non egrave difesaperchegrave nel combattimento convenuto non si resiste ma

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rebbesi allestremo o in una persona necessaria al benepubblico Affinchegrave convenientemente si sappia esercita-re di questo diritto i Moralisti dagravenno certe norme lequali tutte si compendiano nel cum moderamine incul-patae tutelae e vuol dire che la difesa non si muti in as-salto negrave si infligga allaggressore che quel male soltantoche si rende necessario a salvare la vita Di guisa che ildiritto di difesa micidiale nasce dal diritto di conserva-zione e dalla impossibilitagrave di sostenerlo senza la uccisio-ne di chi egrave ingiusta causa di tale impossibilitagrave

Il duello non entra nel caso della giusta difesa cheanzi non egrave negrave difesa negrave giusta

Il duello che puograve definirsi laquocombattimento convenu-to per causa privataraquo fu introdotto dapprima dai Longo-bardi come prova giudiziaria ciograve era un sostituire allaragione la forza Poscia dal foro passograve a cavalieri i qualinel Medio-Evo lo adoperarono come giudizio divino perdifendere la veritagrave e linnocenza Il diritto del pugno nonfu che uno dei molti difetti che presentava la costituzio-ne sociale dellepoca feudale La superstizione concorsea mantenerlo giacchegrave stoltamente si credeva che Diodovesse prodigiosamente dare vittoria a quella parte perla quale militasse la veritagrave e la giustizia

Oggidigrave il duello viene sostenuto come mezzo onore-vole di riparazione dellonore negrave mancano di quelli chesi sforzano di spogliarlo di ogni criminositagrave sociale af-fermando che esso giovi ad eccitare il valore militare

Perograve il duello non egrave difesa negrave giusta Non egrave difesaperchegrave nel combattimento convenuto non si resiste ma

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si va in cerca dellaggressore colagrave appunto dove si egrave cer-to di rinvenirlo ora qual cosa piugrave contraria alla naturadella difesa che esporsi al pericolo Non basta si dannoal nemico armi eguali si fa ogni sforzo perchegrave egli pos-sa resistere che potrebbe mai fare di piugrave cotesto pazzobramoso di difendersi se volesse farsi ammazzare Nonegrave difesa giusta poichegrave manca quella necessitagrave che solagiustifica luccisione e il danno inflitto allingiusto ag-gressore

Neppure egrave mezzo atto a difendere lonore dappoichegraveessendo lonore lesterna dimostrazione di stima conver-rebbe che esso potesse far sigrave che altri ci mantenga inter-namente la stima e ce ne esibisca esternamente i segniOra presso ogni uomo che ragiona il duello ben lungidallacquistare stima a chi lo adopra la fa perdere

Infatti nulla di piugrave assurdo che commettere la difesadi un diritto sulla punta di una spada o al caso di un col-po di pistola Che rapporto fra unarma o un esercizio didestrezza e la veritagrave la giustizia lonore Qual risarci-mento allonore offeso vi puograve dare colui che rimasespento sul campo Se vi fu data una smentita egrave questauna ragione plausibile di uccidere un uomo o di restarneucciso Se voi avete diffatti mentito luccisionedellavversario proveragrave che non siete un mentitore e voiseppellirete la veritagrave con lui Se poi voi soccombeteben lungi dal riparare il vostro onore lavversario vi ag-giunge una nuova offesa Il pretendere che il duello siamezzo atto a riparare lonore egrave quanto un rovesciare col-la morale il buon senso e la civilizzazione

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si va in cerca dellaggressore colagrave appunto dove si egrave cer-to di rinvenirlo ora qual cosa piugrave contraria alla naturadella difesa che esporsi al pericolo Non basta si dannoal nemico armi eguali si fa ogni sforzo perchegrave egli pos-sa resistere che potrebbe mai fare di piugrave cotesto pazzobramoso di difendersi se volesse farsi ammazzare Nonegrave difesa giusta poichegrave manca quella necessitagrave che solagiustifica luccisione e il danno inflitto allingiusto ag-gressore

Neppure egrave mezzo atto a difendere lonore dappoichegraveessendo lonore lesterna dimostrazione di stima conver-rebbe che esso potesse far sigrave che altri ci mantenga inter-namente la stima e ce ne esibisca esternamente i segniOra presso ogni uomo che ragiona il duello ben lungidallacquistare stima a chi lo adopra la fa perdere

Infatti nulla di piugrave assurdo che commettere la difesadi un diritto sulla punta di una spada o al caso di un col-po di pistola Che rapporto fra unarma o un esercizio didestrezza e la veritagrave la giustizia lonore Qual risarci-mento allonore offeso vi puograve dare colui che rimasespento sul campo Se vi fu data una smentita egrave questauna ragione plausibile di uccidere un uomo o di restarneucciso Se voi avete diffatti mentito luccisionedellavversario proveragrave che non siete un mentitore e voiseppellirete la veritagrave con lui Se poi voi soccombeteben lungi dal riparare il vostro onore lavversario vi ag-giunge una nuova offesa Il pretendere che il duello siamezzo atto a riparare lonore egrave quanto un rovesciare col-la morale il buon senso e la civilizzazione

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Neppure quando il duello non fosse micidiale sareb-be azione meno biasimevole Esso egrave sempre un delitto dilesa societagrave Imperocchegrave tende direttamente a distrurlarovinando il principio su cui essa riposa La prima con-dizione dello stato sociale essendo questa che lesisten-za e i diritti di ciascuno sieno mantenuti dalla legge edalla forza pubblica qualsivoglia partita di onore indet-ta per risolvere una querela o vendicare uningiuria egraveuna offesa verso lautoritagrave stabilita verso le leggi e la di-gnitagrave dello Stato egrave contro la civiltagrave

Concludiamo col Rousseau laquoil duello egrave uno sforzosenza virtugrave un delitto senza piacere un punto donoresenza ragioneraquo

CAPITOLO IVDoveri sociali

Sono doveri sociali quelli che abbiamo verso i nostrisimili e co quali si mantengono i rapporti delle varie so-cietagrave

Essi si possono distribuire in due grandi classi deidoveri universali e dei doveri particolari Questi ultimisono o domestici o civili o politici

I doveri universali detti altrimenti di umanitagrave si fon-dano sul rispetto reciproco delle personalitagrave umane e suisentimenti di benevolenza che la natura pone negli ani-mi Essi si dividono in negativi ed in positivi I primi

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Neppure quando il duello non fosse micidiale sareb-be azione meno biasimevole Esso egrave sempre un delitto dilesa societagrave Imperocchegrave tende direttamente a distrurlarovinando il principio su cui essa riposa La prima con-dizione dello stato sociale essendo questa che lesisten-za e i diritti di ciascuno sieno mantenuti dalla legge edalla forza pubblica qualsivoglia partita di onore indet-ta per risolvere una querela o vendicare uningiuria egraveuna offesa verso lautoritagrave stabilita verso le leggi e la di-gnitagrave dello Stato egrave contro la civiltagrave

Concludiamo col Rousseau laquoil duello egrave uno sforzosenza virtugrave un delitto senza piacere un punto donoresenza ragioneraquo

CAPITOLO IVDoveri sociali

Sono doveri sociali quelli che abbiamo verso i nostrisimili e co quali si mantengono i rapporti delle varie so-cietagrave

Essi si possono distribuire in due grandi classi deidoveri universali e dei doveri particolari Questi ultimisono o domestici o civili o politici

I doveri universali detti altrimenti di umanitagrave si fon-dano sul rispetto reciproco delle personalitagrave umane e suisentimenti di benevolenza che la natura pone negli ani-mi Essi si dividono in negativi ed in positivi I primi

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vietano di ledere laltrui diritto obbligando in ogni luo-go ed in ogni tempo e vengono compresi nella leggeuniversale di giustizia laquonon fare agli altri quello che ra-gionevolmente non vorresti fosse fatto a teraquo I secondiimportano certe determinate azioni in pro de nostri si-mili e vengono enunciati colla formola laquoama i tuoi simi-li quanto te stesso e fa loro tutto quel bene che vorrestifatto a teraquo Questi ultimi si distinguono in doveri disemplice benevolenza e in doveri di reale beneficenzaLa benevolenza egrave virtugrave interiore mentre la beneficenzasi manifesta con atti esterni

Fra i doveri di giustizia e quelli di benevolenza correinoltre questo divario che la violazione dei primi induceil dovere della restituzione o riparazione corrisponden-do essi ad un rigoroso diritto altrui Essi perciograve rientranosotto la tutela della giustizia sociale e delle leggi positi-ve che ne esigono losservanza mentre invece lautoritagravesociale lascia che alladempimento dei doveri di benevo-lenza vigili la coscienza morale

I doveri di benevolenza ritengono il nome di moraliquelli di giustizia vengono chiamati giuridici perchegrave ri-spondenti ad un jus o diritto altrui

I doveri di giustizia si desumono dal numero e dallaqualitagrave dei diritti altrui Trattandosi di doveri universaliessi si possono ridurre a tre capi secondo la trita distin-zione dei beni di anima di corpo e di fortuna Sonobeni di anima la scienza la virtugrave lonore ecc beni dicorpo la vita lintegritagrave delle membra le facoltagrave sensiti-ve ecc beni di fortuna le proprietagrave ed i legittimi pos-

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vietano di ledere laltrui diritto obbligando in ogni luo-go ed in ogni tempo e vengono compresi nella leggeuniversale di giustizia laquonon fare agli altri quello che ra-gionevolmente non vorresti fosse fatto a teraquo I secondiimportano certe determinate azioni in pro de nostri si-mili e vengono enunciati colla formola laquoama i tuoi simi-li quanto te stesso e fa loro tutto quel bene che vorrestifatto a teraquo Questi ultimi si distinguono in doveri disemplice benevolenza e in doveri di reale beneficenzaLa benevolenza egrave virtugrave interiore mentre la beneficenzasi manifesta con atti esterni

Fra i doveri di giustizia e quelli di benevolenza correinoltre questo divario che la violazione dei primi induceil dovere della restituzione o riparazione corrisponden-do essi ad un rigoroso diritto altrui Essi perciograve rientranosotto la tutela della giustizia sociale e delle leggi positi-ve che ne esigono losservanza mentre invece lautoritagravesociale lascia che alladempimento dei doveri di benevo-lenza vigili la coscienza morale

I doveri di benevolenza ritengono il nome di moraliquelli di giustizia vengono chiamati giuridici perchegrave ri-spondenti ad un jus o diritto altrui

I doveri di giustizia si desumono dal numero e dallaqualitagrave dei diritti altrui Trattandosi di doveri universaliessi si possono ridurre a tre capi secondo la trita distin-zione dei beni di anima di corpo e di fortuna Sonobeni di anima la scienza la virtugrave lonore ecc beni dicorpo la vita lintegritagrave delle membra le facoltagrave sensiti-ve ecc beni di fortuna le proprietagrave ed i legittimi pos-

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sessi La violazione della giustizia piglia nomi diversisecondo loffesa e il modo delloffesa recata altrui in ta-luno de sopradetti beni La corruzione la menzogna lospergiuro lo scandalo il cattivo consiglio travianolintelligenza e pongono ostacolo al perfezionamentomorale delluomo la maldicenza la diffamazione la ca-lunnia la contumelia ledono lonore e la riputazionelomicidio le percosse le ferite ecc sono attentati con-tro la vita il furto la rapina le usure i monopolii i de-biti non soddisfatti ecc sono danni recati alle sostanzealtrui Cotali offese reclamano altamente una riparazio-ne la quale consiste nel risarcimento dei danninellammenda nella ritrattazione nella restituzioneSulloffensore pesa tutta la responsabilitagrave e tutto il debi-to di fare ciograve che in tali casi ragionevolmente vorrebbefosse fatto a segrave

La beneficenza vuol essere disinteressata nel finecioegrave mirare al vantaggio del beneficato prudente nelsuo esercizio sicchegrave non traligni in prodigalitagrave spensie-rata negrave alimenti lindigenza maliziosa o simulata ordi-nata in riguardo alle persone beneficate in guisa da fa-vorire il piugrave bisognoso Essa si pratica sotto diversiaspetti o forme per esempio col contribuire alle societagravedi patrocinio di mutuo soccorso di gratuita istruzionecol sciogliere i dubbi comporre discordie impartirebuoni consigli correzioni o ammonizioni col ispirarevivo amore alla veritagrave al giusto allonesto ed odioallerrore allingiustizia al vizio

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sessi La violazione della giustizia piglia nomi diversisecondo loffesa e il modo delloffesa recata altrui in ta-luno de sopradetti beni La corruzione la menzogna lospergiuro lo scandalo il cattivo consiglio travianolintelligenza e pongono ostacolo al perfezionamentomorale delluomo la maldicenza la diffamazione la ca-lunnia la contumelia ledono lonore e la riputazionelomicidio le percosse le ferite ecc sono attentati con-tro la vita il furto la rapina le usure i monopolii i de-biti non soddisfatti ecc sono danni recati alle sostanzealtrui Cotali offese reclamano altamente una riparazio-ne la quale consiste nel risarcimento dei danninellammenda nella ritrattazione nella restituzioneSulloffensore pesa tutta la responsabilitagrave e tutto il debi-to di fare ciograve che in tali casi ragionevolmente vorrebbefosse fatto a segrave

La beneficenza vuol essere disinteressata nel finecioegrave mirare al vantaggio del beneficato prudente nelsuo esercizio sicchegrave non traligni in prodigalitagrave spensie-rata negrave alimenti lindigenza maliziosa o simulata ordi-nata in riguardo alle persone beneficate in guisa da fa-vorire il piugrave bisognoso Essa si pratica sotto diversiaspetti o forme per esempio col contribuire alle societagravedi patrocinio di mutuo soccorso di gratuita istruzionecol sciogliere i dubbi comporre discordie impartirebuoni consigli correzioni o ammonizioni col ispirarevivo amore alla veritagrave al giusto allonesto ed odioallerrore allingiustizia al vizio

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Alla beneficenza deve corrispondere per parte del be-neficato la gratitudine schietta verace sincera dignito-sa e costante La riconoscenza egrave il carattere degli animinobili Lingrato egrave un orgoglioso che si crede avvilitoper il benefizio ricevuto un egoista che lo reputa dovutoa se stesso fra poco diventeragrave un nemico del benefattorestesso la cui presenza ed il cui ricordo egrave giagrave per riescir-gli insopportabile Dappoichegrave lingratitudine avvelena lesorgenti della beneficenza disgustando le anime piugrave ge-nerose queste abbisognano di motivi piugrave elevati che ilsolo Vangelo somministra creando gli eroi della caritagravecristiana

Di fronte ai doveri di umanitagrave non vha distinzione dirazza e di nazione

La coscienza di siffatti doveri oggidigrave va sempre piugraveaccentuandosi presso i popoli civili e li spinge a render-si fattori dellincivilimento universale Il progresso in-cessante delle scienze delle arti dellindustria del com-mercio i viaggi le navigazioni le colonie le scopertele vie di comunicazione attraverso la terra lacqua elaria hanno ravvicinato i popoli malgrado lo spazio edil tempo hanno stabilito fra loro un commercio intellet-tuale e morale Di qui la somma facilitagrave che ha di espan-dersi tanto il bene che il male tanto il vero che il falsoIn tale stato di cose diventa utile allumanitagrave intera chicerca migliorare in qualsiasi guisa lesistenza umana chiannunzia colla parola o cogli scritti la veritagrave

Cooperare alla santa opera della civilizzazione uni-versale adoperandosi al trionfo del vero e dellonesto

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Alla beneficenza deve corrispondere per parte del be-neficato la gratitudine schietta verace sincera dignito-sa e costante La riconoscenza egrave il carattere degli animinobili Lingrato egrave un orgoglioso che si crede avvilitoper il benefizio ricevuto un egoista che lo reputa dovutoa se stesso fra poco diventeragrave un nemico del benefattorestesso la cui presenza ed il cui ricordo egrave giagrave per riescir-gli insopportabile Dappoichegrave lingratitudine avvelena lesorgenti della beneficenza disgustando le anime piugrave ge-nerose queste abbisognano di motivi piugrave elevati che ilsolo Vangelo somministra creando gli eroi della caritagravecristiana

Di fronte ai doveri di umanitagrave non vha distinzione dirazza e di nazione

La coscienza di siffatti doveri oggidigrave va sempre piugraveaccentuandosi presso i popoli civili e li spinge a render-si fattori dellincivilimento universale Il progresso in-cessante delle scienze delle arti dellindustria del com-mercio i viaggi le navigazioni le colonie le scopertele vie di comunicazione attraverso la terra lacqua elaria hanno ravvicinato i popoli malgrado lo spazio edil tempo hanno stabilito fra loro un commercio intellet-tuale e morale Di qui la somma facilitagrave che ha di espan-dersi tanto il bene che il male tanto il vero che il falsoIn tale stato di cose diventa utile allumanitagrave intera chicerca migliorare in qualsiasi guisa lesistenza umana chiannunzia colla parola o cogli scritti la veritagrave

Cooperare alla santa opera della civilizzazione uni-versale adoperandosi al trionfo del vero e dellonesto

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sempre e ovunque egrave quanto lumanitagrave esige dai popoliche hanno acquistata la coscienza di ciograve che debbonofare per mantenersi allaltezza della loro missione edu-catrice Lesercizio eroico di cotesti doveri egrave la vita sa-crificata del missionario cattolico la gloria dellaposto-lato presso i popoli selvaggi

Dai doveri universali passiamo ai particolari chesono modificazioni o complementi dei primi una formacioegrave particolare della giustizia e della benevolenza rela-tiva alle diverse condizioni sociali

La socialitagrave umana si attua nella famiglia e nella so-cietagrave politica ciascuna di queste societagrave ha la sua naturae le sue leggi sulla quale e sulle quali si fondano i dove-ri reciproci dei singoli membri

Nella famiglia secondochegrave a suo luogo avvertimmosi comprendono altre societagrave minori che sono la coniu-gale la parentale e la erile Di qui tre classi di doveridomestici corrispondenti

Quanto alla societagrave coniugale egrave da notarsi come essaabbia un doppio fine luno morale ed eudemonologicoche egrave il bene la felicitagrave il perfezionamento il vantaggioinsomma materiale e morale dei coniugi laltro generalee sociale che egrave la conservazione del genere umano eperciograve lallevamento e leducazione della prole La so-cietagrave coniugale deve dunque essere tale che valga a rag-giungere questo doppio scopo

Ed anzi tutto la societagrave coniugale deve essere liberaquanto alla sua origine perchegrave esige volontario consen-so Non si puograve tuttavia affermare che sia assolutamente

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sempre e ovunque egrave quanto lumanitagrave esige dai popoliche hanno acquistata la coscienza di ciograve che debbonofare per mantenersi allaltezza della loro missione edu-catrice Lesercizio eroico di cotesti doveri egrave la vita sa-crificata del missionario cattolico la gloria dellaposto-lato presso i popoli selvaggi

Dai doveri universali passiamo ai particolari chesono modificazioni o complementi dei primi una formacioegrave particolare della giustizia e della benevolenza rela-tiva alle diverse condizioni sociali

La socialitagrave umana si attua nella famiglia e nella so-cietagrave politica ciascuna di queste societagrave ha la sua naturae le sue leggi sulla quale e sulle quali si fondano i dove-ri reciproci dei singoli membri

Nella famiglia secondochegrave a suo luogo avvertimmosi comprendono altre societagrave minori che sono la coniu-gale la parentale e la erile Di qui tre classi di doveridomestici corrispondenti

Quanto alla societagrave coniugale egrave da notarsi come essaabbia un doppio fine luno morale ed eudemonologicoche egrave il bene la felicitagrave il perfezionamento il vantaggioinsomma materiale e morale dei coniugi laltro generalee sociale che egrave la conservazione del genere umano eperciograve lallevamento e leducazione della prole La so-cietagrave coniugale deve dunque essere tale che valga a rag-giungere questo doppio scopo

Ed anzi tutto la societagrave coniugale deve essere liberaquanto alla sua origine perchegrave esige volontario consen-so Non si puograve tuttavia affermare che sia assolutamente

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obbligatorio per tutti il contrarre matrimonio Coloroche condannano il celibato argomentano dalla facoltagravepropagatrice al dovere di propagarsi tanto varrebbelaffermare che tutti hanno il dovere di essere calzolaiperchegrave tutti hanno la potenza di diventare tali e le attitu-dini richieste

Se si riguarda il fine la societagrave coniugale egrave necessa-ria non potendosi esso conseguire senza matrimonio esenza la permanenza dellassociazione matrimonialeDunque egrave un dovere contrarre matrimonio per chi vuoleaver prole egrave un dovere restare nellassociazione per chiha prole alla cui esistenza e perfezionamento provvede-re egrave un dovere per luno e per laltro de coniugi tutto ciograveche assicura in qualsiasi modo il conseguimento dei finiconiugali egrave un dovere finalmente la monogamia e laperpetuitagrave del vincolo coniugale perchegrave la prima egrave con-dizione senza della quale non si ottiene il bene reciprocomorale ed eudemonologico siccome lindissolubilitagrave egraverichiesta dallesigenza del fine sociale E giacchegrave il ma-trimonio ha un fine sociale i coniugi devono sottoporsia tutte quelle condizioni che le leggi positive per la pub-blicitagrave dellatto e per la difesa della morale esigono esenza delle quali non si dagrave unione legittima o legale

I coniugi debbonsi a vicenda amore fedeltagrave ed aiutoLa somma di questi doveri naturali egrave contenuta negli ar-ticoli 130 131 e 132 del Codice Civile italiano de qualiil Sindaco come uffiziale dello Stato dagrave lettura aglisposi alla presenza di due testimoni allorchegrave si compielatto civile del matrimonio Essi sono cosigrave concepiti

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obbligatorio per tutti il contrarre matrimonio Coloroche condannano il celibato argomentano dalla facoltagravepropagatrice al dovere di propagarsi tanto varrebbelaffermare che tutti hanno il dovere di essere calzolaiperchegrave tutti hanno la potenza di diventare tali e le attitu-dini richieste

Se si riguarda il fine la societagrave coniugale egrave necessa-ria non potendosi esso conseguire senza matrimonio esenza la permanenza dellassociazione matrimonialeDunque egrave un dovere contrarre matrimonio per chi vuoleaver prole egrave un dovere restare nellassociazione per chiha prole alla cui esistenza e perfezionamento provvede-re egrave un dovere per luno e per laltro de coniugi tutto ciograveche assicura in qualsiasi modo il conseguimento dei finiconiugali egrave un dovere finalmente la monogamia e laperpetuitagrave del vincolo coniugale perchegrave la prima egrave con-dizione senza della quale non si ottiene il bene reciprocomorale ed eudemonologico siccome lindissolubilitagrave egraverichiesta dallesigenza del fine sociale E giacchegrave il ma-trimonio ha un fine sociale i coniugi devono sottoporsia tutte quelle condizioni che le leggi positive per la pub-blicitagrave dellatto e per la difesa della morale esigono esenza delle quali non si dagrave unione legittima o legale

I coniugi debbonsi a vicenda amore fedeltagrave ed aiutoLa somma di questi doveri naturali egrave contenuta negli ar-ticoli 130 131 e 132 del Codice Civile italiano de qualiil Sindaco come uffiziale dello Stato dagrave lettura aglisposi alla presenza di due testimoni allorchegrave si compielatto civile del matrimonio Essi sono cosigrave concepiti

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laquoIl matrimonio impone ai coniugi lobbligazione dellacoabitazione della fedeltagrave e dellassistenzaraquo

laquoIl marito egrave capo della famiglia e la moglie segue lacondizione civile di lui ne assume il cognome ed egrave ob-bligata ad accompagnarlo dovunque egli creda opportu-no di fissare la sua residenzaraquo

laquoIl marito ha il dovere di proteggere la moglie di te-nerla presso di segrave e somministrarle tutto ciograve che egrave neces-sario ai bisogni della vita in proporzione delle sue so-stanze La moglie deve contribuire al mantenimento delmarito se questi non ha mezzi sufficientiraquo

Sopratutto i coniugi non debbono dimenticare che unamore sincero e costante raddolcisce tutte le pene e alle-via tutti i pesi del coniugio

Complemento della societagrave coniugale egrave la societagrave pa-rentale In essa sonvi doveri relativi a tre differenti rela-zioni dei genitori verso i figli dei figli verso i genitoridei fratelli tra loro

I genitori debbono ai loro figli una tenerezza lontanada una riprovevole indulgenza e da una severitagrave eccessi-va ed una educazione fisica intellettuale e morale

Educare egrave quanto aiutare le facoltagrave delluomo affinchegraveesse si svolgano in guisa chegli possa raggiungere lasua destinazione Educare i figli egrave dar loro una secondavita egrave renderli uomini per davvero cioegrave robusti di cor-po sani di mente vigorosi di volontagrave fermi di carattereabili a governarsi da segrave a prendere un posto nella socie-tagrave ed a compierne i doveri

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laquoIl matrimonio impone ai coniugi lobbligazione dellacoabitazione della fedeltagrave e dellassistenzaraquo

laquoIl marito egrave capo della famiglia e la moglie segue lacondizione civile di lui ne assume il cognome ed egrave ob-bligata ad accompagnarlo dovunque egli creda opportu-no di fissare la sua residenzaraquo

laquoIl marito ha il dovere di proteggere la moglie di te-nerla presso di segrave e somministrarle tutto ciograve che egrave neces-sario ai bisogni della vita in proporzione delle sue so-stanze La moglie deve contribuire al mantenimento delmarito se questi non ha mezzi sufficientiraquo

Sopratutto i coniugi non debbono dimenticare che unamore sincero e costante raddolcisce tutte le pene e alle-via tutti i pesi del coniugio

Complemento della societagrave coniugale egrave la societagrave pa-rentale In essa sonvi doveri relativi a tre differenti rela-zioni dei genitori verso i figli dei figli verso i genitoridei fratelli tra loro

I genitori debbono ai loro figli una tenerezza lontanada una riprovevole indulgenza e da una severitagrave eccessi-va ed una educazione fisica intellettuale e morale

Educare egrave quanto aiutare le facoltagrave delluomo affinchegraveesse si svolgano in guisa chegli possa raggiungere lasua destinazione Educare i figli egrave dar loro una secondavita egrave renderli uomini per davvero cioegrave robusti di cor-po sani di mente vigorosi di volontagrave fermi di carattereabili a governarsi da segrave a prendere un posto nella socie-tagrave ed a compierne i doveri

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Leducazione fisica esige che i genitori non lascinomancare ai figli il necessario sostentamento che si ado-prino a svolgere in essi e fortificare le potenze corporeeche veglino sulla loro sanitagrave e sulla loro vita

Il dovere delleducazione intellettuale richiede cheloro impartiscano unistruzione proporzionata alla lorocondizione sociale I genitori possono sempre agevol-mente insegnare qualche cosa ai loro figli Le minimecognizioni cosigrave il Tommaseo sono quelle che talvoltapiugrave giovano e rendono efficaci le grandi Raccoglieteogni bricciolo di cognizione e a questa reverenza delvero abituate lingegno dei giovani

Leducazione morale consiste nellinstillare per temponegli animi infantili sodi principicirc morali e religiosi cheispirino loro uno schietto ed operoso amore della virtugravenel correggerli amorevolmente dei loro falli e nellinfor-marli al bene collesemplaritagrave del contegno Il mezzoprecipuo di inculcare nellanimo dei figli il sentimentodel dovere egrave certamente lesempio i genitori adunquesieno coerenti agli insegnamenti che dagravenno ai loro figlipoichegrave la logica di costoro egrave quanto semplice altrettantogiusta

Per leducazione morale giova sopratutto tener contodellindole del fanciullo per sapere a suo tempo usaredel rigore o della indulgenza della punizione o dellalode Oggidigrave che venne introdotto nelle famiglie il tut-teggiare e che i fanciulli troppo presto vengono ammes-si alle relazioni estranee alla famiglia il coacutempito dellaeducazione diventa assai piugrave difficile Converrebbe che i

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Leducazione fisica esige che i genitori non lascinomancare ai figli il necessario sostentamento che si ado-prino a svolgere in essi e fortificare le potenze corporeeche veglino sulla loro sanitagrave e sulla loro vita

Il dovere delleducazione intellettuale richiede cheloro impartiscano unistruzione proporzionata alla lorocondizione sociale I genitori possono sempre agevol-mente insegnare qualche cosa ai loro figli Le minimecognizioni cosigrave il Tommaseo sono quelle che talvoltapiugrave giovano e rendono efficaci le grandi Raccoglieteogni bricciolo di cognizione e a questa reverenza delvero abituate lingegno dei giovani

Leducazione morale consiste nellinstillare per temponegli animi infantili sodi principicirc morali e religiosi cheispirino loro uno schietto ed operoso amore della virtugravenel correggerli amorevolmente dei loro falli e nellinfor-marli al bene collesemplaritagrave del contegno Il mezzoprecipuo di inculcare nellanimo dei figli il sentimentodel dovere egrave certamente lesempio i genitori adunquesieno coerenti agli insegnamenti che dagravenno ai loro figlipoichegrave la logica di costoro egrave quanto semplice altrettantogiusta

Per leducazione morale giova sopratutto tener contodellindole del fanciullo per sapere a suo tempo usaredel rigore o della indulgenza della punizione o dellalode Oggidigrave che venne introdotto nelle famiglie il tut-teggiare e che i fanciulli troppo presto vengono ammes-si alle relazioni estranee alla famiglia il coacutempito dellaeducazione diventa assai piugrave difficile Converrebbe che i

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genitori se non sono piugrave onesti fossero almeno piugrave cau-ti e prudenti specie per ciograve che riflette le conversazionii divertimenti le stampe ed i libri

Nella educazione il padre e la madre hanno ciascunole sue parti speciali I giovani possono agire o per senti-mento o per ragione alla madre appartiene leducazionedel sentimento al padre quella della ragione la madreha maggior attitudine a far piegare la volontagrave il padre adarle quellenergia che produce il carattere

A mettere in istato i genitori di far educare ed istruirei figli sonvi ottimi Istituti sonvi scuole pubbliche e pri-vate La legge sullIstruzione obbligatoria del 15 luglio1877 provvede alla negligenza dei genitori rendendoobbligatoria la prima istruzione elementare indispensa-bile ad ogni cittadino

La societagrave politica avendo la sua base nella famigliaegrave altamente interessata a che i genitori educhino conve-nientemente i loro figli Perciograve presso tutte le nazioni ci-vili i codici pongono leducazione domestica sotto la tu-tela delle leggi e la sorveglianza della pubblica autoritagrave

I figli deggiono ai genitori amore misto di riverenza edi rispetto aiuto ne loro bisogni gratitudine pei benefi-zi ricevuti sommessione ed obbedienza ristretta maisempre entro i ragionevoli confini del lecito e dellone-sto

Quella riverenza quellossequio che i figliuoli profes-sano verso i genitori si deve avere con certa proporzio-ne anche verso i maestri e verso i vecchi laquoOnorate cosigraveSilvio Pellico limmagine dei genitori e degli avi vostri

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genitori se non sono piugrave onesti fossero almeno piugrave cau-ti e prudenti specie per ciograve che riflette le conversazionii divertimenti le stampe ed i libri

Nella educazione il padre e la madre hanno ciascunole sue parti speciali I giovani possono agire o per senti-mento o per ragione alla madre appartiene leducazionedel sentimento al padre quella della ragione la madreha maggior attitudine a far piegare la volontagrave il padre adarle quellenergia che produce il carattere

A mettere in istato i genitori di far educare ed istruirei figli sonvi ottimi Istituti sonvi scuole pubbliche e pri-vate La legge sullIstruzione obbligatoria del 15 luglio1877 provvede alla negligenza dei genitori rendendoobbligatoria la prima istruzione elementare indispensa-bile ad ogni cittadino

La societagrave politica avendo la sua base nella famigliaegrave altamente interessata a che i genitori educhino conve-nientemente i loro figli Perciograve presso tutte le nazioni ci-vili i codici pongono leducazione domestica sotto la tu-tela delle leggi e la sorveglianza della pubblica autoritagrave

I figli deggiono ai genitori amore misto di riverenza edi rispetto aiuto ne loro bisogni gratitudine pei benefi-zi ricevuti sommessione ed obbedienza ristretta maisempre entro i ragionevoli confini del lecito e dellone-sto

Quella riverenza quellossequio che i figliuoli profes-sano verso i genitori si deve avere con certa proporzio-ne anche verso i maestri e verso i vecchi laquoOnorate cosigraveSilvio Pellico limmagine dei genitori e degli avi vostri

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in tutte le persone attempate Rispettate piugrave di ogni altroquelli che sopportarono le molestie della vostra pueriziae della vostra adolescenza coloro che contribuironoquanto meglio poterono e seppero a formarvi lingegnoed il cuore Abbiate indulgenza ai loro difetti e valutatecon generoso computo le pene che loro costaste laffe-zione che in voi posero il dolce guiderdone che riesceper loro la continuitagrave del vostro amore e ricordate che ilgrande Macedone dicevasi ugualmente obbligato adAristotile suo maestro che a Filippo suo padre perchegravese questi gli avea data la vita quegli avevagli insegnatoa farne buon usoraquo

Dalla coesistenza e convivenza dei figli di una stessafamiglia risulta la societagrave fraterna Silvio Pellico cosigravedescrive i doveri fraterni laquoCoi vostri fratelli comporta-tevi in guisa che ciascuno di essi vegga che i suoi inte-ressi vi sono cari quanto i vostri siate indulgenti versodi loro quando cadano in mancamenti rallegratevi delleloro virtugrave imitatele promuovetele anzi col vostro esem-pio fate che abbiano a benedire la sorte di avervi perfratelli negrave la intimitagrave domestica vi faccia mai preteriredallessere cortesi verso di loro e sappiate che coloro iquali contraggono tra fratelli abitudine di malignitagrave e diineleganza rimangono maligni ed ineleganti con chic-chessia Siate piugrave gentili ancora con le sorelle il lorosesso egrave dotato di una grazia potente e si valgono ordina-riamente di questo celeste mezzo per asserenare tutta lacasa bandirne i malumori rammorbidire le correzionipaterne e materne che talvolta odono Onorate in esse la

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in tutte le persone attempate Rispettate piugrave di ogni altroquelli che sopportarono le molestie della vostra pueriziae della vostra adolescenza coloro che contribuironoquanto meglio poterono e seppero a formarvi lingegnoed il cuore Abbiate indulgenza ai loro difetti e valutatecon generoso computo le pene che loro costaste laffe-zione che in voi posero il dolce guiderdone che riesceper loro la continuitagrave del vostro amore e ricordate che ilgrande Macedone dicevasi ugualmente obbligato adAristotile suo maestro che a Filippo suo padre perchegravese questi gli avea data la vita quegli avevagli insegnatoa farne buon usoraquo

Dalla coesistenza e convivenza dei figli di una stessafamiglia risulta la societagrave fraterna Silvio Pellico cosigravedescrive i doveri fraterni laquoCoi vostri fratelli comporta-tevi in guisa che ciascuno di essi vegga che i suoi inte-ressi vi sono cari quanto i vostri siate indulgenti versodi loro quando cadano in mancamenti rallegratevi delleloro virtugrave imitatele promuovetele anzi col vostro esem-pio fate che abbiano a benedire la sorte di avervi perfratelli negrave la intimitagrave domestica vi faccia mai preteriredallessere cortesi verso di loro e sappiate che coloro iquali contraggono tra fratelli abitudine di malignitagrave e diineleganza rimangono maligni ed ineleganti con chic-chessia Siate piugrave gentili ancora con le sorelle il lorosesso egrave dotato di una grazia potente e si valgono ordina-riamente di questo celeste mezzo per asserenare tutta lacasa bandirne i malumori rammorbidire le correzionipaterne e materne che talvolta odono Onorate in esse la

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soavitagrave delle virtugrave femminili gioite dellinfluenza chehanno per raddolcire lanimo e perchegrave la natura le hafatte piugrave deboli e piugrave sensitive di voi siate tanto piugrave at-tenti in consolarle se afflitte in non affliggerle voi me-desimi in mostrare loro costantemente rispetto ed amo-reraquo

Il Codice civile italiano riconoscendo che un amoreefficace deve guidare i fratelli ad aiutarsi ne loro biso-gni prescrive che i fratelli e le sorelle hanno diritto allasomministrazione degli alimenti strettamente necessariquando per un difetto di corpo o di mente o per qualsi-voglia altra causa non imputabile a loro colpa non se lipossono procacciare (art 141) La legge dispone ezian-dio che le reciproche obbligazioni degli alimenti abbia-no anche luogo tra suocero suocera genero e nuora (Vart 140 e 142)

Venendo per ultimo alla societagrave erile i servi devonorispetto fedeltagrave e giusta obbedienza ai padroni i qualialla loro volta sono tenuti a retribuirli della convenutamercede a rispettare sempre in essi la dignitagrave umananon mai abusando della loro superioritagrave

Tali sono per sommi capi le condizioni reciproche ditutti i membri di una famiglia In essa deve trovarsiunintima comunanza di vita di interesse e di onore cherende solidali gli uni degli altri tutti quelli che ne fannoparte La forza la stabilitagrave e la dignitagrave delle famiglie di-pende dalle tradizioni domestiche dalle virtugrave che vi sionorano dallassenza di quei dissidii che nella vita pub-blica dividono gli animi sul campo delle opinioni e della

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soavitagrave delle virtugrave femminili gioite dellinfluenza chehanno per raddolcire lanimo e perchegrave la natura le hafatte piugrave deboli e piugrave sensitive di voi siate tanto piugrave at-tenti in consolarle se afflitte in non affliggerle voi me-desimi in mostrare loro costantemente rispetto ed amo-reraquo

Il Codice civile italiano riconoscendo che un amoreefficace deve guidare i fratelli ad aiutarsi ne loro biso-gni prescrive che i fratelli e le sorelle hanno diritto allasomministrazione degli alimenti strettamente necessariquando per un difetto di corpo o di mente o per qualsi-voglia altra causa non imputabile a loro colpa non se lipossono procacciare (art 141) La legge dispone ezian-dio che le reciproche obbligazioni degli alimenti abbia-no anche luogo tra suocero suocera genero e nuora (Vart 140 e 142)

Venendo per ultimo alla societagrave erile i servi devonorispetto fedeltagrave e giusta obbedienza ai padroni i qualialla loro volta sono tenuti a retribuirli della convenutamercede a rispettare sempre in essi la dignitagrave umananon mai abusando della loro superioritagrave

Tali sono per sommi capi le condizioni reciproche ditutti i membri di una famiglia In essa deve trovarsiunintima comunanza di vita di interesse e di onore cherende solidali gli uni degli altri tutti quelli che ne fannoparte La forza la stabilitagrave e la dignitagrave delle famiglie di-pende dalle tradizioni domestiche dalle virtugrave che vi sionorano dallassenza di quei dissidii che nella vita pub-blica dividono gli animi sul campo delle opinioni e della

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politica Importa assai che sia tenuto in onore lo spiritodi famiglia scevro perograve di quellorgoglio esclusivo cheproduce il disprezzo delle famiglie altrui Imperocchegravese la famiglia deve conservare luomo onesto egrave ancoradalla famiglia che deve escire il cittadino

Luomo per il fatto solo della nascita in mezzo ad unasocietagrave politica egrave divenuto loggetto di un soccorso per-petuo di una protezione costante Tutte le istituzioni so-ciali mirano alla conservazione ed al perfezionamentodellindividuo le leggi le scienze le arti tutti insommai mezzi della civiltagrave concorrono al suo benessere ren-dendogli continui servigi non solo sotto il rapporto ma-teriale ma sopratutto per la formazione della sua esi-stenza intellettuale e morale

Luomo adunque egrave in dovere verso quella societagrave po-litica cui appartiene la famiglia nella quale ebbe i nata-li donde i doveri verso la patria Questi doveri altrisono civili altri politici i primi si fondano sulle attinen-ze singolari dei cittadini gli uni rispetto agli altri i se-condi riguardano lintero corpo sociale

I doveri politici sono in ragione diretta dei vantaggi edei diritti che i cittadini godono in uno Stato maggioriper conseguenza sono i doveri che loro incombono in ungoverno di forma rappresentativa dappoichegrave cotal for-ma di governo esige dai cittadini per il benessere comu-ne una cooperazione piugrave diretta e piugrave attiva al pubblicopotere

Primo fra i doveri del cittadino anzi sintesi di tutti egravelamor di patria

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politica Importa assai che sia tenuto in onore lo spiritodi famiglia scevro perograve di quellorgoglio esclusivo cheproduce il disprezzo delle famiglie altrui Imperocchegravese la famiglia deve conservare luomo onesto egrave ancoradalla famiglia che deve escire il cittadino

Luomo per il fatto solo della nascita in mezzo ad unasocietagrave politica egrave divenuto loggetto di un soccorso per-petuo di una protezione costante Tutte le istituzioni so-ciali mirano alla conservazione ed al perfezionamentodellindividuo le leggi le scienze le arti tutti insommai mezzi della civiltagrave concorrono al suo benessere ren-dendogli continui servigi non solo sotto il rapporto ma-teriale ma sopratutto per la formazione della sua esi-stenza intellettuale e morale

Luomo adunque egrave in dovere verso quella societagrave po-litica cui appartiene la famiglia nella quale ebbe i nata-li donde i doveri verso la patria Questi doveri altrisono civili altri politici i primi si fondano sulle attinen-ze singolari dei cittadini gli uni rispetto agli altri i se-condi riguardano lintero corpo sociale

I doveri politici sono in ragione diretta dei vantaggi edei diritti che i cittadini godono in uno Stato maggioriper conseguenza sono i doveri che loro incombono in ungoverno di forma rappresentativa dappoichegrave cotal for-ma di governo esige dai cittadini per il benessere comu-ne una cooperazione piugrave diretta e piugrave attiva al pubblicopotere

Primo fra i doveri del cittadino anzi sintesi di tutti egravelamor di patria

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Senza amor di patria la nazione trascina una vita lan-guida ed angosciosa imperocchegrave egrave dessa la patria caritagraveche raccogliendo in un fascio le forze degli onesti fa sigraveche lo Stato non sia preda dei violenti e conservando ivincoli sociali ne centuplica la potenza ed impedisceche esso sia isolato e fiacco di fronte allo straniero

Lamor di patria non egrave che una estensione degli affettifamigliari a tutta la societagrave che protegge ed assiste la fa-miglia Esso scende da tre fonti e prende tre forme gliinteressi materiali costringono il piugrave restio a desiderareil bene del paese in cui ne trova la soddisfazione le abi-tudini che compongono in certa guisa una seconda na-tura e simulano i caratteri dellistinto rendono cari i luo-ghi le istituzioni e le cose infine i nobili e ragionatisentimenti ci muovono ad amare moralmente la societagravein mezzo alla quale viviamo e vissero e vivranno i no-stri propinqui

A mantenere lamor patrio giovano i sentimenti che cidestano i luoghi dove abbiamo ricevuto i natali e dovepassammo i primi anni La legge psicologica dellasso-ciazione col luogo stringe sovente un popolo alle piugravepovere e tristi regioni con vincoli indissolubili a dispet-to degli interessi che altrove lo chiamerebbero e con in-fluenza tanto piugrave forte quanto maggiori sono le partico-laritagrave regionali cui si connettono le rimembranze Sonoqueste suscitate dai luoghi dalle cose e dagli stessi fe-nomeni della natura ed acquistano potenza siffatta chetutta informano la esistenza delluomo tanto piugrave sononumerose ed energiche quanto piugrave distinte per caratteri

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Senza amor di patria la nazione trascina una vita lan-guida ed angosciosa imperocchegrave egrave dessa la patria caritagraveche raccogliendo in un fascio le forze degli onesti fa sigraveche lo Stato non sia preda dei violenti e conservando ivincoli sociali ne centuplica la potenza ed impedisceche esso sia isolato e fiacco di fronte allo straniero

Lamor di patria non egrave che una estensione degli affettifamigliari a tutta la societagrave che protegge ed assiste la fa-miglia Esso scende da tre fonti e prende tre forme gliinteressi materiali costringono il piugrave restio a desiderareil bene del paese in cui ne trova la soddisfazione le abi-tudini che compongono in certa guisa una seconda na-tura e simulano i caratteri dellistinto rendono cari i luo-ghi le istituzioni e le cose infine i nobili e ragionatisentimenti ci muovono ad amare moralmente la societagravein mezzo alla quale viviamo e vissero e vivranno i no-stri propinqui

A mantenere lamor patrio giovano i sentimenti che cidestano i luoghi dove abbiamo ricevuto i natali e dovepassammo i primi anni La legge psicologica dellasso-ciazione col luogo stringe sovente un popolo alle piugravepovere e tristi regioni con vincoli indissolubili a dispet-to degli interessi che altrove lo chiamerebbero e con in-fluenza tanto piugrave forte quanto maggiori sono le partico-laritagrave regionali cui si connettono le rimembranze Sonoqueste suscitate dai luoghi dalle cose e dagli stessi fe-nomeni della natura ed acquistano potenza siffatta chetutta informano la esistenza delluomo tanto piugrave sononumerose ed energiche quanto piugrave distinte per caratteri

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apparenti sono le loro fonti Preferiscono le alpi e le cit-tagrave alle pianure ed alle campagne coltivate perchegrave lagravepiuttosto che qui trovano pascolo alla specialitagrave del sen-tire Da un lato il montanaro di Uri e di Unterwaldennelle sue ghiacciaie nelle caccie pericolose nelle buferestesse e nei precipizi fra i quali serpeggia la via degliarmenti e dallaltro lato il Parigino nei ponti della Sen-ne nei Boulevards nelle Tuileries trovano la fonte delleprime forti sensazioni del fanciullo lalba delle remini-scenze e delle abitudini delladolescente e la pienezzadella vita esterna delluomo mentre allopposto la mo-notonia delle colte pianure e della vita agricola riduce alanguore e sentimenti e rimembranze Dove sono piugravecopiose le rimembranze il sentimento del patriottismosi risveglia allorquando la patria egrave malmenata dovemancano ed il popolo non trova nella terra che abita imezzi per trarre convenevole esistenza questo popoloprivo di affetto verso il governo senza legame alla terranatia emigra Lemigrazione succede diffatti su piugravegrande scala fra le popolazioni agricole delle pianure

Quando poi le rimembranze locali sono associate aivarii momenti della convivenza civile allora diventanopatrimonio comune e servono di vincolo allintera socie-tagrave rammentandole rapporti e vita origini e scopo I mo-numenti rispondono a questo fine rammentando e uomi-ni ed istituzioni personificando e concretando le ideeponendo queste sotto la tutela delle Belle Arti e renden-do tanto piugrave forti e durevoli i sentimenti patrii quantopiugrave belli e pregiati sono i monumenti E chi non sa come

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apparenti sono le loro fonti Preferiscono le alpi e le cit-tagrave alle pianure ed alle campagne coltivate perchegrave lagravepiuttosto che qui trovano pascolo alla specialitagrave del sen-tire Da un lato il montanaro di Uri e di Unterwaldennelle sue ghiacciaie nelle caccie pericolose nelle buferestesse e nei precipizi fra i quali serpeggia la via degliarmenti e dallaltro lato il Parigino nei ponti della Sen-ne nei Boulevards nelle Tuileries trovano la fonte delleprime forti sensazioni del fanciullo lalba delle remini-scenze e delle abitudini delladolescente e la pienezzadella vita esterna delluomo mentre allopposto la mo-notonia delle colte pianure e della vita agricola riduce alanguore e sentimenti e rimembranze Dove sono piugravecopiose le rimembranze il sentimento del patriottismosi risveglia allorquando la patria egrave malmenata dovemancano ed il popolo non trova nella terra che abita imezzi per trarre convenevole esistenza questo popoloprivo di affetto verso il governo senza legame alla terranatia emigra Lemigrazione succede diffatti su piugravegrande scala fra le popolazioni agricole delle pianure

Quando poi le rimembranze locali sono associate aivarii momenti della convivenza civile allora diventanopatrimonio comune e servono di vincolo allintera socie-tagrave rammentandole rapporti e vita origini e scopo I mo-numenti rispondono a questo fine rammentando e uomi-ni ed istituzioni personificando e concretando le ideeponendo queste sotto la tutela delle Belle Arti e renden-do tanto piugrave forti e durevoli i sentimenti patrii quantopiugrave belli e pregiati sono i monumenti E chi non sa come

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la perfezione architettonica di una cattedrale accresce ilsentimento religioso e cittadino tanto quanto suscita di-letto ed ammirazione Nei monumenti si concreta la sto-ria popolare essi sono un vincolo fra il passato ed il fu-turo della Nazione cui tramandano le idee scevre di ele-menti eterogenei suscitate da sviate passioni cui dimo-strano lonore che la societagrave rende a chi ne fu meritevo-le45

Le nazionali rimembranze congiunte a certa manieracomune di sentire di pensare e di volere produconoquello che dicesi spirito nazionale che si caratterizzaper la forma speciale del pensiero e del discorso e si ma-nifesta particolarmente nella letteratura

Diffatti luomo che fin dai piugrave teneri anni pose se stes-so in armonia collambiente di una determinata societagravedifficilmente si adatta agli usi ed alle idee di unaltra so-cietagrave in paese straniero per associazione di contrastorimbalza piugrave forte lamore della patria

La letteratura poi che rappresenta ordinate le idee diun popolo risente altresigrave la influenza di tutte le condi-

45 Lo straniero che valica le Alpi per venire a gustare le ma-gnificenze dellarte italiana non sospetta neppure qual tesoro ine-sausto di civiltagrave e di nazionalitagrave si nasconde sotto i marmi e letele egli non sa che a conservare la nostra distinta esistenza ebbe-ro non ultima parte le rimembranze che associate ai monumentierano divenute durevoli al pari di loro e ci salvarono dallo sco-raggiamento e dalla degenerazione completa ritraendoci costan-temente verso il passato e insegnandoci a trovarvi lammaestra-mento e lo stimolo del futuro

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la perfezione architettonica di una cattedrale accresce ilsentimento religioso e cittadino tanto quanto suscita di-letto ed ammirazione Nei monumenti si concreta la sto-ria popolare essi sono un vincolo fra il passato ed il fu-turo della Nazione cui tramandano le idee scevre di ele-menti eterogenei suscitate da sviate passioni cui dimo-strano lonore che la societagrave rende a chi ne fu meritevo-le45

Le nazionali rimembranze congiunte a certa manieracomune di sentire di pensare e di volere produconoquello che dicesi spirito nazionale che si caratterizzaper la forma speciale del pensiero e del discorso e si ma-nifesta particolarmente nella letteratura

Diffatti luomo che fin dai piugrave teneri anni pose se stes-so in armonia collambiente di una determinata societagravedifficilmente si adatta agli usi ed alle idee di unaltra so-cietagrave in paese straniero per associazione di contrastorimbalza piugrave forte lamore della patria

La letteratura poi che rappresenta ordinate le idee diun popolo risente altresigrave la influenza di tutte le condi-

45 Lo straniero che valica le Alpi per venire a gustare le ma-gnificenze dellarte italiana non sospetta neppure qual tesoro ine-sausto di civiltagrave e di nazionalitagrave si nasconde sotto i marmi e letele egli non sa che a conservare la nostra distinta esistenza ebbe-ro non ultima parte le rimembranze che associate ai monumentierano divenute durevoli al pari di loro e ci salvarono dallo sco-raggiamento e dalla degenerazione completa ritraendoci costan-temente verso il passato e insegnandoci a trovarvi lammaestra-mento e lo stimolo del futuro

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zioni fisiche e geografiche sociali e politiche in cuivive e da cui prende norma e motivo di pensare o senti-re quel dato popolo Mentre la letteratura in genere egrave fo-mite e specchio della civiltagrave perchegrave conserva propagaed accresce il tesoro della sapienza la letteratura nazio-nale in ispecie rappresenta lunitagrave dei sentimenti e dellerimembranze facendosi vincolo della nazionalitagrave e per-petuando lio della nazione Cosigrave la letteratura nazionalerinvigorisce lamore della patria facendola piugrave conosciu-ta ed ornata

La religione intanto che si accoppia a tutto ciograve chevha di profondo e di affettuoso nel cuore umano consa-cra lamor di patria La patria ispira una riverenza che siconfonde assai spesso colla venerazione religiosa il ri-voltarsi a lei il minacciarla il violentarla apparisce cosigravemostruoso e snaturato come alzare la mano contro lamadre

Lamor di patria salva la libertagrave politica di un popoloe questa alla sua volta produce e corrobora quello Egraveduopo perograve che luno e laltra si congiungano nella in-dissolubile alleanza con la Morale e nella guerra controlegoismo dellindividuo Lobbedienza alle leggi moralie civili egrave la migliore salvaguardia della libertagrave come laprova piugrave bella dellamor della patria

Adunque primo dovere delluomo verso la societagrave chelo protegge e lo aiuta nello svolgimento delle sue facoltagravee nellesercizio de suoi diritti egrave di rispettare la sua esi-stenza e di sottomettersi alla sua autoritagrave La salute dellapatria la sua pace e prosperitagrave egrave messa in pericolo tanto

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zioni fisiche e geografiche sociali e politiche in cuivive e da cui prende norma e motivo di pensare o senti-re quel dato popolo Mentre la letteratura in genere egrave fo-mite e specchio della civiltagrave perchegrave conserva propagaed accresce il tesoro della sapienza la letteratura nazio-nale in ispecie rappresenta lunitagrave dei sentimenti e dellerimembranze facendosi vincolo della nazionalitagrave e per-petuando lio della nazione Cosigrave la letteratura nazionalerinvigorisce lamore della patria facendola piugrave conosciu-ta ed ornata

La religione intanto che si accoppia a tutto ciograve chevha di profondo e di affettuoso nel cuore umano consa-cra lamor di patria La patria ispira una riverenza che siconfonde assai spesso colla venerazione religiosa il ri-voltarsi a lei il minacciarla il violentarla apparisce cosigravemostruoso e snaturato come alzare la mano contro lamadre

Lamor di patria salva la libertagrave politica di un popoloe questa alla sua volta produce e corrobora quello Egraveduopo perograve che luno e laltra si congiungano nella in-dissolubile alleanza con la Morale e nella guerra controlegoismo dellindividuo Lobbedienza alle leggi moralie civili egrave la migliore salvaguardia della libertagrave come laprova piugrave bella dellamor della patria

Adunque primo dovere delluomo verso la societagrave chelo protegge e lo aiuta nello svolgimento delle sue facoltagravee nellesercizio de suoi diritti egrave di rispettare la sua esi-stenza e di sottomettersi alla sua autoritagrave La salute dellapatria la sua pace e prosperitagrave egrave messa in pericolo tanto

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dalla disobbedienza alle leggi quanto dalla deficienzadelle virtugrave morali e religiose nei cittadini

Se lobbedienza alle leggi puograve materialmente aversicollesercizio della forza pubblica lo scadimento deisentimenti religiosi e morali prepara nel seno della so-cietagrave una orribile reazione Malnate passioni e sfrenatecupidigie spingono i cittadini a civili discordie e spen-gono nel loro seno le virtugrave sociali Le severe lezionidellesperienza ed i consigli incessanti del bene pubblicoadditano nel rispetto alla Religione la salvaguardia delleleggi allorquando il potere pubblico egrave impotente ad im-pedire o a ritardare la rovina e il disordine che tiene die-tro alla loro trasgressione Ama dunque la patria chi amala religione e ne promuove il rispetto chi onora il paesecolla propria condotta morale46

Altro dovere del cittadino egrave la fedeltagrave alle istituzionipolitiche determinate dalla costituzione dello Stato oinerenti alla forma organica del medesimo

Puograve essere vizioso il governo per abuso del poteretuttavia la rivolta aperta non egrave mai consentita dalla Mo-

46 Non puograve essere ispiratore di moralitagrave un amor di patria ilquale si riferisca ad una pura idea o alla sola terra materiale o alsolo organo del potere esecutivo che nelle forme rappresentativesi compone del Ministero La patria nostra non egrave unItalia idealetanto meno una regione puramente terrestre molto meno sono lapatria i cittadini responsabili che sono chiamati a governarla sigravebene lintera nazione italiana di cui fa parte la famiglia il Comu-ne e la Provincia dallamore delle quali si svolge lamore allinte-ra societagrave politica

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dalla disobbedienza alle leggi quanto dalla deficienzadelle virtugrave morali e religiose nei cittadini

Se lobbedienza alle leggi puograve materialmente aversicollesercizio della forza pubblica lo scadimento deisentimenti religiosi e morali prepara nel seno della so-cietagrave una orribile reazione Malnate passioni e sfrenatecupidigie spingono i cittadini a civili discordie e spen-gono nel loro seno le virtugrave sociali Le severe lezionidellesperienza ed i consigli incessanti del bene pubblicoadditano nel rispetto alla Religione la salvaguardia delleleggi allorquando il potere pubblico egrave impotente ad im-pedire o a ritardare la rovina e il disordine che tiene die-tro alla loro trasgressione Ama dunque la patria chi amala religione e ne promuove il rispetto chi onora il paesecolla propria condotta morale46

Altro dovere del cittadino egrave la fedeltagrave alle istituzionipolitiche determinate dalla costituzione dello Stato oinerenti alla forma organica del medesimo

Puograve essere vizioso il governo per abuso del poteretuttavia la rivolta aperta non egrave mai consentita dalla Mo-

46 Non puograve essere ispiratore di moralitagrave un amor di patria ilquale si riferisca ad una pura idea o alla sola terra materiale o alsolo organo del potere esecutivo che nelle forme rappresentativesi compone del Ministero La patria nostra non egrave unItalia idealetanto meno una regione puramente terrestre molto meno sono lapatria i cittadini responsabili che sono chiamati a governarla sigravebene lintera nazione italiana di cui fa parte la famiglia il Comu-ne e la Provincia dallamore delle quali si svolge lamore allinte-ra societagrave politica

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rale Lo Stato anche il piugrave male ordinato e governatooffre sempre minori inconvenienti che lanarchia e lostato selvaggio

Non diciamo giagrave che i cittadini debbano rimanersi im-passibili e neghittosi al comunque vada la cosa pubbli-ca Egrave affare comune ciascuno vi ha il suo interesse Tut-ti dunque hanno diritto di occuparsene ciascuno puograveconferire con chi meglio crede sul modo di provvedervicercando nelle vie legittime i desiderati miglioramentiMa prendere occasione dagli errori del governo per ri-volgersi alla plebe per sollevarla e metterla in rivoltacontro il potere per farne strumento di violenza controgli onesti e pacifici cittadini egrave delitto per se stesso gra-vissimo che non si sa quanto piugrave grave possa ancor di-venire per le perniciose sue conseguenze

La colpa di queste perniciose conseguenze non egravedordinario dei soli perturbatori o degli illusi la colpa ingran parte ricade su coloro che lasciano fare su colorocui non sono ignote le trame dei malvagi e nulla fannoper la salute pubblica mantenendosi in un freddo egoi-smo

Ma quando la legge viene violata apertamente e labu-so dellautoritagrave egrave evidente egrave egli lecito ai cittadinilinsorgere contro il governo e rovesciarlo Nelle formerappresentative il caso egrave previsto e il pericolo del dispo-tismo governativo egrave scongiurato dalla Costituzione stes-sa Ma se il potere si concentra nelle mani di un solocome nelle monarchie assolute Egrave egli lecito in tal casofare una mutazione radicale nel governo escludere una

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rale Lo Stato anche il piugrave male ordinato e governatooffre sempre minori inconvenienti che lanarchia e lostato selvaggio

Non diciamo giagrave che i cittadini debbano rimanersi im-passibili e neghittosi al comunque vada la cosa pubbli-ca Egrave affare comune ciascuno vi ha il suo interesse Tut-ti dunque hanno diritto di occuparsene ciascuno puograveconferire con chi meglio crede sul modo di provvedervicercando nelle vie legittime i desiderati miglioramentiMa prendere occasione dagli errori del governo per ri-volgersi alla plebe per sollevarla e metterla in rivoltacontro il potere per farne strumento di violenza controgli onesti e pacifici cittadini egrave delitto per se stesso gra-vissimo che non si sa quanto piugrave grave possa ancor di-venire per le perniciose sue conseguenze

La colpa di queste perniciose conseguenze non egravedordinario dei soli perturbatori o degli illusi la colpa ingran parte ricade su coloro che lasciano fare su colorocui non sono ignote le trame dei malvagi e nulla fannoper la salute pubblica mantenendosi in un freddo egoi-smo

Ma quando la legge viene violata apertamente e labu-so dellautoritagrave egrave evidente egrave egli lecito ai cittadinilinsorgere contro il governo e rovesciarlo Nelle formerappresentative il caso egrave previsto e il pericolo del dispo-tismo governativo egrave scongiurato dalla Costituzione stes-sa Ma se il potere si concentra nelle mani di un solocome nelle monarchie assolute Egrave egli lecito in tal casofare una mutazione radicale nel governo escludere una

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dinastia dal potere produrre la responsabilitagrave del sovra-no in faccia allintera nazione No lamore di patria nonesige tanto perchegrave non mancano mai agli onesti i mezziper migliorare le condizioni del paese perchegrave egrave megliotollerare leccesso temporaneo del potere che esporre lasocietagrave ad una terribile perturbazione perchegrave finalmenteuna dignitosa resistenza passiva rende nullo labuso delpotere47

La resistenza egrave passiva quando i cittadini ricusanosemplicemente di obbedire alle ingiuste volontagrave del de-spota egrave attiva quando insorgono direttamente contro iltiranno destituendolo se fa di mestieri La resistenza at-tiva se per privato arbitrio non egrave coonestatile se persentenza collettiva (plebiscito o senatusconsulto) egrave leci-ta quando alla nazione nel patto fondamentale ossianella Costituzione venga riconosciuto il diritto

Ci siamo posti sullo scabro terreno di una questioneresasi oggidigrave quanto mai complicata per il predominiodelle idee di libertagrave e delle teorie sociali del Rousseaule quali non riconoscendo nel sovrano che il mandata-

47 Per altro non sono certamente gli abusi del governo la ordi-naria sorgente delle ribellioni ma le passioni sfrenate dei sudditile quali van cercando nella condotta del sovrano i pretesti per sot-trarsi dal comando e per aspirare ad unaltra sorta di autoritagrave Egravesavissima osservazione di Plutarco che il popolo egrave sempre procli-ve a dolersi di chi lo governa Tacito cosigrave scrisse di alcune fraudo-lenti esibizioni dei sediziosi le quali terminano in durissima ti-rannia quanto majore libertalis imagine tegebantur tanto erup-tura ad infensius saevitium (Annal 1 in fine)

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dinastia dal potere produrre la responsabilitagrave del sovra-no in faccia allintera nazione No lamore di patria nonesige tanto perchegrave non mancano mai agli onesti i mezziper migliorare le condizioni del paese perchegrave egrave megliotollerare leccesso temporaneo del potere che esporre lasocietagrave ad una terribile perturbazione perchegrave finalmenteuna dignitosa resistenza passiva rende nullo labuso delpotere47

La resistenza egrave passiva quando i cittadini ricusanosemplicemente di obbedire alle ingiuste volontagrave del de-spota egrave attiva quando insorgono direttamente contro iltiranno destituendolo se fa di mestieri La resistenza at-tiva se per privato arbitrio non egrave coonestatile se persentenza collettiva (plebiscito o senatusconsulto) egrave leci-ta quando alla nazione nel patto fondamentale ossianella Costituzione venga riconosciuto il diritto

Ci siamo posti sullo scabro terreno di una questioneresasi oggidigrave quanto mai complicata per il predominiodelle idee di libertagrave e delle teorie sociali del Rousseaule quali non riconoscendo nel sovrano che il mandata-

47 Per altro non sono certamente gli abusi del governo la ordi-naria sorgente delle ribellioni ma le passioni sfrenate dei sudditile quali van cercando nella condotta del sovrano i pretesti per sot-trarsi dal comando e per aspirare ad unaltra sorta di autoritagrave Egravesavissima osservazione di Plutarco che il popolo egrave sempre procli-ve a dolersi di chi lo governa Tacito cosigrave scrisse di alcune fraudo-lenti esibizioni dei sediziosi le quali terminano in durissima ti-rannia quanto majore libertalis imagine tegebantur tanto erup-tura ad infensius saevitium (Annal 1 in fine)

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rio dellautoritagrave del popolo autorizzano questo a ripren-dersi il potere quando il sovrano ne abusi

Presso alcuni scrittori la destituzione del tiranno ilregicidio egrave atto di eroismo una prova di profondo amorpatrio Lo Spedalieri si mostrograve troppo indulgente a que-sti principicirc ruinosi ed ingiustamente invoca a propriadifesa lautoritagrave di San Tommaso

San Tommaso tratta la questione nellopuscolo De re-gimine principum (1 I c 6) ed ammette la destituzionedel tiranno nel solo caso di una monarchia elettiva tem-perata da unassemblea rappresentante la nazione ed in-vestita di sovranitagrave permanente Fa poi osservare che gliattentati alla vita dei sovrani si commettono ordinaria-mente da quelli cui riesce fastidiosa lautoritagrave non mi-nus Regum quam tyrannorum

Altri pubblicisti esonerarono la societagrave da qualsivo-glia sudditanza al tiranno affermando chesso perdeipso facto i suoi diritti politici la sua autoritagrave per labu-so che ne fa Egrave singolare che costoro si occupassero sol-tanto del caso di una monarchia quasi che anche unapoliarchia non sia capace di governare tirannicamente

Noi faremo notare che quanto egrave facile la soluzionedella questione specolativa altrettanto egrave ardua la que-stione pratica Da chi infatti si dovragrave decidere che il so-vrano comanda da tiranno Il Rousseau dichiara la com-petenza di tutti e ciascuno a portarne sentenza lo Spe-dalieri deferisce il giudizio ai piugrave saggi il Leibnitz pro-pone listituzione di una specie di anfizioni De-Maistrecol Medio-Evo vuole il ricorso allautoritagrave pontificia

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rio dellautoritagrave del popolo autorizzano questo a ripren-dersi il potere quando il sovrano ne abusi

Presso alcuni scrittori la destituzione del tiranno ilregicidio egrave atto di eroismo una prova di profondo amorpatrio Lo Spedalieri si mostrograve troppo indulgente a que-sti principicirc ruinosi ed ingiustamente invoca a propriadifesa lautoritagrave di San Tommaso

San Tommaso tratta la questione nellopuscolo De re-gimine principum (1 I c 6) ed ammette la destituzionedel tiranno nel solo caso di una monarchia elettiva tem-perata da unassemblea rappresentante la nazione ed in-vestita di sovranitagrave permanente Fa poi osservare che gliattentati alla vita dei sovrani si commettono ordinaria-mente da quelli cui riesce fastidiosa lautoritagrave non mi-nus Regum quam tyrannorum

Altri pubblicisti esonerarono la societagrave da qualsivo-glia sudditanza al tiranno affermando chesso perdeipso facto i suoi diritti politici la sua autoritagrave per labu-so che ne fa Egrave singolare che costoro si occupassero sol-tanto del caso di una monarchia quasi che anche unapoliarchia non sia capace di governare tirannicamente

Noi faremo notare che quanto egrave facile la soluzionedella questione specolativa altrettanto egrave ardua la que-stione pratica Da chi infatti si dovragrave decidere che il so-vrano comanda da tiranno Il Rousseau dichiara la com-petenza di tutti e ciascuno a portarne sentenza lo Spe-dalieri deferisce il giudizio ai piugrave saggi il Leibnitz pro-pone listituzione di una specie di anfizioni De-Maistrecol Medio-Evo vuole il ricorso allautoritagrave pontificia

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mentre invece lHobbes e Bossuet partendo da diversiprincipicirc proclamano la inviolabilitagrave del sovrano ciograve chesarebbe assicurare al tiranno limpunitagrave

La disparitagrave delle sentenze dimostra come si tratti disemplice opinione la quale per conseguenza non puograveessere tolta a principio direttore della vita sociale Cipare anzi non potersi assolutamente affermare che il so-vrano perda lautoritagrave per il solo fatto dellabuso essonon ha diritto di tiranneggiare ma ha e conserva il dirit-to di imperare essendo incontestabilmente in possessodel potere (In dubio melior est conditio possidentis)Perciograve il dire che il tiranno perde lautoritagrave sovrana sa-rebbe quanto affermare che il soggetto del pubblico po-tere perda ogni diritto di governare cioegrave di provvedereal pubblico bene Non ne ha egli il dovere Sta quindi aicittadini rimettere il sovrano sulle vie dellequitagrave e dellagiustizia con quei mezzi pacifici che bene adoperatiriescono piugrave efficaci che non le violenti convulsioni so-ciali

Concludiamo pertanto che lamore della patria noncomanda le rivolte le violenze lassassinio politico

Tutti nondimeno i cittadini debbono considerarecome proprii lonore il bene la gloria gli interessi i ro-vesci della patria Membri di una sola famiglia politicasiamo obbligati a quella solidarietagrave sigrave bene espressa dalmotto nazionale dei Confederati Svizzeri einer fuumlr allealle fuumlr einer laquouno per tutti e tutti per unoraquo

Finalmente si serve la patria non soltanto cooperandoallamministrazione dello Stato colle contribuzioni di

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mentre invece lHobbes e Bossuet partendo da diversiprincipicirc proclamano la inviolabilitagrave del sovrano ciograve chesarebbe assicurare al tiranno limpunitagrave

La disparitagrave delle sentenze dimostra come si tratti disemplice opinione la quale per conseguenza non puograveessere tolta a principio direttore della vita sociale Cipare anzi non potersi assolutamente affermare che il so-vrano perda lautoritagrave per il solo fatto dellabuso essonon ha diritto di tiranneggiare ma ha e conserva il dirit-to di imperare essendo incontestabilmente in possessodel potere (In dubio melior est conditio possidentis)Perciograve il dire che il tiranno perde lautoritagrave sovrana sa-rebbe quanto affermare che il soggetto del pubblico po-tere perda ogni diritto di governare cioegrave di provvedereal pubblico bene Non ne ha egli il dovere Sta quindi aicittadini rimettere il sovrano sulle vie dellequitagrave e dellagiustizia con quei mezzi pacifici che bene adoperatiriescono piugrave efficaci che non le violenti convulsioni so-ciali

Concludiamo pertanto che lamore della patria noncomanda le rivolte le violenze lassassinio politico

Tutti nondimeno i cittadini debbono considerarecome proprii lonore il bene la gloria gli interessi i ro-vesci della patria Membri di una sola famiglia politicasiamo obbligati a quella solidarietagrave sigrave bene espressa dalmotto nazionale dei Confederati Svizzeri einer fuumlr allealle fuumlr einer laquouno per tutti e tutti per unoraquo

Finalmente si serve la patria non soltanto cooperandoallamministrazione dello Stato colle contribuzioni di

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denaro imposte ai cittadini non soltanto col servigio mi-litare o col prendere parte direttamente allamministra-zione della cosa pubblica ma eziandio in qualsivogliacondizione sociale Dappoichegrave niuna condizione egrave privadi importanza nellorganismo della societagrave Il capitalistaloperaio il contadino che concorrono alla produzionedella ricchezza sociale lo scienziato che rende noti isuoi ritrovati il letterato ed il poeta che sollevano le ani-me e addolciscono i costumi mediante le ispirazioni delbello e la brillante espressione del vero il moralista cheinculca il rispetto alla virtugrave luomo di cuore che mettevolontieri la propria opera nelleducazione della gioven-tugrave e nella direzione di istituti di beneficenza tutti costo-ro sono benemeriti della patria

CAPITOLO VDel Diritto

Diritto da retto si dice di qualsivoglia azione fornitadi rettitudine cioegrave conforme alla legge morale Secondola forza del vocabolo jus quasi jussum da jubere co-mandare diritto diconsi e le azioni prescritte dalla leg-ge e la collezione delle leggi e la legge stessa Cosigrave inquesto senso (oggettivo) vi egrave un Diritto naturale un Di-ritto romano civile ecc

Ma in senso speciale (soggettivo) il vocabolo diritto siadopera a denotare un effetto speciale della legge cioegrave

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denaro imposte ai cittadini non soltanto col servigio mi-litare o col prendere parte direttamente allamministra-zione della cosa pubblica ma eziandio in qualsivogliacondizione sociale Dappoichegrave niuna condizione egrave privadi importanza nellorganismo della societagrave Il capitalistaloperaio il contadino che concorrono alla produzionedella ricchezza sociale lo scienziato che rende noti isuoi ritrovati il letterato ed il poeta che sollevano le ani-me e addolciscono i costumi mediante le ispirazioni delbello e la brillante espressione del vero il moralista cheinculca il rispetto alla virtugrave luomo di cuore che mettevolontieri la propria opera nelleducazione della gioven-tugrave e nella direzione di istituti di beneficenza tutti costo-ro sono benemeriti della patria

CAPITOLO VDel Diritto

Diritto da retto si dice di qualsivoglia azione fornitadi rettitudine cioegrave conforme alla legge morale Secondola forza del vocabolo jus quasi jussum da jubere co-mandare diritto diconsi e le azioni prescritte dalla leg-ge e la collezione delle leggi e la legge stessa Cosigrave inquesto senso (oggettivo) vi egrave un Diritto naturale un Di-ritto romano civile ecc

Ma in senso speciale (soggettivo) il vocabolo diritto siadopera a denotare un effetto speciale della legge cioegrave

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un potere dalla medesima comunicato o guarentito Lalegge diffatti o impone una necessitagrave o concede un pote-re una facoltagrave nel primo caso si ha il dovere nel secon-do il diritto

Dovere e diritto sono due termini correlativi chi egravestretto dal dovere ha pure il diritto di fare o di procac-ciarsi ciograve che si esige per lesecuzione del medesimo Aldiritto poi corrisponde negli altri il dovere di non oppor-si allesercizio di quello

La voce diritto egrave riserbata ai soli enti morali negrave maisi applica a denotare quella potenza di cui egrave fornito unente irragionevole Neppure la sola esistenza o luso del-la ragione costituisce il diritto chi ha la ragione egrave capa-ce di diritto chi ha luso della ragione puograve usare del di-ritto Perciograve il diritto egrave proporzionale alla ragione manon egrave la semplice facoltagrave intelligente e libera

Avere diritto egrave quanto avere un potere Ma quale Egraveun potere anche una facoltagrave o una forza fisica e tuttaviaquesta se egrave sola ben lungi dallessere un diritto egrave anzilopposto del diritto Senza moralitagrave non si dagrave diritto negravepossono essere materia o oggetto di diritto se non leazioni oneste le quali servono appunto di mezzo perraggiungere uno scopo parimenti onesto Egrave adunque ildiritto un potere morale esso puograve esistere anche senzala forza

Ma il potere per segrave non esprimerebbe che la liceitagrave diunazione il diritto esprime qualche cosa di piugrave esigecioegrave un termine morale il quale sia tenuto a rispettarlo

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un potere dalla medesima comunicato o guarentito Lalegge diffatti o impone una necessitagrave o concede un pote-re una facoltagrave nel primo caso si ha il dovere nel secon-do il diritto

Dovere e diritto sono due termini correlativi chi egravestretto dal dovere ha pure il diritto di fare o di procac-ciarsi ciograve che si esige per lesecuzione del medesimo Aldiritto poi corrisponde negli altri il dovere di non oppor-si allesercizio di quello

La voce diritto egrave riserbata ai soli enti morali negrave maisi applica a denotare quella potenza di cui egrave fornito unente irragionevole Neppure la sola esistenza o luso del-la ragione costituisce il diritto chi ha la ragione egrave capa-ce di diritto chi ha luso della ragione puograve usare del di-ritto Perciograve il diritto egrave proporzionale alla ragione manon egrave la semplice facoltagrave intelligente e libera

Avere diritto egrave quanto avere un potere Ma quale Egraveun potere anche una facoltagrave o una forza fisica e tuttaviaquesta se egrave sola ben lungi dallessere un diritto egrave anzilopposto del diritto Senza moralitagrave non si dagrave diritto negravepossono essere materia o oggetto di diritto se non leazioni oneste le quali servono appunto di mezzo perraggiungere uno scopo parimenti onesto Egrave adunque ildiritto un potere morale esso puograve esistere anche senzala forza

Ma il potere per segrave non esprimerebbe che la liceitagrave diunazione il diritto esprime qualche cosa di piugrave esigecioegrave un termine morale il quale sia tenuto a rispettarlo

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Quindi nel diritto si deve distinguere un soggetto atti-vo ed un soggetto passivo Dicesi soggetto attivo chi hail diritto termine o soggetto passivo chi ha il dovere dinon opporsi al diritto altrui

Benchegrave il diritto supponga da parte del soggetto unasuperioritagrave morale questa perograve non egrave la stessa cosa chelautoritagrave la quale appartiene bensigrave alla categoria del di-ritto ma non ne egrave che una specie Tuttavia lautoritagrave haquesto di proprio che egrave un diritto che produce diritti

Radice del diritto egrave la legge morale Esso non si ap-poggia altrimenti che sulla connessione di un attocollordine morale ed ha perciograve il fondamento medesi-mo dellobbligazione di cui il diritto esprime il termineattivo potere Donde avviene darsi diritti inalienabili Seessi fossero una disposizione tutta in vantaggio indivi-duale potrebbero tutti alienarsi ma siccome molti diessi quelli cioegrave che sono indipendenti da un fatto con-creto si fondano sullordine universale le ragioni diquesto sono imprescrittibili48

48 Dicemmo radice ossia principio derivatore del diritto esserela legge morale vuoi naturale vuoi positiva dappoichegrave non ci pa-iono probabili le varie sentenze che altrimenti ripetono loriginedel diritto

Il Kant vuole che ogni diritto sia una applicazione della liber-tagrave la quale egrave per conseguenza il supremo principio il diritto fon-damentale di tutti i diritti

Altri invece col Romagnosi e col Rosmini fondano il dirittosulla proprietagrave riguardando i diversi diritti come forme diversedellattivitagrave propria delluomo come attinenze della sua persona

Una terza scuola riduce tutti i diritti alla propria difesa che ri-

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Quindi nel diritto si deve distinguere un soggetto atti-vo ed un soggetto passivo Dicesi soggetto attivo chi hail diritto termine o soggetto passivo chi ha il dovere dinon opporsi al diritto altrui

Benchegrave il diritto supponga da parte del soggetto unasuperioritagrave morale questa perograve non egrave la stessa cosa chelautoritagrave la quale appartiene bensigrave alla categoria del di-ritto ma non ne egrave che una specie Tuttavia lautoritagrave haquesto di proprio che egrave un diritto che produce diritti

Radice del diritto egrave la legge morale Esso non si ap-poggia altrimenti che sulla connessione di un attocollordine morale ed ha perciograve il fondamento medesi-mo dellobbligazione di cui il diritto esprime il termineattivo potere Donde avviene darsi diritti inalienabili Seessi fossero una disposizione tutta in vantaggio indivi-duale potrebbero tutti alienarsi ma siccome molti diessi quelli cioegrave che sono indipendenti da un fatto con-creto si fondano sullordine universale le ragioni diquesto sono imprescrittibili48

48 Dicemmo radice ossia principio derivatore del diritto esserela legge morale vuoi naturale vuoi positiva dappoichegrave non ci pa-iono probabili le varie sentenze che altrimenti ripetono loriginedel diritto

Il Kant vuole che ogni diritto sia una applicazione della liber-tagrave la quale egrave per conseguenza il supremo principio il diritto fon-damentale di tutti i diritti

Altri invece col Romagnosi e col Rosmini fondano il dirittosulla proprietagrave riguardando i diversi diritti come forme diversedellattivitagrave propria delluomo come attinenze della sua persona

Una terza scuola riduce tutti i diritti alla propria difesa che ri-

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Lanalisi da noi fatta del diritto ci conduce a definirloun potere o facoltagrave morale inviolabile Dicemmo un po-tere o facoltagrave morale per indicarne il soggetto e distin-guerlo egualmente dal dovere e dalla forza fisica invio-labile per restringere lidea del potere morale che par-rebbe estendersi a tutto ciograve che egrave lecito e per esprimereil vincolo che esso fa nascere nel termine passivo delmedesimo

Giova perograve notare che il vincolo del diritto puograve consi-derarsi o come abituale o come attuale Luomo egrave forni-to di diritti e facoltagrave morali inerenti al suo essere di per-sona tuttavia egrave duopo chegli ponga una condizionemateriale affinchegrave il diritto si concreti si attui e cosigrave undovere specifico risulti nellaltra parte in quelle determi-nate condizioni attuali Ad es luomo ha il diritto diproprietagrave elargito dallordine morale tuttavia egrave duopoun fatto materiale che lo concreti affinchegrave nasca neglialtri il determinato dovere di non violare questa proprie-tagrave

guarda siccome ragione suprema di ogni operazione sociale Egravelopinione dellHobbes

Altri ancora comprendono tutti i diritti nel concetto di egua-glianza

Queste diverse teorie hanno tutte qualche cosa di vero giacchegravediffatti si puograve considerare il diritto come libertagrave morale comeforma della attivitagrave propria delluomo come proporzione di egua-glianza come difesa della morale onestagrave ecc Hanno perograve questodi falso che non fanno intervenire la morale a consacrare il dirittoquasichegrave la libertagrave o le proprietagrave naturali della persona non sienosoggette allimpero della legge morale

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Lanalisi da noi fatta del diritto ci conduce a definirloun potere o facoltagrave morale inviolabile Dicemmo un po-tere o facoltagrave morale per indicarne il soggetto e distin-guerlo egualmente dal dovere e dalla forza fisica invio-labile per restringere lidea del potere morale che par-rebbe estendersi a tutto ciograve che egrave lecito e per esprimereil vincolo che esso fa nascere nel termine passivo delmedesimo

Giova perograve notare che il vincolo del diritto puograve consi-derarsi o come abituale o come attuale Luomo egrave forni-to di diritti e facoltagrave morali inerenti al suo essere di per-sona tuttavia egrave duopo chegli ponga una condizionemateriale affinchegrave il diritto si concreti si attui e cosigrave undovere specifico risulti nellaltra parte in quelle determi-nate condizioni attuali Ad es luomo ha il diritto diproprietagrave elargito dallordine morale tuttavia egrave duopoun fatto materiale che lo concreti affinchegrave nasca neglialtri il determinato dovere di non violare questa proprie-tagrave

guarda siccome ragione suprema di ogni operazione sociale Egravelopinione dellHobbes

Altri ancora comprendono tutti i diritti nel concetto di egua-glianza

Queste diverse teorie hanno tutte qualche cosa di vero giacchegravediffatti si puograve considerare il diritto come libertagrave morale comeforma della attivitagrave propria delluomo come proporzione di egua-glianza come difesa della morale onestagrave ecc Hanno perograve questodi falso che non fanno intervenire la morale a consacrare il dirittoquasichegrave la libertagrave o le proprietagrave naturali della persona non sienosoggette allimpero della legge morale

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Quindi egrave capitale la divisione dei diritti in assoluti erelativi

Sono assoluti o primitivi quei diritti che prestano fon-damento a qualsivoglia fatto umano lecito essi hannoper titolo le esigenze della natura umana le sono neces-sarii perciograve vengono anche chiamati originarii ed innati

Sono relativi o acquisiti quelli che nascono da un fat-to lecito e giuridico di una data persona

I diritti assoluti sono il fondamento dei diritti relativie questi non sono altro che i diritti assoluti tradotti inpratica

Unaltra divisione si suol dare dei diritti Altri diconsinaturali altri positivi Quelli sono elargiti dalla leggenaturale questi sono guarentiti o concessi dalla leggepositiva Sono positivi i diritti civili e politici

Sotto la generale denominazione di diritti acquisitisogliono alcuni scrittori indicare i diritti positivi ma ciogravecon poca esattezza Sono infatti acquisiti i diritti confe-riti dalle leggi positive quando esse sono o interpreti deldiritto naturale o determinanti le condizioni in cui avragraveluogo un diritto concreto e potragrave esercitarsi un dirittonaturale

Quindi si comprende come non i soli diritti positivihannosi da chiamare acquisiti Ve ne ha di quelli chesono naturali anteriori ad ogni disposizione del Codicenegrave le leggi civili senza ingiustizia potrebbero miscono-scere tali sono i diritti naturali di proprietagrave acquisita idiritti acquisiti dalla famiglia ecc

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Quindi egrave capitale la divisione dei diritti in assoluti erelativi

Sono assoluti o primitivi quei diritti che prestano fon-damento a qualsivoglia fatto umano lecito essi hannoper titolo le esigenze della natura umana le sono neces-sarii perciograve vengono anche chiamati originarii ed innati

Sono relativi o acquisiti quelli che nascono da un fat-to lecito e giuridico di una data persona

I diritti assoluti sono il fondamento dei diritti relativie questi non sono altro che i diritti assoluti tradotti inpratica

Unaltra divisione si suol dare dei diritti Altri diconsinaturali altri positivi Quelli sono elargiti dalla leggenaturale questi sono guarentiti o concessi dalla leggepositiva Sono positivi i diritti civili e politici

Sotto la generale denominazione di diritti acquisitisogliono alcuni scrittori indicare i diritti positivi ma ciogravecon poca esattezza Sono infatti acquisiti i diritti confe-riti dalle leggi positive quando esse sono o interpreti deldiritto naturale o determinanti le condizioni in cui avragraveluogo un diritto concreto e potragrave esercitarsi un dirittonaturale

Quindi si comprende come non i soli diritti positivihannosi da chiamare acquisiti Ve ne ha di quelli chesono naturali anteriori ad ogni disposizione del Codicenegrave le leggi civili senza ingiustizia potrebbero miscono-scere tali sono i diritti naturali di proprietagrave acquisita idiritti acquisiti dalla famiglia ecc

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Fra le altre divisioni va ricordata quella dei Giurecon-sulti i quali distinguono il diritto personale dal dirittoreale Quello egrave inerente alla persona in quanto personap es il diritto di conservare la vita Questo si concepi-sce inerente alla cosa ed egrave il diritto che ha la personasopra una data cosa e g il diritto di possedere

CAPITOLO VIDiritti naturali

I diritti naturali si possono distribuire in due grandiclassi secondochegrave accennammo nel capitolo preceden-te Gli uni sono primitivi o assoluti gli altri derivati oacquisiti fra i primi ed i secondi passa una notabile dif-ferenza

I diritti primitivi sono universali perchegrave si posseggo-no per ciograve solo che si egrave uomo sono illimitati inammis-sibili ed inalienabili mentre i derivati sono particolariimportando essi un particolare esercizio della nostra at-tivitagrave sono necessariamente limitati dai diritti altrui e sipossono perdere o trasmettere agli altri Per esempiociascuno ha il diritto alla proprietagrave ma dovendosi un taldiritto concretare col fatto delloccupazione o del lavoroognun vede non potersi cotal fatto compiere che sopraun determinato oggetto per la limitazione delle nostrefacoltagrave negrave compiuta loccupazione poter altri vantaresul medesimo oggetto lo stesso diritto il diritto anzi ri-

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Fra le altre divisioni va ricordata quella dei Giurecon-sulti i quali distinguono il diritto personale dal dirittoreale Quello egrave inerente alla persona in quanto personap es il diritto di conservare la vita Questo si concepi-sce inerente alla cosa ed egrave il diritto che ha la personasopra una data cosa e g il diritto di possedere

CAPITOLO VIDiritti naturali

I diritti naturali si possono distribuire in due grandiclassi secondochegrave accennammo nel capitolo preceden-te Gli uni sono primitivi o assoluti gli altri derivati oacquisiti fra i primi ed i secondi passa una notabile dif-ferenza

I diritti primitivi sono universali perchegrave si posseggo-no per ciograve solo che si egrave uomo sono illimitati inammis-sibili ed inalienabili mentre i derivati sono particolariimportando essi un particolare esercizio della nostra at-tivitagrave sono necessariamente limitati dai diritti altrui e sipossono perdere o trasmettere agli altri Per esempiociascuno ha il diritto alla proprietagrave ma dovendosi un taldiritto concretare col fatto delloccupazione o del lavoroognun vede non potersi cotal fatto compiere che sopraun determinato oggetto per la limitazione delle nostrefacoltagrave negrave compiuta loccupazione poter altri vantaresul medesimo oggetto lo stesso diritto il diritto anzi ri-

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spetto alloggetto cessa nel secondo occupante Dal chesi deduce che il diritto di tenere come proprio loggetto edimpedire che altri se ne impadronisca nacque dal fattodi aver egli il primo occupante fatto suo loggetto

Laonde altro egrave da dirsi dei diritti naturali consideran-do 1 uomo in astratto altro consideratolo in concretosotto questo ultimo aspetto sonvi confini oltre i qualinon egrave lecito esercitare il diritto In tal caso dicesi che vegravelimitazione nel diritto

Vha poi collisione di diritti quando due opposti dirit-ti versano sulla stessa materia I Giureconsulti decidonola prevalenza di un diritto quando si ha collisione ap-poggiati a taluni assiomi accettati universalmente talisono i principicirc qui prius est tempore potius est jure indubio melior est conditio possidentis ecc

Ne diritti naturali si vuol distinguere il diritto dallusodi questo Anche ai bambini p es concedonsi dirittiquantunque essi non sappiano usarne

Luso dei diritti puograve talora essere un dovere quandosi rende necessario al fine Che se essi non si colleganocon alcun dovere il loro uso saragrave libero e potragrave esseremateria di convenzione o di limitazione

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spetto alloggetto cessa nel secondo occupante Dal chesi deduce che il diritto di tenere come proprio loggetto edimpedire che altri se ne impadronisca nacque dal fattodi aver egli il primo occupante fatto suo loggetto

Laonde altro egrave da dirsi dei diritti naturali consideran-do 1 uomo in astratto altro consideratolo in concretosotto questo ultimo aspetto sonvi confini oltre i qualinon egrave lecito esercitare il diritto In tal caso dicesi che vegravelimitazione nel diritto

Vha poi collisione di diritti quando due opposti dirit-ti versano sulla stessa materia I Giureconsulti decidonola prevalenza di un diritto quando si ha collisione ap-poggiati a taluni assiomi accettati universalmente talisono i principicirc qui prius est tempore potius est jure indubio melior est conditio possidentis ecc

Ne diritti naturali si vuol distinguere il diritto dallusodi questo Anche ai bambini p es concedonsi dirittiquantunque essi non sappiano usarne

Luso dei diritti puograve talora essere un dovere quandosi rende necessario al fine Che se essi non si colleganocon alcun dovere il loro uso saragrave libero e potragrave esseremateria di convenzione o di limitazione

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CAPITOLO VIIDella personalitagrave umana

e diritti inerenti

I Metafisici dagravenno il nome di sostanza a tutto ciograve chesussiste in segrave cioegrave allentitagrave che non egrave in altra come insoggetto Una sostanza individua di natura ragionevolepiglia il nome di persona49

Come sostanza la persona umana egrave un essere sussi-stente in segrave negrave bisognevole per esistere di altro esserecome di soggetto cui aderisca Come individuo la per-sona umana egrave un essere che possiede una sussistenzasua propria ed incomunicabile per cui numericamente sidistingue da qualsivoglia altro ente Come natura razio-nale la persona umana si fa presente a se stessa ed affer-ma se stessa mediante la coscienza colla ragione distin-guendo se stessa da ogni altra entitagrave

In questa conoscenza di se stesso come di sostanzaintelligente che non egrave di altro che egrave cioegrave sui juris ed albene della quale vengono indirizzate le conoscenze este-riori ed i motivi dellattivitagrave volontaria si fonda la co-scienza che ciascuno ha dei propri diritti

49 Quantunque logicamente dicansi sostanze le nozioni uni-versali che sono predicabili e fisicamente le parti singole costi-tuenti un tutto nondimeno una sostanza completa puograve definirsiquod neque est in alio sive ut accidens in subiecto sive ut parsin toto neque est commune pluribus secundum praedicationem

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CAPITOLO VIIDella personalitagrave umana

e diritti inerenti

I Metafisici dagravenno il nome di sostanza a tutto ciograve chesussiste in segrave cioegrave allentitagrave che non egrave in altra come insoggetto Una sostanza individua di natura ragionevolepiglia il nome di persona49

Come sostanza la persona umana egrave un essere sussi-stente in segrave negrave bisognevole per esistere di altro esserecome di soggetto cui aderisca Come individuo la per-sona umana egrave un essere che possiede una sussistenzasua propria ed incomunicabile per cui numericamente sidistingue da qualsivoglia altro ente Come natura razio-nale la persona umana si fa presente a se stessa ed affer-ma se stessa mediante la coscienza colla ragione distin-guendo se stessa da ogni altra entitagrave

In questa conoscenza di se stesso come di sostanzaintelligente che non egrave di altro che egrave cioegrave sui juris ed albene della quale vengono indirizzate le conoscenze este-riori ed i motivi dellattivitagrave volontaria si fonda la co-scienza che ciascuno ha dei propri diritti

49 Quantunque logicamente dicansi sostanze le nozioni uni-versali che sono predicabili e fisicamente le parti singole costi-tuenti un tutto nondimeno una sostanza completa puograve definirsiquod neque est in alio sive ut accidens in subiecto sive ut parsin toto neque est commune pluribus secundum praedicationem

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Che anzi tutti i diritti o mirano alla tutela o sono unaconseguenza della personalitagrave umana dappoichegrave le leg-gi delloperare giuridico tutte si compendiano in questoprincipio laquoriconoscere praticamente lumana personalitagravenellindividuo e nellesplicamento chesso riceve nellafamiglia e nella societagraveraquo

La persona umana presenta un carattere inviolabile esacro perchegrave egrave soggetto e termine del diritto perchegrave haragione di fine e non di mezzo

Di qui il diritto di libertagrave personale e il dovere di nonimpedire le operazioni della persona quando essa sottola direzione della legge morale le compie per asseguirela propria perfezione il diritto alla felicitagrave e il dovere dirispettarne le naturali tendenze il diritto di proprietagraveconnaturale e il dovere di non offendere le facoltagrave fisi-che o le parti costitutive della sostanza personale il di-ritto di difesa e di risarcimento e il dovere di riconosce-re la persona nellesercizio de suoi diritti

La persona umana vuol essere rispettata nella sua li-bertagrave

Il concetto di libertagrave si confonde spesso con quello diindipendenza Conviene perograve distinguere lindipendenzaindividuale dalla indipendenza politica

Lindipendenza individuale vorrebbe che luomo vivafranco dalla legge non meno che dal despotismodallazione della societagrave non meno che da quella deimembri essa se si intende cosigrave illimitata egrave un assurdonella Morale Lindipendenza politica o dello Stato inve-ce implica lesclusione di un altro potere politico estra-

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Che anzi tutti i diritti o mirano alla tutela o sono unaconseguenza della personalitagrave umana dappoichegrave le leg-gi delloperare giuridico tutte si compendiano in questoprincipio laquoriconoscere praticamente lumana personalitagravenellindividuo e nellesplicamento chesso riceve nellafamiglia e nella societagraveraquo

La persona umana presenta un carattere inviolabile esacro perchegrave egrave soggetto e termine del diritto perchegrave haragione di fine e non di mezzo

Di qui il diritto di libertagrave personale e il dovere di nonimpedire le operazioni della persona quando essa sottola direzione della legge morale le compie per asseguirela propria perfezione il diritto alla felicitagrave e il dovere dirispettarne le naturali tendenze il diritto di proprietagraveconnaturale e il dovere di non offendere le facoltagrave fisi-che o le parti costitutive della sostanza personale il di-ritto di difesa e di risarcimento e il dovere di riconosce-re la persona nellesercizio de suoi diritti

La persona umana vuol essere rispettata nella sua li-bertagrave

Il concetto di libertagrave si confonde spesso con quello diindipendenza Conviene perograve distinguere lindipendenzaindividuale dalla indipendenza politica

Lindipendenza individuale vorrebbe che luomo vivafranco dalla legge non meno che dal despotismodallazione della societagrave non meno che da quella deimembri essa se si intende cosigrave illimitata egrave un assurdonella Morale Lindipendenza politica o dello Stato inve-ce implica lesclusione di un altro potere politico estra-

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neo al medesimo questa egrave indispensabile allo Stato af-finchegrave viva di vita sua propria

Lindipendenza individuale tende a dissociare i citta-dini e produce leccidio della libertagrave Quando si procla-ma il diritto di libertagrave non si vuol intendere che luomoabbia il diritto dellindipendenza individuale da qualsi-voglia legge non si vuol intendere una libertagrave senza li-miti Se ognuno fosse libero a fare quanto vuole niunopiugrave potrebbe fare quanto vuole ed uno stato di perpetuaviolenza scambievole porterebbe alla distruzione il ge-nere umano La smodata libertagrave non puograve in altro termi-nare che in una privata e pubblica servitugrave dappoichegrave iviolenti sarebbero quelli che invocando il loro pretesodiritto di libertagrave la spegnerebbero negli altri

Pertanto la libertagrave non consiste nellessere indipen-dente dalla legge morale neppure nella insubordinazio-ne allautoritagrave consiste piuttosto nella facoltagrave che haluomo di adattarsi a quella ed a questa nel diritto cheha di conseguire conformandosi ai prescritti della leggee dellautoritagrave il proprio perfezionamento nel dirittoche egli ha di vivere onestamente nellordine socialeCosigrave la libertagrave come diritto egrave la facoltagrave morale di fare illecito e lonesto senza che altri possa legittimamenteimpedirlo

Egrave libero luomo di scegliere fra il bene ed il male manon ha il diritto di volgersi al male del pari che al benegli incombe piuttosto il dovere morale di eleggere ilbene La facoltagrave elettiva che prende il nome di libertagravenaturale altrimenti detta fisica o psicologica egrave una con-

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neo al medesimo questa egrave indispensabile allo Stato af-finchegrave viva di vita sua propria

Lindipendenza individuale tende a dissociare i citta-dini e produce leccidio della libertagrave Quando si procla-ma il diritto di libertagrave non si vuol intendere che luomoabbia il diritto dellindipendenza individuale da qualsi-voglia legge non si vuol intendere una libertagrave senza li-miti Se ognuno fosse libero a fare quanto vuole niunopiugrave potrebbe fare quanto vuole ed uno stato di perpetuaviolenza scambievole porterebbe alla distruzione il ge-nere umano La smodata libertagrave non puograve in altro termi-nare che in una privata e pubblica servitugrave dappoichegrave iviolenti sarebbero quelli che invocando il loro pretesodiritto di libertagrave la spegnerebbero negli altri

Pertanto la libertagrave non consiste nellessere indipen-dente dalla legge morale neppure nella insubordinazio-ne allautoritagrave consiste piuttosto nella facoltagrave che haluomo di adattarsi a quella ed a questa nel diritto cheha di conseguire conformandosi ai prescritti della leggee dellautoritagrave il proprio perfezionamento nel dirittoche egli ha di vivere onestamente nellordine socialeCosigrave la libertagrave come diritto egrave la facoltagrave morale di fare illecito e lonesto senza che altri possa legittimamenteimpedirlo

Egrave libero luomo di scegliere fra il bene ed il male manon ha il diritto di volgersi al male del pari che al benegli incombe piuttosto il dovere morale di eleggere ilbene La facoltagrave elettiva che prende il nome di libertagravenaturale altrimenti detta fisica o psicologica egrave una con-

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dizione dellatto umano radice della sua imputabilitagravema non puograve fondare un principio oggettivo di moralitagravenon puograve essere norma delloperazione Se fosse vero cheluomo perchegrave naturalmente libero deve andare esenteda legge ne seguirebbe che per essere liberi dovremmoessere irragionevoli

Giacchegrave dalla legge naturale e divina la volontagrave vuoiindividuale vuoi collettiva non puograve mai sottrarsi lecita-mente giova notare lequivoco cui facilmente potrebbe-ro prestare fondamento le libertagrave di culto di parola distampa di insegnamento di coscienza che la modernaciviltagrave concede al cittadino

Coteste libertagrave sotto un certo aspetto sono diritti sa-crosanti sotto altro aspetto sono abusi della libertagraveSono diritti quando hanno per iscopo il vero la giusti-zia lordine sono abusi quando non si fondanosullIndifferentismo vuoi religioso vuoi morale benchegravedalla societagrave vengano tollerati richiedendolo giuste cau-se

E invero non egrave libero luomo di professare la religioneche gli piace ed anco di non professarne alcuna perchegravela religione egrave un dovere Non egrave libero di propagare indif-ferentemente il bene ed il male colla parola o collastampa perchegrave labuso della forza dellingegno che tor-na ad oppressione morale degli ignoranti va legalmenterepresso con non minore fermezza che labuso della for-za materiale a danno dei deboli Non egrave libero di insegna-re quello che piugrave talenta fine dellinsegnamento egrave la ve-ritagrave dalla quale hanno diritto di non essere distolte le in-

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dizione dellatto umano radice della sua imputabilitagravema non puograve fondare un principio oggettivo di moralitagravenon puograve essere norma delloperazione Se fosse vero cheluomo perchegrave naturalmente libero deve andare esenteda legge ne seguirebbe che per essere liberi dovremmoessere irragionevoli

Giacchegrave dalla legge naturale e divina la volontagrave vuoiindividuale vuoi collettiva non puograve mai sottrarsi lecita-mente giova notare lequivoco cui facilmente potrebbe-ro prestare fondamento le libertagrave di culto di parola distampa di insegnamento di coscienza che la modernaciviltagrave concede al cittadino

Coteste libertagrave sotto un certo aspetto sono diritti sa-crosanti sotto altro aspetto sono abusi della libertagraveSono diritti quando hanno per iscopo il vero la giusti-zia lordine sono abusi quando non si fondanosullIndifferentismo vuoi religioso vuoi morale benchegravedalla societagrave vengano tollerati richiedendolo giuste cau-se

E invero non egrave libero luomo di professare la religioneche gli piace ed anco di non professarne alcuna perchegravela religione egrave un dovere Non egrave libero di propagare indif-ferentemente il bene ed il male colla parola o collastampa perchegrave labuso della forza dellingegno che tor-na ad oppressione morale degli ignoranti va legalmenterepresso con non minore fermezza che labuso della for-za materiale a danno dei deboli Non egrave libero di insegna-re quello che piugrave talenta fine dellinsegnamento egrave la ve-ritagrave dalla quale hanno diritto di non essere distolte le in-

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telligenze dei discenti Finalmente la libertagrave di pensieroe di coscienza se illimitata egrave un Soggettivismo irragio-nevole in Logica una negazione del dovere in Morale

E nondimeno la libertagrave del culto e di coscienza egrave unaguarentigia talvolta della libertagrave e naturale e moralequando lo Stato permettendo cotali libertagrave si obbliga anon usare la violenza per imporre una religione e per-mettendo il dissentimento manifestato da alcuni suoimembri in materia di religione non intendesse giagrave con-secrare lIndifferentismo ed accordare eguali diritti alvero ed al falso ma unicamente mirasse a salvare una diquelle condizioni senza delle quali la vera fede egrave impos-sibile In tal caso lo Stato non fa che riconoscere il dirit-to che luomo ha di aderire volontariamente e non for-zatamente al vero50

Del pari la libertagrave di parola e di stampa egrave un diritto infavore della veritagrave e della moralitagrave Essa puograve essere inol-tre una necessitagrave politica quando ha per oggetto la ma-nifestazione di opinioni attinenti allordine governativosotto tal rispetto la libertagrave di stampa egrave elargita al cittadi-no italiano dalla Costituzione

50 Siccome la diversitagrave del credere importa diversitagrave nellope-rare ogni qualvolta questa arriva ad un certo grado da recar dan-no e ruina alla societagrave la politica autoritagrave non puograve essere indiffe-rente al pervertimento della pubblica morale In tali contingenzela tutela della pubblica moralitagrave esige che le dottrine e praticheruinose non ostante il carattere religioso cui pretendono cadanosotto le leggi della pubblica sicurezza

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telligenze dei discenti Finalmente la libertagrave di pensieroe di coscienza se illimitata egrave un Soggettivismo irragio-nevole in Logica una negazione del dovere in Morale

E nondimeno la libertagrave del culto e di coscienza egrave unaguarentigia talvolta della libertagrave e naturale e moralequando lo Stato permettendo cotali libertagrave si obbliga anon usare la violenza per imporre una religione e per-mettendo il dissentimento manifestato da alcuni suoimembri in materia di religione non intendesse giagrave con-secrare lIndifferentismo ed accordare eguali diritti alvero ed al falso ma unicamente mirasse a salvare una diquelle condizioni senza delle quali la vera fede egrave impos-sibile In tal caso lo Stato non fa che riconoscere il dirit-to che luomo ha di aderire volontariamente e non for-zatamente al vero50

Del pari la libertagrave di parola e di stampa egrave un diritto infavore della veritagrave e della moralitagrave Essa puograve essere inol-tre una necessitagrave politica quando ha per oggetto la ma-nifestazione di opinioni attinenti allordine governativosotto tal rispetto la libertagrave di stampa egrave elargita al cittadi-no italiano dalla Costituzione

50 Siccome la diversitagrave del credere importa diversitagrave nellope-rare ogni qualvolta questa arriva ad un certo grado da recar dan-no e ruina alla societagrave la politica autoritagrave non puograve essere indiffe-rente al pervertimento della pubblica morale In tali contingenzela tutela della pubblica moralitagrave esige che le dottrine e praticheruinose non ostante il carattere religioso cui pretendono cadanosotto le leggi della pubblica sicurezza

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Finalmente la libertagrave di insegnamento viene lecita-mente propugnata allorchegrave per essa si intenda il dirittoche si dovrebbe riconoscere in chi provveduto di solidecognizioni e di attitudine didascalica non puograve tuttaviadedicarsi al nobile ufficio unicamente perchegrave non hacompiuto il corso universitario o non ha asseguito un ti-tolo legale Uno Stato il quale proclamasse illimitata li-bertagrave di stampa sarebbe incoerente se del pari non ac-cordasse libertagrave dinsegnamento51

Dicemmo non esservi pari libertagrave morale rispetto allaveritagrave ed allerrore al bene e al male poichegrave quandocosigrave fosse il preteso diritto di libertagrave verrebbe in colli-sione col diritto che ciascuno ha alla veritagrave alla scienzaalla virtugrave Cotal diritto importa che niuno venga leso incoteste nobili tendenze

Il diritto alla veritagrave impone negli altri il dovere dellaveracitagrave La egrave questa base e vincolo della societagrave giac-chegrave essendo questa una cospirazione una unione di entiintelligenti non puograve sussistere senza reciproca comuni-cazione di pensieri senza conformitagrave dei segni e delleidee Nel perpetuo incrociarsi degli interessi degli in-tenti degli affari donde avragrave lume la prudenza a guidar-si onde raggiungere lo scopo se la favella non egrave confor-

51 Egrave certo che il pubblico insegnamento non dee sfuggire allavigilanza dello Stato non so perograve comprendere come un titolocomunque conseguito faciat doctorem et doctum tuttalla voltaNon egrave forse il possesso della dottrina possesso reso di pubblicaragione quello che offre tutte le guarentigie intorno alla capacitagravedel docente

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Finalmente la libertagrave di insegnamento viene lecita-mente propugnata allorchegrave per essa si intenda il dirittoche si dovrebbe riconoscere in chi provveduto di solidecognizioni e di attitudine didascalica non puograve tuttaviadedicarsi al nobile ufficio unicamente perchegrave non hacompiuto il corso universitario o non ha asseguito un ti-tolo legale Uno Stato il quale proclamasse illimitata li-bertagrave di stampa sarebbe incoerente se del pari non ac-cordasse libertagrave dinsegnamento51

Dicemmo non esservi pari libertagrave morale rispetto allaveritagrave ed allerrore al bene e al male poichegrave quandocosigrave fosse il preteso diritto di libertagrave verrebbe in colli-sione col diritto che ciascuno ha alla veritagrave alla scienzaalla virtugrave Cotal diritto importa che niuno venga leso incoteste nobili tendenze

Il diritto alla veritagrave impone negli altri il dovere dellaveracitagrave La egrave questa base e vincolo della societagrave giac-chegrave essendo questa una cospirazione una unione di entiintelligenti non puograve sussistere senza reciproca comuni-cazione di pensieri senza conformitagrave dei segni e delleidee Nel perpetuo incrociarsi degli interessi degli in-tenti degli affari donde avragrave lume la prudenza a guidar-si onde raggiungere lo scopo se la favella non egrave confor-

51 Egrave certo che il pubblico insegnamento non dee sfuggire allavigilanza dello Stato non so perograve comprendere come un titolocomunque conseguito faciat doctorem et doctum tuttalla voltaNon egrave forse il possesso della dottrina possesso reso di pubblicaragione quello che offre tutte le guarentigie intorno alla capacitagravedel docente

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me al pensiero La menzogna egrave pertanto unoffesa nonsolo allindividuo ma eziandio allintera societagrave Niunoindividuo niuna associazione particolare puograve rinunzia-re alla veracitagrave perchegrave essa ridonda in bene comune52

Tutti gli uomini poi hanno eguali i diritti naturali pri-mitivi tutti sono eguali di fronte alla legge naturale Talegrave lrsquoeguaglianza di natura che presta fondamentoalleguaglianza giuridica

Leguaglianza giuridica o legale egrave il pubblico raziona-le riconoscimento per parte dello Stato dei naturali dirit-ti di libertagrave di morale benessere di natia proprietagrave intutti e singoli i cittadini Essa ha luogo quando i cittadinisono tutti del pari soggetti alle medesime leggi tutti delpari punibili se le trasgrediscono Quando la costituzio-ne di uno Stato non riconosce privilegi politici e distin-zioni di caste o condizioni permanenti in tal casoluguaglianza piglia il nome di politica o socialeNellantica Roma per es ai tempi della repubblicadopo le leggi Licinie-Sestie vera eguaglianza politicafra i cittadini mancava perograve leguaglianza sociale giac-

52 Se non egrave mai lecita la menzogna egrave perograve lecito tacere il pro-prio pensiero ove dal silenzio non avvenga altrui un danno chesia dovere limpedire E che saremo noi sempre obbligati a mani-festare i proprii pensieri Passa gran differenza fra lrsquoequivoco e lamenzogna nellequivoco si dice il vero ma non chiaramente nel-la menzogna si dice apertamente il falso Lequivoco egrave illecitoquando egrave dannoso altrimenti puograve essere talvolta consigliato dallaprudenza Ad equivoci si riducono le celebri restrizioni mentalidelle quali da molti or lepidamente or malignamente si favella

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me al pensiero La menzogna egrave pertanto unoffesa nonsolo allindividuo ma eziandio allintera societagrave Niunoindividuo niuna associazione particolare puograve rinunzia-re alla veracitagrave perchegrave essa ridonda in bene comune52

Tutti gli uomini poi hanno eguali i diritti naturali pri-mitivi tutti sono eguali di fronte alla legge naturale Talegrave lrsquoeguaglianza di natura che presta fondamentoalleguaglianza giuridica

Leguaglianza giuridica o legale egrave il pubblico raziona-le riconoscimento per parte dello Stato dei naturali dirit-ti di libertagrave di morale benessere di natia proprietagrave intutti e singoli i cittadini Essa ha luogo quando i cittadinisono tutti del pari soggetti alle medesime leggi tutti delpari punibili se le trasgrediscono Quando la costituzio-ne di uno Stato non riconosce privilegi politici e distin-zioni di caste o condizioni permanenti in tal casoluguaglianza piglia il nome di politica o socialeNellantica Roma per es ai tempi della repubblicadopo le leggi Licinie-Sestie vera eguaglianza politicafra i cittadini mancava perograve leguaglianza sociale giac-

52 Se non egrave mai lecita la menzogna egrave perograve lecito tacere il pro-prio pensiero ove dal silenzio non avvenga altrui un danno chesia dovere limpedire E che saremo noi sempre obbligati a mani-festare i proprii pensieri Passa gran differenza fra lrsquoequivoco e lamenzogna nellequivoco si dice il vero ma non chiaramente nel-la menzogna si dice apertamente il falso Lequivoco egrave illecitoquando egrave dannoso altrimenti puograve essere talvolta consigliato dallaprudenza Ad equivoci si riducono le celebri restrizioni mentalidelle quali da molti or lepidamente or malignamente si favella

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chegrave lintera popolazione dello Stato rimaneva tuttaviasocialmente divisa fra padroni e schiavi

Per il benessere delluomo in seno alla societagrave egrave suffi-ciente leguaglianza politica e sociale Mediante la primai cittadini partecipano egualmente del diritto mediantela seconda partecipano egualmente dei vantaggi prodottidalla societagrave Una perfetta eguaglianza individuale qualegrave quella sognata dal Socialismo egrave impossibile53

53 La disuguaglianza dello condizioni sociali egrave conseguenzanecessaria della libertagrave umana Fra gli uomini alcuni impieganobene le loro facoltagrave sono attivi economi intelligenti altri fannocattivo uso delle medesime e si mostrano pigri dissipatori edinetti Generalmente i primi riescono con vantaggio della fami-glia i secondi vanno di male in peggio con danno della loro po-steritagrave Or fate che si abolisca il principio della proprietagrave o per lomeno si proibisca di trasmettere la ereditagrave lasciando a ciascuno ilgodimento de suoi risparmi e del suo lavoro non si riescirebbegiammai a distruggere la legge della disuguaglianza come sperail Socialismo Per ottenerla converrebbe ogni giorno dividere ibeni porre impedimenti allesercizio delle esuberanti attivitagrave fa-vorire persino lindolenza e lignavia ed in ossequio alleguaglian-za proscrivere la libertagrave

Come mai domandava Socrate gli uni vivono nellabbondan-za e posseggono il superfluo mentre altri non possono acquistareil necessario e fanno debiti E Isimaco rispondeva Perchegrave gli unisi occupano dei loro affari e gli altri li trascurano

Valga ancora losservare non essere soltanto la proprietagrave ilprincipio della disuguaglianza di fatto innumerevoli altre causevi concorrono senza che il Socialismo possa evitarle Per fareescire gli individui e le masse dalla disuguaglianza di fatto il So-cialismo deve lanciarle incontro alla tirannia ricomponendo i po-poli in un sistema incomparabilmente piugrave ingiusto e piugrave spiacevo-

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chegrave lintera popolazione dello Stato rimaneva tuttaviasocialmente divisa fra padroni e schiavi

Per il benessere delluomo in seno alla societagrave egrave suffi-ciente leguaglianza politica e sociale Mediante la primai cittadini partecipano egualmente del diritto mediantela seconda partecipano egualmente dei vantaggi prodottidalla societagrave Una perfetta eguaglianza individuale qualegrave quella sognata dal Socialismo egrave impossibile53

53 La disuguaglianza dello condizioni sociali egrave conseguenzanecessaria della libertagrave umana Fra gli uomini alcuni impieganobene le loro facoltagrave sono attivi economi intelligenti altri fannocattivo uso delle medesime e si mostrano pigri dissipatori edinetti Generalmente i primi riescono con vantaggio della fami-glia i secondi vanno di male in peggio con danno della loro po-steritagrave Or fate che si abolisca il principio della proprietagrave o per lomeno si proibisca di trasmettere la ereditagrave lasciando a ciascuno ilgodimento de suoi risparmi e del suo lavoro non si riescirebbegiammai a distruggere la legge della disuguaglianza come sperail Socialismo Per ottenerla converrebbe ogni giorno dividere ibeni porre impedimenti allesercizio delle esuberanti attivitagrave fa-vorire persino lindolenza e lignavia ed in ossequio alleguaglian-za proscrivere la libertagrave

Come mai domandava Socrate gli uni vivono nellabbondan-za e posseggono il superfluo mentre altri non possono acquistareil necessario e fanno debiti E Isimaco rispondeva Perchegrave gli unisi occupano dei loro affari e gli altri li trascurano

Valga ancora losservare non essere soltanto la proprietagrave ilprincipio della disuguaglianza di fatto innumerevoli altre causevi concorrono senza che il Socialismo possa evitarle Per fareescire gli individui e le masse dalla disuguaglianza di fatto il So-cialismo deve lanciarle incontro alla tirannia ricomponendo i po-poli in un sistema incomparabilmente piugrave ingiusto e piugrave spiacevo-

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La libertagrave individuale e leguaglianza sociale egrave mano-messa dalla schiavitugrave la maggior offesa che possa subi-re la persona umana

La schiavitugrave egrave contraria al diritto naturale perchegrave lalibertagrave egrave inalienabile perchegrave la persona umana egrave tale chenon puograve mai essere oggetto di proprietagrave Luomo non ap-partiene ad altri che a se stesso non puograve essere quindioggetto negrave di una donazione negrave di una vendita negrave di unacquisto negrave di un possesso Da una parte la libertagrave sfug-ge al dominio altrui dallaltra parte luomo donando lasua libertagrave vien reso inabile a ricevere qualche cosamentre pure non vegrave equivalente che esso possa riceverein contraccambio Che se lutilitagrave viene posta a ragionedel dominio di proprietagrave che luomo avrebbe sopraluomo la stessa ragione milita parimente pro e controluomo proprietagrave e luomo proprietario

Il preteso diritto di schiavitugrave introdotto dalla vittoria odalla conquista egrave un abuso della forza negrave altrimenti puograveessere mantenuto che dalla forza Ma siccome luomonon puograve rassegnarsi senza speranza ad uno stato che egravecontrario alla propria natura cercheragrave perciograve di scuotereil giogo appena gli si presenti loccasione Per questo noivediamo le antiche Repubbliche quelle che fondavanolrsquoeguaglianza politica di pochi cittadini sulla oppressio-ne di innumerevoli schiavi da questi essere incessante-mente minacciate siccome del pari la storia ricorda la

le dellantico

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La libertagrave individuale e leguaglianza sociale egrave mano-messa dalla schiavitugrave la maggior offesa che possa subi-re la persona umana

La schiavitugrave egrave contraria al diritto naturale perchegrave lalibertagrave egrave inalienabile perchegrave la persona umana egrave tale chenon puograve mai essere oggetto di proprietagrave Luomo non ap-partiene ad altri che a se stesso non puograve essere quindioggetto negrave di una donazione negrave di una vendita negrave di unacquisto negrave di un possesso Da una parte la libertagrave sfug-ge al dominio altrui dallaltra parte luomo donando lasua libertagrave vien reso inabile a ricevere qualche cosamentre pure non vegrave equivalente che esso possa riceverein contraccambio Che se lutilitagrave viene posta a ragionedel dominio di proprietagrave che luomo avrebbe sopraluomo la stessa ragione milita parimente pro e controluomo proprietagrave e luomo proprietario

Il preteso diritto di schiavitugrave introdotto dalla vittoria odalla conquista egrave un abuso della forza negrave altrimenti puograveessere mantenuto che dalla forza Ma siccome luomonon puograve rassegnarsi senza speranza ad uno stato che egravecontrario alla propria natura cercheragrave perciograve di scuotereil giogo appena gli si presenti loccasione Per questo noivediamo le antiche Repubbliche quelle che fondavanolrsquoeguaglianza politica di pochi cittadini sulla oppressio-ne di innumerevoli schiavi da questi essere incessante-mente minacciate siccome del pari la storia ricorda la

le dellantico

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reazione diuturna e talvolta orribile delle classi socialicontro delle quali militarono un tempo odiosi privilegi

Il Cristianesimo insegnando leguaglianza di tutti gliuomini dinanzi a Dio condannograve la schiavitugrave Non po-tendo labolizione di questa compiersi dun tratto senzagravi disordini il Cristianesimo preparograve man mano la ri-storazione della societagrave ispirando nuove idee e nuovisentimenti Lo schiavo viene mutato in servo il servo infamigliare (famulus) colla facoltagrave di possedere e di ri-sparmiare finalmente il servigio si riduce ad una presta-zione di opera stipulata liberamente sulle basi della giu-stizia e dellutilitagrave di entrambi i concorrenti54

Se un individuo non puograve essere posseduto e sfruttatocome una cosa senza oltraggiare lumanitagrave a piugrave forteragione un popolo Il despotismo che subordina il benegenerale allinteresse proprio dei governanti e ripone in

54 La Chiesa preparograve la liberazione degli schiavi formandoman mano in loro favore lopinione pubblica e rassodando per al-tra parte i vincoli di affetto tra padroni e servi Fondando piutto-sto il diritto sul dovere che il dovere sul diritto la Chiesa nonlanciograve nella societagrave la perentoria intimazione laquola schiavitugrave egrave abo-litaraquo ma inculcando severamente al padrone i suoi doveri pro-mosse nel campo giuridico quelleguaglianza sociale che avevagiagrave proclamata nel campo religioso colla dottrina del Cristo e col-le parole degli Apostoli laquonon vi essere nel mondo negrave giudeo negravegreco negrave barbaro negrave scita ma tutti fratelli in Gesugrave Cristoraquo

Parecchi ordini religiosi ricorda la storia istituiti nella Chiesaper la redenzione degli schiavi Oggidigrave il Cardinale Lavigerie de-stava lEuropa civile e lanimava a far cessare linfame mercatoche i mussulmani esercitano tuttora in talune contrade dellAfrica

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reazione diuturna e talvolta orribile delle classi socialicontro delle quali militarono un tempo odiosi privilegi

Il Cristianesimo insegnando leguaglianza di tutti gliuomini dinanzi a Dio condannograve la schiavitugrave Non po-tendo labolizione di questa compiersi dun tratto senzagravi disordini il Cristianesimo preparograve man mano la ri-storazione della societagrave ispirando nuove idee e nuovisentimenti Lo schiavo viene mutato in servo il servo infamigliare (famulus) colla facoltagrave di possedere e di ri-sparmiare finalmente il servigio si riduce ad una presta-zione di opera stipulata liberamente sulle basi della giu-stizia e dellutilitagrave di entrambi i concorrenti54

Se un individuo non puograve essere posseduto e sfruttatocome una cosa senza oltraggiare lumanitagrave a piugrave forteragione un popolo Il despotismo che subordina il benegenerale allinteresse proprio dei governanti e ripone in

54 La Chiesa preparograve la liberazione degli schiavi formandoman mano in loro favore lopinione pubblica e rassodando per al-tra parte i vincoli di affetto tra padroni e servi Fondando piutto-sto il diritto sul dovere che il dovere sul diritto la Chiesa nonlanciograve nella societagrave la perentoria intimazione laquola schiavitugrave egrave abo-litaraquo ma inculcando severamente al padrone i suoi doveri pro-mosse nel campo giuridico quelleguaglianza sociale che avevagiagrave proclamata nel campo religioso colla dottrina del Cristo e col-le parole degli Apostoli laquonon vi essere nel mondo negrave giudeo negravegreco negrave barbaro negrave scita ma tutti fratelli in Gesugrave Cristoraquo

Parecchi ordini religiosi ricorda la storia istituiti nella Chiesaper la redenzione degli schiavi Oggidigrave il Cardinale Lavigerie de-stava lEuropa civile e lanimava a far cessare linfame mercatoche i mussulmani esercitano tuttora in talune contrade dellAfrica

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questo oppure nel trionfo di un solo partito la ragionedi Stato egrave dunque un attentato contro lesistenza moraledella societagrave del pari che contro la libertagrave de suoi mem-bri Quale mostruoso despotismo sarebbe poi quello cheattentasse alla coscienza religiosa

Finalmente per tacere di altri il diritto di difesa egrave lafacoltagrave di adoperare la forza fisica per difendere il dirit-to e ribattere gli ostacoli che per avventura si oppongo-no al suo esercizio Questa forza non costituisce il dirit-to negrave sempre lo accompagna pure quando si ha giuri-dicamente si puograve adoperare Cotal diritto coattivo quan-do non avesse per iscopo di tenere i nostri diritti immunidalle offese minacciate o tentate ma di riparare le offeseconsumate dicesi diritto di risarcimento

Fuori del civile consorzio il diritto coattivo si esercitapersonalmente da ciascuno individuo Ma nello stato disocietagrave civile ad impedire gli abusi e a non turbarelordine lesercizio dellaccennato diritto egrave riserbato allaforza pubblica ed al potere costituito Esso rinasce perograveogni qualvolta la necessitagrave esige una pronta ed efficacetutela de proprii diritti

CAPITOLO VIIIDiritti domestici

Vi sono diritti naturali che luomo possiede in ordinealla famiglia Essi riduconsi alla libertagrave di contrarre ma-

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questo oppure nel trionfo di un solo partito la ragionedi Stato egrave dunque un attentato contro lesistenza moraledella societagrave del pari che contro la libertagrave de suoi mem-bri Quale mostruoso despotismo sarebbe poi quello cheattentasse alla coscienza religiosa

Finalmente per tacere di altri il diritto di difesa egrave lafacoltagrave di adoperare la forza fisica per difendere il dirit-to e ribattere gli ostacoli che per avventura si oppongo-no al suo esercizio Questa forza non costituisce il dirit-to negrave sempre lo accompagna pure quando si ha giuri-dicamente si puograve adoperare Cotal diritto coattivo quan-do non avesse per iscopo di tenere i nostri diritti immunidalle offese minacciate o tentate ma di riparare le offeseconsumate dicesi diritto di risarcimento

Fuori del civile consorzio il diritto coattivo si esercitapersonalmente da ciascuno individuo Ma nello stato disocietagrave civile ad impedire gli abusi e a non turbarelordine lesercizio dellaccennato diritto egrave riserbato allaforza pubblica ed al potere costituito Esso rinasce perograveogni qualvolta la necessitagrave esige una pronta ed efficacetutela de proprii diritti

CAPITOLO VIIIDiritti domestici

Vi sono diritti naturali che luomo possiede in ordinealla famiglia Essi riduconsi alla libertagrave di contrarre ma-

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trimonio al diritto della eguaglianza coniugale alla pa-tria podestagrave alla libertagrave di educazione

Chiunque egrave atto a contrarre matrimonio colla coscien-za dei doveri che impone cotale stato non puograve esserneimpedito da veruna autoritagrave umana vuoi paterna vuoicivile Ognuno ha diritto alla felicitagrave che si riprometteda una condizione di vita la quale mentre concorre allapropagazione della specie umana altamente favorisce ilbenessere materiale e morale dellindividuo Per conse-guenza sarebbe valido stando alla legge naturale il ma-trimonio contratto dai figli di famiglia anche primadelletagrave richiesta dalle leggi positive55

Neppure puograve essere luomo positivamente obbligato acontrarre matrimonio perchegrave esso egrave di libera elezioneeccetto nel caso singolarissimo che la pubblica salute lorichiedesse

Non sono tuttavia violazioni della libertagrave gli impedi-menti dirimenti riconosciuti dalla coscienza religiosa ele condizioni richieste dalla legge civile rispetto agli ef-fetti civili la ragione e lesperienza il bene generale e ilbene particolare della famiglia lordine fisico e lordine

55 Oggidigrave sono considerate come illegittime al punto di vistacivile le unioni dei figli fatte senza il consenso dei loro parentidei militari senza il consenso dei loro capi e le unioni di quelliche non hanno ancora toccata letagrave prescritta dalla legge Per ilmatrimonio religioso cotesti impedimenti non esistono Il conciliodi Trento in omaggio alla libertagrave individuale non ammise fra gliimpedimenti dirimenti il dissenso dei genitori malgrado le istan-ze degli ambasciatori francesi

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trimonio al diritto della eguaglianza coniugale alla pa-tria podestagrave alla libertagrave di educazione

Chiunque egrave atto a contrarre matrimonio colla coscien-za dei doveri che impone cotale stato non puograve esserneimpedito da veruna autoritagrave umana vuoi paterna vuoicivile Ognuno ha diritto alla felicitagrave che si riprometteda una condizione di vita la quale mentre concorre allapropagazione della specie umana altamente favorisce ilbenessere materiale e morale dellindividuo Per conse-guenza sarebbe valido stando alla legge naturale il ma-trimonio contratto dai figli di famiglia anche primadelletagrave richiesta dalle leggi positive55

Neppure puograve essere luomo positivamente obbligato acontrarre matrimonio perchegrave esso egrave di libera elezioneeccetto nel caso singolarissimo che la pubblica salute lorichiedesse

Non sono tuttavia violazioni della libertagrave gli impedi-menti dirimenti riconosciuti dalla coscienza religiosa ele condizioni richieste dalla legge civile rispetto agli ef-fetti civili la ragione e lesperienza il bene generale e ilbene particolare della famiglia lordine fisico e lordine

55 Oggidigrave sono considerate come illegittime al punto di vistacivile le unioni dei figli fatte senza il consenso dei loro parentidei militari senza il consenso dei loro capi e le unioni di quelliche non hanno ancora toccata letagrave prescritta dalla legge Per ilmatrimonio religioso cotesti impedimenti non esistono Il conciliodi Trento in omaggio alla libertagrave individuale non ammise fra gliimpedimenti dirimenti il dissenso dei genitori malgrado le istan-ze degli ambasciatori francesi

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morale consigliano un ordinamento della libertagrave rispettoad un atto di tanta rilevanza per lindividuo e per la so-cietagrave

Il diritto di eguaglianza importa come a suo luogo di-mostrammo la monogamia e la indissolubilitagrave Pari neidiritti reciproci i coniugi sono entrambi obbligati lunorispetto allaltro ed alle medesime condizioni

La peggiore offesa che si possa fare al diritto di egua-glianza egrave il divorzio esso consacra la prepotenza elinganno impedisce il progresso della vita comune vio-la i diritti dei figli produce la dispersione della famigliane scalza il potere fa cadere la donna dalla sua dignitagravee mentre un solo matrimonio unendo due sposi avvici-nograve i parenti e gli amici mentre il matrimonio rassoda lefortune confondendo gli interessi il divorzio moltiplicai nemici solleva discussioni suscita processi e rovesciale fortune

La patria podestagrave egrave il diritto che il padre o in suamancanza la madre ha di dirigere e governare la fami-glia Nel padre si personificano i diritti che sono comunia tutta la famiglia esso ne regola le azioni ne ammini-stra il patrimonio decide le interne questioni provve-dendo al bene domestico

In omaggio al potere paterno il Codice Civile stabili-sce

laquoArt 220 Il figlio egrave soggetto alla podestagrave dei genitorifino alletagrave maggiore od allemancipazione

laquoArt 221 Il figlio minore non puograve abbandonare lacasa paterna o quella che il padre gli ha destinata senza

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morale consigliano un ordinamento della libertagrave rispettoad un atto di tanta rilevanza per lindividuo e per la so-cietagrave

Il diritto di eguaglianza importa come a suo luogo di-mostrammo la monogamia e la indissolubilitagrave Pari neidiritti reciproci i coniugi sono entrambi obbligati lunorispetto allaltro ed alle medesime condizioni

La peggiore offesa che si possa fare al diritto di egua-glianza egrave il divorzio esso consacra la prepotenza elinganno impedisce il progresso della vita comune vio-la i diritti dei figli produce la dispersione della famigliane scalza il potere fa cadere la donna dalla sua dignitagravee mentre un solo matrimonio unendo due sposi avvici-nograve i parenti e gli amici mentre il matrimonio rassoda lefortune confondendo gli interessi il divorzio moltiplicai nemici solleva discussioni suscita processi e rovesciale fortune

La patria podestagrave egrave il diritto che il padre o in suamancanza la madre ha di dirigere e governare la fami-glia Nel padre si personificano i diritti che sono comunia tutta la famiglia esso ne regola le azioni ne ammini-stra il patrimonio decide le interne questioni provve-dendo al bene domestico

In omaggio al potere paterno il Codice Civile stabili-sce

laquoArt 220 Il figlio egrave soggetto alla podestagrave dei genitorifino alletagrave maggiore od allemancipazione

laquoArt 221 Il figlio minore non puograve abbandonare lacasa paterna o quella che il padre gli ha destinata senza

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permissione del medesimo salvo per causa di volontarioarruolamento nellesercito nazionale Ove se ne allontanisenza permissione il padre ha diritto di richiamarveloricorrendo ove sia duopo al presidente del tribunale ci-vile Qualora giuste cause rendessero necessario lallon-tanamento del figlio dalla casa paterna il presidentesullistanza dei parenti od anche del Pubblico ministeroprese informazioni senza formalitagrave giudiziarie provvedenel modo piugrave conveniente senza esprimere nel decretoalcun motivo Se vi sia pericolo nel ritardo provvede ilpretore

laquoArt 222 Il padre che non riesca a frenare i travia-menti del figlio puograve allontanarlo dalla famiglia asse-gnandogli secondo i proprii mezzi gli alimenti stretta-mente necessari e ricorrendo ove sia duopo al presi-dente del tribunale collocarlo in quella casa o inquellistituto di educazione o di correzione che reputipiugrave conveniente a correggerlo e migliorarloraquo

Al genitore spetta pure il diritto di amministrare ibeni che il figlio avesse avuti per donazione o per eredi-tagrave

Finalmente la libertagrave di educazione consiste nel dirit-to che il padre o la madre hanno di mantenersi indipen-denti dal potere civile esterno per ciograve che spetta allaeducazione de figliuoli Non giagrave che essi abbiano dirittodi educarli come loro pare e piace poichegrave leducazionedeve rispondere al fine suo proprio che egrave lo svolgimentodelle facoltagrave del fanciullo secondo moralitagrave Non si dagraveperciograve libertagrave di educazione in questo senso il falso ed

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permissione del medesimo salvo per causa di volontarioarruolamento nellesercito nazionale Ove se ne allontanisenza permissione il padre ha diritto di richiamarveloricorrendo ove sia duopo al presidente del tribunale ci-vile Qualora giuste cause rendessero necessario lallon-tanamento del figlio dalla casa paterna il presidentesullistanza dei parenti od anche del Pubblico ministeroprese informazioni senza formalitagrave giudiziarie provvedenel modo piugrave conveniente senza esprimere nel decretoalcun motivo Se vi sia pericolo nel ritardo provvede ilpretore

laquoArt 222 Il padre che non riesca a frenare i travia-menti del figlio puograve allontanarlo dalla famiglia asse-gnandogli secondo i proprii mezzi gli alimenti stretta-mente necessari e ricorrendo ove sia duopo al presi-dente del tribunale collocarlo in quella casa o inquellistituto di educazione o di correzione che reputipiugrave conveniente a correggerlo e migliorarloraquo

Al genitore spetta pure il diritto di amministrare ibeni che il figlio avesse avuti per donazione o per eredi-tagrave

Finalmente la libertagrave di educazione consiste nel dirit-to che il padre o la madre hanno di mantenersi indipen-denti dal potere civile esterno per ciograve che spetta allaeducazione de figliuoli Non giagrave che essi abbiano dirittodi educarli come loro pare e piace poichegrave leducazionedeve rispondere al fine suo proprio che egrave lo svolgimentodelle facoltagrave del fanciullo secondo moralitagrave Non si dagraveperciograve libertagrave di educazione in questo senso il falso ed

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il male non ha diritto alcuno Collanzidetta libertagrave sisuole intendere il niun diritto che compete allo Stato ditogliere i figli ai genitori e di affidarli ad educatori chenon rispondono alle oneste esigenze della famiglia UnoStato il quale volesse in ciograve adottare i costumi di quelpopolo eccezionale che fu lo Spartano correrebbe peri-colo di diventare tirannico rispetto allindividuo e mici-diale rispetto alla famiglia

Siccome perograve leducazione non egrave solo un diritto pater-no ma anzi tutto un dovere lo Stato ha il diritto di ve-gliare sulleducazione impartita ai figli chiamando re-sponsali i genitori della pessima loro condotta

CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave

Secondo letimologia dicesi proprietagrave tutto ciograve che egravedi alcuno per guisa che non possa essere piugrave di altri

Per conseguenza la proprietagrave implica il concetto diunappartenenza ad un soggetto ad un che principale edi una inferioritagrave o soggezione rispetto allente cui si ri-ferisce In altri termini la proprietagrave egrave ordinata ad un entecome a fine oppure si considera siccome accidente ri-spetto a sostanza Aristotele la avrebbe posta sotto la ca-tegoria del πρός τι ad aliud

In questo senso generale sono proprietagrave delluomotutte le sue parti fisiche gli atti delle sue potenze tutto

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il male non ha diritto alcuno Collanzidetta libertagrave sisuole intendere il niun diritto che compete allo Stato ditogliere i figli ai genitori e di affidarli ad educatori chenon rispondono alle oneste esigenze della famiglia UnoStato il quale volesse in ciograve adottare i costumi di quelpopolo eccezionale che fu lo Spartano correrebbe peri-colo di diventare tirannico rispetto allindividuo e mici-diale rispetto alla famiglia

Siccome perograve leducazione non egrave solo un diritto pater-no ma anzi tutto un dovere lo Stato ha il diritto di ve-gliare sulleducazione impartita ai figli chiamando re-sponsali i genitori della pessima loro condotta

CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave

Secondo letimologia dicesi proprietagrave tutto ciograve che egravedi alcuno per guisa che non possa essere piugrave di altri

Per conseguenza la proprietagrave implica il concetto diunappartenenza ad un soggetto ad un che principale edi una inferioritagrave o soggezione rispetto allente cui si ri-ferisce In altri termini la proprietagrave egrave ordinata ad un entecome a fine oppure si considera siccome accidente ri-spetto a sostanza Aristotele la avrebbe posta sotto la ca-tegoria del πρός τι ad aliud

In questo senso generale sono proprietagrave delluomotutte le sue parti fisiche gli atti delle sue potenze tutto

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ciograve insomma che senza essere lui egrave nondimeno di luitutto ciograve che luomo puograve chiamar mio Quindi in questosenso la proprietagrave puograve essere interna od esterna La pri-ma dicesi di tutto ciograve che riflette immediatamenteluomo o meglio a lui appartiene vuoi come soggettovuoi come attivitagrave La seconda dicesi delle cose materia-li ossia distinte realmente dalluomo ma appartenenti alui per qualche titolo

La proprietagrave vuoi interna vuoi esterna si distinguein naturale ed acquisita secondochegrave egrave indotta immedia-tamente dalla natura oppure in forza di qualche fatto oatto umano giusta lordine di natura

Tutto ciograve che egrave proprietagrave vuoi interna vuoi esternavuoi naturale vuoi acquisita egrave sotto la tutela della leggemorale e diventa materia od oggetto di un diritto ossiadi un potere morale rispetto al proprio cui corrispondanegli altri il dovere giuridico di riconoscerlo

Avuto riguardo allorigine il diritto di proprietagrave puograveessere originario o natio oppure derivato o acquisito Sinoti perograve che luno e laltro egrave naturale il primo per segrave ilsecondo perchegrave conseguenza del primo Per esempio cegraveun diritto naturale originario o natio di proprietagrave internail quale consiste nella facoltagrave di adoperare lattivitagrave per-sonale conformemente alla legge morale gli egrave questoanzi tutto un dovere ma un dovere che si trasforma indiritto rispetto altrui e cegrave un diritto naturale acquisito diproprietagrave interna il quale ha per oggetto le qualitagrave vuoifisiche vuoi morali che acquistammo collopera nostra

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ciograve insomma che senza essere lui egrave nondimeno di luitutto ciograve che luomo puograve chiamar mio Quindi in questosenso la proprietagrave puograve essere interna od esterna La pri-ma dicesi di tutto ciograve che riflette immediatamenteluomo o meglio a lui appartiene vuoi come soggettovuoi come attivitagrave La seconda dicesi delle cose materia-li ossia distinte realmente dalluomo ma appartenenti alui per qualche titolo

La proprietagrave vuoi interna vuoi esterna si distinguein naturale ed acquisita secondochegrave egrave indotta immedia-tamente dalla natura oppure in forza di qualche fatto oatto umano giusta lordine di natura

Tutto ciograve che egrave proprietagrave vuoi interna vuoi esternavuoi naturale vuoi acquisita egrave sotto la tutela della leggemorale e diventa materia od oggetto di un diritto ossiadi un potere morale rispetto al proprio cui corrispondanegli altri il dovere giuridico di riconoscerlo

Avuto riguardo allorigine il diritto di proprietagrave puograveessere originario o natio oppure derivato o acquisito Sinoti perograve che luno e laltro egrave naturale il primo per segrave ilsecondo perchegrave conseguenza del primo Per esempio cegraveun diritto naturale originario o natio di proprietagrave internail quale consiste nella facoltagrave di adoperare lattivitagrave per-sonale conformemente alla legge morale gli egrave questoanzi tutto un dovere ma un dovere che si trasforma indiritto rispetto altrui e cegrave un diritto naturale acquisito diproprietagrave interna il quale ha per oggetto le qualitagrave vuoifisiche vuoi morali che acquistammo collopera nostra

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Avuto riguardo alla materia il diritto si specifica inquello di proprietagrave interna ed in quello di proprietagraveesterna Ma giova fare una distinzione Il diritto di pro-prietagrave esterna essendo acquisito e materiato da un fattocontingente egrave duopo supporre in precedenza un dirittoalla proprietagrave esterna un diritto natio cioegrave dal quale sirenda legittimo il fatto per cui sorga il diritto di unaproprietagrave determinata dal fatto stesso

Il diritto alla proprietagrave altrimenti detto diritto al do-minio egrave assoluto ed inalienabile Esso nasce dal doveredella propria conservazione e perfezionamento cui sa-rebbe impossibile di adempiere ove ci fosse negato ognidiritto ai mezzi necessari fra quali quello di acquistarela proprietagrave di quanto abbisogniamo

Essendo poi cotali mezzi distinti dalluomo egrave neces-sario un fatto per cui le cose alle quali si aveva un dirit-to diventino delluomo di qui il diritto di proprietagrave

Viola il diritto alla proprietagrave chi impedisce la occupa-zione di cose le quali sono di nessuno e luso delle cosepiugrave indispensabili alla vita Egrave una violazione di cotestodiritto la schiavitugrave che rende luomo incapace di acqui-stare e possedere in proprio alcuna cosa

Molti giuristi non distinguono fra il diritto alla e diproprietagrave e quella comprendono in questa Essi perogravefanno distinzione fra lastratto ed il concreto e definisco-no in generale il diritto di proprietagrave laquofacoltagrave morale didisporre liberamente ed esclusivamente di una cosaraquo Laqual definizione puograve egualmente estendersi alluna eallaltra forma di diritto da noi ricordata

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Avuto riguardo alla materia il diritto si specifica inquello di proprietagrave interna ed in quello di proprietagraveesterna Ma giova fare una distinzione Il diritto di pro-prietagrave esterna essendo acquisito e materiato da un fattocontingente egrave duopo supporre in precedenza un dirittoalla proprietagrave esterna un diritto natio cioegrave dal quale sirenda legittimo il fatto per cui sorga il diritto di unaproprietagrave determinata dal fatto stesso

Il diritto alla proprietagrave altrimenti detto diritto al do-minio egrave assoluto ed inalienabile Esso nasce dal doveredella propria conservazione e perfezionamento cui sa-rebbe impossibile di adempiere ove ci fosse negato ognidiritto ai mezzi necessari fra quali quello di acquistarela proprietagrave di quanto abbisogniamo

Essendo poi cotali mezzi distinti dalluomo egrave neces-sario un fatto per cui le cose alle quali si aveva un dirit-to diventino delluomo di qui il diritto di proprietagrave

Viola il diritto alla proprietagrave chi impedisce la occupa-zione di cose le quali sono di nessuno e luso delle cosepiugrave indispensabili alla vita Egrave una violazione di cotestodiritto la schiavitugrave che rende luomo incapace di acqui-stare e possedere in proprio alcuna cosa

Molti giuristi non distinguono fra il diritto alla e diproprietagrave e quella comprendono in questa Essi perogravefanno distinzione fra lastratto ed il concreto e definisco-no in generale il diritto di proprietagrave laquofacoltagrave morale didisporre liberamente ed esclusivamente di una cosaraquo Laqual definizione puograve egualmente estendersi alluna eallaltra forma di diritto da noi ricordata

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Dicemmo podestagrave morale non fisica perchegrave la forzaper se non egrave mai diritto di disporre vale a dire prende-re possedere usare alienare ritenere conservare ecccon piena libertagrave perchegrave non si lede alcun diritto col di-sporre della cosa a talento ad esclusione degli altri per-chegrave il diritto di avere egrave congiunto con quello di esclude-re gli altri dal parteciparne Cotesto diritto di escluderealtri lo derivano dalla personalitagrave delluomo altri dallalimitazione della cosa in quanto essa egrave tale che non puograveservire a molti ma necessariamente se serve ad uno ri-cusa gli altri Dal diritto di escludere emerge il diritto dirivendicare la cosa se altri ingiustamente lavesse usur-pata Dicemmo finalmente una cosa non una personapoichegrave luomo non puograve essere oggetto di proprietagrave Invirtugrave della sua libertagrave luomo egrave di natura tale che sfuggeal dominio in virtugrave della sua destinazione esso non puograveservire di mezzo per la felicitagrave soltanto di un altro invirtugrave del principio di eguaglianza la proprietagrave delluomoegrave una contraddizione

La proprietagrave si distingue dal possesso ossia dal sem-plice avere e ritenere Questo egrave legittimo o illegittimosecondochegrave il possesso si fonda sopra il diritto di pro-prietagrave o venne elargito da chi ne ha il diritto oppure egravesfornito di giusto titolo

La proprietagrave si distingue ancora in transitoria ed instabile Quella non si diversifica dalluso anzi si riducealluso delle cose secondo il bisogno Questa la stabiledicesi di tutto ciograve che egrave cagione permanente di quegliutili che sono oggetto delluso Finalmente si specifica

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Dicemmo podestagrave morale non fisica perchegrave la forzaper se non egrave mai diritto di disporre vale a dire prende-re possedere usare alienare ritenere conservare ecccon piena libertagrave perchegrave non si lede alcun diritto col di-sporre della cosa a talento ad esclusione degli altri per-chegrave il diritto di avere egrave congiunto con quello di esclude-re gli altri dal parteciparne Cotesto diritto di escluderealtri lo derivano dalla personalitagrave delluomo altri dallalimitazione della cosa in quanto essa egrave tale che non puograveservire a molti ma necessariamente se serve ad uno ri-cusa gli altri Dal diritto di escludere emerge il diritto dirivendicare la cosa se altri ingiustamente lavesse usur-pata Dicemmo finalmente una cosa non una personapoichegrave luomo non puograve essere oggetto di proprietagrave Invirtugrave della sua libertagrave luomo egrave di natura tale che sfuggeal dominio in virtugrave della sua destinazione esso non puograveservire di mezzo per la felicitagrave soltanto di un altro invirtugrave del principio di eguaglianza la proprietagrave delluomoegrave una contraddizione

La proprietagrave si distingue dal possesso ossia dal sem-plice avere e ritenere Questo egrave legittimo o illegittimosecondochegrave il possesso si fonda sopra il diritto di pro-prietagrave o venne elargito da chi ne ha il diritto oppure egravesfornito di giusto titolo

La proprietagrave si distingue ancora in transitoria ed instabile Quella non si diversifica dalluso anzi si riducealluso delle cose secondo il bisogno Questa la stabiledicesi di tutto ciograve che egrave cagione permanente di quegliutili che sono oggetto delluso Finalmente si specifica

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in individuale e collettiva quella egrave dellindividuo questadellintera societagrave p es del Comune della Nazione

Il diritto di proprietagrave stabile ed individuale egrave assalitodai Comunisti e dai Socialisti Fra gli uni e gli altri correquesta differenza che i primi vogliono la comunione deibeni fondando in questa leudemonia sociale i secondivi aggiungono la guerra allautoritagrave sociale come quellache inducendo la disuguaglianza nei diritti pone la disu-guaglianza nei beni I Comunisti combattono la proprie-tagrave come istituto di natura e vogliono ristabilito lordinenaturale nel quale dicono tutti hanno diritto a tutto ISocialisti combattono la proprietagrave come istituzione so-ciale e la vogliono altrimenti organizzata affinchegrave rie-scano migliorate le condizioni economiche e civili dellasocietagrave

Converragrave pertanto porre in luce il fondamento razio-nale del diritto di proprietagrave Procederemo per elimina-zione togliendo ad esame le principali sentenze o siste-mi che furono posti in campo per spiegare la genesi delcontestato diritto

Dalle leggi positive derivano il diritto di proprietagravelHobbes ed il Montesquieu Nello stato di natura a loroavviso tutti hanno diritto a tutte le cose epperograve niunopuograve possedere in modo esclusivo alcuna cosa legittima-mente Cotale illimitazione del diritto doveva provocareuna lotta scambievole durante la quale la proprietagrave indi-viduale era impossibile Ma la lotta di tutti contro di tut-ti cessograve un bel digrave colla istituzione della societagrave la qualeimponendosi colla forza ai singoli individui creograve la pro-

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in individuale e collettiva quella egrave dellindividuo questadellintera societagrave p es del Comune della Nazione

Il diritto di proprietagrave stabile ed individuale egrave assalitodai Comunisti e dai Socialisti Fra gli uni e gli altri correquesta differenza che i primi vogliono la comunione deibeni fondando in questa leudemonia sociale i secondivi aggiungono la guerra allautoritagrave sociale come quellache inducendo la disuguaglianza nei diritti pone la disu-guaglianza nei beni I Comunisti combattono la proprie-tagrave come istituto di natura e vogliono ristabilito lordinenaturale nel quale dicono tutti hanno diritto a tutto ISocialisti combattono la proprietagrave come istituzione so-ciale e la vogliono altrimenti organizzata affinchegrave rie-scano migliorate le condizioni economiche e civili dellasocietagrave

Converragrave pertanto porre in luce il fondamento razio-nale del diritto di proprietagrave Procederemo per elimina-zione togliendo ad esame le principali sentenze o siste-mi che furono posti in campo per spiegare la genesi delcontestato diritto

Dalle leggi positive derivano il diritto di proprietagravelHobbes ed il Montesquieu Nello stato di natura a loroavviso tutti hanno diritto a tutte le cose epperograve niunopuograve possedere in modo esclusivo alcuna cosa legittima-mente Cotale illimitazione del diritto doveva provocareuna lotta scambievole durante la quale la proprietagrave indi-viduale era impossibile Ma la lotta di tutti contro di tut-ti cessograve un bel digrave colla istituzione della societagrave la qualeimponendosi colla forza ai singoli individui creograve la pro-

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prietagrave privata collassegnare per legge a ciascuno unaporzione dei beni Altrimenti spiega la cosa il Monte-squieu Dapprima tutte le cose erano comuni ma gli uo-mini rinunziarono alla naturale comunione primitiva af-fine di vivere sotto le leggi civili ed acquistare per esseil diritto di possedere stabilmente e pacificamente

Tale teoria confina alquanto con quella del famigeratoautore del contratto sociale Egli stabiligrave la base dellaproprietagrave in una specie di tacito consenso per cui si ven-ne alla distinzione del mio e del tuo Altri col Groziofanno pure sorgere la proprietagrave individuale dalla suppo-sta comunione primitiva per effetto di convenzioneespressa o tacita colla quale si stabiligrave che ciascuno si ri-tenesse il frutto del suo lavoro e delle sue fatiche

Altri giunsero allo stesso risultato sulla considerazio-ne che solo la legge positiva valga a dare una sanzioneefficace alla proprietagrave Fra questi vegrave il Beccaria ed ilBentham Questi opina che la proprietagrave stabile si fondisulla sicurezza del proprietario di poter godere in pacedella proprietagrave sua Ora chi dagrave tale sicurezza egrave lo Statoegrave la pubblica autoritagrave che impedisce che uno usurpi laproprietagrave di un altro Perciograve la proprietagrave egrave una istituzioneacquisita creata dalla legge stessa che ne assunse la tu-tela

Questa prima classe di sistemi poggia sopra principiierronei e conduce a fatali conseguenze

Trasmessa lipotesi irrazionale di uno stato primitivoselvaggio anteriore allo stato di societagrave basti osservareche tanto le leggi positive quanto le convenzioni degli

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prietagrave privata collassegnare per legge a ciascuno unaporzione dei beni Altrimenti spiega la cosa il Monte-squieu Dapprima tutte le cose erano comuni ma gli uo-mini rinunziarono alla naturale comunione primitiva af-fine di vivere sotto le leggi civili ed acquistare per esseil diritto di possedere stabilmente e pacificamente

Tale teoria confina alquanto con quella del famigeratoautore del contratto sociale Egli stabiligrave la base dellaproprietagrave in una specie di tacito consenso per cui si ven-ne alla distinzione del mio e del tuo Altri col Groziofanno pure sorgere la proprietagrave individuale dalla suppo-sta comunione primitiva per effetto di convenzioneespressa o tacita colla quale si stabiligrave che ciascuno si ri-tenesse il frutto del suo lavoro e delle sue fatiche

Altri giunsero allo stesso risultato sulla considerazio-ne che solo la legge positiva valga a dare una sanzioneefficace alla proprietagrave Fra questi vegrave il Beccaria ed ilBentham Questi opina che la proprietagrave stabile si fondisulla sicurezza del proprietario di poter godere in pacedella proprietagrave sua Ora chi dagrave tale sicurezza egrave lo Statoegrave la pubblica autoritagrave che impedisce che uno usurpi laproprietagrave di un altro Perciograve la proprietagrave egrave una istituzioneacquisita creata dalla legge stessa che ne assunse la tu-tela

Questa prima classe di sistemi poggia sopra principiierronei e conduce a fatali conseguenze

Trasmessa lipotesi irrazionale di uno stato primitivoselvaggio anteriore allo stato di societagrave basti osservareche tanto le leggi positive quanto le convenzioni degli

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uomini sono fatti arbitrari che non possono costituire labase prima il fondamento razionale di un diritto Quellaistituzione che dalle medesime trasse origine dovrebbeper logica conseguenza cedere e scomparire colla con-traria volontagrave di chi ispira la legge e forma o scioglie laconvenzione Siccome le leggi positive possono abolirsiil Comunismo saragrave giusto in quel digrave in cui si impadroni-ragrave del potere legislativo E giacchegrave i non abbienti non sipossono supporre aver dato neppure tacitamente e pre-suntivamente il loro consenso a che i ricchi si ritenganoi vasti domini lasciando ai poveri la miseria il furtoanzichegrave un delitto sarebbe una reintegrazione disordi-nata se si vuole ma non iniqua di un conculcato diritto

Peccano poi tutti gli accennati sistemi in quella chestabiliscono la comunione primitiva siccome propriadello stato di natura Non avrebbe dunque ragione il Co-munismo di voler distrutta lartificiale istituzione dellaproprietagrave per ricondurre la societagrave al suo stato primitivoallordine naturale56

56 La proprietagrave egrave essenzialmente nella sua origine individualenegrave puograve ammettersi che sia una derivazione della comunione o deldominio collettivo di tutti gli uomini Certamente le cose furonocreate per soddisfare ai bisogni di tutti e gli uomini hanno tutti ildiritto di valersene per il conseguimento dei loro fini Ma altro egraveil dire che le cose sono destinate alluso di tutti altro egrave il dire chesono proprie di tutti Senza un fatto positivo di appropriazionenessuno puograve dire laquoquesto egrave mioraquo

Se si vuole ammettere una comunione primitiva si faccia perograveuna distinzione fra comunione positiva e comunione negativaQuestultima ben intesa egrave ragionevole poichegrave le cose create era-

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uomini sono fatti arbitrari che non possono costituire labase prima il fondamento razionale di un diritto Quellaistituzione che dalle medesime trasse origine dovrebbeper logica conseguenza cedere e scomparire colla con-traria volontagrave di chi ispira la legge e forma o scioglie laconvenzione Siccome le leggi positive possono abolirsiil Comunismo saragrave giusto in quel digrave in cui si impadroni-ragrave del potere legislativo E giacchegrave i non abbienti non sipossono supporre aver dato neppure tacitamente e pre-suntivamente il loro consenso a che i ricchi si ritenganoi vasti domini lasciando ai poveri la miseria il furtoanzichegrave un delitto sarebbe una reintegrazione disordi-nata se si vuole ma non iniqua di un conculcato diritto

Peccano poi tutti gli accennati sistemi in quella chestabiliscono la comunione primitiva siccome propriadello stato di natura Non avrebbe dunque ragione il Co-munismo di voler distrutta lartificiale istituzione dellaproprietagrave per ricondurre la societagrave al suo stato primitivoallordine naturale56

56 La proprietagrave egrave essenzialmente nella sua origine individualenegrave puograve ammettersi che sia una derivazione della comunione o deldominio collettivo di tutti gli uomini Certamente le cose furonocreate per soddisfare ai bisogni di tutti e gli uomini hanno tutti ildiritto di valersene per il conseguimento dei loro fini Ma altro egraveil dire che le cose sono destinate alluso di tutti altro egrave il dire chesono proprie di tutti Senza un fatto positivo di appropriazionenessuno puograve dire laquoquesto egrave mioraquo

Se si vuole ammettere una comunione primitiva si faccia perograveuna distinzione fra comunione positiva e comunione negativaQuestultima ben intesa egrave ragionevole poichegrave le cose create era-

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Vha unaltra classe di sistemi che convengono fra diloro nellassegnare a fondamento del diritto di proprietagraveun principio distinto dalle leggi e dalle istituzioni positi-ve ma differiscono gli uni dagli altri quando si tratta diprecisare questo principio

Secondo lAhrens il fondamento razionale della pro-prietagrave sta nei bisogni delluomo Ma confondendo egli ildiritto alla proprietagrave col diritto di proprietagrave stabilisceche ogni uomo nasce proprietario che la proprietagrave ester-na egrave connaturale anzichegrave acquisita lamenta che le leggipositive in ordine alla proprietagrave non sieno in armoniacoi principii razionali dappoichegrave la proprietagrave dovrebbeessere tanta quanti i bisogni vorrebbe poi che la societagravesia obbligata a fornire almeno tanto lavoro quanto bastiai bisogni dei non abbienti E con qual criterio vengonodeterminati i bisogni Ognun vede che la teoriadellAhrens conduce diritto al Comunismo ed al Sociali-smo

Il Kant distinguendo il dominio provvisorio dal domi-nio di stabile proprietagrave questo ripete dalla volontagrave gene-rale della societagrave ossia dal potere (nel che conviene col-le opinioni sopra accennate) quello poi ripete dalla oc-cupazione

Ma loccupazione egrave piuttosto un mezzo un modo concui si attua il diritto di proprietagrave egrave il fatto che lo deter-mina quanto alla materia non il fondamento razionaleno di nessuno non di tutti La comunione primitiva invece egrave unassurdo con qual diritto infatti avrebbe potuto Tizio impossessar-si od usare di una cosa alla quale tutti hanno diritto

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Vha unaltra classe di sistemi che convengono fra diloro nellassegnare a fondamento del diritto di proprietagraveun principio distinto dalle leggi e dalle istituzioni positi-ve ma differiscono gli uni dagli altri quando si tratta diprecisare questo principio

Secondo lAhrens il fondamento razionale della pro-prietagrave sta nei bisogni delluomo Ma confondendo egli ildiritto alla proprietagrave col diritto di proprietagrave stabilisceche ogni uomo nasce proprietario che la proprietagrave ester-na egrave connaturale anzichegrave acquisita lamenta che le leggipositive in ordine alla proprietagrave non sieno in armoniacoi principii razionali dappoichegrave la proprietagrave dovrebbeessere tanta quanti i bisogni vorrebbe poi che la societagravesia obbligata a fornire almeno tanto lavoro quanto bastiai bisogni dei non abbienti E con qual criterio vengonodeterminati i bisogni Ognun vede che la teoriadellAhrens conduce diritto al Comunismo ed al Sociali-smo

Il Kant distinguendo il dominio provvisorio dal domi-nio di stabile proprietagrave questo ripete dalla volontagrave gene-rale della societagrave ossia dal potere (nel che conviene col-le opinioni sopra accennate) quello poi ripete dalla oc-cupazione

Ma loccupazione egrave piuttosto un mezzo un modo concui si attua il diritto di proprietagrave egrave il fatto che lo deter-mina quanto alla materia non il fondamento razionaleno di nessuno non di tutti La comunione primitiva invece egrave unassurdo con qual diritto infatti avrebbe potuto Tizio impossessar-si od usare di una cosa alla quale tutti hanno diritto

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Un fatto umano qual egrave quello delloccupazione non puograverendere lecita ed onesta la proprietagrave se esso stesso non egravelecito ed onesto Il fatto delloccupazione allora soltantosaragrave giuridico e morale quando saragrave giustificato dal di-ritto a porre questo medesimo fatto Dunque loccupa-zione per segrave indipendentemente dal diritto alla proprie-tagrave non crea un diritto essa non egrave che esercizio di forzache si riscontra tanto nellappropriazione legittimaquanto nella rapina e nel furto

Neppure il fatto delloccupazione egrave giustificatodallipotesi della primitiva comunione de beni che anzisarebbe dalla medesima reso illecito ed ingiusto Poichegraveloccupante non avrebbe diritto di escludere quelli cheper diritto naturale non vengono esclusi dalloccupare ilmedesimo oggetto essendo questo di proprietagrave comunecostoro anzi ben potrebbero colla forza rivendicare iloro primitivi diritti Con queste premesse egrave impossibilegiustificare la proprietagrave individuale stabile e giuridica

Gli Economisti svolsero una teoria che dagrave come fon-damento alla proprietagrave il lavoro Luomo essi diconocol dissodare la terra col coltivarla colledificare unacasa col soggiogare un animale sottrae legittimamenteuna cosa dalla comunione universale le imprime il si-gillo della sua personalitagrave ne egrave un secondo creatore Isuoi simili rispettando la proprietagrave non fanno che rispet-tare loperato della sua persona

Se non che il lavoro non puograve essere il primo fonda-mento della proprietagrave quantunque sia un modo di acqui-starla Il lavoro crea bensigrave il diritto di proprietagrave dei frutti

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Un fatto umano qual egrave quello delloccupazione non puograverendere lecita ed onesta la proprietagrave se esso stesso non egravelecito ed onesto Il fatto delloccupazione allora soltantosaragrave giuridico e morale quando saragrave giustificato dal di-ritto a porre questo medesimo fatto Dunque loccupa-zione per segrave indipendentemente dal diritto alla proprie-tagrave non crea un diritto essa non egrave che esercizio di forzache si riscontra tanto nellappropriazione legittimaquanto nella rapina e nel furto

Neppure il fatto delloccupazione egrave giustificatodallipotesi della primitiva comunione de beni che anzisarebbe dalla medesima reso illecito ed ingiusto Poichegraveloccupante non avrebbe diritto di escludere quelli cheper diritto naturale non vengono esclusi dalloccupare ilmedesimo oggetto essendo questo di proprietagrave comunecostoro anzi ben potrebbero colla forza rivendicare iloro primitivi diritti Con queste premesse egrave impossibilegiustificare la proprietagrave individuale stabile e giuridica

Gli Economisti svolsero una teoria che dagrave come fon-damento alla proprietagrave il lavoro Luomo essi diconocol dissodare la terra col coltivarla colledificare unacasa col soggiogare un animale sottrae legittimamenteuna cosa dalla comunione universale le imprime il si-gillo della sua personalitagrave ne egrave un secondo creatore Isuoi simili rispettando la proprietagrave non fanno che rispet-tare loperato della sua persona

Se non che il lavoro non puograve essere il primo fonda-mento della proprietagrave quantunque sia un modo di acqui-starla Il lavoro crea bensigrave il diritto di proprietagrave dei frutti

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o del valore che il lavoro comunica alla cosa ma pre-suppone evidentemente la proprietagrave vuoi della cosa at-torno a cui si lavora vuoi degli strumenti del lavoro

Altre sentenze spiegano altrimenti lorigine della pro-prietagrave stabile ed individuale

Il Suarez ricorse alla divisione primitiva e da questasi argomenta di ripetere il diritto di escludere Mediantela divisione le cose vengono sottratte dal dominio altruie diventano proprie di qui la proprietagrave individuale laquale poi va modificandosi in mille guise trasmettendo-si alterandosi estinguendosi

Altri filosofi piugrave o meno Scolastici supposero dap-prima che la proprietagrave stabile di tutto ciograve che puograve esseremateria di dominio risiedesse di diritto nella prima fami-glia umana quasi supponendo la proprietagrave coeumlvadellumanitagrave e trasferendo di fatto nella prima famigliala proprietagrave dellintero globo terracqueo Moltiplicandosile famiglie le proprietagrave man mano si dividono e le va-rie vicende della vita vanno a complicare la distribuzio-ne dei beni introducendo la disuguaglianza

Questa sentenza che non sa spiegare lorigine dellaproprietagrave individuale altrimenti che ponendo prima unaproprietagrave collettiva pertinente alla famiglia ci pare pocorazionale Lindividuo umano ha in segrave tutto ciograve che si ri-chiede per essere proprietario senza che tal qualitagrave glisia per sopraggiungere dalla famiglia cui appartiene

La proprietagrave individuale non nasce dalla famigliaessa egrave una conseguenza dellesercizio delle facoltagrave uma-ne ed il diritto di proprietagrave non esige altro che un sog-

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o del valore che il lavoro comunica alla cosa ma pre-suppone evidentemente la proprietagrave vuoi della cosa at-torno a cui si lavora vuoi degli strumenti del lavoro

Altre sentenze spiegano altrimenti lorigine della pro-prietagrave stabile ed individuale

Il Suarez ricorse alla divisione primitiva e da questasi argomenta di ripetere il diritto di escludere Mediantela divisione le cose vengono sottratte dal dominio altruie diventano proprie di qui la proprietagrave individuale laquale poi va modificandosi in mille guise trasmettendo-si alterandosi estinguendosi

Altri filosofi piugrave o meno Scolastici supposero dap-prima che la proprietagrave stabile di tutto ciograve che puograve esseremateria di dominio risiedesse di diritto nella prima fami-glia umana quasi supponendo la proprietagrave coeumlvadellumanitagrave e trasferendo di fatto nella prima famigliala proprietagrave dellintero globo terracqueo Moltiplicandosile famiglie le proprietagrave man mano si dividono e le va-rie vicende della vita vanno a complicare la distribuzio-ne dei beni introducendo la disuguaglianza

Questa sentenza che non sa spiegare lorigine dellaproprietagrave individuale altrimenti che ponendo prima unaproprietagrave collettiva pertinente alla famiglia ci pare pocorazionale Lindividuo umano ha in segrave tutto ciograve che si ri-chiede per essere proprietario senza che tal qualitagrave glisia per sopraggiungere dalla famiglia cui appartiene

La proprietagrave individuale non nasce dalla famigliaessa egrave una conseguenza dellesercizio delle facoltagrave uma-ne ed il diritto di proprietagrave non esige altro che un sog-

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getto ragionevole Ben potegrave nondimeno la conservazio-ne della famiglia aver suggeriti o moltiplicato i motividelloccupazione e del possesso ed aver concorso a ren-dere permanente la proprietagrave

Altri fra i moderni descrissero levoluzione storicadella proprietagrave considerando lidea di proprietagrave indivi-duale siccome il risultato di una lunga elaborazione Madelle opinioni altrui abbiamo detto abbastanza passia-mo ad esporre i principii che professa la sana filosofia

Il titolo remoto del diritto di proprietagrave egrave il dovere del-la propria conservazione Cotal dovere dagrave diritto ai mez-zi atti a conservarla

Ora dei mezzi altri sono tali che non vengono maimeno per luso p e laria la luce ecc altri sono di talnatura che impiegati dalluno non possono servire ad unaltro p e il vestito e lalimento Questi ultimi mezzipoichegrave son tali da poter essere usati soltanto da un solodiventano proprietagrave dellutente Luso di essi egrave perluomo una necessitagrave di natura un vero bisogno

Da cotal necessitagrave di dover usare delle cose che cisono indispensabili per la conservazione della vita na-sce il diritto di usarne cioegrave di prenderle trasformarleconsumarle

Ma il dovere della propria conservazione ha un trattosuccessivo per cui deve luomo avere un diritto perma-nente del quale non puograve spogliarsi colluso transitorioQuesto diritto permanente egrave il fondamento della proprie-tagrave stabile per parte del soggetto consuntibile o stabilesia loggetto della proprietagrave esso acquista una relazione

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getto ragionevole Ben potegrave nondimeno la conservazio-ne della famiglia aver suggeriti o moltiplicato i motividelloccupazione e del possesso ed aver concorso a ren-dere permanente la proprietagrave

Altri fra i moderni descrissero levoluzione storicadella proprietagrave considerando lidea di proprietagrave indivi-duale siccome il risultato di una lunga elaborazione Madelle opinioni altrui abbiamo detto abbastanza passia-mo ad esporre i principii che professa la sana filosofia

Il titolo remoto del diritto di proprietagrave egrave il dovere del-la propria conservazione Cotal dovere dagrave diritto ai mez-zi atti a conservarla

Ora dei mezzi altri sono tali che non vengono maimeno per luso p e laria la luce ecc altri sono di talnatura che impiegati dalluno non possono servire ad unaltro p e il vestito e lalimento Questi ultimi mezzipoichegrave son tali da poter essere usati soltanto da un solodiventano proprietagrave dellutente Luso di essi egrave perluomo una necessitagrave di natura un vero bisogno

Da cotal necessitagrave di dover usare delle cose che cisono indispensabili per la conservazione della vita na-sce il diritto di usarne cioegrave di prenderle trasformarleconsumarle

Ma il dovere della propria conservazione ha un trattosuccessivo per cui deve luomo avere un diritto perma-nente del quale non puograve spogliarsi colluso transitorioQuesto diritto permanente egrave il fondamento della proprie-tagrave stabile per parte del soggetto consuntibile o stabilesia loggetto della proprietagrave esso acquista una relazione

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permanente una relazione giuridica durevole quanto ilsoggetto umano Loggetto inoltre puograve essere tale da for-nire ragione ad una detenzione stabile quando cioegrave sianecessario ritenerlo per averne a suo tempo i frutti ondesi guarentisca e la conservazione dellindividuo elimpiego del lavoro adoperato a rendere fruttiferologgetto in tal caso abbiamo entitagrave stabili e permanentiche prestano fondamento ad un diritto permanente

Cosigrave il fondamento del diritto di proprietagrave egrave lo stessoordine naturale indipendente da ogni legge positiva daogni convenzione umana dallo stato sociale e da qual-sivoglia altro fatto umano

Perograve noi abbiamo dimostrato piuttosto il diritto cheluomo ha alla proprietagrave vale a dire ad acquistarla e ri-tenerla stabilmente abbiamo parlato del diritto in astrat-to prescindendo da quel fatto umano che lo concreta Ciconviene pertanto determinare il fatto legittimo col qua-le si induce la proprietagrave di diritto vogliam dire il titoloprossimo

Or bene la determinazione concreta delle proprietagravecui si estende il diritto naturale non puograve aversi che perun fatto umano tutte infatti le cose sono egualmentefruibili ed appropriabili negrave dimandano di essere piutto-sto delluno che dellaltro

Il fatto ha da essere umano cioegrave con intelligenza e li-bera volontagrave esternato perchegrave deve designare la mate-ria o loggetto del diritto di proprietagrave esterna Egrave duopoinoltre che la materia non abbia ancora ricevuta la forma

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permanente una relazione giuridica durevole quanto ilsoggetto umano Loggetto inoltre puograve essere tale da for-nire ragione ad una detenzione stabile quando cioegrave sianecessario ritenerlo per averne a suo tempo i frutti ondesi guarentisca e la conservazione dellindividuo elimpiego del lavoro adoperato a rendere fruttiferologgetto in tal caso abbiamo entitagrave stabili e permanentiche prestano fondamento ad un diritto permanente

Cosigrave il fondamento del diritto di proprietagrave egrave lo stessoordine naturale indipendente da ogni legge positiva daogni convenzione umana dallo stato sociale e da qual-sivoglia altro fatto umano

Perograve noi abbiamo dimostrato piuttosto il diritto cheluomo ha alla proprietagrave vale a dire ad acquistarla e ri-tenerla stabilmente abbiamo parlato del diritto in astrat-to prescindendo da quel fatto umano che lo concreta Ciconviene pertanto determinare il fatto legittimo col qua-le si induce la proprietagrave di diritto vogliam dire il titoloprossimo

Or bene la determinazione concreta delle proprietagravecui si estende il diritto naturale non puograve aversi che perun fatto umano tutte infatti le cose sono egualmentefruibili ed appropriabili negrave dimandano di essere piutto-sto delluno che dellaltro

Il fatto ha da essere umano cioegrave con intelligenza e li-bera volontagrave esternato perchegrave deve designare la mate-ria o loggetto del diritto di proprietagrave esterna Egrave duopoinoltre che la materia non abbia ancora ricevuta la forma

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giuridica di proprietagrave Posta questa condizione il fattoumano diventa lecito

Or bene il fatto primitivo che presta la materia al di-ritto di proprietagrave egrave loccupazione che qui si piglia perqualsivoglia atto esterno col quale luomo si impossessadi una cosa che non egrave di alcuno con animo di farla sua

Loccupazione primitiva egrave legittima 1deg perchegrave il dirit-to naturale la autorizza concedendo il diritto alla pro-prietagrave e conseguentemente al modo di esercitarlo 2degperchegrave nellipotesi che la materia delloccupazione sia dinessuno non si viola altro diritto

Che poi la materia capace a rivestire la forma di pro-prietagrave non sia stata di alcuno non egrave solo unipotesi mauna realtagrave Diffatti proprietagrave dice attinenza pertinenzaaggiunto di cosa a persona ma questo aggiunto non egravenato colla persona essendo un che distinto da lei Nep-pure per parte della materia fuvvi dapprincipio proprie-tagrave perchegrave quantunque la materia sia ordinata a servireluomo tuttavia troviamo in lei lindifferenza la piugrave com-pleta dovuta alla possibilitagrave della stessa a servire achiunque

Dapprincipio adunque non vi fu proprietagrave non di unoin particolare perchegrave non vegrave ragione di accordare ad al-cuno ciograve che si nega a tutti gli altri non di tutti perchegravese tutti fossero escludenti non ci sarebbero stati gliesclusi mentre pure la proprietagrave dimanda lesclusione

In questo stato di cose egrave resa moralmente possibileloccupazione la quale crea la proprietagrave rimanendonelluomo il diritto della stessa non in forza delloccupa-

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giuridica di proprietagrave Posta questa condizione il fattoumano diventa lecito

Or bene il fatto primitivo che presta la materia al di-ritto di proprietagrave egrave loccupazione che qui si piglia perqualsivoglia atto esterno col quale luomo si impossessadi una cosa che non egrave di alcuno con animo di farla sua

Loccupazione primitiva egrave legittima 1deg perchegrave il dirit-to naturale la autorizza concedendo il diritto alla pro-prietagrave e conseguentemente al modo di esercitarlo 2degperchegrave nellipotesi che la materia delloccupazione sia dinessuno non si viola altro diritto

Che poi la materia capace a rivestire la forma di pro-prietagrave non sia stata di alcuno non egrave solo unipotesi mauna realtagrave Diffatti proprietagrave dice attinenza pertinenzaaggiunto di cosa a persona ma questo aggiunto non egravenato colla persona essendo un che distinto da lei Nep-pure per parte della materia fuvvi dapprincipio proprie-tagrave perchegrave quantunque la materia sia ordinata a servireluomo tuttavia troviamo in lei lindifferenza la piugrave com-pleta dovuta alla possibilitagrave della stessa a servire achiunque

Dapprincipio adunque non vi fu proprietagrave non di unoin particolare perchegrave non vegrave ragione di accordare ad al-cuno ciograve che si nega a tutti gli altri non di tutti perchegravese tutti fossero escludenti non ci sarebbero stati gliesclusi mentre pure la proprietagrave dimanda lesclusione

In questo stato di cose egrave resa moralmente possibileloccupazione la quale crea la proprietagrave rimanendonelluomo il diritto della stessa non in forza delloccupa-

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zione ma in forza della ragione superiore che la rendelegittima la quale egrave il prescritto dellordine naturale cheelargisce alluomo il diritto sui mezzi necessari per laconservazione della vita

Tale egrave la plausibile soluzione del problema che ci sia-mo proposto della genesi cioegrave della proprietagrave e del dirit-to di proprietagrave

In tutti i tempi la proprietagrave individuale ebbe numerosied arditi oppositori

I Socialisti vogliono vedere nella proprietagrave la nega-zione del principio di eguaglianza ed una violazione del-la giustizia una usurpazione

Sigrave tutti gli uomini sono e debbono essere eguali nellapersonalitagrave e nei diritti naturali primitivi Non sono perograveeguali le attitudini sia fisiche sia morali degli uominiEsistono fra gli uomini differenze di indole e di attivitagraveche inducono diversitagrave di condizione e di benessere eco-nomico Cause diverse producono effetti diversi Comeimpedire lazione di queste cause E poi dato pure cheoggi si potesse introdurre leguaglianza domani la liber-tagrave la distruggerebbe poichegrave ancor questa importa fattiumani diversi ed opposti che variano le condizioni e di-versamente determinano i diritti Finalmente lordine so-ciale che esige diversitagrave di uffizi non sarebbe compati-bile colla eguaglianza perfetta Non egrave dunque la proprie-tagrave quella che distrugge lrsquoeguaglianza Egrave una usurpazio-ne Rispondiamo egrave evidente lequivoco che si nascondein questa obbiezione Si parte dallidea dallipotesi diuna prima comunione positiva oppure di una prima pro-

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zione ma in forza della ragione superiore che la rendelegittima la quale egrave il prescritto dellordine naturale cheelargisce alluomo il diritto sui mezzi necessari per laconservazione della vita

Tale egrave la plausibile soluzione del problema che ci sia-mo proposto della genesi cioegrave della proprietagrave e del dirit-to di proprietagrave

In tutti i tempi la proprietagrave individuale ebbe numerosied arditi oppositori

I Socialisti vogliono vedere nella proprietagrave la nega-zione del principio di eguaglianza ed una violazione del-la giustizia una usurpazione

Sigrave tutti gli uomini sono e debbono essere eguali nellapersonalitagrave e nei diritti naturali primitivi Non sono perograveeguali le attitudini sia fisiche sia morali degli uominiEsistono fra gli uomini differenze di indole e di attivitagraveche inducono diversitagrave di condizione e di benessere eco-nomico Cause diverse producono effetti diversi Comeimpedire lazione di queste cause E poi dato pure cheoggi si potesse introdurre leguaglianza domani la liber-tagrave la distruggerebbe poichegrave ancor questa importa fattiumani diversi ed opposti che variano le condizioni e di-versamente determinano i diritti Finalmente lordine so-ciale che esige diversitagrave di uffizi non sarebbe compati-bile colla eguaglianza perfetta Non egrave dunque la proprie-tagrave quella che distrugge lrsquoeguaglianza Egrave una usurpazio-ne Rispondiamo egrave evidente lequivoco che si nascondein questa obbiezione Si parte dallidea dallipotesi diuna prima comunione positiva oppure di una prima pro-

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prietagrave collettiva ma quellidea quellipotesi egrave affattogratuita

E nondimeno il collettivismo e la nazionalizzazionedella proprietagrave egrave oggidigrave altamente invocata dai Socialistidella Germania57

Organizzatisi a partito politico e di azione essi pren-dono a discutere lattuale ordinamento economico equasi che linteresse illimitato di una classe limitata dicittadini sia linteresse stesso nazionale non riconosco-no altro fine sociale cui debba intendimento lo Statoche il miglioramento delloperaio

A provare lingiustizia dellattuale ordinamento eco-nomico il Lassalle ed il Marx muovono da due dati sta-biliti dalleconomista Ricard la legge del valore e la leg-ge del salario

Il Ricard aveva detto che il valore si risolve in unadata quantitagrave di lavoro incorporata in una data materiaOr bene soggiungono i Socialisti perchegrave loperaio ilquale pure dagrave tutto il valore alloggetto impiegandovi ilproprio lavoro non riceve per mercede che una parte del

57 Il moderno Socialismo riconosce per suoi capi FerdinandoLassalle (n 1825) e Carlo Marx (n 1818) Il primo fondograve unalega delle classi lavoratrici il secondo istituigrave e diresse giornalipropagatori di idee rivoluzionarie La principale opera del MarxlaquoIl Capitaleraquo egrave ritenuta dai Socialisti per codice e simbolo dellaloro fede ed agitazione Col prestigio di certe formole matemati-che il Marx ha concorso grandemente a rendere accetto un siste-ma che in Germania non avrebbe incontrato favore se fosse par-so piugrave oratorio che scientifico

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prietagrave collettiva ma quellidea quellipotesi egrave affattogratuita

E nondimeno il collettivismo e la nazionalizzazionedella proprietagrave egrave oggidigrave altamente invocata dai Socialistidella Germania57

Organizzatisi a partito politico e di azione essi pren-dono a discutere lattuale ordinamento economico equasi che linteresse illimitato di una classe limitata dicittadini sia linteresse stesso nazionale non riconosco-no altro fine sociale cui debba intendimento lo Statoche il miglioramento delloperaio

A provare lingiustizia dellattuale ordinamento eco-nomico il Lassalle ed il Marx muovono da due dati sta-biliti dalleconomista Ricard la legge del valore e la leg-ge del salario

Il Ricard aveva detto che il valore si risolve in unadata quantitagrave di lavoro incorporata in una data materiaOr bene soggiungono i Socialisti perchegrave loperaio ilquale pure dagrave tutto il valore alloggetto impiegandovi ilproprio lavoro non riceve per mercede che una parte del

57 Il moderno Socialismo riconosce per suoi capi FerdinandoLassalle (n 1825) e Carlo Marx (n 1818) Il primo fondograve unalega delle classi lavoratrici il secondo istituigrave e diresse giornalipropagatori di idee rivoluzionarie La principale opera del MarxlaquoIl Capitaleraquo egrave ritenuta dai Socialisti per codice e simbolo dellaloro fede ed agitazione Col prestigio di certe formole matemati-che il Marx ha concorso grandemente a rendere accetto un siste-ma che in Germania non avrebbe incontrato favore se fosse par-so piugrave oratorio che scientifico

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valore corrispondente ad una parte soltanto del suo lavo-ro

Il Ricard aveva affermato che il salario si misura sullanecessitagrave di dare alloperaio la sussistenza ed egrave propor-zionale alla esigenza di questa Dunque concludono iSocialisti voi condannate loperaio ad una perpetua mi-seria imperocchegrave la ferrea legge del salario fermandole mercedi nel puro necessario ad una misera vita togliealloperaio ogni speranza di miglioramento o di piugrave am-pia partecipazione ai frutti del suo lavoro

Cosigrave i Socialisti moderni imputando allintera socie-tagrave a tutti i capitalisti lingiustizia di una teoria che inrealtagrave appartiene al Ricard e ad alcuni economisti vo-gliono abolito il salario e la privata proprietagrave e propu-gnano il collettivismo

Le conclusioni socialistiche derivano logicamentedalle premesse stabilite dal Ricard ma per lappuntonon hanno altra forza se non quella che provienedallaccettazione delle premesse

Or bene egrave falso che del valore sia misura il lavoro odil tempo che in esso si spende Il valore o prezzo corren-te segue piuttosto la legge della domanda e delloffertacresce il valore se aumenta la domanda delloggetto di-minuisce se cresce lofferta La domanda della mercesta in ragione della utilitagrave lofferta per parte dei vendito-ri egrave in ragione diretta colla produzione

Tale egrave la vera legge del valore Che direbbe loperaiosocialista se andasse del paro con quella la legge dellamercede Il capitalista il produttore ben soventi si

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valore corrispondente ad una parte soltanto del suo lavo-ro

Il Ricard aveva affermato che il salario si misura sullanecessitagrave di dare alloperaio la sussistenza ed egrave propor-zionale alla esigenza di questa Dunque concludono iSocialisti voi condannate loperaio ad una perpetua mi-seria imperocchegrave la ferrea legge del salario fermandole mercedi nel puro necessario ad una misera vita togliealloperaio ogni speranza di miglioramento o di piugrave am-pia partecipazione ai frutti del suo lavoro

Cosigrave i Socialisti moderni imputando allintera socie-tagrave a tutti i capitalisti lingiustizia di una teoria che inrealtagrave appartiene al Ricard e ad alcuni economisti vo-gliono abolito il salario e la privata proprietagrave e propu-gnano il collettivismo

Le conclusioni socialistiche derivano logicamentedalle premesse stabilite dal Ricard ma per lappuntonon hanno altra forza se non quella che provienedallaccettazione delle premesse

Or bene egrave falso che del valore sia misura il lavoro odil tempo che in esso si spende Il valore o prezzo corren-te segue piuttosto la legge della domanda e delloffertacresce il valore se aumenta la domanda delloggetto di-minuisce se cresce lofferta La domanda della mercesta in ragione della utilitagrave lofferta per parte dei vendito-ri egrave in ragione diretta colla produzione

Tale egrave la vera legge del valore Che direbbe loperaiosocialista se andasse del paro con quella la legge dellamercede Il capitalista il produttore ben soventi si

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espone alla sorte loperaio egrave certo sempre di ricevere lapattuita mercede Senza violazione poi della giustizianon potrebbe loperaio pretendere per segrave tutto il valoredella merce giacchegrave il prodotto non egrave solo frutto del la-voro ma altresigrave del capitale cioegrave del materiale e deglistrumenti del lavoro Come il capitale senza il lavorocosigrave il lavoro senza il capitale egrave sterile

Egrave falso inoltre senza dubbio egrave ingiusto laltro princi-pio stabilito dal Ricard che il salario debba essere sol-tanto un compenso dovuto alloperaio in rapporto pro-porzionale alla sua sussistenza ma egrave del pari ingiustoche il salario debba rappresentare tutto il valore relativoallutilitagrave della merce

Se non che la questione piugrave vitale egrave questa Come sta-bilire lequa misura del salario Quale criterio va assuntoper dare alloperaio un compenso il quale sia proporzio-nale non solo alla sussistenza propria e della sua fami-glia ma eziandio al profitto che il capitalista ricavadalloggetto cui il lavoro delloperaio diede la parteprincipale del valore

Non si nega la difficoltagrave di conciliare insieme tutti gliinteressi non si nega che la questione operaia e socialedebba ancora essere meditata prima di condurla ad unaplausibile soluzione ma le pretese dei Socialisti sonovere esorbitanze

Non mancano i mezzi oggidigrave per migliorare la condi-zione degli operai Le societagrave cooperative strette daoperai che col frutto dei loro risparmi si adoperano aporre il capitale e gli strumenti di lavoro raggiungereb-

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espone alla sorte loperaio egrave certo sempre di ricevere lapattuita mercede Senza violazione poi della giustizianon potrebbe loperaio pretendere per segrave tutto il valoredella merce giacchegrave il prodotto non egrave solo frutto del la-voro ma altresigrave del capitale cioegrave del materiale e deglistrumenti del lavoro Come il capitale senza il lavorocosigrave il lavoro senza il capitale egrave sterile

Egrave falso inoltre senza dubbio egrave ingiusto laltro princi-pio stabilito dal Ricard che il salario debba essere sol-tanto un compenso dovuto alloperaio in rapporto pro-porzionale alla sua sussistenza ma egrave del pari ingiustoche il salario debba rappresentare tutto il valore relativoallutilitagrave della merce

Se non che la questione piugrave vitale egrave questa Come sta-bilire lequa misura del salario Quale criterio va assuntoper dare alloperaio un compenso il quale sia proporzio-nale non solo alla sussistenza propria e della sua fami-glia ma eziandio al profitto che il capitalista ricavadalloggetto cui il lavoro delloperaio diede la parteprincipale del valore

Non si nega la difficoltagrave di conciliare insieme tutti gliinteressi non si nega che la questione operaia e socialedebba ancora essere meditata prima di condurla ad unaplausibile soluzione ma le pretese dei Socialisti sonovere esorbitanze

Non mancano i mezzi oggidigrave per migliorare la condi-zione degli operai Le societagrave cooperative strette daoperai che col frutto dei loro risparmi si adoperano aporre il capitale e gli strumenti di lavoro raggiungereb-

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bero assai bene lo scopo cui non potragrave giammai perve-nire il Socialismo collabolizione della proprietagrave indivi-duale

Se qualche cosa sha da fare egrave questa di facilitare atutti lacquisto della proprietagrave senza offendere la giusti-zia ed allora la proprietagrave saragrave per tutti come egrave veramen-te la base della libertagrave civile e politica

CAPITOLO XDiritti positivi

Chiamo diritti positivi quelli che si acquistanodalluomo col fatto della convivenza sociale e che ven-gono dalla societagrave giuridicamente o con sanzione positi-va riconosciuti

Essi si dividono in civili e politiciChiamansi diritti civili quelli che competono

nellordine privato ossia quelli che spettano alluomo inquanto esplica direttamente la propria attivitagrave in rappor-to co suoi simili Diconsi politici i diritti che spettano alcittadino nellordine pubblico o secondo altri quelliche spettano alluomo come membro del civile consor-zio per influire entro i limiti della sua capacitagrave al go-verno della cosa pubblica

Nellantichitagrave vi era confusione tra queste due speciedi diritto Oggidigrave la civiltagrave ha reclamata una distinzionenon indifferente al principio della libertagrave individuale egrave

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bero assai bene lo scopo cui non potragrave giammai perve-nire il Socialismo collabolizione della proprietagrave indivi-duale

Se qualche cosa sha da fare egrave questa di facilitare atutti lacquisto della proprietagrave senza offendere la giusti-zia ed allora la proprietagrave saragrave per tutti come egrave veramen-te la base della libertagrave civile e politica

CAPITOLO XDiritti positivi

Chiamo diritti positivi quelli che si acquistanodalluomo col fatto della convivenza sociale e che ven-gono dalla societagrave giuridicamente o con sanzione positi-va riconosciuti

Essi si dividono in civili e politiciChiamansi diritti civili quelli che competono

nellordine privato ossia quelli che spettano alluomo inquanto esplica direttamente la propria attivitagrave in rappor-to co suoi simili Diconsi politici i diritti che spettano alcittadino nellordine pubblico o secondo altri quelliche spettano alluomo come membro del civile consor-zio per influire entro i limiti della sua capacitagrave al go-verno della cosa pubblica

Nellantichitagrave vi era confusione tra queste due speciedi diritto Oggidigrave la civiltagrave ha reclamata una distinzionenon indifferente al principio della libertagrave individuale egrave

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in omaggio della libertagrave che oggidigrave i diritti civili vengo-no riconosciuti eziandio negli stranieri

I diritti civili e politici non sono semplici elargizionidello Stato essi sono il risultato necessario i primi dellaumana convivenza i secondi della forma speciale di po-litico reggimento sono necessitagrave senza delle quali nonpotrebbe mantenersi il vincolo sociale o la forma politi-ca

I diritti civili diconsi positivi unicamente perchegrave ilmodo del loro esercizio egrave determinato dalla legge positi-va ossia dal Codice Civile mentre i diritti politici ven-gono anchessi sanciti da una Costituzione

Degli uni e degli altri diremo distintamente

CAPITOLO XIDiritti civili

Cenno sul Codice Civile Italiano

I diritti civili sono quelli che luomo ha nellordineprivato della convivenza sociale

I Codici civili riconoscono questi diritti li mettonosotto la protezione del potere esecutivo e giudiziario edeterminano il modo del loro esercizio

Il fonte massimo del Diritto civile per gli Italiani egrave ilCodice Civile del Regno dItalia Esso fu pubblicato conR Decreto del 25 giugno 1865 ed ebbe esecuzione dal

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in omaggio della libertagrave che oggidigrave i diritti civili vengo-no riconosciuti eziandio negli stranieri

I diritti civili e politici non sono semplici elargizionidello Stato essi sono il risultato necessario i primi dellaumana convivenza i secondi della forma speciale di po-litico reggimento sono necessitagrave senza delle quali nonpotrebbe mantenersi il vincolo sociale o la forma politi-ca

I diritti civili diconsi positivi unicamente perchegrave ilmodo del loro esercizio egrave determinato dalla legge positi-va ossia dal Codice Civile mentre i diritti politici ven-gono anchessi sanciti da una Costituzione

Degli uni e degli altri diremo distintamente

CAPITOLO XIDiritti civili

Cenno sul Codice Civile Italiano

I diritti civili sono quelli che luomo ha nellordineprivato della convivenza sociale

I Codici civili riconoscono questi diritti li mettonosotto la protezione del potere esecutivo e giudiziario edeterminano il modo del loro esercizio

Il fonte massimo del Diritto civile per gli Italiani egrave ilCodice Civile del Regno dItalia Esso fu pubblicato conR Decreto del 25 giugno 1865 ed ebbe esecuzione dal

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1deg gennaio 1866 in tutte le provincie che allora giagrave for-mavano parte del Regno Il 27 novembre 1870 fu pub-blicato nella Provincia di Roma e con legge del 26 mar-zo 1871 fu esteso alle provincie di Venezia e di Manto-va

Esso egrave preceduto da 12 articoli contenenti disposizio-ni sulla pubblicazione interpretazione ed applicazionedelle leggi in generale Essendo questo il piugrave importanteforse dei Codici e tale da lo si dover mettere a capo ditutta la legislazione patria si stimograve conveniente di farloprecedere a preferenza degli altri Codici da queste di-sposizioni di ordine generale

Appresso viene il Codice civile propriamente detto ilquale egrave ripartito in 2147 articoli i quali con numerazio-ne nuova cominciano dallart 1 e procedono senza inter-ruzione fino allultimo Il Codice perograve egrave diviso in tre li-bri Ciascun libro egrave suddiviso in titoli i titoli per lo piugravesono suddivisi in capi taluni di questi suddivisi in se-zioni

Il libro I tratta delle persone dichiarando i diversi sta-ti inducenti in esse una differente condizione giuridica

Il libro II tratta dei beni della proprietagrave e delle suemodificazioni

I beni vengono distinti sotto un doppio aspetto cioegrave1deg in quanto sono immobili o mobili 2deg avuto riguardoalle persone cui appartengono che sono o i privati loStato le Provincie o i Comuni e altri corpi morali Lostesso libro regola la proprietagrave ossia il diritto di goderee disporre delle cose nella maniera piugrave assoluta purchegrave

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1deg gennaio 1866 in tutte le provincie che allora giagrave for-mavano parte del Regno Il 27 novembre 1870 fu pub-blicato nella Provincia di Roma e con legge del 26 mar-zo 1871 fu esteso alle provincie di Venezia e di Manto-va

Esso egrave preceduto da 12 articoli contenenti disposizio-ni sulla pubblicazione interpretazione ed applicazionedelle leggi in generale Essendo questo il piugrave importanteforse dei Codici e tale da lo si dover mettere a capo ditutta la legislazione patria si stimograve conveniente di farloprecedere a preferenza degli altri Codici da queste di-sposizioni di ordine generale

Appresso viene il Codice civile propriamente detto ilquale egrave ripartito in 2147 articoli i quali con numerazio-ne nuova cominciano dallart 1 e procedono senza inter-ruzione fino allultimo Il Codice perograve egrave diviso in tre li-bri Ciascun libro egrave suddiviso in titoli i titoli per lo piugravesono suddivisi in capi taluni di questi suddivisi in se-zioni

Il libro I tratta delle persone dichiarando i diversi sta-ti inducenti in esse una differente condizione giuridica

Il libro II tratta dei beni della proprietagrave e delle suemodificazioni

I beni vengono distinti sotto un doppio aspetto cioegrave1deg in quanto sono immobili o mobili 2deg avuto riguardoalle persone cui appartengono che sono o i privati loStato le Provincie o i Comuni e altri corpi morali Lostesso libro regola la proprietagrave ossia il diritto di goderee disporre delle cose nella maniera piugrave assoluta purchegrave

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non se ne faccia un uso vietato dalle leggi regola le mo-dificazioni della proprietagrave determinate o dalle servitugravepersonali (uso usufrutto abitazione) o dalle servitugraveprediali58 regola la comunione la quale ha luogo quan-do una cosa spetta pro indiviso a piugrave persone infine re-gola il possesso

Il libro III premette la dichiarazione che la proprietagravesi acquista colloccupazione che la proprietagrave e gli altridiritti sulle cose si acquistano e si trasmettono per suc-cessione per donazione per effetto di convenzioni ocontratti e possono anche acquistarsi col mezzo dellaprescrizione (art 710)

Loccupazione ha luogo quando un individuo trova esi appropria un oggetto qualunque il quale non apparten-ga ad alcuno Per essa il cacciatore resta padrone dellasua cacciagione il pescatore della sua pesca linventoredella cosa trovata quando non se ne possa scoprire ilpadrone chegrave quando il padrone venisse a scoprirsilinventore ha solo diritto al decimo del valore della cosatrovata se questo non eccede le lire 2000 (Cod civdallart 711 all art 719) La donazione egrave un atto dispontanea liberalitagrave col quale il proprietario di una cosase ne spoglia attualmente ed irrevocabilmente in favoredi altra persona che la accetta La donazione puograve revo-

58 Chiamansi servitugrave le limitazioni legali imposte al liberoesercizio del diritto di proprietagrave per pubblica o privata utilitagravecome quelle che si riferiscono al taglio dei boschi al corso delleacque alla distanza richiesta per alcune costruzioni scavamentipiantagioni al diritto di passaggio ecc

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non se ne faccia un uso vietato dalle leggi regola le mo-dificazioni della proprietagrave determinate o dalle servitugravepersonali (uso usufrutto abitazione) o dalle servitugraveprediali58 regola la comunione la quale ha luogo quan-do una cosa spetta pro indiviso a piugrave persone infine re-gola il possesso

Il libro III premette la dichiarazione che la proprietagravesi acquista colloccupazione che la proprietagrave e gli altridiritti sulle cose si acquistano e si trasmettono per suc-cessione per donazione per effetto di convenzioni ocontratti e possono anche acquistarsi col mezzo dellaprescrizione (art 710)

Loccupazione ha luogo quando un individuo trova esi appropria un oggetto qualunque il quale non apparten-ga ad alcuno Per essa il cacciatore resta padrone dellasua cacciagione il pescatore della sua pesca linventoredella cosa trovata quando non se ne possa scoprire ilpadrone chegrave quando il padrone venisse a scoprirsilinventore ha solo diritto al decimo del valore della cosatrovata se questo non eccede le lire 2000 (Cod civdallart 711 all art 719) La donazione egrave un atto dispontanea liberalitagrave col quale il proprietario di una cosase ne spoglia attualmente ed irrevocabilmente in favoredi altra persona che la accetta La donazione puograve revo-

58 Chiamansi servitugrave le limitazioni legali imposte al liberoesercizio del diritto di proprietagrave per pubblica o privata utilitagravecome quelle che si riferiscono al taglio dei boschi al corso delleacque alla distanza richiesta per alcune costruzioni scavamentipiantagioni al diritto di passaggio ecc

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carsi per effetto di una condizione resolutiva per causadi ingratitudine e per sopravvegnenza di figli al donante(Cod civ dallart 1050 allart 1096) La successione egraveil fatto per cui una persona viene sostituita ad unaltrane diritti di proprietagrave di una cosa qualunque e devolvesio per legge o per testamento (Cod civ dall art 720allart 1409) Il testamento egrave un atto revocabile col qua-le taluno secondo le regole stabilite dalla legge disponeper il tempo che avragrave cessato di vivere di tutte le pro-prie sostanze o di parte di esse in favore di una o piugravepersone Il testamento ordinario egrave o pubblico o segretoo olografo Ciascuno puograve fare testamento olografo ba-sta manifestare la propria volontagrave scrivendo di propriopugno su qualsivoglia carta apponendo il proprio nomee cognome dopo la data Intorno alla materia testamen-taria egrave assolutamente necessario leggere il Codice civiledallart 759 allart 980 Laccessione egrave quel fatto per cuichi possiede una cosa si considera proprietario eziandiodelle altre cose che da quella dipendono o a quella ven-gano ad unirsi (Cod civ a 440-475) Il contratto egravelaccordo di due o piugrave persone per costituire regolare osciogliere fra loro un vincolo giuridico (art 1908) Il piugraveusuale dei contratti egrave la vendita per cui uno si obbliga adare una cosa e laltro a pagarne il prezzo La prescri-zione egrave un mezzo con cui nel decorso di un certo tempoe sotto determinate condizioni taluno acquista un dirit-to od egrave liberato da unobbligazione (art 2105) per esdopo 30 anni di pubblico e pacifico possesso di una cosacon titolo di proprietario si resta vero padrone della

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carsi per effetto di una condizione resolutiva per causadi ingratitudine e per sopravvegnenza di figli al donante(Cod civ dallart 1050 allart 1096) La successione egraveil fatto per cui una persona viene sostituita ad unaltrane diritti di proprietagrave di una cosa qualunque e devolvesio per legge o per testamento (Cod civ dall art 720allart 1409) Il testamento egrave un atto revocabile col qua-le taluno secondo le regole stabilite dalla legge disponeper il tempo che avragrave cessato di vivere di tutte le pro-prie sostanze o di parte di esse in favore di una o piugravepersone Il testamento ordinario egrave o pubblico o segretoo olografo Ciascuno puograve fare testamento olografo ba-sta manifestare la propria volontagrave scrivendo di propriopugno su qualsivoglia carta apponendo il proprio nomee cognome dopo la data Intorno alla materia testamen-taria egrave assolutamente necessario leggere il Codice civiledallart 759 allart 980 Laccessione egrave quel fatto per cuichi possiede una cosa si considera proprietario eziandiodelle altre cose che da quella dipendono o a quella ven-gano ad unirsi (Cod civ a 440-475) Il contratto egravelaccordo di due o piugrave persone per costituire regolare osciogliere fra loro un vincolo giuridico (art 1908) Il piugraveusuale dei contratti egrave la vendita per cui uno si obbliga adare una cosa e laltro a pagarne il prezzo La prescri-zione egrave un mezzo con cui nel decorso di un certo tempoe sotto determinate condizioni taluno acquista un dirit-to od egrave liberato da unobbligazione (art 2105) per esdopo 30 anni di pubblico e pacifico possesso di una cosacon titolo di proprietario si resta vero padrone della

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cosa quantunque manchi un titolo legittimo di proprietagrave(Cod civ art 2105-2147)

Allato al Codice Civile vi egrave il Codice di CommercioIl Commercio dalle voci commutatio mercium sotto

laspetto in cui puograve la giurisprudenza considerarlo con-siste nelle diverse negoziazioni aventi per oggetto dioperare o facilitare gli scambi dei prodotti della natura odellindustria allo scopo di trarne qualche profitto Il Di-ritto commerciale comprende tutte le regole concernentila validitagrave e gli effetti di tali negoziazioni

Il Codice di Commercio del Regno dItalia fu pubbli-cato il 31 di ottobre 1882 ed entrograve in osservanza il 1deg digennaio 1883 Esso egrave diviso in quattro libri e 926 arti-coli

Il I Libro tratta del Commercio in generale Vi si di-chiara quali sieno gli atti di commercio si regola la con-dizione giuridica dei commercianti si tratta degli agentiintermediari (mediatori) del commercio si regolano icontratti speciali

Il II Libro tratta del commercio marittimo e della na-vigazione

Il III Libro tratta del fallimento ossia dello stato delcommerciante che cessa di fare i suoi pagamenti perobbligazioni commerciali Il fallimento chiamasi banca-rotta semplice se nella cessazione dei pagamenti sia oc-corsa qualche colpa da parte del commerciante chiama-si bancarotta fraudolenta se il commerciante sia indolo

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cosa quantunque manchi un titolo legittimo di proprietagrave(Cod civ art 2105-2147)

Allato al Codice Civile vi egrave il Codice di CommercioIl Commercio dalle voci commutatio mercium sotto

laspetto in cui puograve la giurisprudenza considerarlo con-siste nelle diverse negoziazioni aventi per oggetto dioperare o facilitare gli scambi dei prodotti della natura odellindustria allo scopo di trarne qualche profitto Il Di-ritto commerciale comprende tutte le regole concernentila validitagrave e gli effetti di tali negoziazioni

Il Codice di Commercio del Regno dItalia fu pubbli-cato il 31 di ottobre 1882 ed entrograve in osservanza il 1deg digennaio 1883 Esso egrave diviso in quattro libri e 926 arti-coli

Il I Libro tratta del Commercio in generale Vi si di-chiara quali sieno gli atti di commercio si regola la con-dizione giuridica dei commercianti si tratta degli agentiintermediari (mediatori) del commercio si regolano icontratti speciali

Il II Libro tratta del commercio marittimo e della na-vigazione

Il III Libro tratta del fallimento ossia dello stato delcommerciante che cessa di fare i suoi pagamenti perobbligazioni commerciali Il fallimento chiamasi banca-rotta semplice se nella cessazione dei pagamenti sia oc-corsa qualche colpa da parte del commerciante chiama-si bancarotta fraudolenta se il commerciante sia indolo

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Il IV Libro tratta dellesercizio delle azioni commer-ciali e della loro durata

Nei paesi dove non vha Codice di commercio si os-servano gli usi mercantili prevalendo gli usi locali agliusi generali Mancando leggi commerciali e consuetudi-ni mercantili si applica il Diritto civile

CAPITOLO XIIDiritti politici

Che i cittadini di qualsivoglia Stato abbiano veri dirit-ti verso il governo apparisce da questo che essi sonopersone libere e non automi o cose e che il governomedesimo non egrave fatto per segrave ma istituito in servizio decittadini

I diritti politici presi in ampio senso consistono nellapodestagrave che hanno i cittadini di esigere che il governorispetti e protegga lesercizio della loro libertagrave promul-ghi leggi utili e giuste ad un tempo favorisca con op-portuni provvedimenti il loro ben essere negrave invada coneccessivo ingerimento la sfera della loro attivitagrave indivi-duale e collettiva

In senso stretto diritti politici sono quelli in virtugrave deiquali i cittadini partecipano o direttamente o indiretta-mente al potere sociale e sotto questo riguardo varianosecondo le varie forme di governo e tanto piugrave si esten-

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Il IV Libro tratta dellesercizio delle azioni commer-ciali e della loro durata

Nei paesi dove non vha Codice di commercio si os-servano gli usi mercantili prevalendo gli usi locali agliusi generali Mancando leggi commerciali e consuetudi-ni mercantili si applica il Diritto civile

CAPITOLO XIIDiritti politici

Che i cittadini di qualsivoglia Stato abbiano veri dirit-ti verso il governo apparisce da questo che essi sonopersone libere e non automi o cose e che il governomedesimo non egrave fatto per segrave ma istituito in servizio decittadini

I diritti politici presi in ampio senso consistono nellapodestagrave che hanno i cittadini di esigere che il governorispetti e protegga lesercizio della loro libertagrave promul-ghi leggi utili e giuste ad un tempo favorisca con op-portuni provvedimenti il loro ben essere negrave invada coneccessivo ingerimento la sfera della loro attivitagrave indivi-duale e collettiva

In senso stretto diritti politici sono quelli in virtugrave deiquali i cittadini partecipano o direttamente o indiretta-mente al potere sociale e sotto questo riguardo varianosecondo le varie forme di governo e tanto piugrave si esten-

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dono quanto piugrave un reggimento politico informasi a li-bertagrave

Quando uno Stato sia cosigrave costituito che tutti i cittadi-ni partecipino alla sovranitagrave prendendo parte diretta-mente o indirettamente ai tre poteri esecutivo legislati-vo e giudiziario allora dicesi che in cotale Stato sonviistituzioni libere che vi si gode la libertagrave politica

A comprendere bene la natura e lesercizio dei dirittipolitici degli Italiani occorre anzi tutto porre in rilievolidea di uno Stato libero considerandola dappoi in queltipo di monarchia rappresentativa sul quale lItalia vennecostituita

CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale

Si possono distinguere sotto il rapporto della loroformazione due specie di societagrave politiche quelle che sitrovano in stato di infanzia e quelle che si son fatte adul-te Il passaggio dal primo al secondo stato muta comple-tamente la costituzione di un popolo e la sua maniera diessere Cotesto rinnovamento si puograve compiere gradata-mente per evoluzione o bruscamente per rivoluzione

Nella infanzia delle societagrave il loro governo rassomi-glia al regime paterno egrave potente e sollecito ma talvolta

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dono quanto piugrave un reggimento politico informasi a li-bertagrave

Quando uno Stato sia cosigrave costituito che tutti i cittadi-ni partecipino alla sovranitagrave prendendo parte diretta-mente o indirettamente ai tre poteri esecutivo legislati-vo e giudiziario allora dicesi che in cotale Stato sonviistituzioni libere che vi si gode la libertagrave politica

A comprendere bene la natura e lesercizio dei dirittipolitici degli Italiani occorre anzi tutto porre in rilievolidea di uno Stato libero considerandola dappoi in queltipo di monarchia rappresentativa sul quale lItalia vennecostituita

CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale

Si possono distinguere sotto il rapporto della loroformazione due specie di societagrave politiche quelle che sitrovano in stato di infanzia e quelle che si son fatte adul-te Il passaggio dal primo al secondo stato muta comple-tamente la costituzione di un popolo e la sua maniera diessere Cotesto rinnovamento si puograve compiere gradata-mente per evoluzione o bruscamente per rivoluzione

Nella infanzia delle societagrave il loro governo rassomi-glia al regime paterno egrave potente e sollecito ma talvolta

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arbitrario egrave eccellente quando egrave buono detestabile se egravemalvagio Quivi lautoritagrave non ha alcun controllo o al-meno non ha alcun limite esteriore quantunque grandesia lefficacia della ragione e della coscienza individualead impedire che il principe trasmodi nellesercizio delpotere

Quando poi un popolo si fa adulto ed acquista la co-scienza della propria ragione e della propria dignitagrave al-lora si rende necessaria una riforma nel senso della li-bertagrave Talvolta anzi per condizioni di indole tuttaffattosingolare per circostanze storiche o geografiche per uncrescendo continuo della molteplice attivitagrave sociale ilbene di un popolo esige ordinamenti ed istituzioni nellequali si goda la maggiore libertagrave allato alla maggiore si-curezza civile Valga ad esempio la formazione degliStati Uniti dellAmerica del Nord

Noi perograve prescindiamo da qualsivoglia questione difatto prescindiamo da quei principicirc secondo i quali laformazione di uno Stato libero sarebbe in particolaricircostanze unoffesa allautoritagrave legittima e accenniamoalle condizioni giuridiche richieste per lesistenza di unoStato cosigrave fatto

Uno Stato libero sarebbe la societagrave politica sorta convolontario ed intelligente concorso degli individui per-ciograve si rende necessario dapprima una convenzione fra leparti contraenti colla quale vengano determinati i dove-ri e i diritti di ciascuno in ciograve che concerne il regimedellassociazione La convenzione riveste la natura di un

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arbitrario egrave eccellente quando egrave buono detestabile se egravemalvagio Quivi lautoritagrave non ha alcun controllo o al-meno non ha alcun limite esteriore quantunque grandesia lefficacia della ragione e della coscienza individualead impedire che il principe trasmodi nellesercizio delpotere

Quando poi un popolo si fa adulto ed acquista la co-scienza della propria ragione e della propria dignitagrave al-lora si rende necessaria una riforma nel senso della li-bertagrave Talvolta anzi per condizioni di indole tuttaffattosingolare per circostanze storiche o geografiche per uncrescendo continuo della molteplice attivitagrave sociale ilbene di un popolo esige ordinamenti ed istituzioni nellequali si goda la maggiore libertagrave allato alla maggiore si-curezza civile Valga ad esempio la formazione degliStati Uniti dellAmerica del Nord

Noi perograve prescindiamo da qualsivoglia questione difatto prescindiamo da quei principicirc secondo i quali laformazione di uno Stato libero sarebbe in particolaricircostanze unoffesa allautoritagrave legittima e accenniamoalle condizioni giuridiche richieste per lesistenza di unoStato cosigrave fatto

Uno Stato libero sarebbe la societagrave politica sorta convolontario ed intelligente concorso degli individui per-ciograve si rende necessario dapprima una convenzione fra leparti contraenti colla quale vengano determinati i dove-ri e i diritti di ciascuno in ciograve che concerne il regimedellassociazione La convenzione riveste la natura di un

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patto nazionale59 liberamente consentito dalle parti vuoicol suffragio universale o plebiscito vuoi col mezzo dirappresentanti

La convenzione stabilisce la forma del governo e imezzi dellamministrazione regola i rapporti fra gover-nati e governanti organizza le istituzioni mediante lequali siffatti rapporti si esercitano e si raffermano

La convenzione liberamente votata e giuratadallassemblea costituente diventa una legge fondamen-tale dello Stato e piglia il nome di Statuto o Carta Costi-tuzionale60

La seconda condizione per lassociazione libera egravequesta che il fine dello Stato ossia il bene comune ven-ga costantemente e pubblicamente voluto per conse-guenza che tutti gli associati possano nella sferadellonesto sempre liberamente manifestare i loro desi-deri e legittimi bisogni onde vi possano provvedere co-loro che stanno alla direzione della cosa pubblica

La terza condizione egrave che la legge esprimente linte-resse generale si applichi a tutti senza eccezione in gui-sa che siavi leguaglianza di tutti di fronte alla legge LoStato libero non ammette privilegi di corporazioni o difamiglie in questo senso che tutti debbano sopportare i

59 Questo patto egrave tuttaltro che il preteso patto di Rousseaugiacchegrave egrave semplicemente determinare la maniera di esercitare i di-ritti e i doveri sociali giagrave dalla natura a noi prescritti

60 Quantunque anche la monarchia semplice venga temperatada Statuti che limitano lesercizio del potere tuttavia luso riservail nome di Statuti alle leggi fondamentali degli Stati liberi

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patto nazionale59 liberamente consentito dalle parti vuoicol suffragio universale o plebiscito vuoi col mezzo dirappresentanti

La convenzione stabilisce la forma del governo e imezzi dellamministrazione regola i rapporti fra gover-nati e governanti organizza le istituzioni mediante lequali siffatti rapporti si esercitano e si raffermano

La convenzione liberamente votata e giuratadallassemblea costituente diventa una legge fondamen-tale dello Stato e piglia il nome di Statuto o Carta Costi-tuzionale60

La seconda condizione per lassociazione libera egravequesta che il fine dello Stato ossia il bene comune ven-ga costantemente e pubblicamente voluto per conse-guenza che tutti gli associati possano nella sferadellonesto sempre liberamente manifestare i loro desi-deri e legittimi bisogni onde vi possano provvedere co-loro che stanno alla direzione della cosa pubblica

La terza condizione egrave che la legge esprimente linte-resse generale si applichi a tutti senza eccezione in gui-sa che siavi leguaglianza di tutti di fronte alla legge LoStato libero non ammette privilegi di corporazioni o difamiglie in questo senso che tutti debbano sopportare i

59 Questo patto egrave tuttaltro che il preteso patto di Rousseaugiacchegrave egrave semplicemente determinare la maniera di esercitare i di-ritti e i doveri sociali giagrave dalla natura a noi prescritti

60 Quantunque anche la monarchia semplice venga temperatada Statuti che limitano lesercizio del potere tuttavia luso riservail nome di Statuti alle leggi fondamentali degli Stati liberi

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carichi dellassociazione secondo la loro posizionecome profittano de suoi benefizi nella misura della lorocapacitagrave e della loro opera Ciograve perograve non impedisce chevengano riconosciuti i diritti inerenti a condizioni spe-ciali di cittadini lo Stato anzi deve tutelarli quando sonoveri diritti negrave ciograve osta alleguaglianza la quale egrave mante-nuta dalla universalitagrave e dalla efficacia delle leggi

Infine per uno Stato libero si ricerca che i cittadinisieno guarentiti contro gli arbitricirc e le violenze degliagenti del potere Tutto deve dai governanti operarsi innome della legge soltanto cotalchegrave sia reso se non im-possibile almeno notato e punito larbitrio

Vha una scienza che determina i principicirc direttivi de-gli Stati liberi conforme alla ragione politica ed alla sto-ria essa nellenciclopedia giuridica piglia il nome di Di-ritto costituzionale

Nel Diritto costituzionale occupa grande campo laquestione del governo rappresentativo che si vuol ri-guardare siccome la miglior forma di governo nello sta-to presente della civiltagrave

Suol dirsi rappresentativo un governo il cui organi-smo sia tale che tutti i cittadini possano rappresentare dadeputati i loro bisogni e voleri

Affinchegrave sia possibile una tal forma di governo con-verrebbe che tutti i cittadini fossero elettori ed eleggibi-li o almeno elettori perograve luniversalitagrave della reale rap-presentanza non ha mai luogo giacchegrave ogni costituzionelimita or piugrave or meno il numero degli elettori colle con-dizioni chessa richiede

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carichi dellassociazione secondo la loro posizionecome profittano de suoi benefizi nella misura della lorocapacitagrave e della loro opera Ciograve perograve non impedisce chevengano riconosciuti i diritti inerenti a condizioni spe-ciali di cittadini lo Stato anzi deve tutelarli quando sonoveri diritti negrave ciograve osta alleguaglianza la quale egrave mante-nuta dalla universalitagrave e dalla efficacia delle leggi

Infine per uno Stato libero si ricerca che i cittadinisieno guarentiti contro gli arbitricirc e le violenze degliagenti del potere Tutto deve dai governanti operarsi innome della legge soltanto cotalchegrave sia reso se non im-possibile almeno notato e punito larbitrio

Vha una scienza che determina i principicirc direttivi de-gli Stati liberi conforme alla ragione politica ed alla sto-ria essa nellenciclopedia giuridica piglia il nome di Di-ritto costituzionale

Nel Diritto costituzionale occupa grande campo laquestione del governo rappresentativo che si vuol ri-guardare siccome la miglior forma di governo nello sta-to presente della civiltagrave

Suol dirsi rappresentativo un governo il cui organi-smo sia tale che tutti i cittadini possano rappresentare dadeputati i loro bisogni e voleri

Affinchegrave sia possibile una tal forma di governo con-verrebbe che tutti i cittadini fossero elettori ed eleggibi-li o almeno elettori perograve luniversalitagrave della reale rap-presentanza non ha mai luogo giacchegrave ogni costituzionelimita or piugrave or meno il numero degli elettori colle con-dizioni chessa richiede

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Ma siccome il governo rappresentativo ammette perprincipio la eguaglianza politica di tutti indistintamentei cittadini e per conseguenza il diritto loro a potersi fareascoltare perciograve al difetto di universalitagrave nella reale rap-presentanza si supplisce colle libertagrave di stampa di peti-zione e di associazione elargite a tutti i cittadini Cotesteed altre simili libertagrave non sono che logiche necessitagravedella forma rappresentativa

Quindi ogni cittadino puograve pubblicare le sue opinioniintorno ad argomenti di pubblico interesse manifestare ipropri pensieri la sua maniera di vedere e di sentire inmateria amministrativa o politica censurare gli atti dicoloro che amministrano la cosa pubblica suggerire econsigliare quei provvedimenti che gli paressero piugrave ac-conci Nel che consiste la libertagrave di stampa Parimentead ogni cittadino egrave rilasciato il diritto di presentare peti-zioni ovverossia dimande e richiami alle assemblee le-gislative vuoi per ottenere lapprovazione o la reiezionedi una legge vuoi per far notare gli abusi di qualchepubblico funzionario vuoi per chiedere giustizia inqualsiasi altro caso Egrave questa una delle migliori guaren-tigie pei cittadini i quali hanno cosigrave un mezzo per otte-nere una riparazione di giustizia quando fossero offesinei loro diritti ed egrave ancora una guarentigia pel governoche puograve per questo stesso mezzo sempre essere informa-to dei bisogni del paese Nella forma rappresentativa siconsacra il principio di libera associazione quindi il di-ritto di formare societagrave particolari e di riunirsi in luoghipubblici e privati per discutere intorno ad interessi civili

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Ma siccome il governo rappresentativo ammette perprincipio la eguaglianza politica di tutti indistintamentei cittadini e per conseguenza il diritto loro a potersi fareascoltare perciograve al difetto di universalitagrave nella reale rap-presentanza si supplisce colle libertagrave di stampa di peti-zione e di associazione elargite a tutti i cittadini Cotesteed altre simili libertagrave non sono che logiche necessitagravedella forma rappresentativa

Quindi ogni cittadino puograve pubblicare le sue opinioniintorno ad argomenti di pubblico interesse manifestare ipropri pensieri la sua maniera di vedere e di sentire inmateria amministrativa o politica censurare gli atti dicoloro che amministrano la cosa pubblica suggerire econsigliare quei provvedimenti che gli paressero piugrave ac-conci Nel che consiste la libertagrave di stampa Parimentead ogni cittadino egrave rilasciato il diritto di presentare peti-zioni ovverossia dimande e richiami alle assemblee le-gislative vuoi per ottenere lapprovazione o la reiezionedi una legge vuoi per far notare gli abusi di qualchepubblico funzionario vuoi per chiedere giustizia inqualsiasi altro caso Egrave questa una delle migliori guaren-tigie pei cittadini i quali hanno cosigrave un mezzo per otte-nere una riparazione di giustizia quando fossero offesinei loro diritti ed egrave ancora una guarentigia pel governoche puograve per questo stesso mezzo sempre essere informa-to dei bisogni del paese Nella forma rappresentativa siconsacra il principio di libera associazione quindi il di-ritto di formare societagrave particolari e di riunirsi in luoghipubblici e privati per discutere intorno ad interessi civili

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e politici Importa perograve osservare che le associazionidebbono essere libere oneste quanto al fine e pubbli-che Le societagrave segrete non hanno diritto di sussisteremolto meno in un governo rappresentativo nel qualeciascuno puograve o colla parola o colla stampa manifestarele proprie opinioni Ogni societagrave segreta appunto per-chegrave tale egrave un attentato contro la pubblica sicurezzadappoichegrave non dovrebbe mai essere segreta una societagravedi onesti in paesi dove regna la civiltagrave e la virtugrave egrave avutain onore

Nel governo rappresentativo si fa gran conto dellapubblica opinione liberamente manifestata dai cittadinie si vuole che la proposizione delle leggi la discussionela deliberazione a quella si ispiri Affinchegrave la pubblicaopinione si possa formare ed il potere legislativo daquella attinga i criteri per la discussione o la approva-zione delle leggi si vuole la pubblicitagrave degli atti da par-te del governo Questa pubblicitagrave giova a rassicurareeziandio il cittadino intorno alla lealtagrave dellesercizio delpotere egli potragrave esaminare loperato del governo persottometterlo al sindacato della pubblica opinione laquale a sua volta ha da reggere moralmente la pubblicaamministrazione Cosigrave nel governo rappresentativo laopinione pubblica regna sovrana e domina i rappresen-tanti del popolo guidando per mezzo di questi la perso-na stessa investita del potere esecutivo

Oltre le tre anzi dette libertagrave e il controllo che peresse si puograve esercitare specie colla stampa sulle azionidel governo lo Stato libero rappresentativo ammette la

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e politici Importa perograve osservare che le associazionidebbono essere libere oneste quanto al fine e pubbli-che Le societagrave segrete non hanno diritto di sussisteremolto meno in un governo rappresentativo nel qualeciascuno puograve o colla parola o colla stampa manifestarele proprie opinioni Ogni societagrave segreta appunto per-chegrave tale egrave un attentato contro la pubblica sicurezzadappoichegrave non dovrebbe mai essere segreta una societagravedi onesti in paesi dove regna la civiltagrave e la virtugrave egrave avutain onore

Nel governo rappresentativo si fa gran conto dellapubblica opinione liberamente manifestata dai cittadinie si vuole che la proposizione delle leggi la discussionela deliberazione a quella si ispiri Affinchegrave la pubblicaopinione si possa formare ed il potere legislativo daquella attinga i criteri per la discussione o la approva-zione delle leggi si vuole la pubblicitagrave degli atti da par-te del governo Questa pubblicitagrave giova a rassicurareeziandio il cittadino intorno alla lealtagrave dellesercizio delpotere egli potragrave esaminare loperato del governo persottometterlo al sindacato della pubblica opinione laquale a sua volta ha da reggere moralmente la pubblicaamministrazione Cosigrave nel governo rappresentativo laopinione pubblica regna sovrana e domina i rappresen-tanti del popolo guidando per mezzo di questi la perso-na stessa investita del potere esecutivo

Oltre le tre anzi dette libertagrave e il controllo che peresse si puograve esercitare specie colla stampa sulle azionidel governo lo Stato libero rappresentativo ammette la

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partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ai tre pote-ri legislativo esecutivo e giudiziario Cotal partecipa-zione si puograve ottenere per esempio al potere legislativocol diritto elettorale al potere esecutivo collammissibi-litagrave alle pubbliche cariche al potere giudiziario col di-ritto di far parte della giuria

Un altro principio del governo rappresentativo egrave la di-visione dei tre poteri si vuole cioegrave che i diversi elementisociali dello Stato rappresentino rispettivamente un uffi-cio del potere e che ogni rappresentanza di un potereoperi indipendentemente dallaltra Pertanto i tre poterilegislativo giudiziario ed esecutivo vengono distribuitiin vario grado a distinte persone sperando cosigrave che nes-suno dei soggetti che ne sono investiti abusi dellautoritagravee spadroneggi lo Stato In questa guisa i poteri si tempe-rano a vicenda pur mantenendosi indipendenti nellapropria sfera

Il potere legislativo fa le leggi ma toccheragrave al potereesecutivo curarne losservanza ed al giudiziario punirnele infrazioni il potere giudiziario a sua volta non puograve al-lontanarsi dalla legge ossia dalla volontagrave manifestatadal potere legislativo finalmente il potere esecutivo egravecostretto a regolarsi e secondo la volontagrave del potere legi-slativo e secondo le sentenze del potere giudiziario

La Costituzione ossia lo Statuto determina e sanci-sce le attribuzioni di ciascuna rappresentanza per il chequalsivoglia sia la forma speciale dei governo rappre-sentativo esso piglia pure semplicemente il nome di go-verno costituzionale Chiamasi anche governo parla-

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partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ai tre pote-ri legislativo esecutivo e giudiziario Cotal partecipa-zione si puograve ottenere per esempio al potere legislativocol diritto elettorale al potere esecutivo collammissibi-litagrave alle pubbliche cariche al potere giudiziario col di-ritto di far parte della giuria

Un altro principio del governo rappresentativo egrave la di-visione dei tre poteri si vuole cioegrave che i diversi elementisociali dello Stato rappresentino rispettivamente un uffi-cio del potere e che ogni rappresentanza di un potereoperi indipendentemente dallaltra Pertanto i tre poterilegislativo giudiziario ed esecutivo vengono distribuitiin vario grado a distinte persone sperando cosigrave che nes-suno dei soggetti che ne sono investiti abusi dellautoritagravee spadroneggi lo Stato In questa guisa i poteri si tempe-rano a vicenda pur mantenendosi indipendenti nellapropria sfera

Il potere legislativo fa le leggi ma toccheragrave al potereesecutivo curarne losservanza ed al giudiziario punirnele infrazioni il potere giudiziario a sua volta non puograve al-lontanarsi dalla legge ossia dalla volontagrave manifestatadal potere legislativo finalmente il potere esecutivo egravecostretto a regolarsi e secondo la volontagrave del potere legi-slativo e secondo le sentenze del potere giudiziario

La Costituzione ossia lo Statuto determina e sanci-sce le attribuzioni di ciascuna rappresentanza per il chequalsivoglia sia la forma speciale dei governo rappre-sentativo esso piglia pure semplicemente il nome di go-verno costituzionale Chiamasi anche governo parla-

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mentare perchegrave linfluenza morale sul potere esecutivoed amministrativo vi egrave esercitata dal Parlamento popo-lare perchegrave predomina lelemento democratico benchegravetemperato da altri elementi libero perchegrave proclama la li-bertagrave giuridica di tutti i cittadini

Le condizioni necessarie allo stabilimento ed allo svi-luppo del governo costituzionale non possono esserestudiate soltanto in generale negrave la scienza del Dirittocostituzionale puograve farlo senza il sussidio della storiadella politica e della morale Alcune di queste condizio-ni dipendono dalla storia altre dalle condizioni econo-miche del popolo e molto piugrave dal suo carattere e dasuoi sentimenti morali

Egrave inetto al governo rappresentativo il popolo che nonha la capacitagrave o la volontagrave di compiere i doveri e disim-pegnare le funzioni che questa forma di governo gli im-pone Se la maggioranza di un paese collastenersi diusare del diritto di elettorato politico manifesta la suasfiducia il suo disgusto per le istituzioni rappresentati-ve o la non volontagrave di parteciparvi il governo costitu-zionale sarebbe evidentemente contro le aspirazioni dicotal popolo

La passione esagerata delleguaglianza la ribellionesistematica contro ogni principio di autoritagrave la pecorinapassivitagrave del carattere ed altri simili difetti sono ostacolipiugrave o meno gravi che rendono impossibile il governocostituzionale

I vantaggi che procura cotesta forma di governo sonorelativi piugrave che altro

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mentare perchegrave linfluenza morale sul potere esecutivoed amministrativo vi egrave esercitata dal Parlamento popo-lare perchegrave predomina lelemento democratico benchegravetemperato da altri elementi libero perchegrave proclama la li-bertagrave giuridica di tutti i cittadini

Le condizioni necessarie allo stabilimento ed allo svi-luppo del governo costituzionale non possono esserestudiate soltanto in generale negrave la scienza del Dirittocostituzionale puograve farlo senza il sussidio della storiadella politica e della morale Alcune di queste condizio-ni dipendono dalla storia altre dalle condizioni econo-miche del popolo e molto piugrave dal suo carattere e dasuoi sentimenti morali

Egrave inetto al governo rappresentativo il popolo che nonha la capacitagrave o la volontagrave di compiere i doveri e disim-pegnare le funzioni che questa forma di governo gli im-pone Se la maggioranza di un paese collastenersi diusare del diritto di elettorato politico manifesta la suasfiducia il suo disgusto per le istituzioni rappresentati-ve o la non volontagrave di parteciparvi il governo costitu-zionale sarebbe evidentemente contro le aspirazioni dicotal popolo

La passione esagerata delleguaglianza la ribellionesistematica contro ogni principio di autoritagrave la pecorinapassivitagrave del carattere ed altri simili difetti sono ostacolipiugrave o meno gravi che rendono impossibile il governocostituzionale

I vantaggi che procura cotesta forma di governo sonorelativi piugrave che altro

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Si vuol vedere ne popoli ordinati politicamente colregime costituzionale maggior solidarietagrave ed un aumen-to crescente di spirito nazionale La legge egrave piugrave osserva-ta perchegrave si ha la certezza che essa sia in armonia collapubblica opinione ed espressione sincera di quello chela nazione riconosce necessario e giusto La vita delloStato puograve essere esaminata in tutti i suoi moltepliciaspetti puograve essere controllata sempre lazione del gover-no il quale perciograve egrave costretto ad una severa moralitagrave

Ma insieme ai vantaggi vanno pure notati i seguentidifetti cui giova conoscere per vedere quali sieno sana-bili ed in qual modo e per portare un giudizio spassio-nato su una forma di governo che puograve essere migliore diunaltra sempre quando non sia stata imposta colla vio-lenza

Il governo costituzionale egrave governo di maggioranzala sola pluralitagrave del numero decide lapprovazione o lariprovazione delle leggi secondo le quali ricevono nor-ma gli altri poteri dello Stato Ma che cosa egrave altro il nu-mero che la forza Inoltre il governo costituzionale co-sta piugrave degli altri per le insufficienti cognizioni finan-ziarie ed economiche di una gran parte dei rappresentan-ti per la responsabilitagrave politica dei ministri che li spin-ge ad essere molto compiacenti coi rappresentanti delpopolo in fatto di spese onde conservarne il favore perle maggiori spese necessarie al controllo ed alla divisio-ne delle pubbliche amministrazioni Nel regime costitu-zionale troppo spesso il meccanismo parlamentare inca-glia lazione del governo Lazione parlamentare inoltre

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Si vuol vedere ne popoli ordinati politicamente colregime costituzionale maggior solidarietagrave ed un aumen-to crescente di spirito nazionale La legge egrave piugrave osserva-ta perchegrave si ha la certezza che essa sia in armonia collapubblica opinione ed espressione sincera di quello chela nazione riconosce necessario e giusto La vita delloStato puograve essere esaminata in tutti i suoi moltepliciaspetti puograve essere controllata sempre lazione del gover-no il quale perciograve egrave costretto ad una severa moralitagrave

Ma insieme ai vantaggi vanno pure notati i seguentidifetti cui giova conoscere per vedere quali sieno sana-bili ed in qual modo e per portare un giudizio spassio-nato su una forma di governo che puograve essere migliore diunaltra sempre quando non sia stata imposta colla vio-lenza

Il governo costituzionale egrave governo di maggioranzala sola pluralitagrave del numero decide lapprovazione o lariprovazione delle leggi secondo le quali ricevono nor-ma gli altri poteri dello Stato Ma che cosa egrave altro il nu-mero che la forza Inoltre il governo costituzionale co-sta piugrave degli altri per le insufficienti cognizioni finan-ziarie ed economiche di una gran parte dei rappresentan-ti per la responsabilitagrave politica dei ministri che li spin-ge ad essere molto compiacenti coi rappresentanti delpopolo in fatto di spese onde conservarne il favore perle maggiori spese necessarie al controllo ed alla divisio-ne delle pubbliche amministrazioni Nel regime costitu-zionale troppo spesso il meccanismo parlamentare inca-glia lazione del governo Lazione parlamentare inoltre

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esagera il diritto di creare il governo di mutarlo di av-vilirlo di qui linstabilitagrave da parte del governo che mutaa seconda del partito prevalente e la mancanza di unconcetto ben definito da attuarsi nella politica La conti-nua mutazione dei programmi del pubblico insegnamen-to dovuta alla mobilitagrave del ministro della P Istruzioneperturba il movimento delle intelligenze ed abitua glianimi a non aver solide convinzioni La politica esterariesce piugrave difficile ed impacciata specialmente di fronteagli Stati dove domina legalmente o di fatto la volontagravedi un solo Nel regime costituzionale egrave facile si insinuila dottrina dellopportunismo e dellutilitagrave a danno deiprincipicirc e delle tradizioni Finalmente si osserva che lapubblica opinione egrave presto formata in favore di unoli-garchia prevalente e sgovernante mediante i fondi segre-ti di cui senza risponderne dispone il Governo e me-diante il giornalismo venduto e mediante il numero e laparola de deputati che pigliano il nome di ministerialiIntanto affievolendosi la fiducia nelle istituzioni costitu-zionali la classe poco numerosa che in questo stato delsentimento pubblico ottiene la direzione del corpo rap-presentativo ladopera per lo piugrave come un mezzo perfare fortuna

Sugli abusi sui difetti del governo costituzionalesono chiamati a studiare tutti gli onesti per veder mododi sanarne le piaghe e renderlo migliore

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esagera il diritto di creare il governo di mutarlo di av-vilirlo di qui linstabilitagrave da parte del governo che mutaa seconda del partito prevalente e la mancanza di unconcetto ben definito da attuarsi nella politica La conti-nua mutazione dei programmi del pubblico insegnamen-to dovuta alla mobilitagrave del ministro della P Istruzioneperturba il movimento delle intelligenze ed abitua glianimi a non aver solide convinzioni La politica esterariesce piugrave difficile ed impacciata specialmente di fronteagli Stati dove domina legalmente o di fatto la volontagravedi un solo Nel regime costituzionale egrave facile si insinuila dottrina dellopportunismo e dellutilitagrave a danno deiprincipicirc e delle tradizioni Finalmente si osserva che lapubblica opinione egrave presto formata in favore di unoli-garchia prevalente e sgovernante mediante i fondi segre-ti di cui senza risponderne dispone il Governo e me-diante il giornalismo venduto e mediante il numero e laparola de deputati che pigliano il nome di ministerialiIntanto affievolendosi la fiducia nelle istituzioni costitu-zionali la classe poco numerosa che in questo stato delsentimento pubblico ottiene la direzione del corpo rap-presentativo ladopera per lo piugrave come un mezzo perfare fortuna

Sugli abusi sui difetti del governo costituzionalesono chiamati a studiare tutti gli onesti per veder mododi sanarne le piaghe e renderlo migliore

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CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentative

La monarchia costituzionale italiana

Il governo rappresentativo esiste in due forme tipichemonarchia costituzionale e repubblica parlamentare

La monarchia costituzionale si egrave sviluppata in Inghil-terra e di lagrave appunto gli altri Stati ne tolsero i principaliistituti che cercarono adattare al proprio carattere alleproprie tradizioni nazionali ed alle istituzioni esistentiQuindi accanto al modello inglese abbiamo le imitazio-ni tendenti piugrave o meno ad una originalitagrave secondaria traqueste la belga e la italiana si reputano le meglio riusci-te

La repubblica parlamentare si egrave sviluppata nelle colo-nie americane prendendo assetto negli Stati Uniti delNord America (a 1776) Anche questa forma servigrave dimodello ad altri Stati nei quali per ragioni storiche odorganiche non si potegrave stabilire la monarchia costituzio-nale ovvero era giagrave fondata la repubblica cosigrave si ebberole due principali imitazioni la svizzera (a 1874) e lafrancese (a 1873-75)

Il sistema rappresentativo vuol essere studiato in que-sti tipi principali originarii e derivati LItaliano poi deeconoscere lo Statuto nel quale egrave sancito lorganismo po-litico del regno italico Basteragrave porlo sotto gli occhi deinostri lettori affinchegrave essi comprendano tosto come siconcreti in qualche modo la forma rappresentativa le

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CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentative

La monarchia costituzionale italiana

Il governo rappresentativo esiste in due forme tipichemonarchia costituzionale e repubblica parlamentare

La monarchia costituzionale si egrave sviluppata in Inghil-terra e di lagrave appunto gli altri Stati ne tolsero i principaliistituti che cercarono adattare al proprio carattere alleproprie tradizioni nazionali ed alle istituzioni esistentiQuindi accanto al modello inglese abbiamo le imitazio-ni tendenti piugrave o meno ad una originalitagrave secondaria traqueste la belga e la italiana si reputano le meglio riusci-te

La repubblica parlamentare si egrave sviluppata nelle colo-nie americane prendendo assetto negli Stati Uniti delNord America (a 1776) Anche questa forma servigrave dimodello ad altri Stati nei quali per ragioni storiche odorganiche non si potegrave stabilire la monarchia costituzio-nale ovvero era giagrave fondata la repubblica cosigrave si ebberole due principali imitazioni la svizzera (a 1874) e lafrancese (a 1873-75)

Il sistema rappresentativo vuol essere studiato in que-sti tipi principali originarii e derivati LItaliano poi deeconoscere lo Statuto nel quale egrave sancito lorganismo po-litico del regno italico Basteragrave porlo sotto gli occhi deinostri lettori affinchegrave essi comprendano tosto come siconcreti in qualche modo la forma rappresentativa le

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cui condizioni generali accennammo nel capitolo prece-dente

Nella monarchia costituzionale il governo egrave costituitoin equa misura dei tre elementi sociali cioegrave il monarchi-co laristocratico ed il democratico Il re rappresentalelemento monarchico unassemblea scelta fra le perso-ne piugrave ragguardevoli per dottrina uffici sociali e ric-chezze rappresenta lelemento aristocratico unaltra as-semblea eletta dal popolo rappresenta lelemento demo-cratico Il potere legislativo egrave esercitato dal Re e dai rap-presentanti della nazione il potere esecutivo risiede nelRe che lo esercita mediante ministri responsabili innanzialla nazione il potere giudiziario egrave affidato alla magi-stratura inamovibile che vive fuori delle influenze deglialtri due poteri

La monarchia costituzionale si potrebbe cosigrave descri-vere quella forma di governo in cui il potere supremo egraveesercitato collettivamente dal Sovrano e dai rappresen-tanti della nazione ed il Re governa per mezzo di mini-stri responsabili

La piugrave antica monarchia costituzionale in Europa egravequella di Inghilterra ove nel 1215 il re Giovanni SenzaTerra concedeva quel celebre diploma conosciuto sottoil nome di Magna Charta libertatum che fu la base deldiritto costituzionale dellInghilterra61 Esso andograve manmano svolgendosi o perfezionandosi finchegrave nel 1832 e

61 Si puograve leggere cotesto documento nella Storia Universaledel Cantugrave

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cui condizioni generali accennammo nel capitolo prece-dente

Nella monarchia costituzionale il governo egrave costituitoin equa misura dei tre elementi sociali cioegrave il monarchi-co laristocratico ed il democratico Il re rappresentalelemento monarchico unassemblea scelta fra le perso-ne piugrave ragguardevoli per dottrina uffici sociali e ric-chezze rappresenta lelemento aristocratico unaltra as-semblea eletta dal popolo rappresenta lelemento demo-cratico Il potere legislativo egrave esercitato dal Re e dai rap-presentanti della nazione il potere esecutivo risiede nelRe che lo esercita mediante ministri responsabili innanzialla nazione il potere giudiziario egrave affidato alla magi-stratura inamovibile che vive fuori delle influenze deglialtri due poteri

La monarchia costituzionale si potrebbe cosigrave descri-vere quella forma di governo in cui il potere supremo egraveesercitato collettivamente dal Sovrano e dai rappresen-tanti della nazione ed il Re governa per mezzo di mini-stri responsabili

La piugrave antica monarchia costituzionale in Europa egravequella di Inghilterra ove nel 1215 il re Giovanni SenzaTerra concedeva quel celebre diploma conosciuto sottoil nome di Magna Charta libertatum che fu la base deldiritto costituzionale dellInghilterra61 Esso andograve manmano svolgendosi o perfezionandosi finchegrave nel 1832 e

61 Si puograve leggere cotesto documento nella Storia Universaledel Cantugrave

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nel 1867 subigrave una riforma elettorale atta ad assicurare larappresentanza delle minoranze

Nella seconda metagrave del secolo passato sorse lidea diimitare il sistema costituzionale e rappresentativodellInghilterra e la Francia per la prima convertigrave il go-verno in regime costituzionale quando con la famosa ri-voluzione del 1789 trasformograve i cosigrave detti Stati generaliin un parlamento diviso in due assemblee Fu perograve quel-lo un tentativo che riescigrave pericoloso siccome pure dallarivoluzione furono seguite le monarchie costituzionaliinstaurate nel 1814 e nel 1830

In Italia si fece qualche esperimento nel 1821 allor-quando si adottograve la costituzione spagnuola ma questaaveva il difetto di mettere il re in urto collassemblea

Nel 1848 alcuni prigravencipi inaugurarono il governo par-lamentare fra gli altri Pio IX e Carlo Alberto Questicol 4 marzo anno 18deg del suo regno proclamava lo Sta-tuto

Nel 1859 la Lombardia annessa al Piemonte accettavalo Statuto nel 1860 la Toscana le Romagne i ducati diModena e di Parma le Marche e lUmbria venivanopure annesse allo Stato Sardo Nellottobre dello stessoanno cessava il regno delle Due Sicilie Sciolto il Parla-mento subalpino il digrave 17 dicembre 1860 si convocava il18 febbraio 1861 il primo Parlamento italiano che ilgiorno 14 marzo votava la legge con la quale VittorioEmmanuele II assumeva per segrave e pei suoi successori iltitolo di Re di Italia Il 4 novembre 1866 il Veneto veni-va restituito allItalia e nel 1870 lo Statuto veniva dato

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nel 1867 subigrave una riforma elettorale atta ad assicurare larappresentanza delle minoranze

Nella seconda metagrave del secolo passato sorse lidea diimitare il sistema costituzionale e rappresentativodellInghilterra e la Francia per la prima convertigrave il go-verno in regime costituzionale quando con la famosa ri-voluzione del 1789 trasformograve i cosigrave detti Stati generaliin un parlamento diviso in due assemblee Fu perograve quel-lo un tentativo che riescigrave pericoloso siccome pure dallarivoluzione furono seguite le monarchie costituzionaliinstaurate nel 1814 e nel 1830

In Italia si fece qualche esperimento nel 1821 allor-quando si adottograve la costituzione spagnuola ma questaaveva il difetto di mettere il re in urto collassemblea

Nel 1848 alcuni prigravencipi inaugurarono il governo par-lamentare fra gli altri Pio IX e Carlo Alberto Questicol 4 marzo anno 18deg del suo regno proclamava lo Sta-tuto

Nel 1859 la Lombardia annessa al Piemonte accettavalo Statuto nel 1860 la Toscana le Romagne i ducati diModena e di Parma le Marche e lUmbria venivanopure annesse allo Stato Sardo Nellottobre dello stessoanno cessava il regno delle Due Sicilie Sciolto il Parla-mento subalpino il digrave 17 dicembre 1860 si convocava il18 febbraio 1861 il primo Parlamento italiano che ilgiorno 14 marzo votava la legge con la quale VittorioEmmanuele II assumeva per segrave e pei suoi successori iltitolo di Re di Italia Il 4 novembre 1866 il Veneto veni-va restituito allItalia e nel 1870 lo Statuto veniva dato

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anche ai Romani Cosigrave lo Statuto sardo diventava suc-cessivamente lo Statuto del Regno di Italia

Ecco il testo dellimportante documento

CARLO ALBERTOPER LA GRAZIA DI DIO

RE DI SARDEGNA DI CIPRO E DI GERUSALEMMEECC ECC ECC

Con lealtagrave di Re e con affetto di Padre Noi veniamooggi a compiere quanto avevamo annunziato ai Nostriamatissimi sudditi col nostro proclama dell8 dellultimoscorso febbraio con cui abbiamo voluto dimostrare inmezzo agli eventi straordinarii che circondavano il pae-se come la Nostra confidenza in loro crescesse collagravitagrave delle circostanze e come prendendo unicamenteconsiglio dagli impulsi del Nostro cuore fosse fermaNostra intenzione di conformare le loro sorti alla ragio-ne dei tempi agli interessi ed alla dignitagrave della Nazione

Considerando Noi le larghe e forti istituzioni rappre-sentative contenute nel presente Statuto fondamentalecome un mezzo il piugrave sicuro di raddoppiare quei vincolidi indissolubile affetto che stringono allItala Nostra Co-rona un popolo che tante prove ci ha dato di fede di ob-bedienza e damore abbiamo determinato di sancirlo epromulgarlo nella fiducia che Iddio benediragrave le purenostre intenzioni e che la nazione libera forte e felicesi mostreragrave sempre piugrave degna dellantica fama e sapragravemeritarsi un glorioso avvenire

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anche ai Romani Cosigrave lo Statuto sardo diventava suc-cessivamente lo Statuto del Regno di Italia

Ecco il testo dellimportante documento

CARLO ALBERTOPER LA GRAZIA DI DIO

RE DI SARDEGNA DI CIPRO E DI GERUSALEMMEECC ECC ECC

Con lealtagrave di Re e con affetto di Padre Noi veniamooggi a compiere quanto avevamo annunziato ai Nostriamatissimi sudditi col nostro proclama dell8 dellultimoscorso febbraio con cui abbiamo voluto dimostrare inmezzo agli eventi straordinarii che circondavano il pae-se come la Nostra confidenza in loro crescesse collagravitagrave delle circostanze e come prendendo unicamenteconsiglio dagli impulsi del Nostro cuore fosse fermaNostra intenzione di conformare le loro sorti alla ragio-ne dei tempi agli interessi ed alla dignitagrave della Nazione

Considerando Noi le larghe e forti istituzioni rappre-sentative contenute nel presente Statuto fondamentalecome un mezzo il piugrave sicuro di raddoppiare quei vincolidi indissolubile affetto che stringono allItala Nostra Co-rona un popolo che tante prove ci ha dato di fede di ob-bedienza e damore abbiamo determinato di sancirlo epromulgarlo nella fiducia che Iddio benediragrave le purenostre intenzioni e che la nazione libera forte e felicesi mostreragrave sempre piugrave degna dellantica fama e sapragravemeritarsi un glorioso avvenire

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Perciograve di Nostra certa scienza Regia autoritagrave avuto ilparere del Nostro Consiglio abbiamo ordinato ed ordi-niamo in forza di Statuto e Legge fondamentale perpe-tua ed irrevocabile della Monarchia quanto segue

Art 1 La Religione Cattolica Apostolica e Romana egravela sola religione dello Stato Gli altri culti ora esistentisono tollerati conformemente alle Leggi

Art 2 Lo Stato egrave retto da un governo monarchicorappresentativo Il Trono egrave ereditario secondo la leggesalica

Art 3 Il potere legislativo saragrave collettivamente eser-citato dal Re e da due Camere il Senato e quella dei De-putati

Art 4 La persona del Re egrave sacra ed inviolabileArt 5 Al Re solo appartiene il potere esecutivo Egli

egrave il Capo supremo dello Stato comanda tutte le forze diterra e di mare dichiara la guerra fa i trattati di pacedalleanza di commercio ed altri dandone notizia alleCamere tosto che linteresse e la sicurezza dello Stato ilpermettano ed unendovi le comunicazioni opportune Itrattati che importassero un onere alle finanze o varia-zioni di territorio dello Stato non avranno effetto se nondopo ottenuto lassenso delle Camere

Art 6 Il Re nomina a tutte le cariche dello Stato e fai decreti e regolamenti necessarii per lesecuzione delleleggi senza sospenderne losservanza o dispensarne

Art 7 Il Re solo sanziona le leggi e le promulgaArt 8 Il Re puograve far grazia e commutare le pene

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Perciograve di Nostra certa scienza Regia autoritagrave avuto ilparere del Nostro Consiglio abbiamo ordinato ed ordi-niamo in forza di Statuto e Legge fondamentale perpe-tua ed irrevocabile della Monarchia quanto segue

Art 1 La Religione Cattolica Apostolica e Romana egravela sola religione dello Stato Gli altri culti ora esistentisono tollerati conformemente alle Leggi

Art 2 Lo Stato egrave retto da un governo monarchicorappresentativo Il Trono egrave ereditario secondo la leggesalica

Art 3 Il potere legislativo saragrave collettivamente eser-citato dal Re e da due Camere il Senato e quella dei De-putati

Art 4 La persona del Re egrave sacra ed inviolabileArt 5 Al Re solo appartiene il potere esecutivo Egli

egrave il Capo supremo dello Stato comanda tutte le forze diterra e di mare dichiara la guerra fa i trattati di pacedalleanza di commercio ed altri dandone notizia alleCamere tosto che linteresse e la sicurezza dello Stato ilpermettano ed unendovi le comunicazioni opportune Itrattati che importassero un onere alle finanze o varia-zioni di territorio dello Stato non avranno effetto se nondopo ottenuto lassenso delle Camere

Art 6 Il Re nomina a tutte le cariche dello Stato e fai decreti e regolamenti necessarii per lesecuzione delleleggi senza sospenderne losservanza o dispensarne

Art 7 Il Re solo sanziona le leggi e le promulgaArt 8 Il Re puograve far grazia e commutare le pene

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Art 9 Il Re convoca in ogni anno le due Camerepuograve prorogarne le sezioni e disciogliere quella dei De-putati ma in questultimo caso ne convoca unaltra neltermine di 4 mesi

Art 10 La proposizione delle leggi apparterragrave al Reed a ciascuna delle due Camere Perograve ogni legge dimpo-sizione di tributi o di approvazione dei bilanci e dei con-ti dello Stato saragrave presentata prima alla Camera dei De-putati

Art 11 Il Re egrave maggiore alletagrave di diciotto anni com-piti

Art 12 Durante la minoritagrave del Re il principe suopiugrave prossimo parente nellordine della successione alTrono saragrave Reggente del Regno se ha compiuto gli anniventuno

Art 13 Se per la minoritagrave del principe chiamato allaReggenza questa egrave devoluta ad un parente piugrave lontanoil reggente che saragrave entrato in esercizio conserveragrave lareggenza sino alla maggioritagrave del re

Art 14 In mancanza di parenti maschi la reggenzaapparterragrave alla Regina Madre

Art 15 Se manca anche la madre le Camere convo-cate fra dieci giorni dai ministri nomineranno il Reg-gente

Art 16 Le disposizioni precedenti relative alla reg-genza sono applicabili al caso in cui il Re maggiore sitrovi nella fisica impossibilitagrave di regnare Perograve se leredepresuntivo del Trono ha compiuti diciotto anni egli saragravein tal caso di pien diritto il reggente

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Art 9 Il Re convoca in ogni anno le due Camerepuograve prorogarne le sezioni e disciogliere quella dei De-putati ma in questultimo caso ne convoca unaltra neltermine di 4 mesi

Art 10 La proposizione delle leggi apparterragrave al Reed a ciascuna delle due Camere Perograve ogni legge dimpo-sizione di tributi o di approvazione dei bilanci e dei con-ti dello Stato saragrave presentata prima alla Camera dei De-putati

Art 11 Il Re egrave maggiore alletagrave di diciotto anni com-piti

Art 12 Durante la minoritagrave del Re il principe suopiugrave prossimo parente nellordine della successione alTrono saragrave Reggente del Regno se ha compiuto gli anniventuno

Art 13 Se per la minoritagrave del principe chiamato allaReggenza questa egrave devoluta ad un parente piugrave lontanoil reggente che saragrave entrato in esercizio conserveragrave lareggenza sino alla maggioritagrave del re

Art 14 In mancanza di parenti maschi la reggenzaapparterragrave alla Regina Madre

Art 15 Se manca anche la madre le Camere convo-cate fra dieci giorni dai ministri nomineranno il Reg-gente

Art 16 Le disposizioni precedenti relative alla reg-genza sono applicabili al caso in cui il Re maggiore sitrovi nella fisica impossibilitagrave di regnare Perograve se leredepresuntivo del Trono ha compiuti diciotto anni egli saragravein tal caso di pien diritto il reggente

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Art 17 La Regina Madre egrave tutrice del Re finchegrave egliabbia compiuta letagrave di sette anni da questo punto la tu-tela passa al reggente

Art 18 I diritti spettanti alla podestagrave civile in materiabeneficiaria o concernenti allesecuzione delle provvi-sioni di ogni natura provenienti dallestero saranno eser-citati dal Re

Art 19 La dotazione della Corona egrave conservata du-rante il regno attuale quale risulteragrave dalla media degliultimi dieci anni

Il Re continueragrave ad avere luso dei reali palazzi vil-le giardini e dipendenze non che di tutti indistintamen-te i beni mobili spettanti la Corona di cui saragrave fatto in-ventario a diligenza di un ministro risponsabile

Per lavvenire la dotazione predetta verragrave stabilitaper la durata di ogni regno dalla prima legislatura dopolavvenimento del Re al trono

Art 20 Oltre i beni che il Re attualmente possiede inproprio formeranno il privato suo patrimonio ancorquelli che potesse in seguito acquistare a titolo onerosoo gratuito durante il suo regno

Il Re puograve disporre del suo patrimonio privato siaper atti fra vivi sia per testamento senza essere tenutoalle regole delle leggi civili che limitano la quantitagrave di-sponibile Nel rimanente il patrimonio del Re egrave soggettoalle leggi che reggono le altre proprietagrave

Art 21 Saragrave provveduto per legge ad un assegnamen-to annuo del principe ereditario giunto alla maggioritagraveod anche prima in occasione di matrimonio allappa-

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Art 17 La Regina Madre egrave tutrice del Re finchegrave egliabbia compiuta letagrave di sette anni da questo punto la tu-tela passa al reggente

Art 18 I diritti spettanti alla podestagrave civile in materiabeneficiaria o concernenti allesecuzione delle provvi-sioni di ogni natura provenienti dallestero saranno eser-citati dal Re

Art 19 La dotazione della Corona egrave conservata du-rante il regno attuale quale risulteragrave dalla media degliultimi dieci anni

Il Re continueragrave ad avere luso dei reali palazzi vil-le giardini e dipendenze non che di tutti indistintamen-te i beni mobili spettanti la Corona di cui saragrave fatto in-ventario a diligenza di un ministro risponsabile

Per lavvenire la dotazione predetta verragrave stabilitaper la durata di ogni regno dalla prima legislatura dopolavvenimento del Re al trono

Art 20 Oltre i beni che il Re attualmente possiede inproprio formeranno il privato suo patrimonio ancorquelli che potesse in seguito acquistare a titolo onerosoo gratuito durante il suo regno

Il Re puograve disporre del suo patrimonio privato siaper atti fra vivi sia per testamento senza essere tenutoalle regole delle leggi civili che limitano la quantitagrave di-sponibile Nel rimanente il patrimonio del Re egrave soggettoalle leggi che reggono le altre proprietagrave

Art 21 Saragrave provveduto per legge ad un assegnamen-to annuo del principe ereditario giunto alla maggioritagraveod anche prima in occasione di matrimonio allappa-

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naggio dei prigravencipi della Famiglia e del sangue realenelle condizioni predette alle doti delle Principesse edal vedovario delle regine

Art 22 Il Re salendo al trono presta in presenza del-le Camere riunite il giuramento di osservare lealmente ilpresente Statuto

Art 23 Il reggente prima dentrare in funzioni prestail giuramento di essere fedele al Re e di osservare leal-mente lo Statuto e le leggi dello Stato

Dei diritti e dei doveri dei cittadini

Art 24 Tutti i regnicoli qualunque sia il loro titolo ogrado sono eguali dinanzi alla legge

Tutti godono egualmente i diritti civili e politici esono ammessibili alle cariche civili e militari salve leeccezioni determinate dalle leggi

Art 25 Essi contribuiscono indistintamente nellaproporzione dei loro averi ai carichi dello Stato

Art 26 La libertagrave individuale egrave guarentitaNiuno puograve essere arrestato o tradotto in giudicio se

non nei casi previsti dalla legge e nelle forme chessaprescrive

Art 27 Il domicilio egrave inviolabile Niuna visita domi-ciliare puograve aver luogo se non in forza della legge e nelleforme che essa prescrive

Art 28 La stampa saragrave libera ma una legge ne repri-me gli abusi

393

naggio dei prigravencipi della Famiglia e del sangue realenelle condizioni predette alle doti delle Principesse edal vedovario delle regine

Art 22 Il Re salendo al trono presta in presenza del-le Camere riunite il giuramento di osservare lealmente ilpresente Statuto

Art 23 Il reggente prima dentrare in funzioni prestail giuramento di essere fedele al Re e di osservare leal-mente lo Statuto e le leggi dello Stato

Dei diritti e dei doveri dei cittadini

Art 24 Tutti i regnicoli qualunque sia il loro titolo ogrado sono eguali dinanzi alla legge

Tutti godono egualmente i diritti civili e politici esono ammessibili alle cariche civili e militari salve leeccezioni determinate dalle leggi

Art 25 Essi contribuiscono indistintamente nellaproporzione dei loro averi ai carichi dello Stato

Art 26 La libertagrave individuale egrave guarentitaNiuno puograve essere arrestato o tradotto in giudicio se

non nei casi previsti dalla legge e nelle forme chessaprescrive

Art 27 Il domicilio egrave inviolabile Niuna visita domi-ciliare puograve aver luogo se non in forza della legge e nelleforme che essa prescrive

Art 28 La stampa saragrave libera ma una legge ne repri-me gli abusi

393

Tuttavia le bibbie i catechismi i libri liturgici e dipreghiere non potranno essere stampati senza il preven-tivo permesso del Vescovo

Art 29 Tutte le proprietagrave senza alcuna eccezionesono inviolabili

Tuttavia quando linteresse pubblico legalmente ac-certato lo esiga si puograve essere tenuti a cederle in tutto oin parte mediante una giusta indennitagrave conformementealle leggi

Art 30 Nessun tributo puograve essere imposto o riscossose non egrave stato consentito dalle Camere e sanzionato dalRe

Art 31 Il debito pubblico egrave guarentitoOgni impegno dello Stato verso i suoi creditori egrave

inviolabileArt 32 Egrave riconosciuto il diritto di adunarsi pacifica-

mente e senzarmi uniformandosi alle leggi che possonoregolarne lesercizio nellinteresse della cosa pubblica

Questa disposizione non egrave applicabile alle adunan-ze in luoghi pubblici o aperti al pubblico i quali riman-gono intieramente soggetti alle leggi di polizia

Del Senato

Art 33 Il Senato egrave composto di Membri nominati avita dal Re in numero non limitato aventi letagrave di qua-rantanni compiuti e scelti nelle categorie seguenti

1 Gli arcivescovi e vescovi dello Stato2 Il presidente della Camera dei deputati

394

Tuttavia le bibbie i catechismi i libri liturgici e dipreghiere non potranno essere stampati senza il preven-tivo permesso del Vescovo

Art 29 Tutte le proprietagrave senza alcuna eccezionesono inviolabili

Tuttavia quando linteresse pubblico legalmente ac-certato lo esiga si puograve essere tenuti a cederle in tutto oin parte mediante una giusta indennitagrave conformementealle leggi

Art 30 Nessun tributo puograve essere imposto o riscossose non egrave stato consentito dalle Camere e sanzionato dalRe

Art 31 Il debito pubblico egrave guarentitoOgni impegno dello Stato verso i suoi creditori egrave

inviolabileArt 32 Egrave riconosciuto il diritto di adunarsi pacifica-

mente e senzarmi uniformandosi alle leggi che possonoregolarne lesercizio nellinteresse della cosa pubblica

Questa disposizione non egrave applicabile alle adunan-ze in luoghi pubblici o aperti al pubblico i quali riman-gono intieramente soggetti alle leggi di polizia

Del Senato

Art 33 Il Senato egrave composto di Membri nominati avita dal Re in numero non limitato aventi letagrave di qua-rantanni compiuti e scelti nelle categorie seguenti

1 Gli arcivescovi e vescovi dello Stato2 Il presidente della Camera dei deputati

394

3 I deputati dopo tre legislature e sei anni di eser-cizio

4 I ministri di Stato5 I ministri segretari di Stato6 Gli Ambasciatori7 Gli inviati straordinari dopo tre anni di tali fun-

zioni8 I primi presidenti e presidenti del Magistrato di

Cassazione e della Camera dei Conti9 I primi presidenti del Magistrato dappello10 Lavvocato generale presso il magistrato di

Cassazione ed il procuratore generale dopo cinque annidi funzioni

11 I presidenti di classe dei magistrati dappellodopo tre anni di funzioni

12 I consiglieri del Magistrato di Cassazione e del-la Camera dei conti con cinque anni di funzioni

13 Gli avvocati generali o fiscali generali presso imagistrati dappello dopo cinque anni di funzioni

14 Gli uffiziali generali di terra e di mareTuttavia i maggiori generali e i contrammiragli

dovranno avere da cinque anni quel grado in attivitagrave15 I consiglieri di Stato dopo cinque anni di fun-

zioni16 I membri dei Consigli di divisione dopo tre

elezioni alla loro presidenza17 Gli intendenti generali dopo sette anni di eser-

cizio

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3 I deputati dopo tre legislature e sei anni di eser-cizio

4 I ministri di Stato5 I ministri segretari di Stato6 Gli Ambasciatori7 Gli inviati straordinari dopo tre anni di tali fun-

zioni8 I primi presidenti e presidenti del Magistrato di

Cassazione e della Camera dei Conti9 I primi presidenti del Magistrato dappello10 Lavvocato generale presso il magistrato di

Cassazione ed il procuratore generale dopo cinque annidi funzioni

11 I presidenti di classe dei magistrati dappellodopo tre anni di funzioni

12 I consiglieri del Magistrato di Cassazione e del-la Camera dei conti con cinque anni di funzioni

13 Gli avvocati generali o fiscali generali presso imagistrati dappello dopo cinque anni di funzioni

14 Gli uffiziali generali di terra e di mareTuttavia i maggiori generali e i contrammiragli

dovranno avere da cinque anni quel grado in attivitagrave15 I consiglieri di Stato dopo cinque anni di fun-

zioni16 I membri dei Consigli di divisione dopo tre

elezioni alla loro presidenza17 Gli intendenti generali dopo sette anni di eser-

cizio

395

18 I membri della regia accademia delle scienzedopo sette anni di nomina

19 I membri ordinarii del Consiglio superioredistruzione pubblica dopo sette anni di esercizio

20 Coloro che con servizio o meriti eminentiavranno illustrata la Patria

21 Le persone che da tre anni pagano tre mila liredimposizione diretta in ragione de loro beni o dellaloro industria

Art 34 I prigravencipi della famiglia reale fanno di piendiritto parte del Senato Essi seggono immediatamentedopo il presidente Entrano in Senato a ventun anno edhanno voto a venticinque

Art 35 Il presidente e i vice-presidenti del Senatosono nominati dal Re

Il Senato nomina nel proprio seno i suoi segretariArt 36 Il Senato egrave costituito in Alta Corte di Giusti-

zia con decreto del Re per giudicare dei crimini di altotradimento e di attentato alla sicurezza dello Stato eper giudicare i ministri accusati dalla Camera dei Depu-tati

In questi casi il Senato non egrave corpo politico Essonon puograve occuparsi se non degli affari giudiziarii per cuifu convocato sotto pena di nullitagrave

Art 37 Fuori del caso di flagrante delitto niun sena-tore puograve essere arrestato se non in forza di un ordine delSenato Esso egrave solo competente per giudicare dei reatiimputati ai suoi membri

396

18 I membri della regia accademia delle scienzedopo sette anni di nomina

19 I membri ordinarii del Consiglio superioredistruzione pubblica dopo sette anni di esercizio

20 Coloro che con servizio o meriti eminentiavranno illustrata la Patria

21 Le persone che da tre anni pagano tre mila liredimposizione diretta in ragione de loro beni o dellaloro industria

Art 34 I prigravencipi della famiglia reale fanno di piendiritto parte del Senato Essi seggono immediatamentedopo il presidente Entrano in Senato a ventun anno edhanno voto a venticinque

Art 35 Il presidente e i vice-presidenti del Senatosono nominati dal Re

Il Senato nomina nel proprio seno i suoi segretariArt 36 Il Senato egrave costituito in Alta Corte di Giusti-

zia con decreto del Re per giudicare dei crimini di altotradimento e di attentato alla sicurezza dello Stato eper giudicare i ministri accusati dalla Camera dei Depu-tati

In questi casi il Senato non egrave corpo politico Essonon puograve occuparsi se non degli affari giudiziarii per cuifu convocato sotto pena di nullitagrave

Art 37 Fuori del caso di flagrante delitto niun sena-tore puograve essere arrestato se non in forza di un ordine delSenato Esso egrave solo competente per giudicare dei reatiimputati ai suoi membri

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Art 38 Gli atti coi quali si accertano legalmente lenascite i matrimoni e le morti dei membri della Fami-glia reale sono presentati al Senato che ne ordina il de-posito ne suoi archivii

Della Camera dei Deputati

Art 39 La Camera elettiva egrave composta di deputatiscelti dai collegi elettorali conformemente alla legge

Art 40 Nessun deputato puograve essere ammesso allaCamera se non egrave suddito del Re non ha compiuta letagravedi trentanni non gode i diritti civili e politici e non riu-nisce in se gli altri requisiti voluti dalla legge

Art 41 I deputati rappresentano la nazione in genera-le e non le sole provincie in cui furono eletti

Nessun mandato imperativo puograve loro darsi daglielettori

Art 42 I deputati sono eletti per cinque anni il loromandato cessa di pien diritto alla spirazione di questotermine

Art 43 Il presidente i vice-presidenti i segretari del-la Camera dei deputati sono da essa stessa nominati nelproprio seno al principio dogni sessione per tutta la suadurata

Art 44 Se un deputato cessa per qualunque motivodalle sue funzioni il Collegio che lavea eletto saragrave tostoconvocato per fare una nuova elezione

Art 45 Nessun deputato puograve essere arrestato fuoridel caso di flagrante delitto nel tempo della sessione negrave

397

Art 38 Gli atti coi quali si accertano legalmente lenascite i matrimoni e le morti dei membri della Fami-glia reale sono presentati al Senato che ne ordina il de-posito ne suoi archivii

Della Camera dei Deputati

Art 39 La Camera elettiva egrave composta di deputatiscelti dai collegi elettorali conformemente alla legge

Art 40 Nessun deputato puograve essere ammesso allaCamera se non egrave suddito del Re non ha compiuta letagravedi trentanni non gode i diritti civili e politici e non riu-nisce in se gli altri requisiti voluti dalla legge

Art 41 I deputati rappresentano la nazione in genera-le e non le sole provincie in cui furono eletti

Nessun mandato imperativo puograve loro darsi daglielettori

Art 42 I deputati sono eletti per cinque anni il loromandato cessa di pien diritto alla spirazione di questotermine

Art 43 Il presidente i vice-presidenti i segretari del-la Camera dei deputati sono da essa stessa nominati nelproprio seno al principio dogni sessione per tutta la suadurata

Art 44 Se un deputato cessa per qualunque motivodalle sue funzioni il Collegio che lavea eletto saragrave tostoconvocato per fare una nuova elezione

Art 45 Nessun deputato puograve essere arrestato fuoridel caso di flagrante delitto nel tempo della sessione negrave

397

tradotto in giudizio in materia criminale senza il previoconsenso della Camera

Art 46 Non puograve eseguirsi alcun mandato di catturaper debiti contro di un deputato durante la sessione dellaCamera come neppure nelle tre settimane precedenti esusseguenti alla medesima

Art 47 La Camera dei deputati ha il diritto di accusa-re i ministri del Re e di tradurli dinanzi allAlta Corte diGiustizia

Disposizioni comuni alle due Camere

Art 48 Le sessioni del Senato e della Camera dei de-putati cominciano e finiscono nello stesso tempo

Ogni riunione di una Camera fuori di tempo dellasessione dellaltra egrave illegale e gli atti ne sono intiera-mente nulli

Art 49 I Senatori ed i deputati prima di essere am-messi allesercizio delle loro funzioni prestano il giura-mento di essere fedeli al Re di osservare lealmente loStatuto e le leggi dello Stato e di esercitare le loro fun-zioni col solo scopo del bene inseparabile del Re e dellapatria

Art 50 Le funzioni di Senatore e di deputato nondagravenno luogo ad alcuna indennitagrave

Art 51 I senatori ed i deputati non sono sindacabiliper ragione delle opinioni da loro emesse e dei voti datinelle Camere

Art 52 Le sedute delle Camere sono pubbliche

398

tradotto in giudizio in materia criminale senza il previoconsenso della Camera

Art 46 Non puograve eseguirsi alcun mandato di catturaper debiti contro di un deputato durante la sessione dellaCamera come neppure nelle tre settimane precedenti esusseguenti alla medesima

Art 47 La Camera dei deputati ha il diritto di accusa-re i ministri del Re e di tradurli dinanzi allAlta Corte diGiustizia

Disposizioni comuni alle due Camere

Art 48 Le sessioni del Senato e della Camera dei de-putati cominciano e finiscono nello stesso tempo

Ogni riunione di una Camera fuori di tempo dellasessione dellaltra egrave illegale e gli atti ne sono intiera-mente nulli

Art 49 I Senatori ed i deputati prima di essere am-messi allesercizio delle loro funzioni prestano il giura-mento di essere fedeli al Re di osservare lealmente loStatuto e le leggi dello Stato e di esercitare le loro fun-zioni col solo scopo del bene inseparabile del Re e dellapatria

Art 50 Le funzioni di Senatore e di deputato nondagravenno luogo ad alcuna indennitagrave

Art 51 I senatori ed i deputati non sono sindacabiliper ragione delle opinioni da loro emesse e dei voti datinelle Camere

Art 52 Le sedute delle Camere sono pubbliche

398

Ma quando dieci membri ne facciano per iscrittola domanda esse possono deliberare in segreto

Art 53 Le sedute e le deliberazioni delle Camere nonsono legali negrave valide se la maggioritagrave assoluta dei loromembri non egrave presente

Art 54 Le deliberazioni non possono essere prese senon alla maggioritagrave dei voti

Art 55 Ogni proposta di legge debbessere dapprimaesaminata dalle Giunte che saranno da ciascuna Cameranominate per i lavori preparatori Discussa ed approvatada una Camera la proposta saragrave trasmessa allaltra per ladiscussione ed approvazione e poi presentata alla san-zione del Re

Le discussioni si faranno articolo per articoloArt 56 Se un progetto di legge egrave stato rigettato da

uno dei tre poteri legislativi non potragrave piugrave essere ripro-dotto nella stessa sessione

Art 57 Ognuno che sia maggiore di etagrave ha diritto dimandare petizioni alle Camere le quali debbono farleesaminare da una Giunta e dopo la relazione della me-desima deliberare se debbano essere prese in considera-zione ed in caso affermativo mandarsi al ministro com-petente o depositarsi negli uffizi per gli opportuni ri-guardi

Art 58 Nissuna petizione puograve essere presentata per-sonalmente alle Camere

Le autoritagrave costituite hanno solo il diritto di indiriz-zar petizioni in nome collettivo

399

Ma quando dieci membri ne facciano per iscrittola domanda esse possono deliberare in segreto

Art 53 Le sedute e le deliberazioni delle Camere nonsono legali negrave valide se la maggioritagrave assoluta dei loromembri non egrave presente

Art 54 Le deliberazioni non possono essere prese senon alla maggioritagrave dei voti

Art 55 Ogni proposta di legge debbessere dapprimaesaminata dalle Giunte che saranno da ciascuna Cameranominate per i lavori preparatori Discussa ed approvatada una Camera la proposta saragrave trasmessa allaltra per ladiscussione ed approvazione e poi presentata alla san-zione del Re

Le discussioni si faranno articolo per articoloArt 56 Se un progetto di legge egrave stato rigettato da

uno dei tre poteri legislativi non potragrave piugrave essere ripro-dotto nella stessa sessione

Art 57 Ognuno che sia maggiore di etagrave ha diritto dimandare petizioni alle Camere le quali debbono farleesaminare da una Giunta e dopo la relazione della me-desima deliberare se debbano essere prese in considera-zione ed in caso affermativo mandarsi al ministro com-petente o depositarsi negli uffizi per gli opportuni ri-guardi

Art 58 Nissuna petizione puograve essere presentata per-sonalmente alle Camere

Le autoritagrave costituite hanno solo il diritto di indiriz-zar petizioni in nome collettivo

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Art 59 Le Camere non possono ricevere alcuna de-putazione negrave sentire altri fuori dei proprii membri deiministri e dei commissari del governo

Art 60 Ognuna delle Camere egrave sola competente pergiudicare della validitagrave dei titoli di ammessione dei pro-pri membri

Art 61 Cosigrave il Senato come la Camera dei deputatidetermina per mezzo dun suo regolamento interno ilmodo secondo il quale abbia da esercitare le proprie at-tribuzioni

Art 62 La lingua italiana egrave la lingua officiale delleCamere

Egrave perograve facoltativo di servirsi della francese aimembri che appartengono ai paesi in cui questa egrave inuso od in risposta ai medesimi

Art 63 Le votazioni si fanno per alzata e seduta perdivisione e per isquittinio segreto Questultimo mezzosaragrave sempre impiegato per la votazione del complesso diuna legge e per ciograve che concerne al personale

Art 64 Nessuno puograve essere ad un tempo senatore edeputato

De Ministri

Art 65 Il Re nomina e revoca i suoi ministriArt 66 I ministri non hanno voto deliberativo

nelluna o nellaltra Camera se non quando ne sonomembri

400

Art 59 Le Camere non possono ricevere alcuna de-putazione negrave sentire altri fuori dei proprii membri deiministri e dei commissari del governo

Art 60 Ognuna delle Camere egrave sola competente pergiudicare della validitagrave dei titoli di ammessione dei pro-pri membri

Art 61 Cosigrave il Senato come la Camera dei deputatidetermina per mezzo dun suo regolamento interno ilmodo secondo il quale abbia da esercitare le proprie at-tribuzioni

Art 62 La lingua italiana egrave la lingua officiale delleCamere

Egrave perograve facoltativo di servirsi della francese aimembri che appartengono ai paesi in cui questa egrave inuso od in risposta ai medesimi

Art 63 Le votazioni si fanno per alzata e seduta perdivisione e per isquittinio segreto Questultimo mezzosaragrave sempre impiegato per la votazione del complesso diuna legge e per ciograve che concerne al personale

Art 64 Nessuno puograve essere ad un tempo senatore edeputato

De Ministri

Art 65 Il Re nomina e revoca i suoi ministriArt 66 I ministri non hanno voto deliberativo

nelluna o nellaltra Camera se non quando ne sonomembri

400

Essi vi hanno sempre lingresso e debbono esseresentiti sempre che lo richieggano

Art 67 I ministri sono risponsabiliLe leggi e gli atti del governo non hanno vigore se

non sono muniti della firma di un ministro

Dellordine giudiziario

Art 68 La giustizia emana dal Re ed egrave amministratain suo nome dai giudici chegli instituisce

Art 69 I giudici nominati dal Re ad eccezione diquelli di mandamento sono inamovibili dopo tre anni diesercizio

Art 70 I Magistrati i Tribunali e giudici attualmenteesistenti sono conservati Non si potragrave derogare allorga-nizzazione giudiziaria se non in forza di una legge

Art 71 Niuno puograve essere distolto dai suoi giudici na-turali

Non potranno perciograve essere creati Tribunali o Com-missioni straordinarie

Art 72 Le udienze dei Tribunali in materia civile edi dibattimenti in materia criminale saranno pubblici con-formemente alle leggi

Art 73 Linterpretazione delle leggi in modo per tut-ti obbligatorio spetta esclusivamente al potere legislati-vo

Disposizioni generali

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Essi vi hanno sempre lingresso e debbono esseresentiti sempre che lo richieggano

Art 67 I ministri sono risponsabiliLe leggi e gli atti del governo non hanno vigore se

non sono muniti della firma di un ministro

Dellordine giudiziario

Art 68 La giustizia emana dal Re ed egrave amministratain suo nome dai giudici chegli instituisce

Art 69 I giudici nominati dal Re ad eccezione diquelli di mandamento sono inamovibili dopo tre anni diesercizio

Art 70 I Magistrati i Tribunali e giudici attualmenteesistenti sono conservati Non si potragrave derogare allorga-nizzazione giudiziaria se non in forza di una legge

Art 71 Niuno puograve essere distolto dai suoi giudici na-turali

Non potranno perciograve essere creati Tribunali o Com-missioni straordinarie

Art 72 Le udienze dei Tribunali in materia civile edi dibattimenti in materia criminale saranno pubblici con-formemente alle leggi

Art 73 Linterpretazione delle leggi in modo per tut-ti obbligatorio spetta esclusivamente al potere legislati-vo

Disposizioni generali

401

Art 74 Le istituzioni comunali e provinciali e la cir-coscrizione dei comuni e delle provincie sono regolatedalla legge

Art 75 La leva militare egrave regolata dalla leggeArt 76 Egrave istituita una milizia comunale sovra basi

fissate dalla leggeArt 77 Lo Stato conserva la sua bandiera e la coc-

carda azzurra egrave la sola nazionale62Art 78 Gli ordini cavallereschi ora esistenti sono

mantenuti con le loro dotazioni Queste non possono es-sere impiegate in altro uso fuorchegrave in quello prefissodalla propria istituzione

Il Re puograve creare gli Ordini e prescriverne gli Sta-tuti

Art 79 I titoli di nobiltagrave sono mantenuti a coloro chevi hanno diritto Il Re puograve conferirne dei nuovi

Art 80 Niuno puograve ricevere decorazioni titoli o pen-sioni da una potenza estera senza lautorizzazione delRe

Art 81 Ogni legge contraria al presente Statuto egraveabrogata

Disposizioni transitorie

Art 82 Il presente Statuto avragrave il pieno suo effettodal giorno della prima riunione delle due Camere la

62 Carlo Alberto con suo proclama del 23 marzo 1848 statuivache la bandiera fosse la tricolore italiana collo scudo di Savoiasovrapposto

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Art 74 Le istituzioni comunali e provinciali e la cir-coscrizione dei comuni e delle provincie sono regolatedalla legge

Art 75 La leva militare egrave regolata dalla leggeArt 76 Egrave istituita una milizia comunale sovra basi

fissate dalla leggeArt 77 Lo Stato conserva la sua bandiera e la coc-

carda azzurra egrave la sola nazionale62Art 78 Gli ordini cavallereschi ora esistenti sono

mantenuti con le loro dotazioni Queste non possono es-sere impiegate in altro uso fuorchegrave in quello prefissodalla propria istituzione

Il Re puograve creare gli Ordini e prescriverne gli Sta-tuti

Art 79 I titoli di nobiltagrave sono mantenuti a coloro chevi hanno diritto Il Re puograve conferirne dei nuovi

Art 80 Niuno puograve ricevere decorazioni titoli o pen-sioni da una potenza estera senza lautorizzazione delRe

Art 81 Ogni legge contraria al presente Statuto egraveabrogata

Disposizioni transitorie

Art 82 Il presente Statuto avragrave il pieno suo effettodal giorno della prima riunione delle due Camere la

62 Carlo Alberto con suo proclama del 23 marzo 1848 statuivache la bandiera fosse la tricolore italiana collo scudo di Savoiasovrapposto

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quale avragrave luogo appena compiute le elezioni Fino aquel punto saragrave provveduto al pubblico servizio con so-vrane disposizioni secondo i modi e le forme sin qui se-guite ommesse tuttavia le interinazioni e registrazionidei magistrati che sono fin dora abolite

Art 83 Per lesecuzione del presente Statuto il Re siriserva di fare leggi sulla stampa sulle elezioni sullamilizia comunale e sul riordinamento del Consiglio diStato

Sino alla pubblicazione della legge sulla stampa ri-marranno in vigore gli ordini vigenti a quella relativi

Art 84 I ministri sono incaricati e risponsabili dellaesecuzione e della piena osservanza delle presenti di-sposizioni transitorie

Dato in Torino addigrave quattro del mese di marzolanno del Signore mille ottocento quarantotto e del re-gno nostro il decimottavo

CARLO ALBERTODallesame dello Statuto si comprende qual sia la for-

ma politica del regno italianoIl re partecipa al potere legislativo vuoi direttamente

colliniziativa e colla sanzione delle leggi vuoi indiretta-mente col diritto di convocare il Parlamento (costituitodalle due Camere) di prorogarne le sessioni di scioglie-re quella dei Deputati di nominare i senatori di convo-care i collegi elettorali Quando il sovrano sappia benusare di questi diritti puograve vincere qualsivoglia opposi-zione sistematica ed ingiusta Il potere esecutivo egrave tutto

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quale avragrave luogo appena compiute le elezioni Fino aquel punto saragrave provveduto al pubblico servizio con so-vrane disposizioni secondo i modi e le forme sin qui se-guite ommesse tuttavia le interinazioni e registrazionidei magistrati che sono fin dora abolite

Art 83 Per lesecuzione del presente Statuto il Re siriserva di fare leggi sulla stampa sulle elezioni sullamilizia comunale e sul riordinamento del Consiglio diStato

Sino alla pubblicazione della legge sulla stampa ri-marranno in vigore gli ordini vigenti a quella relativi

Art 84 I ministri sono incaricati e risponsabili dellaesecuzione e della piena osservanza delle presenti di-sposizioni transitorie

Dato in Torino addigrave quattro del mese di marzolanno del Signore mille ottocento quarantotto e del re-gno nostro il decimottavo

CARLO ALBERTODallesame dello Statuto si comprende qual sia la for-

ma politica del regno italianoIl re partecipa al potere legislativo vuoi direttamente

colliniziativa e colla sanzione delle leggi vuoi indiretta-mente col diritto di convocare il Parlamento (costituitodalle due Camere) di prorogarne le sessioni di scioglie-re quella dei Deputati di nominare i senatori di convo-care i collegi elettorali Quando il sovrano sappia benusare di questi diritti puograve vincere qualsivoglia opposi-zione sistematica ed ingiusta Il potere esecutivo egrave tutto

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concentrato nelle mani del monarca giacchegrave un tal pote-re abbisogna nel suo esercizio di unitagrave di forza e di au-toritagrave Cosigrave pure il potere giudiziario egrave esercitato innome del re che rappresenta il diritto della nazione Perguarentire perograve i cittadini dagli abusi del potere esecuti-vo siccome egrave statuito che il re non sia sindacabile negravegiuridicamente responsabile si fa cadere la responsabi-litagrave sui ministri Per conseguenza tutti gli atti del gover-no non hanno vigore se non sono muniti della firma diun ministro Questa responsabilitagrave si esplica di fronte alParlamento in due modi col voto di sfiducia dato al Mi-nistero o ad un ministro e che lo obbliga moralmente adimettersi collaccusa portata dalla Camera dei deputatial Senato costituito alluopo con regio decreto in AltaCorte di giustizia A rendere poi indipendente lordinegiudiziario da ogni influenza politica egrave stabilita saggia-mente linamovibilitagrave dei giudici

Gli articoli 10 37 45 e 51 mirano ad assicurarelindipendenza la libertagrave e linviolabilitagrave di coloro chepartecipano al potere legislativo

Finalmente lo Statuto guarentisce ai cittadini la liber-tagrave negli articoli 26 28 57 e 71 la proprietagrave negli artico-li 27 e 29 il diritto di associazione nellarticolo 32 Do-vendo poi i cittadini contribuire equamente ai carichidello Stato larticolo 30 mira a far sigrave che le contribuzio-ni riescano secondo giustizia e non gravitino a detrimen-to de cittadini

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concentrato nelle mani del monarca giacchegrave un tal pote-re abbisogna nel suo esercizio di unitagrave di forza e di au-toritagrave Cosigrave pure il potere giudiziario egrave esercitato innome del re che rappresenta il diritto della nazione Perguarentire perograve i cittadini dagli abusi del potere esecuti-vo siccome egrave statuito che il re non sia sindacabile negravegiuridicamente responsabile si fa cadere la responsabi-litagrave sui ministri Per conseguenza tutti gli atti del gover-no non hanno vigore se non sono muniti della firma diun ministro Questa responsabilitagrave si esplica di fronte alParlamento in due modi col voto di sfiducia dato al Mi-nistero o ad un ministro e che lo obbliga moralmente adimettersi collaccusa portata dalla Camera dei deputatial Senato costituito alluopo con regio decreto in AltaCorte di giustizia A rendere poi indipendente lordinegiudiziario da ogni influenza politica egrave stabilita saggia-mente linamovibilitagrave dei giudici

Gli articoli 10 37 45 e 51 mirano ad assicurarelindipendenza la libertagrave e linviolabilitagrave di coloro chepartecipano al potere legislativo

Finalmente lo Statuto guarentisce ai cittadini la liber-tagrave negli articoli 26 28 57 e 71 la proprietagrave negli artico-li 27 e 29 il diritto di associazione nellarticolo 32 Do-vendo poi i cittadini contribuire equamente ai carichidello Stato larticolo 30 mira a far sigrave che le contribuzio-ni riescano secondo giustizia e non gravitino a detrimen-to de cittadini

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CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativo

del regno italiano

Reputiamo pregio dellopera dare un cenno per som-mi capi di tutto lorganismo politico ed amministrativodel regno italiano

Capo dello Stato egrave il re dellaugusta e gloriosa dina-stia di Casa Savoia

La rappresentanza nazionale nel regno di Italia consi-ste nel Parlamento che egrave linsieme della Camera dei Se-natori nominati dal re e della Camera dei Deputatieletti dal popolo

Il Parlamento si convoca ogni anno e si proroga condecreti reali Si chiama sessione il periodo di tempo checorre dalla convocazione alla prorogazione del Parla-mento e si chiama legislatura il tempo che passa dallaprima convocazione dei Deputati sino allo scioglimentoordinario o straordinario della Camera elettiva

Il re esercita il potere esecutivo col mezzo di ministriLuso vuole che essi vengano scelti fra gli uomini emi-nenti della maggioranza parlamentare Il numero dei mi-nistri secondo la legge 12 febbraio 1888 egrave determinatoper decreto reale Attualmente i Ministeri sono dodici1deg degli Interni 2deg di Grazia e Giustizia 3deg del Tesoro iquali provvedono alla conservazione dello Stato 4deg del-la Pubblica Istruzione 5deg di Agricoltura Industria eCommercio 6deg dei Lavori Pubblici 7deg delle Poste e Te-

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CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativo

del regno italiano

Reputiamo pregio dellopera dare un cenno per som-mi capi di tutto lorganismo politico ed amministrativodel regno italiano

Capo dello Stato egrave il re dellaugusta e gloriosa dina-stia di Casa Savoia

La rappresentanza nazionale nel regno di Italia consi-ste nel Parlamento che egrave linsieme della Camera dei Se-natori nominati dal re e della Camera dei Deputatieletti dal popolo

Il Parlamento si convoca ogni anno e si proroga condecreti reali Si chiama sessione il periodo di tempo checorre dalla convocazione alla prorogazione del Parla-mento e si chiama legislatura il tempo che passa dallaprima convocazione dei Deputati sino allo scioglimentoordinario o straordinario della Camera elettiva

Il re esercita il potere esecutivo col mezzo di ministriLuso vuole che essi vengano scelti fra gli uomini emi-nenti della maggioranza parlamentare Il numero dei mi-nistri secondo la legge 12 febbraio 1888 egrave determinatoper decreto reale Attualmente i Ministeri sono dodici1deg degli Interni 2deg di Grazia e Giustizia 3deg del Tesoro iquali provvedono alla conservazione dello Stato 4deg del-la Pubblica Istruzione 5deg di Agricoltura Industria eCommercio 6deg dei Lavori Pubblici 7deg delle Poste e Te-

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legrafi i quali provvedono al perfezionamento intellet-tuale morale e materiale dei cittadini 8deg degli Esteri 9degdella Guerra 10deg della Marina i quali provvedono allerelazioni internazionali ed alla conservazione e difesadel territorio 11deg delle Finanze che provvede i fondinecessarii a tutti gli altri da ultimo 12deg della Presiden-za che convoca il Consiglio dei Ministri e rappresentalintero Gabinetto Il Consiglio dei Ministri egrave la riunionedi questi in corpo collegiale per deliberare sugli affariche riguardano lintera amministrazione Ciascun mini-stro disimpegna il proprio officio per mezzo di agentiausiliari il piugrave importante dei quali egrave il Segretario Ge-nerale Lintervallo tra la cessazione di un Ministero e lacomposizione di un altro dicesi crisi ministeriale e puograveessere totale o parziale

Oltre il Consiglio dei Ministri egrave da ricordarsi il Con-siglio di Stato e la Corte dei Conti Quello consiglia edillumina i ministri stessi negli affari piugrave importanti perciascun ramo dellamministrazione e talvolta egrave chiama-to a decidere su controversie di indole superiore p esnei conflitti che insorgono tra lautoritagrave amministrativa ela giudiziaria La Corte dei Conti poi esercita un con-trollo sugli atti dei ministri ed un sindacato sulla conta-bilitagrave del pubblico denaro

Amministrativamente il Regno di Italia dividesi in 69Provincie ed in ognuna di esse un Prefetto rappresentail potere esecutivo e vien riputato il naturale intermedia-rio fra il governo e gli amministrati Esso egrave assistito ecoadiuvato nelle sue funzioni da un Consiglio di Prefet-

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legrafi i quali provvedono al perfezionamento intellet-tuale morale e materiale dei cittadini 8deg degli Esteri 9degdella Guerra 10deg della Marina i quali provvedono allerelazioni internazionali ed alla conservazione e difesadel territorio 11deg delle Finanze che provvede i fondinecessarii a tutti gli altri da ultimo 12deg della Presiden-za che convoca il Consiglio dei Ministri e rappresentalintero Gabinetto Il Consiglio dei Ministri egrave la riunionedi questi in corpo collegiale per deliberare sugli affariche riguardano lintera amministrazione Ciascun mini-stro disimpegna il proprio officio per mezzo di agentiausiliari il piugrave importante dei quali egrave il Segretario Ge-nerale Lintervallo tra la cessazione di un Ministero e lacomposizione di un altro dicesi crisi ministeriale e puograveessere totale o parziale

Oltre il Consiglio dei Ministri egrave da ricordarsi il Con-siglio di Stato e la Corte dei Conti Quello consiglia edillumina i ministri stessi negli affari piugrave importanti perciascun ramo dellamministrazione e talvolta egrave chiama-to a decidere su controversie di indole superiore p esnei conflitti che insorgono tra lautoritagrave amministrativa ela giudiziaria La Corte dei Conti poi esercita un con-trollo sugli atti dei ministri ed un sindacato sulla conta-bilitagrave del pubblico denaro

Amministrativamente il Regno di Italia dividesi in 69Provincie ed in ognuna di esse un Prefetto rappresentail potere esecutivo e vien riputato il naturale intermedia-rio fra il governo e gli amministrati Esso egrave assistito ecoadiuvato nelle sue funzioni da un Consiglio di Prefet-

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tura In ciascuna provincia si aduna pure il ConsiglioProvinciale che viene rappresentato nellintervallo frauna sessione ordinaria e laltra da una Deputazione pro-vinciale Il Consiglio e la Deputazione provinciale cura-no gli interessi della Provincia la quale ha unentitagrave edun bilancio suo proprio

Le provincie si suddividono in Circondari o Distretticon a capo un Sotto-Prefetto i Circondari in Manda-menti i Mandamenti in Comuni

Il mandamento non egrave che una circoscrizione giudizia-ria e militare e non entra nella divisione amministrativase non in quanto i Consiglieri provinciali sono distribuitiper mandamenti

Suddivisione veramente essenziale ed importante del-la provincia egrave quella che si fa nei Comuni Ogni Comu-ne come ogni provincia vive di vita sua propria ed hail suo bilancio il cui attivo si forma coi decimi che appo-sitamente si aggiungono ai tributi che si pagano alloStato coi redditi delle proprietagrave comunali e coi proventidi quelle tasse che la legge permette ai Comuni di im-porre quali sarebbero i dazi sul vino sulle legna sui ge-neri alimentari e coloniali i diritti di piazza le tasse suidomestici sui cani sulle vetture sul fuocatico ecc Coldenaro che per siffatti modi il Comune viene a percepiresi stipendiano gli impiegati comunali si provvedeallistruzione primaria od elementare ed anche alla se-condaria occorrendo si mantengono le strade comunaliecc Il Comune egrave amministrato dal Consiglio Comunaleche si aduna in sessioni ordinarie o straordinarie I

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tura In ciascuna provincia si aduna pure il ConsiglioProvinciale che viene rappresentato nellintervallo frauna sessione ordinaria e laltra da una Deputazione pro-vinciale Il Consiglio e la Deputazione provinciale cura-no gli interessi della Provincia la quale ha unentitagrave edun bilancio suo proprio

Le provincie si suddividono in Circondari o Distretticon a capo un Sotto-Prefetto i Circondari in Manda-menti i Mandamenti in Comuni

Il mandamento non egrave che una circoscrizione giudizia-ria e militare e non entra nella divisione amministrativase non in quanto i Consiglieri provinciali sono distribuitiper mandamenti

Suddivisione veramente essenziale ed importante del-la provincia egrave quella che si fa nei Comuni Ogni Comu-ne come ogni provincia vive di vita sua propria ed hail suo bilancio il cui attivo si forma coi decimi che appo-sitamente si aggiungono ai tributi che si pagano alloStato coi redditi delle proprietagrave comunali e coi proventidi quelle tasse che la legge permette ai Comuni di im-porre quali sarebbero i dazi sul vino sulle legna sui ge-neri alimentari e coloniali i diritti di piazza le tasse suidomestici sui cani sulle vetture sul fuocatico ecc Coldenaro che per siffatti modi il Comune viene a percepiresi stipendiano gli impiegati comunali si provvedeallistruzione primaria od elementare ed anche alla se-condaria occorrendo si mantengono le strade comunaliecc Il Comune egrave amministrato dal Consiglio Comunaleche si aduna in sessioni ordinarie o straordinarie I

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Consiglieri comunali come i provinciali si eleggono anorma della legge 10 febbraio 1890 Capo dellammini-strazione comunale ed uffiziale del Governo egrave il Sinda-co al quale egrave demandata eziandio la pubblica sicurezzain quei Comuni ove manchi un uffiziale proprio A coa-diuvare il Sindaco nellesercizio delle sue funzioni ed arappresentare il Consiglio comunale quando non haluogo la convocazione di questo fra i Consiglieri comu-nali si elegge una Giunta municipale i cui membri chia-mansi assessori

Per lamministrazione della giustizia vi egrave un Concilia-tore in ogni comune del regno il quale giudica in mate-ria civile delle cause non eccedenti le lire 30 e le suesentenze sono inappellabili Vi egrave un Pretore in ognunodei 1793 mandamenti il quale giudica in materia civiledelle cause che non eccedono le lire 1500 ed in materiapenale delle colpe punibili con pene di polizia e corre-zionali le sue sentenze sono appellabili Vi sono Tribu-nali di Circondario che trattano in prima istanza di tuttele cause in materia civile il cui valore ecceda L 1500ed in grado di appello di tutte le cause in materia civiledecise in prima istanza dai pretori o dagli arbitri Giudi-cano pure in materia penale dei reati punibili con penecorrezionali I tribunali di Circondario vengono anchechiamati civili e correzionali Le Corti di appello i cuigiudici si chiamano Consiglieri giudicano delle causeprodotte in appello dai tribunali civili e correzionali LeCorti di assise giudicano gli imputati dei reati piugrave graviFinalmente le Corti Supreme dette di Cassazione giu-

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Consiglieri comunali come i provinciali si eleggono anorma della legge 10 febbraio 1890 Capo dellammini-strazione comunale ed uffiziale del Governo egrave il Sinda-co al quale egrave demandata eziandio la pubblica sicurezzain quei Comuni ove manchi un uffiziale proprio A coa-diuvare il Sindaco nellesercizio delle sue funzioni ed arappresentare il Consiglio comunale quando non haluogo la convocazione di questo fra i Consiglieri comu-nali si elegge una Giunta municipale i cui membri chia-mansi assessori

Per lamministrazione della giustizia vi egrave un Concilia-tore in ogni comune del regno il quale giudica in mate-ria civile delle cause non eccedenti le lire 30 e le suesentenze sono inappellabili Vi egrave un Pretore in ognunodei 1793 mandamenti il quale giudica in materia civiledelle cause che non eccedono le lire 1500 ed in materiapenale delle colpe punibili con pene di polizia e corre-zionali le sue sentenze sono appellabili Vi sono Tribu-nali di Circondario che trattano in prima istanza di tuttele cause in materia civile il cui valore ecceda L 1500ed in grado di appello di tutte le cause in materia civiledecise in prima istanza dai pretori o dagli arbitri Giudi-cano pure in materia penale dei reati punibili con penecorrezionali I tribunali di Circondario vengono anchechiamati civili e correzionali Le Corti di appello i cuigiudici si chiamano Consiglieri giudicano delle causeprodotte in appello dai tribunali civili e correzionali LeCorti di assise giudicano gli imputati dei reati piugrave graviFinalmente le Corti Supreme dette di Cassazione giu-

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dicano sui ricorsi per annullamento delle sentenze sia inlinea penale sia in linea civile Si puograve ricorrere contro lesentenze dei conciliatori delle Corti di appello e delleCorti di Assise

Nei tribunali chiamasi Pubblico ministero colui cherappresenta laccusa in qualitagrave di mandatario della giu-stizia sociale Questo ufficio viene esercitato presso leCorti di Cassazione e le Corti dAppello dai Procuratorigenerali e loro Sostituiti presso i Tribunali di Circonda-rio dai Procuratori del Re presso i Pretori degli ag-giunti giudiziarii dai delegati di pubblica sicurezza daisindaci consiglieri e segretari comunali

Sono tribunali speciali i tribunali di commercio ed itribunali militari

Si adopera il vocabolo giurisdizione per indicare lapodestagrave spiegata da ciascuna autoritagrave giudiziarianellesercizio delle sue funzioni Si usa il vocabolo com-petenza per designare la misura con cui questa podestagraveviene distribuita fra le diverse autoritagrave giudiziarie

CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano

In conseguenza della organizzazione politica ed am-ministrativa del regno dItalia il cittadino viene a parte-cipare ai tre poteri dello Stato

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dicano sui ricorsi per annullamento delle sentenze sia inlinea penale sia in linea civile Si puograve ricorrere contro lesentenze dei conciliatori delle Corti di appello e delleCorti di Assise

Nei tribunali chiamasi Pubblico ministero colui cherappresenta laccusa in qualitagrave di mandatario della giu-stizia sociale Questo ufficio viene esercitato presso leCorti di Cassazione e le Corti dAppello dai Procuratorigenerali e loro Sostituiti presso i Tribunali di Circonda-rio dai Procuratori del Re presso i Pretori degli ag-giunti giudiziarii dai delegati di pubblica sicurezza daisindaci consiglieri e segretari comunali

Sono tribunali speciali i tribunali di commercio ed itribunali militari

Si adopera il vocabolo giurisdizione per indicare lapodestagrave spiegata da ciascuna autoritagrave giudiziarianellesercizio delle sue funzioni Si usa il vocabolo com-petenza per designare la misura con cui questa podestagraveviene distribuita fra le diverse autoritagrave giudiziarie

CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano

In conseguenza della organizzazione politica ed am-ministrativa del regno dItalia il cittadino viene a parte-cipare ai tre poteri dello Stato

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Partecipa al potere legislativo mediante il diritto elet-torale politico il diritto di eliggibilitagrave il diritto di peti-zione

Mediante il diritto elettorale politico il cittadino con-corre indirettamente alla formazione delle leggi eleg-gendo i deputati il cui uffizio egrave appunto proporre discu-tere ed approvare le leggi Se tutti i cittadini fossero ca-paci di esercitare questo importantissimo diritto politicotutti dovrebbero essere elettori ed il suffragio universa-le potrebbe attuarsi senza pericolo alcuno Ma giacchegravenon tutti hanno coscienza del proprio voto si richieggo-no alcune condizioni ragionevolissime

Con R Decreto (24 settembre 1882) fu pubblicato ilTesto unico della Legge elettorale politica Donde si ri-leva che le principali condizioni per essere elettoresono 1deg goder per nascita o per origine dei diritti civilie politici del Regno 2deg avere compiuto il ventunesimoanno di etagrave 3deg saper leggere e scrivere 4deg avere uno de-gli altri requisiti determinati dagli articoli 2 e 3 dellalegge o almeno trovarsi nelle condizioni contenute nelT VI della legge predetta

La condizione richiesta dallart 2deg egrave che il cittadinodeve provare di aver sostenuto con buon esito lesperi-mento prescritto dalla legge e dal regolamento sulle ma-terie comprese nel corso elementare obbligatorio

La legge predetta distribuisce gli elettori in due cate-gorie altri hanno il diritto politico per titolo di ufficioaltri per titolo del censo

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Partecipa al potere legislativo mediante il diritto elet-torale politico il diritto di eliggibilitagrave il diritto di peti-zione

Mediante il diritto elettorale politico il cittadino con-corre indirettamente alla formazione delle leggi eleg-gendo i deputati il cui uffizio egrave appunto proporre discu-tere ed approvare le leggi Se tutti i cittadini fossero ca-paci di esercitare questo importantissimo diritto politicotutti dovrebbero essere elettori ed il suffragio universa-le potrebbe attuarsi senza pericolo alcuno Ma giacchegravenon tutti hanno coscienza del proprio voto si richieggo-no alcune condizioni ragionevolissime

Con R Decreto (24 settembre 1882) fu pubblicato ilTesto unico della Legge elettorale politica Donde si ri-leva che le principali condizioni per essere elettoresono 1deg goder per nascita o per origine dei diritti civilie politici del Regno 2deg avere compiuto il ventunesimoanno di etagrave 3deg saper leggere e scrivere 4deg avere uno de-gli altri requisiti determinati dagli articoli 2 e 3 dellalegge o almeno trovarsi nelle condizioni contenute nelT VI della legge predetta

La condizione richiesta dallart 2deg egrave che il cittadinodeve provare di aver sostenuto con buon esito lesperi-mento prescritto dalla legge e dal regolamento sulle ma-terie comprese nel corso elementare obbligatorio

La legge predetta distribuisce gli elettori in due cate-gorie altri hanno il diritto politico per titolo di ufficioaltri per titolo del censo

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Le liste elettorali si formano in ciascun comune iltempo utile per farvisi iscrivere egrave il mese di gennaio

Il numero dei deputati per tutto il Regno egrave di 508 Laloro elezione egrave fatta a scrutinio di lista in 135 collegi dicui ciascuno elegge il numero di deputati che gli egrave attri-buito Ogni collegio egrave diviso in sezioni per Comuni inmaniera che il numero degli elettori non sia negrave superiorea 400 negrave inferiore a 100

I collegi elettorali sono convocati dal Re Le normecon cui si procede alla elezione nelle singole sezionisono indicate dagli articoli 52-68 della legge elettorale

Sono proclamati eletti nei limiti dei deputati assegna-ti al collegio coloro che hanno ottenuto il maggior nu-mero di voti purchegrave oltrepassino lottavo del numerodegli elettori iscritti Nel caso contrario avragrave luogo laelezione di ballottaggio

Chiunque puograve essere eletto deputato purchegrave abbia irequisiti voluti dallart 40 dello Statuto e salve le ecce-zioni indicate dagli art 82 e 83 della Legge elettorale

Quanto al diritto di petizione esso egrave garantito dallart57 dello Statuto Le petizioni possono avere per oggetto1deg suggerire al Parlamento idee utili riguardanti le leggie gli interessi della nazione 2deg appellarsi al Parlamentocontro atti del potere esecutivo 3deg chiedere la coopera-zione del Parlamento per interesse di un paese o di alcu-ne persone

Il cittadino italiano partecipa al potere esecutivo-amministrativo sia col diritto di eleggere i consigliericomunali e provinciali sia collessere egli medesimo

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Le liste elettorali si formano in ciascun comune iltempo utile per farvisi iscrivere egrave il mese di gennaio

Il numero dei deputati per tutto il Regno egrave di 508 Laloro elezione egrave fatta a scrutinio di lista in 135 collegi dicui ciascuno elegge il numero di deputati che gli egrave attri-buito Ogni collegio egrave diviso in sezioni per Comuni inmaniera che il numero degli elettori non sia negrave superiorea 400 negrave inferiore a 100

I collegi elettorali sono convocati dal Re Le normecon cui si procede alla elezione nelle singole sezionisono indicate dagli articoli 52-68 della legge elettorale

Sono proclamati eletti nei limiti dei deputati assegna-ti al collegio coloro che hanno ottenuto il maggior nu-mero di voti purchegrave oltrepassino lottavo del numerodegli elettori iscritti Nel caso contrario avragrave luogo laelezione di ballottaggio

Chiunque puograve essere eletto deputato purchegrave abbia irequisiti voluti dallart 40 dello Statuto e salve le ecce-zioni indicate dagli art 82 e 83 della Legge elettorale

Quanto al diritto di petizione esso egrave garantito dallart57 dello Statuto Le petizioni possono avere per oggetto1deg suggerire al Parlamento idee utili riguardanti le leggie gli interessi della nazione 2deg appellarsi al Parlamentocontro atti del potere esecutivo 3deg chiedere la coopera-zione del Parlamento per interesse di un paese o di alcu-ne persone

Il cittadino italiano partecipa al potere esecutivo-amministrativo sia col diritto di eleggere i consigliericomunali e provinciali sia collessere egli medesimo

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eletto a questi uffici sia col venire ammesso alle cari-che dello Stato

Le elezioni amministrative sono regolate dalla leggesulla amministrazione comunale e provinciale del 10febbraio 1890 il cui testo giova ben conoscere per esse-re in grado di prendere parte ad unistituzione dalla qua-le dipende massimamente il benessere del proprio co-mune e della propria provincia

Larticolo 24 dello Statuto dichiara tutti i regnicoliegualmente ammissibili alle cariche civili e militari del-lo Stato Ammessa la capacitagrave necessaria linfimo deicittadini puograve diventare Ministro dello Stato Cosigrave nelleforme rappresentative trova luogo di esplicarsi quellache appellasi aristocrazia del merito

Finalmente il cittadino italiano in piugrave maniere parteci-pa al potere giudiziario

Le udienze sono pubbliche e la stampa ne puograve rende-re conto perciograve il cittadino puograve sempre esprimere pub-blicamente il suo parere sul merito di una sentenza

Listituzione del giurigrave chiama lopinione popolare apronunziarsi sullesistenza del reato e sulla colpabilitagravedellaccusato ciograve che influisce sulla sentenza

I membri del giurigrave (parola di origine inglese la qualeperograve egrave derivata dal latino giurare) si dicono giurati per-chegrave dagravenno giuramento di pronunziare il loro giudizio se-condo coscienza ed anche giudici del fatto perchegrave nondevono discutere sulla pena meritata dal reo ma sola-mente dichiarare se il fatto sia vero o no giusto o ingiu-

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eletto a questi uffici sia col venire ammesso alle cari-che dello Stato

Le elezioni amministrative sono regolate dalla leggesulla amministrazione comunale e provinciale del 10febbraio 1890 il cui testo giova ben conoscere per esse-re in grado di prendere parte ad unistituzione dalla qua-le dipende massimamente il benessere del proprio co-mune e della propria provincia

Larticolo 24 dello Statuto dichiara tutti i regnicoliegualmente ammissibili alle cariche civili e militari del-lo Stato Ammessa la capacitagrave necessaria linfimo deicittadini puograve diventare Ministro dello Stato Cosigrave nelleforme rappresentative trova luogo di esplicarsi quellache appellasi aristocrazia del merito

Finalmente il cittadino italiano in piugrave maniere parteci-pa al potere giudiziario

Le udienze sono pubbliche e la stampa ne puograve rende-re conto perciograve il cittadino puograve sempre esprimere pub-blicamente il suo parere sul merito di una sentenza

Listituzione del giurigrave chiama lopinione popolare apronunziarsi sullesistenza del reato e sulla colpabilitagravedellaccusato ciograve che influisce sulla sentenza

I membri del giurigrave (parola di origine inglese la qualeperograve egrave derivata dal latino giurare) si dicono giurati per-chegrave dagravenno giuramento di pronunziare il loro giudizio se-condo coscienza ed anche giudici del fatto perchegrave nondevono discutere sulla pena meritata dal reo ma sola-mente dichiarare se il fatto sia vero o no giusto o ingiu-

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sto imputabile o no Il giudizio pronunziato dai giuratisi chiama verdetto dallinglese verdict detto vero

Se il giurigrave si considera come magistratura popolare incui appunto prende parte il popolo esso egrave istituzione an-tichissima Presso i Greci eranvi i dicasti cittadini elettia sorte a sedere nei tribunali per un anno In Roma eran-vi i centumviri che scelti fra i diversi ordini della citta-dinanza venivano dal pretore assegnati ai litiganti nellecause civili Presso i Germani tutti i cittadini erano giu-dici presso i Franchi ed i Galli si tenevano assembleeper giudicare i reati

Ma prendendo il giurigrave nel senso speciale di giudicidel fatto che assieme ai giudici del diritto prendono par-te ai giudizi la sua origine egrave nellInghilterra la qualeadattograve man mano ai tempi lantico giudizio dei Pari deiSassoni e degli Anglo-Sassoni Cotale istituzione sorsecolagrave fra lanno 1180 e lanno 1216 fu perfezionata daOdoardo III e resa indipendente da Carlo II Presso gliInglesi havvi un doppio giurigrave uno di accusa che dichia-ra essere laccusa fondata laltro di decisione il qualepronunzia il suo verdetto dopo che laccusa fu dichiaratafondata

Presso di noi il giurigrave egrave ammesso nelle sole cause cri-minali Fu introdotto negli Stati Sardi colla legge 26marzo 1848 per i reati di stampa e poi esteso a tutti icrimini col decreto 4 dicembre 1865

Il fine della giuria sarebbe quello di meglio guarentirela libertagrave dei cittadini e salvare talvolta linnocenzacollimpedire la precipitazione delle sentenze allorchegrave la

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sto imputabile o no Il giudizio pronunziato dai giuratisi chiama verdetto dallinglese verdict detto vero

Se il giurigrave si considera come magistratura popolare incui appunto prende parte il popolo esso egrave istituzione an-tichissima Presso i Greci eranvi i dicasti cittadini elettia sorte a sedere nei tribunali per un anno In Roma eran-vi i centumviri che scelti fra i diversi ordini della citta-dinanza venivano dal pretore assegnati ai litiganti nellecause civili Presso i Germani tutti i cittadini erano giu-dici presso i Franchi ed i Galli si tenevano assembleeper giudicare i reati

Ma prendendo il giurigrave nel senso speciale di giudicidel fatto che assieme ai giudici del diritto prendono par-te ai giudizi la sua origine egrave nellInghilterra la qualeadattograve man mano ai tempi lantico giudizio dei Pari deiSassoni e degli Anglo-Sassoni Cotale istituzione sorsecolagrave fra lanno 1180 e lanno 1216 fu perfezionata daOdoardo III e resa indipendente da Carlo II Presso gliInglesi havvi un doppio giurigrave uno di accusa che dichia-ra essere laccusa fondata laltro di decisione il qualepronunzia il suo verdetto dopo che laccusa fu dichiaratafondata

Presso di noi il giurigrave egrave ammesso nelle sole cause cri-minali Fu introdotto negli Stati Sardi colla legge 26marzo 1848 per i reati di stampa e poi esteso a tutti icrimini col decreto 4 dicembre 1865

Il fine della giuria sarebbe quello di meglio guarentirela libertagrave dei cittadini e salvare talvolta linnocenzacollimpedire la precipitazione delle sentenze allorchegrave la

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legge decreta gravissime pene In molti casi la giuriapuograve educare la coscienza pubblica ed infondere nei col-pevoli salutare vergogna del delitto commesso Ma nonsempre i giurati rispondono allo scopo della istituzione

La legge dell8 giugno 1874 prescrive le condizioniper lufficio di giurato

Tali sono in complesso i diritti che lItaliano egrave chia-mato ad esercitare Rammenti perograve lItaliano che nontanto dallesercizio dei diritti politici dipende il benesse-re e la gloria della patria quanto dalla concordia civile edal pregio in cui sono tenuti i caratteri morali

FINE

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legge decreta gravissime pene In molti casi la giuriapuograve educare la coscienza pubblica ed infondere nei col-pevoli salutare vergogna del delitto commesso Ma nonsempre i giurati rispondono allo scopo della istituzione

La legge dell8 giugno 1874 prescrive le condizioniper lufficio di giurato

Tali sono in complesso i diritti che lItaliano egrave chia-mato ad esercitare Rammenti perograve lItaliano che nontanto dallesercizio dei diritti politici dipende il benesse-re e la gloria della patria quanto dalla concordia civile edal pregio in cui sono tenuti i caratteri morali

FINE

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  • Liber Liber
  • PREFAZIONE
  • INDICE
  • LA SCIENZA MORALE
  • PSICOLOGIA MORALE
    • PREAMBOLO
    • CAPITOLO I Dellappetito
    • CAPITOLO II Dellistinto
    • CAPITOLO III Del sentimento
    • CAPITOLO IV Degli affetti e delle passioni
    • CAPITOLO V Della volontagrave
    • CAPITOLO VI Della libertagrave
    • CAPITOLO VII Del bene ossia del fine delloperazione umana
    • CAPITOLO VIII Del carattere morale
      • NOMOLOGIA
        • CAPITOLO I Definizione della legge morale
        • CAPITOLO II Della cognizione esistenza e caratteri della legge naturale
        • CAPITOLO III Del supremo principio morale
        • CAPITOLO IV Del raziocinio morale
          • SOCIOLOGIA
            • CAPITOLO I Della societagrave umana
            • CAPITOLO II Elementi analitici della Societagrave
            • CAPITOLO III Della societagrave particolare e sua divisione
            • CAPITOLO IV Della autoritagrave
            • CAPITOLO V Della famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica
            • CAPITOLO VI Della societagrave civile
            • CAPITOLO VII Origine della societagrave civile
            • CAPITOLO VIII Fine dello Stato
            • CAPITOLO IX Rapporti dello Stato cogli individui Opinioni su questi rapporti
            • CAPITOLO X Delle forme di governo
            • CAPITOLO XI I Poteri dello Stato
              • sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO
              • sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO
              • sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO
                • CAPITOLO XII Della legislazione e del diritto penale in particolare
                • CAPITOLO XIII Della Societagrave internazionale
                • CAPITOLO XIV Rapporti dello Stato con altre forme di societagrave
                  • DOVERI E DIRITTI
                    • CAPITOLO I Dei doveri in generale
                    • CAPITOLO II Doveri religiosi
                    • CAPITOLO III Doveri individuali
                      • 1deg Dovere della propria conservazione
                      • 2deg Doveri di perfezionamento
                      • 3deg Dovere di conservare la propria dignitagrave personale
                        • CAPITOLO IV Doveri sociali
                        • CAPITOLO V Del Diritto
                        • CAPITOLO VI Diritti naturali
                        • CAPITOLO VII Della personalitagrave umana e diritti inerenti
                        • CAPITOLO VIII Diritti domestici
                        • CAPITOLO IX Del diritto di proprietagrave
                        • CAPITOLO X Diritti positivi
                        • CAPITOLO XI Diritti civili Cenno sul Codice Civile Italiano
                        • CAPITOLO XII Diritti politici
                        • CAPITOLO XIII Idea dello Stato libero Diritto costituzionale
                        • CAPITOLO XIV Costruzioni rappresentative La monarchia costituzionale italiana
                        • CAPITOLO XV Organismo politico ed amministrativo del regno italiano
                        • CAPITOLO XVI Diritti politici dellItaliano
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