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7/24/2019 Carmillaonline.com-costituzione Di Guerra
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carmillaonline.com http://www.carmillaonline.com/2015/11/18/costituzione-di-guerra
COSTITUZIONE DI GUERRA
di Peter Freeman
Luned 16 novembre, tre giorni dopo le stragi di Parigi, Franois Hollande
intervenuto davanti al parlamento riunito in seduta congiunta a Versailles. Nelsuo discorso trasmesso in diretta tv il presidente francese ha pronunciato
parole di una certa gravit e foriere di pesanti cambiamenti negli equilibri
interni non solo della Francia ma di tutti i Paesi dellUnione Europea.
Lo scenario prefigurato da Hollande apre infatti la strada ad alcune importanti
modifiche della costituzione francese, cui potrebbero a breve seguire analoghi
passi da parte di altri governi. Con lannuncio siamo in guerra e la
ridefinizione del concetto di terrorismo (terrorismo di guerra), per combattere
il quale necessario adeguare la carta costituzionale, istituzionalizzando uno
stato di emergenza permanente, il presidente del paese delle libert e dei
diritti delluomo apre una nuova fase politica i cui sviluppi sono tutti da
indagare e che non promettono nulla di buono.
Vendetta e potenza
Hollande ha anzitutto premesso che le vittime saranno vendicate e che lo Stato metter in campo tutta la sua
potenza. Quando uno Stato promette vendetta e potenza sempre bene drizzare le antenne per capire dove s
sta andando a parare. La vendetta non esattamente un concetto giuridico, e se va a incrociarsi con lannuncio di
provvedimenti legislativi c da essere preoccupati. Anche levocazione della potenza 1dello Stato assume
connotati minacciosi quando essa unita al varo di nuove leggi in materia di sicurezza e ordine pubblico.
Entrando nel merito, Hollande ha annunciato che la legge sullo stato di emergenzasar a breve modificata perdecreto. La Loi relative ltat durgencerisale al 1955 (presidente De Gaulle, primo ministro Michel Debr), ai tem
della guerra dAlgeria. In presenza di circostanze eccezionali, la legge attribuisce allesecutivo poteri straordinari in
materia di sicurezza. Tra le misure che possono essere emanate2a discrezione del Ministro degli Interni ci sono il
coprifuoco, il domicilio coatto, la chiusura di locali pubblici, il divieto di riunirsi, le perquisizioni in qualsiasi ora del
giorno o della notte senza mandato dellautorit giudiziaria, il controllo sui mezzi di informazione. Non tutte queste
misure sono necessariamente assunte in una volta sola ma tutte hanno conseguenze pesanti sulle libert individua
Lultima volta che questa legge fu applicata risale alla rivolta delle banlieues del 2005. Si fece inoltre ricorso allo sta
di emergenza nel 1958 e nel 1961, in occasione dei tentativi golpisti messi in atto da alti ufficiali dellesercito 3contr
allapertura di trattative con il FLN algerino, e in epoca pi recente per la rivolta in Nuova Caledonia nel 1984.
Possiamo dire che le proclamazioni dello stato di emergenza in Francia sono sempre state legate, in un modo o
nellaltro, alla storia coloniale di questo Paese (i protagonisti della rivolta delle periferie nel 2005 erano in gran
maggioranza figli di prima o di seconda generazione di immigrati dalle ex-colonie).
Costituzione demergenza
Ma Franois Hollande non si limitato ad annunciare una modifica per decreto della legge sullo stato durgenza. Ha
gettato sul piatto la proposta di modificare due articoli (16 e 36) della costituzione francese. Di che cosa si tratta?
Larticolo 16, uno dei pi controversi dispositivi contenuti nella costituzione francese, 4prevede che, a fronte di una
situazione di minaccia (seria e immediata) per le istituzioni repubblicane, il Capo dello Stato, dopo essersi
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consultato con il primo ministro e i presidenti delle due Camere e del Consiglio Costituzionale (lequivalente della
nostra Corte costituzionale), possa assumere poteri eccezionali. Non ci sono limiti a questi poteri, se non nel fatto
che le Camere non possono essere sciolte e che il Consiglio costituzionale deve esprimersi (ma senza potest di
veto) sulle misure prese dal Presidente. Non prima di 30 giorni dallassunzione dei poteri eccezionali, i presidenti di
Camera e Senato potranno chiedere che il Consiglio costituzionale si pronunci (con parere non vincolante) sulla
sussistenza o meno della condizioni che motivano e giustificano il ricorso ai poteri di cui allarticolo 16.
Larticolo 36disciplina invece ltat de sige, ovvero lo stato dassedio, che pu essere decretato qualora la
nazione sia sotto attacco o sia oggetto di uninsurrezione armata. Se ci avviene, una serie di poteri, in primis quellidi polizia, possono essere trasferiti alle autorit militari. Lo stato di assedio non pu tuttavia essere decretato
sullintero territorio nazionale ma solo in parti di esso, disposto dal Consiglio dei ministri e non pu durare pi di 12
giorni, termine oltre il quale ogni proroga dovr essere autorizzata dal parlamento.
Questa lattuale cornice legislativa, cos come stata prevista dalla costituzione del 1958.
Che cosa intende fare Hollande? In primo luogo vuole costituzionalizzare lo stato di emergenza, fino a oggi previst
dalla legge ordinaria: nel suo progetto di riforma lo stato di emergenza sar inserito nellarticolo 36 che gi preved
lo stato dassedio. La proposta fu avanzata gi nel 2007 dal cosiddetto comit Balladur, la commissione nominat
da Nicholas Sarkozy per tracciare una riforma costituzionale ad ampio raggio. Offrire una copertura costituzionale a
stato demergenza, assegnando al parlamento i poteri di proroga, avrebbe un significato maggiormente garantista, i
problema come tutto questo si andr a collocare e a integrare con la crisi apertasi con gli attentati del 13 novembra Parigi.
Secondo quanto ha dichiarato Hollande, lintento di adeguare la legislazione vigente, conciliando lesigenza di
misure destinate al lungo periodo con quella di non comprimere eccessivamente le libert dei cittadini, come invece
avverrebbe con la decretazione dello stato dassedio.5
E per la prima esigenza, quella del lungo periodo, a imporsi e a prevalere rispetto alla tutela delle libert
individuali.
Terrorismo di guerra
Ma il termine terrorismo di guerra, richiamato dallo stesso Hollande nel suo discorso a Versailles, acontestualizzare le modifiche alla carta costituzionale. Non siamo di fronte a una innocente variazione semantica:
oltre il semplice terrorismo, e prima della guerra convenzionale, abbiamo ora la forma ibrida del terrorismo di
guerra. Per combatterlo (senza peraltro alcuna certezza di successo) occorrono tempi lunghi e limitazioni delle
libert individuali, limitazioni che possono, da eccezionali e temporanee, diventare permanenti. Non sar sfuggito ai
pi che il trattatto di Schengen stato di fatto abrogato, prima invocando lemergenza immigrazione, poi quella
terroristica. La fortezza Europa sta sempre pi assumendo i caratteri di un compound militare.
La Francia in guerra la frase a effetto che stata maggiormente rilanciata ed enfatizzata dai media europei co
insopportabili toni patriottici. Nel pronunciare la frase, il presidente francese si rivolto ai partner della UE chiedend
di attivare da subito larticolo 42, comma 7, del Trattato sul funzionamento dellUnione Europea 6che impone ai Pae
membri di prestare aiuto e assistenza con tutti i mezzi a loro disposizione al partner aggredito. Lappello statoimmediatamente accolto da Federica Mogherini, lAlto rappresentante per la politica estera della UE, che ha invitato
comunit internazionale a unirsi e separare le differenze per schierarsi compatta a fianco della Francia.
E dunque guerra. Ma contro chi? Non contro la Siria, il cui regime non in guerra con la Francia, e nemmeno
contro lesausto Iraq, al centro di ben tre conflitti armati dal 1980 a oggi. Il nemico comune lIS, lauto-proclamatas
entit statuale che si installata in parte del territorio siriano e iracheno. Ma contro lIS nessuna coalizione di
volenterosi potr per ora intervenire con truppe via terra, almeno finch Assad non lo autorizzer. Come si vede, le
asimmetrie della guerra al terrorismo che tanto piaceva a Bush Jr sono ben pi articolate di un semplice raffronto t
le forze militari in campo o tra i teatri di scontro scelti da una parte e dallaltra. Tutto diventa scivoloso, ambiguo,
pericoloso.
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Non dato per ora di sapere quali saranno gli sviluppi militari della guerra al terrorismo di guerra. Sarebbe per un
sbaglio perdere di vista le conseguenze che le modifiche costituzionali annunciate da Hollande potranno avere non
solo sulla vita politica e civile della Francia ma anche su quella delle altre nazioni dEuropa (fino a oggi impegnate a
litigare sulle quote di profughi in fuga dalla Siria). La clausola del terrorismo di guerra, la decretazione emergenzia
e la sospensione delle libert civili che Parigi ha inaugurato rischiano infatti di diffondersi in buona parte del
continente, diventando un utile pretesto per affrontare con le maniere forti questioni che con la jihad islamica hanno
ben poco in comune. E alimentando pulsioni autoritarie che gi percorrono le societ europee. Non un caso che
liniziativa di Hollande sia stata accolta con toni trionfanti dalla destra pi sguaiata e impresentabile, la stessa che
vorrebbe bombardare a tappeto la Siria e che ora pronta a impugnare la bandiera di una nuova legislazioneliberticida.