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e-learning navigando s’impara formazione continua per operatori sanitari

Catalogo e-learning 2011

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Il Catalogo dei corsi FAD del Pensiero Scientifico Editore per il 2011

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e-learningnavigando

s’impara

formazione continuaper operatori sanitari

Il Pensiero Scientifico Editore, fondata nel 1946, è oggi una delle più autorevoli fonti di informazione qualificata su salute, medicina e sanità. A partire dal 1995, la casa editrice ha affiancato alla produzione editoriale tradizionale un’intensa attività su web.Il canale Salute del più conosciuto portale web internazionale – Yahoo! – è interamente prodotto dal Pensiero Scientifico Editore. La Agenzia Italiana per il Farmaco ha affidato al Pensiero la realizzazione di diversi corsi di e-learning nell’ambito del Progetto ECCE (Educazione Continua Centrata sulle Evidenze).La Provincia Autonoma di Bolzano si avvale della collaborazione della casa editrice per la cura della Biblioteca Medica Virtuale (www.bmv.bz.it), uno dei più importanti progetti europei finalizzati all’accesso alla documentazione scientifica da parte degli operatori della sanità pubblica, integrato con i corsi di formazione a distanza descritti in queste pagine.

e-learning i corsi del Pensiero

Il corso introduce gli operatori sanitari alla medicina basata sulle prove (EbM), di cui sono chiarite le origini, i precedenti culturali ed il metodo. L’idea di fondo che ha orientato il lavoro degli autori è che la EbM non costituisca un “nuovo paradigma”; al contrario, si tratta di un rinnovato e più sistematico richiamo alla necessità di basare l’agire professionale su dati scientifici rigorosi, nell’interesse dei cittadini. A questi ultimi il corso riserva particolare importanza; il cosiddetto “quarto gradino” della EbM (la condivisione delle evidenze con i pazienti e i loro familiari, nonché la verifica della compatibilità delle decisioni cliniche con le attese e le preferenze dei malati) è l’argomento di uno dei quattro moduli che compongono il percorso didattico.

Durata del corso: 6 ore.

Chi ha curato il corso Marina Davoli (Cochrane Collaboration) e Anna Maria Bargagli (ASL RME, Roma); Chiara Bassi (Ceveas, Modena); Christa Zimmermann, Claudia Goss e Michela Rimondini (Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Università di Verona).

Come è articolato1. La Evidence-based Medicine: definizione, potenzialità e limiti Definizione e storia della EbM. Come mettere in pratica la EbM: la formulazione del problema;

la ricerca e la valutazione delle evidenze; il trasferimento delle evidenze al paziente individuale.

Le applicazioni della EbM alla politica sanitaria. L’Evidence-based Health Care e la valutazione delle tecnologie in Sanità. La determinazione delle priorità in Sanità. La produzione delle evidenze: promuovere una cultura della ricerca clinica. I limiti della EbM.

2. La formulazione di un quesito clinico e la ricerca delle informazioni I diversi ambiti dell’attività clinica e l’emergere degli interrogativi. Come porsi delle domande alle quali sia possibile dare risposta. Le fonti di informazione: periodici, monografie. La qualità delle conoscenze e i condizionamenti dell’informazione. Come effettuare una ricerca bibliografica. Gli operatori booleani. Ricerca semplice e avanzata. Costruzione e uso dei filtri per la ricerca. L’archiviazione delle ricerche.

Introduzione alla Evidence-based medicine

3. Come distinguere tra vere e false evidenze scientifiche La gerarchia delle evidenze scientifiche e il giudizio sulle “prove”. Gli studi controllati randomizzati. Le altre tipologie di studi clinici. Il caso clinico. Le misure di evidenza dei test diagnostici. Le sintesi delle evidenze: linee guida, la revisione sistematica

e la metanalisi. La letteratura secondaria. Dati quantitativi e dati qualitativi. I fattori di confondimento.

4. Come mettere a confronto le evidenze con i valori e le preferenze del malato Il modello biopsicosociale e l’approccio centrato sul paziente. La comunicazione tra l’operatore e il paziente. Le funzioni del colloquio e le competenze comunicative richieste. La raccolta e lo scambio di informazioni. La creazione di una relazione. Concordare un piano terapeutico. Le fasi del colloquio.

Migliorare la conoscenza delle fonti primarie (riviste scientifiche) da parte del personale sanitario è un obiettivo importante per tutte le istituzioni che investono nell’acquisizione di documentazione scientifica (abbonamenti a periodici professionali, banche dati, ecc.); il corso ha proprio questo obiettivo, e illustra la struttura delle riviste scientifiche per consentirne una consultazione più rapida, spiega i meccanismi di valutazione della qualità dei contenuti (peer review), chiarisce il significato e i limiti dell’impact factor e di altri strumenti bibliometrici. Propone, infine, modalità più efficaci e efficienti per usare la letteratura scientifica.

Durata del corso: 4 ore.

Chi sono gli autori del corso Luca De Fiore (autore del libro Come usare meglio Google) e Tom Jefferson (Cochrane Collaboration e Health Reviews Ltd, Roma), autore di Peer Review in Health Sciences e How to Survive Peer Review (BMJ Publishing Group) e di Attenti alle bufale e ai mandriani. Come usare la EbM per difendersi dai cattivi maestri.

Come si articola il corso1. Le riviste di medicina: come conoscerle, come usarle, come non usarle. 2. Come trovare il tempo per leggere. 3. Come stanno cambiando le riviste di medicina. 4. Dove e come leggere informazioni cliniche. 5. Editoriali e Lettere al Direttore. 6. Come leggere i casi clinici sulle riviste di medicina. 7. Come coltivare le medical humanities seguendo le riviste di medicina. 8. “Leggere” le figure. 9. Le riviste sul web.10. Come decidere cosa leggere. 11. Come leggere un articolo senza perder tempo.

Come leggere le riviste scientifiche

PubMed è la più nota interfaccia web di Medline, la banca dati della National Library of Medicine statunitense, porta di ingresso usatissima per l’accesso alle riviste scientifiche. Il corso è indirizzato sia all’utente meno esperto sia a quello più smaliziato; il primo può apprendere i concetti fondamentali di ricerca delle informazioni attraverso gli strumenti di base; il secondo può approfondire l’uso delle funzionalità avanzate dell’interfaccia di PubMed, che rendono lo strumento un vero e proprio “ambiente” di apprendimento personalizzato.

Durata del corso: 4 ore.

Chi è l’autore Salvatore Corrao (Dipartimento biomedico di Medicina interna, Università di Palermo), autore del libro Conoscere e usare Pubmed, la guida alla ricerca in Medline più utilizzata in Italia.

Come si articola il corso1. Evidenze al servizio del paziente. 2. Informazione biomedica: gli strumenti di ricerca online. 3. Gestire l’informazione. 4. Concetti base per costruire una stringa di ricerca. 5. PubMed e dintorni: saper fare con consapevolezza. 6. Primi passi su PubMed.7. Opzioni di ricerca. 8. Per non perdere tempo... 9. Tag... 10. o non tag? 11. MyNCBI. 12. PubMed in azione.

Il 60 per cento dei medici che arriva a leggere un documento di Medicina su internet lo trova attraverso Google: parola del New England Journal of Medicine, la rivista di medicina più prestigiosa del mondo. Apriti cielo: ma medici, infermieri e farmacisti non usano PubMed? Sì, senz’altro, ma Google di più. Che fare? Semplice: imparare a usare meglio il motore di ricerca più conosciuto. “Meglio” vuol dire impiegare meno tempo a trovare quello che cerchiamo, usando le funzioni base, ma anche Google Scholar, Google Books, YouTube e le molte nuove opportunità proposte dal “motore di ricerca perfetto”.

Durata del corso: 3 ore.

Chi ha curato il corso Luca De Fiore, autore della guida “Come usare meglio Google”, giunta in due anni alla seconda edizione.

Come è articolatoIl corso è composto da tre moduli: il primo spiega i segreti per migliorare la ricerca “semplice” e quella avanzata: dall’uso degli operatori alle funzionalità meno conosciute. Il secondo guida alla conoscenza di Google Scholar e di Google Books, i motori specifici per trovare letteratura accademica e contenuti di libri. Il terzo è dedicato alla ricerca di immagini e video.

Conoscere e usare PubMed Come usare meglio Google

Cosa devono fare un medico, un farmacista o un organismo sanitario per rispettare la cosiddetta disciplina sulla privacy? Per rispondere a questo e ad altri interrogativi, il corso propone un’analisi degli aspetti più importanti e delle novità introdotte nel settore sanitario dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Durata del corso: 4 ore.

Chi ha curato il corso Gianluigi Ciacci, Docente di “Informatica Giuridica” presso la Facoltà di Giurisprudenza della Luiss Guido Carli; dottore di ricerca presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” in “Informatica giuridica e Diritto dell’Informatica”. È autore del libro Privacy e Sanità, pubblicato dal Pensiero Scientifico Editore.

Come è articolato il corsoÈ composto da tre moduli integrati da un’Appendice:1. Analisi degli aspetti principali del D.Lgs. 196/2003.2. L’obbligo di adottare le misure di sicurezza.3. Le norme del D.Lgs. 196/2003 dettate per disciplinare il trattamento

di dati personali da parte dell’esercente la professione sanitaria e degli organismi sanitari.

Apparato di documentazione.

Privacy in Sanità Le linee-guida nella pratica clinicaEcco gli obiettivi del corso: far conoscere il processo di produzione delle linee-guida per la pratica clinica derivate dalle evidenze scientifiche e comprendere il razionale scientifico, epidemiologico e clinico sul quale questo processo si fonda; acquisire la capacità di valutare la qualità delle linee-guida sulla base del livello di rigore metodologico con il quale sono state prodotte e saper apprezzare le differenze formali e sostanziali tra le linee-guida e gli altri strumenti di promozione e verifica della qualità dell’assistenza; imparare a comprendere la collocazione e il ruolo appropriati delle linee-guida nei programmi di governo clinico.

Durata del corso: 4 ore.

Chi è l’autrice Luciana Ballini (Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Regione Emilia Romagna), sociologa di formazione, ha curato insieme ad Alessandro Liberati il volume Linee-guida per la pratica clinica. Metodologia per l’implementazione.

Come è articolato il corsoÈ composto da due moduli:1. Cosa sono le linee-guida e che ruolo hanno nel governo clinico. 2. La qualità metodologica delle linee-guida: dalla produzione

all’adozione locale.

Il rapporto tra la medicina di genere e le malattie cardiovascolari è un tema recente, molto discusso, ma con poche evidenze disponibili. L’obiettivo di questo corso è, dunque, quello di sensibilizzare la comunità scientifica sulle differenze di genere nell’approccio ai disturbi cardiovascolari; differenze che penalizzano la qualità e l’efficacia delle cure erogabili sia all’uomo sia alla donna. In particolare, il corso si concentra sulla necessità di rendersi conto che i cambiamenti culturali e le interazioni con l’ambiente hanno sbilanciato il carico di responsabilità in sfavore della donna; di conseguenza, il suo rischio, con particolare riguardo alle patologie cardiovascolari, ha assunto un significato diverso in relazione a variabili come il lavoro, il tessuto sociale, l’etnia. Durata del corso: 1,5 ore.

Chi sono le autrici Maria Grazia Modena, Annachiara Nuzzo (Università di Modena).

Obiettivi del corso Apprendere i dati sull’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle donne

e negli uomini con riferimento alla realtà internazionale e a quella italiana. Individuare la tipicità dei fattori di rischio cardiovascolare nella donna,

con un focus particolare sulla menopausa. Comprendere i nuovi fattori di rischio e il ruolo della sindrome metabolica nella donna. Saper riconoscere nella pratica clinica i modi in cui il sesso e il genere del/la paziente

influiscono sulle diverse fasi del processo di cura.

Come si articola il corso1. Malattie cardiovascolari: fatti e cifre.2. Fattori di rischio.3. Diagnosi di cardiopatia ischemica (CI) nella donna.4. Prevenzione e cura: un approccio di genere.

La farmacologia di genere è la branca della farmacologia che evidenzia e definisce le differenze eventualmente esistenti tra uomini e donne relativamente a efficacia e sicurezza dei farmaci in funzione del genere. Tra le differenze sono incluse anche quelle che derivano dalla complessità di cicli e fasi della vita riproduttiva della donna. L’obiettivo di questo corso è rendere accessibili i principi base per un corretto approccio alla terapia farmacologica che tenga conto del genere, fornendo al medico gli strumenti per comprendere che le donne e gli uomini rispondono in modo profondamente diverso agli agenti esterni. La differenza di genere può influenzare le interazioni farmaco-farmaco, farmaco-cibo, farmaco-rimedi botanici.Durata del corso: 1,5 ore.

Chi è l’autrice Flavia Franconi (dipartimento di Farmacologia, Università di Sassari).

Obiettivi del corso Acquisire consapevolezza delle differenze di genere nella risposta agli agenti esterni. Valutare il consumo dei farmaci in funzione del genere. Mettere in luce le problematiche della sperimentazione farmacologica

in relazione al genere. Saper individuare le differenze di genere in farmacocinetica e in farmacodinamica. Saper modificare l’approccio alla pratica clinica in funzione del genere.

Come si articola il corso1. Donne e farmaci: un’introduzione.2. Donne e ricerca clinica.3. Farmacocinetica e Farmacodinamica: una prospettiva di genere.4. L’uso dei farmaci nella donna.

Cardiologia di genere Farmacologia di genere

Il Rischio Clinico è ormai una componente fondamentale della Clinical Governance. Conoscere, identificare e saper affrontare i rischi in sanità è un valore aggiunto che gli operatori ed il sistema nel suo complesso devono perseguire in ogni momento della propria attività. Questo corso vi consentirà di apprendere le nozioni basilari per trasformare il rischio clinico in un elemento di crescita professionale e di messa in sicurezza del sistema. Qualità e rischio clinico sono pilastri imprescindibili per una gestione efficace, efficiente e moderna della sanità in tutti i suoi processi.

Durata del corso: 2 ore.

Chi è l’autore Guglielmo Forgeschi (Direttore sanitario e Clinical Risk Manager della Casa di Cura Villa Fiorita di Prato. Collabora con l’Agenzia Regionale di Sanità Toscana su progetti inerenti la qualità e la sicurezza delle strutture socio-sanitarie).

Obiettivi del corso Apprendere i principi teorici e le basi culturali su cui si regge la moderna gestione del rischio clinico. Apprendere i fondamenti del linguaggio utilizzato nell’ambito delle gestione del rischio clinico. Imparare a sviluppare corrette strategie comunicative in materia di rischio clinico.

Come si articola il corso1. Definizione di rischio e di Risk Management.2. Teoria dell’errore ed eventi avversi in sanità.3. La Clinical Governance come terapia dell’errore in sanità.4. L’identificazione del rischio.5. Tecniche per l’analisi degli errori.6. Aspetti relazionali e comunicativi nella gestione del rischio.7. La formazione per la prevenzione del rischio.

Introduzione al Risk Management

Per chiunque si occupi di salute, mettere a fuoco la medicina attraverso la lente del genere significa porre in una prospettiva meno parziale la salute sia delle donne sia degli uomini. Un processo questo che si tradurrebbe in cure più adeguate ai bisogni specifici, dunque più efficaci. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un approccio alla salute pubblica basato sul genere deve partire dal riconoscimento delle differenze tra uomini e donne. Fin quando la medicina considererà gli uomini come la norma le cure mediche erogate alle donne continueranno ad essere compromesse e parziali. Analogamente, fino a che certe patologie saranno considerate solo femminili le cure mediche erogate agli uomini continueranno ad essere compromesse e parziali. Il corso propone un itinerario di apprendimento che si snoda attraverso le tappe fondamentali che hanno messo in luce il genere come determinante fondamentale della salute. In più, fornisce approfondimenti, esempi concreti, interrogativi e strumenti per guardare e riformulare l’approccio alla ricerca, alla clinica e alle politiche sanitarie in una prospettiva che includa la componente di genere.

Durata del corso: 1,5 ore.

Chi sono le autrici Norina Di Blasio, Arabella Festa (Il Pensiero Scientifico Editore).

Obiettivi del corso Chiarire la differenza tra sesso e genere. Comprendere in che modo il genere sia un determinante della salute. Acquisire consapevolezza delle conseguenze in termini clinici della parzialità

di evidenze che non considerano il genere. Riconoscere i modi in cui il sesso e il genere del/la paziente influiscono

sulle diverse fasi del processo di cura.

Come si articola il corso1. Yentl syndrome: origini e sviluppi.2. Il genere come determinante di salute.3. Ricerca e prospettiva di genere.4. Pratica clinica e prospettiva di genere.

Introduzione alla medicina di genere

In generale, la contenzione riguarda le misure e gli strumenti utilizzati per contenere le attività fisiche e comportamentali della persona assistita o per controllare una parte del suo corpo. La contenzione fisica è definita come qualsiasi metodo manuale, strumento fisico o meccanico, collegato o adiacente al corpo, che l’individuo non può rimuovere e che ne riduce la libertà di movimento. Anche i farmaci possono essere usati volutamente per controllare il comportamento (in tal caso si parla di contenzione chimica). Ma come è possibile permettere che la contenzione sia applicata in ambito sanitario (ospedali, case di cura ecc.) su persone che sono lì per essere curate e assistite? Ci devono essere delle giuste cause che rendano ammissibili e leciti tali provvedimenti. La consapevolezza che la contenzione fisica possa rappresentare una chiara limitazione della libertà dell’individuo e non sempre sia una procedura appropriata o inevitabile ha portato alla necessità di riconsiderare le modalità e le finalità di questa procedura. Da qui, l’esigenza di procedere alla stesura di apposite linee guida sulla “contenzione fisica”, con l’obiettivo di giungere ad un’applicazione sempre più appropriata che si basi su: il rispetto dell’autonomia e della dignità della persona; la conservazione della qualità della vita; una scelta operata esclusivamente a favore della persona a assistita.

Durata del corso: 1,5 ore.

Chi sono gli autori Albert March (Primario della Divisione di Geriatria, Comprensorio sanitario di Bolzano), Gundula Gröber (Dirigente tecnico-assistenziale, area geriatrica e assistenza infermieristica).

Obiettivi del corso Capire cos’è la contenzione, individuandone modalità e finalità. Conoscere i riferimenti etici, epidemiologici e normativi della contenzione. Saper distinguere miti e verità sulla contenzione. Conoscere le alternative alla contenzione. Saper effettuare opportune valutazioni preliminari prima di una prescrizione. Saper riconoscere le situazioni in cui una prescrizione di contenzione è necessaria. Acquisire gli strumenti a supporto del processo decisionale (in fase di prescrizione)

e del processo attuativo e strumentale (in fase di monitoraggio dell’uso di strumenti di contenzione).

Come si articola il corso1. Definizione di “contenzione”.2. Modalità e finalità della contenzione.3. Etica della contenzione.4. Epidemiologia della contenzione.5. “Effetti collaterali” della contenzione.6. I riferimenti normativi.

Linee-guida sulla contenzione

In seguito all’intensificarsi dei flussi immigratori da paesi dove vengono praticate le mutilazioni genitali femminili (MGF), il personale sanitario si è trovato di fronte a problematiche strettamente femminili fino a pochi anni fa sconosciute nel nostro paese. Per fare fronte a questa situazione, il Ministero della Salute ha elaborato una linea guida che rappresenta la base di questo corso.

Durata del corso: 2 ore

Chi è l’autrice Arabella Festa (Il Pensiero Scientifico Editore)

Obiettivi del corsoRendere il personale sanitario consapevole della possibile presenza nel proprio territorio di donne e bambine provenienti da paesi con tradizione escissoria; fornire tutte le informazioni atte a realizzare attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione delle donne e delle bambine già sottoposte a mutiliazioni genitali femminili.

Come si articola il corso1. Definizione e origini del fenomeno2. Le MGF in italia3. Le linee-guida4. Le complicazioni5. La pratica clinica

Linee-guida sulle mutilazioni genitali femminili

Il Pensiero Scientifico Editore

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