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Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

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From October, 8 to October,10, the Palazzo Reale in Milan will host a unique event that will mark the 50th anniversary of Martin Luther King's acceptance speech for the Nobel Peace Prize. Curated by Melissa Proietti and Raffaella A. Caruso and promoted by the Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe (RFK Center Europe), the exhibition “I Have A Dream” will gather the work of 51 artists devoted to the struggle for civil rights. www.rfkennedyeurope.org

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Nasce nel 1979 a Brescia, dove vive e lavora. Formata alle tecniche incisorie classiche si appassiona all’elaborazione grafica e alla

multimedialità. Questo la porta a sperimentare linguaggi diversi raggiungendo un alto livello di manipolazione della materia. Dalla

fascinazione per il simbolismo e il concettuale prendono corpo interessanti esperimenti in scatole del tempo, dove tecnica incisoria e

immaginario figurativo classico operano con materiali “freddi”, quali il plexiglass, ardite sovrapposizioni spazio-tempo e inusuali dislo-

cazioni stilistiche. Conseguente la sperimentazione con il lenticolare. Il 2010 la vede a Vienna alla Galerie Am Roten Hof. Del 2011 è la

collettiva al Rogue Space Chelsea, New York e la decisa svolta verso un linguaggio più propriamente pop e multimediale. Primo artista

a lavorare in realtà aumentata, sviluppa in tempo reale il racconto nella terza dimensione, donando alle opere il movimento e allo spet-

tatore il linguaggio aperto e psichedelico del sogno. Tra gli spazi istituzionali ricordiamo le collettive a Palazzo Martinengo e al Museo del

Piccolo Miglio a Brescia. Nel 2013 il suo video Check point è selezionato nel contest PopRally: Abstract currents per essere proiettato

al Moma durante le mostre Inventing Abstraction, 1910–1925 e Abstract Generation: Now in Print. Nello stesso anno è con Be social

alla Terrazza Aperol a Milano e subito dopo ArtVerona le dedica un evento da cui parte il progetto Keep smart and stay social, con cui

finalmente l’utilizzo delle nuove tecnologie in arte raggiunge un esito estetico convincente. Partecipa nel 2014 a Bologna ArteFiera e a

MiArt, rassegne fieristiche di punta del panorama nazionale ed internazionale. Sempre nel 2014 è tra gli artisti di Pop Up Revolution,

progetto a cura di Achille Bonito Oliva e di E.A.C., Electronic Art Café di Umberto Scrocca.

was born in Brescia in 1979 where she currently lives and works. Trained in classical engraving techniques, Aidan becomes fond of

graphics and multimedia processing, which led her to experiment new languages reaching a high level of treatment of materials.

Fascinated with the symbolic and the conceptual, Aidan developed interesting experiments in the time boxes, where engraving tech-

niques and classical figurative imagination merged on ‘cold’ materials such as Plexiglass. The outcome is an ingenious overlapping of

time and space and unusual stylistic dislocations. Subsequently, she experimented with lenticular effects. In 2010, Aidan exhibited in

Vienna at Galerie Am Roten Hof. One year later, the collective show at Rogue Space Chelsea, NY, marked the shift to a more pop and

multimedia expression. Aidan was the first artist to work with augmented reality; she developed, in real time, a third dimension narra-

tion, granting movement to her works and taking the spectator into the open, psychedelic language of dreams. Among the institutional

locations which hosted her exhibits, worthy of mention are Palazzo Martinengo and the Museo del Piccolo Miglio in Brescia. In 2013, her

video Check Point was selected at the Pop Rally Contest: Abstract Currents, to be projected at the MOMA’s Inventing Abstraction, 1910-

1925, and Abstract Generation: Now in Print. In the same year, Aidan performed at Be Social in Milan’s Terrazza Aperol. ArtVerona dedi-

cated an event to Aidan which triggered the Keep smart and stay social project, where the new art technologies finally achieved a con-

vincing aesthetic target. In 2014, she participated at Bologna ArteFiera and MiArt, two major Italian and international art scenarios. In

the same year, Aidan is among the artists of Pop Up Revolution, a project curated by Achille Bonito Oliva and Umberto Scocca (E.A.C.).

A I D A N

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Out of the shadows, 2014, tecnica mista su D-bond in realtà aumentata, cm 70x100

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 2.500 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.000 €

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Nato a Bologna nel 1935, vive e lavora tra Milano, Cuccaro Monferrato e Lucca. Inizia la sua attività espositiva nei primissimi anni 60

a Milano, per proseguire a Bonn, Parigi, Berlino, Barcellona, Basilea, Helsinki, Bruxelles, Mosca, New York, San Francisco, Toronto e

Montreal. Gli anni Settanta sono anni importanti in Europa e Baratella è uno dei più agitati esponenti della Nuova Figurazione, che senza

intenti di convergenze formali neppure al suo interno, è contigua a Nouvelle Figuration e a Tendenzen. Lungi dal farsi interprete d’una

semplice arte di racconto, la sua è una pittura “contro”, che con raffinatezza estrema passa agevolmente dalla vis polemica a un ruolo

meditativo che guidi l’individuo non verso un antistorico collettivo, ma verso una personale presa di coscienza. Nel 1973 espone al Palais

des Beaux Arts di Bruxelles e nel ‘74 al Musée d’Art Moderne di Parigi. Nel 1976 il Senato di Berlino gli assegna la borsa del D.A.A.D.

con esposizioni in varie città tedesche. Poi la Spagna di Franco, il sequestro e la condanna a Parigi di un quadro contro il razzismo (bru-

ciato pubblicamente a Brive, episodio di cui parlerà Sartre). Innumerevoli le mostre istituzionali in Italia: Salvare Venezia alla Biennale

di Venezia del 1972, la Biennale di Milano nel ‘74 e ‘94, la Quadriennale di Roma nel 1986 e nel 1999, la Triennale di Milano del 1992.

Nel 1995 la Fondazione Mudima a Milano e le Gallerie Civiche di Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, Palazzo Reale a Milano nel

1988; Palazzo Guasco, Alessandria e la Fondazione Pagani di Castellanza (2003), l’Antologica alla Casa dei Carraresi, Treviso (2009)

sino a Compianto quattordicidiciotto, Palazzo delle Esposizioni, Lucca nel 2014. L’artista ha insegnato per 10 anni all’Accademia di Brera.

was born in Bologna in 1935. He currently lives and works in Milan, as well as in Cuccaro Monferrato and Lucca. He started exhibit-

ing in the early 1960s in Milan and, subsequently, in Bonn, Paris, Berlin, Barcelona, Basel, Helsinki, Brussels, Moscow, New York, San

Francisco, Toronto and Montreal. The important changes which occurred in the 1970s in Europe saw Baratella as one of the most active

representatives of the Nuova Figurazione which, free from having a formal convergence inside the movement, was close to the Nou-

velle Figuration and Tendenzen. Baratella did not simply represent a way of narrating. His was an expression ‘against’ something in an

extremely refined manner, shifting from a polemic to a more meditative rose, thus guiding individuals towards a personal awareness

and not towards an anti-historic collective attitude. In 1973 Baratella exhibited in Brussels at the Palais des Beaux Arts and, in 1974,

in Paris at the Musée d’Art Moderne. In 1976, the Senate in Berlin granted him the D.A.A.D. which produced several exhibits in various

German cities. Later came his struggle during Franco’s regime in Spain, and the incident of the seizure of one of his paintings in Paris as

it depicted his commitment against racism (the painting was publicly burned in Brive –an episode later mentioned by Sartre). Numerous

were the institutional exhibits which hosted Baratella’s works, including Salvare Venezia at Venice’s Biennial in 1972, Milan’s Biennial in

1974 and 1994, the Quadriennale in Rome in 1986 and 1999, the Triennale in Milan in 1992. In 1995, his works were in shows at Fon-

dazione Mudima, in Milan, and in the Gallerie Civiche di Arte Moderna e Contemporanea in Ferrara; in 1990, at Palazzo Reale in Milan,

Palazzo Guasco, in Alessandria; and at Fondazione Pagani in Castellanza in 2003; his anthological was organized in 2009 at Casa dei

Carraresi in Treviso; the Compianto quattordicidiciotto, in the Palazzo delle Esposizioni, in Lucca, in 2014. The artist has been a member

of the teaching staff of the Accademia di Brera for ten years.

P A O L O B A R A T E L L A

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Senza titolo, 2014, tecnica mista e collage su tela, cm 62x63

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 6.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.500 €

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Nasce nel 1963 a Napoli, dove vive e lavora. Bad girl dell’arte contemporanea italiana, conduce la sua ricerca perfettamente in bilico tra

arte e vita, trovando nella prima il riscatto d’una infanzia difficile e nella seconda l’imprevisto che sa regalare a ogni fotografia, pittura,

performance. Oggetto dell’indagine il corpo nella sua verità fisica ed emozionale, grazie al racconto di una metamorfosi che spesso è

travestimento e necessità di protezione tramite simboli apparentemente neo-kitsch e neo-pop. Nel ‘93 incontra i galleristi Raucci e San-

tamaria, che la inseriscono in una collettiva. Di lei s’interessa subito l’autorevole magazine statunitense Artforum e da allora intraprende

una continua attività espositiva. Nel ‘98 con Disidentico a Palazzo Branciforte a Palermo l’incontro con Achille Bonito Oliva che sosterrà

fermamente il suo lavoro nel corso degli anni, con mostre istituzionali e trasmissioni televisive. Le sue opere sono state esposte presso

Palazzo Reale di Caserta (1995); Palazzo delle Esposizioni, Roma (1996); Centre for Contemporary Art, Amsterdam (1996); Castel

Sant’Elmo, Napoli (1999); Rupertinum Museum, Salisburgo (2000); Biennale di Valencia (2001); Certosa di Padula (2003); Maschio

Angioino, Napoli e Nada Art Fair Miami (2004); PAC, Milano e Pan Palazzo delle Arti, Napoli (2005); Chelsea Art Museum, New York

(2006); MAXXI di Roma, Palazzina Reale di Firenze, Festival di Ravello (2007); Dorsky Gallery ed Istituto Italiano di Cultura, New York

(2008); Religare Arts, Nuova Delhi (2009); Complesso del Vittoriano, Roma, 54° Biennale di Venezia al CAM, Casoria e Palazzo Zeno-

bio Venezia (2011); Museo del 900, Milano (2013). Nel 2014 la personale Second Life è ospitata alla Fondazione Morra Greco, Napoli.

was born in Naples in 1963, where she still lives and works. Considered a ‘bad girl’ of Italian contemporary art, she conducted her re-

search between art and her own life experience, liberating herself from a difficult childhood and seeking unexpected emotions which she

grants in each one of her photos, paintings and performances. The theme of her research is the body, in its physical and emotional traits.

Betty Bee offers a metamorphosis which often entails a disguise and the need for protection through apparently neo-Kitsch and neo-Pop

symbolism. In 1993, she met Raucci and Santamaria, renowned art dealers, who included her work in a collective show. The prestigious

American magazine Artforum focused on her work, and Betty Bee started participating in numerous exhibitions. In 1998, she show-

cased her work in an exhibition named Disidentico set up in Palazzo Branciforte in Palermo, where she met Bonito Oliva, who supported

her throughout the subsequent years in institutional exhibits and TV programs. Betty Bee’s works have been on show in the Palazzo

Reale di Caserta (1995); Palazzo delle Esposizioni, Roma (1996); Centre for Contemporary Art, Amsterdam (1996); Castel Sant’Elmo,

Naples (1999); Rupertinum Museum, Salzburg (2000); Valencia Biennial (2001); Certosa di Padula (2003); Maschio Angioino, Naples

and Nada Art Fair Miami (2004); PAC, Milan and Pan Palazzo delle Arti, Naples (2005); Chelsea Art Museum, New York (2006); MAXXI

in Rome, Palazzina Reale in Florence, Ravello Festival (2007); Dorsky Gallery and Italian Cultural Institute, New York (2008); Reli-

gare Arts, New Delhi (2009); Complesso del Vittoriano, Rome, and 54th Venice Biennial, CAM, Casoria and Palazzo Zenobio, Venice

(2011); Museo del 900, Milan (2013). In 2014, her show named Second Life has been hosted by Fondazione Morra Greco, in Naples.

B E T T Y B E E

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Cristo nero, 2006, C-print su D-bond ed. 3/3+1AP, cm 100x70

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 5.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 2.000 €

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Nasce nel 1949 a Reggio Emilia. Frequenta il Liceo artistico di Modena e successivamente l’Accademia di Brera a Milano e quella di

Bologna, dove è stato titolare delle cattedre di anatomia e di pittura. La mostra personale d’esordio è nel 1972 alla Galleria II Giorno

di Milano; il suo curriculum espositivo, già significativo negli anni Settanta, intensi per ricerca e sperimentazione, si arricchisce negli

Ottanta di personali e di collettive di particolare rilievo e prestigio, anche internazionali. Le sue opere, che la critica ha collocato nell’am-

bito della Neo-pittura, rappresentano una sorta di itinerario meditativo ed emozionale, condotto nella trasparenza dell’acquerello e nella

limpidezza della luce, dove le germinazioni naturali sono auspicio alla crescita di una coscienza esistenziale. Nel 1982 è invitato alla

Biennale di Venezia, dove tornerà nel 1990 con una sala personale, e nel 1986 è invitato alla Quadriennale di Roma. Mostre antologi-

che pubbliche a lui dedicate si tengono nel 1989 alla Galleria Civica di Modena (con un racconto in catalogo di Antonio Tabucchi) e nel

1992 ai Musei Civici di Reggio Emilia (con un saggio in catalogo di Luciano Caramel). Significativo è pure l’elenco delle partecipazioni a

importanti rassegne di gruppo: Anni Ottanta a Bologna e la III Triennale Internazionale al Kunsthalle di Norimberga nel 1985, Dopo il

concettuale a Trento, Itinerari di arte contemporanea a Lisbona nel 1986, la Biennale Internazionale de Il Cairo nel 1995. Innumerevoli

le mostre personali in gallerie private italiane e straniere (Anversa, Stoccolma, Amburgo, Zurigo, Parigi, New York). Attualmente lavora

con la Galleria Marlborough di Monaco.

was born in Reggio Emilia in 1949. He attended Modena’s art school and, later, the accademia di Brera in Milan and Bologna. He sub-

sequently became a member of the faculty, holding the chairs of anatomy and painting. His first solo show was in 1972, at Galleria Il

Giorno, in Milan. In the 70s, Benati had already numerous exhibitions on his list, supported by a solid research and experimentation.

In the 80s, more solo exhibits and prestigious collective shows were set up, in many different countries. Critics place his artwork in

the Neo-pittura style, due to the meditative and emotional itinerary he evoked, depicted with the transparencies of watercolors and

brightness of light, where the natural germinations were meant to promote an existential awareness. In 1982, Benati was invited to

participate in the Biennial in Venice, where he returned also in 1990, when a hall of the Biennial was reserved only to host his artwork.

in 1986, he was invited to Rome’s Quadriennale. Benati’s anthological exhibits have been held in several public venues as Modena’s

Galleria Civica, in 1989 (with a short story by Antonio Tabucchi in the catalogue) and Reggio Emilia’s Musei Civici in 1992 (with an es-

say by Luciano Caramel in the catalogue). Benati participated in major collective exhibitions as Anni Ottanta in Bologna and in the 3rd

International Triennial in Nuremberg’s Kunsthallen in 1995, Dopo il concettuale in Trento, Itinerari di arte contemporanea in Lisbon, in

1986, the International Biennial in Cairo in 1995. Many were the solo exhibitions hosted by Italian and foreign private galleries in Ant-

werp, Stockholm, Homburg, Zurich, Paris and New York. Benati is currently working with Marlborough Gallery in Munich.

D A V I D E B E N A T I

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Grande Mattino, 2009, acquerelli su carta intelata, cm 120x95

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 15.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.500 €

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Nasce a Cremona nel 1932, vive e lavora a Milano. Si diploma presso l’Istituto d’Arte di Parma e frequenta l’Accademia di Brera, sog-

giorna a Parigi dal 1958 al 1960, dove tiene mostre personali e collettive. Viaggia moltissimo tra Asia, Africa e Americhe mettendosi

alla prova con pittura e cinematografia. Attenta all’uso dei materiali e ai suggerimenti che da essi provengono negli anni 1973-75 pro-

duce due film la cui presenza è documentata in rassegne curate da Vittorio Fagone. Ugualmente dagli anni Ottanta la scultura entra

gradualmente nella sua ricerca artistica. Tra le numerose mostre ricordiamo alcune personali in spazi pubblici: Palazzo dei Diamanti,

Ferrara (1972), Pinacoteca Civica di Como (1993), Torre del Lebbroso di Aosta (1994), Palazzo Racani Arroni di Spoleto (1997), Palazzo

Patrizi di Siena (1999), Fortezza Firmafede di Sarzana (2004), Palazzo Magnani di Reggio Emilia (2006), l’antologica al Museo Civico di

Cremona (2007) e la retrospettiva alla Castiglia di Saluzzo (2012). A Milano espone da Arte 92, da Spaziotemporaneo e da Cavenaghi

Arte; nel 2012 lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano gli dedica Non si riposa il mare a cura di Martina Corgnati. Da ricordare la

Biennale di San Paolo del Brasile (1982) e la Biennale di Venezia (1986) a cura di Arturo Schwarz sul tema Arte e Alchimia. Tangibile

infatti nei suoi lavori l’amore per la materia, soprattutto quando consunta regala la fascinazione del tempo. Per Gabriella Benedini è

nella metafora del viaggio e nella scintilla alchemica dell’incontro la vera pietra filosofale.

was born in Cremona in 1932 and currently lives and works in Milan. She achieved her diploma at Parma’s Istituto d’Arte and later at-

tended the Accademia di Brera. From 1958 to 1960, Benedini lived in Paris, where she participated in solo and collective exhibitions.

She travelled extensively across Asia, Africa and North and South America testing her skills in painting and cinema techniques. In the

early 70s (1973-75) she was inspired by suggestions coming from cinema and produced two films, documented in reviews curated by

Vittorio Fagone. In the 80s, sculpture gradually found its way in her artistic experimentation. Among the numerous exhibitions, the

following are some of the ones in public venues, as in Palazzo dei Diamanti, Ferrara (1972), Pinacoteca Civica in Como (1993), Torre

del Lebbroso in Aosta (1994), Palazzo Racani Arroni in Spoleto (1997), Palazzo Patrizi in Siena (1999), Fortezza Firmafede in Sarzana

(2004), Palazzo Magnani in Reggio Emilia (2006), an anthological at Museo Civico in Cremona (2007) and a retrospective at Castiglia

in Saluzzo (2012). In Milan Benedini exhibited at Arte 92, Spaziotemporaneo, and Cavenaghi Arte. In 2012, Spazio Oberdan of the

provincial administration of Milan, dedicted to Benedini the show named Non si riposa il mare curated by Martina Corgnati. Worthy of

mention are also the Biennial in Sao Paulo, Brazil (1982) and the Venice Biennale (1986) curated by Arturo Schwarz on the theme Art

and Alchemy. In her works, the love for matter is tangible, especially when it is consumed and offers the fascination of time. Gabriella

Benedini sees the genuine Philosopher’s Stone in the metaphor of the journey and in the alchemic spark of an encounter.

G A B R I E L L A B E N E D I N I

Page 11: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Il tempo del cambiamento, 2008, tecnica mista su tavola, cm 40x60

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 4.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.000 €

Page 12: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce nel 1960 a Roma, dove vive e lavora. Imprenditore nel campo dell’energia, non a caso a contatto con le forze della terra, coltiva

ancora la sua prima passione. Lui stesso spesso ricorda l’emozione delle foto scattate a 16 anni a New York con una Nikon F2a, regalo

della zia Elsa Peretti, designer di riferimento di Tiffany. La passione per i viaggi, gli spazi aperti, la visione dunque da campo lungo cui

l’attività imprenditoriale lo abitua, diviene propedeutica a leggere e fermare nello scatto quella che avverte come l’anima crudele e

selvaggia della natura. Lo fa in maniera elegante, istintiva nell’inquadratura e nella risoluzione cromatica, pronto anche a intervenire

con interpretazioni digitali. Qui il gioco dell’elaborazione è perfidamente più sottile e concettuale: Ferdinando Brachetti Peretti si pone in

maniera per così dire “classica” quale deus ex machina, dominando e piegando una natura cui riesce paradossalmente con la tecnica a

restituire forze primordiali spesso sopite, se non addirittura perdute. Il paesaggio diventa una scusa, l’animale un esercizio di estetica,

i ritratti medium per ironia e riflessioni diverse. Vittorio Sgarbi intuendone per primo la passione nascosta dietro piacevolezza estetica

e colore, su segnalazione di Gualtiero Jacopetti, lo vuole nel Padiglione Italia a Venezia per la 54° Biennale. Nel 2011 la personale da

Forni a Bologna e la partecipazione ad Arte Fiera. Nel 2012 è a Madrid con l’antologica Hidden Soul presso la Galleria Caylus e con la

personale alla Galleria Aina Nowack. Nello stesso anno partecipa a naturaLmente, Biennale Italia-Cina alla Reggia Reale di Monza, a Mia

Fair a Milano e a Roma Contemporary al Macro. In giugno 2013 è ancora al Macro per PopNewPop For Aids, a cura di Melissa Proietti,

collettiva a sostegno di Anlaids Lazio con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale.

was born in 1960 in Rome, where he currently lives and works. An entrepreneur in the energy industry, he is definitely in contact with

the force of the earth, and still cultivates his first passion. He often recalls the emotion of the first photos taken in New York when he

was 16, using a Nikon F2a, a gift from his aunt Elsa Peretti, a top designer at Tiffany’s. His love for travel, open space,the broader

outlook his profession demands, become basic to detect and capture in a photo what he believes to be Nature’s cruel and wild soul. He

achieves this in an elegant and instinctive fashion with his frames and color resolutions, ready to provide a digital interpretation. Now

the game of elaborating is fiercely subtle and conceptual. Ferdinando Brachetti Peretti became a classical deus ex machina, dominating

and bending Nature and managing to do so with a technique that returns primordial forces that had been in lethargy or even lost. The

landscape is an excuse, the animal is an aesthetic exercise, the portraits aim at being ironic or at triggering diverse reflections. Vittorio

Sgarbi was the first to detect the passion concealed by the aesthetic beauty and color. Following Gualtiero Jacopetti’s advice, Sgarbi

called Brachetti Peretti into the Italian Pavillion at Venice’s 54th Biennial. In 2011, he gave a solo show hosted at Forni’s in Bologna,

and participated in Arte Fiera. In 2012 he was in Madrid with his anthological Hidden Soul hosted at Galleria Caylus and a solo show at

Galleria Aina Nowack. That same year he participated in naturaLmente, Italy-China Biennial held at Reggia Reale di Monza, in Mia Fair in

Milan and in Rome Contemporary at Macro. In June 2013 he returned at Macro for PopNewPop For Aids, a collettive curated by Melissa

Proietti, supporting Anlaids Lazio, with the sponsorship of the regional administration of Lazio and of Roma Capitale.

F E R D I N A N D O B R A C H E T T I P E R E T T I

Page 13: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Transgenic Genome, 2014, stampa lambda su carta Kodak tra perspex e alluminio, ed. 1/3, cm 70x100

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 5.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.000 €

Page 14: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce nel 1955 a Limbiate. Vive e lavora a Milano. Diplomato nel 1973 a Brera, si laurea in architettura al Politecnico. L’esordio è a Mila-

no presso la galleria Diagramma di Luciano Inga-Pin con una personale seguita da esposizioni altrettanto importanti alla fiera di Basilea,

a Tokyo e Barcellona. Alla fine degli anni 80 aderisce al Nuovo Futurismo, movimento formatosi proprio presso la galleria Diagramma

e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli. Per Brevi il materiale di elezione del fare arte contaminando con essa gli oggetti d’uso

comune in maniera giocosa e colorata, come nella tradizione pop e futurista, è il medium-density fibreboard. Con esso realizza opere

tridimensionali giocate con ironia tra pittura e scultura e il cui dinamismo è in continuo equilibrio tra contemplazione e forza vitale. Nel

1991 è uno degli artisti internazionali selezionati per la mostra Anninovanta alla GAM di Bologna. Nel 2012 viene pubblicata una mono-

grafia a cura di Renato Barilli per Silvia Editrice. Tra le mostre più recenti: Il Nuovo Futurismo, Fondazione Bandera, Busto Arsizio; Flash

80, MAGA Museo Arte Contemporanea, Gallarate (2010); Colorati Sogni, Palazzo Penotti Ubertini, Orta S. Giulio; I Nuovi Futuristi, MART

Casa Depero, Rovereto (2011); Nuovo Futurismo–Ridisegnare la città, Spazio Oberdan, Milano (2012); Jean Cocteau et les mots, Fermi

Maison du livre et du tourisme, Bécherel (2013); Italian Contemporary Art vs Design, Centro Steccata, Milano; Made in Italy. Dai colori

di Dario Brevi, EESC, Bruxelles (2014). Tra gli spazi pubblici che hanno ospitato suoi lavori: Fundaciò Joan Mirò, Barcellona; Museo d’Ar-

te Contemporanea, Trento; Olympia, Londra; Palais des Expositions, Nizza; Ginza Dai-Ichi, Tokyo; Sharjah Arts Museum, Emirati Arabi

Uniti; Finnish National Gallery, Helsinki; Joods Historish Museum, Amsterdam; Museo della Permanente e Palazzo delle Stelline, Milano.

was born in 1955 in Limbrate, and currently lives and works in Milan. He achieved his diploma at Brera in 1973 and, subsequently,

his degree in architecture from the Polytechnic of Milan. Brevi began his career at Luciano Inga-Pin’s gallery, Diagramma, in Milan,

with a solo show. Other significant exhibits followed in Basel, Tokyo and Barcelona. At the end of the 80s, Brevi started following New

Futurism, a movement which kicked off at Diagramma, theorized by Bologna-born critic Renato Barilli. Brevi chose to use the medium-

density fiberboard as his favorite material and created his artwork joyfully and colorfully, contaminating it with everyday objects, follow-

ing in the steps of Pop and Futurist traditions. He used this material to create 3D artwork, ironically merging painting and sculpture, in

a dynamic balance between contemplation and vital force. In 1991, he was selected among other internationally-known artists for An-

ninovanta on show at GAM in Bologna. In 2012, Renato Barilli wrote a monograph on Dario Brevi, published by Silvia Editrice. The most

recent exhibits are: Il Nuovo Futurismo, at Fondazione Bandera, in Busto Arsizio; Flash 80, MAGA, Gallarate (2010); Colorati Sogni, at

Palazzo Penotti Ubertini, Orta S. Giulio; I Nuovi Futuristi, MART at Casa Depero, in Rovereto (2011); Nuovo Futurismo–Ridisegnare la

città, at Spazio Oberdan, in Milan (2012); Jean Cocteau et les mots, at Fermi Maison du livre et du tourisme, Bécherel (2013); Italian

Contemporary Art vs Design, at Centro Steccata, in Milan; Made in Italy. Dai colori di Dario Brevi, at EESC headquarter, in Brussels

(2014). His exhibitions have also been hosted by institutions as Fundaciò Joan Mirò in Barcelona, Museo d’Arte Contemporanea in

Trento, Olympia in London, Palais des Expositions in Nice, Ginza Dai-Ichi in Tokyo, Sharjah Arts Museum in the United Arab Emirates,

Finnish National Gallery in Helsinki, Joods Historish Museum in Amsterdam, Museo della Permanente and Palazzo delle Stelline, in Milan.

D A R I O B R E V I

Page 15: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Albero della pace (ho ancora un sogno), 2014, acrilici su mdf, cm 97x70

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 4.200 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.200 €

Page 16: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Napoli nel 1933. Vive e lavora a Milano. Già dalla metà degli anni Cinquanta è protagonista del mondo della cultura. È tra i

fondatori della rivista Documento sud e del Gruppo 58, con il quale espone alla Galleria San Carlo di Napoli nel 1958. Nel 1960 tiene

la sua prima personale alla Galleria Schwarz e l’anno seguente espone negli U.S.A. vincendo il Carnegie International Award. Il 1964

è l’anno della Triennale di Milano e della Biennale di Venezia, dove torna nel ‘66 con una sala personale e la presentazione di Gillo

Dorfles. La figurazione neodadaista degli esordi evolve verso una geometria razionale di sapore metafisico, dove l’essenzialità delle

forme è simbolico-archetipica ma con una decisa attenzione al linguaggio pop. Del Pezzo ha sensibilità affine a quella dei Nouveaux

Réalistes, ma l’ininterrotta meraviglia di fronte all’accumulo dei simboli che cataloga nelle sue opere si accompagna allo svuotamento

del significato degli stessi determinato dalla rapidità della comunicazione e definito dalla critica postmoderno. Nel 1965 partecipa alla

mostra inaugurale dello Studio Marconi, con il quale avvia un intenso rapporto di collaborazione. Nel 1970 l’antologica di Parma ordi-

nata da Carlo Arturo Quintavalle, nel 1974 la retrospettiva alla Rotonda della Besana a Milano curata da Guido Ballo. Dopo un lungo

soggiorno a Parigi torna a Milano nel 1977. Nel 1984 gli viene assegnata la cattedra di “Ricerche sperimentali sulla pittura” alla NABA di

Milano. Tra le più recenti esposizioni ricordiamo nel 2000 la grande retrospettiva a Darmstadt in Germania, Castel dell’Ovo a Napoli nel

2001, l’Antologica a Palazzo Doria, Loano nel 2008, la personale nel 2011 alla Galleria Sapone di Nizza e nel 2012 da Arte 92, Milano.

was born in Naples in 1933 and currently lives and works in Milan. A protagonist in cultural circles in the 50s, Del Pezzo founded the

Documento Sud magazine and Gruppo 58. With his group he set up an exhibit at Galleria San Carlo in Naples, in 1958. In 1960 he

held his first solo show at Galleria Schwarz, and the following year performs in the U.S. where he areceived the Carnegie International

Award. In 1964 Del Pezzo’s works were showcased at Milan’s Triennial and at the Biennial in Venice, where he returned, in 1966, with

a solo show introduced by Gillo Dorfles. The Neo-Dada concepts at the inception evolved into a rational geometry with a metaphysical

taste, where the essential forms are symbolic and archetypal, despite the marked Pop language Del Pezzo resorted to. His works of art

showed an affinity with those of the Nouveaux Réalistes, but the uninterrupted marvel for the gathering of symbols he lines up in his

works of art, goes hand in hand with the voiding of the symbolic meaning due to the fast-moving dissemination and to the definition of

Post-modern given to him by critics. In 1965, Del Pezzo showcases his work in the launching of Studio Marconi, where he later exhibited

extensively. In 1970, Carlo Arturo Quintavalle promoted an anthological exhibition in Parma, and in 1974 a retrospective was set up

at Rotonda della Besana in Milan, curated by Guido Ballo. After a long stay in Paris, Del Pezzo returned to Milan, in 1977. In 1984, he

became full professor of ‘Experimental research in painting’ at NABA, in Milan. His most recent shows include a remarkable retrospective

held in 2000 in Darmstadt, Germany, Castel dell’Ovo in Naples in 2001, his anthological exhibit at a Palazzo Doria, in Loano in 2008,

his solo in 2011 at Galleria Sapone in Nice, and in 2012 at Arte 92, Milan.

L U C I O D E L P E Z Z O

Page 17: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

I have a dream, 2014, collage e acrilici su legno, cm 45x60

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 3.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.500 €

Page 18: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Mantova nel 1958, vive e lavora a Milano. Conduce la sua ricerca su due binari, entrambi riconducibili ad un unico atteggia-

mento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell’anomalia, della variante, del limen che

consente alla mente di passare dalla realtà al metafisico. Per fare questo utilizza i materiali più vari, luce, vetro, specchi, ceramica, fu-

sioni, tessuto e media quali video e fotografia, mantenendo ugualmente intatta una cifra stilistica fatta di equilibrio e rarefatta eleganza.

Intento dell’opera, grazie ad una seria riflessione sui concetti di alterità e dualità, è restituire allo spettatore il senso della sua presen-

za. Tra le principali e più recenti personali si ricordano: Centre d’Art Contemporain, Ginevra (1996); Expression - Centre d’Exposition,

Saint-Hyacinthe, Canada (1997); Museo Cantonale, Ala Est, Lugano (2001); Galleria Fumagalli, Bergamo (2002); Galerie Hollenbach,

Stoccarda; Museum Bochum, Bochum (2003); Kunstmuseum, Bonn (2004); Wolfsberg Executive Development Centre, Wolfsberg,

2005; Rotonda di Via Besana, Milano (2007); Museo Bilotti, Roma; Palazzo Reale, Milano; Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma (2008);

ZKM - Museum für Neue Kunst, Karlsruhe (2009); Galleria Marie-Laure Fleisch, Roma; Archivio Centrale di Stato, Roma; Centro

Italiano Arte Contemporanea, Foligno (2010); Museo Poldi Pezzoli, Milano; Spazioborgogno, Milano (2013); Galerie Hollenbach,

Stoccarda (2014). Impossibile citare seppur velocemente le innumerevoli collettive. Sue opere sono in importanti collezioni tra cui:

Civiche Raccolte d’Arte, Milano; MART, Rovereto; UBS, Milano Manno, Zurigo; Kunstasammlung, Weimar; Banca Intesa San Pao-

lo, Milano; Terna Energia, Roma; Museo Cantonale, Lugano; Collezione Panza, Varese; Fondazione Rocco Guglielmo, Catanzaro.

was born in Mantua in 1958, and currently lives and works in Milan. She focused on a double-tracked research which translated into a

distinct attitude vis à vis reality, i.e. detecting in the world and in shapes the presence and the meaning of anomalies, variants, of the

limen which enables the mind to shift from reality to a metaphysical dimension. To make this possible, Dynys uses a broad range of

materials such as glass, mirrors, ceramic, fabrics, and light, fusion and media such as photographs and videos, still keeping a firm and

balanced style and refined elegance. Her works aim at rendering the spectator the sense of his/her presence, by means of a rigorous

reflection on otherness and duality. Among the major and most recent exhibitions, worthy of mention are the ones hosted by the Centre

d’Art Contemporain, Geneva, 1996; Expression - Centre d’Exposition, Saint-Hyacinthe (Canada), 1997; Museo Cantonale, East Wing,

Lugano, 2001; Galleria Fumagalli, Bergamo, 2002; Galerie Hollenbach, Stuttgard; Museum Bochum, Bochum, 2003; Kunstmuseum,

Bonn, 2004; Wolfsberg Executive Development Centre, Wolfsberg, 2005; Rotonda di Via Besana, Milan, 2007; Museo Bilotti, Rome;

Palazzo Reale, Milan; Galleria De Crescenzo & Viesti, Rome, 2008; ZKM - Museum für Neue Kunst, Karlsruhe, 2009; Galleria Marie-

Laure Fleisch, Rome; Archivio Centrale di Stato, Rome; Centro Italiano Arte Contemporanea, Foligno, 2010; Museo Poldi Pezzoli, Milan;

Spazioborgogno, Milan, 2013; Galerie Hollenbach, Stuttgard 2014. Some of her numerous collective exhibits in Italy and abroad include

venues as the Civiche Raccolte d’Arte, Milan; MART, Rovereto; UBS, Milan; Manno, Zurich; Kunstasammlung, Weimar; Banca Intesa

San Paolo, Milan; Terna Energia, Rome; Museo Cantonale, Lugano; Collezione Panza, Varese; Fondazione Rocco Guglielmo, Catanzaro.

C H I A R A D Y N Y S

Page 19: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Sipario, 2008/2009, video, 27 min. esemplare PDA su 5Sipario, proiezione e light box di legno, colore e stampa su lenticolare, dimensione ambiente.

(Courtesy of Zkm - Museum of Contemporary Art, Karlsruhe)

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 5.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.200 €

Page 20: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Roma nel 1951. Subito respira arte ed inizia a dipingere a diciotto anni, sostenuto da Arturo Schwarz, attratto dal clima dada

e surrealista del suo lavoro. Tra il 1973 e il ‘75 Echaurren espone a Roma, Milano, Basilea, Zurigo, Berlino, New York, Bruxelles e par-

tecipa alla Biennale di Parigi. Nel 1983 è a Palazzo delle Esposizioni a Roma, dove tornerà nel ‘95, ed è sempre a Roma nel 1986 per

la XI Quadriennale. Nel 1985 è tra gli artisti di Anni Ottanta alla GAM di Bologna. Sullo sfondo di Pop e Arte Povera, del minimal e del

concettuale, utilizzando gli stilemi di cartoon e graffitismo, del gotico e della civiltà precolombiana, Echaurren mette a punto un per-

sonale universo lessicale all’insegna della contaminazione e della progettualità tipica delle botteghe medievali e rinascimentali, delle

case d’arte futuriste e delle factory pop. Credendo nell’arte “applicata” pubblica pamphlet (Il suicidio dell’arte), romanzi (Delitto d’au-

tore, L’invasione degli astratti) e lascia il proprio segno su libri, giornali, fumetti, pubblicità, manifesti, dischi e Cd, orologi, francobolli.

Dal 1997 è Accademico di San Luca e nel 1999 è invitato alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’antologica ai Chiostri del Bramante e

la personale all’Auditorium a cura di Bonito Oliva, patrocinate dal Comune di Roma. Nel 2009 il MIAAO di Torino celebra il centenario

del Futurismo con una mostra sul suo lavoro. Nel 2011 espone al Museo Fondazione Roma con la retrospettiva Crhomo Sapiens, al

MACRO con l’allestimento in ceramica Baroque’n’Roll, alla Biennale di Venezia ed al MAR di Ravenna con Lasciare il segno, a cura di

Claudio Spadoni con opere dal 1969 ad oggi. Nel 2013 la Fondazione Querini Stampalia di Venezia presenta Matta: Roberto Sebastian

Matta, Gordon Matta-Clarke, Pablo Echaurren. Nel 2014 la serie di collage Iconoclast viene presentata all’Estorick Collection di Londra.

was born in Rome in 1951. He become fond of art as a young boy and started painting when he was 18, supported by Arturo Schwarz,

attracted by the Dada and Surrealist atmosphere in his work. Between 1973 and 1975 Echaurren exhibited in Rome, Milan, Basel,

Zurich, Berlin, New York and Brussels, and participated also in the Paris Biennial. In 1983, he was in Rome’s Palazzo delle Esposizioni,

where he returned in 1995. He participated also in Rome’s 11th Quadriennial, in 1986. Over a background which included Pop and

Arte Povera, minimal and conceptual, using stylistic elements from cartoons and graffiti, Gothic and pre-Columbian civilizations,

Echaurren set up his personal universe, contaminating his own project, typical of Medieval and Renaissance workshops, or Futurist

galleries and Pop factories. Echaurren believes in ‘applied’ art, and published pamphlets (Il suicidio dell’arte), novels (Delitto d’autore,

L’invasione degli astratti) leaving his sign on books, periodicals, comic strips, advertisements, posters, records and Cds, watches and

stamps. He is a member of the Accademia di San Luca since 1996. In 1999 he was invited at the Venice Biennial and, in 2004 he went

with an anthological exhibition at Chiostro del Bramante in Rome and a solo show at the Auditorium, curated by Bonito Oliva, both

sponsored by the municipality of Rome. In 2009, MIAAO in Turin celebrated the centennial of Futurism with a exhibition of Echaur-

ren’s works. In 2011, he exhibited at Museo Fondazione Roma with a retrospective, Crhomo Sapiens, at MACRO with an installation

with pottery Baroque’n’Roll, at the Biennial in Venice and at MAR in Ravenna with Lasciare il segno, curated by Claudio Spadoni,

with works from 1969 to date. In 2013, Echaurren exhibited at Fondazione Querini Stampalia in Venice presenting Matta: Roberto

Sebastian Matta, Gordon Matta-Clarke, Pablo Echaurren. In 2014, his series of collages, Iconoclast, on show in London’s Estorick Collection.

P A B L O E C H A U R R E N

Page 21: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

LPM (Love, Peace, Music), 2009, acrilico su cartoncino, cm 25.5x25.5

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 2.500 €

Base d’Asta / Starting Price - 800 €

Page 22: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Modena nel 1933. Comincia a fotografare nel 1961 frequentando circoli amatoriali, ma già nel ‘63 espone alla Biennale del Co-

lore di Vienna e nel 1968 ha la prima personale a Modena. Comincia così una lunga carriera costellata di successi e celebrata nel 2006

con la laurea honoris causa conferita dalla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Nato in un mondo in bianco e nero, subito

si lascia sedurre dal colore, ricercando nel paesaggio segni e strutture ed individuando nella relazione spazio/forma la chiave della sua

ricerca. Per i valori formali il suo lavoro è associabile alla pittura: dalla color field painting all’astrattismo, dal realismo americano al pop.

Ha pubblicato più di quaranta libri ed esposto in tutto il mondo; sue opere sono conservate in più di cinquanta musei internazionali, tra

cui l’International Museum of Photography G. Eastman House di Rochester, il MOMA di New York, il Ludwig Museum di Colonia, il Puskin

State Museum of Fine Arts, Mosca, la National Gallery di Pechino, l’Australian National Gallery di Melbourne, lo Stedelijk Museum di

Amsterdam, il Metropolitan Museum di Tokyo, l’Israel Museum di Gerusalemme, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Victoria

and Albert Museum di Londra, la Galleria d’Arte Moderna di Torino. Autore di campagne pubblicitarie per enti pubblici, istituzioni culturali

e aziende, ha lavorato e lavora con Time-Life, Vogue, Il Venerdì di Repubblica, Sette, Panorama, Epoca, New York Times, Frankfurter

Allgemeine Zeitung. Ha collaborato con il Centre Georges Pompidou e con i Ministeri della Cultura di Francia e Giappone. Attualmen-

te è Direttore artistico del Toscana Foto Festival a Massa Marittima e di Fotoincontri a San Felice sul Panaro. Impossibile ricordare

le sue mostre: per tutte la 46° e 54° Biennale di Venezia e la grande retrospettiva del 2014 Full Color a Palazzo Franchetti, Venezia.

was born in Modena in 1933. He approached photography in 1961 participating in amateur photography environments and, in 1963,

exhibited at the International Color Biennial in Vienna. His first solo show took place in 1968 in his hometown, Modena. His long suc-

cess story had begun. In 2006, he was awarded an honorary degree from the School of Architecture of Turin’s Polytechnic. Born in a

black-and-white world, Fontana was soon allured by colors, seeking signs and structures in landscapes and pinpointing a space/form

relationship which became the goal of his research. According to formal values, his work may be associated with painting, i.e. from

color field painting to Abstractism, from American Realism to Pop Art. Fontana published over 40 books and exhibited across the world.

His works may be found in over 50 museums at a global level, among which International Museum of Photography G. Eastman House,

Rochester, MOMA in New York, Ludwig Museum in Cologne, Puskin State Museum of Fine Arts in Moscow, National Gallery in Beijing,

Australian National Gallery in Melbourne, Stedelijk Museum in Amsterdam, Metropolitan Museum in Tokyo, Israel Museum in Jerusalem,

Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Victoria and Albert Museum in London, GAM in Turin. Fontana authored advertising campaigns

for public institutions, cultural institutions and corporations, and is still working for Time-Life, Vogue, Il Venerdì di Repubblica, Sette,

Panorama, Epoca, The New York Times, Frankfurter Allgemeine Zeitung. He collaborated with the Centre Georges Pompidou and the

Culture Ministries of France and Japan. Franco Fontana is currently the art director of the Toscana Foto Festival in Massa Marittima

and of Fotoincontri in San Felice sul Panaro. It would be extremely lengthy to list all his exhibitions, which include the participation

in the 46th and 54th Venice Biennials and the grand retrospective, Full Color, organized in 2014 at Palazzo Franchetti, in Venice.

F R A N C O F O N T A N A

Page 23: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Senza amore non c’è vita, 1984, stampa fine art, ed. 9/25, cm 40x60

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 5.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.000 €

Page 24: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Milano nel 1933. Esordisce nel 1952 a Palazzo Reale a Milano con la Mostra Nazionale Artisti Indipendenti. Il suo linguaggio

astratto-geometrico suscita l’interesse di Mario Radice che gli cura due personali (1964 e 1969). Nel 1966 è ancora a Palazzo Reale

per l’Esposizione di Arte Contemporanea ed è invitato alla Woodstock Gallery di Londra. Interessato al rapporto spazio/ambiente rea-

lizza nel 1969 la cellula abitabile, presentata alla Galleria Diagramma di Milano. Nel 1971 la personale alla Galleria Schobinger-Štrba

di Richterswil (Zurigo) e nel 1976 quella alla Fumagalli di Bergamo. Nel 1989 è al Museo Depero, Rovereto per 51 ideatori inoggettivi

della visualità strutturata. Nel 1991 è co-fondatore del Madí Italia e Riccardo Barletta lo presenta in L’archetipo del doppio a Milano

presso Arte Struktura e in una conferenza al Museo della Permanente. Nel 1992 la prima personale da Eidos Immagini Contemporanee,

ripetuta poi nel 2004 con Horacio Garcia Rossi. Nel 1993 è presentato da Veca in Sulla riduzione da Verifica 8+1, Mestre e nel 1995 è

inserito da Flaminio Gualdoni in Percorsi dell’Astrattismo alla Permanente di Milano. Il Madi Musem di Dallas gli commissiona nel 2003

Percorsi, grande opera che è perfetto riassunto di una poetica della forma che ruota, raddoppia, trasla, si apre libera. Nel 2006 è invitato

al Salon Comparaison di Parigi. Nel 2007 la personale alla Galleria Orion di Parigi e nel 2008 alla Galeria Madi a Györ in Ungheria. Il

2011 è l’anno di Aperture alla Galleria Marelia di Bergamo e della 54° Biennale di Venezia. Le sue opere dove sono ospitate nei Musei di

tutto il mondo (Reina Sofia, Madrid; Museum of Geometric and Madi Art, Dallas; MACLA, La Plata-Argentina; Polk Museum of Art, Mia-

mi; Mobile Madì Museum, Budapest; Satoru Sato Art Museum, Giappone; GAM, Gallarate; Museo Bargellini, Pieve di Cento-Bologna).

was born in Milan in 1933. The exhibit of the independent national artists held in Milan’s Palazzo Reale, in 1952, marked his debut.

His abstract and geometric language called the attention of Mario Radice who was the curator of two of his solo shows, in 1964 and

in 1969. In 1966 Frangi returned to Palazzo Reale for the Esposizione di Arte Contemporanea and later, exhibited at Woodstock Gal-

lery in London. The artist focused on the space/environment ratio and, in 1969, he created his cellula abitabile, which he presented at

Galleria Diagramma in Milan. In 1971, his solo show at Schobinger-Štrba Gallery in Richterswil (Zurich) and, in 1976, another solo at

Fumagalli’s in Bergamo. In 1989, Frangi’s works were showcased at Museo Depero, in Rovereto, for the event 51 ideatori inoggettivi

della visualità strutturata. In 1991 he co-founded Madi Italia, and Riccardo Barletta launched his L’archetipo del doppio in Milan at the

Arte Struktura, with a conference at the Museo della Permanente. In 1992, his first solo at Eidos Immagini Contemporanee, where he

returned in 2004 with Horacio Garcia Rossi. In 1993 he was presented by Veca in Sulla riduzione at Verifica 8+1, in Mestre and in 1995

he was included, by Flaminio Gualdoni, in Percorsi dell’Astrattismo at Milan’s Permanente. In 2003, Madi Musem in Dallas commissioned

Percorsi, a great work which is the perfect summary of the poetics of form which rotates, doubles, transposes and opens up freely. In

2006, Frangi was invited at the Salon Comparaison, in Paris. In 2007 he performed with a solo show at the Orion in Paris and, in 2008,

at Galeria Madi in Györ, Hungary. In 2011 he participated in Aperture at Galleria Marelia in Bergamo and in the 54th Venice Biennial.

His works may be found in museums across the world as the Reina Sofia, Madrid; Museum of Geometric and Madi Art, Dallas; MACLA,

La Plata-Argentina; Polk Museum of Art, Miami; Mobile Madì Museum, Budapest; Satoru Sato Art Museum, Japan; GAM, Gallarate;

Museo Bargellini, Pieve di Cento-Bologna.

R E A L E F R A N C O F R A N G I

Page 25: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Apertura, 2014, acrilico su tela su legno, cm 67x60

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 3.800 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.200 €

Page 26: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Milano nel 1956. Come tutti i meneghini ha la “sua” Milano nel cuore e l’osservazione di questa città è fonte continua di ispi-

razione anche quando si trova per le strade del mondo. Non è però un fotografo di architettura: i suoi scatti condotti principalmente in

analogico, esempio di tecnica che diventa stile, svelano grazie ad un dinamismo tra pop e futurismo la parte nascosta di persone e di

cose e attraverso una personale percezione progressiva e frammentata del tempo quell’aura che solo l’anima sa e può lasciare. Questo

gli permette un interessante dialogo formale tra punti fissi e movimento, tra particolare e complessivo, tra qui e altrove, tra antico e

moderno. Così nel 2012 in una nota galleria antiquaria milanese i suoi scatti contemporanei sono messi a confronto con tele di Luini,

Moretto, Guercino, Rubens, David in un interessante gioco di rimandi e corrispondenze. Alla fine 2012 la personale alla galleria Studiò

di Milano e nel 2013 quella alla Galleria Morotti di Daverio (VA). Il 2013 è un anno che lo vede particolarmente attivo: A dream NY &

Mi alla Silbernagl Undergallery di Milano, La via di Barium con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Bari, dei Beni Culturali e del

Museo della Fotografia del Politecnico di Bari, le collettive After bike a Firenze in occasione dei mondiali di ciclismo e Shooting nella sede

della Regione Lombardia. Il 2014 lo vede protagonista in Illustrating Florence inserita nella IX edizione della Biennale di Firenze nel

doppio ruolo di autore e curatore, al MIA con una coinvolgente monografica e a Scope Basel 2014. Una sua installazione permanente è

nella hall della sede de Il Sole 24 Ore, Palazzo Renzo Piano a Milano.

was born in Milan in 1956 and as all the Milanese he is profoundly enamored with his city, which has become a constant source of in-

spiration for him, even during his travels abroad. Gabbana is not, however, an architectural photographer. His photographs are mostly

analogical –a technique which he transformed into style- and unveil, thanks to a dynamic switching from Pop to Futurism, the hidden

part of individuals and things. Through a progressive and fragmented personal perception, his photographs reveal the aura which only

the soul recognizes and leaves behind. This enables him to establish an interesting formal dialogue between fixed points and movement,

between details and the whole, between here and elsewhere, between antiquity and modernity. Hence, in 2012, a major antique gal-

lery in Milan placed his contemporary photos next to paintings by Luini, Moretto, Guercino, Rubens and David, intersecting similarities

and cross-references. At the end of 2012, a solo exhibition was organized in Milan’s Studiò gallery and, in 2013, in Galleria Morotti di

Daverio, in Varese. Gabbana was particularly productive in 2013 with his A dream NY & Mi at Silbernagl Undergallery in Milano, La via

di Barium, with the sponsorship of the municipal and provincial administrations of Bari, the Cultural Heritage authority and the Museo

della Fotografia of the Politecnico di Bari. In the same year, the collective shows included After bike in Florence, on the occasion of the

world cycling championship and Shooting set up in the premises of the Regione Lombardia. In 2014, Gabbana has been the protagonist

of Illustrating Florence, his show at the 9th edition of the Biennale di Firenze, wearing the double hat of author and curator. His works

are still on show in a monographic exhibit at MIA Fair, and will participate in Scope Basel 2014. The premises of the financial newspaper

‘Il Sole 24 Ore’, in Palazzo Renzo Piano, in Milan, host a permanent installation by Maurizio Gabbana.

M A U R I Z I O G A B B A N A

Page 27: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

I have a dream...!, 2012, stampa fine art carta Hahnemühle Baryta, cm 69x101.60

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 2.600 €

Base d’Asta / Starting Price - 800 €

Page 28: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce nel 1954 a Montecchio Emilia. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Car-

rara. Esponente di spicco dell’Anacronismo, con il richiamo alla cultura umanistica e all’iconografia classica del mito, e del movimento

Magico primario, dagli anni Ottanta ha intrapreso una intensa attività espositiva nei musei di tutto il mondo tra i quali quelli di Shanghai,

Pechino, Hong Kong, Tokyo, Kyoto, Seul, Buenos Aires, San Paolo, Città del Messico, Miami e Los Angeles, Montevideo, Francoforte e

Berlino, Budapest, GAM di Bologna, GNAM di Roma, Palazzo delle Stelline e PAC a Milano. Veramente impossibile ricordare tutte le sedi.

Capace di fronteggiare con forza grafica ipnotica la piccola come la grande dimensione, riesce a rendere carne le sue tavole, animate

da una luce sostanziale, che scolpisce e integra la forma conferendole energia e destino. È stato invitato a tre edizioni della Biennale

di Venezia (1982,1984 con sala personale, 1986), a due della Quadriennale di Roma (1986 e 1996), alla Biennale di San Paolo del

Brasile, alla Biennale di Pechino, vincendo nel 2003 il primo premio. Nel 2006 il tour cinese Omar Galliani. Disegno italiano si conclude

idealmente alla Fondazione Querini Stampalia con Tra Oriente e Occidente, collaterale della 52° Biennale di Venezia. Nel 2008 il trittico

Notturno e due disegni sono acquisiti dagli Uffizi e nel 2011 la grande tavola Dal Codice degli Angeli è acquistata dai Musei Vaticani. Nel

2012 l’Antologica al MAGA di Gallarate. Nel 2013 Face and Soul al Museo Storico Statale di Mosca e The Dream of Eurasia. 987 Testi-

monials. The Italian Attitude, collaterale della 55° Biennale di Venezia. Nel 2014 L’opera al nero alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.

was born in 1954 in Montecchio Emilia. He achieved his diploma at Bologna’s Accademia di Belle Arti and later taught painting at Car-

rara’s Accademia di Belle Arti. He became a prominent figure of the Italian Anacronismo movement, inspired by humanist culture and

the classical iconography of myths. Galliani became also a major figure in the Magico Primario movement of the 80s, when he started

an intense exhibiting career in museums across the world, among which Shanghai, Beijing, Hong Kong, Tokyo, Kyoto, Seoul, Buenos

Aires, Sao Paolo, Mexico City, Miami, Los Angeles, Montevideo, Frankfurt and Berlin, Budapest, Galleria d’Arte Moderna in Bologna, Gal-

leria Nazionale d’Arte Moderna in Roma, Palazzo delle Stelline and PAC in Milan –it would be impossible to mention all the venues which

hosted his works of art. Galliani is capable of graphically hypnotizing small and large dimensions alike. He is capable of turning his tables

into flesh, animated by a substantial light, which forges and integrates the shapes, attributing to them energy and destiny. Galliani was

invited to three editions of Venice’s Biennial (1982,1984 with a solo show, 1986). He was also invited to two Rome Quadriennials (1986

and 1996), to the Biennial in Sao Paulo of Brazil, to the Biennial in Beijing, where he won the first prize, in 2003. In 2006, he went on

his Chinese tour with Omar Galliani. Disegno italiano closed ideally at Fondazione Querini Stampalia with Tra Oriente e Occidente, col-

lateral to the 52nd Biennial in Venice. In 2008, his triptych Notturno and two drawings were acquired by Galleria degli Uffizi; in 2011 his

large table Dal Codice degli Angeli was acquired by the Vatican Museums. In 2012, his anthological was hosted by MAGA in Gallarate.

In 2013, Face and Soul was on show at Moscow’s Historic State Museum e The Dream of Eurasia. 987 Testimonial. The Italian Attitude,

collateral to Venice’s 55th Biennial. In 2014, L’opera al nero was on show at Galleria d’Arte Moderna in Turin.

O M A R G A L L I A N I

Page 29: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Tra le tue perle, 2014, matita nera su tavola più pigmento, cm 50x50

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 10.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 2.500 €

Page 30: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Gola (Luigi Davino) nasce nel 1984 a Francoforte sul Meno. Venuto a contatto con realtà di periferia, decide che è la Street Art la sua

scelta pittorica d’elezione e la applica come medium per esperienze di volontariato nel sociale. Nascono così innumerevoli laboratori con

bambini e pre-adolescenti. Dal 2008 i progetti di recupero socio-pedagogico e ambientale in periferie diventano collaborazioni istituzio-

nali con Università tedesche quali la Ruhr-Universität a Bochum.

Teso (Corrado La Mattina) nasce a Cava De’ Tirreni nel 1982. Dalla solida formazione accademica (laurea in Belle Arti a Napoli nel 2005)

riesce nel suo lavoro a fare convivere l’anima della tradizione pittorica di ascendenza pop e concettuale con lo spirito libero di writing

e street, ove mette abilmente a frutto l’abilità nella deformazione della figura, nella distorsione, nell’ingrandimento quasi caricaturale

del particolare. La maturità nel fare convivere due anime apparentemente contraddittorie lo rende un interessante esponente della

comunicazione visiva.

Le figure professionali di Gola&Teso si incrociano in varie crew (CPRS, NSIS), nei principali contest di Street quali il Converse Pro

Street, il Memorial Matok, Jassart Jam, Tim Tribù e in eventi tra arte, moda e sociale. Tra questi si ricordano nel 2012 a Milano Street

Love Therapy con Elio Fiorucci al Sole 24 Ore, a cura di Raffaella A. Caruso e nel 2013 a Roma Street for Aids, in PopNewPop a cura di

Melissa Proietti al Macro Testaccio, La Pelanda. Di maggio 2014 l’inizio della monumentale opera per MetroNapoli per la Stazione di

Chiaiano, con il patrocinio del Comune di Napoli e del Ministero della Giustizia.

Gola (Luigi Davino) was born in Frankfurt am Main in 1984.He came in contact with the suburban reality and decided that Street Art

was his favorite pictorial choice. He applied it as a means to carry out community volunteer work. Gola created numerous laboratories

with children and pre-teenagers. In 2008, his socio-pedagogical and environmental rehabilitation projects in suburban areas were in-

stitutionalized by German universities, as the Ruhr-Universität in Bochum.

Teso (Corrado La Mattina) was born in Cava De’ Tirreni in 1982. He has a solid academic background and a degree in Fine Arts, achieved

in Naples in 2005. His work merges the soul of pictorial tradition with Pop derivation and conceptual representation and the free spirit

of Writing and Street Art, where he magnificently depicts the deformation, distortion and expansion of features becoming almost cari-

catural. The coexistence of two apparently contradictory souls shows the maturity of a major artist of visual communication.

The professional personas of Gola&Teso intersect with various crews (CPRS, NSIS) in the major Street Art contexts as Converse Pro

Street, Memorial Matok, Jassart Jam, Tim Tribù, and in events between art, fashion and social contexts. Among the latter, worthy of

mention are Street Love Therapy with Elio Fiorucci, curated by Raffaella A. Caruso in 2012 in Milan’s Sole 24 Ore, and in 2013, in Rome

at Street for Aids, in PopNewPop, curated by Melissa Proietti at Macro Testaccio, La Pelanda. In May 2014, the huge works for Metro-

Napoli started at Chiaiano Station, with the sponsorship of the municipal administration of Naples and the Minister of Justice.

G O L A & T E S O

Page 31: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Ich bin ein berliner, 2014, stucchi minerali, resine, acrilici, spray su cotone e tela, cm 80x70

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 1.500 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.000 €

Page 32: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce nel 1964 a Roma, dove vive e lavora. Dopo aver seguito il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, si laurea

alla Libera Accademia di Belle Arti della Rome University of Fine Arts. Il 2007 segna il suo esordio in una collettiva per l’UNHCR ai Musei

Capitolini di Roma. Del 2008 la personale al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo. Nello stesso anno con Bonalumi, Gallo, Guccione e

Mitoraj è invitata a realizzare un’opera per la rassegna Galilei Divin Uomo nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma su iniziativa

della World Federation of Scientists. A fine 2008 Palazzo Venezia le dedica una personale. Del 2009 l’esposizione a Castel dell’Ovo, Na-

poli e al MMOMA di Mosca, a cura di Maurizio Calvesi. Nell’occasione le viene conferito il titolo di Membro Onorario dell’Accademia Russa

delle Arti. Nel 2010 Flussi Immobili alla galleria Valentina Moncada, Roma e l’Opera Gallery di Londra. Per i centocinquant’anni dell’U-

nità d’Italia il suo ritratto di Garibaldi diviene quadro icona dell’esposizione Giuseppe Garibaldi… tutt’altra Italia io sognavo, al Museo

Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma. Del 2011 la 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia e del 2013 la 55° Biennale di Venezia,

Padiglione di Cuba con La Perversiòn De Lo Clàsico: Anarquie De Los Relatos: 7 artisti cubani dialogano con 7 artisti internazionali. Dello

stesso anno la personale CorpoTerra al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli. Nel 2014 la personale Metamorphosis al Mac di Santiago del

Cile e le personali al MACBA di Buenos Aires, all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, alla Marlborough Gallery di Santiago del Cile.

was born in Rome in 1964, where she lives and works. After attending the set designer course at Rome’s Accademia di Bell Arti, she

achieved her degree from the Libera Accademia di Belle Arti of Rome University of Fine Arts. Leone made her debut in 2007, with a

collective show for the UNHCR, set up in Rome’s Musei Capitolini. In 2008 her first solo show at Loggiato di San Bartolomeo in Palermo.

In the same year Leone was invited, together with artists like Bonalumi, Gallo, Guccione and Mitoraj, to perform a work of art for the

Galilei Divin Uomo exhibit to the take place in Rome’s Basilica Santa Maria degli Angeli, upon initiative of the World Federation of Sci-

entists. At the end of 2008, Palazzo Venezia in Rome showcased her solo show. In 2009, her works were exhibited in Castel dell’Ovo,

Naples, and at the MMOMA in Moscow, curated by Maurizio Calvesi. During the latter event, Leone was awarded with the title of Honor-

ary Member of the Russian Academy of Arts. In 2010 Flussi Immobili was on show at Valentina Moncada’s gallery in Rome and at the

Opera Gallery in London. Leone painted a portrait of Giuseppe Garibaldi on the 150th anniversary of Italy’s Unity, which became an icon

of the exhibit Giuseppe Garibaldi… tutt’altra Italia io sognavo, set up at Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo in Rome. In 2011, Leone

participated in the 54th Venice Biennial, Italian Pavillion; in 2013 she participated in the 55th Venice Biennial, at the Cuban Pavillion

with La Perversiòn De Lo Clàsico: Anarquia De Los Relatos: 7 Cuban artists in a dialogue with 7 international artists. In the same year,

Leone’s solo show titled CorpoTerra was hosted in the Pan, Palazzo delle Arti in Naples. In 2014, her solo Metamorphosis was hosted at

the Mac at Santiago, Chile. More solo exhibits took place at MACBA in Buenos Aires, at the Academy of Fine Arts of Saint Petersburg,

and at Marlborough Gallery in Santiago, Chile.

F R A N C E S C A L E O N E

Page 33: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Volto B.K., 2014, tecnica mista su tela, cm 100x80

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 12.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.200 €

Page 34: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Milano nel 1936, dove vive e lavora. Allievo prediletto di Achille Funi, dopo il diploma all’Accademia di Brera, ne diviene assi-

stente e con lui collabora alla realizzazione della cappella di San Carlo nella Basilica di Sant’Angelo a Milano e della pala di San Giuseppe

nella Basilica di San Pietro a Roma. Nel 1943-44 la sua casa di Milano fu rifugio a ebrei perseguitati: l’esperienza della guerra lascerà

tracce indelebili nella sua formazione. Dalla fine degli anni Sessanta abbandona dunque gli spunti naturalistici per confrontarsi con un

pop vagamente surrealista e aderire poi in maniera più forte alle istanze ideologiche del post ’68. Stringe rapporti con artisti della sua

generazione impegnati a trattare temi della vita sociale e politica (tra gli altri Baratella, De Filippi, Staccioli, Spadari e Scanavino, Ste-

fanoni, Mambor e Icaro) per maturare un linguaggio concettuale tutto proprio, dalla sapienza pittorica e scultorea unica. A partire dal

1965 inizia a esporre in Italia e all’estero. Tra le presenze istituzionali: Palais des Beaux Arts, Bruxelles (1973); Musée d’ Art Moderne de

la Ville de Paris (1974); Galleria Civica, Portofino (1980); Nykytaiteen Museum, Tampere; Internationaal Cultureel Centrum, Anversa;

Musée d’Art Contemporain, Montreal; Museum of Art, Taiwan (1990); Museo Archeologico, Teramo (1992). Nel 1998 espone a Palazzo

Reale a Milano e così nel 2010 all’Università Bocconi e nel 2011 all’Università Cattolica. Dello stesso anno è la mostra Le vesti di Saturno

a Palazzo Medici-Riccardi, Firenze. Del 2013 sono la retrospettiva Grigio Pesante ad Arezzo, Sala San Ignazio e l’Antologica Umberto

Mariani-opere 1967-2013 a Reggio Emilia, Chiostri di San Domenico. Il 2014 lo vede, tra le altre esposizioni, al Museo della Permanente

a Milano con Nati nei ’30. Milano e la generazione di Piero Manzoni.

born in 1936, lives and works in his birthplace, Milan. After his graduation from the Accademia di Brera, the favorite student of Achille

Funi becomes the latter’s assistant. Together, they completed both the St. Charles Chapel at the Basilica di Sant’Angelo in Milan and the

St. Joseph altarpiece at the Basilica di San Pietro in Rome. In 1943-44 his family shelters persecuted Jews and the war experience will

leave indelible traces on his formation. Starting in the late 60’s, he leaves all naturalistic hints behind, confronting a vaguely surrealistic

pop, in sync with post-’68 ideological fervors. Mariani is close to the artists of his generation most committed to social and political

themes (among them Baratella, De Filippi, Staccioli, Spadari and Scanavino, Stefanoni, Mambor and Icaro), maturing a conceptual lan-

guage of his own, based on a distinctive pictorial and sculptural know-how. He begins to show his work in Italy and abroad in 1965. His

publicly sponsored presences include Palais des Beaux Arts, Brussels (1973); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1974); Galleria

Civica, Portofino (1980); Nykytaiteen Museum, Tampere; Internationaal Cultureel Centrum, Anversa; Musée d’Art Contemporain, Mon-

tréal; Museum of Art, Taiwan (1990); and Museo Archeologico, Teramo (1992). He exhibits his work in Milan in 1998 at Palazzo Reale,

in 2010 at the Università Bocconi and again in 2011 at the Università Cattolica. In that same year, Le vesti di Saturno exhibit opens at

Palazzo Medici-Riccardi in Florence. In 2013, the Sala San Ignazio in Arezzo hosts the Grigio Pesante retrospective, and the Chiostri di

San Domenico in Reggio Emilia are dedicated to an anthological show Umberto Mariani-opere 1967-2013. In 2014, Mariani also exhibits

at the Museo della Permanente, in Milan, with Nati nei ’30. Milano e la generazione di Piero Manzoni.

U M B E R T O M A R I A N I

Page 35: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

La forma celata: K, 1993, acrilico su lamina di piombo, cm 80X60

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 25.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 3.000 €

Page 36: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce nel 1946 a Zafferana Etnea. Compiuti gli studi all’Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura di Roma, qui esordisce nel

1979 allo spazio Sant’Agata dei Goti con La Muraglia Cinese, opera che segna in modo significativo lo sviluppo della sua ricerca. Fin

dai primi anni Ottanta essa si orienta verso una scultura “ambientale”, da cui emerge progressivamente il tema della città e della sua

forma, strutturata nell’iconografia ricorrente e paradigmatica della “cella”. L’utilizzo di differenti media rende difficilmente ascrivibile la

sua opera alla categorizzazione di genere, in perfetta corrispondenza con la ricerca da lui compiuta verso la revisione e il superamento

degli esiti culturali ed estetici del Novecento. Poi dalla metà degli anni Ottanta Messina abbandona l’uso di materiali organici e naturali.

Le nuove installazioni alla Galleria Shimada e alla Moltkerei Werkstatt di Colonia sono costruite con materiali dell’edilizia di consumo e

spesso auto-illuminate con lampade industriali. Nel 1987 a Roma per gli Incontri Internazionali d’Arte, cui partecipano con interventi

Maria Nordman, Bruce Naumann e Luca Patella, Vittorio Messina costruisce una Cella e pubblica Paesaggio con luce lontana, testo con

riferimenti ad Heisenberg e al principio di indeterminazione, tema epistemologico di gran parte della produzione successiva. Le grandi

mostre al Kunstverein di Dusseldorf e alla Villa delle Rose di Bologna (1994), alla Henry Moore Foundation di Halifax e alla GAM di Torino

(1999), alla National Accademy, Hangzhou, Cina (2001), al Museo Ujazdovki, Varsavia (2002), alla Cavallerizza Reale di Torino (2006)

fino a Postbabel e dintorni al MACRO di Roma e alla Kunsthalle di Goeppingen (2014), affermano la dimensione visionaria ed al contem-

po tautologica del lavoro di Vittorio Messina, avviando una nuova riflessione sulle forze e gli elementi di “costruzione” dello spazio reale.

was born in Zafferana Etnea in 1946. He attended the Accademia di Belle Arti in Rome, and later achieved his degree in Architecture at

Rome’s University. He made his debut in 1979 at Sant’Agata dei Goti with La Muraglia Cinese, a work which significantly branded the

development of his research. Since the early 80s, his research focused on ‘environmental’ sculpture with the prevailing theme of the

city and its form, structured according to the recurrent icons and depicting the paradigm of the ‘cell’. It is not easy to classify his works

according to the genres, as the artist uses so many different means to accomplish it, yet it reflects the research he carried out to review

and evolve beyond the 20th century cultural and aesthetic values. In mid 80s Messina shifted from natural and organic materials to

perform a new kind of installation such as the ones at Galleria Shimada and at the Moltkerei Werkstatt in Cologne, in which he used con-

struction materials illuminating them with industrial lamps. In 1987, Vittorio Messina was in Rome for the Incontri Internazionali d’Arte

with artist such as Maria Nordman, Bruce Naumann and Luca Patella. He build his Cella and published Paesaggio con luce lontana, a

text with references to Heisenberg and the principle of indetermination, an epistemological theme in most of his later work. Among the

major exhibits, worthy of mention are also his shows at Kunstverein in Dusseldorf and at Bologna’s Villa delle Rose (1994); at the Henry

Moore Foundation in Halifax and at GAM in Turin (1999); at Ujazdovki Museum in Warsaw (2002); at Cavallerizza Reale in Turin (2006).

More recently his Postbabel e dintorni was on show at Rome’s MACRO and at the Kunsthalle in Goeppingen (2014), confirming his far-

sighted, and at the same time, tautological dimension, thus highlighting the forces and elements for the ‘construction’ of real space.

V I T T O R I O M E S S I N A

Page 37: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Primo Fondamento, 2014, gouache su carta, cm 80x55

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 4.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.200 €

Page 38: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Torino nel 1949. Vive e lavora a Trento, Parigi e Bologna. Dopo gli studi nel seminario salesiano di Valdocco, decide di seguire

la vocazione per lui vera, quella artistica, trasferendosi negli anni 70 a Bologna e Parigi, dove frequenta Gilles Deleuze e Jean Baudril-

lard. Montesano viene annoverato fra gli artisti del Medialismo, movimento che ha per oggetto le immagini dei mass media e il loro

rapporto con i meccanismi della comunicazione. Montesano pratica dunque la pittura in senso eterodosso, la intende come strumento

storico-filosofica, usando immagini/reperti d’epoca. Oggetto principale il Novecento e gli anni drammatici della formazione dell’Europa.

Tra le mostre istituzionali si ricordano due edizioni della Biennale di Venezia (2009-1993); Arte del ‘900 italiano. Pop Art, Arte Povera

e tendenze del contemporaneo, Fondazione Malvinaz Menegaz Castelbasso, Teramo (2012); Pittura europea dagli anni Ottanta ad

oggi, Fondazione Stelline, Milano (2010); Arte Italiana 1968-2007, Palazzo Reale, Milano (2007); GAM, Bologna; GNAM, XIV Qua-

driennale, Roma (2005). Tra le ultime personali Dietro le quinte, Spazio Eventi Ferrarin Arte, Legnago (2013); Pro Memoria, Palazzo

Panichi, Pietrasanta; Il Mito Contemporaneo, Teatro Politeama Garibaldi, Palermo; Biancaneve e i Sette Nani, Pio Monti, Roma (2012);

Gian Marco Montesano, ArteSilva, Seregno (2011); Guerra e Pace, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2010); Grazie dei fiori,

Claudio Poleschi Arte Contemporanea, Lucca (2009); I Montesano di Montesano, MACI, Museo Arte Contemporanea, Isernia (2008);

Fratelli di quale reggimento siete?, Emilio Mazzoli, Modena; Così fan tutte, Studio Raffaelli, Trento; Berlino 1936, Chiostro di Sant’Ago-

stino, Pietrasanta, Lucca (2006); Annina Nosei Gallery, New York (2005); Auf den Bergen, Museo Rimoldi, Cortina D’Ampezzo (2004).

was born in Turin in 1949. He lives and works in Trento, Paris and Bologna. After studying at the Salesian seminary in Valdocco, he

decided to turn to his true vocation, i.e. Art. In the 70s he moved to Bologna and later to Paris, where he consorted with Gilles Deleuze

and Jean Baudrilalrd. Montesano is considered to belong to the Medialismo, a movement which uses mass media images analyzing their

relationship with the communications dynamics. Montesano, therefore, paints in an unorthodox fashion, starting from images or historic

evidence he engages in a philosophical and historic research. His most recurrent theme is the 20th century and the crucial years of the

creation of Europe. His exhibits in public institutions include two editions of the Venice Biennial (2009 and 1993); Arte del ‘900 italia-

no. Pop Art, Arte Povera e tendenze del contemporaneo, Fondazione Malvinaz Menegaz Castelbasso, Teramo (2012); Pittura europea

dagli anni Ottanta ad oggi, Fondazione Stelline, Milan (2010); Arte Italiana 1968-2007, Palazzo Reale, Milan (2007); GAM, Bologna;

GNAM, XIV Quadriennale, Rome (2005). Among his most recent solo shows, worthy of mention are Dietro le quinte, Spazio Eventi Fer-

rarin Arte, Legnago (2013); Pro Memoria, Palazzo Panichi, Pietrasanta; Il Mito Contemporaneo, Teatro Politeama Garibaldi, Palermo;

Biancaneve e i Sette Nani, Pio Monti, Rome (2012); ArteSilva, Seregno (2011); Guerra e Pace, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno

(2010); Grazie dei fiori, Claudio Poleschi Arte Contemporanea, Lucca (2009); I Montesano di Montesano, MACI, Isernia (2008); Fratelli

di quale reggimento siete?, Emilio Mazzoli, Modena; Così fan tutte, Studio Raffaelli, Trento; Berlino 1936, Chiostro di Sant’Agostino,

Pietrasanta, Lucca (2006); Annina Nosei Gallery, New York (2005); Auf den Bergen, Museo Rimoldi, Cortina D’Ampezzo (2004).

G I A N M A R C O M O N T E S A N O

Page 39: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

I sogni del 900, 2005, olio su tela, cm 100x120

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 13.200 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.500 €

Page 40: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Roma nel 1970, dove vive e lavora. Cresciuto in una famiglia di pubblicitari appassionati d’arte, inizia la sua attività con l’occhio

già allenato a percepire la realtà in modo differente. Dal 1991 usa solo i tre colori primari, rosso, verde e blu accostandoli secondo la

logica della scomposizione delle immagini elettroniche, la cui unità elementare di informazione è il pixel. Questa sofisticata indagine si

fonda sulla distruzione e ricostruzione dello spazio visivo, per la quale Pintaldi non agisce mai per sottrazione: pur riducendo gli stru-

menti cromatici del suo lavoro, procede per addizione su tre livelli con vari strati di pittura in modo quasi compulsivo ma paradossalmen-

te in grado di prevedere la visione finale. Oggetto di questa indagine sono le immagini-simbolo della memoria collettiva e della cultura

popolare (l’alieno, l’UFO, il fulmine, il Papa, la maschera). Tra le principali esposizioni personali e istituzionali: Avvistamenti, a cura di

A. Bonito Oliva, Sprovieri, Roma (1992); La coscienza dell’incoscienza, Cannaviello, Milano (1997); n. 7, a cura di R. Daolio, GAM, Bo-

logna (1998); Earth: 1999, Galleria Mario Sequeira, Braga, Portogallo; Jump, Galleria Franco Noero, Torino; Il Futuro nella memoria, a

cura di R. Barilli, Villa Domenica, Treviso (1999); Pinta ‘l di, a cura di G. Maraniello, No Code, Bologna (2001); Cristiano Pintaldi 1991-

2001, Centro per le Arti Visive, Pescheria, Pesaro (2002); Landscape, Sprovieri, Londra (2003); 3>4, Pescali&Sprovieri, Londra (2005).

Nel 2011 LucidDreams a cura di A. Bonito Oliva, evento collaterale della LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

Nel 2014 Animazione sospesa a cura di G. Marziani, Museo Scientifico e di Ricerca dell’Accademia Russa di Belle Arti, San Pietroburgo.

was born in Rome in 1970, where he lives and works. Brought up in a family of art lovers who worked in the field of advertising, he eye

was already trained to perceiving reality with a different outlook, when he bagan his career. From 1991 he used only the three primary

colors, namely red, green and blue, combining them according to the rationale of electronic image destructuring, whose elementary

information unit is the pixel. This sophisticated research was based on the destruction and reconstruction of visual space, from which

Pintaldi never subtracted. Although he reduced the chromatic tools in his production, he always added on three levels with different

paining layers in a quasi-compulsive way, yet, paradoxically anticipating the final vision. The object of this research were the symbolic

images of the collective memory and of the popular culture, as the alien, the UFO, lightning, the Pope, a mask. Among his major solo

shows and publicly funded exhibits are worth mentioning Avvistamenti, curated by Achille Bonito Oliva, Sprovieri, Rome (1992); La

coscienza dell’incoscienza, Cannaviello, Milan (1997); n. 7, curated by Roberto Daolio, GAM, Bologna (1998); Earth: 1999, Galleria

Mario Sequeira, Braga, Portugal; Jump, Galleria Franco Noero, Turin; Il Futuro nella memoria, curated by Renato Barilli, Villa Domenica,

Treviso (1999); Pinta ‘l di, curated by Gianfranco Maraniello, No Code, Bologna (2001); Cristiano Pintaldi 1991-2001, Centro per le

Arti Visive, Pescheria, Pesaro (2002); Landscape, Sprovieri, London (2003); 3>4, Pescali&Sprovieri, London (2005). In 2011 Lucid-

Dreams curated by Achille Bonito Oliva, a side event to the LIV Esposizione Internazionale d’Arte of the Venice Biennial. In 2014, Ani-

mazione sospesa curated by Gianluca Marziani, Science and Research Museum of the Russian Academy of Fine Arts, Saint Petersburg.

C R I S T I A N O P I N T A L D I

Page 41: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Senza titolo, 2009, matita, pastelli, china su polyester, cm 24x25

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 2.500 €

Base d’Asta / Starting Price - 800 €

Page 42: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Roma nel 1957, dove vive e lavora. Allievo di Toti Scialoja all’Accademia delle Belle Arti, si diploma in scenografia nel 1979.

L’anno successivo con la prima personale alla Galleria Malonei si trasferisce ad Ibiza. L’amore per il mare lo porta a fare il giro del mondo

e dalla passione per il viaggio nascono Supposizioni e Itinerari Geografici prima e i Planisferi poi. Anticonvenzionale già nella scelta dei

materiali, tutti di recupero, con cui assembla sia efficaci opere descrittive sia intensi e lirici ritratti, decide di alternare l’attività esposi-

tiva “tradizionale” con quella in ambienti off e alla moda, stimolato e sorretto in questa scelta da Melissa Proietti. Da questo sodalizio

nascono vari progetti. Nel 2004 No ordinary people, nel 2007 MUST HAVE, inaugurato nel concept store TAD a Milano durante la fashion

week per approdare nel 2011 alla Galleria La Nuvola di Roma e nel 2012 al Museo Civico di Cortina d’Ampezzo. Nel 2006 entra a far

parte dell’E.A.C. (Electronic Art Cafè), progetto curatoriale di Umberto Scrocca e di Achille Bonito Oliva e nel 2009 viene scelto da RDS

come artista residente, simbolo della green philosophy dell’emittente, per la quale realizza 20 ritratti di celebri rockstar. Nel 2013 La-

dies for Human Rights per il RFK Center Europe, esposto alle Murate a Firenze e poi al Must di Lecce. Nello stesso anno interpreta per

Anlaids il Red Ribbon, partecipando a sostegno della stessa a PopNewPop allestita presso il MACRO Testaccio, Roma. Sempre nel 2013

La Guarigione, collettiva a cura di Roberto Bilotti a Palazzo Costantino Di Napoli, Palermo. Nel 2014 la presentazione del progetto

MUST HAVE al Master di Art Managing della Luiss, il 56° Salon D’Art Contemporain De Garches, Paris, la partecipazione alla II Espo-

sizioneTriennale di Arti Visive di Roma e Pop Up Revolution progetto a cura di Achille Bonito Oliva e di Umberto Scrocca (E.A.C.).

was born in Rome in 1957, where he currently lives and works. A pupil of Toti Scialoja, Reboani achieved his degree in set design in

1979. A year later he made his debut with a solo show at Galleria Malonei, and later moved to Ibiza. His love for the sea took him across

the world and, following his passion for travel, he created his Supposizioni ed Itinerari Geografici and Planisferi. Reboani has always

sought non-conventional materials, recycled and reclaimed, which he used to assemble effective descriptive works as well as intense

and inspired portraits. He, therefore, switched from ‘traditional’ exhibitions to ‘off’ shows in line with the trends of the time, stimulated

and supported in these choices by Melissa Proietti. This collaboration triggered several projects such as, in 2004, No ordinary people;

in 2007 MUST HAVE, launched in Milan’s concept store TAD during the fashion week, which was on show, in 2011, at Galleria La Nu-

vola in Roma and, in 2012, at Museo Civico in Cortina d’Ampezzo. In 2006, he joined the Electronic Art Cafè (E.A.C.), a curator project

by Umberto Scrocca and Achille Bonito Oliva. In 2009, Reboani was appointed by RDS Radio as resident artist – symbol of the green

philosophy of this radio station. He, in fact, created 20 portraits of famous rockstars. In 2013, Ladies for Human Rights for the RFK

Center Europe, was exhibited at Le Murate in Florence and at the Must Museum in Lecce. In the same year, Reboani supported Anlaids

for its Red Ribbon, partecipating in PopNewPop, an installation at MACRO Testaccio, in Rome.Still in 2013, his work was on show at

La Guarigione, a collective exhibit curated by Roberto Bilotti installed at Palazzo Costantino Di Napoli, in Palermo. In 2014, his MUST

HAVE project was presented at the Art Managing Master Course at Luiss University, the 56th Salon D’Art Contemporain De Garches,

in Paris. Reboani also partecipated in the 2nd EsposizioneTriennale di Arti Visive, in Rome and in Pop Up Revolution project with E.A.C.

M A R C E L L O R E B O A N I

Page 43: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Ripple of Hope, 2014, legno e smalti, cm 82x120

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 5.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.500 €

Page 44: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Venezia nel 1955, dove si laurea in architettura nel 1982. Da anni indaga il rapporto pittura-luce-poesia e la possibilità di

dare corpo alla parola poetica, riferimento costante per il suo lavoro. Lo fa con segni essenziali, lirici ed archetipici, riconoscibili in ogni

cultura del mondo. Tra le sue ultime grandi installazioni si segnalano: l’illuminazione della facciata del Petit Palais di Parigi (2000);

Bunker Poetico, realizzata alla 49° Biennale di Venezia (2001); Poetry for Peace a Seoul nel World Cup Park (2002); il recupero

dell’isola di San Secondo, 51° Biennale di Venezia, per cui sarà insignito della targa d’argento della Presidenza della Repubblica (2005);

a Jinan in Cina, un lavoro dalla dimensione tragica e poetica sulle identità perdute per la Biennale internazionale d’Arte e Design della

Shandog University, gli vale l’Academy Award of Art and Design; The Golden Wood lungo gli Champs Élysées, Parigi (2008); Save the

Poetry all’Espace Culturel Louis Vuitton, Parigi (2009). Nel 2010 è a Milano alla Rotonda della Besana con Parola dipinta, a Palazzo Reale

con Di-segni d’Oriente e d’Occidente, con l’installazione scultorea Le pietre sono Parole in Piazzetta Reale e con l’omaggio a Fernanda

Pivano in Corso Buenos Aires. Sempre nel 2010 Genova s’illumina di poesia, progetto-omaggio a Edoardo Sanguineti e Word changes

the World a Palazzo del Monferrato, Alessandria. Nel 2011 a Venezia una sua installazione luminosa a Palazzo Ducale inaugura il Pa-

diglione Italia alla 54° Biennale di Venezia e Le parole del cinema al Lido aprono la 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Nel 2013 è a Como a Palazzo del Broletto con Verità: luce e nel 2014 è al Museo di Castelvecchio a Verona con l’installazione luminosa

Luce veneta. Il suo impegno gli è valso la partecipazione a sette edizioni della Biennale di Venezia. Vive e lavora tra Milano e Parigi.

was born in Venice in 1955, where he graduated in architecture in 1982. Over the years, he has been investigating the relationship

between painting, light and poetry and the possibility of giving body to the poetic word, a constant reference for his work. He does

that with essential, lyrical and archetypal signs, recognizable in every culture all over the world. Among his latest great art installations

there are: the lighting of the façade of the Petit Palais in Paris (2000); Bunker Poetico at the 49th Venice Biennial (2001); Poetry for

Peace at the World Cup Park in Seoul (2002); the recovery of the Island of San Secondo, at the 51st Venice Biennial, for which he was

awarded the silver plate by the President of the Italian Republic (2005); a work of tragic and poetic dimension on the lost identities for

the International Art and Design Biennial at Shandog University in Jinan, China, where he received the Academy Award of Art and De-

sign; The Golden Wood along the Champs Élysées in Paris (2008); Save the Poetry at the Espace Culturel Louis Vuitton, Paris (2009).

In 2010 the exhibitions Parola dipinta, Rotonda della Besana and Di-segni d’Oriente e d’Occidente at the Palazzo Reale, the sculpture

installation Le pietre sono Parole, in Piazzetta Reale, and a homage to Fernanda Pivano in Corso Buenos Aires, all held in Milan; Genova

s’illumina di poesia, a homage-project for Edoardo Sanguineti (2010) and Word changes the World at the Palazzo del Monferrato. In

2011, his light installation at the Palazzo Ducale in Venice, inaugurated the Padiglione Italia at the 54th Venice Biennial and Le parole del

cinema opened the 68th Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica at the Venice Lido. In 2013 he showcased Verità: luce at Palazzo

del Broletto in Como. For his commitment he was invited to seven editions of the Venice Biennial. He lives and works in Milan and Paris.

M A R C O N E R E O R O T E L L I

Page 45: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

I have a dream, 2014, foglie oro su tela, cm 100x100

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 12.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 2.000 €

Page 46: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Napoli nel 1943, dove vive e lavora. Laureatosi in medicina e specializzatosi in psichiatria, esordisce alla IX Quadriennale

Nazionale d’Arte di Roma nel 1965. Nel 1969 la prima mostra nella galleria Lucio Amelio dove esporrà continuativamente in perso-

nali con cadenza annuale per un trentennio, in sodalizio artistico con uno dei più lucidi operatori culturali italiani. Subito il suo lavoro

è definito da Achille Bonito Oliva “neo-illuministico”, per la presenza nelle sue tele di personaggi simbolo della Rivoluzione. Tatafiore

ha ben presente l’insegnamento vichiano di come la storia sia soggetta a corsi e ricorsi e come nessun grado di civiltà sia stabile o

definitivo. I suoi personaggi storici e le personificazioni di virtù e ideali sono ritratti dunque senza enfasi alcuna, quasi da pari a pari,

semplice paradigma del dissidio tra ideale morale e realtà politica. Partecipa a tre edizioni della Biennale di Venezia: nel 1970 il La-

boratorio grafico Militari di Carta, nel 1980 la sezione Aperto curata da Achille Bonito Oliva e da Harald Szeemann e nel 1990 il Pa-

diglione Italia. Espone in mostre personali in tutto il mondo, da Annina Nosei a New York, alla Lisson Gallery di Londra, alla Dittmar

di Berlino, alla Fernando Latorre di Madrid e nei musei di tutto il mondo: Kunst Museum, Lucerna; Stedelijk Museum, Amsterdam;

Noveau Musée, Lione; Museo de Bellas Artes, Bilbao; Fondazione Amelio-Terre Motus, Reggia di Caserta; Museu d’Art Contemporani,

Barcelona; Kunsthaus, Zurigo; Istituto Italiano di Scienze Umane, Napoli; Szépmurészeti Museum, Budapest; Metropolitan Museum of

Art, New York; Malmo Kunsthall, Malmo; Fnac Rhone Alpes, Lione; MAC di Niteròi; MADRE di Napoli. Nel 2014 le recentissime perso-

nali Instrumente, alla Thomas Levy Galerie di Amburgo e D’Annunzio, poesie armi e donne al Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera.

was born Naples in 1943, where he still lives and works. He graduated in medicine, and specialized in psychiatry. He made his debut

at the 9th Quadriennale Nazionale d’Arte in Rome in 1965. In 1969, he made his first exhibit at the Lucio Amelio gallery, where he

continued to hold solo shows every year for three decades, in an artistic alliance with one of the most lucid Italian culture profession-

als. His work was immediately defined as “new-Enlightenment” by Bonito Oliva, due to the presence of iconic characters of the French

Revolution in his paintings. Tatafiore has Vico’s lesson fresh in his mind, of how history is constantly repeating itself and how no degree

of civilization is ever stable and definitive. That is why, his historical characters and the personifications of virtues and ideals are por-

trayed devoid of any emphasis, almost as peers, simple paradigm of the rift between moral ideals and political reality. He took part to

three editions of the Venice Biennial: in 1970 the Graphic workshop Militari di Carta, in 1980 the section Aperto, edited by Bonito Oliva

and Szeemann, and in 1990 the Padiglione Italia. He made personal exhibits at Annina Nosei in New York, at the Lisson Gallery in Lon-

don, at the Dittmar in Berlin, at the Fernando Latorre in Madrid and in Museums all over the world: Kunst Museum, Lucerne; Stedelijk

Museum, Amsterdam; Noveau Musée, Lyon; Museo de Bellas Artes; Bilbao; Fondazione Amelio-Terre Motus, Reggia di Caserta; Museu

d’Art Contemporani, Barcelona; Kunsthaus, Zurich; Istituto Italiano di Scienze Umane, Naples; Szépmurészeti Museum, Budapest;

Metropolitan Museum of Art, New York; Malmo Kunsthall, Malmo; Fnac Rhone Alpes, Lyon; MAC in Niteròi; MADRE in Naples. His most

recent exhibits were Instrumente, in Hamburg, at the Thomas Levy Galerie, and D’Annunzio, poesie armi e donne at the Vittoriale degli

Italiani, Gardone Riviera, both held in 2014.

E R N E S T O T A T A F I O R E

Page 47: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Martin Luther King saluta la marea umana, 2014, acrilico su cartone, cm 76x56

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 7.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.500 €

Page 48: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Roma nel 1959 dove vive e lavora. Figlio di Cy Twombly, eredita dal padre la libertà del gesto e la capacità di fronteggiare la

grande dimensione. Lo fa in maniera intima però. La sua cifra stilistica sono motivi botanici, con cui riesce a toccare in maniera profonda

emozioni e cicli della vita. È come se la forma biologica fosse indicazione astratta a un percorso di evoluzione. Senso dello spazio, pro-

porzioni e uso del colore producono la sensuale illusione di una texture floreale dalla forza sinestetica che null’altro è se non il paradigma

dell’energia della vita e poetica guida verso un viaggio d’introspezione. La sovrapposizione di tonalità fredde con scintille calde è sim-

bolica dell’intento del suo lavoro: la mano inizialmente trattenuta, permette poi ai colori saturi di interagire ed esplodere rivelando una

natura tra fisico e metafisica. Twombly ha esposto ampiamente in Italia, Germania, Svizzera, New York e Sud America. L’esordio è però

a Roma nel 1986 da Alessandra Bonomo per approdare nel ‘96 alla Sidney Janis Gallery di New York. Tra le ultime personali Blondeau &

Cie in collaborazione con Caterina Pazzi, Ginevra (2013); Galerie Alain Noirhomme, Bruxelles e Galerie Forsblom, Helsinki (2011); Fred

Torres Collaborations, New York; Galerie Biedermann, Monaco e Urs Albrecht Fine Arts, Basilea (2010); Galerie Aurel Scheibler, Berli-

no, (2009); Lefevre Fine Art, Londra (2006); Giardino di Villa Lante, Bagnaia; Caterina Pazzi Arte Moderna e Contemporanea, Roma;

Earl McGrath Gallery, New York (2005); Galerie Aurel Scheibler, Colonia (2004); Evergreen Gallery, Ginevra; Galerie Alain Noirhomme,

Bruxelles (2003); Lucca & Co., New York (2002); Studio Casoli, Roma (2001); Greene Gallery, Ginevra; Galleria Pio Monti, Roma (2000).

was born in Rome in 1959, where he currently lives and works. Son of Cy Twonbly, he inherited from his father the touch and the ca-

pability of managing large dimensions. He does this intimately. His style portrays botanic patterns which touch the deep emotions and

the cycles of life. It is as if the organic form were an abstract indication towards an evolutionary path. Sense of space, proportions and

the use of color produce the sensual illusion of a floral texture with a synaesthetic force that is nothing but the paradigm of the energy

of life and the poetical guide towards an introspective journey. By overlapping cold tones with warm sparks he denotes the intention of

his work. His hand, withheld at first, soon enables saturated colors to interact and burst out, revealing a physical-metaphysical nature.

Twombly exhibited extensively in Italy, Germany, Switzerland, New York and South America. His debut was in Rome in 1986 at Ales-

sandra Bonomo’s and in 1996, he landed at the Sidney Janis Gallery in New York. His most recent solo shows include Blondeau & Cie in

collaboration with Caterina Pazzi, in Geneva (2013); Galerie Alain Noirhomme, Brussels and Galerie Forsblom, in Helsinki (2011); Fred

Torres Collaborations, in New York; Galerie Biedermann, in Munich and Urs Albrecht Fine Arts, Basel (2010); Galerie Aurel Scheibler,

Berlin, (2009); Lefevre Fine Art, London (2006); Giardino di Villa Lante, Bagnaia; Caterina Pazzi Arte Moderna e Contemporanea, Rome;

Earl McGrath Gallery, New York (2005); Galerie Aurel Scheibler, Cologne (2004); Evergreen Gallery, Geneva; Galerie Alain Noirhomme,

Brussels (2003); Lucca & Co., New York (2002); Studio Casoli, Rome (2001); Greene Gallery, Geneva; Galleria Pio Monti, Rome (2000).

A L E S S A N D R O T W O M B L Y

Page 49: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Senza titolo, 2011, acrilico su carta, cm 76x56.5

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 8.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 1.000 €

Page 50: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce a Biella nel 1962. Nel 1993 è tra i fondatori della Cracking Art: sei artisti internazionali affermano l’intenzione di cambiare la storia

dell’Arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale con l’uso innovativo di materiali plastici. Così anche al di fuori delle dinamiche

di gruppo, Veronese sente l’urgenza dell’artista di farsi oracolo silenzioso del proprio tempo. Bellezza e simbolismo diventano strumento

di cambiamento, alla ricerca di una nuova coscienza e di una figurazione che annulli la dicotomia tra estetica e concettuale, fraintendi-

mento di tanto contemporaneo. Figure femminili rinascimentali, libellule e farfalle indicano la necessità della rinascita nello spirituale, il

teschio è simbolo dell’Uomo a prescindere dalle differenze culturali, etniche o religiose. L’immagine digitale, spesso ritmicamente divisa

e ricomposta, è alla base di una composizione pittorica che prende vita con polimeri colorati. Della sua sconfinata attività espositiva si

ricordano tre edizioni della Biennale di Venezia (2001, 2011 Padiglione Italia, 2013 Padiglione Siria) e tra le mostre più recenti: Fonda-

zione Stelline, Milano (2005); Museo d’Arte Moderna, Lousville (2006); Soma Museo, Seoul; Kampa Museum, Praga (2008); Galleria

Artiscope, Bruxelles (2009); Show off, FIAC Parigi; Galerie Gismondi, Parigi (2010); Open14, Esposizione Internazionale di Sculture e

Installazioni all’Aperto, 68° Festival del Cinema, Lido di Venezia; Naturale Rinascimento, ARCA Guggenheim, Vercelli; Fries Museum,

Berlino; Museo del Parco, Portofino (2011); Get-me-art Gallery, Istanbul (2012), New Era, Ana Serratosa Arte, Valencia (2013); World

art Day, UNESCO and UPSD/IAA, Antalya, Turchia; State Museum of City Sculpture, San Pietroburgo (2014). Vive e lavora a Istanbul.

was born in Biella in 1962. He was one of the founders of Cracking Art, in 1993, when six internationally known artists stated they

had in mind changing the history of Art through a strong social and environmental commitment, by innovatively using plastic materi-

als. Veronese, in fact, felt the artist’s urge to be a silent oracle of his time. Beauty and symbolism became a tool for change, seeking

a novel awareness and representation to end with the dichotomy between aesthetic and conceptual – a truly contemporary misin-

terpretation. Renaissance-inspired women, butterflies and dragonflies herald the need for a spiritual rebirth. The skull is the symbol

of Man , despite the cultural, ethnic and religious differences. The digital image, often rhythmically broken down and recomposed,

underlies a pictorial composition which is created with colored polymers. Among his extensive exhibiting career, worthy of mention are

the three Venice Biennials (2001, 2011, Italy Pavillon, 2013, Syria Pavillon), as well as more recent shows, including Fondazione Stel-

line, Milan (2005); Museo d’Arte Moderna, Lousville (2006); Soma Museo, Seoul; Kampa Museum, Prague (2008); Artiscope, Brussels

(2009); Show off, FIAC Paris; Galerie Gismondi, Paris (2010); Open14, Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni all’Aperto,

68° Festival del Cinema, Venice Lido; Naturale Rinascimento, ARCA Guggenheim; Vercelli, Fries Museum, Berlin; Museo del Parco,

Portofino (2011); Get-me-art Gallery, Istanbul (2012), New Era, Ana Serratosa Arte, Valencia (2013); World art Day, UNESCO and

UPSD/IAA, Antalya, Turkey; State Museum of City Sculpture, Saint Petersburg (2014). Veronese currently lives and works in Istanbul.

M A R C O V E R O N E S E

Page 51: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

I have a dream, 2014, elaborazione digitale e silicone, cm 70x70

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 6.000 €

Base d’Asta / Starting Price - 2.000 €

Page 52: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Nasce nel 1949 a Roncolo (Reggio Emilia), dove vive e lavora. Studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a Milano,

come studente prima e docente poi all’Accademia di Brera. Dopo una prima vicinanza al concettuale, nel 1980 Wal aderisce al gruppo

dei Nuovi-nuovi tenuto a battesimo da Renato Barilli, Francesca Alinovi e Roberto Daolio. Il passaggio alla scultura avviene nel 1984

con bambini paffuti e animali dall’assoluta leggerezza non solo nei materiali, ma nel sentimento della visione. In quest’aura infantile

s’insinuano presto però l’enigma e il sogno, il rimpianto e la nostalgia per una dimensione irrimediabilmente perduta. Tra le esposizioni:

Metafisica del quotidiano, GAM, Bologna; Art 9 Basel (1978); Studio Cannaviello; Mona Lisa im 20. Jahrhundert, Musei d’Arte Moderna

di Tokyo, Osaka, Sapporo, Ohita, Chiba (1979); Dieci anni dopo. I Nuovi-nuovi, GAM, Bologna (1980); Peinture de che valet, NRA, Paris

(1981); XII Premio Nazionale Città di Gallarate, GAM, Gallarate (1982); Galleria Annunciata, Milano (1984); Anniottanta, GAM, Bologna

(1985); Immagine elettronica, Rotonda della Besana, Milano (1987); Musei Civici, Reggio Emilia (1983); Instituto Cultural Cabanas,

Jalisco e University Club, Guadalajara, Messico (1994); Galerie Bertrand Kass, Innsbruck (1997); Galleria Civica, Cortina d’Ampezzo

(1998); Mito moto, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia (1999); Baby body, Kunsthalle Darmstadt (2007); Galleria Zonca e Zonca,

Milano (2008); Siamo sempre Nuovi-nuovi, Galleria Centro Steccata, Parma (2009); XLIV Premio Vasto; Wal. Dagli anni 80 alle ultime

opere, Museo il Correggio, Correggio (2011); Wal, ovvero il rinnovabile mistero della stupefazione, Centro Steccata, Milano (2013).

was born in 1949 in Roncolo, near Reggio Emilia, where he currently lives and works. He studied at the Accademia di Belle Arti in Bo-

logna and later moved to Milan to continue his education and, subsequently, settled there as an educator at the Accademia di Brera. At

first, Wal approached Conceptualism and later, in 1980, he joined the Nuovi-nuovi group created by Renato Barilli, Francesca Alinovi and

Roberto Daolio. He eventually shifted to sculpture, in 1984, with his chubby children and animals of peculiar lightness, not only for the

materials used but also in the sentiment of his vision. This childlike aura would soon be pervaded by mystery and reverie, nostalgia and

regret for an irremediably lost dimension. Among his exhibits it is worth mentioning Metafisica del quotidiano, GAM, Bologna ; Art 9 Ba-

sel (1978); Studio Cannaviello; Mona Lisa im 20. Jahrhundert, Museums of Modern Art in Tokyo, Osaka, Sapporo, Ohita, Chiba (1979);

Dieci anni dopo. I Nuovi-nuovi, GAM, Bologna (1980); Peinture de che valet, NRA, Paris (1981); XII Premio Nazionale Città di Gallarate,

GAM, Gallarate (1982); Galleria Annunciata, Milan (1984); Anniottanta, GAM, Bologna (1985); Immagine elettronica, Rotonda della

Besana, Milan (1987); Musei Civici, Reggio Emilia (1993); Instituto Cultural Cabanas, Jalisco, and University Club, Guadalajara, Mexico

(1994); Galerie Bertrand Kass, Innsbruck (1997); Galleria Civica, Cortina d’Ampezzo (1998); Mito moto, Chiostri di San Domenico, Reg-

gio Emilia (1999); Baby body, Kunsthalle Darmstadt (2007); Galleria Zonca e Zonca, Milan (2008); Siamo sempre Nuovi-nuovi, Galleria

Centro Steccata, Parma (2009); XLIV Premio Vasto; Wal. Dagli anni 80 alle ultime opere, Museo il Correggio, Correggio (2011); Wal,

ovvero il rinnovabile mistero della stupefazione, Centro Steccata, in Milan (2013).

W A L

Page 53: Catalogo opere Asta " I Have a Dream" / "I Have a Dream" Auction Catalogue

Giocoliere, 2013/2014, materiali vari, cm 55x31x31

Quotazione dell’Artista / Artist’s Quotation - 6.800 €

Base d’Asta / Starting Price - 2.000 €