CCIAA MACERATA Piano della Performance Periodo di ... · Il Presidente e la Giunta ( formata da n° 10 membri) vengono liberamente ... un progetto innovativo, dove privato e pubblico

CCIAA di Macerata CCIAA di Macerata CCIAA di Macerata CCIAA di Macerata –––– Piano dell Piano dell Piano dell Piano dellaaaa Performance Performance Performance Performance –––– Periodo di programmazione 201 Periodo di programmazione 201 Periodo di programmazione 201 Periodo di programmazione 2012222 –––– 201 201 201 2014444

CCIAA MACERATA

Piano della Performance

Periodo di programmazione

2012-2014

CCIAA di Macerata CCIAA di Macerata CCIAA di Macerata CCIAA di Macerata –––– Piano delle Performance Piano delle Performance Piano delle Performance Piano delle Performance –––– Periodo di programmazione 20 Periodo di programmazione 20 Periodo di programmazione 20 Periodo di programmazione 2012121212 –––– 201 201 201 2014 4 4 4

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1. Presentazione del piano e indice

La Camera di Commercio di Macerata assegna una importanza fondamentale al miglioramento delle performance dell’Ente. A tal fine, analogamente alle altre Camere di Commercio italiane, ha adottato la disciplina del decreto 254/05 che rende obbligatoria una prassi di programmazione e di gestione amministrativo-contabile rigorosa, articolata su un ciclo vizi erogati alle imprese e per valutarne il livello conseguito, fino alle performance individuali. In questo quadro, l’applicazione del Dlgs 150/09 rappresenta una tappa importante nel percorso di armonizzazione degli strumenti e dei sistemi messi a punto nel corso degli ultimo decennio, in unrreviazioni: OS = Obiettivi Strategici OO = Obiettivi Operativi Il presente Piano Triennale delle Performance si articola secondo l’Indice di seguito descritto:


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1.2 Indice 1. Presentazione del Piano e indice 2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni 4 2.1 Chi siamo, Cosa facciamo, Come operiamo 4 3. Identità 12 3.1 L’amministrazione “in cifre” 12 3.2 Mandato istituzionale e Missione 18 3.3 Albero della performance 22 4. Analisi del contesto 27 4.1 Analisi del contesto esterno 27 4.2 Analisi del contesto interno 46 5. Obiettivi strategici 57 6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi 62 6.1 Obiettivi assegnati al Segretario Generale 79 7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance 80 7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano 80 7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio 80 7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance 81 8. Allegati tecnici a) Application secondo il modello EFQM anno 2009 b) Piano Pluriennale, c) Relazione Previsionale e programmatica anno 2012 d) Bilancio Previsionale e) Schede di programmazione


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2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini

2.1 Chi siamo, Cosa facciamo, Come operiamo

Storia della Camera di Commercio di Macerata

La Camera di Commercio di Macerata è un Ente autonomo di Diritto Pubblico che svolge nella provincia di competenza funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito dell’economia locale.

L’origine della CdC di Macerata risale al 27 dicembre 1811, quando fu emanato il Decreto che istituì ben quattordici Camere, tra cui quella di Macerata. Dopo l’Unità d’Italia sono state istituite le Camere di Commercio ed Arti in ogni provincia e nell’ottobre del 1862 è stata formalizzata l’istituzione di quella di Macerata.

Finalità e obiettivi

Le funzioni erano di rappresentanza degli interessi economici locali, collettivi e settoriali, e la promozione di nuove iniziative che la legge le attribuiva. Da allora la CdC, pur con numerose riforme avvicendatesi nel tempo, che ne hanno più volte modificato la struttura organizzativa e i compiti, ha operato come Ente Pubblico, ma sempre sotto lo stretto controllo governativo.

È solo con la legge 29 dicembre 1993, n.580, che la CdC diventa realmente un Ente Pubblico autonomo e rappresentativo delle categorie economiche. Viene sancita l’autonomia statutaria e regolamentare e vengono ampliati i settori di intervento ed i compiti istituzionali.


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Il Presidente e la Giunta ( formata da n° 10 membri) vengono liberamente eletti da un Consiglio composto da 27 rappresentanti delle categorie economiche, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di consumatori, e precisamente: agricoltura, industria, artigianato, commercio, cooperative, turismo, trasporti, credito e assicurazioni, servizi alle imprese, altri settori (pesca), organizzazioni sindacali dei lavoratori, associazioni dei consumatori.

Nel frattempo varie leggi identificano nelle Camere di Commercio un nuovo tipo di ente pubblico perché, diversamente dagli enti locali territoriali quali regioni, province e comuni che svolgono compiti di interesse di tutta la popolazione del rispettivo territorio, le Camere svolgono funzioni che interessano in gran parte solo la “popolazione imprese”. Sono quindi definite “autonomie funzionali” perché gestiscono in autonomia solo alcune funzioni di interesse generale.

Le Camere agiscono a cavallo tra il settore pubblico e quello privato e per svolgere le loro funzioni, utilizzano, quando è in concreto possibile, il principio della sussidiarietà; in sostanza, collaborano ed utilizzano le professionalità di altri organismi privati, come associazioni imprenditoriali, professionali, dei consumatori e sindacali che, essendo in stretto rapporto con gli utenti della Camera, consentono di operare in sinergia e di rendere più efficaci gli interventi.

Con la nuova legge di riforma (Testo unico della legge 29/12/1993, n. 580, come modificata dal d.lgs. 15/02/2010 n. 23), la Camera è ancora più dettagliatamente ente di sostegno e promozione delle componenti economico - sociali del territorio.

Attività Prodotti e/o servizi

I compiti affidati alle Camere di Commercio si possono sinteticamente suddividere in quattro categorie:

• servizi anagrafici di gestione di Registri ed Albi che danno pubblicità alle imprese e consentono (dati della CdC Macerata) la trasparenza del mercato: anzitutto il Registro delle Imprese (con circa 46.900 imprese iscritte), istituito presso le Camere dalla legge 580, ma anche gli Albi e Ruoli abilitanti l’attività di commercio (con 4205 iscritti), di agente di commercio (con 4086 iscritti), di mediatore (con 300 iscritti), di ruolo conducenti (con 169 iscritti) e ruolo dei periti e degli esperti (con 532 iscritti), ecc.; • servizi per la regolazione del mercato che hanno lo scopo di promuovere la trasparenza e correttezza nei rapporti d’affari tra imprese e tra imprese e consumatori: i protesti, l’arbitrato, la conciliazione, l’ufficio metrico, ecc.;


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• le attività di studio, raccolta e analisi dei dati economici, dei prezzi, ecc.; • le attività promozionali per il sostegno dei settori dell’economia e delle esigenze della società civile che sono connesse con alcuni aspetti del mercato.

Con le altre 105 Camere di Commercio italiane, nonché con quelle estere (con le quali le Camere di Commercio italiane hanno istituito il Registro europeo delle imprese), quella di Macerata è un nodo di un sistema a rete che consente di operare con più efficacia, soprattutto sui temi che travalicano quelli della provincia, come quelli dell’internazionalizzazione e della innovazione. L’azione dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio (Unioncamere, con sede a Roma) e di InfoCamere, società di informatica del sistema camerale, contribuisce in modo fattivo all’efficacia della rete come base per le iniziative rivolte alle imprese.

La particolare fase connessa all’attuale congiuntura e la scelta dei comportamenti che la stessa impone, fanno sì che i compiti istituzionali si sostanzino marcatamente in un’accurata attenzione alla gamma di servizi da offrire a tutte le parti interessate.

Esse sono rappresentate in primo luogo dalle imprese, ma anche dalle associazioni di categoria, dagli Ordini professionali, associazioni di consumatori, OO.SS. e altri enti e/o istituzioni pubbliche o private.

FORNITORI

PERSONALE

IMPRESE

ALTRE ORGANIZZAZIO -NI PRIVATE

PROFESSIONISTI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

CITTADINI

UNIVERSITA’ E ALTRE P.A.

AZIENDE

SPECIALI


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PIANO PLURIENNALE

2010 - 2014

SVILUPPO DELLE IMPRESE E DEL TERRITORIO

REGOLAZIONE DEL MERCATO - Trasparenza,

pubblicità, informazione economica

- Legalità e risoluzione controversie

- Tutela del consumatore

GOVERNANCE - Relazioni

istituzionali - Partecipazioni - Organi istituzionali

ORGANIZZAZIONE E RISORSE - Finanza camerale - Tutela e conservazione

del patrimonio - Innovazione delle

risorse informatiche Gestione performance

- Formazione e sviluppo professionale

- Risorse umane - Semplificazione dei

processi e dell'organizzazione

- Diffusione dei servizi sul territorio

INTERNAZIONA-LIZZAZIONE: • Nuovi mercati e nuove

imprese orientate all’estero;

• Presenza strutturata sui mercati esteri;

INNOVAZIONE: • Organizzazione interna

(tecnolo-gia, commercio on line e web, processi e prodotti)

• Organizzazione esterna (network, reti, logistica)

• Terziarizzazione (settore K, servi zi direzionali, terziario avanzato)

• Qualità • Ambiente (riutilizzo,

efficienza energetica, fonti alternative)

COMPETITIVITA’ DEL TERRITORIO: • Infrastrutture leggere

e pesanti, materiali ed immateriali

• Turismo, cultura • Credito • Capitale territoriale e

sociale • Capitale umano,

politiche della conoscenza

• E-government

La Camera, oltre ad assolvere funzioni di carattere amministrativo, persegue in particolare i seguenti indirizzi strategici:

:


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Per espletare sempre meglio tutte le funzioni da assolvere, l’ente si avvale di alcune strutture ad essa collegate, quali le Aziende speciali EX-IT e RPQ. EX.IT ha finalità di interesse pubblico senza scopo di lucro. Suoi obiettivi primari sono la promozione della conoscenza, la valorizzazione e il sostegno alla commercializzazione delle produzioni locali delle piccole e medie imprese, sia in Italia che all'estero.

In particolare EX-IT si occupa di:

� organizzare e partecipare ad esposizioni, fiere, missioni commerciali e manifestazioni varie per lo sviluppo delle relazioni e degli scambi effettuate sia a livello internazionale che nazionale; � realizzare iniziative per la valorizzazione e la commercializzazione delle produzioni locali; � fornire servizi reali alle imprese ed ai loro Consorzi per la loro promozione e valorizzazione; � organizzare convegni, congressi e seminari sull'economia locale; � promuovere studi, ricerche, congressi ed incontri di operatori italiani e stranieri.

RPQ (Real Precious Qualità) è un’Azienda speciale che nasce nel maggio 2003 per volontà delle Camere di Commercio di Ancona e Macerata. Si tratta di un Laboratorio di saggio dei metalli preziosi che nasce da un progetto innovativo, dove privato e pubblico si incontrano felicemente in un’ottica di sussidiarietà orizzontale. Il suo scopo è quello di dare una spinta propulsiva all’intero mercato nazionale rilasciando una certificazione aggiuntiva attraverso un marchio di Qualità.

Tappe principali del percorso verso la qualità e alla applicazione del T.Q.M. La CdC è impegnata fin dal 1999 nel cammino verso l’eccellenza operativa secondo i princìpi e le metodologie del TQM (Total Quality Management), supportato da un sistema di autovalutazione secondo il modello EFQM (European Fondation for Quality Management). Nel corso degli anni ha effettuato 4 autovalutazioni (nel 1999/2000, nel 2002, nel 2004/5 e nel 2008), con l’ausilio di un Validator EFQM, per poi candidarsi al 1° Livello EFQM “Committed to Excellence” e ottenerne il riconoscimento nel 2006 ed al 2° Livello EFQM “Recognised for Excellence” e ottenerne il riconoscimento nel 2009 con l’assegnazione di 4 stelle.


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Anno Progetto Output/Attività di miglioramento

1999 - Adesione al progetto EFQM - Autovalutazione del Comitato Guida

- Costituzione del Comitato Guida

- Rilevazione dei carichi di lavoro

- Ridefinizione della macrostruttura della Camera

- Programma Pluriennale 2000-2003” con le linee guida del Piano Strategico dell’ente

2000

- Autovalutazione da parte di tutto il personale

- Formazione del personale - Indagine di Customer satisfaction

con 3 focus group

- Costituzione dei Gruppi di miglioramento che dovranno operare sulle aree di miglioramento dell’ente secondo il modello EFQM

- Adozione del nuovo organigramma della Camera

- Progettazione dello Sportello unico camerale e dell’URP

2001 - Attivazione dei Gruppi di

miglioramento

2002

- Autovalutazione con l’ausilio di un validator EFQM con la partepazione di tutto il personale

- Indagine di Customer satisfaction con questionario

- Indagine di People satisfaction

- Attivazione dello Sportello unico camerale

2004/05

- Autovalutazione con l’ausilio di un validator EFQM con la partecipazione di 1/3 dei dipendenti a livello superiore

- Piano aziendale di comunicazione interfunzionale (P.A.C.I.)

- Costituzione Comitato di redazione interno

2005 - Indagine di Customer satisfaction

con questionario

- Nuovo logotipo camerale - Nuovo sito internet

2005/06 - Reingegnerizzazione dei processi con

il metodo kaizen

- Avvio dei cantieri Kaizen - Determinazione dei carichi di

lavoro - Azioni di miglioramento dei

processi - Banca delle competenze

2006 - Riconoscimento 1° Livello EFQM

“Committed to Excellence” - Indagine di People satisfaction


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2007

- Indagine di Customer satisfaction con questionario e focus group

- Progetto pilota “Organizzazione e gestione per processi delle Camere di Commercio” con Dintec (coordinato da Unioncamere)

- Nuovo logotipo e adozione del brand del sistema camerale

- Nuovo sito internet

2008

- Autovalutazione interna di preparazione al riconoscimento Recognised for Excellence (team leader e valutatori interni)

- Candidatura al riconoscimento 2° Livello EFQM “Recognised for Excellence”

- Definizione degli indicatori comuni alle Cciaa scaturiti dal progetto pilota “Organizzazione e gestione per processi delle Camere di Commercio”

- Modifica del Comitato Guida EFQM e individuazione dei valutatori interni

- Revisione Comitato di redazione interno

2009 - Riconoscimento 2° Livello EFQM

“Recognised for Excellence”

Nel 2004 ha iniziato il lavoro di mappatura dei processi affidandosi ad un consulente esterno che ha proposto la reingegnerizzazione dei processi secondo il metodo Kaizen (Metodologia giapponese di miglioramento continuo che coinvolge l’intera struttura aziendale. Il Kaizen, presentato inizialmente dalla Toyota e applicato sempre più in tutto il mondo, si basa sull’apportare cambiamenti e monitorare i risultati ed, eventualmente, fare i piccoli aggiustamenti necessari. Esso si focalizza, essenzialmente, su queste attività: l’eliminazione degli sprechi, la standardizzazione, la misurazione dei risultati ottenuti ed il loro confronto, rendere la nuova operazione adottata una best practice, continuare il ciclo all’infinito). L’apertura dei cantieri ha quindi interessato tutti i processi coinvolgendo tutto il personale, si è operata la distribuzione del personale tra cantieri anche in modo trasversale. Sono stati aperti 21 cantieri composti dal personale che è stato interessato in più cantieri con un totale di presenza di 157 unità. Nei giorni 1-28-29 giugno 2005 è stata effettuata la formazione da parte del consulente esterno Kaizen, tutto il personale è stato raggruppato in 4 gruppi e le riunioni hanno avuto una durata di circa 3 ore.; il giorno 14 settembre 2005 è stato avviato il cantiere pilota generale sul maxiprocesso “Gestione del Personale”, con l’obiettivo di ridurre il gap tra le aspettative e le percezioni del personale. Il progetto del cantiere pilota si è svolto con l’ausilio di un consulente esterno che ha presenziato tutte le attività ed ha gestito e coordinato lo svolgimento. Il progetto ha coinvolto 12 persone (un numero allargato rispetto agli standard) più il consulente esterno. Le 12 persone erano composte da tutti i teamleaders dei successivi cantieri Kaizen, sono state formate attraverso un’azione mirata alla preparazione dei


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partecipanti sul come si gestiva/ristrutturava la reingegnerizzazione di un processo. Le modifiche apportate per lo svolgimento dei successivi progetti sono state attuate con la riduzione dei partecipanti a n.6 unità mentre il consulente esterno non ha partecipato in modo diretto in quanto veniva soltanto interpellato durante lo svolgimento dei lavori. Il consulente interveniva soltanto in maniera marginale ma sempre periodica. Tale riduzione è stata resa opportuna dalla necessità di rendere la procedura più celere possibile; inoltre i teamleader hanno acquisito le dovute conoscenze e hanno sostituito la presenza del consulente esterno. Di seguito, a titolo di esempio, è riportato il GANTT (Strumento di supporto alla gestione dei progetti: permette la rappresentazione grafica di un calendario di attività, utile al fine di pianificare, coordinare e tracciare specifiche attività in un progetto dandone una chiara illustrazione dello stato d'avanzamento):

Attività Giu Lug

Ago

Set

Ott

Nov

Dic

Formazione personale Cantiere di impostazione per la mappatura e scelta dei processi 1 Cantiere pilota con indicatori e risultati Altri 3 processi dei 3 settori CCIAA Realizzazione piano di sviluppo:3 cantieri pilota su 3 processi nei settori Monitoraggio mensile controllo e valutazione avanzamento del progetto


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Completamento piano di sviluppo 4 processi, avviamen-to 2 cantieri su 2 processi

Nel 2005 c’è stata l’estensione ad altri 3 progetti principali: Settore Servizi Anagrafici Certificativi, Settore Segreteria Generale, Settore Servizi Sviluppo e Sostegno Economico; che sono stati scelti sulla base delle divisioni delle competenze tra i settori dell’ente, gli stessi sono stati gestiti dalla dirigenza, dalla leadership e persone chiave dei diversi processi. Nel 2006 c’è stato il completamento di tutti i processi.

E’ stato coinvolto il personale che ha partecipato in più processi ed ha portato alla determinazione di n. 407 di singole azioni di miglioramento relative a tutti i processi; la conclusione del progetto di reingegnerizzazione di tutti i processi e la conseguente rilevazione dei carichi di lavoro con il metodo dell’ autovalutazione.

Al termine dei lavori sono stati rilevati i carichi di lavoro alla luce dei miglioramenti apportati ai processi come ad esempio una riduzione delle telefonate perse del 20% e una riduzione delle spese di cancelleria del 37%. E’ stata modificata la struttura organizzativa e, grazie anche al trasferimento di un dirigente ad un’altra CdC, è stato eliminato un settore passando da 3 (nel 2007) ai 2 settori attuali.

3. Identità 3.1 L’amministrazione in cifre La Camera di Commercio di Macerata opera su più sedi: a Macerata in via T. Lauri 7, dove ci sono la sede legale con i servizi interni di supporto (provveditorato, contabilità, personale, archivio e protocollo, ICT, controllo di gestione, organizzazione e qualità) ed in via Armaroli 43, dove sono raggruppati tutti i servizi e gli sportelli che impattano con l’utenza. Le due sedi, ubicate nel centro storico, distano tra loro 150 metri circa. Dal 1997 è stata aperta una sede distaccata a Civitanova Marche (aperta il martedì, il giovedì ed il venerdì), e dal 2006 una sede distaccata a Tolentino (aperta il mercoledì), all’interno dello Sportello Unico del comune, presso la quale presta servizio a turno un dipendente camerale della sede di Macerata. La Camera gestisce a Villa Potenza una sala contrattazione per la formazione dei listini di alcuni prodotti agricoli (aperta il mercoledì mattina).

Gli orari di apertura al pubblico delle sedi camerali sono:


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Macerata Civitanova

lunedì chiuso chiuso

martedì 9,00 – 15,00 9,00 – 12,30

14,15 – 15,30

mercoledì Tolentino: 9,00-12,30

giovedì 9,00 – 15,00 9,00 – 12,30

14,15 – 15,30

venerdì 9,00 – 12,30 9,00 – 12,30

I dipendenti in servizio della Camera di Commercio di Macerata sono 59, di cui 24 uomini e 35 donne, suddivisi nei profili professionali come di seguito:

Livello Uomini Donne Totale

Dirigenti 1 1 2

Funzionari 3 10 13

Istruttori 13 22 35

Operatori 3 2 5

Esecutori 3 3

Addetti ai servizi ausiliari

1 1

Totale 24 35 59

Titolo di studio Uomini Donne

Laurea 8 17

Licenza media superiore 9 19

Scuola dell’obbligo 6 -

Di questi, 10 dipendenti sono attualmente in servizio a tempo parziale. L’ammontare complessivo delle spese sostenute dalla Camera sono rappresentate nelle seguenti tabelle che rappresentano un’analisi sintetica delle componenti di bilancio


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La prima tabella evidenzia una rappresentazione dei valori di bilancio relativi agli anni 2008, 2009, 2010, 2011,2012.

valore di consuntivo proiezioni

ONERI

Consuntivo 2008

Consuntivo 2009

Consuntivo 2010

Preventivo 2011

Preventivo 2012

Personale

2.709,47

2.509,35

2.670,44 2.787,08 2.790,60 Funzionam. 2.049,32 1.980,62 2.087,98 2.190,27 2165,84 Interventi economici 2.818,81 4.031,17 4.264,58 4.757,64 4.419,86 Ammort.ti e accanton.ti 4.298,51 4.211,44 1.531,21 1.406,40 1457,88 TOTALE ONERI CORRENTI 11.876,11 12.732,58 10.554,21 11.141,39 10.834,18 Le spese previste per il personale nell’anno appena iniziato ammontano a circa € 2.790.596 e risultano essere costanti fino al 2013 per effetto del congelamento del trattamento economico del personale per il triennio 2011/2013 sul livello del trattamento spettante nel 2010 (disposto dall’art. 9 della legge 122/2010). Si tenga inoltre conto che le assunzioni di personale previste nel quinquennio saranno compensate dalle cessazioni previste per lo stesso periodo, mantenendo costante il livello dei costi per il personale. Le partecipazioni Ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 580/1993 “per il raggiungimento dei propri scopi le camere di commercio promuovono, realizzano e gestiscono le infrastrutture di interesse economico generale a livello locale, regionale e nazionale, direttamente o mediante la partecipazione, secondo le norme del codice civile, con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche associativi, ad enti, a consorzi e a società” . Gli enti camerali possono, quindi, secondo le forme proprie del diritto privato, acquisire partecipazioni, quote di società o diventare soci di organismi quali consorzi, associazioni, fondazioni o altro. Partecipazioni in società del sistema camerale:

Denominazione: Tecnoholding S.p.a.

Capitale sociale: € 20.000.000 N. azioni: 1.690.409.321 Valore: 0,52

capitale sottoscritto: € 15.407,03


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N. azioni 1.302.209

Attività: La società del sistema camerale che svolge attività di ha per oggetto: - l'attività di assunzione e gestione di organizzazione, gestione e potenziamento, nell’interesse dei soci e dei terzi, di strutture immobiliari e partecipazioni strumentali per lo sviluppo di servizi alle imprese.

Denominazione: Retecamere Soc. Cons. a r.l. Capitale Sociale:deliberato, sottoscritto e versato € 900.000,00

€ 910,00 capitale sottoscritto:

N. azioni 910 di € 1 pari allo 0,10%

Attività: La societa', fornisce servizi integrati di comunicazione, marketing e promozione.

Denominazione: JOB CAMERE S.R.L. Capitale sociale: deliberato, sottoscritto e versato € 600.000,00 capitale sottoscritto: € 189,00 (valore nominale)

Attività: La società svolge a favore delle Camere di commercio e delle Aziende speciali le seguenti attività: somministrazione di lavoro, intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale, formazione e addestramento di lavoratori.

Denominazione: IC OUTSOURCING S.C.R.L. Capitale Sociale: deliberato, sottoscritto e versato € 372.000,00

capitale sottoscritto: € 117,18

Attività: La società gestisce dati ed archivi.

Denominazione: Borsa merci telematica Italiana (BMTI) S.c.p.a. Capitale sociale: € 2.999.795,44 versato e sottoscritto € 2.387.372,16


N. quote 3 azioni

Attività: Società per la gestione dei servizi relativi alla borsa telematica dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Denominazione: INFOCAMERE S.cons.p.a.


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Capitale sociale: € 17.670.000 – n. azioni 5.700.000 valore € 3,10

€ 9.300,00 capitale sottoscritto: N. quote 3000(0,052632 %)per un valore unitario di € 3,10

Oggetto Sociale: la societa' consortile ha per oggetto il compito di approntare, organizzare e gestire nell'interesse e per conto delle camere di commercio un sistema informatico nazionale, in grado di trattare e distribuire in tempo reale, anche a soggetti terzi, atti, documenti e informazioni che la legge dispone siano oggetto di pubblicita' legale o di pubblicita' notizia o che comunque scaturiscano da registri, albi, ruoli, elenchi e reperto ritenuti dalle camere di commercio.

Denominazione: TECNOCAMERE S.C.P.A.

Capitale sociale: € 1.170.000


N. quote 1829

Attività: La società offre servizi tecnici di ingegneria, architettura e sicurezza per il patrimonio immobiliare dei propri soci.

Denominazione: AGROQUALITA’ – Società per la certificazione della qualità nell’agroalimentare a r.l. Capitale sociale: € 1.999.999,68

€ 9.066,78 capitale sottoscritto:

N. quote 17.778 Attività: Società per la promozione a livello nazionale dei prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità.

Partecipazioni in società non del sistema camerale:

Denominazione: CENTRO DI ECOLOGIA E CLIMATOLOGIA – OSSERVATORIO GEOFISICO SPERIMENTALE Soc. cons. a r.l.

Capitale sociale: € 154.900,00


N. quote Pari al 20% del capitale sociale

Attività: Prestazione di servizi e consulenza nel campo della geofisica e della fisica ambientale; attivita' di ricerca e divulgazione nel campo della geofisica e della fisica ambientale.

Denominazione: RINASCITA E SVILUPPO SOC.CONS. A R.L.

Capitale sociale: € 12.534


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N. quote Pari al 12,5% del capitale sociale

Attività: Tutte le attività e le funzioni comunque connesse al ruolo di soggetto responsabile, ai sensi del punto 2.5, comma 1, della deliberazione del cipe del 21.03.1997 del "patto territoriale della provincia di macerata", la progettazione, il coordinamento e l'attuazione del "patto territoriale della provincia di macerata" ai sensi del punto 2.5 comma 1, della citata deliberazione.

Denominazione: SIBILLA –Soc. cons. a r.l. Capitale sociale: € 55.000 capitale sottoscritto: € 4.400

Attività: Progettazione, gestione ed attuazione di piani di azione locale

Denominazione: TASK S.r.l. < telematic applications for synergic knowledge

Capitale sociale: € 40.920 € 2.300 capitale sottoscritto:

N. quote 1 – 5,62%

Attività: Gestione, progettazione, promozione e sviluppo della rete telematica della provincia di Macerata e dei servizi telematici per la collettività.

Denominazione: Quadrilatero Marche-Umbria S.p.a. Capitale sociale: € 50.000.000 N. azioni: 50.000.000 Valore: 1,00


N. quote 250.000

Attività: Progettazione e realizzazione di tratte stradali - reperimento risorse finanziarie.

Denominazione: Interporto Marche S.p.a.

Capitale Sociale: deliberato € 15.883.543,00; sottoscritto e versato € 10.547.529,00; N. azioni: 10.547.529 Valore: € 1,00

€ Valore nominale € 10.320,00 – sovrapprezzo € 45,00 cadauna – totale € 11.220,00

capitale sottoscritto:

N. quote 20 Attività: Progettazione, realizzazione e gestione dell'interporto delle marche

Denominazione: TECNOMARCHE – PARCO TECNOLOGICO E SCIENTIFICO DELL E MARCHE S.C.AR.L.


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Capitale Sociale: deliberato € 2.000.000,00; sottoscritto e versato € 530.453,61 capitale sottoscritto € 37.703,78

Attività 1) organizzazione di un centro per la ricerca scientifica applicata; 2) organizzazione corsi di formazione, aggiornamento e riqualificazione 3) ricerca e sviluppo sperimentale nel campo economia Esecuzione di prove ufficiali certificate su materiali da costruzione, principalmente per quanto riguarda prove di compressione su calcestruzzi, prove di trazione su acciai e prove di natura meccanica, fisica e chimica sui seguenti materiali da costruzione: lapider, malte, calcestruzzo, laterizi, legno

3.2 Mandato istituzionale e Missione Il mandato istituzionale La Camera di Commercio di Macerata, secondo quanto stabilito dagli art. 1 e 2 del Dlgs 23/2010 di riforma delle Camere di Commercio, svolge (art.1), «nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese e delle economie locali, nonché, fatte salve le competenze attribuite dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato alle amministrazioni statali, alle regioni, e agli enti locali, funzioni nelle materie amministrative ed economiche relative al sistema delle imprese. Le camere di commercio, singolarmente o in forma associata, esercitano, inoltre, le funzioni ad esse delegate dallo Stato e dalle regioni, nonché i compiti derivanti da accordi o convenzioni internazionali, informando la loro azione al principio di sussidiarietà». Più specificamente (art. 2), «le camere di commercio, singolarmente o in forma associata, svolgono in particolare le funzioni e i compiti relativi a: a) tenuta del registro delle imprese, del Repertorio Economico Amministrativo,

ai sensi dell’articolo 8 della presente legge, e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di commercio dalla legge;

b) promozione della semplificazione delle procedure per l’avvio e lo svolgimento di attività economiche;

c) promozione del territorio e delle economie locali al fine di accrescerne la competitività, favorendo l’accesso al credito per le PMI anche attraverso il supporto ai consorzi fidi;

d) realizzazione di osservatori dell’economia locale e diffusione di informazione economica;

e) supporto all’internazionalizzazione per la promozione del sistema italiano delle imprese all’estero, raccordandosi, tra l’altro, con i programmi del Ministero dello sviluppo economico;


19

f) promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico per le imprese, anche attraverso la realizzazione di servizi e infrastrutture informatiche e telematiche;

g) costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti;

h) predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti;

i) promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti;

j) vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d’origine delle merci;

k) raccolta degli usi e delle consuetudini; l) cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, in materia di

alternanza scuola-lavoro e per l’orientamento al lavoro e alle professioni». La missione La Camera di Commercio di Macerata ha la missione di ☯ “ promuovere le opportunità del mercato ed il territorio della provincia di Macerata nel mondo” ☯

Essa è pertanto impegnata nel:

☯ “fornire servizi efficienti, efficaci e competitivi, utilizzando in modo ottimale le risorse fornite all’Ente dagli utenti stessi, al fine di conseguire lo sviluppo economico dell’area di sua competenza, generando così nuovi posti di lavoro.”

Tale Missione della Camera di Commercio si concretizza nell’impegno a valorizzare al massimo gli asset produttivi della provincia, dal livello di istruzione e di aggiornamento professionale dei lavoratori e degli imprenditori, alla valorizzazione dei capitali investiti, fino alla diffusione dell’innovazione tecnologica. La visione La “ Missione” trova ispirazione nella “Visione” dell’Ente, che in sintesi consiste in:

☯ essere punto di riferimento per le imprese della provincia di Macerata al fine di perseguire il loro sviluppo ottimale e conseguire lo sviluppo economico dell’area; ☯ generare nuovi posti di lavoro e minimizzare la disoccupazione;


20

☯ essere nella provincia esempio di efficienza e di capacità a creare nuove opportunità economiche in collaborazione con gli altri attori presenti sul territorio La Camera di Commercio ha il compito di erogare servizi diretti alle imprese. Le politiche dell'informazione, dell'innovazione, della valorizzazione e commercializzazione delle produzioni locali, sono state individuate quali ambiti specifici di intervento in relazione alle potenzialità e alle competenze dell' Istituzione camerale. In questa direzione si pone l'attività descritta nelle pagine che seguono e che conferma la volontà dell'Ente camerale di porre in essere strumenti finalizzati a uno sviluppo nel quadro dei moderni processi di produzione e nel contesto di una competitività che si presenta sempre più incalzante. La Camera di Commercio di Macerata supporta le imprese nello sviluppo della loro attività in Italia e nel mondo. Attraverso un costante dialogo con le imprese stesse e con le organizzazioni imprenditoriali al fine di una crescita equilibrata dell'economia provinciale. Come pubblica amministrazione delle imprese della provincia svolge con criteri manageriali ed avvalendosi di strumenti tecnologici d'avanguardia:

• attività promozionali e di qualificazione del sistema economico (contributi e servizi di orientamento);

• servizi di regolazione del mercato; • analisi e studi economici; • servizi di certificazione e di pubblicità delle informazioni relative al

sistema delle imprese; • attività di sviluppo delle infrastrutture territoriali.

La Camera di Commercio di Macerata è quindi sia la "casa delle imprese" sia l'istituzione dedicata a garantire in ambito provinciale la tutela del mercato e della fede pubblica e cioè il corretto e trasparente svolgersi delle transazioni commerciali a tutela delle imprese, dei consumatori e dei lavoratori.

1 missione/visione/strategia/valori di riferimento

�� missione Promuovere opportunità del mercato e del territorio della provincia di Macerata nel mondo.

�� visione Essere punto di riferimento per le imprese della provincia al fine di conseguire lo sviluppo economico e imprenditoriale dell’area, generare nuovi posti di lavoro e minimizzare la disoccupazione.

�� strategia Fornire alle imprese servizi efficienti, efficaci, competitivi, approccio per


21

progetti e partnership con gli enti locali

�� valori di riferimento � tempestività � disponibilità � professionalità � competenza � creatività � puntualità


22

3.3 Albero della performance

Area strategica Obiettivo strategico Risultato atteso Indicatori

Incrementare il numero di aziende che nella Provincia di MC attivano processi di innovazione aziendale

Incrementare il numero di aziende che accedono alla brevettazione europea

KPI 1.1.1

Numero di aziende

coinvolte nelle iniziative di innovazione

Incrementare il numero di accessi ed adesioni al Material Point rispetto all'anno 2010;

Incrementare il livello di qualificazione del capitale umano della provincia in materia di innovazione tecnologica;

KPI 1.1.2.

Livello di innovatività delle imprese

SV

ILU

PP

O D

ELL

E IM

PR

ES

E E

DE

L T

ER

RIT

OR

IO

1 -

INN

OV

AZ

ION

E

OS.1.1

Diffondere e rafforzare la cultura ed il trasferimento dell'innovazione tra le PMI e le emergenti generazioni (Organizzazione interna e occupazione, organizzazione esterna e reti, Terziarizzazione, Qualità, Ambiente).

Incrementare il n.ro di tecnici laureati e diplomati assunti nelle aziende per progetti innovativi e di ricerca applicata;

KPI 1.1.3.

Tasso di occupazione di giovani con alte professionalità


23

Incremento del numero delle imprese del settore orafo-argentiero che utilizzano il servizio di certificazione aggiuntiva ed i marchi di qualità dell’azienda speciale RPQ;

Mantenimento dell'accreditamento “ACCREDIA” ed adeguamento della struttura e della strumentazione del laboratorio per poter operare all'apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione di Vienna;

OS.1.2

Incrementare l’innovatività del territorio attraverso la valorizzazione delle aziende di qualità del settore dei metalli preziosi.

Valorizzazione dei marchi di qualità rilasciati dall’Azienda Speciale RPQ.

KPI 1.2.1

Numero aziende

certificate R.P.Q.

KPI 2.1.1

Nuove aziende che partecipano a fiere Aumento dell'export;

KPI 2.1.2

Settori che vengono interessati dalle fiere

Consolidamento delle attività di export; KPI 2.1.3

Grado di apertura al mercato estero

2 -

INT

ER

NA

ZIO

NA

LIZ

- Z

AZ

ION

E

OS.2.1

Sostenere la crescita dell'export e l'internazionalizzazione (Nuovi mercati e nuove imprese orientate all'estero, Presenza strutturata sui mercati esteri)

Autofinanziamento dell'Azienda Speciale Ex.it.


24

Incrementare il n.ro dei flussi turistici; KPI 3.1.1

Incremento del flusso turistico;

KPI 3.1.2

Saldo imprese attive

Incrementare le azioni di valorizzazione del contesto culturale della città e delle sue eccellenze artistiche; KPI

3.1.3

Numero pubblicazioni vendute

Facilitare l’accesso al credito per le imprese del territorio. KPI 3.1.4

Effetto leva dei finanziamenti camerali per l’agevolazione del credito

apertura ed avvio attività di promozione dell’enoteca camerale

KPI 3.1.5

Apertura enoteca camerale

OS 3.1

Valorizzazione e qualificazione delle componenti dell'attrattività del territorio attraverso il miglioramento delle Infrastrutture leggere e pesanti, materiali ed immateriali, turismo, cultura, valorizzazione centri storici, promozione prodotti tipici e agevolazione dell’accesso al credito da parte delle imprese.

incrementare il livello di qualità delle strutture ricettive

KPI 3.1.6

n.ro di aziende che ottengono il marchio di qualità per le strutture ricettive

OS 3.2

Valorizzazione del capitale umano e politiche della conoscenza.

Promuovere l'integrazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro KPI 3.2.1

Numero studenti assunti

3- C

OM

PE

TIT

IVIT

A' D

EL

TE

RR

ITO

RIO

OS 3.3 Essere punto di riferimento per quanto all'informazione

Incrementare la conoscenza dei mercati, delle imprese e degli imprenditori del territorio, dei loro bisogni, del territorio e delle sue eccellenze; KPI

3.3.1 Numeo richieste di informazioni


25

KPI 4.1.1.1

Tempo medio di evasione delle pratiche

KPI 4.1.1.2

Tasso di cancellazione d'ufficio

OS 4.1.1

Aumentare la qualità e la tempestività dei dati contenuti del Registro delle Imprese nella loro funzione di regolazione del mercato e fonte di informazione economica e statistica

Migliorare i livelli di servizio in termini di: tempi di evasione, tasso di sospensione, tasso di rifiuto, tasso di cancellazioni d'ufficio, qualità delle informazioni, semplicità di accesso

KPI 4.1.1.3

Riduzione pratiche sospese.

KPI 4.2.1.1

Tasso di vigilanza

Incrementare l'attività di vigilanza nei vari settori soggetti alla competenza camerale. Diversificare le attività di vigilanza nei diversi settori economici.

KPI 4.2.1.2

Attività di vigilanza e controllo

OS 4.2.1

Garantire la tutela delle imprese che operano correttamente sul mercato, del consumatore e della fede pubblica attraverso le attività di informazione e prevenzione

Aumentare l'informazione e l'assistenza preventiva alle imprese sui temi della fede pubblica

KPI 4.2.1.3

Informazione preventiva

KPI 4.2.2.1

Indice di incremento delle Mediazioni

RE

GO

LAZ

ION

E D

EL

ME

RC

AT

O

OS 4.2.2

Diventare un soggetto che opera nell'ambito della Mediazione con un ruolo di primo piano.

Incrementare il numero di mediazioni

KPI 4.2.2.2

Mediazioni a buon fine

Incrementare gli accessi all' informazione economica e statistica a livello generale e sui singoli ambiti di informazione.


26

Riduzione dei costi dei servizi di supporto

Snellimento dei processi

Riduzione dell'uso della carta

Aumento dell'informatizzazione dei processi

Miglioramento della tempestività del procedimento di programmazione

KPI 4.3.1.1

Miglioramento efficienza servizi di supporto;

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE

E R

ISO

RS

E

OS 4.3.1

Ridurre l'incidenza dei costi dei servizi interni (Servizi di supporto e Segreteria generale) rispetto al totale dei costi camerali tramite il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei processi mediante la semplificazione dell'organizzazione e l'ncremento dell'informatizzazione Riduzione della produzione di atti deliberativi sugli aspetti di esclusiva

pertinenza gestionale KPI 4.3.1.2

Eliminazione delibere non di indirizzo politico.

KPI 4.4.1.1

Aumento della comunicazione verso l’esterno e verso l’interno

GO

VE

RN

AN

CE

OS 4.4.1

Aumentare la trasparenza e la comunicazione interna ed esterna all’Ente

Aumento della comunicazione agli organi, all’esterno e tra le aree organizzative dell’Ente

KPI 4.4.1.2

Aumento della comunicazione agli organi.


27

4. Analisi del contesto 4.1 Analisi del contesto esterno

La dinamica economica in provincia di Macerata

Sintesi dinamica provinciale

Nel corso dell’ultimo decennio gli effetti della globalizzazione dei mercati sono stati molto forti sul nostro Paese, soprattutto con conseguenze molto negative sulla sua capacità competitiva.

A seguito della crisi degli ultimi tre anni, si è ulteriormente accelerato il cambiamento dell’assetto dei mercati mondiali, con una forte riconfigurazione sia dal lato della domanda (mercati di sbocco) che dell’offerta di beni e servizi (lato della produzione).

E’ un dato ormai appurato ed oggettivo che nel 2010 si è avuto un forte rimbalzo dell’economia mondiale a seguito del crollo del 2009. Questa ripresa è stata molto più significativa negli Stati Uniti che non in Europa, dove in particolare, l’Italia è riuscita in maniera minore a rientrare nel circuito della crescita.

Dopo un anno di crescita fragile e disomogenea, l’economia globale ha iniziato a decelerare a partire dalla metà del 2010 e questo rallentamento è continuato nel corso del 2011 e 2012. Secondo le previsioni delle Nazioni Unite, il PIL mondiale aumenterà del 3,1% nel 2011 e del 3,5% nel 2010, tassi di crescita che rimangono inferiori a quelli pre-crisi.

Le debolezze delle maggiori economie sviluppate continuano ad affievolire la ripresa globale e pongono seri rischi per la stabilità economica degli anni futuri.

Il consistente livello di intervento politico messo in atto dai Governi per contrastare la crisi, a partire dai primi sintomi di questa, ha aiutato molto a stabilizzare i mercati finanziari e a rilanciare l’economia. Ciononostante, riuscire a superare i problemi strutturali che hanno generato la crisi si è dimostrato molto più complicato e sarà sicuramente un processo piuttosto lungo.

Tutto ciò contrasta con la robusta crescita del PIL in molti Paesi in via di sviluppo e in transizione, crescita che ha contributo a più della metà dell’espansione mondiale a partire dal 3° trimestre del 2009.

Il nostro Paese rappresenta ancora una delle maggiori economie mondiali, la settima per valore del PIL ben distanziando i 3 Paesi successivi India, Brasile e Canada di ben diverse e maggiori dimensioni in termini geografici e di popolazione.

Vale la pena ricordare ciò che questo “piccolo” e “unico” Paese è riuscito a fare ponendosi tra i Paesi più sviluppati della terra. Il nostro Paese, come sapete, non ha potuto contare sulla dotazione di ricchezza e di influenza ereditata dagli imperi coloniali, come Regno Unito e Francia, e ciò che è riuscito a realizzare


28

nel dopoguerra è frutto di altri fattori, tra cui la nostra distintiva capacità imprenditoriale e creativa.

La capacità imprenditoriale e creativa italiana sembra non bastare più per avere successo sul mercato, tanto che nell’ultimo decennio il nostro Paese è cresciuto molto meno degli altri diretti competitor. La quota dell’Italia sul PIL mondiale si è andata progressivamente riducendo dal 3,9% del 1990 al 2,8% del 2009. Un punto percentuale in questi casi vale 400 miliardi di dollari di PIL reale in meno all’anno.

Le previsioni di crescita per il prossimo futuro continueranno a vedere il nostro Paese indietro rispetto agli principali attori, lo stesso avverrà per la nostra provincia. La crescita mondiale sarà sempre più generata dai Paesi in via di sviluppo che cresceranno ad un ritmo triplo rispetto a quelli sviluppati (circa il 6% annuo nel 2011 e 2012 rispetto ad un tasso di circa il 2%).

Nelle economie sviluppate continuerà a restare elevato il tasso di disoccupazione che decrescerà molto lentamente tra il 2011 ed 2012 rimanendo intorno all’8% (nel 2008 era intorno al 6%).

Dinamica delle imprese Al 31 dicembre 2011 le sedi di imprese attive in provincia di Macerata sono 36.792, con un decremento considerevole rispetto all’anno precedente (-420 unità, pari a –1,13%). Dopo la migliore performance regionale nel 2010 (+1,03%), quest’anno la provincia di Macerata registra, purtroppo, il maggiore calo tra le consorelle marchigiane.

Si tenga presente che sul numero delle cancellazioni di imprese del 2011 ha anche inciso molto il fatto che ora, nella regione Marche, attraverso la Comunicazione Unica1, le comunicazioni relative alle cancellazioni delle imprese artigiane vengono inviate direttamente al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente e quindi immediatamente iscritte nello stesso Registro; mentre in precedenza tali pratiche venivano destinate alla Commissione Regionale per l’Artigianato che le trasferiva al Registro Imprese solo successivamente alla loro completa evasione. Ciò ha implicato una netta riduzione dei tempi di registrazione di tali istanze e quindi un aumento, nell’ultimo anno del numero complessivo di cancellazioni.

Nel 2009 si era evidenziata una diminuzione del numero delle imprese attive in tutte le province, ma nel 2010, almeno nelle Marche, si rileva una ripresa rispetto all’anno precedente, che però, non sempre ci riporta ai livelli del 2008. In provincia di Macerata, non solo si registra una ripresa rispetto al 2009, ma anche un aumento rispetto ai livelli raggiunti nel 2008, nel resto della regione ciò si realizza soltanto ad Ancona.

1 Comunicazione Unica:


29

Tabella 1: Sedi di imprese attive nelle province marchigiane ed in Italia e Var. relative; 2009-2011

2011 2010 2009 Var. % 2011 /2010

Var. % 2010/ 2009

Ancona 42.520 42.480 42.061 0,09% 1,00% Ascoli Piceno 21.516 21.461 21.264 0,26% 0,93% Fermo 20.517 20.519 20.480 -0,01% 0,19% Macerata 36.792 37.212 36.834 -1,13% 1,03% Pesaro Urbino (*) 37.773 37.786 37.780 -0,03% 0,02% Marche 159.118 159.458 158.419 -0,21% 0,66% Italia 5.275.074 5.281.934 5.283.531 -0,13% -0,03%

Fonte: database Stockview sui dati Infocamere/Registro Imprese (*) Nel febbraio 2010, 7 comuni (Casteldelci (25 imprese artigiane attive), Maiolo (25), Novafeltria (277), Pennabilli (114), San Leo (114), Sant’Agata Feltria (85), Talamello (37)) sono passati dalla provincia di Pesaro Urbino a quella di Rimini. Il dato inserito è al netto delle imprese dei comuni di cui sopra.

La dinamica per natura giuridica vede un calo consistente delle imprese individuali che passano da 25.827 di fine 2010 a 25..213 del 2011 (-2,38%, per –614 unità), riprende così la tendenza alla riduzione di questa forma giuridica che si era arrestata lo scorso anno. Le società di capitali continuano a decrescere ma ad un ritmo più rallentato rispetto agli anni precedenti passando da 6.159 a 6.130 (-0,47% per –29 unità).

Per contro, si mantiene molto elevato il ritmo di crescita delle società di capitali che passano da 4.671 a 4.868 (+4,22% per 197 unità in più. Molto rilevante anche l’aumento delle altre forme giuridiche (soprattutto cooperative) che sono oggi 581 con un aumento di 26 unità rispetto allo scorso anno (+4,68%).


30

Figura 1: Sedi attive imprese individuali; provincia di Macerata

26.3

92

26.1

72

26.1

69

26.2

64

26.0

32

26.0

67

25.9

54

25.8

58

25.8

32

25.5

86 25.8

27

25.2

13

24.600

24.800

25.000

25.200

25.400

25.600

25.800

26.000

26.200

26.400

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

-2,5%

-2,0%

-1,5%

-1,0%

-0,5%

0,0%

0,5%

1,0%

Imprese Individuali Var. %

Fonte: database Stockview sui dati Infocamere/Registro Imprese

Figura 2: Sedi attive di società di persone; provincia di Macerata

6.36

7 6.44

7 6.50

3

6.54

7

6.53

7

6.52

4

6.51

0

6.51

0

6.35

6

6.21

6

6.15

9

6130

6.000

6.100

6.200

6.300

6.400

6.500

6.600

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

-2,5%

-2,0%

-1,5%

-1,0%

-0,5%

0,0%

0,5%

1,0%

1,5%

Società di persone Var. %


Figura 3: Sedi attive società di capitale; provincia di Macerata

2.44

2

2.74

6

2.99

8

3.23

2

3.42

3

3.65

4 3.93

1

4.17

8

4.36

9

4.49

4

4.67

1

4868

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

Società di capitale Var. %


Figura 4: Sedi attive altre forme; provincia di Macerata

412

406 42

1 435

445

453 47

4 489 52

7

538 55

5 581

200

250

300

350

400

450

500

550

600

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%

8%

Altre Forme Var. %


Andiamo ora ad indagare quali settori hanno contribuito maggiormente alla dinamica negativa registrata in questo anno.

Il peso principale della riduzione registrata si è avuto a causa del calo delle imprese agricole attive che passano sa 9.449 del 2010 a 9.143 di fine 2011, con una riduzione di 306 unità pari a –3,24%; perde ben 157 unità il settore manifatturiero, passando da 4.902 del 2010 a 4.745 del 2011 (-3,20%).

Dal lato negativo troviamo anche le costruzioni, il commercio ed il trasporto:

• Le imprese di costruzioni attive sono 5.495, 94 in meno rispetto allo scorso anno (-1,68%);


31

• Nel commercio le imprese attive passano da 8.389 a 8.339, con una riduzione in termini relativi abbastanza lieve (-50, -0,60%); • Le attività di trasporto passano da 886 del 2010 alle attuali 861 (-25; -2,82%). Ancora in crescita la maggior parte delle attività dei servizi, in particolare:

• I servizi di fornitura di energia elettrica e gas passano da 45 a 70, con un aumento di oltre il 50%; • Le attività di alloggio e ristorazione sono 49 in più (+2,63%), da 1.861 del 2010 a 1.910 • I servizi di informazione e comunicazione da 516 passano a 530 (+14; +2,71%); • Le attività immobiliari sono 1.201, 44 in più (+3,80%); • Le attività professionali e scientifiche crescono del 6,44% (passando da 838 a 892). Nel manifatturiero, in particolare, si rileva una riduzione più consistente proprio in quei settori che costituiscono le attività più tradizionali e caratterizzanti la provincia di Macerata:

• Le imprese dell’abbigliamento sono 350, in calo del 6,67% rispetto allo scorso anno (-25); • Nel pellettiero e calzaturiero ci sono 1.409 imprese attive, 56 in meno (-3.92%); • Nell’industria del legno si passa da 333 a 321 imprese (-3.60%), mentre nella fabbricazione di mobili il calo è del 6,40% (da 250 a 234); • La fabbricazione di prodotti in metallo registra 16 imprese in meno (da 614 a 598). Gli unici segni positivi si rilevano nell’industria alimentare (+8 con 395 imprese attive), nella fabbricazione di carta (+7 con 60 imprese attive) e nelle materie plastiche (+7 con 134 imprese attive).

Tabella 2: sedi di imprese attive per settore e variazioni assolute e relative; provincia di Macerata; 2010-2011

Settore 2011 2010 Variazioni assolute

Variazioni relative %

A Agricoltura, silvicoltura pesca 9.143 9.449 -306 -3,24% B Estrazione di minerali da cave e miniere 23 24 -1 -4,17% C Attività manifatturiere 4.745 4.902 -157 -3,20% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. 70 45 25 55,56% E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione 67 63 4 6,35% F Costruzioni 5.495 5.589 -94 -1,68% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autov. 8.339 8.389 -50 -0,60% H Trasporto e magazzinaggio 861 886 -25 -2,82% I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 1.910 1.861 49 2,63%


32

Settore 2011 2010 Variazioni assolute

Variazioni relative %

J Servizi di informazione e comunicazione 530 516 14 2,71% K Attività finanziarie e assicurative 664 670 -6 -0,90% L Attività immobiliari 1.201 1.157 44 3,80% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 892 838 54 6,44% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp. 674 675 -1 -0,15% P Istruzione 101 97 4 4,12% Q Sanità e assistenza sociale 127 124 3 2,42% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diversi 383 372 11 2,96% S Altre attività di servizi 1.555 1.540 15 0,97% X Imprese non classificate 12 15 -3 -20,00% Totale 36.792 37.212 -420 -1,13%

Tabella 3: sedi di imprese attive per settore manifatturiero e variazioni assolute e relative; provincia di Macerata; 2010-2011

Divisione

2011 2010 Variazioni

assolute Variazioni relative %

C 10 Industrie alimentari 395 387 8 2,07% C 11 Industria delle bevande 12 13 -1 -7,69% C 13 Industrie tessili 104 104 0 0,00% C 14 Confezione di articoli di abbigliamento; confezione 350 375 -25 -6,67% C 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili 1.409 1.465 -56 -3,82% C 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero 321 333 -12 -3,60% C 17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta 60 53 7 13,21% C 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati 100 99 1 1,01% C 19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinaz. 2 1 1 100,00% C 20 Fabbricazione di prodotti chimici 27 27 0 0,00% C 21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di prep. 1 1 0 0,00% C 22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 134 127 7 5,51% C 23 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di miner. 115 122 -7 -5,74% C 24 Metallurgia 27 27 0 0,00% C 25 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari) 598 614 -16 -2,61% C 26 Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica 68 69 -1 -1,45% C 27 Fabbricazione di apparecchiature elettriche 95 97 -2 -2,06% C 28 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 177 184 -7 -3,80% C 29 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 12 17 -5 -29,41% C 30 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 28 34 -6 -17,65% C 31 Fabbricazione di mobili 234 250 -16 -6,40% C 32 Altre industrie manifatturiere 342 369 -27 -7,32% C 33 Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine 134 134 0 0,00% Totale attività manifatturiere 4.745 4.902 -157 -3,20%


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Il commercio estero

Si conferma molto buono l’andamento del commercio con l’estero per la provincia di Macerata. Infatti, dopo un 2009 da dimenticare, ha visto nel 2010 un rimbalzo nelle esportazioni della nostra provincia che tornano a crescere del 16,4%, sopra al valore regionale e nazionale. Nei primi 9 mesi del 2011 la situazione è ulteriormente migliorata registrando un ulteriore incremento nel commercio con l’estero rispetto al 2010. Complessivamente nei primi 9 mesi dell’anno il valore delle esportazioni della provincia è stato pari a 1,51 miliardi di euro, con un incrementi di 89 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+8,38%). Nello stesso periodo, l’andamento complessivo della regione Marche è ancora migliore (+10,42%) così come quello nazionale (+13,68%) I principali settori esportatori maceratesi registrano aumenti nelle esportazioni nei primi tre trimestri dell’anno, sia in termini assoluti che relativi. Il settore predominante continua ad esser il comparto moda, che ha esportato prodotti per un valore pari a 584 milioni di euro, con un aumento pari a 40 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2010 (+7,4%). Molto buoni i risultati del settore chimico e delle materie plastiche: il primo cresce di quasi il 20%, passando da 58,5 a 70 milioni di euro di export, il secondo raggiunge i 98 milioni di euro con un +14%.

Tabella 4: Valore dell’import e dell’export per attività economica; provincia di Macerata; dati cumulati primi 9 mesi 2010 e 2011

MERCE 2010 2011 rettificato import export import export

A-PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA 29.963.776 2.291.747 27.298.640 2.152.863 B-PRODOTTI DELL'ESTRAZIONE DI MINERALI 5.312.126 527.384 4.313.565 332.493 CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco 32.946.154 29.810.966 35.905.473 29.371.862 CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 226.469.787 543.753.477 253.994.140 583.981.237 CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 34.834.622 10.695.693 35.854.855 13.710.004 CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 1.871.491 1.008.371 2.188.387 7.064 CE-Sostanze e prodotti chimici 54.120.675 58.463.370 68.186.455 70.024.955 CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 282.856 7.653.122 321.487 5.954.224 CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 39.296.012 86.098.278 43.548.142 98.178.593 CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 24.541.035 47.805.118 30.728.771 53.606.891 CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 60.955.897 19.110.201 68.964.970 21.679.974 CJ-Apparecchi elettrici 34.365.797 76.457.489 40.564.531 91.087.842 CK-Macchinari ed apparecchi n.c.a. 17.366.430 78.349.954 16.776.392 77.187.368 CL-Mezzi di trasporto 13.151.319 6.235.490 12.158.322 6.613.444 CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere 34.048.550 91.992.865 36.108.494 94.562.670 C-PRODOTTI DELLE ATTIVITA' MANIFATTURIERE 574.250.625 1.057.434.394 645.300.419 1.145.966.128 E-PRODOTTI DELLE ATTIVITA' DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 420.706 1.365.732 425.149 2.737.132


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J-PRODOTTI DELLE ATTIVITA' DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 575.770 803.586 441.072 920.142

R-PRODOTTI DELLE ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 34.942 92 135.315 18.532

V-MERCI DICHIARATE COME PROVVISTE DI BORDO, MERCI NAZIONALI DI RITORNO E RESPINTE, MERCI VARIE 185.336 361.197 492.109 422.861

Fonte:ISTAT, database COEWB

Il principale mercato di sbocco dei prodotti maceratesi resta quello europeo, soprattutto intra-comunitario, che rappresenta il 61% dell’intero volume delle esportazioni locali. Verso tale area si è esportato per 704,7 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2011 con un aumento del 13,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Mentro verso i Paesi europei non UE si è registrata una riduzione del 7,7%. Molto buono l’andamento delle vendite verso l’America sia Settentrionale nei primi 9 mesi del 2011 (+9,6% per un totale di 39 milioni di euro) che Centro-meridionale (+25,5% per un totale si 21,7 milioni di euro). Da notare il consistente aumento di esportazioni di prodotti finiti verso il Medio Oriente (+9,2% per un totale di 51,4 milioni di euro) e verso l’Asia Orientale (+25% per complessivi 77,7 milioni di euro).

Tabella 5: Valore dell’import e dell’export per area geografica; provincia di Macerata; dati cumulati primi 9 mesi 2010 e 2011

PAESE 2010 2011 rettificato import export import export 1015-[Paesi europei non Ue] 49.409.545 214.476.031 47.907.086 198.002.153 1038-[Unione europea 27] 292.657.471 621.920.166 334.167.790 704.722.521 1016-[AFRICA] 21.276.833 39.935.700 13.921.906 34.123.618 1020-[America settentrionale] 9.126.684 35.733.299 9.859.531 39.170.267 1021-[America centro-meridionale] 16.150.233 17.354.152 18.621.198 21.773.735 1023-[Medio Oriente] 2.343.385 47.134.941 2.179.138 51.457.336 1024-[Asia centrale] 36.884.919 17.237.543 33.943.184 16.935.807 1025-[Asia orientale] 181.962.840 62.232.026 216.158.552 77.754.668 1034-[OCEANIA E ALTRI TERRITORI] 931.371 6.760.274 1.647.884 8.610.046 Totale 610.743.281 1.062.784.132 678.406.269 1.152.550.151

Fonte:ISTAT, database COEWB

Gli scenari mondiali L’Attività economica nei Paesi OCSE, dopo un 2010 di relativa ripresa, si è arrestata a partire dal secondo trimestre del 2011 ritornando vicina alla stagnazione.

L’indebolimento si osserva sia negli Stati Uniti che nell’Area Euro. Per contro, la crescita del Giappone si è rivelata meno negativa di quanto previsto


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nell’immediato seguito dei disastri provocati dal terremoto e dallo tsunami dello scorso marzo.

La crescita in Cina si è rallentata nella prima metà del 2011 così come la produzione industriale.

Il commercio mondiale si è indebolito nel secondo trimestre 2011 e persistono elevati squilibri a livello globale. Ciò è dovuto solo in parte alle interruzioni della catena di fornitura dopo il disastro giapponese di marzo, ma soprattutto al fatto che gli ordini delle esportazioni e le loro spedizioni sono diminuiti. Continuano ad ampliarsi i saldi negativi nelle bilance commerciali di molti Paesi dovuti principalmente all’aumento dei prodotti petroliferi, mentre in Cina il surplus commerciale si è ulteriormente ampliato.

I leggeri miglioramenti nel mercato del lavoro che si erano osservati nel corso del 2011 stanno svanendo e le intenzioni di assunzione da parte delle imprese si stanno affievolendo in molti Paesi europei. Alti tassi di disoccupazione sia di lungo che di breve periodo stanno diventando sempre più un elemento intrinseco di molto Paesi, per evitare ciò, si evidenzia la necessita di riforme strutturali del mercato del lavoro.

Nei Paesi dell’Area Euro, nel corso dei mesi estivi del 2011, la crisi ha raggiunto nuovi livelli di urgenza e serietà dovuti agli effetti del circolo vizioso tra rischi dei debiti sovrani, salute del settore bancario, economia allargata.

L’affievolimento della fiducia dei consumatori e delle imprese negli ultimi mesi è un segnale importante, in relazione allo sviluppo dell’attuale posizione nel ciclo economico, ma anche al maggiore grado di incertezza con cui contrastare i rischi degli enormi debiti sovrani accumulati.

Le previsioni della Commissione Europea pubblicate il 15 settembre 2011, mostrano un rallentamento della crescita per la seconda parte del 2011 maggiore di quello preventivato nelle stime precedenti.

Previsione

Secondo le stime fornite da Unioncamere e Prometeia aggiornate a fine dicembre 2011, si prevede per la provincia di Macerata che il 2011 si concluderà con una sostanziale stabilità del valore aggiunto rispetto al 2010 (+0,1%), un leggero aumento nel mercato estero (+0,4%) ed una riduzione dell’occupazione dell’1,2%.

Per il biennio 2012-2013 si prevede una sostanziale stabilità sia del valore aggiunto che dell’occupazione. Tali andamenti sono in linea con quelli previsti per l’intera regione Marche e per l’Italia

Tabella 6: Scenario di previsione al 2013

Macerata Marche Italia

2009 - 2010 2011

2012 -

2013

2009 -

2010 2011

2012 -

2013 2009 - 2010 2011

2012 -

2013


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Tassi di crescita medi annui del periodo: Valore aggiunto (valori reali) -2,2 0,1 -0,1 -1,7 0,2 0,0 -2,1 0,7 0,0 Esportazioni di beni verso l'estero (valori reali) -5,8 0,4 4,0 -10,1 2,2 2,9 -5,7 5,0 3,2 Spesa per consumi delle famiglie (valori correnti) -0,7 3,1 1,3 -0,8 3,1 1,3 0,2 3,3 1,5 Occupazione -1,0 -1,2 0,0 -0,9 -0,7 0,0 -1,8 0,5 0,0 Valori % a fine periodo: Esportazioni/Valore aggiunto 19,0 19,1 20,7 23,1 23,5 24,9 23,3 24,3 25,8 Tasso di occupazione 41,2 40,3 39,7 41,8 41,0 40,6 38,1 38,1 37,8 Tasso di disoccupazione 5,8 6,7 7,3 5,7 6,6 7,2 8,4 8,1 8,6 Tasso di attività 43,8 43,2 42,8 44,3 44,0 43,7 41,6 41,4 41,4 Valori pro capite a fine periodo (valori reali): Valore aggiunto per abitante 17,9 17,8 17,6 18,8 18,7 18,5 18,0 18,1 18,0

Valore aggiunto per occupato 39,5 40,0 39,9 41,0 41,4 41,4 45,3 45,4 45,5

Il quadro normativo di riferimento L’evoluzione del quadro normativo nazionale ha inciso in maniera rilevante sull’organizzazione della Camera. Le funzioni svolte dalla Camera di Commercio sono definite in accordo con quanto stabilito dalla Legge di riordino delle Camere di Commercio (Dlgs n. 23/2010 di riforma della legge n. 580/1993), la quale definisce quali sono le funzioni di interesse generale per la cura e lo sviluppo del sistema imprenditoriale che la Camera deve svolgere. Il bilancio della Camera è stato influenzato dalla Legge 122/2010, che dispone all’articolo 9 il congelamento del trattamento economico per il triennio 2011/2013 e, all’articolo 12 l’estensione ai dipendenti pubblici delle regole di calcolo del TFR dal 1.1.2011. Alcune importanti novità normative riguardanti servizi organizzati e gestiti dalle Camere di Commercio hanno o avranno impatto sull’operatività è sull’organizzazione della Camera di Macerata. Per citare i principali:

Semplificazione amministrativa e registro imprese

� Legge n. 180/2011 recante “Norme per la tutela della liberta` d’impresa. Statuto delle imprese” Tende ad attuare quanto già previsto dall’art. 49 comma 4-quater del DL 78/20102 nei confronti delle piccole e medie imprese, sancendo una serie di

2 La norma recita “Al fine di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle imprese, anche sulla base delle attività di misurazione degli oneri amministrativi di cui all’ articolo 25 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, il Governo è autorizzato ad adottare uno o più regolamenti ….volti a semplificare e ridurre gli adempimenti amministrativi gravanti sulle piccole e


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principi che debbono guidare sia la legislazione statale che quella regionale, e riassumibili essenzialmente nel principio della semplificazione burocratica mediante l'eliminazione delle barriere normative e amministrative e, in particolare, delle procedure e formalità di accesso e svolgimento delle attività delle PMI . In particolare, per ciò che direttamente riguarda le CCIAA, si prevede: - che le pubbliche amministrazioni garantiscano, attraverso le camere di commercio, la pubblicazione e l’aggiornamento delle norme e dei requisiti minimi per l’esercizio di ciascuna tipologia di attività d’impresa; - che le certificazioni relative all’impresa devono essere comunicate dalla stessa al registro delle imprese, anche per il tramite delle agenzie per le imprese e sono inserite dalle camere di commercio nel repertorio economico amministrativo (REA ). - che alle pubbliche amministrazioni sia garantito l’accesso telematico gratuito al registro delle imprese, con il divieto di chiedere all’utente documenti già presenti nell’archivio di quest’ultimo; - che le pubbliche amministrazioni non possano richiedere alle imprese, all’esito di procedimenti di verifica, adempimenti ulteriori rispetto ai requisiti minimi pubblicati dalle CCIAA , ne´ irrogare sanzioni che non riguardino esclusivamente il rispetto dei requisiti medesimi; - che il termine procedimentale possa essere sospeso per una sola volta e per non più di 30 gg. , mentre l’attività d’impresa non può comunque essere sospesa salvo gravissime violazioni di legge; - che le camere di commercio, sulla base delle norme e requisiti minimi per l’esercizio delle varie attività d’impresa comunicati dalle varie PP.AA, possano proporre all’istituendo Garante delle PMI misure di semplificazione della normativa sull’avvio e sull’esercizio dell’attivita` di impresa; - che le sanzioni attualmente previste per il ritardo negli adempimenti presso il registro imprese siano ridotte della metà (passando dagli attuali

medie imprese, in base ai seguenti princìpi e criteri direttivi, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 20, 20-bis e 20-ter della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni:

a) proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, nonché alle esigenze di tutela degli interessi pubblici coinvolti; b) eliminazione di autorizzazioni, licenze, permessi, ovvero di dichiarazioni, attestazioni, certificazioni, comunque denominati, nonché degli adempimenti amministrativi e delle procedure non necessarie rispetto alla tutela degli interessi pubblici in relazione alla dimensione dell’impresa ovvero alle attività esercitate; c) estensione dell’utilizzo dell’autocertificazione, delle attestazioni e delle asseverazioni dei tecnici abilitati nonché delle dichiarazioni di conformità da parte dell’Agenzia delle imprese di cui all’ articolo 38, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; d) informatizzazione degli adempimenti e delle procedure amministrative, secondo la disciplina del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice dell’amministrazione digitale; e) soppressione delle autorizzazioni e dei controlli per le imprese in possesso di certificazione ISO o equivalente, per le attività oggetto di tale certificazione; f) coordinamento delle attività di controllo al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni, assicurando la proporzionalità degli stessi in relazione alla tutela degli interessi pubblici coinvolti.


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limiti edittali di € 206,00 / € 2.065,00 ad €103,00/1.032,00) nonché di un ulteriore terzo ove il ritardo non superi i 30 gg.. Da rilevare che tali disposizioni cambiano in modo sostanziale la normativa attualmente vigente in materia, di recentissima emanazione (DL 70/11 conv. in L. 106/11 art. 6 comma 2 lett. f-quinquies), secondo cui doveva essere il SUAP a ricevere dalle imprese le varie certificazioni e dichiarazioni sostitutive legate all’attività, per poi trasmetterle in modalità esclusivamente telematica al registro imprese per l’inserimento nel REA. Probabilmente la modifica si deve alla mancata effettiva attuazione del SUAP telematico, su cui ci si soffermerà oltre. Certamente vanno chiariti numerosi aspetti, primo fra tutti di quali tipologie si certificazioni si parli: se solo quelle connesse alla legittimità amministrativa dell’attività (come avviene attualmente) oppure anche di altro tipo (es. ambientali di qualità etc.); inoltre la scelta di onerare l’impresa della comunicazione non sembra propriamente in linea con lo spirito che ispira il disegno di legge. Anche la previsione che fa delle CCIAA il terminale di conoscenza dei vari adempimenti amministrativi per l’esercizio delle varie attività dovrà essere meglio specificata, considerato che secondo l’attuale normativa tale funzione deve essere svolta dal portale impresainungiorno.gov, quale unico punto di contatto per l’accesso alle informazioni amministrative (così come previsto dalla Direttiva Servizi). � Lo stato di attuazione del SUAP (sportello unico attività produttive) Purtroppo, nonostante la norma prevedesse come obbligatorio l’avvio del SUAP telematico per i procedimenti semplificati (quelli cioè soggetti a SCIA) sin dal marzo 2011, le carenze strutturali dei Comuni più piccoli, la riluttanza delle altre PP.AA coinvolte nel procedimento e soprattutto l’intricata normativa vigente in materia di adempimenti amministrativi, hanno portato, ad otto mesi di distanza, ad un sostanziale flop della riforma, in quanto i Comuni, sebbene formalmente accreditati come SUAP, hanno continuato ad utilizzare le normali modalità di ricezione cartacea delle istanze (grazie ad una circolare del MSE emanata all’ultimo minuto che praticamente derogava alla legge). Il che ha avuto ripercussioni negative anche sull’utilizzazione di ComUnica come strumento di trasmissione delle SCIA in contemporanea al Comune ed al Registro imprese, che pertanto non ha usufruito dell’aggiornamento automatico del proprio archivio informatico che tale normativa poteva recare. Poiché sempre la legge prevedeva che dal 1° ottobre dovesse partire il SUAP telematico anche per i procedimenti complessi (cioè soggetti ad autorizzazione espressa) , è opportunamente intervenuto il DL 70/11 che ha modificato l’art. 38 del DL 112/0 (quello che per intenderci istituiva il SUAP) introducendo un comma 3-bis il quale rimanda l’attuazione ad un decreto interministeriale di futura emanazione, oltre a prevedere, per i Comuni che non si sono accreditati o che non hanno delegato le CCIAA entro il 30 settembre 2011, l’invio di un commissario ad acta.


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Con Circolare congiunta del MSE e della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 28 settembre 2011 sono stati anticipati alcuni dei contenuti del decreto3 (poi emanato in data 10 novembre 2011).

� Il DL 70/11 conv. in L. 106/11 Come più sopra accennato, tale decreto contiene norme di coordinamento tra SUAP, Pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento, CCIAA e Agenzie per le imprese forse destinate ad essere superate dallo “Statuto delle imprese”. Tuttavia meritano menzione alcune norme in esso contenute: - L’art. 6, comma 2, lett f-quater prevede una modifica dell’articolo 2215-bis del codice civile che potrebbe avere impatto sulle attuali competenze camerali in materia di bollatura e numerazione di libri e registri, in quanto, semplificando notevolmente rispetto al passato prevede che” “Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all'anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell’imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato. Qualora per un anno non siano state eseguite registrazioni, la firma digitale e la marcatura temporale devono essere apposte all’atto di una nuova registrazione e da tale apposizione decorre il periodo annuale di cui al terzo comma” rendendo pertanto assai più appetibile per le imprese la tenuta informatica dei libri e registri; - l’art. 7, comma 2, n. 2), lett. h) della legge di conversione prevede la possibilità di stipulare un’apposita convenzione tra le agenzie fiscali, gli enti

3 E cioè “ l'individuazione di un metodo condiviso con le amministrazioni competenti, al fine di validare la modulistica di riferimento per ogni procedimento, da esporre sul portale www.impresainungiomo.gov.it. Tale modulistica sarà utilizzata da tutti i soggetti interessati, qualora lo Sportello unico delle attività produttive (di seguito "SUAP) dovesse risultame sprovvisto. Nell'ipotesi in cui anche il portale www.impresainungiomo.gov.it risultasse sprovvisto della necessaria modulistica, il soggetto interessato è autorizzato ad inviare la segnalazione o l'istanza secondo le modalità previste dall'articolo 38 del T.U. n. 445/2000; ai fini della realizzazione del sistema di pagamento del portale www.impresainungiomo.gov.it. le amministrazioni sono chiamate a pubblicare nei rispettivi siti internet l'elenco dei pagamenti da effettuarsi per ciascun procedimento, le causali, le modalità di calcolo degli importi e gli estremi dei propri conti correnti bancari e postali. In mancanza di un adeguato sistema di pagamento, il soggetto interessato allega in modalità informatica e per ciascun procedimento le ricevute degli avvenuti pagamenti; il soggetto interessato provvede, qualora il SUAP non disponga dell'autorizzazione che consente il pagamento dell'imposta di bollo in modo virtuale, ad inserire nella domanda i numeri identificativi delle marche da bollo utilizzate, nonché ad annullare le stesse, conservandone gli originali; la possibilità di utilizzo, per i soggetti che non dispongono dei necessari strumenti, del potere di rappresentanza previsto dall'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; Si equipara, ai fini della decorrenza dei termini e degli effetti della segnalazione o dell'istanza, la validità della ricevuta rilasciata con firma automatica dal SUAP alla ricevuta di posta elettronica certificata che attesta l' avvenuta consegna al SUA P della segnalazione o dell' istanza, nonché alla ricevuta emessa in modal i tà automatica dal portale www.impresainungiomo.gov.it o dal sito del SUAP tramite web browser; ['indicazione delle funzioni svolte dalle Camere di commercio nei casi di delega, come definite dallo "schema di documento" previsto dalla convenzione quadro ANCI Unioncamere ai sensi dell'art. 4, comma Il del d.P.R.; la possibilità per il soggetto interessato, in caso di gravi carenze infrastrutturali del SUAP rilevate dal commissario ad acta, nominato ai sensi del citato art. 38, comma 3-bis, di inviare e sottoscrivere le segnalazioni e le istanze con le modalità previste dall'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445”.


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di previdenza e assistenza obbligatoria, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le Amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, gli enti pubblici economici e le Autorità amministrative indipendenti, aventi ad oggetto le modalità attraverso cui “acquisire, in via telematica, i dati e le informazioni personali, anche in forma disaggregata, che gli stessi detengono per obblighi istituzionali”. Questo allo scopo sia di diminuire il carico degli adempimenti gravanti sui cittadini e sulle imprese, sia di fornire un nuovo strumento di contrasto alle evasioni e alle frodi fiscali e contributive, nonché per accertare il diritto e la misura delle prestazioni previdenziali, assistenziali e di sostegno al reddito; - nella prospettiva di ridurre ulteriormente gli oneri derivanti dagli adempimenti burocratici, all’art. 6, comma 2, lett. b), si dispone che le pubbliche amministrazioni pubblichino sul proprio sito istituzionale l'elenco degli atti e documenti necessari all’ottenimento di provvedimenti amministrativi di propria competenza i cui procedimenti sono avviati ad istanza di parte. Altri atti o documenti non contemplati negli elenchi pubblicati sui siti istituzionali delle PA, infatti, potranno essere richiesti solo in quanto strettamente necessari, e non potranno costituire ragione di rigetto dell’istanza del privato: in tal senso, è nullo l’eventuale provvedimento di diniego non preceduto dall’invito all’istante a regolarizzare la documentazione in un termine congruo. Questa disposizione, tuttavia, ribadisce il contenuto dell’art. 57 del CAD, che già prevedeva che “le pubbliche amministrazioni non possono richiedere l’uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati [per via telematica]; in caso di omessa pubblicazione, i relativi procedimenti possono essere avviati anche in assenza dei suddetti moduli o formulari”. - L’art. 6 comma 2 lett. f-sexies introduce l’obbligo di presentare le domande di iscrizione, modifica e cancellazione all’albo delle imprese artigiane mediante la Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa. Tale norma di principio aveva già trovato attuazione nelle Marche mediante sia la stipula di una convenzione con il MSE sia attraverso una modifica della normativa regionale sull’artigianato, che, nell’abrogare le commissioni provinciali artigiane, prevede l’utilizzo obbligatorio della ComUnica. La normativa in esame, allorché andrà pienamente a regime, dovrebbe comportare uno snellimento ed accelerazione delle procedure prima vigenti con l’integrale sostituzione del telematico al cartaceo anche nei rapporti tra Albo Artigiani e Registro imprese. � La semplificazione/liberalizzazione delle attività economiche (DL 138/11 conv. in L. 148/11 – DL 201/2011 conv. in L. 214/2011 cd. decreto Monti – Bozza DL su liberalizzazioni) Le norme di riferimento sono l’art. 3 del DL 138/11 conv. in L. 148/11, l’art. 34 del DL 201/2011 conv. in L. 214/2011 e da ultimo l’ar. 1 della bozza del Decreto legge sulle liberalizzazioni: Sancito il principio per cui è da considerare libero tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge per particolari motivi tassativamente indicati (art. 3 DL 138) vengono intanto abrogate tutte le restrizioni connesse a limiti


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numerici, territoriali o la limitazione a determinate tipologie di attività (art. 34 DL 214/2011) mentre si prevede (Bozza decreto liberalizzazioni) che, comunque, e salvo eccezionali deroghe tassativamente indicate e motivate, qualsiasi tipo di attività economica già sottoposta a preventivi atti di assenso della PA possa essere iniziata, a partire dal 1° novembre 2011(a seguito abrogazione espressa delle norme incompatibili al 30/10/2012) mediante semplice autocertificazione dei requisiti da parte del soggetto interessato. Per le attività già soggette a SCIA (e quindi con previsione di requisiti oggettivi e/o soggettivit) si prevede invece che “I requisiti soggettivi e oggettivi per l’esercizio di un’attività economica devono essere individuati sulla base dell’esistenza di un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario, nel rispetto del principio di proporzionalità” e che “Con uno o più regolamenti adottati secondo la procedura di cui al periodo precedente, sono disciplinati, nel rispetto dei principi di cui al comma 3, i requisiti per l’esercizio delle attività economiche, i termini e le modalità per l’esercizio dei poteri di controllo dell’amministrazione”. Con riferimento alle competenze istituzionali della camera di commercio si nota che molteplici attività sono già assoggettate a SCIA con relativo onere per il cittadino e conseguente onere di controllo per il registro imprese. Anche laddove con il recepimento della Direttiva Servizi si era cercato di semplificare (vedi abolizione ruoli mediatori, agenti e rappresentanti di commercio, mediatori marittimi e spedizionieri) il MISE ha pensato bene di ridurre la portata della semplificazione emanando quattro regolamenti relativi alla disciplina dei soppressi ruoli (pubblicati sulla GU del 13.01.2012) con cui ne ripropone sostanzialmente la logica (prevedendo l’iscrizione obbligatoria di detti professionisti al REA qualora non esercitino attività d’impresa) oltre ad introdurre nuovi adempimenti non previsti dalla legge come, ad es. l’obbligo di nominare un preposto con i requisiti per ogni unità locale dell’impresa od, ancora, la previsione dei requisiti di legge anche in capo ai dipendenti delle società che esercitano agenzia e rappresentanza. Poiché le norme dei suddetti regolamenti entreranno in vigore a maggio prossimo, si spera che nel frattempo si dia attuazione a quanto previsto dalla bozza decreto liberalizzazioni sopra riportata, anche perché dare applicazione ai suddetti decreti ministeriali comporterebbe per il registro imprese e, soprattutto, per gli utenti interessati, una somma di adempimenti gravosi e francamente ingiustificati. � La “decertificazione” nella PA L’art. 15 della L. 138/2011 modifica il DPR 445/2000 nel senso di vietare espressamente alle pubbliche amministrazioni “la richiesta e l’accettazione di certificati o di atti di notorietà” : la disposizione, in vigore dal 1/1/2012 dovrebbe comportare una minore richiesta di certificati allo sportello compensata però da un aumento di richieste di controllo delle autocertificazioni da parte delle pubbliche amministrazioni procedenti: pertanto è improrogabile promuovere, ove possibile, i collegamenti telematici con il registro imprese. La normativa prevede anche l’individuazione, all’interno di ogni PA certificante, di un ufficio responsabile per tutte le attività volte a gestire,


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garantire o verificare la trasmissione dei dati o l’accesso diretto agli stessi da parte delle amministrazioni procedenti.

� Le società tra professionisti Nell’ambito della liberalizzazione l’art. 3 del DL 138/11 citato ricomprende anche le cosiddette professioni protette. Pertanto l’emanando decreto sviluppo – nella versione approvata dal Consiglio dei Ministri – finalmente prevede la possibilità per le società professionali di costituirsi nelle forme di società di persone o cooperative. In tali società saranno ammessi anche i soci non professionisti (di puro capitale), ma l'attività professionale dovrà in ogni caso essere svolta da un socio professionista. Un ulteriore novità consiste nel fatto che le nuove società devono essere iscritte all'albo professionale e sono soggette al collegato regime disciplinare. Le nuove norme in materia di società di professionisti non incideranno sui modelli societari già previsti, ma dettano solamente un quadro di regole riservate a quei professionisti che vogliono svolgere, in via associata, la propria professione. In ogni caso si precisa che rimane fermo il divieto per i non professionisti di svolgere l'attività professionale, anche se questi acquisiscono la qualità di soci nell’esercizio associato della professione. Secondo quanto previsto dal nuovo decreto sviluppo, inoltre: - la società dovrà prevedere anche modalità di esclusione del socio cancellato dall'albo a titolo definitivo; - i professionisti potranno partecipare soltanto a una società e saranno tenuti all'osservanza del proprio codice deontologico; - si prevede espressamente anche la costituzione di società interprofessionali, costituite cioè per l'esercizio di una pluralità di attività professionali; - viene previsto il rinvio ad un regolamento esecutivo, da emanarsi entro sei mesi, per gli aspetti attuativi ed operativi della disciplina. Se tale normativa vedrà la luce è presumibile che l’istituto avrà ampia applicazione, considerato che nel tempo il registro imprese ha ricevuto numerose richieste di chiarimenti sulla ammissibilità di tali società, cui sarà probabilmente dedicata un’apposita sezione (così come avviene attualmente per le società tra avvocati). � Il sindaco unico nelle società di capitali L’art. 14 del DL 138/2011 modifica l’art. 2477 del cod.civ. sul collegio sindacale delle SRL introducendo il sindaco unico: tuttavia i collegi sindacali nominati sino al 31.12.2011 rimangono in carica sino alla naturale scadenza. Le SpA con ricavi o patrimonio netto inferiori ad 1 milione di euro possono modificare lo statuto prevedendo il sindaco unico. Al momento non è dato sapere quale sarà l’impatto sul registro imprese di tale modifica normativa: di sicuro vi sarà la spinta a nominare il sindaco unico considerati i minori oneri che ciò comporta per le società.


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� Il DL 212/2011 recante “Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile” Il decreto, attualmente all’esame del parlamento per la conversione in legge, introduce nel nostro ordinamento il cd. fallimento civile, ossia la possibilità per il privato cittadino o piccola impresa non soggetta al fallimento, di usufruire di una procedura concordata per far fronte a situazioni di insolvenza: nel caso in cui ad essere ammesso alla procedura sia un soggetto imprenditoriale ne andrà fatta iscrizione nel registro imprese. Altra novità di rilievo contenuta nello stesso decreto riguarda i procedimenti davanti al giudice di pace (che interessano la CCIAA soprattutto per le opposizioni alle ordinanze-ingiunzioni di sanzioni amministrative): sancendo il divieto per il giudice di liquidare per spese, diritti ed onorari alla parte vittoriosa una somma maggiore di quella oggetto del giudizio si dissuade fortemente il cittadino dall’impugnare le sanzioni più modeste con l’assistenza di una difesa tecnica (o comunque dall’impugnazione tout-court) in considerazione del fatto che potrebbe dover comunque pagare le spese anche in caso di soccombenza dell’amministrazione. Al tempo stesso anche l’amministrazione dovrà usare maggiori cautele sia nel costituirsi in giudizio sia nell’utilizzo della difesa tecnica.

� L’attuazione del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) Il 25 gennaio 2011 è entrata in vigore la novella al CAD (Dlgs 235/10), recante numerose novità normative con rilevante impatto sul registro imprese. Si ricordano qui le norme che hanno introdotto la possibilità generalizzata di effettuare adempimenti presso la P.A. mediante procura rilasciata ad un soggetto terzo con semplice scrittura privata sottoscritta in modo autografo; la riforma della disciplina sul rilascio di copie e atti da documento cartaceo e viceversa; la piena valenza legale data alla trasmissione per via telematica di istanze e dichiarazioni dirette ad una P.A. se sottoscritte in modo autografo ed accompagnate da un documento di identità del sottoscrittore, e molte altre. Il registro imprese ha cercato di adeguarsi il più possibile alle semplificazioni introdotte con la novella, ed allo scopo è stata fatta una nuova edizione della “Guida agli adempimenti” e realizzato un incontro formativo-informativo con le associazioni di categoria e gli ordini professionali. A breve inoltre vedranno la luce le “regole tecniche” più volte richiamate dal CAD per la concreta applicazione di alcune sue disposizioni, che sono già disponibili in bozza sul sito di DigitPa.. Tra queste vanno menzionate: - le regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, conservazione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonché di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni e di gestione del fascicolo informatico; - regole tecniche per la consultazione ed estrazione di indirizzi PEC ed elenchi di indirizzi PEC di cui all’art. 6 comma 1bis del CAD;


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- le linee guida per la stesura di convenzioni per la fruibilità di dati delle PA - art. 58 comma 2 del CAD. Da sottolineare l’importanza di queste ultime al fine di dare effettività a tutte quelle norme, contenute sia nel CAD che in altre leggi di semplificazione, le quali prevedono che, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, qualunque dato trattato da una pubblica amministrazione è reso accessibile e fruibile alle altre amministrazioni, in funzione dello svolgimento dei compiti istituzionali di quest’ultime, anche al fine di agevolare l’acquisizione e il controllo dei dati per le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di notorietà. D’altra parte, è opportuno richiamare che ai sensi dell’art. 43 del D.P.R. 445/2000, le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi non possono richiedere atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che siano attestati in documenti già in loro possesso, o che comunque esse stesse siano tenute a certificare, e sono pertanto tenuti ad acquisire d'ufficio le relative informazioni, avendo gli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti. La disponibilità e la fruibilità dei dati posseduti dalle Pubbliche Amministrazioni è una tematica assai sentita da parte del legislatore, poiché ne possono derivare enormi efficienze gestionali e migliori servizi per il cittadino e le imprese. Se le auspicate convenzioni vedranno la luce (anche perché non vi sarebbero più ostacoli normativi in tal senso) sia la pubblica amministrazione che le imprese vedranno davvero ridotti alcuni oneri amministrativi. � Il Codice della Pubblica Amministrazione Il prossimo anno dovrebbe vedere la luce anche il Codice della pubblica amministrazione (già consultabile sul sito del Ministero per l’innovazione) e cioè una sorta di testo unico che raccoglie le norme fondamentali che disciplinano l’attività della P.A. nonché il rapporto di lavoro alle dipendenze degli enti pubblici. Considerata la mole delle disposizioni che attualmente riguardano l’attività amministrativa, non di rado ripetitive e contraddittorie, è auspicabile che il suddetto intervento legislativo provveda a coordinare e ad interpretare le disposizioni che si sono succedute nel tempo, e che a tutt’oggi rappresentano uno dei tanti ostacoli, sia per la pubblica amministrazione procedente che per i privati, al raggiungimento di una reale efficienza amministrativa. Le relazioni istituzionali della Camera La Camera di Commercio è per sua stessa natura un nodo connesso con una rete istituzionale più ampia. In particolare, nell’ambito del sistema camerale è un nodo in relazione con le altre Camere di Commercio, con l’Unione Regionale, con l’Unioncamere, con le Agenzie di sistema (Infocamere, Tagliacarne, Retecamere, etc.), condividendone missione, visione e strategie.


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Nell’ambito del sistema territoriale è un nodo in relazione con tutti gli altri attori dello sviluppo. I partner istituzionali sono: • Unioncamere nazionale e regionale, che curano gli interessi generali delle CdC a livello nazionale e locale in particolar modo con la Regione Marche come interfaccia unitaria politica; con lo scopo di uniformare gli interventi e le strategie per lo sviluppo del territorio attraverso un unico canale pur nel rispetto delle specificità di ogni soggetto aderente.

• Università degli Studi di Macerata e Camerino in linea con la linea strategica di formazione del capitale umano, della diffusione di attività di ricerca e sviluppo e di trasferimento di tecnologia. • Provincia di Macerata, Comune di Macerata, Fondazione CARIMA in linea con la linea strategica di valorizzazione e tutela del territorio e dei suoi prodotti caratteristici ai fini di aumentare il benessere per se e per il mondo con cui viene a contatto, mantenere alto l’impegno sulla filiera territorio – ambiente – beni culturali – tradizioni – accoglienza – prodotti enogastronomici di qualità – manifestazioni culturali - turismo: vedi: le diverse puntate di Linea verde, Musicultura, le pubblicazioni in tema enogastronomico, la promozione delle diverse manifestazioni e fiere, i diversi studi legati al piano strategico provinciale, il sostegno ai prodotti tipici locali quali vernaccia, ciauscolo, tartufo, promozione della qualità delle strutture dell’accoglienza e molto altro;

• Quadrilatero Umbria-Marche Spa in linea con la priorità strategica di mantenere alto l’impegno sulle carenze infrastrutturali, sulla logistica, sugli investimenti ad esempio la SS 77.

• Aziende Speciali RPQ (in partnership con la CdC di Ancona, Comune di Montelupone e Castelfidardo e Associazione argentieri), EX.IT in linea con la priorità di aderire alle nuove necessità di mercato con sostegno alla partecipazione alle fiere all’estero, alla nascita e diffusione di nuovi spazi espositivi e outlet, valorizzazione dei distretti emergenti, nuove attività di servizi qualificati quali ad esempio certificazioni e marchi di qualità.

• Assonautica provinciale per la promozione del turismo nautico e della nautica da diporto;

• Associazioni di categoria ed ordini professionali in linea con la linea strategica di formazione del capitale umano nei vari convegni ed iniziative promosse per la formazione e aggiornamento professionale, master universitari.

• Regione Marche per la gestione della commissione provinciale per l’artigianato, l’albo dei vigneti, la commissione di degustazione e altre attività di competenza. • Tecnomarche – Parco Tecnologico e scientifico delle Marche partner scientifico per la realizzazione delle iniziative e dei progetti in materia di innovazione.


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4.2 Analisi del contesto interno La struttura organizzativa della Camera

Organizzazione L’organizzazione della Camera di Commercio di Macerata prevede la presenza dei seguenti organi: Il Consiglio: è l'organo deliberativo, approva lo statuto dell'ente, determina gli indirizzi generali ed approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo dell'ente. Dura in carica 5 anni. L’attuale è in carica dal 2009. La Giunta: eletta dal Consiglio, è l'organo esecutivo ed ha il compito di predisporre i bilanci ed i regolamenti ed adotta i singoli provvedimenti per la realizzazione dell'attività camerale. La Giunta è l’organo di governo che ha il compito di realizzare gli indirizzi espressi dal Consiglio. Dura in carica 5 anni. L’attuale è in carica dal 2009. Il Presidente: rappresenta la Camera di Commercio, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta. E’ eletto dal Consiglio, ha la rappresentanza legale, politica e istituzionale della Camera di Commercio. L’attuale è in carica dal 1999. Il Vice Presidente: è eletto dalla Giunta e svolge le funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento del Presidente. L’attuale è in carica dal 1999. Il Collegio dei Revisori dei Conti: svolge funzioni di vigilanza contabile e finanziaria sulla gestione dell'ente. Dura in carica 4 anni ed è composto da 3 componenti effettivi e 2 supplenti. L’attuale è in carica dal 2008. Il Segretario Generale: è la figura dirigenziale che rappresenta il vertice organizzativo dell'Ente. Assolve ai compiti di gestione generale, sovrintende all’amministrazione, al personale ed alle attività delle unità operative, provvedendo al loro funzionamento. Cura i compiti istituzionali in veste di segretario del Consiglio e della Giunta ed è di nomina ministeriale su proposta della Giunta. L’attuale è in carica dal 1998.

Struttura . La struttura organizzativa della Camera di Commercio di Macerata, approvata con Delibera 303 del 20/12/2007 e successivamente modificata con delibera 161 del 24/11/2011, è divisa in 2 aree dirigenziali (settori) ed in 4 aree organizzative.


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SETTORE PROMOZIONE E ATTIVITA’ INTERNA

AREA ATTIVITA’ INTERNE -Amministrazio ne, contabilità -Diritto annuale -Trattamento economico e giuridico del personale -Affari generali -Archivio e protocollo -Servizi informa tivi

SEGRETARIO GENERALE

Controllo di gestione Organizzazione e qualità Segreterie e organi URP

SETTORE ANAGRAFICO E REGOLAZIONE DEL MERCATO

AREA PROMOZIONE - Servizi alle imprese - Statistica, informazioni e studi - Biblioteca - Promozione del turismo

AREA REGISRO IMPRESE E SERVIZI ANAGRAFICO CERTIFICATIVI - Registro Imprese - Servizi di sportello - Back Office - Commercio Estero - Sedi distaccate

AREA REGOLAZIONE DEL MERCATO -Metrico e esggio metalli preziosi -Protesti -Brevetti -Ispezioni e sanzioni -Borse , prezzi -Giustizia alternativa

- Azienda speciale EX.IT - ASSONAUTICA

Azienda speciale R.P.Q. Albo Imprese Artigiane


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Le risorse tecnologiche Il sistema camerale dal 1978 gestisce le proprie banche dati in modo informatizzato. L’automazione dei servizi avviene per mezzo di hardware e attrezzature, costituite da 5 server, 70 client, 40 stampanti, 3 fax, 6 fotocopiatrici, 1 sistema di videosorveglianza, 1 centralino telefonico per collegamento Voip con le sedi distaccate, 1 sistema di fax server, 1 sala attrezzata con apparecchiature multimediali e 2 sale con sistema di videoconferenze, per un investimento di circa € 250/300.000,00 per le attrezzature e hardware (pari al 60% degli asset), e di circa € 300.000,00 per l’accesso annuale alle banche dati, attualmente la Camera di commercio sta rinnovando il proprio parco macchine e la dotazione software attraverso l’implementazione della tecnologia di virtualizzazione dei server dipartimentali e dei suoi desktop Nel corso del tempo l’ente si è orientato a diminuire il flusso cartaceo e a ricorrere a strumenti che riducano i tempi di processo quali, la rete intranet, internet, la posta elettronica certificata, l’invio e la ricezione telematica delle pratiche, la firma digitale, il protocollo informatico, i mandati di pagamento elettronici, la rassegna stampa telematica, il sistema telefonico che permette di ricevere fax in formato pdf sul pc di ciascun dipendente, ecc. Le risorse umane Come già indicato, la Camera di Macerata dispone di 59 dipendenti di cui 10 a part time (2 unità part-time verticale al 54%, 1 unità part-time orizzontale al 75%, 6 unità part-time orizzontale al 83,33%, 1 unità part-time orizzontale al 91,67%), su una pianta organica che ne prevede in totale 63. La tabella riassuntiva che segue illustra l’organico attuale a fronte degli anni precedenti e della dotazione organica da piano. Organico 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Dirigenti 3 3 3 2 2 2 2 Funzionari 17 15 15 15 14 14 14 Istruttori 37 37 36 36 36 35 34

Operatori 6 6 5 5 8 8 8

Addetti ai servizi ausiliari

1 1 1 1 1 1 1

Totale dipendenti tempo indeterminato

64 62 59 59 61 60 59

Dipendenti tempo determinato, co.co.co. e altre forme flessibili

11,44

16,90

13,03

8,65

2,39

1,00

1,00


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(espressi in unità full time equivalent) Totale generale 75,44 78,90 72,03 67,65 63,39 61,00 60,00

Con un rapporto dipendenti su imprese attive che può riassumersi nella seguente tabella

Personale in

servizio al 31/12/2009

Imprese Attive 2009

Indice dimensionale

Macerata 61 36.834 1,66 Media Regionale 265 160.237 1,65 Media Nazionale 7789 5.283.531 1,47 La media regionale risulta di molto ridimensionata a seguito della recente creazione della Camera di commercio di Fermo per divisione da quella di Ascoli Piceno.

Per l’anno 2011 l’indice dimensionale della CCIAA di Macerata è il seguente: Personale in

servizio al 31/12/2011

Imprese Attive 2011*

Indice dimensionale

Macerata 59 36.838 1,60

(*rilevazione dati: 3° trimestre 2011) Con la seguente distribuzione del personale a tempo indeterminato (escluso il Segretario Generale) nelle Funzioni Istituzionali in cui è suddivisa l’attività della CCIAA di Macerata relativamente all’anno 2011

FUNZIONI

ISTITU-ZIONALI

ORGANI ISTITUZ. E SEGRETE-

RIA GENERALE

(A)

SERVIZI DI SUPPORTO

(B)

ANAGRAFE E SERVIZI DI

REGOLAZIONE DEL MERCATO

(C)

STUDIO, FORMAZIONE, INFORMAZ. e

PROMOZ. ECON. (D)

UNITA’ IN SERVIZIO

AL 31/12/2011

3

18

28

9


50

Il personale part-time è occupato con il seguente impegno lavorativo: 2 unità part-time verticale al 30%, 1 unità part-time orizzontale al 75%, 6 unità part-time orizzontale al 83,33%, 1 unità part-time orizzontale al 91,67% Le risorse finanziarie Le tabelle che seguono rappresentano un’analisi sintetica delle componenti di bilancio:

Tabella 1: Valori di bilancio anni 2010, 2011, 2012

valore di

consuntivo proiezioni

PROVENTI consuntivo

2010 preventivo

2011 preventivo

2012

variazioni preventivo 2011/2012

Diritto annuale 8.160.461,59

8.000.000,00

8.060.000,00

60.000,00

Diritti di segreteria 1.568.607,45

1.580.000,00

1.575.000,00 - 5.000,00 Contributi trasferimenti e altre entrate 781.123,15

968.094,00

495.000,00 -

473.094,00 Proventi da gestione di beni e servizi 97.430,59

104.600,00

116.000,00

11.400,00

Variazione delle rimanenze 4.581,06

5.000,00 - 5.000,00

TOTALE PROVENTI CORRENTI 10.612.203,84 10.657.694,00

10.246.000,00 -411.694,00

valore di

consuntivo

proiezioni

ONERI consuntivo

2010 preventivo

2011 preventivo

2012

variazioni preventivo 2011/2012

Personale

2.670.444,74

2.787.075,00

2.754.000,00 -

33.075,00

Funzionamento 2.087.977,52 2.190.272,34

2.142.000,00 -

48.272,34

Interventi economici 4.264.578,51 4.757.642,20

4.410.000,00 -

347.642,20 Ammortamenti e accantonamenti 1.531.213,06 1.406.400,00

1.417.000,00

10.600,00

TOTALE ONERI CORRENTI 10.554.213,83 11.141.389,54

10.723.000,00 -418.389,54


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A questi valori va aggiunto il risultato della gestione extra caratteristica, finanziaria e straordinaria, che a preventivo presenta un saldo positivo pari a €126.000,00. Mentre il contenuto degli aggregati contabili relativi ai proventi è abbastanza esplicito, quello degli oneri necessita di una più dettagliata informativa:

ONERI CORRENTI Aggregato (mastro) Contenuto (conto)

Competenze al personale Oneri sociali Accantonamenti al tfr

Personale

Altri costi del personale Prestazione di servizi Godimento di beni di terzi Oneri diversi di gestione Quote associative ad organismi camerali

Funzionamento

Organi istituzionali Interventi economici Iniziative di promozione ed

informazione economica Ammortamenti Svalutazione crediti Accantonamenti fondi spese future

Ammortamenti e accantona-menti

Altri accantonamenti Gli oneri correnti sono raggruppati in quattro macro categorie, con il mastro “Funzionamento” che rappresenta un aggregato di costi che solo in parte sono riconducibili al funzionamento della Camera di commercio di Macerata. Nel mastro in esame, oltre agli oneri relativi alle spese di funzionamento in senso stretto, alle imposte e tasse, alle spese per l’automazione dei servizi erogati, sono imputati anche gli oneri relativi alle quote associative agli organismi camerali regionali, interregionali e nazionali e alla partecipazione al fondo di perequazione Unioncamere previsto dalla Legge 580/93. Tali oneri hanno sul totale del mastro un’incidenza del 32,00% (vedi tabella):


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Tabella : quote associative ad organismi camerali

Funzionamento: quote associative

Partecipazione fondo perequativo Unioncamere L.580/93

€ 210.000,00

Quote associative € 36.746,00 Quote associative Unione regionale € 255.000,00 Quota associativa Unioncamere € 184.000,00 Quote associative cciaa

estere e italiane all’estero € 2.000,00

Totale importo quote ass.ve € 687.746,00 Nei grafici seguenti possiamo visualizzare l’incidenza dei singoli mastri di costo e ricavo sul totale dei costi e dei proventi per l’anno 2012.

Composizione dei proventi correnti - previsioni per l'anno 2012

79%

15%

5% 1%

Diritto annuale Diritti di segreteria

Contributi trasferimenti e altre entrate Proventi da gestione di beni e servizi


53

Composizione degli oneri correnti - previsione per l'anno 2012

27%

21%

43%

14%

Personale Funzionamento Interventi economici Ammortamenti e accantonamenti

Trend e previsione dei proventi correnti (anni 2007 - 2012)

-1.000,00

0,00

1.000,00

2.000,00

3.000,00

4.000,00

5.000,00

6.000,00

7.000,00

8.000,00

9.000,00

2007 2008 2009 2010 2011 2012

anni dal 2007al 2012

valo

ri (€

/100

0)

Diritto annuale Diritti di segreteria

contributi trasferimenti e altre entrate proventi da gestione di beni e servizi

Variazione delle rimanenze

Nei proventi correnti, il mastro che accoglie lo stanziamento relativo al diritto annuale comprende anche la somma di €. 1.270.000,00, relativa all’incremento


54

del tributo camerale nella misura del 20%, approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 20 del 23 ottobre 2007, per il cofinanziamento della realizzazione dell’asse principale del maxilotto 1 dell’opera strategica denominata “Asse viario Marche – Umbria e Quadrilatero di penetrazione”, derivante dall’approvazione della bozza di Accordo di Programma relativo. Tale possibilità di incremento del diritto annuale è espressamente prevista dalla legge 29-12-1993 n. 580, ”Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura” che espressamente, all’art. 18 - Finanziamento delle camere di commercio, comma 6, recita come segue: ”6. Per il cofinanziamento di iniziative aventi per scopo l'aumento della produzione e il miglioramento delle condizioni economiche della circoscrizione territoriale di competenza, le camere di commercio, sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello provinciale, possono aumentare per gli esercizi di riferimento la misura del diritto annuale fino a un massimo del 20 per cento”. La somma di Euro 1.270.000,00, che rappresenta il 20% del diritto annuale di competenza dell’anno 2012, potrebbe essere maggiore o minore in relazione a quanto sarà effettivamente riscosso nel prossimo esercizio; parimenti, si evidenzia che il predetto importo di Euro 1.270.000,00 è, altresì, previsto tra gli Oneri correnti, precisamente nel sottoconto “Altri accantonamenti” e rappresenta la somma indisponibile per lo svolgimento delle mere attività camerali, in quanto avente un preciso vincolo di destinazione, rappresentato dalla realizzazione dell’opera infrastrutturale in questione. .


55

Trend e previsione degli oneri correnti (anni 2007- 2012)

-

500,00

1.000,00

1.500,00

2.000,00

2.500,00

3.000,00

3.500,00

4.000,00

4.500,00

5.000,00

2007 2008 2009 2010 2011 2012

anni dal 2007 al 2012

Val

ori (

€/10

00)

Personale (compreso acc.to al tfr)

Funzionamento

Interventi economici

ammortamenti e accantonamenti (al netto dell'acc.to al tfr)

Le voci di onere, provento ed il piano degli investimenti nel bilancio preventivo vanno ripartiti seguendo una logica per destinazione sulle quattro funzioni istituzionali individuate dal regolamento di contabilità:Organi istituzionali e segreteria generale, Servizi di supporto, Anagrafe e servizi di regolazione del mercato, Studio formazione informazione e promozione economica, che rispecchiano la funzione che l’ente camerale assolve sul territorio di propria competenza. Graficamente gli oneri correnti sono assorbiti dalle citate funzioni camerali nella seguente percentuale:


56

Ripartizione degli oneri correnti tra le diverse Fu nzioni svolte dall'ente camerale

5%14%

22%59%

ORGANI ISTITUZIONALI E SEGRETERIA GENERALE (A)

SERVIZI DI SUPPORTO (B)

ANAGRAFE E SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL MERCATO (C)

STUDIO,FORMAZIONE,INFORMAZIONE e PROMOZ. ECON. (D)

*negli oneri correnti non è stato computato accantonamento per svalutazione crediti


57

5. Obiettivi strategici Nell’ambito degli obiettivi strategici sono state individuate quattro aree strategiche, in linea con quanto descritto nella Piano della Programmazione Pluriennale. Le aree strategiche della Camera di Commercio di Macerata quindi sono: � Sviluppo delle imprese e del territorio

o Innovazione: � Organizzazione interna (tecnolo-gia, commercio on line e web,

processi e prodotti) � Organizzazione esterna (network, reti, logistica) � Terziarizzazione (settore K, servizi direzionali, terziario avanzato) � Qualità � Ambiente (riutilizzo, efficienza energetica, fonti alternative)

o Internazionalizzazione: � Nuovi mercati e nuove imprese orientate all'estero � Presenza strutturata sui mercati esteri

o Competitività del territorio: � Infrastrutture leggere e pesanti, materiali ed immateriali � Turismo, cultura � Credito � Capitale territoriale e sociale � Capitale umano, politiche della conoscenza � E-government

� Regolazione del mercato:

� Trasparenza, pubblicità, informazione economica � Legalità e risoluzione controversie � Tutela del consumatore

� Organizzazione e risorse

� Finanza camerale � Tutela e conservazione del patrimonio � Innovazione delle risorse informatiche � Gestione performance � Formazione e sviluppo professionale � Risorse umane � Semplificazione dei processi e dell'organizzazione � Diffusione dei servizi sul territorio

� Governance

� Relazioni istituzionali � Partecipazioni � Organi istituzionali


58

Le aree strategiche sono le medesime sintetizzate nell’albero delle performance al § 3.3, a cui si rinvia. Di seguito vengono descritti gli obiettivi strategici individuati per ogni area, i risultati attesi nel triennio di previsione e gli indicatori individuati per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi. Per approfondimenti relativamente agli obiettivi strategici e per la quantificazione dei relativi target numerici si rimanda alle schede allegate al presente elaborato. 5.1 Area Strategica Sviluppo delle imprese e del territorio o Innovazione

OS.1.1 Diffondere e rafforzare la cultura ed il trasferimento dell'innovazione tra le PMI e d i professionisti ed i giovani (Organizzazione interna e occupazione, organizzazione esterna e reti, Terziarizzazione, Qualità, Ambiente). Risultati attesi:

- Incrementare il numero di aziende che nella Provincia di MC attivano processi di innovazione aziendale;

- Incrementare il numero di aziende che accedono alla brevettazione europea

- incrementare il n.ro di tecnici laureati e diplomati assunti nelle aziende per progetti innovativi e di ricerca applicata;

- incrementare il livello di qualificazione del capitale umano della provincia in materia di innovazione tecnologica;

- Incrementare il numero di accessi ed adesioni al Material Point rispetto all'anno 2010.

Indicatori individuati: - KPI 1.1.1 Numero di aziende coinvolte nelle iniziative di innovazione - KPI 1.1.2. Livello di innovatività delle imprese - KPI 1.1.3. Tasso di occupazione di giovani con alte professionalità

OS.1.2 Incrementare l’innovatività del territorio attraverso la valorizzazione delle aziende di qualità del settore dei metalli preziosi. Risultati attesi:

- incremento del numero delle imprese del settore orafo-argentiero che utilizzano il servizio di certificazione aggiuntiva ed i marchi di qualità dell’azienda speciale RPQ;

- mantenimento dell'accreditamento “ACCREDIA” ed adeguamento della struttura e della strumentazione del laboratorio per poter operare


59

all'apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione di Vienna;

- valorizzazione dei marchi di qualità rilasciati dall’Azienda Speciale RPQ.

Indicatori individuati: - KPI 1.2.1 N.ro aziende certificate R.P.Q.;

o Internazionalizzazione

OS.2.1 Sostenere la crescita dell'export e l'internazionalizzazione (Nuovi mercati e nuove imprese orientate all'estero, Presenza strutturata sui mercati esteri). Risultati attesi:

- Aumento dell'export; - consolidamento delle attività di export; - autofinanziamento dell'Azienda Speciale Ex.it.

Indicatori individuati:

- KPI 2.1.1 Nuove aziende orientate all’export che partecipano a fiere; - KPI 2.1.2 Settori che vengono interessati dalle fiere; - KPI 2.1.3 Grado di apertura al mercato estero.

o Competitività del territorio OS.3.1 Valorizzazione e qualificazione delle componenti dell'attrattività del territorio attraverso il miglioramento delle Infrastrutture leggere e pesanti, materiali ed immateriali, turismo, cultura, valorizzazione centri storici, promozione prodotti tipici e agevolazione dell’accesso al credito da parte delle imprese. Risultati attesi:

- incrementare il volume dei flussi turistici; - incrementare le azioni di valorizzazione del contesto culturale; della

città e delle sue eccellenze artistiche; - facilitare l’accesso al credito per le imprese del territorio; - apertura ed avvio attività di promozione dell’enoteca camerale; - incrementare il livello di qualità delle strutture ricettive

Indicatori individuati: - KPI 3.1.1 Incremento del flusso turistico; - KPI 3.1.2 Saldo imprese attive; - KPI 3.1.3 N° pubblicazioni vendute


60

- KPI 3.1.4 Effetto leva dei finanziamenti camerali per l’agevolazione del credito;

- KPI 3.1.5 Apertura enoteca camerale - KPI 3.1.6 N° aziende che ottengono il marchio di qualità

OS.3.2 Valorizzazione del capitale umano e politiche della conoscenza. Risultati attesi:

- promuovere l'integrazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro Indicatori individuati:

- KPI 3.2.1 N° diplomati e laureati assunti nelle aziende;

OS.3.3 Essere punto di riferimento per quanto attiene all'informazione economica e statistica. Risultati attesi:

- incrementare la conoscenza dei mercati, delle imprese e degli imprenditori del territorio, dei loro bisogni, del territorio e delle sue eccellenze;

- Incrementare gli accessi all' informazione economica e statistica a livello generale e e sui singoli ambiti di informazione.


- KPI 3.3.1 N° richieste di informazioni economiche statistiche. 5.2 Area Strategica Regolazione del mercato OS.4.1.1 Aumentare la qualità e la tempestività dei dati contenuti del Registro delle Imprese nella loro funzione di regolazione del mercato e fonte di informazione economica e statistica. Risultati attesi:

- Migliorare i livelli di servizio in termini di: tempi di evasione, tasso di sospensione, tasso di rifiuto, tasso di cancellazioni d'ufficio, qualità delle informazioni, semplicità di accesso.


- KPI 4.1.1.1 Tempo medio di evasione delle pratiche; - KPI 4.1.1.2 Tasso di cancellazione d'ufficio; - KPI 4.1.1.3 Riduzione pratiche sospese.


61

OS.4.2.1 Garantire la tutela delle imprese che operano correttamente sul mercato, del consumatore e della fede pubblica attraverso le attività di informazione e prevenzione. Risultati attesi:

- Incrementare l'attività di vigilanza nei vari settori soggetti alla competenza camerale. Diversificare le attività di vigilanza nei diversi settori economici.

- Aumentare l'informazione e l'assistenza preventiva alle imprese sui temi della fede pubblica.

- Rimanere un punto qualificato nella diffusione e tutela della proprietà intellettuale ed industriale.


- KPI 4.2.1.1 Tasso di vigilanza; - KPI 4.2.1.2 Attività di vigilanza e controllo; - KPI 4.2.1.3 Informazione preventiva

OS.4.2.2 Diventare un soggetto che opera nell'ambito della Mediazione con un ruolo di primo piano. Risultati attesi:

- Incrementare il numero di mediazioni. Indicatori individuati:

- KPI 4.2.2.1 Indice di incremento delle Mediazioni; - KPI 4.2.2.2 Mediazioni a buon fine

5.3 Area strategica Organizzazione e risorse

OS.4.3.1. Ridurre l'incidenza dei costi dei servizi interni (Servizi di supporto e Segreteria generale) rispetto al totale dei costi camerali tramite il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei processi, la semplificazione dell'organizzazione e l'incremento dell'informatizzazione.

Risultati attesi:

- Riduzione dei costi dei servizi di supporto - Snellimento dei processi - Riduzione dell'uso della carta - Aumento dell'informatizzazione dei processi - Miglioramento della tempestività del procedimento di

programmazione - Riduzione della produzione di atti deliberativi sugli aspetti di

esclusiva pertinenza gestionale,


62

Indicatori individuati: - KPI 4.3.1.1 Miglioramento efficienza servizi di supporto; - KPI 4.3.1.2 Eliminazione delibere non di indirizzo politico.

5.4.4 Area strategica Governance OS.4.4.1 Aumentare la trasparenza e la comunicazione interna ed esterna all’Ente. Risultati attesi:

- Aumento della comunicazione agli organi, all’esterno e tra le aree organizzative dell’Ente.


- KPI 4.4.1.1 Aumento della comunicazione agli organi e all’interno;

- KPI 4.4.1.2 Aumento della comunicazione verso l’esterno 6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi Il presente capitolo declina ciascun obiettivo strategico (OS) in uno o più obiettivi operativi (OO), che esprimono in termini di attività (eventi, iniziative, programmi, progetti) ciò che l’Ente si impegna a fare per dare attuazione concreta ai suddetti obiettivi strategici. Per ciascun obiettivo operativo vengono quindi formulati uno o più indicatori di misurazione (KPI). Per comodità espositiva, gli OO ed i relativi KPI sono ordinati ripercorrendo la medesima struttura a albero utilizzata nella illustrazione degli obiettivi strategici dell’Ente. Per approfondimenti relativi agli obiettivi operativi e per la quantificazione dei relativi target numerici si rimanda alle schede allegate al presente documento.


63

Area

strategica Obiettivo strategico Obiettivi operativi Azioni Ind icatori Risultato atteso

OO 1.1.1

Realizzazione del programma promozionale delle attività per sensibilizzare e coinvolgere le imprese ed i giovani del territorio

Promozione dell'inserimento di tecnici laureati e diplomati nelle aziende per progetti di innovazione, ricerca e sviluppo, formazione di giovani già in azienda attraverso percorsi di studio di alta formazione, coaching post dottorato per giovani tecnologici su materie di ricerca utili per le imprese del territorio

KPI 1.1.1

N.ro delle azioni di promozione realizzate

N.ro conferenza stampa = 2; N.ro Comunicati stampa = 3; N.ro incontro con associazioni di categoria= 1; N.ro comunicazioni sul sito = 6; n.ro articoli = 3; N.ro incontri con altri Enti istituzionali = 2.

OS.1.1

Diffondere e rafforzare la cultura ed il trasferimento dell'innovazione tra le PMI ed i professionisti ed i giovani(Organizzazione interna e occupazione, organizzazione esterna e reti, Terziarizzazione, Qualità, Ambiente).

OO 1.1.2 Realizzazione delle attività

programmate per il piano provinciale dell'innovazione

Efficacia delle azioni di realizzazione del programma provinciale dell'innovazione

KPI 1.1.2

Utilizzo risorse assegnate

non inferiore al 100% S

VIL

UP

PO

DE

LLE

IMP

RE

SE

E D

EL

TE

RR

ITO

RIO

1 -

INN

OV

AZ

ION

E

OO 1.2.1 Realizzare le iniziative

programmate per incrementare la imprese certificate

Promozione del servizio di certificazione aggiuntiva ed dei marchi di qualità dell'azienda RPQ

KPI 1.2.1

Grado di realizzazione delle iniziative 100%


64

OO 1.2.2 Mantenere l'accreditamento

ACCREDIA

Mantenimento dell'accreditamento ACCREDIA

KPI 1.2.2

Mantenimento accreditamento si

OO 1.2.3 Dare applicazione al piano di

attività di Unioncamere per l’avvio dell’apposizione del “marchio comune di controllo”.

Avvio dell’attività relativa all’apposizione del “marchio comune di controllo” previsto dalla Convenzione di Vienna

KPI 1.2.3

Grado di realizzazione del piano di attività Unioncamere 100%

OO 1.2.4

Soddisfare le domande di certificazione delle imprese della regione pervenute a Unionfiliere

Verifiche per la tracciabilità delle imprese del comparto moda

KPI 1.2.4

Evasione delle domande di certificazione

100%

OO 2.1.1

Tempestività della risposta da parte dell'azienda speciale

Tempestività dell'evasione delle richieste di informazione e assistenza

KPI 2.1.1

Tempestività della evasione della richiesta

non più di 5 giorni lavorativi

OO 2.1.2

Realizzazione di una campagna promozionale per diffondere la conoscenza dei servizi di informazione e assistenza offerti dall'azienda speciale Ex.it

Attività di promozione e valorizzazione dei servizi dell'Azienda speciale Ex.it

KPI 2.1.2


N.ro Comunicati stampa = 2; N.ro interviste al Presidente = 1; N.ro comunicazioni sul sito = 4;

2 -

INT

ER

NA

ZIO

NA

LIZ

ZA

ZIO

NE

OS.2.1

Sostenere la crescita dell'export e l'internazionalizzazione (Nuovi mercati e nuove imprese orientate all'estero, Presenza strutturata sui mercati esteri)

OO 2.1.3

Individuare almeno un nuovo settore /mercato per la realizzazione di eventi fieristici o di promozione del commercio estero.

Diversificazione dei settori/mercati interessati dalle fiere

KPI 2.1.3

N:ro nuovi settori/ mercati interessati dalle fiere > 0


65

OO 2.1.4

Partecipazione alle opportunità finanziarie offerte da istituzioni nazionali ed europee

Incremento delle risorse finanziarie dell'Ex.it attraverso l'intercettazione di opportunità finanziarie offerte da istituzioni nazionali ed europee

KPI 2.1.4

Incremento del n.ro delle richieste di finanziamento / accordi con soggeti terzi

> 0

OO 3.1.1

Realizzazione delle attività programmate per la promozione e valorizzazione del territorio

Efficacia delle azioni di realizzazione del programma promozione e valorizzazione del territorio

KPI 3.1.1

utilizzo risorse assegnate

non inferiore al 100 % escluse le eventuali economie a parità di iniziative realizzate

OO 3.1.2

Emissione dell'atto di liquidazione dei contributi / incentivi assegnati a soggetti terzi entro 45 giorni dall'arrivo dell'ultimo documento utile e valido per la rendicontazione

Tempestività della liquidazione dei contributi / incentivi assegnati a soggetti terzi

KPI 3.1.2

rispetto dei tempi di liquidazione entro 45 gg.

3- C

OM

PE

TIT

IVIT

A' D

EL

TE

RR

ITO

RIO

OS 3.1

Valorizzazione e qualificazione delle componenti dell'attrattività del territorio attraverso il miglioramento delle Infrastrutture leggere e pesanti, materiali ed immateriali, turismo, cultura, valorizzazione centri storici, promozione prodotti tipici e agevolazioni dell'accesso al credito da parte delle imprese

OO 3.1.3

Incremento del n.ro di azioni per promuovere la certficazione di imprese

Assegnazione Marchio di qualità alle strutture turistiche della provincia

KPI 3.1.3


N.ro conferenza stampa = 1; N.ro Comunicati stampa = 2; N.ro incontro con associazioni di categoria= 1; N.ro comunicazioni sul sito = 6; n.ro articoli = 3; Manifestazione conclusiva =1


66

OS 3.2

Valorizzazione del capitale umano e politiche della conoscenza.

OO 3.2.1 Realizzazione delle attività

programmate per la promozione e valorizzazione del capitale umano e della conoscenza

Efficacia delle azioni di realizzazione del programma promozione e valorizzazione del capitale umano e della conoscenza

KPI 3.2.1

utilizzo risorse assegnate

non inferiore al 100 % escluse le eventuali economie a parità di iniziative realizzate

KPI 3.3.1

n.ro documenti realizzati;

report specialistici realizzati = 6; richieste evase = tutte; analisi settore = 2; analisi trimestrali= 4

KPI 3.3.2 n.ro articoli su stampa

locale, nazionale, di settore, internet;

N.ro news sul sito e news letter = 4; N.ro conferenza stampa = 1;

OS 3.3

Essere punto di riferimento per quanto attiene all'informazione economica e statistica

OO 3.3.1

Realizzazione report ed indagini

Percorso di analisi, studi, ricerche, approfondimenti, elaborazione dati per monitorare le trasformazioni economiche e sociali del territorio provinciale e delle sue relazioni con fenomeni nazionali ed esteri

KPI 3.3.3 Tempo di evasione delle

richieste

non superiore a cinque giorni lavorativi


67

Area strategica

Obiettivo strategico Obiettivi operativi Azioni Indicatori Risultato att eso

OO 4.1.1

Realizzazione di eventi formativi tematici. Migliorare la comunicazione verso l'utenza professionale attraverso la newsletter e informazioni mirate.

Realizzazione di un programma di iniziative di formazione e comunicazione all'utenza professionale mirate a migliorare la qualità della pratica inviata al fine di ridurre il tasso di sospensione e di rifiuto

KPI O.4.1.1

Numero di eventi formativi Almeno 3

KPI O.4.1.2

Tempo medio di evasione delle pratiche < 1

RE

GO

LAZ

ION

E D

EL

ME

RC

AT

O

OS 4.1.1

Aumentare la qualità e la tempestività dei dati contenuti del Registro delle Imprese nella loro funzione di regolazione del mercato e fonte di informazione economica e statistica

OO 4.1.2

Riduzione del tempo medio di evasione delle praticheRiorganizzazione sportelli con eventuale riduzione dell'orario di apertura al pubblico, recupero e ottimizzazione risorse da destinare all'evasione delle pratiche stituzione ufficio responsabile del controllo sulle autocertificazioni ai sensi della L. 183/2011 Aumento convenzioni Telemaco Pay con utenti professionali ed imprese

Miglioramento dei tempi medi di evasione mediante recupero di efficienza, decentramento dei servizi a basso valore aggiunto

KPI O.4.1.3

N. di convenzioni Telemaco Pay attivate > 1


68

KPI O.4.1.4 N° pratiche RI evase

> = 1 OO 4.1.3

Mantemimento/Aumento del numero di pratiche del Registro Imprese evase pro-capite e complessivo, a parità di risorse rispetto al 2011. Il calcolo verrà effettuato tenendo conto dell'effettiva assegnazione del personale all'attività di trattazione di pratiche RI

Mantenimento/Aumento della produttività individuale e e di gruppo del Registro Imprese, a parità di risorse, rispetto al 2010.

KPI O.4.1.5

N° pratiche RI evase procapite

> = 1858

OO 4.1.4

Emissione ordinanze-ingiunzioni per tutti i verbali notificati anno 2007 (n. 291 posizioni)

Emissione ordinanze entro i 5 anni di prescrizione per verbali notificati anno 2007.

KPI O.4.1.6

N° ordinanze emesse per verbali notificati anno 2007 e trasmessi

Evasione di tutti i verbali anno 2007

OO 4.1.5

Cancellare il maggior numero possibile delle posizioni per le quali si sono verificati i requisiti per la cancellazione d'ufficio ex art. 2490 cod.civ.

100% di: richieste giudice + istanze di parte+ cancellazione delegate rispetto alle posizioni che hanno i requisiti per la cancellazione d'ufficio

KPI O.4.1.7

Tasso cancellazione d'ufficio 100%

OO 4.1.6

Riunioni con Comuni per definire modalità condivise di trasmissione delle SCIA mediante StarWeb eventualmente con sottoscrizione di un protocollo d'intesa

Avvio secondo quanto disposto dal DPR 160/2010 del SUAP comunale integrato in Comunica, al fine di fornire agli utenti il front-office telematico e l'unicità del punto di contatto previsti dalla legge.

KPI O.4.1.8

N° istanze pervenute tramite SUAP camerale > 1

OO 4.1.7

Notificare i verbali di sanzione amministrativa

100% verbali notificati nei 90 giorni - aumento

KPI O.4.1.9

Aumento percentuale verbali sanzione pagati >1


69

ai trasgressori nel termine di 90 giorni dall'iscrizione nel registro imprese/REA

percentuale verbali pagati sul totale verbali notificati

KPI O.4.1.10

Notifica verbali emessi nei 90 gg. dall’ iscrizione della pratica 100%

OO 4.1.8

Protocollazione in uscita e spedizione verbali sanzioni amministrative RI/REA

100% verbali protocollati e speditii

KPI O.4.1.11 N° verbali protocollati in

uscita 100%

OO 4.1.9

Fornire alle imprese un servizio efficace e tempestivo in relazione all'attività di Commercio Estero e Certificazioni varie

Riavvio e gestione sportello decentrato di Civitanova Marche

KPI O.4.1.12 N° operazioni

complessive 2012 rispetto al 2011 >=75%

OO 4.1.10

Fornire alle imprese un servizio efficace, efficiente e tempestivo

Fornire alle imprese un servizio efficace impegnando il meno possibile ulteriori risorse normalmente dedicate all'attività di evasione pratiche RI

KPI O.4.1.13

N° CNS rilasciate dall'impiegato assegnato a tempo pieno >=87%

OO 4.1.11

Fornire alle imprese un servizio efficace e tempestivo in relazione all'attività di vidimazione dei registri

Fornire alle imprese un servizio efficace impegnando il meno possibile ulteriori risorse normalmente dedicate all'attività di evasione pratiche RI.

KPI O.4.1.14

Tempo di riconsegna libri vidimati

Riconsegna libri vidimati in tempo reale o, se voluminosi, comunque in un tempo non superiore a 2 gg.

OS 4.2.1

Garantire la tutela delle

imprese che operano

OO 4.2.1

Potenziamento attività di sorveglianza nel settore dei metalli preziosi

Rafforzamento dei risultati ottenuti con il progetto Svim

KPI O.4.2.1

N. di verifiche e di ispezioni realizzate settore metalli preziosi

almeno il 20% delle imprese produttrici di metalli preziosi


70

OO 4.2.2

Realizzazione di corsi sulla sicurezza dei prodotti

Informazione e sensibilizzazione delle imprese attraverso azioni informative e formative in riferimento alle attivitià di vigilanza e controllo

KPI O.4.2.2

N° incontri pianificati e realizzati n. 4 incontri

OO 4.2.3

Realizzazione delle attività di riicognizione sulle officine autorizzate ad operare sui cronotachigrafi CEE; mettere a regime la vigilanza nel settore

Attuazione vigilanza su apparecchi di controllo nel settore dei trasporti su strada

KPI O.4.2.3 N. verifiche ispezioni ad

officine autorizzate ad operare sui cronotachigrafi

N. verifiche ed ispezioni realizzate= n. di officine autorizzate

OO 4.2.4

Raccolta e revisione usi locali

Avvio attività di revissione e raccolta usi

KPI O.4.2.4

Realizzazione nuova edizione Raccolta usi locali

Almeno il 50% delle attività stabilite con circolare del Ministero Industria commercio e artigianato numero 1695/C del 2/7/1964

correttamente sul mercato,

del consumatore e della fede

pubblica attraverso le

attività di informazione

e prevenzione

OO 4.2.5

Evento seminariale informativo

Informazione e assistenza in tema ambientale e rifiuti

KPI O.4.2.5

enti informativi n. 1 incontro

OS 4.2.2

Diventare un soggetto che opera nell'ambito della Mediazione con un ruolo di primo

OO 4.2.6

Mantenimento dell'iscrizione dei mediatori accreditati nel registro degli organismi di conciliazione (ROC) attraverso la predisposizione di tirocinii formativi

Adempimenti Decreto 145/2011 per il mantenimento iscrizione mediatori

KPI O.4.2.6

n. mediatori formati

predisporre tirocinii formativi per almeno il 50% dei mediatori iscritti


71

OO 4.2.7

Incrementare l’efficienza del servizio camerale in modo che lo stesso possa tradursi in servizio di effettiva utilità per il territorio, con particolare riguardo agli sportelli delle Camere di Fermo e Ascoli.

Attuazione funzioni associate con le Camere di Fermo ed Ascoli

KPI O.4.2.7

N. mediazioni 2012 presentate alle sedi distaccate > del 10%

piano.

OO 4.2.8

Mantenimento di un livello qualificato di mediatori iscritti nell’Organismo procedendo ad una selezione per l’inserimento di mediatori che operino anche presso le sedi distaccate di Fermo e Ascoli

Selezione per mediatori civili e commerciali ex D. Lgs 28/2010

KPI O.4.2.8

Attuazione procedura di selezione

iscrizione di n. 95 mediatori


72

Area strategica Obiettivo strategico Obiettivi operativi Azioni Ind icatori Risultato atteso

OO 4.3.1

Aggiornamento/adozione del regolamento sull’accesso agli atti amministrativi in base alla legge 15/2005

Dare attuazione alla normativa di cui alla L. 15-2005 prevedendo una adeguata disciplina regolamentare alla luce della dottrina e della giurisprudenza in materia che rappresenta ambiti molto delicati e di non facile interpretazione ed applicazione

KPI O.4.3.1

Rispetto dei termini

scostamento = 0

OO 4.3.2

Completamento della realizzazione entro il 31/10/2012

Completamento del V.D.I. a seguito ampliamento banda larga

KPI O.4.3.2

Rispetto dei termini scostamento = 0

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE

E R

ISO

RS

E

OS 4.3.1

Ridurre l'incidenza dei costi dei servizi interni (Servizi di

supporto e Segreteria generale) rispetto al totale dei

costi camerali tramite il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei

processi, la semplificazione

dell'organizzazione e l'incremento

dell'informatizzazione

OO 4.3.3

Avere a disposizione banca dati sempre aggiornata di fornitori al fine di ovviera alla richiesta di docuementazione all'atto della gara o dell'affidamento e nel contempo di avere un elenco di soggetti qualificati e affidabili dal punto di vista professionale. Dare attuazione alla delibera dell'autorità di vigilanza dei contatti pubblici di forniture servzi e lavori (AVCP)

Messa a regime e aggiornamento dell'Albo

fornitori

KPI O.4.3.3

Aggiornamento semestrale

n. 2 aggiornamenti

annuali


73

OO 4.3.4

Avere a disposizione dati contabili aggiornati e in linea per le rilevazioni quadrimestrali da parte del controllo di gestione

Miglioramento dei processi di contabilità tramite contabilizzazione almeno quadrimestale di tutti gli oneri e di tutti i proventi, considerato il valore strategico della ragioneria

KPI O.4.3.4 rispetto dei termini

conabilizzazione dei dati relativi al quadrimestre entro i 30 gg. successivi

OO 4.3.5

Acquisire nuove risorse umane in sostituzione del personale cessato per dimissioni o per vecchiaia, in base agli indicatori economico - finanziari e tramite procedure di mobilità cosiddetta "neutrale"

Completamento piano occupazionale 2008 - 2010 e attuazione dei quello 2011- 2013

KPI O.4.3.5

n. di assunzioni

100%

OO 4.3.6

Emissione ruolo posizioni creditorie anno 2009 entro giugno 2012 al fine di evitare sovrapposizioni tra il diritto annuale dell'anno di competenza con l'emissione del ruolo anche in considerazione delle richieste dei commercialisti circa le scadenze degli adempimenti fiscali

Emissione ruolo posizioni creditorie anno 2009

KPI O.4.3.6

Rispetto dei tempi

scostamento = 0


74

OO 4.3.7

Coinvolgimento di tutte le Aree per la corretta individuazione delle classifiche per la fascicolazione dei protocolli per la corretta classifica, per un agevole ricerca per una corretta fascicolazione degli stessi

Aggiornamento delle classifiche per la corretta fascicolazione informatica dei protocolli in arrivo e in partenza

KPI O.4.3.7

Realizzazione di n. 3 incontri formativi con i responsabili delle Aree organizzative

3

OO 4.3.8

Mantenere al numero telefonico 301 e ridurre a quello 267 il numero di telefonate perse

Mantenimento delle telefonate perse nella misura del 10% al numero telefonico 301 nei giorni di martedì, di giovedì e di venerdì e fissazione al 20% delle telefonate perse al numero telefonico 267 nei giorni di lunedì e di mercoledì

KPI O.4.3.8

telefonate perse

Mantenimento delle telefonate perse nella misura del 10% al numero telefonico 301, fissazione al 20% delle telefonate perse al numero telefonico 267 nei giorni di lunedì e di mercoledì

OO 4.3.9

Realizzazione dello scarto d'archivio con eliminazione cartacea in base al massimario di scarto anni 1999/2000

Realizzazione dello scarto d'archivio con eliminazione cartacea in base al massimario di scarto entro il 31/12

KPI O.4.3.9 rispetto dei tempi

scostamento = 0


75

OO 4.3.10

Modificazione del Regolamenti del personale e del Regolamento di organizzazione in attuazione delle modifiche apportate dal Dlgs 150/2009 e Dlgs 141/2011 entro il 31/12 Pubblicazione dei regolamenti

KPI O.4.3.10 rispetto dei tempi

scostamento = 0

OO 4.3.11

Dare attuazione al Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 12,4,2011, n. 25446

Gestione parallela al vecchio sistema nelle rilevazioni e comunicazioni trimestrali al MEF

KPI O.4.3.11

realizzazione

si

OO 4.3.12

Modificazione del Regolamento delle sanzioni del Diritto annuale entro il 31/12

Pubblicazione del regolamento entro il 31/12

KPI O.4.3.12

rispetto dei tempi

scostamento = 0

OO 4.3.13

Riduzione della produzione di atti deliberativi sugli aspetti di esclusiva pertinenza gestionale

Eliminazione delle delibere non di indirizzo politico

KPI O.4.3.13

Eliminazione delle delibere che trattano argomenti di carattere gestionale

Deliberazione che trattano argomenti di carattere gestionale = 0 per ognuno

OO 4.3.14

Rispetto dei tempi stabiliti per la produzione dei documenti di programmazione

Tempestività del processo di programmazione

KPI O.4.3.14

Tempestività del procedimento di programmazione

scostamento dei tempi = 0 per ognuno

OO 4.3.15

Migliorare l'efficacia del controllo di gestioni su richieste specifiche

Disponibilità delle informazioni necessarie per decisioni di programmazione e controllo della gestione

KPI O.4.3.15

Tempestività della risposta 10 gg. dalla richiesta


76

Area strategica Obiettivo strategico Obiettivi operativi Azioni Ind icatori Risultato atteso

KPI O.4.4.1

Aumento della comunicazione verso l'esterno.

Comunicazione di tutte le attività svolte utili all'utenza

OO 4.4.1

Incrementare il volume della comunicazione dell' area promozione verso le altre aree organizzative dell'Ente e verso l'esterno

Aumento dell'attività di comunicazione da parte dell'area organizzativa Promozione

KPI O.4.4.2

Aumento della comunicazione verso l'interno

Una comunicazione prima dell'inizio di ogni attività ed una alla conclusione dell'attività stessa

KPI O.4.4.3



OO 4.4.2

Incrementare il volume della comunicazione dell' area Attività interne verso le altre aree organizzative dell'Ente e verso l'esterno

Aumento dell'attività di comunicazione da parte dell'area organizzativa Attività interne

KPI O.4.4.4



GO

VE

RN

AN

CE

OS 4.4.1

Aumentare la trasparenza e la comunicazione interna ed esterna all’Ente

OO 4.4.3

Incrementare il volume della comunicazione dell' area Regolazione del mercato verso le

Aumento dell'attività di comunicazione da parte dell'area organizzativa Regolazione del

KPI O.4.4.5




77

altre aree organizzative dell'Ente e verso l'esterno

mercato

KPI O.4.4.6



KPI O.4.4.7



OO 4.4.4

Incrementare il volume della comunicazione dell' area Registro imprese e servizi anagrafico certificativi verso le altre aree organizzative dell'Ente e verso l'esterno

Aumento dell'attività di comunicazione da parte dell'area organizzativa Registro imprese e servizi anagrafico certificativi

KPI O.4.4.8



OO 4.4.5

Realizzazione delle azioni previste dal programma

Attuazione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità

KPI O.4.4.9

Livello di attuazione del programma 80%

OO 4.4.6

Adeguamento della struttura e dei contenuti della sezione "Trasparenza, Valutazione e Merito" alle specifiche normative

Attività legate alla gestione e manutenzione (aggiornamenti e nuovi inserimenti di dati) della sezione Trasparenza, Valutazione e Merito.

KPI O.4.4.10

Realizzazione pubblicazione/ aggiornamento on


78

OO 4.4.7

Organizzazione dell'incontro formativo;

Pianificazione e realizzazione di una giornata dedicata alla condivisione del programma della trasparenza e del piano delle performance anno 2012

KPI O.4.4.11

Realizzazione dell'evento on

OO 4.4.8

Tempestività e completezza della Relazione sull'attività camerale.

Coordinare tutti i soggetti interessati nella redazione della Relazione annuale sull'attività camerale (Rac) raccogliendo il materiale e approntando il testo da sottoporre al Consiglio

KPI O.4.4.12 Rispetto dei tempi 0


79

6.1 Obiettivi assegnati al Segretario Generale Il presente paragrafo rialloca gli obiettivi strategici precedentemente identificati (cfr. § 5) al Segretario Generale della Camera . Il Segretario con proprio provvedimento assegnerà alla dirigente, ai responsabili di unità organizzativa e al personale gli obiettivi strategici e operativi . Si premette che al Segretario Generale, trattandosi della figura apicale della Camera, viene affidato in linea generale il coordinamento per l’attuazione di tutto il Piano della performance. Di seguito vengono individuati alcuni obiettivi strategici che vengono direttamente assegnati al Segretario Generale e che saranno oggetto di apposita valutazione in linea con i vigenti sistemi di misurazione e valutazione approvati dalla Camera:

Tipologia

Obiettivo

Indicatore

Area strategica di riferimento

Obiettivo Strategico

OS 2.1 - Internazionalizzazione: Sostenere la crescita dell’export e l’internazionalizzazione

Kpi 2.1.2 - Settori che vengono interessati dalle fiere

2 – Internazio -nalizzazione

Obiettivo Strategico

OS 4.3.1 - Ridurre l'incidenza dei costi dei servizi interni (Servizi di supporto e Segreteria generale) rispetto al totale dei costi camerali tramite il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei processi, la semplificazione dell'organizzazione e l'ncremento dell'informatizzazione

Kpi 4.3.1.2 - Eliminazione delle delibere non di indirizzo politico

4 – Semplifica-zione Ammini-strativa 4.3 - Efficienza dei Processi


80

7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance 7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano Il processo di definizione del Piano delle Performance adottato dalla Camera di Commercio di Macerata si articola nelle seguenti fasi:

1. Costituzione di un gruppo lavoro per la stesura del Piano delle Performance 2. Realizzazione di un breve programma formativo sugli obblighi previsti dal

D. Lgs. 150/2009 e sulle delibere CIVIT relative al ciclo della performance, destinato a tutti i membri del gruppo di lavoro

3. Progettazione, formalizzazione e condivisione di schede da utilizzare per la raccolta strutturata delle informazioni relative agli obiettivi strategici e operativi

4. Analisi dei documenti di programmazione previsti dal decreto 254/05 (ciclo di pianificazione delle Camere di Commercio) per la corretta individuazione delle aree strategiche e degli obiettivi strategici.

5. Compilazione delle schede relative agli obiettivi strategici sulla base dei documenti di programmazione.

6. Compilazione delle schede relative agli obiettivi operativi da parte di ciascuna area organizzativa e azienda speciale.

7. Verifica della coerenza tra obiettivi strategici e obiettivi operativi, come precedentemente definiti.

8. Stesura del Piano delle performance sulla base della documentazione precedentemente prodotta.

Nel processo sono stati coinvolti la Direzione camerale, i responsabili di ciascuna area organizzativa e delle Aziende Speciali Exit e RPQ. 7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio Come indicato al precedente § 7.1, l’analisi dei documenti di programmazione previsti dal decreto 254/05 ha costituito parte integrante del processo di realizzazione del presente Piano. In particolare, essa è servita da riferimento per la individuazione delle aree strategiche di intervento della Camera di Commercio, che sono dettagliate nel documento di Programmazione Pluriennale della Camera di Commercio di Macerata. Tale documento, a sua volta, costituisce la base su cui i documenti di dettaglio di programmazione economico-finanziaria sono costituiti. Pertanto la coerenza tra i diversi documenti di programmazione, ed il Piano delle Performance risulta assicurata ex ante.


81

7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance I tempi con i quali è stato avviato il Ciclo di gestione delle performance hanno reso necessaria una azione di ricostruzione degli obiettivi strategici e operativi a partire dalla documentazione già prodotta nel processo di programmazione. In relazione al prossimo ciclo di programmazione (fine 2011 in funzione dell’anno 2012), la Camera di Commercio di Macerata si propone di rivedere il processo di produzione del Piano delle Performance in modo da renderlo contestuale al ciclo di programmazione. In questo modo gli obiettivi strategici discenderanno direttamente dal Piano Pluriennale mentre gli obiettivi operativi e quelli dei dirigenti e dei responsabili di unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità dal Budget Direzionale. Per conseguire questo obiettivo, la Camera di Commercio di Macerata nel corso del 2011 ha in animo di:

• Armonizzare il sistema di Valutazione dei Dirigenti ai requisiti del Dlgs 150/09;

• Armonizzare il sistema di Valutazione del Personale ai requisiti del Dlgs 150/09;

• Armonizzare il sistema ed il processo di Pianificazione e Programma economico-finanziario dell’Ente ai requisiti del Dlgs 150/09.

Attraverso questo percorso, la Camera di Commercio di Macerata si propone di ricostituire la integrazione tra i diversi sistemi gestionali e con il Dlgs 150/09, in modo da minimizzare l’impegno per la produzione dei relativi documenti di reporting.

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CCIAA MACERATA Piano della Performance Periodo di ... · Il Presidente e la Giunta ( formata da n° 10 membri) vengono liberamente ... un progetto innovativo, dove privato e pubblico