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Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

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Centro Orticolo CampanoIl Centro Orticolo Campano è nato nel 2007 per mettere in rete, attraverso azioni sinergi-che, le varie istituzioni che operano nel campo della sperimentazione e collaudo delle inno-vazioni in orticoltura sia da pieno campo che in coltura protetta al fine di trasferire le

conoscenze acquisite al sistema produttivo fornendo a quest’ultimo leinformazioni necessarie per orientare le scelte tecniche e com-

merciali degli ordinamenti produttivi aziendali. Sulla base delle indicazioni che emergono dal tavolo tec-

nico di filiera, al quale partecipano rappresentanti delleimprese agricole campane, viene predisposto un pro-gramma di attività che, sottoposto al vaglio di un Co-mitato tecnico scientifico, viene poi approvato dallaGiunta Regionale della Campania e realizzato dallestrutture pubbliche di sperimentazione operanti sulterritorio campano costituite, prevalentemente, daiCentri afferenti al Consiglio per la Ricerca e Speri-

mentazione in Agricoltura che hanno sottoscritto unprotocollo di intesa con l’Assessorato all’Agricoltura

e alle Attività Produttive. Le attività su cui è impegnatoil Centro afferiscono a tre aree tematiche ritenute stra-

tegiche per il comparto: orientamento varietale, messa apunto di tecniche colturali ecosostenibili e recupero e valoriz-

zazione di ecotipi tradizionali.La divulgazione avviene sia attraverso incontri, visite guidate, stampa tecnica di settore cheattraverso il sito WEB istituzionale.

Per saperne di più visita il sito:www.sito.regione.campania.it/agricoltura/erbacee/centro-orticolo-index.html

Presentazione

Campania: “Il più bell’orto d’Europa”

Pomodoro san marzano dell’agro nocerino-sarnese dop

Cipollotto nocerino dop

Carciofo di paestum igp

Pomodorino del piennolo del vesuvio

Pomodoro di sorrento

Pomodoro corbarino

Peperoncino verde friariello o di fiume

Broccolo friariello di napoli

Torzella

Fagiolo di controne

Fagiolo occhio nero di oliveto citra

Fagiolo a formella

Cece di cicerale

Peperone papaccella

Cippolla ramata di montoro

Melanzana cima di viola

Zucca lunga di napoli

Patata novella campana

Mais spogna bianca

Aziende Sapore di Campania

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contentsommariosommario

Coordinamento: Maria Passari, Maurizio Cinque, Maria Raffaela Rizzo

A cura di Assunta Di Mauro, Antonino Di Gennaro

Progetto grafico: Fabrizio Ferrer e Pasquale Ascione

Foto tratte dalla rivista Campania Felix edita da Altrastampa Edizioni e archivio del Settore Sperimentazione,

Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura della Regione Campania

Il presente opuscolo contiene testi e foto tratti dalla collana “Campania è” realizzata dalla Regione Campania in

collaborazione con Il Sole 24 ore.

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Campania’s huge legacy ofproducts, flavours and colours isits most typical feature as well asits main wealth. A legacy left tous by our ancestors’ skillfulnessand mastery in combining“knowledge and flavours”.It is up to us now to keep it safeand use it as a key factor in theeconomic development.Nowadays consumers areincreasingly oriented towards ahealthy diet with genuine andtypically “made in Italy”products. So it is necessary forCampania to boost itsagricultural and food heritagethrough a promotion policy insupport of the firms and unionsthat are already working topromote those products.This series of brochures abouttypical products is aimed at thisproject. That is why it ispresented again, in its thirdedition, with a more fashionablelayout, to attract readers, notjust the Italian ones.This work is meant to spreadknowledge about Campania’sproducts and the territorieshosting them, thus contributingto our agricultural and foodsection’s efforts in boosting“made in Campania” productson a worldwide scale.

The Regional Councillor for Agricolture and Production

Andrea Cozzolino

Il vastissimo patrimonio di prodotti, di sapori e dicolori che caratterizza l’agricoltura campana, nerappresenta anche la sua principale ricchezza. Unpatrimonio che ci è stato lasciato dai nostri avi,dalla loro cultura, dalla loro abilità, dalla loro mae-stria nel riuscire a coniugare “sapori e saperi”.Tocca a noi non solo custodirlo ma anche utilizzar-lo come fattore essenziale di sviluppo economico.Oggi che l’attenzione dei consumatori si va spo-stando sempre più verso un’alimentazione sana,fatta di prodotti genuini, che siano anche espres-sione della tipicità “made in Italy”, appare indi-spensabile accelerare, anche in Campania, il pro-cesso di rivalutazione del nostro patrimonio agroa-limentare, ponendolo al centro di una politica dipromozione commerciale e di supporto alle impre-se e ai consorzi, che alla valorizzazione di questiprodotti stanno destinando le migliori energie.La collana degli opuscoli dei prodotti tipici va inquesta direzione. Non a caso viene riproposta, inquesta terza edizione, in una veste grafica ancorapiù accattivante per il grande pubblico dei consu-matori, non solo italiani.L’intenzione, in generale, è quella di contribuire afar conoscere i prodotti campani e di conseguen-za i territori che li esprimono e partecipare cosìagli sforzi che il comparto agroalimentare dellanostra regione sta affrontando per affermare nelmondo il “made in Campania”.

L’Assessore all’Agricolturae alle Attività Produttive

Andrea Cozzolino

Presentazione

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Campania:“il più bell’ortod’Europa”

Un antico e prezioso patrimonio di storia e cul-tura: questo è ciò che rappresenta l’orticolturain Campania, una risorsa economica primariacaratterizzata da un’offerta molto differenziata eda produzioni tipiche di pregio.Contraddistinti da un forte legame con il terri-torio di cui sono espressione, i prodotti “tipici”campani appartengono alla memoria storica deiloro luoghi di produzione, ne conservano le tra-dizioni e ne custodiscono i segreti. Il loro è unantico sapore, non comparabile a quello standar-dizzato, a cui ci ha abituato il mercato globalizza-to. E’ il sapore della Campania Felix.Saranno stati i grandi vulcani (la Campania contaben quattro centri vulcanici: Roccamonfina,Campi Flegrei, Ischia e il Vesuvio) a conferire allaterra la straordinaria fertilità, oppure sarà il

clima mediterraneo o l’eterogenea distribuzionedi territori pianeggianti, montuosi e collinari:forse è per l’insieme di queste caratteristicheche la Campania ha sempre presentato una spic-cata vocazione per l’orticoltura. Per quantità prodotte, la Campania detiene ilprimato della produzione orticola nazionale, maè soprattutto in nome della qualità che il “piùbell’orto d’Europa” oggi rivendica l’importanzadella “tipicità”, che rappresenta il vero valore

Campania as “Europe’s mostbeautiful orchard”

Horticulture in Campania is anancient and priceless heritage, amajor economic resource with anextremely varying range ofproducts and many valued typicalvarieties. Typical products arecharacterised by a strongidentification with the land theycome from. Rural towns keeptheir traditions and their secretsrelated to the products. As aresult, flavours cannot becompared to the ones provided bythe standard market. This is theunmistakable flavour of“Campania felix”. Many factors have contributed toprovide the land with its

extraordinary fertility:undoubtedly, the big volcanoes(Roccamonfina, Campi Flegrei,Ischia and Vesuvius) played amajor role, as well as theMediterranean climate and theextreme variety in low, hill andmountain land. All those aspectsexplain Campanian vocation forhorticulture. For the amount ofproduction, Campania is the firstItalian region in the horticulture

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In questo scenario, la Campania può sfruttaremolteplici fattori che la pongono in condizioni divantaggio: la quota considerevole dell’orticoltu-ra regionale nella produzione nazionale che siattesta al 10%, dal momento che le rese ottenu-te in Campania dalle principali colture ortivesono quasi sempre superiori sia alla media delSud che a quelle nazionali; l’offerta di un’ampiagamma di prodotti; lo sviluppo e la diffusione diuna cultura della qualità, principalmente riferitaalle dop-igp-stg, sia nel produttore che nel con-sumatore.La Campania conta oggi 16 prodotti agroalimen-tari registrati, tra cui il Pomodoro San Marzanodell’Agro Nocerino-Sarnese dop, il Cipollotto

aggiunto delle produzioni agricole campane. Puntare sulla rintracciabilità, sulla qualità e sullatutela del prodotto “tipico”, significa garantire ilmantenimento della biodiversità e del patrimo-nio gastronomico regionale, oltre che offrireall’economia locale una concreta occasione dirilancio.Il comparto ortofrutticolo nazionale sta affron-tando una fase critica, dovuta alle conseguenzedell’ampliamento dell’Unione Europea, alla cre-scente influenza dei Paesi del Nord Africa sullenostre produzioni, agli effetti della globalizzazio-ne, alla riduzione, a livello mondiale, del consu-mo di ortofrutta, ma anche alle ricorrenti crisi,dovute per lo più a cause climatiche. E’ una sfida complessa, che può essere affronta-ta solo partendo dalla valorizzazione delle diver-se vocazioni colturali e territoriali.

as its large share (10 per cent) ofthe national horticultureproduction: a result explained bythe land output, which is bigger,on average, than in the otheritalian regions; furthermore, thewide range of products accountsfor the Campanian success. Dop -igp and stg labels also play amajor role: in Campania, bothproducers and consumers havedeveloped a strong sensibility toquality. In the region there arecurrently 16 registered agricultureproducts, among which the“pomodoro San Marzanodell’agro Nocerino-Sarnense”(dop), the Cipollotto Nocerino

sector. It is however on qualitythat the real premiership is based,assigning to the region thedenomination of “most beautifulorchard in Europe”. The origin oflocal products is alwaysdetectable and at the same timeits quality is granted. So biovarietyand regional gastronomy aresafeguarded, and furthermorelocal economy is boosted. Italiantraditional agriculture is currentlysuffering from EU enlargementand Northern Africa export, fromthe downsides of globalisation,from a global decrease in demandof those products, and, last butnot least, from recurring naturaldisasters and climate change.Campania is able to face thechallenge, because it isadvantaged by many aspects, such

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Nocerino dop e il Carciofo di Paestum igp e 7 inprotezione nazionale transitoria (in istruttoriapresso la UE per il definitivo riconoscimento),tra cui il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio,mentre sono in istruttoria presso il Ministerodelle Politiche Agricole e Forestali altre 13richieste di registrazione, tra le quali il Pomodo-ro di Sorrento (dop).L’insieme di questi prodotti rappresenta ungrande valore, non solo per il patrimonio di cul-tura e tradizione, fatto di eredità contadine edartigiane, ma anche per le potenzialità di svilup-po in termini economici. Importantissimo poi, ai fini della tutela della ric-chezza varietale campana, è il progetto plurien-nale, varato dalla Regione Campania, di recupe-ro e valorizzazione delle produzioni tipiche e di

pregio, quasi completamente scomparse perchésostituite con ibridi di elevata capacità produtti-va, ma scarsamente caratterizzati da pari qualitàorganolettiche. Si intende così, esaltando le peculiarità della“qualità” e “tipicità”, contrastare la standardizza-zione delle produzioni, l’omologazione degliaspetti qualitativi ed organolettici, la perdita deltradizionale connubio tra genotipo e ambiente. Probabilmente, quando si dice che i sapori nonsono più quelli di una volta si dice il vero: ma nonè così per i prodotti tipici che vi presentiamo inquesta monografia e per molti altri che potretescoprire osservando meglio il paesaggio e ciòche offre, ed imparando a conoscere le straordi-narie risorse della Campania Felix.

(dop) the “carciofo di Paestum”(igp), plus 7 products with atemporary national protection,waiting for the EU label): amongthose ones there is thePomodorino del Piennolo delVesuvio, while the nationalMinistry for Agriculture isplanning to register further 13products, among which the“pomodoro di Sorrento (dop)”.Those products yield aconsiderable value, in terms ofculture and tradition as well as interms of economic development.Campania Regional Governmenttakes part in this effort, mostlydirecting a multiyear projectaimed at promoting whole sets ofproducts: especially those typicaland valued products suffering

from replacement by mixedvarieties that yield a higheroutput, but whose organolepticproperties are undoubtedlypoorer. So local governments fightstandardisation of the products,unvarying organolepticproperties, and loss of thetraditional link between theenvironment and the ecotypes. It has repeatedly been said thatnowadays flavours are not thesame as in the past, and that isrue most of the times: but it isfalse for the typical productsincluded in this monograph, aswell as for many other productsyou could discover while travelling“Campania felix” and learning toknow its extraordinary resources.

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«If those preciousfruits, belongingto the Solanaceaefamily andcoming fromSouth America,would be rarer,they would be asexpensive astruffles, or evenmore expensivethan them». With this wordsPellegrino Artusi expressed hisfondness for the Pomodoro SanMarzano, defining it «red gold»of the Campanian land, «truepanacea for human health,thanks to its high rate ofminerals, oligoelements andvitamins». The San Marzano variety,enjoying worldwide reputation, isnowadays one of the productswhich are more immediatelylinked to the concept of«Mediterranean diet», meaning abalanced and healthy diet. Thedenomination «Pomodoro San

Pomodoro san marzanodell’agro nocerino-sarnese dop

“Se questo prezioso frutto della fami-glia delle solanacee, originario dell’A-merica Meridionale, fosse più raro,costerebbe quanto e più dei tartufi”.Così l’Artusi esprimeva il suoapprezzamento per il PomodoroSan Marzano, definendolo l’“ororosso” della terra campana, “vero toc-casana per la salute dell’uomo, grazie

al suo elevato contenuto di minerali, oligoelementi evitamine”. Giunto a Napoli dalla Spagna nel XVI secolo edinizialmente considerato prima pianta medicinale,poi potente afrodisiaco ed infine creduto addirit-tura velenoso, il Pomodoro è finalmente entrato apieno titolo nella cucina partenopea all’iniziodell’800.La specialità San Marzano, conosciuta ed apprez-zata in tutto il mondo, è oggi uno dei prodotti piùindissolubilmente legati al concetto di “dietamediterranea”, intesa come alimentazione sana edequilibrata.La denominazione Pomodoro San Marzano del-

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l’Agro Sarnese Nocerino è riservata ai pomodo-ri pelati dell’ecotipo San Marzano e da lineeottenute a seguito di miglioramento geneticodell’ecotipo San Marzano. Così impone il discipli-nare con cui è stato conferito dall’Unione Euro-pea, nel 1996, il marchio dop al prodotto trasfor-mato in “pelato”: in questo modo la RegioneCampania, e il Consorzio per la valorizzazione ela tutela del San Marzano, sono riusciti a salva-guardare e a rilanciare una produzione che, neglianni ottanta, era stata gravemente compromessadalla drastica riduzione delle superfici coltivatedovuta ad una serie di problematiche, tra cuianche quelle fitosanitarie.Oggi la produzione di Pomodoro San Marzano èconcentrata nella vasta pianura della provincia diSalerno identificata come “Agro Sarnese Noceri-no”, nell’Acerrano-Nolano, nell’area Pompeiana-Stabiese, in provincia di Napoli e nel Montorese,in provincia di Avellino: la coltivazione, sostenutada tutori, avviene in terreni pianeggianti, ricopertidi materiale vulcanico, profondi, soffici, con buonadotazione di sostanza organica ed una elevataquantità di fosforo e potassio. La raccolta si effettua a mano e, così come impo-ne il disciplinare, la lavorazione avviene esclusiva-mente ad opera di laboratori artigianali o di indu-strie conserviere presenti nella zona di produzio-ne. Il risultato è quel sapore tipicamente agrodol-ce, quel profumo di terra e di sole che rende unicitanti piatti tipici della cucina campana.

Marzano dell’Agro SarneseNocerino» is solely assigned topeeled potatoes from the SanMarzano variety and to threadsobtained from natural geneticimprovement of San Marzanovariety. This denomination isruled by the European Union actwhich in 1996 assigned the doplabel to the product transformedin «pelato» (peeled cannedtomatoes). Further-more, it is spread intothe Nola-Acerra area, in thePompeii outskirts, and in theAvellino province (in the Montoroarea): potato plants, held up bysupporting wire, grow in levelground, where the soil is usuallydeep and soft and covered withvolcanic material, andcharacterised by high rates ofpotassium, phosphorus andorganic material. Picking ishandmade and, as the EUstandard dictates. As a result weget a typically bittersweetflavour, and the aroma of landand sun, which makesCampanian typical food unique.

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Un profondo ed antico legame uni-sce la coltivazione del “cipollotto”alla Valle del Sarno. L’origine, la diffusione e l’afferma-zione della coltura del CipollottoNocerino dimostrano infatti illegame imprescindibile di questo

ortaggio con il territorio. Il suo valore è dato dalla naturale e continua inte-razione tra le risorse umane e quelle ambientalitipiche ed esclusive dell’Agro Nocerino-Sarnese,al punto da fargli meritare il riconoscimentoComunitario del marchio dop. In età classica la cipolla, proveniente dal Mediter-raneo orientale, approda nel golfo di Stabia e aPompei, città che, per la sua privilegiata posizionegeografica, costituiva un abituale e sicuro approdoper i navigatori.

An ancient traditionlinks the«cipollotto» to theSarno Valley. Theorigin and spreadingof this kind of onionis strictly due to theland on which itgrows. Its valuedepends on the natural andeverlasting interaction betweenthe human and natural resourcesavailable in the Nocera-SarnoPlain. That is why it has beengranted the EU dop label. Inancient times the onion, comingfrom East Mediterranean, reachedPompeii. Since then, local peoplehave been growing onion in thefertile soil of the Sarno Valley,traditional source of vegetablesand fruit for Pompeii. For about

Cipollotto nocerino dop

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Da allora la cipolla venne coltivata nei fertili ter-reni della Valle del Sarno, che rifornivano di ortag-gi e frutta fresca l’antica Pompei. Da circa 2.000 anni la coltura delle cipolline bian-che dell’agro Nocerino-Sarnese, è stata protago-nista, insieme ad altre colture tradizionali, dell’a-gricoltura della zona, ed oggi anche se il settoredelle produzioni agricole italiane è mutato soprat-tutto per le pressanti azioni concorrenziali daparte dei Paesi terzi, il Cipollotto Nocerino, per lesue qualità, riesce a mantenere e consolidare leposizioni di mercato.I cipollotti vengono raccolti a mano o con mezzimeccanici, ma prima di essere immessi sul merca-to devono essere sottoposti a “pelatura”, opera-zione necessaria per pulirli dai residui di terrenoed asportare le tuniche più esterne al bulbo, al finedi conferire all’ortaggio lucentezza ed omoge-neità. Il Cipollotto Nocerino è ricco di vitamine eha proprietà nutritive e depurative. Purtroppo molte delle sue proprietà benefiche siperdono con la cottura per cui, se tollerato, ilcipollotto andrebbe consumato crudo, nelle insa-late oppure aggiunto nella pasta e fagioli secondouna tradizionale ricetta della cucina napoletana.

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2,000 years, cultivation of whiteonion has been one of the mainagricultural activities in the area:and even nowadays, in spite oftransformation in Italianagriculture due to internationalcompetition, the CipollottoNocerino, thanks to itsacknowledged properties,manages to keep and strengthenits market positions. Harvesting ofcipollotti is either handmade ormachine aided. It is rich invitamins and has gained ascientific reputation for feedingproperly and purifying the body.Unfortunately, most of its benefitsare lost when it is cooked, so, if itis tolerated, should be eaten as araw vegetable, in salads or addedto pasta and beans, according tothe most traditional recipe ofNeapolitan cuisine.

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“Un vegetale armato vestito daguerriero, ma tenero di cuore e dipolpa pacifica”, così è descrittoil carciofo in un’ode di PabloNeruda, che sintetizza forma esostanza di un vegetale dalleinnumerevoli proprietà benefi-che.Il “Carciofo di Paestum”, notoanche come “tondo di Pae-

stum” si distingue rispetto adaltre produzioni carcioficole per le sue qualità dieccellenza e per le caratteristiche tipiche (la pez-zatura grossa, la forma sub-sferica ed il saporegradevole), frutto di un’accurata tecnica di coltiva-zione messa a punto negli anni dagli agricoltoridella Piana del Sele, che hanno saputo sfruttare uneccezionale ambiente di coltivazione.La Piana del Sele, interessata negli anni’ 20 da unavasta opera di bonifica, rappresenta infatti la piùvasta area pianeggiante della provincia di Salerno;una piana geologicamente giovane, formatasi in

«An armed vegetable inits battle-dress, buttender-hearted and withpeaceful pulp», so theartichoke is described inan ode by PabloNeruda, which managesto emphasize the shapeand the heart of avegetable with manyhealthy properties. TheCarciofo di Paestum,also known as «tondo ofPaestum», differs from otherartichoke varieties for itsexcellent quality and for sometypical features (such as the bigand subspherical shape and thepleasant flavour), resulting froman accurate cultivation techniqueset up in the Sele Plain bypeasants who have been able toexploit an outstanding cultivationenvironment. The Sele Plain,transformed in the ‘20s by a vastreclamation, is the biggest levelarea in the Salerno province: a

Carciofo di paestum igp

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seguito alla deposizione di materiale alluvionaleproveniente da alture retrostanti, che ha dato ori-gine alla creazione di terreni freschi, profondi efertili.In questo scenario si inserisce il “Carciofo diPaestum” che ha trovato qui la zona ideale peresprimersi in tutta la sua maggiore potenzialitàproduttiva, tanto da diventare il simbolo dell’a -gricoltura locale caratterizzando il paesaggiocon immense distese di foglie spinose proteseverso il cielo.L’aspetto rotondeggiante dei suoi capolini, la loroelevata compattezza, l’assenza di spine nelle brat-tee, sono le principali caratteristiche qualitative epeculiari del “Carciofo di Paestum”.Anche la precocità di maturazione può essereconsiderata un elemento di positività conferitoglidall’ambiente di coltivazione, che consente al“Tondo” di essere presente sul mercato prima diogni altro carciofo di tipo Romanesco.A favorire il consumo di questo ortaggio è il suoimpiego in svariate ricette tipiche e piatti localicome pizze, creme e pasticci, nonché nella versio-ne del semplice ma inebriante “carciofo arrostito”.Numerosissimi i suoi pregi, tra cui le virtù tera-peutiche e salutari dovute al contenuto salino evitaminico, che rendono il Carciofo di Paestumun eccezionale disintossicante.

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young plain, in a geologicaltimescale, shaped by the alluviumcoming from the nearby hills,which created wet, deep andfertile soil. The Carciofo diPaestum found its place in thisscenery: here it met the idealconditions to fully express itself,thus becoming the emblem oflocal agriculture, shaping thelandscape with immense expansesof thorny leaves stretchedtowards the sky. Round shapedand highly compact capitula andthornless bracts are the mainfeatures which make the Carciofodi Paestum unique. Earliness ofripening, made possible by thecultivation environment, is also afeature of the product, allowing itto be on the market before the«romanesco» varieties ofartichoke. Demand of thisvegetable is boosted by its use inmany typical recipes and localdishes such as pizzas, creams andpies, let alone the simple butexciting roasted artichoke.

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E’ ormai in fase conclusiva l’iter cheporterà al riconoscimento del mar-chio dop per il Pomodorino delPiennolo del Vesuvio, uno dei pro-dotti più tipici ed antichi dell’agricol-tura campana, tanto da essere perfi-no rappresentato nella scena deltradizionale presepe napoletano.

Agli effetti dell’azione di tutela si èriscontrato che l’aspetto peculiare di tipicità cheaccomuna i pomodorini vesuviani è l’antica prati-ca di conservazione “al piennolo”, cioè una carat-teristica tecnica per legare fra di loro alcuni grap-poli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a for-mare un grande grappolo che viene sospeso inlocali aereati, assicurando così l’ottimale conser-vazione del prezioso raccolto fino al termine del-l’inverno.Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendoil suo turgore, assume un sapore unico e delizio-so: è impossibile non trovare un buon napoletanoche non utilizzi il pomodorino del piennolo neltradizionale menù natalizio che prevede la prepa-

The «pomodorinodel piennolo» willshortly achieve thedop label: theprocedure to assignthe label is almostfinished. ThePomodorino (akind of smalltomato) is one ofthe most typicaland ancient products ofCampanian agriculture: as far asthe tradition goes, mostNeapolitan Nativity scenes includeit among the typical objectsdisplayed for the celebration ofChristmas. When the standard forthe protection of the product hasbeen set, the main feature whichhas been detected is the way theVesuvian pomodorini are stored,which is called «al piennolo». It isa traditional technique, meant tostick together some bunches (or«scocche») of ripe pomodorini tillthey form a big bunch which thenis hung in a well-aired room, thus

Pomodorino del piennolo del vesuvio

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razione di “spaghetti e vongole”.Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio vieneapprezzato sul mercato sia allo stato fresco, ven-duto appena raccolto sui mercati locali, che nellatipica forma conservata in appesa o “al piennolo”,oppure anche come conserva in vetro, secondoun’antica ricetta familiare dell’area, denominata “apacchetelle”, anch’essa contemplata nel disciplina-re di produzione.L’area tipica di produzione e conservazione delpomodorino del piennolo coincide con l’interaestensione del complesso vulcanico del Somma-Vesuvio, includendo le sue pendici degradanti sinoquasi al livello del mare.Ordinariamente la raccolta viene effettuata reci-dendo i grappoli interi, quando su di essi sonopresenti almeno il 70% di pomodorini rossi, men-tre gli altri sono in fase di maturazione. Nel suo ambiente di elezione, le falde del Vesuvio,la qualità del pomodorino raggiunge punte dieccellenza. Proprio la ricchezza in acidi organicidetermina la vivacità o “acidulità” di gusto, che è ilcarattere distintivo del pomodorino del Vesuvio.Ciò, oltre a derivare da una peculiarità genetica, èindice di un metodo di coltivazione a basso impat-to ambientale, con ridotto ricorso a fertilizzanti ead acque d’irrigazione, che rende tale coltura par-ticolarmente adatta ad un’area protetta, qualequella del Parco Nazionale del Vesuvio.

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allowing an ideal storing of theprecious harvest till the end of thewinter. As months go by,pomodorini, while losing theirturgidity, gain a flavour of raredelight. The Pomodorino delPiennolo del Vesuvio is appreciatedand well-reputed on the market inits «fresh» version, when it is soldin local marketplaces soon after itis picked, as well as in its typical«al piennolo» way of storing, oreven when it is canned in glass,according to an ancient localrecipe, known as «a pacchetelle»,included in the Dop standard. The typical area of productionand storing of the «pomodorinodel piennolo» is the territory ofthe Somma-Vesuviana volcaniccomplex, with its slopes reachingalmost sea level. In its favourite environment – theVesuvian slopes – the pomodorinoquality reaches its top. Its richnessin organic acids accounts for itssharp and slightly acid flavour,which is its distinguishing feature.

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È il principe dei pomodori da insa-lata, ingrediente base per ottenerela famosa “Caprese”, piatto tipicodella gastronomia della PenisolaSorrentina, che accosta il saporedolce e delicato di questo ortaggioal gusto inconfondibile della moz-zarella o del fior di latte dell’area

agerolese.Un connubio perfetto che, condito con olio extravergine di oliva locale e foglie di basilico, rappre-senta una delle delizie più apprezzate dai turistinazionali ed internazionali.L’ambiente geografico e pedoclimatico della Peni-sola Sorrentina, attuale zona principale di produ-

Pomodoro di sorrento

The best oftomatoes for salad,the pomodoro diSorrento is thebasic ingredient ofthe famous“Caprese”, typicaldish of thepeninsula ofSorrento, preparedwith this sweet and delicatevegetable and the unique flavourof the mozzarella of Agerola. Thisperfect mix, flavoured with extravirgin olive oil and some basilleaves, is one of the mostappreciated regional dish bynational and internationaltourists.

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zione (comprende il territorio dei Comuni diMassa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’A-gnello, Sorrento, Vico Equense, Anacapri e Capri),è particolarmente idoneo alla coltivazione delPomodoro di Sorrento e conferisce a questo“pomodoro da mensa”, caratteristiche organolet-tiche uniche come il sapore dolce e delicato, lafreschezza dell’odore insieme alla carnosità dellapolpa e alla minore quantità di sugo che fuoriesceal taglio.Innumerevoli le proprietà nutrizionali di questopomodoro di grande pezzatura, dalla forma ton-deggiante, dal colore che va dal rosa-vinato alrosso con sfumature verdi: è ricco di vitamine,minerali, sostanza antiossidanti ed antitumorali. Laraccolta delle bacche viene eseguita esclusivamen-te a mano, in maniera scalare, nel periodo com-preso tra la I decade di maggio e la II decade dinovembre, quando il colore delle bacche cominciaa virare da verde a rosa vinato. Anche per questo prodotto è stato richiesto ilriconoscimento Comunitario del marchio dop.

The climate and the geographiccharacteristics of the Peninsulaof Sorrento, the actual area ofproduction (including MassaLubrense, Meta, Piano diSorrento, Sant’ Agnello, Sorrento,Vico Equense, Anacapri andCapri) are particularly suitablefor cultivating this tomato. This large round shaped tomato,red-wine or red coloured withgreen shadows is rich in vitamins,minerals, and antioxidantsubstances. Berries harvesting is onlyhandmade, from the first decadeof May and the second decadeof November. For this product it has beenrequired the acknowledgement of the EU dop label.

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Prodotto prevalentemente sullecolline di Corbara, nell’agro Noce-rino-Sarnese, in provincia di Saler-no (ma anche in provincia diNapoli, nell’area Pompeiana-Sta-biese), questo pomodorino, dicolore rosso intenso, con unacaratteristica forma allungata ten-dente al piriforme e dal tipicosapore agro-dolce, rappresenta

una delle più significative testimonianze dellatradizione rurale locale.Questo pomodorino è particolarmente ricco,oltre che di vitamine e sali minerali, anche disalutari sostanze antiossidanti.Un tempo la sua produzione era destinata pre-valentemente al consumo fresco o alla prepara-zione artigianale di conserve: particolare la tec-nica di conservazione, tramandata fino ai nostrigiorni, che prevede l’intreccio dei rametti por-tanti grappoli di pomodorini, fino ad otteneredei grossi “piennoli” da conservare durante l’in-

Those tomatoesare mainlyproduced on theCorbara hillsides (hence theirname), included in the Salernoprovince. However, they areproduced in the Naples provinceas well, especially aroundPompeii and Castellammare diStabia. They are intensely redcoloured, oblong shaped andtypically bittersweet, being oneof the most remarkable samplesof the local rural tradition. Thosetomatoes are especially rich invitamins, minerals and healthyanti-oxidant substances. Oncethey were mostly cultivated to be

Pomodorino corbarino

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verno, appesi in luoghi semiombreggiati e benventilati.Oggi l’aumento della domanda di PomodoroCorbarino ed il crescente interesse da partedelle industrie di trasformazione locali, hannodeterminato uno sviluppo delle coltivazionianche in aree di pianura, sebbene questo ortag-gio esprima le migliori caratteristiche nelle pro-duzioni delle zone collinari, dove le elevateescursioni termiche favoriscono il vivo arrossa-mento e la coltivazione in asciutta conferisceconsistenza e sapidità.Il prodotto trasformato (in barattoli di vetro odi latta) è rappresentato dai pomodorini interi,non pelati, immersi in succo ricavato general-mente dagli stessi pomodorini.Esso è particolarmente adatto per preparare,anche in inverno, gustose pietanze tipiche abase di pomodoro. Una curiosità: tipico piatto della gastronomiapartenopea è il sugo con le “vongole fujute”che pur non prevedendo tra gli ingredienti l’uti-lizzo delle vongole, ha un profumo inconfondi-bile di mare.Il segreto è proprio nel Pomodorino di Corba-ra, che ha la caratteristica unica di assorbire l’a-spro salmastro del mare e di conferire ai sughil’aroma penetrante dei frutti di mare, anche senon ci sono.

eaten fresh or to be canned byhand. According to a traditionalsystem, little branches oftomatoes are woven, forming big“piennoli”, that have to be storedduring the winter: they are hangup in shady and well-airedplaces. Nowadays, increase indemand of “pomodorocorbarino”, and growing interestby the local canning industry,have boosted cultivation, whichhas spread from the hillsides toflat land, even if pomodoricorbarini fully express themselveswhen they grow on the hills(mainly because of the widerrange of temperature, providingthem with their peculiar redcolour). Whole and unpeeledtomatoes are dipped into theirown juice and canned in glass ortin. They are especially suitableto prepare delicious dishes basedon pomodori even in winter. Pomodori corbarini are the mainingredient for the so called“vongole fujute” (escaped henclams) sauce. This recipe is ableto provide the sauce with aseafood aroma, even if hen clamsare not featured at all! Thatdepends on the pomodorini dicorbara, which absorb the saltyand bitter taste of the sea.

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Questo peperoncino è una veraprelibatezza dell’arte culinaria cam-pana e prende il nome di “friariello”per essere prevalentemente consu-mato fritto intero.Di piccole dimensioni (6/12 cm) e diforma allungata, viene commercializ-zato e consumato a maturazione in-completa, quando il colore è verdeintenso: comprende sia il peperonci-no napoletano caratterizzato da

forme allungate ed apice appuntito, che il pepe-roncino nocerese caratterizzato, invece, da boccairregolare ed apice trilobato. La coltivazione del “Peperoncino Verde Friariello”interessa il territorio: dell’acerrano-nolano, nellaprovincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese

The peperoncinodolce friariello is aprecious vegetableof the traditionalcuisine of Campania,it is called friariellobecause it is usuallyeaten fried. It has small size andlong shape and it issold when it is notcompletely mature,intense greencoloured. It includes both the“peperoncino napoletano” with itscharacteristic long shape and pointedapex, and the “peperoncino nocerese”with its characteristic irregular mouthand trilobate apex. This vegetable isgrown in the Acerra-Nola area, in theNaples area, in the Sarno-Nocera

Peperoncino verde friariello o di fiume

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Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli. Lapiù probabile origine del Friariello sul territoriodella Valle del Sarno risale all’opera svolta daimonaci Cistercensi, chiamati dalla Francia da reCarlo d’Angiò, per fondare due abbazie nel terri-torio tra Napoli ed Eboli.Fu proprio lungo il fiume Sarno, a San Pietro diScafati, che i Cistercensi francesi fondarono laprima abbazia dedicata a Santa Maria della RealValle: da qui iniziarono a diffondere le loro cono-scenze rurali, arricchendo la già florida coltivazio-ne autoctona con numerose coltivazioni portatedalla Francia. Alla loro esperta opera dobbiamo, molto proba-bilmente, la presenza nei campi dell’Agro Noceri-no-Sarnese di specialità tipiche francesi divenutepoi produzioni tradizionali locali, come il Pepero-ne Chiochiera, il Cetriolo piccolo per sott’aceti, eper l’appunto il Peperone Friariello.La coltivazione si effettua sia in pieno campo chein coltura protetta ed è una produzione speciali-stica che richiede cure attente.

area, in the provinces of Salernoand Naples. It was introduced in theSarno Valley from Cistercensi Frenchmonks, who were invited by theKing Carlo d’Angiò, to build up twoabbeys in the territory of Naplesand Eboli. The first abbey wasfounded around the Sarno river:here they started to learn and topractice agriculture, adding to thelocal products the cultivation ofFrench products. Some of theFrench product rapidly becametraditional products of Campania:the Peperone Chiochiera, theCetriolo and the peperone friariello.

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È una specialità della gastronomiacampana, il contorno di molti piatti in-vernali come la costata di maiale o lasalsiccia, anche se recentemente èentrata nelle ricette più fantasioseproposte dagli chef, che ne propongo-no l’abbinamento anche a specialitàittiche o a zuppe di legumi. Fritti inpadella con aglio, olio e peperoncino,sprigionano un sapore piacevolmente

amarognolo ed un profumo inconfon-dibile. Proprio per la principale modalità di cotturavengono chiamati con termine dialettale “friarielli”,termine che indica anche, nei detti popolari, unapersona che non “trova pace” e che “frigge comeun friariello”. I “friarielli”, più conosciuti fuori Napo-li come broccoletti di rapa o cime di rapa, sono col-tivati nella zona a nord e ad est del capoluogo cam-pano, nel basso Casertano, nell’agro Nocerino-Sar-nese, e nella piana del Sele. La coltura richiede unoscarso impiego di fertilizzanti chimici e di fitofarma-ci, per cui è a scarso impatto ambientale. I migliori“friarielli” si trovano sul mercato nel periodo che vadal tardo autunno agli inizi della primavera. Le infio-rescenze non ancora aperte e le foglie più teneresono la parte edibile, è necessario scartare il fustolegnoso e le foglie più vecchie.

Broccolo friariello di napoli

They are a truespeciality ofCampaniancuisine, since theyare unfailinglyused in manytraditional winterrecipes based onpork. You can frythem with garlic,oil and chili pepper, and as aresult you get this slightly andpleasantly bitter flavour. Sincethey are usually fried, thesebroccoli are called “friarielli” inthe Neapolitan dialect.«They’re», mostly known as«broccoletti di rapa» or «cime dirapa» in other Italian regions,cultivated in the Casertaoutskirts, in the Nocera-SarnoPlain, in the Sele Plain and in theNorth and East Neapolitanhinterland. Sowing is done fromJune or July till October orNovember, whereas harvestinggoes from August till April,providing the best «friarielli»from the late autumn to theearly spring.

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La Torzella è una delle più anticheforme di cavolo, originatesi nell’a-rea Orientale del bacino del Medi-terraneo.Nella storia recente questa piantasi trovava largamente coltivatanegli orti della zona Acerrana-Nolana e veniva consumata invario modo: la ricetta più tipica èla zuppa di torzelle con salsa diPomodoro San Marzano oppure laMinestra Maritata.Ma negli anni del dopoguerra que-sta pianta è stata quasi del tuttodimenticata, tanto da rendersi oggi necessario unintervento per recuperare il germoplasma di que-sta pianta, ritrovata in un orto del Comune diMarigliano, in provincia di Napoli.Intervento di recupero reso ancor più importan-te dalla scoperta delle proprietà antiossidanti edantitumorali di questo cavolo, che tra l’altro èstato inserito in un intervento di valorizzazionedei prodotti tipici della provincia di Napoli, pro-mosso dalla Regione Campania.

Torzella

The Torzella is oneof the oldest formof cabbage, comingfrom the Orientalarea of theMediterraneanbasin. In the recenthistory this plantwas largelycultivated in theorchards of thearea of Acerra andNola and was eatenin various way: themost typical recipeis the torzelle soup

with tomato sauce of thePomodoro San Marzano or theMinestra Maritata. In thepostwar period this plant wascompletely forgoten, today it hasbeen necessary a strong actionto rescue the germplasm of thisplant, founded in an orchard ofthe town of Marigliano, inprovince of Naples.This actionhas become more importantthanks to the discover of theantioxidant properties of thiscabbage.

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All’interno del Parco del Cilento edel Vallo di Diano, nelle vallate tra iMonti Alburni, viene coltivato dalungo tempo il Fagiolo di Contro-ne, che prende il nome da un pic-colo Comune a circa 60 Km daSalerno. È un fagiolo bianchissimo,di forma rotondeggiante, senzamacchie né occhi, particolarmentepregiato per l’alta digeribilità e perla buccia sottile, praticamenteimpalpabile. Coltivato da un’ottan-

tina di piccoli produttori su un’areadi circa 200 ettari, viene raccolto tra la fine diottobre e l’inizio di novembre. I baccelli, prima diessere sgranati, vengono lasciati al sole per qual-che giorno; i fagioli vengono invece essiccati all’a-ria e poi riposti in sacchi di tela grezza. Ogni anno, nell’ultimo fine settimana di novem-bre, Controne dedica una sagra al suo prodottopiù celebre. In questa occasione è possibile acqui-stare i fagioli o degustare i piatti tipici della zona:fagioli al tozzetto (una fresella condita con olioex-travergine e legumi lessi in bianco), fagioli e scaro-la, pasta e fagioli e làgana (una sfoglia di pasta fattaa mano) e fagioli.

Fagiolo di controneThe CilentoNational Park, theVallo di Diano andthe valleysbetween theAlburni Mounts arethe places wherethe «fagiolo diControne» (beanof Controne) hasbeen cultivatedsince a long timeago: the name isdue to a smalltown about 60 kmsaway from Salerno.It is a small-sized, round-shapedand purely white bean, withoutstains or «eyes». On the lastweekend of November, Contronehosts a yearly feast dedicated toits most famous product. Duringthe «sagra» it is possible topurchase beans or tastetraditional dishes, such as the«fagioli al tozzetto» (fresellabread dressed with boiledlegumes and extravergine oil),beans with cos lettuce, pastawith beans and làgana (a kind ofhandmade sheet of pastry) withbeans.

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Fagiolo occhio nero di oliveto citraDetto anche fagiolo all’ “occhietiel-lo” viene coltivato nel territorio delComune di Oliveto Citra, nel Saler-nitano, e in alcuni comuni limitrofidella provincia di Avellino. Da sem-pre alla base dell’alimentazione con-tadina, è utilizzato nella preparazionedi tanti piatti tipici locali, tra cui pri-meggiano le zuppe condite con olioextravergine crudo. Il Fagiolo OcchioNero si presta, più di altre varietà, acotture brevi e quindi è in grado dimantenere inalterate tutte le sueproprietà organolettiche. Il seme, di colore bianco,è caratteristico per l’evidente macchia scura checirconda l’ilo. La coltivazione si effettua su appezzamenti di ter-reno non troppo ampi, dove coesistono altre atti-vità come la zootecnia e la olivicoltura; la pianta difagiolo, sostenuta da tutori, raggiunge anche i duemetri di altezza e produce una trentina di baccel-li che arrivano a maturazione all’inizio del mese dinovembre. Eseguita la raccolta a mano, i baccelli,essiccati al sole, vengono sgranati: il FagioloOcchio Nero è dunque pronto per essere consu-mato o conservato per l’inverno.

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Also known as«fagioloall’occhietello»,the «fagioloocchio nero»(«black eyebean») iscultivated insidethe territory ofOliveto Citra, inthe Salernoprovince, and inthe towns next tothe borderline ofthe Avellinoprovince. The

traditional diet of the localpeasants is based on this variety ofbean. It is more suitable for shortcooking: so its organolepticproperties are unadulterated whenit is cooked. Seeds are white andcharcaterised by a noticeable darkstain. Bean plants, held up bysupporting wire, reach up to 2metres height and provide about30 pods, getting ripe in earlyNovember. After handmadepicking, pods are dried in the sunand then shelled: so the fagioloocchio nero is ready to be eatensoon or stored for the winter.

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Il Fagiolo, originario delle regioni delSud America, fu portato in Europa emesso in coltivazione già dal 1.500. IlFagiolo a Formella era molto diffusoin provincia di Napoli, nella zonaacerrana-nolana, dove veniva coltiva-to in successione al pisello utilizzan-do gli stessi sostegni. La sua denomi-nazione deriva dalla caratteristicaforma schiacciata del seme, chericorda un bottone, da cui deriva il

termine dialettale “formella”, per indicare appuntoil bottone. La caratteristica di questo ecotipo èl’elevata produzione anche in ambienti irrigui e interreni con elevate concentrazioni saline.Il sapore del Fagiolo a Formella è inconfondibilesia allo stato ceroso che secco, ed è dovuto allaforte concentrazione di asparagina contenutanella frazione proteica che conferisce sempre unsapore di ortaggio fresco alle zuppe e alle mine-stre in cui viene utilizzato. Un tempo classificatocome la “carne dei poveri”, in riferimento ad unvecchia definizione popolare, questo fagiolo, graziealla sua composizione chimica, potrebbe essereindicato tra gli alimenti insostituibili della dietamoderna.

The “fagiolo aformella” was verycommon in theNaples province,especially in theAcerra-Nola area,where thepopulationcultivated it soonafter harvestingpeas, using thesame supports. The name of thosebeans comes from the typicallyflat seeds, recalling buttons(“formelle” in Neapolitan dialect).The main feature of the «aformella» variety is plenty ofharvest, even when the soil isintensely watered and having highdensity of minerals.The flavour ofthose beans is unmistakable, bothin waxy or dried state.Oncereferred to as the «poors’ meat»,according to the popularlanguage, those bean could beincluded among the mostcomplete foods in contemporarydiet, thanks to their chemicalproperties.

Fagiolo a formella

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E’ il migliore esempio di come ilprodotto tipico possa identificarsicon il territorio: è il caso delComune di Cicerale, (“terra voca-ta alla produzione di ceci”, come silegge sullo stemma del Municipio)che deve il suo nome proprio alCece. Piccolo Comune a 15 km daltempio di Paestum, Cicerale èimpegnato nella promozione diquesto prodotto e nella protezio-ne della denominazione, con un disciplinare cheimpone la coltivazione su terreni certificati biolo-gici e ne vieta l’irrigazione per mantenere inalte-rate le qualità organolettiche di questo legume.Particolarmente ricco di potassio e di compo-nenti essenziali, deve le sue caratteristiche pro-prio al terreno di produzione e alle metodicherigorosamente tradizionali utilizzate nella coltiva-zione. Il Cece di Cicerale si distingue per serbe-volezza, ha gusto delicato e buona tenuta alla cot-tura. Numerose sono le specialità gastronomichelocali a base di Ceci: dai “cicci maritati”, zuppa dilegumi e cereali, alle insalate con molluschi epolpi, ai contorni per la selvaggina, e ai dolci confrutti di bosco.

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Cece di ciceraleCultivation ofchickpeas atCicereale can beconsidered a caseof best practicein promoting theidentificationbetween atraditionalproduct and aterritory. Thename of thetown itself,

indeed, comes from the «cece»,the chick-pea («land dedicatedto the cultivation of chick-peas»,is the sentence that can be readon the municipal flag). Cicereale,a small town just 15 kms awayfrom the Paestum temples. Richin potassium and minerals, itowes its properties to the soilwhere it grows and to the strictlytraditional technique used incultivation. There are many localtraditional recipes based on ceci:those include the «ciccimaritati», a legume and cerealsoup, the salads with molluscsand octopuses, the stuffing forgame dishes, the berries sweets.

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Tra i prodotti agroalimentari tradi-zionali va annoverato il PeperonePapaccella, un’altra delle prelibatezzeche arricchisce di sapore la gastro-nomia campana. Immancabilenell’“insalata di rinforzo” natalizia,dove trionfa sottaceto, oppure con-sumato come contorno di carni opesce o ripieno al forno, è semprel’ingrediente principe di tante ricettedella cultura contadina napoletana.

La Papaccella è una produzione circoscritta alla pro-vincia di Napoli: quest’area risulta adatta alla coltiva-zione di tale peperone, un tempo molto diffusa per-ché legata alle tradizioni contadine dell’autoconsu-mo, oggi riscoperta grazie all’utilizzo degli ombraiantiafide, dopo un periodo di crisi, che ne avevavisto la sostituzione con ibridi più produttivi mameno pregiati dal punto di vista organolettico.Attualmente buona parte della produzione vienedestinata al consumo fresco, mentre la restanteparte viene conservata sotto aceto di vino rosso. Lepapaccelle vengono raccolte da fine giugno a tuttodicembre; sono di pezzatura piuttosto grossa,rotondeggianti, costolute e schiacciate ai poli. Amaturazione fisiologica il colore è giallo o rosso, mavi è l’abitudine di consumarle anche verdi.

The PeperonePapaccella orpapaccella, is oneof the mostdelicious typicalproduct of thecuisine ofCampania. It isthe basicingredient of many recipes ofthe traditional peasant culture,like the “insalata di rinforzo” atypical Neapolitan Christmassalad, prepared with cabbage,olives, eggplant and salad, and itis also good with meat or fish.They are produced only in thearea of Naples. Long time agothis cultivation was largelydiffused nowdays, it has beenrescued, after a critic periodduring which it was replaced withmore productive hybrids but lessprecious. Harvesting is from theend of June to December.Papaccelle have big round shape.When riped it is yellow or red,but as habitude it is also eatenwhen it is green.

Peperone papaccella

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The link to theterritory isabsolutelyunbreakable,for thistraditionalproduct: duringthe world warsand the earlypost-war age,the «cipolla

ramata» (copper-coloured onion)was the main food, with potatoes,for rural population in the Avellinoprovince. The area of cultivation,which happened to decreaseseverely in the years of massivetobacco spreading, is locatedbetween Avellino and Salerno, inthe towns of Montoro Inferioreand Superiore, Fisciano, MercatoS. Severino, Baronissi and Solofra.Especially appreciated for itssweet and aromatic flavour, it isused as a raw or cooked vegetablein soups, creams, salads and evenjam. Its dietetic properties areextraordinary, effective inbalancing blood pressure andcholesterol rate.

Cipolla ramata di montoro

Anche per questo prodotto tipico, èassolutamente inscindibile il legame conil territorio: insieme alla patata, la Cipol-la Ramata, durante il periodo bellico epost bellico, è stata il principale alimen-to delle popolazioni rurali della provin-cia di Avellino, che la coltivavano dasecoli secondo metodi tradizionali giun-ti inalterati fino ai nostri giorni. L’area diproduzione, che negli anni del boomdella coltivazione del tabacco ha risenti-to di una drastica riduzione, è compresa tra Avellinoe Salerno, nei comuni di Montoro Inferiore e Supe-riore, Solofra, Fisciano, Mercato San Severino eBaronissi. Attualmente si è costituito un comitatoper la valorizzazione e difesa di questo ortaggio, inquanto la coltura è limitata e prodotta da coltivato-ri anziani che svolgono attività agricola residuale e diautoconsumo. Annoverata tra le cipolle da serbo,particolarmente apprezzata dai mercati nazionale edesteri per il sapore dolce ed aromatico e l’elevatatenuta alla cottura, la Cipolla Ramata di Montoroviene consumata sia cotta che cruda in minestre,zuppe, contorni, cruditès, creme e perfino marmella-te. Eccezionali le sue proprietà dietetiche e medica-mentose, in grado di controllare la pressione arte-riosa ed il colesterolo.

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Melanzana cima di violaTradizionalmente molto diffusa, e stret-tamente associata alle tipiche ricette inuso presso le famiglie di Napoli e pro-vincia, la Melanzana Cima di Viola è unecotipo locale che presenta bacche diforma allungata, con buccia di coloreverde scuro, molto lucida. Adatta alconsumo fresco e prediletta per la suapolpa tenera, dal sapore particolar-mente dolce e con esigua presenza disemi, forma l’ingrediente base di nume-rosi piatti prelibati, come le melanzaneindorate e fritte, a funghetti con pomo-

dorino del piennolo o con mozzarella di bufala insalsa di pomodoro San Marzano. Questa caratteristi-ca melanzana, oggi fortemente riscoperta, viene pro-dotta soprattutto nell’agro Acerrano-Nolano e Sar-nese-Nocerino, e la sua coltivazione è sempre statalegata alla facilità di lavorazione dei terreni e alladisponibilità di acqua. Per tradizione le bacche veni-vano raccolte due volte, la prima tra la fine di giugnoe gli inizi di luglio e la seconda verso settembre-otto-bre, con una produzione più pregiata. Attualmenteinvece la raccolta della Melanzana Cima di Viola sisvolge da maggio a tutto dicembre. Merita un cennola Melanzana Napoletana, simile nell’aspetto esterio-re e nelle tecniche di coltivazione alla Cima di Viola,che viene raccolta a fine settembre a tutto novem-bre e rappresenta un’eccellente melanzana da serbo,grazie ai pochi semi, alla consistenza della polpa e allascarsa decolorazione del prodotto conservato.Anche in questo caso si tratta di un tipico ortaggioprofondamente radicato nelle tradizioni contadinedell’autoconsumo e che occupava un posto di rilievonella dispensa delle famiglie del Napoletano. Tradizio-nalmente la maggior parte delle bacche venivanosbucciate, affettate, passate in salamoia, sbollentate inacqua e aceto di vino bianco, strizzate e conservatesott’olio (con aglio, origano e patella - peperone pic-cante) per l’intero anno. Attualmente le MelanzaneNapoletane continuano ad essere utilizzate per lapreparazione domestica dei sottoli o sottaceti, maga-ri gustate assume a provolone piccante, a costatela dimaiale arrosto o in versione “merenda del cafone”(cozzo di pane con melanzane sottolio).

The Cima di Violaaubergine is widelycultivated and i animportant ingredientin many typicalrecipes of families inand around Naples. Itis elongated with ashiny dark purpleskin, suitable for freshconsumption and ispopular for its tenderflesh, particularly mildflavour and the lownumbers of seed itcontains. It is thebasic ingredient for several excellentdishes, such as fried aubergines withPiennolo cherry tomatoes or buffalomozzarella, in San Marzano tomatosauce. There is renewed interest in thisaubergine today. It is mainly grown inthe Acerrano-Nolano and Sarnese-Nocerino countryside, where the landis easy to work and water is readilyavailable. The vegetable wastraditionally harvested twice, the firsttime at the end of June or beginningof July and then again towardsSeptember or October, with a higherquality production. Today, howerer, theCima di Viola aubergine is harvestedfrom May until the end of December.The Neapolitan aubergine is alsoworth mentioning here. It looks likethe Cima di Viola on the outside andhas similar cultivation techniques butit is harvested from the end ofSeptember to the end of November. Itis excellent for preserving, thanks toits limited number of seeds, firm fleshand the preserved product does notlose much of its color. It is a localvegetable with deep roots in thecountry traditions of privateconsumption and has an importantplace in the Neapolitan family’spantry. Traditionally, most of theaubergines were peeled, sliced, put inbrine, blanched in water and whitewine vinegar, squeezed out andpreserved in oil (with garlic andoregano) for a whole year. Auberginesare still used today preserved in oil orvinegar and then eaten with strongprovolone cheese, roast pork ribs or inthe “peasant’s snack (bread andaubergines in oil).

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Un’altra delle produzioni tipiche del-l’area della provincia di Napoli è quel-la della Zucca Lunga o Cocozza Zuc-carina, ortaggio tipico di tante ricettedella tradizione contadina locale. Dalla caratteristica forma allungata estretta (può superare anche i 30 kg),con buccia tinta arancio con striatureverdi e polpa dal sapore dolciastro edaromatico, la “Cocozza ” è una minie-ra di sali minerali, zuccheri, vitaminaC, betacarotene, fibra alimentare,potassio. E’ ideale nelle diete dimagranti perché dà senso disazietà benché contenga poche calorie e si prestaad innumerevoli ricette, come le più tipiche dellazona che prevedono l’utilizzo della “Cocozza”arrostita con aglio e peperoncino oppure nella pre-parazione di zuppe, minestroni o pasta. La coltivazione oggi viene effettuata secondo crite-ri moderni ed attenti alla qualità, la raccolta avvie-ne da luglio a settembre. Dai semi si ricavano i“seminchi”, gustoso passatempo di fine pastodomenicale, ricchi di vitamina A.

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Zucca lunga di napoli

One of the typicalproductions of theprovince ofNaples is theZucca Lunga orCocozzaZuccarina(pumpkin of longshape), typicalvegetable of manyrecipes of thelocal peasanttradition. It has

the characteristic long and strictshape (the weight could be morethan 30 kilos) with orange pulpwith sweet and perfumed flavour,the “Cocozza” is rich in mineralsalts, and C vitamin. It is ideal forlow calories diet. It is suitable formany recipes, like the Cocozzaroasted with garlic and pepper orfor making soups or pasta. Todaythe cultivation is based on moderntecnique quality oriented,harvesting is made from July toSeptember.

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Tra i prodotti tradizionali campani, lapatata novella, cosiddetta “primaticcia”per la precocità di maturazione rispet-to ad altre varietà, riveste un ruolo diprimo piano nell’ambito del mercatonazionale ed europeo. Per quantità pro-dotta e caratteristiche qualitative, laPatata Novella Campana è al centro diun progetto, promosso dalla RegioneCampania, che mira al raggiungimentodi un sistema di autocontrollo e di cer-

tificazione che identifichi le produzioni ottenute conbassi input energetici, cioè con scarso impiego difitofarmaci e di concimi chimici. La coltivazione dellapatata “primaticcia” rappresenta da più di un secolouna delle produzioni trainanti per l’economia deicentri agricoli delle province di Napoli, Caserta eSalerno. Le varietà più coltivate sono quelle a pastagialla, seguite da quelle a pasta bianca e a bucciarossa. Seminata da gennaio a marzo, la primaticciaviene raccolta tra maggio e giugno, quando non visono in commercio altre varietà di patata fresca.Ciò favorisce l’esportazione e la buona redditività diquesta produzione. Si presta ad essere consumatanelle insalate con Cipollotto Nocerino e zucchinelesse, basilico e pomodoro e, se gradito, con aggiun-ta di altri ortaggi di stagione.

Patata novella campana

“Patata novella”(new potato),also known as“primaticcia”because it getsripe so early, isundoubtedly oneof the most appreciatedCampanian products on thenational and European markets.Cultivation of the “primaticcia”potato has been for more than acentury one of the leadingeconomical activities of the ruraltowns within the Naples, Casertaand Salerno provinces. The mostcommon variety is the yellow pulpone, followed by white pulp andred peel varieties. It is sowed fromJanuary to March and harvestedfrom May to June. It is organoleptic properties makeit suitable to be combined with“cipollotti nocerini”, boiledzucchini, tomatoes, basil and, incase, other seasonable vegetables,forming rich salads.

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Il mais “Spogna Bianca” è un maismolto antico. Nella zona Acerrana-Nolana eramolto diffuso ed era esclusiva-mente utilizzato per l’alimenta-zione umana, mentre il mais dicolore rosso era destinato soloall’alimentazione del bestiame.Caratteristica fondamentale delmais Spogna Bianca è il colorebianco perlaceo della cariossidecon forma reni-formae.A maturazione lattea è indicato per il consumo fre-sco, data la particolare dolcezza della spiga; a matu-razione cerosa, invece, le spighe bollite o arrostiterappresentano una vera e propria leccornia, tradi-zionalmente venduta da ambulanti del lungomare diNapoli.Con le cariossidi secche, ridotte in farina, si ottene-vano fragranti polente e farinate bianche, piatti tipi-ci della cultura contadina di un tempo.

It is a very ancientvariety of maize. In theNola-Acerra area itwas very common adsolely used for humannutrition, whereasredcoloured maize wascultivated to feed thelivestock. The mainfeature of the MaisSpogna Bianca is thewhite pearly colour ofthe kidney-shaped

grains. When the maize is ripe ina milky state, it is usually eatenraw, given the peculiar sweetnessof the corncob; whereas, in awaxy state, boiled or roastedcorn cobs are a true delicacy,commonly sold by mobile shopsalong the Neapolitan sea-shore.Fragrant polente (puddings ofmaize) and white porridges wereobtained from dried grains,transformed in flour: those areold-fashioned typical recipes ofthe culture of the peasants.

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Mais spogna bianca

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Aziende Sapore di Campania

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offertiIl vecchio uliveto

Via Azzone, 59Grottaminarda (AV)Tel.: 0825 449663

Zucchine, pomodori, peperoni, piselli, fagioli, finocchi, cavoli, carote, ceci, broccoli,

fagiolini, fave, zucche

RaduazzoC.da Lagni - Flumeri (AV)

Tel.: 0825 443643Pomodorini e peperoni

SPAMVia Provinciale S. Francesco

Montella (AV)Tel.: 0827 601414

Passata di pomodoro

MinieriVia Modena - Carife (AV)

Tel.: 0827 95626

Pomodorino di collina, zucchine, aglio, fiori di zucca. Melanzane, asparagi, e pomodori sott'olio

PetrilliVia Scampata - Flumeri (AV)

Tel.: 0825 443319

Pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, fave, zucca, olive, peperoncini verdi e piccanti, insalate, broccoli, friarelli, cime di rapa.

Peperoni sott'aceto, prodotti sott'olioSerra dei Lupi

Via Serra dei lupi - Flumeri (AV)Tel.: 0825 443000

Pomodori, peperoni, patate, zucchine, olive, fave, zucca, insalate,broccoli, friarielli, cime di rapa, aglio.

Olive in conserva, peperoni sott'aceto, prodotti sott'olioCoop. La ValleVia Palazzisi,11/A

Ariano Irpino (AV)Tel.: 347 6864824

Melanzane, pomodori, peperoni, asparagi, zucchine, fiori di zucca, aglio fresco e secco.

Sott'olio: melanzane, pomodori, zucchine, asparagi. Conserve e succo di pomodoro

Di FioreVia Coste, 199Morcone (BN)

Tel.: 0824 951281

Insalata, fagiolini, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, patate, bietole, scarole, broccoli, piselli, fagioli borlotti e cannellini, covoli verza, broccoli,

cime di rapa, carciofi, aglio, cipolla rossa Antiche terre del baraccone

Via Insorti d'Ungheria, 2Castelpagano (BN)Tel.: 0824 935060

Zucchine e fiori, pomodori, peperoni, peperoncini verdi e piccan-ti, melanzane, fave, piselli, fagioli, finocchi, carciofi, frigiarielli, cavoli, aglio, cipolla; olive in conserva.

Prodotti sott'olio, marmellate, infusi, passata di pomodoroMasseria FrangiosaVia Torrepalazzo, 125

Torrecuso (BN)Tel.: 0824 874557

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, fave, zucche, fagioli, fagiolini, finocchi, cavoli, broccoli,

carciofi, aglio, cipolla rossa e bianca.Passata di pomodoro e prodotti sott'olio

LanziVia Lanzi - Dugenta (BN)

Tel.: 0824 978225

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, piselli, zucche, fagioli, fagiolini, finocchi, broccoli, friarelli,

patate novelle e patate comuni cavoli, cime di rapa, aglio, cipollaLa Credenza

Via Arboscello - Pietravairano (CE)Tel.: 0823 642025

Crema di porcini e castagne, confettura di zucca

Il marchio "Sapore di Campania" distingue le imprese del sistema agroalimentare (imprese agricole e di alle-vamento, di pesca ed acquacoltura, di trasformazione, ristoranti ed esercizi di vendita al dettaglio) che ade-riscono ad un sistema di controllo della qualità promosso dall'Assessorato all'Agricoltura e alle Attività Pro-duttive della Regione Campania. Il sistema è basato sulla rintracciabilità trasparente lungo la filiera, sulla cer-tezza della provenienza delle materie prime impiegate e sulla qualità dei processi aziendali che si basa-no, nel caso delle produzioni agricole, sui metodi di produzione integrata. Di seguito l'elenco delleimprese che aderiscono al sistema e producono ortaggi. Per ulteriori informazioni e per l'elencocompleto delle imprese si potrà consultare il sito www.saporedicampania.it."

Ortaggi

Page 35: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offertiCoop. La Ginestra

Via Gradoni, 5Vico Equense (NA)Tel.: 081 8023211

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, patate, fave, zucche,piselli, fagioli, fagiolini, finocchi, spinaci, cavoli, broccoli, carote,

insalate. Prodotti sottolio, passata di pomodoro, pelati di pomodoro, pomodorini interi in passata

Az. Agr. Eredi BeneduceVia Fornari, 2

Somma Vesuviana (NA)Tel.: 081 5309756

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, patate, fave, zucche,piselli, fagioli, fagiolini, insalate, cavoli, broccoli, friarielli, cime di

rapa, aglio e cipolla

Nonno LuiginoVia R. Bosco, 178

Vico Equense (NA)Tel.: 081 8016520

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, fave, zucche, piselli, fagioli, fagiolini, carciofi, carote,

friarielli, broccoli, cavoli. Prodotti sottolio, passata di pomodoro, pomodorini interi in passata

Zì CarmineVia Fontana, 21Agerola (NA)

Tel.: 081 8025032

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, patate,fave, zucche, piselli, fagioli, fagiolini, finocchi,

insalate, scarola, cavoli, broccoli, friarielli, carote, cime di rapa,aglio, cipolla rossa e bianca. Passata di pomodoro

L'OlivaraVia Galatea, 16

Piano di Sorrento (NA)Tel.: 081 8083742

Melanzane, pomodori, zucchine, zucche, cipolle, patate, peperoncini verdi, pomodori da sugo

La fattoria di PaolaVia S. Nicola, 15/C - Pimonte (NA)

Tel.: 081 8749241

Zucchine, pomodori, peperoncini, melanzane, patate, fave, zucche, piselli, broccoli, friarielli, insalate, aglio, cipolla

L'orto del VesuvioVia Panoramica, 43

S. Sebastiano al Vesuvio (NA)Tel.: 081 7714392

Zucchine, pomodori, peperoncini, melanzane, patate, fave, zucche, piselli, broccoli, friarielli, insalate,

aglio, cipolla

Sapori VesuvianiStrada Prov. Pugliano,16

Portici (NA)Tel.: 081 7753949

Melanzane, zucchine, peperoncini verdi, pomodorini del piennolo del Vesuvio, fave vesuviane

Longo RosariaVia Duca degli Abruzzi, 83

Ischia (NA)Tel.: 329 737237

Pomodori, peperoncini verdi, melanzane, zucca, radicchio, lattuga

Gli UliviVia Passarano, 1

Sant' Agnello (NA)Tel.: 081 8074203

Zucchine, pomodori, peperoncini, melanzane, patate, fave, zucche,piselli, fagioli, fagiolini, cavoli, insalate, broccoli, friarielli, carciofi,

cipolla gialla e bianca

Naclerio AntonioVia Case Naclerio, 2/3

Agerola (NA)Tel.: 081 8791106

Zucchine, pomodori, patate, fave, piselli, fagioli, broccoli, friarielli, cime di rapa

Villa GiussoVia Camaldoli, 51

Vico Equense (NA)Tel.: 081 8024392

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, fave, zucche, piselli, fagioli, fagiolini, carciofi, cavoli,

friarielli,insalate, finocchi, carote, patate. Prodotti sott'olio, passata di pomodoro

Aziende Sapore di Campania

Page 36: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offertiAgriturismo Casa ScolaVia Fornace,1- Borgo Castello

Gragnano (NA)Tel.: 081 5392198 - 338 2803702

Zucchine, pomodori, melanzane, fave, zucche, piselli, fagioli, fagiolini, peperoni, insalate, broccoli

Russop.zza Montechiaro, 18Vico Equense (NA)Tel.: 081 8028404

Zucchine, pomodori, melanzane, patate, fave, piselli, fagioli, insalate, cavoli, broccoli, friarielli, cime di rapa,

cipolla gialla e bianca, finocchi

Di Guida AlbertoVia Casa Putana,197

Chiaiano (NA)Tel.: 081 7427982

Melanzane, patate, cime di viola, zucchine, peperoni, pomodorini vesuviani, friarielli, piselli,

patate, rucola, cavolfiori, cavoli, fave

Villa ChiaraVia Pacognano, 17

Vico Equense (NA)Tel.: 081 80291665

Pomodorini, zucchine, peperoni, melanzane, patate, fave, zucche,piselli, fagioli, fagiolini, finocchi, insalate, cavoli, broccoli, friarielli,

cime di rapa

Masseria Cortile GrandeVia Croce, 28Chiaiano (NA)

Tel.: 081 7400646

Pomodori, peperoncini verdi, melanzane, zucchine, patate, piselli, zucca

Antignano RosarioVia G. Falcone, loc. Vitacciano

Qualiano (NA)Tel.: 081 8947371 - 339 3593184

Pomodori, melanzane, zuchine, fave

Lubrano LavaderaVia Regina Elena, 20

Procida (NA)Tel.: 081 8101348

Patate novelle, carciofi, pomodorini campani, piselli, fave, patate

Sentiero dei saporiVia Casalone, 35

Agerola (NA)Tel.: 081 8791900

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, patate,fave, piselli, zucche, fagioli, finocchi, insalate,

cavoli, broccoli, friarielli, carote. Prodotti sott'olio, passata dipomodoro, pomodori pelati s. marzano

AgrigenusVia Soriano, 100

Acerra (NA)Tel.: 081 5202064

Pomodoro s. marzano, fresco e trasformato

SkorupaVia Carbonara, 2

Agerola (NA)Tel.: 329 2222377

Rapa, zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, patate, fave, zucche, fagioli, fagiolini, finocchi, insalate,

cavoli, broccoli, friarielli, cime di rapa, carciofi, carote, aglio, cipolla,bianca, rossa e novella

CalviatiVia Emanuele Gianturco,147

Napoli (NA)Tel.: 081 5961803

Pomodoro da salsa e da insalata, fagiolini

Lubrano Lobianco AntonioVia Amedeo, 93

Monte di Procida (NA)Tel.: 081 8682134

Patate novelle, carciofi, piselli, fave, insalate, pomodorini campani, melanzane

Aziende Sapore di Campania

Page 37: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offertiAgriturismo La Sfruscià

Via Madonna di LoretoS. Gregorio Magno (SA)

Tel.: 0828 956065

Patate, fagiolini, zucchine, melanzane, peperoni, lattughe, pomodori.

Prodotti sott'olio, conserve di pomodoro

Cavalieri GerardoC.da Acquara, 9

Oliveto Citra (SA)Tel.: 0828 793613

Zucchine e fiori di zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, patate, piselli, fagioli,

insalate, cavoli, aglio e cipolla

I tre piccioniVia Trepiccioni, 73

Pozzuoli (NA)Tel.: 081 8044205

Cavolfiori, verza, broccoli, finocchi, frigierelli, insalate, melanzane,pomodori, zucchine, peperoni, patate, cipolle, aglio, sedano, fagioli,

carciofi, carote

La SelvetellaVia Casa RizziCaiazzo (CE)

Tel.: 0823 862840

Pomodori S. Marzano, del piennolo e ciliegino, melanzane, zucchi-ne, zucca, fagiolini, insalate, verza, broccolo, cavolo, cavolfiore,

verza, cipolla rossa e bianca

La Vecchia TorreVia Montebello

San Nicola Manfredi (BN)Tel.: 0824 372001

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, patate,zucche, piselli, fagioli, fagiolini, finocchi,

insalate, broccoli, friarielli, aglio, cipolla rossa e bianca.Passate di pomodoro

Casa BaroneVia Vesuvio, 35/37

Torre Annunziata (NA)Tel.: 081 3621048

Pomodorino del piennolo. Conserva di pomodorini del piennolo

Torre CangianiVia Vigliano, 1/a

Massa Lubrense (NA)Tel.: 081 5339849

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, patate, piselli, fagioli,fagiolini, finocchi, insalate, scarola, cavolo, broccoli, friarielli, cime di

rapa, cipolla rossa e bianca, aglio

Rusciano AntonioVia Com. Margherita, 175

Chiaiano (NA)Tel.: 081 7405124

Funghi, pomodori, peperoncini verdi, melanzane, zucchine, patate, piselli, fave

Sodano BrunoVia Pratola, 4a traversaPomigliano d'Arco (NA)

Tel.: 081 8038150

Zucca, fagioli, cavolo, peperoni, mais, finocchio, cavolo, indivia, fave,piselli, patate, pomodoro s. marzano,

melanzane, zucchine, aglio

Abagnale SabatoVia De Luca, 23

S. Antonio Abate (NA)Tel.: 081 8735300

Pomodori s. marzano

Tenuta MontecorboVia Montecorbo, 9

Massa Lubrense (NA)Tel.: 081 5339601

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini verdi, melanzane, patate, zucche, piselli, fagioli, fagiolini,

finocchi, insalate, scarola, cavolo, cicoria, carciofi, broccoli, bietole,friarielli, aglio, cipolla rossa e bianca

Sorgenti FonzineC.da Forne di Decorata

Colle Sannita (BN)Tel.: 0824 930093

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, patate,fave, zucche, piselli, fagioli, fagiolini, finocchi,

insalate, cavoli, broccoli, friarielli, carciofi, cime di rapa, aglio ecipolla. Passata di pomodoro

Aziende Sapore di Campania

Page 38: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offertiGiravento

Via Castagneto, 7Melizzano (BN)

Tel.: 347 2708153

Zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, insalate, cavolo, broccoli, erbe aromatiche, aglio,

cipolla rossa e bianca

Tre ColliVia Turchiciello

Ariano Irpino (AV)Tel.: 0825 827130

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini verdi, melanzane, patate, fave, zucche, insalate, broccoli,

friarielli, aglio, cipolla bianca

La vecchia trainellaContrada S. Marzano

S. Lorenzo Maggiore (BN)Tel.: 0824 815065

Insalata, fagiolini, zucchine, melanzane, pomodori, peperoni, cetrioli, bietole, scarole, cicoria, cavolo,

carciofi, broccoli, cime di rapa, erbe aromatiche, fagioli, piselli,carote, fave, aglio e cipolline

La FattoriaC.da Casaldianni

Circello (BN)Tel.: 0824 938002

Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, patate, fave, zucca,piselli, fagioli, fagiolini, finocchi, insalate, cavoli, broccoli, carciofi,

carote, erbe aromatiche, aglio e cipolla

Di Stasio LuigiVia Torquato Tasso, 13

Mugnano (NA)Tel.: 081 7452397 - 339 8825322

Zucchine, fave, zucca, finocchi, insalate, carciofi, patate

Az. Agricola BalestrieriVia Russolillo, 110

Pianura (BN)Tel.: 081 7260419

Patate, pomodori, zucchine, melanzane, scarole

AgrimelVia Acquaviva, 3Controne (SA)

Tel.: 0828 772405

Ceci, fagioli di Controne, cicerchia

Palazzonefraz. Scario - loc. Palazzone

S. Giovanni a Piro (SA)Tel.: 0974 986530

Peperoni, melanzane, pomodori, fagioli, insalate

Antico borgo dei brigantiVia S. Giorgio, 25

Giffoni Vallepiana (SA)Tel.: 339 5944148

Zucchine, pomodori, pomodorini del piennolo, peperoni, melanza-ne, patate, fave, zucche, piselli, fagiolini verdi, finocchi, friarielli,

cime di rapa, insalate, cavoli, broccoli, carciofi, erbe aromatiche, aglio e cipolla

Borgo CerquelleLoc. Lena - Contrada Cerquelle

Pontelandolfo (BN)Tel.: 0824 851176

Peperoncino verde, zucchine, pomodorini, peperoni, melanzane, bietola, zucca, cicoria, fagiolini, fagioli, radicchio, patate, insa-late, scarola, peperoncino piccante, broccoli, cetrioli, scalogno, sedano,

prezzemolo, basilico, erbe aromatiche, aglioAz. Agr. Biodinamica

Petrosino SabatoVia Delle vigne, 44 - Eboli (SA)

Tel.: 0828 651006

Cipolle, cavolfiori e finocchi

Az. Agricola Monte SommaVia Mazzini, 4

Pollena Trocchia (NA)Tel.: 081 5303331

Pomodorini, piselli, fagiolini verdi, broccoli, friarielli, fave, cime dirapa, erbe aromatiche, aglio e cipolla

Aziende Sapore di Campania

Page 39: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offerti

Scuderia Monte SommaVia Bosco, 15

Somma Vesuviana (NA)Tel.: 081 8931929

Zucchine, pomodori, peperoni, peperoncini verdi, melanzane, patate, fave, zucca, piselli, fagiolini verdi,

finocchi, insalate, cavolo verza, broccoli, carciofi, carote, erbe aro-matiche, aglio, cipolla rossa e bianca. Zucchine sott'olio, melanza-ne sott'olio, fagiolini sott'olio, carciofini sott'olio, zucca sott'olio

Azzurretti VincenzoVia Direttissima, 5

Falciano del Massico (CE)Tel.: 0823 931422

Cavolo broccolo e cappuccio, fagiolini, borlotti, melanzane

MerollaVia Lazio, 1

Caserta (CE)Tel.: 081 5285266

Melanzane, pomodori, peperoni, finocchio, indivia, lattuga, cavoloverza, cipollotto nocerino

Colline di rosetoc.da Roseto

Benevento (BN)Tel.: 0824 29425

Insalata, fagiolini, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, patate, carote, bietole, scarole, broccoli, cardo, piselli,

fagioli borlotti, fagioli cannellini, cicoria, cime di rapa, carciofi, erbearomatiche, aglio, cipolla rossa e bianca.

Zucchine sott'olio, melanzane sott'olio, fagiolini sott'olio, carciofinisott'olio, zucca sott'olio, cavolfiore sott'olio,

passata di pomodoro

Corrado AngelinaVia XXIV Maggio, 464Poggiomarino (NA)Tel.: 081 8651885

Pomodori San Marzano, melanzane, peperoni, peperoncini verdi, peperoncini piccanti, spinaci, bietole, scarole,fave, zucche lunghe, zucche corte, piselli, fagioli borlotti, fagioli

rossi, fagioli cannellini, fagiolini verdi, finocchi, insalate, cavoli, broccoli, friarielli, cime di rapa,

erbe aromatiche, aglio, cipolla rossa, cipolla bianca

Antico CasaleVia Cermenna, 45

Piano di Sorrento (NA)Tel.: 081 8083462

Zucchine, pomodori, patate, fave, zucca, melanzane, peperoni, peperoncini verdi, peperoncini piccanti, piselli, fagioli

borlotti, fagiolini verdi, finocchi, insalate, broccoli, friarielli, cime di rapa, cetrioli, erbe aromatiche, aglio, cipolla

bianca. Zucchine sott'olio, melanzane sott'olio, fagiolini sott'olio, carciofini sott'olio, zucca sott'olio

Azienda Agricola MirabellaVia 1a Rampa Averno, 3

Pozzuoli (NA)Tel.: 081 8665976

Fave, patate, fagiolini verdi, broccoli, friarielli, cime di rapa, zucche,pomodori, peperoncini, melanzane

Prelibatezze del Vesuvioloc. Filaro

Ercolano (NA)Tel.: 081 7718979 - 333 8461074

Melanzane, zucchine, peperoncini verdi, pomodorini del piennolo,fave, piselli, finocchi

CorradoVia XXIV Maggio, 464Poggiomarino (NA)Tel.: 081 8651885

Pomodori S. Marzano, melanzane, peperoni, peperoncini verdi, peperoncini piccanti, spinaci, bietole, scarole,fave, zucche, piselli, fagioli borlotti, fagioli rossi, fagioli cannellini,fagiolini verdi, finocchi, insalate, cavoli, broccoli, friarielli, cime di

rapa, erbe aromatiche, aglio, cipolla rossa, cipolla bianca

Aziende Sapore di Campania

Page 40: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Denominazione Azienda Prodotti orticoli offertiValle Ofantoc.da Ofanto, 107

Rapone (PZ)Tel.: 0976 96314

Insalata, pomodori, patate, spinaci, peperoni

Futuragricola 2000Via Sentiero del Clanio snc

Caivano (NA)Tel.: 081 8353521

Spinaci, bietola, rucola, zucchine, carote, scarole, friarielli, cipolle, fiori di zucca, misticanza, soncino

valeriana, delizia di stagione, insalata riccia, carote, mais, minestrone di stagione, lollo, broccoli baresi

Az. agrituristica Carbone Liliana

Loc. NicolazzoS. Gregorio Magno (SA)

Pomodori, melanzane, peperoni, patate, fagioli, ceci, zucchine, broccoli, insalate

L'orto della tradizionedi Opromolla Filomena

Via P. di PiemonteAuletta (SA)

Tel.: 0975 392944

Olive disossate, carciofini grigliati, melanzane grigliate, peperonigrigliati, zucca grigliata, zucchine grigliate,

melanzane sott'olio, peperoni sott'olio, giardiniera mista, asparagiselvatici, peperoni secchi, peperoncini piccanti essiccati, carciofi

sott'olio, crema di carciofiLa Villanella

Via Partenope, 31Massa Lubrense (NA)

Tel.: 081 5339601

Zucchine, pomodori, pomodorini, peperoni, peperoncini, melanzane, patate, zucche, piselli, fagioli, fagiolini,

finocchi, insalate, scarola, cavolo, broccoli, friarielli, cime di rapa, aglio, cipolla rossa

Antichi sapori vesuvianidi Imparato Pasquale

Via S. Leonardo, 93S. Giuseppe Vesuviano (NA)

Tel.: 081 8279330

Pomodorino del Vesuvio.Passata di pomodorino

Az. Agrituristica La FattoriaLoc. Casalicchio

Aquara (SA)Tel.: 0828 962716

Zucchine, pomodori, pomodorini, peperoni, melanzane, patate,fagiolini, fave, fagioli, insalate, cavoli, broccoli,

carciofi, aglio, cipolla

Az. Agr. Felice CestariVia Valle Bertone, 2

Tardiano di Montesano (SA)Tel.: 0975 864162

Fagioli, zucchine, patate

Az. Agr. Poggio di valle lungaVia Perillo, 22/A

Montesano sulla Marcellana (SA)Tel.: 0975 864003

Peperoni, melanzane, pomodori, fagioli, insalate

Antichi Sapori Vesuviani diAmmendola Pierfrancesco

Via San Leonardo, 93San Giuseppe Vesuviano (NA)

Tel.: 081 8279330

Pomodorino del Vesuvio

Az. Agricola Guidone MarioC.so Vittorio Emanuele,147

Lettere (NA)Tel.: 081 8022035

Ortaggi di Stagione

Aziende Sapore di Campania

Page 41: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla
Page 42: Centro Orticolo CampanoBroccolo friariello di napoli Torzella Fagiolo di controne Fagiolo occhio nero di oliveto citra Fagiolo a formella Cece di cicerale Peperone papaccella Cippolla

Stampa e allestimento:Imago Media s.r.l

Dragoni (CE) - Tel. 0823 866710www.imagomedia.it