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teatro bonci catalogo CESENA STAGIONE 2015/2016

CESENA STAGIONE teatro bonci catalogo2 teatro bonci catalogo 2015-2016. Bonci, passione e fascino senza tempo Nel 2016 il Teatro Bonci compirà 170 anni: venne inaugurato, infatti,

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    CESENASTAGIONE 2015/2016

  • Presentazione stagione 2015 2016

    SABATO 10 OTTOBRE 2015 ORE 21

    CARISSIMI PADRI... ALMANACCHI DELLA “GRANDE PACE” (1900-1915)

    Il gran valzer dei sonnambuli Per un esame di (in)coscienza del mondo di ieri

    Ateliera cura di Claudio Longhiassistente alla regia Giacomo Pedinicon Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolocon Olimpia Greco alla fisarmonica e con 150 cittadiniComune di Cesena, emilia Romagna TeaTRo Fondazioneil progetto rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della prima Guerra mondiale curato dalla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministrinell’ambito delle celebrazioni “Renato Serra e La Grande Guerra 1915 2015”realizzato in collaborazione con Biblioteca Malatestiana, Teatro Bonci, Centro Cinema Città di Cesena, Conservatorio “Bruno Maderna”con il contributo di Banca di Cesena, Gruppo Hera, APT Servizi Regione Emilia Romagna

    A conclusione di un percorso durato sei mesi il progetto Carissimi Padri...Almanac-chi della “Grande Pace” (1900-1915) invita i cittadini di Cesena - adulti e ragazzi, delle scuole come delle associazioni più diverse - a recitare all’interno del Teatro Bonci, guidati da Claudio Longhi e dai suoi nove interpreti. Una serata per ripercorrere, nelle forme immediate del teatro, il folle cammino verso la Grande Guerra dell’Europa, con le sue metropoli e con le sue tante province, dei suoi potenti addormentati e dei suoi sognanti intellettuali, grazie anche alla voce vieppiù limpida e - solo all’apparenza - distaccata del classicissimo Renato Serra.

    teatrobonci.it | carissimipadri.it

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  • Bonci, passione e fascino senza tempo

    Nel 2016 il Teatro Bonci compirà 170 anni: venne inaugurato, infatti, il 15 agosto 1846, imponendosi subito - grazie al lavoro dell’architetto Vincenzo Ghinelli - come uno straordinario esempio di teatro all’italiana. Da allora la storia di Cesena si è in-dissolubilmente legata a quella del suo Teatro, non solo perché il palcoscenico e la platea del Bonci hanno fatto da cornice ad alcuni dei momenti più importanti della vita cittadina, ma perché in questo lungo tempo l’attività teatrale è diventata un pilastro irrinunciabile della cultura cesenate.

    In attesa di festeggiare questo speciale anniversario con iniziative specifiche - pri-ma fra tutte il sospirato recupero all’attività culturale del Ridotto del Teatro - già ora avviamo idealmente le celebrazioni nel modo più semplice, e al tempo stesso più significativo, e cioè alzando il sipario su una nuova stagione, la centosettantesima dall’inaugurazione.

    Nel corso di questa storia ultrasecolare, ci sono stati profondi mutamenti, e non sono mancati i periodi difficili. Ma il Bonci è rimasto sempre fedele alla sua vocazio-ne, pur dimostrando la capacità di trasformarsi e di saper dialogare con le nuove espressioni del linguaggio drammaturgico.

    E anche quest’anno si presenta puntuale all’appuntamento con il pubblico propo-nendo, ancora una volta, un ricco cartellone fatto di oltre 30 titoli che spaziano dalla prosa all’essai, dai concerti alla danza, dalla ricerca al teatro musicale, per un totale di oltre settanta serate. Comune denominatore, in questo ampio e variegato ventaglio di proposte, la qualità: sul palcoscenico cesenate sono attesi alcuni degli spettacoli più interessanti della scena italiana, con la presenza di grandi interpreti - da Toni Servillo a Marco Paolini, da Ottavia Piccolo a Eros Pagni, da Adriana Asti a Luigi Lo Cascio, solo per citarne alcuni - e la firma di registi di primo piano, a partire dal compianto Luca Ronconi, di cui andrà in scena Danza macabra, uno degli ultimi spettacoli da lui realizzati prima della morte; ma c’è spazio anche per nuovi proget-ti che hanno come protagonisti personaggi emergenti e compagnie innovative. E ci sarà modo anche di sperimentare un nuovo modo di vivere il Teatro, con alcuni spettacoli che accoglieranno in Palcoscenico non solo gli interpreti, ma anche il pub-blico. Dopo 170 anni di storia, il Bonci è pronto a rinnovare insieme al suo pubblico il gioco meraviglioso della scena, rinnovando anche se stesso.

    Paolo Lucchi Sindaco di CesenaChristian Castorri Assessore alla Cultura

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  • Teatro Bonci: 170 anni di una storia che si rinnova

    La stagione teatrale 2015-16 del Teatro Bonci ci proietta in un doppio anniversario: 170 anni dalla inaugurazione del Teatro e 20 anni dalla riapertura del suo breve restauro, il 25 gennaio 1996. Se ha un senso ricordare e celebrare questi due im-portanti avvenimenti è per sottolineare l’importanza che il nostro Teatro ha avuto sia nella nostra città, che in Italia, assumendo da subito un ruolo importante nella lirica e nel melodramma per poi trovare una sua definitiva vocazione nell’ambito della prosa dal Novecento ai giorni nostri. Cesena con le sue amministrazioni e i suoi cittadini ne ha sempre saputo custodire l’identità, la funzione civica, curandone immediatamente il restauro all’indomani del secondo conflitto bellico, ma anche, a metà degli anni ’90 del secolo scorso, per rinnovarne nella continuità la fruizione. Questi anniversari devono essere celebrati tramite la nuova funzione che il Teatro Bonci è chiamato ad assumere dal 2015: essere Teatro Nazionale nell’ambito del-la Fondazione Emilia Romagna Teatro (ERT) che lo gestisce, e di cui il Comune di Cesena è socio fondatore. Nasce dunque una nuova idea di istituzione, come ente catalizzatore e propulsore di domande e espressioni artistiche, in un flusso di ener-gia tanto integrato nel territorio della regione Emilia-Romagna quanto proiettato in traiettorie internazionali.

    Questo nuovo ruolo non poteva non avere riflessi sul cartellone della stagione, ricco come sempre di appuntamenti di qualità, con 8 produzioni teatrali di ERT, di cui una al debutto nazionale - Fedra per la regia di Andrea De Rosa - e l’idea di occupare spa-zi inediti all’interno del Teatro. Non è un caso che tre dei cinque spettacoli di teatro contemporaneo saranno rappresentati con il pubblico sul Palcoscenico del Bonci: qui, infatti, si configura un nuovo spazio di visione, che per le sue caratteristiche risponde perfettamente alle esigenze di alcune produzioni artistiche, ideate per una prospet-tiva diversa da quella del teatro all’italiana, più ravvicinata e intima. Il Bonci diviene, così, ancora di più un teatro aperto a tutte le molteplici espressioni dello spettacolo. Questa novità si aggiungerà all’annunciato recupero del Ridotto del Bonci che con-sentirà alla città di fruire di ulteriori spazi per la cultura e lo spettacolo dal vivo.

    Ma il Bonci è il teatro della città e per questo deve sapere proporre generi diversi per incontrare un pubblico con interessi e aspettative differenti ma sempre attento alla offerta di qualità. Per questo nei 33 titoli, per un totale di 73 serate di spettacolo, accanto agli 8 appuntamenti della prosa troviamo le conferme della rassegna d’es-sai, la danza con titoli della tradizione e le eccellenze contemporanee, i concerti che confermano una collaudata formula di contaminazione fra la classica e la più avan-

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  • zata musica crossover, il già ricordato teatro contemporaneo e una sezione di teatro musicale che viene riproposta per l’occasione.Il cartellone tuttavia non esaurisce l’attività del Teatro Bonci, che si svolge per tutto l’anno senza soluzione di continuità come ha dimostrato il 2015. L’idea di mettere a disposizione della città le risorse artistiche e professionali di ERT e del Bonci con il progetto Carissimi Padri, proponendo performance anche al di fuori dello spazio teatrale e coinvolgendo il pubblico in un Atelier su Renato Serra e la Grande Guerra, ne è un chiaro esempio. A questo si aggiunga la straordinaria esperienza del Teatro ragazzi, forte di un pubblico dei 14.000 studenti, il Festival Nazionale del Teatro Scolastico, vero e ormai unico punto di riferimento italiano per il teatro che nasce dalle scuole, e il concorso di critica teatrale per le scuole superiori, “Teatro in Classe”. Il teatro non è solo rappresentazione, ma anche partecipazione attiva del suo pub-blico. Questo è il modo migliore per continuare a frequentarlo e custodirne l’eredità.

    Daniele GualdiPresidente Emilia Romagna Teatro - Teatro Nazionale

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  • Il Bonci, un Teatro “nazionale, regionale, personale”

    Le parole chiave di questa stagione, che inaugura in tutti i Teatri di ERT un nuovo percorso da “Teatro Nazionale”, sono come non mai identificative del ruolo e della storia recente del Teatro Bonci di Cesena. NAZIONALE, per l’obiettivo di costruire di anno in anno programmazioni valide in assoluto, con una loro identità visibile anche da punti di vista e riferimento diversi da quelli locali; REGIONALE, per il ruolo che il Teatro Bonci svolge, per la capacità di attrazione di un pubblico non solo citta-dino e per l’originalità delle proposte, in un ambito regionale e soprattutto nel terri-torio romagnolo, nella Città metropolitana che l’Area Vasta delle province romagno-le sta definendo; PERSONALE, perché da molti anni gli spettatori del Bonci possono scegliere tra forme di abbonamento fissate e definite secondo un progetto, secondo un’idea proposta dal Teatro stesso (prosa, essai, teatro contemporaneo, concerti, danza, teatro musicale e poi le varie sommatorie di questi segmenti fondamentali, fino al Bonci omnibus) oppure possono personalizzare, con totale libertà di scelta, il proprio abbonamento, il proprio anno teatrale, preferendo in questo caso una delle varie forme flessibili per trarre dal programma le serate più vicine ai propri gusti.

    Il cartellone che proponiamo risponde a questi requisiti, a questo ambizioso pro-getto, a questa volontà di mantenere alto il livello di qualità e di ribadire un’offerta che tenta di essere originale e interessante per chi ama il Teatro, senza steccati di genere e di linguaggi? La risposta naturalmente la daremo tutti insieme al termine della stagione. Certo in alcuni settori abbiamo dovuto “inventare soluzioni” perché le risorse non sono più quelle che consentono la programmazione costante di even-ti di grande visibilità: la rinuncia alla Sinfonica è dolorosa ma inevitabile; il blocco dei prezzi; la scelta di mantenerli mediamente bassi è una doverosa attenzione al difficile momento economico vissuto dal Paese e quindi da un pubblico “popolare” quale il Bonci si vanta di avere, anche se naturalmente questa valutazione non fa-cilita i bilanci; le difficoltà che alcuni settori del mercato teatrale stanno vivendo nel percorso di ricambio generazionale di artisti e di idee non favorisce l’ampiezza delle scelte di programmazione; la criticità che il “teatro contemporaneo”, il teatro d’ar-tista, sta vivendo per esaurimento delle sue potenzialità espressive, non consente la diffusione ad una vasta platea delle tematiche più vicine alla sensibilità e ai pro-blemi della contemporaneità. Ma siamo convinti di avere proposto un cartellone di spicco, da leggere nella sua totalità perché rigoroso nelle linee costruttive, da vivere nei suoi singoli episodi perché ciascuno spettacolo è frutto di una ricerca artistica importante e costituisce un evento di per sé.

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  • Abbiamo speso tutte le migliori risorse artistiche di ERT che nella prima parte di stagione si succedono, quasi a rappresentare un laboratorio di idee e di progetti: gli spettacoli di prosa più attesi, dal debutto assoluto di Fedra alla ripresa di Ti regalo la mia morte, Veronika, le collaborazioni con altre realtà del teatro contemporaneo, a cominciare proprio dalle storiche Compagnie cesenati, fino ad un appuntamento di teatro musicale con la Traviata. Si manifestano così le varie anime di ERT che con-fluiscono in un progetto comune, come deve essere per una prospettiva di Teatro Nazionale dove le varie idee di teatro, le varie poetiche, si integrano, si completano, senza confliggere, esprimendo ciascuna appieno la propria sensibilità. È il caso del progetto speciale Carissimi Padri che apre la stagione del Bonci, coinvolgendo in un ruolo attivo centinaia di cittadini e di appassionati di teatro e aprendo le porte del Teatro ad un fresca e vivace teatralità di attori emergenti e qualificati, la cui forma-zione si deve alle migliori Accademie Nazionali.

    La seconda parte della stagione, collocata nel 2016, è degna del duplice anniversa-rio del Bonci: il 170° della sua inaugurazione e il 20° della riapertura dopo i lavori di restauro. Se ne parlerà doverosamente per l’intero anno, con una serie di ap-puntamenti speciali che avranno il clou in estate e in autunno, ma qui è sufficiente sfogliare le schede che seguono per apprezzare il tentativo di offrire un quadro com-plessivo di tutte le forme di teatro che il Bonci ha praticato nel corso dei decenni del-la sua storia, in alcuni casi raggiungendo i vertici più alti della produzione teatrale di oggi. Ci si potrebbe soffermare su ciascuno ma lo spazio non lo consente: possiamo solo segnalare la presenza di grandi artisti del palcoscenico, di regie di valore inter-nazionale (ricordiamo una delle ultime di Luca Ronconi, da poco scomparso), di voci soliste nella musica e nella danza (da Al Di Meola a Paolo Fresu che suonerà in onore del concittadino Marco Tamburini), ma crediamo non occorra dilungarsi: ciascuno spettatore del Bonci ha l’esperienza e la competenza per valutare, per apprezzare e per scegliere al meglio all’interno di un programma così vasto e vario.

    Il Bonci sarà presente ancora una volta con la propria storia e la propria personali-tà: si apriranno, in occasione di un compleanno così importante, gli spazi museali allestiti nel corso degli anni recenti, con un lavoro costante e certosino, che stanno trasformando tutti i luoghi del Bonci, anche quelli più nascosti, e non deputati ad una funzione specifica, in un Museo (nel senso contemporaneo del termine) di se stesso: sarà possibile rivivere spettacoli e volti, ascoltare le voci degli artisti, rivive-re momenti salienti, rileggere testi e materiali, essere guidati negli spazi più affa-scinanti, in attesa che il Ridotto del Teatro venga restituito alla vita culturale della città e quindi che questo progetto di apertura del Teatro possa essere completato in spazi più ampi e idonei.

    Franco Pollini Direttore del Teatro Bonci

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  • prosaGli spettacoli serali iniziano alle ore 21, le pomeridiane della domenica alle ore 15.30

    GIANNI FARINAfotografato da Luca Del Pia

  • DA GIOVEDÌ 19 A DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015

    FEDRAdalla “Phaedra” di Senecaregia Andrea De Rosacon Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducciscene e costumi Simone Mannino luci Pasquale Marisuono G.U.P. Alcaroemilia Romagna TeaTRo Fondazione, Fondazione TeaTRo sTabile di ToRino

    PRIMA NAZIONALE

    Il tema fondamentale del personaggio e della tragedia di Fedra è l’amore. Ma biso-gna intendere bene di che tipo di amore si tratta. La parola latina che Seneca ado-pera più spesso per descrivere lo stato d’animo di Fedra è furor, che significa pazzia ma anche, e in misura ugualmente importante, passione violenta, delirio amoroso, desiderio sfrenato. Una visione dell’amore che ci invita a cancellare le incrostazioni romantiche e sentimentali che su questo tema si sono depositate.

    L’amore è qui inteso, letteralmente, come qualcosa da cui si viene posseduti, un virus che inizia a riprodursi nel corpo senza il nostro assenso. Ma la malattia è solo una parte del furor da cui Fedra è presa. L’altra è l’eccitazione, l’esaltazione, la promessa di felicità che le viene dal pensiero di poter godere del corpo del figlio e di poter condurre con lui una vita piena di forza giovanile e di passione selvaggia, fatta di caccia alle bestie feroci, di amore della natura, di corsa a perdifiato nei suoi adorati boschi.

    Di fronte a questo personaggio e alla sua tragedia - in questo consiste ancora oggi la sua attualità - siamo costretti a indietreggiare, ad abbandonare le nostre superficia-li certezze di uomini moderni per porci, ancora una volta, la domanda che Platone si fa nel Simposio: che cos’è l’amore, chi è Eros?

    Fedra, adattamento dalla tragedia di Seneca, è diretta da un regista coraggioso, ca-pace di visioni sorprendenti della tradizione, come Andrea De Rosa. Laura Marinoni, sensibile e vibrante, in scena accanto a Luca Lazzareschi, dà corpo alla protagonista.

    emiliaromagnateatro.com

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  • DA GIOVEDÌ 10 A DOMENICA 13 DICEMBRE 2015

    TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKAdi Federico Bellini e Antonio Latellaliberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderianoregia Antonio Latellacon Monica Piseddue (in ordine alfabetico) Valentina Acca, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippascene Giuseppe Stellatocostumi Graziella Pepemusiche Franco Visioliluci Simone de Angelisombre Altretracceassistente alla regia Brunella Giolivoemilia Romagna TeaTRo Fondazione nell’ambito di PRogeTTo PRosPeRo

    Stratificata e dissonante, e mai riproduttiva, è la regia di Latella, che si conferma padrone d’un teatro che non c’è.“La Repubblica”

    Partendo dall’ultima tra le protagoniste del suo cinema, Veronika Voss, diva del Terzo Reich sul viale del tramonto, Antonio Latella dedica un omaggio imponente e visionario al cineasta tedesco Rainer Fassbinder e al suo variegato universo femmi-nile che compone, forse, un’unica, grande opera in cui sguardo dell’artista e biogra-fia personale tendono a coincidere.Monica Piseddu è la sua interprete “in stato di grazia”.

    La scena, splendida, di un candore abbacinante, è la mente sconvolta di Veronika, vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli: azioni e personag-gi sono apparizioni, parti di un’allucinazione in cui realtà e finzione divengono indistinguibili. Lacerante è la discesa nella psiche devastata di una donna tradita dall’intensità delle proprie emozioni, in cui, inevitabilmente, il bianco della morfina trasforma anche i sentimenti in merce di scambio o illusorie gratificazioni, deforma ogni percezione fino a rendere accettabile persino la morte, come nuova possibilità o liberazione.

    Veronika compie un viaggio complesso e affascinante, entrando e uscendo conti-nuamente da se stessa, dall’immaginario di Fassbinder, da questo spettacolo: alla fine avrà incontrato i suoi spettatori, le altre eroine del cinema fassbinderiano ma, soprattutto, il suo regista, vittima forse, di un identico dramma.

    emiliaromagnateatro.com

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  • DA GIOVEDÌ 21 A DOMENICA 24 GENNAIO 2016

    LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTOdi Claudio Favauno spettacolo di Alessandro Gassmanncon Anna Fogliettae Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Giorgia Boscarino, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Sabrina Knaflitz, Gaia Lo Vecchio, Liborio Natali, Olga Rossiideazione scenica Alessandro Gassmanncostumi Mariano Tufanomusiche originali Pivio & Aldo De Scalzidisegno luci Marco PalmieriTeaTRo sTabile di CaTania, TeaTRo sTabile dell’umbRia

    Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mol-lare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. Alda Merini, “La pazza della porta accanto”

    Un commovente testo di Claudio Fava racconta l’appassionata storia d’amore tra Alda Merini e un giovane paziente dell’ospedale psichiatrico in cui la poetessa è sta-ta ricoverata: ripercorre la drammaticità di un’esistenza profondamente segnata dal dolore, in perenne conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature.

    A dare voce e volto alla “poetessa dei navigli” e ai suoi toccanti versi, è Anna Fo-glietta che si cala con talento nei panni della Merini giovane, già donna complessa e dal carattere malinconico.

    La scena, in contrappunto alla visionaria immaginazione della protagonista, evoca tutta la claustrofobia di un reparto psichiatrico. È in questo spazio abitato da figure “diverse” che lo sguardo acuto e partecipe di Alessandro Gassmann dirige un lavoro che saprà emozionare il pubblico.

    teatrostabilecatania.it | teatrostabile.umbria.it

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  • DA GIOVEDÌ 11 A DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016

    7 MINUTIdi Stefano Massiniuno spettacolo di Alessandro Gassmanncon Ottavia Piccoloe Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Balkissa Maiga, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Corallo, Arianna Ancarani, Stella Piccioniscenografia Gianluca Amodio costumi Lauretta Salvagnin light designer Marco Palmierimusiche originali Aldo & Pivio De Scalzivideografie Marco Schiavonifoto di scena Ombretta De Martiniaiuto regista Emanuele Maria Basso emilia Romagna TeaTRo Fondazione, TeaTRo sTabile dell’umbRia, TeaTRo sTabile del VeneTo - TeaTRo nazionale

    90 minuti filati di coinvolgente tensione e crescente suspense che il finale non delude. “La Stampa”

    7 minuti parla di lavoro, di donne, di diritti: undici operaie riunite in un consiglio di fabbrica raccontano, con le loro diverse personalità, le paure per il futuro nostro e dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento.

    Il testo si basa su un episodio realmente accaduto in una fabbrica tessile dell’Alta Loira nel 2012: le undici rappresentanti delle operaie sono chiamate a votare “sì o no” alla unica, apparentemente innocua, richiesta della nuova proprietà per salvare posti di lavoro e condizioni attuali. “Sì o no”, non solo per decidere la sorte di tutte le operaie della fabbrica, ma anche di chissà quante altre fabbriche nell’Europa della grande crisi.Il linguaggio di Massini è vero, coinvolgente, preciso nel descrivere i rapporti e i per-corsi di vita di queste donne che tentano disperatamente di reagire all’incertezza del futuro. Ottavia Piccolo affrontata con appassionata adesione il personaggio di Blanche, la portavoce che ha trattato con i dirigenti: una “madre coraggiosa” e rifles-siva che indica una via non scontata.

    La presente radicalità della questione del lavoro ha spinto Massini - pluripremiato drammaturgo e nuovo direttore del Piccolo Teatro di Milano - a scrivere questo do-cumento lucido e essenziale. Gassmann lo traduce in uno spettacolo incalzante, di forte tensione etica, che commuove e fa riflettere.

    emiliaromagnateatro.com

    PROSA

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  • DA GIOVEDÌ 25 A DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016

    I RUSTEGHIdi Carlo Goldonicon (in odine alfabetico) Alessandro Albertin, Alberto Fasoli, Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, Cecilia La Monaca, Michele Maccagno, Maria Grazia Mandruzzato, Margherita Mannino, Giancarlo Previati, Francesco Wolfregia Giuseppe Emilianiscenografia Federico Cauterocostumi Stefano Nicolaodisegno luci Enrico Berardi musiche Massimiliano Forza arrangiamenti Fabio ValdemarinTeaTRo sTabile del VeneTo - TeaTRo nazionale

    Una commedia di rara felicità espressiva, di straordinaria abilità scenica. Una esplosione gioiosa d’inventiva ad ogni gesto e battuta. Goldoni affonda il bisturi sulla città che lo circonda, utilizzando con consumata maestria tutte le risorse del suo laboratorio drammaturgico e della sua lingua straordinaria. La mano esperta di Giuseppe Emiliani dirige per questo allestimento un gruppo di attori veneti “specia-lizzati” nel repertorio del grande commediografo.

    L’azione si concentra in un lasso di tempo minimo (una mezza giornata) che subisce una accelerazione impercettibile ma costante fino alla frenesia della scena finale e si svolge tutta in interni, gli unici spazi possibili per i quattro rusteghi: quattro uomini di piglio gretto e conservatore alle prese con un eros inquieto e perturbante, con famiglie difficili da governare e con affari ancora prosperi ma già minacciati di crisi.

    Ambiguità, insicurezza, irresolutezza, nevrosi caratterizzano questi despoti impro-babili, arroccati nella difesa a oltranza del passato contro ogni minaccia di novità: netta è la polemica di Goldoni con il conservatorismo ormai rozzo della classe cui appartiene. Il mercante lucido e avveduto, che per anni, nei panni di Pantalone, ave-va impersonato il prototipo di un individuo socialmente responsabile, aperto e illu-minato, si è ormai svilito a una caricatura di se stesso. Ma il carnevale, che si svolge per le vie della città, alla fine irrompe nelle stanze serrate e austere dei rusteghi, con tutta la sua carica di comicità trasgressiva.

    teatrostabileveneto.it

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  • DA GIOVEDÌ 10 A DOMENICA 13 MARZO 2016

    IL SINDACO DEL RIONE SANITÀdi Eduardo De Filippocon Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Dely De Majo, Rosario Giglio, Luca Iervolino, Cecilia Lupoli, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaroregia Marco Sciaccalugascene Guido Fioratocostumi Zaira de Vincentiismusiche Andrea Nicoliniluci Sandro SussiTeaTRo sTabile di genoVa, TeaTRo sTabile di naPoli

    Superbo allestimento, personaggi vivi e plausibili, eccellentemente resi.“La Stampa”

    Commedia complessa, Il Sindaco del rione Sanità, mescolando comico e tragico, realismo e simbolismo, intendeva, secondo le parole di Eduardo, “dare una precisa indicazione alla giustizia”: il protagonista, Antonio Barracano, è un personaggio ambiguo, allo stesso tempo capo camorra e idealista, una specie di Robin Hood de-gli ignoranti, la cui grandezza sta proprio nella capacità di intrecciare male e bene. “Don Antonio” dice Eduardo “è un visionario che cerca di ristabilire nel mondo un ordine andato fuori sesto”.

    Frutto dell’immaginazione del suo autore, il personaggio è, però, ispirato a una persona vera, che De Filippo conobbe, come rivelò in una intervista del 1978: ”Si chiamava Campoluongo. Venivano da lui a chiedere pareri su come si dovevano comporre le vertenze nel quartiere Sanità e lui andava”.Magnanimo e duro, severo e affettuoso, amato in famiglia e rispettato nel quartiere, capace di farsi giustizia da sé e tuttavia ossequioso verso la legge. Lo recita in modo impeccabile Eros Pagni che, diretto dalla regia sicura di Marco Sciaccaluga, toglie a questa figura la patina di bonarietà e macchiettismo per assu-mere una durezza e una tagliente coerenza di stampo classico.

    teatrostabilegenova.it | teatrostabilenapoli.it

    PROSA

    14 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • DA GIOVEDÌ 31 MARZO A DOMENICA 3 APRILE 2016

    DANZA MACABRA di August Strindbergtraduzione e adattamento Roberto Alongeregia Luca Ronconicon Adriana Asti, Giorgio Ferrara, Giovanni Crippascenografia Marco Rossicostumi Maurizio Galanteluci A. J. Weissbardsuono Hubert WestkemperTeaTRo meTasTasio sTabile della TosCana, sPoleTo57 FesTiVal dei 2mondi con la collaborazione di miTTelFesT 2014

    Spettacolo raffinato, un arguto teatro di morti viventi che si divorano. “La Repubblica”

    Danza macabra di Strindberg racconta il feroce duello, senza esclusione di colpi, di due coniugi giunti al venticinquesimo anniversario, confinati in un’isola nella cui guarnigione lui è capitano: l’arrivo di un amico di vecchia data, testimone sbalor-dito, rompe la noiosa routine scatenando nella coppia atteggiamenti di reciproca crudeltà.

    Nel testo, interpretato da sempre come un exemplum della vita coniugale vissuta come inferno domestico, si confrontano e si scontrano, da un lato, la natura satani-ca della moglie, Alice, e, dall’altro lato, il carattere vampiresco del marito, il Capita-no, che cerca di succhiare la vita del secondo uomo, Kurt, psicologicamente fragile e remissivo. Una lettura attenta del dramma consente, però, di prendere atto che, più semplicemente, siamo di fronte all’inferno domestico di una coppia per niente infer-nale. La vicenda inizia e finisce su toni e timbri di misurata cordialità coniugale. È solo con l’arrivo del terzo personaggio che cominciano le tensioni. Il Capitano e Alice sono come una coppia di attori, tranquilli, quando non c’è pubblico, e subito eccitati dalla presenza di uno spettatore. Ma la fuga finale di Kurt riporta la coppia al punto di partenza, alla calma quotidianità che la accompagna da tanti anni.

    Sull’elegante scena noir, la divertita regia di Ronconi proietta una storia infernale ma risibile, accentuando i lati grotteschi e smisurati del dramma di Strindberg con humor demoniaco e uno spassoso gioco al massacro fra i “mostri” Asti e Ferrara.

    metastasio.it

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  • DA GIOVEDÌ 7 A DOMENICA 10 APRILE 2016

    QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTOdi Luigi Pirandellodrammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezziregia Federico Tiezziscene Marco Rossi costumi Gianluca Sbicca e Giovanna Buzzi luci Gianni Pollinicon Nicola Ciaffoni, Valentina Cardinali, Francesca Ciocchetti, Francesco Colella, Elisa Fedrizzi, Elena Ghiaurov, Gilberto Giuliani, Luigi Lo Cascio, David Meden, Sandra Toffolatti, Massimo Verdastro, Marouane ZottiPiCColo TeaTRo di milano - TeaTRo d’euRoPa

    Federico Tiezzi dirige Luigi Lo Cascio nella terza delle commedie che fanno parte della cosiddetta “trilogia del teatro nel teatro”.

    Il testo si basa, come avviene anche per molti altri drammi di Pirandello, su una novella: Leonora addio! del 1910, in cui si racconta di Mommina, innamorata del Tro-vatore di Verdi e tenuta prigioniera dalla gelosia del marito Rico Verri. Ma il soggetto vero del testo è l’imprevedibilità di ciò che accade sulla scena quando si inizia a pro-vare uno spettacolo e un regista/demiurgo entra in conflitto con attori/ creature. Gli attori sono gli insetti che un regista entomologo studia sotto la sua lente d’ingran-dimento.

    La natura di Questa sera si recita a soggetto consente di pensarlo come un grande trattato di regia, un “sistema di sistemi” teatrali, una relazione di diverse funzioni registiche. Molti teatri sono, infatti, contenuti in questo testo: il teatro brechtiano, quello naturalistico, la farsa, il dramma sentimentale, l’opera lirica, fino ai presagi del teatro di poesia di Eliot e Pasolini.Hinkfuss, il regista mago al quale gli attori si ribellano, compone un trattato mate-matico sulla regia, intesa come ciò che apre ferite all’interno di un testo. Una sorta di Galileo novecentesco che scrive sulla pagina bianca del palcoscenico la sua tesi scientifica su cosa sia il teatro.

    Caratteristiche della commedia sono la decostruzione del linguaggio, la frantu-mazione delle frasi, l’inciampo del periodo, l’esplosione della sintassi: una speciale malattia affligge i personaggi, specchio di quella crisi economica e sociale che fran-tumò il mondo a partire dall’anno in cui questo testo fu scritto, il 1929.

    piccoloteatro.org

    PROSA

    16 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • essaiTutti gli spettacoli iniziano alle ore 21

    PASCAL RAMBERTfotografato da Luca Del Pia

  • SABATO 20 E DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016

    BALLATA DI UOMINI E CANI dedicata a Jack Londondi e con Marco Paolinimusiche originali composte da Lorenzo Monguzzi con Angelo Baselli e Gianluca Casadeied eseguite da Lorenzo Monguzzi chitarra e voce e Angelo Baselli clarinettocon la partecipazione straordinaria di Roberto Abbiaticonsulenza e concertazione musicale Stefano Nannianimazione video di Simone Massidisegno luci Daniele Savi e Michele MescalchinmiChela signoRi - JoleFilm

    Magistrale.“Corriere della Sera”

    Nell’immaginario collettivo è questo il grande Nord: storie a 50 gradi sotto lo zero, boschi e cieli candidi, distese ghiacciate, slitte e uomini con i loro cani. Storie di un sodalizio antico fra spietati avventurieri e mezzi lupi.

    Come un folksinger contemporaneo, Paolini ci guida, questa volta, nella selvaggia Alaska di Jack London, un mondo che ha il sapore avventuroso dell’infanzia e, allo stesso tempo, della dura legge per la sopravvivenza. Una cosmografia in cui l’uomo è al centro di una natura magnifica e estrema.

    Brani di tre racconti celebri, Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco, in cui uomini e cani sono coprotagonisti, si intrecciano alla biografia dello scrittore statunitense, che nella sua breve vita fu vagabondo, lavandaio, pugile e cercatore d’oro.

    Con le ballate musicate e cantate da Lorenzo Monguzzi, voce de “I Mercanti di Liquo-re”, Paolini dà vita a un canzoniere teatrale che rapisce il pubblico e lo tiene in silen-zioso ostaggio per due ore di spettacolo, senza interruzione. È tutta sua, infatti, la capacità di trascinare sul palco paesaggi e eventi così lontani e farli apparire vicini, a sé e alla platea che l’ascolta.

    E dal racconto di questa vita selvatica scaturiscono riflessioni sull’esistenza presen-te e sul senso del “confine” per l’uomo contemporaneo.

    jolefilm.com

    ESSAI

    18 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • MARTEDÌ 15 E MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016

    TONI SERVILLO LEGGE NAPOLItesti di Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano, Antonio De Curtis (Totò), Michele Soventecon Toni ServilloTeaTRi uniTi

    Una esperienza unica.“il Manifesto”

    Con questo toccante omaggio alla cultura partenopea Toni Servillo, fuoriclasse del teatro e del cinema italiani, si immerge nella sostanza verbale di poeti e scrittori che di Napoli hanno conosciuto bene la carne e il cuore. È il ritratto di una città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, divisa fra l’estre-ma vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno.

    Dieci poeti e scrittori, testimoni della città nel passato e nel presente, che offrono il quadro sintetico di una realtà impietosa, ai limiti del paradosso. Accanto a poe-metti ormai considerati fra i grandi classici del Novecento come Lassamme fa’ a Dio di Salvatore Di Giacomo e De Pretore Vincenzo di Eduardo De Filippo, due liriche di Ferdinando Russo, ‘A Madonna d’‘e mandarine e E’ sfogliatelle, e l’attualissima Fravecature di Raffaele Viviani; la sanguigna e veemente invettiva de A sciaveca di Mimmo Borrelli e la lingua contemporanea, colta ed allusiva di Litoranea di Enzo Moscato, tagliente riflessione sulle contraddizioni e sul degrado di Napoli. Assoluta-mente inedite e composte per la circostanza sono O vecchio sott’o ponte di Maurizio De Giovanni, che racconta l’inumano dolore per la perdita di un figlio, e Sogno napo-letano di Giuseppe Montesano, in cui, dichiarata la dimensione onirica, l’apocalisse lascia il passo ad un salvifico, auspicato, risveglio delle coscienze. Entrambe si in-frangono nella successiva sequenza, aspra e feroce, di Napule, crudo ritratto della città scritto da Mimmo Borrelli. Novanta intensi minuti che l’attore conclude con ‘A livella di Totò, Primitivamente di Raffaele Viviani, ‘Nfunno di Eduardo De Filippo e Cose sta lengua sperduta di Mi-chele Sovente.

    teatriuniti.it

    teatro bonci catalogo 2015-2016 19

  • MARTEDÌ 12 APRILE E MERCOLEDÌ 13 APRILE 2016

    LO STRANIERO, UN’INTERVISTA IMPOSSIBILEtratto da “L’Etranger” di Albert Camuscon Fabrizio Gifunisuoni G.U.P. Alcaroideazione e regia Roberta Lenariduzione letteraria Luca Ragagnincostumi Roberta VacchettaCiRColo dei leTToRi

    Bisognava esserci, per ammirare l’immenso potere seduttivo corporeo di Fabrizio Gifuni che per 75 minuti leggeva Lo straniero di Camus. Le emozioni del testo ricadevano fiammanti in platea.“Corriere della Sera”

    “Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so”: il folgorante incipit de Lo straniero di Albert Camus, è la prima frase che Fabrizio Gifuni pronuncia in questo omaggio al romanzo cardine dell’esistenzialismo.Vestito di bianco, reso abbacinate dalle luci, circondato da microfoni ad asta, Gifuni è lo straniero Meursault che racconta se stesso e la sua vita con un tono svagato ma attento, annoiato ma partecipe, toni che rispecchiano il linguaggio di Camus né po-polare né letterario, il suo stile asciutto ed essenziale.

    Lo straniero è uno sguardo sull’assurdità del destino e sull’estraneità dell’essere umano al mondo: obbligato a constatare che qualsiasi scelta si rivela inadeguata, l’uomo si scopre straniero a se stesso, paralizzato dalla crudeltà, irrazionale e ine-luttabile, delle cose della vita.

    Meursault, impiegato di origine francese ad Algeri, è l’indifferente che non sa sce-gliere, che vive trascinato dagli eventi, che uccide senza una ragione plausibile, che non sente emozioni e sentimenti. Un uomo che vive l’assurdo della vita stretta tra l’indifferenza della natura e il destino certo di morte, sepolto nell’apatia di giornate che scorrono senza motivo, un essere povero e nudo che rifiuta un’ipotesi religiosa consolatoria, abbracciando con coscienza la fine. Un uomo al quale non resta che la verità di essere come è, e viene condannato per questo più che per un assassinio.

    fabriziogifuni.it

    ESSAI

    20 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • Abbonati in anticipo | prosa e essaiGIOVEDÌ 28 GENNAIO ORE 21 ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. PATRIMONIVENERDÌ 29 GENNAIO ORE 21 ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. RIVOLUZIONISABATO 30 GENNAIO ORE 21 ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. TEATRO DOMENICA 31 GENNAIO 2016 ORE 15.30 TRITTICO COMPLETO (FUORI ABBONAMENTO)ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. PATRIMONI. RIVOLUZIONI. TEATROFESTA DEL TEATRO IN OCCASIONE DEL VENTENNALE DALLA RIAPERTURA DOPO IL RESTAURO (1996-2016)

    ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE Patrimoni. Rivoluzioni. Teatrodi Paolo Di Paoloregia Claudio Longhiscene Guia Buzzicostumi Gianluca Sbiccacon Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangoloemilia Romagna TeaTRo Fondazione

    Una “maratona” di spettacoli - da vedere in tre serate diverse oppure tutti insieme la domenica pomeriggio - conclude il percorso cesenate del progetto Carissimi Pa-dri…Almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915), a cura del regista e docente uni-versitario Claudio Longhi, che, da aprile scorso, ha coinvolto il Comune di Cesena, la Biblioteca, il Centro Cinema, il Conservatorio, scuole e associazioni, oltre a vari sponsor, in un lungo cammino, fatto di spettacoli e riflessioni condivise assieme a numerosi cittadini, sul grottesco e folle mondo che andò alla Grande Guerra.

    È possibile raccontare oggi cosa, cent’anni fa, ha spinto il mondo alle soglie dell’an-nientamento, determinando lo scoppio della prima Guerra mondiale? È difficile, for-se, ma ci si può provare. Come? Intrecciando affari, arte, filosofia, politica, passioni e religione. Inseguendo per ogni angolo dell’Europa e del pianeta un pugno di uomini, piccoli piccoli, persi in un labirinto di destini incrociati in cui la sorte del singolo si intreccia al futuro delle nazioni. Il capitalismo quasi impazzito, le utopie socialiste, le smanie nazionaliste, l’ingordigia colonialista, il cristianesimo disorientato: tutto va impastato, magari in una saga familiare, coi suoi padri e i suoi figli, e gli intrusi, sempre pronti a bussare alla porta, sparigliando le carte del giuoco.Meglio farlo però in tre serate, per non affaticare troppo lo spettatore. Un trittico, sì: tre capitoli del tutto autonomi, tre differenti sguardi gettati sullo stralunato mondo della belle époque. E per non giustificare o nobilitare, ciò che non può essere giusti-ficato o nobilitato, sarà bene ricorrere a un pizzico di comicità…alla lezione del gran-de varietà! E perché poi raccontare queste storie, vecchie di un secolo fa? Semplice: perché la mostruosità non si ripeta. Attento, o tu che guardi, e manda a mente…

    emiliaromagnateatro.com | carissimipadri.it

    teatro bonci catalogo 2015-2016 21

  • teatro contem-poraneo

    NANNI GARELLAfotografato da Luca Del Pia

  • MARTEDÌ 24 NOVEMBRE 2015 ORE 21

    LUSun concerto di Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli, Daniele Roccatotesto Nevio Spadonimusica Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato Ermanna Montanari voceLuigi Ceccarelli live electronics Daniele Roccato contrabbassoregia Marco Martinellispazio scenico e costumi Margherita Manzelli, Ermanna Montanaridisegno abito di bêlda Margherita Manzellianimazione dello sfondo con opere originali di Margherita Manzelli a cura di Margherita Manzelli, Alessandro e Francesco Tedderegia del suono Marco Olivieridisegno luci Francesco Catacchioemilia Romagna TeaTRo Fondazione in collaborazione con TeaTRo delle albe - RaVenna TeaTRo

    Rapisce, questo spettacolo formidabile. “Left”

    Ermanna Montanari e Luigi Ceccarelli hanno realizzato pagine indimenticabili di teatro in musica, da L’Isola di Alcina a La mano, spettacoli del Teatro delle Albe che hanno segnato la storia del teatro italiano negli ultimi due decenni. Ora si cimen-tano con Lus (luce), un poemetto di Nevio Spadoni in lingua romagnola, dedicato a Bêlda, veggente e guaritrice delle campagne romagnole di inizio Novecento. Figura potente di donna vittima dell’ipocrisia del paese, che nell’orgoglioso grido di rivolta contro la codardia degli uomini si permette un maleficio di morte ai danni di un “pre-taccio”, colpevole di aver disseppellito la madre di lei.

    Il testo/ preghiera/ maledizione di Spadoni si sposa con un’architettura sonora ori-ginale realizzata da Ceccarelli e Roccato (contrabbassista solista e compositore, una delle voci più originali e prestigiose della scena musicale internazionale), nell’alchi-mia di tre figure che in scena duellano con i loro “strumenti”: la voce caleidoscopica della Montanari, il computer per l’elaborazione elettronica in tempo reale di Cecca-relli, il contrabbasso di Roccato.Diretto da Marco Martinelli, Lus è un concerto che racconta, senza raccontare, la magia incantatoria dei suoni, antica come il mondo, incarnata con forza nel nostro presente, nelle “facce”, malate e istupidite, disegnate ad acquerello da Margherita Manzelli.

    emiliaromagnateatro.com | teatrodellealbe.com

    TEATRO CONTEMPORANEO

    teatro bonci catalogo 2015-2016 23

  • PALCOSCENICO DEL TEATRO (POSTI LIMITATI)DA GIOVEDÌ 26 A SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ORE 21

    LA PRIMA, LA MIGLIOREtesto e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolaricon Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari e Davide Berardiemilia Romagna TeaTRo Fondazione

    Con il pensiero rivolto a un tempo in stato di crisi, quello attuale, in cui dominano il senso di precarietà e l’assenza di prospettive individuali e collettive, Berardi e Caso-lari dedicano uno spettacolo a un evento storico accaduto esattamente cento anni fa: la Grande Guerra. La drammaturgia originale, liberamente ispirata al romanzo confessione Niente di nuovo sul fronte occidentale di Eric Maria Remarque, racconta la follia, il potere, le barbarie, il sacrificio e l’orgoglio di quei giorni bui, per capire l’uomo contemporaneo e la nostra società. La sostiene, in scena, la travolgente energia di Gianfranco Casolari.

    La prima, la migliore è la prima Guerra mondiale. Quella che, nata da un attentato di natura nazionalista e indipendentista ai danni di un impero centrale, coinvolse in una catastrofe per oltre cinque anni il mondo intero. La guerra in cui l’Italia entrò un anno dopo, 1915, per ripicca o per timore o forse ancora per convenienza tradendo i propri alleati, Germania e impero austro-ungarico e combattendo al fianco di Inghil-terra e Francia, riportando circa 1 milione di caduti sul campo. Un’intera generazio-ne sacrificata, immolata in onore di un’ideologia propagandata a furor di popolo.

    Tre soldati in trincea: un capitano, un caporale ed un soldato semplice, rimasti da soli a fare la guerra contro il resto del mondo. Nonostante la condizione miserabile in cui sono ridotti, le dinamiche fra i tre uomini non sembrano cambiare, finché uno solo resterà in vita. Parallela a questa storia, la quarta figura, femminile, interpreta i vari ruoli che la donna ha avuto durante la guerra.

    emiliaromagnateatro.com

    TEATRO CONTEMPORANEO

    24 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • Teatro Bonci calendario 2015 2016piazza Guidazzi, Cesenabiglietteria 0547 355959 | fax 0547 [email protected] | www.teatrobonci.it

    OTTOBRE

    SABATO 10 OTTOBRE 2015 ORE 21

    ingresso gratuitoPRESENTAZIONE STAGIONE 2015 2016

    CARISSIMI PADRI… ALMANACCHI DELLA “GRANDE PACE” (1900-1915)Il gran valzer dei sonnambuliPer un esame di (in)coscienza del mondo di ieriAtelier a cura di Claudio Longhi

    TEATRO MUSICALE

    DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 ORE 21

    Inaugurazione stagione 2015-2016

    ABSCHIEDmusiche per Renato Serra di Claudio Scannavini, Marco Taralli, Gustav MahlerConservatorio “Bruno Maderna” di Cesena

    NOVEMBRE

    PROSA

    GIOVEDÌ 19 - SABATO 21 NOVEMBRE 2015 ORE 21 DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 ORE 15.30

    FEDRAdalla “Phaedra” di Senecaregia Andrea De RosaPRIMA NAZIONALE

    TEATRO CONTEMPORANEO

    MARTEDÌ 24 NOVEMBRE 2015 ORE 21

    LUS un concerto di Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli, Daniele Roccatotesto Nevio Spadoniregia Marco MartinelliTeatro delle Albe

    TEATRO CONTEMPORANEO

    PALCOSCENICO DEL TEATRO GIOVEDÌ 26 - SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ORE 21

    LA PRIMA, LA MIGLIOREtesto e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari

    DICEMBRE

    ABBONATI IN ANTICIPO musica e danza

    SABATO 5 DICEMBRE 2015 ORE 21

    KAROL KAMINSKI violino ARNOLD GNIWEK pianoin collaborazione con Associazione Polonia e Consolato Generale di Polonia in Milano

    TEATRO CONTEMPORANEO

    DOMENICA 6 - MARTEDÌ 8 DICEMBRE 2015 ORE 20.30 TEATRO COMANDINI (CORTE DEL VOLONTARIATO 22)nell’ambito di màntica

    GOLA in tre movimenticoncezione e direzione di Chiara Guidi in collaborazione con Alessandro Scotticura del suono Giuseppe IelasiSocìetas Raffaello Sanzio

    teatro bonci catalogo 2015-2016 I

  • II teatro bonci catalogo 2015-2016

    PROSA

    GIOVEDÌ 10 - SABATO 12 DICEMBRE 2015 ORE 21 DOMENICA 13 DICEMBRE 2015 ORE 15.30

    TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKAdi Federico Bellini e Antonio Latellaliberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderianoregia Antonio Latella

    TEATRO MUSICALE

    VENERDÌ 18 DICEMBRE 2015 ORE 21

    TRAVIATA ovvero La signora delle cameliedi Nanni Garella da Alexandre Dumas e Giuseppe Verdi

    DANZA

    DOMENICA 27 DICEMBRE 2015 ORE 21

    IL LAGO DEI CIGNIBallet of Moscow - Russian New Classical

    DANZA

    LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2015 ORE 21 (FUORI ABBONAMENTO)

    LA BELLA ADDORMENTATABallet of Moscow - Russian New Classical

    GENNAIO

    TEATRO MUSICALE

    MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2016 ORE 15.30

    MY FAIR LADYadattamento e regia di Corrado AbbatiCompagnia Corrado Abbati

    CONCERTI

    SABATO 9 GENNAIO 2016 ORE 21

    MICHELE CAMPANELLA pianoforte JAVIER GIROTTO sax soprano e baritonoMusique sans frontièresMaurice Ravel & Claude Debussy

    DANZA

    SABATO 16 GENNAIO 2016 ORE 21

    TOSCA Xcoreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadeimusica Giacomo PucciniCompagnia Artemis Danza/ Monica Casadei

    PROSA

    GIOVEDÌ 21 - SABATO 23 GENNAIO 2016 ORE 21 DOMENICA 24 GENNAIO 2016 ORE 15.30

    LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTOdi Claudio Favauno spettacolo di Alessandro Gassmann

    CONCERTI

    MARTEDÌ 26 GENNAIO 2016 ORE 21

    PAOLO FRESU QUINTET Serata dedicata a Marco Tamburini

  • teatro bonci catalogo 2015-2016 III

    ABBONATI IN ANTICIPO prosa e essai

    GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2016 ORE 21 PRIMO SPETTACOLOVENERDÌ 29 GENNAIO 2016 ORE 21 SECONDO SPETTACOLOSABATO 30 GENNAIO 2016 ORE 21 TERZO SPETTACOLODOMENICA 31 GENNAIO 2016 ORE 15.30 TRITTICO (FUORI ABBONAMENTO)

    ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE Patrimoni. Rivoluzioni. Teatrodi Paolo di Paoloregia Claudio Longhi

    FEBBRAIO

    CONCERTI

    LUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016 ORE 21

    AVISHAI COHEN TRIO From Darkness

    DANZA

    SABATO 6 FEBBRAIO 2016 ORE 21

    LEGO PASSO A DUE ANTITESICompagnia Aterballetto

    PROSA

    GIOVEDÌ 11 - SABATO 13 FEBBRAIO 2016 ORE 21 DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 ORE 15.30

    7 MINUTIdi Stefano Massiniuno spettacolo di Alessandro Gassmann

    DANZA

    VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016 ORE 21

    MERAVIGLIASonics

    ESSAI

    SABATO 20 - DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016 ORE 21

    BALLATA DI UOMINI E CANI dedicata a Jack Londondi e con Marco Paolini

    CONCERTI

    MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 ORE 21

    AL DI MEOLA Elysium & more

    PROSA

    GIOVEDÌ 25 - SABATO 27 FEBBRAIO 2016 ORE 21 DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016 ORE 15.30

    I RUSTEGHIdi Carlo Goldoniregia Giuseppe Emiliani

    MARZO

    DANZA

    SABATO 5 MARZO 2016 ORE 21

    PUZZLEKataklò Athletic Dance Theatre

    PROSA

    GIOVEDÌ 10 - SABATO 12 MARZO 2016 ORE 21 DOMENICA 13 MARZO 2016 ORE 15.30

    IL SINDACO DEL RIONE SANITÀdi Eduardo De Filipporegia Marco Sciaccaluga

  • IV teatro bonci catalogo 2015-2016

    ESSAI

    MARTEDÌ 15 - MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016 ORE 21

    TONI SERVILLO LEGGE NAPOLIcon Toni Servillo

    CONCERTI

    VENERDÌ 18 MARZO 2016 ORE 21

    STEFAN MILENKOVICH violino ARCHI DEL CONSERVATORIO “B. MADERNA”

    PROSA

    GIOVEDÌ 31 MARZO - SABATO 2 APRILE 2016 ORE 21DOMENICA 3 APRILE 2016 ORE 15.30

    DANZA MACABRAdi August Strindbergtraduzione e adattamento Roberto Alongeregia Luca Ronconi

    APRILE

    PROSA

    GIOVEDÌ 7 - SABATO 9 APRILE 2016 ORE 21 DOMENICA 10 APRILE 2016 ORE 15.30

    QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTOdi Luigi Pirandellodrammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezziregia Federico Tiezzi

    ESSAI

    MARTEDÌ 12 - MERCOLEDÌ 13 APRILE 2016 ORE 21

    LO STRANIERO, UN’INTERVISTA IMPOSSIBILEtratto da “L’Etranger” di Albert Camuscon Fabrizio Gifuniideazione e regia Roberta Lena

    CONCERTI

    VENERDÌ 15 APRILE 2016 ORE 21

    LONDON BRASSprogramma speciale per il trentennale della fondazione dell’ensemble

    TEATRO CONTEMPORANEO

    PALCOSCENICO DEL TEATRO LUNEDÌ 18-SABATO 23 APRILE 2016 ORE 21

    PORPORA rito sonoro per cielo e terratesti scritti e recitati da Mariangela Gualtierimusiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battagliaregia scene e luci Cesare RonconiTeatro Valdoca

    TEATRO CONTEMPORANEO

    PALCOSCENICO DEL TEATRO SABATO 30 APRILE - DOMENICA 1 MAGGIO 2016 ORE 17, ORE 19 E ORE 21nell’ambito di puerilia

    FAVOLE GIAPPONESIideazione, regia e voce narrante Chiara Guidimusica originale eseguita dal vivo Giuseppe IelasiSocìetas Raffaello Sanzio

  • TEATRO COMANDINI (POSTI LIMITATI)DA DOMENICA 6 A MARTEDÌ 8 DICEMBRE 2015 ORE 20.30NELL’AMBITO DI MÀNTICA

    GOLA in tre movimenticoncezione e direzione di Chiara Guidi in collaborazione con Alessandro Scotticura del suono Giuseppe Ielasiaiuto regia Chiara SavoiasoCìeTas RaFFaello sanzio

    Gola è una performance in tre movimenti ispirata alla novella di Cechov L’angoscia.

    La doula è la serva che ascolta. Questo il primo movimento.

    La cavallina di Cechov, l’unica capace di accogliere le confidenze del vecchio vetturi-no Jona Potàpov, a una settimana dalla morte del figlio, è il secondo movimento.A lei, nella stalla, il padre riesce a cantare la propria tristezza.

    La voce di Ewa è il terzo movimento. In Bosnia è in corso un processo di riconosci-mento. Quasi trentamila persone sono scomparse durante la guerra negli anni ‘90 e non tutti i corpi sono stati trovati nelle fosse comuni. È stato necessario scendere, sollevare, ricomporre, riconoscere, nominare per restituire i morti alle famiglie. E seppellirli. Questo il lavoro di Ewa, per molti anni.

    Di fronte alla forza tragica della realtà, il teatro s’ interroga. Porta alla luce? Come poter rispondere a questa domanda.

    In Gola il teatro interviene al di là del problema estetico. Si tratta di toccare, con lo sguardo aptico della tragedia, la pena dell’eroe. Di porsi in presenza di quelli che agiscono e che soffrono. Di restituire loro un presente, che è il tempo della scena, e di dar loro una voce, quella dell’artista, che cicatrizza in un corpo unico l’ascolto, il dolore, e la cura. 

    raffaellosanzio.org

    TEATRO CONTEMPORANEO

    teatro bonci catalogo 2015-2016 25

  • PALCOSCENICO DEL TEATRO (POSTI LIMITATI)DA LUNEDÌ 18 A SABATO 23 APRILE 2016 ORE 21

    PORPORA rito sonoro per cielo e terracon Stefano Battaglia e Mariangela Gualtieriregia scene e luci di Cesare Ronconitesti scritti e recitati da Mariangela Gualtierimusiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano BattagliaTeaTRo ValdoCa/ emilia Romagna TeaTRo Fondazionecon il sostegno di Comune di Cesena/ Emilia Romagna Teatro Fondazionecon il contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena

    “Questo inedito rito sonoro nasce dall’incontro fra un musicista ed una poeta, ma potremmo anche dire dall’incontro fra due musicisti, perché la poesia, come sap-piamo, è inscindibile dalla musica. Ho ascoltato Stefano Battaglia per la prima volta nella chiesa di Bose, in uno di quei luoghi della terra protesi verso qualcosa che non è solo terrestre, e ne sono rimasta incantata. Poi, conoscendo meglio il suo lavoro, mi ha sorpreso quanto abbia indagato la poesia, dai Sonetti a Orfeo di Rilke a Pasoli-ni, col verso come elemento al centro dell’ispirazione musicale. L’incontro mi è parso il compimento di qualcosa che da tempo era in cammino. E subito è nata l’urgenza di tentare un sodalizio, non solo con me ma col nostro teatro, dunque con la scrittura scenica di Cesare Ronconi, con la tradizione musicale del Teatro Valdoca.

    Porpora è per me il colore dei doni, il colore della festa e delle vesti magnifiche, il co-lore degli antichi solenni riti. E questo ci piacerebbe che fosse: un dono, un tempo in cui vivere un volo, un rito di conciliazione dell’umano con la terra e col cielo. Un rito sonoro spalancato dunque sul mondo, sulle facce del mondo, con i loro tormenti e splendori, ma senza paura di sondare una più lunga gittata, fino al cielo, fino a dove spazio e tempo si accucciano e ci lasciano per un istante intuire ciò a cui poesia, mu-sica e silenzio, in fine, conducono”. Mariangela Gualtieri

    teatrovaldoca.org | stefanobattaglia.com

    TEATRO CONTEMPORANEO

    26 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • PALCOSCENICO DEL TEATRO (POSTI LIMITATI)SABATO 30 APRILE E DOMENICA 1 MAGGIO 2016 ORE 17, ORE 19 E ORE 21NELL’AMBITO DI PUERILIA

    FAVOLE GIAPPONESIChiara Guidi ideazione, regia, scene e costumivoce narrante Chiara Guidimusica originale Giuseppe IelasiEnrico Malatesta percussioni, dispositivi di playbackGiuseppe Ielasi strumenti elettroacusticiNatàn Santiago vibrafono e flauti10 figurantilJublJana PuPPeT TheaTeR FesTiVal, soCìeTas RaFFaello sanzio

    50 persone al centro di un palcoscenico, al centro di un bosco, per ascoltare una fia-ba musicale adatta agli adulti e ai bambini dai 6 anni.

    I bambini guideranno gli adulti in un bosco, vibrante di luce e di suoni, e sceglieran-no un posto. Lì siederanno a terra e, stando fermi, cercheranno con lo sguardo la voce che racconta, la musica che suona.Però, nel bosco fitto fitto, gli occhi non possono vedere tutto. Lì, nel posto che han-no scelto, l’orecchio si allunga, si piega, mette a fuoco quanto accade nello spazio e vede più degli occhi. Il bosco è colmo di presenze incredibili. Che sfuggono! Perché figure misteriose appaiono quando gli occhi sono qui e non là e ciò che s’in-travede è veloce come un lampo. Tutto appare e scompare senza dirci da dove viene e dove va, lasciando comunque nell’aria profumi.Occorre stare fermi e aspettare che qualcosa accada…come quando, sdraiandoci in un bosco, vediamo l’improvviso passaggio di un uccello che, per un attimo, canta per noi.

    E mentre stiamo lì, nel nostro posto, una voce racconta favole tratte dal repertorio giapponese. Non hanno il lieto fine e, dove incominciano, là finiscono. Apparente-mente non succede nulla. Sembra che non sia successo nulla e il protagonista, alla fine, si trova come quando la storia è iniziata.Ma davvero non è avvenuto nulla?

    La favola apre un varco, come una lama di luce tra gli alberi. Poi si chiude. Scompare.

    raffaellosanzio.org

    teatro bonci catalogo 2015-2016 27

  • concertiTutti i concerti iniziano alle ore 21

    ANTONIO LATELLAfotografato da Luca Del Pia

  • SABATO 9 GENNAIO 2016

    MICHELE CAMPANELLA pianoforte JAVIER GIROTTO sax soprano e baritono

    Musique sans frontières Maurice Ravel & Claude Debussy

    PROGRAMMAM. RAVEL PAVANE POUR UNE INFANTE DÉFUNTEC. DEBUSSY SUITE BERGAMASQUEC. DEBUSSY RÊVERIE C. DEBUSSY CHILDREN’S CORNERM. RAVEL MIROIRS

    distribuito da parmaconcerti

    Due mondi a confronto: il rigore della musica classica e la libertà dell’improvvisazio-ne jazz. Michele Campanella, maestro del piano, grande, perfetto interprete della musica colta, dialoga con uno strepitoso sassofonista, l’argentino Javier Girotto. Passionale, eccellente improvvisatore di tango e jazz.

    L’ambito di incontro è particolare: Ravel e Debussy, due compositori non a caso defi-niti “impressionisti” per la raffinatezza estrema delle dinamiche, la rarefazione delle atmosfere, le armonie sospese che generano una fortissima espressività.

    Non è la musica classica che si fa tentare dalla forma libera del jazz, né il jazz che va a insidiare la sobria eleganza della classica. La novità sta proprio qui: non c’è com-promesso, tantomeno un tentativo di ibridazione, ma semplicemente un dialogo tra due voci diverse ed evidentemente compatibili.

    Le scelte musicali del programma permettono a Campanella e Girotto di esplorare quella sottile linea di confine tra il jazz e alcune espressioni della musica classica dei primi del Novecento: un periodo in cui i due generi crescevano e si evolvevano pa-rallelamente, osservandosi e studiandosi con reciproca curiosità. La stessa curiosità che ha permesso a due musicisti, cresciuti in percorsi diversi, di sperimentare un linguaggio nuovo, sans frontières.

    Musique sans frontières è uscito in album per CAMJAZZ il 18 novembre 2014.

    michelecampanella.org | javiergirotto.com

    CONCERTI

    teatro bonci catalogo 2015-2016 29

  • MARTEDÌ 26 GENNAIO 2016IN OCCASIONE DEL VENTENNALE DELLA RIAPERTURA DEL TEATRO DOPO IL RESTAURO

    PAOLO FRESU QUINTET Serata dedicata a Marco TamburiniPaolo Fresu tromba, flicorno e effettiTino Tracanna sax tenore e sopranoRoberto Cipelli pianoforte e piano elettricoAttilio Zanchi contrabbassoEttore Fioravanti batteriadistribuito da pannonica

    Cosa dire ancora sul quintetto più famoso d’Italia? attraverso riflessi, rimandi ed intrecci solletica l’inconscio, svela altri percorsi possibili della nostra mente e del nostro cuore.“All About Jazz”

    La sua tromba si è fatta amare dal pubblico di tutto il mondo: partito a 11 anni da una piccola banda musicale sarda, Paolo Fresu è arrivato sui palchi di 5 continenti, accanto ai più grandi nomi della musica afroamericana degli ultimi trent’anni. Oggi si esibisce in circa 200 concerti all’anno.

    Il quintetto nasce nel 1984 per volontà di Fresu e Roberto Cipelli e oggi, che fa a pieno diritto parte della storia del moderno jazz italiano, festeggia, con la stessa originale formazione, i trent’anni di vita.

    1985: la rivista americana “Cadence” indica Ostinato del Paolo Fresu Quintet come uno dei più interessanti dischi dell’anno. 1990: il quintetto vince il premio “Top jazz” della rivista “Musica jazz” come miglior gruppo italiano e come miglior disco (“Pre-mio Arrigo Polillo” per Live in Montpellier). 1995: il disco Night on the City inciso per la francese Owl vince il premio “Choc” della rivista francese “Jazzman” e fa guada-gnare a Paolo Fresu i premi dell’Academie du Jazz di Parigi e il prestigioso “Django d’Or” come miglior musicista jazz d’Europa.

    2014: il nuovissimo capitolo di questa straordinaria carriera si chiama ¡30!, ovvia-mente in riferimento ai tre decenni d’arte vissuti insieme dai cinque musicisti.Molti amanti della sua musica sostengono: “Paolo ha tanti incredibili progetti ma...il quintetto resta sempre il quintetto!”.

    Il concerto è dedicato al trombettista cesenate Marco Tamburini, che nella sua car-riera ha suonato anche al fianco di Fresu. Fra i due era nata una fraterna amicizia.

    paolofresu.it

    CONCERTI

    30 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • LUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016

    AVISHAI COHEN TRIO From DarknessAvishai Cohen contrabbassoNitai Hershkovits pianoforteDaniel Dor batteria

    concerto organizzato da kino music srl

    Come performer live, Cohen è difficile da battere.“LondonJazz”

    La sua reputazione è cresciuta costantemente negli ultimi due decenni e oggi l’isra-eliano Avishai Cohen è considerato uno dei più grandi bassisti al mondo. Ma è come compositore che la sua affermazione musicale è stata maggiore.

    Con il trio porta in concerto alcune delle sue composizioni originali e dei nuovi arrangiamenti, presentando i pezzi dell’ultimo album, From Darkness, uscito a feb-braio 2015, così come alcuni dei brani più amati dal pubblico, tratti dai precedenti dischi e dai suoi concerti live.

    Ad accompagnarlo, due giovani talenti israeliani: Nitai Hershkovits, il pianista dalle dita d’oro che ha riempito di grazia la musica di Cohen a partire dall’album in duo Duende (EMI/ Blue Note, 2012), in cui ha dimostrato tutta la sua maestria; Daniel Dor, alla batteria, di recente definito “inarrestabile”, entrato a far parte del mondo musicale di Cohen alla fine del 2013. Suonano insieme un jazz esplosivo e caldo, mentre gli assoli di Cohen fanno spettacolo e la sua voce crea un’atmosfera commo-vente, profondamente romantica.

    Avishai Cohen ha portato il suo strumento, il contrabbasso, alle luci della ribalta, componendo sotto l’influenza di un’ampia gamma di suggestioni stilistiche e cul-turali: dal jazz del suo mentore, Chick Corea, che l’ha lanciato su scala mondiale, ai ritmi afrocaraibici, dalla musica folk israeliana alle tradizioni mediorientali fino alle melodie sefardite, la sua musica continua ad allargare le frontiere del jazz.

    avishaicohen.com

    teatro bonci catalogo 2015-2016 31

  • MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016IN OCCASIONE DEL 170° DELLA INAUGURAZIONE DEL TEATRO (1846-2016)

    AL DI MEOLA Elysium & moreAl Di Meola chitarraPeo Alfonsi seconda chitarraPeter Kaszas percussioni

    concerto organizzato da kino music srl

    Con una carriera lunga 40 anni, l’italo-americano Al Di Meola è da molti considerato come il miglior chitarrista jazz al mondo.

    Chiamato a 19 anni da Chick Corea per la registrazione dell’album Return to Fo-rever, che lo ha affermato come astro nascente grazie a una strabiliante tecnica unita a uno stile inconfondibile, tre anni dopo ottiene il successo come solista con il pioneristico Elegant Gypsy; nel 1980 il suo travolgente Super Guitar Trio, con Paco De Lucia e John McLaughlin, trionfa sui palchi internazionali. A meno di un anno di distanza, l’album Friday Night in San Francisco diviene una pietra miliare e supera i due milioni di copie vendute.Sono degli anni ‘90 le variazioni sul Tango dell’ultimo grande Astor Piazzolla, che ha avuto su Al Di Meola un’influenza enorme negli ultimi vent’anni.

    Tantissime le sue collaborazioni con musicisti del calibro di Luciano Pavarotti, Paul Simon, Phil Collins, Santana, Larrv Coryell, Steve Winwood, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Gonzalo Rubalcaba, Jaco Pastorius, Les Paul, Jean-Luc Ponty, Steve Vai, Frank Zappa, Milton Naciemento, Egberto Gismonti, Jimmy Page, Tony Williams, Stanley Clarke, Stevie Wonder, Irakere.

    Dopo aver registrato 21 album, vinto 3 dischi d’oro e venduto 6 milioni di copie, Di Meola continua a mettere alla prova se stesso e la sua musica. Nel 2015 si dedica all’uscita del nuovo album Elysium, che presenta in tournée in Nord America e in Europa. Contiene pezzi storici di Lennon e McCartney, il Tango di Piazzolla e nuove composizioni. Il titolo allude al ’luogo della felicità perfetta’, uno stato di grazia che oggi il grande musicista sta vivendo.

    aldimeola.com

    CONCERTI

    32 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • VENERDÌ 18 MARZO 2016

    STEFAN MILENKOVICH violino ARCHI DEL CONSERVATORIO “B. MADERNA”concertatore Paolo Chiavacci

    PROGRAMMAJ. S. BACH CONCERTO IN LA MINORE BWV 1041 PER VIOLINO, ARCHI E BASSO CONTINUOW. A. MOZART CONCERTO N. 5 IN LA MAGGIORE KV 219 “TURCO” PER VIOLINO ED ORCHESTRAA. DVORAK SERENATA PER ARCHI

    Premiato come Artista serbo del secolo (2002) e Brand Personality of the Year (2010), Stefan Milenkovich è un violista unico, di straordinaria creatività. La sua filosofia musicale, così come il suo stile di vita, è una vera definizione di eclettismo: esplora il patrimonio classico e contemporaneo e, in generale, l’esperienza umana, perseguendo un collegamento diretto ed empatico con il pubblico, a cui regala per-formance divertenti, coinvolgenti e piene di energia.

    Milenkovich è stato un enfant prodige a livello internazionale. Solista in orchestra dall’età di 6 anni, a 10 anni si è esibito per il Presidente statunitense Ronald Rea-gan, in un concerto di Natale a Washington DC. L’anno successivo, ha suonato per Mikhail Gorbachev, a Belgrado, e a 14 anni per Papa Giovanni Paolo II. All’età di 16 anni ha festeggiato il suo millesimo concerto a Monterrey, Messico. Entro i 17 anni, aveva vinto lo “Young Concert Artists International Competition” (USA), così come il “Concorso Internazionale di Violino di Indianapolis” (USA), il “Concorso Queen Eli-sabeth” (Belgio), l’”Hannover Violin Competition”, il “Tibor Varga” (Svizzera), il “Lipi-zer” di Gorizia e il “Paganini” di Genova, il “Ludwig Spohr” (Germania) e il “Menuhin Competition Yehudi” (Inghilterra).Ha collaborato come solista con le più grandi orchestre del mondo.

    Impegnato in varie cause umanitarie, nel 2003 gli è stato attribuito a Belgrado il riconoscimento Most Human Person. Ha partecipato a numerosi concerti patrocina-ti dall’UNESCO a Parigi.

    Dedito anche all’insegnamento, nel 2002 è stato assistente di Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York, prima di accettare l’attuale incarico di Professore di violino all’Università dell’Illinois Urbana - Champaign (USA).

    stefanmilenkovich.com

    teatro bonci catalogo 2015-2016 33

  • VENERDÌ 15 APRILE 2016

    LONDON BRASSprogramma speciale per il trentennale della fondazione dell’ensemble

    PROGRAMMA classicoJ. DOWLAND/ AIRS AND DANCES (ARR. R. HARVEY)

    JOHN SMITH HIS ALMAIN, FORTUNE, DAMES AND A SQUIRE, IN DARKNESS LET ME DWELL, MY LADY HUNSDON’S PUFFE

    G. GABRIELI SONATA PIAN E FORTEJ. S. BACH HERZ UND MUND UND TAT UND LEBEN, BWV 147TRADITIONAL ENGLISH GREENSLEEVESA. VIVALDI (ARR. R. HARVEY) WINTER FROM “LE QUATTRO STAGIONI”W. LUTOSLAWSKI MINI OVERTUREB. BRITTEN FANFARE FOR ST EDMUNDSBURYO. MARSHALL BUSH BABY PARTS 1 & 2G. CROSSE PEACE OF BRASSF. LISZT HUNGARIAN RHAPSODY NO 2

    London Brass è distribuito in italia da studiomusica

    Il loro suono è semplicemente irresistibile.“Financial Times”

    L’ensemble di ottoni più famoso al mondo nel 2016 festeggerà 30 anni di attività: stiamo parlando del versatile ed eclettico London Brass. I membri di questo gruppo sono degli straordinari virtuosi, che assemblano con la sapienza di un alchimista varie esperienze musicali, classiche, jazz e pop, con un repertorio che spazia dalla musica veneziana di Giovanni Gabrieli a Freddie Mercury. Si sono esibiti nelle più importanti sale da concerto del mondo tra cui: Lincoln Center di New York, Suntory Hall di Tokyo, Royal Albert Hall (BBC Proms) di Londra, Teatro alla Scala di Milano. Nel 2002, in occasione della celebrazione del “Queen’s Jubilee”, hanno suonato, in diretta radiofonica mondiale, dalla St. Paul Cathedral di Londra.

    Fondato nel 1986 da alcuni dei membri dello storico Philip Jones Brass Ensemble, a metà degli anni novanta il gruppo ha inserito nel proprio organico due musicisti jazz (tromba e trombone), aprendosi così a nuove sonorità, con una solida ancora nelle sue radici classiche.Grazie a questa apertura, compositori come Django Bates, Mike Gibbs, Mark An-thony Turnage, Michael Nyman e Richard Rodney Bennett hanno scritto nuovi lavori per l’ensemble, che ha potuto collaborare anche con musicisti del calibro di Louis Hardin e John Surman.

    I London Brass suonano su strumenti Yamaha.

    londonbrass.net

    CONCERTI

    34 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • danzaTutti gli spettacoli iniziano alle ore 21

    CLAUDIO LONGHIfotografato da Luca Del Pia

  • DOMENICA 27 DICEMBRE 2015

    IL LAGO DEI CIGNImusiche di Pyotr Ilyich Tchaikovskycoreografie Marius Petipasolisti principali Tckachenko Maksim, Tomashek Viktor, Aleksander Stoyanov, Artem Horoshiliov, Ekaterina Khukar, Ekaterina Berezina, Elena Koziubira, Vorobiova Olga, Vorobiova Aleksandra, Kristina Tchachenko, Viktoria Moldovadirettore del corpo di ballo Timur Gareevcoreografo e maître principale Yuri Shaprunovluci Toma Evgenii costumista Bashaeva ZakiaballeT oF mosCow - Russian new ClassiCal

    Per il Teatro Bonci è diventata ormai una tradizione: il periodo natalizio si festeg-gia nella magica atmosfera del grande balletto russo. Il 27 dicembre a far sognare grandi e piccini sarà Il lago dei cigni, il primo dei due titoli presentati dal Ballet of Moscow - Russian New Classical.

    Il lago dei cigni, oggi forse il balletto più famoso al mondo, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino: la trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramen-to d’amore. L´atmosfera lunare che accompagna l´apparizione di Odette, il doppio ruolo di Odette e Odile, cigno bianco e cigno nero, l´eterna lotta fra il Bene e il Male, costituiscono gli elementi di un incanto senza tempo.

    Il Russian New Classical è una giovane compagnia privata fondata all’inizio del 2001 a Mosca con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo. Il Corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La Compagnia si avvale anche di prestigiose collaborazio-ni con étoile provenienti dai migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekate-rinburg.L’attuale direttore artistico è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Ballet-to di Novosibirsk.

    moscowballet.eu

    DANZA

    36 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2015 (FUORI ABBONAMENTO)

    LA BELLA ADDORMENTATAmusiche di Pyotr Ilyich Tchaikovskycoreografie Marius Petipasolisti principali Tckachenko Maksim, Vorobiova Olga, Aleksander Stoyanov, Artem Horoshiliov, Ekaterina Khukar, Ekaterina Berezina, Elena Koziubiradirettore del corpo di ballo Timur Gareevcoreografo e maître principale Yuri Shaprunovluci Toma Evgenii costumista Bashaeva ZakiaballeT oF mosCow - Russian new ClassiCal

    Tra i capolavori della coreografia ottocentesca, La bella addormentata è considerato uno dei più grandi balletti della Russia imperiale e rappresenta il vertice dell’espres-sione classica, in un clima di astrazione teatrale, che accorda il massimo risalto alla danza pura.Ripercorrendo la vicenda della principessa Aurora, caduta in un lungo sonno a cau-sa del crudele sortilegio della strega Carabosse, il balletto si chiude con l’immanca-bile lieto fine, in cui il principe, dopo averla salvata, danza con la sua futura sposa, nel celebre passo a due.

    Il Russian New Classical è una giovane compagnia privata fondata all’inizio del 2001 a Mosca con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo. Il Corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La Compagnia si avvale anche di prestigiose collaborazio-ni con étoile provenienti dai migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekate-rinburg.L’attuale direttore artistico è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Ballet-to di Novosibirsk.

    moscowballet.eu

    teatro bonci catalogo 2015-2016 37

  • SABATO 16 GENNAIO 2016

    TOSCA Xcoreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei musica Giacomo Puccinielaborazione musicale Luca Vianini assistente alle coreografie Camilla NegriComPagnia aRTemis danza/ moniCa Casadeicoproduzione lugo oPeRa FesTiVal, FesTiVal la VeRsiliana in collaborazione con TeaTRo Comunale di bologna, amaT & TeaTRo dell’aquila/ Comune di FeRmocon il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna-Assessorato alla Cultura, Provincia di Parma

    Sorprendente, ammaliante.“Il Sole 24 ore”

    Con ToscaX Monica Casadei inaugura il nuovo progetto dedicato a Giacomo Puccini, interpretando la celeberrima opera lirica con segno impetuoso e empatia intellet-tuale. Prosegue il dialogo appassionato con la grande tradizione dell’opera che la coreografa ferrarese, affiancata dalla compagnia Artemis Danza, da qualche tempo conduce, attraverso il linguaggio fisico e fortemente emotivo della sua danza.

    Non ci sono, al centro dello spettacolo, la storia d’amore fra Tosca e il pittore rivolu-zionario Cavaradossi, lo sviluppo canonico della trama né lo spartito lirico dell’ope-ra: concentrando l’attenzione sull’acmè del dramma che esplode nel secondo atto, meno melodico ma più intrigante, la Casadei ha scelto come nucleo focale il rapporto fra vittima e carnefice che nasce tra Tosca e il barone Scarpia, il capo della polizia sfrenatamente innamorato di lei. Tanto dominante è la figura del barone, crudele e sadica, quanto inerme e vulnerabile quella della protagonista.

    Su questo binario tematico il compositore Luca Vianini ha rielaborato la partitura originale dell’atto (presente come registrazione della Royal Opera House, voce di Angela Gheorghiu), caratterizzata da incisi taglienti e armonie dissonanti, inseren-do tracce contemporanee e reiterando alcune parole chiave in loop.

    Coreografie energiche e fulminee, toniche e nervose corrispondono all’azione dram-matica concitata e al ritmo musicale impetuoso, costruendo un’atmosfera quasi da thriller, che si proietta su una scena tenebrosa con costumi in pelle nera e bande fetish. Una danza corale, gonfia di impulsi e passioni, istintiva e a tratti selvaggia, convive con gli assoli delicati e intimistici riservati all’eroina pucciniana.

    artemisdanza.com

    DANZA

    38 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • SABATO 6 FEBBRAIO 2016

    LEGOcoreografia, allestimento e costumi di Giuseppe Spotamusiche Ezio Bosso, A Filetta, Jóhann Jóhannsson, Olafur Arnalds/ Nils Frahmluci Carlo Cerri - video e sound design OOOPStudiorealizzazione costumi Francesca Messori - Sartoria Aterballetto

    PASSO A DUE

    ANTITESIcoreografia di Andonis Foniadakismusiche Gian Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi, Giuseppe Tartinisound design Julien Tarridecostumi di Kristopher Millar & Lois Swandaleluci di Carlo Cerrirealizzazione costumi Sartoria Aterballetto

    ComPagnia aTeRballeTTodirezione artistica Cristina Bozzolini

    Ponti, legami, strade da seguire per cercare se stessi, per cercare amore, amicizia, famiglia, vita. Eventi che stabiliscono unioni, che si trasformano in altri eventi. Lego, la nuova coreografia creata dal giovane, talentuoso, Giuseppe Spota per Ater-balletto, racconta la necessità suprema e ineluttabile di camminare, di realizzare, passo dopo passo, la via da percorrere, di comprendere coloro che ne faranno parte.È il disegno di una grande mappa: strade e dedali che si intersecano, si incontrano e scon-trano, che indicano la direzione ed il movimento, che creano relazioni casuali o volontarie.

    “Ho costruito il pezzo” - afferma il greco Foniadakis a proposito di Antitesi - “com-battendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta”. La coreografia si nutre di antico e di attuale mettendo in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto. Barocca e contemporanea, la musica scelta lega tra loro vari compositori italiani, al di là delle barriere temporali, nella condivisione sottotraccia di un dna che si fa avvertire come peculiare del nostro paese. Pergolesi, Scarlatti, Tartini convivono e collidono con Giacinto Scelsi e Fausto Romitelli, offrendo alla danza un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nel-lo spazio tra aggressività e dolcezza.Antitesi è in programma al Piccolo Teatro di Milano per EXPO.

    aterballetto.it

    teatro bonci catalogo 2015-2016 39

  • VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016

    MERAVIGLIAcreato e diretto da Alessandro Pietrolinicoreografie aeree Ileana Prudentecostumi Ileana Prudente e Irene Chiarledisegno luci Niki Casalboni e Alessandro PietrolinisoniCs

    produzione e distribuzione fanzia verlicchi per equipe eventi sas

    Coreografie suggestive, splendidi costumi, numeri mozzafiato.“La Stampa”

    Meraviglia è lo spettacolo più famoso della compagnia torinese Sonics: acrobati volanti, portatori di adrenalina e emozioni, che arrivano per la prima volta a Cesena dopo aver incantato le platee di mezzo mondo, dall’Europa all’America fino al Medio Oriente, resi celebri da eventi come la Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006 e la Cerimonia di Inaugurazione dello Stadio Olimpico di Kiev per gli Europei di Calcio del 2012.

    La perfezione del gesto atletico nella loro performance si trasforma in vere e proprie poesie di corpi e tutta la genialità del nouveau cirque si fonde con la danza acroba-tica per trasportare il pubblico di tutte le età in un viaggio meraviglioso, negli spazi infiniti della fantasia umana.Sospesi in aria tra corde, cerchi metallici e teli colorati, i danzatori disegnano stupe-facenti scene volanti, con una serie di acrobazie mozzafiato e creative coreografie.Meraviglia è una favola moderna dove animali, fiori e altre creature bizzarre fanno capolino dalla scena per entrare a pieno titolo nel mondo onirico di chi assiste a que-sto spettacolo magico. Il pubblico prova un brivido dall’inizio alla fine e, senza un momento di stanchezza, resta per 80 minuti a bocca aperta a godersi il gioco spet-tacolare tra corpi e colori, imponenti macchine sceniche e sfide alla legge di gravità.

    Nati nel 2001 da un’idea di Alessandro Pietrolini e Ileana Prudente, i Sonics conti-nuano a riempire i teatri, i cieli e le piazze con i loro leggeri acrobati, dando vita, ogni volta, ad eventi irripetibili. E quando lo spettacolo finisce resta una sola domanda: è stato sogno o realtà?

    sonics.it

    DANZA

    40 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • SABATO 5 MARZO 2016

    PUZZLEuna creazione Kataklò Athletic Dance Theatre ideazione e direzione artistica Giulia Staccioliinterpreti Maria Agatiello, Claudia Cavalli, Giulio Crocetta, Eleonora Guerrieri, Serena Rampon, Stefano Ruffato, Marco ZanottiKaTaKlò aThleTiC danCe TheaTRein collaborazione con miTo s.R.l.promozione e distribuzione progetti dadaumpa s.r.l.

    Un’ondata di freschezza che ha stregato il mondo.“La Repubblica”

    Grazie all’inconfondibile e spettacolare fusione di danza, atletismo acrobatico, mi-mica e humor, la ricercata scrittura coreografica di Kataklò compone scenari surrea-li, azzera la gravità, crea illusioni e sfida l’immaginazione, superando ogni confine.

    Dopo l’enorme successo di pubblico e critica ottenuto nelle più importanti città del mondo, continua, per il quarto anno consecutivo, la tournée di Puzzle, lo show che ha travolto il pubblico italiano e internazionale con la sua ondata di energia.Fortemente voluto da Giulia Staccioli - ideatrice di Kataklò dopo l’esperienza da gin-nasta olimpica e la formazione nella troupe dei Momix - Puzzle è una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche della compagnia e ideazioni dei danzatori, che hanno ricevuto, per questa creazione collettiva, “licenza di fantasia”. Apice scenico di un lungo percorso, lo spettacolo me-scola singole idee per ottenere un’alchimia perfetta, scommettendo sulla diversità e la varietà espressiva, con registri che vanno dal teatro alla danza fino all’acrobati-ca. Un mix in cui le competenze di tutti gli artisti coinvolti si esprimono pienamente.

    Fra le più importanti occasioni in cui la compagnia si è esibita, la rappresentazione di fronte a Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù (2003), le Olimpiadi di Sydney (2000), la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Torino (2006), il Fringe Festival di Edimburgo (2006 e 2009), il Capodanno di Hong Kong (2007), il 60nnale dell’Assemblea Regionale Siciliana (2007), le Olimpiadi della Cultura a Pechino (2008).

    kataklo.com

    teatro bonci catalogo 2015-2016 41

  • SABATO 5 DICEMBRE 2015

    KAROL KAMINSKI violino ARNOLD GNIWEK pianoin collaborazione con assoCiazione Polonia e ConsolaTo geneRale di Polonia in milano

    PROGRAMMAH. WIENIAWSKI POLONEZ D DUR OP. 4 E A DUR OP. 21K. SZYMANOWSKI TRE CAPRICCI DI PAGANINI / TRZY KAPRYSY PAGANINIEGO/ 20, 21, 24 OP. 40G. BACEWICZ CAPRICCIO POLACCO/ KAPRYS POLSKIF. CHOPIN BALLADA G-MOLL OP. 23J. BRAHMS SONATA PER VIOLINO  E PIANOFORTE D-MOLL/ SONATA NA SKRZYPCE

    I FORTEPIAN D-MOLL

    Karol Kamiński ha iniziato a suonare il violino all’età di 7 anni. La sua musicalità e le sue competenze sullo strumento sono stati notati da tutti i professori con cui ha studiato.Formatosi con noti maestri polacchi come Pawel Puczek e Urszula Pietrzyk-Sz-legier, ha partecipato a corsi di perfezionamento con Philippe Graffin, Krzysztof Wegrzyn, Roland Baldini, Yair Kless, Piotr Tarcholik. Diplomato nel 2012 alla Acca-demia Musicale Karol Szymanowski di Katowice con il più alto riconoscimento, ha lavorato in seguito con l’Orchestra da Camera Slesiana. Ha partecipato a vari festi-val europei, oltre che in Polonia, in Svezia, Germania e Italia.Ha vinto il 1° premio al concorso “Luigi Zanuccholi” a Sogliano al Rubicone, nella ca-tegoria musica da camera. È stato finalista in vari concorsi nazionali polacchi.

    Arnold Gniwek è un pianista molto apprezzato per le sue esuberanti e giovanili interpretazioni, per l’eccezionale attenzione ai dettagli e le sfumature del suo stile. Nel marzo 2012 ha debuttato con un recital presso la Steinway Hall di Detroit, negli Stati Uniti. Si è esibito in tutta la Polonia, in Spagna, Francia, Germania, Svezia, Slovacchia, Ucraina e Italia. È stato diretto da direttori d’orchestra del calibro di Kr-zysztof Penderecki, Massimiliano Caldi, Szymon Kawalla. Diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Musica Karol Szymanowski di Ka-towice, ha partecipato ai master class di Wojciech Switała, Kevin Kenner, Dang Thai Son, Lee Kum Sing, Fabio Bidini, Viera Nossina, Adam Wodnicki e Anthony Spiri.1 ° premio al Concorso Internazionale di Musica a Sogliano al Rubicone, ha vinto an-che numerosi concorsi in patria.

    arnoldgniwek.com | facebook.com/AssociazionePolonia

    Abbonati in anticipo | musica e danza

    42 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • teatro musicale

    GABRIELLA CASOLARIGIANFRANCO BERARDI

    fotografati da Luca Del Pia

  • DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 ORE 21INAUGURAZIONE STAGIONE 2015 2016

    ABSCHIEDmusiche per Renato Serra di Claudio Scannavini, Marco Taralli, Gustav Mahlereseguite dall’Ensemble “Metamorphosen” del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena maestro concertatore Paolo Chiavacci pianoforte Luigi Tanganellilettura di brani dall’”Esame di coscienza di un letterato” di Renato Serramultimedia a cura del Dipartimento Nuove Tecnologie del Conservatorio in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena ConseRVaToRio “bRuno madeRna” di Cesena

    Proseguendo nell’originale progetto di costruire proprie produzioni musicali, il Te-atro Bonci ha promosso, nell’ambito delle celebrazioni serriane, la realizzazione da parte del Conservatorio di Cesena di un concerto in forma di spettacolo. Il titolo, Ab-schied, rimanda all’opera di Gustav Mahler Il canto della terra, composta tra il 1908 e il 1909, per orchestra sinfonica e due cantanti. I movimenti sono 6 per altrettanti lieder, l’ultimo dei quali, Der Abschied, eseguito in questo concerto, è una patetica e dolente dichiarazione di addio e di morte.

    I compositori Claudio Scannavini e Marco Taralli, docenti del Conservatorio di Cese-na, nell’elaborare una composizione originale hanno inserito un riferimento signifi-cativo al capolavoro di Mahler, che rappresenta un presagio dell’imminente conflitto e della rovina che la guerra stava per portare in tutta Europa. Altri importanti inserimenti nel testo musicale sono realizzati attraverso la lettura di brani dell’Esame di coscienza di un letterato di Renato Serra e l’uso di tecnologie multimediali curate dal Dipartimento Nuove Tecnologie del Conservatorio di Cesena. La composizione è eseguita dall’Ensemble “Metamorphosen” del Conservatorio di Cesena, guidata dal Maestro concertatore Paolo Chiavacci. L’allestimento costituito prevalentemente da un’accurata regia scenotecnica e illuminotecnica provvede a facilitare la fruizione di un’affascinante e originale partitura musicale, composta per l’occasione.

    conservatoriomaderna-cesena.it

    TEATRO MUSICALE

    44 teatro bonci catalogo 2015-2016

  • VENERDÌ 18 DICEMBRE 2015 ORE 21

    TRAVIATA ovvero La signora delle camelieopera in due atti e quattro quadri di Nanni Garellatratta da “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas e da “La traviata” di Giuseppe Verdi elaborazione musicale Claudio Scannavini direttore Massimiliano CarraroOrchestra del Teatro Comunale di Bolognacon i cantanti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna: Marianna Mennitti, Luciana Pansa, Néstor Losán, Michele Patti, Giovanni Maria Palmia, Nicolò Doniniregia Nanni Garellascene Antonio Fiorentinocostumi Claudia Pernigottiluci Gigi Saccomandiregista assistente Gabriele Tesauriemilia Romagna TeaTRo Fondazione, Fondazione TeaTRo Comunale di bologna

    L’immensa popolarità della Traviata, il suo essere indissolubilmente legata al nome delle più celebri dive del bel canto, fa a volte dimenticare come rappresenti per Verdi un traguardo del suo itinerario creativo verso l’integrazione tra opera e dramma parlato. Non a caso, dunque, Nanni Garella ha pensato a uno spettacolo dove si co-niugano prosa e lirica.

    Il sipario si apre su un dramma in prosa ispirato a La signora delle camelie di Dumas (da cui è tratta l’opera verdiana) i