8
CHARLES MESSIER Charles Messier nacque a Badonviller in Lorena (Francia) il 26 giugno 1730, decimo dei dodici figli avuti da Francoise B. Grandblaise e Nicolas Messier, quest’ultimo un usciere di corte. Sei dei suoi fratelli e sorelle perirono in giovane età, e Charles ne conobbe solo 5. Nel 1741 morì prematuramente il padre, e la sua educazione fu affidata alla sorella maggiore Hyacinthe, che gli insegnò la scrittura, il disegno e la metodica del lavoro amministrativo, che giocò un ruolo molto importante nel futuro di Charles. Il suo interesse per l’astronomia iniziò nel 1744, all’età di 14 anni, quando apparve in cielo la Grande Cometa De- Chéseaux, con addirittura sei code. Quattro anni più tardi, un’eclisse anulare di Sole si rese visibile nel suo paese natale. Una svolta nella sua vita si verificò nel 1751 quando, all’età di 21 anni, un abate amico di famiglia, gli trovò due opportunità d’impiego a Parigi: la prima presso un curatore di un palazzo e l’altra presso l’astronomo Joseph Nicolas Delisle all’Osservatorio di Paris-Cluny. Delle due accettò l’ultima, che ritenne la più vantaggiosa, ed il 23 settembre di quell’anno partì per la capitale Parigi, governata in quel periodo da Luigi XV. L’incontro di questo ragazzo con la scienza astronomica sarà uno dei più fecondi, tanto da farlo diventare uno dei maggiori osservatori visuali del suo tempo e tuttora una figura d’estrema rilevanza nella storia dell’astronomia. Grazie alla sua notevole abilità nel disegno, i suoi primi impieghi furono quelli di copiare mappe e cartine per l’Osservatorio della Marina, ma nello stesso periodo il direttore lo introdusse alle strumentazioni in uso. Per gran parte della vita annotò su un diario tutto ciò che accadeva attorno a lui. Vengono descritte infatti curiosità, lavoro e riflessioni pressoché giornaliere: avvenimenti popolari (esecuzioni pubbliche, ad esempio), annotazioni meteorologiche (inquinamento già presente provocato dai fumi cittadini) e naturalmente eventi astronomici (passaggi di Mercurio e Venere sul disco solare, eclissi di Luna e di Sole, ecc...). I suoi scritti mostrano anche il lato nascosto del nostro astronomo, capace di associare dati meramente tecnici ad argute osservazioni della vita di allora. La sua prima osservazione documentata fu quella del transito di Mercurio sul disco solare del 6 maggio 1753. Fu solo nel 1757 che ottenne un mandato superiore per l’osservazione in proprio. Le attività di quel periodo vertevano su studi d’eclissi ed occultazioni lunari e rilevazioni dei tempi relativi ai fenomeni prodotti dai satelliti di Giove. Precedendo ufficialmente tutti in Francia, nel gennaio del 1759 osservò la cometa di Halley facendo così salire il suo nome agli onori delle cronache. Messier fu talmente affascinato da queste misteriose visitatrici che dedicò a loro gran parte della sua vita, di fatto inventando il mestiere di “cacciatore di comete”. Nel 1763, durante l’elezione di un astronomo aggiunto all’Académie Royale francese, stranamente il suo nome non esce vincitore pur essendo uno degli astronomi più acclamati di Francia. Fu comunque ammesso sette anni dopo, non prima però di essere entrato nella Royal Society di Londra (1764), nella Royal Swedish Academy of Sciences (1769) e nella Berlin Academy of Sciences (1769). In questo periodo le sue osservazioni astronomiche sembrano non avere fine: osservò tutte le possibili eclissi solari e lunari, transiti ed occultazioni dei satelliti galileiani su Giove, osservò Marte, la

CHARLES MESSIER - astrogeo.va.it · solari e lunari, transiti ed occultazioni dei satelliti galileiani su Giove, osservò Marte, la “sparizione” degli anelli di Saturno e come

  • Upload
    others

  • View
    6

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

CHARLES MESSIER

Charles Messier nacque a Badonviller in Lorena (Francia) il 26 giugno 1730, decimo dei dodici figli avuti da Francoise B. Grandblaise e Nicolas Messier, quest’ultimo un usciere di corte. Sei dei suoi fratelli e sorelle perirono in giovane età, e Charles ne conobbe solo 5. Nel 1741 morì prematuramente il padre, e la sua educazione fu affidata alla sorella maggiore Hyacinthe, che gli insegnò la scrittura, il disegno e la metodica del lavoro amministrativo, che giocò un ruolo molto importante nel futuro di Charles. Il suo interesse per l’astronomia iniziò nel 1744, all’età di 14 anni, quando apparve in cielo la Grande Cometa De-Chéseaux, con addirittura sei code. Quattro anni più tardi, un’eclisse anulare di Sole si rese visibile nel suo paese natale. Una svolta nella sua vita si verificò nel 1751 quando, all’età di 21 anni, un abate amico di famiglia, gli trovò due opportunità d’impiego a Parigi: la prima presso un curatore di un palazzo e l’altra presso l’astronomo Joseph Nicolas Delisle

all’Osservatorio di Paris-Cluny. Delle due accettò l’ultima, che ritenne la più vantaggiosa, ed il 23 settembre di quell’anno partì per la capitale Parigi, governata in quel periodo da Luigi XV.L’incontro di questo ragazzo con la scienza astronomica sarà uno dei più fecondi, tanto da farlo diventare uno dei maggiori osservatori visuali del suo tempo e tuttora una figura d’estrema rilevanza nella storia dell’astronomia.Grazie alla sua notevole abilità nel disegno, i suoi primi impieghi furono quelli di copiare mappe e cartine per l’Osservatorio della Marina, ma nello stesso periodo il direttore lo introdusse alle strumentazioni in uso. Per gran parte della vita annotò su un diario tutto ciò che accadeva attorno a lui. Vengono descritte infatti curiosità, lavoro e riflessioni pressoché giornaliere: avvenimenti popolari (esecuzioni pubbliche, ad esempio), annotazioni meteorologiche (inquinamento già presente provocato dai fumi cittadini) e naturalmente eventi astronomici (passaggi di Mercurio e Venere sul disco solare, eclissi di Luna e di Sole, ecc...). I suoi scritti mostrano anche il lato nascosto del nostro astronomo, capace di associare dati meramente tecnici ad argute osservazioni della vita di allora. La sua prima osservazione documentata fu quella del transito di Mercurio sul disco solare del 6 maggio 1753. Fu solo nel 1757 che ottenne un mandato superiore per l’osservazione in proprio. Le attività di quel periodo vertevano su studi d’eclissi ed occultazioni lunari e rilevazioni dei tempi relativi ai fenomeni prodotti dai satelliti di Giove. Precedendo ufficialmente tutti in Francia, nel gennaio del 1759 osservò la cometa di Halley facendo così salire il suo nome agli onori delle cronache. Messier fu talmente affascinato da queste misteriose visitatrici che dedicò a loro gran parte della sua vita, di fatto inventando il mestiere di “cacciatore di comete”. Nel 1763, durante l’elezione di un astronomo aggiunto all’Académie Royale francese, stranamente il suo nome non esce vincitore pur essendo uno degli astronomi più acclamati di Francia. Fu comunque ammesso sette anni dopo, non prima però di essere entrato nella Royal Society di Londra (1764), nella Royal Swedish Academy of Sciences (1769) e nella Berlin Academy of Sciences (1769). In questo periodo le sue osservazioni astronomiche sembrano non avere fine: osservò tutte le possibili eclissi solari e lunari, transiti ed occultazioni dei satelliti galileiani su Giove, osservò Marte, la

“sparizione” degli anelli di Saturno e come se non bastasse prese accuratamente nota delle temperature e delle pressioni giornaliere. Nel 1770 scopre la cometa di Lexell, il cui nome viene dato non allo scopritore (Messier, appunto), ma ad Anders Lexell, astronomo e matematico finlandese che ne calcolò l’orbita. In quell’anno, Charles sposò Marie-Françoise de Vermauchampt. Purtroppo due anni dopo, ad una settimana dalla nascita del loro primo figlio, la moglie morì, ed il piccolo la seguì due giorni dopo.Nel 1771 successe a Delisle come capo dell’Osservatorio della Marina e questo per lui fu un grande salto di qualità: si trasferì infatti dal Collége Royal de France (dove abitava Delisle) all’Hotel de Cluny (sede in Parigi dell’Osservatorio). Lo stipendio annuale passò da 1.700 a 2.000 franchi.Nel 1774 l’astronomo francese Jerome de Lalande presentò a Messier un giovane astronomo, Pierre Méchain (1744 – 1804), che sarebbe poi diventato il suo inseparabile collaboratore. Fu proprio in quel periodo che l’astronomo Lalande (famoso per le sue lezioni di divulgazione a Parigi) volle rendere merito alle osservazioni di Messier dedicandogli addirittura una costellazione, Custos Messium (colui il quale cura le messi) posta fra Cefeo, Cassiopea e Giraffa; sopravvisse per circa un secolo, poi venne cancellata dall’albo delle costellazioni.Nello stesso anno pubblicò nel giornale della French Academy of Sciences il suo primo catalogo, che comprendeva 45 oggetti e una bibliografia riguardante le “stelle nebulose”, che già allora suscitavano dubbi e perplessità tra gli astronomi. Nella primavera del 1781 Messier pubblicò la versione finale del suo catalogo sul “Connoissance des Temps for 1784” il quale conteneva 103 oggetti, parte dei quali scoperti da Méchain.Nel novembre di quell’anno incorse in un terribile incidente mentre visitava il giardino botanico di Parigi: cadde involontariamente in una ghiacciaia (luogo dove si conservava il ghiaccio per l’estate) profonda oltre 7 metri, provocandosi diverse fratture. Fu curato da un celebre chirurgo: restò a letto per un anno ma rimase zoppo e con un polso malconcio. Proprio mentre si trovava in convalescenza volle rendere onore a William Herschel per la recente scoperta di Urano. L’anno successivo fu testimone di un evento atmosferico senza precedenti: per circa un mese in quasi tutta l’Europa si ebbe una densa nebbia che “fece diventare il sole di colore rossastro, osservabile ad occhio nudo a qualunque ora del giorno”; si seppe molto tempo dopo che fu una devastante eruzione vulcanica in Islanda. Sempre abile cacciatore di comete, ne scoprì un’altra nel 1785: l’amico Méchain, direttore dell’Osservatorio Reale, l’aveva però notata la notte precedente. L’inverno a cavallo degli anni 1788 e 1789 fu terribilmente rigido: dal 25 novembre al 13 gennaio il termometro non salì mai sopra lo zero e la Senna ghiacciò per due mesi.Durante la Rivoluzione Francese (1789-1794) perse i fondi a causa della caduta delle massime istituzioni del Regno: fu così parecchie volte costretto a farsi prestare accessori indispensabili (come le candele ad olio) da altri astronomi parigini (tra cui lo stesso Lalande), non avendo neppure i soldi per acquistarle. Fortune migliori si sarebbero avvicinate con Napoleone, dalle cui mani nel 1806 ricevette la Legion d’Onore (assieme a Méchain), massima onorificenza del tempo.Nel 1801, quando il 1° gennaio viene scoperto da Piazzi il primo asteroide chiamato Ceres, Messier compie 71 anni scoprendo la sua ultima cometa e portando così a tredici il numero totale di quelle scoperte (alle quali vanno aggiunte sette come co-scopritore) e a 41 il numero totale di quelle

osservate (metà delle comete allora conosciute!), tanto che lo stesso Re di Francia Luigi XV lo aveva già soprannominato “furét des cometes”, il furetto delle comete. Al termine della sua vita divenne pressoché cieco e fu colpito da una paralisi al lato destro del corpo. Si ristabilì in modo parziale ma le sue forze diminuirono progressivamente. Morì nella sua casa di Parigi all’alba della restaurazione del Regno di Francia la notte tra l’11 e il 12 aprile 1817, vicino ai suoi 87 anni. Riposa ora nel cimitero di Père Lachaise a Parigi.A Messier sono stati dedicati due crateri lunari (Messier A e B) e l’asteroide (7359) Messier.

GLI STRUMENTI

L’epoca nella quale visse Messier segnò grandi cambiamenti nelle costruzioni ottiche: nei primi anni della sua lunga ed importante carriera si utilizzavano telescopi rifrattori non acromatici (avevano cioè aberrazione cromatica sotto forma di iride colorata che circondava gli oggetti), di piccoli diametri (5-6 cm) e con focale molto lunga (fino a 7,5 metri). L’ingrandimento medio con cui operava Messier era di 80x, ma per particolari oggetti arrivava fino a 138x. Verso il 1760 si fece ancora più fine la tecnica costruttiva di rifrattori non acromatici: grazie a lenti meglio lavorate, la lunghezza dei tubi diminuì sensibilmente, anche se il diametro rimaneva contenuto a causa della difficoltà di lavorazione. In questo campo eccellevano gli Inglesi, primo fra tutti Short.

Attorno al 1770 nacquero corti telescopi cercatori, sempre ad una lente obiettiva, che Messier utilizzava sovente come cerca-comete, poiché avevano oltre 5° di campo. Altri strumenti accessori vennero utilizzati dal nostro astronomo: nei suoi scritti si trovano riferimenti a molti micrometri filari, che permettevano precise determinazioni della posizione e della dimensione degli astri poiché possedevano fili di seta con divisioni di 1 secondo d’arco. La loro illuminazione era garantita dalla fiamma di una candela, attenuata da una piccola saracinesca. Sempre in quegli anni ebbero discreto successo i telescopi riflettori newtoniani e gregoriani realizzati con specchi in bronzo o rame, che andavano però rilucidati ogni sei mesi circa per evitare il pericolo di ossidazione. La maggior parte degli studi di Messier si ebbe proprio con un newtoniano di circa 15 cm di diametro e con focale equivalente a 1350 mm: lo specchio causava però la dispersione dell’80% circa della luce incidente, quindi si può ben capire la minima profondità osservativa raggiunta da Messier. Con esso osservò diversi oggetti stellari, come gli ammassi globulari (sconosciuti al tempo) ma non li risolse in stelle perché considerò inutile forzare gli ingrandimenti (siccome il suo scopo principale era quello di osservare comete, che richiedono bassi ingrandimenti e larghi campi oculari). Solo William Herschel nel 1780 indicò metodi innovativi per la costruzione di specchi di maggiore apertura con una lega più riflettente (chiamata “speculum”) formata dal 68% di rame e dal 32% di stagno, con i quali riuscì a risolvere in stelle diversi oggetti nebulari.In quello stesso periodo vennero costruiti rifrattori acromatici con un obiettivo formato da due o più lenti e con un diametro max di 127 mm circa: con questo telescopio egli osservò Giove, la divisione di Cassini su Saturno e alcune stelle doppie, con le quali arrivò fino a 300x.

Messier utilizzò anche telescopi di maggior diametro, come il rifrattore acromatico da 190 mm costruito dagli ottici francesi Aumont attorno al 1790, ma fu costretto a ridurre il diametro fino a circa 12 cm vista la pessima qualità delle immagini. Ovviamente gli strumenti dell’epoca non erano all’altezza di quelli d’oggi, ma non erano neppure pessimi come si è teso a far credere: con il rifrattore da 83 mm egli poteva raggiungere una risoluzione di circa 2” ed una magnitudine attorno alla undicesima. Inoltre i costruttori di telescopi avevano sviluppato buone montature equatoriali con le quali era possibile seguire efficacemente la rotazione celeste. Qui di seguito sono elencati i principali telescopi con i quali operò Messier:

STRUMENTO PROPRIETARIO INGRAND.

1. Rifrattore ordinario di 23 piedi (1759) 102x

2. Rifrattore ordinario di 19 piedi (1760) Osservatorio di Parigi 76x

3. Rifrattore ordinario di 25 piedi (1760) 138x

4. Rifrattore ordinario di Messier di 3,5 piedi (1763) Messier 27,115x

5. Rifrattore ordinario di 30 piedi M. Baudouin 117x

6. Rifrattore ordinario di Campani M. Maraldi 64x

7. Rifrattore acromatico di 10,5 piedi M. de Courtanvaux 120x

8. Rifrattore acromatico di De l'Estang di 3,5 piedi M. Baudouin 120x

9. Rifrattore acromatico di Aumont & Aumont di 16 piedi e apertura di 5" 180,203,300x

10. Rifrattore acromatico a 3 lenti di Dollond di 3,5 piedi e apertura di 3,5" B. de Saron 27,40,68,115,144,240x

11. Riflettore gregoriano di Short di 6 piedi M. Lemonnier 110x

12. Riflettore gregoriano di 30 pollici e apertura di 6" B. De Saron 104,140x

13. Riflettore gregoriano di Carché di 4 piedi e apertura di 6" (1776) 150,250x

14. Riflettore newtoniano di 4,5 piedi e apertura di 6" Osservatorio di Parigi 55,66,108x

15. Riflettore newtoniano di 1 piede e apertura di 3" M. de Saron 44x

1 piede = 30,5 cm 1 pollice = 2,54 cm

GLI OGGETTI DEL CATALOGO MESSIER

Charles Messier, come già detto, fu un grande ricercatore di comete, ma in astronomia è ricordato soprattutto per il suo famosissimo catalogo che ancora oggi è alla base delle osservazioni astronomiche.La genesi del catalogo è piuttosto casuale: durante una serata osservativa del 1758 dedicata ad una cometa che transitava nei pressi del corno meridionale del Toro, puntando verso la stella Tauri egli notò una “luce biancastra allungata come la fiamma di una candela, senza alcuna stella”; si accorse subito che non si trattava della cometa, quindi ne tracciò le coordinate. Questo oggetto prenderà il nome di M1, anche se in realtà era già stato scoperto 27 anni prima da un altro astronomo, chiamato John Bevis, la cui osservazione però non giunse mai a Parigi. Oggi M1 è conosciuta come la Nebulosa del Granchio, nome datogli nel 1846 da Lord Rosse, che la osservò con il suo telescopio da 182 cm di diametro. Il primo elenco sistematico venne pubblicato nel “Memoires de l’Academie” nel 1774 e conteneva 45 oggetti. La lista definitiva venne resa nota nel 1781 e pubblicata sul “Connoissance des Temps for 1784”. Conteneva un totale di 103 oggetti, compresa un’introduzione al suo Catalogo. Lo scopo principale di questa opera era quello di facilitare la ricerca e l’osservazione delle comete segnalando preventivamente gli oggetti che potevano essere confusi con queste. Occorre di nuovo precisare che Messier osservò con un telescopio di 15 cm di diametro e che la maggior parte degli oggetti non poteva essere risolto in stelle per i ridotti ingrandimenti usati. Inoltre a quel tempo erano sconosciuti gli odierni ammassi aperti e gli ammassi globulari, nonché le galassie esterne alla nostra, quindi egli li catalogò tutti indistintamente come “nebulosità”.Dopo la morte di Messier (1817) il suo catalogo venne di nuovo ampliato: Camille Flammarion aggiunse nel 1921 il 104° oggetto basandosi sulle coordinate fornite in una lettera del 1783 da Méchain; M105 - M106 e M107 vennero inclusi da H.S.Hogg, che trovò un’altra lettera dello stesso

nel 1947; M108 e M109 vennero introdotti da O. Gingerich nel 1960, mentre M110 venne incluso da Kenneth Glyn Jones nel 1966.E’ obbligatorio precisare che “solo” 41 oggetti vennero effettivamente scoperti da Messier, dato che la maggior parte di essi venne da lui solo catalogata assieme al giovane collaboratore Méchain, scopritore di altri 27 oggetti. Oggi sappiamo che alcuni di essi non corrispondono in realtà a nulla, come M40 e M73, altri (M47 - M48 - M91 e M102) non richiamano a nessun oggetto in particolare prendendo in considerazione le sue coordinate. Ricerche successive hanno poi chiarito la posizione di questi ultimi. Di ogni oggetto che osservava egli ne diede ampia descrizione; qui sono riportate alcune sue annotazioni:

M13: “La notte fra l’1 e il 2 giugno 1764 ho notato una nebulosa nella cintura di Ercole, mi sono assicurato che non contenesse alcuna stella avendola esaminata con un telescopio newtoniano a 60x: è tonda, bella e brillante con il centro più luminoso dei bordi. E’ accompagnato da due stelle di ottava magnitudine una sopra e l’altra sotto la nebulosa. “

M31: “Il cielo era bellissimo durante la notte del 3-4 agosto e Andromeda era vicino al meridiano: ho esaminato la nebulosa scoperta da Simon Marius nel 1612 con un eccellente telescopio da 15 cm a 104x. Il centro è abbastanza luminoso e non vi è traccia di stelle: è fusiforme e parrebbe formata da due coni di luce di 15’ di diametro opposti alla base in direzione N0-SE. Ci sono due punti di luce a 40’ di distanza.”

M42: ”Ho esaminato la nebulosa della spada di Orione, descritta da Huygens nel 1656, con un telescopio da 15 cm a 104x. Essa contiene 11 stelle, ve n’è una brillante al centro, chiamata orionis, accompagnata da altre 3 piccole stelle di differenti magnitudini molto vicine alla principale. Ho effettuato un disegno di essa ed è sorprendente trovare cambiamenti così notevoli rispetto agli altri disegni precedentemente effettuati da altri astronomi come Huygens e Le Gentil.”

M57: “La notte del 31/1/1779 vidi una macchia di luce tra e lyrae cercando la cometa del 1779 che passava lì vicino. Sembra che questa macchia di luce sia rotonda e composta da stelline molto piccole, indistinguibili col miglior telescopio: esse sono però semplicemente sospette. Scoperta poco tempo fa da Darquier mentre osservava la medesima cometa.”

Ecco la lista completa degli oggetti Messier:

OGGETTO A.R. DECLIN. COSTELL. MAGNIT. TIPO NOTE

M1 - NGC 1952 05h 34m,5 22°01' tau 8,2 resto di supernova scoperto da John Bevis nel 1731

M2 - NGC 7089 21h 33m,5 -00°49' aqr 6,5 amm. globulare scoperto da Maraldi l' 11 / 9 / 1746

M3 - NGC 5272 13h 42m,2 28°23' cvn 6,3 amm. globulare scoperto da Messier il 3 / 5 / 1764

M4 - NGC 6121 16h 23m,4 -26°32' sco 6,0 amm. globulare scoperto da De Chéseaux nel 1745-46

M5 - NGC 5904 15h 18m,6 2°05' ser 5,8 amm. globulare scoperto da Gottfried Kirch il 5 / 5 / 1702

M6 - NGC 6405 17h 40m,5 -32°13' sco 5,0 ammasso aperto scoperto da Hodierna prima del 1654

M7 - NGC 6475 17h 53m,9 -34°49' sco 3,5 ammasso aperto scoperto da Tolomeo prima del 151 d.C.

M8 - NGC 6523 18h 03m,8 -24°23' sgr 6,0 nebulosa diffusa scoperta da John Flamsteed nel 1680

M9 - NGC 6333 17h 19m,2 -18°31' oph 7,9 amm. globulare scoperto da Messier il 28 / 5 / 1764

M10 - NGC 6254 16h 57m,1 -04°06' oph 6,6 amm. globulare scoperto da Messier il 29 / 5 / 1764

M11 - NGC 6705 18h 51m,1 -06°16' sct 5,8 ammasso aperto scoperto da Gottfried Kirch nel 1681

M12 - NGC 6128 16h 47m,2 -01°57' oph 6,6 amm. globulare scoperto da Messier il 30 / 5 / 1764

M13 - NGC 6205 16h 41m,7 36°28' her 5,8 amm. globulare scoperto da Edmund Halley nel 1714

M14 - NGC 6402 17h 37m,6 -03°15' oph 7,6 amm. globulare scoperto da Messier l' 1 / 6 / 1764

M15 - NGC 7078 21h 30m,0 12°10' peg 6,3 amm. globulare scoperto da Maraldi il 7 / 9 / 1746

M16 - NGC 6611 18h 18m,8 -13°47' ser 6,4 amm.ap + nebulosa scoperto da De Chéseaux nel 1745-46

M17 - NGC 6618 18h 20m,8 -16°11' sgr 7,5 nebulosa diffusa scoperta da De Chéseaux nel 1745-46

M18 - NGC 6613 18h 19m,9 -17°08' sgr 6,9 ammasso aperto scoperto da Messier il 3 / 6 / 1764

M19 - NGC 6273 17h 02m,6 -26°16' oph 7,1 amm. globulare scoperto da Messier il 5 / 6 / 1764

M20 - NGC 6514 18h 02m,6 -23°02' sgr 9,0 nebulosa diffusa scoperta da Messier il 5 / 6 / 1764

M21 - NGC 6531 18h 04m,6 -22°30' sgr 5,9 ammasso aperto scoperto da Messier il 5 / 6 / 1764

M22 - NGC 6656 18h 36m,4 -23°56' sgr 5,1 amm. globulare scoperto da Abraham Ihle il 26 / 8 / 1665

M23 - NGC 6494 17h 56m,8 -19°01' sgr 5,5 ammasso aperto scoperto da Messier il 20 / 6 / 1764

M24 - NGC 6603 18h 18m,4 -18°25' sgr 4,6 - 11,0 ammasso aperto scoperto da Messier il 20 / 6 / 1764

M25 - IC 4725 18h 31m,6 -19°15' sgr 6,0 ammasso aperto scoperto da De Chéseaux nel 1745-46

M26 - NGC 6694 18h 45m,2 -09°24' sct 8,0 ammasso aperto scoperto da Messier il 20 / 6 / 1764

M27 - NGC 6853 19h 59m,6 22°43' vul 7,5 nebulosa planet. scoperta da Messier il 12 / 7 / 1764

M28 - NGC 6626 18h 24m,5 -24°52' sgr 7,0 amm. globulare scoperto da Messier il 27 / 7 / 1764

M29 - NGC 6913 20h 23m,9 38°32' cyg 6,6 ammasso aperto scoperto da Messier il 29 / 7 / 1764

M30 - NGC 7099 21h 40m,4 -23°12' cap 7,5 amm. globulare scoperto da Messier il 3 / 8 / 1764

M31 - NGC 224 00h 42m,7 41°16' and 3,5 galassia spirale conosciuta già prima del 905 d.C.

M32 - NGC 221 00h 42m,7 40°52' and 8,2 galassia ellittica scoperta da Le Gentil il 29 / 10 / 1749

M33 - NGC 598 01h 33m,9 30°39' tri 5,8 galassia spirale scoperta da Messier il 25 / 8 / 1764

M34 - NGC 1039 02h 42m,0 42°47' per 5,2 ammasso aperto scoperto da Messier il 25 / 8 / 1764

M35 - NGC 2168 06h 08m,9 24°20' gem 5,1 ammasso aperto scoperto da De Chéseaux nel 1745-46

M36 - NGC 1960 05h 36m,1 34°08' aur 6,0 ammasso aperto scoperto da Hodierna prima del 1654

M37 - NGC 2099 05h 52m,4 32°33' aur 5,6 ammasso aperto scoperto da Hodierna prima del 1654

M38 - NGC 1912 05h 28m,7 35°50' aur 6,4 ammasso aperto scoperto da Hodierna prima del 1654

M39 - NGC 7092 21h 32m,2 48°26' cyg 4,6 ammasso aperto scoperto da Messier il 27 / 10 / 1764

M40 - NGC ----- 12h 22m,4 58°05' uma 9,0 stella doppia notata da Hevelius nel 1660 come nebulosa

M41 - NGC 2287 06h 47m,0 -20°44' cma 4,5 ammasso aperto scoperto da Hodierna prima del 1654

M42 - NGC 1976 05h 35m,4 -05°27' ori 4,0 nebulosa diffusa scoperta da Nicholas Peiresc nel 1610

M43 - NGC 1982 05h 35m,6 -05°16' ori 9,0 nebulosa diffusa scoperta da De Mairan prima del 1731

M44 - NGC 2632 08h 40m,1 19°59' cnc 3,1 ammasso aperto conosciuto già attorno al 250 a.C.

M45 - NGC ----- 03h 47m,0 24°07' tau 1,2 ammasso aperto conosciuto già attorno al 1000 a.C.

M46 - NGC 2437 07h 41m,8 -14°49' pup 6,1 ammasso aperto scoperto da Messier il 19 / 2 / 1771

M47 - NGC 2422 07h 36m,6 -14°30' pup 4,4 ammasso aperto scoperto da Hodierna prima del 1654

M48 - NGC 2548 08h 13m,8 -05°48' hya 5,8 ammasso aperto scoperto da Messier il 19 / 2 / 1771

M49 - NGC 4472 12h 29m,8 08°00' vir 8,4 galassia ellittica scoperta da Messier il 19 / 2 / 1771

M50 - NGC 2323 07h 03m,2 -08°20' mon 6,0 ammasso aperto scoperto da Messier il 5 / 4 / 1772

M51 - NGC 5194 13h 29m,9 47°12' cvn 8,5 galassia spirale scoperta da Messier il 13 / 10 / 1773

M52 - NGC 7654 23h 24m,2 61°35' cas 7,0 ammasso aperto scoperto da Messier il 7 / 9 / 1774

M53 - NGC 5024 13h 12m,9 18°10' com 7,6 amm. globulare scoperto da Messier il 3 / 2 / 1775

M54 - NGC 6715 18h 55m,1 -30°29' sgr 7,7 amm. globulare scoperto da Messier il 24 / 7 / 1778

M55 - NGC 6809 19h 40m,0 -30°58' sgr 7,0 amm. globulare scoperto da Lacaille nel 1751-52

M56 - NGC 6779 19h 16m,6 30°11' lyr 8,2 amm. globulare scoperto da Messier il 19 / 1 / 1779

M57 - NGC 6720 18h 53m,6 33°02' lyr 9,5 nebulosa planet. scoperta da Darquier nel gennaio 1779

M58 - NGC4579 12h 37m,7 11°49' vir 9,7 galassia sp. barrata scoperta da Messier il 15 / 4 / 1779

M59 - NGC 4621 12h 42m,0 11°39' vir 9,7 galassia ellittica scoperta da Koehler l' 11 / 4 / 1779

M60 - NGC 4649 12h 43m,7 11°33' vir 8,8 galassia ellittica scoperta da Koehler l' 11 / 4 / 1779

M61 - NGC 4303 12h 21m,9 04°28' vir 9,7 galassia spirale scoperta da Barnaba Oriani il 5 / 5 / 1779

M62 - NGC 6266 17h 01m,2 -30°07' oph 6,6 amm. globulare scoperto da Messier il 7 / 6 / 1771

M63 - NGC 5055 13h 15m,8 42°02' cvn 8,6 galassia spirale scoperta da Mechaìn il 14 / 6 / 1779

M64 - NGC 4826 12h 56m,7 21°41' com 8,6 galassia spirale scoperta da Bode il 4 / 4 / 1779

M65 - NGC 3623 11h 18m,9 13°05' leo 9,3 galassia spirale scoperta da Méchain il 1 / 3 / 1780

M66 - NGC 3627 11h 20m,2 12°59' leo 9,0 galassia spirale scoperta da Méchain il 1 / 3 / 1780

M67 - NGC 2682 08h 50m,4 11°49' cnc 6,5 ammasso aperto scoperto da Koehler prima del 1779

M68 - NGC 4590 12h 39m,5 -26°45' hya 8,1 amm. globulare scoperto da Méchain il 9 / 4 / 1780

M69 - NGC 6637 18h 31m,4 -32°21' sgr 7,7 amm. globulare scoperto da Lacaille nel 1751-52

M70 - NGC 6681 18h 43m,2 -32°18' sgr 8,1 amm. globulare scoperto da Messier il 31 / 8 / 1780

M71 - NGC 6838 19h 53m,8 18°47' sge 7,2 amm. globulare scoperto da De Chéseaux nel 1745-46 ?

M72 - NGC 6981 20h 53m,5 -12°32' aqr 9,4 amm. globulare scoperto da Messier il 30 / 8 / 1780

M73 - NGC 6994 20h 59m,0 -12°38' aqr 9,0 ammasso aperto scoperto da Messier il 4 / 10 / 1780

M74 - NGC 4736 12h 50m,9 41°07' cvn 8,1 galassia spirale scoperta da Méchain nel settembre 1780

M75 - NGC 6864 20h 06m,1 -21°55' sgr 8,5 amm. globulare scoperto da Méchain il 27 / 8 / 1780

M76 - NGC 650 01h 42m,4 51°34' per 11,0 nebulosa planet. scoperta da Méchain il 5 / 9 / 1780

M77 - NGC 1068 02h 42m,7 -00°01' cet 8,8 galassia spirale scoperta da Méchain il 29 / 10 / 1780

M78 - NGC 2068 05h 46m,7 00°03' ori 10,0 nebulosa diffusa scoperta da Méchain agli inizi del 1780

M79 - NGC 1904 05h 24m,5 -24°33' lep 8,5 amm. globulare scoperto da Méchain il 26 / 10 / 1780

M80 - NGC 6093 16h 17m,0 -22°59' sco 7,2 amm. globulare scoperto da Messier il 4 / 1 / 1781

M81 - NGC 3031 09h 55m,6 69°04' uma 7,0 galassia spirale scoperta da Bode il 31 / 12 / 1774

M82 - NGC 3034 09h 55m,8 69°41' uma 8,5 galassia irregolare scoperta da Bode il 31 / 12 / 1774

M83 - NGC 5236 13h 37m,0 -29°52' hya 8,1 galassia spirale scoperta da Lacaille nel 1751-52

M84 - NGC 4374 12h 25m,1 12°53' vir 9,3 galassia ellittica scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M85 - NGC 4382 12h 25m,4 18°11' com 9,3 galassia ellittica scoperta da Méchain il 4 / 3 / 1781

M86 - NGC 4406 12h 26m,2 12°57' vir 9,2 galassia ellittica scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M87 - NGC 4486 12h 30m,8 12°24' vir 8,7 galassia ellittica scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M88 - NGC 4501 12h 32m,0 14°25' com 9,6 galassia spirale scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M89 - NGC 4552 12h 35m,7 12°33' vir 9,8 galassia spirale scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M90 - NGC 4569 12h 36m,8 13°10' vir 9,5 galassia spirale scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M91 - NGC 4548 12h 35m,4 14°30' com 10,1 galassia sp. barrata scoperta da Messier il 18 / 3 / 1781

M92 - NGC 6341 17h 17m,1 43°08' her 6,5 amm. globulare scoperto da Bode il 27 / 12 / 1777

M93 - NGC 2447 07h 44m,6 -23°52' pup 6,2 ammasso aperto scoperto da Messier il 20 / 3 / 1781

M94 - NGC 4736 12h 50m,9 41°07' cvn 8,1 galassia spirale scoperta da Méchain il 22 / 3 / 1781

M95 - NGC 3351 10h 44m,0 11°42' leo 9,7 galassia sp. barrata scoperta da Méchain il 20 / 3 / 1781

M96 - NGC 3368 10h 46m,8 11°49' leo 9,2 galassia spirale scoperta da Méchain il 20 / 3 / 1781

M97 - NGC 3587 11h 14m,8 55°01' uma 12,0 nebulosa planet. scoperta da Méchain il 16 / 2 / 1781

M98 - NGC 4192 12h 13m,8 14°54' com 10,2 galassia spirale scoperta da Méchain il 15 / 3 / 1781

M99 - NGC 4254 12h 18m,8 14°25' com 9,9 galassia spirale scoperta da Méchain il 15 / 3 / 1781

M100 - NGC 4321 12h 22m,9 15°49' com 9,4 galassia spirale scoperta da Méchain il 15 / 3 / 1781

M101 - NGC 5457 14h 03m,2 54°21' uma 7,8 galassia spirale scoperta da Méchain il 27 / 3 / 1781

M102 - NGC 5866 15h 06m,5 55°46' dra 10,0 galassia spirale scoperta da Méchain nel 1781

M103 - NGC 581 01h 33m,2 60°42' cas 7,4 ammasso aperto scoperto da Méchain nel 1781

M104 - NGC 4594 12h 40m,0 -11°37' vir 8,4 galassia spirale scoperta da Méchain l' 11 / 5 / 1781

M105 - NGC 3379 10h 47m,8 12°35' leo 9,2 galassia ellittica scoperta da Méchain il 24 / 3 / 1781

M106 - NGC 4258 12h 19m,0 47°18' cvn 8,4 galassia spirale scoperta da Méchain nel luglio 1781

M107 - NGC 6171 16h 32m,5 -13°03' oph 8,2 amm. globulare scoperto da Méchain nell' aprile 1781

M108 - NGC 3556 11h 11m,5 55°40' uma 10,1 galassia spirale scoperta da Méchain nel 1781-82

M109 - NGC 3992 11h 57m,6 53°23' uma 9,9 galassia spirale scoperta da Méchain nel 1781-82

M110 - NGC 205 00h 40m,4 41°41' and 8,0 galassia spirale scoperta da Messier il 10 / 8 / 1773

Di alcuni degli oggetti Messier vi sono tuttora dubbi circa la loro reale esistenza e/o posizione precisa. Cercheremo ora di svelare questi misteri:

M24 : Messier catalogò questo oggetto come “ una grossa nebulosità di stelle di oltre 1,5° d’estensione “, conosciuta oggi con il nome di “ nube del Sagittario”. Molti astronomi limitano però M24 a NGC 6603, un ammasso molto più piccolo posto all’interno della nube stessa.

M40 : Messier osservò in una zona di cielo dove doveva trovarsi una presunta “ nebulosa “, descritta da Hevelius nel 1660, ma non la trovò: notò però in quella zona una “ coppia di stelline di eguale magnitudine, difficili da risolvere “, presumendo che Hevelius si fosse confuso ed abbia scambiato queste due stelline per una nebulosa. Spesso questo oggetto viene omesso dalla lista.

M47 : si trova nella Via Lattea ma nell’area descritta da Messier non c’è nulla che somigli ad un ammasso di stelle. Spostando di poco le coordinate da lui fornite si giunge a NGC 2422, unico oggetto nelle vicinanze.

M48 : anch’esso non è situato nell’esatto punto descritto da Messier. Tuttavia 5° a sud del luogo indicato si trova NGC 2548, il più vicino ammasso e corrispondente alla sua descrizione. Un’altra ipotesi sostiene che probabilmente egli notò ma si fece scappare una cometa!

M91 : è anch’esso un errore di posizione. Si trova nell’ammasso di galassie di Virgo-Coma e il dubbio non sta sulla mancanza di alternative, ma sul loro grande numero. Molte furono le ipotesi avanzate: c’era chi sosteneva che fosse una cometa, chi pensava che fosse la galassia NGC 4571 (troppo debole) e chi un duplicato dell’osservazione di M58. Nel 1969 un astronomo texano, W.C.Williams, risolse il problema ipotizzando che Messier tracciò le coordinate in cielo basandosi su M89, ma nel riportarle sulle carte si confuse e le confrontò con M58. Apportando le dovute correzioni si giunge a NGC 4548, accettata universalmente come M91.

M102 : Messier la catalogò come una “ nebulosa molto debole posta tra bootis e draconis “. Dato che queste due stelle distano più di 40° l’una dall’altra, l’Ammiraglio Smith nel 1844 pensò che bootis fosse un’errata trascrizione di bootis. Infatti, tra essa e draconis vi è un gruppo di cinque galassie sparse, la più luminosa delle quali è NGC 5866, una galassia ellittica di decima magnitudine. Ma in una lettera che Méchain (lo scopritore) scrisse a Bernoulli a Berlino nel 1783, si riporta che M102 fu una ripetizione dell’osservazione di M101. Dato che questi due oggetti distano almeno 1h in ascensione retta ma solo un grado in declinazione, non va scartata l’ipotesi di una trascrizione errata delle coordinate. Di tutte queste ipotesi quella che prevale è per ora la lettera con la quale Méchain riconosce il suo errore. Tuttavia in qualche occasione si può trovare M102 associata a NGC 5866.