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CHIESA DI S. ANTONIO
SAINT ANTONIO’S CHURCH
Comune: Borno (BS) Piazza Umberto I
Tipo di risorsa: culturale/culturale resource
Descrizione:
La chiesa di S. Antonio sorge sulla destra del
sagrato della chiesa parrocchiale di San
Giovanni Battista.
Particolarmente interessante per i suoi
affreschi, quella di S. Antonio è una cappella
che ha origini nel XIV secolo; la campata
ovest dell’attuale oratorio corrispondeva
infatti ad una cappella di pianta quadrata,
illuminata da due finestrelle trecentesche
trilobate e a doppia strombatura, scoperte
durante i restauri del 1960.
L’elegante “portichetto” settecentesco dell’oratorio, a tre campate, costituisce la parte
orientale di un edificio a due corpi, oggi riuniti. E’ inoltre presente un terzo corpo, verso
occidente, più antico, estraneo ma contiguo e snaturato da una recente ristrutturazione.
La sistemazione (1960) della facciata d’ingresso è intesa a testimoniare la struttura
originaria del secondo e terzo vano dell’antico edificio.
Fig. 1
Fig. 2
Nella campata ovest (parete destra - occidentale) è presente una tela raffigurante l’incendio
di Borno. La leggenda narra dell’incendio provocato dagli abitanti della Val di Scalve a
Borno per rivalità di pascolo. Per l’incendio utilizzarono dei gatti, ai quali attaccarono alla
coda dei tizzoni ardenti. Di anonima composizione, l’opera fu realizzata con olio su tela.
Sempre nella campata ovest vi sono i resti di due costruzioni dipinte ad affresco, con archi e
colonne. La parte centrale è danneggiata ma lascia intravedere la scena di Cristo alla colonna
affiancato, a sinistra, da S. Antonio e, a destra, da S. Valentino.
La parete sud, in parte mutilata dall’apertura di una finestra moderna è affrescata con figure
di Santi: del ‘600 è la pittura murale di S. Pietro, dei primi anni del XVI secolo sono invece i
Santi Martino e Giovanni Battista.
Fig. 3
L’interno dell’oratorio è di notevole
suggestione sia per la bassa struttura
architettonica sia per la decorazione ad
affresco delle pareti.
La parete sud della campata est (parete
frontale entrando dall’ingresso) è
completamente coperta da una grande
lunetta affrescata, intorno al 1525, da Callisto
Piazza da Lodi, raffigurante la “Sacra
Conversazione” con la Madonna e il Bambino
tra i Santi Antonio Abate da Padova,
Giovanni Battista, Rocco e Martino.
L’opera è caratterizzata da un’intensa
profondità spaziale e dalla freschezza del
paesaggio, oltre ad essere messa in risalto
dalle tonalità squillanti, anche se le
fisionomie delle figure sono definite da una
certa fissità. Capolavoro originariamente
attribuito al Romanino, solo nel 1932 è
stata confermata l’attribuzione a Callisto
Piazza.
Fig. 2
Description:
Saint Antonio’s church stands on the right side of the churchyard of the parish church of Saint Giovanni, the
Baptist. Of particular interest for its frescos, Saint Antonio is a chapel that dates back to the XIV century;
the western span of the to-day oratory, communicates with a squared floor plant, illuminated by two trilobite
and double-splayed windows of the III century, found during the restoration works of 1960.
Fig. 4
The south wall of the east span (e.g. the front wall getting into the entrance) is completely coved by a large
lunette, a fresco of 1525, by Callisto Piazza da Lodi, featuring the “Holy Conversation” with Our Lady
and the Holy Baby between Saints Antonio Abate from Padova, Giovanni, the Baptist, Rocco and
Martino.
The art work is characterized by an intense space depth and by the lively landscape, apart from being
magnified by glittering tonality, although the outlines of the figures are characterized by a sort of immobility.
Originally featuring a masterpiece attributed to Romanino, just in 1932 it was definitely attributed to Callisto
Piazza.
In the west span (right western wall) a canvas figuring Borno fire stands. The legend refers the fire set by the
inhabitants of Val di Scalve to Borno due to some conflicts related to the use of pastures. In order to set the
fire of Borno cats were used, carrying embers on the tails. Of anonymous origin, the art piece was painted using
oil on canvas. Also in the west span there are the ruins of two units painted on fresco, with arches and
columns. Although the central part is damaged, still, the scene of Christ on the column, with Saint. Antonio
on his left, and S. Valentine on his right, can be seen.
On the south wall, partially distorted by the opening of a window of modern shape, there is a fresco
representing the figures of several Saints: on the wall stands the paining of Saint. Pietro dated XVII century,
whereas the painting of Saint Martino and Giovanni, the Baptist, dates the early years of the XVI century.
The elegant triple-span “portichetto” of the VIII century of
the oratory, constitutes the eastern part of a twin narrow
building, which nowadays corresponds to a single unit. A
third and oldest unit is also present, facing west side,
external but contiguous, distorted result of a recent
restoration work. The archaeological settlement (1960) of
the entrance front, aims to provide evidence of the original
structure of the second and third area of the early building.
The inside of the oratory has a outstanding impact either for
the low architectural structure and the decoration of the wall
frescos.
(Fig.1 – Struttura esterna della chiesa; Fig.2 - Affresco della Sacra Conversazione del pittore Callisto Piazza da Lodi; Fig.3 - Interno della campata ovest; Fig.4 - Affresco raffigurante l’incendio di Borno; Foto e testi di Tollis F.J.. Coordinamento scientifico a cura di Morazzoni M., Università IULM di Milano. Bibliografia: Goldaniga G., Borno e la sua storia, Dezzo, Graphicscalve, 1980; AA.VV., L’altopiano del sole, Brescia, Grafo, 2006; Mazzini F., Callisto Piazza nell’oratorio di Sant’Antonio a Borno, Gianico, La Cittadina, 2005; Morazzoni M., Borno (Valle Camonica): rilancio turistico e tradizione, Milano, CUESP – Iulm, 2009). (Pic.1 - Inside the church; Pic.2 – Fresco of “Holy Conversation”, of the painter Callisto Piazza from Lodi; Pic.3 – Inside the west span; Pic.4 – Fresco representing the fire of Borno. Photos and texts by Tollis F.J.. Scientific coordination on the initiative of Morazzoni M., IULM University of Milan).