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Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno III N. 54 13 febbraio 2009 "Ci siamo anche noi" - I disabili non vanno ignorati (Francesco Falco) - "Ci siamo anche noi". E' il grido di aiuto delle persone che non hanno tutte le possibilità, parlo dei diversamente abili ma anche delle per- sone povere. Per poveri intendo quelle persone che non arrivano a fine mese, e sono molte. La mia attenzione è rivolta in prima linea ai diversamente abili, questa categoria di persone viene presa poco in considerazione, molte volte lo Stato e le Istituzioni si dimenticano che esistono. Ma loro lanciano un grido dicendo ap- punto: ci siamo anche noi, dateci la pos- sibilità di far parte della società. Bisogna cercare di aiutarli a integrarsi nella so- cietà, visto che le Istituzioni non si impe- gnano abbastanza per far sì che queste persone interagiscano con gli altri, cer- cando di creare strutture adeguate che permettano loro di relazionarsi. La paro- la diversamente abile non sta a indicare una persona incapace di intendere e di volere, se vogliamo prendere la nozione di diritto, ma sta a indicare persone che hanno un qualche problema o motorio o di altro genere, ma comunque sono per- fettamente capaci, sono persone umili e intelligentissime, e oltretutto sono perso- ne che avendo sofferto nella vita hanno un carattere molto forte e non si fermano al primo ostacolo. Con tutto ciò chiedia- mo alle Istituzioni, Regionali, Provinciali e Comunali che aprano gli occhi e ascol- tino il loro grido di aiuto. Perché queste persone vengono emarginate, tutti fanno finta di non vederle. E che non si parli di loro solo quando qualche stupido fa loro del male, come è successo di recente al- la ragazza uccisa per rubargli la borsa o ta quei ragazzi che sono stati derisi nelle scuole e picchiati dai loro compagni, non ultima la ragazza allontanata da un su- permercato perché la carrozzina "infasti- diva i clienti". Un pensatore diceva che l’essere umano, uomo o donna che sia, per natura o malvagio o per soddisfare il proprio interesse, è disposto a fare di tut- to e non si ferma davanti a niente. San Valentino agli Innamorati Note sul Ristorante Pizzeria TRE PISCINE di Rita Lamberti a pag.13 Ristorante Pizzeria TRE PISCINE A.I.R.C.: Cinque regole per prevenire il cancro Tatiana Cafaro - Collaboratrice da Bellona L'A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) in un opuscolo spiega la relazione fra ali- mentazione e cancro. Purtroppo si parla sem- pre più spesso di persone con questa malattia. Ecco le cinque regole per prevenire il cancro attraverso la nutrizione: 1° Diminuire le quantità di calorie e mantenersi snelli. Questo significa mangiare meno ma con un alimentazione equilibrata. 2° Predili - gere pesce, legumi, verdure, pochi latti- cini e uova. 3° Ridurre i cibi che conten - gono sostanze cancerogene (come i frit- ti), bere pochissimo vino (preferendo quello rosso). 4° Privilegiare la diversità degli alimenti in particolare di quelli ve- getali. 5° Sapere che nessun supple - mento alimentare ha la stessa efficacia delle sostanze contenute negli alimenti naturali. Quindi nutrirsi deve diventare una scelta consapevole proprio perchè il nostro benessere inizia a tavola. Tutto ciò non significa però che mangiare sa- no sarà triste, esistono infatti tante ricet- te gustose e sane che possiamo segui- re per stare bene. Ed allora... provia- moci!!! Chi volesse mettere in atto questi consigli può contattare la Redazione che tra- smetterà le richieste alla nostra esperta, D.ssa Ersilia Altieri. ANALISI DEL LIQUIDO SEMINALE PER DIAGNOSI DI INFERTILITAANALISI CLINICHE - CHECK - UP D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s. Via Luciani (Parco Agorà) Vitulazio (CE) - Telefax 0823 990 286 Si effettuano prelievi domiciliari GRATUITI Ciao Antonio, Ciao “Zio Ciccio” Pagine 19 e 20 ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA ETENSIVE NIKE - TOG’S - ADIDAS - LACOSTE Via Macello, 4 Vitulazio Info 0823 966227 Da Immacolata trovi le 4 C Cortesia Competenza Cordialità Capacità www.etensive.it

Ci siamo anche noi - I disabili non vanno ignorati · paolo Salvini" , direttore della Rivista dei Gesuiti "Civiltà Cattolica", in un recente convegno ha espresso in materia il suo

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Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno III N. 54 13 febbraio 2009

"Ci siamo anche noi" - I disabili non vanno ignorati(Francesco Falco) - "Ci siamo anchenoi". E' il grido di aiuto delle persone chenon hanno tutte le possibilità, parlo deidiversamente abili ma anche delle per-sone povere. Per poveri intendo quellepersone che non arrivano a fine mese, esono molte. La mia attenzione è rivolta inprima linea ai diversamente abili, questacategoria di persone viene presa poco inconsiderazione, molte volte lo Stato e leIstituzioni si dimenticano che esistono.Ma loro lanciano un grido dicendo ap-punto: ci siamo anche noi, dateci la pos-sibilità di far parte della società. Bisognacercare di aiutarli a integrarsi nella so-cietà, visto che le Istituzioni non si impe-

gnano abbastanza per far sì che questepersone interagiscano con gli altri, cer-cando di creare strutture adeguate chepermettano loro di relazionarsi. La paro-la diversamente abile non sta a indicareuna persona incapace di intendere e divolere, se vogliamo prendere la nozionedi diritto, ma sta a indicare persone chehanno un qualche problema o motorio odi altro genere, ma comunque sono per-fettamente capaci, sono persone umili eintelligentissime, e oltretutto sono perso-ne che avendo sofferto nella vita hannoun carattere molto forte e non si fermanoal primo ostacolo. Con tutto ciò chiedia-mo alle Istituzioni, Regionali, Provinciali

e Comunali che aprano gli occhi e ascol-tino il loro grido di aiuto. Perché questepersone vengono emarginate, tutti fannofinta di non vederle. E che non si parli diloro solo quando qualche stupido fa lorodel male, come è successo di recente al-la ragazza uccisa per rubargli la borsa ota quei ragazzi che sono stati derisi nellescuole e picchiati dai loro compagni, nonultima la ragazza allontanata da un su-permercato perché la carrozzina "infasti-diva i clienti". Un pensatore diceva chel’essere umano, uomo o donna che sia,per natura o malvagio o per soddisfare ilproprio interesse, è disposto a fare di tut-to e non si ferma davanti a niente.

San Valentino

agli Innamorati

Note sul Ristorante

Pizzeria TRE PISCINE

di Rit a Lambertia pag.13

Ristorante Pizzeria TRE PISCINE

A.I.R.C.: Cinque regole per prevenire il cancroTatiana Cafaro - Collaboratrice da Bellona

L'A.I.R.C. (AssociazioneItaliana per la Ricerca sulCancro) in un opuscolospiega la relazione fra ali-mentazione e cancro.Purtroppo si parla sem-pre più spesso di personecon questa malattia. Ecco

le cinque regole per prevenire il cancroattraverso la nutrizione: 1° Diminuire lequantità di calorie e mantenersi snelli.Questo significa mangiare meno ma conun alimentazione equilibrata. 2° Predili -gere pesce, legumi, verdure, pochi latti-

cini e uova. 3° Ridurre i cibi che conten -gono sostanze cancerogene (come i frit-ti), bere pochissimo vino (preferendoquello rosso). 4° Privilegiare la diversitàdegli alimenti in particolare di quelli ve-getali. 5° Sapere che nessun supple -mento alimentare ha la stessa efficaciadelle sostanze contenute negli alimentinaturali. Quindi nutrirsi deve diventareuna scelta consapevole proprio perchè ilnostro benessere inizia a tavola. Tuttociò non significa però che mangiare sa-no sarà triste, esistono infatti tante ricet-te gustose e saneche possiamo segui-re per stare bene. Ed allora... provia-moci!!!Chi volesse metterein atto questi consiglipuò contattare laRedazione che tra-smetterà le richiestealla nostra esperta,D.ssa Ersilia Altieri .

ANALISI DELLIQUIDO SEMINALEPER DIAGNOSI DI

INFERTILITA’ANALISI CLINICHE - CHECK - UP

D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s.Via Luciani (Parco Agorà)

Vitulazio (CE) - T elefax 0823 990 286Si effettuano prelievi domiciliari GRA TUITI

Ciao Antonio,

Ciao “Zio Ciccio”

Pagine 19 e 20

ABBIGLIAMENT O UOMO-DONNA ETENSIVENIKE - TOG’S - ADIDAS - LACOSTE

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DEA NotizieSede legale e Redazione

via Regina Elena, 2881041 Bellona CE

Telefax 0823.966794320 28 50 938

c.c.p. 33785874 - P.I. [email protected]

Settimanale di Cultura,informazione e politica

Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del

19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.

Direttore ResponsabileFrancesco Falco

Vice DirettoreFranco V aleriani

Grafica: Antonio Scala

Palazzo AltieriDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

La collaborazione a quest a testata consente l’iscrizione all’albo dei Giornalisti - Pubblicisti

Dal XIV secolo sihanno notizie degliAltieri come una dellefamiglie più nobili epotenti di Roma. L'a-rea dell'attuale Piaz-za del Gesù è indica-ta nelle antiche carte

geografiche cittadine col toponimo diForum Alteriorum. Nel 1644 Giam-battista Altieri fu eletto Cardinale epiù tardi anche il fratello Emilio ot-tenne la porpora. L'anno successivoEmilio divenne Papa, con il nome diClemente X. Agli inizi del XVII seco-lo gli Altieri alienarono una serie dicase ed edifici di loro proprietà chesi trovavano tra le attuali Via del Ple-biscito e Via delle Botteghe Oscure,concentrandosi al complesso edilizioche costituiva un vasto isolato tra leattuali Via del Plebiscito, Piazza delGesù, Via del Gesù e Via degli Astal-li. Furono Lorenzo Altieri e suo figlio,il Cardinale Giambattista, a dare ini-zio alla costruzione di un palazzo de-gno del casato, affidando il progettoall'architetto Giovanni Antonio DeRossi. Tra gli anni 1650 e 1655 ebbeinizio la prima fase dei lavori che vi-de sorgere la parte dell'edificio cheprospetta su Piazza del Gesù. Neglianni successivi il palazzo fu miglio-rato accuratamente. Dal 1670 al1675 Gasparo Altieri-Albertoni riuscìad acquistare tutti gli edifici e le case

dell'isolato ed incaricò sempre il DeRossi di accorpare al palazzo appe-

na costruito tutta una serie di corpi difabbrica, che trasformarono la dimo-ra degli Altieri in un immenso com-plesso edilizio, cui il geniale architet-to ed i suoi successori riuscirono adare una perfetta uniformità architet-tonica. La furia edilizia degli Altieriprovocarono critiche e malumori nelpopolo romano, che trovarono comeal solito sfogo nei feroci versi delPasquino. Fu addirittura riesumato ildistico scritto al tempo di Nerone,quando questi stava costruendo lasua Domus Aurea:"Roma diventeràuna casa sola,emigrate a Veio, oQuiriti, se pure an-che Veio non saràoccupata da que-sta casa". Attual-mente l'edificio èun condominio oc-cupato dall'Asso-

ciazione Bancaria Italiana, da duebanche ed in parte dai discendenti diCasa Altieri, che ancora detengono,l'archivio di famiglia collocato nella"Librària Altieri". Negli interni ci sono opere d'arte edecorazioni, tra cui dipinti di: GuidoReni, Lionello Spada, Luca Giorda-no, Bernardo Strozzi, Domenico Ma-ria Canuti e Giovanni Andrea Carlo-ne. Una curiosità: in questo palazzoabitarono, in periodi diversi, l'attriceAnna Magnani e lo scrittore CarloLevi che ne fece riferimento nel ro-manzo "L'Orologio". Per visitare Pa-lazzo Altieri si consiglia telefonare alnumero 06 488 991.

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Sede Legale e punto vendit a: Via F. Port a Roma, 17881043 CAPUA (CE) - Telefax 0823 622669

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Dal Buio della sconfitt a alla Luce della riconciliazione2^ parte

Prof. Giuseppe Rotoli - Collaboratore da Pignataro Maggiore

In secondo luogo colpi-sce la presenza di mol-tissime parole con voca-le tonica dal colore chia-ro, soprattutto nell'ulti-ma pagina. Abbondanoqui le a, le e aperte, le oaperte quasi a convo-

gliare e rinforzare il trionfo della luce chesta per avvenire. Il chiarore vocalico in-duce a vedere la luce, altro vocabolosimbolo nel racconto, nell'angusto ap-partamento di Nico, che di lì a breve in-vaderà l'intero spazio e squarcerà le te-nebre dell'incomprensione, della solitudi-ne. I moltissimi vocaboli dal colore chia-ro sembrano una festa pirotecnica nelcuore della notte e preannunciano unanuova alba. L'epilogo del racconto è la ri-sposta all'interrogativo che Aiello si ponee pone a noi fin dall'inizio del Suo Magi-

stero, 'Custos, quid de nocte?' Cioè lanotte sta per essere vinta? La notte delXX secolo è alle nostre spalle? La ricon-ciliazione finale è un nuovo inizio. Le di-verse scansioni ritmiche del racconto lo

fanno assomigliarea uno spartito musi-cale, ad una grandesonata tripartita conil primo tempo Lar-go e lento, ma nontroppo: 'Ricordi laprima volta cheascoltammo 'OhHoly Night'? Nonpuoi averlo dimenti-cato. Eravamo stati

invitati da amici ad un concerto nel salo-ne dell'Episcopio' (pag.7). La secondaparte, il momento dell'abbandono, è unPresto accelerato, nevrotico, incalzante,

determinato da proposizioni lunghe maspezzettate, contorte e complesse: 'Tra-scorsi tutta la notte alla finestra aspettan-do di vederti sbucare dal cancello delparco che dà sulla piazza e lo so, avreiaccettato, qualsiasi versione, anche cheeri rimasta intrappolata nell'incantesimoper una mela avvelenata che nonnina tiaveva offerto…' (pag. 18). Un periodo diben nove proposizioni, frante da virgole,da passaggi temporali, dal passaggio dalflash back al flash forward; come a sen-tire un pezzo musicale contemporaneocon dissonanze graffianti, laceranti, ta-glienti che danno il senso della crisi del-l'armonia e della melodia dell'anima, cheinducono un sentimento di inadeguatez-za e di sofferenza vera. Ed infine si pas-sa all'ultimo tempo, la riconciliazione,con un movimento Andante, Presto, nontroppo vivace.

Lettera al Direttore

A circa due mesi dalla Manifestazione non si spegne l’ecoA proposito di "Cultura e Socialità"... ma anche di solidarietà!!!

Gentilissimo Franco Falco, desiderocomplimentarmi per la puntuale organiz-zazione della Manifestazione "Cultura eSocietà" tenutasi in data 03-01 u.s.,presso la Sala Consiliare del Comune diBellona. Come comunemente acclama-to, le manifestazioni organizzate dal-l'Ass. Dea Sport Onlus, presieduta egre-giamente da Franco Falco, si realizzanoattraverso modalità sempre idonee equalificate. Tali iniziative, hanno comeobbiettivo quello di porre la giusta atten-zione e la diffusione della logica delle"Comunity care". In modo particolare, af-fiancare, divulgare e sostenere la presain carico comunitaria dei bisogni e delleesigenze del Territorio, con risposte di-versificate siano esse di natura sociale,culturale. Sono particolarmente lieta e laringrazio, Presidente Falco, per avermiconferito l'Attestato di Benemerenza,

ambito riconoscimento rilasciato, tra l'al-tro, a Personalità religiose, civili e milita-ri che quotidianamente si adoperano afavore dei diritti di crescita e migliora-mento della qualità della vita della nostracomunità.Con la manifestazione del 03-01-u.s., Sig. Presidente ha dimostrato lasua lungimiranza in materia Culturale eSociale in un epoca assai complessa ecomplessata. Ci ha invitato a rifletteresul concetto di "persona" e dei suoi biso-gni in un periodo di grave crisi socio -economica. Oggi, difatti, si condivide l'i-dea che il benessere sociale sia il moto-re per il decollo dell'economia. Attraver-so il potenziamento di Servizi e di infor-mazioni alle persone si può unificare laqualità della vita dell'intera comunità pro-muovendone il benessere. Padre "Gian-paolo Salvini" , direttore della Rivista deiGesuiti "Civiltà Cattolica", in un recente

convegno ha espresso in materia il suopensiero affermando che spostare l'assedi rotazione dell'intero mondo compresoquello dell'economia, sul benessere so-ciale è dovere di ogni governante. Nelrealizzare la nostra attività professionaleè viatico quotidiano. Stare vicini ai biso-gni della gente, dare loro sostegno è uncompito spesso relegato a pochi. I mieicomplimenti e felicitazioni all'Associazio-ne Dea Sport Onlus, per la divulgazionedi tali principi in quanto essere Solidali si-gnifica amare il prossimo. Con stima, Giuliana Ruggiero

Gentilissima D.ssa Ruggiero, Lei ciconfonde. Quanto facciamo è solo una“Goccia nell’immenso oceano, ma senon lo facessimo, l’oceano avrebbe unagoccia in meno”. Una riflessione della piùGrande dispensatrice d’amore di tutti itempi: Madre Teresa di Calcutta.

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Storia della canzone napoletana - IL FESTIVAL - XXIII puntata

Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellonain pianoforte al Conservatorio S. Pietro aMajella. Dopo avere ascoltato parodie dicanzoni americane eseguite con stranistrumenti: campanacci, fischietti, trom-bette e sirene dei pompieri, Carosone de-cise di farlo con le canzoni napoletane.

Nel 1949 in un localenotturno di Napoli, Re-nato presentò il suotrio: Van Wood alla chi-tarra, Gegé Di Giacomoalla batteria e lui al pia-noforte. Da quella serainiziò una carriera riccadi successi. In seguito

si aggiunsero un sassofonista, un bassi-sta, ed un clarinettista che formarono ilComplesso di Renato Carosone. Il primosuccesso fu nel 1953 con la canzone La

Negli anni ‘50 gli italia-ni rivolsero l'interresseper Napoli con nume-rose attività: nel gior-nalismo, nel cinema,nel teatro e particolar-mente nella letteraturacon gli scrittori: Giu-seppe Marotta, Dome-

nico Rea, Luigi Compagnone, Carlo Ber-nari e Vittorio Paliotti. Sugli schermi trion-favano attori come: Vittorio De Sica, An-tonio De Curtis (Totò) e i fratelli De Filip-po. In quegli anni ricchi di tanta Arte, lacanzone napoletana fu influenzata danuove mode e due furono gli artisti cheiniziarono il nuovo cammino: Renato Ca-rosone e Peppino Di Capri. Carosonenacque a Napoli il 20/1/1920 e si diplomò

Panse'. Seguirono: Scapricciatiello (Sca-pricciatiello mio vattenne 'a casa…), Iomammeta e tu, T'è piaciuta (T'è piaciuta,t'è piaciuta e tienetelle cara, cara…),Guaglione (Tu sì guaglione che te mise'ncapo va ghiucà 'o pallone…), 'A Son-nambula, 'E Spingule francese, 'O suspi-ro (Si me vide e suspirà che te po' 'mpur-tà, nun suspiro maje pe te penzo sulo ame…), 'A casciaforte, (M'aggio accattate'na casciaforte andivinate pe ne fache?...), 'O russo e 'a rossa ('O russoquanno vede 'a rossa le vene 'a mos-sa…), Giuvanne cu 'a chitarra ('O chiam-mano Giuvanne cu 'a chitarra pecchè sa-pe cantà ciento canzone…), 'O Sarraci-no, Pigliate 'na pastiglia, Torero, Tu vuòfa l'americano, Marruzzella, Caravan pe-trol ecc. Successi che ancora oggi sonoeseguiti nelle feste in piazza ed in televi-sione. Nel 1960, all'apice del successo,Renato si ritirò dalle scene; aveva capitoche i tempi stavano cambiando. Un altroartista che apportò innovazioni nella can-zone napoletana è Giuseppe Faiella natoa Capri il 1938. Suo padre vendeva stru-menti musicali e Peppino si divertiva asuonare il pianoforte. Nel 1956 partecipòalla trasmissione "Primo applauso" e, daquel momento, nacque Peppino Di Capriche si impose in tutti i locali notturni ita-liani con un'altra innovazione nella can-zone napoletana: eseguiva motivi classi-ci napoletani con il ritmo di terzine: Voce'e notte, Piscatore 'e Pusilleco, Io te vur-ria vasà, 'O marenariello e sue composi-zioni: Nun è peccato (Si me suonne din-t'e suonne che fai nun è peccato…), Ma-latia, Luna caprese ecc. Ma Peppino siimpose anche nella canzone italiana con:Champagne, Roberta, ed altri motivi delFestival di S. Remo. Un contributo ap-prezzabile lo ha dato alla canzone napo-letana anche Domenico Modugno con 'Ogigante d'a muntagna, Tu sì 'na cosagrande, Lazzarella, Resta cu me, 'O cca-fé (Ah che bellu ccafè sulo a Napule os-sanne fà…) e Strada 'nfosa (Mmiezo 'a'na strada 'nfosa nce simmo ditto addio /e tu pe nata via me vide 'e partì…).

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CEDESI ATTIVITA’

A quanto pare il film inepisodi rappresenta lostile attuale dei registicompatrioti, ed è il ca-so di Giovanni Vero-nesi che torna dietrola cinepresa col suoultimo lavoro/omaggio

al nostro stivale. L'autore ha cercato diritrarre vizi e virtù dell'italiano medio, inparticolare la quasi innata (e comica)tendenza nel farsi riconoscere sempre eovunque. Verdone - Castellitto - Scamar-cio è la triade protagonista della comme-dia ripartita in due storie per due mondidiversi. Nel primo un camionista che tra-sporta Ferrari rubate si sceglie un com-pagno di viaggio con cui attraversarel'immenso deserto degli emirati arabi; untragitto di dialogo e imprevisti tra l'intrec-ciarsi di scene gradevoli e commuoventi.Nel secondo episodio un dentista de-presso viene spronato dall'amico nel ci-mentarsi in un soggiorno sessuale a SanPietroburgo dove dovrà tenere un impor-tante convegno. Non mancano momenti

E questi sarebbero gli "It alians?"Le recensioni di Fabiana Salerno - Collaboratrice da Bellona

meritatamente esilaranti dati dalla notaabilità recitativa e interpretativa di CarloVerdone. Un po' meno coinvolgente il primo episo-dio, forse per il contenuto e i ritmi lenti,nonostante l'altrettanta maestria di Ser-gio Castellitto. Tra i dialoghi emergonolievi ma acuti riferimenti alla situazione digran parte degli italiani, tra cui l'ormai invoga mutuo per la casa. Le immagini fascinose delle immensitàsabbiose si contrappongono alle succes-sive di Dubai, ultramoderne e dinamiche,nascoste dietro quelle montagne che cir-condano le fulve distese. Non è da menola maestosa veduta dell'architettonicaSan Pietroburgo, decorata dalle sue in-cantevoli notti bianche. Il film presentadue viaggi in realtà differenti, di italianiche tra vari accadimenti e vicissitudini vi-vono situazioni un po' strambe. C'è, tut-tavia, un elemento che li accomuna: sep-pur per motivi diversi, nessuno dei prota-gonisti torna in patria. È questo, a mioavviso, un aspetto per cui riflettere. For-se c'è un altrove dove si sta meglio.

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STORIA D'ITALIA CONTROCORRENTE

Primati raggiunti nel regno delle Due Sicilie Prof. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

(rilevazione al giugno2006)1735 - Prima cattedra diastronomia in Italia (Uni-versità di Napoli a PietroDe Martino)1737- Primo teatro nelmondo (San Carlo a Na-poli)

1754 - Prima cattedra di Economia nelmondo (Università di Napoli ad AntonioGenovesi)1762 - Fondazione Accademia di Archi-tettura (tra le prime d'Europa)1774 - Istituzione della motivazione del-le sentenze (G. Filangieri)1781 - Primo codice marittimo del mon-do (Michele brio)1782 - Primo intervento in Italia di Profi-lassi Anti-tubercolare1783 - Primo cimitero d'Europa ad usodi tutte le classi sociali (Palermo)1786 - Più grande cantiere navale d'Ita-lia e del Mediterraneo (Castellammare200() operai)1792 - Primo Atlante Marittimo nel mon-do (scuola di cartografia napoletana)1801 - Primo museo Mineralogico delmondo1807 - Primo Orto botanico in Italia a(Napoli)1813 - Primo Ospedale Psichiatrico ita-liano (Aversa)1818 Prima nave a vapore del mondo(Ferdinando 1°)1819 - Primo Osservatorio Astronomicoin Italia (Capodimonte)1820 - Primo codice militare d'Italia1832 - Primo ponte sospeso in ferro inItalia (fiume Garigliano)1832 - Primo Stato italiano a dotarsi diun Ufficio Centrale di Statistica1839 - Prima ferrovia e prima stazione inItalia, terza in Europa (Napoli-Portici)1839 - Prima illuminazione a gas di unacittà italica e terza in Europa (Napoli)1840 - Prima fabbrica metalmeccanicad'Italia (Pietrarsa con 1.050 operai)1841 - Primo centro sismologico al

mondo (Ercolano. ing. Gaetano Fazzini)1841 - Primo sistema di fari lenticolari aluce costante in Italia (Nisida)1843 - Prima nave da guerra a vapored'Italia (pirofregata Ercole)1844 - Primo Osservatorio Meteorologi-co in Italia (falde del Vesuvio dott. Mello-ni)1845 - Prima locomotiva a vapore co-struita in Italia (stabilimento di Pietrarsa)1848 - Primo Stato italiano a concederela Costituzione (29 gennaio)1852 - Primo Telegrafo elettrico in Italia1852 - Primo Bacino di Carenaggio inmuratura in Italia (porto di Napoli)1852 - Primo Piroscafo della penisolaitaliana ad attraversare l'Atlantico(il Sicilia della società di navigazione delpalermitano Salvatore e Pace)1852 - Primo esperimento di Illuminazio-ne Elettrica in Italia (Capodimonte)1856 - Premio per il terzo paese al mon-do in sviluppo industriale (Parigi Esposi-zione Internazionale)1856 Primo Sismografo Elettromagneti-co nel mondo (arch. Luigi Palmieri)1858 - Prima galleria ferroviaria delmondo (traforo Passo dell'Orco pressoNocera inferiore)1859 - Primo Stato italiano per produzio-ne di guanti (700.000 dozzine di paiaogni anno)1860 - Prima flotta mercantile e militared'Italia1860 - Prima nave ad elica in Italia (Mo-narca)1860 - Più bassa percentuale di mortali-tà infantile d'Italia1860 - Più alta percentuale di medici perabitante d'Italia1860 - Primo piano regolatore in Italia(città di Napoli)1860 - Minor carico Tributario Erariale inItalia1860- Maggior quantità di lire/oro tra tut-ti i Banchi Nazionali Preunitari(Banco delle Due Sicilie 443 milioni sui68 milioni del totale: 66.3% del totale)1860 - Prima borsa merci e seconda

borsa valori d'Europa1860 - Maggior numero di società perazioni in Italia1860 - Miglior finanza pubblica tra gli sta-ti preunitari1860 - Rendita dello stato quotata allaBorsa di Parigi al tasso del 12%1860-Tasso di sconto più basso della pe-nisola (5%)Inoltre: Primi assegni bancari della storiaeconomicaPrimo sistema pensionistico con ritenutedel 2% sugli stipendiPrima cattedra di PsichiatriaPrima cattedra di Ostetricia e osserva-zioni chirurgichePrimo corpo di Pompieri in ItaliaPrimo stato italiano ad istituire il Ministe-ro della Pubblica IstruzionePrime agenzie turistiche della penisola1861 - censimento occupati nelle indu-strie tra le regioni italiche. Totale occupa-ti industria: 3.130.796. Occupati industriaDue Sicilie: 1.595.359. Percentuale oc-cupati industria 2 Sicilie sul totale Italia:51%. Nel prossimo numero:Altre realizzazioni di interesse sociale

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Per la tranquillità assicura che i giocattoli sono tutti conformi alle leggi vigenti.

Le donne come gli uomini non possono fare a meno del calcioD.ssa Ersilia Altieri - Collaboratrice da Capua

Il calcio costituiscequantitativamente il piùimportante mineraledell'organismo il cuimetabolismo è condi-zionato da alcuni ormo-ni e dalla vit D. Il calcioè per il 99% deputato acostruire il tessuto os-

seo, ma è anche fondamentale per l'equi-librio idrosalino, meccanismi endocellulari,coagulazione sanguigna, contrazione mu-scolare, conduzione degli impulsi nervosi.La quantità di Calcio da assumere gior-nalmente varia in base all'età, al sesso ol-trechè a particolari situazioni ovvero nelledonne over 50, in gravidanza ed in allatta-mento il fabbisogno giornaliero raccoman-dato dai LARN e 1000-1500 mg/die. Si ri-corda infatti, dalla nascita fino al raggiun-

gimento dei 30 anni, il nostro scheletro la-vora alacremente per raggiungere il per-sonale PICCO di MASSA OSSEA, che ègeneticamente determinato. Poi, purtrop-po, nella fase anagraficamente avanzatadella vita, l'assorbimento intestinale delcalcio si riduce determinando la demine-ralizzazione ossea. Allora, come si posso-no conciliare le problematiche correlateall'età postmenopausa con la salute delleossa? Cosa consigliare alle donne over50 per garantire una salute globale delcorpo? Indubbiamente tutte devono esse-re incoraggiate ad uno stile di vita sanopromuovendo l'abolizione del fumo di si-garetta, dell'eccessivo consumo di bevan-de alcoliche, l'attività fisica e corretta ali-mentazione. Circa l'alimentazione oltre allatte e derivati ricchi in Calcio, vi sono daconsigliare le acque tutte: di rubinetto, di

sorgente, minerale. Queste ultime in baseal DL n° 105 del 1992 "...originano da unafalda o da un giacimento sotterraneo…possiedono caratteristiche igieniche parti-colari e proprietà favorevoli alla salute" inpratica ogni acqua minerale può contene-re oligoelementi in quantità differenti chene determinano caratteristiche organolet-tiche specifiche. L'acqua è fondamentaleper la sopravvivenza del corpo umano,quindi è indispensabile bere. Inoltre, alledonne con problematiche di demineraliz-zazione ossea si consiglia, l'uso di acquebicarbonato-calciche (hanno calcio inquantità > di 150 mg/l.) suggerendo di be-re quotidianamente tantissima acqua perassicurarsi l'introito di calcio e non solo.Parafrasando…litri due di acqua il giornolevano la vecchiaia di torno….

Occhio ai farmaci acquistati su InternetDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

Attenzione all'acquisto difarmaci via internet, per-chè il rischio di esseretruffati economicamentepotrebbe essere solo ilminore dei mali rispetto aipotenziali danni per la sa-

lute. A mettere in guardia è AndreaMandelli, vicepresidente della Federa-zione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi).Queste, sottolinea la Fofi pubblicandouna sorta di 'decalogo per la sicurezza',le principali trappole cui è esposto il cit-tadino che si sentisse attratto da tali of-ferte on-line: Spesso vengono proposte contraffazio-ni, che possono non contenere il veroprincipio attivo, cioè la sostanza che hal'attività curativa, oppure contenerlo inquantità differenti. E' anche accadutoche i farmaci proposti attraverso canalinon autorizzati contenessero sostanzepericolose per la salute. Dei farmaci ac-quistati on-line non si sa come sianoconservati e per quanto tempo. E' pos-sibile che siano scaduti o adulterati. C'è

il rischio che il dosaggio del farmaco siadifferente da quello che si usa abitual-mente: soprattutto in Oriente vengonoapprovati medicinali differenti per do-saggio e preparazione da quelli appro-vati negli Stati Uniti o in Europa. Quasisempre gli annunci delle farmacie vir-tuali fanno riferimento a farmaci sogget-ti ad abuso: anabolizzanti, psicofarmaci,medicinali per la disfunzione erettile.Ma l'uso di farmaci fuori dalle indicazio-ni, eèsempre peri-coloso. ''Alla fine, ilrischio che dopo ilpagamento non ar-rivi nulla, cioè latruffa, è ancora ilminore dei mali. Va ricordato - con-clude Mandelli -che ogni volta sitratti di farmaci, lafigura del farmaci-sta è una tutela in-dispensabile''. (fonte ANSA).

San Valentino - Agli Innamorati:AMATEVI SEMPRE

Buon CompleannoIl giorno 28 gennaiou.s. la maestra An-gelina Liquori daBellona ha festeg-giato il Complean-no. Gli auguri piùaffettuosi dalla foltaschiera di parenti

ed amici nonchè da tantissimi alunniche conservano di lei un ottimo ricor-do. Auguri particolari da Vincenzo In-gicco “‘O merican” nonchè dalla no-stra Redazione.

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Le gorgoni: storie mostruose dal mondo anticoD.ssa Rosaria Sirleto – Archeologa – Collaboratrice da S.Maria C.V.

Sede legale: Via N. Sauro, 142Stabilimento e Sede Commerciale: Via A. De Gasperi, 91

81041 - BELLONA (CE)Tel. 0823.965052 - Fax 0823.967800

www.mangimifusco.it - e-mail: [email protected]

Orario e Convenzioni alla penultima p agina

Gli antichi avevanoscarse conoscenzedel mondo che li cir-condava così la pau-ra dell'ignoto prende-va l'aspetto, reale oimmaginato, di esseri

mostruosi che personificavano i ti-mori insiti nell'uomo. Le figure fanta-stiche che ricorrono nell'iconografiagreca, etrusco-italica, romana,orientale sono numerose. Giungen-do nelle sale delle terrecotte archi-tettoniche, oggetti decorati funziona-li alla copertura degli edifici di cultoantichi, l'occhio si sofferma su una

serie numerosa di antefisse che ri-prendono in maniera ripetitiva un tipoben preciso, una testa di gorgone, unessere infer-nale, demo-niaco, il cuinome in gre-co gorgòs,s igni f icavaappunto ter-ribile, spa-v e n t o s o .Catturata nella materia con caratteriricorrenti essa aveva volto ovale,fronte bassa, occhi allungati orizzon-tali e vicini, dai bulbi rigonfi, naso

prominente, bocca aperta con linguapendente tra denti segnati, zanneacuminate, artigli di bronzo e nidi diserpenti al posto dei capelli. Nellarealizzazione materiale di questi og-getti l'uso sapiente dei colori aggiun-to a tutto il resto dava vita all'imma-gine di un essere terrificante la cuibruttezza era tale da pietrificarechiunque le guardasse. Ma chi eranole gorgoni? Secondo la mitologiagreca erano tre sorelle di nome Ste-no, Eurialo e Medusa. Quest'ultimaera la più terribile delle tre e anchel'unica che non fosse immortale. Ilmito racconta che Perseo, avendo ri-cevuto l'ordine di consegnare la te-sta di Medusa a Polidette, signoredell'isola di Serife, si recò primapresso le Graie, sorelle delle gorgo-ni, costringendole a indicargli la viaper raggiungere le Ninfe Stigie, le so-le che possedevano armi adatte a di-struggerle, e che da queste ricevetteappunto sandali alati, una bisaccia el'oscuro elmo di Ade che rendeva in-visibili. Con queste armi insieme ad unospecchio regalatogli da Atena e unfalcetto donato da Ermes, Perseovolò contro le Gorgoni; mentre eranoaddormentate, guardandone l'imma-gine nello specchio divino di Atenaper evitare di rimanere pietrificato,tagliò la testa a Medusa e la chiusesubito nella bisaccia delle ninfe. Laleggenda racconta che l'eroe donò latesta della Gorgone alla dea Atena laquale la fissò al centro del proprioscudo per terrorizzare i nemici.

Ente

Provincia

Casert a

Prof. Giuseppe Morett a

Assessore alle Politiche Culturali

e Grandi Eventi

Stemma Araldico dell'Esercito It alianoDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

Lo stemma araldico dell' Esercito Italiano,è stato concesso con Decreto Presidenzia-le del 22 luglio 1991. Lo smalto rosso sim-boleggia l'audacia, il coraggio ed il sacrifi-cio cruento espressi in tutte le guerre com-battute dall'Esercito Italiano. Il trofeo carat-terizza le Armi che compongono la ForzaArmata (i fucili la Fanteria, le lance la Ca-valleria, i cannoni l'Artiglieria, le asce il Ge-nio, le saette le Trasmissioni); le due scia-bole ricordano il valore e l'impegno profusida tutti i Corpi dell'Esercito nel corso dellecampagne risorgimentali. La granata confiamma costituisce la rappresentazionegrafica di tutte le truppe di terra. Lo scudoè inoltre guarnito dai nastri delle decora-zioni alla Bandiera di Guerra dell'Esercito.Lo scudo: di rosso alla granata d'oro, in-fiammata al naturale, attraversante i duecannoni di bronzo al naturale, decussatiabbassati, con culatta all'ingiù; essi canno-ni e granata attraversanti il trofeo d'armi,formato da due lance di nero, decussate

con le punte di argento all'insù e con i pun-tali dello stesso, muniti di banderuola bifidasvolazzante, di azzurro; da due sciabole

d'argento con l'impugna-tura di nero e con le pun-te all'ingiù, decussate;da due fucili d'argento,con la cassa di nero econ le baionette all'insù,decussati; da due saetted'argento, poste sopra leasce e sotto la volata dei

cannoni; da due asce d'argento, con i ma-nici di nero, poste orizzontalmente, con lelame all'ingiù. Gli ornamenti esteriori: sulloscudo corona turrita d'oro, accompagnatasotto da nastri annodati nella corona, scen-denti e svolazzanti in sbarra e in banda allato dello scudo, rappresentativi delle ri-compense al Valore. Sotto lo scudo su listabifida d'oro, svolazzante, con la concavitàrivolta verso l'alto, il motto "SALUS REI PU-BLICAE SUPREMA LEX ESTO".

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Amore e PsicheD.ssa Angela Izzo - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Calvi Risorta

Il gruppo scultoreo diAmore e Psiche, ope-ra giovanile del gran-de Antonio Canova, èbasato su un sogget-to mitologico trattodalle Metamorfosi diApuleio. Il mito narrache Psiche era una

principessa talmente bella da causarel'invidia di Venere, la quale inviò Amore,suo figlio, con lo scopo di farla innamo-rare di un uomo brutto e insignificantecon le sue magiche frecce. Amore, peròvedendola così bella, se ne innamorò econ l’aiuto di Zefiro la condusse nel suopalazzo incantato, dove si univa allafanciulla ogni notte senza dichiarare chifosse e anzi l’avvertì che ella non pote-va vederlo altrimenti lo avrebbe persoper sempre. Una notte Psiche, istigatadalle due sorelle che le instillarono ildubbio sull’identità mostruosa dell’uo-mo, volle vedere il volto dell’amato, maavvicinò troppo la lampada ed una goc-

cia d’olio bollente cadde e svegliò Amore,che, come promesso, fuggì immediata-mente. La fanciulla non protetta più da

Amore, iniziò avagare per ilmondo seguitadall’ira di Vene-re sempre incollera per lasua bellezza.Dopo una seriedi prove a cui

Venere sottopone Psiche, Amore che nonriusciva a dimenticare la fanciulla, chiesea Zeus di poter sposare la fanciulla e diaccoglierla nell’Olimpo. Il mito ebbe parti-colare fortuna nelle rappresentazioni arti-stiche greche, nonché in quelle romane,soprattutto nelle pitture pompeiane. Il te-ma, ripreso dagli artisti fin dall’età rinasci-mentale, simboleggia la sensualità sottilee raffinata, mai volgare, che ben si prestaall’evocazione nostalgica di un mondo edi un’epoca ormai scomparsi come quelladella Grecia classica. Il gruppo fu realiz-

zato dal Canova tra il 1787 e il 1793 edè oggi esposto al Museo del Louvre aParigi. L'opera, ottenuta da un leviga-tissimo marmo bianco, rappresenta l’atti-mo precedente al bacio, mentre il dioAmore contempla con tenerezza il voltodella fanciulla amata, ricambiato da Psi-che con una dolcezza di pari intensità.Le figure dei due giovani si allacciano inun tenero abbraccio: Psiche solleva lebraccia circondando la testa dell’amato,che le sostiene con delicatezza la nuca,cingendo con l’altro braccio il seno. Lelinee di contorno fluiscono dolcemente,accarezzando le candide forme dei duecorpi seminudi: languidamente abban-donato per terra quello di Psiche, chinoin ginocchio quello di Amore. Il motoascensionale suggerito dallo slancio del-la fanciulla prosegue nelle ali di Amore,delineate con cura in tutto il loro morbidopiumaggio. In questa opera è rappresen-tata la sintesi di bello naturale e di belloideale.

Le verrucheDr. Fiorenzo Di Girolamo - Dermatologo - Collaboratore da CalviRisorta

Le verruche (volgar-mente note comeporri) sono prolifera-zioni di cellule beni-gne di natura viraleche possono localiz-zarsi in qualsiasi se-de sulla cute o sullemucose (papillomi vi-

rali) e in sede anogenitale (condilomiacuminati). Rappresentano una delle piùcomuni affezioni cutanee, colpendo piùfrequentemente i bambini e i giovaniadulti; rare, invece, in anziani e neonati.Si pos-sono di-stingue-re quat-tro tipi div e r r u -che: vol-g a r i ,plantari, filiformi o digitate e piane. Leprime si presentano come piccole escre-scenze sulla pelle, uniche o multiple, ta-lora confluenti, di 2-10 mm, di coloritogrigiastro, a superficie secca (fig.1). So-no generalmente asintomatiche, a menoche non siano situate sotto le unghie o insedi sottoposte a trauma. Si localizzanoalle dita, mani, gomiti, ma possono in-sorgere in qualsiasi sede cutanea. Neisoggetti che si succhiano le dita o che si

mordo-no leungh ies o n of r e -q u e n t ile loca-lizzazio-

ni periungueali o sottoungueali. Le ver-ruche plantari hanno sviluppo verso l'in-terno del piede a causa della compres-sione esercitata sulla loro superficie du-rante la deambulazione (fig.2). Sonomolto dolorose alla pressione e durantela marcia. Hanno aspetto lenticolare, li-miti netti e sono circondate da un colla-retto di pelle squamosa. La superficie èpiù om e n osquamo-sa, di co-lorito gri-g iastro,t a l o r acospar -sa di pic-coli puntini nerastri. Le verruche filiformio digitate sono escrescenze peduncola-te, di aspetto digitiforme, di colorito bian-co-grigiastro (fig.3). Nel bambino inte-ressano le aree periorifiziali del volto(naso, bocca, occhi) e nel maschio adul-to la regione della barba dove la disse-

m i n a -zione èfacilitatadalla ra-sa tura .Le ver-r u c h ep i a n esono le-

sioni papulose di 2-4 mm di diametro, lie-vemente rilevate, a superficie piana, li-scia, di colorito roseo, isolate o riunite ingruppi, localizzate al viso o più di rado inaltre sedi (fig.4). Frequentemente pre-sentano carattere eruttivo, possono dareprurito e spesso si dispongono linear-mente lungo il decorso di un graffio o insede di un modesto trauma. Sono più co-muni nei bambini e nelle giovani donne.La regressione spontanea è frequente erapida ed è associata a fenomeni flogisti-ci locali. I trattamenti proposti per le ver-ruche sono quanto mai numerosi e ciòdimostra l'assenza di una metodica idea-le o specificamente antivirale. Tale infezione può essere molto resisten-te alla terapia e spesso ricompare nel30% dei casi, a prescindere dal mezzoterapeutico impiegato; infine in circa il50% le verruche tendono a scomparirespontaneamente nel giro di due anni.Dopo tale periodo la regressione sponta-nea è più rara.

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Il 14 febbraio ricorrela festa di S. Valenti-no e, per saperne dipiù, è necessario ri-salire alle origini. Va-lentino, nato nel 175d.C. a Nahars pro-vincia di Interamna(oggi Terni) da una

famiglia pagana, si convertì al cristiane-simo. Nel 197 d.C. fu ordinato Vescovodal Papa Feliciano.e, nel 270 durante lesue predicazioni si recò a Roma, doveregnava Claudio II il Gotico che, essen-do pagano, ostacolava la diffusione del-la religione cristiana proibendo la cele-brazione dei riti religiosi. Il vescovo Va-lentino oltre a non eseguire gli ordini,tentò di convertire l’imperatore il quale lograziò e lo affidò ad una nobile famiglia.A Claudio II, il Gotico successe l'impera-tore Aureliano. anche egli acerrimo per-secutore dei cristiani e di quanti erano aivertici della Chiesa di Roma. Intanto si sparse la voce che Valentinooperava miracoli e, tra questi, quello diaver restituito la vista alla figlia cieca delsuo carceriere della quale era innamora-to. Si raccontava anche che, pur essen-do vietato a quei tempi, celebrava matri-moni tra pagani e religiosi.Valentino fu il primo a disubbidire a que-sta imposizione per esaudire il desideriodi un legionario pagano che ripetuta-mente lo implorava di unirlo in matrimo-nio con una giovane cristiana gravemen-te ammalata di tisi. E Valentino non si

San Valentino, fest a degli innamoratiSandro Di Lello - appassionato di tradizioni antiche - Collaboratore da Bellona

astenne ad unire in matrimonio i due in-namorati. Ma al momento della benedi-zione, entrambi gli innamorati lasciaronoquesta terra per la vita eterna. La noto-rietà del Vescovo, indispettì l'imperatoreAureliano. Nel 273 d.C. l’imperatore con-dannò l'anziano Vescovo Valentino allaflagellazione. Temendo qualche som-mossa da parte dei seguaci di quest'ulti-

mo, fu portato fuori Roma presso il pon-te Milvio e decapitato. Tre dei suoi di-scepoli, il filosofo Cratone, ApollonioEfebo e Procuro, trafugarono i resti delVescovo Valentino da Roma per portarlia Terni dove sono custoditi in una tecanella Basilica. (nella foto) I tre discepoli ritenuti colpevoli furonodecapitati per aver trafugato le reliquiedel Vescovo. Alcuni sostengono che lastoria di San Valentino, sarebbe da attri-buire ad un sacerdote romano anch'eglidecapitato. Nell’antica Roma si ritenevache febbraio fosse l'inizio della primave-ra, stagione della rinascita. In quel perio-

do si svolgeva unalotteria, che preve-deva il sorteggio digiovani coppie, cheavrebbero dovutorestare intimamenteunite affinché il ritodella fertilità fosseconcluso. Un ritoche si ripeteva ognianno. Nel 496 d.C.Papa Gelasio an-nullò questa usanza

pagana e diede inizio al culto di San Va-lentino,che fu considerato Martire dell'a-more, nominato Patrono di Terni e Pro-tettore degli innamorati ai quali dedichia-mo i seguenti versi:

MESSAGGIO D'AMORE Il mio pensiero volge a te sovente, e ogni qualvolta un brivido io sento.

Prostrar l'universo ai tuoi piedi vorrei, carpir, luna, stelle, sole da esso ardirei.

Indi gioir potrei di fartene dono, affinché di qu esti saresti la patrona.

Si sa che degli innamorati la luna è amica e amante, non può, non custodirti sotto al proprio manto.

Le stelle che nell'altoa vegliar stanno il destino,e stretto l'hanno in essed'allor che fu, per noi mattino.

ll sole illuminar,coi raggi possa,la via sulla qualeponi i tuoi passi.

Riscaldarti egli debba l'anima ed il cuore,per donarli a chi ti amasempre con più calore.

BELLONA(Casert a)

Via Regina Elena, 22Telefono 0823.966 698

HAIR TREND

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Aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolasticoD.ssa Giusy Vastante - Avvocato - Collaboratrice da Bellona

Corsi di Formazione perAlimentaristi e Corsi inerenti la Sicurezza sul lavoro, el’adeguamento alle normative europee Attestazione SOA ai sensi del DPR34/2000 perla partecipazione a gare pubbliche; ISO 9001/2000 (Vision Certifica-zione di Qualità); ISO 14001:2004 14000. EMAS: Certificazione Ambientale;OHSAS 18001 (certificazione dei sistemi di gestione della sicurezza e della salutedei lavoratori). L’elenco è il seguente: Addetti antincendio in attività a rischio in-cendio medio h8 Euro 150,00; Il Datore di lavoro conforme al decreto del mini-

stero del lavoro e della previdenza sociale del 16/01/1997 h16 Euro 200,00; Addetto al primo soccorso ai sensi del D.M.388/2003 gruppo B E C h12 Euro 150,00; "Il Rappresentante dei lavoratori perla sicurezza" conforme al decreto del Mi-nistero del lavoro e della Previdenza sociale del 16/01/197 h32 Euro 200,00; "Il Responsabile del servizio di prevenzionee protezione" ai sensi del DS 626/94 e conforme al D.Lgs. 195 del 23 giugno 2003 con rispettivi moduli A,B,C e tutti i ma-crosettori di appartenenza h120 Euro 500.00; Addetto all'emergenza (art 4 comma 5 D.Lgs 626/94) h12 Euro 150.00; Co-ordinator e per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 494/96) h120 Euro 500.00; Addetto al montaggio esmontaggio ponteggi (d.lgs. 235/03) h28 Euro 200,00 Corsi sicurezza stradale perautotrasportatori. (da definir e)” Accredit ato dalla Regione Camp ania - Informazioni: Acliterra Camp ania per la legalità - viale Minieri, 85 - 82037 T eleseTerme (BN) Telefax 0824 976 562 [email protected] - Referente corso: D.ssa Daniela Mistero T el 393 996 4470

I corsi si tengono in Pignat aro Maggiore (CE).

Quando il sonno non arriva - II parte

Dr. Carlo Martino - Neurologo - Collaboratore da Napoli

Stress psicofisico a tutti ilivelli, cattive abitudinialimentari, problemi fa-miliari o lavorativi cheappaiono irrisolvibili so-no solo alcuni dei fattori,ma potremmo continua-re a lungo: Generalmen-

te l'insonnia propriamente detta si distin-gue in insonnia iniziale (se vi è solo unalieve impossibilità nell'addormentamento)intermedia (frequenti risvegli durante lanotte) e terminale (quando ci si risvegliatroppo presto al mattino rispetto al solitoorario considerato normale dall'indivi-duo). Proprio questa distinzione può es-sere utile nella scelta del farmaco ipnoti-co da utilizzare. Quanti tipi di insonniaesistono? Dal punto di vista eziologico leinsonnie vengono distinte in insonnie pri-marie e secondarie in base alla presenzao meno di patologie associate. Le inson-

nie primarie comprendono l'insonnia psi-cofisiologica (indica una insonnia indottada una generica tensione emotiva, in as-senza di altri problemi psicopatologici); ladispercezione dello stato di sonno e l'in-

sonnia idiomatica. Leinsonnie secondariepossono essere as-sociate ad ansia, pro-blemi dell'umore odeterminate patolo-gie neurologiche edinternistiche. Anche

l'eccesso di bevande alcoliche contribui-sce all'insonnia e non è modesta la per-centuale di giovani che accusa cattivaqualità del proprio sonno proprio per que-sto motivo: La diagnosi si basa su un'at-tenta osservanza della vita anamnesticadel paziente e su approfondimenti stru-mentali neuroradiologici, per alcune pato-logie associate, ma soprattutto su appro-

fondimenti neurofisiologici, come adesempio la polisonnografia. Certamente,però, l'approccio terapeutico dell'insonnianon può prescindere sia dal preciso rico-noscimento delle sue cause che da un'at-tenta valutazione dei differenti parametribiologici, psichici e sociali, relativi al pa-ziente in oggetto, che condizioneranno lascelta del provvedimento opportuno. Ineffetti, il trattamento delle insonnie si ba-sa su un trattamento dapprima mirato aduna buona igiene del sonno, come adesempio evitare di dormire nel pomerig-gio, evitare esercizi fisici troppo faticosi,evitare l'assunzione di sostanze comecaffé, the, tabacco o alimenti speziati nel-le ore che precedono il sonno. Esistonopoi altre terapie alternative al trattamentoa base di farmaci come il training autoge-no, l'ipnosi, la cronoterapia, la fototerapiaed altre.

Segue nel prossimo numero

Con la circolare n. 4 del15 gennaio 2009 il mini-stero dell'Istruzione, del-l'Università e della Ricer-ca ha fornito indicazionie precisazioni per leiscrizioni alle scuole diogni ordine e grado. Ter-

mine di scadenza per le iscrizioni è il 28febbraio 2009. Possono richiedere l'iscrizione alla scuoladell'infanzia le bambine e i bambini cheabbiano compiuto o compiano, entro il 31dicembre 2009, il terzo anno di età. Possono, inoltre, essere iscritti i bambiniche compiono tre anni entro il 30 aprile2010, ma per questi ultimi la possibilità è

subordinata alla disponibilità di posti e aduna valutazione pedagogica del collegiodei docenti. Per i bambini che compiono i sei anni en-tro il 31 dicembre 2009 c'è obbligo di iscri-zione alla prima classe della scuola pri-maria. Sono soggetti all'obbligo di iscrizio-ne alla scuola secondaria di I grado glialunni che terminano nel 2008-2009 lascuola primaria con esito positivo. All'attodell'iscrizione genitori e studenti firmano ilPatto educativo di corresponsabilità, fina-lizzato a definire diritti e doveri nel rappor-to tra istituzione scolastica, studenti e fa-miglie. Per quanto riguarda la scuola secondariadi II grado, poichè i nuovi assetti dei licei,

degli istituti tecnici e degli istituti profes-sionali andranno in vigore dall'anno sco-lastico 2010-2011, sono confermati perl'anno scolastico 2009-2010 i percorsi deilicei, dell'istruzione artistica, dell'istruzio-ne tecnica e dell'istruzione professionaleprevisti dagli attuali ordinamenti. Gli studenti che nel presente anno scola-stico concluderanno con esito positivo ilprimo ciclo di istruzione, in base alle nor-me sull'assolvimento dell'obbligo di istru-zione, devono iscriversi alla prima classedi un istituto secondario di II grado o a fre-quentare un percorso di istruzione e for-mazione professionale. Anche in questocaso è richiesta la sottoscrizione del Pat-to educativo di corresponsabilità.

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Ricette di Niett aCollaboratrice da Bellona

Calzone ripieno al prosciutto

Meti la farina in una ter-rina. Sciogli il lievito inun bicchiere di acquatiepido e versalo sullafarina. Unisci un pizzicodi sale e un cucchiaio di

olio. Impasta la farina così inumidita econtinua a lavorarla fino a ottenere unapasta liscia e morbida; se è necessariopuoi aggiungere ancora un poco di ac-qua. L'operazione è finita quando la pa-sta si stacca facilmente dalle dita. Dai al-l'impasto la forma di una palla e lascialoriposare in un luogo tiepido coperto dauno strofinaccio. E' proibito togliere lostrofinaccio prima che siano passate cir-ca 2 ore e 1/2. Trascorso il tempo ne-cessario torna in cucina e per prima co-sa fatti aiutare da un adulto ad accende-re il forno a 250°. Controlla l'imp asto: latua palla sarà grande il doppio; lavoralacon le mani due o tre minuti. Mettila sulpiano del lavoro pulito e infarinato, ora ti-rala con le mani e stendila in modo daottenere un grosso disco. Deponi la sfo-glia di pasta nella teglia da forno legger-mente unta di olio; cospargi la superficiecon i pomodori pelati e sgocciolati e po-ni al centro la mozzarella e il prosciuttotagliati a dadini. Ed ecco il tocco delgourmet: aggiungi qualche fogliolina dibasilico strappata con le mani, oppureun cucchiaio di origano. Ripiega la pastaa metà facendo combaciare bene i bor-

di. Con l'aiuto della mamma inforna il cal-zone e lascia cuocere per una ventina diminuti. Servi questo piatto appena toltodal forno. Variante Nel calzone puoi met-tere ricotta, parmigiano, prosciutto cotto,pomodori freschi tagliati a cubetti, verdu-re cotte (biete, erbette etc.) e altri infinitiingredienti. Con la stessa pasta è possi-bile preparare la pizza Margherita oppu-re delle focaccette alle erbe aromatichee anche la classica pagnotta rustica. Nonhai che da sbizzarrirti.

Merendine con la marmellat a d'uvaIngredienti: 5 uova 200 g. di zucchero200 g. di strutto 1 kg di farina 1 buccia dilimone grattugiata 1 bustina di lievito 200g. di marmellata d'uva fatta in casa Im-pastate uova, zucchero, farina, strutto,lievito e limone fino ad ottenere una pa-sta compatta e morbida. Prendete le ap-posite formine di alluminio, ungetele al-l'interno leggermente di strutto e con lemani foderatele con un sottile strato dipasta. Riempite le formine con la mar-mellata d'uva ponendo attenzione a la-sciarne lo spazio per richiuderle poi conun sottile strato dell'impasto. Infornate leformine a 180° per circa mezz'ora e to -glietele quando la parte superiore è bendorata; lasciate raffreddare, quindi stac-cate la merendine dalle formine spolve-randole con zucchero a velo.

DessertQuanto più è importante un pranzo, tan-to più la sua conclusione ideale è affida-ta ad un buon dessert. Anche se la pa-sticceria risulta l'artepiù difficile in cucinae richiede molta curae un' abilità che siacquista con la prati-ca, sempre più spes-so ci esibiamo nellapreparazione di dolcifatti con le nostremani, per suscitarela meraviglia dei no-stri ospiti e l'invidia diqualche amica. Il bonton non ammette diservire alla fine del

pranzo torte o comunque dolci a base dipasta lievitata, se non in occasioni parti-colari o ricorrenze speciali come momen-to clou del festeggiamento; anche inquesto caso il galateo suggerisce dicompletare il pranzo con un buon dolceal cucchiaio e, dopo un intervallo di mez-zora, di servire la torta ordinata per l' oc-casione. Alla base di tutto ci stanno, oltrele norme del comportamento, anche fon-dati principi dietetici. Infatti una dolceconclusione del pasto è scelta in sintoniacon i piatti che hanno sostituito il menù elo completano senza appesantirne l'equi-librio calorico. I dolci al cucchiaio, felicecompletamento di un pranzo, piacevolialla vista e squisiti al palato sono molti: ipiù noti le mousses, le bavaresi, semi-freddi, budini e creme. Con procedurepiuttosto semplici e con risultati eccellen-ti si possono realizzare le creme con nu-merosissime varianti sul tema e presen-tarle semplicemente come "creme incoppa". La crema chiamata "pasticcera"è la base necessaria per queste bontàcon l'aggiunta di aromi graditi e in temacol menù. Per preparare la crema di ba-se bisogna mescolare accuratamente inuna terrina i tuorli d'uovo con lo zucche-ro, unirvi la farina setacciata con la vanil-lina, versarvi il latte, bollito con la scorzadi limone, attraverso un passino. Conquesta dolce crema si possono realizza-re gustosi e fantastici dessert anche abase di frutta.

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Michele Ciccarelli - Annunziat a FriozziVia Rimembranza, 66 V itulazio (CE)

Info: 3394798032Michele Ciccarelli, pittore autodidatta.Nato e residente a Vitulazio riscuote subitoconsensi favorevoli. 1962 - Ritratto di MarlonBrando grafite 40x50. Nel 1968 si reca a Tori-no per lavoro impegnandosi, tra l'altro, a dise-gnare focalizzando l'immagine sul parco ver-de, l'ecologia pulita del Valentino nuovo, luogobellissimo di Torino. Le figure degli emigrantinei quadri, la loro sofferenza ma pure momentifelici; l'omaggio floreale che traspare sulla tela,

Annunziat a FriozziContinua l'attività artistica della pittricecasertana, Annunziata Friozzi. Nelle sue

operevi èu n atotalei m -m e r -s i onen e ico lor ie nelleforme.U ns u g -gest i -v ov i a g -gio ar-

i fiori, l'attesa per la donna amata. Ritornato nelsul paese fu il professore Cav. Andrea Russoad incoraggiare ed organizzare mostre a favo-re di Michele Ciccarelli un critico ma ancheestimatore dell'artista da strada, il pittore cherealizza i suoi lavori davanti la gente: Monu-mento dei 54 Martiri di Bellona, Le Camerelledelle fate (spettatore Luigi Pinto), La via 54Martiri di Bellona, La Chiesa di San Michele, IlConvento (tela 70x100) dipinto alla presenzadi uno spettatore illustre: Michele Sapone. Mo-stre estemporanee di Bellona; poi a Vitulazio:La Chiesa dei Luciani, Vico Gesuiti, La ChiesaMadre, La casina di caccia, altro spettatore ilgiornalista scrittore Franco Valeriani; La collinacon la cava di pietre e tante altre opere dal vi-vo. Ultimo lavoro in estemporanea, a Pesco-sannito (BN) Medaglia d'Oro della RegioneCampania, spettatore Prof. Antonino Scialdo-ne. Ciccarelli è inserito nei cataloghi d'arte, tragli altri citiamo: L'Elitè, Bianco e Nero ('83), Va-demecun dell'Arte ('79). L'Editore e critico, Sal-vatore Perdicaro si è soffermato con interessesulla sua arte scrivendo e parlando di lui sull'e-dizione 1978. E' inserito anche nel volume Do-cumenta Artis (Curatore Comune di Capua incollaborazione con la Galleria Arte Vinciguerra.Tra l'altro Ciccarelli ci riferisce: "I miei quadri so-

no un po' ovunque, anche nella Selva Amaz-zonica delle Ande del Perù dove si trova il qua-dro 70x100 San Carlo Borromeo, donato almitico Missionario don Carlo Iadicicco. Hannoparlato di lui molti critici, giornalisti, scrittori ma,forse l'arte del pittore vitulatino è racchiusa nelpensiero di Franco Valeriani che nel sul libro:"Luci ed Ombre" lo definisce: "Il cultore del bel-lo". Le ultime opere realizzate, emozioni parti-colari nel rifare con sentimento l'opera SanMarco Evangelista dedicata al prof. Bruno Del-la Cioppa, e poi l'entusiasmo di affrescare laparete di una cucina, il verde, gli alberi ed i fio-ri improvvisati, anche qui una dedica a Gian-franco ed Antonietta Ricciardi.

tistico, dove colori, tecniche e forme sifondono tra loro immortalando gli statid'animo, generando singolari opere d'ar-te che calamitano lo sguardo dell'osser-vatore. L'arte della Friozzi si distingueper originalità del linguaggio e la ric-chezza di valori ispiratori. L'attività arti-stica della Friozzi è contraddistinta dallapartecipazione ad importanti rassegne emanifestazioni con il conseguimento dibrillanti risultati sul territorio nazionaleed internazionale. L'artista, oltre a figu-rare in numerosi volumi d'arte, ha colle-zionato premi prestigiosi in Italia ed inEuropa. I suoi meriti artistici sono atte-stati da molteplici Accademie Internazio-nali oltre ad essere riscontrabili attraver-so le numerose pubblicazioni in volumid'arte contemporanea e guide al colle-zionismo. La pittura della Friozzi indagasu diverse realtà esistenziali, sugli eter-

ni aneliti dell'uomo che aspira ad unapiena consapevolezza sia delle propriemete sia nel cammino necessario a rag-giungerle. Una pittura che non si com-piace di bellezze formali tradizionalmen-te conce-pite o dir a p p o r t icromaticiconsueti,ma va ol-tre il datoapparen-te, dandovoce aifremiti diuna spiri-t u a l i t àa n i m a tada fortiemozioni.

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Il latte materno, un bene da donareD.ssa Anna Iodice - Pediatra - Collaboratrice da Salerno

Il latte materno è moltopiù di un alimento comple-to e per il bambino sanoesso rappresenta il nutri-mento ideale, per moltineonati è da considerareun mezzo terapeutico ve-

ro e proprio. Grazie ai suoi fattori biologi-ci specifici è in grado di proteggere ilbimbo da molte patologie anche a lungotermine e stimola lo sviluppo dei vari or-gani ed apparati. Nonostante i continui progressi dellascienza della Nutrizione non si è ancorariusciti a produrre un latte artificiale conle stesse caratteristiche di quello umano.Ecco perché il latte materno rappresentauna sostanza preziosa che in molti casi

può significare la differenza tra la vita ela morte dei neonati pretermine, ovveroquei bambini nati prematuramente conun peso anche al di sotto di un chilo-grammo. Recenti studi hanno dimostrato i vantag-gi della utilizzazione del latte umano nel-l'alimentazione di questi bambini, soprat-tutto per quanto riguarda una miglioretolleranza dell'alimento, la riduzione delrischio dell'enterocolite necrotizzante,patologia che può essere molto grave.Fra i vantaggi a distanza è stata osser-vata una riduzione della possibilità dell'i-pertensione arteriosa e del diabete.Spesso, però, le madri dei bambini chepiù ne avrebbero bisogno non riescono afornire una quantità di latte adeguata,

specie se il proprio bambino non può es-sere alimentato direttamente al seno. Edè proprio allo scopo di fornire questofondamentale alimento a tutti quei neo-nati che non possono usufruirne che so-no state fondate le cosiddette Banchedel Latte Umano. Si tratta di apposite strutture, correlatefunzionalmente a reparti pediatrici, cheprelevano, trattano, conservano e distri-buiscono, su indicazione medica, il lattedelle mamme donatrici. Come accenna-to, il latte così ottenuto è destinato so-prattutto a quei bambini che non sononutriti dalla propria madre e che, a cau-sa di certe condizioni biologiche, pre-sentano una ridotta tolleranza per altri ti-pi di alimento.

La Visalle Racconto breve scritto da Maddalena Di Lillo - Vitulazio

In estate mi sono trasferita,con la mia famiglia, tra leenormi Alpi che si trovanoalle spalle della nostra nuo-va casa. Non so il motivo diquest'improvviso cambia-mento di casa, paese, ami-ci; ma soprattutto non capi-

sco quest'inattesa trasformazione dellamia vita. Non avrei mai pensato che ungiorno potessi trasferirmi così lontano:La Visalle, un piccolo paese della Valled'Aosta; la maggior parte delle personeparla francese ma per mia fortuna si par-la anche italiano; tutti sanno tutto, manessuno sa la vera faccia che si nascon-de dietro ognuno (o almeno è ciò che sicapisce). Questa gente mi guarda comese fossi una marziana, a scuola nessunomi parla: anche se apparteniamo allostesso Stato sembrano avere una cultu-ra completamente diversa da quella incui sono cresciuta. Mi sento imbarazzatasotto lo sguardo, apparentemente supe-riore, della gente che è completamenteinospitale, in certi casi ho addirittura pau-ra che qualcuno possa giudicarmi perquello che non sono. Ma nessuno ha mai

visto una ragazza che non è del nord daqueste parti? Mah! Ci sono volte in cuivorrei leggere nei pensieri della genteper capire cosa hanno nella mente. Que-sta è una di quelle. Finalmente dopo cir-ca quattro mesi di assoluta solitudineuna ragazza mi rivolge la parola: "hosentito parlare molto di te, è per questoche ti volevo conoscere". Parlano tantodi me ma nessuno si fa vivo per comuni-care un po'. "era mio dovere avvertirti dinon aprire quella porta, perché contienequalcosa che non puoi assolutamentesapere" e così dicendo si allontana, la-sciandomi con tanti interrogativi. Suc-cessivamente mi rendo conto che non miha spiegato né indicato quale fosse laporta. Si è fatto tardi e di certo non pos-so mettermi a cercare quella ragazza so-lo per chiederle della porta, inoltre, sonosicura: sosterrebbe di non avermi maiconosciuta, tanto meno parlata. L'indo-mani mi dimentico completamente dellaragazza e delle sue parole. Ovunque iovada tutti sembrano più cupi e giudicantidel solito, pure il sole che si nascondedietro una nuvola scura. Per non pensar-ci provo a distrarmi, ma sbaglio strada,

non me ne accorgo perché qui le stradesono tutte uguali, come le porte. Convin-ta di aprire la porta della scuola, strana-mente chiusa, entro senza saper di tro-varmi proprio davanti alla porta segreta.Aperta la porta, sento una musica stu-penda provenire dalle casse della piaz-za. E guardando il cielo ai miei occhi ap-pare il sole più lumino che abbia mai vi-sto, e scendendo con lo sguardo mi tro-vo davanti il paese in cui mi sono trasfe-rita, con le stesse strade, le stesse per-sone, le stesse case, alberi e parchi; conuna sola differenza: una gioia infinita.Niente più sguardi cupi e tristi che ti se-guono ovunque e cercano di esprimerein tutti i modi il disprezzo verso qualcu-no, solo sorrisi e sguardi di sfuggita. Lastessa ragazza che mi aveva avvertita,ora si avvicina sorridendo e mi dice: "fi-nalmente! Ce ne hai messo di tempo!".Una cosa non è cambiata qui: il mistero.

SCRIVI RACCONTI?Questo spazio fa per te. Inviaci una tua foto for-mato tessera ed il tuo racconto (massimo 3.000battute, spazi inclusi) all'indirizzo email: [email protected] - Lo pubblicheremo

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50 anni di Reggae. Piccolo viaggio dalla Giamaica a Casert aD.ssa Pina Caliento - Collaboratrice da Calvi Risorta

Il 2009 è l'anno del 50esi-mo anniversario della na-scita del Reggae, un gene-re musicale che nasce inGiamaica e finisce per dif-fondersi in tutto il mondo.L'etimologia della parola"Reggae" resta ancora in-

distinta, ci si rifà al termine inglese "rag-time", che significa "tempo stracciato", ri-ferendosi proprio al ritmo musicale bina-rio, sincopato, caratterizzato da tagli re-golari, oppure a "regular" che, nel dialet-to giamaicano, connota la gente comu-ne. Ad ogni modo l'interpretazione del pi-lastro della musica Reggae, Bob Marley,è quella di "musica del re". Il termine fuutilizzato per la prima volta nel 1968 dalgruppo Toots & The Maytals, grazie albrano "Do the Reggay". Ma le origini diquesto genere sono più remote. Gli ante-nati del Reggae sono i canti degli schia-vi africani portati in Giamaica dagli spa-gnoli. I ritmi delle musiche tradizionaliafricane contagiano, infatti, le prime for-me di musica popolare giamaicana quali

Calypso e Mento. Nei primi anni '60, l'in-fluenza dell'R'n'B proveniente dalle radiostatunitensi, diede origine allo Ska, unasorta di reinterpretazione del sound ma-de in USA. I suoi luoghi di diffusione era-no i sound system, una sorta di discote-che ambulanti, grazie alle quali anche ipiù poveri potevano divertirsi. L'evoluzio-ne prossima fu il Rocksteady, il ritmo sifa più rallentato e i testi presentano temipiù maturi di protesta sociale, com'è evi-dente in band musicali come The Wai-lors; questo genere è considerato il veroantesignano del Reggae. È principal-mente la personalità di Marley, fatta dispiritualità, rabbia, amore e impegno po-litico, che fa varcare al Reggae i confinidella Giamaica e lo porta al successomondiale. Il Reggae, insomma, è l'amal-gama di tutti gli elementi della storia mu-sicale e della tradizione giamaicana, nonultimo il Movimento Rasta. Si tratta diuna fede religiosa i cui temi spirituali e disolidarietà, si riversano nei testi del co-siddetto reggae "roots" degli anni '70, di-venendo un messaggio universale di ri-

scatto dall'oppressione attraverso l'amo-re. Dagli anni '80 ad oggi, molta dellaproduzione reggae ha assunto una con-notazione legata alla vita quotidiana, conun approccio più commerciale (Dance-hall). Negli ultimi tempi anche l'attenzio-ne del pubblico italiano verso questo ge-nere musicale è in crescita costante, percui il reggae non solo si ascolta ma sisuona un po' ovunque. Anche la nostraprovincia casertana propone realtà mu-sicali della scena reggae come Ghetto-Campania, Pignataro Massive Krew, ItalGood Vibration e molti altri. Sarebbe au-spicabile avere più occasioni per dare vi-sibilità ai giovani musicisti, ma soprattut-to maggiori spazi per far valere l'eco direaltà tutt'altro che semplici della nostraterra, realtà spesso raccontate nel no-stro dialetto e descritte con passionenelle rime create dai nostri ragazzi. Con questa nota inizia la collaborazionediella dott.ssa Pina Caliento. I più affet-tuosi auguri da tutti i Componenti la

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Il Carnevale di PontecorvoMarco Gigliofiorito - Collaboratore da Castrocielo (FR)

Il carnevale è la festività piùattesa, dopo il Natale, datutti i bambini. È il giorno incui "ogni scherzo vale", ilgiorno che riempie il cuoredi gioia e allegria a ogni per-sona, piccola o adulta. Co-me vuole la tradizione, in

molte città e paesi si festeggia questo gior-no in maschera, tradizione che viene rigo-rosamente rispettata da oltre cinquant'anninella cittadina di Pontecorvo. Il paese, checonta poco più di 13.000 abitanti, accoglienelle sue piazze e tra i suoi antichi vicolicentinaia di persone comprese in ogni fa-scia d'età. Grandi e piccini, provenienti dadiversi paesi circostanti e non solo, si me-scolano in un caleidoscopio di musica e co-lori, dove sono l'allegria e il divertimento afarla da padroni. Ogni anno, nella domeni-

ca precedente il giorno delle ceneri, si fe-steggia il famoso Carnevale di Pontecorvo.Le peculiarità di questo carnevale sono lasfilata dei carri allegorici, fatti di carta pe-sta, e la premiazione di uno di questi a finegiornata. La tradizione, iniziata oltre mezzosecolo fa, vuole che ogni carro partecipan-te alla sfilata passi per le vie principali delpaese. Questa usanza nacque nel lontano1952, quando alcuni cittadini pontecorvesi,in una gita a Napoli, acquistarono un asinofatto di cartapesta. Tornati nel proprio pae-se, questi fecero sfilare l'asinello su di uncarro, proprio per onorare questa festa. Daallora, ogni anno si festeggia in questo mo-do caratteristico il giorno più allegro del-l'anno. Oltre alla premiazione del carro piùspettacolare, si premiano nello stesso gior-no le maschere e i costumi più belli, diver-tenti e originali. Anche questa usanza risa-

le alle origini del Carnevale Pontecorvese,dove si soleva premiare la "Principessa delCarnevale", ovvero la ragazza mascheratapiù bella. In passato, la fortunata vincitriceacquistava notorietà in tutto il paese, e pertutto il periodo delle feste acquisiva simbo-licamente il potere, prendendo il posto delsindaco e le chiavi del paese. Purtroppoquesta usanza si è persa nel tempo, comesi è persa la figura di Mazzamauro, ma-schera tipica del folklore locale, la cui origi-ne sembra provenire dal periodo di domi-nazione saracena. Il Carnevale di Ponte-corvo, giunto quest'anno alla cinquantaset-tesima edizione, è per gli abitanti ciociariun bene comune che devono però difende-re per evitarne la scomparsa. Difendere leproprie tradizioni significa difendere il pro-prio passato e le proprie origini, di cui biso-gna essere sempre e comunque fieri.

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Vincenti nello sport: Ciclismo - Valentino ROSSI - S.S. "Pedale bellonese"Dr. Giuseppe Vinciguerra - Fiduciario Locale CONI - Collaboratore da Bellona

Bellona - Mi accingo aparlare delle vicendesportive della nostra co-munità, con particolare ri-ferimento a quegli atletie/o a quelle società sporti-ve che, per l'impegno pro-

fuso e con i risultati conseguiti che han-no travalicato l'ambito locale, sono riusci-ti a dare lustro alla nostra città, portandoil suo nome agli onori della cronaca spor-tiva regionale e nazionale. Occorre risali-re all'anno 1967 per trovare l'evento chediede poi vita al percorso sportivo del pri-mo grande atleta bellonese: ValentinoRossi. Su iniziativa del compianto An-drea Salerno viene fondata in quell'annola società sportiva "PEDALE BELLONESE" , affiliata allaF.C.I.- Federazione Ciclistica Italiana coln.13 K 0024 (oggi la sesta società comaggior anzianità in regione e la secon-da in provincia di Caserta), e con la col-

laborazione di un gruppo di appassionati(Peppino Rossi, Tonino De Crescenzo,Nicola Aurilio ed altri) dà il via al tessera-

mento di tre ra-gazzi bellonesi di15 anni, ValentinoRossi nato il05.04.1952 dotatodi un fisico statua-rio più che idoneoper il ciclismo (eraalto m.1,95), LuigiDe Crescenzo eGiuseppe Sgue-glia, che già da

tempo lo stesso Andrea provvedeva adallenare con professionalità sulle stradedella nostra provincia e nei quali avevaintravisto notevoli doti agonistiche e pos-sibilità di successo. Non si sbagliava ilbuon Andrea. Nel 1968 la società parte-cipa ad una leva agonistica per giovaniciclisti, organizzata dalla Federazione

Regionale - una per ogni provincia - ba-sata su 5 gare. Ebbene Valentino Rossine vince una ed ottiene 4 secondi posti,Luigi De Crescenzo riesce ad ottenere 2volte il terzo e 3 volte il quarto postosfruttando la sua notevole potenza in vo-lata, e con il compianto Peppino Sgue-glia sempre nei primi dieci. Le prime ga-re lasciavano intravedere un futuro riccodi vittorie, specie per chi, come AndreaSalerno, credeva fortemente nel suo pu-pillo Valentino Rossi. Arrivano i primigrandi risultati. 1969 e 1970: CampioneRegionale Allievi su strada - 1970: Cam-pione Regionale Allievi di inseguimentosu pista - 1970: Diploma e Medaglia d'O-ro per il maggior numero di vittorie in cat.Allievi su strada - 1971: Diploma e Me-daglia d'Oro per il maggior numero di vit-torie in cat. Dilettanti su strada - 1972:Campione Regionale Dilettanti nell'inse-guimento su pista. Segue nel prossimo numero

Paolo Mesolella ha present ato il libro "La guerra addosso"Prof. Antonio Scarano - Collaboratore da Sparanise

Un piccolo esercito di 500studenti delle scuole su-periori, ha partecipatomartedì 3 febbraio allaGiornata della Memoria,istituita dall'Amministra-zione comunale per ricor-

dare il campo di concentramento tede-sco di Sparanise e gli eccidi nazisti del22 ottobre 1943. Per l'occasione, nellagrande palestra del Galilei, è stato pre-sentato anche l'ultimo, interessante librodel prof. Paolo Mesolella. Il libro, intitola-to "La guerra addosso", contiene anche il"Diario di guerra" dell'orfanotrofio "PadreSemeria" e le testimonianze autografe dinumerosi deportati nel campo di concen-tramento sparanisano; tra le tante quelladell'ex Presidente della Regione Campa-nia Ciro Cirillo, del Generale Alfonso Ca-scone, del Generale Andrea Cucino e deideportati, scrittori preside Mariano Pao-lozzi, prof. Giuseppe Spera, prof. AntonioZannini, prof. Brunello Riccio Flentjen edel rag. Alfonso Lombardi che hannoscritto del campo sparanisano nelle loroopere. Nel libro vi sono anche i diari diguerra di Nicola Fusco, deportato spara-nisano a Dachau, di Don FrancescoD'Angelo deportato nel campo di Sigma-ringen e documenti inediti su FilippoMandara, giovane sparanisano diventatoCapo Medico nell'ospedale del Campo diDachau. Sono veramente tanti i testimo-ni che impreziosiscono questo scrigno di

storia locale: ben 90 le testimonianze enumerosi i documenti e le foto d'epoca.Ma il libro non tratta solo del campo diconcentramento e degli eccidi di Spara-nise, ma anche degli eccidi perpetrati dainazisti a Calvi, Pignataro e Francolise,

dei bombarda-menti e dellenumerose vitti-me causatedagli ordignibellici. "Lapubblicazione,spiega il prof.Mesolella, na-sce anche perfar conoscere i"Cunicoli" sca-vati dai tede-schi nei pressi

della ferrovia, recentemente venuti allaluce; per cercare di definire il numeroesatto delle vittime dell'eccidio di Via DeRenzis, per non dimenticare i bombarda-menti di Casa Palmese a Sparanise, delseminario di Calvi, che travolse la fami-glia Gagliardi e quello che uccise le po-vere suore della Confidenza Castallo aTeano. Ma soprattutto per ricordare epi-sodi drammatici di vite spezzate, comequelle del piccolo Enzo Merola, di Anna-maria Ventriglia, di Vitaliano Feola e disua figlia Maria, di Alonzo Salvatore e deifratellini Palmieri. Alla manifestazione so-no intervenuti il sindaco avv. Salvatore

Piccolo, il Presidente del Consiglio Co-munale Salvatore Fattore, il consigliereprovinciale Amilcare Nozzolillo, il prof.Pino Angeloni della II Università di Napo-li, il prof. Gianni Cerchia, dell'Universitàdel Molise, il Presidente provinciale del-l'Ass. Reduci e Combattenti TeodosioLepore, la preside dell'ITC Antonella Ma-scagna e i testimoni Achille Aldo Sorvilloe Salvatore Sangiovanni. E' stata unabuona occasione anche per ricordarel'eroismo delle donne sparanisane checon il loro coraggio, per liberare i prigio-nieri dal campo, hanno fatto si che il pae-se ottenesse il titolo di "Città" e la meda-glia d'oro al merito civile.

Ciao Orsola, faremo tesorodei tuoi insegnamenti

Orsola Pellegrino,Vedova Giudicianni,da Bellona, ha la-sciato questa vita enella disperazione ifigli: Pasquale, Car-mine, Sergio, Prisco,

Teresa, Rosa, Antonella e Madda-lena. Nonchè i fratelli Nunzio e Lui-gi. Alla famiglia Giudicianni - Pelle-grino, nel momento della sofferen-za giungano le condoglianze dellaRedazione di Dea Notizie.

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Perdono fiscale con sanzioni Dr. Luigi Gerardo De Crescenzo - Commercialista - Collaboratore da Vitulazio

Coloro che hanno sal-tato gli ultimi appunta-menti con il Fisco pos-sono regolarizzare iltutto attraverso il rav-vedimento operosoche consente di can-cellare le violazionicommesse versando il

dovuto con sanzioni ridotte. Ici I soggettiche non hanno eseguito il versamentodell'Ici a saldo, scaduto il 16 dicembrescorso, rischiano l'irrogazione della san-zione pari al 30% dell'importo non versa-to, unitamente all'applicazione degli inte-ressi di mora. Tuttavia, vi è la possibilitàdi regolarizzare la violazione pagandouna piccola sanzione. Peraltro, il decreto

legge 185/2008, articolo 16, comma 5 haridotto le sanzioni dovute per il ravvedi-mento operoso previste dall'articolo 13del decreto legislativo 472/1997. Chi nonversa l'Ici nei termini si può ravvedereentro trenta giorni dal momento in cui hacommesso la violazione, beneficiandodella sanzione non più ridotta ad un ot-tavo bensì a un dodicesimo del minimo.In altri termini, non si applica la penalitàdel 3,75% (un ottavo del 30%) del tribu-to dovuto, ma del 2,5% che rappresentaun dodicesimo del 30%. Chi non si rav-vede entro il prossimo 15 gennaio potràancora regolarizzare l'omesso, parzialeo tardivo versamento entro un anno dalmomento in cui ha commesso la viola-zione con una sanzione, ridotta dal de-

creto legge 185/2008, dal 6% al 3%. Inentrambi i casi, il versamento della san-zione deve essere eseguito contestual-mente alla regolarizzazione del paga-mento del tributo nonché a quello degliinteressi legali pari al 3%. Il versamentodeve essere effettuato utilizzando glistessi bollettini di conto corrente postaleche servono per versare l'Ici con l'accor-tezza di barrare la casella "ravvedimentooperoso". Nelle caselle dedicate alle vo-ci "terreni", "aree fabbricabili" o "altri fab-bricati", a seconda del motivo per cui sipaga, va indicata l'imposta dovuta, senzasanzioni né interessi, che vanno invececumulati all'imposta e riportati nello spa-zio dell'importo totale del versamento. Ilpagamento può anche avvenire con l'uti-lizzo del modello F24. Irpef e Irap Chinon ha pagato la seconda o unica ratadegli acconti 2007 Irpef e/o Irap, scadutiil primo dicembre scorso, può regolariz-zare il dovuto con sanzioni ed interessiche si calcolano con le identiche modali-tà dell'Ici. Pertanto, chi si mette in regolaentro la data di presentazione della pros-sima dichiarazione dei redditi oltre all'im-posta non versata, dovrà pagare la san-zione del 3% più gli interessi del 3% cal-colati dal 2 dicembre 2008 fino alla datadel versamento. Le maggiori imposte do-vute, le sanzioni e gli interessi si versanocon la tradizionale delega F24. Le sezio-ni della delega da adoperare sono lestesse che si sarebbero dovute utilizzareper il pagamento dell'imposta. Anche ilcodice tributo, da indicare per il versa-mento di tributi ed interessi, è lo stessorelativo all'imposta dovuta. Gli interessivanno sommati direttamente al tributomentre la sanzione va indicata separata-mente con il relativo codice e quindi:8901 sanzione pecuniaria Irpef - 8907sanzione pecuniaria Irap. Caso contra-rio, l'Agenzia delle Entrate chiederà il pa-gamento della sanzione pari al 30% oltreagli interessi. Tuttavia, se si versa il do-vuto entro trenta giorni dal ricevimentodell'apposita comunicazione del Fisco, lasanzione si riduce al 10%.

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Cinema che p assione!D.ssa Miriam D’Aiello - Collaboratrice da V itulazio

Il cinema… che gran-de invenzione! Senzaesagerare si può direche la cinematografiasia la più bella nuovaarte e forse per il sem-plice fatto che sa arri-vare e toccare l'atten-

zione tanto di persone colte quanto diquelle meno. Tramite il cinema si è potu-to fare critica, propaganda politica, si èpotuto immaginare e vedere cose irreali,si è potuto vedere il movimento, modifi-care il tempo, accelerarlo, e infine divi-derlo in piccole parti. Il cinema che ci haregalato momenti di grandezza mai visti,che ha messo in immagine storie fin orasolo lette, ci ha mostrato eventi della sto-ria, l'amore, la guerra, il futuro… mille fu-turi possibili! Il cinema che è nato sem-plice, ma che ha saputo già da subitometter terrore coi grandi classici dell'hor-ror (Frankeistein, Nosferatur, Freaks) hasaputo nel silenzio del muto e nel fasci-no del bianco e nero far ridere come maisi è riso grazie al "gigantesco" Chaplin(nella foto); ha saputo immolare la storia

dei popoli perrisvegliare lospirito di na-zioni e grandipaesi in guer-ra. In eternametamorfosi ilcinema, chenasce dal mu-to ombroso (fi-ne Ottocento),che cresce nelsonoro e nelcolore (anni

trenta e quaranta), che si ingigantiscenegli effetti di riproduzione diventando ir-raggiungibile grazie alle tecnologie vir-tuali (anni Novanta)… ma che mai perdeil fascino della fantasia anche se nel suocorrere attraverso infinite migliorie abbiaspesso ceduto alle lusinghe dei botteghi-ni diventando prodotto non più arte. Maquale magia d'altronde non l'ha fatto?Quali artisti hanno voluto vendersi aitempi? Quali altri traguardi il cinema su-pererà attraverso i tempi è ancora dascoprire.

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La sindrome di S tendhalD.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

"Ero giunto a quel livellodi emozione dove si in-contrano le sensazionicelesti date dalle arti edai sentimenti appassio-nati. Fui costretto aduscire dalla basilica diSanta Croce perchè col-pito da un malessere. La

vista dei capolavori,l'estasi della bellez-za, il senso dello scorrere del tempo evo-cato dalle pietre secolari. Emozioni chemi hanno sopraffatto. Ebbi un battito alcuore, la vita per me si era inaridita,camminavo temendo di cadere".Nacquecosi' la Sindrome di Stendhal. Il nomedel malessere si deve allo scrittore fran-cese Henri Marie Bayle che nel 1817,durante il Gran Tour, riportò la sua espe-

rienza personale nel libro" Napoli e Fi-renze: un viaggio da Milano a Reggio". IlGran Tour era un viaggio durante il qualesi visitavano le città più ambite soffer-mandosi sui monumenti principali. In Ita-lia le tappe fondamentali erano Roma,Venezia, Firenze, Bologna, Napoli, Pisa,Genova, Sicilia. Henry Bayle, noto comel' autore de 'Il rosso e il nero', ansioso dicambiar vita, lascio' la professione discrittore per intraprendere quella militare.Lasciò Parigi per raggiungere l' Armata d'Italia. A Novara ebbe l' occasione di assi-stere al “Matrimonio segreto” di Cimaro-sa mentre a Milano fu affascinato daglispettacoli della Scala e dalle donne. Ca-pì che nulla al mondo aveva importanzase non la penetrazione dei grandi temidella creazione artistica e quindi scrisse

una storia sulla pittura italiana ma l' ordi-ne di Napoleone di raggiungere Moscalo allontanò dalle donne e dall' arte. Con la caduta di Napoleone la sua car-riera militare volse al termine e con lopseudonimo di Stendhal (dalla cittadinatedesca Stendhal, patria di Winkel-mann), uscì la sua prima opera di suc-cesso "Roma, Napoli e Firenze".La for-mulazione scientifica della sindrome sideve alla psichiatra Graziella Magheriniche osservò 100 casi di visitatori i quali Sammirando le opere del capoluogo to-scano, rimasero afflitti da uno stato diansia, tremore, sudorazione, vertigini, sisentivano investiti da un coinvolgimentoemotivo e da una perdita di controllo cheli spingeva alla fuga o alla distruzionedell' opera d' arte.

Antonio Inforzato nell'università di ManchesterProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

Un altro caleno ricerca-tore si fa strada in giroper il mondo passandodall'Università di Oxforda quella di Manchester.Dopo il fisico BeniaminoDi Girolamo, del Cern di

Ginevra, capofila del progetto "Atlas",scopriamo Antonio Inforzato, chimico ericercatore dell'Università di Manchesterin Inghilterra. Un 35enne che vanta uninvidiabile curriculum. Dopo un'esperien-za iniziale di 4 mesi presso la Immuno-chemistry Unit dell'Università di Oxford siè trasferito nel 2006 a Manchester pres-so la Faculty of Life Sciences dell'Uni-versità. E' membro del gruppo di ricercaguidato dal prof. Anthony J Day, espertodi biologia della matrice extra-cellulare,ovvero di quella intricata rete di moleco-le che si dipana intorno alle cellule ed at-traverso la quale le stesse scambiano in-formazioni sotto forma di messaggi bio-chimici. In pratica, il gruppo del prof. Dayè impegnato nello studio della relazionestruttura/funzione di proteine della matri-ce extra-cellulare che si contraddistin-

guono per la capacità di interagire con iglicosamminoglicani modellandone lastruttura e regolandone le funzioni. La

sua "nicchia" si chia-ma pentraxina lunga 3. E lavora su questaproteina dai tempi delsuo dottorato in Immu-nologia, svolto pressol'Università "Tor Ver-gata" (Roma) in colla-borazione con la Sig-

ma-Tau S.p.a. di Pomezia. L'obiettivo fi-nale dei suoi studi è non solo contribuirea decifrare i complessi meccanismi mole-colari ma anche produrre molecole conattività terapeutica selettiva "costruite"proprio sulla base di quegli elementi distruttura. Le sue ricerche gli hanno con-sentito di caratterizzare un pezzo di que-sta proteina, costituito da oligosaccaridi,scoprendo essere importante ai fini dellasua attività nell'infiammazione e nell'infe-zione. Il suo lavoro, svolto in collabora-zione con l'Università di Brescia, ha inol-tre, consentito di identificare la regioneattraverso cui PTX3 interagisce con

un'altra proteina, il fattore basico di cre-scita dei fibroblasti, che ha un ruolo diprimaria importanza nella formazione deivasi sanguigni con particolare riferimentoalla vascolarizzazione del tumore (unprocesso noto come angiogenesi). Di re-cente, sempre in collaborazione con l'U-niversità di Brescia, il suo gruppo di stu-dio ha identificato un nuovo meccanismomolecolare di regolazione dell'angioge-nesi. Da circa due mesi lavora su un nuovoprogetto in collaborazione con l'Universi-tà di Oxford, volto a chiarire il ruolo diquesta proteina e di altre molecole nell'o-vulazione. Un bravo ricercatore italianoche svolge ricerca all'estero con soldi ita-liani. Spiega:"Sembrerà paradossale magran parte delle attività di ricerca che hosvolto in Inghilterra sono state finanziatecon denaro italiano. Io sono venuto qui con una borsa dellaFIRC ed un contratto a progetto dellaSigma-Tau poi ho continuato grazie adaltri finanziamenti italiani (dell'Istituto"Humanitas", dalla Sigma-Tau) e inglesi(del Medical Research Council).

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E' scomp arso Francesco Langella, per tutti "Zio Ciccio 'O Napolet ano" La Comunità perde un prot agonist a

E' deceduto nella sua abitazione bellone-se tra le braccia della moglie Cristina el'affetto dei figli e parenti. Sono stato te-stimone dei suoi ultimi istanti della vitaterrena. Zio Ciccio, una vita vissuta con eper la famiglia è volato via senza che altrisi accorgessero delle sue sofferenze. Sipreoccupava di non far soffrire i suoi carie ad ogni richiesta: "Come ti senti", la ri-sposta era scontata: "Bene". Il napoleta-no giunto a Bellona inserendosi tra lagente del posto che iniziò a volergli beneperché il contrario non era possibile. Nonsapeva dire di NO. Lo abbiamo avuto pro-tagonista come uomo di sport, organizza-tore, conoscitore e partecipe a qualsiasimanifestazione folcloristica. La presenza

di Zio Ciccioera un'àncoraper i parteci-panti. Uno diquei personag-gi della vita ci-vile che ci ven-

gono tramandati in felice eredità e deiquali c'è da temere che pian piano se neperda lo stampo. Nella vasta e trasparen-te figura di Zio Ciccio ci si può tuffare e ti-rare su la prima cosa che viene in mente,certi di portare alla luce una lunga catenadi vicende che risalgono indietro nei de-cenni: collaboratore della Radio Dea, par-tecipante ai soccorsi organizzati per il ter-remoto dell'Irpina, organizzatore del Car-nevale Bellonese e delle Vacanze Bello-nesi e tante, tantissime iniziative. Zio Cic-cio ogni anno era presente al Festival del-la pizza a Salerno distinguendosi per lasua dedizione, bravura e serietà. Presen-te ad ogni manifestazione sportiva senzatralasciare l'organizzazione per le feste diVitulazio. Dove occorreva la sua presen-za lui era lì. Caro Zio Ciccio, sei andato

via con un rammariconel cuore, nonostanteil tuo assiduo impe-gno, un amaro destinonon ha voluto che turiuscissi a far ricono-scere alla pizza bello-nese la denominazio-

ne DOC. Tu eri l'uomo cui piaceva esseree non come i tanti ai quali piace apparire.Pur frenato negli ultimi tempi dalle nonperfette condizioni di salute, eri semprenella pizzeria. Ricordo, adesso con rim-pianto, la nostra ultima festa, sempre nel-la tua pizzeria per la "Rimpatriata" degliannunciatori di Radio Dea. Mi chiedesti senasceva Tele Dea ed io promisi di si ma,caro amico, senza il tuo apporto, i tuoiconsigli, la tua esperienza, chi avrebbe ilcoraggio di avventurarsi in un'impresatanto ardua ora che tu non sei più tra noi?.Ciao Zio Ciccio, e come mi raccomandaia mio fratello Guido, così chiedo a te: Aiu-tami a farmi sbagliare il meno possibile. Tiho voluto e ti voglio sempre bene. Ciao, Franco Falco

Vitulazio colpisce ancora. Le finali sono realtà!Alunni delle classi quinte della scuola “G.L. Radici” di Vitulazio

Silenzio di tomba… la gara sta per ini-ziare. Vitulazio e Petrarca si affronta-no nelle semifinali del campionato re-gionale di lettura indetto da GalassiaGutemberg. L'ansia aumenta sempredi più e l'atmosfera attorno a noi èmolto particolare, quasi surreale. Al-l'improvviso arrivano i nostri sfidanti.Inizia la gara; loro sembrano forti, ma

in realtà hanno acquisito un leggerovantaggio perché aiutati dalla loro in-segnante. La lealtà, però, trionfasempre e nella prima gara il gruppo diVitulazio si impone per un soffio con ilrisultato di 26 a 25. Ha inizio la se-conda gara e il conduttore dà i primirisultati: "Vitulazioin vantaggio!" An-cora quindici minutie la sfida termina evia… con il batti-cuore. La tensioneè forte in attesa diconoscere il pun-teggio finale. Intan-to, si sente una vo-ce che esclama:

"Due punti di penalità al Vitulazio peril troppo baccano fatto!" Ma, finalmen-te, un'altra voce molto più forte e chia-ra dice: "Vitulazio vince!" Evviva, evvi-va, è nostra anche la seconda garacon il risultato di 46 a 41. Noi in finalee il Petrarca… a casa! Urrà!!!

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Straordinariamente… Manara…M° Cecilia D'Iorio - Musicist a - Collaboratrice da Giano Vetusto

L'atelier Liutarte diNapoli del MaestroLiutaio G. Pucino ,haorganizzato una Ma-sterclass di violino te-nuta dal celebre violi-nista F. Manara neigiorni 23-24-25 gen-naio, con la parteci-

pazione di talentuosi violinisti della no-stra Regione e non solo. Data l'eccellen-te maestria di Manara, la masterclassper i violinisti che l'hanno seguita è di-ventata un vero e proprio vademecumutile e indispensabile per lo studio e ilperfezionamento strumentale. Tra gli al-lievi effettivi: F. Ferro, C. D'Iorio, I. Ruo-polo, Elisa, Stefano, Gerardo e Giusep-pe, impegnati nelle orchestra nazionali:

Orchestra del Regio Conservatorio SanPietro a Majella di Napoli, Orchestra daCamera della Campania,Orchestra Cherubini, Or-chestra del Teatro SanCarlo, Orchestra Giova-nile Italiana…Tale eventosi è concluso a Sorrentoil 25 gennaio con un con-certo di violino del M.troManara, che ha eseguitomusiche di Bach, Ysaye e Paganini. F. Manara ricopre il ruolo di Primo Violi-no Solista dell'Orchestra del Teatro allaScala di Milano, ha collaborato con R.Muti, D. Baremboim, C. M. Giulini, D.Harding, Z. Metha…È stato premiato innumerosi concorsi internazionali, tra iquali il Premio speciale "N. Paganini"

della città di Genova. Ha debuttato alLincoln Center di New York con il con-certo op.61 di Beethoven. Suona un vio-lino Guadagnini del 1773. L'atelier Liutar-te di Napoli è una Liuteria pregiata tra lepiù antiche sul territorio nazionale che,grazie all'esperienza e alle capacità arti-giane del laboratorio di G. Pucino, espor-ta in tutto il mondo i suoi strumenti ad ar-co all'insegna del Made in Italy, co-struendo violini per grandi solisti delloscenario concertistico mondiale, con lasua etichetta "G. Pucino Facette a Napu-le". Per la riuscita di tale evento si ringra-zia sentitamente il Maestro F. Manara, ilLiutaio G. Pucino, e il sig. Beniamino. "E'stata un'esperienza indimenticabile e va-lidissima… grazie"

Ciao Antonio,Ciao “Zio Ciccio”

Il 28 gennaio u.s. Antonio Langella daBellona ha lasciato la vita terrena. Dopodieci giorni lo ha seguito il papà France-sco, “Zio Ciccio”. Per l'affetto, la loro la-boriosità ed il carattere mite che li distin-sero, saranno ricordati per sempre daisuoi cari e dagli amici. Si sperava in unloro ritorno alla vita normale, ma un tristedestino non ha voluto. I familiari piango-no la scomparsa, ma più di tutti, la mam-ma e moglie Cristina Baino nonchè: lamoglie ed i figli di Antonio; quindi: Luigi,Raffaele detto Lello, Anna e Mena. A co-storo si aggiunge la schiera di parenti egli amici che non riusciranno a dimenti-care i due cari amici. Condoglianze daquanti hanno conosciuto Antonio, e ZioCiccio nonchè dalla nostra Redazione.

Capelli lisci e protettiTeam Paolo Fasulo - Bellona

Se vuoi capelli li-sci come seta,niente è megliodella piastra li-sciante.Tuttavia, devi sa-perla usare nelmodo giusto ed

evitare di diventare piastra-dipen-dente. Sono in vendita nei grandimagazzini e nei negozi specializzati.Invece di prendere in rassegna tuttele marche esistenti, davvero nume-rosissime, ci limiteremo a ricordareuna regola essenziale nella scelta diuna piastra: per non rovinare i tuoicapelli, si consiglia vivamente di sce-glierne una fatta al 100% di cerami-ca ionica, oppure di comprarne unaa infrarossi. La tecnologia usata perle piastre di ceramica è sicuramentemeno nociva per i capelli rispetto aquella usata per le piastre normali.Questo tipo di piastre mantiene il ca-

pe l l oin sa-l u t ep e r -m e t -t e n -dog l id ic o n -s e r -v a r el u -c e n -tezza

ed elasticità nonostante la stiratura.Inoltre, le piastre di ceramica ionicaemettono ioni negativi che agisconosul capello come vere e proprie vita-mine, eliminando l'elettricità statica,e permettendo una stiratura più du-ratura. Così saranno lisci sia all'interno siaall'esterno, permettendo alla stiratu-ra di durare più a lungo.

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Disoccupazione agricola: nuove norme per il calcolo dell'indennitàGiovanni Bovenzi - Sindacalista - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Occhi punt ati sul lato "B"D.ssa Anna Cervino - Scienze del benessere - Collaboratrice da Caserta

I requisiti per accede-re all'indennità di dis-occupazione agrico-la, restano invariati(iscrizione negli elen-chi anagrafici dei la-voratori agricoli, conun minimo di 51 gior-

nate nell'anno di riferimento della pre-stazione ed almeno 102 giornate nelbiennio). Le nuove norme, previste dalprotocollo sul welfare, in merito alla ri-forma degli ammortizzatori sociali in

agricoltura, in vigore dal gennaio 2008,(quindi applicabili con la prossima do-manda di disoccupazione agricola dapresentare entro il 31-03-2009), modifi-cano sostanzialmente il sistema di cal-colo dell'indennità, spariscono le fasce (51,101,151 giornate e le relative aliquo-te percentuali di calcolo 30%, 40%,66%) e viene introdotta un'unica percen-tuale di calcolo, il 40% del salario gior-naliero. Pertanto, l'indennità sarà calco-lata applicando la percentuale unica diriferimento alle giornate di lavoro effet-

tuate nell'anno, tenendo presente che lasomma tra giornate lavorate e giornateindennizzabili non può superare il para-metro 365. All'importo ottenuto dal calcolo, verràtrattenuto dall'Inps il 9% quale contribu-to di solidarietà ed applicato solo alleprime 150 giornate. Nel calcolo dell'indennità è possibile uti-lizzare anche le giornate di lavoro, effet-tuate in altri settori, diversi dall'agricoltu-ra, purché si dimostri che il lavoro agri-colo sia prevalente.

I segreti per valorizza-re il fondoschiena inpantaloni e jeans allamoda. Qual'è il gestoche accomuna tutte ledonne quando prova-no un paio di pantalonio di jeans? Ovviamen-te girarsi. Se si torce

esageratamente il collo davanti allo spec-chio è per rispondere a una sola doman-da "esistenziale": "mi faranno o no un belsedere"? E allora per aiutarvi a trovare lostile di pantaloni che più valorizza il vo-stro "lato B", c'è una guida che indica co-me eseguire la scelta, a seconda dellamorfologia del vostro posteriore. Piatto,generoso, muscoloso, "a mandolino" nonha importanza: a ogni forma corrispondeun modello e dei trucchi per correggernei difetti. Quindi, guardate bene il vostrofondoschiena e trovate la morfologia, se-guendo qualche consiglio. I pantaloni lar-ghi e dritti sono una buona alternativaagli slim. Per un fisico asciutto e snello.Non esitate a vestirvi di bianco, che ten-de ad aumentare le forme delle più ma-gre. Abbinate sempre una maglietta colo-rata. Piace molto la schiena nuda struttu-rata, che rende più femminile il tutto. Sesiete ancora più sottili e portate senzaproblemi pantaloncini, minigonne, jeansaderenti, siete fortunate. Però sorge unaltro problema: avete il sedere piatto, pic-

colo. Sognate diavere più forme esoprattutto un fon-doschiena piùsexy. Allora "im-brogliate" senzaproblemi grazie adelle forme adattee farete del vostro"difetto" un pregio.Qual è la regolad'oro per chi ha in-vece un sederemuscoloso? Tro-vare la proporzio-

ne giusta. Non è il caso di indossare pan-taloni stretti, che schiacciano il didietro.Meglio optare per una forma che accom-pagna i glutei e diventa svasata sullegambe. Un look sexy anni '70. E poi ab-biamo lo "skinny": sempre se siete magre,questa specie di se-conda pelle, molto dimoda, è fatta per voi.Allunga la silhouette,definisce le gambe ecrea una bella armo-nia equilibrando fian-chi stretti e gambesottili. Via libera an-che per i pantaloni ataglio dritto: purchésiano strutturati etrendy. La vita bassa,

è il tocco "sempreverde" in fatto di panta-loni. Grazie al loro androgino, il sederepiatto può giocare con il lato sexy della vi-ta bassa, senza scadere nella volgarità. Echi ha il sedere a mandolino? La regola èallungare. Dovete assottigliare la vostrasilhouette. Quindi viva i tacchi alti, la vitaalta e i pantaloni aderenti. Il sedere vienemesso in risalto, non cercate di nascon-derlo.

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Internet: Google vuolecorsia preferenziale

Un'autostrada a quattrocorsie, tre delle quali inta-sate. La quarta riservatadietro pagamento di unpedaggio superiore, sullaquale in pochi viaggiano

a velocità più sostenuta. È quantochiede Google. Il gigante dei servizi in-ternet chiede alle compagnie telefoni-che e di trasmissioni via cavo, in cam-bio ovviamente di un canone ad hoc,che gli venga garantita una corsia pre-ferenziale sulle autostrade dell'infor-mazione. Secondo il Wsj, si trattereb-be di un vero e proprio voltafaccia del-la società di Mountain View, nella Sili-con Valley. Google era uno dei piùstrenui difensori di internet in quantosistema aperto a tutti, cioè della cosi-detta 'network neutrality', la neutralità

della rete. Il legale della società guida-ta da Eric Schmidt ha tuttavia smentitoquanto scritto dal quotidiano newyor-chese di Rupert Murdoch, ribadendo ilproprio appoggio ad una autostradaaperta per tutti, senza preferenze perl'uno o l'altro operatore. Una dichiara-zione che suona come una marcia in-dietro. Molti dei servizi di Google, co-m'è noto, passano attraverso il web.

ll telefonino mette a rischio le ghiandole salivari

Un uso eccessivo del cellulare aumen-ta il rischio di tumori alle ghiandole sa-livari. Lo ha scoperto una ricerca israe-liana pubblicata sull'American Journalof Epidemiology, secondo cui il rischioaumenta del 50 per cento. I ricercatorihanno esaminato 500 pazienti affettida tumori benigni e maligni delleghiandole salivari, facendo loro compi-lare un questionario sulle abitudini nel-

l'uso del telefonino. Le risposte sonostate confrontate con quelle di 1300 in-dividui sani di controllo. Quelli chehanno dichiarato di usare molto il tele-fonino hanno mostrato un rischio dop-pio di sviluppare il tumore di quelli chenon lo usano affatto. A conferma dei ri-sultati, i tumori si sviluppano propriodal lato dove si usa di più l'apparec-chio, e sono più frequenti in campagnadove la scarsità di ripetitori dà vita aradiazioni più intense. "Questo risulta-to non dice che il telefonino non vausato - spiega Siegal Sadetki, autricedello studio - ma che vanno usate del-le precauzioni, soprattutto da parte dichi lo usa molto e dei bambini". Si trat-ta dell'ennesimo studio che richiamal'attenzione sui rischi di un uso ecces-sivo del cellulare in chiave canceroge-na, così come di potenziali altri fattoridi rischio.

L’Esperto informa... ticoDr. Gianfranco Falco - Ingegnere informatico - Collaboratore da Bellona

Attenti ragazzi: La vit a non è un Reality Show!D.ssa Laura D’Aiello - Psicologa Psicoterapeuta Esperta in Psicologia Giuridica - Collaboratrice da Vitulazio

I reality show sembranoessere diventati oggi lasomma perversa di tutti imali: istigano all'esibizioni-smo svergognato, indulgo-no in una rappresentazio-

ne stereotipata dei ruoli sociali, propon-gono modelli d'interazione basati sullacompetitività a tutti i costi. Non solo. In li-nea con la tipica differenziazione dei pro-dotti di un'economia di mercato, i realitysi sono negli anni moltiplicati a dismisu-ra, al fine di toccare le corde di moltepli-ci pubblici.Il fenomeno ha talmente pre-so piede a causa del successo delle tra-smissioni televisive che hanno comincia-to ad occuparsene psicologi e neurologi.Come succede un po' anche nei video-giochi, in un reality le dinamiche non so-no mai del tutto prevedibili. C'è una par-te di trama, ovviamente, ma le regoledell'interazione tra i partecipanti rispon-

dono all'imprevedibile alea della chimicadelle personalità. E gli spettatori da casa,poi, partecipano con monologhi interioridel tipo: "se fossi stato lì, mi sarei com-portato in questo modo". Monologhi chediventano spesso materiale di conversa-zione e di discussione. In un certo sensoci costringono a riflettere sui nostri com-portamenti e valori. Nei reality show, in-dubbiamente, esistono scorci di autenti-cità emotiva, cui si deve buona parte delloro successo. Seducente è proprio l'au-tenticità non filtrata del linguaggio nonverbale: l'occhiata rivelatrice, il brevesguardo di incredulità, uno sguardo acci-gliato rapidamente cancellato dal viso.Ma si tratta di un 'autenticità effimera,tuttavia. Perché non si deve dimenticaremai che la telecamera, da qualche parte,c'è. Inoltre, secondo le conclusioni deglistudi di molti psicologi evidenziano co-me il reality show possa fare male alla

psiche e al corpo, soprattutto dei giovanie giovanissimi, per l'impatto emotivo cheha su di loro. Secondo questi ultimi, i gio-vani sono soggetti alla "sindrome dell'i-sola dei non famosi" i cui sintomi sonoforte senso di insicurezza, ridotta auto-stima, cambiamenti di umore e dei com-portamenti alimentari, fino all'anoressia oalla bulimia, a causa del mito della ma-grezza, e poi, ancora, ansia, depressio-ne, aggressività e abuso di alcol e dro-ghe. Per i ragazzi i modelli di popolarità sonoi personaggi televisivi, miti di magrezza ebellezza. Modelli che pur essendo bana-li ed esponenti di una 'tv trash' sono co-munque considerati irraggiungibili, e so-no in grado di 'creare' una generazionedi giovani frustrati e delusi perché estro-messi da quella che è ormai consideratala ''vita vera'', quella vissuta dai perso-naggi televisivi.

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Ambulanza 118 Anziani 800.911.315 contro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 339 7386 235 Carabinieri 112 Carabinieri Vitulazio 0823 967 048Carabinieri Capua 0823 961 010Carabinieri Allievi BN 0824 311 452Carabinieri Pignataro 0823 871 010Centro antiveleni Na 081 545 3333Centro Ustioni Roma 06 59 041Corpo forestale 1515Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 553 4272Guardia Forestale 0823 279 099Guardia medicaPignataro 0823 654 586Ospedale Santobono Napoli 081 747 5563Polizia di Stato 113Prefettura CE 0823 429 111Protezione Civile Bellona telefax 0823 965 263 - 338 143 3675Rangers d'Italia - 333 103 4804Reg. Campania 081 796 1111Rifiuti ingombranti (Bellona) 800 519 787Sangue 339.738 6235 - 339.774 2894SOS aereo Napoli 081 780 4296Telefono azzurro 081 599 0590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466 666Violenza donne 1522

Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Capua - 0823.996 222Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974

FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 5 - 0823966 684Camigliano : Di Stasio Piazza Kennedy, 20823 879 003Capua :Apostolico - via Duomo, 32 - 0823 961224 Corvino P.zza Dei Giudici 0823 961 902 Costanzo C.so Appio, 67 - 0823 961 781Russo Fuori P. Roma, 101 0823 961 162Vecchione - G. P. di Malta 0823 961 364Pastorano :Anfora V.Italia-0823 879 104

Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871 167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871 025Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990 038

Capua Farmacie turno festivo e prefestivo

14.02.09 - Apostolico

15.02.09 - Corvino 21.02.09 - Costanzo 22.02.09 - Russo

Pignat aro Maggiore Turno festivo e fuori orarioLa Farmacia aperta la domenica, di segui-to indicata, coprirà il fuori orario la settima-na successiva.Domenica 15 febbraio 2009 FuscoDomenica 22 febbraio 2009 Rega

S. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812 260Beneduce via G. Paolo I, 18 - 0823 843 701Bovenzi via Mazzocchi, 48 - 0823 846 520Tafuri via Avezzana, 0823 846 803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589 137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841 758Salsano S. Francesco - 0823 798 583Simonelli via Anfiteatro, 78 - 0823 845 383

S. Maria C.V. Farmacie T urno notturne13.02.09 - Antonone14.02.09 - Beneduce15.02.09 - Merolla16.02.09 - Bovenzi17.02.09 - Salsano18.02.09 - Iodice19.02.09 - Beneduce20.02.09 - Simonelli21.02.09 - Tafuri22.02.09 - Antonone23.02.09 - Bovenzi24.02.09 - Beneduce25.02.09 - Merolla26.02.09 - Iodice

Avis - Calendario 2009La Sezione di Bellona comprende i gruppidi: Camigliano, (Ref. Vendemia Antonio340 309 6194) - Formicola, (Ref. Di Gaeta-no Nataly 340 067 6479) Liberi, (Ref. DianaAnnamaria 338 294 9647)

BellonaGennaio 17-18 - Febbraio 14-15Marzo 14-15 - Aprile 4-5Maggio 16-17 - Giugno 13-14Luglio 11-12 - Agosto 1-2Settembre 5-6 - Ottobre 10-11Novembre 14-15 - Dicembre 12-13

CamiglianoMarzo 8 - Giugno 21 - Settembre 27

FormicolaFebbraio 8 - Giugno 7 - Ottobre 4

LiberiMaggio 24 - Novembre 29

Orario dei treni sulle tratte:Triflisco - Napoli

05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le15:33 triflisco 16:27 na c.le

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Costo inserzioniPrima pagina: mm. 45 x 87 euro 100Ultima pagina: mm. 45 x 87 euro 50Pagina interna: mm. 45 x 87 euro 30Per spazi maggiori il costo vienecalcolato in proporzione.Auguri, Annunci, Necrologi mm. 40 x 58euro 30; con foto euro 40I costi sono IVA inclusa e si intendonoa pubblicazione. Si accettanoinserzioni a numeri alterni.

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Ritorneremo in edicolail 27 febbraio 2009

Museo Camp ano di Capua (CE) .

Orario di apertura al pubblico :Giorni feriali: 9.00 - 13.30Domenica: 9.00 - 13.00

Apertura sportello informazioni: martedì e giovedì 15.00 - 18.00Chiusura: Lunedì e festività civili e religio-se (S. Patrono 5 febbraio)

Indirizzo:Via Roma 68 - 81043 Capua (CE)Tel.: 0823 620035 - 0823 620076Fax: 0823 620035E-Mail:museocamp [email protected] a.itSito web: www.provincia.casert a.it/museocamp ano

Tariffe: Biglietto intero: Euro 4,13Biglietto ridotto: Euro 2,07

Riduzioni e Convenzioni:50% per soci Touring Club Italiano e grup-pi di almeno 10 paganti30% per tessera Campania Artecard (Euro.2,90)

Gratuito: Cittadini di età inferiore ai 18 anni e supe-riore ai 60 anni, soci I.C.O.M e scolare-sche. La prima domenica del mese per icittadini residenti in provincia di Caserta.

17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.le

Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

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