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9 771827 195002 00002 CINECORRIERE - ISSN 1827-195 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Roma cinema & fiction Anno 62 n. 3/4 giugno-luglio 2010 2,00

Cinecorriere - Luglio 2010

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Cinecorriere 2 - Luglio 2010

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9771827

195002

00002

CINECORRIERE - ISSN 1827-195

Poste Italiane Spa Spedizione

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DCB Rom

a

cinema& fictionAnno 62 n. 3/4 giugno-luglio 2010 2,00 €

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3-4 giu.lug. 20104

Rivista illustrata di Cinema e Fiction fondata e diretta daAlberto Crucillà dal 1948

Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948

Direttore ResponsabileFabrizio [email protected]

Direttore EditorialeAndrea [email protected]

Direttore Promozione emarketingRenato [email protected]

Coordinatrice redazionaleDaria [email protected]

In redazioneCristiano CENTI

Hanno collaborato Daria CIOTTI, Flavio DELLA ROCCA, SimonPietro GIUDICE, Luca MARENGO, MarcellaPERUGGINI, Daria RONZOLANI

Progetto graficoEleonora [email protected]

Segretaria di redazioneMara DI [email protected]. 06.8841611, 8841613, fax 06.85831141

Editore GIROAL S.r.l.Piazza Giuseppe Verdi, 900198 Roma - [email protected]

Direzione generaleLeonardo [email protected]

Pubblicità settorialeA.P.S. Advertising s.r.l.Via Tor De Schiavi 355 - 00171 RomaTel. 06 89015166Fax 06 89015167 [email protected]

Stampa Genestampa S.r.l.Impianti Capitolina Service s.r.l.

AbbonamentoCinecorriere Abbonamenti c/o GIROAL S.r.l.Piazza Giuseppe Verdi, 9 - 00198 RomaCosto per l’Italia € 18,00 per l’estero €100,00. Richiesta scritta, inviando assegnonon trasferibile intestato a Giroal S.r.l.

© Cinecorriere - tutti i diritti di riproduzionesono riservati.

L’opinione espressa dagli autori non impegna la Direzione.Tutto il materiale ricevuto, e non richiesto (testi e fotografie),anche se non pubblicato, non sarà restituito.

editorialeIl mondo dello spettacolo e della

cultura contesta, anche in modo

violento, il taglio ai finanziamenti

da parte dello Stato. In parte ha ragio-

ne, in parte ha torto. Ha ragione perché

in tutto il mondo la cultura viene sov-

venzionata dallo Stato anche con per-

centuali superiori a quelle stanziate dal

nostro Paese. Ha ragione per-

ché è giusto che i nuovi ta-

lenti possano mettere in mo-

stra le loro qualità e abbiano

un riconoscimento tangibile

che altrimenti non troverebbe-

ro nell’industria e nell’iniziativa

privata. Ha ragione perché sia il

mondo della lirica, sia l’industria

cinematografica necessitano di in-

genti capitali per poter confezionare

un’opera o un film di qualità senza sa-

pere se gli investimenti verranno

recuperati. E, siamo sinceri, in

giro non si vedono molti mece-

nati pronti a mettere le

mani in tasca per sov-

venzionare un progetto

che nasce con il pun-

to interrogativo e

non solo per colpa

della crisi. I mecena-

ti esistono solo nella fantasia di alcuni

scrittori e nel mondo delle favole. Han-

no torto perché i soldi dei cittadini so-

no usati per sovvenzionare solo alcuni

settori della cultura, mentre altri deb-

bono rischiare in proprio. E’ il caso de-

gli editori di libri o dei produttori di-

scografici ai quali lo stato non ricono-

sce nulla. E, non ditemi, che un libro o

un disco non abbiano pari dignità di un

film e di un opera lirica. Hanno torto

perché alcune volte i nostri soldi sono

buttati al vento. Basta leggere gli spre-

chi e i privilegi di alcuni Enti lirici o

l’incasso di alcuni film che hanno go-

duto del finanziamento statale. Il pri-

mato va ad un film che ha avuto più di

un milione di euro e ne ha incassato al

botteghino solo trecentottanta. Hanno

torto perché non è il momento solo di

chiedere ma di capire che la cinghia

dobbiamo stringerla tutti compreso il

mondo culturale.

Come uscirne? Ognuno faccia la sua

parte, riconosca i propri errori. I finan-

ziamenti vengano elargiti solo a chi ab-

bia qualcosa da dire o da dare e, so-

prattutto la politica faccia un passo in-

dietro e la finisca di dare prebende ai

propri “clienti”.

Focus Roma Fiction Fest

Pivetti madrina, Garcia superstardi Marcella Peruggini 6Eventi

Giffoni 40 annidi Daria Ciotti 10Premi

Una vita per il cinemadi Daria Ronzolani 12L’intervista

Videoteche in ginocchiodi Flavio Della Rocca 14I film che vedremo

Giochi, orchi e stregoni di D.C. 18

Il film del meseL’apprendista stregonetorna al cinemadi Simon Pietro Giudice 20FestivalLe vie del cinema 22In videotecaBlu-ray Disc e Dvd 24La prima cosa bella 26di Flavio Della Rocca

EventiPer valorizzare l’identitàeuropeadi F.D.R. 27TelefilmCultThe Series finaledi Luca Marengo 28so

mmario

Cinecorriere è anche on linewww.cinecorriere.it

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Page 6: Cinecorriere - Luglio 2010

G iunto alla IV edizione, il Ro-

maFictionFest 2010, orga-

nizzato dalla Fondazione Ro-

berto Rossellini per l’Audiovisivo,

promosso dalla Regione Lazio, Asso-

ciazione Produttori Televisivi (APT)

con il contributo della Camera di Com-

mercio di Roma, si svolge dal 5 al 10

luglio all’Auditorium Conciliazione e

al Multisala Adriano. Anche quest’an-

no la direzione è di Steve Della Casa,

affiancato dal vicedirettore e responsabi-

le della programmazione Fabrizio Ac-

catino, mentre il settore Industry è affi-

dato al neo direttore Antony Root. Ma-

drina della manifestazione: la gettonatis-

sima attrice tv Veronica Pivetti (Com-

messe, Il maresciallo Rocca, Provaci

ancora prof) e tra le guest star Andy

Garcia, protagonista di una Master-

class, che ritirerà l’Artistic Excellence

Award.

«La selezione che proponiamo per la

IV edizione è certamente la più varia e

forse la più omogenea in un festival gio-

vane e popolare, e proprio per questo

motivo in continuo progress - dichiara

Della Casa - La scelta di ridurre il nu-

mero di lavori in programma e di dimi-

nuire di conseguenza i premi proposti, ha

dato adito ad un palinsesto che presenta

davvero il meglio (e solo il

meglio) della fiction

internazionale.

L’accordo e

la collabo-

razione di

produttori

e broadcaster italiani e stranieri ci ha re-

so possibile scandagliare a fondo la pro-

duzione mondiale, per rendere il Roma-

FictionFest un avvenimento davvero uni-

co e irripetibile. La presenza di molti ta-

lenti e di moltissimi professionisti ren-

derà il nostro festival un punto d’incon-

tro imperdibile sia per chi lavora profes-

sionalmente nella fiction, sia per il pub-

blico che ama essere informato e cono-

scere di persona le persone che rendono

possibile ogni anno la realizzazione del-

lo spettacolo più popolare del mondo: la

fiction televisiva».

Ad aprire la manifestazione l’ante-

prima mondiale di uno dei titoli più at-

tesi della nuova stagione televisiva

americana, il nuovo “procedural drama”

Quarta edizione per il festival diretto da Stevedella Casa. Antony Root a capo dell’Industry

di Marcella Peruggini

Pivetti madrina,Garcia super star

3-4 giu.lug. 20106

Angeli e Diamanti

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3-4 giu.lug. 2010 7

prodotto da ABC Studios Body Of

Proof, diretto da Nelson McCormick e

scritto da Christopher Murphey. Pro-

tagonista della serie il neurochirurgo

Megan Hunt (Dana Delany), che dopo

un grave e tragico incidente stradale de-

cide di mettersi al servizio della giustizia

e lavorare come medico legale a Phila-

delphia. Un’anteprima internazionale a

cui faranno seguito molti altri prodotti e

tra quelli targati Made in Italy Il Sorteg-

gio, film per la Tv di Giacomo Cam-

piotti, Le Ragazze Dello Swing di Mau-

rizio Zaccaro, Il Peccato e la Vergogna,

film per la Tv diretto da Luigi Parisi e

Alessio Interri. Gli altri titoli sono lega-

ti a fili tematici quali la musica, la fami-

glia, il racconto della realtà.

Le fictionIn prima mondiale viene presentato

l’atteso Lennon: Naked, il biopic sulla

vita pubblica e privata di John Lennon.

Il musicista è raccontato attraverso il

volto di Christopher Eccleston, pre-

miato al RomaFictionFest 2007 come

Miglior Attore Protagonista per Perfect

Parents, a Roma in occasione della

proiezione. A un anno dall’improvvisa

scomparsa della grande popstar di fama

internazionale, viene proiettato My

Friend Michael Jackson. Uri’s Story di

Uri Gellar; Worried About The Boy, in-

vece, percorre i primi anni della carriera

di Boy George; e in anteprima assoluta

per l’Italia Stones in Exile, prodotto da

Mick Jagger, Keith Richards e Char-

lie Watts e presentato all’ultimo Festi-

val di Cannes. E ancora: le sonorità dei

Coldplay protagonisti di Viva Coldplay,

racconto del tour in Giappone della band

nel 2009, anno della consacrazione con i

tre Grammy Award; Glee, la serie rive-

lazione del 2010 ideata da Ryan

Murphy, vincitrice del Golden Globe

come Miglior Serie; Mariottide, l’esila-

rante cantante neomelodico napoletano,

nuovo personaggio creato dalla fantasia

di Maccio Capatonda e la sua “banda”.

Per narrare la famiglia si parte da Lu-

lu & Leon, serie Tv danese scritta da

Jens su una famiglia “criminale”, per

proseguire con l’italiana Tutti Pazzi Per

Amore 2 e la romantic comedy Due

Mamme di Troppo, che racconta in cen-

to minuti il cliché della rivalità tra con-

suocere (Angela Finocchiaro e Lunet-

ta Savino, recentemente premiata con il

Nastro D’Argento quale Migliore At-

trice non protagonista, in coppia con

Elena Sofia Ricci, per Mine Vaganti di

Ferzan Ozpetek). Altro tema centrale

della IV edizione è il racconto della

realtà: da MO di Phlilip Martin, il Tv

movie che vede Julie Walters nei panni

di Mo Mowlam, Segretario di Stato per

l’Irlanda del Nord, nominata da Tony

Blair, divisa tra l’impegno politico e la

lotta contro il cancro, a Temple Grandin

(ispirato ai libri di Emergence, di Tem-

ple Grandin e Margaret Scariano e

Thinking in Pictures di Temple Gran-

din), serial incentrato sulla vita della ce-

lebre scienziata autistica e interpretato

da Claire Danes. J.F.K.: The Three

Shots That Changed America, invece,

racconta le ultime 48 ore di vita del pre-

sidente americano mentre You Don’t

Know Jack, basato sulla vita di Jack

Da sinistra.Agata e Ulisse;Body of Proof;Romanzocriminale; i direttoridi RFF MicheleMisuraca, Stevedella Casa, AntonyRoot, FrancescoGesualdi

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3-4 giu.lug. 20108

Kevorkian, narra del famigerato “dot-

tor morte”, che ha praticato negli anni

’90 il primo suicidio assistito e l’eutana-

sia su oltre 130 pazienti terminali. Le

Jeu De La Mort (The Game Of Death) è

un altro titolo forte, uno sconvolgente

documentario che racconta l’estrema

frontiera dei reality: un sadico condutto-

re fa infliggere scosse elettriche ai parte-

cipanti, che per tenere fede al “gioco” si

sottopongono alla tortura. Dall’Austra-

lia arriva A Model Daughter: The Kil-

ling Of Caroline Byrne di Tony Tilse

sull’apparente suicidio nel 1995 della

giovane modella australiana Caroline

Byrne, caso concluso quasi 10 anni do-

po con la condanna per omicidio del fi-

danzato. Per la prima volta partecipa al

RFF l’Estonia con

Klass: Elu Pärast

(The Class: Life At-

fer) di Gerda Ko-

dermets, Andres

Arro, Mart Saar,

una storia ispirata al

tragico massacro nel-

la Columbine High

School. Uno spacca-

to della storia recente

italiana fa da sfondo

alla seconda stagione

di Romanzo Crimi-

nale: nei nuovi episo-

di la vendetta per il

leader della banda

criminale e la definitiva caduta dei “re di

Roma”. Nell’edizione 2010 del RFF an-

cora una novità con l’inedito episodio

Roulette Russa della serie Rex - Stagio-

ne 7, e anche un particolare orange car-

pet, che prende il nome di “dog carpet”

dai protagonisti della passerella. Ad

aprire la “sfilata” Henry, il cane poliziot-

to che interpreta Rex.

I PremiTredici titoli si contendono il Gran

Premio della Fiction Italiana 2009-2010

di Tv Sorrisi e Canzoni e il Premio

L.A.R.A. - Romafictionfest assegnato al

miglior interprete maschile e femminile.

Sono previsti altri riconoscimenti tra i

quali il Premio Speciale RomaFiction-

Fest per l’impegno produttivo, che viene

assegnato a Claudia Mori, presente al

festival sin dalla sua prima edizione con

i prodotti della Ciao Ragazzi. Un parti-

colare riconoscimento viene assegnato,

a partire da quest’anno, ad una casa di

produzione internazionale. Il primo Ro-

maFictionFest Award for Industry Ex-

cellence va ad ABC Studios per i segui-

tissimi Lost, Desperate Housewives,

Alias, Grey’s Anatomy. A ritirare il pre-

mio Barry Jossen, Executive Vice Pre-

sident Studio Creative and Production di

ABC Entertainment Group.

Novità per la II IndustryWeek

Antony Root è il nuovo direttore del-

l’Industry Week che, in stretta collabo-

razione con APT, ha lavorato alla co-

struzione di un evento di quattro giorni

(dal 5 all’8 luglio), per allargare le pro-

spettive internazionali dei produttori lo-

cali e allo stesso tempo per offrire op-

portunità commerciali sia per la vendita

di produzioni già realizzate, sia per la

prevendita e la coproduzione di prodotti

da realizzare.

L’Industry Week ospita nuovamente il

RomaTvScreenings (5-6 luglio) - im-

portante vetrina per mostrare agli execu-

tive di acquisizioni e programmazioni

dei principali canali internazionali i pro-

dotti migliori della fiction italiana - ed il

RomaTvPitching (7-8 luglio), che offre

una visione in anteprima dei progetti in

via di sviluppo. Quest’anno introduce

vari incontri internazionali con esperti

del settore, chiamati Doing Business

With... Sono incontri che danno la pos-

sibilità agli executive di condividere

informazioni sui mercati dei loro Paesi

d’origine, e illustrare gli interessi e le

strategie per eventuali acquisizioni e co-

produzioni. Ecco i numeri dell’edizione

2010: 100 ospiti internazionali, prove-

nienti da più di 40 Paesi, 40 responsabi-

li di acquisizioni e più di 30 responsabi-

li di palinsesto dai brodcaster chiave di

tutto il mondo, insieme a più di 20 po-

tenziali partner per coproduzioni inter-

nazionali, che avranno la possibilità di

interagire con i produttori ed i broadca-

ster italiani. Sei panels, mini convegni,

per i produttori italiani - tra cui Come fa-

re un pitch internazionale gestito dal Di-

rettore del RomaTvPitching, Pat Ferns

- incentrati sulle opportunità commer-

ciali per i produttori italiani in aree spe-

cifiche tra cui Francia, Regno Unito,

Asia e Stati Uniti. nnn

Dall’alto. The Prisoner;United statesof Tara; FratelliDetective; Treme,Human Target

Page 9: Cinecorriere - Luglio 2010

Being Human:L’umano soprannaturale

I n attesa dell’apertura del Roma Fic-

tion Fest 2010, nella capitale italiana

è giunto l’autore inglese Toby

Whithouse (Doctor Who e Torchwood),

show-runner (capo degli sceneggiatore e

produttore esecutivo) di Being Human, una

serie Tv trasmessa da un paio d’anni da

BBC3, e diventata rapidamente un vero e

proprio cult nel Regno Unito (da noi ha de-

buttato a fine marzo in esclusiva per il ca-

nale digitale Steel e in replica a partire

dall’8 agosto) che nel 2009 gli è valso il

Writer’s Guild Award, il premio per la Mi-

gliore Serie Televisiva britannica dell’anno.

Difficile da definire il genere di apparte-

nenza della serie nata dalla libera creatività

di Whithouse, perché Being Human attra-

versa un po’ tutti i generi. Viene definito un

fantasy e horror con risvolti comici e dram-

matici: la drammaticità crea la tensione nar-

rativa, che viene smussata dall’utilizzo del-

l’humour inglese. Whithouse sostiene che

la scelta di avere in uno stesso prodotto una

molteplicità di generi rispecchi la realtà:

«La vita esiste in una miriade di generi

e toni, subiamo ed accettiamo molti

cambiamenti repentini senza battere ci-

glio e rappresentare la vita il più reali-

sticamente possibile è una responsabi-

lità di qualsiasi autore». La storia nar-

ra di tre ragazzi molto particolari: Mit-

chell è un affascinante vampiro,

George un timido intellettuale che, occasio-

nalmente, si trasforma in lupo mannaro, ed

Annie è una avvenente fantasma. I tre con-

dividono un appartamento a Bristol e lavo-

rano in ospedale, per mantenere vivo il loro

rapporto con l’umanità. Il punto di forza di

questa serie è, infatti, il curioso parallelo tra

il soprannaturale ed il normale, ed è interes-

sante seguire il percorso interiore dei prota-

gonisti che si aggrappano fortemente alla

propria umanità residua.

Whithouse racconta che il progetto era

inizialmente partito in tutt’altra direzione:

«Dovevo scrivere la storia commissionata

dalla BBC di tre studenti universitari che

diventano coinquilini, ma era tutto molto

noioso e stantio. Ho deciso di dare alla sto-

ria una svolta soprannaturale, e conside-

rando il plot risibile e poco credibile ho vo-

luto dargli il taglio di una sit-com. Erano

venute fuori molte storie, ma per arrivare al

vero nucleo della serie ho dovuto riscrivere

tutto pensando di realizzare un film low

budget».

Lo scrittore inglese si dice entusiasta del-

la sua creatura: «Ho lasciato che la mia

creatività lavorasse libera da inibizioni e

condizionamenti», e innanzitutto considera

BBC3 (il canale sul quale Being Human

viene trasmesso) idoneo siccome non

schiavo dei giudizi trancianti che negli altri

network, come i “fratelli maggiori” BBC1

e BBC2, scaturiscono dai dati d’ascolto.

Per questo motivo c’è un basso livello di in-

terferenza dei direttori di rete sulla serie e

ciò garantisce all’equipe degli scrittori una

libertà quasi assoluta. Anche il budget non

elevato messo a disposizione dal canale per

la realizzazione delle puntate stimola molto

la creatività, “costringendo” gli scrittori ad

inventarsi soluzioni originali e funzionali,

che richiedono un relativo investimento fi-

nanziario. «Ecco perché - spiega Whithou-

se - la Morte viene raffigurata da una por-

ta con tutto quello che vi si può nascondere

dietro. Il non poter lavorare con la CGI

(Computer Generated Imagery), inoltre,

non è stato limitante perché, per esempio,

per le trasformazioni del lupo mannaro, ab-

biamo realizzato tutto con i reparti dell’ani-

matronic e del prostethic e con grande sod-

disfazione. Credo che il risultato finale sia

molto più vicino alla veridicità».

Il pubblico è prevalentemente composto

dall’ambita fascia 18-25 anni. L’impatto dei

fan è stato fondamentale per la realizzazio-

ne della prima serie di Being Human che, ri-

corda il regista, «era partita come semplice

puntata pilota. Visto il successo riscosso e

l’insistenza manifestata dal pubblico, si è

poi tramutata in una stagione completa, ed

ora siamo arrivati già al terzo anno. Mi

piacerebbe immaginare qualcosa che pos-

sa andare avanti all’infinito ma, non aven-

do soldi a sufficienza, è difficile program-

mare...».

In definitiva, qual è il segreto del suc-

cesso di Whithouse? «Bisogna fare finta

di essere un vero e proprio fallimento - ri-

sponde simpaticamente il regista - Appe-

na ho capito che lo show

non si sarebbe fatto,

ho iniziato a scrivere

ciò che più mi

piaceva e in mo-

do disinibito e

libero, per non

compromette-

re la mia vo-

ce. E ora so-

no qui!».

nnn

RFF e S.A.C.T insieme per incentivare la creativitàL’incontro con lo show-runner Whithouse rientra nell’iziativaCreated By - La Tv delle idee, la Tv degli scrittori voluta anchequest’anno dal Roma Fiction Fest e gli Scrittori Associati diCinema e Televisione italiani per mettere a confronto autoritelevisivi in ambito internazionale e stimolare processi creati-vi diversi. I creator (come vengono definiti gli sceneggiatorinei Paesi anglosassoni) possono trasformarsi in una figurapiù evoluta, vicina a quella del direttore creativo della serie,che dopo aver ideato la storia, supervisiona gli script dei col-laboratori, sino ad incarnare la figura del produttore esecuti-vo. Come è successo a Whithouse.

3-4 giu.lug. 2010 9

Page 10: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 201010

F esteggiare 40 anni non capita tut-

ti i giorni. Per questo le celebra-

zioni di un compleanno così im-

portante devono, e sottolineiamo devo-

no, essere memorabili, rimanere impres-

se nella mente non solo di chi li compie

ma anche di tutti coloro che partecipano

alla festa.

E’ per questo motivo che il Giffoni

Film Festival, ribattezzato Giffoni Ex-

perience a partire dall’anno scorso, ha

deciso di regalare a tutti i suoi ospiti, giu-

rati e partecipanti, un’edizione senza pre-

cedenti, della quale si parlerà a lungo, ne-

gli anni a venire, e per la quale la prepa-

razione è iniziata molto pri-

ma di quanto si possa

pensare.

«Questa edizione si appresta ad essere

la più formidabile di sempre, con un par-

terre di ospiti mai visto prima, grandi an-

teprime, artisti e protagonisti del mondo

della cultura italiana ed internazionale».

A esporsi in prima persona è sempre lui,

Claudio Gubitosi, storico ideatore della

manifestazione e direttore artistico di un

festival che negli anni è cresciuto tanto

da riuscire a far diventare una piccola cit-

tadina dell’entroterra campano, Giffoni

Valle Piana, una sorta di “ombelico del

mondo” cinematografico per ragazzi (e

adulti). Una crescita esponenziale sia in

termini di attività che geografiche: dai

primi incontri nella Sala Truffaut, che si

trova nel centro di Giffoni, alla creazione

di una vera e propria “cittadella del cine-

ma” allestita con la minima cura dei det-

tagli, fino ad arrivare alla nascita di un’i-

dea, e alla sua prossima realizzazione,

grandiosa. Si tratta della Giffoni Multi-

media Valley, forse il progetto più ambi-

zioso di Claudio Gubitosi, i cui lavori

inizieranno proprio in estate per termi-

nare, questo il traguardo, entro il 2013.

L’appuntamento è fissato per il 18 lu-

glio: fino alla fine del mese, i migliaia di

ragazzi che faranno parte delle giurie del

Giffoni Experience torneranno ad incon-

trarsi ed a partecipare ad incontri, proie-

zioni, master class e attività di vario ge-

nere, fino ad arrivare alla conclusione

dei lavori, e del divertimento, il 31 lu-

glio. Il tema e filo conduttore di questa

edizione di Giffoni Experience, come

già avevamo anticipato nello scorso nu-

mero della nostra rivista, sarà l’Amore.

Declinato in tutte le sue accezioni, que-

sto sentimento sarà il punto cardine in-

torno al quale ruoteranno tutte le discus-

sioni, gli incontri e le proiezioni dedica-

ti ai ragazzi delle giurie.

Eventi

di Daria Ciotti

Giffoni 40 anniI festeggiamenti si preannunciano epocali

o

Anteprime mondiali e stelle di Hollywoodal Festival per ragazzi più famoso del mondo

Page 11: Cinecorriere - Luglio 2010

Gli ospitiL’ambizione all’eccellenza di Giffoni

Experience ha portato all’organizzazione

di un’edizione, questa quarantesima, do-

ve a spiccare sono come al solito gli ospi-

ti internazionali. Una di loro, un “passag-

gio radente” lo aveva fatto a Giffoni lo

scorso anno, anche se solo sullo schermo

della sala cinematografica. Si tratta di

Susan Sarandon, protagonista con

Pierce Brosnan del drammatico The

Greatest, di Shana Feste, passato in con-

corso a Giffoni lo scorso anno. L’attrice,

Premio Oscar per Dead Man Walking

(diretto da suo marito Tim Robbins), ha

accettato di buon grado l’invito rivoltole

dal direttore Gubitosi a partecipare a que-

sta edizione straordinaria di Giffoni Ex-

perience. E non solamente perché ad ac-

coglierla sarà «un pubblico speciale co-

me quello dei giovanissimi», ma anche

perché è alla ricerca delle sue origini ita-

liane. La nonna infatti, scomparsa quan-

do sua madre aveva solamente pochi an-

ni, proveniva dal nostro Paese, e per ave-

re informazioni dettagliate sulla sua pro-

genitrice la Sarandon si è addirittura ri-

volta allo show di Lisa Kudrow, la

Phoebe di Friends, Who Do You Think

You Are?.

Arrivano da Hollywood anche altri

due prestigiosi ospiti attesi a Giffoni: Sa-

muel L. Jackson ed Elijah Wood. Jack-

son, indimenticabile protagonista di Pulp

Fiction (per cui è stato candidato all’O-

scar), e recentemente apparso nei due

film dedicati a Iron Man, ha recentemen-

te dichiarato alla stampa di aver

firmato un contratto con la

Marvel per

vestire i

panni di

Nick Fury

in almeno al-

tre nove pelli-

cole. Il giovane

Elijah Wood, pro-

tagonista della trilogia

dedicata a Il Signore de-

gli Anelli dove vestiva i

panni dello hobbit Frodo

Baggins, scenderà a Giffoni

per presenziare alla Marato-

na degli Anelli: una visione

no-stop dei tre episodi, ar-

ricchiti di video inediti e

dietro le quinte, della

saga diretta da Peter

Jackson.

Ma a Giffoni ci sarà spazio, come sem-

pre, anche per il cinema italiano e per i

suoi protagonisti. Protagoniste, per l’e-

sattezza. Alla cittadella del cinema arri-

verà infatti un tris di regine composto da

Ambra Angiolini (protagonista di Im-

maturi con Raoul Bova, Luca e Paolo

de Le Iene e Ricky Memphis), Isabella

Ragonese (reduce dal successo a Cannes

de La nostra vita, con Elio Germano), e

Claudia Pandolfi (la storica Giulia Cor-

si di Distretto di Polizia). E dopo l’espe-

rienza fortunata del 2009, tornano a gran-

de richiesta le Master Class. Che que-

st’anno avranno un taglio diverso: a par-

lare di cinema saranno i grandi registi del

nostro panorama artistico. Già conferma-

te, le presenze di Pupi Avati e Alessan-

dro D’Alatri.

Le anteprimeCome da tradizione ormai consolidata,

durante il Giffoni Experience è possibile

assistere alle anteprime mondiali di alcu-

ni dei più bei capolavori recenti della ci-

nematografia planetaria. La più attesa è

forse Sansone, la commedia targata 20th

Century Fox, che sarà nelle sale il 20

agosto, diretta da Tom Dey e interpreta-

ta da Owen Wilson. A prestare la voce al

simpatico cagnolone, un danese masto-

dontico goffo e combinaguai, sarà Pupo.

La Walt Disney Italia porta in terra

giffonese L’Apprendista Stregone, rivisi-

tazione in chiave moderna dell’episodio

di Fantasia di cui era protagonista Topo-

lino. Diretto da John Turtleltaub, il film

è interpretato da Nicolas Cage, Alfred

Molina e Monica Bellucci, e sarà in tut-

te le sale italiane il 25 agosto.

Si rinnova l’appuntamento con Shrek,

che torna al Giffoni Experience con l’ul-

timo capitolo delle sue avventure, Shrek

e Vissero Felici e Contenti, insieme al-

le Winx, di cui sarà possibile assiste-

re ai primi 10’ di Winx Club

3D - Magica Avventura.

3-4 giu.lug. 2010

I filmSuddivisi in sei sezioni, a seconda del-

le fasce d’età dei giurati, saranno circa

160 i titoli, tra corti e lungometraggi, a

partecipare al concorso

di Giffoni Experience.

Tra i titoli selezionati, i primi

arrivati e confermati sono

The Indian (Olanda, 2009), di

Ineke Houtman, Rafiki (Nor-

vegia, 2009), di Christian Lo,

The Perfect Game (Usa, 2009), di

William Dear, il norvegese East

and Angels, di Lars Berg, oltre a

Oscar and the Lady Pink, una co-

produzione fra Francia, Belgio e Ca-

nada diretta da Eric-Emmanuel Sch-

mitt. nnn

Page 12: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 201012

«M entre attorno fiorivano

vari premi di cinema, i

Nastri d’Argento votati

dai giornalisti cinematografici, i David

di Donatello votati dagli addetti ai lavo-

ri e da esponenti della società, ci si era

resi conto che erano sempre e solo desti-

nati ai tanti che firmavano i film, im-

prenditori, autori, tecnici e ai tanti che,

come interpreti, vi esponevano anche i

loro volti, ignorando però proprio quelli

che i film li costruivano con le loro mani

e con il lavoro, importante sempre, spes-

so ignorato. Ecco così, tutte per loro, le

Medaglie d’Oro, vere e proprie decora-

zioni sul campo». Questo è stato l’affet-

tuoso messaggio di Gianluigi Rondi, il

decano dei giornalisti cinematografici

italiani e Presidente della giuria del Pre-

mio Medaglie d’Oro - Una vita per il

Cinema, letto dalla Supervisor della ma-

nifestazione, Elettra Ferraù, davanti al-

la prestigiosa platea di 350 operatori del

settore che si sono ritrovati a Roma, lo

scorso 9 giugno, allo Spazio Novecento,

per rendere omaggio alle maestranze del

cinema italiano. Tutto ciò è stato reso

possibile grazie allo straordinario impe-

gno dell’Associazione Una Vita per il

Cinema e da Aps Advertising di Paolo

e Alessio Collalunga, e il Centro Studi

di Cultura, Promozione e Diffusione

del Cinema e all’Annuario del Cinema

Italiano & Audiovisivi di Elettra Fer-

raù, ed Emanuele e Alessandro Masi-

ni, rispettivamente figlia e nipoti di Ales-

sandro, ideatore del riconoscimento.

Così i protagonisti del cinema italiano

sono accorsi alla premiazione per cele-

brare i colleghi meno famosi dei tanti set

girati, come sarte, tecnici audio e video,

truccatori, aiuto registi, con cui condivi-

dono per settimane, tra un ciak e l'altro,

gioie e fatiche di questo lavoro.

Moltissimi i volti noti che hanno sfila-

to sul tappeto rosso: da Micaela Ramaz-

zotti e Paolo Virzì a Dario Argento, Si-

mona Cavallari, Liliana Cavani, Pao-

lo Conticini, Giada Desideri, Giuliano

Gemma, Massimo Ghini, Marco Tul-

lio Giordana, Vanessa Gravina, Carlo

Lizzani, Mario Monicelli, Francesca

Neri, Stefano Reali, Marco Risi, Rita

Rusic, Monica Scattini, Valeria Solari-

no, Enrico e Carlo Vanzina, Giovanni

Veronesi, Luca Ward, Tania Zamparo

e tanti altri... Oltre agli ospiti illustri, da

segnalare che era presente alla serata an-

che Fabio Armeni, Vice-Presidente del-

la Regione Lazio con delega all’Asses-

sorato alle Politiche del Territorio e del-

l’Urbanistica.

Sul palco dello Spazio Novecento so-

no salite così innanzitutto le maestranze

del cinema, a cui sono state consegnate le

Medaglie d’Oro dai “big” intervenuti al-

l’evento, con la supervisione di Marghe-

rita Ferrandino e Franco Mariotti, che

hanno presentato la serata.

Premi agli impiegati: Manuela Pine-

schi, premiata da Carlo Brancaleoni di

Rai Cinema. Roberto Morville dalla

coppia Luca Ward-Giada Desideri.

Fabrizio Foti da Rossella Gardini e da

Alessandra Pecci della Compagnia

Blu Panorama. Premi ai tecnici di svi-

luppo e stampa: Roberto Moroni e Ma-

ria Cristina Strauss, consegnati rispetti-

Premi

di Daria Ronzolani

Il regista GiovanniVeronesi e l’attriceValeria Solarino alphotocall

In basso. L’attrice SimonaCavallari premiaLuciana Soli

A Roma molti volti noti del cinema italiano hanno sfilato sul tappetorosso di Spazio Novecento, per celebrare i colleghi di set. Tra gli altri,Monicelli, Virzì, Ramazzotti, Neri, Ghini e i fratelli Vanzina

Una vita per il cinema

Page 13: Cinecorriere - Luglio 2010

I fratelli Masini, ElettraFerraù consegnanola targa dell’annuarioin memoria di Mario Verdone, aifratelli Luca e SilviaVerdone

Da sinistra l’aiutoregista LorenzoGrasso, la coppiaPaolo Virzì e MicaelaRamazzotti, DarioCeruti e ElisabettaBoni

Il pasticcere dei ‘vip’ Ciccio pasticcio’,Alessio Collalunga,l’attrice FrancescaNeri, PaoloCollalunga, stefaniaGallarello e l’attorePaolo Conticini

3-4 giu.lug. 2010 13

vamente da Paolo Virzì e dal Direttore di

Rai Cinema, Paolo Del Brocco.

Il rumorista Luciano Anzellotti, pre-

miato da Marco Tullio Giordana, que-

st'ultimo premiatore anche del capo elet-

tricista, Renato Sardini. L’operatore al-

la macchina Giuseppe Berardini pre-

miato da Marco Risi. Per i mezzi tecni-

ci, Sergio Marra premiato da Dario Ar-

gento. Medaglia al parrucchiere Ferdi-

nando Merolla, consegnata da France-

sca Neri; per il trucco Giancarlo Del

Brocco da Barbara Livi; per le sarte,

Maria Spigarelli da Sebastiano Som-

ma; per i costumi Elisabetta Montaldo

omaggiata da Silvia D’Amico Bendicò.

Per le scenografie, il pittore Mario

Colliva è stato ringraziato con un mes-

saggio video inviato da Alassandro

D’Alatri e premiato sul palco da Carlo

Lizzani.

Il capogruppo comparse Silvano Spo-

letini è stato premiato dal maestro Mo-

nicelli; per gli agenti, Luciana Soli ha ri-

cevuto la medaglia da Simona Cavalla-

ri; per l’aiuto regia, premiati dalla coppia

Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì un

gruppo di giovanissimi: Elisabetta Bo-

ni, Dario Ceruti e Lorenzo Grasso.

Durante lo svolgimento della premia-

zione, anche i big del grande schermo so-

no stati premiati con la Vittoria di Samo-

tracia. L’attore Massimo Ghini è stato

omaggiato dalla regista Liliana Cavani;

il regista Giovanni Veronesi ha premia-

to una splendida Francesca Neri; Enri-

co e Carlo Vanzina hanno ricevuto la

preziosa statuetta dalle mani di Daniela

Carosio, Direttore Centrale della Comu-

nicazione di Ferrovie dello Stato; pre-

miato anche il produttore Massimo Fer-

rero, dall’attrice Monica Scattini; Car-

lo Berneschi, presidente dell’Anem, ha

ricevuto la statuetta dalla bella attrice Va-

leria Solarino; Maurizia Graziosi è sta-

ta premiata da Giuliano Gemma; Lu-

ciano Sovena di CinecittàLuce dall’ex

Miss Italia Tania Zamparo.

Assegnate anche le Targhe dell’An-

nuario del Cinema Italiano e Audiovisivi.

Una di queste, particolarmente sentita, è

andata alla memoria di Mario Verdone

ed è stata consegnata nelle mani dei figli

Luca e Silvia Verdone da Elettra Ferraù

e da Alessandro ed Emanuele Masini.

Targa anche per Andrea Crisanti, del

Centro Sperimentale di Cinematografia,

consegnata da Rita Rusic, un’affezionata

sostenitrice del Premio. A Luciana della

puntamento, con il Premio Medaglie

d’Oro per l’edizione 2011, che omag-

gerà, ancora una volta, la professionalità

delle nostre maestranze. nnn

Fornace dell’Agis

Scuola, il premio è sta-

to consegnato da Elet-

tra Ferraù, mentre a

Sofia Scandurra, la

Targa è stata consegna-

ta dalla regista Paola

Sangiovanni. Elisa-

betta Bucciarelli, big

del doppiaggio, ha ricevuto la targa dal-

l’attore Paolo Conticini.

Non potevano mancare le Penne

d’Argento ai giornalisti di cinema che

sono andate a Franco Montini de La

Repubblica; Gloria Satta de Il Messag-

gero, Marco Spagnoli di Cinema & Vi-

deo; Mario Di Francesco; Fulvia Ca-

prara de La Stampa, tutti premiati da

Laura Delli Colli e da Bruno Torri.

Hanno ricevuto tre riconoscimenti già

assegnati nel 2009, anche Roberta

Cialfi di Cooming Soon Tv, Luigi Filip-

pi del Giornale dello spettacolo, Gio-

vanni Giometti, esercente delle Mar-

che. Da segnalare, infine, che l’auspicio

di tutti gli addetti del settore e degli or-

ganizzatori, è quello di rinnovare l’ap-

Da sinistraDaniela Carosio,

DirettoreComunicazioneFerrovie delloStato, l’atrice

Monica Scattini, ifratelli Vanzina, losceneggiatore eregista Giovanni

Veronesi e l’attriceFrancesca Neri

Paolo Del Brocco e Maria Cristina Strauss

Alessio Collalunga, Presidentedell’Associazione Una Vita per il Cinemae la presentatrice Margherita Ferrandino

Page 14: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 201014

L a pirateria audiovisiva continua a

falcidiare un’industria culturale di

fondamentale importanza come

quella cinematografica. Le videoteche so-

no in ginocchio, i produttori non rischiano

più, e le associazioni di categoria rischiano

di trasformarsi nella tipica goccia che fa

traboccare il vaso, trincerandosi ognuna

dietro i propri, oramai obsoleti, privilegi.

Da un paio di mesi, una sentenza del tribu-

nale civile di Roma obbliga la Telecom ad

informare Agicom di violazioni del diritto

d’autore delle quali è venuta a conoscenza.

Ma questo è sufficiente a riequilibrare un

sistema attualmente troppo sbilanciato? Ne

parliamo con Fabrizio Ferrucci, Segreta-

rio Generale di FAPAV, Federazione an-

tipirateria audiovisiva, che ogni giorno è

sulla breccia per contrastare un male appa-

rentemente incurabile...

Possiamo accogliere questoatteso pronunciamento neiconfronti di Telecom come unprimo segnale di inversione ditendenza?

«Solo in parte. Purtroppo, non esiste un

decreto o un emendamento alla legge esi-

stente, che preveda delle penalità se la Te-

lecom viene a conoscenza di violazioni e

non le comunica a chi di competenza.

Quindi, di fatto, non ha alcun incentivo a

farlo. In teoria, in un Paese con sensibilità

accentuata sul tema della protezione del di-

ritto d’autore, questa sentenza sarebbe un

primo passo su cui innestare qualcosa di

concreto, ma in Italia tale sensibilità man-

ca. Probabilmente perché i poteri delle Te-

lecom sono più importanti, avendo mag-

giore peso politico ed economico».

Perché la politica fino ad oggiha avuto così poca sensibilità?

«Proprio perché è un argomento che non

tocca i bisogni immediati, tali da far muo-

vere un’intera classe politica. Se il proble-

ma riguardava industrie strategiche come

quelle della moda o la manifatturiera, es-

sendo tra le prime, a livello di fatturazione,

ci sarebbe stata ben altra protezione. La Pi-

rateria audiovisiva di contenuti non tocca

gli interessi dei nostri imprenditori, ma le-

de i diritti delle multinazionali...».

Che cosa farebbe se avesse ilpotere di decidere come legi-slatore?

«Mi legherei alla Legge francese, con i

tre “warning” e la disconnessione dalla li-

nea telefonica per i rei colti in flagrante. Lo

stesso modello sta per essere adottato anche

in Inghilterra, probabilmente proprio in

estate, e la Spagna ne sta seguendo i passi.

Il problema, ripeto, è che nulla cambierà se

i poteri finanziariamente forti non lo con-

sentiranno. Gran parte degli incassi dei ser-

vice provider passa indirettamente attraver-

so il download illegale. Ciò è risaputo, tan-

to che le campagne pubblicitarie puntano

sulla sempre maggiore ampiezza di banda».

Qualcuno, però, perorando lacausa dei pirati, afferma che ilsistema francese, il primo adaver introdotto un autoritàcompetente per le violazionidei diritti d’autore su web, nonè servita ad invertire la tenden-za, anzi...

«Non è del tutto così. Sono passati solo

5 mesi e i risultati avuti non sono così ecla-

tanti, ma qualcosa si sta muovendo. Ora

spetta alla giurisprudenza adoperarsi affin-

ché la legge sia applicata nel giusto modo.

Ovviamente, andrebbe adeguata l’infra-

struttura, perché, come altrove, i giudici

hanno anche altro da fare. Oltretutto, pure

in Francia gli operatori telefonici stanno

facendo ostruzionismo. Si tratta di mettere

in piedi un’organizzazione ad hoc e af-

frontare un costo reale, al di là delle buone

intenzioni».

L’intervista

di Flavio Della Rocca

Dichiarazioni di Fabrizio Ferrucci,Segretario GeneraleFAPAV (Federazione antipirateria audiovisiva)

Videotechein ginocchio

Page 15: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 2010

Con chi sta dialogando FA-PAV per le sue operazioni sulcampo?

«L’unione delle forze con FPM - Fede-

razione contro la Pirateria Musicale - ha

dato la possibilità di aumentare l’impatto

delle nostre iniziative, perché i siti di

download illegale operano su film e musi-

ca. Un prossimo passo potrebbe riguardare

l’alleanza con il mondo dei videogiochi, il

cui mercato pirata sta aumen-

tando tantissimo. Sarebbe im-

portante per vedere riunite tutte

le industrie dei contenuti e, in

un prossimo futuro, anche l’e-

ditoria elettronica. Ad oggi,

purtroppo, si va avanti solo at-

traverso le indagini di Guardia

di finanza e Polizia postale. E’

un po’ poco per una battaglia

tanto impegnativa».

Da un’indagine fatta in Inghil-terra emergerebbe che gliutenti sarebbero disposti a pa-gare per un servizio legale diqualità su internet.

«Quando si fanno indagini di mercato va

specificato bene il target di riferimento e il

modo in cui sono poste le domande. Poi va

valutata la sincerità della risposta. Un “pi-

rata” difficilmente si autoaccuserebbe pub-

blicamente!».

E sulla realizzazione di unapiattaforma web legale in Italiacosa ne pensa?

«Si discute molto, anche all’interno del-

l’Anica, dell’offerta legale, che resta però

un fattore commerciale e non può essere

istituzionalizzata, quindi è una decisione

che spetta ai singoli produttori. Io sono as-

solutamente a favore, anzi, mi chiedo per-

ché ancora in Italia nessuno si è mosso in

tal senso. Tuttavia, l’esistenza di un merca-

to legale non determinerebbe la sparizione

della pirateria, anche se proponesse una

maggiore qualità».

Che posizione ha sul sistemadelle window?

«Io ho una mia convinzione personale:

farei uscire i film lo stesso giorno su tutte le

piattaforme. Credo che ci arriveremo, è so-

lo questione di tempo. In un mondo globa-

lizzato, le persone devono avere accesso ai

contenuti allo stesso modo e nello stesso

momento, a seconda del proprio tempo li-

bero, delle proprie possibilità di sposta-

mento e, più in generale, delle proprie esi-

genze. Il lancio di un nuovo profumo av-

viene “day&date” in tutto il mondo, non

esistono finestre temporali. Lo stesso acca-

de oggi nella musica: le canzoni non esco-

no prima su cd e poi su internet. Quello che

auspico rappresenterebbe anche una forte

ottimizzazione degli investimenti promo-

zionali. Si risparmierebbe moltissimo pub-

blicizzando uno stesso titolo per tutte le

piattaforme. In sostanza, il valore commer-

ciale di un film non può più essere deter-

minato dall’incasso al cinema. Andrebbe

legato a differenti parametri: la star che ci

lavorano, il budget utilizzato...».

Per concludere, se non cam-bierà nulla, che cosa ci dovre-mo aspettare in termini di ridu-zione del fatturato e impattosulla forza lavoro nel settore,nel medio periodo?

«Come FAPAV ci proponiamo di far

cambiare per forza qualcosa, o la situazio-

ne andrà ad intaccare gli investimenti e

quindi la cultura stessa, perché si faranno

solo film che avranno ragionevole certezza

di rientro, a prescindere dalla qualità. Per-

sonalmente, quale ex operatore di indu-

stria, venendo anche dal settore della musi-

ca, ricordo quanto violenta fu l’avversione

dei discografici al digitale, già a partire dal-

la sua prima introduzione nel 1978. Invece

di cavalcarne l’onda, lo si è voluto affossa-

re. E’ stato un boomerang che ci ha messo

20 anni a tornare indietro e che, alla fine, ha

fatto morire l’industria discografica. Que-

sto mi ricorda molto l’atteggiamento degli

operatori di Cinema e Home Video, che

avevano paura del Blu-ray in quanto, la sua

qualità eccessivamente elevata, avrebbe

portato via la gente dalle sale. La trasfor-

mazione è in atto e ce lo dimostrano i libri

digitali. Cosa cambia se il fatturato provie-

ne dalla rete e non dalle tipografie? Quello

che conta, in ultima analisi, è l’interes-

se reale delle persone, che

poi, alla fine, vince

sempre, in un modo

o nell’altro...».

nnn

Page 16: Cinecorriere - Luglio 2010
Page 17: Cinecorriere - Luglio 2010
Page 18: Cinecorriere - Luglio 2010

U na “lunga estate calda” all’in-

segna del cinema: sembra esse-

re questa l’intenzione dei gran-

di e piccoli distributori, che hanno riser-

vato per i prossimi due mesi una pletora

di release per tutti i gusti.

A cominciare da Toy Story 3 - La gran-

de fuga, il nuovo film d’animazione in

3D della Disney, dove ritroveremo i no-

stri amici Buzz Lightyear e Woody alle

prese con nuove, pericolose e mirabolan-

ti avventure. Diretto da

Lee Unkrich, sceneggia-

to da Michael Arndt e

prodotto da John Lasse-

ter, il film riprende le

18

avventure dei giocattoli amici di Andy

nel momento in cui il ragazzino, ormai

cresciuto, sta per andare al college. I suoi

amici, quindi, saranno portati in un asilo,

dove saranno costretti però a giocare con

bambini piccoli a dir poco pestiferi. Un

gruppo eterogeneo di giocattoli, formato

dalle vecchie conoscenze dei primi due

episodi e dalle “nuove leve” di toys che

già abitano nell’asilo, si coalizzerà per

tentare una “grande fuga” dal giardino

d’infanzia prima di “soccombere” alla

furia delle piccole pesti.

Tornano a dar voce ai giocattoli più fa-

mosi del mondo Fabrizio Frizzi e Mas-

simo Dapporto, rispettivamente nelle

corde vocali di Woody e Buzz, ai quali si

affiancano Claudia Ge-

rini e Fabio De

Luigi che prestano

la loro voce alla

coppia formata da

Barbie e Ken, Ric-

cardo Garrone a

quella di Lotso

Grandi Abbracci,

Gerry Scotti a Te-

lefono Chiacchierone,

Giorgio Faletti a

Chuckles e Matteo

Leoni a Andy. Inutile

dire che i doppiatori

italiani fanno da con-

traltare a un gruppo di

voci d’eccezione che,

I film che vedremo

di Daria Ciotti

per l’estate 2010

Giochi, orchi e stregoni

3-4 giu.lug. 2010

E’ la stagione dei sequel e dei remake

Page 19: Cinecorriere - Luglio 2010

19

nella versione originale, rispondono ai

nomi di Tom Hanks (Woody), Tim Al-

len (Buzz), Joan Cusack (Mrs. Potato),

Michael Keaton (Ken). Appuntamento

dunque per tutti il 7 luglio nelle migliori

sale italiane, per questa Grande Fuga

con i nostri amici giocattoli.

Da un genere a un altro, totalmente al-

l’opposto: per gli amanti del thriller fan-

tascientifico, il 14 luglio l’appuntamento

è con Predators, diretto da Nimrod An-

tal e distribuito dalla 20th Century Fox.

Protagonisti dell’orrorifico film, il cui

sottotitolo si commenta da solo (Fear is

reborn - La paura è rinata), Adrien

Brody, Alice Braga, Topher Grace e

Laurence Fishburne. Tutti facenti parte

di un equipaggio che, at-

terrato sul pianeta dove

vivono i Predator, scopro-

no con immenso orrore

che il corpo celeste è di-

ventato una vera e propria

riserva di caccia, dove i

Predator cacciano appun-

to esseri umani prelevati

dalla Terra.

Torna a far sorridere

Ben Stiller, protagoni-

sta insieme a Jason

Schwartzman della com-

media Un microfono per

due, distribuita dalla Mo-

viemax. In sala a partire

dal 16 luglio, il film racconta le vicende

del Prof. Gribble, insegnante di canto in

un liceo americano, alle prese con le in-

sistenze di un ex allievo, Marc, a cui tem-

po prima aveva promesso aiuto millan-

tando amicizie e conoscenze nel mondo

dello spettacolo. Una vera e propria com-

media degli equivoci, piena di insegui-

menti e rocambolesche fughe, nonché

teatro di un ménage à trois fra Gribble,

Marc e la fidanzata di quest’ultimo, Meg,

che si scoprirà avere una relazione con il

professore del suo amato.

Una coppia d’assi per un biopic che si

presenta come uno dei film più interes-

santi della stagione estiva. Basato su

una serie di articoli del giornalista Steve

Lopez, e del suo libro Il solista, il 23 lu-

glio esce The Soloist, con Jamie Foxx e

Robert Downey Jr. diretti da Joe Wri-

ght in questa pellicola distribuita da

Universal.

La pellicola racconta la storia di

Nathaniel Ayers, un senzatetto musici-

sta di strada affetto da una forma di schi-

zofrenia, il cui caso viene preso a cuore

da Steve Lopez, giornalista del Los An-

geles Times, che lo aiuterà a realizzare il

suo sogno: esibirsi alla Walt Disney

Concert Hall. Jamie Foxx non è nuovo

ai film biografici ed ai ruoli da musicista:

nel 2004 è stato infatti diretto da Taylor

Hackford in Ray, la pellicola biografica

dedicata alla vita del musicista, famoso

in tutto il mondo, Ray Charles. Ruolo

per il quale ha anche vinto l’Oscar come

Miglior Attore Protagonista.

Tre le uscite “importanti” per il mese

di agosto: in ordine di data, il 20 agosto

arriva in sala The Karate Kid - La leg-

genda continua, il 25 L’Apprendista Stre-

gone, ed il 27 l’epilogo della “saga ver-

de”, Shrek: e vissero felici e contenti 3D.

Protagonista di The Karate Kid - La

leggenda continua, remake del succes-

so del 1984, è nientemeno Jaden

Smith, figlio dell’ormai lanciatissimo

Will Smith, attore tanto caro al nostro

Gabriele Muccino. Il piccolo Jaden ve-

ste i panni che oltre 20 anni fa furono di

Ralph Macchio: dodicenne, costretto a

trasferirsi in Cina, si trova solo e senza

amici e si trova a suo agio solamente

con il maestro di kung-fu Mr. Han

(Jackie Chan), che lo inizierà alle arti

marziali.

Si presenta da solo L’Apprendista

Stregone, il cui cast è già una garanzia.

Nicolas Cage, Alfred Molina e Moni-

ca Bellucci, per non parlare dei “com-

primari” che tanto di secondo piano non

sono. Ispirato vagamente all’omonimo

episodio del film d’animazione Disney

Fantasia, cui rende omaggio, il film è

ambientato nella Manhattan dei giorni

nostri e vede opposti due stregoni (Cage

e Molina), in eterna lotta per far trionfa-

re l’uno il bene, e l’altro il male, e per

conquistare il cuore della strega interpre-

tata dalla Bellucci.

E alla fine arriva lui: l’orco verde più

amato da tutto il mondo, Shrek! Nella sua

avventura, si pensa, conclusiva. Diventa-

to oramai un “orco di casa”, Shrek sente

la mancanza dei giorni in cui veramente

si sentiva un mostro. Nella speranza di ri-

trovare l’entusiasmo di una volta, Shrek

si lascia convincere a fare un patto con

Tremortino, il quale lo catapulta in una

dimensione parallela del Molto Molto

Lontano, in cui gli orchi sono messi al

bando e Shrek e Fiona non si sono mai

incontrati... E che fatica per riportare tut-

to alla normalità! nnn

3-4 giu.lug. 2010

Page 20: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 201020

Il film del mese

di Simon Pietro Giudice

torna al cinemaI l produttore Jerry Bruckheimer e

il regista Jon Turteltaub, già crea-

tori de Il mistero dei templari e Il

mistero delle pagine perdute, presentano

in collaborazione con la Disney L’Ap-

prendista Stregone, un innovativo film

fantasy in cui un mago e il suo appren-

dista si ritrovano al centro dell’antico

conflitto perenne tra il bene ed il male.

Il film è ambientato a New York, nel-

la Manhattan dei giorni nostri, dove vive

lo stregone Balthazar Blake (Nicolas

Cage), costantemente impegnato ormai

da secoli nella lotta contro le forze oscu-

re, rappresentate dal suo acerrimo nemi-

co di lunga data Maxim Horvath (Al-

fred Molina). I due sono entrambi di-

scepoli del mago Merlino, divisi però

dalle intenzioni e dall’amore per la stes-

sa donna. Blake cerca di far sì che la ma-

gia di Merlino sia un potere che venga

usato per il bene dell’umanità. Horvath,

leader dei Morganian, ha invece delle

vedute diverse e pensa che la magia deb-

ba essere utilizzata per soggiogare gli es-

seri umani. Lo stregone Blake, dopo an-

ni di solitaria lotta contro il male per di-

fendere il mondo, decide di prendere

sotto la sua ala protettrice un giovane as-

sistente ed educarlo alla magia. La scel-

ta ricade su Dave Stutler (Jay Baru-

chel), uno studente all’apparenza senza

particolari doti, ma che cela una grande

predisposizione per l’arte magica. Dopo

un lungo ed estenuante addestramento,

Dave aiuterà il suo maestro nella lotta

contro il cattivissimo Horvath, che nel

frattempo si è alleato con il giovane illu-

sionista Drake Stone (Toby Kebbell)

per ottenere poteri infiniti. In questo suo

ruolo di apprendista Dave dovrà fare ap-

pello a tutto il suo coraggio per soprav-

vivere all’addestramento, arrestare le

forze del male sempre in agguato, e con-

quistare il cuore della ragazza che ama

(Teresa Palmer).

Ispirato, seppur vagamente, all’omo-

nimo episodio di Fantasia, il notissimo

Ispirato all’omonimo episodio delfilm d’animazione Fantasia, il film lo rivisita in chiave moderna

L’apprendista stregone

Page 21: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 2010 21

film d’animazione musicale made in Di-

sney del 1940, L’Apprendista Stregone

torna al cinema, sotto una nuova veste, e

in una versione rivisitata grazie a questo

blockbuster per famiglie che ripropone

in questa entusiasmante pellicola il seg-

mento dell’indimenticabile cartoon in li-

ve action. Il produttore e il regista hanno

scelto di omaggiare questa pietra miliare

del cinema d’animazione ricreando l’in-

dimenticabile scena delle scope danzan-

ti, in una versione attualizzata e soprat-

tutto “reale”. Risultato: una sequenza

davvero molto divertente, con una buo-

na potenza evocativa, che porta al con-

fronto tra le due scene, così simili ma co-

sì diverse.

The Sorcerer’s Apprentice (titolo ori-

ginale) è diretto da Jon Turteltaub (tra gli

altri suoi titoli I 3 ragazzi Ninja, Cool

Runnings-4 sotto zero), mentre la sce-

neggiatura è stata scritta da un team di

cinque persone: Larry Konner, Mark

Rosenthal, Matt Lopez, Doug Miro e

Carlo Bernard. La pellicola vede pro-

tagonista assoluto Nicolas Cage (che ha

interpretato per il produttore ed il regista

i già citati film della serie d’avventura

della saga dei Templari), attore feticcio

di Turteltaub, e divenuto ormai simbolo

stesso dell’action-fantasy; insieme a lui

Jay Baruchel (visto in piccoli ruoli in

centemente un pò

malconcio dal box

office (con G-Force

e Prince of Persia)

il leggendario pro-

duttore americano

Jerry Bruckhei-

mer rimane comunque sinonimo di ga-

ranzia e di qualità.

Ed infatti gli effetti speciali di questo

film sono di quelli che non verranno

scordati facilmente. Numerose sono le

scene mozzafiato che si alternano duran-

te le due ore circa di pellicola. In questo

film Con Air (altra produzione di

Bruckheimer con Cage protagonista) in-

contra Harry Potter, in una sorta di ver-

sione del film del maghetto più “ameri-

cana” ed un po’ più adulta, ma comun-

que altrettanto fantastica e ricca di tante

trovate davvero originali. I trailer che gi-

rano in rete mostrano le scene di una

Manhattan sconvolta dalla guerra senza

esclusione di colpi tra poteri occulti. Se

L’Apprendista Stregone avrà il successo

che si preventiva, ci saranno sicuramen-

te dei sequel. Non resta quindi che aspet-

tare la fine dell’estate. nnn

Million Dollar Baby e Tropic Thunder)

ed Alfred Molina (già nel ruolo del cat-

tivo anche in Spiderman2) , oltre a Te-

resa Palmer (nota per The Grudge 2),

Toby Kebbell (già nel cast di Prince of

Persia insieme a Molina), Peyton List,

Jake Cherry ed una splendida Monica

Bellucci, che interpreta il ruolo della

bellissima strega Veronica, amata e con-

tesa dal mago buono e dallo stregone

cattivo.

Gran parte del gruppo che ha lavorato

per questo film, dal produttore, al regi-

sta, ad alcuni degli attori, hanno già col-

laborato insieme in precedenza, forman-

do così una crew già collaudata che

Bruckheimer ha cercato di risfruttare. Il

film arriverà nei nostri cinema a fine

agosto, ovvero circa un mese dopo l’u-

scita nelle sale statunitensi.

E’ sicuramente uno dei titoli più attesi

del 2010, e sarà uno dei titoli forti del-

l’estate Disney. Lanciato poco prima del

ritorno dalle vacanze estive, però, qui da

noi dovrà fronteggiare nelle sale l’enor-

me concorrenza con il quarto capitolo

della saga dell’orco Shrek della

Dreamworks. Nonostante sia uscito re-

Page 22: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 201022

Festival di Narni

Le vie del cinema

E’ dedicata al Cinema di Papà

la XVI edizione di Le Vie

del cinema (dal 4 al 13 lu-

glio a Narni, in provincia di Terni), la

rassegna di cinema restaurato diretta da

Alberto Crespi e Giuliano Montaldo e

organizzata per iniziativa del Comune di

Narni con la collaborazione della Fon-

dazione Centro Sperimentale di Cine-

matografia - Cineteca Nazionale.

Come nel 2009 anche quest’anno la

rassegna continua a rendere omaggio ai

padri reali e putativi del cinema italiano.

Questa volta però i protagonisti sono i

grandi attori del passato. O meglio i pa-

dri della commedia all’italiana, i cosid-

detti “colonnelli” (Alberto Sordi, Nino

Manfredi, Vittorio Gassman, Ugo To-

gnazzi, Marcello Mastroianni) che da-

gli anni Cinquanta in poi regalarono al

cinema italiano una grandezza ancora

oggi indiscutibile e inarrivabile.

Ed è proprio in occasione del decimo

anniversario della morte di Vittorio Gas-

sman e del ventesimo di quella di Ugo

Tognazzi, che, alla presenza del pubbli-

co e dei figli d’arte, il Comune di Narni

intitola ai due grandi attori, rispettiva-

mente, una piazza e una via.

Le pellicole restaurateI film della rassegna 2010 (tutti re-

staurati a cura della Fondazione Centro

Sperimentale di Cinematografia - Ci-

neteca Nazionale) sono: Il mattatore di

Dino Risi, con Vittorio Gassman; Brutti

sporchi e cattivi di Ettore Scola, con Ni-

no Manfredi; Una storia moderna: L’a-

pe regina di Marco Ferreri, con Ugo

Tognazzi; Allonsanfan di Paolo e Vitto-

rio Taviani, con Marcello Mastroianni;

Detenuto in attesa di giudizio di Nanni

Loy con Alberto Sordi; e dulcis in fun-

do, per gentile concessione della Tita-

nus, La Tosca di Luigi Magni, con Mo-

nica Vitti, Gigi Proietti e un breve, ma

folgorante ruolo di Aldo Fabrizi, che

assieme a Totò potrebbe essere definito

il “nonno” della nostra comicità. Con-

fermate le presenze del bravo regista e

attore Sergio Rubini per Allosanfan, per

ricordare il Mastroianni che ha cono-

sciuto (e con il quale ha condiviso l’e-

sperienza del set di Intervista di Federi-

co Fellini), Paola Gassman per Il Mat-

tatore, la famiglia Manfredi ed Ettore

Scola per Brutti, sporchi e cattivi, Luigi

Magni e Armando Trovajoli, protago-

nisti insieme dell’esperienza de La To-

sca e GianMarco Tognazzi per Una

storia moderna: L’Ape Regina.

Narni, quest’anno, ha scelto di proiet-

tare sul grande schermo della rassegna le

pellicole che mostrano i “colonnelli”

della commedia all’italiana in ruoli non

prettamente comici, ma anche grotteschi

e drammatici, regalando al pubblico un

Manfredi tutto “pasoliniano” nell’affre-

sco di Scola, un Tognazzi secondo Fer-

reri, e un drammatico Mastroianni in un

film risorgimentale, assolutamente da ri-

vedere in un momento storico come

quello del 150° anniversario dell’Unità

d’Italia, che tanto sta facendo discutere

in questi mesi. nnn

A Le Vie del cinema i “colonnelli” della commediaall’italiana e due versioni della Tosca. Altre stradedi Narni dedicate a grandi nomi: quest’anno è la volta di Tognazzi e Gassman

TOSCA, IL CAPOLAVORO RITROVATOOltre a La Tosca di Magni, la tematica di origine pucciniana sarà presente anche con To-sca, uno dei film più belli, importanti e dimenticati del cinema italiano degli anni Quaranta,finalmente riportato alla luce dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinemato-grafia - Cineteca Nazionale e presentato in assoluta anteprima mondiale a Narni. PerLe vie del Cinema è anch’esso un modo per rendere omaggio a un grande padre delnostro cinema: Luchino Visconti. L’illustre regista è stato infatti un “papà” per molti, an-che per alcuni dei “colonnelli” citati come Vittorio Gassman e Marcello Mastroian-ni, che con lui spesso lavorarono in teatro. Visconti, infatti, prima di dare inizio al neoreali-smo con Ossessione, lavora negli anni Trenta in Francia come assistente di Jean Renoire segue il regista francese quando questi viene chiamato a Roma per dirigere, nel 1941, ap-punto, il film Tosca, ispirato al dramma di Victorien Sardou e all’opera di GiacomoPuccini, e che aveva nel cast divi italiani dell’epoca, come Rossano Brazzi (Cavara-dossi) e Massimo Girotti (Angelotti), e il magnifico attore francese Michel Simon(Scarpia). Il film però fu terminato da uno dei suoi assistenti, il tedesco Carlo Koch, poi-ché Renoir, allo scoppio della seconda guerra mondiale e alla dichiarazione di guerra del-l’Italia alla Francia, dovette lasciare il set per ritornare in patria. Una lavorazione complessaquella della Tosca, film in cui l’apporto di Visconti risulta essere essenziale. Secondo moltistudiosi, infatti, Tosca è una sorta di cripto-esordio del regista, che nella sua carriera cine-matografica e teatrale rimarrà sempre profondamente legato al melodramma italiano.

La Tosca di Magni (credits: Archiviowebphoto), Il Mattatore (Credits: Cineteca Nazionale) e BruttiSporchi e Cattivi (credits: ArchivioFotografico Cineteca Nazionale)

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3-4 giu.lug. 201024

In videoteca

Blu-ray Disc e dvdI l 3D sta trainando pesantemente un mercato cinematogra-

fico che per anni ha tenuto a debita distanza le nuove tec-

nologie. Questa nuova modalità di fruizione di contenuti

audiovisivi, strettamente connessa all’Alta Definizione, sta su-

scitando nuovi interessi anche nel mondo dell’Home Enter-

tainment in generale, e in quello del Blu-

ray disc in particolare. Ora, anche i grandi

classici del passato trovano nuova vita e

nuova luce in formato HD, per la felicità di

cinefili e collezionisti che possono aggiun-

gere nuove perle alle proprie videoteche

personali. nnn

di Flavio Della Rocca

Il Dottor Zivago(BD+Dvd)Dal 22 giugno in “Anniversary Edi-tion”, a festeggiare le sue 45 can-deline, torna il capolavoro senzatempo di David Lean, restaurato apartire dagli elementi originali del

film. CinquePremi Oscare ben 10 candidature per lastoria struggente di JurijZhivago, medico nellaRussia del 1914, strap-pato dalla famiglia dallarivoluzione bolscevica,che inizia un’intensa rela-zione clandestina con labella infermiera Lara,dalla quale sarà ancora,una volta, separato acausa della guerra. Per

l'occasione il film torna anche in Dvd, ma il piat-to forte è rappresentato dalla versione a tre di-schi combo pack Dvd+Bd con extra imperdi-bili come le interviste a personaggi del cast, undoppio documento a celebrazione dell’anni-versario dell’opera, un ulteriore documentariodi un’ora sul film, alcune gallerie fotografiche e,ancora, un provino a Geraldine Chaplin, figliadel grande Charlie. n

Invictus (BD)L'ottantenne Clint Eastwood, ormai purtroppo ritirato dalle scene comeattore, continua a sfornare opere indimenticabili da regista, e sembranon avere voglia di fermarsi. Invictus è l'ultima gemma della sua pre-ziosa collezione, non una biografia nel senso classico, ma “il focus su

una parte fondamentale della vita di Nelson Mandela.Poche persone sanno del suo coinvolgimento nellosport con l’idea di puntare sulla squadra di rugby, perriunire il suo Paese”.L'edizione Blu-ray, che regala immagini cristalline e co-lori di una brillantezza davvero singolare, contiene an-che una copia digitale del film - fruibile separatamente,da PC - e incorpora la funzione BD-Live, tramite la qua-le è possibile collegarsi ad Internet per scaricare ulte-riori Plus esclusivi. Per chi necessita approfondimentisull'interessante tema affrontato da Eastwood c'è un beldietro le quinte, senza tacere dell’approfondimento Pic-ture-In-Picture intitolato Visione, Coraggio e Onore checontiene testimonianze di chi ha vissuto la vera storia edel cast, fruibili durante la visione del film. Tra i conte-nuti presenti, inoltre, l’emozionante incontro di MorganFreeman con Mandela e la trasformazione di Matt Da-mon in un giocatore di rugby. n

Operazione interessante, e decisamente ar-dita, questa messa in atto da Warner che hascelto di distribuire un titolo chiave comeThe Blind Side, saltando del tutto la sala ci-nematografica. Ispirato ad una vicenda real-mente accaduta, il film, che ha regalato ilPremio Oscar a Sandra Bullock quale mi-gliore attrice protagonista, narra della tra-sformazione di un ragazzo senzatetto in unastar del football americano, grazie anche al-l'affetto della famiglia Tuohy, che lo accogliein casa come un figlio. Passato prima in Pay-per-view su Premium on Demand - inaugu-randone, peraltro, il palinsesto HD - TheBlind Side è poi passato in videoteca, arric-chito da alcune scene escluse dal montag-gio cinematografico americano. n

The Blind Side (DVD)

Le nuove tecnologieincontrano i grandi classici

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3-4 giu.lug. 2010 25

Wolfman (Bd e Dvd)Un nuovo capitolo cinematografico deL’Uomo lupo arriva a rinverdirne il mito,supportato dalle moderne tecnologie digi-tali. A garantirne la qualità i tre protagoni-sti Anthony Hopkins, Benicio del Toro,Emily Blunt. Lawrence Talbot, giovane no-bile tormentato dal suo passato, dopo an-ni trascorsi negli Usa torna al paese diBlackmoor in seguito alla scomparsa delfratello. Ritrovato un padre che conosceappena, Talbot inizia subito la ricerca delfratello che lo porterà a scoprire qualcosa

di terribile. Una creatura di incredibi-le forza e di insaziabile sete di san-gue sta uccidendo gli abitanti delpiccolo paese mentre un sospettosoe sinistro ispettore di Scotland Yardha preso in mano le indagini.La versione Dvd, distribuita da Uni-versal, contiene 16 minuti aggiuntivirispetto a quanto visto in sala, men-tre il Blu-ray a ciò aggiunge finali al-ternativi, altre scene eliminate edestese, 4 speciali a tema (Il Ritornodi Wolfman; Il Creatore della Bestia;I Segreti della Trasformazione; Wolf-man Scatenato). E’ possibile costrui-re il proprio montaggio del film tra-

mite funzione U-Control,condividerle su web o scari-carne di nuove. Con l’esclu-siva applicazione PocketBlu si può trasformare il pro-prio iPhone o Ipod Touch inun telecomando virtuale eguardare gli extra in qualun-que luogo. n

Il figlio più piccolo (Dvd)Pupi Avati conclude inbellezza la sua persona-lissima “trilogia dei padri,iniziata con La cena perfarli conoscere e prose-guita con Il papà di Gio-vanna, con questa dram-matica vicenda ispirata afatti di cronaca tristemen-te noti. La sfida è vintadoppiamente, grazie adun ispirato Christian DeSica, che ha potuto final-mente cimentarsi in unruolo drammatico, dopo

venticinque anni di successi ininterrotti a ba-se di “cinepanettoni”. Lavorando molto in sot-trazione, l'attore romano regala un'ottima pro-va attoriale, non nascondendo la voglia di bis-sare, non appena gli sarà offerta una nuovapossibilità.Tutto inizia quando un furbetto del quartieri-no, che ha costruito un impero finanziariomuovendo le giuste pedine, si vede sull'orlodel tracollo e, per scampare alla legge, decide di intestare tutto al suofiglio un po' ritardato, che vive confinato a Bologna con la mamma. Ini-zialmente lusingato della scelta del papà, il ragazzo ben presto scoprel'inganno e vede crollargli il mondo addosso… n

Nuova collana Titanus (Dvd)A luglio la Library Titanus distribuita da 01 Di-stribution si arricchisce di nuove pietre milia-ri. Otto nuovi titoli dedicati alle commedie cultgirate da grandi registi tra la fine degli anniSettanta e gli inizi degli Ottanta. Ad esclusio-ne di Bruno Cortini, dirigono alcuni padri e fi-gli del cinema italiano:Steno e Carlo Vanzina,Dino e Marco Risi. Si tratta di: Luna dimiele in tre (1976) conRenato Pozzetto, Co-chi Ponzoni e StefaniaCasini; Una vacanzabestiale (1980) con

Jerry Calà, Umberto Smaila e DiegoAbatantuono; Dio li fa poi li accoppia(1982) con Lino Banfi e Johnny Dorel-li; Sballato, gasato… completamentefuso (1982) con Diego Abatantuono eEdwige Fenech; Sono fotogenico(1980) con Renato Pozzetto e EdwigeFenech; Fico d’India (1980) con Rena-to Pozzetto e Gloria Guida; Un ragazzo e una ragazza (1983) conJerry Calà e Marina Suma; Giochi d’estate (1984) con MassimoCiavarro e Corinne Clery. n

Che fine hanno fatto i Morgan?(Bd e Dvd)Preparatevi a vivere una rocambolesca avventuraa metà tra il sentimentale ed il thriller con due pro-tagonisti d’eccezione: Hugh Grant e Sarah Jessi-ca Parker che hanno aggregato oltre 22 mila fansu facebook e 4 millioni di contatti su Google ita-lia. Dopo aver assistito per caso ad un omicidio,una coppia sull’orlo di una crisi di nervi viene in-serita in un programma di protezione testimoni espedita da New York in una piccola città di provin-cia. La convivenza forzata farà naufragare definiti-vamente il matrimonio oppure aiuterà a riaccen-dere la passione fra i due? In esclusiva per il Blu-ray la funzionalità Movie-Iq permette di conoscerein tempo reale dettagli e curiosità sempre aggior-nate sul film senza interrompere la visione. Tra glialtri extra, in running commentary del regista e deiprotagonisti, scene eliminate, errori sul set, unbackstage e quattro documentari(Da Manhattan al Wyoming, Cow-boy e cittadini, Park Avenue incontrala prateria, Una scena da orsi). n

Page 26: Cinecorriere - Luglio 2010

volgendolo e com-

muovendolo ancor

prima del pubblico».

Da giugno è dispo-

nibile in disco singo-

lo corredato da

backstage, intervi-

ste, videoclip, scene tagliate (il pri-

mo montato durava più di due ore e mez-

za!) e altro ancora. C’è poi una più ricca

edizione speciale che comprende anche

il libro-biografia My Name is Virzì, edito

da Le Mani. Tutto questo, in attesa di una

decisione importante, quella che potreb-

be portare l’ultima opera del regista li-

vornese a combattere per il prossimo

Oscar come miglior film straniero. E, nel

frattempo, Medusa già pensa al Blu-ray

per l’autunno.

«Sono orgoglioso di fare il cineasta in

una stagione tanto difficile come questa -

sottolinea Virzì - e faccio i complimenti a

tutti i miei colleghi, che devono tirare

fuori tutto il loro talento, per compensa-

re le ristrettezze economiche nelle quali

navighiamo». E’ profondamente convin-

to, il regista, che la forza del nostro Cine-

ma sia rappresentata dall’Umanesimo,

che mette l’essere umano al centro del

palcoscenico, raccontandone gioie e do-

lori, utilizzando anche la chiave ironica.

«Al contrario di quello che accade nel

cinema americano, le nostre figure più

importanti sono rappresentate dagli an-

tieroi ai quali, i nostri attori più rappre-

sentativi, dai Colonnelli del cinema ita-

liano, sino a Valerio Mastandrea, hanno

saputo aggiungere quelle caratteristiche

tipiche che li rendono ancora più vi-

gliacchi e, a volte, miserabili».

Ma le dolenti note, giungono, ancora

una volta, dal versante della Pirateria au-

diovisiva: «Ci dobbiamo attivare per far

arrivare il messaggio alla gente comune

che scaricare illegalmente da internet è,

innanzi tutto un reato e, in secondo luo-

go, non è a costo zero, perché continuan-

do a sottrarre introiti all’industria si fi-

nirà per metterla in condizioni di non fa-

re più film. Dovremmo imitare la legge

francese o sfruttare strade intelligenti co-

me quelle battuta da iTunes Store, attra-

verso download e streaming di elevata

qualità al giusto costo». nnn

Incontrato in occasione del lancio in Dvd de La Prima cosa bella, il regista livorneseha lanciato il suo appello accorato contro il male più grande del momento, contro il quale molti dei nostri autori si stannoschierando apertamente.

3-4 giu.lug. 201026

In videoteca

Blu-ray Disc e dvd

La prima cosa bella in Home VideoVirzì contro la Pirateria

D opo i successi di botteghino e

alle varie manifestazioni nazio-

nali e internazionali dove è sta-

to proiettato, La prima cosa bella inizia a

segnare record anche in Dvd. La prima

stampa di 20.000 copie è andata esaurita

in pochi giorni e Medusa HE è dovuta

correre ai ripari per soddisfare le richieste

delle videoteche, in un momento tutt’al-

tro che semplice per il settore in questio-

ne. Il film, che ha totalizzato ben 18 can-

didature ai David di Donatello e ha ap-

pena portato a casa 4 Nastri d’Argento, è

un’intensa e complicata storia d’amore

tra una mamma e i suoi figli, «una vicen-

da universale, che non può non emozio-

nare - come l’ha dipinta il protagonista

Valerio Mastandrea - che è sfuggita di

mano anche a Virzì mentre la girava, tra-

Page 27: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 2010 27

S i è tenuta a giugno a Vicenza It’s

My Film Festival, la prima edi-

zione della rassegna cinemato-

grafica internazionale dedicata agli Home

Movie e al Cinema di famiglia, diretta da

Carlo Libondi e organizzata con il soste-

gno della Regione Veneto e della Com-

missione Cultura UE. L’obiettivo della

rassegna è riportare alla luce e preservare

quelle pellicole amatoriali e private che

contribuiscono a valorizzare l’identità eu-

ropea e a costruire il nostro passato. Il

vincitore della prima edizione di It’s My

Film Festival, scelto tra 12 artisti europei

in gara, è il giovane autore belga Jasper

Rigole per la raffinata composizione fil-

mica di Temps Mort. Sono state assegna-

te anche due menzioni speciali che sono

andate a Pig’s secret Life dell’italiana

Ilaria Ferretti e a Looking through the

iron curtain della slovena Anja Med-

ved. La giuria del Festival, composta da

Adriano Aprà, Marco Bertozzi e

Amedeo Fago, ha assegnato il primo

premio all’opera del regista belga rico-

noscendone l’altro livello artistico, tec-

nico e comunicativo di un “filmato di fa-

miglia”, che in pochi minuti di narrazio-

ne ha riportato frammenti di vita quoti-

diana con uno stile ricercato, che fa rife-

rimento a storici esponenti della cultura

artistica e intellettuale di tutti i tempi.

Per realizzare Temps Mort Rigole, in-

fatti, parte dalla collezione personale di

filmati amatoriali per comporre una se-

quenza singolare di 20 minuti di fram-

menti, che illustrano i cosiddetti “tempi

morti” attraverso le immagini di giardini

vuoti, animali domestici addormentati,

aiuole in fiore. Gli spunti intellettuali ven-

gono dal cinema di Michelangelo Anto-

nioni e dal suo particolare modo di sof-

fermarsi su dettagli apparentemente insi-

gnificanti e privi di ogni elemento narra-

tivo. Nella composizione linguistica,

inoltre, emergono espliciti riferimenti a

Roland Barthes e a Viktor Sklovskjj,

richiami che portano il filmato a muover-

si nell’orbita dello sperimentalismo strut-

turalista.

«Non è stato agevole assegnare i premi

- ha dichiarato Adriano Aprà - per l’alta

qualità del materiale presentato al Con-

corso e per il vasto spettro stilistico mes-

so in campo. Fatto che ci ha costretto ad

assegnare due menzioni speciali alle ope-

re di Anja Medved e Ilaria Ferretti».

Ambientato sulla linea di confine tra

Gorizia e Nova Gorica, all’indomani del-

l’ingresso della Slovenia nel Trattato di

Schengen (2007), il corto della regista di

origine slovena Anja Medved Looking

Through the Iron Curtain narra, attraver-

so le dichiarazioni fatte in un confessio-

nale e intrecciate a filmati d’epoca, la lot-

ta silenziosa e drammatica condotta dalla

gente comune per difendere e affermare

la propria dignità e identità.

Pig’s secret life di Ilaria Ferretti, inve-

ce, racconta il rito dell’uccisione del

maiale, alternando frammenti di vecchia

vita contadina con riprese effettuate in

una moderna industria di trasformazione

alimentare: del maiale nulla viene gettato

e delle sue parti si compongono oggetti di

uso quotidiano, come pennelli, sapone,

pastelli e tappi. Il corto è stato premiato

per «la selezione attenta del materiale,

che ha suggerito il divario storico che se-

para la tradizione dai processi di moder-

na meccanizzazione».

Soddisfatto per l’esito della manife-

stazione il direttore organizzativo Carlo

Libondi e, anche in considerazione del-

l’approvazione al It’s My Film Festi-

val da parte dei partner istituzionali, ha

annunciato che l’edizione del 2011 sarà

ancora più ricca e articolata nelle sezio-

ni parallele. nnn

It’s My Film Festival: La rassegna internazionale di Home Movie assegna il primo premio a TempsMort di Jasper Rigole. Menzioni speciali perl’italiana Ilaria Ferrettie la slovena Anja Medved

EventiPer valorizzarel’identità europea

di Flavio Della Rocca

Page 28: Cinecorriere - Luglio 2010

3-4 giu.lug. 201028

6S ì, sì, è successo. Dopo sei

anni, d’altronde... Come?

Volevate che continuasse?

E voi che dite? Che ogni cosa bel-

la deve avere una fine? Sì, giusto.

Comunque, fatto sta che è suc-

cesso. Sì, forse è una banalità

parlarne. Insomma, lo sapeva-

no tutti, anche chi non lo se-

guiva, che sarebbe finito. Un

evento, lo hanno definito. E

poi ne avranno già parlato

tutti, sui giornali, nel

web, in televisione.

Sarà stato analizzato

fotogramma per foto-

gramma, inquadratu-

ra per inquadratura,

battuta per battuta. E

certo, sarebbe inte-

ressante anche per

noi di Numero6

dire la nostra, scri-

vere pagine e pagi-

ne sulla circolarità

narrativa dell’ope-

ra, sull’uso o sull’a-

buso di una simbolo-

gia interreligiosa, sa-

rebbe, forse, anche

telefilmcultnumeroThe series

opportuno analizzare la sceneggiatura al-

la ricerca di quelle trame e sottotrame

sparse in giro nel corso di sei anni. Ma

probabilmente, così, rischieremmo di

non finire più, di ripeterci, o di ripetere

cose già dette in questi ultimi giorni. E

poi, un’opera del genere non è fatta di so-

la tecnica, di soli contenuti, non si limita

alla dimensione dello schermo televisi-

vo; si insinua invece puntata dopo punta-

ta nelle nostre vite, anno dopo anno nel-

le nostre abitudini. Per questo, ciò che in-

tendiamo analizzare in queste righe,

quello che davvero ci interessa capire, è

un’altra cosa. O meglio, sono altre cose:

a che ora l’avete visto? Era in diretta con

l’America, era la versione sottotitolata o

quella tradotta? E dove eravate? Avete

pensato fosse meglio stare da soli, nel

raccoglimento e nella familiarità della

vostra stanza? Oppure l’avete visto con

altre persone, magari le stesse con cui vi

siete incontrati una volta a settimana per

sei anni, condividendo lo stesso schermo

e qualche birra? E avete bevuto del vino?

Oppure avete optato per i classici pop

corn, o avete ordinato una pizza?

Perché vedete, è questo che trasforma

una serie televisiva in leggenda: quella

forza alchemica rara e irresistibile che

tende ad abbattere limiti e confini, fino al

raggiungimento della funzione ultima

dell’intrattenimento, la stimolazione in-

tellettuale attraverso la coesione sociale.

Quando, ormai giunti agli ultimi mi-

nuti, alle ultime scene, alle ultime battu-

te del series finale più atteso della storia

televisiva, tutti i personaggi che ci han-

no accompagnato durante questi sei an-

ni si ritrovano nella chiesa, c’è solo

un’interpretazione possibile: prima an-

cora che vi chiediate in che luogo o in

che tempo si trovino, prima che la luce

bianca inondi la stanza, li vedete che ri-

dono, che piangono, che si ritrovano.

Quelli siamo noi, tutti noi che abbiamo

seguito le loro avventure, le loro vite in

questi anni; siamo noi mentre compria-

mo da bere per la serata, siamo noi men-

tre corriamo perché la puntata inizia do-

po pochi minuti, siamo noi mentre ci te-

lefoniamo il giorno dopo, o mentre ne

parliamo al bar tra chiacchiere di lavoro

o di studio. Siamo noi che, a prescinde-

re dal finale, dal fatto che ci sia piaciuto

o che ci abbia deluso, ci siamo ritrovati

insieme per vederlo.

A J. J. Abrams, agli sceneggiatori,

agli attori, a tutto lo staff di Lost, un rin-

graziamento da Numero6. nnn

finaledi Luca Marengo

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Da sinistra. J.J. Abrams; MichaelChiklis; Julie Benz;Pretty Little Liars;Lindelof & Cuse

3-4 giu.lug. 2010 29

C omunque, come da sempre con

papi e re, finita una serie se ne

fa un’altra. Molte altre, per

quel che ci riguarda. Sì, lo abbiamo capi-

to e ribadito, Lost è finito, e anche il me-

no fortunato e forse un po’ sprecato Fla-

sh Forward, che sembrava agli esordi

doverne prendere il posto. Ma le idee gi-

rano, il talento di sceneggiatori e produt-

tori scorre potente come la forza nel cor-

po di Luke Skywalker, e le novità in ar-

rivo sembrano essere parecchie: l’avete

visto Pretty Little Liars, ad esempio? Sì,

l’ultimo arrivato in casa ABC Family

non è niente di che, però segreti e omici-

di e teenager in stile gossip girl potrebbe-

ro essere un’accoppiata interessante.

Più allettante sembra uno dei nuovi

prodotti firmati NBC: The Cape ripren-

de gli elementi narrativi dei vigilanti dei

comics della golden age in stile Spirit,

raccontandoci le avventure di un poli-

ziotto che, dopo essere stato incastrato e

creduto morto da tutti, indossa un man-

tello e si improvvisa giustiziere tra le

ombre della città e della notte. Lo sanno

tutti, d’altronde, i supereroi non passano

mai di moda. Lo sanno bene anche alla

ABC che uscirà tra poco con il suo No

Ordinary Family, nel quale un’intera fa-

miglia (una coppia con due figli adole-

scenti) acquista degli straordinari poteri

dopo un misterioso incidente in mare:

drama, family e sci-fi in un’unica serie

con protagonisti Michael Chiklis (uno

degli agenti di The Shield, già invischia-

to con i superpoteri in Fantastici 4) e Ju-

lie Benz (passata per le psicosi di De-

sperate Housewives e Dexter). J.J.

Abrams questa volta mette da parte la

fantascienza per tornare a un tema al

quale è molto affezionato dai tempi del

suo Alias: gli agenti segreti. In Underco-

vers (firmato NBC) marito e moglie fe-

licemente sposati da anni portano il con-

cetto di “segreto coniugale” a un livello

decisamente fuori dalla norma: la loro

vita quotidiana fatta di normalità e mo-

notonia è solo la copertura della loro ve-

ra attività spionistica.

Ma il prodotto forse più atteso della

prossima stagione sarà quello che avrà le

capacità di colmare, per temi trattati,

espedienti narrativi, impatto visivo e ca-

pacità di attirare l’attenzione, il vuoto la-

sciato da Lost. La NBC si lancia e ci pro-

va con la serie The Event: i quattro mi-

nuti di trailer sembrano far sperare bene,

tuttavia molte serie promettenti, come

Flash Forward ad esempio, non hanno

mantenuto fede alle brillanti aspettative

degli episodi pilota. Sarà davvero il nuo-

vo “evento” televisivo? O un’abile mos-

sa di marketing narrativo adatta a sfrutta-

re il “lutto” per la perdita di Lost?

Come dicevamo all’inizio, morto un

re, se ne fa un altro: sperando non si deb-

ba ricorrere alla ghigliottina... nnn

Le novità della prossima

stagione

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