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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA STATALE “CARLO CASALEGNO”
Sede Centrale e Amministrativa Via Acciarini, 20 - 10137 TORINO Tel. 011321724 - Fax 0113290470 Codice Fiscale 80092090010 - Sito web www.ddcasalegno.gov.it
e-mail [email protected] Indirizzo PEC [email protected]
La mia scuola non è un’isola
“Il futuro dei bambini è sempre oggi. Domani sarà tardi”
Gabriela Mistral
Circolo Didattico “Casalegno”- TORINO
a.s. 2016 – 2019
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“Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d’istituto” (Legge 107/2015, art. 1 comma 14). Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa della DD “Casalegno” di Torino, elaborato nel rispetto dell’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico e comprensivo del Piano di Miglioramento, è stato oggetto di deliberazione da parte del Collegio dei Docenti in data 13 gennaio 2016, approvato dal Consiglio di Circolo il 20 gennaio 2016, pubblicato sul sito istituzionale della scuola www.ddcasalegno.gov.it Per tutto ciò che non è esplicitamente riportato per esteso nel presente PTOF, si rimanda agli altri documenti depositati agli atti della Segreteria dell’Istituto, alcuni dei quali pubblicati sul sito istituzionale della scuola, ai sensi della normativa vigente, tra cui in particolare:
o curricolo di istituto e programmazioni annuali d’Interclasse della Scuola Primaria o progettazione Scuola Infanzia o progetti specifici o Rapporto di Auto Valutazione d’Istituto (RAV), consultabile anche sul portale “Scuola in
chiaro” http://cercalatuascuola.istruzione.it o bilancio sociale o mansionario e piano annuale delle attività del Personale ATA o programma annuale o patto di corresponsabilità educativa o regolamento d’istituto o regolamento di disciplina o aggiornamento annuale POF/PTOF, con i relativi adeguamenti periodici del piano di
formazione del personale in ottemperanza alle indicazioni del MIUR, approvati dal Collegio dei Docenti anche in corso d’anno (per l’anno scolastico 2017-18 il POF/PTOF è stato oggetto di deliberazione da parte del Collegio dei Docenti in data 23 ottobre 2017, ed è stato approvato dal Consiglio d’Istituto il 13 novembre 2017; in particolare gli aggiornamenti tengono conto di quanto disposto dalle note MIUR n. 1830 del 6 ottobre 2017 avente per oggetto “Orientamenti concernenti il Piano triennale dell’Offerta formativa” e n. 1865 del 10 ottobre 2017 avente per oggetto “Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo d’istruzione”).
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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INDICE
− PRESENTAZIONE (il contesto, le risorse del territorio) Pag. 4
− IL CONTESTO E LE RISORSE Pag. 4
− IL LAVORO IN RETE Pag. 5
− IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Pag. 7
− I PRINCIPI FONDANTI Pag. 8
− CURRICOLO, VALUTAZIONE Pag. 9
− LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Pag. 10
− L’INSEGNAMENTO DELLA SECONDA LINGUA Pag. 11
− SPAZI E LABORATORI Pag. 13
− LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PTOF Pag. 17
− AREA 1 PTOF, RENDICONTAZIONE SOCIALE Pag. 18
− AREA 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO Pag. 19
− AREA 3 PARI OPPORTUNITÀ Pag. 21
− AREA 4 CULTURA E SOLIDARIETÀ Pag. 23
− AREA 5 RICERCA, INNOVAZIONE, NUOVE TECNOLOGIE Pag. 24
− AREA 6 VALUTAZIONE, INVALSI, CONTINUITÀ Pag. 26
− ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA Pag. 27
− COMMISSIONI E REFERENTI DEL CIRCOLO Pag. 32
− POLITICA DELLA SCUOLA Pag. 36
− FUNZIONE DIRETTIVA Pag. 36
− GLI ORGANI COLLEGIALI Pag. 37
− RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA Pag. 38
− PIANO DELLA FORMAZIONE TRIENNALE PER L’AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE Pag. 41
− ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Pag. 43
− PIANO DI MIGLIORAMENTO Pag. 46
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PRESENTAZIONE
Il Circolo Didattico “Carlo Casalegno” di Torino ha sede presso la scuola primaria “Carlo Casalegno” ed è costituito da due plessi di suola primaria e uno di scuola dell’infanzia, che ospitano in totale,quest’anno, poco meno di 1000 alunni. SCUOLA PRIMARIA “CASALEGNO” via Acciarini 20 20 classi per un totale di circa 449 alunni Tempo Scuola 40 ore dal lunedì al venerdì: 8.30 – 16.30
SCUOLA PRIMARIA “DON MILANI” via San Marino 107 15 classi per un totale di circa 323 alunni. di cui: 10 classi Tempo Scuola 40 ore dal lunedì al venerdì: 8.30 – 16.30 5 classi Tempo Scuola 30 ore martedì, giovedì e venerdì: 8.30 – 13.10 / lunedì e mercoledì: 8.30 – 16.30
SCUOLA PER L’INFANZIA “VIOLETA PARRA” via Boston 33
6 sezioni per un totale di circa 139 alunni Tempo Scuola dal lunedì al venerdì: 8.15 – 16.15 Servizio pre-scuola ore 7.45 – 8.15; servizio post-scuola ore 16.15 – 16.45 Per la scuola primaria, su richiesta e con costi a carico delle famiglie, è previsto un servizio di pre e post scuola con orario 7.30 – 8.30 e 16.30 – 17.30. Il servizio di ristorazione è fornito da una ditta esterna per conto dell’Amministrazione Comunale, con costi a carico delle famiglie. Il pasto per i bambini della scuola dell’infanzia viene cucinato in sede.
Il calendario scolastico è proposto dalla Regione, deliberato dal Consiglio di Istituto ed è pubblicato sul sito scolastico.
IL CONTESTO E LE RISORSE TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE La scuola è collocata in un'area residenziale situata nella Circoscrizione 2 Santa Rita – Mirafiori nord – Mirafiori sud, caratterizzata da un'alta densità abitativa. I servizi messi a disposizione dagli Enti Locali, presenti e attivi sul territorio, sono numerosi e interagiscono sinergicamente con la scuola: mensa scolastica, trasporto, ausili e assistenza specialistica per alunni disabili. Gli Enti Locali (Regione, Città Metropolitana, Circoscrizione) offrono inoltre opportunità formative che la scuola integra all’interno del proprio piano di formazione. Nel territorio sono presenti anche altre agenzie formative che la scuola contatta e con le quali collabora: scuole di lingua, gruppi sportivi, cooperative per l’organizzazione di sportelli di ascolto e associazioni di volontariato. Le risorse maggiori, di carattere economico e professionale, vengono ricercate dalla scuola nella costituzione di convenzioni, reti con altre scuole, accordi e partecipazione a bandi regionali. I vincoli maggiori sono dati dallo squilibrio esistente fra la domanda di alcuni servizi e l’offerta disponibile. In particolare, per quanto attiene alle necessità di intervento da parte dei Servizi di neuropsichiatria, logopedia e socio-assistenziali, le disponibilità di “presa in carico” e di osservazione dei casi in tempi ragionevolmente adeguati rispetto alle emergenze segnalate sono ridotte rispetto alla quantità dei bisogni, malgrado la riconosciuta professionalità e la disponibilità a collaborare con la scuola, dimostrate in numerose occasioni. Il Comune di Torino ha inoltre ridotto, negli ultimi anni, il contributo economico nei confronti delle scuole per voci di spesa legate all’assistenza e al diritto allo studio. Un numero rilevante di alunni viene iscritto dai genitori alle attività di pre e post scuola; la presenza dei nonni nella cura dei bambini è decisamente significativa e in numerose situazioni costituisce una risorsa arricchente anche per l’istituzione scolastica (cfr. Rapporto di Auto Valutazione – RAV – della D.D. “Casalegno”).
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POPOLAZIONE SCOLASTICA E COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE Lo status socio economico e culturale degli studenti è alto, come risulta dalla media dell’indice ESCS (cfr. RAV); pur tuttavia sono presenti situazioni di alunni provenienti da famiglie con problematiche sociali, economiche e culturali, per i quali la scuola ha il compito di intervenire con azioni educative mirate e personalizzate. La percentuale degli alunni con cittadinanza non italiana supera il 10%. Per le famiglie in difficoltà la scuola cerca di intervenire a sostegno con fondi propri per garantire le parità formative Opportunità di rilievo sono date dalla presenza di competenze professionali che i genitori mettono annualmente a disposizione nell'ambito di una consolidata pratica di partecipazione attiva alle iniziative della scuola. Le disponibilità economiche delle famiglie consentono di sostenere progetti di arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa (attività in orario scolastico ed extrascolastico), previa deliberazione dei competenti Organi Collegiali (progetti elaborati e autorizzati dal Collegio Docenti e inseriti a pieno titolo nel Piano dell’Offerta Formativa, successivamente deliberati in sede di Consiglio di Circolo). Il coinvolgimento delle famiglie, stimolato e ricercato attraverso la condivisione dei principi portanti del Piano dell'Offerta Formativa, si traduce anche in laboratori che gli stessi familiari degli alunni conducono insieme ai docenti e agli alunni, nell'ambito di progetti di collaborazione con enti e istituzioni esterni per diffondere e consolidare i valori di cittadinanza e di solidarietà. (laboratori pigotte, mercatino, iniziative di raccolta fondi per campagne UNICEF). RISORSE PROFESSIONALI Un'importante opportunità evidenziata nel RAV è data dalla stabilità nella scuola per più di dieci anni scolastici da parte del 43,8% dei docenti a tempo indeterminato. Tale dato consente di interpretare positivamente il clima relazionale interno e l'opportunità della continuità educativa e il consolidamento di procedure e responsabilità. Le competenze acquisite dai docenti all'interno di percorsi professionali e formativi specifici sono molteplici e riguardano soprattutto la sperimentazione e l'innovazione didattica, metodologica e docimologica, l’aggiornamento su tematiche disciplinari, ecc.
IL LAVORO IN RETE La scuola Casalegno è referente per alcune tipologie d’intervento di notevole qualità e importanza: polo provinciale e regionale per le lingue straniere e la formazione glottodidattica, scuola capofila per la diffusione del cooperative learning nelle scuole dell’infanzia, scuola ambasciatrice Unicef per iniziative di volontariato per il sostegno alla campagna mondiale di vaccinazione.
Le reti di scuole rappresentano uno strumento fondamentale tramite il quale le scuole possono:
− ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili (finanziarie e professionali) − costruire omogeneità di opportunità formativa per utenti e personale scolastico in un determinato territorio − superare l’autoreferenzialità favorendo il confronto e lo scambio di buone pratiche − venire a conoscenza e fruire di sperimentazioni già in atto e attivare percorsi di ricerca/azione.
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La D.D. “Casalegno” è inserita nelle seguenti reti:
Progetti rete Aderenti Finalità
Associazione
Tommaseo
− Direzione Didattica “C. CASALEGNO” di Torino − Scuole primarie e secondarie di primo e secondo
grado di Torino e provincia
Monitoraggio della percezione di
efficacia dell’intervento formativo
rivolto ad alunni, famiglie e docenti.
Stesura del Bilancio Sociale.
Leggere leggeri Scuole infanzia, scuole statali primarie e secondarie di
primo grado del distretto; istituti privati
Organizzazione di attività di
formazione/ informazione sui disturbi
evolutivi specifici. Attività di
monitoraggio per la prevenzione di
eventuali disturbi dell’apprendimento
per gli alunni delle classi prime e
seconde elementari.
U.T.S. Scuole di ogni ordine e grado di Torino e provincia Attività di formazione e consulenza sulla disabilità. Acquisti e prestito d’uso di materiali e sussidi.
Coop. Learning
scuola infanzia
ISM,CESEDI, UST, Servizi educativi Città di Torino Progetto ricerca: il cooperative learning alla scuola dell'infanzia in rete con altre scuole e in collaborazione con le agenzie del territorio: FISM, CESEDI, UST, Servizi educativi Città di Torino.
Rete per la
continuità
- Scuole dell’infanzia e primarie delle direzioni didattiche statali: CASALEGNO, GOBETTI, MAZZARELLO, MAZZINI, SINIGAGLIA - Scuole dell’infanzia municipali della Circoscrizione 2: Brunella Via Romita 19, IV Circolo Via Barletta 109/20, VI Circolo Via Forno Canavese 5 e Via Poma 14, X Circolo Via Guido Reni 53 - Scuole secondarie di primo grado: Alessandro Antonelli, Caduti di Cefalonia, Alvaro-Modigliani
Attività ponte per favorire l’approccio a strutture scolastiche differenti. Elaborazione di schede informative e prove comuni e condivise per la raccolta di dati; analisi dei dati informativi pervenuti dalle scuole di ordine precedente utili alla formazione delle classi. Monitoraggio degli esiti rilevati dai dati di restituzione delle scuole secondarie di primo grado.
Riconnessioni − Direzione Didattica “C. CASALEGNO” di Torino − Scuola secondaria di primo grado “Caduti di
Cefalonia” di Torino − Scuola secondaria di primo grado “Antonelli” di
Torino
Formazione dei docenti sull’innovazione digitale; diffusione del progetto Riconnessioni patrocinato dalla Fondazione per la scuola della Compagnia di S. Paolo
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IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA La Legge n. 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa che avrà una durata triennale, con revisione annuale entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico. “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” (legge 13 luglio 2015, n. 107, art.1 comma 14). Il PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) è lo strumento con il quale si rende visibile la scuola, la sua offerta formativa, le scelte di fondo effettuate sul piano della "politica scolastica" tenendo conto delle caratteristiche e dei bisogni del contesto socio-culturale, nonché del particolare momento storico-culturale che la società e la scuola stanno vivendo.
Pertanto è rivolto:
ai genitori, fornendo loro elementi di conoscenza del processo globale di intervento della scuola sugli alunni
agli operatori della scuola, definendo le finalità, gli obiettivi, la gestione delle risorse e la valutazione
agli organi scolastici di raccordo con la scuola per evidenziare la continuità didattica del processo formativo e di apprendimento
Redatto dal Collegio dei Docenti e ratificato dal Consiglio di Istituto, il P.T.O.F. è un documento che viene rivisto e aggiornato ogni anno in relazione ad esigenze emergenti e viene pubblicato sul sito scolastico. LA NOSTRA SCUOLA CON IL PROPRIO PTOF ESPLICITA:
− la programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale
− le mete e i percorsi educativi e cognitivi − i criteri di utilizzazione delle risorse umane e finanziarie; − i collegamenti tra i diversi ordini di scuola − i rapporti con il territorio − la verifica/valutazione degli apprendimenti degli alunni, dell’insegnamento, dell’organizzazione delle attività e
dei servizi − gli strumenti di valutazione/monitoraggio utilizzati per verificare la validità delle scelte didattico -
metodologiche e organizzative effettuate.
La triennalità come opportunità per il raggiungimen to dei risultati di miglioramento Il superamento temporale del Piano annuale dell’offerta formativa, ora pianificato con modalità triennale, consente di:
− leggere i bisogni e riflettere sulle priorità in tempi più distesi − pianificare il processo necessario per raggiungere gli esiti formativi in modo maggiormente rispondente ai
bisogni rilevati perché non collegato alla contingenza delle risorse disponibili − definire micro obiettivi di processo e responsabilità specifiche − rimodulare le risorse in seguito al monitoraggio continuo − rilevare gli esiti con cadenze predefinite che consentono il riesame del piano di miglioramento.
In tal modo il Piano di Miglioramento diventa uno degli aspetti qualificanti di tutto il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Rappresenta, infatti, lo strumento non autoreferenziale di monitoraggio e valutazione del raggiungimento dei risultati previsti.
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I PRINCIPI FONDANTI DELLA NOSTRA SCUOLA “Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell’art.8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline” (legge 13 luglio 2015, n° 107, art.1 comma 14). “Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3)”. (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, settembre 2012). I principi fondamentali su cui si sviluppano l’azione educativa e il servizio scolastico sono i seguenti:
• sviluppo dell’identità personale
Il successo formativo è inteso come pieno sviluppo della persona umana, (formazione integrale), nel rispetto delle identità personali, sociali e culturali dei singoli alunni (valorizzazione delle diversità)
• uguaglianza
Alla luce di questo principio la nostra scuola promuove un’azione educativa che non si realizza in un'offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma garantisce pari opportunità per tutti gli allievi
• efficienza e trasparenza Promuovere, stimolare ed incentivare ogni forma possibile di partecipazione chiara e trasparente , rispondere in modo puntuale e preciso alle istanze della realtà territoriale sono gli obiettivi da sempre perseguiti dalla nostra scuola che, configurandosi come servizio pubblico, si ispira a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità e trasparenza dei servizi amministrativi e didattici. Nella scuola dell’autonomia vanno valorizzate al massimo tutte le risorse, comprese quelle del personale ATA, che assumono rilevanza, non solo sul piano amministrativo, ma anche sul piano educativo e didattico
• apertura al territorio “Ai fini della predisposizione del piano, il Dirigente Scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori” (legge 107/2015, art.1 comma 14). La scuola dell’autonomia non si chiude in se stessa, ma si apre alla cooperazione con le altre scuole (reti di scuole) e con le altre agenzie formative (sistema formativo integrato). Al fine di valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, organismi privati) e allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato, la scuola favorisce le attività extrascolastiche consentendo il migliore uso degli edifici e delle attrezzature anche al di fuori del normale orario di servizio scolastico assumendo un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale.
• accoglienza e integrazione
La scuola: − accoglie creando un clima di serenità favorevole ad ogni bambino − favorisce l’accoglienza degli alunni neoiscritti e delle loro famiglie − educa all’uguaglianza, alla solidarietà e all’accettazione del diverso
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− individua agevoli percorsi di inserimento per gli alunni stranieri − fornisce a tutti gli alunni occasioni per effettuare esperienze e acquisire conoscenze nell'ambito
dell'educazione − valorizza l’inserimento e l’integrazione degli alunni in situazione di handicap
Le finalità espresse dai principi fondamentali veng ono perseguite attraverso le seguenti iniziative,
strategie, laboratori e progetti:
− incontri con i genitori dei bambini nuovi iscritti − scuola aperta : in prossimità delle iscrizioni la scuola presenta il proprio piano triennale dell’offerta formativa
ai genitori dei futuri iscritti in un’assemblea che diventa momento di presentazione, conoscenza, scambio di informazioni; nei giorni successivi i genitori possono accedere ai locali della scuola e “vivere” momenti concreti della progettualità didattica messa in atto nei tre plessi
- visita alle prime / progetti ponte: i bambini delle scuole dell’infanzia del quartiere, accompagnati dai loro insegnanti, visitano i due plessi e le classi prime della scuola primaria. I bambini più grandi accompagnano i piccoli alla scoperta degli spazi scolastici e con loro condividono piccole attività
- interventi per l’accoglienza programmati soprattutto all’inizio dell’anno scolastico: nei primi giorni di scuola sia le sezioni in ingresso sia le classi prime effettuano un orario ridotto con compresenza dei docenti per permettere ai bambini di conoscere tutti gli insegnanti e per facilitare l’approccio alla nuova realtà scolastica
- flessibilità dell'orario, nel rispetto del monte ore annuo e dei cinque giorni settimanali: turnazione oraria dei docenti e flessibilità del monte ore e dei tempi di attuazione delle discipline
- flessibilità del gruppo classe e del team docente (classi aperte per piccoli e grandi gruppi, per percorsi individualizzati) per l’integrazione dell'handicap: formazione di piccoli gruppi, omogenei per livello o attitudine o capacità relazionali, coinvolti in particolari laboratori o attività di apprendimento cooperativo
- recupero e sostegno: organizzazione a piccoli gruppi per il potenziamento o il recupero secondo un modello organizzativo e didattico flessibile che ricorre a metodologie pluralistiche favorendo l’uso di più linguaggi
- ore di contemporaneità o aggiuntive di insegnamento: per lo sviluppo o approfondimento di particolari tematiche o per la realizzazione di progetti specifici o di moduli di intervento individualizzati, condotti dagli insegnanti di classe/sezione per fornire ai bambini stranieri, di recente immigrazione o nuovi arrivati, la strumentazione linguistica tale da permettere l’inserimento nel gruppo classe e nelle attività scolastiche
- attenzione particolare nell’assegnazione dei docenti, nella formulazione degli orari, nei criteri di assegnazione delle risorse disponibili (spazi e strutture) per quelle classi o sezioni in cui sono inseriti alunni in situazione di handicap
- istituzione di un apposito gruppo di lavoro, formato dal dirigente scolastico, dai docenti delle classi e da quelli di sostegno coinvolti nelle attività di integrazione, che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento. Il gruppo predispone anche progetti mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Circolo o dagli Enti Locali e dal Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito della legge n. 104/92
- mediatori culturali : coinvolgimento di personale qualificato nella mediazione linguistico-culturale per stabilire un efficace canale di comunicazione tra le famiglie immigrate e la scuola, le istituzioni e i servizi del territorio.
CURRICOLO, VALUTAZIONE IL CURRICOLO D’ISTITUTO
“La piena realizzazione del Curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi […], la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa previste dal Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n° 275 (Legge 107/2015, art. 1 comma 3). “Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso
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il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche”. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, settembre 2012) Il curricolo della scuola dell’infanzia e della scu ola primaria
Il curricolo è l’insieme delle esperienze che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per l’alunno al fine di conseguire le mete formative desiderate. Il curricolo si articola in un curricolo esplicito, ossia quello delle competenze di base previste dalle indicazioni ministeriali e un curricolo implicito, orientato alla maturazione delle capacità psicofisiche dei bambini: formazione dell’identità, dell’autonomia, dell’affettività e della socialità. Nell’ottica del raggiungimento di priorità e obiettivi di processo del Piano di Miglioramento e per rafforzare la propria identità di scuola , il Collegio Docenti ha maturato l’esigenza di adoperarsi per la revisione e l’aggiornamento di un curricolo di istituto rispondente alle richieste di una professionalità docente sempre più definita e qualificata, e in sintonia con le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 in materia di valutazione così recitano: “(…) la valutazione precede, si accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”. Il ruolo che la valutazione deve svolgere, in particolare nella scuola primaria, non può pertanto esaurirsi nella mera registrazione del risultato finale; al contrario, la funzione valutativa deve accompagnare in ogni sua fase la procedura didattica, fornendo tutti quegli elementi di informazione che sono necessari alla sua conduzione. MOMENTI DELLA VALUTAZIONE
- Valutazione iniziale o diagnostica: serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, i loro prerequisiti, le caratteristiche motivazionali e le attitudini al fine di accertare il possesso dei prerequisiti indispensabili per lo svolgimento dell’attività didattica.
- Valutazione in itinere o formativa: si effettua durante il processo di apprendimento, è informativa, ha funzione di feedback, stimola e guida l’autovalutazione da parte dell’allievo sui propri processi, favorisce il controllo del proprio apprendimento.
- Valutazione finale o sommativa: viene effettuata per accertare e certificare i traguardi educativi raggiunti nelle singole discipline. Nella scuola primaria, deve concentrare l’attenzione e l’investimento educativo sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato.
I VOTI “(…) nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno” (Legge n. 169/2008). La Commissione Valutazione ha identificato indicatori per la valutazione trasversali ad ogni materia dal dieci al cinque. DIECI – Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione critica, completa padronanza della metodologia disciplinare, ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici. Completa autonomia operativa.
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NOVE – Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari, rielaborazione personale delle conoscenze, buona padronanza della metodologia disciplinare, capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi, ottima capacità espositiva, uso corretto dei linguaggi formali. Completa autonomia operativa. OTTO – Sicura conoscenza dei contenuti, buona rielaborazione delle conoscenze, comprensione e padronanza della metodologia disciplinare, capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato, chiarezza espositiva e proprietà lessicali, utilizzo preciso e adeguato dei linguaggi specifici. Buona autonomia operativa. SETTE – Conoscenza di gran parte dei contenuti, discreta rielaborazione delle conoscenze, buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse. Capacità di risolvere semplici problemi, adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Discreta autonomia espressiva. SEI – Conoscenza degli elementi basilari, sufficiente padronanza e possesso delle conoscenze, capacità di riconoscere problemi essenziali, sufficiente proprietà espositiva, uso di un linguaggio semplice e sufficientemente appropriato. Parziale autonomia operativa. CINQUE – Conoscenza lacunosa dei contenuti, scarsa padronanza delle conoscenze, scarsa capacità di individuare i problemi, incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso. Limitata autonomia operativa. Gli indicatori relativi alle singole discipline e alla valutazione sul livello globale di maturazione dell’alunno sintetizzano le scelte educative e didattiche del nostro circolo.
Al termine di ogni anno scolastico vengono somministrate agli alunni prove comuni di valutazione delle competenze raggiunte negli ambiti linguistico e logico-matematico. I risultati delle stesse vengono raccolti e tabulati e forniscono validi strumenti di confronto al fine di predisporre azioni di miglioramento. Alla fine della Scuola per l’Infanzia e della Scuola Primaria gli allievi affrontano prove concordate con i successivi ordini di scuola al fine di favorire la continuità. Obiettivi prioritari del processo di valutazione dell’alunno risultano essere:
• valutare la crescita personale di ogni alunno in rapporto al suo punto di partenza;
• rapportare questa crescita con la progressione del gruppo classe;
• verificare che gli obiettivi generali e specifici raggiunti siano compatibili con quelli previsti.
Gli alunni disabili sono valutati secondo gli obiettivi individuati nel Piano Educativo Individualizzato in condivisione con la rete di operatori che interagisce con l’alunno e che collabora con la scuola. Per gli alunni con diagnosi di D.S.A e B.E.S. viene predisposto un piano di studio personalizzato in cui sono esplicitati e condivisi i criteri e le modalità di valutazione. A conclusione dello scrutinio della classe quinta, i docenti redigono per ciascun alunno un documento di certificazione delle competenze, seguendo un modello predisposto dal MIUR. Il modello descrive e attesta la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale e dei percorsi progettati dalla scuola per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.
L’INSEGNAMENTO DELLA SECONDA LINGUA In tutte le classi del Circolo, dalla prima alla quinta, è impartito l’insegnamento della lingua inglese con la seguente strutturazione oraria: un’ora alla settimana nella classe prima, due ore nella classe seconda, tre in tutte le altre classi. Da sempre nella scuola Casalegno si è cercato di dare un valore aggiunto all’insegnamento della lingua straniera, grazie al costante aggiornamento professionale dei docenti che propongono agli alunni progetti interdisciplinari in cui la lingua inglese risulta una disciplina trasversale e quindi utilizzata sempre in contesti altamente motivanti. Attualmente alcune delle nostre classi sono coinvolte in progetti europei di gemellaggio elettronico e corrispondenza tra pari che vedono la partecipazione di molti Paesi europei e la cui finalità principale è l’utilizzo della lingua inglese, oltre che per scopi comunicativi, per l’apprendimento di contenuti disciplinari e l’acquisizione di una maggiore consapevolezza interculturale. Insegnare una lingua straniera sin dall’infanzia contribuisce ad un corretto e più facile sviluppo del linguaggio e offre il vantaggio di servirsi di un terreno fertile per l’apprendimento, perché è proprio in questa fase che la capacità del bambino di apprendere e di sviluppare il linguaggio è ai massimi livelli.
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Dall’anno scolastico 2014-15 è partita l’esperienza di un progetto pilota di sensibilizzazione alla lingua inglese nella scuola dell’infanzia (affidato a docenti esterni che coinvolge bambini di 4 e 5 anni in orario scolastico, con attività in piccoli gruppi. Prova INVALSI di Inglese Con il Decreto Legislativo n.62/2017, nell’art.4, viene introdotta una novità riguardante le classi quinte della scuola primaria, dove sarà somministrata anche una prova INVALSI di Inglese sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il QCER, Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, come indicato nel comma 4 del succitato articolo. La prova Invalsi di Inglese è finalizzata ad accertare il livello di ogni alunno rispetto alle abilità di comprensione di un testo letto o ascoltato e di uso della lingua, coerente con il QCER, e si articola principalmente nella lettura di un testo scritto e nell’ascolto di un brano in lingua originale di livello A1. Il livello A1 del QCER è definito nel modo seguente: “Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare”.
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SPAZI E LABORATORI Nel corso degli anni nelle scuole del circolo sono stati allestiti vari laboratori, di cui le classi usufruiscono secondo obiettivi, tempi e modalità specificati nelle programmazioni annuali e in coerenza con i principi fondamentali del PTOF.
LE SALE LETTURA Nei due plessi di scuola primaria del Circolo è stata allestita una sala lettura che raccoglie libri, videocassette, cd-rom, dvd e documentazione varia. Tutte le classi, comprese le sezioni di scuola dell’infanzia, usufruiscono delle varie proposte, secondo le proprie necessità, per attività di consultazione individuale, per lavori in gruppi eterogenei e attività in apprendimento cooperativo. Periodicamente si acquistano testi per l'aggiornamento dei docenti e nuovi volumi di letteratura per l'infanzia. La sala lettura della scuola C. Casalegno ha un patrimonio di circa 3500 volumi di narrativa, 1300 testi per la ricerca, 80 audiovisivi, riviste e periodici di approfondimento culturale e 355 testi di formazione per gli
insegnanti. I libri sono a disposizione dei bambini e degli insegnanti; le classi si alternano per scegliere, sfogliare, leggere e prendere in prestito i vari testi per periodi variabili in base alle singole necessità. La sala lettura è inoltre uno spazio aperto e ricco dove i bambini possono svolgere attività legate alla promozione del "piacere della lettura" incontrando autori di libri per ragazzi, nonni e genitori che raccontano storie, ascoltare testimoni ed esperti o svolgere ricerche e approfondimenti utilizzando i materiali a disposizione. All’interno della sala è disponibile una LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), un televisore con collegamento satellitare, un lettore DVD, un computer con stampante ed accesso ad internet. La sala lettura della scuola Don Milani contiene testi di narrativa, testi di consultazione e testi per gli insegnanti. Come nel plesso Casalegno, la sala lettura è utilizzata per attività varie. LA PALESTRA Disponibile in ogni plesso di scuola primaria, è utilizzata per le attività motorie previste all’interno della programmazione delle singole classi o per attività con esperti esterni all’interno di progetti specifici di ampliamento dell’offerta formativa. In orario extrascolastico viene messa a disposizione della Circoscrizione per lo svolgimento di attività sportive rivolte a bambini e adulti. IL LABORATORIO D’INFORMATICA E MULTIMEDIALE
Presente in entrambi i plessi di scuola primaria (2 presso la Casalegno e 1 alla don Milani) i laboratori di informatica sono dotati di postazioni collegate in rete e con accesso ad internet. Altre attrezzature informatiche a disposizione delle classi sono videoproiettori, lavagne interattive multimediali (LIM), fotocamere digitali, videocamera, tablet e laptop, scanner e stampanti. I percorsi didattici proposti sono finalizzati alla realizzazione di un progetto educativo per il conseguimento delle competenze digitali, accompagnando gli alunni verso una personale, attiva e critica elaborazione/rielaborazione delle informazioni.
Il laboratorio multimediale è presente da diversi anni nel plesso Casalegno. È un ottimo supporto per l’insegnamento delle lingue straniere, nonché per l’applicazione delle nuove tecnologie in integrazione con la lingua inglese.
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L’AULA DI MUSICA L'attività di educazione musicale viene condotta dall'insegnante di classe o da un esperto esterno. Nel laboratorio si svolgono anche progetti di musicoterapia. Il laboratorio di musica nel plesso Casalegno è collocato in un'aula al quarto piano dotata di pavimento in linoleum, a cui gli alunni accedono senza scarpe, indossando calze antiscivolo. Negli armadi ci sono strumenti di vario genere, prevalentemente a percussione. Anche Il laboratorio di musica della Don Milani. situato in un'aula al secondo piano della scuola, è fornito di un ricco strumentario Orff ed è attrezzata con un impianto stereofonico per l’ascolto e la registrazione di brani.
IL REFETTORIO Ogni giorno le classi si avvicendano in sala mensa secondo turni stabiliti. Nei due plessi della scuola primaria la preparazione dei cibi è affidata a una ditta esterna che prepara le pietanze secondo il capitolato d’appalto istituito dal Comune. Nella scuola dell’infanzia la preparazione e la cottura, affidate a una ditta esterna, avviene nei locali della scuola stessa.
IL CORTILE Presente nei tre plessi e attrezzato con giochi e piccoli attrezzi nella scuola dell’infanzia, è soprattutto frequentato nei momenti del dopo pasto.
IL LABORATORIO DI PSICOMOTRICITÀ’
La psicomotricità è intesa come sviluppo della psiche attraverso espressioni del movimento corporeo. La psicomotricità relazionale stimola attraverso il gioco l’espressività completa del bambino, favorendo la scoperta di sé e del mondo che lo circonda, promuovendo l’espressione delle proprie potenzialità ed abilità per crescere nella propria autostima, valorizzando il corpo e il movimento, il vissuto affettivo ed emotivo. Il laboratorio è situato in un’ampia aula attrezzata, sita al quarto piano della Scuola Casalegno.
Spesso si effettuano sedute in rapporto uno a uno, soprattutto per quelle situazioni di ritardo nello sviluppo delle funzioni cognitive che richiedono molte attenzioni e particolari rapporti interattivi insegnante-bambino, anche attraverso i percorsi - progetti presentati da consulenti esterni ed interni alla scuola.
IL LABORATORIO DI INGLESE Presente nei due plessi di scuola primaria, è uno spazio strutturato di cui usufruiscono tutti gli alunni secondo l’orario di lezione delle singole classi e fornito di materiale specifico per l’apprendimento della lingua.
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IL LABORATORIO DI PITTURA Un’aula, sia della scuola Casalegno sia della don Milani, è stata adibita a laboratorio di pittura. Vi si trovano degli ampi tavoli con sedie, un lavandino, scaffali e cassettiere per conservare i materiali. Le pareti sono state colorate vivacemente dai bambini e vi si trovano affissi alcuni dei loro capolavori.
IL LABORATORIO DI SCIENZE In entrambi i plessi di scuola primaria è presente un laboratorio di scienze. Il laboratorio di scienze è utilizzabile dalle insegnanti e dai bambini per lo svolgimento di attività che servono a rinforzare l’efficacia delle lezioni svolte in classe grazie alla sperimentazione. Le insegnanti hanno a disposizione una varietà di materiali e attrezzature per effettuare esperimenti tra cui (nel plesso Casalegno) un microscopio ottico, collegabile a un televisore, e un computer con accesso ad internet.
L’AULA MAGNA È un ampio spazio situato al quarto piano del plesso Casalegno, disponibile per momenti di festa, spettacoli aperti alle famiglie e utilizzata dal personale della scuola per incontri collegiali o per attività di formazione.
IL LABORATORIO DELLE PIGOTTE Nel plesso Casalegno è presente il laboratorio “La casa delle Pigotte” . La “Pigotta” è una bambola di pezza comune a tutte le culture del mondo. Ogni pigotta rappresenta un bambino in attesa di una vaccinazione, quindi una pigotta che “trova una casa” aiuta a salvare la vita di un bambino. Per la nostra scuola, ambasciatrice Unicef ormai da molti anni, questo laboratorio è un luogo “privilegiato” in cui far vivere ai bambini l’esperienza di una solidarietà attiva verso coloro che hanno più bisogno. Una volta alla settimana, nel periodo ottobre – dicembre, gruppi misti di alunni delle classi 3e - 4e - 5e vanno a turno a confezionare, con l’aiuto di mamme e nonne volontarie e di insegnanti, le Pigotte che poi vengono date in adozione e il cui ricavato viene devoluto all’Unicef per finanziare la campagna mondiale di vaccinazione. Nel periodo febbraio – aprile l’attività del laboratorio continua con la creazione di altri manufatti in lana e stoffa che vengono poi venduti in occasione del mercatino primaverile a favore di altri progetti Unicef.
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L’aula di sostegno, denominata AULA POLIFUNZIONALE , è un laboratorio di aiuto relazionale - didattico volto a influenzare positivamente il rendimento scolastico e la crescita personale degli alunni. È un'aula di incontro dove si coopera, si studia, si apprende confrontandosi e utilizzando diversi strumenti, strategie e metodologie. All'interno del laboratorio il complesso dialogo tra il sapere, il saper fare e il saper essere si sviluppa in piccoli apprendimenti che speriamo diventino grandi autonomie. Per raggiungere questo obiettivo possiamo scegliere percorsi differenti da seguire, ma condividiamo alcune iniziative che coinvolgono tutti i docenti e ci caratterizzano come scuola: "(…) Dalla porta aperta dell’aula di sostegno deve poter entrare e uscire tanta gente. Le emozioni e i desideri, così come gli apprendimenti, devono potersi mescolare, scambiare: solo così si arricchiscono e crescono sani.” (Carlo Scataglini, Il sostegno è un caos calmo – e io non cambio mestiere, Erickson, Trento 2012).
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LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PTOF Come prevede, tra le altre norme, anche il vigente Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori della Scuola, per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.
Cos’è la funzione strumentale
Le funzioni strumentali sono designate dal Collegio Docenti al fine di proporre, strutturare e concretizzare progetti, iniziative, piani di lavoro su particolari aspetti della vita scolastica, ritenuti necessari per una migliore qualità della scuola e per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa. La FS è una figura di raccordo tra il Dirigente Scolastico e il Collegio dei Docenti. Negli anni, questa figura di sistema si è andata delineando come facilitatrice del cambiamento e con un ruolo di coordinamento tra la dirigenza scolastica e i docenti, tra l’area gestionale-organizzativa e l’area organizzativo-didattica per innalzare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Ogni funzione strumentale opera in comune accordo con le altre, in stretta collaborazione con il Capo d’Istituto, con i docenti referenti di commissioni, progetti e con gli altri docenti dell’istituzione scolastica. Cosa fa
La funzione strumentale opera per: - dare alla scuola un indirizzo organizzativo, didattico e valutativo uniforme - elaborare il POF annuale e il PTOF secondo le indicazioni del Collegio dei Docenti - elaborare e monitorare il Piano di Miglioramento - sviluppare la cultura della progettualità e della ricerca - pianificare interventi con altre agenzie del territorio - gestire e realizzare specifici interventi all’interno del Circolo.
Le varie attività saranno suddivise, secondo l’area di appartenenza, tra le diverse FS. Per l’anno scolastico in corso le aree individuate per la realizzazione del PTOF, designate dal Collegio dei Docenti, sono le seguenti:
− Area 1 PTOF/RENDICONTAZIONE SOCIALE − Area 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO − Area 3 PARI OPPORTUNITÀ/INTEGRAZIONE − Area 4 CULTURA E SOLIDARIETÀ − Area 5 RICERCA, INNOVAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE − Area 6 VALUTAZIONE, INVALSI, CONTINUITÀ
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AREA 1 PTOF / RENDICONTAZIONE SOCIALE Fin dall’anno 2007 il circolo Casalegno ha riflettuto sulla necessità di avviare un percorso di autovalutazione d’istituto per promuovere un’azione di miglioramento dei processi attivati. Ha aderito pertanto ad un progetto proposto dall’Associazione Magistrale Niccolò Tommaseo di Torino e si è inserita in un gruppo di lavoro costituito da una rete di scuole per la costruzione di un percorso di autovalutazione che, attraverso la somministrazione di questionari a famiglie, alunni e personale della scuola, mettesse in luce la percezione del servizio erogato da parte dell’utenza scolastica. Dall’iniziativa di monitoraggio e di lettura dei dati sono emerse importanti riflessioni che hanno evidenziato punti di forza e di debolezza della scuola. E’ nata quindi la necessità di ampliare il progetto di autovalutazione d’istituto, pertanto il collegio dei docenti ha deciso di aderire al percorso del Marchio di Qualità ed Eccellenza della scuola SAPERI, finalizzato a diffondere la cultura della qualità nelle scuole. Tale sistema ha contribuito ad orientare l’azione collegiale dell’istituto al miglioramento continuo dell’offerta formativa. La nostra scuola ha ottenuto l’attribuzione del MARCHIO DI QUALITA’ SAPERI nell’anno 2009, rinnovato nel 2011 e nel 2014. A partire dal mese di settembre 2016, il collegio docenti ha deliberato di non aderire al progetto “Marchio Saperi collettivo”, in quanto intende proseguire in autonomia il percorso di controllo di processi e risultati per predisporre azioni di miglioramento, consolidando, perfezionando e diffondendo ulteriormente le buone pratiche acquisite durante gli anni di partecipazione al progetto SAPERI. Il percorso di autovalutazione di istituto ha portato a riflettere sulla importanza della rendicontazione sociale attraverso l’individuazione di indicatori qualitativi e quantitativi, da condividere con tutti i partner della scuola, dei processi che il nostro istituto attua per migliorare la qualità del percorso formativo. Dall’anno 2011 il nostro istituto ha lavorato per la costruzione di un modello di rendicontazione sociale, con una rete di scuole coordinate dall’Associazione Tommaseo e dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino. Il bilancio sociale è uno strumento attraverso il quale l’istituzione scolastica si propone di dare conto degli impegni assunti e dei risultati conseguiti in relazione alle risorse e degli effetti sociali prodotti nell’ambito di un dialogo tra la scuola e i propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale etc.). In seguito alla produzione del documento di bilancio sociale relativo all’anno scolastico 2012/13 si è provveduto alla sua pubblicazione per la prima volta sul sito scolastico nel mese di dicembre del 2013, diventando prassi consolidata del Circolo. Il documento di bilancio sociale viene annualmente pubblicato sul sito scolastico. I campi d’intervento relativi all’area 1 si possono così sinteticamente riassumere:
- Stesura del POF annuale, del PTOF e del Piano di Miglioramento in collaborazione con il Gruppo di Staff - Stesura del Piano della Formazione in servizio a partire dall’analisi delle esigenze formative del personale
docente e non docente. - Predisposizione di questionari customer satisfaction per le rilevazioni di gradimento delle parti interessate
COLLABORAZIONE PER LA STESURA DEL DOCUMENTO PER LA RENDICONTAZIONE SOCIALE
− utilizzo del modello di bilancio sociale costruito in collaborazione con altre scuole coordinate dall’Associazione Magistrale Niccolò Tommaseo
− raccolta dei dati per la compilazione del documento di bilancio sociale del nostro istituto
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AREA 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO
APPRENDIMENTI
IL CURRICOLO
La DD “Casalegno” ha definito il proprio progetto culturale maturando l’esigenza di adoperarsi per la costruzione di un curricolo di Istituto, con percorsi didattici efficaci rispetto alle modalità di apprendimento degli alunni nelle diverse fasi della loro età evolutiva.
Il curricolo è stato formulato nel rispetto delle Indicazioni Nazionali ed è stato frutto di un impegnativo lavoro di formazione/informazione degli insegnanti, avvalendosi anche di esperti esterni. In sintesi sono state messe a punto alcune linee di lavoro che hanno permesso di costruire la nostra progettazione di Circolo:
• individuazione, disciplina per disciplina, di “nuclei del curricolo” che consentono di realizzare la prospettiva dell’alfabetizzazione culturale
• individuazione di abilità che costituiscono gli oggetti di verifica • utilizzazione delle verifiche per l’ulteriore messa a punto del curricolo.
Rendere essenziale il curricolo è stato il primo passo per poterlo articolare e sviluppare attorno a due assi portanti: � curricolo esplicito, ossia quello delle competenze di base previste dai programmi � curricolo implicito, orientato alla maturazione delle capacità psicofisiche dei bambini, formazione dell’identità,
dell’autonomia, dell’affettività e della socialità.
Nella costruzione del curricolo, si è ritenuto fondamentale esplicitare l’idea di un apprendimento “a spirale” e di un percorso in grado di assicurare “ripetizione, progressione, sistematicità e pertinenza”. In linea con le Indicazioni Nazionali e, a partire dall’anno scolastico 2014-15, in ottemperanza alle priorità espresse nel RAV (Rapporto di Autovalutazione), si è ritenuto opportuno revisionare e migliorare il Curricolo, documento visto “in divenire” e non statico nel tempo. Pertanto, la nostra scuola ha istituito una commissione per reimpostarlo a partire dall’area linguistica per poi proseguire nei prossimi anni con l’area logico-matematica e con le altre aree, avendo come orientamento pedagogico primario il miglioramento degli esiti scolastici degli alunni definito nel RAV. Considerando le priorità stabilite nel RAV e nel PDM (riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici), si è inteso evidenziare la trasversalità delle competenze linguistiche e della comprensione del testo quali primi e più importanti presupposti per l’acquisizione dei contenuti delle altre discipline.
DAL CURRICOLO ALLA PROGRAMMAZIONE Il curricolo di Circolo, mutuato dalle indicazioni ministeriali e in coerenza con il RAV, costituisce la base per la programmazione delle nostre scuole. La programmazione didattica, elaborata dal Consiglio di classe/interclasse, delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli interventi operativi. I docenti, all’inizio dell’anno scolastico, si riuniscono per la stesura, la revisione e il confronto della progettazione didattica suddivisa per discipline. La programmazione è articolata in obiettivi, contenuti, metodologie e aspetti organizzativi, modalità di verifica e valutazione, progetti, laboratori, uscite didattiche e percorsi personalizzati di recupero e di potenziamento ed è considerata come uno strumento flessibile e integrabile. La programmazione è intesa come l’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione globale, espliciti con chiarezza e consapevolezza le varie fasi del processo educativo. Per la sua stesura vengono effettuati:
• incontri per classi parallele di circolo (in cui vengono definite le varie competenze disciplinari, individuate prove di verifica comuni, concordati criteri e modalità di valutazione) al fine di garantire, nel rispetto dell’eterogeneità di ogni classe, standard comuni;
• incontri del team docente (insegnanti di classe, insegnanti di sostegno e docenti che intervengono a titolo diverso nella classe), al fine di organizzare gli eventuali progetti, le uscite, gli incontri con le famiglie, gli interventi di potenziamento e recupero.
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TERRITORIO La scuola si prefigge di proporsi come partner strategico di reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità per le politiche dell’Istruzione nel territorio. La DD “Casalegno” trova risposte attraverso attività progettuali proposte dal territorio per offrire alla comunità scolastica strumenti complementari a quanto già previsto dalla programmazione scolastica, per favorire la crescita personale e sociale, ponendo attenzione ai bisogni individuali dei bambini, alle relazioni bambini/adulti, al dialogo e al sostegno delle famiglie.
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AREA 3 PARI OPPORTUNITÀ In coerenza con i principi espressi nel testo della Legge 107/2015 e secondo quanto predisposto dagli Orientamenti concernenti il Piano triennale dell’Offerta formativa (Decreto legislativo 13 aprile 2017 n.66), l’area n. 3 “pari opportunità” si occupa degli alunni con BES (bisogni educativi speciali: tipologie di difficoltà dei bambini riconducibili a disturbi specifici di apprendimento, DSA, e/o disturbi evolutivi specifici, condizione di disabilità e situazioni di svantaggio, anche temporaneo, derivante dalla non conoscenza della lingua e della cultura italiana) al fine di predisporre una didattica dell’inclusione, individualizzata e personalizzata, strutturata nel rispetto dei profili di funzionamento (visione bio-psico-sociale dell’ICF) e dei bisogni formativi di ogni alunno attraverso un sistema di interazione con il territorio, gli Enti Locali e le ASL. Si tratta della presa in carico e della responsabilità dell’intera comunità scolastica verso questi alunni attraverso la predisposizione di un’adeguata programmazione educativa che permette a ciascuno di esprimere al meglio le proprie potenzialità e pertanto di delineare, programmare ed organizzare percorsi, metodologie e strumenti finalizzati ad offrire pari opportunità di apprendimento e di crescita psico-fisica e contribuire al miglioramento dei risultati scolastici e degli esiti delle prove, come delineato nel RAV della scuola e nelle priorità in esso evidenziate. Per realizzare i principi del PTOF relativi alle pari opportunità e rendere operativo il Piano di Miglioramento attraverso azioni e percorsi, sono attivi all’interno del Circolo protocolli di accoglienza e procedure di intervento per:
• creare condizioni di raccordo e momenti di contatto tra le diverse agenzie educative: scuola, famiglia, operatori socio-sanitari;
• favorire percorsi di inserimento, integrazione ed inclusione attraverso metodologie e strategie di insegnamento diversificate e condivise;
• controllare l’efficacia dei percorsi e delle metodologie differenziate per il successo di ciascuno; • promuovere prevenzione attraverso percorsi/attività di monitoraggio degli alunni e degli apprendimenti; • organizzare e sostenere progettualità; • collaborare e condividere momenti di formazione del personale; • predisporre richiesta di supporto relativa a sussidi, ausili e nuove tecnologie.
Il Circolo è per questo inserito in Reti istituzionali di Scuole ed Enti per confrontare e condividere percorsi ed iniziative di formazione/informazione e nell’ambito delle quali gestire e impiegare risorse economiche e professionali. Sono attivi:
• UTS-NES accordo tra Istituzioni scolastiche per l’integrazione degli alunni diversamente abili L’unità territoriale di servizi professionali per i docenti Necessità Educative Speciali opera per favorire il successo formativo degli studenti in situazioni particolari (disabili, ospedalizzati con lunghe degenze, in difficoltà di apprendimento e di relazione) collaborando allo sviluppo della "scuola di ciascuno". Finalità della rete sono: l’informazione, la documentazione, la consulenza, la formazione e la promozione di buone pratiche tra scuole
• Accordo tra Istituzioni scolastiche Circoscrizione 2 (scuole infanzia, primaria e secondaria di primo grado). Finalità della rete è l’attuazione del Progetto “Leggere leggeri”, programma di intervento coordinato per i disturbi specifici di apprendimento e la condivisione di momenti di riflessione relativi agli alunni con BES e al loro percorso di accoglienza e inclusione.
• Protocollo di Intesa con il Comune di Torino per il supporto organizzativo all’integrazione scolastica degli allievi diversamente abili. Si tratta di un progetto complessivo di intervento su funzioni collegate all’assistenza educativa, sulla base dei singoli Piani Educativi Individualizzati. L’accordo intende promuovere alcuni dispositivi per meglio definire l’interazione tra l’Ente locale e le singole scuole autonome (art. 3 legge 104/’92), con particolare attenzione verso coloro che presentano condizioni di gravità; a tal fine è attiva la collaborazione con i CESM (Centri Educativi Specializzati Municipali) territoriali.
• Protocollo d’Intesa con Circoli Didattici e Scuole Secondarie della Circoscrizione 2, al fine di consolidare il coordinamento tra le scuole e i servizi, favorire la cultura dello scambio e della collaborazione, migliorare la qualità delle esperienze e i modelli di intervento relativi a prevenzione e promozione del benessere, promuovere relazioni con le agenzie formative ed educative del territorio, formulare riflessioni e proposte progettuali sulle tematiche del disagio.
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Nell’area sono inoltre presenti:
• la figura referente per gli alunni individuati BES e il GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione) che realizzano quanto previsto dall’attuale normativa (L. 53/2003, L. 104/1992, Circ. reg. 326 del 30/10/2009, DGR n. 18-10723 del 9/02/2009, Legge n. 170 dell’8/10/2010 e successive Linee guida del Luglio 2011, Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n. 8 del 6/03/2013) e predispongono annualmente il Piano dell’Inclusione, presentato ed approvato in sede di Collegio Docenti.
• Alcune commissioni di lavoro, Gruppo Scuola e Commissione Dislessia, che operano per predisporre momenti di confronto e scambio tra operatori scolastici, socio-sanitari, famiglie e agenzie educative per articolare ed organizzare idonei strumenti per la raccolta dei bisogni formativi degli alunni, per affiancare il percorso di accoglienza – inserimento – inclusione e per monitorare costantemente gli alunni al fine di evidenziare, in modo tempestivo e scientifico, eventuali difficoltà di apprendimento riconducibili a disturbi specifici o aspecifici.
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AREA 4 CULTURA E SOLIDARIETÀ L’area 4 “cultura e solidarietà” si occupa di organizzare, all’interno del Circolo, iniziative culturali, di promuovere negli alunni il piacere della lettura, di educare alla solidarietà attiva e di favorire l’integrazione degli alunni stranieri. Per perseguire tali obiettivi lavorano all’interno dell’area due commissioni formate da insegnanti dei tre plessi scolastici: la commissione cultura e solidarietà e la commissione integrazione stranieri. Educare all’uguaglianza, alla solidarietà e all’accettazione di tutti sono principi fondamentali del PTOF della DD “Casalegno”. Oltre all’attenzione che ciascun operatore della scuola pone per far in modo che nella quotidianità si vivano e si insegnino questi valori ai bambini, la scuola nella sua globalità mette in atto numerose azioni volte alla solidarietà attiva verso coloro che hanno più bisogno e all’integrazione di tutti gli alunni e delle loro famiglie. Tali iniziative coinvolgono principalmente alunni e insegnanti, ma anche i genitori di tutte le scuole del circolo. Si ritiene infatti che sia importante il coinvolgimento delle famiglie, oltre che di tutti coloro che operano nella scuola, per la trasmissione di questi valori ai bambini. Molte di queste iniziative di solidarietà sono svolte in stretta collaborazione con l’Unicef di cui la scuola è ambasciatrice ormai da parecchi anni. Nel plesso Casalegno ad esempio è presente il laboratorio “La casa delle Pigotte” Vengono organizzati per le classi degli incontri con volontari Unicef che spiegano ai bambini il perché dell’iniziativa delle Pigotte e degli altri progetti Unicef, e illustrano la Convenzione dei diritti dei bambini, sollecitando opportune riflessioni con modalità adeguate all’età degli alunni. Inoltre, di volta in volta, si prendono in considerazione proposte di solidarietà che giungono alla scuola da enti e/o associazioni. La scuola organizza numerose attività per promuovere nei bambini il piacere della lettura: incontri di lettura per le classi gestiti da genitori e nonni volontari, incontri con autori, vengono curate e gestite le biblioteche delle classi/sezioni, la biblioteca della Casalegno e la sala lettura della Don Milani, promuovendo il prestito dei libri. Le iniziative culturali messe in atto mirano allo sviluppo delle conoscenze grazie ad interventi di persone esperte in un determinato settore e all’approfondimento di fatti ed eventi accaduti mediante l’incontro con testimoni. Ogni anno viene prodotta una pubblicazione (libro, fascicolo, calendario) che contiene lavori (testi, disegni) di tutte le classi/sezioni, con lo scopo di mettere in comune lavori, esperienze e riflessioni e di raccogliere fondi per le necessità della scuola. Da alcuni anni la scuola prepara un diario scolastico per gli alunni contenente informazioni sulla scuola, documenti utili nel rapporto scuole/famiglia quali ad esempio il patto educativo di corresponsabilità, disegni ed elaborati creativi prodotti dai bambini. La presenza di alunni stranieri di prima e di seconda generazione, di varia provenienza linguistica-culturale, costituisce una notevole opportunità educativa e richiede interventi mirati e continuativi per favorire l’accoglienza iniziale, la socializzazione e l’integrazione, per facilitare la comunicazione e l’apprendimento, per compensare situazioni di svantaggio. E’ stato predisposto a tal fine uno specifico “Protocollo di accoglienza” che prevede prima di tutto la raccolta dei dati necessari per conoscere la situazione iniziale, le problematiche e le aspettative della famiglia per un proficuo inserimento nelle classi, anche in corso d’anno. Dal momento che la lingua è lo strumento privilegiato per conoscersi ed interagire con gli altri, se necessario, viene organizzato un laboratorio linguistico in cui alcuni insegnanti predispongono e realizzano percorsi di rinforzo della conoscenza e dell’uso della lingua italiana coinvolgendo gli alunni stranieri e le classi in esse inseriti. Si organizzano anche incontri e seminari sulla multiculturalità e l’integrazione per gli operatori della scuola e a volte per i genitori.
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AREA 5 RICERCA, INNOVAZIONE, NUOVE TECNOLOGIE
La ricerca e l’innovazione nella scuola non si limitano all'introduzione di nuove tecnologie multimediali e alla promozione di percorsi di alfabetizzazione informatica, ma riguardano globalmente la struttura scolastica, coinvolgendo i principali ambiti di azione della scuola, ovvero: • i processi di apprendimento e di insegnamento; • il sistema di gestione scolastica; • la comunicazione con la famiglia. I processi di apprendimento e di insegnamento L’area 5 si prefigge prioritariamente di perseguire il miglioramento della qualità dell’apprendimento degli alunni e dell’insegnamento dei docenti attraverso l’implementazione della ricerca didattica, l’adozione di soluzioni innovative e l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie in ambito scolastico. La funzione strumentale preposta all’area ha come compiti primari:
• la cura, la manutenzione, l’aggiornamento e la gestione funzionale delle apparecchiature informatiche e di tutte le dotazioni tecnologiche presenti nel Circolo, fornendo un concreto supporto per un loro utilizzo motivato e significativo in ambito didattico da parte di alunni ed insegnanti;
• la promozione di iniziative di formazione, aggiornamento, ricerca-azione e sperimentazione, in particolare incentrate su metodologie didattiche innovative sostenibili e concretamente trasferibili nel Circolo;
• il supporto alle esperienze di ricerca e di innovazione in atto nell ’Istituto e alle offerte formative disponibili sul territorio con la conseguente elaborazione di proposte per portare tali sperimentazioni “a sistema”, garantendo la diffusione delle pratiche educative più efficaci;
• il coordinamento e la diffusione delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).
La funzione strumentale favorisce, pertanto, un utilizzo sempre maggiore e più appropriato delle TIC, delle metodologie didattiche innovative e della didattica laboratoriale, verificandone le ricadute in ambito didattico e supportando un processo d’insegnamento/apprendimento significativo in cui risultino concretamente potenziate le competenze di cittadinanza e di base. A tal riguardo prioritario è ritenuto da parte dell’Istituto il potenziamento dell’apprendimento delle discipline Italiano e Matematica, come esplicitato nel RAV e nel PdM e perseguito anche attraverso la candidatura per la realizzazione di un progetto PON - FSE 2014-2020, Asse I - Competenze di base. Ricade nella medesima area anche la cura della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti, attraverso la socializzazione, la promozione e il coordinamento di progetti e di iniziative secondo gli orientamenti espressi nel PNSD. La gestione della Scuola e la comunicazione con la famiglia Obiettivo fondamentale dell’area 5 è rendere la scuola il più possibile accessibile al personale, agli utenti e a tutti coloro che a vario titolo sono interessati ad avere contatti con il Circolo Didattico. Al fine di curare la comunicazione interna ed esterna della scuola, ruoli strategici spettano al sito web scolastico, i cui contenuti sono costantemente aggiornati dall’amministratore ad esso preposto, e al Registro elettronico, il cui utilizzo garantisce una gestione e una restituzione efficiente delle informazioni a livello didattico ed amministrativo. Massima attenzione è riposta agli strumenti per la comunicazione con le famiglie che pongono al primo posto la sicurezza e affidabilità del dato registrato, offrendo nel contempo le massime garanzie di riservatezza e di controllo degli accessi ai dati. A tal fine la funzione strumentale, in collaborazione con il responsabile al trattamento dei dati personali, si occupa della diffusione dei documenti relativi al trattamento dei dati personali e del Patto di Corresponsabilità Educativa. Si occupa, inoltre, della revisione e dell’aggiornamento del Regolamento d’Istituto e della Carta dei Servizi. Afferiscono a questa area:
− il Team per l’Innovazione Digitale; − l’Amministratore del sito scolastico; − l’Animatore digitale;
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e i referenti: − del Cooperative Learning (scuola Infanzia e Primaria); − dei Laboratori; − dei Laboratori di Scienze e di Informatica; − delle Attività Sportive e Musicali; − del Progetto “Riconnesioni”; − del Bullismo e del Cyberbullismo; − del Registro Elettronico.
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AREA 6 VALUTAZIONE, INVALSI, CONTINUITÀ VALUTAZIONE La valutazione è per la scuola una verifica dell’efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. La possibilità di migliorare tali livelli ha le radici nella ricchezza degli ambienti di apprendimento e nell’efficacia dell’insegnamento. La valutazione ha grande rilievo nel determinare negli alunni autostima, acquisizione di competenze per la vita, metacognizione, orientamento, pertanto deve essere svolta con grande scrupolosità. Nel nostro Circolo il compito di formulare i criteri della valutazione è affidato alla “Commissione valutazione”, la quale predispone le prove d’ingresso per le prime e le prove per competenze a fine anno scolastico per tutte le classi, promuovendo forme di riflessione e di autovalutazione. Si occupa inoltre di raccogliere, analizzare e confrontare i risultati scolastici e gli esiti nelle diverse prove al fine di adeguare e migliorare l'azione formativa. L'area della valutazione è particolarmente interessata e coinvolta nel Piano di Miglioramento, poiché le modalità valutative e i risultati rilevati riflettono e accompagnano tutte le azioni messe in atto dall'istituzione scolastica per l'apprendimento e per il conseguimento delle competenze da parte degli alunni. Come espresso nelle priorità del RAV e declinato nell'arco dei tre anni previsti per il PdM, la scuola ha predisposto e deliberato un documento comune e condiviso collegialmente su metodi e criteri di valutazione, si propone di elaborare nuove prove di competenza per ogni classe modulate secondo le Indicazioni Nazionali, migliorare gli esiti scolastici attraverso il monitoraggio e l’analisi dei risultati nelle prove periodiche e di istituto, rivedere i criteri per la formazione classi prime. La possibilità di suddividere nel triennio le azioni di miglioramento permette di pianificare, verificare e riprogettare anno per anno gli obiettivi di processo in base ai risultati ottenuti e alle diverse situazioni scolastiche.
INVALSI Le prove standardizzate nazionali vengono somministrate nel mese di maggio agli alunni di seconda e di quinta (discipline Italiano e Matematica); dall’a.s. 2017/’18 gli alunni di quinta sosterranno anche una prova di lingua inglese (cfr. pag. 12 del presente documento). Gli esiti vengono restituiti alla scuola all'inizio dell'anno scolastico successivo e sono oggetto di analisi e riflessione da parte degli insegnanti. In particolare viene preso in esame il dato di variabilità fra le classi, al fine di predisporre azioni per ridurre queste differenze, incidendo sulla necessità di offrire a tutti gli alunni le medesime opportunità formative. Il confronto degli esiti Invalsi con i risultati scolastici espressi sulla scheda di valutazione e con gli esiti delle prove di competenza di istituto offre ulteriori spunti di riflessione sulla progettazione didattica e sulle modalità valutative. CONTINUITÀ Il processo culturale di ognuno comincia sin dall'infanzia e si realizza attraverso le competenze acquisite che si ampliano lungo tutto il corso della vita. Nella nostra scuola si riconosce e si tiene conto che ogni apprendimento ha alla base le esperienze e le conoscenze che il bambino ha acquisito in precedenza. La continuità viene realizzata da insegnanti che hanno costruito nel corso di questi ultimi anni percorsi formativi verticali il più possibile graduali e flessibili, individuando un linguaggio comune per semplificare la comunicazione fra i tre ordini di scuola. La continuità verticale tra ordini di scuola differenti si pone tra le priorità del nostro Circolo Didattico, poiché è indispensabile per la formazione del bambino/alunno tener conto delle competenze raggiunte durante la sua crescita attraverso i diversi gradi dell’istruzione. È stata istituita a tal fine una commissione di rete fra le scuole dell'nfanzia, primarie e secondarie di primo grado del distretto al fine di progettare strumenti per la raccolta di dati utili alla formazione delle classi, unificare i sistemi di valutazione delle prove di passaggio, regolare la raccolta di informazioni e dati di restituzione. Gli insegnanti del nostro Circolo inseriti nella commissione continuità si prefiggono inoltre il compito di coordinare le attività ponte progettate per i bambini/alunni iscritti ad un ordine di scuola superiore e definire azioni concrete che facilitino i passaggi, coinvolgendo alunni, insegnanti e genitori.
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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA a.s. 201 7-18 Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Rosa Curello
Docente collaboratrice vicaria: CATERINA MENNUNI (Scuola Casalegno) Docente collaboratrice PAOLA MARIA PERRERO (Scuola Don Milani) Docente coordinatrice Scuola Infanzia MORRA/SANTACROCE (Scuola Violeta Parra)
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: Carmen Vannicelli
Gruppo di coordinamento:
Area 1 PTOF / RENDICONTAZIONE SOCIALE
TIZIANA VALENTE
Area 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO
GENOVEFFA MASTRONARDI
Area 3 PARI OPPORTUNITÀ / INTEGRAZIONE
MARIARITA MORICI
Area 4 CULTURA E SOLIDARIETÀ
STEFANIA FRIZZI
Area 5 RICERCA / INNOVAZIONE / NUOVE TECNOLOGIE
LAURA GASPARRI
Area 6 VALUTAZIONE, INVALSI, CONTINUITÀ VALERIA CAMIA
Nucleo di Valutazione: DIRIGENTE SCOLASTICA: MARIA ROSA CURELLO REFERENTE VALUTAZIONE SCUOLA: PERRERO DOCENTE COLLABORATRICE MENNUNI DOCENTE COORDINATRICE DELLA SCUOLA INFANZIA MORRA/SANTACROCE INSEGNANTI FUNZIONE STRUMENTALE: CAMIA, FRIZZI, MASTRONARDI, GASPARRI, MORICI, VALENTE
Coordinatori interclassi/intersezioni: CASALEGNO DON MILANI SCUOLA INFANZIA Classi 1e ROSI MAGNETTI Classi 2e SCIGLIANO VALENTE Classi 3e ALAIMO IENNACO Classi 4e ROMEI CARMANDO Classi 5e CASALEGNO FRAZZETTA
MASSA
Assistenti amministrativi: BIANCO, SALVATI, POLA, STRAZZERI (PART TIME) ARDISSONE, ANZALDI, PALMERI (PART TIME)
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• AREA 1 PTOF / RENDICONTAZIONE SOCIALE
RESPONSABILE INSEGNANTE FUNZIONE STRUMENTALE: VALENTE TIZIANA Compiti inerenti la funzione: Bilancio sociale Customer satisfaction Monitoraggio progettualità e uscite didattiche 1.1 Commissione: Educazione alimentare/commissione mensa Nominativi docenti: DE NICOLA (Casalegno), FRAZZETTA (Don Milani), STUPIA (Parra) Nominativi genitori CASALEGNO: …………………………………………………….. Nominativi genitori DON MILANI: …………………………………………………….. Nominativi genitori …………………………………………………….. VIOLETA PARRA: Coordinatore: Dirigente scolastica
REFERENTI Valutazione Scuola Sistema Nazionale PERRERO
Bilancio Sociale VALENTE/PERRERO
Revisione/ aggiornamento POF MENNUNI, PERRERO
Commissione unica SANTACROCE
Iscrizioni Scuola Infanzia SANTACROCE
Piano per la formazione MENNUNI, PERRERO
Piano della formazione regionale per docenti generalisti della scuola primaria CALABRESE Associazione Tommaseo VALENTE
Responsabile del trattamento dei dati personali e modulistica MENNUNI
PROGETTI
Progetto BILANCIO SOCIALE Associazione Tommaseo VALENTE/PERRERO Valutazione Scuola Sistema Nazionale PERRERO
• AREA 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO
RESPONSABILE INSEGNANTE FUNZIONE STRUMENTALE : GENOVEFFA MASTRONARDI Compiti inerenti la funzione: Coordinamento delle Commissioni Curricolo Programmazione didattica Accoglienza docenti per compilazione documenti Tirocinio Progetti del territorio 2.1 Commissione: Curricolo e Programmazione Nominativi: CAROSSO, VENTURINO, ACCORNERO, COPPOLA Coordinatore: MASTRONARDI 2.2 Commissione gruppo Scuola Infanzia (per integrare le ore di programmazione)
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Nominativi: SANTACROCE, BADALAMENTI, LIVIGNI, MAZZIOTTI, BECHIS, BUZZONI, LUNGO, MARINI, MORRA, RASTALDO, STUPIA, VALSESIA, MASSA, MANTELLO, MILLIMAGGI Insegnanti accreditati tirocinio Nominativi : MASSA, MORRA, BADALAMENTI, MENNUNI, RAUSA, CERAVOLO, CASERTA, FREGONESE,
PERRERO, MAZZA, AMATO, CAPASSO, GARIBALDI, SANDRI
REFERENTI
Iniziative del Territorio (Progetti Comune di Torin o, Crescere in città) Scuola CASALEGNO: RAUSA Scuola DON MILANI DE FORTI Programmazione, curricolo e valutazione Scuola Infa nzia: MASSA Rapporti con il territorio: MASTRONARDI
PROGETTI Progetti in collaborazione con il territorio:
− PROGETTO “ORTO” COMMUNITY SCHOOL GARDEN: CASALEGNO coord. Docenti coinvolti: DE NICOLA, DANERI, DE MAIO, BOCCIGNONE, CASALEGNO, CARATO, FRIZZI, CAMIA, VENTURINO
− PROGETTO INGLESE per la Scuola Infanzia coord. MASSA − SENSIBILIZZAZIONE EQUESTRE BERNARDO − SPORTELLO D’ASCOLTO E ALTRI PROGETTI PROMOSSI DALLA CIRCOSCRIZIONE: MASTRONARDI − “TASSE –CE LE RACCONTA IL COMMERCIALISTA” (IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DOTTORI
COMMERCIALISTI-TORINO) ANTICO − PROGETTO DIDEROT MENNUNI
• AREA 3 PARI OPPORTUNITÀ/ INTEGRAZIONE
RESPONSABILE INSEGNANTE FUNZIONE STRUMENTALE : MARIARITA MORICI Compiti inerenti la funzione: Coordinamento commissioni BES Rapporti con il territorio: ASL, Servizi sociali, enti di promozione alla salute 3.1 Commissione: Integrazione diverse abilità (GRUP PO SCUOLA) Nominativi : Insegnanti di sostegno del Circolo Coordinatore: MORICI (PRIMARIA), MILLIMAGGI (INFANZIA) 3.2 Commissione: Dislessia Nominativi : DE NICOLA, CERAVOLO, ANTICO, FRANCHINI, SIMONETTI, RUSSO, ROSA Coordinatore: FREGONESE 3.3 Gruppo G.L.I. (Gruppo di lavoro per l’inclusio ne) Un insegnante per ogni classe in cui è inserito un bambino diversamente
abile Nominativi DANERI, LA PALOMBARA, FIORITI, ALAIMO, RUSSO M., CARATO, MAGNETTI,
INFANTE, FREGONESE, CARMANDO, ACCORNERO, MANTELLO, ACCORNERO, FANTUZZO, ALAIMO, MONEA, MANISCALCO, ROSA, MAZZA e tutti gli insegnanti di sostegno
Docenti coordinatori per l’inclusione: un insegnante per interclasse di plesso: MASTRONARDI, CASALEGNO, ALAIMO, RUSSO M., MAGNETTI, INFANTE, FREGONESE, CARMANDO, ACCORNERO
Coordinatore: MORICI REFERENTI
Bisogni Educativi Speciali (BES): MORICI
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Referente per l’autismo: MORICI UTS/Rete di scuola per la disabilità: VIALE Referente per l’adozione : FAVATA
PROGETTI Progetti a sostegno dell'autonomia personale con i fondi comunali: titolo progetto ins. responsabile progetto
Arteterapia SOMANO
Musica per l’integrazione VIALE
Progetto"Rieducazione equestre" (ippoterapia) MORICI, ROPERTI
Progetto di rete:
"Leggere leggeri" MORICI “Progetto Metafonologico per la Scuola Infanzia” MORICI/RASTALDO
• AREA 4 CULTURA E SOLIDARIETÀ
RESPONSABILE INSEGNANTE FUNZIONE STRUMENTALE : STEFANIA FRIZZI Compiti inerenti la funzione: Coordinamento commissioni Cultura Solidarietà Accoglienza Stranieri 4.1 Commissione: Cultura e Solidarietà Nominativi : DE NICOLA, BERNARDO, DE MASI, CASALEGNO, DE MAIO, QUIRINO, PORZIO, AMATO, DE FORTI, COPPOLA, BADALAMENTI, BECHIS Coordinatore: FRIZZI 4.2 Commissione: Integrazione stranieri Nominativi: DE NICOLA, CARMANDO, MAZZA, BADALAMENTI Coordinatore: GASPARRI
REFERENTI Biblioteca (sala lettura): Scuola CASALEGNO: CASALEGNO Scuola DON MILANI: AMATO Progetti Unicef: FRIZZI Referente Cittadinanza: BERNARDO
PROGETTI
Laboratorio “La casa delle Pigotte” Nominativi : DEMAIO, BERNARDO
Progetto “Sala di lettura Casalegno” CASALEGNO
Progetto “ABCiniamoci” GASPARRI
• AREA 5 RICERCA / INNOVAZIONE / NUOVE TECNOLOGIE RESPONSABILE INSEGNANTE FUNZIONE STRUMENTALE : LAURA GASPARRI Compiti inerenti la funzione: Innovazione e tecnologia
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Coordinamento dei progetti di ricerca e sperimentazione Monitoraggi sull’uso delle TIC e dei laboratori Manutenzione dei laboratori Coordinamento iniziative PNSD Team per l’innovazione digitale: Mennuni (animatore digitale), Gasparri, Perrero, Badalamenti, Valente (presidio di pronto soccorso tecnico), Bianco (pers. ATA), Salvati (pers. ATA)
REFERENTI Cooperative learning Scuola Primaria: CASALEGNO, CAMIA Cooperative learning Scuola Infanzia: MASSA, MORRA
Referente laboratori: GASPARRI
Laboratori Informatica: Scuola CASALEGNO: MENNUNI Scuola DON MILANI: GASPARRI Scuola PARRA: MASSA Laboratori scienze: Scuola CASALEGNO: ALAIMO Scuola DON MILANI: VALENTE Attività sportive e musicali Scuola CASALEGNO: RAUSA (att. sport. esterni); DE FORTI (musica esterni) Scuola DON MILANI: DE FORTI (sport e musica) Referente Registro elettronico: MENNUNI Amministratore Sito Scolastico: DIRIGENTE SCOLASTICA/MENNUNI Animatore digitale MENNUNI Referente cyber bullismo MENNUNI
PROGETTI
Progetto yoga per bambini (primaria) DE FORTI Progetto sport Minivolley FIPAV DE FORTI Progetto sport Minibasket DE FORTI Progetto sport Minivolley San Paolo (gratuito) RAUSA Progetto sport Racchette di classe (gratuito) RAUSA Progetto sport Scherma a scuola (gratuito) DE FORTI Progetto musica “Il suono delle emozioni” DE FORTI Progetto “Mi piace la musica” CAMIA Innovazione digitale nella didattica (FORMAZIONE INTERNA) MENNUNI Progetto gioco yoga infanzia STUPIA Progetto Blog di classe CASERTA, CERAVOLO, CAPASSO AMATO, CARMANDO, BERNARDO Progetto Bunny vs Bully MENNUNI
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• AREA 6 VALUTAZIONE, INVALSI, CONTIN UITÀ RESPONSABILE INSEGNANTE FUNZIONE STRUMENTALE: VALERIA CAMIA Compiti inerenti la funzione: Coordinamento commissioni Valutazione degli apprendimenti Analisi dati INVALSI Continuità tra i diversi ordini di scuola 6.1 Commissione Valutazione Nominativi: DE NICOLA, MASTRONARDI, CASALEGNO, FANTUZZO, GASPARRI, MASSA Coordinatore : CAMIA 6.2 Commissione iniziative di continuità territoria le fra ordini di scuola Nominativi: ref, infanzia MORRA, continuità nido-infanzia MARINI, FRIZZI (continuità infanzia-primaria),
MASTRONARDI (continuità primaria-secondaria di primo grado), FRAZZETTA, SIMONETTI Coordinatore: CAMIA 6.3 Formazione classi prime Nominativi: DANERI, TAVERNESE, ARDESI, INFANTE, FANTUZZO, COPPOLA,STUPIA Coordinatore: SCIGLIANO 6.4 Commissione formazione sezioni Scuola Infanzia Nominativi: MORRA, MARINI Coordinatore: SANTACROCE
REFERENTI Continuità Scuola Infanzia – Scuola Primaria: MORRA
Somministrazione, analisi, diffusione, esiti prove INVALSI:
Scuola CASALEGNO: DE FORTI Scuola DON MILANI: VALENTE
PROGETTI
Progetto “Annualità ponte” Scuola Infanzia MORRA
Scuola Primaria CAMIA Progetto “Concerto di fine anno con la scuola Antonelli” Scuola Primaria CAMIA Progetto “ Teatro si fa a scuola” MORRA
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COMMISSIONI DEL CIRCOLO
COMMISSIONI DEL CIRCOLO COMPETENZE
Commissione educazione alimentare / mensa
Si occupa di mantenere i contatti con il responsabile dei servizio ristorazione del Comune. Ne fanno parte insegnanti e genitori del Circolo.
Commissione curricolo e programmazione Cura l’elaborazione/revisione del curricolo alla luce delle Indicazioni Nazionali e dei traguardi del RAV.
Commissione Gruppo scuola infanzia Cura l’attuazione del curricolo, secondo gli indicatori condivisi dal gruppo.
Insegnanti accreditati tirocinio Coordina le attività di orientamento rivolte a facilitare l’informazione e l’inserimento dei tirocinanti
Commissione integrazione diverse abilità (Gruppo scuola)
Elabora progetti, coordina l’attività del Circolo rispetto all’organizzazione dell’attività educativa e didattica per gli alunni disabili.
Commissione dislessia Si occupa della somministrazione delle prove individuali standardizzate per la rilevazione di eventuali difficoltà di apprendimento.
G.L.I. (Gruppo di lavoro per l’inclusione)
Rileva gli alunni con BES presenti nella scuola, raccoglie e documenta gli interventi didattici/educativi, predispone il confronto su metodologie, strategie e gestione, fornisce consulenze e supporto.
Commissione cultura e solidarietà Promuove iniziative culturali legate al territorio. Coordina le iniziative di istituto relative alla promozione della lettura. Promuove iniziative di solidarietà attiva.
Commissione integrazione stranieri Coordina le attività, i progetti di intercultura e di italiano L2 del circolo. Promuove lo sviluppo dei laboratori per l’alfabetizzazione linguistica. Predispone, aggiorna e garantisce l’applicazione del Protocollo d’Accoglienza.
Commissione acquisti Di concerto con il Dirigente Scolastico, con il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e con il personale di Segreteria, rileva le necessità dell’Istituto sulla base delle richieste dei plessi ed elabora il piano acquisti, ai sensi della normativa vigente.
Commissione valutazione degli apprendimenti
Predispone le prove comuni e le comparazioni per la valutazione e le schede per l’autovalutazione degli alunni.
Commissione iniziative di continuità fra ordini di scuola
Coordina le iniziative relative alla continuità educativo – didattica tra i diversi ordini di scuola del circolo e del territorio.
Formazione classi prime Si occupa di formare le classi prime secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto.
Commissione Formazione sezioni Scuola Infanzia
Si occupa di formare le sezioni della scuola per l’Infanzia secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto.
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REFERENTI D’ISTITUTO
REFERENTI D’ISTITUTO COMPETENZE
Bilancio Sociale Cura la stesura, la revisione e l’aggiornamento del Bilancio Sociale dell’Istituto.
Valutazione scuola Si occupa del rapporto di autovalutazione RAV, del Piano di Miglioramento.
Commissione unica Partecipa a incontri in Circoscrizione, per verificare periodicamente l’utilizzo dei criteri per l’inserimento di nuovi iscritti nelle scuole dell’infanzia statali del distretto.
Iscrizioni scuola infanzia Rete Comune di Torino (piattaforma SISE)
Lavora in sinergia con le altre scuole del territorio aderenti alla rete comunale delle scuole dell’infanzia e con il Comune/Circoscrizione per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia e la formulazione delle relative graduatorie, mediante l’implementazione della piattaforma SISE.
Piano per la formazione Elabora il documento del Piano per la formazione Associazione Tommaseo Partecipa agli incontri in rete con altre scuole presso
l’associazione per favorire percorsi di autovalutazione d’istituto e per la costruzione di uno strumento per il bilancio sociale.
Referente per il PTOF Cura la stesura, la revisione e l’aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa.
Piani di sicurezza/emergenza Collabora con il Dirigente Scolastico per: • raccogliere e coordinare le informazioni riguardo le
situazioni di rischio presenti nella scuola • coordinare la realizzazione dei Piani d’evacuazione,
i Piani d’emergenza di ciascun plesso in modo che la gestione degli stessi sia il più uniforme possibile
• coordinare l’aggiornamento dei registri della sicurezza
• favorisce il coinvolgimento degli Enti preposti sulla problematica della sicurezza
• organizza la formazione specifica per il personale presso le strutture preposte.
Responsabile del trattamento dei dati personali
Fatti salvi gli obblighi imposti al Dirigente Scolastico su tale materia, si occupa di garantire la sicurezza nel trattamento dei dati nel rispetto della normativa vigente.
Progetti in collaborazione con il territorio
Raccoglie le proposte della Circoscrizione riguardo a progetti rivolti a alunni e bambini e ne coordina le attività.
Programmazione, curricolo e valutazione scuola infanzia
Programma, aggiorna e organizza i percorsi didattici mutuati dal curricolo per la scuola dell'Infanzia secondo le Indicazioni Nazionali.
Tutoraggio docenti nell’anno di prova
Cura l’accoglienza, sostiene la progettazione di lavoro, cura la documentazione dei docenti nell’anno di prova
Bisogni Educativi Speciali Predispone ed organizza quanto previsto dalla normativa vigente ed offre supporto ai colleghi in relazione alle opportunità di formazione e alle metodologie / strumenti didattico-educativi.
UTS/Rete di scuola per la disabilità Partecipa agli incontri di rete e di formazione per i referenti presso l’ITIS “V. e L. Arduino”, scuola polo. Informa e divulga notizie, proposte di formazione, aggiornamenti.
Adozioni Partecipa alle iniziative di formazione organizzate dall’Amministrazione riguardanti l’accoglienza scolastica di alunni adottati, in affido familiare e in comunità residenziali; coordina eventuali progettualità.
Biblioteca (sala lettura) Scuola CASALEGNO e Scuola DON MILANI
Si occupa della gestione organizzativa della sala lettura e della cura dei libri; divulga, organizza e coordina attività di lettura per le classi.
Progetti Unicef Si occupa di organizzare, gestire e coordinare attività e progetti volti alla solidarietà attiva. E’ referente del progetto
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“Scuola Amica”. Promuove e organizza incontri per le classi sui diritti dei bambini e sulle iniziative dell’Unicef.
Cittadinanza Partecipa alle iniziative organizzate dalla Rete, divulga le proposte della Rete, coordina eventuali progettualità.
Bullismo e Cyberbullismo Predispone e coordina azioni di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Progetto Riconnessioni Supervisiona gli interventi infrastrutturali predisposti per l’installazione della banda ultra larga, aderisce e coordina la partecipazione degli insegnanti della scuola primaria agli incontri di formazione e alle iniziative previste nell’ambito del progetto in accordo con la Fondazione San Paolo di Torino, il Comune e il MIUR-USR Piemonte.
Animatore digitale Promuove la diffusione dell’innovazione digitale nelle scuole, facendo riferimento ai contenuti del PNSD.
Cooperative learning Scuola Primaria
Riceve e diffonde informazioni relative a corsi o iniziative di formazione-aggiornamento. Partecipa agli incontri del comitato scientifico della rete, a incontri organizzativi proposti dal Cesedi o altri Enti.
Cooperative learning Scuola Infanzia Incontra i colleghi referenti e dirigenti di scuole FISM, comunali, statali per raccogliere e proporre iniziative incentrate sulla diffusione e monitoraggio di attività di C.L. La commissione di lavoro è nominata “gruppo di monitoraggio”.
Referente/responsabile dei laboratori Coordina l’attività dei referenti dei vari laboratori del Circolo e li riunisce periodicamente per una verifica costante . Ha la responsabilità della gestione delle attività laboratoriali, della manutenzione e del controllo dei sussidi.
Laboratori Informatica Scuola CASALEGNO e Scuola DON MILANI
Il referente di ogni plesso si occupa della gestione organizzativa dei laboratori di ogni plesso, della cura dei materiali e della segnalazione di necessità di intervento da parte del responsabile dei laboratori.
Attività Sportive e Musicali Scuola CASALEGNO e Scuola DON MILANI
Il referente di ogni plesso gestisce il calendario degli accessi in palestra da parte delle classi, divulga le iniziative di carattere sportivo provenienti dal territorio. Il referente di ogni plesso si occupa della gestione organizzativa dei laboratori, della cura dei materiali e coordina le progettualità. Tiene i contatti con gli esperti esterni, organizza le attività interne in collaborazione con essi e divulga le iniziative di Enti e Associazioni.
Laboratori scienze Scuola CASALEGNO e Scuola DON MILANI
Il referente di ogni plesso cataloga i materiali e ne cura la manutenzione e si occupa della gestione organizzativa delle attività laboratoriali.
Referente registro elettronico Supporta i docenti nell’uso del registro elettronico. Amministratore Sito Scolastico Su disposizione del Dirigente Scolastico, progetta,
organizza ed aggiorna i contenuti del sito scolastico istituzionale, di cui è responsabile, fatti salvi gli specifici obblighi richiesti dalla norma vigente al Rappresentante Legale dell’Istituzione Scolastica (Dirigente Scolastico) su tale materia.
Continuità Scuola Infanzia/Scuola Primaria
Partecipa agli incontri di rete tra scuole Primarie e scuole dell’Infanzia Statali e Comunali del Distretto. Coordina le attività di passaggio fra i due ordini di scuola.
Somministrazione, analisi, diffusione esiti prove INVALSI
Coordina le operazioni di somministrazione e correzione delle prove per la valutazione nazionale e/o di istituto degli apprendimenti degli alunni.
Inoltre, tutto il personale è tenuto a ottemperare agli obblighi imposti dal D.P.R. 62/2013 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici , dal D.Lgs. 196/2003 sulla tutela dei dati personali , dal D.Lgs. 106/09 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro . L’Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e di sicurezza del lavoro, in particolare secondo i dettami del D. Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici.
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Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n. 292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’incarico di RSPP è svolto da consulente esterno in possesso dei requisiti di qualificazione e formazione previsti dal D. Lgs. 195/2003. Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso, come previsto dal D. Lgs. 81/08. Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’intera utenza. Tutti i dipendenti sono informati dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza.
POLITICA DELLA SCUOLA La politica scolastica e la politica della direzione della “Casalegno” attivano le condizioni per la progettazione e la realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa che include al suo interno il Rapporto di Autovalutazione (RAV) e tutte le azioni per il miglioramento da realizzare nel rispetto dei principi fondanti che definiscono l’identità della scuola. Le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’Infanzia e Primaria, in particolare nella loro premessa, indicano l’approccio socioculturale interattivo mediante il quale la scuola trasforma intenzionalmente e rende cognitivo “l’apprendistato” del bambino che avviene attraverso la partecipazione all’attività sociale. Pertanto è compito della nostra scuola costruire un ambiente favorevole all’apprendimento in cui venga incoraggiato l’aiuto reciproco, l’apprendimento cooperativo e tra i pari. Nell’organizzazione, la politica scolastica orienta la politica della direzione in un’ottica di miglioramento continuo, mettendo in relazione obiettivi ed enti attraverso strategie mirate che definiscano i compiti, i tempi, i mezzi. Per questo è necessario rilevare e misurare la qualità di ciò che si realizza attraverso azioni consapevoli e condivise che devono tradursi in procedure il più possibile codificate. I risultati raggiunti devono sistematicamente essere verificati per rendere possibile la rendicontazione anche in merito all’utilizzo delle risorse (per un approfondimento in tal senso, si rimanda al bilancio sociale pubblicato sul sito della DD “Casalegno”). IL RIESAME DELLA DIREZIONE
La scuola effettua operazioni periodiche di verifica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento. (cambiare punteggiatura e proseguire con frase successiva) Individua gli indicatori e attiva strategie che consentono una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni intraprese. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola riflette sui dati ed individua eventuali necessità di modifica del piano.
FUNZIONE DIRETTIVA La funzione direttiva del circolo è affidata al dirigente scolastico che, come riportato nel decreto legislativo n°59 del 06/03/1998:
− assicura la gestione unitaria dell’istituzione e ne ha la legale rappresentanza − è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. − inoltre, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, spettano al dirigente scolastico, autonomi poteri
di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
Per quanto riguarda il PTOF, il Dirigente Scolastico: - definisce l’atto di indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione , ai
sensi dell’art. 3 comma 4 del DPR 275/99, così come modificato dall’art. 1 comma 14 della Legge 107/2015 (che costituisce parte integrante del presente PTOF e al quale si rimanda)
- coordina le attività delle varie componenti - acquisisce le delibere dagli Organi Collegiali
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- esercita un controllo tra gli obiettivi prefissati e i risultati raggiunti - verifica se esiste coerenza tra bisogni e progetti programmati - coordina la messa a disposizione delle risorse necessarie - programma incontri di approfondimento - facilita, mediante documenti o circolari, la diffusione delle informazioni - assegna i docenti alle classi - è titolare delle relazioni sindacali - coordina e guida l’opera delle funzioni strumentali.
Il Dirigente, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, si avvale, in ciascuna sede dell’istituto, di docenti collaboratori da lui individuati, ai quali delega, secondo l’articolo 19, comma 4 del CCNL, specifici compiti di sorveglianza e di rappresentanza nei rapporti col personale docente, con gli alunni e con i genitori. L’azione del Dirigente è coadiuvata da quella del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi che sovrintende, con autonomia operativa, alla gestione finanziaria dell’istituzione scolastica e al coordinamento del personale non docente ( art. 25 bis D.Lgs. 29/93, art. 21 Legge n.59/97).
GLI ORGANI COLLEGIALI
IL CONSIGLIO DI CIRCOLO
Il Consiglio di Circolo è disciplinato dall’art. 5 del DPR 416/74. È composto da: − Dirigente scolastico − 8 rappresentanti dei Docenti − 2 rappresentanti del Personale ATA − 8 rappresentanti dei genitori
Dura in carica tre anni ed è presieduto da un genitore; elegge al suo interno la giunta esecutiva. Il Consiglio di Circolo ha potere deliberante su:
- bilancio preventivo e consuntivo - acquisto dei materiali di consumo, delle attrezzature e dei sussidi didattici - adozione del regolamento interno - criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed
extrascolastiche - utilizzazione degli edifici e delle attrezzature della scuola - partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di interesse educativo - promozione di contatti con altre scuole
Il Consiglio di Circolo indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento del calendario scolastico e dell’orario alle condizioni ambientali ed al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione. LA GIUNTA ESECUTIVA
È composta da un docente, un non docente e due genitori. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’Istituto, e dal Direttore dei servizi generali e amministrativi, che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. La giunta ha potere di proposta su tutte le materie demandate alla competenza del Consiglio ed ha il compito di portare ad esecuzione le delibere del Consiglio. COLLEGIO DOCENTI
Le competenze del Collegio dei Docenti sono stabilite dall’art. 4 del DPR n. 416 del 31/05/1974 e dal Regolamento Generale sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche. Il Collegio dei Docenti è composto dai docenti, di ruolo e non di ruolo, del Circolo ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. È l’organo che ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico; in particolare cura la
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programmazione dell’azione didattica anche al fine di adeguarla alle specifiche esigenze ambientali e favorisce il coordinamento interdisciplinare nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante. Il Collegio dei Docenti:
− elabora le linee del programma tenendo conto dei bisogni formativi dell’utenza
− mette in atto la verifica dei risultati dell’azione didattica progettuale e curriculare
− delibera le scelte relative all’adozione dei libri di testo
− elabora ed approva indicazioni relative a:
- scansione temporale e flessibilità oraria delle attività curriculari
- proposte al Dirigente Scolastico per la formazione delle classi
- attività di collaborazione scuola – territorio
- progetti di formazione del personale
Il Collegio redige e valuta il Piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) per la realizzazione del quale vengono individuate delle funzioni strumentali assegnate al personale docente. Il Collegio Docenti ha individuato alcune tematiche su cui ha ritenuto importante un lavoro di approfondimento ed ha costituito pertanto delle commissioni di lavoro che si occupano di vari aspetti della vita e dell’organizzazione del Circolo, formate da docenti e, in alcuni casi, anche da personale non docente (Commissione Elettorale, Commissione Formazione Classi,…) e genitori (Commissione Mensa,…). Per l’elenco completo delle Commissioni di lavoro si fa riferimento all’organigramma d’Istituto. Sono inoltre stati individuati degli insegnanti referenti di plesso o di Circolo, rispetto a particolari ambiti. CONSIGLIO DI INTERCLASSE (CONSIGLIO D’INTERSEZIONE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA)
È composto dai docenti del plesso dei gruppi di classi parallele che ne fanno parte di diritto e dai genitori (uno per classe) eletti durante le assemblee di classe. È presieduto dal dirigente o da un suo delegato. Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al Consiglio di interclasse con la sola presenza dei docenti. ASSEMBLEE DEI GENITORI
Sono convocate ad inizio anno scolastico per la presentazione della programmazione da parte degli insegnanti, e ogni volta che occorra affrontare problemi di rilevanza generale connessi ad aspetti di carattere organizzativo.
RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
Fondati su una fattiva collaborazione e condivisione di valori e scelte, nel rispetto reciproco delle competenze, i rapporti tra scuola e famiglia hanno caratterizzato da sempre il nostro Circolo, che li ha riconosciuti come un punto di forza necessario per dare ai bambini la più alta opportunità di crescita serena e di continuità e stabilità educative, nel rispetto del principio che “l’educazione e l’istruzione sono anzitutto un servi zio alle famiglie che non può prescindere da rapporti di fiducia e continuità che vanno costruiti, riconosciuti e sostenuti”. Per rafforzare i canali d’informazione e comunicazione interpersonali e consolidare la sinergia tra scuola e famiglia, il nostro Circolo promuove iniziative che costituiscono momenti significativi di socializzazione di esperie nze (spettacoli, laboratori delle pigotte, mercatini della solidarietà, mostre, nuoto, visite musei, avvenimenti sportivi,…) a cui, a diverso titolo, le famiglie sono chiamate a partecipare. Vengono altresì proposte iniziative anche al di fuori del tempo scuola in ambito di formazione (attività motorie / attività grafico-pittoriche) o di approfondimenti di tematiche specifiche (educazione alla salute). I genitori partecipano alle assemblee di classe, ai colloqui individuali (fissati anche su richiesta delle famiglie), agli organi collegiali, e contribuiscono sia sul piano ideativo che su quello operativo, all’arricchimento e alla realizzazione delle iniziative della scuola.
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LA SCUOLA GARANTISCE L’INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE A TTRAVERSO:
− la pubblicizzazione del PTOF − le circolari informative predisposte dal Dirigente Scolastico − i colloqui individuali − le assemblee di classe − il sito web − una bacheca generale d’Istituto ove vengono mantenuti affissi in copia ed in via permanente, tra gli
altri documenti, anche : − il Regolamento d’Istituto, dei servizi e dell’organizzazione; − il POF annuale e il Piano Triennale dell’Offerta Formativa; − il piano di evacuazione; − le informazioni sindacali (in apposita bacheca sindacale)
− incontri del Dirigente Scolastico con le famiglie degli alunni delle future classi prime − colloqui individuali del Dirigente Scolastico con le famiglie, su richiesta.
PER:
− esplicitare le scelte educative, didattiche ed organizzative
− socializzare iniziative e attività proposte all’interno della scuola
− informare sui livelli di apprendimento e sui processi di formazione degli alunni
− condividere progettualità ed esperienze formative
− coinvolgere e cooperare nella realizzazione di progetti con il territorio
− rafforzare i rapporti in sinergica collaborazione.
IL PERSONALE NON DOCENTE L’organizzazione e la funzionalità del nostro circolo non possono prescindere dalla collaborazione e sinergia di tutte le risorse umane e professionali che, con compiti diversi, concorrono a creare e mantenere il clima di accoglienza, professionalità e disponibilità che caratterizza le nostre scuole. Gli assistenti amministrativi , occupati negli uffici di segreteria, forniscono consulenza e supporto amministrativo
• ai docenti per: svolgimento di pratiche relative allo stato professionale, giuridico ed economico
• alle famiglie per: svolgimento di pratiche relative alle iscrizioni, ai trasferimenti da una scuola all’altra, al passaggio da un grado d’istruzione a quello successivo, ai versamenti di quote per partecipazione ad attività didattiche per le quali è richiesto il contributo economico ai genitori (nuoto, viaggi d’istruzione, visite a musei …)
Nelle scuole primarie da anni intervengono, in affiancamento ai collaboratori statali, gli operatori delle cooperative sociali che sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di:
− pulizie e cura dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi − vigilanza sugli alunni − custodia e sorveglianza generica dei locali scolastici − collaborazione con i docenti.
I collaboratori statali, oltre ai compiti specifici di:
− custodia e sorveglianza dei locali scolastici − sorveglianza degli alunni − assistenza agli alunni portatori di handicap
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− interventi di primo soccorso − attività di assistenza ai bimbi della scuola dell’infanzia nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene
personale − pulizia e cura dei locali
possono essere impegnati in:
− attività di supporto amministrativo − attività di piccola manutenzione
attività di distribuzione pasti nella scuola dell’infanzia (le cosiddette funzioni miste, assegnate previa dichiarata
disponibilità del collaboratore).
LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
Da oltre dieci anni la scuola Casalegno è referente per alcune tipologie d’intervento di notevole qualità e importanza:
- Polo provinciale e regionale per le lingue straniere con docente Referente Provinciale che coordina l’organizzazione, l’avvio e la gestione di tutti i corsi organizzati nella provincia di Torino per la formazione metodologico-didattica e linguistico-comunicativa destinata ai docenti di scuola primaria privi dei requisiti per l’insegnamento della lingua inglese.
- “Centro di costo” per la contrattualizzazione dei docenti formatori di tutta la provincia di Torino - Sede di corso per la formazione metodologico-didattica e linguistico-comunicativa destinata ai docenti di
scuola primaria privi dei requisiti per l’insegnamento della lingua inglese.
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
DIREZIONE DIDATTICA STATALE “CARLO CASALEGNO”
PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE PER L’AGGIORNAMENTO D EL
PERSONALE Il piano di formazione - aggiornamento docenti per l’anno 2016/2019 si pone in continuità con il piano del precedente anno scolastico e individua come finalità la promozione della qualità della scuola in termini anche di innovazione e cooperazione tra le diverse componenti e con i partner esterni.
Secondo la Legge 107/2015, art.1 comma 124, “le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80”. Nel rispetto della suddetta legge, le attività formative previste dalla DD “Casalegno” per il prossimo triennio sono programmate in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, con i risultati emersi dal RAV e con priorità ed obiettivi del Piano di Miglioramento; tengono conto inoltre di ulteriori esigenze rilevate in itinere.
OBIETTIVI • supportare le aree del piano dell’offerta formativa e i processi attivati • potenziare le competenze metodologiche didattiche con riferimento alle specifiche aree • disciplinari in relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenze • ampliare abilità e conoscenze sulle nuove tecnologie • sostenere la ricerca didattico - pedagogica in riferimento alle innovazioni • favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi docenti nominati presso l’istituto • favorire lo scambio di competenze professionali e buone pratiche
Pertanto, vengono accolte nel piano, attività di fo rmazione relative:
• agli strumenti della professionalità (in particolare le tecnologie informatiche) • ad aspetti culturali e metodologico - didattici disciplinari, interdisciplinari, multidisciplinari • ai bisogni educativi speciali e alle difficoltà di apprendimento • a nuove problematiche educative legate al concetto di inclusione e pari opportunità • alla rendicontazione sociale • all’autovalutazione d’istituto • igiene e sicurezza nei locali scolastici.
In particolare, per il personale ATA le attività formative previste fanno riferimento all’esigenza di: • favorire, attraverso l’aggiornamento, l’adeguamento delle conoscenze relative allo svolgimento della propria
mansione in riferimento al profilo professionale; • assicurare la partecipazione alla gestione della scuola con particolare riferimento alle innovazioni relative
all’autonomia delle istituzioni scolastiche; • costruire adeguate competenze relazionali e organizzative.
Le iniziative comprese nel piano di formazione- ag giornamento individuate vengono:
• promosse dall’amministrazione • progettate dalla scuola • progettate in rete con altre scuole • realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce • autorizzate dall’amministrazione per le quali il collegio dei docenti riconosce la partecipazione individuale • realizzate autonomamente dai docenti.
Nel triennio verranno proseguite e implementate le attività già intraprese e realizzate all’interno del Collegio Docenti e individuate dall’Assemblea del Personale ATA della Direzione Didattica “Casalegno”:
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� in collaborazione con il Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione, con il Medico scolastico competente (formazione in materia di sicurezza), con il Docente interno Web Master/Animatore digitale e con l’Esperto esterno di tecnologie informatiche per la formazione del personale docente e ATA, nei limiti delle risorse disponibili a bilancio della scuola;
� in collaborazione con i Servizi Sociali e di NPI/ASL di territorio (formazione personale docente), senza oneri per la scuola;
� in attività di rete con altre Scuole del territorio, per le finalità comuni espresse nei rispettivi PTOF, con finanziamenti richiesti al MIUR a seguito di presentazione di specifiche azioni progettuali (oneri da definire in base all’entità del contributo ottenuto dal MIUR).
Saranno programmate ex novo nel triennio di riferimento attività di formazione e autoformazione rivolte al personale docente, a seguito di monitoraggio dei bisogni formativi dei docenti medesimi, orientate alle priorità e ai traguardi definiti nel RAV: “sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione all'interno della scuola di iniziative di formazione per i docenti su discipline e metodi; aggiornamento del data base delle competenze professionali del personale docente e ATA” (dal RAV DD Casalegno-Torino). Saranno attivate, in via prioritaria all’interno delle Reti di cui la scuola fa parte e aderendo alle iniziative promosse dal MIUR/Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, dagli Enti locali e Agenzie operanti sul territorio, le attività formative in materia di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni, al bullismo e al cyber bullismo, secondo gli orientamenti del quadro europeo e le indicazioni della Strategia di Lisbona 2000, con l’obiettivo di promuovere le competenze chiave di cittadinanza. Il Piano nazionale della scuola digitale costituirà il riferimento per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli alunni, rendendo la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze. Sarà incentivata la formazione del Personale Amministrativo al fine di favorire l'innovazione digitale nell'amministrazione. Tutte le attività di formazione vengono certificate.
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Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per la pr edisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - art.1, comma 14, Legge n.107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- IN OTTEMPERANZA alla Legge n. 107 del 13 luglio 2015, riguardante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- PRESO ATTO che l’art.1 della Legge 107/2015, ai commi 12-17, prevede che: o le Scuole predispongano, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di
riferimento, il Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF); o il PTOF venga elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; o il PTOF sia approvato dal Consiglio d’Istituto; o il PTOF venga sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; o a seguire, il PTOF venga pubblicato nel Portale unico dei dati della scuola;
- VISTA la Nota del MIUR prot. n. 2157 del 5.10.2015 che prevede lo slittamento al 15 gennaio 2016 nella predisposizione del PTOF;
- TENUTO CONTO delle proposte formulate dagli Enti locali (Regione, Comune, Circoscrizione) e dai diversi Soggetti istituzionali, culturali, sociali operanti nel territorio, degli accordi di rete assunti a vario titolo con le altre Scuole del territorio medesimo, anche con lo scopo di mantenere, valorizzare e potenziare le progettualità interistituzionali già in atto coerenti con l’art.1 comma 1 della Legge 107/2015;
- ACCERTATO che le linee di indirizzo relative alla realizzazione delle attività didattiche e formative della Direzione Didattica Statale “Casalegno” di Torino si pongono in una logica di continuità con le buone pratiche già esistenti e in una prospettiva orientata alla pianificazione triennale dell’offerta formativa;
- CONSIDERATO che la Legge 107/2015 “dà piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni” (art.1 comma 1);
- AI SENSI dell’art. 3 comma 4 del DPR 275/99, così come modificato dall’art. 1 comma 14 della Legge 107/2015;
DEFINISCE
il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione. 1. Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dalla Direzione Didattica “Casalegno” nel rapporto di
autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di Miglioramento (PdM) di cui all’art.6 comma 1 del DPR n.80 del 28 marzo 2013 dovranno costituire parte integrante del PTOF, basato sul Piano dell’Offerta Formativa annuale (POF), fondato sulla tradizione progettuale della scuola ed espressione diretta dell’identità forte che si è costruita in questi anni la scuola medesima.
2. Il PTOF “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia […], è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale […] e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia […]; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto”(art. 1 comma 14 punti 1. 2. 3. 4. Legge 107/2015).
3. L’attuazione concreta del PTOF dovrà scaturire dall’impegno solidale e sinergico (individuale e collegiale) di tutte le componenti operanti nel contesto scolastico di riferimento della Direzione Didattica “Casalegno”:
a. scuola dell’infanzia “Parra”, scuole primarie “Casalegno” e “Don Milani”;
b. docenti, personale amministrativo e ausiliario, dirigente scolastico, funzioni strumentali, staff di direzione, commissioni e gruppi di lavoro; collegio docenti, consigli di interclasse, consigli di classe;
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c. con la collaborazione dei Genitori degli alunni istituzionalizzata a vario titolo (commissioni, rappresentanti di classe, consiglio di circolo);
nella consapevolezza condivisa di voler “affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini” (art. 1 comma 1 Legge 107/2015).
4. Nella pianificazione del miglioramento dei processi formativi e con la definizione delle attività per il recupero ed il potenziamento delle competenze degli alunni, i docenti, in coerenza con quanto espresso nel RAV, orienteranno il proprio lavoro di programmazione, progettazione, verifica e valutazione al miglioramento dei risultati scolastici degli alunni medesimi, partendo dagli esiti rilevati nell’a.s. 2014-15, con particolare attenzione alle prove comuni di competenza di italiano e matematica per tutte le classi e alle prove standardizzate nazionali (INVALSI) per le classi seconde e quinte della scuola primaria.
5. Il PTOF dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge 107/2015, individuando gli obiettivi da perseguire in una logica di coerenza con il POF, la tipologia dell’Istituto Scolastico, le priorità del PdM, le risorse disponibili da integrare con la richiesta dell’organico aggiuntivo.
o Commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole):
� innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socioculturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica.
o Commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):
� valorizzare e potenziare le competenze linguistiche e logico-matematiche � potenziare le metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio al fine di perseguire quanto
riportato nel precedente punto, in coerenza con gli obiettivi di processo descritti nel RAV � sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva � potenziare l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio.
Con riferimento agli aspetti organizzativi di funzionamento e di gestione delle risorse materiali e professionali, si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: adeguamento/potenziamento delle dotazioni multimediali in funzione dell’organizzazione di nuovi ambienti di apprendimento; impiego delle compresenze dei docenti per l’organizzazione a gruppi di alunni per favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi prioritari sopra elencati e già riportati nel RAV d’Istituto. Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento sarà definito sulla base dell’organico di potenziamento dell’offerta formativa con riferimento alle priorità già individuate nella proposta di organico di potenziamento, ai progetti e alle attività contenuti nel PTOF. Sono confermati l’attuale organizzazione di lavoro per Commissioni all’interno del Collegio dei Docenti, l’attribuzione di incarichi a progetto, l’intervento delle Funzioni Strumentali a coordinamento delle relative commissioni di riferimento afferenti all’area di competenza, l’impegno particolare dello Staff di Direzione nelle varie fasi di stesura, comunicazione, attuazione, verifica/valutazione e predisposizione della documentazione a sostegno del PTOF, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, l’impegno dei singoli Docenti, dei Consigli di Classe, di Interclasse, di Interplesso, di Sezione/Intersezione nella Scuola dell’Infanzia, con la precipua finalità di raggiungere i traguardi formativi prefissati. Il fabbisogno di posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario sarà definito in base alla complessità dell’istituzione scolastica e alla necessità di assicurare il sevizio all’utenza con efficacia ed efficienza, tenendo in particolare considerazione il numero e il livello di gravità degli alunni in situazione di disabilità e la necessità di compensare i disagi creati negli ultimi anni dalla significativa riduzione di organico del personale delle Cooperative alle quali è affidata la pulizia degli edifici scolastici.
o Comma 12 e 124 (programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti; formazione in servizio docenti):
� verranno proseguite e implementate le attività già intraprese e realizzate all’interno del Collegio Docenti e individuate dall’Assemblea del Personale ATA della Direzione Didattica “Casalegno”:
o in collaborazione con il Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione, con il Medico scolastico competente (formazione in materia di sicurezza), con il Docente interno Web
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Master/Animatore digitale e con l’Esperto esterno di tecnologie informatiche per la formazione del personale docente e ATA, nei limiti delle risorse disponibili a bilancio della scuola;
o in collaborazione con i Servizi Sociali e di NPI/ASL di territorio (formazione personale docente), senza oneri per la scuola;
o in attività di rete con altre Scuole del territorio, per le finalità comuni espresse nei rispettivi PTOF, con finanziamenti richiesti al MIUR a seguito di presentazione di specifiche azioni progettuali (oneri da definire in base all’entità del contributo ottenuto dal MIUR);
� saranno programmate ex novo nel triennio di riferimento attività di aggiornamento rivolte al personale docente, a seguito di monitoraggio dei bisogni formativi dei docenti medesimi, orientate alle priorità e ai traguardi definiti nel RAV: “sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione all'interno della scuola di iniziative di formazione per i docenti su discipline e metodi; aggiornamento del data base delle competenze professionali del personale docente e ATA” (dal RAV DD Casalegno-Torino, p. 98, descrizione obiettivo di processo).
o Commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): � saranno attivate, in via prioritaria all’interno delle Reti di cui la scuola fa parte e aderendo alle
iniziative promosse dal MIUR/Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, dagli Enti locali e Agenzie operanti sul territorio, le attività formative in materia di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni, al bullismo e al cyber bullismo, secondo gli orientamenti del quadro europeo e le indicazioni della Strategia di Lisbona 2000, con l’obiettivo di promuovere le competenze chiave di cittadinanza.
o Commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): � il Piano nazionale della scuola digitale costituirà il riferimento per sviluppare e migliorare le
competenze digitali degli alunni, rendendo la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze;
� sarà incentivata la formazione del Personale Amministrativo al fine di favorire l'innovazione digitale nell'amministrazione.
6. In un’ottica di continuità, saranno inseriti nel PTOF i criteri generali per la progettazione, la programmazione
educativa e la valutazione nella scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, l'attuazione e il monitoraggio delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Circolo della DD “Casalegno” (per le rispettive competenze) e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con i punti 1. 2. 3. del presente Atto di indirizzo.
7. Si ipotizza di utilizzare i docenti dell’organico del potenziamento in via prioritaria al fine di perseguire priorità e traguardi individuati nel RAV d’Istituto riguardo ai risultati scolastici degli alunni, con particolare attenzione alle discipline di italiano e matematica, con una quota pari a 11 ore di posto comune primaria destinata ad iniziative di continuità infanzia/primaria che coinvolgano i bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia “Parra” (annessa alla DD “Casalegno”). Purtroppo si dovrà tener conto del fatto che l’organico di potenziamento servirà anche alla copertura delle supplenze brevi, in situazioni di emergenza per le quali non sarà possibile reperire disponibilità alcuna di supplenti temporanei dalle graduatorie d’istituto.
8. In coerenza con l’adesione della DD “Casalegno” al progetto Marchio Saperi per la qualità e l’eccellenza nella
scuola (SAPERI), per i progetti e le attività inseriti nel PTOF dovranno essere previsti i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili; qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Procedure e istruzioni già acquisite con SAPERI permetteranno di gestire al meglio il sistema organizzativo, curare la comunicazione, conservare il “sapere e la conoscenza” delle azioni, valutare e autovalutare l’organizzazione scolastica, prevenire errori. Il PTOF dovrà inoltre includere ed esplicitare la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
9. Il PTOF dovrà essere predisposto a cura dello Staff di docenti della Direzione (nella sua estensione originaria
coincidente con il gruppo di lavoro dell’Unità di Valutazione del RAV DD “Casalegno”) per essere portato all’esame del Collegio dei Docenti e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Circolo entro il termine fissato dal MIUR.
Torino, 29 dicembre 2015 Prot. n. 4980/B 2
Il Dirigente Scolastico Dr.ssa CURELLO Maria Rosa
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 comma 2 D. Lgs. 39/93
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PIANO DI MIGLIORAMENTO DEL CIRCOLO DIDATTICO
“CARLO CASALEGNO”-TORINO
DIREZIONE DIDATTICA STATALE “CARLO CASALEGNO”-TORI NO Codice meccanografico TOEE01100X
Responsabile del Piano
Dott.ssa MARIA ROSA CURELLO Dirigente Scolastica
Referente del Piano CATERINA MENNUNI
Docente, collaboratrice vicaria
Nucleo interno di valutazione
VALERIA CAMIA STEFANIA FRIZZI LAURA GASPARRI
GENOVEFFA MASTRONARDI MARIARITA MORICI PAOLA PERRERO
CONCETTA SANTACROCE/ROSANNA MORRA TIZIANA VALENTE
Periodo di realizzazione 1/1/2016 - 31/8/2019
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DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE AL MIGLIORAMENTO
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, va integrato con il piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 (comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015). Il Piano di Miglioramento della DD “Carlo Casalegno”, che si svilupperà nel triennio 2016/2019, prevede lo sviluppo di azioni previste nel PTOF e si articolerà in 4 fasi:
• pianificazione: scelta di obiettivi strategici, individuazione e pianificazione delle azioni • realizzazione delle azioni pianificate • monitoraggio in itinere delle azioni svolte nel processo e finale dei traguardi • riesame: analisi dei risultati ottenuti in relazione a quelli attesi ed eventuali modifiche.
La pianificazione del miglioramento farà riferimento alle priorità e ai traguardi individuati nel RAV della scuola
ELABORAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
L'autovalutazione, effettuata anche sulla base delle comparazioni messe a disposizione dal Sistema Nazionale di Valutazione, ha reso evidenti le caratteristiche di qualità su cui la scuola può puntare per raggiungere i migliori risultati formativi nelle condizioni di contesto descritte nel documento di valutazione. Altre caratteristiche di qualità :
• contesto socio-economico di provenienza degli studenti medio-alto • presenza di competenze professionali che i genitori mettono a disposizione nell'ambito di una consolidata
pratica di partecipazione attiva alle iniziative della scuola • presenza di servizi messi a disposizione dagli Enti Locali che interagiscono sinergicamente con la scuola:
mensa scolastica, trasporto, ausili e assistenza specialistica per alunni disabili • offerta da parte dell'Ente locale di opportunità formative che la scuola integra all’interno del proprio piano
formativo: laboratori con alunni in orario scolastico, attività sportive e ludiche in orario extrascolastico, interventi di assistenza sociale
• interventi di riequilibrio da parte della scuola per il recupero dello “svantaggio” socioeconomico • interventi di ampliamento e arricchimento dell'offerta formativa per potenziare gli apprendimenti e consolidare
le competenze degli alunni • apertura della scuola al territorio in orario extrascolastico • presenza di convenzioni e reti, con istituzioni e con altre scuole per l'ottimizzazione delle risorse professionali
e finanziarie • adozione di percorsi di didattica innovativa • ricchezza di progetti presenti nell'offerta formativa e pluralità di proposte • elevata stabilità professionale • percentuale di dispersione scolastica pari a zero.
Nel RAV sono stati individuati i fattori di criticità sui quali intervenire: 1- Priorità: Omogeneità valutativa tra le classi Traguardo: Sperimentazione di un protocollo di valutazione definito nell’a.s. 2016/’17 e condiviso all'interno del Collegio dei Docenti Motivazion i:
• garanzia di pari opportunità formative per gli alunni • crescita professionale per gli insegnanti • acquisizione di una maggiore consapevolezza e condivisione, mediante la sperimentazione, a partire dall’a.s.
2017/’18, del protocollo valutativo elaborato dalla Commissione Valutazione 2- Priorità: Riduzione della variabilità dei punteg gi tra le classi nei risultati scolastici Traguardo : Riduzione nel triennio della variabilità fra le classi per italiano e per matematica misurata sugli esiti delle prove d'istituto
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Motivazioni:
• Garanzia di opportunità di apprendimento equilibrate per l’ambiente formativo • Miglioramento delle competenze professionali dei docenti • Sperimentazione dei nuovi criteri formazione classi prime
3 - Priorità: Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (ind icatore di scuola "Esiti prove competenza") Traguardo : Riduzione del dato complessivo del livello "insicuro" in italiano e in matematica Motivazioni: Il miglioramento degli esiti corrisponde alla finalità formativa della scuola e dipende dalla capacità di riduzione dello svantaggio di partenza di tipo socio-culturale, dal livello di inclusione, dalla qualità del curricolo e dalle metodologie adottate dalla scuola, dall'efficacia dei corsi di formazione e di ricerca-azione realizzati nei precedenti anni scolastici. Al fine di perseguire i risultati di miglioramento la scuola ritiene di fondamentale importanza l’azione sinergica del Dirigente Scolastico e del Nucleo di Valutazione per
• favorire il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica per la condivisione di obiettivi e modalità operative • valorizzare le risorse interne e le competenze professionali • incoraggiare la riflessione della comunità scolastica sui processi di miglioramento • promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo.
Sono stati inoltre definiti alcuni passaggi fondamentali per la predisposizione del PdM:
• coerenza tra l’analisi di criticità e opportunità evidenziate nel RAV della scuola, l’analisi dei nessi esistenti tra processi e traguardi e la valutazione della fattibilità dei processi
• pianificazione delle azioni con chiarezza nella definizione dei risultati attesi e degli indicatori per facilitare la valutazione dello stato di avanzamento del PdM
• definizione chiara delle risorse umane e finanziarie che saranno impiegate per ciascun obiettivo • verifiche periodiche dello stato di avanzamento del PdM, attraverso rilevazioni dei dati da parte
del nucleo di valutazione • documentazione delle azioni di condivisione e partecipazione al PdM da parte di tutta la comunità scolastica.
PARTECIPAZIONE A RETI PER IL MIGLIORAMENTO
La partecipazione a reti e convenzioni rientra nelle scelte strategiche attivate tradizionalmente dal nostro Istituto con l’obiettivo di acquisire, attraverso le collaborazioni, competenze e risorse e di promuovere l’innovazione, la ricerca e l’aggiornamento. Per la pianificazione del miglioramento la scuola partecipa alle seguenti reti:
RETI SCOPI Associazione Tommaseo-Torino Rilevazione percezione del servizio scolastico da
parte dei docenti e dell’utenza Rete di continuità Continuità fra scuole dell’infanzia, scuole primarie e
secondarie di primo grado del distretto Leggere leggeri Formare e fare ricerca in merito ai BES, nello
specifico ai DSA, e monitorare gli apprendimenti degli alunni
UTS rete disabilità Formazione del personale; condivisione materiale e sussidi
Riconnessioni Formazione dei docenti sull’innovazione digitale; diffusione del progetto Riconnessioni patrocinato dalla Fondazione per la scuola della Compagnia di S. Paolo
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PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO
Per avviare la pianificazione del miglioramento la scuola ha ragionato sulla connessione tra obiettivi di processo e priorità e sul potenziale impatto che ciascun obiettivo di processo potrà avere sui traguardi connessi alle priorità del RAV.
CONNESSIONE OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ PRIORITÀ RAV DD” Casalegno”: 1 - Omogeneità valutativa tra le classi 2 - Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici 3 - Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza")
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO Priorità 1 Priorità 2 Priorità 3
Curricolo progettazione valutazione
- Revisione curricolo di Matematica - Sperimentazione del nuovo curricolo di Italiano - Utilizzo e verifica dell’efficacia del documento su metodi e criteri di valutazione condiviso collegialmente nel maggio 2017
X X X
X X X
X X X
Ambiente di apprendimento
- Potenziamento della didattica laboratoriale per l'apprendimento della matematica e dell'italiano - Impiego delle pratiche del Cooperative Learning
X
X X
X X
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
- Costituzione di gruppi di lavoro all'interno del Collegio dei Docenti - Prosecuzione del lavoro di confronto e collaborazione continua tra Dirigente Scolastico e Staff di Direzione
X X
X X
X X
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
-Sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione (anche in Reti di scuole) di iniziative di formazione per i docenti su discipline e metodi -Sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione (anche in Reti di scuole) di iniziative di formazione per il personale ATA
X X
X X
X X
Integrazione col territorio e rapporto con le famiglie
Di seguito viene presentato in modo schematico il percorso di lavoro pianificato dai componenti dell’unità di valutazione, secondo le specifiche competenze e responsabilità: • DECLINAZIONE PER L’ANNO IN CORSO E NEL TRIENNIO 2016/2019 DEGLI INDICATORI DI PRIORITÀ E
TRAGUARDI INDIVIDUATI NEL RAV • DECLINAZIONE PER L’ANNO IN CORSO E NEL TRIENNIO 2016/2019 DEGLI INDICATORI RIFERITI AGLI
OBIETTIVI DI PROCESSO • DECLINAZIONE DALL’A.S. 2016/’17 AL 2018/’19 DEGLI INDICATORI DI PRIORITÀ E TRAGUARDI PER LA
SCUOLA DELL’INFANZIA • PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO PER L’ANNO IN CORSO • PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI CORRELATE AL PIANO DI MIGLIORAMENTO E INSERITE NEL PTOF
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PRIORITÀ: DECLINAZIONE NEL TRIENNIO (elaborato nel 2015/’16) PRIORITÀ’ Indicatori Risultati attesi
1°anno 15/16 Risultati attesi 2°anno 16/17
Risultati attesi 3°anno 17/18
Risultati attesi 4° anno 18/19
Omogeneità valutativa tra le classi
Definizione di un protocollo di valutazione condiviso all'interno del Collegio dei Docenti
Indagine conoscitiva sulle modalità valutative dei docenti e discussione collegiale
Documento proposta della Commissione su un modello di valutazione
Discussione e confronto in gruppi di lavoro sul documento e relazioni. Delibera del collegio docenti
Applicazione dei criteri condivisi di valutazione e monitoraggio
Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici e nelle prove INVALSI
Esiti prove d’istituto e prove invalsi: riduzione dato varianza interna alle classi e tra le classi
Analisi collegiale dei dati INVALSI 2015 e individuazione di cause e pianificazione di proposte di miglioramento: relazione al collegio docenti
Attività di formazione in servizio
Scambio di buone pratiche in momenti di programmazione e di auto-formazione
Confronto dati di variabilità e analisi del trend Riduzione del dato di varianza interna
Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza")
Riduzione del dato complessivo del livello “insicuro” in italiano e matematica
Tabelle esiti prove comuni e trend Proposta di prove di ingresso in continuità con la scuola dell’infanzia.
Nuove prove di ingresso e utilizzo delle prove stesse. Scambio di buone pratiche in momenti di programmazione. Attività di formazione e informazione sulle certificazione delle competenze in chiave europea.
Nuove prove comuni di competenza di italiano e matematica e utilizzo
Tabella esiti prova comuni e riduzione dato del livello “insicuro” in italiano e matematica
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PRIORITÀ: DECLINAZIONE NEL BIENNIO 2017/’18 e 2018 ’19 PRIORITÀ’ Indicatori Risultati attesi 3° anno 2017 /’18 Risultati attesi 4° anno 2018/’19 Omogeneità valutativa tra le classi Condivisione all'interno del Collegio dei
Docenti di un protocollo valutativo comune
Sperimentazione del documento Osservazioni e criticità riscontrate Revisione del documento Delibera del collegio docenti
Applicazione dei criteri condivisi di valutazione e monitoraggio
Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici.
Esiti prove d’istituto: riduzione dato varianza interna alle classi e tra le classi Numero richieste di partecipazione al progetto PON - FSE Competenze di base da parte delle famiglie.
Rilevazione e analisi esiti prove periodiche (ingresso, primo quadrimestre, finali) Scambio di buone pratiche in momenti di programmazione e di auto-formazione Innalzamento dei livelli di competenza in base ai moduli scelti. Miglioramenti degli esiti (media) degli scrutini finali. Integrazione di risorse e strumenti digitali e multimediali per la realizzazione dell’attività didattica all’interno dei moduli (vedi Progetto PON - FSE Competenze di base della D.D.S “C. Casalegno”).
Confronto dati di variabilità e analisi del trend Riduzione del dato di varianza interna Innalzamento dei livelli di competenza in base ai moduli scelti. Miglioramenti degli esiti (media) degli scrutini finali. Integrazione di risorse e strumenti digitali e multimediali per la realizzazione dell’attività didattica all’interno dei moduli (vedi Progetto PON - FSE Competenze di base della D.D.S “C. Casalegno”).
Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza").
Riduzione del dato complessivo del livello “insicuro” in italiano e matematica
Sperimentazione nuove prove di ingresso per le classi prime Elaborazione e sperimentazione di nuove prove comuni di competenza di italiano e matematica Revisione dei livelli di competenza uniformati a quelli indicati nella scheda ministeriale di certificazione delle competenze
Tabella esiti prove comuni e riduzione dato del livello "iniziale" in italiano e matematica
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OBIETTIVI DI PROCESSO: DECLINAZIONE NEL TRIENNIO (e laborato nel 2015/’16) Obiettivi di processo Indicatori Risultati attesi
1°anno Risultati attesi 2°anno
Risultati attesi 3°anno Risultati attesi 4°anno
Revisione curricolo di Italiano
Uso del curricolo d’istituto di italiano per la stesura delle programmazioni di classe
Revisione del curricolo da parte della commissione preposta
Presentazione del documento al C.D. e condivisione
Stesura finale e approvazione del documento
Sperimentazione con stesura delle programmazioni didattiche di italiano in relazione al nuovo curricolo.
Realizzazione di un documento comune e condiviso collegialmente su metodi e criteri di valutazione (iniziale - formativa in itinere - finale)
Utilizzo dei docenti di un protocollo di valutazione condiviso all'interno del Collegio dei Docenti Verbale
Indagine conoscitiva sulle modalità valutative dei docenti e discussione collegiale
Documento proposta della Commissione su un modello di valutazione
Discussione e confronto in gruppi di lavoro sul documento e relazioni. Delibera del collegio docenti
Applicazione dei criteri condivisi di valutazione e monitoraggio
Potenziamento della didattica laboratoriale per l'apprendimento della matematica e dell'italiano
N° progettualità didattica laboratoriale attivate Utilizzo organico potenziato per favorire la didattica laboratoriale Dati accesso frequenza classi ai laboratori
Rilevazione dei bisogni strutturali e formativi all’interno del Circolo. Attivazione progettualità:
• Coding • progetto di
rete “Migliorare insieme”
Attivazione di percorsi formativi di didattica laboratoriale e metodologie innovative per l’apprendimento dell’italiano e della matematica, usufruendo prioritariamente di formatori interni
Incremento dell’utilizzo della metodologia del Cooperative Learning. Aumento n° accessi delle classi ai laboratori.
Incremento del numero di progettualità di didattica laboratoriale attivate nel Circolo, anche in collaborazione con i docenti dell’organico potenziato
Revisione dei criteri per la formazione classi da parte di una commissione preposta, successiva analisi e condivisione collegiale
Utilizzo criteri formazione classi prime aggiornati
Analisi dei criteri utilizzati per la formazione classi prime
Monitoraggio e verifica sulle classi prime (omogeneità, criticità)
Revisione dei criteri e condivisione collegiale
Utilizzo criteri formazione classi prime aggiornati e monitoraggio
Costituzione di gruppi di lavoro all'interno del Collegio dei Docenti
Struttura organizzativa Relazioni e verbali dei gruppi di lavoro
Organizzazione gruppi di lavoro in itinere in relazione al PdM
Organizzazione gruppi di lavoro in itinere in relazione al PdM
Organizzazione gruppi di lavoro in itinere in relazione al PdM
Organizzazione gruppi di lavoro in itinere in relazione al PdM
Sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione all'interno della scuola di iniziative di formazione per i docenti su discipline e metodi
Piano formazione in servizio
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM
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OBIETTIVI DI PROCESSO: DECLINAZIONE NEL BIENNIO 201 7/’18 e 2018’19 Obiettivi di processo Indicatori Risultati attesi 3°anno
2017/’18 Risultati attesi 4°anno 2018/’19
Sperimentazione del nuovo curricolo di italiano.
Uso del nuovo curricolo di italiani per la stesura delle programmazioni di classe.
Ricaduta sulle attività di insegnamento.
Revisione del curricolo di matematica. Raggiungimento della revisione del curricolo di matematica, secondo gli obiettivi di funzionalità. semplicità e organicità.
Revisione del curricolo di matematica da parte della commissione preposta. Presentazione del documento al C.D. Recepimento di eventuali osservazioni/modificazioni.
Stesura finale, approvazione e sperimentazione del nuovo curricolo di matematica.
Realizzazione di un documento comune e condiviso collegialmente su metodi e criteri di valutazione (iniziale - formativa in itinere - finale)
Utilizzo dei docenti di un protocollo di valutazione condiviso all'interno del Collegio dei Docenti Verbale
Sperimentazione del documento Osservazioni e criticità riscontrate Revisione del documento Delibera del collegio docenti
Applicazione dei criteri condivisi di valutazione e monitoraggio
Potenziamento della didattica laboratoriale per l'apprendimento della matematica e dell'italiano.
N° progettualità didattiche laboratoriali attivate. Utilizzo organico potenziato per favorire la didattica laboratoriale. Dati accesso frequenza classi ai laboratori.
Incremento del numero di progettualità di didattica laboratoriale attivate nel Circolo, anche in collaborazione con i docenti dell’organico potenziato.
Incremento del numero di progettualità di didattica laboratoriale attivate nel Circolo, anche in collaborazione con i docenti dell’organico potenziato.
Sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione all'interno della scuola di iniziative di formazione per i docenti su discipline e metodi.
Piano formazione in servizio. Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM.
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM.
Revisione dei criteri per la formazione classi da parte di una commissione preposta, successiva analisi e condivisione collegiale
Utilizzo criteri formazione classi prime aggiornati
Utilizzo criteri formazione classi prime aggiornati e monitoraggio
Costituzione di gruppi di lavoro all'interno del Collegio dei Docenti
Struttura organizzativa Relazioni e verbali dei gruppi di lavoro
Organizzazione gruppi di lavoro in itinere in relazione al PdM
Organizzazione gruppi di lavoro in itinere in relazione al PdM
Sensibilizzazione alla frequenza e organizzazione all'interno della scuola di iniziative di formazione per i docenti su discipline e metodi
Piano formazione in servizio
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM
Pianificazione percorsi di formazione in relazione al PdM
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PIANO DI MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA INFANZIA dal 2 016/’17
PRIORITÀ INDICATORI RISULTATI 1° ANNO RISULTATI 2° ANNO RISULTATI 3° ANNO
Omogeneità di osservazione tra le sezioni di scuola infanzia
Definizione di un protocollo condiviso, di valutazione in continuità orizzontale e verticale (traguardi bambini 3-4 anni)
-Realizzare un documento per traguardi 3-4 anni Risultati attesi -Tutte le insegnanti condividono la motivazione e la realizzazione
-Realizzare prove oggettive in relazione ai traguardi -Tutte le insegnanti partecipano alla realizzazione e sperimentano il documento
-Somministrazione delle prove per osservare i traguardi raggiunti a fine anno scolastico. Risultati attesi -Tutte le insegnanti somministrano le prove
Omogeneità di valutazione tra scuola infanzia e scuola primaria. Sperimentazione di procedura per la somministrazione di prove traguardi e meta fonologiche
Le insegnanti della scuola infanzia somministrano le prove / traguardi di competenza (documento realizzazione commissione continuità di territorio) -Organizzare percorso per utilizzo e coinvolgimento personale in potenziamento
-Tutte le insegnanti scuola infanzia somministrano le prove ai bambini di 5 anni -Le insegnanti della commissione valutazione realizzano un documento, utilizzando la tabella di registrazione di traguardi di competenza della scuola Infanzia -Le insegnanti della Scuola Infanzia e l’insegnante di potenziamento registrano e tabulano i risultati
-Tutte le insegnanti delle classi prime somministrano le prove in ingresso. -Tutte le insegnanti registrano positività e criticità emerse
-Tutte le insegnanti somministrano le prove tenendo conto dei risultati precedenti. -Tutte le classi prime e la scuola infanzia utilizzano le prove
* Auto - formazione su percorsi in modalità di apprendimento cooperativo * sperimentazione di strutture cooperative (Kagan e altri) * percorsi per gruppi di lavoro AZIONI DI POTENZIAMENTO Attraverso momenti teorici e attività pratiche
* Numero insegnanti richiedenti la formazione * Documentazione di percorsi attuati con la metodologia cooperativa * Diffusione di buone pratiche * Partecipazione di tutte le scuole coinvolte nella formazione ad un focus presso il CESEDI
* Attuazione di fasi di lavoro individuale, in piccolo gruppo e in assemblea * Formazione di gruppi di lavoro * Revisione metacognitiva dei percorsi attuati * Gradimento e partecipazione attraverso schede di autovalutazione
* Prosecuzione di percorsi con utilizzo di nuove strutture cooperative. * Gradimento e partecipazione attraverso schede di autovalutazione
* Consolidamento nell’utilizzo della metodologia cooperativa e diffusione di buone pratiche * Coinvolgimento della scuola primaria attraverso il progetto di annualità -ponte * Gradimento e partecipazione delle parti coinvolte
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ANNO 2017/2018 AREA 1 SERVIZI, POF E MIGLIORAMENTO CONTINUO Priorità: 1 - Omogeneità valutativa tra le classi 2 - Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici 3 - Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza") Area di processo: TUTTE Obiettivo di processo: TUTTI Motivazione : Comunicazione dei risultati a tutti gli stakeholder in un’ottica di
condivisione e trasparenza.
AZIONI PREVISTE RISULTATI ATTESI RESPONSABILITÀ
MODALITÀ DI CONTROLLO E MONITORAGGI
EVIDENZE
Individuazione docente Funzione Strumentale per l’Area 1: Servizi, POF, Miglioramento continuo
Nomina della docente funzione strumentale
Dirigente Scolastico, Staff, Collegio Docenti
Documento di incarico. Stesura struttura organizzativa. Verbali incontri vari
Attribuzione incarico referente “Valutazione, Scuola e Qualità”
Nomina della docente con incarico: Referente “Valutazione, Scuola e Qualità”
Dirigente Scolastico, Staff, Collegio Docenti
Relazione al C.D. Documento di incarico. Stesura struttura organizzativa. Verbali.
Raccolta esiti prove di competenza d’istituto
Inserimento dei dati nel documento di bilancio sociale
Ds Docente funzione strumentale
Pubblicazione sul sito scolastico e sul sito dell’Associazione Niccolò Tommaseo
Documento “Bilancio sociale”
Raccolta e pubblicazione sul documento bilancio sociale degli esiti dei voti di italiano e matematica e della media per interclasse
Inserimento dei dati nel documento di bilancio sociale
Ds Docente funzione strumentale Referente “Valutazione, Scuola e Qualità”
Pubblicazione sul sito scolastico e sul sito dell’Associazione Niccolò Tommaseo
Documento “Bilancio sociale”- Verbali
Calcolo e pubblicazione della valutazione media interna dei voti di italiano e matematica per interclasse
Inserimento dei dati nel documento di bilancio sociale
Ds Docente funzione strumentale Referente “Valutazione, Scuola e Qualità”
Pubblicazione sul sito scolastico e sul sito dell’Associazione Niccolò Tommaseo Relazione al C.D.
Documento “Bilancio sociale”- Verbali
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AREA N° 1 SERVIZI, POF E MIGLIORAMENTO CONTINUO A.S. 2017/18
DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE: TIZIANA VALENTE
MACROINDICATORE/I: La scuola progetta-realizza- controlla-rielabora il PTOF in coerenza con i principi fondanti e ne condivide i contenuti con tutte le parti interessate La scuola favorisce la condivisione e la partecipa zione in rete al percorso di autovalutazione d’Isti tuto e di costruzione di un modello di Bilancio Soc iale
COSA:
OBIETTIVI
INDICATORI
COME (processo, realizzazione) inserire commissioni, progetti, monitoraggi … con relativi link alle schede di ognuno
QUANDO (tempi)
CHI (responsabili/ collaboratori/ incaricati/destinatari/risorse)
PERCHÉ (motivazioni, fattori di qualità)
DOCUMENTA- ZIONE inserire la documentazione prodotta con i relativi link alle schede
INTERAZIONI con altri processi/altre aree, partner
Rendere visibile l’offerta formativa e le scelte di fondo effettuate sul piano della "politica scolastica"
Redazione del PTOF Individuazione e predisposizione di modalità di aggiornamento dei dati Elaborazione e stesura del documento in collaborazione tra le docenti funzione strumentale e la Dirigente Scolastica. Condivisione e delibera del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto Pubblicazione sul sito scolastico
Anno scolastico 2017/18
Responsabile: -Dirigente Scolastica Collegio docenti Consiglio d’Istituto
-Il PTOF esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria autonomia. L’istituto si fa quindi carico di gestire al meglio gli aspetti legati alla progettazione, pianificazione, erogazione e controllo dei servizi -La direzione attribuisce specifici incarichi di coordinamento con responsabilità e obiettivi nelle aree/processi per la gestione del PTOF.
Documento PTOF in versione: -cartacea -digitale
-Docenti funzione strumentale di tutte le aree -Docenti referenti Progetto - Alunni - Genitori - Insegnanti - Personale ATA -Partner esterni
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Favorire il coinvolgimento del personale scolastico nel conseguimento degli obiettivi attraverso l’attribuzione di incarichi, tenendo conto delle competenze del personale
Attribuzione incarichi con indicazione di compiti, obiettivi, risultati Stesura della Struttura organizzativa
Ridefinizione degli organigrammi
Da settembre 2017 a giugno 2018
Dirigente scolastica Destinatari: -docenti
Valorizzazione professionale, chiarezza dei compiti e condivisione.
-Struttura organizzativa
-Docenti funzione strumentale di tutte le aree
Valorizzare la qualità esistente all’interno dell’istituto scolastico.
Numero schede progetto
Raccolta e sistematizzazione della complessa e molteplice varietà progettuale della nostra scuola
Da settembre 2017 a giugno 2018
Dirigente Scolastica Personale Docente Collaboratori: -docenti referenti di progetto Destinatari: -docenti e alunni
- sistematizzazione e definizione organica degli strumenti in uso nella scuola - informazione chiara e trasparente
Schede progetto Enti, associazioni, società, soggetti privati con cui si stipulano contratti per attività progettuali
Garantire un processo sistemico di autovalutazione e di valutazione del piano dell’offerta formativa, nell’ottica del miglioramento continuo Assicurare la diffusione dei documenti alle parti interessate
Gli indicatori di risultato sono collegati alla politica scolastica inserita nel PTOF. Sono utilizzate procedure definite per i processi principali con relative istruzioni. Gli obiettivi del PTOF sono periodicamente revisionati e condivisi collegialmente.
Elaborazione del documento del riesame
Giugno 2018
Dirigente scolastica Collaboratori: - Docente referente Valutazione d’Istituto -docenti funzione strumentale
Sistematizzazione delle progettualità e dei servizi forniti, individuando i fattori qualitativi per la misurazione degli esiti e pianificando il miglioramento attraverso lo strumento del riesame.
Documento del riesame
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Pianificare le azioni nel rispetto delle norme di sicurezza e utilizzo procedure e istruzioni per l’ottimizzazione degli spazi della scuola
Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro
Raccolta e catalogazione dei documenti amministrativi relativi alla sicurezza
Anno scolastico 2017/ 18
Dirigente Scolastica Personale preposto (RSPP, RLS, ASPP, addetti antincendio e primo soccorso, personale docente e ATA)
Garantire un ambiente di lavoro che favorisca una permanenza a scuola confortevole e sicura per alunni e personale
-Documentazione relativa alla sicurezza
- Commissione Sicurezza
Predisporre un piano dei monitoraggi per le rilevazioni di gradimento delle parti interessate - Analisi dei risultati ottenuti dai monitoraggi in relazione alle strategie e agli obiettivi
Numero questionari predisposti
Indicare specifiche iniziative di monitoraggio per rilevare il livello di soddisfazione da parte dell’utenza dei servizi forniti
Diffondere i dati
Anno scolastico 2017/ 18
Dirigente Scolastico
Rilevare i bisogni degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico
Raccolta dati questionario di Autovalutazione d’istituto
-Alunni -Insegnanti -Genitori -Associazione Tommaseo
Partecipare in rete al percorso di autovalutazione d’Istituto
Documento di bilancio sociale e sua diffusione.
-Dai dati della scuola ai risultati: i fattori di qualità
Settembre – giugno 2018
- Dirigente scolastica Collaboratori: - Docente referente valutazione d’Istituto - Docente funzione strumentale
Promuovere iniziative di bilancio sociale
Modello di bilancio sociale
- Docenti funzione strumentale. - Personale amministrativo
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ANNO 2017/2018 AREA 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO Priorità: 2 - Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici 3 - Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza") Area di processo: CURRICOLO PROGETTAZIONE VALUTAZIONE Obiettivo di processo REVISIONE CURRICOLO DI MATEMATICA
AZIONI PREVISTE RISULTATI ATTESI RESPONSABILITÀ
MODALITÀ DI CONTROLLO E MONITORAGGI
EVIDENZE
Individuazione F.S. per l’Area 2: Apprendimenti e Territorio
Nomina D.S., STAFF, Collegio Docenti
Documento di incarico. Stesura struttura organizzativa
Formalizzazione della commissione (Area 2: commissione curricolo)
Ufficializzazione della commissione (nomina dei membri)
D.S. Relazione al C.D. Nominativi dei membri della commissione
Pianificazione attività/incontri
Stesura piano attività e relativa calendarizzazione
F.S. e membri della commissione
Verifica allineamento attività secondo calendario (verbali) Convocazioni incontri
Emissione piano incontri/ attività
Revisione curricolo di italiano
Curricolo revisionato
F.S. e membri della commissione
Effettivo recepimento osservazioni e modifiche (N° di osservazioni/modifiche introdotte)
Curricolo modificato
Condivisione del curricolo
Accettazione o raccolta osservazioni
F.S. e coordinatori di interclasse
Formalizzazione diffusione/raccolta curricolo (foglio firme) Relazione al C.D.
Curricolo accettato o modificato
Lettura e presa in carico di eventuali osservazioni del curricolo
Adeguamento del curricolo in base alle osservazioni
F.S. e i membri della commissione
Effettivo recepimento osservazioni e modifiche (N° di osservazioni/modifiche introdotte)
Curricolo modificato
Condivisione del curricolo modificato
Accettazione curricolo
D.S., F.S., Collegio Docenti
Relazione al C.D
Delibera del curricolo da parte del Collegio Docenti
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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AREA N° 2 APPRENDIMENTI E TERRITORIO A.S. 2017-20 18 DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE: GENOVEFFA MASTRONARDI MACROINDICATORI: La scuola favorisce e condivide la progettazione e la pianificazione del curricolo di Istituto La scuola favorisce l’attuazione del curricolo (pro grammazione didattica ed educativa) La scuola si integra con le Istituzioni presenti su l territorio
COSA:
OBIETTIVI
INDICATORI
COME (processo, realizzazione) inserire commissioni, progetti, monitoraggi… con relativi link alle schede di ognuno
QUANDO (tempi)
CHI (responsabili/ collaboratori/ incaricati/destinatari/ risorse)
PERCHÉ (motivazioni, fattori di qualità)
DOCUMENTA- ZIONE inserire la documentazione prodotta con i relativi link alle schede
INTERAZIONI con altri processi/altre aree, partner
Rielaborare il curricolo di matematica declinando gli indicatori e i descrittori di competenza in modo funzionale, semplice e organico Consegnare i documenti in merito alla procedura della compilazione dell’agenda di classe e del giornale dell’insegnante
Numero incontri commissione curricolo Numero incontri con docenti del Circolo Numero incontri per diffusione documentazione Numero documenti consegnati
Pianificazione e attuazione del documento Costituzione gruppi di lavoro Incontri di approfondimento disciplinari e in interclasse Confronto e condivisione in Collegio Docenti Incontro con le coordinatrici di ogni interclasse e con le “nuove” insegnanti del Circolo
A.S. 2017/2018
A.S. 2017/2018
Responsabile: Dirigente Scolastico Collaboratori: Docente Funzione Strumentale membri della commissione curricolo Destinatari: docenti del Circolo Responsabile: Dirigente Scolastica Destinatari: docenti scuola primaria
Rielaborare il curricolo con riferimento alle Nuove Indicazioni Nazionali Informare in maniera chiara e condivisa
Verbali di incontro Foglio firme attestante la consegna della documentazione
Area 6: valutazione, continuità e INVALSI
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Progettare e condividere attività didattiche comuni per le sezioni della scuola dell’infanzia: commissione gruppo scuola Infanzia
Numero incontri per delineare gli obiettivi declinati nel curricolo dell’infanzia a seconda delle fasce di età
Progettazione condivisa
A.S. 2017/2018
Commissione gruppo scuola Infanzia Referente programmazione, curricolo e valutazione Scuola Infanzia
Potenziare i momenti di confronto e scambio tra le insegnanti dell’intersezione
Curricolo infanzia 3,4,5 anni Modello per la programmazione dei percorsi Sviluppo traguardo di competenza 3,4,5 anni
Supportare i tirocinanti dell’Università di Torino
Numero di tirocinanti assegnati al Circolo
Collaborazione con l’Università di Torino Incontri con i tirocinanti e con i loro responsabili
A.S. 2017/2018
Incaricati insegnanti tutor di tirocinio
Fogli firme Università di Torino
Diffondere le iniziative del Territorio (Progetti Comune di Torino, Crescere in città) Diffondere le iniziative proposte dagli enti territoriali
Diffusione brochure “Crescere in città” e iniziative varie. Predisposizione circolari informative Partecipazione agli incontri periodici presso la Circoscrizione Due (Tavolo Tecnico) e i Servizi Sociali (coordinamento scuola-servizi)
A.S. 2017/2018
A.S. 2017/2018
Docenti Referenti Docente Funzione Strumentale
Accogliere e valutare le opportunità offerte dagli enti territoriali per ampliare il piano dell’offerta formativa
Verbali di incontro
Comune di Torino Circoscrizione Due/Servizi Sociali
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ANNO 2017/2018 AREA 3 PARI OPPORTUNITÀ Priorità: 2 - Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici 3 - Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza") Area di processo: ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Obiettivo di processo :
COSTITUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO ALL'INTERNO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI;
POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA LABORATORIALE PER L'APPRENDIMENTO DI ITALIANO E MATEMATICA; SENSIBILIZZAZIONE ALLA FREQUENZA E ORGANIZZAZIONE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA DI INIZIATIVE DI FORMAZIONE PER I DOCENTI SU DISCIPLINE E METODI
L’area 3 si inserisce nel PdM attraverso azioni finalizzate a creare pari opportunità di apprendimento agli alunni, attraverso percorsi e metodologie inclusive che tengono in considerazione i diversi profili e stili di funzionamento, e proponendo interventi mirati e tempestivi al fine di evidenziare eventuali difficoltà e disturbi di apprendimento nei tempi adeguati e previsti per impostare una didattica personalizzata e quindi migliorare gli esiti delle prove e diminuire la variabilità dei dati.
AZIONI PREVISTE RISULTATI ATTESI RESPONSABI-
LITÀ
MODALITÀ DI CONTROLLO E MONITORAGGI
EVIDENZE
Individuazione della figura strumentale per l’integrazione e le pari opportunità
Nomina in sede di Collegio docenti
Dirigente scolastica, STAFF Collegio docenti
Relazione al C.D. Documento di assegnazione incarico firmato dall’insegnante Struttura organizzativa Verbali
Composizione della commissione DSA e del GLI
Definizione nella struttura organizzativa della scuola Pianificazione del lavoro di Commissione
Dirigente scolastica, Figura Strumentale, Collegio Docenti
Relazione al C. D. Scheda di Commissione pianificazione attuazione modalità di verifica e valutazione
Convocazioni e verbali PAI Verbali
Somministrazione Prove individuali di apprendimento (fusione e segmentazione) alunni classi I e II
Revisione della procedura 3.2 Valutazione oggettiva su parametri scientifici
Figura strumentale, Referente e componenti della Commissione, Insegnanti classi I e II
Fasce di livello degli alunni Confronto classi e indici di miglioramento
Verbali di commissione e calendario prove, tabulazioni, grafici
Somministrazione prove collettive e lettura veloce (fine I quadrimestre)
Revisione procedura 3.2 Valutazione oggettiva su parametri scientifici
Figura strumentale, Referente della Commissione insegnanti classi I e II
Esiti Incontri finali e confronto con esperto (n. classi coinvolte e n. ins. partecipanti)
Tabulazioni a cura delle insegnanti di classe Calendario incontri e fogli firme
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Pianificazione di percorsi di formazione
Partecipazione alle proposte inserite nel piano di formazione: “Lettura diagnosi” “La relazione Scuola- famiglia…” “Metodo Bortolato” Proposte Enti vari
Dirigente, Figura strumentale, Insegnanti C.D.
Raccolta dati iscrizione e presenze Relazione al C. D
Iscrizioni/Fogli firme Circolari interne Verbali vari
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AREA: N° 3 PARI OPPORTUNITA’ A. S. 2017 - 2018 DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE: MARIARITA MORICI MACROINDICATORE/I:
− La scuola attiva iniziative di accoglienza per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali − La scuola attiva iniziative di prevenzione − La scuola favorisce il percorso di inclusione
COSA: OBIETTIVI
INDICATORI
COME (processo, realizzazione) inserire commissioni, progetti, monitoraggi… con relativi link alle schede di ognuno
QUANDO (tempi)
CHI (responsabili/ collaboratori/ incaricati/destinatari/risorse)
PERCHÉ (motivazioni, fattori di qualità)
DOCUMENTA- ZIONE inserire la documentazione prodotta con i relativi link alle schede
INTERAZIONI con altri processi/altre aree, partner
Creare condizioni di raccordo e momenti di contatto tra scuola, famiglia, agenzie educative
N. colloqui con: genitori, specialisti/operatori, insegnanti della scuola dell’infanzia e secondaria di primo grado
Commissione continuità Commissione formazione classi prime Progetti “ponte” classi V Colloqui tra diversi ordini di scuola e momenti di osservazione presso le scuole dell’infanzia
Inizio anno scolastico Fine primo quadrimestre Fine secondo quadrimestre
Insegnanti di sostegno e di classe Referenti commissioni continuità
Condivisione di percorsi e continuità degli stessi
Verbali Gruppo Scuola Modulo di colloquio e relativi verbali Modulo “Relazione osservativa”
Area 2 “Apprendimenti e territorio”, Area 6 “Valutazione, invalsi, continuità” Scuole Infanzia e secondarie di primo grado del territorio ASL, Servizi sociali
Coordinare le attività di prevenzione e accoglienza
N. incontri di rete per il progetto Leggere leggeri N. incontri di sportello con esperti e insegnanti partecipanti Esiti e tabulazione
Commissione Dislessia Progetto “Leggere leggeri”. Tabulazione prove
Vedi procedura 3.2 “Prove dislessia” rev. 2 - Settembre 2017
Referente BES Referente Commissione Dislessia Insegnanti della commissione Insegnanti delle classi I e II
Partecipazione Rete di scuole (infanzia, primaria, secondaria di primo grado) Normativa L. 170/2010 Accordo di
Prove classi I e II (individuali e collettive) Parametri di valutazione
Scuole e referenti della Rete Dott.ssa V. Ferraris Dott.ssa L. Pentecoste
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prove N. riunioni di commissione
Alunni classi I e II Insegnanti classi III, IV e V
Programma Città di Torino per l’inclusione scolastica…
Organizzare e coordinare le attività di integrazione e recupero
N. riunioni commissione Gruppo scuola per: richiesta sussidi/materiale/ausili, pianificazione/realizzazione progetti, predisposizione/compilazione modulistica organizzazione dei momenti di contatto con la scuola dell’infanzia. N. riunioni GLI
GLI e suoi sottogruppi di lavoro Progetti alunni disabili. Scheda di monitoraggio Comune. Compilazione modulistica: PDP per alunni BES; Stesura e monitoraggio Piano Annuale Inclusione; PDF, PEI, Relazione osservativa per alunni disabili.
Vedi procedura Inserimento alunni disabili Vedi procedura Inserimento alunni con BES
Ins. di sostegno Insegnanti classe Conduttori dei progetti Alunni disabili e famiglie Alunni delle classi coinvolte
Personale professionalmente preparato Reti di scuole Percorsi di inclusione, prevenzione e contenimento di situazioni di disagio Orientamenti concernenti il Piano triennale dell’Offerta formativa (Decreto legislativo 13 aprile 2017 n.66)
Verbali gruppo scuola e GLI Procedure PDP per alunni BES PEI per alunni disabili PAI Griglia rilevazione BES
Area 2 - 6 Comune di Torino Varie èquipe di lavoro
Partecipare alle riunioni periodiche di rete nel territorio
N. incontri di rete relativi alla formazione/informazione
Rete Inclusione, UTS-NES, CTS
Vedi procedura rete handicap
Insegnanti di sostegno Alunni disabili
Condivisione e prestito d’uso dei sussidi
Accordo di rete Verbali di rete Moduli/progetti per richiesta sussidi
Scuola Polo IIS Gobetti Marchesini – Casale – Vera e Libera Arduino Scuole della rete
Informare su servizi e proposte
Corsi di formazioni proposti sul territorio
Selezione delle proposte e relativa iscrizione
Diversi momenti dell’anno scolastico
Insegnanti di sostegno e curricolari
Aggiornamento/formazione costante
Iscrizioni, attestati, eventuali elenchi ammessi, fogli firme
Enti vari
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ANNO 2017/2018 AREA 4 ETICA, CULTURA E SOLIDARIETÀ Priorità: 2 - Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici e nelle prove INVALSI 3 - Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza") Area di processo: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Obiettivo di processo : POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA LABORATORIALE PER
L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA COSTITUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO ALL’INTERNO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI SENSIBILIZZAZIONE ALLA FREQUENZA E ORGANIZZAZIONE ALL’INTERNO DELLA SCUOLA DI INIZIATIVE DI FORMAZIONE PER I DOCENTI
AZIONI PREVISTE RISULTATI ATTESI RESPONSABILITÀ MODALITÀ DI
CONTROLLO E MONITORAGGI
EVIDENZE
Individualizzazione della figura strumentale per l’area “etica, cultura e solidarietà”
Nomina in collegio dei docenti
Dirigente scolastica, collegio dei docenti, staff
Relazione al C.D. Documento di assegnazione incarico. Struttura organizzativa Verbali
Formalizzazione delle commissioni “cultura e solidarietà” e “stranieri”. Pianificazione degli incontri e delle proposte
Approvazione delle commissioni inserite nella struttura organizzativa. Stesura del piano di lavoro annuale.
Dirigente scolastica, funzioni strumentali, collegio dei docenti Funzione strumentale e membri della commissione
Relazione al C.D. Compilazione Schede progetto nelle quali vengono esplicitate: -pianificazione -attuazione -modalità di verifica e valutazione
Struttura organizzativa Verbale del collegio dei docenti Verbale incontri di commissione
Creazione di gruppi di lavoro per alunni stranieri per la conoscenza e/o l’approfondimento delle lingua italiana
Miglioramento nella capacità di comprensione di testi scritti e orali e nella comunicazione in lingua italiana sia in forma scritta che oralmente
Membri della commissione stranieri, insegnanti coinvolti
Prove individuali di livello. Prove comuni di fine anno scolastico
Calendario incontri, programma-zione, prove
Pianificazione di percorsi di formazione
Incontri di formazione sull’inclusione per insegnanti che lavorano con gli alunni stranieri per il potenziamento della lingua italiana
Referente formazione, commissione stranieri, insegnanti
Raccolta dati di presenza, valutazione corso/conferenza Relazioni al C.D.
Fogli firme, questionari Verbali C.D.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Coinvolgimento più attivo dei genitori in azioni proposte per tutto il circolo
Funzione strumentale, commissione cultura e solidarietà
Numero genitori partecipanti
Elenco nominativo dei genitori
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AREA N°:4 CULTURA E SOLIDARIETA’ A.S. 2017/2018
DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE: FRIZZI STEFANIA
MACROINDICATORE/I:
La scuola educa al piacere della lettura per conosc ere e apprendere
La scuola educa alla solidarietà attiva verso color o che hanno più bisogno
La scuola favorisce l’integrazione di alunni e fami glie provenienti da altri paesi
COSA: OBIETTIVI
INDICATORI
COME (processo, realizzazione) inserire commissioni, progetti, monitoraggi … con relativi link alle schede di ognuno
QUANDO (tempi)
CHI (responsabili/ collaboratori/ incaricati/destinatari/risorse)
PERCHÉ (motivazioni, fattori di qualità)
DOCUMENTA- ZIONE inserire la documentazione prodotta con i relativi link alle schede
INTERAZIONI con altri processi/altre aree, partner
Educare al piacere della lettura
Partecipazione delle classi alle attività culturali proposte: letture in biblioteca, prestito libri…
Letture dei bambini delle classi V per i bambini delle classi I Letture di storie di Natale da parte di genitori e nonni e dei bambini di IV alla scuola dell’infanzia Utilizzo delle sale lettura per il prestito dei libri Commissione cultura e solidarietà
Novembre 2017 Dicembre 2017 Ottobre 2017-Giugno 2018
Referenti biblioteca Commissione cultura Funzione strumentale area 4 Insegnanti dei tre plessi
Stimolare il piacere della lettura e il desiderio di conoscere e apprendere
Verbali commissione cultura Modulo per la prenotazione dell’uso della sala lettura Registro prestito libri Calendario dei turni di partecipazione alle letture
Genitori e nonni degli alunni
Educare alla lettura e all’ascolto di testimoni come fonte di conoscenza
Partecipazione delle classi alle attività culturali proposte: prestito libri, incontro con esperti e testimoni, partecipazione a proposte del
Letture di storie Incontri con testimoni di eventi e fatti di rilievo Commissione cultura e solidarietà
Novembre - Dicembre 2017 Gennaio – Giugno 2018
Referenti biblioteca Commissione cultura Funzione strumentale area 4
Valorizzazione di testimonianze di eventi storici e culturali Coinvolgimento degli alunni negli avvenimenti storici
Verbali commissione cultura Calendario dei turni di partecipazione alle letture
Genitori, nonni, esperti e testimoni esterni alla scuola, enti esterni (Comune, circoscrizione, associazioni, musei…)
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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territorio Insegnanti dei plessi Casalegno e Don Milani
e culturali che riguardano il nostro paese
Circolari e volantini
Educare alla lettura come fonte di scambio e confronto fra culture
Partecipazione delle classi alle attività culturali proposte: prestito libri multiculturali, incontro con persone di altre culture
Letture di storie in lingua originale Partecipazione ad incontri proposti da enti e/o associazioni Commissione cultura e solidarietà Commissione integrazione stranieri
marzo-aprile 2018 Commissione cultura Commissione stranieri Referenti progetti di integrazione stranieri Funzione strumentale area 4
Valorizzazione dello scambio con altre culture
Circolari di incontri organizzati Calendario dei turni di partecipazione alle letture
Circoscrizione, biblioteche civiche, associazioni operanti sul territorio
Valorizzare l’apporto di famiglie, di esperti, di testimoni, di enti esterni alla scuola
Partecipazione delle classi ad incontri con persone esterne alla scuola Partecipazione attiva di persone esterne alla scuola ad attività promosse dalla scuola e/o dalle classi (letture in biblioteca, festa di fine anno…)
Incontri con testimoni di fatti ed eventi di particolare interesse storico-culturale Incontri con persone esperte in un determinato settore Letture di racconti da parte di genitori e nonni di alunni del Circolo Progetti offerti alla scuola da enti esterni (cooperative, associazioni, circoscrizione, Comune, …) Commissione cultura e solidarietà
Ottobre 2017– giugno 2018 dicembre 2017, marzo – aprile 2018 Ottobre 2017 – giugno 2018
Referenti biblioteca Commissione cultura Funzione strumentale area 4
Coinvolgimento degli adulti, genitori, esperti, volontari. Sensibilizzazione alle opportunità educativo-culturali offerte dal territorio
Circolari incontri con artisti, autori, esperti Registro persone esterne intervenute ad ampliare l’offerta formativa della scuola Circolari e volantini su proposte fatte dal territorio
Genitori, nonni, esperti e testimoni esterni alla scuola
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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Favorire la Comunicazio-ne all’interno del circolo tra alunni, famiglie, insegnanti
Diffusione della pubblicazione di fine anno e del diario scolastico Efficacia delle comunicazioni di eventi organizzati dalla scuola Diffusione delle attività svolte dalle classi/sezioni
Pubblicazione di fine anno Diario scolastico del circolo Eventi organizzati dalla scuola e aperti alle famiglie (Festa di fine anno della scuola, feste delle classi/sezioni) Esposizione di lavori, pubblicazione sul sito Commissione cultura e solidarietà
Maggio 2018 Maggio 2018 Ottobre 2017 – Giugno 2018 Ottobre 2017 – Giugno 2018
Referenti biblioteca Commissione cultura Funzione strumentale area 4 Insegnanti dei tre plessi
Comunicazione all'interno del Circolo di esperienze significative
Circolari, cartelli informativi, avvisi alle famiglie Resoconti del ricavato dalla pubblicazione di fine anno, del diario e di altre raccolte effettuate Elaborati delle classi/sezioni
Insegnanti dei tre plessi, alunni e loro famiglie
Educare alla solidarietà, all’accoglien-za, alla convivenza democratica
Partecipazione degli alunni, delle famiglie, delle classi alle iniziative di solidarietà Contributi versati a enti, associazioni, organizzazioni per sostenere progetti a favore di chi ha bisogno
Incontri con volontari Unicef sui temi della solidarietà e dei diritti Laboratorio “Casa delle Pigotte” Realizzazione e adozione di Pigotte Mercatino della solidarietà Commissione cultura e solidarietà Commissione integrazione stranieri
Novembre 2017– aprile 2018 Ottobre – Dicembre 2017, Febbraio – Aprile 2018 Ottobre – Dicembre 2017 Febbraio – Marzo 2018
Referenti biblioteca Commissione cultura e solidarietà Referente Unicef Referente progetto “La casa delle Pigotte” Funzione strumentale area 4 Insegnanti dei tre plessi
Educazione alla solidarietà attraverso realizzazioni pratiche
Verbali commissione cultura e solidarietà Calendario attività del laboratorio Calendario degli incontri con le classi Volantini per pubblicizzare le varie iniziative
Alunni e loro famiglie. Interazione con associazioni, enti, organizzazioni
Valorizzare l’apporto di famiglie, di esperti, di testimoni, di
Partecipazione delle classi ad incontri con persone esterne alla scuola
Incontri con volontari Unicef sui temi della solidarietà e dei diritti dei bambini
Novembre 2017 – Aprile 2018
Referente progetto “La casa delle Pigotte” Funzione
Coinvolgimento degli adulti, genitori, esperti, volontari.
Registro persone esterne intervenute ad ampliare l’offerta formativa della scuola
Genitori, nonni, esperti e testimoni esterni alla scuola
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enti esterni alla scuola
Partecipazione attiva di persone esterne alla scuola ad attività promosse dalla scuola(laboratorio Pigotte, mercatino della solidarietà, incontri…)
Laboratorio “Casa delle Pigotte” Produzione di Pigotte da far adottare Progetti offerti alla scuola da enti esterni (cooperative, associazioni, circoscrizione…) Commissione cultura e solidarietà
Ottobre 2017 – Aprile 2018
strumentale area 4
Favorire l’integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie
Partecipazione di alunni stranieri ad attività di rinforzo della lingua italiana
Attività di laboratorio per bambini stranieri inseriti nelle scuole del circolo Commissione integrazione stranieri
Ottobre 2017-Maggio 2018
Referenti progetti di integrazione stranieri Docenti delle classi in cui sono inseriti bambini stranieri Commissione cultura e solidarietà
Favorire l’integrazione dei bambini stranieri attraverso una migliore conoscenza della lingua italiana
Progetti laboratori di integrazione
Insegnanti dei tre plessi, alunni e loro famiglie. Interazione con associazioni, enti, organizzazioni
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ANNO 2017/2018 AREA 5 – RICERCA, INNOVAZIONE, NUOVE TECNOLOGIE Priorità: 2 - Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici 3 - Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza") Area di processo:
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
Obiettivo di processo:
POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA LABORATORIALE PER L’APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA E DELL’ITALIANO SENSIBILIZZAZIONE ALLA FREQUENZA E ORGANIZZAZIONE ALL’INTERNO DELLA SCUOLA DI INIZIATIVE DI FORMAZIONE PER I DOCENTI SU DISCIPLINE E METODI IMPIEGO DELLE PRATICHE DEL COOPERATIVE LEARNING
AZIONI PREVISTE
RISULTATI ATTESI RESPONSABILITÀ MODALITÀ DI CONTROLLO E MONITORAGGI
EVIDENZE
Individuazione F.S. per l’Area 5: Ricerca, innovazione, nuove tecnologie
Nomina Collegio Docenti
- D.S. - STAFF - Collegio Docenti
Relazione al C.D. - Documento di incarico - Struttura organizzativa - Verbali
Attivazione corsi di formazione su metodologie didattiche innovative
Partecipazione dei docenti del Circolo ai progetti formativi
- Docente F.S. - Animatore digitale
- Raccolta dati sulla partecipazione alla formazione - Questionario di gradimento sui percorsi di formazione proposti.
- Fogli firme - Tabulazione dei risultati del questionario di gradimento
Rilevazione n° classi che utilizzano la metodologia del C.L.
Diffusione delle pratiche del C.L. nelle classi
- F.S. - Referenti del C.L. - Referenti dei progetti
Sondaggio sull’uso del C.L.
- Tabulazione dei dati del sondaggio - Schede di progetto
Rilevazione n° classi che utilizzano metodologie innovative
Diffusione di pratiche didattiche innovative nelle classi, anche attraverso la predisposizione e adesioni a specifici progetti
- F.S. - Referenti dei progetti
Sondaggio sull’uso delle metodologie innovative nelle classi
- Tabulazione dei dati del sondaggio - Schede di progetto - Relazioni al Collegio dei Docenti
Progetto “Riconnessioni”
Potenziamento della connessione Internet (azione # 1 del PNSD) Adesione a iniziative e corsi di formazione proposti nell’ambito del progetto e successiva
- Scuole in rete: Media “Caduti di Cefalonia” (capofila), Media “Antonelli”, DD “Casalegno” - Docente F.S. - Referenti del progetto
Partecipazione a formazione e incontri di follow up a cura della Fondazione Compagnia di San Paolo
- Accordo di rete - Verbali incontri di formazione - Fogli firme - Numero docenti formati in rappresentanza dell’Istituto e
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loro disseminazione attraverso predisposizione di formazione interna (azioni # 25 e # 26 del PNSD) Sperimentazione da parte di insegnanti di nuove forme di insegnamento e condivisione
- Docenti formatori successivamente all’interno dell’Istituto - Elaborati prodotti dai corsisti - Tabulazione dei risultati del questionario di gradimento
Candidatura per la realizzazione di un Progetto PON - FSE 2014-2020, Asse I - Competenze di base -
Sviluppo delle competenze di base degli alunni della scuola primaria, con particolare riferimento alle discipline matematica e italiano attraverso metodologie e strumenti digitali innovativi
- D.S. - Docente F.S. - Docente referente del progetto
Progetto presentato
- Proposta di candidatura - progetto presentato
Promozione e sperimentazione di percorsi metodologico-didattici innovativi e di didattica laboratoriale
Esplicitati nelle schede progetto
- Docente F.S. - Referenti di progetto
Restituzione della ricaduta didattica dei progetti, attraverso redazione dell’apposita scheda e/o relazione in Collegio Docenti
- Schede di progetto
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DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE: Laura Gasparri
MACROINDICATORE/I:
La scuola mette a disposizione e valorizza le profe ssionalità nell’ambito dell’innovazione e della ric erca, coordinandone le iniziative di sperimentazion e e formazione e curando l’organizzazione e la gestione di spazi e attrezzature tradizionali e tecnologici dei laboratori. La scuola agevola le comunicazioni esterne con l’ut enza e quelle interne con il personale tramite il s ito scolastico.
COSA: OBIETTIVI
INDICATORI
COME (processo, realizzazione) inserire commissioni, progetti, monitoraggi … con relativi link alle schede di ognuno
QUANDO (tempi)
CHI (responsabili/ collaboratori/ incaricati/destina-tari/risorse)
PERCHÉ (motivazioni, fattori di qualità)
DOCUMENTA- ZIONE inserire la documentazione prodotta con i relativi link alle schede
INTERAZIONI con altri processi/altre aree, partner
Promuovere, realizzare e sperimentare percorsi metodologico-didattici innovativi e di didattica laboratoriale
- numero di progetti di didattica laboratoriale e di sperimentazione/innovazione metodologico-didattica - coinvolgimento degli alunni - livelli di competenza acquisita dagli alunni - gradimento dei progetti da parte degli utenti
- progetti legati a: metodologie didattiche innovative e didattica digitale Cooperative Learning lingua inglese nella scuola dell’infanzia
- a.s. 2017/’18 - a.s. 2017/’18 - a.s. 2017/’18
Dirigente Scolastico. Collaboratori: - Docente F.S. - Animatore digitale - Referenti progetto - Classi coinvolte Collaboratori: - Docente F.S. - Referenti C.L. - Scuola dell’infanzia (sezioni coinvolte) - Scuola primaria (classi coinvolte) - Docente F.S. Referenti progetto - Scuola dell’infanzia (sezioni coinvolte)
- sperimentazione e diffusione di nuove pratiche e strategie metodologico-didattiche - interscambio tra docenti di esperienze e buone pratiche - realizzazione di una piena cittadinanza e inclusione digitale
- schede progetto dove vengono esplicitate: pianificazione attuazione modalità di verifica e valutazione - relazioni al Collegio dei Docenti - circolari che diffondano corsi e progetti relativi a metodologie didattiche innovative - materiali prodotti dalle classi/sezioni - materiali prodotti da insegnanti
CESEDI (consulenza e formazione CL)
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Potenziare la connessione Internet Promuovere e condividere percorsi didattici innovativi attraverso strumenti digitali
- installazione della banda ultra larga - sperimentazione di nuove forme di insegnamento, formazione e condivisione - numero docenti formati
Progetto “Riconnessioni” Corsi di formazione interna proposti per la disseminazione di buone prassi e metodologie didattiche innovative
- a.s. 2017/’18
- D.S. - Docente F.S. - Docenti referenti - Docenti formatori - Scuola primaria
- diffusione di nuove pratiche e strategie metodologico-didattiche - interscambio tra docenti di esperienze e buone pratiche - aumento di competenze digitali sia da parte di insegnanti che di alunni
- partecipazione a incontri di formazione e iniziative proposte dalla Fondazione San Paolo di Torino - elaborati prodotti per la restituzione dei corsi proposti
- Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino - MIUR-USR Piemonte - Comune di Torino
Innalzare i livelli di competenza in base ai moduli scelti da parte delle famiglie relativamente al progetto PON - FSE Competenze di base Migliorare gli esiti degli scrutini finali Integrare risorse e strumenti digitali e multimediali per la realizzazione dell’attività didattica
- numero richieste di partecipazione al progetto PON - FSE Competenze di base da parte delle famiglie
Progetto PON - FSE Competenze di base
- a.s. 2017/’18
- D.S. - Docente F.S. - Docente referente del progetto
- aumento di competenze da parte degli alunni sia digitali che nelle discipline di base di Italiano e Matematica
- proposta di candidatura per la realizzazione del progetto
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell’Istruzione Scolastica
Coordinare PROGETTI DIDATTICI INNOVATIVI: obiettivi specificati in ogni scheda progetto
- esplicitati nelle schede progetto
- supporto a richiesta nelle varie fasi progettuali - monitoraggio delle progettualità attivate
- tutto l’anno - giugno 2018
- Docente F.S. - Referenti dei progetti
- sperimentazione e diffusione di nuove pratiche e strategie metodologico-didattiche per migliorare l’ambiente di apprendimento
- schede progetto - relazioni al Collegio dei Docenti
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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Formare i docenti di scuola primaria sull’uso del registro elettronico
- numero di docenti di scuola primaria che partecipano al percorso di formazione
- organizzazione e gestione di un corso di formazione sull’uso del registro elettronico - monitoraggio partecipazione corso
- novembre 2017 - entro novembre 2017
Dirigente Scolatico. - Docente formatore: Animatore digitale
- aumento di competenze digitali - dematerializzazione dei documenti
- fogli firme corsi di formazione - registri elettronici compilati - questionari di gradimento
Supportare i docenti di scuola primaria sull’uso del registro elettronico e degli strumenti digitali
- numero di risposte alle richieste dei docenti
- consulenza su richiesta
- tutto l’anno - Docente F.S. - Referenti dei laboratori - Animatore digitale
- aumento di competenze digitali
- implementazione delle funzioni in utilizzo del registro elettronico
Attivare corsi di formazione su metodologie didattiche innovative
- numero di docenti formati
- organizzazione e gestione di corsi specifici
- tutto l’anno Dirigente Scolastico. - Docente formatore - Animatore digitale
- aumento di competenze digitali da parte dei docenti e, conseguentemente, degli alunni
- fogli firme corsi di formazione - questionari di gradimento del corso di formazione
Condividere regole di accesso e utilizzo dei laboratori
- monitoraggio sul corretto uso dei laboratori - rilevazioni eventuali inosservanze dei regolamenti e/o danneggiamenti dei materiali in essi contenuti
- divulgazione dei regolamenti - revisione dei regolamenti specifici per ogni laboratorio (se necessario)
- a.s. 2017/’18 - Docente F.S. - Responsabile dei laboratori - Referenti dei laboratori Destinatari: - tutti i docenti e le classi che fruiscono dei laboratori
- laboratori efficienti - interventi tempestivi in caso di problemi/guasti - conoscenza e condivisione di procedure da parte di tutti
- regolamenti d’uso laboratori (musica, scienze, pittura, sala lettura, palestra, psicomotricità)
- favorire l’uso dei laboratori
- numero di classi che fruiscono dei laboratori - numero di accessi ai laboratori - numero aggiornamenti
- compilazione calendari d’accesso - uso dei registri attività - aggiornamento degli elenchi dei materiali
- entro novembre 2017 - tutto l’anno - entro giugno 2018
- docente F.S. - Responsabili di laboratorio - tutti i docenti che utilizzano i laboratori - responsabili di laboratorio
- possibilità per tutti di fruire dei laboratori - divulgazione delle novità nelle dotazioni dei laboratori
- calendari d’accesso - registri attività - elenchi materiali
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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elenchi materiali presenti nei laboratori
- monitoraggio uso laboratori
- giugno 2018
- Docente F.S.
- questionari di monitoraggio
Agevolare l’utilizzo dei laboratori di informatica migliorandone l’organizzazione e la gestione
- numero di classi che utilizzano i laboratori di informatica - numero di accessi ai laboratori - numero di interventi di manutenzione - tempestività degli interventi di manutenzione da parte del referente interno (max 7 gg. dalla segnalazione) - numero di collaudi delle attrezzature tecnologiche
- compilazione calendari d’accesso - uso dei registri attività - uso del registro segnalazioni - uso del registro di manutenzione - monitoraggio uso laboratori informatica - firma documenti di collaudo
- entro novembre 2017 - tutto l’anno - tutto l’anno - giugno 2018 - in corso d’anno
- Docente F.S. - Docenti responsabili di laboratorio - tutti i docenti che utilizzano i laboratori informatici - docente F.S. - Animatore digitale - Docente F.S. - Docenti individuati per il collaudo
- possibilità per tutti di fruire dei laboratori di informatica - rilevazione di esigenze, necessità e risoluzione dei problemi - rinnovamento dotazioni informatiche
- calendari d’accesso - registri attività - registro delle segnalazioni - registro manutenzione - questionari di monitoraggio - verbali di collaudo
- assistenza tecnica ditta esterna
Acquisire / rinnovare le attrezzature
- numero di acquisti di attrezzature
- richieste di acquisti di materiale - attività di fund rising e compilazione di bandi di concorso
- in corso d’anno - tutto l’anno
- D.S. - Docente F. S. - Animatore digitale - Team per l’Innovazione Digitale
- rilevazione di necessità di acquisto/rinnovamento/sostituzione materiali
- richieste di acquisti di materiale - compilazione bandi di concorso
- interazione con la Segreteria per l’acquisizione dei preventivi
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Potenziare uso della LIM Formare/ aggiornare i docenti sull’uso della LIM (a richiesta)
- numero di utilizzi della LIM - partecipazione dei docenti al corso di formazione/ aggiornamento
- utilizzo del registro di prenotazioni e attività - monitoraggio sull’uso della LIM - organizzazione e gestione di un corso di formazione/ aggiornamento sull’uso della LIM - monitoraggio partecipazione e gradimento corso
- tutto l’anno - giugno 2018 - a richiesta - a fine corso
- docente F.S. - Responsabili laboratori informatica - Docente F.S. - Animatore digitale
- possibilità per tutti di utilizzare la LIM - aumento competenze digitali - sperimentazione tecnologie didattiche innovative
- registro prenotazione LIM (Casalegno e don Milani) - fogli firme partecipazione corso formazione - questionario di gradimento del corso per i docenti
Coordinare attività dei referenti dei laboratori e delle attività sportive e musicali
- utilizzi dei laboratori e della palestra
- monitoraggio sul corretto uso dei laboratori - rilevazioni eventuali inosservanze dei regolamenti e/o danneggiamenti dei materiali in essi contenuti - richieste di acquisti di materiale
- tutto l’anno
- Docente F. S. - Responsabile dei laboratori - Referenti dei laboratori - Referenti delle attività sportive e musicali
- laboratori efficienti - interventi tempestivi in caso di problemi/guasti - conoscenza e condivisione di procedure da parte di tutti - rilevazione di necessità di acquisto/rinnovamento/sostituzione materiali
- calendari d’accesso - registri attività - elenchi materiali - richieste di acquisti di materiale - registro delle segnalazioni
Associazioni musicali e società sportive
Condividere con le famiglie il Patto Educativo di Corresponsabilità
- livello di condivisione del PEC (esito atteso: ≥ 95%)
- monitoraggio firme PEC
- marzo 2018 - D.S. - Docente F.S. - Docente responsabile del trattamento dei dati personali
- confronto e condivisione di obiettivi educativi tra scuola e famiglia
- fogli firme PEC - famiglie degli alunni
Revisionare il Regolamento d’Istituto
- pubblicazione del nuovo Regolamento d’Istituto
- revisione e stesura del Regolamento d’Istituto aggiornato
- se necessario - D.S. - Docente F.S.
- aggiornamento dei documenti del Circolo
- nuovo Regolamento d’Istituto
- D.S., Collegio dei Docenti, Consiglio d’Istituto
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Revisionare la Carta dei Servizi
- pubblicazione della nuova Carta dei Servizi
- revisione e stesura della Carta dei Servizi aggiornata
- se necessario - D.S. - Docente F.S.
- aggiornamento dei documenti del Circolo
- nuova Carta dei Servizi
- D.S., Collegio dei Docenti, Consiglio d’Istituto
Gestire in modo sicuro le password Assicurare un uso corretto delle reti
- rispetto della procedura di gestione password contenuta nel DPS - monitoraggio sulla protezione dei dati digitali; monitoraggio degli accessi in rete.
- applicazione procedura di gestione delle password - rilevazione di eventuali violazioni nell’accesso ai pc o ai programmi tramite login e alla rete
- in corso d’anno - in corso d’anno
- Incaricato gestione password - Dirigente Scolastico - Docente F.S. - Animatore digitale - Responsabile trattamento dati personali
- garanzia di protezione dei dati
- tabella password segreterie depositata in armadio blindato - tabella password Registro Elettronico c/o assistente amministrativo incaricato - tabella password area riservata sito scolastico
- DS, DSGA, Assistenti Amministrativi, tecnico informatico esterno
Diffondere iniziative volte a favorire un uso corretto e consapevole della rete
- iniziative di formazione/ aggiornamento per i docenti - condivisione di materiali didattici ad uso di docenti ed alunni - stesura di monitoraggi specifici
- incontri di formazione per i docenti, gli alunni ed eventualmente le loro famiglie. - monitoraggi a più livelli (docenti, alunni, …)
- tutto l’anno - Dirigente Scolastico - Docente F.S. - Animatore digitale - Referente del bullismo e del cyberbullismo
- necessità di azioni di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo
- partecipazione a corsi specifici - circolari in cui si segnalino e diffondano documenti ed iniziative specifiche - materiali didattici prodotti o condivisi - monitoraggi e loro esiti
- diffondere iniziative volte a favorire un uso corretto e consapevole della rete
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Rendere accessibili le informazioni in formato digitale Revisionare ed aggiornare la modulistica Fornire l’accesso alla modulistica in formato digitale
- tempestività di aggiornamento delle informazioni sul sito scolastico - numero moduli revisionati/ aggiornati - numero moduli pubblicati nell’area riservata del sito (docenti) e nell’area pubblica (utenza)
- aggiornamento del sito scolastico - correzione dei moduli in formato digitale - gestione dell’area riservata ai docenti sul sito
- in corso d’anno - se necessario - tutto l’anno
- D.S. - Amministratore del sito scolastico - D.S. - Amministratore del sito scolastico - D.S. - Amministratore del sito scolastico
- accessibilità e tempestività delle comunicazioni
- sito - dossier dei moduli dell’Istituto
- tutte le aree, DS, DSGA, segreteria
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ANNO 2017/2018 AREA 6 VALUTAZIONE, CONTINUITÀ, INVALSI Priorità: 1-Omogeneità valutativa tra le classi 2-Riduzione della variabilità dei punteggi tra le classi nei risultati scolastici 3-Miglioramento degli esiti delle prove comuni di competenza di italiano e matematica (indicatore di scuola "Esiti prove competenza") Aree di processo:
RISULTATI SCOLASTICI VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI PRESENZA DI PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE GRUPPI DI LAVORO DEGLI INSEGNANTI CONTINUITÀ
Obiettivi di processo: SPERIMENTAZIONE DEL DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI REVISIONE DEI CRITERI PER LA FORMAZIONE CLASSI REVISIONE DELLE PROVE DI COMPETENZA DI ISTITUTO COSTITUZIONE DI GRUPPI DI LAVORO ALL'INTERNO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
L'area della valutazione è particolarmente interessata e coinvolta nel piano di miglioramento, poiché le modalità valutative e i risultati rilevati riflettono e accompagnano tutte le azioni messe in atto dall'istituzione scolastica per l'apprendimento e per il conseguimento delle competenze da parte degli alunni.
AZIONI PREVISTE RISULTATI ATTESI
RESPONSABILITA’ MODALITÀ DI CONTROLLO E MONITORAGGI
EVIDENZE
Individuazione della figura strumentale per l' area “ valuta-zione, continuità, Invalsi”
Nomina in sede di Collegio Docenti
Dirigente Scolastica STAFF Collegio docenti
Relazione al CD Documento di assegnazione incarico Struttura organizzativa Verbale CD
Formalizzazione delle commissioni “valutazione” “continuità” “formazione classi prime” “formazione sezioni scuola infanzia”
Approvazione delle commissioni inserite nella struttura organizzativa. Stesura del piano di lavoro annuale.
Dirigente Scolastica Funzioni Strumentali Collegio Docenti Funzione strumentale e membri delle commissioni
Verbali di incontro delle commissioni
Struttura organizzativa Verbale del Collegio dei Docenti
Sperimentazione del Documento sulla valutazione
Utilizzo del Documento da parte dei docenti
Docenti Osservazioni da parte delle interclassi
Verbali incontri di interclasse
Osservazioni e criticità riscontrate dai docenti
Revisione del Documento sulla valutazione
-FS -Commissione valutazione
Documento sulla valutazione revisionato
Verbale commissione valutazione
Proposta del Documento rivisto
Approvazione del Documento
DS Collegio Docenti
Nuovo Documento sulla valutazionedegli alunni
Verbale Collegio Docenti
Revisione delle prove di competenza di istituto
Sperimentazione delle nuove prove di competenza
FS Commissione valutazione Docenti
Esiti delle prove Relazione FS
Rilevazione degli esiti nelle prove periodiche (ingresso, primo quadrimestre,finali)
Individuazione dei dati di variabilità interna alle classi e tra le classi
FS Commissione valutazione
Tabulazione risultai Relazione FS
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Analisi e confronto dei risultati nelle prove periodiche, nelle prove comuni di competenza di istituto, e della scheda di valutazione
Individuazione dei dati positivi e delle criticità
FS Commissione Valutazione
Documento di sintesi presentato al Collegio Docenti
Verbale di commissione
Sperimentazione delle prove di ingresso per le classi prime in continuità con la scuola dell’infanzia
Utilizzo delle prove di ingresso nelle classi prime
FS Commissione Valutazione Docenti classi prime
Tabulazione degli esiti Prove di ingresso
Verbale di commissione
Distribuzione alle varie interclassi di schede per l'autovalutazione degli alunni
Utilizzo delle schede
FS Commissione Valutazione
Monitoraggio sull'utilizzo delle schede Esito del monitoraggio
Verbale di commissione
Formazione/informazione sul modello di Certificazione delle Competenze ministeriale
Compilazione del modello di Certificazione delle Competenze
FS Commissione Valutazione Docenti classi quinte
Utilizzo del modello Verbale del Collegio Docenti Verbale della commissione
Analisi dei criteri utilizzati per la formazione classi prime
Revisione dei criteri per la formazione classi
FS Commissione formazione classi
Formazione classi prime
Verbale della commissione
Relazione al Collegio Docenti
Utilizzo dei criteri proposti
FS Commissione formazione classi
Verifica formazione classi (inizio anno successivo)
Verbale Collegio Docenti
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AREA 6 VALUTAZIONE, INVALSI, CONTINUITÀ A.S. 2 017-2018 DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE: VALERIA CAMIA MACROINDICATORE/I: La scuola favorisce la progettazione di prove di c ompetenza e l'utilizzo di criteri comuni e condivis i di valutazione La scuola analizza i risultati delle prove nell'ott ica del miglioramento La scuola promuove iniziative di continuità tra gl i ordini di scuola precedenti e successivi COSA:
OBIETTIVI
INDICATORI
COME (processo, realizzazione) inserire commissioni, progetti, monitoraggi… con relativi link alle schede di ognuno
QUANDO (tempi)
CHI (responsabili/ collaboratori/ incaricati/destinatari/risorse)
PERCHÉ (motivazioni, fattori di qualità)
DOCUMENTA- ZIONE inserire la documentazione prodotta con i relativi link alle schede
INTERAZIONI con altri processi/altre aree, partner
Sperimentare le nuove prove di ingresso per la valutazione dei prerequisiti degli alunni delle classi prime in conformità con le prove finali della scuola dell’infanzia
Esiti prove d’ingresso classi prime Risultato atteso: tutte le insegnanti confrontano la tabella traguardi di competenza scuola infanzia / scuola primaria
Utilizzo delle nuove prove di ingresso Raccolta dati su tabelle predisposte Commissione Valutazione Monitoraggio: conteggio esiti prove d’ingresso
A.S. 2017-2018
Funzione strumentale area 6 Commissione valutazione Destinatari: docenti/ alunni delle classi prime della scuola primaria del Circolo
Definizione concordate degli indicatori di valutazione Somministrazione di prove concordate Tabulazione comune
Prove di ingresso Area 6 -verbali incontri
Area 2 Apprendimenti Referente infanzia Area 6 Continuità : -attività di raccordo con le scuole dell’ordine precedente
Predisporre, condividere, utilizzare strumenti per la valutazione delle competenze della scuola dell’infanzia
Esiti prove per competenze finali Risultato atteso: tutte le sezioni utilizzano strumenti comuni per la valutazione
Raccolta dati su tabelle predisposte Commissione Valutazione Monitoraggio: -conteggio esiti prove per competenza finali b/i 5 anni
A.S. 2017-2018 Destinatari: alunni della scuola infanzia del Circolo
Utilizzo di prove comuni per la rilevazione delle competenze della scuola dell’infanzia
Schede predisposte elaborate dai docenti della scuola dell'infanzia
Area 2 Apprendimenti Docenti della scuola dell'infanzia
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Predisporre condividere utilizzare strumenti per la valutazione degli apprendimenti
Esiti finali di I e II quadrimestre di italiano e matematica Risultato atteso: tutte le interclassi utilizzano strumenti comuni per la valutazione
Raccolta dati su moduli predisposti Commissione Valutazione Monitoraggio: conteggio voti di italiano e di matematica (I e II quadrimestre) -comparazione
A.S. 2017-2018 Funzione strumentale area 6 destinatari: -docenti/ classi/ alunni della scuola primaria del Circolo
Definizione concordate degli indicatori di valutazione utilizzo di prove comuni condivisione criteri e tempi tabulazione
Verbali incontri di commissione valutazione Scheda valutazione alunni -moduli: Area 6 -tabelle: Area 6
Area 2 Apprendimenti Referenti d’interclasse
Elaborare e sperimentare nuove prove di competenza di istituto Uniformare le fasce di livello con quelle indicate nella scheda ministeriale di certificazione delle competenze
Esiti competenze finali di italiano e matematica risultato atteso: in aumento percentuale
Raccolta dati su tabelle predisposte Commissione Valutazione Monitoraggio: - conteggio esiti prove finali per competenze -comparazioni
A.S. 2017-2018
Funzione strumentale area 6 Commissione valutazione destinatari: -docenti/ classi/ alunni della scuola primaria del Circolo
Utilizzo di prove comuni per la rilevazione delle competenze finali di italiano e di matematica (elaborate dalla Commissione Valutazione)
Verbali incontri di commissione valutazione Procedura: somministrazione prove per competenze Prove predisposte Rubrica di valutazione
Area 2 Referenti d’interclasse
Predisporre, condividere, utilizzare strumenti per l’autovalutazione degli alunni
numero prove/schede utilizzate per classe risultato atteso: tutte le classi utilizzano strumenti per l’autovalutazione degli alunni
Commissione Valutazione Monitoraggio: conteggio strumenti (tempi/momenti) di autovalutazione dell’alunno
A.S. 2017-2018 Funzione strumentale area 6 destinatari: docenti/ alunni della scuola primaria del Circolo
Utilizzo di prove comuni di autovalutazione per gli alunni
Schede predisposte elaborate dalla Commissione Valutazione
Area 2 Referenti d’interclasse
Sperimentare il Documento sulla valutazione degli alunni
Tutti i docenti utilizzano il documento
:Commissione Valutazione Incontri di interclasse
A.S. 2017-2018 Funzione strumentale area 6 Commissione valutazione Docenti
Condividere strumenti criteri e modalità di valutazione
Verbali Area 2 Referenti di interclasse Collegio Docenti
Formare/informare sul modello di certificazione delle competenze ministeriale
Tutte le classi quinte del Circolo utilizzano il documento
Incontri funzione strumentale area6 Interclasse di quinta
A.S. 2017-2018 Funzione strumentale area 6 Funzione strumentale area 2 Commissione valutazione
Utilizzare il modello di certificazione delle competenze in base alle Indicazioni Nazionali
Scheda per la certificazione delle competenze Verbali area 6
Interclasse di quinta Area 2 Apprendimenti
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Organizzare le prove INVALSI Analizzare e confrontare gli esiti INVALSI 2017
Individuazione dei dati di variabilità interna alle classi e tra le classi Proposte per il miglioramento
Organizzazione somministrazione e correzione prove Incontro/confronto con le interclassi interessate
A.S. 2017-2018 Dirigente Scolastica Referente INVALSI Docente Collaboratrice Insegnanti delle interclassi interessate
Condividere collegialmente proposte per il miglioramento
Tabelle esiti di istituto Documento/ proposta per il miglioramento Verbale incontro Verbale Collegio Docenti
Docente collaboratrice Segreteria didattica
Confrontare gli esiti ottenuti dalla somministrazione delle prove, tra le varie scuole dell’infanzia
Le scuole dell’infanzia somministrano le prove realizzate.
Commissione continuità
A.S. 2017-18 Funzione.strumentale area 2 Funzione strumentale area 6 Referente infanzia Commissione curricolo Commissione valutazione.
-fissare criteri condivisi per la somministrazione delle prove, in modo che siano le più possibili oggettive
Procedura per la somministrazione. Prove traguardi competenza scuola infanzia.
Area 2 Apprendimenti Commissione continuità di rete
Revisionare le prove comuni di fine anno per le classi quinte Adeguare lle fasce di livello Tabulare e analizzare i risultati Analizzare comparare e interpretare i dati di restituzione della scuola secondaria
Le scuole aderiscono alla rete di continuità Risultato atteso: tutte le scuole della Circoscrizione aderiscono alla rete Esiti rilevati
Commissione continuità Questionario di valutazione sulle attività di continuità
A.S. 2017-18
Funzione strumentale area 6 Funzione strumentale area 2 Commissione continuità di rete
Migliorare il raccordo tra scuole primarie e secondarie del distretto Maggior passaggio d’informazioni fra i due ordini di scuola Favorire la progettazione di obiettivi comuni fra le scuole primarie e secondarie della rete
Prove ambito matematico e linguistico . Verbali commissione continuità di rete Tabulazione dei questionari Sintesi dei risultati delle prove Comparazione dei risultati
Area 2 Apprendimenti Commissione continuità di rete
Confrontare i risultati ottenuti nella formazione classi prime, nelle scuole primarie e secondarie del distretto
Tutte le scuole infanzia, primaria, secondaria del distretto utilizzano le schede nella formazione delle classi prime.
Commissione continuità di rete Commissione formazione classi prime
A.S. 2017-18
Funzione strumentale area 6- Commissione rete continuità Commissione Formazione classi prime
Tutte le scuole del distretto hanno predisposto un unico documento per raccogliere notizie sugli alunni, al fine della formazione delle classi prime
scheda informativa scuola dell’infanzia/scuola primaria scheda per il passaggio di informazioni scuola primaria/scuola secondaria
Commissione continuità di rete
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Diffondere la procedura per le varie attività di continuità infanzia/primaria primaria/secondaria con tempi e modalità di attuazione
Le insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria utilizzano la procedura per le operazioni di continuità
Commissione continuità
A.S. 2017-18
Funzione strumentale area 6 Commissione rete continuità
.Fornire uno strumento chiaro e condivisibile
Progetto continuità Procedura attività di continuità
Commissione continuità di rete
Condividere percorsi con bambini provenienti da sezioni diverse della scuola dell’infanzia.
Risultato atteso: tutte le sezioni aderiscono al progetto
scheda progetto annualità ponte
A:S:. 2017-18
Progetto ponte : insegnanti delle sezioni della scuola Parra Tutte le scuole dell’infanzia del distretto .
Le scuole dell’infanzia del distretto scelgono un filo conduttore comune.Le insegnanti delle scuole primarie utilizzano a inizio a.s., i materiali costruiti dai bambini nelle attività ponte.
Scheda gradimento attività ponte Presentazione percorso.
Organizzare iniziative di raccordo con la scuola secondaria di I grado
Numero classi coinvolte Risultato atteso: tutte le classi V del Circolo partecipano alle attività ponte
Le classi si recano presso la scuola Antonelli per svolgere attività condotte dai professori Scheda progetto concerto
A:S:. 2017-18 Funzione strumentale area 6 Docenti/alunni classi V
Favorire la conoscenza dell’ordine di scuola successivo
Prospetto delle attività svolte Scheda progetto
Referente continuità scuola Antonelli
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AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Nella pianificazione del PdM la scuola riprende e sviluppa le azioni specifiche che rappresentano il “contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione” (legge 107/2015, art.1, comma 93).
Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate Stabilire relazioni di reciproco vantaggio per lo sviluppo di progetti e acquisire risorse e competenze: -stipula convenzioni -promozione e partecipazione a collaborazioni -adesione a reti -partecipazione a bandi
MIUR, EELL ,Organizzazioni pubbliche e private, istituzioni scolastiche
Pianificare azioni di progettazione e realizzazione PdM: -predisposizione organigramma -predisposizione calendario impegni scolastici -attribuzione incarichi e nomine -convocazione riunioni staff /nucleo valutazione -disposizione Piano formazione docenti e ATA -organizzazione progetti di ricerca -predisposizione di azioni innovative -gestione delle risorse strumentali e finanziarie --gestione amministrativa e adempimenti normativi
MIUR EELL Personale docente e ATA Organi Collegiali
Pianificare e documentare azioni di controllo e riesame del PdM: -programmazione di verifiche periodiche dello stato di avanzamento del PdM -convocazione incontri di staff verifiche in itinere -convocazione incontri riesame -azioni di controllo esiti degli apprendimenti -azioni di controllo delle aree di processo -pubblicazione Bilancio Sociale
Personale docente, ATA
Pianificare e documentare azioni di partecipazione di tutta la scuola alle azioni di miglioramento: -convocazione riunioni e gruppi di lavoro -cura comunicazione agli organi collegiali -controllo verbali e relazioni
Personale docente, ATA Organi Collegiali
Comunicare il PdM a tutti i portatori di interesse: -pubblicazione sul sito della scuola -presentazione negli incontri degli OOCC -presentazione nelle diverse occasioni di incontro con tutti i portatori di interesse
Personale docente e ATA, Organi Collegiali, Enti Locali, MIUR
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MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO E RIESAME La scuola effettua operazioni periodiche di monitoraggio del progressivo raggiungimento degli obiettivi di processo. Vengono definiti degli indicatori che consentono una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni, pianificate e realizzate. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola riflette sui dati e individua eventuali necessità di modifica del piano. Strumenti di lavoro: MONITORAGGIO DELLE AZIONI DATA DI RILEVAZIONE
INDICATORI DI MONITORAGGIO DEL PROCESSO
STRUMENTI DI RILEVAZIONE
CRITICITA’ RILEVATE
MIGLIORAMENTI RILEVATI
MODIFICHE AL PROCESSO
RIESAME DELLA DIREZIONE
Effettuato il Persone presenti Aspetti considerati Indicatori e obiettivi esaminati Risultati raggiunti in rapporto agli obiettivi del PdM
Decisioni prese Documentazione
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA E COMUNICA ZIONE PUBBLICA DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO Pianificazione di azioni per il coinvolgimento di t utta la comunità scolastica nel piano di migliorame nto La comunicazione è un elemento fondamentale del lavoro dell'insegnante, indispensabile per promuovere il passaggio di conoscenze e competenze ma anche per creare un clima cooperativo che renda l'apprendimento più efficace. L'instaurarsi di una buona comunicazione tra le diverse figure coinvolte nel contesto scolastico può: accrescere la consapevolezza su problemi e soluzioni didattiche, potenziare comportamenti supportivi individuali o di gruppo, mettere in luce le abilità di ciascuno, implementare la cooperazione, rinforzare i comportamenti e gli atteggiamenti positivi. Nel contesto scolastico, la comunicazione non è solo un 'fare pratica insieme', ma soprattutto un'interazione creativa per il raggiungimento di un fine comune: la crescita dell'allievo e dell'insegnante. DOCENTI La DD Casalegno è fortemente orientata a promuovere e stimolare la formazione continua dei docenti, per sviluppare costantemente le professionalità proponendo iniziative di aggiornamento su modelli di insegnamento, metodologie e strategie didattiche di nuova concezione. La presenza nell’Istituto di docenti disponibili alla ricerca e all’innovazione educativa, nonché con preparazione di alto livello, costituisce il valore aggiunto del nostro Istituto per la realizzazione del PDM. L’elemento innovativo nella formazione proposta consiste nella strategia metodologica, che non consiste in
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lezioni frontali, ma di incontri con docenti esperti su tematiche specifiche, con cui si collabora secondo le modalità della ricerca-azione, della sperimentazione e dell’esperienza laboratoriale. Gli elementi di forza sono la valorizzazione delle buone pratiche e delle competenze professionali già presenti nell’Istituto e la sensibilizzazione di tutto il personale alle tematiche pedagogiche e didattiche innovative. Si rende necessario incrementare la diffusione delle competenze tra i docenti, creando momenti di partecipazione ad esperienze significative. I docenti che partecipano all’esperienza diventano successivamente parte di un nucleo di formazione, che si farà carico “a cascata” di formare a sua volta altri colleghi. Occorre quindi programmare e m attivare iniziative di formazione che abbiano un’immediata spendibilità nel proprio contesto di lavoro, mantenendo un alto livello nella proposta formativa in modo tale da coinvolgere il maggior numero possibile di docenti. La realizzazione di un prodotto spendibile nell’azione didattica quotidiana, attraverso gruppi caratterizzati da docenti con competenze diverse, offre numerosi vantaggi:
1. risponde alla necessità di incrementare e diversificare le pratiche di docenza 2. rende più proficua e significativa la formazione poiché è formazione “sul campo” 3. valorizza le competenze interne alla scuola 4. permette l’abbattimento dei costi perché non vengono dati incarichi a formatori esterni 5. produce un incremento del numero di docenti dell’Istituto formati nell’ambito dei processi chiave, stimolando
una partecipazione che, con modalità tradizionali, potrebbe risultare ridotta 6. consente la realizzazione di materiali di cui possono beneficiare tutti i portatori di interesse: docenti, alunni,
dirigenza, famiglie, territorio, agenzie educative esterne alla scuola. 7. favorisce l’allineamento degli obiettivi individuali di ciascun docente con quelli della scuola (questa voce, però,
non mi convince del tutto)
FAMIGLIE Di fondamentale importanza per la realizzazione del PdM è anche il ruolo delle famiglie,. Le azioni sinergiche scuola/famiglia per quanto riguarda la progettualità, la collaborazione, l’organizzazione, contribuiscono ad arricchire l’offerta formativa del nostro Circolo. È importante che la scuola crei occasioni di incontro che stimolino la partecipazione attiva delle famiglie, considerate una risorsa e non dei meri interlocutori, e le faccia sentire parte integrante e coagente nel percorso scolastico degli alunni. STAKEHOLDERS Il ruolo strategico del Dirigente Scolastico, nell’esercizio delle sue attività di indirizzo, di gestione e di impulso alle innovazioni previste dalla legge 107, compreso l’”ascolto” degli studenti, delle famiglie, del territorio, contribuisce in maniera determinante a perseguire gli obiettivi di miglioramento continuo dell’Istituto. Il comma 14, art. 1, della Legge 107/2015 ribadisce che “il Dirigente Scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, locali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori“.
IPOTESI DI FABBISOGNO DI ORGANICO PER LA REALIZZAZI ONE DEL PTOF
Nelle tabelle seguenti viene riportata una previsione del numero dei posti di organico considerati necessari alla DD “Casalegno” di Torino al fine di mettere in atto il presente PTOF d’Istituto, anche con riferimento alla nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. Resta inteso che di anno in anno il fabbisogno potrebbe subire variazioni anche sostanziali, in quanto condizionato da numerose variabili (numero dei bambini effettivamente iscritti e conseguente numero di classi con relativo tempo scuola autorizzato dal MIUR-Ufficio Scolastico Provinciale, numero e tipologia di gravità degli alunni in situazione di disabilità, etc.)
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a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)
Annualità
Posto comune
Posto di sostegno
a.s. 2016-17: n.
12 2 Fabbisogno calcolato sulla previsione di mantenimento delle attuali sei sezioni a tempo pieno (40 ore settimanali dal lunedì al venerdì) e dell’attuale numero e tipologia di gravità di alunni in situazione di disabilità
a.s. 2017-18: n.
12 2 Idem
Scuola dell’infanzia
a.s. 2018-19: n. 12 2 Idem
a.s. 2016-17: n.
66 10 Fabbisogno calcolato sulla previsione di mantenimento delle attuali 30 classi a tempo pieno (40 ore settimanali dal lunedì al venerdì) e 5 classi a modulo (con due rientri pomeridiani e tempo mensa a richiesta delle famiglie) e dell’attuale numero e tipologia di gravità di alunni in situazione di disabilità
a.s. 2017-18: n.
66 10 Idem
Scuola primaria
a.s. 2018-19: n. 66
10 Idem
Per la scuola primaria occorre considerare inoltre il fabbisogno per il triennio dei posti di lingua i nglese , al momento quantificati per la DD “Casalegno” nel numero di 2 (insegnanti cosiddetti “specialisti”). Il fabbisogno dei posti di lingua inglese è condizionato dal numero di insegnanti di posto comune in servizio per ogni anno scolastico abilitati all’insegnamento dell’inglese (“specializzati”).
b. Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)
n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche e alla progettazione esplicitate nel presente PTOF)
POSTO COMUNE PRIMARIA
5
Valorizzazione di percorsi individualizzati mediante la didattica laboratoriale/lavoro a piccolo gruppo/cooperative learning, per il miglioramento degli esiti scolastici degli alunni, anche in un’ottica di continuità infanzia/primaria e primaria/secondaria di primo grado
SOSTEGNO PRIMARIA
1
Valorizzazione di percorsi individualizzati mediante la didattica laboratoriale/lavoro a piccolo gruppo/cooperative learning, per il miglioramento degli esiti scolastici degli alunni in situazione di disabilità
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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c. Posti per il personale amministrativo e ausiliar io
Tipologia Numero e motivazione Assistente amministrativo
7 Motivazioni di ordine organizzativo-gestionale riconducibili al Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto. In dettaglio, si chiede un aumento d’organico del personale amministrativo in considerazione del notevole aggravio di lavoro a carico dell’Ufficio di Segreteria, sempre più pressante da alcuni anni a questa parte, anche per l’adeguamento a nuovi vincoli normativi, e per la partecipazione a progetti interistituzionali che impongono ulteriori e sempre più articolati impegni amministrativi a carico dell’Istituzione scolastica, spesso con carattere d’urgenza e con sanzioni in caso di ritardo rispetto ai termini previsti. Inoltre la collaborazione ormai consolidata con il MIUR-Direzione Scolastica Regionale del Piemonte, che vede la DD “Casalegno” come centro di costo e polo per la formazione dei docenti di scuola primaria in qualità di generalisti per la lingua inglese, comporta un impegno amministrativo straordinario che va garantito con continuità e impegno.
Collaboratore scolastico
15 Necessità di assicurare il regolare servizio di assistenza, sorveglianza e pulizia in tre plessi scolastici, uno di scuola dell’infanzia e due di scuola primaria, e l’assistenza alla persona nei confronti di un numero significativo di alunni in situazione di disabilità grave e gravissima, in una realtà come quella torinese che da alcuni anni ha subìto una drastica riduzione del personale delle Cooperative. Nei due plessi di scuola primaria annessi al Circolo vengono realizzate per l’intera durata dell’anno scolastico attività quotidiane aggiuntive di pre e post scuola oltre ad attività extrascolastiche di ampliamento dell’offerta formativa per gli alunni a partire dalle ore 16.30 e generalmente sino alle ore 19. In particolare il plesso “Casalegno” di via Acciarini 20 è sede sul territorio di numerose iniziative di formazione/aggiornamento (realizzate anche in forma di “reti” di scuole) rivolte a genitori e docenti, per le quali si rendono spesso necessari interventi straordinari di competenza dei collaboratori scolastici.
Altro ///
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Nel corso del triennio di riferimento la DD “Casalegno” si propone l’organizzazione delle attività formative riportate alle pagine 42-43 del presente PTOF, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico, anche in base ai finanziamenti che saranno di volta in volta richiesti e concessi.
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Cfr. pp.42-43 del presente PTOF
Cfr. pp.42-43 del presente PTOF
Cfr. pp.42-43 del presente PTOF
PTOF 2016/2019 Circolo Casalegno
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FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIA LI
Per questa sezione si rimanda al Programma Annuale 2016 (e anni successivi) e in particolare alle deliberazioni di volta in volta assunte dal Consiglio di Circolo, anche su indicazione del Collegio dei Docenti (agli atti dell’Istituzione Scolastica). L’effettiva realizzazione del piano nei termini ind icati resta comunque condizionata alla concreta des tinazione alla DD “Casalegno” da parte delle autorità compete nti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.