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L’A QUILA : T RAGEDIA , C ATASTROFE O F ALLIMENTO ? N on si sa se parlare di tragedia, catastrofe o fallimento, sta di fatto che in questo momento qualunque opinione sarebbe fuori luogo o comunque non rispettosa ... SEGUE A PAG. 2 A A LL LL INTERNO INTERNO : : IMPAGINAZIONE ED ELABORAZIONE GRAFICA A CURA DI FURIOZZI FLAVIA --- FOTO IN COPERTINA: CHIESA “LE TRE VELE” - ROMA - ARCH. RICHARD MEIER IL MERCATO DEL CREDITO ALLA CASA L ’anno 2009 si presenta come il periodo in cui si è in grado di fronteg- giare il “caro mutui”. SEGUE A PAG. 4 A BITABILITÀ E A GIBILITÀ: DA UNA BUROCRAZIA COMPLESSA AD UNA NUOVA PROCEDURA I l certificato di abitabilità o agibilità è l’atto conclusivo di un procedimento, impo- sto dal legislatore, a mezzo del quale la pubblica amministra- zione autorizza l’uso abitativo di un fabbricato... SEGUE A PAG. 7 DIVIDERSI TRA PRANZO E SOGGIORNO S appiamo bene che la zona soggiorno e la zona pranzo sono, nella teoria, due zone distinte e separate, ma nella real- tà, spesso per problemi di spazio, sono dislocate nello stesso ambiente. SEGUE A PAG. 9

Cis Servizi - numero 2

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Periodico gratuito di informazione immobiliare

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L’AQU IL A : TR A G E D IA ,CATA S T R O F E

O F A L L I M E N T O ?

Non si sa se parlare ditragedia, catastrofe ofallimento, sta di

fatto che in questo momentoqualunque opinione sarebbefuori luogo o comunque nonrispettosa ...

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IL MERCATO DEL CREDITOALLA CASA

L’anno 2009 si presentacome il periodo in cuisi è in grado di fronteg-

giare il “caro mutui”.SEGUE A PAG. 4

ABITABILITÀ E AGIBILITÀ: DAUNA BUROCRAZIA COMPLESSA AD

UNA NUOVA PROCEDURA

Il certificato di abitabilità oagibilità è l’atto conclusivodi un procedimento, impo-

sto dal legislatore, a mezzo delquale la pubblica amministra-zione autorizza l’uso abitativodi un fabbricato...

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DIVIDERSI TRA PRANZOE SOGGIORNO

Sappiamo bene che la zonasoggiorno e la zona pranzosono, nella teoria, due zone

distinte e separate, ma nella real-tà, spesso per problemi di spazio,sono dislocate nello stessoambiente.

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Non si sa se parlaredi tragedia, cata-strofe o fallimen-

to, sta di fatto che inquesto momento qualun-que opinione sarebbefuori luogo o comunquenon rispettosa nei con-fronti di tutte quelle vittime e quelle famiglierimaste coinvolte in que-sto evento.Ma come la storia ciinsegna è proprio neimomenti più bui, piùcupi, che bisogna averela forza di ripartire, diriemergere, non facendofinta però che non siaaccaduto nulla, non tra-lasciando particolari

determinanti nel circolovizioso della retorica,ma soprattutto senzaavere la presunzione di

affermare che ciò nonera prevedibile o nonpoteva essere limitato.Il riferimento e’ dunqueobbligato a tutti queglielementi strutturali(appartenenti a edificidanneggiati) analizzatisuccessivamente ilsisma, a tutte quellemacerie le cui rilevanzefanno emergere partico-lari raccapriccianti,come per esempio ilcomposito cementizio,miscelato con sabbiamarittima, piuttosto checon la consolidata e risa-puta sabbiatura di cava apezzatura medio-grande,per non parlare poi delferro utilizzato nellearmature come parteintegrante del cementoarmato, addirittura sprov-visto della scanalatura,

necessaria per garantireuna migliore aderenza alcomposto.Arriviamo poi ai pilastridelle strutture, totalmen-te privi di qualsiasi tipodi staffatura di raccordo,necessaria almeno ogni25 cm (varia a secondadella struttura) e postasui ferri longitudinaliaffinché si completi,secondo normativa sismica,il legante.Ed è proprio a quellanormativa sismica omeglio a quelle normati-ve sismiche che bisognafare riferimento, e cheoggi, dopo questa vicen-da si scorge l’opposto, sicapisce che con moltaprobabilità si sono fattiprevalere gli interessi, ilguadagno dell’impresa adiscapito delle qualità

strutturali dei manufatti,a discapito dell’efficien-za, a discapito delle per-sone.Infatti questa non è solouna tragedia di unacomunità (L’Aquila el’Abruzzo), questo è unfallimento per l’interoiter autorizzativo edispettivo, che accompa-gna, o meglio dovrebbeaccompagnare una edifi-cazione, tanto più vogliaessere d’esempio per laripartenza e la rifonda-zione di nuove procedu-re più snelle e controlla-te.Ma si sà purtroppo chein Italia, affinché venga-no assorbiti certi concet-ti si deve toccare primail fondo.

Gabriele Deodati

L’AQUILA: TRAGEDIA, CATASTROFEO F A L L I M E N T O ?

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L’anno 2009 si pre-senta come ilperiodo in cui si è

in grado di fronteggiareil “caro mutui”.Un iniziale e importanteaiuto infatti arriva pro-prio dal mercato, il qualedopo un continuo cre-scendo dei tassi, a oggisembra presentare para-metri senz’altro più age-voli e quindi tranquilliz-zanti, fino ad arrivarealla legislazione che inquesto momento sem-bra fare anch’essa la suaparte.Infatti ai sensi dell’arti-colo 2, comma 5, DL185/2008 per tutte lerate in scadenza nell’an-no 2009 il tasso contrat-tuale qualora superi lasoglia del 4%, l’ecce-denza sarà versata dallostato (non chiara ancorala modalità in quanto lanormativa rimanda a undecreto delle entrate dicui ancora non c’e noti-zia). Resta fermo il fatto,che chi abbia rate in sca-denza già in questi gior-ni può legittimamente(senza il rischio di paga-re interessi moratori oessere collocato nellalista nera di mutuatari)limitare il pagamentodegli interessi dovuti

fino all’importo del 4% ;viceversa la banca chericeva pagamenti ecce-denti il 4% dovrà resti-tuirli con gli interessi osu espressa richiesta delcliente, imputarli adecurtazione del capitaleda restituire.Le condizioni per bene-ficiare delle su citateagevolazioni sono leseguenti:- si deve trattare dimutui stipulati entro il31/10/08;- Si deve trattare dimutui a tasso non fisso;- Si deve trattare dimutui stipulati da perso-ne fisiche per acquistocostruzione e ristruttura-zione dell’abitazioneprincipale.Un altro vantaggio di cuila clientela potrà benefi-ciare in questo anno2009 è quello relativoalla possibilità di stipu-lare dei mutui ancorati altasso praticato dalla BancaCentrale Europea.Infatti è da Gennaio

2009 che le banche sonoobbligate a tenere a dis-posizione alla clientelache ne faccia richiestaanche mutui indicizzati,con il tasso BCE.Questa misura nondovrebbe generare granrisparmio per il clientema gli offre comunque ilvantaggio di una mag-giore tranquillità, inquanto l’importo dellarata viene sganciato daun parametro piuttostovolatile quale l’EURIBOR(ricordiamo infatti cheun tasso di interesse diun mutuo è dato dallasomma di due tassi diinteresse che prendono ilnome di spread edEURIBOR). Sono da

valutare positivamentegli interventi del gover-no anche se vengonoattuati con un po’ diritardo sui tempi.Gli esperti ipotizzanoche ci possano esseredegli ulteriori ribassi,grazie alla discesa deltasso di inflazione e allafine, speculazioni finan-ziarie sui prezzi dellematerie prime, greggioin testa.Confrontando i tassi dal2003 ad oggi, nonostan-te gli aumenti degli ulti-mi mesi, possiamo direche la scelta del variabi-le è stata una scelta nonavventata ma positiva.

Gabriele Deodati

I L M E R C A T O D E L C R E D I T OA L L A C A S A

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Il certificato di abitabi-lità o agibilità è l’attoconclusivo di un pro-

cedimento, imposto dallegislatore, a mezzo delquale la pubblica ammini-strazione autorizza l’usoabitativo di un fabbricatononché l’esercizio dell’at-tività per la quale l’immo-bile è stato realizzato.

La disposizione legislati-va a cui fare riferimento èil “testo unico delle leggisanitarie” regio decreto27/07/34 n° 1265 , con ilregolamento 128 del24/12/1954 si è provvedu-to alla distinzione del per-messo di ABITABILITA’,dei fabbricati ad uso resi-denziale e ad AGIBILI-TA’ per gli edifici aventiuso diverso (artigianali,industriali, commerciali,direzionali).Anche se si prevedono lesole due condizioni per ilrilascio della certificazio-ne ossia la conformità delfabbricato realizzato alprogetto approvato, eduna prosciugazione deimuri tale da garantire la

salubrità degli ambienti, laprocedura burocraticafino all’anno 1994 perl’ottenimento della abita-bilità/agibilità era cosicomplessa da indurregran parte dei proprietaridi immobili a non richie-derla. Moltissimi sonoinfatti i fabbricati nondotati di abitabilità.Il processo di “snellimen-to e semplificazione delleprocedure amministrati-ve” che da qualche annosta interessando il nostropaese, ha investito fortu-natamente anche la proce-dura per l’ottenimentodell’abitabilità o agibilità.A partire dal 1 Gennaio1995 infatti è in vigoreuna nuova procedurasemplificata che prevedeper l’ottenimento dellacertificazione, la presenta-zione da parte del proprie-tario dell’immobile dispecifica richiesta al sin-daco, nei casi di nuovacostruzione, ricostruzio-ne, sopraelevazione e intutte quelle modificazioniche possano influire sullecondizioni di salubritàdegli immobili esistenti.A tale richiesta deve esse-re allegato il certificatodel collaudo statico, incaso di strutture in cemen-to armato o strutturemetalliche, la dichiarazio-

ne per l’iscrizione in cata-sto presentata dal direttoredei lavori a fine lavori,una dichiarazione deldirettore dei lavori nelquale si certifichi sotto lapersonale responsabilità

che le opere di progettorispondono a quelle ese-guite, l’avvenuto prosciu-gamento dei muri e quindila salubrità degli ambienti.Il Sindaco per mezzo del-l’ufficio tecnico rilascia ilcertificato entro 30 giornisuccessivi alla data di pre-sentazione.Nel caso di silenzio del-l ’ a m m i n i s t r a z i o n eComunale, trascorsi 45giorni l’agibilità si intendeattestata.Oltre a quanto detto sopraperò, debbono essere

comunque rispettate altredisposizioni legislative epiù specificatamente: Il Sindaco rilascia certifi-cato di abitabilità o agibi-lità dopo aver acquisitoanche la dichiarazione diconformità degli installati

(termici/idraulici);Il Sindaco rilascia certifi-cato di abitabilità o agibi-lità dopo aver acquisitoperizia sull’abbattimentodelle barriere architettoni-che;Il Sindaco rilascia certifi-cato di abitabilità o agibi-lità dopo aver accertatoche le opere siano staterealizzate nel rispettodella legge.A tal fine egli può richie-dere una dichiarazioneresa sotto forma di periziagiurata da un tecnico abi-litato.

C. I. S.

ABITABILITÀ EAGIBILITÀ: DA UNA BUROCRAZIACOMPLESSA AD UNA NUOVA PROCEDURA

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Sappiamo bene che lazona soggiorno e lazona pranzo sono,

nella teoria, due zone

distinte e separate, manella realtà, spesso perproblemi di spazio, sonodislocate nello stessoambiente.La zona pranzo è ovvia-mente il luogo dove simangia, quindi una zonadove è necessario un tavo-lo di grandezza variabile edelle sedie. La zona sog-giorno invece, è quellazona dedicata al relax eall’intrattenimento con lafamiglia o gli amici.La sala da pranzo, è unambiente dove ci si racco-glie almeno due o tre volteal giorno, quindi, a livellostrutturale sarebbe oppor-tuno posizionarla tra lazona servizi e il soggior-

no, poiché concettual-mente, prima si cucina,poi si mangia e poi ci siriposa. Di conseguenza la

zona pranzo dovrebbeessere molto vicina allacucina. Molto spesso, perla mancanza di spazio lazona pranzo è assemblataalla cucina, ciò è possibilequando la metratura dellacucina ce lo permette.Parlando sempre dellazona pranzo una comuni-cazione diretta invece èconsigliabile con la zonasoggiorno, sempre per lostesso processo di cuisopra, cucinare, mangiare,riposarsi. Per quantoriguarda l'illuminazioneartificiale questo ambientene richiede una indiretta,la luce orientata sul tavolodeve essere schermata pernon abbagliare, mentre

per la luce naturale sareb-be preferibile posizionareil tavolo e le sedie vicinoad una finestra.La zona soggiorno di con-tro, è una zona prettamen-te adibita al relax e allepiccole attività di svago.Quindi qui la necessita diuno spazio per il divano,che in genere va ad occupa-re l’angolo più ampio del-l’ambiente. Qualora si deci-da per due divani ad angolosi consiglia di frapporre nel-l’angolo o ai lati un tavolinobasso adatto ad accogliereuno o più punti luce, possi-bilmente con potenziome-tro per variare l’intensità aseconda dell’attività che sista svolgendo.La parete di fronte ai divaniin genere viene attrezzatacon un mobile componibilea libreria dove sia possibile

posizionare la TV, lo stereoe mensole di varie altezze edimensioni.Una soluzione molto piùpratica e impiegata più difrequente nelle nostre caseè senza dubbio il soggior-no-pranzo, lasciando lospazio della cucina adibitoesclusivamente alla pre-parazione dei pasti e nonalla consumazione.Quindi un unico ambienteche comprende in se, siala consumazione dei pastiche la zona relax.Ovviamente in questocaso, per quanto riguardal’arredamento, è necessa-rio scegliere il tavolo e lesedie in modo che perlinea e colore non contra-stino con i mobili del sog-giorno e viceversa.

Giancarlo Ciaschi

DIVIDERSI TRA PRANZO E SOGGIORNO

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Le conseguenze delterremoto avvenu-to il mese scorso

in Abruzzo, oltre adaverci scosso emotiva-mente, ci hanno fattorendere conto di quantosia importante ed essen-ziale “la Casa”.Abbiamo deciso, non acaso, di parlare di comeproteggere il nostrobene più prezioso inquesto numero, e dacosa possiamo tutelarci.Faccio un piccolo inci-so: per “bene più prezio-so”, intendo non solo lemura domestiche, maanche e soprattutto Chi eCosa c’è dentro: laFamiglia.Tutelare la propria casa,ma da cosa? E perché?Rispondo dicendo chenella conduzione o pro-prietà di un immobile irischi a cui si può anda-re incontro sono molte-plici, ma quasi semprecreano oltre che un grandispiacere anche undanno economico nonindifferente. Basti pen-sare ad un sempliceesempio che è quellodella rottura di un tubodell’acqua che va a crea-re un danno oltre chealla nostra abitazione,anche a quella del nostrovicino… e quanto costaripagargli il danno cau-

sato dalla nostra pro-prietà per cui noi siamoresponsabili?Ovviamente non è que-sta la sede per stimare ildanno, ma il concetto èmolto semplice: ci sipuò e ci si dovrebbetutelare dai danni chenoi potremmo causare a

terzi. Noi o le personeper cui siamo responsa-bili, figli e animalidomestici compresi.Ma ovviamente i rischiprovengono anche dal-l’esterno. Un incendiopotrebbe causare undanno economico molto

alto alla nostra casa, o latroppa neve potrebbesfondare il tetto cheabbiamo appena ristrut-turato. Ma se ci siamodebitamente coperti, lespese che andrannoaffrontate le pagheràqualcun’altro al postonostro.

Dall’esterno ovviamentenon può arrivare solo ilfuoco o la neve, maanche persone con inten-zioni poco positive. Ifurti in casa in Italia sap-piamo bene che sono inaumento, e molto spessoquello che ci salva in

questi casi è proprio unapolizza furto sull’abita-zione che ci risarcisceovviamente della solaperdita economica deinostri oggetti cari o divalore.Da tutto questo ci puòsalvaguardare attraversodei prodotti assicurativi,che oggi sono davveroall’avanguardia e costa-no molto meno di quan-to si pensa e molto, mamolto meno di quantoun evento dannoso possaincidere nella nostraeconomia domestica.Delle coperture assicu-rative sulla casa proba-bilmente se ne sa poco, enoi siamo qui proprioper chiarire le idee ai piùcuriosi e anche ai piùdiffidenti.Noi del C.I.S., proprioperché vogliamo dare ainostri clienti un servizioa 360°, siamo convintiche tutelare efficace-mente la propria casa ela propria famiglia siaqualcosa di più che“pensare al peggio”, mapiuttosto essere dellepersone che decidono divoler dormire tranquilleperché “se dovesse suc-cedere qualcosa”, c’èqualcuno che penserà arisolvere i nostri proble-mi.

C.I.S.

UN BENE DA DIFENDERE: LA CASA

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