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CITTÀ DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Deliberazione numero: 5 In data: 29/01/2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Seduta pubblica straordinaria di prima convocazione OGGETTO: PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) ANNI 2016-2018.. L'anno duemilasedici il giorno ventinove del mese di Gennaio, alle ore 20.30, presso la sala consiliare, su invito del Sindaco contenente l’ordine del giorno degli argomenti da trattare, come previsto dall’art.11 dello Statuto Comunale, si è riunito il Consiglio Comunale nelle persone dei seguenti Consiglieri: Presente Ruggeri Andrea SI Magoni Gabriele SI Mezzera Paola SI Perlini Bruna NO D'Agata Claudio SI Santi Massimo SI Perlini Annalisa SI Ciapponi Giorgio SI Pasina Maurizio SI Nardin Anna SI Franzi Matteo SI Pace Bryan SI Ronconi Paolo SI Bertarelli Maria Cristina NO Marchini Franco SI Barri Roberto SI Rovedatti Angelo NO Totale Presenti: 14 Totale assenti: 3 E’ presente l’Assessore non facente parte del Consiglio Comunale sig.ra Lidia Moretto, ai sensi dell’art.11, 4° comma, dello Statuto. Partecipa alla seduta il Segretario, Della Torre Martino Il Sindaco, Ruggeri Andrea, constatata la legalità dell’adunanza per aver adempiuto a tutte le formalità previste dallo Statuto (art.11), riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale a trattare la pratica segnata all’ordine del giorno.

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CITTÀ DI MORBEGNO Provincia di Sondrio

Deliberazione numero: 5In data: 29/01/2016

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Seduta pubblica straordinaria di prima convocazione

OGGETTO: PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) ANNI 2016-2018..

L'anno duemilasedici il giorno ventinove del mese di Gennaio, alle ore 20.30, presso la sala consiliare, su invito del Sindaco contenente l’ordine del giorno degli argomenti da trattare, come previsto dall’art.11 dello Statuto Comunale, si è riunito il Consiglio Comunale nelle persone dei seguenti Consiglieri:

Presente Ruggeri Andrea SI Magoni Gabriele SI Mezzera Paola SI Perlini Bruna NO D'Agata Claudio SI Santi Massimo SI Perlini Annalisa SI Ciapponi Giorgio SI Pasina Maurizio SI Nardin Anna SI Franzi Matteo SI Pace Bryan SI Ronconi Paolo SI Bertarelli Maria Cristina NO Marchini Franco SI Barri Roberto SI Rovedatti Angelo NO

Totale Presenti: 14 Totale assenti: 3 E’ presente l’Assessore non facente parte del Consiglio Comunale sig.ra Lidia Moretto, ai sensi dell’art.11, 4° comma, dello Statuto. Partecipa alla seduta il Segretario, Della Torre Martino Il Sindaco, Ruggeri Andrea, constatata la legalità dell’adunanza per aver adempiuto a tutte le formalità previste dallo Statuto (art.11), riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale a trattare la pratica segnata all’ordine del giorno.

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OGGETTO: PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) ANNI 2016-2018.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: - con il Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n.118, emanato in attuazione degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009 n. 42, e recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, è stata approvata la riforma della contabilità degli enti territoriali (regioni, province, comuni ed enti del SSN); - la suddetta riforma, entrata in vigore il 1° gennaio 2015 dopo tre anni di sperimentazione, è considerata un tassello fondamentale alla generale operazione di armonizzazione dei sistemi contabili di tutti i livelli di governo, nata dall’esigenza di garantire il monitoraggio ed il controllo degli andamenti della finanza pubblica e consentire la raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio con quelli adottati in ambito europeo; - il Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n.126, a completamento del quadro normativo di riferimento, ha modificato ed integrato il D.lgs. n. 118/2011 recependo gli esiti della sperimentazione ed il D.Lgs. n. 267/2000, al fine di rendere coerente l’ordinamento contabile degli enti locali alle nuove regole della contabilità armonizzata; Richiamato l’art. 151, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, modificato dal D.Lgs. n.126/2014; Visto il Principio Contabile applicato della programmazione All. 4/1 al D.Lgs. n.118/2011, ed in particolare il paragrafo 8; Richiamato inoltre l’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000, modificato ed integrato dal D.Lgs. n. 126/2014, in base al quale il entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni; Visto il Decreto del Ministero dell’Interno in data 3 luglio 2015 (G.U. n. 157 del 09.07.2015), con il quale è stato rinviato al 31 ottobre 2015 il termine per la presentazione del D.U.P. 2016/2018; Visto da ultimo il Decreto del Ministero dell’Interno in data 28 ottobre 2015 (G.U. n.254 del 31.10.2015), con il quale è stato ulteriormente rinviato suddetto termine al 31 dicembre 2015; Vista la deliberazione della giunta comunale n.16 del 21 gennaio 2016 ad oggetto: “Approvazione schema del Documento Unico di Programmazione (DUP) – Anni 2016-2018”; Vista la FAQ ARCONET n.10 nella quale viene specificato che il Consiglio Comunale deve esaminare e discutere il Dup presentato dalla Giunta e che la deliberazione consiliare può tradursi: - in una approvazione, nel caso in cui il documento di programmazione rappresenti gli indirizzi strategici e operativi del Comune; - in una richiesta di integrazioni e modifiche del documento stesso, che costituiscono un atto di indirizzo politico del consiglio nei confronti della giunta, ai fini della predisposizione della successiva nota di aggiornamento. Tenuto conto che nella stessa FAQ, ARCONET ritiene che il parere dell’organo di revisione sia necessario sulla delibera di Giunta a supporto della proposta di deliberazione del Consiglio; Acquisito pertanto il parere del Revisore dei Conti, che si allega al presente atto (Verbale n.1 del 22 gennaio 2016);

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Visto il parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnica e contabile, reso dal responsabile dell’area economico/finanziaria, ex art. 49, comma 1, del D.Lgs. n.267/2000; Uditi i seguenti interventi: Sindaco: Non tedierò il pubblico e neanche i Consiglieri, visto che già abbiamo portato l’argomento in Commissione ed è qualche mese che se ne parla. Ci tengo però ad inquadrarlo in poche parole: il DUP è il Documento Unico di Programmazione che, sulle linee delle leggi di armonizzazione contabile, viene imposto ai Comuni prima della scadenza dell’approvazione del Bilancio preventivo, che pone l’ente nelle condizioni di armonizzarsi anche con gli altri enti e quindi creando una griglia di fondo base che sia consultabile da parte dei cittadini, da parte del pubblico e quindi interfacciabile anche con gli altri Comuni, diviso su due parti, una parte che è definita strategica e una parte operativa. Nella parte strategica si rileva all’interno del DUP quello che è l’indirizzo strategico di tutto il mandato amministrativo dell’Amministrazione che presenta lo stesso DUP, mentre nella sezione operativa si riesce ad individuare anno per anno l’area di riferimento su cui agisce l’Amministrazione quindi i singoli obiettivi, le singole missioni che vengono a realizzarsi negli anni, con indicazione dell’anno di partenza e dell’anno di conclusione o gli anni in cui, in continuazione, si va a sviluppare questi obiettivi. E’ stato un lavoro molto faticoso. Ringrazio, anche se assente, l’Ass. Perlini, ormai le ferie le aveva già fissate e non mi è sembrato giusto non permetterle le ferie. Ci ha lavorato per molti mesi insieme al dott. Camarri e agli uffici, perché è stato un lavoro veramente compendiato con gli uffici. Ringrazio i miei Assessori, come ho già fatto in Commissione, ma ringrazio anche i Consiglieri che hanno coadiuvato l’attività degli Assessori. Lo dicevo in Commissione, lo ribadisco questa sera: il bello dell’aver preparato il DUP è avere stralciato molte cose perché dal programma elettorale sono già state realizzate e quindi non abbiamo dovuto inserirle nel DUP, altre che partono proprio quest’anno e che sono sempre punti del programma elettorale e quindi vedere sulla carta in che anno si realizza quel punto del programma elettorale e capire che probabilmente riuscirai anche a farlo, è motivo veramente di felicità per un’Amministrazione che, non voglio incensarla per ciò che non è, ma in questo anno e mezzo alla città di Morbegno in termini di impegno ha dato tanto e non va dimenticato che buona parte di questi ragazzi che sono seduti in Consiglio sono al primo mandato amministrativo eppure hanno dimostrato non solo entusiasmo, impegno e quest’anno sono riusciti anche a dimostrare capacità amministrativa non comune e di questo ringrazio i miei Consiglieri. Fatta questa premessa, ringrazio in particolare Gabriele Magoni, che ha dato e dà molto a questa Amministrazione, il messaggio della fibra ottica questa sera credo che sia un bel messaggio per la città di Morbegno, e a scendere tutti gli altri, non per meno capacità, ma perché io con Magoni lavoro veramente quotidianamente. Un accenno lo faccio al capo-gruppo Perlini: sono fiero e sono contento di averti come capo-gruppo. Fatto questo ragionamento di fondo, non voglio che sia un semplice incensare, un ringraziamento lo faccio anche al dott. Della Torre che in particolare nella predisposizione di questo documento non ha mai fatto mancare la sua professionalità assoluta, la sua voglia di lavorare per l’Amministrazione per vedere realizzate le proprie missioni. Cedo la parola al Consiglio, non sto a spiegarvelo perché è un documento che da domani sarà consultabile, è sostanzialmente il mandato della Lista “CambiaMorbegno” che diventa operativo e armonizzato su questo strumento che ci viene, nelle linee guida, imposto dalla normativa nazionale. Cedo al Consiglio gli interventi del caso. Capo-gruppo Ronconi, prego. Ronconi: E’ stato molto interessante il confronto che abbiamo fatto in Commissione, anche con il dott. Camarri e il Segretario, perché è uno strumento nuovo e quindi, come tutti gli strumenti nuovi, c’è anche incertezza, come applicarlo. Io l’ho letto e guardandolo, indipendentemente dai contenuti che

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sono stati messi, credo che sia stato uno strumento in partenza sicuramente pensato per avvicinare l’Amministrazione anche alla gente, quindi l’invito è quello di consultarlo, guardare, andare a vedere. C’è una parte più tecnica e una parte più politica, io l’ho chiamato un po’ il libro di bordo che uno legge, ovviamente chi l’ha scritto è assolutamente contento di come naviga e chi ha il dovere di stimolare, controllare, recepire, fare la propria parte di opposizione ci trova le criticità che sostanzialmente sono criticità che dal punto di vista politico sono già state espresse nel confronto/dibattito che abbiamo avuto sulle linee programmatiche. Ha ovviamente un passo importante che è quello delle concretizzazioni o meglio dei progetti, delle visioni, delle missioni. Bisognerà vedere quanto funziona, perché come tutte le cose ci vorrà qualche anno per capire se gli uffici che in partenza hanno pensato che magari è l’ennesima fardellata di lavoro poi ci trovano uno strumento valido, però indipendentemente da tutto credo che sia stato pensato bene, sta a noi. L’altra volta ho cercato di capire se dovevamo votarlo adesso o non dovevamo votarlo, poi mi sono arrivati un po’ di articoli, insomma un certo dibattito anche su come interpretarlo. Siamo agli inizi, siamo in ritardo, non per colpa dell’Amministrazione, siamo in ritardo perché è uno strumento che è arrivato tardi, che, se ho capito bene, dovrebbe essere normalmente approvato entro il 31 luglio, siamo a fine gennaio quindi siamo in ritardo, però siamo partiti. Come sempre poi verrà fuori il genio italico con gli anni e che si riesca anche a recuperare, però questo ritardo ovviamente ci impedisce di poter fare il lavoro bene su come sia stato pensato. La riflessione e il giudizio che vogliamo darne è, per quello che riguarda la parte politica, assolutamente coerente con le riflessioni che abbiamo fatto sul confronto sulle linee programmatiche, per quello che è poi il suo sviluppo tecnico metodologico, ci vorrà tempo per vedere. Rimando poi al fatto che, se ben ho capito, verrà riproposto tra un mese con eventuali osservazioni, che devono essere recepite dalla nota integrativa, il cui spirito sostanzialmente è: questo è il libro di bordo, voi opposizione e maggioranza, tutto il Consiglio, perché Camarri aveva detto una cosa importante cioè è la Giunta che si presenta a tutto il Consiglio quindi anche ai propri Consiglieri di maggioranza dicendo “il lavoro è questo qua”. E’ una cosa importante, valida, avrà poi il tempo, dovrà lavorarci su. Viene approvato definitivamente con il bilancio. Sindaco: Verso fine marzo, non so dire il giorno adesso. Ronconi: Ovviamente considerazioni e osservazioni di merito non riusciamo a farle, perché voi ci avete messo un paio di mesi a farlo, noi l’abbiamo in mano da sei giorni. Io l’ho letto, ci sono molte cose da dire, credo che una riflessione politica, perché di fatto è quello che a noi potrà servire, la faremo entro l’approvazione definitiva e i contributi concreti tecnici, se ho capito bene, diventeranno poi emendamenti durante l’anno di vita amministrativa, sperando negli anni a venire di recuperare il tempo perso. Vediamo se ho capito bene, sig. Segretario. Mi interessa perché è una cosa nuova. Segretario: Accetto la domanda e metto un po’ le mani avanti perché non siamo in grado di dare risposte certe. Le difficoltà attuali derivano dal fatto che il DUP, che è entrato a regime per la prima volta con il Bilancio 2016, avrebbe iniziato il suo scadenziario con il 31 luglio 2015 perché abbiamo visto che l’art.170 del T.U. 267 integrato con il 118 dice “a partire dal Bilancio 2016 entro il 31 luglio dell’anno precedente la Giunta presenta al Consiglio il DUP per le deliberazioni di competenza”. Poi entro il 15 novembre dello stesso anno la Giunta predispone la nota integrativa e poi lo porta in approvazione con il bilancio che a regime andrebbe approvato entro il 31 dicembre. L’anno scorso la proroga normativa che ha consentito l’approvazione del bilancio 2015 al 31 luglio ha nei fatti scardinato questo meccanismo, non avendo ancora fatto il bilancio dell’anno in corso non si poteva pensare di programmare quello dell’anno successivo. Quindi un po’ l’avvio, un po’ questa sovrapposizione di termini, ha fatto sì che tutti gli enti hanno navigato a vista. Noi abbiamo probabilmente seguito un criterio di quasi superfetazione degli adempimenti perché l’abbiamo approvato di Giunta, lo approviamo di Consiglio, poi lo approviamo

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ancora con nota integrativa. Altri hanno deciso “lo si approva di Giunta e poi lo si porta in Consiglio”, quindi saltano due passaggi. Abbiamo visto questi articoli di dottrina, di commenti che sono stati diramati oggi pomeriggio. In pratica non c’è ancora una traccia precisa, ma c’è anche il motivo perché la legge ha stabilito due date, 31 luglio, 15 novembre, ma spetta all’autonomia regolamentare di ciascun ente disciplinare le fasi intermedie, cioè tutte le problematiche che ci siamo posti, come si approva, come intervengono le minoranze, come si fanno le modifiche, è proprio materia regolamentare. Quindi su una cornice definita dalla legge dobbiamo intervenire poi autonomamente e darci le nostre regole. La mia è una risposta forse non risposta, anche perché al momento non c’è la risposta, non c’è uno scadenziario ben preciso, però ritengo, operativamente, che stasera si possono fare delle osservazioni, ritengo che se qualcosa dovesse arrivare prima della delibera di Giunta che presumibilmente si deve assumere un mese prima, fine febbraio, arrivano delle osservazioni, in quella sede possono essere recepite per poi presentare il DUP nella sua formulazione definitiva al Consiglio. Presentato il DUP al Consiglio, come presentato anche il Bilancio, nello schematismo storico e operativo sarebbe un’ipocrisia dire “poi facciamo gli emendamenti” perché non è mai stato accettato nessun emendamento in quella sede, perché su un bilancio di venti milioni di euro in cui ci sono dati che si incrociano al centesimo matematicamente, spostare anche solo mille euro fa cadere il bilancio. Per cui penso che la fase dell’intervento sia da ora alla nota integrativa della Giunta a fine febbraio. L’ultima cosa: benché ci sia pubblico quindi è una situazione ufficiale, il mio è un intervento collaborativo non definitivo, come ne potrei parlare in una riunione ristretta, si ragiona e poi magari dopodomani vi mando una mail e dico “no, guardate che forse è meglio rettificare”. Però mi avete chiesto un parere e io ve lo do in piena tranquillità e consapevolezza dei miei limiti. Ronconi: Concludo dicendo che mi auguro possa essere uno strumento valido per chi governa, di sostegno all’attività di tutti i tecnici, quindi della macchina comunale, e adeguato anche per noi per esercitare il nostro diritto/dovere di gruppi di opposizione e minoranza, quindi cercheremo di sfruttarlo in quel modo lì. Ovviamente se apro, spulcio, sette, otto, nove, dieci, quindici, venti cose che non mi piacciono le ho subito trovate. Barri: Solo un chiarimento in merito al parere del Revisore dei conti dove dice: “Il Piano del fabbisogno del personale previsto dall’art.39 è in corso di elaborazione”. Il Revisore dei conti esprime parere favorevole sul DUP, anche se la programmazione del fabbisogno di personale non è ancora stata redatta, è in corso di elaborazione. Segretario: La programmazione del fabbisogno di personale è stata, contemporaneamente a questo documento, predisposta da me, è stata inviata al Revisore, la data di questo parere è il 22 gennaio; a me ha restituito il parere sul fabbisogno il 26 gennaio, con parere favorevole. Il fabbisogno di personale è documento allegato al bilancio, deve essere predisposto per il bilancio, quindi il fatto che non ci sia non incide sulla legittimità del DUP. Tuttavia le risultanze di questo documento, nella forma sintetica, sono state riportate nel DUP ufficiosamente, anzi quasi ufficialmente perché è già corredato da un parere, per cui, se non è la prossima Giunta, la successiva verrà approvato anche quello. Barri: Quindi alla prossima presentazione, dopo la nota della Giunta, ci sarà un ulteriore parere da parte del Revisore contabile sul documento che tornerà in Consiglio comunale? Segretario: Sì, quello senz’altro, perché, parlando anche con Camarri, può darsi benissimo che il DUP che verrà presentato in bilancio sarà modificato anche per componenti contabili. Barri: Ed è un costo aggiuntivo per il Comune di Morbegno però questa doppia verifica da parte del Revisore? Segretario:

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No, non è un costo aggiuntivo perché ha un compenso omnicomprensivo. Gli unici costi aggiuntivi sono gli accessi, ma noi li riceviamo via mail. Barri: Perfetto, grazie. Sindaco: Prima di chiudere il punto, ho ascoltato con attenzione le considerazioni che ci ha posto il capo-gruppo Ronconi. Conosco bene l’attività di opposizione, avendola fatta, come sapete, per qualche mandato. L’opposizione ha il dovere di verificare l’attività amministrativa e di indirizzo che viene dato, sia dalla Giunta e poi le linee attuative che vengono decise dall’organo di governo e nelle parole del dott. Ronconi voglio vedere questa matrice di costruzione, una verifica attenta e seria dell’attività che viene imposta in particolare alla Giunta comunale. Come già accennato in Commissione, ci tengo a ribadirlo qua, non è nostra intenzione quella di inibire qualsiasi tipo di contributo, critica costruttiva che possa pervenire a seguito della stesura di questo DUP. Certo è, e su questo dobbiamo essere d’accordo, proprio come ha scritto lo stesso Revisore nel suo parere, il DUP deriva e nasce dalle linee programmatiche che il Sindaco presenta al Consiglio comunale e quindi in coerenza con il mandato elettorale ricevuto a seguito delle votazioni e quindi la presentazione di una Lista con il proprio programma. Sono e sarò ben contento di ricevere contributi di qualsiasi tipo, proprio perché ci sono due modi, credo, di vedere l’opposizione, una come uno strumento oppositivo puro che sai abbia un preconcetto e quindi a tuo modo ti adegui a questo preconcetto e ne crei uno anche tu, e invece quello propositivo. Apprezzo la vostra profondità quando siete propositivi, come mi arrabbio e manifesto il mio dissenso sotto altri profili quando vedo che non c’è costruzione. Fatta questa premessa, ringrazio ancora tutti, speriamo di attenerci il più possibile a questo documento che non è costato poca fatica, ma come era giusto che fosse. Con voti favorevoli n°11, contrari n°3 (Ronconi, Marchini, Barri), astenuti n°0, espressi per alzata di mano dai n°14 Consiglieri presenti e votanti;

D E L I B E R A 1) Di approvare, ai sensi dell’articolo 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 e in conformità a quanto disposto dal Principio Contabile applicato della programmazione All. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011, il Documento Unico di Programmazione (D.U.P) per il periodo 2016/2018, che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale.

INDI Con voti favorevoli n°11, contrari n°3 (Ronconi, Marchini, Barri), astenuti n°0, espressi per alzata di mano dai n°14 Consiglieri presenti e votanti;

DELIBERA di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

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COMUNE DI MORBEGNO

Pareri

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PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE(DUP) ANNI 2016-2018.

2016

Servizio Finanze

Proposta Nr. /

Oggetto:

Ufficio Proponente:

Estremi della Proposta

22/01/2016

Ufficio Proponente (Servizio Finanze)

Data

Parere Favorevole

Visto tecnico

In ordine alla regolarità tecnica della presente proposta, ai sensi dell'art. 49, comma 1, TUEL - D.Lgs. n. 267 del18.08.2000, si esprime parere FAVOREVOLE.

Il Responsabile di Settore

Sintesi parere:

22/01/2016Data

Parere Favorevole

Visto contabile

In ordine alla regolarità contabile della presente proposta, ai sensi dell'art. 49, comma 1, TUEL - D.Lgs. n. 267 del18.08.2000, si esprime parere FAVOREVOLE.

Responsabile del Servizio Finanziario

Sintesi parere:

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Deliberazione n° 5 del 29/01/2016

Il presente verbale viene così sottoscritto

IL SINDACO

Ruggeri Andrea

IL CONSIGLIERE ANZIANO IL SEGRETARIO

Magoni Gabriele Della Torre Martino

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Il sottoscritto Segretario Comunale dichiara che copia della presente deliberazione verrà pubblicata all’Albo Pretorio di questo Comune per 15 giorni consecutivi a partire dal 26/02/2016

26/02/2016 IL SEGRETARIO

Della Torre Martino

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’

La presente deliberazione è divenuta esecutiva:

• per intervenuta dichiarazione di immediata eseguibilità.

• per la scadenza del termine di 10 giorni dalla pubblicazione (art.134, comma 3, del D. Lgs. n°267/2000).

Morbegno, 26/02/2016

IL SEGRETARIO

Della Torre Martino

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Pubblicata all’Albo Pretorio il 26/02/2016 Reg. N° ..............

IL MESSO COMUNALE

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COMUNE DI MORBEGNO

Provincia di Sondrio

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2016-2018

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INDICE

Che cosa è il Documento Unico di Programmazione pag. 3 - SEZIONE STRATEGICA Parte prima – Il contesto esterno 1.1 La legislazione europea pag. 6 1.1.1. Il fiscal compact pag. 6 1.1.2. Europa 2020 e fondi europei 2014-2020 pag. 7 1.2 La legislazione nazionale pag. 8 1.2.1. La riforma della contabilità pubblica e l’armonizzazione contabile pag. 8 1.2.2. La legge rinforzata n.243/2012 sul pareggio di bilancio pag. 9 1.2.3. La revisione della spesa pubblica e l’attuazione dei costi e fabbisogni standard pag. 10 1.2.4. Gli obblighi di tempestività dei pagamenti pag. 11 1.2.5. La riforma fiscale (legge n.23/2014) pag. 12 1.2.6. La riforma della tassazione locale pag. 12 1.2.7. La riforma della pubblica amministrazione (legge n.124/2015) pag. 13 1.2.8. La legge di Stabilità per l’anno 2016 (legge 208/2015) pag. 13 1.3. Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo pag. 15 1.3.1. Il patto di stabilità interno e il contenimento del debito pag. 15 1.3.2. La spending review pag. 15 1.3.3. Il contenimento della spesa di personale pag. 16 1.3.4. Le società partecipate pag. 17 Parte seconda – Il contesto interno 2.1. Le caratteristiche del territorio pag. 19 2.1.1. Territorio e governo del territorio pag. 19 2.1.2. Popolazione pag. 21 2.1.3. Economia insediata pag. 26 2.2. Il Comune pag. 28 2.2.1. Dati finanziari pag. 28 2.2.2. Patrimonio dell’Ente pag. 29 2.2.3. Personale pag. 35 2.2.4. Soggetti partecipati pag. 38 Parte terza – Indirizzi generali di natura strategica pag. 43 Parte quarta – Dagli indirizzi strategici agli obiettivi strategici pag. 44 Parte quinta – Modalità di controllo e rendicontazione pag. 47 - SEZIONE OPERATIVA Parte prima – Programmi e obiettivi operativi pag. 49 1.1. Quadro generale delle entrate pag. 49 1.2. Obiettivi operativi e programmi di spesa pag. 50 Parte seconda – Programmazione triennale 2.1. Programmazione triennale dei lavori pubblici pag. 91 2.2. Programmazione triennale del fabbisogno di personale pag. 92 2.3. Programmazione triennale valorizzazioni e alienazioni pag. 93

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Che cosa è il Documento Unico di Programmazione La programmazione nelle pubbliche amministrazioni garantisce l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento (art. 97) in quanto è diretta ad assicurare un ottimale impiego delle risorse secondo i canoni di efficacia, efficienza ed economicità. Essa inoltre rende concreto il principio della democrazia partecipativa, in quanto fornisce gli strumenti per “valutare” l’operato dell’azione amministrativa conoscendo preventivamente gli obiettivi dichiarati e, successivamente, i risultati raggiunti. In sostanza, dunque, un corretto processo di programmazione è espressione di una amministrazione moderna che intende fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative ed anche finanziarie. Già l’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali scriveva come la programmazione rappresenti “il «contratto» che il governo politico dell’ente assume nei confronti dei cittadini e degli altri utilizzatori del sistema di bilancio stesso. L’attendibilità, la congruità e la coerenza dei bilanci è prova della affidabilità e credibilità dell’Amministrazione. Gli utilizzatori del sistema di bilancio devono disporre delle informazioni necessarie per valutare gli impegni politici assunti e le decisioni conseguenti, il loro onere e, in sede di rendiconto, il grado di mantenimento degli stessi”1. Il compito di un’amministrazione è quello di sviluppare il proprio territorio e di migliorare il benessere dei propri cittadini, nel rispetto delle regole e dei ruoli istituzionali che il nostro ordinamento ha stabilito. Questo compito, assai difficile oggi a causa del contesto economico ancora critico e della scarsità di risorse a disposizione per soddisfare i bisogni fondamentali della comunità, diventa impossibile senza una efficace attività di programmazione in grado di mettere a fuoco gli obiettivi che, all’interno dei principi e dei valori da cui siamo mossi, riteniamo strategici. Programmare significa quindi fare delle scelte, nella consapevolezza che le risorse sono limitate rispetto ai bisogni e che nell’individuare le priorità “irrinunciabili”, altre esigenze vengono sacrificate. Programmare significa anche stringere un patto di trasparenza e di lealtà con i cittadini, perché nel dichiarare preventivamente quelli che sono gli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso il proprio operato, ci si espone al rischio del “giudizio” finale sui risultati che saranno conseguiti. Consapevoli dell’importanza del compito che ci è stato assegnato, affidiamo a questo documento “l’immagine” di come vorremmo migliorare il nostro comune e attraverso quali azioni intendiamo concretizzare tale risultato, affinché ognuno possa valutare in anticipo la rispondenza degli obiettivi con i reali bisogni della collettività e seguire progressivamente la loro concreta attuazione. All’interno di questa cornice si inserisce il Documento Unico di Programmazione (DUP), il nuovo strumento di programmazione degli enti locali introdotto dalla riforma dell’ordinamento contabile nota come “armonizzazione”, la cui disciplina è contenuta nel principio contabile all. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011 oltreché nell’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000. Esso sostituisce i precedenti documenti programmatici (Piano Generale di Sviluppo e Relazione Previsionale e Programmatica) nell’intento di rendere più efficace ed incisivo il sistema di programmazione. A tal fine la riforma ha specificatamente anticipato i tempi della programmazione, così da rendere autonomo il processo, svincolandolo da quello di predisposizione del bilancio. Il DUP, presentato a regime al Consiglio entro il 31 luglio dell’esercizio precedente al periodo di riferimento, permette l’attività di guida strategica ed operativa dell’ente e conseguentemente costituisce il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quella del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. In particolare la Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato e gli indirizzi strategici dell'Ente, in coerenza con la programmazione di Governo e con quella Regionale. Tale processo è supportato da un'analisi strategica delle condizioni interne ed esterne all'Ente, sia in termini attuali che prospettici, così che l'analisi degli scenari possa rilevarsi utile all'Amministrazione nel compiere le scelte più urgenti e appropriate. La Sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento di supporto al processo di previsione di indirizzi e obiettivi previsti nella Sezione Strategica. Questa infatti, contiene la programmazione operativa dell'ente, avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. La parte finanziaria della Sezione redatta per competenza e per cassa; si fonda su valutazioni di natura economico-

1 Principio contabile della programmazione, n. 1.3 approvato dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali nel 2003.

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patrimoniali e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione. Dal punto di vista tecnico invece, individua, per ogni singola missione, i programmi che l'ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sezione Strategica. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. I programmi rappresentano dunque il cardine della programmazione, in quanto, costituendo la base sulla quale implementare il processo di definizione degli indirizzi e delle scelte, sulla base di questi verrà predisposto il PEG e affidati obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli strumenti di programmazione prima e dopo la riforma

FINO AL 2015 (ANTE RIFORMA) DAL 2016 (POST RIFORMA) Piano Generale di Sviluppo

Documento unico di programmazione

Relazione Previsionale e Programmatica Programma triennale delle Opere Pubbliche Programmazione triennale del fabbisogno di personale Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare Bilancio di previsione annuale

Bilancio di previsione finanziario Bilancio di previsione pluriennale Piano Esecutivo di Gestione/Piano della performance/PDO

Piano Esecutivo di Gestione/Piano della performance/PDO

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SEZIONE STRATEGICA

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1. PARTE PRIMA: IL CONTESTO ESTERNO 1.1 La legislazione europea 1.1.1 Il fiscal compact Con la stipula nel 1992 del Trattato di Maastricht la Comunità Europea ha gettato le basi per consentire, in un contesto stabile, la nascita dell’EURO e il passaggio da una unione economica ad una monetaria (1° gennaio 1999). La convergenza degli stati verso il perseguimento di politiche rigorose in ambito monetario e fiscale era (ed è tuttora) considerata condizione essenziale per limitare il rischio di instabilità della nuova moneta unica. In quest'ottica, venivano fissati i due principali parametri di politica fiscale al rispetto dei quali era vincolata l'adesione all'unione monetaria. L’articolo 104 del Trattato prevede che gli stati membri debbano mantenere il proprio bilancio in una situazione di sostanziale pareggio, evitando disavanzi pubblici eccessivi (comma 1) e che il livello del debito pubblico deve essere consolidato entro un determinato valore di riferimento. Tali parametri, definiti periodicamente, prevedono: a) un deficit pubblico non superiore al 3% del Pil; b) un debito pubblico non superiore al 60% del Pil e comunque tendente al rientro; L’esplodere nel 2010 della crisi della finanza pubblica e il baratro di un default a cui molti stati si sono avvicinati (Irlanda, Spagna, Portogallo, Grecia e Italia) ha fatto emergere tutta la fragilità delle regole previste dal patto di stabilità e crescita europeo in assenza di una comune politica fiscale. E’ maturata di conseguenza la consapevolezza della necessità di giungere ad un “nuovo patto di bilancio”, preludio di un possibile avvio di una Unione di bilancio e fiscale. Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha firmato il cosiddetto Fiscal Compact (Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria)2, tendente a “potenziare il coordinamento delle loro politiche economiche e a migliorare la governance della zona euro, sostenendo in tal modo il conseguimento degli obiettivi dell'Unione europea in materia di crescita sostenibile, occupazione, competitività e coesione sociale”. Il fiscal compact, entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2013 a seguito della ratifica da parte di 12 stati membri (Italia, Germania, Spagna, Francia, Slovenia, Cipro, Grecia, Austria, Irlanda, Estonia, Portogallo e Finlandia), prevede:

– l’inserimento del pareggio di bilancio (cioè un sostanziale equilibrio tra entrate e uscite) di ciascuno Stato in «disposizioni vincolanti e di natura permanente – preferibilmente costituzionale» (in Italia è stato inserito nella Costituzione con una modifica all’articolo 81 approvata nell’aprile del 2012);

– il vincolo dello 0,5 di deficit “strutturale” – quindi non legato a emergenze – rispetto al PIL; – l’obbligo di mantenere al massimo al 3 per cento il rapporto tra deficit e PIL, già previsto da Maastricht; – per i paesi con un rapporto tra debito e PIL superiore al 60 per cento previsto da Maastricht, l’obbligo di ridurre il

rapporto di almeno 1/20esimo all’anno, per raggiungere quel rapporto considerato “sano” del 60 per cento. I vincoli di bilancio derivanti dalle regole del patto di stabilità e crescita ed i conseguenti condizionamenti alle politiche economiche e finanziarie degli stati membri sono da tempo messi sotto accusa perché ritenuti inadeguati a far ripartire l’economia e a ridare slancio ai consumi, in un periodo di crisi economica mondiale come quello attuale, che - esplosa nel 2008 – interessa ancora molti paesi europei, in particolare l’Italia. Sotto questo punto di vista è positiva la chiusura – avvenuta a maggio del 2013 - della procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta per lo sforamento – nel 2009 - del tetto del 3% sul PIL, sforamento imposto dalle misure urgenti per sostenere l’economia e le famiglie all’indomani dello scoppio della crisi. La chiusura della procedura di infrazione ha consentito all’Italia maggiori margini di spesa, che hanno portato ad un allentamento del patto di stabilità interno, finalizzato soprattutto a smaltire i debiti pregressi maturati dalle pubbliche amministrazioni verso i privati. Il Consiglio Europeo, il 5 marzo 2014, in occasione dell’esame del Programma nazionale di riforma 2014 presentato dal Governo italiano, ricorda come ancora “l'Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un monitoraggio specifico e un'azione politica decisa. In particolare, il persistere di un debito pubblico elevato, associato a una competitività esterna debole, entrambi ascrivibili al protrarsi di una crescita fiacca della

2 L’accordo di diritto internazionale è stato sottoscritto da 25 Stati membri, tutti ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca.

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produttività e ulteriormente acuiti dai persistenti pessimi risultati di crescita, richiedono attenzione e un'azione politica risoluta”.

1.1.2 Europa 2020 e fondi europei 2014-2020 Nel 2010 l’Unione Europea ha elaborato “Europa 2020”, una strategia decennale per la crescita che non mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, ma vuole anche colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale.. L'Unione Europea fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un'ampia gamma di progetti e programmi nei settori più diversi. Tali fondi rappresentano la principale fonte di investimenti a livello di UE per aiutare gli Stati membri a ripristinare e incrementare la crescita e assicurare una ripresa che porti occupazione, garantendo al contempo lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi di Europa 2020. Cinque sono i fondi gestiti dall’UE: • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); • Fondo sociale europeo (FSE); • Fondo di coesione; • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) • Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Le strategie di EU2020 N. Strategie Obiettivi

1 Occupazione Innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni)

2 Ricerca e sviluppo Aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell'UE

3 Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica

Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990

20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili

Aumento del 20% dell'efficienza energetica

4 Istruzione Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10%

Aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria

5 Lotta alla povertà e all'emarginazione

Almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno

La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, quali l'innovazione, l'economia digitale, l'occupazione, i giovani, la politica industriale, la povertà e l'uso efficiente delle risorse.

Le iniziative di EU2020 Iniziative prioritarie Finalità

Crescita intelligente

Agenda digitale europea • istruzione (incoraggiare le persone ad apprendere, studiare ed aggiornare le loro competenze)

• ricerca/innovazione (creazione di nuovi prodotti/servizi in grado di stimolare la crescita e l'occupazione per affrontare le sfide della società)

• società digitale (uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione)

Unione dell'innovazione

Youth on the move

Crescita sostenibile

Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse

• costruire un'economia a basse emissioni di CO2 più competitiva, capace di sfruttare le risorse in modo efficiente e sostenibile

• tutelare l'ambiente, ridurre le emissioni e prevenire la perdita di biodiversità • servirsi del ruolo guida dell'Europa per sviluppare nuove tecnologie e metodi di

produzione verdi • introdurre reti elettriche intelligenti ed efficienti • sfruttare le reti su scala europea per conferire alle nostre imprese (specie le piccole

aziende industriali) un ulteriore vantaggio competitivo • migliorare l'ambiente in cui operano le imprese, in particolare le piccole e medie (PMI) • aiutare i consumatori a fare delle scelte informate.

Una politica industriale per l'era della

globalizzazione

Crescita solidale

Agenda per nuove competenze e nuovi lavori

• aumentare il tasso di occupazione dell'UE con un numero maggiore di lavori più qualificati, specie per donne, giovani e lavoratori più anziani

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Piattaforma europea contro la povertà

• aiutare le persone di ogni età a prevedere e gestire il cambiamento investendo in competenze e formazione

• modernizzare i mercati del lavoro e i sistemi previdenziali • garantire che i benefici della crescita raggiungano tutte le parti dell'UE

1.2 La legislazione nazionale: le riforme Nel Documento di Economia e Finanza approvato dal Governo il 10 aprile 2015 e la nota di aggiornamento del 18 settembre 2015 presentati al Parlamento italiano e all’Unione Europea, il Governo intende portare il paese fuori dalla crisi attraverso le riforme strutturali da tempo sollecitate. “Al fine di attivare in un’unica coordinata strategia interazioni positive con la politica di bilancio, il Governo sta realizzando un ampio programma di riforme strutturali, che si articola lungo tre direttrici fondamentali: i) l’innalzamento della produttività del sistema mediante la valorizzazione del capitale umano (Jobs Act, Buona Scuola, Programma Nazionale della Ricerca); ii) la diminuzione dei costi indiretti per le imprese connessi agli adempimenti burocratici e all’attività della Pubblica Amministrazione, mediante la semplificazione e la maggiore trasparenza delle burocrazie (riforma della Pubblica Amministrazione, interventi anti-corruzione, riforma fiscale); iii) la riduzione dei margini di incertezza dell'assetto giuridico per alcuni settori, sia dal punto di vista della disciplina generale, sia dal punto di vista degli strumenti che ne assicurano l'efficacia (nuova disciplina del licenziamento, riforma della giustizia civile). Gli effetti del programma risultano potenziati dagli interventi istituzionali volti a riformare la legge elettorale, differenziare le funzioni di Camera e Senato, accelerare il processo decisionale di approvazione delle leggi” (PNR 2015, pag. IV).

1.2.1 La riforma della contabilità pubblica e l’armonizzazione contabile L’armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili costituisce il cardine della riforma della contabilità pubblica (legge n. 196/2009) e della riforma federale prevista dalla legge n. 42/2009, finalizzata a garantire:

� AUTONOMIA DI ENTRATA E DI SPESA; � SUPERAMENTO GRADUALE DEL CRITERIO DELLA SPESA STORICA A FAVORE DEI COSTI E FABBISOGNI

STANDARD; � ADOZIONE DI:

• regole contabili uniformi; • comune piano dei conti integrato; • comuni schemi di bilancio articolati in MISSIONI E PROGRAMMI coerenti con la classificazione

economico-funzionale; • sistema e schemi di contabilità economico-patrimoniale; • bilancio consolidato per aziende, società ed organismi controllati; • sistema di indicatori di risultato semplici e misurabili;

� RACCORDABILITA’ DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO DEGLI ENTI TERRITORIALI CON QUELLI EUROPEI AI FINI DELLA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI.

Sotto l’aspetto contabile, la delega è stata esercitata attraverso il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, attraverso il quale si è inteso: • consentire il controllo dei conti pubblici nazionali (tutela della finanza pubblica nazionale); • verificare la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell’articolo 104 del Trattato istitutivo UE; • favorire l’attuazione del federalismo fiscale.

Uno dei cardini della nuova contabilità è rappresentato dal principio della “competenza finanziaria potenziata”, il quale prevede che tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate, che danno luogo ad entrate e spese per l’ente, devono essere registrate in contabilità nel momento in cui sorgono, con imputazione all’esercizio in cui vengono a scadenza. E’ comunque fatta salva la piena copertura degli impegni a prescindere dall’esercizio in cui essi sono imputati, attraverso l’istituzione del Fondo pluriennale vincolato. La nuova configurazione del principio contabile della competenza finanziaria potenziata: a) impedisce l’accertamento di entrate future, rafforzando la valutazione preventiva e concomitante degli equilibri di bilancio;

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b) evita l’accertamento e l’impegno di obbligazioni inesistenti, riducendo in maniera consistente l’entità dei residui attivi e passivi; c) consente, attraverso i risultati contabili, la conoscenza dei debiti commerciali degli enti, che deriva dalla nuova definizione di residuo passivo conseguente all’applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata; d) rafforza la funzione programmatoria del bilancio; e) favorisce la modulazione dei debiti finanziari secondo gli effettivi fabbisogni degli enti; f) avvicina la competenza finanziaria alla competenza economica; g) introduce una gestione responsabile delle movimentazioni di cassa, con avvicinamento della competenza finanziaria alla cassa (potenziamento della competenza finanziaria e valorizzazione della gestione di cassa); h) introduce con il fondo pluriennale vincolato uno strumento conoscitivo e programmatorio delle spese finanziate con entrate vincolate nella destinazione, compreso il ricorso al debito per gli investimenti. Dopo tre anni di sperimentazione, la riforma è entrata in vigore per tutti gli enti locali il 1° gennaio 2015, secondo un percorso graduale che vede, nel 2015, l’applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata e, nel 2016, l’avvio della contabilità economico patrimoniale e del bilancio consolidato. L’attuazione della riforma costituisce una tappa fondamentale nel percorso di risanamento della finanza pubblica e favorirà il coordinamento della finanza pubblica, il consolidamento dei conti delle Amministrazione Pubbliche anche ai fini del rispetto delle regole comunitarie, le attivita connesse alla revisione della spesa pubblica e alla determinazione dei fabbisogni e costi standard.

1.2.2 La legge rinforzata n. 243/2012 sul pareggio di bilancio La Legge Costituzionale n.1/2012 sull’’Introduzione del principio dell’equilibrio di bilancio nella Carta costituzionale’ e quella ‘rinforzata’ (L. n. 243/2012) hanno riformato la Costituzione introducendo e dettagliando il principio dell’equilibrio di bilancio in conformità con le regole europee. La nuova legislazione nazionale recepisce i princìpi del Patto di Stabilità e Crescita, modificato dal regolamento UE n. 1175/2011 (Six Pack), e sancisce che il pareggio di bilancio si ottiene qualora il saldo strutturale eguagli il livello dell’Obiettivo di Medio Periodo (MTO), la cui definizione viene rimandata ai criteri stabiliti dall’ordinamento dell’Unione Europea. A fronte della volontà di procedere al pagamento della componente residua dei debiti pregressi della P.A e di avviare un ambizioso programma di riforme strutturali, il Governo si impegna a rispettare il piano di rientro verso gli obiettivi programmatici coincidenti con il quadro di finanza pubblica programmatico delineato nel DEF. Il rallentamento del raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014 viene compensato dall’impegno del Governo, a partire dal 2015, ad attuare un piano di rientro che permetta di raggiungere pienamente l’obiettivo nel 2016. L’art. 3, comma 4 della L. n. 243/2012 e il regolamento UE n. 1175/2011, all’art. 5, prevedono esplicitamente una forma di flessibilità sul calendario di convergenza verso l’Obiettivo di medio periodo in presenza di riforme strutturali significative che producano un impatto positivo sul bilancio nel medio periodo, anche attraverso un aumento della crescita potenziale, e quindi sulla sostenibilità di medio-lungo periodo delle finanze pubbliche. Tali riforme sono valutate dalla Commissione con riferimento alla loro coerenza con gli orientamenti europei di politica economica. La deviazione temporanea dal percorso di convergenza verso obiettivi di medio periodo è consentita a condizione che sia mantenuto un opportuno margine di sicurezza rispetto al valore di riferimento del rapporto deficit/PIL e che la posizione di bilancio ritorni all’Obiettivo di Medio Periodo entro il periodo coperto dal Programma di Stabilità. Per quanto riguarda le autonomie territoriali i nuovi obblighi, in vigore a partire dal 1° gennaio 2016, prevedono: a) il pareggio (sia in termini di cassa che di competenza) tra entrate finali e spese finali; b) il pareggio (sia in termini di cassa che di competenza) tra entrate correnti e spese correnti più spese per rimborso di prestiti. Nel caso in cui, in sede di rendiconto, venga accertato un disavanzo, l’ente è tenuto a procedere al relativo recupero nel triennio successivo. Eventuali saldi positivi vengono prioritariamente destinati alla riduzione del debito ovvero alle spese di investimento solamente nel caso in cui ciò sia compatibile con gli obiettivi di finanza pubblica dettati dall’Unione europea.

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Il pareggio di bilancio per gli enti locali dal 2016 ENTRATE FINALI meno SPESE FINALI ≥ ZERO SPESE CORRENTI ENTRATE CORRENTI meno ≥ ZERO SPESE RIMB. PRESTITI

Nel rispetto del principio dell’equilibrio intertemporale, l’articolo 10 prevede che le operazioni di indebitamento vengano effettuate contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell'investimento. In tali piani deve essere evidenziata l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri e le modalità di copertura degli oneri corrispondenti. Per quanto riguarda l’equilibrio territoriale, annualmente le regioni e gli enti locali stabiliscono, tramite intesa, l’equilibrio finale di cassa che intendono raggiungere e gli investimenti che intendono realizzare attraverso l’indebitamento. Ciascun ente territoriale può in ogni caso ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di previsione. Con la nota di aggiornamento al DEF del 18 settembre 2015 il Governo ha proposto il rinvio al 2018 dell’applicazione delle nuove regole sul pareggio di bilancio.

1.2.3 La revisione della spesa pubblica e l’attuazione dei costi e fabbisogni standard La revisione della spesa pubblica per il Governo costituisce una primaria riforma strutturale dei meccanismi di spesa e di allocazione delle risorse, da attuare attraverso una sistematica verifica e valutazione delle priorità dei programmi e d’incremento dell’efficienza del sistema pubblico. I principali interventi riguardano: a) i trasferimenti alle imprese; b) le retribuzioni della dirigenza pubblica, che appaiono elevate nel confronto con la media europea; c) la sanità, con una particolare attenzione agli elementi di spreco, nell’ambito del cosiddetto ‘Patto per la Salute’ con gli enti territoriali, e tramite l'assunzione di misure contro le spese che eccedono significativamente i costi standard; d) i ‘costi della politica’; e) le auto di servizio e i costi dei Gabinetti dei ministri e degli altri uffici di diretta collaborazione; f) gli stanziamenti per beni e servizi, attualmente molto consistenti, sui quali si rendono necessari rilevanti interventi di controllo (la presenza nel nostro Paese di circa 30 mila stazioni appaltanti può dar luogo a evidenti inefficienze). A fronte di ciò, si devono concentrare gli appalti pubblici in capo alla CONSIP e ad alcune altre centrali di acquisto presso le Regioni e le Città Metropolitane consentendo di ottenere dei risparmi già nel medio periodo. Risparmi sono anche possibili a seguito del miglioramento nella puntualità dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni, che dovrebbe avere un effetto favorevole sui prezzi di acquisto. g) la gestione degli immobili pubblici; h) la riduzione delle commissioni bancarie pagate dallo Stato per la riscossione dei tributi; i) il migliore coordinamento delle forze di polizia, evitando sovrapposizioni nei comparti di specialità; l) la razionalizzazione degli enti pubblici, e procedure di fatturazione e pagamento telematici e la concentrazione dei centri di elaborazione dati delle pubbliche amministrazioni; m) le numerose partecipate degli enti locali (a esclusione di quelle che erogano servizi fondamentali per la collettività, le cui tariffe debbono essere congrue) e andranno attentamente esaminate le loro funzioni con la prospettiva di una sostanziale riduzione o eliminazione delle stesse; n) revisione delle spese per la Difesa, anche considerando le eventuali conclusioni di un apposito ‘Libro Bianco’, nella consapevolezza che l’elevato debito pubblico consente all’Italia investimenti più limitati anche in questo settore; o) una mirata revisione dei costi di Autorità indipendenti e Camere di Commercio.

Obiettivi di risparmio complessivi nuova spending review (DL n. 66/2014)

2014 2015 Dal 2016

4,5 mld 17 mld 32 mld

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La legge delega in materia di federalismo fiscale (Legge 5 maggio 2009, n. 42) e le disposizioni attuative riguardanti la determinazione dei fabbisogni standard degli enti locali (Comuni, Province e Citta metropolitane) emanate con il Decreto legislativo 26 novembre 2010 n. 216 mirano ad erogare i trasferimenti perequativi agli enti locali in base ai fabbisogni standard abbandonando il criterio della spesa storica che e alla base sia di inefficienze nella distribuzione dei trasferimenti

intergovernativi sia di cattiva gestione della spesa da parte dei governi locali. Oltre a ciò i fabbisogni standard possono diventare uno strumento utilissimo per il policy maker per orientare le scelte politiche del Governo e del Parlamento e per gli amministratori locali come benchmark tra i vari enti locali. Di pari passo con la determinazione dei fabbisogni standard Sose ha definito delle funzioni di costo per singolo servizio (ad esempio: istruzione, asilo nido, TPL, rifiuti, settore sociale) che permettono di individuare il costo standard dei diversi servizi. Ad esempio permettono di individuare quale sia il costo standard del servizio di asilo nido, per ogni bimbo ospitato, oppure il costo per km per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. La determinazione dei costi standard, per ogni singolo servizio, permetterà di effettuare il benchmark tra i diversi comuni e province e questo farà scattare l'effetto emulazione delle buone pratiche con indubbi effetti positivi sia sul costo dei servizi sia sull'efficienza degli stessi. I fabbisogni standard relativi alle funzioni fondamentali di province e comuni sono stati elaborati da SOSE ed approvati dalla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF) nei termini previsti dal D.Lgs. 216. I dati relativi ai fabbisogni standard, le informazioni dei questionari, i coefficienti di riparto e la spiegazione delle metodologie per determinarli sono resi utilizzabili e consultabili ai singoli comuni e alle diverse istituzioni pubbliche sul portale del federalismo. I risultati sono consultabili da tutti i cittadini sul sito www.opencivitas.it.

1.2.4 Gli obblighi di tempestività dei pagamenti Dal 2013 il Governo ha avviato un percorso finalizzato a garantire il rispetto, a regime, della direttiva europea sui tempi di pagamento, che prevede pagamenti a 30 gg. I provvedimenti, a partire dal decreto legge n. 35/2013 (conv. in legge n. 64/2013) per arrivare al decreto legge n. 66/2014 (conv. in legge n. 89/2014), si muovo lungo tre direttrici: • completare il pagamento dei debiti commerciali residui; • favorire la cessione dei debiti commerciali certificati a intermediari finanziari e potenziare le vigenti modalità di

compensazione con crediti tributari e contributivi; • potenziare il monitoraggio dei debiti e dei relativi tempi di estinzione, anche per assicurare il rispetto della direttiva

europea sui termini di pagamento. Per smaltire lo stock di debiti accumulato, senza incidere sulla dimensione del deficit di bilancio, è stato previsto: i) l’aumento della dotazione del fondo per assicurare la liquidità alle regioni e agli enti locali per il pagamento dei debiti commerciali, istituito con il decreto legge n. 35 del 2013; ii) la riduzione dei debiti commerciali delle società partecipate dagli enti locali attraverso l’ulteriore incremento del predetto fondo per fornire agli enti stessi anticipazioni finanziarie; iii) la concessione di anticipazioni di liquidità per il pagamento dei debiti inclusi nei piani di riequilibrio finanziario pluriennale dei comuni in squilibrio strutturale e dei debiti dei comuni che hanno deliberato il dissesto finanziario; iv) misure per favorire il riequilibrio della gestione di cassa del settore sanitario ampliando il perimetro dei debiti sanitari finanziabili con anticipazioni di liquidità.

Nel DEF 2014 il Governo affermava che “Per affrontare strutturalmente la questione dei tempi di pagamento della P.A. è necessaria una adeguata attività di monitoraggio e la predisposizione di strumenti che consentano di rilevare l’effettiva consistenza ed evoluzione dell’ammontare dei debiti. Tali misure sono state inserite nel decreto-legge n. 66/2014 (L. n. 89/2014), il quale prevede:

a) l’anticipo al 31 marzo 2015 della fatturazione elettronica per gli enti locali; b) l’obbligo, a partire dal 1° luglio 2014, di registrare le fatture sulla PCC e di gestire su tale piattaforma

l’intero ciclo passivo (pagamenti, anticipazioni, certificazioni, ritardi); c) l’obbligo di certificare i tempi medi di pagamento delle fatture in allegato al rendiconto; d) sanzioni per gli enti locali che registrano ritardi eccessivi nel pagamento delle fatture (90gg nel 2014 e

60gg nel 2015). Proseguendo su questa direzione, il DL 78/2015 (art. 8) ha stanziato ulteriori 2 miliardi di euro sul Fondo istituito ai sensi del DL 35/2013, volto a favorire il pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati a tutto il 31/12/2014 da parte degli enti locali.

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1.2.5 La riforma fiscale (Legge n. 23/2014) Con la legge 11 marzo 2014, n. 23 è stata approvata la legge delega recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. La cosiddetta legge delega fiscale ha lo scopo di:

� semplificare il rapporto tra il fisco e i contribuenti; � prevedere la revisione sistematica delle ‘spese fiscali’; � rivedere l’imposizione sui redditi d’impresa e i regimi forfetari per i contribuenti di minori dimensioni; � assicurare la stabilità delle regole fiscali e la certezza del diritto; � riformare il catasto dei fabbricati per correggere le sperequazioni delle attuali rendite e ripristinare un sistema equo

e trasparente di determinazione delle basi imponibili di natura catastale; � migliorare il funzionamento del contenzioso e della riscossione dei tributi degli enti locali; � tutelare l’ambiente attraverso nuove forme di fiscalità energetica e ambientale che possano consentire anche la

riduzione del prelievo sui redditi; � migliorare la trasparenza e l’accessibilità alle procedure fiscali attraverso la revisione delle norme in materia di

tutoraggio e ‘cooperative compliance’. Il termine del 27 marzo 2015 inizialmente previsto per l’attuazione della delega è stato prorogato di sei mesi e quindi è scaduto il 27 settembre 2015, mentre per la riforma del catasto occorreranno almeno 4 anni. “Allineando i valori catastali ai valori economici reali, il nuovo Catasto permetterà di correggere i problemi di equità orizzontale e verticale determinato dal sistema vigente in materia di imposizione sugli immobili. Il nuovo processo estimativo abbandonerà il sistema che classifica gli immobili su categorie e classi e si baserà solo su due classificazioni di fabbricati, «ordinari» e «speciali». A ogni unita immobiliare sarà attribuita una rendita e un relativo valore patrimoniale. Le unita immobiliari saranno individuate non più attraverso il sistema attuale basato sul numero dei vani disponibili nell’unita, ma mediante il più oggettivo criterio della superficie misurata in metri quadrati. Rilevata la superficie di ogni immobile, le rendite e i valori patrimoniali saranno determinati per gli immobili «ordinari» applicando apposite funzioni statistiche che mettano in relazione il reddito e il valore medio ordinario di mercato con le specifiche caratteristiche legate alla posizione dell’immobile e ad altri fattori in grado di aumentarne o diminuirne il valore complessivo. Per determinare i valori dei fabbricati «speciali» si procedera mediante stima diretta, mentre le relative rendite saranno calcolate applicando saggi di redditivita media ai valori patrimoniali. Una revisione generale degli estimi potrà essere effettuata ogni dieci anni e con cadenza quinquennale saranno adottati coefficienti di adeguamento” (PNR 2015, pag. 15). Di particolare interesse per gli enti locali è la riforma della riscossione, da tempo attesa nel panorama normativo in quanto l’attuale sistema di riscossione alternativo ad Equitalia è fondato sul Regio Decreto del 1910, del tutto inadeguato a rispondere all’esigenza di garantire celerità, efficacia della riscossione e tutela del contribuente. L’improrogabilità e l’urgenza di un riordino della materia è tanto maggiore in quanto gli enti devono garantire il rispetto degli equilibri di cassa previsti anche dalla Legge 243/2012. Migliorare la capacità di riscossione equivale quindi a garantire maggiori risorse ai bilanci comunali per assicurare lo svolgimento dei servizi cui sono preposti.

1.2.6 La riforma della tassazione locale “Il prelievo sugli immobili è stato interessato negli ultimi anni da frequenti modifiche normative. Da ultimo, la Legge di Stabilità per il 2014 ha introdotto una revisione della tassazione degli immobili finalizzata a rafforzare il legame fra l’onere dell’imposta e il corrispettivo ricevuto sotto forma di servizio locale. Il nuovo tributo IUC (Imposta Unica Comunale) si articola su una componente di natura patrimoniale (IMU- Imposta Municipale Propria) e una relativa ai servizi fruiti dal proprietario o dal possessore dell’immobile (TASI – Tributo per i Servizi Indivisibili e TARI – Tassa sui Rifiuti). Il quadro dei tributi locali sugli immobili si presenta quindi estremamente articolato e prevede, oltre alle imposte sulle proprietà e sui servizi e a una addizionale comunale all’IRPEF, anche una serie di tributi minori e canoni sull’occupazione di spazi e aree pubbliche e sulla diffusione dei messaggi pubblicitari. A regime, le risorse a disposizione degli enti locali per il finanziamento della spesa non dipenderanno più dai costi effettivamente sostenuti, che possono inglobare inefficienze, ma da quelli che dovrebbero sostenere se si allineassero a un fabbisogno standard. I fabbisogni standard, assieme alle capacità fiscali (ovvero il gettito che ciascun ente potrebbe ottenere applicando un’aliquota standard alle proprie basi imponibili) rappresenteranno in

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prospettiva i cardini su cui costruire i nuovi meccanismi per la perequazione delle risorse – così come delineati dalla legge delega sul federalismo fiscale - per assicurare il finanziamento integrale delle funzioni fondamentali e dei livelli essenziali delle prestazioni inerenti i diritti civili e sociali. Dal 2015, il 20 per cento delle risorse agli enti locali sarà ripartito sulla base di capacità fiscali e fabbisogni standard, superando gradualmente il precedente criterio di riparto basato sulla spesa storica, fonte di distorsioni e inefficienze” (PNR 2015, pag. 18).

1.2.7 La riforma della pubblica amministrazione (Legge n. 124/2015) Il rilancio dell’economia ed il benessere dei cittadini dipendono anche da una pubblica amministrazione in grado di attuare efficacemente le riforme strutturali necessarie per il Paese e di offrire adeguati servizi ai cittadini e alle imprese. Per eliminare le persistenti debolezze della pubblica amministrazione, rafforzare le condizioni di legalità e lotta alla corruzione, garantire l’efficienza, la trasparenza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese è in corso una profonda riforma della pubblica amministrazione. Dopo le misure approvate a giugno 2014 con il DL 90/2014, con la legge n. 124 del 7 agosto 2015 è stata conferita al Governo la delega per adottare provvedimenti nelle seguenti materie:

semplificazione e digitalizzazione

sarà introdotto il sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale (Spid) e con esso tutte le misure tese a rendere quasi esclusivo il canale digitale per i rapporti tra utenti e amministrazioni, con particolare riguardo per i micro-pagamenti elettronici (inclusi quelli con carta di credito telefonica)

società partecipate e servizi pubblici locali

si procederà alla: i) razionalizzazione del sistema delle partecipazioni pubbliche, anche locali, secondo criteri esclusivi di efficienza, efficacia ed economicità.; ii) ridefinizione della disciplina, delle condizioni e dei limiti per la costituzione di società, l’assunzione e il mantenimento di partecipazioni societarie da parte di amministrazioni pubbliche; iii) distinzione tra tipi di società in relazione alle attività svolte e agli interessi pubblici di riferimento, e individuazione della relativa disciplina, anche in base al principio di proporzionalità delle deroghe rispetto alla disciplina privatistica, ivi compresa quella in materia di organizzazione e crisi d’impresa; iv) rigorosa applicazione del criterio di parità di trattamento tra imprese pubbliche e private; v) riconoscimento, quale funzione fondamentale dei comuni e delle città metropolitane, dell’individuazione delle attività di interesse generale il cui svolgimento è necessario al fine di assicurare la soddisfazione dei bisogni degli appartenenti alle comunità locali, in condizioni di accessibilità fisica ed economica, di continuità e non discriminazione, e ai migliori livelli di qualità e sicurezza; vi) abrogazione dei regimi di esclusiva non più conformi ai principi generali in materia di concorrenza; vii) individuazione della disciplina generale in materia di organizzazione e gestione dei servizi d’interesse economico generale di ambito locale in base ai principi di concorrenza, adeguatezza, sussidiarietà, anche orizzontale, e proporzionalità

riforma della PA e della dirigenza

saranno previsti: i) revisione dei sistemi di pianificazione degli organici e di reclutamento del personale che favoriscano l’acquisizione delle competenze critiche per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni e la necessaria flessibilità, nel rispetto dei limiti di bilancio; ii) revisione del sistema di reclutamento e selezione, preposizione agli incarichi e valutazione della dirigenza pubblica a tutti i livelli di governo, con la creazione dei ruoli unici della dirigenza statale, regionale e degli enti locali; iii) razionalizzazione del sistema di formazione dei dirigenti e dipendenti pubblici. Sono inoltre previste grandi azioni di riordino delle articolazioni territoriali delle amministrazioni, dal dimezzamento delle Camere di commercio e delle Prefetture fino al riordino delle autorità portuali.

1.2.8 Sintesi della legge di Stabilità 2016 Con la legge di Stabilità per il 2016 – Legge 28 dicembre 2015, n. 208 – sono state introdotte nuove norme che incidono su diversi aspetti della gestione comunale, delle quali si dovrà pertanto tener conto nella programmazione della politica amministrativa degli enti locali. Al fine di fornire una panoramica sintetica, vengono esposti di seguito i punti di maggior rilievo per l’ente:

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- Esenzione TASI abitazione principale, tranne che per le “abitazioni di lusso” classificate nelle cat. A1, A8 e A9. - Abbattimento 50% IMU concessa in uso gratuito a parenti di primo grado. - Riduzioni gettito IMU a seguito dell’esclusione dei macchinari (cd “imbullonati”) dal calcolo della rendita catastale. - Incremento del Fondo di solidarietà comunale a ristoro del mancato gettito IMU-TASI a seguito delle esenzioni/riduzioni introdotte. - Estensione impiego dei fabbisogni standard nel riparto del Fondo di solidarietà comunale, dal 20 al 30% per l‘anno 2016, 40% per il 2017, 55% per il 2018. - Blocco degli aumenti dei tributi e addizionali comunali ad esclusione della TARI. Sospesa l‘efficacia di delibere di aumento dei tributi rispetto ai livelli tributari e tariffari applicabili per l‘anno 2015. - Turnover fissato alla spesa del 25% rispetto a quella dell‘anno precedente. - Dal 2016, il trattamento accessorio del personale non può superare il corrispondente importo del 2015 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. - Oneri per rinnovi contrattuali sono a carico dei bilanci comunali. - Possibilità di acquisti fuori regime Consip se i corrispettivi sono inferiori al 10% per le categorie merceologiche telefonia fissa e telefonia mobile e del 3% per le categorie merceologiche carburanti extra-rete, carburanti rete, energia elettrica, gas e combustibili per il riscaldamento (obbligo di trasmissione a Anac e clausola risolutiva). - Regime acquisti beni e servizi informatici e di connettività tramite Consip. - Abrogazione regole del patto di stabilità che resta in vigore per l’anno 2015 limitatamente per gli adempimenti del monitoraggio, sanzioni e patti orizzontali. - Introduzione di un nuovo vincolo di finanza pubblica: saldo finale di competenza tra entrate finali e spese finali ex L. 243/12. Saldo = entrate finali (tit. 1, 2, 3, 4 e 5) - spese finali (tit. 1, 2 e 3). - Limitatamente all‘anno 2016, è considerato il FPV in entrate e in spesa al netto della quota riveniente dal ricorso all‘indebitamento. - Prospetto da allegare al bilancio preventivo, ai fini del controllo di coerenza delle previsioni di bilancio con il vincolo del saldo di competenza tra entrate finali e spese finali. Non si considera nel saldo il FCDE. - Nel saldo di competenza tra entrate finali e spese finali sono escluse le spese per edilizia scolastica, nel limite di 0,5 mld. - Monitoraggio del nuovo saldo di competenza finanziaria. Certificazione entro il 31/3 di ciascun anno. Organo di revisione commissario ad acta in caso di inadempimento dell‘ente. - Gli atti elusivi del vincolo del nuovo saldo di competenza finanziaria sono nulli. - Intervento regionale per ampliare gli spazi finanziari dei Comuni per spese di investimento. - Intervento MEF per scambio spazi finanziari dei Comuni. - Possibilità di utilizzare i proventi delle concessioni edilizie per finanziare spesa corrente al 100% .

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1.3 Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo Gli enti locali sono chiamati direttamente a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di governo principalmente attraverso:

a) il rispetto del patto di stabilità interno ed il contenimento del debito; b) le misure di risparmio imposte dalla spending review ed i limiti su specifiche voci di spesa; c) i limiti in materia di spese di personale; d) i limiti in materia di società partecipate.

1.3.1 Il patto di stabilità interno e il contenimento del debito Il Patto di Stabilità Interno (PSI) definisce i vincoli specifici che gli enti territoriali sono tenuti a rispettare congiuntamente ad obblighi di informazione, comunicazione e certificazione nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sin ora il Patto ha posto una regola per il controllo dei saldi finanziari11 per comuni, province e città metropolitane e un vincolo alla crescita nominale della spesa finale per le regioni. Tali vincoli sono destinati ad essere progressivamente superati a seguito dell’entrata in vigore nel 2016 della regola del pareggio di bilancio per gli enti territoriali e locali introdotta dall’articolo 9 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Il progressivo superamento delle regole del patto si collega anche alla revisione delle responsabilita attribuite a Stato, regioni e autonomie locali dalla riforma del titolo V della Costituzione in corso di approvazione e all’attuazione del federalismo fiscale. All’interno della nuova governance, lo Stato tornerà a definire i principi fondamentali per il coordinamento della finanza pubblica mentre gli enti territoriali beneficeranno di maggiore autonomia finanziaria, nel rispetto della neutralità dei propri bilanci e dei principi contabili comuni. L’aggiornamento del patto considera, inoltre, le città metropolitane istituite a seguito del riordino del sistema delle province e della revisione della disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni . La capacità di indebitamento degli enti locali è disciplinata dall’articolo 204 del D.Lgs. n. 267/2000 il quale, dopo l’ultima modifica disposta con la legge n. 190/2014 (art. 1, comma 467) è fissato al 10% delle entrate correnti. Per ridare slancio agli investimenti il decreto legge n. 16/2014 (conv. in legge n. 68/2014), all’articolo 5, contiene inoltre una norma ad hoc di natura transitoria in base alla quale gli enti locali che non hanno capacità di indebitamento potevano comunque, nel 2014 e 2015, accendere mutui nel limite della quota rimborsata nell’esercizio precedente. Tale deroga, funzionale – secondo il Governo - a ridare slancio agli investimenti locali, deve comunque essere rispettosa del patto di stabilità interno.

1.3.2 La spending review Gli obiettivi di risparmio connessi alla revisione della spesa pubblica vengono tradotti, per gli enti locali, in tagli alle risorse trasferite dallo Stato. Le minori entrate “dovrebbero” trovare adeguata compensazione nei risparmi conseguibili dagli enti nell’attuazione delle misure previste dalle varie disposizioni. Gli obiettivi di risparmio della spending review per i comuni (dati in milioni di euro)

Provvedimenti Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

D.L. 95/2012: beni e servizi 500 ml 2.250 ml 2.500 ml 2.600 ml 2.600 ml 2.600 ml

D.L. 66/2014: beni e servizi 340 ml 510 ml 510 ml 510 ml

D.L. 66/2014: autovetture 0,7 ml 1 ml 1 ml 1 ml

D.L. 66/2014: consulenze 3,8 ml 5,7 ml 5,7 ml 5,7 ml

Tenuto conto degli ambizioni obiettivi di risparmio enunciati dal Governo nel DEF (32 miliardi a regime), ai tagli sopra indicati se ne dovranno aggiungere sicuramente altri connessi alla creazione di soggetti aggregatori per l’espletamento delle procedure di acquisto, all’individuazione di parametri di costo per l’acquisto di beni e servizi, allo svolgimento in forma associata delle funzioni, ecc. Ricordiamo inoltre come la legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) ha disposto un ulteriore taglio di risorse ai comuni, attraverso la riduzione del Fondo di solidarietà comunale, pari a 1,2 miliardi. Tale taglio, pur non collegato a nessun obiettivo di risparmio specifico, si somma a quelli già previsti dalle precedenti disposizioni legislative, azzerando, di fatto, le risorse che lo Stato stanzia per il finanziamento dei bilanci comunali.

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1.3.3 Il contenimento delle spese di personale Il contenimento delle spese di personale è da tempo uno degli obiettivi del Governo, considerato l’impatto di questa voce di spesa sui bilanci delle pubbliche amministrazioni. Il quadro normativo pressoché consolidato, contenuto nell’articolo 1, commi 557 e seguenti, della legge n. 296/2006 e nell’articolo 9 del decreto legge n. 78/2010 (conv. in legge n. 122/2010), è stato ampiamente modificato ad opera del decreto legge n. 90/2014, con il quale è stata concessa maggiore flessibilità nella copertura del turn-over, garantendo a regime (dal 2018) l’integrale sostituzione del personale cessato. Successivamente sono intervenuti la legge di stabilità 2015 (legge n. 190/2014) e il decreto legge n. 78/2015 (conv. in legge n. 125/2015) a dettare particolari disposizioni finalizzate al passaggio di personale delle province. Un impatto non secondario all’interno di un comparto pressoché “congelato” dal 2010 sarà determinato dalla sentenza della Corte Costituzionale la quale ha dichiarato illegittimo il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici contenuto nel D.L. n. 78/2010, pur senza retroattività. Dal 2016 riprenderà la stagione dei rinnovi contrattuali, con effetti in termini di fabbisogno finanziario ancora tutti da valutare. Riepiloghiamo nella tabella seguente le principali norme che impongono il contenimento della spesa di personale:

Norma Misura di contenimento Validità temporale

Art. 1, comma 557, della legge n. 296/2006

Obbligo di riduzione della spesa di personale rispetto all’anno precedente. In caso di sforamento del tetto scatta il divieto di assunzioni. La Corte dei conti – Sez. Autonomie n. 27/2015 prevede anche l’obbligo di riduzione dell’incidenza percentuale delle spese di personale rispetto alle spese correnti. Nella spesa sono considerati tutti gli oneri per il personale a tempo indeterminato e determinato, comprese le forme di lavoro flessibile, ad eccezione di:

a) gli oneri dei rinnovi contrattuali; b) le spese rimborsate da altre amministrazioni pubbliche; c) le spese per le categorie protette; d) gli incentivi di progettazione; e) la formazione.

A regime

Art. 9, commi 2 e ss.gg. del D.L. n. 78/2010 (L. n. 122/2010)

Le norme prevedono: � il blocco degli incrementi dei fondi per le risorse decentrate al livello del 2010; � il blocco dei rinnovi contrattuali fino al 2017, con diritto alla sola

corresponsione dell’IVC. Sul punto si rammenta che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 178/2015 ha dichiarato illegittimo il blocco dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici disposto dal D.L. 78/2010, senza effetto retroattivo. La legge di stabilità 2016 dovrà pertanto farsi carico di stanziare le risorse per finanziare il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti.

� il tetto alla retribuzione individuale, che non può superare quella in godimento nel 2010.

2011-2014 2011-2015 2011-2014

Art. 9, comma 28, DL 78/2010 (L. n. 122/2010)

Tetto alla spesa sostenuta per forme flessibili di lavoro, in misura pari al 50% del 2009 (ovvero alla media 2007-2009). Il tetto di spesa viene innalzato a quanto speso complessivamente nel 2009, a condizione che sia rispettato il limite complessivo della spesa di personale di cui al comma 557 della legge n. 296/2006.

A regime

Art. 3, comma 5, DL 90/2014 (conv in legge n. 114/2014)

Possibilità di assumere (turn-over) secondo i seguenti limiti di risorse corrispondenti al personale cessato nell’esercizio precedente: ANNI 2014-2015: 60% spesa cessati ANNI 2016-2017: 80% spesa cessati DAL 2018: 100% spesa cessati A decorrere dall'anno 2014 è consentito il cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni. Il DL 78/2015 (art. 3, comma 5) ha previsto la possibilità di utilizzare i residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente. Abrogato l’articolo 76, comma 5, del decreto legge n. 112/2008 (conv. in legge n. 133/2008), che poneva il limite di incidenza delle spese di personale sulle spese correnti in misura pari al 50%, pena il divieto totale di assunzioni e poneva limiti al turn-over nella misura del 40% della spesa dei cessati.

Dal 25 giugno 2014. A regime

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Legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015)

Al fine di favorire l’assorbimento del personale delle province, la legge n. 190/2014 (co. 424) disciplinare il regime assunzionale di regioni ed enti locali nel 2015-2016, prevedendo che le risorse disponibili a legislazione vigente per le assunzioni a tempo indeterminato siano destinate, nell’ordine:

a) all’immissione in ruolo dei vincitori di concorsi pubblici collocati nelle proprie graduatorie;

b) all’assunzione tramite mobilità dei dipendenti delle province in esubero. Per favorire il processo di riallocazione del personale delle province si: � “amplia” la capacità assunzionale degli enti portandola – nel 2015 e 2016 - al

100% delle cessazioni intervenute nell’anno precedente; � esclude la spesa relativa al personale delle province in soprannumero dal

computo della spesa di personale rilevante ai fini del rispetto dei limiti previsti dalla legge n. 296/2006.

2015-2016

1.3.4 Le società partecipate Il quadro normativo che regola le società partecipate degli enti locali risulta caratterizzato da una forte instabilità. Di fronte ad un favor legislativo registratosi a partire dagli anni ’90, dal 2006 inizia un cambio di rotta che, anche a causa del dilagare del fenomeno delle partecipate, ha dato il via ad una serie di disposizioni volte a limitare, o in alcuni casi a vietare l’istituzione o il mantenimento delle società partecipate, ovvero ad estendere alle partecipate stesse i vincoli previsti per gli enti soci. Il riferimento va, principalmente:

� all’articolo 18 del decreto legge n. 112/2008 in merito all’assoggettamento al patto di stabilità interno e ai limiti sul personale;

� all’articolo 14, comma 32, del decreto legge n. 78/2010 (L. n. 122/2010), che vieta ai comuni fino a 30.000 abitanti di istituire nuove società e consente il loro mantenimento solo nel caso di gestioni virtuose;

� all’articolo 1, commi 27-32 della legge n. 244/2007, che imponeva la ricognizione delle società partecipate funzionali al perseguimento dei fini istituzionali nonché all’obbligo di rideterminazione della dotazione organica in caso di esternalizzazione dei servizi.

Con la legge di stabilità del 2014 (legge n. 147/2013) si assiste ad un nuovo mutamento di strategia del legislatore in ordine all'obiettivo, sempre rappresentato, di ridurre drasticamente l'universo delle partecipazioni degli enti locali, ovviamente con l'esclusione delle società emittenti strumenti finanziari quotati e le loro controllate. Il legislatore rinuncia ad intervenire attraverso l'imposizione puntuale di singoli obblighi, vincoli o divieti (difficili da monitorare in ordine all'esatto e puntuale adempimento, nonché oggetto delle più diverse e in qualche caso fantasiose interpretazioni giuridiche da parte dei soggetti tempo per tempo obbligati, ed ancor più difficili da sanzionare in caso di inosservanza), e compie una consistente abrogazione di norme che a vario titolo proibivano la costituzione o il mantenimento di partecipazioni in società o altri enti. La nuova strategia si realizza, con una certa coerenza anticipatrice della logica di gruppo pubblico locale e di consolidamento dei conti di bilancio, mediante l'imposizione di una diretta correlazione tra bilanci previsionali degli enti locali coinvolti e i risultati di esercizio delle società (ed enti) partecipate. A partire dall'esercizio 2015 infatti, ovvero nel Bilancio preventivo relativo a tale esercizio, si deve procedere ad un graduale e progressivo vincolo di somme disponibili nella parte corrente dei bilanci, nel caso in cui società (ma anche aziende speciali, ASP ed istituzioni) partecipate registrino risultati negativi. Tale accantonamento si realizza, in pro-quota rispetto alla partecipazione detenuta, in relazione alle perdite risultanti nel triennio precedente (l'applicazione della norma in questione viene graduata attraverso un meccanismo/algoritmo che fa riferimento a valori medi, nel merito del quale non si entra qui, ma che non e detto che favorisca le situazioni in miglioramento nel periodo). Tale disposizione non fa venir meno il divieto di ripiano delle perdite (ex DL 78/2010 art. 6, comma 19), ma tende solo a congelare una quota di risorse dell'Ente, al fine di disinnescare ogni tentativo opportunistico di spostare diseconomie al di fuori del Bilancio comunale. Per le sole società in house inoltre la norma prevede, nel caso di reiterate perdite per successivi esercizi, prima una riduzione dei compensi degli amministratori e un riconoscimento di 'automatica' giusta causa per la loro revoca, ed oltre ancora un obbligo di liquidazione (con danno erariale a carico dei soci che omettano). Il quadro di parziale deregulation introdotto dalla legge di stabilità per il 2014 non è tuttavia da considerarsi definitivo. La legge di stabilità del 2015 (L. n. 190/2014), riprendendo quanto già previsto nell’art. 23 del D.L. n. 66/2014, ha operato una netta distinzione tra norme relative alla riorganizzazione ed alla riduzione delle partecipazioni pubbliche e misure volte

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specificamente alla promozione delle aggregazioni organizzative e gestionali dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. La prima categoria di disposizioni presenta prevalentemente natura di indirizzo politico attraverso un piano triennale di razionalizzazione già predisposto da ciascuna amministrazione entro il 31/3/2015 e recante un cronoprogramma attuativo ed il dettaglio dei risparmi da conseguire (art. 1, comma 611). L’obiettivo di tale ultimo intervento normativo è quello di conseguire la riduzione in termini numerici delle società partecipate ed il contenimento della spesa. Per quanto riguarda i servizi pubblici locali di rilevanza economica le disposizioni sono largamente orientate a introdurre misure volte a favorire processi di aggregazione, sia mediante specifici obblighi rivolti a Regioni ed Enti locali, che tramite incentivazioni per Amministrazioni pubbliche e gestori. Pertanto, al fine di promuovere processi di aggregazione e di rafforzare la gestione industriale dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica viene previsto l’esercizio dei poteri sostitutivi del Presidente della Regione, previa diffida all'ente locale ad adempiere entro il termine di trenta giorni, qualora gli enti locali non aderiscano agli enti di governo entro il 1° marzo 2015 oppure entro sessanta giorni dall'istituzione o designazione dell'ente di governo dell'ambito territoriale ottimale. Infine ricordiamo come la legge di Riforma della pubblica amministrazione (Legge n. 124/2015) delega il Governo ad adottare, entro agosto 2016 specifici testi unici, uno relativo al “Riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle pubbliche amministrazioni” (articolo 18), l’altro concernente il “Riordino della disciplina dei servizi di interesse economico generale di ambito locale” (articolo 19). Lo scopo è quello di ridurre drasticamente il numero delle società partecipate e di garantire una maggiore economicità nella gestione dei servizi pubblici locali, sfruttando il regime di concorrenza e le economie di scala.

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2. PARTE SECONDA: IL CONTESTO INTERNO 2.1. Le caratteristiche del territorio 2.1.1 Territorio e governo del territorio

Superficie:

14,82 kmq

Altitudine:

262 m.s.l.m. (altitudine della casa comunale) – min. 220 – max 1.725

Popolazione legale: (Censimento 2011)

11.786 [Provincia di Sondrio 180.814 – Regione Lombardia 9.704.151 – Italia 59.433.744]

Centri abitati:

Capoluogo, Arzo, Categno, Cerido, Cermeledo, Campovico, Desco, Paniga, Porcido, San Bello, Selvapiana, Torchi Bianchi e Valle-Campoerbolo.

Comuni confinanti:

Cosio Valtellino, Civo, Traona, Talamona, Bema, Dazio e Albaredo.

Zona sismica:

4 - Zona con pericolosità sismica molto bassa. E' la zona meno pericolosa dove le possibilità di danni sismici sono basse. (Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Lombardia del 7 novembre 2003 n. 14964).

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Zona climatica:

F – Nessuna limitazione per l'accensione degli impianti termici. (Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993 successivamente modificato con Decreto Ministeriale del 17/5/2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139 del 16/6/2004).

Classificazione ISTAT

Comune montano

Governo del territorio

Il Comune di Morbegno è dotato di Piano di Governo del Territorio (PGT), adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 81 del 04/12/2008 e definitivamente approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 08/05/2009 divenuto efficace a seguito di avvenuta pubblicazione sul B.U.R.L. n. 43, in data 28 ottobre 2009.

Il Piano di Governo del Territorio è uno strumento urbanistico di nuova generazione redatto come previsto dalla Legge Regionale n. 12 del 11 marzo 2005.

Il PGT è composto da tre atti fondamentali:

Il Documento di Piano, ai sensi dell’art. 8, comma 4 della Legge Regionale 12/2005, ha validità quinquennale e scaduto tale termine, il Comune deve provvedere all’approvazione di un nuovo Documento di Piano. Il Documento di Piano contiene il quadro ricognitivo, conoscitivo del territorio e definisce le strategie territoriali individuando gli Ambiti soggetti a Trasformazione Urbanistica.

Il Piano dei Servizi, ai sensi dell’art. 9, comma 6 della Legge Regionale 12/2005, non ha termini di validità ed è sempre modificabile. Il Piano dei Servizi si occupa della pianificazione della “Città pubblica”, assicurando un adeguata dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche.

Il Piano delle Regole, ai sensi dell’art. 10, comma 14 della Legge Regionale 12/2005, non ha termini di validità ed è sempre modificabile. Il Piano delle Regole si occupa della pianificazione della “Città privata”, assicurando un corretto assetto edilizio urbanistico.

Il PGT inoltre si occupa della Componente Geologica, Idrogeologica e sismica del territorio, del Reticolo Idrico Principale e Minore, della zonizzazione Acustica del Territorio e del Piano dell’Illuminazione pubblica.

Il Comune di Morbegno con deliberazione n. 56 in data 1 agosto 2014 ha inizialmente prorogato alla data del 31 dicembre 2014 la validità del Documento di Piano. Con l’entrata in vigore della Legge Regionale 28 novembre 2014 n. 31 – disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato - di fatto il Documento di Piano del Comune di Morbegno approvato nel 2009, manterrà la sua validità sino ai dodici mesi successivi all’adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) alla soglia regionale di consumo di suolo.

Gli Ambiti di Trasformazione disciplinati dal Documento di Piano, ai sensi della L.R. 31/2014, possono essere attuati

secondo le disposizione del Documento di Piano vigente attraverso la presentazione dell’istanza entro il termine del

02/06/2017, qualora entro tale termine non fosse stata presentata l’istanza il Comune, con motivata deliberazione di

consiglio comunale, sospende la previsione di PGT sino all'esito del procedimento di adeguamento al PTCP.

Il Piano prevede n. 30 Ambiti di Trasformazione di cui: n. 19 Ambiti di Trasformazione Residenziale, n. 5 Piani di

Recupero, n. 1 Ambito di Trasformazione Terziario, n. 1 Ambito di Trasformazione Servizi, n. 2 Ambiti di Trasformazione

Misti (Artigianale e Commerciale), n. 2 Ambiti di Trasformazione Artigianali.

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Il Comune ha inviato una nota informativa a tutti i proprietari degli immobili compresi nelle perimetrazioni degli Ambiti di

Trasformazione in relazione alle novità introdotte dalla L.R. 31/2014.

Non risulta essere stato attuato alcun Ambito di Trasformazione, così come previsto dal Documento di Piano approvato nel 2009, le trasformazioni urbanistiche attualmente in atto sono quelle derivanti dall’approvazione dei Programmi Integrati di Intervento Area ex Martinelli e Area Mulini.

2.1.2 Popolazione Grafico 1 – Distribuzione della popolazione residente ai censimenti (1861 – 2011).

Tabella 1 – Popolazione e famiglie residenti (2002-2014).

Anno Data rilevamento Popolazione

residente

Variazione

percentuale

Numero

Famiglie

Media

componenti

per famiglia

2002 31 dicembre 11.207 - - -

2003 31 dicembre 11.340 +1,19% 4.595 2,44

2004 31 dicembre 11.433 +0,82% 4.672 2,42

2005 31 dicembre 11.567 +1,17% 4.801 2,38

2006 31 dicembre 11.730 +1,41% 4.917 2,36

2007 31 dicembre 11.879 +1,27% 5.021 2,34

2008 31 dicembre 11.932 +0,45% 5.085 2,32

2009 31 dicembre 12.038 +0,89% 5.178 2,30

2010 31 dicembre 12.071 +0,27% 5.219 2,29

2011 (¹) 8 ottobre 12.159 +0,73% 5.274 2,28

2011 (²) 9 ottobre 11.786 -3,07% - -

2011 (³) 31 dicembre 11.808 -2,18% 5.295 2,20

2012 31 dicembre 11.982 +1,47% 5.331 2,22

2013 31 dicembre 12.185 +1,69% 5.325 2,26

2014 31 dicembre 12.111 -0,61% 5.343 2,24

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(¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011.

(²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.

(³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010.

Per quanto attiene ai dati presenti in Tabella 1, si precisa che la popolazione residente al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 11.786 individui, mentre all’anagrafe comunale ne risultavano registrati 12.159. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 373 unità (-3,07%). Sono ancora in corso le opportune verifiche per arrivare ad una parificazione dei dati.

Tabella 2 – Movimento migratorio della popolazione (2002–2014).

Anno

1 gen-31 dic

Iscritti Cancellati Saldo

Migratorio

con l'estero

Saldo

Migratorio

totale DA

altri comuni

DA

estero

per altri

motivi

(*)

PER

altri comuni

PER

estero

per altri

motivi

(*)

2002 332 18 77 239 8 56 +10 +124

2003 336 80 14 261 11 9 +69 +149

2004 302 57 7 263 18 1 +39 +84

2005 363 47 4 248 10 7 +37 +149

2006 407 56 9 278 13 22 +43 +159

2007 324 86 4 233 9 11 +77 +161

2008 322 72 6 319 13 15 +59 +53

2009 351 100 6 301 20 21 +80 +115

2010 343 60 3 313 14 16 +46 +63

2011 (¹) 319 52 8 239 13 32 +39 +95

2011 (²) 122 19 4 97 2 15 +17 +31

2011 (³) 441 71 12 336 15 47 +56 +126

2012 379 39 174 302 21 65 +18 +204

2013 334 42 221 287 39 49 +3 +222

2014 256 39 11 311 27 16 +12 -48

(*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative.

(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre)

(²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)

(³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti

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Tabella 3 – Movimento naturale della popolazione (2002–2014).

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo

Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 107 104 +3

2003 1 gennaio-31 dicembre 118 134 -16

2004 1 gennaio-31 dicembre 114 105 +9

2005 1 gennaio-31 dicembre 105 120 -15

2006 1 gennaio-31 dicembre 113 109 +4

2007 1 gennaio-31 dicembre 100 112 -12

2008 1 gennaio-31 dicembre 113 113 0

2009 1 gennaio-31 dicembre 105 114 -9

2010 1 gennaio-31 dicembre 92 122 -30

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 86 93 -7

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 21 30 -9

2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 107 123 -16

2012 1 gennaio-31 dicembre 97 127 -30

2013 1 gennaio-31 dicembre 98 117 -19

2014 1 gennaio-31 dicembre 98 124 -26

(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre)

(²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)

(³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti. Grafico 2 – Movimento naturale della popolazione (2002-2014).

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Grafico 3 – Distribuzione della popolazione per sesso, età e stato civile (2014)

Grafico 4 – Percentuale popolazione straniera sul totale dei residenti (2014)

Grafico 5 – Distribuzione popolazione straniera per provenienza (2014)

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Tabella 4 - Dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti (2014)

EUROPA Area Maschi Femmine Totale %

Romania Unione Europea 36 58 94 13,30%

Albania Europa centro orientale 34 28 62 8,77%

Repubblica Moldova Europa centro orientale 18 35 53 7,50%

Ucraina Europa centro orientale 4 23 27 3,82%

Federazione Russa Europa centro orientale 0 15 15 2,12%

Kosovo Europa centro orientale 10 3 13 1,84%

Polonia Unione Europea 0 8 8 1,13%

Germania Unione Europea 2 3 5 0,71%

Bulgaria Unione Europea 1 4 5 0,71%

Bielorussia Europa centro orientale 0 4 4 0,57%

Portogallo Unione Europea 2 2 4 0,57%

Repubblica di Serbia Europa centro orientale 2 1 3 0,42%

Svizzera Altri paesi europei 1 2 3 0,42%

Francia Unione Europea 1 1 2 0,28%

Lituania Unione Europea 0 2 2 0,28%

Regno Unito Unione Europea 2 0 2 0,28%

Turchia Europa centro orientale 2 0 2 0,28%

Irlanda Unione Europea 1 0 1 0,14%

Grecia Unione Europea 0 1 1 0,14%

Paesi Bassi Unione Europea 0 1 1 0,14%

Estonia Unione Europea 0 1 1 0,14%

Totale Europa 116 192 308 43,56%

AFRICA Area Maschi Femmine Totale %

Marocco Africa settentrionale 106 109 215 30,41%

Senegal Africa occidentale 10 11 21 2,97%

Tunisia Africa settentrionale 8 4 12 1,70%

Egitto Africa settentrionale 4 2 6 0,85%

Costa d'Avorio Africa occidentale 2 2 4 0,57%

Ghana Africa occidentale 0 1 1 0,14%

Kenya Africa orientale 0 1 1 0,14%

Etiopia Africa orientale 0 1 1 0,14%

Algeria Africa settentrionale 0 1 1 0,14%

Totale Africa 130 132 262 37,06%

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ASIA Area Maschi Femmine Totale %

Repubblica Popolare Cinese Asia orientale 22 22 44 6,22%

Libano Asia occidentale 7 5 12 1,70%

Filippine Asia orientale 1 4 5 0,71%

Pakistan Asia centro meridionale 1 3 4 0,57%

Bangladesh Asia centro meridionale 2 2 4 0,57%

India Asia centro meridionale 2 1 3 0,42%

Kirghizistan Asia centro meridionale 2 1 3 0,42%

Israele Asia occidentale 1 1 2 0,28%

Kazakhstan Asia centro meridionale 1 1 2 0,28%

Thailandia Asia orientale 0 2 2 0,28%

Georgia Asia occidentale 0 1 1 0,14%

Siria Asia occidentale 1 0 1 0,14%

Totale Asia 40 43 83 11,74%

AMERICA Area Maschi Femmine Totale %

Ecuador America centro meridionale 6 13 19 2,69%

Cuba America centro meridionale 2 9 11 1,56%

Bolivia America centro meridionale 3 5 8 1,13%

Argentina America centro meridionale 2 4 6 0,85%

Honduras America centro meridionale 2 2 4 0,57%

Brasile America centro meridionale 1 3 4 0,57%

Colombia America centro meridionale 0 1 1 0,14%

Perù America centro meridionale 0 1 1 0,14%

Totale America 16 38 54 7,64%

2.1.3 Economia insediata Nella tabella di seguito rappresentata sono mostrati i dati con andamento triennale – il 2015 è preso in considerazione limitatamente al 1° semestre – del numero di imprese iscritte alla Camera di Commercio di Sondrio.

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Settori Sotto settori 2013 20142015

1°sem.

A - Agricoltura, silvicoltura e pesca A01 - Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali 43 40 41A02 - Silvicoltura e attvità forestali 2 2 2

C - Attività manifatturiere C10 - Industrie alimentari 12 13 12C13 - Industrie tessili 1 1 1C14 - Confezioni di articoli di abbigliamento 5 5 6C16 - Industrie del legno 11 12 10C18 - Stampa e riproduzione di supporti registrati 2 2 2C22 - Fabbricazioni in gomma e plastica 2 2 2C23 - Lavorazioni di minerali 7 7 6C25 - Fabbricazioni di prodotti in metallo 16 17 17C26 - Fabbricazioni di prodotti elettronici 1 1 1C27 - Fabbricazione di prodotti elettrici 3 3 3C28 - Fabbricazione di macchinari 5 4 2C31 - Fabbricazione di mobili 6 5 1C32 - Altre industrie manifatturiere 13 12 5C33 - Riparazione, manutenzione di macchine 7 8 12

D - Fornitura di energia elettrica, gas D35 - Fornitura di energia elettrica 8 7 11E - Fornitura acqua, reti fognarie e rifiuti E36 - Raccolta e trattamento e fornitura di acqua 0 0 7

E37 - Gestione delle reti fognarie 1 1 1E38 - Raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti 1 1 1

F - Costruzioni F41 - Costruzione di edifici 51 52 48F42 - Ingegneria civile 3 3 2F43 - Costruzioni specializzate 75 79 81

G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio G45 - Commercio ingrosso e dettaglio autoveicoli 37 35 33G46 - Commercio ingrosso (escluso autoveicoli) 55 49 52G47 - Commercio al dettaglio (escluso autoveicoli) 186 176 171

H - Trasporto e magazzinaggio H49 - Trasporto terrestre 15 15 15H52 - Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti 1

I - Attività di alloggio e di ristorazione I55 - Alloggi 5 4 3I56 - Servizi di ristorazione 74 70 75

J - Servizi di informazione e comunicazione J58 - Attività editoriali 2 2 1J60 - Attività di programmazione e trasmissione 1 1 1J61 - Telecomunicazioni 2 0 1J62 - Produzione di software, consulenza informatica 10 10 8J63 - Servizi di informazione 12 11 11

K - Attività finanziarie e assicurative K66 - Attività ausiliarie dei servizi finanziari e ass. 31 29 28L - Attività immobiliari L68 - Attività immobiliari 60 58 58M - Attività professionali e tecniche M69 - Attività legali e contabilità 8 8 8

M70 - Attività di direzione aziandale 2 2 2M71 - Studi di architettura e ingegneria 5 6 7M73 - Pubblicità e ricerche di mercato 5 3 3M74 - Altre attività professionali 8 10 11

N- Noleggio e agenzie di viaggio N77 - Attività di leasing e di noleggio 2 1 1N79 - Agenzie di viaggio 3 3 3N81 - Servizi per edifici e paesaggio 3 3 4N82 - Supporto per le funzioni degli uffici 4 4 5

P - Istruzione P85 - Istruzione 3 3 3Q - Sanità e assistenza sociale Q86 - Assistenza sanitaria 6 7 7

Q87 - Assistenza sociale residenziale 3 2 2Q88 - Assistenza sociale non residenziale 1 1 1

R - Attività artistiche, sportive e intrattenimento R90 - Attività creative, artistiche e intrattenimento 1 1 2

R91 - Biblioteche, archivi e musei 1 0 0R92 - Lotterie e scommesse 1 2 2R93 - Attività sportive, di intrattenimento 6 5 5

S - Altre attività di servizi S94 - Organizzazioni associative 1 1 1S95 - Riparazione di computer ad uso personale 16 17 15S96 - Altre attività di servizi per la persona 55 53 54

X - Imprese non classificate X - Imprese non classificate 0 2 0

Totale 899 871 868

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2.2. Il Comune 2.2.1. Dati finanziari Tabella 1. Andamento dei titoli di entrate e spese 2012- 2014

Tabella 2. Equilibri 2012- 2014 di parte corrente e di conto capitale

2012 2013 2014

Avanzo di amministrazione 692.519,96 1.210.128,57 1.048.500,00

I Entrate tributarie 6.620.420,01 6.610.351,11 6.287.093,74 II Entrate derivanti da contributi e trasf. correnti

dello Stato, della Regione e di altri Enti pubblicianche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate 455.011,25 825.324,30 440.058,84

III Entrate extra-tributarie 2.614.266,23 2.668.085,66 2.377.376,49 IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti 745.459,57 1.071.339,72 509.148,68

di capitale e da riscossioni di creditiV Entrate derivanti da accensioni di prestiti - - -

VI Entrate da servizi per conto di terzi 643.900,67 728.975,91 685.884,04

TOTALI ENTRATE 11.771.577,69 13.114.205,27 11.348.061,79

I Spese correnti 9.024.900,51 9.565.536,84 8.448.557,32 II Spese in conto capitale 602.491,92 1.262.317,28 1.078.798,51 III Rimborso prestiti 1.073.052,47 1.092.494,04 791.804,06 IV Spese per servizi per conto di terzi 643.900,67 728.975,91 685.884,04

TOTALI SPESE 11.344.345,57 12.649.324,07 11.005.043,93

Titolo Entrate - Spesa

2012 2013 2014

A) Parte corrente

Entrate correnti (titoli I-II-III) 9.689.697,49 10.103.761,07 9.104.529,07 Spese correnti (titolo I) 9.024.900,51 9.565.536,84 8.448.557,32 Rimborso quota capitale mutui e prestiti 1.073.052,47 1.092.494,04 791.804,06

408.255,49- 554.269,81- 135.832,31- Rettifiche:

Rinegoziazione mutui cddpp 2003 a spesa c/capitale 175.930,00- 175.930,00- 175.930,00-

Quota oneri di urbanizzazione a spesa corrente (%) 370.000,00 210.000,00 200.000,00

Avanzo di amministrazione applicato a spesa corrente 398.273,39 748.558,57 120.000,00

184.087,90 228.358,76 8.237,69

B) Conto capitale

Entrate titolo IV 745.459,57 1.071.339,72 509.148,68 Quota oneri di urbanizzazione a spesa corrente (%) 370.000,00- 210.000,00- 200.000,00-

Entrate titolo V - Rinegoziazione mutui cddpp 2005 a spesa c/capitale 175.930,00 175.930,00 175.930,00

Avanzo di amministrazione applicato a spesa c/capitale 294.246,57 461.570,00 928.500,00

Spese titolo II 602.491,92 1.262.317,28 1.078.798,51

243.144,22 236.522,44 334.780,17

427.232,12 464.881,20 343.017,86

33.346,66 63.000,00 8.860,21

460.578,78 527.881,20 351.878,07

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON APPLICATO

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

Differenza

Saldo A)

Saldo B)

RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA

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29

Tabella 3. Proventi delle concessioni edilizie. Anni 2007-2014 2007 2008 2009 2010

Proventi concessioni edilizie

1.247.073,00 1.233.699,00

704.029,00

835.640,00

2011 2012 2013 2014

751.957,00

626.460,00

364.155,00

432.561,00

Tabella 4. Proventi derivanti dall’assunzione di mutui. Anni 2007-2014 2007 2008 2009 2010

Mutui 580.000,00

538.000,00

222.000,00

-

2011 2012 2013 2014

21.675,00

-

-

-

Tabella 5. Residuo debito. Anni 2006-2014 2006 2007 2008 2009 2010

Indebitamento 19.699.498,00 19.030.524,00 18.837.279,00 18.628.494,00

18.129.476,00

2011 2012 2013 2014

17.325.071,00 16.584.213,00 15.511.160,00 14.418.666,00

2.2.2. – Il patrimonio dell’Ente

Categoria Sotto Categoria N° INVENTARIO

Descrizione Dati Catastali

Sez. Fg. Map.

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

397 Municipio 2 13 320

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

398 Palazzo Pretorio 2 13 256

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

399 Museo Civico 2 13 616

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

400 Biblioteca 2 13 202

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

401 Caserma Carabinieri 2 7 176

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30

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

402 Casera comunale 2 7 210 | 492

2 7 210

2 7 789

2 7 790

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

403 Area Ex Campo Fiera:

1 - fabbricato magazzino e lokalino 2 3 368

2 - fabbricato magazzino e caserma VVFF

2 3 369

3 - Fabbricato deposito e locale 2 3 370

2 3 373

4 - Area 2 3 20

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

404 Palazzo Malacrida

1 - Palazzo Malacrida 2 13 449

2 13 449

2 13 449

2 13 448

2 13 449

2 13 449

2 13 449

2 - fabbricato adiacente 2 13 490

3 - fabbricato attrezzi eremo 2 13 213

4 - eremo e terrreno a salire 2 13 181

5 - giardino sopra Corte Miracoli 2 13 728

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

405 Ex Fabbricato Vicolo Macello (demolito ora giardini pubblici Via Cortivacci)

2 13 225

2 13 226

2 13 844

2 13 845

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

406 Auditorium - Chiesa Sant'Antonio 2 14 A

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

407 Ex Orfanotrofio 2 14 2

2 14 249

2 14 373

2 14 352

2 14 372

2 14 371

2 14 369

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

408 Torchio di Cerido 1 4 421

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

410 Corte dei Miracoli 2 13 447

2 13 447

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31

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

2 13 447

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

411 Colonia Fluviale 2 2 146 471 492 495

2 2 694

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

412 Arengario 1 6 27

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

14056 Fabbricato denominato "La Stria" 2 14 26

2 14 26

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature di interesse comune

20415 Fabbricato Ex Enel Via Morelli 2 7 623

2 7 623

2 7 623

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

413 Istituto Professionale 2 13 100

2 13 190

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

414 Palazzo Scolastico di Via Ambrosetti 2 7 67 463

2 7 547

2 7 549

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

415 Liceo Artistico Via Credaro 2 6 173

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

416 Fabbricato Ex Poretti (Ex Liceo Artistico - Ist.Profssionale e Distr.Scolastico) ora a disposizione Sede Protezione Civile ed ENAIP

2 6 218

2 6 188

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

417 Scuola Materna Prati Grassi "Arcobaleno"

2 4 1099 | 1371

2 4 1448

2 4 1098

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32

2 4 1097

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

418 Scuola Elementare Prati Grassi "G.F.Damiani"

2 4 1103

2 4 1448

2 4 1101

2 4 1105

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

419 Asilo Nido "La Tartaruga" 2 4 1100

2 4 1448

2 4 1101

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

420 Scuola Elementare Campovico "Il Gianolo"

1 16 108

1 16 109

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

421 Scuola Materna di Paniga "Stella Polare"

1 18 302

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

422 Terreno per scuola Materna in Via V°Alpini

2 5 974

2 5 976

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

464 Scuola Materna Via dei Bosi "il Girasole"

2 14 281

2 14 282

2 14 274

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per l'Istruzione

21015 Terreno destinato costruzione edifici scolastici Via Ligari

2 2 1102

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per lo Sport

423 Palasport 2 13 189

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per lo Sport

424 Campo sportivo di Via Merizzi "Amanzio Toccalli"

2 3 62

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per lo Sport

425 Area Tennis Club 2 3 573

2 3 574

2 3 575

2 3 580

2 3 581

2 3 576

2 3 577

2 3 100

2 3 102

2 3 384

2 3 386

2 3 388

2 3 390

2 3 392

2 3 394

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33

2 3 396

2 3 398

2 3 400

2 3 402

2 3 593

2 3 594

2 3 585

2 3 587

2 3 589

2 3 591

2 3 592

2 3 579

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per lo Sport

426 Campo Sportivo di Campovico 1 14 236

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per lo Sport

427 Area gioco Campovico 1 14 233

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Attrezzature per lo Sport

428 Palestra S.Antonio 2 13 744

2 13 746

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

430 Diritto superficie terreno Casa A.L.E.R.- Via dei Barai

2 3 281

2 3 372

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

431 Diritto superficie terreno Casa A.L.E.R.- Via Merizzi sud Campo Sportivo

2 3 315

2 3 314

2 3 161

2 3 258

2 3 283

2 3 286

2 3 284

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

432 Terreno dato in diritto superficie Casa A.L.E.R.- Via San Martino Via dei Tuch

2 8 185

2 8 589

2 8 576

2 8 578

2 8 580

2 8 584

2 8 587

2 8 190

2 8 590

2 8 591

2 8 588

2 8 593

2 8 585

2 8 582

2 8 579

2 8 577

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34

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

433 Terreno dato in diritto superficie Casa A.L.E.R.- Via Fumagalli

2 8 374

2 8 369

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

18446 Terreno dato in diritto superficie Casa A.L.E.R.- Via Merizzi (Ex campo fiera)

2 8 687

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

21011 Terreno dato in diritto superficie Casa A.L.E.R.- Via Ligari

2 2 1111

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

21012 Terreno dato in diritto superficie Palestra Via Credaro a favore della Provincia di Sondrio

2 6 616

Beni Immobili di Uso Pubblico per destinazione

Patrimonio Indisponibile

21014 Terreno destinato a edilizia residenziale pubblica Via Ganda di sotto

2 3 204

Beni Immobili Patrimoniali

Bosco patrimoniale 436 Bosco Pitalone 2 29 2

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

437 Pezzetto di terreno Via Monsignor Danieli

2 4 59

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

438 Vigneto Via Bona Lombarda località Riegno

2 2 387

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

440 Prato Via Merizzi 2 2 154

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

441 Prato Via Ganda 2 8 34

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

442 Prato Via Arcolasco 2 9 17

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

443 Prato Strada dei Morti 2 11 52

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

444 Prato Strada dei Morti 2 11 53

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

445 Prato Località Isola 2 2 557

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

446 Terreno a est centrale ENEL Campovico

1 14 185

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

447 Bosca Campovico 1 14 257

1 14 255

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

448 Terreni Cermeledo S.Nazzaro 1 11 210

449 1 11 163

1 11 214

1 11 216

450 1 11 232

451 1 11 233

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

452 Terreno Strada Campovico Cermeledo 1 11 192

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

453 Terreno a nord di Cerido 1 4 218

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

454 Terreni a nord ovest di Paniga 1 7 369

455 1 7 388

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

456 Terreni a nord est di Paniga 1 8 239

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457 1 8 308

458 1 8 293

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

460 Terreni sponda destra Adda in Comune di Civo

U 50 374

461 U 50 467

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

471 Terreni ex ENEL località Campovico Paniga e Desco

1 8 357

1 8 373

1 8 372

1 8 376

1 16 486

1 7 544

1 7 545

1 7 616

1 7 618

1 7 619

1 9 283

1 9 288

1 8 374

1 8 375

1 8 381

Beni Immobili Patrimoniali

Terreno patrimoniale

472 Terreno Via Roma Campovico 1 16 403

1 16 764

1 16 766

1 16 767

Beni Immobili Patrimoniali

Fabbricato patrimoniale

459 Fabbricato La Centralina di San Bello in Comune di Civo

U 50 29 544

U 50 29

U 50 29

2.2.3. – Il personale.

Vengono esposti di seguito nelle tabelle 1, 2 i dati relativi al personale a tempo indeterminato e determinato al 31 dicembre 2014.

Tabella 1: Dotazione organica complessiva dell’Ente

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

Segretario 1 1 1

D (p.o.) 8 6 2 8

D 5 1 2 2 3 2

C 38 24 6 8 32 6

B3 5 3 2 3 2

B 18 13 4 1 17 1 TOTALE 75 48 10 16 1 64 11

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Tabella 2: Dotazione organica distinta per aree/servizi. 2.1. Area amministrativa

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o.) 1 1 1

D 3 1 2 3

C 10 6 3 1 7 3

B3 1 1 1

B 6 5 1 6 TOTALE 21 14 3 4 18 3

2.2. Area economico-finanziaria e tributi

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o.) 1 1 1

D 1 1 1

C 5 4 1 5

B3

B TOTALE 7 5 1 1 6 1

2.3. Polizia locale e SUAP

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o) 1 1 1

D 1 1 1

C 10 5 3 2 7 3

B3 1 1 1

B 1 1 1 TOTALE 14 7 4 3 10 4

2.4. Biblioteca comunale

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o.) 1 1 1

D

C 3 2 1 3

B3

B TOTALE 4 3 1 4

2.5. Museo di storia naturale

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o) 1 1 1

D

C

B3

B 1 1 1 TOTALE 2 1 1 2

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2.6. Servizio manutenzione e lavori pubblici

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o) 1 1 1

D

C 6 4 2 6

B3 3 1 2 1 2

B 10 7 2 1 9 1 TOTALE 20 13 2 4 1 17 3

2.7. Edilizia privata (SUE)

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o) 1 1 1

D

C 3 3 3

B3

B TOTALE 4 4 4

2.8. Urbanistica

Pos. Giur. Dotazione organica

SITUAZIONE POSTI TOTALE

NOTE TEMPO PIENO TEMPO PARZIALE Posti coperti

Posti vacanti Coperto Vacante Coperto Vacante

D (p.o) 1 1 1

D

C 1 1 1

B3

B TOTALE 2 2 2

Tabella 3. Andamento storico del personale in servizio.

Pos. Giurd.

31.12.2011

31.12.2012

31.12.2013

31.12.2014 Segretario 1 1 1 1

D (p.o) 7 7 8 8 D 5 5 4 3 C 32 32 32 32 B3 4 4 4 3 B 18 18 17 17

Totale

67

67

66

64 Tabella 4. Andamento storico della spesa di personale.

2011

2012

2013

2014

2.402.365,80

2.383.349,30

2.376.450,70

2.379.278,95

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38

La spesa di personale considerata nella tabella comprende: emolumenti fissi e continuativi, emolumenti accessori (straordinario, produttività e premialità), diritti rogito segretario comunale, compenso progettazioni interne, voucher lavoro, oneri previdenziali, assicurativi e fiscali a carico dell’Ente.

2.2.4 Soggetti partecipati 1) EVENTI VALTELLINESI SRL Ragione sociale

Eventi Valtellinesi Srl

Partita Iva – codice fiscale

00831050141

Data di costituzione

25.05.2004

Oggetto sociale (sintesi)

La società ha per oggetto la gestione diretta e indiretta di strutture per l’organizzazione di manifestazioni in genere quali: fiere, mostre, mercati, esposizioni, manifestazioni sportive, spettacoli, convegni e congressi di natura economica, scientifica, socio culturale e sportiva.

Quota di partecipazione

10,00%

Capitale sociale

€ 100.000,00 (i.v.)

Rappresentante del Comune nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Patrimonio netto ultimi tre esercizi

(2012) - €.1.749.750,00 (2013) * === (2014) * ===

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) - €.1.490.599,00 (2013) * === (2014) * ===

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) ===

Note

* Con sentenza del Tribunale di Sondrio n.4/13 depositata il 5 giugno 2013 la società è stata dichiarata fallita.

2) SOCIETA’ ECOLOGIA E AMBIENTE SPA Ragione sociale

Società Ecologia e Ambiente Spa (S.ec.am.)

Partita Iva – codice fiscale

00670090141 - 80003550144

Data di costituzione

01.06.1995

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Oggetto sociale (sintesi)

Nell’ambito territoriale della Provincia di Sondrio, il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e speciali assimilati nelle varie fasi di conferimento, raccolta, spazzamento, cernita, trasporto, trattamento (inteso come operazione di trasformazione necessaria per il riutilizzo, la rigenerazione, il recupero, il riciclo e l’innocuizzazione dei medesimi) nonché l’ammasso, il deposito e la discarica sul suolo e nel suolo e la termodistruzione

Quota di partecipazione

3,86%

Capitale sociale

3.120.000,00 (i.v.)

Rappresentante dell’amministrazione nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Patrimonio netto ultimi tre esercizi

(2012) €. 8.796.577,00 (2013) €. 9.167.208,00 (2014) €. 9.590.309,00

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) €. 317.543,00 (2013) €. 369.958,00 (2014) €. 425.329,00

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) €.1.471.575,74

3) SOCIETA’ TRASPORTI PUBBLICI SONDRIO SPA Ragione sociale

Società Trasporti Pubblici Sondrio Spa (S.T.P.S.)

Partita Iva – codice fiscale

00122020142

Data di costituzione

26.02.1976

Oggetto sociale (sintesi)

Trasporto pubblico di persone.

Quota di partecipazione

2,04%

Capitale sociale

€ 1.319.143,98 (i.v.)

Rappresentante dell’amministrazione nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Patrimonio netto ultimi tre esercizi

(2012) €.10.405.896,00 (2013) €.10.494.732,00 (2014) €.10.502.846,00

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) €. 88.477,00 (2013) €. 88.836,00

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(2014) €. 8.113,00 Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) €.19.700,00

4) PESCEGALLO 2000 SRL Ragione sociale

Pescegallo 2000 Srl

Partita Iva – codice fiscale

00738010149

Data di costituzione

28.08.1998

Oggetto sociale (sintesi)

La società ha per oggetto la costruzione in territorio del Comune di Gerola Alta di funivie aeree e di impianti affini e stabilimenti accessori, nonché l’utilizzo indiretto degli impianti e stabilimenti suddetti e l’incremento del movimento turistico della Valgerola.

Quota di partecipazione

1,00%

Capitale sociale

€ 52.000,00 (i.v.)

Rappresentante dell’amministrazione nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Patrimonio netto ultimi tre esercizi

(2012) €. 149.728,00 (2013) €. 135.401,00 (2014) *

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) - €. 9.396,00 (2013) - €. 14.329,00 (2014) *

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014)

5) SOCIETA’ ELETTRICA IN MORBEGNO SCARL Ragione sociale

Società Elettrica in Morbegno SCaRL

Partita Iva – codice fiscale

00050450147

Data di costituzione

01.11.1897

Oggetto sociale (sintesi)

Produzione, commercializzazione e distribuzione energia elettrica e di qualsiasi altro tipo di energia, nonché la realizzazione di altri servizi di rete.

Quota di partecipazione

0,00148%

Capitale sociale

€ 809.091,00 (i.v.)

Rappresentante dell’amministrazione

Sindaco

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nell’assemblea dei soci Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Patrimonio netto ultimi tre esercizi

(2012) €.17.128.505,00 (2013) €.18.737.922,00 (2014) €.19.753.494,00

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) €.1.444.591,00 (2013) €.2.138.167,00 (2014) €.1.699.961,00

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) €.785.430,60

6) CONSORZIO TURISTICO PORTE DI VALTELLINA Ragione sociale

Consorzio Turistico Porte di Valtellina

Partita Iva – codice fiscale

00795380146

Data di costituzione

02.02.2002

Oggetto sociale (sintesi)

Promozione dello sviluppo economico dei comuni turistici del comprensorio della Bassa Valtellina, realizzazione delle opere e delle infrastrutture d’interesse pubblico a ciò necessarie che non rientrino nelle competenze istituzionali di altri Enti.

Quota di partecipazione

0,01%

Capitale sociale

13.150,00

Rappresentante del Comune nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

Bruna Perlini

Patrimonio netto ultimi tre esercizi

(2012) €. 148.625,01 (2013) €. 145.111,54 (2014) €. 152.971,90

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) - €.4.613,37 (2013) €.7.310,36 (2014) €.15.539,60

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) 111.803,32

7) CONSORZIO PER L’AREA INDUSTRIALE (Ente in contabilità pubblica) Ragione sociale

Consorzio per l’Area Industriale

Partita Iva – codice fiscale

91001220143

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Data di costituzione

02.05.1984

Oggetto sociale (sintesi)

Assegnazione delle aree rientranti nell’individuata zona industriale Morbegno-Talamona, realizzazione d’interventi di viabilità e di realizzazione dei sottoservizi nella suddetta zona.

Quota di partecipazione

50,00%

Rappresentante del Comune nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) € 467.863,18 (2013) € 241.094,26 (2014) € 176.968,04

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) 25.138,23

8) B.I.M. (Ente in contabilità pubblica) Ragione sociale

Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda B.I.M.

Partita Iva – codice fiscale

80000410144

Data di costituzione

15.06.1955

Oggetto sociale (sintesi)

Mantenere autorevole controllo sul rispetto dei giusti riconoscimenti dovuti per lo sfruttamento delle risorse idriche del territorio, nei seguenti ambiti: concessioni idroelettriche, rideterminazione rendite catastali impianti idroelettici, trasferimenti ai Comuni.

Quota di partecipazione

2,90%

Rappresentante del Comune nell’assemblea dei soci

Sindaco

Rappresentanti del Comune nel Cda e relativi compensi

=====

Risultato ultimi tre esercizi

(2012) €. 3.340.690,77 (2013) €. 2.662.014,62 (2014) €. 2.644.925,85

Spesa del Comune a favore società

(impegni 2014) 0

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3. PARTE TERZA: INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA

Le Linee Programmatiche di Governo relative alle azioni e ai progetti da realizzare per la Città di Morbegno nel corso del quinquennio di mandato amministrativo 2014-2019, illustrate dal Sindaco in Consiglio Comunale e ivi approvate nella seduta del 28 luglio 2014 con atto n.37, rappresentano il documento cardine utilizzato per ricavare gli INDIRIZZI STRATEGICI dell’amministrazione. Tali indirizzi, di seguito elencati, rappresentano le direttrici fondamentali lungo le quali si intende sviluppare nel corso del quinquennio l’azione dell’ente.

(*) PUNTI DEL PROGRAMMA DI MANDATO INDIRIZZI STRATEGICI

1 Cambiamento e partecipazione

1. Collaborazione, trasparenza e apertura: il contributo di tutti per il benessere della città.

12 Trasparenza e comunicazione

8 Città del buon vivere

4 Meno burocrazia, più impresa

Politiche fiscali e ottimizzazione della spesa

2 Sicurezza e tranquillità per i nostri cittadini

2.Territorio e Ambiente: una Morbegno vivibile. Morbegno smart city.

2 Manutenzione e decoro del territorio

7 Pianificazione e tutela del territorio

13 Frazioni parte integrante del territorio

5 Città sostenibile e Ambiente

10/11 Servizi alla persona di qualità: una certezza per tutti 3. Welfare di Comunità: il diritto ad una vita dignitosa.

11 Volontariato e terzo settore: patrimoni di solidarietà

6 Cultura: fondamento della Comunità

4. Cultura diffusa per il futuro della Comunità.

14 Servizi sportivi e tempo libero

6/8 Scuola: un sistema per costruire il futuro

5/8 Coinvolgimento dei giovani

3 Morbegno città del turismo 5. Marketing territoriale.

3 Sviluppo e occupazione

(*) Numeri riferiti ai paragrafi delle Linee Programmatiche di Governo.

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4. PARTE QUARTA: DAGLI INDIRIZZI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI STRATEGICI I prospetti che seguono illustrano il collegamento fra gli indirizzi strategici, gli obiettivi strategici e le corrispondenti missioni di bilancio a cui tali obiettivi si ricollegano.

INDIRIZZO STRATEGICO

OBIETTIVI STRATEGICI

MISSIONI

1. COLLABORAZIONE TRASPARENZA E APERTURA. IL CONTRIBUTO DI TUTTI PER IL BENESSERE DELLA CITTA’.

1.1 Per una burocrazia più vicina al cittadino. 1.2 Maggiore informazione tramite i nuovi canali tecnologici.

M.01

Servizi istituzionali e generali, di gestione e di controllo.

INDIRIZZO STRATEGICO

OBIETTIVI STRATEGICI

MISSIONI

2. TERRITORIO E AMBIENTE: UNA MORBEGNO VIVIBILE.

2.1 Più sicurezza per il cittadino. 2.2 Viabilità cittadina più sicura. 2.3 Riorganizzare la struttura burocratica per venire incontro alle esigenze del cittadino.

M.03

Ordine pubblico e sicurezza.

2.4 Migliorare la manutenzione ed il decoro del territorio. 2.5 Mirare ad un modello di sviluppo e tutela del territorio.

M.08

Assetto del territorio ed edilizia abitativa.

2.6 Una migliore ed uniforme gestione delle aree verdi 2.7 Rendere la Città più pulita, ordinata ed elegante. 2.8 Ottimizzare la raccolta dei rifiuti urbani nel rispetto delle normative della Comunità Europea. 2.9 Valorizzazione dei Parchi e dei sentieri esistenti nel nostro territorio. 2.10 Attuare politiche volte alla difesa del suolo e del territorio.

M.09

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

e dell’ambiente.

2.11 Ottenere un miglioramento della viabilità attraverso la manutenzione ordinaria e straordinari di strade e segnaletica stradale.

M.10

Trasporti e diritto alla mobilità.

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2.12 Gruppo di protezione civile comunale: una risorsa da mantenere.

M.11

Soccorso civile

INDIRIZZO STRATEGICO

OBIETTIVI STRATEGICI

MISSIONI

3. WELFARE DI COMUNITA’: IL DIRITTO AD UNA VITA DIGNITOSA.

3.2 Garantire il sostegno dei servizi a favore di anziani, disabili, infanzia e minori. 3.3 Sostenere i servizi rivolti alle famiglie per una migliore conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita. 3.4 Favorire interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. 3.5 Sostenere il diritto alla casa. 3.6 Favorire l’allargamento della rete delle associazioni e degli organismi di volontariato e cooperazione sociale per diffondere una cultura della solidarietà. 3.7 Garantire i servizi necroscopici e cimiteriali. 3.8 Incentivare le politiche giovanili.

M.12

Diritti sociali, politiche sociali e

famiglia.

INDIRIZZO STRATEGICO

OBIETTIVI STRATEGICI

MISSIONI

4. CULTURA DIFFUSA PER IL FUTURO DELLA COMUNITA’.

4.1 Sostenere le iscrizioni presso i due Istituti Comprensivi dando possibilità di scelta e offrendo servizi sempre più adeguati 4.2 Sinergia con gli Istituti Superiori per rendere Morbegno sempre più attrattiva anche per gli studenti provenienti dall’Alto Lario e da altri Comuni.

M.04

Istruzione e diritto allo studio

4.3 Rendere Morbegno sempre più appetibile ad una cittadinanza che sappia cogliere i valori storici, scientifici e culturali presenti. 4.4 Democratizzazione dell’idea della Cultura, spettacolo, arte in ogni sua forma e su tutto il territorio cittadino.

M.05

Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività

culturali.

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4.5 Sostenere l’avviamento alla pratica sportiva per una cultura del sano vivere. 4.6 Agevolare i rapporti con CONI, scuole e associazioni. 4.7 Migliorare l’utilizzo degli impianti sportivi. 4.8 Giovani come risorsa della comunità.

M.06

Politiche giovanili, sport e tempo libero

INDIRIZZO STRATEGICO

OBIETTIVI STRATEGICI

MISSIONI

5. MARKETING TERRITORIALE.

5.1 Innovare l’offerta turistica, sia pubblica sia privata. 5.2 Contribuire all’evoluzione e al potenziamento delle strategie di promo-commercializzazione, trasformando risorse in offerta turistica; 5.3 Sfruttare i beni patrimoniali e artistici quali fattori di sviluppo del territorio; 5.4 Declinare nuovi concetti di turismo, ad esempio sportivo, che valorizzi gli impianti e le strutture esistenti; 5.5 Rilanciare il ruolo del Consorzio Area Industriale. 5.6 Promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio

M.07

Turismo.

5.7 Sostegno alle nuove iniziative imprenditoriali per lo sviluppo del territorio.

M.14

Sviluppo economico e competitività

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5. PARTE QUINTA: MODALITA’ DI CONTROLLO E RENDICONTAZIONE La rendicontazione dei risultati raggiunti in ordine agli obiettivi programmati avverrà utilizzando gli strumenti già previsti dall’ordinamento. Ci riferiamo in particolare a: a) ogni anno, attraverso: • la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi; • la relazione sulla performance, prevista dal D. Lgs. 150/2009. Il documento rappresenta in modo schematico e integrato

il collegamento tra gli strumenti di rendicontazione, in modo da garantire una visione unitaria e facilmente comprensibile

della performance dell’ente, evidenziando altresì i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi rilevanti ai fini della

valutazione delle prestazioni del personale; • la relazione illustrativa al rendiconto, approvata dalla Giunta Comunale in occasione dell’approvazione dello schema di

rendiconto. b) a fine mandato, attraverso la redazione della relazione di fine mandato, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 149/2011. In tale documento sono illustrati l’attività normativa e amministrativa svolta durante il mandato, i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmatici, la situazione economico-finanziaria dell’Ente e degli organismi controllati, gli eventuali rilievi mossi

dagli organismi esterni di controllo.

Tutti i documenti di verifica, insieme ai bilanci di previsione ed ai rendiconti, devono essere pubblicati sul sito internet del Comune, al fine di assicurarne la più ampia diffusione e conoscibilità.

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SEZIONE OPERATIVA

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1. PARTE PRIMA: PROGRAMMI E OBIETTIVI OPERATIVI 1.1. Quadro generale delle entrate. Viene di seguito presentata una tabella illustrativa delle entrate suddivise per Titolo e Tipologia previste per il triennio della programmazione. Le stesse hanno valore indicativo, potendo subire sensibili variazioni durante la fase di predisposizione del bilancio.

TITOLO TIPOLOGIA cod. 2016 2017 2018

Entrate correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa Imposte, tasse e proventi assimilati 1.0101 5.070.000,00 5.070.000,00 5.070.000,00

Compartecipazioni di tributi 1.0104 3.500,00 3.500,00 3.500,00

Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali 1.0301 1.200.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00

Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma (solo per Enti locali) 1.0302 - - -

Trasferimenti correnti Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche 2.0101 403.500,00 403.500,00 403.500,00

Trasferimenti correnti da Famiglie 2.0102 - - -

Trasferimenti correnti da Imprese 2.0103 42.000,00 42.000,00 42.000,00

Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private 2.0104 101.500,00 101.500,00 101.500,00

Trasferimenti correnti dall'Unione europea e dal Resto del Mondo 2.0105 2.500,00 2.500,00 2.500,00

Entrate extratributarie Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni 3.0100 1.683.150,00 1.683.150,00 1.683.150,00

Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti 3.0200 262.000,00 262.000,00 262.000,00

Interessi attivi 3.0300 1.000,00 1.000,00 1.000,00

Altre entrate da redditi da capitale 3.0400 - - -

Rimborsi e altre entrate correnti 3.0500 427.000,00 427.000,00 427.000,00

Entrate in conto capitale Tributi in conto capitale 4.0100 - - -

Contributi agli investimenti 4.0200 140.000,00 270.000,00 190.000,00

Altri trasferimenti in conto capitale 4.0300 - - -

Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 4.0400 650.000,00 - -

Altre entrate in conto capitale 4.0500 300.000,00 300.000,00 300.000,00

Entrate da riduzione di attivita' finanziarie Alienazione di attività finanziarie 5.0100 - - -

Riscossione crediti di breve termine 5.0200 - - -

Riscossione crediti di medio-lungo termine 5.0300 - - -

Altre entrate per riduzione di attività finanziarie 5.0400 - - -

Accensione prestiti Emissione di titoli obbligazionari 6.0100 - - -

Accensione prestiti a breve termine 6.0200 - - -

Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine 6.0300 - - -

Altre forme di indebitamento 6.0400 - - -

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1.2. Obiettivi operativi e programmi di spesa Schema riassuntivo delle missioni e programmi di bilancio attivati nel triennio:

MISSIONE Progr. DENOMINAZIONE

01 SERVIZI ISTITUZIONALI,

GENERALI E DI GESTIONE

01.01 ORGANI ISTITUZIONALI

01.02 SEGRETERIA GENERALE

01.03 GESTIONE ECONOMICO, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO

01.04 GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI

01.05 GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

01.06 UFFICIO TECNICO

01.07 ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI – ANAGRAFE E STATO CIVILE

01.11 ALTRI SERVIZI GENERALI

03 ORDINE PUBBLICO E

SICUREZZA 03.01 POLIZIA LOCALE E AMMINISTRATIVA

04 ISTRUZIONE E DIRITTO

ALLO STUDIO

04.01 ISTRUZIONE PRESCOLASTICA

04.02 ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA

04.05 ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE

04.06 SERVIZI AUSILIARI ALL’ISTRUZIONE

04.07 DIRITTO ALLO STUDIO

05

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI

BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI

05.02 ATTIVITA’ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE

06 POLITICHE GIOVANILI,

SPORT E TEMPO LIBERO

06.01 SPORT E TEMPO LIBERO

06.02 GIOVANI

07 TURISMO 07.01 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TURISMO

08 ASSETTO DEL

TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

08.01 URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO

08.02 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E PIANI DI ASSETTO DEL TERRITORIO

09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA

DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

09.01 DIFESA DEL SUOLO

09.03 RIFIUTI

09.04 SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

09.05 AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI. PROTEZIONE NATURALISTICA

09.08 QUALITA’ DELL’ARIA E RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO

10 TRASPORTI E DIRITTO

ALLA MOBILITA’ 10.05 VIABILITA’ E INFRASTRUTTURE STRADALI

11 SOCCORSO CIVILE 11.01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

12 DIRITTI SOCIALI,

POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

12.01 INTERVENTI PER L’INFANZIA E I MINORI E PER ASILI NIDO

12.02 INTERVENTI PER LA DISABILITA’

12.03 INTERVENTI PER GLI ANZIANI

12.05 INTERVENTI PER LE FAMIGLIE

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MISSIONE Progr. DENOMINAZIONE

12.06 INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA

12.07 PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E SOCIALI

12.09 SERVIZIO NECROSCOPICO E CIMITERIALE

14 SVILUPPO ECONOMICO

E COMPETITIVITA’ 14.01 INDUSTRIA, PMI E ARTIGIANATO

14.04 RETI E ALTRI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’

20 FONDI E ACCANTONA-

MENTI 20.01 FONDO DI RISERVA

20.02 FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

50 DEBITO PUBBLICO 50.02 QUOTA CAPITALE AMMORTAMENTO MUTUI E PRESTITI OBBLIGAZIONARI

99 SERVIZI PER CONTO

TERZI 99.01 SERVIZI PER CONTO TERZI - PARTITE DI GIRO

99.02 ANTICIPAZIONI PER IL FINANZIAMENTO DEL SSN

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 01

ORGANI ISTITUZIONALI

Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi dell'ente. Comprende le spese relative a: 1) l’ufficio del capo dell’esecutivo a tutti i livelli dell’amministrazione: l’ufficio del governatore, del presidente, del sindaco, ecc.; 2) gli organi legislativi e gli organi di governo a tutti i livelli dell’amministrazione: assemblee, consigli, ecc.; 3) il personale consulente, amministrativo e politico assegnato agli uffici del capo dell’esecutivo e del corpo legislativo; 4) le attrezzature materiali per il capo dell’esecutivo, il corpo legislativo e loro uffici di supporto; 5) le commissioni e i comitati permanenti o dedicati creati dal o che agiscono per conto del capo dell’esecutivo o del corpo legislativo. Non comprende le spese relative agli uffici dei capi di dipartimento, delle commissioni, ecc. che svolgono specifiche funzioni e sono attribuibili a specifici programmi di spesa. Comprende le spese per lo sviluppo dell'ente in un'ottica di governance e partenariato; le spese per la comunicazione istituzionale (in particolare in relazione ai rapporti con gli organi di informazione) e le manifestazioni istituzionali (cerimoniale). Comprende le spese per le attività del difensore civico.

RESPONSABILE POLITICO ANDREA RUGGERI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Potenziare le forme di partecipazione e di ascolto delle associazioni e dei cittadini per alimentare un senso di appartenenza alla città.

X X X

2) Diffondere in maniera rapida e diffusa le scelte dell’amministrazione. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

138.000,00

138.000,00

138.000,00

414.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

138.000,00

138.000,00

138.000,00

414.000,00

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53

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 02

SEGRETERIA GENERALE

Amministrazione, funzionamento e supporto, tecnico, operativo e gestionale alle attività deliberative degli organi istituzionali e per il coordinamento generale amministrativo. Comprende le spese relative: allo svolgimento delle attività affidate al Segretario Generale e al Direttore Generale (ove esistente) o che non rientrano nella specifica competenza di altri settori; alla raccolta e diffusione di leggi e documentazioni di carattere generale concernenti l'attività dell'ente; alla rielaborazione di studi su materie non demandate ai singoli settori; a tutte le attività del protocollo generale, incluse la registrazione ed archiviazione degli atti degli uffici dell'ente e della corrispondenza in arrivo ed in partenza.

RESPONSABILE POLITICO ANDREA RUGGERI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Puntare sulla dematerializzazione degli atti per un’amministrazione più leggera. X X X

2) Pubblicare in maniera chiara e fruibile gli atti dell’amministrazione. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

491.300,00

491.300,00

491.300,00

1.473.900,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

491.300,00

491.300,00

491.300,00

1.473.900,00

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54

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 03

GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA,

PROGRAMMAZIONE, PROVVEDITORATO

Amministrazione e funzionamento dei servizi per la programmazione economica e finanziaria in generale. Comprende le spese per la formulazione, il coordinamento e il monitoraggio dei piani e dei programmi economici e finanziari in generale, per la gestione dei servizi di tesoreria, del bilancio, di revisione contabile e di contabilità ai fini degli adempimenti fiscali obbligatori per le attività svolte dall'ente. Amministrazione e funzionamento delle attività del provveditorato per l’approvvigionamento dei beni mobili e di consumo nonché dei servizi di uso generale necessari al funzionamento dell’ente. Comprende le spese per incremento di attività finanziarie (titolo 3 della spesa) non direttamente attribuibili a specifiche missioni di spesa. Sono incluse altresì le spese per le attività di coordinamento svolte dall’ente per la gestione delle società partecipate, sia in relazione ai criteri di gestione e valutazione delle attività svolte mediante le suddette società, sia in relazione all’analisi dei relativi documenti di bilancio per le attività di programmazione e controllo dell’ente, qualora la spesa per tali società partecipate non sia direttamente attribuibile a specifiche missioni di intervento. Non comprende le spese per gli oneri per la sottoscrizione o l’emissione e il pagamento per interessi sui mutui e sulle obbligazioni assunte dall'ente.

RESPONSABILE POLITICO BRUNA PERLINI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Verso l’armonizzazione contabile per un bilancio pubblico più trasparente. X X X

2) Rispetto dei tempi di pagamento come aiuto all’economia locale. X X X

3) Potenziamento del sito web istituzionale per una migliore diffusione dei dati finanziari del comune in forme fruibili dal cittadino.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

176.000,00

176.000,00

176.000,00

528.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

176.000,00

176.000,00

176.000,00

528.000,00

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55

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 04

GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI

FISCALI

Amministrazione e funzionamento dei servizi fiscali, per l'accertamento e la riscossione dei tributi, anche in relazione alle attività di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, di competenza dell'ente. Comprende le spese relative ai rimborsi d’imposta. Comprende le spese per i contratti di servizio con le società e gli enti concessionari della riscossione dei tributi, e, in generale, per il controllo della gestione per i tributi dati in concessione. Comprende le spese per la gestione del contenzioso in materia tributaria. Comprende le spese per le attività di studio e di ricerca in ordine alla fiscalità dell'ente, di elaborazione delle informazioni e di riscontro della capacità contributiva, di progettazione delle procedure e delle risorse informatiche relative ai servizi fiscali e tributari, e della gestione dei relativi archivi informativi. Comprende le spese per le attività catastali.

RESPONSABILE POLITICO BRUNA PERLINI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Facilitare il cittadino negli adempimenti tributari sfruttando le potenziali informative e operative delle nuove tecnologie: sito istituzionale, pagamenti on line.

X X X

2) Lotta all’evasione ed elusione dei tributi comunali. X X X

3) Esplorare nuove possibilità per la riscossione coattiva X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

128.600,00

128.600,00

128.600,00

385.800,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

128.600,00

128.600,00

128.600,00

385.800,00

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56

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 05

GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

Amministrazione e funzionamento del servizio di gestione del patrimonio dell'ente. Comprende le spese per la gestione amministrativa dei beni immobili patrimoniali e demaniali, le procedure di alienazione, le valutazioni di convenienza e le procedure tecnico-amministrative, le stime e i computi relativi ad affittanze attive e passive. Comprende le spese per la tenuta degli inventari, la predisposizione e l’aggiornamento di un sistema informativo per la rilevazione delle unità immobiliari e dei principali dati tecnici ed economici relativi all’utilizzazione del patrimonio e del demanio di competenza dell'ente. Non comprende le spese per la razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Realizzazione nuovo archivio comunale. X

2) Realizzazione impianto di riscaldamento palazzo Malacrida X

3) Manutenzioni straordinarie edifici comunali: colonia, Caserma Carabinieri e palazzo Pretorio (ex tribunale).

X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

477.500,00

433.500,00

433.500,00

1.344.500,00

Spese in conto capitale

60.000,00

80.000,00

80.000,00

220.000,00

Totale

537.500,00

513.500,00

513.500,00

1.564.500,00

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57

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 06

UFFICIO TECNICO

Amministrazione e funzionamento dei servizi per l'edilizia relativi a: gli atti e le istruttorie autorizzative (permessi di costruire, dichiarazioni e segnalazioni per inizio attività edilizia, certificati di destinazione urbanistica, condoni ecc.); le connesse attività di vigilanza e controllo; le certificazioni di agibilità. Amministrazione e funzionamento delle attività per la programmazione e il coordinamento degli interventi nel campo delle opere pubbliche inserite nel programma triennale ed annuale dei lavori previsto dal D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, e successive modifiche e integrazioni, con riferimento ad edifici pubblici di nuova edificazione o in ristrutturazione/adeguamento funzionale, destinati a varie tipologie di servizi (sociale, scolastico, sportivo, cimiteriale, sedi istituzionali). Non comprende le spese per la realizzazione e la gestione delle suddette opere pubbliche, classificate negli specifici programmi in base alla finalità della spesa. Comprende le spese per gli interventi, di programmazione, progettazione, realizzazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria, programmati dall'ente nel campo delle opere pubbliche relative agli immobili che sono sedi istituzionali e degli uffici dell'ente, ai monumenti e agli edifici monumentali (che non sono beni artistici e culturali) di competenza dell'ente.

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Edilizia privata: potenziare i controlli per il rilascio delle agibilità dei fabbricati. X X X

2) Concessione gas (ATEM): monitoraggio ed adozione dei provvedimenti necessari al supporto del Comune di Sondrio, quale Comune capofila.

X X X

3) Segnalazione da parte dei cittadini delle problematiche della viabilità e del territorio. X X X

4) Monitoraggio intervento ANAS di realizzazione tangenziale di Morbegno. X X X

5) Predisposizione degli atti e delle attività relative alla gestione del Reticolo Idrico Minore X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

536.600,00

536.600,00

536.600,00

1.609.800,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

536.600,00

536.600,00

536.000,00

1.609.800,00

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58

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 07

ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI - ANAGRAFE E

STATO CIVILE

Amministrazione e funzionamento dell'anagrafe e dei registri di stato civile. Comprende le spese per la tenuta e l'aggiornamento dei registri della popolazione residente e dell'A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero), il rilascio di certificati anagrafici e carte d'identità, l'effettuazione di tutti gli atti previsti dall'ordinamento anagrafico, quali l'archivio delle schede anagrafiche individuali, di famiglia, di convivenza, certificati storici; le spese per la registrazione degli eventi di nascita, matrimonio, morte e cittadinanza e varie modifiche dei registri di stato civile. Comprende le spese per notifiche e accertamenti domiciliari effettuati in relazione ai servizi demografici. Amministrazione e funzionamento dei servizi per l'aggiornamento delle liste elettorali, il rilascio dei certificati di iscrizione alle liste elettorali, l'aggiornamento degli albi dei presidenti di seggio e degli scrutatori. Comprende le spese per consultazioni elettorali e popolari.

RESPONSABILE POLITICO ANDREA RUGGERI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Passaggio alla nuova anagrafe nazionale. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

134.000,00

134.000,00

134.000,00

402.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

134.000,00

134.000,00

134.000,00

402.000,00

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59

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 11

ALTRI SERVIZI GENERALI

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi aventi carattere generale di coordinamento amministrativo, di gestione e di controllo per l'ente non riconducibili agli altri programmi di spesa della missione 01 e non attribuibili ad altre specifiche missioni di spesa. Comprende le spese per l'Avvocatura, per le attività di patrocinio e di consulenza legale a favore dell'ente. Comprende le spese per lo sportello polifunzionale al cittadino.

RESPONSABILE POLITICO ANDREA RUGGERI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

Considerato che all’interno del Programma vengono stanziate le risorse per adempimenti obbligatori per legge e per assicurare una tutela dell’ente nei contenziosi e nelle richieste danni, si ritiene di non fissare particolari obiettivi.

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

191.600,00

191.600,00

191.600,00

574.800,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

191.600,00

191.600,00

191.600,00

574.800,00

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60

MISSIONE 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

PROGRAMMA 01

POLIZIA LOCALE E AMMINISTRATIVA

Amministrazione e funzionamento dei servizi di polizia municipale e locale per garantire la sicurezza urbana, anche in collaborazione con altre forze dell'ordine presenti sul territorio. Comprende le spese per le attività di polizia stradale, per la prevenzione e la repressione di comportamenti illeciti tenuti nel territorio di competenza dell'ente. Amministrazione e funzionamento dei servizi di polizia commerciale, in particolare di vigilanza sulle attività commerciali, in relazione alle funzioni autorizzatorie dei settori comunali e dei diversi soggetti competenti. Comprende le spese per il contrasto all’abusivismo su aree pubbliche, per le ispezioni presso attività commerciali anche in collaborazione con altri soggetti istituzionalmente preposti, per il controllo delle attività artigiane, commerciali, degli esercizi pubblici, dei mercati al minuto e all'ingrosso, per la vigilanza sulla regolarità delle forme particolari di vendita. Comprende le spese per i procedimenti in materia di violazioni della relativa normativa e dei regolamenti, multe e sanzioni amministrative e gestione del relativo contenzioso. Amministrazione e funzionamento delle attività di accertamento di violazioni al codice della strada cui corrispondano comportamenti illeciti di rilevo, che comportano sanzioni amministrative pecuniarie e sanzioni accessorie quali il fermo amministrativo (temporaneo) di autoveicoli e ciclomotori o la misura cautelare del sequestro, propedeutico al definitivo provvedimento di confisca, adottato dal Prefetto. Comprende le spese per l'attività materiale ed istruttoria per la gestione del procedimento di individuazione, verifica, prelievo conferimento, radiazione e smaltimento dei veicoli in stato di abbandono.

RESPONSABILE POLITICO: GABRIELE MAGONI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Ripristino e potenziamento impianti di videosorveglianza. X X

2) Posizionamento di strumenti per il rilevamento automatico del transito dei veicoli. X X

3) Rinnovo delle apparecchiature di rilevazione della velocità degli autoveicoli. X X

4) Rifacimento e aggiornamento del Regolamento di Polizia Urbana X

5) Redazione Piano urbano del traffico X

6) Favorire la collaborazione con altri enti locali limitrofi per la gestione associata del servizio di polizia locale

X X X

7) Introduzione della figura dell’ausiliario della sosta. X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

476.000,00

476.000,00

476.000,00

1.428.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

476.000,00

476.000,00

476.000,00

1.428.000,00

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61

MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 01

ISTRUZIONE PRESCOLASTICA

Amministrazione, gestione e funzionamento delle scuole dell'infanzia (livello ISCED-97 "0") situate sul territorio dell'ente. Comprende la gestione del personale, delle iscrizioni, delle rette, del rapporto con gli utenti, della pulizia e sanificazione degli ambienti, della rilevazione delle presenze degli alunni. Comprende le spese per il sostegno alla formazione e all'aggiornamento del personale insegnante e ausiliario. Comprende le spese per l'edilizia scolastica, per gli acquisti di arredi, gli interventi sugli edifici, gli spazi verdi, le infrastrutture anche tecnologiche e le attrezzature destinate alle scuole dell'infanzia. Comprende le spese a sostegno delle scuole e altre istituzioni pubbliche e private che erogano istruzione prescolastica (scuola dell'infanzia). Comprende le spese per il diritto allo studio e le spese per borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni. Non comprende le spese per la gestione, l'organizzazione e il funzionamento dei servizi di asili nido, ricompresi nel programma "Interventi per l'infanzia e per i minori" della missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia". Non comprende le spese per i servizi ausiliari all’istruzione prescolastica (trasporto, refezione, alloggio, assistenza ...).

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Girasole: sostegno alle iscrizioni, sovvenzioni e ascolto delle problematiche. X X X

2) Arcobaleno: implementare le iscrizioni, attenzione alla qualità dei servizi resi. X X X

3) Stella Polare: sostegno alla scuola dell’infanzia nelle frazioni, qualità del servizio. X X X

4) Scuola Paritaria promossa dalla Fondazione Ambrosetti: ritenendo fondamentale il ruolo della Fondazione Ambrosetti, si proseguirà con la Convenzione cercando ulteriori forme di partecipazione e sinergia

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

130.600,00

130.600,00

130.600,00

391.800,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

130.600,00

130.600,00

130.600,00

391.800,00

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62

MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 02

ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA

Amministrazione, gestione e funzionamento delle attività a sostegno delle scuole che erogano istruzione primaria (livello ISCED-97 "1"), istruzione secondaria inferiore (livello ISCED-97 "2") , istruzione secondaria superiore (livello ISCED-97 "3") situate sul territorio dell'ente. Comprende la gestione del personale, delle iscrizioni, delle rette, del rapporto con gli utenti, della pulizia e sanificazione degli ambienti, della rilevazione delle presenze degli alunni. Comprende le spese per il sostegno alla formazione e all'aggiornamento del personale insegnante e ausiliario. Comprende le spese per l'edilizia scolastica, per gli acquisti di arredi, gli interventi sugli edifici, gli spazi verdi, le infrastrutture anche tecnologiche e le attrezzature destinate alle scuole che erogano istruzione primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore. Comprende le spese a sostegno delle scuole e altre istituzioni pubbliche e private che erogano istruzione primaria. Comprende le spese per il diritto allo studio e le spese per borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni. Comprende le spese per il finanziamento degli Istituti comprensivi. Non comprende le spese per i servizi ausiliari all’istruzione primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore (trasporto, refezione, alloggio, assistenza).

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Riqualificazione Istituto Gianolo: apertura del “nuovo” edificio scolastico, sostegno alle iscrizioni.

X X X

2) Istituti Comprensivi Spini-Vanoni e Damiani: modernizzazione, adeguamento, controllo e pulizia, incentivo alle iscrizioni in modo razionale.

X X X

3) Istituti Secondari di Secondo Grado: sinergia nei progetti proposti dagli Istituti, coinvolgimento degli alunni.

X X X

4) C.P.I.A.: trasferimento in via definitiva presso il Palazzo dell’Ex Pretura. X X X

5) ENAIP: collaborazione e sinergia nei progetti per gli alunni. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

329.000,00

324.000,00

324.000,00

977.000,00

Spese in conto capitale

90.000,00

80.000,00

=

170.000,00

Totale

419.000,00

404.000,00

324.000,00

1.147.000,00

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63

MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 05

ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE

Amministrazione, gestione e funzionamento dei corsi di istruzione tecnica superiore finalizzati alla realizzazione di percorsi post-diploma superiore e per la formazione professionale post-diploma. Comprende le spese per i corsi di formazione tecnica superiore (IFTS) destinati alla formazione dei giovani in aree strategiche sul mercato del lavoro. Tali corsi costituiscono un percorso alternativo alla formazione universitaria, e sono orientati all’inserimento nel mondo del lavoro, in risposta al bisogno di figure di alta professionalità.

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

Trattandosi di un programma attivo contabilmente esclusivamente per il pagamento degli interessi di un mutuo, non previsti obiettivi operativi.

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

2.400,00

2.400,00

2.400,00

7.200,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

2.400,00

2.400,00

2.400,00

7.200,00

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64

MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 06

SERVIZI AUSILIARI ALL’ISTRUZIONE

Amministrazione e funzionamento e sostegno ai servizi di trasporto, trasporto per gli alunni portatori di handicap, fornitura di vitto e alloggio, assistenza sanitaria e dentistica, doposcuola e altri servizi ausiliari destinati principalmente a studenti per qualunque livello di istruzione. Comprende le spese per il sostegno alla frequenza scolastica degli alunni disabili e per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri. Comprende le spese per attività di studi, ricerche e sperimentazione e per attività di consulenza e informativa in ambito educativo e didattico. Comprende le spese per assistenza scolastica, trasporto e refezione.

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Assistenza Scolastica dei disabili: promozione dell’abbattimento di ogni barriera fisica e psicologica che per permettere agli alunni con disabilità di sentirsi parte integrante del sistema scolastico.

X X X

2) Scuola potenziata I.C. Spini-Vanoni: sostegno e promozione della scuola potenziata sin dalle prime classi.

X X X

3) Servizio trasporto verso le scuole: intendiamo sostenere i trasporti per agevolare gli alunni a raggiungere la scuola scelta, qualunque essa sia.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

733.000,00

733.000,00

733.000,00

2.199.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

733.000,00

733.000,00

733.000,00

2.199.000,00

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65

MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMA 07

DIRITTO ALLO STUDIO

Amministrazione e sostegno alle attività per garantire il diritto allo studio, anche mediante l'erogazione di fondi alle scuole e agli studenti, non direttamente attribuibili agli specifici livelli di istruzione. Comprende le spese per sistema dote, borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni non ripartibili secondo gli specifici livelli di istruzione.

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Piano Diritto allo Studio: sostegno alle autonomie scolastiche, analisi della popolazione scolastica effettiva, sistema di controllo e sinergia coi genitori degli alunni

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

22.000,00

22.000,00

22.000,00

66.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

22.000,00

22.000,00

22.000,00

66.000,00

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MISSIONE 05

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

PROGRAMMA 02

ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL

SETTORE CULTURALE

Amministrazione e funzionamento delle attività culturali, per la vigilanza e la regolamentazione delle strutture culturali, per il funzionamento o il sostegno alle strutture con finalità culturali (biblioteche, musei, gallerie d’arte, teatri, sale per esposizioni, giardini zoologici e orti botanici, acquari, arboreti, ecc.). Qualora tali strutture siano connotate da un prevalente interesse storico, le relative spese afferiscono al programma Valorizzazione dei beni di interesse storico. Comprende le spese per la promozione, lo sviluppo e il coordinamento delle biblioteche comunali. Comprende le spese per la valorizzazione, l'implementazione e la trasformazione degli spazi museali, della progettazione definitiva ed esecutiva e direzione lavori inerenti gli edifici a vocazione museale e relativi uffici (messa a norma, manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro). Comprende le spese per la realizzazione, il funzionamento o il sostegno a manifestazioni culturali (concerti, produzioni teatrali e cinematografiche, mostre d’arte, ecc.), inclusi sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno degli operatori diversi che operano nel settore artistico o culturale, o delle organizzazioni impegnate nella promozione delle attività culturali e artistiche. Comprende le spese per sovvenzioni per i giardini e i musei zoologici. Comprende le spese per gli interventi per il sostegno alle attività e alle strutture dedicate al culto, se non di valore e interesse storico. Comprende le spese per la programmazione, l'attivazione e il coordinamento sul territorio di programmi strategici in ambito culturale finanziati anche con il concorso delle risorse comunitarie. Comprende le spese per la tutela delle minoranze linguistiche se non attribuibili a specifici settori d'intervento. Comprende le spese per il finanziamento degli istituti di culto. Non comprende le spese per le attività culturali e artistiche aventi prioritariamente finalità turistiche. Non comprende le spese per le attività ricreative e sportive.

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) BIBLIOTECA CIVICA E. VANONI –adesione al sistema bibliotecario Valtellina, sostegno oltre alle consuete attività bibliotecarie, quali consultazione e prestito di libri, periodici e documenti multimediali, ed alle assodate funzioni di formazione ed informazione della comunità, si intende implementare la disposizione agli utenti di postazioni internet, reti wi-fi e possibilità di accesso a Media Library on line; organizzazione di conferenze, incontri con gli autori, gruppi di lettura, interventi animativi per bambini e collabora ad attività turistiche (Morbegno la sera è viva) e cinematografiche (Cineforum, Cineforum in inglese).

X X X

2) MUSEO DI STORIA NATURALE – Sostegno alla sua attività di preparazione, conservazione ed esposizione dei suoi reperti e, soprattutto all’intensa attività di studio. Implementazione delle numerose iniziative organizzate con e perle scuole.

X X X

3) PLAYMORBEGNO – realizzazione di una nuova stagione artistica che tenda a valorizzare la diffusione della cultura su tutto il territorio, puntando sulla flessibilità degli spazi, capacità di marketing, qualità di accoglienza ed intelligenza nel creare eventi in sinergia con le altre realtà presenti nel territorio Valtellinese.

X X X

4) TUTTI IN SCENA! – progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo e che vede diversi enti coinvolti nella promozione della partecipazione attiva dei cittadini allo sviluppo del proprio territorio attraverso la valorizzazione della cultura, favorendo principalmente la partecipazione

X X X

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67

dei giovani.

5) AUDITORIUM S. ANTONIO. Ottimizzazione dell’utilizzo, promuovendo una gestione flessibile e che renda maggiormente fruibile gli spazi sia dell’Auditorium stesso che delle sale pertinenti e del Chiostro adiacente.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

447.000,00

447.000,00

447.000,00

1.341.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

447.000,00

447.000,00

447.000,00

1.341.000,00

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MISSIONE 06 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

PROGRAMMA 01

SPORT E TEMPO LIBERO

Amministrazione e funzionamento delle attività ricreative, per il tempo libero e lo sport. Comprende le spese per l'erogazione di sovvenzioni e di contributi ad enti e società sportive. Comprende le spese per il funzionamento, la realizzazione e la manutenzione delle strutture per le attività ricreative (parchi, giochi, spiagge, aree di campeggio ...). Comprende le spese per iniziative e manifestazioni sportive amatoriali e dilettantistiche e per le attività di promozione e diffusione della pratica sportiva in collaborazione con: associazioni sportive dilettantistiche locali, enti di promozione sportiva, società e circoli senza scopo di lucro, centri di aggregazione giovanile, oratori, CONI e altre istituzioni. Comprende le spese per la promozione e tutela delle discipline sportive della montagna e per lo sviluppo delle attività sportive in ambito montano. Comprende le spese per la realizzazione di progetti e interventi specifici per la promozione e diffusione delle attività e iniziative sportive e motorie rivolte a tutte le categorie di utenti. Comprende le spese per l'incentivazione, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, della diffusione delle attività sportive anche attraverso l'utilizzo dei locali e delle attrezzature in orario extrascolastico. Comprende le spese per la formazione, la specializzazione e l'aggiornamento professionale degli operatori dello sport anche montano per una maggior tutela della sicurezza e della salute dei praticanti. Comprende le spese per gli impianti natatori e gli impianti e le infrastrutture destinati alle attività sportive (stadi, palazzo dello sport...). Comprende le spese per iniziative e manifestazioni sportive e per le attività di promozione sportiva in collaborazione con le associazioni sportive locali, con il CONI e con altre istituzioni, anche al fine di promuovere la pratica sportiva. Non comprende le spese destinate alle iniziative a favore dei giovani, ricompresi nel programma "Giovani" della medesima missione.

RESPONSABILE POLITICO GABRIELE MAGONI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Diffusione della pratica sportiva nelle scuole attraverso i nuovi canali tecnologici. X X X

2) Istituzione del Premio per il miglior sportivo morbegnese. X X X

3) Diffusione della cultura sportiva tramite la giornata “FesteggiaMo lo Sport” X X X

4) Migliorare la fruizione degli impianti sportivi. X X X

5) Intensificare i rapporti con il CONI per incentivare la pratica sportiva. X X X

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Sistemazione area esterna palestra di via Faedo e collegamento con scuola Vanoni. X

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Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

246.000,00

246.000,00

246.000,00

738.000,00

Spese in conto capitale

20.000,00

25.000,00

25.000,00

70.000,00

Totale

266.000,00

271.000,00

271.000,00

808.000,00

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70

MISSIONE 06 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

PROGRAMMA 02

GIOVANI

Amministrazione e funzionamento delle attività destinate ai giovani e per la promozione delle politiche giovanili. Comprende le spese destinate alle politiche per l'autonomia e i diritti dei giovani, ivi inclusa la produzione di informazione di sportello, di seminari e di iniziative divulgative a sostegno dei giovani. Comprende le spese per iniziative rivolte ai giovani per lo sviluppo e la conoscenza dell'associazionismo e del volontariato. Comprende le spese per i centri polivalenti per i giovani. Non comprende le spese per la formazione professionale tecnica superiore, ricomprese nel programma "Istruzione tecnica superiore" della missione 04 "Istruzione e diritto allo studio".

RESPONSABILE POLITICO: LIDIA MORETTO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) E' nostra intenzione valorizzare il centro di aggregazione giovanile “Lokalino” e le iniziative culturali giovanili (teatro, pittura, design, musica, letteratura), in tal modo riconoscendole come ricchezza e patrimonio per tutto il territorio comunale. Proponiamo di rendere pubbliche e sponsorizzare le tesi di laurea che riguardano la nostra città.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

18.500,00

18.500,00

18.500,00

55.500,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

18.500,00

18.500,00

18.500,00

55.500,00

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71

MISSIONE 07

TURISMO

PROGRAMMA 01

SVILUPPO E

VALORIZZAZIONE DEL

TURISMO

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo, per la promozione e lo sviluppo del turismo e per la programmazione e il coordinamento delle iniziative turistiche sul territorio. Comprende le spese per sussidi, prestiti e contributi a favore degli enti e delle imprese che operano nel settore turistico. Comprende le spese per le attività di coordinamento con i settori del trasporto, alberghiero e della ristorazione e con gli altri settori connessi a quello turistico. Comprende le spese per la programmazione e la partecipazione a manifestazioni turistiche. Comprende le spese per il funzionamento degli uffici turistici di competenza dell'ente, per l'organizzazione di campagne pubblicitarie, per la produzione e la diffusione di materiale promozionale per l'immagine del territorio a scopo di attrazione turistica. Comprende le spese per il coordinamento degli albi e delle professioni turistiche. Comprende i contributi per la costruzione, la ricostruzione, l'ammodernamento e l'ampliamento delle strutture dedicate alla ricezione turistica (alberghi, pensioni, villaggi turistici, ostelli per la gioventù). Comprende le spese per l'agriturismo e per lo sviluppo e la promozione del turismo sostenibile. Comprende le spese per le manifestazioni culturali, artistiche e religiose che abbiano come finalità prevalente l'attrazione turistica. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali.

RESPONSABILE POLITICO GABRIELE MAGONI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Consolidamento delle manifestazioni enogastronomiche di richiamo sovra provinciale: Morbegno in Cantina” “Mostra del Bitto”.

X X X

2) Valorizzazione dei beni patrimoniali e artistici: il centro storico, Palazzo Malacrida e i beni culturali del territorio.

X X X

3) Collaborazione con gli operatori turistici per la definizione di obiettivi e progetti su cui puntare e concentrare risorse ed azioni.

X X X

4) Promuovere e comunicare un unico territorio a partire dalle specificita’ territoriali. X X X 5) Creare un’immagine coordinata per le pubblicazioni turistiche e per i cartelli di segnalazione

e indicazione turistica. X X X

6) Candidatura di Morbegno per l’assegnazione del titolo di “Città Alpina”. X X X

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Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

46.000,00

46.000,00

46.000,00

138.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

46.000,00

46.000,00

46.000,00

138.000,00

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73

MISSIONE 08

ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

PROGRAMMA 01

URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi all'urbanistica e alla programmazione dell'assetto territoriale. Comprende le spese per l'amministrazione dei piani regolatori, piani urbanistici, piani di zona e dell’utilizzo dei terreni e dei regolamenti edilizi. Comprende le spese per la pianificazione di zone di insediamento nuove o ripristinate, per la pianificazione del miglioramento e dello sviluppo di strutture quali alloggi, industrie, servizi pubblici, sanità, istruzione, cultura, strutture ricreative, ecc. a beneficio della collettività, per la predisposizione di progetti di finanziamento per gli sviluppi pianificati e di riqualificazione urbana, per la pianificazione delle opere di urbanizzazione. Comprende le spese per l'arredo urbano e per la manutenzione e il miglioramento qualitativo degli spazi pubblici esistenti (piazze, aree pedonali..). Non comprende le spese per la gestione del servizio dello sportello unico per l'edilizia incluse nel programma "Edilizia residenziale pubblica" della medesima missione.

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Prosecuzione degli interventi di urbanizzazione del PA di Bona Lombarda X

2) Depalificazione del territorio comunale. X X X

RESPONSABILE POLITICO D’AGATA CLAUDIO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018 1) Razionalizzazione e miglioramento della gestione del verde pubblico: nuovo appalto a valenza pluriennale.

X X X

2) Manutenzione dei sentieri e delle strade storiche: Culmen, via Priula e Doss de la Lumaga. X X X

3) Urban gardening: trasformazione e valorizzazione degli spazi inutilizzati mediante la dotazione di attrezzature leggere, per creare giardini, aiuole, orti urbani da affidare ad associazioni spontanee di cittadini, condomini o singoli privati.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

226.000,00

226.000,00

226.000,00

678.000,00

Spese in conto capitale

95.000,00

45.000,00

10.000,00

150.000,00

Totale

321.000,00

271.000,00

236.000,00

828.000,00

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MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

PROGRAMMA 02

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E

PIANI DI EDILIZIA ECONOMICO-POPOLARE

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi allo sviluppo delle abitazioni. Comprende le spese: per la promozione, il monitoraggio e la valutazione delle attività di sviluppo abitativo, per lo sviluppo e la regolamentazione degli standard edilizi; gli interventi di edilizia pubblica abitativa e di edilizia economico-popolare, sovvenzionata, agevolata e convenzionata; per l'acquisizione di terreni per la costruzione di abitazioni; per la costruzione o l'acquisto e la ristrutturazione di unità abitative, destinate anche all'incremento dell'offerta di edilizia sociale abitativa. Comprende le spese per le sovvenzioni, i prestiti o i sussidi a sostegno dell’espansione, del miglioramento o della manutenzione delle abitazioni. Comprende le spese per la razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Comprende le spese per la gestione del servizio dello sportello unico per l'edilizia residenziale. Non comprende le spese per le indennità in denaro o in natura dirette alle famiglie per sostenere le spese di alloggio che rientrano nel programma "Interventi per le famiglie" della missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia".

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Riqualificazione delle proprietà di edilizia residenziale pubblica attraverso i fondi derivanti dalle alienazioni di parte del patrimonio.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

19.000,00

19.000,00

19.000,00

57.000,00

Spese in conto capitale

262.000,00

=

=

262.000,00

Totale

281.000,00

19.000,00

19.000,00

319.000,00

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 01

DIFESA DEL SUOLO

Amministrazione e funzionamento delle attività per la tutela e la salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e dei collettori idrici, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, finalizzate alla riduzione del rischio idraulico, alla stabilizzazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, alla gestione e all'ottimizzazione dell'uso del demanio idrico, alla difesa dei litorali, alla gestione e sicurezza degli invasi, alla difesa dei versanti e delle aree a rischio frana, al monitoraggio del rischio sismico. Comprende le spese per i piani di bacino, i piani per l'assetto idrogeologico, i piani straordinari per le aree a rischio idrogeologico. Comprende le spese per la predisposizione dei sistemi di cartografia (geologica, geo-tematica e dei suoli) e del sistema informativo territoriale (banche dati geologica e dei suoli, sistema informativo geografico della costa). Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali.

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Arginature fiume Adda e sistemazione aree limitrofe: sinergia con gli altri enti coinvolti. X X X

2) Interventi sui versanti in stato di precarietà. X X X Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

=

=

=

=

Spese in conto capitale

75.000,00

140.000,00

140.000,00

355.000,00

Totale

75.000,00

140.000,00

140.000,00

355.000,00

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 03

RIFIUTI

Amministrazione, vigilanza, ispezione, funzionamento o supporto alla raccolta, al trattamento e ai sistemi di smaltimento dei rifiuti. Comprende le spese per la pulizia delle strade, delle piazze, viali, mercati, per la raccolta di tutti i tipi di rifiuti, differenziata e indifferenziata, per il trasporto in discarica o al luogo di trattamento. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno del funzionamento, della costruzione, della manutenzione o del miglioramento dei sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, ivi compresi i contratti di servizio e di programma con le aziende per i servizi di igiene ambientale. Comprende le spese per i canoni del servizio di igiene ambientale.

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) CONVENZIONE S.EC.AM. S.p.a. per implementare una corretta raccolta dei rifiuti rispettando le nuove direttive della Comunità Europea, aumento delle campane interrate per la raccolta del vetro, distribuzione dei nuovi cestini a petalo e a fiore per le carte e sigarette nel centro della Città e sostituzione di quelli in alluminio con quelli in ghisa verso zone meno centrali con una più capillare diffusione e razionalizzazione

X X X

2) Progetto studio per ottimizzare la raccolta dei rifiuti e renderla sempre meno onerosa e più sostenibile

X

3) S.E.R.R. Settimana Europea Riduzione Rifiuti in collaborazione col Museo e con diverse associazioni presenti sul territorio mandamentale

X X X

4) Regolamento Decoro Urbano – linee per rendere il cittadino parte attiva del decoro della nostra Città

X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

1.350.000,00

1.350.000,00

1.350.000,00

4.050.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

1.350.000,00

1.350.000,00

1.350.000,00

4.050.000,00

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 04

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Amministrazione e funzionamento delle attività relative all’approvvigionamento idrico, delle attività di vigilanza e regolamentazione per la fornitura di acqua potabile inclusi i controlli sulla purezza, sulle tariffe e sulla quantità dell’acqua. Comprende le spese per la costruzione o il funzionamento dei sistemi di fornitura dell’acqua diversi da quelli utilizzati per l’industria. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno del funzionamento, della costruzione, del mantenimento o del miglioramento dei sistemi di approvvigionamento idrico. Comprende le spese per le prestazioni per la fornitura di acqua ad uso pubblico e la manutenzione degli impianti idrici. Amministrazione e funzionamento dei sistemi delle acque reflue e per il loro trattamento. Comprende le spese per la gestione e la costruzione dei sistemi di collettori, condutture, tubazioni e pompe per smaltire tutti i tipi di acque reflue (acqua piovana, domestica e qualsiasi altro tipo di acque reflue. Comprende le spese per i processi meccanici, biologici o avanzati per soddisfare gli standard ambientali o le altre norme qualitative per le acque reflue. Amministrazione, vigilanza, ispezione, funzionamento, supporto ai sistemi delle acque reflue ed al loro smaltimento. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti, sussidi a sostegno del funzionamento, della costruzione, della manutenzione o del miglioramento dei sistemi delle acque reflue.

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) ATO: per una gestione più rispondente alle esigenze del cittadino. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

91.500,00

87.400,00

87.400,00

266.300,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

91.500,00

87.400,00

87.400,00

266.300,00

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 05

AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI, PROTEZIONE

NATURALISTICA E FORESTAZIONE

Amministrazione e funzionamento delle attività destinate alla protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici. Comprende le spese per la protezione naturalistica e faunistica e per la gestione di parchi e aree naturali protette. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti, sussidi a sostegno delle attività degli enti, delle associazioni e di altri soggetti che operano per la protezione della biodiversità e dei beni paesaggistici. Comprende le spese per le attività e gli interventi a sostegno delle attività forestali, per la lotta e la prevenzione degli incendi boschivi. Non comprende le spese per le aree archeologiche, ricomprese nel programma "Valorizzazione dei beni di interesse storico" della missione 05 "Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali".

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) PLISS del Parco della Bosca: attenzione alla salvaguardia delle biodiversità insite nel parco di valenza sovraccomunale (progetto MI.RA.RE).

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

45.000,00

45.000,00

45.000,00

135.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

45.000,00

45.000,00

45.000,00

135.000,00

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

PROGRAMMA 08

QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE

DELL'INQUINAMENTO

Amministrazione e funzionamento delle attività relative alla tutela dell’aria e del clima, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e delle vibrazioni, alla protezione dalle radiazioni. Comprende la costruzione, la manutenzione e il funzionamento dei sistemi e delle stazioni di monitoraggio; la costruzione di barriere ed altre strutture anti-rumore (incluso il rifacimento di tratti di autostrade urbane o di ferrovie con materiali che riducono l’inquinamento acustico); gli interventi per controllare o prevenire le emissioni di gas e delle sostanze inquinanti dell’aria; la costruzione, la manutenzione e il funzionamento di impianti per la decontaminazione di terreni inquinati e per il deposito di prodotti inquinanti. Comprende le spese per il trasporto di prodotti inquinanti. Comprende le spese per l'amministrazione, la vigilanza, l'ispezione, il funzionamento o il supporto delle attività per la riduzione e il controllo dell’inquinamento. Comprende le sovvenzioni, i prestiti o i sussidi a sostegno delle attività collegate alla riduzione e al controllo dell’inquinamento. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali. Non comprende le spese per le misure di risanamento e di tutela dall'inquinamento delle acque (comprese nel programma "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche") e del suolo (comprese nel programma "Difesa del suolo").

RESPONSABILE POLITICO CLAUDIO D’AGATA

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Progetto studio nanoparticelle. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

2.500,00

2.500,00

2.500,00

7.500,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

2.500,00

2.500,00

2.500,00

7.500,00

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80

MISSIONE 10

TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ

PROGRAMMA 05

VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE

STRADALI

Amministrazione e funzionamento delle attività per la viabilità e lo sviluppo e il miglioramento della circolazione stradale. Comprende le spese per il funzionamento, la gestione, l'utilizzo, la costruzione e la manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle strade e delle vie urbane, di percorsi ciclabili e pedonali, delle zone a traffico limitato, delle strutture di parcheggio e delle aree di sosta a pagamento. Comprende le spese per la riqualificazione delle strade, incluso l'abbattimento delle barriere architettoniche. Comprende le spese per la sorveglianza e la presa in carico delle opere previste dai piani attuativi di iniziativa privata o convenzioni urbanistiche. Comprende le spese per il rilascio delle autorizzazioni per la circolazione nelle zone a traffico limitato, per i passi carrai. Comprende le spese per gli impianti semaforici. Comprende altresì le spese per le infrastrutture stradali, tra cui per strade extraurbane e autostrade. Amministrazione e funzionamento delle attività relative all’illuminazione stradale. Comprende le spese per lo sviluppo e la regolamentazione degli standard di illuminazione stradale, per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione, il miglioramento, ecc. dell’illuminazione stradale.

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Abbattimento barriere architettoniche sulla rete viaria del territorio comunale x x x

2) Realizzazione rotonda all’incrocio tra le vie Morelli, Stelvio, Ganda x

3) Realizzazione rotonda, marciapiedi e tratto di ciclo-pedonale a Paniga x

4) Realizzazione di area a parcheggio a Desco x

5) Asfaltature strade comunali x x x

6) Sistemazione porfidature su strade comunali x x x

7) Riqualificazione della via Ambrosetti x

8) Sistemazione dei marciapiedi di via Forestale x

9) Sistemazione camminamento di Piazza S. Giovanni. X

10) Illuminazione pubblica: riqualificazione e messa in sicurezza. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

880.000,00

880.000,00

880.000,00

2.640.000,00

Spese in conto capitale

290.000,00

215.000,00

310.000,00

815.000,00

Totale

1.170.000,00

1.095.000,00

1.190.000,00

3.455.000,00

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MISSIONE 11

SOCCORSO CIVILE

PROGRAMMA 01

SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio (gestione degli eventi calamitosi, soccorsi alpini, sorveglianza delle spiagge, evacuazione delle zone inondate, lotta agli incendi, etc.), per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze. Comprende le spese a sostegno del volontariato che opera nell'ambito della protezione civile. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi di protezione civile sul territorio, nonché per le attività in forma di collaborazione con le altre amministrazioni competenti in materia. Non comprende le spese per interventi per fronteggiare calamità naturali già avvenute, ricomprese nel programma "Interventi a seguito di calamità naturali" della medesima missione o nei programmi relativi agli specifici interventi effettuati per ripristinare le condizioni precedenti agli eventi calamitosi.

RESPONSABILE POLITICO MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Gruppo di protezione civile comunale: sostegno e coordinamento con l’amministrazione comunale.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

3.700,00

3.700,00

3.700,00

11.100,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

3.700,00

3.700,00

3.700,00

11.100,00

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MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 01

INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E

PER ASILI NIDO

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore dell'infanzia, dei minori. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per indennità in denaro o in natura a favore di famiglie con figli a carico, per indennità per maternità, per contributi per la nascita di figli, per indennità per congedi per motivi di famiglia, per assegni familiari, per interventi a sostegno delle famiglie monogenitore o con figli disabili. Comprende le spese per l'erogazione di servizi per bambini in età prescolare (asili nido), per le convenzioni con nidi d'infanzia privati, per i finanziamenti alle famiglie per la cura dei bambini, per i finanziamenti a orfanotrofi e famiglie adottive, per beni e servizi forniti a domicilio a bambini o a coloro che se ne prendono cura, per servizi e beni di vario genere forniti a famiglie, giovani o bambini (centri ricreativi e di villeggiatura). Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate all'infanzia e ai minori. Comprende le spese per interventi e servizi di supporto alla crescita dei figli e alla tutela dei minori e per far fronte al disagio minorile, per i centri di pronto intervento per minori e per le comunità educative per minori.

RESPONSABILE POLITICO: LIDIA MORETTO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Abbiamo già garantito l'ampliamento della capacità di ricezione dell'asilo nido comunale con l'aggiunta di una sezione, anche grazie al contributo della Fondazione Mattei, intervento che intendiamo proseguire anche per il prossimo triennio. Intenzione dell’amministrazione è quella di continuare nella collaborazione con la Fondazione al fine di mantenere il livello di utilizzo della struttura

X X X

2) Intendiamo continuare la nostra collaborazione con l'Ufficio di Piano per la tutela dei minori. X X X

3) Confermiamo l'attività offerta tramite il Centro Ricreativo Diurno ed una valorizzazione della Colonia Fluviale attraverso nuove proposte di attività estive per i minori di diverse fasce di età.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

268.600,00

268.600,00

268.600,00

805.800,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

268.600,00

268.600,00

268.600,00

805.800,00

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83

MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 02

INTERVENTI PER LA DISABILITÀ

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le persone inabili, in tutto o in parte, a svolgere attività economiche o a condurre una vita normale a causa di danni fisici o mentali, a carattere permanente o che si protraggono oltre un periodo di tempo minimo stabilito. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per indennità in danaro a favore di persone disabili, quali indennità di cura. Comprende le spese per alloggio ed eventuale vitto a favore di invalidi presso istituti idonei, per assistenza per invalidi nelle incombenze quotidiane (aiuto domestico, mezzi di trasporto, ecc.), per indennità erogate a favore di persone che si prendono cura di invalidi, per beni e servizi di vario genere erogati a favore di invalidi per consentire loro la partecipazione ad attività culturali, di svago, di viaggio o di vita collettiva. Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate alle persone disabili. Comprende le spese per la formazione professionale o per favorire il reinserimento occupazionale e sociale dei disabili.

RESPONSABILE POLITICO LIDIA MORETTO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

Abbiamo la volontà di sostenere l'attività di socializzazione dei soggetti più fragili, sia rendendo più agevoli i percorsi per raggiungere i luoghi pubblici e di interesse mediante il ripristino di percorsi urbani gradevoli: 1) Adozione da parte del comune della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e relativa pubblicazione della stessa.

X X X

2) Convenzione con il progetto Valtellina@ccessibile per diffondere la cultura della accessibilità, attraverso il coinvolgimento dei cittadini in azioni concrete nei confronti dei diversamente abili, dall'eliminazione delle barriere architettoniche alla promozione del turismo e dello sport accessibile.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

8.200,00

8.200,00

8.200,00

24.600,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

8.200,00

8.200,00

8.200,00

24.600,00

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MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 03

INTERVENTI PER GLI ANZIANI

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore degli anziani. Comprende le spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia (perdita di reddito, reddito insufficiente, perdita dell’autonomia nello svolgere le incombenze quotidiane, ridotta partecipazione alla vita sociale e collettiva, ecc.). Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per indennità in danaro, quali indennità di cura, e finanziamenti erogati in seguito a pensionamento o vecchiaia, per l'assistenza nelle incombenze quotidiane (aiuto domestico, mezzi di trasporto, ecc.), per indennità a favore di persone che si prendono cura di persone anziane, per beni e servizi di vario genere erogati a favore di persone anziane per consentire la partecipare ad attività culturali, di svago, di viaggio, o di vita collettiva. Comprende le spese per interventi, servizi e strutture mirati a migliorare la qualità della vita delle persone anziane, nonché a favorire la loro mobilità, l'integrazione sociale e lo svolgimento delle funzioni primarie. Comprende le spese per le strutture residenziali e di ricovero per gli anziani.

RESPONSABILE POLITICO: LIDIA MORETTO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Perfezionamento del regolamento di servizio di assistenza domiciliare (SAD) per pulizia abitazione, preparazione pasti, accompagnamento della persona, supporto e stimolazione all'utente per il recupero delle capacità residue, supervisione degli usi alimentari ed igienico sanitari.

X X X

2) Valorizzazione del Centro Sociale Pensionati e promozione tra la cittadinanza delle attività svolte.

X X X

3) Miglioramento dei servizi utilizzati dagli anziani: apertura del cimitero anche al lunedì (magari alternati per permettere agli addetti la manutenzione), continuare il servizio gratuito da e verso il cimitero.

X X X

4) Miglioramento del servizio di informazione sulle agevolazioni ASL e Regionali dedicate.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

128.000,00

128.000,00

128.000,00

384.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

128.000,00

128.000,00

128.000,00

384.000,00

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85

MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 05

INTERVENTI PER LE FAMIGLIE

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le famiglie non ricompresi negli altri programmi della missione. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per la promozione dell'associazionismo familiare e per iniziative di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non ricompresi negli altri programmi della missione. Comprende le spese per interventi di finanza etica e di microcredito alle famiglie. Non comprende le spese per l'infanzia e l'adolescenza ricomprese nel programma "Interventi per l'infanzia e per i minori e gli asili nido" della medesima missione.

RESPONSABILE POLITICO: LIDIA MORETTO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Con riferimento alle tematiche di famiglia l'amministrazione intende promuovere il sostegno alle famiglie con particolare criticità in collaborazione con gli enti preposti al fine di evitare situazioni pregiudizievoli per i minori con conseguenti allontanamenti forzati dal nucleo familiare. Le richieste di contributi economici saranno valutate dall'Amministrazione verificando volta per volta le criticità delle situazioni familiari anche attraverso la predisposizione di tariffe agevolate di servizi, quali mense scolastiche, asilo nido e buoni pasto. Proponiamo di fornire un sostegno di dignità che superi le logiche assistenziali, rendendo i beneficiari del servizio parte attiva nel percorso risolutivo del problema economico attraverso il Microcredito Sociale.

X X X

2) Avvio ad una pubblicazione diffusa, attraverso idonei mezzi di comunicazione quali sito Internet, cartellonistica, pubblicazioni, degli interventi assistenziali tra i quali: “dote scuola”, buoni famiglia, contributi affitti.

X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

413.500,00

413.500,00

413.500,00

1.240.500,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

413.500,00

413.500,00

413.500,00

1.240.500,00

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 06

INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA

Amministrazione e funzionamento delle attività per il sostegno al diritto alla casa. Comprende le spese per l'aiuto alle famiglie ad affrontare i costi per l’alloggio a sostegno delle spese di fitto e delle spese correnti per la casa, quali sussidi per il pagamento di ipoteche e interessi sulle case di proprietà e assegnazione di alloggi economici o popolari. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Non comprende le spese per la progettazione, la costruzione e la manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, ricomprese nel programma "" della missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa".

RESPONSABILE POLITICO: LIDIA MORETTO

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Attivazione nel triennio dello “Sportello affitti”. X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

53.000,00

53.000,00

53.000,00

159.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

53.000,00

53.000,00

53.000,00

159.000,00

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMA 09

SERVIZIO NECROSCOPICO E CIMITERIALE

Amministrazione, funzionamento e gestione dei servizi e degli immobili cimiteriali. Comprende le spese per la gestione amministrativa delle concessioni di loculi, delle inumazioni, dei sepolcreti in genere, delle aree cimiteriali, delle tombe di famiglia. Comprende le spese per pulizia, la sorveglianza, la custodia e la manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei complessi cimiteriali e delle pertinenti aree verdi. Comprende le spese per il rilascio delle autorizzazioni, la regolamentazione, vigilanza e controllo delle attività cimiteriali e dei servizi funebri. Comprende le spese per il rispetto delle relative norme in materia di igiene ambientale, in coordinamento con le altre istituzioni preposte.

RESPONSABILE POLITICO: MASSIMO SANTI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Proseguire nel piano delle esumazioni X X X

2) Predisposizione nuovo appalto di manutenzione dei cimiteri comunali X X X

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

86.000,00

86.000,00

86.000,00

258.000,00

Spese in conto capitale

=

=

=

=

Totale

86.000,00

86.000,00

86.000,00

258.000,00

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MISSIONE 14

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’

PROGRAMMA 01

INDUSTRIA, PMI E

ARTIGIANATO

Amministrazione e funzionamento delle attività per la programmazione e lo sviluppo dei servizi e delle imprese manifatturiere, estrattive e edilizie sul territorio. Comprende le spese per lo sviluppo, l'espansione o il miglioramento delle stesse e delle piccole e medie imprese; le spese per la vigilanza e la regolamentazione degli stabilimenti e del funzionamento degli impianti; le spese per i rapporti con le associazioni di categoria e le altre organizzazioni interessate nelle attività e servizi manifatturieri, estrattivi e edilizi; le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno delle imprese manifatturiere, estrattive e edilizie. Comprende le spese per gli interventi a favore dell'internazionalizzazione delle imprese, in particolare per l'assistenza per le modalità di accesso e di utilizzo degli strumenti promozionali, finanziari e assicurativi disponibili, per l'assistenza legale, fiscale e amministrativa in materia di commercio estero, per il supporto e la guida nella selezione dei mercati esteri, nella scelta di partner in progetti di investimento. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali. Comprende le spese per la competitività dei territori (attrattività). Amministrazione e funzionamento delle attività relative alla programmazione di interventi e progetti di sostegno e sviluppo dell'artigianato sul territorio. Comprende le spese per l'associazionismo artigianale e per le aree per insediamenti artigiani. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno delle imprese artigiane. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali. Comprende le spese per la gestione dei rapporti con le associazioni di categoria e gli altri enti e organizzazioni interessati.

RESPONSABILE POLITICO: GABRIELE MAGONI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Sostenere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali favorendo la riconversione di strutture inutilizzate nelle aree artigianali e nell’area industriale, anche attraverso lo sviluppo di sinergie con il Consorzio Area Industriale.

X X X

2) Individuare spazi di coworking per favorire lo start up di imprese giovanili. X X X

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MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’

PROGRAMMA 04

RETI ED ALTRI SERVIZI DI

PUBBLICA UTILITA’

Amministrazione e funzionamento delle attività e degli interventi a sostegno dei servizi di pubblica utilità e degli altri settori economici non ricompresi negli altri programmi della missione. Comprende le spese per la vigilanza e la regolamentazione della centrale del latte, dei mattatoi e dei servizi connessi. Comprende le spese per la vigilanza, la regolamentazione e il monitoraggio delle attività relative alle farmacie comunali. Comprende le spese relative allo sportello unico per le attività produttive (SUAP). Comprende le spese per lo sviluppo della società dell'informazione (es. banda larga). Comprende le spese relative ad affissioni e pubblicità.

RESPONSABILE POLITICO: GABRIELE MAGONI

OBIETTIVO OPERATIVO 2016 2017 2018

1) Abbattimento del digital divide attraverso il cablaggio della città con fibra ottica. X X X

Gli obiettivi fissati nei Programmi 01 e 04 della Missione 14 verranno perseguiti dall’amministrazione attraverso interventi nelle sedi sovraccomunali opportune e attivandosi presso enti, consorzi o società private utili al raggiungimento degli stessi, si prevede senza lo stanziamento risorse economiche nel bilancio comunale.

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90

MISSIONE 20 FONDI E ACCANTONAMENTI

PROGRAMMA 01

FONDO DI RISERVA

Fondi di riserva per le spese obbligatorie e fondi di riserva per le spese impreviste.

RESPONSABILE POLITICO BRUNA PERLINI

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

33.000,00

33.000,00

33.000,00

99.000,00

MISSIONE 20 FONDI E ACCANTONAMENTI

PROGRAMMA 02

FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ

Accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità.

RESPONSABILE POLITICO BRUNA PERLINI

Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese correnti

55.000,00

55.000,00

55.000,00

165.000,00

MISSIONE 50 DEBITO PUBBLICO

PROGRAMMA 02

QUOTA CAPITALE AMMORTAMENTO MUTUI E PRESTITI OBBLIGAZIONARI

Spese sostenute per la restituzione delle risorse finanziarie relative alle quote di capitale acquisite dall'ente mediante titoli obbligazionari, prestiti a breve termine, mutui e finanziamenti a medio e lungo termine e altre forme di indebitamento e relative spese accessorie. Comprende le spese per la chiusura di anticipazioni straordinarie ottenute dall'istituto cassiere. Non comprende le spese relative agli interessi, ricomprese nel programma "Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari" della medesima missione. Non comprende le spese per le quote di capitale riferite al rimborso del debito legato a specifici settori che vanno classificate nelle rispettive missioni.

RESPONSABILE POLITICO PERLINI BRUNA Risorse finanziarie del programma 2016 2017 2018 totale

Spese rimborso quota capitale mutui

377.500,00

392.000,00

410.000,00

1.179.500,00

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91

2. PARTE SECONDA: PROGRAMMAZIONE TRIENNALE 2.1 Programmazione triennale dei lavori pubblici

N. Denominazione Intervento Importo anno 2016 finanziamento

1 manutenzione straordinaria edifici comunali € 30.000,00 fondi propri

2 interventi di regimazione idraulica sul territorio comunale € 10.000,00 fondi propri

3 interventi per la viabilità pedonale, abbattimento barriere architettoniche € 30.000,00 fondi propri

4 interventi urgenti alle infrastrutture € 30.000,00 fondi propri

5 interventi di manutenzione straordinaria nelle località montane € 15.000,00 fondi propri

6 sistemazione e completamento aree verdi del territorio comunale € 25.000,00 fondi propri

7 interventi sul territorio comunale di illuminazione pubblica € 50.000,00 fondi propri

8 asfaltature strade comunali € 50.000,00 fondi propri

9 interventi di sistemazione impianti sportivi € 20.000,00 fondi propri

10 Interventi di somma urgenza € 50.000,00 finanziamento regionale

11 completamento strada di collegamento frazione Torchi Bianchi € 80.000,00 fondi propri

12 opere di urbanizzazione P.A. Bona Lombarda € 70.000,00 fondi propri

13 Interventi di completamento scuole Damiani - prevenzione incendio € 90.000,00 finanziamento regionale

14 Realizzazione parcheggio in località Desco € 80.000,00 fondi propri

TOTALI € 630.000,00

N. Denominazione lavoro Importo anno 2017 finanziamento

1 manutenzione straordinaria edifici comunali € 40.000,00 fondi propri

2 interventi di regimazione idraulica sul territorio comunale € 25.000,00 fondi propri

3 interventi per la viabilità pedonale, abbattimento barriere architettoniche € 30.000,00 fondo abb. barriere

4 interventi urgenti alle infrastrutture € 20.000,00 fondi propri

5 interventi di manutenzione straordinaria nelle località montane € 15.000,00 comunità montana

6 riqualificazione parchi e giardini € 15.000,00 fondi propri

7 interventi sul territorio comunale di illuminazione pubblica € 45.000,00 fondi propri

8 intervento di messa in sicurezza versante frazione Desco € 50.000,00 Regione Lombardia

9 asfaltature strade comunali € 90.000,00 fondi propri

10 interventi di realizzazione impianti fotovoltaici € 20.000,00 fondi propri

11 realizzazione piste ciclabili € 50.000,00 regione

12 interventi di sistemazione impianti sportivi € 25.000,00 regione

13 Interventi di somma urgenza € 50.000,00 regione

14 Interventi di completamento scuole Damiani - prevenzione incendio € 80.000,00 regione

15 riqualificazione centro storico € 30.000,00 fondi propri

TOTALI € 585.000,00

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2.2 Programmazione triennale del fabbisogno di personale

a) PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO

• anno 2016: Area Polizia Locale - n. 1 istruttore direttivo di P.L. – Vice comandante - cat. D;

• anno 2017: nessuna assunzione;

• anno 2018: Area Amministrativa/Servizi demografici - n. 1 istruttore amministrativo cat. C (eventuale in relazione alla normativa all’epoca vigente);

b) PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO

• anno 2016: n. 1 istruttore educatore asilo nido cat. C per sostituzione di personale assente per congedo parentale;

• anno 2017: istruttore educatore asilo nido cat. C a tempo per eventuali sostituzioni di personale assente;

• anno 2018: istruttore educatore asilo nido cat. C a tempo per eventuali sostituzioni di personale assente.

N. Denominazione lavoro Importo anno 2018 finanziamento

1 manutenzione straordinaria edifici comunali € 40.000,00 fondi propri

2 interventi di regimazione idraulica sul territorio comunale € 25.000,00 fondi propri

3 interventi per la viabilità pedonale, abbattimento barriere architettoniche € 30.000,00 fondo abb. barriere

4 interventi urgenti alle infrastrutture € 20.000,00 fondi propri

5 interventi di manutenzione straordinaria nelle località montane € 15.000,00 comunità montana

6 sistemazione e completamento aree verdi del territorio comunale € 10.000,00 fondi propri

7 interventi sul territorio comunale di illuminazione pubblica € 30.000,00 fondi propri

8 Strada di collegamento polo fieristico e via forestale € 30.000,00 fondi propri

9 asfaltature strade comunali € 80.000,00 fondi propri

10 interventi di realizzazione impianti fotovoltaici € 20.000,00 fondi propri

11 realizzazione piste ciclabili € 50.000,00 regione

12 interventi di sistemazione impianti sportivi € 25.000,00 regione

13 Interventi di somma urgenza € 50.000,00 regione

14 intervento di messa in sicurezza versante frazione Desco € 50.000,00 regione

15 Intervento di sistemazione parcheggio S. Marco € 90.000,00 fondi propri

TOTALI € 565.000,00

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2.3 Programmazione triennale valorizzazioni e alienazioni Nelle tabelle di seguito esposte sono riportati gli immobili che rientrano nel programma delle alienazioni per l’anno 2016. Per gli anni 2017 e 2018 non sono previste alienazioni. TABELLA 1) - COMPLESSO DENOMINATO "CORTE DEI MIRACOLI"

N. DENOMINAZIONE IMMOBILEIDENTIFICATIVO

CATASTALE

CLASSIFICAZIONE NEL

PATRIMONIO

UBICAZIONE

IMMOBILE

NATURA DEL

DIRITTO OGGETTO

DI ALIENAZIONE

VALORE di

massima

1n.inv.410 - APPARTAMENTO CORTE

DEI MIRACOLI - (EDIFICIO OVEST)

Comune di Morbegno

Sez.II, Fg.13, mapp. 447/32

B - Bene immobile di uso pubblico

per destinazione - Vario utilizzo

Morbegno, Via

Seriole 6proprietà € 94.300,00

2n.inv.410 - APPARTAMENTO CORTE

DEI MIRACOLI - (EDIFICIO OVEST)

Comune di Morbegno

Sez.II, Fg.13, mapp. 447/36

B - Bene immobile di uso pubblico

per destinazione - Vario utilizzo

Morbegno, Via

Seriole 6proprietà € 92.000,00

3n.inv.410 - APPARTAMENTO CORTE

DEI MIRACOLI - (EDIFICIO OVEST)

Comune di Morbegno

Sez.II, Fg.13, mapp. 447/42

B - Bene immobile di uso pubblico

per destinazione - Vario utilizzo

Morbegno, Via

Seriole 6proprietà € 75.900,00

262.200,00€

TABELLA 2) - IMMOBILE IN COMUNE DI CIVO DENOMINATO "LA CENTRALINA"

N. DENOMINAZIONE IMMOBILEIDENTIFICATIVO

CATASTALE

CLASSIFICAZIONE NEL

PATRIMONIO

UBICAZIONE

IMMOBILE

NATURA DEL

DIRITTO OGGETTO

DI ALIENAZIONE

VALORE di

massima

1n. inv. 459 - LA CENTRALINA DI S.

BELLO

Comune di Civo -

Fabbricato Fg. 50, mapp.

n.29, sub. 1,2 e 3 e mapp.

544 (graffato al mapp. n.29

sub. 3) - Terreno Fg. 50,

mapp. n.28.

C - Bene immobile patrimoniale -

Fabbricato

Civo, via S. Bello

sncproprietà € 278.412,00

TABELLA 3) - TERRENI

N. DENOMINAZIONE IMMOBILEIDENTIFICATIVO

CATASTALE

CLASSIFICAZIONE NEL

PATRIMONIO

UBICAZIONE

IMMOBILE

NATURA DEL

DIRITTO OGGETTO

DI ALIENAZIONE

VALORE di

massima

1 STRADA DI S. NAZZARO

Comune di Morbegno

Parte della strada iscritta

nella sez. 1 foglio 11

A01 - Beni demaniali - Strade

extraurbaneLocalità S. Nazzaro proprietà € 4.000,00

2n.inv.443 - PRATO STRADA DEI

MORTI

Comune di Morbegno

Sez.II, Fg.11, mapp.52

C - Bene Immobile Patrimoniale -

Terreno

Morbegno, via

Europa proprietà € 42.100,00

3n.inv.444 - PRATO STRADA DEI

MORTI

Comune di Morbegno

Sez.II, Fg.11, mapp.53

C - Bene Immobile Patrimoniale -

Terreno

Morbegno, via

Europa proprietà € 48.100,00

4n.inv.283 - RELIQUATO ADIACENTE

VIA 19 LUGLIO

Comune di Morbegno

Sez.I, Fg.18, mapp.449

A - Bene demaniale - reliquato

stradale

Morbegno, via 19

Luglio Panigaproprietà € 24.320,00

118.520,00€

TOTALE TABELLA 1)

TOTALE TABELLA 3)

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