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Città di Modugno – Atti del Consiglio Comunale Seduta del 28 Aprile 2016 - Pagina 42 VERBALE DI DISCUSSIONE RELATIVO AL PUNTO N. 8 POSTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE TENUTASI IL GIORNO 28.04.2016, AVENTE AD OGGETTO: APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2016-2018 (ART. 151 D.LGS. N. 267/2000 E ART. 10 D.LGS. N. 118/2011). PRESIDENTE: Ottavo punto all'ordine del giorno: «Approvazione bilancio di previsione finanziario 2016/2018 (Articolo 151 decreto legislativo numero 267 del 2000 e articolo 10 decreto legislativo numero 118 del 2011).» Cedo la parola all'Assessore Banchino. ASSESSORE BANCHINO: Allora in apertura dei lavori io ho già letto la mia relazione, e ovviamente per il bene mio e soprattutto vostro non la rileggo. Quindi mi limito semplicemente a introdurre l'emendamento che abbiamo presentato l'altro giorno, e del quale comunque avevo già fatto un cenno nella relazione. Vale a dire in data 5 aprile la Giunta ha adottato il provvedimento dello schema di bilancio. In data 6 aprile è stato comunicato un pubblicato del Ministero col il quale annunciava il ristoro della somma IMU, e TASI di 139.361 euro e 55 centesimi a valere del provvedimento articolo 1 comma 20 della legge di stabilità. Per cui abbiamo preso atto di questa nuova entrata, e abbiamo apportato con il nostro emendamento una variazione nelle entrate, e abbiamo postato questa maggiore somma nel fondo di riserva. Solo questo. Per il resto ho già illustrato prima, quindi sono a disposizione per eventuali chiarimenti. PRESIDENTE: Grazie Assessore. Prego Consigliera Vitucci. CONSIGLIERE VITUCCI: Sì, grazie Presidente. Presidente noi chiederemmo la lettura integrale del provvedimento, atteso che vorremmo che si realizzasse quella partecipazione che è mancata durante tutto questo periodo dal deposito degli atti in poi, ma soprattutto perché vogliamo che si compia anche quel principio di trasparenza verso i cittadini, e magari riusciamo a fare capire anche a loro come sono gestiti e amministratori i loro soldi. Grazie. ASSESSORE BANCHINO: La delibera, tutto il bilancio? Cioè me lo spiega un attimino. Nota integrativa, DUP, quindi se mi dice. CONSIGLIERE VITUCCI: Assessore tutto il provvedimento, da dove iniziare però me lo deve dire lei, perché io non ho le competenze necessarie. Però ove possibile tutto il provvedimento. ASSESSORE BANCHINO: Io inizio con leggere la proposta di delibera, ovviamente in maniera analitica. Ovviamente lungo la delibera ci saranno dei punti che se richiedono particolare approfondimento ci fermiamo e leggiamo anche questi provvedimenti. Tenendo presente che comunque almeno per quanto riguarda questo DUP, nota integrativa e tutto quanto credo che siano stati dati regolarmente nei 20 giorni previsti, ma solo per cronaca questo. Allora do lettura del proposta di delibera: Oggetto approvazione del bilancio di previsione finanziario 2016/2018 secondo gli articoli 151 del decreto legislativo 267/2000 e dell'articolo 10 del decreto legislativo numero 118/2011. Premesso che il decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267 all'articolo 151 comma 1 prevede che gli enti locali deliberano il bilancio di previsione finanziaria entro il 31 dicembre, riferiti a un orizzonte temporale, almeno triennale, le previsioni di bilancio sono elaborate sulla base delle linee strategiche contenute nel documento unico di programmazione, osservando i principi contabili generali e applicati, allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118 e successive modificazioni. All'articolo 162 comma 1 prevede che gli enti locali deliberano annualmente il bilancio di previsione finanziario, riferito almeno a un triennio, comprendente le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato. E le previsioni di competenza degli esercizi successivi, osservando i principi contabili, generali e applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno del 2011 numero 118 e successive modificazioni. Richiamati arcidecreto ministeriale del Ministro dell'Interno in data 28

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VERBALE DI DISCUSSIONE RELATIVO AL PUNTO N. 8 POSTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE TENUTASI IL GIORNO 28.04.2016, AVENTE AD OGGETTO: APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2016-2018 (ART. 151 D.LGS. N. 267/2000 E ART. 10 D.LGS. N. 118/2011). PRESIDENTE: Ottavo punto all'ordine del giorno: «Approvazione bilancio di previsione finanziario 2016/2018 (Articolo 151 decreto legislativo numero 267 del 2000 e articolo 10 decreto legislativo numero 118 del 2011).» Cedo la parola all'Assessore Banchino. ASSESSORE BANCHINO: Allora in apertura dei lavori io ho già letto la mia relazione, e ovviamente per il bene mio e soprattutto vostro non la rileggo. Quindi mi limito semplicemente a introdurre l'emendamento che abbiamo presentato l'altro giorno, e del quale comunque avevo già fatto un cenno nella relazione. Vale a dire in data 5 aprile la Giunta ha adottato il provvedimento dello schema di bilancio. In data 6 aprile è stato comunicato un pubblicato del Ministero col il quale annunciava il ristoro della somma IMU, e TASI di 139.361 euro e 55 centesimi a valere del provvedimento articolo 1 comma 20 della legge di stabilità. Per cui abbiamo preso atto di questa nuova entrata, e abbiamo apportato con il nostro emendamento una variazione nelle entrate, e abbiamo postato questa maggiore somma nel fondo di riserva. Solo questo. Per il resto ho già illustrato prima, quindi sono a disposizione per eventuali chiarimenti. PRESIDENTE: Grazie Assessore. Prego Consigliera Vitucci. CONSIGLIERE VITUCCI: Sì, grazie Presidente. Presidente noi chiederemmo la lettura integrale del provvedimento, atteso che vorremmo che si realizzasse quella partecipazione che è mancata durante tutto questo periodo dal deposito degli atti in poi, ma soprattutto perché vogliamo che si compia anche quel principio di trasparenza verso i cittadini, e magari riusciamo a fare capire anche a loro come sono gestiti e amministratori i loro soldi. Grazie. ASSESSORE BANCHINO: La delibera, tutto il bilancio? Cioè me lo spiega un attimino. Nota integrativa, DUP, quindi se mi dice. CONSIGLIERE VITUCCI: Assessore tutto il provvedimento, da dove iniziare però me lo deve dire lei, perché io non ho le competenze necessarie. Però ove possibile tutto il provvedimento. ASSESSORE BANCHINO: Io inizio con leggere la proposta di delibera, ovviamente in maniera analitica. Ovviamente lungo la delibera ci saranno dei punti che se richiedono particolare approfondimento ci fermiamo e leggiamo anche questi provvedimenti. Tenendo presente che comunque almeno per quanto riguarda questo DUP, nota integrativa e tutto quanto credo che siano stati dati regolarmente nei 20 giorni previsti, ma solo per cronaca questo. Allora do lettura del proposta di delibera: Oggetto approvazione del bilancio di previsione finanziario 2016/2018 secondo gli articoli 151 del decreto legislativo 267/2000 e dell'articolo 10 del decreto legislativo numero 118/2011. Premesso che il decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267 all'articolo 151 comma 1 prevede che gli enti locali deliberano il bilancio di previsione finanziaria entro il 31 dicembre, riferiti a un orizzonte temporale, almeno triennale, le previsioni di bilancio sono elaborate sulla base delle linee strategiche contenute nel documento unico di programmazione, osservando i principi contabili generali e applicati, allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118 e successive modificazioni. All'articolo 162 comma 1 prevede che gli enti locali deliberano annualmente il bilancio di previsione finanziario, riferito almeno a un triennio, comprendente le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato. E le previsioni di competenza degli esercizi successivi, osservando i principi contabili, generali e applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno del 2011 numero 118 e successive modificazioni. Richiamati arcidecreto ministeriale del Ministro dell'Interno in data 28

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ottobre del 2015, pubblicato in Gazzetta ufficiale 254 del 31 ottobre del 2005, con il quale è stato prorogato al 31 marzo del 2016 il termine per l'approvazione del bilancio di previsione dell'esercizio 2016, il DM del Ministro dell'Interno in data primo marzo 2016 pubblicato in gazzetta ufficiale 55 del 7 marzo del 2016, con il quale è stato prorogato al 30 aprile del 2016 il termine per l'approvazione dello bilancio di previsione dell'esercizio 2016. Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118 emanato in attuazione degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 numero 42, e recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto del 2014 numero 126. Preso atto che a decorrere dal primo gennaio del 2015 è entrata in vigore la riforma dell'ordinamento contabile degli enti territoriali nota come armonizzazioni degli schemi e dei sistemi contabili. Il decreto legislativo numero 118 del 2011 ha individuato un percorso graduale di avvio del nuovo ordinamento, in base al quale gli enti locali ad eccezione di coloro che nel 2014 hanno partecipato alla sperimentazione, dal 2015 applicano i principi contabili applicati della programmazione e della contabilità finanziaria allegati numero 41 e 42, al decreto legislativo numero 118/2011 articolo 3, comma 1. In particolare il principio della competenza potenziata è applicato a tutte le operazioni gestionali registrate nelle strutture finanziarie a fare data dal primo gennaio del 2015, secondo l'articolo 3, comma 11. Potevano rinviare al 2016 l'applicazione del principio contabile della contabilità economica, e la tenuta della contabilità economico patrimoniale, unitamente all'adozione del piano dei conti integrato secondo l'articolo 3 comma 12. Potevano rinviare al 2016 l'adozione del bilancio consolidato, ad eccezione degli enti che nelle 2014 hanno partecipato alla sperimentazione secondo l'articolo 11 bis comma 4. Nel 2015 hanno adottato gli schemi di bilancio e di rendiconto di cui al decreto Presidente della Repubblica numero 194 del 96, che conservano la funzione autorizzatoria a cui sono affiancati gli schemi di bilancio di rendiconto di cui al decreto legislativo numero 118 del 2011, a cui è attribuita la funzione conoscitiva articolo 11 comma 12. Tenuto conto che nel 2016 è previsto il piano avvio della riforma dell'ordinamento contabile mediante adozione degli schemi di bilancio, e di rendiconto per missione ai programmi di cui agli allegati numero 9 e 10 del decreto legislativo numero 118 del 2011, che assumono valore a tutti gli effetti giuridici con riferimento all'esercizio 2016 e successivi. Il bilancio di previsione 2016 è pertanto predisposto e approvato nel rispetto dello schema di bilancio armonizzato. Approvazione completa della codifica e della traslazione elementare a ogni atto gestionale. Adozione del piano dei conti integrati di cui all'articolo 4 e allegato 6 del decreto legislativo 118 del 2011, adozione dei principi contabili applicati dalla contabilità economico patrimoniale, del bilancio consolidato, fatta eccezione per i Comuni fino a 5 mila abitanti che possono rinviare l'obbligo al 2017. Visto inoltre l'articolo 10 del decreto legislativo 118 del 2011 in base al quale il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale a carattere autorizzatorio, è aggiornato annualmente in occasione della sua approvazione. Le previsioni di entrata e di spesa sono elaborate distintamente per ciascun esercizio, in coerenza con i documenti di programmazione dell'ente, restando esclusa ogni quantificazione basata sul criterio della spesa storica incrementale. Tenuto conto che in forza di quanto previsto dall'articolo 11, comma 14, e il decreto legislativo 118 del 2011, a decorrere dal 2016 gli enti adottano dagli schemi di bilancio previsti dal comma 1 che assumono valore a tutti gli effetti giuridici anche con riguardo alla funzione autorizzatoria. Vista le istruzioni pubblicati da Arconet sul sito istituzionale, tralascio il link, a oggetto: "Adempimenti per l'entrata a regime della riforma contabile prevista dal decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118 dell'esercizio 2016" in cui viene precisato che dal 2016 è soppressa la distinzione tra il bilancio annuale e il bilancio pluriennale, e viene meno l'obbligo di predisporre bilanci e rendiconto secondo un doppio schema conoscitivo e autorizzatorio. Ricordato che ai sensi del citato articolo 151 comma 1 del decreto legislativo numero 267 del 2000 le previsioni di bilancio sono formulate sulla base delle linee strategie degli indirizzi contenuti nel documento unico e di programmazione, osservando altresì principi contabili, generali e applicati. Atteso che la Giunta comunale con deliberazione numero 60 in data 28 dicembre del esecutiva ai sensi di legge, ha disposto la presentazione del DUP 2016/2018 al Consiglio Comunale ai sensi dell'articolo 170 del decreto legislativo 267 del 2000. Tale documento di

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programmazione non ha subito aggiornamenti se non nella parte finanziaria, a seguito dell'approvazione degli schemi di bilancio 2016/2018 da parte della Giunta comunale, con deliberazione numero 48 del 5 aprile del 2016. Atteso che la Giunta comunale sulla base degli indirizzi di programmazione contenuti nel DUP, con propria deliberazione 48 in data 5 aprile del 2016 esecutiva, approvato lo schema del bilancio di previsione finanziaria 2016/2018 di cui all'articolo 11 del decreto legislativo 118 del 2011 completo di tutti gli allegati previsti dalla normativa vigente. Rilevato che ai sensi dell'articolo 11 comma 3 del decreto legislativo numero 118 del 2011, al bilancio di previsione risultano allegati i presenti provvedimenti. Prospetto esplicativo del presunto risultato di amministrazione. Prospetto concernente la composizione per missioni e programmi del fondo pluriennale vincolato per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione. Il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuna degli esercizi considerati nel bilancio di previsione. Il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento, la nota integrativa al bilancio, la relazione del Collegio dei Revisori dei conti. Rilevato altresì che ai sensi dell'articolo 172 del decreto legislativo 267/2000 e della normativa vigente in materia al bilancio di previsione risultano inoltre allegati i seguenti documenti: La delibera del commissario straordinario numero 86 del 13 luglio del 2015 che ha approvato il rendiconto relativo all'esercizio finanziario 2014 che presenta un avanzo di amministrazione di euro 6.218.444 e 64 centesimi. La delibera del coordinamento istituzionale numero 27 del 30 giugno del 2015 avente per oggetto approvazione tariffe servizi ambito Bari 10. La deliberazione di Giunta comunale numero 34 del 13/11/2015 avente per oggetto adozione programma fondamentale opere pubbliche 2016 e 2018, ed elenco annuale dei lavori 2016. La deliberazione di Giunta comunale numero 28 dell'8 marzo 2016, avente per oggetto ricognizione eccedenza di personale ai sensi dell'articolo 33 comma 1 del decreto legislativo numero 165/2001 e successive modificazioni e integrazioni anno 2016. La deliberazione di Giunta comunale numero 31 del 22 marzo del 2016 avente per oggetto approvazione piano delle azioni positive triennio 2016, 2018. La deliberazione di Giunta comunale 32 del 22 marzo del 2016 avente per oggetto adeguamento tariffa oraria per erogazione acqua a uso agricola afferente i pozzi di proprietà comunale siti nelle contrade Fratta e Lama Isotta. La deliberazione di Giunta comunale numero 33 del 22 marzo del 2016 avente per oggetto servizio lampade votive, determinazione delle tariffe per contributo di impianto e canone annuo 2016, approvazione. La delibera di Giunta comunale numero 34 del 22 marzo del 2016 avente per oggetto servizi pubblici a domanda individuale anno 2016 dei servizi sociali, come modificata dalla delibera di Giunta comunale 47 del 5 aprile 2016. La deliberazione di Giunta comunale numero 35 del 22 marzo 2016 avente per oggetto approvazione del piano triennale di razionalizzazione delle spese di funzionamento e spending review 2016/2018 del Comune di Modugno. La deliberazione di Giunta comunale numero 36 del 24 marzo 2016 avente per oggetto articolo 208 del codice della strada, determinazione delle quote da destinarsi alle finalità previste dalla legge, e dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per le infrazioni al codice della strada accertate dalla polizia locale anno 2016. La deliberazione di Giunta comunale numero 37 del 24 marzo 2016 avente per oggetto tariffe utilizzo impianti sportivi anno 2016, la deliberazione di Giunta comunale numero 38 del 24 marzo 2016 avente per oggetto servizi pubblici a domanda individuale approvazione tariffe e mensa e trasporto scolastico. La deliberazione di Giunta comunale numero 39 del 24 marzo del 2016 avente per oggetto servizi a domanda individuale approvazione tariffe servizio asilo nido comunale. La deliberazione di Giunta comunale numero 40 del 24 marzo del 2016 avente per oggetto mercato giornaliero di via 10 marzo, determinano canone anno 2016. La determinazione di Giunta comunale numero 45 del 31 marzo 2016 avente per oggetto approvazione piano del fabbisogno di personale per il triennio 2016 e 2018, ai sensi dell'articolo 39 della legge 449/97 nel quale si dà atto del rispetto dei vincoli del comma 557 dell'articolo 1 della legge 296/2006. La deliberazione di Giunta comunale numero 46 del 5 aprile 2016 avente per oggetto nuova agevolazione TARI, atto di indirizzo. La deliberazione di Consiglio Comunale, quindi questa è da completare poi con le varie delibere. Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2016 e 2018 ex articolo 58 della legge numero 133/2008 e successive modificazioni e integrazioni. La

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delibera di Consiglio Comunale per l'approvazione dei piani di zona per l'edilizia economica e popolare per gli insediamenti produttivi, verifica quantità e qualità delle aree. La deliberazione di Consiglio Comunale per l'approvazione della modifica al regolamento dell'IMU, la deliberazione del Consiglio Comunale per l'approvazione delle tariffe per l'anno imposto nel 2016 sulla tassa rifiuti TARI. La deliberazione del Consiglio Comunale per l'approvazione del piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La tabella dei parametri di riscontro delle situazioni di deficitarietà strutturale prevista dalle vigenti disposizioni allegata al rendiconto dell'esercizio 2014. Il prospetto di verifica della coerenza del bilancio di previsione con gli obiettivi di finanza pubblica, pareggio di bilancio, ai sensi dell'articolo 172 comma 1 lettera E del decreto legislativo 267/2000. Verificato che copia degli schemi dei suddetti documenti sono stai messi a disposizione dei Consiglieri comunali, nel rispetto dei tempi e delle modalità previste dal regolamento comunale di contabilità vigente. Vista la legge 243 del 2012 emanata in attuazione dell'articolo 81 della costituzione, che disciplina gli obblighi inerenti il pareggio di bilancio, e in particolare l'articolo 9 comma 1, il quale fa obbligo agli enti locali a partire dal bilancio di previsione dell'esercizio 2016 di rispettare un saldo non negativo in termini di competenza e di cassa fra le entrate finali e le spese finali. L'articolo 9 comma 2 il quale prevede che al rendiconto l'eventuale saldo negativo deve essere recuperato nel triennio successivo. L'articolo 10 comma 3 il quale subordina l'indebitamento ad accordi regionali che garantiscono per l'anno di riferimento l'equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti territoriali della Regione interessata, fatta salva la possibilità per l'ente di contrarre i mutui entro i limiti della quota di capitale annualmente rimborsata. Visto inoltre l'articolo 1 comma da 707 a 734 della legge 28 dicembre del 2015, numero 208, il quale ha disapplicato la disciplina di patto, e ha introdotto a decorrere dal primo gennaio 2016 nuovi obblighi di finanza pubblica consistenti nel pareggio di bilancio. Tenuto conto che in base agli obblighi inerenti il pareggio di bilancio regioni, province e Comuni, ivi compresi quelli con popolazione non superiore a 1000 abitanti, esclusi per il 2016 quelli istituiti a seguito di processione diffusione concluso entro il primo gennaio 2016, devono garantire l'equivalenza tra entrate finali e spese finali in termini di competenza pura, senza riguardo per la gestione dei pagamenti e degli incassi, là dove per entrate finali si intendono i primi 5 titoli dell'entrata con esclusione dei mutui e dell'avanzo di amministrazione. E per spese finali si intendono i primi 3 titoli della spesa con esclusione della spesa per rimborso di quota capitale mutui, e il disavanzo di amministrazione. Comma 710 della legge di stabilità. Limitatamente all'anno 2016 rileva ai fini del conseguimento del pareggio di bilancio il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, escluse le quote rivenienti da debito, comma 711. Non sono considerati nel saldo l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, e gli altri fondi da accantonamenti destinati a non essere impegnati termine dell'esercizio, e a confluire nel risultato di amministrazione. Sono previsti i meccanismi di compensazione territoriale a livello regionale e nazionale. Sono escluse poste in spesa con particolare riguardo per gli interventi di edilizia scolastica e in entrata, con riferimento contributo compensativo IMU-TASI. Sono fatti salvi gli effetti dei recuperi e degli spazi finanziari ceduti, o acquisiti nel 2014 e 2015 a valere sul patto di stabilità interno. Al bilancio di previsione finanziario deve essere allegato un prospetto contenente gli aggregati rilevanti in sede di rendiconto al fine del pareggio di Bilancio o, secondo il comma 712, atteso che sulla base della disciplina sopra richiamata, questo ente rappresenta per il 2016/2018 un avanzo strutturale determinato dalla quota di capitale di rimborso dei prestiti dai fondi di accantonamenti della quota annua del disavanzo di amministrazione eventuale, la quale viene utilizzata per finanziare spese mediante mutui, o avanzo di amministrazione come di seguito indicato, e quindi segue il prospetto con le varie voci di rimborso capitali, mutui e altro. Che eventualmente leggo dopo se proprio non ne avete necessità. Dato atto che il bilancio di previsione finanziario è coerente con gli obblighi del pareggio di bilancio, come si evince dal prospetto allegato alla presente deliberazione sotto la lettera Q. Visto inoltre l'articolo 1, comma 737, della legge 208/2015 il quale per il 2016 e 2017 consente ai Comuni di applicare il 100% dei provenenti derivanti dall'attività edilizia relative sanzioni per il finanziamento delle spese correnti di manutenzione del verde pubblico, manutenzione delle strade, manutenzione del patrimonio, progettazione delle opere pubbliche. Considerato che il

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bilancio di previsione 2016/2018 non si avvale di questa facoltà. Richiamate le diverse disposizioni che pongono limiti a specifiche voci di spesa alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, contenute all'articolo 6 del decreto legge numero 78/2010 convertito in legge nella numero 122 del 2010 relative a spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza di cui al comma 8, divieto di sponsorizzazione di cui al comma 9, spese per missioni anche all'estero di cui comma 12. Divieto per pubblici dipendenti di utilizzare il mezzo proprio, comma 12: spese per attività esclusiva di formazione comma 13. All'articolo 5 comma 2 del decreto legge numero 95 del 2012 convertito nella legge 135 del 2012 come costituito dall'articolo 15 comma 1 del decreto legge 66/2014 e all'articolo 1 comma 1 e 4, da 1 a 4 del decreto legge numero 101/2013 convertito nella legge 125/2013 relative alla manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture e all'acquisto di buona taxi. All'articolo 1 commi 59 del decreto legge 101 del 2013 convertito nella legge 125 del 2013, e all'articolo 14 comma 1 del decreto legge numero 66/2014 relativo alle spese per studi e incarichi di consulenza. All'articolo 1 comma 143 della legge 24... allora chiedo scusa. Della legge 228 del 2012 relativo al divieto di acquisto di autovetture. All'articolo 14 comma 2 del decreto legge numero 66 del 2014 convertito in legge numero 89/2014 relativo alla spesa per contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Considerato che tra le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato di cui all'articolo 1 comma 3 della legge numero 196/2009 sono compresi anche gli enti locali che pertanto rientrano nell'ambito soggettivo di applicazione dei tagli alle spese. A mente del comma 20 dell'articolo 6 le norme sopra citate rappresentano principi di coordinamento della finanza pubblica verso le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nonché verso gli enti del servizio sanitario nazionale. Atteso che la corte costituzionale, in riferimento alle disposizioni in oggetto ha stabilito che i vincoli contenuti nell'articolo 6 commi 3, 7, 8, 9, 12, 13 e 14 possono considerarsi rispettosi dell'autonomia delle regioni, e degli enti locali quando stabiliscono un limite complessivo che lascia agli enti stessi ampia libertà di allocazione delle risorse fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa. Sentenze numero 181/2011 e 139/2012. La previsione contenuta nel comma 20 dell'articolo 6 inoltre nello stabilire che le disposizioni di tale articolo non si applicano in via diretta alle regioni, alle province autonome, e agli enti del servizio sanitario nazionale, per i quali costituiscono disposizioni di principio ai fini del coordinamento della finanza pubblica. Va inteso nel senso che le norme impugnate non operano in via adesso retta, ma solo come disposizioni di principio, anche in riferimento agli enti locali, e agli altri enti organismi che fanno capo agli ordinamenti regionali. Sentenza numero 129/2012. Vista la deliberazione della corte dei conti, sezione autonomie numero 26/2013 del 20 dicembre 2013 con la quale sono state fornite indicazioni in merito all'applicazione delle norme taglia spese alle autonomie locali. Visto il prospetto di cui all'allegato S con il quale sono stati individuati i limiti di spusa per l'anno 2016, rideterminati i limiti di spesa per l'anno 2016, alla luce dei principi sanciti dalla Corte Costituzionale, con sentenze numero 181/2011 e 139/2012 e dalla Corte dei Conti sezione autonomie con delibera numero 26/2013 al fine di conseguire i medesimi obiettivi di spesa prefissati, riallocando le risorse fra i diversi ambiti di spesa. Richiamati l'articolo 3 comma 56 della legge numero 244/2007 il quale impone agli enti locali di fissare nel bilancio di previsione il milite di spesa per l'affidamento degli incarichi di collaborazione. L'articolo 14 comma 1 del decreto legge numero 66/2014 convertito in legge numero 89/2014 il quale prevede che le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi di consulenza, studio e ricerca, il cui importo superi il 4,2% della spesa di personale, come risultante dal conto annuale del conto personale 2012, ovvero l'1,4% se la spesa sia superiore a 5 milioni di euro. L'articolo 14, comma 2, del decreto legge numero 66/2014 convertito in legge numero 89/2014, il quale prevede che le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi di collaborazione coordinata e continuativa il cui importo superiori il 4,5% della spesa del personale, come risultante dal conto annuale del personale 2012, ovvero l'1,1% se la spesa sia superiore a 5 milioni di euro. Ritenuto di provvedere in merito constatato che in relazione alla schema di bilancio predisposto dalla Giunta è pervenuto il nostro emendamento, credo che sia pervenuto soltanto questo, acquisiti agli atti il parere favorevole del responsabile del servizio finanziario, in ordine alla verifica delle a veridicità delle previsioni di entrata e

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di compatibilità delle previsioni di cassa ai sensi dell'articolo 153 comma 4 del decreto legislativo numero 267/2000. Dunque acquisire agli atti il parere favorevole del responsabile finanziario, dell'organo di revisione ai sensi degli articoli 239, comma 1, lettera B, del decreto legislativo numero 267/2000. Si apre la discussione per chiedervi di deliberare in merito al presente provvedimento. PRESIDENTE: Grazie Assessore Banchino. Prego Consigliere Cramarossa. CONSIGLIERE CRAMAROSSA: Allora grazie Assessore per la puntuale rilettura del provvedimento. Credo che questo sia il terzo bilancio dell'amministrazione Magrone nonostante l'interruzione commissariale, e quindi a tutti gli effetti oltre al fatto che siamo a un anno dall'avvio della seconda esperienza amministrativa, il bilancio resta un documento politico a tutti gli effetti. Abbiamo sentito nella trattazione, chiedo scusa, nella trattazione dei vari argomenti, dei vari regolamenti una giusta lagnanza, e cioè che questa amministrazione e qualunque amministrazione con qualunque Sindaco avrebbe avuto mani legate in virtù di una serie di quelli poi sono diventati debiti, soprattutto dei due pignoramenti. Due pignoramenti dei quali tutti i candidati Sindaci erano al corrente quando hanno deciso di imbarcarsi in questa avventura. Era noto il debito legittimo o illegittimo, vedremo, il debito che è stato riconosciuto Falagario Di Ciaula, fra l'altro già scritto, già iscritto nel bilancio del 2015, e quindi tutta la retorica dell'emersione dei debiti fuori bilancio, noi facciamo, noi diciamo, noi facciamo emergere, era già stato fatto nel bilancio 2015 quelle somme, non so se esattamente identiche, ma comunque una voce di spesa relativa a quei pignoramenti e a quel possibile debito fuori bilancio era già stata iscritta. Sapevamo quindi che chi fosse diventato Sindaco avrebbe gestito con queste due spade di Damocle sulla testa, soprattutto quella di cui non abbiamo ancora discusso, e che sarebbe interessante discutere il pignoramento ASV, e sarebbe interessante accogliere la proposta che, la proposta del tutto informale, con cui abbiamo parlato privatamente con il Sindaco, di farci sopra un Consiglio Comunale monotematico addirittura sul pignoramento SV. Tanto che l'abbiamo fatto nella sua stanza, però l'ho detto io, diciamo che non l'ha detto lei, l'ho detto io. Ecco, sì è meglio così, perché altrimenti voglio dire sarebbe, sarebbe non sarebbe disdicevole se l'avesse detto lei come l'ha detto lei, ad ogni modo l'ho detto io. L'ho detto io che sarebbe utile, almeno questo lei disse, diciamo che non lo potrebbe smentire, sarebbe utile che qualcuno della maggioranza o della minoranza, quindi rivolgo l'appello quanto meno alla minoranza, facesse richiesta per discutere in Consiglio Comunale del pignoramento SV, perché è una vicenda paradossale. Quindi non certo per la caccia alle streghe, ma per capire come poi ci ritroveremo a discutere sicuramente in Consiglio Comunale anche di questa vicenda, che è tutt'uno naturalmente con l'approvazione di questo bilancio. Ma questo per dire che la lagnanza di amministrare una città, avendo trovato questa situazione disastrata che proviene da un passato assolutamente disdicevole noi la conoscevamo quando ci siamo candidati a guidare la città. D'altronde spacciare il riconoscimento di x debiti fuori bilancio come un atto di rivoluzione politica, decine di amministrazioni purtroppo si sono ritrovate nella loro storia a farsi carico di debiti spuntati, vedi per esempio una fattura non pagata di 90 mila euro. L'Assessore dice ma non c'eravamo, stiamo a contare i giorni. Capita, capita di ritrovarsi in mezzo alle gambe delle bombe che esplodono come quella di una fattura non pagata per una disattenzione. Capita anche ai giusti, evidentemente. Chissà che cosa sarebbe accaduto a parti invertite, se qualcun altro avesse governato la città e si fosse trovato a pagare come debito fuori bilancio una fattura dimenticata. Per non parlare diciamo della rivoluzione sulle puzze, per esempio. Io non mi ricordo, perché non mi ricordo davvero e farò una ricerca all'ufficio ambiente, quante sono le ordinanze inutili di chiusura della TERSAN, quante sono le ordinanze inutili di sospensione della attività della centrale. Per cui tutta questa attività rivoluzionaria rispetto a taluni temi trova poi una uguaglianza di scelte, di comportamenti rispetto ad amministrazioni assolutamente disdicevoli. Su questo noi siamo assolutamente d'accordo. E vorrei ricordare anche ai provocatori di riflessione su quali barricate uguali eravamo quando abbiamo contestato la nomina del city manager per esempio. Tutto questo per dire che cosa? Che alla fine nonostante la rivoluzione del libro verde, con il quale ci si è candidati a governare questa città, ci si ritrova un terzo bilancio, cioè per la terza volta un bilancio tecnico di fatto, in cui si dice che purtroppo

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per i pignoramenti noi non possiamo fare niente. Il Presidente mi dispiace, anzi approfittiamo per fargli le condoglianze, il Presidente della Commissione Servizi sociali Pazienza dice non posso convocare la Commissione perché non ci sono soldi, non possiamo fare interventi sociali, eppure noi nella Commissione servizi sociali abbiamo proposto l'approvazione di un regolamento per un osservatorio sulla legalità a costo zero, e attendiamo ancora di poterne discutere. Quindi invito gli altri colleghi di maggioranza a fare quanto possibile per riconvocare una Commissione servizi sociali. Da un bilancio si capisce naturalmente, avendo soldi o non avendo soldi, ma anche accendendo capitoli di spesa a 1 euro, quale è la visione di città che un'amministrazione può avere. E quindi leggo nel capitolo assetto urbano qualità della vita che finalmente, non so se finalmente o come sarebbe stato di prassi, si ritrovano 70 mila euro destinati al PUG. Certamente sono soldi già impegnati che provengono da altri bilanci, io me ne ricordo uno del 2011 in cui furono stanziati 50 mila, e si legge di 30 mila euro da oneri di urbanizzazione. Dove sugli oneri di urbanizzazione si fa una previsione di introito di 400 mila quando nel 2015 ne sono, in tutto il 2015 ne sono stati incassati 150 mila. La risposta ce la diamo da soli, perché l'avete data naturalmente, con gli oneri di urbanizzazione si fa quella che si può. Quindi quando saranno introitati x euro si farà quello che x euro consentono. Ma questo per dire che ancora una volta come il piano triennale delle opere pubbliche, e mi ricordo le scomuniche mediatiche che arrivavano giustamente ad altre amministrazioni per piani triennali delle opere pubbliche che erano dei libri dei sogni, abbiamo un piano triennale delle opere pubbliche che è pressoché identico a quello che viene dal passato. In più, in più leggo purtroppo, e questo diventa una, come dire una proposta, l'abbiamo già fatta, ma invitiamo l'amministrazione a riprenderla in considerazione, sulla rigenerazione urbana che vi state appuntando al petto, ma che naturalmente è bene che in diretta streaming la città sappia che è un provvedimento approvato il 5 luglio del 2011, sul quale questa amministrazione non ha mosso nulla se non i provvedimenti obbligatori di Giunta, perché i progetti esecutivi devono passare dalla Giunta. Speriamo soltanto che i progetti non siano stati troppo modificati, come è stato per esempio per la pista ciclabile, che a mio modestissimo parere è diventato un aborto rispetto al progetto preliminare che era una tesi di laurea. Rispetto alla rigenerazione urbana era stato fatto un ragionamento, e questo è incluso nel documento programmatico della rigenerazione urbana, l'opportunità, la necessità di aprire via Ravenna su Via Cesare Battisti. Si continua a rimandare il provvedimento, l'opera pubblica di circa 200 mila euro di via Ravenna all'anno successivo rispetto a quello corrente. Si è fatto giustamente un regolamento, l'abbiamo approvato oggi anche noi con grande disponibilità rispetto al ristoro da dare ai servizi commerciali che subiranno evidentemente un danno durante i lavori, ma è evidente che c'è una sollevazione popolare come in tutte le città, in tutte le città in cui la mobilità viene modificata a favore di aree pedonali, c'è una mobilitazione dei residenti e dei commercianti preoccupati non dei 6, 12, 24 mesi di lavori pubblici, ma preoccupati della viabilità che sarà chiusa al traffico di corso Cavour, di piazza Umberto ed evidentemente del centro storico. Allora vorrei capire da questo bilancio tutto tecnico che cosa si fa rispetto al traffico e alla mobilità. Non credo di avere letto nulla, per esempio, rispetto alla riorganizzazione delle soste, l'organizzazione delle soste e come la proposta di riprendere in considerazione l'apertura di via Ravenna che consentirebbe il deflusso del traffico di tutto il movimento che proviene da via Bitritto, e per evitare che venga, come dire, ingolfato sulla prossima piazza Umberto, cosa che non sarà possibile se non modificando il progetto e creando un corridoio di viabilità, ad ogni modo l'apertura di via Ravenna diventa un'opera strategica. Ci chiediamo che cosa si farà quando Corso Cavour, Piazza Umberto e l'intero centro storico saranno chiusi al traffico. Perché ci sarà inevitabilmente una sollevazione popolare. E qui noi siamo accanto all'amministrazione a sostenere che i cambiamenti hanno anche dei costi. Ma se ai costi di questi cambiamenti, chiudere al traffico una strada, renderla pedonabile significa riqualificare la città, e la rigenerazione approvata nel 2011 aveva quell'obiettivo, vogliamo capire che fine ha fatto il piano della mobilità che sta nei cassetti. D'altronde la rotatoria di via Paradiso è uno dei lavori previsti da quel piano della mobilità, la rotatoria prevista in via Roma è un altro di quei lavori già previsti. Che cosa pensa l'amministrazione di fare per esempio rispetto alla possibilità di soste a pagamento in tutto il centro storico, salvaguardata naturalmente le zone a sosta riservata

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per i residenti. Degli oneri di urbanizzazione abbiamo detto. Quindi come sempre gli oneri di urbanizzazione sono un ammortizzore per fare quadrare il bilancio. 400 mila euro non sono entrati l'anno scorso e non entreranno quest'anno. Si legge, questa è una variazione, significativa nel piano triennale delle opere pubbliche di Porto Torres. E qui la domanda corre d'obbligo a chi di competenza rispetto alla fanfara della soluzione a portata di mano per la questione di Porto Torres, a che punto siamo. Visto che un contributo come opposizione, e in particolare modo come Partito Democratico, abbiamo dato a Porte Torres, perché il riconoscimento del diritto ai cittadini di Porto Torres di fruire oltre che di fogna bianca prevista dai lavori di interramento FAL, anche di fogna nera è dovuta non certo alla richiesta di questa amministrazione, è dovuta al fatto che l'Assessore ai trasporti regionali Giannini pressato dai cittadini di Porto Torres, anche grazie a un evento pubblico che noi abbiamo utilizzato, ha a sua volta pressato moltissimo il Presidente delle FAL Colamussi affinché si impegnasse ad assumersi gli oneri della realizzazione della fogna nera, come risulta dai documenti, e come invitiamo l'amministrazione a seguire pedissequamente affinché quell'opera venga effettivamente realizzata. Mi piacerebbe chiedere all’Assessore Sciannimanico come pensiamo di sostenere poi eventualmente tutte le attività del centro storico quando sarà chiuso al traffico. Ho sentito, ma non ho capito, quindi questa è una domanda vera e non retorica, di una misura di sostegno alle attività del centro storico, è giusto che così sia, perché la riqualificazione del centro storico dovuta alla rigenerazione urbana è una riqualificazione degli spazi pubblici, ma bisogna mettere i privati in condizioni di investire. Non leggo di somme significative sulle attività culturali. Certamente un plauso all'Assessore e ad Antonio Alfonsi per avere ottimizzato al meglio il contributo delle associazioni di volontariato. L'invito è quello di non appropriarsi di iniziative sulle quali l'amministrazione dà semplicemente il patrocinio. L'iniziativa del festival musicale è un'iniziativa lodevole che dobbiamo a due musicisti modugnesi che si sono anche cimentati nella produzione, sono Fabrizio Signorile e Filippo De Salvo. Hanno avuto semplicemente, ma grazie all'amministrazione, la disponibilità della sala del teatro Fava, non hanno avuto niente altro. Per cui "Culturiamo la città" che è lo slogan, invitiamo a utilizzarlo per iniziative effettivamente sponsorizzate dall'amministrazione. Ma è difficile con questo bilancio. Mi chiedo, e lo chiedo all'Assessore Alfonsi, che senso può avere, e ce l'ha sicuramente un senso, fare di tutto per risolvere la questione degli abusivi. Centra anche con la cultura, quindi un'altra domanda vera e non retorica è a che punto siamo su quella situazione, posto che non c'erano minori da sbattere per strada. Ci sono delle situazioni invece da prendere seriamente in considerazione, tra i vari, a parte, diciamo, la situazione eclatante che conosciamo, giustamente diverse associazioni sono state invitate ad abbandonare i locali. In modo particolare, e non perché abbia interessi specifici, mi piace ricordare la situazione dell'Università della terza età che è un'operazione culturale e sociale verso la quale sembra che ci sia una volontà a tutti i costi di costringerli ridursi negli spazi. È avvenuto con la precedente amministrazione, in extremis con l'Assessore dell'epoca Taldone, si riuscì a strappargli, ma solo verbalmente, l'impegno di, chiedo scusa... grazie Assessore. Capisco l'educazione. L'Università della Terza Età per cui strappammo le 5 giornate dell'epoca a Franco Taldone. Giornate, Assessore Alfonsi, che sono diventate 3 con un onere mensile, si può dire giustamente, di 300 euro al mese forfettarie, non so se mi sbaglio più o meno, per 3 giornate, con le altre, 500 meglio ancora. A me risultano 3 giornate. Ah, ecco le due mattutine non sappiamo a cosa servono. Nel senso che se lei intende 5 giornate, 2 mattutine in cui costringe a non andare nessuno, diciamo è un po' a strucco questa 5 giornate. Tuttavia, tuttavia quello che mi preme non è sponsorizzare l'Università della terza età. È che l'Università della terza età come altre associazioni voglio dire è un'operazione culturale, è un'operazione sociale. Per cui costringerli anche giustamente a un pagamento forfettario di 300 euro significa molti soci costringerli praticamente a non andare perché si basano sulle loro rette. Una domanda, spero che qualcuno prenda appunti sulle domande vere che non sono provocazioni, sulla riqualificazione del cimitero non ho capito la cifra di 200 mila e 415 mila derivante da fondi privati. Quindi vorrei capirci meglio, magari dall'Assessore Banchino. E poi in ultimo l'alienazione del suolo credo che, vado a memoria però posso sbagliarmi, e correggetemi se sbaglio. Mi pare che parliamo di un suolo agricolo situato sulla statale 98, se non sbaglio, che viene quotato a 170 mila euro. Ci piacerebbe sapere quali sono stati i criteri della, diciamo di

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questa valutazione che forse come gli oneri di urbanizzazione serve a fare quadrare il bilancio. Chiudo per dire che a fronte delle rivoluzioni ci troviamo per l'ennesima volta un bilancio normalissimo e non solo certo i due pignoramenti che conoscevamo tutti a dettare le politiche di questa amministrazione. PRESIDENTE: C'era Panettella e Fedele prima. Se... Prego Consigliere. CONSIGLIERE VITUCCI: Sì, grazie Presidente. Assessore forse non sono stata chiara, nel mio primo intervento, io non intendevo lettura integrale del provvedimento riferito alla delibera, ma riferito all'intero bilancio. Ad ogni buon conto, ditemi se, perché ho visto un attimino che non si è capito se si può fare, lo vogliamo fare non lo vogliamo fare. Io avrei fatto questa richiesta, ossia quella di leggere integralmente il bilancio. Perché ho detto l'intervento del Consigliere Cramarossa è già nel merito della discussione, però visto che abbiamo la diretta streaming per una questione di trasparenza avrei voluto e ho chiesto che magari l'Assessore potesse pedissequamente spiegare come è stato redatto questo bilancio di previsione, e quindi quali sono state in base alle risorse disponibili, o comunque sia a quella che è la situazione economica dell'ente, le scelte eventualmente fatte in questo bilancio pluriennale, perché insomma 2016, 17 e 18, sono 3 anni... E credo che non sia però esaustiva, almeno per me Assessore. Perché se no diversamente le devo chiedere leggiamo il DUP. Partiamo... Sì, no ma io sono disponibile. Perché tanto mentre leggiamo cerchiamo di capire insieme per esempio. Poi non so ditemi voi. Però non chiedevo la lettura del provvedimento al quale poi ci arriveremo. PRESIDENTE: Prego Consigliere Panettella. CONSIGLIERE PANETTELLA: Grazie Presidente. In qualità di Presidente della Commissione terza insieme ai componenti della stessa Commissione ci siamo riuniti già diverse volte sin dal mese di febbraio, analizzando già il DUP. Quindi la Commissione ha già svolto il proprio lavoro all'interno della Commissione, e penso che il Consigliere Del Zotti e il Consigliere Vasile giacché già dal mese di febbraio ci incontriamo già diverse volte abbiano già analizzato, giacché penso che siano espressione già della minoranza, non so sono accordi vostri io non entro in merito, ma penso che abbiamo già ampiamente discusso e deliberato addirittura la questione del DUP. Quindi ritengo che personalmente non ci sono osservazioni. Anzi in alcuni verbali che ho qui anche con me nel caso anche la Segretaria mi può, la Dottoressa mi può confermare, ci sono stati già i pareri favorevoli da parte della Commissione, quindi componenti di maggioranza. E addirittura il Consigliere Del Zotti, e il Consigliere Vasile che ora non vedo auspicavano addirittura che i programmi illustrati all'interno del DUP, con pagina 69, 70, 71, 72 e 73 dove vengono elencate le linee programmatiche di questa amministrazione, si auspicavano ovviamente una risultanza positiva... ma è previsionale il bilancio, quindi aspettiamo se... Certo. Non lo sappiamo, noi siamo stati chiamati dai cittadini proprio per... Grazie Del Zotti, Consigliere Del Zotti. Aggiungerei, se me lo consente l'Assessore Banchino, che ripetutamente ha anche convocato la parte dell'opposizione, ma lo può forse confermare l'Assessore Signorile, il Consigliere Signorile mi scusi, relativamente ad alcuni programmi che questa amministrazione vuole raggiungere, in quanto anche gli stessi cittadini modugnesi, giacché stiamo in streaming ci hanno votato. E qui mi sembra ancora di fare campagna elettorale, Consigliere Cramarossa. Perché c'è qualcuno che vince le elezioni, e qualcuno che le perde. Relativamente ai progetti, ho sentito, nei cassetti, Catalano?... Diceva Catalano. Relativamente ai progetti in cassetto, giacché qualcuno qui si vanta che i progetti sono i propri, ricordiamo a qualcuno che, giacché non c'era forse la diretta streaming, questo Consiglio ha approvato un debito fuori bilancio di circa 265 mila euro, lo voglio solo ricordare, giacché c'è ora la adesso retta. Relativamente, e continuo, al lavoro svolto in maniera ottimale dalla, ritengo dalla Commissione, e grazie anche ai componenti della stessa, che nei vari mesi, quindi parliamo da febbraio fino agli ultimi giorni, sono stati evidenziati ovviamente dei problemi relativamente a piccoli appunti sul DUP, come quelli evidenziati come da verbale dal Consigliere Castagna, dal Consigliere Del Zotti. Raggiungendo ovviamente una approvazione. Quindi non ritengo che il DURP,

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abbiamo avuto tempo da dicembre se non ricordo male, di leggerlo. Relativamente invece al bilancio di previsione, anche qui ci sono state diverse riunioni della Commissione. Dove ci sono state delle domande, ci sono stati degli approfondimenti, dove c'è stata la presenza addirittura, richiesta giustamente perché ha pieno diritto la Commissione, dell'Assessore Banchino che gentilmente tranne in un'occasione perché era a Roma, e quindi per impegni ovviamente non personali, ma per questa amministrazione, per risolvere altri problemi. La Commissione fino allo scorso 27 aprile ha ancora approfondito il bilancio di previsione. I Consiglieri di maggioranza danno parere positivo al bilancio di previsione, e i Consiglieri, come è scritto anche nei verbali, il Consigliere Del Zotti, e il Consigliere Vasile si riservano di comunque continuare la discussione in Consiglio Comunale. Grazie Presidente. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Panettella. Prego Consigliere Fedele. ... Prego Assessore Banchino. ASSESSORE BANCHINO: Allora qualche precisazione di numeri richiesti dal Consigliere Cramarossa. Il terzo bilancio è vero, il primo bilancio era il 2013, era l'anno della prima amministrazione Magrone, il 2015 è della seconda, quindi possiamo dire che il 2013 e il 2015 l'abbiamo gestito a metà con cose a metà fatte. Il 2016 l'abbiamo costruito con uno sforzo davvero notevole a partire di Gennaio di consultazione con ti i servizi, con tutti gli Assessori. E quindi è stato un lavoro molto ma molto faticoso. Io ho detto nella relazione che ho letto all'inizio, che la nostra visione è stata comunque ottimistica. È vero ci sono i pignoramenti e questo non lo può nascondere nessuno. È chiaro che i pignoramenti impediscono di sostenere delle spese. Quindi avremmo potuto chiaramente valutare le due delibere semestrali, valutare già i primi 6 mesi, i secondo 6 mesi, inserire quei dati in bilancio, prendevamo tutto l'importo di differenza, lo andavamo a mettere ad avanzo, e avevamo risolto così il problema. Noi non abbiamo fatto questo. Proprio i servizi sociali, che sono quelli più penalizzati, e noi lo sappiamo benissimo, e sappiamo benissimo cosa è accaduto alla fine dell'anno scorso per riuscire a pagare finalmente qualche soldo quando sono arrivati quei soldi dalla Regione con l'impegno sia dei servizi sociali che dei servizi finanziari per riuscire nel giro di mezza giornata a tirare fuori elenchi, mandati e tutto quanto. Quindi sappiamo benissimo quanta sia l'importanza, e quanto la situazione di tutti i Comuni, ma in questo momento ci interessano dei cittadini modugnesi sia importante. Io credo di aver letto che per quanto riguarda gli interventi propriamente del Comune di Modugno ci sono in bilancio 2.281.000, che sono 300 mila euro in più rispetto all'anno 2015. E per quanto riguarda l'ufficio di piano ci sono 3.651.000. Quindi noi per quanto riguarda il sociale abbiamo messo a disposizione tutti i fondi che è possibile mettere a disposizione, anche di più, come pure addirittura nell'assestamento di bilancio abbiamo lasciato nella disponibilità dei servizi sociali delle somme nella speranza che potessero essere pagate. Ora lo stato di fatto che ci impedisce di effettuare questi pagamenti vanno a margine del bilancio. Quindi io devo necessariamente avere questa visione ottimistica e mettere a disposizione le somme. Dall'altra parte è chiaro che sia io, che l'ufficio legale, e che l'ufficio contenzioso continuiamo a lavorare per fare sì che da questi pignoramenti ci si tiri fuori e si possa finalmente procedere all'esecuzione di tutte le opere che sono previste senza vincolo alcuno. Per quanto riguarda il discorso degli oneri di urbanizzazione, noi l'anno scorso abbiamo incassato propriamente di oneri 311.510, e di oneri riconducibili alla stessa categoria, quindi condono inizio etc. etc., complessivamente circa 422 mila euro. Per cui la previsione pessimistica, se vogliamo, di quest'anno di 400 mila euro. Considerando che a oggi sono state messe già a versare l'incasso di 160 mila euro. Per cui se ci fosse lo stesso trend i prossimi due quadrimestri andremmo a 480 mila euro. Ma oltre tutto non ci siamo limitati agli oneri di urbanizzazione, che come la legge di stabilità consentiva poteva essere utilizzata anche per le opere di manutenzione ordinaria, e quindi per la parte corrente. Ma non abbiamo voluto utilizzare questa possibilità. E abbiamo messo tutti gli oneri di urbanizzazione, come era sempre stato fatto del resto, a finanziare gli investimenti. Come pure abbiamo finanziato con la parte corrente 892 mila euro circa di avanzo di parte corrente. Quindi diciamo pure che del, di quelle che sono state le maggiori entrate rivenienti da fondi di solidarietà e tutto quello che ci siamo detti prima, noi abbiamo ribaltato a favore della

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cittadinanza 750 mila che sono previsti, come detto prima, dall'autorizzazione di spesa per la TARI e 892 mila euro per quanto riguarda la parte corrente. Credo che non stiamo per così dire inventandoci soltanto oneri di urbanizzazione, ma stiamo cercando di dare corso a tutte quelle che sono le opere di interventi di manutenzione straordinaria. Un'altra cosa, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione poi, noi non li abbiamo assolutamente iscritti a bilancio, e non li abbiamo preventivati. Però noi abbiamo trovato, il Assessore Benedetto mi ha segnalato, una situazione assolutamente disastrosa nell'ufficio perché praticamente c'era una vecchia abitudine, chiedevo la rateizzazione, mi pago la prima rata, arrivederci e grazie, chi si è visto si è visto. Quindi noi contiamo di fare un lavoro di recupero di tutto questo, che ci permetterà di introitare, crediamo, veramente diversi soldini. Ma che al momento essendo un'attività che dobbiamo ancora fare partire, ed essendo un'attività che non è quantificabile, al momento abbiamo preferito comunque non inserirla in questo bilancio. Quindi oltre i 400 mila euro che secondo il trend di incasso sembrano assolutamente raggiungibili, abbiamo anche ipotesi di altro denaro che dovrebbe entrare nel corso dell'anno. PRESIDENTE: Grazie Assessore. Prego Consigliere Magrone Paolo. CONSIGLIERE MAGRONE: Un passato disdicevole, finalmente sento qualcuno che appartiene al Partito Democratico di Modugno esprimersi in questi termini e farlo in questa aula. Sono contento di questa presa d'atto. Però badi non è una lagnanza, quel passato disdicevole che anche lei attesta, è quello che poi noi dobbiamo affrontare ogni giorno nella vita amministrativa.... E veniamo alla rigenerazione urbana, così facciamo un po' di chiarezza, facciamo un po' un po'. PRESIDENTE: Facciamo continuare il Consigliere. CONSIGLIERE MAGRONE: Il documento di rigenerazione urbana, DPRU che l'amministrazione PD UDC dell'epoca presentò nel luglio 2011 alla Regione Puglia per un finanziamento con fondi europei non fu finanziato, questo è un dato di fatto. Non fu finanziato... PRESIDENTE: Consigliere Facciamo terminare il Consigliere e poi interviene. CONSIGLIERE MAGRONE: Presidente io chiedo scusa, però non è ammissibile. PRESIDENTE: E infatti. Sindaco facciamo terminare il Consigliere Magrone. Prego Consigliere. CONSIGLIERE MAGRONE: A febbraio del 2013 la Giunta regionale stabilì di incrementare la dotazione finanziaria dei piani integrati di sviluppo, chiuse dunque al Commissario Straordinario Magnatta, allora in carica, una revisione dei progetti presentati per renderli adeguati. Gli uffici ci lavorarono. Dopo vari incontri tecnici il finanziamento di circa 3 milioni di euro fu infine deliberato dalla Regione Puglia il 30 maggio 2013. Quindi togliamo il 2011, bocciato. Veniamo al 30 maggio del 2013. E furono, riguardano meglio 5 progetti, quartiere Cecilia, piazza Pio XII, Corso Umberto, corso Umberto addirittura visto che l'ha citato anche lei prima, addirittura è un progetto che risale al 2007. E nel 2013, non nel 2011 per recepire tutte le indicazioni che erano state chieste dalla Regione, si è dovuto praticamente stravolgere, tanto che il progetto è dovuto passare nuovamente Giunta perché era diventato tutt'altro. È un dato storico questo qui, lo può accettare? O ogni volta che si parla di rigenerazione urbana a Modugno qualcuno del PD deve salvare e deve dire siamo stati noi, siamo stati noi. Poi ci sono i debiti fuori bilancio e no non siamo stati noi, però è un passato che non va bene... Ma anche il fatto che lei parli fuori dal microfono, come fa costantemente, dall'inizio di questa legislatura guardi che non è fatto bello e rispettoso. Mettiamo da parte la rigenerazione urbana, su cui io insisto altro che progetti già esecutivi che speriamo non siano stati travolti e cambiati. Perché se non avessimo messo le mani, se non ci fossimo messi di impegno quei soldi veramente si rischiava di perderli. Anche a causa dei periodi commissariali che a voi tanto piacciono, sempre osannanto sia il

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commissario, Consigliere Cramarossa quante volte l'ha detto? Bello e bravo. Un attimo e si sposta il mercato. Un altro attimo peccato che non c'è e avremmo già i fondi per finanziare le attività commerciali o artigiani nel centro storico. Che quasi quasi me ne dispiace che se ne debba occupare l'Assessore Sciannimanico, mi dispiace che se ne debba occupare l'Assessore Alfonsi con il bilancio zero delle attività culturali, e lei ci viene a parlare del teatro. Un teatro su cui sino a oggi il Comune cosa ha potuto fare? 5 giornate se non mi ricordo male, spettano in un anno al Comune? Almeno 5 giornate. Va bene. Per il resto non abbiamo potuto fare molto. E poi le doglianze sul bilancio in sé. Oltre alla richiesta un po' pretestuosa, più che trasparenza io direi di ostruzionismo di fare leggere all'Assessore tutta una serie di atti, delibere che penso non sia servito a molto, forse a intralciare il dibattito, questo sì. Io riconfermo la bontà di quanto ha fatto questa amministrazione. Mi riservo di fare la dichiarazione di voto finale in un altro momento, e cedo la parola agli altri Consiglieri. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Magrone. Prego Consigliere Vito Del Zotti. CONSIGLIERE DEL ZOTTI: Grazie Presidente. Però una volta per tutte, io lo dico a tutti i Consiglieri, non sono buono, sono uno che ha vissuto in questa aula anche qualche volta più di voi come giornate. La dobbiamo smettere una volta per tutte di parlare del passato. Però ricordarlo ogni tanto fa bene. Però se ci mettiamo di impegno a non parlare più del fenomeno che è successo all'epoca, mi riprometto io di farlo. Cerchiamo di mettere una pietra e di cominciare da oggi una nuova stagione. Io entro nel merito, però ogni qual volta si dice qualcosa, nella verità, la verità carissimi colleghi è questa, senza nulla togliere, che è vero quello che ha detto che poi la Regione il 2013 ha approvato. Però il gesto svolto e fatto da quel Consiglio Comunale di votare quel provvedimento, è una cosa che sta agli atti. È una cosa che sta agli atti. Non è che stiamo dicendo fesserie. È stato fatto un primo passo. Voi immaginate un po' se non ci fosse stato quell'atto. Solo questo. Se non ci fosse stato quell'atto hai voglia Magnatta, caro Magrone o altri, non ci saremmo neanche entrate in graduatoria. Quel piccolo atto, come ha detto lei pocanzi, è stato propedeutico poi ad avere quei fondi dopo. Sto dicendo baggianate, sto dicendo fesserie? Io non voglio dire manco fesserie. Sapete perché? Perché voglio dire al mio Presidente di Commissione che non è legge quello che decide la Commissione. La Commissione dà un parere, poi l'organo supremo, l'organo supremo siamo noi, siete voi Consiglieri di maggioranza e siamo noi Consiglieri di minoranza, questo è l'organo insieme al Sindaco che anche lui come noi è un Consigliere comunale, è qui che dobbiamo decidere. La Commissione non serve per dare un parere definitivo, serve per sviscerare alcuni argomenti che poi nei vari gruppi noi ne discutiamo. Ma non è il voto che deve avvenire all'interno dell'aula. Io invece entro nel merito del bilancio. E chiedo all'Assessore Banchino persona squisita, persona squisita. Chiedo all'Assessore Banchino leggo da parte dei Revisori dei conti un altro piccolo debituccio fuori bilancio, che noi non abbiamo votato, che un'altra persona dipendente del Comune di Modugno che ha una somma a debito. Come mai questo debito non è stato portato e lo vedo elencato all'interno del parere dei Revisori? Primo. Secondo Assessore, mi faccia completare che poi lei può dare la risposta. Leggo anche sul risultato di amministrazione presunto un fondo di crediti di dubbia esigibilità di 9.782.000, è un avanzo di amministrazione che lo cita anche il Commissario al 31 dicembre 2015 di 16 milioni. Le somme sono quei 9 più gli avanzi di amministrazione, o sono due cose differenti? Entriamo nel merito delle cose, e vi prego, colleghi vi prego le polemiche a partire da oggi senza nulla togliere a quello che ha detto il coordinatore cittadino del PD, evitiamo di fare altre polemiche, perché non ha detto baggianate, non ha detto baggianate. E poi evitiamo anche di offenderci, lo faccio io per primo, cerchiamo di evitare di offenderci. Anche perché la città ci sta guardando, e come dice lei tante volte Presidente dobbiamo lavorare per la comunità. Lo ripete spesso l'altro collega di minoranza che è Vasile, dobbiamo lavorare per la città. Chi ha vinto governa, chi è all'opposizione controlla. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Del Zotti. Prego Assessore Alfonsi. CONSIGLIERE ALFONSI: Sarò telegrafico, solo un paio di precisazioni, perché tirato

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in ballo dal Consigliere Cramarossa. La prima è quella inerente alla paternità. Nessuno ha mai rivendicato la paternità di alcuni eventi o di manifestazioni. Lei fa riferimento alla prima rassegna musicale Città di Modugno, con gli amici Signorile e Filippo De Salvo io ho, non dico quotidianamente, ma 4 volte alla settimana abbiamo confezionato la manifestazione. Collaborare a varie sfaccettature, vari sinonimi in cosa potevamo collaborare noi come Comune, come amministrazione, come Assessorato alla Cultura in questo caso? Potevamo collaborare facendo nostra, tra virgolette, la rassegna, perché comunque è stata anche ripeto organizzata e confezionata assieme. E in base alla convenzione che collegava il teatro Fava al Comune, donare le 5 giornate con un risparmio centesimo più centesimo meno di 1.500 euro. Quindi penso che abbiamo collaborato a tutti gli effetti. Per quanto riguarda invece l'UTE, l'Università della terza età, io ci tengo molto. Organizzare, e lei lo sa benissimo, e io lo paragono a una sorta di iceberg in cui il fruitore finale vede una parte della montagna, ma di sotto c'è la parte restante. Cosa vuol dire? Il palazzo della cultura è comunque un palazzo comunale, le giornate usufruite dall'UTE sono ben 5, sono 3 pomeridiane e 2 mattutine. Perché non era possibile darne fatte e 5 pomeridiane? Proprio per permettere a tutte le realtà associative, o anche ai movimenti, e i partiti politici, di poter usufruire del palazzo nei giorni in cui l'UTE faceva le cosiddette lezioni la mattina. Non a caso i convegni sulla ludopatia, o l'altro sulla rigenerazione sono stati fatti il giovedì, o venerdì giorni in cui l'UTE effettua le proprie lezioni la mattina, semplicemente una questione organizzativa. Nessuno vuole mandare via l'UTE, anzi è una risorsa per il nostro paese e tale rimarrà. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Alfonsi. Prego Consigliere Vitucci. CONSIGLIERE VITUCCI: Sì, grazie Presidente. Collega Panettella, il fatto che lei abbia discusso in Commissione il DUP, il bilancio e tutto quanto ad esso collegato, e ha dato, avete anche poi partorito il parere favorevole con la collaborazione anche di due membri dell'opposizione, non vuol dire che io oggi non possa chiedere la lettura del documento e l'esame puntuale dello stesso insieme ai documenti di bilancio. Al di là del parere che due colleghi, tu insieme all'altro collega di minoranza abbiate potuto dare non c'è nessuna norma che mi vieta di fare questa richiesta. Anche perché il mio fine, caro collega Magrone, non è quello di intralciare il dibattito, ma anzi l'intenzione è quella di entrare nel dettaglio, e anziché volere, fare una discussione a spot come quella che stiamo facendo che non consente a chi ci sta guardando magari anche da casa, di comprendere, la discussione fatta dall'inizio magari può aiutare anche a chi sta a casa a comprendere quale è la programmazione tra virgolette politica di questa maggioranza, e quindi anche fare le proprie valutazioni. Per cui serve a questa opposizione per voler entrare, ma in maniera tranquilla nel dibattito. Ma forse serve anche a chi ci sta guardando da casa, visto che si stanco appassionando al Consiglio Comunale, e il Consiglio Comunale verte sull'approvazione del bilancio di previsione, di che cosa stiamo parlando. E quindi nel concreto, in maniera molto semplice fare capire anche a loro di che cosa stiamo discutendo. Poi io ribadisco la mia richiesta e a questo punto chiedo anche che sia messa ai voti. In maniera tale che poi il consesso decide se procedere nella maniera che io ho suggerito o in altro modo. Grazie. PRESIDENTE: C'è l'intervento del Sindaco prenotato. Deve... SINDACO: A proposito di questa ultima riproposizione da parte del Consigliere Vitucci di leggere tutti fino a questa notte tutto questo testo, non è scritto da nessuna parte per la verità. È una richiesta che sembra autorevole, ma è vuota di motivazioni e di senso, anche. Perché il regolamento stesso prevede che il relatore, chiamiamolo così, Assessore o altra figura, illustri l'argomento secondo le sue valutazioni. Dopo di ché si va agli interventi, al dibattito, alla discussione, perché si dà ovviamente per scontato, e questa volta anche storicamente vero, che gli atti i Consiglieri li hanno da 10 giorni, 15 giorni e così via, come ho fatto anche io fatica a leggere, chiunque può farla ugualmente, se la legge, viene qui e fa il dibattito. Questa idea del tutto singolare, del tutto avventurosa che ci mettiamo qui a fare la lettura pedissequa anche dei prospetti matematici, lo può fare l'ingegnere forse, lui ce la fa a leggere pagine e pagine di

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numeri, sono sicuro che ce la fa. Ma io sono altrettanto sicuro che io non ce la faccio. Quindi questo non è ostruzionismo, questo è tentativo di paralizzare tutto il Consiglio Comunale. Capisco il senso. Perché se si paralizza è festa, se si muove è lutto. E va bene, ma questa è una condanna che ci porteremo appresso finché ci siamo noi. Quando tornerete con le trombe, allora tutto quanto sarà calmo, tranquillo, sereno, almeno apparentemente. Volevo dire questo modo di discutere, tra l'altro, del dibattito e di che cosa abbiamo discusso? Della terza età, dell'Università della terza età, un pacchettino ormai abbruttito dalle smentite nelle cose, nella storia, nella cronaca che si riprende, voi discriminati la terza età, abbiamo dato 3 giorni alla terza età, abbiamo dato l'uso sopra al primo piano che è molto bello a loro, perché non ad altre associazioni? Perché, perché? Perché abbiamo rispettato una situazione storica che collocava questa associazione in una posizione di qualche privilegio rispetto alle altre. Ma io dal punto di vista culturale, giudico un delitto la discriminazione tra associazioni culturali, non è una bella cosa, solo perché una associazione rappresentata da notabili, ex notabili e così via deve essere privilegiata, favorito e calcolato. Ma questo ci ha inseguito per tutte e due le campagne elettorali. A me mi fermavano le persone perché ce l'ha con la terza età? E allora il coro si ripete. E oggi, questa sera ancora si è ripreso questo coro. Bene, la terza età è collocata in modo perfetto, ha tutto, ha l'attrezzatura, ha il luogo dove riunirsi, ha il luogo per fare le feste, ha lasciato il suo logo dentro, lo stendardo dentro alla sala che è di tutti non solo della terza età. Ha addirittura l'impronta lì, lo schema, il logo davanti al muro del palazzo della cultura, e nessuno dice niente. E noi non diciamo niente. Gradiremmo che non ci aggredisse attraverso i suoi mandati, loro come mandanti. Ogni volta porre questo proteso problema della discriminazione della terza età. È una bugia, è un falso. È stato uno strumento elettorale, è stato uno strumento per dire che quello è cieco, quello chiude tutto, come dicevano per le case, abbatterà, farà, distruggerà, insomma quel tentativo inutile che hanno fatto i nostri due candidati Sindaci che abbiamo l'onore di avere qui in Consiglio. Su cui camminavano tre, già. Su cui camminavano per distruggere la sola ipotesi di una nostra candidatura. Scusa, adesso ti citerò 10 volte per risarcirti, scusa. Non lo sapevo, mi ero scordato, scordati anche tu di me, però eh! Scordiamoci proprio. Allora di fronte a un dibattito sul bilancio che fa la cronistoria, tutta la storia di quello che, la pista ciclabile poteva essere una bella cosa toh, l'hanno fatta questi, e ma ormai è già un rudere, è superato, era bella quella. Tu sai qualcosa di quelle piste ciclabili? Tu ricordi a via Cornole di Ruccia 10 metri di piste ciclabili, 10 metri di piste ciclabili con 48 mila segnali stradali che annunciavano che fra 3 metri c'è la pista ciclabile, fra 8 metri finisce la pista. Ricordi gli imbrogli e le chiacchiere e i falsi e le assurdità che abbiamo dovuto vivere, io, tu. Tu lo sai Vito Del Zotti, quindi non è che ora stiamo parlando. Arriva lui e dice quella pista ciclabile è ormai un rottame, non serve a niente. Ma così vi inserite in un coro generale che deve fare vedere che non c'è niente. Mi dispiace, ma lo spettacolo che quella pista ciclabile, fosse anche una volta tanto a Modugno per i colori, per la fantasia, per gli alberi, per il verde che abbiamo seminato almeno in un deserto di palazzoni, tutti applaudenti i palazzoni, noi abbiamo pensato agli alberelli. Ma questa è la nostra politica. Non ci incontreremo mai. Voi potete fare quello che volete, criticare, fare. Ma questa è la nostra concezione della città. È diversa. È diversa. Quel Viale della Repubblica ha cominciato ad essere un'altra cosa. E questo fa parte di un programma, fa parte. Questi tentativi sul bilancio non abbiamo discusso niente, anche le piccole cose, anche quel piccolo aiuto, è facile dire ai commercianti che subiscono questo trauma dei lavori dobbiamo dare di più. Io di più, il coro di più. Cioè niente! Cioè niente! Lo scatenarsi dei più retorici, populisti, da imbroglioni che vorrebbero fare capire che se ci fossero loro. Dove stanno questi soldi? Eppure una scelta politica dentro alle pochezze, alle pochezze, alla miseria di quel bilancio con questo tono giudicato su una banalità. È il bilancio di Comuni disperati, fittiziamente disperati, perché di loro avrebbero la forza di vivere. Eppure porta in sé i segni di una tendenza, questo fatto di dire aiutiamo quelli di Corso Umberto. È una scelta politica importante, dire ma arriviamo qua viene massacrata. Voi pensate che i commercianti ce l'avranno con noi? Grideranno, ma questa cosa avrà successo. Perché io per primo sarò il primo ad andare a Corso Umberto come la piazza più bella di Modugno. E questa ebbrezza, caro amico mio Vito Signorile, così ecologico, così fantastico, così rumoroso nelle nuvole della fantasia ti dico un dato di realtà, in modo che ti eserciti a fare un minimo di realtà, lì ci

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incontreremo noi a fare i pedoni, a fare i pedoni a sederci, a parlare. Ma se tu ti metti contro e dici è finito il sacrificio, non fanno niente. Dobbiamo fare tutti il nostro piccolo sacrificio, e lo faremo. Quella è la piazza che per esempio non a caso mantiene la struttura più antica, i palazzi sono quelli salvati dalla grande ruspa che giustificava tutto, la grande, il progresso, lo sviluppo. Lo sappiamo tutti. Lo sai, i tuoi superiori lo sanno dire, solo tu sei alleato anche in questo clima di incertezza, ma lo sanno. Grillo figurati, ti prende un grattacelo e te lo butta giù, perché vuole 4 alberi al poso del grattacielo. Arriviamo qua e Vito Signorile vuole 14 grattacieli e manco un ramo, niente. Fai le tue scelte più oculate, hai capito? Cerca di sostenere anche questa battaglia. Io credo che questo continuo martellare, ogni volta che noi diciamo una cosa abbiamo fatto la pista, era nostro il progetto. Abbiamo fatto la rigenerazione eravamo noi. Quale era questo progetto lo può dire Francesca in modo tecnico, io lo dico in modo stanco era "noi vogliamo una bella città, noi vogliamo l'abbandono delle barriere architettoniche, noi vogliamo il verde." Questo era il progetto. Il Ministero ha detto ragazzi per favore che razza di progetto è questo. Venne recuperato dopo quando riproposero il finanziamento e dissero be' vedete di farlo, di aggiustare un progetto. Allora lo sai Bonasia, lo sai Bonasia non è che devo spiegare, no, va bene giustamente non lo sai. Mi ero scordato lo schieramento, scusa mi ricordavo quando avesti qualche tentazione di venire con noi, mi ricordo. Ora questo modo di affrontare un dibattito sul bilancio, facendo vedere che noi non abbiamo fatto altro che copiare, seguire e così via. A me sembra veramente stancante. Non sono d'accordo, Consigliere Vitucci, su questo atteggiamento che lei ha di censura continua del rispetto delle regole, della puntigliosità. Quello è affascinante se è vero, se è vero. Se lei parla in nome dei principi di legge io divento un suo discepolo. Se lei parla per sentito dire non fa onore a se stessa. Perché questa storia che si debba leggere un bilancio tutto intero nell'aula, che si debba stare lì a sentire 4928,079, più 7944 per pagine e pagine lei lo chiede per fare non un ostruzionismo, ma per distruggere il senso stesso del Consiglio Comunale. Le piaccia o no anche i regolamenti lo dicono. I regolamenti, non mi consulti il vocabolario latino lì che lei si porta appresso. Non mi interessa. Non lo prevedono per niente, non lo prevedono per niente. Dicono che quando chi parla, il relatore ha finito di illustrare il tema che sta affrontando, a quel punto interviene il dibattito. Ma quando mai? Si legge, se dovessimo alla Camera leggere il piano dello Stato, mi figuriamoci, ufficio della Prefettura di Catania, a che anno siamo? Che senso ha questo suo anche insistere "mettere ai voti", ma metta ai voti, si convinca, rimarrà di questo una testimonianza scheletrica di un Consigliere che ha detto vogliamo leggere tutto il piano, numero per numero. Lo vuole? Ci tiene? Mettiamolo ai voti. Facciamolo bocciare, lasciamolo incartato, eppure qualcuno chiese che si dovesse fare così. È un errore. Perché non si ammorbidisce un po', perché non accetta di stare un po' nelle cose e di affrontarle con correttezza. Se ha qualcosa da criticare sul bilancio lo dica, noi siamo contenti se lo dice. Ma non queste prese di posizione "leggetemi tutto il piano, il bilancio." Non si può fare questo, capisce? Perché si diventa anche impraticabile poi ogni minimo di ragionamento, un minimo. Ci crede davvero lei? Lei ci crede domani alle 5 che Dino Banchino sta leggendo il settemilionesimo e quattordicesimo numero di tutto il bilancio, lei ci crede davvero? Davvero? E allora perché ce l'ha detto, perché ce l'ha proposto? Perché? L'ultima cosa che, guardi io non replicherò a lei, questo è il mio intervento, dopo di ché può replicare quanto vuole, anzi me ne andrò un po' fuori che sono un po' stanco. L'ultima cosa che volevo dire, anche questo fatto che noi dovremmo secondo questa nuova teoria politica ogni volta che facciamo una cosa, questa cosa la disse e l'ha fatta anche Bonasia, come arrivano da quelle parti ci cascano, anche Bonasia, la diretta streaming, come l'abbiamo fatto noi un'interrogazione? Dunque l'aveva fatta lui. Noi siamo arrivati in ritardo. Noi l'abbiamo fatta, lui l'ha fatta, l'ha fatta realmente. Si è offeso perché abbiamo detto che da oggi funziona la diretta streaming. Perché fece un'interrogazione non si sa come e non si sa quando. E la rigenerazione urbana come dobbiamo dire? Premesso che questa idea la ebbe Vito Del Zotti la notte del 1823 e lui ce lo disse, noi 70 anni dopo ce ne siamo ricordati, ma merito al merito, genuflessione rispetto a Vito Del Zotti. Non ce ne importa niente né di Vito Del Zotti, a cui voglio bene, fra l'altro, come persona, non ce ne importa niente. Dobbiamo ogni volta dire i nomi. Quest'altro coso della rigenerazione fu detto, ma guarda che non fu ammesso. "Ma il lampo di genio è nostro." Dobbiamo ogni volta noi mettere queste intestazioni? Queste targhe, targhette? E così

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via. Noi abbiamo fatto una proposta di bilancio semplice, quella che si può fare, triste per molti versi, triste per i tempi che corrono. Lasciamo stare che Renzi dice che siamo ormai manco la Florida, ma quella è una menzogna nota. Quindi non se lo sa, noi sappiamo invece che la realtà è drammatica. Quel bilancio rispecchia la realtà che noi abbiamo. I debiti fuori bilancio, anche noi, anche noi dovevamo, e certo e tutti, e certo che dovevamo. Dopo lui, qualche Consigliere qui che fa? Prende i periodi, li unisce. E allora chi c'era? C'era il Commissario coso là, dove non mi ricordo, Tizio, poi c'ero io, poi c'era il Commissario, poi c'ero io. Lega il tutto, Magrone è stato a Modugno Sindaco per 84 anni, punto. E ha chiuso il cerchio, ha chiuso. Dunque noi siamo il passato, e loro 1 per 1, viso per viso, mano per mano, sono il futuro. Ecco, allora diciamolo alle persone farò un comizio per voi, siete il futuro e noi siamo il passato. Perché con questa tecnica che ogni volta ci si attribuisce tutto quello che è accaduto, anche quello dell'urbanistica e così via, siamo sempre noi. Siamo sempre noi, noi siamo il passato e loro sono il futuro. Ma io non sono arrabbiato, sembra un po' così, ma non sono per niente arrabbiato. Consigliere Vitucci mi faccia la cortesia, io la saluto sempre in mezzo alla strada, le sorrido, lei mi guarda in cagnesco. Io le faccio la corte, io la seguo, la pedino, la voglio salutare, voglio fare tutto perché lei sia commossa e commovente con me, lei mi respinge continuamente. Però fuori la cosa mi passa, ma qui in Consiglio nemmeno lei, che è una signora gentile, ha il diritto di farlo, nemmeno lei ha il diritto di pensare di sequestrare il Consiglio Comunale bloccandolo sulla lettura notturna di tutte le pagine del bilancio. Questo istinto autoritario da golpe che lei ha manifestato questa sera mi allarma. Perché mi fa ritenere che lei gradirebbe non avere più un Consiglio Comunale. Incastriamoli lì notte e giorno a leggere i numeri, e lei si sente felice. Lei a quel punto sarebbe una cittadina morta come me. Tutti morti, perché non c'è manco più il Consiglio Comunale. Ci rifletta. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Scusate un attimo, un attimo solo. Bisogna, ci sono 6 interventi prima. Chiedo, non lo so chiedete ai Consiglieri... Allora c'è l'Assessore Benedetto subito dopo... Ci sono gli Assessori... Vasile un attimo, ci sono 6 interventi. Sto chiedendo ai Consiglieri e agli Assessori se vogliono fare intervenire il Consigliere Vitucci prima. Non so, c'è Benedetto, Banchino, Signorile, Sciannimanico, Luciano e Panettella. Allora bisogna mettere prima ai voti la proposta quella della Vitucci e poi quella del Sindaco... Prego Assessore Benedetto. ASSESSORE BENEDETTO: Una precisazione innanzitutto con riferimento all'intervento del Consigliere Cramarossa. Gli oneri di urbanizzazione, la quantificazione come dice lei, l'importo non è stato inserito per fare quadrare il bilancio. L'importo è ovviamente stato individuato sulla base di una stima effettuata dagli uffici in base, come letto dall'Assessore Banchino, a quanto effettivamente incassato lo scorso anno, 422 mila euro. Infatti troverà 400 mila come oneri di urbanizzazione e 70 mila euro quanto provento da condono edilizio. A questo punto a volte non succede, ma sono io a proporle una domanda, dove ha preso l'informazione che gli oneri di urbanizzazione nel 2015 sono stati pari a 150 mila euro? Ha dato un'indicazione precisa, se mi dà la fonte a questo punto possiamo verificare. A quale importo tra l'altro ribadisco quanto ha già detto l'Assessore Banchino procederemo anche con una verifica ulteriore, in quanto a seguito di controlli all'interno dell'ufficio è emerso che negli anni precedenti le grandi cifre quantificate, preventivate nei bilanci a titolo di oneri di urbanizzazione non sono stati assolutamente incassate. Anche perché spesso veniva ritirato il permesso di costruire pagando il primo rateo degli oneri di urbanizzazione, e le altre rate non sono state mai pagate, e nessuno ha mai verificato. Tanto è che per agevolare la verifica la Giunta ha dato indirizzo di aprire uno specifico conto corrente per il pagamento degli oneri di urbanizzazione. Gli oneri di urbanizzazione non entreranno cioè nel bilancio, nel conto corrente del bilancio del comunale ma in un conto corrente specifico. In modo tale da consentire un adeguato monitoraggio dei pagamenti. A questo seguirà la verifica. Correttamente ha individuato invece l'importo stanziato per il PUG, ma con delibera di Giunta del dicembre del 2015 era stato già dato indirizzo per l'avvio del PUG, e di questo ne avevamo già parlato in qualche Consiglio Comunale del fine 2015. Ancora, prima quando abbiamo sottoposto all'attenzione del Consiglio il piano triennale delle opere pubbliche si è astenuto, non ha fatto nessuna osservazione, eppure adesso in sede

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di discussione della relazione dell'Assessore Banchino, della lettura perdoni della delibera con la quale si procede all'approvazione del bilancio ha cominciato a fare delle osservazioni sul piano triennale delle opere pubbliche. Via Ravenna, via Ravenna è stata riconosciuta, individuata nel piano triennale delle opere pubbliche, non è stata prevista per quest'anno per ragioni di bilancio, per ragioni tecniche non è stata inserita. Certo è che Corso Umberto come molti di voi sapranno, e mi dispiace che Signorile è uscito, ma come è stato già illustrato nel corso un dibattito che si è tenuto con gli esercenti e alcuni residenti della zona di corso Umberto, non sarà chiusa al traffico, né Corso Umberto e né Corso Cavour, l'arteria rimarrà fino a nuove indicazioni viarie. Questa è l'indicazione che era già nella relazione tecnica del progetto. Quindi evitiamo di creare falsi allarmismi perché così non è. Così come le evoluzioni per il traffico. Se lei intende il traffico come la sosta, perché sentivo parlare di disco orario e sosta a pagamento, anche in questo caso la Giunta ha individuato delle soluzioni, a parcheggio. Ovviamente tenendo conto che il problema Parcheggio a Modugno è serio, ma perché sappiamo come si è tenuto nei tempi passati al rispetto degli standard, delle aree a parcheggio e quant'altro. Ma questo è un altro tema che esula completamente dal discorso sul bilancio. Pertanto via Ravenna c'è nel piano triennale delle opere pubbliche. Viceversa via Ravenna che era stato inserito in quel documento programmatico del 2011, scritto in fretta e furia, in 10 giorni credo più o meno. Pagato anche abbastanza bene, mi faccia finire, perché davvero gli interventi fuori microfono non vanno bene, mi faccia finire. E sarò pure un genio della pubblica amministrazione, non lo so dovrò prenderlo come complimento e la ringrazio. Grazie. Comunque via Ravenna che era stato inserito in quel documento programmatico, è stato stralciato dalla Regione, perché appunto non inerente con gli obiettivi di rigenerazione urbana. PRESIDENTE: Consigliere, facciamo terminare l'Assessore, poi interviene. ASSESSORE BENEDETTO: È stato stralciato probabilmente perché non rientrava in quel documento programmatico. Devo ritornare alla storia del documento programmatico? È del 2011 predisposto in 10 giorni, è un copia e incolla di altri documenti programmatici approvati da altri Consigli Comunali. Se questo è un merito prendetevi il merito nell'avere fatto il copia e incolla. Comunque andiamo avanti. Quei progetti, quei progetti. Bene, nel documento programmatico... , benissimo il PIRP era stato preso, era proprio quel punto che volevo individuare. Tra i documenti programmatici. PRESIDENTE: Consigliere facciamo terminare l'Assessore, poi interviene. ASSESSORE BENEDETTO: Nel documento programmatico tra gli interventi c'era Corso Umberto 2007, centro storico 2008, Magna Grecia e Piazza Pio, ma soprattutto Quartiere Cecilia. Da dove viene Quartiere Cecilia? Dal PIRP DEL 2006, che fine ha fatto quel PIRP del 2006? Pagato, pagato sonoramente mai candidato. Però su questo se vuole sono disponibile a un confronto in Consiglio Comunale su tutti i progetti pagati, commissionati e mai approvati. E poi vogliamo dire copia e incolla per averlo presentato finalmente a bando disponibile. Faccia lei. Io credo che noi stiamo semplicemente facendo gli interessi della comunità, e soprattutto di una comunità spesso, spesso abbandonata a sé stessa, proprio quella del quartiere Cecilia. Le piste ciclabili. Mi dispiace dover prendere un termine disdicevole, un aborto ha detto lei. Perché dice che è un aborto quello che è stato realizzato? Avete presentato un'istanza di accesso mi pare. Non so se tutti dell'opposizione, o soltanto il gruppo del PD, ha presentato una istanza di accesso e bene ha verificato? A è un aborto? Cosa è cambiato, cosa è cambiato? Tutto. E allora anche su questo, faremo un Consiglio Comunale sulle opere pubbliche, mai realizzate e realizzate, e vediamo dove è che è cambiato. Il percorso è rimasto sempre lo stesso. È semplicemente migliorato il percorso. Nel senso che le tratte viarie sono le stesse, si è soltanto cercato di evitare la soppressione dei parcheggi. Così come previsto nel progetto presentato. Infine Porto Torres. Va bene Porto Torres mi potete dire non c'eri, non c'eri cosa ti interessa? Invece mi interessa, perché effettivamente potrebbe essere un intervento importante. E noi lo riteniamo importante, io lo ritengo importante, tanto è che l'ho confermato nel piano triennale

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delle opere pubbliche. Nonostante attacchi continui alla gente che abita lì ingannandola dicendo di fare in maniera diversa rispetto ai suggerimenti che sono stati dati, tanti. E mi fermo qui, ho i Consiglieri presenti, io sono intervenuta con i Consiglieri. Noi stiamo abituati alla partecipazione. Va bene? Siamo arrivati a un punto, e speriamo che raggiungiamo effettivamente il risultato, ma se non lo raggiungiamo non sarà responsabilità di questa amministrazione. I Consiglieri sono presenti, erano presenti ai diversi dibattiti. Comunque ribadisco Porto Torres è ancora confermata nel piano triennale delle opere pubbliche, è lì sì che l'impegno corrisponde a quello che il bilancio deve pareggiare. Perché eventualmente potevamo inserire come dice lei via Ravenna. E invece no abbiamo preferito mantenere l'impegno per Porto Torres anziché via Ravenna per il 2016. Quindi la volontà dell'amministrazione è sempre la stessa, non è cambiata. Io concludo qui. PRESIDENTE: Grazie Assessore Benedetto. Prego Assessore Banchino. ASSESSORE BANCHINO: Allora io riprendo qualche numero che ho recuperato nel frattempo che ci sono stati gli altri interventi. Innanzitutto il discorso del sociale di cui abbiamo già parlato. Noi abbiamo fatto un importante intervento nel sociale per esempio che nemmeno costa tanto alle casse dell'ente, sono appena 30 mila euro. Ma che consentono di avere un notevole ritorno per quanto riguarda la popolazione. Abbiamo detto prima che una delle misure che noi abbiamo potuto comunque attuare l'anno scorso e pagare regolarmente è quello dei canoni di locazione. Noi abbiamo inserito 30 euro di più come cofinanziamento, ottenendo una quota maggiore raddoppiata da 110 a 220 mila euro da parte della Regione, per quella misura. Quindi con un investimento di 30 mila ne riportiamo alla popolazione in totale 140 mila. Manifestazioni culturali, a parte che cultura abbiamo anche Balsignano, e Balsignano abbiamo complessivamente 100 mila euro in bilancio, di cui parte 40 mila euro se non ricordo male per completare gli investimenti, e 60 mila euro per avviare la prima fase di gestione. Quindi credo che poi negli esercizi successivi sia raddoppiata questa quota se non ricordo male. Ma noi abbiamo anche inserito di fondi nostri 40 mila euro per quanto riguarda le attività al di fuori della fiera del crocifisso, suddivise sia tra iniziative del attività produttive, che iniziative facenti capo all'Assessore Alfonsi. A parte il fatto che noi abbiamo sempre il fondo di riserva che siamo andati anche a chiedere di aumentare con questo ultimo intervento, e quindi qualora ci fossero delle possibilità di intervenire su queste misure, che sono ovviamente considerate dalla legge assolutamente superflue, quindi non finanziabili, non erogabili nella situazione in cui siamo, potremmo appunto fare ricorso al fondo di riserva. Però da questo punto di vista, e quindi parlavamo di interventi politici, credo che quello che sia riuscito a fare anche l'Assessore Alfonsi, è perché siamo riusciti anche lì lavorando giorno e notte, tutti i giorni alla fine dell'anno scorso ad approvare il regolamento sulle sponsorizzazioni, che era un altro punto che non era stato mai portato avanti. Quindi intanto finanziamento, e intanto c'è la possibilità di recuperare queste sponsorizzazioni, quindi almeno un minimo di attività di riuscire a farlo attraverso questa procedura. Poi invece per quanto riguarda i quesiti del Consigliere Del Zotti. Che noi abbiamo ricevuto la relazione dell'Avvocato per quel debito qualche giorno fa. Quindi ovviamente stiamo intanto valutando il da farsi, quindi se c'è da proporre appello o meno, ma non sono ancora scaduti i termini per quanto riguarda il riconoscimento del debito fuori bilancio. Quindi era una iniziativa che non era necessario porre immediatamente in votazione, perché gli altri invece rinvenivano da sentenze vecchie e quindi dovevamo per così dire sistemarli in un certo senso. Per quanto riguarda invece l'avanzo di bilancio, il fondo crediti di dubbia esigibilità è un ricalcolo praticamente cui siamo stati costretti con il passaggio alla nuova contabilità. Quindi nella sostanza credo di averlo detto più volte noi non abbiamo un avanzo di 16 milioni, ma abbiamo un avanzo di 16 milioni meno i 9 milioni del fondo, euro più, euro meno. Adesso stiamo parlando di grossi numeri. Ed è un fondo che ci viene richiesto continuamente di essere aumentato. Questo perché? Questa nuova contabilità tende ad avere un azzeramento dei residui, e una creazione di questo accantonamento nel fondo. Per arrivare ad entrate accertate esclusivamente per cassa, perché garantire comunque attraverso l'accantonamento a questo fondo, eventuali perdite di queste somme, di ruoli, di accertamenti e altro che noi dovremmo portare

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avanti. Quindi questo fondo poi ovviamente come ho detto anche quest'anno è stata accantonata una somma di 2.800.000 perché è un preciso obbligo di legge con percentuali precise di legge. PRESIDENTE: Grazie Assessore Banchino. Toccherebbe al Consigliere Scelsi che aveva, okay. Prego Consigliere Signorile. CONSIGLIERE SIGNORILE: Grazie. Dunque noi avendo discusso tra noi nel nostro punto di ascolto il bilancio, è venuta fuori una richiesta che era da distribuire anche agli altri. La leggo, e c'è una richiesta di adozione del bilancio partecipativo. Sarò un po' lungo, ma visto che ci stiamo dilungando anche io posso essere un po' lungo. Premesso che il bilancio partecipativo viene sperimentato nel 1989 per la prima volta a Porto Alegre e si è diffuso rapidamente in America Latina, in Europa e dunque in Italia ha fatto il proprio ingresso principalmente dopo il primo social forum mondiale svoltosi proprio a Porto Alegre. Nel 1996 il bilancio partecipativo è stato riconosciuto dall'O.N.U. come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo, e ad oggi viene promossa da altre istituzioni internazionali come la World Bank. Che il bilancio partecipativo è un procedimento attraverso il quale la popolazione individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell'ente, o di una parte di esse. Il bilancio partecipativo rappresenta uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l'operato dell'ente. Di indirizzare le scelte dell'amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare, o i servizi da implementare o migliorare. In Italia in molti Comuni e Province hanno introdotto il bilancio partecipativo come meccanismo di ascolto di una parte del bilancio e di farlo proprio il bilancio come quello che stiamo discutendo oggi. Tra cui citiamo come esempi pieve Emanuele, Grotte a Mare, Capannori, Cascina, e altri Comuni italiani. Si sono già diffuse e continuano a diffondersi pratiche amministrative ispirate alla democrazia partecipativa nei diversi settori dell'amministrazione, che generalmente sono gli enti comunali, a promuovere i bilanci partecipativi. ritenuto che il bilancio partecipato è lo strumento più innovativo in termini di comunicazione sociale, ha un orizzonte temporale orientato al futuro e permette ai cittadini, sia singolarmente sia tramite le associazioni attive sul territorio, di partecipare fattivamente alle spese e all'investimento, e tenuto conto che l'istituzione di bilancio partecipativo contribuisce alla trasparenza, alla partecipazione e alla cooperazione dei cittadini nelle politiche, nelle scelte della propria amministrazione, e in particolare al bilancio del Comune, cioè alla progressione di quella spesa e agli investimenti dell'amministrazione. Che i principali obiettivi che il bilancio persegue sono a titolo esemplificativo. Detto questo, vado al termine, si chiede appunto di cominciare a parlare di bilancio partecipativo. Avremmo voluto leggere in questo bilancio tecnico più fondi per una nuova agricoltura, più fondi per il co-working, più fondi per incentivi ai giovani e al centro storico. Più fondi per il baratto amministrativo, cosa che non ci avete ancora risposto, caro Sindaco. Più fondi dai quali proverrebbe, ad esempio, la riduzione dei propri stipendi e al teatro ad esempio. Spero di incontrarmi presto per il prossimo teatro, per la prossima data per il teatro. Per quanto riguarda la mia campagna elettorale, e la nostra campagna elettorale del Movimento 5 Stelle, io personalmente non ho mai parlato che lei doveva abbattere i palazzi soggetti della delibera... Okay. E per quanto riguarda le piazze io sono il primo che quando parlo con i cittadini faccio immaginare una piazza chiusa, e una piazza con gente, con mamme, con nonne. Non ho mai detto voglio il traffico di nuovo su quella piazza, visto che c'è anche il nostro punto di ascolto. E ciò detto noi abbiamo votato, come lei ben ha visto, quasi tutti i provvedimenti sia dei debiti fuori bilancio, e sia anche oggi. Oggi abbiamo votato completamente tutto quello che c'era. Detto questo, e spero che sia, come ho detto ieri, un inizio nuovo, di una nuova epoca, immagini, signor Sindaco che così scherzando abbiamo detto che stiamo cercando una Modugno 2 fatta di un nuovo mondo e di un nuovo uomo. Quindi non le consento più di dire che sono parte di quel mondo di cemento e di palazzinari, questo è Vito Signorile e questo è il Movimento 5 Stelle, che voterà oggi il bilancio. Grazie.

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PRESIDENTE: Grazie Consigliere Signorile. Prego Assessore Sciannimanico. ASSESSORE SCIANNIMANICO: Sì, grazie Presidente. Consigliere Cramarossa mi ha fatto una domanda, le rispondo. Lei mi chiedeva come si sostiene la forma di incentivo a favore dei commercianti, delle attività commerciali all'interno del centro storico. Prima mi ha preceduto nella relazione dell'Assessore Banchino, l'ho spiegato in maniera abbastanza dettagliata. Io provo a ripetere la questione. Da dove era partita inizialmente l'idea di sostenere le attività nel centro storico? Inizialmente avevamo pensato di inserire 100 mila euro all'interno di questo bilancio, quindi per il 2016, a favore di coloro che volessero in qualche maniera investire con una propria attività all'interno del borgo antico della città di Modugno. Poi ci siamo resi conto che proprio nel 2016 partiranno i lavori. Una parte dei lavori riguarderanno proprio l'anello intorno alla Motta, e le tre vie che poi confluiscono su Corso Vittorio. Cioè Via Monte Cassino, via Silvestri, via Pilolli. Quindi non avrebbe avuto nessun senso inserire una posta in bilancio nello stesso anno in cui si andavano a fare delle opere che erano oggettivamente invasive. Perché riguarderanno i sottoservizi e riguarderanno pure la pavimentazione di queste vie. Quindi che cosa abbiamo fatto? Abbiamo preso quella cifra, l'abbiamo divisa due anni, ma è un intervento sperimentale che sperabilmente dovrebbe aumentare, e se aumenta evidentemente perché c'è richiesta. E l'abbiamo spalmata per l'anno 2017 e l'anno 2018. Quindi quei 50 mila euro per i 2 anni, 50 mila euro nel 2017 e 50 mila euro nel 2018 sono esattamente quello che diceva prima l'Assessore Banchino. Questo è diciamo quanto, questa è la risposta a quella che era la sua domanda. Poi in merito al disagio che avvertiranno i commercianti noi ne siamo consapevoli. Uno dei motivi per cui abbiamo approvato questa mattina quel regolamento è esattamente questo, un modo per andare contro a quello che sarà il disagio e che sarà oggettivo. Poi una riflessione di natura prettamente politica. Mi dispiace, ma mi dispiace per la città di Modugno che il concetto di continuità amministrativa fatichi ad essere compreso da parte di questa minoranza, e in particolare da parte del PD. Mi dispiace, perché vi dovrete rassegnare, noi non baceremo l'anello del potere del PD, non lo baceremo. Non l'abbiamo baciato in campagna elettorale, continueremo a non baciarlo nel corso dell'attività amministrativa. Il concetto di continuità amministrativa è un concetto nobile, è un concetto che tutte le amministrazioni dovrebbero apprendere, anche voi nel 2011 quando in frutta e furia andaste in Consiglio Comunale a un mese dalla vittoria nel 2011 recepiste un indirizzo che era partito già nel 2007 con un concorso di idee di natura internazionale. È una staffetta, è una staffetta in cui la precedente classe dirigente passa un testimone a quella successiva. Con gli oneri e gli onori, con le brutture e con le cose positive. Quindi questo concetto se voi lo apprendeste meglio, e forse servirebbe anche alla città, a creare un clima più disteso, a creare un clima di pacificazione, in cui poi la città fa effettivamente un passo in avanti. Questo essere partito mondo, questo essere partito nazione quasi, il partito della nazione in cui tutti i meriti devono essere in qualche maniera attribuiti al PD, prima lei diceva Giannini, grazie a Giannini, grazie all'incontro del PD, avete contributo anche voi a porre all'attenzione all'interno di una dialettica politica, un tema che è quello del trasporto, che è quello della viabilità, che è quello della ferrovia. Ma non arrogatevi questa presunta, una specie di ius primae noctis. Sempre voi dovete essere, sempre il PD in capo a tutti. È un concetto che prima apprendete, prima riuscirete anche a fare un'arte che è nobile, che è quella dell'opposizione. In politica fare opposizione è un'arte nobile. E voi se mi posso permettere non la state praticando con questi interventi che sono sempre e continuamente a gamba tesa. Vi ringrazio. PRESIDENTE: Grazie Assessore Sciannimanico. Prego Assessore Luciano. ASSESSORE LUCIANO: Sì, grazie Presidente. Io vorrei semplicemente ritornare su un punto, mi dispiace ritornare per l'ennesima volta sui debiti fuori bilancio, però io non posso permettere che un errore materiale che è stato riconosciuto e ammesso praticamente rapidamente nell'arco di qualche mese venga messo sullo stesso piano di debiti fuori bilancio rivenienti da sentenze dove il Comune di Modugno era contumace. Non posso permettere che quell'errore materiale chiunque lavori sbaglia, tutti sbagliamo, forse lei è l'unico che fa eccezione rispetto a questa regole. Ma non posso

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permettere che un errore materiale di un operare, di un dipendente comunale immediatamente riconosciuto ed evidenziato sia messo sullo stesso piano di un debito fuori bilancio che riviene da sentenze legate a, come dire, operazioni chiamiamoli di sciatteria amministrativa. Sono passati 30 anni dagli anni 80, da quando gli espropri dei suoli per le cooperative non sono stati opportunamente pagati per chiudere la partita ed evitare successivi sviluppi di costi in contenziosi legali e interessi? Bene, io non posso permettere che queste cose vengano messe sullo stesso piano, facendo in questo modo di tutta un'erba un fascio. Non è vero che tutte le mucche sono nere nella notte. C'è differenza. La differenza nello stile amministrativo esiste, e lo rivendichiamo, e la differenza sta nel tempo che passa tra l'errore, il momento in cui l'errore viene commesso, l'evidenziazioni dello stesso, e la riparazione dello stesso. E tra l'altro per quanto riguarda la questione delle cooperative, è vero che a Bilancio sono stati messi già dal bilancio approvato a novembre dei fondi per poter fare fronte all'eventualmente emergenza. Ma questo non significa che non si debba passare dal, l'unico atto formale che passa dal Consiglio Comunale che si chiama riconoscimento della legittimità del debito. Questa operazione andava comunque fatta benché, benché successiva all'accantonamento. In genere dovrebbe precedere e dovrebbe essere funzionale alla messa come dire in granaio dei fondi necessari per poter pagare i debiti che rivengono da queste sentenze. Abbiamo tra virgolette perso un po' di tempo, questo non ci piace neanche tanto. Però il nostro obiettivo era quello di accelerare, fare emergere, mettere tutto in ordine, e che fosse leggibile anche all'esterno. Quindi io ritengo che sia fondamentale fare chiarezza su questo punto, e assolutamente rigettare l'idea che un errore materiale venga, appunto svolto qualche mese prima, venga messo sullo stesso piano di debiti fuori bilancio rivenienti da sentenze di contenziosi di lunghissima data. PRESIDENTE: Grazie Assessore Luciano. Prego Consigliere Panettella. CONSIGLIERE PANETTELLA: Grazie Presidente. Volevo rispondere innanzitutto al Consigliere Vitucci, giacché vengo sempre accusato che provoco o voglio fare polemica. Io polemiche non ne voglio fare, perché ho già dato il mio parere, e lo ribadisco il parere favorevole a questo bilancio. Mi si dice che, ho sentito dire che le Commissioni non sono state riunite, non sono state convocate. Ribadisco ancora una volta che la Commissione bilancio si è già, si è convocata 7 volte da quando siamo stati insediati. Quindi ritengo, mi faccia finire per favore. Me le vado a rivedere le registrazioni, lo se che è un po' nervosa oggi. Non è un problema. Mi si chiede di leggere il bilancio, 20 giorni di tempo per leggere il bilancio. O forse c'è la scusa che non si apriva il file, o forse c'era qualcosa che non andava. I Consiglieri di minoranza, perché ora bisogna capire ora la minoranza, perché forse ce ne sono più di una qui di fronte a me. Con il Consigliere Del Zotti e il Consigliere Vasile lo ribadisco c'è stata un'ottima collaborazione, la voglia di lavorare in Commissione. Un esempio era il CD, perché avevano i Consiglieri giustamente anche problemi nelle stampe e quant'altro. Volevo inoltre sottolineare alcun parere dei Revisori. Anche qui c'è stata penso la collaborazione, mi possono confermare i Consiglieri di Minoranza. Il parere del Revisore sul bilancio è un parere favorevole in quanto sono state rispettate, soprattutto il termine di congruenza relativamente alle linee programmatiche di questa amministrazione. Ovviamente resta quindi, sappiamo benissimo che le Commissioni rilasciano un parere e non votano. E l'ho anche sottolineato, forse è lei Consigliere Vitucci che si deve rileggere, risentire le mie dichiarazioni. Non ho votato perché il voto ci sarà dopo, non c'è oggi, ora. Ci sarà dopo, tra un'ora, due ore, vedremo un po'. No, il Consiglio ha dato aborto forse.... e sono anche contrario... Quindi mi sta rispondendo al microfono. Okay. No così poi vediamo la pubblicità. E sì, ho detto che abbiamo tempo... Quindi anche il parere dei Revisori ci dà ragione. In quanto vi è proprio la congruità, cioè proprio un elemento particolare per quanto riguarda l'approvazione di questo bilancio di previsione. Quindi questa è la risposta al Consigliere Vitucci. Quindi la lettura del bilancio avevamo 20 giorni di tempo per leggerlo. E ritengo che 20 giorni si potrebbe leggere un bilancio. Grazie Presidente. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Panettella. Prego Consigliere Vitucci.

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CONSIGLIERE VITUCCI: No, va bene non voglio replicare e non voglio continuare a fare polemica. Concludo soltanto dicendo che è chiaro, sia dalla risposta del Sindaco che non vedo, non è? Si è assentato, però è chiaro e dall'arringa fatta dal Sindaco e dall'intervento testé fatta dal Consigliere Panettella che è intenzione di questa maggioranza di non dare assolutamente contezza né di ciò che fate e né ciò di che vorrete fare. Perché al di là, al di là di tutte le cose... PRESIDENTE: Consigliere, Consigliere faccia terminare la Consigliera. CONSIGLIERE VITUCCI: Al di là di tutte le cose dette sta di fatto che qualche uomo di buona volontà avrebbe potuto quanto meno per grandi linee, o a grandi linee spiegare quello che è questo bilancio di previsione. Tutto il resto è noia. Dopo di ché Presidente però adesso rivolgo a lei una richiesta veramente accorata. Io non so perché subito dopo tutti quanti i miei interventi il Sindaco si lascia andare ad apprezzamenti poco consoni all'aula. Io non gradisco che il Sindaco dice che io parlo per sentito dire, perché gli voglio sottolineare che invece parlo con cognizione di causa, e tanta. Non ho vocabolari di latino a portata di mano perché non mi servono, e soprattutto lui non si deve sentire, voglio dire, accusato in prima persona se questa minoranza cerca di fare il suo mestiere. Ragione per cui ho tollerato per una questione di anzianità anagrafica, ciò che lui ha detto oggi, questa mattina rispetto al mio primo intervento relativo a quella famosa interrogazione urgente nella quale io con l'orecchio sinistro che sento purtroppo troppo bene mi dice "adesso siediti". Non esiste Presidente. L'ha sentito anche lei, e non tollero che il Sindaco mi dica lei parla per cognizione, o quanto meno va su Wikipedia a cercare le cose che deve dire. Perché penso che risentendo le registrazioni difficilmente troviamo su Wikipedia ciò che io ho argomentato in questa seduta, ma anche in tutte le altre sedute. Ragione per cui non consento a nessuno, e dico a nessuno, neanche a una persona anziana di farmi passare per una qualunquista o una pressappochista. Per cui la prego, Presidente, dalla prossima volta tenga anche un attimino a freno il nostro Sindaco. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Vitucci, prego Assessore Banchino. ASSESSORE BANCHINO: L'intervento del Consigliere Signorile, chiaramente questo, quanto ha letto l'ha trasmesso questa notte alle 0:54, quindi approfondirlo era un po' difficile. Però io credo di avere già letto precedentemente, e di avere già studiato qualcosa a proposito del bilancio, io ricordavo partecipato non partecipativo. Ma non è un grosso problema. Credo che si intenda per bilancio partecipato prendere una somma, metterla a disposizione della collettività e fare decidere alla collettività come spenderla. Credo forse che questo è un po’ una fuga in avanti, non siamo ancora pronti forse anche dal punto di vista culturale arrivare a quello. Però un piccolo bilancio partecipato, non in quel senso, credo che già dal 2013, e l'abbiamo fatto anche quest'anno, io ho provato a portarlo avanti. Ho incontrato tutti i gruppi della minoranza, ho incontrato anche lei sia pure insediato come Consigliere soltanto alla fine, abbiamo già avuto modo di parlare del baratto amministrativo in maniera informale, quindi sa comunque come la penso anche alla luce di una recente sentenza della Corte dei Conti dell'Emilia che ha praticamente cassato il parere che si potesse andare retroattivamente. Però è tutto un discorso da scrivere chiaramente. Però volevo ritornare su questo discorso, non partecipato in quel senso nel mettere a disposizione delle somme, però quanto meno consultazioni con tutta la minoranza io, e oltre con la maggioranza, questo mi sembra addirittura scontato. Io li ho avuti. In questo bilancio c'è solo un piccolo provvedimento, c'è solo una piccola somma. Ma come io ho recepito questa indicazione del Consigliere Sciannimanico, avrei potuto recepire se ci fossero state delle indicazioni rilevanti altri provvedimenti. Come pure non avrei avuto difficoltà a recepire eventuali emendamenti se fossero stati degli emendamenti che portavano in qualunque direzione. Quindi da parte mia personalmente, ma da parte di tutta l'amministrazione credo che ci sia la massima apertura da questo punto di vista nella maniera più assoluta. Quindi assolutamente disponibile a recepire. Perché probabilmente ci può essere qualche cosa dove non arrivo io, dove non si arriva. Quindi prendere un input è assolutamente possibile. Partecipato nel senso che appunto avevo letto, addirittura prendere delle

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somme e mettere a disposizione è un po' presto. Potevamo fare, destinare somme per tutto quello che lei ha detto. Certo, io ho detto che ci sono quasi piovuti dal cielo per così dire, 750 mila euro di un ricalcolo dell'IMU TASI, ho avuto ragione nel prevedere che nel nostro fondo di solidarietà sarebbe stato conteggiata la quota di ristoro TASI mentre si diceva che noi avremmo avuto una grossa perdita dal non avere applicato la TASI negli anni precedenti. E quindi voglio dire potevamo anche prendere questi 750 mila, dividerli per 10 mila, e fare ben 75 misure di interventi un po' qui e un po' là. In realtà questi interventi potevano, anzi sarebbero rimasti forse lettera Morta per quello che abbiamo detto dei pignoramenti. Allora ci è sembrato proporre, ci è sembrato corretto prendere questi 750 mila euro, e nella maniera possibile, non era l'addizionale, restituirla alla cittadinanza. Sì, assolutamente, no spiegavo che potevamo utilizzarli però abbiamo ritenuto non di mettere tanti appostamenti, tanti capitoli di spesa che rimanevano lettera morta, ma di destinarli alla popolazione stessa. È chiaro che individuare degli interventi condivisi, assolutamente disponibile a recepirli e inserirli nei prossimi bilanci. PRESIDENTE: Grazie Assessore Banchino. Prego Consigliere Sciannimanico. CONSIGLIERE SCIANNIMANICO: Grazie Presidente. Volevo dire al Consigliere Panettella, che l'opposizione, questa opposizione può anche non essere d'accordo su quello che decide il Consigliere Vasile, Del Zotti, o quanto meno ne parla, ne discute. Certamente in Democrazia è così, no? Vero? Quindi non è che quello che dice il Consigliere Vasile e Del Zotti deve essere per forza. E quindi questa opposizione, diciamo, non vuole essere opposizione a prescindere. Ma vuole per democrazie anche confrontarsi tra di loro. Certamente non vorremmo essere un gregge che va dietro al pastore e basta. Ci siamo capiti? Sì. PRESIDENTE: Grazie. CONSIGLIERE SCIANNIMANICO: No, siccome parlavi di più opposizioni, ho voluto chiarire com'è l'andamento di questa opposizione. CONSIGLIERE PANETTELLA: Quindi ci sono più opposizioni? CONSIGLIERE SCIANNIMANICO: Certo, ci sono vari gruppi all'opposizione, non c'è solo mica un gruppo. A volte stiamo anche insieme, a volte discutiamo. Non andiamo sempre dietro a una persona per quello che dice. Giusto per farti capire come funziona. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Sciannimanico. Prego Del Zotti Vito. CONSIGLIERE DEL ZOTTI: Diciamolo una volta per tutte per piacere Presidente, Panettella e tutti. Che le Commissioni sono solo informative, non possono deliberare, è il Consiglio sovrano. Noi abbiamo detto una cosa in quella Commissione, che per noi quelle pagine del DUP sono sacrosante. Magari nell'anno corrente dovessero avvenire quei provvedimenti, te li voto pure io Panettella. Stop. Volevo chiedere, entriamo nel merito Assessore. Volevo chiedere una cosa, come fondo di solidarietà abbiamo avuto i 900 mila euro, ci sono arrivati qualche giorno fa i 139 mila euro, dal governo centrale in futuro ci aspettiamo che debbano arrivare altre somme oppure è morta là? PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Prego Assessore Banchino. ASSESSORE BANCHINO: Consigliere Del Zotti, io faccio già indegnamente questo lavoro, avere anche la sfera di cristallo lei mi chiede un po' troppo. Noi siamo già partiti da una situazione, cioè da un fondo di solidarietà che aveva dei tagli e che sarebbe dovuto diventare 4 milioni e mezzo dai 4 e 9 dell'anno precedente. Poi ci riamo ritrovati con questa norma della legge di stabilità che dice poiché non applicate più la TASI sulla abitazione principale c'è un ristoro all'aliquota base l'1 per mille 900 mila euro. Ci danno i 900 mila euro però ci dicono attenzione che siccome il fondo di solidarietà è alimentato per buona parte da voi stessi, poi dovete ridarci comunque qualcosa. Per cui

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abbiamo un equilibrio tra il fondo dell'anno scorso e il fondo di quest'anno. Poi a un certo punto si ricordano che quella norma comma 20 dell'articolo 1 voleva dire che devo rifare un calcolo della perdita dell'imbullonati, della perdita dei comodati e altro, e ci danno 139 mila euro. A oggi noi riteniamo che non debba arrivare null’altro. Ovviamente in termini di competenza, perché di cassa non è che li abbiamo incassati questi, assolutamente no. Mi permette di fare una battuta? Siete un po' più vicini a Renzi, chiedetelo e ce lo fate sapere. Cosa vuole che le dica? Io non ho assolutamente notizia di questo. Io non ho notizia di questo, che non un ho notizia di questo. Quindi non posso assolutamente dirlo. E quindi credo che l'annuncio di un provvedimento che doveva essere ancora pubblicato sulla gazzetta ufficiale era nei termini chiudiamo qui, questi sono i soldi, adesso fatevi un attimino i bilanci. Per i quali oltretutto l'ANCI stesso ha chiesto ulteriore slittamento perché sono in ritardo. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Assessore Banchino. Non ci sono altri interventi. Sì. Prego Consigliere Armenise. CONSIGLIERE ARMENISE: Chiaramente volevo dare il mio parere favorevole sul bilancio. Volevo fare soltanto qualche puntualizzazione. In particolare proprio perché si diceva che era soltanto un tecnicismo praticamente il bilancio, a quanto ho sentito dire. C'è stata una razionalizzazione delle spese, le spese sono diminuite, in particolare come ricordava l'Assessore Banchino per gli affitti. Ci sono state, non so da quanti anni non avveniva, la previsione di ristrutturare le scuole, tutte le scuole di Modugno che sono in un stato disastroso. Non parliamo delle strade, anche le strade sono state toccate da questo bilancio, e infatti sono stati stanziati anche dei soldi per tutti e tre gli anni. Volendo parlare di Porto Torres come già aveva accennato l'Assessore, abbiamo fatto diverse riunioni chiamando i vari amministratori di Porto Torres, ma purtroppo se ne sono presentati al massimo 1 per volta. Non sappiamo per quale motivo. Abbiamo stimolato più e più volte anche gli stessi residenti a fare presente se c'erano delle cose da chiarire. A cercare di capire se per caso volessero delle indicazioni maggiori sul perché sono convinti del dover firmare, perché poi alla fine uno degli unici problemi che è rimasto è la conclusione del frazionamento, perché volendo appunto capire il punto in cui si è rivolti, in effetti il frazionamento non è stato ancora completato perché mancano ancora delle adesioni. Io a questo punto farei anche a voi stessi della minoranza se effettivamente volete risolvere il problema di Porto Torres, non soltanto sbandierarlo nelle varie partecipazioni che si fanno, di partecipare, di proporre anche un incontro con i residenti, per capire quelli che sono i pochi che sono rimasti, per quale motivo non vogliano aderire, magari anche chiarire dal vostro punto di vista diciamo tutti i risvolti positivi che poi ci saranno nel momento in cui venga risolto questo problema che oramai si tira avanti di tantissimi anni. E appunto la condizione che abbiamo adesso con le FAL che sono già in lavorazione risolvere questo problema sarebbe un grosso successo per tutta la cittadinanza in generale. Ecco perché magari oltre che appunto sbandierare le varie iniziative, sarebbe gradito magari proporsi di più nella risoluzione effettiva dei cittadini. Non so poi il Consigliere Cramarossa quale calcolo usa quando calcola i periodi delle varie amministrazioni, però per quanto mi riguarda, no lascia stare non la faccio questa battuta la evito. Però effettivamente anche io gradirei, se vogliamo essere veramente seri, un atteggiamento più serio all'interno del Consiglio Comunale. Perché interrompere, ecco come sta facendo adesso, interrompere continuamente, noi non interrompiamo mai. Ecco noi non interrompiamo quasi mai, anzi diciamo mai quando i vostri interventi, mentre ripetutamente avviene il contrario. Quindi se vogliamo effettivamente avere un tono, quindi un atteggiamento garbato, lo Consiglierei pento a tutti quanti un atteggiamento del genere. Un'altra cosa, questa amministrazione è forse una delle politiche che usa la massima trasparenza per tutti gli atti che effettua e che porta avanti. Quindi non penso che sia una novità addirittura come ha detto più volte il Sindaco anche la partecipazione nostra addirittura a livello di Giunta. Proprio perché qualsiasi cosa è sotto gli occhi di tutti. Non c'è niente da nascondere, non c'è nessuna cosa che vogliamo come ha detto qualche altro mettere sotto il tappeto. Non penso che abbiamo questa necessità. Altra cosa, sempre per quanto riguarda le opere pubbliche. È stato previsto anche, sono stati previsti dei fondi anche per il canile sanitario che è una cosa che manca a Modugno, forse pochi l'hanno notato.

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Come anche quello che è stato già detto la riqualificazione del cimitero. Quindi abbiamo toccato, hanno toccato vari settori che effettivamente sono stati trascurati nel corso degli anni. Detto questo penso che per quanto riguarda i debiti fuori bilancio è inutile aggiungere altro perché veramente ne abbiamo parlato tantissimo. Concordo con l'Assessore Luciano perché è veramente difficile mettere sullo stesso piano qualcosa che è avvenuto 15, 30 anni fa con altri tipi di errori. Detto questo il mio parere è favorevole, come penso anche quello di tutto il nostro gruppo. E chiudo qui l'intervento. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Armenise. Non ci sono altri interventi, quindi procediamo con la votazione. Si vota prima per l'emendamento. Lo facciamo per appello nominale. Prego Dottoressa. Votazione. SEGRETARIO GENERALE: 16 voti favorevoli, 7 contrari, 0 astenuti. PRESIDENTE: Quindi con 16 voti favorevoli, 7 contrari, 0 astenuti, l'emendamento è approvato. Si vota per l'immediata eseguibilità dell'emendamento. Favorevoli? 16. Contrari? 7. Astenuti? Nessuno. Quindi 16 voti favorevoli, 7 contrari, zero astenuti l'emendamento è immediatamente eseguibile. Votiamo adesso per il punto relativo al bilancio di previsione. Lo facciamo per appello nominale. Votazione. SEGRETARIO GENERALE: 16 voti favorevoli. 7 contrari, e 0 astenuti. PRESIDENTE: Quindi con 16 voti favorevoli, 7 contrari, zero astenuti il punto è approvato. Si vota per l'immediata eseguibilità. Lo facciamo per alzata di mano. Favorevoli? 16. Contrari? 7. Astenuti? Un attimo solo Consiglieri, stiamo terminando la votazione e poi c'è l'ultimo punto. Ci sono delle comunicazioni da parte del Sindaco. Quindi astenuti? Zero. 16 voti favorevoli, contrari, zero astenuti. Il provvedimento è immediatamente eseguibile.