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Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
1
sede FIVIZZANO
DOCUMENTO 15 MAGGIO (art.5 comma 2 D.P.R. 23/07/98 n. 323)
Anno Scolastico 2016/17
Classe 5^
Manutenzione e Assistenza Tecnica
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Lucia Baracchini
__________________________
Il documento firmato in originale è depositato presso gli uffici di segreteria
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
2
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA N.ORE DOCENTE FIRMA
Italiano 4 Canalini Michele
Storia 2 Canalini Michele
Inglese 3 Volpi Elena
Matematica 3 Mazzoni Giorgio
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
8 Americani Benedetto
Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni
3 Americani Benedetto
Laboratorio ed Esercitazioni pratiche ITP
3 Gasparo Rocco
Tecnologia Meccanica + ITP
3 Zannoni Elisa + Cipressini Luca
Scienze Motorie e Sportive
2 Bricchi Mario
IRC 1 Domenichelli Rina
Nel corso dell'anno scolastico ha coordinato la classe la prof.ssa Elena Volpi
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Lucia Baracchini
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
3
PROFILO PROFESSIONALE DEL CORSO
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Presentazione dell’Istituto
L’Istituto di Istruzione Superiore “A. Pacinotti” nasce nell’anno scolastico 2000/01 a seguito di
scelte conseguenti al piano nazionale di razionalizzazione scolastica, con l’accorpamento
dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “A. Pacinotti” e l’Istituto
Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “L. Fantoni”. L’Istituto “A. Pacinotti” è
accreditato quale Agenzia Formativa presso la Regione Toscana per la Progettazione e Formazione
post diploma ed è in possesso della certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001/2008 rilasciata
dall’Ente di certificazione ANCCP.
Corso ad indirizzo M.A.T.
Il Diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica (curvatura
elettrico-elettronica - IPE9) acquisisce conoscenze e competenze che gli permettono di lavorare
nell'installazione, manutenzione, rilevazione dei danni e riparazione di piccoli impianti civili,
industriali, anche del settore navale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”
consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.
1.comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;
2.utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche;
3.utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la
corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la
manutenzione;
4.individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati,
allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle
parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite;
5.utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le
regolazioni dei sistemi e degli impianti;
6.garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola
d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione;
7.gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per
offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Al termine di questo percorso il /la diplomato/a avrà altresì accesso a tutti percorsi universitari, potrà
proseguire gli studi nei corsi IFTS o nei corsi di formazione professionale post diploma.
Sbocchi professionali:
• partecipazione ai concorsi pubblici relativi alla professione
• lavorare in industrie meccaniche, elettriche, elettroniche e in aziende che si occupano di
impiantistica
• trovare impiego nel campo della manutenzione, installazione e commercializzazione di dispositivi
meccanici, elettrici, elettronici
• essere impiegato nella gestione del magazzino
• lavorare in modo autonomo
• inserirsi in aziende del settore produttivo e industriale.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
4
QUADRO ORARIO DEGLI ULTIMI TRE ANNI
AREA COMUNE III^ IV^ V^
Italiano 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua straniera (inglese) 3 3 3
Educazione fisica 2 2 2
Religione/Alternativa 1 1 1
Totale 15 15 15
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 5 5 8
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 5 5 3
Tecnologie elettro-elettroniche e Applicazioni 4 4 3
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 3
Totale
32 32 32
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5
1) INDAGINE CURRICOLARE DELLA CLASSE
Presentazione della classe
M=maschio
F=femmina
Iscritti alla stessa
classe
Iscritti da altra
classe
Promossi a
Giugno
Ammessi con
debito formativo
da recuperare a
fine Agosto
Non ammessi alla
classe successiva
o ritirati
III^ MAT 15 M 13 2
IV^ MAT 15 M 1 11 4 1 ritirato
V^ MAT 16 M 1 iscritto a seguito
di Esame di
idoneità
1 ritirato
Storia del triennio conclusivo
Variazione dei docenti in ciascuna disciplina negli ultimi tre anni
DISCIPLINA cl.3^ cl. 4^ cl.5^
Italiano A A B
Storia A A B
Inglese A A A
Matematica A A A
Ed. Fisica A B B
TTIM A B B
TMeA A B B
LEP A B B
TEEA A B B
IRC A A A
Legenda : A il primo docente B il secondo docente = materia non presente
EVOLUZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO (progressione, impegno, partecipazione,
metodo di lavoro…)
La classe 5^ M.A.T. di Fivizzano, composta nell'anno 2012 da 27 alunni, risultava costituita, nel
mese di settembre 2016, di 16 alunni ma uno di loro ha interrotto la frequenza al termine del primo
quadrimestre a seguito del suo trasferimento in altra città. Attualmente quindi gli alunni
regolarmente frequentanti sono quindici, tutti provenienti dalla classe quarta dello scorso anno
scolastico. In prevalenza, gli studenti hanno frequentato insieme il percorso scolastico fin dal primo
anno (tranne un alunno inseritosi all’inizio della classe quarta) per cui risultano affiatati e integrati
tra loro.
Il bacino territoriale da cui i ragazzi provengono è piuttosto ampio; molti risiedono in località
distanti diversi chilometri dalla scuola ed utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere l’Istituto.
Due alunni sono in possesso di diagnosi DSA fin dal primo anno; per entrambi sono stati predisposti
appositi Piani Didattici Personalizzati, con misure dispensative e strumenti compensativi così come
previsto dalla Legge 170/2010 e come emerge dai PDP che qui si intendono integralmente
ritrascritti. Tali documenti sono inseriti nei singoli fascicoli personali depositati presso la segreteria
didattica di questo Istituto.
La classe appare piuttosto eterogenea in quanto a impegno, preparazione e livello di maturità.
Si evidenziano così differenti fasce di livello:
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6
un gruppo di alunni dotati di discrete abilità rielaborative, preparazione di base e impegno
adeguati, che hanno saputo operare nel corso degli anni in modo autonomo, sviluppando un
certo senso critico, pur nelle differenze individuali
altri che, se pur capaci, a causa dell'impegno discontinuo, hanno acquisito conoscenze non
del tutto adeguate
altri ancora che, per carenze nello studio personale, lacune pregresse, debole motivazione e
limitato interesse nell’affrontare le attività proposte e gli argomenti nelle singole discipline,
manifestano, ad oggi, difficoltà a raggiungere e sviluppare livelli minimi di competenza.
Il comportamento è sempre risultato vivace ma corretto e piuttosto regolare la frequenza.
Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico la classe ha evidenziato comunque una maturazione ed una
incrementata motivazione in vista dell’Esame di Stato con un atteggiamento più consapevole ed un
impegno maggiore nello studio personale.
Si fa presente che nella classe si è registrato, nell’ultimo triennio, un rilevante turn over di buona
parte degli insegnanti. In particolar modo, proprio in quest'ultimo anno, si sono avvicendati docenti
diversi soprattutto per quanto concerne le materie di indirizzo; ciò, in qualche caso, è risultato di
ostacolo al dialogo educativo e, per alcuni docenti, è risultato difficoltoso svolgere i programmi
secondo i tempi ed i criteri indicati nelle diverse programmazioni di inizio anno.
I ragazzi, inizialmente diffidenti nei confronti dei nuovi professori, hanno comunque dimostrato uno
spirito di adattamento piuttosto buono rispetto alla fascia di età di appartenenza nonché alle
difficoltà contingenti in riferimento all'organizzazione del percorso didattico.
Tutti i docenti hanno sempre dimostrato disponibilità ad aiutare gli studenti con varie strategie
educative ed attività di recupero al fine di agevolare l’acquisizione degli apprendimenti e rendere più
costruttiva la partecipazione scolastica. La risposta della classe a tali sollecitazioni è stata,
complessivamente, positiva in quanto gli alunni hanno seguito le varie attività proposte durante le
ore di lezione in classe e svolto in modo adeguato il lavoro richiesto.
Sono stati a tal fine predisposti moduli aggiuntivi pomeridiani inerenti in particolare la materia
oggetto di seconda prova vale a dire Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione.
Nel mese di Maggio, a seguito del rientro in servizio di una docente dal periodo di astensione
obbligatoria per maternità, una volta accertato, per la stessa, il possesso dei requisiti previsti per la
classe di concorso A035, è stato previsto, in orario mattutino, un ulteriore sportello di supporto per
gli studenti per le materie Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione e Tecnologie
Elettrico – Elettroniche e applicazioni.
2) OBIETTIVI : sfera socio-affettiva e sfera cognitiva
I S D B O
Capacità di leggere, redigere ed interpretare testi e
documenti X
Capacità di collegare nuovi argomenti alle conoscenze
acquisite X
Capacità di utilizzare una lingua correttamente e
linguaggi specifici delle singole discipline X X
Capacità di produrre una relazione sintetica e coerente
sull’attività svolta, selezionando e organizzando le
informazioni
X
Capacità di organizzare dati in modo schematico X
Capacità di sostenere un punto di vista con argomenti
pertinenti X
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze X
Capacità di collegare argomenti di una disciplina o di
discipline diverse cogliendone le relazioni e i nessi X
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Capacità di utilizzare i mezzi, conoscenze, strumenti
della moderna tecnologia per la conduzione di ricerche
ed esperienze didattiche
X X
Capacità di relazionarsi positivamente e di lavorare in
gruppo X
I= insufficiente, S= sufficiente, D= discreto, B= buono, O= ottimo.
EDUCATIVI
Impegno ed applicazione allo studio
Nullo
Scarso qualche caso
Continuo
Adeguato x
Efficace
Frequenza
Quasi nulla
Discontinua
Accettabile x
Continua
RELAZIONALI
Alunni/Alunni
Indifferenti
Superficiali
Amichevoli x
Costruttivi
3) CONTENUTI
I contenuti disciplinari sono desumibili dai consuntivi di lavoro dei singoli docenti ed allegati al
presente documento.
4) PERCORSO DIDATTICO METODOLOGICO
Allo scopo di interagire con gli allievi e per favorire il conseguimento degli obiettivi, i docenti si sono
serviti di:
DISCIPLINE
Lezio
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Lezio
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e
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pero
So
ste
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*)
Italiano x x x x x x 2/3
Storia x x x x x x 2/3
Partecipazione al dialogo educativo
Di disturbo
Passiva
Da sollecitare
Attiva x
Propositiva
Metodo di studio
Disorganizzato qualche caso
Mnemonico
Parz. Organizzato
Adeguato x
Efficace/Autonomo
Alunni/Docenti
Difficili
Formali
Cordiali x
Collaborativi
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8
Inglese x x x x 2/3
Matematica x x 2/3
Tecnologie e Tecniche di Installazione e
Manutenzione
x x x x 2/3/4
Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni
x x x x 2/3/4
Laboratorio ed Esercitazioni pratiche
ITP
x x x x x x 1
Tecnologia Meccanica + ITP
x x x x 2/3
Scienze Motorie e Sportive
x x x
IRC x x x x
Nota(*): il C.d.C. ha affrontato il momento del recupero nelle seguenti forme: 1 = recupero personale; 2 =recupero durante le interruzioni didattiche programmate; 3 = recupero in itinere 4 = sportello didattico
5) MEZZI E STRUMENTI
DISCIPLINE
Lib
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Film
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Info
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Italiano x x x x x x
Storia x x x x x
Inglese x x x x x
Matematica x x
Tecnologie e Tecniche di
Installazione e Manutenzione
x x x x
Tecnologie Elettrico
Elettroniche e Applicazioni
x x x x
Laboratorio ed Esercitazioni pratiche ITP
x x x x x x
Tecnologia Meccanica + ITP
x x x
Scienze Motorie e Sportive
x
IRC x x x x x x
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9
6) SPAZI
DISCIPLINE
Au
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Au
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Au
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a
Italiano x x x
Storia x x x
Inglese x x x
Matematica x Religione x x x
Educazione fisica x x
Tecnol. Elettrico-elettron. e Appl.
x x x
Install. e Manutenzione x x x
Tecnol. Meccaniche x x x
Lab. Elettr. x x
Lab. Meccan. x x
7) INIZIATIVE COMPLEMENTARI/INTEGRATIVE E TEMPI DI REALIZZAZIONE
( es: progetti svolti, partecipazione ad eventi , uscite didattiche / visite aziendali ecc.)
Nel corso del triennio, la classe ha svolto con metodologia interdisciplinare, nell’ambito della
programmazione curricolare di ciascuna disciplina, le seguenti attività, che hanno caratterizzato
tutti gli insegnamenti e i comportamenti educativi:
Attività
1 Attività di orientamento
2 Stages aziendali
3 Partecipazioni a conferenze e spettacoli teatrali
4 Visite guidate e gite di più giorni
5 Progetti volti all’organizzazione di manifestazioni in collaborazione con Enti e soggetti esterni, per
promuovere la professionalità acquisita nel corso delle attività formative (“A due passi da casa”, “Fivizzano
e il libro”, “Pellegrini per due giorni”, “Illuminazione della Fontana di Piazza Medicea”)
6 “Africa chiama”
7 Corso sicurezza sul lavoro
8 Corso BLS/PBLS
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10
9 Gruppo sportivo
10 Progetto “Quotidiano in classe”
11 Progetti di educazione alla Salute e di Prevenzione delle dipendenze sui temi quali tabagismo,
tossicodipendenze, alimentazione, alcolismo, dipendenze e pericoli connessi alla tecnologia.
12 Attività di peer teaching rivolta agli alunni di classe prima MAT.
La programmazione di classe è stata finalizzata al raggiungimento degli obiettivi generali e
disciplinari stabiliti dagli ordinamenti. Attraverso l'attuazione dei piani di studio e la
realizzazione delle attività programmate, si è inteso perseguire, per ogni alunno, una preparazione
culturale e professionale coerente con il profilo di indirizzo.
In base al principio dell’autonomia gestionale e didattica, con riferimento all’attuale normativa che
regolamenta gli Istituti Professionali art. 4 del D.P.R. 275/99 sull’autonomia didattica in
applicazione delle linee di indirizzo del POF, sono stato adottati moduli orari da 51 minuti a
completamento dei quali si sono svolti, all'interno del monte ore settimanale, quattro moduli
aggiuntivi così come di seguito indicati:
1 modulo aggiuntivo di Materie Letterarie
1 modulo aggiuntivo di Matematica
1 modulo aggiuntivo di Inglese
1 modulo aggiuntivo di Tecnologia Meccanica a partire dalla metà del mese di Marzo in sostituzione
di un modulo aggiuntivo di Educazione Fisica.
Uscite didattiche nell’ultimo anno:
Visita al MOTOR SHOW di Bologna
Percorso lungo la Via Francigena
Partecipazione al Festival dei Giovani di Gaeta
Partecipazione allo spettacolo teatrale “Così è se vi pare” presso il Teatro La Rosa di Pontremoli.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINE
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Tra
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Italiano x x x x x x x
Storia x x x x x x x
Inglese x x x x
Matematica x x x x x
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11
Tecnologie e Tecniche di
Installazione e Manutenzione
x x x x x x x
Tecnologie Elettrico
Elettroniche e Applicazioni
x x x x x x x
Laboratorio ed
Esercitazioni pratiche ITP
x x x x x x x x
Tecnologia Meccanica +
ITP
x x x x x x x x
Scienze Motorie e Sportive
x x x
IRC x x x
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12
9) VALUTAZIONE VOTO DI CONDOTTA
Il voto in condotta viene attribuito dal Consiglio di Classe in base della seguente tabella deliberata
dal Collegio dei Docenti
Attribuzione Voto
Tenendo conto della classe di frequenza, lo studente si segnala per la presenza dei seguenti elementi
10 (dieci)
Rispetto scrupoloso del Regolamento d'Istituto. Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza. Frequenza assidua alle lezioni e agli stage (un numero minimo di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne.
9 (nove)
Rispetto scrupoloso del Regolamento d'Istituto. Comportamento responsabile e collaborativo nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza. Frequenza assidua alle lezioni e agli stage (un numero minimo di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne.
8 (otto)
Rispetto del Regolamento d'Istituto. Comportamento corretto per responsabilità e collaborazione. Frequenza regolare alle lezioni e agli stage (un limitato numero di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Interesse e partecipazione generalmente attiva alle lezioni. Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.
7 (sette)
Episodiche inadempienze nel rispetto del Regolamento d'Istituto. Comportamento complessivamente accettabile per responsabilità e collaborazione. Frequenza abbastanza regolare alle lezioni e agli stage (un limitato numero di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Selettivo interesse e partecipazione alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Sufficiente svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.
6 (sei)
Frequenti inadempienze nel rispetto del Regolamento d'Istituto. Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione. Frequenza irregolare alle lezioni e agli stage (un elevato numero di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Poco interesse e partecipazione passiva alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche.
5 (cinque)
Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica. Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile. Frequenza alle lezioni sporadica e agli stage. Disinteresse e occasionale partecipazione alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Mancato svolgimento delle consegne.
4 (quattro)
Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni. Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile. Sporadica frequenza alle lezioni e non regolare agli stage(fatta esclusione per motivi di salute) Totale disinteresse e atteggiamenti di disturbo che impediscono il regolare svolgimento delle lezioni e dell’attività di alternanza scuola lavoro. Mancato svolgimento delle consegne.
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13
10) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTILa definizione dei criteri per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza-abilità sono quelli di conoscere
e comprendere gli elementi essenziali di ciascuna disciplina e possedere un linguaggio specifico adeguato. Da
tener presente come punto di riferimento le effettive condizioni di partenza giudicandone realisticamente i
progressi ottenuti.
I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF.
CONOSCENZE
SPECIFICHE
Conosce gli argomenti trattati in modo:
a) nullo/ molto limitato / scorretto
b) spesso errato, parziale e frammentarioc) superficiale o settoriale
d) non approfondito, ma non errato
e) buone conoscenzef) omogeneo, completo, approfondito
1 – 3
4
5 6
7
8 – 10
COMPETENZE
ESPOSITIVA
Utilizza il linguaggio specifico in modo:
a) scorretto o inadeguato b) difficoltoso e non usa il linguaggio specifico
c) non sempre corretto
d) semplice ma appropriatoe) corretto e con terminologia appropriata
f) sicuro, articolato, fluido, con contributi personali
1 – 3 4
5
6 7
8 – 10
COMPETENZA
ORGANIZZATIVA
Esprime opinioni personali e le argomenta:
a) quasi maib) in modo impreciso e approssimato, spesso errato
c) poche volte e con esitazioni
d) in modo semplice, ma accettabilee) in modo significativo e autonomo
f) in modo sicuro ed efficace, originale
1 – 3 4
5
6 7
8 – 10
COMPETENZA
APPLICATIVA
Utilizza le conoscenze acquisite in modo:
a) parziale o impreciso
b) difficoltoso
c) insicuro d) semplice, ma consapevole
e) chiaro
f) sicuro e corretto
1 – 3
4
5 6
7
8 – 10
CAPACITÀ LOGICHE DI
COLLEGAMENTO
Stabilisce collegamenti tra concetti e campi disciplinari
diversi, tra teoria e pratica:
a) quasi mai, mancando di capacità di autonomia
b) con difficoltà e spesso in modo errato
c) con esitazione e scarsa efficacia
d) in modo semplice ma funzionalee) con buona correttezza
f) in modo articolato, approfondito e motivato
1 – 3
4
5
6 7
8 – 10
CAPACITÀ DI
DISCUSSIONE E
APPROFONDIMENTO
Tiene conto di punti di vista diversi, analizza, compara,
valuta, problematizza:
a) con scarsa competenza, e con gravi difficoltà
espressive
b) con esitazione e spesso in modo scorrettoc) in modo poco adeguato, e non sempre appropriato
d) in modo adeguato, riuscendo ad esaminare gli aspetti
principali di un argomento e) con buona correttezza e autonomia
f) con competenza e approfondimento, e contributi personali
1 – 3
4 5
6
7
8 – 10
11) PREPARAZIONE ALLE PROVE D'ESAME
In preparazione dell’esame di Stato sono state effettuate esercitazioni sulle tre prove scritte. In
particolare per la prima prova sono state sviluppate esercitazioni sulle diverse tipologie previste
dalla normativa; le simulazioni hanno avuto la durata di 6 ore. Lo stesso dicasi per le simulazioni
relative alla seconda prova scritta: Manutenzione e assistenza tecnica. Infine sono state effettuate
due simulazioni per la terza prova scritta: la prima secondo la tipologia mista B+C, due quesiti a
risposta aperta + quattro a risposta multipla, mentre la seconda simulazione è avvenuta secondo la
tipologia C, sei quesiti con risposta a scelta multipla; le simulazioni di terza prova sono state della
durata di 90 minuti (B+C) e 45 minuti (C), come risulta in maniera più analitica nei paragrafi
successivi del presente documento.
Prima simulazione prima prova scritta in data: 15/12/2016
Prima simulazione seconda prova scritta in data: 31/03/2017
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14
Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla sola curvatura per l’acquisizione della qualifica della qualifica nell’arco del triennio
ore
Lezioni dedicate all’insegnamento delle competenze di base
350
Lezioni teoriche dedicate all’insegnamento delle competenze tecnico-professionali
562
Laboratori di pratica professionale 528
Apprendimento in contesto lavorativo (minimo 360 ore)
360
Totale (a+b+c+d) 1800
Prima simulazione terza prova scritta in data 21/03/2017
Seconda simulazione prima prova scritta in data: 03/04/2017
Seconda simulazione seconda prova scritta in data: 21/04/2017
Seconda simulazione terza prova scritta in data: 27/04/2017
Nella prima e nella seconda simulazione, le materie inserite nella terza prova sono state: Storia,
Inglese, Matematica, Tecnologie elettro-elettroniche e applicazioni, Laboratori tecnologici ed
esercitazioni.
Valutazione delle simulazioni
I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e capacità
manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli. La valutazione di
tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite griglie che si allegano al
presente documento. I quesiti proposti agli studenti sono allegati al presente documento e ne
costituiscono parte integrante.
Dai risultati delle prove la simulazione della tipologia C è risultata quella più confacente alla
preparazione degli alunni.
12) I.e.F.P.
Tutti gli alunni attualmente frequentanti sono stati ammessi a sostenere l' Esame di qualifica IeFP.
E' risultato idoneo n° 14 alunni – compreso l'alunno ritirato.
Non è risultato idoneo n° 2 alunni.
Il progetto, realizzato nel triennio 2012/13, 2013/14, 2014/15, ha previsto la seguente articolazione:
Gli stage (punto d) sono stati effettuati presso aziende elettriche del territorio.
13) ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Il percorso di ASL è stato articolato tra formazione presso realtà produttive, formazione in aula e
partecipazione a visite guidate e convegni/conferenze di carattere professionale. Trattandosi di
classe quinta e quindi non inserita all'interno del Percorso di Alternanza Scuola Lavoro così come
previsto dalla Legge 107, ha seguito un percorso comunque improntato su una modalità di
apprendimento utile al collegamento tra la formazione in aula e l’esperienza pratica; il collegamento
tra l’istituzione scolastica e il mondo del lavoro, ha favorito l’orientamento degli allievi
valorizzandone interessi, attitudini e vocazioni personali; tutte le conoscenze acquisite nei percorsi
scolastici sono state arricchite con competenze direttamente spendibili nel mercato del lavoro.
Gli obiettivi dei suddetti percorsi sono stati quelli di formare studenti che imparino ad imparare per
tutto l’arco della vita (lifelong-learning) nonché di stimolare la curiosità degli studenti e avvicinarsi
al mondo del lavoro in maniera attiva e propositiva.
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14) ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE CERTIFICATE (per l'attribuzione del credito
formativo)
I documenti che attestano la partecipazione ad attività extrascolastiche fra quelle deliberate al
Collegio dei Docenti, verranno consegnate ed acquisite dal C. di C. nel corso dell'ultima riunione.
Nota: Ogni altra informazione è desumibile dal fascicolo personale degli studenti a disposizione
della Commissione d’esame.
ALLEGATI:
Due simulazioni prima prova scritta di Italiano
Griglia di valutazione prima prova scritta di Italiano
Due simulazioni della seconda prova scritta (Tecnologie e Tecniche di Installazione e
Manutenzione)
Griglia di valutazione seconda prova scritta
Due simulazioni terza prova scritta (la prima Tipologia Mista B+C; la seconda Tipologia C)
Griglia di valutazione terza prova scritta Tipologia B+C
Griglia di valutazione terza prova scritta Tipologia C (punteggio da attribuire ad ogni quesito)
Consuntivi di lavoro dei singoli docenti. I modelli cartacei firmati e sottoscritti dai rappresentanti
degli studenti unitamente alla relazione sulla classe dei singoli docenti sono stati depositati presso
la segreteria di questo istituto.
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PREPARAZIONE ALLE PROVE D’ESAME
PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA
P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.
A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato. Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato! Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare. E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo. Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella.
Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8 settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce, cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra.
Comprensione del testo
Riassumi sinteticamente il contenuto del brano.
Analisi del testo
2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano.
2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare qualcuno nel testo?
2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede?
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Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione o ingresso nella vita adulta.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’ articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.
V. Van Gogh, La lettrice di romanzi, H. Matisse, La lettrice in abito bianco E. Hopper, Chair car, olio su tela, 1888 e giallo, 1919 olio su tela, 1965
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per piú fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante,
DOCUMENTI
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135 questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)
«Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?”
Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita. Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro? Pubblico: Ma la parola vita non è vita. Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»
Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984
«Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.»
Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007
«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. […] Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita. […] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o “conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la scienza.»
Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.
DOCUMENTI
«L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”. Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.» Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo,
Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009)
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«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti problemi del pianeta. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.» Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica,
Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)
«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.»
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà
DOCUMENTI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»
Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano
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allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia
mai stata superata.» Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.»
Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo
della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste
opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»
Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla maleducazione.
Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle nuove tecnologie.» Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento proposto, il significato morale e civile di questo episodio.
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“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi del risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in un'invincibile speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra disastrosa.
Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.”
(trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso della quale meritò due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia. Promosso generale di brigata nell’ aprile 1943, fu nominato vicecomandante della divisione corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte a i combattimenti intorno a Roma nei giorni immediatamente successivi all’ otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una intensa attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari sbandati ma ancor a fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e imprigionato nelle carceri di via Tasso a Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine. (adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […] La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io
un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta,
retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato
scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché
placet experiri e per vedere l’effetto che fa.
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal
mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il
mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti;
perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.
Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente
lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo
stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a
chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo
diventa più lungo.
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale,
un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di
tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri
contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si
faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.
Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di
borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni
possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una
regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di
possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi
scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e
devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come
sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a
scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano
qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi
sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla
esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e
avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica.
A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi,
racconti, saggi, articoli e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»
dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di
comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture
considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un
paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha
tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo
d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il
vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
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2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta
di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega
l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro
da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,
proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua
formazione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Piacere e piaceri. DOCUMENTI
«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato.
Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti,
ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una
oscura inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo
dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il
desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro
cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la
fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di
loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico
d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto
l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una
esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi
respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione
succedevano agli eccessi della sensualità.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)
Sandro BOTTICELLI
Nascita di Venere, circa 1482-85
Pablo PICASSO
I tre musici, 1921
Henri MATISSE
La danza, 1909-10
«Piacer figlio d’affanno; <Volti al travaglio
gioia vana, ch’è frutto come una qualsiasi
del passato timore, onde si scosse fibra creata
e paventò la morte perché ci lamentiamo noi?
chi la vita abborria; Mariano il 14 luglio 1916»
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
24
onde in lungo tormento, Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916
fredde, tacite, smorte,
sudàr le genti e palpitàr, vedendo «Il primo sguardo dalla finestra il mattino
mossi alle nostre offese il vecchio libro ritrovato
folgori, nembi e vento. volti entusiasti
O natura cortese, neve, il mutare delle stagioni
son questi i doni tuoi, il giornale
questi i diletti sono il cane
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena la dialettica
è diletto fra noi. fare la doccia, nuotare
Pene tu spargi a larga mano; il duolo musica antica
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto scarpe comode
che per mostro e miracolo talvolta capire
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana musica moderna
prole cara agli eterni! assai felice scrivere, piantare
se respirar ti lice viaggiare
d’alcun dolor: beata cantare
se te d’ogni dolor morte risana.» essere gentili.» Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54, Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55 ,
1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992)
«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È
immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal
razionale ed è irrazionale.» Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006
«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la
giustizia, la bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta.
Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma
non vedete voi il circolo eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai
non finisce? Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del
mondo. Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e,
rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze
di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano
soltanto un’individualità morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare
queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUM ENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi
sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il
perseguimento della Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte
della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel
momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano
(almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il
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25
loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo
fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza
poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e
lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della
sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore
delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di
qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale»
sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si
allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente
allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso
periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti
dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline
come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più
comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò
che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci
riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono
diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni
dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece
che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente
nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da
depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e
sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.
Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici
occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della
credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni
sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o
generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che
quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso
totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il
Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo
oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal
momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso
finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se
stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità
potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader. DOCUMENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di
questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica,
morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti
con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il
fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore
gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi).
Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere!
(Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925
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(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio
1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati
ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio,
dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della
società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli,
illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi
aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono.
Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però,
vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte
politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena
mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù.
Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre
decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando
la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è
inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del
PCI, Roma, 22-24 maggio 1947
(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)
«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un
limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo
che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori
conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un
rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi
spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani.
Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro
per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione
comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se
stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione
della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei
partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed
aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969
(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli
esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello
Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato,
poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto,
un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le
generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si
caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre
sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o
rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella
propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò
che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre
più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991
(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
2. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI
«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora
pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita
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27
fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la
ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe
portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto
pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le
aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati,
all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)
«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati,
furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la
natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile
addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al
1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che
certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per
esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici
ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura
extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A
quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano
efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino
2008
«Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti
i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il
fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda
fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)
«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una
specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che
abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o
lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che
la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti,
anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile
dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno
se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario
futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie
di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece
saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un
prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora
misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi
della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più
significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose
più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere
insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo
un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo
di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi
dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere
vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione,
come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos
primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante
della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella
dignità di cui la scienza li ha derubati.»
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed.
1994)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo»
al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe,
dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa
vicenda del confine orientale”.
Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al
Trattato di Osimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di
beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare
la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.
Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea.
Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto
musicale. __________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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GRIGLIE DI CORREZIONE
1^ PROVA
Tipologia A (analisi del testo)
a) CORRETTEZZA E PROPRIETA’ NELL’USO DELLA LINGUA
Punti
Gravi e numerosi errori morfo-sintattici, ortografici e numerose improprietà lessicali 0,25
Gravi errori morfosintattici, numerose improprietà lessicali e errori ortografici 1
Alcuni errori morfo-sintattici-ortografici e improprietà lessicali 1,5
Generale correttezza, pur in presenza di improprietà lessicali e qualche errore ortografico 1,75
Generale correttezza, pur in presenza di ripetute improprietà lessicali 2
Generale correttezza e proprietà, pur in presenza di rari o lievi errori e improprietà lessicali 2,5
Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale 3
Correttezza morfosintattica, proprietà lessicale, terminologia specifica e fluida del discorso 4
b) COMPRENSIONE
Punti
Scarsa comprensione del testo 0,25
Fraintendimenti del testo 1
Insufficiente comprensione del testo 1,5
Parziale comprensione del testo 2
Comprensione sostanziale del testo 2,5
Buona comprensione del testo 3
Comprensione del testo completa e dettagliata 3,5
c) ANALISI
Punti
Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)
/tecniche narrative / teatrali 0,5
Scarso riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)/ tecniche
narrative /teatrali 1
Insufficiente riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggi)/
tecniche narrative /teatrali 1,5
Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)
/tecniche narrative / teatrali 2
Riconoscimento sufficiente dei principali aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica,
linguaggio)/ tecniche narrative / teatrali 2,5
Riconoscimento completo degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)/
tecniche narrative / teatrali 3
Riconoscimento completo e puntuale degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica,
linguaggio) /tecniche narrative / teatrali 3,5
d) INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI
Punti
Contenuto e interpretazione scarsi 0,5
Contenuto gravemente insufficiente e debolmente legato al testo; interpretazione inadeguata 1
Contenuto insufficiente e debolmente legato al testo; interpretazione parzialmente inadeguata 1,5
Contenuto parzialmente legato al testo; interpretazione non sempre adeguata 2
Contenuto sufficiente e complessivamente legato al testo; interpretazione nel complesso adeguata 2,5
Contenuto buono e legato al testo; interpretazione nel complesso adeguata 3
Contenuto ottimo e legato al testo con argomentazioni sicure e adeguate; interpretazione corretta e originale 4
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Tipologia B (saggio breve e articolo di giornale)
a) CORRETTEZZA E PROPRIETÀ NELL’USO DELLA LINGUA
B) COERENZA E COESIONE DEL DISCORSO
Punti
Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,25
Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,5
Insufficiente lo sviluppo logico del discorso, la coesione e la coerenza 1
Parziale sviluppo logico del discorso pur con qualche disomogeneità 1,5
Sufficiente sviluppo logico del discorso pur con qualche disomogeneità 2
Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione 2,5
C) PERTINENZA RISPETTO ALLA TIPOLOGIA DI SCRITTURA E ALLE CONSEGNE
Punti
L’elaborato non è assolutamente pertinente; non risponde affatto ad alcuna delle consegne
(interpretazione, confronto dei documenti rispetto delle 5 W) 0,25
L’elaborato è in parte pertinente; risponde a qualche consegna ( interpretazione, confronto dei documenti
rispetto delle 5 W) 1
L’elaborato è in parte pertinente; risponde superficialmente alle consegne 1,5
Parziale pertinenza rispetto alla tipologia; consegne solo in parte soddisfacenti 2
L’elaborato è pertinente e risponde alle consegne con omogeneità 2,5
L’elaborato è pertinente e completo rispetto alle consegne 3
d)CONOSCENZA E CONCETTI
Punti
Mancanza di osservazioni, conoscenze e idee scarse 0,5
Osservazioni limitate e non sempre esatte; conoscenze e idee superficiali e non sempre esatti; luoghi comuni 1
Osservazioni , conoscenze e idee parziali 1,5
Osservazioni sufficientemente motivate; conoscenze e idee non approfondite ma pertinenti 2
Osservazioni motivate; conoscenze documentate;concetti significativi e pertinenti 2,5
Osservazioni personali; conoscenze documentate e approfondite; concetti di apprezzabile spessore 3
e) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI E ARGOMENTAZIONI
Punti
Assenti gli apporti critici e personali e l’argomentazione 0,25
Scarsa presenza di apporti critici personali, comunque sviluppati in modo incerto; argomentazione debole 1
Insufficiente presenza di apporti critici e di argomentazione 1,5
Presenza di apporti critici e/o personali seppure appena sviluppati; riflessioni generiche 2
Si possono rintracciare un punto di vista personale e qualche indicazione critica, presenza di spunti
argomentativi
2,5
Sono delineati un punto di vista personale chiaro, giudizi critici motivati che rivelano profondità di visione,
buono sviluppo argomentativo
3
Punti
Gravi, numerosi, e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, lessicale, sintattico 0,25
Numerosi errori morfologici, lessicali, sintattici e errori ortografici 0,5
Alcuni errori morfosintattici ed ortografici, numerose improprietà lessicali, forma non sempre scorrevole 1
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico ed ortografico; elaborato non sempre scorrevole
1,25
Alcuni errori di forma e ripetuti errori in ambito linguistico; elaborato non sempre scorrevole 1,5
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; elaborato nel complesso sufficientemente scorrevole e corretto dal punto di vista linguistico
2
Improprietà o imprecisioni formali assenti o di lieve entità; elaborato nel complesso scorrevole; scelte stilistiche adeguate
2,5
Esposizione corretta; scelte linguistiche efficaci; ottima proprietà di linguaggio 3
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31
Tipologia C (tema di argomento storico)
a) CORRETTEZZA E PROPRIETÀ NELL’USO DELLA LINGUA
Punti
Gravi e numerosi errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali 0,25
Numerosi errori morfosintattici, lessicali e ortografici gravi 0,5
Alcuni errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali; elaborato non sempre scorrevole 1
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico ed ortografico; l’elaborato presenta numerose
ripetizioni e non sempre risulta scorrevole
1,25
Alcuni errori di forma e sporadici errori in ambito linguistico; l’elaborato presenta numerose ripetizioni e non
sempre risulta scorrevole
1,5
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; elaborato non sempre scorrevole ma nel
complesso sufficientemente corretto dal punto di vista espressivo
2
Improprietà o imprecisioni formali assenti o lieve entità; elaborato nel complesso scorrevole; scelte stilistiche
adeguate
2,5
Esposizione corretta; scelte linguistiche efficaci; buona o ottima proprietà di linguaggio 3
B) COERENZA E COESIONE DEL DISCORSO
Punti
Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,25
Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,5
Insufficiente lo sviluppo logico del discorso, la coesione e la coerenza 1
Presenza parziale di un filo logico, coerenza e coesione adeguate 1,5
Coerenza logica degli elementi del discorso; sufficiente coesione 2
Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione 2,5
Discorso ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche 3
c) PERTINENZA RISPETTO ALLE RICHIESTE DELLA TRACCIA
Punti
L’elaborato non risponde alle richieste della traccia 0,25
L’elaborato risponde a qualche richiesta della traccia 1
L’elaborato risponde superficialmente alle richieste della traccia 1,5
L’elaborato è pertinente rispetto alla tipologia; consegne solo in parte soddisfacenti 2
L’elaborato risponde alle richieste con omogeneità 2,5
Sviluppo completo e originale delle richieste 3
D) CONOSCENZA E CONCETTI
Punti
Mancanza di osservazioni, conoscenze e idee scarse 0,5
Osservazioni e conoscenze limitate e non sempre esatte, idee superficiali 1
Osservazioni talvolta motivate; conoscenze e idee non approfondite 1,5
Osservazioni talvolta motivate; sufficienti conoscenze e idee 2
Osservazioni motivate; conoscenze documentate; concetti significativi e pertinenti 2,5
Osservazioni personali; conoscenze approfondite e concetti di apprezzabile spessore 3
E) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI E ARGOMENTAZIONE
Punti
Assenza di apporti critici personali, 0,25
Scarsa presenza di apporti critici personali, comunque sviluppati in modo incerto; argomentazione debole 1
Insufficiente presenza di apporti critici personali ed argomentazioni 1,5
Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico, seppure appena sviluppati 2
Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico; presenza di spunti argomentativi 2,5
Sono delineati un punto di vista personale chiaro, giudizi critici motivati, elementi argomentativi che
rilevano profondità di visione, buono sviluppo argomentativo
3
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32
Tipologia D (tema di ordine generale)
a) CORRETTEZZA E PROPRIETÀ NELL’USO DELLA LINGUA
Punti
Gravi e numerosi errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali 0,25
Numerosi errori morfosintattici, lessicali e ortografici gravi 0,5
Alcuni errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali; elaborato non sempre scorrevole 1
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico ed ortografico; l’elaborato presenta numerose
ripetizioni e non sempre risulta scorrevole
1,25
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; l’elaborato presenta numerose ripetizioni e non
sempre risulta scorrevole
1,5
Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; elaborato non sempre scorrevole ma nel
complesso sufficientemente corretto dal punto di vista espressivo
2
Improprietà o imprecisioni formali assenti o lieve entità; elaborato nel complesso scorrevole; scelte stilistiche
adeguate
2,5
Esposizione corretta; scelte linguistiche efficaci; buona o ottima proprietà di linguaggio 3
b) COERENZA E COESIONE DEL DISCORSO
Punti
Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,25
Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,5
Insufficiente lo sviluppo logico del discorso, la coesione e la coerenza 1
Presenza parziale di un filo logico, coerenza e coesione adeguate 1,5
Coerenza logica degli elementi del discorso; sufficiente coesione 2
Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione 2,5
Discorso ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche 3
c) PERTINENZA RISPETTO ALLE RICHIESTE DELLA TRACCIA
Punti
L’elaborato non risponde alle richieste della traccia 0,25
L’elaborato risponde in parte alle richieste della traccia 1
L’elaborato risponde superficialmente alle richieste della traccia 1,5
L’elaborato è pertinente rispetto alla tipologia; consegne solo in minima parte soddisfacenti 2
L’elaborato risponde alle richieste seppure con omogeneità 2,5
Sviluppo completo e originale delle richieste 3
d) CONOSCENZA E CONCETTI
Punti
Mancanza di osservazioni, conoscenze e idee scarse 0,5
Osservazioni e conoscenze limitate e non sempre esatte e idee talvolta superficiali 1
Osservazioni talvolta motivate; conoscenze e idee non approfondite 1,5
Osservazioni talvolta motivate; sufficienti conoscenze e idee 2
Osservazioni motivate; conoscenze documentate; concetti significativi e pertinenti 2,5
Osservazioni personali; conoscenze approfondite e concetti di apprezzabile spessore 3
e) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI E ARGOMENTAZIONE
Punti
Assenza presenza di apporti critici personali, 0,25
Scarsa presenza di apporti critici personali, comunque sviluppati in modo incerto; argomentazione debole 1
Insufficiente presenza di apporti critici personali ed argomentazioni 1,5
Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico, seppure appena sviluppati 2
Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico; presenza di spunti argomentativi 2,5
Sono delineati un punto di vista personale chiaro, giudizi critici motivati, elementi argomentativi che rilevano
profondità di visione, buono sviluppo argomentativo
3
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33
CORRISPONDENZA TRA LIVELLI E PUNTEGGIO In decimi In quindicesimi
I Nullo 1-2 1,5-3
II Scarso 3- 3½ 4-5
III Gravemente Insufficiente 4- 4½ 6-7
IV Insufficiente 5- 5½ 8-9
V Sufficiente 6 10
VI Discreto 7 11
VII Buono 7½- 8 12-13
VIII Ottimo 9 14
IX Eccellente 10 15
Se la misurazione della prova comporta un numero decimale, questo sarà arrotondato per difetto se inferiore o pari a 0,49, per eccesso
se pari o superiore a 0,50
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34
PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO
FIVIZZANO 31/03/2017
MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E
MANUTENZIONE
ALUNNO: ……………………………………………….
PRIMA PARTE
Un’azienda petrolchimica ha un reparto di lavorazioni in cui si possono generare dei vapori che, se a grosse
concentrazioni, possono risultare nocivi per la salute.
Per migliorare la qualità dell’aria ed evitare che la concentrazione di questi vapori non raggiungano mai il limite di
pericolosità e non esistendo altre soluzioni, si vuole che un impianto di aspirazione provveda all’estrazione dei vapori e
li invii ad una centrale di purificazione dell’aria prima di rimetterla in atmosfera.
Progettare un controllore a PLC con le seguenti caratteristiche:
All’accensione della lavorazione che dà luogo alla generazione di vapori, l’aspiratore si accende e si spegne dopo 10 minuti
Al termine dei 10 minuti l’aspiratore inizia un ciclo di partenze e di arresti così definito: 10 minuti di avvio e 15 minuti di fermo; il ciclo si ferma solamente quando viene spento il ciclo di lavorazione.
Durante il funzionamento un sensore controlla lo stato dell’aria; se il valore del vapore supera un certo livello, indipendentemente dal ciclo attiva la ventola di aspirazione ausiliaria e lo segnala con una lampada rossa e una sirena.
Realizzare:
lo schema unifilare
lo schema Ladder
fare delle tabelle che descrivano i componenti utilizzati nei due circuiti e descriva a parole il loro funzionamento.
SECONDA PARTE
In caso di arresto dell’aspiratore (azionato da un motore elettrico) principale quali possono essere le ipotesi da cui partire per cercare di ripristinare il suo funzionamento?
Indicare i parametri di configurazione dei temporizzatori dei PLC
A seguito dell’intervento l’operatore intervenuto è obbligato a rilasciare la dichiarazione di conformità secondo il D.L. 37/08?
Ipotizzare di programmare l’intervento, indicare quali sono le operazioni da effettuare per mettere in sicurezza il posto di lavoro e alcuni DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) da utilizzare durante l’intervento.
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35
SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO
FIVIZZANO 21/04/2017
MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E
MANUTENZIONE ALUNNO: …………………………………………………………………...
PRIMA PARTE
In un capannone industriale l’impianto elettrico con connessione alla rete elettrica del distributore di tipo “TT”, è stato
realizzato in data anteriore al 1990 e deve essere adeguato.
Il candidato, fatte le opportune ipotesi e verifiche,
facendo riferimento agli allegati (“A” documentazione esistente e
“B” tabella di calcolo delle c.d.t. dei cavi),
supponendo che la potenza impegnata (a pieno carico) non subisca modifiche e che il cosφ sia pari a 0,8 per tutti
gli utilizzatori,
verifichi:
* se la sezione del montante è adeguata
* se la sezione della linea 5 è corretta o può essere modificata
* se l’intervento è soggetto al progetto e se è necessario, a seguito dell’intervento, la redazione della dichiarazione
di conformità come richiesto dal D.L. 37/08.
provveda:
* alla realizzazione di un nuovo Quadro Generale,
* alla realizzazione di un eventuale nuovo quadro nel rispetto delle attuali norme (CEI 64-8)
SECONDA PARTE
Descrivere le attività da effettuare per mettere a norma l’impianto
Indicare le caratteristiche che differenziano i sistemi di alimentazione TT, TN e IT
Facendo riferimento alle tabelle riportate a seguito, calcolare la potenza convenzionale (di un impianto così
definito:
• n° 2 m.a.t. da 5 kW, trifase 4 poli
• n° 1 m.a.t. da 10 kW, 4 poli
• n° 2 macchine utensili da 2 kW monofase
Dato il seguente circuito alimentato da una tensione monofase con tensione V = 220V e frequenza f = 50 Hz,
calcolare:
• la corrente “I” sia sotto forma di numero complesso (forma binomia)
• la corrente “I” come modulo e fase
• lo sfasamento tra tensione e corrente
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36
Dove:
R = 120 Ω
L = 0,7 H
C = 50 µF
TABELLE da utilizzare per seconda parte
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38
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA – I° PARTE
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
PARAMETRI ED
INDICATORI
LIVELLO DI PRESTAZIONE PUNTEGGIO
1. PADRONANZA
DELLA
LINGUA/LINGUAGGI
a) Esposizione articolata, fluida terminologicamente
precisa
2
b) Esposizione semplice con terminologia generalmente
adeguata 1
c) Esposizione confusa con errori terminologici 0,5
2. CONTENUTO
-Conoscenze
-Comprensione
/Applicazione
-Competenze Professionali
-Capacità di calcolo
a) Conoscenze complete e approfondite, piena
comprensione argomento applicazione ottima 5
b) Conoscenze pertinenti ed esaurienti, piena
comprensione dell’argomento buona applicazione 4,5
c)
Discreto bagaglio delle conoscenze, comprensione
dell’argomento, applicazione corretta delle
conoscenze
4
d)
Conoscenza dei temi fondamentali, globale
comprensione degli argomenti, uso sufficiente
corretto delle conoscenze
3,5
e)
Conoscenze generiche poco approfondite, parziale
comprensione dell’argomento, uso parziale delle
conoscenze acquisite
3
f) Conoscenze frammentarie e superficiali,
comprensione e applicazione spesso inadeguata 2,5
g)
Conoscenze frammentarie e lacunose, scarsa
comprensione dell’argomento, scarsa applicazione
delle conoscenze
1,5
h) Tematica non centrata, conoscenze pressoché nulle,
applicazione inadeguata 0,5
3. ORGANIZZAZIONE
-Coerenza e organicità
-Controllo di procedure -
Opportunità e
giustificazione delle scelte
a)
Sviluppo consequenziale dell’argomento;
collegamenti efficaci e significativi, rispetto di
eventuali vincoli; presenza di elementi di merito
(giudizio, idee, soluzioni personali, elementi di
criticità e originalità)
3
b) Sviluppo logico del discorso con collegamenti/scelte
coerenti 2,5
c) Impostazione sintetica, sviluppo non sempre coerente
del discorso 1,5
d) Percorso confuso e gravemente incoerente 0,5
TOTALE MASSIMO 10 PUNTI
La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 7/10
Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5
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39
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA – 2° PARTE – QUESITO 1
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
PARAMETRI ED INDICATORI PUNTEGGIO
Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate) 2,5
Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate) 2
Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali) 1,5
Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0,8
Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze eventuali) 0,2
TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA – 2° PARTE – QUESITO 2
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
PARAMETRI ED INDICATORI PUNTEGGIO
Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate) 2,5
Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate) 2
Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali) 1,5
Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0,8
Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze eventuali) 0,2
TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI
La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 3/5
Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5
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40
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA B+C
STORIA
COGNOME ____________________________NOME_________________________________
1) Descrivi le tappe più importanti del primo dopoguerra (Conclusione).
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
2) Racconta la Rivoluzione russa nei suoi momenti essenziali.
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
SCEGLI LA RISPOSTA CORRETTA
Durante il “Biennio rosso”, tra il 1919 e il 1920…
a) … la protesta più clamorosa, nel settembre 1920, fu data dalle manifestazioni popolari che si tennero nelle
piazze di Milano, Torino e Genova.
b) … la protesta più clamorosa, nel settembre 1920, fu l’occupazione di molte fabbriche, da parte degli
operai, di Milano, Torino e Genova.
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41
c) … la protesta più clamorosa fu l’assemblea di un gruppo secessionista di socialisti che diede vita alla
nascita del Partito Comunista.
d) … la protesta più clamorosa fu l’occupazione delle terre da parte dei contadini e la nascita delle prime
forme di soviet in Italia.
Anno di conclusione della lotta per l’indipendenza dell’Irlanda.
a) 1919
b) 1920
c) 1921
d) 1922
Che cosa indica il termine “ustascia”?
a) Il movimento ultranazionalista austriaco, guidato dal cancelliere Engelbert Dollfuss.
b) Designa gli appartenenti al movimento nazionalista e fascista croato, facente capo al croato Ante Pavelić.
c) Designa gli appartenenti al movimento indipendentista dei Turchi alla fine della Prima mondiale.
d) È il termine slavo che indica il “Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni”, riconosciuto ufficialmente
all'indomani della Conferenza di pace di Parigi del 1919.
Che cosa è la “Guardia di ferro”?
a) Un corpo militare tedesco altamente selezionato e impiegato nella Grande guerra.
b) Una decorazione militare prussiana che veniva consegnata solamente in tempo di guerra.
c) Una formazione paramilitare ungherese di estrema destra.
d) Una formazione paramilitare romena di estrema destra.
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42
INGLESE
SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
NOME_________________________________________________________________________
Answer the following questions
What is energy and how can we classify energy sources? _________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
Can you identify the main welding hazards? (make reference to the welding fumes, short and long term-
health effects, P.P.E.) _________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________
CHOOSE THE CORRECT ANSWER
In order to prevent accidents in a workshop, it is advisable:
1. to wear loose clothing
2. never lock machines
3. to keep the working area clean and clear
4. all of the above
The main hazards with electricity are:
contacts with live parts causing shock and burns
faults which can cause fires
fire or explosion where electricity could be the source of ignition in a potentially flammable or
explosive atmosphere.
all of the above
Geothermal energy is obtained
1. by the decomposition of large plants
2. by nuclear fission
3. from the internal heat of our planet
4. all of the above
Antireflective coating
is applied to the bottom of the cell
is applied to the top of the cell
is applied to the whole surface of the cell
is never applied
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43
3a PROVA – MATEMATICA – Candidato ________________________________________________
Determinare il Dominio (o Insieme di Definizione) della funzione
Data la funzione , valutare e
Quale, fra i seguenti insiemi, è il DOMINIO della funzione ?
Quale fra questi limiti dà la derivata della funzione in ?
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44
Nella figura qui a fianco è rappresentato il grafico della funzione
polinomiale , in quanti punti si annulla la derivata di ?
0 2
4
6
Indicare quale, fra questi polinomi, è la funzione derivata di
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
45
Laboratorio elettrico ed esercitazioni (lte) 1) Descrivere il funzionamento del seguente schema :
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
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Bagnone
48
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
FIVIZZANO 21/03/2017
MATERIA: TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI
ALUNNO: ……………………………………………….
1) Il valore dell’impedenza di un circuito equivalente risulta: Z =50 + 20J, di che tipo di circuito si
tratta?
Puramente resistivo Ohmico induttivo
Puramente Capacitivo Ohmico capacitivo
In un circuito in c.a. quale formula si utilizza per calcolare lo sfasamento tra tensione e corrente
φ = R / Z φ = Σ R + (ΣXl – Xc)
φ = arctag A(potenza apparente) / P(potenza attiva) φ = Σ R / (ΣXl – Xc)
3) Conoscendo i dati di targa di un motore monofase quale formula utilizzo per calcolare la potenza
richiesta (modulo) dalla linea (fornitura)
P = V*I*cos φ Q =V*I*sen φ
A = V*I P = R*I2*cos
4) Quale tra queste unità di misura posso esprimere una c.d.t.
mV Ω
W A
5) Spiegare l’effetto del cos φ sul dimensionamento di un circuito elettrico in c.a., quali sono i
vantaggi e gli svantaggi ad avere un cos φ elevato, individuare i componenti che danno origine allo
sfasamento
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti”
Bagnone
49
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
..……………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………...
6) Descrivere brevemente la procedura per il calcolo delle cadute di tensione su circuiti elettrici
percorsi da corrente
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
..……………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………..
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti”
Bagnone
50
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ A. PACINOTTI " -sede di FIVIZZANO- (MS)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA PER SINGOLA
DISCIPLINA: TIPOLOGIA B + C ( MISTA)
CANDIDATO/A.................................................................................................................. .............CLASSE 5^MAT
Disciplina.............................................................................................................................................................
INDICATORI DESCRITTORI
( riferiti alle domande a risposta aperta )
Punti VOTO
ATTRIBUITO
Risp
Aper
te
Risp. multiple
1° 2° 1° 2° 3° 4 °
Punteggio max per test 1 1 0,25 0,25 0,25 0 , 25
CONOSCENZA
ARGOMENTO
Nulla
Osservazioni frammentarie e superficiali
Trattazione/conoscenze suff. te
adeguate
Trattazione coerente ed apprezzabile
0
0 , 15
0 , 25
0 , 40
CAPACITA'
DI SINTESI Nulla
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
0
0 , 10
0 , 20
0 , 25
0 , 30
PROPRIETA' DI
LINGUAGGIO
E
TERMINOLOGIA
APPROPRIATA
Nulla
Lessico improprio ed inadeguato
Lessico semplice ma accettabile
Lessico ricco ed appropriato
0
0 , 10
0 , 20
0 , 30
Punteggi parziali
Punteggio totale
Singola disciplina
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Bagnone
51
PUNTI 0,25 per ogni risposta esatta;
PUNTI 0 per ogni risposta errata o non data
L’arrotondamento per eccesso o per difetto va eseguito unicamente sulla somma finale dei
punteggi di tutte le discipline
GRIGLIA RIASSUNTIVA TERZA PROVA SCRITTA : TIPOLOGIA B + C ( MISTA)
TIPOLOGIA MISTA B + C:
10 quesiti a risposta singola, max 10 righe, (2 per disciplina), per un max di punti 10
20 quesiti a risposta multipla con 4 opzioni (4 per disciplina), per un max di punti 5
DISCIPLINE COINVOLTE 5:
...................................................................................................................................
DURATA DELLA PROVA: 90 MINUTI
Punti delle singole discipline ottenuti dalla griglia di correzione allegata
MATERIA PUNTI
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
TECNOLOGIE
ELETT.ELETTRONICHE
LAB. TECNOLOG. ED
ESERCITAZIONI
TOTALE /15
VOTO FINALE /15
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
52
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA - STORIA
CANDIDATO_________________________________________________
1) Che cos’è il “putsch” di Monaco?
a) L’assassinio nel 1922 del ministro degli esteri tedesco, Walther Rathenau, da parte di alcuni
soggetti di estrema destra.
b) Il tentativo di colpo di Stato, nel 1922, di Hitler in Baviera.
c) Il tentativo di colpo di Stato, nel 1922, di Hitler in Renania.
d) Il tentativo di colpo di Stato, nel 1923, di Hitler in Baviera.
2) Data della marcia su Roma.
a) 28 ottobre 1922
b) 28 ottobre 1923
c) 30 ottobre 1922
d) 16 novembre 1922
3) Che cosa prevedevano le cosiddette “Leggi fascistissime”?
a) Veniva abolita la libertà di stampa e a capo dei comuni furono destinati dei podestà, scelti dal
popolo.
b) Il capo del governo fu reso responsabile solo di fronte al re e venne rafforzato il Gran
Consiglio del Fascismo (esistente già dal 1922) che divenne un’istituzione di Stato.
c) Vennero aboliti tutti i partiti antifascisti, a eccezione del Partito Popolare dopo gli accordi dei
Patti Lateranensi.
d) Venne istituito il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, fu abolita la libertà di stampa
ma non il diritto allo sciopero.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
53
4) Che cosa erano i Patti Lateranensi?
a) L’undici febbraio 1929 la Santa Sede e il governo italiano sottoscrissero i Patti Lateranensi che
regolavano i rapporti fra Stato e Chiesa.
b) Erano proposte unilaterali di Mussolini per risolvere il contrasto sorto tra il Fascismo e la Santa
Sede per l’educazione della gioventù.
c) Accordi stipulati tra Mussolini e Hitler per combattere gli oppositori politici.
d) Proposte di Hitler per risolvere il contrasto tra nazisti e antinazisti.
5) In seguito alla conquista dell’Etiopia da parte delle truppe italiane, la Società delle Nazioni
a) decise delle sanzioni economiche, vietando all’Italia la vendita di beni di interesse militare.
b) inviò un contingente militare internazionale a sostegno del re etiope Hailé Selassié.
c) costrinse l’Italia a dividere le terre conquistate in parti uguali con Francia e Inghilterra.
d) decise di consentire che l’Italia avesse un suo impero coloniale.
6) L’avvicinamento di Mussolini alla Germania di Hitler
a) venne ratificato dall’Asse Roma-Berlino del 1939.
b) avvenne in modo particolare solo dalla metà degli anni Trenta perché Mussolini temeva che un
eccessivo rafforzamento della Germania avrebbe danneggiato gli interessi italiani.
c) fu la naturale conseguenza, a partire dagli anni Venti, delle affinità tra l’ideologia fascista e quella
nazista.
d) venne ratificato dal Patto d’Acciaio del 1° settembre 1939.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
54
Seconda simulazione terza prova
INGLESE
TIPOLOGIA C /n° 6 quesiti a risposta multipla
1. Nuclear fission starts from
a) neutron bombarding uranium atom
b) neutron absorbing uranium atom
c) neutron releasing further neutrons
d) none of the above
2. One of the advantages of nuclear power is that
a) rare accidents can have huge impacts on the environment
b) nuclear fusion is cheaper as a source of energy than fossil fuels
c) nuclear fusion's potential to produce huge amounts of energy from little fuel is
difficult to control
d) there are 440 commercial nuclear reactors operating in 31 countries
3. The top of the reactor of Chernobyl plant was made of
a) low cost material
b) flammable material
c) inadequate material
d) all of the above
4. A photovoltaic cell
a) converts energy into electricity
b) converts steam into electricity
c) converts sunlight into electricity
d) converts sunlight into steam
5. In a solar cell, the glass cover plate
a) reduces reflection losses
b) protects the cell from the environment
c) is very reflective
d) all of the above
6. Solar panels
a) should point soutwards in the northern emisphere and nothwards in the southern
emisphere
b) should point northwards in the northern emisphere and southwards in the southern
emisphere
c) should always point northwards
d) should always point southwards
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
55
3a PROVA – MATEMATICA – Candidato __________________________________
1] Qual è il dominio della funzione ?
2] Data la funzione quale fra i seguenti limiti è quello giusto?
3) Quale funzione è quella graficata qui a destra?
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
56
3a PROVA – MATEMATICA – Candidato
__________________________________
4] Nella figura qui a fianco è rappresentato il grafico della
funzione polinomiale , in quanti punti si annulla la derivata
di ?
0
3
5
7
5] Indicare quale polinomio è la funzione derivata di
6] Qual è il valore di ?
DATA _______________ FIRMA COMMISSARI
____________________________________
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
57
Simulazione terza prova lte 1) Per il dimensionamento e la protezione di un conduttore elettrico quali sono le relazioni da
verificare:
1) caduta di tensione ammissibile (solitamente 4%), portata del cavo (Iz), relazione Ib<In<Iz;
I2t<k2s2;
2) Solo la caduta di tensione e la portata del cavo;
3) Basta che il cavo sia protetto tramite magnetotermico;
4) Occorre solo dimensionare il cavo in relazione alla sua lunghezza e proteggerlo per i cortocircuiti
tramite differenziale puro;
2 )Nei sistemi TT la norma prevede una protezione per i contatti diretti e indiretti tramite:
1) Fusibile più impianto di terra;
2) I guasti sono visti come dei cortocircuiti quindi basta solo la protezione magnetotermica;
3) l’interruttore differenziale è sufficiente ;
4)Interruttore differenziale coordinato con il valore dell’impianto di terra;
3 )Dovendo misurare la corrente di assorbimento di un utlizzatore trifase puro con fasi
equilibrate(400+T)l’istallazione dell’amperometro sarà :
1) sul neutro per avere la corrente di assorbimento totale delle tre fasi
2) in seria ad una fase;
3) in parallelo tra una fase ed il neutro;
4) l’amperometro deve essere installato in serie su tutte e tre le fasi;
4) Le uscite Q del PLC possono essere programmate solo :
1) In modo on/off;
2) Si può impostare solo la funzione alternata;
3) Non dipende dal programmatore;
4) Si può impostare sia il tipo di uscita on/off,il reset,e la funzione alternata;
5) Sulla stringa di rung della programmazione ladder del plc zen omron si possono inserire più
di quattro ingressi?
1) Sì, anche più di quattro;
2) Dobbiamo utilizzare un’uscita Q;
3) Dobbiamo inserire la bobina di un relè di memoria in serie agli ingressi;
4) Dobbiamo inserire un relè di memoria in uscita ai primi quattro ingressi e poi continuare con un
contatto dello stesso relè;
6) Mettendo un contatto aperto di un uscita Q in parallelo al pulsante di avvio:
1) Agisce come interblocco;
2) È un doppio contatto quindi inutile;
3) Agisce come auto ritenuta del contattore;
4) Agisce come auto ritenuta ma solo se in serie con il pulsante di avvio
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58
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
FIVIZZANO 27/04/2017
MATERIA: TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI
ALUNNO: ……………………………………………….
1) Un motore trifase ha una potenza nominale Pn = 2kW e rendimento µ = 0,8 con quale formula determino
la potenza assorbita dalla linea?
Pa = Pn / µ
Pa = µ /Pn
Pa = Pn * µ
Pa = Pn *(1- µ)
2) In un quadro elettrico devo verificare se il carico di un utilizzatore trifase è simmetrico ed equilibrato,
quale tipo di strumento utilizzo e come lo inserisco?
Voltmetro in serie
Voltmetro in parallelo
Amperometro
Wattmetro
3) Data la capacità C individuare la formula per calcolare la reattanza capacitiva Xc
Xc = 1/2πf C
Xc = 2πf C
Xc = 2 f C
Xc = 2 ω C
4) Per rifasare un circuito monofase in c.a. indicare quale componente devo utilizzare e come lo devo
inserire nel circuito
Un condensatore in serie al carico
Un condensatore in parallelo al carico
Una induttanza in serie
Una resistenza e una induttanza in serie
5) Devo proteggere da sovraccarico e cortocircuito la linea di un motore, indipendentemente dalle altre
caratteristiche, quale tipo di curva risulta essere la più idonea
Curva B
Curva C
Curva D
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59
Curva K
6) Durante la progettazione è obbligatorio rispettare le norme CEI?
Si sempre
Si ma solo per alcuni casi particolari
Mai
No, ma il loro rispetto dà la presunzione di realizzazione a regola d’arte
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60
Griglia di valutazione seconda simulazione terza prova - tipologia C (sei quesiti a
risposta multipla):
0,50 punti a risposta esatta per un massimo di 3/15 a disciplina.
Totale punti prova 3 x 5= 15 punti
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61
CONSUNTIVI DI LAVORO DEI SINGOLI DOCENTI
CLASSE V MAT (Fivizzano)
DOCENTE CANALINI MICHELE
PROGRAMMA ITALIANO
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI: LA LETTERATURA ITALIANA DA VERGA A MONTALE (otto
moduli) DAL LIBRO DI TESTO Di Sacco P., Chiare lettere, Bruno Mondadori, vol.3.
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
1) LA SECONDA METÀ
DELL’OTTOCENTO E IL VERISMO (GIOVANNI VERGA)
I Caratteri fondamentali del secolo e della storia letteraria: Positivismo, Naturalismo e Verismo. Il naturalismo francese e il verismo italiano Giovanni Verga: vita e opere. La rivoluzione stilistica e
tematica della scrittura di Verga. L’ideazione del Ciclo
dei vinti e il romanzo I Malavoglia: composizione,
struttura, trama e stile.
TESTI: - La lupa (da Vita dei campi)
- Libertà (da Novelle rusticane)
- Visione del film “Malavoglia” (2010), di Pasquale
Scimeca
(Totale ore: 14)
2) GABRIELE
D’ANNUNZIO
Vita e opere. L’ideologia e la poetica. Decadentismo ed
Estetismo. Il dannunzianesimo: l’artista e la massa. Tutti i
romanzi (non la poesia). TESTI:
- “Il ritratto dell’esteta” (da Il piacere, p. 220 del libro di
testo)
(Totale ore: 10)
3) IL PRIMO
NOVECENTO
Caratteri fondamentali del secolo e della storia letteraria. La Grande Guerra, la condizione dell’intellettuale nella
moderna società di massa. Le avanguardie in Europa e il Futurismo in Italia. TESTI:
- F. T. Marinetti, Manifesto del Futurismo (prima
parte, p. 52 del libro di testo)
(Totale ore: 3)
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4) LUIGI PIRANDELLO
Vita e opere. La poetica dell’umorismo, i personaggi e le
maschere nude, la forma e la vita. Il fu Mattia Pascal e
gli altri romanzi. Le tre fasi del teatro: La giara – Così è
(se vi pare) - Sei personaggi in cerca d’autore ed Enrico
IV. TESTI:
- Il treno ha fischiato (da Novelle per un anno, pp.
437-442 del libro di testo) - La patente (inviata via mail agli studenti)
- Visione de La giara, episodio del film Kaos dei
fratelli Taviani (1984)
(Totale ore: 14)
5) GIOVANNI PASCOLI
Vita e opere. La poetica del Fanciullino. Myricae: composizione e storia del testo, struttura e
organizzazione interna. Temi: la natura e la morte,
l’orfano e il poeta. TESTI:
- “Il fanciullino che è in noi” (da Il fanciullino, cap. I, e
p. 254 del libro di testo) - Arano (da Myricae)
- Il lampo (da Myricae)
- Il tuono (da Myricae)
- X agosto (da Myricae)
- Il gelsomino notturno (dai Canti di Castelvecchio)
(Totale ore: 14)
6) GIUSEPPE
UNGARETTI
Vita e opere. La formazione culturale e la rivoluzione
metrica de L’allegria. L’Unanimismo. L’Allegria:
composizione e titolo, la struttura e i temi, lo stile e la
metrica. TESTI:
- Il porto sepolto (da L’Allegria)
- I fiumi (da L’Allegria)
- San Martino del Carso (da L’Allegria)
- Veglia (da L’Allegria)
- Fratelli (da L’Allegria)
- Sono una creatura (da L’Allegria)
- Mattina (da L’Allegria)
- Soldati (da L’Allegria)
(Totale ore: 12)
7) ITALO SVEVO
Vita e opere. La vocazione letteraria di Italo Svevo a
Trieste, città di confine tra Italia e Impero asburgico. La
formazione giovanile. I primi due romanzi: Una vita e
Senilità. Il terzo romanzo e la “scoperta” di Svevo: La
coscienza di Zeno.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
63
TESTI:
- “Il fumo” (da La coscienza di Zeno, cap. III e pp.
388-390 del libro di testo)
(Totale ore: 8)
8) EUGENIO MONTALE
Vita e opere. La stagione ligure e Ossi di seppia. La stagione fiorentina e Le Occasioni. TESTI: - Spesso il male di vivere ho incontrato (da Ossi di
seppia) - Cigola la carrucola del pozzo (da Ossi di seppia) -
La casa dei doganieri (da Le occasioni)
(Totale ore: 6, da svolgere dopo il 15 maggio)
Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE
.................................................................. VISTO per adesione (i rappresentanti di
classe) .......................................................................... ..........................................................................
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
64
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina ITALIANO Docente CANALINI MICHELE
Classe V MAT (Fivizzano) METODI UTILIZZATI
1. Presentazione di un periodo attraverso le principali coordinate storico-letterarie
2. Studio degli autori più significativi a partire dalla biografia per comprenderne l’ideologia e la poetica,
attraverso una scelta di testi coerente e motivata
3. Trattazioni sintetiche per alcuni specifici argomenti
4. Collegamenti tematici anche interdisciplinari
5. Lezioni frontali e dialogiche
6. Utilizzo dei testi in adozione e di altri sussidi
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
- Libri di testo
- Fotocopie fornite dal docente e quaderno dell’allievo
- Cartine in classe
- Strumenti audiovisivi con visioni di film a tema o documentari
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
- Aule scolastiche e aula video
- Quattro ore settimanali di Italiano
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : Per la correzione e la valutazione della verifiche scritte di Italiano si è fatto riferimento a parametri
comuni indicati dalle griglie di valutazione adottate dall’Istituto, griglie a seconda della tipologia degli
errori, della comprensione del testo e della resa stilistica e formale in lingua italiana.
La valutazione finale tiene conto dei risultati raggiunti nelle verifiche del secondo quadrimestre, degli
obiettivi conseguiti durante l’intero anno scolastico e del livello di partenza dell’alunno, dell’impegno,
della partecipazione e dell’interesse profusi.
Si ricorda che il conseguimento delle conoscenze, competenze e capacità sopraindicate è da intendersi
in relazione ai diversi livelli di apprendimento identificati all’interno della situazione generale della
classe presente nel Documento di Classe.
Relazione finale I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03.01 Rev. 00 del 23/08/2016
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
65
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
- Prove scritte tradizionali secondo le Tipologie (A,B,C e D) dell’Esame di Stato, con preferenza
data alla Tipologia B del Saggio breve e dell’Articolo di giornale.
- Prove orali tradizionali
- Test scritti con quesiti a risposta multipla
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
CONOSCENZE:
- Analisi e contestualizzazione dei testi
- Lettura diretta del testo, interpretazione del suo significato e formulazione di un giudizio critico in rapporto alle proprie conoscenze e alla propria sensibilità
COMPETENZE:
- Riconoscimento delle principali strutture narrative
- Lettura del testo poetico - Riflessione sulla letteratura e sua
prospettiva storica
ABILITÀ:
- Inquadramento di autori e opere all’interno della loro realtà storica e culturale
- Esecuzione del discorso orale formalmente corretto - Produzione di testi scritti di diverso tipo
Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
66
Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE V MAT (Fivizzano)
DOCENTE CANALINI MICHELE
PROGRAMMA STORIA
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI: Dai primi governi postunitari in Italia al secondo dopoguerra
(sette moduli)
DAL LIBRO DI TESTO: De Vecchi G. – Giovannetti G., Storia in corso. Il Novecento e la globalizzazione,
Ed. Bruno Mondadori, vol. 3.
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
1) I PRIMI GOVERNI
POSTUNITARI IN ITALIA
Destra e Sinistra Storica – Il completamento del processo
risorgimentale: la presa di Roma e la liberazione del Veneto (III
guerra d’Indipendenza)
(totale ore: 6)
2) L’ETÀ GIOLITTIANA
L’Italia umbertina e le tensioni sociali di fine secolo – I governi
di Giovanni Giolitti: politica interna ed estera, alleanze
parlamentari, l’impresa libica e il suffragio universale maschile
(totale ore: 7)
3) LA GRANDE GUERRA
Le cause di varia natura e lo scoppio del conflitto – Le fasi della
guerra e i trattati di pace – Il fronte italiano: dalla Strafexpedition
alla disfatta di Caporetto sino al Bollettino della Vittoria (totale
ore: 8)
4) IL DECLINO
DELL’EUROPA
Le rivoluzioni russe – I principali Paesi europei alla fine del
conflitto – La questione irlandese – La Germania e la Repubblica
di Weimar sino al “putsch” di Hitler – La crisi in Italia e le origini
del fascismo
(totale ore: 11)
5) I TOTALITARISMI E LA
CRISI DEL 1929
La dittatura fascista: dal delitto Matteotti al Patto d’Acciaio –
L’URSS e lo Stalinismo– La crisi americana del 1929 – Il
Nazismo: dalla presa del potere di Hitler alle Leggi di Norimberga
e alla “Notte dei cristalli”
(totale ore: 10)
6) LA SECONDA GUERRA
MONDIALE
Le cause dello scontro – Lo scoppio e la divisione della guerra in cinque grandi periodi – La Shoah – La Resistenza in Europa e in Italia
(totale ore: 5)
7) IL SECONDO
DOPOGUERRA E IL BIPOLARISMO
I trattati di pace – Dalla Guerra fredda alla dissoluzione dell’URSS – Il contesto internazionale – Il bipolarismo USA-URSS e i
momenti di crisi (totale ore: 5, da svolgere dopo il 15 maggio)
Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE VISTO per adesione (i rappresentanti di classe) .................................................................. ..............................................................................
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina STORIA Docente CANALINI MICHELE
Classe V MAT (Fivizzano) METODI UTILIZZATI
- Lezioni frontali e interattive
- Lavori di gruppo
- Problem solving
- Visione di film e documentari
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
- Libri di testo
- Fotocopie fornite dal docente e quaderno dell’allievo
- Cartine in classe e Lim
-
Materiali multimediali, quotidiani e riviste
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
- Aule scolastiche e aula video
- Due ore settimanali di Storia
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
La valutazione ha tenuto conto dei seguenti criteri:
- livello di partenza
- reali capacità e reali progressi dei discenti
- acquisizione dei contenuti e competenze maturate
- impegno e partecipazione - metodo di lavoro Infine, la valutazione finale si è basata sui risultati raggiunti nelle verifiche del secondo quadrimestre,
degli obiettivi conseguiti durante l’intero anno scolastico e del livello di partenza dell’alunno,
dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse profusi.
Si ricorda che il conseguimento delle conoscenze, competenze e capacità sopraindicate è da intendersi in
relazione ai diversi livelli di apprendimento identificati all’interno della situazione generale della classe presente nel Documento di Classe.
Relazione finale I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03.01 Rev. 00 del 23/08/2016
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: La verifica all’interno di ogni modulo è stata effettuata attraverso prove scritte (simulazione della Terza
prova) e orali (interrogazioni individuali alla cattedra).
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Competenze - Utilizzare semplici schemi causali per spiegare fatti storici
- Individuare i principali rapporti di contemporaneità, anteriorità e posteriorità fra eventi. -
Esposizione semplice, ma sostanzialmente corretta.
Abilità
- Collocare gli eventi storici nel tempo e nello spazio
- Esporre i contenuti in modo semplice utilizzando i termini specifici più comuni
Conoscenze
- Conoscere nelle linee essenziali i contenuti storici affrontati - Conoscere il lessico storico più
comune
Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................
Relazione finale I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03.01 Rev. 00 del 23/08/2016
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE 5^ MAT
DOCENTE Elena Volpi
PROGRAMMA SVOLTO Inglese
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
DAL LIBRO DI TESTO I. Piccioli “High Tech – English for Mechanical Technology, Electricity, Electronics and Telecommunications.”
Contenuto disciplinare sviluppato MODULI Unità didattiche monodisciplinari
Safety at work
Workplace health and safety Workshop safety Risks and hazards in a workshop Welding hazards Electricity hazards Harmful substances Eye safety Office safety
Visione del film “Erin Brockovich”
Energy sources (Materiale su fotocopia)
What is energy? Geothermal energy Solar energy Solar cells Describing a solar cell How to produce electricity at home
Visione del film “The Martian”
Nuclear power (Materiale su fotocopia)
A nuclear power plant Advantages and disadvantages of nuclear power Chronicle of two big accidents: Chernobyl, Fukushima Illegal waste dumping “The triangle of death”
Visione del video “Chernobyl disaster”
Visione del video “Fukushima disaster”
Visione del video “The land of fires”
Hints on industrial economy (Materiale su fotocopia)
The Third Industrial Revolution Global market competition Da svolgere dopo il 15 Maggio Global – Anti global? Welcome to Games City!
Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE
Prof.ssa Elena Volpi .................................................................. VISTO per adesione i rappresentanti di classe …………………………………………………….
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina INGLESE Docente Elena Volpi
METODI UTILIZZATI
I contenuti sono stati introdotti e rielaborati attraverso:
Lezione frontale;
Lezione frontale dialogata, per coinvolgere e stimolare gli studenti e verificare al contempo il livello raggiunto;
Lettura dei testi attraverso attività di skimming e scanning;
Esposizione in classe degli argomenti studiati;
Creazione di schemi, mappe concettuali e/o riassunti;
Elaborazione di quesiti a risposta aperta e chiusa e/o brevi trattazioni.
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
E’ stato utilizzato il libro di testo: I. Piccioli, High tech. English for mechanical technology, electricity, electronics and telecommunications, ed. San Marco. E’ stato altresì fornito materiale didattico su fotocopia tratto da libri di testo o da siti web.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Le lezioni si sono svolte principalmente in aula. L’orario del corrente anno scolastico ha previsto tre moduli di lezione settimanali nel primo quadrimestre e un modulo aggiuntivo nel secondo.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
Nella valutazione finale si è tenuto conto del livello di partenza di ciascun alunno, dell'impegno profuso, della partecipazione dimostrata durante l'anno e del livello di competenza raggiunto.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Il raggiungimento delle competenze è stato verificato con sistematicità. In particolare, durante le spiegazioni e al termine di ciascun modulo di lavoro, gli alunni sono stati stimolati ad intervenire ed è stato valutato il loro apprendimento. Sono stati generalmente adottati i seguenti strumenti: verifiche formative in itinere, domande da posto, esercizi individuali svolti in classe o a casa costituiti in prevalenza da esercizi volti ad acquisire padronanza del lessico specifico nonché verifiche sommative orali e scritte a fine modulo di tipo strutturato, semi-strutturato ed aperto.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli obiettivi educativi perseguiti sono stati: rispetto delle regole, delle attrezzature, degli ambienti e delle persone; capacità di comunicare e collaborare con compagni ed insegnanti; partecipazione alla vita democratica della classe e dell'istituto. Gli obiettivi didattici relativi alla disciplina sono stati per quanto riguarda le conoscenze: conoscere gli argomenti specifici del settore elettrico ed elettrotecnico; conoscere ed utilizzare il lessico specifico; per quanto riguarda le competenze: comprendere un testo nella sua struttura complessa ed organica; orientarsi autonomamente tra gli argomenti trattati utilizzare la lingua per scopi comunicativi e professionali .
Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ……………………………………………………………
.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
72
Programma svolto
I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE 5 M.A.T.
DOCENTI ELISA ZANNONI – LUCA CIPRESSINI
PROGRAMMA SVOLTO TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI DAL LIBRO DI TESTO ”TECNOLOGIE
MECCANICHE E APPLICAZIONI”, ED. HOEPLI
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
MACCHINE
UTENSILI
Ciclo di lavorazione per tornitura
CICLO DI VITA
DI UN
PRODOTTO
Ciclo di vita:
− definizione ed elaborazione delle fasi;
− assegnazione delle attività alle unità operative;
− andamento del ciclo di vita di un prodotto sul mercato;
− costo del ciclo di vita di un prodotto;
- analisi e valutazione del ciclo di vita: metodo LCA e relative fasi.
AFFIDABILITA'
E GUASTI
− concetti relativi all'affidabilità;
− tempi di guasto: MTBF, MTTF, MTTR;
− guasti: definizione e criteri di classificazione;
− tasso di guasto con grafico in funzione del tempo;
− tipologie di affidabilità;
- calcolo dell'affidabilità per sistemi semplici e complessi (collegati in
serie o parallelo)
Entro il termine dell'anno scolastico è prevista un'integrazione al programma svolto, relativa al seguente argomento:
− cenni sulle tecniche FMEA e FMECA per la valutazione dell'affidabilità.
Le attività di laboratorio sono state relative allo smontaggio/rimontaggio del carter di un motore a due tempi con descrizione dei componenti interni. E' stato inoltre descritto il funzionamento di un motore a 4 tempi/2 tempi con le relative fasi. Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................
VISTO per adesione i rappresentanti di classe ………………………………………………………… …………………………………………………………
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina: Tecnologie meccaniche e applicazioni Docenti: Elisa Zannoni – Luca
Cipressini METODI UTILIZZATI Lezioni frontali
Lavori di gruppo
Attività di laboratorio MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI Libro di testo: “Tecnologie meccaniche e applicazioni” Attrezzature di laboratorio SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le lezioni si sono svolte in aula e nel laboratorio.
Si sono tenute lezioni frontali, coinvolgendo attivamente gli studenti e stimolando la loro
partecipazione.
Si è cercato di presentare la materia in modo tale da rendere le conoscenze logicamente connesse
tra loro e significative per gli studenti.
Tre ore settimanali di lezione. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : Conoscenza dei contenuti, padronanza del linguaggio tecnico specifico, capacità operative ed organizzative, partecipazione all’attività didattica, livello della classe e progressi del singolo studente. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: Verifiche scritte ed orali tradizionali
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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A seguito del già accennato problema del turn over dei docenti, la sottoscritta ha iniziato la propria attività con il gruppo classe in data 31 Marzo 2017.In base al tempo a disposizione ha deciso di affrontare con la classe i moduli relativi al Ciclo di vita di un prodotto e all’affidabilità/guasto. Alla data attuale alcuni alunni hanno conseguito un livello discreto di conoscenze/competenze, una parte ristretta della classe presenta alcune carenze, gli altri hanno raggiunto risultati almeno sufficienti. La classe ha dimostrato rispetto delle regole scolastiche, l’impegno e la partecipazione sono risultati nel complesso soddisfacenti.
Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
75
Programma svolto
A.S. 2016/2017
I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE 5° Manutenzione e Assistenza Tecnica (sede di Fivizzano)
DOCENTE Giorgio Mazzoni
PROGRAMMA SVOLTO di MATEMATICA
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
DAL LIBRO DI TESTO “Linee essenziali vol. 4 corso di matematica per il biennio degli istituti
professionali” di Scaglianti, Bruni; ED. “LA SCUOLA”
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
Ripasso Calcolo letterale, le equazioni di primo e secondo grado, la scomposizione dei polinomi di 2° grado.
La funzione Definizione di funzione. Il dominio di una funzione. La funzione reale di variabile reale. Le funzioni frazionarie razionali, Il “problema della divisione per zero”.
I limiti Il concetto di infinito . Il limite per la variabile che tende a infinito x ± . Il
significato formale di tale limite.
Il limite per la variabile che tende ad un numero finito, da destra e/o da sinistra.
Forme indeterminate di tipo + - , / (esempi con funzioni polinomiali
fratte). La continuità
La derivata Il significato geometrico di derivata. Derivata come limite del rapporto incrementale. Esempi di calcolo della derivata come limite del rapporto incrementale. Le proprietà per il calcolo della derivata. Derivata della somma di funzioni, delle potenze della variabile, della moltiplicazione per una costante, della moltiplicazione e della divisione fra funzioni. La derivata dei polinomi e primi esempi di studio di funzioni polinomiali. Esempi di studio di funzioni frazionarie.
Fivizzano, 12/05/2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................
VISTO per adesione i rappresentanti di classe ………………………………………………………. ……………………………………………………….
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina: MATEMATICA Docente: Giorgio Mazzoni
METODI UTILIZZATI
Le metodologie di insegnamento impiegate sono in stretta dipendenza col livello di conoscenza, con l’applicazione allo studio e le capacità mostrate dai singoli studenti. È stata impiegata sostanzialmente la lezione frontale, impostata in forma di dialogo in modo che gli studenti possano giungere ad una progressiva e personale scoperta degli argomenti proposti.
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
Pochissimi richiami al libro di testo, data la vastità e la complessità degli argomenti lì trattati, solo come occasione di approfondimento e verifica. Sono stati usati soprattutto lavagna, appunti originali ed esercizi appositamente creati e fotocopiati. In alcune occasioni è stata usata la calcolatrice scientifica.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
La prima parte della programmazione è stata incentrata sul significato di funzione e del suo insieme di definizione. Questi temi introduttivi si sono rivelati utili per riportare all’attenzione alcuni elementi di algebra elementare, soprattutto le equazioni e le disequazioni, e anche il più elementare calcolo letterale e le proprietà dei vari insiemi numerici. Si è proseguito poi con lo studio dei limiti, impostando la discussione soprattutto su una visione intuitiva del concetto di limite di una funzione di variabile reale, affrontandone la trattazione rigorosamente formale solo con funzioni molto semplici, lineari o reciproche di binomi lineari. Comunque gli esercizi più comuni proponevano le forme indeterminate impiegando funzioni razionali fratte. La soluzione degli esercizi non era estremamente formalizzata ma presupponeva sostanzialmente considerazioni di tipo intuitivo, riconducendo il problema a successioni numeriche. Per l’introduzione al calcolo differenziale mi sono soffermato per un buon numero di ore sulla definizione di derivata come limite del rapporto incrementale e sul suo significato geometrico, proponendo alcuni esercizi di determinazione della derivata di una funzione impiegando tale definizione. Solo in seguito si è passati alle semplici proprietà e tecniche di calcolo, come, ad esempio, le formule per semplificare la risoluzione della derivata della funzione potenza o del quoziente di due funzioni. Una volta acquisita un po’ di confidenza col significato di derivata abbiamo cominciato a prendere in considerazione lo studio del grafico di funzioni polinomiali e polinomiali fratte, cercando di sviluppare, all’interno di questi esercizi, proposti come dei “temi” di matematica, buona parte degli argomenti già precedentemente trattati (i limiti, la definizione di funzione, il dominio di una funzione) e di introdurne di nuovi, come, ad esempio, la ricerca dei punti di minimo e massimo relativi, i punti di flesso e gli asintoti (solo verticali o orizzontali). Le ultime lezioni le riserverò all’approfondimento dello studio di funzioni polinomiali fratte e probabilmente accennerò al significato di integrale e al teorema fondamentale del calcolo integrale.
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CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : Per il giudizio mi sono preoccupato soprattutto della comprensione delle definizioni di base. Non sono ricorso assolutamente a difficoltà di calcolo, ma ho sempre privilegiato l’aspetto più immediato della materia: sostanzialmente l’acquisizione dei soli concetti fondamentali. E questo sia per le esercitazioni che per gli interventi orali. Per le prove scritte le difficoltà stavano soprattutto nella quantità degli esercizi proposti piuttosto che nelle difficoltà deduttive della loro risoluzione.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Strumenti per la verifica formativa Soprattutto osservazione puntuale del comportamento degli studenti in classe con particolare riferimento ad attenzione, interesse, partecipazione, socializzazione e motivazione allo studio. Varie e frequenti verifiche su piccole porzioni del programma classificate sul registro con il classico voto decimale o con valutazioni registrate personalmente e poi riassunte in un voto sul registro stesso. Strumenti per la verifica sommativa. Compiti scritti di tipo tradizionale. Con quesiti a difficoltà crescente, riguardanti argomenti di recente trattazione. Eventuali test a scelta multipla, o di tipo vero/falso.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli obiettivi raggiunti sono funzione delle capacità e della determinazione dei singoli studenti. I livelli di partenza sono molto determinanti per il raggiungimento di un giusto livello di comprensione degli argomenti proposti. Se si considera la variazione di conoscenze e di capacità, senza riferimento a ben determinate conoscenze, gli obiettivi raggiunti sono abbastanza soddisfacenti. Alcuni alunni hanno una minima consapevolezza dei temi che sono stati proposti, dispongono di capacità critiche che li incoraggiano nella sfida della comprensione, altri hanno semplicemente accettato passivamente le nuove nozioni sul calcolo, hanno solo preso contatto con un linguaggio formale “troppo astratto”.
Fivizzano, 11.05.2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................
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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE V M.A.T. FIVIZZANO
DOCENTE AMERICANI BENEDETTO
PROGRAMMA SVOLTO TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
DA LIBRO DI TESTO
Pilone-Bassignana-Furxhi-Liverani-Pivetta-Piviotti “Tecnologie e tecniche di installazione e
manutenzione” Hoepli 2
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
Verifiche quadri elettrici civili e industriali (da dispense)
Applicazioni pratiche manutenzione personal computer scolastici
Messa a norma quadro elettrico, schema, diagramma di Gannt, preventivazione Da libro e da dispense)
Tassi di guasto e affidabilità componenti
Teoria affidabilità sistemi serie e parallelo
Piano di controllo e manutenzione:2° parte propedeutico alla compilazione delle schede di controllo (da approfondire dopo 15 maggio)
Piano di manutenzione e controllo (da approfondire dopo 15 maggio)
Manutenzione impianti civili verifica della funzionalità di un componente (da dispense) (da approfondire dopo 15 maggio)
Controlli e manutenzioni chi effettua i controlli e le manutenzioni (da libro e da dispense) (da approfondire dopo 15 maggio)
Procedure di manutenzione con esempio di moduli descrittivi dell’intervento (da dispense)
Fivizzano, 12 MAGGIO 2017 FIRMA DEL DOCENTE
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VISTO per adesione i rappresentanti di classe
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
Docente Americani Benedetto
METODI UTILIZZATI
Per favorire l’approccio alla materia si è cercato un approccio di tipo teorico-pratico, partendo dall’analisi di situazioni reali per affrontare la loro formalizzazione tramite schemi funzionali, elettrici ed impiantistici con metodi di risoluzione. I metodi di lavoro adottati sono:
lezioni frontali
lezioni interattive
esperienze di laboratorio
lavori di gruppo
esercitazioni pratiche / Simulazioni
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
I materiali didattici utilizzati sono stati:
Libri di testo:
Autori vari Tenologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione “Vol 1 per il secondo Biennio”
Autori vari Tenologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione “Vol 2 per il quinto anno”
Materiali integrativi (fotocopie, ecc.)
Schemi, software con utilizzo di PLC
Strumentazione e componentistica presente in laboratorio
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Aula e laboratorio per tutto il percorso formativo
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
I criteri che concorrono alle valutazioni periodiche e finali sono:
Conoscenza dei contenuti
Linguaggio tecnico scientifico
Capacità di analisi e di sintesi
Impegno e partecipazione all’attività didattica
Progressione nell’apprendimento
1-3 Insufficienza Grave Non raggiunti gli obiettivi nella quasi totalità: la materia è stata abbandonata il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione
4 Insufficienza Nel complesso non raggiunti gli obiettivi, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione
5 Mediocrità / Insufficienza lieve gli obiettivi son stati raggiunti solo parzialmente, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione.
6 Accettabilità/ Sufficienza Raggiunti gli obiettivi in modo accettabile, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato
7 Discreto Raggiunti gli obiettivi in modo soddisfacente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato 8 Buono Pienamente raggiunti gli obiettivi, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato 9-10 Ottimo obiettivi raggiunti ad un livello eccellente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato.
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Le prove di verifica sono state effettuate secondo i criteri stabiliti in fase di programmazione iniziale e secondo le modalità di ammissione all’Esame di Stato. La valutazione finale ha quindi tenuto conto del livello di profitto raggiunto dagli studenti, dal grado di impegno e partecipazione mostrati, dei miglioramenti ottenuti e di tutto il processo di apprendimento dal primo al secondo quadrimestre.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli obiettivi specifici di tipo cognitivo consistono nel fornire agli allievi le cognizioni teoriche e pratiche affinché siano in grado di:
Sapere intervenire su impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione nel rispetto delle norme e della sicurezza dell’operatore
Saper interpretare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli impianti elettrici
Saper intervenire su impianti di automazione che impiegano dispositivi programmabili
Lavorare in gruppo, controllare e coordinare gli operatori alle macchine e agli impianti
Dal mio primo incontro con gli allievi, avvenuto in data 07 gennaio 2017, si è instaurato un ambiente poco collaborativo e di diffidenza tra allievi ed insegnante, dovuto anche alle problematiche pregresse e alle difficoltà legate alla mancanza di continuità della docenza nella disciplina. La classe, inoltre, è stata costantemente sollecitata ad avere un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente in cui si trovavano. I risultati ottenuti in termini di profitto da parte di tutta la classe possono essere suddivisi equamente tra allievi che hanno raggiunto un buon livello di apprendimento dovuto anche al loro interesse personale, e una parte di allievi con un discreto / sufficiente livello di apprendimento mentre i restanti hanno mostrato un interesse e un impegno non sempre adeguati, pur avendo raggiunto ad oggi livelli minimi di competenze.
Fivizzano, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE
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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE V M.A.T. FIVIZZANO
DOCENTE AMERICANI BENEDETTO
PROGRAMMA SVOLTO TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
DAI LIBRI DI TESTO
V. Savi, L. Vacondio “Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni Vol 2 ed. Calderini
V. Savi, L. Vacondio “Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni Vol 3 ed. Calderini
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
IMPIANTI ELETTRICI
Generalità Interpretazione degli schemi elettrici unifilari in c.a. Dimensionamento quadri elettrici Caratteristiche interruttori magnetici, magnetotermici civili e industriali Dimensionamento impianti, cadute di tensione, perdite per effetto Joule Potenza nei sistemi trifase, triangolo delle potenze Effetto del cosφ sul dimensionamento di un impianto Rifasamento di un sistema in c.a. Dimensionamento impianti civili e industriali Coefficienti k di riduzione, coefficiente di contemporaneità, di utilizzazione, di modalità di posa dei cavi (numero cavi in cavidotto) Introduzione ai numeri complessi, impedenze, reattanze induttive e capacitive, impedenza Z
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Tipologia di impianti fotovoltaici Norme CEI 016 e Cei 021 Dispositivi di sicurezza negli impianti fotovoltaici
LABORATORIO LOGICA PROGRAMMABILE NEGLI IMPIANTI BT
Architettura di un PLC Interfacciamento Moduli in/out analogici e digitali Programmazione del PLC anche con l’uso dei software applicativi (LADDER) Le prove sono state effettuate con PLC OMRON e relativo programma di compilazione
Fivizzano, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE
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VISTO per adesione i rappresentanti di classe
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI
Docente Americani Benedetto METODI UTILIZZATI
Per favorire l’approccio alla materia si è cercato un approccio di tipo teorico-pratico, partendo dall’analisi di situazioni reali per affrontare la loro formalizzazione tramite schemi funzionali, elettrici ed impiantistici con metodi di risoluzione. I metodi di lavoro adottati sono:
lezioni frontali
lezioni con partecipazione della classe
esperienze di laboratorio
lavori di gruppo
esercitazioni pratiche MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
I materiali didattici utilizzati sono stati:
Libri di testo:
V. Savi L. Vacondio “Tecnologie elettrico elettroniche ed applicazioni” Vol. 2 Ed. Calderini
V. Savi, L. Vacondio “Tecnologie elettrico elettroniche ed applicazioni” Vol. 3 Ed. Calderini
Materiali integrativi (fotocopie, ecc.)
Schemi, software con utilizzo di PLC
Strumentazione e componentistica presente in laboratorio SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Aula e laboratorio per tutto il percorso formativo CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
I criteri che concorrono alle valutazioni periodiche e finali sono:
Conoscenza dei contenuti
Linguaggio tecnico scientifico
Capacità di analisi e di sintesi
Impegno e partecipazione all’attività didattica
Progressione nell’apprendimento 1-3 Insufficienza Grave Non raggiunti gli obiettivi nella quasi totalità: la materia è stata
abbandonata il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione
4 Insufficienza Nel complesso non raggiunti gli obiettivi, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione
5 Mediocrità / Insufficienza lieve gli obiettivi son stati raggiunti solo parzialmente, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione.
6 Accettabilità/ Sufficienza Raggiunti gli obiettivi in modo accettabile, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato
7 Discreto Raggiunti gli obiettivi in modo soddisfacente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato
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8 Buono Pienamente raggiunti gli obiettivi, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato 9-10 Ottimo obiettivi raggiunti ad un livello eccellente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Le prove di verifica sono state effettuate secondo i criteri stabiliti in fase di programmazione iniziale e secondo le modalità di ammissione all’Esame di Stato. La valutazione finale ha quindi tenuto conto del livello di profitto raggiunto dagli studenti, dal grado di impegno e partecipazione mostrati, dei miglioramenti ottenuti e di tutto il processo di apprendimento dal primo al secondo quadrimestre.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli obiettivi specifici di tipo cognitivo consistono nel fornire agli allievi le cognizioni teoriche e pratiche affinché siano in grado di:
Progettare impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione
Utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli impianti elettrici
Conoscere gli aspetti generali dell’automazione che impiega dispositivi programmabili
Saper programmare un PLC (Ladder)
Lavorare in gruppo, controllare e coordinare gli operatori alle macchine e agli impianti Dal mio primo incontro con gli allievi, avvenuto in data 07 gennaio 2017, si è instaurato un ambiente poco collaborativo e di diffidenza tra allievi ed insegnante Gli obiettivi sono stati parzialmente raggiunti dagli allievi i quali non sempre hanno interagito positivamente con l’insegnante e prestato attenzione alle attività della classe. La classe è stata costantemente sollecitata ad avere un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente in cui si trovano. I risultati ottenuti in termini di profitto da parte di tutta la classe, può essere suddivisa equamente tra allievi che hanno raggiunto un buon livello di apprendimento dovuto anche al loro interesse personale di conoscere e apprendere, una parte di allievi con un discreto / sufficiente livello di apprendimento mentre i restanti hanno mostrato un interesse ed un impegno non sempre adeguati e ad oggi risultano ancora insufficienti. Fivizzano, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE
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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE V^ MAT – FIVIZZANO DOCENTE GASPARO ROCCO
PROGRAMMA SVOLTO: LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI DAL LIBRO DI TESTO LABORATORI TECNOLOGICI ED
ESERCITAZIONI, VOLUME 4 EDIZIONE HOEPLI
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari Antinfortunistica e sicurezza
Le principali cause d’infortunio; la segnaletica antinfortunistica, dispositivi di protezione individuale, regole e comportamento sul luogo di lavoro;
Misurazione e rilevazione delle grandezze principali inerenti gli impianti elettrici;
Principi di funzionamento della strumentazione di base; caratteristiche degli strumenti di misura; attività di laboratorio pratico uso della pinza amperometrica per la misurazione delle tensioni e intensità di corrente
Norme e tecniche di rappresentazione grafica;schemi logici e funzionali di apparati e impianti;
Conoscenza e comprensione di schemi elettrici . Individuazione di guasti su schema. Capacita di progettazione schemi elettrici . Conoscenza delle apparecchiature elettromeccaniche (temporizzatori, contattori, relè, pulsanti di marcia e arresto pulsanti di sicurezza).Realizzazioni pratica d’impianti tramite l’uso delle esposte apparecchiature elettromeccaniche
Dalla programmazione cablata alla programmazione controllata PLC
Introduzione ai concetti di programmazione controllata. Cos’è il plc conoscenza della sua struttura interna ed esterna. Che cosa sono gli ingressi e le uscite. Programmazione ladder il linguaggio del PLC come s’interfaccia con l’impianto elettromeccanico.
Introduzione alla programmazione ladder
Esercitazioni in laboratorio multimediale ,progettazione schemi elettrici per plc zen omron, acquisizione delle competenze per l’inserimento dei parametri di programmazione.
Inserimento e reletavi parametri di configurazione per gli ingressi e le uscite del plc
Esercitazione tramite software di simulazione per la verifica di funzionamento della programmazione, inserimento segnale in ingresso e risposta delle uscite.
Uso dei temporizzatori
Che cosa sono i temporizzatori programmabili del plc, nomi dei temporizzatori e relativo funzionamento e programmazione (temp. con ritardo di attivazione e disattivazione, a singolo impulso e ad impulsi ,temp. pausa lavoro)per ogni singolo temporizzatore è stato fatto un impianto con la sua relativa funzione
I relè di memoria e i relè interni
Uso dei relè del plc ,concetto di progettazione e programmazione serie parallelo per l’inserimento i fase di progettazione di sensori di consenso e sicurezza.
I contatori Che cosa sono i contatori e loro utilizzo, metodo di inserimento nel diagramma ladder e loro relativa programmazione e configurazione. Sono stati eseguiti impianti tramite software di progettazione per plc zen,per l’ incremento ,decremento e reset di un macchinario da lavoro, progettazione su schema ladder per il controllo di un parcheggio per auto a numero limitato
Dimensionamento cavi elettrici
Introduzione ai concetti di dimensionamento delle linee elettriche a bassa tensione(220/400volts).Quali sono i parametri da rispettare,come calcolare la caduta di tensione su una linea conoscenza delle tabelle CEI e loro utilizzo per quanto riguarda i parametri ohmici di r e di x,conoscenza delle tabelle CEI e loro utilizzo per la portata dei cavi
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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Protezione delle linee elettriche per sovraccarichi e cortocircuito
Cos’è il sovraccarico sulle linee elettrica , funzionamento dell’interruttore magnetotermico per i sovraccarichi, analisi della parte termica e della parte magnetica curve di funzionamento (b,c,d)le relazioni di protezioni della linea tramite la verifica( ib<in<iz) (if<1,45 iz).Che cosa sono i cortocircuiti sulla linea elettrica funzionamento dell’interruttore magnetotermico, analisi della parte magnetica ,verifica per la protezione dei conduttori tramite la relazione i2t<k2s2
Protezione dai contatti diretti e indiretti . interruttore differenziale coordinato con l’impianto di messa terra
Principio di funzionamento dell’interruttore automatico differenziale, caratteristiche di dimensionamento e coordinamento con l’impianto di messa a terra verifica della relazione rxi<50volts e rxi<25volts per ambianti speciali
Bagnone, 12.5.2017 FIRMA DEL DOCENTE
Rocco Gasparo VISTO per adesione i rappresentanti di classe ............................................................................... ...............................................................................
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina Laboratorio tecnologico ed esercitazioni Docente Gasparo Rocco METODI UTILIZZATI
La lezione frontale è stata integrata con la dettatura di appunti e con dispense cartacee volti a
facilitare lo studio degli argomenti proposti. Per la parte di laboratorio sono state proposte
esercitazioni di applicazioni degli argomenti trattati nella teoria in modo da completare le classiche
lezioni anche con l’utilizzo di software di disegno e programmazione.
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
Libro di testo, appunti delle lezioni, strumentazioni di laboratorio, manuali tecnici e dispense,
software di disegno e software di programmazione plc per zen omron.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
- Aula, laboratorio di informatica e laboratorio elettrico - 3 ore settimanali di lezione
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
Nella valutazione dei ragazzi ho tenuto conto delle prove sopra descritte, effettuate durante l’anno
scolastico, del grado di interesse e partecipazione mostrato durante le lezioni e del progresso
dimostrato rispetto alla situazione di partenza. Ho cercato di dare più attenzione alla capacità dello
studente nell’acquisire le informazioni necessarie rispetto a un percorso meramente nozionistico.
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Periodicamente sono state proposte verifiche riguardanti la parte teorica come interrogazioni, test
scritti a risposta chiusa, ed esercitazioni pratiche in aula multimediale e in laboratorio elettrico,in cui sono state considerate le capacità dell’alunno nella realizzazione dei progetti proposti
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
A seguito del già accennato problema del turn over dei docenti, il sottoscritto ha iniziato la propria attività con il gruppo classe in data 9 dicembre 2016. L’ impegno più faticoso è stato quello di creare una programmazione in funzione dell’Esame di stato e che fosse il più possibile coerente con il grado di preparazione degli studenti. Per quanto riguarda la parte della logica elettromeccanica, i ragazzi sanno scegliere i dispositivi elettrici in base alle necessità, sono in grado di interfacciare a un impianto elettromeccanico un nuovo impianto plc, sia sotto forma di applicazione pratica che per quanto riguarda la parte di realizzazione schematica e di programmazione del plc stesso. Gli studenti sono in grado di dimensionare linee elettriche per la bassa media tensione e predisporre i relativi dispositivi di protezione e sicurezza. Gli studenti hanno mostrato buone capacità di relazione sociale, di collaborazione e partecipazione alle lezioni ed esercitazioni proposte. Il comportamento è stato complessivamente corretto e rispettoso della comunità scolastica. Il metodo di studio non è stato per tutti ottimale, e abbastanza scarso o quasi nullo è stato lo studio a casa. Permane, ad oggi, un ristretto numero di alunni che ancora manifesta difficoltà a raggiungere livelli minimi di competenza
Bagnone, 12/05/2017 FIRMA DEL DOCENTE
Rocco Gasparo
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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Programma svolto
I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE 5 MAT Fivizzano
DOCENTE Prof Bricchi Mario
PROGRAMMA SVOLTO Scienze motorie e sportive
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
Capacità coordinative e condizionali
- Coordinative generali statiche e dinamiche
- Coordinative oculo-manuali
- Coordinative oculo-podaliche
Potenziamento muscolare e fisiologico
- Mobilità articolare
- Forza statica e dinamica
- Potenza aerobica
- Resistenza anaerobica
- Velocità con esercitazioni aerobiche\anaerobiche
Giochi sportivi: Calcio a 5, pallavolo, pallamano
- Conoscenza e apprendimento, fase grezza,dei fondamentali
tecnici propri della disciplina
- Conoscenza delle regole fondamentali dei giochi sportivi
Miglioramento, attraverso i giochi sportivi,delle dinamiche di gruppo e del rispetto delle regole
Informazioni e nozioni fondamenti di anatomia e fisiologia del corpo umano. Nozioni elementari di tutela della salute e corretta alimentazione
Bagnone, 12.5.2017 FIRMA DEL DOCENTE
Prof. Bricchi Mario
VISTO per adesione i rappresentanti di classe
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Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina Scienze motorie e sportive
Docente Prof Bricchi Mario
METODI UTILIZZATI
L’approccio metodologico è quello ludico-pratico. Attraverso il gioco i ragazzi apprendono,
divertendosi,i vari aspetti delle discipline sportive trattate. Il metodo del gruppo-squadra è stato
quello privilegiato. Attraverso la riproduzione sistematica dei gesti e dei movimenti, i ragazzi
apprendono ed interiorizzano i gesti delle discipline trattate.
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
Grandi e piccoli attrezzi a disposizione all’interno della palestra.
Appunti e dispense per la parte teorica
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Per sviluppare i moduli di attività pratica, che si sono svolti in ambiente palestra, è stato impiegato
l’intero anno scolastico.
I moduli di nozioni teoriche svolti in parte in classe e in parte in palestra sono stati sviluppati in
10/12 ore.
Nello svolgimento delle lezioni l’obbiettivo era di coinvolgere in maniera attiva tutta la classe, ed
instaurare un clima tale da stimolare interesse e partecipazione. L’ attività pratica è supportata da
informazioni di carattere tecnico-sportivo e anatomo-fisiologico.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
Nella formulazione di una valutazione sul livello raggiunto, si è tenuto conto delle capacità fisiche di
base e di partenza, dell’impegno dimostrato,del rispetto delle regole e della convivenza in ambiente
classe/palestra,della partecipazione e della frequenza nello svolgere l’attività,della collaborazione e
del livello di preparazione raggiunto.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Per la valutazione si è fatto ricorso a: test motori di ingresso, esercitazioni pratiche, controlli
periodici basati sulle osservazioni delle attività, brevi interrogazioni per le conoscenze teoriche.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Potenziamento delle capacità coordinative e condizionali generali e specifiche, con miglioramento
dei gesti fini nelle attività dei giochi di squadra.
Conoscenza del regolamento dei giochi sportivi.
Miglioramento della partecipazione e del rispetto delle regole comuni.
Bagnone, 12/05/2017 FIRMA DEL DOCENTE
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
90
Prof Bricchi Mario
Programma svolto
I.I.S. "Antonio Pacinotti"
Bagnone (MS)
MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016
CLASSE V MAT
DOCENTE DOMENICHELLI RINA
PROGRAMMA SVOLTO RELIGIONE
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
DAL LIBRO DI TESTO ”TUTTI I COLORI DELLA VITA” ED SEI
Contenuto disciplinare sviluppato
MODULI Unità didattiche monodisciplinari
1 Una società fondata sui valori cristiani Assisi: dialogo tra le religioni e città della pace Incontro cristianesimo e Islam: il Papa in egitto interculturalità e convivenza democratica profughi e accoglienza: intervista al regista di
Fuocammare
2
L'etica della vita concetto di bioetica: il pensiero cristiano e il pensiero
laico concepimento e fecondazione assistita vita prenatale e aborto visione del film “Dead man walking” e riflessione sulla
pena di morte riflessione sul tema dell'eutanasia: canzoni e articoli di
giornale
3 Una economia per l'uomo lavoro minorile: visione del film “Iqbal” e riflessione
4 Giornata della Memoria lettura poesia “Se questo è un uomo” e partecipazione
all' opera teatrale “Lettere sul legno”
5 Le relazioni: dall'innamoramento all' amore L'amore e la sessualità la Chiesa e il sacramento del matrimonio Matrimonio civile e convivenza Famiglia aperta alla adozione e all'affido
6 Riflessione su argomenti di attualità proposti dai ragazzi dalla lettura dei quotidiani
Bagnone, 9/5/2017 FIRMA DEL DOCENTE Rina Domenichelli
.................................................................. VISTO per adesione i rappresentanti di classe
...............................................................................
Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone
91
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
Disciplina Religione Docente Domenichelli Rina
METODI UTILIZZATI
Lezione frontale, Lavoro individuale, Lavoro di gruppo, Discussione, Alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni.
MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI
Libro di testo e Bibbia
Fotocopie e articoli di giornale
Computer e Lim
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Classe e laboratorio di informatica
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :
La valutazione ha tenuto conto della conoscenza dei contenuti e soprattutto dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione al dialogo educativo. Per l' IRC è previsto questo tipo di valutazione: insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Interrogazioni brevi, interventi spontanei, lavoro di gruppo. Al termine di ogni Unità di Apprendimento gli alunni sono stati invitati oralmente ad esprimere il loro giudizio ed a confrontarlo con l'etica cristiana.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Sanno confrontarsi con il magistero sociale della Chiesa a proposito della pace, dei diritti dell'uomo, della giustizia e della solidarietà
Conoscono le tematiche legate alla bioetica ed hanno saputo confrontarsi con i contenuti del Magistero della Chiesa;
Riescono a comprendere le varie problematiche che sottendono al concetto e all'esperienza della vita, apprezzandone la ricchezza di relazioni che nascono in un ambito di accoglienza fattiva della vita in genere
Sanno individuare i termini della discussione sulla responsabilità dell'uomo nei confronti di se stesso, degli altri, del mondo
Hanno imparato a conoscere il valore della solidarietà anche in economia; Sanno riconoscere i valori cristiani nella società attuale
Fivizzano, 10/5/2017 FIRMA DEL DOCENTE Domenichelli Rina
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