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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO"
“Ines Giganti Curella”
INDIRIZZO "COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO"
Sezione associata dell‟Istituto d‟Istruzione Superiore “E. Fermi”
Cod. Fisc. 91001430841 – Tel. (0922) 893987 – Fax (0922) 892934
Via F. Re Grillo, c/da Cannelle – 92027 LICATA (AG)
Anno scolastico 2016/17
ESAMI DI STATO
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5. C.2 - art. 6 - O.M. 15 marzo 2007, n. 26
nota 21 marzo 2017, prot. n. 10719 )
classe V sez. E
Istituto Tecnico
Settore: Tecnologico
Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia
Articolazione: energia
IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Giuseppe Pizzuto Prof.ssa Malfitano Mariagabriella
Affisso all‟albo in data
Pag. 2
INDICE
IL CONSIGLIO DI CLASSE pag. 3
PROFILO EDUCATIVO “ 3
PROFILO PROFESSIONALE DELL‟INDIRIZZO TEN “ 4
PROFILO FORMATIVO “ 4
PROFILO TECNICO IN USCITA “ 5
QUAQRO ORARIO DELL‟INDIRIZZO “ 5
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE “ 6
FINALITA‟ ED OBIETTIVI “ 7
OBIETTIVI GENERALI E TRASVERSALI RAGGIUNTI “ 7
STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI “ 7
SPAZI DIDATTICI UTILIZZATI “ 7
CRITERI DI VALLUTAZIONE “ 8
INTERVENTI DI RECUPERO “ 9
AMMISSIONE “ 9
CRITERI PER L‟ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO “ 9
VISITE GUIDATE “ 11
ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE “ 11
TERZA PROVA “ 12
11.A . FRONTESPIZIO ADOTTATO NELLA SIMULAZIONE “ 13
Iª SIMULAZIONE TERZA PROVA “ 14
IIª SIMULAZIONE TERZA PROVA “ 20
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE “ 28
1ª PROVA SCRITTA – ITALIANO “ 28
2ª PROVA SCRITTA –IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE “ 29
COLLOQUIO “ 30
CONSUNTIVI DELLE DISCILINE “ 31
ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI “ 56
Pag. 3
1. IL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIE DOCENTI FIRMA
Religione Timoneri Maria (sostituita da
Provvidenza Giuseppina Maria)
Italiano Incorvaia Giuseppina
Storia Incorvaia Giuseppina
Inglese Callea Concetta
Matematica Milazzo Giuseppe Comm.interno
Impianti termotecnici, disegno
eprogettazione.
Cagnes Francesco Comm.interno
Meccanica, macchine ed energia Pizzuto Giuseppe
Sistemi e automazione Pizzuto Giuseppe
Tecnologie meccaniche di processo e
prodotto
Cagnes Francesco
Scienze motorie Bona Federico Comm.interno
Ass.catt. di Meccan. e Sistemi e aut. Costa Pietro
Ass.catt. di Impianti e Tecn. Mecc. Cusumano Angelo
2. PROFILO EDUCATIVO
Al centro del processo educativo si è posto il compito fondamentale di educare gli allievi alla convivenza
civile, al rispetto della dignità della coscienza e di aiutarli a maturare un progetto di vita aperto al rispetto
delle diversità dei ruoli e delle competenze.
Area umanistica:
- competenza logico-linguistica;
- interpretazione e contestualizzazione di un testo nella prospettiva storica, letteraria e linguistico-
comunicativa;
- consapevolezza del distacco storico nell‟istituire collegamenti tra eventi, istituzioni, problemi,
mentalità del passato e del presente.
Area tecnico – scientifica:
- uso corretto del lessico specifico;
- conoscenza dell‟impianto teorico delle discipline per procedere all‟applicazione in sede pratica di
regole e principi;
- analisi e schematizzazione di situazioni problematiche;
- uso del metodo induttivo e deduttivo;
- uso corretto di mezzi e strumenti necessari all‟applicazione di regole e principi;
- applicazione di leggi e procedimenti adeguati nella risoluzione di esercizi e problemi;
- formazione di competenze semplici in vista della futura professione.
Pag. 4
Obiettivi trasversali:
- metodo di studio rigoroso;
- competenza linguistico-comunicativa;
- coerenza sul piano logico-argomentativo;
- ricettività riflessiva e rielaborativi.
3. PROFILO PROFESSIONALE DELL‟INDIRIZZO TEN
La nuova articolazione, meccanica meccatronica art. energia, così come richiesto dalla riforma sul
riordino degli Istituti tecnici (L.133/2008) ha sostituito il passato indirizzo di termotecnica, inserendo
finalità in linea con le figure professionali richieste oggi e nel prossimo futuro dal mercato del lavoro. La
figura che sta scaturendo è quella di “energy manager” ovvero professionista in grado di promuovere il
risparmio energetico, di gestire e coordinare l‟adozione di impianti basati su energie rinnovabili, di
effettuare monitoraggi ambientali al fine di evidenziare anomalie e guasti, di effettuare diagnosi
energetiche di edifici. Ovviamente molti sono ancora le similitudini con il passato indirizzo di
termotecnica, sia nei contenuti che nell‟uso delle attrezzature di laboratorio, per cui ne è risultato, allo
stato odierno, la preparazione di una figura che, accanto ai tradizionali sistemi di utilizzo dell‟energia
termica, abbia sviluppato le competenze necessarie per potersi muovere agilmente all‟interno delle nuove
soluzioni energetiche.
4. PROFILO FORMATIVO
Il diplomato in Meccanica, meccatronica ed energia, ha competenze specifiche nel campo dei materiali,
nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti
economici.
Nelle attività produttive d‟interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei
dispositivi e dei prodotti,nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell‟esercizio di sistemimeccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
Sarà in grado di:
integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell‟automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all‟innovazione, all‟adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti;
elabora cicli di lavorazione, analizzandone evalutandone i costi;
intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed
utilizzo dell‟energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto
delle normative sulla tutela dell‟ambiente;
agire autonomamente, nell‟ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della
tutela ambientale;
pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro
svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d‟uso.
Nell‟articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla
conversione e utilizzazione dell‟energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la
tutela dell‟ambiente.
Pag. 5
5. PROFILO TECNICO IN USCITA
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell‟indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed
Energia” consegue i risultati di apprendimento descrittinel punto 2.3 dell‟Allegato A), di seguito
specificati in termini di competenze:
Individuare le proprietà dei materiali in relazione all‟impiego, ai processi produttivi e ai
trattamenti;
Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione;
Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo
e collaudo del prodotto;
Documentare e seguire i processi di industrializzazione;
Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le
risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura;
Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di
sistemi termotecnici di varia natura;
Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel
rispetto delle relative procedure;
Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai
processiproduttivi;
Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali;
Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e
della sicurezza.
QUAQRO ORARIO DELL‟INDIRIZZO
“MECCANICA,MECCATRONICAEDENERGIA”:ATTIVITÀEINSEGNAMENTIOBBLIGATORI
DISCIPLINE
Ore
1°biennio
2°biennio 5°anno secondo biennioe quintoannocostitui-sconounpercorso formativounitario
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Scienzeintegrate(Fisica) 99 99 dicuiincompresenza 66*
Scienzeintegrate(Chimica) 99 99
dicuiincompresenza 66* Tecnologieetecnichedirappresentazionegrafica 99 99
dicuiincompresenza 66* Tecnologieinformatiche 99
dicuiincompresenza 66* Scienzeetecnologieapplicate** 99 Complementidimatematica 33 33
ARTICOLAZIONE“ENERGIA”
Meccanica,macchineedenergia 165 165 165
Sistemieautomazione 132 132 132
Tecnologiemeccanichediprocessoeprodotto 132 66 66
Impiantienergetici,disegnoeprogettazione 99 165 198
Totaleoreannuediattivitàeinsegnamentidiindirizzo
396 396 561 561 561
dicuiincompresenza 264* 561* 330*
Totalecomplessivoore 1056 1056 1056 1056 1056
*L’attivitàdidatticadilaboratoriocaratterizzagliinsegnamentidell’areadiindirizzodeipercorsidegliistitutitecnici;leoreindicateconasterisco sonoriferitealleattivitàdilaboratoriocheprevedonolacompresenzadegliinsegnantitecnico-pratici.
Pag. 6
Leistituzioniscolastiche,nell’ambitodellaloroautonomiadidatticaeorganizzativa,possonoprogrammareleoredicompresenzanell’ambitodelprimobiennioedelcomplessivotrienniosullabasedelrelativomonte-ore.
**Irisultatidiapprendimentodelladisciplinadenominata “Scienzeetecnologieapplicate”,compresafragliinsegnamentidiindirizzodelprimobiennio,siriferisconoall’insegnamentochecaratterizza,perilmaggiornumerodiore,ilsuccessivotriennio.
6. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe V E TEN è composta da 4 alunni, provenienti dalla classe precedente dello stesso istituto,2 allievi
sono pendolari, in quanto residenti nel comune di Palma di Montechiaro.
Nelle discipline comuni (Italiano, Storia, Matematica, Inglese, Scienze motorie e Religione) la classe è
stata articolata fin dal terzo anno con gli allievidell'indirizzo di “Costruzioni ambiente e territorio”, e tale
scelta “obbligata” ha determinato la particolare ed eterogenea composizione della classe che ha causato
problemi di omogeneizzazione e integrazione provocando in qualche caso demotivazione per la difficoltà
nel poter adeguatamente seguire il processo di apprendimento e nel raggiungimento degli obiettivi
programmati.
In alcune discipline dell‟area di indirizzo si è presentata, per motivi organizzativi, nell‟arco dei tre anni una
variazione nel corpo docente.
Nel complesso, tuttavia, gli allievi, pur presentando differenze comportamentali e caratteriali, hanno
maturato un apprezzabile processo di socializzazione, favorito anche dal fatto che sono tutti ottimi ragazzi
sul piano della solidarietà e della sensibilità, bene integrati nel contesto relazionale scolastico ed
extrascolastico.
Alcuni, benché più responsabili rispetto agli anni scolastici passati, hanno continuato a mostrare nella
preparazione talune fragilità, che non poco hanno influito sullo svolgimento del percorso didattico e sugli
esiti iniziali dell‟apprendimento. Opportunamente guidati, infatti, alcuni sono riusciti a maturare un livello
di preparazione accettabile sul piano delle conoscenze epiù modesto nell‟approccio critico ed autonomo
delle problematiche e dei contenuti di tutte le discipline; altri hanno conseguito, invece, risultati più
modesti .
In linea generale e con qualche esigua eccezione, altri allievi, a causa delle carenze sul piano linguistico-
espressivo, presentano una certa difficoltà nell‟elaborazione critica ed autonoma delle discipline letterarie,
giacché gli stessi, opportunamente guidati, nelle discipline di indirizzo riescono ad elaborare soluzioni di
contenuto più apprezzabili.
I discenti che all‟inizio dell‟anno avevano manifestato un impegno episodico e opportunistico,
adeguatamente coinvolti e responsabilizzati, hanno maturato solo alla fine un atteggiamento più
propositivo, animato da uno studio più costante e da un‟accettabile crescita culturale che, rispetto ai livelli
di partenza, può giudicarsi pressoché accettabile.
Solo alcuni allievisi sono distinti nel corso del triennio e quest‟anno in particolare, per una maggiore
costanza nello studio e per una più spiccata capacità logico-argomentativa, conseguendo un livello di
preparazione superiore al resto della classe.
Durante l‟anno scolastico in corso, si è reso indispensabile intervenire in itinere nella revisione degli
obiettivi iniziali, per adeguare gli standard di conoscenze e competenze programmate alla obiettiva
situazione della classe, con riferimento agli alunni meno motivati e con evidenti difficoltà. Sono stati
ridimensionati gli obiettivi didattici ed è stato attivato un paziente lavoro di intervento e recupero,
finalizzato a cogliere ogni potenzialità e a tracciare un adeguato percorso formativo, che ha consentito ai
discenti più volenterosi di conseguire una preparazione finale accettabile.
Tali interventi, pertanto, hanno penalizzato lo svolgimento dei programmi preventivati.
Pag. 7
7) FINALITA‟ ED OBIETTIVI
a) Finalità educative e formative:
consolidare gli obiettivi trasversali di scolarizzazione perseguiti negli anni precedenti, ovvero
correttezza di comportamento in classe, puntualità, frequenza regolare, rispetto dei termini assegnati per
lo svolgimento di compiti ed elaborati e presenza regolare alle verifiche in classe.
b) Obiettivi cognitivi trasversali:
fornire la conoscenza e la comprensione dei contenuti essenziali delle discipline del piano di studi.
Sviluppare abilità di varia natura:
logiche e matematiche
espressive e linguistiche
grafiche con uso dei programmi specifici informatici
manuali e pratiche
lettura di prontuari e uso di manuali per trarne le informazioni utili alla risoluzione di un problema
concreto.
c) Obiettivi trasversali comportamentali:
Sviluppare la capacità di applicare conoscenze ed abilità acquisite in attività prevalentemente
monodisciplinari ad un problema complesso da articolare in sotto unità a sviluppo e soluzione
progressiva. Sviluppare la capacità di coordinare il lavoro di gruppo.
7. OBIETTIVI GENERALI E TRASVERSALI RAGGIUNTI
Complessivamente, la media generale emersa dai risultati di un intero anno scolastico, è la seguente:
Conoscenze:
apprezzabili e supportate da notevole capacità di orientamento e di collegamento intertestuale e
infratestuale per una esigua minoranza;
complessivamente accettabili, poco approfondite e non supportate da alcun processo di integrazione
o di elaborazione autonoma per il restante gruppo di allievi
Competenze:
soddisfacenti per alcuni, che hanno dato prova di sapere applicare le conoscenze teoriche per la
soluzione di compiti un po‟ più complessi;
accettabili per altri, che mostrano abilità di carattere applicativo nell'uso delle conoscenze
acquisite, ma solo nell'esecuzione di compiti e problemi semplici;.
Capacità:
soddisfacenti per una esigua minoranza, che sa cogliere inferenze, operare processi di sintesi e
avvalersi delle proprie conoscenze per accedere a nuove acquisizioni;
modeste per alcuni, sia nell'elaborazione che nella valutazione critica e nei processi decisionali ed
applicativi delle discipline.
8. STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI
Libri di testo, fotocopie, audiovisivi, internet
9. SPAZI DIDATTICI UTILIZZATI
Laboratori di informatica, di indirizzo, palestra.
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10. CRITERI DI VALLUTAZIONE
Nelle valutazioni sommative sono stati seguiti i criteri di corrispondenza tra voti decimali e livelli
tassonomici, come risulta dall'estratto del POF di seguito riportato. Nell‟individuazione dei suddetti livelli
di apprendimento e nella conseguente attribuzione dei corrispondenti voti intermedi e finali si è tenuto
conto dei seguenti criteri:
evoluzione significativa rispetto al punto di partenza
risultati dei corsi di recupero
frequenza
attenzione
interesse
impegno
partecipazione
ritmo di apprendimento
metodo di lavoro
Voto DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO
10 Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito e totale autonomia anche
in contesti non noti. Si esprime in modo sicuro ed appropriato, sa formulare valutazioni critiche ed
attivare un processo di autovalutazione.
9 Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito, dimostra autonomia e
capacità di trasferire le competenze in contesti noti e non noti. Possiede ricchezza e proprietà di
linguaggio. E‟ in grado di attuare un processo di autovalutazione.
8 Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito, dimostra autonomia e
capacità di trasferire le competenze in contesti noti e anche parzialmente in contesti non noti. Il
linguaggio è corretto ed appropriato.
7 Lo studente dimostra di possedere competenze su contenuti fondamentali, autonomia e capacità di
trasferire le competenze in contesti noti al di fuori dei quali evidenzia difficoltà. Si esprime in modo
sostanzialmente corretto e appropriato.
6 Lo studente dimostra di conoscere gli argomenti proposti e di saper svolgere i compiti assegnati solo
nei loro aspetti fondamentali. Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia solo
nei contesti noti. L‟espressione risulta incerta e non sempre appropriata.
5 Lo studente evidenzia delle lacune nella conoscenza degli argomenti proposti e svolge solo in modo
parziale i compiti assegnati; si orienta con difficoltà e possiede un linguaggio non sempre corretto e
appropriato.
4 Lo studente evidenzia diffuse lacune nella conoscenza degli argomenti proposti e svolge i compiti
assegnati con difficoltà ed in modo incompleto. Si esprime in modo stentato commettendo errori
sostanziali.
3 Lo studente evidenzia gravi e diffuse lacune nella conoscenza degli argomenti proposti e svolge i
compiti assegnati solo in parte minima e non significativa. Si esprime con grande difficoltà,
commettendo errori gravi e sostanziali.
2 Lo studente non ha alcuna conoscenza degli argomenti trattati e non è in grado di svolgere anche
semplici compiti assegnati.
1 Lo studente non fornisce alcuna risposta.
Pag. 9
11. INTERVENTI DI RECUPERO
Per gli studenti dell‟ultimo anno di corso, che negli scrutini del primo e secondo trimestre hanno presentato
insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di classe ha predisposto iniziative di sostegno e di
recupero nel corso delle ordinarie attività didattiche, con relative verifiche volte ad accertare l‟avvenuto
superamento delle carenze riscontrate e da svolgersi prima del termine delle lezioni, al fine di porre gli
studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione positiva in sede di scrutinio di ammissione
all‟Esame di Stato.
12. AMMISSIONE
Sono ammessi a sostenere l‟Esame di Stato gli alunni valutati positivamente nello scrutinio finale al
termine dell‟ultimo anno di corso, conseguendo la media del “sei” in ciascuna disciplina ed almeno “sei”
nella condotta.
In aggiunta a tale condizione, per gli alunni che avevano una valutazione sospesa nello scrutinio di Giugno
dei due anni precedenti l‟ultimo, sono ammessi a sostenere l‟Esame di Stato solo quelli per i quali sia stata
espressa una valutazione positiva in sede di integrazione dello scrutinio finale relativo al terzultimo e al
penultimo anno di corso, a saldo dei debiti formativi contratti.
13. CRITERI PER L‟ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il credito scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso
e che contribuisce a determinare il punteggio finale dell'esame di stato, dando così un rilievo forte e
significativo al ruolo della scuola nel percorso scolastico dell'allievo.
Il credito scolastico, costituito dalla somma dei punti che alla fine di ogni anno nelle classi del triennio
vengono assegnati dal Consiglio di classe, durante gli scrutini, in base alla media dei voti finali e
all'impegno dimostrato, esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunto
dall‟allievo con riguardo al profitto (media dei voti).
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI
L‟attribuzione del credito scolastico ai candidati interni viene effettuata nella misura stabilita dai parametri
indicati nella Tabella A del D.M. n. 99/09. Essa viene di seguito riportata:
TABELLA A – CREDITO SCOLASTICO
Decreto Ministeriale n. 99/2009
Candidati interni
(sostituisce la tabella di cui al D.M. 42/ 2007)
Media dei voti III classe IV classe V classe
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Pag. 10
Il credito scolastico, da attribuire nell‟ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella,
va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l‟assiduità
nella frequenza scolastica, l‟interesse e l‟impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
Integrazione nella Banda di oscillazione della Tabella dei Crediti
L‟integrazione del punteggio in ciascuna banda di oscillazione va attribuita in tutti i casi in cui la media M
dei voti superi di 0,50 il voto minimo di corrispondenza.
All‟interno della banda di oscillazione del credito scolastico, il Consiglio di classe ha altresì la facoltà di
attribuire un‟integrazione pari a massimo punti 1 per la valutazione dei seguenti indicatori come da tabella
di seguito illustrata:
TABELLA PUNTEGGIO DELLA BANDA DI OSCILLAZIONE
ELEMENTI DI VALUTAZIONE CRITERI A.S. 2016-2017 PUNTEGGIO
In decimi
Assiduità della frequenza scolastica
G.A.= Giorni di assenza
G.A. > 30 0
20 < G.A. < 30 0,1
G.A.< 20 0,2
Interesse e impegno nelle attività integrative e
complementari extrascolastiche
Mediocre 0
Sufficiente 0,05
Discreto 0,1
Buono 0,2
Ottimo/Eccellente 0,3
Interesse e impegno nelle partecipazione al dialogo
educativo
Mediocre 0
Sufficiente 0,05
Discreto 0,1
Buono 0,15
Ottimo/Eccellente 0,25
Interesse ed impegno nella Religione o in attività
alternative
Mediocre 0
Sufficiente/Discreto 0,05
Buono/Ottimo 0,1
Credito formativo Credito documentato Max 0,15
Il punteggio complessivo è ottenuto dalla somma del credito scolastico del III, IV e V anno, Il punteggio
massimo complessivo come credito scolastico è di 25 punti.
Fermo restando tale limite massimo, il Consiglio di Classe ha la facoltà di potere utilizzare un bonus di
massimo un punto, a favore degli alunni che si sono distinti nell‟ambito dell‟istituzione scolastica per
particolari meriti che non rientrano nei criteri su menzionati e/o per procedere ad eventuali arrotondamenti.
Il credito formativo concorre a formare il credito scolastico e consente di raggiungere il punteggio massimo
previsto nelle bande di oscillazione. Esso è costituito dal punteggio attribuito a quelle attività esterne alla
scuola che, comunque, contribuiscono alla formazione degli allievi, purché coerenti con il corso di studi e
solo se adeguatamente documentate:
Esperienze di stage lavorativi
Attività sportiva a livello agonistico
Attività qualificanti per lo sviluppo della persona solo se svolte in modo continuativo e consistente
quali:
attività di volontariato all‟interno di organismi riconosciuti
attività artistico-espressive ( suono di uno strumento in un gruppo, attività corale, scuola di
recitazione, ballo)
Attività culturali come corsi di lingua, corsi di formazione nelle arti figurative, ecc.
E‟ competenza del Consiglio di Classe accogliere e valutare ogni richiesta di attribuzione di credito
formativo.
Pag. 11
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI ESTERNI
L‟attribuzione del credito scolastico ai candidati esterni viene effettuata nella misura stabilita dai parametri
indicati nella Tabella C del D.M. n. 99/09. Essa viene di seguito riportata:
TABELLA C – CREDITO SCOLASTICO
Decreto Ministeriale n. 99/2009
Candidati esterni - Prove preliminari
(sostituisce la tabella di cui al D.M. 42/2007)
Media dei voti conseguiti in esami preliminari Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7< M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 9 6-7
9 < M ≤ 10 7-8
Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso
di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
Per tutti i candidati esterni, la Commissione di esame, fermo restando il punteggio massimo di 25 punti,
può aumentare il punteggio in caso di possesso di credito formativo espressamente documentato. Per
esigenze di omogeneità di punteggio conseguibile dai candidati esterni ed interni, tale integrazione può
essere al massimo di 1 punto.
14. VISITE GUIDATE
Alcuni alunni hanno partecipato al viaggio di istruzione a Praga organizzato dalla scuola.
9.ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE
Alcuni alunnihanno partecipato ad un percorso formativo di Alternanza Scuola Lavoro, per un
totale di10ore, presso industria SKODA a Praga;
Tutta la classe ha frequentato un corso sulla sicurezza per n. 12 ore.
Tutti gli allievi hanno partecipato al Progetto interno “Orientamento scolastico”;
Gli alunni parteciperanno ad un‟attività programmata, nel periodo seconda parte del mese di
maggio e inizio di giugno, di “alternanza scuola e lavoro” della durata di 88 ore.
I progetti curriculari ed extra-curriculari e la partecipazione ad eventi fuori dall‟Istituto,per gli alunni che vi
hanno partecipato, si sono rivelati utili per l‟arricchimento delle loroconoscenze, oltre che per la loro
crescita umana.
Pag. 12
11. TERZA PROVA
Il C.d.C., tenuto conto del DM n. 429/2000, artt. 2, 3 e 4, delle finalità dell'indirizzo di studi, degli obiettivi
generali e cognitivi definiti nella programmazione didattica, delle aggregazioni per aree disciplinari e della
diversificazione delle metodologie e delle prove di verifica, ha ritenuto più adeguate le prove basate su:
4 discipline nell‟ambito della tipologia C (Quesiti a risposta multipla)
Inglese nella tipologia B ( risposte aperte con testo).
Tali tipologie privilegiano la specificità dei linguaggi disciplinari, richiedono conoscenza dei contenuti,
valutano la capacità di orientamento, consentono un‟obiettività maggiore nella valutazione.
Pertanto, per i significativi legami interdisciplinari esistenti tra alcune discipline specifiche del curricolo di
studi e tenuto conto anche del DM del 20 Novembre 2000, art.3, che porta a cinque il numero delle
discipline coinvolte in questa tipologia di prova, le materie che il C. di Cl. ha scelto sono:
Storia –Scienze motorie - Matematica – Meccanica, macchine ed energia – Inglese
Al fine di offrire agli studenti una preparazione per lo svolgimento della Terza Prova, saranno svolte due
simulazioni della stessa con le seguenti modalità:
n. 8 quesiti tip. C x 4 discipline;
n. 3 quesiti di Inglese, tip. B (breve risposta a quesiti formulati su un testo).
DURATA DELLA PROVA60 minuti
ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO:
Tip. C:
Ad ogni risposta esatta: Punti 0,375 ( per un totale di 12/15 p. max)
Ad ogni risposta errata o non data: Punti 0,00
Per la materia INGLESE, tip. B:
punti 1,00 per ogni risposta completa ( per un totale di 3 p. max)
punti 0,75 per ogni risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 per ogni risposta con errori di grave entità
punti 0,25 per ogni risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 per ogni risposta omessa
Pag. 13
11.a . FRONTESPIZIO ADOTTATO NELLA SIMULAZIONE
ITT “I. Giganti Curella”
.. SIMULAZIONE TERZA PROVA - Classe 5ª EEN
Materie oggetto della prova: STORIA, SCIENZE MOTORIE, MATEMTICA, MECC., MACCH. ED ENERGIA,
INGLESE
NOME CANDIDATO_______________________________ PUNTEGGIO__________
Griglia di valutazione Durata della prova: 60 minuti
QUESITI Tipologia C - ( D.M. 429/2000, artt. 2, 3, 4) 1 2 3 4 5 6 7 8 P. parziale
STORIA
ESTIMO
COSTRUZIONI
MATEMATICA
Punteggio parziale tipologia C ……/ 12
QUESITI
Tipologia B
Lingua inglese
( D.M. 429/2000,
artt. 2, 3, 4)
Quesito n. 1
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Quesito n. 2
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Quesito n. 3
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Punteggio parziale tipologia B …../3
PUNTEGGIO TOTALE ……../15
Criterio di valutazione
TIPOLOGIA
C
n. 32
Domandea risp. multipla
Ad ogni risposta esatta: Punti 0,375
Ad ogni risposta errata o non data: Punti 0,00
0,375 x 8 = 3
0,375 x 32 =
12
TIPOLOGIA
B
Lingua inglese
n.3
Quesiti a risposta singola
punti 1,00 per ogni risposta completa
punti 0,75 per ogni risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 per ogni risposta con errori di grave entità
punti 0,25 per ogni risposta con errori di graviss. entità
punti 0,00 per ogni risposta omessa
1,00 x 3 = 3
TOTALE PUNTEGGIO DELLA PROVA 15
Licata,……………………………….. I Docenti ____________ _____________ ___________ ____________ __________ __________
Pag. 14
Istituto D'Istruzione Superiore Fermi
Con sezioni associate: I. T. G. " Ines Giganti Curella " - I.P.I.A. " E. Fermi " Via Palma, C.da Cannelle – 92027 Licata (AG)
Iª SIMULAZIONE TERZA PROVA - Classe Vª E TEN
Materie: STORIA–MATEMATICA–SCIENZE MOTORIE-MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA-INGLESE
NOME CANDIDATO_______________________________ PUNTEGGIO__________
Griglia di valutazione Durata della prova: 60 minuti
QUESITITipologia C 1 2 3 4 5 6 7 8 Punteggi parziali
STORIA MATEMATICA SCIENZE MOTORIE MECCANICA, MACCH. ENERG
Punteggio parziale tipologia C ……/ 12
QUESITI
Tipologia B
Lingua inglese ( D.M. 429/2000, artt. 2, 3, 4)
Quesito n. 1
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Quesito n. 2
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Quesito n. 3
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Punteggio parziale tipologia B …../3
PUNTEGGIO TOTALE ……../15
Criterio di valutazione
TIPOLOGIA
C
n. 32
Domandea risp. multipla
Ad ogni risposta esatta: Punti 0,375
Ad ogni risposta errata o non data: Punti 0,00
0,375 x 8 = 3
0,375x32 = 12
TIPOLOGIA
B
Lingua
inglese
n.3
Quesiti a risposta singola
punti 1,00 per ogni risposta completa
punti 0,75 per ogni risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 per ogni risposta con errori di grave entità
punti 0,25 per ogni risposta con errori di graviss. entità
punti 0,00 per ogni risposta omessa
1,00 x 3 = 3
TOTALE PUNTEGGIO DELLA PROVA 15
Licata,………………………………..
Docenti ________________ _______________ ________________ ______________ _________
Pag. 15
STORIA 1) La Nuova Politica Economica inaugurata da Lenin prevedeva
La nascita di un‟economia che concedeva un margine di libertà privata ai produttori
La nascita di un‟economia controllata dallo Stato
La nascita di un‟economia fondata sulla libertà nella produzione agricola ed industriale
La nascita di un‟economia protezionistica, mirante all‟aumento della produzione interna
2) Cosa si intende per governo reazionario?
Un governo che si oppone fieramente alla tradizione, sostenendo idee progressiste e rivoluzionarie
Un governo fortemente progressista e rivoluzionario ideologicamente fisiocratico
Un governo che si oppone fieramente a ogni innovazione politica e sociale, sostenendo idee e istituzioni
rigidamente conservatrici
Un governo confessionale e apartitico
3) I quattro uomini politici protagonisti della Conferenza di pace di Parigi del 1919 furono
Lenin, Ebert, Roosvelt e Salandra
Guglielmo II, Kerenskij, Mussolini e Trotski
Nicola II, Franceso Giuseppe, Vittorio Emanuele III e Roosvelt
Wilson, Lloyd Gorge, Clemenceau e Orlando
4) Il trattato di Brest-Litovsk
fu stipulato il 3 marzo tra Russia e Francia
fu stipulato il 3 marzo 1918 tra Russia e Germania
pose fine alla rivoluzione russa del 1917
pose fine al comunismo di guerra
5) Nel 1929 Stalin faceva varare i cosiddetti Piani quinquennali, ovvero
la pianificazione degli obiettivi da raggiungere nei vari campi della produzione industriale, in continuità con il
liberismo economico di altri paesi
la pianificazione degli obiettivi da raggiungere nel campo dell‟agricoltura, come continuità del sistema economico
del liberismo
la pianificazione degli obiettivi da raggiungere nei vari campi della produzione industriale, in antitesi con il
liberismo economico
la pianificazione degli obiettivi da raggiungere nelle attività commerciali, in antitesi con il liberismo economico
6) Nell‟Ottobre del 1922 la marcia su Roma dei fascisti ebbe successo perché
Mussolini aveva ormai ottenuto il consenso della maggioranza degli italiani
a Roma i simpatizzanti di Mussolini avevano occupato le caserme militari
ricevettero l‟aiuto del Papa
il re non firmò la proclamazione dello stato d‟assedio
7) Il movimento comunista tedesco guidato da Rosa Luxemburg e da Karl Liebknecht si chiamava
spartachista
cesarista
utopista
Terzinternazionalista
8) Il New Deal, varato in America dall‟amministrazione Roosvelt,fra i tanti provvedimenti adottati per
porre fine alla grande depressione,promosse
L‟abbandono della parità aurea, la fine del liberismo e l‟intervento dello Stato nella vita economica del Paese
Il liberismo, l‟abbandono della parità aurea, e l‟intervento dello Stato nella vita economica del Paese
L‟abbandono della parità aurea, la fine del liberismo e l‟avvio di una soluzione alla grande depressione senza
alcuna ingerenza dello Stato nella vita economica del Paese
Azioni politiche ed economiche che favorissero con urgenza la parità del bilncio, unico modo per risollevare le
sorti del Paese
Pag. 17
SCIENZE MOTORIE
1) Cos‟è la Guaina melinica?
Elemento di un‟articolazione
Sostanza proteica che isola il nervo motore
Proteina per la contrazione muscolare
Proteina per la trasmissione neuro-muscolare
2) Cos‟è l‟Acido lattico?
Sostanza energetica alternativa per i muscoli
Sostanza energetica prodotta in presenza di ossigeno
Sostanza fondamentale per la velocità
Sostanza prodotta dalle articolazioni
3) Cos‟è la Commozione cerebrale?
Un trauma contusivo
Un trauma articolare
Un trauma grave a carico delle attività cerebrali
Una frattura ossea del cranio
4) Cos‟è l‟Acetilcolina?
Elemento necessario alla contrazione muscolare
Elemento per stimolare la velocità
Elemento per la trasmissione neuro-muscolare
Sostanza utile per le ferite
5) Cos‟è la Contrazione pliometrica?
Capacità condizionale
Contrazione utile per sollevare pesi
Tipo di contrazione utile per l‟elevazione
Contrazione cardiaca
6) Cos‟è lo Stimolo-soglia?
L‟attività cardiaca durante uno sforzo
La condizione fisiologica al momento dell‟allenamento
Lo stimolo mandato dal cervello per la contrazione
Il recupero tra ripetute del carico di lavoro
7) Cosa sono le Diastole - Sistole?
Attività cardiache
Anomalie del cuore
Trasporto del sangue alle cellule
Ossigenazione del sangue
8) Cos‟è la Velocità condizionale?
La velocità del muscolo durante lo sforzo
La velocità migliorabile con l‟allenamento
La velocità strutturale
La capacità del muscolo di resistere allo sforzo
Pag. 18
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA 1. A parità di pressione interna lo spessore di un recipiente cilindrico rispetto ad uno sferico sarà?
La metà;
Uguale;
Il triplo;
Il doppio;
2. Il modulo di resistenza a flessione “ Wf ”di una trave a sezione circolare è?
𝜋
64∗ 𝑑3 ;
𝜋
32∗ 𝑑3 ;
𝜋
16∗ 𝑑3 ;
𝜋
8∗ 𝑑3 ;
3. Nel sistema internazionale “S.I.” l‟unità di misura del momento d‟inerzia di una sezione è ?
𝑚1
2 ;
𝑚2 ;
𝑚3 ;
𝑚4 ;
4. Un albero che ruota alla velocità di “n” [giri/min], ha una velocità angolare “ w” [rad/sec] data da:
w = 60∗𝑛
𝜋 ;
w = 60∗𝑛
2𝜋 ;
w = 60∗𝑛
3600 ;
w = 2𝜋∗𝑛
60 ;
5. il numero minimo di denti di una ruota dentata con profilo ad evolvente è?
z = 5
2∗𝑐𝑜𝑠𝜗;
z = 5
2∗(1− 𝑐𝑜𝑠𝜗 );
z = 2
5∗(1− 𝑐𝑜𝑠𝜗 );
z = 5
2∗(1−𝑠𝑒𝑛𝜗 );
6. In un giunto a gusci chiuso da “z” bulloni che è in grado di trasmettere un momento “M” tra due alberi di
raggio “r”, con coefficiente di attrito “f”, la forza che sollecita i singoli bulloni è :
F= 𝑓∗𝑀
𝑧∗𝑟 ;
F= 𝑀∗𝑧
𝑓∗𝑟 ;
F= 𝑀
𝑓∗𝑧∗𝑟 ;
F= 𝑓∗𝑧∗𝑀
𝑟 ;
7. In una frizione a dischi multipli (con numero di dischi = z) il momento trasmissibile “M”, se “ N ” è la forza
assiale che agisce sui dischi, “f” è il coefficiente d‟attrito ed “rm” è il raggio medio di contatto, è dato dalla
formula:
Mr = z * f * N * rm;
Mr = (z+1) * f * N * rm;
Mr = 𝑧+1 ∗𝑁∗𝑟𝑚
𝑓
Mr = ( z+f ) * N * rm;
8. Lo spazio percorso dal piede di biella è, in funzione dell‟angolo α:
S = r*(1 + cosα + μ - 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
S = r*(1 – cosα - μ + 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
S = r*(1 - senα + μ - 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
S = r*(1 - cosα + μ - 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
Pag. 19
INGLESE
Energy is the property that must be transferred to an object in order to perform, work on – or
to heat – the object, and can be converted in form, but not created or destroyed.
Common energy forms include the kinetic energy of a moving object, the potential energy stored
by an object's position in a force field, the elastic energy stored by stretching solid objects,
the chemical energy released when a fuel burns, the radiant energy carried by light, and
the thermal energy due to an object's temperature.
Mass and energy are closely related Living organisms require available energy to stay alive, such
as the energy humans get from food. Civilisation gets the energy it needs from energy
resources such as fossil fuels, nuclear fuel, or renewable energy. The processes of
Earth's climate and ecosystem are driven by the radiant energy Earth receives from the sun and
the geothermal energy contained within the earth.
1- How is energy created?
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………..
2- What are the forms of energy mentioned in the text?
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………..
3- What are energy resources used today?
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
Pag. 20
Istituto D'Istruzione Superiore Fermi
Con sezioni associate: I. T. G. " Ines Giganti Curella " - I.P.I.A. " E. Fermi " Via Palma, C.da Cannelle – 92027 Licata (AG)
IIª SIMULAZIONE TERZA PROVA - Classe Vª E TEN
Materie: STORIA–MATEMATICA–SCIENZE MOTORIE-MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA-INGLESE
NOME CANDIDATO_______________________________ PUNTEGGIO__________
Griglia di valutazione Durata della prova: 60 minuti
QUESITI Tipologia C 1 2 3 4 5 6 7 8 Punteggi parziali
STORIA MATEMATICA SCIENZE MOTORIE MECCANICA, MACCH. ENERG
Punteggio parziale tipologia C ……/ 12
QUESITI
Tipologia B
Lingua inglese ( D.M. 429/2000, artt. 2, 3, 4)
Quesito n. 1
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Quesito n. 2
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Quesito n. 3
punti 1,00 risposta completa
punti 0,75 risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 risposta con errori di grave entità
punti 0,25 risposta con errori di gravissima entità
punti 0,00 risposta omessa
Punteggio parziale tipologia B …../3
PUNTEGGIO TOTALE ……../15
Criterio di valutazione
TIPOLOGIA
C
n. 32
Domandea risp. multipla
Ad ogni risposta esatta: Punti 0,375
Ad ogni risposta errata o non data: Punti 0,00
0,375 x 8 = 3
0,375x32 = 12
TIPOLOGIA
B
Lingua
inglese
n.3
Quesiti a risposta singola
punti 1,00 per ogni risposta completa
punti 0,75 per ogni risposta con errori di mediocre entità
punti 0,50 per ogni risposta con errori di grave entità
punti 0,25 per ogni risposta con errori di graviss. entità
punti 0,00 per ogni risposta omessa
1,00 x 3 = 3
TOTALE PUNTEGGIO DELLA PROVA 15
Licata,………………………………..
Docenti ________________ _______________ ________________ ______________ _________
Pag. 21
STORIA 1) Il Partito Nazional Socialista fondato da Hitler si proponeva:
La lotta contro gli ebrei ritenuti colpevoli della sconfitta nella prima guerra mondiale
Un avvicinamento al comunismo russo
Un avvicinamento all‟Italia di Mussolini
La nascita di una repubblica nazionalista tedesca
2) Nel 1935, l‟impresa etiopica di Mussolini:
Pose fine ai rapporti con Marocco e Tunisia, che nutrivano gli stessi suoi interessi
Accelerò i rapporti di alleanza con il Giappone
Favoriva la nascita dell‟impero d‟Africa
Segnò la crisi dei rapporti diplomatici con Francia e Inghilterra
3) Il 9 novembre 1918 in Germania nasceva
La Repubblica federale nella città di Weimar
La Repubblica socialista nella città di Weimar
La Repubblica nazionalista nella città di Weimar
La Repubblica comunista nella città di Weimar
4) Nel 1923 Hitler, con la complicità degli alti quadri militari, tentò un putsh a Monaco con l‟intento di
Trasformare Monaco nella sede della Repubblica di Weimar
Dare vita ad un‟organizzazione segreta nazionalista
Trasformare Monaco in un centro politico e assumere il controllo della Baviera
Cominciare a perseguitare gli ebrei abitanti di quella città
5) Al fine di rinsaldare la maggioranza di governo e di togliere spazio alle opposizioni, Mussolini riuscì a
far approvare nel 1923 la legge Acerbo che si proponeva:
di creare un sistema proporzionale con una maggioranza al governo
di premiare la maggioranza di governo e, al tempo stesso, inibire l‟opposizione parlamentare
di premiare la maggioranza di governo e, al tempo stesso, frammentare l‟opposizione parlamentare
di premiare la maggioranza di governo
6) La stabilità della repubblica di Weimar fu minata fin dal principio
dal desiderio di riscossa dei nazionalisti, dall‟inflazione endemica, dal condizionamento esercitato
dall‟esercito nei confronti dell‟ordinamento repubblicano;
dal desiderio di riscossa dei nazionalisti, dalla pressione rivoluzionaria esercitata dai comunisti tedeschi, dal
condizionamento esercitato dall‟esercito nei confronti dell‟ordinamento repubblicano;
dai tentativi di restaurazione del Kaiser, dall‟inflazione endemica, dal condizionamento esercitato
dall‟esercito nei confronti dell‟ordinamento repubblicano;
dal desiderio di riscossa dei nazionalisti, dall‟onere dei risarcimenti inflitti dagli Usa alla Germania, dal
condizionamento esercitato dall‟esercito nei confronti dell‟ordinamento repubblicano.
7) Nella Conferenza di Monaco del 1938 Hitler, Mussolini, Chamberlain e Deladier:
decidevano di dare alla Germania la regione dei Sudeti
senza interpellare la Cecoslovacchia, decidevano di annetterla alla Germania
decidevano l‟Anschluss
garantivano ad Hitler l‟occupazione della Polonia
8) Il Trattato di Rapallo, firmato il 16 aprile 1922 tra Germania e URSS sanciva:
Un accordo di non aggressione tra le due potenze
Un‟alleanza militare in caso di guerra
Una nuova politica commerciale tra i due paesi e l‟impegno a non partecipare a nessuna crociata
antibolscevica da parte delle potenze capitalistiche
Un‟alleanza militare tra i due paesi e l‟impegno a non parteciparea nessuna crociata antibolscevica da parte
delle potenze capitalistiche.
Pag. 22
MATEMATICA
1 Quanto misura l‟area della superficie rappresentata in figura?
2 .
4
3.
4
23
.
4
23
.
2 L‟integrale indefinito f x dx di una funzione f(x) è:
l‟insieme delle funzioni ottenute da f
(x) aggiungendo una costante.
l‟insieme di tutte le derivate di f (x).
l‟insieme di tutte le primitive di f (x).
l‟unica primitiva di f (x).
3 Quale delle seguenti uguaglianze è corretta?
2
1
2
xx dx c
.
x xe dx e c .
sen cosxdx x c .
1
ln xdx cx
.
4 Quale delle seguenti uguaglianze è errata?
dxxfkdxxfk .
21
2
xx dx c
.
dxxgxf
dxxgdxxf .
x xe dx e c .
dxxgdxxfdxxgxf . sen cosxdx x c .
dxxgdxxfdxxgxf . 1
ln xdx cx
.
Pag. 23
5 Quanto misura l‟area della superficie in figura?
11
2.
9
2.
7
6.
11
3.
6 Quale delle seguenti formule permette di calcolare l‟area della regione di piano
rappresentata in figura?
0
2
33x x dx
.
0
2
33x x dx
.
0
2
35x x dx
.
0
2
35x x dx
.
Pag. 24
7 Qual è l‟area della superficie illustrata nella seguente figura?
7
12.
343
8.
343
48 .
343
48.
8 Calcola il valore del seguente integrale:
4 3
5
6
7 2
7 10 2
2 4 2 4
x xdx
x x
x
x
.
cxxx 22ln 257 .
2
3 2 3ln 3 7x x x c
.
cxxx 22ln
2
1 257 .
7 5 21
ln 2 22
x x x c
.
Pag. 25
-
QUESITI DI SCIENZE MOTORIE
1] TRAUMIEPRONTOSOCCORSO -STRAPPOMUSCOLARE
ODistaccoparzialedellefibremuscolari.
ODistaccototaledelle fibremuscolari.
O Infiammazione tendinea.
OContratturamuscolare.
2] DISTORSIONE ARTICOLARE.
ODistaccotemporaneodeicapiarticolari.
O Distaccodefinitivodeicapiarticolari .
ORotturadellacapsulaarticolare.
ORotturadelleossa.
3] CONTRAZIONE MUSCOLARE ISOMETRICA
OContrazione delmuscolocheesprimemovimento.
O Contrazionedelmuscolosenzaalcunmovimento.
OContrazionedelmuscolochesfruttalarispostaelasticadelmovimentocontrario.
OLeggerostratoditensionemuscolare.
4] SINAPSINEURO-MUSCOLARE
O Energizzazionemuscolare.
OAttivitàfisicapreventivaaitraumi.
ODistaccodellefibremuscolari.
OContattotranervoemuscolopereffettuareilmovimento.
5] MALATTIE IPOCINETICHE
ODeformazionedellecurvefisiologichedellacolonnavertebrale.
OMalattiachecolpisce ilsistemaimmunitario.
ODisfunzioneepatica.
O Disfunzioni provocatedallainattivitàfisica.
6] ALLENAMENTODELLA VELOCITA'
OConlacorsaprolungata
O Con la corsa in discesa
O Con la corsa in salita
O Con ripetute brevi di velocità
7] ALLENAMENTO
O Sottoporsi a sforzi massimali
O Sottoporsi a sforzi minimi
O Adattamento a stimoli esterni (allenanti)
O Lavoro intervallato
8] QUALISONOLECAPACITA'CONDIZIONALI SPECIFICHENELGIOCODELCALCIO.
O La forza
O La resistenza
O La forza veloce
O La forza resistente.
Pag. 26
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
9. Nel caso di “carico di punta”, il rapporto di snellezza λ , si calcola con la formula:
λ=lo
𝜌𝑚𝑖𝑛;
λ= 𝐼
A;
λ=𝜔∗𝑃
A;
λ = E*I;
10. Il modulo di resistenza a torsione “ Wt ”di una trave a sezione circolare è?
𝜋
64∗ 𝑑3 ;
𝜋
32∗ 𝑑3 ;
𝜋
16∗ 𝑑3 ;
𝜋
8∗ 𝑑3 ;
11. Nel sistema internazionale “S.I.” l‟unità di misura del momento statico di una sezione è :
𝑚1
2 ;
𝑚2 ;
𝑚3 ;
𝑚4 ;
12. Un albero che ruota alla velocità di “n” [giri/min], ha una velocità periferica “ v ” [m/sec] data da:
w = 60∗𝑛
𝜋 ;
w = 60∗𝑛
2𝜋 ;
w = 60∗𝑛
3600 ;
w = 𝜋∗𝑑∗𝑛
60 ;
13. il passo di una ruota dentata con profilo ad evolvente è dato da:
p = z * m;
p = 𝑑
𝑧;
p = 7
6∗ 𝑚;
p =𝜋 ∗ 𝑚;
14. un giunto a dischi è in grado di trasmettere un momento “M” tra due alberi di raggio “r”, con coefficiente
di attrito “f” pari a:
M= f * N * r* 2π ;
M= f * b * r2 * 2π* p ;
M= f * N * r* 2π* p;
M= f * b * r * 2π ;
15. Lo spazio percorso dal piede di biella è, in funzione dell‟angolo α:
S = r*(1 + cosα + μ - 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
S = r*(1 – cosα - μ + 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
S = r*(1 - senα + μ - 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
S = r*(1 - cosα + μ - 𝜇2 − 𝑠𝑒𝑛2𝛼) ;
16. Il diametro di un perno portante di estremità, si calcola con:
d = 3
𝐹∗𝑙
0,2∗𝜍𝑎𝑚𝑚
d = 3
𝑊𝑓
0,2∗𝜍𝑎𝑚𝑚
d = (f*l)/pa;
d = (𝐹 ∗ 𝑙)/amm.
Pag. 27
Terza Prova – Inglese V E TEN
A hybrid car is one that uses more than one means of propulsion. At the moment, that means
combining a normal petrol or diesel engine with an electric motor.
The chief advantages of a hybrid are that it uses less fuel and emits less CO2 than most
conventional non-hybrid vehicles.
Because of this, owners also get extra benefits in the shape of lower rates of road and company
car tax, as well as possibly avoiding congestion charges.
Hybrids are powered by either a petrol or diesel engine and an electric motor.
However, different manufacturers have come up with different ways of merging the two
powertrains into one.
Answer in no more than two lines:
1-How is a Hybid car engine combined?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
2- What are advantages of a Hybrid?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………
What have some producers come up with?
………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………
Pag. 28
12. GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE
1ª PROVA SCRITTA – ITALIANO
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
1. ADEGUATEZZA Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali richiesti dalla prova.
Pertinenza all’argomento proposto.
Efficacia complessiva del testo
Tipologia A e B
Aderenza alle convenzioni della tipologia
scelta
1 1,5 2 2,5 3
2. ORGANIZZAZIONE DEL
TESTO
Articolazione chiara ed ordinata del testo.
Equilibrio tra le parti.
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni).
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
1 1,5 2 2,5 3
3. CARATTERISTICHE DEL
CONTENUTO
Ampiezza della trattazione
Padronanza dell’argomento
1 1,5 2 2,5 3
4. RIELABORAZIONE DEI
CONTENUTI (in
funzione anche delle
diverse tipologie dei
documenti forniti)
Tipologia A: comprensione ed
interpretazione del testo proposto
Tiologia B: comprensione dei documenti
forniti e loro utilizzo coerente ed efficace;
esattezza ed adeguatezza delle citazioni e dei
riferimenti ai testi
Tipologie C e D: coerente esposizione delle
conoscenze personali; capacità di
contestualizzazione e argomentazione
Per tutte le tipologie: pertinenza,
compiutezza ed originalità delle informazioni,
delle idee e delle interpretazioni
1 1,5 2 2,5 3
5. CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA.
LESSICO E STILE
Correttezza ortografica
Coesione sintattica
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso del registro linguistico adeguato alla tipologia testuale
1 1,5 2 2,5 3
Pag. 29
2ª PROVA SCRITTA –IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE
Allievo Cognome Nome
Indicatori Livello di prestazione Punteggio
Rispondenza alla
traccia e conoscenza
dei contenuti
Soddisfa pienamente le richieste 8
Soddisfa le richieste ma non approfondisce 6
Soddisfa le richieste in maniera semplicistica 4
Soddisfa le richieste in maniera superficiale oframmentaria 2
Applicazione delle
conoscenze e dei
procedimenti tecnici
e scientifici
Applica con padronanza 3
Applica con sufficiente organicità 2
Applica con difficoltà 1
Capacità di
elaborazione
Utilizza appropriatamente i dati 2
Relazionai dati con difficoltà 1
Padronanza del
linguaggio tecnico
specifico e
precisione dei
risultati
Utilizza in modo appropriato gli strumenti 2
Utilizza gli strumenti con difficoltà 1
Totale /15
Pag. 30
COLLOQUIO
INDICATORI DESCRITTORI
Gravemente
insufficiente
1-9
Insufficiente
10-19
Sufficiente
20-21
Discreto
22-24
Buono
25-27
Ottimo
28-30
Punti/
30
1,5 2,5 3,5 4 4,5 5
ARGOMENTO PRESENTATO DALLO STUDENTE
Abilità
nell‟esporre e nel
mettere in luce i
punti nodali
Non si orienta Si orienta se
guidato
E‟ corretto ma
essenziale
Fa un‟analisi
corretta e
completa
Coglie le
implicazioni
Compie
correlazioni
esatte ed analisi
approfondite
Capacità di
utilizzare
conoscenze
pluridisciplinari e
individuare
problematiche
Non fa, anche
se guidato,
semplici
collegamenti
Sa fare
semplici
collegamenti
se guidato
Sa fare i
collegamenti
essenziali
Si orienta
autonomament
e sugli
argomenti
proposti
Compie
correlazioni
esatte e rielabora
in maniera
corretta ed
autonoma
Rielabora ed
approfondisce in
maniera
autonoma e
critica
ARGOMENTI PROPOSTI DALLA COMMISSIONE
Conoscenza delle
discipline e dei
linguaggi
specifici
Conosce in
modo
frammentario e
gravemente
lacunoso
Dimostra
conoscenze
minime
Dimostra
conoscenze
non complete
ma linguaggio
inadeguato
Dimostra
conoscenze
complete ed
usa un
linguaggio
specifico
Dimostra
conoscenze
ampie ed
articolate e
padronanza
linguistica
Conosce in
maniera
completa ed
approfondita;
utilizza un
lessico ricco ed
appropriato
Capacità di
orientarsi
all‟interno delle
discipline e di
cogliere i
collegamenti tra
esse
Non si orienta Si orienta con
qualche
difficoltà se
guidato
Si orienta in
maniera
adeguata e
coglie semplici
collegamenti
Si orienta in
modo preciso e
coglie
collegamenti
non solo in
casi semplici
Si orienta in
modo sicuro ed
autonomo e
compie
collegamenti
anche complessi
Si orienta in
modo sicuro ed
autonomo e
compie
collegamenti in
modo critico
Capacità di
argomentare e di
approfondire
criticamente gli
argomenti
proposti
Argomenta in
modo molto
frammentario e
non sa
sviluppare gli
argomenti
proposti
Argomenta in
modo
frammentario
sviluppando gli
argomenti con
qualche
difficoltà
Argomenta in
maniera
coerente e
sviluppa gli
argomenti in
modo semplice
Argomenta e
sviluppa gli
argomenti in
modo
abbastanza
articolato
Argomenta in
modo equilibrato
e sviluppa gli
argomenti con
correlazioni
esatte
rielaborando in
modo autonomo
e corretto
Argomenta in
modo rigoroso e
preciso
approfondendo
gli argomenti
anche con
apporti personali
e critici
DISCUSSIONE DELLE PROVE SCRITTE
Capacità di
approfondimento
e/o di
integrazione di
temi e/o
argomenti non
sufficientemente
sviluppati nelle
prove scritte
Non riesce ad
individuare
errori e/o
lacune presenti
nelle prove
Individua
errori e/o
lacune solo se
guidato
Individua
errori e/o
lacune
riuscendo a
fare semplici
correzioni e/o
integrazioni
Individua
errori e/o
lacune; riesce a
fare correzioni
e/o
integrazioni in
modo
autonomo
Riesce ad
integrare
autonomamente
gli argomenti
trattati
Riesce ad
approfondire
autonomamente
e criticamente
gli argomenti
trattati
TOTALE
Pag. 31
6. CONSUNTIVI DELLE DISCILINE
MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: PROF.ssa PROVVIDENZA GIUSEPPINA MARIA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Luigi Solinas, Tutti i colori della vita, Edizioni SEI, Torino 2012
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 4 alunni, tutti si sono avvalsi dell‟insegnamento della disciplina Religione
Cattolica. La frequenza è stata regolare. Gli alunni hanno mostrato attenzione e partecipazione
attiva alle lezioni. Abbiamo vissuto momenti costruttivi e interessanti per la nostra crescita. Non si
sono verificati problemi disciplinari con tutta la classe. Pertanto posso esprimere nei confronti
della classe un giudizio positivo.
OBIETTIVI FORMATIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
La classe ha acquisito: capacità di dialogo, di porsi in maniera critica nei confronti della realtà che
ci circonda; conoscenza del concetto di morale e moralità, conoscenza delle principali questioni
legate alla bioetica e all‟etica come orientamento della vita, ha compreso il valore della libertà e il
suo corretto uso. L‟apertura al dialogo educativo e alla ricerca della verità ha consentito agli
alunni di confrontarsi con le risposte di senso fornite dal cristianesimo e con i valori che ne
derivano.
METODI D‟INSEGNAMENTO
Lezione frontale con lo scopo di favorire la comprensione dei contenuti della disciplina.
Collocazione dei temi trattati nel contesto storico, culturale, sociale, scientifico e tecnologico,
realizzando, quando possibile, collegamenti interdisciplinari. Lezione in forma dialogica per
favorire la partecipazione attiva degli alunni.
STRUMENTI DIDATTICI
Libro di testo, Bibbia, documenti magisteriali, materiale audio visivo e multimediale.
STRUMENTI DI VERIFICA
Colloqui orali, impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La conoscenza e utilizzo del linguaggio specifico della materia, la capacità di analisi, l‟impegno
nello studio, la partecipazione e l‟attenzione in classe.
Pag. 32
CONTENUTI
L‟etica e i valori del Cristianesimo
La morale e la coscienza
La libertà nell‟agire umano
L‟etica della vita
L‟atteggiamento dell‟uomo nei confronti del
male
La creazione dell‟uomo e della donna – Gen
1,27
Il matrimonio
La fecondazione artificiale
L‟escatologia cristiana, induista e buddhista
L‟ecumenismo
La globalizzazione
L‟interculturalità
L‟arte e la religione
L‟INSEGNANTE
Giuseppina Maria Provvidenza
Pag. 33
MATERIA: ITALIANO
DOCENTE Prof.ssa Incorvaia Giuseppina
LIBRI DI TESTO: Chiare lettere – Letteratura e lingua italiana, Paolo Di Sacco, ed Mondatori , vol 3 + testo
della Divina Commedia –Paradiso
Profilo finale della classe
Sono solo 4 gli alunni che hanno formato quest‟anno la VE, articolata fin dal terzo con la VB, e che ho
seguito personalmente in un percorso scolastico non sempre facile.
Ottimi ragazzi sul piano della sensibilità (durante quest‟anno, rispetto a quelli precedenti, si sono bene
integrati nel contesto relazionale scolastico), gli allievi della V E non si sono distinti particolarmente nel
corso del triennio per impegno e costanza nello studio della disciplina: due di essi hanno mostrato un
interesse frammentario ed opportunistico, che non ha consentito loro di conseguire una preparazione che
vada al di là della sufficienza. Gli stessi evidenziano carenze sul piano linguistico-espressivo e presentano
una certa difficoltà nell‟elaborazione critica ed autonoma dei contenuti. Per gli stessi si è reso costruttivo e
necessario intervenire più volte con strategie particolari, nel tentativo di coinvolgerli nello svolgimento delle
attività di classe, per cui, opportunamente guidati, sono riusciti a maturare un livello di
preparazione accettabile sul piano delle conoscenze, più modesto nell‟approccio critico ed autonomo delle
problematiche e dei contenuti.
Gli altri due allievi, invece, presentano carenze sul piano linguistico-espressivo oltre che nella capacità di
operare inferenze e collegamenti che, rilevate fin dagli anni passati, non sono riusciti a colmare. Entrambi,
per eccessiva timidezza e per un approccio più problematico verso lo studio della disciplina, hanno sempre
evidenziato uno studio superficiale, oltre che opportunistico e frammentario, conseguendo risultati non
sempre soddisfacenti, e positivi nonostante fossero opportunamente stimolati nel processo di apprendimento
cognitivo e guidati nell‟esposizione. Durante l‟anno scolastico in corso, si è reso indispensabile intervenire in
itinere nella revisione degli obiettivi iniziali, per adeguare gli standard di conoscenze e competenze
programmate alla obiettiva situazione. E‟ stato attivato un paziente lavoro di intervento e recupero,
finalizzato a cogliere ogni potenzialità e a tracciare un adeguato percorso formativo, che solo in parte ha
consentito dei timidi progressi.
Tali interventi, uniti a quelli diversamente motivati per le due classi articolate, pertanto, hanno penalizzato lo
svolgimento del programma preventivato.
Obiettivi formativi e disciplinari raggiunti, in termini di competenze, abilità e conoscenze:
Gli allievi più motivati hanno conseguito in modo integrale gli obiettivi programmati;
parziali, sono gli obiettivi conseguiti dagli altri allievi meno motivati.
In linea generale e solo paezialmente entrambe le tipologie di allievi hanno conseguito:
le seguenti competenze trasversali ………..
C1 Sviluppo della capacità di: comprendere, rispettare e valorizzare le differenze culturali agire nell‟insieme
di una situazione, cioè all‟interno di un contesto globale.
Promuovere e potenziare lo spirito di cooperazione, precisione, rispetto altrui, tolleranza, solidarietà, assenza
di discriminazione
Pag. 34
C3 Individuare e comprendere le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
C5 Cogliere l‟importanza dell‟orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere
responsabilità nel rispetto dell‟etica e della deontologia professionale
C6 Saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo
C8 Riconoscere e applicare i principi dell‟organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi
Produttivi
……….e le seguenti competenze e abilità disciplinari di ambito ………
L1 Utilizzare parzialmente gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento
razionale e critico di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi
Lingua e testi professionali.
Costruire una solida base lessicale alla capacità di scrittura e di comunicazione
L2 Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire
nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
Educazione letteraria:
capacità di orientarsi nelle storia letteraria e di contestualizzare le opere
L3 Riconoscere le linee necessarie della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti ed
orientarsi agevolmente tra testi e autori fondamentali
Scuola di scrittura –
Lingua e testi professionali
L4 redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Il programma è stato svolto tenendo sempre presente il livello di conoscenze e competenze della classe,
anche se, per le numerose occasioni di sospensione delle attività didattiche ( feste, convegni, viaggi di
istruzione, visite guidate, teatro, conferenze, ecc.) e per i continui interventi di recupero non è stato possibile
svolgere per intero il programma preventivato.
La struttura sequenziale del programma di Letteratura e lingua italiana è stata condotta attraverso lezioni
frontali, lavori svolti in classe e a casa, operati secondo una procedura che ha permesso di rinsaldare i
processi teorici con la pratica della scrittura e dell‟elaborazione autonoma. Si è associato lo studio del
patrimonio letterario italiano, ovvero l‟asse della letteratura, a quello della lingua, in ottemperanza ai
suggerimenti provenienti dalla nuova didattica, giungendo in tal modo a fruire di due sistemi espressivi che
si sono integrati e arricchiti a vicenda. Affrontare lo studio della storia letteraria e leggere gli autori, inoltre,
è diventato per i discenti più motivati un punto di partenza per potenziare l‟apprendimento della
comunicazione e della scrittura. Agevole è risultata l‟attivazione di procedure empiriche per lo sviluppo
delle competenze, attraverso schede operative e laboratori di scrittura .Quanto al potenziamento delle
competenze, sono stati svolti laboratori di scrittura professionale, nelle varie forme e tipologie di
comunicazione e linguaggio adeguato nel campo del lavoro.
Pag. 35
Modalità di verifica formativa e sommativa
Le verifiche formative, articolate sottoforma di domande dal posto, colloqui, interrogazioni, prove scritte nelle
varie tipologie testuali, test strutturati e semistrutturati, temi, sono state effettuate con scansione frequente e
predisposte in modo coerente con le proposte di insegnamento. Sono state, inoltre, strumento per valutare
l‟adeguatezza delle procedure operative.
I parametri di valutazione tradotti in termini docimologici sono stati illustrati per evitare confusioni e dubbi e
garantire il massimo della trasparenza. Nelle verifiche orali i discenti sono stati sempre chiamati a motivare
le loro riflessioni, stimolati al ragionamento, incoraggiati e gratificati in caso di risposte positive.
Di ogni prova scritta sono stati definiti i livelli di accettabilità, così da evitare situazioni di scoraggiamento,
chiariti gli obiettivi da conseguire e offerti i necessari chiarimenti per operare correttamente.
E‟stato svolto un numero medio di due verifiche orali e di due/tre prove scritte per trimestre, ivi comprese le
prove strutturate.
Criteri di valutazione
Per la valutazione di competenze, abilità e conoscenze, sia nelle prove orali che scritte, si è fatto ricorso alle
griglie all‟uopo predisposte nel POF e contenenti parametri, indicatori, livelli di prestazione corrispondenti
al giudizio da tradurre in voto, la cui applicabilità è stata subito chiarita ed illustrata agli allievi.
Per le verifiche orali, criteri di valutazione sono stati:
La comprensione delle informazioni;
L‟acquisizione delle informazioni e loro rielaborazione attraverso la riflessione;
L‟organizzazione logica delle informazioni;
L‟uso corretto del “codice lingua”;
Per le verifiche scritte, sono state somministrate diverse tipologie:
questionari a scelte multiple, tema, analisi di testi narrativi e poetici, saggi brevi, articoli di giornale
Criteri di valutazione sommativa
La valutazione finale ha tenuto conto dei seguenti fattori:
a. quantità e qualità delle informazioni possedute;
b. coerenza e coesione delle informazioni riportate;
c. uso del registro linguistico adeguato;
d. capacità di argomentare;
e. capacità di affrontare con adeguato metodo critico un tema;
f. uso corretto del codice lingua;
g. continuità dell‟impegno e della partecipazione al dialogo educativo;
h. Il recupero conseguito rispetto ai reali livelli di partenza.
Obiettivi minimi per una valutazione di sufficienza sono stati:
• L'esposizionecomprensibile degli argomenti studiati ;
• La capacità di saper leggere correttamente, saper scrivere in modo coeso e coerente il proprio
Pensiero e abilità nella produzione di elaborati semplici su un argomento proposto.
L‟INSEGNANTE
Prof.ssa Giuseppina Incorvaia
Pag. 36
CONTENUTI IL «VERO»
NEL
ROMANZO
DELLA
SECONDA
METÀ
DELL‟‟800
SIMBOLISMO
POETICO E
NARRATIVA
DECADENTE
Modulo n 1 – Naturalismo e Verismo
Il contesto storico: l‟Italia dalla destra alla sinistra storica;
colonialismo e imperialismo; conseguenze e illusioni
delprogresso; la società di massa;
Positivismo e Naturalismo: la nuova immagine della scienza
e l‟idea del progresso
- La filosofia del Positivismo
- La poetica naturalistica
Il Verismo italiano
- G. Verga: la vita; la formazione; l'apprendistato del
romanziere e la stagione verista il ciclo dei Vinti
- I Malavoglia: temi e poetica; significato del
romanzo e sperimentazione linguistica;
- Vita dei campi
- Novelle rusticane: il tema della « roba»
- Mastro don Gesualdo: temi e motivi; il romanzo di
Gesualdo, la "roba" e l'amore, l'antieroe e il
racconto interiorizzato, il senso della morte e della
decadenza
Modulo n 2 Il Decadentismo
«Crisi» e «decadenza» della civiltà europea:
relativismo – nichilismo – le nuove ricerche scientifiche
e la crisi dell‟io ( Einstein, Freud) - intuizionismo
Il Decadentismo:
oltre il Naturalismo – le diverse fasi del Decadentismo-
Simbolismo e rinnovamento del linguaggio poetico
Il Futurismo
Il Crepuscolarismo
S. Corazzini: vita e pensiero
Romanzo psicologico e romanzo sperimentale di fine „800
Prosa e poesia del decadentismo:
la poetica simbolista ( simboli e «corrispondenze»)
La Scapigliatura italiana
La scelta dell‟estetismo nel romanzo decadente
O. Wilde: la vita e “Il ritratto di Dorian Gray”
------------------------- Modulo n 3 Scrittori e poeti decadenti italiani
G. D‟Annunzio: la vita – il dominatore del gusto letterario, lo
sperimentatore della parola, il letterato aperto al nuovo,
l'esteta e le sue sensazioni, i sette romanzi dannunziani
– i temi del superuomo, della decadenza e la nuova forma del
romanzo
La produzione in versi e teatrale
Analisi dei romanzi “Il piacere” e “Le vergini delle rocce”
G. PASCOLI: la vita – il percorso delle opere – la poetica del
«fanciullino» e il suo mondo simbolico – Il «nido» nella
simbologia di Pascoli – Stile e tecniche espressive
Temi e motivide Il Fanciullino e Myricae
da Vita dei campi ……
“Prefazione "L'amante
di Gramigna ”
da I Malavoglia
”La famiglia Toscano”
Da Novelle
usticane
“Libertà”
Da Mastro don
Gesualdo
“La morte di Gesualdo”
Da Poesie edite e
inedite,
"Desolazione del
povero poeta
sentimentale".
" La rivelazione della
bellezza"
Da Le vergini delle
rocce, “Il programma
del superuomo” -
"Il ritratto dell'esteta
Da Myricae, “Il
lampo”, “Il tuono”, “X
Pag. 37
IL ROMANZO
DI FINE ‟800
E DI INIZIO
„900
L‟ETA‟
CONTEMPO-
RANEA EDUCAZIONE
LINGUISTICA
Modulo n 4 Il grande romanzo europeo tra XIX e XX sec.
La tradizione sette-ottocentesca – la svolta di fine „800 – il
nuovo romanzo del „900 e i nuovi temi psicologici -
I. Svevo: la vita, la formazione, le idee – le opere – Analisi di
Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno.
L. Pirandello: biografia- la poetica dell'umorismo e i temi -
il contrario, l'ombra, l'altro e l'oltre - la rivoluzione di autore e
personaggio - scrittore sperimentale.
La raccolta in versi, la produzione novellistica, la varietà dei
romanzi, il teatro delle "maschere" nude, il percorso del teatro
Contenuti e struttura del saggio "L'umorismo".
Temi e caratteristiche della raccolta "Novelle per un anno"–
Analisi di: L’umorismo e Il fu Mattia Pascal, ecc.
-------------------------
Modulo n 5 I temi del pensiero contemporaneo
L‟individuo al centro: fenomenologia ed esistenzialismo
L‟Ermetismo: una definizione polemica
Alle origini della nuova tradizione poetica e la poesia del
„900:
la nuova poesia e i caratteri salienti – la poetica ermetica –
dall‟«eteronomia» all‟«autonomia» del sistema poetico
G. Ungaretti: la biografia; temi e motivi poetici de
“L‟allegria”
Il Paradiso dantesco: struttura, temi e significato del poema
La sfida suprema della poesia del Paradiso
Canti: I (vv. 64-142) - III (vv. 10 – 108)
La punteggiatura, le virgolette, il congiuntivo, il periodo
ipotetico, il verbo esser e le sue funzioni
Registri e stili del discorso
Linguaggi e testi professionali: linguaggi settoriali
L'inserzione economica
Agosto”
"Il fumo" Da Il porto sepolto
“Fratelli”, “Soldati”
Gli allievi Prof.ssa Guseppina Incorvaia
Pag. 38
MATERIA: STORIA
DOCENTE Prof.ssa Incorvaia Giuseppina
Testo: Feltri, Bertazzoni, Neri, La torre e il pedone, ed. SEI, vol. 3
Profilo finale della classe
In linea di massima valgono le stesse considerazioni del consuntivo di Italiano.
Obiettivi formativi e disciplinari raggiunti, in termini di competenze, abilità e conoscenze:
Gli allievi più motivati hanno conseguito in modo integrale gli obiettivi programmati;
in modo parziale, ma ugualmente accettabili, sono stati conseguiti dagli allievi inizialmente meno motivati.
In linea generale, tuttavia, entrambe le tipologie di allievi hanno conseguito:
le seguenti competenze trasversali
C1 Sviluppo delle capacità di adottare strategie di studio efficaci - Sviluppo delle capacità di
ricerca e selezione del materiale
Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione - Sviluppo della capacità di sapersi
organizzare
C2 Acquisizione di autonomia: saper organizzare lo studio in modo autonomo, in classe e a
casa; essere parte propositiva in un gruppo.
Sviluppo della capacità di autovalutare i risultati, anche in una proiezione futura,
individuando aspettative e condizionamenti
C3 Acquisizione dei linguaggi specifici delle singole discipline - Sviluppo delle capacità di
esporre e comunicare in modo chiaro ed efficace
C4 Sviluppo e consolidamento delle capacità di porsi in relazione con le persone in modo
corretto
a) Crescita della capacità di ascoltare ed intervenire al momento opportuno
b) Rispetto delle idee altrui
c ) Rispetto dei diversi ruoli
Sviluppo e consolidamento delle capacità di collaborare con gli altri
a) Capacità di produrre materiale utile alla buona riuscita del lavoro di gruppo
b) Rispetto dei tempi e delle consegne nell‟esecuzione di compiti individuali e collettivi
C5 Rispetto delle regole - Sviluppo ed adozione di comportamenti adeguati all‟ambiente
scolastico
a) Rispetto delle regole relative alle assenze ed ai ritardi
b) Rispetto degli ambienti e degli arredi
c) Rispetto degli strumenti e del materiale didattico
d) Rispetto della regola relativa ad avere con sé il materiale necessario per le lezioni
C6 Sviluppo e consolidamento delle capacità di affrontare compiti e situazioni problematiche -
Saper applicare principi e regole
C7 Sviluppo e consolidamento delle capacità di organizzazione logica dei concetti e dei
messaggi - Saper operare collegamenti all‟interno della stessa disciplina e fra discipline
affini
C8 Acquisizione dei concetti di base delle discipline - Uso consapevole del messaggio specifico
delle singole discipline rispetto agli argomenti scelti
e le seguenti competenze e abilità disciplinari di ambito
G1
Agire in base ad un
sistema di valori
coerenti con i
principi della
Costituzione, a
partire dai quali
saper valutare fatti e
ispirare i propri
- Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di
persistenza e discontinuità.
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e
politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli
intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e
culturali.
Pag. 39
comportamenti
personali e sociali
G2
Essere consapevole
del valore sociale
della propria attività,
partecipando
attivamente alla vita
civile e culturale a
livello locale,
nazionale e
comunitario
- Individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politico-
istituzionali (es. in rapporto a rivoluzioni e riforme).
Analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e strumenti che
hanno favorito le innovazioni scientifiche e tecnologiche.
Individuare l‟evoluzione sociale, culturale ed ambientale del
territorio con riferimenti ai contesti nazionali e internazionali.
Leggere ed interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla
storia generale.
Analizzare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico.
Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali.
Utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca
storica in contesti laboratoriali ed operativi.
Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia (es.: visive, multimediali
esiti web dedicati) per produrre ricerche su tematiche storiche.
G1
Agire in base ad un
sistema di valori
coerenti con i
principi della
Costituzione, a
partire dai quali
saper valutare fatti e
ispirare i propri
comportamenti
personali e sociali
- Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di
persistenza e discontinuità.
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e
politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli
intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e
culturali.
Il programma è stato svolto tenendo sempre presente il livello medio di conoscenze e competenze della
classe, nonché il raggiungimento degli obiettivi minimi programmati per alcuni discenti meno motivati. Per
le numerose occasioni di sospensione delle attività didattiche ( feste, convegni, viaggi di istruzione, visite
guidate, conferenze, ecc.) non è stato possibile svolgere per intero il programma preventivato.
Modalità di verifica formativa e sommativa
Le verifiche formative, articolate sottoforma di domande dal posto, colloqui, interrogazioni, lavori e ricerche
individuali e di gruppo, prove scritte nelle varie tipologie testuali, test strutturati e semistrutturati, temi, sono
state effettuate con scansione frequente e predisposte in modo coerente con le proposte di insegnamento.
Sono state, inoltre, strumento per valutare l‟adeguatezza delle procedure operative.
I parametri di valutazione tradotti in termini docimologici sono stati illustrati per evitare confusioni e dubbi e
garantire il massimo della trasparenza.
Nelle verifiche orali i discenti sono stati sempre chiamati a motivare le loro riflessioni, stimolati al
ragionamento, incoraggiati e gratificati in caso di risposte positive.
Di ogni prova scritta sono stati definiti i livelli di accettabilità, così da evitare situazioni di scoraggiamento,
chiariti gli obiettivi da conseguire e offerti i necessari chiarimenti per operare correttamente.
E‟stato svolto un numero medio di due verifiche orali e di due o tre prove scritte per trimestre, ivi
comprese le prove strutturate.
Criteri di valutazione
Per la valutazione di competenze, abilità e conoscenze, sia nelle prove orali che scritte, si è fatto ricorso alle
griglie all‟uopo predisposte nel POF e contenenti parametri, indicatori, livelli di prestazione corrispondenti
al giudizio da tradurre in voto, la cui applicabilità è stata subito chiarita ed illustrata agli allievi.
Pag. 40
Per le verifiche orali, criteri di valutazione sono stati:
La comprensione delle informazioni;
L‟organizzazione logica delle informazioni;
L‟uso corretto del “codice lingua”;
Per le verifiche scritte, è stata somministrata la tipologia:
questionari a scelte multiple;
Criteri di valutazione sommativa
La valutazione finale ha tenuto conto dei seguenti fattori:
a. quantità e qualità delle informazioni possedute;
b. coerenza e coesione delle informazioni riportate;
c. uso del registro linguistico adeguato;
d. capacità di argomentare;
e. capacità di affrontare con adeguato metodo critico un tema;
f. uso corretto del codice lingua;
g. continuità dell‟impegno e della partecipazione al dialogo educativo;
h. Il recupero conseguito rispetto ai reali livelli di partenza.
Obiettivi minimi per una valutazione di sufficienza sono stati:
• L'esposizionecomprensibile degli argomenti studiati ;
• La capacità di saper leggere correttamente, saper scrivere in modo coeso e coerente il proprio
pensiero;
• L‟abilità nella produzione di elaborati semplici su un argomento proposto.
L‟INSEGNANTE
Prof.ssa Giuseppina Incorvaia
Pag. 41
CONTENUTI
SOCIETA‟
TRA „800 E
„900:
(Sintesi)
Gli USA di fine „800 :La prima guerra dell'era industriale: la guerra di secessione
Il movimento operaio e la II rivoluzione industriale
Gli USA, potenza imperialistica
L‟Italia dal 1861 al 1890: Destra e Sinistra storica
Crispi e l'Italia degli anni '90
La repressione del movimento operaio in Italia negli anni '90; la Rerun Novarum; dimissioni
di Crispi e omicidio di Umberto I
L‟EPOCA
DELLE
MASSE
E DELLA
VELOCITA‟
Modulo n 1: Le masse entrano in scena
Modulo n 2 : L‟Italia nell‟età giolittiana
- La strategia politica di Giolitti
- Lo sviluppo industriale
- La guerra di Libia
- La riforma elettorale e il Patto Gentiloni
LA GRANDE
GUERRA
Modulo n. 1: Le origini del1° conflitto MONDIALE
- Guerre e alleanze a fine „800
- il Congresso di
- Berlino, la nascita della Triplice alleanza, l'alleanza tra Francia e Russia
- L‟Europa verso la guerra( il Piano Schlieffen contro la Francia, l'Enten cordial)
- La polveriera balcanica(disegno espansionistico della Serbia), l'attentato di Sarjevo,
la risposta austro-ungarica e la dichiarazione di guerra
- L‟inizio delle ostilità: le azioni politiche
- La prima fase dello scontro; la guerra di trincea
Modulo n. 2: Guerra di logoramento e guerra totale ( Le grandi battaglie del 1916 e il
fallimento della strategia militare tedesca)
Modulo n. 3: L‟intervento americano, La pace di Brest-Litovsk e la sconfitta tedesca
L‟ITALIA
NELLA
GRANDE
GUERRA
Modulo 1: Il problema dell‟intervento italiano: neutralisti e interventisti
Modulo 2: La guerra dei generali
- Il nuovo assetto politico e le manifestazioni di massa
- Il Patto di Londra
- Il fronte italiano
- Da Caporetto alla vittoria IL
COMUNISMO
IN RUSSIA
Modulo 1: Le due rivoluzioni del 1917
- L‟arretratezza della Russia
- La rivoluzione del febbraio 1917 e il crollo dell‟impero zarista
- I Soviet e la questione del potere tra bolscevichi e menscevichi
- Lenin e le tesi di Aprile; L'imperialismo fase suprema del capitalismo
- Lenin e l'ideologia pre rivoluzionaria; il governo Kerenski, la rivoluzione contadina e
le sue conseguenze;
- Il pensiero politico di Lenin
- La rivoluzione di Ottobre e la dittatura del proletariato
- la pace di Brest-Litovsk; l'attentato a Lenin; la nascita del Terrore rosso
- Il Comunismo di guerra e la Nuova Politica Economica
- Stalin al potere
- Il culto della personalità e le grandi purghe
IL FASCISMO
IN ITALIA
Introduzione: La conseguenza della grande guerra - i totalitarismi - la guerra, trauma
terribile per l'umanità, la pace di Versailles e le conseguenze in Germania e Italia
Modulo 1 : L‟Italia dopo la prima guerra mondiale
- Le delusioni della vittoria
- Le tensioni politiche del dopoguerra
- il Biennio rosso e lo spettro del comunismo.
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Modulo 2 : Il movimento fascista
- Mussolini: prime formazioni - dal 1912 al 1919, dalla
- direzione dell'Avanti, alla fondazione del Movimento dei
- fasci di combattimento, alle elezioni del 1921 e alla
- nascita del PNF
- La marcia su Roma; inizio del governo fascista; la
- dittatura; politica interna ed estera
POTENZE IN
CRISI:
GERMANIA E
STATI UNITI
Modulo 1 La Repubblica di Weimar
- La Germania dopo la guerra
- Le difficoltà del nuovo stato tedesco
- Hitler, l‟ideologia razzista e il Mein Kampf
Modulo 2 La grande depressione negli Stati Uniti
- La crisi del ‟29 e il New deal
Modulo 3 Hitler al potere e il nazismo
- dal 1929 al 1939: il primo governo nazista; la componente socialista del nazismo, da
Stato democratico a regime totalitario; il regime nazista; i problemi economici e
sociali
LA SECONDA
GUERRA
MONDIALE
Modulo 1 Verso la guerra
- la Società delle nazioni e la sua incapacità di intervento
- la questione mancese fra USA e Giappone, il trattato di Rapallo tra Germania e
URSS, l'ascesa di Hitler e il colpo di stato in Austria
- la violazione di Versailles
- l'asse Roma-Berlino
- il Patto anticomintern
- l'Anschluss
- la Conferenza di Monaco
- Il Patto d'acciaio Italia-Germania
- il Patto di non aggressione Ribbentrop-Molotov fra Germania e URSS;
Modulo 2 Ii successi tedeschi
- l'occupazione tedesca della Polonia e lo scoppio della II guerra mondiale.
- l'intervento sovietico
- la Linea Maginot e l'avanzata tedesca;
- occupazione della Francia e nascita della Repubblica di Vichy;
- la Battaglia d'Inghilterra;
- l'invasione tedesca dell'URSS e il Patto tripartito
- l'operazione Barbarossa;
- la legge degli affitti e prestiti;
Modulo 3 La guerra globale (1942-1945)
- l'entrata in guerra degli USA
- conferenze di Casablanca e Teheran
- 6 giugno 1944: sbarco in Normandia e liberazione di Parigi
- 25 aprile 1945: russi e americani in Germania; Truman nuovo presidente USA
- Hitler e l'Ordine Nerone
- l'attacco finale su Berlino
- dichiarazione di resa della Germania e fine della guerra (8 Maggio 1945)
- la sconfitta del Giappone: le bombe atomiche
GLI ALLIEVI L‟INSEGNANTE
___________________________________
__________________________________
____________________________________ Prof.ssa Giuseppina Incorvaia
____________________________________
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Materia: Matematica
del Prof. Giuseppe Milazzo
Ore settimanali: 3
1. OBIETTIVI REALIZZATI
La classe V B CAT formata da dodici alunni, tutti provenienti per promozione dalla IV B CAT, 1 di sesso
femminile e 12 di sesso maschile.
In alcune discipline (italiano, storia, matematica, inglese, scienze motorie e religione) la classe è stata
articolata con la V E TEN. Ciò ha reso più difficile, il raggiungimento del clima di lavoro ideale e, di
conseguenza, degli obiettivi prefissati.
L‟ambiente socio-economico di provenienza degli alunni è quello legato prevalentemente al mondo operaio,
dell‟agricoltura e dell‟artigianato.
Dal punto di vista disciplinare la classe presenta alcune difficoltà a causa di alcuni elementi poco motivati,
che condizionano negativamente l‟intero gruppo e i ritmi di apprendimento risultano un po‟ lenti.
La partecipazione al dialogo educativo è spesso incostante e prevale nel gruppo classe una certa superficialità
nell‟affrontare la vita scolastica in tutti i suoi aspetti. La frequenza alle lezioni non è assidua.
Gli alunni, che in ingresso presentano evidenti lacune nella preparazione di base, sono stati continuamente
stimolati, attraverso l‟azione didattica, a migliorare il livello delle loro conoscenze, capacità e competenze,
nonché a superare il limite di un approccio ai contenuti prevalentemente mnemonico.
Appurato il livello di partenza, che può definirsi mediamente mediocre, ad eccezione di alcuni elementi
forniti di una preparazione di base e con delle capacità superiori alla media, si è provveduto a riprendere il
programma svolto nell'anno precedente con particolare riferimento a quegli argomenti propedeutici per
l'attuazione delle unità didattiche precipue del 5° anno, nonché gli argomenti necessari alle applicazioni delle
discipline d‟indirizzo.
Le unità didattiche sono state trattate privilegiando gli aspetti che hanno maggiori intersezioni con le
discipline professionalizzanti.
Per quanto riguarda l‟apprendimento la situazione si presenta in maniera piuttosto disomogeneo. Alcuni
hanno dimostrato di avere acquisito conoscenze minime, altri hanno fatto registrare una preparazione quasi
mediocre. In termini di conoscenze e competenze sono stati realizzati i seguenti obiettivi:
Conoscenze L'integrale indefinito: funzione primitiva, funzione integranda e variabile d'integrazione,
proprietà di linearità.
L'integrazione per sostituzione.
L'integrazione per parti.
L'integrazione di funzioni razionali fratte.
L'integrale definito.
Il calcolo delle aree delle superfici piane.
Competenze Apprendere il concetto di integrazione di una funzione
Calcolare gli integrali indefiniti e definiti di funzioni anche non elementari.
Usare gli integrali per calcolare lunghezze e di elementi geometrici
Nella parte finale dell'anno sarà trattato il calcolo dei volumi dei solidi di rotazione.
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2. METODI DI INSEGNAMENTO:
Per conseguire i suddetti obiettivi sono state adottate le seguenti metodologie:
a) momenti di lezione frontale con l'ausilio di una LIM, per trasmettere conoscenze indispensabili per la
comprensione della disciplina;
b) stimolo attraverso domande mirate all'apporto personale nella fase deduttiva della lezione;
c) interrogazione verbale in classe con intervento base e connettivo dell'insegnante e quello guidato degli
alunni per favorire l'instaurazione di un rapporto aperto con il docente e con i compagni;
c) esecuzione frequente di esercizi in classe a controllo dell'assimilazione e dell'impegno, anche in funzione
di un tempestivo recupero;
d) interrogazioni col doppio fine della verifica e dell'approfondimento.
a trattazione teorica del programma è stata accompagnata da numerosi e continui esercizi applicativi e
riferimenti sulle potenzialità operative fornite dallo strumento matematico per lo studio delle discipline
professionali.Sono state adoperate metodologie e le tecniche di insegnamento confacenti alla realtà della
classe, e mirate ad un totale coinvolgimento degli alunni nella trattazione della materia sia in fase d'input che
output, verificando costantemente le congruità del feedback.
3. Tempi:I tempi impiegati per la realizzazione delle varie unità didattiche non sono stati aderenti a quelli
previsti in sede di redazione della programmazione a inizio dell‟anno scolastico. Le insufficienze nate dallo
scrutinio del primo e del secondo trimestre hanno fatto si che nel terzo, si dedicasse una parte delle ore
curricolari al recupero di tali insufficienze e pertanto la trattazione degli argomenti previsti inizialmente in
programma ha subito una riduzione. Nonostante questo in molti allievi la preparazione risulta lacunosa e
approssimativa.
4. Strumenti di verifica:
Essendo il fine precipuo dell'insegnamento della Matematica quello di consentire ai discenti di effettuare i
calcoli, la verifica è stata basata sull'esecuzione di tali calcoli a mezzo di esercizi svolti in classe, alla lavagna
o dal posto, comprese le esercitazioni assegnate per casa.
Le verifiche sono state effettuate al termine e durante lo svolgimento di un argomento tramite elaborati,
esercizi, prove oggettive come questionari e test. Non è stata accantonata neppure la "vecchia interrogazione"
che, spogliata dei suoi aspetti strettamente vessatori e fiscali, è stata utilizzata in quanto pregna di stimoli e di
tutto ciò che di maieutico in essa c'è.
Sono state effettuate una prova scritta nel I° trimestre, e due prove scritte nel secondo e nel terzo trimestre.
In sintesi, quindi, sono stati adottati i seguenti strumenti di verifica:
a) interrogazione verbale in classe con intervento base e connettivo dell'insegnante e quello guidato degli
alunni per favorire l'instaurazione di un rapporto aperto con il docente e con i compagni;
b) esecuzione frequente di esercizi in classe, a controllo dell'assimilazione e dell'impegno, anche in funzione
di un tempestivo recupero;
c) interrogazioni col doppio fine della verifica e dell'approfondimento e simulazioni di verifiche orali in
preparazione agli esami di stato;
d) test a risposta multipla.
Il Docente(Prof. Giuseppe Milazzo)
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MATERIA: EDUCAZIONEFISICA
DOCENTE:FEDERICOBONA
ARGOMENTI SVOLTI:
-Argomentazionegeneraledellemassemuscolari;
-Esercizi di mobilitazione generale, in particolare per le articolazioni scapolo-omerali e
-coxo-femorali.
-Esercizi di coordinazione, arti superiori ed inferiori.
-Rielaborazione degli schemi motori di base.
-Esercizi a corpo libero: flessioni, torsioni e potenziamento delle masse muscolari.
-Esercizi di stretching.
-Esercizi alla spalliera svedese
-Potenziamento fisiologico -corse-variate e progressivamente allungate.
-Avviamento alla pratica sportiva di pallavolo, calcio a 5 e pallacanestro con relativi
fondamentali individuali e di squadra.
-Argomenti teorici: classificazione dei movimenti; i muscoli; colonna vertebrale; paramorfismi e dismorfismi; i traumi a carico dell'apparato muscolare: contratture, contusioni, stiramenti strappi; igiene e pronto soccorso - rianimazione.
-Alcolismo – droga e doping
- Capacità condizionale: forza, velocità, elasticità, resistenza.
-Allenamento:metodi.
-Trasmissione neuro-muscolare
-Lateralità
Meccanica respiratoria
-Meccanismienergetici(ATP-acido-lattico).
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OBIETTIVIREALIZZATI(intermini diCONOSCENZE-COMPETENZECAPACITA')
Gli obiettivi realizzati sono stati nel complesso conseguiti da parte di tutti gli alunni, ognuno secondo la propria preparazione di base e la propria applicazione.
In termini di CONOSCENZE gli alunni mostrano una buona conoscenza specifica della disciplina, sia per ciò che riguarda l'aspetto motorio, saper gli argomenti teorici trattati.
Conoscono le norme elementari di comportamento ai fini della tutela della salute, della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti.
COMPETENZE E CAPACITA'
Gli alunni fomiti di capacità psicomotorie ed un grado di preparazione iniziale nel complesso sufficiente, hanno svolto le unità didattiche in modo quasi regolare, assimilando i contenuti in modo soddisfacente. Hanno sviluppato il rispetto delle regole attraverso la pratica degli sport di squadra e hanno potenziato le loro capacità di autocontrollo e resistenza alla fatica. In particolare hanno affinato gli schemi motori di base quali: equilibrio statico e dinamico, coordinazione generale, destrezza, agilità e prontezza di riflessi. Conoscono e sono in grado di praticare alcuni sport di squadra quali la pallavolo, il calcio a 5 ecc... . Gli alunni inoltre, attraverso il rispetto delle regole nella pratica sportiva hanno rafforzato il carattere, sviluppato la socialità e il senso civico.
METODO DI NSEGNAMENTO
Nella scelta delle prestazioni motorie, si è tenuto conto delle effettive esigenze e della disponibilità psico-motoria di ciascun allievo. Sono state utilizzate esercitazioni pratiche individuali e di gruppo, supportate da spiegazioni inerenti ai movimenti effettuati ed ai gruppi muscolari interessati. · L'attività è-stata impostata, pertanto, inmodo da fare acquisire a dascun allievo, unitamente agli elementi teorici e specifici della disciplina, anche i presupposti di carattere formativo, al fine di favorire illoro inserimento nella società in modo consapevole e nella pienezza dei propri mezzi.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
E' stato utilizzato il campetto adiacente la scuola per le partite di calcio a 5, perla corsa di attivazione generale, di endurance e di velocità. I giochi di squadra e le-esercitazioni a corpo libero e con attrezzi sono state svolte nella nuova palestra della scuola, opportunamente attrezzata.In primavera è stato organizzato un torneo di pallavolo tra le classi, che ha coinvolto tutti gli alunni, anche emotivamente.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Il conseguimento degli obiettivi è stato verificato attraverso osservazioni sistematiche e prove oggettive per le capacità quantificabili, nonché attraverso prove orali per la parte teorica. Nella valutazione si è tenuto conto non solo del risultato raggiunto, ma anche del comportamento, della partecipazione, dell'impegno e della socializzazione.
IL DOCENTE
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Disciplina: Impianti Energetici, Disegno e Progettazione
Docenti: Prof. Francesco Cagnes
Prof. Angelo Cusumano
PROGRAMMA SVOLTO
IMPIANTI FRIGORIFERI
Impianti a ciclo inverso
Descrizione e campo d‟impiego; ciclo inverso; COP e EER – potenzialità;
Fluidi frigorigeni; pompa di calore;
IL CONDIZIONAMENTO DEGLI AMBIENTI
Benessere termoigrometrico
Trattamento dell‟aria – trasformazioni psicrometriche
Stima dei carichi termici
Generalità e microclima; metabolismo; termoregolazione del corpo umano
Criteri di valutazione del benessere;
Condizioni termoigrometriche interne di progetto
Importanza del rinnovo d‟aria; misura dell‟umidità
Caratteristiche dell‟aria umida; psicrometria e diagramma psicrometrico
Miscelazione di due fluidi; contenuto di calore nell‟aria umida
Le trasformazioni dell‟aria umida, carichi termici estivi; carici termici invernali
UNITÀ TRATTAMENTO ARIA (UTA)
Componenti e criteri di dimensionamento
Batteria del caldo; batteria del freddo; filtri; umidificatori; ventilatori
Recuperatori di calore; silenziatori
TIPOLOGIE DI IMPIANTI
Classificazione degli impianti
Impianti a sola aria; impianti aria – acqua; impianti a sola acqua;
Impianti a espansione diretta
DIMENSIONAMENTO RETE DI CANALIZZAZIONE
Canali d‟aria
Diffusione e distribuzione – elementi terminali di emissione aria
Il moto dell‟aria nei canali; criteri di valutazione delle perdite di carico
Dimensionamento di massima di una rete di canali d‟aria
Bilanciamento di una rete di canali d‟aria
Diffusori e bocchette; griglie di ripresa
SISTEMI DI REGOLAZIONE
Organi regolatori:
Tipologie dei sistemi di regolazione e terminologia
Serrande motorizzate; criteri di scelta delle valvole
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PROGETTAZIONE E DISEGNO
Disegni 2D e 3D
Disegni di schemi di impianto di riscaldamento, di produzione di acqua calda sanitaria e di
climatizzazione in cad; disegni di componenti di impianto con ausilio dei manuali e di
cataloghi aziendali;
Licata, 15/05/2017 I Docenti
Per gli Alunni
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Disciplina: Tecnologie Meccaniche di Processo e di Prodotto
Docenti: Prof. Francesco Cagnes
Prof. Angelo Cusumano
PROGRAMMA SVOLTO
SALDATURE
Autogene
Eterogene
Per fusione, a gas e ad arco elettrico, ossiacetilenica, TIG, MIG E MAG
Per pressione – a resistenza elettrica, per punti,
Saldobrasature
Brasature dolci e forti
ELEMENTI DI CORROSIONE E PROTEZIONE DEI MATERIALI
Tipi di corrosione
Corrosione a umido
Corrosione a secco
Chimica, elettrochimica, per aerazione differenziale
Corrosione in acque dolci e di mare, in atmosfera, nel terreno
Passivazione, in aria, in aria con fumi, con vapore, ad alta temperatura
Intergranulare, interstiziale, per vaiolatura, per urto, sotto sforzo, per fatica
Catodica, con rivestimenti superficiali, mediante scelta del metallo, acciai inossidabili
MACCHINE UTENSILI C.N.C.
Architettura di una macchina utensile
Controllo Numerico
Programmazione manuale
Unità di governo
Sistema di posizionamento
Sistema di controllo (anello aperto e chiuso)
Generalità, linguaggio ISO, modi di programmare
Formato programma, numero blocco, assi e quote
Funzioni preparatorie e miscellanee
Zero macchina M, zero utensile E, zero pezzo W, punto di riferimento R
Parametri di interpolazione
COLLAUDI E CONTROLLO QUALITÀ DEI MATERIALI
Prove non distruttive
Liquidi penetranti
Magnetoscopia
Ultrasuoni
Raggi X
Correnti indotte
Licata, 15/05/2017 I Docenti
Per gli Alunni
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MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
DOCENTI : Pizzuto Giuseppe e Costa Pietro
Testo : : Meccanica, macchine ed energiavol. III
Autori: C. Pidatella, G. ferrari Aggradi e D. Pidatella
Editore : Zanichelli
1.Analisi della situazione della Classe
La classe risulta composta da 4 alunni frequentanti. Gli alunni, in generale, grazie alla capacità
d'autocontrollo, non hanno dato problemi disciplinari e le lezioni si sono svolte in un clima sereno e
di reciproca collaborazione. Nel corso dell'anno scolastico tutti gli alunni hanno evidenziato serietà
negli atteggiamenti e nonostante le difficoltà (dovute a lacune pregresse) non è mai mancata la
giusta attenzione e partecipazione in classe. Probabilmente alcuni di essi avrebbero necessitato di un
notevole sforzo e impegno anche nella rielaborazione domestica, cosa che a tratti è mancata. Nella
prima fase dell'anno scolastico è stato necessario effettuare un recupero dei contenuti base per far sì
che gli allievi possedessero i contenuti minimi per lo svolgimento del programma. Le lezioni sono
state continui dialoghi in modo da stimolare la partecipazione attiva di tutti gli alunni e permettere a
ciascuno di loro di manifestare dubbi, incertezze, intuizioni e deduzioni. Ampio spazio è stato
lasciato alle esercitazioni guidate in classe per dare ad ogni alunno la possibilità di superare le
difficoltà incontrate e acquisire una certa autonomia operativa.
L'obiettivo prevalente nello svolgere il programma doveva essere quello di fare in modo che tutti gli
alunni acquisissero le necessarie conoscenze disciplinari ed una certa capacità di utilizzare le
conoscenze tecniche previste per la risoluzione di problematiche presentate nelle esercitazioni. Tale
obiettivo non è stato ad oggi pienamente raggiunto da tutti gli alunni; le conoscenze e le
competenze conseguite sono talvolta non molto approfondite.
2. Argomenti sviluppati nel programma: obiettivi, metodologie e criteri di verifica
Conoscenze:
- L‟allievo conosce i sistemi di unità di misura, le grandezze fondamentali e quelle derivate;
- L‟allievo conosce le forze come grandezze vettoriali e le operazioni effettuabili;
- L‟allievo conosce la grandezza momento ed i relativi teoremi che li trattano;
- L‟allievo conosce le leggi che regolano il comportamento dei corpi vincolati;
- L‟allievo conosce le sollecitazioni e le tensioni derivate;
- L‟allievo conosce la sollecitazione a carico di punta;
- L‟allievo ha appreso gli elementi essenziali sulle forze d‟attrito
- L‟allievo conosce la trasmissione del moto con ruote di frizione e ruote dentate, con giunti ed
innesti;
- L‟allievo conosce le forze centripete e centrifughe;
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- L‟allievo ha appreso gli elementi essenziali sui manovellismi sia dal punto di vista cinematico che
dinamico;
Competenze:
- L‟allievo sa effettuare conversioni tra le varie unità di misura dei vari sistemi;
- L‟allievo sa risolvere semplici problemi relativi a problematiche a carattere teorico inerenti gli
argomenti oggetto della trattazione teorica.
3. Metodologia didattica e criteri di valutazione
Metodo Didattico
Frontale con l‟ausilio degli strumenti multimediali. Gli allievi hanno studiato tutti gli argomenti
proposti dagli appunti e dal libro di testo. Sono stati indicati agli studenti i riferimenti sul manuale.
Sono state spesso fornite fotocopie integrative e schemi riassuntivi degli argomenti trattati.
Tipologia di Verifica e Criteri di Misurazione (generale, valida per tutti gli argomenti proposti)
Le verifiche :
Agli allievi è stata richiesta la conoscenza orale dei contenuti svolti e la risoluzione di esercitazioni
alla lavagna e su carta su problematiche trattate.
Si è valutato, per quanto possibile, anche la qualità degli interventi durante le spiegazioni e lo
svolgimento puntuale dei compiti assegnati.
Hanno avuto come oggetto gli argomenti teorici trattati a lezione. Sono stati risolti in classe
numerose prove.
I parametri adottati per effettuare la valutazione dei compiti scritti e delle interrogazioni sono stati:
assenza di errori concettuali, non concettuali e di distrazione
precisione ed ordine nello svolgimento degli esercizi, completezza.
Nelle attribuzioni dei voti si è adottata una scala variabile a seconda della complessità della verifica.
Criteri di valutazione
Ogni singola verifica è stata misurata con i criteri sopra illustrati.
La valutazione, ovvero il voto che è stato assegnato in sede di scrutinio, non è solamente la media
dei risultati delle singole prove, ma tiene conto dell'andamento dell'allievo nei due periodi, del suo
grado di attenzione e partecipazione alle lezioni, dell‟interesse dimostrato nell‟apprendimento.
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ARGOMENTI SVOLTI:
Sollecitazioni semplici e composte;
Carico di punta e snellezza delle travi;
Ruote di frizione;
Ruote dentate;
Giunti e innesti;
Eccentrici e camme;
Manovellismi;
Dimensionamento dei componenti del manovellismo di spinta;
Alberi e manovelle;
Perni e cuscinetti.
Gli alunni i docenti
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SISTEMI E AUTOMAZIONE
DOCENTI : Pizzuto Giuseppe e Costa Pietro
Testo : : Sistemi e automazione vol. III
Autori: G. Bergamini
Editore : Hoepli
1.Analisi della situazione della Classe
La classe risulta composta da 4 alunni frequentanti. Gli alunni, in generale, grazie alla capacità
d'autocontrollo, non hanno dato problemi disciplinari e le lezioni si sono svolte in un clima sereno e
di reciproca collaborazione. Nel corso dell'anno scolastico tutti gli alunni hanno evidenziato serietà
negli atteggiamenti e nonostante le difficoltà (dovute a lacune pregresse) non è mai mancata la
giusta attenzione e partecipazione in classe. Probabilmente alcuni di essi avrebbero necessitato di un
notevole sforzo e impegno anche nella rielaborazione domestica, cosa che a tratti è mancata. Nella
prima fase dell'anno scolastico è stato necessario effettuare un recupero dei contenuti base per far sì
che gli allievi possedessero i contenuti minimi per lo svolgimento del programma. Le lezioni sono
state continui dialoghi in modo da stimolare la partecipazione attiva di tutti gli alunni e permettere a
ciascuno di loro di manifestare dubbi, incertezze, intuizioni e deduzioni. Ampio spazio è stato
lasciato alle esercitazioni guidate in classe per dare ad ogni alunno la possibilità di superare le
difficoltà incontrate e acquisire una certa autonomia operativa.
L'obiettivo prevalente nello svolgere il programma doveva essere quello di fare in modo che tutti gli
alunni acquisissero le necessarie conoscenze disciplinari ed una certa capacità di utilizzare le
conoscenze tecniche previste per la risoluzione di problematiche presentate nelle esercitazioni . Tale
obiettivo non è stato ad oggi pienamente raggiunto da tutti gli alunni; le conoscenze e le
competenze conseguite sono talvolta non molto approfondite.
2. Argomenti sviluppati nel programma: obiettivi, metodologie e criteri di verifica
Conoscenze:
- L‟allievo conosce i sistemi e segnali, analogici e digitali;
- L‟allievo conosce le variabili e funzioni logiche; porte logiche elementari;
- L‟allievo conosce i sistemi digitali fondamentali, combinatori e sequenziali;
- L‟allievo conosce i metodi di sintesi delle reti logiche, combinatorie e digitali;
- L‟allievo conosce le leggi fondamentali dei circuiti logici, misura delle relative grandezze fisiche;
- L‟allievo conosce le leggi fondamentali e componenti di circuiti elettrici e magnetici;
- L‟allievo conosce i sistemi elettrici e le analogie con sistemi meccanici e fluidici;
- L‟allievo conosce il comportamento dei circuiti in c.c. e in c.a.;
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- L‟allievo conosce la costituzione dei sistemi trifase e monofase.
Competenze:
- L‟allievo sa effettuare conversioni tra le varie unità di misura dei vari sistemi;
- L‟allievo sa risolvere semplici problemi relativi a problematiche a carattere teorico inerenti gli
argomenti oggetto della trattazione teorica.
3. Metodologia didattica e criteri di valutazione
Metodo Didattico
Frontale con l‟ausilio degli strumenti multimediali. Gli allievi hanno studiato tutti gli argomenti
proposti dagli appunti e dal libro di testo. Sono stati indicati agli studenti i riferimenti sul manuale.
Sono state spesso fornite fotocopie integrative e schemi riassuntivi degli argomenti trattati.
Tipologia di Verifica e Criteri di Misurazione (generale, valida per tutti gli argomenti proposti)
Le verifiche:
Agli allievi è stata richiesta la conoscenza orale dei contenuti svolti e la risoluzione di esercitazioni
alla lavagna e su carta su problematiche trattate.
Si è valutato, per quanto possibile, anche la qualità degli interventi durante le spiegazioni e lo
svolgimento puntuale dei compiti assegnati.
Hanno avuto come oggetto gli argomenti teorici trattati a lezione. Sono stati risolti in classe
numerose prove.
I parametri adottati per effettuare la valutazione dei compiti scritti e delle interrogazioni sono stati:
assenza di errori concettuali, non concettuali e di distrazione
precisione ed ordine nello svolgimento degli esercizi, completezza.
Nelle attribuzioni dei voti si è adottata una scala variabile a seconda della complessità della verifica.
Criteri di valutazione
Ogni singola verifica è stata misurata con i criteri sopra illustrati.
La valutazione, ovvero il voto che è stato assegnato in sede di scrutinio, non è solamente la media
dei risultati delle singole prove, ma tiene conto dell'andamento dell'allievo nei due periodi, del suo
grado di attenzione e partecipazione alle lezioni, dell‟interesse dimostrato nell‟apprendimento.
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ARGOMENTI SVOLTI:
- Sensori e loro applicazione (unità 1);
definizione di sensore, sensori di prossimità, sensori magnetici, sensori a induzione, sensori
capacitivi, sensori fotoelettrici, sensori a ultrasuoni.
- Trasduttori e loro applicazioni (unità 2);
definizione di trasduttore, i parametri principali dei trasduttori, tipi di trasduttori: analogici e
digitali, attivi e passivi, encoder, potenziometro, trasformatore differenziale, trasduttore di
temperatura.
- Macchine elettriche (unità 3);
Generalità, il trasformatore, macchine elettriche rotanti, il motore passo-passo, i motori a corrente
continua, motori asincroni e sincroni.
- Sistemi di regolazione e controllo (unità 4);
generalità, il controllo, il controllo del processo.
Gli alunni i docenti
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MATERIA: INGLESE
Docente : PROF.SSA Callea Concetta
LIBRI DI TESTO ADOTTATI:
Network 2, di Paul Radley– Casa Editrice Oxford University Press.
ENGLISH TOOLS FOR MECHANICS
Bianca Franchi Martelli, Hilary Creek, Attilio Galimberti, Sergio Knipe
OBIETTIVI REALIZZATI
In termine di conoscenze, competenze, capacità) Gli obiettivi realizzati in generale sono:
a) acquisizione di una terminologia specifica propria dell‟orientamento discorso di studi ed
organizzazione di un discorso piuttosto semplice;
b) orientarsi nella comprensione di pubblicazioni nella lingua straniera relativo al settore
specifico dell‟indirizzo;
c) conoscenza della cultura e della civiltà del mondo anglofono.
d) Acquisizione di una competenza comunicativa che permette di servirsi della lingua in modo
adeguato alla situazione e al contesto dell‟interazione.
METODI D‟ INSEGNAMENTO
LE metodologie utilizzate sono state le più svariate , intese soprattutto a considerare la lingua come fatto
comunicativo. Pertanto, si è data una parte fondamentale all’approccio nozionale –funzionale-
comunicativo. Il testo è stato affrontato in maniera produttiva per giungere alla determinazione e
conoscenza dei suoi elementi essenziali, in relazione agli interessi e ai bisogni dei discenti. Si è utilizzata la
lezione frontale, il lavoro di gruppo, il cooperative learning, metodo euristico
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Si è utilizzatoil libro di testo, fotocopie fornite dall‟insegnante e materiale audiovisivo.
STRUMENTI DI VERIFICA
Nel corso dell‟anno scolastico per verificare e valutare si è fatto ricorso al colloquio per accertare la
padronanza complessiva della materia e a prove scritte di comprensione e questionari.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione è stata intesa come parte del processo insegnamento –apprendimento in quanto le
verifiche, sia scritte che orali, hanno rilevato in che misura gli allievi hanno conseguito gli obiettivi
proposti. Nel verificare e valutare si è tenuto conto anche degli interventi brevi, delle singole
risposte, dell‟attenzione dell‟interesse che hanno mostrato gli alunni in tutte le lezioni, del livello
culturale raggiunto in relazione alla situazione di partenza e delle capacità conseguite nell‟elaborare
e rielaborare criticamente i contenuti disciplinari.
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Programma di Lingua e Civiltà Inglese
Anno Scolastico 2016-2017 –
ClasseVaE TEN (Costruzione-ambiente e territorio)
(Classe articolata con la VB CAT)
Automation
What is a robot?
Thermodinamics-
The principles of Thermodynamics
Heating systems
Curriculum Vitae
Study of an engine
Vehicles in motion
Diesel engine
Diifferences between diesel engine and spark injection engine How car engines work.
Five propositions about violence
A History of bombs and War.
Nel corso dell’anno sono stati svolti, contemporaneamente al programma
d’indirizzo, esercizi volti all’apprendimento e al rinforzo di elementi grammaticali
(tempi verbali in particolare).
La docente Gli alunni