Codices Extraordinarios

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  • La BibliotecaImpossibile

    Per molti secoli il libro ha rappresentato unoggetto unico, copiabile ma non ripetibile talee quale, e di conseguenza un bene assoluta-mente prezioso, costoso e custodito come untesoro. Riservato per tutto il Medioevo per lopi a usi ecclesiastici, o di studio, il libro trovanella cultura rinascimentale, soprattutto inItalia e in Francia, una nuova collocazione, unruolo di grande rilievo quale oggetto prezio-so ambito dalla nuova classe dominante, dap-prima nobiliare e poi borghese e mercantile.Le grandi famiglie nobili, dai Visconti agliSforza, dai Medici ai Montefeltro, dagliEstensi ai Gonzaga, dai Farnese agliAragonesi, raccolsero biblioteche ricchissime,chiamando i migliori amanuensi e miniatoridel tempo a lavorare di corte in corte.Beni mobili per eccellenza, i libri seguivano levicende, spesso avventurose, dei loro proprie-tari: raro dunque il caso di collezioni chesiano ancora oggi visibili nella loro forma ori-ginaria; nel migliore dei casi, un nucleo consi-stente di codici approdato in una Biblioteca,come il caso del fondo urbinate deiMontefeltro, oggi conservato presso laBiblioteca Apostolica Vaticana. Lidea di rac-cogliere gli esemplari pi illustri di questoimmenso patrimonio in ununica collezione stata per secoli unuitopia irrealizzabile. Magli enormi progressi compiuti negli ultimianni nella tecnologia della riproduzione facsi-milare consentono oggi qualcosa di impensa-bile finora: la realizzazione di copie integralidei codici assolutamente identiche agli origi-nali. Il sogno di ogni amante dei libri diventadunque realizzabile: raccogliere in unaBiblioteca Impossibile i libri pi belli del mondo.Decidere quali libri abbiano diritto di accede-re a questa Biblioteca compito arduo e infondo opinabile: ognuno ha in mente unasua biblioteca impossibile. Franco CosimoPanini ha raccolto una sfida tutta particolare:costruire la Biblioteca Impossibile delle grandifamiglie italiane, riunendo i capolavori piimportanti realizzati per le casate che hannocostruito la civilt del nostro paese in quellastagione irripetibile di cultura e arte, che sololItalia ha vissuto, che stata il Rinascimento.

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    ntoSe il Rinascimento ha segnato lapice dellacivilt culturale e artistica sviluppatasi inItalia fra la seconda met del Trecento e lafine del Cinquecento, il merito non solodegli artisti, degli architetti, dei letterati edegli uomini di scienza che hanno dato vitaa quella splendida fioritura, ma anche dellegrandi famiglie che ne hanno protetto e

    incoraggiatolattivit. Autenticigeni come LeonBattista Alberti eDonatello,Brunelleschi eLeonardo da Vinci,Mantegna eBotticelli, nonavrebbero potutodispiegare le loro eccezionali risorse crea-tive senza lattenta e generosa protezionedei signori di Firenze e Milano, diMantova e di Urbino, di Ferrara e diVerona: citt che divennero dei vivacicenacoli darte e di cultura, irradiando intutta Europa una nuova concezione del-luomo e della sua centralit nelluniver-so. Anche larte del libro fu appannaggioquasi esclusivo, per tutto il Rinascimento,di illustri mecenati e grandi casate, chenon lesinarono i mezzi per realizzareopere uniche al mondo. Dalla mirabile fusione di

    Lo studiolo di Federico da Montefeltro

    La Biblioteca Laurenziana

    La Biblioteca Casanatense Il Castello Estense di Ferrara

    Il Palazzo Ducale di Urbino

    elementi testuali, grafici, pittorici eornamentali nacquero cos autenticicapolavori, in cui le eleganze calligra-fiche di abili amanuensi e la profu-sione di immagini e di elementi deco-rativi di provetti maestri dellaminiatura si armonizzavano alla per-fezione. Nel ducato di Milanoquestarte raffinata e preziosa fu colti-vata soprattutto per impulso dellefamiglie dei Visconti e degli Sforza, lequali commissionarono codici meravi-gliosi ai pi capaci esponenti lombardidellars illuminandi: maestri comeGiovannino de Grassi e Belbello daPavia, la cui arte rifulge nel LibrodOre noto come OffizioloVisconti, eseguito tra la fine delTrecento e gli inizi del Quattrocentoper Gian Galeazzo Visconti e suofiglio Filippo Maria. Presso la corteviscontea fu realizzata anche la stu-penda Historia Plantarum, dona-ta da Gian Galeazzo a Venceslao IV,re di Boemia e di Germania.

    A Firenze la famiglia Medici favor laproduzione di splendidi codici miniatidi carattere sia sacro che profano, des-tinati anche ad altre nobili casateeuropee, mentre a Ferrara lepoca dorodella miniatura coincide, alla met delsecolo, con il fervore di vita civile eculturale legato alla munifica cortedegli Estensi, committenti tra laltro,per merito di Borso, della celeberrimaBibbia oggi conservata alla BibliotecaEstense di Modena. A Napoli, opereimportanti confluirono alla met delQuattrocento nella biblioteca diAlfonso I dAragona, committente diuna splendida Divina Commediadecorata dal Vecchietta e da Giovannidi Paolo. E anche la piccola corte diUrbino divenne un centro culturale diprima grandezza, vera capitale di unprinceps rinascimentale comeFederico da Montefeltro, committentedel celebre Studiolo intarsiato inPalazzo Ducale e di una sontuosaBibbia miniata.

    Borso dEste

    Gian Galeazzo Visconti

    Lorenzo de Medici

    Federico da Montefeltro

    Il cortile donore del Palazzo Ducale di UrbinoArco di trionfo del Maschio Angioino a Napoli Il Palazzo Medici Riccardi a Firenze

  • Questo raffinatissimo LibrodOre fu scritto nel 1503 perBonaparte Ghislieri, membrodi una importante famigliabolognese. Nel commissionarequesto codice, il Ghislierivolle riunire alcuni artistifra i pi famosi dellepoca,chiamati a realizzare ciascu-no una miniatura a pienapagina, nellintento di offrirequasi una piccola antologiadel meglio che la scuola bolo-

    Le caratteristiche dellopera Riproduzione integrale del codice YatesThompson Ms 29 della British Librarydi Londra

    Un tomo di 274 pagine formatomm 149x210

    Stampa con speciale retino stocasticoe oro in polvere

    Legatura eseguita interamente a mano Copertina in pelle di capra

    con impressioni in oro e a seccoIntarsio con motivi floreali intrecciati conimpressioni a caldo di oro e altri coloriaccoppiato a raso di seta a vari coloriDue castoni di argento doratocon pietre semipreziose in entrambi i piatti della copertinaAl centro del piatto anteriorelAngelo annunciante e nel piatto posteriore la Vergine incastonati in una cornice dargentoCantonali e fermagli in argento massiccio

    Tiratura di 500 copie numerate e certificate

    Lopera accompagnata da un esauriente volume di commento.

    gnese di miniatura potevaoffrire in quegli anni.Vediamo cos succedersi lamano di Amico AspertininellAdorazione dei pastori,del Perugino nel SanSebastiano, del Costa nelRe David con la cetra, del

    I l L i b ro d O re d i B o na pa rt e G h i s l i e r i

    Thompson nel 1897.Dal 1941 custodito pressola British Library.

    Francia nel San Gerolamo, eprobabilmente di Matteo daMilano nellAnnunciazione.Mirabile anche la decora-zione delle cornici delleminiature, ricca di riferi-menti classici, con alcunepuntuali citazioni dalladecorazione della DomusAurea. Bolognese fu anche loscriba, Pierantonio Sallando,che insegn grammaticaallUniversit di Bologna edivenne anche un famosodocente di scrittura.

    Il codice pass dalla fami-glia Ghislieri agli Albani diUrbino, dove documenta-to nel Settecento, e nel seco-lo seguente giunse inInghilterra, dove fuacquistato da Henry Yates

  • testi italiani, latini e greci,procurandosi pregevoli codiciminiati tramite leruditoGuiniforte Barzizza. Il son-tuoso corredo di miniaturedella Divina Commedia opera di due diverse mani,anche se lincarico di decorarele tre cantiche venne proba-bilmente conferito a un unicoartista identificato con ilsenese Lorenzo di Pietro,detto il Vecchietta. Fu questo primo miniatore adecorare tutti i capolettera ele scene dell Inferno e delPurgatorio, alle quali atte-se tra il 1442 e il 1450.

    La decorazione delParadiso si deve a un altrosenese, Giovanni di Paolo,artista immerso in unatrasognatadimensionespiritualeche nelle sue

    miniature si traduce inatmosfere fiabesche e irrealiaccomunate da tre costanti:la struttura delluniverso,rappresentata dal nitoreazzurrino del cielo e dallesfere celesti, spesso sfolgorantidoro; la struggente bellezzadei paesaggi, ispirati allacampagna toscana a sud diSiena e talora chiaramentericonoscibili; e la presenzaunificante, nella maggiorparte delle miniature, dellefigure appaiate di Dante e

    Beatrice.

    Questo eccezionale mano-scritto della DivinaCommedia, riccamentedecorato con oltre 100 splen-dide miniature e con inizialiistoriate poste in apertura diogni cantica, fu realizzato inToscana, intorno alla metdel XV secolo, per conto diun illustre committente, il re

    di Napoli Alfonso dAra-gona, detto il Magnanimo.Mecenate illuminato ed eglistesso sensibile umanista, il

    sovrano, cercando di dare alsuo regno un ruolo di primagrandezza tra gli stati italia-ni, fece di Napoli un vivacecentro artistico e culturale.Raffinato bibliofilo, conside-rava i manoscritti un tesoroprezioso, e dopo avere raccoltoin Spagna una ricca bibliote-ca, volle dotarla a Napoli di

    L a D iv i na C o m m e d i ad i A l fo n s o d A r ag o na

    re d i N a p o l i

    Le caratteristiche dellopera Riproduzione integrale del codice YatesThompson Ms 36 della British Librarydi Londra

    Un tomo di 396 pagine, formato cm 25,7 x 37

    Stampa con speciale retino stocasticocon riproduzione degli ori, delle tintein madreperla e delle bulinature

    Legatura realizzata interamente a mano,con copertina in legno rivestita in vellutoin seta pura e decori, argento doratoe smalti

    Tiratura di 750 copie numerate e certificate

    Lopera sar accompagnata da un esauriente volume di Commentario.

  • La grande Bibbia in duevolumi conservata dal 1657presso la Biblioteca ApostolicaVaticana si distacca netta-mente dallidea classica dicodice miniato. Da un lato lesue dimensioni, cm 44,2 x59,6, e il numero delle carte,241 nel primo volume e 311nel secondo, ne fanno unoperaparticolarmente ingombrante,difficile persino da spostare,destinata a un sontuoso leggio

    da esposizione pi che auna consultazione quotidia-na; dallaltro le trentacinquegrandi scene miniate cheornano gli incipit dei singolilibri biblici stanno come operedi pittura incorniciate in un

    prezioso passepartout perga-menaceo pi che come minia-ture, se vero che il termineminiatura rimanda di per sa qualcosa di estremamentepiccolo, da guardarsi magaricon laiuto di una lente.Niente di tutto questo nellaBibbia urbinate, nella qualeogni dettaglio armonica-mente rapportato a una pagi-na grande quattro volte unnormale foglio di carta

    moderna, e le miniatureraggiungono i 15 centimetri dialtezza su 26 di larghezza.Pi che di un semplice libro,dunque, si pu parlare di unparticolarissimo monumentoalla grandezza di un principe,Federico da Montefeltro,Duca di Urbino, che fece diUrbino un centro nevralgicodel Rinascimento italiano. La Bibbia, destinata ad essereil pi bel codice della biblio-teca di Federico, fu scritta daUgo Comminelli da Mzirese decorata a Firenze nel brevearco di due anni (1477-1478) da Francesco

    Antonio del Chierico,miniatore allora allapice dellafama. Accanto a Francesco,figurano altri illustri nomidella storia della miniatura,come Attavante, FrancescoRosselli e con tutta probabilitDavide Ghirlandaio, fratellodel pi noto Domenico.Attraverso questi artisti,confluisce nelle miniaturedella Bibbia il patrimonioricchissimo della culturafigurativa del Quattrocento fiorentino.

    L a B i bb i a d i Fe d e r i c o da M o n t e f e lt ro

    Le caratteristiche delloperaRiproduzione integrale dei codiciUrb. Lat.1e Urb. Lat. 2 dellaBiblioteca Apostolica Vaticana

    Due tomi di formato 47x63x10 cm ciascuno, per complessive 1108 pagine

    Tiratura limitata di 500 copie numerateStampa con speciale retino stocasticoRiproduzione dell'oro in lamina con trancia a caldo, successivo trattamento diinvecchiamento e rilievo della lamina

    Riproduzione delloro a pennelloFustellatura a pagina singolaLegatura realizzata interamente a manoCopertine in legno rivestito di vellutodi seta pura, ricamo a pi colori e oro suipiatti anteriori, borchie in argento mas-siccio sui piatti anteriore e posteriore,due bindelle con fermagli in argento

    Commentario in due volumi riuniti in cofanetto, che comprende i saggi e le schede descrittive di ogni singola paginadel manoscritto

  • Nellinventario redatto nel1492, alla morte di Lorenzode Medici, sono citati cinquelibriccini delli offitii, didonna, ossia piccoli libridore. Gi questa definizione,di donna, evoca qualcosa dipiccolo e insieme prezioso,come un gioiello, atto a

    essere sfogliato dalle dita deli-cate di una dama rinasci-mentale. E il codiceAshburnam 1874 rispondeappieno a questa suggestione.Poco pi grande di unamoderna cartolina misurainfatti appena 10 centimetriper 15 si impone primaancora di essere aperto per lasua straordinaria

    legatura in velluto viola, conborchie e cantonali in argentodorato filigranato, nei qualisono incastonati un grandelapislazzuli e quattro quarzirosa su ciascun piatto. Tuttoin questo codice parla di unaorigine e di una destinazionedi prestigio; a partire dallalegatura descritta perproseguire con la melodiosascrittura, sino alraffinatissimo corredo diminiature attribuite aFrancesco Rosselli, incisore,miniatore, cartografo e pittore,

    che insieme aFrancesco di Antonio

    del Chierico fu il massimoesponente della scuolafiorentina. Sono nove leminiature a piena pagina,nelle qualilillustrazione sembrariposare su un lettolussureggiante didecorazioni floreali,festoni e ghirlande.Ma ognuna delle 233carte del manoscrittocontiene almeno un

    elemento, un

    capolettera, un fregio, cheimpreziosice il testo,incastonato nella paginasecondo i canoni armonicipi rigorosi dellarte libraria.

    I l L i b ro d O re d i L o re n zo d e M e d i c i

    Le caratteristiche delloperaRiproduzione integrale del Codice Ms.Ashburnham 1874, Biblioteca MediceaLaurenziana di Firenze.

    Pagine 472 di formato cm10,1x15,3.Stampa con speciale retino stocasticoLegatura a mano con copertina rivestitadi velluto di seta pura. Decori in argentodorato con lapislazzuli e quarzi rosa.

    Tiratura di 980 copie numerate e certificate.

    L'opera accompagnata da un volumedi commento ed presentata in unprezioso cofanetto.

  • Questo prezioso manoscrittodella Biblioteca Casanatensedi Roma contieneunenciclopedia di scienzenaturali, nella quale sonodescritte piante, minerali,animali con particolareriferimento alle loro proprietmediche e terapeutiche.Il codice databile agliultimi anni del Trecento evenne eseguito alla corte diGian Galeazzo Visconti, ilquale ne fece poi dono aVenceslao IV, re di Boemia edi Germania. La materiadella Historia plantarum ordinata insezioni

    alfabetiche; la pagina di aper-tura di ciascuna sezione riccamente decorata conmotivi architettonici, inispecie pinnacoli gotici,intrecciati a bizzarri ramagespunteggiati doro. Le inizialispesso racchiudono unafigura a mezzo busto di un

    medico o di un sapiente.Sulle 295 carte checompongono il manoscritto sisusseguono oltre cinquecentoillustrazioni di piante, cheforniscono un quadrodettagliato e imponente dellavastit delle conoscenze delmondo vegetale raggiunta inItalia alla fine del Medioevo.A queste immagini botanichesi aggiungono pi di ottantaillustrazioni di animali daiquali si ricavavano sostanzecurative, e pi di trentaillustrazioni di derivati

    minerali. Inoltre sononumerose le voci illustrate dascenette e personaggi, cheillustrano aspetti della vitaquotidiana.Un codice coscomplesso e ricco richieselintervento di pi miniatorie una ferrea organizzazionedel lavoro. Gi nel 1912,Pietro Toesca fissava loriginedel codice in Lombardia enell'ambito della scuola diGiovannino de Grassi,segnalando lestrema varietqualitativa delle illustrazioni. Fra le straordinarieillustrazioni della Historiaplantarum, spiccano per qua-lit e per fasto decorativo iventiquattro frontespizi in

    corrispondenza di ogni letteradellalfabeto, nel cuiordine sonodescritti i singoliprodotti dellafarmacopea.La ricchezza ela variet deimotivi decorativisi accompagna auna fantasia

    bizzarra e a unadelicatezza di colori e diesecuzione, che rendono gliautori di queste miniatureinconfondibili.

    H i st o r i a P l a n ta ru mL E n c i c lo pe d i a M e d i c a

    d e l l I m pe r at o re Ve n c e s l ao

    Le caratteristiche delloperaRiproduzione integrale del codice Ms 459 della Biblioteca Casanatense diRoma, noto anche come TacuinumSanitatis

    Tomo unico di formato 32x46x8 cm,di 590 pagine

    Tiratura limitata di 750 copie numerateStampa con speciale retino stocastico Riproduzione dell'oro in lamina con trancia a caldo, successivo trattamento diinvecchiamento e rilievo della lamina

    Fustellatura a pagina singolaLegatura realizzata a manoCopertina in legno rivestito di velluto diseta pura, bindelle con fermaglie puntali metallici, borchie in ottonebrunito sui piatti anteriore eposteriore

    Commentario in due volumi,con saggi e traduzione dei testisu supporto digitale.

  • che redasse il testo del libro dipreghiere si firm con il suonome, Frate Amadeo, iminiatori, come tipico deltempo, restano anonimi, e soloprove esterne ci dicono chedobbiamo allimmaginazionedi Giovannino de Grassi idisegni della prima parte delmanoscritto. Laltro grandeminiatore, che illustr laseconda parte del Libro dOre, Belbello da Pavia.Gran parte delle miniature diBelbello nel libro dOrevisconteo appartengono allafase iniziale del suosviluppo artistico, chesi evolve da uno stile

    compatto, ricco di dettaglie di preziosismi, al linguag-gio pi disteso ecromaticamente pi audacedel Messale di Mantova.

    Sotto la dicitura OffizioloVisconti (o Libro dOreVisconti) si designa un LibrodOre in due volumi,eccezionalmente ricco, le cuiminiature furono eseguite indifferenti epoche da due artistimolto diversi fra loro.Il primo, Giovanninode Grassi, dipinse con alcunicollaboratori le prime pagineper Gian Galeazzo Visconti;questo lavoro, fu interrotto

    dalla morte del Duca nel1402 e fu pi tardi ripresoda Belbello da Pavia per ilfiglio di Gian Galeazzo,Filippo Maria, quando questi

    divenne duca nel 1412.Negli ultimi anni del secoloGian Galeazzo fece di Paviae Milano due tra i maggioricentri europei per la produ-zione di codici miniati.La scuola lombarda produssein quel periodo una serieparticolare e veramente unicadi splendidi libri illustratidedicati alle piante, aglianimali, alla medicina e allestagioni. Mentre lamanuense

    I l L i b ro d O re Vi s c o n t i

    Le caratteristiche delloperaRiproduzione integrale dei codici BR 397e LF 22 della Biblioteca NazionaleCentrale di Firenze

    Due tomi di formato 20x27x6 cm ciascuno, per complessive 636 pagine

    Tiratura limitata di 500 copie numerateStampa con speciale retino stocasticoRiproduzione di oro e argento in laminacon trancia a caldo, successivotrattamento di invecchiamento e rilievodella lamina

    Riproduzione di speciali decorazioni (oro a pennello, punzonature, laccature,satinature, ecc)

    Fustellatura a pagina singolaLegatura realizzata a manoCopertine in legno rivestite di velluto di seta pura, fermagli e bindelle in argento massiccio

    Commentario in due volumi,con saggi e schede descrittive delle singole pagine del manoscritto

  • aristocrazia del sentire.Il linguaggio formale condotto secondo le regolenuove della prospettiva giuntedi Toscana, e nello stessotempo con la meticolosaattenzione al vero tipicadellarte fiamminga. Lornatodella Bibbia purericchissimo, fulgido di colori ebaluginante doro, in unastraordinaria variet di fregipopolata da una sbrigliataimagerie mitologica eanimalistica, da bianchesculture dipinte, da impreseed emblemi degli Estensi.Questo insieme costituisce

    una eccezionale galleriadarte rinascimentale,la cui ricchezza non trova paragone in nessunaaltra testimonianzaartistica coeva.

    La Bibbia eseguita per Borsod'Este, Duca di Ferrara, trail 1455 e il 1461 costituisceun capolavoro dellaminiatura italiana delRinascimento. Per la primavolta in questo codicelillustrazione librariaacquisisce il nuovo linguaggiodella Rinascenza volgendo anuova razionalit le fantasiee le eleganze tardogotiche.Alle sue pagine posero manoi maggiori artisti dellepoca,

    decisi a creare unoperadestinata a tramandare neisecoli lo splendore della corteestense e la munificenza delDuca. I miniatori, tra i

    quali spiccano i nomi diTaddeo Crivelli e Franco deiRussi, dipinsero ogni cartadel manoscritto nel recto enel verso, conferendoimmagine figurata alle StoriedellAntico e del NuovoTestamento. Le vicende delpopolo eletto sono rievocate erivissute nel clima squisitodella corte di Borso, di cuiriflettono leleganza delcostume, la raffinatezza deimodi e la cordiale

    L a B i bb i a d i B o r s o d E st e

    Le caratteristiche delloperaRiproduzione integrale dei codici MS LAT 422 e MS LAT 423 della Biblioteca Estense Universitaria di Modena

    Due tomi di formato 28x40x8 cm ciascuno, per complessive 1212 pagine

    Tiratura limitata di 750 copie numerateStampa con speciale retino stocasticoRiproduzione dell'oro in lamina contrancia a caldo, successivo trattamentodi invecchiamento e rilievo della lamina

    Fustellatura a pagina singolaLegatura realizzata a manoCopertine in legno rivestito di velluto di

    seta pura, medaglioni in argento doratosui piatti anteriori, due bindelle confermagli in argento dorato

    Commentario in due volumi riuniti in cofanetto, che comprende le schede descrittive di ogni singola pagina del manoscritto

  • L a R e a l i z z a z i o n e d e i Fa c s i m i l i

    secco di ogni singola pagina.Le prove cromatiche vengonopoi confrontate dai tecnicipagina per pagina con lori-ginale con meticolosa atten-zione e successivo controllodegli interventi di correzione.La stampa di base in offsetsu carte pregiate, presenta unparticolare retino a granafinissima che permette al let-tore anche lutilizzo di lentidi ingrandimento senza lin-conveniente dei classici punti-ni di una stampa normale.Gli ori sono applicati conlamina a caldo e in polvere.

    La realizzazione dei facsimili una mirabile fusione disofisticate tecnologie di elabo-razione delle immagini con letecniche artigianali pitradizionali che ricreanoinsieme quella magia che siavverte davanti alloriginale.Il manoscritto prima diessere riprodotto spesso vienesmontato per consentire aitecnici di verificare lo stato diconservazione e predisporregli opportuni restauri.La riproduzione fotografica fatta negli stessi ambienti cli-matizzati dove si conserva ilcodice. Utilizzando le pimoderne tecnologie si passa altrattamento di scomposizione

    del colore, operazione indis-pensabile per la riprodu-zione a stampa. Successivamente, con un deli-cato intervento manuale dielaborazione delle immagini,si ricavano le matrici per gliori e le impressioni a Gli accessori sono in ottone

    brunito, in argento e inargento dorato creati apposi-tamente per il facsimile daabili artigiani.

    I fogli sono fustellati singo-larmente per ricreare i bordiirregolari.La legatura, realizzata amano in laboratori arti-gianali, ricompone i fascicoliesattamente come nellorigi-nale.La copertina viene realizzatacon pannelli di legno ricopertiin velluto di seta pura, lebindelle sono cucite a mano efinite con passamaneria o inmetallo pregiato. I risguardisono in raso moerro e lecerniere interne in pelle.

  • FRANCO COSIMO PANINI EDITOREViale Corassori, 24 - 41100 Modena

    http: www.fcp.ite-mail: [email protected]

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