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Colle Val d’Elsa
Il nuovo liceo e la didattica delle competenze
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Il destino dello studente del liceo scientifico
Dove deve arrivare (in quale “luogo”)?(quali esiti o risultati di apprendimento deve raggiungere?)
Come deve arrivarci ( per quali “strade”)?
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Regolamento Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei
ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge6 agosto 2008, n. 133”.
Art.2 c.2• I percorsi liceali forniscono allo studente gli
strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché [..] acquisisca conoscenze, abilità e competenze [..] adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
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Regolamento art.2 c.4: • integrazione delle conoscenze, abilità e
competenze
Regolamento art.8: • nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica• interazioni tra le diverse forme del sapere
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PECUP: criteri costitutivi
• costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali
• intersezione tra le materie
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Lingua
• la dimensione linguistica si trova al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale
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Letteratura
• relazione fra letteratura ed altre espressioni culturali, anche grazie all’apporto sistematico delle altre discipline che si presentano sull’asse del tempo (storia, storia dell’arte, storia della filosofia)
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lingua e cultura latina
• confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l'italiano e con altre lingue straniere moderne
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lingua e cultura straniera
• esperienze d’uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di discipline non linguistiche.
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Storia e geografia
• La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali.
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FILOSOFIA
• il problema della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico
• comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline.
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MATEMATICA• inquadrare le varie teorie matematiche nel contesto storico entro cui si sono
sviluppate
• visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico.
• la matematica nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della matematica moderna
• istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, la filosofia e la storia
• sapra applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondità
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FISICA• nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto
storico e filosofico in cui essa si e sviluppata.
• formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti
• promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni
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SCIENZE NATURALI• sviluppo delle conoscenze all’interno delle aree
disciplinari oggetto di studio e il contesto storico, filosofico e tecnologico, nonché dei nessi reciproci e con l’ambito scientifico più in generale.
• sviluppo storico e concettuale delle singole discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in cui si sono sviluppate.
• stabilire un raccordo con gli insegnamenti di fisica, matematica, storia e filosofia,
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disegno e storia dell’arte
Il linguaggio grafico/geometrico è utilizzato dallo studente per imparare a comprendere,sistematicamente e storicamente, l'ambiente fisico in cui vive.
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Il destino dello studente del liceo scientifico
Dove deve arrivare (in quale “luogo”)?
Come deve arrivarci ( per quali “strade”)?
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Alcuni termini chiave• Integrazione
• Nesso
• Interazione
• Dialogo
• intersezione
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Quali strumenti
programmazione collegiale dei dipartimenti disciplinari e dei consigli di classe
Progettazione di sezione del percorso organizzate intorno a
compiti di realtàe
didattica laboratoriale
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compito di realtà
• Attività didattica in cui la progettazione e lo sviluppo del lavoro degli studenti sono finalizzati alla realizzazione di un prodotto o di un compito o di un servizio
• La realizzazione del compito di realtà mette in gioco più ambiti di sapere pratico e/o teorico
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Esempi
Il Comune commissiona a un Istituto Agrario la progettazione e la realizzazione di uno spazio
verde adibito a parco di svago e parco tematico sulla flora locale.
Una classe terza assume la commessaNumero studenti della classe: 15
Durata del progetto: 3 mesi
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Attività Insegnamenti coinvolti
Sottogruppo di lavoro
Contatti con la committenza per l’analisi della commessa.Definizione degli aspetti economici e contrattuali
ItalianoEconomia AgrariaScienze agrarie
Gruppo 1
Rilevazioni sull’area e relazioni di report (mappe topografiche, descrizione dello stato del fondo, caratteristiche pedologiche, ecc
ItalianoScienze agrarieChimica e laboratorio
Gruppo 2
Progettazione dell’intervento:architettura esterniscelta delle varietà arboree ed erbaceearchitettura del sistema idrico e componentiValutazione dei rischi utenti e operatorischeda di commessa e preventivo finanziario
Economia agrariaDiritto
Gruppo 2Gruppo 3
Redazione del progetto Descrizione delle modalità e tempi d’interventoDescrizione delle caratteristiche di fruibilitàPresentazione del progetto alle autorità comunali e acquisizione delle osservazioni di revisione
ItalianoEconomia AgrariaScienze agrarie
Gruppo 1
Planning intervento Esecuzione dei lavori
Scienze agrarie Gruppo 1Gruppo 2Gruppo 3
Relazione finale: rendicontazione, redazione manuale di manutenzioneComunicazione relazione finale alle autorità
ItalianoEconomia Agraria
Gruppo 1
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Punti di forza
• superamento della frattura tra saperi disgiunti e realtà (culturale e materiale)
• approccio olistico all’insegnamento - apprendimento
• focalizzazione sui contenuti essenziali• visione operativa dei contenuti (il concetto in
presenza di un connotato operatorio è ritenuto efficacemente)
• apprendimento dall’esperienza (azione, conoscenza, azione)
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Altri esempi di compiti di realtà a committenza simulata
Indirizzo amministrativo Rilevazione sul mercato del lavoro a livello territoriale
Indagine microeconomica per l'avvio di un'attività commerciale
Indirizzo turistico/ Liceo linguistico
organizzazione dell'accoglienza in un convegno
Indirizzo chimico Analisi delle acque di un fiume del territorio
Indirizzo grafico/ Liceo artistico Produzione del logo e dei manifesti per una mostra o per un Servizio del Comune
Indirizzo biologico Ccntrollo qualità nei Servizi della mensa scolastica
Indirizzo informatico Progetto per la gestione informatizzata della comunicazione fra la scuola e le famiglie degli studenti
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Compito di realtà in un liceo scientifico?
Capacità prevalente sviluppata
Contesto di applicazione della capacità
Tipo di scuola
descrivere, spiegare, prevedere
Realtà naturaleRealtà culturaleRealtà sociale
Liceo scientifico
Modificare, trasformare Realtà naturaleRealtà sociale
Tecnici, professionali
Partecipare alla vita della comunità
Realtà civile Tutti In diversa misura su una base equivalente minima comune
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Compito di realtà in un liceo scientifico
Attività didattica in cui la progettazione e lo sviluppo del lavoro degli studenti sono finalizzati alla realizzazione di:
• un prodotto culturale (es. un prodotto multimediale di divulgazione scientifica)
• un compito teorico complesso ( es. attività di ricerca)
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Sezioni di percorso
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
MODULI
UNITÀ FORMATIVE
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Esempio: Innovadidattica
All. 1
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Regolamento Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei
ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge6 agosto 2008, n. 133”.
Art.2 c.2I percorsi liceali forniscono allo studente gli
strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà,
affinché acquisisca conoscenze, abilità e competenze
adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
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conoscenze, abilità e competenze
Di cosa stiamo parlando?
Perché ne stiamo parlando?Ma soprattutto:
Perché ne parla il regolamento sui nuovi licei?
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Consiglio europeo di Lisbona 2000
Obiettivo concordato
•diventare l'economia basata sul sapere
•per essere competitiva e dinamica •per una crescita economica
sostenibile •con nuovi e migliori posti di lavoro •con maggiore coesione sociale
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Indicatori per l’istruzione
1.combattere l’abbandono scolastico;
2. acquisire le competenze di base;
3.innalzare il livello di istruzione;
4.promuovere lauree in materie scientifiche
5. apprendere lungo tutto l’arco della vita
ACCORDI DI LISBONA 2000
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Crisi della formazione per discipline a tutti i livelli
Ai livelli alti: mancanza di motivazione e moltiplicarsi
delle opportunità
Ai livelli bassi in formazione gli strati più problematici,
le materie sono troppe diventano sempre più ampie e
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I paradigmi emergentinel dibattito e nelle politiche europee
ed internazionali:
Ristrutturazione del curriculo verso l’essenzialità.
Ricondurre a finalità formative (Focus sulle “competenze”)
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Verso l’essenzialità
Sfrondare (nuclei essenziali)(Dal PECUP :esplicitazione dei nuclei fondanti e dei contenuti
imprescindibili)
Strutturare (modularità)
Curricolo per competenzeAccertamento dei risultati raggiunti dallo studente
Certificazione (Dichiarare gli esiti del soggetto)
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Focus sulle competenzeRiavvicinare il mondo alla scuola
• Ricostruire ambiti dotati di senso che rappresentino le condizioni di utilizzazione reale del sapere.
• E’ una tendenza delle riforme europee
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Funzione euristica del concetto di competenza
• Operazionalizzare ed orientare a fini formativi gli apprendimenti
• Superare l’impianto di riproduzione accademica dei saperi “disinteressati” attualmente inefficace
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Descrivere e certificare le competenze
Il modello: • Quadro Europeo delle Qualificazioni
2008
(Utilizzato nella formulazione degli Assi culturali obbligo istruzione)
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Cosa è il QEQ (EQF)
• Definito da UE per il riconoscimento di tutti i titoli dopo l’obbligo
• I titoli sono classificabili su 8 livelli
• riconoscimento reciproco all’interno ed all’esterno degli stati
• riconoscimento di apprendimenti informali e non formali
• Approvato il 14.2.2008
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Le definizioni del QEQ
Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare:
le conoscenze le abilità le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio nello sviluppo professionale e/o personale;
descritta in termini di responsabilità e autonomia.
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Le definizioni del QEQ
Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi;
descritta come
cognitiva (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)
pratica (implica la destrezza manuale e l’utilizzo di metodi, materiali, attrezzature e strumenti)
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Le definizioni del QEQ
Conoscenze: il risultato della assimilazione di
informazioni attraverso l’apprendimento;
costituiscono il corpo di fatti, principi, teorie e pratiche relativi ad un ambito di studio o di lavoro;
definite come teoriche e/o pratiche
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Le definizioni del QEQ
Esiti di apprendimento: dichiarazione di ciò che un soggetto in apprendimento:
sa comprende è in grado di fare alla fine di un processo di apprendimento;
definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze
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Un esempio di livello: 4 EQF
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conoscenze abilità competenze
conoscenze pratiche e teoriche in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio
una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per creare soluzioni a problemi specifici in un ambito di lavoro o di studio
•autogestirsi all’interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamento
•supervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendosi una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro o di studio
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Insegnare/apprenderecompetenze
Compito di realtà
Didattica laboratoriale
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Didattica laboratoriale
apprendimento in ambiente attivo
attività di apprendimento esercitata su un compito di reatà
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LABORATORIO
“spazio fisico e mentale attrezzato”, in cui si apprende attraverso
l’azione, la riflessione,
la cooperazione.
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La didattica laboratoriale ridisegna l’apprendimento
− Il fine del laboratorio è acquisire competenze
− Si mettono in azione procedure e concetti appresi.
− In laboratorio non si fa tutto, ma solo ciò che è cruciale. (riferimento allo scenario C citato da Maria)
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La didattica laboratoriale ridisegna l’insegnamento
il docente ha ruolo di tutor e di consulente;
è di volta in volta:
• propositore-organizzatore;• facilitatore della interazione fra i diversi soggetti;
• negoziatore;• garante del processo e del compito;
• risorsa
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valutazione della competenza
· La competenza effettivamente posseduta da una
persona non è direttamente rilevabile
Tuttavia, è possibile inferire la sua presenza mediante accertamento di abilità e conoscenze
Non è possibile decidere se un soggetto possiede una competenza sufficientemente complessa sulla base di una singola prestazione
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La misurazione delle abilità e conoscenze
Esempio di sviluppo di un modulo con insegnamenti integrati e di misurazione di un compito complesso
All. 2
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Certificazione degli esiti (risultati di apprendimento)
• Il caso del certificato di assolvimento dell’obbligo d’istruzione All. 3
• Esempio di soluzione all.4
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• Sviluppo dell’apprendimento
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Modulo
• I moti accelerati• Prova
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Flessibilità
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Soluzioni praticabili
• Ridurre l'unità oraria a 45' e utilizzare quello che resta come budget di tempo
• Compattare l’orario – programmando per competenze – nella giornata, nella settimana, nell’anno, nel biennio
• Fare esperienze di classi aperte, classi verticali e classi di livello
• Utilizzare la riduzione del 20-30% per personalizzazioni
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Soluzioni praticabili più complesse (1)
• Aumentare e variare i tempi dell'apprendimento: utilizzare l'intero anno scolastico (es vacanze estive più corte, vacanze distribuite nell’anno)
• Estrarre alcune materie dall'orario del mattino e spostarle in tempi (compreso il pomeriggio), luoghi e situazioni non necessariamente "scolastici".
• Nell'ultimo anno di corso costruire orari personalizzati. Gli allievi usano la scuola come "consulente" per prepararsi all'esame
• Valorizzare l'alternanza scuola-lavoro per dare a ciascuno il senso dell'apprendimento
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Soluzioni praticabili più coraggiose (2)
• Molte attività nella scuola non servono a nulla (e tutti lo sanno), come le supplenze brevi. Trovare o progettare spazi perché gli allievi utilizzino il tempo per se stessi.
• Tutti gli allievi che dimostrano competenze evidenti, riconosciute e certificate dalla scuola debbono essere esonerati dalla frequenza delle rispettive discipline
• Dalla penna d'oca al pennino, dalla penna stilografica alla penna biro, dal pc all'i-Pad, dall'i-Pad a...?
• Accelerare, per alcuni allievi, la fine della scolarità al 18° anno,
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