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www.moduli.maggioli.it COMPENDIO DI ECONOMIA AZIENDALE Contabilità aziendale Organizzazione e gestione aziende • Tutti gli argomenti oggetto d’esame • Esempi e esercizi svolti Olga Nonino

COMPENDIO DI ECONOMIA AZIENDALE  · 1.4 Classificazione delle aziende ..... 1.5 L’imprenditore e gli altri soggetti che operano nell’azienda ... Esercitazioni e proposte di soluzione

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COMPENDIO DI

ECONOMIA AZIENDALE

Contabilità aziendale

Organizzazione e gestione aziende

• Tutti gli argomenti oggetto d’esame

• Esempi e esercizi svolti

Olga Nonino

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© Copyright 2011 by Maggioli S.p.A.Maggioli Editore è un marchio di Maggioli S.p.A.Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001: 2000

47822 Santarcangelo di Romagna (RN) • Via del Carpino, 8Tel. 0541/628111 • Fax 0541/622020

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Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzionee di adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi.

Finito di stampare nel mese di ottobre 2011dalla Litografia Titanlito s.p.a.

Dogana (Repubblica di San Marino)

Informazioni, aggiornamenti e altro materiale sono disponibili sul sito:

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Capitolo 1

Azienda, ambiente e soggetti dell’attività aziendale

1.1 L’attività economica .............................................................

1.2 L’azienda come sistema .......................................................

1.3 L’azienda e l’ambiente .........................................................

1.4 Classificazione delle aziende ...............................................

1.5 L’imprenditore e gli altri soggetti che operano nell’azienda

1.6 Il soggetto giuridico e il soggetto economico ......................

Capitolo 2

Amministrazione, gestione e contabilità

2.1 La gestione e le sue caratteristiche ....................................

2.2 I concetti di esercizio e periodo amministrativo ................

2.3 L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestione

2.4 Il patrimonio ed il reddito ...................................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 3

Contabilità generale, scritture di assestamento, le operazioni di chiusura

3.1 La rilevazione ......................................................................

3.2 Il conto .................................................................................

3.3 La prima nota ......................................................................

3.4 Gli obblighi contabili ...........................................................

3.5 La contabilità generale ........................................................

3.6 Il metodo della Partita Doppia applicato al sistema del pa-

trimonio e del risultato economico ....................................

3.7 Il Libro Giornale ...................................................................

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Indice

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Compendio di

Economia aziendale4

3.8 Scritture d’esercizio .............................................................

3.9 Scritture di assestamento e chiusura .................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 4

La composizione del fascicolo di bilancio

4.1 Considerazioni introduttive ................................................

4.2 La normativa sul bilancio ....................................................

4.3 Lo Stato Patrimoniale ..........................................................

4.4 Il Conto Economico .............................................................

4.5 La Nota Integrativa ..............................................................

4.6 Il bilancio in forma abbreviata ............................................

4.7 Le relazioni accompagnatorie .............................................

4.8 L’approvazione e la pubblicazione del bilancio d’esercizio

4.9 La riapertura dei conti .........................................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 5

Le Società

5.1 Le aziende collettive ...........................................................

5.2 Le società di persone: aspetti contabili della costituzione

della s.n.c., il riparto dell’utile e la copertura di perdite,

aumenti di capitale e diminuzioni di capitale ....................

5.3 Le società di capitali: aspetti contabili della costituzione

della s.p.a., destinazione dell’utile, copertura di perdita,

aumenti e diminuzioni di capitale ......................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 6

Le Strutture organizzative

6.1 L’organizzazione dell’azienda come fattore primario stru-

mentale alla gestione ..........................................................

6.2 Il modello funzionale ..........................................................

6.3 Il modello multidivisionale .................................................

6.4 Il modello a Holding ............................................................

6.5 Le strutture matriciali .........................................................

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Indice

generale

6.6 La struttura orizzontale .......................................................

6.7 Le forme organizzative reticolari ........................................

6.8 L’organizzazione orientata sulla creazione di valore ..........

Capitolo 7

Gli strumenti di gestione delle risorse umane

7.1 Il capitale umano .................................................................

7.2 L’amministrazione del personale ........................................

7.3 La contabilità del personale ................................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 8

La gestione dei beni strumentali ed il magazzino

8.1 Beni strumentali e relative modalità di acquisizione .........

8.2 L’ammortamento e la dismissione dei beni strumentali ....

8.3 L’approvvigionamento e la gestione delle scorte ...............

8.4 La contabilità del magazzino ...............................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 9

Programmazione e controllo di gestione

9.1 Pianificazione strategica .....................................................

9.2 La programmazione: il budget ............................................

9.3 Il reporting ...........................................................................

9.4 L’analisi degli scostamenti ...................................................

9.5 Gli interventi correttivi ........................................................

Esercitazioni e proposte di soluzione ..................................

Capitolo 10

La gestione strategica delle imprese industriali

10.1 Le strategie aziendali ..........................................................

10.2 La focalizzazione ..................................................................

10.3 La strategia dell’impresa leadership di costo .....................

10.4 La strategia di differenziazione ...........................................

10.5 La strategia di diversificazione ............................................

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10.6 La strategia verticale ...........................................................

10.7 La strategia di internazionalizzazione .................................

10.8 Il benchmarking ..................................................................

10.9 Le strategie di collaborazione .............................................

10.10 Il just in time e la qualità totale ..........................................

Esercitazione .......................................................................

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Capitolo 1

Azienda, ambiente e soggetti

dell’attività aziendale

Percorso di lettura

Il presente capitolo introduce lo studio del ‘’sistema azienda’’, par-

tendo dalle relazioni con l’ambiente, di cui costituisce parte inte-

grante, e proseguendo con le caratteristiche dei diversi soggetti

che vi operano.

Sono poi analizzate le principali problematiche da affrontare nella

fase iniziale dell’attività di impresa.

In particolare, ci si sofferma sulla scelta del tipo di attività, sulla

localizzazione ottimale, sulla dimensione, sulla correlata forma giu-

ridica e sull’assetto organizzativo.

Si esamina, infine, la differenza tra soggetto giuridico e soggetto

economico.

1.1 L’attività economica

L’attività umana volta alla ricerca delle risorse necessarie al soddisfa-cimento dei bisogni, è determinata dall’attività economica, ed è caratte-rizzata dalle seguenti fasi:• produzione: è l’attività diretta a creare beni economici (beni e servi-

zi) o ad accrescerne l’utilità;• scambio: nasce dall’impossibilità di produrre nella medesima uni-

tà produttiva tutto ciò che serve per il soddisfacimento dei bisogniumani ed è conseguenza della specializzazione dell’attività produt-tiva;

• consumo: consiste nell’utilizzo dei beni e servizi per il soddisfacimen-to dei bisogni umani;

• risparmio: deriva dalla parte di risorse che viene sottratta al consu-mo immediato in vista di un consumo futuro;

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Economia aziendale8

• investimento: consiste nell’impiego fruttifero del risparmio moneta-rio.

La possibilità di svolgere l’attività economica è legata all’esistenza distrutture adeguate, denominate aziende, che producono beni e servizinecessari per il soddisfacimento dei bisogni umani (aziende di produzio-ne) o, più semplicemente, si propongono di soddisfare i bisogni umani(aziende di erogazione).

1.2 L’azienda come sistema

L’azienda è un’organizzazione economica costituita da elementi (per-sone, beni e operazioni) opportunamente combinati al fine di soddisfarei bisogni umani attraverso la produzione (o il consumo) di beni e servizi.

Le persone organizzano e attivano il processo produttivo dell’azienda.Esse possono partecipare alla realizzazione dell’attività in veste di-

versa:• possono essere imprenditori e svolgere una funzione di organizzazio-

ne e di coordinamento;• possono prestare il loro lavoro come operai, tecnici, impiegati, diri-

genti, ottenendo in cambio un salario o uno stipendio.I beni vengono acquisiti e combinati in modo da rendere possibile

l’attività produttiva; l’imprenditore deve non soltanto procurarsi lavoroe beni, ma combinarli e coordinarli in maniera adeguata.

Le operazioni (acquisti, vendite, riscossioni, pagamenti, ecc.) vengo-no programmate e coordinate per il conseguimento del fine aziendale.

Ogni operazione aziendale non è mai indipendente, ma è collegata atutte le operazioni passate e future, ai programmi e agli obiettivi dell’im-prenditore.

L’azienda è un sistema in quanto composta da energie personali, mezzipatrimoniali e condizioni varie, combinate per raggiungere un determi-nato risultato.

L’azienda è un sistema di forze economiche che sviluppa, nell’ambientein cui è parte complementare, un processo di produzione, o di consumo,o di produzione e di consumo insieme, a favore del soggetto economico,ed altresì degli individui che vi cooperano.

L’azienda è un sistema:• finalizzato, ossia tendente a un obiettivo generale: il soddisfacimen-

to dei bisogni umani;

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Capitolo 1

Azienda, ambiente e soggetti dell’attività aziendale 9

• aperto, perché in stretto collegamento con l’ambiente esterno;• complesso, in quanto costituito da un gran numero di elementi tra i

quali si instaurano numerosissime e complicate relazioni;• dotato di meccanismi di regolazione che lo spingono verso l’obietti-

vo generale, nel senso che i risultati delle decisioni prese nel passatoforniscono utili informazioni per correggere l’attività futura (informa-zioni di ritorno o feedback);

• capace di adattarsi e influenzare l’ambiente; l’azienda, cioè, è spintadall’ambiente in cui opera a rinnovare i prodotti, gli impianti, gli uo-mini, le idee ma riesce anche, in determinati casi, a condizionare l’am-biente stesso.Dal punto di vista del legislatore, l’azienda all’art, 2555 C.C. è definita

come il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio

dell’impresa.

1.3 L’azienda e l’ambiente

L’azienda si può considerare un sottosistema dell’ambiente, alle cuiregole generali non può sottrarsi, se intende svolgere la propria attivitàin modo tale da assicurarsi condizioni minime di sopravvivenza.

Essa riceve dall’ambiente una serie di input, sotto forma di fattoriproduttivi, ed è sottoposta a notevoli condizionamenti di varia natura(vincoli legislativi, ecologici, culturali, ecc.).

I fattori produttivi (input) reperiti nei mercati di approvvigionamentorendono possibile lo svolgimento dell’attività produttiva.

Il risultato di tale attività (output) viene poi reimmesso nell’ambien-te, con un incremento di utilità rispetto ai fattori inizialmente immessinel processo produttivo.

L’ambiente generale dell’impresa si può definire come l’insieme dellecondizioni e circostanze in cui l’impresa opera e costituisce il quadro diriferimento comune per tutte le imprese che svolgono la loro attività nelmedesimo territorio.

Esso è formato dai seguenti sottosistemi:• ambiente fisico-naturale, composto da fattori naturali (clima, esten-

sione e caratteristiche del territorio , sistema ecologico, ecc.). I prin-cipali influssi di tale ambiente sul sistema aziendale riguardano, inspecial modo, l’ubicazione geografica delle materie prime, la dispo-nibilità di talune risorse naturali e i vincoli ecologici tendenti a tute-lare l’equilibrio dell’ambiente medesimo;

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• ambiente culturale, che comprende sia le conoscenze proprie di unadeterminata società, sia le ideologie e i valori in essa presenti. La co-noscenza di tali elementi consente all’impresa una maggiore com-prensione dei comportamenti delle persone che operano al suo in-terno e dei soggetti con i quali essa entra in contatto;

• ambiente tecnologico, che riguarda l’insieme delle conoscenze tec-niche necessarie per lo svolgimento dell’attività produttiva ed è ca-ratterizzato in ogni paese dal livello e dal ritmo di evoluzione delleinnovazioni medesime;

• ambiente sociale, che si riferisce al tipo e alla struttura della societàin cui l’impresa è inserita. Essa tende ad avere degli influssi sull’im-presa soprattutto per effetto della continua evoluzione delle condi-zioni di vita;

• ambiente politico-legislativo, che fa riferimento al regime politico delpaese in cui l’impresa opera, al suo ordinamento giuridico e alla le-gislazione vigente;

• ambiente economico, che è rappresentato dal sistema economicoche regola la vita di una determinata collettività.L’ambiente specifico, costituisce l’ambito più ristretto in cui l’azienda

esplica la propria attività.Esso è individuabile nel settore di attività dell’impresa (settore ali-

mentare, metallurgico, tessile, ecc.).L’evoluzione ambientale è dovuta a fenomeni quali il progresso tec-

nologico, l’ampliamento dei mercati, cioè la graduale caduta delle bar-riere economiche che colloca l’azienda in una realtà completamentenuova e fortemente concorrenziale, la crescita del benessere, che modi-fica la gerarchia dei bisogni umani, cambia i modelli di consumo e le scel-te di produzione.

La capacità di adattamento ai mutamenti ambientali (flessibilità) èdiventata indispensabile per la sopravvivenza aziendale.

Il rapporto tra azienda e ambiente non è, tuttavia, di semplice subor-dinazione, ma è un rapporto biunivoco, di interdipendenza.

Un’azienda, in alcune circostanze e se di grandi dimensioni, può in-fluenzare e condizionare l’ambiente.

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Azienda, ambiente e soggetti dell’attività aziendale 11

1.4 Classificazione delle aziende

Secondo il fine principale, distinguiamo:• le aziende di produzione, o imprese, o aziende profit oriented,

che producono beni e servizi per il mercato, avendo come obiet-tivo il conseguimento di un utile. Il soddisfacimento dei bisogniumani, pur realizzandosi, non è l’obiettivo fondamentale di que-sto tipo di aziende. Si possono distinguere in aziende di produzio-ne diretta, che effettuano una trasformazione fisico-tecnica dideterminate materie prime in prodotti finiti, aziende di produzio-ne indiretta, in cui i beni non subiscono alcuna modificazione, maviene effettuata una trasformazione economica nel tempo e nel-lo spazio;

• le aziende di erogazione, o aziende di consumo, il cui scopo prima-rio e immediato è il soddisfacimento dei bisogni umani.Perseguono il loro scopo tramite valori non economici (come l’assi-

stenza reciproca, i sentimenti, ecc.) ed economici (consumi, investimen-ti e risparmio).

Il risparmio è formato dalla differenza tra redditi di lavoro e capitaleda una parte, e consumi e investimenti dall’altra; se le uscite superanogli introiti si accede al finanziamento di terzo.

Non va confusa con l’impresa familiare, cioè l’istituzione economi-ca che impiega membri della stessa famiglia e che è volta a produrrereddito. Sono esempi di aziende di erogazione la famiglia, lo Stato egli Enti locali territoriali (Regioni, Province, Comuni), gli enti non pro-fit.

Questi ultimi, non hanno fini di lucro soggettivo, nel senso che, purpotendo realizzare dei risultati economici e finanziari positivi, questi nonvengono distribuiti al soggetto economico.

È tuttavia lecito che svolgano una qualche attività commerciale ine-rente all’oggetto sociale purché essa sia solo marginale o rientri all’in-terno di finalità di utilità sociale.

Un discorso particolare vale per le ONLUS (Organizzazioni Non Lucra-tive di Utilità Sociale).

Si tratta di una qualifica ai fini delle imposte, ovvero che incide sullemodalità di pagamento delle imposte, che possono assumere le azien-de non profit che operare in uno dei seguenti settori: assistenza socialee socio-sanitaria, beneficenza, istruzione, formazione, sport dilettanti-stico, tutela e promozione dei beni storici e artistici, tutela dell’ambien-

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te, promozione culturale ed artistica, tutela dei diritti civili, ricerca scien-tifica.

Tali società devono essere iscritte all’anagrafe delle ONLUS, presso laDirezione Regionale delle Imprese per avere diritto a particolari vantag-gi fiscali (non sono soggette a tassazione);• le aziende mutualistiche, comprendono cooperative, società di mu-

tua assicurazione e consorzi di cooperative.Le cooperative hanno uno scopo principalmente mutualistico che

consiste nel fornire beni o servizi o lavoro direttamente ai soci, in modopiù vantaggioso rispetto alle condizioni del mercato.

Lo scopo mutualistico assicura la limitata distribuzione degli utili trai soci e la devoluzione a scopi di utilità pubblica del patrimonio sociale,in caso dello scioglimento della società.

Oltre ai soci ordinari è possibile che ci siano dei soci sovventori cheinvestono nella cooperativa al fine di ottenere un interesse sul capitaleinvestito.

Le attività che possono essere svolte in forma cooperativistica com-prendono: consumo, produzione, lavoro agricolo, edilizia, trasporti, pe-sca, economia sociale.

Le società di mutua assicurazione sono cooperative che si occupanodi attività assicurativa (ramo vita e ramo danni), sono a responsabilitàlimitata e il capitale sociale è costituito dai contributi versati dai soci, cheservono anche come premi assicurativi.

Secondo il tipo di attività svolta, distinguiamo:• aziende del settore primario, che si dedicano al reperimento di ri-

sorse esistenti in natura, ad esempio aziende agricole ed estrattive;• aziende del settore secondario, che svolgono un’attività di produzio-

ne diretta di beni;• aziende del settore terziario, che svolgono un’attività rivolta alla pro-

duzione indiretta di beni e servizi, ad esempio le aziende mercantili,all’ingrosso e al dettaglio, che si pongono come intermediari tra ilproduttore ed il consumatore finale, e le aziende di servizi, come leaziende di trasporto, le aziende bancarie, le aziende assicurative equelle del cosiddetto terziario avanzato (aziende di informatica, diconsulenza finanziaria e legale, ecc.).Secondo il luogo in cui operano, si hanno:

• aziende indivise, che svolgono la loro attività in un’unica sede;• aziende divise, che operano con più sedi (filiali, settori o rami).

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Capitolo 1

Azienda, ambiente e soggetti dell’attività aziendale 13

A seconda delle dimensioni, si distinguono in grandi, medie e picco-

le; i criteri più frequentemente utilizzati per misurare le dimensioniaziendali sono:• l’entità del capitale investito;• il numero dei dipendenti;• il volume delle vendite.

Con il Regolamento CE n. 364/2004 del 25 febbraio 2004, la definizio-

ne per le Piccole e Medie Imprese (PMI) è stata aggiornata alle seguenticaratteristiche:1. micro impresa, meno di 10 occupati e un fatturato annuo, oppure un

totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;2. piccola impresa meno di 50 occupati e un fatturato annuo, oppure

un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;3. media impresa meno di 250 occupati e un fatturato annuo non su-

periore a 50 milioni di euro, oppure un totale bilancio annuo non su-periore a 43 milioni di euro.Oggi si assiste ad un aumento delle dimensioni aziendali per motivi di

sviluppo tecnologico, che comporta la necessità di investire cospicui ca-pitali, a causa dell’aumento della concorrenza, che spinge a influenzare econtrollare il mercato.

In base alla natura del soggetto aziendale, distinguiamo:• aziende private, aventi soggetto giuridico privato. Esse si distinguo-

no ulteriormente in individuali, appartenenti ad una sola persona,collettive, appartenenti a due o più persone legate da un contrattodi società;

• aziende pubbliche, con soggetto giuridico pubblico (Stato, Regioni,Province, Comuni, ecc.).Si occupano in primo luogo di soddisfare i bisogni pubblici, inoltre

creano, accrescono e distribuiscono valore non solo in relazione allacollettività, ma coinvolgendo anche altri soggetti (stakeholders) qualifornitori, dirigenti, dipendenti pubblici, clienti, concorrenti, ecc. In Ita-lia, negli anni, si è assistito alla privatizzazione di molte aziende pubbli-che (tra le altre: Telecom Italia, INA Assitalia, Comit, Credito Italiano eAlitalia).

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1.5 L’imprenditore e gli altri soggetti che operano nel-

l’azienda

Gli individui, impegnati nella vita aziendale in base alle loro capacitàe ai loro interessi, forniscono contributi diversi, cooperando per il conse-guimento di un obiettivo comune.

I soggetti coinvolti nella vita dell’azienda sono:• persone che investono i propri capitali (proprietario, soci, azionisti),

portatori di capitale di rischio;• lavoratori subordinati o dipendenti;• lavoratori autonomi.

Secondo l’art. 2082 C.C. è imprenditore colui che ‘’esercita professio-

nalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o

dello scambio di beni e servizi’’.

Figura 1 – L’azienda e l’impresa

AZIENDA E IMPRESA

Azienda

Impresa

complesso di persone e di beni coordinati eorganizzati in funzione del conseguimentodi determinati obiettivi, raggiungibiliattraverso lo svolgimento di un’attività economica

attività economica di produzione e scambio dibeni e servizi che ha per fine il conseguimentodel profitto

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L’imprenditore, quindi, predispone le strutture organizzative idoneeal raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Egli investe i suoi capitali nella prospettiva di ottenere risultati econo-mici positivi.

È altresì possibile che, nonostante le previsioni, l’attività produca ri-sultati negativi.

Esiste, infatti, in qualsiasi attività economica, un rischio patrimonialelegato al fatto che il capitale investito possa ridursi a causa dei risultatinegativi dell’attività aziendale.

L’imprenditore individuale o i soci non sempre amministrano perso-nalmente l’azienda; sempre più frequentemente affidano tale compito adei manager, professionisti della gestione, che hanno conoscenze e com-petenze specializzate.

Al vertice dell’azienda troviamo quindi il management, il gruppo diri-gente, altamente competente e qualificato, che organizza e amministra,per conto dell’imprenditore, l’azienda. Esso comprende:• il processo di definizione degli obiettivi di un’azienda (sia essa pub-

blica o privata) e di guida della gestione aziendale verso il persegui-mento di tali obiettivi, attraverso l’assunzione di decisioni sull’impie-go delle risorse disponibili e, in particolare, delle risorse umane;

• l’insieme dei manager di un’azienda, ossia delle persone che hannola responsabilità del suddetto processo.Il ruolo del manager comporta non solo il coordinamento, la guida di

un gruppo di persone, rappresentato dalle risorse umane a disposizionedell’azienda o della parte di azienda sotto la sua responsabilità, ma an-che e soprattutto l’assunzione di decisioni di pianificazione e di gestioneper garantire l’ottenimento di risultati in linea con gli scopi aziendali edin grado di soddisfare gli stakeholders, ossia i soggetti (persone od orga-nizzazioni) portatori di interessi nei confronti dell’azienda.

Il management consiste in cinque funzioni:• pianificazione, volta a preparare l’organizzazione al futuro, cercan-

do di anticiparlo e predisponendo il conseguente piano d’azione;• organizzazione, volta a predisporre le risorse, comprese quelle uma-

ne, dell’organizzazione;• guida, volta a assicurare il funzionamento delle azioni e dei processi

dell’organizzazione;• coordinamento, volto ad assicurare l’allineamento e l’armonizzazio-

ne degli apporti delle varie componenti dell’organizzazione;

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• controllo, volto ad assicurare che le attività e i processi dell’organiz-zazione si svolgano in accordo con le regole e gli obiettivi stabiliti.Si suole distinguere il management in base a distinti livelli di respon-

sabilità e autorità in top e middle management:• il top (o senior) management comprende quel numero ristretto di

persone (presidente, amministratore delegato, direttore generale,segretario generale ecc.) che estende la sua responsabilità e autori-tà all’intera azienda e risponde direttamente agli organi di governo,dei quali in certi casi è anche componente;

• il middle management ha invece responsabilità e autorità su partidell’azienda (unità organizzative), risponde al top management e oc-cupa posizioni intermedie tra questo e il livello operativo.Comprende, quindi, i responsabili delle cosiddette direzioni inter-

medie, siano esse di tipo funzionale o divisionale, ai quali è frequente-mente attribuito il titolo di direttore con la specificazione della funzio-ne (ad esempio, direttore del personale o direttore finanziario) o del-l’unità organizzativa (ad esempio, direttore di sezione) sotto la sua re-sponsabilità.

In generale si può dire che, salendo verso i livelli superiori, nel lavorodel manager tende a diminuire il tempo dedicato alla funzione di con-trollo mentre tende ad aumentare quello dedicato alle funzioni di piani-ficazione ed organizzazione.

I lavoratori dipendenti, sono legati all’imprenditore da un vincolo disubordinazione, in quanto operano stabilmente nell’azienda, ricevendoin cambio una retribuzione prestabilita.

Essi possono essere distinti in dirigenti, quadri, impiegati e operai.L’imprenditore si avvale anche della collaborazione di lavoratori au-

tonomi (commercialisti, architetti, avvocati, agenti di commercio), perprestazioni che richiedono conoscenze specialistiche, ricevendo un com-penso specifico.

1.6 Il soggetto giuridico e il soggetto economico

Dalle operazioni poste in essere dall’azienda durante la sua attività,hanno origine i rapporti giuridici e, quindi, sorgono diritti e obblighi del-l’impresa nei confronti dei terzi.

Il soggetto giuridico dell’azienda è la persona, o il gruppo di persone,

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Capitolo 1

Azienda, ambiente e soggetti dell’attività aziendale 17

alla quale si riferiscono i diritti e gli obblighi derivanti dalle operazioniaziendali.

Nell’impresa individuale il soggetto giuridico è una persona fisica cherisponde coi propri beni delle eventuali mancanze aziendali.

Tale impresa non gode quindi di autonomia patrimoniale: se vienedichiarata fallita, anche il suo imprenditore è fallito.

Per quanto riguarda l’imposizione fiscale, il reddito dell’impresa èsoggetto a IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e IRPEF (Im-posta sul Reddito delle Persone Fisiche).

Esistono inoltre delle semplificazioni relative alla contabilità che l’Am-ministrazione Finanziaria concede: la contabilità semplificata (che consi-ste nei soli libri IVA).

Sono concettualmente simili all’impresa individuale quella familiare

(formata al 51% dal capofamiglia e al 49% dai suoi familiari) e quellaconiugale (formata solo da marito e moglie).

Nella società di persone, il soggetto giuridico è l’insieme di tutti isoci. Essa è caratterizzata da una autonomia patrimoniale imperfetta,in cui cioè il patrimonio della società non è perfettamente distinto daquello dei soci, per cui i creditori possono rivalersi (se il patrimoniosocietario è insufficiente) anche sui beni del socio (solitamente nonvale il viceversa).

Si può avere:• una società semplice nel caso in cui non sia necessario svolgere una

attività commerciale, ma si abbia la necessità di gestire una attività(agricola o professionale, come ad esempio uno studio associato);

• una società in nome collettivo in cui tutti i soci sono responsabili inegual parte e con tutto il loro patrimonio delle obbligazioni della so-cietà;

• una società in accomandita semplice in cui i soci accomandatari ri-spondono, come nella Società in nome collettivo ed i soci accoman-

danti rispondono invece limitatamente al capitale conferito.

In tutti e tre i casi non si ha l’obbligo di versare un capitale socialeminimo, ma è necessario avere un atto costitutivo e redigere un bilanciod’esercizio (che può non essere depositato nel Registro delle Imprese).

Nelle società di capitali, il soggetto giuridico è la società stessa. Essesono dei soggetti giuridici totalmente autonomi che godono di autono-mia patrimoniale perfetta (il loro patrimonio è distinto da quello dei soci).

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Compendio di

Economia aziendale18

Le forme riconosciute dal diritto italiano sono:• Società a responsabilità limitata;• Società per azioni;• Società in accomandita per azioni.

Nelle ultime, il socio accomandatario (amministratore) risponde illi-mitatamente col suo patrimonio delle obbligazioni sociali se il patrimo-nio della società non è sufficiente.

Le società di capitali hanno l’obbligo di versare un capitale socialeminimo e di approvare il bilancio annuale che va depositato presso ilRegistro delle Imprese.

Tra le altre forme possibili si trovano le associazioni temporanee d’im-

presa, i consorzi e il GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico).Il soggetto economico è colui, che di fatto, controlla l’attività azien-

dale, in quanto effettua le scelte e prende le decisioni più rilevanti. Ladefinizione di soggetto economico è stata estesa a tutti gli stakeholders.Essi sono i portatori di interessi verso l’attività economica dell’impresa,che dal canto suo, ha interesse nei confronti di ciascun stakeholder edopera per ottenere consensi necessari al loro soddisfacimento. I princi-

pali stakeholders, presenti in maniera differente nelle diverse tipologiedi azienda sono:• azionisti o soci di maggioranza;• manager o dirigenti;• lavoratori dipendenti e autonomi;• fornitori;• finanziatori e istituti di credito;• amministrazione finanziaria o Erario;• clienti;• concorrenti.

Anche in questo caso, nelle imprese individuali, il soggetto economi-co è il proprietario.

Nelle società il soggetto economico è il socio o il gruppo di soci, chedispone di una quota di capitale sufficiente ad imporre la propria volon-tà ai soci di minoranza.