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8/17/2019 Competenze unità didattica.pdf
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La lingua della comunicazione
Le fasi dell'interlingua
L 2 e L1: gli errori ricorrenti
IC Figino-Serenza
Mara Clementi
Fondazione ISMU - 13 settembre 2012
INSEGNARE E APPRENDERE
L’ITALIANO L 2
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Italiano Lingua Seconda
la lingua della comunicazione
la lingua dello studio
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la lingua della comunicazione
lingua del qui ed ora:
viva, reale
in contesto
ricca di riferimenti concreti
non cristallizzata in esercizi formali
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la lingua dello studiolingua:
decontestualizzata/astratta
concettuale
delle discipline
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la lingua della comunicazioneserve per:
stabilire il contatto e interagire con i pari
capire indicazioni e ordini
fare richieste, esprimere bisogni
esprimere: stati d’animo, emozioni,
desideri
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la lingua dello studioper
- comprendere e formulare concetti,
idee, astrazioni
- esprimere opinioni
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BICS = Basic Interpersonal Communication Skills
abilità comunicative interpersonali di base(tempo necessario da 1 a 2 anni)
= survival competence
CALP = Cognitive Academic Language Proficiency
Competenza linguistica cognitiva accademica(tempo necessario da 5 a 7 anni)
le competenze linguistichecomunicative
secondo la classificazione di Jim Cummings,1989
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la competenza comunicativaal concetto di competenza linguistica vienesostituito il concetto di competenzacomunicativa che comprende gli aspetti:
- linguistici- pragmatici
- extra e paralinguistici
- socioculturali
= capacità di utilizzare la L2 non solo inmodo corretto, ma anche appropriato allesituazioni comunicative reali.
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la competenza linguisticacompetenza linguistica/competenza formale
=
conoscenza delle regole che permettonola produzione di frasi e testi corretti e di
senso compiuto.
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la competenza socio-culturale
consapevolezza/padronanza dei codici:
- sociali
- morali- estetici
conoscenza del patrimonio culturale del
paese di accoglienza
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competenza culturale un esempio: la conoscenza dei codici
sociali e culturali nella conversazione
- distanza fisica tra gli interlocutori- sguardo
- tono di voce
- formule di rispetto, cortesia
- uso del Tu/Voi/Lei
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competenza culturalela non conoscenza dei codici culturali può dar
luogo a:
fraintendimenti incidenti interculturali
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fattori che influenzano
l’acquisizione della lingua 2
l’età anagrafica al momento dell’arrivo
le competenze linguistiche e comunicative
acquisite in L 1 lo “status” attribuito alla lingua d’origine
il progetto migratorio
lo status socio economico
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Q C E R Quadro Comune Europeo di Riferimento per lelingue
uno strumento imprescindibile
apprendimento
insegnamento
valutazione
certificazioni
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QCER Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa
Livelli di competenza
LIVELLO ELEMENTARE: A1 contatto
A2 sopravvivenza
LIVELLO INTERMEDIO: B1 soglia
B2 progresso
LIVELLO AVANZATO: C1 efficacia
C2 padronanza
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le abilità primarie
Ascoltare
ORALE
Parlare
SCRITTO
Leggere Scrivere
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le abilità integrate
Saper dialogare
(non è una semplice
somma di ascolto eproduzione)
Saper
riassumere
Saper scrivere
sotto dettatura
Saper
parafrasare
Saper prendere
appunti
Saper parlare
su traccia
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apprendimento della Lingua 2
Attraversamento di livelli intermedi:
• ogni livello rappresenta una varietà della lingua
d’arrivo (italiano)
• ogni varietà, detta interlingua, rappresenta un
sistema linguistico provvisorio, vero e proprio,
con una sua logica, una sua grammatica e
coerenza interna.
Le fasi dell’interlingua - DVD Pallotti
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interlingua ed erroreInterlingua = processo di ricostruzione del sistema della
lingua d’arrivo attraverso la formulazione di ipotesi.
Valutare l’errore secondo l’ottica dell’interlingua significa:
• cambiare punto di vista ponendosi dalla parte
dell’apprendente
• ribaltare la valenza dell’errore:
- da negativo a positivo,
- da deviazione della norma a percorso
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interlingua e analisi dell’errore
La sfida dell’analisi dell’errore nell’ottica dell’interlingua,
passare
•
dalla quantificazione degli errori come mancanza
• alla considerazione degli errori come informazioni
sul processo di apprendimento.
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il concetto di errore
• Si parla di errore in presenza di una deviazione dalla normalinguistica codificata nella lingua oggetto di studio.
• errore è diverso da sbaglio:
entrambi sono una violazione delle norme rispetto alla linguadi arrivo;
ma
- l’errore riflette una regola sistematica dell’apprendente (es. nonconiugare i verbi, usare No, come particella negativa invariabile,…)
- lo sbaglio è un incidente momentaneo di produzione linguistica
dell’apprendente che normalmente segue la regola.
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teorie e concezioni dell’errore
• La concezione dell’errore dipende dall’approccio di insegnamento acui si fa riferimento
• anni ’50= metodo diretto (rif. teorie del comportamentismo):immersione diretta nel contesto linguistico, senza riflessionegrammaticale;
errore = - spia di mancanza nell’apprendimento provocato
dalle azioni didattiche;
- corretto immediatamente, ma senza riflessione
- non è concepito come elemento da cui si impara
- l’influenza della L1 come principale ostacoloall’apprendimento della nuova lingua
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teorie e concezioni dell’errore
• anni ’60= prospettiva cognitivista: il focus viene spostato suldiscente, sul suo modo di apprendere e sui meccanismidell’apprendimento linguistico.
• errore= spia del risultato delle strategie universali che l’apprendente
mette in atto per imparare; elemento da cui ripartire per rinegoziaree riqualificare le proprie ipotesi sul funzionamento della lingua
• 1972 Selinker definisce il concetto di interlingua come sistemalinguistico universale adottato da parlanti non nativi.
• nella prospettiva interlinguistica, errore e analisi degli erroriassumono un ruolo centrale.
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• Noam Chomsky LAD (Language Acquisition Device) = dispositivo diacquisizione linguistica innato che regola qualsiasi processo diacquisizione
• l’esistenza delle sequenze di apprendimento naturali e universali, cioè
comuni a tutti gli individui che imparano una seconda linguaindipendentemente dall’età, dalla LM e dal contesto diapprendimento
• l’esistenza di fattori di variabilità legati a fattori personali, ovvero iltempo necessario per passare da una fase di interlingua all’altra.
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teorie e concezioni dell’errore
nuovo campo di ricerca ANALISI CONTRASTIVA
gli studi di linguistica contrastiva hanno consideranol’errore come fenomeno derivante dall’interferenza tra L1e L2;
• Teoria Analisi Contrastiva forte = influenza L1 su L2:
- errore = transfer negativo
- difficoltà di apprendimento rapportate a
somiglianza/differenza fra i sistemi linguistici.
- gli errori sono prevedibili se si conoscono i 2
sistemi linguistici
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le interferenze linguistiche
calchi linguistici (loanwords)
nell’apprendimento spontaneo le parole della
nuova lingua vengono recepite con il sistema
fonetico della L1
• Loisada= Lower East Side
• baostello=Baustelle (cantiere in tedesco)
• fattoria= factory (fabbrica in inglese)
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le interferenze linguistiche
i calchi semantici (translation borrowings):
strutture concettuali e morfologiche della L2 mutuate, spesso
assieme alla loro specifica connotazione culturale nella L1;
da interviste a italo-americani• aver avuto un forte tempo = aver avuto delle difficoltà
dall’ingl. to have a hard time
• i genitori sono passati via = sono morti dall’ingl. passed away italiani
in Messico:
• ai pochi dì = pochi giorni dopo dallo spagnolo à los pocos dias
• farghe la barba= adulare, dallo spagnolo hacerle la barba)
l
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switching
• introduzione di termini e interi enunciati
in L2 nel codice linguistico della L1 senza
trasformazioni fonetiche
• frequente nella seconda generazione, fra gli adulti
con alto grado di scolarizzazione
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errore e approccio comunicativo
• nell’approccio comunicativo l’errore viene considerato unimportante indicatore del processo di apprendimentodella lingua;
l’errore viene valutato rispetto alla efficacia e proprietà
comunicativa e non come correttezza «formale»• l’errore non è:
una infrazione del codice linguistico, un segnale di nonconoscenza delle regole
• l’errore è:
un indicatore di un sistema transitorio, di una fase diapprendimento
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monitoraggio degli errori: un semplice
strumento
Nome…………………………………..
data produzione
linguistica
rivolta chi per fareche cosa
in qualecontesto
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le tipologie dell’ errore
Secondo il criterio della correttezza
gli errori morfologici e sintattici
rientrano nell’insieme degli errori
grammaticali, quelli ortografici fra
gli errori fonologici
- lessicale
- fonologico (ortografico)
- grammaticale (morfologico, sintattico)
- registro linguistico
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le tipologie dell’ errore
secondo il criterio della correttezza linguistica
Ortografia
errorefonologico
Morfologia
erroregrammaticale
Sintassi
erroregrammaticale
Lessico
errorelessicale
Registro
Stragnieri
Muntagna
Pellone
Leggiono
Anda
Prenduto
Ieri io leggo
Io arrivato
Io ho andato
Piùmigliore
Signora,dammi ligiornale
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criterio dell’appropriatezza
secondo la competenza comunicativa
lingua = veicolo di comunicazione
errore = forma linguistica non adeguata alla
situazione, magari grammaticalmente corretta,
ma non appropriata al conteso comunicativo.
- funzionale
- pragmatico
- culturale
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criterio della comprensibilitàsecondo la competenza comunicativa
lingua = veicolo di comunicazione
errore = elemento che rende difficile o impossibile
la comunicazione; l’ errore grammaticale o
lessicale non viene preso in considerazione se non
limita la comprensione del messaggio.
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criterio della soggettività
dell’insegnante
Il margine di tolleranza agli errori varia in base alrapporto che il docente ha con la lingua obiettivo
Provare a riflettere sul proprio modo di correggere gli
errori:Quali criteri si adottano?
Quali errori non incontrano la tolleranza o flessibilità di ognidocente ?
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l’ importanza dell’analisi degli errori
per il docente:
attraverso la “raccolta degli errori” può:
• rilevare progressi e difficoltà
nell’apprendimento
• monitorare lo sviluppo dell’interlingua
• focalizzare la propria azione didattica su attivitàed esercizi vicini ai bisogni linguistici degli
studenti
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analizzare le produzioni linguistiche degli
studenti
• non solo elencare gli errori e le mancanze
• capire dove lo studente sta andando, qual èil suo sistema di ipotesi e strategie per
progredire nella nuova lingua
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l’ importanza dell’analisi degli errori
per lo studente:
può acquisire consapevolezza rispetto al
proprio meccanismo diacquisizione linguistica (LAD)
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errori interessanti
un esempio: 2 produzioni errate
A: Se loro non bugìano
B: Se loro no bugie
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errori interessanti
A: Se loro non bugìano
che cosa ci rivela del processo diapprendimento dello studente?
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errori interessanti
A: Se loro non bugìano
Che cosa ci rivela del processo di apprendimento dello studente:
1. Formazione dei verbi: dal sostantivo
spia= spiare; lavoro = lavorare
2. coniugazione: i suffissi forme verbali
3. a livello fonologico = accento
bugìamo, bugìate, bugìano
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errori interessanti
B: Se loro no bugie
Che cosa ci rivela:Nessun tentativo di coniugazione,
Formule fisse, invariabili = no, bugie
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errori interessanti
dalla diagnosi alla cura: x A
dobbiamo parlare delle eccezioni della linguaitaliana;
lo studente le deve solo memorizzare
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alunni arabofoni:
quale lingua araba
• lingua nazionale: egiziano, marocchino,tunisino, …
• lingua classica o letteraria (del Corano)
• lingua standard (dei mezzi di com. di massa)
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interferenze arabo/italiano
- i al posto di e
- b al posto di p- assenza lettere maiuscole
- uso delle doppie, dell’h
-
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da ricordare: la lingua araba
• Sistemi comunicativi diversi usati a seconda dellesituazioni in cui ci si trova a esprimersi (una lingua perscrivere, una per parlare, una per i mezzi dicomunicazione, per la vita quotidiana)
• Un solo articolo, determinativo, per tutti i generi (al) cheviene anche prefisso alla parola.
(parole italiane derivate dall’arabo: algebre, albicocca,almanacco, alfiere, alchimia)
• Verbo: nel vocabolario italiano si trova all’infinito, inquello arabo alla 3° persona del passato prossimo
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ispanofoni
andamento a calare
errori ricorrenti:
• accenti e doppie
• non differenza tra b e v
• omissione articolo davanti ai possessivi, nomigeografici
- persistenza E davanti ai nomi che iniz. x S
- A /Ha – E/E’
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ispanofoni
interferenze pronuncia:
- diversa accentazione: farmacia,
nostalgia
- non differenziazione tra B e V
interferenze sintassi:
- accusativo personale
chiamare Maria= llamar a Maria
- omissione dell’articolo davanti all’ agg.possessivo= mi casa
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da ricordare: la lingua spagnola
• non differenza tra vocali aperte e chiuse
•
diverso uso delle preposizioni• uso del passato remoto al posto del passato
prossimo
• punti interrogativi ed esclamativi all’inizio e allafine della frase
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interferenze albanese/italiano
esempi
livello grafico-fonetico:
stessi caratteri latini, diversi suoni:
C si legge come la Z di stazioneG si legge come la G di gatto
livello grammaticale:
- l’accento è solo tonico, non si scrive
- non esiste l’art. det., ma una declinazione determinata- i verbi: solo l’ausiliare avere
2 modi in + dell’ital.: ottativo, ammirativo
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principali difficoltà nell’apprendimento
dell’italiano degli studenti xinofoni
• la pronuncia di alcune letterenon sentono la n davanti a consonante
• difficoltà a riconoscere b/p d/t: è bene presentarli lontani
• la coniugazione e l’uso dei tempi dei verbi e il ricorso
all’infinitole concordanze e il gruppo nominale (M/F S/P)
• la soppressione degli articoli e delle preposizioni
• l’uso degli accenti, le doppie, le maiuscole
• la costruzione delle frasi
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da ricordare: lingua cinese
• lingua non alfabetica: chi non conosce il significato di un caratterenon può leggerlo
• lingua scritta uguale per tutti
• 300 dialetti
•
56.000 caratteri• 2.500 da imparare nelle elementari
• lingua non flessiva non si declina e non si coniuga niente
• lingua tonale
• parole brevi
• suoni inesistenti: r,v,gn,gl
Dizionario consigliato: ZhaoXiuying Dizionario compatto cinese italiano, italiano cinese,Zanichelli Bologna
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trattamento dell’errore
chi corregge
studente:
- da solo per promuovere l’autovalutazione, riflessione
metalinguistica (da avviare subito)
- nel lavoro di gruppo
insegnante:- errore come strumento diagnostico: individuazione tipologia
dell’errore
- errore come conoscenza per adattare il programma in funzione deibisogni linguistici dell’alunno
- errore come consapevolezza all’interno di unità di apprendimento: che
peso dare in rapporto a…
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trattamento dell’errore
quando correggere
• ogni fase didattica importante per il rilevamento
dell’errore
• non interrompere la produzione orale/scritta
• segnare a parte gli errori e commentarli dopo
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trattamento dell’errore
che cosa correggere
errori e obiettivi:
non tutti gli errori hanno la stessa rilevanza;
la gravità dipende da
- metodo/approccio
- età, livello di istruzione, attività svolta- obiettivo di quel preciso momento “didattico” (se sto sviluppando l’abilità
di comprensione orale, un errore nello scritto è secondario)
tipologie errori:
- errori occasionali: prima delle conoscenza delle regole non vanno corretti
- errori superflui: dovuti a distrazione, vanno spiegati e corretti- errori linguistici, comunicativi
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trattamento dell’errore
che cosa correggere
• più facile individuare e correggere gli erroriformali (ortografia, fonetica, morfosintassi)
• più difficile quelli pragmatici comunicativi
(messaggio appropriato rispetto al dest. e alcontesto)
• più facile errori produzione scritta
•
più difficile errori produzione orale
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bibliografia di riferimento
Consiglio d'Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, La
Nuova Italia 2002
Balboni P., Dizionario di glottodidattica, Guerra ed., Perugia, 1999
Balboni P., Le sfide di Babele, Utet, To. 2002
Bargellini C. (a cura di), Niaho e Salam, F. ISMU, Milano, 2002 Ciliberti A., Manuale di glottodidattica, La Nuova Italia, 1998
D’Annunzio B., Serragiotto G., La valutazione e l’analisi dell’errore,, Università
Ca’ Foscari, Venezia 2007
Diadori P. , Insegnare l’Italiano a stranieri , Le Monnier, Firenze 2001
Pallotti G., Imparare e insegnare l’italiano come seconda lingua, Bonacci
editore, Roma, 2005
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Sitografia
www.dilit.it
www.itals.i
http://venus.unive.it/insegnare_italiano
http://digilander.libero.it/Cyberteacher
http://www.bdp.it/intercultura/index.php